FOR YOU MAGAZINE_OTTOBRE 2014

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Salute Osteoporosi sintomi e cura ...e molto altro ancora all’interno Attualità Adolescenti e rapporti occasionali Attualità Mobile Incivility maleducazione tecnologica Viaggio Paradiso Ta h iti Life Rapporto di coppia e gelosia Moda David Koma Ottobre 2014

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SaluteOsteoporosisintomi e cura

...e molto altroancora all’interno

AttualitàAdolescentie rapportioccasionali

AttualitàMobile Incivilitymaleducazionetecnologica Viaggio

Paradiso Tahiti

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For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia

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Direttore ResponsabileRaffaella Patricelli

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Anno 5 - Numero 9Ottobre 2014

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Elisabetta Parise, Sara LatorreGiovanna Testa, Gianluca RiniDaniele Lisi, Eleonora Casula

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SAPORE D’AUTUNNO...Cari lettori,il nostro magazine vi accompagna anche per l’inizio dell’autunno, una stagione piena di significati, ricca di novità. Mentre con la testa si è ancora legati al ricordo dell’estate, nella pratica bisogna guardare avanti e fare di tutto affinché si possa affrontare un altro anno con tanta energia. “For You” vi offre anche per questo mese tanti argomenti interessanti. Inizieremo come sempre con l’attualità: approfondiremo insieme il legame tra gli amici virtuali e i Social Network, di cui ormai si fa un uso diffuso, quasi spasmodico. Parle-remo del rapporto tra i giovani di oggi e il sesso: secondo le ultime ricerche purtroppo per ogni ragazzo aumentano i partner, ma senza che vengano usate le dovute precauzioni. Passeremo al nostro con-sueto approfondimento di economia: vi diremo come ottenere uno sconto sulle tasse. Non mancherà un focus sui rapporti di coppia spesso tormentati da gelosia e sospetti. Vi sveleremo una novità che sta per arrivare sul mercato: lo smalto antistupro. Tanto e di qualità lo spazio che dedicheremo alla salute: spazieremo dal disturbo del-la fame nervosa, ai cibi che sostengono il nostro benessere per poi parlare della campagna di prevenzione del tumore al seno. Ottobre è infatti il mese del Nastro Rosa. Ci sarà l’estetica, la moda e il de-sign, ma anche il viaggio: questo mese si sogna insieme per volare a Tahiti. E ancora teatro (con lo spettacolo di Enzo Iacchetti e Mar-co Columbro) e musica con il nuovo album degli U2. Restate con le dita incollate alle nostre pagine e, come sempre, buona lettura!!!

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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8 Focus:Pillole di conoscenza.

10 Attualità:Giovani e sesso. Poche precauzioni e tanti partner.

12 Attualità:Mobile Incivility. L’invasione dei tecno-maleducati.

14 Attualità:Social Network e gli amici virtuali.

18 Life:Rapporto di coppia e gelosia.

22 Salute:Il disturbo della fame nervosa.

24 Salute:Sintomi, cura e prevenzione nei soggetti con casi di osteoporosi.

28 Salute: Nastro Rosa. Campagna di prevenzione contro il tumore al seno.

30 Salute: Scatti d’energia. Insieme contro il tumore ovarico.

38 Alimentazione: Regimi alimentari a confronto. I pro e i contro delle diete più note.inquesto

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SOttobre duemilaquattordiciommario

40 Viaggio: Tahiti. Un vero paradiso tropicale.

44 Moda donna: David Koma Autunno/Inverno.

48 Shopping: Gli accessori dedicati alla donna.

50 Moda uomo: Le nuove tendenze scelte per “Lui”.

52 Design: 40a Edizione del Moa Casa.

54 Teatro: Il Vizietto al teatro Sistina di Roma.

56 Cinema: Sin City 2 di Robert Rodriguez.

60 Motori: Nuova Ford Ecosport.

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Pillole di conoscenza >

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Perché per tradizione la sposa deve indossare un accessorio di colore blu?

Convolare a nozze con una cosa vecchia, una nuova, una pre-stata, una regalata e… Una blu! Prima, durante e dopo il ma-trimonio la sposa può decidere di osservare diverse tradizioni,

che si dice possano aiutare a creare un connubio felice e duraturo.

Ma perché bisogna portare qualcosa di blu? Che si tratti della giar-rettiera, di una spilla o di un dettaglio dell’abito, l’oggetto blu indica sincerità e purezza da parte della sposa: anticamente il blu era ad-dirittura il colore dell’abito; la scelta di questo particolare colore può essere correlato alla tradizione ebraica, in cui le spose ve-nivano ornate con un nastro di questo colore, simbolo di amore e fedeltà. Oggigiorno il bianco (in tutte le sue declinazioni) è diventato il colore simbolo degli abiti da sposa, il blu quindi diventa un dettaglio prezioso, come ad esempio la tradizio-nale giarrettiera con nastrino colore del mare.

PERCHÉ LA SPOSA LANCIA IL BOUQUET?

Si pensa che la sposa lanci il bouquet perché qualcu-na delle sue damigelle lo prenda e, come narra la tra-dizione, si sposi entro l’anno. La leggenda del lan-cio del bouquet risale a tempi lontani, esattamente al XIV secolo, anche se in origine si lanciava un lembo dell’abito da sposa, tradizione presto cam-biata per non rovinare un vestito così costoso e importante. Nel Seicento alla corte di Istanbul in Turchia il bouquet era preparato con fiori d’arancio, poiché i petali di questi fiori significavano richiesta di ma-trimonio, dunque prendere il bouquet poteva solo signi-ficare matrimonio sicuro.

FOCUS

Fonte: www.sapere.it

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FOCUSPerché la zucca intagliata di Halloween prende il nome di Jack-o’-lantern?

Spesso le persone accumulano senza accorgersene un eccesso di cari-che negative e positive sul loro

corpo in un flusso di elettroni che at-traversano il loro corpo e gli oggetti con cui vengono a contatto.

Questo trasferimento di picco-le cariche può causare piccole e improvvise scosse elettriche, o anche shock statici se il corpo e l’oggetto entrano in contatto. Quando i capelli acquisi-scono queste cariche elettriche da un og-getto, come un cap-pello o la capotte di un automobile, tendo-no a respingersi l’un l’altro e a distanziarsi.

In alcuni casi, potrebbero anche essere attratti da oggetti vicini, caricati con carica opposta alla propria. Questo fenomeno è spes-so attenuato nei giorni estivi, in quanto le molecole di umidità nell’aria tendono ad assorbire le cariche statiche in libertà sulla chioma.

Diversamente, specie in inverno, nei giorni partico-larmente secchi e ventosi, questi fenomeni di accu-mulo tendono a verificarsi più frequentemente, scompi-gliando irrimediabilmente i nostri capelli.

Fonte: www.sapere.it

La zucca intagliata, notoriamente simbolo di Halloween, prende il nome di Jack-o’-lantern. Perché? I motivi sono da ricercarsi in una vec-

chia leggenda irlandese che narra di Jack, un fabbro avaro e ubriacone che, un giorno, incontrò il diavolo il quale voleva prendersi la sua anima.

Con un astuto trabocchetto, il fabbro riuscì a ingan-narlo ma, dopo dieci anni, il demonio gli annunciò che sarebbe tornato per prendere la sua anima. Jack, per evitare che il diavolo discendesse sul-la Terra, incise una croce sul tronco di un albero dal quale il demonio gli aveva chiesto di cogliere una mela.

Dopo una lunga discussione i due giunsero a un patto: il dia-volo avrebbe riacquisito la sua libertà di scendere sulla Terra solo se avesse risparmiato l’a-nima del fabbro.

Quando costui morì, poiché ave-va compiuto molti peccati, non

fu ammesso in Paradiso. Così, Jack andò a bussare alla porta dell’Inferno ma il demonio, ricordandogli del patto che avevano fatto, lo cacciò via lanciandogli un tizzone rovente che Jack pose all’interno di una rapa intagliata in modo da farsi luce nel buio delle tenebre.

Da allora, Jack vaga nell’oscurità e, la notte di Hallo-ween, ogni abitante è tenuto a porre fuori della por-ta una lanterna per indicare all’anima errante che in quella casa non c’è posto per lei.

Perché i nostri capelli talvolta si elettrizzano?

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Questo sondaggio ha evidenziato che il 37% dei giova-nissimi ha il primo rapporto senza alcuna protezione e che, inoltre, la soglia d’età si è sensibilmente abbas-sata, visto che il 50% degli intervistati lo ha fatto sotto i 16 anni. E non solo: il 37% dei ragazzi oggetto del sondaggio ha avuto il rapporto già la prima sera – os-sia appena conosciuti, si potrebbe dire – il 42% ha già avuto da 2 a 5 partner e il 9% più di 10 partner.

I tempi evidentemente sono profonda-mente cambiati, si ha la sensazione che i ragazzi non vogliano perdere tempo e che ritengano che il rap-porto sessuale sia molto più im-portante del rapporto di coppia, del corteggiamento, della sedu-zione, della conquista, dell’e-mozione che si ha quando si fa breccia nelle attenzioni e nel cuore della persona desi-derata un po’ alla volta.

In sostanza, si ha troppa impa-zienza. Non ci si rende conto che il diffondersi di questa ten-denza è anche una delle cause del calo del desiderio negli anni a venire. Il rapporto rischia di diventare una routine, una

Nel mondo di oggi, purtroppo, i rapporti tra teenager sembrano essere sempre più dettati dalla fretta. Le occasioni, di conse-guenza, si moltiplicano, così come i rapporti.

cosa abituale. Per di più non bisogna dimenticare i rischi di un rapporto non protetto, in particolar modo se ciò accade al primo incontro, come ha infatti ri-ferito più di un terzo dei ragazzi intervistati. Anche questo è uno dei motivi del recente aumento delle malattie sessualmente trasmissibili, dalle più banali – che si possono risolvere facilmente – alle più serie e pericolose, che ti possono segnare per tutta la vita. Eppure queste problematiche legate alle malattie a trasmissione sessuale sono ormai a conoscenza di tutti, anche dei più giovani, solo che lo spirito dell’a-dolescenza a volte fa dei brutti scherzi. E’ evidente

che a quella età ci si sente in diritto di essere incoscienti, ma ciò è giustificabile fino ad un

certo punto, perché poi si corre il rischio di condizionare in maniera seria il proprio futu-ro, oltre a quello dei propri genitori.

A parte i problemi legati alla salute, si corre anche il rischio di ritrovarsi a dover fare i

conti con una gravidanza indesidera-ta, tanto è vero che su 1.000 aborti, 6.9 interessano i giovani sotto i 20 anni. Al giorno d’oggi per i giovani avere più partner è una condizione abbastanza frequente, ma la cosa preoccupante è che la maggior parte di questi rapporti non è pro-tetta, mentre invece proprio per la possibilità che si possa passare da un partner all’altro con facilità sarebbe necessaria la massima prudenza. Quindi, tanto per inten-

derci, la doppia protezione sarebbe d’obbligo e per doppia protezione s’intende il profilattico e la pillola.

