FOR YOU MAGAZINE_SETTEMBRE 2014

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Settembre 2014 Salute Displasia del collo dell’utero ...e molto altro ancora all’interno Attualità Il rapporto tra i genitori e i propri figli Attualità Stress causato dalla perdita del lavoro Viaggio Isola di Ihuru Life Superare le delusioni di un amore Moda Versace

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SaluteDisplasia delcollo dell’utero

...e molto altroancora all’interno

AttualitàIl rapporto tra i genitorie i propri figli

AttualitàStress causatodalla perditadel lavoro Viaggio

Isola di Ihuru

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Anno 5 - Numero 8Settembre 2014

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PRONTI A RIPARTIRE...Cari lettori,ci si rimette in marcia. Settembre sancisce di fatto l’inizio di un nuovo anno lavorativo. Per molti, infatti, le ferie sono già un ricor-do. Ma non bisogna disperare c’è tanto da fare. Ci sono tanti buoni propositi da portare avanti: primo fra tutti non perdere l’en-tusiasmo che questa crisi, prima di tutto culturale e poi economica, sta lentamente spegnendo. Dal nostro magazine arriveranno nuovi e importanti stimoli. Avremo come sempre l’attualità per riflettere: spazieremo da il rapporto tra genitori e figli, allo stress da perdita di lavoro, fino a parlarvi della sharing economy. Avremo come sempre i nostri focus sulla salute. Vi parleremo ancora di alimenta-zione, di analisi del sangue e della displasia del collo dell’utero. Ma a noi sta a cuore anche la vostra sfera emotiva e per questo affronteremo insieme il modo per superare le delusioni d’amore, per poi dedicare una pagina ad un tema più leggero: sapete per caso capire la personalità di una persona in base alla forma del piede? Ci proveremo insieme. Ci sarà anche l’estetica, sempre importante anche in autunno, e poi il viaggio. Questo mese la nostra meta del cuore sarà l’Isola Ihuru alle Maldive. Non mancherà come sempre la moda e lo shopping, sia per lei che per lui. E ancora design, teatro e cinema: The Railway Man, arriva il film che vede protago-nisti Colin Firth e Nicole Kidman. Ci saranno tante altre tematiche interessantissime. Dunque, come sempre, vi auguro buona lettura!

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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8 Focus:Pillole di conoscenza.

10 Attualità:Il rapporto tra genitori e figli.

12 Attualità:La perdita del lavoro. Un vero e proprio stress.

14 Attualità:Il fenomeno della sharing economy.

16 Salute:10 falsi miti su dieta e alimentazione.

20 Salute:Le persone belle si ammalano di meno?

24 Life:Come superare le delusioni d’amore?

26 Life: Capire la personalità in base alla forma del nostro piede.

32 Estetica: Macchie solari sul viso e sulla pelle. Tutti i rimedi, naturali e non.

36 Alimentazione: Consigli utili per tornare in linea dopo gli eccessi della bella stagione.inquesto

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Settembre duemilaquattordiciSommario38 Viaggio: Maldive, alla scoperta dell’Isola di Ihuru.

44 Moda donna: Collezione Atelier Versace.

48 Shopping: Gli accessori dedicati alla donna.

50 Moda uomo: Le nuove tendenze scelte per “Lui”.

52 Design: Speciale “kitchen home”.

54 Teatro: Jesus Christ Superstar al teatro Sistina.

57 Cinema: Gli attori più pagati di Hollywood.

60 Motori: BMW serie 2 active tourer.

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Pillole di conoscenza >

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Chi sono gli hipster?

Hipster. La tendenza del momento imperversa tra le vie del-

le grandi città, un trend fatto di jeans skinny, t-shirt basic

dai dettagli ridotti all’essenziale, camicie a quadri, scar-

pe spartane (come espadrillas e sneakers oltremodo usurate) e una

combinazione radical chic di gadget tecnologici e accessori vin-

tage: sono gli hipster, ossia di giovani borghesi interessati alla

cultura alternativa dei grandi centri urbani, affascinati da generi

musicali particolari e di nicchia come l’indie rock, dal cinema

indipendente, esasperando l’interesse verso culture e lifestyle

metropolitani emergenti.

Il termine hipster però non è un neologismo coniato ai giorni no-

stri: questo vocabolo nasce negli Stati Uniti durante gli anni ’40

e intendeva descrivere gli appassionati di jazz e bebop; i ragazzi

bianchi di classe medio-bassa volevano emulare i grandi jazzi-

sti afroamericani e il loro stile di vita. La sottocultura hipster si

sviluppò soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, quando

al movimento cominciò a essere associata una fiorente corrente

letteraria; la definizione più esatta di hipster è data sicuramente

dallo scrittore Norman Mailer, che scrive di un individuo che de-

cide di “divorziare dalla società, vivere senza radici e intraprendere

un misterioso viaggio negli eversivi imperativi dell’io”.

A livello italiano, il tipico hipster è riconoscibile grazie alle combina-

zioni di gusto retrò e accessoristica high-tech: la bicicletta arrugginita

e l’Iphone di ultima generazione, la spesa vegetariana nei negozi bio,

senza dimenticare il posto fisso nel mondo dell’arte, della moda e del-

la musica. Il Sunday Times, giornale britannico, ha scelto Bologna

come città simbolo italiana degli hipster: grazie al melting pot cultu-

rale della città, fatta di studenti italiani e stranieri, stili ed esperienze

di vita si combinano con la voglia di evadere e distaccarsi dal banale

mondo mainstream, per attribuire così un nuovo significato alla cor-

rente hipster. “Città che vai, hipster che trovi!”: nonostante la scelta

della testata britannica, la città di Milano sembra sfidare apertamente

il capoluogo emiliano per la lotta alla supremazia del perfetto hipster!

The Hipster Generation è il nome dell’ironico progetto ideato e realizzato da

Andrea Sanapo, art director di Emergenza Creativa, che ha reinterpre-

tato in chiave hipster noti personaggi della scena politica del nostro Paese.

FOCUS

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FOCUSCosta di più aumentare o ridurre il seno?

Per selfie s’intende un autoscatto di se stessi destinato ad essere condiviso sui propri profili social come Facebook, Twitter, Instagram e

qualsiasi altro network di condivisione. Il selfie di solito è un primo piano del viso o di un det-taglio che si vuole più o meno valorizzare come bocca o occhi. Sfondo, punto luce e inquadratura sono elementi sui quali bisogna focalizzarsi per ottenere l’au-toscatto perfetto; ma navigando sui social network ci si può chia-ramente rendere conto che a spopolare non sono le lo-cation ricercate o gli effetti di luci e ombre studiati ad hoc: ciò che va per la mag-giore sono le espressioni.

Si parla della famosa “duck face” o “kissy face” con la quale

gli utenti, prevalentemente donne ma anche uomini, riempiono i loro profili Instagram e Facebook.

Il selfie, letto più comunemente come #Selfie, è un fenomeno che sta cambiando anche il

mondo della moda e della televisione dal punto di vista fotografico: sempre più ce-lebrities pubblicano i propri “autoritratti” sulle loro pagine.

Un meccanismo che sembra av-vicinare lo star system ai fan.

Quella del selfie sta diven-tando, quindi, non solo una moda ma una “corrente” che riesce a trascinare sempre più persone e influenzare il mondo del

marketing e della pub-blicità.

Mastoplastica additiva e mastopla-stica riduttiva: questi due inter-venti di chirurgia estetica ven-

gono richiesti dalle donne che vogliono aumentare o ridurre il proprio seno. Si tratta di due interventi molto diversi, entrambi molto delicati e con un percorso post operatorio dettagliato, che necessita di particolari cure e attenzioni.

Con l’aiuto della mastopla-stica additiva una donna può rendere più generoso il proprio decolleté grazie a delle protesi in silico-ne che, moderne ricerche scientifiche, hanno reso “illimita-te”, durano per sempre e non ne-cessitano più di manutenzione e in certi casi di sostituzione.

La mastoplastica riduttiva, al contrario, arriva in soccorso a tutte quelle donne che vogliono ridurre le dimensioni dei propri

seni: in molti casi il peso eccessivo del decolleté causa problemi (anche gravi) quali mal di schiena,

tensioni muscolari e può addirittura aiu-tare lo sviluppo di scogliosi. Due in-

terventi chirurgici estetici al seno, due situazioni completamente differenti: quale intervento costa di più? La mastoplastica ridutti-va: si tratta di un intervento più dettagliato e complicato, in cui il prezzo è definito soprattutto dalla quantità di tessuto che si intende eliminare, dalla degen-za post operatoria e dall’onora-rio del chirurgo. Si parte da un minimo di 5.000 euro fino a un massimo di 10.000 euro.

La mastoplastica additiva invece ha dei costi leggermente più bassi, tra i 4.000 euro e i 9.000 euro. Ovviamente più la clinica è prestigiosa e dotata di comfort di lusso più il costo delle operazioni tende a crescere, senza dimenticare che ogni “caso” è uni-co e che ogni intervento differisce da qualsiasi altro.

Come funziona e che cosa s’intende per selfie?

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Essere genitori significa svolgere un ruolo complica-to, rischioso ma anche meraviglioso ed utile perchè offre la possibilità di instradare un bambino verso la felicità e l’onestà. Durante il percorso educativo, i genitori si trovano davanti a varie difficoltà e a situazioni che possono indurli in errore; di questi alcuni sono molto comuni men-tre altri sono più rari. Nella società attuale, gli adulti hanno l’ambizione di diventare amici dei propri figli, in modo da poter svi-luppare un rapporto più profondo e stretto. In realtà, si tratta di due ruoli differenti che però possono convivere; è impor-tante riuscire a vestire sia i panni del genitore che quelli di una persona pronta ad ascoltarli e a sostenerli.

Gli adulti di domani hanno bi-sogno di regole da rispettare; questo vuol dire che in fami-glia vi devono essere delle

consuetudini alle quali attenersi che però si pos-sano, occasionalmente, ignorare. Le regole servo-no durante tutto l’arco della vita e più si impara il loro valore maggiormente si diventerà un adulto responsabile e serio. Uno degli errori più ricorrenti è proteggere in maniera eccessiva il proprio figlio, rendendolo incapace di reagire davanti alle difficol-tà e ai problemi della vita.

Spianare sempre la strada, rendergli tutto facile e comodo è un modo sbagliato di educare e che, in un futuro non lontano, lo renderà un individuo debole, destinato al fallimento personale. Ciò non significa

che si debba abbandonare i figli al loro desti-no ma si deve cercare di aiutarli a superare

gli ostacoli, mettendo in campo la voglia di fare, l’ottimismo e l’intelligenza.

