FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2012

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Novembre 2012 Musica Eros Ramazzotti Scienza Lo stress fa invecchiare più in fretta Salute Lo yogurt contro la pressione alta ...e molto altro ancora all’interno Attualità Tumore alla testa dovuto al cellulare Attualità Le Regioni degli scandali Viaggio Le Mauritius Giorgio Armani Moda

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Free press di attualità, cultura, salute, scienza, ambiente, gossip, moda, teatro, cinema, musica, spettacolo e molto altro

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MusicaEros Ramazzotti

ScienzaLo stress fainvecchiarepiù in fretta

SaluteLo yogurt controla pressione alta

...e molto altroancora all’interno

AttualitàTumore alla testadovuto al cellulare

AttualitàLe Regionidegli scandali

ViaggioLe Mauritius

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For You MagazineVicolo Brenta, 1 - Aprilia

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Direttore ResponsabileRaffaella Patricelli

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Anno 3 - Numero 10Novembre 2012

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Eugenio Giannetta, Barbara SpolituGaia Bottino, Alessandro GalanteDaniela Saurini, Simona Eramo

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NOVEMBRE: VECCHIE SITUAZIONIE ALCUNE NOVITA’...

Cari lettori,novembre è il mese del vino Novello. Un vino rosso prodotto in tutta Italia, particolarmente fresco e aromatico. E’ il vino nuovo, il primo vino della vendemmia appena trascorsa. Delizioso e ricco di aspettative, simbolo di aggregazione e perché no di gradite novità. In un vorticoso accumulo di eventi negativi, il Novello potrà accompagnarci allegra-mente verso la fine di questo 2012. Giusto per non pensare ancora alla nuova definizione data ai giovani italiani, quella del Ministro Fornero che ha indicato molti di noi come dei “Choosy” (schizzinosi), quasi in-sopportabili. In questo numero di novembre, “For You” vi parlerà anco-ra di precariato under 35, delle brutte notizie che continua a dispensare la politica, ma anche di alcune novità: come la discesa in campo del Presidente del Palermo calcio Maurizio Zamparini con il suo “Movi-mento per la gente”. Daremo spazio come sempre alla salute: è tempo di vaccini, raccomandiamo molta attenzione nella scelta e nelle moda-lità per combattere l’influenza. Affronteremo anche l’argomento cellu-lite, un tema spinoso che riguarda soprattutto le donne. Con la nostra consueta pagina dedicata ai viaggi, faremo un salto alle Mauritius. Un arcipelago incantevole ricco di colori vivaci e di una vegetazio-ne esplosiva. Non mancherà poi la moda con la nuova collezione donna autunno/inverno di Giorgio Armani e lo spazio dedicato agli accessori, questo mese: le scarpe. Spazio anche al costume con l’approfondi-mento dal titolo “C’era una volta il sex symbol”, un curioso omaggio sul cambiamento fisico di ormai “ex” affascinanti attori. E ancora il teatro con il divertentissimo spettacolo di Teresa Mannino e il cinema con il ritorno da attore dell’apprezzatis-simo Clint Eastwood. E la musica? Sicuramen-te si. Questo mese vi parleremo delle qualità di sempre di Eros Ramazzotti. E allora basta con gli indugi e al via con la lettura!!!

Raffaella [email protected]

Editorialedi RaffaellaPatricelli

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08 Frullatore:Notizie e curiosità dal mondo

10 Gossip:Pettegolezzi sulle star e le celebrità

14 Attualità:Le Regioni degli scandali

16 Attualità:Maurizio Zamparini fondatore del “Movimento per la gente”

18 Attualità:Precariato under 35, il fenomenoin 8 anni è praticamente raddoppiato

22 Attualità: Cellulare: causa di tumore al cervello

24 Salute: Cibi che combattono la cellulite:Ecco cosa mangiare in autunno

26 Salute: Influenza, si consigliala doppia vaccinazione

34 Viaggio: Mauritius: un vero paradiso tropicale...48

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Novembre Duemila12SOMMARIO

38 Moda donna: Giorgio Armani collezione donna

42 Shopping: Accessori donna: speciale scarpe

44 Moda uomo:Accessori uomo autunno/inverno

48 Teatro: Teresa Mannino nello spettacoloTerrybilmente Divagante

50 Cinema: Il ritorno di Clint Eastwood

52 Musica: Il nuovo album di Eros Ramazzotti

54 Motori: Nuova Dacia Dokker

58 Rubriche: I consigli dei nostri specialisti

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News >

In Sicilia vince il partito del non voto. Domenica 28 ot-tobre scorso, alla chiusura delle urne, nei 390 comuni siciliani nei quali si è votato per eleggere il presidente

della Regione e rinnovare l’Assemblea regionale, l’affluen-za è stata del 47,42% degli aventi diritto, pari a 2.203.885 elettori. Con un astensionismo del 52,58%.

In precedenza, nel 2006, quando le urne, come adesso, rima-sero aperte solo di domenica, votò il 59,16%. Prima ancora, nel 2001, la percentuale era stata del 63,47%. Il Comune con la percentuale di affluenza più alta è Maniace (Catania) con il 77,76%, quello con la più bassa, invece, Acquaviva Platani (Caltanissetta) con il 20,68%. La Provincia con la percentuale di affluenza più alta è Messina, con il 51,32%, quella con la più bassa Caltanissetta con il 41,34%.

Al momento di andare in stampa con il nostro Magazine, nella Regione Sicilia, si era in fase di scrutinio dei voti.

A contendersi la vittoria erano Nello Musumeci, candida-to del centrodestra, Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api) e il grillino Giancarlo Cancelleri.

Beppe Grillo comunque, ce l’ha messa tutta per portare il Movimento 5 Stelle a superare la percentuale del 20% in Sicilia. Prima ha attraversato lo stretto di Messina a nuo-

to, poi ha scalato l’Etna in una campagna elettorale davvero alternativa, portata avanti correndo da una parte all’altra della Sicilia mentre lanciava qua e là le sue solite battute al veleno sulla politica e i politici.

“Quello che comunque deve far riflettere tutti, è il clamoroso ma in qualche modo prevedibile asten-sionismo”, dice il sindaco di Palermo Leoluca Or-lando “si assiste e si registra la morte dei partiti politici tradizionali che non riescono più ad essere punto di riferimento per le esigenze dei cittadini. Questo risultato siciliano, manda un messaggio alla politica nazionale chiarissimo, i partiti sono diven-tati strutture autoreferenziali incapaci di esprimere le esigenze dei cittadini”.

Il presidente della Camera, Gianfranco Fini aveva commentato: “Se il Movimento 5 Stelle dovesse ot-tenere un risultato eclatante si avrebbe la riprova di una condanna dell’intero sistema politico. La con-danna sarebbe evidente per tutti, anche se con quel voto non si va da nessuna parte.

Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sbarca in Sicilia.alle Elezioni regionali, vince comunque il partito del

non voto con un’astensione record pari al 52,58 per cento

Foto in alto: Beppe Grillo durante la traversata dello Stretto di Messina che a nuoto lo ha portato dalla Calabria alla Sicilia.

Notizie e curiosita scelte per voi. . .,

FRULLATORE

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i “napoletani puzzano... Battuta infelice in un servizio sportivo. sospeso amandola, il giornalista della rai autore del servizio

Un inviato a Torino, Giampiero Amandola, pri-ma di Juve-Napoli, forse per ingraziarsi i tifosi,

fa una battutaccia scontata e volgare sui napoletani. Sabato 20 ottobre, pochi minuti dopo le 19.30. Chi si è trovato in quel momento davanti alla tv a guardare l’edizione del Tg3-Piemonte ha ascoltato il giornalista Giampiero Amandola dialogare con un gruppo di tifo-si della Juventus, intercettati nel pomeriggio davanti allo Juventus Stadium. E, quasi compiaciuto, con un sorrisino accenato, Amandola si è rivolto ai tifosi bian-coneri così: “I napoletani, poi, li distinguete dalla puz-za, con molta signorilità”. Il servizio mandato in onda dal Tg3 di Torino avrebbe l’intenzione di raccontare come i tifosi della Juventus vivono la vigilia della sfida col Napoli. In realtà è carico di messaggi quanto meno discutibili, e di offese nei confronti dei napoletani. Un esempio? Il servizio si apre con due tifosi juventini in primo piano che urlano - sorridenti: “O Vesuvio lavali tu”. Tutto è andato regolarmente in onda.

In poche ore, il caso è scoppiato nelle mani dei gior-nalisti del Tg3. Il servizio “incriminato” ha fatto il giro d’Italia grazie ad internet. Al punto che è stato costretto ad intervenire direttamente il Comitato di redazione della sede regionale della Rai di Torino che “si scusa con i telespettatori” per gli “apprezzamenti irrispettosi nei confronti dei tifosi napoletani”. Il Comi-tato di redazione della Rai di Torino sottolinea “come anche il collega protagonista dell’episodio (Giuseppe Amandola, ndr) abbia riconosciuto di essere incorso in un incidente dovuto alla fretta con la quale ha dovu-to montare il servizio”. “Il tentativo di ironizzare sugli aspetti più beceri del tifo da stadio - aggiunge il Cdr

- si è trasformato in una battuta infelice per la quale è giusto chiedere scusa”. Tutto questo non è rimasto all’interno dei confini della Regione Piemonte. Il presi-dente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, da Roma, ha chiesto l’apertura di un procedimento disci-plinare alla sede piemontese dell’Ordine nei confronti del giornalista Giampiero Amandola.

Sull’onda dell’indignazione la Rai, in una nota, ha per-tanto annunciato la sospensione del giornalista. Per «l’inqualificabile e vergognoso servizio andato in onda nell’edizione serale della Tgr Piemonte, sabato 20 otto-bre scorso a firma Giampiero Amandola, il giornalista è sospeso dal servizio e nei suoi confronti l’azienda ha aperto un procedimento disciplinare”.

Indignazione giunta anche da entrambe le tifoserie, quella napoletana e quella juventina. Il sito dei sup-porter bianconeri si è subito “dissociato”. Il comitato di redazione Rai si è scusato con i telespettatori per gli “apprezzamenti irrispettosi nei confronti dei tifosi del Napoli”.

Il “Movimento Neoborbonico” annuncia una querela nei confronti del giornalista del TG3 Piemonte e dei vertici della Rai. “Il giornalista e l’azienda pagati con i soldi dei napoletani - afferma in un comunicato il se-gretario dei Neoborbonici, Salvatore Lanza - risponde-ranno in Tribunali delle loro offese vergognose. Ai po-litici meridionali, incapaci non solo di rappresentarci, ma di difenderci dall’aggressione razzista, mettiamo sul conto anche le offese razziste del servizio pubblico”.

Fonte: www.tgcom24 e www.gazzetta.it

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La scena del servizio mandato in onda dal Tg3-Piemonte

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Mercoledì 16 ottobre scorso, è voluta stare al fianco di Fabri-

zio Corona. Con l’ex marito, da cui ha avuto Carlos, 10 anni, è arrivata al Tribunale di sorveglianza a Milano. Insieme a loro anche la ex suocera e uno dei cognati. “Speriamo bene e che il Signore ci aiuti - aveva detto

ai tanti giornalisti assiepati - Siamo sempre stati una famiglia nel bene

e nel male. Voglio stare vicino a Fabrizio perché il nostro è stato un grande amore e c´è ancora un grande affetto”.

Da Lassù la mano è stata tesa, l’ex re dei paparazzi ha evitato il carcere e ottenuto l’af-fidamento in prova ai servizi sociali. Nina Moric, però, eviden-

James Blunt:“Basta con la musica””dedichero’ piu’ tempo a me stesso

People & Gossip >

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NINA MORIC RICOVERATA E POI DIMESSA: STRESS, ABUSO DIFARMACI E ALCOL dopo l’udienza di fabrizio corona...

temente, non ha retto allo stress, alla pena e forse al dolore di una situazione difficile. In se-rata è stata ricoverata all’ospedale Niguarda in coma etilico. Al pronto soccorso è arrivata con al fianco la mamma di Corona, Gabriel-la. La Moric, sembrerebbe aver esagerato non solo con l’alcol, ma pure con i farmaci.

Non è la prima volta che la Moric finisce in ospedale. Nel 2009, dopo la pubblica-zione su un settimanale di alcune foto di Fabrizio Corona in compagnia di Be-len Rodriguez a Parigi, la sexy mora fu ricoverata al Fatebenefratelli per un´overdose di sonniferi. “Non è stato un tentativo di suicidio - aveva subito chiarito il suo avvocato - Nina ha pas-sato le festività natalizie da sola ed erano notti che non dormiva. Così, ha aumentato la dose di sonnifero”.

Fonte: www.gossip.it

James Blunt, ha venduto 11 milioni di copie dell’album “Back To Bed-

lam” nel 2004 e la sua “You’re Beautiful” è stata un tormentone. James Blunt a 38 anni però sente di non aver più niente da dire alla musica e al Daily Mail ha detto: “Voglio solo prendere un po’ di tempo per me stesso, non ho alcuna inten-zione di fare il cantautore, mi voglio rilassare ad Ibiza dove ho una villa”.

L’ultimo album di Blunt “Some Kind Of Trouble” risale al 2010. Poi una tournée mondiale, diverse collabo-razioni artistiche e il ritiro a Ibiza dove ha comprato una villa per potersi riposare da solo e con gli amici. Deve essere stato durante una delle sue lunghe vacanze che

James ha riflettuto sullo showbusiness e sul-la voglia di far musica che ormai non c’è più.

Serenamente il cantautore ha rilascia-to l’intervista al Daily Mail per

dichiarare la sua intenzione di non voler più scrivere canzoni. E’ ancora presto per capire se lo farà veramente, di certo la notizia ha anche scioccato la sua casa discografica.

Fonte: tgcom24

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James Blunt:“Basta con la musica””dedichero’ piu’ tempo a me stesso

Il mondo dello spettacolo è in crisi. L’allarme arriva ancora una volta da una delle tante

showgirl che in questi anni hanno popolato tutti i canali, e tutti i programmi. È Elena Santarelli, già fidanzata di vari calciatori, fino alla partecipazione a “Kalispera”. Ora però nessun impegno, dato che i program-mi originali sono sempre meno, e la con-correnza sempre più agguerrita. Una crisi che colpisce non solo la Santarelli, ma tut-to il “settore” soubrette.

“Adesso c’è una battuta d’arresto – avreb-be detto la showgirl. Non vi dirò che sono ferma per scelta, o che sto valutando proposte interessanti di cui per scaramanzia non pos-so parlare. Il fatto è che di lavoro non ce n’è”. “La crisi ha investito pesantemente la tv – ha continuato – girano meno soldi quindi le reti puntano su grossi nomi e certezze assolute.

