Dea Notizie 68

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno III N. 68 28 agosto 2009 Leggendo tra le righe di molti giornali è riportato l'elenco delle probabili invenzioni che entro trent'anni potrebbero essere una realtà. L'auto che vola, già costruita in Israele; occhiali a raggi X per vedere attraverso le pareti; uno zaino che si attacca alla schiena e Si corre non per raggiungere la meta ma la fine Franco Falco permette di volare in modo verticale co- me gli elicotteri; il mantello dell'invisibili- tà usando del materiale che può piegare la luce intorno ad oggetti facendoli scomparire alla vista; materiali particola- ri da impiegare per realizzare speciali guanti e scarponi per arrampicarci sulle pareti. Tutte invenzioni che richiedono un massiccio impiego di risorse. Tante, tantissime persone che aspettano la rea- lizzazione ma poche quelle che si chie- dono: "Non sarebbe meglio utilizzare det- te risorse per debellare la fame nel mon- do?" Questa domanda si cerca sempre di tenerla nascosta perchè chi dovrebbe porsela non conosce la fame. Con Voi voleremo alto Con Voi voleremo alto Tariffe agevolate per le cure odontoiatriche Laura Ferrante - Collaboratrice da Caserta Il Ministero del Lavoro e del- le Politiche sociali, l'Asso- ciazione nazionale dentisti italiani e l'Associazione odontoiatri cattolici italiani hanno sottoscritto un accor- do, operativo dal 5 marzo 2009, che fa- vorisce a tariffa agevolata l'accesso alle cure odontoiatriche a particolari catego- rie di cittadini:·donne in gravidanza,·tito- lari di social card, soggetti con indice di misura della condizione economica-pa- trimoniale (ISEE) non superiore a 8.000 euro (o anche superiore a 10.000 euro ma aventi diritto ad esenzione per motivi di età o per patologie croniche o invali- danti; inabili al lavoro con invalidità al 100% o con handicap gravi). Le presta- zioni previste con le relative tariffe sono: a) visita odontoiatrica, ablazione del tar- taro e insegnamento igiene orale - euro 80; b) sigillatura dei solchi dei molari e premolari - euro 25 per dente; c) estra- zione dei denti compromessi - euro 60 per dente; d) protesi parziale in resina con ganci a filo - euro 550 per arcata; e) per protesi totale in resina - euro 800 per arcata. Si tratta, tuttavia, di tariffe di riferi- mento, da intendersi come limite massi- mo. Esse possono essere modificate con un accordo di revisione tra le parti. Infine, è opportuno ricordare che il Servizio sa- nitario nazionale offre le cure odontoiatri- che nell'età evolutiva nonché assistenza odontoiatrica a cittadini in condizioni di particolare vulnerabilità sociale e/o eco- nomica secondo criteri individuati dalle singole Regioni, e che a tutti i cittadini, in- clusi quelli che non rientrano nelle cate- gorie di protezione indicate, sono garan- tite le visite odontoiatriche per la diagno- si precoce di patologie neoplastiche del cavo orale ed il trattamento immediato delle urgenze odontostomatologiche. Febbre suina: antivirali solo su prescrizione medica Dr. Alfonso Di Strasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano (Adnkronos/Adnkronos Salute) "Gli antivirali in grado di contrastare il virus A/H1N1 devono essere assunti solo dietro prescrizione medica: un loro uso improprio è molto pericoloso, anche perchè in caso di reale necessità nell'ambito di un'eventuale pandemia non sarebbero piu' efficaci". A raccomandarlo è An- narosa Racca, presidente di Federfarma, cercando di convince- re gli italiani a non assumere i farmaci per contrastare il virus senza averne reale bisogno, o a infilarli in valigia in vista delle vacanze. "Di questo i cittadini devono essere ben consapevoli - scrive Racca in una nota - e l'impegno di noi farmacisti è proprio informare chi entra in farmacia, magari preoccupato per il contagio cui può essere esposto recandosi in vacanza all'estero, sull'uso corretto di questi medicinali che, ripeto, non possono essere assunti con leggerezza". ANALISI CLINICHE - CHECK - UP D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s. Via Luciani (Parco Agorà) Vitulazio (CE) - Telefax 0823 990 286 Si effettuano prelievi domiciliari GRATUITI ANALISI DEL LIQUIDO SEMINALE PER DIAGNOSI DI INFERTILITAL’ingratitudine è un modo come un al- tro per pagare i debiti. Ed è il preferito perché costa meno. (Cesare Mori) Il patriottismo è quando l’amore per la tua gente viene per primo; nazionali- smo quando l’odio per quelli non della tua gente viene per primo. (Charles de Gaulle)

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno III N. 68 28 agosto 2009

Leggendo tra le righe di moltigiornali è riportato l'elencodelle probabili invenzioni cheentro trent'anni potrebberoessere una realtà. L'auto che

vola, già costruita in Israele; occhiali araggi X per vedere attraverso le pareti;uno zaino che si attacca alla schiena e

Si corre non per raggiungere la met a ma la fineFranco Falco

permette di volare in modo verticale co-me gli elicotteri; il mantello dell'invisibili-tà usando del materiale che può piegarela luce intorno ad oggetti facendoliscomparire alla vista; materiali particola-ri da impiegare per realizzare specialiguanti e scarponi per arrampicarci sullepareti. Tutte invenzioni che richiedono

un massiccio impiego di risorse. Tante,tantissime persone che aspettano la rea-lizzazione ma poche quelle che si chie-dono: "Non sarebbe meglio utilizzare det-te risorse per debellare la fame nel mon-do?" Questa domanda si cerca sempre ditenerla nascosta perchè chi dovrebbeporsela non conosce la fame.

Con Voi voleremo alto Con Voi voleremo alto

Tariffe agevolate per le cure odontoiatricheLaura Ferrante - Collaboratrice da Caserta

Il Ministero del Lavoro e del-le Politiche sociali, l'Asso-ciazione nazionale dentistiitaliani e l'Associazioneodontoiatri cattolici italianihanno sottoscritto un accor-

do, operativo dal 5 marzo 2009, che fa-vorisce a tariffa agevolata l'accesso allecure odontoiatriche a particolari catego-rie di cittadini:·donne in gravidanza,·tito-lari di social card, soggetti con indice dimisura della condizione economica-pa-

trimoniale (ISEE) non superiore a 8.000euro (o anche superiore a 10.000 euroma aventi diritto ad esenzione per motividi età o per patologie croniche o invali-danti; inabili al lavoro con invalidità al100% o con handicap gravi). Le presta-zioni previste con le relative tariffe sono:a) visita odontoiatrica, ablazione del tar-taro e insegnamento igiene orale - euro80; b) sigillatura dei solchi dei molari epremolari - euro 25 per dente; c) estra-zione dei denti compromessi - euro 60

per dente; d) protesi parziale in resinacon ganci a filo - euro 550 per arcata; e)per protesi totale in resina - euro 800 perarcata. Si tratta, tuttavia, di tariffe di riferi-mento, da intendersi come limite massi-mo. Esse possono essere modificate conun accordo di revisione tra le parti. Infine,è opportuno ricordare che il Servizio sa-nitario nazionale offre le cure odontoiatri-che nell'età evolutiva nonché assistenzaodontoiatrica a cittadini in condizioni diparticolare vulnerabilità sociale e/o eco-nomica secondo criteri individuati dallesingole Regioni, e che a tutti i cittadini, in-clusi quelli che non rientrano nelle cate-gorie di protezione indicate, sono garan-tite le visite odontoiatriche per la diagno-si precoce di patologie neoplastiche delcavo orale ed il trattamento immediatodelle urgenze odontostomatologiche.

Febbre suina: antivirali solo su prescrizione medicaDr. Alfonso Di Strasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

(Adnkronos/Adnkronos Salute) "Gli antivirali in grado di contrast are il virusA/H1N1 devono essere assunti solo dietroprescrizione medica: un loro uso improprioè molto pericoloso, anche perchè in caso direale necessità nell'ambito di un'eventuale

pandemia non sarebbero piu' efficaci". A raccomandarlo è An-narosa Racca, presidente di Federfarma, cercando di convince -re gli it aliani a non assumere i farmaci per contrast are il virussenza averne reale bisogno, o a infilarli in valigia in vist a dellevacanze. "Di questo i citt adinidevono essere ben consapevoli- scrive Racca in una not a - el'impegno di noi farmacisti èproprio informare chi entra infarmacia, magari preoccup atoper il cont agio cui può essereesposto recandosi in vacanzaall'estero, sull'uso corretto diquesti medicinali che, ripeto,non possono essere assunticon leggerezza".

ANALISI CLINICHE - CHECK - UPD.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s.

Via Luciani (Parco Agorà)Vitulazio (CE) - T elefax 0823 990 286

Si effettuano prelievi domiciliari GRA TUITI

ANALISI DELLIQUIDO SEMINALEPER DIAGNOSI DI

INFERTILITA’

L’ingratitudine è un modo come un al-tro per pagare i debiti. Ed è il preferitoperché costa meno. (Cesare Mori)

Il patriottismo è quando l’amore per latua gente viene per primo; nazionali-smo quando l’odio per quelli non dellatua gente viene per primo.

