FOR YOU MAGAZINE_GENNAIO 2015

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Viaggio L’affascinante Isola di Cuba ...e molto altro ancora all’interno Attualità Ospedali nuovo codice contro abusi Salute Anoressia sintomi e cura Teatro Enrico Montesano Life Personaggi famosi anche senza laurea Moda Atelier Gucci Gennaio 2015

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ViaggioL’affascinanteIsola di Cuba

...e molto altroancora all’interno

AttualitàOspedalinuovo codicecontro abusi

SaluteAnoressiasintomie cura

TeatroEnrico Montesano

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Anno 6 - Numero 1Gennaio 2015

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BUON ANNO...Cari lettori, vi scrivo mentre sta per volgere al termine il 2014. Mi leggerete nell’an-no nuovo, quindi auguri. Per qualcuno i 12 mesi che ci siamo buttati alle spalle saranno stati da dimenticare, per altri normalissimi senza grandi emozioni, per altri ancora, invece, giorni da tenere stretti, quasi da non voler che passino. Insomma non è possibile parlare per tutti: parlo solo per me. E’ stato un anno difficile, ma intenso. Pieno di sacri-fici, ma anche di soddisfazioni. Ci sono stati giorni bui, ma altrettanti giorni pieni di gioia. Ho trascorso momenti indimenticabili con gli amici più cari, qualcuno mi ha donato un sorriso più di altri. Il mio cuore ha cambiato ritmo in alcune circostanze, spesso si è scaldato. I miei occhi hanno incrociato quelli di chi amo, spesso hanno riso e forse pianto. Il mio bilancio è positivo, nonostante tutto. Quello che manca spero arri-verà nei prossimi mesi, altrimenti pazienza, aspetterò ancora. Per il no-stro Paese è stato un anno ancora più complesso. A tratti deludente. Ma forse è giusto non perdere la fiducia. Ecco, se proprio devo augurare qualcosa a qualcuno, che non sia pescando tra le frasi di circostanza o troppo semplici, augurerei di mantenere intatta la fiducia: verso il pros-simo, verso il domani, verso i padri, le madri e i figli. Una fiducia forte, che non possa essere scalfita da nulla. Il tutto condito da un pizzico di sana follia e tanti abbracci. Buon 2015 dunque. Chiudo questo primo editoriale dell’anno con una fantastica, profonda e leggera allo stesso tempo, poesia di Gianni Rodari: Filastrocca di Capodanno. Fammi gli auguri per tutto l’anno: voglio un gennaio col sole d’aprile, un luglio fresco, un marzo gentile; voglio un giorno senza sera, voglio un mare senza bufera; voglio un pane sempre fresco, sul cipresso il fiore del pesco; che siano amici il gatto e il cane, che diano latte le fontane. Se voglio troppo, non darmi niente, dammi una faccia allegra solamente.

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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36inquesto

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8 Focus:Pillole di conoscenza.

10 Attualità:Violenze a donne e bambini. In ospedale arriva il codice bianco-rosa.

12 Attualità:Lavori più ricchi in Italia: I professionisti con i redditi più alti.

14 Life:I sette luoghi pubblici più sporchi infettati da virus e batteri.

16 Life:Personaggi famosi senza laurea: Carriera senza il titolo accademico.

18 Life:Perché bisogna lavare i vestiti nuovi prima di poterli indossare.

22 Salute:Anoressia: Sintomi e definizione.

26 Estetica: Occhiaie: Consigli per liberarsi di questo fastidioso inestetismo.

32 Alimentazione: Regimi alimentari a confronto. La dieta Pierre Dukan.

34 Personaggio: L’astronauta Samantha Cristoforetti, una donna tra le stelle.

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S Gennaio duemilaquindiciommario

36 Viaggio: Cuba. Una meta affascinante.

42 Moda donna: Gucci Women’s Clothing.

46 Shopping donna: Gli accessori dedicati a “Lei”.

48 Shopping uomo: Speciale piumino per “Lui”.

50 Arte: I Supereroi di Sacha Goldberger.

54 Teatro: Enrico Montesano al testro Sistina.

56 Cinema: Fury, il nuovo film con Brad Pitt.

60 Motori: Nuova Smart ForTwo.

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FOCUSPillole di conoscenza >

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L’incredibile resistenza al volo delle sule, i poderosi uccelli marini, è dovuta alla presenza sulla superficie del loro corpo e fra i loro muscoli di numerose cellette in diretta comunicazione con i sacchi aerei, e quindi con i polmoni che, riempiendosi d’aria, assicurano a questi volatili una particolare leggerezza, tale non solo da facilitare il sostentamento in volo, ma anche da

permettere loro di galleggiare sulla superficie dell’acqua, come fossero di sughero.

Il numero di parole che un pappagallo può imparare a ripetere dipende esclu-sivamente dalla costanza di chi gliele insegna: esso si limita, infatti, ad imi-tare il loro suono, ovviamente senza capirne il significato e al massimo

riesce ad associare il nome di una persona alla persona stessa.

In Inghilterra ancora oggi è vivo il mito di eclipse, un superbo cavallo da corsa del ‘700 che, nei due anni di attività non ebbe rivali, vincendo tutte le 21 corse alle quali prese parte. Non meno leggen-daria è la sua discendenza: più di 300 purosangue che s’imposero nelle più prestigiose gare ippiche del mondo intero.

E’ noto che le api muoiono dopo aver punto, ma ciò avviene solo se la vittima è un mammifero o un

uccello, la cui pelle è elastica e si chiude quindi attorno al pungi-

glione, strappandolo quando l’ape tenta di volare via. Se invece la vit-

tima è, ad esempio un insetto, i suoi tessuti rigidi,

faciliteranno l’uscita del pungiglione.

La capacità del camaleonte di cambiare colore per mimetizzarsi non è altro che una reazione istintiva ed immediata di fronte a ciò che esso vede. Infatti, se uno di tali animali perde il senso della vista, non muta più colore, conservando permanentemente una tinta grigiastra molto scura.

ANIMALI

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FOCUS

Le fusa non sono altro che è un suono gutturale doppio, risultato sia dell’inspirazione sia dell’espirazione. Il gatto è in grado di produrre questo “brontolio”, anche con la bocca chiusa o mentre succhia il latte. Sono un segnale per comunicare alla madre che l’operazione di

allattamento sta procedendo al meglio. E’ una sorta di messaggio che viene inviato quando il gatto è contento, per esprimere

una sensazione di amicizia, oppure in caso di malattia, o ad-dirittura quando è ferito o moribondo. Nel rapporto con l’uo-mo, figura che in molti casi prende il posto della loro madre biologica, probabilmente le fusa servono per comunicare il loro bisogno di attenzioni.

Alcuni esperti dicono che questo comportamento verrebbe assunto dai pesci per liberarsi dai parassiti che si attaccano alla loro pelle. Altri invece, pensano che il salto sia dovuto ad un fattore di territorio. In alcuni casi, infatti, l’acquario può essere talmente affollato da risultare di dimensioni ridotte per ospitare tutti i pesci che invece hanno la necessità di propri spazi, rifugi e risorse alimentari. Nella competizione, il più debole è costretto a cercare un proprio spazio altrove, quindi dall’altra parte del vetro perceperdo l’esterno come fosse immerso in altra acqua.

Alcuni zoologi pensano che le strisce abbiano una funzione di mimetismo che serve a confondere i predatori, in quanto ogni volta che un branco di zebre fugge, gli assalitori fini-rebbero per non distinguere altro che una massa rigata dai contorni indefiniti. Altri ipotizzano che l’alternanza di bianco e nero possa regolare l’assorbimento della luce del sole e quin-di la temperatura del corpo. La teoria più innovativa è invece è quella formulata dall’entomologo inglese Jeffry Waage, il quale sostiene che le strisce costituirebbero una forma di di-fesa dalle mosche tse-tse. La teoria di Waage è confermata dal fatto che le zebre sono la specie meno affetta dalla malat-tia del sonno trasmessa proprio dalla mosca tse-tse.

I fenicotteri si nutrono di piccoli crostacei, molluschi e insetti acquatici. Proprio dai crostacei, soprattutto dal piccolo gambe-

retto rosa Artemia salina, assumono i carotenoidi, quei pigmenti che donano alle penne il caratteristico colore. Anche le arte-

mie, peraltro, si procurano i pigmenti tramite l’alimentazione, e concentrano sulla loro corazza quelli presenti nelle alghe di cui si

nutrono. La colorazione della livrea dei fenicotteri dipende dunque dalla quantità di microcrostacei ingeriti, e varia dal bianco al rosa più o meno intenso. I carotenoidi però col tempo si degradano, e le penne

cadute durante la muta perdono in breve il loro tipico colore.

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arriva il codice rosa bianco

Attualità > di Pamela Polizzi

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Le violenze subìte da donne, bambini, anziani, portatori di handicap saranno bollate, al pron-to soccorso, da un codice specifico, quello ro-

sa-bianco. È questa l’ultima iniziativa della Fiaso, la federazione delle aziende sanitarie italiane, che ha deciso di estendere a livello nazionale il protocollo anti violenza attivo, già da cinque anni, a Grosseto.Tale progetto, nello specifico, prevederà l’intervento di un équipe di medici, sanitari, psicologi, assistenti sociali e forze dell’ordine che coopereranno sin dalla fase di triage, ovvero di accoglienza nei reparti di primo soccorso, al fine di curare il corpo, di assicura-re protezione e sostegno alle vittime e di rintracciare i responsabili di abusi e violenze.

Tre milioni i cittadini indifesi potenziali vittime di violenze: questo l’amaro dato di fatto da cui è partito il programma Codice Rosa Bianca che in Toscana, dove è stato primariamente applicato, ha portato ad un sostanziale aumento delle segnalazioni di violenze sessuali e domestiche, da 2 a 450 all’anno. Un grande passo in avanti che si auspica possa essere compiuto anche nel resto degli ospedali italiani. “Il problema dell’assistenza e delle denunce - spiega la dottoressa della Asl toscana - parte proprio dalla trincea dei pronto soccorso, per-ché la persona che si rivolge prima alle forze dell’ordine, ai consultori o ai centri anti-violenza ha già la co-scienza di essere vittima di vio-lenza. Ma così non è nella stra-

La Fiaso estende a livello nazionale il protocollo anti violenza creato cinque anni fa a Grosseto: il lavoro coordinato di medici, sanitari, psicologi e forze dell’ordine garantirà sostegno alle vittime.

Violenze contro donne e bambini

grande maggioranza dei casi, i milioni di abusi fantasma, che restano senza denuncia ogni anno e che lasciano le vittime sole con il loro dolore”. A tal proposito, il ministro alla Salute Beatrice Lo-renzin, che ha commentato l’iniziativa della Fia-so ricordando come nelle linee guida stabilite dal ministero della Salute sia previsto uno stanzia-mento di 50 milioni di euro per l’assistenza psico-logica alle donne vittime di violenza, ha affermato che “il ministero, attraverso l’ufficio prevenzione, ha già stabilito le modalità di formazione del per-sonale dedicato e una centrale unica per le infor-mazioni che devono arrivare dai pronto soccorso. La procedura va condivisa con le politiche sociali e il protocollo dovrà essere poi recepito dalle Re-gioni. Se il fondo sanitario non verrà intaccato, nel 2015 verranno reperite le risorse necessarie”.