Spesso i bambini vengono relegati in un mondo super controllato, dove fare espe-

rienze è vietato e tutto deve essere at-tentamente controllato dagli adulti. Invece, concedere degli spazi di au-tonomia, oltre che essere gratifican-te, aiuta nella crescita e nel prende-

re consapevolezze di sè e del mondo. Dare fiducia al bambino migliora la sua

autostima, lo rende più sicuro; natural-mente, ai genitori spetta il compito di controllare comunque le attività e il com-portamento assunto dal proprio figlio.

Il “mestiere” di genitore non è facile e spesso, in maniera del tutto incon-sapevole, ci si perde tra troppo permissivismo o esagerato autoritarismo.

genitoriAttualità> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

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Anche il genitore più capa-ce rischia di incorrere in errori piuttosto comuni

nell’educazione del bambino. Leg-giamo insieme quelli più frequenti per cercare di evitarli.

Il rapporto tra

e figli

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Lo stress è sempre stato un problema per molte persone, e solitamente era legato ai

ritmi di lavoro divenuti sempre più frenetici, che mettevano a dura pro-va l’organismo delle persone stesse.

In definitiva, però, questo era uno stress gestibile. Ben diverso, invece, lo stress legato alla perdita del lavoro. La situazione è molto seria, è necessario quindi trovare il modo di gestire lo stress, prima che diventi depressione, disperazione, annientamento. Le tante morti che si sono verificate nel corso di questi anni, ne sono la drammatica testimonianza, perché è veramente difficile sopportare il fardello della disperazione, dell’impossibilità di mantenere se stessi ed in particolare la propria famiglia.

Oggi perdere il lavoro è un evento che si veri-fica con maggior frequenza e se da un lato vi sono gli ex dipendenti di grandi azien-de che possono contare su mesi e mesi di cassa integrazione, quell’ammortizzatore sociale che assicura una sorta di remune-razione, dall’altro vi sono i licenziati dalle piccole aziende, per i quali la cassa inte-grazione non è prevista, ma solo un sussidio di disoccupazione ben più ridotto rispetto all’ammortizzatore sociale classico.

Quindi, lo stress per questi ultimi la-voratori sfortunati è ancor più forte, ancora più pesante. Il fatto di non poter mantenere la famiglia, in par-

La soluzione non è semplice, perché la via per uscire dalla crisi è difficile da trovare, ma comunque è necessario non abbattersi e cercare di combattere a mente fredda e con tutte le proprie forze.

Attualità > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

ticolare se vi sono anche figli in tenera età, è una condizione devastante che può ancor più condizio-nare la vita della persona che ha perso il lavoro.

E allora, la tappa successiva è la depressione, in-desiderata compagna delle proprie giornate, che inesorabilmente scava un solco profondo tra sé e il mondo circostante, tra se stessi e la famiglia che, oltre a dover subire la condizione di indigenza, do-vrà fare i conti anche con una difficilissima gestio-ne del paziente depresso. Quest’ultimo, anche se completamente incolpevole della nuova condizione nella quale è precipitato, e con lui la sua famiglia, si sentirà responsabile di quanto accaduto e, non trovando una via d’uscita, continuerà a precipitare sempre più nella depressione, finendo di chiudersi in se stesso, non rendendosi conto che così facendo non fa altro che accrescere i problemi di chi gli sta intorno, in questo caso la famiglia.

Come detto la soluzione non è per nulla sem-plice, perché la via per uscire dalla crisi è difficile da trovare, ma comunque è ne-cessario non abbattersi, ma cercare di combattere con tutte le proprie forze e, soprattutto, a mente fredda perché al-

trimenti, se anche ci dovesse essere quella famosa via di uscita, si corre-rebbe il rischio di non vederla.

Facilissimo a dirsi, ma decisamente difficile a farsi, ma del resto è il solo modo per affrontare con intelligenza il problema, anche se saranno neces-

sari tanto coraggio e una buona dose di determinazione.

la Perdita del lavoro,

il vero stress

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Una risposta immediata alla crisi dilagante nata dalle dif-ficoltà insite nel periodo che

stiamo attraversando: si tratta della Sharing Economy, una forma alterna-tiva di economia, improntata alla con-divisione, che prevede la possibilità di usare un bene o un servizio senza doverlo necessariamente acquistare.

nata da Airbnb, piattaforma di condivisione di ap-partamenti a pagamento nata in California nel 2007, e BlaBla Car, sito che favorisce lo scambio di passaggi in auto a medio e lungo raggio, con 8 milioni di iscritti in Europa. Le situazioni di bisogno e ristrettezza eco-nomica, che negli ultimi anni hanno costretto più di 2 italiani su 3 a modificare le proprie abitudini di con-sumo e a ridimensionare le spese, sembrano costitui-re la principale spinta motivazionale alla sperimenta-zione del modello economico improntato al consumo collaborativo, sistema che prevede la valorizzazione di beni non utilizzati o utilizzati solo parzialmente al fine di trarne il massimo vantaggio.

Al di là della piacevolezza della socialità che nasce dal condividere segmenti più o meno lunghi di vita quotidiana, infatti, il sistema innovativo dell’econo-mia condivisa punta soprattutto alla convenienza e alla possibilità di far risparmiare tempo e denaro a coloro che scelgono di usufruirne; non a caso essa è sinonimo di convenienza e risparmio per il 38% degli intervistati. Secondari ma tutt’altro che irrilevanti, tra le varie spinte motivazionali, il desiderio di met-tere in atto un modello economico più responsabile e sostenibile, la volontà di sfidare se stessi e i propri limiti attraverso situazioni di condivisione forzata e

di sfruttare le stesse per trarne arricchimento personale e crescita sociale.

Relativamente ai servizi maggiormente apprezzati, il 47% degli italiani riconosce

il potenziale dell’house sharing, con-sistente nell’aprire le proprie case o stanze a chi ne ha bisogno, il 91% si mostra interessato al bike sharing, mentre solo il 53% sarebbe disposto a sperimentale il car sharing.

Favoriti dalla crisi e dal web, crescono i consumi legati all’”economia della condivisione”: un cittadino italiano su dieci la pratica quoti-dianamente, mentre tre italiani su dieci vorrebbero sperimentarla.

Economyil fenomeno delLa Sharing ?

Mettere a disposizione di altri la propria casa, auto-mobile, bicicletta, scrivania, sfruttando la rete infor-matica globale, e chiedere agli usufruenti sconosciuti un contributo più o meno cospicuo in base al servizio offerto: in questo consiste il fenomeno, particolar-mente attuale e vantaggioso, della Sharing Economy, conosciuto dal 75% della popolazione ma messo in pratica nel quotidiano solo dall’11% di essa. Sebbe-ne sia un fenomeno di nicchia verso il quale ancora nutrono profonde resistenze i meno giovani e i meno istruiti, il modello economico della condivisione è in progressiva espansione; a tal proposito c’è da scom-mettere che nel prossimo futuro i principi del mette-re a disposizione quello che si possiede e, viceversa, dell’usufruire ciò che è condiviso da altri, diverran-no meccanismi solidi nella pianificazio-ne economica degli italiani e non solo.

Ciò è stato ipotizzato anche dai cura-tori della prima indagine italiana sul fenomeno della sharing economy, condotta dall’Ipsos di Milano su un campione di mille italiani dai 18 ai 64 anni e commissio-

Attualità > di Pamela Polizzi

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Salute > di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

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Ciò che le rende talvolta credibili è il fascino della saggezza popolare, che ha influenzato le abitudini alimentari e i comportamenti nel tempo, nonchè la pubblicità che spesso invita ad un’educazione ali-mentare non corretta.

La carne rossa per l’anemia.

Uno studio italiano del mese scorso condotto su un campione di 460 persone, ha evidenziato come il 75% degli italiani intervistati fosse convinto che la carne ros-sa contenesse ferro (a discapito di quella bianca) e che, per-tanto, solo la prima dovesse essere con-sumata in caso di ane-mia. Una convinzione in-fondata: se il vitello, infatti, contiene 1.2mg/100g, il coniglio ne contiene anch’esso 1.1mg/100g.

Alcune credenze in ambi-to alimentare sono vere, ma la maggior parte

sono completamente false o su-perate dalla ricerca scientifica.

Lo zucchero di canna contiene poche calorie.

Sempre dallo stesso studio è emerso come gli italia-ni pensino che lo zucchero di canna contenga molte meno calorie rispetto a quello bianco. In realtà la differenza tra i due tipi è davvero minima (380 Kcal per ogni 100g di zucchero di canna contro 392 kcal per ogni 100g di zucchero bianco).

Saltare i pasti fa dimagrire.

Saltare i pasti rallenta il metabolismo, rendendo pa-radossalmente più difficile il dimagrimento. Inoltre, è un’abitudine poco salutare e deleteria per il fisico.

Il pesce fa bene alla memoria.

Altra credenza diffusa è che il pesce sia l’alimento maggiormente ricco di fosforo, utile quindi per la memoria. In realtà esistono degli alimenti che ne contengono quantità decisamente maggiori (ad esempio le noci, le nocciole, la frutta secca, i cere-

ali integrali, i legumi, i formaggi, la carne, l’olio di oliva, le uova e lo yogurt). Inoltre, è stato

dimostrato scientificamente che non esiste alcuna correlazione tra fo-

sforo e memoria. Semmai il fo-sforo è risultato utile per la formazione di ossa e denti e per rinforzare i muscoli, mentre i grassi si sono di-

mostrati validi alleati per la memoria.

Diecisu dieta e alimentazione.

Quando si parla di alimentazione, tanti luoghi comuni dif-fusi vanno sfatati dalla ricerca scientifica. Vediamo quali.

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I cibi “light” sono privi di calorie.

I cibi light non sono assolutamente privi di calorie, bensì ne con-tengono mediamente il 30% in meno. Spesso, inoltre, sono ricchi di additivi e conservanti che risultano essere particolarmente no-civi per la salute. Infine, la convinzione che il numero di calorie assorbite sia minimo induce la mente a mangiare quantitativi maggiori di cibo.

Un gelato sostituisce un pasto.

Una coppa gelato può apportare anche numeri elevati di calorie, ma a livello nutrizionale non può rappresentare un pasto completo. E’ meglio concedersi una pallina (preferi-bilmente alla frutta) come spuntino, saltuariamente.

Il pane integrale è dietetico.

