FOR YOU MAGAZINE_APRILE 2014

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Aprile 2014 Salute Fegato ingrossato cosa mangiare? ...e molto altro ancora all’interno Attualità Il fenomeno delle baby prostitute Attualità Omicidi suicidi tra le mura domestiche Moda Just Cavalli Collection Viaggio Le isole Fiji Salute Cause e cura della Tendinite

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Free press di attualità, cultura, salute e benessere, viaggi, scienza, moda e accessori, cinema, musica, teatro e molto altro ancora...

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SaluteFegato ingrossatocosa mangiare?

...e molto altroancora all’interno

AttualitàIl fenomeno delle babyprostitute

AttualitàOmicidi suiciditra le muradomestiche

ModaJust Cavalli

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ViaggioLe isole Fiji

SaluteCause e curadella Tendinite

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For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia

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Anno 5 - Numero 4Aprile 2014

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Registrazione al Tribunale di LatinaNr. 927 del 23/07/2010

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Collaboratori Eugenio Giannetta, Sara Latorre

Tiziana Sacchetti, Giusi ZardiPamela Polizzi, Giovanna Testa

Gianluca Rini

Stampa Arti Grafiche Europa

Via Vaccareccia, 57 - Pomezia

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NON ESITATE ANCOR...Cari lettori,il mese di aprile porta con sé una ricorrenza speciale. Il 23 apri-le – con esattezza - ricorre il 450esimo anniversario della nascita (presunta, valutando il battesimo documentato del 26 aprile 1564) di William Shakespeare, l’autore di teatro più conosciuto al Mon-do. Il Bardo morì a 52 anni, lo stesso giorno, il 23 aprile, nel 1616. Dunque il 400esimo anniversario della scomparsa cadrà nel 2016. Il quotidiano La Repubblica domenica scorsa ha dedica-to al grande potea britannico due pagine intense e ricche di parti-colari. Io approfitto e lo ricordo qui, prima di esortarvi ad iniziare la lettura, preziosa, del nostro magazine. E dunque con eterni dubbi amletici, con il giovane amore nel cuore alla Romeo e Giulietta e con i tormenti tipici di Macbeth, vi suggerisco di condire i vostri giorni con le nostre rubriche e i nostri approfondimenti. Questo mese l’attualità sarà dedicata alla politica, al fenomeno delle baby squillo che tanto ha fatto discutere e alla violenza che sfocia tra le mura domestiche. Vi daremo però anche preziosi consigli su come superare gli attacchi di gelosia, vi parleremo di sogni e della balbu-zie. Ampio spazio come sempre alla salute, ma anche all’estetica, alla scienza e alla moda. Questo mese si gira il mondo passando per le incantevoli Isole Fiji. Per quanto riguarda l’arte approfondi-remo l’allestimento dedicato a Pier Paolo Pasolini a Roma, mentre il teatro sarà d’ispirazione felliniana con il nuovo spettacolo che vede protagonista Rossella Brescia. E dunque, non esitate ancor, buona lettura!

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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10 Focus:Pillole di conoscenza.

12 Attualità:Le grandi manovre del Governo targato Renzi.

14 Attualità:Il fenomeno delle baby squillo.

16 Attualità:Famiglie che si amano da morire...Quando la violenza sfocia tra le mura domestiche.

22 Life:Il disturbo della balbuzie.

24 Salute:Fegato ingrossato: I sintomi e la dieta da seguire.

28 Salute:10 alimenti per idratare bene la nostra pelle.

32 Estetica: Le regole da seguire per avere denti sani e belli.

34 Alimentazione: L’aspetto del cibo influenza il nostro cervello.Come i colori condizionano le nostre scelte a tavola.inquesto

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Aprile duemilaquattordiciSommario

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40 Viaggio: Le incantevoli isole Fiji.

44 Moda donna: Just Cavalli Primavera/Estate.

46 Shopping: Collezione Alon Livne.

48 Shopping:Accessori donna Primavera/Estate.

50 Moda uomo: Le nuove tendenze scelte per “Lui”.

52 Arte: Pasolini al Palazzo delle Esposizioni.

54 Teatro: Rossella Brescia in Amarcord.

60 Motori: Nuova Audi A3 Cabriolet.

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Il sapore dell’eleganza...CIVICO 39

Confortevole, raffinato, veloce. Il modo intelligente di mangiare

Aprilia, Via Augusto 39Tel. 06.92730336_335.7435267Contatto Civico Trentanove

A pranzo, a cena, di giorno o di notte per condivide-re emozioni, sentimenti e atmosfere attraverso la creazione di momenti di intenso coinvolgimento.

Elegante ma informale, raccolto, vero punto di incontro per chi vuole sentirsi coccolato da autentiche specialità gastronomiche in un ambiente davvero glamour. Il giusto equilibrio tra i toni e gli esclusivi elementi di design ricor-dano le accattivanti atmosfere Newyorkesi.

Lo Chef offre tante particolarità tradizionali dell’esperien-za culinaria locale, rivisitate in chiave moderna. Nel menù troverete specialità di pasta, condite con ingredienti scelti appositamente per la loro freschezza ed il loro sapore. I piatti sempre preparati con la massima cura, sono un autentico piacere per i palati (anche quelli più esigenti). Infatti, in ogni portata è possibile trovare la passione della cucina, che si esprime attraverso una vasta scelta di pietanze selezionate.

Il pesce sempre freschissimo, arriva quotidianamente ed è elemento principale del menù proposto. Oltre alle speciali-tà marinare, meritano particolare attenzione le Carni dane-si e nazionali. La carne bovina danese, conosciuta in tutto il mondo ed apprezzata per la sua qualità ed il carattere igienico della produzione, è tra le carni bovine più appeti-tose e diffuse, questo è dovuto principalmente al suo sapo-

re, accentuato dalla giusta proporzione di grasso intramu-scolare e dal colore rosso acceso che la contraddistingue. Vi accompagneremo, inoltre, in un affascinante percorso fatto di stile, curiosità, cura e attenzione per i sapori della tradizione e la cultura dei formaggi e salumi.

La carta dei vini creata sulla base del panorama vitivinicolo italiano è divisa per regioni con proposte di vini bianchi, rossi, frizzanti e fermi. All’interno della stessa, compaiono alcune delle aziende più blasonate e conosciute, senza dimenticare le nuove proposte. Il tutto con un rapporto qualità/prezzo ottimo. Civico 39, inoltre, da la possibilità alla propria clientela di ac-quistare il vino scelto, con uno speciale sconto rispetto al listi-no. Confezionato in carta da asporto per un eventuale regalo.

La novità è il dopocena, che puoi trascorrere in un luogo speciale ed accogliente. Di prestigio anche il menù not-turno con taglieri di salumi di suino e di cacciagione, se-lezione di formaggi con miele e mostarde, funghi porcini alla griglia, verdure grigliate e taglieri di carpacci di pesce elaborati con cura dallo Chef.

Infine, una menzione speciale per i deliziosi cocktails pre-parati personalmente da Ugo: da sperimentare, come d’al-tronde tutto ciò che questo magico posto offre.

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Antipasti di MareMisto (caldi, freddi e crudi)Sautè di cozzeZuppetta di mareParmigiana di mare Cocktail di gamberiSautè di vongole veraci Carpaccio di pesce spadaFantasia di polipo e porcini

Primi di MareTonnarelli allo scoglio Spaghetti alle vongole veraciSpaghetti alici, alloro e pecorinoFettuccine gamberoni e funghi porciniGnocchi abbruzzesi, polipo e olive di GaetaRisotto alla pescatora o Crema di scampi Triangoli di pesce spada confrutti di mare gamberi e pachinoLasagna di mare

Secondi di MareSeppie alla cacciatoraGamberoni e funghi porcini Gamberoni sfumati al brandy Frittura di calamari e gamberiPolipetti in riduzione di ChiantiTrancio di pesce spada alla mediterranea Grigliata di calamaro, gamberone, scampo e trancio di pesce spadaCalamaro ripieno su vellutata di radicchio in camicia di purea di patate

I nostri Dolci Tortino al cioccolato, Bacio, Dolce amore

Sbriciolata, Spuma di mascarponeCroccante di nocciole con gelato

alla crema e frutta fresca

Secondi di TerraTagliata di manzo danese e aceto balsamico

Tagliata di Manzo danese e funghi porciniTagliata di manzo danese con olio e sale

Tagliata di manzo danese con rucola,pachino e scaglie di grana

Tagliata di manzo danese e tartufoMillefoglie di manzo

(manzo, melanzane, mozzarella) Bistecca danese

Primi di TerraRisotto speck, zafferano, e semi di papavero Chicca, crema di zucca, porcini e guanciale

Fettuccina al ragù di cervo e porciniSpaghetti alla carbonara tartufata

Lasagna con ragù di cinghialeLasagna con ragù di manzo

Spaghetti alla amatricianaPappardelle al cinghiale

Antipasti di TerraMisto (prosciutto, salumi, formaggi e sfizi vari)

Tagliere con degustazione di formaggi, mostarde, mieleTagliere con prosciutto iberico e pecorino

Tagliere con specialità di cacciagioneSalame di cinghiale con pepe, mortadella di cinghiale

Salame di cervo, prosciutto di cinghiale

Il nostro menù

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Pillole di conoscenza >

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In un certo senso, sì: i baci, in-fatti, possono scatenare rea-zioni di vario tipo in chi soffre

di allergie alimentari, se l’altro ha mangiato il cibo allergizzante.

Da uno studio dell’Università della California (Usa) è emerso che su 379 pazienti con allergie alla frutta secca, 20 (circa il 5%) avevano avuto una rea-zione allergica dopo un bacio. E non sono “incrimi-nati” solo i baci passionali: può bastare un bacino sulla guancia per provocare, in un minuto, prurito, gonfiore o orticaria, nel punto di contatto delle labbra, e talvolta gravi difficoltà respiratorie.

In genere, i baci diventano in-nocui entro sei ore dall’inge-stione del cibo. C’è qualche rischio anche per le allergie ai farmaci: meglio non baciare profondamente chi ha appena assunto un farmaco al quale si è allergici.

Bisogna insistere.

Però i baci sono anche in grado di alleviare le al-lergie. Lo ha dimostrato l’immunologo giapponese Hajime Kimata, dell’o-spedale Satou di Osaka: ha chiesto a 48 pazienti con dermatite allergica o raffred-dore da fieno di baciarsi per mezzora con il partner.

Dopo le “sedute” di baci, i loro livelli di IgE (anticorpi implicati nelle rea-zioni allergiche) calavano notevol-

Si può essere allergici ai baci?

FOCUSmente, più di quanto avvenisse con soli abbracci e carezze.

Oggi ci si bacia di più o di meno di ieri?

Il bacio come segno di affetto ha origini millenarie e sembra derivi dall’abitudine delle donne di svezzare i figli passando nella loro bocca il cibo già masticato. Baciare è quindi un istinto molto antico (anche se non è diffuso in tutte le culture) e il baciarsi di più o di meno in determinati periodi storici è dipeso da influenze culturali.

Divieti, alitosi e tabù. Oggi, per esempio, ci si bacia certamente di più in pubblico rispet-

to a quanto avveniva prima della liberazione sessuale degli anni 60/70 quando questo gesto era considerato disdicevole ed era persino punito dalla legge. Nel privato, tuttavia, il bacio era dif-

fuso quanto oggi. Alcuni storici sostengono

tuttavia che il ba-cio sulla bocca fosse molto meno praticato nei se-coli passati, quan-

do non era stata ancora sconfitta l’a-litosi...

Certamente, era poco frequente nel Medioevo, perché la Chiesa consi-derava il bacio “passionale”, an-che tra coniugi, un peccato mor-tale.

www.focus.it

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Perché c’è una gran varietà di cibi, si riempie il piatto e... si man-gia! Servendoci da soli, infatti, mettiamo sul piatto una quantità di cibo superiore rispetto a quanto accade al ristorante. Inoltre,

scegliamo i cibi più invitanti e più grassi: circa il 92% in più di calorie.

Peso forma.

Mangiare alla mensa delle aziende e delle università, o nei ricchi buffet degli hotel e dei villaggi vacanza, sarà dunque piacevole ma è deci-samente deleterio per il nostro peso forma. Finora potevamo im-maginarlo, adesso lo ha provato, con varie ricerche specifiche, lo psicologo americano Brian Wansink, docente di scien-za della nutrizione della Cornell University. Nel suo libro Mindless eating sostiene che la dieta migliore è quella che non ci si accorge di fare. E snocciola alcune regole per man-giare presso mense e buffet senza abbuffarsi di cibo in più.

Piatto piccolo, meno cibo.

