Shopping For You 2011
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BASE PER CONFEZIONE
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Datemi il lusso!Farò a meno del necessario.
Oscar Wilde
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Anche il lusso vuole la sua parte… Questo ho pensato con un sorriso.
E anche se le cose sembrano andare a rotoli, non solo in Italia ma anche
in gran parte del resto del mondo, Shopping for You deve conservare il pia-
cere di stupire, di esagerare, di mantenere la voglia di sognare. Quindi non
deve sorprendere se il desiderio di guidare un’auto spinge sulla potenza di
una Bentley cabrio: un “oggetto” da brivido. E nemmeno se si desidera pas-
sare un pomeriggio di relax al mare con un MD51 Power invece che su di
un pedalò. Che ora è? Potrebbe dirmelo un calendario completo Universal
Genève del 1932: luna, data, ora. Il tempo certo non cambia ma il piacere
aumenta. Oppure avere il privilegio di abitare in una “casa passiva” firmata
Domes, dove salute e benessere sono la quotidianità. Tranquilli, non c’è
niente di male in tutto questo! E non c’è niente di sconveniente a sognare
un fantastico viaggio in Polinesia o pensare di fare un salto in Provenza
per raccogliere una manciata di lavanda. Ed è sicuramente stuzzicante leg-
gere una delle tante curiosità che riguardano d’Annunzio che del lusso e
del capriccio estetico ne ha fatto il leit motive della sua vita. Ma sfogliando
Shopping for You c’è anche dell’altro: tutto patinato, tutto glamour, tutto
con una gran voglia di mostrarVi l’altra faccia della quotidianità. Sì, perché
il lusso piace, il lusso consola, il lusso rende più allegri e positivi. Il lusso
scatena la voglia di shopping!
Alberto Pedrali Editore
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Shopping for You 2011 si veste a festa. Come è sua abitudine apre l’ar-
madio del panorama bresciano ed internazionale e sceglie tra le tante cose
belle, che ci offre dei tocchi di curiosità, d’informazione, di lusso e di gla-
mour. Soprattutto si sofferma sulle realtà imprenditoriali migliori che anche
quest’anno occhieggiano compiaciute davanti agli sguardi ammirati di chi,
quasi involontariamente, è attratto da ogni cosa bella. Mi piace l’idea di of-
frire tra le pagine eleganti e patinate di questo Magazine il piacere di infor-
mare, incuriosire, rilassare e stupire attraverso immagini e parole che per
un anno intero passeranno di mano in mano, di occhi in occhi lasciando in
ognuno di Voi qualcosa da ricordare. Fosse solo una frase, l’anticamera di
un sogno, una bella foto, un sorriso, oppure un ricordo… ecco, anche per
questo è bello averci messo cuore e anima in questo progetto. Pagine e pa-
gine dove la bellezza viene esaltata nella sua forma più pura, affascinante,
profonda, incantevole. Perché il piacere dell’informazione abbraccia anche
la leggerezza, la positività, il desiderio di dondolarsi sull’altalena dei sogni
lasciando per un attimo fuori dalla porta i problemi del mondo sapendo
che ogni tanto è giusto farlo. La vita in fondo non è altro che un bellissimo
sogno e dobbiamo continuare a sognare.
Alessandra Ferrari Direttore Responsabile
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Bentley ContinentalSupersportUna cabriolet da brivido
Maxi DolphinMD51 PowerUn incantevole Motoryacht
MeraviglioseComplicazioniIl collezionismo vintage
Il paradiso non può attendereFlashback sulla Polinesia Francese
I filidell’animaL’arte del tappeto orientale
d’Annunzioe le sue paroleNeologismi dannunziani
Luci, colori e saporida sognoProvenza da amare
Vintage su due ruoteVespa un’intramontabile passione
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29ELYT Nautica customizzata 37Dafne’s stylosophy
53Felici di vestirsiPatapum veste gli anni più belli
67Art for youArredare con un sorriso
71Evanescence bijoux Un laboratorio dove piccoleopere d’arte prendono vita
79MedicallifeJeunex uomo
91Vestirsi di energiaUnderwear in fibra Nexus di Accapi
103Vis a VisLa nuova era del trucco
111Rocco SerramentiMade in Italy intelligente
113Roberto Pedrali DesignEmozioni in casa
119Benessere e performancepartono dai piedi
125Archetti: vini di Franciacortala passione per la terra diventa vino
29ANTICA FRATTANautica customizzata
EDITORE: REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE:Alberto Pedrali Srl 25038 Rovato Brescia Via Barbone,16Tel. 030-7703829
DIRETTORE RESPONSABILE:Alessandra Ferrari
CAPOREDATTORE:Jessica Bono
REDAZIONE TESTI:Alessandra Ferrari (Giornalista) Fabiana Faustini, Michelle Rivi, Pietro Giuliano Sala
DIRETTORE ARTISTICOYlenia Rossini
FOTOLITO e STAMPATipolitografia Pagani Srl
DIRETTORE VENDITE:Giancarlo Bonafini
CONTRIBUTI FOTOGRAFICI:Giuliano Radici, Eurovision Fotocine, Altafulla, Photobk, Olycom, Springoz, Suzanne Tucker, Lazar, Kostenko Ma-xim, Alex James Branwell, Bland Image, Bolkarev Photo, Marco Mayer, Phase 4,Benmtley Media, Forchets per Maxy Dolphin, Il Vittoriale, Indas per Etiqueta Negra, Enzo Giovanelli
Autorizzazione Trib di Bs nr.51 del 10.12.2009 I contenuti delle pagine di Shopping for YOU non possono, né totalmente né in parte, essere copiati, riprodotti, tra-sferiti, pubblicati o distribuiti in qualsi-asi modo senza il preventivo consenso scritto di Alberto Pedrali Srl.
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ROVATO (BS) VIA RICCHINO 13
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Bentley ContinentalSupersports
Una cabrio da brivido
Sulle lussuose ali della nota casa automobilistica
voliamo, almeno con gli occhi e il pensiero, alle im-
magini della nuova Bentley Continental Supersports
Convertibile, la declinazione cabriolet della sontuo-
sa coupé che la Casa inglese ha proposto nel cor-
so del 2009. Le prime note raccolte dalla critica sono
positive, tanto che la nuova Bentley è già stata in-
dicata come la convertibile più veloce e potente al
mondo. Potente, leggera, veloce nei cambi marcia,
performante ed essenziale nell’arredo interno, la Su-
persports rappresenta la punta di diamante della
Frank Clement, W.O. Bentley e John DuffVincitori della prima edizione nel 1924 della 24 ore di Le Mans
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produzione Bentley. Considerata la più estrema del-
le Continental GT fino a qui concepite è un concen-
trato di tecnologia che porta il concetto di vettura
Gran Turismo verso nuovi traguardi dove anche in
un’auto di lusso le punte prestazionali possono non
avere fine. Bentley, però, definisce questo concetto
in un modo nuovo: passando per l’ecosostenibilità.
La Convertibile, infatti, può viaggiare sia alimen-
tata a benzina che a bioetanolo E85, caratteriz-
zato da minori emissioni inquinanti nell’atmosfe-
ra rispetto alla benzina tradizionale. Dalla sorella
“chiusa” eredita il possente W12 biturbo da 630
cavalli. La casa madre dichiara una prestazione
di accelerazione pari a 4.2 secondi per lo 0 – 100
da fermo e una velocità massima di 325 km/h.
E’ chiaro che un tale temperamento esuberan-
te richiede un certo supporto meccanico ed elet-
tronico per godere pienamente delle emozio-
ni che un’auto così particolare può regalare.
I tanti cavalli della Bentley Continental Supersports
vengono scaricati a terra da un treno di pneumati-
ci Pirelli Ultra High Performance; per calmarle i bol-
lori, invece, si è ricorso ad un sofisticato impianto
frenante carbo-ceramico, proprio come sulle auto
da corsa. Rispetto alla versione Continental GTC, i
tecnici hanno voluto snellire la struttura interna del-
la Supersports per permettere all’eccezionale moto-
re di esprimere tutte le sue potenzialità. Il design
garantisce una vera Bentley dentro e fuori. Nuo-
vo frontale, passaruota allargati di 25 mm per
ospitare ruote con canale da 10 pollici, scarichi
posteriori maggiorati, finitura brunita su tutti
gli elementi metallici esterni (mascherina cen-
Voluttuoso ed elegante l’interno è dominato da fibra di carbonio, alcantara e pelle.
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trale, ruote, cornici cromate ecc.), quattro nuove tinte
di carrozzeria che si aggiungono alle 17 presenti in
catalogo. L’immagine è quella di sempre, voluttuosa,
elegante, sinuosa ma ora con un accento ulteriore
alla sportività, sempre decantato con garbo inglese.
Per esaltare la sua nuova immagine di Gran Turismo
super sportiva, la Continental Supersports offre un
abitacolo dominato da fibra di carbonio, alcanta-
ra e pelle. C’è posto per due soli passeggeri: i posti
posteriori sono stati eliminati e al loro posto è sta-
to ricavato un ripiano dove appoggiare eventuali
bagagli. Anteriormente sono presenti sedili sporti-
vi con struttura in fibra di carbonio che hanno per-
messo un risparmio di peso di 45 kg rispetto ai se-
dili normali. Anche la consolle centrale è differente:
più imponente e con minori comfort. Nuovi anche
i rivestimenti della plancia caratterizzati dalla pro-
rompente immagine sportiva della fibra di carbonio.
La nuova Supersports, in versione en plein air, si
appresta a divenire punto di riferimento per chi,
non potendo rinunciare né al lusso, né alla mas-
sima sportività di una coupé, sente certi brivi-
di di passione mentre fugge con l’immaginazio-
ne verso le epiche imprese dei “Bentley Boys”.
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Abbigliamento& Accessori
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stagione P/E 2011
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IncantevoleMD51 Power
Il primo motoryacht del marchio italiano Maxi Dolphin
Maxi Dolphin è un cantiere presente da oltre vent’an-ni sul mercato nautico e noto per la produzione di yacht a vela one off. Seguendo un suo naturale per-corso evolutivo si apre oggi al mondo del motore. Na-sce così MD51 Power, progettato da Roberto Starkel, un motoryacht di 15 metri, già disponibile sul merca-to per tutti gli appassionati di yacht, che si contraddi-stingue per le elevate prestazioni e il design raffinato.L’MD51 Power è un nuovo concetto di barca che ca-pitalizza l’expertise velica del cantiere. Il design della carena è ispirato alle regole idrodinamiche degli scafi delle barche a vela dove le linee sono ottimizzate per raggiungere la migliore efficienza. La costruzione si basa sull’utilizzo di materiali compositi, gli stessi uti-lizzati per gli scafi dell’America’s Cup o le auto di For-mula 1. Si tratta di un’imbarcazione creata interamen-te con la tecnologia Sprint per ottenere un manufatto di estrema robustezza e una leggerezza senza pari del peso di soli 10.000 kg. Questa leggerezza con-
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sente l’utilizzo di motori di potenza inferiori rispetto a quelli utilizzati su imbarcazioni di simili dimensioni: a parità di velocità consentono consumi minori e con-seguente riduzione delle emissioni di CO2. L’MD51 Power monta due motori Volvo Penta IPS 600, ciascu-no da 435 CV, che sfruttano un rivoluzionario sistema di propulsione in grado di offrire elevate prestazioni, una velocità massima più alta e una maggiore accele-razione. Ma il progetto dell’MD51 Power è ancora più ambizioso perché si focalizza su un aspetto rilevan-te della produzione: la customizzazione. Il cantiere di Erbusco, infatti, si distingue nel panorama della nau-tica internazionale per le avanzate tecniche costrutti-ve che consentono di apportare elaborate modifiche strutturali e permettono di offrire all’armatore, con il supporto degli ingegneri del cantiere, un autentico yacht custom made. Un percorso progettuale e re-lazionale che si trasforma in un’esperienza straor-dinaria, diretta espressione del made in Italy. Marco Ramundo, amministratore delegato di Maxi Dolphin, ha dichiarato: “Possedere uno yacht Maxi Dolphin è un’esperienza unica, perché ogni barca è realizzata con grande cura artigianale ed è un prodotto incon-fondibile. Il cantiere si inserisce perfettamente nella filosofia della holding Terra Moretti cui appartiene: l’inesauribile ricerca dell’eccellenza dalle costruzio-ni alla produzione di vini prestigiosi, all’accoglienza in resort esclusivi, fino ad arrivare alla creazione di yacht assolutamente personali.”
