Dea Notizie 108

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il costo supera e dimolto il prezzo dellestesse scarpe conuna spesa totale di19mila dollari, maquesti lacci sono unvero tributo all'opu-lenza. Realizzati in-trecciando fili in oro,si tratta di un accessorio unico al mondo,di certo il più chic e il più costoso, in edi-zione limitata a soli dieci esemplari. Unpiccolo capolavoro di artigianato che harichiesto 120 ore di lavoro al team dell'a-zienda e che farà la gioia di tutti gli ap-passionati di scarpe di lusso. Se invecela passione è tutta per le 4 ruote alloranon vi resta che optare per i nuovi interniin oro e pelle di coccodrillo della PorscheStingray GTR (foto) in limited edition. Lacasa automobilistica ha infatti ideato unaversione extralusso della Porsche Pana-mera Turbo S rivestendo gli interni condettagli in oro, pelle di coccodrillo e legnodi betulla della Carelia. Lo speciale kit èriservato a sole 25 vetture. Nessun detta-glio per il momento sul prezzo di questomodello speciale che farà concorrenzaalle auto di lusso più esclusive. Ma il pri-mo posto spetta tuttoall'oggetto più utile eindispensabile almondo che con que-sta creazione genialesi merita il gradino piùalto del podio, signoristò parlando dell'oro-logio Day & Night diRomain & Jerome,una casa di lusso checi ha abituato a mo-

Regali che, anche in un momento di crisi, ci possiamo permettereAntonietta Falco - Collaboratrice da Vitulazio

Natale, momento feli-ce, amato da grandi epiccini. Si sa a Natalesi respira quell'ariamagica, dove a volteanche i sogni possonotrasformarsi in realtà…e dove c'è il Natale c'è

anche un solo pensiero fisso: il regalo.Uomini abbandonate l'aria di terrore al so-lo pensiero di metter mano al portafogli elasciatevi ispirare dalla mia attenta lista diregali all'ultimo grido. Come ogni anno, iregali spaziano dal tecnologico all'abbi-gliamento. Allora se fate parte della cate-goria di uomini che regalerebbero il primoscialle che capita sottomano alla vostradonna, abbiate l'accortenza di regalarneuno davvero particolare, come uno sciallein oro e diamanti dal valore di 56mila dol-lari. Lungo 2,5 metri, lo scialle è decoratocon più di un chilo di oro massiccio ed ètempestato di preziosi diamanti. Ancora;se è il tecnologico il campo dove voletesbizzarrirvi, ho trovato l'oggetto di tenden-za. Con la scomparsa di Steve Jobs simoltiplicano le versioni di lusso dei pro-dotti Apple come la nuova versione extrachic del Macbook Pro in oro a 24 carati, IlGold & Diamonds Graphic-Plated Mac-book Pro è un vero gioiello con la placca-tura in oro e la personalizzazione in dia-manti sia sul logo della Mela sia su even-tuali loghi personali o aziendali che sipossono richiedere all'azienda. Il costovaria a seconda delle personalizzazionidai 20mila fino ai 35mila dollari. Per chi hala passione per le scarpe di lusso, ma nonrinuncia a indossare delle comode snea-ker, i lacci in oro a 24 carati creati da MrKennedy sono la soluzione ideale. Certo,

delli sfarzosi. Questoorologio costa 300mi-la dollari. E pensate:non indica neanchel'ora. Eppure ha giàregistrato il sold out. Ache cosa serve, allo-ra, questo orologio,se non a segnare l'o-

ra? Il Day & Night, lo dice il nome stesso,ci indica solamente se è giorno oppure seè notte. Insomma, un orologio che nonserve ad un granchè. Secondo la casaproduttrice si tratta di "una nuova interpre-tazione del tempo". "L'orologio offre unnuovo modo di misurare il tempo, spez-zando l'Universo in due fondamentali se-zioni opposte tra l'oras; il giorno e la not-te". I miliardari di tutto il mondo stanno fa-cendo a gara per poterlo avere al propriopolso. Un oggetto esclusivo, non deve es-sere utile per forza: "Al giorno d'oggi tuttipossono comprare un orologio che indical'ora, ma solo pochi ed affezionati clientipossono permettersene uno che l'ora nonc'è l'ha affatto". Un ragionamento che nonfa una piega!La lista degli oggetti è stata stilata… oranon ci resta che far i bravi fino a Natale.

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02.12.2011

Aneddoti napoletaniFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

1) Il poeta Renato Be-nedetto viaggia in auto-bus e ad una fermatasale il suo collega Ma-rio Salerno che si avvi-cina e dice: "Buongior-no Renato, ti porgo lemie fremebonde e no-

stalgiche cordialità!" "Salute Mario, a te imiei tenebrosi, fisarmonici nonché etero-genei ossequi!" risponde Renato. "Nonconfondermi, caro Renato, con questetue algide ed incontrovertibili ossequiosi-tà" risponde Mario. "Non confonderti Ma-rio, e gradisci le mie sempiterne affezio-ni!". A questo punto interviene l'autistadell'autobus che dice: "Sentite, si nun 'afernite cu stu parlà straniero, me facitemenà sotto a qualcuno!"2) Un cocchiere chiede al suo collega:"Pascà, quanno uno more pesa cchiù as-saje?" "Pecché, Raffaé?". Raffaele sten-de il braccio ed indica un maestoso carrofunebre e poi dice: "Guarda llà: pé numuorto otto cavalli!"3) Qualche giorno dopo l'insurrezione del15 maggio 1848, il Re Ferdinando II si re-cò a visitare i prigionieri. Quelli in grado di

stare in piedi ebbero l'ordine di restareaccanto al letto quando sarebbe passatoil Sovrano. Ferdinando II, giunto presso illetto di un prigioniero lo guardò e disse:"E tu chi sì?" "Maestà, sono Andrea Cre-scenzi professore di diritto" "Ah, si nu pro-fessore?" esclamò il Re. Io t'avevo piglia-to pé Don Ciccio 'o Pizzaiuolo!" 4) Ottavio Nicolardi, insieme a tre amici,si reca in pizzeria e saluta sua moglie cheera figlia di E.A. Mario: "Stasera si fa tar-di: abbiamo un appuntamento con tre bel-le ragazze" "Bravo! - esclama sorridendola moglie - divertiti! E… ti raccomando dinon fare una brutta figura, come spessofai con me!" 5) Quando morì Ferdinando I di Borbonenella sua camera era rimasto, accovac-ciato in un angolo, il suo cane che guaivaininterrottamente. Il giorno dopo la notiziasi diffuse in tutta Napoli e un anonimoscrisse, sulle mura della città, questo epi-gramma: "Non si videro mai cose sì stra-ne: moriva un lupo e lo vegliava un cane!"6) Con la riforma del calendario liturgico,San Gennaro, patrono di Napoli, fu de-classato a santo regionale. I napoletaniprotestarono vivacemente ed uno scono-

sciuto scrisse una formidabile e lapidariafrase, sulla parete della Curia di Napoli:"San Gennà futteténne!"7) La prima volta che Libero Bovio incon-trò il poeta romano Trilussa, alto quasi ildoppio del poeta napoletano, nel sentirela voce che da quell'altezza lo salutava:"Caro Bovio!", questi rivolto ad un amicoal suo fianco disse: "Chisto parla 'a cop-pa 'o suppigno!"8) Il poeta Pasquale Ruocco era in attesadi ricevere un saldo dall'amministrazionedi un periodico. Trascorsi alcuni mesi,stanco di attendere, scrisse al Direttore:"Poiché devo pagare una cambiale, ricor-dati di me che son Pasquale!"

Quinta parte

I fiori non p arlano, sorridono.La vit a è un insieme di abitudini.Più l'uomo è mediocre più sicrede grande.Anche una piccola nube oscurail sole.Il male è di molte specie, ma ilbene è unico.

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02.12.2011

Storia del Risorgimento controcorrente: Pro e contro GaribaldiProf. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Cominciamo con il contro,con riferimento al titolo diun interessante volumet-to, pubblicato dalla Vallec-chi all'inizio di quest'anno:ne è autore Luca Marcoli-vio, giornalista professio-nista; il titolo è appunto

Contro Garibaldi, sottotitolo: Quello che ascuola non vi hanno raccontato. Non èuna novità parlar male di Garibaldi, delquale negli ultimi decenni sono stati messiin evidenza anche tanti aspetti negativi;quindi alle luci intense e abbaglianti chenel corso di un secolo hanno creato l'Eroedei due mondi, ora vengono sottolineateanche le ombre che erano state smorzatee del tutto annullate per inventare il "santolaico", l'eroe. Titolo e sottotitolo sono chia-rissimi per capire l'intento dell'Autore; in-tento chiarito ulteriormente dai titoli dei 18capitoli che costituiscono l'opera; bastadare un veloce sguardo all'indice per ac-certarsene. Cap. I: Joseph-Marie Garibal-di, cittadino francese (a significare cheGaribaldi non era italiano; era uno stranie-ro!); cap. II: Tra bettole, postriboli e pirati(questa fu la vita del giovane Garibaldi);cap. III: Incontro tra due sovversivi (Gari-

baldi e Mazzini "sovversivi"); cap. IV: Il cor-saro dei due mondi ("corsaro" non eroe!);cap. V: Nuove imprese (o sedicenti tali) inAmerica Latina (da sottolineare quantoscritto tra parentesi tonde); cap. VI: Ro-cambolesco (si noti l'uso di questo aggetti-vo) ritorno in Europa; cap. VII: La Repub-blica Romana: un capolavoro di velleità(quest'ultimo termine dice molto); ma fac-ciamo qualche salto nel lungo elenco: cap.X: I Mille: un'armata Brancaleone (si puòessere più espliciti di così?); cap. XV: Uninglorioso "Obbedisco" (quello dopo Bez-zecca, che la storiografia filosabauda ripor-ta come l'unica vittoria italiana della terza

guerra d'indipendenza, ma che per Marco-livio fu una sconfitta di Garibaldi); cap. XVI:Mentana: l'ultimo grande flop (chi ormainon conosce il significato di questo inglesi-smo?); negli ultimi due capitoli si parla del"declino" e del "tramonto di un antieroe"(sulla negatività di questi termini non c'è bi-sogno di alcun chiarimento). Le ultime 5 pa-gine del libro forniscono alcune conclusionidal titolo "Un mito da dimenticare". Mille co-se ci sarebbero da riferire, ma lo spazio nonce lo permette. Un'idea però il lettore se l'èfatta da questo sommario; chi volesse ap-profondire l'argomento può acquistare il vo-lume dal modico costo di 12 euro.

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voro delle corti che si occupano di diritto di famiglia. Una soluzione senz'altro effica-ce poiché le dispute oggi arrivano a trascinarsi per oltre un anno.



