FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015

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Viaggio ...e molto altro ancora all’interno Attualità Gioco d’azzardo allarme per gli adolescenti Salute Cataratta la malattia degli occhi L’incantevole Val Gardena Musica Coldplay Life Sintomi della depressione pre natalizia Moda Tendenze Dicembre 2015

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E' uscito il nuovo numero di FOR YOU Magazine!!! Anche questo mese per voi argomenti di Attualità, Salute e Benessere, Cultura, Moda, Spettacolo, Musica, Cinema, Teatro, Eventi e molto altro ancora... Sfogliate ora la versione online!!!

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Viaggio...e molto altro

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AttualitàGioco d’azzardoallarme per gliadolescenti

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For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia

Tel. 333.6024565

Editore e Direttore CreativoAlessandro Immordino

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Direttore ResponsabileRaffaella Patricelli

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Anno 6 - Numero 11Dicembre 2015

www.foryoumagazine.it

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e spazi pubblicitari realizzatida For You Magazine

Salvo accordi scritti lecollaborazioni a For You Magazine

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Registrazione al Tribunale di LatinaNr. 927 del 23/07/2010

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CollaboratoriTiziana Sacchetti, Pamela Polizzi

Silvestro Bellobono, Giovanna Testa Gianluca Rini, Alessandra Cafaro

Laura De Rosa, Lorena Cacace

Stampa Arti Grafiche Europa

Via Vaccareccia, 57 - Pomezia

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UN AUGURIOSPECIALE FOR YOU...Cari lettori, iniziamo questo mese con il pensiero agli attentati di Parigi. Ora che si va verso il Natale, quanto accaduto ci fa riflettere ancora di più. Il nostro pensiero va a tutte le 129 vittime, a Valeria Solesin, ai circa 300 feriti. Ma anche a tutte le vittime dell’Isis in Medio Oriente. Ciò che è successo non deve allon-tanarci dal desiderio di pace che in fondo tutti noi nutriamo nel profondo del cuore. La pace deve essere più forte della guerra, sempre. Dovrebbe essere questo il messaggio che do-vrebbe contagiare tutti. Il messaggio che dovrebbe vincere la paura. Mentre vi scrivo leggo dai giornali che si sta mobilitan-do una nuova guerra in Siria, con la Germania che annuncia di inviare Tornado, la Francia già in prima linea e forse con un coinvolgimento, seppur marginale dell’Italia. Non so natu-ralmente come andrà finire. Con il mese di dicembre, però, si entra anche nel pieno del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco. E così ci auguriamo che tutto scorra con re-golarità, tutto proceda – anche se sembra utopia - senza dover far registrare ancora vittime. Il Natale come detto è molto vici-no, mettete da parte i regali, il superfluo e cercate ciò che vi fa sentire più vivi. Buone Feste e buona lettura, come sempre.

Raffaella Patricelli [email protected]

ditorialeEdi RAFFAELLAPATRICELLI

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8 Attualità:Festeggiamo il Natale con l’augurio di un futuro migliore.

10 Attualità:Fondazione Migrantes: in aumento i residenti italiani all’estero.

14 Life:Facciamo attenzione ai sintomi della depressione natalizia.

18 Life:Segnali inequivocabili di intossicazione emotiva.

20 Life:L’importanza della fedeltà di coppia.

24 Salute:L’omeopatia usata per curare sia l’influenza che il raffreddore.

26 Salute: La cataratta, la malattia che colpisce gli occhi.

30 Estetica: Oli naturali che stimolano la crescita e rafforzano i capelli.

36 Alimentazione: L’importanza di bere acqua anche durante il periodo invernale.

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Sommario38 Viaggio: L’incantevole Val Gardena.

42 Moda donna: Haute Couture et Prêt-à-porter.

44 Shopping donna: Accessori moda. I colori dell’inverno.

46 Shopping donna: Christmas. Idee regalo per “Lei”.

48 Shopping uomo: Le nuove tendenze di moda.

52 Design: Living Room. Consigli per l’arredo.

56 Cinema: Star Wars VII. Il risveglio della forza.

58 Musica: Il nuovo album dei Coldplay.

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Spossati dalle fatiche di ogni giorno, dalla precarietà del lavoro, da situazioni familiari in cui sono venuti meno l’affetto, la dedi-

zione, la fiducia; inquieti per ciò che accade nel mondo, per le stragi, per le catastrofi sociali, per le guerre senza fine, per le soppressioni propaganda-te di vite innocenti. Lo stato d’animo con il quale accogliamo i prossimi giorni di festa non è esatta-mente leggero, lo spirito non esattamente sereno.

Torna il Natale e con lui la sensazione che per le strade affollate, tra le vetrine costellate di lucine colorate, le corse affannate e la frenesia degli ac-quisti siano solo un diversivo per mascherare le ansie ordinarie. Nonostante tutto, però, è bene ac-cantonare preoccupazioni e scetticismo e aprire il cuore alla flebile luce di speranza che le fe-stività magicamente riaccendono. L’umanità l’ha sempre conservata e ha sempre conti-nuato, anche nei momenti più ottusi e tetri, a farne tesoro; lo sconforto, infatti, non può e non deve sopraffare l’esistenza di quanti vivono periodi bui e difficoltosi.

Senz’altro i Natali di guerra, di miseria, di povertà che – oggi come ieri – si susse-guono, più o meno vicini alle nostre case, fanno vacillare ogni fiducia nell’uomo, fanno smarrire ogni aspet-tativa nel futuro; il timore, l’incertezza

e la rassegnazione poi, inducono atteggiamenti di indisponibilità e di chiusura verso gli altri. Ma non possiamo cedere al pessimismo! Al di là di ogni problema e apprensione, guardare avan-ti a sé con positività resta l’unica scelta possibi-le per non lasciarsi vincere dagli inconvenienti della vita.

E poiché la forza di cambiare la realtà e di rad-drizzare questo mondo troppo spesso distratto e sempre più frequentemente ingiusto, deriva dal trasformarsi, in tempi di forte individualismo, in uomini e donne migliori, per coloro che celebra-no le festività tra volti amici e al caldo delle pro-prie case, l’impegno è di non dimenticare quelle persone per cui il Natale è un momento di soffe-

renza, a causa della povertà e della solitudine dilaganti.

La speranza in un’umanità più fraterna e meno egoista, in una vita più dignito-sa e meno sacrificata, in un futuro più roseo e meno problematico, riaccesasi nel mese di dicembre, è la cosa di cui oggi, più di ogni altra, avvertiamo il bisogno. Non lasciamo che si spen-ga. Coltiviamola tutto l’anno!

di Pamela Polizzi

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Oltre ogni preoccupazione e inquietudine, la magia del Natale rinno-va l’invito alla speranza e all’ottimismo. Quindi alla vita!

Attualità > di Pamela Polizzi

MIGLIORE

FESTEGGIAMO IL NATALE

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L’emigrazione è un fenomeno demografico globale, ma non certo recente, benché la si-tuazione geopolitica contemporanea possa

indurre a pensarlo: da sempre l’uomo cerca una via di fuga da un luogo inospitale, improduttivo, insi-curo verso un altro che possa offrirgli condizioni di vita migliori e soddisfacenti. Attualmente ciò vale non solo per i Paesi poveri o in guerra del Terzo Mondo ma anche, seppur in proporzioni minori, per gli Stati industrializzati dell’Occidente, inclusa l’Italia. La conferma arriva dal “X Rapporto Italiani nel Mondo” presentato qualche settimana fa dalla Fondazione Migrantes, organismo pastorale del-la Cei finalizzato allo studio delle migrazioni e della mobilità. Analizzando attentamente i dati dell’Aire (Anagrafe dei residenti all’estero) è emerso che, al 1° gennaio 2015, i cittadini italiani domiciliati in una nazione straniera sono passati dai circa 3 milioni del 2006 ai 4.636.647 di oggi, ossia un aumento del 49,3% in soli 9 anni, che su una popolazione di 60 milioni di per-sone equivale al 7,6%.

I motivi di questo piccolo “esodo” li ha ben spiegati Monsignor Gian Carlo Perego, direttore generale della Fon-dazione: «Stiamo vivendo una nuova stagione dell’unica storia dell’e-migrazione italiana, una stagione segnata dalla crisi economica, che determina la crescita di nuovi flus-si in uscita». Precisamente è negli ultimi 3 anni che sono aumentate le partenze dei nostri connazionali,

soprattutto i giovani, spinti dall’esigenza di tro-vare un lavoro altrove: si tratta della cosiddetta “fuga di cervelli”, alimentata dal desiderio di rea-lizzare all’estero il proprio progetto professionale o di vita, arricchendo il bagaglio culturale, lingui-stico, sociale, e trovando situazioni contrattuali e salariali più favorevoli. Tuttavia, è sbagliato parla-re soltanto di giovani, poiché le cifre dei partenti comprendono anche gli over 40 rimasti disoccu-pati e i pensionati in cerca di condizioni fiscali ed esistenziali più idonee. Stando al report della Fon-dazione Migrantes è possibile tracciare un iden-tikit dell’espatriato medio italiano tra i 101.297 trasferitisi nel solo 2014: uomo (56%), tra i 18-34 anni (36%), prevalentemente in età lavorativa (il 61% ha tra 18 e 49 anni), celibe (59%), che lascia il Nord Italia per spostarsi in Europa, principalmen-

te in Germania, Regno Unito e Svizzera.

Di queste nuove correnti migratorie risal-ta il dinamismo delle regioni settentrio-nali (24 mila lombardi e 15 mila veneti in più), benché la Sicilia con 731.483 abitanti all’estero rimane la prima re-gione natia di compatrioti, seguita da Campania, Lazio, Calabria. Le conclusio-

ni di questa dettagliata indagine le ha tracciate lo stesso Monsignor Pere-go, evidenziando come accanto al “diritto ad emigrare” è necessario assicurare anche il “diritto a re-stare nella propria terra d’origine”, privilegiando politiche di sostegno per le famiglie e per l’occupazione.

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Secondo il Rapporto 2015 della Fondazione Migrantes negli ultimi 9 anni c’è stata una crescita del 49,3% di connazionali trasferitisi in un Pa-ese straniero. La ricerca del lavoro è la prima causa dei flussi migratori.