Giovani e rapporti “fisici”, un quadro preoccupante che emer-ge da uno sondaggio condotto

dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia sui ragazzi di 14-18 anni.

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Attualità > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

giovani Sessopoche precauzioni e tanti partner

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Ahinoi la maleducazione tecnologica, figlia dell’uso spasmodico di ogni sorta

di dispositivo tecnologico e dell’an-sia generalizzata di essere sempre connessi con il mondo, si sta dif-fondendo a macchia d’olio.

Network, blog, forum e community, è emerso che il comportamento più difficile da digerire coincide, per il 66% degli intervistati, con l’utilizzo di smartpho-ne e simili durante l’orario di lavoro, per il 58% con l’uso compulsivo del cellulare, per il 55% con l’abitu-dine di tenere troppo alto il volume della suoneria.

Stando alle percezioni degli utenti, inoltre, sembra che la gran parte dei mobile addicted, il 71%, siano adulti appartenenti alla fascia 35-50 anni; seguono i giovani dai 18 ai 25 e le persone di età compresa tra i 55 e i 65 anni. Le donne sembrano essere più “tecno-educate” degli uomini e i due sessi si diffe-renziano anche per i comportamenti che non tolle-rano nell’altro: le azioni più detestate dagli uomini, infatti, sono l’utilizzo dello smartphone durante

l’orario di lavoro e durante le riunioni, lo stare appiccicati al cellulare e l’invio a ripetizione di messaggi da parte della propria compagna.

Le donne, al contrario, non sopportano la suo-neria ad alto volume in spiaggia o sui mezzi pubblici, coloro che utilizzano il telefono duran-

te i pasti e gli uomini che controllano costantemente le notizie sportive. Relativamente ai luoghi dove più

frequentemente vengono commes-si “reati” di inciviltà mobile, al primo

Mobile Incivility: uno studio italiano ha tracciato l’iden-tikit degli incivili digitali. Ecco chi sono, come vivono e quali sono le loro peggiori abitudini.

TECNOL’invasione dei

maleducati

Protagonisti di questa rivoluzione delle buone ma-niere sono i cosiddetti tecno-maleducati; facilmen-te riconoscibili per via della testa costantemente prona sugli schermi, delle mani sempre occupate a digitare e dell’andamento zigzagante, non rinun-ciano a trafficare con i loro cellulari, tablet e simili nemmeno durante le riunioni di lavoro, in auto e nei momenti di scambio e condivisione.

A tracciare il profilo dettagliato dei nuovi incivili digitali, fanatici della tecnologia in ogni sua forma e in ogni suo impiego, è stato il sociologo Saro Trovato, fondatore dell’agenzia di comunicazione Found!. Dall’indagine, che ha coinvolto circa 1500 persone di età compresa dai 16 ai 65 anni e avvezzi all’uso dei principali Social

Attualità > di Pamela Polizzi

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posto, per il 56% degli intervistati, c’è l’ufficio, per il 44% i mezzi pubblici, per il 39% la camera da letto e per il 36% la cucina. La ricerca di Found! ha, inoltre, raggruppato i moderni incivili digitali in cinque gran-di famiglie: c’è quella dei Social-Addicted, intossicati da Facebook e simili che passano più della metà della loro giornata a postare e a twittare, dei Disturbatori seriali, che smanettano con il proprio smartphone dappertutto, in strada, in ufficio, nel traffico, degli Au-diolesi immaginari che tengono il volume del proprio device a livelli altissimi e che urlano a tal punto da ren-dere partecipi delle proprie conversazioni telefoniche tutti coloro li circondano, dei Cyber-Marpioni, uomini e donne di tutte le età che tartassano di messaggi ed email le proprie prede online, e infine quella dei Self-Made-Pr, che invitano tutti i propri contatti ad eventi assurdi taggandoli su foto e messaggi promozionali.

Come è facile immaginare, una continua e incon-dizionata dipendenza dai dispositivi mobili e in generale dalla tecnologia non può non avere dei ri-schi: i maggiori hanno a che fare con la possibilità

di perdere di vista il valore fondamentale delle rela-zioni interpersonali, degli scambi di opinione e del confronto faccia a faccia. Tuttavia, ci si può ancora salvare dalla deriva pericolosa e cafona della mobi-le incivility: ciò che serve è un briciolo di volontà per mettere in pratica quelle piccole regole di buon comportamento che salvaguardano noi e gli altri, come il non utilizzare il telefono quando si è in com-pagnia di altre persone o quando non sono perdo-nabili distrazioni di alcun genere (come in auto!), il diminuire drasticamente il volume dei propri device e lo stabilire limiti di tempo alle connessioni sociali.

Insomma di maleducati digitali se ne incontrano a bizzeffe ma dato che “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, prima di puntare il dito contro le abi-tudini sbagliate degli altri, sempre più riconoscibili ed evidenti delle proprie, proviamo a valutare, ed eventualmente correggere, anche i nostri tecno-comportamenti.

di Pamela Polizzi

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Questo è quanto sostiene lo studio italiano “Online network and subjective well being” che, nel ten-tativo di rispondere all’interrogativo (mai cosi attua-le!) circa le conseguenza dell’uso/abuso dei social network, ha valutato l’impatto che quest’ultimi pos-sono avere sulla qualità della vita di chi ne usufrui-sce. La ricerca ha preso le mosse dai risultati, poi in-crociati e rianalizzati, del sondaggio Istat 2010/2011, condotto su un campione di 24mila famiglie italiane, circa 50mila individui, al fine di determinare il livello di soddisfazione degli utenti che fanno abitualmen-te uso dei social. I ricercatori se ne sono serviti per approfondire le correlazioni esistenti tra il benessere psico-fisico individuale e l’uso delle reti sociali, con un occhio di riguardo alle relazioni intrecciate, alla frequentazione degli amici virtuali e alla fiducia in loro riposta.

Il risultato principale dello studio, è stato l’aver verificato come non sia l’interazione online per sé stessa ad abbassare i livelli del benessere soggettivo ma la tendenza a riporre poca fiducia nelle amicizie virtuali delle qua-

li si percepiscono chiaramente i limiti. Quest’ultime, nelle super affollate piazze sociali, si moltiplicano e si intrecciano l’un l’altra ma sembra contribuiscano solo a far alzare vertiginosamente l’indicatore frien-ds dei profili social, nulla di più. Dunque, le relazioni faccia a faccia e la conseguente fiducia riposta negli scambi che da esse possono nascere sono correla-ti a più elevati livelli di benessere e soddisfazione, mentre si fa strada un generale senso di scontentez-za quando le amicizie strette online non superano le barriere virtuali: in tal caso, l’illusione di aver trova-to un amico 2.0 si scontra con la consapevolezza di non poterlo considerare tale perché estremamente limitata la fiducia che si è disposti a concedergli.

Stando ai risultati della ricerca, sembra che il net-working abbia un ruolo positivo nella vita delle per-sone e nel mantenimento del benessere soggettivo solo quando evolve in qualcosa di concreto, ovvero solo se presuppone il concedere all’altro tanta fidu-cia da rendere le interazioni virtuali relazioni fisiche.

Viceversa, e questa è la situazione più frequente, l’effetto complessivo risulta significantemente

negativo. Quindi, se da un lato è vero che le reti sociali ci aiutano a rimanere in contat-

to con le persone che fanno parte della no-stra vita, raramente gli amici conosciuti sulle varie piattaforme online divengo-no amici reali, e questo basta a rendere

l’uso dei social un gioco piut-tosto deludente sul versante dell’arricchimento umano.

La scarsa fiducia riposta negli amici virtuali intacca il benes-sere soggettivo; il networking può influenzare negativamente la nostra vita se le amicizie 2.0 non divengono amicizie reali.

virtuali

Attualità> di Pamela Polizzi

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Le reti sociali, come Facebook e Twitter, minano il benes-sere individuale se le rela-

zioni virtuali intessute non si tra-sformano in relazioni carne ed ossa.

e gli amici

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Come funziona la nuova norma? A chi si rivolge? Come è possibile godere

di questo nuovo incentivo da par-te del governo?

Lo sconto sulle tasse comunali è rivolto a quei cit-tadini, o gruppi di cittadini, che fanno qualcosa di concreto adoperandosi per il mantenimento ed il mi-glioramento del decoro urbano. Nel dettaglio: se un gruppo di cittadini residenti in un condominio de-cide di risistemare la strada davanti alla loro abita-zione, potrà avere in cambio uno sconto sulle tasse emesso dallo stesso Comune in cui vengono svolti i lavori. Chiudere le buche della strada, comprare fioriere o cancellare scarabocchi sui muri potrebbe incidere ad esempio sulla Tasi, la nuova tassa sulla casa.

Si tratta di un modo per incentivare gli interventi spontanei direttamente da parte dei cittadini, anche per miglio-rare lo spirito di unione di condo-mini e residenti di un quartiere.

Altro esempio può essere quel-lo di un gruppo di negozianti che si affacciano su una stessa piazza, magari facendosi carico della manutenzione e delle attivi-tà all’interno dei suoi spazi. In se-guito a questo, il Comune potrebbe

Il Decreto Sblocca Italia contiene una misura che contempla la pos-sibilità, da parte di privati cittadini, di chiedere lo sconto sulle tas-se comunali. Vediamo nel dettaglio come ottenere questo sconto.

Economia > di Kati Irrente (www.nanopress.it)

far scalare alcune rate della tassa sullo sfruttamento del suolo pubblico. Al momento, lo sconto su Tasi o suolo pubblico non è automatico, ma saranno i Co-muni – con apposita delibera – a decidere a chi fare lo sconto, per quanto tempo, in che misura e in cam-bio di cosa. La condizione è che si riferisca ad un periodo limitato di tempo. Saranno dunque i sindaci a valutare se varrà la pena rinunciare ad una parte di gettito in cambio di interventi che loro non sono in grado di eseguire per mancanza di fondi.

Lo Sblocca Italia si limita a fissare il principio genera-le, come si legge nel testo: “L’esonero del pagamen-to del corrispondente tributo può essere concesso a comunità di cittadini, associazioni no profit, rappre-sentanze di categorie economiche che abbiano pre-

sentato un progetto di riqualificazione”, in cui si chiarisce inoltre che: “Il progetto può pren-

dere diverse forme come la pulizia di una limitata zona del territorio, la manutenzio-ne e l’abbellimento di aree verdi o anche mediante la collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi”.

Nello sblocca Italia è prevista anche un’altra forma di sconto. La possibilità di dedurre dalla dichiarazione dei redditi il 20% del prezzo d’acquisto di una casa nuova o completamente ristrutturata,

fino ad un massimo di 300 mila euro. Un bonus che può essere incassato

se la casa viene data in affitto a canone concordato per otto anni.

Sconto sulle tasse

comunali

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Life > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

E’ necessario, quindi, cercare di vivere bene il rap-porto, senza creare momenti di tensione, spesso, semplicemente frutto della nostra fantasia o della nostra insicurezza, come potrebbe essere la gelo-sia. La gelosia, è un sentimento che può rovinare un rapporto. E’ difficile da controllare, perché si in-sinua lentamente in noi e si impossessa dei nostri pensieri, delle nostre sensazioni, del nostro cuore, facendoci vedere, anche là dove non ci sono, cose che ci fanno soffrire. La gelosia è qualcosa di terri-bile sia per chi la vive sia per chi la subisce, perché mina severamente anche il più solido dei rapporti.

