FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2015

68
Viaggio ...e molto altro ancora all’interno Attualità Scandalo gay all’interno della Chiesa romana Salute Rianimazione in caso di un infarto L’isola di Mauritius Musica Laura Pausini Life I segnali delle nostre vite passate Moda Versace Novembre 2015

description

Free press di attualità, cultura, salute e benessere, viaggi, moda e accessori, lifestyle, design, cinema, musica, teatro e molto altro ancora...

Transcript of FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2015

Viaggio...e molto altro

ancora all’interno

AttualitàScandalo gayall’interno dellaChiesa romana

SaluteRianimazionein caso diun infarto

L’isola diMauritius

MusicaLaura Pausini

LifeI segnali

delle nostrevite passate

ModaVersace

Nove

mbr

e 20

15

For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia

Tel. 333.6024565

Editore e Direttore CreativoAlessandro Immordino

[email protected]

Direttore ResponsabileRaffaella Patricelli

[email protected]

Anno 6 - Numero 10Novembre 2015

www.foryoumagazine.it

E’ vietata la riproduzione ancheparziale di testi, grafica, immagini

e spazi pubblicitari realizzatida For You Magazine

Salvo accordi scritti lecollaborazioni a For You Magazine

sono da ritenersi gratuite e non retribuite

Registrazione al Tribunale di LatinaNr. 927 del 23/07/2010

Distribuzione gratuita

CollaboratoriTiziana Sacchetti, Pamela Polizzi

Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Alessandra Cafaro

Laura De Rosa, Lorena Cacace

Stampa Arti Grafiche Europa

Via Vaccareccia, 57 - Pomezia

Per la tua pubblicitàsu FOR YOU MAGAZINE

[email protected]

UNITI CONTROLA VIOLENZASULLE DONNE.Cari lettori, novembre é il mese per dire ancora una volta no alla violenza sul-le donne. Il 25 novembre infatti ricorre la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, un’occasione utile per schierarci a favore di chi ha subito violenza di ogni tipo af-finché non accada mai più. Il tema é delicato. Oggi più che mai ha bisogno di essere discusso. Se da una parte le donne devono essere sempre più consapevoli di non essere sole e che la denun-cia é la migliore arma, dall’altra gli uomini devono prendere co-scienza che alcuni di loro utilizzano la violenza come mezzo di comunicazione. Leggiamo troppo spesso su siti e sulla stampa di donne uccise o sfigurate, maltrattate e umiliate. Ed è ora di dire basta. Solo insieme uomini e donne possono affrontare il proble-ma e cambiare le cose. Il 25 novembre è la data scelta dalle Nazioni Unite nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno, in ricordo dell’assassinio delle tre sorelle Mirabal, nella Repubblica Dominicana durante il regime di Trujillo. Le so-relle Mirabal furono assassinate il 25 novembre 1960 perché si erano opposte alla tirannia di un governo brutale come quello di Rafael Leonidas Trujillo. In Italia, dicono indagini recenti, ogni anno più di un milione di donne finisce nella rete dei soprusi al maschile, che si ripetono più volte arrivando alla vergognosa cifra di 14 milioni di atti di violenza (dallo schiaffo allo stupro). Anche se, secondo ultime rilevazioni, nel nostro paese i femmini-cidi, sono in diminuzione. Speriamo quindi che il trend continui.

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI DONNA

APRILIA, VIA DEI LAURI 17 T. 06.9275532

8

inquesto

num

ero

10 Attualità:Reddito di cittadinanza: Come funziona in Europa.

12 Attualità:Lo scandalo gay che ha sconvolto la Chiesa.

14 Attualità:La nuova riforma del processo penale.

16 Life:I sei indicatori evidenti della reincarnazione.

20 Life:Piccoli accorgimenti per combattere la tristezza.

26 Salute:Manovre di rianimazione per prevenire un infarto.

28 Salute: Perchè siamo sempre stanchi anche se la notte dormiamo?

30 Estetica: Le idee Autunno/Inverno per valorizzare le vostre unghie.

36 Alimentazione: Gli alimenti che aiutano ad eliminare le tossine in modo naturale.

38 42

52

26

Sommario38 Viaggio: Mauritius. Un vero e proprio paradiso.

42 Moda donna: Versace. Collezione Autunno/Inverno.

44 Shopping donna: Speciale borse Autunno/Inverno.

48 Shopping donna: Gli accessori dedicati a “Lei”.

50 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda.

52 Design: Living Room. Consigli per l’arredo.

56 Cinema: Spectre. Il nuovo capitolo di 007.

58 Musica: Simili. Il nuovo album di Laura Pausini.

Novembre duemila15

30

48

50

20

10

44

Dopo l’ultima battuta sferrata da Beppe Gril-lo al malcapitato giornalista di turno: “Noi ci occupiamo di reddito di cittadinanza

nello stesso giorno in cui il governo si fa una leg-gina per riacchiapparsi i rimborsi elettorali… an-dando avanti il reddito di cittadinanza verrà bene anche a lei che sarà senza lavoro, allora mi rin-grazierà!”, vale la pena approfondire l’argomento.

Se in Italia, attualmente siamo fermi a progetti di legge piuttosto dibattuti, in Finlandia il governo ha presentato un progetto di reddito universale, del valore massimo di 1.000 euro per cittadino, indipen-dentemente dall’età o dalla situazione sociale. Sco-priamo nel dettaglio cos’è il reddito di cittadinan-za e come funziona nei vari paesi d’Europa.

Finlandia. Il progetto di legge finlandese è certamente quello che ha destato mag-gior scalpore. Si tratta di un provvedi-mento sorprendente e unico in Europa. Si parla, come anticipato in apertura, di un reddito universale del valore mas-simo di 1.000 euro per tutti i cittadi-ni, indipendentemente dalla loro età o situazione sociale. Un tale importo consentirebbe di vivere modesta-mente, trasformando il lavoro in una ‘scelta di vita’. Ovviamente un prov-vedimento politicamente così evoluto è attuabile in Finlandia, un paese solido e ricco, in cui l’evasione fiscale è pratica-mente inesistente.

In Belgio il reddito di cittadinanza prevede i se-guenti scaglioni: 613 euro per persone sole, 817 euro per coppie con o senza figli, 957 euro per coppie con 1 figlio di 10 anni, 1.161 euro per cop-pie con 2 figli sopra gli 8 e i 12 anni.

In Francia il reddito di cittadinanza è suddivi-so nelle seguenti fasce: 425 euro per le persone sole, 638 euro per famiglie monoparentali con 1 figlio, 765 euro per coppie con 1 figlio, 893 euro per coppie con 2 figli.

In Danimarca la suddivisione degli importi del reddito di cittadinanza è la seguente: 1.532 euro per le persone sole, 1.912 euro per monogenitori con 1 figlio, 3.172 per le coppie con 1 figlio, 3.280 euro per le coppie con 2 figli.

Anche in Irlanda esiste il reddito di cittadinan-za ed è così distribuito: 645 euro per le persone

sole, 1.073 euro per le coppie senza figli, 1.146 euro per le coppie con 1 fi-glio, 1.219 euro per le coppie con 2 figli.

Nell’evoluta terra di Germania non poteva mancare il reddito di cittadinanza, che è così suddiviso: 345 euro per le persone sole, 621 euro per le coppie senza figli, 828 euro per le coppie con 1 figlio (10 anni), 1.035 euro per le coppie con 2 figli (8 e 12 anni).

10

In Italia, rispetto ad altri Paesi, attualmente siamo fermi a progetti di legge piuttosto dibattuti. Ma scopriamo nel dettaglio cos’è il reddito di cittadinanza e come funziona nei vari paesi d’Europa.

Attualità > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)

EUROPA Reddito di cittadinanza:

In Gran Bretagna il reddito di cittadinanza è diviso nelle seguenti fasce: 669 euro per gli indi-vidui dell’età minima di 25 anni, 881 euro per le coppie senza figli, 1.265 euro per le coppie con 1 figlio (10 anni), 1.572 euro per le coppie con 2 figli (8 e 12 anni).

In Spagna il reddito di cittadinanza dipende dall’esistenza di famigliari a carico e dalle dispo-nibilità del budget.

In Olanda, il Bijstand è il vero reddito di citta-dinanza, quello a cui si è ispirata la proposta di legge del Movimento 5 Stelle. In vigore ormai dagli anni ’60, verrà a breve sostituito da un nuovo sussidio 2.0. La misura si chiama basi-sinkomen: in concreto sarà in grado di offrire un reddito minimo ai cosiddetti vriwilligers, ovve-ro i ‘volontari’, impiegati in tutte quelle attività chiave messe in ginocchio dai feroci tagli alla spesa pubblica. Inoltre salverà dallo status di precari a tempo indeterminato i numerosissimi stagisti e start-uppers, che con le loro attività danno nuova linfa al paese.

In Norvegia si chiama: Stønad til livsopphold, letteralmente ‘reddito di esistenza’. E’ indivi-duale e viene erogato indipendentemente dall’e-tà. Ammonta a circa 500 euro.

I senza sussidio. Attualmente, gli unici paesi rimasti senza alcuna forma di reddito di citta-dinanza sono l’Italia, la Grecia e l’Ungheria. In Italia il costo di un reddito minimo di cittadi-nanza è stato quantificato in 15-17 miliardi, una cifra importante ma non impossibile, soprattut-to se si considera che per lo sgravio Irpef da 80 euro sono stati utilizzati circa 10 miliardi.

di Lorena Cacace

NEL MONDO ANGLO-SASSONE IL BARATTO È DETTO “SWAPPING” (DA SWAP, CIOÈ SCAMBIO) ED È UNA FORMA DI “COMPRAVENDITA” DEL-LA MIDDLE CLASS.

Attualità > di Pamela Polizzi

Carmelitani Scalzi. Alcool e droga nelle «scappatelle notturne» di un alto prelato della Curia generalizia: due gigolò confermano di aver avuto rapporti continuativi con il carmelitano.

12

pretendendo spiegazione «dell’inusitata sostitu-zione dell’intero presbiterio» giacché temono che da parte della Chiesa di Roma ci sia la volontà di insabbiare lo scandalo da loro denunciato. Dopo essersi rivolti al firmatario dei trasferimenti Can-nistrà per fissare un incontro alla presenza del vescovo della diocesi Guerino Di Tora, in man-canza di risposte, guidati dal portavoce Giusep-pe Del Ninno, incalzano con una lettera-dossier indirizzata alle autorità di più alto grado, ossia il cardinale vicario Agostino Vallini, il prefetto della congregazione per gli istituti di vita consa-crata Braz De Aviz, «Sua Santità» papa Francesco e il Segretario di Stato vaticano Paolo Parolin. Di nuovo nessuna apertura nei confronti dei fedeli da parte della Curia, solo la breve replica di pa-dre Raffaele, segretario del Superiore generale dei carmelitani, il quale asserisce che nessuno dei trasferimenti è stato determinato da scandali o fatti deplorevoli, come si è sospettato; solo da mu-tate esigenze organizzative all’interno dell’ordine.