Fra le tante dritte, c’è per esempio quella del piatto pic-colo. Se scegliete il piattino da frutta (diametro 19-20 cm) invece di un piatto piano normale (diametro 24-28) con-sumerete il 22% di cibo in meno. Identico procedimento con il bicchiere. Se bevete vino, birra o bibite (per l’ac-qua, ovviamente non importa) sceglietelo alto e stretto: a causa di un effetto ottico, nel bicchiere largo e basso si versa il 28% di più. Lo sapevate?

di Fabrizia Sacchetti

Sì e no, perché il pensiero creativo non segue la rigidità di quello lo-gico. Le persone creative tendono

in effetti ad avere un Quoziente Intellet-tivo sopra la media. Non è detto però il contrario, cioè che Q.I. molto elevati sia-no associati anche a molta creatività.

Infatti, ciò che comunemente si considera espressione dell’intelligenza, cioè il pen-siero logico, permette di risolvere i pro-blemi ragionando sui dati che si hanno a disposizione, mentre il pensiero cre-ativo procede per associazioni inedi-te e inattese, che vanno oltre le pre-messe, arrivando a soluzioni nuove e originali. Ciò implica la capacità

di abbandonare temporaneamente la rigidità del pensiero logico.

Sinergie cerebrali.Oggi si sa che l’atto creativo implica un’integrazione fra l’e-

misfero destro del nostro cervel-lo, più emotivo e associativo, e quello sinistro, più logico e ana-

litico. Per risolvere un problema, il sinistro si concentra sugli elementi

noti e sulle soluzioni familiari. Se la risposta non arriva, il destro esplora i

ricordi remoti e genera associazioni di idee. Ma spetta ancora al sinistro valutare

queste idee, individuare quella veramen-te valida e poi stabilire come realizzarla.

Perché mangiare alla mensafa ingrassare di più?

FOCUS

Le persone creative sono più intelligenti?

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governo

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Il significato più profondo di questa operazione, adesso, è nelle riforme, nella nascita di città metro-politane e nella lotta agli sprechi. La parola d’ordi-ne è tagli, con l’altra grande crociata del neo lea-der Matteo Renzi per portare avanti il concetto di giustizia sociale; d’altra parte in questi anni sono diminuite notevolmente le retribuzioni dei lavorato-ri mentre lievitavano quelle dei manager. Via le Pro-vince, superato il Senato, tetto ai dirigenti pubblici. Per Matteo Renzi è importante che si vada tutti alla stessa velocità, seguendo un modello di scelte eco-nomiche ed “ecologiche” al tempo stesso.

Riguardo alle Province, il disegno di leg-ge Delrio impedisce che il 25 maggio si vada a votare per 52 consigli provin-ciali su 110 esistenti. In attesa che ven-ga riformato il Titolo V, è sicuramente un risparmio immediato (si parla di circa 600 milioni di euro tra indennità degli amministratori e mancati turni elettorali) che semplifica notevolmente l’organizza-zione burocratico/statale e taglia spese imminenti. Cancellate le Province, dal 1° gennaio 2015 nasceranno dieci cit-

Il provvedimento adesso pas-serà alla Camera in attesa di essere convertito in legge. Al

voto 293 senatori, di cui 160 a fa-vore e 133 contro.

tà metropolitane gestite dal capoluogo con relativo aumento di incarichi: Torino, Genova, Firenze, Na-poli, Bologna, Roma, Bari, Reggio Calabria, Milano e Venezia. I nuovi enti, oltre a risparmiare, dovranno occuparsi ovviamente di piani regolatori riguardo a trasporti e istruzione. I sindaci assumeranno i poteri dei presidenti delle Province e i dipendenti provin-ciali passeranno alle Regioni.

Il prossimo passo di Renzi, poi, sarà il decreto lavoro. Il “rottamatore” è determinato ad andare avanti e a farlo a modo suo, dicendo basta a meccanismi fin troppo conosciuti che sono stati la spina nel fianco di questo Paese per anni. Il piano del lavoro prevede un contratto unico, un assegno universale per chi perde il lavoro con conseguente obbligo sui corsi di formazione e l’impossibilità di rifiutare nuove propo-ste lavorative, ma tutto ciò fa discutere, perché la

domanda che Cgil, Cisl e Uil pongono in coro è la seguente: in questo modo come crea nuovi posti di lavoro? Era quello il proble-ma da affrontare e il mostro da sconfiggere. Oltre ovviamente alla ricostruzione di un

clima di rinnovata fiducia verso le isti-tuzioni. Ma è giusto che i problemi ven-gano affrontati uno alla volta, per dare «segnali forti» come ammette Renzi.

Citando l’ormai famoso hashtag che spo-pola sui social network - in particolare su Twitter - che sia davvero #laSvol-

tabuona per un cambiamento che possa essere un nuovo e importante inizio?

le grandi manovre diAttualità > di Eugenio Giannetta

Come sta procedendo questo Governo? Quali strategie sta mettendo in atto Matteo Renzi? Il punto di partenza è senza dubbio il sì del Senato all’addio delle Province così come le abbiamo conosciute per tutto questo tempo.

e speriamo sia davvero la svolta buona

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Attualità > di Pamela Polizzi

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Tuttavia, al centro delle recenti vicende di cronaca, non ci sono i nefasti risvol-ti del deprecabile turismo sessuale né tantomeno lo stereotipo corrente del sesso a pagamento come ultima dispe-rata spiaggia di clandestine vittime di un’integrazione impossibile; a fare no-tizia, oggi, è la scelta consapevole di adolescenti comuni disposte a ven-dere il proprio corpo per garantirsi soldi, droga e lussi sfrenati.

Le indagini condotte dal Nucleo investigativo dei Carabinieri di Roma, che si sono concluse il 28 Ottobre scorso con l’arresto di 5 italiani accusati di aver avviato

Quando si parla di pro-stituzione minorile, il pensiero evoca storie

di violenza e miseria, di sopru-si e sfruttamenti perpetrati da organizzazioni criminali che lu-crano immoralmente sul traffi-co di essere umani.

alla prostituzione due ragazzine di 15 e 16 anni, han-no portato alla luce un fenomeno tanto ben celato quanto profondamente radicato nel tessuto naziona-le. Milano, Roma, Bologna, Firenze: scenari di storie drammatiche che, nel loro crudo cinismo, allibisco-no e sconvolgono gran parte dell’opinione pubblica.

La faccia inedita e “pulita” della prostituzione è rap-presentata da giovani ragazzine, ribattezzate baby-squillo o baby-prostitute, convinte che il vendere sé stesse sia del tutto normale, una delle tante gavette possibili per farsi strada nella vita; vivono il loro cor-

po in modo desensibilizzato ed estraniante poiché lo ritengono merce di scambio e

veicolo per soddisfare l’incontenibile de-siderio di possedere tutto ciò che deside-

rano, compresa la droga.

«A me è piaciuta l’idea di fare tanti soldi in modo rapido, così ho deciso di iniziare; a mia madre non dicevo dei clienti, lei pensava che spacciassi droga», que-sto è quanto dichiarato da una delle due ragazze romane coinvolte nello scandalo di pochi mesi fa; al di là del discutibile comportamento dei genitori, ciechi e disattenti nel non accorgersi che le proprie figlie pos-sedevano oggetti poco adeguati al tenore di vita delle famiglie stesse,

Minorenni si prostituiscono in cambio di soldi e regali. Tra scalpo-re e morbosa curiosità, le indagini si estendono a macchia d’olio in un vortice di sesso, droga e denaro che travolge l’Italia intera.

babyFenomeno

squillo

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ciò che colpisce è il loro non sentirsi vittime. Non solo difendono a spada tratta gli affezionati clienti ma ritengono di non dover dare alcun tipo di spie-gazione o giustificazione alle loro personalissime scelte. La prostituzione minorile di cui parliamo viene vissuta dalle stesse protagoniste come una qualsiasi attività post-scolastica; ne giovano loro perché riescono a guadagnare anche 500 euro in un solo pomeriggio e ne giovano i colletti bianchi spregiudicati e ultra-maggiorenni che le adescano e le frequentano nonostante posi-zioni lavorative socialmente in vista.

Tra i tanti clienti facoltosi più o meno noti, una ventina in tutto tra imprendi-tori, impiegati e professionisti, spicca il nome di Mauro Floriani (nella foto a de-stra) dirigente di Trenitalia, ex ufficiale della Guardia di Finanza e marito della senatrice Alessandra Mussolini in-dagato, insieme agli altri, con l’accusa

di prostituzione minorile; almeno loro pagheranno cara, se la giustizia farà adeguatamente il suo cor-so, la deriva psicologica delle squillo improvvisate.

Non del tutto incolpevole, in questo disarmante sta-to di cose, la società moderna che continua a cam-

biare repentinamente rendendosi, talvolta, oppressiva e invisibile. Una società che ri-spetto al passato è sempre più consumista e ipersessuata e che ha avallato, lei stessa, un modello prostituivo: senza scadere in becera demagogia, è lampante la presenza,

in tv e per strada, di persone esaltate e strapagate per non saper far nulla. Resta da chiedersi, allora, prima an-cora di indignarsi e storcere il naso, quale siano e che peso abbiano le responsabilità dell’intera società nella diffusione di una tale forma di smercio sessuale a fini consumisti-ci e voluttuari.

CASTRAZIONE CHIMICA PER PEDOFILI E MOLESTATORI(Alessandra Mussolini, 09/11/04)

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ro di stenti e difficoltà. Episodi di questo tipo si possono evitare? Se non ci fossimo trovati in un periodo così cri-tico, qualcos’altro avrebbe potuto scatenare la furia omi-cida-suicida di chi stermina i propri familiari? Pur non potendo fornire risposte certe a tali domande, è indub-bio che una situazione nazionale positiva possa rispar-miare tanti disagi. In moltissimi casi, infatti, l’incapacità di intendere e di volere matura in situazioni di solitu-dine profonda, situazioni in cui la convinzione di non potercela fare annienta qualsiasi barlume di speranza.

Sebbene il legame tra follia omicida e situazione eco-nomica non sia stato ancora esaustivamente dimostra-to, già nel 2009 uno studio condotto dall’Università di Oxford e dalla London School of Hygiene pubblicato su “Lancet” (rivista scientifica di ambito medico) dimo-strava la correlazione tutt’altro che casuale tra mancan-za di lavoro ed aumento di suicidi/omicidi: in particola-re si registrò, all’incremento dell’uno per cento del tasso di disoccupazione, l’aumento dello 0,8 per cento dei suicidi e omicidi fra persone di età inferiore ai 65 anni.

Allora, se il massacro di intere famiglie è impu-tabile, almeno parzialmente e almeno in alcuni casi, alle condizioni di indigenza in cui versa-no gran parte dei cittadini, lo Stato non può dirsi esente da ogni responsabilità. Sebbe-ne non si possa ridurre tutto a ragioni di disinteresse politico, una maggiore atten-zione ai casi in cui si siano già colti segnali di violenza e una maggior impegno nei

confronti delle famiglie che chiedono disperatamente aiuto potrebbero evi-tare, o quanto meno limitare, feno-meni di massacri domestici.

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Cosa può spingere una persona a macchiarsi di si-mili atrocità? Al di là delle spiegazioni psicologiche relative alla labilità della mente umana, sembra esista un’effettiva, e drammatica, relazione tra tragedie fa-miliari e aggravio della crisi economica. I criminolo-gi li definiscono “annientatori familiari” e sono i più oscuri e misteriosi tra gli omicidi; nonostante ogni tragedia sia storia a sé, tutti coloro che uccidono mo-gli, mariti, figli, genitori condividono la schiacciante sensazione di impotenza e di fallimento nei confronti di determinati ideali umani e sociali.

In particolar modo, il rischio di non riuscire a provvedere alle necessità della famiglia, piut-tosto che rafforzare la volontà necessaria a superare qualsivoglia ostacolo, espone a maggiori episodi depressivi che inducono mancanza di lucidità e di coscienza. Si trat-ta di persone evidentemente fragili, in cui la disperazione si aggiunge ad una rabbia accecante e ad una frustrazione già con-solidata; pertanto, dinnanzi a situazioni economicamente difficili, esse non tro-vano altra via d’uscita che togliersi la vita e toglierla ai loro congiunti, quasi a volerli preservare da un futu-

Fatti terribili di cronaca nera dei quali sentiamo parlare sempre più spesso: si tratta degli omi-

cidi maturati tra le mura domestiche in cui qualcuno uccide membri della sua famiglia, o la famiglia intera, per poi tentare di togliersi la vita.

morireLe difficoltà attuali inaspriscono i conflitti familiari: tra disperazione e solitu-dine sociale aumentano gli omicidi-suicidi maturati in condizioni di indigenza.

Attualità > di Pamela Polizzi

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Life > di Eleonora Casula (www.tuttasalute.net)

Troppo spesso la gelosia, spinta dall’emotività, porta a compiere gesti eccessivi e conduce all’effetto con-trario da noi desiderato: chi ci ama, chi ci è amico, ci abbandona. La gelosia, la sindrome di Otello, è un sentimento direttamente collegato alla possessività, ossia nasce, come abbiamo detto, dalla possibilità di perdere qualcuno che riteniamo “nostro” e che nes-suno deve avere. La gelosia riguarda entrambi i sessi e generalmente vi è un’ampia percentuale di persone che si dicono e sono gelose. Questo stato emotivo se esasperato può minare la serenità di chi la prova e delle persone che la circondano. In alcuni casi, può diventare una vera ossessione che spinge ad intraprendere comporta-menti sbagliati e lesivi.

