FOR YOU MAGAZINE_MAGGIO 2012
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Mag
gio
2012
CinemaIl film sul mito
Marilyn Monroe
AttualitàBeppe Grilloterza forza
politica
Alla scopertadella Croazia
Viaggio
...e molto altroancora all’interno
SaluteDimagrire con ladieta di primavera
AttualitàBufera all’internodella Lega Nord
ModaVersace p e/
EventoUna corsa controi tumori del seno
TANTI CONTENUTITUTTI PER VOI...Cari lettori,daremo ampio spazio alla politica questo mese. In primo piano, in-fatti, ci sarà il Belsito-gate e le conseguenze ricadute sul Carroccio. Avrete sicuramente letto o visto servizi in tv su come sono stati gestiti i finanziamenti pubblici concessi dallo Stato alla Lega Nord e distratti dall’ex tesoriere in favore, probabilmente, della famiglia Bossi. Volteremo pagina continuando a parlare di politica puntando l’attenzione sul Movimento 5 Stelle, quello sponsorizzato da Bep-pe Grillo, e che sta prendendo sempre più piede nell’elettorato. Il voto di protesta torna ancora protagonista. Non mancheranno temi legati al quotidiano. Ci sarà, infatti, un approfondimento sulla sa-nità: si parla di esenzione ticket e nuove procedure nel Lazio. E ancora di leucemia e di chirurgia estetica. Se il tempo si decide a mutare in favore della bella stagione avremo un altro problema! Quello della prova costume. E allora perché non ricorrere subito ad una dieta intelligente che aiuta a dimagrire e a sconfig-gere la stanchezza. La voglia di viaggiare non passa mai e questo mese vi consiglieremo la Croazia. Una meta ancora economica e ricca di spunti interessanti. Non mancherà la moda, l’arte con la spettacolare mostra di Salvador Dalì al Vittoriano di Roma, e ancora il cinema. La scheda di questo mese è dedicata alla diva di sempre: Marilyn Monroe. Nuovo film in uscita a giugno sulla complessa e affascinante personalità dell’attice americana. Vi offriremo idee per passare una serata divertente: gli Stomp tornano a Roma. E ancora musica, motori e tante altre rubriche. E allora come accade ogni mese, vi auguro una buona lettura!.
Raffaella [email protected]
For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia
Tel. 333.6024565Direttore Responsabile
Raffaella [email protected]
Direttore CreativoAlessandro Immordino
Anno 3 - Numero 5Maggio 2012
www.foryoumagazine.it
E’ vietata la riproduzione ancheparziale di testi, grafica, immagini
e spazi pubblicitari realizzatida For You Magazine
Salvo accordi scritti lecollaborazioni a For You Magazine
sono da ritenersi gratuite e non retribuite
Registrazione al Tribunale di LatinaNr. 927 del 23/07/2010
Zone di distribuzione:Aprilia - Pomezia - Albano
Genzano - Velletri
Editorialedi RaffaellaPatricelli
CollaboratoriMarzia Pichi, Emanuela Falconi
Sara Latorre, Barbara SpolituEugenio Giannetta, Gaia BottinoDaniela Saurini, Simona Eramo
Alessandro Galante
Stampa Arti Grafiche Agostini
Via Decollatura, 64 Morena
Per la tua pubblicitàsu FOR YOU MAGAZINE
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34 42
38
inquesto
num
ero
08 Frullatore:Notizie e curiosità dal mondo
10 Focus:Pillole di conoscenza
12 Attualità:Bufera all’internodella Lega Nord
14 Attualità:Beppe Grillo è in tour elettorale:“la terza forza politica siamo noi”
20 Salute:Rifare il seno,quanto costa?
22 Salute:Leucemia, una nuova tecnicaper combatterla
24 Salute: Dieta di primavera, come dimagriree sconfiggere la stanchezza
32 Evento: Race for the cure: di corsa contro i tumori
34 Viaggio: Alla scoperta della Croazia 14
46
Maggio 2miladodiciSOMMARIO
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32
40
24 7
38 Shopping: Accessori P/E duemiladodici
40 Moda donna: Versace P/E duemiladodici
42 Moda uomo:Perry Ellis collezione P/E 2012
44 Arte: Salvador Dalì al Vittoriano
46 Cinema: My week with Marilyn,Il film sul mito Marilyn Monroe
48 Musica: Il nuovo album di Paola Turci
50 Motori: Nuova Smart electric drive
54 Rubriche: I consigli dei nostri specialisti
News dal mondo >
FRULLATORENotizie e curiosità dal mondo scelte per voi...
Madonna, crollo di venditedell’album negli Stati Uniti
La nuova sfuriata dell’attore premio Oscar Mel Gibson...
8
Colpo di scena per “MDNA”, l’ultimo album di Madonna che ha conquistato la critica meno il pubblico. La prima settimana di
pubblicazione il disco è balzato in vetta nelle clas-sifiche di tutto il mondo. Ma alla seconda settima-na in America è crollato: -88% di vendite e dalle 359mila copie vendute si è passati a 46mila unità, come riporta Forbes.
Il disco era stato salutato dal manager della can-tante Guy Oseary come un trionfo. E in effetti ap-pena uscito “MDNA” si era piazzato in vetta alla classifica dei dischi più venduti, ma poi il crollo. I motivi? Gli esperti di musica americani individua-no diversi motivi.
L’album in America è stato venduto con in allegato il biglietto per il concerto
dell’artista. Ma il problema è che non tutti vogliono comprare con così lar-go anticipo i biglietti. Un altro mo-
tivo potrebbe essere la pochissi-ma promozione che l’artista ha fatto sia in tv che sulla carta stampata. Se si esclude il Super Bowl, Madonna non
si è concessa ad altri eventi promozionali così importanti.
Ma c’è chi scommette che con la ripresa del tour il disco possa tor-nare a “volare” alto in classifica. Nel
frattempo la diva del pop continua le prove del suo mega show che
toccherà l’Italia con tre con-certi negli stadi: 12 giugno a
Roma, 14 giugno a Mila-no, 16 giugno a Firenze.
E’ on line la nuova sfuriata di Mel Gibson, questa volta resa pubblica dallo sceneggiato-re con cui ha litigato ferocemente. In un audio
pubblicato su Youtube da Joe Eszterhas, che dove-va firmare la sceneggiatura del prossimo film di Mel ispirato a Giuda Maccabeo, si sente la star di “Brave-heart” gridare come un ossesso.
La vita di Gibson è un crescendo di tormenti che da subito si trasferiscono dalla pellicola alla realtà da quando l’eroe di Arma Letale sfida con sprezzo la vita.
Con Braveheart, Gibson sublima l’epopea del sacri-ficio e dell’eroismo. Quando rilascia La Passione di Cristo arrivano le prime serie controversie e il suo tra-collo personale si accellera. Il film, in aramaico, divide i critici americani perche’ considerato antisemita, e per mesi non trova un distributore. Gibson, passa una serie di guai, inchiodato per aver guidato ubriaco, per com-menti contro i neri, gli ebrei e le donne. E’ accusato di homofobia e di alcolismo. Chiede scusa pubblica-mente, ma ci ricade. La moglie chiede il divorzio, lui in-contra una giovane musicista russa che lo abbandona presto rilasciando alla stampa sistematicamente una serie di registrazioni che documentano la violenza ver-bale e fisica dell’attore. La voce ululante di Gibson che tuona improperi segna l’opinione pubblica che smette definitivamente di amarlo. La sua iracondia, cancella il suo passato e l’eroe di Braveheart entra in un gorgo di disperazione e distruzione personale. E’ bandito dalla scena Hollywoodiana, sostenuto solo da pochi amici. Quando esce Apocalypto non sono in molti ad andare a vederlo. Il film segna chiunque lo veda, proprio come la voce di questa registrazione. E’ raccapricciante ma non ci dice nulla che già non sapessimo di lui e per molti è il risultato della esaspera-zione di un artista esiliato dalla sua creati-vità. Il sinistro meccanismo del ricatto di Eszterhas può salvarlo da Hollywood forse ma non da se stesso perchè Gibson ha già deciso di finirsi con la sua spada, come ci ha annunciato nei suoi film.Fonte articoli: tgcom24.it
Addio a Jack Tramiel, l’in-ventore del Commodore 64
Barbie, in arrivo la bambola “presidente” degli Stati Uniti
E’ stato un pioniere dell’informa-tizzazione del mondo degli anni ‘80. Inventò il Commodore 64, un
computer-videogioco che permise a tanti ragazzini e adulti di avvicinarsi al mondo dell’informatica. La notizia della morte è stata data dal figlio Leonard che ha confer-mato il decesso del padre, all’età di 83 anni.
La vita dell’inventore del Commodore 64 è stata travagliata e affascinante. Nato da immigrati ebrei-polacchi sopravvissuti al campo di sterminio di Auschwitz, andò a vivere da bambino in Usa. Lì studiò e iniziò la sua carriera lavorativa. Partì come tec-nico manutentore di macchine da scrivere dell’esercito americano e proseguì apren-dosi una sua ditta, sempre nello stesso set-tore, la Commodore International.
Dopo qualche anno venne trasformata in una società informatica e si trasferì nella Silicon Valley. Solo verso gli inizi degli anni ‘80 uscì il Commodore C64, una rivo-luzione per l’epoca. Presto il C64 divenne il personal computer più popolare e venduto al mondo.
Dopo qualche anno, però, Tramiel dovette lasciare la sua impresa per divergenze con gli altri azionisti e andò a lavorare all’Atari, la sua diretta concorrente.
Non ci saranno solo Romney e Obama a concor-rere per la poltrona di Presidente degli Stati Uniti alle presidenziali 2012. Adesso arriva an-
che Barbie, la famosa bambola Mattel, che si candida uf-ficialmente alla Casa Bianca. Niente primarie per lei, sarà la leader del B-Party, nè Democratica, nè Repubblicana.
“I Can Be... President”, questo il motto della versione “presidentessa” della popolare bambola. Il progetto è rea-lizzato dalla Mattel in collaborazione con la “White Hou-se Project”, un’associazione americana che si occupa di sensibilizzare le donne alla politica.
Uscirà l’estate prossima, nelle versioni caucasica, ispanica, afro-americana e asiatica, e non sarà nemmeno la prima volta che Barbie smette i pan-ni dell’icona fashion per vestire quelli più sobri da First Lady.
Nella sua vita Barbie ha già fat-to circa 130 professioni. E’ stata astronauta, chirurgo, ballerina, atleta olimpica e molto altro. Da cinquant’anni è un’icona di stile e di vita per adolescenti e donne adulte, quindi è la testimonial perfetta per il progetto dell’asso-ciazione White House. “Rappresenta un po-tente strumento per creare ogni tipo di cam-biamento sociale. Giocando si capisce cosa si aspira a diventare” spiega Tiffany Dufu, presidente di “The White House Project.
“Diventare presidente sarebbe il culmine della carriera di Barbie, la bambola vuole essere un modello per ispirare ragazze e donne ad avere un maggiore coinvolgimen-to politico” ha detto Cathy Cline, vice pre-sidente marketing Nord America di Mattel, presentando la nuova versione.
Parmalat, condanna in appello 17 anni e 10 mesi a Tanzi
L’ex patron della Parmalat, Calisto Tanzi, è stato condannato in appello a 17 anni e 10 mesi per il crack della società: in primo grado era stato condannato a 18 anni. Condanna-to in secondo grado anche l’ex direttore finanziario di Collecchio, Fausto Tonna: dovrà scontare 9 anni, 11 mesi e 20 giorni di carcere contro i 14 anni inflitti nel processo di primo
grado. “Ricorreremo in Cassazione”, annunciano i legali di Tanzi. “La sentenza sostan-zialmente è in linea per la posizione di Calisto Tanzi con le previsioni che avevamo fatto”. E’ il primo commento di Fabio Belloni, legale di Calisto Tanzi, alla sentenza. L’ex patron della Parmalat, Tanzi, non era presente in aula alla lettura del dispositivo.
FOCUS
Sì, ma soltanto negli Usa. Come mai? Perché negli Stati Uniti la svolta a destra è permessa anche col semaforo rosso, se le condizioni del traffico lo
consentono. Per svoltare a sinistra occorre invece at-tendere il verde o il deflusso del traffico, con un conse-guente spreco di carburante (e una minore sicurezza).
Risparmi milionari. Il corriere Ups ha voluto mettere alla prova la teoria progettando un sof-tware di navigazione che minimizza le svolte a sinistra. Usato su tutti i furgoni Ups, questo accorgimento ha con-
sentito di risparmiare oltre 11 milioni di litri di carbu-rante in un solo anno, con una riduzione delle emis-sioni di CO2 pari a 32 mila tonnellate e un consistente risparmio economico.
Il “right turn on red” (gira a destra col rosso), una mi-sura adottata per ridurre i consumi di carbu-
rante, è in vigore dal 1980 in tutti gli Stati Uniti (con l’eccezione della città di New York e delle località in cui la segnalatica
lo vieti esplicitamente). In Europa lo consentono Germania e Rus-sia, ma solo in alcuni incroci do-tati di segnaletica specifica.
Pillole di conoscenza >
10
Quando si dice che una canzone è un plagio?
È vero che in automobile, svoltare sempre a destra fa risparmiare carburante?
NEWSIl plagio avviene quando un auto-
re fa passare per propria un’ope-ra (o una parte di opera) che in-
vece è stata inventata da qualcun altro. In ambito musicale, però, non si è ancora riusciti a stabilire se per parlare di plagio siano sufficienti alcune battute uguali (quattro od otto, per esempio). In Italia questo limite quantitativo non è sostenuto da alcuna legge, ed è solo un prin-cipio ispiratore: la giurisprudenza ha infatti affermato che la parziale assonanza tra due composizioni musicali, casuale e limitata a poche battute, esclude che tra esse vi sia plagio, soprattutto quando si ispira-no a tradizioni musicali diverse.
