FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

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Viaggio ...e molto altro ancora all’interno Attualità Sanità in Italia liste di attesa troppo lunghe Salute I sintomi per riconoscere un tumore La città di Cancún Musica David Bowie Life Invasione dei tecno maleducati Moda Tendenze Gennaio 2016

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E' uscito il nuovo numero di FOR YOU Magazine!!! Anche questo mese per voi argomenti di Attualità, Salute e Benessere, Cultura, Moda, Spettacolo, Musica, Cinema, Teatro, Eventi e molto altro ancora... Sfogliate ora la versione online!!!

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Viaggio...e molto altro

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AttualitàSanità in Italialiste di attesatroppo lunghe

SaluteI sintomi perriconoscereun tumore

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Anno 7 - Numero 1Gennaio 2016

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Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Lorena Cacace

Laura De Rosa

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MENS SANA INCORPORE SANO.Cari lettori, il 2016 deve iniziare con un motto semplice, ma fondamentale: mens sana in corpore sano. Lo dicevano i latini per sottolineare l’importanza dell’attività fisica nel mantenimento di buone funzioni cerebrali. Quindi è bene coltivare le attività che arricchiscono la nostra interiorità, ma è altrettanto ottimo lo spazio che nei prossimi mesi concederete alla cura del vostro corpo. Intendiamo con que-sto di porre maggiore attenzione allo sport: il corpo non va stres-sato di certo, ma va allenato con costanza e, soprattutto, ascolta-to. Se percepire i movimenti interiori a volte è difficile, altrettanto difficile oggi sembra poter capire quanto il nostro corpo ci lanci dei segnali che possano dirci molto sullo stato della nostra salute. Uno studio pubblicato su Pnas suggerisce una spiegazione al le-game tra cuore e cervello: la stessa proteina che regola il sistema nervoso interviene anche nel garantire il corretto funzionamento del muscolo cardiaco. Un gruppo di ricercatori della Scuola di Medicina della Johns Hopkins University di Baltimora ha scoperto infatti che il noto fattore neurotrofico cerebrale svolge un ruolo fondamentale anche nel mantenere il cuore sano e vitale. Dunque c’è poco da girarci intorno, prestate attenzione a quanto vi muo-vete durante la settimana, a cosa mangiate e a quello che bevete. L’acqua è fondamentale, le fibre altrettanto necessarie. Insomma volersi bene significa anche questo: prendersi cura di anima e corpo e alimentare nel miglior modo possibile cervello e cuore. Che il 2016 sia per voi un anno di salute ed equilibrio interiore. Buon anno.

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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8 Attualità:Pagamento canone Rai nella bolletta della luce.

10 Attualità:Prestazioni sanitarie e liste di attesa troppo lunghe.

12 Economia:Pagamenti con il bancomat. Si alla soglia sotto i 5 euro.

16 Life:Smartphone. Ecco l’invasione dei tecno maleducati.

18 Life:Lavorare in orto o in giardino migliora il nostro stato di salute.

24 Salute:Collegamenti tra stato emotivo attuale e dolori al corpo.

28 Salute: Come riconoscere un tumore: I sintomi da non trascurare.

32 Estetica: Le spazzole tecnologiche utili per la pulizia del viso.

36 Alimentazione: Come l’aspetto del cibo può influenzare il nostro cervello.

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Sommario38 Viaggio: Un sogno chiamato Cancùn.

42 Moda donna:Total white e total black a confronto.

44 Shopping donna: Accessori moda. I colori dell’inverno.

46 Shopping donna: Speciale abbigliamento da neve.

48 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda.

52 Design: Living Room. Consigli per l’arredo.

56 Cinema: Leonardo DiCaprio in Revenant.

58 Musica: Il nuovo album di David Bowie.

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È stato approvato in via definitiva l’inserimento della tassa per la Tv pubblica nella fattura dell’energia elettrica. Prevista una maxi multa di 500 euro per chi evade.

leggegheranno tutti. Con un’eccezione: l’esenzione totale per chi dichiara di non avere televisori in casa at-traverso un’autocertificazione consegnata a mano o a mezzo di raccomandata a.r. all’Agenzia delle En-trate. Fermo restando che una falsa dichiarazione potrà essere penalmente perseguibile. Come pure è prevista una super multa di 500 euro (oltre ai versa-menti mancanti) per chi verrà sorpreso ad eludere il contributo. Tuttavia, l’elemento più controverso è un altro: la legge stabilisce l’automatica presunzio-ne di detenzione del televisore a carico di chiunque abbia stipulato un contratto di utenza elettrica per la prima abitazione; infatti, già all’atto della sotto-scrizione dell’accordo di fornitura dell’energia, la compagnia elettrica titolare provvederà diretta-mente a decretare il vincolo stringente tra Canone e prestazione energetica fornita, senza bisogno di alcuna comunicazione da parte dei cittadini.

Tale automatismo sarà valido sia per gli utenti del maggiore gestore nazionale, ossia Enel Ser-vizio Elettrico, sia per i clienti di altri liberi forni-tori come Enel Energia, Sorgenia, Acea, ecc. Gli

esperti calcolano già in circa 420 milioni di euro la cifra che la Rai sarà in grado di recu-perare con questo mec-canismo rivoluzionario pensato appositamen-te per combattere quel 30,5% degli italiani che ad oggi evade la tassa.

Con l’approvazione finale in Parlamento, duran-te lo scorso mese di dicembre, della Legge di Stabilità è entrato definitivamente in vigore

il pagamento del Canone Rai nella bolletta elettrica. L’argomento è molto delicato e non ha mancato di suscitare aspre polemiche, poiché si tratta della tas-sa più odiata dagli italiani (molto più di Ici-Imu-Tasi) e di conseguenza più evasa, spesso discussa dai di-versi governi che se ne sono occupati, a partire dal lontanissimo 1938, anno in cui risale il regio decreto-legge n. 246 emanato da Vittorio Emanuele III dove si specificava che: “Chiunque detenga uno o più appa-recchi atti od adattabili alla ricezione delle radioau-dizioni è obbligato al pagamento del canone di abbo-namento”. In pratica l’imposta sulla Rai è nata molti anni prima che nascesse la Rai! Vediamo nel det-taglio quali sono le nuove modalità di retribuzione.

La Manovra 2015 ha sancito che il Canone per la Tv pubblica sarà addebitato su tutte le bollette energe-tiche relative agli immobili residenziali adibiti a casa principale del contribuente, per un importo fisso di 100 euro all’anno, pagabili in 10 rate mensili tra gennaio e ottobre (nei casi in cui la bolletta è bimestrale al-lora l’addebito in fattura sarà di 20 euro, in prati-ca cinque rate). Pertanto a fronte di una riduzione del tributo dalle prece-denti 113,50 euro annuali alle 100 euro odierne c’è la certezza che ora lo pa-

RIVOLUZIONE RAI: IL CANONE

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Attualità > di Silvestro Bellobono

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Liste d’attesa LUNGHISSIME

Le liste d’attesa nella sanità in Italia sono davvero lunghe. Per questo il 41% delle famiglie rinuncia alle cure. Sono questi i dati per molti versi sconvolgenti che emergono dal Bilancio di sostenibilità del Welfare ita-liano del Censis e dalle indagini condotte per conto delle associazioni dei consumatori per il forum Ania-consumatori.

Attualità > di Gianluca Rini

I l fenomeno nel nostro Paese sembra non in-contrare nessun argine, facendo aumentare le spese per la sanità privata, in seguito alla di-

minuzione della copertura dello stato sociale. Sono insorti anche i sindacati dei medici italiani, che temono un vero e proprio smantellamento del Ser-vizio Sanitario Nazionale.

I dati

Secondo il rapporto Censis, i dati sono molto evi-denti: il 41% delle famiglie rinuncia alle cure a causa di liste d’attesa molto lunghe nella sanità pubblica. Chi si trova a non poter-si rivolgere al Servizio Sanitario Nazio-nale cerca di affrontare i costi proibiti-vi di quella privata. Ma non tutti ce la fanno, proprio per questo un’alta percentuale dei nuclei familiari ita-liani è costretta a non curarsi.

Un dato non da poco, se consideria-mo che nel 41,7% delle famiglie dei nostri connazionali almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanita-ria. Crescono le spese per la sanità pubblica: gli italiani spendono in questo settore ogni anno circa 500 euro a testa. Inoltre un altro dato fa

SANITarieriflettere: nell’ultimo anno il 32,6% degli italiani ha fatto ricorso a delle prestazioni sanitarie “in nero”. Secondo il 53,6% degli intervistati, la co-pertura dello stato sociale si è ridotta di molto e i cittadini sono costretti a pagare di tasca loro il 18% della spesa sanitaria totale.

Le prestazioni non registrate

Gli esperti annunciano una situazione preoccu-pante, soprattutto perché le liste molto lunghe nella sanità pubblica, per riuscire a ricevere una

prestazione sanitaria, non fanno altro che aumentare il fenomeno dell’illegalità.

Il 21% dei pazienti ha ammesso di aver pagato senza fatture o rice-vute delle visite mediche specia-listiche.

Lo stesso sistema in nero è sta-to adottato dal 14,4% dei pazien-ti per le visite odontoiatriche e

dall’1,9% per le prestazioni infer-mieristiche. Il problema non può

essere trascurato, perché la popola-zione italiana è sempre più soggetta ad un invecchiamento, con il rischio dell’affermazione di un bisogno maggiore di visite e assistenza. 3 milioni di italiani non sono autosuffi-

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cienti e le famiglie sono costrette ad affrontare una spesa di circa 10 miliardi all’anno. I citta-dini italiani (78%) sarebbero favorevoli anche a stipulare un’assicurazione, per affrontare in modo concreto un problema che diventa sem-pre più grande.

I dati dell’Istat

Anche i dati dell’Istat sono in perfetto accordo con ciò che emerge dal rapporto Censis. Secon-do l’Istat, ci sarebbe una tendenza generale nel tagliare le spese sanitarie anche a causa della crisi economica che l’Italia sta attraversando. In base ai dati forniti dal noto istituto di stati-stica, in 4 province su 9 più di 13 persone su 100 rinunciano a curarsi. Secondo gli esperti, il fenomeno sarebbe dovuto soprattutto all’in-troduzione dei ticket e delle quote di spesa a carico dei cittadini.

La reazione dei sindacati

I sindacati dei medici non ci stanno e pensa-no che si dovrebbe intervenire in maniera più concreta, per arginare il problema delle liste d’attesa troppo lunghe. Pina Onotri, segre-tario generale Smi-Sindacato medici italiani, parla di vero e proprio “smantellamento della sanità pubblica”, facendo notare come il siste-ma non abbia più finanziamenti pubblici e non sia più capace di autofinanziarsi. Secondo il segretario, anche chi è disposto a pagare per una visita, considerando i tempi di attesa ec-cessivi, alla fine si rivolge alle strutture private.

di Gianluca Rini

I DATI CHE EMERGO-NO SONO SCONVOL-GENTI. IN ITALIA LE LISTE D’ATTESA NELLA SANITÀ SONO DAVVERO LUN-GHE. PER QUESTO MOTI-VO IL 41% DELLE FAMIGLIE RINUNCIA ALLE CURE.