La persona gelosa è costantemente in uno stato di tensione. Tale condizione viene determinata dalla presenza di un conflitto tra esternare i propri dubbi e pensieri o apparire esteriormente tranquillo. La gelosia può essere de-terminata da avvenimenti accaduti in passato oppure da un senso di inferiorità ed insicurezza. Durante

Tutti, chi più chi meno, abbia-mo provato “attacchi” di gelo-sia. Ma cos’è la gelosia, que-

sto sentimento che nasce dall’idea di poter perdere da un momento all’al-tro la cosa più cara che si possiede?

uno di questi attacchi si può manifestare uno stato ge-nerale di agitazione che comprende anche un aumento della sudorazione e della pressione arteriosa. Per su-perare la gelosia bisogna intraprendere un percorso di crescita personale con l’aiuto del proprio partner e di un professionista. Soltanto in questo modo è possibile modificare gli atteggiamenti sbagliati, imparando quel-li positivi utili per vivere in maniera più rilassata e sere-na. La gelosia si può curare e questo stato emotivo deve essere superato con un adeguato trattamento psicolo-gico e psicoterapeutico, ma anche con l’avere un’am-pia fiducia nel partner e nel non assillarlo e non porlo in una conseguente situazione di inferiorità psicologica.

Non di rado, quando si è gelosi si tende ad appartar-si e a vivere chiusi nel proprio guscio, intrattenendo pochissime relazioni interpersonali. Questo comporta-mento manifesta la paura, spesso irrazionale, di per-dere il proprio partner. Per reagire a questa situazio-ne bisogna chiedere il supporto della persona amata

e cercare, a piccoli passi, di riconquistare una dimensione sociale ampia e soddisfacente.

Se, invece, il sentimento è dettato dalla vo-glia di esclusività e di possesso bisogna ca-

pire che è impossibile appropriarsi di un individuo in maniera completa; quindi,

diventa fondamentale lasciare al proprio partner degli spazi vitali utili anche per rinforzare la relazione. Non si tratta di risolvere esclusivamente il proble-ma della gelosia ma di affrontare il problema della fiducia nelle relazio-ni anche oltre l’amore e l’amicizia.

La gelosia può anche diventare una sorta di malattia di coppia, come si pos-sono superare gli attacchi? Come si può vivere una vita di coppia tranquilla?

gelosia

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Life> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

Da una parte i cosiddetti sognatori, ovvero, coloro che riuscivano a ricordare una media mensile di 5,2 sogni al risveglio e i non sognatori, coloro che, inve-ce, li ricordavano solo un paio di volte al mese. La ricerca in questione ha portato alla scoperta di una zona del cervello di cui non si conosceva l’esisten-za, ovvero, una giunzione temporo-parietale, defini-to quindi come centro di elaborazione informazioni che risulta più attivo in quei soggetti che ricordano i sogni, rispetto a coloro che, invece, dei loro sogni hanno una memoria molto limitata. Alla fine si è po-tuto stabilire che chi ricorda i propri sogni dorme meno bene rispetto a chi invece ricorda meno.

Un sonno ristoratore, profondo, continuo, non intervallato da momenti, seppur brevi, di risveglio, di fatto impedisce a questa area del cervello appena individuata di elaborare l’attività onirica e di archiviar-la. La memorizzazione avviene, quindi, quando è presente una certa attività cerebrale. Questa si verifica nei mo-menti di veglia, anche se brevi, cer-tamente non durante il sonno.

Se ricordi i tuoi sogni significa che… non dormi bene. È la con-clusione cui è giunto uno studio

condotto da un gruppo di ricercatori presso il Lione Neuroscience Research Center, che ha studiato l’attività cerebra-le di alcuni soggetti divisi in due gruppi.

Secondo gli autori della ricerca è anche possibile che chi ricorda più facilmente i sogni, produca una mag-gior quantità di attività onirica rispetto ai cosiddetti non sognatori, tuttavia la differenza fondamentale è data appunto dalla diversa qualità del sonno. Chi dor-me meglio e senza interruzioni, chi al risveglio asseri-sce di aver dormito come un sasso, non ricorderà nulla della sua attività onirica, anche se presente. Di con-tro, coloro che, invece, hanno un sonno intervallato da momenti di veglia, seppur di breve durata, avran-no maggiore memoria della propria attività onirica.

La ricerca tuttavia non fa alcun cenno ad un certo fenomeno che tutti sono in grado di verificare in base alle proprie esperienze. Anche chi ricorda i sogni appena fatti, i cosiddetti sognatori, solitamente han-no memoria della propria attività onirica solo per un breve periodo, in genere al risveglio e nei minuti o anche ore successive, il ricordo comincerà a svanire lentamente, fino a scomparire del tutto. Resterà co-munque la consapevolezza di aver sognato e di aver ricordato il sogno al risveglio. Probabilmente l’attivi-tà onirica genera esperienze troppo labili, che poco o

nulla hanno a che fare con la realtà, nel senso che sono meno forti di ciò che si vive da svegli.

Non sembra, però, essere per tutti così, o almeno non è sempre così, perché alcuni sogni, come quelli drammatici o alcuni incubi, proprio per il fatto di essere più forti, quasi reali, lasciano un segno più

duraturo, restando più a lungo nella memoria dopo il risveglio.

Il ricordo dei

sogniUn sonno ristoratore, profondo, continuo, non intervallato da momenti di risveglio, impedisce la memorizzazione del sogno.

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In genere il tutto comin-cia a manifestarsi in una fase che va dai 3 ai 6 anni

e i sintomi possono diventa-re più acuti, in corrisponden-za di situazioni come stress e nervosismo.

E’ difficile dire con sicurezza quali siano le cause del-la balbuzie. Di certo, comunque, il tutto va ricondot-to ad una relazione con gli altri, a fattori di tensione emotiva o ad eventi traumatici, che influiscono determinando la situazione. Esistono diversi tipi di cura, ai quali si può fare ricorso, anche se non è detto che essi possano rivelarsi ef-ficaci. Da non trascurare appositi esercizi.

Le cause

Le cause della balbuzie rappresentano ancora un oggetto di indagine per la ri-cerca scientifica. Si tratta spesso di fattori complessi, nei quali conflu-iscono elementi comportamenta-li, psicodinamici, organici e fun-zionali. Per la balbuzie evolutiva non si sa bene quali elementi prendere molto in considera-zione. Diverso è il caso in cui il disturbo può essere acquisito,

perché si potrebbe trattare di neoplasie alla testa, ictus, lesioni e traumi gravi. Ci sono fenomeni di origine psicogena, le cui cause potrebbero essere le-gate ad un trauma dell’infanzia, ad un lutto, oppure potrebbero essere rintracciate in una forma di rea-zione psicologica in risposta ad un incidente fisico.Sicuramente entrano in gioco reazioni all’ansia, allo stress e alla tensione emotiva in generale. Ecco per-ché, quando un bambino manifesta questo tipo di disturbo, è necessario che i genitori non aggravino la situazione, portando il tutto a forme esagerate di esasperazione e di preoccupazione.

Gli esperti sottolineano anche come, almeno in alcu-ni casi, possa influire anche la genetica. Non è detto

che chi presenti dei parenti balbuzienti cada necessariamente nello stesso disturbo, ma

il rischio potrebbe essere maggiore. Certa-mente, in ogni caso, non si può affermare con certezza un’ereditarietà del disturbo.

La cura

Per la cura della balbuzie esistono di-versi approcci terapeutici. Fra questi il primo da tentare è quello dell’autotera-pia, che consiste nel prendere consa-pevolezza della disfunzione verbale e nell’accrescere il desiderio di guari-re. Spesso, comunque, da soli non si riesce a fare molto, ma potrebbe essere necessario l’aiuto di un lo-gopedista. Attraverso l’apporto

Life> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

La balbuzie è un disturbo del linguaggio, ca-ratterizzato da blocchi, esitazioni e ripetizioni.

cause, cura ed esercizi

Il disturbo della

Balbuzie

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di un esperto si potrebbero individuare i fattori psi-cologici che incidono, per poter provare a desensibi-lizzare ansie e paure. L’obiettivo è quello di modifica-re la balbuzie, cercando di evitare i blocchi verbali. In questo senso il lavoro del logopedista potrebbe essere accompagnato anche da un consulto psico-logico. Si fanno poi degli esercizi che riguardano la respirazione, la corretta articolazione delle labbra e della lingua e la fonazione.

Esistono, inoltre, delle apparecchiature elet-troniche, che hanno l’obiettivo di miglio-rare la fluidità del linguaggio. Il tutto con-siste nel far sentire al paziente la sua voce in modo alterato, attraverso una percezione del ritardo della voce, una modificazione della frequenza delle parole o un mascheramento di queste ultime. Soltanto in casi estremi si arriva all’uso di farmaci come gli ansiolitici. Questi ul-timi vanno presi sempre sotto consulto medico.

Gli esercizi

Gli esercizi per la balbuzie possono essere sud-divisi in base alla tecnica utilizzata, corporea o linguistica. E’ importante che il paziente impari a conoscere il suo corpo e gli effetti che su di esso hanno le sue reazioni di ansia.

Inoltre bisogna esercitarsi a ritrovare un ritmo del linguaggio, che spesso si perde. Tutto questo si può fare prendendo confidenza con la propria voce e con l’immagine di sé data agli altri.

Facciamo qualche esempio pratico. Un primo eserci-zio si può eseguire stando distesi supini e chiudendo gli occhi, per rilassarsi. Si deve inspirare con il naso

e poi buttare fuori l’aria con la bocca, puntando l’attenzione sulla zona del diaframma. Quan-

do ci si accorge che questa parte del corpo è rilassata, si incomincia a parlare, per poi tornare a rilassarsi, nel momento in cui ci si inceppa. Un altro esercizio consiste nel-lo stare in posizione distesa con gli occhi chiusi e respirando profondamente. Ci si deve immaginare se stessi alle prese con una prova da superare, una situazione che potenzialmente potrebbe creare dell’ansia. Ci si rilassa e poi si incomincia a parlare.

Altre tecniche consistono nell’ascoltare un brano musicale e leggere seguendo il ritmo della musica oppure nel regi-strare la propria voce e riascoltarla, di-segnando su un foglio ed esprimendo le emozioni che l’ascolto provoca.

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Il disturbo è noto anche come steatosi epatica o fe-gato grasso. Il fegato ingrossato e grasso può essere rilevato attraverso il tatto del medico oppure ricor-rendo a degli specifici esami clinici, come l’ecogra-fia addominale, la tac o la risonanza magnetica. Utili sono anche gli esami del sangue, per indagare sulle cause della patologia.

Sintomi da tenere in considerazione.

I sintomi del fegato ingrossato non sono sempre evi-denti. Infatti le manifestazioni sintomatiche possono anche non emergere. Se queste si fanno evidenti, consistono soprattutto in sintomi non specifici ga-strointestinali, come una sensazione di pienezza ad-dominale, reflusso acido, eruttazione, pesantezza nel-la zona del fegato e perdita di appetito. Anche il dolore al fegato può essere una delle conseguenze del fegato ingrossato. Si tratta di un dolore sordo all’addome su-periore destro, nella parte destra e inferiore del-la schiena o nella regione lombare destra. In genere il dolore si amplifica quando ci si muove. Il dolore al fegato può es-sere causato anche dal tumore al fegato.

Dieta da seguire.

La dieta contro il fegato ingrossato prevede di consumare ogni giorno al-meno due porzioni di verdure fresche, oltre che molta frutta. E’ importante bere molta acqua, eliminare gli alcolici e limi-

Le principali cause del fegato ingrossato sono alcune malat-tie come l’epatite, la colestasi

e l’epatopatia alcolica.

tare il consumo di vino, riducendolo ad un solo bic-chiere durante il pasto.

Cosa mangiare?

E’ opportuno evitare i piatti troppo elaborati: vanno bene quelli conditi solo con olio extravergine di oli-va. La pasta deve essere ben cotta e il pane tostato, perché è più facile da digerire. Per quanto riguarda la carne, è bene preferire quella bianca, ma anche il pesce e i legumi vanno bene. I cibi consigliati per il fegato ingrossato sono rappresentati dai carciofi, dal radicchio, dalla bietola, dalla cicoria, dalle mele, dai mirtilli, dai pomodori, dai broccoli, dal latte e dai latticini magri. Evitare invece alimenti come salumi, crostacei, formaggi stagionati, peperoni e melanza-ne, cibi salati, grassi e fritti e bevande gassate.