E’ la nemica del rapporto di coppia, va superata con decisione, e per questo è necessario accrescere la propria autostima. Il primo passo è cer-care di convincersi di non essere in nulla inferiori al proprio o alla propria partner, e far crescere la considera-zione che si ha di sé. E’ necessario cominciare a rivolgere una maggiore attenzione a se stessi, comportarsi, se vogliamo, come quando il rap-porto era agli albori, quando si faceva di tutto per cercare di colpire positivamente la persona oggetto dei desideri. Quindi, autoanalisi, cercare

Vivere serenamente una sto-ria d’amore è l’auspicio di tutti, donne e uomini, perché

una storia d’amore dovrebbe essere uno dei momenti più belli della vita.

di trovare in se stessi i motivi che ci rendono gelo-si, non tanto per i comportamenti del partner, che come detto in precedenza potrebbero essere del tutto normali, ma comprendere perché in noi stessi si genera questo sentimento. Per superarla nel mi-gliore dei modi, è anche necessario evitare di par-larne con il partner, bisogna evitare di fare scenate soprattutto poi se sono basate sul nulla assoluto, su sensazioni che sono frutto della nostra immagi-nazione o delle nostre paure. Paura, appunto di es-sere inferiori, e quindi anche una consapevolezza mal celata di non meritarsi il partner che, per que-sto motivo, troverà più attraente un’altra persona.

Parlarne, fare scenate, potrebbe minare il rapporto, potrebbe mettere il partner in imbarazzo, o meglio, in seria difficoltà, soprattutto poi se del tutto innocen-te. Evitare anche di essere cupi, tristi, silenziosi, di guardare il partner, o la partner con occhi sospettosi, pronti a cogliere il minimo indizio che potrebbe con-fermare i propri sospetti o i propri timori. Non è un modo di fare corretto, perché oltretutto una persona

triste, che si incupisce facilmente, pronta ad una discussione infinita basata sul nulla, non è certamen-te un compagno o una compagna ideale, e quindi in questo caso, quelli che sono semplici paure, po-

trebbero diventare certezze perché è difficile sopportare una situazione del genere. Nulla di più facile che una persona che subisce qualcosa di simile, trovi conforto altrove, pro-prio per fuggire da una situazione che

non è certamente facile da sopportare.

rapporto di coppia e

GelosiaLa gelosia è un sentimento che può rovinare il rapporto di coppia, va superata con decisione, e per questo è fon-damentale e necessario accrescere la propria autostima.

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La tecnologia è sempre più in prima linea per ten-tare di arginare la dilagante escalation di violenza sulle donne e dopo aver dato a calze, slip e reggi-seni l’inedita missione di difenderle dai tentativi di stupro, ecco che mette sul mercato uno smalto per le unghie che cambia colore se la donna assume la cosiddetta ‘droga dello stupro’ o Ghb.

Promette di essere una rivoluzione nel campo della cosmesi quest’invenzione chiamata ‘Undercover Colors’ che è frutto della creatività di quattro studenti dell’U-niversità del North Carolina che, unendo conoscenze farmacologiche e cosmetica tradizionale, hanno dato vita ad un prodotto per la cui produ-zione la compagnia che si dedica alla prevenzione della violenza sulle don-ne sta raccogliendo i fondi.

Il funzionamento dello smalto è semplice quanto geniale: la donna che avrà messo questo smalto po-

trà scoprire se all’interno del cocktail che le è stato offerto è stato aggiunto un ingrediente sgradito e pericoloso. Per scoprirlo le basterà immergere un dito all’interno della bevanda e vedere la reazione dello smalto.

Sulla pagina Facebook di Undercover Colors, il team ha scritto: “In America, il 18% delle donne ha subito una violenza sessuale durante la propria vita. Sono le nostre figlie, le nostre fidanzate e le nostre amiche. Il nostro intento è quello di svi-luppare tecnologie che consentano alle donne di proteggersi da questo crimine odioso e silenziosa-mente dilagante”.

Non è la prima volta che dall’industria cosmeti-ca arrivano idee di questo tipo: nel 2009

in Gran Bretagna era stato lanciato il lipgloss antistupro, ideato dalla società 2LoveMyLips dopo aver consultato i dati riportati dalla Fondazione Roofie che si occupa di violenze sessuali av-

venute a seguito all’abuso di droga. Il lucidalabbra riesce a identificare se ci sono so-

stanze proibite nella bevanda che si sta per bere poggiando

le labbra sul bordo del bicchiere e aspettando la reazione: diventa

blu se la bibita è stata contaminata.

Fonte: www.today.it

Undercover Colors lo smal-to “intelligente” che cam-bia colore se la donna vie-

ne drogata. Una vera rivoluzione che potrebbe mettere al sicuro milioni di donne e ragazze.

Life>

smaltoSi chiama ‘Undercover Colors’ il cosmetico ideato da un gruppo di studenti americani del North Carolina che promette di esse-re un mezzo eccezionale per prevenire la violenza sulle donne.

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Salute > di Katyuscia.Naturopata (www.tantasalute.it)

Cosa mangiare

Come combattere la fame nervosa? E’ importante sce-gliere bene che cosa inserire nella nostra alimentazio-ne. Per esempio, possiamo cercare di preferire i cibi che saziano molto: frutta, in particolare ananas, aran-cia, kiwi e pompelmo, verdure, come la carota, la lattuga, gli spinaci e la zucca gialla, carne di pollo o di tacchino e pesce come salmone, tonno e sgom-bro. Tutti questi cibi possono costituire la base della nostra dieta. Sono da evitare le caramelle, i dolci, i pro-dotti da forno, le bibite zuccherate, gli snack salati, gli insaccati. Si possono prediligere l’uso di molte spezie e il consumo di semi di girasole e di zucca. Per evitare di mangiucchiare tutta la giornata, è sempre bene rispettare gli spuntini di metà mattina e del pomeriggio, magari a base di yogurt e cereali.

L’omeopatia

La fame nervosa può essere contrasta-ta anche con l’uso di prodotti omeo-patici. Ricordiamo quelli più utili. Ad esempio, può essere importante il ricorso all’Aconitum napellus, so-prattutto quando il disagio è accom-pagnato da attacchi di panico. Pos-

Ci si ritrova a mangiare ecces-sivamente e continuamente, perché si vogliono soffocare le

proprie frustrazioni. Scopriamo insie-me come controllarla o come fermarla.

siamo utilizzare l’Argentum nitricum, se mangiamo per ridurre l’ansia che precede un evento importante, come un esame o un colloquio di lavoro. L’Arsenicum album è raccomandato per chi è soggetto al deside-rio di prestare attenzione ai dettagli, mentre il Lyco-podium è adatto per coloro che vogliono mascherare un senso di inadeguatezza. Il Phosphorus è indicato per i soggetti emotivi, che si spaventano facilmente, mentre la Pulsatilla può essere adatta per le perso-ne che cercano continuamente il supporto degli altri.

I rimedi

Ci sono dei rimedi contro la fame nervosa che potreb-bero fare al caso nostro. Essenziale sarebbe svolge-re una certa attività fisica: lo sport attiva nel nostro cervello i circuiti del piacere e può indurci a trovare quel benessere psicofisico, che ci dà il gusto per la soddisfazione, senza abbuffarci di cibo. E’ importante allo stesso tempo mangiare lentamente, per gustare

meglio i cibi e per riuscire a controllare meglio i no-stri comportamenti durante i pasti. Dovremmo

imparare a dare un senso diverso al momen-to dell’acquisto degli alimenti, magari può rappresentare una buona occasione per fare la spesa con qualche amico, per scambia-

re quattro chiacchiere. Inoltre può essere utile essere più consapevoli nella scelta

dei cibi, leggendo le etichette e cer-cando di non lasciarsi ingannare dalla pubblicità. Un ultimo trucco consiste nel dedicare il giusto tempo al son-no, per riposare e per contrastare in modo più appropriato lo stress.

Fame nervosa: cosa mangiare? Quali sono i prodotti dell’omeopa-tia utili e i rimedi per combatterla? La fame nervosa è un disturbo alimentare che molto spesso, purtroppo, è scatenato dall’ansia.

nervosaIl disturbo della fame

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Inaugurato a Pasqua di quest’anno, il ristorante Hostaria Lunghi ha portato subito una ventata di novità e qualità rispetto ai piatti classi-ci abitualmente proposti ad Anzio. L’atmosfera del locale, curato nel dettaglio, è decisamente accogliente e la qualità della carne e del pesce si può tranquillamente definire eccellente, esaltata dall’esperienza e dall’abilità dello chef Alessandro Balossini che seleziona ai propri clienti materie prime sempre freschissime. Presso l’Hostaria Lun-ghi, inoltre, avrete la possibilità di degustare la squisita carne spagno-la di razza Gallega, una carne matura, con gusto deciso e forte spessore organolettico. Perfetta per la cottura sulla brace del grande camino presente nella cucina del ristorante. Particolare anche la carta dei vini, selezionati da Gian Paolo Lunghi, che prevede solo vini laziali (oltre

30 etichette) e internazionali con un’importante sezione dedicata a Champagne e bollicine. L’Ho-

staria Lunghi, il vertice enogastronomico di Aprilia in terra di Anzio vi aspetta per eventi, degustazioni e sfiziosi

aperitivi, tutti i giorni sia a pranzo che a cena tranne il lunedì.

www.hostarialunghi.it - [email protected]

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Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Osteoporosi

Per quanto riguarda le cause, gli esperti non sono riusciti a trovare dei motivi ben precisi. Si sa co-munque che ci sono dei fattori di rischio che influ-iscono molto, fra questi la menopausa, la ridotta massa ossea e l’eccessiva magrezza. Per la cura ci sono dei farmaci a disposizione, ma soprat-tutto si deve puntare su un’alimentazione sana, che diventa un ottimo strumento anche per la prevenzione.

I sintomi

I sintomi dell’osteoporosi, nelle prime fasi della patologia, non si manifestano. Difatti non si avverte neanche una sen-sazione di dolore. Il quadro sintomatologico più eviden-te appare quando le ossa si sono già indebolite. In questo caso si comincia a soffrire di mal di schiena, anche particolar-mente intenso, si può avere il collasso o la frattura di una vertebra, la statura diminuisce, la postura diventa curva

e si possono avere delle fratture del femore, del pol-so o di altre ossa.

La cura

La cura dell’osteoporosi si basa sull’utilizzo di alcu-ni farmaci, che possono rallentare il decadimento osseo. Si usano in genere i bifosfonati, che au-mentano la densità ossea e diminuiscono il rischio

di fratture. Tuttavia essi hanno degli effetti collaterali, come il bruciore di stomaco. Si utilizza anche il raloxifene, che agisce sul metabolismo osseo, ma può avere effetti gravi come la formazione di trombi negli

arti inferiori. In genere vengono sommi-nistrati degli estrogeni, ma la terapia ormonale deve essere seguita sotto stretto controllo medico.