Chi si muove dentro un segmento diverso, più basso, come me, fa fatica e può anche sparire”.

Non si lamenta più di tanto la Santarelli, per-ché accanto a sé vede molte colleghe nella sua condizione. “Non vedo impegnate tan-te colleghe – ragiona la soubrette – penso a Melissa Satta, Roberta Capua, Cristina Chiabotto, che pure aveva fatto il grande

salto e Caterina Balivo”.

E la soluzione per loro potrebbe alla fine essere il ritiro: “A volte mi alzo la mattina e penso che potrei anche smettere per sempre con la tv, e potrei rilasciare la prossima inter-vista per dire che mi fermo qui. Però mi dispia-ce un po’ pensare che non se ne accorgerebbe nessuno”.

Fonte: www.corriereweb.net

Elena Santarelli afferma: PER COLPA DELLA CRISI Sono disoccupata”

Ancora fiori d’arancio a Hollywo-od: dopo Natalie Portman e Anne Hathaway, Justin Timberlake e Jessica Biel hanno detto sì: le due star si sono sposate in Italia il 19 ottobre scorso nella magnifica loca-tion di Borgo Egnazia, a Fasano di Puglia, in provincia di Brindisi, con una cerimonia blindatissima.

Il sì tra Jessica Biel e Justin Tim-berlake era atteso da molto tempo: i due, fidanzati da cinque anni, non hanno avuto sempre una relazione serena, ma dopo alti e bassi hanno finalmente coronato il loro sogno d’amore.

La coppia del matrimonio più blin-dato dell’anno, ha venduto le foto del’album delle nozze alla rivista americana “People”, alla modica cifra di 300.000 dollari; non tantis-simi se si conta che il matrimonio è costato, dicono i ben informati, oltre

6 milioni di dollari. Il settima-nale ovviamente ha regalato la copertina alla splendida coppia, con la sposa Jes-sica Biel in rosa che per l’occasione ha omaggiato l’Italia scegliendo un abito disegnato dallo stilista Giam-battista Valli. Justin Timber-lake invece è andato sul sicuro con un abito di Tom Ford.

Fonte: www.elle.itgossip.fanpage.it

Jessica Biel e Justin Timberlake: finalmente sposi!

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Pillole di conoscenza >

Perché il profumo Chanel N° 5si chiama in questo modo?

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La sensibilità tattile epicritica per-mette di apprezzare con il tatto la durezza, la forma e le caratteri-

stiche della superficie di un oggetto. È dunque una sensibilità fine e discrimi-nata: grazie a essa toccando un’aran-cia siamo in grado di dire che è un oggetto tondo, più duro di un’albi-cocca ma meno di una noce e che ha una superficie irregolare. Abbiamo anche una sensibilità tattile più grossolana, detta pro-topatica, che comunica al cervello che stiamo toccando qualcosa, senza

dare altre informazioni. Il nostro cervello elabora poi i due segnali rendendoli un’informazione

unica e completa. Le fibre nervose che costituiscono la via epicritica sono sensibili al dolore e alle temperature comprese tra i 45 e i 55 gradi. Inoltre, ci informano sulla posizione delle varie parti del corpo.

Nella storia evolutiva dell’uomo la via protopatica si è sviluppata prima e quindi, pur rispondendo agli stessi sti-

moli, è meno specializzata e precisa.

La scelta del nome di questo profumo è frutto di un caso. Nel 1921, a Cannes, la stilista

Coco Chanel decise di commissio-nare al profumiere francese Ernest Beaux la realizzazione di un pro-fumo innovativo, diverso da tutti quelli in circolazione e che non fos-se semplicemente a base di essenze naturali, ma anche sintetiche. Testò personalmente i risultati, annusan-do tutte le boccette di prova dei campioni proposti e la scelta cadde sul quinto di essi: Chanel N° 5.

Originalmente pensato da Coco Cha-nel come un regalo natalizio per i migliori clienti, il profumo fu lancia-to sul mercato nel 1922. Il successo mondiale si deve però alla diva ame-ricana Marilyn Monroe, che nel 1953 dichiarò di andare a letto... “indossan-do” soltanto due gocce di Chanel N° 5. Ultimamente ha debuttato in tele-visione il video tanto atteso del nuovo

Che cosa è la sensibilità epicritica?

testimonial di Chanel N° 5: Brad Pitt. L’idea è rivoluzionaria, uno spot per il profumo fem-minile più famoso al mondo senza che si veda una donna.

Brad Pitt è il primo volto maschile a rappresentare lo storico profumo da don-na. Nello spot, è il prota-gonista assoluto in uno scenario sobrio, sottoline-ato dal bianco e nero.

L’attore americano, capelli lunghi e barba curata, legge una poesia dedicata ad una misteriosa signora, recitando: “La mia sorte, il mio destino. La mia fortuna”. Lo spot gioca pro-prio sulla sensualità e sull’appeal di Brad Pitt; ancora una volta la fama ed il fascino dell’attore, che a dicembre compirà 49 anni, re-stano incontrastati.

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Le bevande energizzanti sono efficaci?

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L umache (o limacce) e chiocciole appartengono al phylum dei Molluschi, animali invertebrati in gran parte marini o d’acqua dolce, di cui tuttavia fanno parte anche alcu-

ne specie terrestri. Quelle che vediamo in orti e giardini dopo un’acquazzone rientrano proprio nel gruppo dei molluschi terre-stri, che si sono adattati alla vita fuori dall’acqua pur conservando una forte dipendenza da essa. Ciò spiega come mai vengano allo scoperto soprattutto durante la notte e nelle giornate di pioggia.

Tra i profumi che incentivano gli acquisti, ci sono le note agru-mate di pompelmo e limone

o quelle fresche e stimolanti di tè verde, menta, lavanda e rosmarino. Funzionano anche ambra, mela e cannella e le fragranze più dolci: la vaniglia, per esempio, rassicura i più tirchi. Il marketing olfattivo, praticato in molti negozi, punta sul profumo di una o più essenze da nebulizzare in spazi di ac-coglienza e punti di vendita.

Secondo varie ricerche, infatti, la gente diventa più affabile se circondata da aromi e quindi più ben dispo-

sta ad acquistare. Un’indagine francese, per esempio, sostiene che se in un risto-

rante aleggia il sentore di lavanda i clienti mangiano di più e i conti lievitano del 16-20%.

Tra gli aromi da evitare, invece, ci sarebbe il cioccolato: i prodotti

profumati di cacao hanno avuto le prestazioni peggiori.

Perché le chiocciole escono dopo la pioggia?

Quali profumi ci spingono a comprare?

Efficaci sì, pericolose anche. Le be-vande energizzanti (energy drink), addizionate di taurina e caffeina

(tipo Red Bull, Atomic, Dynamite), van-no infatti consumate con moderazione. Ci sono ragazzi che ne bevono anche 5-6 lattine al giorno, un vero e proprio abuso che può causare difficoltà a stare fermi e in piedi, perdita di coscienza, visione offuscata, nausea e vertigini, oltre ad au-mento del battito cardiaco e insonnia. Se poi gli energy drink si assumono assieme agli alcolici, la disinibizione che ne con-segue può indurre anche a mettere a re-pentaglio la propria sicurezza personale.

Non hanno niente a che vedere con gli energy drink, invece, le bevande tipo Ga-torade (sport drink). In questo caso non si tratta di drink energizzanti, bensì di mix di acqua, zuccheri e sali minerali che rei-dratano l’organismo durante e dopo uno

sforzo intenso con conseguente “suda-ta”. Un allenamento intenso, infatti, può portare anche a perdere 2-3 litri di li-quidi e molti sali. Gli sport drink vanno consumati prima, durante e dopo l’atti-vità, dando la preferenza alle bevande ipotoniche (a bassa concentrazione di sostanze disciolte).

La maggioranza degli esperti suggeri-sce di bere prima ancora di sentire la sensazione della sete. Ma anche bere troppo può essere insalubre. Uno stu-dio pubblicato qualche anno fa su New England Journal of Medicine sostene-va che i maratoneti che bevono trop-pa acqua durante una corsa corrono il rischio di sviluppare una iponatremia, una condizione caratterizzata dalla ca-renza di sodio nell’organismo che può causare apatia, disorientamento, con-vulsioni e crisi respiratorie.

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Attualità> di Raffaella Patricelli

A cascata, dunque, scandali e ruberie stanno venendo fuori. E come al solito tutti sapevano e nessuno diceva. E intanto un po’ ovunque si pasteggiava con i soldi pubblici ad ostriche e champagne, mentre sanità ed economia colavano a picco. Il “caso Lazio”, dicevamo, è arrivato infatti anche in Piemonte, Campania, Emi-lia Romagna e Sicilia. Nel 2009, tre anni prima che Franco Fiorito finisse in prima pagina, in Sardegna e Basilicata gli inquirenti muovevano i primi passi: il pm di Potenza John Woodcock indagava sui rimborsi dei consiglieri regionali. Tre anni dopo, invece, un’in-chiesta simile è esplosa in modo dirompente su scala nazionale tanto da essere paragonata a Tangentopoli.

Non sono ancora state aperte inchieste, ma sono scoppiate polemiche sui giornali nelle regioni Calabria e Veneto, sempre in relazione allo sperpero dei soldi destinati ai rimborsi dei gruppi consiliari. La giustizia, nel frattempo, si sta occupando anche dei presidenti: a Bari, Nichi Vendola sta affrontando un’udienza delicatissima che lo vede imputato per concor-so in abuso d’ufficio per la nomina di un pri-mario. A Catania si sta celebrando uno dei casi piú interessanti di questa sta-gione di scandali: voti di scambio con aggravante mafiosa l’accusa che sta cercando di allontanare da sé il presi-

Sono nove le regioni italiane passate al setaccio dalla Guardia di Finan-za e ben dieci su venti i governato-

ri finiti sotto inchiesta. Se i riflettori sono stati accesi con prepotenza sullo scandalo Fiorito e su ciò che è accaduto nel Lazio, anche nel resto del Paese la politica conti-nua a fare acqua da tutte le parti.

dente Raffaele Lombardo. Il governatore della Sicilia uscente, vista l’aria che tira, ha deciso di far candidare infatti il figlio Tito alle nuove elezioni. Facciamo un bal-zo in Sardegna. Dal 2009 la Procura di Cagliari ha pun-tato il mirino sul consiglio regionale e a fine settembre ha chiesto il rinvio a giudizio per 19 consiglieri con l’accusa di peculato. Sono accusati di aver utilizzato come paghetta mensile i 2.500 euro assegnati a titolo di rimborso durante la legislatura 2004-2009, quando era presidente Renato Soru. Ma anche per l’attuale presidente i problemi non mancano. Ugo Cappellacci (Pdl) se la deve vedere con un doppio rinvio a giudizio (uno per il crac della Sept e l’altro per abuso d’ufficio per la nomina di Ignazio Farris). In Campania, occhi puntanti sul governatore Stefano Caldoro. Nel mese scorso, la Guardia di Finanza ha sequestrato tutta la documentazione sui rimborsi nel periodo 2008-2012 dalla sede della Regione Campania. Secondo i ma-gistrati potrebbero esserci state irregolarità. Scandalo sui rimborsi anche in Piemonte, travolti consiglieri e presidente (Roberto Cota) e in Emilia Romagna.

Per ultimo, ma non per importanza, ricordiamo anche quanto ha fatto indignare la vicenda che ha travolto la

Giunta Formigoni, nella Regione Lombardia, in se-guito all’arresto dell’assessore Zambetti con l’accu-sa di voto di scambio, concorso esterno in associa-zione mafiosa e corruzione. Secondo gli inquirenti, l’assessore forniva favori e case all’ndrangheta.

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Nel nostro Paese, sembrano non avere fine gli scandali che coinvolgono le amministrazioni locali, in particolare le Regioni.

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Le Regioni degli scandali

1) Franco Fiorito ex capogruppo del Pdl al consiglio regionale del Lazio. 2) Raffaele Lombardo ex presidente della Regione Sicilia. 3) Nichi vendola presidente del-la Regione Puglia. 4) Roberto Cota, pre-sidente della Regione Piemonte. 5) Ugo Cappellacci, presidente della Regione Sardegna. 6) Domenico Zambetti ex assessore della Regione Lombardia. 7) Roberto Formigoni ex presidente della Regione Lombardia.

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Attualità >

E’ necessario risolvere i problemi della gente dice Zamparini, ma ci tiene a precisare: non siamo e non

saremo un partito politico, ma il grembo per far nascere nuovi politici.

Circa un anno fa spiega il Presidente Maurizio Zam-parini, ci siamo trovati a Fiano Romano, con la gente del Lazio, e da lì è partito il Movimento per la Gente. Nato dal grido di dolore della gente che non vedeva più un futuro, che vedeva crollare tutti i valori della vita, che veniva messa alla disperazione da quelle Istituzioni che la dovevano proteggere e difendere: lo Stato, quello Sta-to! questo Stato! Il nostro grido però, il grido della gente, non è stato ascoltato, poiché nulla da allora è cambiato in meglio ma siamo affondati nel peggio.

Chi per anni ha dedicato la vita al proprio lavoro e alla famiglia, senza orari e senza feste prefissate, chi ha contribuito al boom economico del Paese viene oggi deriso e umiliato come evasore e ad-ditato come l’origine del male per nascondere il vero male: l’inefficienza, la disorganizzazione, la cupidigia, il disprezzo della verità, la corruzione, la burocrazia creata da posti di lavoro che in-vece che produrre distruggono ricchez-za, la politica diventata casta lontano dalla gente così come tutte le Istitu-zioni dello Stato, nessuna esclusa, un sistema bancario nato per finan-ziare le imprese e la gente del Paese che è diventato un soggetto finan-ziario che invece di erogare denaro fa utili da distribuire ai suoi organi direttivi e sociali. Le banche sono nate per finanziare lo sviluppo non per distruggerlo.

Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, scende in campo con un nuovo progetto politico

Un sistema fiscale iniquo sta distruggendo la ricchezza creata dai nostri padri e annullando le categorie che creano ricchezza: agricoltori, imprenditori, artigiani, commercianti, albergatori e ristoratori, tutte categorie senza protezione sociale se non quella della propria abnegazione al lavoro ed ai valori della famiglia. Ora gridare non basta piu’, afferma il Presidente Zampari-ni, è ora di scendere in piazza e fare sentire la nostra voce e reclamare i nostri diritti: quelli di cittadino ita-liano, non più suddito. Solo se saremo subito in molti potremo cambiare l’indirizzo di questa politica che sta distruggendo il Paese. Solo diventando noi, la gente, protagonista diretta potremo sviluppare un futuro di lavoro e serenità per tutti.