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Economia > di Lorena Cacace (www.nanopress.it)

Pagare il caffè al bar con il bancomat o il giornale in edicola con la carta di credito potrebbe essere possibile.

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L’emendamento del PD alla Legge di Stabilità fatto in Commissione Bilancio della Camera a firma di Sergio Boccadutri vuole abbassare la

soglia dei pagamenti elettronici, portandola sotto i 5 euro. La norma, se accettata, porterebbe alla cancel-lazione del tetto dei 30 euro sotto il quale i commer-cianti possono rifiutarsi di accettare bancomat e car-te di credito, andando ad abbassare le commissioni interbancarie dello 0,25% del valore dell’operazione con carta di credito e dello 0,15% con bancomat. Lo scopo è duplice: favorire i pagamenti elettroni-ci e superare le difficoltà dei piccoli commercianti.

Si continua a lavorare in questo senso all’interno della Commissione Bilancio. Il 30 giugno era stato fissato il tetto di 30 euro per i pagamenti digitali. Anche se lo scorso anno ha visto un aumento del 20% per i Pos in circolazione, con costi che variano da 25 a 180 euro annuali per chi lo installa, non tutti si erano adeguati.

Le associazioni di categoria lamentava-no le difficoltà per alcuni commercianti come edicolanti, tabaccai, ambulanti e benzinai e l’u-so di bancomat e carta di credito non ha avu-to l’impennata che si aspettava il governo: l’uso degli stru-menti digitali per-mette infatti non

BANCOMAT

NUOVO emendamento sui

sì alla soglia sotto i 5 euro

solo di aumentare i consumi, ma soprattutto di tracciare i pagamenti in modo più sicuro, rapido ed efficiente. Da qui la proposta di Boccadutri: abbassare la soglia sotto i 5 euro e diminuire le commissioni interbancarie per gli esercenti. “Per i pagamenti d’importo contenuto” relativi a ope-razioni “il cui importo è inferiore a cinque euro” il costo di servizio “non può essere superiore ai costi che lo stesso beneficiario avrebbe sostenuto per l’accettazione di analoghi pagamenti in contan-ti”, si legge nella proposta. Altro capitolo delicato è quello delle sanzioni che, secondo l’emendamen-to, sarebbero a carico della Banca d’Italia che vigi-lerebbe sulle commissioni e dovrebbe contrastare tentativi di eludere la norma; viene previsto anche un tavolo di concertazione tra le parti, per “assicu-rare trasparenza, chiarezza e riduzione dei costi”.

Se dunque, da una parte il PD ha alzato il tetto dei contanti a 3mila euro per incentivare i consumi

(scatenando non poche proteste), dall’altra mira a favorire gli strumenti elettronici

di pagamento. “Vogliamo che i cittadi-ni siano liberi di scegliere come paga-

re, in qualunque situazione”, ha spiegato Boccadutri. “Oggi la spinta all’utilizzo della carta di credito è visto solo in un’ottica di lotta all’evasione fiscale, in realtà sarebbe in grado di at-tivare tante economie di sca-le facendo risparmiare tutti”.

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Economia > di Giorgio Rini

La spesa pensionistica è in calo, i pensionati sono meno ma i nuovi sono più poveri, con 3mila euro in meno rispetto a chi è andato in pensione da tempo.

POVERI

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reddito da pensione superiore ai 10mila euro mensili. In totale, il numero di persone che rice-ve oltre 5mila euro al mese sono 230mila. Altro dato sull’accumulo delle voci pensionistiche: il 66,7% prende una pensione, il 25,4% due e il 7,8% almeno tre pensioni. A essere più colpiti sono i nuovi pensionati, coloro che hanno lascia-to il lavoro nel 2014: chi ha iniziato a percepire la pensione lo scorso anno ha avuto in media 13.965 euro, cifra inferiore a quello dei cessati (15.356) e a quello dei sopravviventi (17.146). La differenza è di oltre 3mila euro annui. Tasto dolente è, ancora una volta, il valore delle pen-sioni delle donne, che rappresentano il 52,9% delle erogazioni, con una media di 14.283 euro contro i 20.135 euro degli uomini: quasi la metà delle pensionate non arriva a mille euro al mese.

Infine, la suddivisione delle categorie pensioni-stiche: le pensioni di vecchiaia sono oltre i due

terzi (70,0%) della spesa totale; seguono quelle ai superstiti (14,9%), le pen-

sioni assistenziali (8,0%), le pensioni di invalidità

(5,6%) e le indennita-rie (1,6%). L’importo medio annuo delle pensioni è di 11.943

euro, 245 euro in più rispetto al 2013 (+2,1%).

Fonte: www.nanopress.it

È questa in sintesi la fotografia dello stato pensionistico scattata dal rapporto Istat in merito al 2014. Il quadro si fa sempre più

complesso: non bastassero le preoccupazioni del presidente dell’Inps Tito Boeri sul futuro pensio-nistico degli under 35, arrivano dati non positivi anche per il presente. Vediamoli nel dettaglio. Nel 2014 la spesa totale per le prestazioni pensioni-stiche, che sono state 23,2 milioni, ha superato i 277 miliardi di euro, con un +1,6% rispetto al 2013; questo ha portato a un aumento dell’incidenza sul Pil di 0,2 punti (dal 16,97% al 17,7%).

Se la spesa previdenziale è aumentata, i pensio-nati sono invece diminuiti di oltre 400mila unità in tre anni, dal 2011 al 2014 (134mila nell’ultimo anno), effetto probabilmente della stretta sulle pensioni voluta dalla riforma Fornero.

La distribuzione delle risorse vede il 40,3% dei pensionati con un reddito inferiore ai mille euro al mese (4 pensionati su 10). Il 39,1% prende tra i mille e i 2mila euro al mese, il 14,4% tra i 2mila e 3mila euro; sopra i 3mila la quota è di 6,1%. Rimane uno 0,1%, che in nu-meri assoluti vale oltre 13mila pensionati, con un

Pensioni, i nuovi pensionati

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Life > di Pamela Polizzi

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Purtroppo per noi la maleducazione tecnolo-gica, figlia dell’uso spasmodico di ogni sorta di dispositivo tecnologico e dell’ansia genera-

lizzata di essere sempre connessi con il mondo, si sta diffondendo a macchia d’olio. Protagonisti di questa rivoluzione delle buone maniere sono i cosiddetti tecno-maleducati; facilmente riconoscibili per via della testa costantemente prona sugli schermi, delle mani sempre occupate a digitare e dell’anda-mento zigzagante, non rinunciano a trafficare con i loro cellulari, tablet e simili nemmeno durante le riunioni di lavoro, in auto e nei momenti di scam-bio e condivisione.

A tracciare il profilo dettagliato dei nuovi inci-vili digitali, fanatici della tecnologia in ogni sua forma e in ogni suo impiego, è stato il sociologo Saro Trovato, fondatore dell’a-genzia di comunicazione Found!. Dall’in-dagine, che ha coinvolto circa 1500 perso-ne di età compresa dai 16 ai 65 anni e avvezzi all’uso dei principali Social Network, blog, forum e community, è emerso che il comportamento più difficile da digerire coincide, per il 66% degli intervistati, con l’utilizzo di smartphone e simili durante l’o-rario di lavoro, per il 58% con l’uso compulsivo del cellulare, per il

Mobile Incivility: uno studio italiano ha tracciato l’identikit degli incivili digitali. Ecco chi sono, come vivono e quali sono le loro peggiori abitudini.

55% con l’abitudine di tenere troppo alto il volume della suoneria. Stando alle percezioni degli utenti, inoltre, sembra che la gran parte dei mobile ad-dicted, il 71%, siano adulti appartenenti alla fascia 35-50 anni; seguono i giovani dai 18 ai 25 e le perso-ne di età compresa tra i 55 e i 65 anni. Le donne sem-brano essere più “tecno-educate” degli uomini e i due sessi si differenziano anche per i comportamen-ti che non tollerano nell’altro: le azioni più detestate dagli uomini, infatti, sono l’utilizzo dello smartpho-ne durante l’orario di lavoro e durante le riunioni, lo stare appiccicati al cellulare e l’invio a ripetizio-ne di messaggi da parte della propria compagna.

Le donne, al contrario, non sopportano la suoneria ad alto volume in spiaggia o sui mezzi pubblici,

coloro che utilizzano il telefono durante i pasti e gli uomini che controllano costantemente le notizie sportive. Relativamente ai luoghi dove più frequentemente vengono commessi “rea-

ti” di inciviltà mobile, al primo posto, per il 56% degli intervistati, c’è l’ufficio, per

il 44% i mezzi pubblici, per il 39% la camera da letto e per il 36% la cuci-na. La ricerca di Found! ha, inoltre, raggruppato i moderni incivili digi-tali in cinque grandi famiglie: c’è quella dei Social-Addicted, intossi-cati da Facebook e simili che pas-

L’INVASIONE DEI

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sano più della metà della loro giornata a postare e a twittare, dei Disturbatori seriali, che smanettano con il proprio smartphone dappertutto, in strada, in ufficio, nel traffico, degli Audiolesi immaginari che tengono il volume del proprio device a livelli altissi-mi e che urlano a tal punto da rendere partecipi del-le proprie conversazioni telefoniche tutti coloro li circondano, dei Cyber-Marpioni, uomini e donne di tutte le età che tartassano di messaggi ed email le proprie prede online, e infine quella dei Self-Made-Pr, che invitano tutti i propri contatti ad eventi as-surdi taggandoli su foto e messaggi promozionali.

Come è facile immaginare, una continua e incon-dizionata dipendenza dai dispositivi mobili e in generale dalla tecnologia non può non avere dei ri-schi: i maggiori hanno a che fare con la possibilità di perdere di vista il valore fondamentale delle rela-zioni interpersonali, degli scambi di opinione e del confronto faccia a faccia. Tuttavia, ci si può ancora salvare dalla deriva pericolosa e cafona della mobi-le incivility: ciò che serve è un briciolo di volontà per mettere in pratica quelle piccole regole di buon comportamento che salvaguardano noi e gli altri, come il non utilizzare il telefono quando si è in com-pagnia di altre persone o quando non sono perdo-nabili distrazioni di alcun genere (come in auto!), il diminuire drasticamente il volume dei propri device e lo stabilire limiti di tempo alle connessioni sociali.

