FOR YOU MAGAZINE_LUGLIO AGOSTO 2013

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Luglio Agosto Alimentazione I benefici dell’agopuntura ...e molto altro ancora all’interno Attualità Crisi e famiglia: Incubo povertà Attualità Le Cellule Staminali Estetica Cura della pelle Viaggio I Caraibi Salute Disturbi causati dal caldo Dolce & Gabbana Moda

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Anno 4 - Numero 7Luglio/Agosto 2013

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BUONE VACANZE... Cari lettori,

anche per noi è arrivato il momento di una piccola vacanza. For

You sarà con voi sempre sotto l’ombrellone o in riva al mare in que-

sti mesi di luglio ed agosto in un’unica soluzione. Torneremo con

nuovi approfondimenti nel mese di settembre. Non perdete l’occa-

sione però di stare con noi anche in questi mesi con i nostri innu-

merevoli approfondimenti, i tanti consigli per l’estate e le notizie

curiose e interessanti. Apriremo il nostro magazine con una rifles-

sione su questo nuovo Governo. Torneremo a parlare delle difficoltà

economiche dovute alla crisi, sempre più famiglie tirano la cinghia

per poter andare avanti. Il caldo si è fatto aspettare, ma ormai sem-

bra sia arrivata l’estate piena. Per questo è il caso di prestare atten-

zione all’afa e ai colpi di calore. Non mancheranno su questo tema

i preziosi consigli del Ministero della Salute. E’ da lungo tempo

che si parla di cellule staminali, anche noi ragioneremo sul metodo

“Vannoni”. Non c’è estate senza le fastidiosissime zanzare. Nelle

prossime pagine dei rimedi per combatterle. Apriremo una finestra

sull’estetica: curare la pelle è doveroso ed usare cosmetici di quali-

tà lo è ancora di più. Non poteva mancare un articolo sulle proteste

delle scorse settimane che hanno riguardato la Turchia tanto quan-

to il Brasile. Proteste sorte a tutela dell’ambiente e che vedono in

prima fila popoli agguerriti e contrapposti nettamente al potere.

Dall’approfondimento legato all’attualità passeremo alla parte più

leggera del nostro giornale. Spazio dunque alla moda con la linea

di Dolce e Gabbana estate, al teatro con Romeo e Giuletta al Glo-

be Theatre di Roma, al cinema e alla musica con l’ultimo disco di

Mariah Carey. Il viaggio di questo numero è dedicato ai Caraibi. Si,

i fantastici e unici Caraibi. Posti da sogno composti da miriade di

isole incantevoli che non possono che farci sognare. Tutto questo

ed altro ancora è For You! Buona lettura e buone vacanze.

Raffaella Patricelli

[email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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08 Frullatore:Notizie e curiosità dal mondo

12 Attualità:Il Governo del fare:I suoi pro e i suoi contro

14 Attualità:Incubo poverta:Le famiglie tirano la cinghia

18 Attualità:Cellule staminali: Il metodo Vannoni

20 Salute:Disturbi causati dalleondate di calore

22 Salute:Agopuntura: Benefici e proprietà

24 Salute: Rimedi naturali contro le zanzare

26 Estetica: Cura della pelle in estate

28 Estetica: Allarme sostanze cancerogene nei cosmeticiin

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Luglio/Agosto duemilatrediciSommario34 Viaggio: I Caraibi: una meta da sogno

38 Moda donna: Dolce & Gabbana Summer Collection

42 Shopping: Speciale “costumi donna 2013”

46 Moda uomo:Accessori Uomo per l‘estate

48 Teatro: Romeo e Giulietta al Globe Theatre

52 Musica: Il nuovo album di Mariah Carey

54 Motori: Nuova Mercedes GLA Concept

58 Rubriche: I consigli dei nostri specialisti

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News >

notizie dall’Italia e dal mondo scelte per voi...

FRULLATORE

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Traffico, Viminale: Estate senza bollino nero”L’attuale crisi “elimina” le code per l’esodo.

Secondo “Viabilità Italia”, non ci saranno giornate di traffico in-tenso né code di chilometri su

tratti lunghissimi e tempi di percor-renza tra Nord e Sud maggiorati di ore.

Per la prima volta, dopo anni, per l’estate 2013 non è prevista nessuna giornata di traffico da “bollino nero”, ovvero con code di chilometri su tratti lun-ghissimi e tempi di percorrenza tra Nord e Sud mag-giorati di ore. Il nuovo scenario, delineato da “Viabi-lità Italia”, il Centro di coordinamento del Viminale, sarebbe dovuto alla scelta degli italiani di vacanze mordi e fuggi, scaglionate nei diversi fine settimana.

La vacanza “mordi e fuggi” elimina le code - Non ci sono più dunque giornate “topiche” per le parten-ze perché sono finite le vacanze lunghe, a favore di quelle mordi e fuggi, scaglionate nei diversi fine set-timana. E il calendario con le date a rischio, messo a punto da “Viabilità Italia”, ha tenuto conto proprio di questo cambiamento, che porterà a flussi di traffico meno concentrati in una sola giornata e invece di-stribuiti nei week end di tutta la stagione estiva con destinazione le località turistiche.

La maggiore intensificazione del traffico è attesa a partire dall’ultimo week end di luglio. E il clou si dovrebbe registrare sabato 3 agosto, giornata nel-la quale, sulla base di quanto registrato negli anni precedenti, si prevedono volumi di traffico molto so-stenuti in alcune aree con possibili code; niente a che vedere pero’ con gli esodi da “bollino nero” degli anni passati.

La crisi cambia le vacanze degli italiani.Che a cambiare le abitudini degli italiani in fatto di

vacanze sia la crisi lo rivela anche un’analisi della Coldiretti basata su un’indagine di Ipr marketing: rispetto allo scorso anno quasi 2 milioni di italiani rinunciano a partire a luglio, che resta comunque il mese più scelto dalle famiglie (lo preferisce una su 3) per le ferie 2013, per il semplice fatto che consente di risparmiare un po’ rispetto all’altissima stagione. E in tutto il periodo estivo saranno meno di 32 milioni gli adulti che si concederanno almeno un giorno di va-canza fuori casa. Si taglia sulla durata della vacanza (lo fa il 25%) e sulla distanza delle mete (32%), e in tan-ti vanno alla caccia dei saldi con le offerte last minute. Il 18% parte in bassa stagione, mentre solo il 34% di-chiara che non modificherà le proprie abitudini.

Tra le spese da tagliare in vacanza per far quadrare i conti, ci sono per il 33% quelle dei divertimenti come cinema, parchi giochi, discoteche, ma c’è anche un consistente 25% che abbassa il livello degli alloggi scelti, rinunciando ad una stella o più.

Fonte: www.tgcom24.it

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Traffico, Viminale: Estate senza bollino nero”L’attuale crisi “elimina” le code per l’esodo.

La studiosa si è spenta a Trieste: era stata la prima donna a guidare un osservatorio astro-nomico. Oltre al suo lavoro e alla notorietà per l’abilità divulgativa, era conosciuta per le bat-

taglie su temi sociali e politici. Aveva compiuto 91 anni il 12 giugno scorso. La Hack era stata ricoverata in seguito al riacutizzarsi dei problemi cardiaci che la affliggevano.

Con lei fino all’ultimo il marito, Aldo, con il quale era spo-sata da 70 anni. Astrofisica di fama mondiale, atea, vege-tariana da sempre, divulgatrice, dichiaratamente di sini-stra, sostenitrice da sempre dei diritti civili e di aperture in tema di bioetica. Come riconoscimento per il suo con-tributo all’astrofisica le è stato intitolato l’asteroide 8558 Hack. La scienza italiana perde così un altro simbolo, dopo la scomparsa della senatrice a vita Rita Levi Montalcini.

Nata a Firenze il 12 giugno 1922, la Hack è stata una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana. Pri-ma donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, Hack ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un considerevole contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle. La scienziata, membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unio-ne Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society, nel 2012 aveva ricevuto l’onorificenza dalla pre-sidenza della Repubblica di dama di gran croce dell’Or-dine al merito della Repubblica italiana “per il costante e instancabile impegno profuso nella ricerca scientifica e al servizio della società, che la rende esempio di straordina-ria dedizione e coerenza per le giovani generazioni”. Si laurea nel 1945, con una tesi di astrofisica relativa a una ricerca sulle cefeidi, una classe di stelle variabili. Il lavoro viene condotto presso l’Osservatorio astronomico di Ar-cetri, dove inizia a occuparsi di spettroscopia stellare, che

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diventerà il suo principale campo di ricerca. Ha lavorato in numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell’Esa e della Nasa. In Italia, con un’intensa opera di promozione ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espan-desse la sua attività nell’utilizzo di vari satelliti giungen-do ad un livello di rinomanza internazionale.

Antifascista e da sempre oppositrice di Silvio Berlu-sconi e della sua parte politica si era più volta candi-data alle elezioni, ottenendo in alcune occasioni anche il seggio al quale però aveva sempre rinunciato. Alle primarie del centrosinistra del 2012 e alle politiche del 2013 aveva sostenuto Nichi Vendola, mentre aveva firmato l’appello in sostegno di Emma Bonino per la candidatura alla presidenza della Repubblica.

Gli ultimi giorni accanto al marito conosciuto 80 anni fa, sono stati sereni e “vissuti con leggerezza”, come aveva sempre fatto nella sua vita. I problemi cardiaci dei quali soffriva da tempo “erano molto pesanti, ma li viveva con una leggerezza assoluta”, racconta Mari-nella Chirico, molto vicina alla ricercatrice e alla sua famiglia. La malattia si era riacutizzata tanto da rende-re necessario il ricovero. Hack lascia il marito Aldo, 93 anni, che aveva conosciuto a Firenze, dove erano nati entrambi e dove si erano incontrati ai giardini quando Margherita aveva 11 anni e lui 13. Si erano sposati 70 anni fa, “la prima e l’ultima volta che era entrata in una chiesa”, racconta l’amica di famiglia. Della morte non ha mai avuto paura, nemmeno negli ultimi giorni: “Quando ci sono io non c’è la morte – le piaceva ripe-tere – e quando c’è la morte non ci sarò io”.

Fonte: www.ilfattoquotidiano.it

SCOMPARSA l’astrofisica Margherita HackL’Italia piange la signora delle stelle...

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Pillole di conoscenza >

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Le creme autoabbronzanti possonoessere dannose per il nostro corpo?

Gli autoabbronzanti sono coloranti del-lo strato corneo e non sono dannosi. La loro capacità pigmentante è dovu-

ta ad uno zucchero che si lega alla cherati-na, una proteina dell’epidermide.

Questo legame dà luogo a composti nuovi, colorati per l’appunto. Nel giro di qualche giorno, visto il ri-cambio continuo tipico delle cellu-le superficiali della pelle, l’effetto bruno scompare. Ma attenzione: gli autoabbronzanti non pro-teggono dalle scottature e dagli eritemi, a meno che non siano ad-dizionati di filtri. Gli acceleratori di

abbronzatura (gli abbronzanti) sono invece prodotti in genere a base di oli - per esempio, di cocco o di noce - che potenziano l’attività iperpigmentante delle radiazioni. Secondo gli esperti aumentano il rischio di ustioni e di conseguenza facilitano l’invecchiamento

della pelle.

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Certo. Secondo dati recenti, un ragazzo ogni 50 mila in Italia soffre di anoressia: questa ci-

fra, che riguarda la fascia d’età com-presa tra 18 e 28 anni, indica che il fe-nomeno è in crescita ed è raddoppiato rispetto a 20 anni fa.

Come avviene per le ragazze, anche i maschi che soffrono di anoressia ner-vosa si pongono come obiettivo la ri-cerca esasperata della magrezza, fino ad arrivare al deperimento fisico.

Poiché il disturbo è tipicamente fem-minile, viene spesso diagnosticato in ritardo nei maschi, che arrivano negli studi specialistici quando la pelle ha assunto ormai un colore grigiastro, la pressione bassa causa debolezza e ver-tigini, e il sistema immunitario è gra-

vemente compromesso. Secondo uno studio dell’uni-versità del Michigan, l’occa-sione che più frequentemente scatena l’inizio del disturbo nei maschi è la pratica di un’attività sportiva che im-pone il controllo del peso, per esempio l’atletica: l’immagine idealizzata del corpo diventa ossessiva e fa perdere di vista, per assurdo, proprio il modello sportivo e muscoloso da cui il ragazzo era partito.

Il momento in cui l’anoressia colpisce più frequentemente sia le ragazze che i ragazzi è l’adole-scenza, quando l’individuo è alle prese con la costruzione di una pro-pria identità adulta.

L’anoressia può colpireanche il sesso maschile?

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Perché vengono le rughe?

Le rughe sono alterazioni della cute, la cui superficie ha subìto un danno strutturale alle fibre di collagene ed elastiche. Dipendo-no principalmente dall’avanzare dell’età, e sono causate dal

rilassamento della pelle che inizia a manifestarsi attorno ai 30 anni.

Le prime ad apparire sono le rughe ai lati della bocca, sotto le palpebre e sulla fronte. La loro comparsa è più precoce nei fuma-tori, nelle persone emotive, in chi ha l’abitudine di esporsi molto al sole e in chi conduce una vita disordinata.