Attualità > di Silvestro Bellobono

ALL'ESTERO

AUMENTANO I RESIDENTI

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IL GIOCO D’AZZARDO

I dati sulla ludopatia degli adolescenti sono inquietanti: il 49% dei ra-gazzi tra i 15 e i 19 anni fa uso di slot machine, videolottery, siti e app per scommesse. Secondo i medici la prevenzione deve partire dai genitori.

Attualità > di Silvestro Bellobono

siti per scommesse, app scaricabili sul cellulare e simili almeno una volta nell’ultimo anno, mentre il 3% è già un giocatore patologico, soprattutto quan-do questa pratica inizia prima dei 13 anni. Ma ciò che stupisce maggiormente è l’assuefazione quasi inconscia dei genitori nei confronti dei baby scom-mettitori: in qualsiasi centro commerciale si trova-no ormai slot machine, apparecchi per roulette, po-ker, blackjack dedicati ai ragazzi che, in una sorta di ipnosi collettiva, giocano attratti dai premi non in denaro, perché la legge lo vieta per i minorenni, bensì “redemption tickets”, ossia biglietti per scon-ti o buoni acquisto per altra merce (come ingressi al cinema, smartphone o tablet). Molto spesso il tutto avviene sotto lo sguardo compiaciuto di mamma e papà. Proprio qui risiede l’aspetto più drammatico

della questione: l’educazione del minore.

Purtroppo il 90% dei genitori ignora che, quando il gioco d’azzardo entra nelle vite

dei loro figli come se fosse un’attivi-tà “normale”, si corre il rischio di pre-disporre i ragazzi alla ludopatia in età adulta, creando nella loro psiche una forma di dipendenza senza inibizioni. Perciò la prevenzione deve iniziare in famiglia, responsabilizzando i giovani sull’uso dei social network, vietando

loro l’accesso nelle sale da gio-co, istruendoli sui pericoli delle

scommesse e sul valore dei sol-di o delle vincite.

I l gioco d’azzardo è un fenomeno sociale che sfo-cia spesso in forme patologiche note come ludo-patia, ovvero l’incapacità di resistere all’impulso

di scommettere, nonostante la consapevolezza che possa produrre gravi conseguenze finanziarie, emo-tive e psicologiche. Infatti, in Italia nel 2012 è stata approvata una legge che ha inserito la ludopatia tra i disturbi meritevoli di prevenzione, cura e riabilita-zione rivolte alle persone che ne sono affette.

Eppure le istituzioni politiche, per ragioni meramente economiche, non sembrano propense a fronteggiare il problema: solo nel 2014, tra Lotto, lotterie nazionali, schedine, Gratta e Vinci, slot machine, videopoker e casinò games, il giro d’affari al netto delle vincite è stato di circa 17,5 miliardi di euro, con un peso sul Pil pari all’1,1%, di cui 8 miliardi versati nelle casse dell’Erario. Fra i giochi “fisici” nel nostro Paese si contano 328 mila slot machine per 120 mila esercizi commerciali e 51 mila vi-deolottery per 4600 sale bingo. Poi ci sono i giochi on line, per i quali si stima un in-teresse di 3 milioni di italiani che spen-dono circa 726 milioni di euro all’anno.

Il fenomeno assume contorni davvero allarmanti quando il gioco d’azzardo coinvolge i minori: secondo i dati della “Relazione 2015 sullo stato delle tossicodipendenze in Italia” il 49% degli adolescenti tra i 15 e i 19 anni ha usufruito di slot,

giovani

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Life > di Eleonora Casula

L’atmosfera allegra delle feste natalizie non sempre è sinonimo di se-renità. In questi giorni molti di noi accusano invece tristezza, malin-conia ed ansia, sintomi questi da non sottovalutare.

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Le festività natalizie sono alle porte. Cene, riunioni di famiglia e pomeriggi trascorsi a giocare insieme sono quasi in agguato, con

il loro carico di ansia e desiderio di far bella figura, tanto da sfociare poi in quella che si chiama de-pressione pre natalizia.

La depressione pre natalizia è una sindrome sempre più diffusa che si manifesta con tristezza, senso di inadeguatezza, malinconia ed an-sia. I sintomi da non sottovalutare di questa forma di disturbo compren-dono l’insonnia, il nervosismo e la stanchezza. Per molti, le feste rap-presentano un impegno sociale, ma anche economico ed emotivo di grande portata e per questo difficile da affrontare.

Alla base della depressione pre natalizia tra le varie cause, non ultima è il pensie-ro di dover dare il meglio di sé davanti a parenti ed amici; a peggiorare la si-tuazione contribuisce anche il dover tra-scorrere intere giornate con persone che, durante il resto dell’anno, si frequentano piuttosto di rado.

A Natale, capita che possano acuirsi nevrosi e problemi presenti in forma latente e determinati dall’insoddisfa-zione o da uno stile di vita eccessiva-

sintomiDepressione Pre Natalizia

mente stressante; in alcuni casi, il malessere è de-terminato dall’obbligo di dover trascorrere le feste con persone poco gradite o con le quali non ci si sente a proprio agio. Per affrontare al meglio la si-

tuazione è importante affrontare le feste con serenità, programmando dei giorni in cui fare delle attività piacevoli, come per esempio andare al cinema con un amico oppure leggere un buon libro.

Stilare una lista di persone alle qua-li si desidera fare un dono, segnan-do anche la tipologia di oggetto, è un modo per evitare situazioni stressanti e faticose. Pensare

a sé stessi e al proprio benes-sere è fondamentale quindi, anche durante le festività, trovate il tempo per fare un bagno rilassante, andare a correre e curare l’alimenta-zione per non ritrovarsi poi con troppi chili di troppo.

LA DEPRESSIONE PRE NATALIZIA È UNA

SINDROME SEMPRE PIÙ DIFFUSA CHE SI MANIFESTA

CON TRISTEZZA, SENSO DI INADEGUATEZZA,

MALINCONIA ED ANSIA.

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Life> di Beatrice Elerdini (www.nanopress.it)

L’estate è finita da un pezzo e il freddo è arrivato gia da qualche giorno. E’ il momento di accendere i riscaldamenti e prepararsi anche ai rincari che graveranno sulle nostre bollette.

denaro

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tando per l’acquisto di unfrigorifero in classe A+++. Il risparmio sarà pari a circa 40 euro.

Illuminazione

Anche illuminare casa è un costo non indiffe-rente. La prima cosa in assoluto da fare è so-stituire tutte le lampadine, con quelle di nuova generazione a led. In questo modo avrete già un risparmio del 73%!

Ferro da stiro

Infine il ferro da stiro, fido compagno della quo-tidianità domestica: al di là delle apparenze, è un elettrodomestico che ha un alto consumo energetico. Si prende infatti un buon 6% dei consumi.

Per risparmiare, si può ricorrere a qualche sem-plice trucco: innanzitutto bisogna stende-

re bene gli indumenti e tentare con le mani di eliminare il più possibile le pieghe; utilizzare il ferro quando si ha un discreto numero di capi da sti-rare; non lasciare mai il ferro acceso a vuoto; infine si può iniziare a stira-re i capi più semplici, quando il ferro

non è ancora caldissimo, sfruttare le alte temperature per gli indumenti più difficili e poi, quando lo spegnete, po-tete continuare a stirare finché è caldo. Ovviamente quando possibile, utilizzate le basse temperature. In questo modo, avrete un risparmio di 23 euro.

Niente paura, non è il caso di disperarsi, esistono alcuni metodi, come segnala il sito Sos Tariffe, che vi consentiranno di

ottenere un discreto risparmio energetico e quindi economico. Scopriamo nel dettaglio il pentalogo del consumatore parsimonioso.

Lavatrice

Forse pochi sanno che la lavatrice comporta un sovrapprezzo sulla bolletta pari al 10%. Questo è dovuto al fatto che l’acqua che viene utilizzata per lavare i panni, deve essere preventivamente riscaldata. Pertanto, potete risparmiare lavando a 40°, peraltro è più che sufficiente, se si tratta di bucati ordinari e non particolarmente sporchi.

Lavastoviglie

Lo stesso sovrapprezzo si ha utilizzando la lava-stoviglie: anche in questo caso l’acqua utilizzata deve essere preventivamente riscaldata. L’ideale è poter acquistare un modello che sia in grado di cari-care l’acqua calda dalla rete, rispar-miando, così, 26 euro, ovvero il 35% dei consumi della lavastoviglie. Se invece ne possedete già una, optate quando possibile, per un lavaggio a bassa temperatura.

Frigorifero

Per quanto riguarda il frigorifero, il con-sumo registrato è pari al 9% dei consumi. In questo caso è possibile risparmiare op-

BOLLETTA DELLA LUCE

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EMOTIVA

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L’intossicazione emotiva è una condizione molto frequente che si manifesta con ansia, nervosismo e poca energia; si contraddistin-gue anche per alcuni atteggiamenti particolari, come per esempio essere costantemente diffidenti.

Life > di Eleonora Casula

segnali inequivocabili DI

menti e decisioni sbagliate o che possono con-tribuire a sentirsi insoddisfatti o frustrati.

Un altro importante segnale che compare quan-do si è intossicati emotivamente è il sentirsi sempre attaccati dalle parole e dai gesti degli altri. L’essere eccessivamente diffidenti, senza reali motivi, è un atteggiamento causato dalla paura di non essere compresi ma anche dall’in-capacità di interpretare, correttamente, gli at-teggiamenti altrui. Inoltre, è possibile che ci si senta del tutto incapaci di affrontare le sfide della vita e che si abbia il bisogno costante di avere il supporto e l’appoggio di un’altra per-sona.

Le intossicazioni emotive si possono vin-cere cercando di accettare tutte le emo-zioni, anche quelle ritenute sbagliate. E’ scorretto reprimerle o cercare di annullarle

perché, così facendo, non si riesce, vera-mente, a conoscere sé stessi in manie-ra profonda.

Per trovare la serenità, migliorare il rapporto con sé stessi e gli altri è

possibile imparare la meditazio-ne e la respirazione; un aiuto

pratico ed efficace arriva anche dallo yoga e dal pilates.

E’ uno stato psicologico che si ripercuote, in maniera anche piuttosto evidente, sul corpo perché si perde la forza e si accusa

astenia e debolezza. L’intossicazione emotiva si manifesta con alcuni segnali inequivocabili come, per esempio, sentirsi insicuri, innervositi o privi di qualsiasi tipo di energia.