L’apporto calorico tra pane integrale e pane di tipo 0 è quasi identico (243kcal per ogni 100g per il pane integrale contro 257 kcal per ogni 100g quello di tipo 0). L’uso dell’alimento integrale non deve essere predi-letto per la semplice riduzione calorica, quindi. Semmai per aumentare la quantità di fibre consumate quotidianamente, favorendo così la motilità intesti-nale e l’assorbimento dei grassi e per migliorare la pressione.

Eliminare i grassi per dimagrire.

Un altro luogo comune è che per dimagrire si debbano eliminare i grassi. Ormai tutti gli esperti sono concordi nel sostenere che questa teoria è in-fondata. I grassi, infatti, sono un gruppo di macronutrienti fondamentali per la salute: oltre a svolgere una funzione energetica sono componenti delle membrane cellulari.

Esistono formaggi magri.

La credenza che i formaggi vengono distinti in magri e grassi è anch’essa del tutto errata: non ne esistono di magri. Infatti, tutti i tipi di formaggi contengono un’elevata percentuale di grassi ,che può variare in base al tipo di latte usato, alle tecniche di prepa-razione e alla stagionatura.

Pasta e dieta non vanno d’accordo.

Associare la pasta all’aumento di peso e al grasso in eccesso è sbagliato. Essa,

infatti, apporta preziosi carboidrati, necessari in ogni dieta equilibrata. La cosa fondamentale è non associar-la a sughi troppo elaborati o a condi-menti eccessivamente pesanti.

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Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Leggere ed interpretare cor-rettamente le analisi del san-gue potrebbe a prima vista

sembrare una cosa non partico-larmente difficile, eppure a volte ci si trova al cospetto di una se-rie di fogli zeppi di numeri, nomi e simboli, che non consentono di districarsi facilmente.

analisi

In linea di massima, e questo vale per i principa-li esami del sangue, quelli così detti di routine, la soluzione è già a portata di mano, è già presente sul responso stesso in quanto ormai, e questo avviene già da diversi anni, i laboratori di analisi stampano, assieme ai risultati, anche una colon-na in cui vengono riportati i valori medi, quelli di riferimento, per cia-scun esame eseguito.

Inoltre, quando i valori sono fuori scala, anche se solo di poco, vengono evidenziati da un asterisco o altro sim-

bolo grafico, per cui è facile capire se sono presenti delle anomalie. Fin qui tutto bene, il problema sor-ge quando si vuole dare una interpretazione a tali anomalie, e questo un profano, una persona qualun-que, non è sempre in grado di farlo, per cui neces-sariamente deve rivolgersi al medico curante o allo specialista che ha prescritto le analisi in questione.

Vediamo qualche esempio.

MPV, ovvero il volume piastrinico medio. Si tratta di un valore non uguale per tutti, il range normale è quello compreso per esempio tra 9.7 e 12.8 femto-litri, e, indica, le dimensioni delle piastrine ovvero quanto sono grandi. Infatti, non è solo importante il loro numero, ma anche la loro dimensione che, ovviamente, sarà tanto maggiore quanto più ele-vato sarà l’MPV. Questo esame è importante per

valutare il grado di efficienza del meccanismo di coagulazione del sangue, per cui il valore di

tale esame deve essere inte-so diversamente a secon-

da del paziente stesso. Per un cardiopatico o per un paziente con pro-blemi cardiovascolari ha una valenza che è

sicuramente diver-sa da quella di uno sportivo.

Dare un’interpretazione ai valori di un esame del san-gue, per noi utenti non è certamente facile, soprattutto poi se vengono rilevate delle anomalie.

come interpretare le

del sangue

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RDW, ovvero l’indice di distribuzione dei globuli rossi, o meglio, l’uniformità o meno dei globuli ros-si stessi. Più è elevato il suo valore, maggiore è la diversità tra i vari globuli rossi. Bisogna però dire che alcuni farmaci possono influenzare anche signi-ficativamente il risultato di questo esame, per cui è bene sempre informare il medico cui poi si sottopor-ranno i risultati, degli eventuali farmaci presi in un periodo più o meno lungo precedente l’esame stes-so, farmaci di cui il medico potrebbe essere all’o-scuro se si tratta di medicinali da automedicazione.

CPK, ovvero la rilevazione di un enzima specifico, creatinfosfochinasi, un enzima deputato alla sintesi della fosfocreatina, molecola molto importante per il funzionamento del cuore. Un livello alto di tale valo-re può stare ad indicare che ci si trova in presenza di un affaticamento muscolare, e anche il cuore è un muscolo, per cui è opportuno qualche giorno di riposo o di attività ridotta, soprattutto poi nel caso il suo valore superi i 300 mU/ml.

Colesterolo, trigliceridi e diabete, esami con cui soli-tamente si ha una maggiore dimestichezza. Di cole-sterolo sono rilevati 3 valori: il colesterolo totale con un range normale di 120 – 220 mg/100 ml; il coleste-rolo LDL con un range normale di 70 – 180 mg/100 ml; HDL con un range normale di 40 – 80 mg/100 ml.

I trigliceridi rappresentano i grassi assunti con l’ali-mentazione e, assieme al colesterolo, rappresentano, se elevati, un serio rischio cardiovascolare. I valori di riferimento sono 40 – 160 mg/dl per gli uomini, 35 – 135 mg/dl per le donne, e ovviamente valori superio-ri vanno considerati con estrema attenzione.

La glicemia, quindi l’esame legato al rischio diabe-te, indica la concentrazione del glucosio nel sangue e, ovviamente, tanto più è elevato, maggiore è il ri-schio che si sia affetti da diabete. I valori normali sono compresi tra 70 e 110 mg/100 ml, ed è ovvio che in caso di superamento della soglia massima, è ne-cessario rivolgersi prontamente al proprio medico.

come interpretare le

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Salute> di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

Questa indagine è stata eseguita su un campione di 15mila uomini e donne tra i 24 e i 35 anni, seguiti da quando ne avevano dieci e gli esiti dello studio sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Evolution And Human Behaviour.

Secondo gli studiosi, canoni estetici elevati permettono di godere di una salute migliore. In altri termini: le persone belle sono più in forma (da tutti i punti di vista) e si ammalano di meno. Fino ad oggi, non era mai stata effettuata una ricerca di di-mensioni così vaste sul legame tra il potenziale attrattivo e la buona salute. E secondo i ricercatori le scoperte ottenute supportano la teoria in base alla quale la bellezza fisica è un indicatore di geni sani.

Secondo gli studiosi le persone at-traenti hanno un corredo genetico migliore e, quindi, meno probabi-

Le persone belle si ammala-no di meno? Questa la do-manda alla quale ha voluto

rispondere un gruppo di ricercato-ri dell’Università di Cincinnati.

lità di ammalarsi di patologie quali acufene, asma, diabete, pressione alta, colesterolo alto, depressio-ne. Inoltre, vengono diagnosticate loro meno malat-tie mentali o fisiche durante tutto l’arco della vita.La ricerca si è strutturata su colloqui della durata di novanta minuti, a seguito dei quali gli uomini e le donne intervistati sono stati divisi in cinque ca-tegorie: da molto poco attraenti a molto attraenti. Una “giuria indipendente” ha valutato la bellezza in base a questi parametri e i ricercatori hanno, quin-di, confrontato l’esito delle valutazioni con le car-

telle cliniche. Questo ha evidenziato dei legami diretti tra la bellezza fisica, la felicità e una serie ben definita di problemi di salute. Nello specifico: più attraente è stata classificata una persona, più bassi sono emersi i rischi di una cattiva salute.

Lo studio ha evidenziato anche che per ogni punto di bellezza in più gli uomini hanno

un rischio inferiore del 13% di avere il colesterolo alto, del 15% di in-correre in una depressione e del 20% di avere la pressione alta (riducendo, così, anche il ri-schio di ictus). Per le donne più affascinanti l’effetto è stato ana-

logo: il 21% di probabilità in meno di avere la pressione alta e il 22%

in meno di avere il diabete.

Secondo gli studiosi le persone attraenti hanno un corredo genetico migliore e, quindi, meno probabilità di ammalarsi di patologie quali acufene, asma, diabete, pressione alta, colesterolo alto, depressione.

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si ammalano di meno?

Le persone

belle

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In base alla quantità di cellule anomali presenti, la displasia viene classificata in: lieve o CIN1 (dove la sigla Cin sta per “cervical intraepithelial neopla-sia”, ovvero “neoplasia intraepiteliale cervica-le”); moderata o CIN 2 e grave o CIN 3.

Sintomi e diagnosi.

La displasia non ha alcun sintomo di avvertimento e gli eventuali disturbi più comuni possono esse-re legati ad altre patologie non tumorali. Il sospet-to di tumore della cerviceuterina può insorgere, per esempio, dalla presenza di perdite anomale di sangue, perdite vaginali o dolore durante i rapporti sessuali. La displasia può essere diagnosticata pre-cocemente grazie allo screening con Pap-test: se l’esame è negativo viene ripetuto dopo tre anni; se vengono riscontrate anomalie possono essere prescritti ulteriori accertamenti.

Cause e terapie.

Uno dei principali fattori di rischio per il tumore della cervice è l’in-fezione da HPV che si trasmette per via sessuale. Tuttavia, altri fattori possono accrescere la probabilità che un’infezione da

Displasia è il termine medi-co con il quale si indica la formazione di cellule ano-

male sulla cervice causata dal virus HPV (Virus del Papilloma Umano).

HPV progredisca dando luogo a cellule precance-rose come un familiare diretto (madre o sorella) con precedenti di cancro, condizioni patologiche che indeboliscono il sistema immunitario (come l’HIV/AIDS), il fumo, bassi livelli di acido folico o l’infezione da clamidia o da virus herpes simplex di tipo 2.

La cura della displasia dipende dall’estensione delle cellule anomale presenti. Se le anomalie sono lievi e in numero ridotto, in genere scompaiono senza il bisogno di ricorrere a terapie. Alcuni casi di displasia moderata e la maggioranza dei casi di displasia grave devono essere, invece, necessa-riamente curati. Per eliminare le cellule cervicali anomale si può ricorrere all’ablazione (che preve-de la vaporizzazione delle cellule anomale) o all’e-scissione (che prevede l’asportazione delle cellule tramite un bisturi o un laser). In ogni caso sarà il medico a valutare il trattamento migliore.

Né la displasia, né il suo trattamento possono in-terferire con la capacità di rimanere incinte e di

intraprendere una gravidanza. Tuttavia, i trattamenti escissionali come la

conizzazione a lama fredda, ac-crescono la possibilità che la

donna possa avere un parto prematuro, abbia necessità

di ricorrere al taglio cesa-reo e dia alla luce un neo-nato di basso peso.

di Elisabetta Parise

Salute > di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

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Impariamo a conoscere cos’è la displasia del collo dell’utero e quali sono i sintomi, le cause, la diagnosi e la terapia da intraprendere...