Copioni. In caso di denuncia per plagio, il giudice nomina un Con-sulente Tecnico d’Ufficio (Ctu). Se il Ctu riconosce il plagio, l’autore di
quest’ultimo rischia il ritiro del pezzo dal mercato e sanzioni, o che gli introiti vengano de-voluti all’autore originale.
Alcuni casi dubbi: I giardini di marzo, del 1972, di Lucio Battisti, che ricorda Mi-ster soul di Neil Young, del 1967. Toffee di Vasco Rossi, del 1985, e Vendo casa di Mogol-Battisti, del 1971, e ancora, Laura non c’è (1997) di Nek e Più ci penso di Gianni Bella, del 1974 oppure Halo, del 2009, di Beyoncè (foto a destra) che ricorda il brano Così celeste, del 1995 di Zucchero.
Ci sono presunti plagi anche nella musica classica: nel Confutatis ma-ledictis del Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart emergono analogie con la Sinfonia Venezia di Pasquale Anfossi, composta 16 anni prima.
È legale portarsi a casa una valigetta piena di denaro trovata per terra?
Qual è il popolo che dorme più ore al giorno?
FOCUSnews
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Fon
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L’espressione allude al distrarsi o al disorientarsi, da cui l’interruzione della consequenzialità di un pensiero e dunque, se si sta parlando, di un
discorso. Ma il filo perduto, in origine, era molto più ma-teriale. Molti storici della lingua concordano: l’allusione è alla mitologia greca e cioè al celebre filo di Arianna, quello che permise a Teseo di orientarsi nel labirinto del Minotauro, a Creta, e di uccidere il mostro.
Per colpa di un tappeto. Tuttavia il modo di dire relativamente recente, do-
cumentato a partire da fine Settecento, potrebbe avere anche un’origine diversa, legata alla tessitura.
Nella confezione dei tappeti, organizzata secondo una precisa trama di fili manipolati con le dita, perdere quello giusto significava dover ricominciare da capo... E che la lavorazione dei tappeti avesse valore lo mo-
stra un altro modo di dire: “chi è sotto anno-da i fili”, nel ricordo di chi tesseva tappeti stando sotto il telaio, lavoro faticosissimo, metafora del subire angherie e soprusi.
No. Perciò, malgrado la forte tentazione, pren-dere e portare a casa, si dovrebbe proprio evitare. Meglio concentrarsi sulla ricompen-
sa, piuttosto. Secondo la legge (artt. 927-931 Codice Civile), chiunque trovi una cosa “mobile” (dal denaro a un ombrello) è tenuto a restituirla al proprietario.
La procedura. Se non sa chi sia, deve consegnarla al sindaco (o a un suo rappresentante del luogo in cui l’ha trovata), descrivendo le circostanze del ri-trovamento. Il Sindaco rende nota la consegna per mezzo di pubblicazione nell’albo pretorio del comune, da farsi per due domeniche successive e da restare affissa per tre giorni ogni volta. Trascorso un anno dall’ul-timo giorno della pubblicazione senza che si presenti il proprietario,
la cosa oppure il suo prezzo, se le circostanze ne hanno richiesto la vendita, appartiene a chi l’ha trovata. Se però è reclamato dal suo proprietario, quest’ultimo ha l’obbli-go – non solo morale – di pagare a chi l’ha ritrovato (però solo se quest’ultimo ne fa richiesta) una somma pari a un decimo (o un ventesimo, per valori superiori a 5,17 €) della somma o del prezzo dell’oggetto in questione. Se esso non ha valore commerciale, il premio è fissato dal giudice.
Furbetti puniti. Fare i furbi e scappare con la valigetta può... costare caro. Secondo l’arti-
colo 647 del Codice Penale, chi si appropria indebitamente di denaro o cose smarrite da altri, è punibile – su querela del dan-neggiato – con la reclusione fino a un anno o con la multa da 30 a 300 euro. Se poi si conosceva il proprietario, la pena è raddop-piata: reclusione fino a due anni.
Secondo la ricerca dell’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), che ha condotto uno studio e compilato una classi-
fica sulle abitudini quotidiane dei cittadini di 30 Pae-si del mondo, dagli Usa all’Europa, dall’Australia al Messico, i cugini d’Oltralpe totalizzano ben 530 minu-ti (poco più di 8 ore) di sonno al giorno.
Al secondo posto nella lista si piazzano gli Stati Uniti (518 minuti) seguiti a ruota dagli spagnoli e dai neozelan-desi. Gli italiani hanno soltanto il tredicesimo posto con 498 minuti. Il Paese con gli abitanti più svegli è la Corea.
Dolce non dormire. Ma dormire molto fa bene e di-
verse ricerche lo confermano. Michelle Lampi, del dipartimento di antropologia della Emory University di Atlanta, ha confrontato la crescita in lunghezza dei neonati dai 4 ai 17 mesi con il prolungamento delle ses-sioni di sonno giornaliere, e ha verificato aumenti di statura nei più “dormiglioni”. Chi dorme poco, invece, mangia di più, lo afferma Shahrad Taheri, coordinatore dello studio alla Bristol Universi-ty, che ha scoperto che chi dorme per 5 ore a notte ha più fame.
Perché si dice “perdere il filo” del discorso?
LEGA
Attualità > di Raffaella Patricelli
Un’altra pagina di brutta poli-tica si consuma nel passag-gio dall’inverno alla prima-
vera. Un’altra brutta figura. Un altro duro colpo all’onestà degli italiani.
“Soldi trafugati per figli di Bossi e Rosy Mauro’’Indagato il tesoriere Belsito che poi si dimette...
BUFERAall’interno della
12
L’ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito è indagato dalla procura di Milano per truffa ai danni dello Stato e appropriazione in-debita nell’ambito dell’inchiesta sull’utilizzo dei finanziamenti pubblici del Carroccio.
Insieme a lui anche due uomini d’affari Pao-lo Scala e Stefano Bonet che avrebbero avuto un ruolo negli investimenti di circa 6 milioni di fondi del par-tito in Tanzania e a Cipro.
Come ormai tutti sapranno, i soldi pubblici percepiti come
finanziamento per il partito sarebbero stati utilizzati anche per le spese personali di Umberto Bossi, dei suoi familiari e della senatrice Rosi Mauro.
La vicenda si arricchisce di nuovi particolari giorno dopo giorno. Potrebbero spuntare nomi nuovi nell’in-
chiesta. Dopo che la Guardia di Finanza di Milano ha alzato il coperchio su tale imbroglio ne sono uscite delle belle: dalle feste sovvenzionate con i soldi del partito a cui partecipava Bossi jr, alle multe prese a raffica per il suo comportamento poco consono anche sulla strada, fino alle cure mediche e alle spese sopportate per la ristruttu-razione della casa dell’intera famiglia.
Dalle carte emerge il ruolo centrale di quel conto romano al Banco di Napoli. Fra i documenti, per esempio, c’è un assegno da 2 mila euro staccato da un blocchetto del Banco di Napoli, fi-liale romana di via del Parlamento 2.
Sotto la firma di Belsito si legge il timbro: “Lega Nord. Il segretario amministrativo fe-derale. Francesco Belsito”. Una prova schiac-ciante. A tutto questo si aggiungono i soldi investiti in 11 diamanti e alcuni lingotti d’oro, oggetti preziosi che sono stati pochi giorni fa sequestrati dalla Guardia di Finanza e che la Lega però ha definito “beni non nostri”.
Nel frattempo il leader Umberto Bossi ha de-ciso di dimettersi da segretario nazionale della Lega Nord, ma di rimanerne il presidente. Ha poi fatto “pace” con Roberto Maroni che ha invece
lanciato una campagna di pulizia del partito.
Il figlio, Renzo il “Trota” Bossi, ha lasciato il posto in Consiglio regionale della Lombar-dia, ma è rimasto nel Carroccio e Rosi Mauro, benché espulsa, ha deciso di non mollare e non lasciare il posto da vicepresi-dente del Senato: “Resto qui, il regolamento me lo consente” ha detto concludendo il suo in-tervento in Parlamento. Un bel caos che solo la magistratura ora potrà chiarire.
Attualità > di Eugenio Giannetta
14
La cronaca di questi tempi non offre sicuramente grandi motivi di spe-ranza o di ottimismo, ma tra la gen-
te si respira un’evidente voglia di cam-biamento, proprio a partire dalla politica, un meccanismo sempre molto sospettato e dal quale si è spesso molto diffidato.
I sondaggi, al momento, danno come terzo partito politico italiano il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo. Il motivo principa-le, forse, è che in lui si vede meno il peri-colo di un nuovo (ennesimo) spacciatore di miraggi. Altra gran parte del merito va al suo personale carisma; l’ex comico, infatti, ha saputo raccogliere le masse parten-do dalle piazze, dai comizi, dai nu-meri e dal suo sarcasmo.
E’ riuscito a trasformare la satira politica in politica vera e propria. Secondo l’ultima indagine Swg il Movimento a 5 stelle è accre-ditato addirittura di un 7% nelle intenzioni di voto.
Diversi siti di sondaggi politici eletto-rali riportano questi dati e Grillo ca-valca giustamente l’onda attaccando tutti e parlando della riforma di legge elettorale: «Dovete scegliere se fare un salto nel buio con questi ragazzi del Movimento oppure un suicidio con i politici che avete» e continua sulle prossime elezioni amministrative: «Se fanno uno sbarramento del 10 o del 12% a rischiare di non entrare in Parla-mento saranno Pd e Pdl».
Riempie le piazze e vola nei sondaggi. Secondo l’ultimo realiz-zato dalla Swg, il Movimento 5 Stelle ha le carte in regola per diventare terzo partito d’Italia dopo Pd e Pdl, superando il 7%.
“La terza forza politica siamo noi”
beppeGRILLO:
Oltre a questi interventi, Grillo si lan-cia anche in un attacco a Napolitano attraverso l’esempio di altre realtà in piena crisi economica: «Se gli islande-si avessero avuto un presidente della Repubblica come Giorgio Napolitano sarebbero morti di debiti». La differenza sta proprio
nei punti cardine della politica economica: Grillo, infatti, fa riferimento al referendum islandese
sulla privatizzazione delle banche, secondo lui «Responsabili della crisi».
In questo modo l’Islanda dichiara la sua indipendenza dalle banche
internazionali, un passo del quale si è parlato molto an-
che in Italia. Se i sondaggi riportano questi numeri,
è necessario conoscere meglio gli obiettivi di questo partito politico: il Movimento a 5 stelle è
un partito che si definisce “libera associazione di cittadini”.
E’ un movimento politico-culturale e le cinque stelle rappresentano: ac-qua, ambiente, trasporti, connettività e sviluppo; temi fondamentali per il benessere del cittadino in un’ottica di cambiamento e nuovo sviluppo.
Un’ideologia antipartitocratica le-gata molto ai princìpi di democrazia, che è proprio quello di cui l’Italia e gli italiani, probabilmente, sentono di più il bisogno in questo preciso, difficile e particolarissimo momento storico.
LAVORO
16
Attualità > di Raffaella Patricelli
I l dato su questi inattivi è il più alto dal 2004 con una crescita del 4,8% rispetto allo scorso anno. Sono l’11,6% della forza lavoro, il
triplo della media europea. Le donne sono più senza speranza degli uomini.
La crisi economica di questi ultimi anni non crea solo problemi alle aziende e ai loro di-pendenti. Incide anche sulla psiche di chi un lavoro ancora lo deve trovare.
Secondo l’ultima indagine Istat prodotta in questo ambito, nel 2011 in Italia le persone disponibili a lavorare, ma che non cercano un impiego perché convinte di non trovarlo sono diventate 2 milioni 897 mila, con un aumento annuo del 4,8% (in numeri 133 mila unità in più dell’anno prima). Sono stati definiti lavoratori “inattivi” e rappresentano l’11,6% rispetto a co-loro che un impiego ce l’hanno.
Il dato è addirittura 3 volte superiore a quello che viene registrato nel resto dell’Europa. L’indagine Istat descrive un quadro piuttosto deprimente dove chi si scoraggia prima ancora di cominciare a diventare produttivo caratterizza ormai buona parte dell’Italia.
Il dato riferito al 2011 rappresenta il più alto a partire dal 2004. Le donne che appartengono a questo grup-po di inattivi corrispondono al 16,8% della forza di lavoro femminile, a fronte del 7,9 % degli uomini.
Aumentano anche i giovani tra i 15 e i 24 anni che non cercano lavoro pur essendone disponibili. Secon-do l’Istat si è passati al 33,9%, quando nel 2010 il dato era del 30,9%. La lente d’ingrandimento dell’Istituto di Statistica si ferma sul Mezzogiorno dove il fenomeno ha particolarmente piede. Nello specifico, il 42,6% de-
gli “inattivi” ha dichiarato di aver rinunciato a cer-care perché pensa di non trovare lavoro.
Nelle regioni meridionali la situazione di-venta più complicata perché oltre allo sco-ramento, c’è una reale minor opportunità di trovare un impiego, condizione che fa aumentare vertiginosamente la sfiducia nel trovare o mantenere un lavoro.
La folla di delusi si aggiunge al già triste ed elevato nume-
ro di disoccupati che va oltre i 2 milioni di persone (secondo l’Istat
l’8,4% del totale della forza lavoro nel 2011). Il numero degli inattivi negli altri paesi dell’Unione Euro-pea arriva appena al 3.6%.