A questo punto la vicenda esce dalle mura della basilica, e con il diffondersi delle voci e dei bisbigli della gente iniziano a tra-pelare dal dossier consegnato al vicario Vallini, alcuni dettagli circa la durata e le modalità delle relazioni del carmelitano coinvolto, relazioni di cui tutti, pare, fos-sero al corrente. Altri particolari vengo-

no forniti dai due «marchettari» protagonisti e testimoni della

vicenda, Sergio M., 54 anni

Lo scandalo gay scoppiato tra le mura dell’im-ponente Chiesa di Corso d’Italia a Roma, de-dicata a Teresa D’Avila, fondatrice dei Car-

melitani scalzi, non esita a placarsi; dentro e fuori la basilica-madre di uno degli ordini monastici più importanti, in un anno cruciale, il 2015, cinquecen-tenario della nascita della fervente monaca spagno-la, continuano a rincorrersi dichiarazioni, prese di posizione, testimonianze, smentite. Il nodo cruciale della vicenda, rimasta nel silenzio per mesi, è con-tenuto nell’accorata lettera che un centinaio di fe-deli della comunità avevano inviato i primi di luglio ai vertici della Santa Sede per denunciare i rapporti omosessuali che un padre della Curia generalizia, protetto dal silenzio complice dei superiori, avrebbe avuto con prostituti gay o adulti «vulnerabili» come vengono definiti dai parrocchiani.

Fatti scabrosi e intollerabili a cui la Chiesa rispose qualche settimana più tardi con il trasferimento - convalidato dal Superiore generale dei carmelitani, padre Saverio Cannistrà - non solo del pre-te implicato nello scandalo e dei suoi tre complici, quindi dei quattro ecclesiastici coinvolti più o meno direttamente nella vicenda, ma anche dei tre sacerdoti del-la basilica - il parroco padre Angelo, il viceparroco padre Alessandro e l’au-siliario padre Ferdinando – del tutto estranei ai fatti e molto apprezzati dai fedeli del Pinciano. Il «repulisti» generale fa precipitare le cose: i 110 parrocchiani insorgono

chiesalo scandalo gay

romano, e Sebastiano F., 55 anni siciliano: il pri-mo, nel raccontare al Corriere della Sera i retroscena di quegli incontri viziosi e continuativi, rivela che il rapporto con il rappresentante della Curia, cono-sciuto nei giardini di Villa Borghese nella zona fre-quentata dai prostituti gay, è durato per anni, dal 2004 al 2007; lo avrebbero favorito circostanze quali l’uso dell’ingresso laterale della basilica, al posto di quello sorvegliato in Corso d’Italia 38, lasciato aper-to per agevolare le «scappatelle» notturne, l’abuso di alcolici per allentare i freni inibitori e l’assunzione di droghe come il prickly popper. Il secondo, dopo aver riferito i medesimi dettagli circa la lunga rela-zione avuta con lo stesso alto esponente della Curia generalizia carmelitana, racconta di un’aggressio-ne subita a Villa Borghese: ritenuta inizialmente una bravata, un gesto estemporaneo, su di essa la Procura indaga al fine di capire se possa essere collegata in qualche modo a quanto denunciato dai parrocchiani. Insomma, a brevissima distanza dal coming out del prete teologo Krzysztof Charamsa, ex membro della Congregazione per la dottrina della fede, un nuovo grosso scandalo omosessuale fa tre-mare al vertice la Chiesa di Roma.

Nato a Gdynia il 5 agosto 1972 Krzysztof Olaf Cha-ramsa nell’anno 1997 è stato ordinato sacerdote. Ha compiuto gli studi filosofici e teologici a Pelplin in Polonia. Nella Facoltà di Teologia di Lugano in Sviz-zera consegue anche il Diploma superiore di lettere latine e il Diploma di Licenza in Filosofia. Dal 2009 ad ottobre 2015 è stato docente di teologia nella Pontifi-cia Università Gregoriana e dal 2004 ad ottobre 2015 nel Pontificio Ateneo Regina Apostolorum a Roma, per le cattedre di Teologia Spirituale nell’Istituto di Scienze Religiose connesso con l’ate-neo e di Bioetica ed Etica medica nello stesso ateneo. Dal 2011 all’ottobre 2015 è stato nominato Segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale.

Il 3 ottobre 2015, alla vigilia del Sinodo sulla Famiglia, in un’intervista al Corriere della Sera ha dichiarato di essere «un sa-cerdote omosessuale, con un compagno, felice e orgoglioso della propria identità». La rivelazione è stata fatta, ha detto ancora il monsignore, per «scuotere un po’ la co-scienza di questa mia Chiesa». Que-sta intervista ha provocato l’annun-cio della rimozione del sacerdote da ogni suo incarico presso la Pontifi-cia Università Gregoriana, il Ponti-

ficio Ateneo Regina Apostolorum e la Commissione Teologica Internazionale per l’incompatibilità delle sue posizioni con la Dottrina della Chiesa cattolica, come confermato nella stessa giornata del 3 ottobre dal direttore della Sala stampa vaticana: «A proposi-to delle dichiarazioni e interviste rilasciate da Mons. Krzystof Charamsa si deve osservare che - nono-stante il rispetto che meritano le vicende e le situa-zioni personali e le riflessioni su di esse -, la scelta di operare una manifestazione così clamorosa alla vigilia dell’apertura del Sinodo appare molto grave e non responsabile, poiché mira a sottoporre l’assem-blea sinodale a una indebita pressione mediatica. Certamente Mons. Charamsa non potrà continuare a svolgere i compiti precedenti presso la Congrega-zione per la dottrina della fede e le università pon-tificie, mentre gli altri aspetti della sua situazione sono di competenza del suo Ordinario diocesano.»

L’ordinario competente, Mons. Ryszard Kasyna, ha dichiarato il 6 ottobre 2015 di aver ammonito il sacerdote, sottolineando l’incompatibilità della sua vita e del suo comportamento con l’insegnamento della Chiesa cattolica, e di attendere una risposta fattuale dallo stesso sacerdote sul suo futuro. Il 21 ottobre 2015 la diocesi di Pelplin ha pubblicato un comunicato nel quale si annuncia che, in assenza di un qualsiasi segno pubblico di pentimento in don Charamsa e della volontà di «ritornare ai veri inse-gnamenti della Chiesa» e «ad una vita conforme alle regole di condotta di un sacerdote cattolico», nono-stante i richiami e gli ammonimenti ricevuti, Mons. Ryszard Kasyna «in conformità con le norme del Co-dice di Diritto Canonico» e «senza perdere la spe-ranza nel pieno ritorno di don Krzysztof Charamsa al sacerdozio di Cristo», il 17 ottobre 2015 ha inflitto a Charamsa la «prima ammonizione canonica», «la pena della sospensione, che vieta l’esecuzione di

tutti gli atti della potestà di Ordine e di indossare l’abito ecclesiastico».

Il comunicato si conclude ricordando che «la sanzione ha lo scopo di suscitare nel sacerdote Charamsa un reale miglioramen-to della sua vita» e che quindi resta aperta la possibilità di una revoca della pena, in quanto «la pena della sospensione è una chiamata al pentimento. Perché dovere

del vescovo, imitando Gesù Cristo, il Buon Pastore, è quello di

cercare quelli che sba-gliano nelle loro opi-nioni respingendo

l ’ insegnamento della Chiesa».

Fonte: wikipedia

KRZYSZTOF OLAF CHARAMSA

minima: in caso di reato commesso in abitazione si passa da 3 a 6 anni, furto aggravato da 2 a 6, rapina semplice e aggravata da 4 a 10 anni.

Intercettazioni e illeciti politico-mafiosi. Per quanto riguarda il voto di scambio politico-ma-fioso ci sono novità: la pena per chi si “macchia” di tale reato passerà da 4-10 anni a 6-12 in base a quanto stabilito dalla Camera. Essendo poli-tica e intercettazioni legate a doppio filo, non possiamo non ricollegarci ad altre due nuove misure in materia: il Governo dovrà predisporre norme per evitare la pubblicazione di conversa-zioni irrilevanti ai fini dell’indagine e riguardan-ti persone estranee attraverso una selezione del materiale raccolto, si semplifica quindi il ricorso

alle intercettazioni per reati contro la pub-blica amministrazione e nella delega non sono previste pene carcerarie a carico dei giornalisti. Infine, è prevista una delega

fino a 4 anni per punire chi diffonda capta-zioni fraudolente di conversazioni fra privati per recare danno alla reputazione o immagi-ne di questi, a esclusione di riprese e regi-strazioni che costituiscano prova di proces-so o utilizzate per diritto di difesa e cronaca.

Tempi certi per le indagini. In tema indagi-ni vengono stabiliti tempi certi: il rinvio a giu-dizio o archiviazione dovranno essere chiesti dal pm entro 3 mesi, prorogabili di altri 3 dal pg presso la corte d’appello se casi comples-si, dalla scadenza di tutti gli avvisi e notifiche di conclusione indagine. Per delitti di mafia e

terrorismo il termine sale a 12 mesi e in caso di inerzia del pm è prevista l’avocazione d’ufficio del fascicolo disposta dalla polizia giudiziaria.

Tra le misure contenute nel testo approvato dall’Aula e che passa all’esame del Senato, ci sono tempi certi per l’esercizio dell’azione pe-

nale, una stretta sui ‘reati di strada’ (crescono cioè le pene per il furto in abitazione, per il furto aggravato e per la rapina). E’ stabilito anche il limite alla pubbli-cabilità delle intercettazioni e il riordino dell’ordina-mento penitenziario. Si va dalla estinzione del reato quando l’imputato ripara interamente il danno per i reati a querela, all’ampliamento dei diritti della parte offesa, che potrà conoscere lo stato di un procedi-mento sei mesi dopo la sua denuncia. Aumentano anche le pene per il voto di scambio politico-mafio-so. Andiamo a vedere le principali novità di cui stia-mo parlando proprio in vista del voto finale al Senato.

Estinzione reato per condotte riparatorie. Quando l’imputato ripara interamente il danno mediante resi-stuzione o risarcimento ed elimina le conseguenze del reato, il giudice lo dichiara estinto, dopo aver in-terpellato ovviamente le parti e la persona of-fesa. Tutto questo a patto che il danno sia riparato prima che inizi il dibattimen-to, questo esplicita la misura di “estin-zione reato per condotte riparatorie”.

Furti e rapine. Fino a sei mesi dalla denuncia, la persona offesa ha diritto di conoscere lo stato del procedimento e ha più tempo per opporsi alla richie-sta di archiviazione, che in caso di furto in abitazione dovrà esserle comunicata. La parte offesa così detiene potere di con-trollo e stimolo all’attività del pm secondo l’”ampliamento diritti parte offesa”. Inol-tre, per furti e rapine aumenta la pena

14

LA NUOVA RIFORMA DEL

La Camera ha approvato nuove misure nell’ambito della riforma del processo penale. Vediamo insieme cosa è cambiato.

Attualità > di Cecilia Casadei (www.nanopress.it)

PENALE

Life> di Daniele Lisi

REINCARNAZIONE, INDICATORI EVIDENTI

Il passaggio dell’anima da un corpo all’altro dopo la morte è un con-cetto che esiste da tempo immemore. Secondo gli studiosi è possi-bile individuare alcuni segnali specifici delle nostre vite passate.