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02.12.2011

L'altra faccia del paziente obesoErsilia Altieri - Giornalista - Collaboratrice da Capua

Dalla mia esperienza coni pazienti obesi e in rela-zione al tipo di conoscen-za maturata attraversoquesti anni di impegno elavoro direttamente sulcampo, ho rilevato alcunitratti tipici dei pazienti

obesi con disturbi di alimentazione. Unodei tratti che si evince dalle testimonianzedella maggior parte dei pazienti è l'allean-za tra onnipotenza e affettività come mec-canismo di compensazione e quindi co-me una sorte di protezione illusoria, dacui l'individuo non può uscire. Questomeccanismo lo vincola e gli assicura unasoddisfazione. La soddisfazione e quindil'intero assetto del piacere dell'individuo

acquisisce un carattere tendenzialmentepervaso dalla rabbia. I rapporti relaziona-li che costruirà nella vita saranno aggres-sivi e perseguirà un progetto inteso comeopera di risarcimento per non essere sta-ti amati nel riconoscimento del Sé reale,del Sé profondo e come persona. In ter-mini di dinamiche inconsce ciò si traducecol desiderio di essere riconosciuti come"brave" persone, a volte essere grassi èfunzionale all'immagine di se stessi chesi è costretti a portare nel mondo. Acca-de che le forte emozioni impediscono lo-ro di agire e la consapevolezza che ac-quisiscono attraverso un giusto correttopercorso terapeutico che, non è delladieta dell'ultimo minuto accompagnataper raggiungere frettolosamente il risulta-

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to chissà da quali e quanti non riconosciu-ti prodotti, può portare ad un migliora-mento della qualità della vita e del benes-sere psicologico, e non necessariamentead un drastico dimagrimento. Questo ci fasupporre che il dimagrimento di una per-sona presuppone una scelta profonda atutti i livelli emotivo, mentale ed energeti-co. Quindi la consapevolezza di per sénon è sufficiente se non è espressa. Infat-ti l'imprinting emotivo, fortemente negati-vo, in particolare della rabbia, può portaread un'identificazione con la parte grassascegliendo di non esplicitare la rabbiastessa e di non esprimere appieno la pro-pria vita. Continuare quindi a conoscersicon qualche chilo in più è sicuramente lastrada da percorrere.

Un traguardo importante perGiuseppe Sangiovanni (foto),freelance nativo di Caiazzo, chefesteggia i suoi CENTO… non dianni bensì di storie collocate inRai e Mediaset che da anni sco-va per conto di giornali naziona-li. Casi approdati a "PiazzaGrande" in onda su Raidue, a"Striscia la Notizia", al "Maurizio Costan-zo Show, (Canale 5)", a "Domenica In"(Raiuno), Mi Manda Rai Tre. I suoi pezzipubblicati su settimanali nazionali: Gen-te, Famiglia Cristiana, Cronaca Vera, Ve-ro, Donna Più, Vivo, Di Tutto, Libero, ed"Il Venerdì di Repubblica". Tra le storiepiù importanti: il reportage sulla centralenucleare del Garigliano pubblicato su Li-

bero e raccontato in diretta aRaiuno nella trasmissione "LaRadio a Colori"; l'incontro didue fratelli caiatini, avvenutodopo 52 anni a Buona Domeni-ca; l'annullamento di una bol-letta Enel da 181mila euro; ilcaso Palumbo (il vecchiettoche viveva in un tugurio) che

commosse l'Italia intera al CostanzoShow; la baraccopoli di Cervinara, gliascensori della stazione di Caserta, losmascheramento della maga di ViaMazzini, i cani randagi liberi nella Reg-gia di Caserta, il tugurio scoperto a So-lopaca, lo stadio costruito alla memoriadi Maurizio Costanzo, il paese deglisprechi Sant'Agata De Goti, tutti finiti a

Striscia. “Serata divertente ed emozio-nante, afferma Sangiovanni, in compa-gnia di cari amici con i quali ho volutocondividere e festeggiare questo mio tra-guardo". Amici che lo hanno sostenuto eaccompagnato nei momenti più difficilinel suo percorso professionale. Un lavo-ro fatto con passione, sognato fin dabambino, un giornalismo che mira a sen-sibilizzare le istituzioni, a dare voce ai piùdeboli, un giornalismo ricco di denunce,inchieste su sperperi di danaro pubblico,un giornalismo LIBERO senza mai averchiesto e piegato la schiena al politico diturno. Sangiovanni ha dimostrato comein questi anni con impegno, caparbietà sipossano raggiungere traguardi che a vol-te si possano solo sognare.

I Cento… di Giuseppe SangiovanniDr.ssa Grazia Rispoli - Collaboratrice da Capua

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02.12.2011

John Polidori, scrittorebritannico nato a Lon-dra nel 1795, è stato ilsegretario del più notoletterato George Gor-don Byron: insigne cli-nico ed esperto in son-nambulismo, con lacreazione del suo Thevampire (Il vampiro),

stimolò la letteratura del XIX secolo su que-sta leggendaria e bieca creatura delle tene-bre. Sembra che ad ispirare il Nostro alla ste-sura del racconto furono alcune letture dellaFantasmagoriana e del Vathek beckfordia-no, effettuate a casa Byron insieme al poetaPercy Bysshe Shelley e alla sua futura mo-glie Mary, autrice di Frankenstein. Il raccon-to fu pubblicato sul periodico New MonthlyMagazine nel 1819: il vampiro, Lord Ruth-ven, non incarna l'efferato stereotipo folklo-ristico, ma i canoni dell'eroe bayroniano,sempre in bilico tra intimistiche posizioni inantitesi. Ruthven è un gentiluomo dell'altaaristocrazia, seducente e carismatico, fre-

quentatore dei sa-lotti della Londrabene, ed è propriodurante un eventomondano che in-contra Aubrey, ungiovane facoltosocon radicati princi-pi morali, che è inprocinto di effet-tuare il cosiddettogrand tour, unviaggio culturale,all'epoca molto invoga tra i rampollidella nobiltà euro-pea. I due partonoinsieme alla voltadella Grecia, ma, giunti a Roma, si separanoperché Aubrey giudica inopportuno il com-portamento che il gentiluomo adotta nel se-durre una giovane signora. Aubray arriva dasolo in Grecia dove incontra Ianthe, una gio-vinetta che incarna il prototipo virginale del-la purezza e della beltà: la ragazza muore mi-steriosamente, ma sul suo corpo restano visi-bili i segni lasciati da una creatura infernale.Ruthven e Aubrey si incontrano nuovamente,e dopo che il primo aiuta l'altro a superareun'ipertermia, decidono di riprendere insie-me l'itinerario. Assaliti da un gruppo di cri-minali, Ruthven viene ucciso, ma prima di

morire fa giurare l'amico di nonraccontare ad anima viva l'epi-sodio della sua dipartita: il gior-no seguente, le sue spoglie mor-tali spariscono inspiegabilmen-te. Ritornato il Inghilterra, Au-brey, con sgomento, rivede l'a-mico vivo, e costernato, appren-de che questi sposerà sua sorel-la. Legato dal giuramento, ilgiovane terrà per se l'incom-prensibile evento dell'omicidio,ma un'altra morte oscura scuo-terà l'animo dell'uomo: sua so-rella, il giorno dopo l'epitala-mio, morirà in circostanze mi-steriose e la vita di Aubrey, peril trauma subito, si spegnerà

inesorabilmente. Il vampiro è un demone in-cubo che si insinua come un delirio onirico e,come tale, si dissolve al far del giorno: è unorco umano che rispecchia l'indole enigmati-ca ed oscura dell'umanità, che nasconde emostra la dualità del bene e del male insitanel genere umano. Chiare sono le proiezionidei modelli sociali: l'angelo nero di Polidoriè l'espressione della classe aristocratica in-glese, è l'emblema dell'estrazione maggio-rente… il Conte di Marsden, alias Ruthven,è un non-morto, è esanime ma non defunto,alla pari della sua categoria sociale, che, co-me lui, ostentava e pretendeva "sangue".

Il vampiro di PolidoriProf. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II - Collaboratore da Napoli

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Lo sapevi che nella vita è im-portante solo ciò che non sicompra? Amicizia, amore, af-fetto, abbracci, baci, il raggio disole, la goccia di pioggia, l’ariache respiriamo, il verde delprato, il colore dei fiori, il pano-rama che osserviamo, non sivende. Non è in vendita l’ab-braccio di un bambino chespontaneamente ci corre in-contro e si appende al nostrocollo. Questo abbraccio l’avetemai comprato? No. Non è invendita in nessuna gioielleriaperché è spontaneo e pienod’affetto. Insomma, non sicompra tutto ciò che Dio ci hadonato.

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Giovanni LimongiDr. Domenico Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Con l'inaugurazione delMausoleo Ossario, av-venuto il 7 Ottobre 1968in occasione del 25º an-niversario dell'Eccidio,furono benedetti duebassorilievi del Prof.Roberto Arizzi raffigu-ranti la guerra ed il mas-

sacro dei Martiri, e l'altare, costruito intravertino di Bellona, per le funzioni reli-giose in suffragio delle vittime. GiovanniLimongi può essere considerato l'unicoche abbia dedicato la sua vita affinchèquell'efferato Eccidio non finisse nel di-menticatoio. Altro desiderio era quello diassicurare alla giustizia i responsabilidell'orribile evento. Vari furono i suoi ten-tativi per ottenere giustizia. In data 13gennaio 1947 indirizzò un'accorata lette-ra alle massime Autorità Italiane ed Al-

vembre 1982 le Autori-tà italiane concesseroal Comune di Bellonala Medaglia d'Oro di"Benemerenza Patriot-tica". Ma il sogno diGiovanni Limongi siconcretizzò, purtrop-po, dopo la sua diparti-ta, avvenuta il 27 settembre 1984 in

Bellona, all'età di sessantotto anni. Infatti,il 10 Ottobre 1997 il Presidente della Re-pubblica Oscar Luigi Scálfaro, giunto in vi-sita a Bellona promise il conferimento,"Motu Proprio", della Medaglia d'Oro al Va-lor Militare al nostro Comune. L'alta onori-ficenza, concessa il 23 aprile 1998, fu ap-posta sul gonfalone del Comune di Bello-na il 19 marzo 1999, con una solenne ce-rimonia, alla presenza di tanti bellonesi,nel Palazzo del Quirinale in Roma.

leate nella quale con elevate pa-role esprimeva il dolore e lo sde-gno del popolo e chiedeva chegiustizia fosse fatta. Ma il suogrido rimase inascoltato. Il suoimpegno fu rivolto anche alle al-tre vittime di rappresaglie rima-ste ignote che perirono nelle no-stre contrade. I loro resti furonoraccolti in una fossa comune eduna stele commemorativa, in travertino diBellona, fu eretta nel settore nord-est delvecchio cimitero di Bellona. Giovanni Li-mongi, ricoprì altre mansioni: fu impiegatosul Comune di Bellona ed amministratoredell'Istituto Educativo "San Lorenzo" diAversa. Il 7 Ottobre 1976, ricorrendo il 33ºanniversario dell'Eccidio, i familiari dei 54Martiri ricevettero una Medaglia d'Argentoed un diploma di conferimento da parte delConsiglio Provinciale di Caserta. Il 28 no-

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Si scrive moda, si legge

DoDi

"Carry the ball close to your heart" Porta il pallone vicino altupo cuore - E' sulla scia di queste parole che il 4 novembrea Piana di Monte Verna (CE) l'Associazione Rinascita Fulgor2005 ha dato il via alla presentazione della Società sportivadilettantistica, rivolgendo l'attenzione verso un progetto chesi sviluppi nel tempo e che coinvolga bambini/e dai 5 ai 16anni per far sì che lo sport del calcio sia sempre vissuto con

grande passione nel nostro piccolo paese.Molte le persone presenti all'evento, che han-no apprezzato da subito sia il kit sportivo do-nato agli atleti, sia le numerose iniziative pro-poste da questo collaudato ed affiatato grup-po guidato dal presidente Rocco De Crescen-zo, con il vice presidente Pasquale Ievolo, ilsegretario Mauro Barbiero, i dirigenti Marco

Savocchia, Franco Merola, Vittorio Costantino, Giovanni De Rosa, gli al-lenatori Domenico Luciano e Antonio Romano che con grandi sacrifici espirito d'adattamento hanno portato avanti questa sfida spronati da infini-ta passione e dedizione verso il programma Fulgor. Come sempre tantiringraziamenti sono stati rivolti a tutti coloro che hanno contribuito al buonandamento della società attraverso donazioni sia pubbliche che private.Durante la kermesse sono intervenuti il parroco Don Giulio Farina ed ilSindaco Raffaele Santabarbara, in particolare quest'ultimo oltre a confer-mare un ulteriore appoggio economico da parte dell'Amministrazione Co-munale, già presente con l'uso gratuito del campo, ha garantito il traspor-to degli atleti per le trasferte mediante l'adozione di un pullman. La piace-vole novità di quest'anno è costituita dall'affiliazione con la scuola calcioNino Gravina, grazie alla quale l'A.s.d. Rinascita Fulgor parteciperà al tor-neo regionale "Gravina cup" che si svolgerà nell'impianto sportivo di Er-cole, oltre ai restanti campionati provinciali della Federazione.

