FOR YOU MAGAZINE_LUGLIO/AGOSTO 2014

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Salute Come riconoscere i nei più pericolosi ...e molto altro ancora all’interno Attualità Lavoro precario i più colpiti sono giovani e donne Salute Disturbi causati dalle ondate di calore Viaggio Giamaica Life Partner e tradimenti Moda Dsquared2 Luglio Agosto

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SaluteCome riconoscerei nei più pericolosi

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AttualitàLavoro precarioi più colpiti sonogiovani e donne

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Anno 5 - Numero 7Luglio_Agosto 2014

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BUONE VACANZE...Cari lettori,ci troviamo nel pieno dell’estate, molti di voi stanno per partire, altri hanno già le ferie alle spalle, altri ancora le attendono con ansia. For You vi terrà compagnia in un unico numero per i mesi di luglio ed agosto. Portateci con voi anche sotto l’ombrellone! Questo mese apriremo il nostro magazine con l’attualità dedicata al mondo del lavoro invaso dalla sempre più crescente precarietà. Parleremo di economica: per abbattere l’evasione fiscale è stato reso obbliga-torio per i commercianti e i professionisti il pos per il pagamento con il bancomat. Dedicheremo uno spazio ai problemi di coppia: come si può perdonare, secondo voi, un tradimento? Daremo am-pio spazio alla salute con approfondimenti sui disturbi legati alle ondate di calore e alla disidratazione, vi parleremo anche di nei, pressione bassa e gonfiore. Parleremo anche di estetica e scienza. Consueto il nostro spazio dedicato al viaggio: questo mese si va in Giamaica, terra che ha visto nascere il grande Bob Marley. Non mancherà lo shopping per lei e per lui, ma anche l’arte con un approfondimento dedicato ad Eduardo Kobra, e al teatro: cre-sce l’attesa per lo spettacolo che Roberto Bolle terrà alle Terme di Caracalla di Roma. Ci sarà anche il cinema (con un focus su Apes Revolution - il pianeta delle scimmie, sequel del più noto “L’alba del pianeta delle scimmie”). Ma avremo anche la musica e la consueta rubrica dedicata ai motori. Restate con mani ed occhi incollati al nostro “For You”! Buona lettura!!!

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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8 Focus:Pillole di conoscenza.

10 Attualità:Precariato e lavoro. I dati del rapporto BES 2014.

12 Attualità:Evasione fiscale. Bancomat obbligatorio per le spese sopra i 30 euro.

14 Life:Come si può perdonare un tradimento subito dal proprio partner?

18 Salute:Disidratazione, le 13 cause che non tutti conoscono.

22 Salute:Come combattere la pressione bassa con l’alimentazione.

26 Salute:Rimedi efficaci per il problema delle gambe gonfie causate dal caldo.

28 Salute: Un elenco utile degli alimenti in grado di allungare la nostra vita.

34 Scienza: Dalle piastrine del sangue, l’addio al problema della calvizie.

36 Alimentazione: Come scegliere il giusto condimento. L’olio extravergine di oliva.inquesto

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Luglio/Agosto duemilaquattordiciSommario38 Viaggio: Giamaica. Trasgressiva ed affascinante.

44 Moda donna: Dsquared2 Primavera/Estate.

48 Shopping: Speciale costumi da mare donna.

50 Moda uomo: Le nuove tendenze scelte per “Lui”.

52 Arte: L’artista brasiliano Eduardo Kobra.

54 Teatro: Roberto Bolle and friends.

56 Cinema: Il pianeta delle scimmie revolution.

60 Motori: CX-5. Il nuovo Suv targato Mazda.

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Pillole di conoscenza >

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Abbronzatura: un’infiammazionedelle nostre cellule.

Una ricerca americana fa luce sui meccanismi di dege-nerazione cellulare scatenati da un’eccessiva esposi-zione al Sole. Starsene allungati su una spiaggia assola-

ta è sicuramente piacevole e rilassante, ma è inutile illudersi: fa male, se non allo spirito, per lo meno al corpo. L’ennesimo studio che conferma i danni prodotti dal sole sulla nostra pelle arriva dalla California University ed è stato recentemente pubblicato su Nature Medicine. È noto da tempo che quella che noi chia-miamo “abbronzatura” altro non è che l’effetto più visibile di un processo di deterioramento cellulare. Ciò che fino ad oggi non si conosceva, erano i meccanismi che regolano questo processo.

L’abbronzatura come risposta immunitaria.Lo studio è stato condotto su topi e su campioni di pelle uma-na coltivati in vitro e ha permesso di scoprire come i raggi UV siano responsabili della rottura dell’RNA non codifi-cante, o micro RNA, presente nelle cellule dell’epidermi-de. L’arrossamento e lo scurimento della pelle successivi all’esposizione al Sole sono una risposta immunitaria a questi danni: l’infiammazione è infatti un processo che ha come fine l’eliminazione delle cellule rovinate o morte. «Le cellule della nostra pelle sono in grado di identificare le cellule bruciate dal sole proprio perchè rilasciano RNA danneggiato» spiega Richard Gallo della San Diego School of Medicine, coordinatore dello studio. Ma a volte qualcosa va storto e aumenta la possibilità che le cellule sane si trasformino in cancerose.

Solo il buono del Sole.Obiettivo della ricerca è ora quello di capire come bloc-care gli effetti dannosi dei raggi solari preservandone la componente “buona”: alcune malattie, per esempio la psoriasi o la lupus, possono infatti essere curate con l’esposizione ai raggi UV, ma ciò implica un aumen-to delle possibilità di sviluppare il cancro alla pelle. L’infiammazione è comunque è una reazione che non va eliminata, perchè permette al nostro organi-smo di difendersi dall’eccessiva esposizione al Sole.

FOCUS

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FOCUSPer quale motivo e come si formala cosiddetta “acquolina in bocca”?

Fa male far scrocchiare le giunture?

Il fischio nelle orecchie è una sensazione soggetti-va: si percepisce un suono acuto che non è originato dalle vibrazioni di onde sonore

esterne, ma che nasce nella parte interna dell’orecchio. Basta un’ostruzione del condotto uditivo, dovuta a cerume o a catarro, per generare il fischio.

Muscoli troppo tesi. Se invece il con-dotto è libero, il fischio è dovuto ai muscoli interni (stapedio e mu-scolo tensore del timpano) che si contraggono per mantenere tesa la membrana timpanica

e quindi smorzare le vibrazioni prima che raggiungano la parte più delicata dell’orecchio. A volte però i

muscoli si contraggono per spasmi involontari, soprattutto per effetto dello stress.

Quando è colpa di una malattia. Di na-tura diversa sono i fruscii e ronzii legati alle malattie e che possono derivare da alterazioni della pressione dei liquidi che si trovano nella parte più interna dell’orecchio, da patologie dell’appara-to uditivo o del nervo acustico, oppure da difetti circolatori come nell’iperten-sione e nell’arteriosclerosi.

La cosiddetta “acquolina in bocca” è un aumento della salivazione dovuto alla vista, all’odore o anche solo al pensiero di un ali-

mento o di una bevanda che si desidera gustare.

Questo avviene perché, quando si mangia o si beve, le terminazioni nervose della lingua (i calici gustativi, a forma di imbuto) vengono stimolate e inviano una leggera corrente elettrochimica ad altre terminazioni nervose, i centri del gusto situati nel cervello.

Gusti “elettrici”. La corrente porta il messaggio “dolce”, “amaro”, “salato”, “acido”; percepito il sapore, le terminazioni nel cervello mettono in azione le ghiandole pro-duttrici di saliva, perché il cibo introdotto possa iniziare a essere digerito.

Ma questo processo può essere avviato dal cervello anche quando nella bocca non c’è realmente del cibo.

In questo caso si parla di “riflesso condizionato”, cioè dell’associazione di un’immagine o di un profumo al ricor-do del cibo vero e proprio. Questo meccanismo è stato stu-diato per la prima volta dal fisiologo russo Ivan P. Pavlov, che condusse degli esperimenti sugli animali.

Nel 1910 Pavlov dimostrò che la pro-duzione di saliva nei cani da lui

utilizzati aumentava puntual-mente a mezzogiorno, quando questi sentivano il suono del-le campane di Pietroburgo, che preannunciavano il pasto.

L’associazione tra lo scampanio e la presentazione del cibo aveva

appunto creato un riflesso condizionato: l’acquolina.

Le articolazioni del nostro corpo sono racchiuse da una capsula che contiene il liquido sinovia-

le, un fluido fisiologico che lubrifica la cavità posta tra le due parti dell’artico-lazione, composto tra l’altro da diversi gas disciolti, principalmente ossigeno e anidride carbonica. Lo scricchiolio che si può sentire in seguito a determinati movimenti delle articolazioni è dovuto

alla rottura di piccole bolle d’aria che si trovano nel liquido. La rottura delle bolle d’aria non apporta benefici. Provocare for-zatamente lo scrocchio può es-sere addirittura dannoso, perché comporta un movimento anomalo di rotazione dell’articolazione che, se fatto spesso, potrebbe causarne l’infiammazione.

Perché alcune volte fischiano le orecchie?

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lavoro

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Questo è ciò che emerge dall’indagine Bes 2014, il rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile rea-lizzato dal Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro e dall’Istat che, attraverso l’analisi di alcuni indicatori, ha fotografato lo stato di benessere e il progresso delle nostra società dal punto di vista delle dimensioni sociali e ambientali, della dise-guaglianza e della sostenibilità.

L’analisi, che è stata frutto di un laborioso e complesso lavoro svolto tra il 2011 e il 2013 dai rappresentanti delle parti socia-li e dalla comunità scientifica coinvolta nella Commissione scientifica, traccia un quadro piuttosto esaustivo del nostro paese in termini di salute, istruzione e formazione, lavoro e tempi di vita, eco-nomia, relazioni sociali, politica e istituzioni, sicurezza, benes-sere soggettivo, paesaggio e cultura, ambiente, ricerca e qualità dei servizi.

Giovani, donne e lavo-ratori del Sud sono i più insoddisfatti del-

la propria occupazione.

Relativamente alla salute, i dati sembrano essere indice di un miglioramento in atto: la speranza di vita sale ai 79,6 anni per gli uomini e agli 84,4 per le donne. Fra 2009 e il 2012 abbiamo guadagnato oltre due anni di esistenza. Anche il settore dell’i-struzione-formazione registra un lieve migliora-mento ma il ritmo di sviluppo sembra essere piut-tosto lento. Un dato su tutti: nella fascia d’età che vai dai 25 ai 64 anni, gli italiani che posseggono un diploma sono il 58,2%, mentre in Europa sono il 74,9%; la laurea, invece, la possiedono il 22,4% contro il 40% della media Ue.

Un’ampia parte del rapporto è dedicata all’aspetto ambientale e culturale; quanto al paesaggio, il Bes

2014 ha registrato un secco rallentamento nel-la perdita di superficie agricola utilizzata,

tuttavia sono tornati a salire i dati relativi all’abusivismo. La tutela dell’ambiente, da un punto di vista generale, sembra aver fatto dei passi avanti ma la situa-zione appare estremamente diversifica-

ta da zona a zona.