PASSATE

16

logi i sogni sarebbero simbolici, quindi da inter-pretare, perché incarnano la rappresentazione im-maginaria di paure, pensieri o aspettative. Per altri invece sono ricordi legati ad una vita precedente, spesso non chiari, ma che con l’aiuto di un ipno-terapeuta è possibile collegare ad eventi passati realmente avvenuti. Il talento naturale, ossia qualcosa di inspiegabile diversamente, come nel caso di persone che hanno doti sorprendenti sen-za averle apprese da nessuno, o di bambini in gra-do di parlare un’altra lingua senza averla studiata. Le fobie o paure innate, come per esempio l’a-racnofobia, che non troverebbe giustificazione in mancanza di un episodio capace di generarla. Più verosimilmente l’evento scatenante potrebbe es-sersi verificato in una esistenza passata e rappre-sentare quindi una sorta di patrimonio di cui non

ci si è liberati nel passaggio da una vita all’altra.

Le voglie, ovvero quelle macchie della pel-le che si formano prima della nascita: a tal proposito si cita spesso il caso di un ragazzo che aveva delle voglie sul petto coincidenti

all’incirca con le ferite di un uomo morto anni prima durante una sparatoria, e di cui il ragazzo aveva un lontano ricordo. Le anime gemelle: secondo il misti-co americano Edgar Cayce le anime viaggerebbero in gruppo, sia nelle varie vite reincarnate sia nel periodo tra una reincarnazione e l’altra, per cui sareb-be normale avere una particolare attra-zione per una persona, con la quale si instaura un rapporto indissolubile capa-ce di attraversare numerose esistenze.

Avolte ci sembra di essere già stati in un deter-minato posto oppure di aver già vissuto una precisa esperienza. Probabilmente potrebbe

trattarsi del fenomeno della reincarnazione. Tale con-cetto esiste da tempo immemorabile, almeno da 3000 anni, e per alcuni studiosi non sarebbe solo un’ipote-si, ma qualcosa di reale, soprattutto per i cosiddetti “guaritori della regressione della vita passata”, come il noto dottor Brian Weiss. Per altri, invece, questa credenza è frutto della mancata accettazione che tut-to possa finire per sempre con il sopraggiungere della morte. Per alcune religioni la reincarnazione è reale, mentre per altre, come per quella cattolica, essa è solo una fantasia, poiché dopo la morte ci attende-rebbe la vita eterna, e non già la possibilità che l’ani-ma possa rinascere in un altro corpo, luogo o epoca.

Ovviamente vi sono persone che ci credono e altre che escludono la possibilità di avere un numero imprecisato di vite future. Considerando que-sta seconda ipotesi, vi sarebbero in tutto 6 segni evidenti che si sta vi-vendo una seconda o addirittura una terza vita: Il déjà-vu è quella sensazione erronea di aver già visto un luogo o di aver già vissuto in passato una situazione che sta accadendo nel presente. Secondo gli psico-logi ci sarebbe una spiegazione neurologica, mentre per altri, come appunto il dottor Weiss, si tratterebbe di un segnale palese di reincar-nazione, a tal punto che lui sarebbe ri-uscito, grazie all’ipnoterapia, a risalire alle vite trascorse di alcuni suoi pazienti. I sogni o incubi ricorrenti: per gli psico-

Life > di Alessandro Immordino

Cos’è il “vero amore”? Certamente non quello che la maggior parte delle coppie si scambia come promessa sull’altare, o quello che al pri-

mo intoppo di qualunque natura si scioglie rapida-mente come neve al sole. Il “vero amore”, in realtà, è quello che resiste a tutto, che supera ogni avversi-tà della vita, che sopravvive sempre, qualsiasi cosa accada. Quante persone possono affermare senza dubbio di vivere un legame affettivo così forte? Pro-babilmente non tantissime. Si tratta magari di una piccola percentuale. Eppure esistono diversi casi di storie d’amore indissolubili, sia tra due esseri umani, sia tra uomini e animali domestici. In tal senso i due racconti che seguono possono essere emblematici.

Il primo esempio riguarda la vicenda di un anzia-no signore ottantenne che un giorno, alle 8.00 del mattino, si recò al pronto soccorso di un ospedale per farsi rimuovere alcuni punti di sutura che ave-va sulla mano e chiese di fare in fretta perché ave-va un appuntamento importante alle ore 9.00. Il medico di turno lo fece accomodare in attesa che qualcuno potesse occuparsi di lui, ma il signore si dimostrava impaziente, continuando a guarda-re l’orologio. Allora il medico, che nel frattempo non aveva altri pazienti a cui prestare aiuto, deci-se di dare un’occhiata alla mano dell’anziano.

Constatato che la ferita era guarita bene co-minciò a togliere i punti e, intanto, scambiò qualche parola col paziente, anche perché incuriosito dal suo atteggiamento an-sioso. Gli domandò se l’appuntamento riguardava un altro consulto medico, ma il vecchio rispose che il motivo

era di tutt’altra natura: infatti doveva recarsi alla casa di cura dove da un po’ di tempo si trovava sua moglie affetta da Alzheimer, in modo da fare colazione in sua compagnia. A questo punto il me-dico gli chiese se la donna si sarebbe preoccupa-ta di un eventuale ritardo, ma lui replicò che non avrebbe potuto in quanto la moglie ormai non lo riconosceva più da ben cinque anni. Al medico venne quasi spontanea la domanda: «E perché ci va ancora ogni mattina, anche se sua moglie non la riconosce?». La risposta fulminea dell’anziano fu stupefacente: «Lei non mi riconosce, ma io so ancora chi è lei». Ecco, questo racconto è la dimo-strazione di quanto un’unione possa essere com-pleta, sentita, vissuta per sempre. Chi pensa che un malaugurato giorno potrebbe comportarsi allo stesso modo? Forse in pochi, perché non possiamo nemmeno immaginarci in una simile circostanza.

Il secondo esempio prende in esame i rapporti af-fettivi tra cane e padrone. Esistono numerosi casi del genere, il più famoso in assoluto è quello di Ha-chiko, il cane di razza Akita che, nel Giappone de-gli anni Trenta, divenne celebre per la sua grande

fedeltà nei confronti del professor Hidesabu-ro Ueno. La sua storia è talmente popolare

che diventò il soggetto di alcuni libri e film. Infatti, per ben dieci anni, fino alla sua morte, l’animale continuò a

recarsi ogni giorno alla stazione, alla stessa ora, per aspettare il suo padrone

che, tuttavia, non sarebbe più tornato col so-lito treno perché nel frattempo era deceduto sul lavoro colpito da un ictus. Si può dubi-tare dell’autenticità dell’amore che Hachiko nutriva per il suo padrone? Sicuramente no.

18

AMOREDue singolari racconti ci insegnano l’autentico significato di un le-game affettivo molto forte tra esseri umani, ma anche di animali domestici verso i propri padroni.

STORIE COMMOVENTI SUL VERO

TRISTEZZApiccoli accorgimenti quotidiani

20

La tristezza occasionale può essere combattuta con piccoli accorgi-menti quotidiani come dormire un numero sufficiente di ore, conce-dersi una piccola coccola e seguire un’alimentazione variata e sana. Per sentirsi più allegri via libera a capi ed accessori colorati che sti-molino l’energia vitale e l’ottimismo.

Per accentuare gli effetti positivi meglio praticare sport all’aria aperta, così da poter godere anche dei benefici del sole che con-trasta il malumore. Un accorgimento quoti-diano da non trascurare riguarda il rapporto con gli altri. Confidarsi con una persona ami-ca ma anche soffermarsi ad ascoltare i pro-blemi altrui sono strumenti utili per rivedere

la propria dimensione. In alcuni casi la tristezza si scaccia pensando a tutte le cose belle e positive che si hanno, sia materiali che non.

La tristezza si può superare attraverso la meditazione e la

pratica di discipline come lo yoga, grazie

alle quali si diventa più consapevoli di sé im-

parando ad affrontare la vita senza ansie e preoccu-

pazioni. Se la condizione di tristezza permane nel tempo potrebbe essere la spia di uno

stato di malessere impor-tante come la depressio-ne; in questi casi è sem-

pre necessario chiedere il parere del proprio medico.

La tristezza occasionale è un’emozione pro-fonda che induce a riflettere su noi stessi e la vita. La tristezza può essere combat-

tuta con piccoli accorgimenti quotidiani, come per esempio concedersi una vacanza o una pausa rilassante o farsi un regalo. Per contrastare quo-tidianamente la tristezza è bene prediligere accessori e vestiti dai colori brillanti e solari, come per esempio l’arancione ed il rosso.

Quest’emozione si può controllare seguendo una dieta equilibrata e variata con molta ver-dura e frutta fresca di stagione. Potrebbe risul-tare utile introdurre la pappa reale, il polline ma anche il ginseng che fornisce energia e sprint. Non bisogna sottovalutare il ma-gnesio che svolge un ruolo fondamenta-le per le funzioni nervose. La tristezza può essere trasformata in un’occasione per migliorarsi e per individuare aspetti della propria esistenza che possono es-sere cambiati e trasformati.

Per combattere la tristezza con gli ac-corgimenti quotidiani bisogna riposa-re almeno sette o otto ore per notte e non trascurare il movimento. Andare in palestra o, più semplicemente cammi-nare, aiuta la produzione degli ormoni del buonumore che inducono a sentirli soddisfatti e rilassati.

Life > di Eleonora Casula

Life > di Silvestro Bellobono

22

IL WEB CONTRO I GIUDIZI

Si tratta di una nuova app per smartphone che permette di dare un punteggio alle persone da 1 a 5 stelline. Ma in Rete scoppia la prote-sta e le fondatrici sono costrette ad un cambio di rotta.

PEEPLE Immaginate se, così come sul web gli utenti as-

segnano i punteggi di valutazione agli hotel o ai ristoranti o ai film, fosse possibile stilare una

classifica da un minimo di 1 a un massimo di 5 stel-line per… gli esseri umani! Stiamo parlando di un qualcosa capace di andare oltre il semplice “mi pia-ce” di un commento su Facebook o di una foto su Instagram.

È quello che certamente devono aver pensato Julia Cordray e Nicole McCullough, due startupper ca-nadesi trasferitesi nella Silicon Valley californiana per lanciare “Peeple” (mix tra “peep”, cioè sbirciare, e “people”), l’app che permette di recensire le persone. Secondo i propositi delle due fondatrici, che da tem-po lavorano per implementare questo “servizio” va-lutato 7,6 milioni di dollari, già a novembre “Peeple” dovrebbe essere scaricabile sui propri iPhone e iPad: basterà avere 21 anni e un account su Facebook.

Prima di attribuire voti e giudizi ai propri fidanzati o ex-fidanzati, amici, parenti, mariti o mogli, vicini di casa, capi d’ufficio, colleghi di lavoro, gente co-nosciuta al pub la sera prima, sarà necessario spe-cificare in quale ambito si vuole inserire la persona (professionale, personale, romantico) dimostrando di possedere il suo nu-mero di cellulare, a meno che non sia già presente nel database dell’appli-cazione. Inoltre, mentre le recensioni positive appariranno subito sul profilo, quelle negative saranno visibili nelle prime 48 ore in una casella privata dove poter contestare giudizi sfavo-

revoli ed eventuali offese. Insomma, una sorta di talent show virtuale su uomini e donne valutati come la qualità di un albergo su TripAdvisor o un qualsiasi oggetto da acquistare su Amazon. Al-meno così doveva essere nelle intenzioni origina-rie delle due imprenditrici informatiche. Infatti, il popolo della Rete non l’ha presa benissimo. In poco tempo, specie dopo un articolo sul Washington Post, “Peeple” è diventata una calamita di aspre critiche e furibonde polemiche su Facebook e sul suo canale Youtube, con tanto di minacce di mor-te alle due creatrici, che sono passate dagli entu-siasmi iniziali al dubbio di aver creato un mostro.