S4YL’MD51 si contraddistingue per le sue elevate prestazioni e per il design raffinato ed esclusivo.
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M A D E I N I T A L Y
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Perché la vita di bordo possa esprimere il suo massimo splendore
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Eleganza customizzata
La personalizzazione della propria barca è un desiderio a cui
tutti gli armatori hanno, almeno una volta, pensato. Spesso però
veniva presto abbandonato per le difficoltà di individuare i vari
fornitori di parabordi, spugne da bagno, magliette, cuscini, bor-
se, bicchieri, tovaglie, scarpe e poi ancora piatti, porta bottiglie,
cappellini fino ad arrivare all’abbigliamento personale non solo
dell’equipaggio ma anche dell’armatore e dei suoi ospiti. Quante
volte a ricordo delle ore passate in navigazione con i nostri amici
avremmo voluto donare loro un simpatico ricordo personalizza-
to con il nome della nostra amata imbarcazione che per qualche
giorno ci ha isolati, in una baia tranquilla, dal resto del mondo?
Oggi finalmente è possibile grazie alla gamma di accessori della
Elyt, l’azienda bergamasca che ha fatto della customizzazione
completa degli yachts da diporto la propria missione aziendale.
Un’azienda giovane e dinamica che ha saputo raccogliere le in-
dicazioni e le richieste degli armatori più esigenti, soddisfacen-
do le loro aspettative e spesso andando oltre i loro desideri. Le
barche a vela e a motore, nuove o d’epoca possono finalmente
essere curate al meglio. Ogni particolare a bordo diventa una
opportunità e si sa, è nei dettagli che si vedono i capolavori.
Ogni dettaglio a bordo può essere interpretato meglio
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Meravigliosecomplicazioni
L’uomo e l’orologio,il fenomeno del collezionismo
L’orologio da sempre è considerato come “il gioiello
in assoluto” per il sesso maschile. In generale vi sono
due atteggiamenti nei confronti dell’orologio: c’è chi
lo considera solo come uno strumento di misura del
tempo e chi gli attribuisce molteplici e diversi signifi-
cati. Tra questi vi sono coloro che lo considerano uno
status-symbol da esibire, un bene rifugio o un acces-
sorio di moda e costoro si rivolgeranno in genere al
mercato del nuovo. Ma sono sempre più numerosi
coloro che considerano l’orologio un’espressione del
gusto e dello stile di vita e cultura, un investimen-
to e, comunque, un oggetto da collezionare con in-
finita passione. Questi sono i collezionisti di orologi
d’epoca. Sono animati da una passione che li eccita
Da sinistra, Universal Genève Compur 1936,Tri-Compax 1944, Tri-Compax 1960
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e cresce dentro finché l’oggetto a cui danno la cac-
cia non si aggiunge alla loro collezione. Ma, poi, rag-
giunto l’obiettivo con l’acquisto del pezzo desiderato,
ecco che si presenta un’altra opportunità e così via…..
fino alla successiva acquisizione. Però i sintomi sono
sempre gli stessi: la bramosia di possedere il pezzo
mancante. Ogni vero collezionista è lontano anni luce
dal porsi fini di lucro ma il suo unico scopo è il pia-
cere di possedere cose belle e rare; qui forse sta la
vera differenza che esiste fra chi ama possedere oro-
logi nuovi (anche importanti e di grande qualità) e il
collezionista di orologi d’epoca. Chi s’invaghisce di
quelli d’epoca non ha punti di riferimento dove ac-
quistare gli oggetti del suo desiderio ma deve fare
In alto: Universal Genève Calendar 1947 e il suo movimento cal 291, a destra Tri-compax 1946
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ricerche, deve studiare, deve acquisire competenza
e gusto ma anche pazienza e dedizione: l’acquisto è
l’ultimo atto che chiude il cerchio. Anch’io, come tan-
ti altri, sono animato da questa passione, che non ti
lascia mai. Ho cominciato da lontano con le pendole,
per passare agli orologi da appoggio ed approdare
infine ai “polso”, che mi hanno dato grosse soddisfa-
zioni. Ed è così che è nata la collezione di crono e
complicati Universal, sfociata poi nella pubblicazione
del libro “Universal Watch Genève”. Molti si chiede-
ranno perché proprio e solo “Universal”? Da quando
l’orologio da polso ha iniziato ad affermarsi, e le ri-
chieste del mercato ad aumentare sempre più, sono
nate una grande quantità di marche che, acquistando
i vari componenti da fabbricanti esterni, si limitavano
ad assemblare le varie parti, apponendovi semplice-
mente il loro marchio. “Universal” invece realizzava
meccanismi propri – studiati e progettati all’interno
della “maison” – disegnava le casse ed i quadranti, le
lancette e a volte anche i cinturini, per poter montare
nella sua “Manifattura” orologi completi ed esclusivi.
Infatti la caratteristica principale del marchio “Univer-
sal” è sempre stata quella di avere una varietà incredi-
bile di modelli – forse come nessun’altra casa al mon-
do - che venivano apprezzati soprattutto per la cura
del design, il gusto dei particolari e le numerose com-
plicazioni, in grado di soddisfare le esigenze ed i gu-
sti più sofisticati. Tuttavia, spesso, “Universal” non è
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Qualche consiglio
Per l’appassionato l’orologio d’epoca provoca un’emozione che spinge all’acquisto, che senz’altro, va fatto con determinazione in presenza del pezzo raro che si cercava da anni; ma anche con una certa razionalità.Ecco alcuni spunti/regole su cui riflettere:- Cercare di farsi una cultura di base sugli orologi attraverso libri, cataloghi d’asta, riviste del settore, forum ed esperti in materia.- Affidarsi, almeno inizialmente, ad operatori seri ed affidabili che garantiscano l’originalità e l’integrità del pezzo.- Fare personalmente una serie di verifiche sull’orologio:Cassa: n. seriale, n. referenza, marchio di fabbrica, titolo dell’oro, ecc….. Quadrante: verificarne l’originalità.Movimento: segni di ossidazione, ruggine su viti e leve, e nel caso di complicati, verifica dell’efficienza di tutte le funzioni nel caso dei crono.Verifica dell’efficienza dei correttori rapidi nel caso dei calendari.Va detto inoltre che la presenza di scatola e garanzia ne aumentano il valore.In ultima analisi è bene diffidare di prezzi troppo bassi (molto raramente capita di fare l’affare del secolo!) e ricor-darsi che l’orologio di buona qualità incrementa il suo valore nel medio-lungo periodo.Buoni acquisti a tutti!
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w.li
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un
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al.i
t
stata considerata allo stesso livello di altre case che,
senza avere strutture proprie, né altrettanta capacità
innovativa, hanno avuto riconoscimenti e quotazioni
di mercato più elevate, ma non sempre legate alla
qualità ed originalità dei loro prodotti. Infatti alcuni
fra i nomi più affermati e prestigiosi hanno utilizzato
per i loro cronografi movimenti costruiti in serie, sen-
za particolari rifiniture, adottati anche dalle marche
minori. Se poi la questione la poniamo anche sul pia-
no economico, dobbiamo far presente che, grazie alle
quotazioni ancora contenute, è oggi conveniente per
collezionisti illuminati avvicinarsi a questo marchio
raccogliendone i pezzi più significativi che racchiu-
dono la bellezza e il fascino delle migliori produzioni
di questa manifattura. Chiudo queste mie riflessioni
considerando che non c’è peggior rammarico per un
collezionista che il ricordo indelebile di un orologio
desiderato ma poi perso o peggio ancora rifiutato per
non averne capito l’importanza.
Pietro Giuliano Sala
Universal Genève Tri-Compax 1964
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Italianità, eleganza,glamour e... sentimenti.
La presentazione ufficiale è avvenuta a Milano presso il flagship store
Rolex in occasione dell’evento “Vendemmia in Montenapoleone 2010”. In
una serata all’insegna del bien vivre e del glamour, con grande affluenza
di pubblico ed istituzioni tra cui il Sindaco di Milano Letizia Moratti - AN-
TICA FRATTA, in collaborazione con Pisa Orologerie e Rolex ha presenta-
to in anteprima assoluta un progetto che, dopo una lunga fase di studio
è finalmente pronto per la commercializzazione, aggiungendo un ulterio-
re elemento caratterizzante a quelli che già stanno segnando il percorso
recente dell’azienda “Essenza di Franciacorta”. Si tratta di “Celebottle”,
una bottiglia per momenti speciali che l’azienda franciacortina sta svi-
luppando in collaborazione con un artista della gioielleria, il veronese
(d’adozione, ma argentino di nascita) Ariel Garagorri, utilizzando l’ultimo
e più rappresentativo vino nato nelle sue affascinanti cantine: l’ Essence
(Brut e/o Rosé). L’idea alla base del progetto è quella di trasformare il
tappo della bottiglia stappata in un momento particolare in un gioiello
di uso quotidiano che ne incornici il ricordo. In questa prima versione il
tappo si trasforma in portachiavi realizzando una tripla stratificazione di
valori: il tappo acquisisce un valore evocativo legato al momento in cui
viene stappato. L’utilizzo di materiali preziosi (argento, oro, brillanti) lo
impreziosiscono. Il piccolo “rituale” necessario per la realizzazione “con-
sacra” il momento da incorniciare. Un progetto che ambisce a portare in
gioielleria le bollicine eleganti e glamour di Antica Fratta a dimostrazione
dell’inesauribile creatività italiana. La versione “standard” della Celebot-
tle ha una capsula in argento 925 e smalto, ma esistono
due versioni realizzate su richiesta in oro e smalto
oppure in oro, brillanti e smalto. La Celebottle
si trasformerà a breve in Wedding Bottle,
per celebrare (e ricordare) degnamen-
te il brindisi più importante in assoluto:
quello fatto insieme a parenti ed amici nel
corso del ricevimento di nozze!
