Dea Notizie 65

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuita Anno III N. 65 17 luglio 2009 Destinaci il 5 X mille dell'Irpef segnalando la Partita Iva 02974020618 a te non costa nulla per noi è tanto Destinaci il 5 X mille dell'Irpef segnalando la Partita Iva 02974020618 a te non costa nulla per noi è tanto Un particolare inedito della battaglia del Volturno del 1860 Prof. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore A proposito della battaglia del Vol- turno del 1° ottobre 1860, assai opportunamente rilevava in un suo discorso il capuano dott. Giovanni Salemi che c'è abbondanza "di la- pidi, stele funerarie, ossari, cimite- ri, monumenti, targhe stradali de- dicate ai garibaldini" mentre "non abbiamo neanche il più piccolo ri- cordo dei nostri soldati" dove per "nostri soldati" il Sale- mi intendeva quelli dell'esercito borbonico. La mia rifles- sione a tal proposito è che, riusciti a fare l'unità per una serie di fortunate circostanze, i piemontesi furono - bi- sogna riconoscerlo - assai bravi a fare il lavaggio del cervello a tutti i nuovi sudditi, privandoli della memoria, fornendo loro un'altra cultura, inventando per loro un'al- tra storia, sicché i popoli delle Due Sicilie un poco per volta hanno dimenticato quello che sono stati. Di con- seguenza, noi meridionali abbiamo dimenticato i solda- ti dell'esercito napoletano che, fedeli al giuramento pre- stato al proprio re, combatterono e morirono in difesa della propria terra, ed abbiamo onorato invece quei sol- dati che vennero a liberarci - secondo la storiografia uf- ficiale - dalla tirannide borbonica. Riprendo l'esempio addotto dal Salemi: un cimitero dedicato ai garibaldini (cho per la maggior parte provenivano dal Nord, non appartenenti cioè alla nazione napoletana) a S. Angelo in Formis, nemmeno un cippo, una targa per i soldati meridionali che caddero nella battaglia del Volturno. Mi piace a tal proposito riportare un documento che do- vrebbe far riflettere i "liberali" capuani che innalzarono monumenti ai "liberatori". E' ormai a tutti arcinota l'eroi- ca impresa del garibaldino Pilade Bronzetti a Castel Morrone; probabilmente nessuno invece conosce la let- tera che il Bronzetti scrisse al fratello Oreste, "Da sotto le mura di Capua, il 21 settembre 1860"; eccone il te- sto:"Di fretta ti avverto che sono sano e salvo ... spero domani daremo l'assalto e si entrerà in Capua ove que- sti cani non vogliono cedere. Speriamo fortuna, addio" (A. Marra, Pilade Bronzetti un bersagliere per l'Unità d'I- talia Da Mantova a Morrone, Franco Angeli, 1999, Mila- no, pagina 253). Da un animo nobile e gentile - secondo la vulgata risorgimentale - come quello di Pilade Bron- zetti credo che nessuno si sarebbe aspettato un simile appellativo nei confronti dei soldati borbonici in Capua, molti dei quali erano certamente capuani: "quei cani"! E i concittadini e/o comprovinciali di questi "cani" cosa fe- cero? Gli innalzarono anche un bel monumento!!! Nel suo The strange ca- se of Dr. Jekyll and Mr. Hyde (Lo strano caso del Dr. Jekyll e del Sig. Hyde), Robert Louis Stevenson, valente ro- manziere scozzese nato il 13 novembre 1850, ri- esce a tenere alta l’at- tenzione del lettore creando un avvincen- te noir, un giallo sul tema della devianza comportamentale del carattere, sulla mo- difica delle condizioni psicologiche, spon- tanee e non, come conseguenza di vane sperimentazioni scientifiche. Il Dr. Jekyll e il Sig. Hyde sono la medesima persona: il primo incarna la ragione, il senno, l’in- telletto, e la coerenza e la logicità delle sue azioni sono in antitesi a quelle dell’i- stintivo Sig. Hyde, perfido alter ego, ec- cessivo, irrazionale, malvagio. Perfino l’ambientazione cambia al mutare delle due personalità: Edward Hyde si muove in gelide atmosfere, attraverso caligini notturne, bruma, foschia, oscuri vicoli e strade illuminate da lampade fioche e tre- molanti; Hyde ha la fisionomia di un pic- colo quadrumane deforme, logica conse- guenza all’indomani della teoria del natu- ralista britannico Darwin sull’origine delle specie, che contrastava i dettami dell’e- poca vittoriana. Il desiderio di separare due personalità coesistenti mediante l’ausilio di un farmaco, indusse il lumina- re Henry Jekyll a sperimentare su se stesso un medicamento di sua creazione: “quell’incongruo miscuglio” generò un mi- sto a metà tra l’orribile e il meraviglioso, una pioggia di nuove sensazioni che si impadronirono totalmente dell’essere mutante. Jekyll stabilì di voler assumere la pozione per evadere da se stesso di quando in quando, ma, dopo diverse vi- cissitudini e tragici eventi, le due perso- nalità entrarono in conflitto, il bene e il male erano in lotta per il dominio dell’uno sull’altro, lo scontro tra la psiche e l’orga- nismo era ormai inarrestabile. La meta- morfosi fu completa: il Dr. Jekyll si era trasformato in Edward Hyde, che, alla fi- ne, si suicidò con un potente veleno. L’e- pilogo denuncia le in- quietudini dell’età vit- toriana: i tormenti, gli affanni e le preoccu- pazioni di un declino, di una degenerazio- ne degli sviluppi evo- lutivi con conseguen- te rinascita degli as- sopiti istinti brutali ed irrazionali del genere umano. L’intuizione stevensoniana influenzerà lo scrittore Ita- lo Calvino nella creazione della figura di Medardo di Terralba ne Il visconte dimez- zato del 1952: il protagonista viene diviso da una cannonata in due antagonisti, il Buono e il Gramo, con temperamento ed indole speculare a Henry Jekyll e Edward Hyde. Il Buono e il Gramo vivono in quel di Terralba, il primo nella foresta, l’altro in un fortilizio. L’amore per la contadina Pa- mela li vede cimentarsi in un aspro duel- lo, e la riapertura delle loro profonde cica- trici provoca per ambedue un mancamen- to. Il Dr. Trelawney ne approfitta per unir- li nuovamente, dando vita ad un moderno e rinnovato visconte. Anche in questo rac- conto la scissione della personalità, il te- ma del doppio e l’insanabile crepa tra il bene e il male dominano la scena: il ge- nere umano è lacerato dalla sua stessa imperfezione, l’uomo è tormentato dalla sua incompiuta realizzazione e dall’im- possibilità di porre in atto equanimità e ar- monia tra le due forze. L’alter ego nelle metamorfosi di Stevenson e Calvino Prof. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II - Collaboratore da Napoli di Domenico Iannotta P.zza Riccardo II n°4 V itulazio (Ce)

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it - distribuzione gratuitaAnno III N. 65 17 luglio 2009

Destinaciil 5 X mille dell'Irpef

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per noi è tanto

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02974020618a te non costa nulla

per noi è tanto

Un particolare inedito della batt aglia del V olturno del 1860Prof. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

A proposito della battaglia del Vol-turno del 1° ottobre 1860, assaiopportunamente rilevava in un suodiscorso il capuano dott. GiovanniSalemi che c'è abbondanza "di la-pidi, stele funerarie, ossari, cimite-ri, monumenti, targhe stradali de-dicate ai garibaldini" mentre "nonabbiamo neanche il più piccolo ri-

cordo dei nostri soldati" dove per "nostri soldati" il Sale-mi intendeva quelli dell'esercito borbonico. La mia rifles-sione a tal proposito è che, riusciti a fare l'unità per unaserie di fortunate circostanze, i piemontesi furono - bi-sogna riconoscerlo - assai bravi a fare il lavaggio delcervello a tutti i nuovi sudditi, privandoli della memoria,fornendo loro un'altra cultura, inventando per loro un'al-

tra storia, sicché i popoli delle Due Sicilie un poco pervolta hanno dimenticato quello che sono stati. Di con-seguenza, noi meridionali abbiamo dimenticato i solda-ti dell'esercito napoletano che, fedeli al giuramento pre-stato al proprio re, combatterono e morirono in difesadella propria terra, ed abbiamo onorato invece quei sol-dati che vennero a liberarci - secondo la storiografia uf-ficiale - dalla tirannide borbonica. Riprendo l'esempioaddotto dal Salemi: un cimitero dedicato ai garibaldini(cho per la maggior parte provenivano dal Nord, nonappartenenti cioè alla nazione napoletana) a S. Angeloin Formis, nemmeno un cippo, una targa per i soldatimeridionali che caddero nella battaglia del Volturno. Mipiace a tal proposito riportare un documento che do-vrebbe far riflettere i "liberali" capuani che innalzaronomonumenti ai "liberatori". E' ormai a tutti arcinota l'eroi-

ca impresa del garibaldino Pilade Bronzetti a CastelMorrone; probabilmente nessuno invece conosce la let-tera che il Bronzetti scrisse al fratello Oreste, "Da sottole mura di Capua, il 21 settembre 1860"; eccone il te-sto:"Di fretta ti avverto che sono sano e salvo ... sperodomani daremo l'assalto e si entrerà in Capua ove que-sti cani non vogliono cedere. Speriamo fortuna, addio"(A. Marra, Pilade Bronzetti un bersagliere per l'Unità d'I-talia Da Mantova a Morrone, Franco Angeli, 1999, Mila-no, pagina 253). Da un animo nobile e gentile - secondola vulgata risorgimentale - come quello di Pilade Bron-zetti credo che nessuno si sarebbe aspettato un simileappellativo nei confronti dei soldati borbonici in Capua,molti dei quali erano certamente capuani: "quei cani"! Ei concittadini e/o comprovinciali di questi "cani" cosa fe-cero? Gli innalzarono anche un bel monumento!!!

Nel suo The strange ca-se of Dr. Jekyll and Mr.Hyde (Lo strano casodel Dr. Jekyll e del Sig.Hyde), Robert LouisStevenson, valente ro-manziere scozzese natoil 13 novembre 1850, ri-esce a tenere alta l’at-

tenzione del lettore creando un avvincen-te noir, un giallo sul tema della devianzacomportamentale del carattere, sulla mo-difica delle condizioni psicologiche, spon-tanee e non, come conseguenza di vanesperimentazioni scientifiche. Il Dr. Jekylle il Sig. Hyde sono la medesima persona:il primo incarna la ragione, il senno, l’in-telletto, e la coerenza e la logicità dellesue azioni sono in antitesi a quelle dell’i-stintivo Sig. Hyde, perfido alter ego, ec-cessivo, irrazionale, malvagio. Perfinol’ambientazione cambia al mutare delledue personalità: Edward Hyde si muovein gelide atmosfere, attraverso caligininotturne, bruma, foschia, oscuri vicoli estrade illuminate da lampade fioche e tre-molanti; Hyde ha la fisionomia di un pic-colo quadrumane deforme, logica conse-guenza all’indomani della teoria del natu-ralista britannico Darwin sull’origine dellespecie, che contrastava i dettami dell’e-poca vittoriana. Il desiderio di separaredue personalità coesistenti mediantel’ausilio di un farmaco, indusse il lumina-re Henry Jekyll a sperimentare su sestesso un medicamento di sua creazione:

“quell’incongruo miscuglio” generò un mi-sto a metà tra l’orribile e il meraviglioso,una pioggia di nuove sensazioni che siimpadronirono totalmente dell’esseremutante. Jekyll stabilì di voler assumerela pozione per evadere da se stesso diquando in quando, ma, dopo diverse vi-cissitudini e tragici eventi, le due perso-nalità entrarono in conflitto, il bene e ilmale erano in lotta per il dominio dell’unosull’altro, lo scontro tra la psiche e l’orga-nismo era ormai inarrestabile. La meta-morfosi fu completa: il Dr. Jekyll si eratrasformato in Edward Hyde, che, alla fi-ne, si suicidò con un potente veleno. L’e-pilogo denuncia le in-quietudini dell’età vit-toriana: i tormenti, gliaffanni e le preoccu-pazioni di un declino,di una degenerazio-ne degli sviluppi evo-lutivi con conseguen-te rinascita degli as-sopiti istinti brutali edirrazionali del genereumano. L’intuizione

stevensoniana influenzerà lo scrittore Ita-lo Calvino nella creazione della figura diMedardo di Terralba ne Il visconte dimez-zato del 1952: il protagonista viene divisoda una cannonata in due antagonisti, ilBuono e il Gramo, con temperamento edindole speculare a Henry Jekyll e EdwardHyde. Il Buono e il Gramo vivono in queldi Terralba, il primo nella foresta, l’altro inun fortilizio. L’amore per la contadina Pa-mela li vede cimentarsi in un aspro duel-lo, e la riapertura delle loro profonde cica-trici provoca per ambedue un mancamen-to. Il Dr. Trelawney ne approfitta per unir-li nuovamente, dando vita ad un modernoe rinnovato visconte. Anche in questo rac-conto la scissione della personalità, il te-ma del doppio e l’insanabile crepa tra ilbene e il male dominano la scena: il ge-nere umano è lacerato dalla sua stessaimperfezione, l’uomo è tormentato dallasua incompiuta realizzazione e dall’im-possibilità di porre in atto equanimità e ar-monia tra le due forze.

L’alter ego nelle met amorfosi di S tevenson e Calvino Prof. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II- Collaboratore da Napoli

di Domenico Iannotta P.zza Riccardo II n°4 V itulazio (Ce)

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Direttore ResponsabileFrancesco Falco

Vice DirettoreFranco V aleriani

Responsabile RedazioneAntonella Aquaro

Grafica: Antonio Scala

Cimitero acattolico di RomaDr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

Il cimitero acattolico diRoma è nel quartieredel Testaccio. Le rego-le della Chiesa Cattoli-ca vietavano di seppel-lire in terra consacrata inon cattolici, i suicidi egli attori, seppellendoli

fuori dalle mura. La prima sepoltura fuquella di uno studente di Oxford chia-mato Langton, nel 1738, ma il cimiterofu aperto l'11 ottobre 1821. La decisio-ne si rese necessaria dato il numerocrescente di visitatori stranieri: studen-ti, scrittori ed artisti, che si recavano aRoma dall'Europa del Nord. Nel cimite-ro acattolico di Roma sono stati sepolti

quello arrotolato al collo ai partigiani e,presso l'urna, sul terreno cereo, diver-samente rossi, due gerani. Lì tu stai, bandito e con dura eleganzanon cattolica, elencato tra estranei mor-ti...". La lapide sopra l'urna riporta: "Ci-nera Antonii Gramscii"; frase latina im-precisa che dovrebbe recitare: "CineresAntonii Gramscii". Altre sepolture note-voli: Dario Bellezza (1944-1996, poeta;Luce d'Eramo (1925-2001), scrittrice;Carlo Emilio Gadda (1893-1973), scrit-tore; August von Goethe (1789-1830),figlio di Johann Wolfgang von Goethe;A n t o n i oLabr io la( 8 4 3 -1904), fi-l o s o f o ;B e l i n d aLee (935-1961), at-trice cine-matogra-fica ingle-se; BrunoPontecor-co (1913-1993), fisico nucleare; Amelia Rosselli(1930-1996), poetessa; Edward JohnTrelawny (1792-1881), autore inglese,amico di Percy Shelley; Renato Salva-tori (1933-1998), attore. Una curiosità,all'interno del cimitero acattolico di Ro-ma, nel 1999, furono girate brevi scenedel film: "Un Tè con Mussolini", registaFranco Zeffirelli.