Un dato di molto inferiore a quello registrato in Italia che contribuisce a rendere ancora più fu-nesta la descrizione della situazione occupazio-nale del Bel Paese.
di Raffaella Patricelli
gli italiani, risultano tra i più “inattivi” di tutta Europa...Le persone disponibili a lavorare, hanno smesso di cercare un impiego perché convinte di non trovarlo.
18
Attualità > di Piera Scalise
Torniamo quindi a parlare di Esen-zioni ticket e delle Regioni Puglia, Veneto e Lazio in cui le procedu-re e i requisiti per accedervi sono
diversi rispetto alle altre Regioni italiane.
Cominciamo dalla Regione più a Sud, ovvero la Puglia dove sono esenti dal pagamento del ticket: 1) Cittadini di età inferiore a 6 anni e superiore ai 65 il cui reddito del nucleo familiare di appartenenza non superi i 36.151,98 euro (codice esenzione E01);
2) Disoccupati e loro familiari a carico (reddito com-plessivo inferiore a 8.263,31 euro con più 516,46 euro per ogni figlio a carico) (Codice E02); (Da registrare il dietrofront del Governo che inizialmente aveva sop-presso l’esenzione per questa categoria)
3) Titolari di pensioni sociali e loro familiari a carico (Codice E03) o di pensione minima la cui età sia superiore a sessant’anni e loro fami-liari a carico (reddito massimo 8.263,31 euro) (Codice E04).
Non sono esenti i lavoratori in mobilità e loro familiari a carico (Codice E97), i lavo-ratori in cassa integrazione ordinaria e straordinaria e loro familiari a carico (Codice E98), inoccupati e loro familiari a carico (Codice E99).
Rieccoci qui a parlare di esenzione ticket per-chè le cose, almeno per gli italiani, sembrano diventare sempre più complicate.
Per quanto riguarda il Lazio, invece, sono esenti gli stessi cittadini che hanno i requisiti richiesti dalle altre Regioni ma per ottenere i benefici previsti dai codici E01, E03 e E04 è necessario recarsi presso gli Uffici “Esenzione ticket” della ASL di competenza per avere certificato con durata sino al 31 marzo dell’anno suc-cessivo. Per maggiori informazioni potete collegarvi al sito www.poslazio.it.
Infine, per l’esenzioni ticket in Veneto, sono esenti:1) Soggetti di età inferiore ai sei anni o superiore ai sessantacinque anni (reddito complessivo lordo non superiore a € 36.151,98);
2) Disoccupati ed i loro familiari a carico (reddito com-plessivo lordo non superiore a € 8.263,31 aumentato a €
11.362,05 in presenza del coniuge);
3) Soggetti di età superiore ai sessantacinque anni beneficiari di assegno (ex pensione) so-ciale e i loro familiari a carico;
4) soggetti di età superiore ai sessanta anni ti-tolari di pensione al minimo ed i loro familiari.
Per richiedere l’esenzione basta che il dot-tore consulti la lista degli esenti e inserisca il codice relativo nella ri-cetta. Se il vostro nome non risulta in elenco ma ritenete di poter pos-sedere i requisiti dovrete compilare un apposito modulo esenzione ti-cket presso la ASL di competenza.
di Piera Scalise (ww.tuttasalute.net)
ticket:procedure nuove per Puglia, Veneto e Lazio
Esenzione
quanto costa?Rifare il seno, Un intervento di chirurgia plasti-ca al seno oggi ha un costo ac-cessibile praticamente a tutti. E’ sempre bene valutare compiuta-mente i rischi prima di decidere.
Rifare il seno, una scelta sem-pre più praticata da un gran numero di donne, pronte a sottoporsi ad un intervento
chirurgico pur di sentirsi più a loro agio, pur di sentirsi meglio con se stesse.
Eppure, anche se ormai è diventato un intervento di routine i cui costi si sono anche notevolmente ridotti nel tempo, si tratta pur sempre di un intervento chirurgico e come tale può nasconde sempre delle insidie.
Come dicevamo il costo ormai è quasi per tutte le tasche, anche se in un perio-do recessivo come quello che il Paese sta vivendo, diventa difficile pensare che si voglia affrontare una spesa del genere solo per un fatto estetico, mentre poi non si è in grado di affrontare le spese veramente importanti, come quelle che riguardano la propria salute.
Oggi, il costo medio di un in-tervento del genere si aggi-ra intorno ai 7,500 €, chiavi in mano verrebbe da dire. Il costo di intervento chi-rurgico è determinato, oltre che dalla parcella da pagare al chirurgo estetico, dalla parcella dell’equipe in quanto l’interven-to non verrà mai eseguito da una
sola persona, dalla parcella dell’anestesista, dal costo del noleggio della sala operatoria e dalla degenza nella struttura. Oggi, un intervento del genere, è possibile eseguirlo sia in anestesia locale assistita, che in ane-stesia totale, a completa discrezione dell’equipe chi-rurgica che valuterà di volta in volta e caso per caso.
Come detto in precedenza, visto che si tratta di un in-tervento chirurgico, le complicanze sono sempre pos-sibili, anche se oggettivamente ridotte al minimo, per
cui è sempre consigliabile, verrebbe da dire che è una condizione essenziale, rivolgersi sempre
ad una struttura in grado di gestire le emer-genze, che poi sono il vero rischio di un qualsiasi intervento chirurgico, soprattutto se svolto in anestesia totale.
E’ inoltre buona norma diffidare di chi of-fre l’intervento a prezzi decisamente più interessanti ed anche del chirurgo che non
spiega compiutamente tutte le fasi dell’intervento e non da una infor-mazione completa alla paziente, soprattutto sui possibili rischi cui si potrebbe andare incontro.
Uno di questi è la possibilità che si renda necessario un reinter-vento per una posizione poco corretta della protesi, evenienza rara ma possibile.
La durata di una protesi nel tem-po è, se vogliamo, una incognita,
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Attualità > di Daniele Lisi
anche se le protesi moderne, quelle affidabili e non del tipo di quelle francesi che recentemente sono state dichiarate non idonee, hanno una vita lunghissima, tanto che possono restare in sede anche a vita, ma questa evenienza sarebbe del tutto eccezionale. Biso-gna quindi mettere in conto che un giorno, potrebbe rendersi necessario un nuovo intervento per la so-stituzione della protesi.
Uno dei motivi per cui è possibile che si ve-rifichi questa evenienza è che, solitamen-te, i tessuti sviluppano sempre attorno alla protesi che in definitiva è un corpo estra-neo per l’organismo, un tessuto fibrotico detto capsula fibrosa che avvolge comple-tamente la protesi tanto che in alcuni casi potrebbe stringerla a tal punto da causare una alterazione della sua forma, per cui potrebbe rendersi necessario un nuovo intervento.
Va anche detto, però, che le protesi di ultima generazio-ne tendono sempre meno a determinare questo feno-meno, per cui tutto dipen-
de in fondo dalla reazione individuale che può essere diversa da soggetto a soggetto.
Altra considerazione da tener presente è che un inter-vento di protesi al seno non può sempre assecondare le aspettative di ciascuna donna. Per esempio, è im-
pensabile far diventare una prima misura, tanto per intenderci, una quarta o quinta perché gli
scarsi tessuti presenti non potranno rivestire completamente la protesi.
Perciò, prima di decidere per un intervento al seno è bene avere le idee molto chiare su ciò che si desidera ottenere.
Inoltre, altro passo importante, è bene par-lare con il chirurgo scelto per l’intervento,
in modo da essere completamente informate su tutto, a partire dai
rischi, per finire ai costi. Solo dopo si potrà prendere una de-
cisione in tutta tranquillità.
di Daniele Lisi(www.tuttasalute.net)
Uno studio prestigioso, che promette di cam-biare l’approccio te-rapeutico usato per i
tumori del sangue, in particolar modo per la leucemia.
Una ricerca portata avanti dal San Raffaele di Mila-no e condotta da un team internazionale capitanato da Chiara Bonin, responsabile dell’Unità di Ematologia sperimentale del San Raffaele, in collaborazione con Luigi Naldini, il Direttore dell’Istituto San Raffaele Te-lethon per la Terapia Genica.
La parola chiave è immunoterapia. Agire sul codice genetico degli anticorpi deputati al riconoscimento ed alla distruzione delle cellule tumorali, ma andiamo con ordine. Nel nostro sistema immunitario vi sono cellu-le che hanno il compito di difenderci dalla presenza di agenti estranei (virus, funghi, batteri), tra queste i linfociti T sono deputati, tra l’altro, al riconoscimento delle cellule cancerose.
Considerando che queste sono cellule facenti parte del nostro organismo, il numero di linfociti T che realmente debella le unità tumorali, è esiguo e quindi poco efficace, da solo, a sconfiggere la malattia. Va detto che i linfociti T riconoscono il nemico grazie ad un’interazione tra un recettore situato sulla cellula T (il Tcr -recettore del linfo-cita T- ) ed una porzione proteica situata sul nemico, chiamata antigene. Si ha, dunque, una specificità d’azione.
Ogni linfocita ha un proprio recettore con il quale lega un determinato antigene. Se ne deduce che un linfoci-ta riconosce uno specifico agente estraneo e lo elimina.Ciò che si è fatto da tempo è di moltiplicare, in labo-ratorio, il numero di linfociti T in grado di riconoscere le cellule tumorali. Per farlo si usa una tecnica, detta Tcr gene transfer. Significa inserire nei linfociti di par-tenza, il gene del Tcr specifico per il tumore, così da ottenere linfociti cancro specifici.
Il problema fin ora riscontrato era quello di trovarsi dinanzi ad un linfocita con due Tcr: quello inserito in laboratorio (cancro specifico) e quello di partenza. Due recettori comportano due riconoscimenti ed una con-seguente ridotta specificità d’azione contro il cancro. Di fatto, si ha una scarsa efficacia e sicurezza.
Ciò che è stato fatto al San Raffaela di Milano cam-bia tutto. Grazie a delle molecole chiamate Zinc Fin-ger Nucleases , si è potuto tagliare la doppia elica di DNA del linfocita in laboratorio, così da eliminare il gene del recettore originario. Inserendo poi il gene del recettore antitumorale (con la sudetta tecnica Tcr gene transfer), si è ottenuto un linfocita con un solo Tcr: specifico per il cancro.
Lode a Elena Provasi e Pietro Genovese, i due giovani ricerca-tori e primi autori dello studio, che
riceveranno a Ginevra l’ambito Van Bekkum Award, dalla Società europea
di trapianto di midollo. La ricerca è stata pubblicata su Nature Medicine.
di Raffaela Petraroli (ww.tuttasalute.net)
una nuova tecnicaper combatterla
Leucemia:
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Salute > di Raffaela Petraroli
Agire sul codice genetico degli anticorpi per ren-derli più specifici contro le cellule tumorali. Una ri-cerca che arriva dal San Raffaele di Milano.
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Salute > di Eleonora Casula
Q uesto mese parliamo del-la dieta di primavera, un ottimo modo per vivere al meglio questo cambia-
mento di stagione. Agli inizi della primavera infatti è importante aiuta-re il nostro organismo a purificarsi e a ritrovare la giusta energia per af-frontare le belle giornate ed il caldo.
Durante l’inverno, complici le festività, abbiamo accu-mulato qualche chilo di troppo e ora abbiamo bisogno di ritrovare la forma fisica per poter indossare costu-mi, parei e vestiti leggeri. Vediamo come procedere per una dieta ad hoc.
Curiamo l’alimentazione introducendo grandi quantità di verdure fresche di stagione che non solo costano meno, ma sono anche più ricche di nu-trienti. Asparagi, fave, crescione, forniscono po-che calorie, ci aiutano a drenare i liquidi in eccesso e a depurarci. Approfittiamo degli ultimi carciofi per man-giarli crudi in insalata, conditi da poco olio extra vergine d’oli-va e succo di limone.
Cerchiamo di evitare i pro-dotti troppo conditi e ricchi di salse e sughi; scegliamo piuttosto piatti leggeri a base di legumi e cerali integrali, carni magre, latticini e frutta.
Le fibre ci saziano, aiutano il funzionamento dell’in-testino e non hanno grassi.
Molto adatte per perdere peso sono le macedonie di frutta varia, non zuccherate, da gustare come fine pasto o come spuntino spezza fame. Beviamo acqua naturale nella quantità di minimo 1 litro e mezzo al giorno; possiamo introdurre anche tisane non dolcifi-cate, tè verde e spremute fresche.
Da non dimenticare il movimento giornaliero; bisogna allenarsi per circa 30 minuti al giorno o comunque
tutte le volte che si può.
L’attività motoria ci aiu-ta a dimagrire, a tonificare la muscolatura e a com-battere la stanchezza. Più ci muoviamo più rinfor-ziamo il tono muscolare, favoriamo la circolazione e all’interno del nostro orga-nismo si liberano le endor-fine, che ci fanno sentire
allegri e di buon umore.
Vanno bene tutti gli sport, anche la bicicletta, i pesi o le semplici camminate a passo svelto. Per ot-tenere i migliori benefici sarebbe meglio esercitarsi all’aria aperta,
ma non sempre è possibile; cer-chiamo dunque le alternative:
palestre, piscine, centri yoga e scuole di ballo.
di Eleonora Casulawww.tuttasalute.net
di primaveraDieta Come dimagrire e sconfiggere la stanchezza
In primo luogo, una delle prime cause di questo calo del desiderio è l’inaridimento del rapporto che può avere a sua volta una serie
innumerevoli di cause.