Relativamente alla ricerca e all’in-novazione, la quota del Pil de-

stinata a tali settori continua ad essere molto bassa, tant’è che a livello europeo l’Italia

Attualità > di Pamela Polizzi

L’indagine Istat-Cnel fa il punto sullo stato di benessere della nostra società: l’Italia si risolleva in termini di salute e ambiente ma il qua-dro resta drammatico per i settori lavoro, giovani, ricerca e politica.

i dati del rapporto bes 2014

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contribuisce solo al 7,6%. Quanto ai servizi, si pro-cede per avanzamenti e passi indietro, e anche in questo caso le maggiori problematicità derivano dall’influenza, sulla media nazionale, delle disu-guaglianze territoriali.

Uno dei punti dolenti dell’indagi-ne Bes 2014 è il lavoro, l’autentico dramma italiano contemporaneo. Il dato in assoluto più preoccupante è quello relativo al tasso di occupa-zione fermo nel 2013 a 59,8% men-tre nell’Unione si attesta al 68,5%; a patire di più, ovviamente, sono i giovani.

Tutti gli indicatori esibiscono valori peggiori nel Mezzogiorno e in tal senso si assiste, come sotto-lineato dalla sociologa Chiara Saraceno, ad “una riproduzione intergenerazionale delle condizioni di svantaggio: uno spreco di capitale umano oltre che una grandissima iniquità”.

Salgono repentinamente anche i valori degli indica-tori di povertà: la quota di persone che vivono in fa-miglie assolutamente povere, infatti, è passata dal 5,7% del 2011 all’8% 2012. A ruota gli indici di grave deprivazione, che nello stesso biennio sono passati dall’11,1% al 14,5%.

Unica (magra) consolazione la riduzione del divario di ge-nere, che è sceso dall’11% all’8% nel 2013, mantenendo-

si, nonostante tutto, piuttosto elevato rispetto alla media europea. Altro aspetto importante messo in evidenza dall’indagine è la sfiducia nella politica registrata ad ogni livello e articolazione territoriale e per ogni fascia d’età.

Interessanti anche i dati relativi all’aumento della partecipazione cittadina alla vita pubblica, all’au-mento della presenza di donne e giovani nelle as-semblee parlamentari e nei luoghi decisionali e alla diminuzione dell’età media degli uomini politici (oggi, un senatore su quattro ha meno di 50 anni).

Dal rapporto, come ha sottolineato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “emerge un quadro multidimensionale in cui ci sono elementi di miglioramento e peggioramento; la grande crisi ha inciso profondamente nel tessuto e la debolezza. Acuendo punti deboli che già esistevano prima della crisi, cosa che ricordo sempre. La nostra è una doppia sfida: uscire da due anni di recessione profondissima ma anche superare quegli impedi-menti alla crescita che sono presenti da almeno due decenni. Strumenti come il Bes ridefiniscono la politica economica”.

di Pamela Polizzi

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Attualità > di Pamela Polizzi

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La norma, che è stata ideata per esigenze di trac-ciabilità e di lotta all’evasione, ha suscitato reazio-ni contrastanti scatenando le proteste di decine di associazioni di categoria motivate, in primo luogo, dai costi e dalle commissioni rilevanti. Una piccola rivoluzione quella che è avvenuta lo scorso Giugno e che ha reso obbligatorio, per coloro che forniscono una merce o un servizio ai consumatori come commercianti e ar-tigiani professionisti, il possesso di un Pos, letteralmente Point of sale, quel dispositivo che permette di effettua-re pagamenti con bancomat e carte di credito. Nonostante le imprese avessero chiesto un tavolo di mediazione al fine di stabilire un’introduzione graduale della norma, l’unico limite previsto dal prov-

Dopo un rinvio di sei mesi, lo scorso 30 Giugno è entrato ufficialmente in vigore il de-

creto che obbliga imprese, lavorato-ri autonomi ed esercizi commerciali ad accettare la moneta elettronica per i pagamenti superiori ai 30 euro.

vedimento, rivolto a tutte le attività economiche indipendentemente dal fatturato, è quello dell’im-porto superiore ai 30 euro. Dunque, dall’idraulico al dentista, dal falegname all’avvocato, dal venditore ambulante al parrucchiere, nessuno può rifiutarsi di accettare la moneta elettronica per i pagamenti per i quali la somma dovuta sia superiore al limite fissato. Sebbene il decreto sia stato pensato per combattere l’evasione fiscale quotidiana e per portare alla luce il nero che rappresenta oltre il 15% del Pil, esso non prevede alcuna sanzione per i trasgressori; ciò signi-fica che il cliente, presso quegli esercizi commerciali o attività professionali che non offrono la possibilità del pagamento tramite Pos, o dovrà rinunciare all’ac-quisto del bene/servizio o dovrà rinunciare al suo di-ritto all’utilizzo della moneta elettronica.

A tal riguardo, affermano i consulenti del lavoro, “la mancata installazione del termi-nale Pos non produce un inadempimento sanzionabile”; di conseguenza, “non c’è

nessun obbligo di installazione del Pos a carico dei professionisti”. La mancan-za di sanzioni specifiche, allora, ripiega

tutto sul rapporto consumatore/impresa-professionista, rapporto che potrebbe incrinarsi sino a portare alla perdita del cliente se coloro che erogano il servizio

Lotta all’evasione fiscale. Per imprese e lavoratori autonomi scatta l’obbligo di fornire ai propri clienti la possibilità di paga-re tramite Pos cifre superiori ai 30 euro ma è scontro sui costi dei terminali e sull’assenza di sanzioni per gli inadempienti.

Per le spesesopra i 30 euro

BANCOMAT

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non dovessero offrire la possibilità del pagamento elettronico; ciò, ad oggi, costituisce l’unico fattore di rischio nell’inadempimento del provvedimento. Di contro, i costi che l’istallazione di un Pos richie-de, non irrisori e non facilmente ammortizzabili, costituiscono la principale ragione dell’inosser-vanza della norma; quest’ultimi, come è facile immaginare, hanno un’incidenza maggiore per gli esercizi commerciali nei quali si effettuano pagamenti di piccola entità, come i gestori car-buranti, i tabaccai, gli edicolanti, i bar ed altri.

Relativamente alle spese che gli artigiani e i professionisti sono chiamati a sostenere per poter attivare un Pos, lo studio re-alizzato dalla CGIA di Mestre su un campione significativo di istitu-ti di credito italiani ha rilevato che, al netto delle offerte con-trattuali che alcune banche stanno proponendo ai pro-pri clienti, un’azienda con 100.000 euro di ricavo annuo, tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull’in-casso, dovrà far fronte ad una spesa annua

che va dai 1.180 ai 2.400 euro. La norma, dunque, se costituisce un ampliamento ed un’agevolazione a favore del cittadino che disporrà di un ulteriore metodo di pagamento, rischia di mettere in seria difficoltà le imprese che versano in condizioni drammatiche e che ancora faticano ad intravedere barlumi di ripresa.

Al di là delle difficoltà oggettive, che non sono certo irrilevanti, è bene sottolineare che nelle previsioni la novità determinerebbe, da un lato, il raddoppio del numero delle imprese fornite dei terminali per i pagamenti con moneta elettronica, dall’altro un maggior adeguamento dell’Italia alla realtà europea.

“La rete italiana di Pos e Atm – evi-denziano fonti di settore – è una realtà

con numeri in crescita anche se anco-ra lontani da paesi come Francia o Gran Bretagna. Attualmente ci sono solo 1,4

milioni di Pos e 34 milioni di carte Banco-mat che salgono a 90 se si aggiungono quelle

di credito o le prepagate”.

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Difficile trovare una soluzione che possa andare bene per tutte le occasioni, anche perché ognuno gesti-sce le proprie sensazioni in maniera diversa, ognuno metabolizza il dolore a modo suo e, naturalmente, vi sono persone che non sono in grado di farlo, che non ci riuscirebbero mai e poi mai. La differenza sta tut-ta nella volontà o meno di perdonare il partner, o la partner, nell’essere consapevole che ormai il fatto è avvenuto e non è più possibile tornare indietro.

Un’altra differenza, e in questo caso non da poco, è se si tratta di un evento del tutto occasionale, favori-to da circostante eccezionali, in definitiva una sban-data e nulla più, o se invece il partner, o la partner ovviamente, è un traditore professionista, potremmo dire seriale, per cui non vi sarà mai possibilità di remissione, quindi anche a questo punto il perdono diventa praticamente impossibile. In molte unioni avvengono situazioni del ge-nere, e anche se chi è stato tradito è piena-mente consapevole del vizietto del partner, tuttavia per convenienza, interesse, abi-tudine, convenzione sociale, continua la solita vita come se nulla fosse accaduto, anche se poi in fin dei conti, ben poco rimane dei sentimenti e delle motiva-zioni che hanno portato all’unione dei

Come si perdona un tradi-mento? Come si dimenti-ca il dolore che un simile

evento ha provocato.

due partner. Ecco quindi che ogni tradimento è una storia a sé, e come tale le possibilità di perdono sono ogni volta diverse. C’è chi si sente talmente ferito, o ferita ovviamente, da non poter più pensare di con-dividere la propria esistenza con il fedifrago di turno, così come di contro c’è chi è disposto a perdonare perché il sentimento e il legame che ha unito la coppia fino a quel momento sono forti e quasi indistruttibili.

Alla fine non è poi tanto una decisione personale, ma piuttosto qualcosa che si sente dentro di sé, per cui matura la consapevolezza di voler lasciar perdere, di dare una seconda opportunità a chi ha tradito, di vo-ler metterci una pietra sopra e ricominciare nuova-mente. In questo caso è essenziale che il tradimento finisca effettivamente nel dimenticatoio, che si eviti sempre e in tutte le circostanze di rivangarlo o quindi di rinfacciarlo, che lo si consideri in sostanza una sor-ta di incidente di percorso e nulla più.

Facile a dirsi, ovviamente, ma difficile a farsi, tuttavia se si verificano queste condizioni, è possibile

cercare di affrontare nuovamente insieme la strada che resta da percorrere, senza rimpianti e senza mai far pesare all’altro quanto accaduto. Si cercherà di smussa-

re gli aspetti del proprio carattere che solitamente danno più fastidio, così da cercare di affrontare veramente una nuova vita, lasciando poi che il tempo, se possibile ovviamente, faccia il suo corso e cancelli definiti-vamente quel ricordo e soprattutto quella sensazione dolorosa.

Life> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Ogni persona gestisce le proprie sensazioni in maniera diversa, ognuno metabolizza il dolore a modo suo e, naturalmente, vi sono persone che non sono in grado di farlo.

tradimentoCome si può perdonare un

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Salute > a cura di www.medicina-benessere.com

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Sul sito ufficiale dell’istituzione sono disponibili i bollettini aggiornati sulle temperature, forniti dal Di-partimento di Epidemiologia del SSR del Lazio, e raccomandazioni per prevenire le ondate di calore e gli altri effetti negativi del caldo eccessivo sulla nostra salute. E’ utile sapere che dal 2004 il Mini-stero della Salute promuove il “Sistema nazionale di sorveglianza, previsione e allarme per la preven-zione degli effetti delle ondate di calore sulla salu-te della popolazione”. Vediamo allora quali sono le raccomandazioni e i consigli forniti dall’Istituzione a proposito delle ondate di calore.

Nell’ambito di “Estate sicura - Come vincere il caldo”, cam-pagna informativa sugli effet-

ti delle alte temperature sulla salute, è stato istituito dall’estate 2012 un numero verde gratuito: componendo il numero 1500, è possibile ricevere da personale qualificato assistenza e consigli sull’emergenza caldo.