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Dafne’s stylosophy
DAFNE festeggia con vera soddisfazione l’evoluzione della sua Boutique, un
piccolo regno di raffinata eleganza dove ogni donna che ami sentirsi un po’
speciale ha voglia di fermarsi. La continua ricerca, il buon gusto, l’ottima qua-
lità, i marchi più ricercati, hanno confermato un luogo divenuto punto di ri-
ferimento per molte donne. È risaputo, infatti, quanto le donne amino cocco-
larsi con calzature che ora più che mai devono saper trasmettere qualcosa in
più rispetto a tutte le altre. Ed è proprio questo il motore di ricerca che spinge
Dafne a cercare sempre il meglio per le proprie clienti. Calzatura o accessorio
che sia ha sempre un perfetto equilibrio di bellezza, prezzo e comodità. La
filosofia del negozio è di selezionare il meglio proposto dal panorama della
moda riuscendo ad accontentare sia i gusti di una donna moderna, sempre
di corsa e con poco tempo, sia quelli di una teenager sempre informata sui
mood di stagione, piuttosto che quelli di una donna esigente e glamour. Tra i
marchi presenti in negozio spiccano nomi rigorosamente Made in Italy come
MARNI e L’AUTRE CHOSE, o brand internazionali, pur sempre con produzione
italiana, come STELLA MC CARTNEY, SONIA RYKIEL e CACHAREL, o ancora
aziende francesi come REPETTO o spagnole come CASTANER. Spinta dalla
continua richiesta delle proprie clienti, nel corso di questi 5 anni, Dafne ha
voluto allargare i propri orizzonti proponendo oltre alle calzature e agli ac-
cessori anche l’abbigliamento offrendo così un total look che si sposa con la
filosofia del negozio. E tale scelta è stata più che mai azzeccata visto l’ottimo
riscontro avuto e confermato dalle clienti stesse. Ottimi i traguardi raggiunti
ma non per questo gli obiettivi finiscono. Tra i progetti futuri di Dafne c’è l’in-
serimento di nuovi brand, la vendita on line dei propri prodotti e un personal
shopper a disposizione delle proprie clienti. Un grazie speciale, quindi, va a
tutte coloro che ogni giorno hanno voglia di sentirsi un po’ “Dafne” e che
continuano a credere in questo sogno diventato realtà.
www.dafneboutique.com [email protected]
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Questi frammenti
di elementi naturali,
pezzetti di pietra,
fossili,
schegge di legno,
cose martirizzate
dagli elementi,
raccattate lungo
il bordo del mare,
[...]
che esprimono leggi
fisiche,
l’usura, l’erosione,
lo scoppio, ecc.,
non solo hanno
qualità scultoree,
ma anche
uno straordinario
potenziale poetico.
Le Corbusier
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(L-R) Frank Clement, WO Bentley and John Duff with 1924. Le Mans Winning 3 Litre Bentley.
ww
w.c
ere
tti.it e-m
ail:in
fo@
cere
tti.it
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OTTICA
ENRICO TOMINETTI“a Brescia dal 1920
in corso Zanardelli, 14 - tel. 030 45013”
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER BRESCIAOCCHIALI KARL LAGERFELD
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Il paradiso non può attendere!
Polinesia Francese:ricordi meravigliosi e indelebili di un viaggio (purtroppo) con ritorno.
Polinesia. Polinesia sì! Ma non quella turistica, quel-
la di luminose e costose “palafitte” accanto a lembi
di spiaggia dove ormai tutto è stato creato seguen-
do i gusti e le aspettative dell’uomo. La Polinesia
va ben oltre tutto ciò. Isole incontaminate e selvag-
ge, sperdute in mezzo al mare, popolate da pochi
isolani e da tanta rigogliosa e folta vegetazione.
Motu: piccoli tratti di spiaggia nella vastità dell’oce-
ano, abitati solo da palme di cocco, gechi e granchi,
sognati da tanti, scoperti solo da pochi fortunati.
Appena entri per la “passe” attraverso la barriera
corallina spesso sembra di entrare in un dipinto, in
un disegno surreale eppure vero! L’acqua del mare
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è un magico specchio, un portale, che riflette l’ani-
ma di quest’incanto: palme di cocco, vegetazione,
sabbia calda ed accogliente, fiori, alberi e i curio-
si animali che la popolano. Una cartolina vivente.
L’arrivo in ogni isola della Polinesia ti apre il cuore.
Poi, addentrandoti in quelle terre magiche noti che
l’incontro con gli isolani spesso risulta lontano dall’
immaginario collettivo che vede loro come icone
di bellezza fisica, ma non per questo meno affasci-
nanti delle celebri polinesiane dipinte da Gauguin.
Purtroppo i cibi “non sani” che sono approdati an-
che lì dall’Occidente tentano la gente del luogo che
spesso ne abusa, “innaffiandoli” con la loro ottima
birra “Hinano” con cui ci si disseta sempre volentieri
quando il sole, alto, surriscalda il corpo e lo spirito.
Per chi non ama invece gli alcolici, non può esiste-
re sensazione migliore di quella di dissetarsi con il
favoloso latte di cocco: costo zero, nessuna diffi-
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coltà a reperirlo, qualità ottima e nutrimento eccel-
lente! Non a caso viene utilizzato per nutrire i neo-
nati che non possono più bere il latte materno. Al
posto dei nostri omogeneizzati, invece, ecco che le
donne polinesiane danno ai loro piccoli le tipiche
“banane fei”: di color arancione, crescono su un
casco al contrario rispetto alle “nostre” e scalda-
te in forno sono un pasto ideale per bambini e non.
Eh, già, la Polinesia è anche questo! La natura lì è tanto
ricca e generosa da poter sopperire a qualsiasi neces-
sità: frutta gustosa e saporita, pesce fresco e squisi-
to, piante medicinali studiate in diversi centri europei
per la cura di malattie come il cancro, o da cui sem-
plicemente viene estratta la sostanza che serve per
l’anestesia o quella con cui fanno i tatuaggi. E per le
cose più futili, esistono foglie chiamate “orecchie d’e-
lefante” che fungono da ombrelli per ripararsi dai tipi-
ci acquazzoni che quotidianamente, per pochi minuti,
accompagnano più volte al dì le giornate polinesiane.
Se poi quando piove sei immerso in quelle indescrivi-
bili acque cristalline l’effetto è sicuramente indimen-
ticabile. Il picchiettare delle gocce di pioggia che si
fondono con l’oceano mentre sguazzi in mezzo ai
pesci dai mille colori, dalle mille forme e varietà è
indescrivibile. Lì finalmente, in acque quasi mai na-
vigate dall’uomo puoi osservare i pesci nel loro ha-
bitat comportarsi secondo ciò che la loro natura gli
insegna e non secondo ciò che l’uomo vuole da loro.
E così durante le pacifiche nuotate può capitare di in-
contrare razze, murene, mante e a volte anche squali.
Ma nulla da temere, se non siete surfisti e non state
pescando con la fiocina molto probabilmente gli squa-
li vi osserveranno e continueranno la loro nuotata.
Per gli amanti della terra e non del mare non c’è da
preoccuparsi, la Polinesia offre anche “spericola-
te” e piacevoli camminate su rigogliose montagne
dove, arrivati in cima, nutriranno i vostri occhi, il vo-
stro cuore e la vostra anima regalandovi paesaggi
indimenticabili, distese d’acqua dai colori indescri-
vibili e continuamente cangianti, grazie ai fanta-
stici giochi di luce che dona il sole della Polinesia.
E mentre godete di questi paesaggi può ca-
pitare che un’aquila spicchi il volo nel limpi-
do cielo riflesso dall’acqua e che le libellule at-
torno a voi vi diano il benvenuto “a casa loro”.
Dalla cima di quei luoghi, dove il tempo sembra non
esistere il vento ancor di più porta le fragranze di quel
Paradiso. Inconfondibili sono i profumi utilizzati dalle
erboristerie che traggono le essenze dai fiori polinesia-
ni per farne acque di profumo, creme e bagnoschiuma.
Il profumo dei fiori là, primo fra tutti quello del
bellissimo, bianco “Tiare Tahiti” ti inebria, an-
che dopo giorni e giorni che l’hai colto il suo
profumo non svanisce lasciando un segno in-
delebile dentro di te. È puro, dolce e selvaggio
come quell’incantevole fiaba chiamata Polinesia.
Polinesia: solo un puntino sulla cartina geo-
grafica o anche un luogo magico dell’anima?
Michelle Rivi
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L U X U R Y S H O P P I N G B A G S
M A R I A L U I S A C O R B O L A N I
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VIA S.BONOMELLI 75/7725038 ROVATO BS
TEL: 030723511
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Felici di vestirsi
Ci si arriva percorrendo una delle vie storiche del centro di Rovato ca-
denzata da bei negozi. PATAPUM Abbigliamento ed Accessori si trova
proprio lì, con la sua atmosfera accogliente ed elegante ma senza ec-
cessi, solo uno spiccato buon gusto che la passione della titolare non
riesce a nascondere. Ed è questa passione nata due anni fa, ma già svi-
luppata a pieno titolo, che fa di questo spazio un sicuro punto di riferi-
mento per chi vuole vestire i propri figli con gusto e qualità. Da 0-16 anni
per le femmine e da 0-14 per i maschi si possono trovare abiti e maglieria
dei marchi più prestigiosi nel settore come: LA STUPENDERIA, CAF, MA-
NUDIECI, ONE LOVE, LOVE AND CASHMERE, FRED PERRY, CAPOREA, EDDIE
PEN, MUFFIN & CO, solo per ricordarne alcuni. E dalla prossima stagione
ne verranno introdotti anche di nuovi come DOU-UOD e YOTTUM che
dimostrano la continua ricerca settoriale per rendere ancora più com-
pleto il servizio. Ma non solo vestiti, anche accessori e tutto quanto può
essere utile ad un bambino sin dai primi giorni di vita. Per questo è sta-
ta pensata anche una “lista battesimo”, un modo interessante e utile
per creare il giusto corredo al neonato indirizzando parenti e amici alla
scelta di oggetti adeguati e di qualità, senza sprechi e soprattutto senza
“doppioni”. Ma il bello di PATAPUM è anche soffermarsi a guardare le
stupende collezioni che, di stagione in stagione, si rinnovano con gu-
sto e raffinatezza all’insegna di un Made in Italy pienamente garantito,
che abbina stile e qualità. E tutto questo si può toccare con mano in
assoluta tranquillità perché la filosofia di PATAPUM vuole che il cliente si
senta a proprio agio: tranquillo e sereno, per scegliere al meglio e senza
dubbi. A proposito è stato realizzato uno spazio ludico dove le mamme,
accompagnate dai loro bimbi, possono sentirsi più libere mentre i pic-
coli giocano o colorano tranquillamente. Non solo acquisti, quindi, ma
anche un modo per ritagliarsi un attimo di relax mentre si naviga nell’in-
teressantissimo mondo dell’infanzia e dell’adolescenza dove i colori e la
fantasia hanno il sopravvento e stupire non è più un’eccezione, ma una
fantastica normalità.
www.patapum2008.com [email protected]
Patapum veste gli anni più belli con gusto e qualità
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Editoria
Packagingcreativo
Brochure
Allestimenti
Website
CorporateIdentity
Fotografia
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I fili dell’anima
L’arte del tappeto orientale ha origini lontane ma non finisce mai di emozionare
Il tappeto orientale è una delle forme più antiche di
artigianato artistico. Ogni tappeto ha una sua storia
ed un suo messaggio, sintesi dell’esperienza, della
capacità e della creatività di chi lo ha realizzato. Il tap-
peto antico è oggi considerato un pezzo ornamen-
tale con cui abbellire la casa riempiendone gli spazi,
un pregiato elemento d’arredo dall’indiscusso valore
estetico, un oggetto unico in grado di evocare emo-
zioni e ricordi, un investimento prezioso. Il tappeto
antico è tutto questo e molto di più: chi si addentra
nella sua storia resta colpito dai valori che esso cu-
stodisce, ne coglie al meglio l’essenza e riscopre la
vera “anima” che ad esso attribuivano le popolazioni
presso cui è nato. È il frutto di una tradizione millena-
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ria con una storia affascinante e a volte misteriosa.