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anche intellettuali italiani, primo tra tuttiAntonio Gramsci. Attualmente la custo-dia e la gestione è affidata alle rappre-sentanze straniere in Italia. Dato lo spa-zio esiguo eccezionalmente viene con-cessa la sepoltura a italiani illustri che,siano stati "stranieri" nel proprio paese.Tra le numerose tombe è da ricordarequella del poeta inglese John Keats(1795-1821), morto a Roma di tuberco-losi. Il suo epitaffio, fu commissionatodagli amici Joseph Severn e CharlesBrown e recita: "Questa tomba contienei resti mortali di un giovane poeta ingle-se che, sul letto di morte, nell'amarezzadel suo cuore, di fronte al potere mali-gno dei suoi nemici, volle che fosseroincise queste parole sulla lapide: "Quigiace uno il cui nome fu scritto sull'ac-qua". Poco distante, una lastra marmo-rea, in risposta a questa frase: "Keats!Se il tuo caro nome fu scritto sull'acqua,ogni goccia è caduta dal volto di chi tipiange". Percy Shelley (1792-1822)poeta inglese che annegò fra Portove-nere e la Toscana. Fu cremato sullaspiaggia vicino a Viareggio, dove le on-de spinsero il suo corpo. Il suo cuore,che l'amico Edward John Trelawny ave-va strappato dalle fiamme, fu conserva-to dalla vedova, Mary Shelley e fu se-polto con lei. La sepoltura di AntonioGramsci è stata immortalata dai versi diPier Paolo Pisolini ne "Le ceneri diGramsci": "Uno straccetto rosso, come

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La storia del sondaggioDr Raffaele Sarno - Collaboratore da Sparanise

Lo scorso mese èstato contrassegna-to dalle elezioni chehanno portato alleurne milioni di italia-ni. Ogni volta che siavvicina una tornataelettorale, inizia ilvalzer dei sondaggiper testare le volon-

tà degli elettori. Ma dove nasce il son-daggio e qual è la sua storia? Già nei pri-mi anni dell’età vittoriana, istituzioni ecittadini inglesi iniziarono a condurre in-chieste sulle condizioni di vita degli abi-tanti nelle grandi città. Il più interessan-

te, tra questi pri-mi sondaggi, fuquello condottodall’ industrialeCharles Boothche si interessòalle condizioni dimiseria degliabitanti dell’In-ghilterra meri-dionale. L’operadi Booth, com-posta da 17 vo-lumi, contiene una miniera di informazio-ni di interesse storico rilevate da circa2500 ispettori scolastici. Booth, dunque,

non si rivolse direttamente ai sog-getti indagati per compiere le suerilevazioni. I primi ad adottare latecnica di trarre le informazioni di-rettamente dagli individui su cui sistava tenendo l’indagine, furonogli studiosi di tendenze socialiste.Karl Marx, ad esempio, inviò25000 copie di un questionariosulle condizioni di vita ad un cam-pione di una rivista per la inchie-sta sugli operai. Le prime ricerche

non utilizzavano nè procedure standar-dizzate di raccolta di dati né tecniche dicampionamento, che vennero perfezio-nate solo dopo la prima guerra mondialeda Sir Ronald Fisher. Negli Stati Uniti, i primi sondaggi si sonoavuto solo verso la fine dell’800. Questoperché l’inchiesta sociale era spesso af-fidata esclusivamente ai professionisti enon vi furono filantropi all’altezza diBooth. Il primo grande sondaggio statu-nitense fu condotto da economisti e so-ciologi tra il 1909 e il 1914 e fu finanzia-to da un’associazione benefica. Succes-sivamente, vi fu un proliferare di ricerchesino al largo utilizzo dei sondaggi pre-elettorali. C’è da dire che il sistema poli-tico statunitense ha costituito il terrenopiù fertile per lo sviluppo dei sondaggi inquanto aperto e basato su principi egua-litari e sulla libertà di espressione delleopinioni politiche.Nel resto d’Europa, ilsondaggio si affermò più lentamente ri-spetto al mondo anglosassone anche acausa dei regimi totalitari che vi erano inPaesi come Italia e Germania. Tuttavia,dopo la seconda guerra mondiale vi furo-no ricerche di un certo rilievo sulle condi-zioni di vita degli abitanti. E ora, tra chi locontesta e chi lo apprezza, il sondaggioè sicuramente uno strumento di rileva-zione affermato.

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Due riflessioni chepossono aiutarequanti sono impe-gnati in questi gior-ni negli esami dimaturità. Prima ri-flessione:concettodi maturità riferito

a dei giovani appare sproporziona-to;per questo sono opportuni dei chia-rimenti. Uno studente potrebbe dimostrare diaver ricavato un risultato valido daglianni spesi nel corso di studi, se si è ri-volto queste domande, ragionando inquesto modo:se dopo aver studiatol’opera di uno scienziato, di un mate-matico ecc., mi è parso sufficienteaver ripetuto quanto ascoltato durantele ore di lezione? Mi sono chiesto seho visto in quel determinato autore unpunto di arrivo definitivo. Ho invececapito che in effetti imparare non ri-guarda quel contenuto (quella nozio-ne) ma il modo con cui è stato rag-giunto quel risultato. Quello che mi hadavvero insegnato quel determinatostudioso che il suo punto di arrivo nel-la ricerca è soltanto uno dei possibiliesiti a cui si poteva arrivare. Pertantoin questo modo si comprende che nonvi è nulla di definitivo nel sapere uma-no e che un esito o un successo nelcampo della ricerca rappresenta sol-tanto una delle possibili vie percorribi-li della mente umana. Non c’è alloraun sapere confezionato come un belpacco da regalare. Lo scienziato èsoltanto un uomo che ha provato ad

A proposito degli esami di maturità Prof. Antonio Ippolito - Collaboratore da Sparanise

interrogarsi sulle cose del mondo in-vece di dedicarsi al quotidiano, comefanno la gran parte degli uomini. Aquesto punto si scopre che dietro lediscipline di studio, presentate scola-sticamente come astrazioni, vi è losforzo di innumerevoli ricercatori che,nel corso dei secoli hanno continuatoad indagare, per ridurre il più possibi-le quella dimensione dell’ignoto, in cuitutti ci troviamo immersi.

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Storia della canzone it alianaFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

nero il simbolo diun'epoca. Ginonacque povero ediventò uno de-gli artisti più pa-gati in Italia ed inEuropa. Perce-piva mille lire asera, una som-ma favolosa inquegli anni! Vis-se una storiad'amore con An-na Fougez e conella costituì la coppia più famosa del tea-tro leggero italiano. Durante uno spetta-colo fu applaudito da una sconosciuta ar-tista, Nada Mery, che, dopo averlo ascol-tato, si avvicinò per dirgli:"Gino, io l'ado-ro" ed egli rispose:"Davvero lei mi ado-ra? Lei è agli inizi della carriera ed io so-no all'apice, soltanto questo l'affascina dime. Non dubiti, le passerà. Lei ha unosguardo luminoso, un sorriso schietto eduna bella voce. Anche io le voglio un po'di bene. Se un giorno volessi sposarmi,le assicuro che sceglierò lei". Durante lasua carriera artistica, Franzi cercò di ri-sparmiare poiché sapeva che un giornosarebbe finita. Acquistò tre ville e con-servò ritagli di giornali che incollava nel-l'album dei ricordi. Dopo la II GuerraMondiale, avendo bisogno di danaro, nel1948 fu costretto a vendere le tre ville ea ritornare sulle scene tra spettatori dis-attenti. Gino capì che la sua epoca era fi-nita e ne iniziava un'altra. Ed era finitoanche il suo rapporto d'amore con AnnaFougez. A Milano,nei pressi della galle-ria, mentre passeg-giava in compagniadei suoi ricordi, in-contrò Nada Mery;entrarono in un barper gustare un caffèe decisero di sposar-si. Il matrimonio duròdieci anni perché Gi-no, distrutto dall'arte-

La storia della canzo-ne italiana può esseretrattata sia attraverso iprotagonisti, sia con-siderando i contenutiespressi dalle canzo-ni. Pochi sono gliadulti che non ricorda-no il motivo di una

canzone del loro tempo. L'inizio del belcanto all’ italiana può essere stabilito nel-l'anno 1920 quando si impose GinoFranzi, un artista che sul palcoscenicoindossava la marsina, le ghette ed il ci-lindro per cantare il suo scetticismo, in-terpretando una canzone del maestroRulli, "Scettico Blu", che lo rese famosoin tutta l'Italia. Nello stesso anno una Di-va del varietà, Anna Fougez, indossandoun braccialetto d'oro a forma di serpente,interpretava una canzone di E. A Mario,"Vipera", creando il personaggio dellamaliarda. Le canzoni erano scritte per unpubblico che frequentava i locali notturnied animava gli spettacoli decretandone isuccessi. Gino Franzi vestiva con raffi-natezza e, prima dello spettacolo, inci-priava il volto per sembrare più pallido,segnava gli occhi con la matita blu perapparire più viziato e sfinito dalle lunghenotti d'amore. Anna Fougez indossavaabiti ricchi di piume e lustrini, collane ebraccialetti in similoro. Ambedue diven-

riosclerosi, morì il 27 dicembre 1958. In-tanto un nuovo artista appariva sullascena, Michele Testa, in arte ArmandoGill, che con la nostalgica canzone "Co-me Pioveva" diventò il divo del momen-to. Anche egli sul palcoscenico indossa-va la marsina e, con l'aggiunta del mo-nocolo all'occhio ed il ciuffo dei capelliscompigliato, così presentava le suecanzoni:"Come pioveva, parole di Gill,musica di Armando, cantata da sé".

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genero Gennaro, dalla nuoraMaddalena nonchè dai nipoti:Ferdinando, Rosario, Linda eGiuseppe.

CongratulazioniL’Amministrazione Comunale diPignataro Maggiore ha rinnovato ilConsiglio di Amministrazione dellaBiblioteca Comunale, nominandoDirettore il Prof. Antonio Martonee, tra i componenti il consiglio di-rettivo, Mariella Bovenzi . Due va-lidissimi Collaboratori di questa te-stata ai quali esprimiamo il nostrocompiacimento nella certezza cheopereranno in nome della Cultura.Del consiglio fanno parte anche:Antonella Magliocca, studentes-sa di Lettere come la nostra Colla-boratrice, Giuseppe V ito studentedi Scienze Politiche, il ConsigliereComunale Giorgio De Lucia ed ildelegato alla Pubblica Istruzione,Claudio Di Lillo.A tutti buon lavoro.

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Il 21 luglio 1899 nascea Oak Park (Illinois) Er-nest Miller Hemingway,uno dei maggiori narra-tori del Novecento. Fi-gura controversa, odia-to o amato dalla criticae dal pubblico,vive se-condo un codice mora-

le e di valori rintracciabile nel mondo deisuoi personaggi. Trascorre l’infanzia nelMichigan a contatto con la natura, abi-tuandosi ad una vita solitaria fatta di cac-cia, pesca e priva di ogni comodità. Puressendo uno studente brillante, non siiscrive all’università e dopo un breve ap-prendistato come giornalista al The Kan-

sas City Star, nel 1918 si arruola nel ser-vizio di autoambulanze della Croce Ros-sa in Francia. Gravemente ferito sulfronte italiano, gli viene conferita la Cro-ce di Guerra: questa esperienza lo se-gna profondamente, portandolo a medi-tare sulla consapevolezza e paura dellamorte, che cerca di esorcizzare affron-tando pericoli e sfide di ogni genere. Do-po la guerra riprende l’attività di giornali-sta come corrispondente da Parigi e quipubblica la sua prima raccolta di raccon-ti In our time (1924), descrizione dell’A-merica dal punto di vista degli espatriati.Nel 1926 il romanzo The sun also risessegna la definitiva affermazione delloscrittore: il suo linguaggio disadorno e

immediato diventa un tratto stilistico di-stintivo, rendendolo uno degli scrittori piùimitati. Seguono poi: Men without women(1927), una bella raccolta di racconti i cuieroi sono toreri, pugili, soldati, gangster.Nel 1929 appare A farewell to arms: am-bientato durante la guerra mondiale eispirato in particolare alle esperienze sulfronte italiano, il romanzo sottolinea co-me non solo la guerra minacci gli esseriumani, ma anche la vita stessa compor-ta violenza e morte. Dopo il 1930 pubbli-ca: Death in the afternoon (1932), saggiosulla tauromachia; Winner takes nothing(1933); Green hills of Africa (1935); Thesnows of Kilimanjaro (1935); To haveand have not (1937), romanzo breve sulcrimine nella società del benessere. Del1938 è la raccolta The first fortynine sto-ries, considerata un capolavoro assolutonell’ambito delle short stories. Sottolineala necessità della solidarietà il romanzoFor whom the bell tolls (1940), dedicatoalla guerra civile spagnola. Dopo Acrossthe river and into the trees (1950), appa-re The old man and the sea (1952), ro-manzo breve che presenta il tema del-l’uomo a contatto con la natura e la lottatra individuo e forze naturali. Nel 1954Hemingway ottiene il Premio Nobel perla Letteratura. Alla soglia della vecchiaia,lo scrittore stenta a conservare i ritmi divita degli anni eroici e dopo un periodo dicure in una clinica per disturbi mentali, sisuicida nel 1961.