Insomma si spera in un effetto domino che porti, attraverso il necessario appoggio del sistema amministrativo pubblico, questa

rivoluzione contro gli abusi ai più deboli in tutte le aziende sanitarie pubbliche italiane. E ciò, come pure ricordato dal presidente della Fiaso, Francesco Ripa di Meana, sarà possibile solo grazie alla

collaborazione del personale sanita-rio che con passione e professiona-

lità ha reso possibile a Grosseto quello che molti giu-

dicavano un sogno di pochi visionari.

ospedale,

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Attualità > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)

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Soprattutto si possono esaminare i redditi di alcuni professionisti e si può fare il punto an-che sulle variazioni annuali. In questo modo

si possono ricavare delle informazioni molto utili su quanto guadagnano medici, commercialisti, notai e altri professionisti, che possono essere considerati i più ricchi nel nostro Paese, tenendo conto proprio della loro dichiarazione dei redditi 2014. Vediamo tutte le categorie.

I medici.I medici sono tra le professioni più ricche, po-tendo contare su un reddito annuo medio no-minale di 75.308 euro, che corrisponde ad un valore reale di 63.551 euro. Questi dati si riferiscono ai medici assunti, mentre quel-li che fanno i liberi professionisti hanno un reddito leggermente più basso.

I commercialisti. Il reddito medio reale dei commercialisti è pari a 50.876 euro, quello nominale cor-risponde a 60.288 euro. I commercialisti, se si opera un confronto con il 2012, ri-sultano essere all’incirca stabili rispetto al 2005, perdendo pochi punti percentuali.

I ragionieri. Il reddito medio 2013 dei ragionieri è stato di 57.033 euro nominali, che corrispondono a 48.129 euro reali. Per la loro professione si registra una contrazione del 10% rispetto al 2005.

L’associazione degli enti previdenziali privati ha presentato dei dati molto interessanti prendendo in esame le principali categorie pro-fessionali operanti nel nostro Paese. Di seguito le più remunerative.

redditiI professionisti con i più alti

Gli avvocati. Il reddito degli avvocati, in termini medi nominali, è di 43.815 euro. In termini reali corrisponde a 36.974 euro. C’è stato un calo sia rispetto al 2012 che rispetto al 2005. Ad essere più ricchi della media sono i pensionati attivi.

I giornalisti. Il reddito medio nominale annuo di un giornalista è pari a 61.188 euro. Se si consi-

derano gli effetti dell’inflazione dal 2005 ad oggi, scendiamo a 51.628 euro per quello

reale. I liberi professionisti rappresentano la categoria più povera, con un reddito annuale medio reale di 11.362 euro.

I notai. Per i notai non è stato co-municato il reddito effettivo, per-ché non si sa a quanto ammon-tano le consulenze. Nel 2013 il reddito nominale è di 101.130 euro; il valore reale, invece, corrisponde a 85.341 euro.

I dati rispetto al 2005 sono in calo, perché il valore reale in

quell’anno corrispondeva a 173.000 euro. Secondo la cassa notarile, ci sarebbe stata nell’ultimo anno una flessione del 9%.

di Gianluca Riniwww.nanopress.it

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Life> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Il rimedio è quello di badare all’igiene, usando de-tergenti antibatterici per lavarsi le mani, in modo da evitare continue contaminazioni. Il problema è

che spesso siamo inconsapevoli di ciò a cui andiamo incontro, perché i luoghi critici sono tanti, dall’ascen-sore al bancomat, dal carrello della spesa ai risto-ranti, dagli attrezzi in palestra alle fontanelle. Vediamo in maniera più precisa quali sono i luoghi pubblici a cui dovremmo prestare maggiore attenzione.

L’ascensore. In ascensore il luogo più pe-ricoloso dal punto di vista igienico è rappre-sentato dalla pulsantiera. Ogni volta che tocchiamo uno di quei pulsanti dovremmo ricordarci almeno di tenere le mani lontane dal viso, per impedire che nel nostro organismo entrino microrganismi patogeni at-traverso il naso, le labbra o le orecchie.

Il bancomat. Il bancomat, con le sue ban-conote, costituisce uno dei vettori pre-feriti da germi e batteri, proprio perché passano regolarmente di mano in mano nei momenti più diversi della giornata. Siamo spesso a contatto con i soldi, anche per l’acquisto del giornale o per pagare il caffè.

Il supermercato. Anche il supermercato può rappresentare un rischio per la contaminazione di germi. Soprattutto è il carrello della spesa ad es-sere imputato, perché viene toccato quotidianamente da moltis-sime persone. Non è detto che tutti rispettino le norme igieniche fondamentali.

Alcuni luoghi pubblici sono davvero sporchi, infettati di virus e batte-ri. Se andiamo in giro, a contatto con i posti frequentati da molta gen-te, possiamo correre il rischio di essere esposti a numerosi contagi.

sporchiI 7 luoghi pubblici più

Il ristorante. In un ristorante l’igiene è fon-damentale. Eppure i menu e i banconi dei buffet e degli aperitivi possono essere con-siderati degli elementi critici. Anche essi possono, infatti, essere contaminati da tanti batteri. Lo stesso discorso vale per i conte-

nitori di sale e pepe, che vengono posti sul tavolo e passati di mano in mano.

Il bar. Il bancone del bar non è affat-to così pulito come potrebbe sem-brare. Anche in questo caso do-

vremmo badare ad una fondamentale igiene delle mani, seguendo tutte le strate-gie per prevenire le infezioni. Avete presenti

quelle ciotole di caramelle disposte sopra il bancone? Secondo le statistiche, sol-tanto il 67% delle persone che dicono di lavarsi le mani lo fanno davvero.

La palestra. Anche gli attrezzi in pa-lestra possono rappresentare un peri-

colo. Dovremmo sempre avere a portata di mano gel e prodotti per pulire le mani, anche quando non abbiamo l’acqua a di-

sposizione.

Le fontanelle. Le fontanelle pubbliche possono essere una fonte di contaminazio-ne. Anche in questo caso valgono le regole

pratiche e i consigli di buon senso, specialmente

quando si cerca di bere, avvicinando direttamen-

te il viso al rubinetto.

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Life > di Gianluca Rini (www.nanopress.it)

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Quanto vale, allora, il tanto declamato pezzo di carta, a cui molti aspirano? A giudicare dalle vite di alcune persone note, sembre-

rebbe che si possa riuscire a sfondare anche senza la laurea. Potremmo obiettare che si tratta di casi par-ticolari, eppure, proprio per la loro singolarità, essi riescono a colpire l’attenzione. Vediamone alcuni.

Walt Disney abbandonò la scuola quando aveva 16 anni. Ha raggiunto un successo incredibile, perché ha saputo creare una casa di animazione molto influen-te, che detiene un record di premi e di nomination.

Coco Chanel era orfana e ha cominciato a lavorare come sarta. Neanche lei è in possesso di una laurea, eppure è riuscita a farsi strada nel mondo della moda in maniera formidabile.

Dario Fo. Un talento umoristico che ha avuto successo soprattutto nel teatro e che ha conquistato il premio No-bel per la letteratura. Eppure, forse in molti non lo san-no, ma Dario Fo non ha mai conseguito la laurea.

Enrico Mentana. Giornalista di indubbio successo, lo si vede anche dagli ascolti record che raggiunge il suo telegiornale su La 7. E’ molto famoso in Italia. Non ha la laurea, ma è riuscito a diventare lo stesso direttore di un giornale tv.

Roberto Benigni. Attore famoso non soltanto in Italia, ma ormai affermato nell’ambito del cinema internazionale. Ha ricevuto perfino il premio Oscar e non ha la laurea.

Sono tanti i personaggi famosi che nella loro vita sono riusciti ad otte-nere fama, successo e soldi, pur non essendo in possesso di una laurea.

Piero Angela. Nessuno metterebbe in dubbio la cul-tura di Piero Angela, eppure non ha un titolo di studio universitario. I suoi programmi riescono a conseguire migliaia di telespettatori ed è amato ad ogni età.

Bill Gates è stato identificato come l’uomo più ricco del mondo nel periodo che va dal 1995 al 2006. Ha abbandonato gli studi universitari e ha avviato la più grande società di software contemporanea, la Micro-soft.

Henry Ford. A 16 anni Henry Ford ha cominciato a fare l’apprendista come macchinista. Poi ha avviato la Ford Motor Company per la produzione di auto-mobili. Davvero un successo incredibile.

Michael Dell ha lasciato il college a 19 anni, per av-viare una delle aziende con più fatturato al mondo, la Dell. La Dell Inc. è diventata la più grande produttri-ce di PC al mondo.

Richard Branson, fondatore del Virgin Group, ha abbandonato gli studi a 16 anni per dedi-carsi alla sua prima impresa, la rivista Stu-dent Magazine. Successivamente, la sua insaziabile fame di business lo ha portato a

diventare l’imprenditore di successo che sappiamo, attualmente proprie-tario di ben 360 aziende. Sotto il suo

marchio, “Virgin”, appaiono nume-rose attività tra cui compagnie

aeree, carte di credito, assicu-razioni pensionistiche, auto-noleggi e la Virgin Galactic.

Personaggi famosi senza

laurea

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Mark Zuckerberg. Idea geniale quella di Mark Zuckerberg! Non ci vuole una laurea per avere un pensiero che può cambia-re la vita. Il suo Facebook era partito come un gioco, ma poi è diventato il social network più usato in tutto il mondo.

Steve Jobs. Un altro grande del mondo digitale e del campo della tecnologia. Non ha mai preso la lau-rea, ma è riuscito a fondare una delle aziende più famose e più ricche del pianeta, la Apple. Il suo è diventato addirittura uno stile di vita.

FONDATORE DI APPLE INC. HA FONDATO ANCHE LA SOCIETÀ NEXT COMPUTER. È NOTO PER AVER INTRODOTTO AL GRANDE PUBBLICO IL PRIMO PERSONAL COMPUTER CON IL MOUSE (APPLE LISA) E PER PRODOTTI DI SUCCESSO COME MACINTOSH, IMAC, IPOD, IPHONE E IPAD. È STATO TRA I PRIMI A INTUIRE LA POTENZIALITÀ DEL MOUSE E DELL’INTERFACCIA A ICONE. JOBS VENNE CLASSIFICATO PRIMO TRA I 25 UOMINI D’AFFARI PIÙ POTENTI NELL’ANNO 2007 DALLA RIVISTA FORTUNE.

MARK ELLIOT ZUCKERBERG (CLASSE 1984) È UN INFORMATICO E IMPRENDITORE STATUNITENSE. È CONOSCIUTO PER ESSERE UNO DEI CINQUE

FONDATORI DEL SOCIAL NETWORK FACEBOOK. DALL’APRILE 2013 ZUCKERBERG È PRESIDENTE

E AMMINISTRATORE DELEGATO DI FACEBOOK, INC. IL SUO PATRIMONIO

PERSONALE, ALL’APRILE 2014, È STATO STIMATO INTORNO AI

25,3 MILIARDI DI DOLLARI.