Esso rappresenta tutto il mondo e tutta la cultura di
quel popolo che attorno ad esso vive quotidianamen-
te, usandolo a volte anche oggi come letto o come
portavivande, come regalo nuziale o come merce di
scambio. L’origine è antichissima, il primo esemplare
risale al 500 a.C., e forse affonda le sue radici nelle
sconfinate pianure dell’Asia centrale. Ma è con l’av-
vento dell’Islam, nel VII sec. che l’arte del tappeto
orientale segna l’inizio della nuova era, accomunan-
do i popoli del nord Africa al Medio Oriente fino al
centro dell’Asia e all’India, diversi per origini e forma-
zione culturale, ma tutti legati all’ambiente desertico.
Nomadi e sedentari, pur con sistemi di vita profon-
damente diversi, trovano un punto di incontro nello
spirito islamico e nell’arte del tappeto. Per i nomadi il
tappeto è uno spazio magico, un territorio conosciuto
e trasportabile che li difende dalle forze negative, dal-
le superstizioni, e al tempo stesso è un luogo di pre-
ghiera. E’ inoltre la manifestazione della loro cultura,
per questo è annodato accuratamente e caricato di
simboli, di scongiuri, di formule grafiche che essi non
possono esprimere attraverso altre forme artistiche
quali l’architettura, la pittura, la scultura. Per i seden-
tari, invece, non è solo credo e tradizione, ma anche
storia. I simboli arcaici diventano motivi arabescati di
grande rilievo, il numero dei colori aumenta e la lana
è di altissima qualità. Lo sforzo è teso nel rappresen-
tare l’armoniosità e la bellezza dell’Eden, il paradiso
Nalla pagina precedente Heriz Serapi, seconda metà XIX seco-lo, cm 620 x 340;a sinistra: “Pensatore blu”, Mahatma Marchi, 2008;sulla destra:Keshan Mothashem (parete a sinistra), metà XIX secolo, cm 316 x 229;Show room ManoucherRachtian
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musulmano descritto come “un giardino attraversato
da fiumi”. I nomadi sono legati al ritmo quotidiano
di un’esistenza condizionata non da regole scritte,
ma consuetudinarie, cristallizzate da esperienze ata-
viche e amano gli spazi infiniti. I loro tappeti sono
un ripetersi di elementi uguali, definiti, immutabili. I
sedentari, invece, preferiscono limitare lo spazio, in-
corniciarlo, ordinarlo verso un centro, e i loro tappeti
sono architettati come splendidi giardini. Tutta l’arte
del tappeto vive dello scambio tra queste due polarità
raggiungendo livelli altissimi di creatività e di bellez-
za. Apprezzati enormemente nel tardo Medio Evo e
nel Rinascimento, come dimostra la loro presenza in
numerosissime pitture europee dell’Epoca, collezio-
nati da regnanti famosi tra i quali Enrico VIII d’Inghil-
terra, commissionati da grandi famiglie nobili italiane
tra cui i Medici, i tappeti orientali persero il loro valore
culturale nel ‘700 e nell’ 800. E’ solo nel 1891 con la
mostra organizzata da Alois Riegl a Vienna che il tap-
peto ritrova un gran numero di appassionati. Risal-
gono ai primi decenni di questo secolo le prestigiose
collezioni mitteleuropee e americane di tappeti clas-
sici, mentre il tappeto dell’800, rimane soprattutto di
moda tra i sofà, sotto i tavoli, le sedie, di fianco ai letti
e in anticamera. Datano gli anni ‘40 e ‘50 le vere e pro-
prie raccolte di tappeti del XIX sec., formatesi in Inghil-
terra, Stati Uniti e Germania. Con gli anni ‘60 dilaga la
passione grazie ad una letteratura specifica che va ra-
pidamente colmando il vuoto d’informazione in mate-
ria e oggi il tappeto orientale è decisamente popolare.
Per quanto umile ed economico che possa essere, è
frutto di un lavoro che non avrebbe prezzo se realiz-
zato in occidente. L’acquisto di un tappeto orientale è
dimostrazione di attitudine al bello e sensibilità verso
un’arte destinata a scomparire nel tempo. Il bello di
certi esemplari sono le ”imperfezioni”: perché sono
realizzati intessendo i “fili dell’anima”.
S4Y
Arazzi di provenienza francese (a destra) e belga (a sinistra)
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OTTICA
ENRICO TOMINETTI“a Brescia dal 1920
in corso Zanardelli, 14 - tel. 030 45013”
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Manoucher Rachtian
Antiquariato, Tappeti Orientali da Collezionee Moderni, Arazzi Antichi
BRESCIA Corso Palestro, 41 Tel. [email protected]
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(Lavar Kirman, seconda metà XIX secolo, cm 330 x 267)
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www.medicallife.it
Art for you
Il piacere di immortalare il proprio viso o la propria immagine, per averla in
bella mostra tra le pareti domestiche oppure in un ufficio, solletica da sempre
un po’ tutte le fantasie. ART FOR YOU gioca con l’immagine fotografica e il
tocco d’arte: insieme per rendere personale e unico ogni ritratto. Partendo da
un discorso tecnologico rappresentato dalla fotografia si passa alla persona-
lizzazione con il colore, la foglia oro e argento o altri piccoli colpi di pennello
che andranno a caratterizzare il soggetto. La scelta del supporto può variare
dalla tela classica, il plexiglass o l’alluminio che rende il lavoro ancora più
moderno e tecnologico. Inoltre con la matericità dello sfondo si possono ot-
tenere effetti artistici e dinamici in grado di esaltare i tratti e l’espressione di
un viso per un risultato che sembra tridimensionale. Ma il bello di ART FOR
YOU e che è possibile avere il proprio ritratto, o quello di una persona cara, in
modo assolutamente personalizzato restando comodamente a casa. Infatti il
servizio on line con il solo invio di una fotografia, la scelta delle dimensioni
e del supporto consente di ricevere l’opera moderna senza nessun disturbo
o messa in posa. Il piacere di trasformare un viso amato in un’opera d’arte
moderna, sull’onda della Pop Art famosa per la figura predominante di Andy
Whorol, renderà ancora più bello e personale il vostro spazio abitativo. Si trat-
ta infatti di una tecnica attualissima che può essere vista anche in un ottica
di arredo, in quanto le ampie dimensioni dei supporti in cui viene impresso il
ritratto, lo stile, e l’originalità fanno di questi “quadri” dei veri e propri comple-
menti d’arredo. Ideali come idee regalo rappresentano delle tracce indelebili
di un periodo di vita personale che il passare degli anni renderà sempre più
caro e piacevole da ammirare. Sarà un ritratto elegante e sensuale, oppure
colorato e divertente che metterà in mostra i vostri lati migliori lasciandovi
sicuramente soddisfatti. Basta una foto, al resto ci pensiamo noi!
Un ritratto moderno per arredare col sorriso
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DESENZANO DEL GARDA (BS) tel. 0309111865
www.evanescencebijoux.com
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Emo z i oni su lla p e lleDESENZANO DEL GARDA
(BS) tel. 0309111865
www.evanescencebijoux.com
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BEPPE BONETTIRovato, 1951
METARAZIONALITA’Courtesy of Museum of Modern Art - Sammlung Jürgen Blum - Hümfeld (D)
Maggio 2009 - Maggio 2010
Nasce nel 1951 a Rovato (Brescia). Dopo ricerche, surreali prima e astratto/concrete poi, inizia, alla fine degli anni 70 l’attività espositiva. Già a partire dal 1981 il suo lavoro volge ad indagare il rapporto ORDINE/DISORDINE, affiancando al dato razionale istanze casuali e gestuali unificate nella sintesi dell’opera. La METARAZIONALITA’. Intensa attività espositiva negli anni ’80 e’90 con viaggi e mostre in tutta Europa: Amsterdam,Copenhagen,Parigi,Amburgo, Rotterdam,Cadaques,Belgrado e Zagabria. La prima personale in Giappone è dell’85 al Foritsu Modern Art Center di Osaka e nell’87 alla Dan Gallery sempre ad Osaka. Grande Esposizione Personale in Corea, a Seoul, al Centro The Rotonda. Dalla metà degli anno ’80 tiene una base di lavoro a Parigi (studio Jonquieres) e allestisce personali all’Espace du Triangle e con la Gallerista Claude Dorval e partecipa a decine di Saloons al Grand Palais. Nell’88 prima personale negli U.S.A. alla Columbia University(NY) e in seguito lavoro continuativo con la Hartman Gallery di Los Angeles. In Italia mostre personali con la galleria La Chiocciola (Padova) con Vismara e Vinciana (Milano),Galliata (Alassio/Piacenza) e Spriano (Omega), F22 (Palazzolo,BS) e recentemente con sale personali nelle mostre: Chiari & Geniali e CHIARImenti (Chiari, Villa Mazzotti) organizzate da Colossi Artecontemporanea. Sempre a cura della stessa Galleria (con presentazione di Ilaria Bignotti) è stata allestita quest’anno una grande mostra al Castello di Malcesine (Maggio Giugno ’09). In Germania al Museo d’Arte Moderna di Hunfeld/Fulda, per un anno(fino ad Aprile del 2010) sarà visibile una personale con grandi lavori su tela dal titolo “Beppe Bonetti,” METARATIONALITY”. Antologiche dedicate al suo lavoro; nel 1992 nella Chiesa Storica di San Paolo (Macerata). Nel 1999 nella Galleria Civica di Gallarate. Nel 2006 nella Chiesa Storica di San Vincenzo (Rovato BS). Nel 2000 ha fondato il gruppo (L.I.G. Last International Group, Metarationality) Bonetti, Rai-ner, Zoricic, col quale ha allestito, mostre in Musei (Casabiaca Malo) Art Expo (Shanghai) Hartman Gallery (Los Angeles) Spazi pubblici e fiere internazionali d’arte.
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www.medicallife.it
Emozioni sulla pelle
Esperienza, passione, emozione caratterizzano EVANESCENCE BIJOUX un la-
boratorio artigianale dentro al quale nascono combinazioni uniche e preziose.