Emozioni rugose.Le rughe di espressione, che possono comparire anche su un viso giovane, sono invece la conseguenza di gesti ripetuti, come la con-trazione della bocca quando si fuma, l’avvicina-re le sopracciglia alla radice del naso ecc.

Inoltre, chi è particolarmente emotivo ha rughe che rifletto-no sul viso le emozioni: dalla rabbia allo stupore, all’ansia. Nella propensione ad avere ru-ghe c’è comunque una compo-nente ereditaria legata a fattori genetici.

Fa bene piangere?

Sì. Secondo William Frey, biochimico dell’Università del Minnesota (Usa), il pianto serve a espellere le sostanze

prodotte quando si accumula tensione emo-tiva. Infatti, a differenza delle lacrime che si generano in modo naturale perché ci sono corpi estranei nell’occhio o per irritazioni e allergie, quelle del pianto sono ricche di cor-ticotropina e prolattina (ormoni i cui livelli aumentano in stato di stress) e di man-ganese (presente in alte concentrazio-ni nel cervello dei depressi).

Gli studi psicologici, inoltre, riferiscono che l’88,8% del-le persone si sente meglio dopo essersi sfogato con un bel pianto liberatorio.

Anche se gli uomini lo fan-no, in media, solo 7 volte all’an-

no, contro le 47 delle donne.

Si va a piangere al pubChe piangere faccia bene lo sanno gli uomini d’affari

giapponesi che, per scarica-re lo stress, hanno diffuso la moda, arrivata anche in Euro-

pa, dei crying club (club del pianto): locali in

cui si va appo-sta per pian-gere assie-me a perfetti sconosciu-ti. Molti di

questi locali offrono un “aiu-

to” a chi non ha la lacrima facile: da film commo-

venti a cipolle e peperoncini.

FOCUS

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Attualità> di Eugenio Giannetta

In secondo luogo il rinvio dell’aumento dell’Iva per i prossimi tre mesi. In terzo luogo la tassa sulla casa che divide Pd e Pdl. A questi tre punti si aggiun-ge la spinosa questione degli F35 e la ciliegina sulla torta: il pacchetto lavoro. Insomma, in un parola questo è il decreto legge «fare» con tut-ti i suoi pro e i tutti suoi contro. Misure che - come spiega il Premier Enrico Letta - «Servono a rilanciare l’economia del paese».

Proseguendo con ordine, la sen-tenza del Tribunale di Milano ri-sulta essere superiore di quanto richiesto dall’accusa. Condanna che l’avvocato Ghedini dichia-ra essere: «Fuori da ogni logica», anche e soprattutto per le ne-cessarie conseguenze politiche che ne derivano. Effetto domino che ricade e si riflette inevitabil-mente sulle scelte di Governo. Ad esempio, pare che la mag-

L’elenco dei puntini è immenso; tanto per cominciare la sentenza Ruby, con Silvio Berlusconi con-

dannato in primo grado a sette anni, oltre all’interdizione perpetua dai pub-blici uffici.

gior parte degli italiani non sia d’accordo sul rinvio di tre mesi dell’aumento dell’Iva; se da una parte il planning trimestrale è tipico delle grandi imprese per valutare lo stato di salute aziendale, dall’altra sembra una scelta di comodo, fatta per temporeggia-re e mediare in attesa di una reale programmazione sulla questione, continuando a rinviare il problema al prossimo autunno e chissà, forse fino alla fine dell’an-no.

Letta sembra intenzionato a instaurare un di-scorso comunicativo in attesa degli sviluppi sui pagamenti della Pubblica Amministra-zione verso le imprese. Solo risolto questo

punto si potrà programmare a lungo ter-mine un nuovo bilancio per il 2014. Le perplessità legate a questa man-cata programmazione si estendono a una rassegna sul decreto del Go-verno per i giovani nuovi assunti: gli sgravi fiscali prevedono che i soggetti siano privi di impiego re-golarmente retribuito da almeno sei mesi, devono essere di età com-presa tra i 18 e i 29 anni, devono essere privi di un diploma di scuola media superiore o professionale, o devono vivere soli con una o più persone a carico.

Il Ministro del lavoro Enrico Giovannini

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FAREIL GOVERNO DEL

I SUOI PRO E I SUOI CONTROPer capire il momento in cui versa il Paese non basta co-noscere i fatti principali e saperli sviscerare, è necessario unire i puntini e riuscire a vederne il disegno più grande.

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Arduo compito per il Ministro dell’Economia Fabri-zio Saccomanni, preso in mezzo da problemi tec-nici e al tempo stesso politici. Necessario più di un miliardo per finanziare le misure di crescita, ma sen-za un ‘tesoretto’ statale la trasformazione di questi incentivi non è di facile realizzazione. La valutazio-ne prevede di stanziare fondi europei inutilizzati e pronti per essere riprogrammati, ma anche in questo caso la necessità si scontra e si scorna con la Com-missione europea di Bruxelles.

Il Ministro del lavoro Enrico Giovannini punta for-te sulla flessibilità e sulla revisione di alcuni vincoli legati ai contratti e alla loro durata: «In una fase di incertezza, non ci possiamo aspettare un investi-mento sui contratti a lungo termine». A questo si aggiunge una prevedibile ispezione anche della Ri-forma Fornero e un necessario incontro con i sinda-cati per discutere la questione in tutti i suoi dettagli.

Il problema di Iva (il rinvio dell’aumento di un punto dell’aliquota massima) e Imu è sostanzialmente un problema di copertura del bilancio e definizione di obiettivi concreti con un maggiore coinvolgimento dei Partiti, stimolati al confronto costante. Il nodo cruciale per permettere la realizzazione del piano di crescita e rinnovo, quindi, è l’Europa - investita

delle possibilità di investire nelle risorse del Paese in funzione di un ‘nuovo’ percorso di occupazione - in stretta collaborazione con l’Italia.

Questione di strategie e priorità, con l’ambizione di raggiungere un traguardo ambizioso nella realizza-zione di procedure virtuose, riducendo la spesa pub-blica e creando un impatto positivo sui conti dello Sta-to. Conti che al momento sono scossi, tra le altre cose, anche dalla polemica sugli F35, nonostante ci sia chi ritiene necessario riqualificare il sistema della Difesa.

Insomma, è un’estate calda e in continua evoluzio-ne, da vivere con la speranza di arrivare a settembre con le idee chiare su come agire per permettere al Paese di ripartire nella giusta direzione e incanalare un percorso vincente e rigenerante. Troppa la carne al fuoco - allo stato attuale delle cose - per permetter-si di prendere decisioni ufficiali e portarle avanti in maniera convincente e con determinazione.

Per una volta, probabilmente, temporeggiare è la giusta tattica per non essere costretti a fare i so-liti imbarazzanti dietrofront a cui troppo spesso il Paese è stato abituato nel tempo. Come si usava dire un tempo tra i banchi di scuola: “rimandati a settembre”...

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Poverta’

Le rinunce arrivano da tutti i possibili comfort della vita e in molti casi non solo, con alcune famiglie co-strette a tirare la cinghia anche su beni di prima ne-cessità quali i viveri. Se l’Italia è stato a lungo il bel-paese, esempio della classe media e della borghesia, oggi è un luogo dove si bada con grande attenzione a spese e consumi su tutte le latitudini: secondo alcune stime, i consumi di beni come automobili, viaggi, ar-redamenti per la casa ed elettrodomestici di utilizzo quotidiano, sono diminuiti di circa il 23 per cento.

Come spiegato più volte su queste pagine, i consumi continuano a vivere un prolungato momento di calo, in-distintamente in tutti i settori merceologici, compreso quello - gravissimo - dei beni alimentari. Resta ancora irrisolto il tema della disoccupazione, con riforme par-ziali e sicuramente non in grado di riuscire ad arginare il crollo che tocca soprattutto il ceto medio ita-liano, spaccando a metà la piramide socia-le e aumentando la forbice - già ampia-mente dilatata - tra ricchezza e povertà. Cambiando le possibilità di spesa, cambiano come diretta conse-guenza anche le abitudini di spesa delle famiglie, spostando gli ‘investimenti’ dal generale al particolare, con una riscoperta di attività commerciali al dettaglio

Dall’inizio della crisi ad oggi, i consumi sono calati drasticamen-te e la maggioranza della popolazione va avanti con difficoltà...

Attualità> di Eugenio Giannetta

e specializzate, a scapito dei grossi centri commercia-li quali i supermercati. In molte città, però, allo stesso tempo proseguono anche le numerose chiusure di atti-vità commerciali, sfiancate dalle spese e dalle continue e incessanti tasse. Rinviato e scongiurato, almeno tem-poraneamente, l’aumento dell’Iva, restano comunque tempi di grave difficoltà per le imprese, soprattutto per quanto riguarda artigiani e commercianti. I meno allar-mati dalle difficoltà economiche sono i manager, che in Italia costituiscono la classe dirigente più pagata d’Eu-ropa; secondo una ricerca della FedEE (Federation of European Employers) guadagnano 957 euro all’ora contro i 412 euro di guadagno in Germania. Discorso analogo nel confronto tra un paese come la Spagna e uno come la Svizzera, con statistiche pronte a mette-re in evidenza sistemi economici nei quali c’è sempre meno omogeneità tra ricchi e poveri.

L’emergenza povertà, ovviamente, non si limita solo all’Italia, per questo motivo davanti alla sede del par-lamento di Berlino, per iniziativa del gruppo one.org è stata sistemata un’installazione di 140 manifesti di oc-chi, a rappresentazione della voglia di riscatto sociale in funzione di un’auspicabile ripresa economica. Debito pubblico e debiti privati, quindi, non fanno che ridurre la credibilità economica del Paese sul mercato nazio-

nale e internazionale, portando questa classe di poveri in aumento verso un collasso

imminente; cedimento nel quale verrà trascinato anche l’intero sistema economico, con un grave e controproducente ef-fetto domino. Servono soluzio-

ni per cercare di invertire la ten-denza, e servono alla svelta.

La parola attualità, purtroppo, di questi tempi è diventata stret-tamente correlata alla parola

povertà. Sì, perché l’Italia sta vivendo uno dei periodi più scuri della sua sto-ria economico-sociale.

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Incubo

le famiglie tirano la cinghia

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La spirale recessiva continua a mietere vittime e a pagarne le spese più alte sono le giovani generazioni, costrette ad

affrontare numerose difficoltà per inserirsi sta-bilmente nel mondo del lavoro e per raggiun-gere la piena autonomia economica. Poco, po-chissimo è stato fatto per loro fino ad oggi, ma nuove idee sembrano profilarsi all’orizzonte.

Pensato per allentare la morsa della disoccupa-zione giovanile e per favorire la mobilità e lo sviluppo professionale, il neonato progetto co-munitario, ribattezzato “Erasmus per l’occu-pazione”, prevede la creazione di un grande “ufficio di collocamento’’ a livello europeo che varcherà i confini nazionali dei 27 stati membri: il fine ultimo è la messa in contatto dei giovani che cercano lavoro con le aziende che lo offrono. Un proget-to così ambizioso non potrà che pun-tare sulla collaborazione tra scuole, università e centri per l’impiego dis-seminati sul territorio: aspetto fonda-mentale, quest’ultimo, per il premier Enrico Letta il quale ha, inoltre, precisato che il negoziato in cor-so - per la realizzazione del piano europeo sul lavoro giovanile - è molto duro sull’u-tilizzo immediato di risorse per i ragazzi che, usciti dalla scuola, sono chiamati ad inserirsi nel difficile mondo occupazionale.

Il progetto prevederà aiuti concreti per colo-ro che decideranno di farne parte: verranno messi a disposizione 300 euro per ogni col-

loquio sostenuto all’estero e 1200 euro per ogni trasferi-mento. Tale idea innovativa trae spunto da un piano di cooperazione europea simile, avviato il 15 Giugno 2012 e volto ad incentivare la crescita lavorativa dei giovani, in un contesto ben più ampio di quello strettamente nazio-nale. “Your First Eures Job’’, questo il nome del proget-to, nasce dalla fortunata collaborazione tra le Rete Eures, la rete europea per il lavoro, “Youth On The Move’’,

specializzato nel favorire la mobilità all’interno dell’Unione Europea, e Porta Futuro, sportello per l’Orientamento, la Formazione e il Lavoro della Provincia di Roma. Tutte le aziende europee possono divenire parte della rete Eures ma sola-mente le imprese con un massimo di 250 dipendenti possono beneficiare di un con-

creto sostegno finanziario; anche in questo caso, infatti, oltre all’assistenza contrattualisti-

ca e linguistica, sono pevisti aiuti economici per i giovani e per i datori di lavoro disposti ad assumere.

La parola “lavoro” sarà centrale anche nel tradizionale progetto Erasmus, il quale, pur continuando a soste-nere l’internazionalizzazione degli studi, assumerà il compito ben più concreto di collegamento con le im-prese: a tal proposito, si pensa ad un potenziamento finanziario che già dal 2014 potrebbe assicurare il 70% in più delle risorse economiche. Relativamente alla platea a cui il piano stesso si rivolge, questa subirà un notevole ampliamento: la Commissione Europea, infatti, ha stimato circa cinque milioni di possibili beneficiari, non solo universitari, ma anche studen-ti delle scuole superiori. L’obiettivo finale, attraverso l’istituzione di un diploma “comune”, è quello di ac-crescere le competenze delle giovani generazioni ed incrementarne l’adattabilità al mondo del lavoro.