L’intossicazione emotiva è un problema piuttosto diffuso che compare quando si sta attraversando un momento di grande importanza o molto impe-gnativo dal punto di vista psicologico. Un segna-le inequivocabile che compare quando si soffre di un’intossicazione emotiva è il sentirsi deboli e senza forze; si tratta di un sintomo psicofisico che influisce, in maniera negativa, sulla propria esistenza. Quando non si hanno forze a suf-ficienza, si è stanchi o depressi è molto dif-ficile adempiere ai propri compiti, prendere iniziative e cercare di liberarsi dalle emozioni dannose.

Se si è vittima di un’intossicazione emotiva non si è in grado di valuta-re le proprie potenzialità, si trascura una parte importante di sé nel ten-tativo di controllare il proprio modo di essere. A causa delle emozio-ni è molto probabile che si assumano comporta-

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Life > di Laura de Rosa (www.nanopress.it)

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L’IMPORTANZA DELLA

COPPIA Fedeltà di coppia, un’utopia o una realtà? Secondo una recente ricerca scientifica l’aspetto che unisce maggiormente è proprio la fedeltà, se-guita da sesso appagante ed equa suddivisione dei doveri domestici.

Favorisce la complicità

Una coppia che, anche a distanza di anni, sa es-sere fedele alle proprie promesse è sicuramen-te legata da una profonda complicità. Purché la fedeltà sia un atto d’amore sincero, non certo subito.

Se è una scelta condivisa è rassicurante

Sentirsi capiti dall’altro e percepire che i nostri pensieri sono anche i suoi, perlomeno nell’am-bito della fedeltà, è sicuramente rassicurante, purché sia una scelta libera e condivisa.

E’ una promessa mantenuta

Purtroppo siamo abituati a considerare la fedeltà come un qualcosa di limitato alla sfera sessuale, ma essa va ben oltre questo aspetto.

La fedeltà è la promessa di sostegno reciproco nei mo-menti belli e brutti della relazione, e per questo es-sere fedeli, in senso lato, migliora la coppia.

di Laura de Rosa

Eppure il tradimento spopola a qualunque latitudine e, a volte, non dipende nemme-no dall’assenza di sintonia o condivisione.

Ma esistono almeno 7 motivi per cui, la fedeltà, fa bene alla coppia.

E’ un segno di rispetto

I tradimenti non sono necessariamente un atto diabolico, insomma possono accadere e a volte servono pure, ma essere fedeli, certo, è una dimo-strazione di rispetto nei confronti dell’altro.

Non mina la fiducia

E’ inutile essere fedeli per costrizione, ma se viene dal cuore ecco che la fedeltà può davvero aiutare la coppia a non perdere la fiducia reciproca, anche nei momenti più difficili.

E’ un segno d’amore

Chi ama davvero non vor-rebbe mai procurare del dolore alla persona che ha al suo fianco e l’idea di ferirla con un tradi-mento le fa male. Ecco perché la fedeltà, o per-lomeno la buona volontà di esserlo, è un segno d’a-more sincero.

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Uno studio ha dimostrato che vivere con un cane fa bene. Rende più tonici e meno soggetti ad ansia e depressione.

caneE’ quanto emerge da uno studio condotto

dalla Saint Andrews University, con sede in Scozia, e pubblicato sulla rivista Preventive

Medicine. La scienza, da sempre interessata agli aspetti positivi del rapporto fra l’uomo ed i suoi amici pelosi, ha svolto un’indagine sui proprietari di cani, concludendo che sono più giovani, in me-dia, di circa dieci anni rispetto a chi non possiede Fido.

Lo studio ha coinvolto 547 persone con un’età su-periore ai 65 anni che hanno indossato un acce-lerometro, ossia uno strumento attraverso il quale osservare i movimenti compiuti. I dati rilevati sono stati poi analizzati considerando gli aspetti fisici e su altri parametri, quali il livello di ansia e di de-pressione. I risultati hanno mostrato che possedere un cane aiuta a stare meglio, non soltanto da un punto di vista psicolo-gico ma perfino fisico.

La ricerca, condotta in Scozia e pubblicata sulla rivista scientifica “Preventive medi-cine” sottolinea che chi ha un cane svolge più movimento, rispetto a persone della medesima età, mantenendo dei livelli che possono essere paragonati a chi ha, circa, dieci anni di meno. Proprio in base a questi dati, si è arrivati a concludere

che convivere con un cane, oltre a far ringiovanire, regala un’esistenza attiva, più piacevole e meno solitaria. Un altro dato particolarmente interessan-te emerso dalla ricerca scozzese riguarda gli stati di malinconia e di stress; i volontari possessori di cani che hanno partecipato al test non soffrono di simili problematiche. Questi speciali animali do-mestici possono quindi interferire positivamente anche sull’ansia, lo stress e le preoccupazioni, fun-gendo da antidepressivi naturali.

I nostri amici a quattro zampe sono un valido so-stegno per superare il senso di solitudine che, trop-po spesso, attanaglia le persone in là con gli anni. Possedere un cane stimola ad uscire e a moltipli-

care le occasioni per frequentare altre persone. Inoltre, ogni giorno, e più volte al giorno, il

proprietario porta il suo animale a cammi-nare o a correre; proprio questo esercizio continuo, e non sporadico, è un vero toc-casana per restare giovani più a lungo.

Nella metà dei proprietari di cani sotto-posti all’esperimento inoltre, sono stati rilevati livelli significativamente più bassi di ansia e depressione. Ecco perché

vivere con un cane migliora la salute e ritarda l’invecchiamento.

Life > di Eleonora Casula

Vivere con un

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Di solito non vediamo l’ora di rimediare a questo quadro sintomatologico, per riuscire a trovare un po’ di sollievo. Le cure messe

a disposizione dalla medicina tradizionale rappre-sentano comunque soltanto un’alternativa, perché possiamo provare anche con l’omeopatia. Sono tante le soluzioni omeopatiche a cui possiamo fare riferimento. Scopriamo insieme tutti i rimedi che possono fare al caso nostro.

L’influenza

Curare l’influenza con l’omeopatia significa ricor-rere, ad esempio, all’Arsenicum album. Va preso soprattutto in presenza di una forte congestione nasale, quando, comunque, l’esordio della febbre si dimostra più graduale. Molto utile è quando la sin-drome influenzale si rivela debilitante, interessando anche con sintomi ben specifici, come bruciore alla gola, mal di stomaco, nausea, vomito e diarrea.

Possiamo ricorrere anche all’Oscillococci-num, un vero vaccino antinfluenzale ome-opatico. Questa sostanza è utile soprattutto per la prevenzione dell’influenza, infatti riduce la possibilità di ammalarsi anche nei soggetti particolarmente sensibili, come i bambini e gli anziani. Nel caso ci si sia già ammalati, l’Oscillococcinum può ridurre l’intensità dei sintomi influenzali e la durata della malattia. In questi casi se ne può assu-mere una dose, da ripetere ogni 6 ore fino a 3 volte al giorno. All’Oscillococcinum può essere abbinata l’Echinacea angusti-folia in tintura madre: ne bastano 30 gocce ogni volta per 20 giorni. Da

Influenza e raffreddore si presentano con sintomi molto fastidiosi: naso che cola, congestione delle vie aeree superiori, starnuti, brividi, febbre.

Salute > di Camilla Buffoli (www.tantasalute.it)

L’omeopatia usata per curare

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influenzanon dimenticare anche la Belladonna. Si tratta di un rimedio indicato soprattutto quando la febbre compare all’improvviso e si attesta su valori eleva-ti. In questi casi il paziente può presentare cefalea e non sopporta né la luce né i rumori. Questo ri-medio è indicato soprattutto quando si ha un forte mal di gola, senza che ci sia la presenza di pus. Infine va ricordata la Nux vomica. Essa si usa quando il paziente sente molto freddo, ha brividi determinati dalla febbre, mal di testa e fotofobia.

Il raffreddore

Secondo la concezione della medicina omeo-patica, la malattia e quindi anche il raffreddore rappresenterebbero un tentativo da parte dell’or-ganismo di ripristinare il suo equilibrio genera-le, che è andato perso. Curare il raffreddore con l’omeopatia significa prendere in considerazione i sintomi presentati dal paziente e in particolare

la rinorrea. Per rimediare occorrono delle sostanze, la cui azione si faccia sentire so-prattutto per il rafforzamento delle difese immunitarie. Anche in questo caso pos-sono andare bene l’Oscillococcinum o il Ribes nigrum. Se il soggetto starnutisce in continuazione e ha un’intensa lacrima-zione può essere utile l’Allium cepa. Se la rinorrea è liquida e il soggetto presen-ta, oltre che mal di testa, anche un ma-lessere diffuso, va utilizzato il Gelse-mium. Per contrastare la sensazione di ostruzione alla radice del naso è otti-mo il Kallum iodatum; se c’è un coin-

volgimento dell’orecchio, è meglio ricorrere al Kallum muriaticum.

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La cataratta è una malattia oculare per cui il cristallino va in contro ad una progressiva opacizzazione.

Salute > di Elisabetta Parise (www.tantasalute.it)

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graduali e, di conseguenza, intervenire tempesti-vamente fin dai primi sintomi può garantire la riso-luzionedel disturbo visivo. Se non curata adeguata-mente, però, la cataratta può diventare ipermatura e creare serie complicazioni e degenerazioni, tali da offuscare in modo considerevole la visione com-plessiva. Il fenomeno dell’“occhio bianco”, ad esem-pio, aumenta il rischio d’insuccesso se si sceglie di intervenire chirurgicamente ed è spesso responsa-bile dell’insorgere di altre patologie più serie a cari-co dell’occhio, come il glaucoma per il quale è stato scoperto un nuovo metodo di diagnosi. Il parere dello specialista è indispensabile quando si notano variazioni (anche lievi) della vista oppure improvvi-si cambiamenti di visione (ad esempio lo sdoppia-mento della vista o la difficoltà a mettere a fuoco).

