FOR YOU MAGAZINE_OTTOBRE 2011

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Ottobre 2011 Evento Festival Internazionale del Film di Roma Ambiente Varese Ligure: il paese delle ecomeraviglie Scienza Allarme rifiuti nello spazio Londra, una città ineguagliabile Viaggio Attualità L’economia nel mondo di oggi Moda Christian Dior Pret-a-porter e accessori Attualità Facebook tra docenti e studenti ...e molto altro ancora all’interno

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2011

Evento Festival

Internazionaledel Film di Roma

AmbienteVarese Ligure:il paese delleecomeraviglieScienza

Allarme rifiutinello spazio

Londra, una città

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Viaggio

AttualitàL’economianel mondodi oggi

ModaChristian DiorPret-a-portere accessori

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UNA SCOPERTARIVOLUZIONARIA...Cari lettori,questo mese di ottobre torna in compagnia di For You e di tante novità. Notizie, gossip, spettacolo e non solo. Ogni approfondimento come sem-pre è pensato per soddisfare ogni vostra necessità. Spazio alla scienza in questo numero con la clamorosa scoperta del team di un fisico italiano, Antonio Esternato, che se confermata potrebbe stravolgere le teorie de-gli ultimi secoli. Dopo tre anni di esperimenti, infatti, il team di Esternato ha scoperto che i neutrini possono viaggiare ad una velocità superiore alla luce. Chissà cosa direbbe Einstein, padre della Teoria della Relati-vità, se fosse in vita. Chissà se si complimenterebbe con il suo collega collaboratore del Cern. Avremo poi come sempre lo spazio dedicato ai viaggi, questo mese si vola a Londra. La Regina Elisabetta, Picadilly Circus e il Big Ben vi aspettano. Il personaggio del mese sarà Freddie Mercury, storica voce dei Queen, scomparso prematuramente fra il dolore e lo sgomento dei suoi milioni di fan. Vi offriremo una finestra sulla questione rifiuti, c’è ora “un’emer-genza spaziale”, e poi parleremo di economia, affrontando ancora la crisi di questi ultimi tempi, l’occupazione e le difficoltà dei giova-ni di oggi. Non mancherà la pagina dedi-cata alla musica con il nuovo album dei Coldplay e poi ancora la Pet Therapy e la Felinoterapia che può essere d’aiuto molto più di quanto si pensi. Spazio an-cora all’architettura, al libro del mese e a tanto altro. Non mancherà il cinema con un servizio dedicato al Festival Interna-zionale del Film di Roma ed il teatro con il nuovo ed originale spettacolo che Marco Travaglio sta portando in giro nei teatri d’Italia in compagnia della bellissima Isabella Ferrari.

Raffaella [email protected]

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Tel. 333.6024565Direttore Responsabile

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Anno 2 - Numero 14Ottobre 2011

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08 Frullatore:Notizie e curiosità dal mondo

10 Focus:Pillole di conoscenza

14 Attualità:Allarme Ocse, cresceil divario economico

16 Attualità:Il si alla vita del CAVRoma Palatino Onlus

18 Attualità:Docenti e studenti,stop ai social network?

22 Ambiente:Varese Ligure, il paesedelle ecomeraviglie

24 Viaggio:Londra, una cittàineguagliabile

28 Lei:Laura Luongo: sensibile,solare e passionale

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SOMMARIOOttobre 2milaundici

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34 Moda:Christian Dior Pret-a-porterautunno inverno 2011/2012

44 Design: Arredo e design al “Moacasa”

48 Cinema: Festival del Cinema di Roma 50 Teatro: “Anestesia totale” il nuovospettacolo di Marco Travaglio

52 Musica: Con l’album “Mylo Xiloto”sono tornati i Coldplay

54 Motori: Nuova Audi Q3, un’autosportiva robusta e potente

60 Rubriche: I consigli utili deinostri specialisti

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News dal mondo >

FRULLATORENotizie e curiosità dal mondo scelte per voi...

Dopo anni di lotte tra gli animalisti e i sostenitori delle corride, toreri e tori si sono scontrati per l’ultima volta a Bar-cellona. Nella Plaza Monumental sono arrivati in 18mila per dare l’addio a uno dei simboli del Paese, che dal primo gennaio 2012 sarà fuori legge. Per l’ulti-mo spettacolo sono scesi nell’arena tre

fra i migliori toreri di Spagna, Juan Mora, José Tomas

e Serafin Marin, accla-mati dal pubblico al gri-do di “libertà!”.

Tomas si è presentato al pubblico vestito di

nero in segno di lutto. Ma il più applaudito è stato il terzo e ul-timo dei toreri, il più giovane, a cui il pubblico ha reso omaggio donando il drappo catalano e dei fiori. E’ stato lui a dare il colpo di grazia a Dudalegre, 567 chili, l’ultimo dei tori dell’allevamen-to El Pilar di Salamanca scesi domenica nell’arena.

La legge che proibisce la corrida in Catalogna era stata approvata l’anno scorso dal Parlamento regionale con 68 voti a favore, 55 contrari e 9 astenuti: il voto era arri-vato dopo la presentazione di 140.000 firme raccolte in 120 Paesi da parte della Società Mondiale per la prote-zione degli animali.

Occhio al cielo: l’appuntamento è per questo mese di ottobre quando i Draconidi, meteoriti che orbita-no presso la costellazione del Drago, entreranno nell’atmosfera terrestre creando quella che in termine tecnico viene definita “doccia di meteoriti”. Secon-do la Nasa, sarà un momento critico, per il sistema satellitare mondiale, perchè i meteoriti potrebbero seriamente danneggiare gli impianti che orbitano intorno alla terra, nonchè la stazione spaziale. I Draconidi (pioggia di meteoriti), or-bitano intorno alla terra ogni anno, proprio in questo periodo; ma questa volta, a detta della Nasa stessa, l’evento potrebbe essere catastrofico per la flotta dei sa-telliti, delle sonde e delle costru-zioni umane che orbitano in-torno alla Terra. Si prevede che queste strutture saranno bom-bardate con un’ intensità tale da poter coinvolgere seriamente la

maggioranza dei dispositivi che circolano nello spazio.

La stazione spaziale internazionale monta uno scudo pro-tettore per evitare questo tipo di bombardamento siderale, ma la potenza dei prossimi Draconidi porta a temere che non sarà sufficiente per sopportare gli impatti letali dei bolidi. Altri fronti di rischio saranno la salvaguardia del telescopio spaziale Hubble, peraltro appena riparato dopo un periodo

di inattività; e le “passeggiate spaziali”, che sa-ranno proibite.

A parte il pericolo fisico che potrà provocare il bombardamento, le scariche elettrostatiche potreb-bero friggere molti componen-ti elettronici vitali. Il caos che provocherà questa pioggia di bolidi, potrebbe essere enorme. Immaginiamo solo ciò che po-trebbe succedere ai GPS, ai tele-

foni senza fili o alle Tv senza cavo.

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Fonte: TGCom

Spagna, per rispetto della sofferenza degli animali, stop alla corrida. In 18mila a Barcellona per l’ultimo show.

La Nasa lancia l’allarme: In arrivo una pioggia di meteoriti che potreb-be danneggiare il sistema satellitare mondiale e la stazione spaziale.

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Roma, 26 setembre, il giudice del Tribunale Civile di Roma, Ga-briella Muscolo, inibisce a ‘’RTI Reti Televisive Italiane s.p.a., Endemol Italia S.p.A., Roberto Cenci e tutte le parti resistenti, la trasmissione’’ di ‘Baila’. La sentenza arriva a poche ore dalla messa in onda dello show, condotto da Barbara D’Urso (foto a destra). Dopo la lettura della stessa, per non buttare al vento soldi, lavoro e una complessa organizzazione, i vertici Mediaset hanno

deciso di andare in onda lo stesso, ma modificando lo show nei punti che, secondo il giudice, sono trop-

po simili al suo omologo della Tv di Stato. Tut-to questo in attesa di impugnare d’urgenza la decisione del tribunale chiedendone la revoca.

La causa era stata intentata da Milly Carlucci, (foto a sinistra) conduttrice di ‘Ballando con le stelle’ e da Viale Mazzini nei confronti di Mediaset, per sospetto di plagio. ‘Baila’ è un adattamento italiano dello show argentino ‘Bailando por un Sueno’, contro il quale si era già scagliata la Bbc, detentrice dei diritti di ‘Strictly’ di cui ‘Ballando con le stelle’, in onda ormai da sei anni, è la versione italiana.

Secondo il Tribunale Civile di Roma, i due show, ‘’appaiono l’uno riproducente l’al-

Arriva direttamente dagli Usa il nuovo rumour su una celebrità segretamente gay. In questo caso è anche sposata e padre di due bambini. Parliamo di Will Smith, impegnato da anni con la bella Jada Pinkett.

Ma in America, il National Enquirer non esista a lanciare ‘la bomba’: l’attore è gay, il matrimonio sarebbe solo una copertura per mantenere il ruolo di marito ideale e superma-cho e in realtà avrebbe una storia segreta con il rapper Trey Songz.

Non una voce sussurrata, ma anche nome e cognome dell’aman-te coinvolto nella vicenda che si trova catapultato sulle pagine dei tabloid.

E se fosse vero? E se fos-se tutto falso? Non si sa ancora, le indiscrezioni

che parlavano di separazione tra Will e Jada sono state smentite e ora si attende la reazione del diretto in-

teressato.

E non è la prima volta che si leggono scoop del genere. Sono molti gli attori stranieri che vengono sospettati (nemmeno fosse un cri-mine…) di essere finti eterosessuali per poi spassarsela a letto con altri bei fustacchioni. In Italia no. Si bisbiglia, al massimo, tra amici. O lo si sa nell’ambiente.

Ma non viene quasi mai apertamente det-to. È ancora troppo tabù. Solitamente

si resta con la vocina di un ami-co informatissimo che dice “Me l’ha detto un suo caro amico… o la truccatrice che lavora con lui… o il suo ex fidanzato addirittura”.

Nonostante lo stop del giudice, ‘Baila’, nuovo show di Barbara D’Urso, è andato in onda su Canale 5 modificando lo spettacolo in alcuni punti...

tro’’. Secondo il giudice, infatti, ‘’Ballan-do è caratterizzata da una creatività sufficiente a differenziarla da altre gare di ballo, creatività i cui caratteri di individualità sono principalmen-te l’accoppiamento di persone non note con personaggi noti, la selezio-ne e l’eliminazione con la combina-zione di una giuria del voto popola-re e l’aggiudicazione di un premio’’.

Elementi che, secondo il Tribu-nale, ‘’sono presenti anche nella concorrente trasmissione ‘Bai-la’’’ che, rispetto a ‘Ballando’, non possiede caratteristi-che di differenza tali da poterle attribuire ‘’un gradiente creativo auto-nomo e diverso’’. In attesa di sapere le-galmente come andrà a finire, al telespettatore ardua sentenza...

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Fonte: Adnkronos

Fonte: Queerblog.it

Gossip su Will Smith: l’attore secondo il tabloid americano National En-quirer sarebbe gay e avrebbe una relazione con il rapper Trey Songz.

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C’è qualcosa di vero in questa leggenda, solitamente riferita dalle guide ai turisti. Il Pantheon di Roma, co-struito nel 27 a.C. da Agrippa e riedificato da Adriano, fu inizialmente luogo di culto pagano, per divenire poi una chiesa cristiana e mausoleo di uomini illustri (i re d’Italia Vittorio Emanuele II e Umberto I).

La cupola, realizzata con calcestruzzo mescolato a tufo e pietra pomice su una cassettatura in legno, sale a ro-soni sempre più piccoli che convergono verso il centro, dove si trova l’unica “finestra” della chiesa, detta “ocu-lus” (occhio), di circa 9 metri di diametro.Il Pantheon non è stato protetto da copertura oltre che

per ragioni tecniche (la cupola sarebbe caduta per il peso eccessivo) e simboliche (per comunicare diretta-mente con le divinità), anche per sfruttarne la particola-rità (dal foro entra un fascio di luce che consentiva studi di astronomia).

Quando piove, l’apertura crea un “effetto camino” cioè una corrente d’aria ascensionale che porta alla frantu-mazione delle gocce d’acqua. Così, anche quando la pioggia fuori è battente, la sensazione è che all’interno piova meno; sensazione rafforzata dal fatto che i fori di drenaggio sia centrali che laterali sul pavimento impe-discono il formarsi di pozzanghere.

Da dove viene @, il segno usato su Internet?

FOCUSnews

Diversamente da quel che si immagina, il segno @ non è figlio dell’era del computer.

Si tratta infatti del simbolo della fusione di due lettere, a e d, che formano la preposizione latina ad, che signi-fica a, presso, verso.

Fondendo le due lettere, l’asta della d vie-ne curvata esageratamente a sinistra. Ciò sa rebbe avvenuto intorno al VI-VII secolo d.C., ma anche ai giorni nostri il segno @ è stato utilizzato nella cor-rispondenza commerciale, e quindi visualizzato sulla tastiera delle mac-chine per scrivere.

L’uso di @ per la posta via Internet è chiaramente do-vuto al suo originario significato di “presso” (ad, cioè at in inglese).

Una curiosità: il segno è stato ribattezzato in diversi modi nel mondo. Da noi in Italia si chiama chioccio-

la, in Olanda, apestaart (coda di scimmia), in Israele, strüdel, in Spagna, arroba

(unità di misura usata del vino), in Norvegia, kanec-bolle (una torta di cannella a spirale), in Germania, klammeraffe (scimmia-ragno), in Danimarca, snabel-a (proboscide d’elefante), in Francia, escargot (chiocciola).

È vero che, quando piove, l’acqua non entra nel Pantheon nonostante l’apertura sul tetto?

Fon

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ww

.foc

us.

it

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Pillole di conoscenza >

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FOCUSnews

Che significato ha il simbolo del tao?Tao in cinese vuol dire “via”. Nelle filosofie orientali il simbolo del tao, altrimenti detto anche dello “yin e yang”, rappresenta il cammino, il divenire di tutte le cose, che si realizza con un movimento che oscilla tra due estremi: ogni volta che uno dei due viene raggiunto, una forza spinge in direzione contraria e così via. La teoria è stata suggerita senza dubbio dai

movimenti del sole e della luna, dall’al-ternarsi delle stagioni, dallo scorrere

ciclico del tempo. Le due metà in cui è diviso il simbolo circolare rappresentano dunque due principi opposti e complementari al tempo

stesso: per esempio, il femmini-le e il maschile, il freddo e il caldo,

l’oscurità e la luce.