Buone Feste

Porta il Pallone vicino al tuo cuoreD.ssa Angela De Matteo - Collaboratrice da Piana di M.V.

Perle di saggezzaGiuseppe Gallina collaboratore da Giano Vetusto

Giano Vetusto, il piccolo paesedella provincia di Caserta, èprotagonista assoluto dell'operadel Professore Nicola Rivezzi,docente emerito liceale di Lette-re Italiane Latine . Il suo libro"GIANO VETUSTO" è uno

splendido inedito capolavoro etico e culturaledal quale si evince un forte legame per la terranatìa, con un'attenta analisi storica e tecnica. Leggendo il suo li-bro si segue un percorso che và dall'epoca romana ai nostrigiorni, dalle origini al Mito, possiamo ammirare delle bellissimeimmagini di vita nei campi, di scavi archeologici locali, di eventisacri, di tradizioni gianesi, un'attenta descrizione tecnica dellechiese del territorio: Chiesa di S.Maria di Giacomo, Chiesa deiSanti Filippo e Giacomo, Chiesa di S.Martino di Tours, Chiesa diS.Maria Maddalena, inoltre il Professore ci documenta sulle ca-riche di governo comunali dal 1948 al 2011. Sono eventi comequesti a portare lustro al piccolo paese Giano Vetusto, perché sida voce e vita all'arte quale linguaggio universale altamente im-mutabile. Tali eventi culturali devono rappresentare punti di par-tenza per la comunità gianese, motivo di dedizione tra le classisociali, organizzazione di attività che vadano a lodare l'arte puraperché solo essa rende immortali. Il Professore Rivezzi con lesue parole ha dato vita a tutti i capitoli della storia di Giano ono-rando così il nome del paese, "credo fortemente che la comuni-tà tutta debba essere fiera di essere stata rappresentata egre-giamente dal valoroso professore".



Anno V Nr. 108

02.12.2011

OSTERIA JAN

via Diana, 15 - Pastorano (CE)

Chiuso il Martedì

Gradita la prenotazione

Porta i bambini a giocare sulle

giostrine

Apertoa

pranzo Ampio PARCHEGGIO

Sull'onda del succes-so di Terroni (il libro disaggistica più vendu-to nel 2010) moltihanno tentato di ar-ruolarlo al grido di "Pi-no Presidente", e luisi schernisce: "la pro-spettiva è imbaraz-

zante, visto che la sigla (P.P.) parrebbe lapubblicità di un diuretico". Pino Aprileaspira a restare giornalista, sebbene ciòlo abbia costretto a rinunciare (tempora-neamente) alla sua passione per la velae ad accettare la "strapazzata" di oltretrecento inviti (su 1600 arrivati) in un an-no. La strapazzata è un lungo convogliocome quello che ha simbolicamente rap-presentato nel 1992 il "Viaggio nel sud"che Pino Aprile affrontò con Sergio Zavo-li e che ora si traduce in un nuovo volu-me, che già nella copertina suggerisceuna direzione che si moltiplica nelle pie-ghe dei temi trattati: come la seducenteanalisi delle conseguenze qualora si ren-desse operativo lo Statuto Regionale Si-ciliano. Una luce accesa nel buio del dis-interesse generale che ci racconta cosasuccede dove sembra che non stia suc-cedendo nulla, o meglio dove si vorrebbenon succedesse nulla. Parlano ciascuno

per sé i 52 capitoli di Giù alsud (ed. Piemme, pag.478,euro 19,50), non si è ricorsoa nessun artificio che li ren-desse parti di un'unica nar-razione, così ne emergonocon maggiore evidenza laprofondità e l'unicità del va-lore d'ognuno. È così che ciricordiamo del Berardo Vio-la di Fontamara e riusciamopoi quasi a sentire il profumo del berga-motto che ri-diventa il profumo delle idee,come quella del restare o del rincasare,insomma la "Restanza", per migliorare lapropria condizione, migliorando quelladella propria terra. Storie del sud, dallaparte del sud, chedovrebbero appar-tenere alle storied'Italia …ma micaè mafia, mica èmunnezza. E allo-ra, raccontandodella Gelmini checancella dall'inse-gnamento nei liceigli scrittori e i poe-ti meridionali; diquanto sia equo esolidale il "fregali-

smo fiscale" in salsa padana; di qua-le treno a Matera prima o poi arrive-rà; la testimonianza "in presa diretta"del rumore di fondo che accompagnaqualcosa che nasce (principalmentedall'amarezza della scoperta dellapropria storia), agisce nel connetterevoci piccole e sparse destinate a di-ventare popolo in marcia, quello chesalverà l'Italia? È il solo che ha inte-resse a farlo, e a chi mirando al risul-

tato ne misura la difficoltà occorre ricorda-re che tutte le cose nascono piccole e,nella gran parte dei casi, chi comincia, sasolo di cominciare. Non sono strade age-voli quelle del sud per il sud, magari mu-lopedonali, ma sempre più frequentate.

Giù al sudPietro Fucile - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Buone Feste

Auguri FabioIl nostro collaboratore, giornalist a Fabio Dell’A versa -na il giorno 7 novembre u.s. ha discusso la tesi daltitolo "L'opera musicale di Fedele Fenaroli" (Relato -re Ch.ro M° Francesco Cirillo) a conclusione dei suoistudi in Pianoforte princip ale al Conservatorio di Mu -sica di Napoli "San Pietro a Majella", conseguendo lavotazione di 1 10 e lode.La ricerca che ha compiuto è st ata ritenut a encomia -bile da p arte della Commissione. A Fabio ad majora semper . Augurii



Anno V Nr. 108

02.12.2011

BARBARIA DA ENZO Vincenzo LuisoBuon Natale e Felice Anno Nuovo

Frohe W eihnachten und Happy New YearCraciun fericit si un An Nou Fericit

Via Roma - V itulazio (Casert a)

Serate Cantate e DanzateLunedì: Balli su richiest aMartedì: Aperto se prenot atoMercoledì e Giovedì: KaraokeVenerdì: Balli di gruppo e Latino AmericanoSabato e Domenica:Liscio, Balli di gruppo, Latino Americano

CEDESI ATTIVITA’

Sono state ventiquest'anno le Borsedi studio, con perga-mena di merito, chela Fondazione dott.Alfonso e prof. Pie-tro Vito di PignataroMaggiore ha conse-gnato ai giovani stu-

denti il 6 novembre scorso nell'aula del-l'Episcopio. Le borse messe a concorsoin questa ventottesima edizione del pre-mio, dalla benemerita fondazione, sonostate consegnate a otto alunni dellaScuola Media "Martone" e a 12 studentipignataresi frequentanti le scuole secon-darie di secondo grado della provincia eche hanno ben meritato grazie al loro im-pegno nello studio. Per la Scuola Media, sono stati premiatigli alunni Pietro Vito, Giusy Scialdone,Ivan Aniello, Alfonso Melangone, DarioBorrelli, Valentina Fucile, Giorgia Giulia-no e Angela Bovenzi. Per le scuole su-periori, invece, gli studenti ElisabettaZaccariello, Maria Penna, Antonio Vito,Emilia Putrella, Nicoletta Giuliano, Ales-sio D'Elena, Ciro Buglione, Rosanna

La Fondazione "Alfonso e Pietro V ito" ha consegnato 20 Borse di studioProf. Antonio Scarano - Collaboratore da Sparanise

Borrelli, Salvato-re Pezzella, Lu-cia Vito, Giusep-pe Bovenzi, Re-nato Di Somma.Alla cerimoniaerano presentianche i membridella giuria cheha avuto l'onero-so compito divalutare le ri-chieste e sce-gliere le più me-ritorie: il Presi-dente della Fon-dazione "Vito"Luigi Martone, ilpreside Paolo Mesolella, il segretario del-la fondazione, rag. Guido Sorvillo, il prof.Rotoli ed il prof. Palmesano. Un grazieparticolare al presidente, Luigi Martone,discendente dei dottori Vito, che anchequest'anno ci ha ricordato questi due ge-nerosi medici pignataresi che in vita ga-rantirono ai meno abbienti visite gratuiteed il riposo nella vecchiaia. Pietro Vitoera assistente ordinario presso la clinicaoculistica dell'Università di Roma e diNapoli dove pubblicò numerosi contributiscientifici: indagini sierologiche immuni-tarie sul tracoma, studi sull'intorpidimen-to della cornea e sulla cataratta tireopri-va. Fu medico di Vittorio Emanuele III edi Maria Cristina di Savoia, ma anche be-nefattore dei poveri ciechi dell'istitutoPaolo Colosimo di Napoli, del PiccoloCottolengo al Vomero e degli orfanelli diPompei. Alfonso Vito da parte sua donò

una grande casa di riposo alle "SuoreStimmatine" di Calvi Risorta in memoriadel fratello Pietro. La struttura fu inaugurata il 29 giugno1972 e costituiva una novità per queltempo: 21 camere singole, 18 cameredoppie, 56 bagni, la cappella, il soggior-no, l'ambulatorio, il refettorio e la cucina.Poi nel maggio 2000, dopo 28 anni, le 26suore ospitate nella casa, (suor Augusta,suor Enrica, suor Giovanna, suor Madda-lena, suor Agnese, suor Lucilia, suor Do-menica, suor Maria e le altre) lasciaronoCalvi e se ne andarono ad Avellino. Dal-la casa di riposo doveva nascere un cen-tro di riabilitazione per anziani. La struttu-ra, costata 1 miliardo e 200 milioni, dove-va diventare un centro per anziani conreparti di ortopedia, neurologia e medici-na, in realtà non è stato così e ha com-pletamente cambiato destinazione d'uso.

