Dea Notizie 79

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Speciale Elezioni "Non ho mai chiesto di occuparmi di mafia. Ci sono entrato per caso. E poi ci sono rimasto per un problema morale. La gente mi moriva attorno" Paolo Borsellino Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno IV N. 79 19 marzo 2010 Spazio autogestito Perchè votarmi? Leggetelo a pag. 5 V O T A E F A I V O T A R E M I C H E L A P O N T I L L O V O T A E F A I V O T A R E M I C H E L A P O N T I L L O

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Dea Notizie 79

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Speciale Elezio

ni "Non ho mai chiesto dioccup armi di mafia. Cisono entrato per caso. Epoi ci sono rimasto perun problema morale. Lagente mi moriva attorno"

Paolo Borsellino

Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno IV N. 79 19 marzo 2010

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DEA NotizieSede legale e Redazione

via Regina Elena, 2881041 Bellona CE

Telefax 0823.966794320 28 50 938

c.c.p. 33785874 - P.I. [email protected]

Settimanale di Cultura,informazione e politica

Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del

19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.

Direttore ResponsabileFrancesco Falco

Vice DirettoreFranco V aleriani

Responsabile RedazioneAntonella Aquaro

Grafica: Antonio Scala

Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

IL MILLENNIO di Carmela CarusoneLA CARTOLIBRERIA IL MILLENNIO IN OCCASIONE DELLE FESTIVITA' DI PASQUA E’ LIETA DI PRESENTARVI UNA VASTASCELTA DI GADGET PER LE SANTE FESTE. INOLTRE COME SEMPRE TROVERETE UN VASTO ASSORTIMENTO PER LA

SCUOLA E TANTI ARTICOLI PER LUI & LEI: PORTAFOGLI - PROFUMI - BORSE - PORTACHIAVI - PELUCHE - CAPPELLI - E TANTO ALTRO ANCORA CHE POTRETE SCOPRIRE VISITANDO LA NOSTRA ESPOSIZIONE.

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AUGURIAMO A TUTTI BUONE FESTE DI UNA SANTA PASQUA

Ricette di NiettaCollaboratrice da Bellona

Orecchiette con ricott a e basilico

Ingredienti per 6 persone:400 gr. di farina di granoduro, 4 dl. di acqua, 800gr. di pomodori freschi,100 gr. di ricotta, possibil-mente caprina, essiccata

e grattugiata, 1 cipolla, sale, olio extra-vergine di oliva. Preparate la pasta me-scolando su di una spianatoia di legno lafarina e l'acqua tiepida. Dalla stessa ri-cavate dei bastoncini della grandezza diun mignolo e della lunghezza di circa 3cm. Imprimete su di essi le dita della ma-no con un movimento molto veloce. Nel

frattempo preparate il sugo con l'olio ex-travergine ed il pomodoro. Lasciate sulfuoco per circa mezz'ora. Cuocete leorecchiette in abbondante acqua salata,scolatele, conditele con il sugo e ricopri-te di ricotta grattugiata e foglie di basilicofresco. Servite calde.

Pasta all'uovo con pesce sp ada

Ingredienti: sfoglia all'uovo per pasta ri-piena, 500 gr. di pescespada, 500 gr. dipolpa di melanzana, 20 gr. di menta. Peril pesto: 150 gr. olive nere snocciolate,pizzico di sale e peperoncino, olio extra-vergine. Preparate una sfoglia all'uovo

da completare con il ripieno che faretecon il pesce spada tagliato a cubetti, lapolpa di melanzana cotta precedente-mente al forno e foglioline di menta.Condite con sale e peperoncino, amal-gamate per bene il tutto e tagliate la sfo-glia in pezzi da cm.4X8, ponete su ognipezzo un cucchiaio di ripieno e chiudetecome fate con un involtino. Intanto preparate il pesto mischiandocon le olive nere denocciolate, un pizzi-co di sale e peperoncino, frullate il tuttocon olio extravergine. Per concludere,fate cuocere gli involtini in acqua salata,condite con il pesto di olive nere e guar-nite con menta fritta.

Nonost ante le polemiche arte e femminilità sulle p asserelle del made in It aly

Dott.ssa Miriam D’Aiello - Collaboratrice da VitulazioVe la immaginate AnnaWintour, già avvelenataabbastanza per essersipersa qualche “sfilatuc-cia” a Parigi, rovinarsi lepreziose scarpe diJimmy Choo o Chanelpercorrendo a piedi tutta

via Monte Napoleone? Ci volevano loro ibig della moda a far intenerire il sindacodi Milano che ha rilasciato diecimila passstraordinari a modelle, sarti e agli addet-ti a trucco e parrucco. La moda ha vintosulla Domenica a piedi voluta dalla Mo-ratti di ferro, come l’ha definita la stessa:”Un modo per riconquistare gli spazi pub-blici con mezzi ecologici come la biciclet-ta o i pattini.”Il Mady in Italy ancora ci stu-pisce, dopo aver intimorito la ice queendel fashion world che vedeva la settima-na della moda milanese troppo lunga peri suoi gusti, ha dimostrato attraverso isuoi stilisti di saper tirare fuori le proprievoglie e le proprie radici con le curve, la

sicilianità, e la cura sartoriale come perDolce e Gabbana. Maxi-pull e abiti di tri-cot il tutto spruzzato d’oro per Laura Bia-giotti, invece Prada presenta una donnapeccaminosa che a volte si confondecon il suo alter ego selvaggio e squinter-nato. Cristina Ortiz la nuova designer diFerragamo approfondisce la sofistica-tezza e couture vestendo la donna contricot e cappotti doppiopetto. Profumo dianni ’80 negli spiriti delle collezioni. Lepasserelle del 2010 risuscitano anchegrandi artisti: Antonio Marras ha uno sti-le catalano che rimanda alla Spagna diPicasso fatta di pizzi ruche e balze, Dol-ce e Gabbana fanno una libera citazionedel tutto surrealista con le distorsioni delgenio Dalì.

Questa rivista è anche su

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Le cronache si stanno interessando, in questiultimi tempi, di molti episodi che impongonoun'accurata riflessione perché trattasi di bambi-ni che muoiono mentre si accingono a trascor-rere ore spensierate con la gita scolastica. Ab-biamo fatto richiesta alla Polizia di Stato che,con la cortesia che la distingue, ci ha fatto con-tattare l'Asaps (Associazione Amici della Polizia

Stradale) la quale ci ha fatto pervenire un decalogo che, se-condo l'Associazione, andrebbe sempre osservato: 1) Affidarsi sempre a ditte serie e conosciute. 2) Un prezzo molto più basso delle tariffe normali può essereindice di scarsa professionalità e di basso livello di affidamen-to; 3) L'organizzatore DEVE pretendere che per i viaggi lunghi ilconducente (o i conducenti) abbia riposato il numero di oreprevisto. Soprattutto pretendere che per i viaggi che inizianoall'alba, il conducente (o i conducenti) non sia tornato la seraprima, o addirittura la notte stessa da un precedente viaggio. 4) Verificare che il veicolo sia stato sottoposto alla prevista re-visione.

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Sicurezza per le gite - Non chiedere ma... PRETENDEREFranco Falco

5) Verificare che sia adeguatamente munito di pneumatici re-golari nel battistrada. 6) Verificare che per i viaggi in periodo invernale e quelli desti-nati a raggiungere località di montagna, il mezzo sia munito dicatene. 7) Pretendere nel modo più assoluto che il conducente non be-va alcolici durante il periodo del viaggio e nelle soste durantela consumazione dei pasti. Qualora risulti che abbia bevuto ri-fiutarsi assolutamente di riprendere l'itinerario. 8) Accertare che il conducente non superi le ore previste di gui-da. Normalmente 9 al giorno con periodi che non superino le 4ore e mezza. Continua a pag. 6

Antonio Palumbo

Vota così Scrivi

Elezioni Provinciali 28 e 29 Marzo 2010Collegio: Vitulazio - Pastorano - Pignataro M.

Grazzanise - S. Maria la Fossa

(Scheda colore GIALLO)Spazio autogestito

Elezioni Regionali 2010Come esprimere il voto

Attenzione si st a cercandodi nascondere preferenzeche potrebbero risult are

NULLEE' importante far conoscere a quanti vanno a votare cheuna loro preferenza può essere annullata. Non riusciamo acomprendere perché una cosa di tale importanza si cerca ditenerla nascosta. Quest'anno, a seguito dell'introduzione della quota rosa, os-sia l'inserimento obbligatorio nelle liste di candidati donne,per esprimere correttamente le due preferenze, si dovràapporre un segno sul simbolo della lista prescelta, accantoal quale l'elettore troverà uno spazio dove poter esprimerela preferenza per uno o due candidati appartenenti allastessa lista. Nel caso in cui si esprimano due preferenze, sidevono scegliere due candidati di genere opposto (maschi-le/femminile o viceversa) pena l'annullamento della secon-da preferenza.

Michela Pontillo

Candidata alla Regione

Campanianella lista:

Caldoro Presidente

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Pagina 4 Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

Storia della canzone it aliana: Renato CarosoneFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Il personaggio che hacaratterizzato gli anni50 della musica leg-gera è Renato Caro-sone nato a Napoli il 2gennaio 1920. Diplo-matosi in pianoforte alConservatorio S. Pie-

tro a Majella di Napoli, nel 1937 si recò inAfrica dove iniziò una carriera costellatadi successi. Ritornato a Napoli, dal 1946al 1949 si esibì con diverse orchestre fa-cendosi notare per l'abilità pianistica. Lacanzone italiana e quella napoletanaerano rimaste al filone classico e Renatoera convinto che si dovesse dare unasvolta. Tutto cominciò nel 1949, a Napo-li, nel night club "Shaker". Il proprietario,amico di Carosone, gli affidò il compito diformare un gruppo musicale che risultòcomposto dall'olandese Van Wood allachitarra, Gegè Di Giacomo alla batteria eRenato al pianoforte. Un trio che ogni se-ra riusciva a richiamare appassionati cu-riosi di assistere alle esecuzioni dei treindiavolati musicisti. Ma fu la Rai a de-cretare il successo del trio quando i diri-genti decisero di trasmettere musica dailocali notturni italiani. Iniziò così il suc-cesso del trio Carosone che, nel 1951, si

esibì all'Open Gate di Romapoi, nel 1953, a Milano inci-sero i primi dischi ed il pri-mo motivo fu una canzonecomica napoletana: La Pan-sé". Nel 1955 il trio fu tra-sformato in quintetto e, do-po una serie di spettacoli inTV, iniziò una tournée inSpagna, Grecia, Canada,Stati Uniti, Argentina e Brasile. Il 7 set-tembre 1970 Renato Carosone annunciòil ritiro dalle scene e, dalla musica, passòalla pittura realizzando tele con uno stilepittorico del tutto unico ed originale. Do-po le canzoni di Carosone meritano unacitazione quelle romane, che sono l'altravena musicale della canzone italiana. Ilperiodo d'oro della canzone romana vadal 1930 al 1960. La prima canzone ro-mana è un sonetto che risale al XIII sec.e e si può ascoltare in qualche osteria diTrastevere. La canzone romanesca mo-derna nacque nel 1890, si tratta di "Festadi Maggio" a cui seguì "La Serenata", unsonetto del poeta Gioacchino Belli. Nel1893, alla festa di S. Giovanni, fu cantatala canzone "Affacciate Nunziata" consi-derata la più bella serenata romana cheEttore Petrolini, umorista, cantante, com-positore ed attore, eseguiva nei suoispettacoli. Altri famosi autori romani so-no: Eldo Di Lazzaro autore di "La Piccini-na, e "Chitarra Romana": Il napoletanoBixio compose: "Canta se la vuoi cantà, e"Serenatella amara", l'italo polacco Dere-vitsky compose "Serenata Sincera"ed unaltro napoletano, Rocco Galdieri, con