Gli interventi di Zamparini ruotano tutti intorno al rico-noscimento del “fallimento” di un sistema che “toglie la

dignità anche ai più poveri” e “non investe negli imprenditori che creano ricchezza, ma li ammazza con le tasse”. Continua prenden-dosela con le banche: “Abbiamo dato i sol-di alle banche italiane, che non danno un euro neanche ad imprenditori del mio cali-bro e affidabilità, bloccando il finanziamen-

to e la creazione di nuovi posti di lavoro”.

Al Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano a Roma, domenica 25 di novembre, ci sarà una manifesta-zione del Movimento per la Gente, per dire no alle storture di questa politica, alla presenza proprio del Presidente Maurizio Zamparini e di Ilario Di Giovambattista (diret-tore e conduttore di RadioRadio), entrambi fondatori del Movimento.

La politica nasce dal bassoper la genteMovimento

Foto in alto: Maurizio ZampariniFoto a lato: Ilario Di Giovambattista

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Attualità > di Eugenio Giannetta

In questi ultimi mesi si è paventata molto frequentemente l’ipotesi che nel 2013, la crisi che sta mettendo in

ginocchio l’Italia e gran parte d’Europa, potesse andare a esaurirsi in direzione di una ripresa dell’economia e del mer-cato del lavoro che ne consegue, ma le stime, alla vigilia del nuovo anno che sta per arrivare, non sono delle più rosee.

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I contratti a termine in Italia crescono più che nel resto d’Europa; numerosi apprendisti non vengono confermati dalle aziende in cui sono impiega-ti; sono sempre più numerosi i lavoratori con partite Iva e collaborazioni senza vantaggi, se non quelle di far risparmiare il datore di lavo-ro. Il mercato del lavoro giovanile è segnato profondamente da insicurezza e precaria-to. Nemmeno più la laurea è garanzia di un’occupazione stabile, con una qualche eccezione per le lauree di carattere tecni-co in favore di quelle a stampo umanistico.

La svolta nel mercato del lavoro ha radici mol-to più profonde, però, che vanno ricercate nel secondo governo Berlusconi, con l’approva-zione della Legge Biagi per la regolamentazio-ne del mercato occupazionale e l’agevolazione di nuovi posti di lavoro che andassero a occu-pare gli spazi “vuoti” lasciati dalla rigidità del sistema. Furono introdotti numerosi contratti di lavoro dei quali, con il passare del tempo, si fece abuso in una direzione di precariato cronico. In questo senso la flessibilità si è di-mostrata un’arma a doppio taglio, con minori garanzie pensionistiche oltre a retribuzioni e livelli di qualifica non proporzionati al livello

di istruzione raggiunta dalla maggior parte della po-polazione. Eppure sia Bankitalia che la Banca Cen-trale mandano segnali ottimistici riguardo alla ripresa economica e alla possibile fine delle recessione entro il 2013; la svolta partirebbe proprio dal monitoraggio costante dei conti pubblici e da un maggiore clima di fiducia, specialmente da parte degli investitori inter-nazionali. Cala lo spread, anche se la classe politica

invita a non valutare solamente lo spread come fattore di una possibile ripresa economica.

Proseguono, infatti, i provvedimenti del Go-verno in tema di manovre per la legge di

Stabilità. Aumenta l’Iva di un punto e si riduce l’Irpef sui redditi del 2013; viene inserita la Tobin Tax sulle transazioni finanziarie; proseguono i tagli alla sa-nità e all’istruzione; aumentano le ri-sorse in favore di opere pubbliche; si semplificano e si riducono i passag-gi burocratici in ambito industriale e in fatto di documentazioni carta-cee. Una serie di movimenti per cui viene difficile credere ad una politica che invita a rompere il meccanismo

secondo cui a maggiori riforme corri-sponda necessariamente una diminu-zione della recessione.

Al momento i numeri dicono che ne-gli ultimi otto anni il numero di precari under 35 è raddoppiato e il mercato del lavoro è invecchiato senza il dovuto ricambio generazionale, con un’inci-denza maggiore per il precariato nelle donne. Forse è il caso di domandarsi se non si sia fatto qualche errore di

valutazione…

Il fenomeno dei precari al di sotto dei 35 anni di età è rad-doppiato in 8 anni e la laurea vale come il diploma tecnico.

Under 35Precariato

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CHOOSY

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Attualità > di Eugenio Giannetta

Se è vero che l’attuale generazione, e forse anche la precedente, è più “bambocciona”, figlia del benesse-re e con maggiori possibilità di avere un’istruzione superiore, è altrettanto vero che non si può fare di tutta l’erba un fascio. Esistono storie lontane un paio di generazioni di uomini e donne che si sono letteralmente “costruiti” da soli supe-rando una serie di difficoltà.

Queste storie esistono anche oggi, sono parte integrante della nostra quotidiani-tà, ma spesso si nascondono dietro alla mancanza di concretezza e di opportu-nità vere e proprie a causa del grave pro-blema di precariato che i giovani si trova-no ad affrontare.

Com’era prevedibile, la rete si è scatenata e sono arrivate a centinaia raccolte di lettere di indignazione. Ne racconto una: ragazza con doppia laurea conseguita all’estero, specializzata alla Bocconi e “costretta” ad accettare un posto di lavoro in Cina, a 10.000 km di distanza dalla sua vita. Non mi sembra schizzinosa, piuttosto con le spalle al muro. Eccone un altro: ragazzo che si paga gli studi in Agraria facendo il pescatore nei fine settimana e il pa-

Durante un convegno di Assolom-barda dedicato alle riforme del lavoro, ha commentato l’attuale

situazione lavorativa rivolgendosi ai giova-ni: «Non bisogna mai essere troppo choo-sy (schizzinosi) in attesa del posto ideale».

nettiere di notte durante la settimana. Se non è sacri-ficio questo. Forse il posto di lavoro ideale non esiste, ed è vero che bisognerebbe essere meno schizzinosi in un periodo di difficoltà generale per la situazione del mondo lavorativo, ma perché smettere di credere che prima o poi possano cambiare le cose?

La polemica poi, è chiaramente sfociata sul personale, additando la figlia della Fornero di avere ben due posti fissi. Eppure la carriera universitaria di Silvia Deaglio

è stata brillante, e piuttosto che provare invidia per chi ce l’avrebbe fatta comunque, bisognerebbe far sì che, per altri, non si tratti di fortuna o casua-lità il “farcela”, ma di semplice meritocrazia.

Chiarito questo, è importante non fraintendere le parole del Ministro, che invita i giovani ad accettare il primo impiego per poi cercare di modificare la propria situazione dall’interno, da una posizione “privilegiata” in quanto già inseriti in un meccanismo lavorativo (anche a costo di “rischiare” di essere “sfruttati”), piuttosto che crogiolarsi in un circolo vizio-so di disoccupazione, che è una situazione di stallo al momento stazionaria e con scarsissi-me vie d’uscita.

Di seguito i dati di un Rapporto effettuato su un campione di 9.000 giovani tra i 18 e i 29 anni: più del 45% di questi si dichiara insod-disfatto del proprio lavoro, ma si adegua a sti-pendi più bassi e a occupazioni non coerenti con il proprio titolo di studio.

Caro Ministro, per citare un noto film di Nanni Moretti: «Le parole sono importanti».

Martedì 23 ottobre scorso, il ministro del Welfare Elsa Fornero ha scatenato l’ennesimo polverone mediatico-politico dopo quello già suscitato per Monti dopo la frase: «Che noia il posto fisso».

I GIOVANI di oggi secondoil ministro elsa fornero?

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Se la scienza tarda a fornire dati certi su questo as-sunto, ci pensa, al momento, la giustizia che ha re-spinto il ricorso presentato dall’Inail alla sentenza della Corte d’Appello di Brescia che riconosceva l’esistenza di un nesso causale tra l’attività lavorativa di Innocente Marcolini, ex direttore finanziario di una multinazionale bresciana, e l’insorgere nell’uomo di un tumore benigno al nervo trigemino sinistro.

I giudici hanno ribadito la validità dei riferimenti scientifici portati in aula dal perito dei magistrati e dai consulenti di Marcolini: Giuseppe Grasso, neu-rochirurgo di Brescia, e il professor Angelo Gino Levis, oncologo e ordinario di Mutagenesi am-bientale all’Università di Padova.

Entrambi i professionisti hanno evidenziato, infatti, l’aumen-to del rischio di tumori ai nervi cranici, soprattutto il nervo acu-stico e il trigemino, per chi usa molto il telefono cellulare.

Il protagonista di questa vi-cenda ha spiegato che, per

Una sentenza che fa discu-tere quella della Corte di Cassazione che ha confer-mato la relazione, diretta,

tra l’uso continuo e prolungato del cellulare e il tumore alla testa.

Sentenza senza precedenti sul caso di un manager che per lavoro era costretto a colloqui telefonici per complessive 5-6 ore al giorno. Una vol-ta diagnosticata la malattia, ha fatto causa per l’invalidità professionale.

12 anni, a causa della sua attività lavorativa, è stato per almeno 5 o 6 ore al giorno al cellulare e al cor-dless, sempre con il telefonino attaccato all’orec-chio. Usava il vivavoce solo in auto.

Nel 2002 gli è stato riscontrato un neurinoma del ganglio di Gasser. Si è operato, ma il tumore l’ha reso invalido all’80% e ogni giorno è costretto ad assumere forti antidolorifici.

Avendo realizzato che poteva esserci un nesso tra l’attività svolta sul lavoro e la malattia, Marcolini ha deciso di rivolgersi ai suoi legali: primo risultato nel 2009 quando i giudici d’Appello di Brescia impon-gono all’Inail di corrispondere all’ex manager una pensione.

Oggi arriva finalmente la conferma della Cassa-zione che sostiene quanto portato in aula dal pool di Marcolini. Si crea dunque un importante pre-cedente in Italia, spunto per riflessioni e dibatti-

ti. Lo stesso Marcolini, soddisfatto per la sentenza, ricorda oggi che: “Come viene

specificato dalle istruzioni dei cellulari è importante raccomandarne l’uso a due centimetri di distanza dal viso”. Una raccomandazione che vale la pena os-

servare.

di Raffaella Patricelli

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Attualità> di Raffaella Patricelli

CELLULARE: tumore alla testa

l’uso prolungato del

può essere la causa del

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Mangiare in maniera sana ed equilibrata è il primo passo per combattere o prevenire la cellulite. Certo, a volte solo la dieta non è sufficiente, per cui è necessaria anche dell’attività fisica, sia aerobica che anaerobica, oltre a qualche massaggio. La cellulite è determinata per lo più dalla ritenzione idrica, problema legato in particolar modo alla quantità di sodio che si assume tutti i giorni. Questo non deve mai essere in eccesso, altrimenti andrebbe ad alterare l’equilibrio tra sodio e potassio presente nell’organismo.

Quando il sodio è in eccesso, l’organismo trattiene più acqua proprio per cercare di scioglierlo e questo deter-mina la ritenzione idrica e la conseguente cellulite. Il problema fondamentale, quindi, è l’acqua; bisogna ber-ne molta, in modo da idratare adeguatamente la pelle, tuttavia è bene fare attenzione che questa non abbia un tenore di sodio elevato, altrimenti si otterrebbe l’ef-fetto contrario.

Tra gli alimenti, da preferire sono quelli ad alto contenuto di acqua, visto che sono la migliore soluzione per fluidi-ficare il corpo con l’aggiunta di vita-mine e minerali e, nello specifico, il melone, l’anguria, i cetrioli e le ver-dure a foglia. Altri particolarmente efficaci sono quelli ricchi di grassi monoinsaturi, in quanto rafforzano la pelle ed aiutano a prevenire la cellu-lite. Tra questi ricordiamo l’avocado,

I cibi per combattere la cellulite sono diversi e tutti hanno un effetto a lun-go termine. Per poter risolvere rapida-

mente l’antiestetico problema della buc-cia d’arancia, quindi, bisogna armarsi di santa pazienza e, soprattutto, di costanza; non è quindi il caso di deprimersi se non si vedono gli effetti immediatamente.

le mandorle, le noci, i semi di girasole, i semi di zucca, l’olio extravergine di oliva, e il cioccolato rigorosamen-te fondente, naturalmente tutti alimenti da assumere con un certo equilibrio, ovverosia senza esagerare.

L’autunno poi, richiede un’alimentazione particolare: il cambio di stagione è sempre un momento critico per l’organismo, in quanto si deve adattare a mutate condi-zioni climatiche, con l’aggravante che negli ultimi anni queste mutazioni non sono più graduali, ma sempre più improvvise e drastiche. Inoltre, con l’abbassarsi delle temperature si tende a dare la preferenza a cibi grassi, tralasciando la frutta e la verdura, che non dovrebbero invece mai mancare sulla nostra tavola. Alcuni alimenti di questi gruppi sono particolarmente indicati per af-frontare nel migliore dei modi l’autunno, e in particolare:

- l’uva, particolarmente ricca di calcio, ferro, fosforo, vitamina A, C, P, B6, ma anche dotata di proprietà antiossidanti e anticancerogene (essendo un frutto dall’elevato tenore glicemico, va assunto con una cer-ta cautela, per evitare di incorrere in altri problemi);

- la pera, particolarmente ricca di minerali quali il po-tassio, il fosforo, il calcio e il magnesio. Inoltre, essen-do dotata di zuccheri semplici, non mette a repenta-glio il giro vita. Ricca di fibre, è un valido aiuto per la regolarità intestinale;

- il caco, ricco di betacarotene, potassio e vitamina C, anche dotato di proprietà drenanti e diuretiche;

- le arance, al pari dei mandarini, particolarmen-te ricche di vitamina C (stimolano l’intestino

e aiutano la pelle a rimanere giovane). Benefica è anche la mela che, povera di grassi e di zuccheri, è ricca di pectina,

sostanza che aiuta a mantenere sotto controllo il livello glicemi-

co. Del resto, come si sa, una mela al giorno leva il medico di torno, per cui è bene non farla mai mancare in tavola.

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Mangiare in maniera sana ed equilibrata e’ il primopasso da fare per combattere o prevenire la cellulite

Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

cibi cosa mangiare in autunno?

che combattonola cellulite,

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Influenza: il suo arrivo è sempre più vicino e le preoccupazioni degli esperti si moltiplicano giorno dopo giorno. Ormai è più di un mese che si

parla di un’influenza molto più virulenta rispetto agli anni passati, per colpa della concomitante presenza di tre diversi cep-pi, e quindi gli appelli alla vaccinazione si fanno sempre più pressanti.