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vestiti nuovi

Life> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Perché bisogna lavare i

Sugli abiti mai indossati prima possono anni-darsi germi di tutti i tipi. Tutto dipende dalle condizioni in cui è stato tenuto l’abito, ma,

per essere sicuri di non correre nessun pericolo per la salute, è meglio procedere ad un’accurata pulizia, prima di indossare un vestito nuovo.

L’igiene.A livello igienico è molto importante lavare un ve-stito nuovo. Ricordiamoci, infatti, che un abito può essere stato indossato da altri prima di noi, sempli-cemente per essere provato. Proprio per questo mo-tivo può ospitare germi di qualsiasi genere. Su un abito nuovo possiamo trovare secrezioni respirato-rie, che provengono da colpi di tosse e starnuti, flora batterica che è tipica della pelle, ma c’è di più. Su un abito appena uscito da un negozio ci possono essere anche batteri fecali, flora batterica vaginale e lieviti.

La ricerca. Gli esperti della Division of Microbiology and Immunology della New York University hanno condotto un’analisi su alcuni capi d’abbiglia-mento venduti presso tre famose catene com-merciali degli Stati Uniti. Hanno riscontrato che i capi di abbigliamento pre-sentavano una carica bat-terica superiore anche alla media degli oggetti che uti-lizziamo nella vita di tutti i giorni. Gli studiosi hanno

Anche se da molti viene ritenuto un mito da sfatare, questa operazione può es-sere fondamentale per stare attenti all’igiene. Ci sono vari studi che hanno pro-vato come gli abiti nuovi possano essere molto più sporchi di quanto pensiamo.

spiegato che sui vestiti ancora con la targhetta attaccata c’erano batteri di ogni tipo, anche re-sidui fecali. Questi ultimi si nascondevano so-prattutto nelle cuciture che coprono le ascelle e le natiche. Si tratta di due parti molto delicate del corpo umano, perché proprio qui si possono nascondere batteri e parassiti. Gli esperti hanno fatto notare che indossare un vestito con queste tracce di sporco è come se si toccasse l’incavo del braccio o l’inguine di qualcuno. Il risultato finale ha dimostrato che il grado di contamina-zione di una maglia o di un vestito varia da caso a caso.

Non sempre venire a contatto con questi batte-ri può essere dannoso per la salute, poiché il si-stema immunitario di ogni individuo reagisce a proprio modo. In mancanza di informazioni più precise, è meglio lavare tutto ciò che si compra.

L’ideale sarebbe utilizzare l’acqua calda e gli antibatterici naturali per il bucato. Dall’a-nalisi effettuata è stato stimato che non è affatto impossibile contrarre, per esempio,

un fungo vaginale o qualche tipo di al-tra infezione attraverso il contatto con

abiti molto sporchi.

di Gianluca Rini

prima di poterli indossare

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Ci sono gesti che compiamo nella vita di ogni giorno. Lo facciamo automaticamente e ci diciamo che sicuramente agiamo in un

modo non così errato. Se invece sapessimo quan-ta sporcizia si nasconde dietro alle nostre pratiche quotidiane! Roba da far uscire di testa. Mettete a tacere le vostre sensazioni di ripugnanza e leggete di che cosa si tratta.

Il sapone antibatterico altera i nostri ormoni.Di solito siamo certi che un sapone antibatterico possa risolvere in profondità il problema dell’igie-ne delle mani. Tuttavia non è detto che la soluzione trovata sia delle migliori: lo sapevate che il sapone

antibatterico può avere come effetto collatera-

le quello di alterare il nostro stato ormo-

nale? Pensateci la prossima volta, prima di usarlo.

La lavatrice co-pre il bucato di

Escherichia Coli.Metaforicamente par-

lando, potremmo dire che siamo tutti un po’ co-

perti di cacca. Una ricerca con-dotta dall’Università dell’Arizo-na è riuscita a scoprire che con

un bucato si possono trasmettere 100 milioni di Escherichia Coli (batterio) in acqua, che poi vengono trasferiti nel successivo lavaggio. Per risolvere il problema, dovremmo lavare la bian-cheria a 150 gradi ed evitare che resti umida. E’ come se dicessimo di essere pronti a defecare direttamente nella lavatrice, perché di certo non possiamo arrivare a 150 gradi. Siete predisposti ad indossare un po’ di feci?

Lo shampoo tutti i giorni fa male.Molti sono soliti fare lo shampoo ogni giorno, come se avessero bisogno di togliere dalla testa chissà quali sporcizie. Un esperto dermatologo della Columbia University ha spiegato che, la-vando i capelli ogni giorno, si rimuove il sebo, ma le ghiandole del cuoio capelluto tendono a ricompensare il tutto, producendone ancora di più. I capelli dovrebbero essere lavati soltanto 2 o 3 volte alla settimana e ci si dovrebbe assicu-rare di utilizzare uno shampoo delicato.

Il water disperde germi fecali nell’aria.I germi fecali possono disperdersi nell’aria. Tut-ta colpa del vostro gabinetto, perché, con una teoria a metà fra scienza e leggenda metropoli-tana, si racconta che gli scarichi igienici aperti fanno in modo che la materia fecale possa di-sperdersi nell’aria, ricoprendo ogni cosa, perfino il vostro spazzolino da denti. Se avete intenzione di non abbassare il coperchio del water, prov-

Quali sono le vostre abitudini igieniche? Magari non ci avete mai riflettuto o non vi è mai passato per la testa di considera-re se il vostro modo di badare all’igiene personale sia esatto.

Dieciabitudini igienicheche dovremmo modificare

Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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vedete almeno a tenere il vostro spazzolino oltre 6 metri di distanza.

Il lavandino della cucina, la zona più sporca di casa.Si pensa che la parte più sporca della nostra casa sia il water. In realtà molto probabilmente non tutti sanno una cosa che può essere per certi versi sor-prendente: la zona più sporca della nostra abitazio-ne non è il gabinetto, ma il lavandino della cucina. Residui di cibo e stoviglie lasciate in ammollo fan-no in modo che proprio il lavabo sia terreno fertile per lo sviluppo di batteri come Escherichia Coli e salmonella.

L’ombelico contiene migliaia di batteri.Vi siete mai lavati accuratamente l’ombelico? Una ricerca che ha preso in considerazione que-sto aspetto ha trovato nell’ombelico 2.368 specie di batteri in 60 persone. Di questi batteri, 1.458 potrebbero essere del tutto nuovi per la scienza. Avete mai pensato di fare uno scrub dell’ombelico?

Cibo caduto sul pavimento: raccoglierlo subi-to non basta.Vi è capitato che un po’ di cibo vi cada sul pavi-mento? Cosa fate in tale situazione? Magari siete tra coloro che vi sbrigate a raccoglierlo, per poi mangiarlo. Sapendo ciò che stiamo per rivelarvi, di certo non lo farete mai più. Con una semplice caduta a terra, il cibo raccoglie il 99% dei germi presenti sul pavimento.

Tutto dipende anche dal tipo di pavimento e dal genere di cibi. Da evitare assolutamente gli alimenti caduti sulla moquette o sulle zone umide. Inoltre è stato provato che, se un alimento è molto salato o zucche-rato, si riduce la percentuale di germi raccolti.

Gli asciugatori per le mani, dif-fusori di germi.Nei bagni pubblici spesso tro-viamo gli asciugatori per le mani che funzionano ad aria calda. Che pratica inoppor-tuna! Gli esperti raccoman-dano di rivolgere maggior-mente la nostra attenzione agli asciugamani di car-

ta, per non lasciare tracce di germi sulle nostre mani. Se utilizziamo gli asciugatori, è come se le nostre mani diventassero dei veri e propri magneti pronti ad attirare i germi.

Attenzione ai detergenti per l’acne.L’acne è il problema di moltissime persone. Come fare a risolverlo? E’ importante usare i detergenti adatti, in genere quelli consigliati da un medico, in modo che non siano troppo aggressivi e che non contengano alcool. In caso contrario si può avere un effetto peggiore, perché i saponi non adeguati tendono ad essere troppo abrasivi e ad innescare un meccanismo, per cui l’acne, invece di diminuire, aumenta.

Batteri sulle lenti a contatto.Molti pensano che sia sufficiente lavare le lenti a contatto con l’acqua del rubinetto. Niente di più sbagliato! Ricordatevi che in questo modo anche le vostre lentine possono diventare veicolo di bat-teri, in grado di provocare delle gravi infezioni agli occhi. Inoltre ci si dovrebbe assicurare che siano asciutte per bene, perché i germi tendono a pro-liferare maggiormente sulle superfici bagnate o, comunque, umide.

di Gianluca Rini

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Alla base della malattia, infatti, c’è proprio una condizione psichica, che porta ad un’at-tenuazione dello stimolo a nutrirsi, fino ad

arrivare alla mancanza di appetito. Le conseguenze consistono in un rapido dimagrimento e nell’assenza delle mestruazioni. Secondo la medicina, è a rischio di incorrere nella patologia il 10% dei soggetti che si trovano nella fase dell’adolescenza.

I sintomiPer capire i sintomi dell’anoressia, bisogna prende-re in considerazione due aspetti, quello nutrizionale e quello comportamentale. Il primo può avere effetti gravi sull’integrità fisica, il secondo è strettamente correlato a dei fattori psicologici, che possono portare al problema. La medicina parla di conflitti familiari, di una scarsa autostima e del desiderio di imitare dei modelli estetici propri della società. Si potrebbe parlare, in sostanza, di un’anoressia sentimentale, un disturbo che incide profondamente sulle emozioni dei soggetti, scatenando paure, che fanno leva sulle insicurezze.

La perdita di peso è ampiamente ricercata e ottenuta sottoponendosi a diete, a digiuni o ad un’attività fi-sica eccessiva. C’è anche un legame con la bulimia, in quanto il calo ponderale viene spesso raggiunto con abbuffate seguite dal vomi-to autoindotto o dall’uso di lassativi. Chi è ammalato si vede grasso anche se non lo è e tende a nascondere il proprio

L’anoressia, è la mancanza o riduzione dell’appetito ed è un distur-bo alimentare strettamente connesso ad un’alterazione psicologi-ca, che è nota con il nome di anoressia mentale o nervosa.

Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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stato, mentendo sulla quantità di cibo che viene as-sunto. Il timore di ingrassare non viene eliminato dal vedersi dimagrire, ma i soggetti si pesano di conti-nuo e si osservano allo specchio, desiderando il mi-glioramento di quelle parti del corpo che si vedono troppo piene. Possono manifestarsi anche dei pensie-ri ossessivi che riguardano il cibo e si mettono in atto atteggiamenti prettamente autolesionistici, che non tengono conto di come la salute ne risenta. In genere le persone anoressiche tendono a non vivere bene i rapporti con gli altri e reprimono la loro espressività, temendo anche la disapprovazione per i loro compor-tamenti alimentari. Ecco perché si prova un grande disagio nel mangiare in pubblico.