Insomma di maleducati digitali se ne incontrano a bizzeffe ma dato che “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, prima di puntare il dito contro le abitudini sbagliate degli altri, sempre più riconosci-bili ed evidenti delle proprie, proviamo a valutare, ed eventualmente correggere, anche i nostri tecno-comportamenti.

SONO RICONOSCIBILI PER VIA DELLA TESTA COSTANTEMENTE PRONA SUGLI SCHERMI, DELLE MANI SEMPRE OCCUPATE A DI-GITARE E DELL’ANDAMENTO ZIG-ZAGANTE, NON RINUNCIANO A TRAFFICARE CON I LORO CEL-LULARI, TABLET E SIMILI NEMME-NO DURANTE LE RIUNIONI DI LA-VORO, IN AUTO E NEI MOMENTI DI SCAMBIO E CONDIVISIONE...

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Life > di Eleonora Casula

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Lavorare mezz’ora a settimana

lO STATO DI SALUTE DELLA NOSTRA VITAmigliora Lavorare mezz’ora a settimana nell’orto o in giardino migliora l’umo-re, combatte l’ansia e favorisce il controllo del peso.

loro crescita favorisce il benessere psicofisico, permettendo di controllare la rabbia e l’ansia. Inoltre, con soli trenta minuti alla settimana si può ridurre il rischio di cadere in depressione o di mettere su pericolosi chili di troppo.

In seguito alle importanti scoperte evidenziate dallo studio, gli esperti hanno chiesto che venga data a tutti la possibilità di coltivare un orto o un giardino per almeno mezz’ora a settimana così da favorire la salute di tutti i cittadini. Infatti, se ognuno avesse la possibilità di curare un orto o un giardino si avrebbe un numero inferiore di malattie legate al sovrappeso, alla sedentarietà e allo stress.

L’importanza del curare il verde è stata sottoli-neata anche da una ricerca condotta nei Paesi Bassi che ha riguardato circa 170 persone con un’età superiore ai 60 anni, alcune delle quali praticano giardinaggio. L’indagine ha svelato

che lavorare in un giardino aiuta ad invecchiare meglio, ad incre-

mentare l’autostima e a limi-tare lo stress.

Inoltre, il movimento fisico mantiene più giovani a lun-go e contrasta l’insorgenza di molteplici patologie.

di Eleonora Casula

Zappare, seminare e piantare sono semplici operazioni che incidono positivamente sui livelli di stress e, più in generale, sull’equili-

brio psicofisico che se ne avvantaggia.

Lavorare mezz’ora a settimana nell’orto o nel giar-dino migliora lo stato di salute fisica e mentale. La dimostrazione arriva da uno studio condotto pres-so le università di Westminster ed Essex che ha coinvolto circa 270 persone, alcune delle quali si occupavano già di un orto. I volontari hanno rispo-sto ad alcuni quesiti sia prima che dopo essersi dedicati alla cura del verde ed è risultato chiaro che con mezz’ora alla settimana si può debellare lo stress, ritrovare la serenità e combattere il so-vrappeso.

I ricercatori britannici hanno anche sottolineato che circa il 70% del campione che non si è mai de-dicato al giardinaggio soffre di obesità o di sovrap-peso; invece, questo problema riguarda meno della metà degli amanti dei campi. I risultati, pubblicati sulla rivista scientifica Journal of public health, hanno svela-to che dedicarsi al giardinag-gio, o alla cura dell’orto, è un vero toccasana per il corpo e la mente.

Stare a contatto con il ver-de, fare movimento, prendersi cura delle piante ed attendere la

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Life> di Gianluca Rini

Il rimedio è quello di badare all’igiene, usando de-tergenti antibatterici per lavarsi le mani, in modo da evitare continue contaminazioni. Il problema è

che spesso siamo inconsapevoli di ciò a cui andiamo incontro, perché i luoghi critici sono tanti, dall’ascen-sore al bancomat, dal carrello della spesa ai risto-ranti, dagli attrezzi in palestra alle fontanelle. Vediamo in maniera più precisa quali sono i luoghi pubblici a cui dovremmo prestare maggiore attenzione.

L’ascensore. In ascensore il luogo più pe-ricoloso dal punto di vista igienico è rappre-sentato dalla pulsantiera. Ogni volta che tocchiamo uno di quei pulsanti dovremmo ricordarci almeno di tenere le mani lontane dal viso, per impedire che nel nostro organismo entrino microrganismi patogeni at-traverso il naso, le labbra o le orecchie.

Il bancomat. Il bancomat, con le sue banconote, costituisce uno dei vetto-ri preferiti da germi e batteri, proprio perché passano regolarmente di mano in mano nei momenti più diversi della giorna-ta. Siamo spesso a contatto con i soldi, anche per l’acquisto del giornale o per pagare il caffè.

Il supermercato. Anche il supermercato può rap-presentare un rischio per la contaminazione di germi. Soprattutto è il carrello della spesa ad es-sere imputato, perché viene toccato quotidianamente da moltis-sime persone. Non è detto che tutti rispettino le norme igieniche fondamentali.

Alcuni luoghi pubblici sono davvero sporchi, infettati di virus e batte-ri. Se andiamo in giro, a contatto con i posti frequentati da molta gen-te, possiamo correre il rischio di essere esposti a numerosi contagi.

sporchiI 7 luoghi pubblici più

Il ristorante. In un ristorante l’igiene è fondamentale. Eppure i menu e i banconi dei buffet e degli aperitivi possono essere considerati degli elementi critici. Anche essi possono, infatti, essere contaminati da

tanti batteri. Lo stesso discorso vale per i contenitori di sale e pepe, che vengo-

no posti sul tavolo e passati di mano in mano.

Il bar. Il bancone del bar non è affatto così pulito come potrebbe

sembrare. Anche in questo caso do-vremmo badare ad una fondamentale igie-ne delle mani, seguendo tutte le strategie

per prevenire le infezioni. Avete presenti quelle ciotole di caramelle disposte so-

pra il bancone? Secondo le statistiche, soltanto il 67% delle persone che dico-no di lavarsi le mani lo fanno davvero.

La palestra. Anche gli attrezzi in pale-stra possono rappresentare un pericolo.

Dovremmo sempre avere a portata di mano gel e prodotti per pulire le mani, anche

quando non abbiamo l’acqua a disposizione.

Le fontanelle. Le fontanelle pubbliche possono essere una fonte di contaminazio-ne. Anche in questo caso valgono le regole

pratiche e i consigli di buon senso, specialmente

quando si cerca di bere, avvicinando direttamen-

te il viso al rubinetto.

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Life > di Kati Irrente

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C’è ancora qualcuno che si ostina a credere a leggende inverosimili e strane storie che nulla hanno a che vedere con l’essere razio-

nale. Dai gatti neri che portano jella, agli ombrelli da aprire solo fuori dalle mura domestiche, ecco una carrellata di credenze popolari che hanno a che fare con la sfortuna e i gesti scaramantici più comuni.

Vedere un gatto nero

Un gatto nero che attraversa la strada è un evento sfortunatissimo che impone di stare immobili e non incrociare il percorso del felino per non incorrere in qualche maleficio orribile. Inutile dire che è una cre-denza senza fondamento, e in nome di tale pretesto ci sono molti sadici in giro che uccidono incolpevoli gatti neri randagi.

Passare sotto una scala

Se non volete attirarvi addosso la sfortuna, non pas-sate sotto a una scala. Quante volte avete sentito dire qualcosa del genere? Tale credenza giunge a noi dall’antico Egitto, dove la figura del triangolo era sacra. Proprio oltrepassare questa figura (formata dalla scala) significa mettersi contro gli dei.

Colore viola

Il colore viola è considerato tabù per molti artisti, perché, nel medioevo, nel periodo della Quaresima, erano vietati gli spettacoli teatrali. Questo significava una forzata inat-tività che gravava le condizioni di attori e saltimbanchi. Ancora oggi, nel mondo dello spettacolo, il viola viene volutamente evi-tato.

Vi sembrerà strano, ma in giro c’è ancora tanta gente che crede alle superstizioni. Strane credenze continuano a circolare nel mondo, no-nostante l’essere superstiziosi non sia più di moda.

Il venerdì, il 13 e il 17

In vari paesi, soprattutto di tradizione anglosasso-ne, si dice che porti sfortuna il giorno 13 del mese, in relazione al fatto che all’ultima cena sedevano 12 apostoli e un tredicesimo invitato che finì poi crocefisso. Il venerdì presso alcune popolazioni porta sfortuna proprio perché il giorno della croce-fissione fu un venerdì. Il 17 porta tradizionalmente sfortuna perché in numeri romani veniva scritto VIXI, cioè “ho vissuto e ora sono morto”.

Anno bisestile

Anno bisesto, anno funesto, recita il noto prover-bio. Gli anni bisestili sono infatti considerati come periodi molto sfortunati.

Mettere il cappello sul letto

Poggiare sul letto il proprio cappello porta male perchè questo gesto veniva fatto dal medico che visitata il paziente gravemente malato, o dal prete che ne officiava l’estrema unzione. Quindi un cap-pello sul letto è presagio di lutto in famiglia.

Augurare buona fortuna

Augurare ‘buona fortuna’ o addirittura ‘au-guri’ a qualcuno, prima di un evento impor-tante, porta sicuramente male, per via della credenza scaramantica per cui se si parla di un evento questo non accadrà. Simil-mente è considerato di brutto augurio dire ‘buona caccia’ a un cacciatore o ‘buona pesca’ a un pescatore. In genere, in questi casi, molti esprimono l’augurio dicendo semplicemente ‘in bocca al lupo’.

Superstizioni e strane

MONDO

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NELLA TRADIZIONE POPOLARE UNO JETTATORE (O IETTATORE) È UNA PERSONA ALLA QUALE SI ATTRIBUISCE IL POTERE NEFASTO DI ARRECARE PIÙ O MENO VOLONTARIAMENTE SVENTURA AL PROSSIMO.

Festeggiare il compleanno in anticipo

Festeggiare il proprio compleanno prima del gior-no effettivo in cui si compiono gli anni, secondo la superstizione, porta molto male, perchè non è detto che si arrivi a vivere tale ricorrenza.

Fare cadere il sale

Far cadere il sale o il recipiente che lo con-tiene, porta male pure se non si sparge sul tavolo o per terra. Questo perché in anti-chità il sale era una merce rara e preziosa e sprecarlo gettandolo per terra era consi-derato di cattivo auspicio. Niente pericolo, è previsto un antidoto, infatti la sfortuna si combatte prontamente gettando un pizzico di sale dietro le spalle.

Vedere una suora alla guida

Incrociare una suora alla guida di un automobile, per molti, è una situazione che porta sfortuna. Que-sto deriva dal fatto che, pare che le suore siano un po’ negligenti e non si comportino da buone auto-mobiliste. Insomma, il rischio di incidente potreb-be aumentare.