Perché il caffè espresso italianoè così apprezzato nel mondo?Senza dubbio è a causa del suo gusto particolare, più intenso e aromatico rispetto ai caffè preparati con altre tecniche (per esempio con filtri).

Nelle caffettiere, così come nelle macchinette dei bar, si raggiunge infatti una temperatura superiore ai 100 gradi centigradi, condizione ideale per estrarre aroma dalla polvere di caffè.

Nella preparazione dell’espresso si sfrutta cioè un principio fisico per cui, all’aumentare della pressione esercita-ta sull’acqua, aumenta anche la tem-peratura di ebollizione.

La macchinetta, ideata in Italia, è co-struita in modo che, quando l’acqua inizia a bollire, il vapore sviluppato non può sfug-

gire, ma viene compresso in uno spazio chiuso sopra all’ac-qua stessa. In questo modo l’unica possibilità di sfogo

per il vapore bollente è quella di salire per il tubicino centrale che porta alla polvere del caffè.

Questa, soprattutto se compressa in modo opportuno, oppone un’ulteriore resistenza con il risultato di far aumenta-re la pressione del vapore che la preme.

E di nuovo, all’aumento della pressio-ne, aumenta anche la temperatura di

ebollizione, così, quando il vapore riesce a filtrare attraverso la polvere di caffè, prima di ricondensarsi, ha una temperatura di circa 120 - 130 gradi. L’origine del termine “espresso” è in-certa, ma forse deriva proprio dal procedimento di preparazione e cioè dai termini extra e pressione.

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Quando è nato il football americano?Uno sport simile all’odierno football ameri-cano si giocava nel XIX secolo nelle univer-sità della costa orientale degli Stati Uniti. Le regole erano ispirate a quelle del soccer (calcio) e al rugby.

Nell’obiettivo del gioco (guadagnare il cam-po avversario metro su metro, per arrivare alla linea di meta) era simbolizzata la lenta e inarrestabile conquista della nuova frontie-ra avvenuta nel corso del secolo.

È comunque nel 1880, con l’introduzione delle mischie, che il gioco assume una fisionomia definitiva. Nelle partite, però, c’erano troppi

infortuni, così le regole vennero modifi-cate allo scopo di temperare la brutalità e accrescere la popolarità del gioco.

La prima partita tra professionisti fu disputata nel 1895. La National collegiate athletic association (Ncaa), che presiede al football di-lettantistico, fu costituita nel 1910.

Alla fine della Prima guerra mondiale il fo-otball era ormai diffuso in tutti gli Usa e nel 1922 fu fondata la National football lea-gue (Nfl), l’ente che presiede all’attività professionistica.

Fon

te: w

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.foc

us.

it

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C’è un italiano, Anto-nio Ereditato, dietro il clamoroso risultato dell’esperimento con-

dotto tra il Cern di Ginevra e il Gran Sasso, secondo cui i neutrini viaggiano più veloci della luce.

Una teoria che rivoluziona l’intera concezione dell’universo e la tanto nota Teoria della Rela-tività Generale di Einstein.

Antonio Ereditato lavora all’Università di Berna. Il fisico ha ammesso che i neutrini, nel corso di 3 diverse misurazioni, sono arrivati sull’obiettivo con un anticipo di 60 nanosecon-di rispetto a quanto avrebbero fatto, se avessero viaggiato alla velocità della luce.

Il fascio di neutrini è stato lanciato dal Cern di Ginevra e ha raggiunto i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dell’Istituto nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Verranno condotte di certo altre verifiche, ma la no-tizia appare ormai quasi

certa e di portata internazionale.

Dietro a tutto questo, come detto, c’è un team di ri-cercatori guidato dall’italiano Antonio Ereditato (foto in basso), un fisico nato a Napoli di 56 anni, professore all’Università di Berna, direttore del Laboratory for High Energy Physics.

Il team guidato da Ereditato ha con-dotto un esperimento nell’ambito del

progetto “Opera” durante gli ultimi tre anni, “sparando” neutrini - par-ticelle elementari dotate di massa piccolissima e scarsissima tenden-za all’interazione con le altre compo-nenti della materia - su un percorso di 723 chilometri complessivi.

In particolare nell’arco di tre anni sono stati “sparati” 15.000 fasci di neutrini dal Cern a Ginevra verso il rivelatore dell’Infn sotto il Gran Sasso.

I neutrini avrebbero dovuto per-correre i 732 km di distanza

tra i due laboratori in 2,4 millesimi di secondo, ma in realtà ci hanno messo 60 nanosecondi (60 milionesi-mi di secondo) in meno di

Attualità > di Raffaella Patricelli

Neutrinipiù velocidella luceL’incredibile scoperta mette in crisi la Te-oria della relatività di Albert Einstein pub-blicata oltre 100 anni fa.

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quanto avrebbero dovuto impiegarci secondo i canoni della fisica di Einstein.

“Si tratta (apparentemente) di una piccola dif-ferenza -, ha spiegato Ereditato al Corriere della Sera - ma concettualmente è incredibilmente importante. La scoperta è così sorprendente che, per il momento, tutti dovrebbero essere molto prudenti. Non voglio neanche pensare alle possibili implicazioni”.

Se confermata da studi terzi: viag-giare più veloce della luce impli-cherebbe la violazione del principio di causalità (la causa avviene prima dell’effetto, mai il contrario), dareb-be forza alle ipotesi “fantascientifi-che” della possibilità di viaggiare indietro nel tempo e più in generale scombussolerebbe la fisica einstei-niana al punto da dover rimettere mano a teorie consolidate (e più volte provate con esperimenti pra-tici) da più di un secolo.

Si consiglia prudenza in questi casi, lo fanno anche gli stessi autori dello studio. La notizia ha comunque un peso rilevante e questa volta è tutto made in Italy.

Nel 1915 Albert Einstein propose una teoria rela-tivistica della gravitazione, indicata come Relati-

vità Generale, che descriveva le proprietà dello spa-ziotempo a 4 dimensioni. Secondo tale teoria la gravità altro non è che la manifestazione della curvatura dello spazio-tempo: Einstein dedusse le equazioni del moto da quelle della relatività speciale valide localmente in sistemi inerziali; dedusse inoltre il modo in cui la ma-teria curva lo spazio-tempo imponendo l’equivalenza di ogni possibile sistema di riferimento (da cui il nome di relatività generale).

In particolare, il potenziale gravitazionale Newtonia-no viene reinterpretato come l’approssimazione, per campo debole, della componente temporale del ten-sore metrico: da questo discende il fatto che il tempo scorre più lentamente in un campo gravitazionale più intenso.

Inizialmente gli scienziati erano scettici perché la te-oria derivava da ragionamenti matematici e analisi razionali, non da esperimenti o osservazioni. Ma nel 1919 le predizioni fatte dalla teoria furono conferma-te dalle misurazioni di Arthur Eddington durante un’eclissi solare, che verificarono che la luce emanata da una stella era deviata dalla gravità del Sole quando passava vicino a esso.

Le osservazioni furono effettuate il 29 maggio 1919 in due posti diversi, a Sobral, che si trova in Brasile, e nell’isola di Príncipe, nell’Africa occidentale.

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Poi, è vero, il denaro non è metro adatto per misura-re la felicità, ma di certo la forbice tra ricchi e po-

veri, in Italia, si allarga sempre più verso una spaccatura netta. In questi ultimi mesi si è parlato di manovra finanziaria, tassazio-ne del 3% ai redditi superiori ai 300.000 euro, aumento dell’IVA e del prezzo della benzina.

«Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo». L’incipit del famoso romanzo Anna Karenina, di Lev Tolstoj.

Attualità > di Eugenio Giannetta

LA FINEDELLA CLASSE

Eppure anche in Italia non mancano i paperoni. Secon-do la rivista statunitense Forbes, la classifica del 2011 vede in testa la famiglia Ferrero e a seguire Del Vec-chio di Luxottica, la famiglia Berlusconi, Giorgio Ar-mani e Benetton a ridosso del podio.

La stessa classifica del 2010, nonostante la crisi della quale si è a lungo parlato. Anzi, il dato curioso che andrebbe studiato a fondo è quello proposto dal quotidiano Italia Oggi, che confrontando le dichia-razioni dei redditi dal 2005 al 2010 ha rilevato un aumento del numero dei ricchi in Italia. Sono diminuiti, invece, i mul-

timilionari, ma l’evasione fiscale e i cosiddetti paradisi fiscali, in questo caso, hanno sicuramente fatto la loro parte. Bisognerebbe indagare qual è il motivo di questa disparità di redditi..

L’Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e lo Svi-luppo Economico) ha dimostrato con uno studio a li-vello mondiale, che il gap è destinato ad aumentare ancora. Lo spostamento porterà a lungo andare alla sparizione della cosiddetta classe media.

Nella classifica delle disparità si trova al primo posto il Messico, mentre nella classifica della minor disparità, al primo posto c’è la Danimarca. Non è un caso che la storia e la geografia dimostrino per l’ennesima volta una disparità netta tra i paesi del Sud America e i paesi nordici in fatto di gestione delle risorse economiche.

Ovviamente in questo vortice causato da alcuni crolli economici ad effetto domino (ultimi quelli di Grecia,

Portogallo e Irlanda) l’Euro ha pagato lo scotto e la comunità europea ha subìto

il colpo come conseguenza, quin-di anche la stessa Germania

ha patito il divario del co-efficiente Gini (misura

di diseguaglianza nella distribuzione del de-naro).

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MEDIA

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Tra le cause di questo aumento di divario c’è il problema occupazionale, con Spagna e Italia in pole-position. Secondo L’Ocse gli strumenti per ridurre la forbice sono legati a politiche di agevolazione per i redditi più bassi e politiche mirate di sostegno al reddito, ma una riforma a livello internazionale dovrebbe partire dal Fon-do Monetario Internazionale, che ha dovuto affrontare gli spettri e i demoni personali del suo ex direttore Dominique Strauss-Kahn. Forse, molto più semplicemente, l’Italia potrebbe (o do-vrebbe…) puntare su Mario Draghi, Governa-tore della Banca d’Italia recentemente investito alla presidenza della Banca Centrale Europea.

Nel frattempo l’Euro è a rischio, con una fine preconizzata e profetizzata da economisti di tut-to il mondo. Si parla sempre più frequentemente di “sdoppiamento” della moneta unica tra i pae-si nordici e i paesi dell’area mediterranea.

Questo probabilmente sarebbe il colpo di grazia per l’economia italiana e non solo, perché l’en-nesimo sfaldamento nord-sud porterebbe a un inevitabile cambiamento dei mercati.

In questo momento di recessione e di manovre occorre creare risorse e contestualizzare l’utiliz-zo dei fondi a disposizione.

Oscar Giannino su Panorama scrive giusta-mente: «La tante volte annunciata riforma fisca-le “dalle persone alle cose” va fatta oggi». Chi ha tempo non perda tempo.

Classifica dei più ricchi d’Italia

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iliar

di $

11 m

iliar

di $

7,8

mili

ardi

$

7 m

iliar

di $

2,4

mili

ardi

$“Pubblichiamo qui la classifica degli imprenditori italiani più ricchi, estratta dalla la rivista statunitense Forbes re-lativa all’anno 2011. I patrimoni sono espressi in dollari”

1 Michele Ferrero & famiglia (Ferrero)

Patrimonio stimato 18 miliardi di dollari

2 Leonardo Del Vecchio (Luxottica)

Patrimonio stimato 11 miliardi di dollari

3 Silvio Berlusconi (Fininvest)

Patrimonio stimato 7,8 miliardi di dollari

4 Giorgio Armani (Giorgio Armani S.p.A.)

Patrimonio stimato 7 miliardi di dollari

5 Carlo, Giuliana, Gilberto e Luciano Benetton

Patrimonio stimato 2,4 miliardi di dollari (ciascuno)

6 Mario Moretti Polegato (Geox)

Patrimonio stimato 2,3 miliardi di dollari

7 Ennio Doris & famiglia (Mediolanum)

Patrimonio stimato 1,5 miliardi di dollari

8 Francesco G. Caltagirone (Caltagirone S.p.A.)

Patrimonio stimato 1,5 miliardi di dollari

9 Stefano Pessina (Alliance Boots)

Patrimonio stimato 1,4 miliardi di dollari

10 Diego Della Valle (Tod’s)

Patrimonio stimato: 1,3 miliardi di dollari

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Il CAV Roma Palatino Onlus - Cen-tro Aiuto Alla Vita - nasce ufficial-mente a dicembre 2010 nei pressi della Basilica di Sant’Anastasia a

Roma, per iniziativa di un gruppo di volontari e con il sostegno di Don Al-berto Pacini, rettore della Basilica.

Il CAV, federato al Movimento per la Vita Italiano, crede nella vita da difendere e rispettare in qualsiasi circo-stanza, anche la più difficile: il centro si occupa di so-stenere, sia materialmente che moralmente, donne sole e in condizioni difficili che vivono la gravidanza come un ostacolo da risolvere con la pratica dell’aborto.

Il sostegno dei volontari è rivolto anche a quelle donne che hanno deciso di abortire e che vivono con rimorso la scelta di aver rifiutato il loro bambino.

L’obiettivo del CAV è quello di donare uno sguardo nuo-vo sul concepito, sulla famiglia e sull’identità della don-na stessa poiché considera il diritto alla vita un bene comune da tutelare.

Grazie ai 315 Centri di Aiuto alla Vita diffusi attual-mente in Italia, più di 14.000 bambini sono venuti al mondo in un solo anno. Un dato importante e significa-tivo che chiunque, con il proprio volontario contributo, potrà sostenere ed incrementare: il CAV Roma Palati-no organizza corsi di formazione per aspiranti volontari che desiderano operare a difesa e promozione della vita.