"Serenata a chi me pare".Merita una citazione MarioRuccione che, durante ilperiodo fascista compose"Faccetta nera" un motivocantato dagli italiani di allo-ra. Seguirono:"Chitarratel-la", "Villa Triste", "Mandoli-natella", "Vecchia Roma" e"Serenata Celeste" tutti

successi dell'indimenticabile Claudio Vil-la. Anche gli attori romani si sono cimen-tati con la canzone: Aldo Fabrizi com-pose "Nannarella", Renato Rascel "Ven-ticello de Roma" e "Arrivederci Roma"conosciuta in tutto il mondo. L'ultimacanzone dedicata a Roma è." Roma nunfa la stupida stasera" del Maestro Ar-mando Trovaioli che la compose per lacommedia musicale "Rugantino".

XIII puntata

CARTOLANDIALuigi

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Pagina 6 Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

i È questa la prima del-le tre puntate della sto-ria di un uomo straordi-nario, un uomo dai mil-le volti e dalle mille im-prese: ufficiale, agentesegreto, ambasciatore,stalliere, acquaiolo,

scaricatore di porto e soprattutto guerri-gliero. Amedeo Guillet nacque a Piacenzail 7 febbraio 1909 da una nobile famigliapiemontese e capuana. Frequentò l'Acca-demia Militare di Modena, da dove uscìnel 1931 con i gradi di Sottotenente di Ca-valleria del Regio Esercito. Assegnato alReggimento "Cavalleggeri di Monferrato",dimostrò spiccate qualità militari. Iniziatala Campagna di Abissinia il Tenente Guil-let fu assegnato al Regio Corpo delleTruppe Coloniali in Libia, partecipando,nell'ottobre del 1935, alle prime azioni diguerra in Etiopia. Il 24 dicembre dellostesso anno fu ferito gravemente alla ma-

Gruppo Bande Amhara, unità militaremultietnica, composta di 1700 uomini diorigine etiope, eritrea e yemenita inqua-drati da Ufficiali italiani. Il compito asse-gnato al Gruppo di Guillet era di operarecontro il nemico che infestava la regionenord-occidentale dell'Eritrea. Nel 1939,durante un combattimento contro la guer-riglia nella regione di Dougur Dubà, il Te-nente Guillet costrinse il nemico ad unoscontro in campo aperto e in una delle ca-riche, il suo cavallo fu colpito ed ucciso.Guillet ordinò al suo attendente di darglie-ne un altro ma anche il secondo fu colpi-to. Trovandosi appiedato, si mise ai co-mandi di una mitragliatrice e sparò controgli ultimi ribelli rimasti. Per questa azione,"di eroismo e sprezzo del pericolo", gli fuconferita la Medaglia d'Argento al ValorMilitare e i suoi soldati lo soprannomina-rono "Comandante Diavolo", convinti chegodesse di una sorta di immortalità.

Continua

no sinistra du-rante la batta-glia di Selacla-clà. Il 5 maggiodel 1936 fu de-corato a Tripolidal Maresciallod'Italia ItaloBalbo per ilsuo esemplaree coraggiosocomportamen-to in combatti-mento. Nell'a-gosto del 1937 seguì il Generale Fruscinell'avventura della guerra civile in Spa-gna, distinguendosi nei combattimenti diSantander e Teruel, al comando di un re-parto carri della divisione "Fiamme Nere"e poi alla testa di un Tabor di CavalleriaMarocchina. Prima dell'ingresso dell'Italianel II Conflitto Mondiale, Guillet fu inviatoin Eritrea e nominato Comandante del

Amedeo Guillet: un uomo dai mille volti e dalle mille impreseDr. Domenico Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Le abit azioni dei ricchi al tempo dei RomaniDr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi Risorta

Gli appartenenti alle fa-miglie dei ceti più ele-vati abitavano in casepiù o meno ampie edeleganti, le domus, matutte abbastanza similinella struttura. I muriverso l'esterno avevano

poche e piccole finestre, per la sicurezzama soprattutto perché la luce entravanelle stanze da due aree centrali: l'atrio,che era per lo più coperto da un tetto co-struito in modo da convogliare l'acquapiovana verso una vasca interna e il giar-dino, chiamato peristylium, interno allacasa e quindi scoperto. All'interno dellacasa era un succedersi di stanze: lestanze da letto dette cubicula, la sala deibanchetti detta oecus tricliniare o tricli-nium dove gli ospiti potevano mangiaresdraiati sui letti tricliniari, alcuni ambientilaterali detti alae, il tablinum che era lo

studio del capofamiglia, il lararium, stan-za con funzioni religiose per il culto deiLari, Mani e Penati; le stanze di servizio,come la cucina, il bagno e le latrine, edinfine gli ambienti per la servitù. Moltestanze erano affrescate ed ornate dimarmi e pavimentate con mosaici cometestimoniano le numerose domus rinve-nute a Pompei. L'arredamento era inve-ce limitato: i mobili si riducevano a letti,tavoli, sedie, cassapanche, qualche ar-madio. Candele e lampade a olio garan-tivano l'illuminazione; bracieri in bronzo

riscaldavano i triclini durante i lussuosibanchetti. È possibile avere un'idea ditale arredamento visitando il Museo Ar-cheologico di Napoli, che possiede unostraordinario patrimonio archeologicoproveniente dagli scavi pompeiani ed er-colanesi, oltre che dal territorio campa-no. Ritornando alle domus, le più note almondo sono sicuramente quelli di Pom-pei e di Roma, una tra tutte per architet-tura ed importanza è la Domus Aureafatta costruire dall'imperatore Neronedopo il disastroso incendio del 64 d.C.

OnomasticoBuon onomastico a Giusep-pe Rachiero da Bellona daparte dei genitori, Maria eGennaro, sorella, nonna, zii,cugini e i tantissimi amicibellonesi e non solo.

Dalla pag. 39) Eccezionalmente e per non più di due volte la settimana può raggiungere le 10ore. L'orario di guida complessivo di due settimane non può superare le 90 ore. Sein una settimana se ne lavorano 50 in quella successiva ci si dovrà limitare a 40 oredi guida. Dopo un massimo di 6 periodi di guida il conducente deve fruire di riposogiornaliero di almeno 24 ore (se preso fuori dal luogo di abituale stazionamento delveicolo o nella sede del conducente). 10) Il capo del gruppo e gli organizzatori si facciano indicare sempre il numero tele-fonico dell'impresa con la quale il viaggio è stato organizzato e possibilmente il nu-mero di cellulare di uno dei responsabili, per segnalare qualsiasi anomalia anche du-rante il viaggio. Dunque, prima di partire far controllare (gratuitamente) agli Agenti della Polizia di Sta-to oppure della Polizia locale se i dieci punti su riportati sono rispettati. Inoltre va sancita la totale responsabilità dell'impresa per ogni carenza tecnica delveicolo e per ogni violazione dei tempi di guida e riposo del conducente. Deve poi essere rivisto il sistema del prelievo dei punti in caso di violazioni che, sereiterate, devono portare al ritiro oltre che della patente per il conducente, della li-cenza di esercizio alla stessa impresa. Infine controllare se i massimali assicurati sono sufficienti in caso di grave incidentestradale.

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La politicaal servizio

del cittadino

Uno di V oi...VOI

con ME

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Voglio andare da Maria De Filippi!Chiara Dell’Aversano - Collaboratrice da Pastorano

Ebbene si, dopo aver-la tanto criticata dallepagine di questa rivi-sta, mi sono converti-ta anch'io e ho cedutole armi davanti a suamaestà la regina degliascolti della televisio-ne italiana. Adesso la

grande ideatrice di programmi televisivi,ne ha inventato un altro che sembra fatto

su misura per chi come me ha superatouna certa età. Non più bellimbusti tronisticon stuoli di ochette al seguito o viceversa,bensì attempati signori e signore che dopocortesi convenevoli e misurate presenta-zioni, hanno incominciato anche loro, gar-batamente a scannarsi davanti alle teleca-mere. Il motivo è più che giustificato: aven-do individuato la sexy ultrasettantenne oviceversa il playboy ottantenne, lottanocon le unghie per non farsi sottrarre il così

ambito oggetto del desiderio! Allora ho de-ciso, vado anch'io, non vedo l'ora di but-tarmi nella mischia e se adocchierò tra ipresenti il vecchietto che fa per me guai achi me lo toccherà. È vero per anni ho ri-fiutato di fare la badante ma qui sarà tuttodiverso, vuoi mettere, me lo sono scelto daMaria De Filippi, e a voi tutti dico: non per-detevi d'animo, finché c'è vita c'è speran-za. Dagli otto agli ottant'anni, c'è speranzadi andare in TV a fare il buffone.

Non solo mimoseIl Direttore

In occasionedella Festa del-la Donna è co-minciata lacampagna dip r e v e n z i o n eo n c o l o g i c apresso l'Hospi-ce Nicola Faldedi Santa MariaCapua Vetere,inaugurato me-

no di un mese fa. Sabato 6, Domenica7 e Lunedì 8 marzo, i medici dell'Asso-ciazione House Hospital onlus hannoeffettuato gratuitamente visite (seno,cuore, utero e pelle) ed indagini diagno-stiche (ecografie, ECG, saturimetrie,pap-test e nevoscopie) per la popola-zione locale. L'iniziativa ha avuto unatale adesione, che per gestire l'ampiamole di prenotazioni, si è deciso di ripe-terla il 13 e 14 marzo. Per l'Associazio-ne House Hospital onlus c'era anche ilDott. di Girolamo Fiorenzo, (foto) der-matologo di Calvi Risorta, che ha chiari-to i motivi di tale iniziativa: "il melanomaè un tumore altamente maligno che col-pisce la pelle e le mucose in genere trai 30 ed i 50 anni. Raro nel bambino, nel-la donna la sede corporea più colpitasono gli arti inferiori, nell'uomo il tronco,ma tale neoplasia può colpire indifferen-temente dalla testa ai piedi, compresala bocca, le zone genitali, gli occhi e sot-to le unghie. Può avere origine da unneo che si ha da una vita o può compa-rire su pelle perfettamente sana e por-tare a morte una persona in pochi mesi.Grazie a quest'iniziativa ho visitato gra-tuitamente circa 200 persone, per lo piùdonne, riscontrando per fortuna pochiproblemi, a parte qualche caso che èstato prontamente indirizzato presso icentri di riferimento oncologico regiona-li per una rapida ed ottimale soluzione.

