FOR YOU MAGAZINE_MAGGIO 2016

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Maggio Viaggio ...e molto altro ancora all’interno Attualità Binge drinking allarme alcol tra i giovani Salute Cellulite e medicina ayurveda Nassau Bahamas Evento Race for the cure Life Falsi storici e leggende metropolitane Moda Giorgio Armani

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E' uscito il nuovo numero di FOR YOU Magazine!!! Anche questo mese per voi argomenti di Attualità, Salute e Benessere, Cultura, Moda, Spettacolo, Musica, Cinema, Teatro, Eventi e molto altro ancora... Sfogliate ora la versione online!!!

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Viaggio...e molto altro

ancora all’interno

AttualitàBinge drinkingallarme alcoltra i giovani

SaluteCellulite emedicinaayurveda

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For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia

Tel. 333.6024565

Editore e Direttore CreativoAlessandro Immordino

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Direttore ResponsabileRaffaella Patricelli

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Anno 7 - Numero 5Maggio 2016

www.foryoumagazine.it

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Salvo accordi scritti lecollaborazioni a For You Magazine

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Registrazione al Tribunale di LatinaNr. 927 del 23/07/2010

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CollaboratoriTiziana Sacchetti, Pamela Polizzi

Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Laura de Rosa

Daniele Lisi

Stampa Pignani Printing

Via Monte Pogliano - Nepi (VT)

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FIDUCIOSI DELCINEMA ITALIANO.

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

Cari lettori, Il cinema italiano è in ascesa? Sembrerebbe di sì considerato l’esi-to dei David di Donatello 2016, gli Oscar italiani ormai esclusiva di Sky. Il premio per il miglior film quest’anno è andato ad una commedia: “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese. Film all’apice della carriera del regista romano ricordato anche per “Immaturi” e “Tutta colpa di Freud”. Con questa pellicola Genovese ha fatto centro: ha descritto senza perdere l’ironia il mondo complesso, tormentato e purtroppo estremamente difficile delle coppie di oggi. Sul palco dei David – quest’anno presentati dal rampante Ales-sandro Cattelan – la commedia ha trionfato. Ma questa volta è la commedia di qualità. Ha fatto il pieno di riconoscimenti anche la novità dell’anno “Lo chiamavano Jeeg Robot” dell’esordiente Gabriele Mainetti e “Non Essere Cattivo” film di Claudio Caligari portato a compimento da Valerio Mastandrea. Una cerimonia di-vertente e ricca di colpi di scena quella di quest’anno. C’erano i giovanissimi “The Jackal” che con i loro contributi video e il promo con Sorrentino hanno alleggerito ogni probabile e rischioso calo di tensione. Per questa edizione, Sky ha anche avuto l’idea – un po’ scopiazzata certo – di inserire il red carpet. Un tappeto rosso che fa da passerella rende l’anteprima interessante ed emozionan-te e permette di far crescere l’attesa. Insomma un evento che così com’è stato ci dà nuova fiducia. Il cinema italiano sta risalendo davvero? Dobbiamo aspettare ancora. Ma c’è qualcosa che brilla.

Raffaella Patricelli [email protected]

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8 Attualità:Allarme binge drinking. In aumento il consumo tra i giovani.

10 Attualità:Affido condiviso: Le giuste regole per farlo funzionare.

12 Attualità:Race for the cure. Sport e benessere per la lotta ai tumori del seno.

18 Life:Fattoidi, falsi storici e leggende metropolitane a cui crediamo.

22 Life:Swipe Buster: l’applicazione per riuscire a scovare i partner fedifraghi.

24 Salute:Le origini, le cause e i rimedi per combattere i dolori alla schiena.

26 Salute: L’ayurveda, l’antica medicina indiana per sconfiggere la cellulite.

30 Estetica: Sei utili consigli per contrastare la pelle grassa e lucida.

34 Alimentazione: La vasocottura. Un’alternativa pratica e veloce ai metodi di cottura standard.

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Sommario

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36 Viaggio: Bahamas. Nassau e Paradise Island.

40 Moda donna:Giorgio Armani Primavera/Estate.

42 Shopping donna: I colori della primavera.

47 Shopping donna: Speciale Gioielli Primavera/Estate.

48 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda.

52 Design: Living Room. Consigli per l’arredo.

54 Teatro: Amii Stewart in “La via del successo”.

58 Musica: Il nuovo album di Richard Ashcroft.

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ALLARME BINGE DRINKINGAttualità > di Pamela Polizzi

GIOVANIIngerire enormi quantitativi di alcol nel minor tempo possibile, possibilmente lontano dai pasti e a stomaco vuoto: spopola tra i giovanissimi la moda dell’”abbuffata alcolica”.

precedente la rilevazione essa è stata praticata dal 35% dei ragazzi campionati, oltre un terzo del to-tale. In termini di frequenza e diffusione, la moda dell’”abbuffata alcolica” ha raggiunto il suo picco percentuale nel 2007, è scesa al 33% nel 2009 e si è stabilizzata, appunto intorno al 35%, negli anni successivi; praticata dal 39% degli studenti e dal 30% delle studentesse, essa conferma la (seppur lieve) propensione maschile al consumo-abuso di alcol, assunto mediamente dal 65% dei ragazzi e dal 58% delle ragazze.

Non solo adolescenti, comunque, tra i binge drin-ker: pur essendo in crescita in quella fascia di po-polazione per la quale il consumo anche occasio-nale di bevande alcoliche dovrebbe rigorosamente rimanere off-limits, lo scorso anno il fenomeno è arrivato a coinvolgere un numero di cittadini pari a 3,3 milioni. Tra coloro che praticano il binge drin-king -posto che bere cinque o più consumazioni in un’unica occasione può rivelarsi eccessivo- solo alcuni (tendenzialmente i più giovani) amano con-centrare le bevute in un arco temporale ristretto, per anticipare e concentrare gli effetti dell’alcol; al-tri le diluiscono in un tempo più ampio, al contrario

per evitare di ubriacarsi. Pur non essendo prioritario il raggiun-

gimento di uno stato psico-fisico alterato, la pratica dell’abbuf-fata alcolica resta un gioco pericoloso, da-gli effetti non sempre facilmente arginabili.

Benché la legge vieti la somministrazione e la vendita di bevande alcoliche ai minorenni, il consumo di alcol è tra quest’ultimi sempre

più diffuso; una tendenza, o meglio una cattiva abi-tudine, la cui potenziale pericolosità viene troppo spesso, purtroppo, sottovalutata. Relativamente a ciò, l’indagine Espad Italia 2015, condotta dall’I-stituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, restituisce un’istantanea del mondo under18 non del tutto edificante: dall’osser-vazione del campionato esaminato -circa 30mila studenti tra i 15 e i 19 anni-, infatti, è emerso che nel mese precedente la rilevazione il 61% ha bevuto alcolici, il 4% (i cosiddetti frequent drinkers) li ha as-sunti in più di 20 occasioni. Tra i quindicenni, la più bassa fascia d’età considerata, il 62% ha dichiarato di aver bevuto alcolici nel corso dell’ultimo anno, il 40% di aver bevuto alcolici nel corso dell’ultimo mese, il 2% di bere alcolici regolarmente ogni gior-no. Per quanto riguarda invece i consumi medi, si è registrata una lenta ma costante diminuzione; se nel periodo 2001-2006 a fare uso di alcol era l’85% degli adolescenti, oggi è solo – si fa per dire - l’80%.

Un ulteriore interessante dato è quello relativo al binge drin-king – o heavy episodic drin-king -, una pratica di impor-tazione anglosassone che sta spopolando tra i più giovani e che consiste nel bere, una di seguito all’altra, almeno 5 diverse bevande; nel mese

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Affido condiviso:

SEGUIRE

Attualità > di Rossella Giglio

Le regole per farlo funzionare sono poche, ma è bene che i genitori le conoscano. Quando una coppia si separa, infatti, i genitori devono comunque salvaguardare il rapporto con i figli, aiutandoli anche a su-perare al meglio le difficoltà psicologiche del momento.

tutelare in tutto e per tutto la cosiddetta bige-nitorialità. Questo vuol dire che devono essere rispettati entrambi i ruoli genitoriali, che hanno lo stesso peso nella gestione della vita dei figli. Vero è che anche questa forma di affido prevede che i bambini siano collocati in prevalenza pres-so uno dei genitori.

Tuttavia, l’altro genitore ha il diritto di vederli libe-ramente e sia la mamma che il papà collaborano e concordano sulle scelte principali della vita dei figli, come ad esempio quelle relative alla salute e all’educazione dei minori. Anzi, è del tutto sanzio-nabile il coniuge che tenti di ostacolare il rapporto fra i figli e l’altro genitore, ad esempio rendendo impossibili gli incontri. Il rischio che si corre è di vedersi revocare l’affidamento condiviso. I genito-ri, poi, dovranno collaborare per prendere tutte le

decisioni che riguardano l’istruzione, la salute e la vita sociale dei bambini.

Per far funzionare questa forma di affido, dunque, è necessario che i genitori mantengano un approccio

collaborativo e non cerchino di osta-colare (anche utilizzando questo atteg-

giamento a scopo di ripicca) l’altro geni-tore. Insomma, nel rapporto con i figli e per i

figli i genitori dovranno continuare ad esse-re una squadra, tenendo sempre a mente

il fatto che l’obbiettivo primario di qualsiasi loro decisione è il benessere dei bambini.

Non tutti i genitori, però, sanno bene cosa sia l’affido condiviso dei figli, cosa com-porti nel quotidiano e perché rappresenta

la scelta migliore per il benessere dei bambini.

Cos’è l’affido condiviso?

L’affido condiviso dopo la separazione dei coniugi permette alle coppie separate con figli minorenni di occuparsi dell’educazione e della salute dei figli ripartendo le responsabilità e il diritto di decidere in parti uguali. L’affidamento condiviso è discipli-nato dall’art. 155 del Codice civile che prevede che sia valutata “prioritariamente la possibilità che i figli restino affidati ad entrambi i genitori” e stabi-lisce che la loro potestà genitoriale sia esercitata congiuntamente. In parole più semplici, il Codice civile stabilisce che l’affido condiviso tra i genitori sia la scelta preferenziale cui il giudice deve, in primis, attenersi.

L’affidamento condiviso, dunque, rappresenta la regola generale, derogabile soltanto in alcu-ni casi eccezionali (ad esempio quando uno dei genitori rappresenta una mi-naccia per la salute psicofisica del bambino). Ma, come comportarsi per gestire al meglio l’affido con-diviso dei figli minori?

Regole per farlo funzionare

L’affido condiviso (introdot-to con legge del 2006) vuole

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Attualità > di Gabriele Cosmelli

RACE FOR THE CURE

del senoDal 13 al 15 maggio al Circo Massimo a Roma, tre giorni di salute, sport e be-nessere per la lotta ai tumori del seno.