In questi giorni, poi, si è parlato anche della possibilità che i soggetti con il sistema immunitario non perfetta-mente in forma possano essere esposti più facilmente di altri a contrarre la polmonite, per cui si comincia a consigliare anche la vaccinazione contro lo Strepto-coccus pneumoniae (o pneumococco), il principale responsabile di tale patologia respiratoria.

La protezione contro questa grave complicazione che spesso ha anche una evoluzione nefasta, dovrebbe es-sere quasi obbligatoria, almeno quest’anno, per i sog-getti con patologie croniche, i più esposti in assoluto alla malattia. Del resto il vaccino esiste già da tempo e addirittura potrebbe essere praticato contempora-neamente a quello per l’influenza, ma non sulla stessa sede d’iniezione. La concomitanza dei due vaccini

non porterebbe complicanze di al-cun genere, ma bensì potrebbe

salvare la vita a tutte quelle persone che lamentano un indebolimento del sistema immunitario, vuoi per l’età, vuoi per la contemporanea presenza di qualche altra pa-tologia cronica, in particolare respiratoria e cardiaca. Biso-

gna tener presente anche

Il vaccino dovrebbe essere praticato non solo dalle per-sone a rischio – quindi anziani, malati cronici e bambini in tenerissima età – ma anche dai loro familiari.

Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

che, mentre la copertura vaccinale contro l’influenza è valida per un anno, quella contro la polmonite è per sempre, per cui una volta fatta, il rischio di contrarla è scongiurato definitivamente.

Il vaccino dovrebbe essere praticato non solo dalle persone a rischio – quindi anziani, malati cronici e bambini in tenerissima età – ma anche dai loro fa-miliari, in modo da evitare di portare in casa il virus influenzale con cui è, in tutti i casi, meglio non avere rapporti di sorta. Inoltre il personale sanitario, perché solitamente a contatto con persone già debilitate per la loro condizione di salute e quindi più esposte al contagio, educatori, dipendenti pubblici, ecc... in-somma tutti coloro che per lavoro sono a contatto con il pubblico. Bisogna ricordare, che il metodo più efficace per combattere con successo l’influenza è quello di limitarne drasticamente la diffusione. Meno malati di influenza vi sono in giro, meno possibilità di contagio vi potranno essere.

E’ corretto ricordare che al momemto di andare in stampa con il nostro magazine, la commercializzazio-ne di un vaccino prodotto da una casa farmaceutica, è stato bloccato dopo le verifiche effettuate dal Mi-nistero della Salute e dall’Agenzia del Farmaco (Aifa). Uno stop al momento puramente cautelativo, visto che - assicura il ministro Renato Balduzzi - non c’è nessuna “ragione di avere paura, nessun motivo d’allarme”. Secondo quanto spiegato dal ministero le anomalie riscontrate nei vaccini dipendono dalla for-mazione di aggregati proteici e molecole nelle fiale.

In ogni caso come ha ricordato il segretario del sin-dacato dei medici di famiglia Fimmg, Giacomo Mi-lillo, ci sono sette milioni e mezzo di dosi approvate e utilizzabili di altre aziende, in modo da far tranquil-lamente partire la campagna di vaccinazione”.

Influenza

vaccinazioneconsigliata la doppia

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Le persone che consumavano regolarmente lo yo-gurt e che rappresentavano il 31% del totale dei sog-getti esaminati, non avevano problemi di ipertensio-ne, e questo grazie alle tante proteine presenti nel derivato del latte. La pressione arteriosa sistolica è la misura di quanto è potente la pressione sanguigna all’interno dei vasi e, quindi, quanto questi debbano sopportare una pressione al di sopra del normale.

Quanto maggiore è il periodo in cui le pareti dei vasi sono soggette a queste sollecitazioni anomale, tan-to maggiore è il rischio che questi possano andare incontro a problemi come la dissecazione (anche se si tratta di un evento raro), ma soprattutto a lesioni nel rivestimento interno del vaso con infiltrazione, quindi, di sostanza ematica che a lungo andare può far “crollare” il rivestimento interno provocando infi-ne un infarto o un ictus. Questo perché le lacerazioni della parete interna delle arterie possono catturare una certa quantità di detriti che viaggia-no all’interno del vaso sanguigno e in particolare il colesterolo, con conse-guente formazione della placca che nel corso del tempo può ostruire l’arteria con le immaginabili drammatiche ripercussioni.

Questo è uno dei motivi per cui la pressione sanguigna deve essere tenuta sempre sotto controllo, in particolare

Essendo una grande fonte di proteine, lo yogurt mantiene sazi per un periodo di tempo maggiore rispetto ad un qualsiasi altro snack.

Salute > di Daniele Lisi (www.tuttasalute.net)

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se si sono rilevati dei valori oltre il consentito, anche se solo occasionalmente. Bisogna, in tutti i casi, esse-re consapevoli della necessità di un continuo moni-toraggio della pressione perché l’ipertensione è una condizione per lo più asintomatica, e quindi non vi è modo di accorgersene se non grazie ad una frequente misurazione.

Lo yogurt, tuttavia, può dare una mano a prevenire l’ipertensione, come dimostrato dalla recente ricer-ca i cui risultati sono stati presentati all’American Heart Association High Blood Pressure Research Scientific Sessions 2012. Lo yogurt contiene calcio, molte altre sostanze nutritive necessarie all’organi-smo ed è facile da consumare a fine pasto o sempli-cemente come spuntino. Essendo una grande fonte di proteine, lo yogurt mantiene sazi per un periodo di tempo maggiore rispetto ad un qualsiasi altro snack ed è anche ricco di liquidi che forniscono una certa idratazione.

Inoltre lo yogurt è utile sia per mantenere sotto con-trollo il peso corporeo che per mantenere in equilibrio la flora batterica intestinale. Aiuta quindi a regolare

anche l’intestino che, al giorno d’oggi, risente di una certa abitudine alla sedentarietà che lo fa

diventare sempre più pigro. E si sa che il ristagno delle feci nell’intestino è uno dei maggiori rischi cancerogeni per l’in-sorgenza di un tumore al colon.

Lo yogurt, quindi, può fare la sua parte, tuttavia non bisogna pensare che possa bastare solo la sua assunzione quoti-diana a risolvere tutti i pro-blemi di peso, di ipertensio-

ne e di regolarità intestinale.

Il consumo abituale di yogurt pro-tegge dalla pressione alta. E’ quanto risulta da un recente studio americano condotto per 15 anni su

circa duemila soggetti volontari.

yogurt protegge dalla pressione altalo

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Lo studio della dottoressa Pre-mio Nobel per la medicina nel 2009 Elizabeth Blackburn di-

mostra che esiste una connessione diretta tra il nostro livello psicologico (dove percepiamo lo stress) e quello biologico (relativo al materiale gene-tico del nostro Dna) tale da portare a malattie come la depressione o all’in-vecchiamento precoce.

La ricercatrice americana ha studiato delle strutture chiamate telomeri, che hanno la funzione di protegge-re i cromosomi dove risiede il materiale genetico. Dalla lunghezza di questi dipende il grado di protezione che ci preserva dall’invecchiamento; infatti maggiore è la lunghezza e più alto è il livello di protezione del mate-riale genetico; al contrario minore è la lunghezza più elevato è il rischio di deterioramento del Dna e di conseguenza la possibilità che si manifestino patologie cardiovascolari o a carico del sistema immunitario, aumentando anche di tre volte il ri-schio di contrarre tumori e di svilup-pare demenza senile.

La scienziata ha analizzato alcune donne con figli, scoprendo che nel-le mamme di bambini affetti da malattie croniche, i telomeri sono i più corti di quelli delle madri di bimbi sani; pertanto le donne impegnate ad accudire i loro figli malati, quindi più stres-sate, apparivano invecchiate più velocemente delle altre.

Scienza > di Sara Latorre

Questo ha messo in luce che la differenza di età bio-logica tra chi è stressato e chi gestisce lo stress ade-guatamente è di almeno 10 anni. Sono molti gli studi che negli anni hanno analizzato e approfondito questo campo di ricerca, ma i risultati raggiunti dallo studio della Blackburn e della sua equipe sono innovativi, perché più di altri hanno dimostrato quanto il fatto-re psicologico (vedi lo stress) e quello biologico siano profondamente correlati tra loro.

La nostra mente con le sue credenze e convinzioni e il nostro stato emotivo influenzano e plasmano il fun-zionamento biologico, rendendo così necessario inter-venire con maggiore attenzione sul piano psicologico per migliorare la qualità delle nostre vite.

E’ importante imparare quindi a gestire lo stress, sia quello acuto – causato da episodi traumatici – che quello cronico, che si ripete frequentemente nel tem-po attraverso precise tecniche psicofisiche. Lo stress,

come sostiene la studiosa, non ha solo effetti personali, ma anche economici, riper-

cuotendosi sui costi di assistenza me-dica dell’intero sistema nazionale; alleviare potenziali situazioni stres-santi per la popolazione dovrebbe diventare un obiettivo primario.

Anche l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) affer-

ma il bisogno urgente di tali programmi che dovrebbero

essere rivolti già ai bambi-ni nelle loro prime fasi di

sviluppo.

di Sara Latorre

Lo stress può accelerare il processo di invecchiamen-to cellulare genetico e portare a malattie cardiocir-colatorie ed immunitarie.

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attenzione a non invecchiarelo stress,

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Ambiente > di Alessandro Galante

Potremmo parlare di come la Terra abbia diversi sistemi per mante-nere il proprio equilibrio geofisi-

co come fa da millenni e di come l’abbia visto forzare negli ultimi tempi dall’uo-mo. (Emblematico il fatto che l’essere più evoluto è quello che produce più rifiuti di tutti!) Tagliamo corto sulle necessità che hanno por-tato ad uno sviluppo forsenna-to dell’industria e degli effetti che questa ha prodotto, ar-rivando al sodo, ai rimedi.

L’intenzione è sempre la stessa: partire dal piccolo, dalle abitudini di ognuno di noi, per definire nuo-vi stili di vita che vengano poi sposati da quella ristretta cer-chia che va al comando e quindi si ripropongano (a mo’ di pepe-roni, giusto) all’intera popolazione.

Illusione pura... Va be’, rimaniamo alle abitudini del singolo, prima o poi la massa se ne accorgerà (si spera)!

Ben ritrovati, amici lettori, al consueto appuntamento con quel meraviglioso “meccanismo” che è l’ambiente. Mecca-nismo tanto complesso, incantevole – sublime avrebbe det-to qualche romantico – quanto estremamente bilanciato...

La cura dell’ambiente va di pari passo con un’atten-zione al quotidiano e quindi con la cosiddetta “econo-mia domestica”.

Spesso e volentieri la/il casalinga/o si trova a fare i conti con prezzi in continuo aumento e perciò chi me-glio di lei/lui sa fare economia? Ma partiamo dall’ori-gine del termine, letteralmente: “regole della casa”,

concetto poi esteso a livello globale, ma che da qui muove i primi passi... Ormai sono molti

i programmi televisivi che se ne occupa-no (ultimo Mr Green) e molti sono anche i consigli reperibili sulla rete: risparmio dell’energia, soluzioni costruttive ad hoc, detersivi fatti in casa e via dicendo.

Su quest’ultimo aspetto ci soffermeremo oggi, ossia su come limitare l’uso dome-

stico di sostanze inquinanti ricorrendo ad un elemento che è sotto gli occhi di tutti, non pubblicizzato, di cui po-chi conoscono le virtù: il bicarbonato di sodio! Lo so, starete dicendo: “è partito dal sublime e arriva al bicarbo-nato...”, però una volta visti i risultati e considerati i risvolti positivi sull’am-biente, non saremo molto lontani dal concetto iniziale.

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economiaConsumismo ed

domestica

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Usato per pulire frutta e verdura, per pediluvi, suf-fumigi contro raffreddore e mal di gola (insieme alla camomilla), pulizia di spazzolini oltreché di pentole incrostate (al posto di prodotti abra-sivi), per smacchiare e per potenziare l’azione del detersivo sul bucato... Una nota marca riporta sul suo sito uno slogan indicativo: “mille usi per mille occasioni”. Ok, non saranno pro-prio mille, però spesso e volentieri gli usi conosciuti dai più si contano sulla punta del-le dita. E intanto s’invade casa di prodotti alta-mente inquinanti e poco efficienti; basta notare, ad esempio, quanti smacchiatori siano venduti accanto ai detersivi. Ci sarà un motivo, no?

Qualche anno fa ho fatto un esperimento: l’ho messo su una lametta da barba dopo la rasatura, prima di riporla. Risultato? Uso a rotazione 3 lamette, prolungandone la du-rata fino ad un anno... Calcolate voi il ri-sparmio! Il principio è semplice: il bicar-bonato, oltre a purificare, asciuga la lama, attirando le molecole d’acqua che si de-positano su di essa (e che la portano, nel tempo, a non tagliare più); lo stesso di-

scorso vale per i coltelli di casa: meglio usarne uno apposito per un singolo uso (tipo il pane)

senza lavarlo, altrimenti perde l’affilatura.

Lo scopo di questo articolo non è elencare tutti gli usi che si pos-

sono fare col bicarbonato – pen-sate che in America hanno sov-

venzionato, con 2 milioni di dollari, uno studio del Dr. Mark Pagel della University of Arizona Cancer Center per la cura dei tumori – ma, come sempre, destare la curiosità di voi lettori, perché si scoprano metodi alternativi, spesso antichi e dimenticati, per deviare dalla stra-da maestra dettata dal consumi-smo, senza certamente arrivare ad arrischiarsi in altre ancora tutte da esplorare come, ad esempio, quella appena citata in ambito medico.

Einstein diceva di se stesso: “Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso”; e se non lo fosse stato...

