FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

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Estetica Capelli crespi cause e rimedi ...e molto altro ancora all’interno Attualità Naspi, il nuovo assegno per la disoccupazione Salute Combattere l’influenza con l’alimentazione Viaggio Hong Kong Life Ovulazione e calcolo giorni fertili Moda Versace Novembre 2014

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EsteticaCapelli crespicause e rimedi

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AttualitàNaspi, il nuovoassegno per ladisoccupazione

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Anno 5 - Numero 10Novembre 2014

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UN DOLCE RICORDO...Cari lettori,come saprete il 2 novembre del 1975 moriva il grande intel-lettuale italiano Pier Paolo Pasolini. Credo sia doveroso oggi più che mai ricordare la sua figura che non ha avuto eguali. La sua poesia, i suoi scritti, i suoi film e i suoi pensieri così raffi-nati e giganti di fronte la mente di ognuno di noi non possono essere dimenticati. E’ stato forse l’unico intellettuale italiano che ha tratteggiato ogni volta il profilo del nostro Paese in modo puntuale, a volte amaro, ma assolutamente realistico e profondo. Solo pochi giorni fa mi è capitato di vedere in tele-visione il film a lui dedicato “La Rabbia di Pasolini” del regista Giuseppe Bertolucci, nato da un’idea di Tatti Sanguineti. Un film che ha tentato di “risarcire” lo stesso Pasolini dopo che nel 1963 venne realizzato accogliendo anche il punto di vista di un altro intellettuale Giovannino Guareschi, di posizione total-mente opposta all’intellettuale bolognese. Nella sua parte di documentario, Pasolini parla della rivoluzione ungherese e di quella cubana, elogia il progressismo, la decolonizzazione e la lotta di classe, prende ad esempio la morte di Marilyn Mon-roe per parlare di morte della bellezza, lamenta la scomparsa del mondo contadino e rivolge aspre critiche all’industrializza-zione, al conservatorismo, all’anticomunismo e alla borghesia. Parole da ascoltare, un film da vedere.

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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8 Focus:Pillole di conoscenza.

10 Attualità:Jobs Act. La nuova riforma del lavoro.

12 Attualità:Arriva Naspi, il nuovo assegno di disoccupazione.

16 Life:L’incertezza e la crisi economica minacciano la salute.

20 Life:Vivere con un cane fa bene per prevenire ansia e depressione.

22 Life:Ovulazione. Come calcolare i giorni fertili.

28 Salute:Influenza di stagione. Prevenirla e combatterla con la dieta.

30 Salute: Tisane contro il raffreddore. I rimedi naturali contro i malanni.

34 Estetica: Come eliminare l’effetto crespo dai propri capelli.

38 Alimentazione: Regimi alimentari a confronto. Le caratteristiche della dieta a zona.inquesto

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SNovembre duemilaquattordiciommario

40 Viaggio: La coloratissima Hong Kong.

44 Moda donna: Collezione Atelier Versace.

49 Shopping: Gli accessori dedicati alla donna.

50 Moda uomo: Le nuove tendenze scelte per “Lui”.

52 Design: Speciale Living Room.

56 Cinema: Bova & Cortellesi in Scusate Se Esisto.

58 Musica: Il ritorno di Tiziano Ferro.

60 Motori: Nuova Renault Twingo.

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Pillole di conoscenza >

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FOCUS

Fonte: www.sapere.it

Che cos’è il phubbing?

La tecnologia, si sa, ha i suoi pro e contro: dibattiti, convention e perfino discorsi al bar tra un cappuccino e una brioches si popolano di discussioni animate con protagonisti assoluti gli smartphone

di ultima generazione. Quante volte vi è capitato di trovarvi a cena, in un locale o anche solo sul tram la mattina e avere di fronte a voi un amico o un conoscente che, mentre parlate, non vi presta attenzione ma continua nelle sue attività social sul cellulare? Questo modo di fare si è tra-sformato prima in uno spiacevole trend e poi in un fenomeno di massa, e pro-prio come l’ultima novità del momento ecco un nuovo vocabolo da aggiunge-re al vostro dizionario di tutti i giorni: phubbing.

Il phubbing combina i termini ingle-si phone e snubbing, ossia il nome telefono e il verbo snobbare, ignorare, trascurare: si tratta di un verbo nato per indicare coloro che, durante le più comuni attività sociali, non si limitano a leggere mail, ma continuano a controllare e ag-giornare le proprie attività su Facebook, Insta-gram, Whatsapp e altri network.

Per combattere questo maleducato e fastidioso trend è nato anche un sito, www.stopphubbing.com, che vuole boicottare il phubbing (oltre ad es-sere un interessante viaggio nel mondo per scoprire le città in cui le interazioni sociali sono drasticamente affet-te da questo nuovo fenomeno).

Il costante bisogno di essere aggiornati e comunicare al mondo quello che ci accade può essere un modo interessante di condividere, ma non biso-gna dimenticarsi che alla base di ogni interazione c’è la comunicazione, quella verbale, semplice, capace di rendere una pausa caffè un po’ meno tecnologica e più “umana”.

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FOCUSLe bevande energizzanti che troviamoin commercio sono veramente efficaci?

Se si intende la parola “solidarietà” in senso letterale, cioè un rapporto di aiuto reciproco e gratuito tra i membri di una comunità, gli

animali non la conoscono. Ed è proprio l’idea di gra-tuità a determinare questa risposta negativa: non ci sono infatti notizie di animali che aiutino i membri di un’altra specie senza ricavarne qualche beneficio.

Pasti gratis

Questo non esclude che possano esistere rapporti di aiuto reci-proco tra organismi di specie diverse: l’esempio più classico è quello degli in-setti che si nutrono di polline, ricavandone nutrimento e aiu-tando a loro volta la pianta che l’ha prodotto a fecon-darne altre, altrimenti irrag-giungibili.

Un rapporto di questo genere, in cui entrambe le specie ricevono benefici, si chiama mutualismo.

Quello che più può assomigliare alla soli-darietà, invece, è il commensalismo: una specie “approfitta” dell’altra, senza che quest’ultima ne ricavi danni o benefici.

Per esempio, quando uno sciacallo dora-to dell’India viene cacciato dal branco, capita

che si “leghi” a una tigre, seguendone i movimenti di caccia a di-stanza, in attesa che uccida

una preda. A quel punto, lo sciacallo si unisce al ban-chetto, nutrendosi degli scar-ti del festino: non sarà il mas-simo della solidarietà, ma è pur sempre un pasto gratuito

donato da una tigre.

C’è solidarietà tra animali di specie diversa?

Efficaci sì, pericolose anche. Le be-vande energizzanti (energy drink), addizionate di taurina e caffeina

(tipo Red Bull, Atomic, Dynamite), van-no infatti consumate con moderazione. Ci sono ragazzi che ne bevono anche 5-6 lattine al giorno, un vero e proprio abuso che può causare difficoltà a stare fermi e in piedi, perdita di coscienza, visione offuscata, nausea e vertigini, oltre ad au-mento del battito cardiaco e insonnia. Se poi gli energy drink si assumono assieme agli alcolici, la disinibizione che ne con-segue può indurre anche a mettere a re-pentaglio la propria sicurezza personale.

Non hanno niente a che vedere con gli energy drink, invece, le bevande tipo Gatorade (sport drink). In questo caso non si tratta di drink energizzanti, bensì di mix di acqua, zuccheri e sali mine-rali che reidratano l’organismo durante

e dopo uno sforzo intenso con conse-guente “sudata”. Un allenamento inten-so, infatti, può portare anche a perdere 2-3 litri di liquidi e molti sali. Gli sport drink vanno consumati prima, duran-te e dopo l’attività, dando la preferen-za alle bevande ipotoniche (a bassa concentrazione di sostanze disciolte).

La maggioranza degli esperti suggeri-sce di bere prima ancora di sentire la sensazione della sete. Ma anche bere troppo può essere insalubre. Uno stu-dio pubblicato qualche anno fa su New England Journal of Medicine sostene-va che i maratoneti che bevono troppa acqua durante una corsa corrono il ri-schio di sviluppare una iponatremia, una condizione caratterizzata dalla ca-renza di sodio nell’organismo che può causare apatia, disorientamento, convulsioni e crisi respiratorie.

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Attualità> di Mario Bello (www.nanopress.it)

Il disegno sulla riforma del lavoro varato dal Go-verno è quello di arrivare al superamento di tutte le forme di contratto oggi esisten-ti e di fare in modo che allo stesso tempo venga ridotta la precarietà. Vediamo di ca-pire nei dettagli su che cosa si basa il Jobs Act, nei punti più significativi.

Il reintegro

Particolarmente discusso è stato il punto del reintegro, che tocca in maniera puntuale la questione dell’articolo 18. Le regole verranno appli-cate alle nuove assunzioni, che prevedo-no il reintegro nel posto di lavoro per i li-cenziamenti discriminatori, rapportabili

a motivi di carattere politico o religioso. Sparisce, invece, il reintegro per ilicenziamenti di carattere economico. Per questi resta possibile soltanto un indennizzo, che varia proprio in base all’anzianità del servizio. Altro caso è quello dei licenziamenti disciplinari, che saranno dati in mano ai magi-strati, i quali dovranno eventualmente accertare una violazione da parte dell’azienda.

Il cambio di mansioni

C’è stato qualche ritocco anche per quanto ri-guarda il cambio di mansioni. Tutto sarà

deciso dai contratti nazionali e aziendali. Comunque è stato stabilito che sarà pos-sibile fare qualcosa sul demansionamento: considerando anche le condizioni di vita ed economiche del lavoratore, ci sarà la possibilità di assegnargli anche mansioni inferiori rispetto alla categoria di apparte-nenza.

Il salario minimo

E’ stata disposta la norma che consente di introdurre il compenso orario minimo.

Per il momento resta soltanto una regola sperimentale, però, con il tempo, potreb-be diventare una regola più diffusa, spe-cialmente se i contratti a scadenza non venissero più rinnovati.

Nel Jobs Act di Renzi il contratto a tempo indeterminato diventa la forma privilegiata rispetto agli altri tipi di contratti. Proprio il tempo indeterminato viene incentivato con un taglio dei contributi o dell’Irap.

E’ previsto, inoltre, un nuo-vo tipo di contratto a tute-le crescenti, che variano

in base all’anzianità di servizio. Il piano del Premier sembra esse-re ormai giunto alla sua versione definitiva, che risponde all’obiet-tivo della semplificazione.

lavorojobs act

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Voucher

Importanti novità anche per quanto riguarda i vou-cher, buoni utilizzati per le prestazioni occasionali. E’ stato stabilito un tetto all’utilizzo annuale per ogni singolo lavoratore e verranno applicati in tutti i settori. Resterebbe, comunque, l’ipotesi dell’in-cremento del vecchio limite dei 5.000 euro l’anno.