Immancabile per la primavera romana, arriva il diciassettesimo appuntamento con la manifesta-zione di solidarietà più attesa della Capitale, orga-

nizzata dalla Susan G. Komen Italia. Dopo gli oltre 60.000 partecipanti dello scorso anno, torna dal 13 al 15 maggio al Circo Massimo la “Race for the Cure – tre giorni di salute, sport e benessere per la lotta ai tumori del seno”. La popolare gara podistica della domenica mattina sull’affascinante percorso di 5km tra le me-raviglie archeologiche del centro di Roma, farà come sempre da atto conclusivo di un intero weekend ricco di iniziative per la promozione della prevenzione e di uno stile di vita sano. Come avviene da anni, madrine dell’evento saranno le attrici Maria Grazia Cucinot-ta e Rosanna Banfi, insieme a tanti altri volti noti che le affiancheranno per testimoniare il proprio sostegno alla causa e stimolare il pubblico alla partecipazione.

Organizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio della Camera dei Depu-tati, Regione Lazio, Roma Capitale, Coni, Fidal, Poli-clinico Gemelli e con la collaborazione di Federfarma Roma, Esercito e Collegio Ostetriche di Roma, la Race si svolge con il contributo di Johnson & Johnson (Na-tional Presenting Partner), Oysho e MSD (Local Major Partner), Aveeno (partner delle Donne in Rosa) e di altre numerose aziende sensibili alle tematiche della salute come il main media partner Sky, gli altri media partner Leggo e Radio Capital e il fornitore ufficiale acqua Lete.

Un evento in tre giorni

In attesa della corsa, sarà come sempre il “Villag-

gio della Salute, Sport e Benessere” ad animare il Circo Massimo da venerdì 13 maggio. Una inizia-tiva finalizzata alla promozione della salute e del benessere psicologico attraverso l’offerta gratu-ita di consulenze specialistiche, esami diagno-stici, lezioni pratiche e momenti educativi per incoraggiare uno stile di vita sano nel rispetto delle norme di prevenzione primaria e seconda-ria, dell’attività fisica e sportiva e di una corretta alimentazione. Tutte iniziative gratuite alle quali si potrà partecipare prenotandosi nelle modalità descritte sul sito www.raceroma.it.

Domenica 15 maggio sarà invece dedicata, come tradizione, alla corsa di 5km e alla passeggiata di 2km, che attraverseranno il centro di Roma par-tendo dal Circo Massimo. Per iscriversi, basta una donazione minima di 15 euro (info e iscri-zioni on line sul sito www.raceroma.it) che dà

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diritto a ricevere - fino ad esaurimento - il pettorale, la borsa gara con gli omaggi delle aziende partner e l’imperdibile t-shirt da collezione della manifestazio-ne, realizzata da uno studio grafico italiano e scelta dalla Susan G. Komen per tutte le edizioni del 2016 a seguito di un contest tra soggetti provenienti da ogni paese. Come sempre, al Villaggio al Circo Mas-simo ci sarà un grande spazio dedicato ai bambini con una attrezzatissima area ludica e di intratteni-mento animata da Cartoonito.

Le “donne in rosa”, protagoniste della race

Come sempre, le “Donne in Rosa”, ovvero le donne che stanno affrontando o hanno sconfitto il tumore del seno e che partecipano alla Race for the Cure indossando una speciale maglietta rosa. Con questa testimonianza coraggiosa vogliono sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzio-ne e della diagnosi precoce ed incoraggiare le altre donne che incontrano la malattia a farlo con un at-teggiamento più positivo (lo scorso anno furono oltre 5.000). A loro sarà riservato uno spazio speciale nel Villaggio Race, realizzato con il contributo di Avee-no (azienda del gruppo Johnson&Johnson), che dallo scorso anno affianca le “Donne in Rosa”.

Destinazione dei fondi

Con i fondi raccolti dalla Race for the Cure 2016, la Komen Italia darà avvio a nuovi progetti di educa-zione, prevenzione e cura del tumore del seno, che si andranno ad aggiungere ai 351 già realizzati gra-zie alle precedenti edizioni di Roma, Bari e Bologna con l’impiego di oltre 2.700.000 euro. Nello specifico, grazie alle quattro edizioni dello scorso anno, la Ko-men Italia ha realizzato in 15 regioni italiane alcuni progetti propri e 59 proposti da altrettante associa-zioni, incidendo concretamente nel tessuto locale e nazionale. L’organizzazione tecnica della corsa, come sempre, è del Gruppo Sportivo Bancari Roma-ni. Partner Ufficiale, Fondazione Roma Cares.

di Gabriele Cosmelli

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Attualità > di Silvestro Bellobono

ALLA SCOPERTA

FISCALEIl recente scandalo dei “Panama Papers” ha riportato alla ribalta lo spinoso caso dei miliardari che evadono le tasse portando i capitali all’estero. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

perché soggetti ai regimi d’austerità del fisco. Pur con alcune differenze tra di essi, esiste una vera e propria lista dei “paradisi fiscali”, circa sessanta Nazioni (tra le più note ci sono Svizzera, Mona-co, Liechtenstein, Costa Rica, Emirati Arabi Uniti, Bahamas, Hong Kong, Isole Cayman, Maldive e, appunto, Panama) che diventano la meta preferita per i soldi di numerosi “Paperon de’ Paperoni” mondiali, di grandi aziende multinazio-nali e di pericolose organizzazioni criminali, il cui unico obiettivo è pagare il minor numero d’impo-ste possibili nei rispettivi Paesi d’origine.

I quali Paesi, per quanto possano impegnarsi, re-almente o solo a parole, restano sempre uno-due passi indietro rispetto agli infiniti e sofisticati mec-canismi evasivi: il dubbio è tra la repressione totale di queste forme illecite di benefici economici che, come si può intuire, coinvolgono una regolamenta-zione geopolitica e finanziaria di proporzioni enor-mi, oppure metodi di condono penale e tributario

come gli “scudi fiscali”, che consentono allo Stato “derubato” di recuperare parzial-mente, tramite il pagamento immediato di un’imposta forfettaria, una quota per-

centuale dei capitali detenuti all’estero da parte del contribuente disonesto.

Certo, le aliquote di alcuni sistemi fiscali sono eccessive, ma il discor-so, per quanto semplicistico, è sem-pre lo stesso: se tutti pagassero le tasse regolarmente ci sarebbero meno tasse per tutti.

Primi ministri, politici importanti, grandi indu-striali, amministratori delegati, noti imprendi-tori, celebri attori, sportivi vincenti, soubrette

della televisione: ci sono dentro tutti nei cosiddetti “Panama Papers”, i documenti, prima segreti ma oggi di dominio universale, portati all’attenzione dell’opinione pubblica da giornali e Tv del mondo intero. Si tratta di file contenenti circa 11,5 milioni di atti, in 40 anni di registrazioni digitali, della Mos-sack Fonseca, una società di Panama che gesti-sce fondi per conto dei suoi clienti multimiliardari.

Ovviamente si parla di denaro, tantissimo denaro, sottratto alle tasse da versare agli Stati sovrani e illegalmente trasferito nelle casse di società offsho-re, che hanno sede in “zone franche” dove l’imposi-zione tributaria ha un regime agevolato o totalmen-te assente: insomma, viene a configurarsi un reato di evasione nei “paradisi fiscali”. Per chi ancora non lo sapesse, un “paradiso fiscale” (dall’inglese “tax haven”) è uno Stato che garantisce privilegi sui depositi bancari per attirare ingenti ca-pitali dai Paesi esteri, diventando così un nascondiglio clandestino dalla tassazione sui redditi non denunciati.

In termini finanziari questa è una tecnica di elusione fiscale che, se-condo dati recenti, costa alla sola Europa ogni anno qualcosa come un trilione di euro, rendendo di fatto i ricchi sempre più ricchi e i con-tribuenti onesti sempre più poveri

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Attualità > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)

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Attesa al pronto soccorso:

Cambia l’attesa al pronto soccorso: stiamo per dire addio ai codici co-lore. Si trova alla firma della Dg Programmazione del Ministero della Salute un apposito documento che intende regolamentare in maniera nuova le linee guida riguardanti l’accesso alle terapie d’emergenza.

I n generale gli operatori sanitari potranno contare su una maggiore autonomia, i cittadini dovreb-bero avere la garanzia su tempi più certi nel rice-

vere assistenza e su cure più umanizzate. La novità principale sarebbe rappresentata dall’abbandono dei tradizionali quattro codici di colore bianco, verde, giallo e rosso, assegnati in condizione di emergenza.

I codici

L’accesso al pronto soccorso, secondo il documento in via di approvazione, sarà regolato da nuovi codici. Si tratta di numeri di priorità, che vanno da 1 a 5, su una scala decrescente. In particolare il codice 1 è riservato alle situazioni in cui ci sia una compromissione delle funzioni vitali. Il 2 viene assegnato a quei casi in cui ci sia un rischio di compromissione delle funzio-ni vitali, anche se lo stato del paziente rimane stabile. Il 3 è indicato per le urgenze differi-bili: lo stato del paziente è stabile, ma occor-rono interventi complessi. Il 4 viene riservato per le urgenze minori, specialmente nei casi in cui il paziente ha bisogno di accedere a del-le prestazioni specialistiche sia a carattere diagnostico che terapeutico. Il 5 è per i casi non urgenti, che pos-sono essere trattati entro 4 ore.

I tempi

Con le nuove linee guida i casi ur-

genti di accesso al pronto soccorso non dovrebbero aspettare più di 15 minuti. Le urgenze differibili e mi-nori, invece, dovranno essere trattate entro un tem-po massimo che va dai 60 ai 120 minuti. Il paziente dovrebbe essere accolto in apposite sale d’attesa, tra le quali si dovrebbero distinguere quelle ideate spe-cificamente per i bambini, per gli anziani e i disabili. Nel corso dell’attesa l’utente dovrà essere monitorato e rivalutato, in modo che, via via, il suo stato possa subire eventualmente anche un aggiornamento. Le nuove linee guida prevedono anche degli infermieri che si dedicano in modo dettagliato a questo compito.

Il personale

Gli infermieri agiranno sulla strada di una maggio-re autonomia, infatti avranno la facoltà di som-

ministrare farmaci, di fare prelievi e, in attesa del medico, potranno cominciare diversi trat-tamenti. Tutto si baserà su una formazione molto più attenta: potrà diventare infermiere con questi compiti soltanto chi ha un’espe-

rienza lavorativa in pronto soccorso di almeno 6 mesi. Questa esperienza va completata con un corso di almeno 16 ore e con un periodo di

36 ore, durante le quali il personale sani-tario dovrà lavorare accanto ad un tutor. Non mancheranno i corsi di aggiorna-mento in itinere, come, per esempio, quelli dedicati al soccorso pediatrico.