Tra le numerose iniziative sostenute dal CAV, la più significativa è la preghiera per la vita che si svol-ge ogni primo sabato del mese presso la Basilica di Sant’Anastasia di Roma: durante la cerimonia, pre-sieduta da Sua Eccellenza Mons. Diego Bona, i par-tecipanti pregano per le gestanti, per ringraziare del dono dei figli, per le coppie che desiderano un figlio e per la guarigione interiore di chi ha vissuto il dramma dell’aborto.

Il CAV Roma Palatino sostiene inoltre il Progetto Gemma, un adozione prenatale a distanza per so-stenere la donna in dolce attesa e salvare così il suo bambino dall’aborto. Chiunque può effettuare la do-nazione: ogni mese, per 18 mesi, l’adottante verserà un contributo di 160 euro destinato alla mamma in difficoltà economiche.

I volontari sono disponibili nella sede operativa del centro in Piazza Sant’Anastasia; per maggiori infor-mazioni, è possibile visitare il sito internet all’indirizzo www.cavromapalatino.it.

Di fronte alle avversità si ha sempre la scelta: si può decidere di eliminare la vita o darle la possibilità di stupirci, ogni qualvolta ci affidiamo con fiducia ad un disegno più grande di noi.

Attualità > di Gaia Bottino

Un aiuto concreto alla futura mamma in dif-ficoltà perché accolga con fiducia e serenità il progetto d’amore che cresce dentro di lei.

CAV RomaPalatino Onlus

Il si alla vita del

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Ma si è sempre detto che la scuola deve an-dare al passo con le tecnologie e perché non partire proprio dal dialogo via tastiera tra insegnati e alunni?

Questo vuol dire comunque tene-re viva la comunicazione tra due diverse generazioni, potrebbe contribuire a mandar via le an-sie nei ragazzi, ma potrebbe anche essere che lo spiraglio del web non apra varchi più ampi, face to face, per un sano scambio tra ma-estro e allievo? l’unico errore che si potrebbe incontrare è quello di cancellare le distanze “gerarchiche” tra un adolescente e il suo in-segnante.

Possiamo dire che un docen-te o insegnante che sia, e per quanto giovane possa essere, non dovrebbe con-

E qui i pareri si dividono come sempre tra chi dice che è una cosa costruttiva e tra chi

invece dichiara che va ad indebolire la figura del do-cente che è già precaria in quanto ad autorità.

Un nuovo divieto per i teen-ager arriva dal continente stelle e strisce ed è quello che vieta lo scambio di sms tra docenti e studenti, così come i contatti attraver-so i social network. Incluso l’amatissimo Facebook.

Ti richiedo l’amicizia

Attualità > di Tiziana De Francesco

siderarsi un amico, i ragazzi devono capire fino a che punto possono conoscere del

loro istitutore affinché venga rispettata la diversità dei ruoli e le diverse funzioni tra chi siede dietro una cattedra e chi siede ad un banco. Bisogna fare atten-zione proprio a questa particolarità, soprattutto quando viene a mancare la funzione dei o del genitore.

In questo senso deve intervenire la scuola proprio come cammino educa-

tivo, che parte dall’istituzione fami-glia per poi passare a quella della

scuola.

Già sono poco credibili quei genitori che si dichiara-

no amici dei propri figli, figuriamoci un professore o docente che ha il compito di

giudicare l’operato e la crescita di un alunno attraverso i voti: come può essere un’amico?

Questo è uno dei rischi che si corrono! Anche perché Fa-

cebook in un certo senso auto-rizza il ragazzo ad una specie di confidenza approfondita con l’in-segnante, ed è li che si nasconde il pericolo che la troppa familiarità possa influire sulla vita dei diretti in-

Professore?

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teressati anche se il limite tra ciò che si può e non si può sapere è veramente sottile.

A portare fuori strada è sicuramente il termine ami-ci, con il quale il social network definisce i contatti.In realtà chi frequenta Facebook sa che tale termine è un’eccesso, da non confondere con ciò che tra-dizionalmente intendiamo per amicizia: un vincolo forte e saldo che ognuno di noi può coltivare con poche persone e certamente non con le migliaia di contatti con i quali scambiamo informazioni e video.

Quindi questo nuovo canale di comunicazione è da usare con prudenza e parsimonia, anche perché tende a rendere meno evidenti le distanze e può far nascere fraintendimenti.

Ma questo è un rischio professionale del docente: costruire empatia, ma sapersi fermare sulla soglia, per evitare equivoci… allora dov’è il lato positivo di questi social network? la community può esse-re utilizzata per interagire, consolidare amicizie, modificarne altre, a volte addirittura per trovare l’amore o perché no utilizzarlo come contenitore di informazioni utili per migliorare i voti a scuola e l’approccio con lo studio?

di Tiziana De Francesco

Fondato il 4 febbraio 2004 da Mark Zucker-berg all’epoca studente diciannovenne

presso l’università di Harvard, con l’aiuto di Andrew McCollum e Eduardo Saverin, Face-book è un Social Network ad accesso gratuito.

Gli utenti creano profili che spesso contengono fotografie e liste di interessi personali, scambia-no messaggi privati o pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o di amici accettati dall’utente stesso.

Facebook è il secondo sito più visitato al mon-do, preceduto solo da Google. Secondo i dati forniti dal sito stesso, nel 2010 il numero degli utenti attivi ha raggiunto e superato quota 500 milioni in tutto il mondo.

Il sito nel 2009 è divenuto profittevole segnando il primo bilancio in attivo. Facebook è gratuito per gli utenti e trae guadagno dalla pubblicità, inclusi i banner.

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Ebbene si, l’uomo con il suo progresso è riusci-to negli ultimi decenni a portare l’allarme rifiuti

anche lì, oltre il cielo.

Incredibile ma nelle sperdute distese dello spazio ora per “merito” nostro si aggirano frammenti di immon-dizia orbitanti di vario genere: rottami, missili o vecchi razzi non più in uso e abbandonati nell’im-mensità vagano fuori controllo.

La “spazzatura in orbita” è un nuovo nemico che rischia di mandare in tilt le comunicazioni sulla terra, dai segnali te-levisivi ai sistemi di navigazione satelli-tari, dalle comunicazioni finanziarie alla immagini via satellite di Google Earth.

“Nessun satellite potrebbe proteggersi da una tale forza distruttiva” - ha det-to Bharath Gopalaswamy dell’In-ternational peace research space di Stoccolma.

Nel Febbraio del 2009 lo scontro fra un satellite russo in disuso “Cosmos” e uno della “Iridium comunications” ha lanciato 1500 detriti nello spazio ad una velocita’ pari a 15 mila miglia al secondo.

L’uomo spesso non si preoccupa di ciò che

Scienza > di Sara Latorre

Spaziorifiutinello

Allarme

è fuori dai suoi occhi, quello che non si vede sembra non esistere ma ora vanno prese serie misure e provve-dimenti per risolvere il problema della “discarica spa-ziale” e a richiamare l’attenzione sul tema è il National Research Council americano.

Secondo il rapporto della Nasa i rifiuti spaziali sono raddoppiati tra il 2001 e il 2011.

Il numero orientativo degli oggetti sale a 1900 e questo porta a due rischi: il primo è, come già detto,

l’impatto con i nostri satelliti in funzione ed il secondo è per la stessa vita degli astronauti all’interno delle strutture in missione.

Emblematico è quanto accaduto non molto tempo fa: un detrito spaziale delle dimen-

sioni non indifferenti ha costretto la sta-zione spaziale internazionale ad una

manovra d’emergenza per evitare l’impatto.

L’uomo deve cominciare ad inter-rogarsi sulle azioni che compie per

raggiungere la consapevolezza che le conseguenze che ne derivano sono il frutto di un determinismo inevitabile, pronto a mostrarci quanto a volte la no-stra incuria e inadeguatezza comporta-mentale sia responsabile dei problemi che ci affliggono.

di Sara Latorre

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Il problema dei rifiuti oggi è sempre più preoccupante. E’ diventata un’emergenza che purtroppo non riguar-da più solo il nostro pianeta terra, ma anche lo spazio.

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L’Italia è un paese in cui si posso-no scoprire affascinanti borghi medievali di interesse storico-culturale, dove il tempo sem-

bra essersi fermato ad un’epoca lontana dai ritmi frenetici e poco salutari delle grandi metropoli, caratterizzate da una qualità della vita nettamente inferiore a quella dei piccoli centri urbani.

Il comune di Varese Ligure in provincia di La Spezia, nella Comunità Montana dell’Alta Val di Vara, oltre ad essere uno dei borghi più belli d’Italia, è considerato il comune più ecologico d’Europa, tanto da aver ottenuto la certificazione ambientale ISO-14001 e la registrazio-ne EMAS da parte del Comitato Ecolabel-Ecoaudit, che ne ha accertato significativi processi di efficienza ambientale: assenza di agenti inquinanti ed un’ottima gestione dei servizi urbani quali ad esempio, la gestio-ne dei rifiuti, il trattamento delle acque, i servizi alle im-prese, i trasporti e la tutela del paesaggio.

Nel territorio di Varese Ligure è inoltre presente la più potente centrale eolica della Liguria, dotata di quattro turbine eoliche della potenza complessiva pari a 3,2 MW che consentono la produzione di 6,5 Gwh annui, utili al

Ambiente > di Gaia Bottino

fabbisogno energetico di 5000 abitazioni; il piccolo comune produce così tanta energia pulita, che riesce addirittura a rivenderne una parte all’Enel.

Oltre all’utilizzo delle energie rinnovabili, nel comune la maggior parte delle aziende agricole sono in pos-sesso della certificazione biologica: i campi non cono-scono pesticidi o ogm e il bestiame viene alimentato esclusivamente con mangimi bio. Tra le specialità enogastronomiche del paesino ligure, sono da ricor-dare la produzione di miele biologico e la coltivazione dei frutti di bosco.

Varese Ligure ha ottenuto recentemente, tra i vari ri-conoscimenti, la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano grazie all’assenza di elementi di im-patto ambientale e ad un’offerta turistica di qualità volta alla promozione delle risorse del territorio: si presenta così come una realtà urbana che testimonia la possibilità concreta di efficienza ambientale e un esempio da imitare a livello internazionale.

Per gli amanti dell’ecologia e non solo, Varese Ligure è una piccola oasi di paradiso dove poter trascorrere un piacevole soggiorno all’insegna della sostenibilità.

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Varese Ligure Il paese delle ecomeraviglieUn piccolo borgo ligure promosso a paese più ecologico d’Europa.

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Il modo migliore per girare Londra è in metropolitana, che oltre ad essere un mezzo di trasporto organizzatissimo è un pezzo di cultura londinese, la famosa Tube vi porta in ogni angolo della città, nel centro e nella maggior parte dei quartieri periferici, dotata di 11 linee, ne troverete una mappa in ogni stazione.

Tanto per cominciare la giornata, dimenticate il cornetto! Siete a Londra, e non potete non provare la favolosa colazione all’inglese in uno dei graziosi cafè-restaurant di Covent Garden: un buon piatto composto di squisite uova al tegamino con bacon fritto, accompagnato da salsiccia fritta, funghi, pomodori cotti sulla piastra e fagioli neri in salsa ketchup, il tutto servito con pane tostato e un buon succo al pompelmo! Con la pancia piena, potrete fare un giro per lo storico mercato di Covent Garden, un tempo ortofrutticolo, ora di antiquariato, c’è davvero di tutto! Vi accompagnerà la musica dei suona-tori ambulanti e gli spettacoli di artisti di strada! Altre piazze importanti sono Trafalgar Square, caotica, piena di turi-sti, sempre pronta a regalare eventi a tutti i cittadini di Londra, come ad

Si parlano almeno 300 lingue diverse... gente di tutto il mondo la sceglie per weekend e vacanze, tanti per viverci tutta la vita... brulicante di studenti e lavoratori in cerca di fortuna... Il luogo delle mille culture, tanti modi di pen-sare, nessun pregiudizio. Lasciati tra-sportare, sii te stesso. Sei a Londra.

Viaggio > di Marzia Pichi

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esempio l’Happy Diwali, una festa di origine indiana, durante la quale sono organizzati nella piazza concerti, stand gastronomici e dimostrazioni di ogni sorta sulla cultura indiana. Questa disponibilità che la città di Lon-dra da agli stranieri ci fa capire la grande elasticità men-tale che la contraddistingue come Paese del Mondo!

L’altra famosissima piazza è Piccadilly Circus, affollata di giorno e di notte, con le sue celebri insegne luminose e la fontana con la statua dell’Angelo, da qui è d’obbligo una passeggiata nella chiccosissima Regent Street: shopping allo stato puro! Citata in film come Notting Hill e Diario di Bridget Jones, non potete perdervi una passeggiata nel mercatino di Portobello Road, tra oggetti d’antiquariato e abbigliamento vintage di seconda mano o di giovani artisti emergenti, bancarelle di prodotti alimentari, frutta, verdura, e piatti pronti di ogni parte del mondo!

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Un altro dei posti magici di Londra sono i parchi. Ce ne sono tantissimi, e a dire il vero ovunque nella città di Londra potete trovare un piccolo angolo verde, con gente sdraiata sui prati che legge, che fa yoga, running o che si esercita in qualche arte marziale.

Tra i più grandi ci sono il Green Park, dove potete prendere il sole e fare dei picnic; poi c’è Hyde Park, che offre sempre eventi di ogni tipo in riva al Serpen-tine, il lago dove si può anche andare in barca nelle giornate più serene ed infine il St. James’s Park, dal ponte che attraversa il lago potrete ammirare due delle migliori vedute londinesi, Buckingam Palace da una parte e Whitehall dall’altra.

Un posto unico al mondo, di quelli che davvero non potete trovare altrove: Camden Town. Questo quar-tiere è famosissimo per il mercatino aperto tutti i giorni e per la gente strava-gante che lo frequenta! Adottato dalle numerose comunità Punk e Dark/Goth, troverete una serie di negozi alternativi, dall’abbi-gliamento sadomaso, ai poster di cantanti rock e metal, borse e magliette con la faccia di Ma-rilyn Monroe, tappeti indiani,

Viaggio > di Marzia Pichi

oggetti orientali. Ricordatevi di entrare, alme-no per visitarlo se non per comprare, nel celebre negozio Cyberdog: moda futuristica, colori psichede-lici e fluorescenti, vestiti spaziali completamente fuori dall’ordinario!