Attualità> di Pamela Polizzi

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Un grande ufficio di collocamento europeo che si occuperà della for-mazione dei giovani per inserirli direttamente nel mondo del lavoro.Previsti benefici finanziari per colloqui e ed eventuali trasferimenti.

erasmusper l’occupazione

Nasce il progetto

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Tuttavia alcuni pazienti che vi hanno fatto ricorso so-stengono che si tratti di un metodo scientifico adegua-to, in grado di portare alla guarigione o, comunque, di determinare nei pazienti un certo miglioramento. In certi casi, giunti anche alla ribalta dei media, la legge italiana ha deciso di fare qualche eccezione e di con-sentire le cure, specialmente per dei bambini che ne avevano bisogno.

Cos’è

Il metodo Vannoni è un percorso terapeutico che utilizza le cellule staminali, per curare delle malattie neurodegenerative, da cui sono affetti i bambini. Si tratta di: atrofia muscolare spinale o Sma, paralisi cerebrale da asfissia, leucodistrofia metacromati-ca, morbo di Krabbe, sindrome di Niemann-Pick. Questo metodo ha avuto inizio dall’incontro che Davide Vannoni, professore di psicologia e cognitivista, ha avuto con due russi: Vyache-slav Klymenko e Elena Shchegelskaya. Il primo insegnava biologia e la seconda dirigeva un laboratorio di biotecnologia. Entrambi sarebbero riusciti a guarire Vannoni da una paresi facciale, proprio attraverso un trapianto di staminali. I tre iniziarono a collaborare e Vannoni por-tò questa tecnica in Italia, per mette-

Il metodo Vannoni è noto anche come metodo Stamina: si usano le cel-lule staminali per curare alcune patologie neurodegenerative gravi.

Attualità > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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re a punto un progetto a partire dal 2007. Inizialmente, però, il tutto non ebbe particolare successo. Vannoni fondò diverse società; la più famosa di esse è la Stami-na Foundation Onlus, nata nel 2009.

Come funziona

Il metodo Vannoni si basa sul prelievo di cellule stami-nali. Si procede poi ad una coltura per 15-20 giorni. Le cellule vengono staccate fra di loro e vengono conge-late per mezzo di vapori di azoto liquido. Poi vengono scongelate e vengono iniettate nei pazienti, avendo cura di somministrare cellule che abbiano caratteristi-che neurologiche o ancora staminali. Le cellule stami-nali, a differenza di quanto succede per quelle mature, riescono a oltrepassare la barriera ematoencefalica. Il trattamento consiste in cinque cicli, che devono es-sere distanziati almeno di 30 giorni, tenendo conto anche dello stato immunologico del soggetto. In ogni ciclo sono effettuate due infusioni, una per via endo-venosa e l’altra per via intrarachide.

Questo tipo di trattamento lascia parecchi dubbi agli occhi degli esperti. Si teme anche che la capacità pro-liferativa delle cellule staminali possa sfuggire al con-

trollo, innescando processi che, eventualmente, possono indurre anche allo sviluppo di tumori. Altri hanno fatto notare che ci sono dei rischi legati al contagio batterico e virale, special-mente se, invece di iniettare cellule prese dal malato, si faccia ricorso a cellule prelavate da altre persone. E in tutto questo andrebbero considerate anche le metodologie di prepara-zione e di conservazione dei tessuti. C’è chi

contesta anche la mancanza di pubbli-cazioni scientifiche e quindi eventuali effetti collaterali imprevisti.

Su questo tipo di cura ci sono state diverse polemiche nel no-stro Paese. Da un lato, infatti,

la medicina e le autorità preposte alla salute non mostrano di riconoscere in tutto e per tutto questo tipo di terapia.

Staminalicos’è e come funziona la cura

Metodo Vannoni sulle cellule

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Salute > a cura di www.medicina-benessere.com

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Sul sito ufficiale dell’istituzione sono disponibili i bol-lettini aggiornati sulle temperature, forniti dal Diparti-mento di Epidemiologia del SSR del Lazio, e racco-mandazioni per prevenire le ondate di calore e gli altri effetti negativi del caldo eccessivo sulla nostra salute.E’ utile sapere che dal 2004 il Ministero della Sa-lute promuove il “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione”.Vediamo allora quali sono le raccomandazioni e i con-sigli forniti dall’Istituzione a proposito delle ondate di calore.

Nell’ambito di “Estate sicura - Come vincere il caldo”, cam-pagna informativa sugli effet-

ti delle alte temperature sulla salute, è stato istituito dall’estate 2012 un numero verde gratuito: componendo il numero 1500, è possibile ricevere da personale qualificato assistenza e consigli sull’emergenza caldo.

Cosa sono e quali rischi comportano per la sa-lute.Per ondata di calore si intende una fase meteorologi-ca prolungata e persistente, relativa ad una particola-re regione, durante la quale le temperature percepite sono più elevate rispetto alla media del periodo e della zona. I disturbi possono essere di natura più o meno lieve: da edemi, crampi muscolari e svenimenti fino a “stress da calore” e “colpi di calore”. In generale, puo’ manifestarsi un peggioramento della sintomatologia associata a patologie preesistenti.

Perché si manifestano questi disturbi?In presenza di temperature insolitamente elevate, si “inceppa” il meccanismo di termoregolazione (rego-lazione della temperatura corporea): l’organismo non riesce a disperdere completamente il calore in ec-cesso attraverso la sudorazione. I rischi che questa situazione atmosferica comporta per la nostra salute sono in rapporto alla durata ed all’intensità del feno-meno. Una condizione atmosferica caratterizzata da un tasso di umidità particolarmente elevato puo’ ad esempio causare un forte aumento della temperatura corporea, tale da arrecare danni all’organismo.

prevenirli al meglio con le giusteraccomandazioni del Ministero della Salute

Disturbi causati dalle ondate di

CaloreAlle soglie di una fase meteorologica caratterizzata da un deciso aumento delle temperature, è opportuno conoscere le misure da seguire per proteggere il nostro organismo dal forte caldo e dalle possibili ondate di calore. A questo proposito, il Ministero della Sa-lute mette a disposizione dei cittadini molti strumenti utili.

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I soggetti più a rischio sono:- bambini ed anziani

(nei quali il processo di termoregolazione è ridotto)

-individui affetti da stato di malattia con febbre

-soggetti sotto terapia farmacologica

-pazienti affetti da patologie croniche (ipertensione, malattie cardiovascolari,

diabete, broncopatia cronica ostruttiva )

-tossicodipendenti ed alcolizzati.

Disturbi causati dalle ondate diPrevenire gli effetti negativi sulla salute con l’a-limentazione.E’ particolarmente importante assumere molti liquidi (almeno 2 litri di acqua al giorno) ed evitare gli alco-lici. I pazienti affetti da epilessia, malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, del rene o del fega-to devono attenersi alle indicazioni del medico per quanto riguarda l’assunzione di liquidi. Il consumo di acqua oligominerale deve essere limitato, mentre l’assunzione di sali minerali deve sempre avvenire in base alle indicazioni del medico. Per quanto riguarda l’alimentazione, è consigliabile mangiare frutta ricca di acqua, come fragole e meloni, verdure colorate, che contengono sostanze ad azione antiossidante e protettiva dai danni dell’ozono.

A chi rivolgersi in caso di emergenza.La prima persona a cui rivolgersi in caso di bisogno è il medico di famiglia, che conosce sia le condizio-ni generali di salute che la storia clinica del paziente (patologie preesistenti, terapie farmacologiche segui-te). Nelle ore notturne o nelle festività ci si può rivol-gere al Servizio di guardia medica o, in caso di situa-zione particolarmente grave, al servizio di Emergenza sanitaria (118).

Le misure di pronto intervento in attesa del soc-corso comprendono: -misurazione della temperatura corporea -trasporto del paziente in un luogo ventilato-raffreddamento del corpo del paziente molto velocemente, con l’aiuto di un lenzuolo bagnato -somministrazione di liquidi -evitare di somministrare farmaci antipiretici (aspirina e tachipirina).

Per le raccomandazioni rivolte in particolar modo

alle categorie di persone a ri-schio (bam-bini, anzia-

ni e soggetti affetti da speci-

fiche patologie) si rimanda al paragrafo dell’opuscolo informa-tivo disponibile sul sito del Ministero della Salute.

A cura dello staff Medicina-Benesserediretto dalla dott.ssa

Paola Marazziti.

Alcune indicazioni generali.E’ possibile prevenire o ridurre le conseguenze ne-gative delle ondate di calore sulla salute applicando alcune semplici abitudini quotidiane. Fare docce e bagni tiepidi, bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca riduce la temperatura del corpo. E’ utile sapere che fare bagni o docce tiepidi aiuta a ridurre la tem-peratura corporea, mentre una doccia fredda al rien-tro da ambienti con temperature elevate puo’ essere pericolosa per bambini ed anziani.

Come sappiamo, è sconsigliato, a meno che non sia strettamente necessario, uscire nelle ore più calde (tra le 11 e le 18). In queste ore l’ozono si concentra in modo particolare nelle zone verdi delle grandi città urbane; l’ozono ha effetti negativi in particolar modo su pazienti affetti da malattie respiratorie o asma.

Se si esce in macchina è consi-gliabile adottare alcune pre-cauzioni: aprire gli sportelli e ventilare l’interno della vettu-ra prima di partire e verificare che i seggiolini di sicurezza riservati ai bambini non si siano surriscaldati. E’ op-portuno non lasciare per-sone o animali in un‘au-to parcheggiata sotto il sole, anche se si tratta di un bre-ve periodo di tempo.

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A livello internazionale, non tutti i Paesi accettano queste teorie, ma la tecnica gode di un certo riscon-tro presso l’opinione pubblica. Le proprietà e i benefici sembrano essere molti, in relazione al trattamento tera-peutico di differenti patologie.

I benefici e le proprietà

I benefici dell’agopuntura si esplicano soprattutto nel contrastare il dolore. Ecco perché la tecnica viene utiliz-zata contro il mal di testa, il mal di denti, l’artrosi, i reu-matismi e per alleviare i dolori mestruali. In effetti, pro-prio in campo ginecologico, ci sono molte applicazioni: dalla dismenorrea alla stimolazione della produzione di latte, dall’amenorrea all’ovaio policistico. In quest’ulti-mo caso la ricerca ha dimostrato che l’agopuntura, in unione all’attività fisica, è in grado di ridurre i livelli di testosterone nelle donne affette da sindrome da ovaio policistico. La tecnica cinese sarebbe in grado di ridur-re un eccesso di lavoro del sistema nervoso simpatico, che, secondo alcuni studiosi, sarebbe implicato nella determinazione del disturbo. Nella dismenorrea, patolo-gia che comporta dolori durante il ciclo mestruale, uno studio ha messo in evidenza che l’agopuntura sa-rebbe valida soprattutto per chi non può prendere gli antidolorifici tradizionali. L’agopuntura, infatti, riuscirebbe a regolare la quantità di pro-staglandine, delle sostanze implicate nei processi di in-fiammazione. Vantaggi anche per chi soffre di allergie stagionali,

Si tratta di una terapia che deve essere praticata da persone preparate. Se-condo la medicina cinese, attraverso

gli aghi si riesce a ripristinare l’equilibrio energetico dell’individuo, rimuovendo le malattie determinate da un accumulo o da una carenza di energia fra le zone corporee.

che possono beneficiare di una riduzione dei sintomi, secondo quanto è stato reso noto da uno studio svolto al Charite-University Medical Center di Berlino. Una ricerca dell’Università di Aberdeen ha sottoline-ato che l’antica tecnica orientale riuscirebbe efficace nel trattare artrite, mal di schiena, fibromialgia e tutti i disturbi rapportabili a problemi muscolo-scheletrici. Utile anche nella terapia del dolore, perché secondo alcuni studiosi gli aghi provocherebbero degli effetti anche sul cervello, disattivando alcune aree cerebrali associate alle sensazioni dolorose. Da questo punto di vista si comprende come la tecnica venga ritenuta adeguata anche per trattare ansia e stress e i relativi disturbi gastrointestinali. Da non dimenticare l’aiuto che l’agopuntura potrebbe fornire nei confronti di chi soffre di broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Gli utilizzi

A cosa serve, quindi, l’agopuntura? La tecnica viene utilizzata per risolvere differenti patologie. I campi in cui trova maggiore applicazione sono costituiti dalle cefalee e dalle cervicalgie. L’agopuntura viene usa-ta anche contro la nevralgia trigeminale, le vertigini e gli acufeni e per tutte le patologie che comportano dolori alle articolazioni, alla spalla, al gomito, alla parte dorso-lombare, compresa la lombosciatalgia. Anche i dolori dell’anca e del ginocchio, delle mani e dei piedi possono essere trattati opportunamente. Altri campi di applicazione sono costituiti dalle malattie dermatologi-

che, dai disturbi gastrointestinali, come stipsi e gonfiore addominale, dall’ansia, dallo stress e dai disturbi del sonno. E poi ancora le altera-zioni delle mestruazioni e i problemi della me-nopausa. L’agopuntura funziona? E’ difficile riuscire a rispondere a questa domanda con

certezza. Sull’argomento sono stati effettua-te diverse ricerche e non tutti gli studiosi sono d’accordo a questo proposito. C’è an-

che chi ritiene che i benefici possano essere rapportati semplicemente ad un effetto placebo.