Una diagnosi precoce ed un eventuale intervento chirurgico specifico costituiscono le due princi-pali soluzioni per salvare la vista dalla cataratta. Infatti, quando non è più possibile correggere

il difetto visivo utilizzando speciali lenti, si ricorrere abitualmente ad un’operazione durante la quale viene distrutto il vecchio cristallino mediante l’utilizzo di stru-menti ad ultrasuoni e viene introdotta una nuova lente intraoculare, general-mente in plastica. Questa tipologia di intervento è perlopiù risolutiva, tuttavia

in alcuni casi si può verificare un anneb-biamento della vista che viene definito cataratta secondaria. Questo tipo di pro-blema dovuto all’ispessimento e all’opa-cizzazione della capsula del cristallino, può presentarsi a tre mesi dal primo intervento o, con minore probabilità, dopo 12 mesi.

La cataratta è una malattia che colpisce gli occhi in cui il cristallino si opacizza pro-gressivamente. Il paziente, quindi, subisce

l’annebbiamento della vista e ha difficoltà a met-tere a fuoco gli oggetti, peggiorando gradualmen-te la visione. La cataratta può essere distinta in nucleare (colpisce il centro del cristallino), corti-cale (coinvolge i bordi del cristallino), sub capsu-lare posteriore o congenita.

Non esistono cause del tutto note che determinano la patologia, si sa però che alcuni fattori come l’in-vecchiamento, il fumo, una dieta squilibrata, il dia-bete e alcuni farmaci possono causare la malattia. La cataratta tende a svilupparsi in modo gradua-le: mentre nei primi stadi la malattia non disturba particolarmente la vista, col trascorrere del tem-po, invece, inizia ad interferire con la visione. Poichè si parla di una malattia progressiva, in assenza di cure specifiche la cataratta può causare cecità. In genere, comunque, questa patologia non induce drastici cambiamen-ti nell’aspetto esterno dell’occhio: solo quando la cataratta diviene ipermatu-ra, ovvero l’occhio stesso diventa del tutto bianco, il paziente può accusare infiammazione, mal di testa e dolore. I sintomi più comuni della cataratta comprendono l’annebbiamento della vista, la difficoltà ad identificare i colori e a legge-re, l’ingiallimento e il peggioramento della visione in presenza di luce debole/molto forte e la visione a macchie.

L’evoluzione e la progressione di questa patologia sono tendenzialmente lente e

la cataratta, la malattia

GLI OCCHI

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Si tratta di una forma di calvizie che può colpire sia gli uomini che le donne, anche se è più frequente nei primi.

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Salute > di Gianluca Rini (www.tantasalute.it)

Negli uomini i primi capelli a cadere sono quelli sulle tempie, mentre nelle donne i capelli si diradano su tutta la testa e non si

ha una vera e propria stempiatura. Esistono moltis-simi fattori genetici e ambientali che avrebbero un ruolo fondamentale nella comparsa di questa forma di calvizie. Si è scoperto che essa sarebbe collega-ta agli ormoni androgeni, in particolare il diidro-testosterone. L’alopecia androgenetica può essere trattata con i farmaci, ma di solito non si fa ricorso ad essi, perché comportano differenti effetti colla-terali che possono essere anche gravi.

I sintomi. Nell’alopecia maschile tutto si manife-sta con un diradamento dei capelli sulle tempie e nel tempo la fronte diventa sempre più ampia. Poi i capelli diventano più radi anche sulla parte supe-riore della testa. Spesso il diradamento va avanti fino a trasformarsi in una vera e propria calvizie parziale o totale. Nelle donne i capelli si diradano su tutto il capo e non si hanno stempiature. Inoltre in questo caso l’alopecia androgenetica soltanto raramente provoca una calvizie totale.

Le cause. Secondo la ricerca scientifica, l’alopecia androgenetica è il risultato della combinazione di vari fattori genetici e ambientali. I ricercatori da tempo studiano i fattori di rischio che sono implicati, anche se questi ultimi sono difficili da in-dividuare. Si è scoperto, però, che questa forma

di calvizie è collegata agli ormoni androgeni, nello specifico al diidrotestosterone. Se nei follicoli au-mentano i livelli di questo ormone, la crescita e la caduta del capello possono avere un ciclo più rapi-do e i capelli tendono a crescere più corti e più sot-tili. Interverrebbero anche delle mutazioni geneti-che, nello specifico sarebbe coinvolto il gene AR, che da le istruzioni per costruire una proteina che nell’organismo funziona da recettore per il diidro-testosterone. Attraverso l’osservazione scientifica, si è potuto rilevare che esisterebbe un’ereditarietà.

I rimedi. Esistono due farmaci per curare l’alope-cia androgenetica. Uno di questi è la finasteride, una sostanza usata per trattare l’ipertrofia pro-statica benigna. Questo medicinale non avrebbe un effetto duraturo, perché, se si decide di inter-rompere la cura, i capelli riprenderanno a cadere. Gli effetti collaterali sono ampi: diminuzione del desiderio sessuale e minore concentrazione degli spermatozoi nel liquido seminale. L’altro farmaco è il minoxidil, che si usa anche nella cura per l’i-pertensione. In genere potrebbe essere utilizzato sotto forma di lozione, per stimolare i bulbi piliferi. Questo medicinale, però, può portare a ipotensio-

ne, infiammazioni, arrossamenti e prurito. Per i numerosi effetti collaterali che

comportano, questi due farma-ci non sono molto utilizzati.

L’alternativa è costituita dall’operazione chi-

rurgica, mediante la tecnica dell’autotra-pianto.

CALVIZIEAlopecia androgenetica

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I capelli possono apparire secchi e sfibrati a causa di colorazioni troppo aggressive o dell’uso eccessivo di piastre o altri strumenti

per l’acconciatura. Ecco 6 oli naturali ed econo-mici che stimolano la ricrescita e rafforzano i capelli.

Olio di semi di lino è un vero toc-casana perché nutre, rinforza e rende la chioma più sana. E’ indicato anche contro le doppie punte. Si applica prima dello shampoo sui capelli inumidi-ti, lasciandolo agire per circa un’ora. Si acquista facilmente in erboristeria oppure in rete ma bisogna accertarsi che sia privo di additivi.

Olio extra vergine d’oliva. Ricco di grassi buoni, sali minerali e vitamine è in grado di favorire la crescita e la bellezza dei capelli. Si può utilizzare al naturale oppure mescolato ad altri oli naturali, come per esempio quello di mandorle dolci.

Olio di cocco. Ricco di grassi e di so-stanze nutritive rende i capelli più for-ti, nutriti e splendenti. Si deve stendere con cura su tutta la

chioma, lasciandolo agire per circa un’ora.

Olio di melaleuca. La melaleuca, nota anche come tea tree oil, è molto utile per la salute e la bellezza dei capelli e della cute. Combatte la forfora e la der-matite seborroica che può determinare un indebolimento dei capelli. Si utiliz-za sul cuoio capelluto prima di proce-dere con il lavaggio.

Olio di rosmarino. Profumato e bene-fico favorisce la crescita dei capelli

rendendoli folti e lucenti. E’ otti-mo per purificare la chioma, in-fatti, è un antiforfora naturale ed efficace. Si stende sia sui capelli

che sul cuoio capelluto e dopo la posa si procede con lo shampoo.

Olio di albicocche. L’olio di albi-cocche vanta numerosi utilizzi sia in campo estetico che alimentare perché contiene alte quantità di antiossidanti e grassi insaturi. Nutre i capelli, li ripa-ra rendendoli forti e lucenti. Può essere

impiegato pure addizionato a dell’olio extra vergine d’oliva o di semi di lino.

di Eleonora Casula

Estetica> di Eleonora Casula

I capelli si possono rinforzare utilizzando oli naturali ed economici. Per combattere la forfora, renderli lucidi, forti e sani si possono impiegare degli oli che si reperiscono facilmente in erboristeria ma anche online.

oli naturali che stimolano

capelli

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Estetica > di Gimmi Longo

Questo mese vi portiamo a conoscenza del trattamento Acne, tratta-mento per Couperose e del trattamento Anti-Age per la vostra pelle.

trattamenti PER LA CURA

PELLEdei radicali liberi e del fotoinvecchiamento. inoltre la vitamina C possiede eccezionali effetti di sigillamen-to dei capillari, migliorando così il colorito della pelle).

Trattamento Anti-Age. Trattamenti per pelli spente, stanche, prive di tono, con processi di in-vecchiamento. Questi tipi di trattamenti vengono effettuati con prodotti altamente idratanti che con-tengono ingredienti attivi, così da favorire tutte le funzioni protettive della pelle che contrastano la perdita dell’acqua, migliorando il colorito, l’elastici-tà e il tono. Tutti i prodotti hanno un’azione anti-age e antiradicalica: infatti hanno il compito di levigare, rigenerare ed elasticizzare la pelle, hanno proprietà calmanti e antinfiammatorie, stimolano la sintesi del collagene. Trattamenti con il nuovo principio attivo RonaCare: è un protettore della matrice extra-cellulare, tutela l’acido ialuronico dalla distruzione, protegge le cellule della pelle perché possiede una formula unica che ritarda il processo di invecchia-mento, levigando rughe e solchi, lasciando la pelle e il contorno occhi lisci, chiari e pieni di luminosità.

Tutti i prodotti contengono: Sodio Ialuronato (idrata e lega l’acqua all’epidermide), Olio Abissino (leviga,

lubrifica e rigenera l’epidermide sottile), Olio Di Semi Di Mirtillo (fonte di acidi omega 3, omega 6 e tocotrienoli: rigenera, elasticizza, ha effetti protettivi e rafforzanti sul sistema immunitario della pelle), Ginseng Brasiliano (ricco di ami-noacidi, saponine, vitamine A, E, K), Acido Pantotenico (rafforza la pelle, riduce le ombre e il gonfiore sotto gli occhi), Estratto di Alga

Pullulano (leviga, migliora l’elasticità della pelle, stimola i fibroblasti alla produzione di collagene e di vitamine A ed E, rigenerando l’epidermide).

I l “trattamento acne” pulisce la pelle in profondi-tà dalle impurità e dall’eccesso di sebo, frenando lo sviluppo dei batteri (Propionibacterium ac-

nes) che sono i responsabili della formazione e del-le eruzioni purulente, elimina gli stati infiammatori, accelera efficacemente l’essiccazione degli eczemi, schiarisce e riequilibra il colorito della pelle. Inoltre, il “trattamento acne” rafforza la resistenza delle cel-lule allo stress, ha proprietà antinfiammatorie, limi-ta lo sviluppo delle eruzioni acneiche, donando così alla pelle un aspetto setoso, opaco, non unto né lu-cido. Tutti i prodotti contengono: Acido Salicilico (antinfiammatorio), Argento Colloidale (frena lo svi-luppo dei batteri), estratto di liquirizia (ha proprietà calmanti ed idratanti), estratto di viola tricolore (ha proprietà detergenti, astringenti e antinfiammatorie).