Una carrellata di musei da non perdere: British Mu-seum, con una panoramica completa di opere archeo-logiche ed artistiche originarie di tutto il mondo, tra cui la famosa Stele di Rosetta, lastra in basalto del peso di circa 760 kg con un’altezza pari a 114 x 72 cm, che ripor-ta un’iscrizione con tre differenti grafie: geroglifico, de-motico e greco (dall’alto in basso); il Tate Modern, una galleria d’arte moderna ospitata da un’ex centrale elet-trica, il National Gallery; che fa da sfondo alla già cita-ta piazza di Trafalgar Square ed ospita una delle collezio-

ni di dipinti tra il ‘200 e il ‘900; il Natural History Museum che con i suoi enormi allesti-menti vi racconterà la storia della Terra e dei suoi esseri viventi dal Big Bang ai di-nosauri, al prossimo futuro; il Victoria Albert Museum, museo delle arti decorative: scultura, mobili, tessili, me-tallurgia, fotografia. u

British Museum

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Camden Town

La modella Heidi Klum, con la sua “copia” esposta al Madame Tussaud’s

National Gallery

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C’è una lista infinita di cose che si possono fare a Lon-dra. Ad esempio, vorreste incontrare una star famosa? O anche più di una? In questa città dalle mille stranez-ze c’è il famoso Madame Tussaud’s, vi divertirete un mondo a fotografare i più celebri personaggi del mondo dello spettacolo e del cinema, statue di cera che ritrag-gono idoli come Marylin Monroe, Pavarotti, Britney Spears, Brad Pitt e Jhonny Deep in versione Pirati dei Caraibi! La veridicità di queste statue vi lascerà… di cera!!

So che tra le cose più complicate di Londra, soprattut-to per noi italiani, c’è quella di trovare un buon posto dove mangiare! Io mi sono trovata abbastanza bene nei Pub: innanzitutto si respira dell’ottima atmosfera inglese, poi si possono ordinare degli ottimi piatti unici con carne, formaggi e verdure; un piat-to squisito che vi consi-glio è la “jacket potato”, una patata cotta al for-

no intera che può essere servita con bacon, formaggio, fagioli neri e salsa barbecue! Per la pizza, vi consiglio la famosa catena di Pizza Hut, tanto per andare sul si-curo, diverse misure e diversi gusti! Se vi piace il pollo, ne troverete di tutti i tipi da Nando’s, cucinato in tutti i modi, da gustare con le succulente salse nando’s, il tutto in un’accogliente atmosfera sudamericana!

Altre opzioni possono essere i numerosi fast food, i kebab, i ristoranti cinesi, giapponesi, indiani, arabi; riguardo i ristoranti italiani, andate solo se conoscete per passaparola!

Beh... ci sarà pure un motivo se è attraversata dal famo-so meridiano di Greenwich, forse perché è il vero

centro del mondo! Cultura, divertimento, arte, storia, comunicazione, moda...

mille aspetti diversi, una sola cit-tà, ineguagliabile... Londra.

Jacket Potato

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Servizio Fotografico:

www.massimoalberti.com

Lei > di Alessandro Immordino

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“ “Foto: Massimo Albertiwww.massimoalberti.com

Make Up: Anna Lisa Giovannetti

Hair: Daniela Segatori Vanity Free Style

For You Magazine questo mese dedica la rubrica “LEI” alla mo-della Laura Luongo. Una ragazza dolce e solare, da sempre appassiona-ta di moda, dove ha po-sato per noti stilisti e in diverse pubblicità.

Laura, che tipo di persona sei? descriviti ai nostri lettori

Sono una ragazza molto sensibile, dol-ce, solare e con tanta gioia di vivere. In poche parole la classica ragazza della porta accanto.

Le tue esperienze come modella? Vuoi raccontarci qualcosa?

La moda è sempre stata la mia più gran-de passione sin da quando ero bambi-na, così una volta compiuto i 18 anni mi sono iscritta presso importanti agenzie di moda e da quel momento il sogno è diventato realtà. Ho iniziato a sfilare per noti stilisti, po-sando come testimonial per marche di abbigliamento e gioielli. Ho pre-stato la mia immagine per alcune pubblicità, servizi fotografici e partecipato e vinto anche concor-si di bellezza a livello nazionale.Ovviamente per fare tutto ciò ho studiato, ho fatto corsi di posa fotografica, portamento e dizione. La moda è e rimarrà ne-gli anni a venire, la mia grande passione. u

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Laura, in quale settore tra moda e spetta-colo ti piacerebbe lavorare?

Chiaramente entrambi i settori sono affascinan-ti. La moda però rimane la mia grande passione.

Quali sono le tue attuali attività?Ho costruito il mio futuro studiando e laurean-domi in economia e commercio. Al momento lavoro nel settore dei bilanci e della finanza e sto facendo tanta carriera in tal senso. Paralle-lamente coltivo l’hobby della moda.

Progetti Futuri?Recentemente sono stata selezionata a parte-cipare alla finalissima internazionale “STAR SPRINT” (concorso internazionale di giovani talenti) in qualita’ di MISS FOTOGENIA 2011, che si terra’ al teatro comunale di Fiuggi.

Il tuo sogno nel cassetto?Cercare di crescere professionalmente nel set-tore moda e spettacolo, grazie anche all’aiuto del mio attuale manager Tony al Parlamento.

Quali sono i tuoi pregi?La lealtà, l’eccessiva bontà, il rispetto, la sensibi-lità e la generosità.

E i tuoi difetti? Sembra una contraddizione, ma nel mondo di oggi, a volte, i difetti sono i pregi stessi.

Quali sono le aspirazioni della tua vita?Essere una ragazza affermata nel campo che ho intrapreso.

Se avessi la possibilità di esaudire un desi-derio, quale sceglieresti?Chiederei che le persone che mi vogliono bene, possano essere felici e possano realizzare tutti i loro sogni… per me non chiedo nulla, perché sa-pere che loro sono felici, rende felice anche me.

Cosa ti piacerebbe ottenere dalla pubblica-zione su For You Magazine?Notorietà, sfilate e tanta visibilità. For You Ma-gazine è un’ottima vetrina. Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi per questa bellissima opportunità che mi è stata concessa.

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Foto: Massimo Albertiwww.massimoalberti.com

Make Up: Anna Lisa Giovannetti

Hair: Daniela Segatori Vanity Free Style

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Moda >

L’ultima collezione donna pret-a-porter disegnata da John Galliano per Christian Dior autunno inver-no duemilaundici/duemiladodici.

Abiti magnifici, giochi di mantelle, cappotti, blazer,

stivali in pelle altissimi, pellic-ce corte e lunghe, minidress, stampe pitonate dai colori fluo del fucsia, vestiti in satin, chiffon, rouches, monospalla, asimmetrici. Velluto, organza, merletti, colori forti ed acces-si del blu e del nero, del verde scuro, del rosso del rosa cipria. Una collezione che ha lasciato tutti con il fiato sospeso.

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Moda >

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Capiente e versatile, la hand bag Kate di Liu-Jo è sta-ta un vero successo della calda stagione, tanto che

la produzione non è riuscita a soddisfare le numerose ri-chieste delle fashion addicted. Per la stagione autunno/inverno torna sulla scena, con lo stesso design e la stessa raffinata eleganza! La borsa icona Kate che deve il nome (e forse anche il suo grande successo) all’affascinante mo-della inglese Kate Moss, testimonial anche per questa stagione della Liu-Jo, viene riproposta dal brand sia in ver-sione bauletto (la più glam) che in versione shopping bag.

AutunnoInvernoACCESSORI donna Borsa “Kate”

di Liu-Jo

Ispirati alle favole, ai colori della bella stagione e alla natura più incontaminata i gioielli del marchio veneto Misis vestono la spontanea femminilità di ogni donna. Qui vi pro-

poniamo la spilla in argento placcato oro con zirconi e smalti colorati. Ancora una volta il brand Misis veste la femminilità con spontaneità ed allegria ispirandosi alla natura, alle fiabe, ai contesti più suggestivi e simbolici con le collezioni “I giardini di marzo”, “Poseidon” e “Gorgonia”. I gioielli Misis riesco in questo modo ad abbinare le nuove tendenze moda, i sentimenti più positivi e gioiosi e le linee di classica eleganza senza tempo adatte a tutte le donne.

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L’ultima collezione di scarpe per la nuova stagione autunno/inverno 2011/2012 lan-

ciata da John Galliano, uno degli stilisti più innovativi ad oggi presente nel mondo della moda. I particolari abbinamenti di colore visi-bili in questa collezione, sono la dimostrazio-ne di tutta la sua abilità creativa.

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Le it-bag di Miu Miu della collezione autunno/inverno 2011/2012 hanno un design davvero

particolare, sono realizzate in visone, camoscio, nappa e lavorazioni micro matelassé.

I sandali Dalia e Tortuosa, fanno parte della col-lezione Floral Explosion, creata da Francesco

Russo, Direttore Creativo del gruppo Sergio Rossi per la nuova collezione autunno/inverno 2011-12.

La particolarità di questa nuova collezione sta nell’inserimento dei pizzi siciliani nella strut-

tura dell’occhiale da sole, per una collezione che si preannuncia l’ennesimo successo per la mai-son Italiana Dolce & Gabbana.

La nuova collezione di orologi cre-ata da Versace, propone un’ele-

gante mix di pietre preziose abbinate a differenti varianti di colore del cin-

turino in pelle.

La nuova borsa Miu Miu in Vitello è spaziosa, co-

moda, adatta per essere in-dossata in ogni occasione. Non solo per andare al lavoro o per uscire la sera, ma an-che come bagaglio a mano per viaggiare in aereo. Con i doppi manici, la chiusura con la zip ed una confortevole tra-colla amovibile in dotazione.

Siete possessori di un iPhone? Bene allora rivestitelo con stile! Lo stilista statuniten-

se Michael Kors ha disegnato una pochette portafogli in vernice nera o in stampa pitonata esclusivamente per il vostro telefono.

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UOMO Per i giorni freddi Ferragamo riscopre le nuance di un po-meriggio autunna-

le, le luci soffuse e avvol-genti per proporre un uomo elegante e raffinato che con raffinati abbinamen-ti gioca con una palette di tonalità a doppio registro.

Il caldo e avvolgente universo dei natu-rali: dalla neutralità del Winter Wheat al delicato tono pastello del Tusk, fino agli estremi ruggine del Copper e alla profon-dità del Cacao. L’altro percorso scopre una sequenza di freddi cromatismi: una tavolozza costruita su verdi e azzurri, dal Diaspro allo Storm Blue fino all’in-tensità vibrante e inattesa dello Sme-raldo. Due viaggi paralleli, due atti-tudini che si incontrano attraverso il magico intervento dell’off-white.

Il colore è l’elemento cardine della collezione che si snoda tra materiali morbidi e pregiati, tra tagli sofisticati e accessori da viaggiatore.

In una mescolanza tra tradizione e modernità l’uomo che scende in passe-rella sa indossare il classico cappotto in cashmere dai toni cammello conserva la

stessa eleganza decontratta di un pezzo rubato al guardaroba di famiglia.

Allo stesso tempo, la vena outerwear del capospalla d’ispirazione militare si smor-za attraverso il sapiente dosaggio di sfu-mature neutre e filati impalpabili.

Dinamico contraltare ai volumi fluidi e over di alcuni trench e cappotti doppio-petto, la silhouette si avvicina al corpo: dal fit asciutto del tailoring, con giacche più lunghe dai revers accentuati, alle piccole proporzioni dei blouson accostati e dei pull a collo alto in cashmere, vero leitmotiv di stagione.

E ancora, la seta preziosa delle camicie, la fantasia inedita protagonista del nuovo ges-sato, le cravatte che replicano il tessuto delle camicie in lana e il cappello rigorosamente da abbinare nello stesso colore dell’abito....

Fonte: www.veraclasse.it

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In questi anni una delle professioni che ha avuto una notevole evoluzione e specializzazione è stata la profes-sione di estetista. Sono nate delle fi-

gure e dei corsi nuovi dalla carriera di base.

La formazione professionale principale prevede la fre-quenza di due anni (1200 ore) in una scuola ricono-sciuta dalla regione di riferimento, pubblica o privata. Per acquisire la qualifica di estetista bisogna superare l’esame esponendo tutto il programma teorico-pratico completo davanti ad una commissione rappresenta-ta da 2 membri interni alla scuola e 4 membri esterni (compreso il presidente), questi ultimi provenienti dai vari enti istituzionali che prevedono il riconoscimento ed il regolamento nel mondo del lavoro.

Una volta sostenuto l’esame la persona qualificata ha diversi percorsi a sua scelta da poter intraprendere. Con la qualifica professionale di estetica la persona può essere assunta regolarmente da un datore di lavoro; i settori sono diversi: estetico, medico, sportivo, com-merciale, wellness, di moda e spettacolo. Può decidere di completare la scuola e quindi proseguire con il terzo anno di specializzazione. Alla fine dell’intera frequenta-zione (900 ore), si deve sostenere un esame teorico-pra-tico con una commissione rappresentata da 2 membri interni alla scuola e 4 membri esterni (compreso il presi-

Nel mercato italiano come nel mercato mondiale c’è stata una satu-razione in molti settori e profili lavorativi; questo effetto ha mutato alcune delle figure professionali tradizionali dal ruolo di partenza, ampliando le competenze e di conseguenza le opportunità lavorative.

Bellezza > di Greta Longo “Scuole Isep”

L’estetista,una professionein evoluzione

dente), questi ultimi provenienti dai vari enti istituzio-nali che prevedono il riconoscimento ed il regolamento nel mondo del lavoro.

Alla fine del buon risultato la persona avrà acquisito l’imprenditorialità nel settore estetico! Potrà decidere di aprire una propria attività indipendente o di collaborare in sinergia con altre attività inerenti al proprio settore (attività sportive, wellness, bellezza, medicina, moda e spettacolo) avendo però la libertà di aprire la propria par-tita iva, e quindi essere totalmente indipendente.

Nel tempo si sono sviluppate nuove esigenze, nuove idee, favorite dalla globalizzazione dei mercati mondiali. Ciascun paese ha incentivato con i propri usi e le conoscenze tecni-che anche il settore estetico. Questa situazione ha portato grandi benefici alla sviluppo professionale dell’estetista.