Così la coppia Cordray-McCullough è stata co-stretta a una parziale marcia indietro. Prima ha provato a correggere il tiro precisando che: «Sarà solo un’app positiva: vogliamo portare la positivi-tà e la gentilezza nel mondo». Proposito alquanto irrealizzabile se si offre a circa 3 miliardi di inter-nauti la facoltà, eticamente discutibile, di darsi un reciproco punteggio, soggetto a gusti, invidie, rancori personali, infischiandosene altamente della privacy e prestando il fianco a reati come il cyberbullismo.

Successivamente la Cordray ha an-nunciato modifiche proponendo una versione più “morbida” di “Peeple”: non saranno possibili commenti ne-gativi, inoltre il giudizio ricevuto sarà pubblicato solo se il diretto interessa-to darà il suo consenso, esattamente come gli endorsement su Linkedin.

Questo frutto invernale oltre ad essere molto ricco di vitamina C che rafforza il sistema immunitario, aiuta anche a calmare i nervi.

Salute > di Elena Arrisico (www.tantasalute.it)

24

Migliorano la digestione e combattono la sti-tichezza.

I cachi sono in grado di migliorare la digestione e combattere la stitichezza: rappresentano, infat-ti, un’ottima soluzione nei confronti dei disturbi legati all’apparato digerente e intestinale. Sono, perciò, indicati per le loro proprietà lassative – grazie all’alto contenuto di fibre – ma, se consu-mati poco maturi, sono ricchi di tannini e, dun-que, dalle proprietà astringenti.

Vantano proprietà depurative e diuretiche.

I cachi vantano, inoltre, delle proprietà depurati-ve e diuretiche: queste caratteristiche sono, in-fatti, fornite dalla presenza di potassio.

Contrastano lo stress, la stanchezza e l’inap-petenza.

Questi frutti sono, poi, ottimi per contrastare stress psicofisico, stanchezza – come quella cro-nica, che ha sintomi diversi - e inappetenza. I ca-chi non sono, però, indicati nei casi di diabete o obesità.

Prevengono malattie cardiovascolari e miglio-rano l’assorbimento del ferro.

I cachi sono capaci di pre-venire le malattie cardio-

vascolari. Questi frutti possono, inoltre, mi-gliorare l’assorbimen-to del ferro.

Le proprietà terapeutiche e i benefici dei cachi sono numerosi e tutti ottimi per la salute dell’organismo. A produrre que-

sti dolci frutti è l’albero dei cachi – il cui nome scientifico è Diospyros Kaki – che appartiene alla famiglia delle Ebenacee e proviene dall’Asia: proprio nel continente asiatico, diversi di questi alberi furono in grado di sopravvivere alla bomba atomica di Nagasaki; caratteristica che confe-rì loro il soprannome di “Alberi della Pace”. Ma quali sono i valori nutrizionali e gli effetti benefi-ci dei cachi? Scopriamo di più in merito.

Hanno potere energizzante.

I cachi contengono, fra le altre cose, in prevalenza acqua – circa l’80% – fibre, vitamine – la A e la C – e sali minerali, come il potassio, il manganese, il fosforo, il selenio, il calcio, il magnesio e il sodio. Proprio grazie al contenuto di queste sostanze, i cachi hanno un alto potere energizzante.

Rafforzano il sistema immunitario.

Grazie al contenuto di vitamina C, i cachi sono in grado di potenziare le difese dell’organismo e rafforzare, dunque, il sistema immunitario: il corpo è, quindi, in grado di difendersi mag-giormente dalle aggressioni batteriche.

Il sistema immunitario è molto importante ed è anche in grado di distrugge-re almeno una cellula cancerosa al giorno.

I BENEFICI DEL FRUTTO CachI

STRESS

25

Per soccorrere una persona colpita da attacco di cuore è importante arri-vare in una struttura sanitaria attrezzata entro 45 minuti dal malore. Al-trettanto fondamentale è saper intervenire per evitare l’arresto cardiaco.

26

Salute > di Daniele Lisi

La rapidità di intervento può salvare la vita ad una persona colta da infarto miocardico acuto (IMA). In Italia, ogni anno, più di 300

mila individui perdono la vita a causa di questa sindrome provocata da un’insufficiente irrorazione sanguigna al cuore. Ovviamente non tutti gli infarti sono uguali: la maggior parte offre una possibilità di sopravvivenza, sempre che si intervenga velo-cemente; per altri invece non c’è scampo, in parti-colare quando ad essere interessato dall’occlusio-ne è il tronco comune. Perciò, anche per quanto riguarda l’infarto, la parola magica è prevenzione, perché solo così è possibile evitare, o almeno ridur-re drasticamente, il rischio di essere colpiti da un evento cardiaco più o meno catastrofico.

È importante, quindi, condurre uno stile di vita sano, limitare, o meglio ancora, eliminare i vari fat-tori di pericolo e imparare a riconoscere i piccoli segnali di allarme, che molte persone invece sot-tovalutano. Oggi, se si interviene preventiva-mente, è possibile diminuire fortemente il rischio di infarto. Un tempo, in caso di occlusione di una coronaria, la sola possibilità di intervento era rappresentata da un’o-perazione di bypass, men-tre oggi, nella stragrande maggioranza dei casi, si può ricorrere ad

una angioplastica. Ma, a parte la prevenzione, una grande importanza riveste anche la rapidità di intervento. È necessario poter arrivare in una struttura sanitaria attrezzata entro circa 45 minu-ti dall’infarto, così da ridurre il rischio di danno permanente al muscolo cardiaco. È anche fonda-mentale saper intervenire se una persona colta da infarto va in arresto cardiaco. Ovviamente la prima cosa da fare è chiamare immediatamente il perso-nale medico, ma nel frattempo sarebbe necessario effettuare le manovre di rianimazione cardiopol-monare che possono abbassare in maniera signi-ficativa le percentuali di morte.

Uno studio danese ha constatato che una corret-ta rianimazione cardiaca è in grado di ridurre del 30% la possibilità di danni permanenti al cervello e il rischio di morte. Purtroppo sono poche le per-sone che sanno praticare correttamente un mas-saggio cardiaco, che è la manovra più importante in caso di infarto del miocardio. È di pochi giorni

fa la vicenda che ha interessato un giocatore di basket, colpito in campo da questo

malore e salvato grazie al massag-gio cardiaco praticato da una

dottoressa che solo per caso era presente all’incontro. Si tratta di una manovra non particolarmente comples-sa, facile da imparare e

manovre di rianimazione

INFARTO

che può essere eseguita senza eccessivi problemi. L’unica controindicazione è legata all’eventualità che si possa rompere una costola del paziente, ma questo sicuramente sarebbe il male minore se rap-portato ad un arresto cardiaco.

Riportiamo qui di seguito quanto spiegato da un medico rianimatore sulle modalità da seguire per effettuare una adeguata rianimazione con un massaggio cardiaco. È indispensabile ripristinare la circolazione altrimenti, con il cervello privo di irrorazione sanguigna, il paziente può morire nel giro di 8-10 minuti. Per prima cosa sistemare l’in-fartuato supino su una superficie rigida, quindi non sul letto. Inginocchiarsi vicino al collo e alle spalle del paziente, mettere il palmo della mano al centro del suo torace e l’altra mano sopra la prima.

Tenere i gomiti diritti e le spalle in linea con le mani, così da poter praticare la compressione nel modo più efficace. Scaricare tutto il peso del cor-po, e quindi non delle braccia visto che devono essere mantenute rigide, sul torace del paziente, e cercare di abbassare il torace stesso con forza, anche di cinque centimetri.

Il ritmo delle pressioni dovrebbe arrivare più o meno a 100 compressioni al minuto. Continuare il massaggio cardiaco finché il paziente non dà se-gni di movimento, oppure finché non arriva l’am-bulanza, senza mai interromperlo, nemmeno per eseguire la respirazione artificiale.

Questa può essere praticata solo se si è in due persone a prestare soccorso all’infartuato: infatti il massaggio deve essere continuo e la cadenza co-stante, ed è comunque consigliabile protrarlo fino all’arrivo del personale di pronto intervento.

ARRIVARE IN UNA STRUT-TURA SANITARIA ATTREZ-ZATA ENTRO CIRCA 45 MINUTI DALL’INFARTO RI-DUCE IL RISCHIO DI DAN-NO PERMANENTE AL MUSCOLO CARDIACO...

Salute > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)

Capita che, anche dopo 8 ore di sonno, ci sentiamo particolarmente affaticati. Non abbiamo ancora bisogno di dormire, ma avvertiamo la mancanza di forze fisiche e mentali, di cui non capiamo la ragione.

Perché siamo sempre stanchi

28

DORMIAMO?mito abbastanza, forse è perché soffriamo della mancanza di questo minerale. Procuriamocene una buona scorta attraverso una dieta corretta, preferendo alcuni cibi, come frutta secca, ver-dure a foglia verde, semi di zucca, germogli di soia, cereali integrali e legumi.

Dormire fino a tardi.

Se dormiamo fino a tardi, crediamo di essere più riposati. Questa convinzione è sbagliata, perché, se ci svegliamo all’ultimo secondo, non abbiamo la possibilità di prendere il tempo che ci serve per noi stessi e per organizzarci al me-glio, in modo da affrontare tutti gli impegni del-la giornata.

Soffrire di disturbi del sonno.

La stanchezza può derivare anche da una cat-tiva qualità del sonno, problema che interessa chi soffre di alcune patologie legate al riposo notturno: apnee notturne, sindrome delle gam-be senza riposo e altri disturbi del sonno che provocano insonnia e impossibilità di riposa-

re bene. Anche il sovrappeso è un fattore determinante che

influisce sulla qualità del sonno.

di Gianluca Rini

Per rimediare sono utili alcune regole da se-guire nella nostra vita quotidiana. E’ impor-tante, ad esempio, svegliarsi abbastanza

presto, fare il pieno di energia per mezzo di un’ali-mentazione corretta, praticare con regolarità l’at-tività fisica. Ma andiamo più in fondo e scopriamo quali possono essere le ragioni della stanchezza.

Non ricevere abbastanza luce solare.

La luce è alla base della regolazione dei ritmi bio-logici del nostro organismo. E’ il principale stimo-lo che ci porta a stare svegli. Per questo è molto utile esporsi alla luce solare già fin dal mattino. In questo modo il nostro ciclo circadiano rispetterà il suo percorso, rilasciando la melatonina la notte e consentendoci di addormentarci più facilmente.

Non fare attività fisica.

Sembrerebbe paradossale, ma per vincere la stan-chezza dobbiamo muoverci e praticare attività fi-sica con regolarità. Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato che allenarsi ogni giorno aiuta a dormire meglio. Il momento più adatto per l’allena-mento è il tardo pomeriggio. Basta anche un’atti-vità fisica moderata.

Soffrire di carenza di magnesio.

Il magnesio è quel minerale che induce il nostro corpo a rilassarsi. Inoltre migliora la qualità del sonno e rende più semplice addormentarsi. Se a volte ci sentia-mo stanchi, pur avendo dor-

30

Si spazia dalle tonalità nude del rosa tenue e del sabbia alle unghie total black, per appro-dare alle nail art elaborate ed impreziosite

da luminose applicazioni 3D, destinate a chi non vuole passare inosservata. Il finish mat rappresen-ta una valida alternativa a quello glossy e rispetto a quest’ultimo si dimostra, forse, ancora più ver-satile.