Cosa sono e quali rischi comportano per la sa-lute.Per ondata di calore si intende una fase meteorologi-ca prolungata e persistente, relativa ad una partico-lare regione, durante la quale le temperature perce-pite sono più elevate rispetto alla media del periodo e della zona. I disturbi possono essere di natura più o meno lieve: da edemi, crampi muscolari e sveni-menti fino a “stress da calore” e “colpi di calore”. In generale, puo’ manifestarsi un peggioramento della sintomatologia associata a patologie preesistenti.

Perché si manifestano questi disturbi?In presenza di temperature insolitamente elevate, si “inceppa” il meccanismo di termoregolazione (rego-lazione della temperatura corporea): l’organismo non riesce a disperdere completamente il calore in ec-cesso attraverso la sudorazione. I rischi che questa situazione atmosferica comporta per la nostra salute sono in rapporto alla durata ed all’intensità del fe-nomeno. Una condizione atmosferica caratterizzata da un tasso di umidità particolarmente elevato puo’ ad esempio causare un forte aumento della tempera-tura corporea, tale da arrecare danni all’organismo.

prevenirli al meglio con le giusteraccomandazioni del Ministero della Salute

Disturbi causati dalle ondate di

CaloreAlle soglie di una fase meteorologica caratterizzata da un deciso aumento delle temperature, è opportuno conoscere le misure da seguire per proteggere il nostro organismo dal forte caldo e dalle possibili ondate di calore. A questo proposito, il Ministero della Sa-lute mette a disposizione dei cittadini molti strumenti utili.

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Disturbi causati dalle ondate diPrevenire gli effetti negativi sulla salute con l’a-limentazione.E’ particolarmente importante assumere molti liqui-di (almeno 2 litri di acqua al giorno) ed evitare gli al-colici. I pazienti affetti da epilessia, malattie a carico dell’apparato cardiocircolatorio, del rene o del fega-to devono attenersi alle indicazioni del medico per quanto riguarda l’assunzione di liquidi. Il consumo di acqua oligominerale deve essere limitato, mentre l’assunzione di sali minerali deve sempre avvenire in base alle indicazioni del medico. Per quanto ri-guarda l’alimentazione, è consigliabile mangiare frutta ricca di acqua, come fragole e meloni, verdure colorate, che contengono sostanze ad azione antios-sidante e protettiva dai danni dell’ozono.

A chi rivolgersi in caso di emergenza.La prima persona a cui rivolgersi in caso di bisogno è il medico di famiglia, che conosce sia le condizioni generali di salute che la storia clinica del paziente (patologie preesistenti, terapie farmacologiche se-guite). Nelle ore notturne o nelle festività ci si può rivolgere al Servizio di guardia medica o, in caso di situazione particolarmente grave, al servizio di Emergenza sanitaria (118).

Le misure di pronto intervento in attesa del soccorso comprendono: -misurazione della temperatura corporea -trasporto del paziente in un luogo ventilato-raffreddamento del corpo del paziente molto velocemente, con l’aiuto di un lenzuolo bagnato -somministrazione di liquidi -evitare di somministrare farmaci antipiretici (aspirina e tachipirina).

Per le raccomandazioni rivolte in particolar modo

alle categorie di persone a ri-schio (bam-bini, anzia-

ni e soggetti affetti da speci-

fiche patologie) si rimanda al paragrafo dell’opuscolo informa-tivo disponibile sul sito del Ministero della Salute.

A cura dello staff Medicina-Benesserediretto dalla dott.ssa

Paola Marazziti.

Alcune indicazioni generali.

E’ possibile prevenire o ridurre le conseguenze ne-gative delle ondate di calore sulla salute applicando alcune semplici abitudini quotidiane. Fare docce e bagni tiepidi, bagnarsi il viso e le braccia con acqua fresca riduce la temperatura del corpo. E’ utile sa-pere che fare bagni o docce tiepidi aiuta a ridurre la temperatura corporea, mentre una doccia fredda al rientro da ambienti con temperature elevate puo’ essere pericolosa per bambini ed anziani.

Come sappiamo, è sconsigliato, a meno che non sia strettamente necessario, uscire nelle ore più calde (tra le 11 e le 18). In queste ore l’ozono si concentra in modo particolare nelle zone verdi delle grandi città urbane; l’ozono ha effetti negativi in particolar modo su pazienti affetti da malattie respiratorie o asma.

Se si esce in macchina è consi-gliabile adottare alcune pre-cauzioni: aprire gli sportelli e ventilare l’interno della vettu-ra prima di partire e verificare che i seggiolini di sicurezza riservati ai bambini non si siano surriscaldati. E’ op-portuno non lasciare per-sone o animali in un‘au-to parcheggiata sotto il sole, anche se si tratta di un bre-ve periodo di tempo.

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Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

In realtà non è sempre così: ci sono delle condizioni spe-cifiche del nostro organismo

che richiedono un maggiore ap-porto di liquidi.

le 13 cause

L’apporto dell’acqua per il corpo umano è fonda-mentale, in quanto influisce in maniera determi-nante sulle funzioni vitali e, quindi, sul nostro be-nessere psicofisico. Vediamo insieme quali sono tutte le situazioni, in cui non dovremmo trascurare di bere abbastanza.

La gravidanza

Uno dei momenti della vita in cui si deve bere molto è costituito dalla gravidanza. In questa si-tuazione aumenta nel corpo il contenuto di acqua, perché il sangue materno arriva ad un maggior volume e va man-tenuto il liquido amniotico.

Il diabete

Anche chi soffre di dia-bete corre il rischio di disidratazione. Basti pensare al fatto che, quando nel corpo i valori

della glicemia sono troppo alti, bisognerebbe rivol-gersi al medico, anche perché l’organismo cerca di eliminare gli zuccheri in eccesso attraverso le urine.

Il ciclo mestruale

Durante il ciclo mestruale si sente l’azione di estro-geni e progesterone, che possono far variare i livelli di idratazione. In questo periodo si dovrebbe bere di più, anche per contrastare le perdite abbondanti.

I farmaci

Alcuni farmaci possono causare disidratazione, specialmente se hanno effetti diuretici. Proprio per

questo, ogni volta che si assume un me-dicinale, è necessario leggere bene il foglio illustrativo.

Lo stress

I cambiamenti ormonali che sono associati allo stress portano più facilmente alla disidratazione. Nei momenti di maggior tensione e stanchezza è dunque importante

bere di più.

Le diete senza carboidrati

A volte si seguono delle diete che non prevedo-no il consumo di carboidrati. In questi casi non si pensa che vengono meno dal corpo anche molti liquidi. E’ necessario ricompensarli con un mag-gior apporto di acqua.

Ci sono alcune cause di disidratazione che non tutti cono-scono. Di solito, quando si pensa alla disidratazione, tutti credono che non si beva abbastanza acqua.

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La diarrea

Quando si soffre di diarrea, bisognerebbe tenere in considerazione l’alto pericolo di disidratazione, per-ché insieme alle feci si espellono molti liquidi.

L’attività fisica

Fare attività fisica comporta un gran dispendio di acqua, oltre che di sali minerali, che fuoriescono dal corpo attraverso il sudore. Anche una semplice camminata può comportare questo effetto, proprio per questo è necessario reintegrare subito i liquidi persi, bevendo acqua. Bisogna avere, comunque, l’accortezza che non sia troppo fredda.

L’età

Con l’età e con il subentrare dell’invecchiamento il nostro corpo diventa meno capace di trattenere i liquidi. Allo stesso tempo diminuisce la sensazione di sete e quindi non si avverte lo stimolo a reinte-grare l’acqua che si perde. Ad una certa età, quindi, è opportuno bere di tanto in tanto, anche quando non se ne senta la necessità.

L’alcool

Il bere alcolici è un’altra condizione che ci mette a rischio disidratazione. Non si dovrebbe mai abusare dell’alcool, perché, fra tutte le conseguenze negati-

ve che esso apporta, c’è anche questa. Ed è qualco-sa di allarmante, considerando che spesso i giovani consumano alcool per combattere stress e tensioni.

L’alimentazione senza frutta e verdura

La frutta e la verdura sono molto importanti per il nostro organismo, in quanto riescono ad apportare una grande quantità di acqua, oltre che di vitamine e di sali minerali necessari al nostro corpo. Proprio una dieta abbondante di frutta e di verdura è racco-mandata a chi soffre di stitichezza. Per questo moti-vo, se non si mangiano molti ortaggi, bisognerebbe ricompensare il tutto con il consumo di molta acqua.

Gli integratori dietetici

Gli integratori dietetici hanno un effetto diuretico da non sottovalutare. Si tratta della conseguenza non soltanto degli integratori di vitamine, ma anche di quelli a base di piante. Per questo motivo, quan-do vengono assunti, si deve bere molta più acqua.

L’allattamento

Nel periodo dell’allattamento si consumano molti liquidi, per cui è necessario reintegrarli in modo op-portuno. Ne va del bene del bambino, oltre che della salute della donna.

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i neiSalute> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

Intervenire nelle fasi iniziali dell’eventuale degenera-zioni in melanoma, significa salvarsi e avere conse-guenze post operatorie meno pesanti. E’ bene sapere che asportare un neo è una pratica che può essere svolta anche in day hospital con anestesia locale; il passo successivo è la biopsia attraverso la quale si verifica la natura benigna, o meno, del neo rimosso.

Eliminare i nei sospetti è la maniera più sicura per evitare un eventuale sviluppo maligno dello stesso. I melanomi, ossia i tu-mori della cute, sono forme che possono an-che condurre alla morte; ecco perchè risulta fon-damentale sottoporsi, pe-riodicamente, ad uno stu-dio approfondito della pelle che viene effettuato dal der-matologo con il dermatosco-

Nel nostro Paese, il numero di persone che sviluppano un melanoma è in costante

aumento. Sin dal periodo dell’ado-lescenza, bisogna imparare ad os-servare la propria pelle, segnalando al dermatologo eventuali problemi, come per esempio nei che modifica-no il loro aspetto o colore.

pio, grazie al quale si visualizzano le caratteristiche dei singoli nei. Durante le successive visite, il medi-co farà un confronto con la situazione precedente, onde poter individuare tutti gli eventuali cambia-menti. Per riconoscere i nei pericolosi, si può segui-re la regola ABCDE che ripropone un breve elenco delle caratteristiche da tenere sotto controllo.

La lettera A indica l’asimmetria. Bisogna prestare attenzione se il neo presenta una parte differente dall’altra. In questi casi, è bene recarsi da un der-matologo per un ulteriore controllo. La lettera B si ri-ferisce ai bordi. Quando questi appaiono frastagliati e non definiti, potrebbe trattarsi di una formazione maligna. La lettera C indica il colore. In linea di mas-sima, un neo si presenta con un colore omogeneo. Bisogna insospettirsi se questo cambia oppure se si caratterizza per delle discromie. La lettera D si ri-ferisce alla dimensioni. E’ fondamentale controllare eventuali crescite improvvise. Inoltre, quando sono

presenti dei nei particolarmen-te estesi, è sempre consiglia-bile un controllo dermatolo-gico. La lettera E indica la parola evoluzione.