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Life > di Silvestro Bellobono

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FATTOIDI, FALSI STORICI

CREDIAMOpericolosa diceria: i fulmini colpiscono solo una volta nello stesso punto. Peccato che essi siano attratti da oggetti alti o metalli-

ci e nulla vieti loro di cadere nel mede-simo posto più volte.

Zoologia. I tori sono attirati dal colore rosso: bugia, riconoscono solo il giallo

e il blu, ma a scatenarli è il movimen-to rotatorio del drappo rosso. I pipistrelli

sono ciechi: no, nessuna delle 1.100 specie conosciute è cieca. Gli struzzi nascondono la testa sotto la sabbia per paura: macché,

lo fanno per cercare sotto terra i ciottoli che li aiutano a digerire il cibo.

Religione. Non è vero che Buddha fosse grasso: Siddhartha Gautama era magro, invece la sua statua paf-

futa si ispira a Budai, eroe popolare cinese. Nessun Vangelo parla di “tre” re

magi: si citano magi e doni ma non si pre-cisa il loro numero esatto.

Astronomia. La Grande Muraglia cinese è l’unico monumento umano visibile

dallo spazio. Sicuri? Eppure nessun astronauta lo ha mai confermato.

Sesso. Dire “gli uomini pensano al sesso ogni 7 secondi” è un luogo comu-

ne: ci pensano spesso, ma non esistono prove empiriche a supporto della frequenza.

Si definiscono fattoidi (dall’americano “fac-toid”, fatto irreale) quelle idee o quegli eventi pubblicamente accettati come un

fatto, sebbene siano totalmente infondati, anzi molto spesso sono informazioni prive di qualsiasi veridicità, leggende metropoli-tane, falsi storici diffusi attraverso giornali, Tv, cinema e soprattutto credenze popolari. Nonostante siano stati scientificamente e storicamente smentiti più volte, alcuni fattoi-di continuano ad alimentare il loro mito veicolati principalmente dal web. Vediamo nel dettaglio le “bufale” più clamorose dividendole per argomenti.

Storia. Si dice sempre che Albert Einstein fu bocciato in matematica: falso! Sbagliò solo un test d’ingresso, ma aveva già capacità aritme-tiche geniali. Napoleone era basso: altra leg-genda. All’epoca 169 centimetri erano un’al-tezza media, inoltre aveva guardie imponenti, quindi nei quadri appariva come il più basso.

Geografia. A scuola ci hanno insegnato che l’Eve-rest detiene il primato di montagna più alta del mon-do: infatti sul livello del mare misura circa 8.848 metri, ma il vulcano hawaiano Mauna Kea, partendo dalla base che si trova 5.761 metri sotto il mare, raggiunge complessivamente i 9.966 metri.

Scienze. L’acqua salata bolle più in fretta. Inesatto: aggiungere sale fa aumentare il pun-to di ebollizione e quindi il tempo di cottura. Altra

Si tratta di affermazioni presentate come un fatto ma in realtà errate, non documentate sui libri, senza prove scientifiche, perciò inattendi-bili. Insomma, dicerie, leggende, “bufale”!

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Life > di Laura de Rosa (www.nanopress.it)

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SCIENZALe donne non sono etero:

Non esistono donne totalmente eterosessuali, vale a dire che per-sino quelle attratte dagli uomini, sono comunque sedotte dallo stesso sesso. Magari in modo inconsapevole.

disdegnano i corpi nudi degli uomini diversa-mente dalle lesbiche, che prediligono le forme femminili, esattamente come accade per gli uo-mini”. Sorge spontaneo un dubbio perché se è

vero che le immagini femminili risultano ecci-tanti anche per le etero, e non è la prima

volta che viene constatato, dal vivo l’at-trazione per persone dello stesso sesso potrebbe scemare. Ma l’esperimento si è fermato qui, a noi l’ardua sentenza.

In realtà lo scopo della ricerca era dimostrare che le apparenze spes-so ingannano a proposito di gusti sessuali. Il dottor Rieger ha infatti affermato: “seppure una donna ap-paia in un certo modo al pubblico, questo non ci permette di dedurre quali siano i suoi veri giusti sessua-

li.” E questo vale per le etero ma anche per le lesbiche, come ha sottolineato il ricercatore: “Come si evince dal-lo studio non è sempre detto che le lesbiche che si vestono con abiti maschili, siano quelle con i tratti comportamentali tipici dell’uomo”.

Insomma, quando si tratta di ses-so occhio alle apparenze, meglio la sostanza!

di Laura de Rosa

La dimostrazione? Le reazioni femminili ai vi-deo con immagini sessuali mostrati nel cor-so dell’esperimento. Ebbene, anche le donne

etero mostravano eccitazione se esposte a imma-gini di nudi femminili. Lo studio è stato condotto da Gerulf Rieger dell’università dell’Essex e ha dimostrato, come dicevamo, che le donne non sono eterosessuali, ma lesbiche o bisessuali.

La ricerca ha testato le risposte fisiologiche a stimoli visivi sessuali di 345 donne di età diversa. I video mostravano immagini hot con protagonisti di entrambi i sessi in déshabillé, nel frattempo gli strumenti scientifici monitoravano le risposte fisiolo-giche delle partecipanti. Risulta-to? L’amore lesbo è più diffuso di quanto si pensi: quasi tutte le don-ne etero, o dichiaratesi tali, si sono eccitate vedendo sia uomini che donne. Le lesbiche, numerose anche nel mondo dei vip, invece hanno da subito dimostrato una netta preferen-za per lo stesso sesso.

“Abbiamo dimostrato che ciò che re-almente le stimolava di più a livello sessuale era vedere video che aveva-no per protagoniste altre donne”, ha dichiarato Gerulf Rieger, “certo, non

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IL SERVIZIO Swipe Buster Life > di Diego Barbera

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fedifraghiSi concentra soprattutto su Tinder questa applicazione che può andare a fare le veci di un investigatore privato.

Con i moderni servizi di dating e le appli-cazioni per l’acchiappo come Tinder e compagnia bella, i partner fedifraghi sono

sempre più difficili da scovare. A patto di mettersi a sondare i milioni di profili cercando quella foto che può ricordarlo/a o quell’indizio che può svela-re l’arcano. Già, perché pensare che l’utente uti-lizzi il vero nome e la banale foto di Facebook (il profilo vero) sembra davvero utopico se non trop-po stupido, ma talvolta succede.

Per gli inguaribili gelosi ecco un servizio che può davvero fare al caso giusto. Si chiama Swipe Bu-ster e si propone proprio di individuare il tradito-re. Scopriamo come funziona. Partiamo dal fondo e dalla domanda più importante: ha un costo? Sì che ce l’ha, per la precisione viene cinque dolla-ri ossia circa 4 euro e mezzo. Per questa somma può però fare benissimo le veci di un investigatore privato per andare a raccogliere prove incontrovertibi-li sul comportamento scorretto del partner.

Il servizio più combattuto nonché quello protagonista è Tinder che sta diventando – soprattutto oltre-oceano, ma sempre più anche da noi – il portale più utilizzato quando si vuole fare una scappatella sia da single sia da occupati. Il nome stes-so di questa applicazione, chiamata Swipe Buster, significa proprio lo scova-swipe dove “swipe” indica lo

scorrere col dito andando a scegliere o meno un potenziale approccio a un profilo che viene gra-dito. Se anche l’altra persona effettua la stessa scelta allora si può comunicare in modo privato. Ebbene, grazie a questo semplice stratagemma, sono tantissime le persone che hanno potuto in-contrarsi e diciamo divertirsi senza troppi pen-sieri. Tantissimi utenti sono sentimentalmente occupati eppure sfruttano l’app per scorribande non ufficiali. Per andare a scovarli ci pensa Swi-pe Buster che chiede un pagamento piuttosto basso e di essere informato su nome, età e città di provenienza. Restituirà poi informazioni in-controvertibili, visto che può andare a vedere tutti gli utenti attivi del portale. Come ci riesce?

L’app si appoggia alle API di Tinder ossia sull’interfaccia di programmazione all’interno

della quale ci sono gli archivi o meglio dire le librerie con l’elencone di tutti i profili. Sì, ok, ma il cognome non è presente su Tinder, come può? Va ad incrociare anche le altre informazioni immesse al momento della registra-zione sul sito. Verranno poi restituite informazioni complete come le attività recenti oppure l’ultimo login effettuato.

E la privacy? In effetti questo buco su Tinder potrebbe essere presto coper-to, rimane però il fatto che molto dif-ficilmente i fedifraghi sono così poco accorti da utilizzare un profilo con il proprio vero nome e altri dati che con-sentono un’identificazione così rapida.

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Salute > A cura del Dott. Marcello Pisano

le ORIGINi E i RIMEDI

schiena

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I motivi di questa patologia possono essere molteplici e, per evitarla, è importante individuare con estrema chiarezza la causa esatta prima di affrontare qualsiasi iter terapeutico.

Le cause dei dolori alla schiena possono es-sere svariate. Innanzitutto, possono esserci problemi posturali, dovuti a dismorfismi della

colonna come scoliosi, cifosi, problematiche dell’ap-poggio plantare o relative all’articolazione temporo-mandibolare; quest’ultima, fra tutte le patologie evidenziabili nel settore medico, è senza dubbio la più complessa e la più temuta. Il sesso femminile è molto più colpito di quello maschile, con un rappor-to di 8 a 1. L’insorgenza della malattia si manifesta con rumori simili a “click” alle orecchie e/o affatica-mento dei muscoli masticatori, fino a dolore in zona preauricolare. Moltissimi casi di deficit articolari, tradotti spesso in un complesso quadro sintomato-logico ben lontano dalla localizzazione dell’artico-lazione temporo-mandibolare, vengono ignorati o mal interpretati. Ci possono essere degenerazioni a carico dei dischi intervertebrali, come ernie o pro-trusioni lombari (spesso conseguenza di problemi posturali dovuti a posizioni ergonomiche errate e vizi non corretti), degenerazioni strutturali a carico dei corpi vertebrali, come spondilolisi o spondi-lolistesi, problemi metabolici o autoimmunitari (osteoporosi, spondilolite anchilosante ecc.).

Tutte queste patologie talvolta hanno un nesso logico, perciò è compito del professionista individuare il perché dell’insor-genza della disfunzione e restitu-ire (quando è possibile, in maniera incruenta e del tutto conservativa) un livello accettabile di benessere al paziente, attraverso metodologie fisio-terapiche fisiche e osteopatiche ma-

nuali. L’osteopatia è una scienza che si occupa del-la salute, sostenuta da conoscenze scientifiche in evoluzione; la sua filosofia comprende il concetto di unità della struttura dell’organismo vivente e delle sue funzioni; la sua specificità consiste nell’utilizzo di modalità terapeutiche che mirano a riarmonizza-re i rapporti di mobilità tra le varie strutture anato-miche. Ad esempio, un diaframma o un colon che non adempiono in maniera adeguata il loro compi-to possono creare problematiche a livello della zona lombare. È interessante capire come un problema centrale, in questo caso un mal di schiena nella zona lombare, può essere causato da un’altra pato-logia silente a distanza, come l’artrosi di un’anca, in cui questo tipo di distretto anatomico, dedicato al movimento di flessione, estensione e rotazione, può andare in default e di conseguenza incaricare la zona lombare (e quindi le vertebre) di tali movi-menti. Ma la zona lombare non è stata progettata per compierli da sola e da qui si possono svilup-pare malesseri importanti e degenerativi a carico delle vertebre e delle strutture ad esse connesse.