(Charles de Gaulle)

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DEA NotizieSede legale e Redazione

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Telefax 0823.966794320 28 50 938

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Settimanale di Cultura,informazione e politica

Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del

19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.

Direttore ResponsabileFrancesco Falco

Vice DirettoreFranco V aleriani

Responsabile RedazioneAntonella Aquaro

Grafica: Antonio Scala

Il Colle del GianicoloDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

passare l'antica strada che in seguito diventòla Via Aurelia. Un' area del Gianicolo era co-perta di boschi sacri dedicati all'antica divinitàFurrina. Nel XVII secolo il colle fu incluso nel-le mura di Papa Urbano VIII, chiamate anchemura gianicolensi. L'urbanizzazione del colle del Gianicolo consi-steva fino a tutto l'Ottocento di ville con grandiparchi come la Villa Doria Pamphili e la VillaCorsini e di chiese con conventi. Nel 1849 du-rante l'eroica difesa della breve RepubblicaRomana contro i francesi chiamati da Pio IX ariprendergli Roma, ilGianicolo divenne, dopol'Unità d'Italia, un gran-de parco pubblico e unasorta di memoriale delRisorgimento: già nel1879, sul piazzale diSan Pietro in Montoriofu costruito un "Monu-mento ai caduti per lacausa di Roma Italiana"oggi scomparso. Nelpunto più alto del colle

Il Gianicolo è un colle ro-mano, sulla riva destradel fiume Tevere la cuialtezza massima è 82metri. Non fa parte delnovero dei sette colli tra-dizionali. Sul lato orien-tale si trova il rione stori-co di Trastevere, mentre

quello occidentale costituisce la parte più vec-chia del moderno quartiere di Monteverde. Ilnome del colle secondo la tradizione derive-rebbe dal dio Giano che vi avrebbe fondato uncentro abitato conosciuto con il nome di Iani-culum. In territorio originariamente etrusco, ilcolle sarebbe stato occupato e annesso a Ro-ma da Anco Marzio (uno dei sette Re di Ro-ma) che l'avrebbe fortificato e collegato allacittà tramite il Ponte Sublicio sul quale doveva

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furono successivamente poste le statue eque-stri di Garibaldi (opera di Emilio Gallori inau-gurata nel 1895) di Anita (opera di Mario Ru-telli del 1932; nel piedistallo furono poste an-che le ceneri di lei) e busti di illustri garibaldi-ni, che avevano resistito per settimane alletruppe francesi più numerose e meglio arma-te. L'iniziale monumento ai Caduti fu poi spo-stato e ricostruito nel 1941 includendovi l'Os-sario dei Caduti della Repubblica Romana del1849, nel quale fu spostata anche la tomba diGoffredo Mameli. In cima al colle, sotto la sta-tua di Garibaldi, è posto dal 24 gennaio 1904un cannone che spara, a salve, a mezzogior-no in punto. La cannonata a salve di mezzo-giorno fu introdotta da Pio IX nel 1847. All'e-poca il cannone era situato a Castel Sant'An-gelo e fu spostato, nel 1903, a Monte Mario,per qualche mese, per essere poi posizionatoal Gianicolo.

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Come ogni anno For-bes ci delizia con lesue classifiche. Quelloche colpisce di più, del-l’ultima classifica, oltrealle sempre più nume-rose “poltrone del pote-re” occupate dalle don-ne, è che tra queste ul-

time avanzano sempre di più le statuni-tensi che, nonostante la crisi, occupano55 presenze. Spietatamente escluse dall’internaziona-le tavola del potere femminile le due rus-se, le cinesi e per motivi politici perso-naggi come Condoleezza e Laura Bush,

Forbes incorona le donne più potenti del mondoD.ssa Miriam D’Aiello - Collaboratrice da Vitulazio

ma viene depennata anche la corrispon-dente numero uno della Cnn ChristianeAmanpour. A guidarle, per il quarto annoconsecutivo, c’è il cancelliere tedescoAngela Merkel, alla quale viene attribui-to il difficoltoso ma doveroso compito diaver “tirato fuori” dalla crisi la Germania,prima del previsto. Tra le prime dieci, do-po di lei, si piazzano le colleghe ameri-cane Sheila Bair (presidente Federal de-posit insurance) Indra Noyooi (numerouno della PepsiCo) e Anne Lauvergeon(presidente del gruppo nucleare france-se Areva). Entra in classifica la novellaJoanna Segurdirdottir premier dell’Islan-da (e prima donna dichiaratamente le-

Storia d'It alia controcorrente: Giudizi sul Sud borbonico - seconda parte

Prof. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro MaggioreIl libro s'inizia al primo capitolo(L' unificazione) con il paragra-fo dal titolo: "Con-tagiarsi inAfrica" dove lo storico cominciacol riferire i vari giudizi negativiespressi sul Sud da Farini, An-tonio Bianco di Saint Jorioz,Lady Mary Holland (amica in-glese di Cavour), e poi Diome-

de Pantaleoni, Massimo D'Azeglio . Nel leggere questinomi, il mio pensiero è corso ad altri nomi: uno in parti-colare mi ha colpito; avevo infatti letto in L'orda di G. A.Stella di un certo Alessandro Bianco di Saint Jorioz, uncapitano savoiardo del Corpo Reale di Stato Maggiore,il quale esprime sui meridionali il seguente giudizio: "Il1860 trovò questo popolo [quello meridionale] vestito,calzato, con risorse economiche. Il contadino possede-va una moneta. Egli comprava e vendeva animali, cor-

rispondeva esattamente gli affitti, con poco alimentavala famiglia, tutti in propria condizione, vivevano contentidel proprio stato materiale". Questo giudizio positivo, edespresso da un piemontese, non viene mai citato dallastoriografia risorgimentale! E veniamo al D'Azeglio sulquale è lo stesso Lepre a fare giustizia, evidenziandonela posizione contraddittoria: a Massimo faceva paura lafusione con i Napoletani "è come mettersi a letto con unvaiuoloso"; ma - aggiunge il Lepre - la paura di conta-giarsi a letto non l'aveva avuta quando nel 1827 era sta-to a Napoli per puttane, dopo aver contratto la gonorreaa Torino. E ci sono poi gli stessi meridionali che sparla-no della propria patria: vedi il barese Giuseppe Massa-ri. Qui gli storici si devono mettere d'accordo: alcuni ac-cusano i liberali meridionali fuoriusciti di denigrare i Bor-bone e il loro regno per entrare nelle grazie dei nuovipadroni settentrionali; altri invece li accusano di aver in-gannato i signori nordici facendo credere loro che il Sud

era un paradiso. Il nostro pensiero a tal proposito è chela realtà economica del Sud era discreta e probabilmen-te migliore rispetto a quella del nord; pertanto, quando ifuoriusciti parlavano di "paradiso" non erano lontani dalvero; quando ne sparlavano, perché ostili al governoborbonico, anche questo corrispondeva a verità: fu pro-prio quello che fece Luigi Settembrini il quale con i suoiscritti divulgò del Sud una immagine negativa, di ciò inseguito (dopo l'unità) ebbe a pentirsi come risulta chia-ramente dalle sue seguenti affermazioni: "Noi-altri na-poletani paghiamo la pena d'una nostra bugia o, per dirpiù corretto, d'una nostra esagerazione. Abbiamo grida-to per tutto il mondo che i Borboni ci avevano imbarba-riti e imbestiati, e tutto il mondo ha creduto che noi dav-vero eravamo barbari e bestie; ora vogliamo farci cre-dere qualcosa, e il mondo vuol rimanere nella sua primaopinione e coloro che vengono a vederci si fanno mera-viglia a trovarci uomini".

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sbica a capo di un governo). Si fanno no-tare sicuramente le signore: MichelleObama che fa il suo ingresso nella clas-sifica al 40esimo posto (ben due tacchein più della regina Elisabetta II) HillaryClinton che scende dal 28esimo al 36esi-mo posto, mentre è al 75esimo posto Ra-nia di Giordania. L’Italia può andar fieraDi Marina Berlusconi che guida da sola la”cordata italiana” con il suo 33esimo po-sto, poiché l’altra “italiana di peso”, Giu-liana Benetton è uscita dalle top 100 del2008. Fobes docet: non basta la popola-rità o la celebrità, conta l’influenza in gra-do di esercitare il loro ascendente suimedia.