La curaLa cura dell’anoressia necessariamente deve coinvol-gere l’ambiente familiare del soggetto. Ecco perché ai genitori è richiesta una considerevole collaborazio-ne, per arrivare a mettere in discussione quelle situa-zioni di relazione, che potrebbero essere all’origine della malattia. Per una terapia specifica, ci si deve rivolgere a dei centri specializzati e il primo passo consiste soprattutto nel fatto che il paziente riesca a prendere consapevolezza del problema. Nonostante la malattia sia piuttosto complessa, si può guarire, se ci si affida a degli esperti, che riescano a portare avanti anche una psicoterapia adeguata.

sintomi e definizioneanoressia:

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Salute > di Martina Cecco (www.tantasalute.it)

Le forme più diffuse sono quella tedesca e quel-la romana. E’ da tutti nota per le proprietà sedative, che sono da attribuire alla presenza

di flavonoidi. La camomilla, inoltre, riesce ad essere protettiva per lo stomaco, perché è capace di met-tere in atto un’azione antinfiammatoria. Va bene, quindi, per chi ha disturbi gastrici, digestivi e per chi soffre di dolori mestruali. Piuttosto riconosciute sono anche le proprietà spasmolitiche e antiossidan-ti. Vediamo di scoprirne di più.

Le proprietà

Le proprietà della camomilla sono dovute ai principi attivi, di cui essa è particolarmente ricca. Nello spe-cifico essa è composta da elementi idrofili e da altri lipofili. Tra i primi, si possono ricordare i flavonoidi, le cumarine e gli acidi fenolici: tutti possiedono pro-prietà spasmolitiche, sedative ed antiossidanti. Tra i costituenti lipofili, possiamo ricordare i terpeni e gli azuleni. E’ proprio da queste sostanze che viene for-mato l’olio essenziale di camomilla, indispensabile per i suoi effetti antisettici, lenitivi e antin-fiammatori. Viene usata in questo sen-so anche per i neonati e a vantaggio della salute dei bambini.

Alla camomilla sotto forma di infuso non potrebbe-ro essere attribuite proprietà lenitive, perché l’acqua non può essere considerata il solvente adeguato per

estrarre sostanze tipiche come gli azuleni. L’infusione è più adatta, invece, per sviluppare le proprietà seda-tive della pianta. Ecco perché una tazza di camomil-la preparata come infuso si ritiene particolarmente utile nel trattare disturbi come insonnia e ansia.

Gli effetti benefici

Gli effetti benefici della camomilla sono molti. La pianta trova impiego anche in alcuni disturbi gine-cologici, come l’infiammazione e la dismenorrea. Può essere utilizzata per alleviare stomatiti, dermatiti e problemi che interessano le mucose. In cosmesi è im-piegata come una sostanza in grado di schiarire i ca-pelli. Sotto forma di infuso è nota per le sue proprietà tranquillanti e sedative, ma non bisogna trascurare nemmeno i suoi effetti decongestionanti. Tutto ciò determina un effetto lenitivo particolarmente impor-tante. Infatti, la camomilla può essere applicata an-che a livello topico, per trattare la congiuntivite.

Se la beviamo sotto forma di tisana, unita alle radici di genziana e a quelle di valeriana, può servire a con-

trastare gli stati di debolezza. Servono 60 grammi di fiori di camomilla, 20 gram-

mi di radici di genziana e 120 grammi di quelle di valeriana. Il tutto va messo in infusione in una tazza bollente per qualche minuto, per poi bere la tisana metà al mattino e metà la sera, dopo aver affrontato una gior-nata piena di impegni e maga-ri particolarmente stressante.

La camomilla è una pianta appartenente alla famiglia delle Compo-sitae. In genere fiorisce da maggio a settembre ed ha molte proprie-tà utili, che garantiscono effetti benefici sulla salute umana.

e gli effetti benefici che produce

Le proprieta’ della

CAMOMILLA

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Moltissime donne devono combattere con le occhiaie, che diminuiscono la loro bellez-za facendo apparire il viso stanco e spen-

to. Ma dei rimedi per le occhiaie esistono e usandoli è possibile avere un viso sempre splendente.

La prima cosa da evitare è l’utilizzo di cosmeti-ci non adatti ed effettuare periodicamente una profonda pulizia del viso con uno scrub adatto al contorno occhi. Le occhiaie non sono tutte ugua-li ma ne esistono sostanzialmente due tipi: quelle gonfie e quelle incavate, quindi non pensate che un qualunque rimedio faccia al caso vostro, ma individuate da quale tipo di occhiaie siete affetti e usate i rimedi studiati apposta.

Le occhiaie gonfie indicano che l’organismo trattiene eccessiva-mente i liquidi, quindi il primo prov-vedimento da prendere è quello di seguire una dieta disintossicante per migliorare la funzionalità renale e li-berarsi dei liquidi in eccesso. Quindi dite addio per un po’ di tempo a dol-ci, fritti e abbondate con il consumo di frutta e verdura.

Occhiaie incavate e scure: questo inestetismo si verifica quando l’orga-nismo ha bisogno di una maggiore idratazione, perché l’insufficien-

Questo mese vi consigliamo alcuni rimedi per le occhiaie, in modo da poter eliminare questo fastidioso inestetismo ed avere sempre uno sguardo splendente e un viso raggiante.

Estetica > a cura di www.medicina-benessere.com

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za di liquidi nell’organismo impedisce alla cute di espellere le tossine. Per liberarvi da queste occhiaie dovete seguire una dieta depurativa per liberare il vostro corpo dalle scorie, bere almeno 10 bicchieri di acqua al giorno e assumere un integratore rei-dratante. Inoltre, per accelerare la scomparsa delle occhiaie, altri buoni rimedi sono l’uso di irrigatori di acqua marina e delle maschere per il viso idratanti. Ci sono anche delle altre buone norme da seguire per liberarsi dalle occhiaie, che consistono nel dor-mire almeno 8 ore a notte e tenere la testa sollevata rispetto al resto del corpo per ridurre l’accumulo di liquidi sotto gli occhi.

Altri rimedi per le occhiaie sono le vecchie soluzioni della nonna: mette-re sotto gli occhi due bustine di tè verde (che stimola la vasocostrizio-ne, riducendo il gonfiore) o coprire gli occhi con delle fette di cetriolo dopo averle fatte riposare in free-zer fino a gelarle. Se tutto ciò non dovesse essere sufficiente potete sempre nascondere le occhiaie con l’utilizzo di un buon correttore, ma sceglietelo sempre in crema e non in polvere perché le polveri rendono più visibile questo inestetismo.

a cura dello staff Medicina-Benessere diretto

dalla dottoressa Paola Marazziti.

i consigli per liberarsi diquest0 fastidios0 inestetism0

occhiaie:

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Estetica> di Gimmi Longo

cromoimpariamo a conoscere la

La cromoterapia è una tecnica usata fin dall’antichità, si utilizzavano teli colorati a copertura di fori, praticati in stanze buie e la fonte di luce era quella che ancora oggi rende vivo e caldo il mondo intero: il sole!

Per una ovvia forma di modernizzazione oggi si utilizza una fonte di luce diversa, oserei dire, domestica, anzi... addomesticata. Indiscuti-

bile è la forza del sole, ma di certo le tecniche attuali ed i materiali utilizzati e propriamente commisurati alla necessità assicurano un trattamento conforte-vole e molto simile all’esposizione cromatica solare.

A questo punto mi sembra giusto parlare di colori e attività:Rosso, caldo, attivo, energizzante, stimolante l’atti-vità sanguigna, la stabilità, la sicurezza;Arancio, caldo, attivo, espressione di energia, di tono, di forza;Giallo, caldo, attivo, è il colore dell’allegria, della ric-chezza (oro/fegato/cervello), del ricambio;Verde, caldo/freddo, attivo, neutro, stabilizzante, equilibratore, modera e stimola;Blu, freddo, inibitore, modera l’aggressività, rafforza la comunicazione;Indaco, freddo, inibitore, migliora il ricambio linfati-co, la percezione olfattiva, uditiva e visiva;Violetto, freddo, inibitore, seda gli stati infiammato-ri, stimola la creatività, svolge azione miorilassante.

Questi sono piccoli aspetti di un trattamento cro-matico generale, esiste poi una serie di apliccazioni in sinergia di colori o di applicazioni singole su punti ben precisi del corpo chiamati Cakras. I Chakras o “ruote di vita” sono centri di ricezione delle energie colorate per la successiva trasformazione in attività di stimolazione e di ripristino dell’equili-

brio di organi e apparati. Certamente è difficile po-ter credere che un semplice fascio di luce colorata possa modificare uno stato di disagio, sia esso un malessere che un’alterazione della forma estetica, ma la storia insegna che niente è impossibile, basta dare tempo alla “Natura di ripristinare la distonia”. Ad esempio se il mio problema è legato ad una cir-colazione lenta, ingombra di tossine, con evidente stagnazione di liquidi (quadro evidente di una for-mazione “cellulitica”), allora il mio intervento deve mirare a stimolare il circolo sanguigno con un colore rosso sotto la pianta dei piedi (azione diretta sulla pompa di Sentina, uno dei 5 meccanismi di risali-ta del sangue), contemporaneamente o in una fase immediatamente successiva con il colore indaco si stimola il movimento dell’acqua stagnante operan-do direttamente sul sistema linfatico e per ultimo decideremo di intervenire con il colore violetto se il tessuto risulta dolente e infiammato o con un colore giallo se il carico di tossine è evidente! A chiunque fosse dubbioso sarei molto lieto di dimostrare come senza toccare un tessuto e senza applicare alcun prodotto la luce possa dare un risultato clamoroso!

Un piccolo trattamento domestico molto sempli-ce da effettuare è mettersi davanto lo specchio e visualizzando un colore Rosa immaginare che il

fascio di luce così colorato scorra per dieci minuti sul prorpio volto e.... le vostre ru-

ghe, diventeranno con qualche appli-cazione solamente dei piccoli segni. Grazie per l’attenzione. Vi aspetto per una prova.

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Tale figura ha subìto nel tempo una fondamen-tale evoluzione, che l’ha portata a divenire, da “levatrice” che era, una “professionista” a

tutti gli effetti, con competenze autonome e speci-fiche; non a caso il termine inglese midwifery, da midwife “ostetrica” o letteralmente “che sta con la donna”, è utilizzato per indicare la scienza dell’as-sistenza alla persona nell’ambito del ciclo sessuale, dalla nascita alla pubertà e all’età fertile, dalla gravi-danza-parto al puerperio e alla menopausa. Dunque, l’ostetrica, di cosa si occupa oltre ad assistere la donna nel corso del travaglio e del parto?

Durante la gravidanza. L’ostetrica è la figura pro-fessionale che assiste gravidanze fisiologiche, ov-vero gravidanze che proseguono senza problemi. Qualora dovesse insorgere una patologia, essa è in grado di riconoscerla e di indirizzare la donna ver-so lo specialista, insieme al quale fornirà un’as-sistenza globale. Gestisce, inoltre, i corsi pre-parto, grazie ai quali la coppia impara a vivere più consapevolmente e con il giusto sostegno la gravidanza, il parto e il puerperio.