Gli ultimi anni hanno visto spopolare gli smalti gel o a effetto glossy, dal finish estremamente brillante e luminoso. Tuttavia, c’è spazio anche per le un-ghie mat, impalpabili e chic quasi come se fossero di velluto.

Il finish opaco è incredibilmente raffinato e si pre-sta a tutte le nuance di colore di smalto, da quelle nude a quelle più cupe ed intense, come suggeri-scono le principali tendenze unghie di questo autunno/inverno 2015-2016.

Tra le idee più interessanti e glamour segnaliamo la rivisitazione di un clas-sico del “mondo nail”, la french ma-nicure, da realizzare su base mat e con french lucida, in contrasto.

Provate ad utilizzare lo smal-to nero per mani di grande impatto visivo e molto stilose; se desiderate, invece, una manicu-

re di ispirazione romantica e che sia perfetta con qualsiasi look, scegliete la vostra nuance di nude perfetta, tra l’infinita gamma dei rosa e dei bei-ge, e impreziosite, per enfatizzarne la bellezza con un tocco in più, un solo dito con applicazioni preziose e luminose.

Se siete delle veterane della nail art provate a realizzare una delle tante proposte a tema autun-nale che abbiamo selezionato per voi: ce ne sono di tutti i gradi di difficoltà, da quelle più basic alle più complesse, avvalendovi di smalti mat.

In commercio sono disponibili tantissimi smalti ad effetto opaco tra cui poter scegliere, ma, in alternativa, non è assolutamente necessario sva-ligiare la vostra profumeria di fiducia e accanto-

nare i vostri vecchi prodotti: basta, infat-ti, acquistare semplicemente un top

coat matificante, in grado di opa-cizzare e rendere mat qualsiasi smalto voi abbiate già indosso.

Estetica> di Maria Teresa Moschillo

Chic e raffinate, le unghie mat sembrano quasi di velluto. Abbiamo raccolto per voi tutte le idee più belle per l’autunno/inverno 2015-2016, in grado di soddisfare i gusti di tutte.

LE IDEE AUTUNNO/INVERNO PER

UNGHIE

CELLULITE

32

Estetica > di Gimmi Longo

Questo mese rinnoviamo due trattamenti che da sempre eseguiamo nei nostri centri e che come coadiuvanti nel trattamento della celluli-te e dell’adiposità localizzata sono estremamente efficaci.

con cellulite, in modo da riattivare la circolazione ed avviare il processo drenante, e l’applicazione di un impacco. Il massaggio con l’impasto può essere eseguito più volte alla settimana (almeno due o tre) per una decina di minuti circa; sono consigliate piccole rotazioni con la punta delle dita in modo da riattivare in profondità la circolazione della zona senza irritare la pelle. Terminato il massaggio si può ripulire la parte con acqua tiepida ed asciuga-re delicatamente con un asciugamano.

Il metodo dell’impacco può completare il massag-gio, magari eseguendo le due procedure in giorni al-terni: è sufficiente distribuire uno strato di impasto con i fondi di caffè sulle zone colpite da cellulite e coprire le parti con della pellicola trasparente. L’im-pacco va tenuto per una ventina di minuti circa, dopo di che va tolto e la parte lavata accuratamente.

Per ottenere gli effetti benefici si consiglia di ripete-re con costanza, almeno un paio di volte alla setti-mana, queste procedure. Ovviamente è consigliato di nutrirsi in maniera sana, e seguire un corretto ritmo di vita, facendo spesso e volentieri del mo-vimento o ginnastica. L’alternanza di un impacco con il cacao ricco di teobromina facilita la lipolisi e quindi il trattamento di grasso in eccesso nel corpo.

Noi di Merlino e Morgana accompagniamo il trattamento con un massaggio drenante

o sportivo ed ovviamente con prodotti che come produzione professionale sono ormai “mini tecnologie” che colpiscono solamente le zone inte-ressate dall’inestetismo.

La cellulite estetica, da non confondere con la cellulite infettiva, e più correttamente deno-minata panniculopatia edemato-fibro-sclero-

tica o PEFS, indica una condizione alterata del tes-suto sottocutaneo che è ricco di cellule adipose. Si trova sotto la pelle ed è caratterizzata da ipertrofia delle fibre reticolari che rivestono le cellule adipose, dove, negli spazi intracellulari si accumulano liqui-di (residui dei processi biochimici dell’organismo) in eccesso. Si tratta di un inestetismo che si riflet-te non solo sulla salute e sul benessere dell’orga-nismo, ma anche sull’aspetto estetico, che spesso preoccupa molto le donne. Ma come per molti ine-stetismi vi sono preziosi rimedi naturali, che posso-no combatterla o addirittura sconfiggerla.

Se volete farne un trattamento “domiciliare” il pro-cedimento è piuttosto semplice:- prendere i fondi di caffè da poco utilizzati e me-scolarli con dell’olio d’oliva fino ad ottenere un im-pasto morbido ed omogeneo. In alternativa all’olio di oliva potete impiegare della crema idratante dall’odore più gradevole (ma si consiglia l’olio). La naturale funzione drenante della caffeina con-tenuta nei fondi di caffè (in quantità minima) è l’elemento che permette di combattere la cellulite (come potete verificare in molti prodotti contro la cellulite che, appunto, contengono caffeina), mentre l’olio d’oliva (o la crema) servono ad idratare la pelle. Ottenuto l’impa-sto di fondi di caffè e olio d’oliva potrete procedere in due modi, entrambi utili e consigliati: un massaggio vigoroso sulle parti

L’USO DEL Cacao e DEL caffè

34

Nonostante i progressi compiuti negli ul-timi anni, sono ancora oltre 800 milioni, ovvero il 41%, le donne lavoratrici che

continuano a non avere un’adeguata tutela del-la maternità; allo stesso modo, i livelli di utilizzo del congedo parentale tra gli uomini continuano a restare bassi. Ma è veramente possibile tornare a lavoro continuando ad allattare? La maggior parte delle donne iniziano a svezzare i loro bambini nel momento in cui riprendono a lavorare.

E’ una necessità indispensabile? Assolutamente no. L’esperienza ci dimostra che pur lavorando è possibile continuare ad allattare, con grandi be-nefici per la madre e per il bambino. È importante sottolineare che allattare al seno e lavorare non è un’impresa riservata alle sole super-donne! Tutte le ragioni per le quali l’allattamento materno è da preferire alla nascita, restano valide anche suc-cessivamente, quando il bambino ha 3 o 6 mesi.

Il latte materno rimane l’alimento più adatto al bambino: ha una miglior digeribilità e ga-rantisce una miglior protezione contro i rischi allergici e contro le infezioni recidive della laringe e dell’orecchio. Per il bambino che dovrà essere inserito al nido o affidato ad una babysitter e dunque che entrerà in contatto con molti germi nuovi, gli anticorpi trasmes-si dal latte materno possono davvero fare la differenza. Importantissimi anche i benefici psicologici: la “separazio-ne” può essere infatti addolcita, sia

Conciliare lavoro e vita familiare, lavoro e allattamento, è per le donne un diritto prima ancora che una necessità.

per il bambino che per la madre, dalla gioia e dalla sicurezza di questo legame preservato. Insomma, il vero segreto della riuscita è sapere che è possi-bile! Ovviamente, sarà importante per la mamma essere sostenuta da chi le sta intorno, dal papà del bimbo e dai professionisti sanitari; può essere d’aiuto, inoltre, conoscere altre donne che han-no vissuto o stanno vivendo la stessa esperienza.

Dopo la ripresa del lavoro, è bene continuare ad allattare a richiesta quando si ha il bambino con sé; questo lo aiuterà a distinguere tra “quando sono con la mamma e posso ciucciare” e “quando la mamma non c’è e non posso ciucciare”; inoltre permetterà di mantenere costante un certo nume-ro di poppate e quindi una buona quantità di latte.

Sarebbe ottimale allattare il proprio bimbo prima di uscire di casa; se il luogo di lavoro è vicino lo si potrebbe allattare nella pause altrimenti sarà

sufficiente raccogliere il latte, attraverso la spremitura manuale o un tiralatte manuale/

elettrico, e conservarlo!

Per qualsiasi chiarimento o dubbio con-sulta la tua ostetrica di fiducia!

Ostetrica Dott.ssa Alessandra CafaroPer maggiori informazioni o consulenze:

e-mail: [email protected] telefonico: 340.5963210

Ostetricia> a cura della Dott.ssa Alessandra Cafaro

COME RIUSCIRE A CONCILIARE

LAVORO

Il nostro organismo elimina le tossine principalmente attraverso il fegato, i polmoni e il colon, ma a volte un’alimentazione non cor-retta sovraccarica di lavoro questi organi rallentando tali processi.

Per le vostre domande o per unaconsulenza inviate una mail a:

[email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

Il cavolfiore: fa parte delle crucifere, è ricco di vitamine e minerali, di antiossidanti, di colina e fibre. Favorisce la digestione e la disintossi-

cazione del fegato. Consumalo per esempio come contorno, sotto forma di purea.

Fiocchi d’avena integrali: alcuni stu-di dimostrano che il consumo regolare di

fiocchi d’avena integrali aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare, di diabete, di obesità e ipertensione. Sono ricchi di manganese, che supporta la salute di pelle e ossa. Sono molto buoni consumati a colazione con una bevanda vegetale (il latte di cocco, mandorle… preferi-

bilmente da agricoltura biologica).

La barbabietola: è ricca di vitamine B3, B6, C, betacarotene, ferro, magnesio, zin-co, calcio e fibre. Il consumo di barbabie-tole aiuta il fegato e la cistifellea ad eli-

minare correttamente le tossine e migliora i processi digestivi. Consumala come contor-

no, condita con olio extravergine d’oliva, spezie e aromi a piacere, succo di limone.

Una dieta sana e il consumo di alcuni cibi in particolare, ci aiuta a liberare l’organismo da scorie e tossine. Vediamo quali sono.

I carciofi: il consumo di carciofi aumenta la produzione di bile e supporta le funzio-ni epatiche. Inoltre favorisce la diuresi. I carciofi sono ricchi di potassio, ferro, inuli-na, sostanze ad azione antiossidante e cina-rina.Consumali cotti al vapore e conditi con un filo d’olio extravergine d’oliva.

Il coriandolo: conosciuto anche come prezzemolo orientale, aiuta a disintossicare l’organismo dai metalli pesanti, è una ricca fonte di vitamine A e K. La vitamina A è essenziale per la sa-lute delle cellule e della vista. La vitami-na K migliora la coagulazione del sangue e la salute delle ossa. Utilizzalo fresco per i tuoi condimenti.

Il pompelmo: ricco di vitamina C, di antociani e li-copene, sostanze che proteggono l’apparato circola-

torio, ad azione antitumorale e anti radi-cali liberi. Ottimo aggiunto all’insalata oppure utilizzato per la prepa-razione di uno smoothie.

Gli alimenti che aiutano ad eliminare le

TOSSINEAlimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

CONTATTAMI E INIZIA IL TUO STILE DI VITA SANO DA OGGI.