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Storia della canzone it alianaFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

16/1/1893e, secondoil desideriodei genito-ri, avrebbedovuto stu-diare giuri-sprudenzama già al-l'età di 17anni iniziòa calcare

le tavole del palcoscenico e la famiglia,scandalizzata, lo misefuori casa. Odoardo si re-cò in Germania e da quiin Francia dove conobbeuna nota cantante, Mi-stinguette, dando inizioad una tournee che loportò in Sud America.Spadaro fu sempre inna-morato di sua moglie, an-che se viveva tra balleri-ne e cantanti procaci. L'u-nica sua civetteria fuquella di non rivelare maila sua età. Circondato daifamiliari e dagli amici piùcari, si spense all'età di72 anni lasciando un in-colmabile vuoto nel mon-do della canzone italiana.Alla vigilia della II GuerraMondiale il Trio Lescanoentusiasmò gli italiani con

Nel 1930 in Americadel Nord iniziarono acomporre motivi che sidiffusero in tutto il mon-do e in Italia riscosserol'interesse ed il consen-so del pubblico. Fra imotivi più noti ricordia-mo: Georgia on my

mind, Body and soul, I love Paris, Embra-ceable you , Sweet and Lovely, Temptationecc In Italia molti autori come Mascheroni,Bixio, Cherubini e D'Anzi composero can-zoni sullo stesso stile: Parlami d'amore Ma-riù, Portami tante rose, Bambina innamora-ta, Mattinata Fiorentina , La Madonnina,Abbassa la tua radio, ecc. Nei teatri e allaradio cominciarono ad imperversare can-tanti che si rifacevano al nuovo genere mu-sicale venuto dall'America, la musicaswing. Fra i tanti ricordiamo: Alberto Raba-gliati, Ernesto Bonino, Tina Allori, il Trio Le-scano e Natalino Otto, che mandavano invisibilio gli ascoltatori con: Maramao per-ché sei morto, Notte e dì, Ho un sassolinonella scarpa, Bombolo Tu musica divina,ecc. L'unico chansonnier che ebbe la can-zone italiana fu Odoardo Spadaro che fu ri-battezzato lo "Chevalier italiano" perché ri-cordava molto lo chansonnier franceseMaurice Chevalier. Il repertorio di Spadarosi componeva di canzoni da lui stesso com-poste come: Sulla carrozzella, Porti un ba-cione a Firenze, Il valzer della povera gen-te, ecc che lo fecero conoscere in tuttal'Europa. Spadaro nacque a Firenze il

canzoni spensierate come: Tuli Tulipan,C'è un'orchestra sincopata, Nebbia, Lacanzone del boscaiolo ecc. I nomi delle trecantanti erano: Giuditta, Caterina ed Ales-sandra ed il loro cognome, di origine olan-dese, era Lescan, che fu italianizzato inLescano e le loro simpatiche storpiaturelinguistiche divertivano gli ascoltatori per-ché erano fatte con grazia e garbo .Il 2Febbraio 1987 all'ospedale di Fidenza mo-riva, per disturbi cardiaci, all'età di 75 anni,Alessandra Lescan che da molti anni vive-va con la famiglia a Salsomaggiore.

Quarta parte

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Poeta, critico, studiosodi antiche ballate, SirWalter Scott è l’iniziato-re riconosciuto del ro-manzo storico, genereletterario in cui fatti sto-rici ed invenzione sicombinano mostrandolo stretto legame tra il

comportamento dell’uomo e le condizionistoriche in cui egli agisce. Nato il 15 ago-sto 1771 ed educato ad Edimburgo, figliodi un avvocato, Scott esercita per unbreve periodo l’attività forense, ma trovain seguito fonte di maggiore ispirazionenelle storie e nelle leggende scozzesi.Comincia la propria carriera letteraria co-

me traduttore di Bürger e Goethe e comeredattore di ballate scozzesi che riscrive,completa e pubblica nella raccolta in trevolumi Minstrelsy of the Scottish border(Canti giullareschi della frontiera scozze-se,1802-03). A quest’opera segue unaserie di poemetti narrativi originali in cuisono evocati i costumi e le tradizioni del-le Highlands. Successivamente Scott sirivela un prosatore estremamente prolifi-co: scrive ventisette romanzi, due raccol-te di racconti ed opere storiche, biografi-che e critiche. Negli anni 1814-1824esce la prima serie di romanzi storici, fracui: Wawerly ; Rob Roy ; Old mortality (Ipuritani di Scozia). Nel 1820 Scott spo-sta il suo interesse verso il Medioevo, più

precisamente il secolo XII, nel momentocritico per la storia inglese in cui era av-venuto il passaggio da una fase di ostili-tà ad una di coesistenza e fusione deisassoni e degli invasori normanni. Nascecosì il suo romanzo storico più famoso,Ivanhoe (1820). Ambientato nell’Inghil-terra del XII secolo, è la storia di un amo-re contrastato, quello tra il nobile Ivan-hoe, amico del re normanno RiccardoCuor di Leone (Riccardo I d'Inghilterra),e di Lady Rowena, promessa in sposadal padre ad Athelstane di Coninsburghper riportare una stirpe sassone sul tro-no. Sullo sfondo di questa vicenda amo-rosa, ci sono le crociate, le mitiche im-prese di re Riccardo I, la sua rivalità conil fratello Giovanni Plantageneto, meglioconosciuto come Giovanni Senzaterra(John Lackland) e quello straordinariopersonaggio, a metà fra storico e leg-gendario, quale fu Robin Hood. Dopo ilsuccesso di questo romanzo, segue laseconda raccolta di romanzi storici con-siderata artisticamente inferiore rispettoalla prima: fra questi, Kenilworth (1821);The Talisman (Il talismano, 1825). Nel1826 viene travolto dal fallimento dellacasa editrice di cui è socio e così si met-te a lavorare al di sopra delle sue forze.Malato di cuore, muore prematuramenteil 21 settembre del 1832.

Nascit a di un genere letterarioD.ssa Ylenia Galluccio – Lingue, culture e letterature moderne - Collaboratrice da Capua

Il latte con le bollicineMarco Gigliofiorito - Collaboratore da Castrocielo (FR)

Si chiama "VIO" l'ultimabevanda inventata dal-l'azienda Coca Cola, ilcolosso americano pro-duttore di bibite gassa-te; questa volta però siè superata, tirando fuo-ri dal capello un'inven-

zione alquanto bizzarra. Dato che il sem-plice latte non attirava più i palati delnuovo continente, si è deciso di appor-tarvi delle piccole modifiche per renderlo,almeno si spera, più appetibile. Alla ba-se, latte scremato, è stata aggiunta ac-qua frizzante, zucchero di canna e quat-tro diversi aromi tra cui il cliente può sce-gliere: pesca e mango, frutti di bosco,tropicale e limone. Il nuovo drink è statomesso in prova sul mercato solo in alcu-ne grandi città americane come Los An-geles, New York e San Francisco. Il prez-zo di lancio negli USA è di 2,50 dollari abottiglia. Se il prodotto sarà apprezzato e

le vendite sa-ranno buone,verrà messoin commercioanche negli al-tri paesi, com-preso il no-stro. Ci sonostati, come èfacile immagi-nare, pareri discordi sulla questione: al-cuni sono curiosi e più aperti all'innova-zione, altri avanzano critiche e accusanol'azienda di aver immesso sul mercatoun prodotto che potrebbe prendere il po-sto del latte normale, di sicuro più sanoe naturale. Il consumatore si chiedequanto sia genuino e salutare il nuovolatte, e l'azienda produttrice rassicura ipiù scettici, dichiarando prontamenteche il nuovo prodotto, oltre ad avere unottimo sapore, contiene il 15% di calcioutile giornalmente ad un essere umano.Ora la scelta spetta solo al cliente; fidar-si e comprare la nuova creazione dell'in-dustria moderna alimentare o continuaread acquistare il vecchio buon latte chenutre, ed ha nutrito, migliaia di genera-zioni nei secoli?

EUROFRUTTAdi Nicolina Cammuso

Via Vinciguerra, 45 - Bellona (CE)Tutti i nostri generi ortofrutticoli

provengono da terreni coltivati in proprio

Buon CompleannoLa bellissimaMichela Zonada Calvi Risor-ta il prossimonove settem-bre compie isuoi primi dieci

anni. Auguri tanti tanti dai nonni An-drea ed Angelica Izzo, dalla sorellinaAngelica, e dai cuginetti Andrea, Ange-lica ed Alice, nonchè dai tantissimiamici che sono in trepidante attesaperchè, con la scusa degli auguri, at-tendono una scorpacciata di torta.Buon Compleanno dalla Redazione

La collaborazione a quest a testata consente l’iscrizione all’albo dei Giornalisti - Pubblicisti