Displasia del collo’dell’

utero

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Life > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Cosa fare allora se, dopo un periodo meraviglioso, una relazione finisce? La fine di un amore solita-mente non è per entrambi, perché spesso il partner lasciato continua a nutrire un forte sentimento che gli rende, di fatto, insopportabile l’interruzione del rapporto.

Il solo pensiero di non poter rivedere la persona amata è un tormento, sapere di non poter più tra-scorrere del tempo insieme è molto triste, e si tra-scorrono le giornate arrovellandosi sui perché, cer-cando di capire quali possano essere stati gli errori.

Il più delle volte non si è responsabili della fine del rapporto; semplicemente uno dei componenti la coppia non nutre più i sentimenti di una volta e si rende conto che è meglio interrompere defini-tivamente una storia che non avrebbe più ragione di esistere, e continuare a stare insieme farebbe, a entrambi, più male che bene. Il problema è che, per chi invece ha ancora in sé vivo e prepotente il

Di primo acchito verrebbe da pensare al solito vec-chio metodo del “chiodo

scaccia chiodo”, ma questa è una soluzione che potrebbe non an-dar bene per tutte le occasioni.

sentimento, la decisione è difficile da comprendere, il distacco è una ferita che rimane aperta per lungo tempo, e farla rimarginare è veramente difficile.

Il chiodo di prima potrebbe essere una soluzione, ma non vale per tutte le occasioni, perché ci si potreb-be buttare a capofitto in una nuova relazione basa-ta solo sulla necessità di sanare la vecchia ferita e, quindi, priva di basi sentimentali solide, condizione che inevitabilmente porterebbe ad una fine prema-tura del nuovo rapporto, con la conseguenza che alla vecchia ferita se ne aggiungerebbe anche una nuova, anche se meno dolorosa della precedente.

E allora? È necessario cominciare a metabolizzare il dolore, cercando di rendersi conto che, alla fine, è andata com’è andata ed è perfettamente inutile continuare a pensare sempre a ciò che è stato e ora non è più. Potrebbe sembrare banale, e in fondo lo è, ma è la prima cosa sensata da fare. Del resto, anche se ci si sente come i soli ad essere in quella condi-zione, fatti del genere accadono tutti i giorni.

Le persone che si trovano nella stessa situazione sono innumerevoli e basta anche solo guardarsi in-torno per rendersene conto. Non che i sedotti e ab-bandonati siano riconoscibili grazie ad una etichet-ta messa in bella mostra, ma alcuni comportamenti sono comuni a coloro che soffrono dello stesso pro-blema. Se prima il rapporto riempiva la propria vita,

Come superarele delusioni d’amore?La fine di un amore solitamente non è per entrambi, perché quasi sempre il partner lasciato continua a nutrire un forte sentimento.

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ora sarà necessario trovare altri in-teressi in grado di colmare il vuoto che si è venuto a creare. Un hob-by, un nuovo interesse, perché no, un amico cane con cui trascorrere il tempo – amico cane che, ricordiamolo, dovrà esse-re tale per sempre e non solo temporaneamente, come tappabuchi, anche perché di lui ci si potrà sempre fidare, visto che non sarà mai lui a tradire – guardare ol-tre il proprio orizzonte trascorrendo, se pos-sibile, un fine settima-na in qualche località storica e culturale... in sostanza, cercare di mante-nere la mente occupata in modo da non pensare sem-pre a ciò che è stato e che più non sarà.

Banalità forse, ma a vol-te è necessario ripeterle perché quando si ha la

mente, e soprattutto il cuore, in subbuglio – ma più che in subbuglio, in un totale stato di

prostrazione – alcune cose, al-cune soluzioni, anche le

più banali, non vengo-no in mente.

La storia è finita, pas-serà, trascorsi 3-5

mesi si tratterà solo di un ricordo, anche

se struggente e ma-linconico, ma sempre e

solo di un ricordo; l’impor-tante è non cercare di con-

tinuare ad incontrare l’ex almeno per i primi tempi.

Certo, se si tratta per esem-pio di un collega di lavoro, il distacco sarà ancor più dif-ficile e penoso, ma alla fine il tempo lenirà il dolore e la vita tornerà a sorridere.

di Daniele Lisi

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Le dita piccole ci possono dare l’impressione di una persona fragile, o, al contrario, le dita grandi ci de-scrivono l’idea di chi è ambizioso e vuole raggiungere sempre nuovi obiettivi. Ma non si tratta soltanto di dita, visto che i tratti distintivi di ciascuno si potreb-bero individuare anche a partire dall’intera forma del piede. Andiamo a vedere di che si tratta.

I piedi, oltre a rivelare alcuni tratti della personalità, pos-sono spiegare anche le nostre origini, risalendo alle varie dominazioni che hanno portato altre genti a rimanere sul suolo italico nel corso della storia. Per comprende-re questo aspetto, si deve osservare la forma delle dita. Esiste ciò che ci dice la riflessologia, una scuola psico-logica, che afferma come i piedi possano essere consi-derati quasi la sede di anima e psiche: i processi della nostra mente sarebbero riconducibili a dei riflessi, a reazioni fisiologiche ed elementari. Secondo questa teoria, massaggiando alcune zone del piede, si generano degli stimoli nervosi, che trasmettono dei messaggi al cervello, apportando anche una sensazione di be-nessere. I piedi sarebbero la spia della no-stra salute, anche perché per i piedi e le ca-viglie non è solo questione di circolazione.

Il piede squadrato

Il piede squadrato è un piede tozzo, in cui la lunghezza del calcagno equivale a

quella delle dita. L’aspetto complessivo è quello di una forma quasi rettangolare. Se hai questo piede, sei una persona stabile, decisa, che sa portare avanti ogni scelta con una certa attenzione, valutando i pro e i contro. Su di te si può fare sempre affidamento.

Il piede allungato

La struttura del tuo piede è fragile e allungata? Allora potremmo anche affermare che sei una persona so-gnatrice ed idealista. Ti piace molto immergerti nelle parti più profonde di te stesso e ti capita di tornare alla realtà non molto volentieri. Comunque stai atten-to, perché potresti risultare anche lunatico: gli altri si accorgono di quanto per te sia facile cambiare umore.

Il piede regolare

Il piede regolare ha una forma proporzionata ed equi-librata. Potrebbe esprimere la tua personalità nel segno del tuo essere estroverso e del tuo piacere di scoprire cose nuove. Chi ha un piede di questo gene-re ama viaggiare e si dimostra un individuo sicuro. Alcuni, però, potrebbero interpretare questa tua si-curezza interiore come un tratto di superbia.

Il piede a fiamma

Per piede a fiamma si intende una forma che vede il tallone stretto e la parte delle dita più larga.

Se è questa la tua forma caratteristica, allora ti puoi considerare una persona attiva. Evi-dentemente ti piace muoverti e sei a tutti gli effetti un creativo. Riesci a trasmettere entu-siasmo a tutti coloro che ti circondano, prin-

cipalmente perché sei portato a prendere le decisioni con una certa impulsività.

Provate a verificare se veramen-te quello che vi proponiamo corrisponde, almeno per un po’,

ai vostri tratti caratteriali.

Life> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Personalità in base alla forma

PIEDEPotrebbe sembrare strano, ma la forma dei piedi è in grado di dire mol-to sulla personalità. Semplici curiosità o ipotesi scientifiche veritiere?

del n

ostro

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Una tecnologia che sfrutta i benefici dell’ossige-no puro adatta soprattutto a chi ha i capelli lun-ghi e non ha nessuna intenzione di tagliarli, ma allo stesso tempo detesta l’effetto sciupato delle doppie punta e del crespo. Sono tante le star, Ma-donna in primis, che hanno ceduto a questa nuo-vo toccasana per la pelle, ora la potranno rivivere anche sui capelli. Una chioma luminosa e sempre adatta a ogni tipo d’acconciatura è il so-gno di ogni ragazza ma questa tecnica promette di rendere la capigliatura perfetta.

Come in tutte le vere innovazioni, l’apparecchio in questione è una novità assoluta, scaturita da anni di lavoro e sperimentazione, che hanno dato poi alla luce Trio-xi: un apparecchio per l’estetica che sfrutta i benefici della terapia iperbarica, erogando ossigeno ad alta pressione ed elevato grado di purezza. Il getto questa volta sarà

Stiamo parlando dell’ossige-noterapia, una nuova tecnica per far rivivere i nostri capel-

li in tutta la loro bellezza naturale.

focalizzato verso il cuoio capelluto, per favorire la circolazione sanguigna di quella zona e migliorare la salute dei capelli. Esistono tre programmi speci-fici, adatti a diversi tipi di problemi. Per i capelli sfi-brati e senza vita, restituisce quell’elasticità ormai perduta e un nuovo volume alla chioma. Se avete problemi di forfora e seborrea, un altro trattamento svolgerà un’azione a base d’ossigeno per limitare questo fastidioso disturbo. Non mancano anche i riferimenti alle calvizie, con un programma speciale che dovrebbe favorire il rinfoltimento.

Insomma, diversi problemi in un’unica soluzione. Una cosa è certa: Hollywood ne va matta. Moltis-simi centri estetici si sono procurati uno di questi

apparecchi, creati inizialmente per trattamenti viso all’ossigeno, che stimolerebbe il rinnova-

mento cellulare, creando un’azione anti-age, rassodante e anche curativa nel caso ad esempio di cicatrici da acne.

Non sembrerebbero immuni al fascino di questo nuovo apparecchio anche gli uomi-ni, per un semplice motivo: è assolutamente indolore, neanche paragonabile alla tanto te-

muta ceretta. Tra i personaggi famosi che ne hanno fatto uso, ci sarebbero nien-

te di meno che Justin Timberlake e David Beckham.

Estetica> di Simona Buscaglia

OSSIGENOTERAPIAun VALIDO aiuto per i nostri

caPELLII nostri capelli hanno bisogno di cure continue per essere sempre sani e lu-centi, ma a volte la tecnologia viene in nostro aiuto per cercare di porre rime-dio allo stress e allo smog che possono rendere opaca la nostra capigliatura.

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Purtroppo non è raro che la cute sia costellata di brufoli e pun-ti neri che si concentrano nella così detta zona T, comprenden-te la fronte, il naso ed il mento. I problemi legati alle pelli impu-re e grasse non sono solo tipici dell’adolescenza, infatti, anche in età adulta è possibile che si abbia a che fare con brufo-li e punti neri, inestetismi che a volte danno proprio fastidio.