I rimedi.

Come curare il fegato ingrossato? I rimedi contro il fe-gato ingrossato consistono essenzialmente nel portare avanti un’alimentazione corretta e nel consultare il pro-prio medico, per individuare e curare la malattia di base. Il trattamento per il fegato ingrossato dipende proprio dalla malattia di base. Molto utili sono i controlli dei va-lori degli enzimi epatici e il ricorso ad eventuali farmaci

prescritti dal medico di fiducia, come gli epatoprotet-tivi o i farmaci antivirali. In ogni caso è

bene prendere alcune precauzioni fondamentali: smettere di fumare, smettere di bere, portare avanti un esercizio fisico regolare, mangiare in maniera regolare seguendo una

dieta sana e poter contare su una giusta quantità di sonno e di ener-

gia. Da tenere presente che ci sono an-che rimedi naturali per depurare il fegato.

Il fegato ingrossato consiste in un aumento anomalo delle sue dimen-sioni. In genere indica che c’è una malattia di base.

fegatoSalute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

ingrossato

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Salute> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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Ci può essere la tendinite al piede, quella co-nosciuta con il nome comune di infiamma-zione al tendine di Achille, la tendinite alla spalla, la tendinite alla mano e la tendinite al polso. Fra le altre infiammazioni ai ten-dini, dobbiamo ricordare: la tendinite al braccio, la tendinite al ginocchio e la tendinite alla caviglia. I sintomi della tendinite sono diversi, ma sicuramente quello più evidente consiste nel dolore che interessa la parte infiammata. In base al grado di sviluppo della malattia, il dolore può essere accompagnato anche da gonfiore o tumefazione. Di so-lito questo accade perché si forma del liquido durante l’infiammazio-ne che provoca il rigonfiamento. In certi casi si parla anche di tendinite crepi-tante: il movimento di un tendine, a causa dell’infiammazione, provoca un rumore.

Tendinite: cause che possono stare alla base.

Le cause della tendinite possono essere rintracciate in diversi contesti. Fra gli ele-menti che influiscono nell’infiammazione

Le tendiniti possono colpire qualunque tendine del no-stro corpo, anche se le in-

fiammazioni più frequenti riguar-dano gli arti.

del tendine ci sono anche le posizioni sbagliate, che si tengono durante l’esecuzione di un movimento. Le posizioni sbagliate possono determinare un forte stress ai tendini. I tendini sono soggetti a trauma anche a causa di movimenti che vengono ripetuti allo stesso modo continuamente nel tempo e che non fanno altro che sovraccaricare il lavoro svolto

dai tessuti. A volte accade che uno sforzo ecces-sivo compiuto dai muscoli provochi l’infiam-mazione dei tendini. Non a caso a soffrire di tendinite sono molto spesso gli sportivi.

Tendinite: cure da affrontare.

Le cure della tendinite consistono princi-palmente nel dedicarsi ad un periodo di riposo, che si rivela essenziale per cer-care di alleviare l’infiammazione e quin-di anche il sintomo del dolore. Si può ricorrere anche all’applicazione di im-pacchi di ghiaccio, il quale può essere utile per calmare il dolore e per evitare che si formino tumefazioni.

La tendinite può essere trattata anche con arnica e fiori montani.

Esistono anche dei farmaci che si possono assumere, ma è altamente scon-

sigliato il fai da te. I farmaci contro la tendi-nite vanno presi soltanto dietro prescrizione medica. Si tratta di antinfiammatori del grup-po FANS, degli antibiotici e dei corticoste-roidi. La cura della tendinite si può basare anche sulla fisioterapia e in alcuni casi è ne-cessario ricorrere ad un intervento chirurgi-co. L’infiammazione dei tendini può essere trattata anche con onde d’urto.

La tendinite è un’infiammazione di uno o più tendini. Questi ultimi sono quelle strutture che hanno la funzione di tenere uniti i muscoli e le ossa.

TendiniteSintomi, cause e cure

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Un elenco di 10 alimen-ti per idratare bene la pelle, perché è pos-

sibile ottenere buoni risulta-ti non solo con le creme, ma anche con l’alimentazione, e probabilmente si tratta anche della scelta più giusta.

Gli alimenti in grado di dare una mano alla nostra pelle sono diversi, l’importante è saperli scegliere, ma per farlo è anche necessario conoscerli, altrimen-ti non si potrebbero ottenere gli effetti desiderati.

La pelle, soprattutto quella del viso, è esposta quoti-dianamente ad una serie di sostanze inquinanti, ma non solo, perché anche gli agenti atmosferici fanno la loro parte. Basti pensare ai raggi solari o alle raf-

fiche di vento che in inverno possono essere anche de-cisamente gelide, tutte cose che danneggiano la pelle se non adeguata-mente protetta.

Certamente i prodotti cosmetici posso-no essere d’aiuto

creando una barriera protettiva, ma al tempo stes-so, nel lungo periodo, possono anche danneggiare l’epidermide per cui potrebbe essere importante poter contare su di una pelle sana, adeguatamente idratata e nutrita dall’interno, lasciando quindi ai cosmetici solo il compito di intervenire nelle situa-zioni eccezionali.

Gli alimenti che meglio riescono ad idratare la pelle dall’interno sono quelli ad alto contenuto di acqua biologica che, fortunatamente, sono alimenti di uso comune e facilmente reperibili e che quindi non ri-chiedono ricerche affannose, senza contare poi che sono di costo più che accessibile, cosa che di que-sti tempi certamente non guasta.

Iniziamo con il cetriolo, una vera riserva di acqua biologica, visto che ne è costituito per il 97%, per cui oltre a favorire l’idratazione della pelle, rappre-senta anche un valido aiuto nella lotta alla cellulite in quanto combatte la ritenzione idrica.

La lattuga, il suo contenuto d’acqua anche in questo caso è estremamene elevato, il 96%, ma è ricca anche di due vitamine essenziali per il benessere della pel-le, la provitamina A e la vitamina C.

I ravanelli, di pari conte-nuto di acqua rispetto alle due precedenti verdure, sono altresì ricchi di

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Salute> di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

I10 alimenti per

bene la nostra pelleLa pelle, soprattutto quella del viso, è esposta quotidia-namente ad una serie di sostanze inquinanti, oltre che agli agenti atmosferici.

idratare

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vitamine del gruppo B e di polifenoli, potenti antios-sidanti che contrastano i radicali liberi, i principali responsabili dell’invecchiamento cellulare, e quindi anche della pelle.

Il cocomero, un’altra eccellente fonte di acqua, il 95%, ma è anche ricco di carotenoidi in grado di proteggere la pelle. Rispetto alle verdure precedenti ha però un più alto contenuto di zuccheri, quindi anche di calorie, per cui è bene non esagerare.

I pomodori, ricchi anche loro di acqua ma non solo, perché sono anche particolarmente ricchi di potassio, vitamine, carotenoidi e licopene che è più assimilabi-le quando i pomodori vengono assunti dopo cottura.

L’avocado, altro amico della pelle ma anche della salute più in generale, ricco di vitamine del gruppo B e di oli essenziali. Tra le sue caratteristiche c’è anche quella di lenire la pelle arrossata, irri-tata o macchiata, quindi un vero toccasana per una pel-le esposta alle intemperie e agli agenti inquinanti.

Il mango, particolarmente ricco di vitamina A, è un frutto che ha la caratteristica di riparare le cellule dell’epidermide, inoltre rende più fine e delicata la grana della pelle ed è perfetto se si vuole perdere qualche chilo di troppo.

I frutti di bosco, sono una riserva di antiossidan-ti, dotati (i mirtilli neri in particolare), di un’azione antitrombotica in grado di migliorare la circolazione capillare rendendo quindi la pelle più lisca e al tem-po stesso sana e resistente.

Lo yogurt magro, un derivato del latte a basso con-tenuto di grassi, particolarmente ricco di vitamina A, essenziale per la pelle. Se si hanno problemi alla tiroide o di diabete lo yogurt è un amico prezioso.

Infine la ricotta, un altro alleato prezioso tra i de-rivati del latte. Oltre al calcio di cui è una buona

fonte, la ricotta è una vera e propria miniera di selenio, un minerale essenziale per una

pelle sana, luminosa e giovane.

di Daniele Lisi

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Il nostro punto di riferimento deve essere sempre l’etichet-ta, che ci indica le sostanze di

cui un dato prodotto si compone.

Spesso sorgono dei dubbi, perché non si sa quale scegliere e si teme di essere ingannati. Chi ci dice, infatti, quali sono i migliori e quali sono quei prodotti di bellezza che veramente rispettino la natura e la no-stra pelle? Vogliamo darvi dei consigli utili a questo proposito, proponendovi alcuni cosmetici, che po-trebbero essere ritenuti fra i migliori in commercio, in termini di soluzioni naturali che propongono.

La crema mani Idea Toscana fa parte di una linea creata basandosi sull’olio extravergine di oliva tosca-no biologico. Si tratta di un prodotto delicato, che si spalma facilmente e che è capace di lasciare davvero soddisfatti. Il profumo è invitante e, fra tutti i prodotti della linea, questa crema sembra essere particolar-mente gradita dai consumatori.

La crema viso Viviverde Coop costituisce un ottimo prodotto che possa fare da base per il trucco. Si adatta perfettamente alle pelli grasse ed è capace di proteggere dal freddo. Fa parte di una linea, alla quale si è prestata parecchia attenzione, che sembra ricordare a tutti gli effetti quei prodotti cosmetici fatti in casa, che in tanti vorrebbero avere tra le mani.

Il latte detergente Lavera Basis Sensitiv 2 in 1, può essere considerato un ottimo struc-cante. Il suo prezzo non è affatto elevato e i suoi

effetti sembrano essere particolarmente efficienti. E’ composto soprattutto di jojoba e burro di karité, entrambi ingredienti biologici. Basta davvero poco di questo latte, per riuscire a togliere tutti i residui di trucco e per avere una pelle morbidissima. Si può utilizzare anche per struccare gli occhi, specialmen-te prima di andare a dormire.

Lo scrub esfoliante Bjobj è uno scrub che agisce utilizzando i microgranuli di albicocca e pesca, in modo da pulire la pelle fin negli strati più profondi, per renderla più luminosa. E’ un prodotto adatto an-che alle pelli sensibili e può trovare posto fra tutti quei cosmetici biologici che utilizziamo ogni giorno o, comunque, molto spesso durante la settimana.

La crema corpo Helan Racconti Fioriti Magnolia Stellata per il corpo è molto delicata. Si basa sull’uti-

lizzo di diversi ingredienti, come il melo-grano, la cera di karité, la vitamina C, la vitamina E, la vite rossa, i semi d’u-va, l’olio d’oliva e i vinaccioli. Si tratta di sostanze naturali dalle mille proprietà e ricche di principi attivi, in grado di lasciare la pelle molto morbida. Inoltre questo pro-dotto non è testato sugli animali.

Fondotinta Bare Minerals. Di questo fon-dotinta l’unico appunto negativo è il prezzo, visto che costa quasi 30 euro per 6 grammi di prodotto. Tuttavia non bisogna dimenticare che ha un effetto coprente molto elevato, per cui basta utilizzarne davvero poco. Riesce a dare un effetto luminoso molto particolare ed è da usare soprattutto nella stagione estiva come base per il trucco del viso.

I cosmetici biologici sono molto richiesti dai consumatori. Tutta-via costituiscono una questione che non bisogna sottovalutare.

CosmeticiEstetica> di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

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biologici

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denti

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Inoltre è essenziale sottoporsi a dei controlli medici specifici di tanto in tanto. Adottando dei comporta-menti adeguati, possiamo riuscire a proteggere den-ti e gengive, per raggiungere non solo un obiettivo estetico, ma anche un legame stretto con la salute.

Igiene orale.

L’igiene orale comporta un’attenzione quotidiana ai nostri denti. Il tutto è il risultato di un processo costi-tuito da una serie di fattori determinanti, che vanno dalla scelta dello spazzolino al modo in cui lo stesso è utilizzato, dal ricorso al filo interdentale alla scelta del dentifricio e del collutorio. E’ bene ricordarsi che la parte più interessata dallo sfregamento dello spazzolino dovrebbe essere quella più vi-cina alla gengiva, perché è questo il punto in cui si accumulano maggiormente placca e tar-taro. Inoltre non sono da trascurare le sedute di igiene professionale almeno ogni 4 o 6 mesi.

Prevenzione precoce.

La prevenzione dei problemi ai denti deve iniziare fin da piccoli. Già in età scolare è op-portuno insegnare ai bambini le tecniche fondamentali per l’igiene orale e basarsi su un controllo della placca. Il tutto prevede

Tutto il resto è fatto dal per-seguimento di una buona igiene orale, che va ap-

prontata quotidianamente.

che i bambini siano indotti ad imparare le giuste strategie per lo spazzolamento, collocando lo spaz-zolino con un’inclinazione di 45 gradi rispetto alla superficie del dente. Sono indispensabili le valuta-zioni ortodontiche da parte degli esperti e di pre-venzione dei difetti ossei o delle non corrette oc-clusioni.