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The picture of DorianGray (Il ritratto di DorianGray), romanzo delloscrittore irlandeseOscar Wilde, è conside-rato uno degli emblemidel movimento dell’E-stetismo, filone umani-stico e scuola letteraria

di fine Ottocento, in antitesi ai principidelle correnti del Parnassianesimo e delRomanticismo. Di estrazione epicurea,l’Estetismo esorta ad assaporare in ma-niera gaudente la giovinezza, transitoriae fuggevole, mediante la considerazioneedonistica della bellezza, ritenutaespressione e superamento del geniale.Il dettame estetico dell’arte per il piaceredell’arte (art for art’s sake) oltrepassa lamorale, valica l’etica, supera le regole: laricerca dell’appagamento e del piaceretende a rifiutare le mistificazioni della vi-ta comune, l’ordinario, l’usuale. La storiaè ambientata nella metropoli londinesedel XIX secolo, tra i chiaroscuri del com-promesso vittoriano: Basil Hallward di-

pinge il ritratto del giovaneDorian Gray, un ragazzodotato di singolare fascinoe particolare bellezza. Nellostudio del pittore, Dorian in-contra Lord Henry Wotton,le cui parole sulla sua beltàe le sue originali teorie di vi-ta lo influenzeranno a talpunto da fargli desiderare uno scambiometafisico con il dipinto: soggiogato daisensi, reso conscio della sua avvenenza,affinché questa rimanga immutata, Do-rian desidera che sia il quadro a portarei segni dell’invecchiamento, che sia lapittura a logorarsi al suo posto. Il deside-rio si realizza, e mentre la verde età raf-figurata sul quadro sfiorisce, la sua ani-ma precipita in un profondo declino mo-rale: la sua vita è disseminata da nefan-dezze e vizi, il suo animo è ormai corrot-to, degenerato, immorale. A causa del-l’assillo dei suoi tormenti, disgustato dal-le turpi fattezze del quadro, immaginespeculare del suo io, decide di disfarse-ne, e si avventa contro la tela con un col-

Il ritratto di Dorian Gray Prof. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II- Collaboratore da Napoli

Lassù qualcuno è imp azzitoD.ssa Ersilia Altieri collaboratrice da Capua

Nel film "Lassù qual-cuno è impazzito" del1983 ironicamente iboscimani (aborigenidel Kalahari) ritengo-no gli europei uominigrassi illetterati, per-ché incapaci di legge-re i segreti della natu-

ra… in effetti l'obesità è l'epidemia deipaesi occidentali ed occidentalizzati,quanto all'essere "illetterati" perché inca-paci…e conseguenzialmente grassi, la-scio a voi decidere. Lo sviluppo dell'obesi-tà è coinciso con quel complesso fenome-no culturale, sociale, economico e politiconoto come "globalizzazione", e che in ter-mini nutrizionali viene definito "periododella Transition Diet". Lo studio di tale epi-demia è importante non solo per arginare,ma anche per limitare i danni derivati dal-

l'aumentata incidenza di patologie correla-te all'eccesso di grasso corporeo. La piùcomune di loro è la Sindrome Metabolica,un'associazione di: iperglicemia, iperten-sione arteriosa, iperlipemia, obesità visce-rale. Il prossimo futuro poi, lascia suppor-re che possa esserci sul resto del pianetauna maggiore incidenza di questa malat-tia, destando non poche preoccupazioni inuna società globalizzata, in quanto potreb-be avere conseguenze imprevedibili per lasalute della nostra specie. La diffusione diquesta patologia è ormai fuori controllo enon se ne prevede una futura soluzione.Come mai non si riesce ad arginarla, inve-ro perché ha una crescita imponente? Larisposta al quesito è semplicemente ovvia,perché le società occidentali ed occiden-talizzate hanno ormai acquisito una dipen-denza quasi totale dal farmaco o in ognicaso dalla "pasticca" (società con ritmi ve-

locizzati, della serie: tutto e subito senzaalcun sacrificio). Dipendiamo in pratica dalfarmaco per la soluzione dei problemi disalute e malattie cronico degenerativenon trasmissibili (ipertensione, diabete,ipercolesterolemia, ecc.), consentendo alsoggetto affetto un controllo spesso sod-disfacente. Purtroppo tale assunto non harispondenza per l'obesità. Ad aggravarequesta sconcertante realtà, oltre alla ca-renza di farmaci adeguati contribuiscono"LE FALSE OFFERTE", ovvero esamiematochimici tipo: la ricerca attraverso ilsangue delle intolleranze alimentari (testcitotossico o test di bryan) o le affinità ali-mentari attraverso la ricerca del grupposanguigno, agopuntura (senza opportunaprescrizione dietetica), prodotti di erbori-steria insieme all'infinita gamma di inte-gratori, attrezzi miracolosi sempre più pre-senti nelle palestre, ecc…

I parte

tello: verrà ritrovatomorto, improvvisamenteinvecchiato, privato del-la sua grazia, accanto aldipinto. Il fallimento del-la scienza quale musaispiratrice aveva disillu-so gli artisti decadenti,costretti tra confini este-

tici ed etici. Wilde ha un bagaglio di valo-ri differenti dalle folle, perché si rendeconto di dare accezione e senso alla vitafacendo proprio il culto della morale ari-stocratica dell’oltre-uomo di nietzscheia-na memoria. Il diniego del sistema, diquegli ideali alla base della convivenzacivile, il bisogno di certezze, pone l’arti-sta contro i cardini del Determinismo edel Positivismo: The picture of DorianGray nasce dunque dalla sua esigenzadi scoprire la genesi dei valori e dei pre-concetti dell’uomo, dal suo desiderio dioltrepassare i limiti imposti dalle super-stizioni, e dalla voglia di vincere le anno-se competizioni volute dai paradigmiumani.

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Strumenti e t attiche di guerra nell'antichitàDr. Giorgio Leone - Archeologo - Collaboratore da San Giorgio a Cremano (Na)

Tribolare, quantevolte si è sentita o siè usata questaespressione per indi-care dolore, afflizio-ne e sofferenza, po-chi però conoscono

la reale etimologia di questa parola. Es-sa deriva da "tribolo", dal latino tribolus,che a sua volta viene dal greco tribolos,composto da "tri" per tre e da "bolos"punte, infatti il tribolo è un particolaredispositivo bellico passivo, costituito daun singolare chiodo a quattro punte, chelanciato su una qualsiasi superficie, ri-sulti sempre avere una punta rivolta ver-so l'alto, mentre le restanti tre fanno dabasamento; proprio per questo motivo iltribolo è conosciuto come "piede di cor-vo", poiché le tracce lasciate sul terrenodalle tre punte che ne costituiscono labase, disegnano un'impronta molto simi-le a quella della zampa di un corvo. Nel-la vasta collezione dei reperti in bronzodel Museo Campano, è presente unesemplare di questi triboli, che venivanosparsi sul terreno del campo di battaglia,per impedire le avanzate dei nemici oper rallentare le loro armate costrette adevitarli. Il tribolo era di solito costruito inbronzo o in ferro, con punte che varia-vano dai 3 ai 4 pollici (7,5 - 10 cm) e ve-

niva dipinto per una mi-gliore mimetizzazione nelterreno, inoltre potevaanche avere delle punteuncinate di difficile estra-zione. L'uso del tribolo èmolto antico; esso era in-fatti un'arma difensivache faceva parte dell'e-quipaggiamento militaredelle legioni romane, per ostacolare lacavalleria o i carri nemici, soprattutto i te-mutissimi carri falcati. I carri falcati eranoveicoli da guerra muniti di lunghe falci fis-sate al timone, sui fianchi e sulle ruote. Iloro effetti erano tanto terribili, che Ales-sandro Magno, trovandoseli di fronte inPersia ed in India, consigliava ai suoi sol-dati di difendersi gettandosi a terra co-perti dallo scudo; Giulio Cesare, che liebbe contro in Britan-nia, se ne difese fa-cendo spargere da-vanti ai cavalli moltitriboli, come riporta lostorico Flavio Vege-zio Renato nel suotrattato "Epitoma reimilitaris": "Le quadri-ghe falcate furonoannientate da questatecnica adottata dal-l'esercito romano:non appena si ingag-giava battaglia, i Ro-mani improvvisa-mente lanciavano sututto il campo triboli,contro i quali le qua-drighe in corsa scon-trandosi si distrugge-vano". Anche il gran-de conquistatore Ta-merlano, secondo lo

storico Ahmed ibn Arabs-hah, utilizzò la stessastrategia nel 1398, con-tro un sultano indianoche aveva dalla propriaun esercito di elefanti daguerra. La sua facile pro-duzione e la semplicitàdi utilizzo hanno resoquest'arma molto diffusa

durante diversi secoli, dal XVI - XVIIquando veniva impiegato dai corsarifrancesi durante gli abbordaggi, dato chei marinai erano soliti non portare calzatu-re, sino a tempi molto più recenti, duran-te i conflitti del Novecento per forare ipneumatici dei veicoli militari o nel 1968durante la guerra del Vietnam, in cui eracostituito da un semplice filo di ferro ri-torto.