Gioielli esclusivi che prendono vita grazie alla creatività di Giulia, che tra le sue
mani passa ad una ad una ogni pietra naturale e tutti i fili d’argento che servo-
no per dar forma a dei pezzi veramente unici. Il bello sta proprio nella passione
che anima questa attività che vede coinvolta anche la clientela, anch’essa col-
laboratrice del proprio manufatto. Da EVANESCENCE BIJOUX, infatti, si possono
visionare e toccare in anteprima le bellezze di pietre e gemme tutte naturali:
turchese, acquamarina, ametista, ambra, agata, giada, quarzi, avorio fossile,
perle, corallo del mediterraneo ed altre ancora che infilate o incastonate nell’
argento 925/1000 rodiato e placcato oro, si trasformano in preziosi capolavori.
Ogni bijoux è esclusivo, assolutamente lavorato a mano con la delicatezza di
accostamenti di colore e di pietre davvero affascinanti. La serialità è assoluta-
mente bandita da questo laboratorio che vede in ogni creazione l’unicità che
solo il lavoro fatto a amano può garantire. EVANESCENCE BIJOUX non crea solo
per il privato ma in particolar modo per i negozi i quali possono avere una loro
linea esclusiva, uno stile personalizzato adatto al proprio spazio espositivo ed
un’immagine unica che li possa caratterizzare. A Desenzano sul Garda a cento
metri dal lago, in un contesto già di per sé elitario, è possibile scegliere o far
realizzare ogni tipo di gioiello, oppure rinnovare il design di un pezzo già esi-
stente, magari un po’ démodé, avvalendosi della consulenza e dell’esperienza
della titolare che dalle pietre grezze, caratterizzate da infinite sfumature di colori
e forme, trae ogni volta un’emozione nuova che ognuno può portare sulla pel-
le. Il piacere dell’irripetibilità fa di questo laboratorio con annesso show room
un luogo magico pervaso da un atmosfera calda ed accogliente, dove l’arte si
esprime attraverso oggetti che hanno come materia prima il frutto della natura.
A questo fascino si aggiunge il piacere di accostamenti che fanno della moda
un concetto senza tempo, un lusso legato più all’emozione che alla tendenza.
EVANESCENCE BIJOUX con il suo concetto di bellezza e fascino oltre la semplice
apparenza rappresenta un importante punto di riferimento per privati e nego-
zianti che credono fermamente nella preziosità del made in Italy.
www.evanescencebijoux.com [email protected]
Evanescence Bijoux: un laboratorio dove piccole opere d’arte prendono vita
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d’Annunzio e le sue parole
A lui, indimenticabile uomo di mondo e di cultura, di po-litica e di gossip, dobbiamo il merito di alcuni neologismi
Lui: il Vate, il Poeta, l’Eccentrico, il Seduttore, il Supe-
ruomo, l’Eroe, il Carismatico, l’Immaginifico.... Il tutto
in poco più di 160 centimetri di altezza, ma a ben dire
proficui, per quanto ci ha lasciato, al di là delle mistifi-
cazioni, delle leggende, delle dicerie che sono sempre
circolate attorno alla sua persona. Questo è Gabriele
d’Annunzio. Un personaggio singolare che ha fatto
Famosa fotografia di d’Annunzio che lo vede im-merso nei suoi studi.
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dagli incolti. Pur essendo classica, esprime con mira-
bile proprietà l’essenza e il movimento del congegno
novissimo”. Sempre lui parlò per primo di “folla oce-
anica” e ancora fece «rullare» per primo in letteratura
un aereo in pista prima di alzarsi in volo. Italianizzò il
sandwich con il tramezzino, e fu sempre lui a stabili-
re in Italia, tra le tante varianti che allora si usavano,
che la parola “automobile” fosse di genere femmini-
le. Lo fece in una lettera inviata a Giovanni Agnelli
che gli aveva posto l’annosa questione: “L’Automobile
è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la ve-
locità di una seduttrice; ha inoltre una virtù ignota
alle donne: la perfetta obbedienza”. d’Annunzio coniò
inoltre il termine “fraglia”, unione dei termini “fratel-
lanza” e “famiglia”, che indica oggi molte associazioni
veliche, tra cui la Fraglia della Vela di Riva del Garda.
Fu anche un pubblicitario, infatti, il nome de “La Ri-
nascente”, per gli omonimi grandi magazzini di Mila-
no, fu suggerito da Gabriele d’Annunzio. I magazzini,
originariamente chiamati “Magazzini Bocconi” furono
distrutti da un incendio che ne bloccò per un certo
periodo l’attività. In occasione della riapertura, l’eser-
cizio commerciale venne ribattezzato appunto “La
Rinascente”. Fu testimonial dell’Amaro Montenegro e
dell’ Amaretto di Saronno. Coniò il nome “Saiwa” per
l’azienda di biscotti e il nome del liquore “Aurum” e lan-
ciò anche una propria linea di profumi, l’Acqua Nunzia.
Regalò ad Amalia Liana Cambiasi Negretti Odescalchi
“un’ala” facendola diventare Liala, la nota scrittrice
innamorata del marchese Vittorio Centurione Scotto,
un ufficiale della Regia Aeronautica che morì durante
storia facendo parlare di sé, nel bene e nel male, e
che ancora oggi attira in quella che è stata la sua
ultima residenza migliaia di persone ogni anno. Ed
è proprio il Vittoriale a Gardone Riviera a mantenerlo
così popolare e attuale nonostante siano passati più
di settant’anni dalla sua morte avvenuta l’1 marzo del
1938. Una sorta di Mausoleo dentro al quale si respi-
ra ancora forte la sua essenza, il suo modo unico di
intendere la vita. Ed è proprio questo suo stile oltre le
righe, insieme alle sue doti di scrittore e di poeta, che
ne fanno un personaggio ancora sulla cresta dell’on-
da. Certo è che d’Annunzio ne ha fatte veramente tan-
te di cose! È riuscito a rendersi immortale non solo
per la sua eccentricità ma anche e soprattutto per il
suo essere geniale in vari campi. Del Poeta si è detto
e scritto di tutto, del Vate anche. Del d’Annunzio ama-
tore ne è piena la letteratura, del Militare, Politico e Pa-
triota ne ha parlato la Storia. Le sue eccentricità sono
familiari e ben visibili ogni qual volta si varca l’ingres-
so della “Prioria” il nome che egli ha dato alla sua
casa-museo. Una cosa forse un po’ meno nota è che
alcune parole di uso corrente o alcuni marchi molto
noti ancora oggi siano stati coniati da d’Annunzio, a
volte studiati, a volte nati dal suo talentuoso istinto.
Dalla sua passione per il volo e dalle sue competenze
aviatorie che lo portano nel 1910 in giro per l’Italia in
una serie di conferenze viene coniato il termine “ve-
livolo”. Egli stesso dirà: “La parola è leggera, fluida,
rapida; non imbroglia la lingua e non allega i denti; di
facile pronunzia, avendo una certa somiglianza foni-
ca col comune veicolo, può essere adottata dai colti e
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un’esercitazione precipitando nel lago di Varese, e che
tanto parlò di velivoli nei suoi innumerevoli romanzi.
E ogni volta che stringiamo tra le mani una sti-
lografica o una penna “Aurora” non dimentichia-
moci che la paternità del nome è dannunziana!
Alessandra Ferrari
D’ANNUNZIO SEGRETO
Sabato 2 ottobre 2010, il Vittoriale degli Italiani
di Gardone Riviera, la cittadella voluta da Gabriele
d’Annunzio a memoria della propria vita d’eccezione
e della guerra vittoriosa con i cimeli delle sue im-
prese più audaci, si arricchisce di un nuovo spazio
espositivo: il Museo d’Annunzio segreto.
Il Museo, collocato sotto l’Anfiteatro, si avvale di un
allestimento progettato da Angelo Bucarelli e acco-
glie 150 oggetti, preziosi e di uso comune, che han-
no accompagnato la vita del Vate e delle sue donne,
rimasti fino a ora inaccessibili agli occhi del pubblico.
Come afferma Giordano Bruno Guerri, presidente del
Vittoriale, “Gabriele d’Annunzio ha donato il Vittoria-
le agli Italiani perché voleva che venissero ricordate
non soltanto la sua opera letteraria e le sue imprese
di guerra, ma anche la sua vita quotidiana, nella sua
casa. È mia convinzione che il Poeta amerebbe che
tutti i suoi oggetti potessero essere ammirati dai vi-
sitatori, alla stregua degli edifici, delle stanze e dei
giardini del Vittoriale”.
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idea uomo
G I O R G I O A R M A N I • H U G O B O S S • G F F E R R E ’ • E R M A N N O S C E R V I N O • A R M A N I J E A N S
dal 1985
R O VAT O - B S - V I A C A S T E L L O 1 1 T 0 3 0 . 7 2 . 4 1 . 1 0 1
ARMANI SU MISURA
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Pro Age alle Cellule Staminali Vegetali Attive e all’Aloe Vera
Un piacere tutto al maschile
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Beauty trend: fari puntati sull’uomo
Il mondo della cosmetica e della cura estetica ha recentemente spostato la propria attenzione, e quindi ampliato il proprio raggio d’azione, verso un nuovo interlocutore: l’uomo. Pare ormai abituale che i ragazzi, ma anche gli uomini più maturi, oggi siano decisamente più attenti alla cura della propria bellezza rispetto ad alcuni anni fa, a partire dalla palestra, fino ad arrivare agli interventi di chirurgia plastica, passando per la scelta dell’ab-bigliamento e dell’hair stylist. Se fino alla fine degli anni ’90 un’eccessiva cura del corpo era vissuta come prerogativa femminile, o eventualmente come chiaro segnale di omosessualità, si può dire che negli ultimi 10 anni l’universo maschile si è conquistato il diritto di “farsi bello” senza temere che questo possa mettere in discussione la propria virilità. La tendenza ad assecondare questa ritrovata “vanità” maschile si è quindi tradotta in una crescente offerta cosmetica studiata ad hoc per evitare che l’uomo iniziasse a “rubare” gli elisir di bellezza dal beauty case della moglie. Una scelta vincente, innanzitutto perché la pelle dell’uomo è geneticamente più resistente rispetto a quella femminile e pertanto richiede una formu-lazione specifica che permetta ai principi attivi di agire con la giusta effi-cacia. Il successo delle linee cosmetiche maschili è entusiasmante: tutte le maggiori aziende propongono una vasta gamma di prodotti specifici e, se inizialmente si trattava soprattutto di aftershave e riformulazioni “fun-zionali” di prodotti già d’uso abituale, oggi si parla addirittura di make-up. La vanità maschile non è una reale novità: già in tempi antichi l’uomo era avvezzo alla cura della propria bellezza, talvolta anche più delle donne; questo ci suggerisce lo stretto legame fra il fenomeno di costume di cui siamo spettatori ed il livello culturale della nostra società. Ma ciò che è veramente rilevante è che anche l’uomo, che finora non si è mai preoccu-pato eccessivamente del proprio aspetto e, soprattutto, non riteneva rile-vante il modo in cui questo aspetto si sarebbe modificato negli anni, oggi corre ai ripari contro i segni del tempo cercando la soluzione nella co-smetica avanzata. La Farmacia moderna, che si sta aprendo all’universo cosmetico con sempre maggiore entusiasmo, ha tutte le carte in regola per risultare il referente migliore per questo fenomeno: meno “femminile” di una profumeria, più discreta e rassicurante, si candida per essere la nuova Mecca della bellezza maschile!
www.medicallife.it [email protected]
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Fiorella Goldby Nigel Coates
StarLed Lightby Meda & Rizzatto
Le soleilby V. Garcia Jiménez
Araby Philippe Starck
Cabocheby Patricia Urquiola
Fortunyby Mariano Fortuny
DESIGN IN LUCE
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L’arcoby Castiglioni
Luci ed ombre. Emozioni e silenzi.Nasce un sogno che riflette un’idea passataperduta in un giorno lontano dimenticato in soffitta tra la polvere e il tempo che si è fermato.Ma il sole accende i ricordi li scalda e li prende per mano.Diventano parole gesti, sorrisicoriandoli nel ventosospiri in un angolo di paradiso dove la luce corregge le ombreallunga i giorni e dipinge la vita.