Si può ricorrere anche al teriparatide, un ormone che aiuta a costruire il tessuto

osseo. Il tutto per un periodo compreso fra i 21 e i 24 mesi. Si ricorre anche a volte a

degli integratori di calcio e vitamina D.

La prevenzione e l’alimentazione

La prevenzione dell’osteoporosi si fa in-nanzi tutto prendendo alcune precau-zioni, per evitare le cadute. Si devono indossare in questo senso scarpe con

L’osteoporosi è una malattia che interessa le ossa, provocan-do un loro indebolimento e conseguentemente possibili frat-ture, che si verificano anche a seguito di traumi non gravi.

sintomi, prevenzione,cura e alimentazionenei soggetti con casi di

Isintomi sono rappresentati dal mal di schiena e dalla po-stura che appare curva.

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tacchi bassi e suole antiscivolo; si devono evitare i tappetini e le stanze devono essere ben illuminate. Bisogna fare attenzione alla postura, per non accu-mulare tensione sulla colonna vertebrale.

Inoltre è indispensabile stare attenti alla dieta, ga-rantendo all’organismo un adeguato apporto di cal-cio e di vitamina D. In questo senso è fondamen-tale non far mancare latte e derivati. Comunque si deve tenere presente che ci sono anche altre fonti alimentari di calcio, come mandorle, broccoli, spi-naci, salmone in scatola, sardine e soia.

Il fabbisogno giornaliero di calcio cambia a seconda dell’età e arriva anche a 1.200 mg dopo i 51 anni. La vitamina D può essere garantita esponendosi alla luce del sole, ma è contenuta anche in alcuni cibi, come il tuorlo d’uovo, e nel pesce grasso, come il tonno e le sardine. Si può ricorrere anche a degli integratori di vitamina D.

Da non trascurare è anche l’esercizio fisico, in quanto l’attività fisica fa sempre bene alle ossa, specialmente se si inizia da giovani. E’ importante eseguire esercizi per la forza e per la resistenza. Bene il nuoto e la bici-cletta.

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E’ stato dimostrato che gli ortaggi ed i frutti viola-blu

riducono il rischio di pa-tologie cardiovascolari e tumorali in quanto sono

ricchi di polifenolo, un po-tentissimo antiossidante natu-

rale, che previene anche malattie neurologiche come l’Alzheimer ed il Parkinson bloccando la produzione di tossine che portano dan-no al cervello e ad altri organi.

Mirtilli, prugne, more, ciliegie, uva, frutti di bo-sco ma anche melanzane e radicchio sono alimenti ricchi di fibra che rientrano nella dieta viola alleata della salute e della bellezza. Le molecole del colore, le antocianine e i carotenoidi che conferiscono la colorazione violacea a questi cibi prevengono le in-fezioni del tratto urinario, la cataratta, migliorano la vista, aumentano la resistenza capillare e molto altro ancora. In particolar modo il ribes ad esempio ricco

Il colore naturale dei cibi ha un ruolo importante per il nostro benessere. I colori della frutta e del-la verdura celano proprietà benefiche e curative.

Salute > di Sara Latorre

Bellezza e salutevestono viola

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di vitamina C aumenta la produzione di collage-ne e carnitina, così come le more, i fichi, le pru-gne sono ricche di potassio mentre i frutti di bo-sco contengono fibra solubile che alimenta la flora intestinale e regola l’assorbimento dei nutrienti. Quindi via libera al colore viola della frutta e della verdura per un organismo sano, forte e più giovane.

Ribes: ricchi di vitamina C (ha azione antiossi-dante e partecipa alla produzione di collagene e di carnitina) e potassio (riduce il rischio di iper-tensione, patologie cardiovascolari e protegge il tessuto osseo).

Radicchio: ricco di vitamina C, beta-carotene (precursore della vitamina A che partecipa alla crescita, alla riproduzione e al mantenimento dei tessuti e interviene nella funzione immunitaria e nella visione) e potassio.

Fichi, More e Prugne: ricchi di potassio (la cui funzione prin-cipale è quella di regolare, insieme con il sodio, la quantità di liquidi pre-sente nel nostro orga-nismo).

Melanzane: ricche di magnesio (minerale essen-ziale per le cellule viventi).

Proprietà di alcuni dei cibi in questione:

Senza dubbio non è possibile soste-nere che esista il cibo miracoloso in grado di proteggerci totalmen-

te dai rischi delle malattie ma l’assunzio-ne costante di una quantità giornaliera di frutta e verdura aiuta sensibilmente a prevenire problemi di salute.

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rosa

Si tratta di una battaglia anche e soprattutto di carattere culturale tesa a diffondere la prevenzio-ne e l’educazione in campo oncologico che, unita ai programmi di screening, al miglioramento delle tecniche diagnostiche, delle terapie chirurgiche e mediche, è riuscita negli anni a far registrare una lenta ma costante diminuzione della mortalità.

La LILT di Latina è inserita autorevolmente a pieno titolo nella Campagna Mondiale “Nastro Rosa”. E’ doveroso comunque sottolineare che la Senolo-gia della AUSL di Latina, anche grazie al pro-gramma di Screening della Regione Lazio, ha da anni istituito, con la LILT, un programma chiamato “Progetto Mammella”. Grazie a questa importante intesa sono stati raggiunti risultati che collocano le due Istituzioni tra le migliori realtà nazionali e internazionali.

I dati del Gruppo Interdisciplinare di Senolo-gia sono stati presentati all’11° Milan Breast Cancer Conference, in Italia, all’Europe-an Breast Cancer Conference (EBCC8), a Vienna, in Austria e pubblicati sulla

La Campagna “Nastro Rosa” è organizzata dalla Lega Italiana per la Lotta contro

i Tumori (LILT) e da EsteéLauder Companies, società leader per i prodotti di bellezza.

rivista European Journal of Cancer, all’Ameri-can Society Cancer Oncology (ASCO), nel 2011 a Chicago, USA e pubblicati sulla rivista Journal of Clinical Oncology, al 35th San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS), nel 2012 a San An-tonio-Texas, Usa e pubblicati sulla rivista Cancer Research.

Nell’ambito della campagna “Nastro Rosa” la LILT ha pensato di coinvolgere i Sindaci pontini chie-dendo loro di illuminare di rosa, durante il mese di ottobre, una location rappresentativa del proprio Comune. In questo modo le città pontine potranno sentirsi vicine alle numerosissime città di tutto il mondo che da anni aderiscono all’iniziativa come ad esempio New York, la quale da tempo illumina l’Empire State Building, Roma che per l’occa-sione illuminerà il Colosseo e moltissime altre.

Il tumore al seno è il big Killer numero uno per il genere femminile. Si stimano in Italia cir-

ca 50.000 nuovi casi ogni anno. Questa incidenza è in costante crescita ed è au-mentata del 14% negli ultimi sei anni. In particolare il tumore al seno registra un aumento del 29% tra le giovani donne in età compresa tra i 25 e i 44 anni. Numeri

impressionanti che fanno del tumore al seno una vera emergenza sociale.

Salute > a cura del Dott. F. Ricci e Dott. A. Novaga

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Ottobre è il mese del “Nastro Rosa”, la Campagna mondiale di sensibilizza-zione contro il tumore al seno che intende coinvolgere istituzioni e cittadini sui temi della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori della mammella.

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Salute >

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Ma secondo un’indagine promossa da Acto-Allean-za contro il tumore ovarico, nel nostro Paese 6 donne su 10 non conoscono questa patologia, e 7 su 10 non sanno indicarne i sintomi e gli esami ai quali sotto-porsi per scoprirlo in tempo. E così la diagnosi arriva quasi sempre quando ormai è troppo tardi.

Per sensibilizzare i cittadini verso quello che gli esperti definiscono “il più insidioso dei tumori fem-minili”, ancora circondato da “un muro di silen-zio”, Acto ha lanciato con il sostegno di Roche una campagna nazionale itinerante che parte da Milano. Il capoluogo lombardo è stato il primo ad ospitare in piazza Cordusio la prima tappa di una mostra open air con i 10 ritrat-ti di personaggi famosi che hanno accetta-to di posare per il fotografo delle star Dirk Vogel, mostrando un messaggio sul tumore ovarico: attori come Anna Bonaiuto, Jane Alexander, Lucrezia Lante della Rovere e Claudio Santamaria; cantautori come Emma Marrone e Francesco Renga, personaggi televisivi come Lorella Cuc-carini, Paola Perego, Marina Ripa di Meana; archistar come Doriana e Mas-similiano Fuksas, e sportivi come Eli-

Le italiane che convivono con un cancro dell’ovaio sono 37 mila, con circa 5

mila nuovi casi ogni anno.

sa Di Francisca, schermitrice medaglia d’oro nel fioretto alle Olimpiadi di Londra del 2012. Ma sono invitati a partecipare tutti i cittadini, che attraverso la pagina Facebook dedicata all’iniziativa (www.fa-cebook.com/scattidenergia) potranno caricare un selfie accompagnato da un messaggio e contribuire a sensibilizzare tutte le donne sull’importanza di co-noscere i sintomi del tumore ovarico, di non trascu-rarli e sottoporsi regolarmente a visita ginecologica. Ritratti vip e selfie saranno accessibili sul sito www.scattidenergia.it.

Dopo la tappa milanese la mostra arriverà a Napo-li, dal 22 al 28 ottobre. Nel 2015 sono previste altre tappe di cui la prima a Roma, dove è prevista anche una cena di fundraising a favore di Acto. Nei pres-

si dell’installazione fotografica verrà distribuito gratuitamente il leaflet informativo ‘10 fatti che tutte le donne devono conoscere sul tumo-

re ovarico’, e i visitatori potranno ritirare la ‘Guida al tumore ovarico’ realizzata in

collaborazione con 7 società scientifiche.

“Le donne non conoscono il tumore ovarico e quindi non ne parlano, i me-dia se ne occupano ancora troppo poco e anche la maggior parte delle donne che sono guarite o convivono con la malattia preferisce non parlarne”, af-ferma Nicoletta Cerana, presidente Acto che per questo ha pensato a “una campagna corale a cui partecipano

Foto d’autore e selfie per ‘Scatti d’energia’ contro il tumore ovarico. Personaggi famosi e cittadini scendono in campo per la campagna d’in-formazione promossa da Acto Onlus contro un nemico silenzioso che nel mondo colpisce 250 mila donne, con una mortalità del 50% a 5 anni.

SCATTIinsieme contro il tumore ovarico

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logia di Milano, professore associato di ostetricia e ginecologia all’univer-sità degli Studi di Milano-Bicocca e membro del consiglio direttivo di Acto - Negli stadi avanzati la guari-gione può essere raggiunta da circa il 30% delle pazienti. Per l’altro 70%, l’obiettivo si sposta sulla croniciz-zazione della malattia: attraverso l’impiego dei farmaci più efficaci, si cerca di far convivere la pa-ziente con il tumore il più a lungo possibile, assicurandole al tempo stesso la migliore qualità di vita”.