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S i potrebbe quasi dire che per andare alle Mauritius non c’è bisogno di scegliere un determinato periodo dell’anno. Anzi. Grazie al clima particolarmente favorevole, c’è sempre

un buon motivo per fare le valigie e approdare su una delle isole più belle dell’Oceano Indiano. Parte delle Isole Mascarene, (arcipelago di origine vulcanica), le Mauritius si formarono (insieme alla vicina Rodri-

gues) circa 10 milioni di anni fa. L’isola si estende su una superficie di oltre 1.800 chilometri quadrati, a circa 800 km dal Madagascar. Terra dai mille colori, proprio per le sue origini vulcaniche, l’isola presenta un ampio spettro di sfumature che vanno dal giallo al viola, a se-conda dell’incidenza dei raggi solari. Anche la storia, non solo la geografia, hanno inciso molto sull’evoluzio-ne territoriale. Le Mauritius, infatti, conquistarono nel

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Un viaggio alle Mauritius si annuncia sicuramente ricco di emozioni e di at-trattive grazie alle tante risorse: la na-tura e i suoi colori, i paesaggi, i merca-

tini artigianali, le differenze religiose e culturali e anche il settore tessile che contribuisce a rendere questo viag-gio una vera esperienza sensoriale...

il sogno di vivere in un paradiso tropicale

Viaggio > di Raffaella Patricelli

MAURITIUS

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1968 la propria indipendenza dall’occupazione britan-nica divendendo Repubblica nel 1992. Ogni anno, il 12 marzo, è festa Nazionale e per l’occasione vengono organizzate parate ed eventi che raccolgono tutte le comunità religiose dell’Isola per celebrare il loro estre-mo patriottismo.

I primissimi visitatori delle Mauritius furono i mercan-ti arabi che la chiamarono “Dina Arobi”. Risalgono al 1510, invece, le prime esplorazioni europee, con i por-toghesi di Domingo Fernandez prima e gli olandesi poi, che nel 1598 la colonizzarono e le diedero il nome attuale in onore del principe Maurice di Nassau.

Alla partenza degli olandesi nel 1710 subentrarono i francesi, che la conquistarono nel nome del Re; sot-to l’amministrazione di Bertrand François Mahé de Labourdonnais, posto a capo della novella “Isle de France”, Mauritius avviò un processo di notevole sviluppo culturale ed economico. Solo dopo l’occu-pazione inglese, la popolazione riuscì a ribellarsi ed ottenere l’indipendenza. Oggi, quindi, ci troviamo di fronte ad una popolazione eterogenea che conta cir-ca 1.100.000 unità, distribuita su un territorio grande

poco più dell’area metropolitana londinese. Un vero miracolo di convivenza etnica che si sta affermando anche come esempio di estremo dinamismo econo-mico. Da circa un decennio, infatti, è in atto una po-litica di diversificazione, grazie alla quale turismo e artigianato hanno affiancato l’agricoltura nei princi-pali indicatori economici, mentre l’industria (tessile e alimentare) e la finanza si stanno affermando come poli di attrazione per gli investimenti interni, ma so-prattutto esteri.

L’Isola di Mauritius è conosciuta per le sue spiagge candide, il mare cristallino e l’entroterra rigoglioso, ma è soprattutto un melting-pot di differenti culture e tradizioni che coabitano in armonia. Differenti le reli-gioni presenti sull’isola: hindù, musulmana, cristiana.

A causa della presenza dell’uomo la flora e la fauna dell’intero arcipelago hanno subito notevoli danni. Solo grazie ad un intenso programma di riqualifica-zione e tutela dell’ambiente oggi stanno proliferando numerosi parchi naturali che puntano a salvaguarda-re il territorio e le tradizioni. Presso “Rivière Noire” si trova la “Casela”, o parco degli uccelli, dov’è

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Port Louis

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possibile ammirarne oltre 140 tipi, tra i più bizzarri e rari; il parco, che si estende per circa 25 ettari, ospita anche bellissimi pavoni, tartarughe, leopardi e lemu-ri. Poco distante, il Parco Nazionale delle “Gorges” si estende su una superficie di oltre 6.500 ettari, la più ampia del paese; entrarvi significa ritornare indietro nel tempo, in un luogo che l’uomo sembra non aver ancora calcato.

Spettacolo indimenticabile offre la riserva naturale di “Wolmar”, che presenta ancora traccia di antichis-simi sedimenti corallini, abbandonati sul terreno dal mare prima di ritirarsi verso ovest. Nel sud dell’isola, presso la Rivière des Anguilles, si trova l’originalissi-mo “Vanille Crocodile Park”: oltre a mammiferi e ret-tili, vi vengono allevate differenti specie di coccodrilli, importate dal Madagascar.

Tra le principali attrazioni di Mauritius c’è il giardino botanico di “Pamplemousses”, uno dei più importan-ti al mondo, in cui si possono ammirare oltre 600 spe-cie di piante distribuite su una superficie di 26 ettari.

GRAZIE AL CLIMA FAVOREVOLE, C’È SEMPRE UNBUON MOTIVO PER APPRODARE ALLE MAURITIUS,

UNA DELLE ISOLE PIÙ BELLE DELL’OCEANO INDIANO } }

Viaggio > di Raffaella Patricelli

Tornando al clima, che è di tipo subtropicale, nell’ar-cipelago africano le stagioni sono due: estate (da no-vembre ad aprile) e inverno (da maggio ad ottobre). In estate la media delle temperature oscilla attorno ai 30 gradi ed il sole tramonta attorno alle 19.00. D’in-verno, invece, la temperatura è di circa 24 gradi di giorno e 17 di sera, con la presenza degli alisei. Pe-riodo quindi consigliato per fare surf.

Un viaggio alle Mauritius si annuncia quindi ricco di emozioni e di attrattive grazie alle tante risorse: la natura e i suoi colori, i paesaggi, i mercatini artigia-nali, le differenze religiose e culturali e anche il setto-re tessile che contribuisce a rendere questo viaggio una vera esperienza sensoriale.

Informazioni pratiche: La capitale è Port Louis, la moneta è la rupia mau-riziana il cui cambio oscilla tra le 40 e le 44 rupie per un euro. Per quanto riguarda il jet lag, alle Mauritius vi troverete 3 ore avanti rispetto all’Italia; due quan-do nel nostro Paese è in vigore l’ora legale.

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Collezione Donna Autunno Inverno

Moda >

Per il prossimo inverno la donna, vista dal Re del Made in Italy, è

una figura molto elegante e femmi-nile e allo stesso tempo con un tocco androgino al quale Armani non ri-nuncia mai. Una silhouette longilinea e seducente, dal carattere sofistica-to, che non fa a meno della comodità.

I bermuda sono senza dubbio tra i must have per la prossima stagione fredda, da portare sia con la giacca che sotto abitini corti. Molto pratici e se abbinati nel modo giusto diventano elegan-tissimi. I completi di giacca e pantalone sono di taglio maschile. Il look viene arricchito con il cappello borsalino a falda larga, da portare di lato, che lascia intravedere una parte del volto, e un fiore appuntato sotto la spalla.

I mini abiti come i bermuda, arrivano appena sopra il ginocchio, scoprendo le esili gambe, e mettono in mostra scarpe stringate bicolor con la punta spigolosa. Le gonne svolazzanti e legge-re sono di seta lucida. Voluminose, per esaltare le forme, sono le pellicce dai toni accesi. I colori prin-cipali della collezione sono quelli del tramonto, con molte e diverse nouance: dell’arancio al rosso e al fucsia, da abbinare in netto contrasto con il nero, per far risultare ancora più evidenti i diversi colori. I materiali impiegati sono prevalentemente vellu-to, organza, pelle scamosciata, seta e chiaramente pelliccia. Per quanto concerne gli accessori, i look sono completati con gioielli in bachelite e da picco-le borse colorate dalle forme geometriche e struttu-rate, sobrie, ma eleganti, spesso in pitone o cocco-drillo, richiamando i colori portanti della collezione.

Con questa nuova collezione, la donna che vestirà Giorgio Armani avrà davvero un’aria intrigante.

Fonte: mymallmag.themall.it

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Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORI DONNAautunnoinverno

Elena Ghisellini

Per queste creazioni, la stilista ha scelto un materia-le pregiato, il cavallino per esprimere concetti e valori come contemporaneità, essenzialità e forte personalità insieme alla suggestiva stampa effetto tie-dye. Questa tecnica di stampa del tessuto si caratterizza per il par-ticolare effetto ottenuto dalle azioni che il nome stesso suggerisce, annodare e tingere. Il risultato che ne deri-va è un originale motivo a contrasto definito da disegni sfumati che lo rendono caratteristico. La tecnica nasce tantissimo tempo fa in Oriente grazie alla disponibilità di fibre come la seta e la canapa che venivano tinte con elementi naturali tra cui bacche, fiori o foglie.

Calvin Klein

Glow è il tipico orologio da vedere al polso per poterlo ve-ramente apprezzare. Le dimensioni non sono eccessive, 42 mm di diametro, e nonostante la bombatura del vetro lo spessore è molto contenuto, sotto i 10 mm, oltre che legge-ro grazie anche al sottile cinturino in pelle. Altro dettaglio non da poco per l’impatto visivo è la posizione della corona, sistemata sotto la cassa in modo da risultare invisibile una volta indossato al polso e lasciando campo libero al quadran-te, vero protagonista, caratterizzato dalla stessa curvatura di cassa e vetro accentuata dagli indici disegnati su di esso.

Henry Cotton’s

Nelle terre selvagge. È il tema più svi-luppato della collezione Henry Cotton’s Donna Autunno Inverno 2012 2013. Un in-sieme di colori freddi e chiari che ci riman-dano al clima invernale, a boschi di grandi conifere del nord. Bianchi, ecrù ovattati o grigiati, beige appena riscaldati da un tono rosato, grigi chiarissimi, marrone scuro. Novità nei capi spalla è l’uso della pelliccia con intarsi di pelli diverse, come nel nylon opaco il pelo corto è alternato a punte più lunghe per creare leggerezza, ariosità e movimento. Piumini soffici, leg-geri e caldi, corti o lunghi in cui il tessuto tecnico è alternato al pelo.

Elena Ghisellini

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Shopping > di Giovanna Testa

ACCESSORI DONNA

specialescarpe SHOESRizieri

La nuova collezione Rizieri Autunno/Inverno 2012-2013 si ispira alle raffinatezze blouclè suggerite dal mito di Coco Chanel e dai suoi indimenticabili completi, la nuova stagione si concentra su silhouette versatili, inattese ma senza tempo, esal-tandole attraverso materiali confortevoli e ultra-soft, come i vitelli nappati, il camoscio effetto “velvet” e le lane calde e pregiate.

Oltre alla raffinata monocromia nera o rossa delle fran-cesine – costruite con sottili plateau e tacchi alti a sti-letto – il prossimo inverno si caratterizzerà di un mix di diversi colori e materiali, creando così capolavori unici che solo le mani dei maestri italiani, a cui si affida Rizieri, possono rendere possibili.

A I/

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Le decolleté sono rivestite da bouclé multicolor o black&white, con profili suede a contrasto, le punte dei modelli con tomaia elastica, le zeppe degli stivaletti open-toe oppure i gambali degli stivali alti. Una collezione tutta da scoprire, per una donna che sa amarsi e sa cosa scegliere, una donna che privilegia la sua femmi-nilità e la sua eleganza, e quale icona migliore per l’ispirazione dell’eleganza e di questa nuova collezione, se non la fascionosa Coco Chanel.

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Gaetano Perrone

Essere giovani ed essere la nuova chiacchieratissima stella del panorama del design di calzature e del fashion world. Si chiama Gaetano Perrone, classe 1976, viene da Castrovillari in provincia di Cosenza, è stato assi-stente di Antonio Berardi, stilista inglese ma di origine Siciliane, ed ha

lavorato con Iceberg, Dior, Kenzo, Sergio Rossi, Salvatore Ferra-gamo e Alexander McQueen. Un curriculum niente male per uno

che si sente comunque un “operaio della moda” e che colpisce subito per la sua alacre costanza nel lavoro per la sua flessibilità mentale e per la sua prorompente originalità.

Sta riscuotendo un vero successone la collezione Autunno/Inverno 2012-2013 che mette da parte la classicità della scarpa da donna per dare vita a bellissime sculture tridimensionali ispirate al lontano oriente. Le fasce infiocchettate delle decolleté attingono la loro estetica dalle cintu-re dei kimono giapponesi. Le zeppe alte e monolitiche ricordano adoranti e sinuose geishe, le decorazioni e le stampe riflettono i motivi decorativi cinesi su punte, tacchi e tomaie.

I colori sono eleganti e lucidi: caldi rossi si combinano con il porpora e il viola prugna per arrivare fino ai più glaciali grigi-azzurri e blu. I materiali variano da opachi camosci e

nappe in combinazione tra loro, in una contaminazione che vede insieme anche pelli dai profili metallici, materiali preziosi, perlati e cangianti. Motivi squamati di ser-

pente che fluidificano dentro arabeschi, coleotteri di ogni tipo e scarabei esotici ci ricordano le seducenti favole del medio oriente. Le forme sono originali

ed ogni scarpa è un accoppiamento di forme ibride tra nature appa-rentemente inconciliabili. Gli elementi si fondono, aria e terra, rettili

e insetti, cristalli e piume, pitone e pelle di cavallo, in un gioco di metamorfosi molto animalesca che ricorda in certi esperimenti le

creature della mitologia. Scarpe che diventano corolle per poi

divenire petali dai colori freddi come l’acciaio, che avvolgono il piede tra fiori che accarezzano i talloni e divengono tacchi. I volumi sono vere e proprie sculture, importantissimi nella col-lezione, creando proporzioni insolite.

Una collezione che prende ispirazione dalle terre del sud, e che fa scorgere in maniera del tutto pratica l’amore per i colori, il gusto per la ricchezza e la ricerca di nuovi orizzonti che si unisco-no per creare scarpe da sogno, pensate per una donna forte e sensuale. Se esistesse un oggetto in grado di descrivere l’aggettivo “irresistibile”, le scarpe di Perrone occuperebbero senza dubbio il podio.

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UOMOACCESSORI

duemiladodici duemilatredici

Shopping >

Jean Paul Gaultier. Come Spartaco. Erede degli eroi dell’antica Roma, abbandona la sua maglia marinara per indossare la corazza metallica. È Le Male Gladiator Collector di Jean Paul Gaultier. Con menta, legni e la-vanda (78,30 euro in edizione limitata).

ADD. Brand innovativo, specializzato in giacche e duvet in piuma d’oca ultra light, presenta la sua prima collezione con tecnologia di assemblaggio in termosaldatura. Eliminazione del sacco piu-ma, iniezione diretta della piuma d’oca extra-fine europea tra due teli ultra light in tessuto nylon micro ripstop. Esaltazione massima della leggerezza. Ogni capo, personalizzato ADD, è accompagnato dall’apposita sacca coordinata in dotazione. Resistenza, perfe-zione, comfort e un nuovo design. Piumini sempre più leggeri, nati per offrire il mas-simo calore contro il freddo e il migliore comfort durante tutti i movimenti, senza mai rinunciare all’eccellenza estetica.