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qua-lità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella pre-venzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

DIETABENESSERE A

Attività svolte:• Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta;• Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie

e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…;

• Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…);• Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in

gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari;

• Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

www.benessereadieta.it [email protected]

E ’ l’isola dell’Oceano Indiano al momento più conosciuta, anche se un tempo non era così. Nell’immaginario collettivo, in-

fatti, i paradisi battuti dagli alisei con palme da cocco, spiagge bianche e acque cristalline si tro-vavano nell’Oceano Pacifico o nel Mar dei Caraibi. Oggi per fortuna è tutto diverso. Il settimo mare sta prendendo coscienza di sé, nelle sue acque

troviamo immersa la meta del viaggio di For You Magazine per questo mese di novembre: le Mau-ritius. Questo splendido posto si sta costruendo, da tempo, la fama di isola più accessibile di tutta la regione, con paradisi tropicali che niente hanno da invidiare a quelli di Maui o della Martinica, ma a prezzi molto competitivi. Benché situata al lar-go delle coste orientali africane, Mauritius ha in

38

UN VIAGGIO ALLE MAURITIUS SI ANNUNCIA SICURAMENTE RICCO DI EMOZIONI E DI ATTRATTIVE GRAZIE ALLE TANTE RISORSE: LA NATURA E I SUOI COLORI, I PAESAGGI, I MER-CATINI ARTIGIANALI, LE DIFFERENZE RELIGIOSE E CULTURALI E ANCHE IL SETTORE TESSILE CHE CONTRIBUISCE A RENDERE QUESTO VIAGGIO UNA VERA ESPERIENZA SENSORIALE...

IL SOGNO DI VIVERE IN UN PARADISO TROPICALE

Viaggio > di Raffaella Patricelli

MAURITIUS

39

effetti legami più forti con inglesi e francesi e una maggiore presenza di forza lavoro indiana rispetto alle nazioni africane continentali. Potrete gustare un piatto di ceci al curry o un delizioso ‘Yorkshire pudding’ sulla terrazza di un ristorante francese, il tutto accompagnato da vino di importazione o da una forte birra al malto, al suono di musiche creole o al brusio delle varie lingue parlate dagli abitanti dell’isola. Mauritius ospita strutture per tutti i gusti: dai resort marini per turisti viziati a sistemazioni presso la popolazione locale, che spesso affitta case e automobili per escursioni giornaliere.

Se desiderate trascorrere una vacanza tranquilla dedicata a oziare sulla spiaggia, questo è il posto che fa per voi, ma non dimenticate di visitare anche le scoscese regioni dell’interno e la capitale cosmo-

polita del paese, Port Louis. Ad eccezione del pe-riodo che va da Natale a Capodanno, alle Mauritius non esiste una reale differenziazione tra alta e bassa stagione. Il profondo ‘inverno’ dell’isola va da luglio a settembre, quando durante il giorno il clima si tra-sforma da appiccicoso a mite. È sicuramente que-sto il periodo migliore per visitarle, anche perché piove meno e il tasso di umidità è più contenuto che nel resto dell’anno.

Dal punto di vista climatico, il periodo meno piace-vole va da gennaio ad aprile, con giornate lunghe, troppo calde e umide per alcuni e con la minaccia di uragani nell’aria. In caso di piogge torrenziali, pre-paratevi a trascorrere alcuni giorni rinchiusi in casa. Le migliori immersioni si effettuano tra dicembre e marzo, quando l’acqua è più cristallina; da giugno

40

ad agosto le acque si prestano magnificamente al surf, mentre per le battute di pesca i mesi migliori sono quelli compresi tra ottobre e aprile, quando i grandi pesci si avvicinano alla riva in cerca di pre-de. A parte qualche turista che arriva alle Mauritius su uno yacht o in crociera, la maggior parte dei vi-sitatori vi si reca con uno dei voli diretti in partenza soprattutto dalla Francia, ma anche da alcune capi-tali africane, asiatiche, europee e persino america-ne e australiane (via Europa). Prima di arrivare alle Mauritius è necessario possedere il biglietto di ri-torno o di proseguimento alla volta di un’altra desti-nazione. Molte navi mercantili attraversano l’Oce-

GRAZIE AL CLIMA FAVOREVOLE, C’È SEMPRE UNBUON MOTIVO PER APPRODARE ALLE MAURITIUS,

UNA DELLE ISOLE PIÙ BELLE DELL’OCEANO INDIANO } }Viaggio > di Raffaella Patricelli

ano Indiano, ma solo poche imbarcano passeggeri. Avrete più possibilità di trovare un passaggio sugli yacht privati che, nei mesi in cui non c’è rischio di cicloni, attraccano a Grand Baie o a Port Louis. Si tratta comunque di un’eventualità piuttosto remo-ta. Forse l’unico modo sicuro per arrivare o partire via mare è prenotare un posto sulla motonave Mau-ritius Pride, che diverse volte al mese fa la spola tra Mauritius e Réunion, o imbarcarsi su una delle navi da crociera che periodicamente attraccano a Port Louis. L’isola è stupenda soprattutto per la flora e la fauna che offre. Fra i mammiferi che popolano l’isola si possono citare la mangusta e il cervo di Giava

41

LE SPIAGGETROPICALI

DA SOGNOED I PAESAGGIDA CARTOLINA

RENDONOLE MAURITIUSANCORA PIÙ

AFFASCINANTI

“ “

41

(importato dagli Olandesi per essere usato come pre-da nelle battute di caccia). Nella zona del Rivière Noi-re si trovano anche maiali selvatici e macachi. Nume-rosissimi sono gli uccelli, sebbene anche in questo caso molte specie siano in pericolo. Fra le specie in-vece più diffuse si possono citare il Fody rosso del Madagascar, la maina indiana, il tessitore gendarme e soprattutto il bulbul dai mustacchi rossi. Le acque intorno a Mauritius, con la loro barriera corallina, pul-

lulano di vita; dalle specie che vivono nel reef (pesce pagliaccio, pesce pulitore, gamberetto delle attinie), alle diverse specie di mante, gli squali e le murene. Mauritius è ricca di vegetazione endemica (circa una specie su tre); la sua vegetazione originaria, però, è in grave pericolo a causa dell’introduzione di piante e animali estranei e delle monocolture. Per osservare la vegetazione autoctona di Mauritius, ormai, è neces-sario visitare i giardini botanici di Pamplemousses.

Moda > di Giovanna Testa

VERSACE CI PROPONE UNA COLLEZIONE IN LINEA CON IL DNA DEL MARCHIO: AUDACE, SEDUCENTE

MA MAI VOLGARE, A TINTE FORTI. NERO, ROSSO INTENSO, LAMPI DI VERDE E GIALLO: LA DONNA DI

DONATELLA NON HA NESSUNA PAURA DI FARSI NOTARE, ANZI. ANCHE QUANDO

INDOSSA DOLCEVITA E COMPLETO MASCHILE, SCEGLIE INTRICATE TRAME E

GRANDI CINTURE CHE SOTTOLINEANO IL PUNTO VITA, PORTA TACCHI IPERBOLICI

SOTTO GLI ABITI ATTRAVERSATI DA SPACCHI DECISI E RIVELATORI, SCEGLIE MISE DOVE IL NERO PECE È SPEZZATO

DAI COLORI PRIMARI. TUTTO È ESTREMAMENTE VERSACE: DALLE

SILHOUETTE ALLE STAMPE.

42

MODAVERSACECOLLEZIONE

Autunno|Inverno

43

Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA FASHION

SHO

PPIN

Gau

tunn

o in

vern

o

44

FASHION

Ralph Lauren

Liu Jo

Louis Vuitton

Trussardi

Burberry

Jill Sander

Tod’s

APRILIA, Via delle Margherite 59 - Tel. 06.92702943

BORSE GRIFFATE - PELLETTERIA - BIGIOTTERIA

PER TUTTOIL MESE DI

NOVEMBRE

50%DI SCONTOSU ALCUNIBRAND!!!

BURBERRY

ARMANI JEANS

VIA MAIL BAG

MICHAEL KORS

SCERVINO

BLUGIRL

TWIN-SET

SCERVINO

SULLEALTRE GRIFFE

ULTERIORE SCONTO

DEL10%RISPETTO

AL PREZZOOUTLET

SHO

PPIN

Gau

tunn

o in

vern

o

Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

46

Autunno|Inverno

Italia Independent

Vale

ntin

o

Pasq

uale

Bru

niGiorgio Armani

Hug

o B

oss

Damiani

Out

fit c

ompl

eto

Cha

nel

Dsq

uare

d2

Swar

ovsk

i

Phili

pp P

lein

APRILIA, Via dei Lauri 206 (Aperto dal lunedì alla domenica)

Barc

ode

Abb

iglia

men

to C

alza

ture

&A

cces

sori

*Tut

ti i c

api e

spos

ti so

no d

i pro

duzi

one

italia

na

AMY GEE*AMY GEE*

PAPILLON IN SETA*

GIA

NN

I LU

PO*

DU

ILIO

*

AM

Y G

EE*

MA

SSA

REL

LI*

MARCO NILS*

AMY

GEE

*

AMY

GEE

*

LES FILLES*

300m

2di

NEGOZIO

Shopping > di Giovanna Testa

48

Gucci

Cha

nel

Vers

ace

Loui

s V

uitt

on

Louis Vuitton

Sens

ai

De

Gri

sogo

no

SHOPPINGautunno inverno

Esté

e La

uder

Bulgari

Pasquale Bruni

Pasq

uale

Bru

ni

FASHION

Lanvin

Vers

ace

Yves

Sai

nt L

aure

nt

49

Shopping > di Giovanna Testa

50

uomoLE TENDENZE DELLA MODA

FASHION

SHO

PPIN

Gau

tunn

o in

vern

o

Philipp Plein

Etro

Morellato

Morellato

Appl

e w

atch

Her

mes

Rob

erto

Cav

alli

Louis Vuitton

Louis Vuitton

Armani

Loui

s Vu

itton

FASHION

51

Col

lista

r

Billionaire Couture

Cie

sse

Pium

ini

Romain JeromePac-Man Watch

Dsquared2

Swarovski

Out

fit c

ompl

eto

Vers

ace

LIVINGDesign> di Alessandro Immordino

room

3. Butterfly Art A. Poltrona in multistrato della Collezione cARTesio. Produtto-re Formula5 DesignFactory. Design By studio Mena&DeNetto. Materiali: pannel-li in multistrato di okumè, tinto con vernici atossiche all’acqua, scocca metallica, tinta con vernici epossidiche con motivo “dipinto” realizzato a mano. Ogni pezzo risulta essere unico e non replicabile - tiratura limitata. www.formula5.eu

4. Butterfly A. Divanetto in ecopelle della Collezio-ne cARTesio. Produttore Formula5 DesignFactory. Design By studio Mena&DeNetto. Stessi materiali del modello Butterfly Art A ma con rivestimento in ECO-Pelle imbottito con schiume poliureta-niche. www.formula5.eu

52

4

3

2. Gufram “La Cova”. Nell’imma-ginario collettivo cosa ci può essere

di più Pop e surreale di un nido a scala umana dove rifugiarsi e trovare riposo?