L’iter terapeutico generalmente consiste in una prima fase nell’attenuare l’infiammazione con metodologie fisiche o suggerimenti di strategie

ergonomiche e qualitative di movimento per non “affaticare” la zona lombare; poi, in

una seconda fase, è possibile sviluppa-re una terapia improntata a un ritor-

no armonico e solidale dei singoli distretti anatomici, che hanno perso la loro mobilità, al fine di generare un netto miglioramen-

to della sintomatologia dolorosa.

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Salute > di Anna Franceschi (www.tantasalute.it)

LA MEDICINA ayurveda

CELLULITESecondo l’ayurveda, l’antica medicina indiana, la cellulite è cau-sata da un accumulo di tossine chiamate Ama, che non vengono adeguatamente smaltite e causano dei ristagni.

La presenza di queste tossine è dovuta al mal funzionamento del fuoco gastrico, det-to Agni, ma la cellulite è anche un sintomo

dello squilibrio del Kapha, ed è chiamata Vasa, os-sia pesante. Scopriamo quindi quali sono i rimedi naturali ayurvedici contro la cellulite, a cui vanno aggiunti sempre attività fisica e dieta adeguata. Letteralmente il termine cellulite indica l’infiam-mazione della cellula, e dal punto di vista ayurvedi-co, la sua presenza indica che il corpo ha bisogno di una pulizia profonda e di una disintossicazione. La strategia per combattere questo inestetismo è quella di abbattere il collegamento e l’aggregazio-ne tra il grasso sottopelle e le impurità Vasa Ama.

Correggere l’alimentazione

Per combattere la cellulite va corretta l’alimenta-zione secondo i dettami dell’ayurveda, sostituendo i cibi unti, troppo salati, ricchi di grassi e comples-si con cibi freschi e ricchi di alimenti vivi come le verdure crude, i cereali in chicchi e i legumi ben cotti e speziati. L’ayurveda consiglia anche di con-sumare ogni mattina un litro di acqua calda allo zenzero, che favorisce la depurazione contrastando ritenzione e gonfiori.

Aumentare il fuoco digestivo

La cellulite può essere contrastata intro-ducendo l’utilizzo di tisane e spe-zie dalla potenza calda, come ad esempio il pepe nero, l’ajovan, lo zenzero, i chiodi di garofano,

timo, origano, salvia, cumino, coriandolo, finoc-chio, curcuma.

I massaggi mirati

Utili per riattivare i tessuti e contrastare la cel-lulite sono i massaggi ayurvedici mirati. Il mas-saggio Abhyanga, con gli oli caldi al sesamo o alla senape, e il massaggio Neerabhyangam, massaggio della linfa in modo vigoroso. La ma-nualità e gli oli sono importanti perchè devono essere anti-Kapha per sciogliere gli accumuli di tossine.

I trattamenti specifici

Contro la cellulite sono utili il trattamento Ud-garshan, la frizione sul corpo di polveri che eliminano le tossine, e il trattamento Pinda Swedana, un tamponamento con sacchettini contenenti erbe medicinali riscaldate.

La respirazione ayurvedica

Le tecniche respiratorie conosciute con il nome di pranayama hanno la virtù di liberare l’orga-nismo da tutte le impurita. Per bruciare i grassi, l’espirazione deve essere eseguita con forte con-trazione volontaria addominale e facendo uscire l’aria dal naso.

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Salute > di Daniele Lisi

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PIANGERE aiuta e FA BENE

SALUTETrattenere le lacrime può essere dannoso poiché non si riescono ad eliminare, o almeno a mitigare, le ansie, la tristezza, il dolore e le emozioni negative.

Forse non tutti sanno che piangere fa bene alla salute, perché il pianto aiuta a liberarsi delle angosce, della tristezza, delle cause che

creano dolore intenso. Del resto, lo conferma anche il modo di dire “pianto liberatorio” in quanto aiuta a stare meglio. Un tempo si riteneva che il pianto fosse un segno di debolezza, e alcuni lo pensano anche adesso, un modo per suscitare compassione e per riuscire ad ottenere qualcosa. Non è affatto così. Il pianto è una reazione naturale alle emozioni, quelle forti, è un meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo per preservare il suo buon fun-zionamento. Infatti, quando si piange si liberano due tipi di ormoni, chiamati oppiacei e ossitocina, che svolgono un’azione calmante e hanno la capa-cità di attenuare il dolore in maniera significativa.

Lo dimostra il fatto che dopo un pianto ci si den-te meglio, più rilassati, almeno fin quando i due ormoni svolgono il loro compito. Per-tanto, se si trattengono le lacrime per vergogna o per timore di fare una brutta figura, si provoca un danno a se stessi, limitando la possibilità di sentirsi meglio e di allentare la tensione. Non bisogna preoccu-parsi di mostrare il proprio dolore, poiché questo fa parte dell’umanità di ciascuno di noi, a qualsiasi età, senza alcuna distinzione di sesso. Con il trascorrere degli anni, poi, ciò può accadere anche con maggiore fre-

quenza, ci si commuove più facilmente, si è più inclini a mostrare i propri sentimenti. Infatti, non si piange solo quando si è angosciati o addolorati, a volte lo si fa anche per gioia, in particolar modo se si tratta di un’emozione intensa. Ma le lacrime fanno bene anche agli occhi, li lubrificano, tengo-no più umide le mucose oculari, che altrimenti si seccherebbero più facilmente danneggiando la vi-sta, come spiegano anche gli esperti. Così, oltre ai vantaggi emotivi e al sollievo per ritrovare un po’ di quella serenità perduta per colpa delle avversi-tà, il pianto aiuta anche il benessere degli occhi.

Inoltre, le lacrime sono nemiche dei batteri, che vengono uccisi in pochi minuti grazie ad un po-tente fluido chiamato lisozima, capace in un cer-to senso di fare pulizia nella zona oculare. Un bel pianto liberatorio, infine, consente di eliminare le

tossine che si sono accumulate nell’organi-smo per colpa dello stress e della tensio-

ne quotidiana. Per di più con le lacri-me si elimina una gran quantità di

magnesio in eccesso che si forma proprio in presenza di profonda fatica, irritabilità, depressione, ansia e altri disturbi. In fondo, la depressione è anche la con-seguenza di una serie di stati d’animo negativi e prolungati nel

tempo di cui non ci si riesce a sba-razzare. Perciò, nessuna vergogna:

piangere fa bene alla nostra salute.

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LUCIDA

Estetica > di Beatrice Elerdini

CONSIGLI per combattere

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Vi suggeriamo 6 consigli contro la pelle lucida. Succede a molte donne, infatti, che la pelle (di solito grassa o mista) tenda a lucidar-si facilmente, specialmente nella zona T.

Per porre rimedio a questa sgradevole condi-zione di lucidità ecco alcuni preziosi accor-gimenti da fare propri, semplici abitudini

da inserire nella propria skin care routine.

L’importanza della detersione

Tutto parte ovviamente da una buona detersione mattutina. Non fate l’errore di lavarvi continua-mente il viso, potreste provocare reazioni avverse della vostra pelle. Detergetelo due volte al giorno, mattina e sera, adoperando preferibilmente un detergente a base di acido salicilico, molto utile per controllare la produzione di sebo.

La scelta della crema viso

Quando si hanno problemi di pelle grassa e lucidi-tà la scelta della crema viso è fondamentale. Pre-diligete prodotti skin care ad azione matificante e dalla formulazione molto leggera. Tra gli ingre-dienti da preferire segnaliamo vitamina E e zinco.

Aiutatevi con un primer

Se desiderate che il vostro trucco duri tutto il giorno aiutatevi con l’applica-zione di un primer viso opacizzante che sia in grado di controllare la pro-duzione di sebo e arginare il problema della lucidità. Esistono tanti primer viso in commercio, l’importante è saper scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Usate due fondotinta

Specialmente se avete una pelle mista, con zone lucide ed altre secche, provate ad utilizzare in combo due fondotinta dal finish differente. Ado-perate quello ad effetto mat sul naso, sulla fronte e sul mento e quello idratante sulle guance, di solito più aride.

L’importanza della maschera di bellezza

Una maschera astringente da fare due volte a settimana può essere molto di aiuto. Provate que-sta ricetta, naturale e delicata: frullate il succo di mezzo limone (eliminando i semini), aggiungete la polpa di un pomodoro e poi il suo succo, frul-lando fino all’ottenimento di un composto omoge-neo. Aggiungete un cucchiaio di farina e frullate di nuovo. Applicate sul viso e lasciate in posa per circa venti minuti.

Portate sempre con voi le salviettine se-boassorbenti

Le salviettine seboassorbenti sono gran-di alleate di chi combatte ogni giorno con la pelle lucida. Portatele sempre con voi in borsetta per ritoccare il truc-co quando andate di fretta e non avete voglia di adoperare la cipria.

A cura diBeatrice Elerdini

www.nanopress.it

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Tuttavia è possibile intervenire attraverso delle soluzioni naturali, che possono dimostrarsi im-portanti per rafforzare la chioma. Ci sono tan-

ti ingredienti a disposizione e ciascuno può trovare quello che fa al caso proprio. Si tratta spesso di sostan-ze naturali che agiscono contro la perdita dei capelli, semplicemente attraverso dei massaggi sul cuoio ca-pelluto. Scopriamo insieme tutti i rimedi validi.

Olio essenziale di rosmarino. L’olio essenziale di rosmarino è ritenuto importante per migliorare la cir-colazione sanguigna del cuoio capelluto. Lo possia-mo utilizzare, anche in poche gocce, in ogni sham-poo. In alternativa può essere mescolato all’olio di cocco per effettuare massaggi sul cuoio capelluto.

Semi di fieno greco. Lasciamo in immersione nell’acqua per circa 10 ore 3 cucchiaini di semi di fieno greco. Una volta ammorbiditi, si scolano e si frullano, per creare un amalgama da applicare sui capelli un’ora prima dello shampoo. Dovrebbe essere un rimedio efficace anche contro la forfora.

Avocado. Con l’avocado come ingrediente prin-cipale possiamo preparare una maschera rin-forzante per i capelli. Frulliamo la polpa del frutto e ricaviamo un composto da applicare sui capelli umidi mezz’ora prima di lavarli.

Succo d’arancia. Il succo d’arancia è efficace soprattutto quando la pelle è troppo grassa e riesce ad agire anche contrastando la forfora. Pos-siamo frullare la polpa e la buccia d’arancia per ottenere un impacco rinforzante.