Dopo il parto. Il rientro a casa è un momento delicato, in cui l’ostetrica può essere di gran-de supporto: controllerà lo stato fisico della mamma, la sosterrà nell’allattamento e valuterà poppate e crescita del bambino mediante un’assistenza domiciliare e personaliz-zata. Inoltre la aiuterà nella cura del piccolo, nella medicazione del cor-

“Sei ostetrica, che bello... fai nascere i bambini”. Nell’immaginario comune l’ostetrica, punto di riferimento fondamentale per la donna, la famiglia e la comunità, è associata al parto, alla nascita della vita. Questo è vero, ma c’è dell’altro.

done ombelicale, nel bagnetto, nelle cure igieniche, nel baby massaggio e al momento dello svezzamento.

Prevenzione. Essendo professionista della fisio-logia, l’ostetrica si occupa anche di prevenzione e del mantenimento del benessere psico-fisico della donna. Si adopera in programmi di educazione sa-nitaria relativamente alle malattie sessualmente tra-smissibili, in programmi di screening con Pap Test, HPV Test e tamponi vaginali e nella prevenzione del carcinoma mammario.

Riabilitazione. È compito dell’ostetrica, dopo una gravidanza-parto, interventi ginecologici o in meno-pausa, rieducare il pavimento pelvico per preveni-re o trattare disturbi come dolori pelvici durante i rapporti, incontinenza urinaria e prolasso (vescicale, uterino, vaginale).

Consulenze. Infine, se si sta cercando una gravidanza, l’ostetrica può essere di sostegno

attraverso consulenze preconcezionali, ri-spondendo a domande/dubbi e aiutando la coppia a capire quali sono i giorni fertili o come comportarsi prima di una gravidanza.

Ostetrica Dott.ssa Alessandra CafaroPer maggiori informazioni o consulenze:

e-mail: [email protected] telefonico: 340.5963210

Ostetricia> a cura della Dott.ssa Alessandra Cafaro

l ostetrica ’NON SOLO PARTO...

impariamo a conoscere meglio questa professione

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Il nostro percorso alla scoperta delle varie tipologie di diete disponibili, prosegue questo mese di gennaio parlando delle caratteristiche del pro-

gramma dietetico Dukan.

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per una

consulenza, inviate una mail a: [email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

Alimentazione> A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

le dieteREGIMI ALIMENTARI A CONFRONTO...

La dieta Dukan conduce alla perdita di peso at-traverso la regressione alimentare, ovvero, il ritorno all’alimentazione primitiva. L’ideatore

della dieta Dukan, Pierre Dukan (foto in basso), pri-vilegia il consumo di alimenti ad elevato contenuto proteico e ortaggi; nello specifico, ha steso un lista di 100 alimenti dei quali 72 vegetali e 28 animali.

Pierre Dukan sostiene che la perdita di peso in condizione di abbondanza alimentare sia innatura-le; d’altro canto egli sostiene che le restrizioni die-tetiche, quindi basate su una forte riduzione delle quantità di alimenti assunte, condurrebbero ad ac-crescere la frustrazione indotta dal sovrappeso. Dun-que secondo il metodo Dukan, la soluzione sarebbe la libertà nel consumo delle porzioni alimentari, ma i pasti previsti da questo regime alimentare sono principalmente a base di proteine animali e vege-tali e di alimenti vegetali ricchi di fibre, di conse-guenza si tratta di una dieta iperproteica.

Il metodo Dukan suddivide la perdita di peso in 4 fasi principali: La fase di attacco: breve e rapida, durante questa prima fase si consu-mano solo proteine alimentari, quindi si consu-mano esclusivamente i 72 alimenti a base

di proteine previsti dall’elenco redatto da Pierre Dukan. La

fase di crociera: in cui è concesso l’inserimento

dei 28 alimenti di origine vegetale. Questa secon-da fase alterna giornate alimentari caratterizzate dalla dieta iperproteica pura (come la prima fase di attacco) a giornate in cui è consentito anche il consumo dei 28 alimenti a base di verdure.

La fase di consolidamento: la durata di questa terza fase è soggettiva e dipende dal peso totale perduto nelle due fasi precedenti. Ovvero, bisogna calcolare 10 giorni di durata per ogni chilogrammo di peso corporeo perduto nelle due fasi precedenti. In questa terza fase, al paziente è concesso di se-guire un’alimentazione “equilibrata”.

La fase di stabilizzazione definitiva: la quarta fase del metodo Dukan si basa sull’applicazione di alcune regole allo scopo di mantenere il calo ponde-rale ottenuto nelle fasi precedenti, nel lungo termine.

Il successo ottenuto da questo program-ma dietetico è stato sicuramente favori-to dall’originalità della dieta Dukan, oltre che dalla rapidità nell’ottenimento dei risultati. Ma facendo una valutazione del bilancio nutrizionale si evince come il

metodo Dukan sia piuttosto lontano dai principi di dieta sana e dai principi

di educazione alimentare, nel ri-spetto dei fabbisogni nutrizio-nali dei pazienti.

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L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria.

Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’anda-mento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

BioimpedenziometriaQuesta misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

EDUCAZIONEALIMENTARE.

IN BUONA SALUTECON UNA CORRETTA

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento im-plicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita.

Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o in-grassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede.

Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il siste-ma HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede.

Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura).

Per informazioni e preventivi inviare una mail a: [email protected]

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Personaggio> di Silvestro Bellobono

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una donna italiana tra le

In generale sono scarsissime le ragioni che, in que-sto particolare contesto storico, possono dare lustro e soddisfazioni all’amor patrio di un italiano. Ma per

fortuna ci sono sempre le eccezioni: una di queste si chiama Samantha Cristoforetti. Ai più distratti que-sto nome non dirà nulla, eppure – al di là dell’enfasi mediatica che c’è stata di recente attorno a lei – è suffi-ciente ricordare la sua professione per destare immedia-tamente un vivo interesse nell’opinione pubblica: Sa-mantha è un’astronauta, oltre che aviatrice e ingegnere meccanico. Il 23 novembre 2014 è partita a bordo di un veicolo Sojuz dal cosmodromo di Baikonour, Kazaki-stan, assieme agli astronauti Terry Virts (Nasa) e Anton Shkaplerov (Agenzia Spaziale Russa) per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nell’ambi-to della missione “Futura”, che durerà ben 6-7 mesi.

In questo modo Samantha è diventata non solo la prima astronauta italiana nello spazio, ma anche la prima donna italiana negli equipaggi dell’A-genzia Spaziale Europea, ruolo per il quale fu selezionata nel 2009 risultando tra le mi-gliori su circa 8.500 candidati. Altro moti-vo di vanto tricolore il fatto che Samantha sia al momento il settimo astronauta italia-no ad approdare sulla ISS, preceduta tra gli altri da Umberto Guidoni, Paolo Nespoli e Luca Parmitano. Tutti questi primati hanno attirato su di lei molto clamore da parte dei mezzi di infor-mazione e delle istituzioni

È motivo di grande orgoglio che sia una nostra connazionale: Saman-tha Cristoforetti, aviatrice e ingegnere, è la prima astronauta italiana negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea.

nazionali. Giovane (è nata a Milano 37 anni fa), bril-lante, Capitano dell’Aeronautica Militare Italiana, ma soprattutto donna: “AstroSamantha”, durante il primo collegamento dallo spazio con la Terra, ha inviato un messaggio preciso a chi segue le sue gesta da quaggiù: «Ho avuto moltissimo dall’Italia. Sono qui grazie al mio Paese. Vorrei che sempre più italiani potessero dire la stessa cosa». Attraver-so Facebook e Twitter, la Cristoforetti ogni giorno ci rende partecipi delle sue “avventure tra le stel-le”: la missione prevede infatti ricerche sull’enor-me laboratorio spaziale, con particolare attenzione per analisi sulla fisiologia umana, sulla biologia e sulla stampa di oggetti 3D in assenza di peso.

Nei rari momenti di relax, Samantha non perde la voglia di stupirci postando “space selfie” delle attività quotidiane in orbita (come lavarsi i den-

ti, fare ginnastica, riparare una tuta spaziale), ma soprattutto

inviando suggestive fotografie della Terra e del Cosmo visti da lassù, esaltando la bellezza di luoghi meravigliosi come l’Oceano Atlantico, le coste del Sud America, il Lago Ti-ticaca, il Nilo, scorci della Luna, dell’alba e dell’aurora, e naturalmente il Bel Paese: le Alpi, la Sardegna e addi-rittura Milano nel giorno di Sant’Ambrogio.

stelle

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CLIMA PERFETTO. ACQUE INCONTAMINATE. PAESAGGI MOZZAFIATO. ARCHITETTURA MAESTOSA. ANIMALI ESOTICI.QUESTA NON È UN’ISOLA COMETANTE ALTRE... QUESTA È CUBA.

Viaggio>

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Non si può iniziare a parlare di Cuba, oggi, senza iniziare dal disgelo annunciato il 17 dicembre all’unisono dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama e da quello

cubano, Roul Castro. Si tratta della fine di una delle ultime vestigia della Guerra Fredda. I due presidenti hanno deciso di normalizzare i rapporti, di ristabilire relazioni diploma-tiche e di aprire canali di cooperazione economica, commerciale e nei viaggi. Una svolta resa possibile da alcuni fattori, come ha rivelato il presidente Obama: lunghe trattative, aperture reciproche e l’incoraggiamento decisivo di Canada e Vaticano (lo stesso Papa Francesco ha speso parole importanti). Nel discorso di fine anno, però, Roul Castro ha tenuto a ribadire che il disgelo “non rappresenterà in nessun modo la fine del regime co-munista. Rapporti meno tesi sì, ma nessuno dei due Stati cambierà la propria politica”.

a cura di RAFFAELLA PATRICELLI

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Viaggio> di Raffaella Patricelli

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Cuba promettere, dunque, di conservare intatta la sua bellezza e le sue tradizioni. Per chi fosse interessato a trascorrere del tempo oltre oceano deve sapere quindi

che stiamo parlando innanzitutto della più grande isola dei Carai-bi, quella meno commercializzata. Anche se non tutto è roseo nel

giardino della rivoluzione permanente, l’isolamento politico negli anni ha impedito che l’isola fosse contaminata dal fenomeno del turismo di

massa. L’embargo statunitense e le legge Helms-Burton hanno contribu-ito a tenere lontane, fino ad oggi, da Cuba le navi da crociera che intasano

gli altri porti dei Caraibi, limitando il turismo consumistico tipico dei norda-mericani. Godetevi l’isola finché dura questo stato di cose, poiché la situazio-

ne è come detto destinata a cambiare. Persino le grandi città cubane sono abba-stanza tranquille. Il massimo della confusione si ha durante uno sfrenato mambo

o chachacha. L’interno e le spiagge sono mete ideali per escursionisti, nuotatori, speleologi e per chiunque voglia soltanto fumare un sigaro sotto una palma. Cuba

era stata abitata da popolazioni amerindie. La prima documentazione storica su Cuba risale al 24 ottobre 1492 quando Colombo avvistò l’isola durante il suo primo

viaggio di esplorazione e ne rivendicò il dominio a nome della Spagna. La forma al-lungata dell’isola sull’asse est-ovest e quindi la sua ininfluente differenza di latitudine fra le sue estremità nord e sud, rendono l’isola uniforme dal punto di vista climatico, caratterizzato dal soffio costante degli Alisei che provengono dall’Oceano Atlantico.