Trattamento per Couperose. Tutti i trattamenti e prodotti, che vengono effettuati per la cura della pelle con varie problematiche (come capillari, couperose, rosacea), hanno un’azione idratante. Il preparato re-stringe e rafforza le pareti dei capillari sanguigni, pre-venendo la loro dilatazione, riduce l’arrossamento del-la pelle, idrata efficacemente e rinnova il “cappotto” lipidico naturale. Il trattamento limita la tendenza alle teleangectasie (i cosiddetti “ragnetti”), protegge la pelle dai raggi UV che posso-no avere un’azione molto dannosa. Tutti i prodotti contengono: Estratto di arnica montana (rafforza ed elasticizza i capillari sanguigni), Pantenolo Allantoina (idrata con proprietà antinfiammatorie e lenitive), Idrossiprolina (idrata legando l’acqua all’e-pidermide e stimola la sintesi del collagene), Vitamine C ed E (sono dei forti antiossidanti che proteggono la pelle dall’azione distruttiva

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Il cancro del collo dell’utero, o della cervice uterina, è il secondo tumore più frequente e diffuso nella popolazione femminile; si stima

che in Italia colpisca circa 3.500 donne l’anno.

Questo tumore è causato da un’infezione per-sistente da papillomavirus umano (HPV), che si trasmette per via sessuale ed è molto frequente soprattutto nelle persone giovani. La maggior parte delle infezioni regredisce spontaneamen-te; quando invece l’infezione perdura nel tempo si formano lesioni nel tessuto del collo dell’utero che possono evolvere in cancro.

Esistono molti virus HPV ma il rischio di cancro è legato ad alcuni tipi ben identificati: tra questi, i virus HPV 16 e HPV 18 sono considerati i più peri-colosi. L’acquisizione dell’infezione è necessaria per sviluppare il tumore, tuttavia vi sono anche altri fattori che contribuiscono all’insorgenza del cancro; tra questi il fumo di sigaretta, le abitudini sessuali, la presenza in famiglia di casi di tumore al collo dell’utero, una dieta povera di frutta e verdura, l’obesità.

Dal momento che le infezioni e le lesioni possono non dare segni clinici, è necessario eseguire alcuni esami specifici per identifi-carle. Il test impiegato nello screening per il cancro del collo dell’utero è il Pap-test che in situazioni fisiologiche, a partire da quando si iniziano ad

Il Pap-test è un esame di screening fondamentale per la prevenzio-ne dei tumori del collo dell’utero.

avere i primi rapporti sessuali, si esegue ogni 3 anni; tale intervallo è sufficientemente breve per rendere poco probabile che tra un test e l’altro si sviluppi un tumore. In Italia l’esame è a carico del Servizio Sanitario Nazionale, quindi è gratu-ito per tutte le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni.

Il Pap-test è veloce e indolore, anche se a volte può risultare fastidioso: viene eseguito durante una comune visita ginecologica e consiste nel prelievo di una piccola quantità di cellule del col-lo dell’utero, eseguito strofinando sulle sue pareti una spatolina e un tampone. Le cellule prelevate vengono depositate su un vetrino e fissate; in se-guito vengono analizzate al microscopio per va-lutare la presenza di eventuali alterazioni.

Il Pap-test può essere eseguito dall’ostetrica, dal ginecologo, presso consultori familiari, am-

bulatori privati, ospedali e a domicilio. Il cancro può essere un killer silenzioso: la

prevenzione è l’arma di difesa! Contat-ta la tua ostetrica di fiducia per avere maggiori informazioni.

Ostetrica Dott.ssa Alessandra CafaroPer maggiori informazioni o consulenze:

e-mail: [email protected] telefonico: 340.5963210

Ostetricia> a cura della Dott.ssa Alessandra Cafaro

CHE COS’è E COME VIENE

pap test

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Una corretta idratazione del nostro organismo è indispensabile anche durante la stagione invernale, quando l’abbassamento del-le temperature rende più difficile avvertire lo stimolo della sete.

Per le vostre domande o per unaconsulenza inviate una mail a:

[email protected]

Dott.ssa Tiziana SacchettiConsulente Dietista ed

Educatore alimentare

eccessive, in modo particolare negli anziani; è consigliabile quindi bere un bicchiere di acqua prima dei pasti, della colazione e degli spuntini, e aumentare l’assunzione di acqua lontano dai pasti bevendo per esempio un bicchiere d’acqua ogni ora.

Di seguito alcuni consigli pratici:• bevi circa 1,5-2 litri di acqua al giorno, preferi-bilmente oligominerale;• bevi maggiormente lontano dai pasti, durante il pasto non sforzarti a bere di più, onde evitare l’eccessiva diluizione dei succhi digestivi;• evita di consumare bevande troppo calde o troppo fredde e bevi lentamente;• bevi acqua anche quando non avverti lo stimo-lo della sete;• evita di consumare bevande gassate e/o zuc-cherine;• ricorda che l’acqua non apporta calorie, quindi non fa ingrassare;

• bevi molta acqua durante e dopo l’attività sportiva.

Ricordiamo che mantenere il nostro orga-nismo ben idratato è condizione indispen-sabile al mantenimento di un buon equili-

brio psicofisico.

L’acqua ha un ruolo fondamentale nel consen-tire all’organismo diverse funzioni:-la corretta eliminazione delle scorie metabo-

liche;-è indispensabile per la regolazione della temperatu-ra corporea e del volume cellulare;-agisce come “lubrificante” e ha funzioni di ammor-tizzatore nelle articolazioni e nei tessuti;-è il solvente delle reazioni metaboliche;-mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose;-favorisce il transito intestinale e la digestione;-apporta sali minerali all’organismo.

L’acqua è un nutriente essenziale e il suo fabbiso-gno richiede nell’adulto l’assunzione di circa 1 ml di acqua per ogni chilocaloria assunta con la dieta; nel bambino il fabbisogno è più alto a causa delle più elevate perdite giornaliere di questo nutriente, e corrisponde a circa 1,5 ml di acqua per chilocaloria assunta ogni giorno. Inoltre l’acqua non ha apporto calorico, quindi non fornisce energia all’organi-smo e non interviene nelle variazioni della mas-sa corporea.

E’ bene prevenire lo stimolo della sete perché accade spesso che si manifesta quando le per-dite di acqua sono già

Alimentazione> A cura della dott.ssa Tiziana Sacchetti

INVERNALE

L’ACQUA

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CONTATTAMI E INIZIA IL TUO STILE DI VITA SANO DA OGGI.

La sana alimentazione ha un ruolo di grande importanza nel miglioramento della qua-lità della nostra vita, nell’accrescimento del nostro benessere psico-fisico, nella pre-venzione e miglioramento del nostro stato di salute. Tutti possiamo godere di tali benefici usufruendo della consulenza professionale personalizzata.

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Attività svolte:• Redazione di piani alimentari personalizzati, calcolati in base alle specifiche esigenze del paziente/utente, nel rispetto dei fabbi-

sogni nutrizionali, dello stile di vita, dei gusti personali in termini di cibo, e dell’attività sportiva svolta;• Applicazione della dietoterapia per la prevenzione e la cura delle patologie, come ad esempio il diabete mellito, le dislipidemie

e i problemi cardiocircolatori, la sindrome metabolica, l’iperinsulinemia, sovrappeso e obesità, problemi dell’apparato digerente (gastrite, reflusso gastro-esofageo, sindrome dell’intestino irritabile, malattie infiammatorie croniche intestinali)…;

• Redazione di piani alimentari per le intolleranze e/o le allergie alimentari (celiachia, allergia al nichel, intolleranza al lattosio…);• Attività di educazione alimentare volta al singolo e/o a gruppi di pazienti/utenti nelle diverse fasce d’età (in età evolutiva, in

gravidanza e in allattamento, nell’anziano, nello sportivo…), allo scopo di migliorare le nostre scelte a tavola e prevenire le patologie influenzate dalle cattive abitudini alimentari;

• Consulenze dietistiche per le scuole, gli asili, le RSA, le comunità, le cliniche, nonché le mense aziendali.

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Page 38: FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015

T ipica ma allo stesso tempo cosmopolita, la Val Gardena è la meta scelta per questo mese di dicembre. Una zona immersa nelle

Dolomiti, affascinante e ricca di opportunità so-prattuto in campo sportivo: è la terra della pattina-trice Carolina Kostner e del compositore Giorgio Moroder. Ma sono molteplici anche gli eventi cul-turali che vengono offerti in zona, insomma è un’a-

rea tutta da scoprire e da vivere anche d’inverno. La Val Gardena si trova come dicevamo nelle Do-lomiti, in Alto Adige. È coronata dalle catene mon-tuose definite come Dolomiti di Gardena. È percor-sa dal rio Gardena lungo 25 km ed è suddivisa in tre comuni: Ortisei, Santa Cristina Valgardena e Selva di Val Gardena, nonché, sulla sinistra orogra-fica del rio Gardena, presso Ortisei, di tre frazioni

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UNA DELLE PIÙ BELLE E CONOSCIUTE ZONE DELL’ALTO ADIGE DOVE SI TROVANO AL-CUNE DELLE CIME PIÙ BELLE DELLE DOLOMITI CHE REGALO PANORAMI MOZZAFIATO E VISTE INDIMENTICABILI CHE RESTERANNO A LUNGO IMPRESSE NELLA VOSTRA MENTE! UNA CORNICE DAVVERO SUGGESTIVA PER POTER VIVERE UN NATALE PIENO DI MAGIA.