Il problema può riguardare sia le donne che gli uomini e le cause sono davvero tante, in primo luogo possono intervenire cambiamen-ti ormonali che rendono il disturbo persistente.

Estetica > di Elisabetta Parise

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Olio d’oliva. Anche l’olio d’oliva può essere un rimedio utile contro la caduta dei capelli. Basta metterne poche gocce sul cuoio capelluto umido e dare il tempo di agire almeno mezz’ora prima di passare allo shampoo.

Zenzero. Lo zenzero, dalle molte pro-prietà benefiche, riesce ad agire come trattamento per stimolare la crescita dei capelli. In particolare questa spezia riuscirebbe a riattivare la circolazione in prossimità del cuoio capelluto.

Vitamina E. Non possono mancare sulla nostra tavo-la, per rinforzare i capelli, gli alimenti ricchi di vitami-na E, come la frutta secca, i semi di girasole, il germe di grano, lo yogurt, la ricotta e la mozzarella di bufala.

Olio di mandorle. L’olio di mandorle va applicato so-prattutto per effettuare massaggi sul cuoio capelluto. Proprio attraverso il movimento delle dita può essere favorita la circolazione sanguigna e i follicoli possono rimanere attivi.

Estratto di aglio. Molto utile anche l’estratto di aglio, che ha una spiccata azione di rinforzo della capigliatura. Qualche ora prima di lava-re i capelli, possono essere massaggiati con il succo d’aglio, per poi risciacquare il tutto con acqua tiepida.

Aloe vera. L’estratto di aloe vera può essere impiega-to come impacco, che deve essere applicato sui capelli

prima di lavarli. In alternativa si può assumere un cucchiaino al giorno di succo d’aloe a digiuno.

RIMEDI NATURALI PER LA CADUTA DEI

capelli

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Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

veloce

La vasocottura

Per le vostre domande o per unaconsulenza inviate una mail a:

[email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

La vasocottura consiste nel cucinare numerosi alimenti (dagli antipa-sti ai dessert) direttamente in vasetti di vetro chiusi ermeticamente.

Questo metodo è un’alternativa pratica e veloce ai metodi di cottura standard e per-mette di risparmiare energia e mantenere

inalterati: gusto, aspetto, consistenza e proprietà nutrizionali degli alimenti. La cottura avviene a temperature comprese tra i 60 e i 150 °C circa, in modo omogeneo fino al cuore dell’alimento, trami-te il vapore che si sviluppa all’interno del vasetto di vetro durante la cottura e tramite il sottovuoto. Questa tecnica è favorevole perché ci consente di utilizzare meno grassi durante la cottura dei cibi, meno sale e meno acqua, ottenendo un prodotto finale molto più saporito e ricco di nutrienti. Inoltre ci permette di conservare più a lungo le nostre pre-parazioni (fino a 7 giorni in frigorifero, senza aprire i vasetti di vetro fino al momento del consumo).

Le regole fondamentali sono: è necessario che tutti i cibi che intendiamo cucinare con questo metodo siano freschissimi, di ottima qualità, a cottura rapi-da (diversamente, bisogna eseguire la pre-cottura) e che tutti gli ingredienti abbiano lo stesso tempo di cottura; è controindicato per la cottura di funghi e patate; a termine cottura non aprire subito i vasetti di vetro ma farli prima intiepidire, facendo attenzione al vapore che fuorie-

sce; non è possibile inter-rompere la cottura e/o aprire il vaso durante la cottura (attenzione,

rischiereste di scottarvi o ustionarvi). E’ sufficien-te scegliere gli ingredienti, tagliarli a listarelle o piccole parti, disporli tutti all’interno del vasetto con poco sale, olio extravergine d’oliva, spezie… chiudere il vasetto ermeticamente e cuocere il tut-to a bagnomaria oppure utilizzando forni a micro-onde (solo con vasetti di vetro con tappi di vetro, no metalli) o forni multifunzione (vedi libretto di istruzioni degli elettrodomestici), ma è possibile cucinare anche sfruttando il calore prodotto dalla nostra lavastoviglie durante il ciclo di lavaggio.

La vasocottura a bagnomaria: avviene immergen-do i vasetti per 2/3 nell’acqua, adagiando sul fondo della pentola e tra i barattoli un canovaccio pulito, onde evitare che i vasetti si rompano durante la cottura, ricordando di maneggiare con cura i vaset-ti per via delle alte temperature; prima di servirli in tavola e consigliabile farli intiepidire e capovolgerli per qualche secondo; si consiglia di aprire i vasetti intiepiditi solo quando saranno a tavola. Non serve mescolare, aggiungere ingredienti in un secondo

momento, modificare le temperatu-re di cottura e così via. Si può

facilmente monitorare lo sta-to di cottura attraverso la trasparenza del vetro. Pos-siamo definire questo me-todo ecologico e salutare.

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CONTATTAMI E INIZIA IL TUO STILE DI VITA SANO DA OGGI.

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qua-lità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella pre-venzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

DIETABENESSERE A

Attività svolte:• Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta;• Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie

e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…;

• Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…);• Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in

gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari;

• Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

www.benessereadieta.it [email protected]

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Viaggio >

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BAHAMASNassau

Paradise Island

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

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Per un’esperienza più moderna di Nassau e dell’e-spressione artistica di Paradise Island, non si pos-sono perdere le gallerie di arte moderna baha-miana e il tour culturale del Junkanoo Museum. Ma non c’è solo questo: in questo luogo meraviglioso ci sarà spazio anche per shopping fantastico e per innumerevoli sport. Per chi si sente parti-colarmente attivo e frizzante, Nassau offre tantissimi sport e intrattenimenti per tutta la famiglia, tra cui golf, im-mersioni alle Isole Bahamas, tennis e squash. Anche lo shopping a Nassau o Paradise Island e dintorni è un sogno: in molti negozi si possono acquistare, con grande risparmio, moltissimi arti-coli e prodotti duty-free di famosi marchi internazionali. Chi ama andare a caccia di sou-venir potrà contare sull’offerta unica dello Straw

Market, il mercato della paglia dell’isola, dove è possibile contrattare sul prezzo con i venditori.

Per qualunque motivo si è alle Isole Bahamas - per affari o per divertimento – non ci

si può lasciar scappare una piace-vole passeggiata lungo Cable

Beach, la “Bahamian Riviera” dai fantastici colori. A soli 5 km a ovest dalla città e facil-mente accessibile in auto-bus e taxi, questa magnifica distesa di abitazioni e resort offre anche locali notturni, pub, ristoranti e persino un

casinò. Tutta vita. “Il glamour di Paradise Island – come spie-

ga uno dei siti specializzati in viaggi verso le Bahamas- ti aspet-

ta per darti il benvenuto a brevissima distanza da Nassau. Con una lunghezza di

appena 6,4 km e un larghezza di 800 m, Nassau e Paradise Island sono collegate da due ponti.

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BAHAMASNassau

Paradise Island

ALLE ISOLE BAHAMAS È POSSIBILEORGANIZZARE ESCURSIONI DI UNA GIOR-NATA VERSO ISOLE DIVERSE, PARTENDO E RIENTRANDO SEMPRE ALLA STESSA BASE,

OPPURE ESPLORARE DIVERSE ISOLESOSTANDO IN CIASCUNA DI ESSE.

NON ESISTONO REGOLE!

Guardando le spiagge che curva-no lungo la costa nord, gli elegan-ti resort o il campo da golf di Cable Beach, è difficile credere che fino a poco tempo fa questa era un’isoletta inutilizzata nota come Hog Island”.

Ma questo posto paradisiaco ha a di-sposizione anche il più grande acqua-rio all’aperto del mondo - l’Atlantis Waterscape - con oltre 100 specie di pesci colorati. Paradise Island ospita inoltre l’emozionante Dolphin En-counter (incontro con i delfini) e da qui partono straordinarie avventure in motoscafo (Powerboat Adventures).

Insomma sognare, è l’imperativo di questo viaggio. Una meta unica, irri-petibile, di altissimo livello. Dove po-ter toccare con un dito il vero Paradi-so. Provare per credere.

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Moda > di Giovanna Testa

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GIORGIO ARMANILO STILISTA NON SMETTE DI STUPIRE: LA SUA COLLEZIONE DI ALTA MO-DA PER LA BELLA STAGIONE REGALA UN INATTESO TOCCO DI FEMMINI-

LITÀ GRINTOSA E AL TEMPO STESSO DELICATA, CHE ABBINA UN’IN-NOVATIVA ESTETICA ELEGANTE ALL’ATTENZIONE PER I DETTAGLI

RETRÒ. ABITI LUNGHI, GONNE PLISSETTATE, PANTALONI, SHORTS, GIACCONI CORTI CARATTERIZZATI DA UNA SENSUALITÀ UNICA.

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GIORGIO ARMANIPRIMAVERA/ESTATE/DUEMILASEDICI

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Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODAI COLORI DELLA PRIMAVERA

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EMPORIO ARMANIBorsa shopping piccola “EA Beverly” realizzata in pelle

di vitello stampa cervo.

FENDIBorsa a mano in pelle di pitone, dipinta a righe multicolor. La lavorazione patchwork crea un motivo geometrico, arricchito dall’applicazio-ne di fiori Flowerland in pelle e plexi. Composta da 2 scomparti divisi da una tramezza rigida, con vela galvanizzata nera e chiusura a girello con finitura palladio. Maniglia singola e tracolla re-golabile e rimovibile in pelle nera. Made in Italy.

DIORMy Dior So Real.

MARC JACOBSNuova fragranza floreale e fruttata Daisy So Fresh.

GIORGIO ARMANICappello a tesa larga.

ERDEMVestito con stampa a motivi floreali.

OutfitCompleto.

RALPH LAUREN

MALONE SOULIERSDécolleté in pelle rosae pelle scamosciata

color fragola conlacci in cuoio.

CHLOE’Sandali con zeppa

arcobaleno metallicocolori rosa, celeste e oro.

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Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

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I COLORI DELLA PRIMAVERA

FASHION

FASHION

TABITHA SIMMONSSandalo con pannelli

laterali in merlettocon applicazionericamo floreale.

PAULA CADEMARTORIBorsa a mano in vitello

con intarsi a motivigeometrici in

camoscio glitteratoe fibbia in metallolucido argentato.

MISSONI MARECappello multicolor in

maglia punto Chevron.

SWAT

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Oro

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la”.

SOPHIE HULMEBorsa in pelle con manici, tracolla

staccabile mod. “Albion “Tote nella tonalità di colore fucsia/rosa

con finiture dorate.

ETRODécolleté con stampa

floreale e animali, solettain pelle, fondo in cuoio.

Tacco 85 mm.

FERRAGAMOOcchiali da sole

SignatureCollection.

DIANEVON

FURSTENBERG

DIANE VONFURSTENBERG

Foulard in seta con stampa floreale.