La persona che intraprende questa carriera può sce-gliere il percorso inerente alle proprie “spiccate” com-petenze. Dopo aver svolto un eccellente programma di studio e quindi diventata estetista professionale, la figura può mutare in “operatore wellness”, “onicotecni-co”, “assistente di medicina estetica”, “make up artist”, “personal fashion style coaching”, etc. etc. Sono nati corsi specifici abilitanti in poco tempo come per esem-pio: il corso professionale di onicotecnico (200 ore), il corso professionale di “tatuaggio e percing” (500 ore).

Anche nelle varie università italiane ci sono dei corsi che permettono all’estetista di specializzarsi e “spo-sarsi” con il mondo della medicina, per non parlare del mondo della moda e dello spettacolo!

La verità cari ragazzi è che bisogna amare il proprio studio o lavoro, appassionarsi alla carriera scelta e in un batter d’occhio vedrete che le idee e le opportunità vi sommer-geranno. Pensiero positivo, tanta curiosità e voglia di esplorare svilupperanno quel talento che “fa la differenza”!

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Design> di Alessia Ceci

Torna l’autunno e torna il consueto at-tesissimo appuntamento con MOA CASA, la mostra di arredo e design

che meglio interpreta i desideri degli italiani.

Nei 4 padiglioni della Nuova Fiera di Roma, dal 28 ot-tobre al 7 novembre, il pubblico sarà catturato dalla calda atmosfera fatta di design, arte, materiali pregia-ti, e innovazione. Un mix che ci fa sentire a Casa.

La tradizione dei produttori italiani di mobili apprez-zati in tutto il mondo, ci riporta alle nostre origini: quando la cura e l’attenzione della nostra industria artigianale, fatta di legni pregiati, colori naturali, e in-tarsi fatti a mano arredavano gli ambienti delle nostre case. Oggi la stessa cura e manifattura, si avvicina al design, e crea un perfetto connubio di stili che, mixa-ti, producono un effetto caldo e piacevole.

Il design è ormai vera e propria arte e si sposa perfet-tamente in ogni spazio arredato in stile classico.

A Moa Casa il design è trasversale: si potranno ap-prezzare pezzi unici di sedie, tavoli e poltrone firmati dai maggiori designer, ma anche tuffarsi nel design del futuro, fatto di materiali innovativi o da riciclo, re-alizzati da giovani architetti. Il futuro entra anche in salotto e in camera da letto, con armadi a scompar-sa realizzati in tessuto elaborato, e con poltrone che all’occorrenza si trasformano in letto o tavoli che si aprono, attraverso innovativi meccanismi studiati per semplificarci la vita in spazi magari meno ampi.

Le innovazioni non mancano certo anche in cucina, dove elettrodomestici altamente tecnologici comple-tano in modo ergonomico gli arredi nell’ambiente più vissuto dagli italiani. E’ il caso delle cappe “spaziali” come la bolla d’aria sospesa alla parete che diviene

icona all’interno dell’ambiente domestico.

Per un arredamento che diventa sempre più persona-lizzato e rispecchia la personalità di chi lo vive, la scel-ta del dettaglio, delle linee e degli oggetti diventa fon-damentale. E’ per questo che Moa Casa, attentissima alle richieste più esigenti, offre sempre ai propri visita-tori le ultimissime tendenze in fatto di stile e design.

Fiumicino Ingresso Est - www.moacasa.com

Dal 28 ottobre al 7 novembre alla Nuova Fiera di Roma va in scena il meglio dell’arredo e design, tra tradizione e futuro.

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Moa Casa

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Arte > di Raffaella Patricelli

Mondrian

Così Piet Mondrian definiva la sua intenzione di arte. Con pochi semplici parole è riuscito a cogliere quanto di più essenziale ci può es-sere nei suoi quadri.

A distanza di un anno dalla mostra monografica dedicata a Vincent Van Gogh, il Vittoriano di Roma ospita un’altra esposizione di alto livello: quella dedicata proprio al pittore olandese, tra i più importan-ti esponenti del movimento artisti-co De Stijl.

“Cosa voglio esprime-re con la mia opera? Niente di diverso da quello che ogni arti-sta cerca: raggiunge-re l’armonia tramite l’equilibrio dei rapporti tra linee, colori e su-perfici. Solo in modo più nitido e più forte”.

A Mondrian fino al 29 gennaio 2012, a partire dall’ 8 ottobre, è stata ispi-rata la mostra intitolata “L’Armo-nia Perfetta”che racconterà la sua ossessione per l’idea di progresso.

Negli anni a cavallo tra i due secoli infatti gli artisti d’avanguardia non si accontentavano più di un’arte deputata a rappresentare l’aspetto esteriore della realtà e ricercavano una verità più profonda, oltre l’este-riorità. Affascinato dalla corrente cubista, Mondrian continuò a lavo-rare sulle possibilità di strutturazio-ne per riduzione, già contenute nel Cubismo, fino alla pittura astratta e, alcuni anni più tardi, inaugurò quello che definì “Neoplasticismo”.

Nonostante siano molto noti, trop-po spesso imitati e banalizzati, i quadri di Piet Mondrian dimostra-no una complessità che smentisce la loro apparente semplicità.

I quadri per cui è conosciuto sono

Mostra “L’armonia perfetta”

quelli composti da forme rettan-golari di colore rosso, giallo, blu o nero. Linee rette, essenziali, che acquisivano un valore proprio; allo stesso modo faceva il suo amico Kandinskij.

Nella tela prendevano spazio sol-tanto i colori primari e i non colo-ri: nero, bianco e grigio. Mai linee diagonali, solo rette: verticali o oriz-zontali. Una fase sicuramente mol-to affascinante della storia dell’arte moderna.

La mostra è basata su 70 opere del pittore olandese, tutte prodotte dal 1908 al 1943. Mondrian morì di polmonite a New York nel 1944, all’età di 71 anni.

Le opere del pittore ‘colorato’ e rettangolare saranno esposte fino al 29 gennaio 2012 al Vittoriano di Roma.

Piet

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Prosegue all’insegna del ci-nema questo mese di ot-tobre per la città di Roma. La Capitale infatti si ap-

presta a trasformarsi in una passe-rella unica dove sfileranno le stelle del cinema internazionale.

Richard Gere

Cinema > di Raffaella Patricelli

Cresce l’attesa come sempre attorno alle sesta edizio-ne del Festival Internazionale del Film di Roma, evento che si svolgerà dal 27 ottobre al 4 novembre presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il complesso architettonico firmato dal celebre architetto Renzo Piano.

Verrà occupato per l’occasione ogni ambito della strut-tura; le cinque sale - Santa Cecilia, Sinopoli, Petras-si, Teatro Studio, Studio 3 – accoglieranno proiezioni e incontri, mentre negli spazi di Foyer, AuditoriumArte, Spazio Riso-nanze e il Museo Archeologico ospite-ranno numerose altre iniziative.

Sono numerose le novità di quest’anno e i film attesi. Il red carpet vedrà come sempre la sfilata di grandi attori. Fuori concorso nella se-lezione ufficiale, ma presentato in antepri-ma, sarà il film “Too Big to fail – Il Crollo dei Giganti”, la nuova ope-ra firmata dal premio Oscar Curtis Hanson ispirato alla crisi finan-ziaria del 2008 e al fallimento del colosso Lehman Brothers. La pellicola vanta un cast d’eccezio-ne composto da William Hurt, Paul Giamatti, Bill Pullman, Cynthia Nixon, James Woods.

La sesta edizione del Festi-val consegnerà il premio

FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA

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“Marc’Aurelio all’Attore” a Richard Gere, il divo di Hollywood da sempre impegnato in battaglie uma-nitarie, protagonista di film popolari come American Gigolò, Ufficiale e Gentiluomo, Pretty Woman e in-terprete per autori come Robert Altman, Akira Kuro-sawa, Sydney Lumet e Francis Ford Coppola.

Sarà la proiezione della copia restaurata del film “Days of Heaven – I giorni del cielo” (1978) di Terrence

Malick a precedere l’incontro pubblico con Richard Gere. L’attore americano parlerà del rapporto con il regista ripercorrendo gli esordi della sua carriera.

Per il concorso, i candidati maggiormente ac-creditati tra gli italiani sono Pupi Avati, con “Il cuore grande delle ragazze” con protagonisti

Micaela Ramazzotti e Cesare Cremoni-ni, ma anche l’emergente Marina

Spada con “Il mio domani”, con protagonista Claudia Geri-ni e ‘’La kryptonite nella bor-sa’’ di Ivan Cotroneo, tratto dal suo libro, con protagonisti Cristiana Capotondi, Va-leria Solarino e Luca Zin-garetti. Non in concorso, invece, ‘’L’industriale’’ di Giuliano Montaldo con protagonisti Pierfrane-sco Favino e Carolina Crescentini.

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Fra gli appuntamenti della sezione “L’Altro Ci-nema-Extra” è in programma l’incontro con il grande regista americano Michael Mann, autore di film come Collateral, Miami Vice, L’Ultimo dei Mohicani, Heat - La sfida, che

terrà una vera e propria Lezione di Cinema.

Tra i film presentati nella stessa sezione, “Fuori Concorso”, la pellicola di James Marsh “Project Nim”(distribuito in Italia da Sacher e Feltrinelli).

Proprio come nelle precedenti edizioni, gli appassio-nati del “fenomeno Twilight” non resteranno delu-si. La sezione “Alice nella città” organizzerà infatti un grande evento fra libri e cinema in occasione dell’uscita di The Twilight Saga: Breaking Dawn Parte I (distribuito in Italia da Eagle Pictures).

Il Festival verrà aperto dal film fuori concorso The Lady del regista francese Luc Besson: la pellico-la è incentrata sulla vita della dissidente e attivista per la democrazia in Myanmar (ex Birmania) Aung San Suu Kyi, interpretata da Michelle Yeoh.

Aung San Suu Kyi combatte da decenni contro la dittatura militare nel suo paese, cosa per la quale ha pagato davvero tantissimo tra prigione e arresti do-miciliari per anni, dovendo restare separata da ma-rito e figli che non possono rientrare in Myanmar; ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace e in tutto il mondo ci si mobilita per lei e per la democrazia nel suo martoriato paese.

Quest’anno il Presidente della Giuria del Festival sarà Ennio Morricone, accanto al Maestro un al-tro rappresentante della cultura e dello spettacolo italiano a livello internazionale, Roberto Bolle (foto 2), Étoile del Teatro alla Scala, primo italiano ad essere nominato Principal Dancer dell’American Ballet di New York.

Sergio Rubini e Riccardo Scamarcio (foto 1) saran-no protagonisti della formula Duetto che nelle edi-zioni precedenti ha visto interagire sul palco dell’Au-ditorium – Parco della Musica personaggi come

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Bertolucci e Bellocchio, Tony Servillo e Carlo Verdone, Muccino e Tornatore, Margherita Buy e Silvio Orlando.

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“Anestesia Totale” è questo il titolo della rappresenta-zione che andrà in scena dal 25 al 30 ottobre prossimi al Teatro Olimpico e che ha già affrontato un’eccezio-nale e soddisfacente tournè estiva.

Un titolo impegnativo, ma accattivante, quello scelto per uno spettacolo prodotto da Promo Mu-sic di Marcello Corvino. Si tratta di uno spaccato irriverente (come solo Travaglio può fare) ma so-prattutto veritiero del giornalismo attuale.

Lo stile di sempre è confermato. Marco Travaglio, infatti, torna a proporsi al pubblico con i suoi soliti crismi: grande coerenza, ironia tagliente e un’infallibile memoria del nostro Paese. La regia ha voluto un palco spoglio, un’edicola sullo sfondo e ancora un romantico violinista, una panchina e due microfoni. Quanto basta, insomma, per analizzare come nasce l’infor-mazione e soprattutto la disin-formazione nell’era di Mister B, proprio come è solito chia-mare il Premier, il giornalista Travaglio nei suoi pezzi pubbli-cati su “Il Fatto Quotidiano”.

Torna il giornalista Marco Travaglio a teatro con un nuovo spettacolo: non più one man, ma accompagnato dalla bravissima attrice Isabella Ferrari.

Teatro > di Raffaella Patricelli

Al suo fianco la bella e bravissima attrice Isabella Ferrari, impegnata a leggere an-che riflessioni di Indro Montanelli.

Sul palco vi aspetta un’inedita dinamica tra luce e buoi, raccontata alternativa-mente dai due interpreti che, in sce-

na invitano il pubblico a riflettere sull’attualità, a risvegliarsi

dai sintomi di questa miste-riosa epidemia che ha cloro-formizzato e lobotomizzato un intero paese riducendolo all’aneste-

sia totale.

Le parole di Indro Montanelli sono sen-za tempo. Servono, nel corso della rap-

presentazione, a fare l’analisi delle ma-cerie dei nostri giorni e attraverso queste stesse parole si cerca di tro-vare la cura per un Paese in cui i cit-tadini hanno perso logica, memo-ria, verità e soprattutto solidarietà.

“Chi vince, solitamente, si appro-pria di tutto – si legge nella nota che presenta “Anestesia Totale” – Non governa, comanda. Il con-trollato controlla tutto, anche i “con-trollori”. Ma secondo Travaglio può ancora esistere la speranza di un risveglio. Ce lo auguriamo davvero.

Marco Travaglio

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Anestesia Totale

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COLDPLAY

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Gli hipster sono quelli che sogghignano quando dici che ti piacciono i Coldplay. Così scriveva il Time nel luglio del 2009.

Chris Martin

Musica > di Eugenio Giannetta

La spiegazione a questa affermazio-ne è rintracciabile nel tocco dolce del pianoforte, negli accendini sven-tolanti e nei poster dei teenager.

Il 24 ottobre uscirà Mylo Xyloto, il quinto album del gruppo londinese nato nel 1997, ma sono lontanissimi i tempi di Yellow, Viva la Vida e Parachutes, dove Chris Martin e compagni vennero comparati ai Radio-head e agli U2.

La verità è che questo non è un gruppo di Alterna-tive Rock, ma un gruppo Pop di musica leggera. Questione di etichetta, questione di stile, que-stione che da Lovers In Japan a Paradise non è cambiato molto nel loro modo di fare musica.