Alessandra Ferrari
DESIGN IN LUCE
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Silverio Pezzoli Designer Domes top living
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Salute & Benessere, ecco la casa del futuro
Ciò che si è dimostrato negli ultimi decenni è che la natura è genero-
sa, tanto che rispettandola possiamo approfittare di lei e averne be-
nefici e vantaggi, assai più di quanti non se ne siano ottenuti danneg-
giandola e sprecando le risorse che essa ci offre. Domes ha compreso
perfettamente questo concetto e lo ha fatto proprio rendendolo attuabi-
le nel modo di costruire, di realizzare case che oltre al rispetto ambienta-
le garantiscono il massimo comfort e la massima sicurezza di chi le vive.
Ogni progetto Domes, infatti, ha al centro un uomo ed è realizzato su misura. Ma
il nostro team non considera solo le “misure” del cliente espresse in termini di
esigenze, stile ed aspettative ma anche le caratteristiche del luogo e le oppor-
tunità offerte dall’ambiente in cui la casa si inserisce. Filtrando il tutto attraverso
specifiche competenze in termini di progettazione organica, benessere ambien-
tale e tecnologie sostenibili ad alto rendimento e basso consumo energetico,
affinché il nostro cliente possa avere molto più di ciò che conosce e si aspetta.
Possiamo così offrire alle abitazioni i risultati delle più evolute tec-
nologie energetiche e dei materiali biocompatibili senza in alcun
modo “standardizzare” la casa, perché rispettiamo sempre prefe-
renze e gusti del cliente, realizzandoli. Chi ad esempio non ama il le-
gno e preferisce superfici ad intonaco o addirittura in pietra, le avrà.
Domes sceglie infatti il legno perché è un materiale portante robusto,
assolutamente antisismico, sano e isolante, ideale per le costruzioni.
Il Benessere che Domes vuole e sa offrire è il più ampio quello che considera e
copre ogni aspetto ed esigenza fisica, emotiva ed economica. Domes ha acqui-
sito da tempo questa consapevolezza e sa bene che il suo lavoro, attraverso le
case, può arrivare a costruire benessere per le persone. Ha deciso quindi di fare
suo questo obiettivo che è sicuramente anche quello primario dei suoi clienti:
vivere bene. E la Casa Passiva Naturale può certamente assolvere tale compito.
Per questo consideriamo in primis la salute che risulta più pro-
tetta in una casa ben climatizzata e priva di sostanze nocive.
Anche la serenità è un fattore di benessere. Realizziamo il comfort per sod-
Casa passiva: il pensiero di Silverio Pezzoli Designer del gruppo Domes
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disfare i sensi offrendo luce e panorami, materiali
naturali che è bello vedere ma anche toccare. Con-
sideriamo poi anche l’economia, quella vera, con
la sicurezza di un piacere che si può vivere ogni
giorno senza intaccare il benessere economico.
Il benessere consiste, infatti, anche nella certezza di
un domani sicuro e sereno. Chi sceglie una casa Do-
mes, oltre a fortissimi risparmi sui costi di gestione, è
già oggi sicuro di avere un valore adeguato ai più evo-
luti standard di domani. L’Unione Europea intende in-
fatti adottare quello della Casa Passiva come proprio
standard costruttivo previsto per tutta l’Europa. Il va-
lore dei “semplici immobili” ne risentirà in negativo, la
vostra casa passiva Domes, invece, accrescerà il suo.
Ma cos’è in sintesi una casa passiva? Si tratta
di un particolare standard abitativo basato sul-
la scelta e integrazione di materiali e tecnologie
appropriate per garantire all’edificio un’elevata
qualità abitativa, comfort e sensibili riduzioni dei
consumi energetici. Tecniche costruttive innovati-
ve, sistemi di coibentazione più avanzata e recu-
pero del calore, unite ad una attenta integrazio-
ne con l’ambiente e le sue fonti di energia sono le
parole che meglio definiscono le sue peculiarità.
La Casa Passiva naturale è quindi un’abitazione
in grado di assicurare il benessere termico senza
la necessità di sistemi di riscaldamento “conven-
zionali” (caldaia e termosifoni o sistemi analoghi).
Inoltre i vantaggi offerti da una casa passiva sono
molteplici: Temperatura e umidità ideali - Mini-
mo fabbisogno energetico - Eliminazione di fat-
tori di rischio per la salute - Effetti positivi su am-
biente e clima - Massimo benessere e comfort
“a sinistra, la parete di una casa naturale Domes,taglio del legno ed essiccazione avvengono secondo la più antica tradizione e con metodi naturali, senza forzature per accelerarne i tempi e senza trattamenti chimici, lo stesso assemblaggio dei vari strati alternati a intercapedini per la ventilazione avviene mediante pioli in legno inseriti a pressione senza utilizzo di colle.„
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- E levato rendimento in termini economici .
Impressiona scoprire che una casa standard di 10 anni
fa, ad esempio, solo per spese di riscaldamento costa
oltre dieci volte di più di una moderna casa “passiva”.
Vuol dire che chi ha vissuto in quelle case (praticamen-
te tutti noi) ha fino ad oggi sprecato cifre enormi che
avremmo potuto semplicemente evitare di bruciare.
I dati ci dicono che oggi, mediamente, la vita di
una persona si svolge per il 90% in ambienti chiu-
si. Quindi la nostra salute e benessere dipen-
dono in larga misura da qualità e salubrità de-
gli edifici, in particolare delle case in cui viviamo.
Domes ha acquisito da tempo questa consapevolezza
e sa bene che il suo lavoro, attraverso le case, può ar-
rivare a costruire benessere per le persone. Ha deciso
quindi di fare suo questo obiettivo che è sicuramen-
te anche quello primario dei suoi clienti: vivere bene. Casa con struttura in laterizio
Casa naturalecon struttura Domes
“In basso - Acquistare una casa Domes significaacquistare qualità, i grafici schematizzato il rapporto tra incidenza materiali e manodoperain una casa tradizionale più della metà del costo viene speso nella manodopera mentre in una casa Domes viene investito in materie prime .„
MANODOPERA
MANODOPERA
MATERIALI
MATERIALI
70 %70 %
30 % 30 %
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N A T U R A L H O U S E - I M P I A N T O G E O T E R M I C O - W E L L N E S S E F I T N E S S C E N T R E - D O M O T I C A - P I S C I N A R I S C A L D A T A
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L’uovo è un contenitore al cui interno si sviluppauna vita nuova.
Domes vede allo stesso modo la casa che costruisceed offre una soluzione perfetta, dove “vivere meglio”
viene assolutamente naturale
N A T U R A L H O U S E - I M P I A N T O G E O T E R M I C O - W E L L N E S S E F I T N E S S C E N T R E - D O M O T I C A - P I S C I N A R I S C A L D A T A
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Giardini tradizionali e giardini pensili:di emozione in emozione...
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Mi vesto di energiae recupero più in fretta
Platino, titanio e alluminio. Sono i tre elementi naturali che costituiscono la base portante della fibra Nexus ES. Una fibra unica e brevettata a livello mondiale, in grado di emettere una naturale e costante emissione infra-rossa. Arrivata in Italia da più di cinque anni è da allora al centro di una serie di studi e ricerche specifiche, portate avanti da Università e Istituti di ricerca che hanno coinvolto atleti, squadre, centri di fisioterapia e medici sportivi. Il Laboratorio Accapi, azienda di Rezzato (BS) che produce intimo sportivo, calze, supporti ortopedici e accessori che fa del Made in Italy uno dei principali motivi di orgoglio, ha saputo fare di questo prezioso ma-teriale il suo punto di forza. Le sue creazioni sono infatti ampiamente uti-lizzate in ogni campo sportivo, dall’atletica al ciclismo, dalla Formula Uno all’alpinismo fino al triathlon. L’effetto predominante del lontano infraros-so emesso dalla fibra Nexus ES è quello di eccitare sia rotazionalmente che vibrazionalmente le molecole dell’acqua presente fisiologicamente nell’organismo consentendo una rottura più rapida dei legami di idrogeno che le tengono collegate. Più piccole e più mobili, le molecole così trasfor-mate, velocizzano i processi biochimici intra ed extra cellulari: in ingresso veicolano i nutrimenti essenziali ed in uscita l’eliminazione delle tossine, migliorando di conseguenza l’idratazione dei tessuti ed il metabolismo cellulare. Tradotto in gergo sportivo questo significa che la maggiore ir-rorazione tissutale aiuta la concentrazione della potenza muscolare mi-gliorando la perfomance sia in allenamento che durante la competizione e garantisce, grazie allo smaltimento più veloce dell’acido lattico, una più efficace risposta del fisico nella fase di recupero. I capi Accapi in fibra Nexus ES, indicati per tutti coloro che praticano attività fisica, sono quindi i primi ed unici al mondo a svolgere una vera e propria attività di Perso-nal Trainer sportivo: prima, durante e dopo la gara. Gli atleti keniani, e fra questi i famosi Martin Lel, Robert Cheruiyot e Samuel Wanjiru, vincitori di alcune fra le più prestigiose maratone internazionali, hanno utilizzato i capi Accapi con fibra Nexus ES alle Olimpiadi di Pechino, mentre Andrea Dovizioso utilizza durante le gare di Moto GP uno speciale sottotuta che l’azienda bresciana ha realizzato appositamente per lui. E se magari non servirà a tutti per andare più veloci fino alla cima dell’Everest, com’è stato per Simone Moro, potrà comunque consentire ai “comuni sportivi mortali” di patire di meno i dolori provocati dai piccoli traumi e dall’acido lattico.
Questa è la fibra Nexus,questi sono i capi Accapi
www.accapi.com [email protected]
Simone Moro
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Una creazione d&g nasce dal buon gusto e al gusto si rivolge:si vede, si tocca, si morde e si gusta. Senza parole.
Perché ai piaceri di d&g la parola non serve, progettati per creare il desiderio di portarli alle labbra,
ti parlano dentro, e le emozioni rispondono.
d&g crede che il gusto, quello vero, è nella vita;noi te lo facciamo solo mordere.