Infine posso aggiungere che, partecipan-do da più di 7 anni a tale progetto, che ingenere si svolge mediante camper attrez-zati che girano per le varie piazze dellaregione Campania, ho potuto constatareche spesso proprio casualmente persone

che per varie motivazioni magari non sisarebbero mai sottoposte in altre circo-stanze ad una controllo dei nei, sono sa-lite sul Camper e gli è stato diagnostica-to un melanoma in fase iniziale, salvan-do loro certamente la vita".

S. Maria C.V.

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Desidero ribaltarela domanda echiedere perchénon votarlo?Io sono convintoche non si riescea trovare una solarisposta valida al-

la mia domanda mentre alla vo-stra posso tranquillamente ri-spondere che dopo due mandatiricevuti un sindaco non può es-sere rieletto per cui è giusto chemetta a disposizione dei cittadinila sua esperienza di amministra-

Elezioni provinciali: Perché vot are Giancarlo Della Ciopp a?Risponde il dr. Carmine Antropoli - nostro Collaboratore e Sindaco di Capua

tore. Io lo appoggio, incondizio-natamente, perché sono convintoche Giancarlo prosegue il lavoroiniziato da me quando rivestivo lacarica di Consigliere Provinciale.Mi riferisco in particolare al sensorotatorio alla francese realizzatoa Bellona, alla strada provinciale,al ponte sul Volturno, alla via Ga-latina, alla variante che dall'uscitadel casello autostradale di SantaMaria C.V. raggiunge il centro diCapua e tante altre opere. Inoltre,sono certo che sia gli elettori diBellona che quelli di Capua fa-

ranno convergere su GiancarloDella Cioppa la loro preferenzaperché è un degno rappresentan-te del partito e dei cittadini. “Ma i bellonesi sono contentidel loro sindaco?”Oltre ai giudizi positivi che conti-nuamente ascoltiamo su Gian-carlo Della Cioppa, in politicacontano i numeri. Non dimentica-te che ebbe il primo mandato consoli cinque voti di differenza sul-l'avversario politico. Dopo cinque anni, a Bellona, si ri-tornò alle urne ed i candidati aSindaco erano gli stessi. Ebbene,tutti sappiamo come finì: i cinquevoti di differenza diventarono1500. Non credo che in qualchealtra città d'Italia ci sia stata unatale affermazione. Se Giancarlo Della Cioppa nonavesse dato prova di capacitàamministrativa, i bellonesi, popo-lo intelligente e preparato, loavrebbero mandato a casa, inve-ce hanno scelto di continuare e,per quanto io sono a conoscen-za, neppure in questo secondomandato li sta deludendo perchéGiancarlo ama Bellona ed è ama-to dai bellonesi. La grande affer-mazione di Giancarlo fece scal-pore anche a Capua e molti elet-tori aspettano in ansia di poterscrivere Della Cioppa sulla loroscheda perchè convinti che comeha fatto per Bellona, farà ancheper Capua e l'intera provincia diCaserta.

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Pagina 10 Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione spazi autogestiti

Orario e Convenzioni alla penultima p agina

Ente Provincia Casert a

Il Mosaico del "Coro Sacro"Dr. Giorgio Leone - Archeologo - Collaboratore da San Giorgio a Cremano (Na)

La sala X delMuseo Campa-no di Capua èdedicata ai mo-saici, la mag-gior parte diquelli presentiproviene dal-l'antico tempiodi Diana Tifati-na, sito alle fal-de del Monte Ti-

fata, ove ora sorge la basilica benedetti-na di San Michele Arcangelo a Sant'An-gelo in Formis. I pannelli musivi sono oracinque, poiché tre andarono persi in se-guito al bombardamento aereo del 9Settembre 1943 che colpì un'ala del mu-seo. Dei brani musivi esposti, due di es-

si presentano combina-zioni ornamentali condelle lance incrociatesotto scudi di diversaforma; un terzo pannelloè costituito da motivigeometrici, mentre quel-li di maggior rilievo sonoproprio il quarto e il quin-to. In entrambi sono raf-figurate scene di vitaquotidiana. Il quarto mo-saico rappresenta unascena conviviale; si in-centra su cinque com-mensali, due uomini e tre donne, nell'at-to di conversare disposti intorno a un tri-clinio. Nell'antica Roma, infatti, i com-mensali sedevano sdraiati su dei cuscini

attorno ad un tavolobasso. Il quinto pannel-lo, oltre ad essere il piùgrande per dimensioni(cm 138 x 175), è anchequello più elaborato, es-sendo un fantasticoesempio musivo di artecampana di età costanti-niana databile al II - IIIsec. d.C. Vi è qui rap-presentato un coro digiovani fanciulle che in-neggiano canti in onoredella dea Diana, dea

della caccia e dei boschi, ma anche pro-tettrice delle donne. In una treccia poli-croma con tasselli di colore bianco, nero,giallo, rosso e verde è inscritto questogruppo di giovani disposte su quattro fileparallele e completato in fondo dalmaestro del coro (magister cantorum). Ilmateriale preparato in forma di tesserecubiche costituite da smalti e pietre natu-rali è asservito su uno spesso strato dimalta sottostante. Un gradevole contra-sto risulta tra la pelle delle varie figurefemminili e le superfici delle tuniche cheindossano, cariche di un intenso azzurro;mentre le ombre sottostanti contribuisco-no a rendere una pregevole illusioneprospettica.

Oculat a riflessione di una nostra lettrice

...quello che davvero mi fa piacere è sapere che per i miei concittadini, peri cittadini di Bellona e di tutti i paesi limitrofi, c'è un giornale come Dea Noti-zie che informa e non disinforma. In questo periodo di crisi è bello sapereche ad un giovane pur non avendo un soldo in tasca non è negata la cultu-ra e l'informazione. Entro in edicola senza un soldo e ad attendermi c'è DeaNotizie, questo grazie a lei e agli sponsor. Questo concetto non va dimenti-cato perché nulla è dovuto. A.M.R. Vitulazio

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ANTIMO RUSSO"AMICIZIA, LA VORO E RISPETTO

DEGLI IMPEGNI, NUOVO BENESSERE PER IL TERRITORIO"INDICEL'UOMOla vit a, le passioni, gli studi, la famiglia

L'IMPRENDITORE il lavoro e lo sviluppo

UN ESEMPIO DI PROGETTUALITA' TURISTICACapua, "città turistica"Bellona, "città caratteristica"

IL POLITICO

I GIOVANI

LE DEVIAZIONI SOCIALIil ruolo dello sport

L'UOMO

La vita, le passioni, gli studi, la famigliaNato cinquantaquattro anni fa nelle campagne di Vitulazio,da una famiglia di contadini. Per tutta l'adolescenza ho studiato con profitto mentre aiu-tavo i miei genitori, assieme agli altri quattro fratelli e so-relle. Lo studio era per me una passione ma anche lo stru-mento per lasciarmi alle spalle la dura vita dei campi, di cuivado orgoglioso perché ritengo che le origini vadano sem-pre salvaguardate e che le proprie radici non debbano maiessere recise.Nel 1980 mi sono laureato in ingegneria elettronica ed ho immediatamente cominciato a lavorare: SIRTI, la socie-tà telefonica di Stato, ITALTEL telematica in qualità di responsabile del Centro di Ricerche.Nel 1986 ho avviato la mia carriera imprenditoriale. Un anno dopo insegnavo elettronica.Oggi sono docente, imprenditore, politico. Infine, ma non per importanza o per valori, sono marito e padre di tre fi-gli. Una famiglia unita, negli affetti, nelle attività, negli impegni professionali.

L'IMPRENDITORE

Da ventiquattro anni mi dedico all' imprenditoria. Dopo cinque anni di lavoro come dipendente aziendale e dopo averacquisito una sufficiente esperienza, cresceva in me la voglia di generare nuove opportunità di lavoro. Già all'epo-ca si poteva intuire la grande rivoluzione che attraversa il mercato del lavoro: il trasferimento della produzione dimassa nei paesi in via di sviluppo, dove il costo della manovalanza è infinitesimale rispetto ai livelli occidentali. Ciòha portato al ridimensionamento delle grandi industrie che hanno dislocato la produzione nelle aree a più basso co-sto del lavoro. Sono convinto che la crisi che attraversa il settore della manifattura di massa sia irreversibile in quanto le aree de-presse esistenti sulla terra sono ancora enormi. Dopo la Cina, altre nazioni saranno pronte a contendersi la via del-la "ricchezza e del benessere". Perciò nei paesi industrializzati, occorre puntare sui servizi. In particolare: turismo,commercio e prodotti di altissima tecnologia. Non per caso, una delle mie aziende opera nel settore dei servizi, re-lativamente all'elettronica, dove il know how è una componente essenziale. L'altra intuizione è stata quella di en-trare, in tempo utile, nel settore delle ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI. Attualmente, una delle aziende del grup-po ha in esercizio una centrale di produzione di energia da fonti rinnovabili ad olio vegetale dalla potenza di 1MW:la prima ed ancora l'unica in provincia di Caserta. Da Politico alla provincia e da imprenditore sul territorio indirizzerò le mie energie e il mio impegno allo sviluppo

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Pagina 12 Pagina autogestita della stessa ed in particolare di Capua e Bellona. Il mio progetto è di rendere seriamente Capua "città turistica" eBellona "città caratteristica".

UN ESEMPIO DI PROGETTUALITA' POLITICACAPUA CITTA' TURISTICA

Capua, oltre ad essere ricca di testimonianze storiche, artistiche e culturali del passato, possiede un'attrazione tu-ristica straordinaria, il Volturno.Pensare di rendere Capua "città turistica", vuol dire rendere navigabile il Volturno. La realizzazione di questo pro-getto porterebbe enormi benefici anche a Bellona e Triflisco, visto che una delle due ripe lambisce il territorio. Ritengo che sia questo il fulcro attorno al quale debba girare l'intero rilancio turistico di Capua e Bellona.Una strategia questa, sulla quale sono pronto ad investire concretamente, perché sono fermamente convinto checiò significhi ricchezza e benessere per tutti i cit-tadini del territorio.La navigabilità del Volturno è il nodo centrale perrealizzare un vero e proprio percorso del turista.Di conseguenza, si tratta di agire sulla fruibilitàdei beni della città. Quindi, di potenziare l'offertain termini di ricezione turistica e di ospitalità. Il tut-to di pari passo con un'attenta e capillare opera dipromozione e di divulgazione.