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Agopuntura:Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

L’agopuntura è una cura di origine cinese, che vuole far raggiungere il benessere attraverso l’inserimento di aghi in determinati punti del corpo.

benefici e proprietà

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Come tenere lontane le zanzare

Le zanzare possono essere tenute lontano dai luoghi in cui abitiamo, ricorrendo all’uso di alcune piante specifi-che come prevenzione naturale. Fra queste basta ricor-dare la citronella, i gerani, la menta e il basilico. La loro azione si esplica per mezzo del loro odore piuttosto forte, che non dà fastidio agli esseri umani, ma è particolar-mente sgradito agli insetti. Nel nostro giardino possiamo piantare anche la calendula, la monarda, l’agerato. Da ricordare anche l’erba gatta, che agisce come un ottimo repellente. Bisogna soltanto fare attenzione, se abbiamo gatti in casa, perché questi animali potrebbero manife-stare nei confronti di questa erba una certa suscettibilità.

Ultimamente sono stati messi in luce anche gli effet-ti della catambra, una pianta apparentemente senza profumo, che emana un odore terribile per le zanzare. Particolarmente adatto contro le zanzare è l’olio di Neem, un olio ecologico, capace di distruggere le larve. Si può anche cospargere sulla pelle come repellente. In questo caso, comun-que, è meglio scioglierlo nell’acqua tiepida insieme a delle scaglie di sapone di Marsiglia. E’ importante anche l’uso della cipolla. L’ortag-

Si tratta di prodotti naturali antizan-zare, che possiamo mettere a pun-to noi stessi, ricorrendo a piante,

frutti e sostanze anche piuttosto comuni, che costituiscono degli alleati efficaci a vantaggio del nostro benessere. Avreste mai pensato che aceto, limone e aglio svolgano una parte importante in questo senso? Vediamo insieme i dettagli.

gio va tagliato a pezzetti e messo su un piattino, ag-giungendo dei chiodi di garofano. Fra gli altri prodotti alimentari comunemente usati in cucina, ai quali possia-mo fare ricorso, ci sono anche il lievito di birra e l’aglio. Questi vanno mangiati. Il primo, in scaglie o in pastiglie, fa emettere dalle mani un profumo che le zanzare non sopportano. Il secondo, se consumato crudo, aiuta l’or-ganismo a produrre delle sostanze solforate, che copro-no il sentore dell’anidride carbonica, da cui sono attratti gli insetti. In una ciotolina da posizionare nell’ambiente domestico si possono mettere insieme anche aceto e li-mone. Anche questi rientrano fra i rimedi casalinghi da tenere sempre in considerazione per non essere punti.

Cosa fare in caso di puntura

Fra i rimedi naturali contro le punture delle zanzare rientra anche la cipolla, che già abbiamo visto fra le sostanze repellenti. Il trito di cipolle da cospargere sulla cute riesce ad alleviare il prurito, il quale è pro-vocato da una sostanza anticoagulante che l’insetto inietta nel nostro organismo, per poi nutrirsi del san-gue. Se veniamo punti, è opportuno mettere la zona interessata sotto l’acqua fredda e applicare del ghiac-cio. Poi possiamo passare all’uso dell’aloe, anche sotto forma di gel, che esercita un’azione rinfrescan-te. Possiamo utilizzare anche il miele, che è famoso

per le sue proprietà antibatteriche, mescolato al bicarbonato. Ottimi sono anche gli oli essenziali di malaleuca e di lavanda, che sono facilmente reperibili in er-boristeria. Chi vuole può anche sciogliere un cucchiaio di sale in un bicchiere d’acqua, per tamponare l’area punta con un batuffolo, in maniera da ridur-re l’infiammazione.

I rimedi naturali contro le zanzare comprendono diverse soluzioni che la natura mette a nostra disposizione, sia per tenere lontani questi in-setti fastidiosi, sia per alleviare il prurito e il bruciore che si manifesta-no sulla pelle in seguito alle loro punture.

Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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zanzareRimedi naturali contro le

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Estetica > a cura di www.medicina-benessere.com

Dopo l’aggressione duran-te l’inverno di fattori qua-li freddo, vento, smog, la

pelle ha bisogno di rinascere per essere pronta a ricevere i raggi del sole ed abbronzarsi.

La delicata pelle del volto necessita in particolar modo di attenzioni speciali sia prima che durante la stagione più calda dell’anno. Vediamo allora quali sono i gesti quotidiani con i quali possiamo soddi-sfare l’esigenza di nutrimento ed idratazione e pre-parare la pelle del viso ad essere perfetta in estate.

La pulizia del viso.Almeno due settimane prima dell’estate o comunque prima dell’esposizione al sole è opportuno effettuare un’approfondi-ta pulizia del viso, in modo da nutrirla e purificarla eliminando tutte le tossine e impurità. A questo proposito possono essere molto utili ed efficaci scrub deli-cati ad azione levigante, maschere ad azione detox o bagni di vapore.

Alimentazione.Per avere una pelle del viso detossinata possiamo agire anche dall’interno, adot-tando uno stile di alimentazione che ha la funzione di purificare l’organismo. Privilegeremo quindi frutta e verdura di stagione,

contenenti i flavonoidi, delle sostanze antiossidan-ti che agiscono come “spazzini” dei radicali liberi e stimolano la sintesi del collagene. E’ utile sape-re che i vegetali a foglia verde e i frutti di colore arancione o giallo sono fonti naturali di luteina, un carotenoide che svolge una funzione di protezione dell’epidermide e aiuta a mantenere la pelle idrata-ta ed elastica.

Idratazione.Dopo le rigide temperature invernali, la pelle appare secca e in alcuni casi disidratata. L’aggressione di fattori quali elevate temperature, vento e salsedine, rendono ancora più indispensabile assicurare alla pelle del viso una perfetta idratazione e una corretta

protezione. E’ consigliabile optare per una cre-ma idratante con un adeguato fattore pro-

tettivo (almeno spf15) da applicare anche quando non ci si espone al sole per pre-venire la comparsa di macchie scure.

La crema ideale varia in relazione al tipo di pelle. Se la pelle è normale la crema deve avere una consistenza leggera, mentre se la pelle è grassa è consigliabile preferire creme ad azio-ne opacizzante con texture fluida; in-fine se la pelle è secca o sensibile sce-glieremo prodotti ad azione nutriente e al tempo stesso lenitiva.

E’ importante più che mai in questa stagione dosare con attenzione

la crema da applicare:

cura della pelle in

EstateL’estate è finalmente arrivata ed è quindi il momento di preparare la nostra pelle alla nuova stagione.

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un’eccessiva quantità di prodotto potrebbe con-durre ad un’ostruzione dei pori. Non dimentichia-mo infine di utilizzare anche in estate una crema da notte dall’azione rigenerante e rivitalizzante. Durante questa stagione è consigliabile sospen-dere l’applicazione di prodotti antietà con acido glicolico e optare per versioni “light” di creme an-tiaging, contenenti retinoidi come retinaldeide e retinolo, che possono essere applicate anche quando le temperature sono particolarmente ele-vate. Controindicati in estate anche prodotti contenenti acidi della frutta, che potrebbero favori-re la comparsa di macchie scure.

Protezione.Come sappiamo, la re-gola fondamentale per preservare la bellezza della pelle del corpo e in modo particolare del viso è una corretta protezione. E’ utile sapere che è stato re-centemente messo a punto un nuovo tipo di creme solari prive

di sostanze chimiche, basate su un metodo di “im-munofotoprotezione”: esse proteggono sia dai raggi UVB che UVA sfruttando la combinazione di filtri solari del tutto naturali (The verde, Nicotina-mide, Ectoina).

Pelle viso perfetta dopo l’esposizione al sole.Il gesto della pulizia al ritorno dal mare è molto im-portante per rivitalizzare la cute dopo l’esposizione al sole. E’ consigliabile utilizzare prodotti deter-

genti in gel o mousse: non ungono e non rendono la pelle lucida.

Per dare sollievo alla pelle del viso è molto utile applicare

maschere antiossidanti ad azione lenitiva e ri-generante, come quel-le a base di vitami-na C e vitamina E.

A cura dello staff Medicina-Benesserediretto dalla dott.ssa

Paola Marazziti.

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Questo è un errore grave, che potrebbe anche costare caro, in particolar modo nel lungo periodo. Senza contare poi i tan-ti prodotti per la cosmesi che si trovano facilmente nei mercatini o sulle bancarelle, prodotti anche di nome, ma la cui provenienza e au-tenticità non è affatto garantita. In un periodo di magra, dal punto di vista di soldi disponibili, comprare al mercatino è spesso la sola possibilità che resta, e questo vale anche per i co-smetici.

E’ di pochi mesi fa la notizia che la Pro-cura di Brescia ha disposto il sequestro

Cosmetici e salute, un binomio che non va troppo d’accordo. Il problema è che, contraria-

mente a quello che accade quando si fa la spesa al supermercato, non si ha l’abitudine di leggere l’etichetta dei cosmetici, un po’ per mancanza di abi-tudine e di prudenza, un po’ perché si ritiene che si tratti di prodotti testati e controllati, per cui ci si fa influenza-re per lo più dall’importan-za della marca.

di 50.000 prodotti contenenti formaldeide, una so-stanza molto pericolosa, utilizzata principalmente per preservare alcuni prodotti dalla contaminazione di microbi, un prodotto classificato cancerogeno, dal quale è quindi necessario tenersi alla larga. Secon-do le normative vigenti, nei cosmetici è tollerata la presenza di formaldeide nella misura del 0,2% di pro-dotto, tuttavia in alcuni preparati per la stiratura dei capelli, la percentuale è ben più alta, arriva infatti fino al 9.5% di prodotto, un’enormità, e quindi un se-rio pericolo per la salute.

Ma non è solo la formaldeide ad essere presente nei cosme-tici, visto che in molti rossetti e lucidalabbra si registra una elevata percentuale di una se-rie di metalli, tutti nocivi per la

salute, e in particolare piom-bo, cadmio, cromo, allumi-nio, più altri 5 metalli.

Sono stati i ricercatori della Univer-sità della California a Berke-

ley – School of Public Health a rilevare tale

presenza poco rac-comandabile in 32 diversi tipi di ros-setto regolarmente in commercio negli

Leggere con estrema attenzione l’etichetta del prodotto cosmetico che si ha intenzione di acquistare, è il solo modo che si ha per difendersi.

Estetica> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

CosmeticiSostanze cancerogene nei

come capirlo dall’etichetta

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Stati Uniti, ma questo non vuol dire che in Italia le cose siano più tranquille, perché una nutrita pattuglia di questi prodotti, sbarca re-golarmente anche nel nostro Paese.

La pericolosità è rappresentata soprattutto dalla modalità di utilizzo del prodotto in quan-to, trattandosi appunto di rossetto, viene più facilmente assorbito dall’organismo. Secondo le stime dei ricercatori, un utilizzo medio del rossetto in questione, determina una inge-stione giornaliera media di 24 milligrammi di prodotto, che arrivano anche a 87 milligrammi se le applicazioni giornaliere sono più di una, cosa che del resto avviene assai di frequente. Dosi del genere potrebbero anche apparire del tutto irrisorie, ma come detto anche in altra occasione, dose oggi e dose domani, si arriva nel tempo a fare una scorpacciata di metalli che certamente non fanno bene all’organi-smo, anzi sono decisamente pericolosi.

Il cromo, ad esempio, è un prodotto associa-to al rischio di tumore allo stomaco, mentre il manganese può produrre seri danni al si-stema nervoso. Ma non solo rossetto e lucida-

labbra, perché anche altri prodotti, come creme, deodoranti, trucchi, shampoo, collutori, smalti, bal-sami, sono una fonte significa-tiva di questi metalli, anche se secondo controlli effettuati ad opera di Altroconsumo, tutti ri-spettano i limiti di legge. Questo è tranquillizzante solo fino ad un certo punto, in quanto non è certa-mente la singola dose a rappresenta-re un rischio, bensì l’unione delle tante dosi quotidiane che, sommandosi tra loro, visto che a volte si utilizzano con-temporaneamente più tipi di prodotti, sono un rischio a lungo termine.

Quindi, leggere con estrema at-tenzione l’etichetta del prodotto cosmetico che si ha intenzione di acquistare, è il solo modo che si ha per difendersi. Com-portamenti superficiali non sono ammessi, perché una volta che il danno è fatto, tornare indie-tro è assolutamente impossibile.

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Da una parte ci ha reso la vita più facile e anche più longeva ma dall’altra ha sicuramente contribuito fortemente ad un impigrimento delle capacità in-tellettiva umane. Gerald Crabtree, professore alla Stanford University, ha affermato che il declino è iniziato nel momento in cui la selezione genetica si è attenuata. “In passato, se un cacciatore/raccoglitore non riusciva a procurarsi il cibo o un riparo sicuro moriva. E con lui tutta la sua progenie.

Oggi, invece – afferma Gerald Crabtree- un manager di Wall Street che fa un errore riceve un cospicuo bonus e può persino diventare più attrattivo”. Pri-ma un errore significava morire, diventava il risultato di un processo di selezione natu-rale, spietata, che portava a sviluppare l’ingegno per adattarsi ai cambiamen-ti ambientali e sopravvivere. Ed è da questa evoluzione, che i Sapiens, gra-zie allo sviluppo delle facoltà cognitive e del pensiero simbolico, sono emersi prevalendo sulle altre specie di ominidi estinti diventando gli unici rappresen-tanti del genere umano sulla terra.