A I/

Harmont & Blaine. La nuo-va collezione è ispirata al Fu-turismo. Cromaticità vibranti caratterizzano i nuovi capi del Bassotto. La componibilità di-venta elemento essenziale e imprescindibile: il look si com-pone a strati con un occhio sempre attento al comfort e

alla vestibilità. Tra le novità il giubbotto in maglia con il collo realizzato in punto pelliccia, il parka in tessuto tecnico con tasca interna porta Ipad e il pull worldwide ispirato alla “Mappa” di Boetti in cui si rac-conta il mondo globale.

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Moma. Un prodotto senza tempo, a metà strada tra tradizione e ricerca, tra passato e futuro. La collezione pensata per la stagione fredda reinterpreta in maniera unica i caratteri tipici degli anni ‘70 e propone calzature raffinate, dai volumi solidi, realizzate con tecni-che di lavorazione artigianali e impre-ziosite dall’utilizzo di pellami pregiati come vacchetta vegetale, vitello abrasi-

vato stropicciato e vitello vegetale. Le forme si rinnovano, assumono impor-tanza e non passano inosservate. L’arti-gianalità e l’esperienza dona infine quel tocco in più, quel “carattere” impossi-bile da imitare. Una calzatura Moma si adatta all’anima di chi la indossa, e allo stesso tempo mantiene e offre l’unicità che da sempre la caratterizza.

Moorer. La nuova collezione Moo-rer, è pensata per un uomo esigen-te e contemporaneo, che ama la perfetta vestibilità e l’alta qualità. Massima attenzione ai particolari come bottoni, zip, tasche interne ed esterne ed alle applicazioni di colli o profili in pelliccia naturale. I modelli top di gamma, esclusivi ed eleganti, sono realizzati in lussuoso e mor-bido cachemire, trattato con una particolare membrana che lo rende idrorepellente. Mood più sportivo per gli originali cappotti realizza-ti in maglia di cachemire taglio al

vivo. Capo must have della prossi-ma stagione, la Giacca Moorer in Cachemire, il parka trapuntato re-alizzato in pregiato cachemire trat-tato con una membrana idrorepel-lente e traspirante. L’imbottitura è rigorosamente in vera piuma d’oca, il cappuccio, staccabi-le, è arricchito da un bordo in pelliccia naturale e da inserti in lana. Cura nell’applicazione di tasche interne ed esterne, è particolarmente indicato per un clima rigido, con temperatu-re fino a -30°.

Converse. Per l’autunno/inverno, Converse presen-ta i nuovi modelli della linea Chuck Taylor e della li-

nea CaS. Comfort e dettagli fashion si uniscono per dare vita a due nuovi modelli della linea Chuck Taylor che, pur mantenendo i tratti tipici della mitica All Star, sono del tutto nuovi e adatti ad un look casual e alla moda. Il CaS è un nuovo modello che trae ispirazione dalla tradizione sportiva di Converse, dall’heritage legato al basket. Una scarpa sportiva ma anche dal sapore urban e alternativo, pensata per coloro che amano mischiare mood differenti per dare vita a look insoliti e alla moda.

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Life >

C’è chi è ingrassato, chi ha perso i capelli e chi ha abusato con il botox. Ma che fine hanno fatto i miti che negli anni 70-80 hanno fatto sognare milioni di persone? Ecco come le celebrità più sexy del pianeta fanno i conti con il tempo che passa.

SEX SYMBOL

A lungo è stato considerato l’uomo più sexy del pianeta. E guardando la saga di Indiana Jones non è difficile crederlo. Harrison Ford, classe 1942, negli anni 80 era il simbolo dell’uomo affascinante, corag-gioso e allo stesso tempo ro-mantico. Il bravo ragazzo non solo muscoli, in grado di salva-re la propria donna con la testa e un po’ di ironia.

Era il bello e dannato degli anni 80, diventato famoso come agente di borsa in 9 settimane e ½, accanto a Kim Basinger. Un po’ mascal-zone e grezzo, un vero antieroe, in grado di incantare con lo sguardo furbo e il ciuffo sba-razzino le donne di mezzo mondo.

Ventisei anni dopo 9 settimane e ½, Mickey Rourke è diventato irriconoscibile. Tra i pugni

presi (è stato pugile dilettante) e gli interventi estetici mal riusciti, l’attore ha cambiato comple-tamente fisionomia. Il risultato? Zigomi gonfi, oc-chi a fessura, orecchie e collo di tonalità diversa. La stempiatura, poi, è il colpo di grazia.

HARRISON FORDMickey Rourke

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Biondo, occhi chiari, labbra carnose: Val Kilmer non ha fatto fatica a diven-tare uno dei principali sex symbol degli anni 80, contendendo lo scettro a Tom Cruise di cui era antagonista nel film Top Gun. Nel 1994 e nel 1996 è stato candidato come attore più attraente agli MTV Movie Awards. Arrivato all’età di 53 anni, Val Kilmer è diventato la brutta copia di se stesso. Gonfio e capellone, l’attore si è lasciato letteralmente andare.

Milioni di donne avrebbero voluto essere Meryl Streep solo per farsi lavare i capelli da lui. Una scena quella de La mia Africa entrata nella storia del cinema e che riassume bene il fascino che ha sempre ema-nato: in divisa o in tenuta da avventuriero, Robert Redford (classe 1937), è stato un sex symbol per molti decenni. In una intervista, aveva dichiarato: «Non ho paura di invecchiare. È una normale conseguenza della vita». E così è stato. Al capello tinto però non ha proprio resistito.

Chi è appassionato di musica ed è cresciu-to negli anni 70-80 non può non ricordare le straordinarie interpretazioni di John Travolta in Grease, La febbre del saba-to sera e Pulp Fiction. Un successo dopo l’altro che ha consacrato l’attore nell’Olim-po delle star, grazie allo sguardo languido e sornione, la capigliatura folta e l’indiscu-tibile talento nel ballo. «Gioco a tennis cin-que volte a settimana, sollevo pesi e mangio yogurt», ha dichiarato in una recente intervi-sta l’attore. Eppure John Travolta, a 58 anni compiuti, è tutto fuorché in forma: ingrassa-to, pallido, quasi calvo (tanto da colleziona-re, si dice, centinaia di parrucchini). Il bel Tony Manero, ormai, è soltanto un ricordo.

John Travolta

Nata nel 1954, l’attrice, classica bellezza americana ha conquistato il cuore del pubblico con il ruolo di amante in Bri-vido caldo, uno dei film più sexy della storia del cinema. Con il suo sguardo provocante ha sedotto Michael Dou-glas nella famosa pellicola All’inse-guimento della pietra verde, per poi litigarci pesantemente ne La guerra dei Roses. I chili in più – dovuti all’ar-trite reumatoide e all’alcolismo – in-sieme a qualche ritocco estetico mal riuscito hanno reso Kathleen Turner (66 anni) irriconoscibile. Della sensua-lità degli anni ’80 non è rimasto nulla.

Kathleen Turner

Robert Redford

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Mannino

Teresa Mannino racconta, sorride, graffia. E lo fa sul palco del teatro Ambra Jovinelli di Roma con il suo

spettacolo «Terrybilmente divagante» scritto con Giovanna Donini e Federico Basso. L’appuntamento è dall’8 al 13 no-vembre dalle ore 21:15.

Teresa ha la consapevolezza del “fuori luogo” ed è co-stantemente in bilico fra mondi contrapposti: il Nord operoso e il Sud filosofico; l’universo operoso femminile e quello infantil-materialista maschile. Teresa affronta “l’altra metà del cielo” con affettuo-sa consapevolezza e guarda i maschietti con il sorriso ironico di chi non aggredi-sce ma comprende, però fino a un certo punto… Teresa Mannino racconta e chiacchiera con la spontaneità di chi si trova su un palcoscenico ma conserva la stessa immediatezza che avrebbe in un salotto. Ovviamente non un salotto con pretese di mondanità, ma un salot-to qualsiasi, in un pomeriggio qualsiasi. Come se gli spettatori non avessero pre-notato un biglietto, ma avessero sem-plicemente suonato il citofono per una visita improvvisata.

Teresa Mannino, laureata in filosofia all’università di Palermo, dal 1998 al 2000 si diploma alla scuola europea di recitazione del Teatro Carcano di Mi-lano, presso il quale partecipa anche ad

un corso di storia del teatro con Luigi Lunari. Dopo vari corsi e stages, si scopre cabaretti-sta e comincia a lavorare in radio, conducen-do una puntata della trasmissione “Due di notte” su Radio 2, e nel locale milanese Zelig e successivamente al programma notturno Zelig Off, poi in prima serata con Zelig Circus dalla stagione 2007-2008. Nello stesso anno, debutta al cinema con Amore, bugie e calcetto, partecipan-do anche a La fidanzata di papà di Enrico Oldoini (2008) ed a Meno male che ci sei (2009).

Dopo aver partecipato ad un episodio de “Il Commissario Manara” ed essere la protagonista dello sceneggiato radiofoni-co “Mi chiamano Bru” (su Radio2), l’11 ottobre 2009, insieme a Checco Zalone, ha presentato il Checco Zalone Show, dal Teatro Ariston di Sanremo. Nello stesso anno, ha avuto una figlia. Nel 2011 interpreta il ruolo di Floriana, mo-glie di Enrico Brignano, in Ex - Amici come prima!, di Carlo Vanzina. Nel 2012 è candidata all’Oscar della Tv quale “personaggio rivelazione”, insie-me a Marco Liorni e Rocco Papaleo, che si aggiudicherà il riconoscimen-to. Nell’aprile del 2012, RAI2 trasmet-te, in prima serata, il suo spettacolo Terrybilmente Divagante, all’inter-no del ciclo One Man Show, registrato

al Teatro Nuovo di Milano. Attualmen-te conduce, su La7, il mercoledì sera, in prima serata, Se stasera sono qui.

Con lo spettacolo “Terrybilmente divagante”. L’attrice si conferma solare e radiosa, ironica, imprevedibile e sfiziosa.

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Teatro >

“terrybilmente divagante”

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Il premio Oscar Clint Eastwood (Million Dollar Baby, Gli spietati), l’attrice nominata all’Oscar Amy Adams (The Fighter), e Ju-stin Timberlake sono le star di “Di nuovo in gioco”, la seconda prova di regia di Ro-bert Lorenz, da tempo partner di produzio-ne del filmmaker Clint Eastwood.

Gus Lobel (Clint Eastwood) è da decenni uno dei migliori scout del baseball, sempre in cerca di nuovi talenti sportivi; tuttavia, mal-grado cerchi a tutti i costi di nasconderlo, l’età avanza. Ma Gus, che è in grado di rico-noscere il tipo di battuta solo dal rumore della mazza da baseball, si rifiuta di finire in “pan-china” e di terminare così gli ultimi anni della sua brillante carriera. Purtroppo però non ha

La storia del film è incentrata su un bravo scout del baseball (Eastwood) che cerca nuovi

talenti sportivi da una vita; quando sopraggiunge il momento di andare in pensione, cerca in tutti i modi di rimanere a fare il suo lavoro. L’uni-ca che può aiutarlo nella causa è la figlia (Amy Adams), con la quale non parla da anni. Sarà l’occasione per rimettersi in gioco, ognuno sul suo campo d’azione, entrambi pron-ti a difendere la propria identità.

scelta. L’ufficio centrale degli Atlanta Bra-ves inizia a mettere in discussione le sue capacità, specialmente in vista della sele-zione di un nuovo fenomeno del baseball.

L’unica persona che potrebbe aiutarlo è l’unica alla quale Gus preferirebbe non doversi rivolgere: sua figlia Mickey (Amy Adams), un avvocato di Atlan-ta, una giovane donna che grazie alla sua ambizione, sta per diventare so-cio dello studio legale in cui lavora. Mickey ha sempre avuto un rapporto difficile con suo padre, il quale, dopo

la morte della moglie, non è stato un genitore modello. Anche ora, nei rari momenti che trascorrono insieme, lui è sempre troppo distratto dal baseball, e Mickey è convinta che sia proprio quel-lo l’unico grande amore della sua vita.

Malgrado le sue reticenze e le obiezioni di Gus, Mickey decide di accompagnar-lo in un ultimo incarico in Nord Caro-lina, mettendo a repentaglio la propria carriera per salvare quella del padre. Co-stretti a trascorrere del tempo insieme per la prima volta dopo anni, ognuno di loro farà delle scoperte, rivelando verità a lungo nascoste, rispetto al passato e al presente, che potrebbero cambiare il futuro di entrambi.

Fonte: www.mymovies.it

Dopo Million Dollar Baby l’attore e regista Clint Eastwood ritorna a recitare la parte di un talent scout sportivo

Cinema >

di nuovo

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Dopo tre anni di assenza, l’atteso ritorno di Eros Ramazzotti con il suo

nuovo album inedito: Noi.

Il sedicesimo lavoro in studio nella carriera di Ramaz-zotti si porta dietro tutte le aspettative che il lungo periodo di silenzio inevitabilmente comporta, e proprio per questo motivo sarà un continuo scalare di classifiche e hit internazionali.

L’artista sceglie la strada dei duetti e delle collaborazioni con i gruppi (Il Volo, Hooverphonic, Club Dogo) per un maggior apporto di potenza e varietà vo-cale, anche nei cori; quattordici tracce, quattordici brani che sicuramente entre-ranno in tutte le radio del mondo nel più celere tempo possibile.

Il singolo scelto per rappre-sentare la nuova produzio-ne di Ramazzotti si chia-ma “Un angelo disteso al sole”, seconda canzo-ne di un album prodotto da Radiorama sotto eti-chetta discografica Uni-versal.

Il cantante capitolino, dopo “Ali e Radici”, ul-tima fatica del 2009, e la

RAMAZZOTTIil cantante capitolino a tre anni di distanza dal suo ultimo album, ritorna con un nuovo progetto musicale ed un nuovo tour...

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nascita della seconda figlia, si rimette finalmente in gioco interrompendo il suo silenzio. Finalmente è pron-to per partire alla volta di un nuovo tour internazionale che partirà il 9 marzo 2013 da Torino (Palaolimpico), per proseguire fino a settembre (34 concerti totali) con date in Sud America (dove Ramazzotti è amatissi-mo), Stati Uniti, Canada, Australia e Sud Africa.

Il cantante pop, con il suo inconfondibile stile nel marchio di fabbrica che è la sua voce, in una fra-

se del suo singolo canta: «Il cuore non ci sta in una scatola e tantomeno noi». Quando parla di

noi, in fondo, parla anche di tutte quelle per-sone in fibrillazione per le sue pennate sulla chitarra, il pianoforte in sottofondo e quella batteria ritmica che tanto si incatena nella testa come un motivetto indimenticabile da canticchiare in ogni momento della giornata.