Grandi passi avanti nel tratta-mento, ricordano gli specialisti, sono stati fatti con l’arrivo delle terapie anti-angiogeniche: farmaci che ‘soffocano’ il cancro bloccando la formazione dei vasi sanguigni di cui il tumore si circonda per nutrirsi, ossigenarsi e crescere.

“Roche sostiene con entusiasmo que-sta campagna - commenta Federico Pantellini, Medical Affairs Therapeu-tic Area Leader Oncology del gruppo - L’impegno primario di un’azienda farmaceutica è quello di ricercare e rendere disponibile l’innovazione, in particolare per quelle patologie come il tumore ovarico per le quali per anni non si sono registrate novità di rilie-vo nello scenario terapeutico. Ma l’arma fondamentale per sconfigge-re il tumore ovarico rimane la cor-retta informazione che può aiutare le donne a riconoscere per tempo i sintomi di questa malattia”.

Fonte: adnkronos.com

personaggi celebri e cittadini comuni. Perché il tumore ovarico non è solo un problema di chi ne è colpito - spiega - ma di tutte le donne attente alla propria salute”.

Nell’80% dei casi questo cancro dà segno di sé quando è ormai in fase avanzata. Il principale fattore di ri-schio è la presenza di altri casi in famiglia e l’essere portatrici della mu-tazione genica Brca1 e Brca2, che au-menta anche la probabilità di cancro al seno. “In questa neoplasia la sintoma-tologia è quanto mai aspecifica”: dolori e gonfiore addominali, cambiamento delle abitudini intestinali, elenca San-dro Pignata, direttore della Struttura complessa di oncologia medica uro-gi-necologica all’Istituto nazionale tumo-ri Irccs-Fondazione Pascale di Napoli.

“Ogni volta che si presenta un sinto-mo che non è mai stato presente e che si ripete per settimane, una don-na deve allertarsi - raccomanda - e rivolgersi subito al ginecologo che deciderà gli accertamenti del caso”. Se il tumore ovarico viene diagnosti-cato in stadio iniziale la possibilità di sopravvivenza a 5 anni è infatti del 75-95%, mentre crolla al 25% quando la diagnosi è tardiva.

“La diagnosi tempestiva cambia la prognosi perché consente una chirur-gia ottimale che a sua volta influenza positivamente il dopo intervento - pre-cisa Nicoletta Colombo, direttore dell’Unità di ginecologia oncologica medica dell’Istituto europeo di onco-

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I sintomi

I sintomi della sindrome dell’occhio secco consisto-no in una secchezza persistente, in una sensazio-ne di bruciore e di ruvidezza all’interno dell’occhio stesso. Molte volte i soggetti riferiscono di avere la sensazione che un corpo estraneo sia entrato all’in-terno del bulbo oculare. Inoltre un’altra caratteristica tipica è la forte lacrimazione. Apparentemente sem-brerebbe strano, ma la secchezza dell’occhio tende a stimolare in maniera eccessiva la produzione di liquidi, per cercare di difendersi. A volte compaiono anche disturbi alla gola, al naso, congestione nasale o sinusite, tosse cronica e mal di testa.

Le cure

Parlando di cure per la sindrome dell’oc-chio secco, non si deve trascurare la possi-bilità di ricorrere alla soluzione chirurgica. In ogni caso ci sono dei farmaci, su cui si può fare affidamento. Per esempio, si possono utilizzare dei colliri a base di ci-closporina. Agirebbero come antinfiam-matori, che determinerebbero un aumento della secrezione lacrimale. A questo scopo

Isintomi consistono proprio in questi disturbi, ben individuabili all’interno della sfera oculistica,

insieme ad una sensazione di brucio-re e di avere un corpo estraneo all’in-terno dell’occhio.

sembra essere utile anche la pilocarpina, assunta per via orale. Lo stesso discorso vale possibilmen-te per l’assunzione di preparati con amminoacidi o acidi grassi polinsaturi, che potrebbero migliorare la sintomatologia e i disturbi connessi al problema. Molto utili possono essere anche unguenti specifi-ci, con i quali si possono effettuare degli impacchi e dei massaggi alle ciglia. Eventualmente l’oculista può prescrivere anche dei detergenti per per dimi-nuire l’irritazione intorno alla superficie degli occhi. Ci sono anche dei tasselli, che si mettono e poi pos-sono essere rimossi, per evitare che i liquidi possano fuoriuscire, lasciando l’occhio secco.

I rimedi

I rimedi per la sindrome dell’occhio secco possono consistere nell’opportunità di sopperire all’insuffi-ciente lacrimazione naturale con l’uso di lacrime ar-tificiali in gocce. Soprattutto sono consigliate quelle soluzioni che non presentano conservanti, perché in questo modo si evitano eventuali e fastidiose irrita-

zioni. Se il problema è costituito dagli agenti at-mosferici, possiamo indossare degli occhiali,

anche da sole, quando usciamo all’aria aper-ta. In questo modo evitiamo che ci diano fastidio anche il vento e la polvere. Gli occhiali protettivi sono importanti anche quando ci ritroviamo a vivere in ambienti con temperature molto fredde. All’interno delle abitazioni è sempre meglio usare un umidificatore, per combattere la secchez-za dell’aria causata dai sistemi di riscal-damento o dai condizionatori.

Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

La sindrome dell’occhio secco consiste in un problema di lubrifi-cazione insufficiente. Tutto ciò può provocare dei problemi, che sono rappresentati soprattutto da irritazioni e infiammazioni.

La sindrome dell’occhio

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Da che cosa dipende tutto ciò? Scopriamolo insieme e vediamo anche quali soluzioni ci offre la natura, per riuscire a trovare un po’ di sollievo.

Le cause

Non sempre le cause delle mani gonfie devono de-stare preoccupazione. Alcune di esse, infatti, sono di carattere transitorio. Basti pensare alla sindrome premestruale, quando l’alterazione degli ormoni può portare ad un ristagno dei liquidi anche nelle mani. Il disturbo delle mani gonfie, accompagnato da formi-colio alle mani, si può riscontrare anche a fine gravi-danza, quando la circolazione del sangue appare più difficoltosa. A volte anche le condizioni climatiche in-fluiscono, specialmente temperature troppo fredde o eccessivamente calde. Di notte si possono assumere posizioni sbagliate nel sonno e quindi il risultato può essere un gonfiore accentuato associato a prurito alle mani. Tutti questi problemi, comunque, tendono a ri-solversi spontaneamente.

Ci sono, invece, delle cause, che sono collegate con alcune malattie: iperti-roidismo, pressione alta, problemi cardiaci, artrosi, artrite, artrite reumatoide. Tutte queste patologie possono causare il manifestarsi delle mani gon-fie. A volte anche stati febbri-li procurano il tipico gonfiore,

Le mani possono apparire rosse, doloranti e si può avere anche una sensazio-

ne di prurito molto fastidiosa.

che può essere dovuto anche alla sindrome del tunnel carpale. Altre volte il problema può dipen-dere da una difficoltà a livello renale. Bisognerebbe fare attenzione anche ai farmaci che si assumono: antidepressivi, farmaci contro la pressione alta, contro il diabete, steroidi e medicinali ad azione ormonale possono essere alla base del disturbo.

I rimedi naturali

I rimedi naturali contro le mani gonfie sono mol-ti. Ci sono alcune erbe, che si possono utilizzare per la preparazione di tisane: fieno greco e timo, per risolvere il problema legato alla ritenzione idrica, oppure menta, centella asiatica e foglie di mirtillo, per riuscire a stimolare la circolazio-ne sanguigna. Esistono pure tante tinture madri, pomate e composti in granuli a base di arnica, amamelide o ippocastano, il cui uso si rivela be-nefico specialmente al sopraggiungere del caldo.

Possiamo provare anche con un infuso benefico per la circolazione, fatto con le foglie di noc-

ciolo. Va bevuto 2 volte al giorno, al mattino e alla sera. Se il di-

sturbo è dovuto al caldo e alla stanchezza, si può bere un in-fuso a base di melassa e semi d’anice. Basta un cucchiaino per ciascun ingrediente, da

far bollire in 500 ml d’acqua, che va consumata tiepida 2 o 3 volte al giorno. Si può pro-vare poi con gli impacchi di-rettamente sulle mani. Molto utili possono essere quelli con

il tè verde o quelli con l’aceto.

Quali sono le cause e quali rimedi naturali possiamo applicare per risolvere il problema? Spesso il sintomo si presenta da solo, anche se a volte può essere correlato ad una sensazione di formicolio o alla difficoltà di muovere gli arti.

Estetica> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Ma

ni

cause e rimedi naturaliGONFIE

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I piagnoni danneggiano i neu-roni delle persone che li ascol-tano. Per molti, il lamentarsi

è un’abitudine quotidiana grazie alla quale sfogano il loro malcon-tento per le varie difficoltà alle quali la vita ci sottopone.

Questo modo di fare è dannoso per chi è costretto a subire le continue lamentele. A dirlo è uno studio che addirittura dimostra che già mezz’ora di ascol-to delle lamentele può essere pericolosa. La ricer-ca ha evidenziato che dopo trenta minuti in cui si viene bersagliati dal piagnone, i neuroni iniziano a risentirne e la capacità di elaborare delle soluzioni viene lentamente meno.

Secondo i ricercatori il cervello umano è influenzabile sia in maniera positiva che negativa ecco perché dopo aver ascoltato una persona lamento-sa ci sentiamo stanchi, in-nervositi e depressi. Nella maggioranza dei casi, il piagnone non va alla ricerca di un conforto o delle parole che lo aiutino a risolvere il suo problema,

il suo obiettivo è soltanto quello di lamentarsi, di sfogarsi, riversando su terzi le proprie angosce. E’ proprio questo particolare a rendere questa abitu-dine dannosa e pericolosa per chi ascolta. Bisogna però sottolineare che i problemi iniziano a com-parire quando le solite tiritere si ripetono per oltre mezz’ora cosa che, in genere, accade di rado. Trop-pe lamentele fanno male al nostro cervello, riducen-do l’attività dei neuroni e quindi rendendo difficile l’elaborazione di una via d’uscita che sia applicabi-le anche al non ascoltare le lamentele.

Per evitare di ridurre la capacità dei nostri neuroni o di accumulare stress e negatività per causa di per-sone eternamente scontente è opportuno mettere in atto dei piccoli accorgimenti, come quello di non immedesimarsi troppo nei problemi altrui. L’alter-nativa è quella di concentrarsi su altro, per esempio

immaginando la prossima vacanza o altre piacevoli attività.

Questi consigli non stanno a significare che dobbiamo essere insensibi-

li verso il prossimo, forse è il momento di far capire al

nostro amico piagno-ne che la lamentela non è la soluzione corretta ai proble-

mi, ma che invece bisogna affrontarli con

determinazione.

sempre

Scienza> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

La negatività fa male. Secondo alcuni ricercatori, ascoltare chi si lamenta spesso fa male ai neuroni del nostro cervello.

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Da questo mese scopriremo i pro e i contro delle diete piu’ note. Analiz-zando i regimi alimentari promossi dalla dieta Atkins, la Dieta a Zona, la dieta dell’Indice Glicemico, la dieta Scarsdale, e la dieta Dukan.