Un’evoluzione troppo a lungo ritardata e ora di-sillusa in singoli eccessivamente morbidi, an-cora troppo scarichi dell’adrenalina necessaria. «My song is love» è l’attacco di Paradise e non più «Bones, sinking like stones» di Don’t Panic.

Prima le loro canzoni erano «ossa, che affondano come pietre», ora è rimasto solo l’amore, un senti-mento troppo bello per poter esprimere quella rab-bia tipica del rock.

Una chiave di lettura assolutamente non negativa della realtà musicale dei Coldplay, ma che andrebbe ristruttu-rata anche e soprattutto alla luce di Mylo Xyloto, prodot-to in collaborazione con Brian Eno, che per sua stessa ammissione ama definirsi un “musicista non musicista”.

Sperimentare non è sinonimo di strada giusta o sba-gliata, è solo un modo di essere e fare musica. Speri-mentare è una possibilità, una strada percorribile e che offre nuove possibilità.

I singoli di Mylo Xyloto sono più affini a uno sbiadito ricordo del successo delle memorabili Yellow e Viva la Vida e in questo senso un cambiamento potrebbe giovare, ma solo l’album nella sua inte-grità saprà rispondere a questo presentimento.

Ai posteri l’ardua sentenza, con il diritto di esse-re pretenziosi.

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NUOVA AUDI Q3Una sportiva robusta e potente

Motori >

L’arrivo ufficiale nei conces-sionari è atteso per l’autun-no del 2011. Stiamo parlando della nuova Audi Q3, una

vettura sportiva e dinamica, contrad-distinta da linee agili e morbide, Audi Q3 si basa sulla A3 e dispone di una trazione a quattro ruote motrici per-manente (sarà resa disponibile anche una versione con due ruote motrici).

Questa caratteristica le dona grande possenza in qualunque condizione di guida, anche la più difficoltosa. Grazie ad una frizione centrale Haldex a con-trollo elettronico, è possibile garantire una ripartizione ottimale della coppia motrice tra i due assali, a seconda del-

le condizioni di aderenza sull’asfalto per favorire la migliore impostazione di guida in ogni circostanza.

Per quel che riguarda le motorizzazio-ni, la Audi Q3 è attesa con una vasta gamma che comprende motori a ben-zina ad iniezione diretta, 1.8, 2.0 e 3.2 V6 con potenze fino a 200 cavalli, così come anche un 1.9 ed un 2.0 tur-bodiesel Bluetec con filtro antiparti-colato FAP e potenze comprese tra 140 e 170 cavalli. Secondo quanto ci è dato di sapere, questi motori saranno omologati Euro 6 e abbinabili ad un cambio manuale o automatico del tipo Tiptronic. Al fine di ridurre i consumi e le emissioni inquinanti, Audi Q3 è do-

tata di sistema Start&Stop che prov-vedere a spegnere temporaneamente il motore in caso di brevi soste, magari davanti ad un semaforo. Inoltre, grazie al sistema Cruise Control, è possibile ottenere il massimo delle prestazioni nel modo più efficiente possibile.

Lunga circa 4,50 metri, la nuova Q3, andrà ad affiancare la Q5 e la Q7.

Uno sguardo alle prime immagini consente di scoprire i fari con luci di posizione a Led e la fiancata con una nervatura alla base.

Il prezzo di lancio della nuova Audi Q3? Dai 30.600 ai 37.900 euro circa.

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Agenda eventi

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

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J-AX 10 e 11 OTTOBRE - ROMA Atlantico Live - ore 21.00

Prezzo 25,00 EuroInfo: Ticket One 892.101

ALICE COOPER 12 OTTOBRE - ROMA

Atlantico Live - ore 21.00Prezzo 36,80 Euro

Info: Ticket One 892.101

CHECCO ZALONE14 e 15 OTTOBRE - ROMA

PalalottomaticaPrezzi da 30 a 40 Euro

Info: Ticket One 892.101

VINICIO CAPOSSELA 20 OTTOBRE - ROMA

Auditorium ConciliazionePrezzi da 28,75 a 57,50 Euro

Info: Ticket One 892.101

ARTURO BRACHETTIDal 28 OTTOBRE al

12 NOVEMBRE - ROMAAuditorium Conciliazione

Settimana ore 21.00Sab. e Dom. anche 17.00

Prezzi da 28,50 a 51,50 EuroInfo: Ticket One 892.101

MODA’30 OTTOBRE - ROMA

PalalottomaticaPrezzi da 23,00 a 34,50 Euro

Info: Ticket One 892.101

BOB DYLAN &MARK KNOPFLER 12 NOVEMBRE - ROMA

Palalottomatica - ore 21.00Prezzi da 51,75 a 115,00 Euro

Info: Ticket One 892.101

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CartotecnicaCartelli vetrina, espositori, scatole ed astucci, pubblicazioni speciali.

EditoriaRiviste, newsletter, magazine e tutto

ciò che necessita di particolari cure

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La Salute...Approfondimenti sulla Medicina Generale

A cura della Dott.ssa Lilliana Ranieri D’OvidioDirettore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia

L’helicobacter pylori (HP), è un batterio Gram Negativo che vive nello stomaco e nel duo-deno (il tratto che si trova sotto

lo stomaco), e che può causare una in-fiammazione della mucosa gastrica (la famosa Gastrite).

Fino al 1983, anno in cui un gruppo di scienziati austra-liani lo ha scoperto, si è sempre pensato che lo stomaco, proprio per la presenza di succhi gastrici, fosse sterile e inattaccabile da virus e batteri, fosse cioè un ambiente protetto.

Invece, l’HP, ha un modo molto particolare di adattarsi all’ambiente inospitale dello stomaco, tant’è che in Ita-lia la presenza di tale infezione nella popolazio-ne adulta, è stimata intorno al 58%.

Nella maggior parte dei soggetti HP positivi, l’infezione è asintomatica; tut-tavia essa è ritenuta la prima causa di Dispepsia Ulcerosa e una delle cause dell’insorgenza di Linfoma e Adeno-carcinoma Gastrico.

Ecco L’importanza di ricercarne la presenza attraverso semplici e relativamente poco costosi esami di laboratorio, quali:-Test Sierologici per la determinazio-ne degli anticorpi IGG anti HP;

-Ricerca diretta nelle feci dell’antigene dell’Helicobac-ter Pylori;-Breath Test all’Urea (detto anche test del respiro), che permette di rilevare la presenza del batterio me-diante l’analisi dell’espirato del paziente.

Onde evitare falsi negativi, gli ultimi due test necessi-tano di una preparazione che il paziente può diretta-mente reperire in laboratorio.Questi primi tre esami di laboratorio, vengono general-mente prescritti dagli specialisti a tutti coloro che ab-biano sintomatologie simil-ulcerose (dolore epigastrico lontano dai pasti, dolore notturno, dolore che si attenua con cibi non acidi o con farmaci e che hanno un anda-mento ciclico composto da remissioni e ricadute), che non rispondono a trattamenti sintomatici.

Ultima valida metodica, più costosa e invasiva, è la Esofagogastroduodenoscopia, che viene solita-mente effettuata in strutture ospedaliere o poli-specialistiche dopo una serie di esami del sangue e un ECG di controllo, e che normalmente viene consigliata a quei pazienti nei quali risulta indica-to un approfondimento a scopo diagnostico.

Per domande o informazioni, rivolgersi alla dott.ssa Lilliana Ranieri D’ovidio, presso il la-

boratorio Elkalab

Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio

Come proteggereil nostro stomaco?

Per le domande allaDott.ssa Liliana Ranieri

potete inviare una mail [email protected]

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Ricette di bellezzaConsigli utili per la cura della vostra estetica

Per le vostre domande a Tony al Parlamentoinviate una mail a: [email protected]

Carissime lettrici, come ogni mese proveremo anche in questo numero a darvi dei consigli e dei

suggerimenti che potranno tornarvi utili sia per eliminare in modo del tutto naturale i piccoli inestetismi della vostra pelle sia per la cura della vostra persona.

Per ciascuno di questi problemi come sempre, consiglierò delle ricette di bellezza, di facile appli-cazione, di sicuro effetto ed eco-nomiche al tempo stesso, fatte con ingredienti naturali, che spessissi-mo sottovalutiamo e che potrete tro-vare nella cucina della vostra casa.

Bagno idradante ed emollientePer risolvere il problema che affligge tutti coloro che soffrono di pelle sec-ca, arida o disidratata, basta versare in un litro d’acqua 100 grammi di foglie di malva, portare in ebollizio-ne per 20 minuti dopodichè filtrare il tutto e versarlo nell’acqua calda della vasca da bagno precedentemente preparata. Immergersi per circa 20 minuti, tempo necessario sufficente per idratare la vostra pelle del corpo e renderla emolliente.

Bagno rinfrescanteUn’ottimo bagno rinfrescante, si può ottenere con i semi di corian-dolo racchiusi in un sacchettino di garza e versati nell’acqua

calda della vasca da bagno (o del pe-diluvio). Questi hanno un’effetto rin-frescante, tonificante e deodorante.Il coriandolo è una piantina con il fusto ramoso alta al massimo 70 centimetri. Le foglie hanno un’odo-re sgradevole fino a che i semi non giungono a maturazione. Questi semi vengono usati anche in cucina come aromatizzante di salsa, sughi, sottaceti, piatti di selvaggina ecc.Le proprieta del coriandolo sono di-gestive, antisettiche e stimolanti.

Un’ulteriore bagno rinfrescante, si può ottenere con la menta. Portate in ebollizione per circa 10 minuti, 2 litri di acqua dopo averci aggiunto una manciata di foglie di menta. Dopo aver filtrato, è pronto da usa-re. Miracoloso per i pruriti e le in-fiammazioni cutanee. Versato nella vasca da bagno dona benessere e freschezza.

Bagno calmanteL’insonnia è un po il male della nostra epoca, spesso associato ad una forte inquietudine. Un ri-medio efficace è un decotto con lattuga.

Beauty > di Tony al Parlamento

La sera prima di andare a dormire, bollire un bel cespo in poca acqua fino a che le foglie siano ben cotte. Strizzate bene unendo all’acqua, tutto il succo che potete ricavarne. Filtrare e berne un bicchiere.La rimanenza versatela nell’acqua calda della vostra vasca da bagno. Immergetevi per un quarto d’ora, il tempo sufficente per ottenere un bagno calmante. Questo collauda-tissimo rimedio e utilissimo per fare sogni beati e tranquilli.

INESTETISMI DELLA PELLE...Curiamoli con ingredienti naturali

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Il mondo di oggiCerchiamo di capirne i problemi...

Sostegno psicologico di gruppo e individuale, PsicodiagnosiTerapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia

Per le vostre domande allaDott.ssa Daniela Saurini

e Dott.ssa Simona Eramovisitatate il profilo Facebook:

Spaziomente Studiopsicologia

Non molti sanno che fare shopping è uno dei mezzi più efficaci per guadagnare in salute.

A confermarlo è un recente studio pubblicato sulla rivista on-line di divulgazione scientifica Journal of Epidemiology Community Health.

Ad effettuarlo un’équipe di ricercatori affe-rente all’Institute of Population Health Sciences di Taiwan che ha evidenziato come chi fa shop-ping ottiene benefici sia fisici, per via del movimento che in-teressa il girovagare per negozi, che psichici in quanto favorisce la socializzazione e la condivi-sione di momenti con più per-sone contemporaneamente.

Questo perché al contrario dello sport e della palestra, affermano gli studiosi, fare acquisti è una rou-tine semplice, piacevole, che porta a stare in compagnia, a camminare, divertendosi e liberando dunque, la mente dai pensieri.

Ed a quanto pare, una cura di que-sto tipo è anche poco costosa, giac-chè, hanno evidenziato gli studiosi del Taiwan, il benessere apportato da attività di questo tipo non è per nulla correlato al costo o alla prezio-sità dell’oggetto acquistato, bensì

Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo

SHOPPING CURATIVOall’esperienza stessa.

La cosa più interessante ancora è che ad usufruire di tali benefici non sarebbero solo le donne di una de-terminata età, bensì uomini, bambini e soggetti più anziani.

I risultati della ricerca hanno inoltre evidenziato che, chi si intratteneva per maggior tempo in acquisti, aveva un 27% in meno di rischio di morte rispetto a chi faceva acquisti di rado.

E’ bene tuttavia specificare che in ogni caso un problema di seria entità non può essere risolto attraverso lo shopping che risultereb-be a tal proposito solo una magra consola-zione a problemi psicologici e relazionali che non può certo compensare.

Lo shopping quindi, non quello com-pulsivo, se usato come modo per evadere, per prendersi del tempo per sè e per socializzare, riossinge-na la mente e dà nuova carica an-che al nostro fisico.

Non è dunque importante spen-dere quanto godere dell’espe-rienza del momento!

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Dott.Ssa Daniela SauriniPsicologa, Consulente

per l’età evolutiva Per informazioni: 340-6935782

Dott.ssa Simona Eramo Psicologa, Consulente di

coppia e familiare Per informazioni: 333-6707632

SpaziomenteStudiopsicologia

Consulenza e sostegno individuale Consulenza e sostegno di coppia Consulenza e sostegno familiare

Orientamento professionalePsicodiagnosi

Consulenza e sostegno neglistati ansioso-depressiviConsulenza, diagnosi ed

intervento in ambito aziendaleper la prevenzione/protezione

dello stress-lavoro-correlatoGestione degli stati critici

attraverso il metodoGeorge Downing, creatore

della Body Therapy

mail: [email protected] Studiopsicologia

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“Cultura” FamiliareIl mondo dell’uomo e della donna...

Per le vostre domande a Tiziana De Francescoinviate una mail a: [email protected]

Sociologia > di Tiziana De Francesco

ESSERE GIOVANI OGGI e il dilemma della pensione...

Siamo preoccupati per il nostro futuro e sfiduciati. E convinti che se le cose vanno avanti così l’unica

possibilità per avere una pensione è aprire fondi integrativi privati.

Quello che ci aspetta è un vero cambiamento rispetto ai nostri genitori, i quali hanno potuto godere di pensioni che potevano arrivare all’ottanta percento dell’ultimo stipendio e con un’età di godimento intorno ai 60 anni.