Questo capolavoro di Gianni Ruffi del 1972 edito da Gufram in edizione limitata non è

un semplice prodotto di arredamento ma una vera e propria opera d’arte: La Cova è un luogo,

uno spazio all’interno del quale sentirsi protetti, è ladimensione fisica ed immaginaria del relax assoluto. www.gufram.it

1. Poppy by AMP Composite. Poltroncina a forma di fiore composta da diversi mate-riali (fibre di vetro, resina). Disponibile in diversi colori combinabili tra loro. Resisten-

te a fattori esterni è ideale anche come poltroncina da giardino. Il cuscino può

essere scelto sia in pelle che in tes-suto. www.amp-composite.com

DE SI GN

DE SI GN

2

1

Butterfly Art Ain multistrato

Butterflyin legnovelluto

Butterfly Bimbottita inecopelle

Per informazioni: [email protected]

53

AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE,NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: [email protected]

HOME

54

Al Teatro Ambra Jovinelli di Roma, dal 12 al 22 novembre va in scena “Due partite”, una commedia dolce-amara, scritta da Cristina Comencini, dedicata al mondo femminile ma che è piaciuta molto anche agli uomini.

Poltronissima E. 33,00Poltrona E. 26,00

I Galleria settore A E. 22,00I Galleria settore B E. 18,00

II Galleria E. 17,00

che alterna momenti di comicità a momenti di vera e propria commo-zione, ma quello che più colpisce è un altro aspetto, fondamentale a teatro, che è quello fantastico, fantasmatico. Le protagoniste di questa storia sono donne che si proiettano madri, madri che immaginano come saranno le loro figlie, figlie che hanno assunto, mangiato e digerito le proprie madri per farsi donne autonome, diverse, opposte, e sorprendentemente vicine. Queste bambine che non vediamo mai e il loro perenne struggimento della crescita sono l’anima di questa commedia.

La scrittrice di questa commedia Cristina Comen-cini in un’intervista a dichiarato: “Due partite” non è un testo psicologico. Rappresenta dei ruoli fem-minili assoluti. Ogni persona ha dentro di sé un

pezzettino di ciascuna delle quattro donne che sono in scena. Come suc-cede alle amiche quando sono molto unite, solo raccontandole insieme si riesce a cogliere la mutevolezza, la complicazione dell’animo femminile.

G iulia Michelini, Paola Minaccioni, Cate-rina Guzzanti e Giulia Bevilacqua sono le protagoniste di questa interessante

commedia scritta da Cristina Comencini per la regia di Paola Rota. Nel primo atto quattro donne, molto amiche tra loro, giocano a carte e parlano in un salotto. Si ritrovano lì ogni settimana. Nella stanza accanto le loro figlie giocano alle signore, si ritrovano anche loro ogni volta che si incontrano le loro madri.

Nel secondo atto le quattro bambine sono diven-tate ormai delle donne che si vedono nella stessa casa e continuano quel dialogo, interrotto e infini-to, sui temi fondanti dell’identità femminile. Sono le stesse attrici che avevamo visto interpretare il ruolo delle madri.

Gli eventi che tengono unite que-ste donne, sono i più naturali e si-gnificativi dell’esistenza: la nascita e la morte. La conversazione proce-de tra di loro con un ritmo incalzan-te, tragico e comico al tempo stes-so, e in questo flusso di pensieri e parole le loro identità si confondo-no e si riflettono in quelle delle loro madri, in una continua dinamica di fusione e opposizione, come in un gioco di specchi deformanti.

La commedia lavora su diversi li-velli, è un meccanismo perfetto

Teatro >

E con questo si arriva a 24! Infatti Spectre, diretto da Sam Mendes (già regista del pre-cedente Skyfall) è il 24esimo film ufficiale

sull’agente segreto 007, tutti tratti più o meno libe-ramente dai romanzi di Ian Fleming, il primo dei quali fu trasposto al cinema nel lontano 1962 con un semisconosciuto Sean Connery. Eppure il pub-blico non sembra stancarsi mai, attratto dal rilancio continuo del franchise (il più longevo tra quelli in attività) che, andando avanti e indietro nella cro-nologia del personaggio, cambia ciclicamente sia il protagonista (dall’inizio ad oggi lo hanno interpre-tato 6 attori) sia i comprimari e i fitti intrecci spioni-stici dei “villain” che ruotano attorno a lui.

Chi invece si è detto pubblicamente stanco di pre-stare il proprio volto all’affascinante James Bond è Daniel Craig che, giunto alla sua quarta pellico-la consecutiva della saga, durante un’intervista, alla domanda se indosserebbe di nuovo lo smo-king della spia ha risposto senza mezze misure: «Ora? Preferirei rompere questo vetro e tagliar-mi i polsi. No, adesso no, assolutamente. Va bene così. Al momento ho finito. Voglio solo andare avanti». Sottolineando che i motivi sono soprattutto di stress fisico e di lontananza dalla famiglia, l’attore bri-tannico ha poi precisato che farebbe un altro film su 007 «solo per i soldi». E già impazzano i rumor su chi potrebbe so-stituirlo: da Tom Hardy (l’ultimo Mad Max) a Michael Fassbender (il giova-ne Magneto di X-Men), da Idris Elba

Nuova avventura per 007, dal Messico all’Austria, da Londra a Roma in compagnia della “Bond

Lady” Monica Bellucci. Ma per Daniel Craig potrebbe essere l’ultima volta al servizio di Sua Maestà.

(visto da poco in The Gunman, che diverrebbe il primo Bond nero della storia) all’auto-candidatura di Hugh Jackman (ormai stufo degli artigli di Wol-verine). Staremo a vedere, per adesso non resta che seguire ancora le vicende di Craig/Bond impegnato a sbrogliare la matassa di intrighi e complotti che si cela dietro alla misteriosa organizzazione nota come “Spectre”, guidata da Franz Oberhauser (Christoph Waltz), mentre il nuovo M (Ralph Fiennes) lotta per tenere viva l’MI6; intanto la segretaria Moneypen-ny (Naomie Harris) e l’esperto di gadget Q (Ben Whishaw) vengono in soccorso di Bond, che deve anche proteggere Madeleine Swan (Léa Seydoux), figlia del suo vecchio rivale Mr. White (Jesper Chri-stensen), e al contempo guardarsi le spalle da Lucia Sciarpa (Monica Bellucci), la vedova di un crimi-nale da lui ucciso. La Bellucci, che dall’alto dei suoi

50 anni portati magnificamente è stata definita la prima “Bond Lady” della saga, non sarà l’u-nica bellezza italiana presente nel film: infatti, diverse sequenze di Spectre sono state girate lo scorso febbraio a Roma, in particolare una

spettacolare scena di inseguimento con la nuova Aston Martin DB10 ha avuto come location naturale le strade sul Lungotevere e in via Nomentana.

56

Cinema > di Silvestro Bellobono

DANIEL CRAIG

SPECTRE

LA CANZONE PRINCIPALE DEL FILM, “WRITING’S

ON THE WALL”, È STATA SCRITTA E INTERPRETATA

DA SAM SMITH.

Un uomo viene arrestato per aver abusato sessualmente di sua figlia. L’uomo ammette la propria colpevolezza nonostante non abbia alcuna memoria dell’evento. Con l’aiuto di uno psicologo, cerca di rivivere i ricordi. Gli agenti di polizia vengono allarmati quando racconti analoghi arrivano da tutto il paese e finiscono per credere di aver scoperto una co-spirazione nazionale e, forse, soprannatura-le. L’abuso è vero o si tratta di qualcos’altro?

Tratto dall’omonimo fortunato spettacolo teatrale andato in scena nei teatri di tut-ta Italia dal 2005 al 2007, che vedeva come unica protagonista Paola Cortellesi che firma la sceneggiatura della traspo-sizione cinematografica insieme a Massi-miliano Bruno, Furio Andreotti e Gianni Corsi. La trama: cosa ci fa una giovane donna al nono mese di gravidanza con una pistola in mano puntata contro un po-liziotto impaurito?

Regia di Massimiliano BrunoCon Paola Cortellesi, Alessandro Gas-sman, Fabrizio Bentivoglio, Stefano FresiGenere: CommediaDa giovedì 12 novembre al cinema

IL SEGRETODEI SUOI OCCHI

REGRESSION

GLI ULTIMI SARANNO ULTIMI

David, cresciuto in provincia, ha un’unica ambizione: guada-gnare la stima del presidente dell’azienda in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e la promozione da dirigente. Finalmente la sua occasione sembra arrivata, ma l’incontro con Marcello, un abile imbroglione che aiutato da due avvenenti socie inganna le sue vittime facendogli credere di poter realizzare i loro sogni, manda a rotoli la tranquilla vita di Davide... la strana coppia, tra bisticci e complicità, si troverà a vivere avventure imprevedibili.

Il remake dell’omonimo film pre-mio Oscar dell’argentino Juan Jose Campanella che trasforma la pellicola in una storia di ven-detta. Un ex assistente del pro-curatore distrettuale, Ray Ka-sten (Chiwetel Ejiofor) torna a Los Angeles con una task force congiunta con l’FBI, ancora os-sessionato dall’omicidio irrisol-to che continua a tormentarlo.

Regia di Billy RayCon Julia Roberts, NicoleKidman, Chiwetel EjioforGenere: ThrillerDa giovedì 12 novembre

Regia di Alejandro AmenábarCon Emma Watson, Ethan HawkeGenere: ThrillerDa giovedì 12 novembre al cinema

Regia di Francesco Miccichè Genere: CommediaCon Marco Giallini, Edoardo Leo, Ivano MarescottiDa giovedì 19 novembre al cinema

57

LORO CHI?

Esce finalmente “Simili”, il nuovo album della Regina del Pop italiano. Nella tracklist brani scritti da Antonacci, Jovanotti e Giuliano Sangiorgi. E a giugno 2016 partirà lo “Sta-di Tour” con concerti a Milano, Roma e Bari...

58

Semplice ma molto efficace: Simili, è il titolo del nuovo album di Laura Pausini, in uscita sul mercato il 6 novembre per l’etichetta di-

scografica Warner Music. È l’artista di Faenza in persona, rivolgendosi ai suoi milioni di fan, a spiega-re il motivo di questo nome: «Simili perché è quello che siamo, perché esprime esattamente quello che sento quando penso a noi. Uguali e differenti, uniti dagli stessi sogni, le stesse paure, le stesse emo-zioni. Simili come le impronte digitali: uguali e di-verse. In cerca di altri noi per diventare una storia».

Sono due le versioni di questo progetto di inedi-ti: quella standard composta da 12 tracce e quella deluxe che ne contiene 15, oltre a un dvd con una breve anteprima di tutti i video girati per il disco. Il singolo trainante, già in rotazione nelle radio dal 25 settembre, è Lato destro del cuore scritto da Bia-gio Antonacci, un brano al quale la Regina del Pop nostrano si dice molto le-gata: «Il lato destro del cuo-re è quello che fa ripartire i battiti. Quando sento questa canzone mi viene sempre il magone. Sono molto conten-ta che sia mia, è bellissimo

cantarla perché tutti abbiamo vissuto un momen-to in cui non volevamo più innamorarci». Inoltre, hanno contribuito all’album altri due artisti illustri della musica italiana: Jovanotti, che ha composto il testo di Innamorata, e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, autore di Sono solo nuvole. Invece la canzone omonima che dà il titolo al disco, Simi-li, è stata scritta dalla Pausini assieme a Niccolò Agliardi (già collaboratore di lavori precedenti) e Edwyn Roberts (giovane cantautore e concorrente di “Amici”). Ma le belle notizie per i “Laura-mania-ci” non finiscono qui. Infatti, a giugno 2016 partirà la tournée “Stadi Tour” composta da 3 date: Mila-no (4 giugno), Roma (11 giugno), Bari (18 giugno).