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per una

consulenza, inviate una mail a: [email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

le dieteREGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO...

Prima di decidere se intra-prendere un percorso diete-tico e quale intraprendere, è

importante sapere se vi è realmen-te la necessità di perdere peso...

Inoltre bisogna analizzare se il proprio peso corporeo e le calorie che si assumono ogni giorno siano tutto sommato adatti alla propria statura e al proprio life-style. Per scoprirlo può essere utile calcolare il proprio indice di massa corporea (IMC o BMI) utilizzando la formula matematica e la relativa tabella (in basso a destra) per capire se si è in forma oppure no. Fatto ciò, mettiamo a confronto i pro e i contro delle varie tipologie di diete disponibili. Ho scelto di analizzare i regimi alimentari promossi dalla dieta Atkins, la Dieta a Zona, la dieta dell’Indice Glicemico, la die-ta Scarsdale, e la dieta Dukan. Infine metteremo a confronto questi regimi con la dieta mediterranea.

Questo mese parliamo delle caratteristiche del-la dieta Atkins, ideata dal cardiologo americano Robert Atkins negli anni 70’, per prevenire e controllare il diabete mellito. Questo regime alimentare riscontra molto successo negli Stati Uniti ed è molto seguito tra i divi di Hol-

lywood. Quali sono le principali caratteristiche: prevede quattro fasi dietetiche, l’assunzione

concomitante di integratori, di vitamine e sali mi-nerali e attività fisica svolta regolarmente. Si inizia il trattamento con la fase di “Induzione”. In questo periodo iniziale, per almeno due settimane di tempo, si limita il consumo degli alimenti a base di glucidi (pasta, riso, pane e sostituti, gran parte della frutta, dolci, patate, zuccheri, biscotti e cereali…), con-sentiti nella misura massima di 20 gr al giorno.

La dieta si basa dunque sul consumo libero di ali-menti proteici e grassi durante tutta la giornata alimentare, a partire dalla prima colazione, e di ve-getali a basso indice glicemico. Si prosegue con la fase di “continuazione della perdita di peso”. In questa fase si aumenta il consumo dei glucidi di 5 gr al giorno utilizzando vegetali, frutta non zuc-cherina e frutta secca (sono ancora vietati pane, pasta, dolciumi…) fino al raggiungimento del cosid-

detto “livello critico di carboidrati”. L’obbiettivo è mantenere una perdita ponderale moderata,

tra i 400 e i 1400 gr alla settimana, fino al qua-si raggiungimento del peso ideale.

L’argomento continua nel prossimo numero…

CATEGORIE DI IMC

Magrezza graveMagrezza moderata

SottopesoNormopesoSovrappeso

Obesità moderataObesità grave

inferiore a 16,016,0-17,017,0-18,518,5-25,025,0-30,030,0-40,0

superiore a 40,0

IMC

IMC= peso (kg) : statura (m) : statura (m)

Fo

nte

: IN

RA

N

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L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria.

Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’anda-mento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

BioimpedenziometriaQuesta misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

EDUCAZIONEALIMENTARE.

IN BUONA SALUTECON UNA CORRETTA

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento im-plicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita.

Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o in-grassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede.

Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il siste-ma HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede.

Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura).

Per informazioni e preventivi inviare una mail a: [email protected]

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Viaggio >

Da più di 200 anni Tahiti rappresenta per gli Europei l’archetipo del para-diso tropicale, ma se chiedete a qual-cuno se conosce la Polinesia Fran-cese potete stare praticamente certi

che l’unica reazione che otterrete sarà uno sguardo attonito. Tahiti non è che un’isola di uno dei cinque arcipelaghi che compongono la Polinesia Francese; è anche l’isola più grande, più famosa e più inte-ressante dal punto di vista storico, ma le fotografie di mari cristallini e spiagge orlate dalle palme che si vedono nelle vetrine delle agenzie di viaggi sono

quasi sempre immagini di qualche altra isola po-linesiana. Andiamo per ordine con qualche cenno di geografia. Tahiti si trova 4.400 km a sud delle Hawaii, a 7.900 km dal Cile e a 5.700 km dall’Au-stralia. L’isola nel suo punto più largo misura 45 km e copre una superficie di 1.045 km². L’isola si compone di due parti quasi circolari centrate su montagne vulcaniche e collegate da un breve istmo che prende il nome dalla piccola città di Taravao, ivi situata. I turisti visitano la Polinesia Francese per darsi alla bella vita negli eleganti resort, per fare immersioni subacquee in lagune brulican-

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TAHITI

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LA MELODIA DI UN UKULELE, L’ARMONIA DI UNA NATURA INTATTA, IL LENTO SCORRERE DEL TEMPO, IL SORRISO

CORDIALE DELLA GENTE, IL FASCINO DI ANTICHE LEGGENDE E DI UNA CULTURA MILLENARIA… QUI, A

TAHITI E LE SUE ISOLE, TUTTO È COME ERA IN PRINCIPIO. TAHITI VI PORTA ALLA SCOPERTA DEL VERO SENSO DELLA

VITA, DEI SUOI RITMI NATURALI, DEI SUOI VALORI PIÙ SEMPLICI E AUTENTICI.

a cura diRAFFAELLA PATRICELLI

TAHITI

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

ti di pesci tropicali, per abbuffarsi con la peculiare cucina franco-polinesiana. Queste aspettative sono perfettamente legittime perché la Polinesia Francese effettivamente offre luoghi di una bellezza sorpren-dente, ma il mito che questo sia un paradiso privo di problemi è stato certamente sfatato dai disordi-ni avvenuti nelle strade di Papeete nel settembre del 1995, dopo la ripresa dei test nucleari francesi a Moruroa. I festeggiamenti dell’Heiva di Tahiti si protraggono per tutto il mese di luglio e sono per Ta-hiti l’equivalente del carnevale brasiliano e la gente viene a frotte per parteciparvi. Questa festa cade nel pieno della stagione più fresca e asciutta (da giugno a ottobre), che forse è la migliore per visitare la Po-linesia. Bisogna tenere conto tuttavia dei maraamu,

gli alisei che tra giugno e agosto possono portare tempo instabile da sud. Nei mesi compresi tra no-vembre e la fine di maggio il clima è più caldo e umido. Le vacanze dell’emisfero settentrionale (da Natale all’inizio di gennaio, da fine febbraio all’ini-zio di marzo, Pasqua, all’inizio di maggio e il lungo periodo estivo di luglio e agosto) sono periodi di grande affollamento nei quali si possono avere non poche difficoltà a trovare posto su un aereo. Papee-te, centro principale dell’isola, soffre di un problema di immagine. La capitale della Polinesia Francese è sì una trafficata città portuale con intasamenti del traffico nelle ore di punta e orribili costruzioni in ce-mento, ma ha anche un bel lungomare con un conti-nuo andirivieni di panfili, traghetti e navi mercan-

TAHITI: L’ISOLA DOVE SIPARLA LA LINGUA DEI FIORI

TRA CASCATE E TATTOO{ {

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tili e un vivace mercato tipico dei mari del sud. Con i suoi caffè, i furgoni che vendono bibite e spuntini e i ristoranti, questa è una bella zona da percorrere e godersi l’atmosfera del luogo. Ovunque si scorgono i segni lasciati dalla storia marittima della regione e lo spirito di Cook e di Bougainville è onnipresente lungo la costa di Papeete.

Il Marché du Papeete è un posto vivace e pittoresco ed è particolarmente animato la domenica mattina. Si trova subito dietro il lungomare e occupa un intero isolato. Gli edifici originali furono costruiti nel 1847, ma dopo una serie di ampliamenti e ristrutturazioni il complesso fu distrutto durante la seconda guerra mondiale dalle bombe lanciate dagli incrociatori te-deschi. Da allora è stato ricostruito due volte e ora è un’ariosa struttura a due piani; al piano inferiore sono in vendita frutta, verdura, carne e pesce, men-

tre a quello superiore trovate articoli d’abbigliamen-to e prodotti artistici e artigianali. Ad alcuni chilome-tri da Papeete nell’entroterra c’è il famoso Bain Loti (Bagno di Loti): nel romanzo The Marriage of Loti scritto da Pierre Loti nel 1880 l’eroe del libro e la bel-la Rarahu si conobbero presso questa pozza d’acqua situata in mezzo al verde presso il fiume Fautaua.

Questo luogo, segnato da un busto dello scrittore, non è più bucolico come ai tempi di Loti, ma è ancora pia-cevole ed è uno dei posti preferiti dagli abitanti locali per fare una nuotata. A chi vuole fare passeggiate o arrampicate, il lussureggiante e movimentato entro-terra di Tahiti offre innumerevoli possibilità il cui li-vello di difficoltà spazia dal facile al molto impegnati-vo. Un vero paradiso, un luogo incantato, dove poter dimenticare ciò che più ci opprime nella quotidiani-tà. Di sicuro una meta costosa, ma davvero unica.

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Moda >

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IL FASHION DESIGNER GEORGIANO DAVID

KOMA PER QUESTA NUOVA STAGIONE AUTUNNO/INVERNO 2014/2015 OPTA PER UN LOOK

QUASI TOTAL BLACK.ABITI DAI TAGLI FUTURISTICI

VENGONO ACCOMPAGNATI DALL’USO DELLA PELLE E DI

DECORAZIONI GEOMETRICHE.

TROVIAMO CAPPOTTI

LUNGHI, QUADRATIE CON RITAGLI

IMPORTANTI SULLE SPALLE.

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Moda >

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davidKOMAcollezioneautunnoinverno

PER QUESTA COLLEZIONE IL FASHION DESIGNER DAVID

KOMA SI E’ ISPIRATO ALLE DONNE RAFFIGURATE NEI DIPINTI

RINASCIMENTALI DELL’ARTISTA TEDESCO LUCAS CRANACH.

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Shopping > di Giovanna Testa

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ACCESSORI

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FASHION

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Shopping > di Giovanna Testa

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FASHION

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uomoLE TENDENZE DELLA MODA

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Design> di Francesca Berton

In autunno l’appuntamento imperdibile con l’arre-do e il design è Moa Casa, la mostra organizzata da MOA Società Cooperativa, quest’anno giunta alla sua 40a edizione. Per festeggiare l’anniversa-rio, dal 25 ottobre al 2 novembre 2014 nei 4 padi-glioni della Nuova Fiera di Roma andrà in scena tutto il meglio del settore, tra innovazione e tradi-zione: accanto alle ultime novità e tendenze per la casa, i visitatori di Moa Casa potranno ripercorrere un viaggio attraverso la storia del design, con i mo-bili più significativi degli ultimi quarant’anni.

Tra pezzi unici di sedie, tavoli e poltrone, firmati dai maggiori designer, spazio an-che alle nuove tecnologie e ai materiali eco- compatibili che diventano punti fer-mi per un’attuale e non invasiva qualità del vivere. La realizzazione e la proget-tazione dell’abitare si basano infat-ti sempre più su prodotti rispettosi dell’ambiente e in grado di semplifi-care la vita, per un benessere della casa e della persona.