BELLONA CITTA' CARATTERISTICAPerseguendo nella ferma convinzione di rilancia-re dal punto di vista industriale, imprenditoriale edoccupazionale, il territorio di Capua e Bellona, ri-badisco quanto sia indispensabile puntare sul tu-rismo e sul commercio. Di commercio, soprattut-to nel settore culinario, Bellona è vissuta per tan-ti anni. Purtroppo, politici poco attenti hanno dela-pidato un patrimonio inestimabile! Oggi, la ristora-zione a Bellona sta vivendo un declino inarresta-bile: le migliaia di avventori, provenienti dall'interoterritorio regionale per gustare la celebre pizzabellonese, non si vedono purtroppo più! Occorreridisegnare Bellona con nuovi spazi di svago, disport, di aggregazione. Allargare il centro storico adibendo i giardini abbandonati a parchi verdi, di promozione deiprodotti tipici locali, di incontro e di svago per i cittadini e i turisti. È stato sempre uno dei miei sogni quello di co-struire una pista di pattinaggio su ghiaccio, con funzionamento su tutti i trecentosessantacinque giorni dell'anno. Po-tenziando anche l'offerta in termini di ospitalità. Il mio è certo un proposito, in buona parte, di natura amministrativae comunale, ma da politico potrò agire per dare indirizzi e vigilare sul buon esito degli stessi e potrò meglio dareun'innovativa impronta progettuale ed imprenditoriale alla città.

IL POLITICOFin da giovanissimo ero affascinato dalla politica. Oltre all'esperienza vissuta come assessore nel comune di Bel-lona, ho ricoperto diversi incarichi politici, anche a livello pRovinciale. Nel 2005, sono stato candidato a Consiglie-re Provinciale nel Collegio Capua-Bellona-S. Angelo in Formis, posizionandomi al secondo posto, con 1700 voti, suventitré Candidati. La mia seconda candidatura è stata fortemente voluta da tantissimi amici condividendo, con es-si, i valori, per me alti ed importanti più di ogni altra cosa: famiglia, meritocrazia, rispetto per la parola data. L'impe-gno politico e la candidatura nascono da una precisa osservazione del territorio. Occorre ridisegnare il futuro la-vorativo e di sviluppo in Provincia di Caserta. Per poterlo fare, per poter creare le condizioni di progresso e ric-chezza, sono necessarie le giuste indicazioni della politica. Sono un politico proiettato all'interno del marcato del la-voro, da tecnico, da imprenditore e da cittadino. Voglio utilizzare lo strumento politico per poter dare un'improntaprogettuale a questo territorio, in modo che la gestione del "contingente futuro" sia frutto di una progettazione dioggi, ben conscio che è necessario curare i problemi contigenti.

GIOVANICredo fermamente nei giovani. Da padre, da insegnante, che ogni giorno cerca di interpretare l'universo giovanilee di agire stimolando le infinite capacità di tutti gli studenti, da imprenditore, circondandomi di collaboratori chespesso non superano i trenta anni di età. Non sono quindi solo parole, quando dico di credere nei giovani. E' la con-

Page 13: Dea Notizie 79

Pagina 13Pagina autogestita seguenza di una concretezza quotidiana. Sono convinto che i giovani abbiano un'energia illimitata. A noi grandi, ge-nitori, insegnanti, politici, tocca incanalarla dentro quegli argini che io chiamo valori. Un ruolo quindi di controllo edi interpretazione delle esigenze, delle idee, dei progetti dei giovani. E' nostro dovere creare le condizioni affinchèi giovani possano progettarsi il proprio futuro. E' nostro compito inculcare nei giovani i valori che devono guidare lavita e la società. Il senso della famiglia, del rispetto degli impegni, la meritocrazia. Quest'ultima sembra un valoreormai scomparso dall'universo giovanile per le brutture e la corruzione della società moderna. Ai giovani bisognainsegnare che attraverso lo studio, l'impegno, il lavoro si ottengono i veri risultati in termini di formazione, di matu-rità e di professionalità.

DEVIAZIONI SOCIALIIl ruolo dello sport

Droga, abuso di alcool, terrorismi, mafie, criminalità: è questo un elenco di ciò che io intendo per deviazioni sociali.La responsabilità è senza mezzi termini riconducibile alle scelte politiche, incapaci di interpretare le esigenze dei cit-tadini, prevedere, in anticipo, l'esplodere in tutta la loro allarmante gravità, di problematiche sociali così diffuse. Ènecessario che la politica sia più attenta nei confronti della famiglia, che è il nucleo sociale primario, e dalla qualevengono inalati nelle vene dei giovani i principali valori. Anche i terrorismi, di ogni colore politico e religioso, deriva-no dalla consapevolezza di alcuni cittadini delle debolezze dei dirigenti politici. Le mafie spesso scandalosamenteconniventi con la politica, sono indiscutibilmente il freno per lo sviluppo socio-economico del Sud. Sono questi te-mi su cui occorre riflettere , con coscienza e lungimiranza, ed agire politicamente. Attraverso interventi concreti, sututto il territorio interessato, senza sconti o scorciatoie, con l'unico obiettivo di contrastare e di ridurre devianze co-sì gravi per la vita di tutti noi. Uno strumento daprendere seriamente in considerazione è quel-lo offerto dallo sport. L'attività sportiva è un vali-do antidoto al malessere sociale, è un fattoreaggregante e di crescita , nei doveri e nelle re-sponsabilità. Come tale va incentivato e pro-mosso.

CURRICULUM VITAE Antimo Russo

Nato in Vitulazio il 27 marzo 1955Residente in Bellona alla via Regina Elena, 136Padre di tre figliSTUDINel 1974 consegue la "Maturità Tecnica Indu-striale" presso l'ITIS "F. Giordani" di Caserta.Nel 1980 consegue la Laurea in "Ingegneria Elettronica" presso la "Federico II°di Napoli.VITA PROFESSIONALEDal 1980 al 1981: impiegato presso la SocietàTelefonica di Stato (SIRTI).Dal 1982 al 1985: responsabile del Centro di Ri-cerche della ITALTEL Telematica di Santa MariaCapua Vetere.Dal 1986 ad oggi: impegnato in attività impren-ditoriali con proprie aziende operanti sia nel set-tore dell'elettronica che in quello dell'energia rin-novabile.Dal 1987 a tutt'ora: docente di elettronica pres-so l'ITIS "G.C. Falco" di Capua.

VITA POLITICADa giovanissimo impegnato in politica.Consigliere ed assessore nel Consiglio Comu-nale di Bellona.Candidato al Consiglio Provinciale nell'anno2005.

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Non lasciarti ingannare, il lavoro è un DIRITTO

VOTA E FAI VOTARE ANTIMO RUSSO

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Pagina 15Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

Present ato il Pon 2010 dell'IAC Luigi Martone Sono stati pre-sentati nell'AulaMagna dell'Istitu-to AutonomoC o m p r e n s i v o“Luigi Martone” diPignataro Mag-giore, diretto dallapreside Maria-francesca Ma-gliocca, (foto) i seipercorsi formativiindividuati nel-

l'ambito del progetto Pon 2010. I seipercorsi formativi, che vanno ad affian-care i percorsi finanziati con il bilanciodell'Istituto, sono seguiti da altrettantiesperti, coadiuvati da tutor individuati trai docenti della scuola di Pignataro Mag-giore. Accanto ai “percorsi tradizionali”,già presenti durante le edizioni prece-denti dei progetti Pon, è stato progetta-to, quest'anno un “laboratorio di giorna-lismo”, guidato dal prof. Mario Anzevinoe dai tutor, ins. Giovanna De Rosa; ins.Antonietta Vito e dall'ins. Silvia Ricci.Durante il corso gli alunni apprenderan-no i rudimenti della scrittura giornalisticaed impareranno ad impaginare un gior-nalino che poi sarà distribuito all'internodell'istituto. Gli altri cinque percorsi ri-guardano progetti formativi rimodulati e

rivisti sulla base deiprogetti simili svoltinegli anni prece-denti. Vengonoquindi riproposti ilcorso a cui parteci-peranno venti geni-tori, dedicato que-st'anno alla “Fami-glia e fonti di rischioper i giovani”; il cor-so per l'acquisizionedella Patente Euro-pea del Computer,dedicato a venti alunni delle secondamedia; il corso di certificazione della co-noscenza della lingua inglese, cui acce-deranno ventialunni della ter-za media; il “La-boratorio Teatra-le”, seguito dal-l'esperto, prof.Giuseppe Bal-zano, riservatoa venti alunniprovenienti daiplessi “Bosco” e“Martone” ed il“Laboratorio diPittura”, cui po-tranno accedere20 alunni delleclassi prima, se-conda e terzadelle scuole me-die. Tutti i corsiprenderanno ilvia già a partireda venerdì pros-simo, tranne ilcorso di linguainglese, già av-viato da qualchegiorno, per assi-curarsi di riusci-re a preparare intempo gli alunniper affrontare gliesami di certifi-cazione. La se-

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Pagina 16 Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

Ambiente Cultura e Legalità. Gli altri temiDurante la manifestazione "Ambiente Cul-tura e Legalità" tenutasi il 23 Dicembre2009 nell'aula consiliare di Bellona, sonostati premiati dieci alunni dell’Istituto Auto-nomo Comprensivo di Bellona per averscritto degli elaborati sul tema : “La salva-guardia dell'ambiente è una necessità del-la nostra vita ma anche un richiamo al ri-spetto della legalità. Descrivi la tua espe-rienza oppure indica cosa faresti se ti tro-vassi di fronte a episodi di mancato rispet-to di un ambiente naturale” Nel numeroprecedente abbiamo pubblicato i temi del-la Scuola Media mentre adesso riportiamoquelli delle Scuole Elementari.