Le cause delle impurità sono sva-riate e sono riconducibili a possi-bili problemi ormonali, allo stress e alla cattiva alimentazione. Il primo passo per eliminare le impurità è con-durre una vita sana, abolendo il fumo, facendo movimento all’aria aperta e se-guendo una dieta varia ed equilibrata.

E’ importante bere molto, almeno un litro e mezzo di acqua ogni giorno, consumare frutta fresca e verdura di stagione; è me-glio limitare l’eccesso di superalcolici. Ma la pulizia e la detersione del viso

Il sogno della maggioranza delle donne e degli uomini è quello di avere una pelle liscia,

sana e senza impurità.

sono il primo punto dal quale partire; è necessa-rio struccarsi ogni sera e soprattutto pulire la pelle ogni mattina ed ogni sera con del latte detergen-te, cui far seguire un buon tonico, possibilmente

astringente. Anche la pelle grassa o im-pura ha bisogno di una crema idratante,

da scegliere specificatamente per pelli grasse.

Per la cura della pelle impura bi-sogna utilizzare prodotti testati e soprattutto adeguati al problema; non bisogna ricorrere a saponi sgrassanti o troppo aggressivi, per-ché fanno aumentare la produzione di sebo. Invece si possono acquista-re detergenti per pelli miste o sen-sibili che rimuovano le impurità in

modo delicato. Una volta a settimana si può applicare una maschera purifi-cante per togliere le cellule morte e do-

nare un colorito migliore. E’ bene mettere in conto la necessità di recarsi periodicamente dall’e-stetista per eseguire una pulizia del viso profonda.

Ricordate che i punti neri non vanno mai schiacciati con le

unghie, piuttosto si può ri-correre ai prodotti specifici

e agli adeguati cerottini per naso e mento.

Una pelle bella, liscia e curata è il sogno di tutti e tutte. Come averla perfettamente pulita, sana e senza impurità? Di seguito dei suggerimenti e qualche utile consiglio.

Estetica> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

PELLE,

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Estetica > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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I rimedi

I rimedi per le macchie solari non sempre si rive-lano efficaci, perché, una volta che le macchie sono già comparse, è difficile riuscire a can-cellare dalla “memoria” cellulare l’alte-razione che si è prodotta. Infatti, nel caso in cui non utilizzeremo una protezione solare adegua-ta, le macchie tenderanno a ripresentarsi, anche dopo tanto tempo. È bene tene-re presente che si possono mettere in atto trattamenti dermatologici specifici, che

Di certo l’esposizione sola-re ha una certa influen-za, ma in genere sono da

attribuire ad un processo rallen-tato di rinnovamento cellulare dell’epidermide.

tuttavia sarebbero da evitare in estate. In ogni caso è sempre opportuno rivolgersi ad un esperto derma-tologo, che saprà consigliarci certamente la giusta soluzione. Per esempio si può ricorrere a delle creme schiarenti, che vanno usate la sera, non trascurando comunque, durante il giorno, le creme solari ad ele-vata protezione. Da evitare assolutamente le esposi-zioni eccessive, soprattutto nelle ore più calde della giornata e coprire le zone della pelle interessate dal-le macchie solari con un cerotto. E’ possibile avere un’abbronzatura perfetta e una pelle sana.

I rimedi naturali

Molto importanti sono i rimedi naturali per le mac-chie solari. Possiamo ricorrere, per esem-pio, al gel di aloe vera. Il prodotto va ap-plicato con regolarità sui punti critici e, a poco a poco, con la costanza degli im-

pacchi, gli inestetismi si attenuano e possono anche scomparire. L’olio

di rosa mosqueta è una sostan-za vegetale molto utile. Esso ri-esce a rinnovare l’epidermide e attenua le macchie determinate dall’esposizione al sole. Un altro

tutti i rimedi, naturali e nonContro le macchie solari sul viso e sulla pelle, scopriamo tutti i rime-di, naturali e non. Questi inestetismi sono sempre più diffusi e pos-sono presentarsi ad ogni età. Spesso si crede che queste macchie siano determinate soltanto dai raggi del sole, ma non è proprio così.

pelleMacchie solari sul viso e sulla

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minuti. Infine risciacquate con acqua tiepida. L’o-perazione andrebbe ripetuta per almeno 3 volte a settimana, soprattutto la sera.

I trattamenti dermatologici

I trattamenti dermatologici per le macchie solari do-vrebbero essere praticati soprattutto in autunno. Il discorso vale soprattutto per quelli più forti, come la crioterapia, il peeling di depigmentazione, il laser o la luce pulsata in grado di bloccare la pro-duzione di melanina. Da valutare bene comunque quando usare e quando non usare il laser. Per sotto-porsi a questo tipo di trattamenti estetici, è buona norma non ricorrere semplicemente all’estetista, ma recarsi in ospedale o in strutture sanitarie apposite, per evitare possibili rischi.

I consigli per la prevenzione

La prevenzione delle macchie solari è fondamentale. In questo senso non bisogna trascurare di ricorre-re alla protezione solare, tenendo in considerazione anche il proprio fototipo. Non si dovrebbe cercare a tutti i costi di puntare ad un fattore di protezione basso. La crema solare va applicata non appena si

arriva in spiaggia, dopo che si è fatto il bagno e nel corso dell’esposizione, perché il sudo-

re può limitarne l’efficacia. In ogni caso non ci si dovrebbe esporre al sole al-

meno dalle ore 13 alle ore 15. Le re-gioni più delicate del viso andreb-bero protette con prodotti specifici ed è meglio non usare profumi o lozioni che contengono alcool.

Anche l’alimentazione è fonda-mentale. Soprattutto si dovrebbe-

ro consumare frutta e verdura e sono da preferire i frutti con la polpa gialla, che riescono a favorire l’abbronzatura, pro-teggendo la pelle dagli effetti

dannosi provocati dai raggi del sole. Via libera quindi a pesche,

albicocche, melone, carote e agrumi. Volendo, chi non ama i pro-

dotti ortofrutticoli potrebbe ricorrere a del betacarotene in compresse, da

assumere sotto stretto controllo me-dico. Se si ricorre alle lampade e ai lettini solari, bisogna fare attenzione

anche ai farmaci che si assumono.

rimedio è costituito dal decotto di radice di gen-ziana, che va applicato sulla cute per circa 15 o 20 minuti. Infine si risciacqua con delicatezza. Possia-mo provare anche con il succo di limone. Bastano soltanto poche gocce, che vanno applicate la sera prima di andare a dormire. Ideale per questo tipo di impacchi anche il succo di limone con l’acqua di rose. Altre sostanze naturali che possiamo utilizzare sono il bicarbonato di sodio e l’amido di mais. Il primo serve ad esfoliare la pelle e va spalmato sulle zone interessate dalle macchie sotto forma di una pastella realizzata con l’acqua tiepida. L’amalgama deve agire per almeno 15 minuti. Con l’amido di mais si può fare un impacco. Basta unirne un cuc-chiaio al succo di limone e all’acqua tiepida. In que-sto modo si può fare anche una maschera per il viso.

Fra gli oli essenziali da utilizzare, benefici sono quel-lo di carota e quello di sedano. Poche gocce pos-sono essere versate anche nel barattolo della crema per il viso. Che ne dite, invece, della farina d’avena e dello yogurt? Si prepara un composto, che va stro-finato sulla pelle e va lasciato riposare per almeno 10 minuti. Se la nostra cute è particolarmente gras-sa, possiamo ottenere un risultato migliore, aggiungendo del succo di limone. Effi-cace è anche il decotto di betulla, che si può bere come tisana o si può utilizzare a livello topico, lasciandolo raffreddare e ap-plicandolo sulle macchie.

Vi consigliamo ora una ma-schera da preparare con ingredienti naturali. Ser-vono: 2 vasetti di yogurt bianco magro, 6 cucchiai di farina d’avena, 5 cuc-chiai di aceto di mele, 2 di gel di aloe vera e un cucchiaino di olio di ri-cino. Il procedimento per preparare questa masche-ra naturale è molto facile: si mettono tutti gli elementi in una ciotola e si dosa la cremosità dell’amalgama, regolandosi con la farina e lo yogurt. Poi il composto va messo in frigo e deve restarci per almeno 6 ore. Dopo averlo mesco-lato, usatelo spalmandolo sul viso e lasciate agire per 30

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Macchie solari sul viso e sulla

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Estetica > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

Agosto, in genere è l’ultimo mese di ferie; le vacan-ze sono terminate ed il rientro in città per alcuni è imminente. Quando siamo abbronzati ci sentiamo meglio, abbiamo un colorito sano che migliora la no-stra autostima, perciò sentiamo il desiderio di man-tenere la nostra abbronzatura anche in città. Come fare quindi per mantenere a lungo l’abbronzatura?

E’ importante ricordare che l’acqua non lava via l’abbronzatura; quindi non è ne-cessario limitare le docce per paura di vedersi nuovamente “pallidi”. Invece, è fondamentale sceglie-re dei detergenti che non siano aggressivi; meglio puntare su bagni doccia idratanti e che non lascino la pelle secca. Per asciugarci, preferiamo sempre teli morbidi e non strofiniamoci con troppa foga.

Dopo la doccia, applichiamo ogni gior-no una buona crema nutritiva; così come il doposole aiuta a mantenere la pelle sana e morbida un prodotto idratante favorisce il mantenimento dell’ab-bronzatura. Ideali le creme a base di burro di karitè, aloe o olio di man-

Ferie finite? ecco dei consi-gli utili e qualche trucco per conservare la nostra abbron-

zatura il più a lungo possibile!

dorle dolci. Per il viso e il collo è bene utilizzare un prodotto specifico che sia leggero e adatto alla no-stra pelle.

Approfittiamo delle belle giornate per delle passeg-giate all’aria aperta o delle gite in campagna; stare al sole, proteggendosi in maniera adeguata è un otti-mo modo per conservare l’abbronzatura e fare il pie-no di preziosa vitamina D. Ricordiamoci che la pelle ha bisogno di essere idratata, quindi seguiamo una dieta equilibrata e beviamo tanta acqua naturale. Introduciamo verdura fresca e frutta di stagione co-lorata, variando spesso i cibi. Mangiamo pesce ricco

di omega 3 e condiamo le nostre pietanze con olio extra vergine d’oliva crudo.