Per un arredo che diventa sempre più personalizzato, in cui la scelta del dettaglio, delle linee e degli oggetti diventa fondamentale, la soluzione di

Torna l’autunno e torna il con-sueto attesissimo appunta-mento con MOA CASA, la

mostra di arredo e design che meglio interpreta i desideri degli italiani.

tendenza è quella di mixare gli elementi per dare carattere agli ambienti. Dal bagno alla cucina, dal-la zona giorno alla zona notte, Moa Casa propone prodotti di qualità per tutti i gusti, dal classico al moderno, proposti nelle più variegate soluzioni in termini di stile sempre alla ricerca delle novità.

Moa Casa è anche espressione della tradi-zione dell’industria e dell’artigianato made in Italy. La presenza di Camera di Com-mercio di Roma e CNA ne sono la testimo-nianza, con arredi dai legni pregiati, colori naturali e intarsi fatti a mano. Appunta-mento al 25 ottobre per Moa Casa 2014,

la fiera dell’arredo e del design dove il made in Italy è di casa.

Fiumicino Ingresso Estwww.moacasa.com

In mostra dal 25 ottobre al 2 novembre, alla Nuova Fiera di Roma, tutto il meglio del settore arredo: accanto a novità e tendenze, i mobili protagonisti della storia del design.

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Moa Casa

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EVA SOLOSet composto da un

pestello in porcellana, ideale per macinare

spezie ed erbe fresche, un mor-taio con sfondo a strisce, dotato

di un piede in silicone anti-

scivolo.

IITTALA

Bicchiere in cristallo senza piombo. Design Aino Aalto. La collezio-ne Aino Aalto rappre-senta un pezzo di storia del design finlandese. L’amata collezione è in produzione fin dall’anno del suo lancio, il 1932, ed è ancora oggi una delle collezioni princi-pali di Iittala.

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PROPAGANDA

Cestino Mr P grande. La filosofia di Mr P. e’ essere felice, nono-stante il suo sporco lavoro! Ogni giorno Mr P. si sente un pa-ladino del rispetto dell’ambiente e ci in-segna che rispettarlo puo’ essere anche di-vertente.

QUALY SPARROW

Contenitore in ceramica dalla forma mor-bida, che ospita al bordo due utili mesto-li di un colore sgargiante dalla forma di colomba. Insomma, due simpatici uccel-lini colorati che, al posto della coda, ter-minano con un cucchiaio ed un mestolo.Anche in questo caso il colore gioca un

ruolo fondamentale, perchè consente di creare un contrasto forte tra gli oggetti,

rendendoli facilmente riconoscibili. Diver-tente, funzionale…. d’arredo!

DE SI GN

DE SI GN

DE SI GN

Kitchen

KOZIOLThe Erby Brothers di Koziol è un originale tritatutto. L’im-pugnatura è realizzata in plastica mentre la lama, in accia-io inox, permette di mantenere inalterati gli aromi. Ideale per verdure, cioccolato, noci e anche per tagliare la pizza.

Design>

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co 14 uomini che ballano su tacchi a spillo coreografati dal grande Bill Go-odson e cantano con voce da soprano diretti dal Maestro Emanuele Friello, ma agiscono con verve ed energia sempre in equilibrio sul filo dell’eleganza. Due ore di as-soluto godimento, per chi guarda ma anche per chi si esibisce. Il vizietto è uno degli spettacoli più amati in tutto il mondo: una commovente storia d’Amore (con la maiuscola), ambientata in un locale della Costa Azzurra in pieni anni ‘70. Un cast di rara bravura, una confezione di grande impatto, un mix di trasgressione e clas-sicità, rigore e stravaganza, a firma di Massimo Romeo Piparo (foto a sinistra). Diventato prima film nel ‘78 e poi musical nel 1983, Il vizietto ha

già vinto diversi Oscar del Musical a Bro-adway e Londra, e finalmente viene pro-dotto in Italia con lo sfarzo e l’eleganza che si addicono ad un capolavoro del genere.

Lo spettacolo come già anticipato, andrà in scena al Teatro Sistina dal 21 ottobre

al 2 novembre. Dal martedì al sabato alle ore 21.00, le domeniche alle ore 17.00

mentre martedì 28 e mercoledì 29 ottobre lo spettacolo inizierà alle

ore 17.00. Prezzi del biglietto: Poltronissime € 44,00. Poltrona

e I Galleria € 39,50. Seconda e Terza Galleria € 34,00.

Un cast di rara bravura, una confezione di grande impatto piena di glamour

anni ’70, un mix di trasgressione e classicità, rigore e stravaganza.

La storia narra la vicenda di Renato e del suo compa-gno Albin: gestiscono uno sfavillante locale notturno per travestiti a Saint Tropez, dove Albin si esibisce come drag queen con il nome d’arte di “Zazà”. I due, che vivono insieme da oltre 20 anni, hanno cresciuto assieme Laurent, figlio di Renato, nato da una fu-gace relazione eterosessuale con una ballerina. La tranquilla vita dei due viene però messa a dura pro-va quando Laurent annuncia di essersi fidan-zato con la figlia di un politico reazionario e ultra-conservatore e che, in occasione della visita dei futuri suoceri, desidererebbe che Albin non fosse presente, per non fare cat-tiva impressione sul futuro suocero.

Da qui ha inizio una serie di equivoci comici, che movimentano la vicenda fino a una conclusione a sorpresa. La produzione originale del 1983 vinse 6 Tony Award (gli Oscar del Musical), tra cui Miglior musi-cal. Tony Award alla riedizione del 2010 come “Best Revival”. Sul pal-

Enzo Iacchetti

Marco Columbro

Teatro >

Enzo Iacchetti e Marco Columbro diretti dalla sapiente regia di Massimo Ro-meo Piparo danno vita ad una commedia esilarante dal ritmo incessante. Lo spettacolo andrà in scena dal 21ottobre al 2 novembre al Teatro Sistina.

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Sono trascorsi nove anni dal’uscita di Sin City che con il suo fumettoso mix di CG e live-action ha sen-za dubbio lasciato un segno indelebile nel filone cinecomic da grande schermo.

Sin City 2 si baserà in parte sulla graphic novel di Frank Miller “Si può anche ucci-dere per lei” e pur mantenendo una narra-zione di stampo corale vedrà al centro della trama il personaggio di Dwight, nel primo film era interpretato da Clive Owen rimpiazzato in questo sequel da Josh Brolin reduce dal contro-verso remake Old Boy. Il cambio di attore per il ruolo sarà giustificato da un drammatico cambio di connotati da parte del personaggio.

La trama vede il protagonista del-la storia, il fotografo Dwight Mc-Carthy che una notte riceve una chiamata da una sua vecchia fiam-

ma, Ava. La donna vuole incontrarlo a tutti i costi e gli dà appuntamento al Kadie’s Club Pecos. Dwight è dubbioso: Ava lo aveva lasciato quattro anni pri-ma per il ricco Damien Lord, spezzandogli il cuore, ma nonostante tutto accetta di incontrarla.

Lei lo prega di tornare insieme, perché la sua nuo-va vita è un inferno. Poco dopo, però, arriva Ma-nute, un uomo al servizio del marito della donna

che la trascina fuori dal locale portandola via. Dwight, che aveva cercato di rimanere indiffe-rente, tornando a casa ripensa al suo vecchio amore, intenzionato a scoprire che cosa le stia succedendo…

Sin City – Una Donna Per Cui Uccide-re, disponibile anche in versione 3D,

annovera tantissimi protagonisti, in-terpretati da un sontuoso cast com-posto da Jessica Alba, il roccioso

Mickey Rourke, Eva Green, il già citato Josh Brolin, Rosario Dawson, Bruce Willis, Jamie Chung, Marton Csokas, Julia Garner, Joseph Gor-don-Levitt, Powers Boothe, Den-nis Haysbert, Stacy Keach, Lady Gaga (proprio lei, la stravagante popstar qui nella foto), Ray Liotta e Crystal McCahill.

Il regista di culto Robert Rodri-guez ci riporta nella città del peccato nel sequel tratto dalla

graphic novel di Frank Miller.

A Basin City, detta Sin City (la città del peccato), alcuni dei più duri e tosti frequentatori del luogo finiscono con lo scontrarsi con i criminali e i potenti che macinano soldi e distruggono vite lungo le sue strade.

Cinema >

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Musica >

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Non a tutti gli utenti di iTunes però piacciono gli U2. Lo ha imparato a proprie spese la Apple. Per il lancio dei nuovi iPhone e iWatch, il gigante di Cu-pertino aveva scelto di presentare l’ultimo album degli U2, ‘Songs of innocence’, dandolo gratis agli oltre 500 mln di utenti iTunes nel mondo. Non a tutti è piaciuto averlo nella libreria e così la Apple ha dovuto creare una procedura per eliminarli con tanto di istruzioni sull’account di iCloud completato da un bottone gigante ‘Rimuovi l’album’. La colpa della Apple? Quella di non aver dato un’opzione per scaricare l’album, ponendolo direttamente nella li-breria di iTunes senza neanche chiedere.

Era stata una vera rivoluzione nell’ambito dell’industria musi-cale. Perché qui non si tratta di un gruppo emergente ma della band più famosa del mondo, che “regala” il suo nuovo album per un mese abbondante a 500 mi-lioni di utenti, facendo così di “Songs Of Innocence” il disco

Bono e soci erano intervenuti alla convention Apple lo scorso 9 settembre presentando il loro

nuovo lavoro “Songs Of Innocence” che fino al 13 ottobre sarebbe stato gratuito.

con la più ampia diffusione mai avuta. E in quanto a Bono e soci, il ritorno oltre che di immagine era stato anche economico, dal momento che al di là dei ricavi futuri sulle copie delle varie special edi-tion che verranno fatte del lavoro, a monte c’è un accordo con Apple di quelli importanti.

Tornando al disco, il 13 ottobre uscirà ufficialmente sia la versione fisica standard che il vinile e una ver-sione tradizionale deluxe che conterrà una sessione acustica di brani selezionati dall’album più quattro canzoni inedite. Anche la copertina sarà diversa. L’album affronta tematiche come la casa, la fami-glia, i rapporti umani, le scoperte, è stato registrato a Dublino, Londra, New York e Los Angeles, è stato prodotto da Danger Mouse, Paul Epworth, Ryan Tedder, Declan Gaffney e Flood e stilisticamente incrocia le primissime influenze musicali della band, dal rock e punk-rock anni 70 alla prima elettronica e musica ambient anni 80.

Songs of innocence, frutto di quasi quat-tro anni di lavorazione, si apre con il

rock da stadio di The miracle (Of Joey Ramone), brano dedicato a uno dei padri del punk. Spiccano le chitarre energiche, e un po’ sporche, di The Edge e i soliti “oh-oh” di Bono Vox. Un buon singolo, ma niente di esaltante...

Ci siamo, finalmente. Il gruppo irlandese degli U2, è ritornato. A sorpresa, durante l’evento Apple il lancio del disco atteso da anni.

U2

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NUOVA FORD ECOSPORTFunzionale, potente ed efficiente.