Controlli medici.

Specialmente se si soffre di alcune malattie come il diabete, l’aterosclerosi e l’osteoporosi, non bisogna sottovalutare il ruolo che le tossine, entrate spesso in circolo, possono avere. E’ bene, infatti, ricordare a questo proposito che ci sono diverse malattie siste-miche collegate alla parodontite. Ecco perché i con-trolli medici specifici non dovrebbero mai mancare.

Controllo delle gengive.

Il controllo delle gengive deve essere effettuato con regolarità, in modo da intervenire tempestiva-

mente in caso di anomalie. In particolare non si devono trascurare le visite specialistiche,

se le gengive appaiono arrossate e sangui-nanti. Soprattutto il sanguinamento delle

gengive indica che si è in presenza di una parodontite, indipendentemente dalla frequenza o dall’entità del san-guinamento stesso.

Prevenzione e cura della parodontite.

A volte si pensa che l’infezio-ne parodontale possa essere prevenuta ricorrendo a degli

Estetica> di Martina Cecco (www.tantasalute.it)

Avere denti sani e belli è possibile. Si tratta di un risultato che si può consegui-re attraverso l’applicazione di alcune regole molto importanti, alcune delle quali puntano essenzialmente sulla prevenzione, che deve essere iniziata fin da piccoli.

sani e belli

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impianti di titanio. Si tratta di un errore comune, in quanto i batteri possono colpire anche questi impian-ti. Per il trattamento del disturbo ci sono vari rimedi a seconda della sua gravità. Se la malattia non è in uno stadio avanzato, si può ricorrere agli antibiotici, altrimenti ci sono dei trattamenti chirurgici appositi.

Sigillature dei denti.

Le sigillature dei denti che presentano solchi profon-di dovrebbero avvenire in maniera tempestiva. Sol-tanto in questo modo si riesce a difendersi dalla ca-rie. Quest’ultima presenta un’origine multifattoriale, con un processo infettivo che può essere causato da fattori interni, come riduzione della saliva e struttura dei denti, e da fattori esterni, come tabagismo e ali-mentazione scorretta.

Test microbiologico.

Almeno una volta all’anno va eseguito un test micro-biologico in caso di parodontite. Lo stesso esame deve essere fatto a guarigione avvenuta, per poter mettere in atto le strategie giuste per prevenire le recidive. D’altronde le complicazioni della parodontite possono essere gravi, giungendo anche alla perdita dei denti.

Test di rischio.

Nel corso della pubertà dovrebbe essere eseguito un

test di rischio, in modo da valutare se ci sono dei fat-tori genetici importanti e determinanti nello sviluppo della parodontite. Da non dimenticare che questa, co-munque, dipende da vari fattori di rischio, come l’uso di tabacco, l’evoluzione della gengivite, le cattive abi-tudini riguardo alla salute orale, l’abuso di sostanze. Anche l’uso di alcuni farmaci può influire.

Visite dallo stomatologo.

Se si formano delle lesioni a carico della mucosa ora-le gengivale, è opportuno rivolgersi con tempestività ad uno stomatologo. Soltanto in questo modo si può effettuare, in fase precoce, una biopsia, per riuscire a scovare le lesioni in fase precancerosa. In questa ma-niera si agisce anche come atteggiamento di preven-zione contro il carcinoma orale.

Smettere di fumare.

Smettere di fumare è essenziale per garantire non solo un buon aspetto estetico dei denti, ma anche per assicurare una buona salute dentale. Gli esperti rac-comandano di limitare le sigarette a non più di 3 o 4 al giorno. In effetti, non bisogna dimenticare che, con il fumo, aumenta di molto (da 7 a 10 volte) il rischio di perdere i denti a causa della parodontite. Anche le te-rapie per curare i disturbi dei denti sono meno efficaci in caso di tabagismo.

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Il colore del cibo è il primo elemento che ci colpisce ed influenza fortemente la percezione del gusto del-lo stesso alimento, nel caso in cui rappresenti il suo colore naturale, ma anche quando è aggiunto all’ali-mento sotto forma di additivo alimentare o dipende da processi di cottura e conservazione. Dunque i co-lori di ciò che mangiamo possono influenzare le op-poste sensazioni di fame e sazietà e anche l’umore.

Il rosso per esempio è il colore più largamente uti-lizzato nella ristorazione (arredi di ristoranti, fast food, divise degli addetti alla ristorazione…), e rap-presenta il colore che stimola l’appetito; sembra che apparecchiare la tavola di rosso consenta di digerire e assimilare meglio il cibo, ma attenzione, perché se troppo intenso può evocare sensazioni di ansia e agitazione. Il colore giallo invece è il colore preferito dai golosi: è il colore del sole e dell’oro e da energia, si pensi ad esempio ad alimenti come il miele e al tuorlo d’uovo. Il blu assieme al viola, rappresentano

La nostra alimentazione coin-volge tutti i 5 sensi di cui di-sponiamo e, tra questi, la vista

ha un ruolo importante nell’identifi-cazione di un alimento come appeti-bile o non appetibile.

i colori dell’equilibrio e della calma e il consumo di alimenti naturali di questo colore è consigliato a chi segue una dieta a scopo dimagrante: more, mirtilli, uva… Il bianco è il colore della purezza e del can-dore, favorisce la concentrazione e aiuta a disintos-sicarsi. Si pensi ad esempio al latte, naturalmente bianco, e alla torta nuziale. Il colore verde evoca serenità e rappresenta la natura, aiuta a consuma-re il pasto con calma e tranquillità. A chi tende a mangiare troppo in fretta si consiglia il consumo di alimenti naturalmente verdi, come gli ortaggi e l’o-lio d’oliva. Per questi motivi nell’industria alimen-tare sono spesso utilizzati additivi alimentari che conferiscono agli alimenti colori diversi dal colore naturale che li caratterizza, al solo scopo di rendere più appetibili gli alimenti agli occhi del consumato-re che “compra con gli occhi”, spesso influenzando negativamente la qualità nutrizionale del prodotto.

Per esempio il colore del burro può andare dal bianco al giallo, e dipende principalmente dall’a-limentazione delle vacche. Più caroteni le vacche assumono con l’alimentazione, più il burro risulte-rà colorato. Quindi il burro prodotto d’inverno avrà un colore diverso dal burro prodotto d’estate, ma il burro può anche essere colorato artificialmente con degli additivi alimentari per renderlo più appetibile al nostro cervello.

L’antropologo americano Marvin Harris, studioso delle culture alimentari, scrive: “E’ buono da

mangiare quello che è buono da pensare”.

Come i colori condizionano le nostre scelte a tavola.

Per le domande alla Dott.ssaTiziana Sacchetti o per una

consulenza, inviate una mail a: [email protected]

influenzaL’aspetto del cibo

il nostro cervello.

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

La Dott.ssa Tiziana Sacchetti

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L’attività di educazione alimentare è finalizzata al raggiungimento e/o al mantenimento di un buono stato di salute attraverso l’acquisizione di corretti comportamenti alimentari. Durante il primo incontro si elabora il programma di educazione alimentare, in base alla valutazione dello stato di salute del paziente (su indicazione medica attestante diagnosi), e lo stato nutrizionale del paziente attraverso l’anamnesi alimentare, la misurazione antropometrica e la bioimpedenziometria.

Si prosegue il percorso con incontri periodici, al fine di monitorare l’anda-mento del programma di educazione alimentare, attraverso l’anamnesi e le misurazioni ottenute utilizzando degli strumenti sopra elencati.

BioimpedenziometriaQuesta misurazione consiste nel calcolare, mediante uno strumento detto impedenziometro, la resistenza e la reattanza del corpo al passaggio di una corrente alternata a bassissima intensità. Ciò permette la valutazione dello stato di idratazione e della composizione corporea (massa cellulare, massa magra e massa grassa).

EDUCAZIONEALIMENTARE.

IN BUONA SALUTECON UNA CORRETTA

Intolleranze alimentariIntolleranze alimentari ed allergie alimentari sono due argomenti differenti. Le allergie alimentari coinvolgono il sistema immunitario e sono reazioni che compaiono dopo brevissimo tempo dall’assunzione dell’alimento im-plicato. Le intolleranze alimentari dipendono da un progressivo accumulo di sostanze infiammatorie nel nostro organismo ed hanno tempo di reazione più lungo. Il problema delle intolleranze può essere influenzato da diversi fattori, tra cui una dieta poco varia, stress psico-fisico, disbiosi intestinali. Individuare gli alimenti che danno intolleranza ed eliminarli periodicamente dalla dieta, aiuta a risolvere i disturbi correlati e a migliorare la qualità della vita.

Disturbi più comuni: afte, disturbi intestinali, cefalee, dimagrimento o in-grassamento improvvisi, stipsi, cute impura, cellulite, dermatiti, ritenzione di liquidi, disturbi del sonno, sindrome premestruale, stanchezza cronica.

Altri servizi:Consulenza Dietistica per RSA, Comunità, Cliniche, Mense scolastiche e aziendali: Elaborazione di menù, con relative ricette e grammature; Redazione del Manuale di Consulenza Dietistica; Formazione in sede.

Consulenza HACCP: Elaborazione del piano di autocontrollo con il siste-ma HACCP (Hazard analysis and critical control points) (D.Lgs. 193 del 06/11/2007); Analisi del diagramma di flusso con l’individuazione dei Rischi e dei CCP (Punti critici di controllo); Formazione in sede.

Preventivi personalizzati in relazione alle specifiche esigenze e caratteristiche del richiedente (numero di pasti somministrati, dimensioni della struttura).

Per informazioni e preventivi inviare una mail a: [email protected]

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per la prevenzione dei Tumorililt latinaPremio InternazionaleMedicina > di Alessandro Novaga

Da questo incipit nasce il progetto LILT. Tale pro-getto non è semplicemente il perseguimento da parte della LILT della sua principale missione che consiste nell’informare ed istruire le persone ad un corretto stile di vita, a seguire con costanza la pre-venzione primaria, secondaria e terziaria nella cura della malattia oncologica, ma la LILT di Latina si è impegnata in quella che potremmo chiamare una “rivoluzione culturale”, cioè non la cura del tumore in quanto tale, ma la cura del paziente affetto dalla malattia neoplastica. Quindi “l’Uomo” come essere Ontologico al centro dell’agire medico.

Questo concetto è stato fortemente av-vertito in tutta la sua prorompente forza durante la manifestazione della settima edizione del “Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori”, svoltasi in forma solenne nell’aula consiliare del Comune di Latina il 7 marzo scorso, che ha visto premiato il dott. Massimo Gion, attualmente Direttore del Dipartimento di Patologia Clinica, Azienda ULSS 12 ve-neziana, che per oltre trent’anni si è dedicato allo studio dei marcatori in oncologia contribuendo signi-ficativamente al buon uso degli

There is nothing more power-full than an idea whose time has come. Non c’è nulla di

più potente di una idea il cui tempo è giunto. Scriveva Victor Hugo.

stessi nella prevenzione, diagnosi e nella cura dei tumori. Ad ogni edizione, che si svolge con ca-denza quadriennale, sono assegnati tre attestati d’onore con relative medaglie d’oro ad altrettante personalità che si sono particolarmente distinte in campo oncologico. Quest’anno, straordinariamen-te, sono stati assegnati al Dott. Roberto Cianni e alla Dott.ssa Rita Salvatori, “per aver praticato per primi in Italia il trattamento con tecnica radio-embolizzante dei tumori primitivi e metastatici del fegato”, e al dott. Fabio Ricci, “per aver con tenacia promosso e guidato, nella lotta contro il cancro, il gruppo iterdisciplinare per l’applicazio-ne della metodica del linfonodo sentinella, i cui brillanti risultati sono stati pubblicati su numero-se riviste scientifiche nazionali ed internazionali”.

L’evento di portata straordinaria ha rappresentato una festa per la Città e la Provincia di Latina. Si re-spirava e si percepiva quasi a livello tattile, quel sen-

so di pathos che ha coinvolto tutte le istituzioni e la popolazione. In sostanza la “mission” della LILT, è stata fatta propria dalla nostra gente, con la consapevolezza che alla richiesta di sa-lute nella nostra Provincia, può essere fornita una risposta di eccellenza, come dimostrato dall’assegnazione dei premi. In conclusione, è riuscita l’idea “dell’Alleanza Terapeutica” tra i pazienti e gli operatori della sanità, con il coinvolgimento della ASL, delle Istituzioni e di tutte le Associazioni no-profit. Auguri a

tutti noi per questa “nuova alba”.

A cura di Alessandro NovagaResponsabile LILT di Latina per i

rapporti con gli Enti e le Istituzioni

A Latina lo scorso 7 marzo, si è tenuta la settima Edizione del Premio Internazionale per la Prevenzione dei Tumori istituito dalla LILT di Latina.