Ernest HemingwayD.ssa Ylenia Galluccio – Lingue, culture e letterature moderne - Collaboratrice da Capua

Dove va il fiume V olturno?D.ssa Angela De Matteo - Collaboratrice da Piana di M.V.

Qualcuno potrebbesorridere a questo in-terrogativo: dove va ilfiume Volturno? Trop-po semplice la rispo-sta: a mare! A chieder-selo è un gruppo di ap-passionati pescatori,

ansiosi di sapere per quanto tempo an-cora vi sarà vita nelle sue acque, dalcorso medio alto del suo scorrere fino almare. Frequentando le rive del principa-le corso d'acqua dell'Italia meridionale,nella zona che va dal ponte Quattroven-ti a valle, da qualche anno la vita ani-male in ogni sua forma è finita. Per ren-dersene conto basta costeggiare il Vol-turno nel tratto che bagna i comuni diAlife, Baia e Latina, Dragoni, Alvignanoe praticare alcune specifiche località,come ad esempio Boscarello, FontanaCanapa, Ponte Margherita e S. Simeo-ne. Si trova di tutto, ma ciò che è piùgrave bisogna munirsi di mascherinaper accedere in quei luoghi che una vol-ta rappresentavano un posto di svagoper i tanti appassionati di canna ed amo.Il colore dell'acqua assomiglia molto aquella di una cloaca a cielo aperto e nonpotrebbe essere altrimenti consideratoche vi si trovano rifiuti di ogni genere,carcasse di animali e liquami che, moltoprobabilmente, alcune aziende agricolepresenti sul territorio scaricano diretta-

mente nell'alveo del fiume. Nella zona S.Simeone, ad esempio, esistono scarichidi liquami misti ad acidi e detergenti checontribuiscono a diffondere nell'aria esa-lazioni maleodoranti ed insopportabili.Anni fa il Corpo Forestale dello Statopubblicò i risultati di un'indagine sullostato del fiume. Ora noi pescatori dellazona matesina e dell'intera provinciachiediamo nuovamente l'intervento delC.F.S., dell'Autorità di bacino, dell'AR-PAC, del Consorzio di bonifica, dellaProvincia con il suo settore Ecologia e lesue Guardie provinciali, oltre ai Comuniinteressati. Tutti chiamati in causa perrendere fruibili le sponde del fiume piùimportante del meridione.

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Occhio per occhio, denteper dente. Questo prover -bio cinese non deve esse -re preso in considerazione

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Coraline: Quando la fant asia fa p aura…Mariella Bovenzi - Collaboratrice da Pignataro

Non si potevacerto dubitareche la favola darknata dal genio diHenry Selick eTim Burton (glistessi che hannodato vita a Jack

Skeletron in Nightmare BeforeChristmas) non sia destinata a di-ventare un cult. Gli elementi ci sonotutti, l’undicenne scontrosa Coraline,annoiata e desiderosa di attenzioni.La Pink Palace impolverata e gotica.I suoi strambi abitanti, Miss Spink eMiss Forcible, Mister Bobinsky e ilsuo timido amico nerd Wybie. Se adalimentare la curiosità di Coraline siaggiunge anche una bambola in tut-to e per tutto uguale a lei e una mi-nuscola e nascosta porta la favola èservita. Si perché dall’altra parte nonci sono i fauni e castelli di Narnia, necappellai matti o regine di cuori, tan-tomeno scarpette rosse e streghedell’Ovest, semplicemente l’altro latodella realtà. Un universo parallelo

ugualema co-sì di-v e r s odove lapiccolap r o t a -gonistadai ca-pelli blùsembraa v e r et u t t ociò dicui hab i s o -gno dalla sua vera vita. Una mammapremurosa, un padre sempre allegroche la riempiono di attenzioni, maanche il mondo perfetto che ha sem-pre sognato di trovare è corredato diincubi, paure e bottoni. Proprioquando le viene chiesto di rinunciarealla sua vista, allasua libertà, e met-tere un paio di bot-toni al posto degliocchi che capiscequanto sia in peri-colo quando la suaamorevole altra –madre si trasformain una Crudelia DeMon padrona di un

mondo fasullo. Coraline prende for-ma dalle pagine del romanzo di NeilGaiman, viene trasformata, idealiz-zata, eroicizzata, guidata da un in-quietante gatto parlante salverà sestessa e i suoi distratti genitori da unmondo troppo fantastico e troppoperfetto per essere vero. Attraversola porta magica Coraline crede di la-sciarsi alle spalle la sua realtà noio-sa per entrare in una piacevole casafatta di leccornie e spettacoli, mache nasconde dietro specchi gelatil’orrore della prigionia. Modulando paura e fantasia, attra-verso il 3-D e la tecnica dello stop –motion, l’ennesimo capolavoro sur-reale va in scena e pur essendo unafavola dei giorni nostri è dedicato piùai grandi che ai piccoli, forse per ri-cordarci che: per quanto il nostromondo sia imperfetto, è il miglioreche abbiamo.

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La cosa che sente più stupidaggini almondo è probabilmente un quadro dimuseo. (EdJ De Goncourt)

Non è grave il clamore chiassoso deiviolenti, bensì il silenzio sp aventosodelle persone oneste. (M.L. King)

Si odiano gli altri perché si odia séstessi. (Cesare Pavese)

Page 7: Dea Notizie 65

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Museo Camp ano, lavori in corsoDott.ssa Paola Leonetti - Scienze dei Beni Culturali - Collaboratrice da Santa Maria Capua Vetere

Riqual i f icazionearchitettonica eopera di restaurosono gli obiettivida raggiungereper l'impresa Vin-cenzo Modugnosrl entro l'estate

del 2010 per il Museo Campano. Di questo e molto altro ancora se neè discusso il 25 Giugno in occasionedella conferenza-evento intitolata "IlMuseo che Vive" svoltasi presso laSala Liani del Museo Campano.Hanno preso parte alla conferenza ilprefetto Biagio Gilberti, Commissa-rio Straordinario della Provincia diCaserta, il Sindaco di Capua Carmi-ne Antropoli, Raffaele Modugno am-ministratore dell'impresa esecutrice

dei lavoridi ristrut-turazio-ne, ilp r o f e s -sor Anto-nio DeSimone,respon-s a b i l esc ien t i -c o - a r -cheologico e Stefano Cavezzi, il rap-presentante di Collection Eventi diBologna, che ha organizzato il pro-gramma di comunicazione. Dal sus-seguirsi degli interventi è emerso ilprogetto di archiviazione informaticadel patrimonio museale, l'adozione diun design hi-tech per alcune sale del

museo e l'apertura del Museo Cafèin cui si svolgeranno manifestazionie spettacoli culturali. Durante la cerimonia è stata conferi-ta la cittadinanza onoraria alla pro-fessoressa Maria Borghi Jovino perl'attività di ricerca e di studi dedicatial Museo Campano ed è stato pre-sentato il libro "Gabriele Iannelli e ilMuseo Campano di Capua" a cura diDon Giuseppe Centore, ex direttoredel Museo. La giornata si è conclusanella vicina chiesa di Santa Placidache ha ospitato la mostra "Gli UltimiUomini", un reportage fotografico su-gli ultimi popoli africani che vivonoancora allo stadio primitivo, prodottoin collaborazione tra la casa editricemilanese White Star ed il NationalGeographic.

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L’origine delle p arole: CRETINO

Cretino corrisponda al francese Cretin e nel dialettodella Gironda Crestin ed è il nome che si da a ognunadi quelle misere creature di piccola statura, mal con-formate, con gozzo e stupide, che si trovano special-mente nelle valli delle Alpi occidentali. Per alcuni dal latino Christianus (fr. Chretien) perchètali individui erano considerati come persone semplicied innocenti (Gerin) ovvero perchè stupidi ed insen-sati quali sono sembrano quasi assorti nella contem-plazione delle cose celesti e di fatti nelle prealpi lom-barde dicesi addirittura Christian un Cretino un pove-ro di spirito. Secondo altri dal ted. Kreidling agg. di Kreide Creta, acausa del colore biancastro della loro pelle.

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Felix Mendelssohn- Bartholdy a 200 anni dalla nascit aProf. ssa Rossella Vendemia - Musicista - Collaboratrice da Pignataro Maggiore

Il 2009 sarà ricorda-to come un anno ric-co di anniversari"musicali" davveroimportanti.Infatti quest'anno ri-corrono, tra gli altri, iduecento anni dallanascita del celebre

compositore tedesco Felix Mendels-sohn- Bartholdy, nato ad Amburgo nel1809 e morto a Lipsia nel 1847.Di famiglia ricca e colta, Mendelssohnebbe modo di ricevere un'accuratissimaeducazione letteraria e musicale. Nel1821 conobbe e divenne amico del vec-chio Goethe; frequentò Weber e, duran-te un viaggio a Parigi, venne a contattocon Meyerbeer e Cherubini. Viaggiòcontinuamente in Inghilterra, Scozia,Italia, Francia, riuscendo così a cono-scere civiltà differenti e varie tradizionimusicali. Nel 1829 esordì come diretto-

re d'orche-stra riesu-mando la" P a s s i o n es e c o n d oMatteo" di J.S. Bach: que-sto eventorappresentòl'inizio dellarivalutazionedel genio diBach, fino adallora quasidimenticato. Nel 1835 accettò la direzionedel Gewandhaus di Lipsia e si stabilì defi-nitivamente in questa città. Seguì un de-cennio di attività intensa, durante il qualeMendelssohn si dedicò all'attività di com-positore e a quella di direttore d'orche-stra. Nel 1843 riuscì anche a coronare ilsuo sogno di creare un Conservatorio aLipsia, istituzione importantissima che,

nel volgere di pochi anni, diventò un pun-to di riferimento nella vita musicale tede-sca. Morì nel 1847, pochi mesi dopo lascomparsa dell'amata sorella musicistaFanny.Felix Mendelssohn fu un musicista fede-le all'ideale di bellezza "classica", di auli-co rispetto della forma e della tecnica.Compositore equilibrato, raffinato, incli-ne agli stati lirici, amabili, frizzanti, porta-tore di uno spirito sereno ed ottimistico,frutto forse anche del clima agiato bor-ghese nel quale si era formato. La suaproduzione artistica è ampia e spazia trai vari generi musicali: Sinfonie, Oratori,Ouvertures orchestrali, il celeberrimoConcerto per violino in Mi minore, 2 con-certi per pianoforte, 8 quaderni di 'Ro-manze senza parole' per pianoforte, so-nate, capricci, preludi, fughe, fantasiesempre per pianoforte solista, i 3 Quar-tetti op. 44, le sonate rispettivamente perviolino, viola, violoncello, clarinetto e pia-noforte, il sestetto per archi op. 110, l'ot-tetto per archi op. 20, composizioni perpianoforte a quattro mani, per organo,numerosi Lieder per voce e pianoforte.Felix Mendelssohn ha coltivato, in cam-po compositivo, uno stile che, pur nu-trendosi dei principi del Romanticismo, èrimasto legato all'humus classico; in-somma un musicista che, pur sensibileallo spirito romantico nell'intimismo dell'i-spirazione e nella soggettività espressi-va, ha mostrato una meticolosa, costan-te e vigile coscienza formale derivata daimodelli classici ed improntata al cultodella chiarezza e dell'eleganza.

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Pensioni st atali: 40 anni contributivi(Cliccando) - Per andare in pensione nel settore della pubblica amministrazione oc-correranno 40 anni di contributi, contando anche l'eventuale contribuzione figurati-va come i riscatti della laurea o del periodo di leva. Lo ha annunciato il ministro del-la Funzione publica, Renato Brunetta, spiegando che la norma sarà reintrodotta insede di conversione del decreto legge con cui è stata varata la manovra estiva. «Iltema esiste, ha detto il Ministro Renato Brunetta, e credo che ci sarà una reintro-duzione in sede di conversione del decreto». Serve - ha spiegato il Ministro - asvecchiare la pubblica amministrazione. Nella prima versione del decreto la normaprevedeva che i 40 anni non fossero di contribuzione effettiva ma si potesse anchecontare il riscatto di anni come la laurea o il servizio militare. Questo consentireb-be la possibilità di pensionare un maggior numero di persone, accelerando il turnover. Nella versione in Gazzetta Ufficiale la norma non c'è più e quindi si torna alcomputo della sola contribuzione effettiva.

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Polizia: nasce il centro nazionale anticrimine informatico(F. Falco) - Prevenire e reprimere i crimi-ni informatici indirizzati verso le infra-strutture critiche o di rilevanza nazionale;rispondere alle sfide di una criminalitàsempre più agguerrita con strumenti sofi-sticati e competenze professionali qualifi-cate: questi gli obiettivi del "Centro na-zionale anticrimine informatico per la pro-tezione delle infrastrutture critiche"(CNAIPIC). Si tratta di una struttura ope-rativa della polizia postale e delle comu-nicazioni, istituita con decreto del capodella Polizia il 7 agosto 2008 e inaugura-ta il 23 giugno 2009 dal ministro dell'In-terno Maroni. La minaccia di attacchi in-formatici su vasta scala che potrebberocompromettere il funzionamento di strut-ture nevralgiche di una nazione è diven-tata una realtà concreta, che ai governi di

tutto il mondo impone il massimo di co-noscenza e vigilanza e adeguati sistemidi difesa. L'Estonia, nel maggio 2007,subì un attacco informatico che rese ir-raggiungibili tutti i siti web governativi ele strutture ad essi connesse. Un attaccosferrato in rete potrebbe quindi compro-mettere servizi vitali per una nazione. Lastruttura del CNAIPIC, composta da duesettori principali (unooperativo e l'altrotecnico), si avvale ditecnologie a grandis-simo livello e di per-sonale altamentequalificato e specia-lizzato. Gli investiga-tori della polizia po-stale e delle comuni-

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cazioni sono da anni impegnati nel con-trasto al cyber crime, cyber terrorismo espionaggio industriale. Il CNAIPIC è sta-to ideato per rispondere alla domanda disicurezza interna, in collaborazione conle aziende che utilizzano infrastrutturecritiche nazionali, in una proficua colla-borazione pubblico-privato e in collega-mento con strutture internazionali.