Pignataro Maggiore

Il Team

OBERON CAFE’Piazza Papa Giovanni XXIII

Vitulazio (CE)

Augura Buone Feste

Buone Feste



Anno V Nr. 108

02.12.2011

ISTITUTO AUTONOMO COMPRENSIVO STATALEdi Scuola dell'Infanzia - Primaria - Secondaria di 1° grado

PIGNATARO MAGGIORE www.iacpignat aromaggiore.it

E' rip artito il Progetto PON LE(g)ALI AL SUDcon laboratori di giornalismo, teatro, legalità, Consiglio Comunale Ragazzi, concerti e convegni.

Ad ottobre presso l'Istituto Autonomo Comprensivo di Pignataro Mag-giore è ripartito, per il secondo anno consecutivo, il progetto "LEgALI alSud", un progetto nato grazie ai fondi europei del Piano Fesr, obiettivoC, Azione 3. Lo scopo è quello di migliorare i livelli di conoscenza dei

giovani studenti di Pi-gnataro, grazie ad in-terventi di educazioneinterculturale, sui dirittiumani e sulla legalità,attraverso modalità diapprendimento infor-male. Il progetto è natograzie alla disponibilitàdi 22 mila euro di fondieuropei ed è partito con l'al-lestimento di una redazionegiornalistica e la creazione diuna compagnia teatrale, che

realizzeranno un giornale sulla legalità ed uno spettacolo teatrale. Nell'ambi-to del progetto, lo scorso anno, si è tenuto un gemellaggio dei nostri alunnidel Consiglio Comunale Ragazzi con l'Istituto "Sacchetti" ed il comune di SanMiniato (Pisa). Cinque giorni vissuti insieme, ricchi di esperienze didattiche,umane e culturali: sulla Torre di Federico II, alla casa paterna del Carducci, aVinci sulle orme di Leonardo, all'osservatorio, a Bolgheri. Il progetto LegAli alSud prevede lezioni sugli organi istituzionali tenute da esperti, la formazionedel Consiglio Comunale dei Ragazzi, la visita al consiglio regionale e confe-renze di esperti sulla legalità. Saranno infatti, invitati nella nostra scuola ma-gistrati, giornalisti e personalità che combattono per la legalità. Il 29 novem-bre scorso è stata la volta di don Luigi Merola, ex parroco di Forcella e del giu-dice Giovanni Caparco, martedì 12 dicembre invece verranno la dott.ssa Mar-gherita Dini Ciacci Gallo, Presidente dell'Unicef Campania e Agnese Ginoc-

chio, giovanecantautrice e pre-mio Borsellino2009. Altri magi-strati, giornalisti epersonalità comei giudici Scogna-migno, Sabino ePrevitera, mons.Raffaele Nogaroe Rita Borsellinosaranno invitatiper il nuovo anno.



Anno V Nr. 108

02.12.2011

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Alla Primaria la gigantografia di Don Bosco(Grazia Rispoli) - Lunedì, 28 novembreu.s. alla Primaria il sindaco ha inaugurata la gigantografia di Don Bosco sulla fac-ciata della Scuola. E' stato il precursonedell'educazione popolare. Nato da unafamiglia povera di contadini si dedicò benpresto all'assistenza della gioventù indi-gente. L'incontro con la devianza, l'emar-ginazione, il disagio giovanile nella realtàurbana della nascente industrializzazionetorinese, gli fanno riconoscere la sua pri-ma vocazione: quella di educatore e diteorico dell'oratorio. Alle ore 11.30, pres-so il plesso della Scuola Primaria "DonBosco" in via Monteoliveto, l'Istituto Com-prensivo di Pignataro, ha ricordato il

g r a n d eeducato-re, cui èdedicatala scuo-la, conl'inaugu-raz ionedi unasua gi-g a n t o -grafia, sulla facciata della scuola. Allamanifestazione, cui hanno partecipatotutti gli alunni, il sindaco Raimondo Cuc-caro, l'assessore alla P. I., Pier NicolaPalumbo ed il Dirigente Scolastico Paolo

Mesolella che ha ricordato, brevemente,il grande educatore dei poveri. Don Bo-sco infatti, ha dell'educazione una pro-spettiva caritativa: in una realtà sociale incui la condizione dei poveri è estrema-mente precaria sia dal punto di vista ma-teriale che morale, nasce in lui l'esigenzadi educare il giovane ad essere buon cit-tadino in un ambiente protetto, dove l'at-tività fondamentale è il gioco, e il metodoeducativo è il "Sistema preventivo". Essosi articola in tre momenti: della ragione,della religione e dell'amorevolezza. DonBosco infatti sostiene che il ragazzo deveessere lasciato libero e non essere obbli-gato a nulla, piuttosto essere messo incondizione di ben operare. Anche quan-do appare utile somministrare un castigo,non dovrebbe mai assumere l'aspetto diuna vendetta o di un'umiliazione. In que-sto senso Don Bosco s'innalza sui peda-gogisti del suo tempo: Lambruschini, Ro-smini, Foerster, il Locke. Più che il minu-zioso e pedante Lambruschini o l'amicoRosmini somiglia al Foerster del "Vange-lo della Vita", che vedeva "il sistema re-pressivo" a scuola, come nella vita: neicampi, nelle officine, nelle botteghe doveil padrone intimoriva gli apprendisti o igarzoni. Don Bosco capì che le maniereforti erano la grossa piaga del suo tempo;che le maniere forti, avrebbero avuto l'ef-fetto contrario, che lo studio esige la cal-ma e non è possibile in un animo turbatodalla paura, dalla collera o dal risenti-mento. "Minacciare uno scolare perchécapisca, osserva Don Bosco, è comemettere la rivoltella all'orecchio del pitto-re perché faccia più presto un capolavo-ro. Non solo: "uno sguardo non amorevo-le produce maggiore effetto negativo diquello che non farebbe uno schiaffo".

Buone Feste

Pignataro M.

Napoli, ti odio!

Prendo la valigia sul letto,E dalla malinconica finestraTi lancio un ultimo sguardo.Napoli, ti odioPerché mi lasci partire.

Non più berrò caffè al Vomero,Non più mi perderò nei Quartieri Spagnoli,Non più scenderò Via Posillipo,Guardandoti dorata dal tramonto.Napoli, ti odioPerché mi manchi già tanto.

Il vecchio Vesuvio rimane indifferente,I tuoi castelli mi ignoranoE sulle tue strade affollateNon rimarrà traccia di me.Napoli, ti odioPerché non mi ricorderai.

I secoli ti hanno dipinta brutta,Gli occhi del mio cuore ti hanno fatto bella,Napoli, ti odio…Perché ti voglio tanto bene.

Poesie di Jorge Silva - (Giorgio Portoghese)Spazio autogestito Napoletana

Nuvola, nebbia tu sei,Galleggi nei sogni miei.Tante volte ti sognai!...Ma non posso averti mai.

Il tuo viso, quant’è bello !Nei tuoi occhi vedo il cielo.Sei un gioiello, lo sai,Ma non posso averti mai,

Irradi un’aura santa,La tua voce mi canta.Un bel sorriso mi dai…Che non mi apparterrà mai.

Ho invidia della brezzaChe la tua faccia carezza.Beata lei ! Quanti ahiHo di non toccarti mai!

Sempre mi sfuggi… Perché ?Sai che sei sacra per me ?Ti voglio bene assai.Non potrei ferirti mai.

Ti metto su di un piedistallo,Chiedendo un solo regalo :Sorridi, guardami giù.Non oso voler di più.

Raimondo Cuccaro Don Bosco Paolo Mesolella



Anno V Nr. 108

02.12.2011

Negli ultimi decenni, i tu-mori sono tra le patologiepiù frequenti che colpi-scono la popolazione ita-liana. Si definisce tumore"una massa abnorme ditessuto , la cui crescita èeccessiva e non coordi-

nata rispetto a quella dei tessuti normali.Essa progredisce nello stesso modo an-che dopo la rimozione degli stimoli chene hanno causato l'insorgenza" (WillisRA- 1952). Il 4% degli Italiani, pari a2.250.000 abitanti, ha avuto una diagno-si di tumore: la maggior parte sono don-ne e persone anziane; la prevalenza va-ria da oltre il 5% in alcune aree del Nord,fino a valori tra il 2 e il 3% al Sud (AIR-

Una prevenzione naturale per i tumoriDr. Fabio Pane - Scienze e T ecniche delle Attività Motorie Preventive e Adatt ate - Francolise - [email protected]

TUM - 2010). Quasi tutti i tumori hannoun'eziologia idiopatica. Al giorno d'oggi,l'unica forma tumorale di cui si ha un'e-ziologia pressoché certa è il cancro delpolmone, la cui causa è attribuita (nel90% dei casi) al fumo di sigaretta. Per ilresto, i principali fattori di rischio ipotiz-zati sono: stile di vita sedentario, cattivaalimentazione, esposizione professiona-le, esposizione ambientale, infezioni vi-rali, sovrappeso e/o obesità, fumo, alcol,familiarità. La terapia è medica, in primaistanza viene distinta in palliativa (alleviai sintomi e riguarda i tumori avanzati) ecurativa (aggressiva, comporta effetticollaterali ed è utilizzata per la sopravvi-venza a lungo termine). La modalità del-la terapia oncologica può essere: chirur-gica (interventi con approccio conserva-tivo oppure radicale ed invalidante), che-mioterapica (colpisce le cellule, tumoralie non, durante il pe-riodo di vulnerabilitàe le uccide. Oppure,nel caso dell'ormo-noterapia, agisce co-me anti-ormone) eradioterapica (som-ministrazione accu-rata di precise dosi diradiazioni ionizzanti).La prevenzione con-siste, in primis, nelsottoporsi ai controllidi screening propostidal proprio Medico odalla ASL e, poi, nelcurare il proprio stiledi vita. Secondo i da-

ti del "Fondo Mondiale per la Ricerca sulCancro" (WRFC - 2007), è emerso chel'attività fisica protegge da varie forme dicancro oltre a migliorare la qualità di vitae ridurre il rischio di recidive. Infatti, glieffetti preventivi, dimostrati e possibili,dell'attività fisico-motoria riguardano unariduzione del rischio di alcune particolaritipologie di cancro (colon-retto, mam-mella, testicolo, prostata, utero, polmo-ne, rene, emopoietici). Nei soggetti giàmalati, invece, i benefici sono il migliora-mento della qualità di vita, la riduzionedelle ricadute e l'aumento della soprav-vivenza. Dunque, uno stile di vita attivo esano, con la giusta dose di attività fisicacome, ad esempio, una camminata velo-ce di almeno 30 minuti al giorno(Thompson R - 2010), assieme ad unacorretta alimentazione, può ridurre il ri-schio di contrarre un tumore.

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Un secolo e due anniIl 29 novembre Maria Pal-mieri di Vitulazio ha com-piuto CENTODUE ANNI!Auguri dai 12 nipoti, 22pronipoti e 2 figli dei proni-poti. Dai figli Antimo, Corra-do, Antonino, Maria e Cate-rina. Aggiungiamo i più af-fettuosi auguri dalla Reda-zione di Dea Notizie.