Formicola PasqualeSi, è vero, la salvaguardia dell'ambiente èuna necessità della nostra vita, ma ancheun richiamo al rispetto della legalità. Inizia-mo con il dire il significato delle paroleSALVAGUARDIA DELL'AMBIENTE: difesae rispetto dell'ambiente. Difesa perché

molte persone lo inqui-nano, e rispetto perchél'ambiente è lo spazioin cui viviamo e nondeve andare distruttoda persone ingrate,che non si degnanoneanche di gettare unrifiuto nel cestino. Lasalvaguardia è, per

me, una buona iniziativa per far capire allepersone che inquinano l'ambiente e di-struggono, oltre alla nostra, la loro vita. Al-cune persone fanno una cosa senza pen-sare alle conseguenze, come quelle chegettano i rifiuti e le sostanze tossiche nelmare. Che cosa succede poi? muoiono al-tre persone che pensano di farsi solo unbagno, oppure quelle persone che respira-no tanta diossina che viene dispersa nell'a-ria. Questo succede perchè, alcuni cittadi-ni non vogliono gettare correttamente i ri-fiuti e li bruciano (come la plastica). Anchela mafia e la camorra non sono da meno.Per guadagnare soldi sarebbero disposti asterminare la loro famiglia, oppure, come èsuccesso poco tempo fa, hanno fatto af-fondare una nave con sopra dei barili, pie-ni di rifiuti e sostanze tossiche. Così si so-no inquinate molte acque, anche quelleche escono dai pozzi e dagli acquedotti.Proprio perchè è successo questo, il go-

verno ha approvato alcune leggi secondole quali chi sarà sorpreso a commettere at-ti di inquinamento dell'ambiente naturaleavrà una pena esemplare. Secondo mequesta legge potrebbe dare una lezione atutte queste persone che inquinano. La co-sa che mi dà fastidio è che a volte anchese a un centimetro o un metro c'è un cesti-no, gettano i rifiuti per terra. Sarebbe molto brutto vivere in un mondocome quello che ho visto nel film Wall-E:senza una pianta, senza un animale…senza un essere vivente!!! Per questodobbiamo impegnarci per la tutela dell'am-biente, ma anche perché, secondo me, frapochi anni non ci sarà più neanche l'acquabuona da bere. Anche mio padre mi haraccontato che, quando stava lavorando,ha trovato un veleno molto potente, di no-me arsenico. Mi ha anche detto che avevatrovato una discarica vicino al mare, conmolti gabbiani morti. Io stesso ho vissuto,anzi assistito ad atti di illegalità. A "Lugliocon noi" nel mini-canale della "Piccola Ve-nezia" c'era di tutto: forchette, piatti di pla-stica e molto altro. Anche il rispetto perl'ambiente scolastico esiste, ma molti alun-ni non se ne curano. Imbrattano, otturano iwater e i lavandini e, come se non bastas-se, fanno i bisogni liquidi per terra. Credoche si dovrebbe dare anche a questi alun-ni una pena esemplare. Come dico sem-pre io, facendo una piccola rima, "Inquina-re: è una cosa che non si deve fare!"

A TE ALBERO, CHE DIFENDEREIA te che quando sono nato, mi hai fatto re-spirare - A te che quando son cresciuto mihai fatto arrampicare - A te che ogni mo-mento ti difenderei - A te ogni secondo tiabbraccerei. - A te che mi hai dedicato tan-te, tante cose - A te che adesso non daipiù, le tue "rose" - A te che dall'inizio alla fi-ne ti ho sempre amato - A te che con la tuafrutta mi hai sempre consolato - A te chefra poco tempo verrai bruciato - A te io di-fenderei A te che sei sempre nei giornimiei.

Messuri ValentinaTutti quanti dobbiamo impegnarci a salva-guardare l'ambiente,così facendo salva-guarderemo anche la nostra salute. Oggil'ambiente è fortemente inquinato e lecause principali sono: gli scarichi delle fab-briche che immettono nell'aria i fumi dalle

loro ciminiere; I rifiuti domestici che vengo-no abbandonati nelle campagne; I mari so-no inquinati dalle petroliere che lavano lestive e vi sversano i rifiuti. Per rimediare aquesto disastro ambientale tutti quanti dob-biamo fare dei piccoli gesti quotidiani co-me: Fare la raccolta differenziata dividendoumido, vetro, secco indifferenziato,carta/cartone, plastica e lattine in modo dariciclare la quantità di rifiuti destinate allediscariche. Nonostante le tante campagnepubblicitarie che promuovono la salvaguar-dia dell'ambiente, le persone non sono an-cora abbastanza informate su come fare, sidovrebbe insistere ancora di più , coinvol-gendo specialmente i giovani. Le personeche non salvaguardano l'ambiente, secon-do me, non rispettano le leggi e quindineanche la legalità perché le nostre leggisono tutte impostate alla protezione dell'ambiente. Tempo fa, mi è capitato di assi-stere ad un episodio che ricordo ancora.Un pomeriggio di primavera io e le mieamiche con le biciclette camminavamo perle strade di campagna. Mentre cammina-vamo abbiamo visto un uomo che stavabuttando dei sacchetti pieni di rifiuti: plasti-ca, vetro, pile scariche e barattoli di verni-ce. Allora, io e le mie amiche, ci siamo av-vicinate a quell' uomo e gli abbiamo dettoche non doveva buttare i rifiuti nel terrenoperché da un gesto così piccolo poteva ac-cadere una cosa gravissima. Poi gli abbia-mo spiegato che se butti i rifiuti, le piantecon le radici avrebbero assorbito questesostanze e così i frutti di queste piante nonsarebbero state più buoni da mangiare. Ilcontadino, non sapendo che le piante han-no assorbito le sostanze nocive, le vendeai cittadini che mangiano i frutti inquinati.Perciò questo gesto di abbandonare i rifiu-ti oltre a inquinare l'ambiente, danneggiaanche la nostra salute. Alla fine io e le mieamiche abbiamo raccolto i rifiuti e abbiamobuttato tutto nei cassonetti adatti. Io pensoche anche l'ambiente scolastico, comel'ambiente naturale, si deve rispettare e pu-lire perché per noi bambini la scuola è unaseconda casa dove ci tratteniamo moltotempo per studiare. Molte persone perònon la rispettano e la sporcano in tanti mo-di, sia mettendo dentro ai lavandini dei faz-zoletti di carta otturandoli; sia buttando car-tacce a terra; sia scrivendo sui muri dei ba-gni e anche sui banchi. Questo è un com-

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Pagina 17Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

Peter Pan, cresci Sabrina Cicala - Collaboratrice da Caserta

C'è un giorno in cui de-vi diventare grande.Non è una decisionetua, accade e basta.Compleanno dopocompleanno, non ti ac-corgi della differenza, èsolo "un anno in più aquello precedente".

Eppure, alla sveglia del tuo seimilacinque-centosettantesimo giorno, inizi ad avere di-ritti e doveri che fino al giorno prima natu-ralmente non consideravi. Allora, informati,perché devi votare. Sta' attento agli ecces-si, perché paghi in prima persona. Imparaa guidare, così prendi la patente. Puoi fir-mare da solo giustifiche e permessi, madevi scegliere, i banchi del liceo non ti ospi-tano per sempre. Puoi entrare ovunque,vedere qualunque cosa, finalmente farsentire la tua voce e sperare di venir presoin considerazione. Puoi viaggiare, partire,lasciare, tornare senza dipendere da nes-suno. Davanti alle imposizioni altrui, puoifieramente rispondere: "Sono maggioren-ne, decido io". Inizia una nuova era, più re-sponsabile, più libera, quindi più tua. Fe-steggi e ti godi il tuo giorno, potendo pre-tendere tutte le attenzioni, quasi esigendoche tutto vada per il verso giusto. Ma l'atti-mo in cui spegni le candeline, si accende laluce della consapevolezza. Non torneran-no gli anni dell'incoscienza, della dolcespensieratezza, del libero ozio. Rimpian-gerai le ore davanti all'armadio per sceglie-re il vestito per una festa o quelle sui libriper un compito in classe quando sarai difronte ad un bivio lavorativo, e quelle pas-

sate tra i banchi di scuola a fare alleanze enuove scoperte quando dovrai affrontarecolleghi e ambienti nuovi. Con nostalgia ri-corderai quegli amici con cui hai condivisole prime esperienze, mentre dovrai guar-darti da falsi rapporti e tradimenti, e queibaci che sfiorando le labbra tifacevano sussultare ed aspet-tare un incrocio di sguardi,mentre dovrai capire se chi ti èaccanto è davvero il grandeamore o solo la paura della so-litudine. Gli occhi diventerannolucidi quando torneranno allamente i grandi progetti irrealiz-zati e i sogni lasciati nel cas-setto, le lacrime versate peruna persona o un'occasionepersa, i momenti in cui deside-ravi solo crescere, pensando diottenere la soluzione a tutti imali. Ma durerà poco. Perché tiaccorgerai che ogni età ha isuoi errori a cui rimediare, lesue cadute da cui rialzarti, lesue insicurezze, i suoi sogni, lesue speranze, le sue tappe. E ilpassato, bello o brutto che sia,sarà parte della tua storia, manon più vivibile, è dolce proprioperché "passato". Alla tristezzadei bei tempi si sostituirà l'entu-siasmo dei nuovi. Intanto, godi-ti le tue candeline. Alza gli oc-chi agli invitati, che saranno unbel capitolo della tua vita, nonper forza da dimenticare. Infondo, 18 anni si compiono

ogni giorno, ad ogni scoperta, ad ogni ritro-vata passione. Perché crescere è anche lapossibilità di conservare l'ardore giovanilenelle responsabilità dell'età adulta. E que-sta scelta, fortunatamente, non dipende dauna data sul calendario.

Ambiente Cultura e Legalità. Gli altri temiportamento che dovremmo evitare tutti eavere cura della scuola come l'abbiamo perla nostra casa.

Plumitallo Rosa V DL'ambiente siamo noi esiamo noi ad inquinarlo,ma nessuno lo ammet-te. Noi quando ci spo-stiamo da un posto al-l'altro vediamo tante co-se: industrie, negozi,autostrade, case ecc.Le molte malattie respi-ratorie sono causatedall'inquinamento del-

l'aria e del terreno, il fumo che esce dalleauto inquina l'aria che arriva a noi e respi-rando l'aria inquinata, i polmoni si possonoammalare. Gettare i rifiuti organici nel ter-reno è giusto, perché danno concime. Sta-re su un grattacielo e osservare la città cirattrista perchè si pensa a quanti alberi so-no stati tagliati dall'uomo. Passeggiandoper le strade della città si vedono tante co-

se: persone che gettano i sacchetti di pla-stica a terra, nei fiumi, nei prati, nei mari onei parchi, le fabbriche scaricano i loro ri-fiuti nel mare o nei fiumi. Usando menoprofumo, detersivo, shampoo e bagno-schiuma l'aria s'inquina di meno. L'am-biente è tutto ciò che ci circonda: gli alberi,i fiori, gli animali, il Sole, la Luna, le nuvo-le, i frutti, gli ortaggi e i prati. Se facciamo la raccolta differenziata aiutia-mo gli alberi a non essere tagliati , perchéla carta prodotta da alberi si riutilizza.Quando d'estate andiamo al mare, l'acquae la sabbia, essendo inquinati causanomalattie alla pelle. La bici non produce fumo e non danneggial'ambiente ed è comoda per spostarsi incittà, ma se piove o si deve andare lontanoè opportuno usare un'auto a metano. Lacarta, il vetro, le pile scariche, gli indumen-ti e le scarpe si gettano nei contenitori giu-sti. Vedere il mondo pulito è come vedereun cielo senza nuvole. Se gettiamo la pla-stica a terra, con il calore del Sole, si bru-cia ed i residui vanno nel terreno inquinan-

do l'aria, l'acqua e i prodotti della terra. Nel-le città gli spazi verdi sono pochi e quindi seci sono pochi alberi c'è poco ossigeno. Percostruire le strade vengono tolti tanti alberi,alcuni animali o insetti non trovano piùquantità di cibo sufficiente. Per fare la rac-colta differenziata si devono usare sacchet-ti di tre colori: BIANCO per l'umido; VERDE per secco indifferenziato eBLU per il multimateriale leggero.È bello vedere un mondo pulito! L'ambientescolastico si deve rispettare, perché nellascuola trascorriamo tante ore del giorno. Al-cuni bambini scrivono sui muri dei bagni,scrivono sui banchi, rovinandoli. Anche nel-la scuola si fa la raccolta differenziata e noidobbiamo gettare rifiuti nei cestini giusti. Atutti piace avere una scuola nuova e pulita.Dell'ambiente scolastico ne dobbiamo ave-re cura come se fosse casa nostra. Quan-do andiamo in bagno non dobbiamo aprirel'acqua del rubinetto se non serve, perchépossiamo allagare la scuola. Avere unascuola pulita ci rende felici.