Non bisogna pensare che questo sia la conseguenza di anni passati assieme, nei quali la noia ha preso il sopravvento sulla felicità e l’allegria. Il più delle volte il sentimento che gestisce questo rapporto tormentato è la rabbia, la frustrazione, il risentimento che si nutre nei confronti del partner che non ha saputo o potuto essere all’altezza delle aspettative della sua compagna. Una carezza non più data, una superficialità nel rappor-to personale, il fatto di non essere presenti in casa o con i figli, e per presenza si intende non tanto la presenza fisica, ma la propria disponibilità a dare una mano, a risolvere i piccoli grandi problemi quotidiani che ogni famiglia vive, in un modo o nell’altro, che non aiuta in casa, sono tutte situazioni che a lungo andare genera-no una forma di insofferenza nei confronti del partner, insofferenza che si tramuta in calo del desiderio.
La vita scorre monotona, senza che l’uomo con il quale si condivide l’esistenza si ricordi più di essere quell’uomo che aveva fatto di tutto per conquistare la sua compagna. Anche lui, ormai, vive la vita tra lavoro, casa e televisione, senza più dedicare del tempo alla sua partner per una cenetta romantica, per una passeggiata in riva
al mare, per una qualunque cosa che esca or-mai dalla solita routine quotidiana che sta
uccidendo il rapporto di coppia.
Questa condizione che si viene a cre-are con il tempo è senza dubbio una
delle prime cause del calo del desiderio. Ma vi sono anche altre cause che posso-
Per la donna il calo del desiderio è più legato a diversi fattori di origine psicologica. L’insofferenza verso il part-ner o le troppe attenzioni per i figli le cause più frequenti.
Salute > di Daniele Lisi
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no essere altrettanto importanti come il fatto di esse-re troppo madre e poco moglie. Sono arrivati i figli e il tempo è dedicato tutto a loro. Praticamente si ribalta la situazione precedente, che vede appunto la donna quasi ignorare il suo compagno, perché tutta presa dal-la cura dei figli e della casa, trascurando anche il suo aspetto fisico e non facendosi di fatto più desiderare.
Anche questa è una condizione che determina un inari-dimento del rapporto, ma in questo caso non è la noia o la monotonia del rapporto, bensì il fatto di aver sostitui-to l’oggetto delle proprie attenzioni, o meglio, aver dedi-cato tutta se stessa ad altre cose, anche se si tratta dei figli, senza tuttavia lasciare nella propria mente e nel cuore lo spazio necessario al proprio compagno. Questi, infatti, non è più visto come tale, ma piuttosto quasi come un ostacolo che si frappone tra se e i propri figli, per cui anche in questo caso cresce nei suoi confronti un sentimento di insofferenza che pian piano prende il posto dell’amore, della passione e, quindi, del desiderio.
Bisogna tener presente che una vita sessuale soddisfa-cente si raggiunge quando è presente una condizione di calma emotiva che tutte queste condizioni non fanno altro che contrastare fortemente. Questo, ovviamente, è un discorso che vale per entrambi i partner, anche se la mancanza di serenità è più una condizione fem-minile, per tutti i motivi esposti in precedenza. Saper trovare il giusto compromesso, il giusto equilibrio tra le cure da dedicare ai figli e le attenzioni da riservare al compagno della vita è una via obbligata per cercare di mantenere viva la scintilla del desiderio che le troppe distrazioni rischiano di spegnere definitivamente.
E’ ovvio che bisogna riservare delle attenzioni ai propri figli, ma altrettante vanno riservate, più che al partner, alla vita di coppia, che è il collante di tutta la famiglia.
di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)
Quali sonoi nemicidel desiderio sessuale femminile?
Lo studio del cervello umano riscuote sempre grande inte-resse e tutto ciò che riguarda
questo muscolo tanto importan-te nella vita comportamentale di ognuno di noi affascina i ricerca-tori di tutto il mondo.
Possiamo ritenere fortunati gli scienziati, che durante un’indagine su un campione di 20.000 persone originarie dell’Europa, dell’Au-stralia e dell’America settentrionale analizzato allo scopo di individuare una giustificazione genetica a certi disturbi cerebrali, hanno casualmente scoperto che negli individui dotati di un cervel-lo più grande e un quoziente intelletti-vo più significativo era presente una variante del “HMGA”, il cosidetto “gene geniale”.
In che consiste questa variazio-ne? Per comprenderla dobbiamo prendere in esame il Dna, il no-stro codice genetico che risulta essere composto da quattro “mat-toncini” L’Adenina(A), La Citosina (C), La Timina (T) e La Guanina (G).
La variazione in HMGA avviene quando c’è la permutazione delle 4 lettere delle basi azo-tate, infatti coloro che avevano (il 25% del campione) una doppia C e nessuna T nel gene suddetto risultavano essere più intelli-genti rispetto a quelli (il 50%) aventi una sola C con punteggio più alto di 1,3.
Scienza > di Sara Latorre
Diversamente gli altri (rimanente 25%) senza nessuna C ottenevano 1,3 punti in meno nei confronti dei pre-cedenti aventi una sola C.
Paul Thompson, il coordinatore del gruppo di ricer-ca sostiene che quanto è emerso può servire alla
spiegazione e alle terapie di malattie degenera-tive sulla demenza degli anziani. Se consideria-mo l’allungamento della vita media della popo-lazione umana e le conseguenziali esigenze che
ne derivano nell’ambito della salute, que-sto studio può essere molto importante e non trascurabile per il bene di tutti.
Lo dicono alcuni ricercatori della Uni-versity of California di Los Angeles che hanno raccolto i dati rivelando un legame tra 4 geni, intelligenza e vo-lume cerebrale. “Le dimensioni del cervello sono determinanti per lo svi-luppo dell’intelligenza, e a loro volta vengono regolate dall’attività di geni
specifici”, ha spiegato Paul Thom-pson, neurologo e coordinatore della ricerca.
Gli studiosi si sono serviti di un sistema chiamato Project Enigma col quale hanno condiviso dei dati e hanno verificato l’in-fluenza genetica sull’intelligenza, tanto che mutazioni anche di una sola base di Dna di quattro sequenze genetiche corrispondono a mutamenti del volume del cranio, consen-tendo al cervello di crescere e svilupparsi maggiormente.
dimensioni eintelligenza dipendono da 4 geniIl nostro Dna può rivelare la nostra intelligenza
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Cervello:
duemila12Ambiente > di Gaia Bottino
I lavori per le strutture olimpioniche sono iniziate sei anni fa in un area che, all’epoca, era costituita solamente da vegetazione in-colta: lo stadio è stato costruito impiegando le più innovative tecnologie nel campo della sperimentazione delle energie rinnovabili.
In eredità alla città, le Olimpiadi lasceran-no un sistema che consente alla Handball Arena di ridurre il consumo di acqua del 70 per cento, si avranno 120 nuove sta-zioni di ricarica per veicoli ibridi e 5mila mq del nuovo Policlinico saranno equi-paggiati con tecnologie all’avanguardia.
In occasione dei Giochi sono stati utilizzati sistemi di misurazione di carbonio e tecniche costruttive più verdi, materiali riciclati e a basse emissioni di Co2 che potranno es-sere riutilizzati anche in futuro.
Molto efficienti saranno anche le tecnologie di cogenerazione di ener-gia e i contatori elettrici intelligenti, incorporati nei nuovi progetti abi-tativi, diminuendo i costi per le fa-miglie e aumentando la diffusione delle energie rinnovabili.
Le Olimpiadi che tornano a Londra dopo quel-le del 1948 saranno le più “verdi” dell’epoca moderna. L’Olympic Delivery Autority, l’ente che sovraintende alla costruzione del villag-
gio dove si svolgeranno la maggior parte degli eventi legati alle olimpiadi, ha specificato che si cercherà di cre-are uno dei più grandi parchi urbani realizzati nel paese negli ultimi 150 anni.
Un mix tra sport ed ecologia
Le Olimpiadi del verdi
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“Le forniture di carburante verde - spiegano da Londra - stimoleranno la creazione di originali sistemi di riscal-damento, illuminazione e tecno-logie per i sistemi a energia eolica, solare e biocarburanti, sviluppate ad hoc per le Olimpiadi, e potranno essere replicate anche in altri Paesi e in modo permanente”.
Il sindaco di Londra Boris Johnson ha promesso che la capitale britannica avrà 1.300 punti di ricarica per auto elettriche entro il 2013, senza contare le otto aree pedonali e le piste ciclabili sicure e con sistemi di navi-gazione intuitivi che saranno in seguito a disposizione dei cittadini al termine delle Olimpiadi.
Londra si prepara ad accogliere turisti e tifosi con una flotta di taxi a idrogeno, previsti dal progetto Zero Emission London Taxi Commercialisation, capita-nato da Lotus Engineering, la divisione ingegneristi-ca della Lotus. La tecnologia (fuel cell) messa a punto da Intelligent Energy permetterà ai veicoli di coprire una velocità massima di 130 chilometri orari: con un pieno di idrogeno i taxi potranno percorrere oltre 400 km ricaricandosi nelle sei stazioni di rifornimento.
Le nuove vetture avranno un prezzo accessibile e tempi di rifornimento velocissimi, in
più lo spazio per i passeggeri all’interno dell’automobile rimarrà
invariato.
L’obiettivo finale è quello di ridurre le emissioni del 10 per cento, oltre ovviamente a risparmiare soldi che la società ha già in programma di reinvestire in progetti di risparmio energetico.
I londinesi rimangono scettici sul progetto green del-le Olimpiadi: appena il 5 per cento della popolazione londinese ritiene che le Olimpiadi miglioreranno le credenziali verdi della loro città o ridurranno i danni ambientali.
Solo il 12 per cento dei londinesi crede che dopo le Olim-piadi Londra avrà edifici “vetrina” di nuove tecnologie verdi, mentre l’8 per cento pensa che sarà dotata di im-pianti innovativi per la generazione di energia sosteni-bile. Nonostante ciò, poco più di una persona su tre nel Regno Unito afferma che l’idea delle Olimpiadi “green” li ha motivati a riconsiderare il proprio comportamento quotidiano adottando stili di vita più sostenibili.
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Evento> di Gabriele Cosmelli
Perché limitarsi a correre o a passeg-giare la domenica mattina quando si possono trascorrere ben tre gior-
ni da dedicare alla salute, allo sport e al benessere nello splendido scenario dello Stadio delle Terme di Caracalla? La “Race for the Cure”, manifestazione che da 12 anni si svolge a Roma per sostenere la lotta ai tumori del seno, torna dal 18 al 20 maggio per una XIII edizione ricca di novi-tà e di iniziative alle quali partecipare dal venerdì alla domenica mattina insieme alle due testimonial storiche dell’evento, Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi.
IL VILLAGGIO RACE ALLE TERME DI CARACALLA Il Villaggio Race, aperto fin da venerdì 18 maggio, sarà caratterizzato da moltissime attività ideate non solo per gli sportivi ma anche per le famiglie, i gruppi di amici e i semplici vi-sitatori. Dagli stand dei numerosi spon-sor della manifestazione ad un’area giochi per i bambini fino ai tanti spazi gratuiti dedicati alla salute, al benessere e alla pre-venzione delle malattie più comuni nell’universo femminile e non solo.
LA CORSA DI 5 KM E LA PASSEGGIATA DI 2 KM DELLA DOMENICA MATTINA
Al termine di questo in-tenso weekend, torna l’appuntamento con la
di corsa contro i tumori del senoTre giorni di sport, salute e benessere con la race for the cure duemiladodici dal 18 al 20 maggio a Roma presso le Terme di Caracalla.
corsa e la passeggiata aperta a tutti: grandi e bambini, uomini e donne, competitivi e non competitivi. Tutti ai nastri di partenza alle ore 10.00 di domenica 20 maggio per correre o passeggiare insieme tra le meraviglie del centro di Roma. Con un contributo minimo di 13 euro si riceverà la borsa gara con gli omaggi degli sponsor,
il pettorale ricordo e la nuova t-shirt dell’edizio-ne 2012. Si può correre o passeggiare, sia sul percorso di 5 km che su quello di 2 km.
LE “DONNE IN ROSA”L’obiettivo principale della Race for
the Cure, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Re-
pubblica e con il prezioso con-tributo di numerosi sponsor
come lo storico partner Jo-hnson & Johnson, è quello di esprimere solidarietà alle “Donne in Rosa”, donne che hanno affrontato per-sonalmente il tumore del seno e che testimoniano che da questa malattia si può guarire. u
Chiunque abbia avuto un’esperienza con il tumore del seno o lo sta ancora combattendo può iscriversi alla Race chiedendo la speciale maglia e cappellino rosa per unirsi al gruppo delle “Donne in Rosa”, le vere protagoniste della Race! Per loro ci sarà anche un’area riservata al Vil-laggio Race con tante iniziative uniche per condividere le proprie esperienze e trascorrere una giornata di relax.
FARE SQUADRA ALLA RACE FOR THE CURE
Partecipare alla Race formando una squadra è più di-vertente. Iscrivi almeno 10 persone (info: [email protected] ) e potrai concorrere con i tuoi compagni ai premi per il gruppo più simpatico e originale, quello proveniente da più lontano, il circolo sportivo o la pa-lestra più numerosa, la più grande squadra aziendale, femminile, scolastica o universitaria, ospedaliera, “in divisa”, diplomatica, nuova iscritta o la più numerosa in assoluto.
PARTECIPARE COME VOLONTARIO
Se vuoi donarci un po’ del tuo tempo per aiutarci nell’organizzazione di questa edizione della Race for the Cure, scrivi a [email protected] o chiama il nu-mero 06.35405533
PER ISCRIZIONI E INFORMAZIONI:
Chiama lo 06.3540551-2 o visita il sito www.ra-ceforthecure.it per avere altre informazioni sui punti iscrizione attivi a Roma e nel Lazio o per iscriverti da subito, on line, con carta di credito.