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Florimo: il grande "Conservatore" di NapoliM° Cecilia D'Iorio -musicist a- collaboratrice da Giano Vetusto

Francesco Florimo,musicista vissuto nel1800, ha lasciato aNapoli un ricco patri-monio storico-musi-cale che si pone pri-mo e unico a livellomondiale, testimo-nianza di una vita vis-

suta solo per la musica. Florimo fu Ma-gnifico Direttore del ConservatorioS.Pietro a Majella, allora chiamato RealCollegio di Musica, ivi diede alla lucel'eccezionale museo punto di riferimen-to e di ricerca di musicisti, ricercatori,musicologi e studiosi internazionali, pa-trimonio mondiale che fa sentire viva lasua presenza grazie alla sua collezionedi strumenti musicali, e ai suoi mano-scritti. Amico inseparabile di VincenzoBellini, fece ereggere in suo onore nel1886 il monumento sito a P.zza Bellini(difronte al conservatorio di musica),per l'occasione pubblicò l'Album Bellini

di cui si riporta la de-dica: "A tutte le ani-me gentili di qualun-que regione e diqualunque religioneche hanno culto perle arti belle France-sco Florimo quasinonagenario salu-te". Nel suo AlbumBellini sono raccolte lettere e pensieri deigrandi musicisti dell'epoca che scrisseroper la precoce morte di Bellini avvenutanel 1886 a soli 34 anni; in volume unicone restano solo tre al mondo, di cui unoconservato da un collezionista privato.IlComune di Napoli dopo la proposta diFlorimo per la costruzione del Monumen-to affermò: "Napoli ha particolar diritto aveder sorgere sul suolo suo la testimo-nianza gloriosa: il genio di Bellini acquistòcoscienza nel nostro conservatorio, lo cu-stodisca e dal vicino Collegio, alla vista diquesta immortale gloria d'Italia, i giovani

che sanno e possono volere, s'ispirinose non ad emularla, ad imitarla almeno".Grazie a Florimo, Napoli ha conservatotestimonianze musicali indelebili, e se luinon fosse vissuto noi non potremmoavere ed ammirare tutto ciò.

Il paesaggio ruralesi avviava così adassumere un aspet-to più ordinato e fun-zionale ma la evolu-zione ed il progredi-re degli interventisubirono una inter-ruzione a causa del-

la guerra e molte opere già realizzatecolpite dall'abbandono e dal degrado.Con la fine degli eventi bellici si dovet-tero reinstallare nuove idrovore funzio-nanti elettricamente e costruire l'apposi-ta rete di alimentazione. In quell'anno(1939) nella zona era stata immessauna stabile popolazione agricola cheera andata ad occupare le case coloni-che poste all'interno dei diversi pode-ri.Si avviava così una coltura intensivacon un razionale allevamento di anima-li da stalla e da cortile. La pianura che siammira dalle nostre colline, a pochi chi-

lometri da noi, si arricchiva di linde caset-te, le case coloniche, ideate sulla scortadi progetti tipo, lineari, commisurate allaestensione dei terreni assegnati e tenen-do nel debito conto le esigenze produttivee la natura del terreno. La casa era di-mensionata, anche, in relazione alla com-posizione del nucleo familiare dell'asse-gnatario, costruita su due piani, con al su-periore le stanze di abitazione, mentre inquello terraneo locali di cucina, magazzi-no ed accessori. Alcuni ottenevano l'as-segnazione di soli piccoli appezzamentidi terreno da coltivare. Rimaneva per gliassegnatari l'obbligo di far parte come so-cio per tutta la durata della concessionedell'Ente Fascista per i MiglioramentiAgrari fra ex combattenti. L'obbligo, inol-tre, di prestarsi alla costituzione e a farparte di quegli altri enti e Consorzi frapossessori e concessionari di terreni del-la zona, promossi o proposti dall'OperaNazionale o dall'Ente Fascista per qual-

siasi iniziativa, opera o provvidenza di-retta a migliorare le condizioni dei terrenie dell'ambiente e le condizioni di vita del-la generalità degli agricoltori della zonastessa. Le spese di manutenzione, ripa-razione e conservazione delle strade,canali, fossi, sorgenti, spiazzi, ecc.. era-no a carico degli stessi concessionari.Potremmo continuare ad elencare obbli-ghi ed oneri ma sono bastanti quelli giàriportati.Sempre a pochi chilometri da noinasce il Borgo Appio che doveva assol-vere al compito di centro aziendale con ipiù essenziali servizi civili quali : Scuola,chiesa, Caserma, ufficio postale, ambu-latori medici, delegazioni comunali,ecc..A tal proposito, per mera divagazio-ne dal tema, ci preme sottolineare chel'area dei Mazzoni, nonchè la zona circo-stante era stata da poco bonificata, an-che, dallo imperante brigantaggio che viregnava e che contribuiva ad impedirnelo sviluppo.

I poderi dell'O.N.C.. nell'Ager Camp anus: Rag. Vittorio Ricciardi - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Terza parte

Buon Compleannoil bravissimo An-drea Izzo da CalviRisorta, lunedìprossimo 31 Ago-sto, compie i suoiprimi cinque anni.Tanti auguri dainonni Andrea edAngelica Izzo, dal-la sorellina Angeli-

ca, dai cuginetti Michela, Angelica, Ali-ce ed Engy nonchè dai tantissimi ami-chetti che, lo aiuteranno a soffiare sul-le candeline per poi divorare la base diappoggio delle stesse. Un Buon Com-pleanno particolare dalla... gelosissi-ma Capricciosella.

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Rifiuti di apparecchiature elettriche: bando nuovi centri raccoltaD.ssa Giusy Vastante - Avvocato - Collaboratrice da Bellona

Comuni, Unioni di Co-muni e Consorzi diComuni hanno tempofino al 21 settembre2009 per presentareproposte riguardantil'erogazione di contri-buti per realizzarenuovi centri di raccol-ta comunali dei rifiuti

di apparecchiature elettriche ed elettroni-che (RAEE) nelle aree non servite, o perl'adeguamento di quelli esistenti. Lo preve-de l'Avviso pubblico a cura dell'ANCI (As-

sociazione Nazionale Comuni Italiani),pubblicato il 22 giugno 2009 sulla Gazzet-ta Ufficiale n. 72 Serie Speciale, Contrattipubblici. Il programma intende privilegiaregli interventi connotati da soluzioni proget-tuali che possano facilitare la fruibilità pergli utenti, l'operatività per gli addetti aglistessi centri di raccolta, l'agibilità per i sog-getti responsabili del ritiro, nonché la tem-pistica e gli aspetti paesaggistici e di inno-vazione. Rientra fra le opportunità previstedall'Accordo di Programma del 22 febbraio2008, sottoscritto da Ministero dell'Ambien-te, ANCI, ANIE e Organizzazioni rappre-

sentative dei produttori di apparecchiatureelettriche ed elettroniche (AEE) e della dis-tribuzione, in base al DM 185/2007, chestabilisce il riconoscimento da parte deiproduttori di AEE ai Comuni italiani di uncontributo forfettario a parziale risarcimentodei costi sostenuti durante il regime trans-itorio. L'importo complessivo disponibileammonta a euro 2.550.000 ed è così arti-colato: a) euro 1.800.000 per contributi adinterventi di realizzazione di nuovi Centri diRaccolta; b) euro 750.000, per contributi adinterventi di adeguamento di Centri di Rac-colta esistenti.

Ciclismo a Bellona: Memorial Domenico CirielloDott. Giuseppe Vinciguerra - Fiduciario Locale CONI - Collaboratore da Bellona

O r g a n i z z a t adall'A.S.D. "PedaleBellonese Andrea Sa-lerno", presieduta daldinamico MassimoSalerno, e col patroci-nio della Città di Bel-lona, il giorno 13settembre 2009 sisvolgerà sul clas-

sico circuito via Triflisco - via Platani(n.6 e 5 giri per un totale di Km.60 e 50circa) la manifestazione ciclistica deno-minata "1° Memorial Domenico Ciriel -lo", gara ciclistica amatoriale in duegruppi di categorie valida per il Cam-pionato Provinciale 2009 indetto dalComitato Provinciale di Caserta. Ad es-sa possono partecipare tutti gli atleti rego-larmente tesserati con le società affiliatealla Federazione Ciclistica; è prevista lapartecipazione di alcuni atleti della societàorganizzatrice che si sono particolarmentedistinti nel corso del corrente anno; il radu-no è fissato alle ore 8,30 in Piazza Umber-to I presso la sede dell'associazione, ospi-te del Club Bellonese; la partenza è previ-sta per il primo gruppo alle ore 9,00 e l'ar-rivo alle ore 10,15 circa in via Platani; il 2°gruppo partirà alle 10,30 e l'arrivo è previ-sto per le ore 12,00 circa; tutte le premia-zioni verranno effettuate in piazza Umber-to I davanti alla sede dell'associazione. Lamanifestazione è intitolata a Domenico"Mimì" Ciriello (a destra, nella foto 1, men-

tre viene premiato) un ve-ro sportivo, super appas-sionato di ciclismo, cheper oltre 30 anni è statoGiudice di Gara Regionaledella F.I.C.-FederazioneItaliana Ciclismo; ha vali-

damente col-laborato allaorganizzazio-ne di tutte legare svoltesi aBellona, com-preso l'eventociclistico più

importante, il passaggio del Giro d'Italia aVitulazio ed a Bellona nel 2004 (vedi foto

2); è stato sempre presen-te e disponibile per fornireil suo valido contributo chegli derivava dalla notevoleesperienza e dalla certacompetenza acquisite intanti anni di attività e gra-zie al lavoro svolto il piùdelle volte con altri due va-lidissimi Giudici di Garadel ruolo Nazionale della

vicina Vitulazio, Giuseppe Scialdone e Pao-lo Pozzuoli. La prima gara ciclistica organizzata a Bello-na dal nuovo corso del Pedale Bellonesenon poteva che essere intitolata a Mimì, cuiva il mio personale, affettuoso ricordo uni-tamente a quello del Presidente MassimoSalerno e di tutti i nostri tesserati ed a quel-lo di tutti gli sportivi appassionati di cicli-smo.