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Shopping > di Giovanna Testa

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SPECIALE MAKE UP1. Chanel. Rouge Coco Stylo grazie alla sua formula ibrida offre l’intensità di un rossetto, la brillantezza di un gloss e il confort di un balsamo; 2. Benefit Cosmetics. Hoola Zero Tanline, base corpo effetto bronze per una pelle ambrata e un look da spiaggia tutto l’anno; 3. Dolce & Gabbana. Rosa Antico intenso per il blush viso “Dolce Bacio” che illumina ed evidenzia gli zigomi con il suo fucsia brillante; 4. Dior. Nail Glow. Uno smalto trattante che esalta il rosa e il bianco delle unghie per un risultato french manicure istantaneo; 5. Guerlain. Terra-cotta Khôl, polvere liberain grado di ingrandire l’occhio e donare profondità allo sguardo; 6. Artdeco. Volume Supreme Mascara Limited Edition “black” (no.1), nella confezione decorata con i motivi a righe e fiori, dona vigore e intenso volume alle ciglia; 7. Pupa. Gloss brillante effetto balm. Formula esclusiva che combina in un unico prodotto la sensazione avvolgente di un olio nutriente con l’effetto ultra brillante di un gloss.

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DONNE & GIOIELLIUN CONNUBIO INDIVISIBILE...

1. Tiffany & Co. Anello in oro 18k con ceramica bianca; 2. Pomellato. Anello in oro rosa con tormalina rossa tonda e diamanti brown ; 3. Chopard. Pendente a cuore in oro rosa 18 carati tempestato di diamanti, con ulteriori diamanti che si muovono tra due vetri zaffiri; 4. Chaumet. Orecchini in oro giallo e bianco, con diamanti, granati tsavorite, granati mandarino, un peridoto a forma di pera di 3,76 carati e uno a forma di pera zaffiro giallo Ceylon di 4.11 carati; 5. Cartier. Spilla in platino, zaffiri, smeraldi, rubini, diamanti; 6. Bulgari. Orecchini Sapphire Flower in oro giallo 18 carati con zaffiri colorati, peridoti, diamanti e pavé di diamanti; 7. Cartier. Orologio in oro bianco, rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti; 8. Tiffany & Co. Bracciale “Infinity” in oro 18k con diamanti taglio brillante incastonati all’interno; 9. Bulgari. Bracciale rigido B.zero1 in oro rosa 18 carati e ce-ramica bianca; 10. Dior. Manchette My Dior in oro giallo, diamanti e pietre preziose.

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Shopping > di Giovanna Testa

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LE TENDENZE DELLA MODA

GLI ACCESSORI DI PRIMAVERA. PER UN UOMO ALLA MODA E DAL LOOK SEMPRE ATTUALE.1. Camicia manica corta 100% cotone, Your Turn; 2. Anello “Diamantissi-ma” in argento, Gucci; 3. Mr. Burberry, la nuova fragranza maschile ispirata all’iconico trench coat nero e a Londra, una città di grandi contrasti, Burber-ry; 4. In tela Damier, la cintura Louis Vuitton Initials 40mm presenta un’ ele-gante fibbia con le iniziali della Maison, Louis Vuitton; 5. Sneakers in denim consumato con bordi in pelle a contrasto e chiusura con zip a vista, Diesel.

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6. Un mix di motivi orientali declinati nei toni del rosa decora questa giacca a metà tra classico e contemporaneo. Perfetta da indossare con un paio di pantaloni slim fit abbinati e una camicia in seta, Etro; 7. Primo orologio al mondo realizzato con il legno di recupero delle botti di vino in rovere che hanno ospitato l’affinamento dell’Amarone Costasera di Masi, AB Aeterno; 8. Sneaker in tela di cotone carat-terizzata da una stampa raffigurante una pantera e dei fiori. Suola in gomma bianca con logo, Louiss Vuitton; 9. La nuova collezione dei cappelli Catarzi 1910 sono un omaggio alla tradizione, con rafia come materiale privilegiato sono pronti per accompagnarci nei viaggi della stagione calda. Catarzi 1910; 10. Delicata creazione da uomo di Pa-loma Picasso. Bracciale con palline di legno e argento, Tiffany & Co.

11. T-Shirt in jersey 100% cotone, Emporio Armani; 12. Camicia con motivo a righe realizzata in popeline di cotone, interno collo e pol-si realizzati con colore a contrasto. Il Bassotto ricamato impreziosi-sce il lato sinistro del torace. Collo Button down, Harmont & Blaine.

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Arte > di Alessandro Immordino

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L’ARTE DEL

BODYIL BODY PAINTING È UNA FORMA

DI BODY ART IN CUI A DIFFERENZA DEL TATUAGGIO O DI ALTRE

FORME DI BODY ART, LA DURATA È TEMPORANEA. IL TEMPO DI

PERMANENZA, DIPENDENTE DAI TIPI DI COLORI UTILIZZATI, VARIA DA

QUALCHE ORA A QUALCHE GIORNO ESSENDO UNA FORMA D’ARTE

IN CUI, PER SUA STESSA NATURA, OGNI OPERA È DESTINATA ALLA

DISTRUZIONE.

EMMA FAY è un’artista britannica di 27 anni. Dal 2011 si dedica al body painting, l’arte di dipingere sul corpo. Le sue opere sono realizzate attraverso l’applicazione di colori a base d’acqua sul corpo di modelli e modelle a cui chiede di assumere alcune posizioni per ricreare nuove forme e sembianze. La prima fase della realizzazione è il posizionamento dei figuranti, poi si passa alla pittura con le spugne e i pennelli. Solo alla fine si scatta una fotografia per ricordare l’opera realizzata, poiché i colori a

base d’acqua svaniscono in fretta. La realizzazione completa dell’opera dura dalle cinque alle sette ore. Per il suo ultimo progetto, The marvels of the nature, Fay ha riprodotto diverse specie di animali grazie all’esibizione di due contorsioniste, Beth Sykes e Lowri Thomas. L’obiettivo di questo lavoro è quello di esplorare l’evoluzione del mondo animale mostrando le trasformazioni che le varie specie hanno subìto per sopravvivere nell’ambiente che le circonda.

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JOHANNES STÖTTER È UN ARTISTA ITALIANO DI ORIGINE TIROLESE FAMOSO

PER LA SUA ARTE NEL BODY PAINTING, LE SUE CREAZIONI SONO DAVVERO

INCREDIBILI, BELLISSIME, SUGGESTIVE E MOLTO REALISTICHE. UN ARTISTA A TUTTO

TONDO CHE PASSA MESI A ORGANIZZARE E A DISEGNARE I SUOI SOGGETTI, ORE A

DIPINGERE SUL CORPO DEI SUOI MODELLI E POCHI MINUTI PER FOTOGRAFARE TUTTO.

UN MODO DI VIVERE LA FOTOGRAFIA FORSE UN PO’ DIVERSO DA COME

SIAMO ABITUATI, IN QUESTO CASO LE FOTO SONO IL TOCCO FINALE, IL

LAVORO GROSSO STA TUTTO PRIMA.

IL BODY PAINTING TROVA COME SUOI PARTNER NATURALI LA FOTOGRAFIA, CHE PERMETTE DI IMMORTALARE L’ATTIMO E CONSERVARE LA CREAZIONE DELL’ARTISTA ED IL VIDEO, CHE RIPRENDE IN DIRETTA LA REALIZZAZIONE DELL’OPERA...

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GUIDO DANIELE

GUIDO DANIELE

EMM

A FA

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GUIDO DANIELE è il body painter che ha realizzato il progetto “Manimale”. Mani dipinte così realisticamente da sembrare animali. Ciò che colpisce di più in ciascuna delle creazioni è l’equilibrio tra anatomia della mano e creazione artistica del dipinto.

GUIDO DANIELE

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Design> di Alessandro Immordino

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DE SI GN

LIVING

rattanpecialeS

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4. POLTRONA SOSPESA EGG. Questo oggetto di design ha avuto un enorme successo in tutto il mondo dal giorno stesso in cui la sua scultorea forma a uovo fu creata da Nanna & Jør-gen Ditzel, nel 1959. Il design della poltrona pensile Egg è diventato un classico senza tempo, dando origine a molt-issime rivisitazioni in materiali diversi e innovativi come in questo caso in rattan. sika-design.com

5. MONET. Disegnata da Sika Design, Monet è una poltrona elegante e raf-finata per i vostri momenti di massimo relax. Comoda e versatile, si prende cura del vostro benessere a casa: la solida struttura in rattan garantisce l’ergonomicità della seduta, la corretta postura della schiena e un ottimo comfort. Ideale in camera da letto, in soggiorno, in salotto, nello studio o nell’ingresso. sika-design.com

3. POUF OTTOMAN. Sika design presenta la riedizione del pouf fatta di rattan, progettato da Franco Albini nel 1951. Il design del pouf è senza tempo ed è oggi più attuale che mai, grazie alla sostenibilità ecologica del rattan come mate-riale. Il pouf ottoman, funziona bene anche come sgabello o tavolino. sika-design.com

1. E 10. Una pietra miliare nella storia dell’arredo in rattan degli anni Quaranta. E 10 è una poltrona di Richard Lamper progettata da Egon Eiermann. richard-lampert.de

2. CROCO 96. Lampada a sospensione in crocodile rattan intrecciato. Design by Paola Navone. gervasoni1882.it

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AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE,NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: [email protected]

HOME

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Teatro > di Silvestro Bellobono

Dal 3 al 15 maggio il Teatro Olimpico di Roma diventa lo scenario perfetto per rivivere l’ascesa di “Diana Ross & The Supremes”, la popolare band R&B degli anni Sessanta. Protagonista la voce unica di Amii Stewart.

LO SPETTACOLO ANDRÀ IN SCENA A ROMA AL

TEATRO OLIMPICO DAL 3 AL 15 MAGGIO. PREZZO DEL

BIGLIETTO A PARTIREDA EURO 25,00.

LA V

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lento da vendere. Perché solo la “pelle nera” ti può fare arrivare alla pancia, al cuore, alla mente la straordinaria anima e l’entusiasmo di questo genere musica-le». Benché abbia ormai 60 anni, la Ste-wart incanta con la sua forma fisica giova-nile e delizia con la sua voce ancora graffiante.

Il resto del cast non è da meno: Lucy Campeti, Francesca Haicha Tourè, Will Weldon Rober-son, Jean Michel Danquin, Martina Gatto, con la partecipazione di Sergio Muniz, 4 danzatori del corpo di ballo e l’accompagnamento dal vivo di un’orchestra composta da 12 membri, danno vita a un’esibizione travolgente capace di trasportare il pubblico tra le magiche atmosfere R&B, grazie a ca-polavori come “I feel good”, “Think”, “You can’t hur-ry love”, “Joyful, Joyful”, solo per citare alcune delle canzoni eseguite rigorosamente in inglese, ma rilet-te in chiave moderna dagli arrangiamenti di Marco Tiso. Apprezzabile il tema sociale dello show, volto ad abbattere le barriere razziali con il solo potere del-

la musica che non ha colore né etnia.