Nelle foto le madrine dell’evento:Rosanna Banfi e Maria Grazia Cucinotta
Viaggio > di Gaia Bottino
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La città culturalmente più viva ed eco-nomicamente più importante è la capi-tale Zagabria: una metropoli in minia-tura che emana tutto il fascino della
vecchia mitteleuropa, dove ancora si mescola-no l’ordine asburgico e l’allegria dei Balcani.
Il posto più animato è Piazza Preradovica dove si tiene il mercato dei fiori e, con il bel tempo, si esibiscono arti-sti di strada e gruppi musicali. Le due aree più antiche, Gornji e Donji Grad, sono collegate sin dal 1864 da una caratteristica funicolare: Gornji Grad si caratterizza per gli edifici storici e le chiese, i ristoranti e le boutique, i monumenti ed i luoghi di intrattenimento più alla moda.
Donji Grad è invece un concentrato di musei, parchi, architettura storica e vie dello shopping; l’area è dedi-cata specificatamente all’architettura in stile barocco e
si concentra in caratteristiche viuzze lastricate e servi-te da numerosi ristoranti, bar e caffè.
Nel centro storico troviamo una delle più antiche chiese della Croazia, la Chiesa di San Marco, che si ammira in particolare per il colorato mosaico del tetto raffigurante gli stemmi della Croazia, della Dalma-zia, della Slavonia e di Zagabria. Sempre nel centro storico si possono ammirare alcuni dei più importanti musei della capitale, molto apprezzati anche a livello internazionale: il Museo Nazionale d’Arte Naif (nella zona di Gradec), che ospita dipinti e disegni di mae-stri croati; la Galleria dei Maestri Antichi (nella Città Bassa, Donji Grad), nata dalla passione artistica di Jo-sip Jurak Strossmayer, vescovo di Dakovo.
Con la bella stagione l’intera città si riempie di mani-festazioni culturali di rilievo: il Festival Estivo che
Oltre 1500 chilometri di costa e un migliaio di isole e iso-lette, un mare tra i più limpidi e puliti dell’intero Medi-terraneo, una buona offerta di hotel e case vacanze. Per questi motivi, la Croazia nel giro di dieci anni è diventata un’apprezzata meta turistica.
La perla dell’Adriatico...
DATI AMMINISTRATIVI
Nome ufficiale: Repubblica di CroaziaLingua: Croato e Serbo (nelle regionidella ex-Repubblica Serba di Krajina)
Presidente: Ivo JosipovićCapitale: Zagabria
Superficie: 56.542 km²Popolazione: 4.494.749 abitanti
Continente: EuropaValuta: Kuna croata
va dall’inizio di luglio fino a metà agosto e consiste in una serie di concerti di orchestre e solisti croati e stranieri; il Festival del Folklore, che si svolge a luglio e dura sei gior-ni, è una delle manifestazioni più pittoresche di Zagabria caratterizzato da balli e canti tradizionali croati.
A Zagabria i visitatori possono sperimentare teatro d’avan-guardia e danza al Teatro della Gioventù o partecipare a concerti di musica classica e jazz presso la Sala Lisinski.
Da non perdere la Cattedrale di Santo Stefano con i suoi campanili in stile neogotico, ricca di affreschi del XIII seco-lo, la Torre Lotrscak dalla quale godere di una vista a 360 gradi della città e il Museo di Storia naturale.
Nella Dalmazia meridionale si trova Dubrovnik (foto in bas-so a destra), considerata la città più bella della Croazia. Anti-ca e gloriosa repubblica marinara rivale di Venezia, Dubro-vnik possiede uno dei centri storici più straordinari di tutto il Mediterraneo e non può non rientrare in un itinerario di viaggio in Croazia. Abbracciata da possenti mura costruite fra il XIII e il XVI secolo, la città ancora oggi è protetta da 16 torri in ottimo stato. Fra le attrazioni principali da visitare la Placa, area pedonale davvero incantevole. A pochi passi la storica Porta Pile e la Torre dell’Orologio.
Da visitare anche il Monastero francescano e la Chiesa di San Biagio, in sublime stile barocco italiano. Con una breve gita in traghetto si può ammirare la meraviglia dell’isola di Lokrum, dichiarata parco nazionale.
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La Croazia è uno stato indipendente dal 1991, da quando la dissoluzio-
ne delle ex repubbliche socialiste del-la Jugoslavia, tra terribili guerre e con-flitti, vedrà le altiche regioni federate separarsi l’una dall’altra e dichiarare la propria indipendenza.
La Slovenia sarà la prima a diventare stato indipendente e la Croazia la se-guirà subito dopo.
Viaggio > di Gaia Bottino
A metà strada tra Dubrovnik e Zagabria, la splendida città dalmata di Spalato sembra quasi un museo viven-te: una complessa miscela di stili, tra rovine romane, ar-chi bizantini, passerelle veneziane e influenze africane. Oltre ad essere il cuore della Dalmazia, questa è anche la località croata più grande della costa adriatica. Una città adatta a tutti i gusti: gli appassionati di storia, i modaioli e gli amanti della gastronomia più tipica.
Al mondo è nota soprattutto per il suo storico palazzo e per i dintorni costieri, ma forse pochi sanno che la città offre anche alcune delle migliori gallerie d’arte, mercati, negozi adatti per lo shopping più diversificato e tra i locali notturni più attraenti d’Europa.
Per chi in vacanza va in cerca esclusivamente di mare e sole, dall’Istria fino alla Dalmazia meridionale, da Umago a Dubrovnik, la costa della Croazia è meravi-gliosa e in larga parte intatta da speculazioni edilizie.
Nella regione dell’Istria si trova la spiaggia di Brijuni, situata in una riserva naturale tra le più belle del paese. Gli amanti dei party e della vita notturna, potranno re-carsi alle spiagge di Porec, una delle maggiori località turistiche dell’Istria, dove si trovano anche notevoli at-trazioni culturali come la famosa Basilica Eufrasiana, uno dei migliori esempi di arte bizantina della regione e inserita tra i patrimoni dell’umanità dall’UNESCO.
Porto Albona, situato nel Golfo del Quarnaro, nato come villaggio di pescatori, è oggi uno dei maggiori resort turisti-ci di tutta la Croazia: tra le spiagge più belle quella di Masli-nica e Girandella, ideale per il windsurf e la vita notturna.
E poi ci sono le isole: da nord a sud Krk e Rab, Hvar e Brac (con la paradisiaca spiaggia di Zlatni Rat), Korcula e Mljet nella Dalmazia meridionale, e ancora moltissime altre isole e arcipelaghi ideali per rilassarsi e riconciliarsi con la natura.
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Dubrovnik
IstriaSpalato
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Bags
PE/Christian Louboutin
Il brand Christian Louboutin presenta l’anteprima della col-lezione estate 2012 e come sempre stupisce con le sue crea-zioni originali che mettono di sicuro a dura prova di resistenza il portafoglio di ogni fashion victim che si rispetti! Come sem-pre tacchi vertiginosi che indossati però ridisegnano all’istan-te la figura di chi le indossa.
Etro
Geometrie e motivi decorativi a tinte nette, colori acidi che sfumano in una palette più romantica. E’ questa la primavera estate per le borse firma-te Etro. Borse a mano con intarsi che rimandano al futurismo, tra-colle pop con dettagli dorati che seguono fedeli le forme.
Salvatore Ferragamo
Poema, la nuova collezione di Sal-vatore Ferragamo Timepieces, è l’espressione della creatività e dell’eleganza che da sempre distin-guono lo stile della Maison fiorentina.
Tabitha Simmons
Ironia, forme retrò, pattern fioreali, altezze ver-tiginose con una considerevole dose di humor: sono questi gli ingredienti delle collezioni di Tabitha Simmons, indossate da molte star e desiderate ardentemente dai comuni mortali.
Vionnet
I deliziosi gioielli Vionnet sono modelli ori-ginali e fashion realizzati in oro e ceramica. Vionnet è una griffe francese che in questi ul-timi anni è tornata a splendere grazie all’impe-gno di Matteo Marzotto e Gianni Castiglio-ni che ne hanno acquisito il marchio.
Shopping > di Giovanna Testa
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Bulgari Omnia Coral - Eau De Toilette Spray
Ispirata alle tonalità scintillanti del prezioso corallo rosso, Omnia Coral è una radiosa Eau de Toilet-te floreale-fruttata contenente ibisco tropicale e succosa melagrana, evoca l’estate, il sole, la natura risplendente e gli oceani lontani.
Aura TulipanoSandalo in camo-scio con plateau
e rosa in organza, colore tulipano.
Grazia Maculato VerdeSandalo in cavallino e ca-moscio con plateau interno, color maculato e verde.
Max Mara
Design puro e geometrie lineari: questo occhiale da sole di Max Mara si ispira ad uno stile Sixties e minimale nella silhouette butterfly, declinata nei toni grafici del total black, del cristallo, del ghiaccio, che si abbinano perfettamente alla palette ispi-rata ai colori del deserto della collezione Spring/Summer 2012.
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PRIMAVERAESTATEDUEMILADODICI
ISLOLa stilista Isabella
Lorusso ci presenta per la stagione p/e una colle-zione di sandali davvero ir-resistibili. L’intera collezio-
ne è disponibile presso lo store Ale & Co.
di Aprilia.
BraccialiniBorsa a mano
fantasia Passiflorarealizzata per la
primavera estateduemila12
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Blumarine
Da non perdere i sandali con fiori sulla tomaia di Blumarine cre-ati dalla designer Anna Molinari. Un giusto mix di fascino, se-duzione, vitalità ed ironia, ideali per una serata sulla spiaggia o per un cocktail cittadino che ci faccia pensare ai lidi lon-tani. I colori fluo e il modello “frou-frou”, iperfemminili, sono adattissimi per dare un calcio al grigiore invernale.
Accessori
Max Mara
Pu
pa
Pupa presentala nuovissima collezio-
ne Limited Edition Prima-vera/Estate 2012 ‘’Jeans n’
Roses’’ che include 4 ombretti satinati, 4 smalti, di cui 2 con glit-
ter, 4 matite eyeliner brillanti,3 rossetti glossy e 2 blush
con illuminanteal centro.
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Moda >
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Collezione Primavera Estate
Donatella Versace pre-senta la sua nuova col-lezione donna primave-
ra estate 2012, disegnando una raffinata sirena metropolitana vestita di neoprene ma scintil-lante di mille cristalli...
Bianco, cristalli, scintillanti stelle marine applicate sulla pelle, lilla, verde come il mar dei Caraibi e azzurro cielo... Donatella Ver-sace fa sfilare sulle passerelle della Milano Fashion Week una bellissima donna sirena ammaliatrice e contemporanea, motociclista e regina degli abissi allo stesso tempo, vesti-ta di neoprene, ma anche di cristalli...
Guardando la collezione Versace per la moda estate 2012 si resta estasiati di fronte ad una bellezza da Miami con i lunghi ca-pelli biondi un po’ cotonati e sciolti al ven-to, i colori pastello, ma resi eterei e luminosi dai luccichii di mille Swarovski e i tessuti tecnici che ben si amalgamo in questa vi-sione contemporanea della donna.
Le mise da giorno contrappongono giac-chini da motociclista a miniabiti attilla-tissimi e senza spalline in pelle, short e top... tutti caratterizzati però dal mood mari-no con piccole borchie dorate che decorano i fianchi, cristalli, scintillii e colori chiarissimi.
Una moda futurista e contemporanea che do-mina anche gli abiti da sera che diventano lun-ghi pepli tagliati al vivo ma preziosi, con appli-cazioni a forma di stella marina o di conchiglia che si posano direttamente sulla pelle.
Il bianco, con decori dorati o ricami marini lilla, verde e azzurrino, è il colore che domina la collezione che ripropone tutti i colori delle acque cristalline dei Caraibi con i toni pa-stello e sorbetto.
Fonte: veraclasse.it
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PERRY ELLIS
Primavera/Estate Duemiladodici
Perry Ellis per questa collezione primavera/estate 2012 si è ispi-rata al Painted Desert in Arizona.
L’UOMOModa >
Con i suoi colori, il direttore creativo John Crocco ha vo-luto costruire un percorso ur-bano che sfuma in un safari.
Si può osare con i pantaloni Capri che ven-gono inseriti armoniosamente in un giusto mix con l’estetica della stagione, Crocco ha puntato sui tagli sartoriali combinati in un contesto sportivo e arioso, molto primaverile.
Sono il bianco, il beige e l’avorio i co-lori principali della collezione P/E 2012 Perry Ellis.
Colori neutri ed intramontabili, mixati a volte con tonalità più accese e vibranti,
come il giallo sole, l’azzurro, il lilla o il rosa corallo.
Le forme sono morbide, dalle linee pulite, con pantaloni ampi, giacche destrutturate con sottili revers, men-tre le morbide maglie e cardigan in cotone sono indossate sulla pelle nuda.
Una collezione portabile e giovane. Sicuramente niente di innovativo o
“spettacolare”.
Colori: mattone, beige, azzurro, salmone, marrone, bianco, rosso, ocra, giallo, inda-co, grigio, azzurro.
Tessuti: cotone, denim, lino, jersey.
Fonte: vogue.it - paperblog.com
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Arte >
Dalí fu un uomo dotato di una gran-de immaginazione ma con il vezzo di assumere atteggiamenti stravaganti per attirare l’attenzione su di sé.}
DALI’SalvadorA Roma, presso il Complesso del Vittoriano, in esposizione oli, disegni, do-cumenti e fotografie del grande pittore, scul-tore, cineasta, designer e scrittore spagnolo.