L’eccellenza del gusto
è creatività
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BEPPE BONETTIRovato, 1951
METARAZIONALITA’Courtesy of Museum of Modern Art - Sammlung Jürgen Blum - Hümfeld (D)
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TEL: 030723511
Baggiorende preziosi
i tuoi sogni
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Luci, colori e sapori di una terra da sogno
Provenza da visitare e da amare con arredi e oggetti che la caratterizzano
Secondo la leggenda Dio ha creato la Provenza con
tutte le cose belle che gli erano rimaste dalla crea-
zione del mondo: acque cristalline, distese di verde,
profumi intensi, colori bellissimi e luminosi. Un solo
elemento arriva periodicamente a sconvolgere la
pace e la bellezza di questa regione francese: il Mi-
stral, il freddo vento del nord che ha costretto i pro-
venzali a costruirsi case senza finestre in quella di-
rezione. Per il resto, la Provenza, è proprio come si
vede nelle cartoline e come ci si immagina prima di
partire: distese infinite di campi di lavanda, castelli e
Immagini suggestive del paesaggio provenzale, dei suoi colori e del suo stile.
100
dimore di campagna, odori di spezie, mercati colorati
e folkloristi, arredi e oggetti inconfondibili, belle citta-
dine e un ritmo di vita lento, che gli abitanti di queste
zone trasmettono immediatamente anche ai turisti.
La Provenza è unita alla Costa Azzurra, anche se le sue
cittadine di mare sono molto lontane dalla mondani-
tà di Cannes, Nizza, Antibes, a partire da Marsiglia, af-
fascinante capitale della Provenza che offre molto di
più di quello che ci si aspetta di vedere. Sempre sulla
costa, Martigues e Saints Maries Sur La Mer offrono
porticcioli caratteristici, case colorate e una grande
gastronomia di mare. Anche se nessuno pensa alla
Provenza come luogo per andare al mare, qui siamo in
pieno Mediterraneo e le acque sono cristalline, come
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nella zona della Calanche proprio intorno a Marsiglia.
Le cartoline con i campi di lavanda, le case con le
finestre azzurre, i mercati colorati con i venditori di
spezie, formaggi e saponi, oltre a far parte dell’im-
maginario comune sulla Provenza, sono anche la re-
altà quotidiana delle cittadine del territorio interno.
Tutti i paesi meritano una visita, alcuni più di tutti.
Ad Arles per esempio ci si va per la cucina, le cor-
ride nell’arena, le grandi testimonianze del passato
romano e per rendersi conto del perché Van Gogh
ha voluto vivere e dipingere proprio lì. Ad Avignone
sono il Palazzo dei Papi e i grandi festival culturali ad
attrarre, mentre Salon de Provence ha ospitato No-
stradamus per buona parte delle sua vita e vi si può
visitare la Casa-Museo. Aix-en-Provence è una bella
città con un ricco calendario culturale, una vita not-
turna animata dagli universitari e dai turisti, e un bel
viale alberato su cui si affacciano magnifici palazzi.
Da non dimenticare, che qui nacque, visse e mori il
grande Cézanne. Poi ci sono Nîmes, Orange e altre
cittadine grandi e piccole ma soprattutto un pae-
saggio davvero straordinario pieno di luce e colori.
A metà strada tra mare e interno c’è la Camargue, incre-
dibile scenario naturale risultato dell’azione congiunta
della bocca del fiume Rodano e del mare. Dune, ven-
to, stagni, cavalli bianchi, tori, disegnano lo scenario
di questo parco naturale conosciuto in tutto il mondo.
Della Provenza poi sono molto noti gli arredi caratte-
rizzati da un gusto fresco e leggero che si inserisce
perfettamente in qualsiasi tipo di stile. I colori sono
chiari, le linee classiche dal sapore vissuto e caldo,
(mai pesante), conferiscono un immediato senso d’ac-
coglienza. Sia chi ci è stato, sia chi non ha mai avuto il
piacere di “calcare” la magnifica terra provenzale con
i suoi colori e le sue inclinazioni più note, spesso ama
circondarsi di mobili, oggetti che provengono da quei
luoghi: preziosi souvenirs che ci accolgono con una
sorta di delicatezza evocativa ad ogni ritorno a casa.
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Piazza mons. almici 26 (via aldo moro) - bRESCIA
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Vis a Vis
La nuova era del trucco semipermanente
Nel cuore storico di Rovato, in Franciacorta, c’è VIS A VIS, un centro specializza-
to nel trucco semipermanente ad effetto naturale. Dalla vetrina di via Palazzo a
prima vista si scorgono una poltrona trucco ed un grande specchio illuminato.
Ad accogliervi, in un ambiente che mette subito a proprio agio, c’è il sorriso di
Elena Cristini, la titolare. “L’obiettivo che mi sono posta è quello di ottenere un
make-up discreto e raffinato, mai troppo appariscente, che faccia sentire una
donna sempre sicura del suo aspetto, anche in quelle occasioni dove sarebbe
impossibile, per esempio in piscina, durante lo sport o nei momenti di intensa
sudorazione. Poiché ogni viso presenta diverse forme, lineamenti e colori, è
di fondamentale importanza la personalizzazione dei trattamenti, perché solo
attraverso uno studio del make-up preciso ed accurato è possibile ottenere
il migliore risultato per esaltare la bellezza senza appesantire l’aspetto. Oltre
ai trattamenti di sopracciglia a micropeletti, tinta e permanente ciglia, linee
infracigliari ad effetto infoltimento, eyeline, a differenza del classico ed ormai
superato contorno labbra, la microsfumatura labiale rappresenta la vera ri-
voluzione del trucco semipermanente: le labbra, precedentemente rivedute e
corrette con il make-up, vengono evidenziate sfumando il pigmento su tutta
la mucosa labiale, ottenendo così labbra che alla vista non sembrano neces-
sariamente truccate, ma più corpose, simmetriche e vive. La naturalezza e la
comodità del risultato sono evidenti, le labbra sono sempre definite e perfette,
basterà semplicemente un gloss per avere l’iridescenza tipica del make-up.”
Naturalmente, la serietà e la garanzia di un centro specializzato si confermano
nell’utilizzo di prodotti esclusivamente monouso e di pigmenti anallergici, ol-
tre che a rigorose procedure igienico-sanitarie. Oltre al trucco semipermanen-
te VIS A VIS effettua un servizio di trucco da giorno, da sera, per la sposa e un
trucco un po’ più fashion per le occasioni speciali. Inoltre, il centro VIS A VIS
di Rovato è un punto vendita dei cosmetici Nee Make Up di alta qualità. Elena
Cristini è lieta di accogliervi anche per una semplice prova trucco completa-
mente gratuita. “Affidati ad un centro specializzato VIS A VIS, essere bella…
non è mai stato così facile!” .
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Vintage a due ruote
La famosa Vespa è stata e rimane un’intramontabile passione
“Sembra una vespa!”. Questa l’esclamazione di Enrico
Piaggio nell’aprile del lontano 1946 di fronte al pro-
totipo del veicolo dalla “vita” stretta che sarebbe poi
divenuto un mito nel mondo. E Vespa fu. Anche se
inizialmente gli scettici erano molti, nel giro di pochi
anni già veniva prodotta in diversi paesi europei e in
seguito in 114 paesi nel mondo, tra cui Australia e
Sud Africa. Il Times definiva addirittura lo scooter “un
prodotto interamente italiano come non se ne vede-
vano da secoli dopo la biga romana”. E proprio ne-
gli anni della “Dolce Vita” Vespa diveniva sinonimo di
scooter e i reportage dei corrispondenti stranieri de-1953 - Una celeberrima immagine tratta dal film “Vacanze Romane” con Audry Hepburn e Gregory Peck
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scrivevano l’Italia come il “Paese della Vespa”. Anche
oltreoceano il mito riscuoteva successi; attori come
Audrey Hepburn e Gregory Peck in “Vacanze Roma-
ne” venivano accompagnati dal famoso ciclomotore
così come tanti altri personaggi famosi. Ed è una sto-
ria che prosegue ancora oggi. Che sia “vintage ori-
ginale” o modello di ultima generazione continua a
piacere in entrambi i casi e non termina il suo viaggio
in poppa persino al giorno d’oggi. Non è infatti strano
notare anche per le vie del centro di una città come
Brescia l’originale veicolo che porta a spasso vecchie
e nuove generazioni sempre attratte dal suo fascino.
Al termine di una giornata nei pressi delle diverse uni-
versità o tra un aperitivo e due chiacchiere con gli
amici in Piazzale Arnaldo, molti dei giovani bresciani
affrontano le loro avventure in Vespa, con i capelli
all’aria e quel dolce senso di libertà negli occhi. Ma
non solo giovani a bordo del “vespino”! Chi per recar-
si al lavoro nel centro, chi per godersi una “passeg-
giata” alternativa, pochi riescono a rinunciare al fasci-
no dell’immortale mezzo a due ruote. Sarà per i suoi
colori, la sua linea giovane e trendy o per la comodità
che offre, rimane tra i primi desideri di tanti giovani.
Perché se alla sua nascita questo veicolo è passato
alla storia per essere il mezzo utilitario di molte fami-
glie italiane nel secondo dopoguerra, rappresentando
di fatto il mezzo della prima motorizzazione di mas-
sa in Italia, questo non vale più nel XXI secolo, dove
possedere una Vespa “fa trendy”. Ma per chi ama la
poesia del viaggio a due ruote, l’ebbrezza dell’aria tra
i capelli, il senso di libertà che rappresenta essere
accompagnati da un pezzo della storia, rimane l’al-
ternativa perfetta per una partenza indimenticabile.
E allora ecco che giovani d’oggi e di ieri si lasciano
catturare dalla voglia di avventura e di libertà. Chi per
rivivere vecchi ricordi, chi invece alla ricerca di nuove
storie da poter raccontare, oggigiorno anche la no-
stra bella Brescia è invasa da quel pungente ma allo
stesso tempo dolce rumore di Vespa, che ti fa voltare
Vespa 125 “Sei giorni” - 1952 Era solo un 125, ma con un serbatoio ausiliario, la ruota di scorta fissata in mezzo al pianale ed un motore notevolmente potenziato.Circa 200 furono i modelli prodotti.
1956 - Dean Martin in compagnia di Anna Maria Alberghetti attrice e cantante d’opera con una Lambretta, anch’essa famosa ma che mai riuscì a competeree ad eguagliare il successo della mitica Vespa
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e ti cattura gli occhi. Il centro storico si arricchisce di
colori vintage e colori nuovi che rappresentano que-
sto stile di vita a due ruote comodo ed elegante allo
stesso tempo; per molti allora i ricordi affiorano e tor-
na un po’ quella magia di anni passati in cui tutto
era una novità e una conquista. Compare il ricordo
del passato ma le sensazioni sono le stesse a Brescia
come in qualsiasi altra città del mondo: quel senso
di libertà, la voglia di scoperta, il desiderio di nuove
avventure, le passeggiate tra un brivido e una ma-
gia con le braccia che ti stringono mentre cavalchi
le onde del vento, le corse tra le auto per arrivare in
tempo a quell’appuntamento di cui non vedi l’ora, le
serate tra amici, la voglia di andare, ma chissà poi
dove … anche questo è Vespa!
Fabiana Faustini.