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Oscar speciale comemiglior film straniero nel1947 per "la qualità su-perlativa raggiunta incircostanze avverse",testimonianza dell'Italiadrammatica di allora, diSciuscià, capolavoroneorealista di VittorioDe Sica, tra le tante se-

quenze è soprattutto il finale a restaremarchiato nella mente di chi ne ha preso

visione, un epilogo tragica-mente assurdo ma parados-salmente realistico. Pasqualee Giuseppe lustrano le scar-pe ai soldati americani, cam-pano alla giornata e tra le tan-te avversità riescono a so-gnare nonostante tutto: la lo-ro favola è raffigurata da Ber-sagliere, un cavallo biancoche desiderano possedere eche riescono ad acquistaregrazie al denaro racimolato tramite unatruffa alla quale ignari hanno preso parte,manipolati da Attilio, fratello maggiore diGiuseppe. Pagheranno col carcere la lo-ro ingenuità, sottratti alla vita, alla loro fa-vola, all'infanzia già negata, contaminatidalla corruzione degli adulti che dovran-no proteggere sostenendo, da vittime,una sorta di piramide sociale capovolta.Bambini che già conoscono la fatica del-l'arrangiarsi, privi di protezione e lasciatiin balia degli eventi, trascinati dietro lesbarre: la misera Italia del dopoguerraviene narrata attraverso queste immaginie le parole di piccoli adulti. Due leitmotivportano avanti la narrazione: l'uno, quellopiù evidente, è la storia principale dei ra-gazzini senza infanzia; l'altro, destinatoad essere sovrapposto, è quello della fa-vola, del cavallo bianco che è immagineutopica e simbolo di fanciullezza ancoraintatta ma lasciata soffocare in un conte-sto in cui non le è permesso esprimersi.Il tutto conduce lì dove la minidelinquen-za, la riflessione malinconica e un diverti-mento che è solo di facciata, padroneg-giano tra le chiacchiere che fanno da di-dascalia alle grigie inquadrature del car-

cere minorile. Il film è un in-sieme di immagini che pren-dono voce acquisendo unadimensione morale e presen-tando i drammi che si celanonella quotidianità, dove l'es-sere adulti troppo presto, percostrizione, bisogno e abban-dono, è segno evidente deltrascinarsi dell'emergenzasociale che affliggeva unaterra martoriata. Con il genia-

le apporto dello sceneggiatore CesareZavattini, De Sica diresse un film di de-nuncia contro la società indifferente versoi piccoli, conferendo un'impronta fiabescache va sfumando in un lavoro di cupo ecrudo contenuto documentaristico. Il ca-vallo bianco assiste all'ultima scena di unlegame infranto, si volta e va via, perchéla favola non può esistere, per loro, néora né mai.

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Antonella

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Auguriamo a tuttiBuone Feste

Isabella, bene arrivata

Il 25 ottobre 2011 la famiglia deldott. Ennio Cinquegrana di Ca-migliano si è arricchita per la na-scita della stupenda Isabella. Gliauguri della Redazione. “Isabel-la, benvenuta! Gioia e felicitàsiano le matite colorate con cuiscrivere le pagine più belle dellatua vita”. Mamma, papà ed il fra-tellino Andrea.

Buone Feste



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Lo scorso anno, a Pi-gnataro Maggiore, l'i-dea di un centro com-merciale all'aperto incu-riosì molti negozianti, inparticolar modo quelli divia Vittorio Veneto me-glio conosciuta come

"Rarone". In poco tempo, animati daspirito di collaborazione e tanto entusia-smo, riuscirono ad organizzare una se-rata all'aperto in vista anche delle immi-nenti festività natalizie. L'iniziativa, cheriuscì perfettamente coinvolgendo gran-di e piccoli, ritorna anche quest'annocon qualche particolare in più, che èmeglio non svelare e lasciare spazio al-l'immaginazione. L'appuntamento è pre-visto per Domenica 11 Dicembre, a par-tire dalle ore 18:00 via Vittorio Veneto sitrasformerà in un mondo magico fatto dinegozi scintillanti, armonia, musica etanto divertimento. Si respirerà dunqueuna vera e propria aria di festa accen-tuata anche dalla suggestiva ambienta-zione scenica data dai portoni delle abi-

tazioni private, sapientemente decoratidai promotori stessi dell'evento per ospi-tare stand gastronomici, mostre e crea-zioni di ogni genere legate alla tradizionelocale. Il programma prevede la collabo-razione di ben 19 commercianti, i quali ri-spetteranno uno straordinario orario diapertura, le loro tradizionali botteghe sa-ranno decorate in una maniera del tuttopeculiare e saranno a disposizione deinumerosi clienti tutti intenti a scovareparticolari addobbi natalizi, idee-regalo ooggetti di artigianato. Inoltre la brulicantefolla potrà riscoprire i sapori di una voltagrazie alla degustazione di prodotti tipicilocali e specialità gastronomiche di ognigenere, pronte a soddisfare anche i pa-lati più fini. Il profumo delle caldarroste edell'olio extra vergine d'oliva, prodotto daun frantoio della zona si unirà alle bontàsia dolciarie che da forno. Per i più ghiot-ti non mancheranno assaggi della veramozzarella campana o uno spicchio dipizza margherita. Sono previsti anchemomenti collaterali quali, mostre d'opered'arte o quella presepiale. Sarà possibile

inoltre perdersi nel mondo dei libri. È’ im-portante sottolineare che per i bambini èprevisto uno spazio tutto per loro perchèla serata infatti sarà allietata da animato-ri e trampolieri, oltre che da spettacoli diburattinai e sputafuoco che cercherannodi intrattenere e far divertire anche i piùpiccoli. Grazie a quest'iniziativa Pignata-ro si prepara, per il secondo anno di se-guito, a vivere un'emozione davvero uni-ca, forse la più ricca e significativa. Loscopo, infatti, è quello di rilanciare sia gliaffari in un periodo non così roseo perl'economia, sia per far evadere ed offrireuna serata all'insegna del divertimento edella varietà.

Ritorna il centro commerciale all'apertoDr.ssa Antonella Micco - Collaboratrice da Pignataro Maggiore

Lo strano caso del 25 DicembreSelene Grandi - Collaboratrice da Bologna

Il 25 Dicembre è unadata peculiare. Moltedelle culture e religionidel mondo associanoquesto giorno a una fe-stività. La spiegazioneè sicuramente nell'A-stronomia. Fra il 22 e il24 Dicembre, il sole in-

verte il proprio moto rotatorio raggiun-gendo la massima distanza dal puntoequatoriale. Si ha infatti una notte esten-sivamente più buia e un giorno scarno diluce. Sono questi i giorni dell'anno in cuila notte appare più lunga e il giorno piùcorto. Questo fenomeno è denominatoSOLSTIZIO d'INVERNO. Subito dopo,proprio il 25 Dicembre, la luce ricominciaprogressivamente ad aumentare. Sim-bolicamente questo giorno rappresenta

la nascita del sole. In epoca Romana sifesteggiava proprio in questa data il Cul-to SOL INVICTUS. Fu poi lo stesso Co-stantino nel 300 d.C. ad equiparare que-sta festività Pagana alla nascita di Cristo(il NATALE). In effetti la simmetria fra laTrinità e il Sole è marcatamente presen-te nell'iconografia Cristiana e nella Bib-bia. Nello stesso libro di Isaia, la Giusti-zia di Dio è paragonata ad un AstroSplendente. Riferimenti a Dio e a Cristocome Luce sono riscontrabili anche nel-le lettere di Paolo e nel Vangelo di Gio-vanni. Nella cultura Ebraica il 25 Dicem-bre è il giorno in cui si celebra l’Hannu-kah, la festa delle Luci. Anche Horus, ilDio del Cielo Egiziano, nasce il 25 Di-cembre secondo la tradizione. In questostesso giorno nascono: l'eroe Greco Er-cole, Dionisio e la Dea Indiana Krisna.

Siddharta Gautama, conosciuto dai piùcome il Buddha, l'essere illuminato, coluiche ha raggiunto la luce, nasce anch'es-so il giorno del Natale Cristiano. Sononumerosi gli studi comparati che dimo-strano come questa data sia associataalla nascita di numerose divinità e aiconcetti dell'illuminazione e del sole. E’curioso come molti simboli che entranonelle nostre case, abbiano in realtà origi-ni propriamente non-cristiane. L'Abete"Natalizio" ne è il classico esempio.

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Anno V Nr. 108

02.12.2011

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Per Pompei arrivano105 milioni di euro (daBruxelles), per l'areaarcheologica di Calesnon arriva nulla. PerPompei i soldi non ba-stano mai, per l'anticaCales nessuno chiede

nulla e nessuno dà nulla, né si lamentadello stato, di assoluto degrado, in cui sitrova l'area archeologica. Ci ha pensatoFranco Arminio, con il suo libro "Terra-carne", edito da Mondadori, ha porre l'at-tenzione sul problema che, per la verità,avrebbe bisogno di maggior interesse edattenzione, soprattutto a Calvi. FrancoArminio è un acuto corrispondente cheha girato in lungo ed in largo l'Italia, fa-

cendo le sue giu-ste considerazionisu quel che vede.E' stato per esem-pio anche a Teano,rimanendo affasci-nato del suo mu-seo archeologico.Noi abbiamo cer-cato il suo libro, per vedere cosa pensa-va di Calvi e della sua area archeologi-ca. "Una discarica. Ho visto quasi percaso, seminascosta dalla vegetazione,l'insegna "Antica Cales". Cales, si sa,era famosa per il vino e per le cerami-che. Mi chiedo: in cambio di cosa i citta-dini di Calvi Risorta, hanno barattato tut-to questo? Decido di seguire l'insegnache indica la zona archeologica. La se-gnaletica mi porta lungo una stradinadissestata e piena di rifiuti, con una sel-va di rovi che ne evidenzia il totale dis-uso. Quasi non credo ai cartelli, leggo diun ponte etrusco, di terme, di un teatro,insomma secoli di storia che giaccionoin mezzo a immondizia, copertoni e pun-ti di appoggio per prostitute nigeriane.Dopo aver attraversato questo ennesi-mo scempio, questa offesa perpetrata a

una terra che doveva esserestupenda, arrivo al Teatro ro-mano. E' circondato da un'altis-sima cancellata. Il cancello èchiuso e un cartello della So-vrintendenza Archeologica reci-ta che "l'ingresso è interdettoalle persone non autorizzate"però, poco più avanti la recin-

zione è assente e si può entrare. Questoluogo è una sorte di discarica archeolo-gica. La campagna è semi abbandonata,con una quantità enorme di frammenti dioggetti antichi. Qui i tombaroli dettanolegge da sempre, frugano la terra e laderubano senza che nessuno faccianiente per fermarli. Per arrivare fin qui hograffiato la carrozzeria della macchina eho bucato la carta velina che avvolge imiei nervi. Decido di affidarmi alla reteper vedere se, da qualche parte, qualcu-no ha denunciato tutto lo scempio che hovisto, invece trovo siti dai toni trionfalisti-ci, che citano questi luoghi come se ef-fettivamente fossero visitabili, mentre ioho avuto la sensazione di vedere deigrandi e meravigliosi elefanti morenti, la-sciati lì ad agonizzare". Franco Arminio"Terracarne" Mondadori 2011.