Le verità nascoste

E’ possibile, in sostanza, dare un giudizio sul testo del Jobs Act presentato dal PD di Matteo Renzi: si tratta di un piano molto ambizioso, che riesce a fo-calizzare i problemi più urgenti del Paese pur inse-rendoli in una prospettiva più ampia. Ed è proprio questa ambizione a prestare il fianco alle critiche di chi ritiene che, come spesso accade per testi di questo tipo, alla fine si tratterà solo di belle parole che non avranno seguito sul piano pratico.

Non focalizzandosi solo sulla questione lavoro ma ampliando il discorso con aziende, questione ener-getica e transazioni finanziarie, il Jobs Act vuole essere qualcosa di complesso, parlando non solo di ciò che è necessario fare domani ma cosa è fonda-mentale fare per risolvere la questione strutturale. Perché è lì il vero problema del sistema economico italiano: la carenza di una prospettiva a lungo ter-

mine che vada oltre gli interventi a breve termine che mettono in pace le categorie professionali ma non risolvono la crisi strutturale. Il piano di Ren-zi prova a dare queste risposte, eppure mancano argomenti importanti, che nel testo trovano poco o nessuno spazio: sistema previdenziale (in riferi-mento soprattutto ai baby pensionati); donne che non lavorano o che vengono considerate profes-sioniste di serie B; giovani laureati che fuggono e giovani non preparati allo sbaraglio nel mercato del lavoro. Non solo, perché se creare lavoro è im-portante, non è da meno migliorare la produttività del lavoro stesso, problema atavico nelle aziende nostrane.

Numerosi gli interrogativi: come ridurre la differen-za tra chi è straprotetto e chi non ha alcuna tutela? Chi paga l’assegno universale e i sussidi per chi non trova lavoro? Dove verranno presi i fondi per il taglio del 10% a favore delle imprese? Domande ad oggi senza risposta ma, se il progetto è non solo creare lavoro a breve termine ma riequilibrare l’in-tera struttura, allora ci vorranno soluzioni concrete e anni di duro lavoro (e dure decisioni) per evitare che il Jobs Act resti solo carta straccia.

A cura di Mario Bello (www.nanopress.it)

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Matteo Renzi manda in pensione l’Aspi, il sussi-dio sostitutivo della mo-

bilità e di alcune tipologie di cassa integrazione previsto dalla legge Fornero e in vigore dal 2013; al suo posto il Naspi, l’assegno universale di disoccupazione destinato a tutti coloro perderanno il lavoro, compre-si precari e collaboratori a progetto.

discontinua con contratti sotto l’anno. Superata la fase di rodaggio, Naspi sostituirà tutti gli am-mortizzatori sociali, cassa integrazione in dero-ga e mobilità comprese, ad esclusione della sola cassa integrazione prevista per crisi congiunturali o strutturali recuperabili; la soppressione di tali sussidi consentirà al governo, già nel 2017, di re-cuperare 4 miliardi e mezzo che insieme ad altre somme stanziate e recuperate altrove confluiranno nel Naspi.

Quest’ultimo spetterà a tutti i lavoratori, anche se collaboratori a progetto e precari, aventi al-meno tre mesi di contribuzione nell’ultimo anno di impiego; l’assegno, che inizialmente sarà pari a 1.100 - 1.200 euro e che verrà successivamente ridotto a 700 euro, avrà durata di due anni per i

lavoratori dipendenti e di sei mesi per i lavo-ratori atipici.

Ad oggi fioccano grandi dubbi sul-le coperture destinate e desti-

nabili a tale provvedimento. Il premier sostiene che

il miliardo e mezzo previsto dalla leg-ge di Stabilità, in aggiunta alle cifre

Il governo mette a punto il Naspi: già nel 2015 un mi-liardo e mezzo in più sarà destinato a chi resta senza lavoro, anche se precario o collaboratore a contratto.

ASSEGNONASPI, il nuovo

di disoccupazione

La misura diverrà effettiva solo nel 2016 quando il Jobs Act entrerà a regime ma già la legge di Stabilità 2015 predisporrà un miliardo e mezzo di euro da investire nell’allargamento della platea dei lavoratori beneficiari degli assegni di disoccupa-zione che raggiungeranno, così, quota un mi-lione e 200-300 mila. Il sussidio, infatti, sarà esteso an-che a chi ha una vita lavorativa

Attualità > di Pamela Polizzi

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già stanziate e svincolabili a partire dall’entrata in vigore del Jobs Act, è sufficiente, ma la mag-gioranza nutre forti perplessità sulla provenienza delle risorse.

A tal proposito, Cesare Damiano (foto a lato), ex ministro del Lavoro e deputato PD, sul miliar-do e mezzo stanziato dal Governo ha espresso il timore che i soldi destina-

ti al Naspi siano frutto del riciclo di quanto destinato

alla cassa in deroga e che con essi ci si possa fare ben poco dal momento che un miliardo e mezzo basterebbe a coprire un’indennità di 700 euro al mese lordi per un anno a 178.571 persone. Al di là delle perplessità, pare cosa certa che l’assegno unico di disoccupazione verrà gestito dall’Agenzia unica del lavoro la quale, coadiuvata dall’INPS e dai centri per l’impiego, assumerà un ruolo più che decisivo nell’organizzazione del mer-cato del lavoro e nel coordinamento delle politiche attive e passive, fatte salve le prerogative esclusi-ve delle Regioni e degli enti locali su determinati temi di competenza.

di Pamela Polizzi

(Ex indennità di disoccupazione, erogata dall’INPS). L’Assicurazione Sociale per l’Impiego (chiamata comunemente ASPI) è un ammortizza-tore sociale istituito a seguito della riforma del mer-cato del lavoro (c.d. Riforma Fornero) e operativa dal 1° gennaio del 2013. L’ASPI è uno strumento che entra in funzione quando si verifica per un lavora-tore un evento di disoccupazione e che sostituisce la maggior parte delle indennità di disoccupazio-ne vigenti in precedenza (ordinaria non agricola, con requisiti ridotti, di disoccupazione specia-le per l’edilizia) oltre alla indennità di mobilità.

L’ASPI può essere richiesta da tutti i lavoratori di-pendenti che hanno perso la loro occupazione per dei motivi indipendenti dalla loro volontà. Non si applica quindi alle ipotesi di dimissioni e di sciogli-mento consensuale del rapporto con il datore di la-voro. Possono beneficiarne anche gli apprendisti e i soci lavoratori all’interno di una cooperativa. Non può invece essere richiesta dai dipendenti a tempo indeterminato della Pubblica Amministrazione e dagli operai agricoli. L’ASPI prevede il pagamento in favore del lavoratore di una indennità mensile di disoccupazione. L’indennità mensile è pari al 75% dello stipendio percepito dal lavoratore.

ASPI (Assicurazione Sociale per l’Impiego)

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Attualità > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)

Mozziconi di sigarette

in stradala proposta che, se approvata, entrerà in vigore dal 1° luglio 2015 in modo da dare ai Comuni il tempo di organizzarsi per la raccolta.

Niente più mozziconi di si-garette e gomme da ma-sticare gettate per terra.

La politica dichiara guerra alla sporcizia e all’in-quinamento delle strade cittadine con un disegno di legge su “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il conte-nimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.

Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il ddl, già alla Camera, conta 37 articoli di cui uno, l’artico-lo 14 octies, sui “rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare”, in cui si stabilisce il divieto di get-tare per terra, in acqua e negli scarichi mozziconi e chewingum. Il ddl si occupa in generale di direttive sulla green economy e lo smaltimento di rifiuti spe-ciali come sono in realtà i resti di sigari e sigarette: chi verrà beccato, rischia una multa da 30 a 150 euro.

Alcuni Comuni hanno già lanciato una loro personale battaglia contro i rifiuti di fumatori e consumatori di gomme da masticare, con or-dinanze apposite per mantenere il suolo citta-dino pulito. Ora anche la politica nazionale si unisce in questa battaglia che è sì di civiltà ma anche ecologica.

I mozziconi contengono sostanze tossiche da smaltire con raccol-te apposite: un solo mozzicone

conta circa 4mila sostanze, tra nicotina, benzene, gas tossici come ammoniaca e acido cianidrico, acetato di cellulosa, e impiega 10 anni a degradarsi nell’ambiente. Lasciare una sigaretta in spiaggia o peggio ancora gettarla in un corso d’acqua può sem-brare un gesto da nulla, ma secondo i relatori della legge, il 37% della sporcizia che inquina il Mar Me-diterraneo è composto da mozziconi e sono circa 72 miliardi quelli lasciati ogni anno per le strade d’Italia da circa 13 milioni di fumatori, a cui si aggiungono oltre 3mila tonnellate di cenere.

Da qui la proposta che, se approvata, entrerà in vi-gore dal 1° luglio 2015 in modo da dare ai Comuni il tempo di organizzarsi per la raccolta. Uno dei pro-blemi è infatti la carenza di contenitori appositi in cui gettare i resti delle sigarette. Per questo il ddl prevede la raccolta differenziata in speciali porta-

cenere e la creazione di un fondo di 5 milioni di euro, ottenuto dall’aumento del costo delle sigarette, a cui i Comuni potranno attingere per dotarsi dei raccoglitori.

Molte città, come Varese Modena, Vero-na o Treviso si sono già mosse, mettendo posacenere lungo le strade anche grazie alla collaborazione di privati che li hanno sovven-zionati: un’idea per rendere più pulito l’am-

biente e un deterrente per tutti i fumato-ri, se non a smettere almeno a essere

più educati.

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Per realizzare lo studio inerente il periodo di vita sana, sono state intervistate di anno in anno, dal 2002 al 2012, migliaia di persone alle quali è stato chiesto se negli ultimi sei mesi avessero avuto pro-blemi di salute tanto gravi da costringerle a cambia-re il proprio stile di vita. È emerso, così, che se nel 2002 gli uomini sono ricorsi alle cure mediche a 69 anni e le donne a 71 anni, nel 2012 gli uomini e le donne hanno manifestato malanni e acciac-chi già a 62 e a 61 anni, con una perdita rispettiva di 7 e 10 anni di buona salute.

Ben al di sotto, quindi, della media europea che nello stesso decennio ha guadagnato due anni di sanità fisica ed ha visto la soglia limi-te alzarsi da 61 a 63 anni. È necessario sottolineare, tuttavia, che nonostan-te questa inversione di tendenza l’Italia rimane uno dei paesi con la più alta aspettativa di vita, 80 anni per le donne e 85 per gli

In Italia, negli ultimi dieci anni, è calata di 7/10 anni l’aspettativa di vita in buona salute; andamento controcorrente rispetto alla media euro-pea, che nello stesso periodo ha guadagnato due anni di sanità fisica.

uomini, superiore a quella europea che è di 76 anni per le donne e 82 per gli uomini; dunque, si continua a vivere a lungo ma i problemi di salute iniziano a fare la loro comparsa molto prima di quanto non accadesse un decennio fa. Non siamo certamente in presenza di mutamento antropologico, ma di un problema sociale che deve essere preso sul serio, non fosse altro perché, come ha ricordato il dottor Valerio Gennaro, epide-miologo dell’ospedale San Martino di Genova, questo accorciamento della vita sana non solo non era sta-to previsto ma non è stato nemmeno mai segnalato e continua a non esserlo. Ci si rallegra dell’evidente aumento dell’aspettativa di vita ma ci si dimentica che la durata della vita e la durata della vita sana sono aspetti complementari ma sostanzialmente diversi.