Scienza > di Sara Latorre

Secondo gli studiosi il processo di evoluzione dell’in-telletto avrebbe raggiunto il suo apice tra i 6000 e i 2000 anni fa, prima dell’avvento dell’agricoltura. La possibilità di avere accesso facile a costanti fornitu-re di cibo e la nascita delle prime stabili comunità stanziali ha dato l’avvio ad una parabola discenden-te, ad un declino del nostro Q.I. lo studio infatti, ri-vela ad esempio che gli occidentali hanno perso 14 punti in totale nel Q.I. rispetto all’era vittoriana.

“Siamo una specie particolarmente fragile dal pun-to di vista intellettivo- spiega Crabtree- . Rispetto ai nostri antenati di poche migliaia di anni fa, possia-mo affermare che la nostra intelligenza è decisamen-te più fiacca. E’ sufficiente che la selezione naturale diventi meno severa perché il nostro patrimonio in-tellettuale s’indebolisca”.

Ciò nonostante, però, gli studiosi fanno notare an-che che il progresso tecnologico, per mezzo di una

diffusione capillare della conoscenza, che ha reso gli uomini più informati, pre-

parati e interconnessi tra loro, ha inciso positivamente questa volta, sulla nostra capacità di adatta-mento, colmando eventuali caren-ze cognitive individuali.

di Sara Latorre

30

La scienza, la tecnologia hanno reso la nostra esistenza indubbia-mente più facile e agiata ma il costo o il rovescio della medaglia di una vita in cui tutto si muove o si conquista con un click qual è?

In base ad uno studio condotto dai genetisti dell’Università di Stan-ford, in Usa, è emerso che l’intelli-

genza umana è in calo e che il progres-so sembra essere responsabile di ciò.

nemica dell’intelligenza?

TECNOLOGIA,

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Cari lettori, a ben vedere l’articolo sull’ambiente del precedente nu-mero di For You non sarebbe po-

tuto essere più attuale, se si considera quello che è accaduto in queste settima-ne a Istanbul, in Turchia.

Pochi giorni dopo le mie perplessità sul gettare o meno la spugna, in molti si sono esposti in prima persona per la tutela dell’ambiente. Migliaia di manifestanti in piazza, di diversa estrazione sociale e diverse religio-ni, accomunate da un identico spirito ambientalista, diciamo anche senso civico, in difesa di un parco che si sarebbe voluto distruggere per costruire un centro commerciale. La protesta in seguito è diventata poli-tica, la folla si è schierata contro il governo e, a detta di Amnesty International, ci sono state, oltre a più di mille feriti, anche tre vittime. E non sono le prime, purtroppo, in questo ambito... Secondo l’organizza-zione non governativa Global Witness, negli ultimi 10 anni i morti tra attivisti, ecologisti, giornalisti e leader delle comu-nità locali impegnate nella salvaguardia dell’ambiente, sono stati più di 700.

Quando non si tratta di delitti derivati da scontri politici – si veda il caso del-la Turchia e delle popolazioni che alla lotta per l’ambiente uniscono quelle per altri diritti – si tratta dell’elimina-zione di testimoni scomodi e qui basti fare l’esempio del Brasile, dove molti ambientalisti, a causa delle intimida-zioni ricevute per le nefandezze porta-te a galla, vivono sotto la protezione del governo.

Delle stesse misure cautelative non hanno però potuto beneficiare gli attivisti di altri territori dove regna l’im-punità: in Cambogia, tra il 1989 e il 2002, le aziende locali di imbottigliamento della Coca Cola avrebbero assassinato sette dirigenti dei sindacati, perché que-sti avevano manifestato contro lo sfruttamento nelle fabbriche. Però cosa c’entra lo sfruttamento con l’am-biente? Beh, la multinazionale non è nuova a pratiche a dir poco deplorevoli: nel 2010 lo Stato del Kerala (India) l’ha condannata ad un risarcimento di 352 mi-lioni di euro per inquinamento ambientale, dato che la fabbrica locale, chiusa nel 2005, aveva contaminato le falde acquifere prosciugandole prima e rilasciando poi sostanze tossiche (per un litro di coca cola si avve-lenano 10 litri d’acqua di piombo e cadmio).

È scientificamente dimostrato che esposizioni al cadmio protratte nel tempo possono causa-re disfunzioni renali, danni alle ossa, al fega-to e al sangue. Il piombo invece danneggia il sistema nervoso centrale, i reni, il sangue e il sistema cardiovascolare. A far chiudere l’impianto in India è stato un gruppo di don-ne e la fondatrice del movimento anti Coca Cola a Plachimada, Mylamma, ha dichiarato: «Quando bevi Coca Cola, stai bevendo il san-

gue delle persone».

A queste vittime va il nostro pensiero e de-dichiamo questa pagina, concludendo con

una citazione esemplare di William Sha-kespeare: “Se si concede alla natura nulla di più dello stretto indispensa-

bile, la vita dell’uomo vale meno di quella di una bestia.”

Ambiente > di Alessandro Galante

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“Se si concede alla natura nulla di più dello stretto indispensabile, la vita dell’uomo vale meno di quella di una bestia.” William Shakespeare.

protestaSotto il segno della

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Come ogni approfondimento che si rispetti bisogna partire da alcune informazioni di base: i Caraibi sono una regione delle Americhe che comprende tutti i paesi bagnati dal Mare Caraibico, ovvero tutte le isole delle Antille e i litorali di alcuni paesi continentali del centro e sud America che si affacciano su tale mare. L’area caraibica è costituita dalla miriade di isole che separano il Golfo del Messico dal mar dei Caraibi e quest’ultimo dall’Oceano Atlantico. Le isole sono raggruppate in arcipelaghi, a loro volta compresi in gruppi più vasti: le Grandi Antille (Cuba, Hispaniola, Giamaica e Porto Rico), di cui la maggiore è Cuba; le Piccole Antille che formano la metà orientale dell’arco insulare; le isole Bahamas, di natura corallina, a nord delle Grandi Antille. Il clima è tropicale, piuttosto piovo-so e con temperatura costante su tutto l’arco dell’anno, mitigata dalla presenza del mare. Il nome “Caraibi” ven-ne dato dagli spagnoli, che si ispirarono al termine “kari-

Un’altra vacanza da sogno. Un’altra meta per poter vivere alme-no per un po’ in un posto paradisiaco. Colori brillanti, mare favo-loso, clima perfetto e tanto tanto relax. Ma andiamo per gradi...

Viaggio> di Raffaella Patricelli

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po” (uomo), molto utilizzato dai popoli dell’etnia Caribe che popolavano estesamente sia le Antille che la par-te settentrionale del Sud America. Naturalmente la storia di questi posti un po’ ci appartiene e una volta raccontata ci fa sembrare le Antille ancora più vicine. La scoperta delle isole, infatti, da par-te degli Europei, si deve proprio a lui: al nostro amato Cristoforo Colombo, esclusa però Porto Rico. Divennero in seguito il rifugio di bucanie-ri anglo-francesi e poi di filibustieri per cade-re alla fine nelle mani dei governi occidentali.

Il nome Antille, invece, deriva dallo spagnolo La Antilla, oggi località balneare nei pressi di Huel-va nel sud della Spagna. I marinai che scopriro-no queste isole erano infatti originari di quella zona e diedero alle isole appena scoperte il nome della loro terra lontana. Un’altra interpretazione se-gue invece l’idea che essa sia la storpiatura di “Ante illa” (davanti ad essa, in latino) in quanto si suppo-neva fossero le isole che erano davanti alla costa delle Indie. Un’altra ipotesi fa derivare il nome dalla leggenda-ria isola di Antilia. Nel corso del XIX secolo nacquero i vari stati indipendenti, in ordine cronologico: Haiti (1803), Repub-blica Dominicana (1843), Cuba (1899). Questi nel corso del XX secolo divennero sempre più influenzati dagli Stati Uniti d’America.

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Viaggio> di Raffaella Patricelli

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Non è possibile per noi parlarvi accuratamente di tutte le isole che possono far parte dei fan-

tastici Caraibi. E’ per questo che daremo spazio alle isole che compongono le Piccole Antille, quelle terre da sogno spesso meta di viaggi costosi ma mera-vigliosi. Ad incidere maggiormente sul costo del viaggio sono i costi da sostenere per il volo aereo. Sul posto inoltre vi sono numerose strutture di lusso che spesso trasformano queste mete in luoghi d’elite.

Appartenente all’arcipelago delle Isole Vergini ame-ricane, situata a est di Porto Rico e a ovest di Saint John, Saint Thomas è una piccola isola incantevole, ex colonia tedesca. Famosa non solo per le sue ca-ratteristiche di isola esotica da sogno, Saint Thomas vanta tradizioni radicate in tempi antichi, risalenti all’epoca in cui gli africani raggiunsero le Isole Ver-gini. Tra questa spicca il Carnevale, kermesse vario-pinta dai ritmi sfrenati. Un tempo rifugio per pirati, oggi è un vero paradiso per velisti.

Altrettanto incantevole è Saint Martin un’isola situata a circa 150 miglia di distanza da Porto Rico, nella sezione nord-orientale dei Caraibi. Ri-entra nel gruppo delle Isole Sopravento nelle Piccole Antille. Con una superficie di 87 chilo-metri quadrati l’isola è il territorio abitato più

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L’AZZURRO DEL CIELOIL BIANCO CANDIDO DELLA SABBIA

L’ACQUA CRISTALLINAPALME VERDI E NOCI DI COCCO

SCINTILLANTE, FULGENTE, ESOTICO:E’ IL SOLE DEI CARAIBI...

“ “

piccolo del mondo ad essere diviso fra due stati di-versi: la parte meridionale nota come Sint Maarten, che faceva parte delle Antille Olandesi, ora Regno dei Paesi Bassi, e la parte settentrionale che com-prende la Collettività di Saint-Martin.

Un vero incanto è l’isola di Barbuda, la seconda iso-la per dimensioni ed importanza dopo Antigua, nel-la piccola nazione caraibica di Antigua e Barbuda. Perché non recarsi invece a Guadalupa! Un’isola francese, divisa proprio come accade in Francia in arrondissement, cantoni e comuni. Un passaggio sarebbe da fare anche alle Barbados, un’isola-nazione, indipendente situata sul confine tra il mar dei Caraibi e l’oceano Atlantico. L’isola oc-cupa una superficie di 430 chilometri quadrati, ed è principalmente piatta, con alcune colline

all’interno. Barbados non è un arcipelago, ma una unica isola che fa parte dell’arcipelago delle Picco-le Antille. C’è poi la Martinica, la Dominica, Santa Lucia, e perché no anche San Vincent, Trinidad e Tobago. Un paesaggio incantevole che viene spes-so visitato dai turisti tramite la formula della Crocie-ra. Sono numerose le navi che infatti percorrono le isole più suggestive e permettono ai turisti di poter girare i posti più significativi e affascinanti dei Ca-raibi. Crociere piuttosto costose se prenotate dall’I-talia, meno care per chi invece vive nelle Americhe.

Ma ripensando a quei posti incantevoli, guardando foto su internet, viene da dire con forza di desiderare di vivere lì per sempre, magari ipotizzando di aprire un chiosco sulla spiaggia o una spaghetteria in riva al mare solo per persone felici!!!

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Moda > di Alessandra Durastanti

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N ell’anno in cui, il nostro bel paese, è alle prese con una profonda crisi eco-

nomica, Stefano Dolce e Do-menico Gabbana puntano tutto sull’Italia. Con i loro abiti raccontano tradizioni e cultura della Sicilia. Un’i-

sola allegra, colorata, solare che da sem-pre ispira i due designer italiani.

A farla da padrone sono le righe, vero must have di stagione, e le stampe ispi-rate all’iconografia classica dell’isola e al teatro dei pupi. Sfilano in passerella abiti lunghi sotto al ginocchio, perfetti per il giorno, completi con camiciet-ta e panties a vita alta, di ispirazione anni ‘50, e mini dress dai tagli sarto-

riali. La vera novitá è nell’utilizzo dei materiali. Bustini in vimini che ricordano

i cesti delle massaie locali, abiti realizzati in tela di iuta con la stampa dell’isola o dei ti-pici carretti siciliani e poi dettagli in raffia e paglia per arricchire i capi.

La donna, da sempre punto di riferimento per la famiglia, si veste di eleganza, raffinatezza e ricercatezza. Trasmette sicurezza e felicità.La collezione è un vero tripudio di colori forti. La palette multicromatica comprende rosso, arancio, giallo limone, azzurro ma anche ver-de e beige. Per la sera abiti e bluse di pizzo o di chiffon su corsetti a vista, il tutto in to-tal black. Il punto di forza è, senza dubbio, lo styling. Maxi orecchini con frange e nappine dalle tinte accese incorniciano il viso.

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Moda > di Alessandra Durastanti

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Foulard e fasce stampa-te raccolgono ordina-tamente i capelli. Ai piedi ballerine, sanda-

li super flat o zeppe con tacchi scultura realizzate in midollino. Per le borse si prediligono quel-le a mano; secchielli in stoffa o bags in paglia ideali per la spiag-gia. Immancabile è la Sicily bag, divenuta ormai un evergreen.