L'apice della bellezzaRacconto breve di Maddalena Di Lillo - Vitulazio

L'apice della bellezza?semplice, un tetto! Da las-sù si possono ammiraretutte le meraviglie di que-sto mondo, tutto quelloche ci circonda. Si può os-servare a volte una città,costruita dagli uomini; avolte anche il mare, il luo-

go più maestoso e misterioso dell'univer-so; ma sempre il cielo, creato da qualcosadi più potente. Da piccola il tetto era, perme, un rifugio nel quale potevo evaderedalle paure di tutti i giorni anche solo attra-verso uno sguardo rivolto a tutto e a tuttidall'alto, senza essere vista. Mi sentivo ir-raggiungibile, al di sopra di chiunque.Quell’altezza infondeva in me una felicitàdifficile da descrivere. Bastava scrutare ciòche mi circondava, e il suo valore per meaumentava a dismisura e gioivo all'idea disentirmi parte del pianeta. Purtroppo nes-suno sembra accorgersi dell'incanto cheaccerchia la nostra vita, quell'incanto cheesiste in ogni attimo che viviamo. Il moti-vo? Tutti si perdono nelle preoccupazioniche assillano qualunque essere vivente;soffocano fino al compimento di pazzie,

a z i o n im e s c h i -ne, chespesso siconcludo-no nellea l t e z z e ,nei luoghiin cui re-gna la se-renità, in-capaci di coglierla nelle occasioni in cui sipresenta, poiché siamo accecati da unmale difficile da affrontare. Una spintae…addio! È capitato anche a me: cedere davanti atanta beltà, come una stupida!. La mia vi-ta era monotona e io volevo cambiarla inqualche modo, con un'emozione grande,esagerata. Mi guardai intorno per dare unultimo sguardo all'unica cosa che mi face-va provare un sentimento sempre forte epresente. Volevo vedere al di là di essocos'altro poteva esistere. Chiusi gli occhi.Un salto. Paura. Sentimento che non avreimai voluto provare e che avrei potuto evi-tare. Troppo tardi. Mi sentii afferrare al vo-lo alle spalle da due artigli ruvidi. Pian pia-

no aprii gli occhi e capii che stavo volteg-giando nell'aria in alto, sempre più in alto.Alzai gli occhi e notai un’ aquila dalle di-mensioni enormi che mi stava portandolontano dal tetto, lontano dal suolo. Nonsapevo cosa fare, come comportarmi e milimitai ad osservare il paesaggio che scor-reva sotto di me. Con mia sorpresa vidi al-cune persone sul tetto delle proprie abita-zioni e, quando scendevamo a bassa quo-ta, potevo notare i familiari all'interno diquelle stesse abitazioni ignari di quello cheaccadeva sopra le loro teste. L'avrebberoscoperto quando ormai sarebbe stato trop-po tardi. Pensai subito ai miei familiari, aimiei amici, pentendomi subito di quelloche volevo fare poco prima e promettendoa me stessa che non avrei mai più com-messo una sciocchezza così grande chesarebbe costata cara a me e a chi mi vo-leva bene. Ammirai tutti i luoghi che avevosotto gli occhi capendo che non era tutto lìla vita e che dovevo continuare ancora aintraprendere il mio viaggio così come sipresentava, per il bene di tutti. L'aquila milasciò cadere nel vuoto io chiusi gli occhi edopo un attimo li riaprii: ero nel mio letto!.Un sogno, solamente un sogno.

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Artes Loci per la "cultura" della vit aDr.ssa Concetta Borzacchiello - Sociologa - Collaboratrice da Pietramelara

L'Associazione cultu-rale "Artes Loci" di Pie-tramelara è nata più diun anno fa dall'idea diun gruppo di personeche vogliono fortemen-te valorizzare le im-mense risorse del terri-

torio dell'Alto casertano, attraversol'arte e la cultura in ogni sua forma edespressione. L'Associazione ha sedepresso lo storico Palazzo Ducale divia Roma, nel cuore del paese, ed hagià al suo attivo la manifestazione ar-tistico culturale "PietramelarArte" rea-lizzata lo scorso luglio. Inoltre, in oc-casione dell´ottavo centenario dellanascita di San Pietro Celestino (PapaCelestino V) che nacque (stando alLiber pontificalis) in Sant´Angelo diTerra di Lavoro (identificabile conSant´Angelo di Rupecanina, oggi nelterritorio dei Comuni di Raviscanina eSant´Angelo d´Alife), vanta la parteci-pazione alle "Seconde Giornate Cele-stinane". "Artes Loci" continuando lasua attività ad ampio raggio, ha pro-grammato una giornata dedicata alla"cultura" della salute. L'Arch. MarcoNunzio Della Torre, suo Presidente, incollaborazione con il Direttivo, ha rea-lizzato il 28 giugno la "Giornata diPrevenzione Ictus e Infarto", con ilPatrocinio del Comune di Pietramela-ra e della S.I.C.O.A. (Società ItalianaCardiologia Ospedalità Accreditata)riconosciuta Provider di eventi scienti-fici, e in collaborazione con la ClinicaMediterranea di Napoli, una strutturaad Alta Specialità. L'avvenimento èstato sponsorizzato dall'azienda CIDVascular S.p.a che opera nel settorefornendo dispositivi innovativi per levarie procedure. Le Istituzioni cittadi-ne, la Protezione civile, la Pro Loco,la Croce Rossa e l'Associazione "Di-

versamente Insieme" sono state leforze sane a cui "Artes Loci" si è affi-data per realizzazione questo evento.Questo incontro, che ha avuto un ri-sposta positiva e del tutto soddisfa-cente, ha voluto sensibilizzare l'opi-nione pubblica alla prevenzione dellemalattie che possono provocare dannial nostro cuore, e ha fornito alla gentenotevoli informazioni sui fattori di ri-schio per la salute. I Cardiologi dellaCinica Mediterranea hanno effettuatovisite ed indagini diagnostiche su circa60 pazienti, oltre 20persone in più ri-spetto ai 40 stabilitiin precedenza. Ilcontrollo gratuitoche la Clinica Medi-terranea ha offertoera destinato a per-sone che con più di40 anni di età e chepresentavano i se-guenti fattori di ri-schio: familiarità,ipertensione arterio-sa, diabete mellito,fumo, ipercolestero-lemia, obesità. Inol-tre, si è svolto unCorso base di primemanovre rianimato-rie inizialmente rivol-to ad un numero nonsuperiore a 25 ra-

gazzi maggiorenni, ma poi aumentatodi circa 10 partecipanti, accogliendole richieste di molte altre persone in-teressate. L'Associazione "Artes Loci"ho voluto dare vita a questo evento,perché vuole farsi promotore di inizia-tive che valorizzino non solo la cultu-ra della nostra terra, ma innanzi tuttola cultura della nostra vita! Concetta, bene arrivata. Grazie peraver scelto di collaborare con la no-stra rivista. Con te siamo 126. Il Direttore

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Quando sei nato, attorno a te tuttiridevano. T u solo piangevi. Cerca dicondurre la tua vit a in modo t aleche, alla tua morte, attorno a te tutti piangano, e che tu solo rida.

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Ricette di Niett aCollaboratrice da Bellona

Agnello con carciofiniIngredienti : gr. 500 diagnello tenero, spezzet-tato; carciofini mondati etenuti in acqua acidulatacon succo di limone; 2uova; 2 limoni; farina; olioextravergine d'oliva; sale

peperoncino. Rosolate in una casseruo-la con una tazza d'olio, la carne; aggiun-gete un pizzico di peperoncino, salate ecompletate la cottura con una spruzzatadi succo di limone, aggiungendo, versola fine, i carciofi. A parte, sbattere gli al-bumi in una terrina e, di seguito, i tuorli,la farina, succo di limone, parte del liqui-do di cotturadella carne,s b a t t e n d oc o n t i n u a -mente. Ver-sate la salsanella casse-ruola agitan-do in sensorotatorio perché si distribuisca al meglio.Servite ben caldo.

Fagioli alla cont adinaIngredienti per 4 persone: 600 gr di fa-gioli bianchi olio extravergine 1 litro diacqua sale alloro alcuni spicchi d'aglio 4fette di pane casereccio raffermo 1 va-setto pomodori pelati conservati pecori-no stagionato Fa-te cucinare i fagio-li dentro la pignatavicino al focolare.Prendete l'acquadi cottura dei fa-gioli, mettetela inuna pentola conl'alloro, l'aglio, l'o-lio extravergine, le fette di pane e ag-giungete i pomodori pelati messi nei va-setti di vetro in casa ed il sale. Toglietedal fuoco e impiattate con l'aggiunta diuna generosa spolverata di pecorino sta-gionatoTagliatelle seppie, vongole e carciofiIngredienti: gr. 350/400 di tagliatelle;g.150 di seppie già pulite e ridotte a stri-scioline; vongole a piacere; 2 carciofi giàmondati, affettati e tenuti in acqua acidu-lata con limone; 8-10 pomodorini; aglio;

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mollica di panecasareccio raf-fermo e tosta-to; vino biancosecco; olio ex-travergine dioliva; sale.Preparazione:Fate aprire le vongole in aglio e olio,quindi aggiungete seppie e pomodorinispezzettati. Bagnate col vino; salate etenete sul fuoco per 15 minuti circa. Aparte, cuocete i carciofi in un tegame,sempre con aglio e olio. Unite, infine, iltutto e servitevene, ben amalgamando,per condire la pasta cotta al dente in ab-bondante acqua salata. Cospargete ipiatti, prima di servire ben caldo, di mol-lica tostata.

Ciambelle fritteIngredienti: 1 kg di farina 4 rossi d'uovo1 limone grattugiato 120 gr di margarina1/2 litro di latte 1 pizzico di sale 3 cuc-chiai di zucchero 1 lievito di birra 1 busti-na lievito pane degli angeli. Procedimen-to: prendete una ciotola, versate farina,zucchero e pane degli angeli con un piz-zico di sale e un po' di limone grattugia-to. Nel latte tie-pido scioglieteil lievito di birra,il burro e uniteal tutto i tuorli.Lavorare perbene e fare lie-vitare per un'o-ra. Quando lapasta sarà gonfia, fate tante palline, conle mani unte di olio e fate lievitare permezz’ora (le palline alla fine risulterannoancora più gonfie). Preparate una pento-la profonda con almeno un litro di olio ex-tra vergine d’oliva e un colino con lo zuc-chero a velo. Prendete le palline, allarga-tele fino a formare un buco al centro efriggete avendo cura che l'olio non siatroppo caldo. Girate per farle dorate, poiscolatele e passate sulla carta assorben-te. Infine, spolverate di zucchero. Assag-giatele, sono veramente ottime.

Lo scudo si divide in quattro parti.Nella prima d'argento è raffigurataun'aquila nera con una co-rona dorata ed in capo lelettere P.H.S. (L'Aquila);nella seconda d'azzurrotroviamo due palme, frutta-te d'oro e sormontate dadue stelle d'argento (Tripo-litania); nella terza d'azzur-ro si nota una muragliad'argento, con tre torri,merlate alla ghibellina, lacentrale più elevata, sor-montata da una stella d'argento: iltutto su prato verde, finestrato e mu-rato di nero (Gorizia); nella quarta

d'argento a tre fasce convesse di ne-ro (Sora). Lo scudo è sormontato da

corona turrita d'oro,accompagnata sottoda nastri annodati nel-la corona, scendenti esvolazzanti ai lato del-lo scudo, rappresenta-tivi delle ricompense alValore. Nastro dai co-lori dell'Ordine Militared'Italia accollato allapunta dello scudo conl'insegna pendente al

centro. Sotto lo scudo su lista bifidad'oro il motto: "NELLA BANDIERA È MIA GLORIA"

Stemma Araldico del 57° Batt aglione "Abruzzi"Dr. Domenico Valeriani - Collaboratore da Bellona

Il vantaggio di essereintelligente è che sipuò sempre fare l'im-becille, mentre il con-trario è del tutto im-possibile.

(Woody Allen)

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Zio CICCIO ‘O NAPULITANO

Via Triflisco - BELLONA (CE)Info: 333 339 6579

Erano trascorsi al-cuni anni dall'e-vento bellico del15/18.e, secondoquanto asseriva Ilsig. SalvatoreLamberti (da tuttichiamato zi Tore),

in un tardo pomeriggio,mentre per-correva il viottolo che immette nellavia Triflisco a Bellona, tra il civico 76/ 78. in località Cuparella, da un ce-spuglio avvertì un lamento lugubresimile al pianto di un bambino chesuscitò la reazione del suo cane: ab-baiava girando intorno al cespuglio,

Il fant asma e la buca con le ossaSandro Di Lello - Appassionato di tradizioni antiche - Collaboratore da Bellona

senza avvicinarsi. Poi all'improvvisotutto tacque e, come per incanto, an-che il cane smise di dimenarsi ed ab-baiare. La notizia si diffuse in paesee tutti cominciarono a parlare di fan-tasma. Negli anni 30 Generoso Cri-

scione e sua figlia Carmela, rispetti-vamente nonno e mamma dello scri-vente, mentre lavoravano nei lorocampi, confinanti con il "famoso" ce-spuglio, notarono l'arrivo di un'autodalla quale scesero due persone.Avvicinatesi a Generoso Criscione loinformarono che erano giunte per ri-levare delle misure riferendosi ad unalbero di noce di proprietà deglistessi. Misurarono tre o quattro me-tri, spostandosi in diverse direzioni,Annotarono il tutto su di un'agendaed andarono via. A distanza di tem-po i figli di. Salvatore Lamberti, Gio-vanni e Giuseppe, mentre aravano ilterreno adiacente al viottolo Cupa-rella, furono attratti dal loro caneche, scavando nella siepe, dissotter-rò ossa umane (foto). Si pensò chefossero i resti di due soldati. Giovan-ni, il ragazzo più grande, non sapen-do cosa fare, raccolse due teschi ecorse a casa, ma la mamma gli im-pose di riportarli dove li aveva presi.Intanto si attivarono per avvisare leautorità sul ritrovamento. L'arcipretedon Alfredo Cantiello, parroco di Bel-lona, le due perpetue della chiesamadre, "Santina e Puppenella" (Giu-seppina) De Crescenzo, un vigile ur-bano (Battista 'u carabiniere), ed ungruppo di ragazzini vestiti da chieri-chetti, si diressero sul luogo. Alcunirecavano una piccola bara dove,successivamente, furono depostiquei pochi resti umani e dare lorouna degna sepoltura. In seguito, inpaese, misero in relazione lo stranopianto del bimbo nel cespuglio e l'ar-rivo dei signori giunti, forse, per la ri-cerca di un corpo seppellito in queiparaggi. Da tutto ciò scaturì un'altraleggenda metropolitana che tuttora ènarrata da tanti cittadini.