Durante il corso della vita, bisogna verificare che i nei non subiscano importanti mo-

difiche. Inoltre, se si dovesse creare una lesione è necessario

contattare subito un dermatolo-go. Qualsiasi cambia-

Riconoscere

pericolosi...I nei sono piccole macchie della pelle dovute ad un accumulo locale di ma-lanociti. Essi sono chiamati anche nevi, possono essere di colori e dimen-sioni differenti e, purtroppo, non sempre si tratta di formazioni benigne.

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mento di colore, forma e dimensione deve indurre ad una visita di controllo. Come per altre forme tu-morali, il melanoma può essere prevenuto seguendo stili di vita corretti, come per esempio esponendosi al sole soltanto se si è protetti in maniera adeguata.

E’ fondamentale utilizzare una crema protetti-va adatta al proprio fototipo, indossare occhiali da sole, abbronzandosi gradualmente. Questa regola è valida anche per i bambini. Il sole, da amico benefico, si può anche trasformare in un nemico, favorendo lo sviluppo di lesioni precan-cerose e di gravi danni cutanei come per esem-pio un invecchiamento precoce. Il mela-noma può anche svilupparsi ex novo, cioè senza essere determinato da un neo presente da tempo sulla cute. E’ bene ricordare che il melanoma è un tumore che se affrontato durante le fasi iniziali può essere sconfitto e si può guarire in maniera definitiva.

A Roma, presso il San Raffaele Termini Poliambulatorio Specialistico situato in Via Giolitti 16, è possibile effettuare la Mappa dei nei con epiluminescenza. La mappa dei

nei o epiluminescenza in videodermatoscopia digitale è un esame strumentale non invasivo della superficie cutanea in grado di evidenziare strutture epidermiche e dermiche non apprezzabili ad occhio nudo. Si basa sull’uso del dermatoscopio che viene messo a contatto diretto con il nevo ed è in grado di svelarne dettagli in-

visibili a occhio nudo. Le immagini sono ingrandite da un minimo di 30 ad un massimo di 200 volte,

al fine di poter visualizzare al meglio non solo la struttura del neo, ma anche quella di altre componenti cutanee e vascolari capillari.

Questa tecnica, non invasiva ne’ dolorosa, consente di valutare non solo i nevi nel

loro aspetto esteriore, consentendo-ne un precisissimo mappaggio e quindi il controllo dell’evoluzione nel tempo, sia per quanto riguarda le dimensioni che le caratteristi-che cromatiche, ma anche di po-ter valutare, quasi come un’eco-grafia, le strutture più profonde del nevo stesso, quelle che ad occhio nudo o con l’utilizzo di una semplice lente non sareb-

bero visibili, e che nascondono quegli elementi fondamentali, i co-

siddetti “pattern”, per discernere tra un comune nevo o un melanoma.

EFFETTUARE LA MAPPA DEI NEI CON EPILUMINESCENZA.

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L’ipotensione, o pressione bassa, si manifesta con debolezza, astenia, senso di fatica e capogiri. E’ sempre fondamentale stabilire quali siano le cause scatenanti della pressione bassa, essa potrebbe es-sere determinata anche da seri problemi di salute. Bisogna quindi recarsi dal proprio medico di fami-glia che stabilirà se sia necessario, o meno, effet-tuare ulteriori analisi.

La pressione bassa si può contrastare seguendo uno stile di vita sano, ossia che com-prenda una dieta variata e ricca di movimento. Il primo consiglio è quel-lo di cercare di evitare il caldo e l’esposizione prolungata al sole e ad altre fonti di calore. E’ molto importante idratarsi corret-tamente, bevendo acqua naturale

alla quale si possono accompagnare succhi di frutta o integratori di sali minerali.

L’alimentazione utile per combattere la pressione bassa deve comprendere molta verdura fresca per-chè è particolarmente ricca di sali minerali come il benefico potassio, il magnesio ed il ferro. Non devo-no mai mancare le proteine, derivanti dalla carne e dal pesce, ed i latticini; inoltre, è bene consumare cereali, in particolare quelli integrali e frutta di sta-gione. Le banane sono ottime perchè presentano alti valori di potassio ma vanno benissimo anche noci, mandorle, pinoli ed uvetta sultanina che con-tiene buone quantità di ferro e di altri nutrienti.

Per innalzare i valori pressori è possibile consumare sostanze come il tè, il cioccolato ed il caffè anche se

è bene dosare queste sostanze con atten-zione e sempre senza eccessi. Ciò vale anche per il sale del quale non bisogna mai abusarne perchè può dare origine ad altri squilibri. Un aiuto naturale per

combattere la pressione bassa viene dalla natura ed in particolare dal

ginseng e dalla liquirizia; anche in questo coso non bisogna mai eccedere e se si è in gravidan-za prima della loro assunzione è fondamentale rivolgersi al pro-

prio ginecologo.

Bella stagione, caldo e pressione bassa. L’alimentazione utile per combattere la pressione bassa deve comprendere molta verdura fresca perchè è partico-larmente ricca di sali minerali come il benefico potassio, il magnesio ed il ferro.

pressioneSalute> di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

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I valori della pressione sangui-gna considerati ottimali sono di 80 mmHg per la diastolica

e di 120 mmHg per la sistolica; quando questi si abbassano si parla di ipotensione.

come combattere la

con l’alimentazionebassa

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Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

gonfia

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Le bevande gassate fanno la loro parte e, unite ad una alimentazione poco accorta, rendono il fastidio sem-pre più evidente. Va detto che durante la digestione si producono regolarmente dei gas intestinali che però, se si mantengono entro certi limiti, vengono in tutti i casi gestiti dall’organismo ed eliminati senza che questi abbiano il tempo di produrre dei fastidi. Infatti, l’aria che si forma, viene assorbita dalla mu-cosa intestinale ed eliminata attraverso il circolo san-guigno, nel normale scambio gassoso che avviene a livello bronchiale e polmonare. Tutta l’aria in eccesso, invece, resta nell’intestino e da luogo a quell’antie-stetico oltre che fastidioso problema, visto che in un modo o nell’altro tale aria dovrà pur essere eliminata.

Per evitare di ritrovarsi in queste condizioni, bisogna adeguare la propria dieta alimentare, considerando anche che alcuni alimenti possono irritare il tratto intestinale con conseguente formazio-ne di aria. Le maggiori responsabili sono per lo più le verdure che, si sa, fermentano durante la digestione e quindi producono aria, ma questo non vuol dire che debbano essere eliminate dalla dieta, tutt’altro, solo che vanno assunte nella maniera giu-sta. La soluzione migliore è quella di consumarle cotte e non crude, prefe-ribilmente al vapore, tranne la lattu-ga, la romana e il radicchio. Stesso

Le cause della pancia gonfia sono legate per lo più all’a-limentazione, ma anche al

nostro stile di vita.

discorso per i legumi, alcuni dei quali, i fagioli in par-ticolare, sono da sempre associati ad una eccessiva produzione di gas intestinali. Anche in questo caso, questo non vuol dire che debbano essere eliminati dalla dieta, perché si tratta di alimenti ricchi di pro-teine che possono egregiamente sostituire la carne che, si ricorda, va consumata con molta moderazione.

Come fare allora per risolvere il problema? La solu-zione è rappresentata da alcune verdure, il finoc-chio in particolare, che sono dei veri e propri antigas naturali, in quanto ne contrastano la formazione, al pari di alcune spezie come il cumino, poco cono-sciuto e usato nella nostra cucina. Anche la frutta, può, in particolare in alcuni soggetti, essere fonte di problemi intestinali e in particolare alcuni frutti estivi noti per essere causa di irritazioni intestinali, quali le prugne e i fichi in particolare che vanno as-sunti con moderazione. I più intransigenti, diciamo così, consigliano di evitare tutta la frutta contenente vitamina C, proprio perché facilita la fermentazione, ma sarebbe un errore in quanto si tratta di una vita-mina indispensabile all’organismo e perché si tratta di frutta ricca di fibre e di altre sostanze benefiche come i flavonoidi, antiossidanti e antinfiammatori naturali che non dovrebbero mai mancare in tavola.

Del resto, anche in questo caso, bisogna utilizza-re il buon senso ed adeguare la propria dieta alle necessità contingenti. Nessuno è miglior me-

dico di se stesso, nel senso che basta provare e comportarsi poi di conseguenza ridu-

cendo o aumentando, frutta e verdura, in base alle reazioni dell’organismo.

Un modo per trovare la soluzione giusta al gonfiore intestinale.

il disturbo della pancia

La pancia gonfia, è un disturbo comune che affligge un buon nume-ro di persone che spesso, purtroppo, non sanno come liberarsene.

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Una certa attenzione deve essere rivolta anche all’a-limentazione, perché essa si dimostra fondamentale. Vediamo subito, quindi, come curare le gambe gonfie.

L’alimentazione

L’alimentazione svolge sempre un ruolo molto im-portante nel determinare il benessere del nostro corpo. Ecco perché la scelta dei cibi è importante, soprattutto quando soffriamo di ritenzione idrica. In questi casi si devono ridurre i cibi ricchi di sale, come i prodotti confezionati, eccessivamente con-diti, i cibi in scatola, i salumi e i formaggi. Si sa che diminuire le dosi di sale migliora la vita.

Ci sono poi degli alimenti che possono darci una mano d’aiuto, soprattutto per riattivare la circo-lazione sanguigna e per favorire la depurazione dell’organismo. In particolare possiamo consumare le fragole, i mirtilli e il ribes, ma anche i kiwi e gli agrumi, che sono ricchi di flavonoidi dall’a-zione antinfiammatoria. D’aiuto possono es-sere anche le tisane a base di fieno gre-co, timo, menta, centella asiatica.

I rimedi naturali

Per consentire un giusto tratta-mento del disturbo ci sono dei

Possiamo consultare il medi-co, che certamente sarà in grado di prescriverci i farma-

ci più adeguati, anche se ci sono dei rimedi naturali da non dimenticare.

rimedi naturali essenziali. Basti pensare in questo senso agli impacchi con l’aceto, che aiutano so-prattutto contro le caviglie gonfie. Questi impac-chi vanno fatti preferibilmente la sera e devono agire per 15 minuti. Possiamo provare anche con l’infuso di foglie di nocciolo, da consumare tiepi-do due volte al giorno, soprattutto nel periodo in cui i sintomi sono molto presenti e in cui il gonfio-re è accompagnato dal formicolio.

Ci sono poi gli impacchi di tè verde, che si otten-gono lasciando in infusione le foglie di tè in acqua bollente e poi immergendovi delle garze in cotone da applicare sulle gambe. Il tè verde ha proprietà e benefici salutari. Una bevanda che si può assume-re per contrastare il gonfiore alle gambe è quella a

base di melassa e di semi d’anice, da consu-mare due o tre volte al giorno.

I farmaci

Se la situazione non migliora, pos-siamo rivolgerci all’uso di particolari medicinali, che vanno usati su indi-cazione medica. Si tratta dei farmaci

flebotronici, che aiutano a migliorare la circolazione venosa del sangue.