Quello di Dolce & Gabbana (foto in basso) è un vero elogio alla cul-tura popolare siciliana che, con le sue sagre paesane, l’artigianato locale, i pescatori e le celebri storie d’amore, incarna magni-ficamente la stagione estiva.

I due creativi ci regalano così la sensazione di essere pronti a vivere una vacanza piena di

passione. Proprio come la loro, per questa formidabile isola del Mediterraneo.

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Shopping > di Giovanna Testa

Costumi

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Estate duemilatredici

SUMMER

Banana Moon

Cia

. Mar

ìtim

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SUMMER

SUMMER

Cia

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ìtim

a

Mango

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Per l’estate 2013 lancia l’inedita stampa “jacquard glitter” pro-tagonista della linea “love” del brand di beachwear brasiliano. Il

nome della serie è stato scelto per i cuori stilizzati realizzati tramite la

tecnica del jacquard, ovvero ricamati a rilievo sul costume da bagno con l’aggiunto di un tocco di luge gra-zie al materiale dorato che brilla

sotto al sole.

Swimwear

CIA.MARÌTIMA

Cia.Marítima

Oysho

SUMMER

SUMMER

SUMMER

SUMMER

ChloéBeachwear

Cia

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ìtim

a

Cia

. Mar

ìtim

a

FendiCostume da bagnodue pezzicolore fucsia/rosacon lacci arancioni

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Shopping > di Giovanna Testa

OYSHO propone una col-

lezione ricca, colorata e in accordo con i gusti più

disparati, dalle tonalità pa-stello alle righe, must di sta-gione, passando per le fan-

tasie tropicali e i colori intramontabili.

MANGO

La collezione di Guillermina Baeza per

Mango Touch è fresca, bella ed elegante. Ogni modello ha qualcosa

di speciale che lo rende unico.

Di Giada BeachwearMateriali ricercati, giochi di perle, cri-stalli, mosaici, pietre dure, swarovski, paillettes, voile di seta, tulle. Non stiamo parlando di abiti haute coutu-re ma della collezione di costumi da bagno firmata Di Giada Beachwear. Una collezione di veri e propri costu-mi gioiello, che nasce dall’estro e dal-la creatività della giovane imprendi-trice bolognese Giada Ariotti.

Di Giada

Beachwear

Di GiadaBeachwear

Swimwear

Cia

. Mar

ìtim

a

SUMMER

SUMMER

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FendiCostume

da bagno due pezzi rosa/fucsia

ChloéBeachwear

Costumeda bagnodue pezzi

ChloéBeachwear

Costumeda bagno

intero

Swimwear

Cia

. Mar

ìtim

a

Ilmotivo della col-

lezione Cia.Marìtima è applicato a tanti colori tra cui

rosso corallo, verde turchese e bianco candido. Nella linea troverete il

classico bikini brasiliano composto da top a triangolo con laccetti e tanga con laccetti sui fianchi; oppure un modello più struttu-rato con bikini con top a fascia con spalli-ne rimovibili impreziosito da un ferma-glio gioiello e infine il modello trikini,

sensuale ed elegante alternativa al costume intero e al bikini.

SUMMER

SUMMER

SUMMER

Dolce & Gabbana

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ETNIA BARCELONAOcchiali unisex disponibili in 46 combinazioni di colori. Lenti minerali prodotte da Barberini, fabbricate utilizzando le tecnologie più avanza-te e materiali naturali in vetro. Resistenti agli impatti, anti-elettricità statica e antigraffio.

Estate2013

UOMOACCESSORI

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Shopping >

CONVERSEScarpa unisex di ispirazione basket. Toma-ia in canvas distressed ef-fetto vintage e suola in gom-ma.

HARMONT & BLAINE

Sneakers bicolore.

Tom

my

Hilfi

ger

GEOX

GU

CC

I

BENETTON

LOUIS

VUITTON

FE

RR

AG

AM

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cqua

Ess

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ale

SUMMER

SUMMER

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MANYMALLe t-shirt di Manymal

sono state declinate in 10 sog-getti: l’Aquila, il Gallo, il Gatto, la

Tigre, il Lupo, il Leone, la Pecora, il Pastore Tedesco, il Toro, la Zebra. Dieci magliette dall’istinto animale, spiritose e glamour quanto basta

per essere indossate anche sot-to una giacca. Per il tempo

libero ovviamente.

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Gigi Proietti ha inaugura-to quest’anno la stagione estiva del Silvano Toti Glo-

be Theatre. Arrivato al suo decimo anno di vita, il teatro elisabettiano di Villa Borghese ha aperto i bat-tenti il 9 luglio scorso con la mes-sa in scena del più grande classico d’amore: Romeo e Giulietta.

Gigi Proietti, direttore artistico del Glo-be capitolino, torna alla regia shakespe-ariana per riproporre – come già dieci anni fa – la tragedia di tutti i tempi.

Il Silvano Toti Globe Theatre di Roma compie dieci anni. Quello che era partito come un «esperimento» si è conferma-to nell’arco di un decennio una solida realtà scenica della Capitale. Era il 27 settembre 2003 e Villa Borghese ave-va appena festeggiato il suo centenario.

I riflettori della prima «Notte Bianca» si accendevano sul Teatro elisa-bettiano costruito nel cuore verde di Roma. Una notte in cui il teatro - nato grazie all’impegno dell’ammi-nistrazione capitolina e della Fondazione Silvano Toti per un’intuizione di Gigi Proiet-

ti- ospitò le prove del Romeo e Giulietta con la regia del grande mattatore. Per fe-steggiare la ricorrenza, Gigi Proietti inau-gurerà la stagione 2013 tornando alla regia con un nuovo allestimento di «Romeo e Giu-lietta», dramma shakespeariano che da sem-

pre ha affascinato gli spettatori.

Dopo 10 anni quindi, l’apertura è af-fidata al «Romeo e Giulietta» dal 10 al 18 luglio e dal 6 all’11 agosto, mentre nel frattempo, dal 31 luglio al 3 agosto, ci sarà lo spettacolo di danza, sempre

dedicato a Romeo e Giuliet-ta, coreografato e diretto da Massimo Moricone, per celebrare il ritorno del dramma del grande bar-do. Interpreti d’eccezione, direttamente dal Royal Ballet di Londra, Ali-na Cojocaru, etoile della danza di fama mondiale che si esibisce per la pri-ma volta a Roma con Fe-

derico Bonelli. Si tratta di una rielaborazione della co-reografia originale, adattata

allo spazio scenico del Globe, ricreando attorno ai due gio-vani amanti, atmosfere e vi-sioni di sapore elisabettiano.

Fonte: www.iltempo.it

Teatro >

Torna Shakespeare sotto le stelle di Roma. La stagione estiva del Silvano Toti Globe Theatre di Villa Borghese, propone un grande classico: “Romeo e Giulietta” per la regia di Gigi Proietti. Dal 10 al 18 luglio e dal 6 all’11 agosto.

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In Wolverine: L’immortale troviamo Logan, il guerriero eterno, in Giappone. Lì, l’acciaio dei samurai si scontrerà con gli artigli d’ada-mantio, mentre Logan affronterà una miste-riosa figura del suo passato, in un’epica battaglia che lo cambierà per sempre.

Basato sul celebre albo a fumetti, questo epico poema d’azione e av-ventura conduce Wolverine, il per-sonaggio più iconico degli X-Men, nel moderno Giappone. Innamorato di una donna di Tokyo, per conqui-stare il suo cuore dovrà affrontare gli agguerriti membri della Ya-kuza. Fuori dalla sua portata, in un mondo sconosciuto, affron-ta la sua nemesi finale, in una battaglia di vita o morte che lo

Il 25 luglio 2013, arriverà in Italia Wolverine: l’immortale, il film, di-stribuito dalla 20th Century Fox,

che vede il ritorno di Hugh Jackman nei panni del più famoso mutante dei fumetti della Marvel Comics.

cambierà per sempre. Per la prima volta vulnerabile e spinto ai suoi limiti fisici ed emotivi, si confronterà con l’acciaio.

Due cattivi per Wolverine Come era facilmente prevedibile (sia per la storia alla base del film, che per l’ambientazione della vicenda), per il ruolo dei due villain del sequel di X-Men le ori-gini: Wolverine sono stati scelti due attori di origine

asiatica, Will Yun Lee e Brian Tee. Ovviamente, come detto, la scelta è dettata da esigenze narra-tive, ma non deve essere dispiaciuto ai produttori aggiungere questi interpreti, che possono sicura-

mente contribuire alla forza commerciale del film in un continente sempre più importan-te per gli incassi mondiali. A dire il vero, Will Yun Lee è nato negli Stati Uniti, ed è stato protagonista al cinema del remake di Total Recall con Colin Farrell.

Ricordiamo che questo nuovo capitolo dedicato a Wolverine è diretto da Ja-mes Mangold, regista tra gli altri di film come “Cop Land” del 1997 con Sylve-ster Stallone, Robert De Niro e Har-vey Keitel e “Quel treno per Yuma”, con Russell Crowe e Christian Bale.

Fonte: www.mymovies.it

Cinema > Wolverineal cinema arriva l’atteso nuovo capitolo delle avventure delmutante della Marvel comics interpretato da Hugh Jackman

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La carica di energia della cantante è esplo-siva come sempre e ha fin dall’annuncio dell’album creato grandi aspettative tra i fan più sfegatati e i curiosi. Il succes-so della Carey è stato un continuo crescendo fin dal suo primo album, con celeberrime interpretazioni di caratura artistica internazio-nale. La stella del pop, con le sue influenze R&B e le influen-ze gospel, continuerà con tutta probabilità ad avere come tema conduttore l’amore, motore del suo stile unico e inconfondibile.

The Art of Letting go. Questo il titolo di questo nuovo lavoro, il quattordicesimo al-bum in studio della Carey, dopo l’omonimo album d’esordio datato 1990. Dopo tutti questi anni di lavoro, esperienze e crescita artistica, la Carey continua a essere bella e

Presto uscirà il nuovo album di Mariah Carey, cantante, attrice e produttrice statunitense. E’

grande l’attesa per questa avventura discografica, perché l’anteprima del suo nuovo lavoro con il singolo Beautiful (uscito il 6 maggio scorso) - in colla-borazione con Miguel - ha assunto immediatamente una dimensione internazionale su internet.

intraprendente, oltre che bravissima come cantan-te, ed è per questo motivo che la sua immagine di lancio in splendida forma sulla moto è solo uno dei milioni di motivi per cui valga la pena di ascoltare il suo nuovo lavoro e seguirla nel nuovo tour mondiale in programma, pianificato successivamente all’uscita

dell’album. L’hashtag - ormai una moda tra gli internauti - davanti al singolo Beautiful

è un ‘cancelletto’ che merita di essere replicato su tutto quello che tocca la cantante, che si tramuta ovviamente in oro come per le migliori leggende.

Come vuole la tradizione, inoltre, la cantante proporrà alcuni re-mix del singolo, con tanto di versione dance; il primo tra i remix proposti dall’artista è quello di A$AP Rocky. Resta ancora l’incognita uscita, con quel 23 luglio previsto e rimandato dal-la stessa cantante che dice di non voler esclu-dere «pezzi magnifici»

dopo tre anni di attesa.

I produttori saranno Bryan-Mi-chael Cox, Hit-Boy, The-Dream e Jermaine Dupri, bravissimi a mantenere vivi in Mariah i voli tipici della sua voce e del suo cuore. Come dice la Carey: «Alla fine della giornata la cosa più importante è fare buona musica».

Musica > di Eugenio Giannetta

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“The art of letting go”. Questo, il titolo del nuovo attesissimo lavo-ro della cantante Mariah Carey, il quattordicesimo album in studio.

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NUOVA MERCEDES GLA CONCEPTUn SUV che richiama da vicino la nuova Classe A

Motori >

I l nuovo Suv tedesco è stato presen-tato in anteprima mondiale in forma di concept car al Salone dell’auto di

Shanghai 2013 lo scorso aprile.

Si tratta, per chi non lo sapesse, di una nuova variante su base Classe A: l’inedita Mercedes GLA, che sarà a tutti gli effetti una versione SUV della media tedesca. Si tratta di un modello che mancava all’interno della gamma della casa della Stella. La nuova GLA, sarà una concorrente dell’Audi Q3 e della BMW X1. Infatti le dimensioni non si scosteranno molto (almeno in lun-ghezza) da quelle della nuova Classe A che, lo ricordia-mo, misura 429 cm in totale.

A livello estetico l’auto richiama da vicino la Classe A ed in generale sarà caratterizzata dal nuovo family fe-eling della casa. Il frontale si caratterizza per una gros-sa mascherina che ingloba il logo della Stella, nonchè per un’abbondante protezione per la parte inferiore in

Fonte: www.allaguida.it

metallo satinato. Le fiancate sono rese importanti dalla presenza di grossi cerchi in lega con pneumatici mi-sura 255/45 R20. Anche all’interno l’impostazione sarà sempre quella tipica, già vista su Classe A e su Classe B. Quello che è certo è che i tedeschi hanno in mente di aumentare sempre di più le vendite, andando a ren-dere la vita sempre più dura ai concorrenti ‘premium’.