L'area archeologica è una discaricaProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

Buone Feste

Buone Feste

Calvi Risorta

Giorno del Ringra -ziamento festeggiato incasa di Gaet ano Cafaro

(Domenico Valeriani) - Negli Stati Unitid'America, il quarto giovedì di novembresi festeggia il Giorno del Ringraziamen-to. Il "Thanksgiving Day" è una tradizio-ne osservata anche da tante famiglieemigrate negli U.S.A.. Sabato, 26 no-vembre u.s., a Bellona il Sig. GaetanoCafaro, un italo-americano rientrato dagliU.S.A., ha voluto rispettare la tradizioneamericana insieme ai familiari e numero-si amici. Gaetano ha coordinato perso-nalmente la preparazione di un pasto lu-culliano, il cui piatto principale è stato untacchino "Butterball" di 12 chili circa, dalui fatto arrivare dagli U.S.A.. Il pasto, du-rato ben sette ore, si è concluso, comevuole la tradizione, con una gustosa tor-ta di zucca (pumpkin pie).

Bellona

getto? Si tratta dell'installazione di que-sto "cubo" che conterrà al suo internotutto il necessario per garantire la navi-gazione in internet. La struttura, oltre che attrezzata per l'ac-cesso alla rete, si presenterà come unambiente comodo, un'area dedicata consedie e tavolini che accoglierà tutti i cit-tadini internauti che vorranno approfitta-re del servizio. L'impianto offrirà un'oraal giorno di navigazione gratuita su in-ternet ad ogni utente, e garantirà in pri-mo luogo l'accesso al sito del comune diCaserta per rendere immediatamentereperibili tutte le informazioni istituziona-li e turistiche del ca-poluogo. Inoltre l'e-sperimento, delladurata di qualchemese, in caso di ri-scontro positivo edentusiasta da partedella cittadinanzapotrà essere estesoad altre otto piazzecasertane su sup-porto della società



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Costruzione alta e robu-sta, a pianta quadrata,collocata agli angoli dicinta fortificate comeopera muraria di difesa,come osservatorio maanche simbolo di pote-re, situata a Piumazzo,

frazione di Castelfranco Emilia, a pochichilometri da Modena. Leggenda vuoleche un soldato, stanco di guerre e ucci-sioni, affermò: "Non ammazzo più", datale affermazione sarebbero derivatedue parole "Più mazzo" che, unite insie-me, avrebbero dato nome al luogo. Unaseconda versione vuole che Piumazzo,fin dalle origini, fu indicato come "Ca-strum Plumacuim" ossia "Castello Piu-moso", con riferimento alle piume deipioppi. Una prima notizia circa la località

risale al 1127, quando i bolognesi tenta-rono una prima costruzione del castellosenza poi dare seguito all'iniziativa manel 1203 i bolognesi, per contrastere l'a-vamposto modenese, portarono a termi-ne l'opera. In origine non fu che un cam-po trincerato protetto da un palancatocostruito con tronchi d'albero dei boschivicini. Per evitare che i nemici potesserogiungere ad aggredire la struttura fortifi-cata, si scavarono larghe fosse attornoad essa per ostacolare i nemici. Il castello fu subito teatro di lotta tra ghi-bellini modenesi e guelfi bolognesi perquestioni di confine fino a quando l'im-peratore Federico II di Svevia adottò unprovvedimento che pose fine alla que-stione circa il confine del territorio mode-nese. Tale decisione scatenò scontri cheportarono all'occupazione della città di

Piumazzo da parte dei modenesi. Nelcorso degli anni si susseguirono vittorie esconfitte tra Bologna e Modena ma sul fi-nire del Trecento entrambe le città si al-learono contro i Visconti chiedendo l'ap-poggio della città di Piumazzo e "malasorte fu per il castello". Allontanati i si-gnori Visconti, i nobili e il papa comincia-rono ad affidare la difesa dei loro interes-si ai soldati di ventura che giunsero dopol'espulsione da Bologna del Legato Pon-tificio. Nel 1420 i bolognesi si ribellaronoal potere papale, il che indusse papaMartino V a sedare la sommossa. La re-sa dei vari castelli ribelli si concluse conla conquista di Monteveglio il 24 giugnodello stesso anno. Rimaneva da indurrealla resa solo Piumazzo e in breve tempoil castello fu incendiato e distrutto, fu ri-sparmiato solo il Torrazzo.

Il torrazzo di PiumazzoDr.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Buone Feste

Buone Feste

Da qualche mese ormaiper le piazze di Casertaabbiamo potuto notareinvitanti pubblicità di Wi-Free, ossia Internet gra-tuito, che promettevanouna prossima realizza-zione di impianti WiFi

con copertura sulle stesse piazze caser-tane. E infatti siamo finalmente giunti almomento in cui il progetto "Wi-Free Ca-serta - comunicare liberi" vedrà la luce,per la precisione l'8 dicembre, quandoavverrà l'inaugurazione della caratteri-stica tenda-igloo sotto i portici che colle-gano piazza Ruggiero a piazza Vanvitel-li. L'iniziativa è stata presentata lo scor-so giugno durante una conferenza in se-de consiliare dal sindaco di Caserta, Piodel Gaudio, ed è promossa dall'asses-sore alle politiche giovanili, ai rapporticon le associazioni e alle politiche so-ciali Emiliano Casale, nonché dall'As-sessore per la valorizzazione delle fra-zioni, sistemi informativi e alle relazionicon il pubblico Stefano Mariano. Ma incosa consiste esattamente questo pro-

fornitrice di tale servizio. Tale progetto èstato proposto innanzitutto come inizioper una (si spera) futura copertura wire-less di tutta la città di Caserta, ma anchecome creazione di nuovi punti d'incontroper la cittadinanza e soprattutto per i gio-vani. Non ci resta che partecipare nume-rosi a questa bella iniziativa che con lasua inaugurazione, allietata dai cori sco-lastici delle scuole casertane, s'inseriscenella splendida cornice natalizia di Ca-serta, già decorata con luci, addobbatacon il maestoso albero di piazza Dante,e caratterizzata dai mercatini natalizi dicorso Trieste.

Wi-Free: Internet gratis a Casert aMaria Grazia Tecchia - Collaboratrice da Casapulla

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Pasta con zucchinee gamberetti

Per 4 persone: 2 zucchi-ne verdi piccole, 300 gr.di gamberi freschi sgu-sciati, 8 gamberetti con ilguscio, un bicchierino divino bianco, 4 pomodori-

ni, sale, peperoncino, olio extraverginedi oliva, 1 spicchio d'aglio, 320 gr. di pa-sta fresca fatta in casa, preferibilmentegnocchetti o rombetti (fettuccine tagliatea forma di rombo). Preparate con farina,uova, acqua e sale la pasta fresca. Puli-te le zucchine, tagliatele a rondelle e"castrate" (levate il filo dorsale) i gambe-retti sgusciati. In una padella mettetedell'olio e lasciate imbiondire l'aglio,quindi toglietelo e mettete le zucchineed i pomodorini tagliati a pezzetti. Ag-giungete il vino bianco secco, fate eva-porare e lasciate cuocere, se occorreunite dell'acqua, mettete i gamberettisgusciati e quelli con guscio e completa-te la cottura. Nel frattempo fate cuocere

la pasta in acqua sa-lata bollente e scola-tela al dente. Unite lapasta al condimentopronto, saltate sulfuoco per qualcheminuto e completatea piacere con unaspruzzata di formag-gio grana.

"'U Suffritt"Ingredienti per quat-tro persone: 700 gr. di trippa di vitello,600 gr. di cuore, polmone, milza, 1 cipol-lotto, peperoncino, alloro, origano, basili-co, 500 gr. passata di pomodoro, olio ex-tra vergine d' oliva, sale. Lavate in acquafredda e pulite le interiora mettendole poia bollire in acqua salata per scolarle ametà cottura. Dalla prima bollitura, dopoaver tagliate le interiore a pezzi, passatead una seconda aggiungendo la passatadi pomodoro e peperoncino piccante,soffriggendo il tutto per qualche minuto.Coprite, aggiungete successivamente

acqua tiepida e proseguite la cottura afuoco lento, mescolando di tanto in tan-to con un cucchiaio di legno. A fine cot-tura insaporite con origano e peperonci-no fresco. Servite ben caldo con dei cro-stini di pane.

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Buone Feste

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Yvonne Dupont Ra-gazza di straordina-ria bellezza studiavaprima della guerra inuna delle più presti-giose università diParigi. Di famigliaricca era tra le allie-

ve più meritevoli e corteggiata persinodagli stessi docenti. Il suo fidanzato, ilgiovane Jean Claude laureato in archi-tettura l'amava alla follia. Dopo la cadu-ta della linea Maginot, gli eserciti tede-schi irruppero nel territorio francese eJean Claude si ritirò in montagna a com-battere insieme ai partigiani. La guerraimperversava in tutto il suo furore e i na-zisti impiccavano i prigionieri nei campidi concentramento. Quando il suo villag-gio fu occupato dalle truppe germanicheYvonne strinse amicizia con una donnadella gioventù hitleriana. Non ci volle

Yvonne la franceseSalvatore Antropoli - Collaboratore da Pontelatone

molto perchè la convincessero che laFrancia era perduta e che bisognava sa-lire sul carro dei vincitori. Yvonne diventòuna spia dei nazisti. Alcuni anni dopo laragazza fu scoperta e dovette fuggire inOlanda sotto la protezione dei tedeschi.Jean Claude la raggiunse in un villaggiodella costa e tentò di persuaderla a co-stituirsi ma Yvonne ormai in preda allafrenesia hitleriana disse: <ma non lo ca-pisci che la Francia perderà la guerra?>Jean Claude allibì e tirò fuori la rivoltella:capisco soltanto una cosa - disse - chedevo ucciderti Yvonne. Il proiettile calibro7,65 colpì la ragazza al petto con la for-za del calcio di un mulo, Yvonne ondeg-giò, girò su se stessa e cadde. JeanClaude urlò di rabbia e di dolore, e attra-verso la nuvola di fumo azzurrino fecefuoco ancora una volta. Infine rivolse l'ar-ma contro se stesso, cadde sul corpoesanime della sua donna in un ultimo

rantolo. Felice. Jean Claude, da veroeroe della resistenza non aveva esitatoad uccidere la sua donna per amore del-la patria, e non aveva voluto nemmenosopravvivere, preferì perdonarla e mori-re con lei. Al giorno d'oggi i nostri gover-nanti che tanto ci parlano di Patria e dicoesione non sarebbero disposti a sacri-ficare per il popolo nemmeno una gior-nata di ferie, pagata dallo stato natural-mente e nelle località più costose delpianeta terra.