In farmacia, si trovano degli integratori appositamente pensati per prolungare

l’abbronzatura; si tratta di integra-tori alimentari che potenziano l’effetto dei cibi che influiscono sulla produzione di melanina. Meglio evitare l’utilizzo dell’a-ria condizionata che potrebbe provocare la secchezza della pelle con conseguente perdita dell’abbronzatura.

Quando il colorito dorato sarà proprio labile, ci si potrà aiuta-

re con un sapiente make up; in commercio esistono svariati pro-

dotti come fondotinta, terre solari dai colori caldi in grado di donarci

un poco di tintarella artificiale.

Come mantenerea lungo una

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abbronzaturaperfetta...

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L’estate ormai volge al termine, ma tranquilli, possiamo con al-cuni consigli utili, prolungare i suoi effetti benefici e recuperare la forma fisica dopo gli eccessi della bella stagione.

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per una

consulenza, inviate una mail a: [email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

l'estateConsigli per tornare in linea dopo

Scegliere gli alimenti giusti e adottare i principi della die-ta mediterranea ci aiuterà a

tornare in linea, prolungare l’ab-bronzatura e trovare l’energia giu-sta per ricominciare.

Il primo passo è seguire una dieta varia e bilancia-ta, ricca di fibre e di cibi freschi, povera di grassi saturi e che apporti la giusta quota di carboidrati. Bisogna limitare il consumo del sale e degli zuccheri (dolciumi in genere), ridurre gli alcolici e mangiare 5 porzioni di frutta e verdura al giorno. Di seguito un esempio di giornata alimentare per illustrarvi come abbinare correttamente gli alimenti nei diversi mo-menti della giornata:• la prima colazione: tè leggero, pane integrale o di segale, cereali integrali, marmellata di frutti rossi…;• il pranzo e la cena: pane/pasta/riso integrali, pro-teine magre, verdure fresche, pomodori, melanzane, zucchine, insalata verde o mista, peperoni…;• gli spuntini: frutti rossi, pompelmo, yogurt natura-le, marmellata di frutti rossi, ananas, melone, mela…

E’ importante bere tanta acqua, almeno 1,5 litri al giorno preferibilmen-

te a temperatura ambiente e lontano dai pasti; per fa-vorire l’idratazione, miglio-

rare il microcircolo ed eliminare la ritenzione idrica. Scegliere gli alimenti giusti per aiutare la nostra pelle a mantenere un buon grado di idratazione e a mante-nere l’abbronzatura più a lungo: è bene scegliere frut-ta e verdura fresche, di colore giallo - arancio - rosso, ricchi di betacarotene, come carote, pesche, papaya, broccoli, spinaci, prezzemolo, peperoncino, ruco-la, basilico, pomodori, mango, peperoni, melone…

Un punto importante su cui bisogna lavorare è l’at-tività sportiva. E’ consigliabile iniziare a svolgere attività sportiva regolarmente, come: camminare, andare in bicicletta, correre. L’ideale sarebbe pas-seggiare un’ora al giorno e fare fitness 2 o 3 volte alla settimana.

Un ultimo importante consiglio: riposare circa 7/8 ore per notte. Un buon riposo notturno favorisce il recupero psico-fisico e migliora la concentrazione durante il giorno. La posizione supina, ossia a pan-

cia in su, sembra essere la posizio-ne migliore da assumere mentre si dorme.

Stando ad alcuni test effettuati, stare sdraiati sulla schiena fareb-

be assumere una posizione natu-rale alla colonna vertebrale. Inoltre

dormire supini sarebbe utile per combattere il reflusso gastrico e per prevenire le rughe.

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L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria.

Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’anda-mento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

BioimpedenziometriaQuesta misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

EDUCAZIONEALIMENTARE.

IN BUONA SALUTECON UNA CORRETTA

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento im-plicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita.

Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o in-grassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede.

Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il siste-ma HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede.

Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura).

Per informazioni e preventivi inviare una mail a: [email protected]

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Viaggio >

IHURUIsola

Maldive

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QUESTA MICROSCOPICA ISOLA SEMBRA DISEGNATA DALLA MANO DI UN ARCHITETTO

IHURU: PERFETTAMENTE CIRCOLARE E DAL NOME DOLCISSIMO, COSÌ PICCOLA E DELICATA DA SEMBRARE

QUASI DESTINATA A SCOMPARIRE CON L’ALZARSI DELLE MAREE. E INVECE IHURU RESTA BEN SALDA E ANCORATA

NELLA LAGUNA TURCHESE CHE LA CIRCONDA.

a cura di RAFFAELLA PATRICELLI

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

U n paradiso terrestre, la vera essenza del-le Maldive: stiamo parlando dell’Isola Angsana Ihuru, un atollo incantevole scelto spesso per raffigurare in depliant e locandine proprio uno degli arcipela-

ghi più inn dell’Oceano Indiano. L’isola è molto pic-cola, ma perfettamente circolare e offre a chiunque voglia andare una vegetazione verdeggiante, ricca e profumata. E’ il luogo ideale per poter dimenticare tut-ti i guai della propria esistenza, un vero angolo di para-diso dove poter liberare la mente e rigenerare il corpo. Come accade anche per gli altri atolli, l’Isola Ihuru è dotata di spiagge bianche con acqua color cristallo. Ma non solo: l’ambiente marino è intatto, c’è uno dei reef più belli e incontaminati di tutta l’area e i pesci di mille colorazioni proliferano indisturbati.

I viaggiatori arrivano comunque sull’atollo principale, quello di Malè nord e poi si imbarcano per raggiun-gere in soli 20 minuti di motoscafo, la piccola isola di Ihuru, tra le più fotografate ed ammirate. Sul picco-lissimo atollo c’è un unico resort considerato uno dei più esclusivi ed eleganti. Si chiama proprio Angsana Resort, prendendo il nome dall’isoletta, ed è anno-verato tra le soluzioni più lussuose e confortevoli per trascorrere una vacanza da sogno proprio nell’Oceano Indiano. Ci sono infatti differenti soluzioni abitative: il turista può scegliere in quale parte dell’isola soggior-nare, godendo per sé di una porzione di spiaggia bian-ca e con il mare cristallino. Si tratta infatti di ben 45 ville indipendenti, realizzate con un design armonioso, elegante e in perfetto stile isolano.

Sfruttando l’eleganza tipica dell’oriente ogni villetta è dotata di arredamento in legno scuro, tappeti raffinati e cuscini colorati. C’è per ogni abitazione un patio che dà proprio sull’oceano, una vista mozzafiato dunque per godersi un tramonto da sogno e cenare sulla spiag-gia in modo romantico ed esclusivo. A fare da sotto-fondo a tutto questo naturalmente il dolce rumore del-le onde. Tutto attorno un giardino privato dove poter godere di un po’ di ombra. I gestori del resort offrono in particolare due soluzioni: Beach Front e Deluxe Beach Front. Tra loro si differenziano soltanto per la presenza, nella seconda formula, di una piacevole e peccaminosa vasca idromassaggio all’aperto.

Anche il ristorante del resort, il “Riveli”, affaccia sulla spiaggia e può offrire pasti della cucina locale, asiatica o mediterranea, oppure pesce alla griglia, sempre fre-sco. La magia è sempre garantita e l’atmosfera resta

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

indimenticabile. E’ per questo che molte persone che mettono piede sulla piccola isola restano così estasiati da non voler più andar via. Non manca neanche un angolo puramente dedicato al relax: il resort infatti ha realizzato all’interno una spa per recuperare il benessere del corpo e della mente con uno staff altamente qualificato. Naturalmente massaggi ed atmosfera in tipico stile maldiviano. Chi soggiorna sull’isola di Ihuru può trovare relax e magia, ma può anche sfruttare il mare pratican-do attività di ogni genere, sempre nel rispetto del-

la natura. C’è la possibilità di esplorare i fondali dell’house reef grazie allo snorkelling o alle im-mersioni che portano i più curiosi in siti d’incan-to, tra i più belli dell’arcipelago. Accanto ai turisti più temerari ci saranno guide esperte e biologi marini. Chiunque può scegliere, inoltre, di par-tecipare a progetti di protezione ambientale del resort. Tra le altre attività sportive a disposizione anche il catamarano, la canoa, il windsurf e lo sci nautico. Insomma si può tutto su questa piccola isola, ma sopra ogni cosa si può sognare traendo

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ispirazione in ogni luogo, in ogni fiore colorato e in ogni tramonto che si potrà ammirare. Si troverà pace per lo spirito e per il corpo, ma soprattutto tanta voglia di condividere quest’esperienza con la persona giusta.

Le Maldive attraggono i turisti con la promessa di offrire l’ultimo paradiso terrestre: se la vostra idea di paradiso corrisponde a un’incontaminata isola tropicale con palme, spiagge bianche e la-gune turchesi, questo arcipelago non vi deluderà. La stragrande maggioranza dei turisti che arriva alle Maldive compra un viaggio tutto compreso e soggiorna in uno dei 70 luoghi di villeggiatura individuati e sviluppati dallo stato.

Molti di questi si trovano nei tre atolli vicini alla capitale: Atollo di North Malé, Atollo di South Malé e Atollo di Ari. Su altri atolli ci sono struttu-re turistiche che sicuramente saranno potenziate nei prossimi anni. A giudicare dai dépliant, tut-te le isole sono stupende, con spiagge di sabbia candida, palme e mare azzurro.

Nonostante le apparenze, le varie isole si differen-ziano molto in quanto a ospitalità, comfort, cuci-na, clientela e offrono diversi generi di attività. E l’isola di Ihuru è proprio il top tra tutte.

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Moda >

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Moda >

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Una collezione glamour, audace, rock e… lussuosa. Ancora una volta Donatella Versace ha saputo con-

quistare il pubblico... Materiali ricchi, tessuti creati dall’u-nione di denim e rafia, jacquard lavorato e chiffon creano forme astratte, fantasie nuove che infondono glamour ed energia positiva. Tessuti cinetici e color block di tinte con-trapposte prendono vita guardando sia al mondo reale, quello della strada, sia a quello virtuale. Al bando dunque i classici abiti da sera: la donna Versace è una donna che con una t-shirt e un pantalone può essere trendy e dark.

Capi portabili nella vita di tutti i giorni, come le gon-ne a ruota in rafia unita al filo di seta d’ispirazione anni Cinquanta fermate in vita da cinture-corsetti, o ampie con stampe floreali o cinetiche; tailleur al ginocchio con zip luminose abbinate a fasce-reggiseno, completi neri, bluse con maniche riprese, giubbotti in pelle, con bor-chie squadrate, jeans con tasche in denim, rafia e lino, inserti in pizzo, shorts aderenti, abiti lunghi di tulle gof-frato con catene o dettagli e ganci in maglia metallica.