A disposizione ci sono anche delle cre-me, che servono soprattutto a ridurre la sensazione di calore che si manifesta

specialmente in prossimità dei polpacci. E’ da specificare, comunque, che queste creme non

sono efficaci al pari dei farmaci.

di Martina Cecco

Salute > di Martina Cecco (www.tantasalute.it)

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Quando le temperature si alzano sorge l’esigenza di mettere in atto il giusto trattamento e la prevenzione contro le vene delle gambe gonfie e doloranti.

gambe gonfieRimedi efficaci per le

causate dal caldo

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Tuttavia le sue caratteristiche sono tali che si po-trebbe fare anche un piccolo sacrificio. L’aglio, come dimostrato da diversi studi, è in grado di inibire alcu-ne sostanze cancerogene riducendo sensibilmente il rischio di contrarre un cancro, in particolar modo al colon, uno tra i più diffusi. Una caratteristica certa-mente da non sottovalutare.

La verdura rossa in generale, in particolare il pomodo-ro, la barbabietola, il radicchio, il peperone rosso, che grazie al loro alto contenuto di licopene, un carote-noide vero amico della salute, riescono a prevenire non poche patologie, alcune anche gravi. Il maggior effetto il licopene lo ha se la verdura è cotta, e questo vale in particolar modo per il pomodoro, cosa che invece non vale per il radicchio. Questa sostanza, secon-do diversi recenti studi, rallenta l’invecchia-mento cellulare, previene la maggior parte delle patologie cardiovascolari e anche alcuni tipi di tumore come quello alla prostata, mammella e pol-mone. Inoltre, sembra riuscire a ridurre anche il rischio di malattie degenerative qua-li Parkinson e Alzheimer.

Molto funzionale risulta essere anche l’avocado,

Il primo, il numero uno in as-soluto, è l’aglio, e qui in molti storceranno il naso, perché non

tutti gradiscono il suo profumo e so-prattutto quanto influisce sull’alito.

un frutto che andrebbe associato al pomodoro, per-ché anch’esso in grado di proteggere la salute, in quanto promuove l’assorbimento dei carotenoidi e del licopene, oltre a ridurre i livelli d colesterolo.

I frutti di bosco, invece, sono una vera miniera di antios-sidanti (in grado di contrastare i radicali liberi responsa-bili dell’invecchiamento cellulare), di antinfiammatori e di sostanze che sarebbero in grado di ridurre il rischio di malattie degenerative. Una porzione di mirtilli o due di fragole al giorno, e la buona salute sarebbe assicurata.

Le banane, ricche di potassio, conosciute sin dall’anti-chità come un alimento elisir di lunga vita. Le sue ottime proprietà ne fanno anche un frutto saziante, per cui ridu-cono anche il rischio di far prendere dei chili di troppo.

Molto efficace anche l’olio extra vergine di oliva, che andrebbe utilizzato sempre come condimento al posto di altri di origine animale, ma anche nelle poche fritture al posto dell’olio di semi. Costituito da acidi grassi mo-noinsaturi, secondo molte ricerche aiuta nella prevenzio-

ne dei tumori e nelle malattie degenerative cerebrali.

Infine il cioccolato, e questa è una splendida notizia per i golosi. Consu-

mare regolarmente una moderata quantità di cioccolato rigorosa-mente fondente, allunga la vita,

perché ricco di flavonoidi, ma anche in grado di promuovere la produzione di endorfine, le molecole del buonumo-re. A questi alimenti vanno aggiunti legumi e cereali, veri e leali amici della salute.

Vi sono alcuni alimenti, tutti di tipo o di origine vegetale, che più di altri sono in grado di assicurare una vita lunga e sana.

Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

la vitaAlimenti che allungano

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contaminati

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Eppure è così: ci sono dei cibi, nei confronti dei quali dobbiamo prestare particolare attenzione. Lo ha dimostrato un’indagine condotta dalla Coldiret-ti, che ha messo in evidenza quali cibi importati possano risultare nocivi.

L’indagine della Coldiretti

La Coldiretti ha portato avanti un’indagine specifi-ca, prelevando dei campioni da alcuni cibi importa-ti e venduti in Italia. Le conclusioni sono state raccolte nel dossier “La crisi nel piatto degli italiani nel 2014”. L’idea di fondo è stata rappresentata dal fatto che, in tempo di crisi, i consumatori tenderebbero ad acquistare prodotti più a basso costo.

Il prezzo è sempre un in-dicatore fondamentale, per-ché le aziende potrebbero non farsi scrupoli nell’usa-

Non ci passa proprio per il pensiero l’idea che abbiamo a che fare con

delle contaminazioni causate da sostanze che possono essere pe-ricolose per il nostro benessere.

re materie prime di scarsa qualità, per contenere le spese. La lista dei cibi contaminati colpirebbe di più coloro che hanno una ridotta capacità di spesa. Potendo spendere di meno, si corre il rischio di rivol-gersi ad acquisti di pietanze preparate con ricette modificate, con l’uso di ingredienti di qualità dubbia o ricavati da metodi di produzione alternativi. Non a caso l’indagine ha rivelato che con la crisi sono aumentate del 248% le frodi a tavola, basate su cibi adulterati o contraffatti.

La sicurezza alimentare viene prima di ogni altra cosa. Possibili rimedi ci sarebbero. Ad esempio in questo senso arriva una proposta da parte del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che po-trebbe accogliere la richiesta della Coldiretti di rendere pubblici i flussi commerciali delle materie prime che provengono dall’estero. Soltanto in que-sto modo i consumatori avrebbero l’opportunità di conoscere le marche delle aziende che usano in-

gredienti stranieri, anche se nella pubblicità non fanno altro che

parlare di made in Italy.

I cibi contaminati

La Coldiretti ha reso pub-blica la lista dei cibi di importazione più conta-minati. Al primo posto si è posizionato il pepe-roncino proveniente dal

Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Ci sono dei cibi di importazione che possono essere consi-derati più contaminati. Spesso, quando mangiamo alcuni ali-menti, non pensiamo ai pericoli che possiamo correre.

I 10 cibi diimportazione

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Vietnam: si è visto che il 61,5% dei campioni è risultato irregolare per la presenza di residui chimici. Un dato da non sottovalutare, se pen-siamo che l’Italia nello scorso anno ha importa-to 273.800 chili di peperoncino.

Al secondo posto il melograno proprio della Turchia e al terzo il frutto della passione, che viene importato dalla Colombia.

Avreste mai pensato che anche la frut-ta e la verdura abbondano di pesticidi?

1. Peperoncino dal Vietnam (61,5%)

2. Melograno dalla Turchia (40,5%)

3. Frutto della passione dalla Colombia (25,0%)

4. Lenticchie dalla Turchia (24,3%)

5. Arance dall’Uruguay (19,0%)

6. Ananas dal Ghana (15,6%)

7. Foglie di tè dalla Cina (15,1%)

8. Riso dall’India (12,9%)

9. Fagioli dal Kenya (10,8%)

10. Cachi da Israele (10,7%)

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Non per forza, infatti, si deve ricorrere alla chirurgia estetica. Alcuni trattamenti possono essere veramente un toccasana, tenendo conto anche dei consigli impor-tanti, per migliorare il vostro aspetto fisico proprio in questa parte del corpo, a cui le donne tengono molto.

Gli esercizi

Gli esercizi per rassodare il seno devono puntare so-prattutto sull’allenamento dei pettorali. In realtà non dobbiamo dimenticare che, visto che il seno è costi-tuito principalmente da massa grassa, rappresenta una delle parti del corpo più difficili da allenare. Non per forza ci si deve dedicare a un’intensa attività fi-sica con esercizi appositi, perché va bene anche la pratica di alcuni sport, come la corsa e il nuoto, che rafforzano i muscoli pettorali e offrono la possibi-lità di avere un sostegno maggiore per il seno.

Se poi vogliamo dedicarci ad esercizi specifici, possiamo fare così: uniamo i palmi delle mai e portiamo i gomiti all’altezza del petto, spingiamo le mani fra di loro, facendo restare i muscoli in tensione, per poi rilassare il tutto. C’è anche un altro esercizio che si può com-piere: consiste nello stendere le braccia in avanti e nell’effettuare un movimento a forbice con le mani, facendo restare la schiena dritta. Di questi esercizi possia-

mo farne 10 serie. E’ molto importante svolgerli con regolarità, per evitare di fare ricorso a quel lifting del seno, un vero e proprio boom americano che ha con-quistato l’Italia. Non è detto, infatti, che gli interventi chirurgici siano sempre la soluzione giusta: bisogna smontare i falsi miti della chirurgia estetica. Provia-mo piuttosto con dei metodi naturali.

I consigli

Ricordiamoci che per avere un seno alto e sodo è im-portante mettere in pratica alcune regole. Per esem-pio, da questo punto di vista, è essenziale anche la posizione che adottiamo durante il sonno. La posizio-ne migliore è quella su un fianco, mentre bisognereb-be evitare di restare sdraiati a pancia in giù, per non comprimere il seno e determinare un rallentamento della circolazione sanguigna. Proviamo poi a fare dei massaggi, facendo in modo che la mano superiore schiacci e tiri lentamente il seno verso l’interno, men-

tre l’altra vada nella direzione dell’esterno. Questi massaggi possono essere eseguiti nella misura di 10 esercizi giornalieri. Si può anche appli-care, specialmente dopo la doccia, una crema idratante e nutriente, anche a base di olio di mandorle, per far restare la pelle elastica.

Una crema che possiamo fare in casa prevede l’uso dei seguenti ingredienti: 4 cucchiai di fa-rina d’avena, 1 cucchiaino di acqua calda e 3 di olio. Tutto l’amalgama va applicato sul seno e si

massaggia. Non meno importante è la scelta del reggiseno, che dovrebbe essere in grado di sorreggere senza comprimere. Se svolgia-mo attività fisica, è importante che il reggi-seno sia comodo, leggero ed elasticizzato.

Se vogliamo procedere natural-mente, bisogna ricordarsi che ci sono appositi eserciziche ci

possono essere d’aiuto.

Estetica> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Metodi naturali per rassodare

il senoDopo una dieta o dopo l’allattamento, il seno può apparire cadente e per questo dovremmo escogitare tutte quelle strategie che ci permettano di averne uno più sodo in modo naturale. Ecco alcuni metodi naturali fai da te.

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Questa sigla sta per “Platelet Rich Plasma Hair Therapy”, una tecnica rigenerativa che sfrutta i fattori di crescita presenti naturalmente nelle pia-strine del sangue attraverso la centrifugazione del sangue del paziente stesso ottenuto con un sempli-ce prelievo. La tecnica è attiva e collaudata e viene effettuata anche nei centri di tricologia specializza-ti del nostro paese.

Il principio di base su cui si è sviluppata con suc-cesso la sperimentazione tramutandosi così in tecnica medica, curativa è la presenza di cellule staminali nel bulbo del ca-pello, dotate di recettori per i fattori di crescita che ven-gono stimolate dalla piastrine del sangue ricchissime allora volta di questi fattori. La PRP è una tecnica ambulatoriale

La scoperta d’avanguardia arriva dagli stati Uniti, precisamente dalla Florida

e si chiama PRP HT.

La soluzione alla perdita dei capelli e il sogno di avere una bella chioma non è più lontano, le ricerche sono andate avanti e hanno portato risultati concreti che fanno ben sperare in un rimedio effi-cace al problema che da sempre affligge milioni di uomini e donne.

che richiede 35/45 min. Il concentrato di piastrine accuratamente e preventivamente lavorato con un macchinario che separa le componenti del san-gue, ricavando un plasma ricco di piastrine, viene iniettato nell’area diradata, dopo essere stata ane-stetizzata, attraverso delle leggere pressioni sotto cutanee con un roller sulla cui sommità sono poste micro-punte sottilissime e miniaturizzate.