Bellona

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zio

auto

gest

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Pagina 18 Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

per meno di sei mesi presentavano il52% di rischio in più di sviluppare pro-blemi mentali all'età di due anni, per poipassare al 55% di rischio a sei anni, al61% a otto anni, per poi scendere al37% a 10 anni. si direbbe, secondo gliautori, che l'allattamento al seno aiuti ibambini ad affrontare meglio lo stress.L'associazione restava invariata a paritàdi condizioni socio-economiche, educa-zione e la situazione familiare in genera-le. Secondo i dati, i bambini allattati permeno di sei mesi presentavano compor-tamenti associabili a depressione o ag-gressione. (fonte dica33.it)

sentire una vita relazionale, tendenzial-mente non violenta. Il pregiudizio scienti-fico non si arrende neppure di fronte all'e-videnza, dimostrando come ciò che è na-to come ipotesi - la scienza appunto - siripropone come un valore assoluto chenon si lascia smentire dalla realtà" (Basa-glia, 1968). Ma Basaglia insiste, l'annoseguente, nel 1968, viene pubblicato "L'i-stituzione negata", che raccoglie i contri-buti dei vari membri della sua équipe. Il li-bro testimonia della fatica di "far tornarealla vita fuori tante persone cancellate escomparse" (F. Onagro Basaglia, 1968). Illibro diventa un fenomeno editoriale, inpochi mesi vengono vendute più di50.000 copie, con un impatto senza pre-cedenti sull'opinione pubblica. L'annosuccessivo viene dato alle stampe "Mori-

Franco BasagliaDott.ssa Antonella Aquaro - Psicologa - Collaboratrice da PastoranoNel 1967 viene man-dato in onda "I giardi-ni di Abele", un docu-mentario prodotto dal-la Rai e diretto da Za-voli, che mostra sì icambiamenti avvenutinel manicomio con lanuova direzione Ba-saglia, ma che so-

prattutto tende a presentare un'immaginenuova del "malato di mente", non più unabestia pericolosa che va tenuta legata,immobilizzata, ma una persona con laquale si può dialogare pacificamente. Malo stigma della follia è così forte che si so-stenne che "a Gorizia i malati mentali nonsono tanto malati come lo sono i ricove-rati degli altri manicomi, per poter con-

re di classe", il libro di immagini che l'au-trice milanese, Carla Cerati insieme a Be-rengo Gardin realizza sotto la supervisio-ne di Basaglia. I due fotografi realizzano illoro lavoro tra aprile e ottobre del 1968,negli ospedali psichiatrici di Firenze, Par-ma e Gorizia. I loro scatti testimoniano lostato di abbandono e di disperazione incui sono costretti gli internati. Grate, per-sone legate mani e piedi ad un letto, gridadietro le sbarre, la lunga fila di internati se-duti sulle panchine con le mani tra i capel-li, sono un pugno nello stomaco anche peri più scettici. Prima dell'esperienza di "Mo-rire di classe" e di quella di D'Alessandroa Nocera Superiore, l'ingresso dei fotogra-fi nei manicomi era vietato ma, foto di ma-lati di mente, venivano fatte fin dalla pro-duzione delle prime lastre fotografiche.Già nel 1850 Hugh Diamond, aveva istal-lato una camera oscura in un manicomioinglese, sostenendo che il fotografo dove-va mostrare con estrema precisione lecorrispondenze tra mente malata e i linea-menti del viso e del corpo. Successiva-mente la fotografia in manicomio assumeun uso identificativo e costrittivo. Per Ba-saglia le foto diventano "coscienti e parte-cipati documenti di lotta, strumenti di mo-bilitazione". Davanti all'evidenza delle im-magini, la reticenza è complicità. Basagliaha mostrato chiaramente che la violenzapuò essere evitata, come lui stesso affer-merà: "Difficilmente si potrà sostenere chela violenza con cui si gestiscono tuttora leistituzioni manicomiali è diretta, inelimina-bile conseguenza della violenza della ma-lattia, se altrove è possibile gestirla diver-samente" (Basaglia; 1970) Continua

L'allatt amento protegge la salute ment aleDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

Uno studio condotto inAustralia ha verificatoche i neonati allattatial seno per oltre seimesi dalla nascitahanno minore proba-bilità di sviluppare pro-blemi di salute menta-le. Lo studio, pubbli-

cato sul Journal of Pediatrics, è statosviluppato dal Telethon Institute for ChildHealth Research, e ha esaminato 2.366bambini per 16 anni, con controlli rego-lari a 2, 5, 8, 10 e 14 anni di età. E' sta-to notato che i bambini allattati al seno

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Settantadue mesi peravviare i lavori, quarantamesi per la realizzazio-ne e otto sentenze dellamagistratura: a conclu-sione di questo lungoiter, c’è stata l’inaugura-zione, dal 29 al 31 gen-naio 2010, a Ravello del-

l’Auditorium “Oscar Niemeyer” con tre gior-ni di musica, danza e cinema. Alcuni tra ipiù importanti architetti si sono riuniti saba-to 30 gennaio alle 14.30 in Villa Rufolo percelebrare il genio di Niemeyer nel conve-gno, coordinato da Claudio Gambardella,“Omaggio a Niemeyer” con una ‘lectio ma-gistralis’ di Cesare de’ Seta e interventi diMario Antonio Arnaboldi, MassimilianoFuksas, Carmine Gambardella, FedericoMotterle, Paolo Portoghesi, Piero Sartogoe Oliviero Toscani che, con il suo staff, èstato presente nei tre giorni dell’inaugura-zione per immortalare i momenti più signi-ficativi. L’idea di affidare la progettazionedell’auditorium a Oscar Niemeyer era ve-nuta a Secondo Amalfitano, allora sindacodi Ravello, parlandone con il giornalista

brasiliano Roberto d’Avila nei primi giornidel luglio 2000. Tornato in Brasile, Robertod’Avila aveva portato la richiesta a OscarNiemeyer. L’architetto aveva accolto bene-volmente la proposta ed aveva iniziato alavorare intensamente, spiegando detta-gliatamente le sue intenzioni: creare uncomplesso architettonico non eccessiva-mente costoso, semplice e ardito al tempostesso, capace di inserire nel paesaggioravellese un segno inconfondibile ma nondissonante. All’Auditorium, la cui realizza-zione è stata affidata alla Edil Atellana, co-operativa anti-camorra con sede ad Orta diAtella, si accede da una piazza oblungache consente di godere dello strepitoso pa-norama. Nella sala, il posto per il pubblico

sfrutta il declivio naturale del terreno; il po-sto per l’orchestra e il foyer sono ardita-mente aggettanti nel vuoto come il palco divilla Rufolo. La perfezione è assicurata dal-l’edificio concavo e il paesaggio è godibileattraverso l’ampia vetrata di accesso e dal-l’oblò dietro l’orchestra. Il lato opposto al-l’ingresso protegge l’Auditorium dalle co-struzioni confinanti e, visto dall’esterno, al-lude alle radici storiche del paese attraver-so la silhouette che ricorda un elmo medie-vale. L’ingresso dell’auditorium, un grandesalone aperto sul paesaggio, un muro cur-vo e basso che crea il palcoscenico, il par-terre, il mezzanino e la cabina di proiezio-ne. L’entrata dell’auditorium è protetta dauna copertura in forma spettacolare. Perconsentire ai passanti di avere una vedutapiù completa, è stata disegnata una piazza,arricchita dal magnifico panorama, che po-trà costituire, indipendentemente dall’audi-torium, un luogo d’incontro di particolare in-teresse. E così Niemeyer chiude la sua de-scrizione del progetto: “E io mi metto a im-maginare, soddisfatto, questa piazza co-struita, degna – forse – della città di Ravel-lo, una delle più belle d’Italia”.

Auditorium “Oscar Niemeyer” di Ravello Prof. Piero Pellecchia - Musicista - Collaboratore da Pignataro Maggiore

L'uomo volante fra sogno e realtàDr.ssa Pina Caliendo - Collaboratrice da Calvi Risorta

Uno dei desideri più forti,una delle più grandi aspi-razioni dell'uomo è sicu-ramente quella di volare.All'uomo non è mai ba-stato volare con l'immagi-nazione, con la fantasia,da sempre l'uomo se nesta col naso all'insù, so-gnando un giorno di po-

tersi librare nell'aria proprio come fanno gliuccelli. Vero è che noi ci siamo avvicinati aquesto intento in mille modi: dopo lo sfortu-nato tentativo del mitologico Icaro, che su-perando ogni limite si era avvicinato troppoal sole, facendo sciogliere la cera che te-neva le sue ali, l'uomo ha pensato bene diinventarsi qualcosa di più sicuro, che nonlo facesse precipitare con la stessa traco-tanza ed ingenuità, ed ecco che le macchi-ne volanti per eccellenza, l'aereo e l'elicot-tero ci hanno concesso di volare, di solca-

re nazioni e continenti, di accorciare le di-stanze tra una parte e l'altra del mondo. Maquesto non ci è stato sufficiente, o meglio,sedersi in un comodo sedile, al chiuso, epoter sbirciare solo da un oblò il panoramache a mano a mano viene sommerso dallenuvole, non è la stessa cosa di sollevarsi inaria, sentire il vento sulla faccia e planarecome un uccello. Allora sono arrivati deglisport che ci hanno permesso di sentirequell'ebbrezza che letteralmente non ci fatoccare terra e ci mozza il fiato, come ilparacadutismo, il parapendio, il bunjeejumping e così via, tutte cose emozionantima che inevitabilmente soccombono allalegge di gravità. Ma allora l'uomo riuscirà mai a realizzarequesto sogno? L'uomo prima o poi voleràper davvero? Non sono esattamente unpaio d'ali di uccello o di farfalla, ma l'ultimatrovata della tecnologia si avvicina all'ideadel volo libero e si chiama Jet Pack. Si trat-

ta di un' apparecchiatura naturalmente giàsperimentata un bel po' di tempo fa in am-bito militare ma la novità sta nel fatto cheora la società neozelandese Martin JetPack la mette in commercio. Questo mez-zo avveniristico è una sorta di mini elicotte-ro personale che si tiene in spalla comeuno zaino e che consente di raggiungereun'altitudine di 2.500 metri con un'autono-mia di mezz'ora. Si guida con relativa sem-plicità manovrando un joystick col qualedecidiamo direzione e velocità (arriva a100 chilometri orari), sembra molto diver-tente ma risulta ancora un po' troppo in-gombrante. Per il momento quindi nientevento sulla faccia , si ha per lo più l'idea diquei mezzi da supereroi dei film di fanta-scienza. Fantascientifico anche il prezzo:90.000 dollari (circa 65.000 euro) più 9000di caparra. Credo che ad oggi, per molti,anzi moltissimi, volare resti ancora un bel-lissimo sogno.