Insomma, in un periodo in cui molti arti-sti cercano innovazione, cercano

risvolti musicali più sintetici ed elettronici, Ramazzotti re-sta ancorato alle sue certez-ze: una voce, una chitarra e una canzone che potrebbe essere tranquillamente la colonna sonora di una storia d’amore.

Questa è la sua forza; rima-nere immutato nel tempo, sa-

persi rinnovare senza stravolge-re la sua vera identità musicale.

Musica > di Eugenio Giannetta

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DACIA DOKKERPer tutti quelli che hanno bisogno di spazio...

Motori >

Il quinto modello della gamma Dacia si chiama Dokker, prende simbolicamente il suo nome dai “dockworker” (gli addetti al carico e scarico delle

merci nei porti), e si propone come un multispazio a 5 posti particolarmente adatto anche al trasporto di oggetti voluminosi. Dal punto di vista stilistico è pratico e robusto, con una o due portiere posteriori scorrevoli (a seconda dell’allestimento) e il portello-ne di coda a due ante asimmetriche che facilitano le operazioni di carico e scarico.

All’interno la Dacia Dokker propone molti piacevoli dettagli, dal design della strumentazione alla finitura bicolore della plancia; da apprezzare anche la facilità di utilizzo dei comandi principali, oltre ad una serie di vani portaoggetti, un divanetto posteriore frazionabi-le 2/3 - 1/3 e ripiegabile a portafoglio contro i sedili anteriori, configurazione che permette di ottenere un piano di carico piatto di 1,57 metri di lunghezza. Anche il sedile del passeggero anteriore, grazie al si-stema Dacia Easy Seat, può essere piegato a tavolino o a portafoglio, o addirittura estratto dalla vettura per caricare oggetti lunghi fino a 3,11 metri.

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I motori disponibili sono il benzina 1.6 MPI 85, abbinato al cambio manuale 5 marce e i due diesel 1.5 dCi nelle versioni da 75 e 90 CV. Successivamente arriverà il 1.2 TCe 115, il turbo a iniezione diretta di benzina.

Due invece sono gli allestimenti, Ambiance e Lauréa-te, dove fra le principali dotazioni di serie si trovano 4 airbag, ABS, servosterzo, sedile posteriore sdoppiato asimmetrico e attacchi isofix, mentre gli optional an-noverano (per il livello Ambiance) navigatore e radio, climatizzatore manuale, limitatore di velocità, radar di parcheggio, ESP, cerchi in lega da 15”, seconda porta scorrevole, barre sul tetto, fendinebbia, ruota di scor-ta, vernice metallizzata. La Dokker Lauréate condivide quasi per intero le opzioni della Ambiance e in più offre come primo equipaggiamento paraurti e retrovisori in tinta, dettagli interni cromati, due porte scorrevoli, retro-visori elettrici, sedile e volante regolabili in altezza, fen-dinebbia, computer di bordo, barre sul tetto, bagagliaio illuminato. La garanzia, copre 3 anni o 100.000 km.

Il listino della Dacia Dokker parte da un prezzo base di lancio di 9.900 euro mentre per la versione Dokker Van il prezzo è di 7.200 euro.

Fonte: www.omniauto.it

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Agenda eventi

RomaTeatro Ambra JovinelliPrezzi da Euro: 18,50 a 27,50Info: Ticket One

dal 08/11al 13/11

TERESA MANNINO

RomaStazione BirraVia PlacanicaOre 22.00Prezzo biglietto: Euro 20,00Info: 06.79845959

16 novembre

MORGAN

RomaAtlantico LiveOre 21.30Prezzo: Euro 40,25Info: Ticket One892.101

10 novembre

MIKA

RomaAuditoriumConciliazionePrezzi da Euro: 40,25 a 74,75Info: Ticket One892.101

16 e 17/11

POOH

CESARE CREMONINI

RomaGranteatroOre 21.15Prezzi da Euro: 23,00 a 34,50Info: Ticket One

17 novembre

I SOLITI IDIOTI

RomaPalalottomaticaOre 21.00Prezzi da Euro: 60,00 a 100,00Info: Ticket One

16 novembre

ENNIO MORRICONE

RomaAtlantico LiveOre 21.30Prezzo: Euro 32,20Info: 06.3265991

2 0 novembre

FRANCESCO DE GREGORI

RomaPalalottomaticaOre 21.00Prezzi da Euro: 34,50 a 40,25Info: Ticket One

13 novembre

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti a date e prezzi pubblicati

RomaGranteatroOre 21.15Prezzi da Euro: 28,75 a 40,25Info sul sito: prontoticket.it

RomaPalalottomaticaOre 21.00Prezzi da Euro: 32,20 a 41,40Info: Ticket One

2 3 novembre

2 0 novembre

EMMA MARRONE

SKUNK ANANSIE AMEDEO MINGHI

STADIO

MARCO CARTA

GRANDI e BOLLANI

GIOVANNI ALLEVI

PETER PAN “il musical”

RomaAuditoriumConciliazionePrezzi da Euro: 30,00 a 45,00Info: Ticket One892.101

RomaAuditorium Parcodella Musica sala Santa CeciliaOre 21.00Prezzi da Euro: 25,00 a 35,00

2 5 novembre

RomaTeatro SistinaOre 21.15Prezzi da Euro: 25,00 a 50,00Info: Ticket One

26 novembre

RomaAtlantico LiveOre 21.00Prezzo: Euro 28,75Info: Ticket OneInfo: prontoticket.it

26 novembre

RomaAuditoriumConciliazionePrezzi da Euro: 25,00 a 57,50Info: Ticket One

28 novembre

RomaTeatro SistinaPrezzi da Euro: 27,60 a 43,70Info: Ticket One

dal 29 novembreal 9 dicembre

2 4 novembre

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La Salute...Approfondimenti sulla Medicina Generale

A cura della Dott.ssa Liliana Ranieri D’OvidioDirettore Tecnico presso lo studio Elkalab s.r.l. di Aprilia

Medicina > di Liliana Ranieri D’ovidio

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Secondo molte statistiche europee, nella seconda meta’ degli anni 2000 un cittadino su quattro avrà più di

65 anni; questo a causa dell’aumento delle aspettative di vita e del calo demografico.

Ciò significa che si diffonderanno sempre di più le patologie legate alla terza età, una fra queste la de-menza senile. Tale patologia è una perdita delle fun-zioni cerebrali che si verifica con alcune malattie: il morbo di alzheimer e una serie di piccoli infarti.

Per quanto riguarda questa seconda patologia detta anche demenza vascolare, essa può essere com-battuta attraverso alcune piccole regole di vita, quali eliminare il fumo e tenere sotto controllo la pressione vascolare e il diabete.

Basta quindi un controllo cardiologico annuale e semplici esami del san-gue per ridurre il rischio d’infarto oltre che un’alimentazione sana ed equilibrata, dove i grassi siano il più possibile ridotti; è stato infatti riscontrato che nei soggetti con un alto livel-lo di colesterolo buono nel sangue, i casi di Alzheimer sono ridotti del 60%.

Se poi al “mangiare bene” si unisce anche un po’ di eser-cizio fisico, ecco che il detto latino “mens sana in corpore sano” trova la sua più comple-ta attuazione: numerose ricer-che hanno dimostrato che le

Per le domande allaDott.ssa Liliana Ranieri

potete inviare una mail [email protected]

“OCCUPARSI DI CHI PRIMASI OCCUPAVA DI NOI”...

persone anziane più abituate a fare moto presentano livelli inferiori di rischio di sviluppo della demenza senile, poiché il regolare esercizio fisico migliora il flusso di sangue anche nell’area cerebrale.

Un’altra importante fonte di prevenzione è senz’altro il tenere in allenamento il cervello: vanno bene i cru-civerba, la lettura o giochi di carte e scacchi. Sembra che numerosi studi in tal senso abbiano dimostrato che gli hobbies e i passatempi in genere preservino il cervello dalla demenza senile, ritardando anche di anni la comparsa dei primi segni di tale malattia.

In ogni caso, quando ci si accorge di avere lievi pro-blemi di memoria, si possono usare tecniche diverse per mantenere in allenamento la propria mente: per esempio pianificare gli impegni, o scrivere un elenco di cose da fare, o associare mentalmente una cosa

ad un’altra. Ma la parte del leone la fan-no sicuramente i familiari, che devono cercare di sdrammatizzare e aiutare il

più possibile la persona anziana a continuare a svolgere le normali attività, a fare esercizio fisico e a mantenere contatti sociali.

Per informazioni su analisi o controlli strumentali rivolgersi

alla Dott.ssa Liliana Ranieri pres-so il Laboratorio Elkalab.

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Il mondo di oggiCerchiamo di capirne i problemi...

Sostegno psicologico di gruppo e individuale, PsicodiagnosiTerapia Corporea, Consulenza Familiare e Giuridica, Psicoterapia

Psicologia > di Daniela Saurini e Simona Eramo

ANZIANI IN FAMIGLIA

dell’anziano diventa motivo di riscatto verso chi, prima del declino, ha fatto lo stesso con i propri figli. Tuttavia entrambi i casi sono soggetti a sentimenti che si alternano tra emozioni positive legate appun-to all’affetto, alla tenerezza e alla preoccupazione ed emozioni negative legate alla paura di non sentirsi bravi figli nel caso in cui non si scelga di accogliere il genitore in casa, alla mancanza di accettazione del deterioramento del proprio genitore, alla paura di non fare abbastanza, alla paura della morte, alla paura di perdere se stessi, all’incomprensione da parte degli altri membri della famiglia.

Ogni figlio, prima di prendersi cura di un genitore, dovrebbe provare ad equilibrare tali aspetti per evi-tare di incorrere nel rischio di bruciarsi: affrontare il problema mai da solo, ma con il supporto di ciascu-no dei membri della famiglia e comunque mantenere uno spazio per il proprio partner e per i propri figli oltre le richieste che l’anziano stesso potrebbe por-re, laddove l’eccessiva predisposizione abbia dato vita ad atteggiamenti pretenziosi e troppo oltre le reali potenzialità; valutare la possibilità di richie-dere un aiuto esterno da parte di strutture sani-tarie e servizi di assistenza domiciliare con i quali,

comunque, collaborare; richiedere un sostegno semmai si percepisse di perdere il senso di sé o si avvertisse un malessere generale anche da parte degli altri componenti della famiglia.

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Esistono due momenti della vita in cui il senso della fa-miglia appare forte: il pri-mo è dato dall’infanzia ed

il secondo è relativo alla vecchiaia.

Quando la vita si approssima alla fine ed insieme all’avanzare dell’età intervengono i primi disagi in termini psico-fisici, ecco che il sostegno della nuova generazione appare determinante. In questo caso gli ex figli subiscono un’inversione nel loro ruolo facendo-si sostegno e cura del genitore anziano, cambiamen-to che inevitabilmente comporta una ristrutturazione dell’equilibrio familiare, legato fortemente alla tipolo-gia di relazione appartenente a quella stessa famiglia. Così, nel caso di relazioni conflittuali, accettare la cura dell’anziano può diventare più difficile oppure farsi mezzo di rinnovo di un legame che forse esige-va chiarezza e comprensione, mentre, laddove vi sia-no rapporti basati su affetto e comprensione, la cura

Per le vostre domande al laDott.ssa Daniela Saurini e

Dott.ssa Simona Eramocontattare i seguent i nr.

393.3737972 - 333.6707632Oppure tramite Facebook:Spaziomente Studiopsicologia

L’importanza di una vicinanza sana

Page 61: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2012

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Per le vostre domande aBarbara Spolitu

inviate una mail a:[email protected]

Registro di classeUn viaggio nel mondo della scuola...

A cura della Dott.ssa Barbara Spolitu, insegnante, lau-reata in Lingue e in Scienze della Formazione Primaria

Didattica e Pedagogia > di Barbara Spolitu

SCRIVERE SENZA LA PENN@

Dunque comodamente (o scomodamente) adagiati tra fretta e nuove tecnologie, i piccoli scrittori in erba di oggi magari non sono così abili con foglio e penna, ma sulla tastiera volano come solo loro sanno fare. E scrivono. Senza penna, ma scrivono.

Accedono a mondi cifrati, ormai a molti adulti inac-cessibili: hanno diari on-line con le loro foto e i pen-sieri più spontanei, parlano con i compagni dichia-rando con sorrisi disegnati e consonanti ravvicinate il loro affetto più sincero, comunicano nella loro lingua e in altre lingue con persone che forse non incontre-ranno mai, spediscono lettere – le e-mail – senza bi-sogno di buste e francobolli, rispettando le regole di

una società comunicante che non si vede ma esiste: il sottosuolo di internet.

Da parte degli insegnanti e degli adulti in genere, c’è spesso una diffidenza verso queste modalità di scrittura degli allievi. Bisognerebbe, ovvio con la dovuta moderazione, partire proprio da un’osserva-zione sistematica di quel mondo che è sempre più loro e stimolarli a scrivere e a farlo non in maniera inconsapevole e banale.

Perché scrivere non è solo tracciare segni conven-zionali che esprimono suoni o idee; scrivere è pen-sare e ragionare per comunicare meglio, permettere a pensieri e sentimenti di trovare posto nel mondo. Che poi questo posto sia un foglio o un codice che permette di visualizzare le parole sullo schermo di un computer poco importa.

La pietra non si è certo offesa quando è stata sosti-tuita – per comodità – dal foglio. L’importante è che i ragazzi scrivano, che imparino a comunicare anche seguendo le modalità di progettazione e produzio-ne di un testo scritto, a stendere le idee in maniera chiara, leggibile, rigorosa e comunicativa.

di Barbara Spolitu

Nell’era di Internet, anche gli studenti più piccoli sono ormai avvezzi a scrivere tramite digitazione su per-

sonal computer, tablet o cellulari di ultima generazione.

Ovvero come scrivono gli alunnidi oggi nell’era di chat e blog...

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In un viaggio tra cultura e leggendaI miti della storia...Per le vostre domande a Sara Latorre inviate una mail a: [email protected]

Personaggi > di Sara Latorre

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MAHATMA GANDHI

Diceva: “sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin-tanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cam-biamento che vuoi vedere nel mondo.”

Gandhi, detto il Mahatma, secondo l’appellati-vo datogli da un poeta indiano che significa “grande anima”, seppe condurre la sua India all’indipendenza dall’Inghilterra attraverso il “satyagraha”, cioè “ Verità e nNon-violenza”, che è alla base delle teorie sulla lotta all’oppressione per mezzo della “disobbedienza civi-le” e “della resistenza passiva”.