Le inserzioni su quest a rivist a

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Anno V Nr. 108

02.12.2011

Somiglianze e rapporti tra Napoli e il PortogalloJorge Silva - Ufficiale della Marina Militare Portoghese - Collaboratore da Bagnoli

Durante il periododella RepubblicaPartenopea, non vadimenticata la fortepresenza di un'altrapersonalità di origineportoghese: la corag-giosa e ardente scrit-trice Eleonora de Pi-mentel Fonseca (co-

nosciuta in Portogallo come "la porto-ghesina di Napoli"). Non c'è bisogno didire molto di più perché il popolo napo-letano conosce abbastanze bene questaeroina sacrificata nella vendetta borboni-ca del 1799. Nell'Ottocento arrivò, infine,il Liberalismo. Napoli e il Portogallo eb-bero delle rivoluzioni liberali nello stessoanno: 1820. Ma mentre la costituzionenapoletana venne revocata sotto l'inter-vento della Santa Alleanza, in Portogallol'Inghilterra non permise l'interferenzastraniera negli affari interni del suo vec-chio alleato. Tutti e due i regni vennero,tuttavia, coinvolti nei conflitti che scosse-

ro tutta l'Europa fra gli anni1828 e 1848. Uscito da tuttequeste turbolenze nel 1847, ilPortogallo inviò una nave daguerra a Gaeta quando il Pa-pa Pio IX ci si rifugiò durantei giorni della Repubblica Ro-mana. Con la nave veniva unmessaggio della regina MariaII, che prestava il suo omag-gio al Sommo Pontifice, of-frendogli protezione e accoglienza nelsuo regno. Sette anni dopo, nel Giugnodel 1855, il re Pedro V, ancora minoren-ne, visitò Napoli con suo padre, Ferdi-nando di Sassonia-Coburgo, e suo fra-tello Luís, durante un viaggio di due an-ni in Europa prima della sua incorona-zione. Durante il suo soggiorno nella cit-tà partenopea, fu accolto calorosamen-te, con grande pompa di stato e una fol-la in delirio al suo passaggio. Purtroppol'esistenza terrena del giovane re, natoun anno e mezzo dopo Francesco II del-le Due Sicilie, si spense nel 1861, a 24

anni, nello stesso anno in cui ilregno napoletano venne an-nesso alla corona d'Italia.

MATRIMONI REALIOltre la parentela tra i re Rug-gero e Afonso I, il Portogallo eil regno di Sicilia proseguironoi collegamenti, dal XIV secolo,per mezzo di matrimoni realitra le corone portoghese e ara-gonese. Questi collegamenti

matrimoniali continuarono nel XV e XVIsecolo, tra la casa regnante portoghesee le dinastie Trastamara e Asburgo,quando Napoli e la Sicilia erano già uni-te sotto i sovrani aragonesi e, poi, spa-gnoli. E se il Portogallo non ha mai avu-to una regina napoletana, i napoletani,invece, ebbero due regine portoghesi:Isabel, moglie dell'imperatore Carlo V, eMaria, consorte di Filippo II di Spagna.

Continua

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In ricordo di Carmela D'Angiò Già Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi dell'IAC Dante Alighieri di Bellona

Carmela… ci manchi. Non è facile vivere aggrappan-dosi al ricordo di una personache non c'è più, ci si turbaquando ci si accorge che inquella stanza non risuona piùl'eco della sua voce. L'abitudinedi incrociare il tuo sguardo ognimattina, per giorni, anni, portaognuno di noi a pensare che prima o poitu possa spuntare dal nulla e che la tuatragica scomparsa sia per noi solo unbrutto sogno dal quale svegliarsi. Car-mela hai dato a questa scuola 33 annidella tua vita, con il tuo sorriso sdram-matizzavi giornate nere trovando per es-se battute ironiche che alleggerivano lecircostanze. Sei stata sempre disponibi-le con chi a te si rivolgeva e comprensi-va verso chiunque riuscisse ad aprire ilsuo cuore. In un'unica corsa seguiviparallelamente due strade, la scuola e la

tua famiglia, riuscivi ad esseremamma e segretaria con lastessa grinta, raccogliendoamori e consensi dall'una e dal-l'altra parte. Sei stata forte nellatua sventura, quando restavi sultuo posto di lavoro, nonostantedal tuo viso pallido trasparisseansia e sofferenza. Il tuo carat-

tere combattivo ti ha consentito di lottarefino alla fine contro un destino che tradi-va le tue aspettative di vita. In punta dipiedi sei uscita dalle nostre vite, quasi anon voler sconvolgere la nostra routi-ne… ancora una volta ci hai insegnatoche la discrezione spesso lascia segnipiù forti del clamore. Sappi che resteraisempre nei nostri cuori. Tra poco ti ricor-deremo con commozione tramite la cele-brazione di una Santa Messa in tuo suf-fragio, nella chiesa madre del tuo paesedi adozione e di lavoro. La Fede sarà il

ponte di comunicazione tra noi e te. Il Dirigente e il personale IAC di Bellona

Ciao Carmela

L'intera comunità bellonese è stata col-pita dalla dipartita di Carmela D'Angiò,segretaria dell'IAC Dante Alighieri diBellona. Donna stimata e apprezzata,esempio di umiltà per tutti, dopo unalunga e travagliata malattia, la signoraD'Angiò nella giornata di domenica 30ottobre è venuta a mancare presso l'o-spedale di Udine. Carmela la ricorde-remo per il suo modo gioviale, per lasua piacevole compagnia. Ai funerali,che si sono svolti giovedì 3 novembre,hanno preso parte numerosi cittadiniper porgerle l'ultimo saluto. Il Direttoree la Redazione esprimono la loro vici-nanza alla famiglia, al marito SalvatoreDi Rubbo e ai figli Dino e Sara.

Pagina 20Anno V Nr. 108

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(Grazia Rispoli) - La SezioneAVIS di Bellona ha celebratola "Festa del Donatore" giun-ta alla 14a edizione. Alle ore11.00 i partecipanti si sonoritrovati per la S. Messa ce-lebrata dal Rev. Don AntonioIodice, mentre il gruppo de"La Corale" eseguiva i cantireligiosi. All'omelia don Anto-nio Iodice ha messo l'accen-to sull'importanza della donazione con-siderata un atto d'amore verso il prossi-mo: "Grazie all'impegno dei donatorimolte vite sono salvate: basti pensare -ha concluso il Parroco - che ogni giornoin Italia occorrono circa 8000 sacche di

sangue disponibili grazie all'impegno deidonatori". Al termine i partecipanti, oltreduecento tra donatori, familiari e simpa-tizzanti, si recavano in un noto ristoran-te per degustare il pranzo di gala. Il Pre-sidente della sezione, Prof. Raffaele DiGiacomo, salutava gli intervenuti ricor-dando l'importanza della donazione."Donare il sangue è un gesto di solida-rietà e amore per il prossimo. Il sanguenon si produce in laboratorio ma è dis-ponibile soltanto grazie all'impegno dis-interessato dei donatori. Nel 2010 sonostate raccolte 737 sacche di sangue

L'AVIS Bellona celebra la 14a Festamentre per il2011 tale cifraè stata giàraggiunta conle donazioni din o v e m b r e .Mancano an-cora quelle didicembre. So-no, questi, otti-mi risultati do-

vuti al buon lavoro svolto da tutti i mem-bri del direttivo della sezione che quoti-dianamente si prodigano in questa nobi-le impegno". Tra una portata e l'altra so-no stati consegnati ai donatori i seguentiriconoscimenti: Diploma e distintivo in

rame ai donatori con otto donazioni; Di-ploma e distintivo in argento a coloro chehanno effettuato 16 donazioni; Diplomae distintivo in argento dorato a chi ha ef-fettuato almeno 36 donazioni; infine, me-daglia d'oro al socio Giuseppe Vinciguer-ra che ha raggiunto il traguardo delle cin-quanta donazioni. I riconoscimenti sonostati consegnati da Giovanni Carusonein rappresentanza del Sindaco di Bello-na Dott. Giancarlo della Cioppa assenteper impegni istituzionali. Hanno allietatola serata i musicisti Giovanni Carusone,Rino Carusone e Mario Russo che ese-

guivano un piacevole e moderno reperto-rio. Prima del taglio della torta il presi-dente Prof. Di Giacomo Raffaele ha rin-graziato gli intervenuti e quanti hannocontribuito a sostegno delle attività del-l'associazione. In particolare ha ringra-ziato i membri del direttivo: Addelio Gianpiero, Cafaro Angelo, Cafa-ro Domenico, Diana Annamaria, Di Gae-tano Nataly, Glorioso Mario, GrazianoGabriele, Iadicicco Michele, MaglioccaG. Battista, Ottobrino Ugo, Salerno Stefa-no e Vendemia Antonio per il loro prolifi-co e continuo impegno.

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di alcuni ragazzi appena rientrati dagli Sta-ti Uniti che hanno trasmesso la passione aigiovani locali, ma l'attività agonistica ha in-vece visto il suo esordio nel 1970 nelCampionato Italiano serie D. La serie B furaggiunta solo nel 1980. Grazie a tale suc-cesso che il Baseball sammarinese si dis-tinse sempre di più fra le varie disciplinesportive e su questo presupposto che nac-que nel 1985 la società San Marino Base-ball Club. Con la nascita della società nel-lo stesso anno la squadra ottenne la pro-mozione in serie A. Solo nel 1992 S.M. Ba-seball Club debuttò sulla scena internazio-nale e da allora ha sempre fatto parte del-l'elite delle migliori squadre Europee che sicontende la Coppa dei Campioni (Euro-pean Cup). Oggi la squadra ha vinto 2Coppe Italia nel 2006 e 2009 ed è vincito-re di 2 Coppe dei Campioni nel 2006 e2011. A tal proposito, notizia di questi gior-ni resa nota dalla Commissione Tecnicadella Confederazione Europea (CEB) la

San Marino non èsoltanto storia, cul-tura, tradizione èanche un piccolostato che negli anniha regalato risultatidi rilievo in ambitosportivo nelle variediscipline tra le qua-

li: tiro con l'arco, calcio, baseball, ciclismofino ad arrivare ai motori (basti ricordareche nel motomondiale gareggiano 2 pilotisammarinesi: Manuel Poggiali e Alex DeAngelis, il primo vincitore di 2 titoli mon-diali in 125 e 250, il secondo ha ottenuto 1sola vittoria in otto stagioni). Ma lo sportpiù sentito tra gli abitanti è il Baseball, lasquadra sammarinese ha infatti vinto laCoppa Europa nel 2006 e nel 2008 diven-tando per la prima volta nella storia sam-marinese, Campione d'Italia contro il Net-tuno Baseball. Il Baseball arriva a S.M. al-la fine degli anni ‘70 grazie alla passione

decisione di individuare in Serravalle, Ca-stello della Repubblica di San Marino, co-me sede ospitante dei prossimi gironi diqualificazione di European Cup 2012. I duegironi di European Cup cominceranno mer-coledì 30 maggio 2012 e termineranno do-menica 3 giugno. Le migliori quattro squa-dre avranno l'opportunità di giocarsi il titolocontinentale, detenuto dalla T&A, nella fi-nal four, la cui data e luogo di disputa deveancora essere annunciata.