Facendo rapidi e semplici calcoli la generazione di noi “Bamboccioni” andrà in pensione con un 35% dell’ulti-mo stipendio (fonti Inps facilmente riscontrabili) e in-torno al compimento del settantesimo anno.

Un cambiamento epocale che dovremmo ben compren-dere e metabolizzare tra uscite serali, notizie di gossip, nuovi cellulari e commenti ai risultati calcistici. Quello delle pensioni è diventato un tema di forte richiamo per l’opinione pubblica. Se ne parla e se ne discute sui quo-tidiani, sulle riviste e persino nei talk show serali.

A far scatenare quest’attenzione senza pre-cedenti sui media, è la riproposta del problema “previdenza”. Il dilemma è una marcata differenza tra due generazioni: padri e figli. Soprattutto se i secondi sanno già che non saranno in grado di garantire lo stesso livello di reddi-to assicurato ai loro padri.

Per i giovani e i precari in Italia oggi è qua-si impossibile raggiungere i 35 anni di anzia-

nità, l’occupazione è intermittente, con contratti che variano da 3 mesi a uno, due anni quando va bene. Anche nel caso in cui si riuscisse a maturare il minimo di contribuzione richiesto, la pensione non supererebbe i 400-500 euro.

Ma quanti sono i precari in Italia? Le stime parlano di 3 milioni di lavoratori atipici. Que-sto tipo di lavoratori oltre che sfruttati e senza tutela, rappresentano la “gallina dalle uova d’oro”, la sicurezza su cui basare i pagamenti delle pensioni di oggi.

Da lavoratori di serie B a pensionati nullatenenti il pas-so è breve. Eppure è sulle spalle dei precari che poggia l’intera sostenibilità della previdenza sociale.

Il messaggio è chiaro: “meglio un uovo (d’oro) oggi che la gallina domani”.

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Forme di ArteProgetti e tecnologie di costruzione

A cura di Emanuela Falconi Architetto presso lo studio Progest

Per le vostre domandeall’Arch.tto Emanuela Falconi

inviate una mail a:[email protected]

La “parete verde” più grande d’Italia è stata scelta qua-le esempio a livello

internazionale nella presti-giosa rassegna dedicata al verde tecnologico, svoltosi a Padova lo scorso settembre.

Il workshop internazionale Ecote-chgreen 2011, giunto alla terza edi-zione, è dedicato all’integrazione tra natura e architettura. Organizzato da Paysage in collaborazione con Pa-dova Fiere, propone ogni anno una panoramica europea sulle grandi re-alizzazioni del verde tecnologico.

Il giardino verticale di Rozzano è stato ideato e progettato dall’architetto Francesco Bollani e costituisce una

realtà unica a livello nazionale; unisce bellezza e risparmio energetico nel ri-spetto dell’ambiente e detta le basi per l’ecologia del futuro. Il giardino riveste la superficie esterna del centro commer-ciale Fiordaliso ed è alta circa otto metri per una superficie di 1.250 metri quadri.

Il progetto racchiude molte caratteri-stiche ecosostenibili: contribuisce al bilanciamento termico dell’edificio riparandolo dai raggi solari e dimi-nuendo il consumo energetico, trat-tiene le polveri sottili e assorbe CO2, riduce i rumori ambientali e può es-sere facilmente smontato e riutilizza-to. E’composto da quarantaquattro-mila piantine e comprende duecento specie di essenze, montate a gruppi di quattro cassette in un green box da 11mila cassette metalliche.

Architettura > di Emanuela Falconi

Il cuore della realizzazione è costituito dallo sfagno, un genere di muschio a fibra lunga proveniente dal Cile. Decisa-mente ridotti anche i costi d’irrigazione della grande parete verde poiché i muri verticali hanno un substrato con grande capacità di ritenzione idrica. La pare-te verde ricopre la facciata principale dell’area commerciale con sempreverdi e fioriture che compongono macchie di colori rosso, bianco, rosa, giallo e blu.

L’esperienza del giardino verticale di Rozzano è stata proposta nell’ambito del convegno “Verso la città fertile. Tec-nologie verdi per la mitigazione am-bientale del paesaggio antropizzato”.

L’evento è stato sviluppato da un co-mitato scientifico composto da oltre 35 membri, con il contributo di tutte le più importanti realtà italiane dell’hi-tech green, tra cui gli ordini professio-nali di architetti, agronomi, agrari, fo-restali e ingegneri, enti e associazioni nazionali, università, nonché le istitu-zioni e le pubbliche amministrazioni.

Il giardino verticale di Rozzano a Ecotechgreen duemilaundici

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In un viaggio tra cultura e leggendaI miti della storia...Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: [email protected]

Personaggi > di Sara Latorre

“Anche se non è qui fisicamente, la sua presenza sembra più potente che mai. Ha divorato la vita, ne ha celebrato ogni minuto. E, come una grande cometa, ha lasciato una scia luminosa che brillerà per diverse generazioni a venire”- ricorda Brian May, il chitarrista dei Queen, amico del cantante.

Farrokh Bulsara nasce in Zanzibar il 05 settembre del 1946 e trascorre gran parte della sua adolescen-za in India. All’età di 18 anni si trasferisce con la fa-miglia in Inghilterra dove nel 1970 insieme al chitar-rista Brian May e al batterista Roger Meddows Taylor decide di formare un gruppo che chiama “Queen”. Canzoni intramontabili come “Bohe-mian Rhapsody” o “We are the Champions”, “Somebody to love”, “Too much love will kill you”, sono solo una minima parte del campionario discografico che ha reso questo gruppo un mito.

Una vita di grandi emozioni, di successi stronca-ta il 24 Novembre del 1994 da un male brutale che ha scosso il mondo lasciando attoniti i suoi fans. Freddie era affetto da Hiv che si tramutò in Aids conclamata, ma la verità sul suo stato di salute si seppe solo poco prima del suo decesso attraverso un comunicato ufficiale. Il segreto della sua malattia,

Una voce e una leggenda della musicaFreddie Mercury:

Freddie Mercury, cantante dei Queen, ha da poco com-piuto il suo compleanno. Il mito del palcoscenico mon-

diale dal carisma e dalla voce subli-me, morto venti anni fa, avrebbe in-fatti il 05 settembre scorso compiuto 65 anni e noi di For You Magazine non potevamo non omaggiare il ricordo di un artista così grande che ha incanta-to con la sua voce milioni di persone.

per paura che gli impedissero di cantare, fu nascosto anche ai suoi compagni con i quali si confidò solo nel 1989 a seguito di accertamenti clinici specifici. Già nel 1987 la sua vita pubblica si fece sempre più rara ed i concerti diminuirono notevolmente.

La sua ultima apparizione, mostrata su sua precisa volontà, solo dopo la sua scomparsa, fu nel video della canzone “The-se are the days of our lives”, tratta dal suo ultimo album Innuendo, in cui il fron-tman appare molto dimagrito e debilita-to. Il cantante comunque nonostante la sua condizione fisica, che lo costringeva al riposo molte ore al giorno, continuò a registrare canzoni, invitando i membri del gruppo ad effettuare le ultime correzioni e gli arrangiamenti, per poterle poi pubblicare in seguito dopo la sua morte. E ciò che ne venne fuori è l’ultimo album dei Queen “Made in Heaven”.

Era un uomo istrionico dallo stile eccentrico in grado di tra-sformare le sue esibizioni in spettacoli teatrali ed insieme alla sua band di far impazzire le folle. Memorabile il concer-to a Rio de Janeiro nel 1985 con oltre 325.000 presenti e quello presso lo stadio di Wembley l’anno seguente. Mercury si concedeva e si mo-strava per ciò che era dando sfo-go e voce alla sua personalità e al suo essere con coraggio e sfron-tatezza, come quando dichiarò nel 1974 alla rivista New Mu-sical Express di essere “Gay come una giunchiglia”.

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Letteratura >

High & Dry Primo Amore

High & DryPrimo Amore

Autore: Banana YoshimotoGenere: Romanzo

Editore: FeltrinelliPagine: 108

Prezzo: € 10,00

Banana Yoshimoto con questo delicato romanzo dipinge con toni tenui, senti-menti profondi e mutamenti esistenziali.

Il libro narra la storia di Yuko, quattordicenne che si distingue dalle altre perchè dotata di una particolare sensi-bilità che le permette di captare ogni singola sfumatura del mondo.

Yuko ha quattordici anni e non è una ragazzina come tutte le altre, giacché dotata di una particolare sensibilità che le consente di vedere la realtà che la circonda in modo più profondo, captando ogni minima vi-brazione del mondo, distinguendo-ne ogni più impercettibile sfumatu-ra, percependone ogni palpito.

Attraverso la passione per il disegno si dispiegherà il delicato rapporto di un amore giovane e inaspettato tra Yuko e Kyu, l’insegnante di disegno venticinquenne. L’incontro con Kyu fa prendere a Yuko quella che sarà la direzione della sua vita: assecon-dare questa sua propria peculiarità, cessando di esserne intimorita e di fuggire dai rapporti con gli altri.

Tra Yuko e Kyu si svilupperà la linea sinuosa di un amore giovane e ina-spettato. Malgrado la differenza di età, tra i due si stabilirà un legame forte e ineffabile. È grazie al rap-porto con Kyu che Yuko riuscirà a prendere coscienza di se stessa, del

proprio rapporto con la madre, ma soprattutto con un padre lontano per lavoro, lonta-no dagli occhi ma non dal cuore.

Difficile è riusci-re a leggere con lo sguardo di una bambina un legame genitoriale affievoli-to dalla lontananza, la volubilità degli adulti, i rapporti affettivi.

Yuko è una ragazzina intelligente e sensibile, e con coraggio affronta il suo innamoramento in maniera cau-ta e analitica, lasciandosi trasporta-re, ma non travolgere dall’emozione, assaporando la complicità e l’empa-tia condivise con Kyu.

Yuko capirà così di non essere sola al mondo, di poter fare affidamento su se stessa e sui propri sentimenti e si incamminerà verso la sua vita da adulta con una nuova maturità e una diversa consapevolezza.

Il libro del meseRecensioni ed attualità letterarie

Curiosità sulla scrittrice

Ban

ana

Yos

him

oto

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Banana Yoshimoto è lo pseudoni-mo di Mahoko Yoshimoto, nata a Tokyo il 24 luglio 1964, figlia di Ryu-mei, un intellettuale che ebbe una notevole influenza sul movimento

radicale studentesco della fine degli anni ’60. Si laurea in Letteratura

alla Nihon University.

Ai tempi del college inizia a usare lo pseudonimo Banana, dal suo amore per i fiori dell’omonima pianta. Ini-zia la sua carriera di scrittrice nel 1987, mentre lavora come camerie-ra in un golf-club.

Il suo primo libro, Kitchen, ebbe un successo immediato: 60 ristampe nel solo Giappone e due film, uno per la Tv giapponese e uno prodotto a Hong Kong.

Dopo il boom di Kitchen (oltre 500mila copie e 38 ristampe), in Italia i suoi romanzi, editi da Feltri-nelli, hanno venduto in totale oltre 4,5 milioni di copie.

Suo traduttore storico è il professor Giorgio Amitrano, che ha tradotto anche Haruki Murakami e Yasu-nari Kawabata.

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Gli antenati degli attuali gatti domestici fecero la loro pri-ma apparizione 40 milioni di anni fa; erano animali sel-

vatici, con denti adatti a dilaniare e a strappare la carne (Miacis).

Circa 4500 anni fa si ebbero le prime domesticazioni fe-line ad opera degli Egizi, che ritraevano questo animale nella divinità femminile Bastet, detta anche Dea Gat-to (secondo alcuni etologi la predilezione del gatto per la sabbia della lettiera deriva proprio da queste origini).

Attraverso i commerci dei Fenici il gatto fu esportato in Europa, dove venne dapprima perseguitato dalla Chiesa Cattolica, che lo riteneva un animale demo-niaco al servizio delle streghe, e poi dopo il 1700 fu amato e venerato, perchè aiutò l’uomo nell’impor-tante caccia al ratto.

Oggi si contano milioni di colonie feline in tut-to il mondo; studi effettuati hanno dimostra-to che il 90% delle persone che possiede un gatto, parla con lui come se si rivolgesse ad un essere umano.

…Ma il gatto, seppure ci ascolta, non sempre ca-pisce quello che diciamo, anzi… E’ stato provato che i gatti non capiscono il si-gnificato delle singole parole, bensì riconoscono il suono della nostra voce e ne distinguono le differenti tonalità.

Quando siamo arrabbiati ad esempio, tendiamo facilmente ad urlare quindi ad usare un timbro di voce alto e potente; pertanto il nostro gatto avvertirà che le nostre intenzioni non sono ami-chevoli e tenderà a scappare.

Se invece ci rivolgeremo a lui con affetto, allora il suono della nostra voce sarà pacato e suadente,

Animali > di Paola Pellegrini

Le orecchie del gattoFelinoterapiaPet Therapy e

di conseguenza lui avvertirà la nostra benevolenza e si lascerà avvicinare.

Ma quanta importanza hanno gli organi uditivi del gatto e che cosa ci dicono di lui?L’udito del gatto è estremamente preciso e capace di distinguere suoni acuti fuori dalla portata dell’orec-chio umano; un gatto giovane (già a 4/5 anni di età i gatti iniziano a perdere parzialmente il loro udito) rie-sce a percepire fino a 100.000 hertz al secondo (contro i 40.000 di un cane e i 20.000 di un uomo giovane). Per questo la musica ad alto volume, le urla, gli elettrodo-mestici, sono una vera tortura per il nostro beniamino.

Osservando le orecchie di un gatto, possiamo capi-re i suoi stati d’animo. Quando le sue orecchie sono protese in avanti, esso è interessato a noi e alla situazione in gene-rale; più le orecchie roteano verso il davanti, tanto

maggiore è il suo interesse.

Se invece le orecchie sono abbassate e portate di lato o all’indietro e lasciano vedere la loro parte posteriore, il gatto è in forte stato di aggressività e di paura e facilmente potrebbe attaccarci se doves-simo allungare una mano verso di lui.

Se le orecchie sono portate di lato e rilassate, allora il gatto è in una condizione di tranquillità.

Per informazioni rivolgersi a: [email protected]

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relationsMovida > di Gianfranco Cera

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Gianfranco Cera

Il gruppo TNT di Gianfranco Cera dopo la grande stagio-ne estiva è pronto ad offrirvi nuove emozionanti serate in due nuovi esclusivi locali...