UN INCANTO NEL CUORE DELLE DOLOMITI

Viaggio > di Raffaella Patricelli

VAL GARDENA

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del comune di Castelrotto chiamate Oltretorrente, Roncadizza e Bulla. Tra le particolarità da sapere prima di partire ci sono quelle legate alla lingua: la popolazione autoctona di questa valle è di madre-lingua ladina (circa 85-90% della popolazione), ma la zona è ufficialmente trilingue, e tutte le denomina-zioni sono riportate in italiano, ladino e tedesco. Na-turalmente è per fare sci che si approda d’inverno in quest’area. La Val Gardena, infatti, dispone di 175 km di piste da discesa, 83 impianti di risalita e 115 km di piste da fondo. Una carta di mobilità per tutta la settimana consente l’utilizzo di tutti gli impianti di risalita e degli autobus che collegano Ortisei con Passo Sella e Passo Gardena oltre agli autobus pub-blici che circolano in tutto l’Alto Adige.

Ma c’è una pronfonda storia legata alla cultura degli artigiani: tradizionale è in particolare l’artigianato legato al legno con molta attenzione per la scultura. L’attività dell’intaglio del compatto legno di cembro si sviluppò già a partire dal XVII secolo a Pesco-sta, una frazione di Ortisei, e tuttora è un settore trainante della vallata. Ma importante per la zona è anche l’agricoltura, molte imprese vivono di que-sto. Ortisei è sede del Museo della Val Gardena che espone numerose collezioni di oggetti riguardanti la valle. La val Gardena ha addirittura una propria squadra di Hockey su ghiaccio, l’HC Gherdeina, al 2015 militante in serie A1 (prima lega naziona-le italiana). Tra i più famosi personaggi d’ambito

sportivo originari della valle si menziona Carolina Kostner, campionessa mondiale ed europea di pat-tinaggio di figura, cugina di Isolde Kostner, scia-trice alpina di alto livello. Egualmente gardenesi sono lo sciatore velocista Peter Runggaldier e lo scalatore Karl Unterkircher. E’ della Val Gardena anche Giorgio Moroder, compositore di tantissi-me colonne sonore famose. Il vincitore di 3 premi Oscar, che ora risiede a Beverly Hills, visita anco-ra regolarmente il suo paese natale Ortisei. Per lo sci è famoso il giro sciistico del Gardena Ronda. La Val Gardena offre agli appassionati della mon-tagna diverse possibilità, tra cui alcune delle vie ferrate più famose delle Dolomiti. L’emblea della vallata è il Sassolungo. L’imponente montagna è

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Viaggio > di Raffaella Patricelli

stata scalata la prima volta dall’alpinista austriaco Paul Grohmann nell’anno 1868. In Val Gardena si sono svolti i Mondiali di sci alpino, la manife-stazione è stata ospitata dai tre paesi Ortisei, S. Cristina e Selva Gardena nel 1970. Sulla pista dove è stata fatta la discesa libera, ancora oggi ogni anno a dicembre si svolge una gara di FIS-Coppa del Mondo. Anche quest’anno la Val Gardena può vantare diversi riconoscimenti internazionali. Agli Oscar mondiali delle destinazioni sciistiche “World Ski Award 2015” la valle Dolomitica si riconferma “migliore destinazione sciistica d’Italia”. Le tre località nel cuore delle Dolomiti offrono una corni-ce davvero suggestiva per poter vivere un Natale pieno di magia. Da nessuna parte l’Avvento può essere vissuto così intensamente come in questa valle nel cuore delle Dolomiti. Numerose attrazioni vi aspettano e renderanno la Val Gardena ancora più suggestiva. Ortisei, il Paese di Natale, vi invita a scoprire l’Avvento con tutti i cinque sensi. Nelle casette di legno del mercatino di Natale vengo-no proposti prodotti regionali e specialità ga-stronomiche. Il tutto sarà accompagnato da un ricco programma di manifestazioni che

variano da giorno a giorno. Il Mercatino di Natale Originale Val Gardena nel centro di S. Cristina con i suoi stand decorati amorevolmente, riscalderà il cuore di tutti i visitatori. Un’atmosfera emozionan-te verrà anche creata a Selva Gardena. La prima edizione di “Mountain Christmas” vi aspetta con striscia continua di luci lunga 350 metri, alla qua-le saranno appese piccole cabine della funivia in legno. Le piste da sci saranno quindi idealmente trasferite in paese. Ci saranno ovviamente anche stand dove gustare un aromatico vin brulè e un dol-ce di Natale, ammirando gli addobbi ed ascoltan-do le melodie natalizie. E il clima? In Alto Adige si contano circa 300 giornate di sole l’anno. Questa è già una buona previsione.

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NATURALMENTE È PER FARE SCI CHE SI APPRODA

D’INVERNO IN VAL GARDE-NA, INFATTI, QUEST’AREA,

DISPONE DI 175 KM DI PISTE DA DISCESA, 83 IMPIANTI

DI RISALITA E 115 KMDI PISTE DA FONDO.

41VAL GARDENA

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Moda > di Giovanna Testa

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Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORIMODAFASHION

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Page 46: FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015

Shopping > di Giovanna Testa

IL NATALE E’ ALLE PORTE E NON SAPETEANCORA QUALE REGALO ACQUISTARE?Tranquilli, proveremo noi a stuzzicare la vostra fantasia con queste novità di fine anno, per un pensiero unico e fuori dal comune da regalare alla persona a cui tenete particolarmente...

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Page 48: FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015

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Shopping > di Giovanna Testa

uomoLE TENDENZE DELLA MODA

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Page 49: FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015
Page 50: FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015

Shopping > di Giovanna Testa

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Page 51: FOR YOU MAGAZINE_ DICEMBRE 2015

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1. Cipasso l’orologio a cucù. L’uccellino del cucù gioca con

le lancette: ogni mezzora viene eclissato, mentre ogni ora si

diverte a saltare il cerchio.www.diamantinidomeniconi.it

5. Plaza. Dal design estremamente ricercato, Plaza è uno dei best seller della collezione. Un evrergreen dell’arredamento, presenta

un bracciolo molto particolare: frontalmente appare come un cuscinetto definito, mentre lateralmente costituisce una struttura sottile ed articolata, che avvolge il cuscino di seduta delineandone il profilo. Plaza si inserisce così in progetti di arredamento di diversa natura,

arricchendo i più semplici e completando i più ricercati. www.divaniedivani.it

3. Mr Light Short di Nemo.La luce rivisita il concetto di abat-jour con il suo paralume mobile,

fissato a un braccio articolato. www.nemolighting.com

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4

2. Indochine è una poltroncina girevole con quattro gambe. Struttura in legno massello di noce o in frassino tinto nero. Piedini in mate-

riale plastico. www.cassina.com

4. Un guscio avvolgente dove rifugiarsi. La poltroncina Hotel che riprende linee e forme vagamente Decò è un classico intramontabile. www.caliaitalia.com

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AFFITTARE, ACQUISTARE O VENDERE UN IMMOBILE,NON E’ MAI STATO COSÌ FACILE...

Per informazioni: [email protected]

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Al Teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 3 al 20 dicembre va in scena la commedia “Provando... Dobbiamo parlare”, scritta a sei mani da Sergio Rubini, Carla Cavalluzzi e Diego De Silva per la regia dello stesso Rubini.

Poltronissima E. 33,00Poltrona E. 26,00

I Galleria settore A E. 22,00I Galleria settore B E. 18,00

II Galleria E. 17,00

FABRIZIO BENTIVOGLIOMARIA PIA CALZONEISABELLA RAGONESESERGIO RUBINI

di dirsi sempre tutto, questo almeno nelle intenzioni. Adesso, l’anomalia di queste due coppie è senza dubbio che sono amici e che non ci sia un weekend, una vacanza, un’uscita, una festa co-mandata, che i quattro non trascorrano insieme. Supponiamo adesso che la coppia borghese, proprio come ogni coppia borghese che si rispetti, stia attraversando la sua ennesima crisi coniugale, questione di corna nello specifico, e che si sia fiondata a casa degli altri due anche una sera in cui non avevano messo in conto di vedersi. Ma in fondo non è proprio nel momento del bisogno che servono gli amici? Ed ecco così che la serata si fa notte e il salotto con tanto di vista da tremila euro al mese diventa un vero e proprio scenario di guerra in cui non solo emergono tutte le differenze tra le due coppie, ma i loro diversi punti di vista, le distan-ze, ciò che di ognuno l’altro non sopporta, tutto quel groviglio del non-detto che fino a quel momento sog-

giaceva sul fondo della coscienza. Col ri-sultato che all’indomani della battaglia, alle prime luci del giorno, nonostante le premesse, quella più divisa sarà proprio la coppia tenuta insieme solo dall’amo-re. Ma perché l’amore forse non basta?

Certo, una coppia borghese può essere teatri-no di tutti i vizi borghesi: ostentazione di ric-chezze, rivendicazione dei diritti di figli avu-

ti da matrimoni precedenti, patrimoni da spartire, lettere di avvocati, conti in banca, minacce, testa-menti, risarcimenti, crisi di panico e via discorren-do. Per non parlare delle menzogne, i sotterfugi, i tra-dimenti e tutte le complicazioni che ne conseguono.

Una coppia che funzioni in questo modo, spesso è tesa a gestire il suo status sulla base del calcolo e della scorrettezza, dimentica ormai da anni che il motore che li unì un tempo fu l’amore. Ebbene im-maginiamo che i migliori amici di una coppia come questa, siano due che stanno insieme invece per tutt’altre ragioni. Non sono sposati, non hanno pro-prietà, terreni da dividere, case da accaparrarsi, non sono cointestatari di un conto in banca, e per quel che riguarda i beni materiali condividono solo un bell’attico in affitto al centro di Roma e quintalate di libri che non sanno più dove mettere.

Lui è uno scrittore, un Premio Strega, due bestseller alle spalle, cinquant’an-ni ben portati e la trascuratezza da in-tellettuale consumato e progressista; lei vent’anni più giovane e il fascino di chi pende ancora dalle labbra del ma-estro, il suo fidanzato in questo caso. Inoltre questi ultimi due a differenza dell’altra coppia anziché fare figli han-no scritto dei libri insieme - i libri di lui a dire il vero - e un’insana necessità

Teatro >

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Segnate sul calendario questa data: il 16 di-cembre 2015 in Italia (due giorni dopo negli Usa) comincia la terza era di Star Wars! A

38 anni dalla “trilogia originale” avviata da Guerre Stellari (1977) firmato da George Lucas, padre-fon-datore della saga fantascientifica più rivoluzionaria del cinema, e a 16 anni dai tre prequel iniziati con Episodio I - La minaccia fantasma (1999), ritorna-no le avventure intergalattiche di un manipolo di eroi nella lotta universale tra il Bene e il Male. È oppor-tuno sapere 10 cose prima di godersi lo spettacolo.