La crescita dei capelli e il risultato dell’intervento si cominciano a vedere dopo 1-2 mesi dall’intervento per raggiungere il massimo effetto dopo 6 mesi. Nei casi più gravi di alopecia androgenetica e/o di alo-pecia areata a chiazze l’operazione si può ripetere.

“Ottimi risultati si ottengono nell’alopecia andro-genetica, che colpisce il 60% degli uomini e delle donne dopo la menopausa: il trattamento blocca

la progressione delle calvizie nel’80% dei casi e ne ripristina una ricrescita

significativa” afferma il Dott. Rinaldi, presidente del

Congresso interna-zionale di Dermato-

logia, sull’uso dei fattori di crescita.

di Sara Latorre

Scienza> di Sara Latorre (www.tuttasalute.net)

calviziel’Addio al problema delladalle piastrine del sangue

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Le proprietà chimico-fisiche e nutrizionali dell’olio ex-travergine d’oliva fanno si

che questo sia il condimento prefe-rito nella nostra dieta quotidiana.

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per una

consulenza, inviate una mail a: [email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

condimentoCome scegliere il giusto

l’olio extravergine d’olivaUna dieta bilanciata e completa prevede il consumo di grassi, in quantità adeguate, la cui scelta deve essere effettuata in base alle caratteristiche nutrizionali e ai benefici che questi nutrienti possono apportare alla salute.

L’olio extravergine di oliva è costituito, come tut-ti gli olii, al 99% da lipidi. Quest’olio apporta al no-stro organismo acidi grassi saturi e insaturi quali: l’acido oleico (monoinsaturo – in misura maggiore rispetto agli altri acidi grassi), l’acido palmitico (sa-turo), l’acido linoleico (polinsaturo - famiglia degli omega 6) l’acido alfa-linolenico (polinsaturo - fami-glia degli omega 3).

La prevalenza di acido oleico monoinsaturo conferisce all’olio extravergine di oliva delle proprietà uniche; • il punto di fumo più elevato rispetto agli altri olii, ovvero una maggiore resistenza alle alte temperature, che permette l’utilizzo dell’olio extravergine d’oliva per la cottura dei cibi e per la frittura; • la stabilità ossidativa, che permette l’utilizzo di questo prodotto per la conservazione sott’olio de-gli alimenti.

L’olio extravergine d’oliva è ot-tenuto da prima spremitura meccanica a freddo delle olive, quindi senza l’ausilio di so-

stanze chimiche, ed è caratterizzato dal gusto parti-colarmente gradevole e dall’acidità espressa in acido oleico che non può eccedere dello 0,8%. Il consumo di olio extravergine d’oliva apporta numerosi benefici alla salute, poiché ricco di composti antiossidanti che ci proteggono dall’azione nociva dei radicali liberi e dall’invecchiamento cellulare. Inoltre secondo studi scientifici i polifenoli contenuti nell’olio d’oliva, con-tribuiscono alla protezione dalle patologie tumorali.

L’olio extra vergine ha ancora proprietà salutari:• ha proprietà antinfiammatorie, emollienti e protettive, e aiuta le normali funzioni del tratto gastrointestinale;• è particolarmente indicato nell’alimentazione dell’in-fanzia per la sua composizione acidica;• facilità l’assorbimento delle vitamine liposolubili;• protegge la mucosa dello stomaco;• ha un effetto rigenerante sulla pelle;• rappresenta una ricca fonte di energia;• apporta acidi grassi essenziali;• protegge dalle patologie cronico degenerative e dal-le dislipidemie.

Per concludere con un rimedio naturale e utiliz-zato in alcune regioni d’Italia: le foglie dell’olivo possono essere utilizzate bollite in acqua e fil-trate, per ottenere una bevanda dalle proprietà ipotensive e rilassanti. In erboristeria gli inte-

gratori a base di estratti di foglie di olivo sono consigliati per favorire la regolarità della pres-

sione arteriosa e per favorire la diuresi.

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L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria.

Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’anda-mento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

BioimpedenziometriaQuesta misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

EDUCAZIONEALIMENTARE.

IN BUONA SALUTECON UNA CORRETTA

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento im-plicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita.

Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o in-grassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede.

Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il siste-ma HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede.

Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura).

Per informazioni e preventivi inviare una mail a: [email protected]

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Viaggio >

GIAM AICA

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TRASGRESSIVA E AFFASCINANTE, LA GIAMAICA È DA SEMPRE CONSIDERATA L’ISOLA PIÙ ATTRAENTE DEI CARAIBI PER LA BELLEZZA DELLE SPIAGGE E DEL MARE, PER LA NATURA RIGOGLIOSA E PER IL RITMO COINVOLGENTE DELLA MUSICA REGGAE DIFFUSA NEL MONDO DAL MITO DI BOB MARLEY.

a cura di RAFFAELLA PATRICELLI

GIAM AICA

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F antasie da film per una Giamaica tutta da scoprire. Meta di indimenticabili viaggi, di sogni oltre ogni aspettativa. Le sue spiag-ge, le montagne e i rossi tramonti appaiono regolarmente nei dépliant turistici di tutto il

mondo e, a differenza di altre isole vicine dei Caraibi, è democraticamente adatta a tutti i tipi di turismo: ci si può accampare sulla sommità di una falesia corallina; scegliere una villa con spiaggia privata; divertirsi in una festaiola località turistica; immergersi nella vita dell’isola oppure sperimentare le tre ‘R’: reggae, reefer e rum.

Una terra affascinante anche per la sua cultura com-plessa, che punta ad essere africana a differenza della geografia a cui appartiene e della sua storia coloniale. Il popolo di quest’isola è sempre solare, disponibile, ma il passato che ha alle spalle nasconde tante note amare. E’ legato all’economia delle piantagioni di zucchero e il pe-riodo degli schiavi pesa ancora sulla psicologia naziona-le. Per qualcuno il rastafarianismo può significare sempli-cemente muoversi al ritmo di musica reggae, ma la sua confusa espressione di amore, speranza, rabbia e malcon-tento sociale è un po’ l’emblema della Giamaica moderna - un paese densamente popolato e povero che cerca di liberarsi dalla sua dipendenza e dai debiti. Non a caso è il luogo che ha dato i natali al celebre Bob Marley e pro-prio sull’isola, a Nine Mile, c’è il mausoleo a lui dedicato.

Detto questo, fondamentale da sapere, possiamo passare alla parte più leggera della questione. In Giamaica ci pas-sò anche il nostro concittadino, Cristoforo Colombo, che descrisse questa terra “come ‘l’isola più leggiadra che occhi abbiano mai visto: montagnosa tutta piena di valli, campi e pianure”. Di forma approssimativamente ovale, situata 144 km a sud di Cuba, è la terza isola per estensio-ne dei Caraibi. Malgrado le sue dimensioni relativamente ridotte, la Giamaica vanta una notevole diversità di ter-ritori e vegetazione, sebbene pochi turisti si avven-turino nell’interno per apprezzare questa varietà.

La Giamaica è una meta turistica in qualsiasi pe-riodo dell’anno, grazie al suo piacevolissimo cli-ma marittimo tropicale. Le stagioni praticamente non esistono e le temperature massime diurne lungo la costa si mantengono costantemente tra i 27 e i 30°C. Anche nelle Blue Mountains le temperature sono solo di poco inferiori ai 20°C per gran parte dell’anno. Se si pensa di trascorrere un periodo di tempo lungo la costa orientale o sulle Blue Mountains, è bene sapere che la cosiddetta stagione delle piogge va da maggio a novembre e ha due picchi: maggio/giugno e ottobre/novembre.

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

L’alta stagione turi-stica va da metà di-

cembre a metà aprile e le settimane più affol-

late sono quelle di Natale e Pasqua, i prezzi dunque

sono decisamente più elevati.

La Giamaica offre una grande quantità di sport e di attività

particolari a chi è stanco della vita da spiaggia. Chi ama le escursioni

a piedi potrà trascorrere settimane

intere a esplorare il paese percorrendo le pi-ste o il sistema ancora embrionale di sentie-ri, soprattutto nelle Blue Mountains. L’aspra Cockpit Country è poco esplorata, e tutta-via ideale per gli escursionisti. Le escursio-ni a cavallo sono un ottimo modo per esplo-rare la Giamaica e molte località turistiche hanno delle scuderie. Molte escursioni sono organizzate attraversano le piantagioni e al-cune si spingono nell’entroterra.

Le coste giamaicane sono splendide sia so-pra sia sotto il livello dell’acqua, soprattutto

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lungo la costa settentrionale, dove le condizioni sono ideali per le immersioni subacquee. Si va dal-le basse scogliere coralline alle caverne, dalle fosse alle pareti a strapiombo a poche centinaia di metri dalla riva. La frenetica capitale giamaicana, King-ston, risente di una cattiva nomea che, pur par-zialmente meritata, oscura le sue numerose attrat-tive. A prima vista poco accogliente e non bella, può effettivamente intimidire per il suo squallore. Le tensioni fermentano sotto la superficie, eppure, anche se ci sono delle zone dove è meglio non av-venturarsi, Kingston è il cuore pulsante dell’isola.

Il centro della Giamaica nord-occidentale è la fio-rente città portuale di Montego Bay (MoBay). Nel bene e nel male, è la località turistica per eccellen-za dell’isola, nella quale il guazzabuglio di strade a senso unico piene di auto strombazzanti e di pedo-ni relegano in secondo piano le scintillanti spiagge, i campi da golf, le residenze storiche e l’autentica vita quotidiana dei piccoli villaggi di montagna.

Il clima favorevole ha permesso lo sviluppo di mi-gliaia di specie animali e vegetali, anche se la pre-senza dell’uomo negli ultimi 500 anni ha devastato ampie zone dell’isola, facendo estinguere molte specie. Si può ancora vedere qualche maiale sel-vaggio che vaga in alcune zone remote e ci sono oltre 20 specie di pipistrelli che si nutrono di frutta e insetti. L’unico altro mammifero nativo dell’isola è l’hutia, un grande roditore dal pelo marrone si-mile al porcellino d’India che rischia l’estinzione.

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Moda > di Giovanna Testa

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Moda > di Giovanna Testa

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E’ satura di colori vibranti e immersa in un’atmosfera leggera e spensierata l’idilliaca isola degli anni ‘50

dove le bellezze in vacanza di Dsquared² sono dirette per l’estate 2014. Baciate dal sole, le sofisticate villeggian-ti sfoggiano look che ricordano Esther Williams e alla sera si illuminano di glamour tra un cocktail e un cha cha cha. Due le varianti iperfemminili della silhouette ispirata agli anni ‘50: abiti da cocktail dall’orlo cortis-simo ispirati ai costumi da bagno dell’epoca, imbottiti all’altezza dei fianchi e del corpetto, quasi a voler esaltare le curve a clessidra.

Gonne e abiti lunghi sotto al ginocchio gonfiati grazie a sottogonne di tulle e orli per un effetto a campana che sottolinea la vita sottile. I tessuti goffrati, che ricordano le stoffe da tappezzeria dell’epoca, sono impreziositi da stampe vivaci e dal lamé, per un effetto tridimensionale. Ricami floreali arricchiscono shorts e giacche. Grondanti cristalli e pietre, gli abiti bustier scintillano quando le bellezze al bagno di Dsquared² ondeggiano al ritmo di un mambo. Ai tessuti si affianca la pelle tagliata al laser per creare un pizzo delicato, il cavallino a stampa giungla o il coccodrillo per una minigonna o per le giacchine tagliate a trapezio. Gli accessori completano i look e gli regalano un tocco di bon ton.