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ti all'interno del museo, meritano una ci-tazione due chicche: la pagina originaledi una Bibbia stampata proprio da Guten-berg ed una pagina con degli appuntimanoscritti di Bob Woodward e CarlBernstein durante l'inchiesta che portòallo scandalo di Watergate. Ovviamente,la collezione di giornali presente all'inter-no del museo è di prim'ordine: trentamilagiornali storici, dalle prime gazzette del1600, passando per i "penny papers" del1800 sino ad arrivare ai giornali più mo-derni. Attraverso questo percorso storico,è possibile notare come sia cambiato ilmondo dell'informazione nel corso deglianni; il declino della carta stampata è sta-to evidente a favore della crescita di sitiinternet specializzati in informazione. Ol-tre ai giornali, a Newseum sono presentidiversi oggetti che hanno a che fare conil mondo del giornalismo. Solo per citarnealcuni, la macchina fotografica di GeorgeWatson, primo fotografo a tempo pienodel Los Angeles Times del 1917 o la pen-na ed il block notes di Michael Isikoff, ilgiornalista che fece esplodere il caso delsexgate legato a Bill Clinton. Molto sug-gestiva anche la presenza di fotografie di

Newseum, il regno dell'informazione Dr Raffaele Sarno - Collaboratore da Sparanise

Per gli amanti delgiornalismo e dell'in-formazione, esisteun posto dove è pos-sibile trascorrerequalche ora piacevo-le e soddisfare leproprie curiosità.Questo posto non è

proprio a portata di mano ma potrebbeessere occasione di visita durante unviaggio. Si trova infatti negli Stati Uniti,precisamente a Washington e si chiamaNewseum. Il fatto che questo museo sitrovi negli Usa non è casuale. La profes-sione del giornalista da quelle parti assu-me un ruolo centrale, molto più di quan-to accade dalle nostre parti: la funzionedi cane da guardia del giornalismo è vi-sta come un'assicurazione sulla demo-crazia. Una garanzia contro la corruzio-ne. Ma cos'è Newseum? Si tratta di unmuseo in cui sono racchiusi cinque se-coli di storia, partendo dall'invenzionedella stampa a caratteri mobili di Guten-berg del 1455 sino ad arrivare ai giorninostri con Google ed il predominio deisocial network. Tra le tante rarità presen-

tutti i vincitori del premio Pulitzer dal1942 sino ai giorni nostri. L'ultima partedel museo è quella dedicata al mondodelle tecnologie: telegrafo, radio, televi-sione e social media. Un percorso chedimostra quanto tecnologia a giornali-smo siano due mondi che si influenzanoa vicenda.

Attenzione al phis-hing! Il gioco delletruffe ha invaso ancheil mondo informatico.Internet, il super mon-do che si sovrapponecon frivolezza al realeanti mondo, è il parcogiochi di abusi e in-

ganni. Nella rete informatica oltre all'utilecampeggia anche il trono del phishing, lafrode. Che cos'è il phishing e come di-fendersi da tale inganno? Con il suddet-to termine si intende una frode telemati-ca il cui scopo è la violazione del Dirittoalla privacy per scopi illegali. Galeotto èl'indirizzo di posta elettronica perchéquesto tipo di frode si serve di siti con-

traffatti con grafica e logo identici a siti diaziende ed istituzioni ufficiali per inviarenella nostra casella postale elettronicaun messaggio fasullo in nome di taliaziende. Ad essere contraffatti sono so-prattutto siti di istituti di credito. I mes-saggi inviati con tono allarmante invo-gliano l'utente a lasciare i propri dati per-sonali onde evitare spiacevoli inconve-nienti collegandosi al sito contraffatto.L'utente sprovveduto e in panico cadenell'inganno, nella rete della frode! Co-me difendersi? Ecco alcuni utili consigli:non inviare mai dati personali, password,codici di carte di pagamento e altre infor-mazioni personali su siti dalla dubbiaprovenienza, aggiornare il software perla sicurezza ovvero l'antivirus, modifica-

re spesso le password di accesso ai ser-vizi on-line . Come distinguere un falsod'autore? I messaggi dei siti contraffatticontengono errori di ortografia, chiedonoall'utente di non rispondere al mittentema di collegarsi sull'indirizzo fornito in e-mail, contengono richieste sospette: conquesti accorgimenti è possibile preveni-re danni alla nostra identità. In foto eccol'esempio di una e-mail che contraffa illogo del sito di Poste italiane. L'e-mailcon errori ortografici ha per oggetto ilBlocco del Conto Corrente ed invita l'u-tente a cambiare il proprio codice di ac-cesso al proprio conto. Peccato per itruffatori che chi ha ricevuto questa e-mail non avesse nessun conto on linesul sito di Poste Italiane.

Come difendersi dalle truffe informaticheDr.ssa Michela Aurora Renna - Giornalista - Collaboratrice da Vitulazio

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Laurea Antonella Gaudi-no da Bellona haraggiunto un altroimportantissimotraguardo: Lalaurea in Scienzedell’educazione edella formazione.“ R a g g i u n g e r equesto traguardoha confermato

quello che pensavamo di te: sei una per-sona speciale, determinata e con milledoti... Congratulazioni per la tua laureada 110 e lode! Con amore, la tua famiglia

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Intervista a Michele S pina, candidato ApILaura Ferrante - Giornalista - Collaboratrice da Caserta

Democrazia, libertà esolidarietà. Queste leidee politiche dell'avvo-cato Michele Spina,candidato al Consiglioregionale con ilpartito di Ru-telli, Al-

leanza per l'Italia (ApI), perVincenzo De Luca presi-dente. A suo carico, unasfilza di esperienze incampo giuridico che met-te costantemente a dispo-sizione della sua città. Mi-chele Spina è un affermatoavvocato penalista, docentepresso la facoltà di giurisprudenzadella seconda Università degli studi diNapoli e la Scuola dell'Esercito di Mad-daloni, nonché coordinatore dei conti econsulente dei comandanti dell'esercito;docente di diritto penale, presso la scuo-la di polizia di Caserta. Sammaritano diorigine, ha scelto di svolgere la profes-sione nella sua terra e per la sua terra; dasempre impegnato per l'affermazione deivalori e la tutela delle ragioni sociali in

Terra di Lavoro. E' fondatore e presidentedell'istituto Filangieri, di studi giuridici, so-ciali e militari, e fondatore del movimentosociopolitico "Partecipazione e Solidarie-tà". Nel binomio è sintetizzato tutto il sen-

so che l'avvocato Spina dà alla vi-ta, come padre di famiglia, nel

sociale e nella politica conuna visione solidaristica.Da diversi anni impegnatoin politica in partiti com-patibili con la sua originedemocratica e sensibileai problemi sociali, poiché

proviene da una famigliache ha fatto del lavoro e l'o-

nestà i principi della propriaesistenza. "Ho accettato con en-

tusiasmo la candidatura a Consigliere re-gionale della Campania perché credo fer-mamente nel valore della democraziapropugnato dal partito Alleanza per l'Italia.Di tale valore, l'Italia intera e la nostra ter-ra in particolare, hanno bisogno per poterrealizzare una convivenza civile, unaequilibrata riorganizzazione ed un sanosviluppo. I nostri obiettivi: gestione tra-sparente della sanità locale, evitando l'im-

plicazione della politica; tutela delle picco-le e medie imprese: attraverso incentivi, inmodo da incrementare l'occupazione;l'aiuto alle famiglie, attraverso il migliora-mento dei servizi destinati alle mamme;l'ecologia e la sostenibilità, con interventimirati a difendere il territorio dal degrado;la valorizzazione della cultura, del patri-monio e del turismo". Il cittadino, secondoSpina, deve partecipare alla politica attra-verso l'informazione libera, corretta, sen-za formalismi. Forte del fatto, di aver scelto per la candi-datura, un partito che rispecchia le sueidee e le esigenze dei cittadini.

Spazio autogestito

La passione di Cristo secondo il Coro polifonico di Pignat aroProf. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Conclusa la serie diconcerti natalizi do-menica 3 gennaionel salone di Mon-teoliveto a Pignatarocon quello sponso-rizzato dal Comune

e dalla Pro Loco “Pinetarium” con musi-che di Dvorak, Cimmaruta, Frank, Hän-del, oltre ai canti natalizi della tradizionecampana, accompagnati da un trio d’ar-chi e con la partecipazione del soprano

solista Clara Vitale (a conclusione il Sin-daco Magliocca ha dichiarato entusiastache questo concerto diventerà un ap-puntamento ad ogni inizio d’anno), il Co-ro polifonico di Pignataro, diretto dal M°Guglielmo De Maria, ha programmatonuovi concerti per il periodo quaresima-le. Nel frattempo esso è stato invitato daMons. Schettino, arcivescovo di Capua,a partecipare alle varie manifestazioni dipreparazione alla assegnazione del pre-mio letterario “La scheda d’oro” (quinta

edizione) a Silvio Perrella per l’operaGiùnapoli il 13 marzo; sicché il 27 feb-braio nella chiesa Montevergine di Ca-pua il Coro (all’organo e piano il M° Car -men D’Onofrio) ha eseguito un concertodi musica sacra nella prima parte e, dicanzoni classiche napoletane, nella se-conda: due Ave Maria, canti della Pas-sione, il Gloria della Pontificalis di Perosie l’Alleluja di Handel; tra le canzoni na-poletane, eseguite dal tenore solista Gio-vanni Giuliano di Pignataro, accompa-gnato dal Coro nei ritornelli, va segnala-ta “Santa Lucia luntana” sul tema dellaemigrazione, dedicata a Mons. Schetti-no, che è Presidente nazionale dell’As-sociazione “Migrantes” e notoriamenteappassionato di canzoni napoletane; ilprogramma è stato presentato dal prof.Nicola Rivezzi, noto cultore di questamateria. Tra i prossimi impegni del Coro:Le sette parole di Cristo sulla Croce (cheripropongono le “Tre ore di agonia” delpre-concilio) musicate da Luigi Bottazzosu versi di Pietro Metastasio, sabato 27marzo nella Chiesa di Visciano, su invitodel parroco Don Enzo Gravante, alle ore18.30, e domenica 28 nella chiesa diSanta Maria a Castello (parroco don Rai-mondo Pasquariello) a Francolise, alleore 19.30. Spazio autogestito

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Mozart ed Einstein: quando arte e scienza creano emozioniM° Cecilia D’Iorio – Musicist a - Collaboratrice da Santa Maria C. V.