Uccidere una coccinella

Se vedere una coccinella porta fortuna, uccidere una coccinella, più o meno accidentalmente, è con-siderato di malaugurio. Infatti questi insetti sono molto apprezzati dagli agricoltori, visto che svolgo-no azione di controllo per i parassiti delle piante.

Incrociare la stretta di mano

Incrociare la stretta di mano quando quattro perso-ne si salutano si ritiene di cattivo auspicio, perché facendo così si verrà a creare la forma di una croce con le braccia.

Rompere uno specchio

Si dice che rompere uno specchio porti sette anni di disgrazie. Oltre all’elemento magico simboleg-giato dalla superficie riflettente, essendo lo spec-chio un oggetto molto prezioso, in passato, la sua rottura avrebbe comportato una grande spesa per poterlo sostituire. Ecco la necessità di fare attenzio-ne nel maneggiarlo.

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CORPO

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Secondo l’antica medicina tradizionale cinese, i dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive al momento.

Salute > di Eleonora Casula

STATO EMOTIVO attuale

è importante imparare a mantenere la calma, anche con l’ausilio delle tecni-che di respirazione. Invece, l’astenia cronica ed il senso di debolezza può essere interpretato come un mes-saggio emotivo per intraprendere

uno stile di vita nuovo e differente.

Il dolore alle spalle, che spesso si mani-festa al termine di una giornata faticosa, indica che si sono accumulate troppe emozioni forti e gravose. Inoltre, potreb-be essere collegata ad uno stato pro-

lungato di tensione e di allarme. Se lo stato emotivo è provocato da situazio-ni complesse o da una sensazione di disagio davanti a momenti particolar-mente impegnativi si può manifestare un dolore che interessa tutto il collo.

I problemi dei polmoni, secondo la medicina cinese, possono essere de-terminati dall’incapacità di affrontare

e risolvere un dolore mentre lo stress prolungato può compromettere l’atti-vità del fegato riducendo l’appetito e l’energia vitale. Quando la situa-zione di malessere si prolunga nel tempo è sempre necessario rivolger-

si al proprio medico di famiglia che potrà suggerire eventuali accertamenti.

I l mal di testa, la stanchezza e tanti al-tri fastidi possono essere determinati da uno stato di stress o da emozioni

negative, come per esempio la paura o la difficoltà nell’accettare la vita. I Dolori del corpo sono collegati allo stato emoti-vo che si vive. Quando si è particolarmen-te stressati, impauriti o si hanno gravose re-sponsabilità è possibile che si accusino fastidi e problemi a carico di varie parti del corpo, come per esempio la schiena, il collo o le braccia.

Altre volte, il malessere riguarda il sonno, la respirazione o la digestione che diventa len-ta e dolorosa. I dolori del corpo che sono col-legati all’emozione della rabbia si ripercuo-tono sullo stomaco, così come accade se si deve accettare una situazione partico-larmente sgradita. Se lo stato emotivo del momento è l’ansia il fastidio può riguarda-re la capacità di respirare in maniera sod-disfacente.

Le tensioni e lo stress inducono a compie-re respiri brevi e frequenti che, spesso, sono associati ad un senso di mancanza d’aria. Un dolore del corpo che può in-dicare lo stato emotivo del momento è il mal di testa. Si tratta di una manifesta-zione associata ad un momento di fatica, di stress o di grande tensione. Per risolverlo

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Salute> di Gianluca Rini

Isintomi consistono proprio in questi disturbi, ben individuabili all’interno della sfera oculisti-ca, insieme ad una sensazione di bruciore e di

avere un corpo estraneo all’interno dell’occhio.

I sintomi

I sintomi della sindrome dell’occhio secco con-sistono in una secchezza persistente, in una sensazione di bruciore e di ruvidezza all’interno dell’occhio stesso. Molte volte i soggetti riferisco-no di avere la sensazione che un corpo estraneo sia entrato all’interno del bulbo oculare. Inoltre un’altra caratteristica tipica è la forte lacrimazio-ne. Apparentemente sembrerebbe strano, ma la secchezza dell’occhio tende a stimolare in manie-ra eccessiva la produzione di liquidi, per cercare di difendersi. A volte compaiono anche disturbi alla gola, al naso, congestione nasale o sinusite, tosse cronica e mal di testa.

Le cure

Parlando di cure per la sindrome dell’occhio sec-co, non si deve trascurare la possibilità di ricor-rere alla soluzione chirurgica. In ogni caso ci sono dei farmaci, su cui si può fare affida-mento. Per esempio, si possono utilizzare dei colliri a base di ciclosporina. Agireb-bero come antinfiammatori, che determi-nerebbero un aumento della secrezione lacrimale. A questo scopo sembra essere utile anche la pilocarpina, assunta per via orale.

Lo stesso discorso vale possibilmente per l’assunzione di preparati con amminoa-

La sindrome dell’occhio secco consiste in un problema di lubrificazione insufficiente. Tutto ciò può provocare dei problemi, che sono rappre-sentati soprattutto da irritazioni e infiammazioni.

LA SINDROME DELL’OCCHIO

cidi o acidi grassi polinsaturi, che potrebbero migliorare la sintomatologia e i disturbi connes-si al problema. Molto utili possono essere anche unguenti specifici, con i quali si possono effet-tuare degli impacchi e dei massaggi alle ciglia. Eventualmente l’oculista può prescrivere anche dei detergenti per per diminuire l’irritazione in-torno alla superficie degli occhi. Ci sono anche dei tasselli, che si mettono e poi possono essere rimossi, per evitare che i liquidi possano fuoriu-scire, lasciando l’occhio secco.

I rimedi

I rimedi per la sindrome dell’occhio secco pos-sono consistere nell’opportunità di sopperire all’insufficiente lacrimazione naturale con l’uso di lacrime artificiali in gocce. Soprattutto sono consigliate quelle soluzioni che non presentano conservanti, perché in questo modo si evitano eventuali e fastidiose irritazioni.

Se il problema è costituito dagli agenti atmosfe-rici, possiamo indossare degli occhiali, anche da

sole, quando usciamo all’aria aperta. In que-sto modo evitiamo che ci diano fastidio

anche il vento e la polvere. Gli occhiali protettivi sono importanti anche quan-

do ci ritroviamo a vivere in ambienti con temperature molto fredde.

All’interno delle abitazioni è sempre meglio usare un umidificatore, per combattere la secchezza dell’aria cau-sata dai sistemi di riscaldamento o dai condizionatori.

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Esistono dei sintomi da non trascurare, dei veri e propri campanelli d’allarme che dovrebbero far aumentare la nostra attenzione verso il nostro stato di salute in generale.

Salute > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)

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ignorare mai. Se in molti casi possono essere sem-plicemente il sintomo di un periodo di forte stress, in altre situazioni potrebbero anche indicare la fase iniziale di una leucemia o di un tumore del colon o dello stomaco.

Tosse persistente. Anche la tosse rappresenta un sintomo rilevante. Se ha una durata lunga e tende a non scomparire, per tre o più settimane, si dovrebbe sentire il consiglio di un medico. In alcuni casi potrebbe essere il segnale di una bron-chite cronica o si potrebbe trattare di un tumore al polmone.

Difficoltà nella deglutizione. E’ necessario fare attenzione anche in caso di senso di soffocamento o, in generale, difficoltà e dolore alla bocca duran-te la deglutizione. Il medico potrà consigliare di effettuare dei test per escludere la presenza di un tumore all’esofago o alla gola.

Un neo che cambia colore. Modifiche nella pig-mentazione della cute o cambiamenti di dimen-sioni, forma e colore di un neo dovrebbero met-tere in allerta, perché si potrebbe trattare di un cancro alla pelle. Anche in questo caso è neces-sario sentire il parere di un esperto.

Difficoltà nella minzione. Se si presentano spesso difficoltà nella minzione, dolore o il biso-

gno di urinare di frequente, è utile parlarne con il medico. A volte sono segnali che

indicano un ingrossamento della pro-stata, una condizione che potrebbe es-sere causata da un tumore.

Questo non significa che, in presenza di questi segnali, dobbiamo immediata-mente andare nel panico. Parlare con il

nostro medico di come ci sentiamo è sempre im-portante, per avere un parere di un esperto. Igno-rare i problemi di salute non fa certo bene: ecco quali non dovrebbero mai essere sottovalutati, per una prevenzione efficace.

Noduli al seno. Se si nota un nodulo nell’area del seno, è necessario farlo controllare subito da uno specialista, perché potrebbe essere il segnale del-la presenza di un tumore. Ricordiamo che anche se non è una malattia comune negli uomini, non è del tutto assente in questi ultimi.

Febbre persistente. Questo è certamente un sintomo comune a molte infezioni, specialmente nel periodo invernale. Quando, però, la febbre è persistente e tende a non scomparire facilmente, bisognerebbe sentire il parere di un esperto. Alcu-ni tumori, come le leucemie, sono spesso associa-ti alla presenza della febbre.

Perdita di peso. Perdere peso senza una ragione spiegabile è uno dei cam-panelli d’allarme da non sottovalutare, specialmente se si tratta di una perdita di più del 10% del peso nel giro di pochi mesi. Il discorso non vale naturalmente se si è aumentata l’attività fisica svolta o se si è ini-ziata una dieta ipocalorica.

Forte stanchezza fisica. La fatica e la stan-chezza rappresentano due segnali da non

I SINTOMI DA NON TRASCURARE

TUMORE

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Uno studio realizzato da un team di ricercatori delle università ame-ricane di Princetonc e di Berkeley, ha scoperto una relazione tra l’in-nalzamento delle temperature e la violenza nel mondo...

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La notizia, pubblicata su Science, avrebbe scoperto una relazione diretta tra il cambia-mento climatico e l’aumento di violenza. La

ricerca americana guidata dallo studioso Solomon Hsiang è partita dall’analisi di 60 studi quantita-tivi sul cambiamento ambientale e aggressività umana in tutti i continenti, in un arco temporale di oltre 12mila anni attraverso un tipo di indagine po-lidisciplinare che ha preso in considerazione lavori relativi all’archeologia, criminologia, economia, geografia, storia, scienze politi-che e psicologia.

L’aumento della temperatura di una devia-zione standard, che si verifica quando la temperatura supera di 3° la media mensile determinerebbe un aumento della violenza del 4% e della violenza tra gruppi di ben il 14%. Il team di studiosi ritiene, infatti, che il caldo e l’umidità siano fattori che incidono sul livello di violenza acuendo tensioni sociali interpersonali in ogni momento storico, luogo del pianeta, a prescindere dallo stato di benessere o dalla stabilità politica.