Venerdi sera:ALPHEUS - Roma (Ostiense)

Sabato sera:FEEL - Roma (Piramide)

Per ulteriori informazioniListe e Tavoli Riservati, contattare il:328.462.28.33 Lista CERA

Siamo presenti anche su Facebook:

Gianfranco Cera Gianfranco Feste Cera Pippo il BaroneFor You Magazine Party

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Info

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IL PACCHERO SOLITARIO FOSCHINI VILLAGE

Locale raffinato dove si respira un’atmo-sfera rilassante e discreta, con un servi-zio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavo-la con piacere.

Specialità: Pesce e CarneAperto: Pranzo e Cena - Riposo: LunedìPrezzo Medio: 30/40 euroInfo e prenotazioni: [email protected]

Il posto giusto dove passare una bella se-rata in un ambiente riservato e accoglien-te. Risto Pub carne e pesce alla griglia con sfiziosi antipasti, primi piatti e dolci fatti in casa. Locale interno climatizzato. Oppure all’aperto in giardino con musica. Specialità: Carne e PesceAperto: Pranzo e Cena - Riposo: LunedìPrezzo Medio: 20/40 euroInfo e prenotazioni: [email protected]

Aprilia: Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) Aprilia: Via Nettunense Km. 27,400

LA FONTE LE SCALETTE

Il locale dispone di 4 ampie sale interne in un ambiente rustico e accogliente, con cu-cina a scelta tra carne e pesce. La pizze-ria dal canto suo, diventata ormai un cult, offre una sfiziosissima pizza alla pala.

Specialità: Cucina Mediterranea e Pizza alla PalaAperto: Pranzo e Cena - Riposo: LunedìPrezzo Medio: 15/30 euroInfo e prenotazioni: 06.9251265

Contatto Facebook: Simone La-Fonte

Locale molto confortevole e ben struttura-to. Il menù di qualità, prevede antipasti vari, ben assortiti e non scontati, primi di ottimo livello per non parlare della car-me di primissima scelta, cotta sulla bra-ce secondo il proprio gradimento.

Specialità: Cucina Mediterranea e Carne alla braceAperto: A Cena e Domenica Pranzo e Cena Prezzo Medio: 25/40 euroInfo e prenotazioni: 06.93955095

Aprilia: Via Fossignano 94 Genzano: P.zza D. Nazario Galieti, 10

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Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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Preparazione:

Tempo di preparazione:

In una casseruola di medie dimensioni fate soffriggere uno spicchio di aglio schiacciato con tutta la sua buccia nell’extravergine. Aggiungete i capperi dissalati, le olive snocciolate tagliate a metà e, dopo aver soffritto per una manciata di secondi, unite i pomodorini facendo saltare il tutto a fuoco vi-vace per qualche minuto. Aggiustate di sale ed aggiungete l’origano.

Nel frattempo in una padella ampia, non antiaderente, fate scaldare bene dell’olio extravergine insaporito con l’altro spicchio di aglio, per dorare velocemente da ambo i lati il pesce spada infarinato e salato. Scolate l’eventuale olio in eccesso ed aggiungete a fianco alle trance il condimento precedentemente preparato, avendo cura di non lasciarlo troppo secco e bagnando il pesce con la parte acquosa dell’intingolo. Terminate quindi la cottura a fuoco moderato con il coperchio. Cospar-gete con prezzemolo tritato ed i pinoli tostati.…non dimenticate di eliminare gli spicchi di aglio…

25 minuti

Ingredienti per 4 persone:

(Ovviamente, per una buona riuscita del piatto, la qualità e la freschezza degli ingredienti sono fondamentali)

4 fette di pesce spada da circa 200 grammi non troppo spesse,400 grammi di pomodorini, 30 grammi di capperi dissalati, 200 grammi

di olive Itrane, 1 cucchiaio di pinoli, 2 spicchi di aglio, prezzemolo edorigano di Pantelleria, semola di grano duro ed olio extravergine q.b.

Pesce Spada alla messinese

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RATATOUILLE A GUSTO MIO

Ristorante raffinato, moderno ed elegan-te rinomato per la cortesia nel servizio, è in grado di offrirvi oltre ad un’ottima cuci-na mediterranea, delle sfiziose specialità siciliane, dolci compresi chiaramente fatti in casa. Sala con servizio WiFi gratuito.

Specialità: Piatti Siciliani di carne e pesceSempre aperto: Pranzo e Cena Prezzo Medio: 20/35 EuroInfo e prenotazioni: 327.3758882Orario: dalle10.30 alle 03.00

Il ristorante, pizzeria, tavola calda è situa-to al primo piano del Centro Commerciale Conforama e offre un’ampia sala per ban-chetti, battesimi, comunioni, compleanni e cene di lavoro. Inoltre, il giovedì, il vener-dì, il sabato e la domenica le vostre serate sono accompagnate dalla musica dal vivo.

Specialità: Carne, Pesce e PizzaAperto: Pranzo e Cena - Riposo: MartedìPrezzo Medio: a partire da 15 EuroInfo e prenotazioni: 334.3854937

S.Maria delle Mole: Via S. Pellico, 19N Aprilia: Via Mascagni (c.c. Conforama)

VILLA FRANCESCA DISH

Situata nel comune di Pomezia, a pochi passi dal mare, Villa Francesca è immersa nel verde di un incantevole parco, definito da piante ad alto stelo che sono palcosce-nico della mirabile piscina. Inoltre Villa Francesca offre l’esclusivo servizio 3C, mettendo a disposizione degli ospiti ca-mere con servizi privati.

Specialità: Carne e PescePer tutte le informazioni o per prenotare: 06.91492016 - 06.91499047 - 3928921267

Elegante ed innovativo risto-design in per-fetto stile mittle europeo. Arredi minimali, luci ed atmosfera. Cucina a vista e terrazza all’aperto si integrano alla perfezione. Primi piatti sempre diversi, antipasti speciali, Il tut-to accompagnato da un’ottima scelta di vini.

Specialità: Carne, Pesce e PizzaAperto: Pranzo e CenaPrezzo Medio: Variabile in base al menùInfo e prenotazioni: 06.56470712www.dish-ostia.it - [email protected]

Pomezia: Via Campo Jemini, 19/A Ostia: Via Alessandro Geraldini, 12

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Sommelier> di Teobaldo Ursini

Alla metà dell’ottocento in una piccola isola del sud Italia, Pantelleria, Andrea I Pan-dolfo, bisnonno dell’attuale proprietario Gabriele, iniziò a piantare viti e produrre

vini a base di uve Zibibbo.

Nel 1880, Andrea I, vendette i piccoli vigneti dell’isola ed acquistò 60 ettari di terra vergine a nord della Tuni-sia e precisamente a Khanguet Gare, nel Capo Bon.

Vennero piantate le prime viti, raccolte le prime uve ed, ai primi del ‘900, Andrea I, affiancato dal figlio Giovanni nella propria cantina di famiglia iniziò a produrre vini di qualità tanto che dal porto di Tunisi partivano navi cari-che del suo vino per servire i migliori mercati di Francia.

Nel 1938 Andrea II, figlio di Giovanni, appena sedicen-ne prese le redini dell’azienda e continuò, con coraggio e fatica, a far crescere la fama e la qualità dei vini. Ma una terribile malattia, la fillossera, arrivò in Tunisia di-struggendo tutti i vigneti dell’azienda. Le secche viti vennero tagliate, bruciate ed il carbone ricavato fu ven-duto ai mercati generali di Tunisi.

Furono anni durissimi. Dalla Francia arrivarono le prime barbatelle innestate resistenti alla malattia ed i terreni rossi e desolati iniziarono a ricolorarsi di verdi foglie di vite e generosi grappoli d’uva.

Il 12 maggio 1964, l’allora presidente della Tunisia, Har-bib Bourghiba, con un provvedimento entrato nella sto-ria espropriò tutti i beni e le proprietà degli stranieri in terra Tunisina. Da un giorno all’altro tutto il lavoro e i sa-crifici di una vita furono cancellati e la famiglia Pandolfo dovette lasciare il paese e dividersi fra Francia e Italia. Andrea II, allora 42 enne, con la moglie Elena ed i figli

decisero di venire in Italia ed acquistare un piccolo podere, il 1720 di via Re-nibbio vicino a Terracina, per ricominciare a lavorare quell’odia-ta amata terra e raccogliere, con la vendem-mia 1968, le prime uve da vinificare.

I primi clienti, le prime bottiglie con le etichette scritte a mano, le prime botti di castagno e la can-tina iniziò ad inserirsi tra le prime realtà vitivinico-le pontine. Nel 1976 venne a mancare Andrea II Pandolfo ed i giovani figli, affiancati dalla madre Elena, decisero di continuare quel sogno iniziato 150 anni fa da Andrea I in un piccolo vigneto di Pantelleria.

Nacque così l’azienda “Sant’Andrea” che ha nel nome il ricordo del suo fondatore. Attualmente l’azienda è gestita da Gabriele Pandolfo con la moglie Enza, il figlio Andrea III e la cognata Ornella; tutti aiu-tati dalla vigile e costante presenza della mamma Elena.

Negli anni, ai vitigni internazionali come il Merlot, il Cabernet Sauvignon, il Petit Verdot, il Syrah, lo Chardonnay si sono affiancati i tipici Trebbiano, Malvasia, Sangiovese, Cesanese, Montepulcia-no, Moscato di Terracina per creare vini dalle caratteristiche uniche.

L’azienda trova la sua collocazione principale nel cuore del Circeo e più precisamente in via del Renibbio Po-dere 1720, nelle vicinanze di Borgo Vodice.

veritasQuesto mese vi consigliamol’azienda agricola “Sant’Andrea”, produttori di Vini da oltre 150 anni

inVINO

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Avete acquisito una maggiore concretezza nel la-

voro, mentre l’aggressività accumulata riuscirete

a convogliarla verso obiettivi pratici. Attenzione

però ai cambi d’umore, già insiti nel vostro segno,

perché questo mese la Luna in opposizione au-

menterà la “gemellarità” che vi contraddistingue.

I vostri numeri fortunati: 3-23-57

Il pianeta della guerra vi possiede completamen-

te, siete una macchina da battaglia questo mese,

ma siete anche molto aggressivi. I vostri ruggiti

in verità celano infatti molte insicurezze sul piano

emotivo e personale. Ricordate che serve coraggio

per non dimenticare i sogni che avete nel cuore.

I vostri numeri fortunati: 13-41-77

Giove continua a regalarvi ottime opportunità

lavorative, ma Marte vi toglie energia, renden-

dovi intollerante verso qualsiasi cosa. Si consi-

glia un ultimo sforzo, e se proprio non vi riesce,

è consigliabile una piccola fuga dallo stress, rifu-

giandovi in campagna con il vostro partner.

I vostri numeri fortunati: 8-44-73

Un’enorme confusione ad ogni livello vi renderà

una mina impazzita, state perdendo ogni punto

di riferimento. Concentratevi su quel poco che

avete di sicuro, è necessario mettere voi al primo

posto, e non i vostri sogni irrealizzabili. Parola

d’ordine: concretezza, concretezza, concretezza!

I vostri numeri fortunati: 19-67-89

Ecco, un ultimo sforzo, e potrete godere dei risul-

tati che per mesi avete inseguito. Dopo la prima

settimana di Ottobre, concedetevi il meritato ri-

poso e attendete con calma e fiducia gli effetti del

vostro lavoro. E’ arrivato il tempo di ricaricare le

vostre batterie, evitando però la mondanità.

I vostri numeri fortunati: 5-12-50

Auguri bilancine! E’ il vostro mese e oltre al Sole,

avete molti pianeti amici, Mercurio vi renderà lu-

cidi su questioni pratiche, e Venere vi trasformerà

nella musa dello zodiaco. Però non dimenticatevi

che Saturno è ancora li ad aspettare una vostra

decisione… se non lo fate ora, allora quando?

I vostri numeri fortunati: 7-20-28

La vostra vita sembra avere una direzione già

prestabilita, un senso di frustrazione vi prende

e non sapete spiegarvelo, eppure tutto sembra

andare nella giusta direzione… eppure manca

qualcosa, ma cosa? Ops! Come vi chiamate?

Chi siete? Cosa volete? Ispiratevi alla Luna.

I vostri numeri fortunati: 34-44-60

State progettando una piccola fuga rigenerativa,

non necessariamente in coppia, nella natura, che

potrà permettervi di non essere rintracciati da

troppe persone che cercano spiegazioni dai vostri

silenzi. Scappare può essere una soluzione, ma ca-

pire voi stessi sarà un obbligo per coloro a cui tenete.

I vostri numeri fortunati: 17-5-85

Le perplessità della Luna lasciano il posto ad un

fulgido Mercurio, padrone della vostra potente

dialettica, in attesa nella fine del mese del po-

tere magnetico e misterioso che Venere vi assi-

curerà. Sarete irresistibili, e userete il fascino

delle stelle anche per avere successo lavorativo.

I vostri numeri fortunati: 4-35-61

Pensare questo mese non vi riesce molto bene,

preferirete rendervi il più possibile invisibili,

difficile sarà rintracciarvi, e parlerete poco. La

finta calma cela invece una grande fase di rin-

novamento, bisogna solamente attendere che

la sorte vi suggerisca le modalità.

I vostri numeri fortunati: 11-70-79

Adesso riflettere non vi servirà a molto, il rinnova-

mento che cercate partirà anche da piccole azioni

concrete! Non abbiate paura, la fiducia in voi stes-

si va di pari passo con le vostre azioni, e ricordate

che un tentativo non è un fallimento ma una pro-

va di coraggio. Parola d’ordine: sperimentare.

I vostri numeri fortunati: 41-80-83

Ariet

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Bilan

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Pes

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Oroscopo del mese > a cura di CygnusCera

Una folla di pianeti in opposizione vi renderà

questo mese cosi sconvolgente da darvi la sen-

sazione di essere in un frullatore. Non dimenti-

cate di sfruttare il potere innovatore di Urano,

che da mesi vi regala istinto reattivo sul lavoro

e vi dona magnetismo su tutti i livelli.

I vostri numeri fortunati: 12-37-82

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