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Colf e badanti - Giovanni Bovenzi - Collaboratore da Pignataro MaggioreLa regolarizzazione di Colf e Badanti può essere richiesta dal datore di lavoro che alla da-ta del 30/06/2009 occupava irregolarmente alle proprie dipendenze, da almeno tre mesi,lavoratori italiani, cittadini comunitari oppure lavoratori extracomunitari e che continui adoccupare, fino alla data della presentazione della denuncia. Ogni datore di lavoro può pre-sentare regolarizzazione di rapporto di lavoro per una colf e massimo due badanti. Dettadichiarazione di emersione è subordinata al pagamento di 500 euro, non deducibile dalleimposte, per ogni lavoratore. La domanda deve essere presentata dal 1 al 30 settembreallo Sportello Unico per l'Immigrazione presso la Prefettura competente esclusivamenteper via telematica senza nessuna preoccupazione del ''clic-day'' in quanto non sono statefissate le quote massime per la regolarizzazione. Durante l'iter per la regolarizzazione so-no sospesi i provvedimenti riguardanti la violazione delle norme sulla clandestinità.

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Storia della Comunità T erapeutica del MaterdominiDr.ssa Antonella - Psicologa - Collaboratrice da Pastorano

Il Materdomini di NoceraSuperiore (SA), era unOspedale Psichiatricogestito da una societàprivata, ma svolgentefunzioni di ospedale psi-chiatrico provinciale diAvellino. Sergio Piro ne

assunse la direzione nel giugno 1959.Dal 1959 al 1961 l'interesse del nuovoDirettore si focalizzò soprattutto sullasperimentazione massiccia degli psico-farmaci, dalla quale trasse conclusionidel tutto negative. Negli anni 1961-62iniziò il suo interesse per l'organizzazio-ne operaia clandestina degli infermieri,che erano sottopagati e non avevanouna commissione interna. Nel 1962 "unimprovviso sciopero selvaggio" unanimee compatto, scosse il silenzio feudaledell'ospedale" (S. Piro, 1971) e l'ammini-strazione dovette piegarsi alle richiestedegli infermieri. Nel 1965 Sergio Piro in-sieme al regista R. Napolitani, giraronoun documentario all'interno del Manico-mio, che fu proiettato a Firenze nel 1968"ottenendo un meritato insuccesso" (S.Piro, 1971). Nello stesso anno LucianoD'Alessandro iniziò un reportage foto-grafico, allo scopo di denunziare la "vio-

lenza addizionale" del sistema asiliare.Dal 1966 Piro convinto che l'équipe do-vesse comprendere non solo medici, maanche psicologi, assistenti sociali, socio-logi e studenti, cercò altri collaboratori enel 1967 riuscì ad ottener un certo nume-ro di assunzioni. Nel frattempo si iniziò lacostruzione di un nuovo reparto, e grazieanche ad un'ispezione del Ministero del-la Sanità, che mise in evidenza l'arretra-mento assistenziale, nella primavera del1968 il nuovo padiglione era completato,e lo si utilizzò come reparto pilota perl'impostazione della Comunità Terapeuti-ca. Fu chiamato reparto Irpinia e vi si or-ganizzarono le prime assemblee genera-li. I volontari entrarono in manicomio. Siorganizzarono dei laboratori e una salariunioni, dove si faceva anche cinema eteatro. Ma l'allargamento dell'esperimen-to, l'uscita del primo numero del giornale,il diretto collegamento con la classe ope-raia e con il movimento studentesco, ini-ziarono a preoccupare l'ambiente. Le ri-chieste e le lamentele sempre più pres-santi riportate nelle Assemblee generalisul vitto, sulle forniture igieniche e sul ve-stiario, indispettirono non poco "i proprie-tari" del manicomio. Senza riuscire a tro-vare prove che mostrassero la pericolosi-

tà della gestione Piro, tanto che fu in-ventato un episodio, dimostratosi poi in-fondato, di avvicinamento a scopi libidi-nosi di un ricoverato a una ricoverata; inuna lettera del 19/02/69, si imponeva dilimitare l'abolizione della contenzione fi-sica ai soli soggetti realmente controlla-bili con psicofarmaci, maggior oculatez-za (sic) nella libertà da concedere agli in-fermi, si vietava, inoltre, l'ingresso dei vi-sitatori e dei volontari e si stabilì che leassunzioni fossero di esclusiva compe-tenza dell'Amministrazione. Sergio Pirocome risposta a questa lettera chiese laprosecuzione dell'inchiesta ministeriale.Il 23 febbraio 1969 gli giunse la letteradel suo licenziamento. Con il licenzia-mento di Piro si ripristinò la situazionequo ante. In una lite tra due ricoverati,uno perse la vita. L'ispezione ministeria-le venne svolta senza nessuna ricadutanel reale. Forse i tempi non erano anco-ra maturi e gli interessi in causa toppoalti.

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"Egittomania"D.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Con l' impresa di Na-poleone in Egitto si fo-calizzò l' attenzionesulla cultura e sulla ci-viltà egizia. Insieme all'esercito e alla spedi-zione militare fu orga-nizzata una spedizionedi studiosi, scienziati e

disegnatori ai quali si devono le primedocumentazioni sui monumenti e sullesculture del luogo. Fulcro del collezioni-smo di questo periodo fu Vivant Denon,un diplomatico con interessi storici-arti-stici, che incontrò Napoleone e partecipòalla Campagna in Egitto. Denon fu l' in-ventore del Museo Napoleone e a lui si

deve la realizzazione della "Descrizionedell' Egitto", una monumentale operacomposta tra il 1809 e il 1813, formata da24 volumi accompagnati da tavole a co-lori che raffiguravano i tesori di un paesefino ad allora sconosciuti. Nacque così lamoda "Retour d' Egypte", che influenzò l'architettura e l' arredamento, la moda e ilcollezionismo. Tutto ruotava intorno aglioggetti egizi. Funereo e severo, cupo emisterioso, monumentale e classicista, ri-gido e freddo, furono queste le etichetteassociate allo stile "1800" o più esatta-mente allo "stile impero". La moda delladecorazione all' egiziana diventò unacomponente essenziale con piramidi,obelischi, sfingi, accanto all' uso di foglie

di loto, dischi alati, teste umane e leoni-ne. I colori dominanti furono l' oro e il ne-ro, il bianco e il giallo, il verde e l' aran-cione mentre i materiali furono il legnoda frutto, il bronzo dorato, i marmi colo-rati e talvolta si usavano il gesso e lostucco per emulare l' effetto marmoreo.Questo stile fu una corrente del Neoclas-sicismo e interessò vari campi al fine dicelebrare l' ascesa al potere di Napoleo-ne Bonaparte. In architettura i maggioriartisti furono Charles Piercier e PierreFrancois Leonard Fontaine. In pittura fu-rono noti Jacques Louis David e JeanAuguste Dominique Ingres. In scultura l'operato di Antonio Canova fu sorpren-dente.

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Ricette di Niett aCollaboratrice da Bellona

Panini al gusto di mareIngredienti: 4 panini integrali, 4 fogliedi lattuga, 2 pomodori , 4cucchiai di olio extraver-gine di oliva, 1 fettina dicaciocavallo, 100 gr. ditonno al naturale ben

sgocciolato. Taglia a cubetti dentro unaciotola i pomodori, il formaggio, il tonnoe condisci a piacere con olio e sale. Ta-glia a metà i panini, elimina la mollica,cospargi con l’olio e riempi con l’insalatache hai preparato. Richiudili con la molli-ca tolta e avvolgi ogni panino in una fo-glia di lattuga precedentementelavata edasciugata Servi su tovagliolo di carta re-sistente.

Le cotolette di vitello4 costolette di vitello con l’osso da 1 cm.di spessore, pane grattugiato, prezzemo-lo, parmigiano, 2 uova olio extra vergined’oliva e sale. Tagliuzzare il bordo dellecostolette in modo che non si arriccinodurante la cottura. Battetele leggermentee passatele prima nell'uovo sbattuto epoi nel pane grattugiato battendo con lemani in modo da fare aderire bene l'im-panatura. Fate una doppia impanaturase vi piace ben croccante. Mettete l’olioextravergine in una padella larga e pe-sante e mettetevi a dorare le costoletteda entrambi i lati, su fuoco lento. Taglian-do la cotoletta, all'interno deve risultareleggermente umida: deve essere croc-cante all'esterno e morbida all’interno.

Triglia in foglia di limoneIngredienti per una persona: 4 triglie fre-sche, olio di oliva extravergine, sedano,timo, sale, peperoncino, 8 foglie di limo-ne. Acquistate le triglie fresche, squama-tele e sfilettatele, lasciando solo la partesenza spine. Controllate che non vi sianorimaste lische: in tal caso toglietele condelle pinzette. Sciacquate, asciugate i fi-letti di triglia e condite a crudo in unazuppiera con olio extravergine, sedanotritato, sale, un pizzico di peperoncino efoglie di timo. Lasciateli marinare fin chenon vi sembrino mature. Prendete le fo-glie di limone a coppia, lavatele e fateleasciugare, quindi racchiudete in ciascu-na di esse i filetti conditi. Cuocere sullagriglia per 10 minuti. Servire caldo.