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w w w. p a t f e r m a r i n e . c o m
The best way to predict the futureis to create it
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“IL CASALE”Bio Resort Spa & Beauty
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Rocco Serramenti
Un’esperienza trentennale all’insegna dell’evoluzione e della tecnologia han-
no fatto di ROCCO SERRAMENTI un marchio attuale e avanguardistico che
ha come fine l’ottimizzazione e il miglior utilizzo dei serramenti. L’alluminio e
il PVC sono i protagonisti di questa filosofia aziendale che vede in questi ma-
teriali naturali la conseguente soluzione ai molti problemi annessi alla storia
dei serramenti. La costante ricerca gestita da personale altamente specializ-
zato, l’uso di macchinari avanguardistici, una forte sensibilità estetica e l’e-
sperienza fanno di questa azienda un sicuro e completo punto di riferimento
nel settore. La qualità dei prodotti è garantita durante tutto il ciclo produttivo,
dalle materie prime sino alla posa in opera. Ogni elemento che partecipa alla
realizzazione dei serramenti è certificato secondo le vigenti norme europee
e completo di Certificazione Energetica, strumento necessario per contribu-
ire alla riduzione dei consumi e dell’inquinamento atmosferico. Questi mate-
riali sono ritenuti naturali e riciclabili. I residui di produzione dei serramenti e
i vecchi infissi in PVC sono recuperabili e reintegrabili nel circuito produttivo;
mentre grazie alla bassa energia richiesta per la produzione e la possibilità di
riciclaggio l’alluminio è un prodotto ottimale per salvaguardare l’ambiente. Il
rispetto ambientale diventa completo se si considera che gli scarti di lavora-
zione possono essere reinseriti nel ciclo produttivo. Sia l’alluminio che il PVC,
inoltre, sono altamente performanti ed esteticamente belli quindi adatti in
tutte le situazioni: dal moderno al classico, con svariate possibilità di design
e di colore. Scegliere questo tipo di infissi significa anche abbattere i consu-
mi dovuti al riscaldamento, visto il loro altissimo potere isolante. Sono ottimi
e garantiti anche per l’isolamento acustico, per l’impermeabilità all’acqua e
all’aria e per l’assenza di manutenzione. ROCCO SERRAMENTI è in grado di
soddisfare qualsiasi tipo di esigenza assistendo i propri clienti con indicazio-
ni e consulenze: dalla progettazione sino alla scelta del serramento e all’as-
sistenza post-vendita. La velocità di consegna e l’installazione sono gestite e
garantite da personale competente secondo le norme vigenti perché ROCCO
SERRAMENTI è un’organizzazione di professionisti costantemente al Vostro
servizio, per proporre idee e soluzioni sempre nuove.
Alluminio, alluminio legno o pvc:una scelta intelligente e innovativa
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Photo &Fine Art Printing
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Info
Roberto Pedrali DesignEmozioni in casa
www.robertopedrali.it [email protected]
La propria casa, un piccolo universo che ci rassomiglia. Un rifugio che ci acco-
glie e ci protegge come fosse un abbraccio. Intorno al mondo della casa, oggi,
l’attenzione è alta e l’innovazione, accompagnata da una forte sensibilità, ha
portato ad alti livelli questa tematica, rendendo gli habitat sempre più belli e
confortevoli. “Roberto Pedrali Design” lavora per questo. Alla stessa stregua di
un grande sarto “taglia” su misura ogni tipo di ambiente domestico e lo “cuce”
addosso alla personalità di chi lo vive, perché possa essere non solo bello ma
anche confortevole, fruibile e comodo al punto giusto. La decennale esperien-
za nel settore di questa azienda gli ha permesso di sviluppare un forte intuito
che la rende immediatamente recettiva nei riguardi della committenza. La forza
di “Roberto Pedrali Design” sta nel suo staff composto da personale specializ-
zato in grado di gestire ogni situazione progettuale e architettonica partendo
dalla base: rilievi, progettazione interna, consulenza e tanta, tanta esperienza
ed occhio clinico per risolvere e soddisfare anche le esigenze più personali. La
sinergia tra il professionista ed il cliente è alla base della filosofia aziendale in
modo da rendere la collaborazione proficua e soddisfacente. Il grande show
room, inoltre, dà la possibilità di vedere e di toccare con mano non solo il singolo
pezzo ma rende già viva l’idea di come può essere un’ambientazione, passibile
poi di qualsiasi variante secondo le esigenze. L’alta qualità dei prodotti, le firme
note di design e la variegata opportunità di scelta garantiscono un’ampia vetri-
na per ogni gusto. Ma se questo non bastasse “Roberto Pedrali Design” vanta
una propria importante falegnameria condotta da mastri falegnami, veri e pro-
pri artisti nella lavorazione del legno. E da qui ogni fantasia prende forma e il
“su misura” diventa tutto ciò che il cliente ha sempre desiderato e sognato, con
una personalizzazione che rende il pezzo unico ed esclusivo. Non solo proposte
preconfezionate quindi, ma anche la possibilità di sviluppare idee e concretizzar-
le con garanzia di ottimi materiali e finiture particolareggiate. Una visione a 360°
per una casa che nasce per essere al servizio di chi la vive.
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25030 Coccaglio BS Via Marconi, 30Falegnameria: Tel. e Fax 030-7702095Show Room: Tel. e Fax 030-7700142
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Benessere e performance atletiche partono dai piediIl sistema walkable
Il piede a 360°: per noi non è uno slogan, è il nostro impegno quotidiano per es-sere all’altezza delle vostre attese. Il benessere mentale e del corpo dipendono dal benessere del piede. Molti problemi legati ai piedi si possono prevenire e risolvere semplicemente indossando un plantare personalizzato:1. Circolazione: stimola la circolazione venosa, favorendone il ritorno e dando beneficio alle caviglie.2. Deambulazione: migliora decisamente la deambulazione anche quella causata da distorsioni, asimmetria, zoppie.3. Equilibrio: favorisce molto l’equilibrio statico e dinamico, distribuendo l’appog-gio del piede su un’area più estesa ed omogenea.4. Meno stress: diminuisce gli stress da disturbi posturali quali mal di schiena, cervicale, principalmente durante le attività lavorative.5. Meno calli: riduce le callosità antiestetiche che si formano per un cattivo ap-poggio del piede.6. Tendini: riattiva la sinergia muscolare migliorando la spinta proteggendo i ten-dini, diminuendo i traumi all’impatto.7. Articolazioni: supporta il piede, limitando il sovraccarico sulle ossa e sulle arti-colazioni, particolarmente nelle persone anziane con debolezza muscolare.Plantari e sport - Gli esami computerizzati della cinetica motoria ci possono fornire indicazioni sulla ripartizione del carico statico e dinamico durante l’ap-poggio del piede. Abbiamo cosi in pochi minuti una misurazione elettronica della ripartizione delle pressioni per unità di superficie di ambedue i piedi. Una valuta-zione clinico-strumentale dell’appoggio del piede nello sportivo può indirizzare verso rimedi diversi Le caratteristiche dell’ortesi plantare per lo sportivo devono soddisfare esigenze legate al gesto atletico e quindi ci deve essere una perfetta integrazione, da un punto di vista anatomico, del correttivo. Per soddisfare tale esigenza dobbiamo avere una rappresentazione tridimensionale dei due piedi: essi sono infatti spesso diversi e ciascuno dei due richiede un trattamento speci-fico. Per quanto riguarda i materiali che costituiscono l’ortesi, essi devono avere caratteristiche di flessibilità, indeformabilità nel tempo e, in alcuni casi, devono essere differenziati: talune zone di sostegno devono essere più rigide di altre sì da offrire garanzie anche quando sottoposte a sollecitazioni massimali. Il si-stema CAD-CAM, innovazione tecnologica, consente attraverso l’acquisizione di più impronte dinamiche sequenziali, visualizzabili sia a punti che ad isobare che vengono mediate fra loro, di costruire un calco pressorio personalizzato. Il piede dello sportivo deve sopportare sollecitazioni superiori alla norma, quali: accele-razioni, improvvisi arresti, ripetute scivolate, balzi, ricadute, cambi di direzione o, al contrario, la ricerca di equilibrio e stabilità. Le sollecitazioni dinamiche sono le principali cause di crampi, tendinite, tallonati, fasciti plantari, vesciche. Il sistema Walkable è il calcoplantare personale a “lievitazione” che riproduce fedelmente la morfologia di tutta la superficie plantare del piede. Questi plantari si formano direttamente sotto i piedi grazie alla forte spinta verso l’alto generata dalla re-azione degli appositi componenti. Solidificatisi dopo un paio di minuti, i calchi vengono ritagliati, smerigliati e rivestiti diventando così l’immagine speculare e indeformabile dei propri piedi.
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Info
Quando la passioneper la terra diventa vinoArchetti: viticoltore in Franciacorta
L’ Azienda Agricola Il Dosso viene fondata da Luca Archetti nel 1997 concretiz-zando il sogno del padre Augusto, scomparso nel1990. Luca è permeato dall’i-dea di indissolubile rapporto che deve legare la terra ai suoi frutti, ovvero la Franciacorta ai suoi vini. Non capisce, quindi, i tentativi di parte della viticoltura indigena di emulare i francesi, per quanto riguarda le bollicine, o i toscani per i rossi. Il suo pensiero ispiratore è di rifuggire le “correzioni” in cantina, a fronte di una quasi maniacale cura del vigneto: il “terroir” si deve poter esprimere libe-ramente e deve identificare il vino, lontano dall’essere omogeneo a centinaia di altri prodotti uguali a se stessi fino alla noia, la cui caratteristica principe è essere vendibili. Archetti probabilmente non diventerà mai ricco con questa sua attività, ma certamente ha una precisa identità nella produzione viticola francia-cortina che aziende molto più grandi magari faticano a trovare. Strumentale alla filosofia produttiva di Archetti è la comunicazione. Ovvero, “ti spiego quello che sto facendo, perché se non te lo spiego potresti confondermi con altri”. E per lui è essenziale che venga capito ciò che sta facendo; poi i suoi risultati potranno anche non piacervi, ma devono essere compresi. È per questo che ha attrezzato una splendida stanzetta nella sua cantina, per non più di sedici persone, dove accompagna i suoi visitatori in un tour enogastronomico tra i suoi vini e prodotti selezionati, parlando non dei soliti aromi fruttati o sensazioni perduranti, ma di terra, di faticosa passione e di tradizione. “Sono trascorsi quasi venti anni dalla morte di mio padre Augusto; prosegue il mio cammino nella valorizzazione dei vigneti a bacca rossa. Negli ultimi anni ho scelto le micro vinificazioni a tempe-ratura controllata, dividendo in piccole particelle i vigneti, sperimentando con entusiasmo quanto sia diverso e vario il patrimonio minerale del sottosuolo. Valorizzare vigneti dimenticati dal business, sesti d’impianto “fuori moda“, le purezze... tutto questo è sfociato in quattro creature messe a disposizione del pubblico più attento ed esigente. In cantina riposano altre “sensazioni“, saranno quattro nuove etichette disponibili dal prossimo 2011, tirature limitate, si parte da 1300 esemplari per un massimo di 2500 bottiglie. L’invito è di venire in can-tina per l’assaggio direttamente dai vasi vinari. Amo ricordare che i sei ettari di terreno vengono seguiti personalmente, conosco ogni singola pianta, vinifico personalmente, etichetto una ad una le mie “creature“ ...e solo chi capisce la mia filosofia può gustarne a pieno “l’essenza”. “
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perle Australia
la perla... un'amica per sempre
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BASE PER CONFEZIONE
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