I spirandosi liberamente alla folgorante carriera del gruppo femminile statunitense “Diana Ross & The Supremes”, il regista Enzo Sanny por-

ta in scena sul palco del Teatro Olimpico di Roma, dal 3 al 15 maggio, il musical La via del successo. Come nella più classica tradizione delle rappresen-tazioni musicali, lo show si compone di numeri arti-stici coinvolgenti ed emozionanti, sulle note scate-nate del formidabile repertorio rhythm&blues degli anni ’60-’70, quando le “Supremes” raggiunsero l’apice del successo, grazie al team produttivo della Motown Records, portando 12 singoli al vertice del-la classifica Billboard Hot 100, proseguendo la loro ascesa anche dopo il 1970, anno in cui Diana Ross lasciò la band per intraprendere la carriera da solista.

Ovviamente, quando si tratta di opere biografiche, soltanto una grande artista può avere il carisma e le doti per calarsi senza imbarazzi o timori nei panni (e nella voce) di un pezzo da novanta come la Ross. In questo caso il ruolo della protagonista è stato affidato ad Amii Stewart, come ha spiegato lo stesso regi-sta: «Niente doveva essere lasciato al caso – ha detto Sanny – tantomeno all’improvvisazione, al fine di creare uno spettacolo che allo stesso tempo risultasse fluido, emozionante, friz-zante, ma soprattutto “vivo”. Il primo grande dilemma era quello di trovare dei protagonisti all’altezza. E la mia scelta è caduta su Amii Stewart. Perché ho scelto proprio lei? Perché è un cavallo di razza. Perché ha ta-

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Siete pronti a tornare nel caleidoscopico regno di Sottomondo? Siete pronti a riabbracciare il Bianconiglio, il Cappellaio Matto, il Brucaliffo,

lo Stregatto e la Regina Bianca? Siete pronti a rivi-vere nuove stravaganti avventure minacciate dalle trame oscure della Regina Rossa? Alice sì, è pron-ta, e attraversando uno specchio magico si ritroverà ancora catapultata nel Paese delle Meraviglie, dove questa volta dovrà affrontare e sconfiggere niente-meno che il Tempo per recuperare la cronosfera che regola l’incedere delle ore e aiutare in tal modo il po-vero Cappellaio a ritrovare la sua “moltezza”, di fatto salvandogli la vita. Alice attraverso lo specchio è il sequel ideale di Alice in Wonderland (che era più o meno fedele al libro), così come fu concepito dal genio visionario di Lewis Carroll.

Questo secondo lungometraggio è tratto infatti dal romanzo omonimo (in inglese “Alice through the loo-king glass”), scritto nel 1871 come naturale prosegui-mento delle vicende fantastiche della giovane Alice. A differenza del primo episodio ci-nematografico, che nel 2010 incassò oltre 1 miliardo di dollari nel mondo, non c’è più Tim Burton dietro la macchina da presa (qui si è limitato al ruolo di produttore): stavolta diri-ge il britannico James Bobin, già autore di due film sui Mappet. Ri-troviamo, però, l’intero ricchissimo cast che abbiamo amato nell’opera burtoniana: da Johnny Depp (Cap-pellaio Matto) ad Anne Hathaway

Arriva in sala l’atteso sequel di “Alice in Wonderland”: Tim Burton si limita a produrre ma Johnny Depp e Helena Bonham Carter sono ancora i mattatori indiscussi.

(Regina Bianca), da Helena Bonham Carter (Re-gina Rossa) a Mia Wasikowska ovviamente (Alice Kingsleigh), con in più nuovi personaggi/interpre-ti come il Tempo (Sacha Baron Cohen) e Zanik Hightopp (Rhys Ifans), papà del Cappellaio; senza dimenticare i grandi attori che doppiano le creatu-re animate-digitali nella versione originale come Michael Sheen (Bianconiglio) e il compianto Alan Rickman (Brucaliffo). Anche in questa pellicola c’è una buona combinazione tecnologica e fotografica tra le sequenze in live action e la tecnica “motion cap-ture”, in modo da ricreare alla perfezione quel conte-sto fantasioso, immaginifico, parodistico e allegorico presente nelle opere letterarie. Ma gli effetti speciali visivi e sonori sono soltanto una delle componenti, “meravigliose” in tutti i sensi, che contribuiscono a imprimere al film un tono a metà strada tra il fantasy e l’avventuroso: gran merito spetta anche ai costumi magnifici di Colleen Atwood, più volte premiata con l’Oscar, alle sfarzose scenografie di Dan Hen-nah e al trucco prodigioso di Peter Swords King.

Per il resto sono le ennesime magistrali performance di Depp e Bonham Carter a garantire l’ottima riuscita del prodotto, re-galando in più quel sano tocco di follia e comicità che non guasta mai.

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Cinema > di Silvestro Bellobono

COME NEL PRIMO FILM, ANCHE IN QUESTO SEQUEL

LE MUSICHE SONO DI DANNY ELFMAN, STORICO

COLLABORATORE DITIM BURTON.

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Regia di Gary RossCon Matthew McConaugheyGenere: DrammaticoDa giovedì 19 maggio al cinema

Il film si svolge subito dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron, con Steve Rogers e gli Avengers costretti ad affrontare i danni collaterali causati dalla loro lotta per pro-teggere il mondo. Dopo che la città di La-gos, in Nigeria, viene colpita dall’ennesimo incidente internazionale che vede coinvolti gli Avengers, le pressioni politiche chiedono a gran voce un sistema di responsabilità e un consiglio d’amministrazione che decida quando richiedere l’intervento del team.

Lee Gates è un venditore televisivo da strapazzo, il cui programma è un vero e proprio successo. I soldi li fa anche grazie ad una serie di investimenti suggeriti da un insider; almeno fino a quando un cat-tivo investimento lo mette nei guai: Kyle Budweell (O’Connell), l’uomo vittima del-le mire economiche di Gates, lo prende in ostaggio durante la trasmissione in tv minacciando di ucciderlo. Mentre il mon-do sta a guardare, Gates dovrà cercare di rimanere in vita e scoprire la verità...

Regia di Jodie FosterCon Julia Roberts, George ClooneyGenere: ThrillerDa giovedì 12 maggio al cinema

FREE STATE OF JONES

CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR

MONEY MONSTER

Dagli albori della civiltà, Apocalisse è stato adorato come un dio. Il primo e più potente mutante dell’universo Marvel degli X-Men, Apocalisse ha inglobato i poteri di molti altri mutanti, divenendo immortale e invincibile. Dopo essersi risvegliato dopo migliaia di anni, disilluso dal mondo, trova e ingaggia un gruppo di potenti mutanti, tra cui un avvilito Magneto, con l’intento di purificare l’umanità e creare un nuovo ordine dell’universo su cui regnare.

Ambientato durante la Guerra Civile, The Free State of Jones racconta la storia di un insolente contadino del sud Newton Knight e la sua straordinaria ribellione armata contro la Confederazio-ne. Unendo le forze con altri pic-coli agricoltori, e con l’assisten-za degli schiavi locali, Knight ha lanciato una rivolta che ha portato Jones County a sepa-rarsi dalla Confederazione, cre-ando lo Stato libero di Jones.

Regia di Anthony Russo e Joe RussoCon C. Evans, R. Downey Jr., S. JohanssonGenere: AzioneDa mercoledì 4 maggio al cinema

Regia di Bryan Singer Genere: FantascienzaCon J. McAvoy, M. Fassbender, J. LawrenceDa mercoledì 18 maggio al cinema

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X-MEN: APOCALISSE

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Esce finalmente “These People”, nuovo album da solista

dell’ex leader dei Verve. Sonorità old school me-scolate con la moderna tecnologia per raccon-tare la dura realtà contemporanea. Il primo singolo è “This is how it feels”.

RICHARD

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Sono passati ormai ben sei anni dal suo ultimo album, “United Nations of Sound”, realiz-zato all’interno del progetto RPA & The Uni-

ted Nations of Sound, e ora finalmente è tornato: il 20 maggio arriva “These People”, il nuovo disco di Richard Ashcroft. A proposito della sua lunga assenza e del periodo di isolamento totale che ha preceduto questo lavoro, l’ex frontman dei Verve ha affermato: «Sono rimasto senza cellulare per quattro anni. Ero diventato un suo schiavo», sottolinean-do anche che nel frattempo è diventato padre e ha cambiato il suo stile di vita, oggi molto più sobrio e familiare rispetto al passato. Sono nuovi anche il look e l’etichetta musicale (recentemente ha firmato un contratto con la Harvest Records, casa discografi-ca statunitense sotto l’egida della Universal).

Ciò che è rimasto immutato è invece il suo inconfondibile sound, una combinazio-ne di Britpop e Alternati-ve rock che, sul finire degli anni ’90, dettava legge nel panorama musicale inglese e internazionale. “These Pe-ople”, composto nello studio casalingo del cantante, è sta-to definito dal suo autore un

mix «di canzoni classiche dei Verve con tocchi mo-dernisti di elettronica, utilizzando nuove e vecchie tastiere, per un disco che suona come un’espres-sione old school creata con tecnologia moderna, mescolata a cose vecchie per creare qualcosa che non si è mai sentito prima». Nella tracklist dell’al-bum spiccano il singolo di lancio “This is how it feels”, già in radio da febbraio, e altri pezzi dalla melodia e dai contenuti importanti come “Out of my body”, “Black lines” e “Songs of experien-ce”. Proprio i delicati temi sociali trattati in alcu-ni brani, dalla guerra in Siria alla primavera araba, sono stati al centro delle dichiarazioni di Ashcroft durante le interviste promozionali: «Non sono un at-tivista, il disco non è politico, ma se si gratta sulla superficie delle storie presentate come fatti negli ul-timi anni si può concludere che ci hanno raccontato

solo frottole. Ecco perché uno dei pri-mi versi del disco dice “Don’t go

looking for your Watergate”. Una volta dagli informatori

ci facevano dei film. Oggi se qualcuno si mette a denunciare il comporta-mento dei politici o delle

multinazionali viene cacciato dalla polizia».

di Silvestro Bellobono

Musica >

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MERCEDES SLC ROADSTERNUOVO NOME, NUOVA DINAMICITÀ.