Il concept monta un motore da 211 cavalli derivato da quello della A 250, mentre la gamma motori della ver-sione definitiva potrà contare su tre varianti a benzina: la Mercedes GLA 180 BlueEfficiency con una po-tenza di 122 cavalli e 200 Nm, la Mercedes GLA 200 con 156 cavalli e 250 Nm di coppia e la più generosa la Mercedes GLA 250 da 211 cavalli e 350 Nm. Sul fronte dei turbodiesel la scelta ricadrà sui soliti motori: la Mercedes GLA 180 CDI avrà l’1.8 litri da 109 cavalli e 250 Nm, la Mercedes GLA 200 CDI lo stesso motore ma con 136 cavalli e 300 Nm di coppia. Ci sarà infine anche la Mercedes GLA 220 CDI da 170 cavalli di po-tenza massima e 400 Nm.

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Agenda eventi

RomaCentrale liveForo ItalicoOre 21.00Prezzi da euro:17,40 a 55,00Tel. 0773.414521

22 Luglio

GEORGE BENSON

RomaRock in RomaIppodromo delleCapannelleOre 21.45Prezzo: euro 43,00Info: Ticket One

24 Luglio

ZUCCHERO

RomaRock in RomaIppodromo delleCapannelleOre 21.45Prezzo: euro 46,00Info: Ticket One

22 Luglio

DEEP PURPLE

RomaVilla AdaOre 22.00Prezzo: euro 11,50Info: Ticket OneTel. 892.101

25 Luglio

SUD SOUND SYSTEM

RomaCentrale liveForo ItalicoOre 21.00Tel. 0773.414521

23 Luglio

ALAN PARSON PROJECT

RomaRock in RomaIppodromo delleCapannelleOre 21.45Prezzo: euro 17,25Info: Ticket One

25 Luglio

DAIELE SILVESTRI

RomaVilla AdaOre 22.00Prezzo: euro 17,25Info: Ticket OneTel. 892.101

23 Luglio

ELIO E LE STORIE TESE

Roma Centrale liveForo ItalicoOre 21.00Prezzi da E. 20,00Tel. 0773.414521

25 Luglio

ALEX BRITTI

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

Roma Centrale liveForo ItalicoOre 21.00Prezzi da euro:30,00 a 40,00Tel. 0773.414521

25 Luglio

MAURIZIO BATTISTA SIGUR ROS

NEIL YOUNG

CARLOS SANTANA BATTIATO VS ALICE

RomaRock in RomaIppodromo delleCapannelleOre 21.45Prezzo: euro 50,00Info: Ticket One

RomaCentrale liveForo ItalicoOre 21.00Prezzi da euro:51,00 a 91,80Tel. 0773.414521

27 Luglio

28 Luglio

RomaRock in RomaIppodromo delleCapannelleOre 21.45Prezzo: da E. 36,80Info: Ticket One

28 Luglio

BLUR

RomaRock in RomaIppodromo delleCapannelleOre 21.45Prezzo: euro 46,00Info: Ticket One

29 Luglio

LatinaArena ExpoOre 21.00Prezzi da euro:35,00 a 60,00Tel. 0773.414521

30 Luglio

LatinaArena ExpoOre 21.00Prezzi da euro:20,00 a 30,00Tel. 0773.414521

2 Agosto

26 Luglio

MAX GAZZE’ROGER WATERS

RomaStadio OlimpicoOre 21.15Prezzi da euro:51,00 a 97,00Info: Ticket One

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La Salute...Approfondimenti sulla Medicina Generale

A cura della Dott.ssa Liliana Ranieri D’OvidioDirettore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia

Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio

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Un’accurata indagine personale e familiare, supporta-ta da analisi strumentali e di laboratorio, permette di definire comunque il rischio di trombosi arteriosa in ogni singolo paziente, laddove taluni fattori di rischio sono immodificabili, quali per esempio l’età eleva-ta (anche se non sono mancati casi di persone giovani colpite da questa patologia), o il sesso (gli uomini ne sono maggiormente colpiti ma la differenza si assottiglia dopo la menopau-sa), o ancora la familiarità o il diabete mellito.

La conoscenza di questi fattori non modi-ficabili di rischio, è molto importante perché può servire al soggetto a ri-schio per modificare invece fattori che possono contribuire ad aggra-vare la sua salute ma sui quali si può intervenire. Tra questi, per esempio, l’obesità che aumenta il lavoro del cuore e favorisce l’insor-gere del diabete o dell’Ipercole-sterolemia, altro fattore di rischio modificabile per la valutazione del quale non è solo importante tenere sotto controllo i valori di coleste-rolo e trigliceridi, ma soprattutto

La trombosi arteriosa è il risultato di fattori di rischio che operano in combinazione tra loro, anche se

purtroppo non è a noi noto come, ne è sempre automatico che il soggetto con predisposizioni maggiori, necessaria-mente ne sia colpito, oppure chi invece ha un basso rischio di probabilità, ne sia totalmente immune.

Per le domande allaDott.ssa Liliana Ranieri

potete inviare una mail [email protected]

i correlati valori di HDL (definito colesterolo buono) e LDL (conosciuto anche come colesterolo cattivo); o ancora la sedentarieta’ poiché l’inattività fisica può favorire l’aumento di peso e di conseguenza può aumentare il rischio di patologie cardiovascolari, o il fumo che in sinergia con altri fattori di rischio (dia-bete, ipertensione) aumenta in modo esponenziale la mortalità cardiovascolare. Altro fattore modificabile e di non minore importanza è senz’altro lo stress psichico o emotivo che in soggetti particolarmen-te predisposti, detti di Tipo A, aumenta il rischio di cardiopatia ischemica 2 o 3 volte in più rispetto ad altri che affrontano la vita in maniera più rilassata e meno competitiva (soggetti di Tipo B).

La prevenzione primaria di questa importante pa-tologia deriva essenzialmente dalla riduzione dei fattori di rischio, sia attraverso una cam-pagna educativa rivolta all’intera popolazione che suggerisca come modificare abitudini di vita ormai consolidate, sia rivolta in particola-re ai soggetti a rischio elevato per i quali può essere necessaria una profilassi secondaria che

si basa anche sull’uso di farmaci. Per que-sta è sempre indispensabile l’interven-

to del proprio cardiologo di fiducia.

Per informazioni rivolgersi al Dott. Enrico Maria Zardi, Cardiologo presso lo Studio Medico.

LA TROMBOSI ARTERIOSAConosciamo insieme i fattori di rischio...

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Il mondo di oggiCerchiamo di capirne i problemi...

Sostegno psicologico di gruppo e individuale, PsicodiagnosiTerapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia

Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo

NOAM CHOMSKY E...

indispensabile, eppure sembra esserlo tanto che, il non poterlo avere, ci induce a stare male ed a trovare una soluzione per poterlo ottenere. A ciò basta ag-giungere quella tassazione in più che la crisi prende piede, dilaga, sconvolge. A quel punto non si può far altro che provvedere con strategie che di risolutivo non hanno nulla, almeno non per il cittadino.

Ancora Chomsky parla di come, al punto di svi-luppare una strategia socialmente non condivisa, il mezzo più efficace sia allora la distrazione: i te-legiornali iniziano a dare notizie in merito a stragi, alluvioni, catastrofi deconcentrando l’attenzione sul problema vero, ergo il fatto che si stiano prendendo provvedimenti all’insaputa del popolo e, con molta probabilità, a suo svantaggio. Tale strategia, detta “della distrazione”, impedisce al pubblico di interes-sarsi delle cose essenziali, fuorviandolo verso altre problematiche. Seppure la domanda principale resta è dunque bene riflettere quanto di vero in questa cri-si ci sia e quanto, invece, non sia costruito ad hoc.

In fondo, un po’ di riflessione, non guasta mai. E semmai la cosa vi avesse incuriosito, potete dedicarvi alla lettura di “La fabbrica del consen-so: economia politica dei mass-media”.

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Secondo Noam Chomsky (foto in basso), sembrerebbe che il suo avvento non sia casuale. Egli riporta, infatti, che molto spesso le crisi intervengono quando il gover-no ha necessità di attuare una misura che popolarmen-te sarebbe inaccettabile. Allora, a piccole gocce, si crea il “Problema da risolvere” che ha, come soluzione, la misura che si intende attuare. Il punto è che la disinfor-mazione adombra le nostre coscienze al punto tale da non permetterci di vedere la reale intenzione, fos-silizzandoci, per primi, sul problema in questione.

In realtà il processo attraverso cui saremmo indotti a percepire la crisi partirebbe dal bi-sogno. Ad un primo livello, infatti, si lavora su questo: le pubblicità inducono all’acqui-sto, alimentano la necessità e all’improvvi-so non possiamo più dispensare di ciò che un tempo sembrava essere superficiale: il telefono di ultima generazione, il rispetto delle tendenze moda, il bisogno di unifor-marsi ad un modello costruito ad hoc per far crescere la spesa, impoverire le tasche e la ragione. Molto di quanto abbiamo non è

In un periodo di così profonda crisi i cui effetti si avvertono non solo in senso economico, ma anche in

senso più strettamente psichico, non possiamo fare a meno di riportare alcu-ne considerazioni che Noam Chomsky, filosofo e teorico della comunicazione statunitense ha effettuato in rapporto al ruolo che i mass media hanno rispet-to all’avvento stesso della crisi al fine di rispondere ad una ben precisa do-manda: la crisi esiste davvero?

Per le vostre domande allaDott.ssa

Daniela Saurinie Dott.ssa

Simona EramoT. 393.3737972 T. 333.6707632

FacebookSpaziomente

Studiopsicologia

La possibile inesistenza della crisi

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In buona salutecon una corretta educazione alimentare

Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Laurea in Dietistica, Educazione Alimentare, Intolleranze ed allergie alimentari, Consulente dietista per scuole, RSA

Alimentazione > di Tiziana Sacchetti

CONSIGLI PER L’ESTATECome affrontare al meglio la stagione estiva

Ben ritrovati. In questo nume-ro vi forniremo alcuni preziosi consigli per affrontare al me-

glio la stagione appena iniziata.

1) Prevenire la sete. E’ buona abitudine, d’estate in particolar modo, bere almeno un litro e mezzo di acqua durante la giornata, preferibilmente

oligominerale e che abbia una temperatura si-mile a quella corporea. Un buon metodo

per incrementare l’introito di acqua è bere a stomaco vuoto, prima dei pasti, uno o due bicchieri.

2) Sole e pelle. D’estate è importante proteggere la pelle dagli effetti dannosi delle radiazioni solari: durante l’espo-

sizione con una buona protezione solare UVA e UVB, e a tavola. Scegliendo gli alimenti giusti, aiutiamo la nostra pelle a mantenere un buon grado di idratazio-ne e ha prendere solo il meglio del sole, prevenendo macchie, rughe e perdita di tonicità dei tessuti. Sce-gliere gli alimenti freschi, frutta e verdura di colore giallo, arancio e rosso ricchi di betacarotene: carote, prezze-molo, peperoncino, rucola, basilico, pomodori, mango, peperone, melone…

3) Microcircolo e liquidi in eccesso. Con le tempe-rature estive potrebbero comparire i sintomi legati all’insufficienza circolatoria e alla ritenzione idrica. Incrementare il consumo di alimenti ricchi di proan-tocianidine e flavonoidi aiuta a controllarli: anche in questo caso i frutti rossi, ciliegie, mirtilli, more, ribes e vari frutti di bosco risultano molto utili nel combattere la fragilità capillare

e la scarsa elasticità dei vasi sanguigni. Sono inoltre molto utili alimenti come: peperoncino, aglio, ana-nas. Le erbe più usate per migliorare la circolazione sono la Centella asiatica, il Rusco, l’Ippocastano, il Ginkgo biloba, l’Acerola, il Biancospino e la Vite rossa. Queste erbe mantengono elastiche le pareti delle vene, hanno azione anti-infiammatoria e favori-scono il riassorbimento dei liquidi accumulati in ec-cesso nelle gambe. L’alcol, la caffeina e il fumo sono controindicati. E’ consigliabile evitare di prendere troppo sole al mare e camminare con le gambe im-merse nell’acqua fino al ginocchio.

4) Dieta. Come già scritto negli articoli precedenti, è di fondamentale importanza seguire una dieta varia e bilanciata, ricca di fibre e di cibi freschi, povera di grassi saturi e che apporti la giusta quota di carboi-drati. Gli alimenti consigliati per la vostra estate, in assenza di patologie, sono:

-per la colazione: Tè leggero, pane integrale o di segale, cereali integrali, marmellata di frutti rossi.-per il pranzo e la cena: pane /pasta /riso integrale, proteine magre, verdure fre-sche, pomodori, melanzane, zucchine, insalata verde o mista, peperoni.-per gli spuntini: frutti rossi, pompelmo, yogurt naturale, marmellata di frutti rossi, ananas, melone, mela.

Non mi resta che augurare una buona estate a tutti!

Per le vostre domande allaDott.ssa Tiziana Sacchetti o per una

consulenza diretta, inviate una mail a:[email protected]

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In un viaggio tra cultura e leggendaI miti della storia...Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: [email protected]

Personaggi > di Sara Latorre

FRANZ KAFKA

Di origine ebraica figlio di agiati commercianti di ma-drelingua tedesca e appartenete alla media borghesia frequenta le migliori scuole tedesche della capitale ceca, dove si laurea in legge nel 1906. Si occupa presto delle questioni culturali dell’epoca e viene attratto dal Socialismo e dal Darwinismo prendendo parte alle riu-nioni dell’organizzazione social-rivoluzionaria “club dei giovani”. Poco prima di laurearsi scrive la prima opera che giunge fino a noi “Descrizione di una battaglia”.