Gli studenti svizzeri ringrazianoDopo due settimane trascorse a Bellona tra visite turistiche ai luoghi piùbelli del nostro territorio, gustose pietanze offerte dai ristoratori e dalle fa-miglie ospitanti della zona, giornate di lavoro nelle aziende agricole di Bel-lona e Vitulazio, i ragazzi svizzeri tornano a casa ed inviano un loro scrittoringraziando Franco Falco e tutti coloro che li hanno ospitati.

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Le piante ornament ali da interno: consigli pratici per l’est ateGeom. Giovanni Cafaro - Collaboratore da Bellona

Nell'iniziare la collabora-zione, ringrazio il diretto-re per avermi dato la pie-na disponibilità a colla-borare su una rivista cheraccoglie sempre mag-giori consensi e spero dicontribuire ad arricchirlacon una nuova rubricache interessa diretta-

mente un po' tutti: i fiori, il giardino e letecniche di coltivazione delle piante or-namentali.Da questo numero iniziamo con le pian-te da interno e con la manutenzione con-sigliata nel periodo estivo. Durante il pe-riodo estivo le piante verdi possono mo-strare segni di affaticamento, dovuti allosforzo sostenuto nel periodo primaverileed al clima che si fa sempre più caldo.Dedicate qualche minuto in più alla lorocura. Con cadenza settimanale effettua-te una salutare "doccia", con lo spruzza-tore irrorate per bene il fogliame, preferi-bilmente la sera e mai al sole, rimuovetela superficie del terreno presente nel va-so in modo da evitare che si formi unacoltre dura. Nei giorni più caldi aiutate lepiante con irrigazioni frequenti, evitandoi ristagni di acqua nel sottovaso. Conci-

mate le piante regolarmente con concimisolidi o liquidi in modo da stimolare il me-tabolismo cellulare, favorendo anche unamaggiore resistenza agli stress ambien-tali. Non dimenticate di pulire periodica-mente le foglie grandi e lucide delle pian-te tropicali come ficus, filodendro, ken-zia, ecc. per evitare depositi di polvere. Ilucidanti fogliari in commercio svolgonoun'importante azione preventiva e protet-tiva contro eventuali attacchi di parassiti.Infatti nel periodo estivo i parassiti e lemalattie crittogamiche in genere, preferi-scono gli angoli verdi delle nostre abita-zioni. Non dimenticate che le concima-zioni abbondanti favoriscono gli attacchidegli afidi, quindi, è consigliabile usaresempre una certa moderazione. Tra i ri-medi naturali, contro i parassiti, è consi-

gliabile il sapone di Marsiglia (sciolto inacqua e irrorato sulle piante colpite), l'ac-qua di bollitura delle patate, ricordando dispruzzarla a temperatura ambiente, e seavanza, di non conservarla. Inoltre èconsigliabile sistemare un vaso con pian-te aromatiche tra quelle ornamentali. In-fatti, gli afidi non sopportano l'aroma diartemisia, rucola e crescione, né il lorosapore amaro o acre. Esistono in com-mercio preparati del tutto naturali a basedi erbe che svolgono un'azione preventi-va, rendendo le piante più resistenti alleavversità ambientali e parassitarie, inquanto stimolano una serie di meccani-smi di autodifesa contro le più comunimalattie e cause di stress. Sempre con-tro gli afidi, ma anche contro la moscabianca e le cocciniglie, si può ricorrere a"capsule" che, inserite nel terreno, evita-no il problema del dosaggio e della ne-bulizzazione. Le regolari innaffiatureprovvederanno, automaticamente, allasomministrazione del prodotto che pene-trerà per via radicale, senza disperdersinell'aria.

Giovanni, bene arrivato. Grazie per averscelto di collaborare con la nostra rivista.Con te siamo 128. Il Direttore

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Riapre la Farmacia del dottor Francesco GravinoEliseo Carmine - Giornalista - Collaboratore da San Prisco

San Prisco - Dopole opportune ristrut-turazioni la Farma-cia del dottor Fran-cesco Gravino, co-adiuvato dalla genti-le consorte per circamezzo secolo. edoggi affiancato dallagiovane e validissi-

ma figliola, riapre alla grande e nel gior-no del centenario offre un omaggio a co-loro che sono stati fedeli clienti. La tradi-zione familiare non si smentisce : infatti ilpapà del dottor F. Gravino, ufficiale me-dico dell’esercito ebbe l’idea intorno al1909 di aprire la farmacia allo stessopunto in cui è ubicata oggi e questa atti-vità si è tramandata da padre in figlio, edal figlio alla figliola del dottore stesso.Professionalità, umanità, onestà e gran-de disponibilità nei confronti della clien-tela, questo il loro credo. La farmacia èfamosa per un “Callifugo” ideato daldottore Franco negli anni 50 e 60. Un un-guento che in tanti vengono ad acquista-re perché veramente miracoloso. Che di-

re di questagenerazio-ne di farma-cisti chetanto lustroha dato allacittadinan-za, regalan-do da anni all’amministrazione comunaleuna sua dipendente, l’assessore ai Ser-vizi Sociali Lidia Pezzella, che abbiamoincontrato in Piazza Santa Rosalia, edalla quale abbiamo chiesto, di parlare diquesta grande famiglia e lei, ci ha dichia-rato:” Non mi hanno fatto mai pesare in

questi trent’anni di essere una loro di-pendente, anzi ero a casa mia, perché iGravino compongono una famiglia cheoltrepassa i confini del buon vivere, sen-za discutere della loro professionalità acontatto con i cittadini di San Prisco,specialmente con le classi sociali debo-li, alle quali prima il papà e poi il figlioFrancesco hanno sempre avuto un oc-chio particolare”. E noi come utenti ab-biamo il dovere civile e morale di ringra-ziarli. Carmine, bene arrivato. Grazie per averscelto di collaborare con la nostra rivi-sta. Con te siamo 127. Il Direttore

Repubblica di Bana-nas: un cronista televi-sivo annuncia l'immi-nente assassinio delPresidente che saràsostituito dal generaleVargas, dittatore inten-zionato a chiudere lastampa locale, a ster-minare le minoranze

insoddisfatte e i ribelli che lottano perla democrazia insieme al loro leaderCastrado. New York: Fielding Mellish èun collaudatore industriale, una sortadi uomo automatizzato che non ha unbuon rapporto con la tecnologia. Si in-namora di Nancy, un'attivista impe-gnata per la rottura dei rapporti tra gliUsa e la dittatura di Bananas; ma vie-ne respinto per essere troppo stupido.Decide di partire per il Sud America,gesto solidale con la popolazione so-praffatta del luogo. Giunto nello statodi Bananas, Vargas decide di uccider-lo per far ricadere la colpa sui ribelli eguadagnarsi il sostegno degli Usa ma,Castrado porta Mellish in salvo coin-volgendolo nella rivoluzione. I guerri-glieri trionfano e Castrado diventa il

Il ditt atore dello S tato libero di BananasLe recensioni di Fabiana Salerno - Collaboratrice da Bellona

nuovo capodello stato.Come suc-cede in que-sti casi, il po-tere gli va al-la testa e va-ra leggi inso-stenibili, mo-tivo per cuiMellish vie-ne elettonuovo lea-der. Costret-to a tornarenegli States per chiedere fondi, il neoPresidente viene accusato per truffa esovversivismo e portato in tribunaledove, alla fine, verrà assolto. Il resto ètutto da vedere, poiché sarebbe im-possibile trasmettere tramite la scrittu-ra tutto l'ingegno umoristico dell'auto-re. Nella sua seconda opera del 1971,quel genio di Woody Allen inizia a da-re corpo ai contenuti che hanno carat-terizzato il suo cinema altamente per-sonalizzato, mettendo in scena situa-zioni paradossali come strumento dipolemica e rappresentazione ineffabile

del quadro sociale. Il risultato è un'a-cuta parodia del sistema televisivoamericano, della tv affamata di notizie,parodia che prende forma nell'incipit enell'epilogo della storia con la buonadose di cinismo che mira esclusiva-mente alla spettacolarizzazione dell'e-vento. È soprattutto una sottile satirapolitica sul potere, quello che fa per-dere il lume della ragione inondata daun bieco fanatismo. Lo stato di Bana-nas è un concatenarsi di dittature e ri-voluzioni, un luogo in disordineespresso dall'ossimoro nel titolo: ditta-tore/stato libero… una chiara confu-sione semantica tipica di chi detiene ilpotere. Dov'è finita la democrazia? Èimpressionante l'attualità dei temi trat-tati, nonostante la realizzazione ana-cronistica dell'opera.

Buon Compleanno a Lidia Dell’A versano da Bellona. Gliauguri più affettuosi dalla sorellaChiara e dai nipoti Antonella e Gian -ni. Dal marito Camillo e dai figliFrancesco e Letizia. Nonchè tutti icomponenti la famiglia.

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CortesiaEsperienza

Professionalità

Stelle tra le stelle

Tra le t ante prestigiose firme anche T OG’SPietro Ricciardi - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Ieri sera, nella Villettacomunale di Bellona,si è tenuta la tanto at-tesa sfilata. Un even-to che ha ottenuto unsuccesso strepitoso.Una folla immensa siè accalcata in ogni

angolo per assistere all'evento. Laserata ha entusiasmato i presenti ecommosso gli organizzatori. L'Am-ministrazione Comunale era rappre-sentata dal sindaco, dr. GiancarloDella Cioppa, il suo vice, dr. FilippoAbbate e gli assessori Pasquale DiFebbraro e Pasquale Pezzulo. Il Pri-mo Cittadino, invitato dal prof. Stefa-no D'Alterio da Francolise che pre-sentava la serata, ha ringraziato ilnumeroso pubblico, gli sponsor etutti coloro che hanno contribuito atrasformare la serata in un Evento, inPrimis l'Associazione Dea Sport perl'organizzazione, ha proseguito conil Team di Paolo Fasulo, duo MaestriD'Iorio: papà Raffaele al pianoforte ela figlia Cecilia, al violino; il CentroDanza Cheope diretto dalla D.ssaAmanda Vinciguerra - Bellona; l’Otti-ca Solevista Via Regina Elena Bello-na; l’Oreficeria Les Colliers di Ange-la Tebano Caiazzo che presentavagioielli Swarovski creati da Antoniet-ta Falco da Vitulazio; DoDi di Simo-na Colella Via Sorrentino Bellona -

Calzature e Moda Mare; La BoutiqueTheorema di Concetta Carusone ViaRoma Vitulazio; La Boutique SpecialSport di Margarito Diodato ed Imma-colata Cozza Viale Italia Vitulazio;Mirella D'Onofrio della BuotiqueChez Mireille da Bellona cha ha pre-sentato costumi da bagno ed intimoper uomo e donna. Responsabile lu-ci e suoni: Nicola Cirillo da Marciani-se; l'addetto al Mixer, Minos da Vitu-lazio, Pietro Ricciardi per le foto, Ni-cola Barone per le Riprese Video edancora, la d.ssa Antonella Aquaro,Responsabile della Programmazio-ne, la D.ssa Miriam D'Aiello per laVisione scenica che in collaborazio-ne con Antonietta Criscione, titolaredel negozio di fiori: "Flowers" via Re-gina Elena Bellona, hanno presenta-to una scenografia che dimostravatutta la loro professionalità. La sera-ta ha avuto inizio con l'applauditissi-ma esibizione degli allievi del CentroDanza Cheope. Ed è terminata conla passerella di tutti i collaboratori.Abbiamo chiesto ad alcuni presentile loro impressioni sull'evento e tuttisi sono detti soddisfatti sia per l'im-peccabile organizzazione, come daanni li ha abituati l'Associazione DeaSport Onlus, sia per la puntualitàperché tra le mille difficoltà che unevento del genere incontra, è statarispettata la puntualità che non è da

tutti. Inoltre molti apprezzamenti perle musiche eseguite dal Duo D’Iorioche hanno fatto da colonna sonoraall’intero spettacolo.

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Luglio Musicale 2009 VI Rassegna E. CarusoProf.ssa Rossella Vendemia - Collaboratrice da Pignataro Maggiore

XXXIV Stagione Musicale: 5, 9, 12,15,18,19 e 25 luglio 2009.L'Estate musicale degli "Amici della Mu-sica" di Pignataro Maggiore è giunta or-mai alla XXXIV edizione. Il cartelloneestivo si snoda attraverso una serie diappuntamenti concentrati dal 5 al 25 lu-glio: si tratta di sette spettacoli di notevo-le spessore artistico e di elevata qualitàtecnica.Come sempre, gli "Amici della Musica"hanno cercato di rendere vario e godibi-le il ciclo concertistico, spaziando dallamusica sinfonica al jazz, dalla lirica allacameristica.

Particolare impor-tanza è stata dataalla tradizione delmelodramma, at-traverso la realiz-zazione della VIRassegna 'E. Ca-ruso', caratteriz-zata da quattroconcerti esclusi-vamente dedicati alla lirica e al sinfoni-smo lirico, per la gioia di tutti gli appas-sionati ed i cultori del 'teatro in musica'.Tutte le manifestazioni concertistiche, adingresso libero e gratuito, si svolgeranno

nella splendida cornice del settecente-sco Palazzo Vescovile con inizio alle21.30.Dopo gli spettacoli eseguiti: Domenica 5luglio 2009 - ore 21.30JAZZ-QUICK JOY: Jazz Quartet con Lu-ca Aquino - Trumpet, Lello Petrarca - Or-gan, Alberto Falco - Guitar, Aldo Fucile -Drums.Giovedì 9 luglio 2009 - ore 21.30MUSIC FOR WELLNESS Il duo pianistico formato da FrancescoGravina e Antonio Simone(Suggestioni musicali per il benesserepsicofisico)Domenica 12 luglio 2009 - ore 21.30GEORGE GERSHWIN BRASS QUIN-TETAntonello Bottoni, tromba - Fausto Botto-ni, trombone - Silverio Nardecchia, trom-ba e trombone - Maurizio Pagliei, corno -Claudio Valente, tuba.4) Mercoledì 15 luglio 2009 ore 21.30GRANDE ORCHESTRA SINFONICA"CHAIKOWSKJ" DELLA REPUBBLICARUSSA DI UDMURTIA. Direttore Leonardo QuadriniIl sinfonismo "lirico" Italiano e Francese.C'è la possibilità di assistere ad altrestraordinarie serate: Sabato 18 luglio 2009 ore 21.30Recital Lirico "Il Buffo all'opera"Filippo Morace, bassoRossella Vendemia, pianoforte La figura del 'basso buffo' nel melodram-ma.6) Domenica 19 luglio 2009 ore 21.30Gran Concerto LiricoGloria Mazza - soprano, Walter Omaggio- tenore, Bruno Iacullo - baritono, AntonioDe Lisio - basso, Francesco Pareti - pia-noforte.7) Sabato 25 luglio 2009Coro Lirico del Teatro dell'Opera Rume-na di CraiovaDirettore M° Florian ZamfirSvetlana Sicenkova, (Russia) sopranodella Radio di Bucarest- Romania Al pianoforte il M° Leonardo Quadrini.

I VichinghiFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

L'epoca dei Vichinghi, popolo originariodel nord Europa, iniziò una mattina digiugno dell'anno 793 quando, su unaspiaggia inglese, sbarcò un gruppo disconosciuti che distrussero la chiesa educcisero donne, uomini e bambini. Unviolento attacco che accadde ogni anno.Una trentina di anni dopo, umiliarono laFrancia occupando Parigi. Ma i Vichinghi non furono solo uominispietati, si dedicarono a pacifiche attività:alla pastorizia, alla pesca, all'artigianato,alla poesia e alla letteratura. Si ritieneche furono i primi europei a sbarcare inAmerica del Nord e forse i primi ad arri-vare in Cina. Nell'anno 835 si stabilirono in nuove ter-re ed iniziò la loro espansione che durò-più di un secolo. aggiungendo ai loropossedimenti anche l'Inghilterra, l'Irlan-da, l'Islanda, la Groenlandia e il Canada.Nell'anno 880 fondarono il regno di Rus,da cui originò la Russia e scesero nelMar Nero fino a raggiungere il Mediterra-neo occupando la Puglia, la Calabria, laBasilicata e la Sicilia dove furono chia-mati Normanni, cioè uomini del nord. Ol-tre ad essere ottimi navigatori, allevava-no bovini, suini ed ovini e, durante l'in-verno, per combattere il freddo, vivevano

nelle stalle con i loro animali. I Vichinghiebbero un poeta, Egill Skallagrimmsonche, per celebrare la morte dei figli,compose il poema "Sonatorrek", similealla poesia "Pianto Antico" che G. Car-ducci compose in memoria del suo figlio-letto Dante. L'incubo di quel popolo era che, dopol'inverno, non tornassero la primavera el'estate e che , dopo la notte, non ritor-nasse il sole. Da ottimi cavalieri deciserodi trasformare la guerra in un mestiere,per cui si schieravano, in cambio di unabuona paga, a favore di chi chiedesse lo-ro aiuto. In battaglia erano impietosi, ma-neggiavano con destrezza l'ascia diguerra e, per l'altezza superiore alla me-dia, erano favoriti nei duelli corpo a cor-po. In Italia Meridionale commisero raz-zie di ogni genere, ma le generazioni cheseguirono furono più sagge ed i gover-nanti aperti al dialogo. Fra essi ricordia-mo: Tancredi D'Altavilla, Roberto il Gui-scardo, Ruggero D'Altavilla, GuglielmoII, Ruggero II e sua figlia Costanza e Fe-derico II detto: "stupor mundi: meravigliadel mondo". I Re Normanni fondarono unRegno che sopravvisse per ben 7 seco-li, fino all'Unità d'Italia, con il nome diRegno delle due Sicilie.

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Tradimento: rest ate calmi e riflessiviNicola Barone - Collaboratore da Capua

Le donne primasposano Giorgio, ilricco dentista, poisognano Giovanniil macellaio per cuii tradimenti, sonoin crescita: il 60%dice che, se aves-se la possibilità, lo

farebbe. Secondo gli psicologi lascappatella funziona come un anti-depressivo naturale, che regala l'oc-casione di uscire dalla monotonia diogni giorno. Tutto ruota attorno alconcetto di possesso. Funziona unpo' come lo shopping. Volete quelvestito? Passate dalla vetrina percontrollate il prezzo. Il primo giorno.Il secondo entrate, lo provate, desi-stete. Ma il vostro pensiero va co-stantemente a quel vestito. Il terzoandate in ansia e correte in quel ne-gozio: deve essere vostro e sperateche sia ancora li. Lo provate, lo pa-gate e, finalmente è vostro. Lo in-dossate per alcuni giorni e lo ripone-

te al sicuro nel guardaroba. E’ vostro,lo potete indossare (prendere) quan-do lo desiderate. Passano dei giornie ne desiderate un altro. Così funzio-na anche per gli uomini (mariti, com-pagni, fidanzati), stando alle percen-tuali. Fate molta attenzione a quel"se avesse la possibilità". In tempo di

crisi è meglio mettere quello che ab-biamo al "sicuro" nell’armadio. Sepoi, non ce la fate a rimanere fedele,come spesso accade, “tradite” ses-sualmente ma non toccate i senti-menti e mai, per nessun motivo almondo, confidarlo a chicchessia. Sa-rebbe la fine per tante ragioni.

OSTERIA

JAN

via Diana, 15Pastorano(Casert a)

Chiuso ilMartedì

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Continua imperterrita laconcorrenza tra Goo-gle, Microsoft e Apple.Infatti, Google produrràChrome Osun, un pro-prio sistema operativoper pc che verrà distri-buito gratis. ChromeOsun sarà disponibile

fra un anno sui netbook, i portatili che sipossono collegare in internet. Dall’iniziodel 2011 su tutti i pc. L'annuncio è statodato sul blog di Google. Dopo le primeincursioni nel mondo del software, con laGoogle Toolbar, le applicazioni desktop, la telefonia mobile e soprattutto il brows-er Chrome già scaricato da 30 milioni di

utenti, il gruppo passa all’attacco suicomputer mirando a mettere in difficoltà icolossi avversari (Microsoft ed Applendr,) che fanno pagare i loro sistemi ope-rativi. L’Os made in Google saràuna «estensione naturale» di Chrome, dicui condividerà l’interfaccia a schede, masarà basato su Linux, un sistema opensource, spiega Sundar Pichai, vicepresi-dente responsabile per la gestione deiprodotti. «Velocità, semplicità e sicurez-za», saranno le caratteristiche di ChromeOs che, secondo l’azienda ridurrà a po-chi secondi gli estenuanti tempi d’avviodei concorrenti, avrà un’interfaccia mini-male e sarà immune da virus e malware.Il concetto base di Chrome Os è quello

del «tutto online», con dati salvati in au-tomatico sul web, quindi accessibiliovunque, e programmi che non vannoscaricati e installati ma girano online peralleggerire la memoria del pc. Ciò avvie-ne già con Google Docs, che da tempooffre su internet un’alternativa gratuita alpacchetto Office diMicrosoft e iWork diApple per documenti, fogli di calcolo epresentazioni. Come Linux, il software li-bero per eccellenza, Chrome Os saràaperto alle modifiche degli utenti chevorranno collaborare al suo sviluppo. Entro dicembre di quest’anno Google ri-lascerà il codice per consentire a tutti iprogrammatori di sviluppare nuove appli-cazioni.

L’Esperto informa... ticoDr. Gianfranco Falco - Ingegnere informatico - Collaboratore da Bellona

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Mamma port ami a ballar ...Chiara Dell’aversano - Collaboratrice da Pastorano

Grazie alla mia nonpiù giovane età ricor-do perfettamente lelotte estenuanti che lefemministe hanno do-vuto affrontare perraggiungere una par-venza di parità su vari

livelli con gli uomini. Onestamente de-vo ammettere che a volte non sonostata d'accordo con loro, infatti mi sem-brava che con questa auspicata paritàvenivano anche meno quei pochi privi-legi da sempre dovuti al così detto gen-til sesso. Comunque per noi era impor-tante far passare in second'ordine l'a-

spetto fisico e far prevalere altre carat-teristiche, come l'intelligenza e le capa-cità di essere alla pari come bravura nelcampo lavorativo. Ora mi sto rendendoconto che avevamo forse sbagliato tut-to! La televisione non fa altro che bom-bardarci notte e giorno di immagini di si-

gnorine seminude che nascondono ac-curatamente le loro capacità cognitive atutto vantaggio di altre parti anatomi-che. Purtroppo sono queste le aspira-zioni anche delle nostre giovanissime.Basta guardarsi intorno: schiere di pocopiù che bambine agghindate con mini-gonne vertiginose e trucchi pesantissi-mi, tutto con il benestare di mamma...epapà! E se chiedi loro cosa vogliono fa-re da grandi, non risponderanno la dot-toressa o l'avvocato ma sicuramente lavelina e sposare un calciatore. Non misento di condannarle, non è colpa loro,ma di chi non ha saputo inculcare i giu-sti valori morali.

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Foto pubblicata sul nr. 64:

Chiesa di Leporano

Classifica aggiornat a

PUNTI 5: Abbate Carlo Aversa; Bove Sandro; Capua; Cafaro TatianaBellona; Falco Antonietta Vitulazio; Falco Gianfranco Bellona; IzzoAngela Calvi Risorta; Pagano Teresa Camigliano; Ruocco Nino Ca-serta; Verolla Nicandro Calvi RisortaPUNTI 3: Fusco Anna Sparanise; Gagliardi Nino Teano; Sivo MarioS. Maria C.V.

Mirabilandia (Ravenna)

Il giovanissimo France-sco Bencivenga da Bel-lona, della mini banda di-retta dal maestro AngeloBenincasa, mentre suo-na “Il Silenzio” in ricordodelle Vittime del terremo-to d’Abruzzo.

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Come si giunse agli scavi di Pompei ed Ercolano?D.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Il merito fu di MariaAmalia Cristina, figlia diAugusto III di Sassonia,grande collezionista d'arte, che giunse pressola corte napoletana persposare Carlo di Bor-bone. La giovane don-na trovò nelle stanze e

nei giardini del palazzo frammenti disculture venute alla luce prima dell'eruzione del Vesuvio del 1737. Lo stu-pore spinse la regina a far approfondi-re le ricerche nelle zone dei preceden-ti scavi e il risultato fu strepitoso: fram-menti di un cavallo in bronzo, figurinedi uomini con la toga e colonne dipinte.I sovrani visitarono gli scavi e osserva-rono i reperti venuti alla luce. Nel di-cembre 1738 fu ritrovata un' iscrizionedel teatro di Ercolano e con questo

prezioso ritrovamento iniziarono gliscavi delle città vesuviane. L' annosuccessivo i lavori proseguirono nellacittà di Stabia, luogo dal quale il re videaffluire un' innumerevole quantità dioggetti, mosaici, pitture, armi, papiri,vetri… Gli scavi successivi permiseroanche di conoscere la sepolta città diPompei. Nel 1754, nella parte meridio-nale della città emersero alcune sepol-ture e un tratto delle mura urbane. Un'immensa raccolta di oggetti quotidiani

permise di capi-re la prosperitàdell' antica cittàe l' agiato teno-re di vita deipompeiani. Inseguito all' im-mane quantitàdi preziosi ripor-tati alla luce nel-le diverse locali-tà, la Villa Reale di Portici fu destinataa sede museale e la fama del nuovomuseo fu divulgata ben presto in tuttal’Europa grazie alle relazioni di viaggioe di studio dei conoscitori e dei colle-zionisti. Fu Winckelmann, importantestudioso di quell' epoca, che ribadì l'importanza di visitare la città di Napoliper le sue straordinarie bellezze.

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Buon Compleanno

Domani, saba-to 18 luglio, lanostra Respon-sabile Redazio-nale, D.ssa An-tonella Aqua -ro festeggia ilCompleanno.Sinceri ed affet-tuosi auguridalla GrandeFamiglia di

Dea Notizie. “Da quando sei arri-vata tra noi hai saputo dare tantesoddisfazioni e mai motivo di bia-simo. Sei ragione di orgoglio pernoi. Auguri, Antonella. Possa tu ri-petere questa festività per tantissi-me volte ancora. Ai nostri auguri siaggiungono quelli delle personeche ti amano”.

Due sentenze agli antipodiD.ssa Giusy Vastante - Avvocato - Collaboratrice da Bellona

Salvatore Scogna-miglio, 40 anni èstato condannato atre anni di reclusio-ne per aver rubatoun pacco di Waferda 1,29 euro in undiscount. Per gli ef-fetti della legge Ci-

rielli che ha introdotto un giro di viteper i recidivi, lo Scognamiglio non hapotuto beneficiare dell'attenuante deldanno lieve. La sentenza è stataemessa mercoledì 15 luglio u.s. dalgiudice monocratico di Marano (NA),sezione distaccata del Tribunale diNapoli, al termine di un dibattimentoche era stato chiesto dal Pubblico Mi-nistero nel giudizio immediato. L'im-putato, che per questa accusa si trovaagli arresti domiciliari, era assistito daun difensore di ufficio e non ha chiesto

l'adozione di ritialternativi comepatteggiamentoo rito abbreviatoche avrebberodeterminato unapena più lieve.Lo Scognami-glio è stato rico-nosciuto responsabile di rapina impro-pria. Nello stesso giorno presso il Tri-bunale di S. Maria C.V. veniva emes-sa un'altra sentenza. Due giovani diBellona, fermati dai Carabinieri dellaStazione di Vitulazio perché trovati inpossesso di Kg. 1,600 di hascisc, pro-cessati per direttissima, uno veniva ri-messo in libertà. Sia chiaro: nessunacritica ai Magistrati perchè essi hannoapplicato le vigenti leggi che siamotutti convinti dovrebbero essere cam-biate.