«Il mini-tour negli stadi – ha dichiarato la Pausini – sarà molto importante, mi spaventa come fece San

Siro anni fa. Esibirsi negli stadi non è facile, lo fanno alcuni

colleghi maschi, vedremo come andrà». Infine, il prossimo ottobre inizierà la tournée nei palazzetti “Simili European Tour 2016” con 10 date tra Spagna, Francia, Ger-mania, Inghilterra, Bel-gio, Svizzera.

Musica > di Silvestro Bellobono

PAUSINI

INFINITI Q30COUPÉ E CROSSOVER INSIEME

Non chiamatelo suv, per favore. Anche se l’In-finiti Q30 aveva puntato ad integrare diversi

stili in un unico prodotto, la versione di serie sposa il mondo delle auto tradizionali. Già dal nome è evi-dente la sua mission tutta rivolta all’asfalto, ripren-dendo quella Q lettera distintiva delle berline pre-mium del marchio giapponese. Poi c’è l’altezza, più vicina a una berlina che non a un suv, visto il metro e 47 centimetri, a fronte di una lunghezza di 4 me-tri e 46. Stile affascinante, decisamente movimen-tato, Q30 prova a suggerire tratti sportivi, slanciati, merito proprio di quell’altezza ridotta che tanto va controcorrente e si sposa con una fiancata ricca di spigoli e superfici che si alternano. Tra i dettagli che catturano l’attenzione c’è il montante posteriore, a boomerang, ripreso fedelmente dal prototipo.

Sarà la proposta della casa giapponese nell’oramai affollato mondo delle berline di segmento C pre-mium. E’ strettamente imparentata con Mercedes Classe A, della quale riprende il pianale e le motoriz-

Fonte: www.allaguida.it

zazioni, una base di livello per proporsi come un’al-ternativa originale sul versante del design. Parlando di motorizzazioni, l’Infiniti Q30 adotta l’1.6 litri turbo benzina da 122 cavalli (90 kW) o 156 cavalli (115 kW), accanto al diesel 1.5 litri da 109 cavalli (80 kW). Sem-pre a gasolio c’è anche il più grosso 2.1 litri capace di una potenza di 170 cavalli (125 kW). Sulle versio-ni più ricche, Premium e Sport, c’è anche il 2.0 litri turbo benzina da 211 cavalli (155 kW). I cambi sono due: c’è il sei marce manuale o, in alternativa, il dop-pia frizione automatico sequenziale a sette marce.

Interni. Il tunnel centrale replica la disposizione della rotellina per gestire la multimedialità, accan-to a due portabibite, così come il poggiabraccio. Apparentemente meno inclinata è la zona centrale, con linee che suggeriscono una maggiore vertica-lità della plancia. Le bocchette d’aerazione, il dise-gno dei braccioli sulle portiere e quello intorno alle maniglie, differenzia leggermente i due modelli, pur riscontrandosi alcuni componenti identici.

Motori >

60

62

Agenda eventi

Roma AuditoriumConciliazioneore 21.00Prezzi da euro:25,50 a 45,00Info: Ticket One

13/11/15

RAF PSYCHIATRIC CIRCUS

Roma Gran Teatroore 21.00Prezzi da euro:24,00 a 59,00Info: Ticket One

Dal 13/11al 29/11

DIRTY DANCING

Roma Teatro S. Umbertoore 21.00Prezzi da euro:26,00 a 35,00Info: Ticket One

Dal 24/11al 14/12

L’AMICO DEL CUORE

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:41,40 a 57,50Info: Ticket One

14/11/15

SIMPLY RED

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:34,50 a 51,50Info: Ticket One

25/11/15

NEK

Roma Fronte C.C.porta di RomaPrezzi bigliettida euro 22,00Info: Ticket One

Fino al22/11

TIZIANO FERRO

Roma AuditoriumConciliazioneore 21.00Prezzi da euro:30,00 a 40,00Info: Ticket One

26/11/15

MARCO MASINI

21 e 22NovembreRoma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:41,40 a 220,00Info: Ticket One

63

La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

IL MARCHESE DEL GRILLO CON ENRICO MONTESANO

RODOLFO LAGANA’ MARCO TRAVAGLIO

CIRCO BIANCO LORENZO JOVANOTTI

Roma TeatroTirso de MolinaPrezzi da euro:20,90 a 23,10Info: Ticket One

Roma Atlanticoore 21.00Prezzi da euro:10,00 a 22,00Info: 392.9925497

Dal 6 al 10Dicembre

Roma Teatro SistinaPrezzi da euro:34,00 a 55,00Info: 06.4200711

Dal 9/12/15al 18/01/16

Roma Teatro Vittoriaore 21.00Prezzi da euro:19,00 a 25,00Info: 06.5740170

Dall’ 11 al 13Dicembre

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:48,30 a 92,00Info: Ticket One

27/28 e 30Dicembre

Roma Auditorium Parcodella MusicaSala Santa Cecilia ore 22.00Prezzi da euro:90,00 a 180,00Info: Ticket One

31 Dicembre

Fino al 29Novembre

GIGI PROIETTI

Dall’ 8 al 31Dicembre

MAURIZIO BATTISTA

Roma Teatro OlimpicoPrezzi da euro:25,00 a 43,50Il 31/12 (80 a 130)Info: Ticket One

26/27/29Novembre

NEGRAMARO

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:39,10 a 48,30Info: Ticket One

60minuti

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Cla

ud

io S

cari

ng

ella

Tempo di preparazionedella ricetta:

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione della ricetta Livello difficoltà: media

Ingredientiper 4 persone

Una zucca gialla di medie di-mensioni, 500 grammi di ca-stagne, 500 grammi di gam-beri rossi, mezzo litro di brodo vegetale, due cucchiai di par-migiano, mezzo bicchiere di latte, una cipolla, olio extravergine, sale, pepe ed un paio di foglie di alloro.

Propongo oggi un piatto tipicamente au-tunnale, preparato tradizionalmente in Lombardia ed arricchito stavolta dalla fra-

granza dei gamberi rossi e dalla corposità delle castagne. Pulite la zucca, tagliatela grossolana-mente e conditela con olio, sale e pepe, quin-di fatela cuocere a forno moderato per una quarantina di minuti. Nel frattempo lessate le castagne, com’è consuetudine, in acqua salata e alloro. Sbucciate i gamberi lascian-do attaccate le teste e le code, avendo cura di togliere il fastidioso budello aiutandovi con delle pinzette.

In una casseruola soffriggete la cipolla ed aggiungete la zucca ed un po’ di brodo vegetale, il latte ed il parmigiano, frullate con il minipimer ed aggiungete altro brodo fino ad ottenere la consistenza desiderata. Sbucciate ora le castagne e

cuocete al vapore i gamberi o scottateli velocemen-te alla piastra e componete il vostro piatto ponendo la minestra di zucca così ottenuta sul fondo. I gam-beri su di essa e le castagne ben calde con i crostini di pane (magari fritti…) completeranno l’opera.

Dato che siamo in periodo, olio novello per arricchire questo piatto che verrà degnamente annaffiato da un bianco di buon corpo.

Buon appetito!

Preparazione della ricetta Livello difficoltà: media

Oroscopo del mese >

66

Un tormento siete questo mese, molti pianti in

sagittario vi rendono ostili e intrattabili. Atten-

zione a non cadere in punte di acidità, non ri-

sulterete più simpatici. Cercherete di rispolve-

rare qualche vecchia fiamma perchè vi sentite

vuoti: rimedio inutile se vi riempite solo di aria.

I vostri numeri fortunati: 36 - 38 - 72

Un dissesto familiare ed emotivo vi scuote,

probabilmente state realizzando che ancora

non sapete distinguere bene tra un’amicizia,

una relazione già terminata e una nuova stra-

da che non avete il coraggio di prendere perchè

perdereste qualche aggancio prezioso.

I vostri numeri fortunati: 22 - 53 - 69

Una nuova fiamma di vita vi scuote, state co-

minciando a intravedere alcuni segnali ultra-

terreni e capite cosi che le soddisfazioni della

vita non sono solo cibo, sesso e tranquillità.

La Luna vi scuote dall’interno e vi rende più

sensibili.

I vostri numeri fortunati: 9 - 23 - 55

Il legame con la vostra famiglia si fa molto forte: il

senso materno delle donne cancerine si risveglia

e probabilmente per molte di voi è periodo di con-

cepire una nuova vita. Saturno in Scorpione vi

rende perspicaci e vi ricollega alle forze misterio-

se dell’acqua che vi governa, donandovi saggezza.

I vostri numeri fortunati: 8 - 47 - 81

Un disturbo fisico vi sta mettendo l’ansia e

state pensando che avete sbagliato ad imposta-

re la vostra vita lavorativa su troppo stress...

avrete delle ottime occasioni per riprendere

coscienza e percezione di voi stessi. Si consiglia

una camminata in montagna...

I vostri numeri fortunati: 38 - 75 - 88

Avete finalmente eliminato gli ultimi influssi

di un Saturno ormai già lontano e i primi ef-

fetti benefici di questo transito passato già si

scoprono: lavoro? casa nuova? entrate economi-

che? Si, è tutto vero, ma non montatevi la testa,

siete appena all’inizio e peccate di ottimismo.

I vostri numeri fortunati: 21 - 66 - 67

Vi state concentrando troppo su obiettivi troppo

superficiali, avete paura di guardarvi allo spec-

chio e scoprire che dietro i vostri tram tram la-

vorativi alla fine non avete altre motivazioni per

vedervi degni di vivere. Trovate la vostra essen-

za, il motore dei vostri pensieri, ma non in coppia.

I vostri numeri fortunati: 57 - 73 - 12

Una calma serafica vi domina, state vagliando

nuovi orizzonti lavorativi ma al contempo non

vi fidate totalmente delle persone che vi cir-

condano, avete bisogno di un lampo di genio.

Si consigliano alleanze con Scorpioni e Bilan-

ce. La scelta del luogo? passeggiare e sentire...

I vostri numeri fortunati: 44 - 71 - 80

Auguri scorpioncini! Mercurio e Saturno sono

uniti nelle acque profonde del vostro oceano, l’in-

tuizione unita alla forza del pianeta del dovere

vi infonderà una caparbietà nel lavoro che nean-

che voi vi aspettate. Sfruttate l’onda, è il mese in

cui bisogna raccogliere ciò che avete seminato!

I vostri numeri fortunati: 10 - 49 - 84

Finalmente avete capito che tardare le reazioni

del destino non serve a nulla... perchè alla fine

la marea arriva ugualmente e i danni non sono

minori. State incominciando ad avere coraggio

di rischiare, è soltanto il primo passo, ma met-

tetevi in gioco, alla fine il rischio è divertente!

I vostri numeri fortunati: 3 - 17 - 58

Scontri in famiglia vi rendono tristi e demoti-

vati, ma non sapete percepire che gli attacchi

nei vostri confronti non possono che stimolare

una crescita, chi vi ama non giudica ma vi pro-

tegge. Ascoltate e recepite... La passività non

premia nessuno.

I vostri numeri fortunati: 14 - 28 - 46

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

oCan

cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

eCap

rico

rno

Pes

ci

La distrazione è un grande attrattore e di-

spersore di energia: il destino suggerisce il

vostro cammino e vi rende concentratori di

energia, catalizzatori di idee, eppure Mercurio

vi impedisce di realizzare tutti i vostri piani

perchè la coerenza per voi dura un istante.

I vostri numeri fortunati: 24 - 34 - 79