Comprendere le cause di questo trend negativo non è cosa complessa, basta guardare ai disagi e alle problematiche sociali, ambientali ed economiche

che tutti i cittadini sperimentano sulla loro pel-le quotidianamente; queste, infatti, non solo influiscono negativamente sulla qualità della vita ma incidono direttamente sulle condizioni fisiche. Il precariato e l’incer-tezza economica, ad esempio, possono contribuire a far emergere o a cronicizzare in persone già particolarmente fragili di-

sturbi psicologici, mentre il vivere in ambienti particolarmente inqui-

nati conduce all’assimilazione di tutte le sostanze nocive e cancerogene con cui si entra in contatto.

L’Italia, paese notoriamente lon-gevo, è chiamata a fare i conti con dati piuttosto allarman-

ti provenienti da un recente studio Eurostat – Heidi che ha rilevato un notevole abbassamento d’età circa il periodo in cui si cominciano a manife-stare i primi gravi problemi di salute.

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Life > di Pamela Polizzi

l’incertezza e la crisi

economica

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Distaccarsi per alcuni minuti dall’attività in corso di svolgimento, compilare una lista di tutto ciò che preoccupa, può essere liberatorio per la mente che si sentirà pronta per concentrarsi.

Trovare l’ambiente giusto. L’ambiente gioca un ruolo chiave per la capacità di concentrazione. E’ fondamen-tale, infatti, eliminare le possibili fonti di distrazione cre-ando così un ambiente idoneo a favorire la concentra-zione. Come? Utilizzando cuffie insonorizzate, optando per una musica rilassante come sottofondo, spegnen-do il televisore o abbassando la suoneria del cellulare.

Tenersi in forma. Una persona stanca difficilmente può riuscire a concentrarsi. Tenersi in forma, pratica-re frequentemente attività sportiva, coltivare i propri interessi e migliorare la qualità del sonno notturno sono consigli validi per ridurre il livello di stress au-mentando, così, la capacità di concentrazione.

Evitare le interruzioni. Le interru-zioni continue sono il peggior nemico per la concentrazione. Recenti studi condotti da un gruppo di ricercato-ri statunitensi hanno dimostrato che, dopo ogni interruzione, un soggetto medio riesce a

concentrarsi nuovamente solo dopo un intervallo di tempo di 10-15 minuti.

Allenare la concentrazione. Anche la capacità di mantenere costante la concentrazione può essere alle-nata e migliorata. Ad esempio, contare mentalmente alla rovescia stimola l’attenzione e favorisce il rilassa-mento interiore basato sulla respirazione profonda. E’ possibile aumentare la concentrazione anche provan-do ad allenare la propria memoria visiva. Osservando un’immagine ricca di dettagli e nuova ai propri occhi si dovrà porre l’attenzione sui particolari per pochi minuti. In seguito, riproducendo le figure in essa con-tenute attraverso un disegno, un elenco scritto o una lista da pronunciare ad alta voce o da scorrere men-talmente si potenzieranno le proprie abilità cognitive.

Alimentazione. Anche un’alimentazione adeguata e naturale può favorire la concentrazione. Il rosmari-no, ad esempio, è conosciuto come erba del ricordo. Esso, infatti, può curare la fatica mentale e le piccole amnesie. Assumere una tazza al giorno di thè caldo con 1-2 cucchiaini di questa erba è un ottimo rime-dio naturale contro lo stress. Una tisana di salvia e rosmarino, inoltre, può essere anche una ricetta del buonumore. Le mandorle, invece, donano imme-

diata energia mentale allontanando rabbia e tensione. Le noci, infine, sono eccellenti antidoti allo stress stimolanti della memoria. E’ uti-le consumarne almeno 20 gram-

mi ogni mattina, soprattutto unite all’uva passa e ai fichi.

Life> di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

Buone capacità di concentrazione permettono di focalizzare l’atten-zione sulle attività che si stanno svolgendo (siano esse sportive, di studio o di lavoro) così che esse vengano portate a termine in maniera corretta, in poco tempo, senza errori e con il massimo dei risultati.

I problemi e le preoccupazioni quoti-diane, la stanchezza fisica e l’affa-ticamento mentale possono mina-

re, però, la capacità di concentrazione.

Come riuscire a rimanere

CONCENTRATI

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caneLa scienza, da sempre interessata agli aspetti posi-tivi del rapporto fra l’uomo ed i suoi amici pelosi, ha svolto un’indagine sui proprietari di cani, conclu-dendo che sono più giovani, in media, di circa dieci anni rispetto a chi non possiede Fido.

Lo studio ha coinvolto 547 persone con un’età su-periore ai 65 anni che hanno indossato un accele-rometro, ossia uno strumento attraverso il quale osservare i movimenti compiuti. I dati rilevati sono stati poi analizzati considerando gli aspetti fisici e su altri parametri, quali il livello di ansia e di depressione. I risulta-ti hanno mostrato che possedere un cane aiuta a stare meglio, non soltanto da un punto di vista psicologico ma perfino fisico.

La ricerca, condotta in Scozia e pubbli-cata sulla rivista scientifica “Preventive medicine” sottolinea che chi ha un cane svolge più movimento, rispetto a perso-ne della medesima età, mantenendo dei livelli che possono essere paragonati a

E’ quanto emerge da uno studio condotto dalla Saint Andrews University, con

sede in Scozia, e pubblicato sulla rivista Preventive Medicine.

chi ha, circa, dieci anni di meno. Proprio in base a questi dati, si è arrivati a concludere che convi-vere con un cane, oltre a far ringiovanire, regala un’esistenza attiva, più piacevole e meno solita-ria. Un altro dato particolarmente interessante emerso dalla ricerca scozzese riguarda gli stati di malinconia e di stress; i volontari possessori di cani che hanno partecipato al test non soffrono di simili problematiche. Questi speciali animali do-mestici possono quindi interferire positivamente anche sull’ansia, lo stress e le preoccupazioni, fun-gendo da antidepressivi naturali.

I nostri amici a quattro zampe sono un valido soste-gno per superare il senso di solitudine che, troppo spesso, attanaglia le persone in là con gli anni. Pos-

sedere un cane stimola ad uscire e a moltipli-care le occasioni per frequentare altre perso-ne. Inoltre, ogni giorno, e più volte al giorno, il proprietario porta il suo animale a cam-minare o a correre; proprio questo eserci-zio continuo, e non sporadico, è un vero toccasana per restare giovani più a lungo.

Nella metà dei proprietari di cani sottopo-sti all’esperimento inoltre, sono stati rile-vati livelli significativamente più bassi

di ansia e depressione. Ecco perché vivere con un cane migliora la salute

e ritarda l’invecchiamento.

Life > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

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Uno studio ha dimostrato che vivere con un cane fa bene. Rende più tonici e meno soggetti ad ansia e depressione.

Vivere con un

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Life > di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

All’approssimarsi dell’ovulazione, il corpo femminile produce quantità crescente di un ormone (estrogeno) che provoca l’ispessimento della parete interna dell’u-tero, creando così un ambiente favorevole per gli sper-matozoi. I livelli elevati di estrogeno inducono, inoltre, un aumento anche dei livelli dell’ormone luteinizzante (LH). Il cosiddetto “picco di LH” provoca la fuoriuscita dell’ovulo dall’ovaio, ovvero l’ovulazione. Esistono di-versi metodi e segnali che permettono alla donna di individuare il giorno dell’ovulazione. Alcune donne si basano sui dolori alle ovaie che, però, possono indi-care anche gravidanza o altre patologie. Meglio ricorre al calcolo dei giorni, all’osservazione del muco cervicale, alla rilevazione della tem-peratura basale o all’utilizzo di appositi stick.

Il calcolo dei giorni

Il metodo più semplice, ma anche il meno preciso, per stabilire il giorno dell’ovulazio-ne è quello di considerare come periodo di massima fertilità la metà del proprio ci-clo mestruale. Esso si basa sul fatto che, in media, l’ovulazione avvenga all’incirca il 14°/15° giorno dopo l’inizio del flusso mestruale, ovvero circa 14 giorni prima dell’inizio del nuovo ciclo. Questo principio, però, può essere considerato mediamente attendibile solo per donne con cicli

Di solito avviene dai 12 ai 16 giorni prima dell’inizio delle mestrua-zioni. Durante la prima fase di

ogni ciclo mestruale uno degli ovuli si prepara a essere rilasciato dall’ovaio.

regolari di 28 giorni e può essere comunque sogget-to a variazioni ormonali.

Il muco cervicale

In prossimità dell’ovulazione, nella donna aumenta la produzione del muco cervicale che si rende evidente con perdite trasparenti e fluide. Quando l’ovulazione è imminente, tale muco diventa molto abbondante e di consistenza acquosa. Esistono, però, alcune condizio-ni (come la presenza di infezioni) o disturbi (come la sindrome dell’ovaio policistico) che possono alterare la consistenza del muco e renderne difficoltosa l’osser-vazione delle possibili variazioni. Un altro metodo na-turale per individuare il giorno dell’ovulazione è quello di misurare quotidianamente la temperatura basale della donna, ovvero la temperatura del corpo appena sveglie. Subito dopo l’ovulazione, infatti, la tempera-tura tende ad aumentare di circa 0,3 – 0,5 gradi. La

temperatura basale, però, non è indicata per le don-ne che hanno un sonno frammentato, per chi ha

squilibri ormonali o in caso di forte stress o di feb-bre. Va considerato, inoltre, che la temperatura del corpo aumenta solo dopo l’avvenuta ovula-zione e, pertanto, questa misurazione non può essere utilizzata come strumento preventivo.

Stick per l’ovulazione

In commercio esistono degli stick che evidenziano l’approssimarsi dell’ovulazione. Su tali stick, posi-

zionati sotto il flusso dell’urina per circa 5 secondi, appaiono due linee colorate che evidenziano (o meno) l’imminente ovulazione. Il test va ri-petuto per alcuni giorni, fintanto che le linee non diano esito positivo.

OVULAZIONE E giorni

FERTILIQuali sono i giorni fertili? E come si effettua il calcolo per individuare l’ovulazione? Il momento del ciclo mestruale in cui la donna è fertile è quello dell’ovulazione, pro-cesso che comporta il rilascio di una cellula uovo a seguito di cambiamenti ormonali.

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La pillola anticoncezionale ha rappresentato, per ge-nerazioni di donne, uno

strumento di libertà inimma-ginabile che ha modificato, nel profondo, le abitudini culturali.