1) Il progetto, che prevedeva 9 film complessivi, sembrava esaurito per stanchezza del suo ideatore, finché nel 2012 la Disney acquistò dalla Lucasfilm i diritti del franchise annunciando tre nuovi sequel.

2) A dirigere Episodio VII - Il risveglio della For-za è stato chiamato J. J. Abrams (già regista del reboot di Star Trek e delle serie tv Alias e Lost), da sempre “starwarsiano” convinto, a tal punto da di-chiarare: «Una delle cose che ho sempre amato dei primi tre film era il senso che quel mondo fosse reale, usato, vissuto, invecchiato dal tempo. Volevo offrire al pubblico la stessa sensazione».

3) I capitoli successivi saranno Episodio VIII nel 2017 diretto da Rian Johnson ed Episodio IX nel 2019 per la regia di Co-lin Trevorrow.

4) Le vicende narrate si collocano all’incirca 30 anni dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi (1983) e pre-sentano una miscela tra i vec-

“Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...” ricominciano le guerre stellari di tre nuovi eroi, affiancati dall’intramontabile Harrison Ford. Preparate le spade laser.

chi personaggi noti ai fan e una nuova generazione di protagonisti: ricompaiono più saggi e canuti Ian Solo (Harrison Ford), Luke Skywalker (Mark Hamill), la Prin-cipessa Leila (Carrie Fisher), in una sorta di passaggio di consegne con Rey (Daisy Ridley), ribelle intrepida, Finn (John Boyega), soldato delle Truppe d’Assalto, e Poe Dameron (Oscar Isaac), pilota di X-Wing e mem-bro della Resistenza che si oppone a Kylo Ren (Adam Driver), un seguace del Lato Oscuro della Forza.

5) La sceneggiatura, su soggetto originale di Lucas, fu adattata inizialmente da Michael Arndt, per poi essere riscritta da Abrams e Lawrence Kasdan.

6) Per la colonna sonora torna John Williams, compo-sitore di tutte le indimenticabili musiche della saga.

7) Il film è stato girato nei Pinewood Studios di Lon-dra, eccetto le riprese esterne ad Abu Dhabi e in Islanda.

8) Gli effetti speciali sono sempre opera dalla Indu-strial Light & Magic.

9) Si prevedono incassi record vicini ai 2 miliar-di di dollari nel mondo.

10) La Disney ha annunciato la costruzio-ne di due sezioni riguardanti “Star Wars”

nei suoi parchi in Florida e California.

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Cinema > di Silvestro Bellobono

J. J. ABRAMS HA GIÀ DIRETTO “MISSION:

IMPOSSIBLE III” (2006), “STAR TREK” (2009)

E “INTO DARKNESS - STAR TREK” (2013).

IL RISVEGLIO DELLA FORZA

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Regia di Ron HowardCon Cillian Murphy, Chris Hemsworth, Paul AndersonGenere: AzioneDa giovedì 3 dicembre al cinema

Il film racconta la storia di Umberto (Leonar-do Pieraccioni) che per evitare il fallimento della sua disastrata ditta di costruzioni tenta insieme ad un dipendente un maldestro colpo in banca che gli frutta però solo quattro anni di carcere! nella prigione di una bellissima isola italiana: Ventotene. Una sera, in carce-re, durante un dibattito aperto al pubblico, conosce Morgana (Laura Chiatti), una donna affascinante, un po’ folle e un po’ bambina...

Tratto da una storia vera, il film racconta la storia di James Donovan (Hanks), un impor-tante avvocato americano arruolatosi nella CIA durante la Guerra Fredda che scivola dietro la cortina di ferro per negoziare il rilascio di un pilota catturato dopo l’ab-battimento del suo aereo spia U-2 sopra la Russia. Gli sceneggiatori Matt Charman, Ethan Coen e Joel Coen si sono ispirati a fatti realmente accaduti che catturano l’essenza di un uomo che ha rischiato tutto.

Regia di Steven SpielbergCon Tom Hanks, Mark Rylance, AmyRyan, Billy MagnussenGenere: ThrillerDa giovedì 17 dicembre al cinema

LE ORIGINI DI MOBY DICK

IL PROFESSOR CENERENTOLO

IL PONTE DELLE SPIE

Abe Lucas, professore di filosofia ormai privo di qualsiasi interesse per la vita, si trasferisce nell’Università di una cittadina. Un giorno insieme alla studentessa Jill Pollard ascolta, del tutto casualmente, la disperata lamentela di una madre che si è vista togliere la tutela di un figlio da parte di un giu-dice totalmente insensibile a qualsiasi esigenza umanitaria. Abe, in quel preciso momento, sente di poter fare qualcosa per quella donna e, con questo, di poter ridare un senso alla propria vita.

Nell’inverno del 1820, la ba-leniera del New England vie-ne attaccata da una creatura incredibile: una balena dalle dimensioni e la forza elefantia-che, ed un senso quasi umano di vendetta. I superstiti dell’e-quipaggio di questo disastro marittimo realmente accaduto, vengono spinti oltre i loro limiti e costretti a compiere l’impen-sabile per poter sopravvivere.

Regia di Leonardo PieraccioniCon Leonardo Pieraccioni, Laura Chiatti, Massimo Ceccherini, Flavio InsinnaGenere: CommediaDa lunedì 7 dicembre al cinema

Regia di Woody Allen Genere: ThrillerCon Emma Stone, Joaquin Phoenix, Parker PoseyDa giovedì 17 dicembre al cinema

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IRRATIONAL MAN

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L’attesa è finita: arriva “A head full of dreams”, l’album più frizzante della band inglese, in cui Chris Martin duetta con alcune icone pop assolute come Beyoncé e Noel Gallagher. Possibile live anche in Italia.

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A un anno e mezzo dall’uscita di Ghost Sto-ries tornano i Coldplay, il gruppo britanni-co capitanato da Chris Martin, con il loro

settimo album in studio intitolato A head full of dreams (sul mercato dal 4 dicembre per l’etichetta Parlophone Records), che si preannuncia già ricco di hit musicali. A partire dal singolo che ha antici-pato il disco, Adventure of a lifetime, pubblicato a sorpresa i primi di novembre e molto apprezzato da fan e critica per il suo mix di pop, rock e dance.

Eppure, nonostante lo stile sofisticato della band, il nuovo singolo risente delle sonorità hard e metal dei Guns N’Roses, almeno secondo quanto dichiara-to da Chris Martin: «Ho implorato per anni il nostro chitarrista Jonny Buckland di creare un riff di chi-tarra che mi piacesse quanto quello di Sweet child o’ mine dei Guns N’Roses e, quando lui mi ha fatto ascoltare questo, ho detto: eccolo! Così tutti gli altri elementi sono arrivati insie-me. Adventure of a lifetime è una canzone che mi rende felice quando la ascolto». Nel complesso il cd, composto da 11 tracce più la ghost track X marks the spot, presenta un

sound disco/dance piuttosto vivace, energico e “co-lorato” rispetto al precedente lavoro. «L’ultimo album – ha raccontato il frontman del gruppo – era argento e blu, e solo questi erano i colori. Questo nuovo al-bum, invece, parla di sogni. In studio abbiamo vo-luto divertirci e volevamo sentirci liberi, percorrere le strade che ci avrebbero fatto sentire eccitati». A entusiasmare però è anche la qualità eccelsa delle collaborazioni artistiche che “A head full of dreams” può vantare, su tutte Beyoncé e Noel Gallagher.

La popstar statunitense ha prestato la sua voce per i cori di alcuni brani, tra i quali Hymn for the weekend, mentre l’ex Oasis ha partecipato al pez-zo Up&up con uno straordinario assolo di chitarra. Tra gli altri featuring spiccano quelli con Merry Clayton (già vocalist dei Rolling Stones), Tove

Lo (la musicista svedese duetta con Martin sulle note di Fun)

e Davide Rossi (violinista italiano nei brani Birds e Amazing day). Ulti-ma chicca: fra le tappe dell’attesa tournée mon-diale dei Coldplay potreb-be esserci anche l’Italia.

di Silvestro Bellobono

Musica >

Coldplay

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NUOVA BMW SERIE 7MAESTOSA E AFFASCINANTE

La nuova Bmw Serie 7 arriva alla sesta genera-zione e mai come questa volta avevamo visto

un’ammiraglia così tecnologicamente avanzata. Il frontale abbandona le scelte un po’ barocche adot-tate fino a oggi per sfoggiare un look marcatamente più sportivo e aggressivo. D’altronde, con Mercedes Classe S che ha virato decisa nella direzione di un design accattivante, non si poteva restare indietro. I fari (laser in optional, full led di serie) sono collegati alla calandra e richiamano le forme adottate su Bmw Serie 3 prima e i suv X5 e X6 in seguito, seppur pro-ponendo linee molto più squadrate e nette.

Rispetto alla tecnologia di Bmw i8, i fari laser raddop-piano la portata, arrivando a ben 600 metri di profon-dità! Il cofano motore, inoltre, è sagomato intorno ai fari e al doppio rene, dalle dimensioni imponenti. E’ senz’altro un aspetto dinamico, pur andando a de-finire un’auto da ben oltre 5 metri di lunghezza. Al posteriore, invece, si notano gli scarichi inseriti nella parte inferiore del paraurti, la conferma di una striscia

Fonte: www.allaguida.it

cromata sopra il portatarga, a unire i gruppi ottici, e il volume del bagagliaio all’apparenza più alto, che va a unirsi a un lunotto posteriore meglio raccordato e più spiovente. La nuova BMW Serie 7 G11, utilizza il knowhow ottenuto grazie alla progettazione delle elettriche i3 ed i8. Numerose sono le attenzioni dedi-cate alla riduzione del peso, grazie anche all’utilizzo di materiali diversi, come fibra di carbonio, alluminio ed acciai ad alta resistenza, ma anche magnesio, per il telaio. Il risparmio in termini di peso è di circa 130 kg.