Il clima tropicale viene diviso in due stagioni, secco nel periodo invernale, da novembre ad aprile e umido da maggio a ottobre. Le temperature medie su scala annuale sono com-prese tra 20 e 30°C e le precipitazioni abbondanti e di forte intensità nel periodo estivo. Durante la stagione umida, in particolare fra settembre e ottobre, si possono verificare gli uragani e piogge torrenziali inondanti, che causano gravi problemi alla popolazione locale. Ma con una media di 330 giorni di sole l’anno, Cuba può essere a pieno titolo definita una vera e propria regina del mare d’inverno. Non c’è destinazione migliore dove si possa desi-derare di trascorrere una calda vacanza in questo periodo dell’anno. Non c’è che l’imbaraz-zo della scelta di spiagge paradisiache. Sono infatti ben 300, tutte concentrate in 588 chi-lometridei 5.700 che formano la costa. Sostenere che a Cuba se ne vedono di tutti i colori non è un banale modo di dire, ma è la pura e semplice verità. La sabbia sull’isola, infatti, può assumere le più svariate tonalità che spaziano dal candore abbagliante di Varadero, al caldo oro di Guardalavaca, la terza spiaggia più rinomata tra i turisti di tutto il mondo situata nella provincia di Horquin, sino al nero di Playa Duaba che sfuma verso il grigio della vicina Bahìa de Baracoa. E se a nord sono gli scogli e le rocce calcaree a dominare il paesaggio incorniciando splendide spiagge come Playa Siboney, non lontana da Santiago, a sud la costa è un autentico trionfo di lussureggianti boschi di mangrovie.

LE SPIAGGE DI CUBA SONO UNICHE PER LA

VARIETÀ DI COLORI DELLA SABBIA, CHE VANNO

DALL’ABBAGLIANTE BIANCO DI VARADERO,

ALL’ORO SCINTILLANTE DI GUARDALAVACA.

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Viaggio> di Raffaella Patricelli

Sarebbero tante le cose da raccontarvi e i consigli

da dare, ma l’isola è soprattutto terra di creatività, un luogo dove poter fare

un’esperienza unica secondo i propri modi di vivere. Oltre alle note tappe da fare (come Plaza de la Revolucion all’Avana) Cuba è stata terra di ispira-

zione per numerosi scrittori: Ernest Hemingway vi ha abitato per lungo tempo, oggi la sua casa è un museo.

Italo Calvino era cubano di nascita, nacque a Santiago de Las Vegas da genitori italiani, ma all’età di tre anni emigrò di nuovo nel Bel Paese con la famiglia. Cuba è inoltre aperta allo sport: la disciplina nazionale è il baseball, ma forti sono i legami con la pallavolo, sia

maschile sia femminile, il nuoto e la boxe.

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CRISTOFOROCOLOMBO LA DEFINÌ“LA TERRA PIÙ BELLACHE OCCHI UMANI

ABBIANO MAIVISTO”.

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Moda > di Giovanna Testa

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GU

CC

I

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FRIDAGIANNINI

PUNTA TUTTO SULLA MODA STILE ANNI ’60 PER

PORTARE IN SCENA UNA DONNA SICURA DI

GIORNO, CHIUSA TRA I SUOI COMPLETI SLIM FIT DAL

SAPORE MASCHILE, E SENSUALE DI SERA, TRA

ABITINI DA COCKTAIL IMPREZIOSITI DA INSERTI

MAESTOSI DI CRISTALLI. UNA NUOVA ERA GUCCI,

CONTRASSEGNATA DA UN’ELEGANZA UNICA E

RICERCATA, CHE NELLE ULTIME STAGIONI LA

DIRETTRICE CREATIVA DELLA MAISON FIORENTINA HA

RIVISITATO ATTRAVERSO DIVERSE E RINNOVATE

CHIAVI DI LETTURA.FONTE: STYLOSOPHY.IT

invernoduemila15

GUCCI

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Moda > di Giovanna Testa

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GUCCIinvernoduemila15

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Shopping > di Giovanna Testa

Daccessori

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LA DONNA IN ROSSO. COLORE CALDO, MOLTO APPARISCENTE E SIMBOLO DELLA SEDUZIONE. 1. Capo della collezione Autunno/Inverno 2015, Issa; 2. Abito Bailey in jacquard, Alice+Olivia; 3. Borsa mini “2Jours” in pelle struttu-rata, Fendi; 4. Stivali To Be Cool in vernice, Valentino; 5. Guanti in pelle con stampa leopardo, Gucci; 6. Elegante ballerina in vitello scamosciato vermillon sublimata da un dettaglio con motivo pied-de-poule che richiama i tessuti maschili cari a Monsieur Dior. Il comodo tacco di 2 cm consente di indossarla tutto il giorno, Christian Dior; 7. Occhiali da sole collezione Autunno Inverno, Dolce&Gabbana.

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DONNE & GIOIELLI. UN CONNUBIO INDIVISIBILE...

1. Pomellato. Bracciale “Arabesque” in oro rosa e diamanti; 2. Cartier. Bracciale “Juste Un Clou” in oro giallo; 3. Pasquale Bruni. Bracciale “Sissi io amo” in oro ro-sé, ametista, quarzo milky e diamanti; 4. Gucci. Bracciali “Bamboo”; 5. Bulgari. Bracciale “Parentesi Cocktail” in oro rosa 18 carati con quarzi verdi e citrini, ameti-sta e pavé di diamanti; 6. Pomellato. Bracciale “Bon Ton – Bonheur” in oro rosé con quarzo fumé e diamanti; 7. Louis Vuitton. Anello “Empreinte” in oro giallo;

8. Bulgari. Bracciale “Serpenti Tubogas” in oro rosa 18 carati con pavé di diamanti.; 9. Degrisogono. Bracciale “Boule in pelle”, oro rosa, ameti-

ste e spinelli; 10. Louis Vuitton. Collana “Hypnôse” in oro bianco, morganiti, smeraldi e diamanti. 11. Tiffany. Bracciale “Croisillon”

in oro e smalto verde chiaro.

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Shopping > di Giovanna Testa

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PER COMBATTERE IL FREDDO. IL PIUMINO, L’ALLEATO IDEALE CONTRO LE TEMPERATURE INVERNALI. 1. Piumino a protezione totale con cappuccio ergonomico brevettato, Ai Riders On The Storm; 2. Piumino d’anatra corto in nylon lucido trapuntato, Rossignol; 3. Piumino sportivo realizzato con tecno-logia Fill Power 700, Paul&Shark; 4. Giubbotto Rainforest Napapijri; 5. Giubbotto in doudoune lege-re con cappuccio amovibile, Moncler; 6. Montgomery in nylon 30 den con inserti in maglia imbottito in piuma d’oca, Norca; 7. Piumino in nylon opaco ultraleggero con trattamento idrorepellente, Colmar.

Uomo 1

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accessori

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Arte > di Alessandro Immordino

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BATMAN, IRONMAN, L’UOMO RAGNO E ANCORA CATWOMAN, L’INCREDIBILE HULK, SUPERMAN, QUESTI E MOLTI ALTRI I SUPEREROI E VILLAIN ESPOSTI IN UNA VERSIONE DEL TUTTO RINASCIMENTALE, AL GRAND PALAIS DI PARIGI.

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L’AUTORE DI QUESTA MOSTRA È IL FOTOGRAFO FRANCESE SACHA

GOLDBERGER CHE HA RECENTEMENTE POSTATO SUL SUO PROFILO FACEBOOK LE FOTOGRAFIE IN QUESTIONE. “CON

QUESTA SERIE -DICE IL FOTOGRAFO-, STO PARLANDO DI UN SACCO DI COSE, COME IL ROMANTICISMO EUROPEO, LA

MORTALITÀ, LA VULNERABILITÀ... “

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LIVINGDesign>

room1. Mondana “Uno sgabello in legno di cedro massello che trae ispirazione da un oggetto indi-spensabile per l’universo femminile, la borsa”. Un prodotto di design del brand Riva 1920 curato fin nei minimi dettagli, dove anche i manici in cuoio applicati attraverso delle borchie di metallo, resti-tuiscono una riproduzione fedele e veritiera di una reale borsa in pelle. www.riva1920.it

2. Dedon presenta il primo salotto sospeso dal carattere ludico e invitante. Ideato come esten-sione dell’iconica collezione SwingRest. la fami-glia di sedute creata del celebre designer Daniel Pouzet, si allarga grazie a “SwingMe” e a “Swin-gUs”. www.dedon.it

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DE SI GN

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4. Peugeot Design Lab, il laboratorio di Global Brand Design di

Peugeot. Seduta scolpita ONYX, un sofà lungo 3 m realizzato in carbonio e lava di

Volvic. Il sofà ONYX diventa una dimostrazione di tutto ciò e indaga sulle prestazioni dei mate-riali, senza antagonismo tra progresso e natu-

ra, tra materiali ultratecnologici e materiali grezzi e naturali. blog.peugeot.it

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1

3. Corteccia. Tavolino progettato da Pietro Chiesa con piano superiore e base in vetro specchiato, bordati in legno verniciato nero opaco. Supporto realizzato in polvere di marmo e resina colore bianco che simula nelle forme un tronco d’albero. www.fontanaarte.com

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Enrico Montesano in

Al Teatro Sistina

Teatro >

Enrico Montesano, è l’autore, il regista ed il protagonista della commedia musicale “C’è qualche cosa... in te”. In scena al teatro Sistina di Roma dal 13 al 25 gennaio.

della platea. Dello spettacolo Enrico Montesano dice: “E’ una commedia musicale che, attraverso il sostegno del-la storia originale tra il custode del deposi-to costumi e la giovane e simpatica protagoni-sta, esploderà di volta in volta, nelle riproposizioni delle più belle canzoni delle storiche commedie musicali. Una fantastica passeggiata comico-musicale, che è anche un omaggio alla commedia musicale italiana e agli autori di queste canzoni, i musicisti... Trovajoli... Kramer... Rascel, Claudio Mattone. Attenzione, non sarà un amarcord, per-ché la storia, tra la giovane Delia, i suoi giovani amici, e Nando il custode, è ricca di colpi di scena e rivelerà un finale a sorpresa!”

Questa commedia musicale vede il com-mediante romano vestirsi dei panni di at-tore e autore. Un musical, un vero e pro-

prio spettacolo Broadway-iano, per questo ultimo esperimento firmato Enrico Montesano. Cornici scenografiche colorate, vivaci, ricche di lustrini, di eclettici costumi e scintillanti di luci cangianti. Uno scenario frizzante e allegro, nel quale fa capolino una storia, una commedia familiare.