La pillola anticoncezionale presenta però anche delle controindicazioni che possono incidere in ma-niera importante sulla salute femminile; proprio per questo, è fondamentale che prima di assumere una pillola ci si rivolga ad un ginecologo che individui quella maggiormente adatta.

Una ricerca condotta dall’Università statu-nitense di San Francisco ha evidenziato che dopo tre anni di assunzione continua-ta, le donne sono più predisposte ad alcu-ne patologie, come per esempio quelle a carico dell’occhio. Lo studio ha coinvolto oltre 3mila volontarie con più di 40 anni di età; dopo aver risposto ad alcune do-mande relative alla loro salute, hanno effettuato delle visite specialistiche.

L’indagine ha rivelato che chi assume a lungo la pillola è maggiormente esposto a sviluppare una malattia particolar-

mente grave come il glaucoma: la possibilità di an-dare in contro a patologie invalidanti aumenta circa del doppio. Questi dati rivelano che la popolazione femminile che assume la pillola anticoncezionale dovrebbe svolgere, con regolarità, delle visite ocu-listiche, utili per prevenire questo tipo di malattie.

Gli effetti collaterali della pillola sono stati eviden-ziati anche da altri studi. Una ricerca danese ha ri-velato che tale assunzione potrebbe aumentare le probabilità di andare incontro a patologie cardiova-scolari, come ictus ed infarto. La ricerca è stata portata avanti studiando 1milione e 600mila donne con un’età anagrafica compresa fra i 15 e i 49 anni;

l’esito ha mostrato che a creare gravi pro-blemi è un ormone responsabile di una maggiore coagulazione.

I ricercatori hanno però voluto evitare qualsiasi allarmismo perché una par-te delle donne che si sono sottoposte allo studio presentavano dei fattori di rischio e avevano in famiglia casi di parenti con gravi patologie cardiova-scolari. Di contro, vi sono degli studi che dimostrano che la pillola anti-concezionale è in grado di protegge-re le donne da alcuni tipi di tumore, come quello all’endometrio, all’ovaio e al colon.

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pillolaSalute> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

Da uno studio, sembrerebbe che dopo tre anni di assun-zione continuata, le donne siano più predisposte ad alcune patologie, come per esempio quelle a carico dell’occhio.

usata per anni diventarischiosa per la salute

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Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Ci sono alcuni fattori di ri-schio, che andrebbero mo-nitorati, soprattutto evi-

tando l’ipertensione e un elevato livello di colesterolo e di glicemia. Ma che cosa si può fare in concre-to, nella vita quotidiana, per stare meglio e mantenere in forma l’ap-parato cardiocircolatorio?

CONTROLLARE IL COLESTEROLO

Colesterolo, ipertensione e diabete rappresentano dei fattori di rischio cardiovascolare da non sot-tovalutare. Alcune indagini scientifiche han-no messo in evidenza che nel nostro Paese il pericolo si è ridotto, ma non è scomparso del tutto. Bisognerebbe monitorare questi valori e tenerli sotto controllo, per evitare di creare danni.

NON FUMARE

Smettere di fumare presen-ta dei vantaggi importanti a favore della salute del cuore. Mettendo da parte l’abitudine

del fumo, si riesce a fare scendere la pressione e la frequenza del battito cardiaco. Già dopo un anno si riduce del 50% il rischio di avere un infarto car-diaco.

SOTTOPORSI A VISITE MEDICHE

Le visite mediche, con i rispettivi esami che il me-dico stesso richiede di effettuare, sono indispen-sabili, per avere una panoramica generale di come sta il nostro cuore. Non si tratta soltanto di eseguire l’elettrocardiogramma, che può essere comunque considerato un’analisi di base, ma, di tanto in tanto, si dimostrano utili anche altri esami, come la corono-grafia, la scintigrafia miocardica e la risonanza ma-gnetica al cuore.

SCREENING SUL LAVORO

Molto importanti sono anche gli screening sul lavoro. Si tratta di sottoporsi, in ambito azien-dale, ad una visita medica di breve durata, in-sieme ad un elettrocardiogramma, alla misura-zione della pressione e alle analisi del sangue.

Alcune aziende si sono dotate di que-ste strategie, che tra l’altro, come ha dimostrato una ricerca dell’ospeda-le Niguarda di Milano, non inci-dono enormemente sul bilancio dell’impresa stessa. Di solito il tutto avviene attraverso un colle-

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Badare alla salute cardiovascolare è molto importante. Per fare questo si rivelano essenziali alcune regole fondamentali, che con-tribuiscono ad abbassare l’incidenza di attacchi di cuore e ictus.

Dieciche fanno bene al cuore.

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gamento internet con un medico ospeda-liero, che fornisce il suo consulto.

ALIMENTAZIONE CORRETTA

Fondamentale si rivela l’alimentazione, che dovrebbe essere sana ed equili-brata. Un corretto regime alimen-tare aiuta a prevenire le malattie cronico-degenerative e rappre-senta un punto di riferimento per coloro che già hanno avuto una malattia cardiovascolare. I cibi da tenere in conside-razione sono soprattutto frutta fresca, ortaggi e pesce.

RIDURRE IL PESO CORPOREO

Dimagrire è molto importante per la salute cardiovascolare. Il segreto per perdere peso corpo-reo consiste nel nutrirsi in ma-niera equilibrata e nel dedicarsi all’esercizio fisico.

Avere uno stile di vita sedenta-rio è molto pericoloso, perché, specialmente se si è in sovrap-peso, aumentano i valori della pressione arteriosa e del cole-sterolo. Non dimentichiamo che il grasso sull’addome corrispon-de al grasso intorno al cuore.

FARE ATTIVITÀ FISICA

L’attività fisica andrebbe svolta con regolarità, impegnandosi soprattutto in discipline di tipo ae-robico e privilegiandone alcune come la corsa, il nuoto, il ciclismo, il tennis. In alternativa ci si può dedicare con costanza anche alle passeggiate o al giardinaggio. I dati diffusi in Italia che mettono in evidenza l’obesità legata all’inattività fisica sono allarmanti: 20% di popolazione obesa e 50% che non si dedica all’allena-mento.

EVITARE IL CALDO

Con il caldo il sangue diventa più den-so e il cuore fa più fatica nel man-

tenerlo in circolo in tutto il corpo. Possiamo dire a buon diritto che il caldo incide in maniera pesante sul lavoro cardiaco. Ecco perché,

d’estate, si dovrebbero evitare i luoghi afosi e la disidratazione.

Soprattutto dovrebbero pro-teggersi i soggetti che sof-

frono di ipertensione, di scompenso cardiaco o di

una malattia venosa.

CONCEDERSI UN PO’ DI

RELAX

Il rilassamento è fon-damentale, soprattutto

se si associa quello psicologico al relax fisico, con un rallentamento della tensione muscolare. A questo proposito sono evi-denti i dati messi in luce da uno studio del San Camillo – Forlanini di Roma in collaborazione con l’Università La Sapienza: il rilassamento muscolare è essenziale per il cuore. E’ opportuno mantenere un atteggiamento positivo, concentrandosi sulle proprie abilità, sull’utilità nei confronti di se stessi e degli altri e sulla consapevolezza di es-sere capaci di affrontare le difficoltà.

ANDARE IN VACANZA

Staccare la spina può presentarsi come una stra-tegia vincente per esporsi di meno a problemi cardiovascolari. Secondo gli esperti, è sufficiente anche una sola settimana di vacanze per ridurre il pericolo di insorgenza di infarti e malattie ische-miche. Anche il cuore e i vasi sanguigni hanno bisogno di un periodo di mancanza di tensione, evitando, tra l’altro, il sorgere di depressione e di

ansia, che incidono in maniera negativa sul benessere cardio-vascolare.

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dieta

Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Possiamo fare anche di più: è possibile rafforzare attra-verso determinati cibi il nostro sistema immunitario, affinché riesca a difenderci meglio dai virus influenzali. Ci sono delle regole ben precise da rispettare, per quan-to riguarda il regime alimentare. Vediamole insieme.

Prevenire l’influenza

E’ importante, per la prevenzione dell’influenza, che la nostra alimentazione sia varia ed equilibrata, ri-spettando la stagionalità. Per questo, ad esempio, non dovremmo trascurare di mangiare cavolfiori, cavoli e broccoli. Si possono consumare crudi, sbollentati in acqua o passati in padella con aglio e peperoncino. Da evitare, invece, di farli cuocere a lungo, perché perde-rebbero le loro sostanze nutritive. Altre verdure da te-nere presenti nella stagione invernale sono: ravanelli, radicchio, sedano, porri, zucche e carote.

La frutta che più ci può aiutare per un’azione preven-tiva è l’arancia, la quale, insieme agli altri agrumi, abbonda di vitamina C. Naturalmente non bisogna mai rinunciare alle mele e alle pere. La mela si può mangiare anche cotta, condita con cannella o scorza di limone, che possiede proprietà antisettiche. Ci sono

anche alcune spezie, che svolgono un’azione anti-microbica e aiutano il nostro corpo a produrre calore. Fondamentali le tisane, soprattutto quelle a base di echinacea, che sono immunostimolanti, e quelle a base di anice e cumino, che sono carminative.

Combattere l’influenza

Se il virus influenzale ci ha colpiti, possiamo più ve-locemente guarire dall’influenza con una opportuna dieta. Vediamo quali sono i cibi che è opportuno man-giare. Molto buona l’insalata di frutta, anche contro l’influenza intestinale. Si possono mettere insieme agrumi, papaya e kiwi. La vitamina D svolge un ruolo essenziale nel rendere più brevi i tempi di gua-rigione, ecco perché non dovremmo far mancare sulle nostre tavole un uovo al tegamino. I peperoni con-tengono molta vitamina C e, inoltre, sono ricchi di vi-tamina A, che serve a rinforzare le cellule delle muco-se, le quali rappresentano delle vere e proprie barriere contro i batteri. Fondamentale in questo periodo il fab-bisogno di zinco: questo minerale lo possiamo trovare nei semi di girasole e nel germe di grano. Quest’ul-timo può essere gustato anche con lo yogurt. Il tè verde è ricco di antiossidanti e riesce a riscaldare, per cui va benissimo berlo proprio nelle giornate fredde,

quando ci sentiamo particolarmente stanchi.

Da non dimenticare anche un ottimo toast con il salmone, per ricaricare il nostro organismo

di vitamina D. Se utilizziamo del pane scuro e del formaggio, ci assicuria-

mo anche una carica di proteine, che aiutano le difese immunitarie.

prevenirla e combatterla con la

E’ importante riuscire a sce-gliere gli alimenti giusti per affrontare in maniera corretta

il presentarsi dei sintomi influenzali.

La dieta è fondamentale per prevenire e combattere l’influenza. L’ali-mentazione svolge un ruolo di primo piano contro i malanni di stagione.