Sport più seguito a San Marino: il baseballDr.ssa Michela Di Stefano - Analista funzionario in ambito bancario - Collaboratrice da San Marino

Repubblica di San Marino

Per il Nat alevantaggiosepromozioni

Microsof t nell’era"post-Pc"

Windows 8 è nato. Condue diverse interfacce,una derivata dal sistemaoperativo per smartpho-ne e una "classica", Mi-crosoft entra in una nuo-

va era dell'informatica personale, quellache Steve Jobs ha chiamato era "post-PC". Tra le innovazioni apportate, quel-la che più risalta all'occhio è sicuramen-te la sostituzione del tradizionale MenùAvvio con una "schermata avvio" (StartScreen) del tutto nuova, abbinata all'al-trettanto giovane interfaccia Metro. Ilteam di sviluppo è intervenuto per spie-gare le proprie scelte, con due postchiarificatori sul blog ufficiale. AliceSteinglass e Chaitanya Sareen spiega-no che il team di Steven Sinofsky è ar-rivato a definire lo Start Screen di Win-dows 8 dopo aver analizzato con cura il

modo in cui milioni di utenti usano il Me-nù Avvio e la Barra delle Applicazioni inWindows 7. L'altro elemento rivoluzio-nario è la ricerca. Già disponibile in Win-dows Vista ma migliorata in Window 7,questa funzione permette di cercarequalsiasi cosa sul PC semplicementeaprendo il Menù Avvio e digitando i ter-mini desiderati. Per chi usa molto la tastiera, basta pre-mere il tasto Windows e cominciare ascrivere per cercare file e cartelle. Ciòha reso il menù avvio sempre meno ef-ficiente. Microsoft ha quindi deciso di ri-nunciare al tradizionale menù in cambiodi un sistema che ora usa l'intero scher-mo, tile che si aggiornano in tempo rea-le e una ricerca più immediata e veloce."Lo Start screen è un grande strumentoper avviare e alternare le applicazioni,un luogo per le notifiche, personalizza-bile, potente ed efficiente. Riunisce soluzioni che oggi sono sepa-

rate e poco integrate" scrive Alice Stein-glass. L'uso delle "mattonelle" che ag-giornano le informazioni si combina conla possibilità di organizzarle in diversigruppi tematici. Questo, insieme allozoom, dovrebbe dare all'utente unostrumento immediato per controllare inun attimo tutte le informazioni necessa-rie. Inoltre, la Start screen è un'interaschermata: "Volevamo avvantaggiarcidell'intero schermo per rendere il più ef-ficiente possibile passare da un'applica-zione all'altra. Lo Start screen a scher-mo intero offre la potenza e la flessibili-tà di avviare più applicazioni con un sin-golo click". La ricerca con Windows 8 èancora più veloce, perché dalla Startscreen basta iniziare a scrivere, senzapremere il tasto Windows. Non sarà ne-cessario aprire una seconda finestra de-dicata, lo schermo intero offre infattispazio per 48 risultati, rispetto ai tre dis-ponibili in Windows 7.

L’esperto informa... ticoDr. Gianfranco Falco - Ingegnere informatico - Collaboratore da Bellona

Se nella nostra vita riuscis-simo ad allontanare anche

una sola persona dalladroga o dalla delinquenza,

non avremmo vissuto invano.

(Motto Dea Sport)



Anno V Nr. 108

02.12.2011

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Dopo il servizio che ilmese scorso ha inau-gurato la nostra nuo-va rubrica, mi trovonuovamente presso ilCentro Estetico Laris-sa, in S. Angelo inFormis, pronta a ri-spondere ai vostri

quesiti, avvalendomi dell'aiuto di Laris-sa, la nostra esperta consulente. Larissa, a scriverci è innanzitutto Giu-liana. La nostra amica, da qualche tem-po, ha visto comparire sul viso dellemacchie scure e vorrebbe sapere sesapresti consigliarle dei trattamenti riso-lutori non a base di sostanze chimiche."Riservandomi di testare personalmen-te la sua pelle e l'estensione delle mac-chie, posso consigliare a Giuliana untrattamento disincrostante, basato es-senzialmente sulla nebulizzazione disoluzione salina, abbinato a mascherealla vitamina C. Sicuramente il numerodi sedute sarà maggiore rispetto ad unpeeling chimico, ma la sua pelle torne-rà ad essere luminosa e libera da impu-rità, cellule morte, sebo."

C'è, poi, Luisa da Capua, interessataall'epilazione a luce pulsata al mento ebaffetti…"La luce pulsata è un sistema innovati-vo che garantisce una depilazione defi-nitiva, permanente e, grazie alle pro-mozioni da noi offerte, alla portata ditutti. Il trattamento, nelle sue modalità,è estremamente personalizzato, ma aLuisa consiglio di sottoporsi ad essonel periodo invernale, in quanto l'espo-sizione al sole è da evitare per tutta lasua durata; pur dipendendo dalla ricre-scita del pelo, le sedute di solito si ri-petono con scadenza di tre quattro set-timane e l'unica controindicazione puòessere dovuta alla presenza di nei nel-la zona da trattare. A ciò possiamo ov-viare con l'applicazione di una matitabianca che funge da schermo." Infine la dolcissima Silvia, prossimasposa, si preoccupa di eliminare antie-stetiche macchie presenti sul suo de-coltè. Come possiamo contribuire arendere perfetto il suo giorno più bello? "Silvia, non tardare nella risoluzionedel problema! Dopo aver testato la tuaepidermide, potrò consigliarti un tratta-

mento schiarente, un trattamento all'a-cido glicolico o all'acido mandelico. Sel'inestetismo è superficiale si opterà perl'acido mandelico, derivato dell'estrattodi mandorle amare, meno aggressivo,ma che garantisce gli stessi risultati dipulizia, luminosità e chiarezza; se, in-vece, la discromìa è più profonda sipreferirà l'acido glicolico che permette,tra l'altro, una migliore penetrazionedell'idrochinone, una sostanza cheblocca la formazione della melanina." "Allo Specchio" aspetta i vostri que -siti e vi dà appuntamento alla pros -sima uscita. I contatti sono riportati a pag. 2

Allo specchio, rubrica di benessere condotta da Ada Funaro - Collaboratrice da Formicola

Sono passate tre ore, imedici ora mi stannoparlando, ma non capi-sco bene cosa stiamodicendo, i miei pensierisono troppo occupati.Sono libero adesso,non ho più flebo né ilcamicione da ospeda-le, rimane solo la cica-

trice di un taglio profondo di fianco al mioocchio sinistro. Mi volto a destra: non c'èpiù nessuno. Solo l'ombra di un corpofemminile che fino a poco tempo fa è sta-to in quel letto. Pochi passi, ed ecco che ritrovo la don-na. E' in sala operatoria vuota. Senzafarmi vedere entro nella stanza e chiudo

la porta dietro di me. E' proprio lei, è Ka-te. "Ector, ti prego, vieni qui". Sento lasua voce, la sua dolce voce, debole piùche mai. "Ecco ciò che non ti ho detto.Sono cinque anni che convivo con il tu-more". I miei occhi sono rossi per le la-crime che sto trattenendo, lo so. "Adamsta bene, ha bisogno di te. Io ho già da-to ciò che ho potuto per tutta la vita. E ciòche di più bello c'è stato in essa sei tu. Tiamo, Ector, ti amo". I suoi occhi, i suoiocchi così grandi e azzurri si chiudono,ed io non riesco più a trattenere le lacri-me, il dolore è troppo forte. Sono statoun uomo da nulla per tutta la vita, per l'in-tera mia esistenza, ma adesso devo ri-scattarmi, devo ricominciare a vivere. Ilsignor Coon, Eddie Coon, ha deciso di

affidarmi mio figlio, crede sia giusto cheora abbia il vero padre. Così ci siamo tra-sferiti in California, nella famosa casache avrei dovuto vendere. Adam ha gliocchi di Kate, mi ricorda tanto la madredal tono della voce e dai suoi pensieri. E'determinato, sa che la vita non è giustacome vorrebbe lui, ma è convinto cheKate è sopra, ad aspettarlo per tutto iltempo che ci vorrà. E' difficile iniziareuna nuova vita con una persona che ti ètanto cara, ma che per quest'ultima seisolo uno sconosciuto. Ma io ci proverò,come ci ho sempre provato. Tenterò diessere il padre che non sono mai stato eche non ho mai avuto. Lo farò per Adam,per me, ma soprattutto per Kate; perchéla fine è solo un nuovo inizio. Fine

L’uomo senzaSara Barone - Collaboratrice da Marano di Napoli

Quarta parte

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Api Invasioni Donato De Marco 0823 878002Ambulanza 118 Anziani 800.911.315 contro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 339 7386 235 Carabinieri Vitulazio 0823 967 048Carabinieri Capua 0823 961 010Carabinieri Allievi BN 0824 311 452Carabinieri Pignataro 0823 871 010Centro antiveleni Na 081 545 3333Centro Ustioni Roma 06 59 041Corpo forestale 1515Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 553 4272Guardia Forestale 0823 279 099Guardia medica Pignataro 0823 654 586Osp. Santobono Napoli 081 747 5563Prefettura CE 0823 429 111Protezione Civile Bellona telefax 0823 966 163 - 320 567 9455Rangers d'Italia - 333 103 4804Reg. Campania 081 796 1111Rifiuti ingombranti (Bellona) 800 519 787Sangue 339.738 6235 - 339.774 2894SOS aereo Napoli 081 780 4296Stalking 0823 445310Telefono azzurro 081 599 0590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466 666Violenza donne 1522

Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974

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Capua Turno festivo e prefestivo

03.12.11 - Vecchione04.12.11 - Apostolico08.12.11 - Vecchione10.12.11 - Corvino11.12.11 - Costanzo

S. Maria C.V. Antonone via Lavoro, 141 0823 812260Beneduce via G. Paolo I 18 - 0823 843701Bovenzi via Mazzocchi 48 - 0823 846520Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841758Salsano S. Francesco - 0823 798583

Simonelli via Anfiteatro 78 - 0823 845383Tafuri via Avezzana, - 0823 589216

S. Maria C.V. Turno notturno02 12.11 - Tafuri03 12.11 - Beneduce -04 12.11 - Antonone05 12.11 - lodice06 12.11 - Merolla07 12.11 - Bovenzi08 12.11 - Simonelli09 12.11 - Salsano10 12.11 - lodice11.12.11 - Beneduce12.12.11 - Antonone13 12.11 - Simonelli14 12.11 - Salsano15 12.11 - Tafuri

S. Maria C.V. Turno festivo e prefestivo03.12.11 - Simonelli - Beneduce04.12.11 - Antonone08.12.11 - Simonelli10.12.11 - Tafuri - Iodice11.12.11 - Beneduce

AvisCalendario delle raccolte 201 1

BellonaDicembre 10 - 1 1

Sono previste anche raccolte occasionali che saranno comunicate

Orario feriale dei treni T riflisco - Napoli(valido dal 12.12.2010 al 11.12.2011)

04:37 triflisco 05:35 na c.le06:02 triflisco 07:08 na c.le07:09 triflisco 08:12 na c.le09:23 triflisco 10:26 na c.le12:25 triflisco 13:26 na c.le13:50 triflisco 14:53 na c.le14:30 triflisco 15:26 na c.le15:25 triflisco 16:26 na c.le17:44 triflisco 18:26 na c.le19:24 triflisco 20:26 na c.le

Napoli T riflisco06:11 na c.le 07:19 triflisco 07:47 na c.le 08:52 triflisco10:56 na c.le 11:55 triflisco11:48 na c.le 12:54 triflisco13:47 na c.le 14:55 triflisco15:13 na c.le 16:17 triflisco16:47 na c.le 17:51 triflisco17:47 na c.le 18:54 triflisco19:47 na c.le 20:51 triflisco

Numeri ed indirizzi utili

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Richiesta vocabolariCon l’inizio del nuovo anno scola -stico molti alunni ci hanno chiestoin dono un vocabolario della lin -gua it aliana. Le nostre possibilitàeconomiche non consentono disoddisfare tutti i richiedenti. Se trai nostri lettori ci fossero intenzio -nati a tendere una mano a questiragazzi desiderosi di apprendere,possono donarci qualche vocabo -lario anche usato. E’ possibileconsegnarlo personalmente.



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Dea Notizie 108

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