Il grande musicistaW.A. Mozart ed il geniodella fisica A. Einsteinhanno in comune lagenialità, perché l'unonel campo della musi-ca e l'altro in quellodella fisica vantano ilmassimo dell'ingegno.

La musica di Mozart non ha lasciato in-differente il fisico tedesco, il quale hasempre cercato di scoprire il significatodei suoni al di là delle sue caratteristichefisiche, e tale interesse lo ha accompa-gnato per tutta la vita. Mozart ha coniatola musica nelle sue più segrete risorse epeculiarità, come le armonie, gli intreccicontrappuntistici, il perfetto equilibrio for-male e sostanziale delle sue composizio-

ni, con il risultato della creazione di mu-siche dove tutto è limpido e chiaro. Einstein per quanto dichiarato ateo, gra-zie alla musica di Mozart, si mostrò aper-to alle intenzioni religiose, e quindi allaconversione spirituale, come provatodalla sua celebre frase "Dio non gioca adadi", volta a significare che nulla è ca-suale, ma che tutto è programmato. La vicinanza di Einstein alla musica av-venne tramite la comprensione dei prin-cipi armonici naturali che sono nell'esse-re umano, e proprio ascoltanto le melo-die mozartiane, a lui (come a noi) sem-brò di toccare davvero la dimensionespirituale, di avvertire un puro senso divicinanza con l'universo, qualcosa chetrascende l'esperienza umana per avvici-narsi al mistero e all'ultraterreno, infatti a

tal proposito affermò "la musica di Mo-zart è così pura e bella che per me rap-presenta l'intima bellezza dell'universo".Diventa quindi significativo l'aneddoto ri-ferito ad Einstein secondo cui il grandescienziato, recatosi ad un concerto mo-zartiano del violinista Yehudi Menuhin (altempo tredicenne -1929-) lo raggiunse incamerino e gli disse: "adesso io so chein cielo c'è Dio". La passione musicale di Einstein è an-che attestata dal fatto che prese lezionidi violino, e ogni mattina prima di metter-si a lavorare trovava sempre un pò ditempo per suonare qualcosa tanto danon poterne fare a meno. icuramente la musica ha contribuito a fa-re di Einstein il grande scienziato di tuttii tempi.

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La dislessia a scuolaIns. Luciana Antinolfi - Collaboratrice da Calvi Risorta

Con sempre maggiorefrequenza si incontra-no bambini e ragazziin età scolare che han-no difficoltà a leggeree a scrivere in modocontinuo e fluente. Ladislessia è una patolo-gia che determina pro-

prio difficoltà nel linguaggio e nella capa-cità di leggere e scrivere. E’ un disturbospecifico di apprendimento che può veri-ficarsi in ragazzi per il resto normali, cioèsenza handicap neurologici e sensoriali ocondizioni di svantaggio sociale. Le diffi-coltà che maggiormente incontrano ascuola sono abbastanza specifiche: diffi-coltà di copiare alla lavagna; perdita del-la riga e salto della parola in lettura; diffi-coltà ad utilizzare lo spazio del foglio; dis-grafia; omissione, sostituzione o inver-

sione di lettere e numeri; difficoltà a rico-noscere e pronunciare diversi caratteri,suoni difficili, consonanti ponte e digram-mi; inadeguata padronanza fonologicagenerale; difficoltà con le doppie, con lapunteggiatura, ad imparare l’ordine alfa-betico, i mesi dell’anno, i giorni della set-timana, a usare il vocabolario, ad impa-rare le tabelline, a memorizzare proce-dura aritmetiche, ad imparare i terminispecifici delle discipline, a ricordare epo-che storiche, elementi geografici, a leg-gere l’orologio; difficoltà di attenzione, diorganizzazione temporale. Il dislessicopuò non riuscire ad esprimere a paroleciò che intende dire. Non di rado posso-no comparire anche disturbi psicologici,come la mancanza di autostima. Il pro-blema della diagnosi precoce è moltocomplesso, in quanto una diagnosi verae propria può essere accertata da unospecialista del linguaggio, da uno psico-logo e da un neuropsichiatria infantile eformulata solo a partire dalla terza clas-se della scuola Primaria, quando la stru-mentalità della lettura dovrebbe esseregeneralmente acquisita. Per favorirel’apprendimento nei bambini dislessici è

necessario avvalersi di specifiche misurecompensative e dispensative, ciò signifi-ca avvalersi di tabelle di mesi, tabelledell’alfabeto e dei vari caratteri, della ta-vola pitagorica, della tabella delle misuree della tabella delle formule, della calco-latrice, del registratore, di cartine geo-grafiche e storiche, del computer conprogrammi di videoscrittura con corretto-re ortografico e sintesi vocale, cassetteregistrate contenente il testo parlato deilibri in adozione, dizionari di lingua stra-niera computerizzati, tabelle, traduttori.Parallelamente si deve garantire la dis-pensa da alcune prestazioni come la let-tura ad alta voce, la scrittura veloce sot-to dettatura, lettura di consegne, uso delvocabolario, studio mnemonico delle ta-belline, dispensa dallo studio delle linguestraniere in forma scritta; garantire tempipiù lunghi per le prove scritte e per lo stu-dio; organizzare interrogazioni program-mate; assegnare compiti a casa in mi-sura ridotta; utilizzare testi ridotti non percontenuto, ma per quantità di pagine. Ladislessia comunque non riguarda l’intelli-genza, anche il grande fisico Albert Ein-stein era dislessico.

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Ambulanza 118 Anziani 800.911.315 contro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 339 7386 235 Carabinieri Vitulazio 0823 967 048Carabinieri Capua 0823 961 010Carabinieri Allievi BN 0824 311 452Carabinieri Pignataro 0823 871 010Centro antiveleni Na 081 545 3333Centro Ustioni Roma 06 59 041Corpo forestale 1515Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 553 4272Guardia Forestale 0823 279 099Guardia medicaPignataro 0823 654 586Osp. Santobono Napoli 081 747 5563Prefettura CE 0823 429 111Protezione Civile Bellona telefax 0823 965 263 - 338 143 3675Rangers d'Italia - 333 103 4804Reg. Campania 081 796 1111Rifiuti ingombranti (Bellona) 800 519 787Sangue 339.738 6235 - 339.774 2894SOS aereo Napoli 081 780 4296Telefono azzurro 081 599 0590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466 666Violenza donne 1522

Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Capua - 0823.996 222Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974

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Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871025Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990038

Capua Turno festivo e prefestivo

20.03.10 - Costanzo21.03.10 - RussoS. Maria C.V. Antonone via Lavoro, 141 0823 812260Beneduce via G. Paolo I 18 0823 843701Bovenzi via Mazzocchi 48 - 0823846520Tafuri via Avezzana, 0823 846803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841758Salsano S. Francesco - 0823 798583Simonelli via Anfiteatro 78 0823 845383

S. Maria C.V. Turno notturno19.03.10 - Salsano20.03.10 - Beneduce21.03.10 - Antonone22.03.10 - Tafuri23.03.10 - Simonelli24.03.10 - Merolla25.03.10 - BovenziAvis - Calendario delle raccolte 2010

BellonaMarzo 20 - 21 Aprile 17 - 18 Maggio 15 - 16 Giugno 19 - 20 Luglio 10 - 11Agosto 7 - 8 Settembre 4 - 5 Ottobre 9 - 10 Novembre 13 - 14 Dicembre 11 - 12

CamiglianoAprile 25 Luglio 29 Dicembre 5

FormicolaMaggio 9 Agosto 22 Novembre 28

LiberiLuglio 18 Novembre 7 Sono previste anche raccolte occa -sionali per sagre e feste varie che

saranno comunicate di volt a in volt a

Orario dei treni T riflisco - Napoli05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le

Numeri ed indirizzi utili

Per alcuni contenuti ci siamo avvalsidella collaborazione di

GOVERNO INFORMAe ricerche su Internet.Ciò per offrire notizie più esaurienti ai lettori

Ritorner emo in edicolail 24 Marzo 2010

Museo Campano di Capua (CE).Orario di aper tura al pubblico

A causa dell'esecuzione dei lavori diriqualificazione, fornitura servizi,catalogazione beni ed archiviazione,servizi multimediali e comunicazio-ne presso il Museo Campano, laProvincia di Caserta ha disposto, permotivi di sicurezza, la temporaneasospensione della fruizione al pub-blico del patrimonio artistico-cultu-rale dell'Istituto dal 16 Giugno 2009a data da destinarsi.Indirizzo: Via Roma 68 81043 Capua (CE)Telefono: 0823 620035; - 0823-620076 Fax: 0823 620035 E-Mail: [email protected] www.provincia.caserta.it/mu-seocampano

AGENZIA GENERALE PER CASERTA E PROVINCIASede operativa: V iale del Consiglio d’Europ a, 40

S. Maria C.V. - (CE)Tel. 0823 589206 - Fax 0823 845545

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Sono aperte le selezioni per area Manager - Collaboratori

09:12 triflisco 10:08 na c.le12:12 triflisco 13:16 na c.le13:45 triflisco 14:47 na c.le14:27 triflisco 15:25 na c.le15:33 triflisco 16:27 na c.le17:34 triflisco 18:31 na c.le19:07 triflisco 20:03 na c.le19:56 triflisco 21:17 na c.le

Napoli T riflisco06:20 na c.le 07:27 triflisco 07:43 na c.le 08:41 triflisco10:56 na c.le11:52 triflisco12:28 na c.le 13:24 triflisco13:48 na c.le 14:48 triflisco15:14 na c.le 16:09 triflisco15:49 na c.le 16:42 triflisco17:06 na c.le 18:02 triflisco19:11 na c.le 20:06 triflisco

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Pagina 24 Comunicazione ai Candidati alla Provincia ed alla RegioneMettiamo a disposizione sp azi autogestiti

Lucia Esposito:

“In politicaper Servirei Cittadini e non per

servirsi dei Cittadini”

Spazio autogestit

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