Una particolare attenzione viene data agli accessori very glam: ecco dunque sandali con zeppa e listini elastici e Pa-lazzo, la nuova borsa di Donatella Versace, che si arrotola diventando una pratica clutch con l’inconfondibile fibbia a Medusa, simbolo della maison. Nero, glicine e celeste le tonalità maggiormente utilizzate per colorare i capi del lusso portabile di Donatella Versace. Un lusso da strada pensato per una donna vera. Una donna Versace, che ha grinta e che dai capi basic come t-shirt e jeans riesce a creare un guar-daroba del tutto nuovo grazie a stampe floreali, inserti in pelle (presente soprattutto sulle cinture con logo metallico), catene, fasce elastice… Dettagli. Sono questi che fanno la differenza. Come la maglietta biker che sulla schiena viene lavorata in jacquard di chiffon e motivi astratti.

«Quando si parla di lusso -ha spiegato Donatella Versa-ce- tutti pensano agli abiti da sera, invece è fatto anche

di cose basiche come un jeans, una camicia, una t-shirt».

di Giulia Perfetti

VERSACE

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Shopping > di Giovanna Testa

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uomoShopping > di Giovanna Testa

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FASHION

LE TENDENZE DELLA MODA

BulgariAnello inceramica

Eleven Paris

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Dior Homme

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FASHION

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FASHION

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FASHION

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Ray Ban

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christ

album datato 1970, l’anno dopo in tea-tro, prima a Broadway e poi a Londra, dove fu replicato fino al 1980. Ma solo con la trasposizione cinematografica del 1973 diret-ta da Norman Jewinson, Jesus Christ Super-star sdoganò la figura di Gesù, trasversalmente, in tutto il mondo e in ogni etnia, rendendola inaspettatamente rock. A oltre quarant’anni da questa rivoluzione simbolica, gli interpreti dei tre protagonisti tornano sullo stesso palco, per emozionare ancora i fan, cresciuti insieme a loro.

Continua così lo straordinario successo del-lo spettacolo di Massimo Romeo Piparo

e prodotto dalla Peep Arrow Enter-tainment nella versione originale

di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, un evento unico che ha coin-volto oltre 50mila spettatori in poco più di un mese di repliche e segna-to, tutte le sere, da un autentico tri-

buto con applausi a scena aperta e interminabili standing ovation.

Come già anticipato, lo spet-tacolo si terrà al teatro Si-stina di Roma dal 19 al 28 settembre prossimo.

A quarant’anni dal film di Jewison, i protagonisti originali si riuniscono per

l’edizione italiana del musical. Pri-ma nazionale il 19 settembre.

E’ stato l’evento teatrale della stagione passata, con oltre 50mila spettatori in due mesi, ma a settembre il musical di Jesus Christ Superstar torna a teatro con i tre protagonisti originali, per la prima volta riuniti sullo stesso palco.

Ted Neeley nei panni di Gesù, già presente nello spettacolo andato in scena questa pri-mavera, ma anche Yvonne Elliman e Bar-ry Dennen, a interpretare rispettivamente Maria Maddalena e Pilato. Con la regia di Massimo Romeo Piparo, la prima nazio-nale è in programma per il 19 settembre al Teatro Sistina di Roma, dove sarà in replica fino al 28 settembre, per poi andare in scena all’Arena di Verona, a partire dal 12 ottobre.

Sarà un momento magico per i tanti fan dell’opera rock che ha segnato l’imma-ginario collettivo pop della seconda metà del Novecento. All’inizio doppio

JESUSTeatro >

SUPERSTARIn prima Nazionale sul palcoscenico del Teatro Sistina: Ted Ne-eley, il Gesù originale di “Jesus Christ Superstar” , sarà affian-cato da altri protagonisti che, con lui, hanno reso celebre il film del 1973: Yvonne Elliman (Maddalena) e Barry Dennen (Pilato).

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THERAILWAYMAN

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The Railway Man (Le due vie del destino titolo italia-no), racconta la vera storia di Eric Lomax (deceduto all’eta di 93 anni), un ex ufficiale inglese torturato dai giapponesi durante la costruzione della cosiddetta ‘ferrovia della morte’ nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e che, dopo esser stato libera-to alla fine del conflitto, decise di mettersi sul-le tracce del suo carnefice per vendicarsi, ve-nendo per fortuna convinto a desistere dal suo intento dalla moglie Patti (tuttora vivente e presente all’anteprima mondiale di Toronto).

I ruoli principali del film sono interpre-tati da Colin Firth e Nicole Kidman, ma il cast comprende anche Je-remy Irvine (nella parte di Eric Lomax giovane), Tanroh Ishida, Sam Reid, Stellan Skarsgaard, Hiroyuki Sanada, Marta Dus-seldorp e Masa Yamaguchi.

Girato in Australia, Scozia, Inghil-terra e Thailandia potendo contare su un budget di 26 milioni di dolla-

ri, The Railway Man è stato uno dei film più attesi dell’attuale stagione cinematografica. Di seguito la trama del film.

Per un crudele scherzo del destino l’ufficiale britan-nico Eric Lomax (Jeremy Irvine/Colin Firth), appas-sionato di treni fin da bambino, viene catturato dai giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale e mandato in Thailandia a lavorare alla ferrovia Burma-Siam, più conosciuta come Ferrovia della morte. Il progetto barbarico del Governo del Giappone che co-

sterà la vita a 250.000 uomini. L’ingegnoso Lomax costruisce in segreto una radio per ricevere no-tizie sulla guerra e disegna una mappa della fer-rovia, ma viene scoperto e sottoposto a torture e interrogatori estenuanti. Durante questo dram-ma Lomax conosce Takashi Nagase (Tanroh

Ishida/Hiroyuki Sanada), un giovane solda-to giapponese che ha il compito di fare

da traduttore tra lui e il suo aguzzino.

Trenta anni dopo, dopo decenni di ricerche, Lomax si ritrova faccia a faccia con il suo molestatore nip-ponico incontrandolo sulle colline del fiume Kwai. Ma l’amorevo-

le quanto energico sostegno della moglie Patti (Nicole Kidman) lo ha forse convinto a valutare la faccenda da un diverso punto di vista…

Fonte: nanopress.it

Ognuno di noi si porta die-tro dei traumi, ma quello di Eric Lomax è partico-

larmente duro da superare...

Cinema >

Colin Firth torna di nuovo in un ruolo drammatico interpretando l’ex uffi-ciale Eric Lomax nell’adattamento cinematografico della sua autobiogra-fia. Nel cast anche Nicole Kidman, Stellan Skarsgard e Hiroyuki Sanada.

Colin FirthNIcole kidman

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HOLL

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ANCHE QUEST’ANNO L’ATTORE PIÙ PAGATO AL MONDO SI CONFERMA ROBERT DOWNEY JR, PROTAGONISTA DI TRE FILM CHE HANNO SBANCATO IL BOTTEGHINO («THE AVENGERS», «IRON MAN 3» E «CHEF - LA RICETTA PERFETTA») E CHE HANNO PERMESSO ALL’ATTORE DI PORTARE A CASA BEN 75 MILIONI DI DOLLARI.

milioni75

milioni

milioni

CLASSIFICA dei primi 10 attori

1) Robert Downey Jr. 75 milioni di dollari

2) Dwayne Johnson (The Rock) 52 milioni di dollari

3) Bradley Cooper 46 milioni di dollari

4) Leonardo DiCaprio 39 milioni di dollari

5) Chris Hemsworth 37 milioni di dollari

6) Liam Neeson 36 milioni di dollari

7) Ben Affleck 35 milioni di dollari

8) Christian Bale 35 milioni di dollari

9) Mark Wahlberg 32 milioni di dollari

10) Will Smith 32 milioni di dollari

Mark Wahlberg Chris Hemsworth Liam Neeson Ben Affleck

35

39

milioni46

COME OGNI ANNO IL MAGAZINE ECONOMICO

FORBES PRESENTA LA CLASSIFICA DEGLI ATTORI PIÙ

PAGATI DI HOLLYWOOD. I RICAVI DEGLI ATTORI

PROVENGONO NON SOLO DAI LORO CACHET

CINEMATOGRAFICI, MA ANCHE DAGLI SPONSOR E

DALLE PUBBLICITÀ A CUI HANNO PRESO PARTE.

Cinema >

HOLLYWOOD

GLI ATTORIPIU’ PAGATI DI

Robert Downey Jr.

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Bradley Cooper

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Grande entusiasmo per i fan che potranno veder-lo in tour in autunno, da segnare in rosso la data dell’11 novembre al Mediolanum Forum di Milano.

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Fonte: rockrebelmagazine.com

Musica >

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Lenny Kravitz rilascerà il suo nuovo album il 23 settembre prossimo. L’o-pera, dal titolo “Strut”, è

il decimo disco in studio ed è stata preceduta dal singolo “The Cham-ber”, uscito in giugno.

L’album è un vero disco rock’n’roll che colpisce duro dal punto di vista ritmico ed esplora tutte le forme del desiderio, dalla più fisica alla più idealizzata. I dodici brani che lo compongono includono titoli come New York City, I Never Want To Let You Down

e She’s a Beast. Queste canzoni hanno il cuore in mano, ed è proprio così che Lenny le voleva. Dopo aver avuto moltissime hit nel corso degli anni e aver venduto quasi quaranta milioni di album, è arriva-to il momento di fare sul serio. “Questo album mi ha fatto comprendere di nuo-vo cos’è che amo così tanto della musica,” dice Lenny Kravitz, “quelle sensazioni che ho provato

da ragazzo. “E’ un vero disco di rock’n’roll, composto molto velocemente, crudo e con una grande anima.” Come sempre, Lenny Kravitz suona la chitarra, il basso, le tastiere, la batteria e le percussioni sul disco, oltre ad averlo prodotto e arrangiato. Per mettere a fuoco gli ultimi dettagli di Strut, Lenny Kravitz ha chiamato il leggendario Bob Clearmountain per mixare il disco. Nel suo impecca-bile curriculum, Clearmountain annovera Let’s Dance di David Bowie, Tattoo You dei Rolling Stones e Born In The U.S.A. di Bruce Springsteen.

Il suo sarà un tuor mondiale, in Europa si esibirà dal 22 Ot-tobre, prima tappa a Mosca, e in Italia, come già anticipato, sarà presente con un unico straordinario appuntamento il 10 novembre al Mediolanum Forum di Assago a Milano.