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A volte è proprio il caso di dire che musicisti ci si nasce. Ed è quanto emerge dall’ultimo studio con-dotto sul tema pubblicato sulla rivista di settore specializzata Molecular Psychiatry, che ha eseguito una serie di comparazioni tra “l’orecchio musicale” e le abilità di centinaia di persone.

Sembrerebbe, infatti, secondo tale ricerca, che il talento musicale abbia una componente “primaria”

l’abilità fisica e quindi naturale di distinguere to-nalità e sequenze di note, e questa è un pre-

Scienza > di Sara Latorre

requisito alla componente “secondaria” o meglio alla capacità di suonare, che invece dipende dalla cultura e dall’ambiente in cui il soggetto cresce. La musicalità di una persona in base alla ricerca dipen-de da alcuni geni capaci di individuare e interpre-tare i suoni, tra cui giocano un ruolo centrale il gene Gata2 , responsabile della creazione delle “cellule ciliate” dell’orecchio interno, le cui fibre molto sen-sibili si muovono in risposta alle diverse frequen-ze e il Pcdh7, il gene responsabile della amigda-la, la parte del cervello che gestisce le emozioni.

Tuttavia comprendere a pieno fornendo una spiega-zione scientifica la capacità di essere musicista non è un’operazione facile a cui si può giungere solo at-traverso lo studio dei geni fanno notare gli studiosi che ritengono “l’attitudine per la musica un tratto comportamentale complesso” dove il Dna svolge un ruolo centrale nella formazione delle abilità musicali ma non esclusivo in quanto molto dipende dall’am-biente in cui si cresce, dalla formazione alla musi-ca, dagli stimoli culturali legati alla creatività sin da quando si è piccoli e dall’educazione della famiglia in genere che può influenzare notevolmente lo svi-luppo di tali capacità artistiche.

di Sara Latorre

Fare il musicista o ama-re la musica non si tra-duce sempre nell’es-

sere musicista o meglio nel vivere da dentro l’arte della musica come qualcosa che naturalmente prende forma e vita, che emerge come dote andando ben oltre la sempli-ce passione.

Secondo uno studio, la musicalità di una persona dipende da alcuni geni che individuano e interpretano i suoni, tra cui il Gata 2, respon-sabile della creazione delle “cellule ciliate” dell’orecchio interno.

MUSICISTI

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

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O ggi di solito si pensa alle Fiji come a un pa-ese del Pacifico centrale inondato di sole e dall’atmosfera festaiola, ma un tempo queste

terre furono celebri come le ‘Isole dei Cannibali’ e la loro popolazione era ritenuta fiera e ostile. Vantano infatti una storia davvero unica in tutto il Pacifico e presentano attualmente un interessante intreccio di caratteristiche melanesiane, polinesiane, microne-siane, indiane, cinesi ed europee.

E’ sicuramente un posto da favola, dove tutti sogna-no di andare in vacanza e perché no, anche di viverci. Entriamo nel vivo dell’isola. Per quasi cinquant’anni, fino al colpo di stato militare del 1987, le popolazioni indigene delle Fiji hanno costituito una minoranza etnica in seno alla loro stessa patria. L’arcipelago fu il centro dei commerci del Pacifico meridionale per tutto il XIX secolo e gli inglesi lo rivendicarono come propria colonia nel 1874. Anche se nei quasi cento anni di dominazione britannica delle Fiji furo-

no importate decine di migliaia di braccianti indiani, destinati a lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero, gli aborigeni riuscirono comunque a conservare i propri costumi e i riti tradiziona-li - come i meke (un particolare tipo di danze), la tecnica bure per la costru-zione delle case, le cerimonie kava, i tessuti ricavati dalla corteccia (masi) e la ceramica.

Il clima tropicale temperato di questa regione la rende una destinazione ideale in qualunque periodo dell’anno: le Fiji sono infatti una popolare meta per le vacanze invernali in entrambi gli emisferi. Tut-tavia, il periodo migliore è forse la stagione secca ovvero ‘l’inverno delle Fiji’, che va da maggio a ot-tobre, quando le temperature sono più fresche, pio-ve meno ed è inferiore anche il tasso di umidità; in quest’epoca, inoltre, è più raro il rischio di cicloni

Spiagge bianche incontamina-te, mare cristallino, in cui a pochissimi metri di profon-dità si possono ammirare pesci coloratissimi o coralli. Clima tropicale, gente ami-chevole, che ti cattura con i suoi sorrisi. La Location ideale, se si decide di cambiare vita...

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FIJI

41ISLAND

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

tropicali. Gli abitanti delle Fiji celebrano il Capodanno con grandi feste, che in alcuni villaggi possono durare anche una settimana (o persino un mese). In febbraio o marzo ha luogo l’Hindu Holi (Festival dei colori) e i partecipanti si gettano addosso dell’acqua colorata.

Il Ram Naumi (Nascita del Signore Rama) è una festa hindu che cade in marzo o aprile e comprende, tra l’altro, cerimonie religiose in riva alla Suva Bay. Da non perdere anche il Consti-tution Day (dedicato alla costituzione) e il comple-anno del Profeta Mao-metto che cadono nel mese di luglio, il Sugar Festival (Festival dello zucchero) si celebra a settembre a Lautoka e il Fiji Day (Giorno dell’Indi-pendenza) ha luogo ai pri-mi di ottobre.

Le Figi sono formate da 322 iso-le (di cui 106 abitate) e 522 picco-li isolotti. Le due isole più importanti sono Viti Levu e Vanua Levu. Le isole sono montuose, con cime alte fino a 1300 metri, e coperte da fitta foresta tropicale. Viti Levu ospita la capitale, Suva, ed è la residenza di circa tre quarti della popo-lazione. Altre città importanti sono Nadi, centro turi-stico molto importante di oltre 10.000 residenti (dove

si trova l’aeroporto internazionale), e Lautoka con 32.000 abitanti (dove ci sono una grande fabbrica di zucchero e il porto). Le maggiori città di Vanua Levu sono Labasa e Savusavu. Altre isole e gruppi di iso-le includono Taveuni e Kadavu (la terza e la quarta

isola per grandezza, rispettivamente), il Gruppo delle Mamanuca (appena fuori Nadi) e

il Gruppo delle Yasawa (più esclusi-ve e selvagge, tra le quali spicca

l’isola di Nacula), il Gruppo delle Lomaiviti, fuori Suva, e

il lontano Gruppo delle Lau. Rotuma, che si trova cir-ca 500 chilometri a nord dell’arcipelago, ha uno speciale status ammini-strativo. Lo stato confi-nante più vicino è Tonga.

L’arcipelago è situato all’incirca a metà strada

tra Vanuatu e Tonga, e rap-presenta quindi una sorta

di crocevia nel Pacifico sud-occidentale. Le isole dell’arcipe-

lago sono disposte a ferro di cavallo, costellate da numerosi atolli corallini e

bagnate dal mare di Koro. Di origine vulcani-ca, presentano ingenti depositi di calcare e sono quin-di caratterizzate da una morfologia prevalentemente montuosa e accidentata che, lungo i litorali, lascia il posto a fasce pianeggianti. Un posto incantevole, ogni oltre aspettativa, che attende di essere scoperto.

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FIJI ISLAND

ISO

LEFI

JI

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Il paradiso terrestre. Fiji, l’arci-pelago vulcanico nel Pacifico Sud Occidentale, formato da due isole grandi e trecento piccole. La calma, che ti fa dimenti-care quasi tutti i tuoi impegni...

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Moda > di Giovanna Testa

JUST CAVALLI

Per la primavera estate 2014, Eva e Roberto Cavalli hanno puntato tutto sul mix fatale di ingredienti e ispi-razioni diverse che, come risultato finale, offre un cocktail variegato di pattern, stampe, colori e for-me.

C’è l’animalier, ci sono le stampe dall’effetto optical, ci sono i pattern a quadri che fanno tanto punk anni Novanta, ci sono le tonalità fluo e non mancano nemmeno i fiori tropicali. Le più svariate influenze si mescolano e si trasformano in vibrazione pura, in gio-vinezza -quasi- estrema.

Le forme sono corte e strette: skinny pants a vita bassa, minigonne, crop top, abiti con spacco piuttosto vertiginoso e tutine aderenti che si aprono sul davanti scoprendo il petto.

Il pantalone con zip, offre la curiosa -e astu-ta- alternativa di essere portato sia a vita alta, chiudendosi lateralmente, sia con la parte su-periore abbassata, per rimanere coerente con il resto dei look.

Pret a Porter

Fonte: Milano Fashion Week

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PRIMAVERAESTATE

Moda > di Giovanna Testa

ALONLIVNE

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FASHION

Shopping > di Giovanna Testa

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accessori

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BORSALINO

Cloche in papier

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FASHION

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FASHION

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MOSCHINOCover iPad

“Teddy Bear”

CASADEI

Sneaker in pelle e inserti in camoscio e pelle laminata, con zip su tallone e aper-ture laterali altezza caviglia. Zeppa inter-na e suola in gomma.

BRACCIALINI

Modello Albatros. D e c i s a m e n t e glamour la con-

trapposizione cromatica del bianco e del

nero dal fa-scino ari-

stocratico.

FASHION

FASHION

LOUISVUITTON

Nodi marinari e lucchetto. Se un uomo vi regala questo bracciale non ci sono dubbi sulle sue inten-zioni, ha deciso di tenervi legate a lui. E dimostra di avere buon gusto.

Just

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BORSA

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Cappello in papier

FASHION

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Cèline

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FASHION

Shopping > di Giovanna Testa

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uomo

FASHION

FASHION

GIULIANO MAZZUOLICronografo con cassa in acciaio o an-che color canna di fucile. Cinturino in pelle, con cuciture rosse come le lancette, o in caucciù. Ideato in To-scana, da un designer appassionato di automobili.

LE TENDENZE DELLA MODA

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TOD’S

GUCCIPortachiaviin palladio.

FASHION

DSQUARED

SALVATOREFERRAGAMO

CORNELIANI

ITALIAINDEPENDENT

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FASHION

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FASHION

FASHION

DSQUARED

TIMBERLAND

FASHION

GUCCI

GUCCICappello modello

fedora, in tessuto.

RALPHLAURENSneakers

in tela.

PHILIPP

PLEIN

Questa t-shirt presenta

una bandiera ameri-

cana e due conigliette

sexy stampate sul

davanti. Indossala

con jeans classici e

sneakers in pelle per

completare il look.

VALENTINOCreato da Olivier Polge, Valentino Uomo ha un flacone in cristallo sfac-cettato elegantissimo. La fragranza è classica e golosa: note di bergamotto, mirto, caffè e crema di gianduia.

PT01Pantalone

modello Capri. Una rivisitazione in chiave

moderna del classico Chi-no. Disponibile nei colori pastello turchese, giallo,

arancio, verdee fragola.

PHILIPP PLEINCamicia college con un piccolo teschio in rilievo sul davanti da in-dossare con i jeans per un look più casual o con pantaloni in cotone e mocassini per un look sofisticato.

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Arte > di Alessandro Immordino

Tre capitali europee, Barcellona, Parigi, Berlino, si associano a Roma per celebrare con un pro-

getto innovativo la figura di Pasolini, l’intellettuale del XX secolo che più di ogni altro è riuscito ad rein-terpretare l’immagine della città di Roma, incarnan-dola in chiave poetica. La mostra sarà organizzata cronologicamente in sei sezioni, dall’arrivo dello scrittore a Roma nel 1950 fino alla notte della sua tragica morte ad Ostia nel novembre del 1975. Di tappa in tappa si ritroverà il filo conduttore che per-metterà di tracciare - lungo un quarto di secolo - il percorso della sua incredibile vitalità creativa: i luo-ghi in cui ha vissuto, in cui ha ambientato romanzi e film, la poesia, il cinema, gli amici, gli amori, le persecuzioni, le lotte e gli impegni nella città. I dise-gni e dipinti di Pasolini, i suoi autoritratti, ma anche

PASOLINIRoma. palazzo delle esposizionidal 15 aprile al 20 luglio 2014

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la galleria ideale dei pittori contemporanei da lui descritti con precisione in una poesia: Morandi, Mafai, De Pisis, Ro-sai, Guttuso. Mai prima d’ora una mostra su Pasolini è stata tanto ricca di ogni genere di materiali - molti dei quali finora inediti - che illuminano tutti gli aspetti delle sue molteplici attività. I visitatori avranno l’impressione che sia lo stesso Pasolini a parlare, a guidarli per scoprire insieme a lui un percorso imprevedibile, costantemente aperto agli incontri, ai dubbi, ai capovolgimenti, alle abiure, alle nuove partenze.

Il visitatore scoprirà un uomo al tempo stesso straordina-rio (per la forza creativa, l’incredibile vitalità, la lotta perenne, la passione per tutto ciò che fa) e comune, con i suoi momenti di esaltazione, di fede, di entusiasmo, di allegria, ma anche di dubbio e di angoscia di fronte al mistero della vita e alla tragicità della storia.