Fonte: allaguida.it

Motori >

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A vent’anni esatti dal lancio di SLK roadster che stravolse il modo di guardare alle spider, Merce-

des SLC con tetto in metallo, apribile in marcia fino a 40 km/h per l’occasione si è rifatta profondamente il look, cambiando sigla, per avvicinarsi maggiormente alla famiglia Classe C, modificando il frontale, con la calandra diamond grille e nuove forme per i gruppi ot-tici, ma soprattutto introducendo il cambio 9G-Tronic su tutta la gamma di motorizzazioni, di serie per SLC 250 d, SLC 300 e AMG SLC 43, resterà optional, inve-ce, sugli step d’ingresso, i benzina turbo SLC 180 e SLC 200. I gruppi ottici costituiscono il maggior inter-vento sul piano stilistico, si fanno più tondeggianti nei tratti esterni e propongono (a richiesta) l’innovativo Intelligent Light System, grazie al quale i led vengono comandati elettronicamente per assicurare la massi-ma illuminazione possibile in ogni circostanza: dalle rotatorie alla marcia autostradale, dalla funzione cor-nering agli antinebbia, fino al sistema High Beam As-sist che regola automaticamente il fascio di luce per avere sempre la potenza degli abbaglianti disponibile,

senza accecare gli altri veicoli. Il paraurti guadagna forme rivisitate, così come la calandra sfoggia un po-sizionamento più perpendicolare al terreno. Cinque motorizzazioni costituiscono l’offerta di SLC. Si parte dal nuovo motore turbo 1.6 litri da 156 cavalli, sotto al cofano di SLC 180, con cambio manuale 6 marce e consumi dichiarati in 17,9 chilometri con un litro nel ciclo misto. Salendo a SLC 200, il 2 litri eroga 184 ca-valli, mentre nello step della SLC 300 arriva a toccare i 245 cavalli. Non manca l’alternativa diesel, un 2.1 litri da 204 cavalli su SLC 250 d. Relativamente a quest’ul-time due motorizzazioni, oltre al cambio 9G-Tronic di serie troviamo anche il Dynamic Select, selettore della modalità di guida che consente di intervenire sui parametri di sterzo, motore, sospensioni e tra-smissione per ritagliare una SLC su misura: Comfort, Sport, Sport+, Individual ed Eco i settaggi disponibili. La quinta motorizzazione proposta è quella di Merce-des AMG SLC 43, un 5.4 litri V6 biturbo che arriva a esprimere 367 cavalli con prestazioni riassumibili in 250 km/h autolimitati. Prezzi a partire da 37.006 euro.

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Agenda eventi

Roma Teatro A. JovinelliOre 21.00Prezzi da euro:17,00 a 33,00Info: 06.83082884

Dal 3 al8 Maggio

LILLO&GREG BEST OF MARCO MENGONI

Roma Teatro BrancaccioOre 21.00Prezzi biglietto29,50 a 50,50Info: Ticket One

Dal 4 al15 Maggio

GREASE

Roma Villaggio dellasalute, sporte benessereCirco Massimowww.raceroma.it

13/14/15Maggio

RACE FOR THE CURE

Roma AuditoriumParco della MusicaOre 21.00Prezzi da euro:25,00 a 40,00Info: Ticket One

7 Maggio

EZIO BOSSO

Roma AuditoriumParco della MusicaPrezzi da euro:23,00 a 34,50Info: Ticket One

22 Maggio

NICCOLO’ FABI

Roma PalalottomaticaOre 21.00Prezzi da euro:36,80 a 48,30Info: Ticket One

12 e 13 Maggio

ELIO E LE STORIE TESE

Roma PalalottomaticaOre 21.00Prezzi da euro:28,00 a 58,00Info: Ticket One

27 Maggio

ALESSANDRA AMOROSO

7 MaggioRoma PalalottomaticaOre 21.00Prezzi da euro:28,00 a 55,00Info: Ticket One

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

LAURA PAUSINI

ELVIS COSTELLO POOH - REUNION

DURAN DURAN VASCO ROSSI

Roma AuditoriumParco dellaMusicaOre 21.00Prezzi da euro:40,25 a 57,50

Rock in Roma IppodromoCapannelleOre 21.45Prezzo biglietto:Euro 46,00Info: Ticket One

7 Giugno

Roma Stadio OlimpicoOre 21.00Prezzi da euro:17,25 a 80,50Info: Ticket One

11 Giugno

Roma Stadio OlimpicoOre 21.00Prezzi da euro:69,00 a 75,00Info: Ticket One

15 Giugno

Roma Stadio OlimpicoOre 21.00Prezzi da euro:41,40 a 80,50Info: Ticket One

22/23/26/27Giugno

Roma Circo MassimoOre 21.00Prezzo biglietto:Euro 92,00Info: Ticket One

3 Luglio

29 Maggio

PINK FLOYD’S DAVID GILMOUR

11 Giugno

ORCHESTRACCIA

Rock in Roma IppodromoCapannelleOre 21.45Prezzo biglietto:Euro 17,25Info: Ticket One

Dal 02 al15 Maggio

INTERNAZIONAI DI ROMA

Roma Foro ItalicoPrezzi da euro:21,00 a 170,00Info: Ticket One

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90minuti

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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Tempo dipreparazionedella ricetta:

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione della ricetta Livello difficoltà: media

Ingredientiper 4 persone

Sbucciate e saltate le fave in olio extravergi-ne e aglio in camicia,aggiungete dell’acqua per farle cuocere meglio, aggiustatele lieve-

mente di sale e lasciate che si freddino.

Nel frattempo montate a neve gli albumi con un pizzico di sale, emulsionate alcune acciu-ghe con un paio di cucchiai di olio ed incor-porate tutto alla ricotta di bufala setacciata, aggiungete un trito di prezzemolo e fate ri-posare a temperatura ambiente.

Private ora le fave del tegumento esterno ed infornatele a 180° su un foglio di car-ta da forno ben separate tra di loro e cosparse di pecorino romano.

Sfilettate le triglie e privatele di tutte le spine con le apposite pinzette. Potete cuocere an-che loro in forno invece di soffriggerle, infarinandole

con la semola di grano duro e irrorandole di olio ex-travergine, dopo averle aggiustate di sale e pepe a piacere. Appena il tutto sarà pronto, aiutandovi con il sac a poche, fate un letto di ricotta, adagia-tevi sopra la triglia e cospargete di fave croccanti

e bollenti.

Un piatto dal sapore deciso che andrà accompagnato da un vino bianco della giusta corposità come un bel trebbiano abruzzese. Buon appetito

4 grosse triglie sfilettate e spi-nate, 1/2 kg di fave fresche, 2 ricottine di bufala, 100 gr di al-bumi pastorizzati, 1 scatoletta di anchoas del cantabrico, 2 cucchiai di pecorino grattugiato, olio extraver-gine, sale, pepe, aglio e prezzemolo.

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Preparazione della ricetta Livello difficoltà: media

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State cambiando nuovamente gli equilibri

della vostra vita, e nell’amore state diventan-

do sospetti e bisognosi delle attenzioni che

avete sempre dimostrato troppo ingenuamen-

te e per le quali non siete stati ripagati ab-

bastanza. Occhio per occhio, dente per dente!

I vostri numeri fortunati 32 - 44 - 51

Una battuta d’arresto nella ruota del lavoro vi

inciterà a ricordarvi di fare le somme dei risultati

conclusi. Dovrete fare una scelta tra dei compagni

di lavoro e inoltre abbiate la decenza di ammette-

re i vostri errori e finitela di mettere la criniera

sotto la sabbia, chiamate le cose col loro nome.

I vostri numeri fortunati: 5 - 25 - 78

Auguri cari Torelli! Il Sole, Giove e Mercurio

vi sorridono concretizzando nella pratica ciò

che attendete da qualche mese, una nuova

forza nel lavoro vi aiuterà a saper distinguere

ciò per cui vale la pena di lottare. Buone le

finanze, potete investire nel futuro ora.

I vostri numeri fortunati: 3 - 11 - 88

Siete nel pieno del vostro cambiamento di

vita, avete finalmente deciso di dirigervi ver-

so nuovi lidi… si parla di amore, lavoro, casa,

abitudini e forse anche un partner! Abbiate la

forza di resistere a questo trambusto, ne usci-

rete di sicuro migliorati.

I vostri numeri fortunati: 9 - 17 - 24

Un ostinato Marte vi tiene indaffarati in que-

stioni puramente pratiche, eppure siete alle bat-

tute finali. Potete considerarvi soddisfatti delle

scelte acquisite e della forza che avete dimostra-

to. Ma una Luna malinconica si affaccia dubi-

tosa per farvi ricordare qualche amore passato.

I vostri numeri fortunati: 18 - 42 - 60

Con Mercurio in opposizione vi state creando

molti problemi di organizzazione e di lucidità

mentale, state posticipando delle scadenze che

vi danneggeranno anche a livello economico.

Un po’ di raziocinio e senso di programmazione

è quello che ci vuole, anche a breve termine.

I vostri numeri fortunati: 17 - 32 - 70

Un po di depressione è giunta per ricordarvi i

veri motivi di una tristezza latente che da mesi

celate nel vostro animo, dissimulandola in qual-

siasi modo. Vi sentite fiacchi, brutti, inadeguati,

e incompresi… che fare? Una bella sauna per

tre giorni con tè, amici o una fortunata roulette.

I vostri numeri fortunati 15 - 18 - 89

Andate avanti con cautela e prudenza, sembra

che le acque nel periodo di sconvolgimento pas-

sato siano più calme. Avete ora più tempo da

dedicare ai vostri interessi e alle persone che

più amate. Avrete fortuna nel rimediare bi-

glietti per un concerto o un evento inaspettato.

I vostri numeri fortunati: 36 - 68 - 69

Le ultime codate di un Giove tremendo si uniran-

no all’opposizione di Sole e Mercurio, insomma che

dire, speriamo che questo giugno passi presto. Fa-

rete delle scelte che all’inizio non vi piaceranno mi-

nimamente ma attenzione a non rifiutare occasio-

ni d’oro che solo in seguito riconoscerete come tali.

I vostri numeri fortunati: 47 - 56 - 73

E’ un buon periodo per mettere in piedi una nuova

società, o tentare anche una scalata o una pro-

mozione lavorativa. Avete bisogno di recuperare

energie e strategia, onde non riavere intoppi nel

momento decisivo. Sarete facilitati da Plutone nel-

la selelzione delle persone più fedeli intorno a voi.

I vostri numeri fortunati: 3 - 19 - 46

Attenzione a questo mese, un po’ di depressione

e abbattimento si annuncia alle porte, cadete

eccessivamente in momenti di debolezza psico-

logica e una nuova situazione lavorativa vi sta

togliendo l’aria, o l’acqua. Tenetevi a debita di-

stanza da persone pericolose e siate più testardi.

I vostri numeri fortunati 13 - 80 - 84

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

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cro

Ver

gine

Bilan

cia

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uar

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Pes

ci

Oroscopo del mese >

I grandi passi sono stati fatti, eppure dovete te-

nere alta la guardia contro improvvisi cedimenti

fisici, non richiedete forse troppo al vostro fisico

cosi stressato? Si consiglia di consolidare i nuovi

traguardi raggiunti. Attenzione alle malelingue,

non è sempre semplice ciò che per voi è chiaro.

I vostri numeri fortunati: 22 - 57 - 59

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