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BMW SERIE 2 ACTIVE TOURERLa prima BMW a trazione anteriore

Decisamente ricco e avanzato tecnologicamente è an-che l’equipaggiamento. La dotazione di serie della mo-novolume bavarese comprende tra le altre cose il volante sportivo, il sistema di comando BMW iDrive con Con-troller, il Control Display da 6,5 pollici, il sensore pioggia, la funzione frenante City, la chiamata di soccorso intel-ligente, l’impianto radio Professional e viva voce con in-terfaccia Bluetooth. Sugli allestimenti Advantage, Sport Line (con sedili sportivi e cerchi in lega dedicati) e Luxury Line all’equipaggiamento di serie si aggiungono anche le luci fendinebbia, l’Active Cruise Control con funzione frenante, il Park Distance Control posteriore, il clima-tizzatore automatico bi-zona e il volante multifunzione.

Per quel che riguarda le motorizzazioni la BMW Serie 2 Active Tourer prevede sei propulsori, di cui la metà a tre

cilindri e l’altra metà a quattro cilindri. La gamma motori a benzina va dal 1.5 litri da 136 CV che spinge la 218i fino alla top di gamma BMW 225i Active da 231 CV e cam-bio Steptronic a 8 velocità. L’offerta dei diesel offre tra gli altri la variante 218d con il quattro cilindri da 150 CV e cambio manuale a 6 marce o a richiesta l’automatico Steptronic a 8 rapporti. Inoltre a fine anno la BMW Serie 2 Active Tourer sarà proposta anche come modello M Sport che rende la vettura ancora più grintosa e sportiva grazie al pacchetto aerodinamico M, all’assetto M Sport, ai cerchi da 17 o 18 pollici, alla Shadow Line lucida, men-tre negli interni si arricchisce di particolari rivestimenti sui sedili sportivi e del volante in pelle M. Sempre a fine 2014 la gamma della monovolume sarà ampliata dalle versioni dotate di sistema di trazione integrale xDrive.

Relativamente ai prezzi, in Germania dove debutta a fine settembre la BMW Serie 2 Active Tourer ha un listino che parte da 27.200 euro. Sul mercato italiano invece la vettura viene proposta a partire da 27.950 euro per la entry-level ben-zina (218i) e da 30.900 euro per la entry-level diesel (218d).

Motori >

Monovolume a trazione anteriore che uni-sce comfort e versatilità alle buone perfor-mance stradali. Dalla sua la Serie 2 Active Tourer ha il generoso spazio dell’abitacolo.

Fonte: Motorionline.it60

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Agenda eventi

Roma EutropiaTestaccioore 22.00Prezzo euro 17,25Info: Ticket One

09/09/14

BLUVERTIGO

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzo euro 25,00Info: 892.982

07/10/14

SARAH JANE MORRIS

Roma Foro Italicoore 21.00Prezzi da euro:23,00 a 42,00Info: Ticket One

11/09/14

A. MANNARINO

Roma Teatro SistinaVia Sistinaore 21.00Per info prezzi:06.4200711

21/10/14

IL VIZIETTO

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro:35,65 a 57,50Info: Ticket One

Dal 19/09al 28/09

JESUS CHRIST SUPERSTAR

Roma Teatro Quirinoore 22.00Prezzi da euro:12,00 a 34,00Info: 06.6794585

Dal 21/10al 09/11

MERCANTE DI VENEZIA

Roma Foro Italicoore 21.00Prezzi da euro:35,00 a 138,00Info: Ticket One

26/09/14

LA DOLCE VITA

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:40,00 a 60,00prontoticket.it

29/10/14

ANASTACIA

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

CESARE CREMONINI

KASABIAN JOHN LEGEND

BIAGIO ANTONACCI FABI_SILVESTRI_GAZZE’

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:32,20 a 46,00Info: Ticket One

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:34,50 a 75,00Info: Ticket One

08/11/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:36,80 a 41,40Info: Ticket One

11/11/14

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro: 59,80 a 89,90Info: Ticket One

11/11/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzo bigliettida euro 34,50Info: Ticket One

18/11/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:29,90 a 34,50Info: Ticket One

17/12/14

31/10/14

STROMAE

11/11/14

FRANCO BATTIATO

Roma Teatro Olimpicoore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 57,50prontoticket.it

30/10/14

FRANCESCO RENGA

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:35,00 a 55,00Info: Ticket One

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Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Cla

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con fichi settembrinie mousse di mascarpone

45minuti

Tempo di preparazione:

Propongo oggi un antipasto fresco e sfizioso, che utilizza ingredienti

stagionali e facili da reperire.

Sbucciate completamente gli scampi avendo cura di estrarre dalle teste tutta la polpa possibile e mantenetene 4 sani per guarnire i piatti.

Montate a neve gli albumi con un pizzico di sale ed aggiungeteli quin-di al mascarpone insieme al prezze-molo tritato ed ad una spolverata di pepe bianco, incorporate il tutto dolcemente.

Cuocete gli scampi al vapore ri-cordando che sono già sapidi di loro. Aprite i fichi tagliandoli in 4 e ponete-li nel piatto; al centro di essi una bel-

la cucchiaiata abbondante di mousse e su ognuno dei 4 spicchi mettete uno scampo

ancora caldo. Al centro del fico lo scampo intero sulla mousse per tenerlo fermo. Un giro di olio completerà il tutto.

Avrete preparato nel frattempo con il minipimer una vinaigrette densa con il

succo di limone, le noci, l’olio extraver-gine ed un pizzico di sale e

pepe. Completate il piatto con una virgola di questa salsa alle noci e servi-te… tra gli applausi…

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: facile)

4 grossi fichi maturi, circa 20 scampi di dimensioni medie, 150 gr. di mascarpone, l’albu-me di 2 uova, prezzemolo, succo di mezzo limone, 50 gr. di noci sgu-sciate, sale, pepe, olio extravergine.

Ingredientiper 4 persone

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Oroscopo del mese >

In questo mese di fuoco, avete deciso di scompa-

rire nel nulla e di dissimulare anche la vostra

presenza fisica. E’ una tattica per la paura di es-

sere risucchiati da un Marte scorpionico fin trop-

po potente. Attenderete il momento giusto per

recitare la parte migliore con il miglior pubblico.

I vostri numeri fortunati 34 - 55 - 77

Il calore dell’estate passante prenderà corpo nel-

le vostre criniere tuonanti, riacquisterete vigore

fisico e anche le forze perse in inutili discussioni

in amore e a lavoro. Il Sole in Vergine richiama

all’equilibrio e alla ponderatezza calcolata, tra-

etene i giusti meriti da questo cielo di ragione.

I vostri numeri fortunati: 13 - 29 - 58

L’anno lavorativo ricomincia seguendo la so-

lita routine, eppure vi sentite bersaglio da

parte di qualcuno che percepite come egoista

e completamente folle. L’amore in quadratura,

con Venere traballante in Leone, renderà il

vostro giaciglio d’amore un campo di guerra.

I vostri numeri fortunati: 12 - 22 - 49

Le ultime luci di un’estate di passione lascia

alla malinconia del vostro cuore di riflettere sui

ricordi passati e sulle paure del futuro. Rimar-

rete immobili, in stato catatonico probabilmen-

te. Una buona lettura filosofica può favi dimen-

ticare certi dubbi esistenziali irrimediabili.

I vostri numeri fortunati: 3 - 60 - 62

Auguri Verginelli! Il vostro cielo risplende della

potenza del Sole e della razionalità aggiunta che

Mercurio, il vostro pianeta protettore vi infonde-

rà, concedendovi intuizioni sensazionali e gran-

di doti pragmatiche. Attenzione però a non esa-

gerare con l’autostima, la superbia può tradirvi!

I vostri numeri fortunati: 14 - 31 - 67

L’incrocio tra Sole e Mercurio nel vostro rag-

gio celeste vi regalerà il lavoro che tanto avete

atteso in questi mesi, una soddisfazione pro-

fessionale inaspettata ma meritatissima. Go-

detevi il lusso dei festeggiamenti e non badate

ai cali umorali imprevisti.

I vostri numeri fortunati: 78 - 33 - 5

Che il concedersi una pura e rilassante serata tra

alcool, amici finti e un po’ di amore rubato non vi re-

leghi ad autoflagellazioni psicologiche. State sem-

plicemente rendendovi conto che la vita è fatta di

brevi istanti e che a volte cogliere l’attimo è più li-

beratorio di una litigata per problemi da perdenti.

I vostri numeri fortunati 63 - 83 - 62

Non è il momento giusto per cercare l’amore, ma è

un ottimo periodo per dedicarvi alle passioni ine-

splorate e alle nuove amicizie che l’estate vi ha do-

nato. Una buona selezione di un marasma di carne

potrebbe risparmiarvi delle delusioni sicure. Ops,

ma sicuri che il vostro cuore è davvero cosi solitario?

I vostri numeri fortunati: 7 - 45 - 85

Siete nel pieno della sensibilità esplosiva e vulca-

nica del vostro segno. Marte, vostro protettore vi

regala la potenza dell’azione improvvisa, tattica,

sconcertante, a volte crudele, ma giusta. L’amore

leonino sembra a rischio, ma Luna in Ariete vi ren-

de giustizieri di voi stessi. E’ il momento di agire.

I vostri numeri fortunati: 10 - 26 - 81

Non si sente il battito del vostro cuore, né il vo-

stro respiro e non vi si sente camminare. Ma che

fine avete fatto? Avete deciso di abbandonare

l’unico vero potere lasciato all’essere umano,

cioè il potere di scegliere e quindi di vivere? Par-

tite da questo, se volete, bum bum, bum bum…

I vostri numeri fortunati: 66 - 31 - 39

Nettuno, ormai imperante nel vostro cielo, vi ha

completamente rilassato e tranquillizzato sui

vostri continui sensi di colpa, eppure la Luna ar-

riva per illuminarvi e raccontarvi di voi stessi, di

ciò che farete in questo mese, poco ma buono. Me-

glio volare basso che guardare il panorama, no?

I vostri numeri fortunati 24 - 51 - 8

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

oCan

cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

eCap

rico

rno

Pes

ci

Il trigono Luna-Venere-Marte vi potenzia ma vi

destabilizza, regalandovi quella sensibilità ac-

cesa che non è tipica del vostro segno, piuttosto

acutizzata da piccoli dolori di cuore. Avete pau-

ra di perdere qualcuno a voi caro e non riuscite

ad accettarne la mancanza. Ciò vi rende irosi.

I vostri numeri fortunati: 75 - 89 - 11

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