Con questo gli studiosi non vogliono af-fermare però che il clima sia la causa primaria di guerre e conflitti nel mondo ma sicuramente far presente che questo deve essere preso in esame come uno

dei fattori causa e per questo porvi particolare attenzione in modo da monitorare e contenere il fenomeno. L’aumento della temperatura previsto nei prossimi decenni, stimato tra i 2° e i 4° sca-tena evidenti preoccupazioni che da qui al 2050 i conflitti sociali potrebbero subire un incremento del 50%. Un esempio chiaro che gli studiosi fanno

notare tra i diversi della storia è il collasso del-la civiltà Maya riconducibile a detta di

storici e scienziati ad una gravissima e persistente siccità che provocò carestie ed epidemie scatenando la violenza tra le tribù in un conflitto generalizzato che ne portò l’estin-zione.

Secondo Edward Miguel, coau-tore dello studio, in ogni società, al di là del progresso tecnologico raggiunto il clima è un fattore so-stanziale nel mantenimento delle condizioni di pace e di benessere. “Esistono prove concrete del fat-

to che le condizioni ambientali cambiano la percezione singola delle proprie condizioni” afferma Hsiang, concludendo che ora ciò

che è più importante è compren-dere le cause precise, il perché di

tutto ciò in modo da attuare poi azioni mirate di intervento.

Scienza > di Sara Latorre

L’aumento della temperatura ci dara’ alla testa?

climaviolenza

&

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Estetica> di Maria Teresa Moschillo

E’ difficile scegliere tra le tante spazzole per la pulizia del viso dispo-nibili sul mercato. Noi abbiamo selezionato per voi i migliori disposi-tivi tecnologici, appartenenti a diverse fasce di prezzo e perfetti per soddisfare le esigenze di ciascun tipo di pelle.

SPAZZOLE TECNOLOGICHE

DEL VISOMolto spesso la pulizia classica e manuale

non basta per eliminare completamente residui di trucco ed impurità che si van-

no ad accumulare nei pori: è a questo punto che entrano in gioco le spazzole per la pulizia del viso, beauty tools di ultima generazione che sfruttano tecnologie sofisticate di cui servirsi per migliorare la propria skin care routine. Di seguito alcune in-dicazioni per riuscire ad individuare i prodotti top.

La bellezza della pelle passa innanzitutto dalla sua pulizia. Per quanto ci si adoperi per struccarsi al meglio, avvalendosi dell’aiuto di prodotti specifici quali acqua micellare, struccante e latte detergen-te, la pelle non risulterà mai completamente pulita, quindi libera dai residui di trucco e dalle impurità che si accumulano nei pori durante il giorno finen-do per ostruirli.

Per una pulizia del viso completa e professionale, anche a casa propria, è possibile servirsi delle spazzole per la pulizia del viso, appositi be-auty tools che sfruttano tecnologie di ultima generazione e che grazie ad esse sono in grado di rendere la pelle luminosa, perfettamente de-tersa e con minor rischio di insor-genza di imperfezioni.

Sono tante le proposte disponibili sul mercato tra cui poter scegliere, naturalmente adattabili a ciascun tipo di pelle e per tutte le tasche.

Una vera e propria autorità del settore è rap-presentata dall’ormai famosissimo Clarisonic, il dispositivo dalla tecnologia sonica brevettata che funziona con oltre 300 micro-oscillazioni al secondo e che presenta numerose testine in-tercambiabili, da quella per la pulizia profonda a quella creata ad hoc per le pelli più delicate; molto conosciuto ed apprezzato è poi il Foreo, interamente realizzato in silicone e quindi par-ticolarmente delicato, perfetto anche per le pelli più mature e funzionale come trattamento anti età nella sua variante Foreo Luna.

Epilazione e pulizia del viso, quindi doppia fun-zione, per il Braun Face, con tre diverse testine

tra cui poter scegliere, mentre è studiato ap-positamente per le pelli acneiche che si tro-vano costantemente a dover fronteggiare,

camuffare e far sparire i brufoli, la spazzola Philips Visapure An-

ti-Impurità, dotata di movimenti oscillatori e rotatori grazie alla tec-nologia Dual Motion.

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Nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo transitorio causato dal freddo. Con l’abbassarsi della temperatura, infat-

ti, le mani possono presentarsi rosse, calde (o in certi casi molto fredde), secche, screpolate tanto da generare una fastidiosa sensazione di prurito. La popolazione femminile è più soggetta ad avere mani arrossate, a volte addirittura cianotiche, con palme e dita che prudono e sono gonfie. Quando il fenomeno, però, non è transitorio nè legato ad un abbassamento delle temperature, questo disturbo può essere indice di qualche patologia specifica.

Cause e tipologie

Se il disturbo delle mani rosse non è transitorio, può essere causato da una qualche patologia raccolta sot-to la definizione di acro-sindrome, ovvero apparte-nente ai disturbi della vaso motricità cutanea delle estremità. L’eritromelalgia, ad esempio, è un distur-bo che interessa i piccoli vasi sanguigni. Il meccani-smo che ne regola la motilità, infatti, non funziona in modo ottimale e si verifica una vasodilatazione che fa sì che il sangue affluisca alle mani con dolore. Que-sta sintomatologia si aggrava a causa del freddo, di un improvviso aumento della temperatura o in caso di un’assunzione esagerata di al-colici. L’eritromelalgia viene diagnosticata da uno specialista attraverso delle analisi specifiche che permettono al medico di prescrivere la cura adeguata. L’acrocia-nosi, invece, è un disturbo che colpisce le estremità degli arti determinato da un mancato afflusso di sangue arterioso verso la cute. Questa patologia comporta dita di

Mani rosse: quali sono le cause e i rimedi di questo disturbo? Il proble-ma delle mani arrossate è tipico del periodo invernale e si manifesta in diverse forme più o meno gravi.

Estetica > di Elisabetta Parise

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colorito rosso scuro o cianotico e ipotermia. La malattia di Reynaud, infine, è anch’essa una patologia legata al cattivo funzionamento dei vasi sanguigni periferici laddove un’ischemia impedisce una corretta irrorazio-ne sanguigna verso le dita. In presenza di questo di-sturbo, in un primo momento le dita diventano bianche e fredde, successivamente assumono una colorazione bluastra e, infine, diventano rosse, calde e doloranti.

Rimedi

Il freddo favorisce il disturbo delle mani rosse poiché con esso si attiva naturalmente la vasocostrizione e, di conseguenza, la microcircolazione sanguigna diventa più difficile. Pertanto, durante la stagione invernale, per evitare di avere mani ruvide ed irritate è sempre consigliato utilizzare i guanti e proteggere la cute con creme schermanti e protettive. Uscire all’esterno con le mani bagnate o umide, infatti, abbassa ulteriormen-te la temperatura delle estremità aggravando il distur-bo. In caso di mani rosse, inoltre, possono venire in aiuto anche i rimedi naturali. Ad esempio, fare degli

impacchi di camomilla garantisce un effetto le-nitivo immediato. Facendo bollire 350 ml di acqua con 4 bustine di camomilla e lascian-do emulsionare per circa 4 minuti, infatti, si ottiene un infuso delicato dalle innumerevoli proprietà benefiche e curative. Un altro va-

lido consiglio è quello di lavare le mani so-lamente con saponi delicati e acqua tiepida.

Applicare, quindi, una crema specifica a base di olio di mandorle dolci, all’essenza di rose o a base di verbena dopo l’asciu-gatura aiuta a ridurre gli effetti indesi-derati legati a questo disturbo.

IL rossore sulle mani

FREDDO

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La nostra alimentazione coinvolge tutti i 5 sensi di cui disponia-mo e, tra questi, la vista ha un ruolo importante nell’identificazio-ne di un alimento come appetibile o non appetibile.

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

cervello

L’ASPETTO DEL CIBO

La Dott.ssa Tiziana Sacchetti

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per unaconsulenza invia una mail a:

[email protected]

ne e aiuta a disintossicarsi. Si pensi ad esempio al latte, naturalmente bianco, e alla torta nuzia-le. Il colore verde evoca serenità e rappresenta la natura, aiuta a consumare il pasto con calma e tranquillità. A chi tende a mangiare troppo in fretta si consiglia il consumo di alimenti natural-mente verdi, come gli ortaggi e l’olio d’oliva. Per questi motivi nell’industria alimentare sono spes-so utilizzati additivi alimentari che conferiscono agli alimenti colori diversi dal colore naturale che li caratterizza, al solo scopo di rendere più appe-tibili gli alimenti agli occhi del consumatore che “compra con gli occhi”, spesso influenzando ne-gativamente la qualità nutrizionale del prodotto.

Per esempio il colore del burro può andare dal bianco al giallo, e dipende principalmente dall’a-limentazione delle vacche. Più caroteni le vac-che assumono con l’alimentazione, più il burro risulterà colorato. Quindi il burro prodotto d’in-verno avrà un colore diverso dal burro prodotto d’estate, ma il burro può anche essere colorato artificialmente con degli additivi alimentari per renderlo più appetibile al nostro cervello. L’an-tropologo americano Marvin Harris, studioso delle culture alimentari, scrive: “E’ buono da

mangiare quello che è buono da pensare”.

I l colore del cibo è il primo elemento che ci col-pisce ed influenza fortemente la percezione del gusto dello stesso alimento, nel caso in cui

rappresenti il suo colore naturale, ma anche quan-do è aggiunto all’alimento sotto forma di additivo alimentare o dipende da processi di cottura e con-servazione. Dunque i colori di ciò che mangiamo possono influenzare le opposte sensazioni di fame e sazietà e anche l’umore.

Il rosso per esempio è il colore più largamente utiliz-zato nella ristorazione (arredi di ristoranti, fast food, divise degli addetti alla ristorazione…), e rappresenta il colore che stimola l’appetito; sembra che apparec-chiare la tavola di rosso consenta di digerire e assi-milare meglio il cibo, ma attenzione, perché se troppo intenso può evocare sensazioni di ansia e agitazione. Il colore giallo invece è il colore preferito dai golosi: è il colore del sole e dell’oro e da energia, si pensi ad esempio ad alimenti come il miele e al tuorlo d’uovo. Il blu assieme al viola, rappresentano i colori dell’e-quilibrio e della calma e il consumo di alimenti natu-rali di questo colore è consigliato a chi segue una die-ta a scopo dimagrante: more, mirtilli, uva… Il bianco

è il colore della purezza e del candore, favorisce la concentrazio-

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CONTATTAMI E INIZIA IL TUO STILE DI VITA SANO DA OGGI.