Come avvocato Kafka si impiega presso un istituto di assicurazioni, ostacolato e condi-zionato però dal padre che non vede di buon occhio la sua attività culturale è costretto a scrivere solo nei momenti liberi. Dal 1910 comincia a tenere i suoi “Diari” e più tardi a scrivere lettere, stimolato e ispirato soprattut-to dalle sue difficili relazioni con le donne della sua vita, dalle quali trae la sua vena creatrice.

Questi suoi “Diari” insieme con la sua attività epistolare molto inte-ressante nello stile e nell’immagi-nazione gli permettono di esprime-re i sentimenti più intimi del suo animo e nello stesso tempo di evita-re un suo coinvolgimento fisico nei rapporti sessuali per lui fonte di tur-bamento. Infatti detesta la carnalità in

Ricordiamo quest’anno la na-scita di uno dei più grandi protagonisti della letteratu-

ra del XX secolo, avvenuta 130 anni fa, a Praga il 03 Luglio del 1883.

Interprete culturale dell’esistenzialismo genere e la sua personale fisicità, un disgusto, quello, nei confronti del contatto sessuale che racconta bene nella sua opera “Il Castello” descrivendolo come qual-cosa di sudicio che rende l’uomo animale. Interprete culturale dell’esistenzialismo, viene definito anche un autore allegorico che espone un fatto per “dire al-tro”, “un altro” che è incomprensibile e inesprimibile.

La letteratura per lui è un’esigenza di vita e un’inti-ma vocazione. Il suo lavoro da impiegato contribuisce alla sua concezione sull’esistenza dell’uomo moderno che inconsapevolmente è un uomo intrappolato tra le regole della realtà di cui non riesce a trovare l’inter-pretazione ed è continuamente tormentato da un’in-sistente ricerca della verità sempre delusa.

I protagonisti delle narrazioni di Kafka sono perso-naggi disorientati, smarriti e assillati dal senso

di incapacità e dal senso di colpa, presenta-ti da un racconto sospeso privo di trama e di una conclusione logica. Scrive con una meticolosa precisione i fatti del quotidiano anche i più banali arricchendoli di partico-lari assurdi tanto da rendere il mondo vero

deformato e paradossale.

Muore precocemente all’età di 41 anni di tu-bercolosi lasciandoci nonostante la bre-

vità della sua vita una ricca eredità let-teraria. Annoveriamo tra i suoi scritti

più importanti oltre il già citato “Il Castello”, “La Metamorfosi”, “Un

Digiunatore”, “Il Processo” e “America”. Notissima poi è

“La Lettera al padre” che rappresenta un lavoro auto-

biografico a sè stante.

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POTENTILetteratura >

Chi è Luigi Bisignani? Tra la mag-gior parte della gente comune, quella che con sacrifici manda an-

cora avanti la traballante baracca naziona-le, con tutta probabilità è poco conosciuto.

Eppure il Bisi è uno degli uomini più potenti e influen-ti del nostro paese, punto di riferimento da almeno trent’anni del gotha politico, finanziario, imprendito-riale, mediatico e lobbistico. Uno, insomma, che con le sue conoscenze può muovere fili importanti, condi-zionare interessi di alto livello e la vita politica. Classe 1953, milanese, laureato in economia alla Bocconi, ex giornalista dell’Ansa, poi di Panorama e l’Espresso, au-tore, anche con un certo successo, di romanzi di spio-naggio. Agli inizi degli anni Ottanta, il suo nome ap-parve sugli elenchi della P2 di Licio Gelli, mentre oggi è coinvolto in alcune inchieste giudiziarie. Tra l’altro, è stato comunque condannato, in ultimo grado, per la vicenda sulle tangenti Enimont.

In questo bel libro-intervista, curato da Paolo Ma-dron - ex vicedirettore di Panorama ed ex inviato de Il Sole 24 ore -, l’eminenza grigia dei potenti nazionali si racconta e racconta oltre trent’anni di intrighi, ma-novre di palazzo, fatti, misfatti, aneddoti più o meno curiosi, scalate e via dicendo. Con le sue conoscenze e frequentazioni, Bisignani ha mantenuto una fitta rete di contatti ad altissimo livello negli ambienti dove si respira aria di potere: partiti, magistratura, vertici mi-litari, banche, alta finanza, Rai, Vaticano, giornali, ser-vizi segreti che di segreto, per Bisignani, pare abbiano ben poco. Amicizie importanti con i protagonisti di un pezzo della storia di questo paese. Se la leggenda del “grande vecchio” avesse un riscontro nella realtà, di-ciamo che Bisignani - personaggio riservato e di gran-de intelligenza - potrebbe incarnarne il ruolo: non tanto per l’età, ancora relativamente giovane, ma senz’altro

per la capacità di aver bazzicato quasi tutte le stanze che contano. Il sottotitolo di copertina parla di mise-rie, splendori e trame mai confessate. Il libro, almeno nelle prime settimane dalla sua uscita, ha venduto tantissimo: forse perché molto forte è la curiosità degli italiani per i temi affrontati. Ad essere sinceri, però, tutte queste rivelazioni clamorose su traffici e misteri del Belpaese non si leggono. Tuttavia, tra le ri-ghe delle risposte di Bisignani alle incalzanti doman-de poste da Madron - quest’ultimo mostra tutta la sua grande professionalità con domande a tutto campo assai incisive - emerge, comunque, uno spaccato ab-bastanza chiaro di chi siano stati ieri e chi siano oggi i cosiddetti poteri forti in Italia. La rassegna dei potenti conosciuti o soltanto lambiti da Bisignani è impres-sionante: si va da Andreotti a Berlusconi, da Craxi a Ferruzzi, da Geronzi a Masi, da Woytila a Bergoglio.

Alla fine, il povero lettore, ignaro dei grandi giochi svo-lazzanti sulla sua testa, prova un’indefinita sensazio-ne di aver intuito come e verso dove gira la ruota del potere, sentendosi ancora più minuscolo. L’intervista si chiude con un elenco - di ben quaranta pagine - di nomi “pesanti” citati nel volume. Pubblicato da Chia-relettere, questo libro - credo- sarà destinato a lasciare dietro di sé strascichi polemici, e consigliato a tutti co-loro che vogliono farsi un’idea di che cosa si è mosso - e tuttora si muove - dietro le quinte della Repubblica.

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L’UOMO CHE SUSSURRA AI

POTENTIAutore: Luigi Bisignani

Editore: ChiarelettereGenere: Attualità

Pagine: 324Prezzo: € 13.00

E’ stato definito come un libro che ha fatto scandalo ma, molto di ciò che è stato riportato, non deve certo stupire.

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L’UOMO CHE SUSSURRA AI

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Sciacquate i gamberi, selezionate i più belli che utilizzerete come ornamento, sbucciate i rima-nenti e, con delle pinzette, privateli del budello

che corre lungo la schiena. Soffriggete a fuoco dolce le teste e le bucce su un fondo di scalogno tritato ed olio extravergine avendo cura di schiacciarle con un cucchiaio. Sfumateli con del vino bianco e, una volta consumato, aggiungete dell’acqua e fatelo bollire per una ventina di minuti. Salate e filtrate il brodo così ottenuto che utilizzerete come acqua di cottura del risotto e, se dovesse risultare troppo forte, tagliatelo con del normale fumetto di pesce.

Tritate finemente il rimanente scalogno, soffriggetelo in una casseruola, aggiun-gete i pistacchi tritati grossolanamente ed infine brillatevi il riso che sfumerete col vino come di consueto. Ora coprite man mano con il brodo e fate cuocere il ri-sotto finchè non sarà al dente, unitevi quindi i gamberi sbucciati crudi (un paio di minuti saranno sufficienti a cuocerli senza seccarli troppo)

500 grammi di gamberi rossi, 50 grammi di pistacchi sgu-sciati, 2 scalogni, olio extraver-gine, 400 grammi di riso carnaroli.

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

e terminate mantecando con dell’extravergine. Un poco di pistacchio tostato e quei gamberi che avre-te conservato interi, semplicemente saltati in padella, saranno un eccellente decorazione. Sicuramente uno Chardonnay barricato, magari di origine siciliana per un abbinamento di terroir, sarà un vino adeguato ad accompagnare questo piatto.

Un piccolo suggerimento: sacrifica-te un po’del vino che berrete a tavo-la per sfumare le vostre preparazioni, poiché la qualità di ciò che c’è nella bottiglia la ritroverete nel piatto!

Cla

ud

io S

cari

ng

ella

Ingredientiper 4 persone

Tempo di preparazione:

45minuti

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: facile)

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Oroscopo del mese >

Dovete concentrarvi solo su voi stessi, l’amore

ha cambiato la strada che avevate previsto per

l’estate, ma attenzione a non rifugiarsi in amo-

ri di paglia, non è questa la soluzione. Resistete

alla tristezza e immergetevi nelle vostre amici-

zie più solide.

I vostri numeri fortunati 53 - 87 - 89

La stanchezza lavorativa degli ultimi mesi si

fa sentire, eppure non sembrate saper coglie-

re occasioni giuste. Problemi nel lavoro dovu-

te ad un’alleanza valutata con superficialità

può minare le vostre finanze già dissestate. Si

consiglia isolamento, benessere e poche spese.

I vostri numeri fortunati: 18 - 60 - 65

La fine dell’anno lavorativo è per voi il vero mo-

mento di relax che stavate aspettando da un anno.

Si consiglia di coltivare il rapporto di coppia. Per

le donne arriveranno bambini entro settembre.

Giove uscente, vi permetterà di affrontare anche

scelte di convivenza, rimandate da troppo tempo.

I vostri numeri fortunati: 34 - 35 - 83

Bellissimi momenti di relax accompagneranno

il vostro nuovo cammino lavorativo. La situa-

zione amorosa si farà complicata per disagi pra-

tici, anche se in profondità qualcosa dentro di

voi potrebbe già essere cambiato. Tutto sta ad

ascoltarsi. Attenzione ai segni di fuoco in amore.

I vostri numeri fortunati: 12 - 23 - 25

La vostra vita è lo specchio dell’esame continuo,

un’ennesima prova di pazienza e tenacia si con-

figura nel mese di Luglio, state stringendo i den-

ti ma ce la farete. Solo ricordate che non si vive

di impegni, ma anche di affetti e amore, anche

se state facendo di tutto per dimenticarvene.

I vostri numeri fortunati: 9 - 44 - 67

Finalmente il cielo si è liberato dei tormenti che

vi hanno ostacolato in primavera. Le zavorre le

state buttando a mare, ma un qualcosa di triste

rimane nel vostro cuore. La Luna in Gemelli vi

crea instabilità. Ricaricatevi nel sole, in senso let-

terale e non cercate l’amore. Non è il momento.

I vostri numeri fortunati: 2 - 25 - 49

Instabilità in amore con Venere opposta in Gemel-

li vi sta rendendo la vita impossibile. State met-

tendo troppa carne al fuoco, non è questo il metodo

migliore. L’amore può sciuparsi in breve se non

viene tutelato da discussioni che solo voi state por-

tando avanti. Concedetevi una pausa da voi stessi.

I vostri numeri fortunati 33 - 50 - 52

E’ un ottimo momento di quiete e soddisfazioni

professionali, avete sostenuto grandi stress in

famiglia e in amore ma ormai avete consolidato

la vostra nuova posizione che vi siete ritagliati.

Il motto è: affidabilità, stabilità, leggerezza. Sono

doti eccezionali che solo il vostro segno sa giostrare.

I vostri numeri fortunati: 5 - 50 - 76

Finalmente la svolta che aspettavate è arrivata.

Vi attende un fulgido autunno e adesso dovete

spianarvi la strada per i prossimi mesi. L’occasio-

ne d’oro è arrivata e ve la meritate tutta. Cercate

di essere parsimoniosi. L’unico consiglio: lavora-

te con passione. Giove opposto è ormai lontano.

I vostri numeri fortunati: 70 - 78 - 81

Vi state appallottolando sul vostro ramo. Il gomi-

tolo non è la soluzione migliore in momenti che ri-

chiedono polso. L’amore vi rende confusi e gelivi sul

piano emotivo, mentre il lavoro ritarda a dare i suoi

frutti. Dovrete rimandare certe situazioni a set-

tembre, si consiglia di abbandonarsi alla corrente.

I vostri numeri fortunati: 7 - 19 - 29

Il vostro cuore è pieno di nostalgia verso il passato.

Nettuno in opposizione a Marte sta sciogliendo al-

cuni nodi psicologici che la vita vi ha imposto. E’ ar-

rivato il momento di elevarvi ad un livello superiore

di dignità e rispetto. La vostra sensibilità aumen-

terà e vi renderà più fragili ma anche affascinanti.

I vostri numeri fortunati 39 - 66 - 88

Ariet

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Leo

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Pes

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Si stanno concludendo delle scelte importanti,

soprattutto riguardo casa e traslochi vari, che da

mesi attendono di essere concluse. L’estate defini-

rà i dettagli mancanti ma lo stress e le incompren-

sioni potranno rovinare i rapporti che state cer-

cando di mantenere amichevoli per convenienza.

I vostri numeri fortunati: 12 - 15 - 77

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