Sono due le motorizzazioni previste per Bmw Serie 7: un benzina ed un diesel, in futuro arriverà anche una variante ibrida plug-in. La Bmw 730d monta un sei cilindri in linea, turbodiesel, da 3 litri di cilindra-ta e 265 cavalli capace di arrivare fino a 250 orari. Sul fronte del turbo benzina, troviamo la Bmw 750i xDrive sei cilindri 3 litri con il V8 4.4 litri biturbo da 449 cavalli con velocità autolimitata a 250 orari. Per tutte le versioni è prevista la variante a passo lungo. Prezzi di listino al pubblico a partire da 88.800 euro.

Motori >

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Agenda eventi

Roma Teatro OlimpicoPrezzi da euro:25,00 a 43,50Il 31/12 (80 a 130)Info: Ticket One

Dall’ 8 al 31Dicembre

MAURIZIO BATTISTA L’AMICO DEL CUORE

Roma Teatro SistinaPrezzi da euro:34,00 a 55,00Info: 06.4200711

Dal 9/12al 18/01

IL MARCHESE DEL GRILLO CON E. MONTESANO

Roma AuditoriumConciliazionePrezzi bigliettida euro 35,00Info: Ticket One

17/12/15

STASERA FIORELLO per AIRC

Roma TeatroBrancaccioPrezzi bigliettida euro 29,50Info: Ticket One

Dal 10/12al 10/01

SISTER ACT

Roma Gran Teatroore 21.00Prezzi da euro:24,00 a 59,00Info: Ticket One

Fino al20/12

DIRTY DANCING

Roma Teatro S. Umbertoore 21.00Prezzi da euro:26,00 a 35,00Info: Ticket One

Fino al14/12

MARCO TRAVAGLIO

Roma Teatro dell’Operaore 21.00Prezzi da euro:50,00 a 70,00Info: Ticket One

21/12/15

VINICIO CAPOSSELA in Qu’art De Siecle

Dall’ 11 al 13DicembreRoma Teatro Vittoriaore 21.00Prezzi da euro:19,00 a 25,00Info: 06.5740170

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

VINICIO CAPOSSELA in Qu’art De Siecle

BRACHETTI CHE SORPRESA... CAPODANNO

LORENZO JOVANOTTI GIGI PROIETTI

MARIO BIONDI AMORE Dance Festival NYE 2016

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:48,30 a 92,00Info: Ticket One

Roma Auditorium Parcodella MusicaSala Santa Ceciliaore 21.00Prezzi da euro:35,00 a 65,00Info: Ticket One

29/12/15

Roma AuditoriumConciliazionePrezzi da euro:57,50 a 92,00Info: Ticket One

31Dicembre

Roma Auditorium Parcodella MusicaSala Santa Cecilia ore 22.00Prezzi da euro:90,00 a 180,00Info: Ticket One

31 Dicembre

Roma Nuova Fiera di Romadalle ore 20.00Prezzo del bigliettoeuro 45,00Info: Ticket One

31 Dicembre

Roma Palalottomaticaore 21.00Prezzi da euro:25,00 a 55,00Info: Ticket One

16/01/16

27/28 e 30Dicembre

IL VOLO

31/12/15

RODOLFO LAGANA’

Roma TeatroTirso de’ Molina(zona Parioli)Per info e prezzi:06.8411827

27 e 28/12

ANTONELLO VENDITTI

Roma Auditorium Parcodella MusicaSala Santa Ceciliaore 21.00Prezzi bigliettida euro 40,00Info: Ticket One

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90minuti

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

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ud

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cari

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ella

Tempo di preparazione:

IL PACCHERO SOLITARIO Aprilia, Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) T. 06.92062042

Preparazione della ricetta Livello difficoltà: media

Ingredientiper 4 persone

200 grammi di fagiolina di Arsoli, 1 kg di cicorietta di campo, 400 grammi di gam-beri nostrani, 1 rotolo di pa-sta fillo, olio evo, olio di arachide per la frittura, aglio, uno scalogno, una costa di sedano ed una carota.

La fagiolina di Arsoli è un legume antico, pre-sidio Slow Food, prodotto nel Lazio da alcuni eroici contadini che ostinatamente hanno se-

lezionato questa specie, utilizzata da me nella cena dell’alleanza; evento che sancisce il patto di alleanza tra “Il Pacchero Solitario” e la fondazione Slow Food per la biodiversità. Detto questo passiamo alla prepa-razione: Lessate i fagioli con il sedano e la carota, avendo cura di ammollarli la sera prima se necessario. Nel frattempo mon-date e cuocete anche la cicoria, raffreddan-dola in acqua e ghiaccio per preservarne il colore brillante; ripassatene poi con olio evo ed aglio una metà. Sbucciate a questo punto i gamberi ben freschi e con le teste ricavatene la bisque, soffriggendole e poi aggiungendo solo acqua. Filtrate quest’ultima nella casseruola dei fagioli già con la loro ac-qua di cottura mettendoci anche un po’ di scalogno soffritto nell’extravergine. Fate consumare, se necessario, e frullate il tut-

to fino ad ottenerne un composto omogeneo e cremoso. Alcuni fagioli sani, la cicorietta ripassata ormai fredda ed i gamberi sbucciati saranno il ripieno degli scrigni di pasta fillo che chiuderete a sacchetto, sigillandoli con una spennellata d’uovo sui bordi; friggeteli dunque in abbondante olio d’arachide ben caldo e fateli asciugare sulla carta. Riservate lo stesso trattamento alla cicoria

non ripassata e aiutandovi con una forchetta create dei riccioli a ‘mo di nido che userete per decoro. La passatina sul fondo, i nidi di cicoria che affogano in essa e sopra di loro gli scrigni fritti. Direi che un bel vino laziale… (un rosso perché no?) che ne dite di un Nerobuono di Cori?

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Preparazione della ricetta Livello difficoltà: media

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Marte vi infiamma e vi rende pieni di vita, po-

trete sopportare grandi livelli di stress, dovete

solo avere pazienza con superiori e persone che

amano dettare legge; non perdete d’occhio l’amo-

re, si avvicinano storie intraprendenti e geniali,

guardatevi però dal Capricorno e dal Leone.

I vostri numeri fortunati: 23 - 41 - 69

Un grande ottimismo vi potenzia e vi rende

feroci anche in ambito lavorativo, ma dovete

ricordare che le gerarchie vanno rispettate e

che un vostro eccessivo senso di sicurezza può

infastidire colleghi e capi (mercurio nervoso).

Attenzione soprattutto ai segni d’Aria.

I vostri numeri fortunati: 18 - 31 - 74

Saturno in opposizione sembra farvi perdere

la concentrazione necessaria per portare a

termine i vostri piani: in ogni caso si consiglia

un viaggio rilassante con il partner o con ami-

ci nel weekend. Purtroppo queste festività non

vi porteranno molte soddisfazioni.

I vostri numeri fortunati: 13 - 14 - 44

Siete troppo connessi alla vostra grande inte-

riorità: l’afflizione del senso di lontananza dai

vostri cari (per coloro che sono all’estero) o per le

amicizie perse vi rende nostalgici e dubbiosi sul

futuro. Contate le persone care sulla punta delle

vostre dita, di colonne ne avete e anche buone.

I vostri numeri fortunati: 7 - 42 - 87

State raccogliendo i frutti di quanto avete

seminato questi mesi, avete la possibilità di

concentrarvi su voi stessi e di reiniziare a la-

vorare sui vostri hobby e i vostri piaceri. Fo-

tografia, escursioni, lettura? Avete tempo…

godetevelo tutto, ve lo siete meritato.

I vostri numeri fortunati: 9 - 12 - 90

Un affaticamento da lavoro vi innervosisce, proba-

bilmente avete dei segni di fuoco con cui state com-

battendo senza ottenere risultati promettenti ed

immediati: la pratica zen consiglia l’immobilismo,

ma il vostro senso di giustizia scalpita. E l’amore? Ve

ne siete dimenticati, eh? Eppure qualcuno bussa…

I vostri numeri fortunati: 25 - 55 - 86

Auguri frecce infuocate! Desiderate vedere i

frutti delle vostre passioni e l’amore sembra

traballare, ma forse non sapete bene ancora

come scegliere; in verità avete degli occhi pun-

tati addosso ma non ve ne accorgete, concen-

tratevi sul lavoro: dovete concretizzare.

I vostri numeri fortunati: 13 - 17 - 75

Il coraggio vi manca, ma in verità le situazioni

del cuore che avete vissuto sono già concluse, solo

che continuate a non voler rendervene conto. Un

cambiamento è richiesto, è necessario, Giove vi

consiglia un cambio di stato (anche abitativo)…

muovetevi, è arrivato il momento favorevole.

I vostri numeri fortunati: 66 - 71 - 79

Il rinnovamento arriva dopo il passaggio del

Sole, state raccogliendo le vostre energie e le

state concentrando su attività che si sviluppe-

ranno a breve, anche se ancora non avete ele-

menti concreti. Agite secondo razionalità, calco-

lo e precisione, il buon lavoro sarà ricompensato.

I vostri numeri fortunati: 47 - 68 - 70

L’amore vi allontana dai vostri sogni, ma ave-

te la compostezza razionale per capire come

muovervi, avete già reimpostato la vostra

scala valori, ma vi state troppo chiudendo sul

lavoro, dovete accumulare del tempo per fare

ciò che vi piace e aprire il vostro cuore...

I vostri numeri fortunati: 5 - 20 - 83

Avete sbrigliato un nodo pesante il mese scorso

e ora vi sembra che la strada sia più spianata,

dovete assolutamente portare avanti i vostri

progetti e avere chiaro in mente un piano del

vostro futuro, in maniera concreta e stabile.

Bando all’indecisione, tirate fuori la grinta!

I vostri numeri fortunati: 28 - 56 - 59

Ariet

eGem

elli

Leo

ne

Tor

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cro

Ver

gine

Bilan

cia

Sagittar

ioAcq

uar

ioSc

orpion

eCap

rico

rno

Pes

ci

Oroscopo del mese >

Gli scontri nella vita sono necessari, ma sono

anche indispensabili per capire gli errori com-

messi: concentratevi sul vostro passato: ricor-

dare può aiutarvi a capire come non ripetere gli

stessi errori. La Luna vi agevola in questa atti-

vità, ma avete bisogno di concentrazione e relax.

I vostri numeri fortunati: 58 - 59 - 84

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