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Mediazione familiare?... Di cosa si tratt a?D.ssa Raffaella Dell'Agnena - Psicologa, Mediatrice Familiare - Collaboratrice da Vitulazio

Il termine media-re deriva dal lati-no e significa in-terporre, letteral-mente, "porre tra,porre in mezzo".In realtà, la suaorigine compren-de le caratteristi-

che dell'intervento; dal momento cheda sempre, soprattutto in alcuni am-biti, come quello del lavoro, dell'eco-nomia, della politica, il mediatore, ècolui che concilia, è colui tramite ilquale si raggiunge un accordo. Per-ciò nell'immaginario collettivo è ilmediatore a trovare la soluzione, lavia d'uscita dal conflitto, dalla lite.Non funziona così nella mediazionefamiliare. Il mediatore, infatti, nonaccetta deleghe da nessuno dei duecomponenti della coppia, dal mo-mento che la mediazione, ha tra isuoi obiettivi, quello di permettere al-la coppia, e di conseguenza all'inte-ro sistema familiare, di prendereconsapevolezza circa la nuova fase

che sta vivendo; la separazione, checome tutti gli eventi cosiddetti critici,se affrontati adeguatamente, non-ostante le difficoltà, e i rischi, per-mettono al gruppo-famiglia di evol-vere e crescere. La mediazione familiare, dunque,viene definita come processo, nelquale un terzo, con una preparazio-ne specifica, è sollecitato dalle partia intervenire per affrontare le que-stioni conflittuali connesse con la ri-organizzazione familiare, in vista o aseguito della separazione coniuga-le, nel rispetto del quadro legislativoesistente in ogni paese. (Cigoli1998).Inoltre, la mediazione, pur non es-

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Attività fisica in gravidanzaDr. Alfonso Di Strasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

Un'attività fisica mo-derata va prevista an-che durante la gravi-danza, perché nonsolo non è dannosa,ma al contrario è be-nefica, e non solo perla gestante, ma an-

che per il feto. Alcuni rischi che in precedenza si rite-nevano legati all'esercizio in questa fa-se, come il parto prima del termine e ilbasso peso alla nascita, non hannopoi trovato supporto dalla ricerca, cheall'opposto sta mettendo in luce effetti

positivi per la salute della madre e delnascituro, forse protratti anche dopola nascita. E' il caso per esempio delle nuove evi-denze di uno studio condotto dall'Uni-versità del Kansas, presentate all'in-contro Experimental Biology 2009 diNew Orleans, che mostrano come l'e-sercizio moderato in gravidanza mi-gliori i movimenti respiratori del feto.Dati che si aggiungono a quelli dellostesso studio già presentati l'annoscorso sui benefici rispetto alla fre-quenza cardiaca di gestante e nasci-turo. (fonte: http://snipurl.com/hvv2x)

sendo una terapia di coppia, attra-verso interventi mirati e strutturati,produce cambiamenti significativi,permettendo ad ognuno dei compo-nenti della coppia, di riappropriarsidi propri ruoli, funzioni, che non pos-sono essere affidati ad altri se non ase stessi; delle proprie capacità de-cisionali che riguardano sia il proprioavvenire che quello dei figli; entram-bi, del resto, sono responsabili dellastrada percorsa insieme. Tale intervento, dunque, rappresen-ta uno spazio utile alla coppia al finedi poter passare da un'organizzazio-ne familiare, affettiva e mentale adun'altra, permettendo la ripresa del-la comunicazione tra le parti.Attraverso il percorso di formazionesvolto, mi sono resa conto che ciònon è impresa facile, ma neancheimpossibile, perciò mi piace pensareal mediatore come ad un "cercatoredi smeraldi", (F.Botero -1999), ovve-ro come colui che cerca quelle partisane, e preziose, con le quali, e trale quali, è possibile trovare un dialo-go, attraverso la ripresa di una co-municazione efficace.

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Età e sviluppo delle facoltà ment ali D.ssa Letizia Ippolito - Psicologa - Esperta in Psicologia Giuridica - Collaboratrice da Sparanise

Gli strumenti di cuiogni ragazzo devedotarsi per un ade-guato sviluppo dellefacoltà mentali si ac-quisiscono durantetutto il periodo scola-stico e, successiva-

mente per buona parte dell’età adulta,però il periodo che va dagli undici aiventi anni viene considerato comequello ideale per dotarsi di queste at-trezzature. Durante questi anni, nel cervello uma-no avvengono dei cambiamenti di gran-de rilievo e le trasformazioni di funzio-ne e di struttura rappresentano occa-sioni di crescita di fondamentale impor-tanza, nell’area della strumentazione.Le modifiche principali sono: l’esten-dersi della materia bianca sulla superfi-cie cerebrale, la rescissione delle cellu-le nervose e delle connessioni sottouti-lizzate e lo sviluppo della regione pre-frontale. Non molto tempo fa i neuro-scienziati, utilizzando tecniche sofisti-cate di rappresentazione del cervello,hanno dimostrato che tra gli undici e ivent’anni la superficie cerebrale attra-

versa un periodo di evoluzione caratte-rizzato da una predominanza di mate-ria grigia e successivamente da quelladi materia bianca. Durante questo pe-riodo molte estensioni delle cellule ner-vose vengono rivestite da una sostan-za bianca e cerosa chiamata mielina. Èstato scoperto che le cellule interessa-te dalla mielinizzazione, che le rendetendenzialmente “ingranaggi cerebrali”più o meno permanenti, sono quelleutilizzate più spesso. Nel frattempo siverifica anche il processo di rescissio-ne, nel quale le connessioni raramenteoperative si interrompono, per accre-scere l’efficienza dei percorsi funzio-nanti. Genitori ed educatori devono

prestare attenzione, se i ragazzi tra gliundici e i venti anni sviluppino adegua-tamente attraverso l’uso, di abitudini edi tecniche adatte, gli “attrezzi” mentalimigliori.Genitori e quanti operano nella scuoladevono programmare, in questo perio-do quei percorsi cerebrali che i nostriragazzi desiderano avere più facilitati inmodo che vengano usati spesso conprofitto e mantenuti efficienti. Un altroprocesso molto importante che si verifi-ca tra gli undici e i vent’anni è lo svilup-po dei lobi prefrontali del cervello. L’at-tivazione di quest’area consente ai gio-vani di programmare il pensiero, guar-dare al futuro anticipando le conse-guenze delle proprie azioni, di rifletteresulle possibili alternative prima di pren-dere una decisione, utilizzando le pre-cedenti esperienze; così viene attivatal’area cerebrale preposta alla discrimi-nazione. Queste scoperte raggiunte nel campodelle loro scienze devono essere utiliz-zate dagli educatori affinché di esse siservano nella didattica di metodi idoneiallo sviluppo di queste abilità, indispen-sabili per affrontare la vita.

A N T I C A C A L E S

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La Pro Loco V itulatina per i giovani Il Presidente della Pro Loco Vitulati-na, dott. Giovanni Giudicianni, rendenoto che è stato indetto un bando diconcorso per 3 volontari da impiega-re nel progetto di servizio civile:"Itine-rari di Terra di lavoro: valorizzazione,storia e cultura locale" Età massima:anni 28; Termine presentazione do-manda:27 Luglio 2009, ore 14,00;Trattamento economico:euro 433,80mensili per un servizio di 30 ore set-timanali; Durata del progetto: 12 me-si; Per i requisiti di ammissione, non-ché per altre informazioni, contattarela Pro Loco al mattino di lunedì, mar-

tedì, mercoledì giovedì e sabato,nonché al pomeriggio di giovedì e ve-nerdì. La domanda va redatta su ap-positi moduli da ritirarsi presso la se-

de della Pro Loco Vitulatina, via B.Croce 2 - Vitulazio Tel. 329-7627245,oppure estraibili dal sito www.servi-ziocivileunpli.it.

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Tutte le donne, alme-no una volta nella vita,hanno pensato di nonessere granché. An-che donne molto bel-le, guardandosi allospecchio, si sono vistebruttine o comunquenon al top. Questasensazione deriva

certamente da una sensibilità tutta no-stra, a volte ci assale l’insicurezza, a vol-te ci manca l’autostima, ma più spesso cisi mettono i media, pubblicità, cinema,moda soprattutto, e con le loro icone dibellezza ci sbandierano come una don-na dovrebbe essere, facendoci sentireperennemente non all’altezza. Dive da

calenda-rio, topm o d e l ,star delcinema,d e l l apubblici-tà, deit a p p e t irossi edelle co-per t ine,sono tut-te acco-munate da una bellezza irraggiungibile,da una pelle di seta, da un corpo chenon conosce inestetismi, da capelli lu-centi e un sorriso smagliante. Sebbene,

per molte di loro, il fotografo più bravoche le abbia mai immortalate si chiamiPhotoshop, esse sono viste come mo-delli, e a colpi di braccia toniche e ventripiatti rimpinguano il senso di inadegua-tezza di noi comuni mortali. La cosa in-teressante, però, è che negli ultimi tempisi sta sviluppando una (contro) tendenzache mira a portare alla ribalta la donna“normale”. Tutto ha avuto inizio, più omeno, con Bridget Jones, la ragazza co-mune, non bellissima, che ama il cibo,che fa le figuracce e non veste esatta-mente alla moda, eppure di lei s’innamo-rano non uno ma ben due uomini, e vor-rebbero stare con lei semplicemente perquello che è. “Il diario di Bridget Jones”è stato un vero successo cinematografi-co, probabilmente perché è molto più fa-cile ritrovarsi nei “pasticci” in cui incappaBridget, nelle piccole sfortune della vitaquotidiana, nelle sue forme abbondanti ei capelli in disordine. Più di recente, il fe-nomeno che ha consegnato popolaritàalla donna normale, si chiama “UglyBetty”, per la verità, Betty rientra in tuttigli stereotipi della ragazza bruttina: in-dossa occhiali spessi, porta l’apparec-chio ai denti, ha le sopracciglia troppofolte, è paffuta, ha un taglio di capelli fuo-ri moda e un pessimo gusto nel vestire.Betty rappresenta l’esatto opposto del-l’ambiente in cui lavora, la redazione diuna rivista di moda, piena di abiti firmatie modelle da capogiro. In un mondo do-ve l’estetica rappresenta tutto, Bettyemerge lo stesso, è una ragazza brillan-te, non ha complessi d’inferiorità e, fortedel suo essere, si guadagna il rispetto ditutti ma soprattutto non sogna, nemme-no per un attimo, di cambiare quello cheè. Stesso copione per la serie tv “Il mon-do di Patty” ma adattato ad un pubblicodi ragazzini. Qualcuno potrà pensareche in queste storie ci sia del buonismoo dell’ipocrisia, fatto sta che la nuovatendenza esalta le icone della normalità,porta alla ribalta chi vuol essere se stes-so infischiandose degli stereotipi di bel-lezza mutuati dalla società.

Il successo della normalitàD.ssa Pina Caliento - Collaboratrice da Calvi Risorta

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Bellonesi in Abruzzo(F. Falco) - Sabato 11 luglio u.s. una delegazione di Bellona guidata dal sindaco Dr.Giancarlo Della Cioppa si è recata a San Pio delle Camere (AQ) per dimostrare lasolidarietà dei cittadini bellonesi agli amici abruzzesi colpiti dal devastante terremo-to dell'aprile scorso. Oltre al Primo Cittadino erano presenti gli Amministratori: Gio-vanni Carusone, Pasquale Di Febbraro, Giuseppe Pezzulo, Giuseppe Romano,Massimo Salerno e Domenico Valeriani; la Mini Banda, la Polizia Municipale, la Pro-tezione Civile ed un gruppo di bellonesi. E’ stato consegnato al Sindaco della Cittàabruzzese quanto raccolto nelle varie manifestazioni "Pro Abruzzo". La Mini Banda,diretta dal maestro Angelo Benincasa composta da giovani musicisti la cui età parteda sei anni, ha suonato accompagnando la processione lungo la strada principale re-candosi presso la tendopoli. Al termine della manifestazione avvenivano scambi didoni: la Mini banda offriva al Sindaco di San Pio delle Camere una targa personaliz-zata ricevendo in cambio un cesto colmo di prodotti abruzzesi.

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Antropologia T eologicaProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

Chi è l'uomo? Cosa siintende per "Personaumana"? Qual è laconcezione dell'uomosecondo il Concilio Va-ticano II? A queste ead altre fondamentali

domande cerca di rispondere don VittorioMonaco nel suo interessante libro di an-tropologia teologica "In dialogo conDio".Don Vittorio Monaco insegnante diStoria, Filosofia e Scienze dell'educazio-ne non è la prima volta che ci sorprendecon i suoi lavori, ma questo è particolar-mente stimolante perché ci proietta alcentro del pensiero antropologico, , af-frontando con competenza e semplicitàla ricerca filosofica sull'argomento: dallafilosofia greca alla filosofia medievale,dalla filosofia umanistica a quella moder-na. E' interessante per esempio scoprire

cosa pensano dell'uomo i sofisti, Socrate,Platone Aristotele, S. Agostino, S. Tom-maso, S. Benaventura, Marsilio Ficino,Pico della Mirandola, Cartesio, Pascal,Hegel, Kierkegaard, Schoponhauer,Nietzsche, Marx, Feuerbach, Heidegger,Jaspers, Sartre e tanti altri pensatori delnostro tempo. Don Vittorio studia l'uomoanche nella Bibbia, nelle costituzioni dog-matiche del Concilio Vaticano II, perfinonel Catechismo della chiesa cattolica. Al-cuni temi, poi appaiono particolarmenteaffascinanti: il tema dell'immagine, dell'a-lienazione, della dignità e della naturaumana innalzata alla sua massima digni-tà dallo stesso Cristo.Il libro raccoglie lelezioni tenute da don Vittorio nell'anno2006-2007 alla Scuola di FormazioneTeologica di Teano. Le lezioni hanno co-me filo conduttore gli aspetti principalidell'antropologia biblica, colti nella rifles-

sione teologica e nell'insegnamento dellaChiesa. Di qui il frequente ricorso ai do-cumenti del concilio. Alla riflessione teolo-gica precede una breve riflessione antro-pologica -filosofica del pensiero occiden-tale con lo scopo di cogliere le relazionitra l'antropologia filosofica e quella teolo-gica. Un libro, quindi molto interessante di cuiringraziamo don Vittorio oggi parroco del-la parrocchia di S. Nicandro a Petrulo mavanta un curriculum di grande rispetto. Haconseguito, infatti, il Prolyta in Sacra Teo-logia con lode, il De re pastoralis Perituscon specializzazione in Catechetica, oltreovviamente alla laurea in Pedagogia. Do-cente appassionato, critico, metodico in-segna storia e filosofia presso il LiceoScientifico Galilei di Piedimonte Matesedove insegna anche presso l'Istituto diScienze Religiose.