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qua-lità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella pre-venzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

DIETABENESSERE A

Attività svolte:• Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta;• Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie

e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…;

• Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…);• Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in

gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari;

• Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

www.benessereadieta.it [email protected]

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Viaggio >

IL MEGLIO DEI CARAIBI E IL MEGLIO DEL MESSICO, DELLA MODERNITÀ E DELL’ANTICHITÀ, DELL’AVVENTURA E DEL RELAX: CANCÚN SAPRÀ OFFRIRE AI SUOI VISITATORI IL MASSIMO DI TUTTI QUESTI ASPETTI. LA LOCALITÀ NON HA ASSOLUTAMENTE RIVALI PER QUANTO RIGUARDA I TESORI CULTURALI, LE BELLEZ-ZE NATURALI, LE ATTIVITÀ DA SVOLGERE E I PIÙ ALTI LIVELLI DI COMFORT, PERFETTI PER GLI STILI DI VITA PIÙ ESIGENTI.di RAFFAELLA PATRICELLI

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CANCÚN

S piagge bianche, surf sotto al braccio e crema abbronzante. Basta questo per mettere piede a Cancún. E’ questa la meta del viaggio scelta per

questo mese di gennaio. Il 2016 inizia alla grande. Cancún è una città di 628.306 abitanti, si trova nello stato di Quintana Roo nel

Messico meridionale, affacciata sul Mar dei Caraibi. Rinomata lo-calità turistica, sorge nella penisola dello Yucatán e si affaccia sul golfo

del Messico. La città si divide in due aree: una situata nella parte continen-tale, dove c’è la vera e propria città, e l’altra in un’isola lunga 22 km, su cui si

estende la zona degli alberghi (zona hotelera). Delimitata a nord dalla Bahia de Mujeres, a est dal Mar dei Caraibi ed a ovest dalla Laguna Nichupte, l’isola di

Cancún, a forma di 7, è unita alla terraferma da due ponti: quello sul canale Nichup-te, a 4 km dal centro della città, e quello sul canale Nizuc, all’estremo opposto, che

unisce la Punta Nizuc alla parte continentale, vicino all’aeroporto ed alla Riviera Maya.

Nella città sorgono parecchie sedi decentrate dei principali uffici governativi del Quinta-na Roo, di cui la capitale è Chetumal, della sede vescovile di Cancún-Chetumal e di 12

consolati. Detto questo passiamo a conoscere il clima: nella zona il caldo è violento ed è mol-to umido nel periodo estivo, che coincide con il periodo delle piogge, mentre durante l’inverno si

ha un clima caldo con poca umidità, con una quasi mancanza di pioggia ed una temperatura me-dia di 25 gradi. Passiamo a qualche cenno storico: fino al 1970 Cancún era un’isola deserta e poche

persone ne conoscevano l’esistenza. Situata nella regione più dimenticata dei Caraibi messicani, era formata da una duna a forma di sette, con alcuni tratti larghi solo 20 metri, separata dalla terraferma da

due stretti canali che collegavano il mare con un ampio sistema di lagune. Le rive erano coperte da pantani ed in generale circondate da mangrovie, selva vergine e spiagge inesplorate. Nata come progetto turisti-co interamente pianificato, col passare di pochissimi decenni si è trasformata in una vera e propria città.

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

La città al suo interno conserva testi-

monianze del passato Maya, sia nella zona hotelera con le rovine di El Rey, sia nella terraferma

con le rovine di El Meco. La maggior parte delle strutture alberghiere sono concentrate nel quartiere chiamato zona hotelera,

questo in realtà è una stretta lingua di sabbia, oggi completamente edifi-cata, collegata da due ponti alla terra ferma. Qui sorge il resto della città, con

i quartieri residenziali per la media borghesia ed una immensa periferia che man mano che ci si allontana dal centro presenta caratteristiche sempre più degradate, fino

a presentare tipologie di case che si possono tranquillamente definire come capanne. Da ciò si evidenziano le profonde contraddizioni di questa grande città: da una parte la zona hote-

lera con monumentali alberghi fino a 20 piani, discoteche all’avanguardia e opulente residenze per la classe alta della città, dall’altra la zona centrale della città (in cui i quartieri sono definiti con

numeri che vanno dall’uno al cinquantuno) dove vive la classe medio alta (direttori di alberghi, di banche ecc.) e poi la enorme periferia destinata alla classe più umile (composta per lo più dai lavora-tori degli alberghi: camerieri, cuochi,domestiche, ecc.). Grazie alla forte immigrazione, sono presenti tutte le minoranze linguistiche del Messico (dalle lingue indigene fino al tedesco antico dei Menno-niti) inoltre sono residenti anche numerose comunità straniere (specialmente americane e canadesi).

È presente anche una piccola comunità italiana ma questa è solo un avamposto di quella ben più numerosa presente nel vicino comune di Playa del Carmen. I cancunensi, nome ufficiale degli abi-

tanti di Cancún, hanno adottato molte abitudini degli Stati Uniti e fra queste anche il culto per il mantenimento del corpo. Esistono infatti migliaia di centri di benessere e palestre. L’economia si basa quasi totalmente sul turismo e sulle attività connesse. La maggior parte dei turisti proven-

gono dagli Stati Uniti e dal Canada e per tale ragione il prodotto offerto è essenzialmente di-retto ad una clientela di lingua inglese. La popolazione locale, soprattutto i fine settimana,

si riversa nelle poche spiagge pubbliche (infatti la maggioranza delle spiagge sono di fatto esclusivamente per uso degli ospiti degli alberghi) mancando nei dintorni al-

ternative quali fiumi o montagne o campagne. Infatti la città è completamente circondata (con l’eccezione ovviamente del lato sul mare) da una spessa

giungla che si estende senza soluzione di continuità per centinaia di chilometri. Ed ora apprese le notizie fondamentali non vi

resta che partire. Fate i bagagli, raccogliete il mini-mo indispensabile e dite addio alla

routine quotidiana.

CANCUN40

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Page 42: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

Moda > di Giovanna Testa

42

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Page 43: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

Moda >

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PIERRE CARDIN

Page 44: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODA

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I COLORI DELL’INVERNO

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FASHION

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Page 46: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

Shopping > di Giovanna Testa

46

onnaaccessoriDspecialeneve

NORDICANXT N4 W

è facile da calzare,completamente regolabile

e permette il controllosulla neve che lesciatrici sognano

di avere.

Superdry

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Carrera

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Page 47: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

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Page 48: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

Shopping > di Giovanna Testa

uomoLE TENDENZE DELLA MODA

Invernoduemilasedici

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FASHION

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FASHION

49

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Michael Kors

Sevenfriday

Louis Vuitton

DSquared2

K-WayModello

reversibile

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Tutte le immagini sono di proprieta di Travis Durden

Opere visibili sul sito: www.travisdurden.com

Pagina Travis Durden

Arte > di Alessandro Immordino

SE I PERSONAGGI DI “STAR WARS” FOSSERO ESISTITI AI TEMPI DELL’ANTICA GRECIA COME SAREBBERO STATI RITRATTI? PROBABILMENTE COME STATUE DI MARMO SCOLPITE IN STILE CLASSICO.

TRAVIS

DURDEN

50

L’originalità di Travis Durden, pseudonimo dell’artista parigino, consiste nel mescola-re oggetti di culto di epoche diverse ripen-sandoli in chiave classica. La sua passio-ne per i miti dell’Antica Grecia gli ha fornito l’idea di reinventare la raffigurazio-ne dei celebri personaggi cinematografici di Star Wars, creati da George Lucas.

Storm Reader

Darth Resurrection

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Nasce così la mostra “Contre Attaque” (“con-trattacco”), ospitata fino al 15 gennaio alla Galerie Sakura di Parigi. Dopo aver fotografato famose statue greco-romane del Louvre, Durden ha sovrapposto ad esse i volti in 3D di Darth Vader, Yoda, C-3PO e altre figure starwarsiane, utilizzando la tecnologia digitale per farle sembrare autentiche statue di marmo.

Amiral de Ren

Love Droid

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Sabe

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The nymph, bounty hunter

Page 52: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

LIVINGDesign> di Alessandro Immordino

room

52 Per informazioni: [email protected]

3. Sancal. Float è un divano disegnato da Karim Rashid che rispet-ta il nostro universo quando ci troviamo in spazi pubblici. Come direbbe Virginia Woolf, una stanza che dia intimità e libertà. Float è un divano dal design contemporaneo per molteplici scopi. Que-sta seduta sottile e fluttuante con parete posteriore incorporata fornisce completa privacy in spazi aperti, per riposare. Una delle caratteristiche principali del design di Karim è la combinazione dei colori. Float offre il perfetto equilibrio per dare maggiore rilevan-za alle texture e ai tocchi di colore per i più piccoli dettagli come il poggiatesta o i cuscini. Ogni componente Float (braccioli, seduta,

schienale e poggiatesta) può essere scelto in un tessuto diverso. Float è disponibile in 3 misure: due divani con schienale basso e un divano con schienale alto. Quest’ultimo offre diverse combina-zioni: a parte i braccioli dritti, è possibile scegliere un braccio incli-nato per sdraiarsi. Inoltre, due ganci appendiabiti possono essere fissati allo schienale alto. Per quanto riguarda cuscini e poggiate-sta, Karim ha anche progettato una serie di modelli denominati Cairo. La collezione si ispira all’Egitto, dove è nato. Con un forte approccio contemporaneo, Karim unisce tradizione e ricordi per-sonali, colori brillanti a geometrie organiche. www.sancal.com

1. Binome. La poltrona Acari, disponibile in vari colori è una vera scultura. Si tratta di una pol-trona che può essere usata sia per interno che per esterno grazie anche al cuscino removibile in base all’utilizzo. La struttura è realizzata in resina, fibra di vetro e legno di quercia. www.binomedesign.com

1

2. Pedrali. L002 è una lampada da terra a stelo e ad arco. Ha una perso-nalità che si distingue dal

resto della famiglia: uno stelo sottile regge un calice importante che diffonde

la luce verso l’alto. Questa lampada ha tutti i colori a disposizione per sembrare, con le sue linee morbi-de, una lampada sempre diversa. Elegantissime le versioni in bianco o in nero. www.pedrali.it

2

3

Page 53: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

53

AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE,NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: [email protected]

HOME

Page 54: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

MARCHESE

GRILLO

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Poltronissima E. 57,50

Poltrona e I galleria E. 51,75

Seconda galleria E. 46,00

Terza galleria E. 35,65

vole riscatto con un finale a sorpresa. Questa amatissima pellicola del 1981, prendendo ispirazione da una figura storica realmente esistita, rac-conta la Roma papalina di inizio ‘800 attraverso la sottile ironia, il sarcasmo e il divertimento del Marchese Onofrio del Gril-lo, e consegna un grande Alberto Sordi e il film stesso alla Storia della comicità di tutti i tempi.