Restano forti i rimandi ai look vacanzieri e “marini”. La borsa Vancouver, it bag della stagione, è caratterizzata dalle linee sobrie e femminili. Slingback a punta, rea-lizzate con la stessa variante di tessuto o pellame delle borse, arricchiscono ogni look e sono alternate a sensuali sandali dal tacco in legno quasi di design: ispirato alle gambe di un tavolino anni Cinquanta. Scherzosi cappelli a paralume e seducenti occhiali da gatto con montatu-re staccabili in tartaruga, madreperla o corno danno un tocco di mistero. Maxi-gioielli mescolano foglie d’oro, pietre oversize e grappoli di corallo per collane, orecchini e bracciali che non passano inosservati.

(www.styleandfashion.it)

Dsquared2Estate 2014

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Shopping > di Giovanna Testa

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Costumispeciale

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Shopping > di Giovanna Testa

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LE TENDENZE DELLA MODA

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oArte > di Zelda

kobraeduardo

Uno dei migliori artisti brasiliani in attivo.Un talento fenomenale nato e cresciuto in Brasile, tra San Paolo e Bauru con una

passione per l’arte che si porta dietro sin da bam-bino, quando invece di studiare riempiva le pagi-ne dei libri con disegni che poi in età adolescen-ziale riportava sui muri della scuola: le sue tags e i suoi graffiti iniziali si sono evoluti con il corso del tempo e oggi Eduardo Kobra è uno street artist.

Un artista che ama colorare le superfici di grandi palazzi e costruzioni servendosi di spray e sten-cil coloratissimi, un’esplosione di colore che non passa inosservata, nemmeno da lontano. Eduar-do Kobra proviene dalla scuola della street artist

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made in Brazil, ovvero quella in cui gli artisti imparano a mescolare colori e tonalità fino a creare dei veri e propri capolavori all’aria aperta, applicati su superfici giganti, con una maestria tale che fa spalancare la bocca e gli occhi anche ai più scettici.

Eduardo Kobra è un artista girovago, i suoi lavori si pos-sono vedere ovviamente a San Paolo, a Los Angeles, a Miami dove ha lasciato un tributo a due grandi della musi-ca hip-hop scomparsi anni fa, ovviamente The Notorious B.I.G. e 2Pac, a modo suo, due ritratti colorati, tra i tanti realizzati dall’artista brasiliano, davvero molto belli.

Il suo sorriso simpatico lo si vede spesso apparire in foto-grafie scattate alla fine dei suoi lavori, è uno di quelli a cui piace la partecipazione emotiva delle persone, lo dice aper-tamente sul suo sito, poiché il confronto con le persone che si fermano a guardare i suoi lavori sono parte integrante del-la sua attività di artista di strada. Non è una cosa scontata in questo ambiente, molti artisti non amano cimentarsi in scambi di opinioni e alcuni non amano essere fotografati o ripresi durante l’esecuzione dei loro lavori, persino quelli il cui volto non è più ormai un’identità nascosta.

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Teatro >

BOLLERoberto Bolle si è esibito in Italia con artisti provenienti da ogni dove. Questa volta a danzare con lui, la compagnia dell’American Ballet Theatre. Sul Palco delle Terme di Caracalla il 25 luglio.

Nel 1990 l’incontro Rudolf Nureyev.

Durante la sua ultima apparizione al Teatro alla Scala, Rudolf Nureyev nota Roberto in sala prove e gli chiede di mostrargli alcuni esercizi alla sbarra. Dopo alcuni giorni comunica al Teatro di volerlo per il ruolo di Tadzio in Morte a Venezia, spet-tacolo che avrebbe portato all’Arena di Verona. La Scala rifiuta al quindicenne Bolle il permesso di accettare l’offerta del grande danzatore russo proprio a causa dell’età acerba, ma questo in-contro segna il destino di Roberto per sempre. A soli vent’anni Roberto debutta come protagoni-sta nel ruolo di Romeo. In questo ruolo, nel luglio dell’anno seguente, verrà promosso sul campo Primo Ballerino da Elisabetta Terabust, inizian-do così una strepitosa carriera internazionale.

Appena ventiduenne, Roberto si esibisce per la prima volta al cospetto della famiglia reale

inglese, raccogliendo gli applausi della Principessa Margaret e della

compianta Lady Diana.

Danza accanto alla stella internazionale Altinai Asylmuratova, nel più prestigioso palcosceni-co concertistico inglese, la Royal Albert Hall, per una nuovissima produzione di Derek Dea-ne che prevedeva 70 cigni, acrobati e giocolieri. Da li poi un’escalation di successi che ha reso Roberto Bolle celebre in tutto il mondo.

Un progetto speciale, che fonde insieme le due anime del danzatore, due mondi e

due modi di fare e intendere l’arte.

Roberto Bolle and Friends è lo spettacolo che ha rivelato e confermato il successo dell’etoile di Casale di Monferrato. Bolle ètoile della Scala dal 2003 e Prin-cipal Dancer dell’ABT di New York dal 2007, interpre-terà con la compagnia americana alcuni brani e core-ografie dal repertorio dell’ABT. Conteso come guest star nei vari teatri, protagonista e testi-monial ai grandi eventi internazionali, fanno di lui un caso unico di ballerino che riesce a portare al balletto, come nessun altro, grandi folle e trepidanti entusiasmi.  Se poi intorno al suo nome si raccoglie una splendente  pléia-de di étoiles dell’American Ballet Theatre- che gira l’Italia e il mondo con il titolo  Roberto Bolle and Friends - allora il balletto torna ad essere lo spettacolo più amato dal pubblico.

L’ARTISTA ROBERTO BOLLE

Roberto Bolle sin da giovanissimo scopre la sua passione per la danza. Inizia gli studi in Piemonte, sua regione di origine, fino a che, all’età di 12 anni, decide di partecipare alle audizioni per entrare nella Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Le supera brillantemente e dopo pochi mesi si trasferisce a Milano, dove inizia a frequentarne i corsi.

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Sino ad ora questo sequel dell’ottimo reboot del 2011 “L’alba del pianeta delle scimmie” non solo sembra all’altezza, ma potrebbe rivelarsi superiore al suo predecesssore grazie ad una intrigante am-bientazione post-apocalittica. Alla regia c’è il Matt Reeves autore di Cloverfield e del re-make Blood Story, con Rupert Wyatt regista dell’originale rimasto a bordo in veste di produttore esecutivo, così da assicurare una continuità “cre-

ativa” al franchise. Il cast include Jason Clarke, Keri Russell, Gary Oldman (foto in basso), Toby Kebbell, Kodi Smit-McPhee, Kirk Acevedo, En-rique Murciano e Judy Greer che faranno parte di un manipolo di sopravvissuti al virus che ha quasi sterminato la razza umana e che ora vive in una San

Francisco post-apocalittica.

Nel gruppo di “umani” spiccano il Mal-colm di Jason Clarke che stabilirà un for-te legame con Caesar e la sua comunità perseguendo la pace, e Dreyfus, interpre-tato dal già citato attore britannico Gary Oldman quì nel ruolo di antagonista, che

considera la comunità di scimmie solo degli animali responsabili della propa-

gazione del virus e quindi un pericolo da abbattere onde preservare la so-pravvivenza della razza umana.

Il nuovo trailer è pazzesco e se il film sarà all’altezza delle premesse il reboot de Il pianeta delle scim-mie può senza dubbio candidarsi come il riavvio di franchise più riuscito di sempre. Lo scopriremo al cinema il 30 luglio prossimo.

Fonte: www.cineblog.it

Questo atteso sequel si svolge 10 anni dopo gli eventi del primo film e se-

gue Caesar (Andy Serkis) nel suo tentativo di affermare il suo pre-dominio sulla comunità di primati, mentre una piccola colonia umana lotta per sopravvivere in una San Francisco post-apocalittica.

Cinema >

Il film è un sequel del reboot L’alba del pianeta delle scimmie e prosegue la storia dell’evolversi di un virus che ha decimato la razza umana, contrappo-nendo un manipolo di sopravvissuti ad una crescente comunità di scimmie ge-neticamente evolute pronte ad affermarsi come specie dominante del pianeta.

PIANETASCIMMIE

IL

DELLE

REVOLUTION

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Musica >

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di Valeria Mazzuccawww.rockol.it

“Shiva” è la intro, la calma del guerriero. Una calma che dura 1 minuto scarso perché subito si parte con “Bum-blebee”: un ritornello che risveglierebbe gli animi più assopiti. Un incitamento allo stato puro che si slancia in una cavalcata impetuosa con “Stevie” che però si deve interrompere - come in ogni avventura che si rispetti - per fare i conti l’onirismo dietro l’angolo: è “Mortis”. E si rimane sospesi in un magico istante dal quale si esce ri-generati ma un po’ più stralunati: “Doomsday”, ovvero se alla fine di una stramba nottata gli Arctic Monkeys si imbattessero nelle Iene di Tarantino. “Treat” è un lungo allenamento tra pesanti deliri rock e schizzi di leggerez-za elettronica e si srotola sulla so-lennità di “Glass” che è quasi una preghiera: “save me, come on and save me” canta Tom. La captatio benevolentiae per ingraziarsi gli dei della discografia si risolve poi in un rap. La marcia è rallentata, pesante e determinata in “Explo-des”. Anche inquietante e claudi-cante a tratti. “Levitation” è come

I Kasabian, al quinto disco, ingrana-no la marcia e non frenano, in 48 minuti e 13 secondi esatti, non solo

raggiungono la meta, ma la conquistano portandosi dietro l’ascoltatore che arri-verà sano, salvo e un po’ scompigliato.

un sol leone che sorprende i guerrieri nel loro incedere: li costringe alla lentezza e a veder passare un qualche Django, o Sartana non ci si stupirebbe più di tanto. Poi arrivano le nuvole (“Clouds”), ma sono rapide e scor-tano piacevolmente fino al culmine di questi “48:13”: siamo al minuto 36 e “Eez-eh” è un assedio. Incalzante, potente, divertente, coinvolgente e tutti gli altri “ente” che si vogliono aggiungere. E’ un casino, ma loro sanno come usarlo a proprio vantaggio. La sentiremo a lun-go quest’anno. E una volta conquistato tutto e travol-ta ogni barriera “Bow” e “S.P.S”, le due ultime tracce del disco, sono solo una piacevole coda. La prima è più lenta e in pieno stile Kasabian, decisamente necessaria per riportare il battito cardiaco a una velocità ragione-vole, la seconda è la ballata della via del ritorno a casa. Il passo è blando e ci penserà il tramonto a curare le ferite.

Di questi tempi, in cui l’EDM la fa da padrona asso-luta, non diventare schiavi della musica elettronica è raro e difficile. Utilizzarla nel proprio disco signi-fica assecondare usi e costumi del mercato, saperla

manipolare secondo i propri stili e canoni significa fare un bel disco. In fondo i

Kasabian lo avevan detto: “E’ rock and roll, è brutale e tagliente”. Vero. “Ma richiama all’elettronica che lasciammo a Letfield”. Sen-za alcun dubbio. “Abbiamo crea-to una droga pericolosa.” Amen.