Per Pasolini Roma non fu semplicemente uno sce-nario cinematografico o un luogo in cui vivere. Con questa città egli ha avuto una relazione passionale, fatta di sentimenti misti di amore e odio, di fasi di attrazione e rifiuto, di voglia di allontanamento e di piacere del ritorno. Le circostanze difficili del suo arrivo a Roma lo hanno catapultato in un mondo e in una lingua non suoi, appartenenti ai sottoprole-tari delle borgate in cui la precarietà della sua si-tuazione economica lo costringeva a vivere. Dalla scoperta di questo universo del tutto nuovo nasce-rà un’ispirazione potente ed è lì che Pasolini trove-rà, senza doverli cercare, i soggetti dei suoi primi romanzi e film. In seguito, per il Pasolini uomo pub-

blico e analista instancabile dell’evoluzione della società italiana, Roma sarà il principale punto di osservazione, il suo permanente campo di studio, di riflessione e di azione. Sarà anche il teatro delle persecuzioni che il poeta dovrà sempre subire da parte dei poteri di ogni genere, e dell’accanimento dei media che per 20 anni lo trasformeranno nel ca-pro espiatorio, nell’uomo da demolire, a causa della sua diversità e della radicalità delle sue idee sulla società italiana.

Bisogna essere molto forti per amare la solitudine.

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Teatro >

Ricordando Federico Fellini nel ventennale della sua morte e a quarant’anni dall’uscita di

uno dei suoi film più amati, Amar-cord, ritorna il balletto omonimo di Luciano Cannito portato in scena dalla DCE Danzitalia con Rossella Brescia nel ruolo di Gradisca e Nicolò Noto in quello di Titta.

Balletto rodato e forte di un grande successo di pubblico, Amarcord è liberamente ispirato al film in cui il Maestro Federico Fellini ri-corda/reinventa la sua vita di ragazzo in una Rimini della prima metà degli anni Trenta. È un divertente e melanconico affresco dell’Italia fra le due guerre, dove il Fascismo e la Chiesa eserci-tavano il loro potere, influenzandone la cultura ed il costume.

La storia di Titta, alter–ego del Felli-ni adolescente, e della sua famiglia si inserisce armoniosamente in un contesto di piccoli ritratti (Gradisca, Volpina, la tabaccaia) e di aneddoti le-gati ad un filo comune che li rende in-terdipendenti e dove affiora comunque sempre la spensieratezza e la voglia

di vivere propria degli Italiani dell’epoca. L’intento del balletto è trasportare coloro che lo guardano, in un viaggio di condi-visione, dove tutti si rivedano in ciò che accade in scena, sentano il profumo di ciò che negli anni Trenta si sentiva, ricordino ciò che eravamo noi, quegli Italiani la cui sto-ria non si studierà mai in alcun libro, quella gente normale e semplice di provincia. Un po’ come rivi-vere cose già vissute, come rivivere uno spaccato

dell’Italia a cavallo tra le due guerre, dell’I-talia piccola, quella della gente comune, con i soliti problemi di tutti i giorni.

Proposto per la prima volta nel 1995 al Teatro San Carlo, Amarcord è andato in scena anche al Teatro alla Scala, negli Stati Uniti (Metropolitan di New

York, Orange County di Los Angeles) e Teatro Massimo di Palermo, riscuoten-

do ampi successi. Questa è una versione coreografica espressamente rivisitata per la Compagnia Danzitalia, che vede Rossella Brescia nel ruolo di Gradisca e Nicolò Noto in quello di Titta. Le musiche del balletto sono di Nino Rota e includono anche can-zonette degli Anni Trenta insieme a mu-siche di Glenn Miller, Marco Schiavoni e Alfred Schnittke. I costumi sono di Rober-ta Guidi di Bagno. Le scenografie di Carlo Centolavigna. Le luci di Alessandro Caso.

Fonte: danzaeffebi.com

Amarcord, il balletto di Luciano Cannito, una delle più gran-di firme della coreografia italiana, andrà in scena presso il Teatro Olimpico di Roma dal 17 al 20 aprile prossimo.

Tratto dal film capolavorodi Federico Fellini

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NASCOSTO DOVE C’È PIÙ LUCE

IL MALATOIMMAGINARIO

Prossimamente

A TEATRO

Addormentatosi sulla scena del suo spettacolo, un comico si sveglia di soprassalto nel bel mezzo di un movimentato incubo e si ritrova catapultato in uno strano luogo, a cavallo fra immaginazione e realtà. Lo accoglie un etereo angelo custode con il compito di guidarlo nel transito fra vita terrena e aldilà...

Dal 08 al 18 maggio 2014 Scritto, diretto e interpretato da Gioele Dix

Prezzo del biglietto: da 17,00 euro a 31,00 euro. Orari: da martedì a sabato ore 21:00, domenica ore 17:00

Il malato immaginario è uno dei capolavori di Molière. Una commedia, l’ultima scritta dal grande uomo di teatro francese, che rivela una straordinaria ricchez-za: è una farsa all’antica colma di eccellenti spunti comici da cui trapela allo stesso tempo la visione del mondo disillusa e disincantata di un Molière che aveva smarrito, al termine della sua esistenza, la fiducia in se stesso e nei suoi simili. Padre di una bella figlia, marito di una donna avida e fedifraga e vittima di uno sciame di dottori avvoltoi, salassatori e ciarlatani, Argante è il malato immaginario del titolo, un personaggio che Molière cucì magistralmente su di sé, ma che riuscì ad interpretare solo per quattro recite: morì infatti venerdì 17 febbraio 1673, pochi minuti dopo la chiusura del sipario.

Dal 06 al 25 maggio 2014 Regia di Marco Bernardi. Con Paolo BonacelliPrezzo del biglietto: da 15,00 euro a 35,00 euro. Orari: martedì, giovedì, venerdì ore 20.45mercoledì, domenica ore 17.00 sabato ore 16.30 e 20.45

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NOE’russel crowe

anthony hopkinsjennifer connelly

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Il mito biblico di Noé e l’Arca tornano nuovamente sul grande schermo. Il kolossal Noah è incentrato sulla figura del patriarca cui Dio affidò la salvezza della specie umana e animale, seguendo fedelmen-te le vicende narrate nel Vecchio Testamento. Oltre al già citato Russell Crowe, gli altri pro-tagonisti della pellicola sono Emma Watson nei panni della figlia Ila, Jennifer Connelly che interpreta la moglie Naameh e Antho-ny Hopkins nei panni di Matusalemme.

Al mio segnale scatenate il diluvio. L’ex Gla-diatore Russell Crowe quasi irriconoscibile, capello cortissimo e barba folta, è il Noah di Darren Aronofsky, talentuoso autore consi-derato ad alto tasso di rischio (ha firmato Il cigno nero e The Wrestler, ma anche il flop The fountain). La sua versione della storia di Noè ha già fatto molto arrabbiare alle proie-zioni-test ebrei, cristiani e atei. Crowe, come già accennato, incarna il patriarca che avvi-sa della fine del mondo i suoi contempora-nei corrotti, e riesce a costruire un’arca per

salvarsi, insieme alla sua famiglia e a tutti gli anima-li, dal leggendario diluvio. Aronofsky, specializzato nel descrivere personaggi complessi e conflittuali con marcate cicatrici nel loro passato, ha descrit-to Noè come “un uomo oscuro e complicato” che sperimenta il senso di colpa di sopravvivere dopo l’inondazione. E per attizzare il fuoco nei settori ecclesiastici più conservatori, il regista presenta la

storia biblica come una specie di parallelismo con il cambiamento climatico: il comporta-mento sbagliato degli abitanti del pianeta conduce alla catastrofica inondazione. Una pellicola stravagante piena di effetti spe-ciali con un budget di 150 milioni di dollari.

L’Arca è stata costruita realmente a Oyster Bay, New York, uno dei set del film. Nel cast ci saranno anche Logan Lerman e Douglas Booth (i figli di Noé), Ray Win-stone (l’antagonista Tubal-Cain), Jóhan-nes Haukur Jóhannesson e Arnar Dan saranno Caino e Abele in un probabile fla-shback.

Il film sarà censurato negli Emirati, in Bahrein e in Qatar perchè, mostrando un profeta, contravviene a una norma tassativa del mondo islamico. L’uscita

del film è a rischio anche in Tunisia e Pakistan. Noah in Italia uscirà il 17 aprile.

Fonte: repubblica.it e bestmovie.it

Russell Crowe è Noah nel film di Darren Aronofsky ispirato dalla storia epica

di coraggio, sacrificio e speranza, in arrivo nelle nostre sale ad aprile.

Cinema >

La fine del mondo… è solo l’inizio! Lo sa bene Russell Crowe, che inter-preta il famoso personaggio biblico Noè in Noah, l’ultima fatica di Dar-ren Aronofsky (il regista di pellicole come The Wrestler e Il Cigno Nero).

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Il dottor Will Caster (Johnny Depp) è il più importante ricercatore nel campo dell’Intelli-genza Artificiale, che lavora per creare una macchina senziente che combini l’intelligenza collettiva di tutto quello che è conosciuto con l’intera gamma delle emozioni umane. I suoi esperimenti altamente controversi lo hanno reso famoso, ma lo hanno anche trasforma-to nell’obiettivo principale di estremisti anti-tecnologici che faranno di tutto per fermarlo.

Per Peter Parker (Andrew Garfield) la vita è impegnativa: tra eliminare i cattivi nelle vesti di Spider-Man e passare del tempo con la persona che ama, Gwen (Emma Stone), la cerimonia del diploma non rischia di arrivare troppo presto. Peter non ha dimenticato la promessa fatta al padre di Gwen (di proteg-gerla stando lontano) ma questa è una pro-messa che non riesce a mantenere. Le cose cambieranno per Peter quando un nuovo cat-tivo, Electro (Jamie Foxx), emerge e un vecchio amico, Harry Osborn (Dane DeHaan), ritor-na, e Peter scopre nuovi indizi sul suo passato.

Regia di Marc WebbCon A. Garfield, E. Stone, Jamie FoxxNelle sale da mercoledì 23 aprileGenere: Avventura

GIGOLÒ PER CASO

TRANSCENDENCE

THE AMAZING SPIDER-MAN 2

Cinque compagni di liceo, inseparabili a scuo-la, si ritrovano vent’anni dopo la maturità. Danie-le, l’unico ad aver fatto carriera, invita tutti al suo matrimonio a Zurigo con Barbara, la figlia del noto banchiere svizzero per cui la-vora. Gli ex compagni accettano entusiasti: è l’occasione per una rimpatriata, anche se per loro la vita non è stata altrettanto generosa, ognuno aveva mete e sogni ma nessu-no è riuscito a realizzarli. Rivedendosi i cinque amici ritrovano il calore e la complicità di un tempo ma si trovano anche a rimettere in gioco le loro vite e le loro aspirazioni.

Woody Allen torna attore e si fa dirigere da John Turturro. Nel film, Fioravante e Murray, due amici per la pelle in con-dizioni economiche precarie, per sbarcare il lunario deci-dono di cimentarsi con il me-stiere più antico del mondo. L’uno (John Turturro) nei panni di un gigolò, l’altro (Woody Allen) nel ruolo di manager.

Regia di John TurturroCon John Turturro, Woody Al-len, Sharon Stone, Sofía Ver-gara, Vanessa ParadisNelle sale dal 17 aprileGenere: Commedia

Regia di Wally PfisterCon Johnny Depp, Morgan FreemanNelle sale da giovedì 17 aprile Genere: Azione

Regia di Carlo Vanzina Genere CommediaCon R. Memphis, E. Solfrizzi, A. Giannini, G.PasottiNelle sale da giovedì 10 aprile

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UN MATRIMONIO DA FAVOLA

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Musica >

nutini

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Fonte: velvetmusic.it

paolo

Paolo Nutini ama l’Italia. Gusti musicali che van-no da Andrea Bocelli a Lucio Dalla (a Sanremo ha suonato una bella cover di “Caruso”), da Fred Buscaglione ai Fratelli La Bionda. Nuovo amico di Adriano Celentano che, dopo la performance all’Ariston, ha pensato bene di telefonargli per in-vitarlo a casa sua. A suonare? No, a bere buon vino.