In questa “prima” versione teatrale musicale, un altro grande protagonista della Scena italiana è chiamato a prestare tutta la propria verve e il pro-prio carisma al personaggio del Marchese Onofrio del Grillo, segnando un’altra importante pagina della Storia della Commedia Musicale italiana: il mattatore Enrico Montesano. Lo spettacolo, che vanta la firma registica di Massimo Romeo Pipa-ro, vedrà il suo prestigioso debutto assoluto pro-prio al Sistina, palcoscenico “naturale” per ospi-

tare Commedie così marcatamente popolari e amate dal pubblico romano, ma anche migliore trampolino per pro-iettare come merita l’evento nel pano-rama nazionale.

Agli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Mar-chese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, trascorrendo le sue giorna-

te nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria.

Le sue giornate trascorrono nell’organizzazione di innumerevoli scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua fami-glia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei con-fronti di mendicanti, Papi e consanguinei, prose-guono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale fran-cese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi.

La disfatta di Napoleone a Water-loo ristabilirà però le cose e il Mar-chese del Grillo fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Per la prima volta però uno dei suoi terribili scherzi, la sostituzio-ne di persona operata ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onore-

Teatro >

Arriva per la prima volta a Teatro la Commedia Musicale tratta dalla sceneg-giatura del film di Mario Monicelli, diventato ormai un vero e proprio “cult”. Al teatro Sistina di Roma fino al 17 gennaio. Regia di Massimo Romeo Piparo.

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America, Nord Dakota, 1823: l’esploratore e cacciatore di pellicce Hugh Glass viene gravemente ferito da un orso grizzly; i suoi

compagni di caccia, tra i quali l’inaffidabile John Fitzgerald, lo abbandonano al suo destino dandolo per morto, non prima di aver ucciso sotto i suoi oc-chi il figlio avuto da una donna nativo-americana. Il desiderio di vendetta strappa Glass alla morte e lo spinge a un implacabile viaggio di oltre 300 chilome-tri attraverso la natura selvaggia e il glaciale inverno in cerca del suo carnefice e di un riscatto liberatorio.

Ispirato a una storia vera, raccontata nell’omoni-mo romanzo di Michael Punke, Revenant – Redi-vivo è un western avventuroso e atipico costruito intorno al protagonista, un Leonardo DiCaprio in forma smagliante che non ha esitato un secon-do a prestare anima e corpo al suo epico perso-naggio. E soprattutto non ha saputo dire di no al regista Alejandro González Iñárritu, lo scorso anno vincitore dell’Oscar per Birdman e autore di piccoli cult fra dramma e speranza come 21 grammi, Babel e Biutiful. «Ero stufo della cit-tà – ha rivelato il cineasta messicano – e vo-levo fare un film nella natura, nel silenzio, che avesse a che fare con l’arte, il sogno. Non mi ero reso conto di quanto sarebbe stata dura. Ne sono fiero. Soprattutto di essere sopravvissuto». Il riferi-mento è alle particolari condizioni ambientali dei set, i cui esterni sono stati girati nei territori gelidi del Canada e sulle cime inne-

Diretto dal regista di “Birdman” torna Leonardo DiCaprio con l’ennesima intensa in-terpretazione di un uomo in cerca di vendetta. Riuscirà stavolta a vincere l’Oscar?

vate dell’Argentina, con temperature abbondan-temente sotto lo zero, che hanno creato problemi sia alle attrezzature tecniche sia ad alcuni membri della troupe obbligandoli a lasciare la produzione. Lo stesso DiCaprio ha raccontato che «la difficoltà vera è stato il freddo, abbiamo girato a meno 15°, ci scaldavamo con una macchina per l’aria calda che chiamavamo polipo».

Una performance notevole e iperrealista per l’attore di Titanic che, dopo quattro candidature agli Aca-demy Award, con questa pellicola punta decisamen-te alla vittoria, come fanno supporre le sue dichia-razioni: «Ho pensato al Robert Redford di Corvo Rosso non avrai il mio scalpo, al Dustin Hoffman nel Piccolo grande uomo e al Richard Harris di Un uomo chiamato cavallo, che hanno affrontato produzioni difficilissime, in mezzo alla natura, senza artifici né effetti speciali. Questa mia interpretazione è un omaggio non solo alla storia, ma anche al cine-ma e a questi grandi attori». Impressionante anche

il lavoro del direttore della fotografia Emmanuel Lubezki, che per volere del regista ha dovuto fil-mare tutto con luce naturale. Nel resto del cast, oltre a Domhnall Gleeson e Will Poulter, spic-

ca la prova di Tom Hardy (Mad Max: Fury Road) nel ruolo dell’ipocrita antagonista.

56

Cinema > di Silvestro Bellobono

LEONARDO DICAPRIO AVEVA GIÀ RECITATO

ACCANTO A TOM HARDY IN “INCEPTION” (2010) DI

CHRISTOPHER NOLAN.

Leonardo DiCaprio

REVENANTREDIVIVO

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Regia di Ericson CoreCon Luke Bracey, Ray Winstone, Edgar Ramirez, Clemens SchickGenere: AzioneDal 27 gennaio al cinema

Macbeth, valoroso condottiero, cede alla pro-pria sete di potere per seguire la profezia che lo ha indicato come il futuro re di Scozia, fomen-tato dalla moglie la cui ambizione è assai più intensa e frustrata della propria. L’ascesa al tro-no di Macbeth prevede l’eliminazione fisica del reggente in carica, e sarà seguita da una serie di delitti sempre più efferati, poichè l’uomo, di-vorato da dubbi e paure, vede ostacoli in chiun-que. E Lady Macbeth si renderà conto di aver creato un mostro che non può più controllare.

Il film racconta la vita di Steve Jobs scor-tato dal suo braccio destro, la fedelissima Joanna Hoffman, nel backstage che muta col mutare dei decenni e dei costumi, Ste-ve Jobs affronta gli imprevisti dell’ultimo minuto, immancabili contrattempi che si presentano sotto forma di esseri umani e rispondono al nome di Lisa, sua figlia, di Chrisann Brennan, la madre di Lisa, Steve Wozniak, il partner dei leggendari inizi nel garge di Los Altos, John Sculley, CEO Apple, Andy Hertzfeld, ingegnere del software.

Regia di Danny BoyleCon Michael Fassbender, Jeff DanielsGenere: BiograficoDa giovedì 21 gennaio al cinema

POINT BREAK

MACBETH

STEVE JOBS

Creed è lo spin-off di Rocky con Sylvester Stallone. Ado-nis Johnson (Jordan) non ha mai conosciuto il suo celebre padre, il campione del mondo dei pesi massimi Apollo Creed, morto prima della sua nascita. Recatosi a Philadelphia, luogo del leggendario incontro tra Apollo Creed e Rocky Bal-boa, Adonis rintraccia Rocky e gli chiede di essere il suo allenatore. Rocky vede in Adonis la stessa forza e determinazione di Apollo il fiero rivale che diventò anche il suo amico più stretto.

Johnny Utah, giovane agente dell’FBI, si infiltra in un gruppo itinerante di atleti amanti del brivido, capeggiati dal cari-smatico Bodhi. Gli atleti sono sospettati di crimini perpetrati in maniera estremamente inu-suale. Sotto copertura, con la moglie costantemente esposta a imminenti pericoli, Utah do-vrà trovare chi è la mente che si nasconde dietro crimini ap-parentemente inconcepibili.

Regia di Justin KurzelCon Michael Fassbender, M. CotillardGenere: DrammaticoDa martedì 5 gennaio al cinema

Regia di Ryan Coogler Genere: DrammaticoCon Sylvester Stallone, Michael B. JordanDa giovedì 14 gennaio al cinema

57

CREED - NATO PER COMBATTERE

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Si intitola “Blackstar” l’attesissimo nuo-vo album del “Duca Bianco” caratteriz-zato da un approccio sperimentale con notevoli influenze jazz. Brani intensi, rifles-sivi e versatili, due dei quali fanno da co-lonna sonora ad opere televisive e teatrali.

BOWIE

58

C’è un modo migliore per festeggiare il pro-prio compleanno pubblicando un nuovo disco? Probabilmente no. Almeno secondo

David Bowie che ha segnato in rosso sul calenda-rio la data dell’8 gennaio 2016, giorno del 69esimo anniversario della sua nascita e dell’uscita sul mer-cato discografico del suo 28esimo album intitolato Blackstar. Si tratta di un lavoro più innovativo e sperimentale rispetto al precedente The next day, che nel 2013 sancì il ritorno alla musica del poliedri-co artista britannico dopo un silenzio durato dieci anni: in circa 50 anni di sfavillante carriera il “Duca Bianco” si è trovato spesso ad anticipare sonorità, gusti e tendenze attraversando praticamente tutti i generi musicali, dal folk acustico al glam rock, dal soul all’elettronica fino al pop e alla new wave.

Quest’ultima fatica rappre-senta uno step successivo nella discografia bowiana, distinguendosi per la pre-senza di forti elementi jazz miscelati con l’asprezza del rock che sottolineano la ri-cerca di un sound diverso, quasi empirico. Emblematici in tal senso sono i brani Girl loves me ma soprattutto Tis a

pity she was a whore e Sue (or in a season of crime), entrambi registrati e arrangiati di nuovo rispet-to alle prime versioni pubblicate in un singolo nel 2014. Più intimiste e malinconiche appaiono le trac-ce I can’t give everything away e Dollar days. Invece una menzione particolare la meritano i due singoli già estratti dall’album per promuoverne il lancio e in vendita sulle piattaforme digitali. L’omonimo brano Blackstar è stato composto per la nuova serie-tv The last panther diretta dal regista Johan Renck, che per “sdebitarsi” si è occupato anche del videoclip della canzone, una sorta di cortometraggio cupo e simbolico in cui Bowie incarna l’uomo contempora-neo apparentemente accecato da un’eclissi di Sole.

Invece il pezzo Lazarus dà il titolo anche al musi-cal che il “Duca Bianco” ha scritto insieme con

Enda Walsh per la regia di Ivo Van Hove, e che ha riscosso

un grandissimo succes-so tra spettatori e critici durante il suo debutto a New York lo scorso 7 dicembre, dove è sta-to presentato come il sequel teatrale del film

L’uomo che cadde sul-la terra (di cui Bowie fu protagonista nel 1976).

Musica > di Silvestro Bellobono

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LEXUS RXQUARTA GENERAZIONE DEL SUV RX

Fonte: www.allaguida.it

Motori >

60

La quarta generazione del Suv RX aumenta anco-ra le dimensioni già generose e s’imbottisce dei

più recenti sistemi di assistenza alla guida. Impor-tanti anche gli interventi al telaio. In Italia arriverà solo la versione ibrida, chiamata RX 450h. Il motore termico è un V6 3.5 a benzina, aspirato e con inie-zione diretta. Questo propulsore è stato completa-mente rivisto e ora eroga 263 cavalli a 6.000 giri, oltre ad una coppia massima di 335 Nm s 4.600 giri. Sommata a quella del motore elettrico, la potenza complessiva della vettura arriva a 313 cavalli.