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Alla ricerca del marito perfettoD.ssa Pina Caliento - Collaboratrice da Calvi Risorta

Chi in questi giorni stapensando di fare un belviaggetto nella PenisolaScandinava, ed è in etàda marito, da oggi ha unaragione in più, oltre aquella di sfuggire al caldoafoso che non da tregua.

Da un recente studio, pubblicato sulJournal Population Economics dall’eco-nomista Almudena Sevilla Sanz, è emer-so, infatti, che i mariti migliori si trovanoproprio da quelle parti, nel Nord Europa,ed in particolare in Svezia. Seguono, neanche a dirlo, la Norvegia ela Gran Bretagna, fanalino di coda l’Au-stralia. Chi, invece, sta tirando un sospi-ro di sollievo, pensando che per una vol-ta l’Italia non è ultima in classifica puòdesistere perché, il Bel Paese, non com-pare affatto, bensì viene citato qui e lì,nella ricerca, come esempio negativo. Iparametri utilizzati fanno riferimento adalcune affermazioni sulle quali esprime-re il proprio accordo o disaccordo, affer-mazioni del tipo “Il lavoro di un uomo èguadagnare soldi e quello di una donnaè badare alla famiglia e alla casa” oppu-re “Sia l’uomo che la donna devono con-

tribuire al reddito fa-miliare”. Ebbene, gliuomini svedesi e nor-vegesi pensano chenon ci sia nulla di ma-le nel prendersi curadei figli e nel collabo-rare alle faccende do-mestiche. In effetti il risultatodella ricerca non stu-pisce più di tanto, vi-sto che ci sono pro-prio gli scandinavi alprimo posto per egualitarismo tra i sessi.Gli uomini scandinavi si sentono propriocome le loro compagne, come loro parte-cipano alla vita domestica ed hanno unlavoro (spesso appagante). La ricerca ha evidenziato anche che ledonne che vivono in questi Paesi, con unalto tasso di egualitarismo, sono più pro-pense a sposarsi, alla convivenza o co-munque a formare una famiglia. Anchequesto sembra scontato, le prospettive divita con una persona pronta a condivide-re il lavoro con te, sono decisamente in-vitanti. Questione di mentalità? Sicura-mente. Però, prima di avviare spedizioni

di giovani donne inSvezia e Norvegia, vadetto che anche in Ita-lia qualcosa si stamuovendo. Ormai so-no tanti gli italiani chenon considerano unavergogna l’eseguirecompiti ritenuti tradi-zionalmente femminili(e ci mancherebbe!),molti sono i papà checambiano i pannolini eportano i bimbi al par-

co, che lavano, stirano e cucinano, lastrada è ancora lunga, ma ce la possonofare. Prima di sparare a zero sugli uomi-ni italiani, la rivoluzione potrebbe partireproprio dalle donne, a cominciare dallemamme italiane. Sarebbe bello che mol-te di loro insegnassero ai figli maschi ilrispetto per le donne, che esigessero lacollaborazione nelle faccende domesti-che invece di giustificarli proprio perchesono uomini, che sottolineassero l’ingra-titudine verso il loro lavoro laddove ce nefosse il bisogno, che avessero per la fi-glia femmina lo stesso trattamento riser-vato al maschietto di casa.

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Fino a non molti annifa, a Bellona, e nelcircondario, quandoin una famiglia veni-va a mancare unapersona cara, per ot-to giorni non si cuci-nava né si uscivaper gli acquisti quoti-

diani, in segno di rispetto nei confrontidel defunto. Gli amici e conoscenti, sipreoccupavano di far recapitare da unbarista, alla famiglia in lutto, la colazione:caffè, biscotti, qualche bottiglia di liquoreed, eventualmente, sigarette. I parentipiù prossimi si attivavano a turno perpreparare il pranzo che sistemavano"ndo canistro" (un grosso cesto di vimini)e incaricavano una certa Angelamaria, laquale per una modesta ricompensa, por-

'U cuonzulo (visit a di conforto)Sandro Di Lello - Appassionato di tradizioni antiche - Collaboratore da Bellona

tava a destinazione, per l'ora dipranzo, " 'u cuonzulo" (cestocon le vivande) tenedolo abil-mente in bilico sulla testa (foto).Quanto avrebbe potuto “Ucuonzolo” consolare i familiaridel defunto, non si è mai capi-to! Raggiunta una certa età, lasignora Angelamaria avvertìdifficoltà nel portare " 'u cani-stro" (il cesto) sulla testa per-correndo lunghi tragitti. Pensò, quindi, difarsi sostituire dalla figlia. Accadde che"'u cuonzulo" da Bellona doveva essererecapitato a Vitulazio e la giovinetta s'in-camminò" 'pa cupa ‘e Vutulaccio" (oggivia Moro), A causa della pioggia la stra-da era molto scivolosa e la ragazza, nonabile quanto sua madre, perse l'equilibrioe cadde rovesciando il contenuto.che,

per fortuna, finì sulla tovagliache lo copriva. La giovane, av-vilita per l'accaduto, lasciò tuttoper terra e corse a chiedereaiuto presso una famiglia disua conoscenza residente inLargo Santella. Un comnpo-nente di questa famiglia si por-tò sul posto e recuperò il recu-perabile. Sostituì il boccione divino, qualche piatto finito infrantumi con i bicchieri, la tova-

glia imbrattata di fango con una pulita, ri-assettò il tutto e mise la ragazza in con-dizione di poter proseguire come se nul-la fosse accaduto. Oggi qualche cosa ècambiata. La tradizionale visita per il lut-to si effettua ancora portando più o me-no le stesse cose che si portavano unavolta, ma crude e recapitate di persona.

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"Col sistema del buco ruba-no pasta e ceci". Volevanosvuotare la cassaforte diun'agenzia di pegni, pove-retti; Peppe "Er Pantera"(Vittorio Gassman), Tiberio(Marcello Mastroianni), Ma-rio (Renato Salvatori), Ca-pannelle (Carlo Pisacane)

e Ferribotte (Tiberio Murgia) sono i mem-bri della banda del buco che si affidano alMaestro Dante Cruciani (Totò), l'esperto dicasseforti in libertà vigilata, per lezioni discasso. Ognuno con le sue sventure e lapenuria da affrontare. Peppe è un pugilebalbuziente, veloce nei cazzotti quantolento nel contare il tempo; Tiberio deve ba-dare al pupo mentre la moglie è in prigio-ne per contrabbando di sigarette; Mario èun mammone con tre mamme e un diplo-ma che non vanta perché conseguito inorfanotrofio; Ferribotte è il siciliano severoche protegge la sorella dai maschi; e poic'è Capannelle, un po' zanni e un po' giul-lare, uno sdentato sempre affamato con icalzoni da cavallerizzo. È stato Cosimo a

progettare il colpo ma, in carcere, lo ha ri-velato a Peppe che fuori dalle sbarre nonha perso tempo per spifferare e organiz-zare l'affare. Sullo sfondo di una Romaproletaria, preparano il piano minuziosa-mente… anzi, "scientificamente"; er Pan-tera spiega ai compagni il percorso pergiungere alla cassaforte tramite la carbo-naia, dettagliatamente, coinvolgendo an-che noi grazie alla ripresa del tragitto traimmagini fisse e sequenze fluide. Rubanoa Porta Portese una cinepresa per ritrarrela stanza in cui progettano di entrare fo-rando la parete che la divide da un appar-tamento sfitto. Poi scoprono che l'apparta-mento non è disabitato ma, gli audaci eroinon si danno per vinti; affrontano imprevi-sti e complicazioni con trovate comicheche si dipanano in ogni scena. Devono ri-uscirci questi poveracci, per liberarsi dallamiseria. Questa è la volta buona … e qua-si ci dispiace che il furto sia fallito! Un ca-polavoro tra farsa e sentimento, sceneg-giato da Suso Cecchi D'Amico, Age eScarpelli, e trasposto sullo schermo dal-l'arte registica del grande Mario Monicelli.

È un pezzo di storia per caratteristiche, te-matiche e ambientazione, quella della po-vertà urbana in cui ognuno si affanna co-me può per sopravvivere. C'è chi lavora ec'è chi ruba, o almeno ci prova. In quell'anno (1958), Filippo Sacchi così iniziavala sua recensione per il Corriere della Se-ra :" Adesso vediamo se il successo delfilm di Monicelli, I soliti ignoti, comincerà aschiudere le pervicaci zucche dei nostriproduttori a questa verità, che un film puòessere comicissimo, popolarissimo, ven-dibilissimo, anche senza essere stupido evolgare". Ci resta la nostalgia per il vec-chio bianco e nero, per quell'umorismo in-telligente della Commedia all'Italiana dicui questo film segna l'esordio; sono ca-ratteri ben definiti i briganti di Monicelli,con vizi, difetti e simpatia, imbranati chefalliscono nel tentativo del grande furto.Sarà l'inesperienza per i colpi grossi, osemplicemente la nuova disposizione deimobili ma, ricordate che "Rubare è un me-stiere impegnativo, ci vuole gente seria,mica come voi! Voi, al massimo... poteteandare a lavorare!"