È stata inaugurata a Roma il 12 mar-zo scorso la grande retrospettiva dedicata al genio di Salvador Dalì, al Complesso del Vittoriano e du-rerà fino al 1° luglio. Dopo 60 anni, era tempo di rivedere una mostra
importante di uno tra gli artisti più celebri e affa-scinanti di tutti i tempi. Eccentrico e provocatore, fedele a sé stesso e visionario. Con l’Italia, e con la nostra arte, aveva un rapporto intenso, che viene oggi indagato per la prima volta.
In mostra: olii, disegni, documenti, fotografie, fil-mati, lettere, oggetti. Le opere d’arte e la foga cre-
ativa di Dalì non può prescindere dalla sua esistenza, con una vita quotidiana che era
subito diventata un’opera d’arte. Basti pensa-re alla casa di Cadaques dove viveva insieme alla
compagna e musa Gala, sulla Costa Brava. Il percor-so espositivo, forte del contributo della Fundació Gala-Salvador Dalí, ripercorre tutti questi aspetti. E Dalì viene letto come uomo, artista, personaggio.
L’esposizione è “scandita dal volto, dalla voce, dalle apparizioni di questo surrealista totale che già negli anni Trenta aveva capito l’importanza della cultura di massa, anticipando di gran lunga l’atteggiamen-to di Andy Warhol, il fare di se stesso l’oggetto stesso di una grande, interminabile opera d’arte”.
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Cinema > di Raffaella Patricelli
MARILYNwith my week
Uscirà il primo giugno prossimo la pellicola basata sui diari di Colin Clark, che per una settimana portò in giro per l’Inghilterra Marilyn Monroe, durante la lavorazione del film “Il principe e la ballerina”.
Resta questa una delle frasi più celebri pronunciate da Norma Jeane Baker, meglio nota come Marilyn Monroe. Un pensiero annotato in uno dei diari della nota attrice diventato di recente un libro molto interes-sante che descrive la complessa personalità di una del-le donne più affascinanti e ammirate del secolo scorso.
Ma andiamo oltre. Il volto di Marilyn torna sul grande schermo grazie al nuovo film del regista Simon Cur-tis: “My week with Marilyn”. Una pellicola che ha come base quanto riportato in un altro ge-nere di diario, quello scritto da Colin Clark che si trovò accanto alla diva per un’intera settimana durante le riprese del film “Il principe e la ballerina” che si tennero a Londra.
Era l’estate del 1956. E il giovane Clark era disposto a tutto pur di lavorare nel cinema con i suoi miti: tra cui Alfred Hitchcock e Laurence Olivier. Ci arrivò proprio in quest’occasio-ne diventando assistente alla regia di Olivier.
L’obiettivo del film è quello di fare luce sugli aspetti più discussi e privati della perso-
nalità di Marylin, oltre che dello stesso Olivier (che del film fu regista e interprete).
La protagonista di questa nuova impresa è Michelle Williams, una scelta che però non ha messo d’accor-do tutti e che ha fatto un po’ discutere di recente.
Il bravissimo Kenneth Branagh sarà, invece, Olivier. Il cast prosegue con il premio Oscar, Judi Dench che vestirà i panni di Sybil Thorndike. Companiono anche: Eddie Redmayne nel ruolo di Colin, oltre a Dominic Cooper ed Emma Watson in quelli di un irascibile e gelosissimo Milton Greene e di Lucy, una giovane
guardarobiera.
La prima parte del film appare più iro-nica e divertente (almeno secondo quanto emerge dalle prime recensioni sulla pellicola), cambia radicalmente quando si dà più spazio all’intimi-tà che nasce tra Marylin e Colin.
Di nota la fotografia di Ben Smi-thard che fa rivivere in pieno i colori delle immagini di quegli anni e completa la trasformazione della Williams in un’attrice sen-
suale e un po’ infantile al tempo stesso.
“My Week con Marylin” sarà nelle sale ita-liane a partire dal primo giu-
gno prossimo.
“Lascio agli altri la convinzio-ne di essere i migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare”.
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Teatro >
E’ già par-tita la cac-cia al bigliet-to per quello che si preannuncia come un evento internazio-nale da non perdere che ha già entusia-smato mezza Europa.
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Nel ventennale della sua prima apparizione arriva in Italia, la compagnia Stomp, una combinazione di teatro, musica e danza. Stomp, gruppo che nasce a Brighton (Inghilterra) nel 1991 dalla creatività di Luke Cresswell e Steve McNicholas sarà, dal 1° al 13 mag-gio sul palcoscenico del Teatro Brancaccio di Roma.
Attraverso strofinii, battiti e percussioni, i formidabi-li ballerini, nonché percussionisti, attori, acrobati di Stomp, danno voce ai più comuni oggetti: bidoni, pneumatici, lavandini, scope, spazzoloni...
Uno show unico ed originale nel suo genere che da 20 anni appassiona persone di ogni età. Lo spettacolo è un favoloso insieme di danza, teatro e per-cussioni. Con la sua com-binazione unica questa produzione pluripremia-ta continua a richiama-re pubblico in tutto il mondo. Stomp trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana in cui viviamo.
Una parola onomatopeica che racchiude l’essenza del suono diventa uno spettacolo che dal
1991 gira il mondo, rinnovandosi e in-cantando il pubblico a tutte le latitudini.
Trasforma scope in strumenti, battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in percussioni; il di-sordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso.
Glynis Henderson Productions è l’originale co-produttore di Stomp, insieme ai creatori dello spet-tacolo Yes/No Productions e ha prodotto Stomp in tutto il mondo. Lo spettacolo ha girato più di 40 paesi. GHP ha presentato Stomp a Parigi, dove lo spettacolo è rimasto per 43 settimane, riscuoten-do notevole successo, così come ha organizzato un tour principale attraverso l’Europa, l’Europa dell’Est e la Scandinavia in associazione con Yes/No Productions.
La compagnia Stomp ha vinto un Premio Lau-rence Olivier per la Migliore Coreografia ed
è stata nominata per un Premio Lauren-ce Olivier per il Miglior Spettacolo.
Stomp come detto, farà il suo esordio italiano il 1° maggio al Teatro Brancac-cio di Roma dove resterà in scena fino al 13, per poi trasferirsi al Teatro Na-zionale di Milano dal 15
al 27 maggio.
Musica > di Eugenio Giannetta
Un album che arriva a distanza di due anni da Giorni di rose. E’ il quindice-simo per la cantautrice romana, con-tralto naturale rarissimo nel panorama musicale italiano. In questo modo Pa-
ola Turci chiude la trilogia incentrata sull’amore, sulle donne e sulla società. Una produzione piccola (solo otto tracce), ma intensissima da un punto di vi-sta della semplicità nelle scelte degli arrangiamenti e nelle linee musicali.
Due le curiosità per questo nuovo lavoro: la frut-tuosa collaborazione con il leader dei Bau-stelle Francesco Bianconi e la cover Si può di Giorgio Gaber.
Un album che riesce a essere al con-tempo romantico e sociale oltre ad ar-rivare in un momento storico partico-lare per l’Italia e gli italiani. Come di consueto Paola si contraddistingue per il poco clamore, la pochissima pubblicità e un modo di imporsi fatto solo di musica e voce, pre-sente e mai sfuggente, come invece è l’artista.
Nel primo album della trilogia l’amore era tutto dedicato al marito, nel secondo alle don-ne; ora lo sguardo di Paola si
ferma indistintamente sulla realtà che osserva, sulla condizione umana nella sua totalità. Una riflessione intima e quasi filosofica, ma anche in questo lavoro la riuscita sta proprio nell’essere riu-scita a contrapporre la cruda razionalità della realtà al contrasto delle emozioni forti.
Il primo singolo anticipato alla fine del 2011, fu Devi andartene. Il secondo, invece, che dà il nome all’al-bum, è una sorta di inno alla delicatezza.
La Turci commenta così il suo arduo lavoro: «E’ un disco di otto canzoni che dura quaranta
minuti, è un disco live, suonato dal vivo, fatto istintivamente, assecondando quel-la che era ogni canzone, senza metterci elementi casuali solo per migliorare la struttura dei brani. E’ stato impegnati-vo, bellissimo ma impegnativo».
Come tutte le cose belle, anche que-sta ha richiesto la giusta dose di fa-
tica, ma la Turci in questo non si è mai tirata indietro. “La vita
è una domanda. La fuga è una risposta”, ma non quando si tratta di salire su un palco e cantare.
di Eugenio Giannetta
PAOLA“E’ questione di sguardi, è un attimo, così, così, frenetico”. Lo stesso attimo frenetico che ha anticipato l’uscita del nuovo album di Paola Turci, intito-lato: Le storie degli altri.
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SMART ELECTRIC DRIVELa terza generazione della citycar
Motori >
La Fortwo electric drive 2012, è la Smart elettrica di ultima interpretazione della citycar
del gruppo Mercedes che intende dire la sua per quanto riguarda il rin-novamento della mobilità urbana. Come spiegato dal responsabile del marchio Annette Winkler: “Smart fortwo ha superato se stessa. Già pioniera della mobilità urbana, ora, con la nuova electric drive, inau-gura nuovi parametri di riferimento garantendo un maggiore piacere di guida e al tempo stesso il rispetto dell’ambiente. Con la nuova genera-zione, la più volte citata epoca della mobilità elettrica è definitivamente iniziata”. La rinnovata Fortwo punta su un motore elettrico realizzato da Bosch capace di erogare 73 caval-
li, per prestazioni che vedono una velocità massima di oltre 120 km/h, uno scatto da 0 a 100 km/h in poco meno di 13 secondi (ne servono 5 per arrivare a 60 km/h) e un’autono-mia che, grazie alla innovativa bat-teria agli ioni di litio da 17,6 kWh re-alizzate da Deutsche Accumotive in sinergia con Evonik Industries, raggiunge circa 140 chilometri.
La nuova Smart elettrica 2012 ri-chiede otto ore per una ricarica completa, effettuabile sia presso una stazione di ricarica, sia tramite rete domestica, mentre serve solo un’ora per effettuare una ricarica rapida tramite il caricatore di bordo da 22 kW, un’opzione offerta però come optional.
La dotazione di serie comprende il climatizzatore automatico con filtro antipolline e funzione di preclima-tizzazione attivabile tramite Inter-net o con l’apposita app per smar-tphone, gli alzacristalli elettrici, i retrovisori esterni regolabili elettri-camente, il volante in pelle, il po-mello del cambio in pelle, l’impianto radio “entryline”, il servosterzo e i cerchi in lega a 9 razze e copertura del vano bagagli.
La Smart elettrica di terza genera-zione arriverà a breve sul mercato. I prezzi partiranno da 19.900 euro, scalabili fino a 15.900 euro nel caso in cui il cliente scelga di prendere la batteria a noleggio, disponibile tra-mite un canone mensile di 54 euro.
50Fonte: www.motori.it
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Agenda eventi
RomaTeatro Brancaccio Prezzi da Euro: 11,50 a 44,00 Info: Ticket OneTel. 892.101
Dal 01/05 al 13/05
STOMP
RomaPalalottomaticaOre 21.00Prezzi da Euro: 34,50 a 41,40Info: Ticket One
12 Maggio
BIAGIO ANTONACCI
Le allegre comaridi Windsor RomaTeatro EliseoOre 20.45Info: 06 48.82.114
Dal 04/05 al 13/05
LEO GULLOTTA
RomaTeatro SistinaOre 21.00Prezzi da Euro: 25,00 a 50,00Info: Ticket OneTel. 892.1011
12 Maggio
ROBERTO VECCHIONI
RomaTeatro OlimpicoOre 21.00Prezzi da Euro: 15,00 a 31,00Info: Ticket One
11/05 e 12/05
GIUSEPPE GIACOBAZZI
RomaTeatro Sistina Ore 21.00Prezzi da Euro: 40,25 a 69,00 Info: Ticket One
Dal 16/05 al 20/05
RENZO ARBORE
CiampinoOrion Club Ore 21.00Prezzo: E. 23,00 Info: Ticket OneTel. 892.1011
12 Maggio
MARLENE KUNTZ
Pink Ployd Legend
RomaTeatro OlimpicoOre 21.00Prezzi da Euro: 16,50 a 27,50Info: 06.32.65.991
18 Maggio
ATOM HEART MOTHER
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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati
RomaAuditorium Parcodella MusicaSala SinopoliOre 21.00Prezzi da Euro: 25,00 A 30,00Info: 06.54220870
19 Maggio
ARISA MADONNA
FRANCO CALIFANO GIORGIA
MORGAN RADIOHEAD
MARCO MENGONI SNOOP DOGG
RomaTeatro SistinaOre 21.15Prezzi da Euro: 25,00 a 45,00Info: Ticket OneTel. 892.1011
RomaAuditorium Parcodella MusicaSala SinopoliOre 21.00Prezzi da Euro: 35,00 a 40,00Info: 06.85301758
25 Maggio
RomaGran TeatroOre 21.00Prezzi da Euro: 28,75 a 46,00Info: Ticket OneTel. 892.1011
27 Maggio
RomaStadio OlimpicoPrezzi da Euro:51,75 a 172,50Info: Ticket OneTel. 892.1011
12Giugno
RomaAuditorium Parcodella MusicaPrezzi da Euro: da 35,00 a 60,00Info: 892.982
25 e 26Giugno
Rock in RomaIppodromo CapannelleOre 21.30Prezzo: 50,00 Info: Rock in RomaT. 06.54220870
30 Giugno
Rock in RomaIppodromo CapannelleOre 21.45Prezzo: 40,25 Info: Rock in RomaT. 06.54220870
03 Luglio
21 Maggio
La Salute...Approfondimenti sulla Medicina Generale
A cura della Dott.ssa Lilliana Ranieri D’OvidioDirettore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia
Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio
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La medicina del lavoro si pone come obiettivo primario la tutela del benessere fisico e psichico dei lavoratori.