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Inaugurato a Pasqua di quest’anno, il ristorante Hostaria Lunghi ha portato subito una ventata di novità e qualità rispetto ai piatti classi-ci abitualmente proposti ad Anzio. L’atmosfera del locale, curato nel dettaglio, è decisamente accogliente e la qualità della carne e del pesce si può tranquillamente definire eccellente, esaltata dall’esperienza e dall’abilità dello chef Alessandro Balossini che seleziona ai propri clienti materie prime sempre freschissime. Presso l’Hostaria Lun-ghi, inoltre, avrete la possibilità di degustare la squisita carne spagno-la di razza Gallega, una carne matura, con gusto deciso e forte spessore organolettico. Perfetta per la cottura sulla brace del grande camino presente nella cucina del ristorante. Particolare anche la carta dei vini, selezionati da Gian Paolo Lunghi, che prevede solo vini laziali (oltre

30 etichette) e internazionali con un’importante sezione dedicata a Champagne e bollicine. L’Ho-

staria Lunghi, il vertice enogastronomico di Aprilia in terra di Anzio vi aspetta per eventi, degustazioni e sfiziosi

aperitivi, tutti i giorni sia a pranzo che a cena tranne il lunedì.

www.hostarialunghi.it - [email protected]

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Le tisane contro il raffreddore sono un rimedio naturale per combattere i ma-lanni che porta il cambiamento di stagione. Con l’arrivo della nuova stagio-ne, è bene farsi trovare preparati in caso di raffreddore, influenza e tosse.

Salute > di Valentina Mendola (www.tantasalute.it)

Tisane contro il

RAFFREDDORE

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balsamiche ed espettoranti. Inoltre calma la tosse e allevia i mal di gola. Ingredienti: 10 foglie di salvia, 1 scorza di limone, miele per dolcificare. Prepara-zione: fai bollire la salvia con la scorza di limone per circa 5 minuti. Fai riposare e servi con il miele.

Tisana alla cannella

La cannella è il rimedio perfetto per chi è soggetto a disturbi legati alla gola e l’apparato respiratorio. Grazie alle sue proprietà antisettiche e disinfettan-ti, aiuta il sistema immunitario a combattere le in-fezioni virali. Ingredienti: 1 bastoncino di cannella, scorza di arancia, 2 chiodi di garofano, miele per dolcificare. Preparazione: porta tutto ad ebollizio-ne per 5 minuti. Lascia riposare e filtra la tisana in una tazza dolcificando con del miele.

Tisana alla rosa canina

La rosa canina è ricca di vitamina C, questo la rende un rimedio naturale ottimo per combattere i malanni di stagione. Le sue proprietà stimolano il sistema immunitario, leniscono i mal di gola e i dolori alle ossa tipici dell’influenza. Inoltre favorisce la scomparsa di tosse, muco e catarro. Ingredien-ti: 6 bacche di rosa canina (facilmente reperibile in erboristeria), miele per dolcificare. Preparazione: porta ad ebollizione l’acqua in un pentolino. Quan-

do bolle, spegni l’acqua e metti le bacche nel pentolino. Lascia riposare 10 minuti e servi

con del miele. Ricordiamo che è bene consultare il proprio medi-co curante prima di as-sumere le erbe officinali.

Per chi non ama imbottirsi di farmaci, ecco 5 soluzioni tutte naturali per prevenire

i malanni di stagione.

Tisana allo zenzero

Lo zenzero è la spezia anti-raffreddore per eccellen-za. Grazie alle sue proprietà antisettiche ed antin-fiammatorie, aiuta a combattere mal di gola e farin-giti di lieve o grave identità. Inoltre decongestiona le vie respiratorie liberandoci dal fastidioso senso di naso chiuso. Ingredienti: 2 o 3 fette di zenzero fresco, miele per dolcificare. Preparazione: porta ad ebollizione l’acqua e fai bollire lo zenzero 5 mi-nuti. Lascia riposare altri 5 minuti e servi con miele.

Tisana alla melissa

La melissa vanta ottime proprietà sedative e leniti-ve. In caso di febbre, stimola la sudorazione favoren-do così l’abbassamento della temperatura corporea. Inoltre libera l’organismo da tossine e batteri acce-lerando la guarigione da raffreddore e influenza. In-gredienti: 2 cucchiaini di melissa secca (facilmente reperibile in erboristeria), miele per dolcificare. Pre-parazione: fai bollire la melissa in un colino da tè per 5 minuti. Lascia riposare e servi con il miele.

Tisana alla salvia

La salvia è un ottimo rimedio na-turale contro tosse e febbre, questo grazie alle sue pro-prietà antinfiammatorie,

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Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Vediamo come rimediare, perché non è detto che servano dei prodotti aggressivi. Basta anche qualche piccolo trucchetto.

I rimedi naturali

Fra i rimedi naturali contro l’acne giovanile, possia-mo ricordare il Tea Tree Oil. Qualche goccia dell’e-stratto può essere utilizzata per massaggiare la pelle del viso. Dobbiamo stare attenti, in modo che non venga a contatto con gli occhi e comunque non è consigliato alle persone che soffrono di acne rosa-cea, perché potrebbe causare delle situazioni di irri-tazione. Molto importante può essere anche l’utilizzo dell’aloe, davvero utile per limitare le infiammazio-ni. Da non dimenticare nemmeno l’olio di jojoba. Le sue proprietà consentono di eliminare il sebo in eccesso, senza lasciare la pelle completa-mente secca.

Che ne direste dell’aceto di mele? Anche questo prodotto si rivela ef-ficace. In 85 cl di acqua minerale possiamo diluire 1,5 cl di aceto di mele; aggiungiamo 5 compresse di aspirina e ricaviamo così un toni-co da applicare sulla cute. C’è chi ricorre all’uso del bicarbonato

Lo stress o le impurità della pelle possono dare luogo alla formazione di brufoli, che,

specialmente nell’adolescenza, sono soggetti anche agli sbalzi ormonali.

Acne giovanile: scopriamo i rimedi naturali e casalinghi che pos-sono fare al caso nostro, quando questo problema si manifesta.

L’ACNE rimedi naturali e casalinghi

di sodio, che agisce da esfoliante e quindi libera i pori della pelle. Se mischiamo il bicarbonato con acqua o sapone, possiamo ottenere anche una ma-schera da applicare sulla pelle. Un altro rimedio può essere costituito dal latte di magnesio, in grado di abbassare il livello di acidità cutanea.

I rimedi casalinghi

Vediamo quali sono i rimedi casalinghi contro l’ac-ne giovanile. Si può ricorrere, ad esempio, al succo di limone: spremendo un limone, dalle numerose proprietà benefiche, tamponiamo la pelle del volto, usando un batuffolo di cotone. Utili sono anche mie-le e cannella: bisogna mescolare mezzo cucchiaino della spezia con un po’ di miele e stendere il compo-sto ottenuto sulle imperfezioni; l’amalgama dovreb-be agire almeno per 20 minuti.

Forse qualcuno non lo sa, ma può essere utile anche una patata: basta tagliarne qualche fetta e lasciar-la ferma per almeno mezz’ora sul fastidioso brufo-lo: noteremo un certo miglioramento, soprattutto nell’alleviare l’infiammazione. Proviamo anche con

la maschera d’argilla: essa va pre-parata con un po’ di acqua distilla-ta, per ottenere un composto pasto-

so, che va steso sul viso e va lasciato agire per almeno 20 minuti. Fra

gli altri rimedi che la natura mette a nostra disposizione, c’è anche il succo di pomo-doro fresco. Esso deve agire sulla pelle per un’ora.

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Dopo la doccia, o quando la giornata è piovosa o particolarmente umida,

l’acconciatura può essere rovi-nata dalla comparsa del crespo dei capelli.

Si tratta di un effetto molto comune che si può li-mitare e combattere utilizzando alcuni semplici ac-corgimenti, come uno shampoo adatto ed un siero specifico. Per eliminare l’effetto crespo dai capelli è necessario avere molta cura della propria capiglia-ture; è fondamentale scegliere prodotti di qualità, pensati specificatamente per questa situazione. In commercio è possibile reperire shampoo, maschere e sieri in grado di nutrire la chioma, riducendo il crespo. Dopo lo shampoo non bisogna dimenticare un balsamo districante con anti-crespo e, periodicamente, una buona maschera nutriente.

Un consiglio molto importan-te riguarda l’utilizzo dell’ar-riccia capelli e della piastra che, purtroppo, contribuisco-no a creare le odiate ciocche crespe; e’ bene limitarne l’uso a qualche occasione

mentre per l’asciugatura è consigliabile il diffusore, evitando le temperature più elevate. Prima di asciu-gare i capelli ma anche ogni giorno prima di pet-tinarsi è possibile applicare un olio nutriente, gra-zie al quale la chioma viene domata e prevenendo, contemporaneamente, l’effetto crespo. Al momento dell’acquisto si possono scegliere prodotti arricchiti con sostanze naturali, come l’olio di mandorle dolci o quello di argan. Tutte le volte che è possibile è meglio evitare di lavare i capelli ed uscire subito dopo; inoltre, quando i valori di umidità sono elevati potete indossare un bel cappello che, oltre a rende-re il vostro stile più raffinato, protegge la chioma ed evita la comparsa del crespo.

Se si desidera fissare la pettinatura si può ricorrere alla schiuma da utilizzare con parsimonia per evitare

che secchi le chiome. In genere, viene mag-giormente consigliata la lacca, da utiliz-

zare comunque senza esagerazioni anche per evitare un effetto innatu-

rale. Per eliminare il crespo bisogna ridurre l’uso della spazzola quan-do i capelli sono asciutti a favore delle dita, che possono essere passate delicatamente, anche dopo averle inumidite con del siero ad hoc. Inoltre, quando il clima è favorevole, non asciu-gate i capelli completamente col phon ma mettetevi al sole.

crespo Estetica> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

Come eliminare l’effetto

dai propri capelliPer eliminare in modo semplice il crespo dai capelli è necessa-rio avere molta cura della propria capigliatura ecco come fare.

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A quei tempi esisteva la pinza ad onde con la quale si portava al bulbo una frequenza che lo avrebbe reso inabile alla ricrescita, e al suo pari c’e-ra l’ago (elettrodepilazione) un tantino più invasivo ma decisamente più efficace. Oggi dominante nel settore della de-pilazione definitiva è sicuramente la Luce Pulsata che tante soddisfazioni ha dato a tante persone.

I sistemi di eliminazione dei peli fun-zionano bene sempre che la tecnica sia giusta e che gli operatori invece di seguire l’istinto economico seguano l’istinto di etica cercando di soddisfa-re quanto più possibile le richieste. Intendo dire che ad esempio se io voglio rafforzare la peluria e farla diventare barbetta e creare per me nuovo lavoro futuro allora magari

Le pratiche di rimozione del pelo sono decisamen-te più tecniche rispetto

a quelle di 36 anni fa quando io ho iniziato ad entrare in questo mondo.

prima della seduta di Luce Pulsata (eccellente trattamento di depilazione semi-definitiva) passo una lametta da barba, e credo che tutti sappiamo cosa succede all’uomo quando inizia a radersi...