Nasce da una famiglia benestante il 2 ottobre del 1869 a Porbaudar. Studia giurispru-denza a Londra, esercita per poco tempo la professione di avvocato, si trasferi-sce presto in Sudafrica, dove rima-ne per 21 anni. Il suo impatto con la tremenda realtà di questa terra dà una svolta alla sua vita. E’ testimo-ne di atti di segregazione razziale nei confronti di migliaia di suoi connazionali da parte dello Stato inglese. Le molte discriminazioni e ingiustizie, in parte vissute an-che personalmente, suscitano in lui rabbia e sdegno che lo induco-no alla lotta politica. Si batte con determinazione ma pacificamente

Gandhi rimarrà sempre una figura straordinaria, il suo profilo è ricco di umanità e spiritualità. Di lui sono

rimaste frasi indelebili come pietre, attuali ancora oggi, cui egli stesso ha fatto susse-guire fatti concreti e significativi che hanno costellato la sua intensa e luminosa vita.

Ricordato anche come l’uomo della pace... per la legittimazione dei diritti umani, adottando la sua regola della Non-violenza (Satyagraha) e ottie-ne da parte degli inglesi interessanti riforme a van-taggio dei lavoratori indiani immigrati in Sudafrica.

Nel 1915 Gandhi torna nella sua India, dove il popolo lo accoglie come leader assoluto del proprio movimento nazionalista. Mentre si impegna per l’indipendenza, provvede anche a preparare culturalmente la sua gen-te ai cambiamenti sociali, politici ed economici che avrebbe dovuto affrontare. Pianifica in modo struttu-rale e completo la rinascita nazionale attraverso l’ab-battimento dei pregiudizi verso le attività manuali, l’annullamento della divisione tra l’ambiente urbano e rurale, la cancellazione della casta degli “intoccabili” e il sostegno alle lingue autoctone. Per Gandhi l’amore e la pace sono le uniche vie che permettono le relazioni tra gli uomini. Diceva: “Non c’è strada che porti alla pace che non sia la pace, l’intelligenza e la verità”. La

fede in Dio per lui era molto importante, identificava Dio con la verità e l’amore e rappresentava il rap-

porto tra Dio e le creature con la metafora del sole e dei suoi raggi.

Mahatma, la grande anima, tra il 1945 e il 1947, senza ricorso alla violenza anche se non tra

poche difficoltà (egli stesso viene arrestato più volte infatti), riesce a liberare il suo paese dal colonialismo britannico.

Gandhi muore per mano di un fanatico indù che lo uccide il 30 gennaio 1948 a Nuova Delhi, mentre si reca al solito luogo di preghiera. Albert Einstein dirà con profonda stima: “forse le ge-nerazioni a venire crederanno a fatica che un individuo in carne e ossa come questo ha camminato su questa terra.”

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Letteratura >

Se questi sonogli uomini

Di: Riccardo IaconaGenere: Attualità

Editore: ChiareletterePagine: 260

Prezzo: € 13,90ISBN: 9788861903234

Una ogni tre giorni. Tante sono le donne che in Italia vengono uccise ogni anno dai loro

compagni. Elisa Scialfa, vent’anni, di Enna, uccisa dal fidanzato Francesco Lo Presti il 25 aprile 2012. Rosa Trovato, di Scicli, uccisa dal marito il 14 gen-naio dello stesso anno. Alessandra Cubeddo, 36 anni, uccisa dal convivente a Villaricca, in provin-cia di Napoli, il 7 maggio. Kaur Bewinde, ragazza di origini indiane, strangolata il 27 maggio a Piacenza dal marito. Ultimamente, la condanna all’ergastolo a Salvatore Parolisi per aver ucciso la moglie Mela-nia Rea con 35 coltellate, il 18 aprile del 2011.

La lista continua, mentre ci inoltriamo nel calendario di questo 2012, annus horribilis per la strage sistematica di donne che ha luogo in Italia. L’inchiesta di Riccardo Iaco-na è una spoon river devastante, che deve indurre chiun-que alla riflessione: anche quegli uomini che non si sogne-rebbero mai di usare violenza alla propria compagna e si ritengono al di sopra di una simile, scomodissima materia. Iacona conduce la sua inchiesta su carta (per comporre la quale si è avvalso dell’aiuto della bravissima giornalista Sa-brina Carreras) con la stessa partecipe pietas per le vit-time che gli viene riconosciuta nel suo lavoro televisivo, e a quella compassione si accompagna un’obbiettività che è molto più efficace di ogni condanna moralistica, perché non pretende di sostituirsi all’emozione che il racconto di queste storie terribili suscita: semplicemente le testimo-nianze raccolte sul campo vanno sommandosi, e disegna-no un paesaggio umano che ci permette di capire a fondo quel che accade nel chiuso delle case, dove le donne sono lasciate sole con sé stesse e con la violenza che subiscono.

Le storie di queste donne hanno spesso degli elementi in comune: molte di loro hanno perso il lavoro, sono state se-gregate in casa, obbligate a tagliare i ponti con amiche, amici e spesso anche con la famiglia d’origine, per ritrovar-si infine alla mercé di un uomo che magari, all’inizio della

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relazione, si era presentato come gentile, premu-roso e protettivo. Con impressionante regolarità si viene a disegnare il grafico delle tante, tantis-sime donne uccise in Italia dai propri compagni, mariti, fidanzati.

Iacona passa a volo d’uccello su tutto quel che accade in Italia nel 2012 – terremoti, una tremen-da crisi economica, la disoccupazione a livelli da record – si tinge davanti ai nostri occhi un tor-nasole che denuncia la strettissima correlazione fra la sofferenza in cui versa un paese in agonia e quel che accade alla parte della sua cittadinanza più esposta, meno tutelata: le donne, come al so-lito. Come sempre.

Ma il libro non si limita a formulare un j’accuse “di genere”, per così dire: nel capitolo intitolato “Noi, gli uomini” le voci sono quelle dei maltrat-tanti che hanno intrapreso un percorso riabilita-tivo e riescono a vedere quel che hanno fatto alle loro compagne con una consapevolezza nuova. Il coraggioso atto d’accusa contenuto in “Se que-sti sono gli uomini” non deve cadere nel silenzio, non deve passare inosservato. È importante, davvero.

Recensioni ed attualità letterarieIl libro del mese

SE QUESTI SONOGLI UOMINIL’incredibile racconto di una tragedia nazionale

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Preparazione (Livello di difficoltà di preparazione: facile)

Tempo di preparazione:

Stavolta propongo una ricetta molto semplice, che comunque con alcune accortezze, potrà diventare

un piatto da vero gourmet. Mondate il radicchio, sal-vando alcune foglie più lunghe che conserverete per la decorazione finale, tagliatelo a tocchetti, compreso il torsolo centrale e fatelo appassire dolcemente con dell’olio profumato di aglio. Sfumatelo quindi con il vino ed aggiustatelo di sale.

In una piccola padella piuttosto alta, aprite i cannelli con aglio, olio e peperoncino ed aggiungete il brodo di pesce in modo da coprirli anche parzialmente per far si che l’eventuale sabbia vada a depositarsi sul fondo. Eliminate dunque le bucce dei canneli (sono taglienti) e trasferite frutto e brodo di cottura (occhio alla sabbia!) in una padella ampia ove farete terminare la cottura degli spaghetti molto al dente, in modo che assorbano

30 minuti

2 o 3 piante di radicchio Trevigiano, 500 gr. di cannolicchi (o cannelli), 400 gr. di spaghetti, ½ bicchiere di vino bianco, olio extravergine, aglio, peperoncino, fumetto di pesce o brodo vegetale, olio di semi per la frittura.

Kitchen > a cura de: Il Pacchero Solitario

completamente il condimento. A tale scopo scegliete pasta piuttosto robusta, che mantenga la cottura. Ag-giungete ad un minutino dal termine il radicchio per far si che i sapori rimangano ben distinti. Terminate decorando con le foglie più lunghe fritte in abbondante e bollente olio di semi e cospargete a piacere di pepe nero.

Accompagnate il piatto con un vino bianco di struttura come uno char-donnay affinato in legno o un bel greco di tufo, magari di vendemmia tardiva.

con cannolicchi eradicchioTrevigiano

Cla

ud

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cari

ng

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Spaghetti

Ingredienti per 4 persone:

Page 65: FOR YOU MAGAZINE_NOVEMBRE 2012

IL PACCHERO SOLITARIO IL GAZEBO

Locale raffinato dove si respira un’atmo-sfera rilassante e discreta, con un servi-zio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavo-la con piacere.

Specialità: Pesce e CarneAperto: Pranzo e Cena Riposo: Domenica seraPrezzo Medio: 30/40 euroInfo e prenotazioni: [email protected]

Il Gazebo home restaurant, è una nuova pizzeria con forno a legna nata per ricreare a tutti i clienti quell’atmosfera intima e ri-lassante come a casa propria. Televisione, rete Wi-Fi ed una piccola ludoteca interna a disposizione dei vostri bambini, seguiti da una baby animatrice, il tutto chiara-mente compreso nel prezzo...

Specialità: PizzaAperto: A Cena - Riposo: LunedìInfo e prenotazioni: 06.92703726

Aprilia: Via Verdi, 29 (Ang. via M.Aurelio) Aprilia: Via delle Valli, 37

VILLA FRANCESCA LE SCALETTE

Situata nel comune di Pomezia, a pochi passi dal mare, Villa Francesca è immersa nel verde di un incantevole parco, definito da piante ad alto stelo che sono palcosce-nico della mirabile piscina. Inoltre Villa Francesca offre l’esclusivo servizio 3C, mettendo a disposizione degli ospiti ca-mere con servizi privati.

Specialità: Carne e PescePer tutte le informazioni o per prenotare: 06.91492016 - 06.91499047 - 3928921267

Locale molto confortevole e ben struttura-to. Il menù di qualità, prevede antipasti vari, ben assortiti e non scontati, primi di ottimo livello per non parlare della car-me di primissima scelta, cotta sulla bra-ce secondo il proprio gradimento.

Specialità: Cucina Mediterranea e Carne alla braceAperto: A Cena e Domenica Pranzo e Cena Prezzo Medio: 25/40 euroInfo e prenotazioni: 06.93955095

Pomezia: Via Campo Jemini, 19/A Genzano: P.zza D. Nazario Galieti, 10

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Un tormento siete questo mese, molti pianti in

sagittario vi rendono ostili e intrattabili. Atten-

zione a non cadere in punte di acidità, non ri-

sulterete più simpatici. Cercherete di rispolve-

rare qualche vecchia fiamma perchè vi sentite

vuoti: rimedio inutile se vi riempite solo di aria.

I vostri numeri fortunati: 36 - 38 - 72

Un dissesto familiare ed emotivo vi scuote,

probabilmente state realizzando che ancora

non sapete distinguere bene tra un’amicizia,

una relazione già terminata e una nuova stra-

da che non avete il coraggio di prendere perchè

perdereste qualche aggancio prezioso.

I vostri numeri fortunati: 22 - 53 - 69

Una nuova fiamma di vita vi scuote, state co-

minciando a intravedere alcuni segnali ultra-

terreni e capite cosi che le soddisfazioni della

vita non sono solo cibo, sesso e tranquillità.

La Luna vi scuote dall’interno e vi rende più

sensibili.

I vostri numeri fortunati: 9 - 23 - 55

Il legame con la vostra famiglia si fa molto forte: il

senso materno delle donne cancerine si risveglia

e probabilmente per molte di voi è periodo di con-

cepire una nuova vita. Saturno in Scorpione vi

rende perspicaci e vi ricollega alle forze misterio-

se dell’acqua che vi governa, donandovi saggezza.

I vostri numeri fortunati: 8 - 47 - 81

Un disturbo fisico vi sta mettendo l’ansia e

state pensando che avete sbagliato ad imposta-

re la vostra vita lavorativa su troppo stress...

avrete delle ottime occasioni per riprendere

coscienza e percezione di voi stessi. Si consiglia

una camminata in montagna...

I vostri numeri fortunati: 38 - 75 - 88

Avete finalmente eliminato gli ultimi influssi

di un Saturno ormai già lontano e i primi ef-

fetti benefici di questo transito passato già si

scoprono: lavoro? casa nuova? entrate economi-

che? Si, è tutto vero, ma non montatevi la testa,

siete appena all’inizio e peccate di ottimismo.

I vostri numeri fortunati: 21 - 66 - 67

Vi state concentrando troppo su obiettivi troppo

superficiali, avete paura di guardarvi allo spec-

chio e scoprire che dietro i vostri tram tram la-

vorativi alla fine non avete altre motivazioni per

vedervi degni di vivere. Trovate la vostra essen-

za, il motore dei vostri pensieri, ma non in coppia.

I vostri numeri fortunati: 57 - 73 - 12

Una calma serafica vi domina, state vagliando

nuovi orizzonti lavorativi ma al contempo non

vi fidate totalmente delle persone che vi cir-

condano, avete bisogno di un lampo di genio.

Si consigliano alleanze con Scorpioni e Bilan-

ce. La scelta del luogo? passeggiare e sentire...

I vostri numeri fortunati: 44 - 71 - 80

Auguri scorpioncini! Mercurio e Saturno sono

uniti nelle acque profonde del vostro oceano, l’in-

tuizione unita alla forza del pianeta del dovere

vi infonderà una caparbietà nel lavoro che nean-

che voi vi aspettate. Sfruttate l’onda, è il mese in

cui bisogna raccogliere ciò che avete seminato!

I vostri numeri fortunati: 10 - 49 - 84

Finalmente avete capito che tardare le reazioni

del destino non serve a nulla... perchè alla fine

la marea arriva ugualmente e i danni non sono

minori. State incominciando ad avere coraggio

di rischiare, è soltanto il primo passo, ma met-

tetevi in gioco, alla fine il rischio è divertente!

I vostri numeri fortunati: 3 - 17 - 58

Scontri in famiglia vi rendono tristi e demoti-

vati, ma non sapete percepire che gli attacchi

nei vostri confronti non possono che stimolare

una crescita, chi vi ama non giudica ma vi pro-

tegge. Ascoltate e recepite... La passività non

premia nessuno.

I vostri numeri fortunati: 14 - 28 - 46

Ariet

eGem

elli

Leo

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Tor

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cro

Ver

gine

Bilan

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Sagittar

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Pes

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Oroscopo del mese > a cura di CygnusCera

La distrazione è un grande attrattore e di-

spersore di energia: il destino suggerisce il

vostro cammino e vi rende concentratori di

energia, catalizzatori di idee, eppure Mercurio

vi impedisce di realizzare tutti i vostri piani

perchè la coerenza per voi dura un istante.

I vostri numeri fortunati: 24 - 34 - 79

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