E’ una branca della medicina nata alla fine del ‘600, quando il Dott. Bernardino Ramazzini, nella sua opera “De Morbis Artificum”, descrisse per primo le malat-tie professionali correlate alle varie attività lavorative e documentò la necessità di una specifica branca medica che si occupasse della loro prevenzione e di una tutela anche giuridica di questa materia.
Ai nostri giorni, essa studia lo stato di salute dei soggetti relativamente al tipo di lavoro svolto e alle condizioni dell’ambiente in cui lavorano; il medico del lavoro si occupa, infatti, di identificare i sintomi causati dall’esposizione del lavoratore ad agenti di vario tipo, quali:Agenti Chimici come gli acidi.Agenti Fisici come le radiazioni ionizzanti e non ionizzanti.Agenti Biologici come batteri, virus, parassiti.e, ultimo nato, lo stress da lavoro correlato di cui ci occuperemo più dettagliatamente in un successivo articolo.
Ogni azienda, dopo aver effettuato la valutazione dei rischi, deve no-minare un medico compe-tente, il quale, nel momen-to in cui accetta l’incarico, ha degli obblighi specifici da adempiere.
Per le domande allaDott.ssa Liliana Ranieri
potete inviare una mail [email protected]
MEDICINA DEL LAVOROPrevenzione, diagnosi e cura delle malattie da lavoro
Questi, sostanzialmente, si racchiudono nel far effettuare ai lavoratori tutti gli accerta-menti sanitari adeguati alle mansioni svolte; nell’istituire e aggiornare le cartelle sanitarie
individuali; nel formulare i giudizi di ido-neità anche informando il lavoratore
sull’esito delle visite periodiche; nel mantenere un rapporto diretto col datore di lavoro che deve sempre
essere informato sullo stato di salute dei dipendenti per poter prendere eventualmente i prov-vedimenti del caso; e in ultimo,
visitare gli ambienti di lavoro.
Poiché gli uomini e le donne vivo-no sul posto di lavoro sei-otto ore al giorno per almeno cinque giorni a settimana, ecco che conoscerne la salute è fondamentale per poter prevenire, diagnosticare o curare patologie che possono essere già presenti o manifestarsi pro-prio a causa dell’attività svolta.
Tutto questo è sicuramente una forma di tutela importante per il lavoratore ma anche per il datore di lavoro e per la
produttività dei soggetti in azienda.
Ricette di bellezzaConsigli utili per la cura della vostra estetica
Per le vostre domande a Tony al Parlamentoinviate una mail a: [email protected]
Beauty > di Tony al Parlamento
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GAMBE BELLISSIME
Carissime lettrici, come ogni mese proveremo anche in questo numero a darvi dei consigli e dei
suggerimenti che potranno tornarvi utili per la cura della vostra esteti-ca. Per questo numero di maggio, in previsione anche dell’estate che verrà, i mie consigli saranno legati alla bellezza delle vostre gambe.
Undici semplici regole d’oro per riuscire ad ottenere del-le gambe bellissime...
1) Cercate di camminare spesso e il più a lungo possibile (l’ideale sareb-be almeno un’ora al giorno) avendo cura di evitare i terreni troppo duri.E’ importante calzare scarpe co-mode, con un tacco medio basso. Il camminare stimola il ritorno venoso dalle gambe.
2) Paticare un po di palestra nel vostro tempo libero e molto impor-tante, la ginnastica aiuta molto, si all’aerobica e alla danza quindi, al-ternate magari con un po di corsa, nuoto, o bicicletta.
3) Nel caso in cui restiate per trop-po tempo in piedi o ferme, ogni tan-to alzatevi ritmicamente sulla punta dei piedi per circa 20 volte consecu-tive.
4) Se al contrario rimanete se-dute per troppo tempo, ricorda-
te di muovere le gambe il più possi-bile e di non tenerle accavallate.
5) Utilizzate il più possibile le gam-be o la bicicletta come mezzo di tra-sporto. Fare le scale a piedi risulta un’ottima soluzione per le cosce, i polpacci e le caviglie.
6) No all’uso eccessivo di tacchi a spillo, stivali o a scarpe troppo alte, da evitare anche calze con elastici troppo stretti e pantaloni attillatis-simi.
7) Il riposo è fondamentale per le gambe, alla sera sdraiatevi per al-meno 30 minuti mantenendo le gambe sollevate favorendo così il deflusso del sangue venoso.
8) Evitate il calore eccessivo (sau-ne, sabbiature, stivali imbottiti (il calore eccessivo è un vero ne-mico per la salute delle gam-be).
9) Una corretta alimen-tazione aiuta molto, si a verdure, legumi e frutta, cercando come anche per le diete, di evitare i
cibi salati e quelli grassi.
10) Bevete molta acqua, assumete due o se riuscite anche tre litri di li-quidi al giorno inserendo magari an-che dei succhi di frutta al naturale.
11) La sera, niente di meglio che un pediluvio (allevia la stanchezza ed elimina il gonfiore). Basta una manciata di sale sciolta in due litri di acqua.
11 consigli utili in vista dell’estate...
Il mondo di oggiCerchiamo di capirne i problemi...
Sostegno psicologico di gruppo e individuale, PsicodiagnosiTerapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia
Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo
Intimi… si diventa relazione di coppia può dire molto di noi stessi e può essere un parametro importante su cui riflettere rispetto al nostro diventare “grandi”.
Riflettere sul proprio modo di vivere la sessua-lità può essere usato come un palcoscenico sul quale recitare il “dramma” della propria vita e dal quale riscrivere il proprio nuovo per-sonale copione.
Quando infatti si dimenticano i modi in cui il legame di coppia può funzionare come pro-cesso di crescita delle persone, tutto quello che si vede al suo interno diventa fonte di di-sagio e malessere e iniziano i vissuti di falli-mento, delusione e scoraggiamento.
Avere consapevolezza di chi siamo e cosa vogliamo, sperimentando la possibilità di esprimerlo in coppia, permetterà di mantene-re quel sano equilibrio tra essere davvero se stessi e star bene nella relazione con l’altro, permettendo ai due partner di provare la gioia di crescere davvero insieme…
Chiudiamo con una citazione dello psicolo-go David Schnarch che dichiara: “Nessuno è pronto per il matrimonio. Il matrimonio rende pronti.”
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Il rapporto di coppia è spesso la re-lazione che ognuno di noi costru-isce con il desiderio, più o meno consapevole, di crescere insieme
all’altra persona.
Ma in cosa consiste veramente questa crescita? Consiste nell’opportunità, all’interno di una relazione a due, inti-ma e affettuosa, che ognuno dia a se stesso e all’altro la possibilità di rivelare i sentimenti repressi con autentici-tà, riuscendo a raggiungere, attraverso questo processo, uno stato di benessere mentale che permette di evolversi e quindi di non rimanere fermi ad uno stato infantile. In poche parole consiste nel diventare ogni giorno un po’ più adulti attraverso l’esperienza di una relazione vera-mente autentica.
La domanda è: quanti di noi sentono di essere veramente e completamente se
stessi nel rapporto di coppia? Quanti riescono ad esprimere con veri-
tà e serenità tutte le emozio-ni che vivono dentro di sé? A livello comunicativo, a livello organizzativo, a livello economico e a livello sessuale ognuno di noi riesce veramente ad esprimere desideri e pensieri personali sen-
za paure?
Anche la sessuali-tà ha una sua sto-ria per ognuno di noi e infatti l’aspetto intimo e sessuale della
Per le vostre domande al laDott.ssa Daniela Saurini e
Dott.ssa Simona Eramocontattare i seguent i nr.
393.3737972 - 333.6707632Oppure tramite Facebook:Spaziomente Studiopsicologia
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Per le vostre domande aBarbara Spolitu
inviate una mail a:[email protected]
Registro di classeUn viaggio nel mondo della scuola...
A cura della Dott.ssa Barbara Spolitu, insegnante, lau-reata in Lingue e in Scienze della Formazione Primaria
Didattica e Pedagogia > di Barbara Spolitu
“Compiti a casa,nessun problema”
Come affrontare e organizzar-si nelle “fatiche” quotidiane che gli insegnanti propongo-no agli studenti come comple-
tamento della lezione spiegata in classe.
Tornare a casa da scuola e non avere altro da fare che riposarsi, guardare la tv, cimentarsi nello sport pre-ferito, giocare con un amico e –per i più grandicelli- uscire con la propria comitiva: questo il sogno della maggior parte degli studenti.
Eppure i compiti sono tarati dal corpo docenti appositamente per terminare e consolidare il lavoro effettuato in aula, dunque necessari al raggiungimento degli obiettivi prefissati da ogni singola unità didattica.
Secondo uno studio condotto dai profes-sori universitari Peja e Fregola (2008), il problema dello studio/compito a casa può essere risolto trasformando ansia ed emotività in risorse stra-tegiche, dunque la parola d’ordine è organizzazione.
Diventare uno studente strate-gico è semplice, basta utilizza-re capacità ed interessi come risorse e soprattutto mirare all’autonomia nello studio. Apprendere è infatti una competenza che necessita di pianificazione e controllo
delle attività. È utile in proposito costruire un plan-ning dei compiti da effettuare, ovvero un piano di lavoro sotto forma di schema che consenta agli stu-denti un adeguato monitoraggio, relativo al tempo a disposizione (sia che si tratti di ore o di giorni) e all’adeguata distribuzione del lavoro da svolgere, suddiviso in fasi (a seconda della disciplina di rife-rimento).
Ad esempio per quel che concerne la memorizzazio-ne di un testo, la strategia consigliata è la sotto-
lineatura delle parole chiave dopo una prima lettura, mentre nella fase successiva ineren-te la comprensione, è produttivo porsi delle domande e collegare quanto si è letto con conoscenze pregresse, altri testi, appunti, internet, enciclopedie.
Altro consiglio è quello di schematizzare o riscrivere il testo a parole proprie, per com-
pletare lo studio e aiutare nella fase della ripetizione.
La buona riuscita di un compito è frutto della giusta combinazione delle strategie con le motivazioni: trovare i motivi che spingono a studiare è fondamentale al fine di ottenere risultati soddisfacenti.
Forme di ArteProgetti e tecnologie di costruzione
A cura di Emanuela Falconi Architetto presso lo studio Progest
Architettura > di Emanuela Falconi
Linee essenziali e legno naturale:modernità, eleganza ed eco-sostenibilità
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L’Hotel è casa e albergo allo stesso tempo e si caratte-rizza per l’eleganza sobria, la ricercatezza, la cura del dettaglio e l’utilizzo di materiali tradizionali come le-gno, vetro e pietra. La struttura, che si presenta con un aspetto moderno e lineare, risponde a rigorosi criteri di qualità e di eco-sostenibilità.
La volumetria piuttosto consistente di questo progetto è stata frantumata in una sequenza di piccoli edifici alti e stretti che possono essere attraversati con lo sguardo per osservare, a monte, la vallata. Questi volumi, com-pletamente rivestiti in legno e con i tetti realizzati in pietra locale (pioda), sono alleggeriti grazie allo svuo-tamento generoso delle facciate. Queste, infatti, sono forate da logge, anche in doppia altezza, e da grandi aperture vetrate, piuttosto inusuali in un clima di mon-tagna. Il complesso di edifici, che appare incastrato nel pendio parzialmente modellato del terreno, presenta uno sfalsamento delle quote di ingresso che consente, di fatto, un doppio accesso: uno carrabile diretto dall’in-terno del parcheggio interrato e uno pedonale a monte direttamente dalle piste.
L’Eden Hotel, inaugurato lo scorso febbraio a Bormio, è stato realiz-zato su progetto di Antonio Citte-rio, Patricia Viel and Partners.
In pianta, le stanze sono aggregate in modo tale da permettere una distribuzione con corpi scala vetrati a coppie di ingressi, consentendo di sfruttare l’intervallo fra i corpi di fabbrica e animando la percorribilità tra-sversale dell’insieme.
La tecnologia costruttiva è improntata alla massimiz-zazione dello scambio termico passivo dell’edificio. Ciò avviene principalmente attraverso due elementi: l’uso di pacchetti perimetrali superisolanti e l’uso di serra-menti e vetri ad alte prestazioni, grazie ai quali è possi-bile una mitigazione climatica degli ambienti loggiati.
Le 27 camere e suite dalle linee essenziali sono com-pletamente rivestite in legno naturale e arredate con cura in ogni dettaglio. Il lusso degli ambienti è dato dalla qualità dei materiali, dalla comodità degli spazi e dalla ricercatezza degli arredi. All’interno delle ca-mere, il profumo del legno di larice BIO europeo dona un’immediata sensazione di benessere e armonia.
In un viaggio tra cultura e leggendaI miti della storia...Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: [email protected]
Personaggi > di Sara Latorre
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Maria Montessori La straordinaria educatrice, moriva in Olanda sessanta anni fa e precisamente il 06 Maggio 1952
Ha saputo precorrere con i suoi studi di pedagogia scientifica certe necessità e problematiche della scuo-la formativa psico-educativa dell’infanzia, lasciandoci a riguardo una preziosa eredità. Di estrazione sociale medio borghese nasce a Chiaravalle (Ancona) il 31 Agosto del 1980. Sin dall’infanzia si trasferisce a Roma, dove intraprende gli studi universitari della facoltà di medicina conseguendo brillantemente la laurea specia-listica in psichiatria. Non fu facile per lei l’ambiente di studio e di lavoro dove si trovò ad operare. Si trattava di un mondo totalmente maschile che la considerava con sufficienza e derisione prendendosi persino gioco di lei. Questo clima segnò la sua sensibilità tanto da arrivare a detestare gli uomini e a scegliere di non sposarsi.