Più correttamente una buona seduta di Luce Pulsata non trova assoluta-mente la necessità del passaggio di lametta ma al limite di una riduzione, con una forbicina, della lunghezza del

pelo che comunque dovrà esse-re presente e visibile per po-

ter essere “colpito” in modo da condurre correttamente sino al bulbo il “flash”!!!

Noi di Merlino e Morgana nel rispetto dell’economia di una fa-miglia non passiamo la lametta da barba, non eseguiamo trattamenti di epilazione che non sortiscano l’ef-fetto desiderato, certo, anche noi la-

voriamo per trarre profitto, ma senza approfittarci della fiducia che tu caro

cliente ci hai voluto dare.

a cura diGimmi Longo

Con l’arrivo del freddo e l’attenuazione del calore eccessivo si può cominciare a pensare che è giunta l’ora di eliminare con un attacco deciso i peli superflui presenti sul nostro corpo...

Estetica> di Gimmi Longo

Ca

ropelo

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Proseguendo il nostro percorso alla scoperta delle varie tipologie di diete disponibili, dopo aver descritto pro e contro della dieta Atkins, parliamo, in questo numero, delle caratteristiche della dieta a zona.

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per una

consulenza, inviate una mail a: [email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

le dieteREGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO...

La dieta a zona, ideata dal bio-chimico americano dott. Bar-ry Sears, è definita dal suo

fondatore uno stato metabolico in cui l’organismo lavora al suo massi-mo picco di efficienza.

Questo regime alimentare si basa sul controllo degli eicosanoidi (sostanze definite “superormoni”) e sul controllo dei livelli ormonali di insulina e glucagone (che regolano il glucosio nel sangue), incrementando l’apporto di acidi grassi omega 3 assunti e consu-mando solo alimenti a bassissimo indice glicemico.

La caratteristica principale di questo regime ali-mentare è la suddivisione dell’apporto calorico quotidiano, ripartito in: 40% di Carboidrati, 30% di proteine e 30% di grassi (a differenza della dieta mediterranea, che prevede il 55-65% di carboidrati, 25-30% di grassi e il 10-15% di proteine). In partico-lare, nella dieta a zona, i carboidrati sono suddivisi in: “favorevoli”, con basso indice glicemico e basso effetto stimolante sulla secrezione insulinica, come ad esempio tutte le verdure, tranne le carote e tutti i frutti, tranne le banane e l’uva passa; e “non fa-vorevoli” perché ad alto indice glicemico e ad alto

effetto stimolante sulla secrezione insulinica, come gli amidi e i cereali (dunque sono da evi-

tare pane, pasta, patate, riso). Gli alimenti protei-ci consigliati sono i prodotti a basso contenuto di grassi saturi e acido arachidonico come: il pesce, le carni bianche (petto di pollo, tacchino, carne di struzzo) l’albume d’uovo ed i formaggi magri. Sono considerate invece “proteine accettabili” le carni magre di maiale, gli altri tagli di carne bianca, pro-sciutti magri e lo speck. La salsiccia, le frattaglie, il tuorlo d’uovo e carne rossa sono considerate “pro-teine non favorevoli” e dunque da evitare.

Per quanto riguarda l’apporto di grassi, nella dieta a zona sono considerati “grassi favorevoli” i monoin-saturi dell’olio di oliva, della frutta secca e delle olive e i grassi contenuti nei pesci, ricchi di acidi gras-si polinsaturi omega 3 e 6. Sono considerati inve-ce “grassi non favorevoli” l’acido arachidonico, contenuto nella carne rossa, nel tuorlo e nelle frat-taglie, tutti i grassi saturi contenuti nel latte intero e nel burro e i grassi idrogenati, contenuti nelle margarine e in molti altri prodotti.

Il rapido successo ottenuto dalla dieta a zona è do-vuto alla ragione che effettivamente, specie nel bre-ve periodo, porta alla perdita di peso. Le critiche espresse invece riguardano principalmente l’ecces-sivo apporto di proteine e di grassi, che possono pro-

vocare danni alla salute, e la distribuzio-ne non bilanciata dei macronutrienti.

L’argomento continuanel prossimo numero…

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L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria.

Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’anda-mento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

BioimpedenziometriaQuesta misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

EDUCAZIONEALIMENTARE.

IN BUONA SALUTECON UNA CORRETTA

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento im-plicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita.

Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o in-grassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede.

Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il siste-ma HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede.

Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura).

Per informazioni e preventivi inviare una mail a: [email protected]

Page 40: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

GRATTACIELI FUTURISTICI E TEMPLI FUMOSI NASCOSTI, PARCHI LUSSUREGGIANTI E GRANDIOSE OPERE IN CEMENTO ARMATO, MODERNI CENTRI COMMERCIALI E MERCATI TRADIZIONALI. HONG KONG HA TUTTO CIÒ CHE NECESSITA PER STUPIRE E PER STREGARE.a cura diRAFFAELLA PATRICELLI

Viaggio >

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Page 41: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

U n vero caleidoscopio: Hong Kong, che significa letteralmente porto profumato, non manca delle caratteristiche distin-tive di una grande città, come smog,

odori, 14 milioni di persone che sgomitano e un’in-sana passione per il fracasso. Ma sa anche essere efficiente, quieta e pacifica: il sistema dei trasporti è eccellente, i centri commerciali sono sublimi e non mancano i templi, i parchi e altre oasi di tranquillità. Insomma un viaggio da fare assolutamente. La cosa migliore dell’essere a Hong Kong è l’effetto di spa-esamento causato dalle contraddizioni di una città

cinese con elementi asiatici ed occidentali. Qui po-trete gustare nuovo sapori, muovervi tra gli ingorghi umani e canticchiare qualche tormentone di pop cantonese mentre sorseggiate i vostri noodles. Se come è noto è infatti una città che ha subito forte-mente l’influenza inglese, ha conservato, per fortu-na, il fascino tipico dell’oriente. Per quanto riguarda il clima, ottobre, novembre e la maggior parte di di-cembre sono i mesi migliori per visitare Hong Kong; il cielo è sereno e il sole splende sempre. Da giu-gno ad agosto, la combinazione di caldo e pioggia potrebbe mettere alla prova la vostra pazienza.

41

Page 42: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

“ “G

li hotel tendono ad offrire sconti interessanti per i periodi al di fuori delle stagioni di punta che

vanno da marzo ad aprile e da ottobre a novembre. Viaggiare può essere difficile in concomi-

tanza con il capodanno cinese, che cade tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio. Ma in molti

preferiscono visitare Hong Kong tra novembre e dicembre, quando il clima è caratterizzato

da fresche brezze, temperature miti e abbondanza di giornate di sole. I tifoni investono Hong Kong quasi

ogni anno nel periodo tra maggio e settembre, ma la città è così ben organizzata che solo una tempesta di

proporzioni eccezionali potrebbe veramente rovinare il viaggio.

Il “porto profumato” della Cina è ormai una città che ha grandi potenzialità da intrattenitrice consumata

e offre ogni sorta di svago notturno. Dai piaceri più raffinati come l’opera o il teatro, agli animati locali

notturni, tra cui quelli più malfamati di Wan Chai; dagli affollati passaggi di Lan Kwai Fong, ai numerosi

karaoke per i più esibizionisti. Non mancano neanche musei, giardini raffinati e templi. Se la ricerca della

ricchezza è il motore che muove Hong Kong, la sua benzina è il cibo. Qui è tutto un tripudio di noodles e

succulenti piatti di mare; i banchetti sono strepitosi per la sontuosità della presentazione e la ricercatezza

degli accostamenti, oltre che per la freschezza e la gustosità degli ingredienti e alcuni degli chef sono

osannati come vere e proprie celebrità. Tra le curiosità, invece, lo sviluppo dell’industria cinematografica

di Hong Kong che è la terza al mondo, dopo Hollywood e Bollywood. Tra le star e i registi di Hong Kong

si contano il compianto Bruce Lee, John Woo, Wong Kar-Wai e, naturalmente, Jackie Chan.

AL CHIARO DI LUNA LA VISIONE DI

HONG KONG E’ MAGICA

CON LE MILLE LUCI

DELLA NOTTE CHE SPLENDONO

SOTTO I VOSTRI OCCHI...

Viaggio> di Raffaella Patricelli

Page 43: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

43

Un po’ di storia: Hong Kong diventò una colonia dell’Impero Britan-nico dopo la Prima Guerra dell’Oppio (1839-1842). Originariamente limitati alla sola Isola di Hong Kong, i confini della colonia sono stati estesi, nel 1860, a includere la penisola di Kowloone poi con nuovi territori nel 1898. La regione è stata poi brevemente occupata dal Giappone durante la guerra del Pacifico, per poi tornare sotto il con-trollo britannico, terminato nel 1997 quando la Cina ne ha ripreso la sovranità.

La storia di Hong Kong ha profondamente influenzato la sua cultura, che spesso viene descritta come “l’Oriente che incontra l’Occidente”, e il sistema educativo che ha perseguito il sistema inglese fino alle riforme attuate nel 2009. Per quanto riguarda l’economia e la società Hong Kong è uno dei centri finanziari internazionali più importanti del mondo e come gli altri vanta una grande economia capitalistica basata sul settore terziario e caratterizzata da una bassa imposizione fiscale e dal libero scambio. La valuta, il dollaro di Hong Kong, è l’ot-tava valuta più scambiata al mondo.

La mancanza di spazio e il crescente numero di abitanti e di infra-strutture, hanno portato la città ad avere una intensa densità di co-struzioni, rendendola la città più verticale al mondo. I cittadini di Hong Kong vantano uno dei redditi pro capite più alti al mondo. Hong Kong gode alte posizioni in numerose classifiche internazionali. Per esempio, nella libertà economica, nella competitività economica e finanziaria, nella qualità della vita, sulla corruzione, nell’indice di sviluppo umano, ecc. La regione è sempre classificata fra i primi posti. Secondo le stime sia delle Nazioni Unite che dell’OMS, Hong Kong, nel 2012, ha avuto la più lunga aspettativa di vita di qualsiasi altra regione del mondo.

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Moda >

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TESSUTI RIGIDI SI CONTRAPPONGONO A CAPI

ATTILLATI, RENDENDO LA LINEA DAVVERO SONTUOSA.

DONATELLA VERSACE OPTA PER UNA

DONNA SEDUCENTE: TANTISSIMI SPACCHI

VERTIGINOSI, SCOLLATURE

PARTICOLARI E FASCE VEDO NON VEDO NEI VARI

ABITI DI QUESTA COLLEZIONE

AUTUNNO/INVERNO.

Page 45: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

4545

VERSACEatelier

autunnoinverno

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Moda >

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VERSACE

UNA COLLEZIONE ALTA MODA ELEGANTISSIMA, ROMANTICA,

CHE RIPORTA AD UN MOMENTO D’ORO, QUELLO

DELL’ECCELLENZA SARTORIALE RIPRESO IN

CHIAVE VERSACE.

atelier

collezioneautunnoinvernoduemila14/15

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Shopping > di Giovanna Testa

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FASHION

MAKE

ESSENCE

Royal! Il nuovo lash princess mascara

effetto volumizzan-te, grazie alla forma sinuosa dello scovoli-

no, copre ogni singola ciglia per donare un volume eccezionale e un look meraviglioso.