Mena Di Maio ha present ato “La Bella Addorment ata nel bosco ”Prof. Antonio Scarano - Collaboratore da Sparanise

Applausi a scenaaperta hanno accol-to l’ultimo, interes-sante lavoro dellacoreografa sparani-sana Mena di Maioall’Auditorium dioce-sano di Teano. Unindimenticabile spet-

tacolo di sette ore che ha visto protago-nisti Fabio Gison, solista del Teatro S.Carlo di Napoli e Angelo Smammo, soli-sta della Beast Dance Company. Lospettacolo, intitolato “Stelle gemelle”, hasottolineato anche l’indiscussa bravuradelle sorelle Alessandra e Giusy Palme-se, con diploma di Passo d’Addio. Im-peccabili le performance in cartellone,dal classico, al contemporaneo al mo-derno, con le coreografie di Mena diMaio, Angelo Smammo e Fabio Gison.“La Bella addormentata nel bosco”, sumusica di Ciaikowsky, è stata interpreta-ta da Pietro Terrazzano (re Florestano),Orsola Monfreda (La regina), Giusy Pal-

mese (Aurora), Fabio Gison (Il principe),Alessandra Palmese, Angela Sanger-mano, Ilenia D’Amico, Filomena Manno,Valeria Nacca, Ricca M. Grazia, TeresaRossi.Con loro uno stuolo di piccoledanzatrici. Suggestive anche le interpre-tazioni di Alessandra Palmese, di GiusyPalmese e di Angelo Sminno in BlueShoes e Gospel Suite. Un encomio par-ticolare va fatto alla brava coreografasparanisana Mena Di Maio che ormai davent’anni continua a mietere successi intutta Italia. Dal 1986 ad oggi si è messain evidenza per l’allestimento di numero-

se opere. Tra queste: La Gazza Ladracon il corpo di ballo della Fenice di Ve-nezia (1987), la Cenerentola, con Lucia-na Savignano e Marco Pierin (1988), LaSirenetta con Fabio Gison (1989), Giu-lietta e Romeo (1992), lo Schiaccianoci(1993) e la Traviata (1994) con Fabio Gi-son; La bella e la bestia (1996) con Fa-bio Longobardi del Teatro dell’Opera diRoma, Evita (1997), Forza venite gente(2000) con i frati francescani di Assisi, laTraviata di Verdi (2002) con il tenoreWalter Omaggio, Minuetto al Leucianafestival di San Leucio (2003), Concertan-go, al teatro di Corte di Caserta (2004),Rassegna Danza a Sanremo (2007), l’In-ternational Awards Danza Europa nellaRep. di San Marino (2009). Quasi sem-pre spettacoli allestiti per beneficenza afavore dell’Unicef, dell’A.i.r.c., di Am-nesty International e della missione diPadre Angelo Guttoriello in Burundi.Questa volta, il ricavato della serata èstato devoluto all’associazione per dis-abili “Il sorriso della vita” di Mondragone.

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Il lavoro dell'archeologo spiegato ai più piccoliDr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi Risorta

La parola Ar-cheologia derivada due vocaboligreci: archaìos,che vuol dire anti-co, e logìa, chevuol dire scienza;quindi l'archeolo-gia è la scienza

che si occupa di ciò che è antico.Gli archeologi studiano ed interpre-tano le tracce lasciate dall'uomo nelcorso della sua lunga esistenza, dal-la preistoria fin quasi ai nostri giorni.C'è ben poco di avventuroso nel farel'archeologo, idea trasmessa dafilms quali Indiana Jones o LaraCroft. È molto difficile trovare tesorinascosti e fare scoperte sensaziona-li; molto più spesso si ha a che farecon semplici manufatti di uso comu-ne, ridotti in frammenti e rovinati dal-l'azione del tempo. Per manufatto siintende tutte le cose prodotte dallamano dell'uomo. L'insieme dei ma-nufatti costituisce la cultura materia-le. Attraverso lo studio di questi og-getti l'archeologo ricostruisce il mo-do di vivere delle antiche popolazio-ni, dagli aspetti più importanti allecuriose abitudini quotidiane: l'ali-mentazione, il modo di vestire, lastruttura sociale, la religione, gliscambi commerciali, insomma l'ar-cheologia è un modo di ricostruire laStoria, soprattutto per quanto riguar-da i lontani periodi quando la scrittu-ra veniva usata ancora limitatamen-te o era addirittura inesistente. Soli-tamente, per cercare di chiarire ipunti oscuri del grande puzzle dellastoria, l'archeologo effettua ricercheche seguono diverse fasi. Dopo averraccolto informazioni e indizi utili ne-gli archivi e nelle biblioteche, passaad una serie di indagini che servono

a rilevare la presenza di resti ar-cheologici sul terreno. Non si immagina nemmeno quantetracce un occhio attento, come quel-lo di chi fa il mestiere dell'archeolo-go, può individuare nelle campagneche ci circondano! Strutture ed altriresti sepolti, molto spesso, possonodeterminare in superficie macchie dicolore differente, diversa crescitadella vegetazione, irregolarità nel-l'andamento del terreno e il modomigliore per indivi-duare queste"stranezze" è sicu-ramente una visio-ne dall'alto, ed èper questo chemolto utili per l'ar-cheologo risultanoessere le fotogra-fie aeree. Moltospesso, infatti, suterreni appenaarati affioranoframmenti di og-getti antichi che sipossono raccoglie-re e studiare peravere una cono-scenza sommariadi ciò che è rima-sto per secoli se-polto. Quest'ultima

attività, chiamata ricognizione, vie-ne effettuata da squadre di archeo-logi che camminano sul terreno, adistanze più o meno regolari, e re-cuperano ogni frammento che ve-dono in superficie. Dopo queste fasi preliminari, indivi-duato il luogo dove concentrare lericerche, l'archeologo può indagarepiù approfonditamente l'area attra-verso lo scavo. Lo scavo archeologico è un metodo

scientifico che permette di risalire,attraverso l'analisi delle tracce la-sciate sul terreno, alle azioni che lehanno prodotte. Il metodo utilizzatoper scavare è detto stratigrafico poi-ché, nell'asportare la terra, si proce-de per strati. Questi ultimi, sono chiamati dagli ar-cheologi US, ossia Unità Stratigrafi-che, e sono il risultato di una singolaazione umana o naturale.(Segue)

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Madri di ogni epo-ca e cultura hannofavorito il sonno deipropri piccoli attra-verso le ninna nan-ne. Esse rappre-sentano la primaforma di accultura-

zione linguistica, musicale e socialedel bambino. I contenuti di queste ninna nanneperò, sono spesso alquanto inquie-tanti, una nenia inglese "Rock a byebaby" recita così: "Nella sua culladorme il bambino sopra un ramo, ilvento è vicino, dondola poi la culla dipiù, se il ramo si spezza lui cadràgiù". Anche nella tradizione italiana, nonmancano esempi di tal genere, unadelle più note ninna nanne dice;"Ninna nanna, ninna oh, questo bim-bo a chi lo do? Se lo do alla Befana,se lo tiene una settimana. se lo doall'uomo nero, se lo tiene un anno in-tero. Se lo do al Bambin Gesù se lotiene e non ce lo da più...".Questo tipo di nenie consente quel-la che Bion chiama “reverie”, ovverocontenimento, in quanto permettonoal bambino di elaborare le proprieangosce, proiettandole nella madreche può in seguito restituirgliele inuna forma più accettabile per lui, edè la dinamica stessa delle ninnananne che creando un pericolo fitti-zio seguito da un lieto fine rendonopossibile tale funzione. Secondo Winnicott le ninna nannerappresentano una valvola di sfogoper le mamme, che messe dura-mente alla prova dalle tante esigen-ze dei nuovi arrivati, allentano cosìla propria ansia. Nel condurre questa piccola ricerca

però, ho ritrovato una nenia dolcissi-ma che esprime il desiderio che il fi-glio possa un giorno esprimerle tuttala sua gratitudine per i sacrifici fattiper crescerlo, è la Ninna nanna delchicco di caffè che recita così: "Nin-na nanna mamma tienimi con te, neltuo letto grande solo per un po', una

Questo bimbo a chi lo do?D.ssa Antonella Aquaro - Psicologa - Collaboratrice da Pastorano

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ninna nanna io ti canterò ese ti addormenti, mi addor-menterò. Ninna nannamamma, insalata non cen'è; sette le scodelle sullatavola del re. Ninna nannamamma ce n'è una ancheper te dentro cosa c'è soloun chicco di caffè. Dormonole case dorme la città soloun orologio suona e fa tictac; anche la formica si ripo-sa ormai, ma tu sei la mam-ma e non dormi mai. Quan-do sarò grande compreròper te tante cose belle comefai per me, chiudi gli occhi esogna quello che non hai, ituoi sogni poi mi racconte-rai. Ninna nanna mamma insa-lata non ce n'è, sette i piattid'oro sulla tavola del re. Nin-na nanna mamma ce n'èuno anche per te: ci mettia-mo su tutto quello che vuoi

tu, ci mettiamo su tutto quello chevuoi tu”. Spero che il rito della ninna nannacontinui ad essere seguito da tutte lemamme anche negli anni a venire,perchè permette una conoscenza re-ciproca tra madre e bambino ed offreimportanti benefici ad entrambi.

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Fuoco nemicoMarco Gigliofiorito - Collaboratore da Castrocielo (FR)

Il periodo preferitoda vacanzieri evilleggianti è l’e-state, la stagionein cui si possonomettere da parte ipensieri del lavoroe godersi le meri-

tate ferie. Ma c’è chi, soprattutto inquesto periodo, deve svolgere unlavoro duro e pericoloso; sono de-gli eroi, che non combattono il cat-tivo di turno ma si misurano con unnemico ancora più spietato e spa-ventoso: il fuoco. Stiamo parlando dei Vigili del Fuocoe Forestali, che ogni anno passano imesi estivi a placare le fiamme cheinsidiano il nostro patrimonio boschi-vo. Si pensi che nello scorso 2008gli incendi sono calati del 50% e so-no andate in fumo l’ 80% in meno diaree boschive. Gran parte del meritova a queste umili persone che nonindossano calzamaglie aderenti concolori sgargianti ma semplici tute

ignifughe, che non usano superpote-ri ma semplici mezzi terrestri e aereiforniti dallo Stato. Ognuno di noi puòperò dare una mano a questi lavo-ratori; nel proprio piccolo si può farequalcosa, quantomeno per evitare ladevastazione dei nostri boschi cau-sata dal fuoco. Esistono diverse regole che tutti noiconosciamo e che tutti dovremmo ri-spettare. Purtroppo un gran numero di roghisono di natura dolosa, e questo datodovrebbe farci riflettere e allo stesso

tempo reagire. Non si può lasciareche poche persone distrugganoogni anno migliaia di ettari di mac-chia mediterranea. La regione in cui si sono registratipiù incendi nel 2008 è stata laCampania, con ben 903 casi nelcorso dell’intero anno. Seguononella spiacevole classifica la Cala-bria e la Sicilia. All’altro capo dellagraduatoria troviamo invece, comeregioni con minor numero di incen-

di, il Trentino, la Valle d’Aosta e il Ve-neto. Bisognerebbe combattere in-nanzitutto queste persone e denun-ciare le loro azioni illegali. Se poi in-

vece ci si trova in prossimità di un ro-go ancora non avvertito dalle autori-tà, chiamare subito le forze dell’ordi-ne competenti. Bisogna combattere con tutte le for-ze queste persone e continuare asensibilizzare la società, molto spes-so incivile e negligente. Il problema viene spesso sottovalu-tato e non si pensa ai gravi danniche si possono avere in futuro, datoche gli incendi, oltre ad inquinarel’atmosfera, facilitano i processi didesertificazione, fenomeno che giàinteressa alcune zone del Sud.

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FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 5 - 0823966 684Camigliano : Di Stasio Piazza Kennedy, 20823 879 003Capua :Apostolico - via Duomo, 32 - 0823 961224 Corvino P.zza Dei Giudici 0823 961 902 Costanzo C.so Appio, 67 - 0823 961 781Russo Fuori P. Roma, 101 0823 961 162Vecchione - G. P. di Malta 0823 961 364Pastorano :Anfora V.Italia-0823 879 104Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871 167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871 025Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990 038

Pignat aro Maggiore Turno festivo e fuori orarioLa Farmacia aperta la domenica, di segui-

to indicata, coprirà il fuori orario la settima-na successiva.Domenica 19 Luglio 2009 FuscoDomenica 26 Luglio 2009 Rega

Capua Farmacie turno festivo e prefestivo

18.07.09 - Apostolico 19.07.09 - Costanzo25.07.09 - Corvino26.07.09 - Costanzo

S. Maria C.V. - FarmacieAntonone via Lavoro, 1410823 812 260Beneduce via G. Paolo I, 18 - 0823 843 701Bovenzi via Mazzocchi, 48 - 0823 846 520Tafuri via Avezzana, 0823 846 803Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589 137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841 758Salsano S. Francesco - 0823 798 583Simonelli via Anfiteatro, 78 - 0823 845 383

S. Maria C.V. Farmacie T urno notturne17.07.09 - Merolla18.07.09 - Beneduce19.07.09 - Bovenzi20.07.09 - Simonelli21.07.09 - Beneduce22.07.09 - Bovenzi23.07.09 - Merolla24.07.09 - Simonelli25.07.09 - Bovenzi26.07.09 - Beneduce27.07.09 - Bovenzi28.07.09 - Merolla29.07.09 - Beneduce30.07.09 - Simonelli

Avis - Calendario 2009La Sezione di Bellona comprende i gruppidi: Camigliano, (Ref. Vendemia Antonio340 309 6194) - Formicola, (Ref. Di Gaeta-no Nataly 340 067 6479) Liberi, (Ref. Dia-na Annamaria 338 294 9647)

BellonaAgosto 1-2Settembre 5-6 - Ottobre 10-11Novembre 14-15 - Dicembre 12-13

CamiglianoSettembre 27

FormicolaOttobre 4

BellonaInterventi di DISINFEST AZIONE E

DERATTIZZAZIONE - 2009 - Ore 23,30Disinfest azione : 03 agosto, 07 settem-bre, 05 ottobre.Derattizzazione : 20 luglio, 24 agosto, 21settembre, 19 ottobre, 18 novembre, 11dicembre.

Orario dei treni sulle tratte:Triflisco - Napoli

05:04 triflisco 05:57 na c.le06:02 triflisco 07:00 na c.le07:17 triflisco 08:20 na c.le09:12 triflisco 10:08 na c.le

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Ritorneremo in edicolail 31 luglio 2009

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Orario di apertura al pubblico

A causa dell'esecuzione dei lavoridi riqualificazione, fornitura servizi,catalogazione beni ed archiviazio-ne, servizi multimediali e comuni-cazione presso il Museo Campa-no, la Provincia di Caserta ha dis-posto, per motivi di sicurezza, latemporanea sospensione dellafruizione al pubblico del patrimonioartistico-culturale dell'Istituto dal16 Giugno 2009 al 16 Settembrep.v.Indirizzo: Via Roma 68 81043 Capua (CE)Telefono: 0823 620035; 0823-620076 Fax: 0823 620035 E-Mail: [email protected] WEB: http://www.provin-cia.caserta.it/museocampano

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