Nonostante ciò andò avanti con grinta e tanta forza d’animo e diventò, nel 1896, la prima dottoressa d’Italia. Subito sin dai primi tempi della sua attività da psichiatra, la sua atten-zione fu attirata dalle sofferenze e dai forti disagi dei bambini disabili, con amore si prende cura di loro e a loro decide di dedicare la propria vita, i suoi studi e il suo lavoro professio-nale, tanto da essere considerata un simbolo di filantropismo. Rompeva i canoni della vecchia formula educati-va, osservava da spettatrice con scru-polosità scientifica il comportamento e i poteri della psiche dei bambini che considerava come piccoli adulti e per la crescita dei quali sosteneva che era
Si potrebbe definire la donna del futuro sebbene vissuta nella se-conda metà dell’800 perché giu-
sta e attuale anche per i nostri tempi.
importante l’educazione percepita come rispetto della vita. Lavora a Roma presso il manicomio di Santa Maria della Pietà dove constata una triste realtà: tra i dementi adulti ci sono anche fanciulli con disturbi comportamen-tali lasciati a se stessi privi di ogni forma affettiva e nel degrado ambientale. Si rende subito conto che i sistemi pedagogici fino allora adottati erano assolutamente ina-datti e deleteri per i piccoli pazienti che venivano repressi nelle loro potenzialità e nel naturale sviluppo psico-fisico.
In seguito a studi mirati portati avanti in Francia e in Inghilterra e ad osservazioni dirette sul campo mette a punto una nuova e innovativa metodologia di forma-zione basata su interventi più educativi che medici. Secondo lei i bambini hanno momenti di crescita diffe-renziati. Preferisce istruire non con le letture e le recite a memoria ma con mezzi concreti che comportano il toccare e la manipolazione degli oggetti stessi.
I risultati di questo diverso pensiero pedagogico sono su-bito sorprendenti. La Montessori sostiene che i bambini devono essere portati all’autocorrezione e al controllo
dei propri errori in modo autonomo senza l’intervento della maestra, devono essere liberi di scegliere il materiale con cui esercitarsi, il loro interesse deve essere spontaneo.
Della Montessori troviamo in tut-to il mondo centri educativi: asili nido, case dei bambini, scuole ele-mentari e medie e luoghi di forma-zione per genitori e insegnanti. Attraverso tutto ciò vive ancora la sua opera e suoi scritti. Negli anni novanta in suo onore, il suo volto è stato raffigurato sulle ban-conote italiane da “Millelire”.
Letteratura >
Il rumore dei baci a vuoto
Autore: Luciano LigabueGenere: RaccontiEditore: Einaudi
Pagine: 150Prezzo: € 15.00
ISBN: 9788806213190
Luciano Ligabue è tornato a scrivere. E’ tornato con il suo ultimo lavoro edi-toriale, “Il rumore dei baci a vuoto”, un libro di tredici racconti in cui il cantante ci mette tutte le emozioni, i sentimenti e soprattutto l’amore, l’amore in toto, non solo verso un uomo, una donna, ma verso i figli, i genitori, gli amici.
Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nessuno faci-le, dentro le più diverse coppie e famiglie. C’è soprattutto tenerezza, anche quando colpiscono dritte allo stomaco: la tenerezza con cui l’autore guarda alle persone. Ci sono dei personaggi indimenticabili. E c’è speranza e futuro, perché i finali sono aperti ed esistono tante soluzioni possibili. Sem-pre. Un cane regalato che rischia di incrinare un matrimonio. La vacanza su una chiatta nell’estate più strana fin qui. La scoperta che il passato riesce sempre a ferire, ma forse non mortalmente. Un comico all’apice del successo che compie una scelta per molti difficile da capire, o semplicemente da accettare. Una moglie che sembra essersi portata dentro per tutta la vita un incredibile segreto.
Luciano Ligabue ha scritto un libro di racconti intensi, quotidiani ma inaspettati, spesso folgoranti. Un perfetto diorama di uomini e donne colti nell’attimo in cui cambia il vento, e la vita comincia a girare. Tredici storie minute e profonde come possono esserlo le emozioni o le ferite, che si leggono d’un fiato ma lasciano una scia lunga nei pen-sieri del lettore. Ligabue non è nuovo al mondo editoriale, ricordiamo i suoi primi libri “Fuori e dentro il borgo” del 1997, “La neve se ne frega” del 2004 e l’ultimo, “Lettere d’amore nel frigo”, del 2006.
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Dopo i grandi successi musicali che l’hanno ac-compagnato in questi ultimi sei anni, ha deciso di rimettersi alla scrivania, penna alla mano, e buttare giù delle storie intense, particolari, che ci appartengono.
Il libro è edito da Einaudi, ecco uno stralcio trat-to dalla quarta di copertina del libro: “Molte cose sorprendono, in queste storie. Il guizzo di una pen-na capace di delineare una vita in pochi tratti. La sensibilità dello sguardo. La tenerezza. La capacità di scartare sempre rispetto all’ovvio. L’intelligenza del dettaglio. Sono racconti di uomini e donne, di bambini, vacanze, animali, e bilanci, e legami. Si susseguono come i giorni, inaspettati e pieni”.
Nel frattempo il cantante continua con la sua musica e la promozione del suo album in giro per l’Italia, ma anche per l’Europa. Liga sarà, infatti, anche a Londra il 25 maggio al Royal Alber Hall e il 5 luglio a Locarno in Piazza Grande.
Recensioni ed attualità letterarie
“Il rumore deibaci a vuoto”
Il libro del mese
Il nuovo libro del cantautore Luciano Ligabue
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Paccheri
Preparazione (Livello di difficoltà media)
Tempo di preparazione:(tempo di cottura per il brodo)
Sfilettate e spinate i branzini e, dopo averle ben pulite, fate un brodo con le carcasse, il sedano, la carota e mezza cipolla. Nel frattempo sbucciate le fave privandole anche della pelle che ricopre i “frutti” e saltatele per un paio di minuti con extravergine, aglio in camicia, peperoncino, i pomodorini e poco sale. La polpa delle spigole invece cuocetela rapidamente in padella con lo scalogno tritato finemente e precedentemente soffritto, sfumatela con del vino bianco ed aggiungete un pizzico di maggiorana. Scolate i paccheri a metà cottura, tuffateli nella padella ampia dove avete soffritto la polpa del pesce e aggiungete abbondante il fumetto fatto con le carcasse (dalle quali con un po’ di pazienza si può estrarre altra polpa da unire ai paccheri). Dopo qualche minuto, avendo cura di non farli asciugare troppo, ponete i paccheri in una pirofila da forno, versate sopra di essi le fave ed irrorate con il pecori-no romano possibilmente a scaglie. Gratinate al grill ben caldo per qualche minuto ponendo anche attenzione alla cottura della pasta e al brodo residuo nella pirofila. Servite in tavola accompagnando con un bel bianco dotato di buon corpo come uno chardonnay o magari un verdicchio affinati in barrique.
90minuti
360 gr. di paccheri, 2 branzini da 400 gr. circa, 1 kg di fave, pomodorini, sedano, carota, cipolla, 1 scalogno, maggiorana, pecorino romano, aglio, peperoncino, ½ bicchiere di vino bianco, olio extravergine.
Ingredienti per 4 persone:
con ragù di branzino e fave,gratinati al peco rino...
Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario
IL PACCHERO SOLITARIO IL GAZEBO
Locale raffinato dove si respira un’atmo-sfera rilassante e discreta, con un servi-zio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavo-la con piacere.
Specialità: Pesce e CarneAperto: Pranzo e Cena Riposo: Domenica seraPrezzo Medio: 30/40 euroInfo e prenotazioni: [email protected]
Il Gazebo home restaurant, è una nuova pizzeria con forno a legna nata per ricreare a tutti i clienti quell’atmosfera intima e ri-lassante come a casa propria. Televisione, rete Wi-Fi ed una piccola ludoteca interna a disposizione dei vostri bambini, seguiti da una baby animatrice, il tutto chiara-mente compreso nel prezzo...
Specialità: PizzaAperto: A Cena - Riposo: LunedìInfo e prenotazioni: 06.92703726
Aprilia: Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) Aprilia: Via delle Valli, 37
VILLA FRANCESCA LE SCALETTE
Situata nel comune di Pomezia, a pochi passi dal mare, Villa Francesca è immersa nel verde di un incantevole parco, definito da piante ad alto stelo che sono palcosce-nico della mirabile piscina. Inoltre Villa Francesca offre l’esclusivo servizio 3C, mettendo a disposizione degli ospiti ca-mere con servizi privati.
Specialità: Carne e PescePer tutte le informazioni o per prenotare: 06.91492016 - 06.91499047 - 3928921267
Locale molto confortevole e ben struttura-to. Il menù di qualità, prevede antipasti vari, ben assortiti e non scontati, primi di ottimo livello per non parlare della car-me di primissima scelta, cotta sulla bra-ce secondo il proprio gradimento.
Specialità: Cucina Mediterranea e Carne alla braceAperto: A Cena e Domenica Pranzo e Cena Prezzo Medio: 25/40 euroInfo e prenotazioni: 06.93955095
Pomezia: Via Campo Jemini, 19/A Genzano: P.zza D. Nazario Galieti, 10
State cambiando nuovamente gli equilibri
della vostra vita, e nell’amore state diventan-
do sospetti e bisognosi delle attenzioni che
avete sempre dimostrato troppo ingenuamen-
te e per le quali non siete stati ripagati ab-
bastanza. Occhio per occhio, dente per dente!
I vostri numeri fortunati 32 - 44 - 51
Una battuta d’arresto nella ruota del lavoro vi
inciterà a ricordarvi di fare le somme dei risultati
conclusi. Dovrete fare una scelta tra dei compagni
di lavoro e inoltre abbiate la decenza di ammette-
re i vostri errori e finitela di mettere la criniera
sotto la sabbia, chiamate le cose col loro nome.
I vostri numeri fortunati: 5 - 25 - 78
Auguri cari Torelli! Il Sole, Giove e Mercurio
vi sorridono concretizzando nella pratica ciò
che attendete da qualche mese, una nuova
forza nel lavoro vi aiuterà a saper distinguere
ciò per cui vale la pena di lottare. Buone le
finanze, potete investire nel futuro ora.
I vostri numeri fortunati: 3 - 11 - 88
Siete nel pieno del vostro cambiamento di
vita, avete finalmente deciso di dirigervi ver-
so nuovi lidi… si parla di amore, lavoro, casa,
abitudini e forse anche un partner! Abbiate la
forza di resistere a questo trambusto, ne usci-
rete di sicuro migliorati.
I vostri numeri fortunati: 9 - 17 - 24
Un ostinato Marte vi tiene indaffarati in que-
stioni puramente pratiche, eppure siete alle bat-
tute finali. Potete considerarvi soddisfatti delle
scelte acquisite e della forza che avete dimostra-
to. Ma una Luna malinconica si affaccia dubi-
tosa per farvi ricordare qualche amore passato.
I vostri numeri fortunati: 18 - 42 - 60
Con Mercurio in opposizione vi state creando
molti problemi di organizzazione e di lucidità
mentale, state posticipando delle scadenze che
vi danneggeranno anche a livello economico.
Un po’ di raziocinio e senso di programmazione
è quello che ci vuole, anche a breve termine.
I vostri numeri fortunati: 17 - 32 - 70
Un po di depressione è giunta per ricordarvi i
veri motivi di una tristezza latente che da mesi
celate nel vostro animo, dissimulandola in qual-
siasi modo. Vi sentite fiacchi, brutti, inadeguati,
e incompresi… che fare? Una bella sauna per
tre giorni con tè, amici o una fortunata roulette.
I vostri numeri fortunati 15 - 18 - 89
Andate avanti con cautela e prudenza, sembra
che le acque nel periodo di sconvolgimento pas-
sato siano più calme. Avete ora più tempo da
dedicare ai vostri interessi e alle persone che
più amate. Avrete fortuna nel rimediare bi-
glietti per un concerto o un evento inaspettato.
I vostri numeri fortunati: 36 - 68 - 69
Le ultime codate di un Giove tremendo si uniran-
no all’opposizione di Sole e Mercurio, insomma che
dire, speriamo che questo giugno passi presto. Fa-
rete delle scelte che all’inizio non vi piaceranno mi-
nimamente ma attenzione a non rifiutare occasio-
ni d’oro che solo in seguito riconoscerete come tali.
I vostri numeri fortunati: 47 - 56 - 73
E’ un buon periodo per mettere in piedi una nuova
società, o tentare anche una scalata o una pro-
mozione lavorativa. Avete bisogno di recuperare
energie e strategia, onde non riavere intoppi nel
momento decisivo. Sarete facilitati da Plutone nel-
la selelzione delle persone più fedeli intorno a voi.
I vostri numeri fortunati: 3 - 19 - 46
Attenzione a questo mese, un po’ di depressione
e abbattimento si annuncia alle porte, cadete
eccessivamente in momenti di debolezza psico-
logica e una nuova situazione lavorativa vi sta
togliendo l’aria, o l’acqua. Tenetevi a debita di-
stanza da persone pericolose e siate più testardi.
I vostri numeri fortunati 13 - 80 - 84
Ariet
eGem
elli
Leo
ne
Tor
oCan
cro
Ver
gine
Bilan
cia
Sagittar
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orpion
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rico
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Pes
ci
Oroscopo del mese > a cura di CygnusCera
I grandi passi sono stati fatti, eppure dovete te-
nere alta la guardia contro improvvisi cedimenti
fisici, non richiedete forse troppo al vostro fisico
cosi stressato? Si consiglia di consolidare i nuovi
traguardi raggiunti. Attenzione alle malelingue,
non è sempre semplice ciò che per voi è chiaro.
I vostri numeri fortunati: 22 - 57 - 59
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