Lunga quattro metri esatti che diventano però 4,24 te-nendo conto della ruota di scorta fissata sul portellone, la vettura è basata sullo stesso pianale della Fiesta e della B-Max, ma ha parecchi elementi che ne ac-centuano l’immagine di piccola Sport utility. A partire dalle forme aggressive ma gradevoli del frontale, con il cofano corto, la mascherina molto estesa e i fari sottili, per continuare con gli enormi passaruota sporgenti, l’altezza di 165 cm e la stessa ruota di scorta esterna.

Pur essendo una Suv, la EcoSport è disponibile soltanto con la trazione anteriore. In compenso, se il problema non è tanto l’aderenza quanto la asperità del percorso, la EcoSport è attrezzata bene: l’altezza mini-ma da terra è di 20 cm ed è interessan-te anche la capacità dell’auto di muoversi nell’acqua alta fino a 55 cm senza che la mec-

canica ne risenta. L’allestimento è uno solo, molto ricco, mentre per i motori la scelta è tra un 1.5 turbodiesel da 90 Cv e due a benzina: un 1.5 da 110 Cv e il 3 cilindri 1.0 turbo EcoBoost da 125 Cv . I prezzi partono da 19.000 euro circa. Il primo contatto è stato positivo: l’accesso a bordo è facilitato dalla notevole altezza delle portiere.

Valida anche la posizione di guida alta: il sedile è co-modo, dotato anche delle regolazioni in altezza e del supporto lombare, oltre che di un piccolo braccio-lo centrale incernierato sullo schienale. All’interno la plancia è moderna, ma senza fronzoli. Aiutati dal volante regolabile in altezza e in profondità, è facile mettersi a proprio agio. Nell’abitacolo, di spazio ce n’è parecchio, anche sopra le teste e per le gambe. Tasche e piccoli vani abbondano e il cassetto sulla destra della plancia è anche refrigerato. I sedili sono ben realizzati, belli quelli rivestiti in pelle, un optional da 1.000 euro.

Il 1.0 EcoBoost vibra pochissimo, ma ha la tipi-ca “voce” roca dei tre cilindri e, complici

le marce lunghe (a 130 all’ora si viaggia ad appena 3.400 giri)

e il peso non propriamente contenuto (1.275 kg), solo

ai regimi medio-alti si dimostra brillante. Buono anche il con-fort e contenuto il rumore in velocità.

Motori >

E’ stata sviluppata in Brasile la Eco-Sport, ma è prodotta in diversi con-tinenti, tanto che gli esemplari per

l’Europa arriveranno dall’India. Per Ford la nuova EcoSport significa il debutto nel sem-pre più affollato settore delle Suv compatte.

Fonte: www.automobilismo.it60

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Agenda eventi

Roma Teatro S. UmbertoPrezzi da euro:23,00 a 32,00Info: 06.6794753

Dal 07/10al 19/10

T’INSEGNO UN PAR DE CIUFOLI

Roma Teatro SistinaVia Sistinaore 21.00Per info prezzi:06.4200711

21/10/14

IL VIZIETTO

Roma Atlanticoore 21.00Prezzo biglietto:euro 51,75Info: Ticket One

13/10/14

MORRISSEY

Roma Teatro Quirinoore 22.00Prezzi da euro:12,00 a 34,00Info: 06.6794585

Dal 21/10al 09/11

MERCANTE DI VENEZIA

Roma Teatro GoldenPrezzo bigliettida euro 22,00Info: 06.70493826

Fino al 19/10/14

PRIGIONIERO DELLA SECONDA STRADA

Roma Palalottomaticaore 20.00Prezzi da euro:40,25 a 80,50Info: Ticket One

Dal 22/10al 26/10

CIRQUE DU SOLEIL

Roma Palalottomaticaore 22.00Prezzo bigliettida euro 34,50Info: Ticket One

19/10/14

SNOOP DOGG

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:40,00 a 60,00prontoticket.it

29/10/14

ANASTACIA

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

CESARE CREMONINI

KASABIAN JOHN LEGEND

BIAGIO ANTONACCI FABI_SILVESTRI_GAZZE’

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:32,20 a 46,00Info: Ticket One

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:34,50 a 75,00Info: Ticket One

08/11/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:36,80 a 41,40Info: Ticket One

11/11/14

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro: 59,80 a 89,90Info: Ticket One

11/11/14

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzo bigliettida euro 34,50Info: Ticket One

18 e 19/11

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:29,90 a 34,50Info: Ticket One

17/12/14

31/10/14

STROMAE

11/11/14

FRANCO BATTIATO

Roma Teatro Olimpicoore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 57,50prontoticket.it

30/10/14

FRANCESCO RENGA

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:35,00 a 55,00Info: Ticket One

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Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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con mandorle di Notoe pomodorini confit

60minuti

Tempo di preparazione:

Sicuramente un bell’antipastino, facile e sfizio-so, dove a farla da padrona è la fragranza del pescato locale. Ho utilizzato delle orate sel-

vagge, ma anche un fraolino, una mormora o magari un’ombrina possono tranquillamente prendere il loro posto, a patto che si tratti ovviamente di prodotti fre-schi e soprattutto non allevati. Tagliate i Pomodorini a metà e poneteli con il taglio verso l’alto in una plac-ca da forno, cospargeteli di olio e zucchero di canna, aggiungete il mezzo bicchiere di aceto, sale e pepe nero. Infornate a 160 gradi per una mezzo-retta circa. Spellate le mandorle, se neces-sario, scottandole lievemente in acqua e strofinandole energicamente in un panno e, dopo averle tagliate gros-solanamente salatele e tostatele sfruttando lo stesso forno.

Attenzione ai diversi tempi di cottura e, all’occorrenza, grati-nate i pomodorini con il grill elettrico. Nel frattempo pulite i pesci e sfiletta-

teli, magari lasciando i filetti attaccati per la coda: per fare ciò incideteli sulla schiena con un coltellino da sfiletto appuntito e proseguite da lì. Con le apposite pinze eliminate il resto delle spine e cuoceteli sulla vaporiera per circa 10 minuti, ma se amate un sapore

più deciso, potrete infarinarli leg-germente e soffriggerli dolcemente in padella utilizzando dell’extraver-gine. Pulite l’insalata e tagliatela alla julienne, mettetela al centro del piatto sotto i filetti per dare tri-dimensionalità al piatto. Rifinite di sale, pepe, prezzemolo ed aggiun-gete quindi i pomodorini confit e le mandorle tostate e bollenti.

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)

4 orate da circa 200 gr, 400 gr di pomodorini, 2 cucchiai di zuc-chero di canna grezzo, 100 gr di mandorle di Noto spellate, extra-vergine, sale, pepe, mezzo bicchiere di aceto di vino bianco, un cuore di insalata cappuccina e del prezzemolo.

Ingredientiper 4 persone

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Oroscopo del mese >

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Un momento di silenzio cala sul vostro cielo. Ve-

nere in Vergine vi incita a meditare sul vostro

futuro e sulle potenzialità che il mondo lavora-

tivo ancora vi cela come ambiente inesplorato. A

volte un po’ di sana vita mondana con buoni ami-

ci può darvi la giusta carica di cui necessitate.

I vostri numeri fortunati 22 - 49 - 88

Un fuoco inaspettato regola le carte in gio-

co, probabilmente un risveglio di fiamme

antiche, o semplicemente la riscoperta di un

amore che si credeva quasi estinto; cercherete

cambiamenti positivi in voi stessi… è il mo-

mento di osare e ostentare, ma senza eccesso.

I vostri numeri fortunati: 11 - 89 - 90

Nuove entrate lavorative dovute a mercurio in

Bilancia, vi produrrano dei benesseri sociali, e

scoprirete dei dettagli del vostro carattere che

avevate sopiti. Il rischio è il perdere interesse

per i vostri affetti, ma si consigliano cene a

lume di candela e un po’ di sano romanticismo.

I vostri numeri fortunati: 38 - 40 - 44

E’ il momento di godere dell’amore. La luna

in Toro ispira confidenzialità e riservatezza.

Difficilmente aprirete il vostro cuore agli al-

tri, ma semplicemente studierete i vostri moti

interiori per concentrarli ai fini procreativi. E’

il momento della fertilità annuale.

I vostri numeri fortunati: 16 - 50 - 66

Un terremoto scuote la sicurezza lavorativa e

un sibilo incessante dilania il vostro cuore…

forse qualcosa non sta andando secondo i vostri

piani: investite su risorse giovani e diffidate da

falsi amici, poiché il vero fine a volte è solo il

denaro… o la vostra lungimiranza, dote rara.

I vostri numeri fortunati: 23 - 76 - 81

Auguri Bilancine! Questo mese riscoprirete

laqiete che la fiamma estiva aveva estinto

in voi… il relax e la meditazione sono ottime

armi per raggiungere la pace interiore che ri-

chiedete… il segreto? Autostima, indipenden-

za, e stima del proprio lavoro, ricetta perfetta.

I vostri numeri fortunati: 32 - 35 - 44

L’inconcludenza è il senso emotivo che vi scuo-

te e vi rende infervorati. Sicuramente un po di

autocritica non può che farvi del bene, eppure

manca un elemento: ricordate che non va fatto

agli altri quello che vorreste ricevere voi stes-

si. Generosità? No, rispetto per chi è diverso.

I vostri numeri fortunati 51 - 67 - 69

Una sensazione di friccicorio lungo le gambe, le

farfalle nello stomaco, ginocchia che tremano…

Venere vi ha distrutto il mese scorso, ma il rinno-

vamento afrodisiaco può depistare… le fiamme

finte sono solo fuochi di paglia, a volte un buon

piatto di pasta è più sincero di 1000 illusioni.

I vostri numeri fortunati: 19 - 21 - 43

Molte carte si scoprono, le attese verrano ri-

compensate, ma un breve momento di stacco

dall’ambiente sociale che vi prevale sembra

necessario. Chiudersi in questo caso non si-

gnifica eliminare le proprie visioni oniriche,

ma studiarle e contabilizzarle in ottica futura.

I vostri numeri fortunati: 19 - 29 - 41

Siete scomparsi nel nulla e ora vi lamentate?

in amicizia non basta una telefonata, mentre

lamentarsi in amore ormai è diventata una con-

suetudine… se non vi sta bene quello che siete,

cambiate!!! Lamentarsi e piangere di ciò che non

esiste è patetico e voi odiate il pathos, ricordatelo.

I vostri numeri fortunati: 1 - 54 - 82

Un tram tram giornaliero vi sta togliendo ener-

gia nettuniana, si segnalano problemi fisici

e stress cutaneo. Si consiglia un week end al

mare, i colori dell’autunno possono ritemprare le

vostre stanche membra. Il lato artistico non va

dimenticato: se dipingete, partite da un ritratto.

I vostri numeri fortunati 37 - 61 - 78

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

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cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

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rico

rno

Pes

ci

Il karma questo mese vi incita a lavorare al

meglio per aiutare il prossimo: è un compito

arduo e del tutto nuovo per il vostro cielo, ma

potrete scoprire nuove potenzialità nel vostro

ego smisurato per diffondere prosperità e be-

nessere. Attenzione al cibo.

I vostri numeri fortunati: 9 - 17 - 61

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