Per ciglia dall’effetto seducente. Come ogni principessa il mascara

si presenta con un pack elegante in abito da sera.

BIOTHERM

Blue Therapy Lift & Blur. Grazie alle alte con-centrazioni di RetinoBlu, attivo conosciuto per le sue capacità di interagire nei processi di rige-nerazione della pelle, combinato con l’istantaneo effetto levigante dei polimeri che attenuano le imperfezioni e donano luce, la pelle appare im-mediatamente luminosa e riposata, rughe e ir-regolarità risultano diminuite. Promette una pelle levigata in 7 secondi ed un effet-to lifting in soli 7 giorni.

FASHION

ESSENCE

Hello autumn. Cipria viso multicolour foglie dorate… la cipria mul-ticolour unisce quat-tro sfumature di oro e marrone regalando al viso e al decolleté un meraviglioso splendo-re. Le graziose foglie

brossurate sulla textu-re rendono questa

cipria unica nel suo genere.

YVES SAINT LAURENT

Le tent encre de peau.Fondotinta lunga durata,

tenuta 24 ore. Copertura su misura. Texture ultra fluida “effetto piuma”:

impalpabile e perfetta-mente coprente come

l’inchiostro.

Autunno/Inverno

Autu

nno/

Inve

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Page 49: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

Alexander McQueen

FASHION

FASHION

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FASHION

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Michael Kors

ACCESSORI

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Borbonese

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Page 50: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

Shopping > di Giovanna Testa

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FASHION

FASHION

uomoLE TENDENZE DELLA MODA

BillionaireCouture

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Franceschetti

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FASHION

FASHION

FASHION

PhilippPlein

Louis Vuitton

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Giuseppe

Zanotti

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Diadora

Cer

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EmporioArmani

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Gucci

FASHION

Page 52: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

LIVINGDesign> di

DE SI GN

1

1

3

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room2. Creatività e ricerca. Progetto

iconico, Michigan di Swan è un diva-no dalle linee pure e volutamente

grafiche che interpreta una raffinata contemporaneità con armonia ed

equilibrio attraverso un disegno geometrico sicuro e rigoroso accom-

pagnato da dettagli di grande ricer-catezza. www.swanitaly.com

3. Seduta importante. Ferula, prodotta da Calia, è una

seduta che gioca con gli incastri e con i ricami. Nasce sviluppando i temi della

personalizzazione, della memoria del luogo e della condivisione, lasciandosi ispirare dagli abili ricami delle nonne

e dagli straordinari materiali del luogo. www.caliaitalia.com

1. Forza e leggerezza. Miami outdoor, pro-dotta da Swan, si distingue per la lavorazione

minuziosa dei particolari e l’attenzione totale ai dettagli artigianali che offrono un risultato

di qualità superiore e dallo stile inconfondibile. www.swanitaly.com

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Page 54: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

54

linquente lascia una borsa piena di soldi, la sua donna li vuole, i suoi amici li vo-gliono, lui non li vuole ma non vuole darli... Gospodin finisce in prigione, dove si trova benissimo... lì solo si può vivere senza soldi e senza scegliere. La borsa con i soldi viene donata da lui stesso a Greenpeace. Gospodin è eroicamente testardo, convinto della sua strada, sperimenta la città ed il mondo di oggi nel suo poetico e tragico rifiuto dell’unico elemento che fa girare il mondo, il denaro. Un personaggio paradossale, che esprime la

sua poesia con i suoi atti di negazione.

Scritto da Philipp Löhle, giovane dramma-turgo tedesco, questo testo per tre attori e tanti personaggi è composto da brevi scene dialogate, e da racconti lirici in cui gli altri

due attori, un lui ed una lei, raccon-tano le scorribande allucinate di

Gospodin nella città, che assomi-glia ad ognuna delle grandi cit-tà in cui viviamo... Gospodin è una pura invenzione poetica e paradossale.. Gospodin siamo noi, quando vorremmo mollare tutto e vivere in pace, senza il condizionamento, la pressio-ne del guadagno. Gospodin è comico, è tragico, è adesso..»

Gospodin è un testo inedito in Italia il cui protagonista è un antieroe tragicomico

che si ribella al capitalismo e cerca di vivere senza soldi trovando final-mente la sua libertà solo in prigione.

E’ una visione spietata dell’umanità sia inquadra-ta che alternativa che comunque inevitabilmente dipende dai soldi e dal consumo. La scrittura è graffiante, acuta, ironica e pungente. Una gal-leria di personaggi comici strampalati, misera-bili ed idealisti, che raccontano il nostro mondo con grande poesia e feroce malinconia. Parte integrante dell’impianto scenico è l’interazione degli attori con contributi video realizzati attraverso tecniche varie (graphic anima-tion, video mapping...).

«Gospodin è un uomo semplice, non vuo-le avere nulla a che fare con il denaro, vive nella città come un esploratore nella na-tura. Ha tanti amici, ma tutti gli portano via qualcosa, la sua donna lo abbandona portando via mobili e letto, il suo ami-co artista gli porta via la tv per fare una videoistallazione chiamata “tempus fu-ckit”... a Gospodin un amico saltuario de-

Claudio Santamaria inTeatro >

Claudio Santamaria è Gennant Gospodin, un antieroe tragicomico che si ribella al capitalismo e rifiuta ogni rapporto con il denaro. Lo spettacolo andrà in scena dal 12 al 16 novembre al Teatro Eliseo.

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Cinema >

ESISTO!SCUSATE SE

56

Paola Cortellesi interpre-ta il personaggio di Se-rena, un architetto dal

talento straordinario. Dopo una serie di successi profes-sionali all’estero, ha deciso di tornare a lavorare in Ita-lia, perché ama il suo paese.

Nell’avventurosa ricerca di un posto di lavoro si trova di fronte a una scelta fol-le, farsi passare per quello che tutti si aspettano che lei sia: un uomo… O così pare. Nel frattempo incontra Francesco (interpretato da Raoul Bova), bello e af-fascinante. Il compagno ideale. Se non fosse che a lui non piacciono le don-ne… O così pare.

Tra Serena e Francesco nasce un rapporto intenso e diventano la coppia perfetta… Pronti a tutto pur di darsi una mano saranno costretti a condividere segreti e inganni perché a volte, per essere davvero se stessi, è meglio fin-gersi qualcun altro!

In una recente intervista Paola Cortellesi ha raccontato come il ruolo che si è trovata ad in-terpretare in quest’ultima com-media sia per certi versi auto-biografico. L’attrice, da più di

Torna la coppia cinematografica formata da Raoul Bova e Paola Cortellesi. Dopo il grande succes-so di Nessuno mi può giudicare.

un anno mamma della piccola Laura, ha sottolineato come nel mondo del lavoro le distinzioni sessiste abbiano una vita privilegiata rispetto al merito indistinto, nonostante apparentemente la parità dei

sessi sembri una conquista già rag-giunta.

Nel cast del film, oltre alla Cortelle-si e a Bova, figurano anche Marco Bocci, Lunetta Savino ed Ennio Fantastichini. Scusate se esisto è prodotto da Fulvio e Federica

Lucisano per la Italian Inter-national Film in collaborazione con Rai Cinema. Il film arriverà in sala il 27 novembre e sarà di-stribuito dalla 01 Distribution.

Nel 2011 la coppia Bova/Cor-tellesi, è stata protagonista del “caso cinematografico” dell’anno, ovvero Nessuno mi può giudicare di Massimilia-no Bruno, pellicola vincitrice del Nastro d’argento come mi-glior commedia.

Dopo il successo di questa pri-ma avventura assieme, i due attori hanno pensato (bene) di ri-unirsi sotto la regia di Riccardo Milani (marito di lei) per portare sul grande schermo un’altra sto-ria tutta da ridere e magari ripe-tere il successo.

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FERRO

Musica >

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T he Best of Tiziano Ferro”, è il nuovo al-bum del cantante di Latina che torna con una raccolta in cui saranno presenti tutti i

successi, gli inediti, i duetti e le rarità. L’album, edito da Universal Music, uscirà il 25 novembre e viene a tre anni di distanza dal suo “L’Amore è una cosa semplice” capace di arrivare a essere certifi-cato disco di platino per ben otto volte.

Un successo enorme per quello che è uno dei pro-lifici cantanti degli ultimi anni, in cui, oltre a can-tare pezzi suoi, ha scritto (e prodotto) anche per altri colleghi (chiedere ad Alessandra Amoroso).

Dopo l’annuncio del titolo, della data d’uscita e del primo singolo, Tiziano Ferro non poteva che annunciare il tour che accompagnerà “TZN – The Best of Tiziano Ferro”. Dopo l’uscita del video di “Senza Scappare Mai Più”, primo singolo estrat-to dall’album, Tiziano Ferro ha annunciato il tour negli stadi che si terrà nell’estate del 2015, a due anni dall’ultimo tour.

Con queste sei date Tiziano Ferro cercherà di bis-sare quel successo che vide i Palazzetti perenne-mente pieni, tutti esauriti, con record di vendite di biglietti su tutte le date. Si partirà dall’Olimpico di Torino (20 giugno), per poi proseguire allo Stadio Franchi di Firenze (23 giu-gno), l’Olimpico di Roma (26 giugno), il Dall’Ara di Bologna (1 luglio), San Siro

di Milano (4 luglio) e lo Stadio Bentegodi di Ve-rona (8 luglio). I biglietti per tutte le date sono già disponibili dal 23 ottobre scorso sul sito di Live Nation e tramite il circuito TicketOne.

Con il precedente album “L’amore è una cosa semplice” Tiziano Ferrò conquistò otto dischi di platino e fu un enorme successo, che confermò la sua storia artistica. Come già citato, il cantan-

te di Latina è sempre più un artista a tutto tondo, cantante per sé, certo,

ma anche autore e produttore per altri, non ultimo “Amore puro”, l’album di Alessandra Amoroso che ha prodotto assieme al fida-to Michele Canova.

Con “TZN - The Best Of Tizia-no Ferro”, torna uno degli autori italiani più amati del Paese. E ri-torna per offrirci il meglio di se...

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NUOVA RENAULT TWINGOLa City car con motore posteriore

Bella da vedere e di tendenza, si rivolge a tutti coloro che hanno bisogno di un’auto piccola ma non per questo poco spaziosa e soprattutto

di un’auto da utilizzare tutti i giorni nel traffico cittadi-no. Nuovo stile e nuovo design all’insegna del “Tutto dietro” per essere pratici e funzionali. La rivoluzione vera, infatti, sta nella scelta di posizionare il motore nella parte posteriore. Si presenta così l’ultima stella di casa Renault. La nuova Twingo viene completamente rivisitata rispetto alle sue origini, ma mantiene la com-pattezza, l’unicità che ha da sempre contraddistinto la gamma Twingo, appoggiandosi anche a richiami stili-stici a modelli gloriosi come la R5.