I soliti ignotiLe recensioni di Fabiana Salerno - Collaboratrice da Bellona

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Giochi con i dadi in Grecia ed a RomaDr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi Risorta

Diverse sono le tra-dizioni che narranol'invenzione dei dadi:la più nota è quelladi Pausania, scritto-re del II secolo d.C.,che ci dice che "Pa-lamede dedicò i dadiche aveva inventato

durante l'assedio di Troia per vincere lanoia" (II, 20,3). I dadi erano fabbricaticon ogni tipo di materiale, dalla terracot-ta, al bronzo, al piombo, all'osso, allapietra, alla pasta vitrea, ma potevano es-sere anche in oro, avorio o ambra. Vierano dadi di forma cubica (tesserae),con i valori da 1 a 6, oppure dadi di for-ma parallelepipeda a sezione rettangola-re, i tali, con i valori 1, 3, 4 e 6. I numerivenivano incisi con un puntino racchiuso

in uno o più cerchi concentri-ci. Che il gioco dei dadi fos-se molto apprezzato presso iGreci lo si può ricavare dallenumerose raffigurazioni delgioco sulle anfore e su leky-thoi sia corinzie che attiche:famosissima l'anfora di Exe-kias (vasaio greco del VIa.C.) conservata al MuseoGregoriano Etrusco, che raf-figura Achille e Aiace Oileoche giocano ai dadi secondoalcuni, per altri ad una sorta di dama. Da-di sono stati rinvenuti sia in ambito san-tuariale che in tombe, sia infantili ma so-prattutto di adulti; è noto infatti dalle fon-ti letterarie che i dadi erano uno dei gio-chi più diffusi tra gli adulti. Tali oggetti,però, si prestavano anche ai trucchi dei

bari: essendo ricavati moltospesso dalle ossa degli artiinferiori degli animali, cui,una volta tagliate e squa-drate, veniva tolto il midolloper poi riempirli con mate-riali consistenti, in alcunicasi era aggiunto un pesoper facilitare la caduta deldado su un certo valore econdizionare l'esito del gio-co. Già in età repubblicanaesisteva a Roma la lex

alearia, che assimilava i proventi del gio-co con i dadi al ladrocinio. Solo durantele feste dedicate a Saturno a metà di-cembre, i Saturnali, era lecito giocared'azzardo; allo stesso modo in occasio-ne di avvenimenti sportivi era lecitoscommettere.

L'8° Reggimento Artiglieria Terre-stre "Pasubio" ha sede in Persano(Salerno) e dipende dalla BrigataBersaglieri "Garibaldi" di stanza inCaserta. Lo scudo araldico del reg-gimento si divide in due parti. Laparte inferiore si divide in tre tron-chi. Nel primo di color rosso ed ar-gento, con croce dell'uno e dell'al-tro, accantonata nel secondo dalCapo d'Angiò (Bologna) e nel quar-

to dal Giglio di Toscana di rosso. Nel secondo tronco: il primotroncato, d'azzurro cielo il primo e di verde il secondo a dueanguille poste in palo sui due campi in capo una ruota d'orodi otto raggi (Peschiera); il secondo inquartato nel primo e nelquarto di rosso nel secondo e nel terzo d'argento (Gaeta); nelterzo, d'azzurro all'arma di Ucrania sormontata da una stellad'argento. La parte superiore dello scudo è abbassato al ca-po d'oro, al quartier franco d'azzurro caricato dall'arma diUcrania (tridente d'oro). Lo scudo è sormontato da una coro-na turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nellacorona, scendenti e svolazzanti e in banda al lato dello scu-do, rappresentativi delle ricompense al Valore. Sotto lo scudosu lista bifida d'oro svolazzante, il motto che recita:

"VIS IGNEA" (vigore ardente)

Stemma Araldico dell'8° Reggimento Artiglieria T errestre "Pasubio"

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Lulù Fiorì, la dea del boscoRacconto breve di Serena Di Sarli - Melizzano (BN)

C'era una volta un grande bosco, dovetutto parlava, anche il Cielo. In quel bo-sco abitava la dea del bosco. Lei avevauna rivale, la strega Grimilda. La deaaveva fatto parlare le piante, perché sa-peva che un giorno avrebbe sfidato lastrega, e da loro voleva avere tanti con-sigli sulla magia. Le piante glieli davano

volentieri perché li aveva sempre amati e protetti. Quandoarrivò il gran giorno, Lulù Fiorì era molto preparata mentreGrimilde Ammosciò, no. Allora la gara cominciò. La stregal'aveva proposta a patto che chi avrebbe vinto sarebbe di-ventata la regina del bosco. Naturalmente tutte le piante fa-cevano il tifo per Lulù Fiorì. La maghe si sfidarono per tantotempo alla fine vinse… indovinatelo voi… Vinse Lulù Fiorì.Le piante furono molto felice. E mentre la quercia Giacomi-na la incoronava, mentre tutti facevano festa, la strega se neandò e non tornò più. Da allora vissero felici e contenti.

Totò disseÈ incredibile come un bipede di genere

femminile possa ridurre un uomoChi dice che i soldi non fanno la felicità, oltre ad essere antipatico, è pure fesso

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Foto pubblicat a sul nr . 67:Santuario Mariano di Leporano (fraz. di Camigliano)

Classifica aggiornat aPUNTI 20: Abbate Carlo Aversa - Falco Gianfranco Bellona - Izzo Angela Calvi RisortaPUNTI 18: Bove Sandro Capua; Pagano Teresa CamiglianoPUNTI 10: Cafaro Tatiana Bel-lonaPUNTI 5: Luciana Antinolfi daCalvi Risorta ; Falco AntoniettaVitulazio; Fiorillo Giovanni - Vi-tulazio; Ruocco Nino Caserta;Valletta Ciro - Capua, VerollaNicandro Calvi Risorta PUNTI 3: Fusco Anna Sparani-se; Gagliardi Nino Teano; SivoMario S. Maria C.V.

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Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Capua - 0823.996 222Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974

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Pignat aro Maggiore Turno festivo e fuori orarioLa Farmacia aperta la domenica, di segui-

to indicata, coprirà il fuori orario la settima-na successiva.Domenica 30 settembre FuscoDomenica 06 settembre 2009 Rega

Capua Farmacie turno festivo e prefestivo

29.08.09 - Russo30.08.09 - Corvino05.09.09 - Russo06.09.09 - Vecchione

S. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812 260Beneduce via G. Paolo I, 18 - 0823 843 701Bovenzi via Mazzocchi, 48 - 0823 846 520Tafuri via Avezzana, 0823 846 803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589 137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841 758Salsano S. Francesco - 0823 798 583Simonelli via Anfiteatro, 78 - 0823 845 383

S. Maria C.V. Farmacie T urno notturne28.08.09 - Iodice29.08.09 - Tafuri30.08.09 - Iodice31.08.09 - Salsano01.09.09 - Bovenzi02.09.09 - Iodice03.09.09 - Antonone04.09.09 - Tafuri05.09.09 - Merolla06.09.09 - Simonelli07.09.09 - Iodice08.09.09 - Beneduce09.09.09 - Bovenzi10.09.09 - Merolla

Avis - Calendario 2009La Sezione di Bellona comprende i gruppidi: Camigliano, (Ref. Vendemia Antonio340 309 6194) - Formicola, (Ref. Di Gaeta-no Nataly 340 067 6479) Liberi, (Ref. DianaAnnamaria 338 294 9647)

BellonaSettembre 5-6 - Ottobre 10-11Novembre 14-15 - Dicembre 12-13

CamiglianoSettembre 27

FormicolaOttobre 4

BellonaInterventi di DISINFEST AZIONE E

DERATTIZZAZIONE - 2009 - Ore 23,30Disinfest azione : 07 settembre, 05 otto-bre.Derattizzazione : 21 settembre, 19 otto-bre, 18 novembre, 11 dicembre.

Orario dei treni sulle tratte:Triflisco - Napoli

05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le

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Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

Orario di apertura al pubblico

A causa dell'esecuzione dei lavoridi riqualificazione, fornitura servi-zi, catalogazione beni ed archivia-zione, servizi multimediali e comu-nicazione presso il Museo Cam-pano, la Provincia di Caserta hadisposto, per motivi di sicurezza,la temporanea sospensione dellafruizione al pubblico del patrimo-nio artistico-culturale dell'Istitutodal 16 Giugno 2009 al 16 Settem-bre p.v.Indirizzo: Via Roma 68 81043 Capua (CE)Telefono: 0823 620035; 0823-620076 Fax: 0823 620035 E-Mail: [email protected] WEB: http://www.provin-cia.caserta.it/museocampano

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