Nel sottotetto di un teatro, difeso con le unghie e con i denti dal vecchio custode Nando, interpretato magistralmente dal mattatore Montesano, avviene un ricongiungimento di sangue. Questa riunione darà vita a gag esilaranti e divertenti, battibecchi e sfide a suon di canzoni. Sono cantate e recitate le melodie più belle della storia della musica italiana. Da Renato Rascel e Armando Trovajoli, passan-do per Kramer e Mattone. Una maratona musica-le ma anche comica, intervallata dalle imitazioni e dalle famose interpretazioni dell’attore romano, le “macchiette” storiche di Enrico Montesano.

Divertente e allegro come un musical, impegnato ed emozionante come una commedia “C’è qualche coosa... in te” lascia il pubblico incollato alla pol-trona sino all’ultimo, sino a quella pioggia di polvere di stelle che ne scandisce lo scoppiet-tante finale e accompagna il lungo applauso

ENRICO MONTESANOCOGLIE L’OCCASIONE PER RIPERCORRERE LA PROPRIA

STORIA. DAI SOGNI DEI SUOI ESORDI DI ATTORE AI GRANDI

SUCCESSI DEL TEATRO DI RIVISTA, FINO AI POPOLARI

PERSONAGGI COMICI CREATI DALLA SUA FANTASIA PER LA

TELEVISIONE.

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B rad Pitt torna in guerra contro i nazisti, ma stavolta dimenticatevi la mascella pronun-ciata del tenente Aldo Raine alla testa del

suo manipolo di Bastardi senza gloria, film cult del 2009 firmato dal genio dissacrante di Quentin Tarantino. In Fury, pellicola scritta e diretta da David Ayer, il marito di Angelina Jolie è di nuo-vo impegnato a fronteggiare lo spietato esercito del Führer ma, come ha sottolineato l’attore stesso du-rante un’intervista, le analogie tra i due war movie sono «molte e nessuna. Basterds lavorava di fanta-sia su uno sfondo storico realistico, mentre Fury lo scenario storico lo prende molto sul serio. Il regista ha costretto noi del cast a un addestramento di tre mesi prima delle riprese: è tutto realismo e autenti-cità nella ricostruzione degli eventi».

C’è da credergli perché Ayer, prima ancora che un regista, è anche uno sceneggiatore piuttosto attento ai particolari, come si evince dai suoi copioni pre-cedenti, ad esempio U-571 (2000), Training Day (2001), Harsh Times - I giorni dell’odio (2005), End of watch - Tolleranza zero (2012), nei qua-li emergeva la sua esperienza militare diretta per aver prestato servizio su un sottomarino della US Navy. «Fury – ha dichiarato Ayer – non è il film sulla Seconda Guerra Mondiale dei vostri padri, scava nel profondo delle complessità dell’eroi-smo sul campo di battaglia». La storia, am-bientata sul fronte europeo nell’aprile del 1945, è quella di una squadra di cinque soldati dell’esercito americano, capeg-

Il sergente Brad Pitt guida la missione eroica di un gruppo di soldati in lotta contro il Terzo Reich, riportando in auge il genere war movie.

giata dal sergente Don “Wardaddy” Collier (Pitt), che si sposta a bordo di un carro armato di tipo Sherman e si ritrova accerchiata nel tentativo di attaccare le sbandate linee nemiche in ritirata, mentre gli Alle-ati sono già penetrati nel cuore della Germania. Tra questi uomini ci sono anche la recluta Norman Elli-son (Logan Lerman), il pilota del tank Grady Tra-vis (Jon Bernthal), l’ispanico Trini “Gordo” Garcia (Michael Peña) e il cinico Boyd “Bible” Swan, in-terpretato da un volitivo Shia LaBeouf, del quale si narra che durante le riprese abbia deciso di ferirsi veramente sul viso per rendere più credibile il suo personaggio. Tuttavia, un ruolo da protagonista lo riveste proprio il carro armato, ribattezzato appunto “Fury”, poiché parte della vicenda è vissuta all’inter-no di questo mezzo bellico: «È come quando metti la testa sott’acqua – ha raccontato Brad Pitt –, è tutto ovattato. Tutti puzzano ma ti ci abitui subito. I sol-dati ci vivevano per mesi e facevano tutto lì dentro».

AMBIENTATO DURANTE LA FINE DELLA SECONDA GUERRA

MONDIALE, IL FILM NARRA DI UN SERGENTE DELL’ESERCITO

AMERICANO, CHE GUIDA UN’UNITÀ DI CINQUE SOLDATI

IN UNA MISSIONE FINALE DIETRO LE LINEE NEMICHE

NELL’APRILE DEL1945.

Cinema > di Silvestro Bellobono

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FURY

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Università di Cambridge, 1963. Stephen è un promettente laureando in Fisica appas-sionato di cosmologia, “la religione per atei intelligenti”. Jane studia Lettere con specia-lizzazione in Francese e Spagnolo. Si incon-trano ad una festa scolastica ed è colpo di fulmine, nonché l’inizio di una storia d’amo-re destinata a durare nel tempo, ma anche a cambiare col tempo.

La vera storia di Louis Zamperini. Dopo un’in-fanzia sulle strade in cui spesso era coinvolto in combattimenti tra gang, alle superiori Zampa-rini divenne un membro della squadra di atle-tica e nel 1936 entrò a far parte della squa-dra Olimpica degli Stati Uniti. Nonostante non vinse nessuna medaglia impressionò Hitler con le sue prestazioni. Divenne membro dell’Air Force durante la seconda guerra mondiale come bombardiere e dopo diverse missioni di successo, precipitò con il suo aereo. Rimase 47 giorni perso in mare prima di essere salvato dai giapponesi che lo inserirono in un cam-po di prigionieri di guerra dove fu torturato.

Regia di Angelina JolieCon Jack O’Connell, Domhnall GleesonGenere: DrammaticoDa giovedì 29 gennaio

THE WATER DIVINER

LA TEORIA DEL TUTTO

UNBROKEN

Il nuovo kolossal biblico di Ridley Scott è la storia del profeta Mosè e dell’esodo del popolo ebraico in schiavitù dall’Egitto. Il film è stato girato in Marocco, Spagna e In-ghilterra. Nel cast troviamo Chrsitian Bale nei panni di Mosè, Joel Edgerton nelle vesti del faraone Ramses, Aaron Paul, Sigourney Weaver, Ben Kingsley, John Turturro e Indira Varma.

Ambientato nel 1919, Russel Crowe torna dietro la macchi-na con una storia ambientata durante la Grande Guerra. Protagonista un contadino australiano che sbarca in Turchia per scoprire la sorte dei suoi figli dispersi dopo la battaglia di Gallipoli. Duran-te le ricerche l’uomo comincia una relazione con la bella donna turca che gestisce l’ho-tel in cui soggiorna.

Regia di Russell CroweCon Russell Crowe, OlgaKurylenko, Yilmaz Erdogan.Genere: DrammaticoDa giovedì 8 gennaio

Regia di James MarshCon Felicity Jones, Eddie Redmayne,Charlie Cox, Emily WatsonGenere: CommediaDa giovedì 15 gennaio

Regia di Ridley Scott Genere: DrammaticoCon Aaron Paul, Christian Bale, SigourneyWeaver, Joel Edgerton, Ben KingsleyDa giovedì 15 gennaio

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EXODUS:DEI E RE

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Cinque anni dopo la pubblicazione del suo ultimo disco d’i-nediti. Carmen Consoli è finalmente pronta per tornare con un nuovo progetto, in uscita il prossimo 20 gennaio.

Musica >

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L’attesa è finita: lontana dalle consuetudini Carmen Consoli torna a distanza di 5 anni dal suo ultimo album “Elettra” con il nuovo

singolo “L’abitudine di tornare”, in rotazione ra-diofonica e disponibile in tutti gli store digitali. Il brano fa da apripista al nuovo album, in uscita il prossimo 20 gennaio su etichetta Universal Music. Una storia aspra raccontata con fierezza dalla sua protagonista, una musica lieve che corre veloce al ritornello. Una storia a lieto fine, come nelle fiabe, dove la difficoltà iniziale si trasforma in gioia.

La cover del singolo, un disegno che riporta nel fantastico mondo del Mago di Oz, è anche l’ispi-razione per il video che accompagna la traccia. La clip, diretta da Fernando Luceri, è ambientata in un contesto fiabesco, realizzato at-traverso le suggestive sce-nografie di Gianfranco Protopapa; qui Carmen/Dorothy incontra sulla sua strada uomini e donne, ognuno segnato da una ferita invisibile. Seguendo insieme le note segnate sul-la “via di mattoncini gialli”, ognuno di loro troverà, gra-zie agli altri, gli strumenti

per rendere più felice il proprio cammino: il cuore, il coraggio e la saggezza – impersonati rispettiva-mente dall’uomo di latta (una fanciulla, nel video), il leone codardo e lo spaventapasseri. E, alla fine, tutti insieme arriveranno alla grande festa. Il video, prodotto da Zero ProJEct per Universal, ha la foto-grafia di Federico Annicchiarico.

Il ritorno discografico di Carmen Consoli è accom-pagnato anche da quello attesissimo live, da sempre forza eccezionale della sua carriera artistica che con-ta anche il primato di prima donna italiana a calca-re il grande palco dello Stadio Olimpico di Roma. Il nuovo tour sarà nei palasport e partirà il 9 aprile 2015 da Porto San Giorgio (FM) per poi attraversare tutta l’Italia. Queste le date: 11 aprile Roma - Palalottoma-

tica, 13 aprile Milano - Mediolanum Forum, 14 aprile Torino - Pala

Alpitour, 16 aprile Modena - PalaPanini, 18 aprile Firenze - Nelson Mandela Forum, 22 aprile Jesolo - Pala Ar-rex, 24 aprile Rimini - 105 Stadium, 27 aprile Bari - PalaFlorio, 28 aprile Na-poli - PalaPartenope, 30

aprile Acireale (Ct) - Pala-sport Tupparello.

CARMENCONSOLI

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NUOVA SMART FORTWOColorata, glamour, contemporanea

C orta appena 2,69 metri, come la prece-dente generazione, la nuova smart fort-wo conserva le dimensioni che l’hanno

resa tra le più agili city car in circolazione, con raggio di sterzata record di soli 6,95 metri.

All’interno è ancora più confortevole ed abitabile e connessa grazie all’infotainment di ultima generazio-ne. Completamente rinnovati anche i motori, tutti tre cilindri da 45 kW/60 CV, 52 kW/71 CV e 66 kW/90 CV, mentre la trasmissione è affidata al cambio manuale a cinque marce che si aggiunge ad un inedito cambio automatico a doppia frizione twinamic. La nuova ge-nerazione di fortwo in Italia è particolarmente acces-soriata ed offre ben cinque versioni: youngster, sport edition #1, passion, proxy e prime. La plancia dalla forma modellata è divisa in due parti e si compone di una sezione esterna dal taglio incisivo che, a richiesta, può essere rivestita in tessuto e da una parte ampia e concava all’interno, nella quale sono collocati gli ele-menti funzionali. In posizione avanzata, come se fos-

sero sospesi, si trovano la strumentazione e l’unità di infotainment con autoradio e navigatore. La plancia portastrumenti ed il pannello centrale delle porte sono rivestiti in tessuto. I sedili anteriori sportivi, dai profili accentuati, sono come sempre realizzati in versione integrale. La strumentazione e la relativa segmenta-zione a semicerchio per la velocità e gli indicatori ri-prende la prima generazione di fortwo del 1998, ma li reinterpreta con un look nuovo.