Elemento di pregio è il pacchetto di tecnologie per la sicurezza Lexus Safey System + nel quale trovia-mo dispositivi come il DRCC, controllo radar dinami-co della marcia, in grado di monitorare e adeguare la distanza di sicurezza; il Pre-Crash Brake Assist, assistenza alla frenata in caso di possibile collisione, compresa quella con i pedoni; inoltre troviamo le so-spensioni adattive a controllo variabile, in cui la ri-gidità degli ammortizzatori viene modificata in caso

di possibile collisione. La lussuosa e prestazionale berlina giapponese è a trazione posteriore; tutta questa potenza è gestita da un cambio automatico ad 8 rapporti d’impronta ovviamente sportiva. Il Dri-ve Mode Select consente di scegliere quattro pro-grammi di guida. Le prestazioni sono decisamente interessanti: 0-100 in 4”6 e velocità massima di 270 Km/h. Lexus RX 2016 monta numerosi componenti in alluminio, che contribuiscono alla riduzione del peso, in aggiunta, il cambio automatico 8 marce ha una spaziatura dei rapporti accorciata e il motore termico benzina aspirato, con iniezione diretta, ha subìto la riprogettazione dei condotti di aspirazione e della camera di combustione.

La scocca della nuova Lexus RX 2016 è stata irri-gidita e, al posto delle sospensioni tradizionali, è possibile avere quelle a controllo elettronico. Le do-tazioni di serie sono ricche e in linea con il prestigio del marchio. La Lexus RX sarà in vendita da questo mese ed avrà un prezzo di circa 60.000 euro.

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Agenda eventi

Roma TeatroBrancaccioPrezzi bigliettida euro 29,50Info: Ticket One

Fino al10/01/16

SISTER ACT IL MARCHESE DEL GRILLO CON E. MONTESANO

Roma GranteatroPrezzi bigliettida euro 35,00Info: Ticket One

Dal 13/01al 24/01

I PROMESSI SPOSI Opera Moderna

Roma Teatro OlimpicoPrezzi da euro:15,50 a 33,00Info: 06.3265991

Dal 19/01al 24/01

MAX GIUSTI in Pezzi da 90

Roma Teatro A. JovinelliPrezzi da euro:18,50 a 34,50Info: Ticket One

Dal 14/01al 24/01

TANTI LATI - LATITANTI

Roma Sala UmbertoPrezzi da euro:23,00 a 32,00Info: 06.6794753

Dal 19/01al 08/02

GIORGIO TIRABASSI in Coatto Unico

Roma Teatro SistinaPrezzi da euro:34,00 a 55,00Info: 06.4200711

Fino al 18 Gennaio

IL VOLO

Roma AuditoriumConciliazionePrezzi da euro:25,00 a 57,50Info: Ticket One

20/01/16

CARMEN CONSOLI

16/01/16Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 55,00Info: Ticket One

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

GRILLO VS GRILLO

ENRICO BRIGNANO TERESA MANNINO in Sono nata il ventitrè

NUDI E CRUDI con M. A. Monti e P. Calabresi MAX GAZZE’

Roma AuditoriumConciliazionePrezzi da euro:34,50 a 63,25Info: Ticket One

Roma Teatro A. JovinelliPrezzi da euro:18,50 a 34,50Info: Ticket One

Dal 28/01al 07/02

Roma Granteatroore 21.00Prezzi da euro:22,00 a 50,00Info: Ticket One

Dal 09/02al 12/02

Roma Teatro A. JovinelliPrezzi da euro:18,70 a 36,30Info: 892.234

Dal 09/02al 14/02

Roma Atlantico Liveore 21.00Prezzo bigliettoeuro 25,30Info: Ticket One

19 e 20Febbraio

Roma Teatro Sistinadalle ore 21.00Prezzi da euro:35,65 a 57,50Info: Ticket One

Dal 01 al20 Marzo

Dal 27/01al 21/02

IL PRINCIPE ABUSIVO

05/02/16

SUBSONICA

Roma Spazio Novecentoore 21.00Prezzo bigliettoeuro 28,75Info: Ticket One

Dal 20/01al 31/01

JESUS CHRIST SUPERSTAR XX Anniversario

Roma Teatro SistinaPrezzi da euro:28,75 a 46,00Info: Ticket One

Page 64: FOR YOU MAGAZINE_ GENNAIO 2016

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)

500 grammi di totanelli,200 grammi di cicerchia2 mestoli di salsa di pomo-doro, mezzo bicchiere di vino bianco, aglio, scalogno, peperon-cino, olio extravergine e sale q.b.

Ingredientiper 4 persone

60minuti

Propongo questo mese un primo piatto in cui si sposano due ingredienti relativamente po-veri della tradizione culinaria: la cicerchia,

legume tipico e dimenticato dell’Italia centro-me-ridionale ma dalle grandi proprietà nutritive, ed i totani del nostro mare, molluschi dalla consistenza callosa ma piuttosto intensi di sapore.

Lessate per una quarantina di minuti la cicerchia con i classici odori (sedano, carota e cipolla), aven-do cura di salarla solo a fine cottura. Nel frattempo pulite i totani ed una volta taglia-ti ad anelli, poneteli in una cas-seruola a fuoco medio con il tris: aglio in camicia, extravergine e peperoncino. Sfumateli quindi con il vino bianco e, una volta con-sumato, aggiungete dell’acqua poco alla volta, finchè non saranno cotti: il che richiede circa una ventina di minuti. Tritate finemente lo scalo-gno e soffriggetelo con l’olio, ag-giungete quindi la cicerchia lessa-

ta con un po’ della sua acqua e la salsa di pomodoro, aggiustate quindi di sale e, se volete, del pepe.

Cuocete quindi i tagliolini in abbondante acqua e scolateli molto al dente, uniteli ai totani e saltateli insieme; prima di servirli unite la cicerchia e co-spargeteli di prezzemolo tritato. Amalgamate quin-di il tutto ed impiattate avendo cura di non farli asciugare troppo. Un Verdicchio dei castelli di Jesi,

abbinamento di terroir, accompagne-rà questo piatto.

Buon appetito eBuon Anno a tutti.

Tempo di preparazione:

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Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)

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66

Un Marte rilassante e lento vi sta concedendo

un po’ di tregua, sicuramente dovrete sfrutta-

re questo periodo per accumular energie che

dovrete impiegare nei mesi futuri. La pau-

sa di Marte vi invita a fare chiarezza nei vo-

stri piani futuri e a riflettere prima di agire.

I vostri numeri fortunati: 18 - 22 - 58

Un Mercurio febbrile nel mese passato vi ha tol-

to tutte le energie mentali e fisiche di cui avete

fatto scorta durante l’autunno. Probabilmente,

una Venere taciturna e silenziosa, non vi sta la-

sciando tregua sul profilo amoroso, continue ten-

sioni per “minestre riscaldate” ne sono la causa...

I vostri numeri fortunati: 11 - 19 - 32

Il mese del nuovo anno inizia all’insegna dei buo-

ni presupposti, soprattutto a livello fisico, visto

che avete esagerato tra panettoni e carne! Siete

la buona forchetta dello zodiaco ma problemi di

linea già ne avete avuti! E’ il tempo di andare

a fare attività sportiva, e bando alla pigrizia!

I vostri numeri fortunati: 8 - 13 - 41

Un momento di tensione passato con il vostro

partner ha deteriorato il vostro innato buo-

numore. Sicuramente l’appoggio che cercate

non lo troverete nè nel partner, nè nei figli, ma

semplicemente in una serata passata tra ami-

ci in spensieratezza assoluta.

I vostri numeri fortunati: 47 - 49 - 60

Una nuova tappa legale segnerà l’inizio del nuo-

vo anno. Mercurio legifererà insieme a Giove

(prosperità economica) un nuovo cammino dove

la vostra professionalità si potrà identificare

nella sua interezza e massima soddisfazione. At-

tenzione agli eccessi di sicurezza, volate basso.

I vostri numeri fortunati: 25 - 50 - 78

Uno strano senso di affaticamento proviene dal

periodo vacanziero. Siete in attesa di una bella

notizia sul profilo sentimentale, ma continuerete

a vedere che non ci sono cambiamenti... al contra-

rio acquisirete informazioni preziose che userete

in futuro in vostra difesa. Studiate con attenzione.

I vostri numeri fortunati: 5 - 29 - 36

L’usura di una situazione affettiva sta appesan-

tendo il rapporto. Mercurio dissonante con Gio-

ve vi pone in stato d’allerta e alzerete sospetti su

qualsiasi persona non vi dimostri “sicilianamen-

te” la sua devozione. Un atteggiamento che po-

trebbe allontanare veri amici dal vostro cuore.

I vostri numeri fortunati: 10 - 70 - 77

Una buona fase di isolamento è quella ch ci vuo-

le. Per voi che amate stare sempre al centro di

mille persone diverse, forse è arrivato il momen-

to di partire per qualche giorno in capitali euro-

pee (urano vi stimola i viaggi) e magari anche

qualche conoscenza potrà uscirne fuori...chissà!

I vostri numeri fortunati: 11 - 74 - 42

Un periodo di stress e di fatica lavorativa lascia

il passaggio ad un nuovo ciclo, in cui la continui-

tà con il passato è garantita, anche se andranno

fatti ulteriori sfori per raggiungere il traguardo

finale. Una situazione di immobilità affettiva

vi consentirà di agire sul fronte professionale.

I vostri numeri fortunati: 38 - 67- 72

Auguri! Un atteggiamento vigliacco e snob vi sta

governando soprattutto nel settore affettivo. Un

pò di sprint va dimostrato anche a chi sembra

non averne bisogno, cosi come va chiesto aiuto

nel momento del bisogno. Il vostro viso indiffe-

rente non risolverà un bel niente. Schiettezza!

I vostri numeri fortunati: 6 - 65 - 82

Un periodo di malessere fisico si scatenerà per

l’eccesso di risorse e stress che gli impegni vi

hanno fatto accumulare nel 2012. Purtroppo non

saprete preservarvi dallo stress, ma per fortuna

un amante da lontano verrà a consolare le vo-

stre paturnie. Ma non date troppo come al solito!

I vostri numeri fortunati: 2 - 35 - 64

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

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cro

Ver

gine

Bilan

cia

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Pes

ci

Oroscopo del mese >

Una carrellata di telefonate inaspettate vi

scuotono la fantasia e vecchi ricordi... intanto

un pò di malessere passeggero per la Luna er-

rante potrà scatenarvi stress di ansia e attacchi

di panico, un eccesso di energia mal gestita. Si

consiglia di fare una due giorni in sauna da soli.

I vostri numeri fortunati: 4 - 84 - 90

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