Con il loro nuovo album “48:13” il gruppo inglese dei Kasabian colpiscono ancora a suon di electro rock.

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MAZDA CX-5SUV Diesel Euro6 con Skyactiv Technology.

Il cuore pulsante del CX-5 è il nuovo motore diesel SKYACTIV-D (2.2 quattro cilindri a gasolio di nuova ge-nerazione), che rappresenta, con orgoglio, l’avanguar-dia tecnologica della casa nipponica: nato da soluzioni che massimizzano l’efficienza delle tecnologie tradizio-nali, il propulsore è già omologato Euro 6 senza l’utiliz-zo di costosi sistemi di trattamento degli NOx. Ma non solo. Il rapporto di compressione di 14 a 1, il più basso al mondo per i motori diesel e il più alto al mondo per i motori benzina (un valore non raggiunto neanche in Formula1), gli acciai ultra-resistenti che garantiscono leggerezza e sicurezza, l’alluminio che lo compone in-teramente e l’innovativo sistema i-ELOOP, l’esclusivo

sistema Mazda di recupero dell’energia in frenata che sfrutta un condensatore al posto della normale batte-ria dell’auto, sono le peculiarità di una tecnologia che rivoluziona il mondo dei motori. E che dà risultati in-credibili anche rispetto ai concorrenti dotati di motori di minore cilindrata: nella versione 2WD con cambio manuale, nonostante i suoi 150 CV e 380 Nm di cop-pia, il livello del consumo medio di carburante è di ap-pena 4,6 l/ 100 km con emissioni pari ad appena 119 g/km. CX-5 sposa appieno la filosofia di progettazione “Kodo – l’Anima del Movimento”. Il suo design trae ispirazione dai movimenti fluidi dei felini e crea una sensazione dinamica che trasmette energia e agilità.

La parte posteriore della carrozzeria, con le sue linee atletiche e scolpite, ricorda i fianchi muscolosi di un agile ghepardo mentre l’antenna a pinna di squalo, che si integra perfettamente con la carrozzeria, è il tratto esclusivo di tutte le versioni. Le linee angolari del frontale, con la dinamica “ala Mazda” e la griglia sportiva esprimono potenza, stabilità e robustezza, caratteristiche distintive del SUV Mazda.

Motori >

Fonte: motorionline.com

Suv Euro 6 con Skyactiv Technology di nuova generazione e la filosofia di progettazione “KODO – l’Anima

del Movimento”, Mazda CX-5 incarna tutto il piacere della guida. Compatto, potente, agile e allo stesso tempo, at-tento all’ambiente e ai consumi.

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Agenda eventi

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:50,00 a 90,00Info: 06.802411

21 Luglio

JAMES BLUNT

Roma Ippodromo delleCapannelleore 21.45Prezzo euro 43,70Info: Ticket One

24 Luglio

PLACEBO

Roma Centrale LiveForo Italicoore 21.00Prezzi da euro:15,00 a 30,00Info: Ticket One

21 Luglio

ELIO E LE STORIE TESE

Roma Centrale LiveForo Italicoore 21.00Prezzi da euro:23,00 a 60,00Info: Ticket One

26 Luglio

GIGI D’ALESSIO

Roma Ippodromo delle Capannelleore 21.45Prezzo euro 18,00Info: Ticket One

22 Luglio

CAPAREZZA

Roma EutropiaTestaccioore 22.00Prezzo euro 20,70Info: Ticket One

26 Luglio

VINICIO CAPOSSELA

Roma Centrale LiveForo Italicoore 21.00Prezzi da euro:20,00 a 43,00Info: Ticket One

23 Luglio

ALEX BRITTI

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 40,00Info: 06.802411

27 Luglio

SIMPLE MINDS

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

ROBERTO VECCHIONI

TIROMANCINO FRANZ FERDINAND

AFTERHOURS LA DOLCE VITA

Roma EutropiaTestaccioore 22.00Prezzo euro 14,95Info: Ticket One

Roma Ippodromo delle Capannelleore 21.45Prezzo euro 23,00Info: Ticket One

28 Luglio

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:30,00 a 40,00Info: 06.802411

31 Luglio

Roma Ippodromo delle Capannelleore 21.45Prezzo euro 36,80Info: Ticket One

2 Agosto

Roma Foro Italicoore 21.00Prezzi da euro:35,00 a 138,00Info: Ticket One

26 Settembre

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:32,20 a 46,00Info: Ticket One

31 Ottobre

28 Luglio

KASABIAN

30 Luglio

MASSIMO RANIERI

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 56,00Info: 06.802411

28 Luglio

LOREDANA BERTE’

Roma Auditorium Parcodella Musicaore 21.00Prezzi da euro:22,00 a 42,00Info: Ticket One

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Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: facile)

4 grossi calamari, 400 gr. di moz-zarella di bufala, 100 gr. di olive taggiasche snocciolate, 1 mazzo di basilico, pomodori, sale, olio e pepe.

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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Ingredientiper 4 persone

con pesto di pinoli,basilico ed olivetaggiasche.

45minuti

Tempo dipreparazione:

Questa volta propongo una cosa sem-plice e fresca,un piatto unico estivo,

nato da una proposta della mia piccola Giu-lia che io ho cercato di realizzare al meglio.

Ci impegnerà poco in cucina, lasciandoci il tempo di goderci appieno le calde serate estive di questa stagione. Pulite i calamari avendo cura di non aprirli e di non staccare le “ali” e quindi, con un coltel-lo ben affilato, create delle incisioni sul dorso ta-gliando completamente lo strato superiore. Su una bistecchiera (magari di ghisa) molto calda cuocete i calamari ponendoli con la parte incisa a contatto con essa e lasciateli qualche minuto senza girarli per farli colorire bene. Arrostiteli ora su tutti i lati comprese ovviamente le loro teste.

Nel frattempo frullate con un mixer le olive, i pino-li ed il basilico con l’extravergine per ottenerne un pesto, e nel frullatore la mozzarella di bufala con un po’ del suo siero. Ponete ora la crema di mozzarella a specchio nel piatto, aggiungete il pesto e quindi il

calamaro ben caldo. Decorate infine con delle fette di pomodoro inserite nelle fessure del calamaro ed una cima di basilico. Irrorate di olio extravergine (che è superfluo rimarcare di ottima qualità) e servite ac-compagnando con un vino fresco ed estivo come un vermentino, magari ligure per far compagnia al pesto.

Nella foto a destra trovate an-che una variante destruttu-rata di questo piatto, in cui, affianco al calamaro potete mettere dei bic-chierini con i tre ingre-dienti frullati: pomodoro, pesto e crema di mozza-rella. Buona estate a tutti.

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

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Oroscopo del mese >

Dovete concentrarvi solo su voi stessi, l’amore

ha cambiato la strada che avevate previsto per

l’estate, ma attenzione a non rifugiarsi in amo-

ri di paglia, non è questa la soluzione. Resistete

alla tristezza e immergetevi nelle vostre amici-

zie più solide.

I vostri numeri fortunati 53 - 87 - 89

La stanchezza lavorativa degli ultimi mesi si

fa sentire, eppure non sembrate saper coglie-

re occasioni giuste. Problemi nel lavoro dovu-

te ad un’alleanza valutata con superficialità

può minare le vostre finanze già dissestate. Si

consiglia isolamento, benessere e poche spese.

I vostri numeri fortunati: 18 - 60 - 65

La fine dell’anno lavorativo è per voi il vero mo-

mento di relax che stavate aspettando da un anno.

Si consiglia di coltivare il rapporto di coppia. Per

le donne arriveranno bambini entro settembre.

Giove uscente, vi permetterà di affrontare anche

scelte di convivenza, rimandate da troppo tempo.

I vostri numeri fortunati: 34 - 35 - 83

Bellissimi momenti di relax accompagneranno

il vostro nuovo cammino lavorativo. La situa-

zione amorosa si farà complicata per disagi pra-

tici, anche se in profondità qualcosa dentro di

voi potrebbe già essere cambiato. Tutto sta ad

ascoltarsi. Attenzione ai segni di fuoco in amore.

I vostri numeri fortunati: 12 - 23 - 25

La vostra vita è lo specchio dell’esame continuo,

un’ennesima prova di pazienza e tenacia si con-

figura nel mese di Luglio, state stringendo i den-

ti ma ce la farete. Solo ricordate che non si vive

di impegni, ma anche di affetti e amore, anche

se state facendo di tutto per dimenticarvene.

I vostri numeri fortunati: 9 - 44 - 67

Finalmente il cielo si è liberato dei tormenti che

vi hanno ostacolato in primavera. Le zavorre le

state buttando a mare, ma un qualcosa di triste

rimane nel vostro cuore. La Luna in Gemelli vi

crea instabilità. Ricaricatevi nel sole, in senso let-

terale e non cercate l’amore. Non è il momento.

I vostri numeri fortunati: 2 - 25 - 49

Instabilità in amore con Venere opposta in Gemel-

li vi sta rendendo la vita impossibile. State met-

tendo troppa carne al fuoco, non è questo il metodo

migliore. L’amore può sciuparsi in breve se non

viene tutelato da discussioni che solo voi state por-

tando avanti. Concedetevi una pausa da voi stessi.

I vostri numeri fortunati 33 - 50 - 52

E’ un ottimo momento di quiete e soddisfazioni

professionali, avete sostenuto grandi stress in

famiglia e in amore ma ormai avete consolidato

la vostra nuova posizione che vi siete ritagliati.

Il motto è: affidabilità, stabilità, leggerezza. Sono

doti eccezionali che solo il vostro segno sa giostrare.

I vostri numeri fortunati: 5 - 50 - 76

Finalmente la svolta che aspettavate è arrivata.

Vi attende un fulgido autunno e adesso dovete

spianarvi la strada per i prossimi mesi. L’occasio-

ne d’oro è arrivata e ve la meritate tutta. Cercate

di essere parsimoniosi. L’unico consiglio: lavora-

te con passione. Giove opposto è ormai lontano.

I vostri numeri fortunati: 70 - 78 - 81

Vi state appallottolando sul vostro ramo. Il gomi-

tolo non è la soluzione migliore in momenti che ri-

chiedono polso. L’amore vi rende confusi e gelivi sul

piano emotivo, mentre il lavoro ritarda a dare i suoi

frutti. Dovrete rimandare certe situazioni a set-

tembre, si consiglia di abbandonarsi alla corrente.

I vostri numeri fortunati: 7 - 19 - 29

Il vostro cuore è pieno di nostalgia verso il passato.

Nettuno in opposizione a Marte sta sciogliendo al-

cuni nodi psicologici che la vita vi ha imposto. E’ ar-

rivato il momento di elevarvi ad un livello superiore

di dignità e rispetto. La vostra sensibilità aumen-

terà e vi renderà più fragili ma anche affascinanti.

I vostri numeri fortunati 39 - 66 - 88

Ariet

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Leo

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Bilan

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Pes

ci

Si stanno concludendo delle scelte importanti,

soprattutto riguardo casa e traslochi vari, che da

mesi attendono di essere concluse. L’estate defini-

rà i dettagli mancanti ma lo stress e le incompren-

sioni potranno rovinare i rapporti che state cer-

cando di mantenere amichevoli per convenienza.

I vostri numeri fortunati: 12 - 15 - 77

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