Il DNA Twingo ha da sempre caratteristiche come agilità, praticità, abitabilità ed una grande visibili-tà. Lo sterzo permette di girare le ruote consentendo manovre in spazi decisamente ridotti e inavvicinabili per quasi tutte le vetture che troviamo attualmente in circolazione. tutto questo é possibile grazie all’adozio-ne della trazione posteriore; infatti sotto il bagaglia-io, vengono proposte due diverse motorizzazioni: un

propulsore TCe 90 cv turbo da 898 cc. e un TCe 70 cv aspirato da 999 cc. entrambi hanno dei consumi ridotti, ma risultano essere decisamente scattanti soprattutto nei percorsi cittadini, habitat naturale della nuova Renault. Twingo si presenta decisamen-te generosa nelle forme e al suo interno può ospitare comodamente quattro adulti, e con una lunghezza di carico decisamente da record con 2,20 m permette di caricare oggetti decisamente imponenti.

Un’auto che guarda al futuro con la connettività del nuovo impianto audio R&GO e del sistema R-Link Devolution che permettono la connessione imme-diata, schermo capacitivo da 7 pollici, smartphone o tablet, e accesso alle funzioni di navigatore, telefono, multimedia e veicolo. Lo schema “tutto dietro” non rende mai pericolosa o impegnativa la guida rispetto ad una trazione anteriore e ha permesso di ottenere un abitacolo sorprendentemente spazioso nonostante le dimensioni da ultra compatta (soli 3,59 m) e doti di agilità da prima della classe. Il prezzo di listino della nuova Renault Twingo è a partire da 9.950 euro.

Motori >

Fonte: www.automobilismo.it60

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Page 62: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

62

Agenda eventi

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:34,50 a 75,00Info: Ticket One

08/11/14

BIAGIO ANTONACCI

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:24,00 a34,00Info: Ticket One

14/11/14

EMMA

Roma Teatro Olimpicoore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 57,50prontoticket.it

11/11/14

FRANCO BATTIATO

Roma Teatro A. JovinelliPrezzi da euro:17,00 a 32,00Info: 06.83082884

Fino al 16novembre

ARLECCHINO

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:36,80 a 41,40Info: Ticket One

11/11/14

CESARE CREMONINI

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzo bigliettida euro 34,50Info: Ticket One

18 e 19/11

FABI_SILVESTRI_GAZZE’

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro: 59,80 a 89,90Info: Ticket One

11/11/14

JOHN LEGEND

Roma Teatro Olimpicoore 21.00Prezzi da euro:30,00 a 40,50Info: 06.3265991

Dal 18/11al 30/11

MOMIX ALCHEMY

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

DISNEY LIVE

SUBSONICA PINO DANIELE

CLAUDIO BAGLIONI GIORGIA

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzo del bilgiettoEuro 28,75Info: Ticket One

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:28,50 a 57,50Info: Ticket One

28 e 29/11

Roma PalalottomaticaDalle ore 15.30Prezzi da euro:22,00 a 55,00Info: Ticket One

Dal 5 /12all’8/12

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:34,50 a 63,00Info: Ticket One

13/12/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:34,50 a 57,50Info: Ticket One

15/12/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:29,90 a 34,50Info: Ticket One

17/12/14

21/11/14

STROMAE

Dal 4/12al 6/12

PAOLO CONTE

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro: 34,50 a 80,50Info: 06.4200711

20/11/14

MARLENE KUNTZ

Roma Circolodegli Artisti ore 21.30Prezzo 15 E. + d.p.Info: 06.70305684

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Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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su passata di broccoloromanesco e chips di salvia

60minuti

Tempo dipreparazionedella ricetta:

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: medio/facile)

Ingredientiper 4 persone

Iniziate facendo una pastella con il lievito di birra, qualche cucchiaio di farina, sale e dell’acqua tiepida

per accelerare la lievitazione.

Mondate e lessate quindi il broccolo avendo cura, appena cotto, di freddarlo in acqua e ghiaccio per preservarne il colore brillante; frullatelo quindi aiutandovi con l’extravergine ed un po’ di acqua, qualche foglia di prezzemolo ed aggiustate di sale e pepe. Sfilettate quindi i fraolini, o chiedete al vo-

stro rivenditore di fiducia di farlo per voi, avendo cura di estrarre con le apposite pinzette tutte le li-sche. Ponete ora le fette di prosciutto sul lato senza pelle con una foglia di salvia nel mezzo. Infarinateli e soffriggeteli in olio d’oliva prima dal lato del pro-sciutto a fuoco moderato, voltateli; sfumate e flam-bate (occhio ai capelli...) quindi con il brandy, ricor-dando che la qualità di ciò che mettete in padella la ritroverete nel piatto.

Uno specchio di crema di broccoli farà da base ai filetti e le foglie di salvia pastellate e fritte in ab-bondante olio di semi ben caldo daranno un tocco di finitura al piatto, oltre ad essere appetitose. Pepe bianco a piacere. Un bel Frascati Superiore annaf-fierà il tutto. Buon appetito.

4 fraolini da circa 400 grammi, 1 broccolo romanesco, 4 fette di culatta piuttosto sottili, alcu-ne foglie di salvia e prezzemolo, olio Extravergine, olio di semi per la frittura, sale, pepe, farina, lievito di birra e un bicchierino di Brandy.

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Oroscopo del mese >

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Un tormento siete questo mese, molti pianti in

sagittario vi rendono ostili e intrattabili. Atten-

zione a non cadere in punte di acidità, non ri-

sulterete più simpatici. Cercherete di rispolve-

rare qualche vecchia fiamma perchè vi sentite

vuoti: rimedio inutile se vi riempite solo di aria.

I vostri numeri fortunati: 36 - 38 - 72

Un dissesto familiare ed emotivo vi scuote,

probabilmente state realizzando che ancora

non sapete distinguere bene tra un’amicizia,

una relazione già terminata e una nuova stra-

da che non avete il coraggio di prendere perchè

perdereste qualche aggancio prezioso.

I vostri numeri fortunati: 22 - 53 - 69

Una nuova fiamma di vita vi scuote, state co-

minciando a intravedere alcuni segnali ultra-

terreni e capite cosi che le soddisfazioni della

vita non sono solo cibo, sesso e tranquillità.

La Luna vi scuote dall’interno e vi rende più

sensibili.

I vostri numeri fortunati: 9 - 23 - 55

Il legame con la vostra famiglia si fa molto forte: il

senso materno delle donne cancerine si risveglia

e probabilmente per molte di voi è periodo di con-

cepire una nuova vita. Saturno in Scorpione vi

rende perspicaci e vi ricollega alle forze misterio-

se dell’acqua che vi governa, donandovi saggezza.

I vostri numeri fortunati: 8 - 47 - 81

Un disturbo fisico vi sta mettendo l’ansia e

state pensando che avete sbagliato ad imposta-

re la vostra vita lavorativa su troppo stress...

avrete delle ottime occasioni per riprendere

coscienza e percezione di voi stessi. Si consiglia

una camminata in montagna...

I vostri numeri fortunati: 38 - 75 - 88

Avete finalmente eliminato gli ultimi influssi

di un Saturno ormai già lontano e i primi ef-

fetti benefici di questo transito passato già si

scoprono: lavoro? casa nuova? entrate economi-

che? Si, è tutto vero, ma non montatevi la testa,

siete appena all’inizio e peccate di ottimismo.

I vostri numeri fortunati: 21 - 66 - 67

Vi state concentrando troppo su obiettivi troppo

superficiali, avete paura di guardarvi allo spec-

chio e scoprire che dietro i vostri tram tram la-

vorativi alla fine non avete altre motivazioni per

vedervi degni di vivere. Trovate la vostra essen-

za, il motore dei vostri pensieri, ma non in coppia.

I vostri numeri fortunati: 57 - 73 - 12

Una calma serafica vi domina, state vagliando

nuovi orizzonti lavorativi ma al contempo non

vi fidate totalmente delle persone che vi cir-

condano, avete bisogno di un lampo di genio.

Si consigliano alleanze con Scorpioni e Bilan-

ce. La scelta del luogo? passeggiare e sentire...

I vostri numeri fortunati: 44 - 71 - 80

Auguri scorpioncini! Mercurio e Saturno sono

uniti nelle acque profonde del vostro oceano, l’in-

tuizione unita alla forza del pianeta del dovere

vi infonderà una caparbietà nel lavoro che nean-

che voi vi aspettate. Sfruttate l’onda, è il mese in

cui bisogna raccogliere ciò che avete seminato!

I vostri numeri fortunati: 10 - 49 - 84

Finalmente avete capito che tardare le reazioni

del destino non serve a nulla... perchè alla fine

la marea arriva ugualmente e i danni non sono

minori. State incominciando ad avere coraggio

di rischiare, è soltanto il primo passo, ma met-

tetevi in gioco, alla fine il rischio è divertente!

I vostri numeri fortunati: 3 - 17 - 58

Scontri in famiglia vi rendono tristi e demoti-

vati, ma non sapete percepire che gli attacchi

nei vostri confronti non possono che stimolare

una crescita, chi vi ama non giudica ma vi pro-

tegge. Ascoltate e recepite... La passività non

premia nessuno.

I vostri numeri fortunati: 14 - 28 - 46

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

oCan

cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

eCap

rico

rno

Pes

ci

La distrazione è un grande attrattore e di-

spersore di energia: il destino suggerisce il

vostro cammino e vi rende concentratori di

energia, catalizzatori di idee, eppure Mercurio

vi impedisce di realizzare tutti i vostri piani

perchè la coerenza per voi dura un istante.

I vostri numeri fortunati: 24 - 34 - 79

Page 67: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014

SATRICVM, la domenica al brunch si tra-sforma in uno spazio dove vivere un momento di assoluta libertà come in una casa di campagna...

L’esterno si fonde con l’interno... si viene accolti da-gli antipasti serviti su stoviglie casalinghe, come nel-le domeniche di festa quando il tempo scorreva con pazienza e lentezza, con zuppe, pesce, carni, pasta e dolci fatti in casa. Il menu cambia ogni domenica.

Questa magica e incantevole atmosfera si vive tutte le domeniche dalle ore 13.00 in poi (escluse festi-vita’ con menu’ speciali). Il costo del menu brunch (buffet antipasti, 2 primi, 2 secondi, buffet dolci) è di soli 25,00 euro incluso acqua e vino del giorno.

Un piacevole sottofondo musicale e un menu che propone cibi semplici e di stagione, se-condo ciò che di più fresco offre il mercato locale, cucinati con cura, in un’atmo-sfera assolutamente familiare come vuole la nostra tradizione...

“Il pranzo della domenicapiù cool della Pianura Pontina”

Page 68: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2014