Ora Nutini promuove il suo nuovo album, dal quale è stato già tratto il primo singolo “Scream”. Nuovo singolo e, soprattutto, nuovo album. Il terzo disco è ‘in divenire’, tra registrazione e missaggio, prima della dell’uscita di Aprile. Video in bianco e nero che parte piano e si scatena in un bellissimo crescendo: nel se-gno del funky. “Scream (Funk My Life Up)”, con quel termine – funk – che molto sta a signi-ficare: colore che dona calore. Paolo Nutini è artista avvezzo a sonorità del genere, celebre a tal proposito la sua versione di “Na-

Prima il Festival di Sanremo, dove ha partecipato come ospite, poi un mini tour ita-

liano. In mezzo, l’uscita di questo nuovo progetto musicale.

tural Blues” di Moby, ‘funkeggiando’ senza solu-zione di continuità. Ora balla e fa ballare, mai domo. E con gli occhiali scuri. Il talento di Paolo Nutini è esploso sulla scena musicale internazionale quasi per caso, grazie ad un concorso di paese e all’aiuto imprescindibile del passaparola sul web. Nel 2006 esce con un primo album molto pop, These Stre-ets, vendendo 1,5 milioni di copie nel solo Regno Unito. Tre anni più tardi prende una nuova direzio-ne musicale con l’acclamato Sunny Side Up. No-minato ai Brits Awards, vincitore di un “Ivor Novello Award”, è l’artista maschile che ha venduto di più nel Regno Unito nel 2009 e nel 2010.

Paolo Nutini si esibirà in Italia con una mini-tournée che lo vede impegnato il 16 luglio a Genova (Porto antico), il 17 a Piazzola sul Brenta (Padova) e il 19 nella capitale, per il “Rock In Roma”. Per Paolo Nutini, oltre 5 milioni di dischi venduti nel mondo, queste tappe rappresentano di sicuro un’occasione molto importante per apprezzare dal vivo uno dei migliori artisti degli ultimi anni.

Costo dei biglietti: 32 euro (+ diritti di prevendita), gli spettacoli ini-zieranno tutti alle 21, al di fuori di quello che si terrà al Rock in Roma presso l’Ippodromo delle Capannelle, previsto per le 21,45.

“Caustic Love” è il titolo del suo nuovo lavoro discografico, anticipato dal bel videoclip in bianco e nero del suo primo estratto “Scream”. Un album molto atteso, il suo, che arriva a ben cinque anni di distanza da “Sunny Side Up”.

27 anni, scozzese di origini italianeed una voce che lascia senza fiato...

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AUDI A3 CABRIOLETL’INIZIO DELLA NUOVA GENERAZIONE

Adifferenza del modello che va a sostituire in listino, questa nuova generazione è propo-

sta con dimensioni maggiori arrivando ora ad una lunghezza di 442 centime-tri per una larghezza di 179 centimetri ed un’altezza di 141 centimetri, che la rende più bassa rispetto a prima.

Maggiorazione anche per l’interasse arrivato ora a 2,60 metri che ne consente quindi ovviamente un maggior spazio a bordo ed un comfort migliore per chi siede dietro. La capacità del bagagliaio è di 275 litri ma viag-giando con capote si arriva a 320 litri e se si abbattono addirittura gli schienali posteriori la capacità massima è di 680 litri.

Lo studio accurato cir-ca la meccanica, i ma-teriali adoperati e la tecnica stessa hanno permesso all’Audi A3 Cabriolet 2014, di di-minuire il peso di 50 chili rispetto a prima,

complessivamente quindi si arriva ora a 1365 kg, tut-to merito della nuova piattaforma MQB ed al cofano realizzato in alluminio. La capote, che ribadiamo es-sere in tela, la si può aprire e chiudere in un tempo di 18 secondi e fino ad una velocità massima pari a 50 chilometri orari e, per chi vuole, è disponibile un’in-sonorizzazione migliore tra gli optional, costituita da uno strato speciale fatto di gomma piuma.

Tre i motori a benzina e due quelli diesel disponibili. Nel primo ci sono il 1.4 TFSI 125 cavalli (92 kW), il 1.4 TFSI da 140 cavalli di potenza (103 kW), oppure il 1.8 TFSI da 179 cavalli di potenza massima (132 kW). La versione diesel prevede un 1.6 TDI da 110 cavalli di potenza ed un 2.0 TDI con una potenza pari a 150 cavalli (110 kW).

Nel listino optional troviamo il cruise control adattivo, il sistema di rico-

noscimento dei segnali di traffico, la capote a comando elettrico, roll bar poste-riori automatici, sistema audio Bang & Olufsen e quello con connessione Wi-Fi. Prezzo di listino a partire da 31.850 Euro.

Motori >

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Fonte: www.allaguida.it

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Agenda eventi

Roma Teatro S. UmbertoCon G. TognazziPrezzi da euro:23,00 a 32,0006.6794753

Dal 08/04al 21/04

NEMICO DEL POPOLO

RomaMuseoPalazzo CipollaVia Del CorsoPrezzi da E 13,00Info: Ticket One

Dal 18/04al 28/09

ANDY WARHOL

Roma PalottomaticaOre 21.00Prezzi da euro:28,00 a 51,00Info: Ticket One

11 Aprile

ALESSANDRA AMOROSO

Roma Teatro SistinaOre 21.00Prezzi da euro:35,65 a 51,75Info: Ticket One

Dal 18/04al 01/06

JESUS CHRIST SUPERSTAR

Roma PalottomaticaOre 21.00Prezzi da euro:20,00 a 33,00www.prontoticket.it

14 Aprile

BEPPE GRILLO - TE LA DO IO L’EUROPA

Roma Teatro ItaliaOre 21.00Prezzi da euro:11,00 a 25,00 Info: 06.44239286

Dal 24/04al 13/05

PABLO & PEDRO

Roma Teatro GoldenOre 21.00Prezzo euro 27,00Info: 06.70493826

Dal 15/04al 19/04

MAURIZIO MATTIOLI

CiampinoOrion ClubOre 23.00Posto UnicoPrezzo E. 11,50Info: Ticket One

26 Aprile

99 POSSE

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

30 SECOND TO MARS

GIORGIA ROLLING STONES

FRANCESCO RENGA VASCO ROSSI

Roma PalottomaticaOre 21.00Prezzi da euro:34,50 a 51,75Info: Ticket One

Roma Auditorium Parcodella MusicaPrezzi daeuro: 34,50Info: Ticket One

21 Maggio

Roma Ippodromo delleCapannelleore 21.45Prezzo euro 40,25Info: Ticket One

20 Giugno

Roma Circo Massimoore 21.00Prezzo n.p.Info: Ticket One

22 Giugno

Roma Stadio OlimpicoVasco Live Kom 014Prezzi da euro: 41,40Info: Ticket One

25/26 e30 Giugno

Roma Ippodromo delleCapannelleore 21.45Prezzo euro 43,70Info: Ticket One

24 Luglio

17 Maggio

PLACEBO

30 e 31Maggio

LIGABUE

Roma Stadio OlimpicoMondovisione TourPrezzi da E 28,75Info: Ticket One

Dal 06/05al 25/06

IL MALATO IMMAGINARIO

Roma Teatro EliseoPrezzi daeuro: 18.30Info: Ticket One

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60minuti

4 fraolini da 200 grammi circa, 8/16 fette di guanciale (dipen-de dalla lunghezza del taglio) molto sottili, 3/4 patate lesse, un mazzetto di asparagi selvatici, olio extravergine, aglio, sale e pepe.

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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cari

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ella

Ingredientiper 4 persone

Tempo di preparazione:

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: media)

imbavagliato con crema dipatate ed asparagi selvatici

Mondate e sfilettate i pesci, avendo cura di eliminare con le apposite pinze tutte

le spine dai filetti.

Separate le cime degli asparagi e cuocete con uno spicchio di aglio le parti rimanenti meno legnose aggiungendo un po’ di ac-qua. Una volta cotti schiacciateli con il passa pomodoro insieme alle patate lesse fino ad ottenerne una purea omogenea; se necessario fatela addensare in un pentoli-no a fuoco moderato.

Salate lievemente i filetti di pe-sce ed avvolgeteli su se stessi mantenendo esterna la pelle e ora nelle fette di lardo che li manterranno “imbavagliati”. Poneteli su una placca con carta da forno e fateli cuocere al grill già

ben caldo per far diventare croccante il guanciale esterno ma non seccare il pesce. Mettete la crema di patate ed asparagi come specchio sul piatto (magari scaldato), su di essa i filetti di pesce e nel buco da essi formato infilate le cime degli asparagi

saltate al momento in padella con un filo di olio, aglio e peperoncino o pepe a piace-re. Per far sì che i filetti mantengano la forma durante la cottura avvolgeteli in-torno ad un bastoncino di patata cruda che poi eliminerete.

Un bellissimo antipasto che figura bene anche come secondo accompagnato ma-gari anche da un bel vino rosato.

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Oroscopo del mese >

Cari gemelli, avete retto anche la scossa della per-

dita delle certezze, eppure giunge la bella Venere

in sestile al Sole, che torna per rendervi irresisti-

bili in quanto a charme e conquiste amorose, so-

prattutto nella prima metà del mese. Attenzione

però alle spese affrettate, Mercurio è pericoloso.

I vostri numeri fortunati 24 – 63 - 83

La Luna vi rende pensierosi, la luce argentea

di questo pianeta vi rende ansiosi e vi costrin-

ge a pensare in termini di solidarietà collettiva

e bene comune, un concetto che molto spesso

dimenticate. E’ questo il leit motiv del mese,

mettere da parte l’egoismo del vostro ruggito.

I vostri numeri fortunati: 2 – 70 - 81

In questo mese vi sentirete più tranquilli, perché

avrete concretizzato il vostro piano economico

annuale e potrete cosi pianificare le scelte future

dei prossimi mesi. Il calcolo per voi è alla base

della vostra tranquillità, ed è per questo che vi

concederete anche bei momenti di relax e svago.

I vostri numeri fortunati: 3 – 11 - 90

Il vostro pianeta d’argento, la Luna, arriva in un

momento decisivo nel vostro cielo, per ricordarvi

ad amare i vostri sogni, ricordarvi chi siete e cosa

amate della vita. Avrete il coraggio giusto per af-

frontare scelte difficili, eppure osare ora significhe-

rà aver fatto la scelta giusta per il vostro futuro.

I vostri numeri fortunati: 17 – 19 - 51

Un po’ di sano egoismo è quel che ci vuole, so-

prattutto in questo momento di stress e forti

cambiamenti. Accuserete un senso di disorien-

tamento e di solitudine, dovuto al forte cam-

biamento che state vivendo. Arriveranno noti-

zie non liete sul fronte familiare. Tenete duro.

I vostri numeri fortunati: 9 – 16 - 67

E’ l’esplosione emotiva dei vostri sensi. L’oppo-

sizione del sole, Urano e Mercurio vi toglierà le

ultime vestigia del vecchio Io, ormai al collasso.

Dal punto di basso totale non si può far altro che

risalire, è arrivato il momento della vera ricostru-

zione. Abbiatene il coraggio e sorridete alla vita.

I vostri numeri fortunati: 26 – 39 - 71

Non vi piacete affatto e state lasciando anche

un po’ la cura della vostra persona. In verità

il fisico non c’entra, state perdendo la fiducia

e la stima in voi stessi. Il rimedio? Regalatevi

un po’ di tempo per voi e chiedetevi oggi: “cosa

voglio fare per rendermi felice?”.

I vostri numeri fortunati: 3 – 60 - 62

Un momento di calma piatta lo vivete non come

un momento di riposo, ma di noia e abbandono.

Godere di periodi apparentemente vuoti non vi

giustifica nel perdere il vostro tempo in elucu-

brazioni mentali sterili e improduttive. Il tem-

po passato nessuno ve lo riconcederà.

I vostri numeri fortunati: 2 – 28 - 47

Avere fiducia negli altri è nel senso di rinascita

spirituale è la marcia vincente che vi permette

di stravolgere le carte in tavola al destino. Sie-

te l’unico segno capace di prevedere il futuro

degli eventi, e voi già sapete dove state andan-

do. Apparecchiate la tavola, il vino arriverà.

I vostri numeri fortunati: 10 – 44 - 58

Siete tendenti alla depressione in questo pe-

riodo, solo che non ve ne siete neanche accorti.

Problemi finanziari sono risolvibili tramite

dei piccoli prestiti. Inoltre il sestile di Nettuno

e Plutone vi rende immuni da cali energetici

per captare vibrazioni nascoste pericolose.

I vostri numeri fortunati: 34 – 38 - 87

Marte in opposizione in moto retrogrado è una

sfida dura da affrontare, ma dovete combatte-

re questa lotta massacrante per la fiducia che

avete in voi stessi e che gli altri nutrono nel

vostro cuore. Il coraggio lo troverete e i pro-

blemi si risolveranno con un po’di ottimismo.

I vostri numeri fortunati 13 – 63 - 85

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

oCan

cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

eCap

rico

rno

Pes

ci

Auguri Ariete! il favorevole passaggio di Mer-

curio che, terminata la fase di moto retrogrado,

ricomincierà la sua marcia nel vostro segno, con-

cedendo intuizione lavorativa, positività psicolo-

gica e tanti buoni propositi. E’ un momento fa-

vorevole per intraprendere nuove strade di vita.

I vostri numeri fortunati: 33 – 41 - 65

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