Anche l’unità di comando della climatizzazione, in posizione centrale, ha un aspetto fuori dal comune: su una scala al centro si può impostare la temperatura de-siderata mediante una lente traslabile. Il volante a tre razze, nella versione multifunzione a richiesta, consen-te di comandare l’unità che raccoglie autoradio e na-vigatore al centro della plancia portastrumenti. L’am-pio bracciolo è garanzia di comfort. Il motivo a nido d’ape degli esterni viene riproposto per gli altoparlanti integrati ed i tweeter nell’alloggiamento triangolare dei retrovisori esterni. Prezzi a partire da 11.990 euro.

Motori >

Fonte: www.automobilismo.it60

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Agenda eventi

Roma Ambra Jovinelliore 21.00Prezzi da euro:17,00 a 32,00Info: 06.83082884

Dal 08/01al 18/01

L’AMICO DEL CUORE

Roma Teatro Argentinaore 21.00Prezzi da euro:27,00 a 32,00Info: 06.684000345

Dal 20/01al 15/02

LE VOCI DI DENTRO

Roma AuditoriumParco della Musicaore 21.00Prezzi da euro:32,50 a 60,00Info: listicket.com

11 gennaio

ANASTACIA

Roma Ambra JovinelliPrezzi da euro:18,50 a 23,50Info: Ticket One

Dal 22/01al 01/02

PENSO CHE UN SOGNO COSI’

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro:34,00 a 44,00Info: 06.4200711

Dal 13/01al 25/01

C’E’ QUALCOSA IN TE

Roma Teatro Olimpicoore 21.00Prezzo bigliettida euro 20,00Info: 06.3265991

Fino al 25gennaio

SOGNI E BISOGNI

Roma AuditoriumParco della Musicaore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 55,00Info: Ticket One

18 gennaio

SERGIO CAMMARIERE

Roma Teatro Sistinaore 21.00Prezzi da euro:28,75 a 57,50Info: Ticket One

Dal 27/01al 01/03

ENRICO BRIGNANO

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

J-AX

MAX GIUSTI FRANCESCO DE GREGORI

LA FAMIGLIA ADDAMS RAF

Roma AuditoriumConciliazioneore 21.00Prezzi da euro:23,00 a 35,00Info: Ticket One

Roma AuditoriumConciliazionePrezzi da euro:23,00 a 50,00Info: Ticket One

Dal 04/02al 22/02

Roma AtlanticoLiveDalle ore 21.00Prezzi da euro 30,00Info: Ticket One

Dal 12/03al 14/03

Roma Palalottomaticaore 22.00Prezzi da euro:20,00 a 45,00Info: Ticket One

20 marzo

Roma AtlanticoLiveore 22.00Posto Unicoeuro30,00Info: Ticket One

20 marzo

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:59,00 a 86,50Info: Ticket One

16 e 17/04

30 gennaio

LIGABUE

Dal 19/02al 01/03

DECAMERONE

Roma Ambra Jovinelliore 21.00Prezzi da euro: 18,50 a 33,50Info: Ticket One

Dal 29/01al 08/02

SUPERMAGIC

Roma Teatro Olimpicoore 21.00Prezzi da euro:17,00 a 36,00Info: 06.3265991

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120minuti

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

Cla

ud

io S

cari

ng

ella

delicatamente al rosmarino

Tempo di preparazionedella ricetta:

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione. Difficoltà: medio-facile

Ingredientiper 4 persone

Per realizzare questo piatto è necessario che vengano messi in ammollo i ceci con largo an-ticipo, magari la sera prima e che lessino in

acqua con sedano carote e cipolla senza aggiungere sale per circa un’ora e mezza. Preparate una pastel-la con acqua tiepida, il lievito di birra, sale e la fari-na 00. Lasciatela lievitare per circa un paio di ore e aggiungete a questo punto del rosmarino tritato finemente e, se gradite, del pepe.

Nel frattempo preparate gli scampi togliendo loro il carapace, avendo cura di lasciare l’ulti-mo segmento vicino alla testa per evitare che la medesima si stacchi, ed elimina-te il fastidioso budello che potrebbe contenere sabbia. Preparate un soffritto con extravergine, l’al-tra cipolla ed il rosmarino, del quale conserverete 4 rametti per decoro, ed aggiungetelo ai ceci già cotti ed ancor bollenti;

frullate il tutto con il minipimer e setacciate tale com-posto cremoso con un colino fine, ma piuttosto gran-de di dimensioni, aiutandovi con un mestolino. Sale e pepe quanto basta. Infarinate infine la parte sbuc-ciata degli scampi e, tenendoli per le chele, immer-geteli nella pastella lasciando fuori le teste. Friggeteli

dunque in abbondante olio d’arachide ben caldo ed una volta scolati, disponeteli nei piatti di portata sopra uno spec-chio di passatina di ceci ben calda. Decorate con un rametto di rosmarino fritto anch’esso e servite ai vostri com-mensali dallo sguardo compiaciuto.

12 scampi di medie dimen-sioni, 300 grammi di ceci secchi, Farina 00, lievito di birra, un paio di cipolle, se-dano e carote, rosmarino, sale, pepe, olio extravergine, olio di semi di arachide per la frittura.

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Un Marte rilassante e lento vi sta concedendo

un po’ di tregua, sicuramente dovrete sfrutta-

re questo periodo per accumular energie che

dovrete impiegare nei mesi futuri. La pau-

sa di Marte vi invita a fare chiarezza nei vo-

stri piani futuri e a riflettere prima di agire.

I vostri numeri fortunati: 18 - 22 - 58

Un Mercurio febbrile nel mese passato vi ha tol-

to tutte le energie mentali e fisiche di cui avete

fatto scorta durante l’autunno. Probabilmente,

una Venere taciturna e silenziosa, non vi sta la-

sciando tregua sul profilo amoroso, continue ten-

sioni per “minestre riscaldate” ne sono la causa...

I vostri numeri fortunati: 11 - 19 - 32

Il mese del nuovo anno inizia all’insegna dei buo-

ni presupposti, soprattutto a livello fisico, visto

che avete esagerato tra panettoni e carne! Siete

la buona forchetta dello zodiaco ma problemi di

linea già ne avete avuti! E’ il tempo di andare

a fare attività sportiva, e bando alla pigrizia!

I vostri numeri fortunati: 8 - 13 - 41

Un momento di tensione passato con il vostro

partner ha deteriorato il vostro innato buo-

numore. Sicuramente l’appoggio che cercate

non lo troverete nè nel partner, nè nei figli, ma

semplicemente in una serata passata tra ami-

ci in spensieratezza assoluta.

I vostri numeri fortunati: 47 - 49 - 60

Una nuova tappa legale segnerà l’inizio del nuo-

vo anno. Mercurio legifererà insieme a Giove

(prosperità economica) un nuovo cammino dove

la vostra professionalità si potrà identificare

nella sua interezza e massima soddisfazione. At-

tenzione agli eccessi di sicurezza, volate basso.

I vostri numeri fortunati: 25 - 50 - 78

Uno strano senso di affaticamento proviene dal

periodo vacanziero. Siete in attesa di una bella

notizia sul profilo sentimentale, ma continuerete

a vedere che non ci sono cambiamenti... al contra-

rio acquisirete informazioni preziose che userete

in futuro in vostra difesa. Studiate con attenzione.

I vostri numeri fortunati: 5 - 29 - 36

L’usura di una situazione affettiva sta appesan-

tendo il rapporto. Mercurio dissonante con Gio-

ve vi pone in stato d’allerta e alzerete sospetti su

qualsiasi persona non vi dimostri “sicilianamen-

te” la sua devozione. Un atteggiamento che po-

trebbe allontanare veri amici dal vostro cuore.

I vostri numeri fortunati: 10 - 70 - 77

Una buona fase di isolamento è quella ch ci vuo-

le. Per voi che amate stare sempre al centro di

mille persone diverse, forse è arrivato il momen-

to di partire per qualche giorno in capitali euro-

pee (urano vi stimola i viaggi) e magari anche

qualche conoscenza potrà uscirne fuori...chissà!

I vostri numeri fortunati: 11 - 74 - 42

Un periodo di stress e di fatica lavorativa lascia

il passaggio ad un nuovo ciclo, in cui la continui-

tà con il passato è garantita, anche se andranno

fatti ulteriori sfori per raggiungere il traguardo

finale. Una situazione di immobilità affettiva

vi consentirà di agire sul fronte professionale.

I vostri numeri fortunati: 38 - 67- 72

Auguri! Un atteggiamento vigliacco e snob vi sta

governando soprattutto nel settore affettivo. Un

pò di sprint va dimostrato anche a chi sembra

non averne bisogno, cosi come va chiesto aiuto

nel momento del bisogno. Il vostro viso indiffe-

rente non risolverà un bel niente. Schiettezza!

I vostri numeri fortunati: 6 - 65 - 82

Un periodo di malessere fisico si scatenerà per

l’eccesso di risorse e stress che gli impegni vi

hanno fatto accumulare nel 2012. Purtroppo non

saprete preservarvi dallo stress, ma per fortuna

un amante da lontano verrà a consolare le vo-

stre paturnie. Ma non date troppo come al solito!

I vostri numeri fortunati: 2 - 35 - 64

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

oCan

cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

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Oroscopo del mese >

Una carrellata di telefonate inaspettate vi

scuotono la fantasia e vecchi ricordi... intanto

un pò di malessere passeggero per la Luna er-

rante potrà scatenarvi stress di ansia e attacchi

di panico, un eccesso di energia mal gestita. Si

consiglia di fare una due giorni in sauna da soli.

I vostri numeri fortunati: 4 - 84 - 90

Page 67: FOR YOU MAGAZINE_GENNAIO 2015

SATRICVM, la domenica al brunch si tra-sforma in uno spazio dove vivere un momento di assoluta libertà come in una casa di campagna...

L’esterno si fonde con l’interno... si viene accolti da-gli antipasti serviti su stoviglie casalinghe, come nel-le domeniche di festa quando il tempo scorreva con pazienza e lentezza, con zuppe, pesce, carni, pasta e dolci fatti in casa. Il menu cambia ogni domenica.

Questa magica e incantevole atmosfera si vive tutte le domeniche dalle ore 13.00 in poi (escluse festi-vita’ con menu’ speciali). Il costo del menu brunch (buffet antipasti, 2 primi, 2 secondi, buffet dolci) è di soli 25,00 euro incluso acqua e vino del giorno.

Un piacevole sottofondo musicale e un menu che propone cibi semplici e di stagione, se-condo ciò che di più fresco offre il mercato locale, cucinati con cura, in un’atmo-sfera assolutamente familiare come vuole la nostra tradizione...

“Il pranzo della domenicapiù cool della Pianura Pontina”

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