Dea Notizie 123

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AGENZIA GENERALE VITULAZIO di Peppino Pezzulo Viale Dante 80/B - Vitulazio (CE) Tel. 0823 990053 - Fax 0823 990090 1 febbraio 2013 Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it distribuzione gratuita Anno VII N. 123 ANALISI CLINICHE - CHECK - UP D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s. Via Luciani (Parco Agorà) Vitulazio (CE) - Telefax 0823 990 286 Si effettuano prelievi domiciliari GRATUITI ANALISI DEL LIQUIDO SEMINALE PER DIAGNOSI DI INFERTILITAL'estremo saluto a Enza Ottobrino Franco Falco Alle ore 15 di mercoledì nove gennaio 2013, parenti, amici, co- noscenti bellonesi e delle zone li- mitrofe hanno accompagnato Enza Ottobrino nell'ultimo viaggio. Il cor- teo, partito dal Largo Santella, ha rag- giunto la Chiesa Madre di Bellona dove il parroco Don Antonio Iodice ha officiato il rito funebre dimostrando profonda com- mozione durante la Cerimonia per la per- dita di una sua valida collaboratrice. Infat- ti Enza e don Antonio, hanno sempre cercato di aiutare coloro che vivevano nel disagio. Enza, volata in Cielo all’età di 62 an- ni, per oltre sei lustri ha lavorato con il marito Augusto D'Ono- frio presso la Italtel di Santa Maria Capua Vetere. Sempre im- pegnata nel sociale, durante l'amministrazione Carluccio rico- prì la carica di Consigliere Comunale ricevendo la delega di As- sessore alle Politiche Sociali. Fu la prima volta nella storia am- ministrativa bellonese che una donna ricoprisse la carica di As- sessore. Enza si fece apprezzare per le sue iniziative e propo- ste sempre a favore delle famiglie e dei bisognosi. Lascia il ma- rito e due figlie: Giusy e Marisa. Enza, sei andata ad aumentare la schiera degli An- geli, mentre hai lasciato tutti noi nello scon- forto più profondo. Ti abbiamo voluto e con- tinueremo a volerti tanto, ma tanto bene. Al- le famiglie Ottobrino e D'Onofrio, agli infiniti amici la nostra vicinanza per ricordare una mamma, una donna ed una amica dal sor- riso senza confine che riusciva sempre a trovare una parola oppure un gesto di con- forto verso i sofferenti. Bellona CUCCARO CENTRO REVISIONE Auto - Moto - Mezzi Pesanti S.S.Casilina Km. 192,00 A1 Uscita Capua Località Spartimento PASTORANO (Caserta) Tel. 0823 653184 - www.cuccaroservice.it De Lucia Lotto - Ricariche telefoniche Gratta e vinci - Articoli da regalo Pagamento Bollette P.zza Umberto I° - Pignataro Maggiore (CE) Telefono e fax 0823 654708 Email: [email protected] ALTIERI S.R.L. Ingrosso e Dettaglio Beverage Sede Legale Viale Dante, 48 Amministratore Unico Pietro Altieri Vitulazio (CE) Tel. 0823 965 336

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1 febbraio 2013P e r i o d i c o d i I n f o r m a z i o n e C u l t u r a e P o l i t i c a

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Anno VII N. 123

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ANALISI DELLIQUIDO SEMINALEPER DIAGNOSI DI

INFERTILITA’

L'estremo saluto a Enza OttobrinoFranco Falco

Alle ore 15 di mercoledì novegennaio 2013, parenti, amici, co-noscenti bellonesi e delle zone li-mitrofe hanno accompagnato

Enza Ottobrino nell'ultimo viaggio. Il cor-teo, partito dal Largo Santella, ha rag-giunto la Chiesa Madre di Bellona dove ilparroco Don Antonio Iodice ha officiato ilrito funebre dimostrando profonda com-mozione durante la Cerimonia per la per-dita di una sua valida collaboratrice. Infat-ti Enza e don Antonio, hanno sempre cercato di aiutare coloroche vivevano nel disagio. Enza, volata in Cielo all’età di 62 an-ni, per oltre sei lustri ha lavorato con il marito Augusto D'Ono-frio presso la Italtel di Santa Maria Capua Vetere. Sempre im-pegnata nel sociale, durante l'amministrazione Carluccio rico-prì la carica di Consigliere Comunale ricevendo la delega di As-sessore alle Politiche Sociali. Fu la prima volta nella storia am-ministrativa bellonese che una donna ricoprisse la carica di As-sessore. Enza si fece apprezzare per le sue iniziative e propo-ste sempre a favore delle famiglie e dei bisognosi. Lascia il ma-

rito e due figlie: Giusy e Marisa. Enza, seiandata ad aumentare la schiera degli An-geli, mentre hai lasciato tutti noi nello scon-forto più profondo. Ti abbiamo voluto e con-tinueremo a volerti tanto, ma tanto bene. Al-le famiglie Ottobrino e D'Onofrio, agli infinitiamici la nostra vicinanza per ricordare unamamma, una donna ed una amica dal sor-riso senza confine che riusciva sempre atrovare una parola oppure un gesto di con-forto verso i sofferenti.

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Dentista low cost e turismo dentale. Pericolo per la "salute pubblica", lo dicono gli specialisti

Anno VII Nr. 123

01.02.2013Pagina 2

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Anno VII Nr. 123

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Milano, seconda città ita-liana per popolazione, fufondata nel VI secolo a.C dagli Insubri e nel 222a.C. fu conquistata daiRomani che la chiama-rono "Mediolanum". Og-gi è indubbiamente la

Capitale eco-nomica d'Ita-lia, anche gra-zie al Triango-lo Economicocostituito conTorino e Ge-nova nel XIX

secolo ma, al contrario di ciò che si pensa,Milano non è soltanto lavoro! Il luogo comu-ne della Milano grigia, triste e frenetica so-pravvive ormai soltanto nella mentalità di chisi ostina a non voler conoscere tutto ciò cheoffre questa bella città. Simbolo della città èil Duomo, la meravigliosa chiesa in stile go-tico fatta costruire da Gian Galeazzo Vi-sconti e dedicata a Santa Maria Nascente.La struttura, lunga 157 metri e larga 92, è

completata dalla gugliamaggiore con la cele-bre statua dorata della"Madunina", alta 4 me-tri. In Piazza Duomo sitrova la Galleria VittorioEmanuele II, ricchissi-ma di negozi e bar, fat-ta costruire nel 1865per collegare la più fa-mosa piazza milanesecon Piazza della Scala.Da visitare anche il Ca-stello Sforzesco, chia-mato così in memoriadi Francesco Sforza,duca di Milano, che nel1450 riedificò la struttu-ra, fatta erigere nellaseconda metà del Tre-cento da Galeazzo IIVisconti. All'interno delCastello si trovano ilMuseo d'Arte Antica, ilMuseo degli Strumenti Musicali, il Museodella Preistoria e Protostoria e il Museo Egi-zio. Non può mancare una passeggiata aicelebri Navigli, zona esclusiva con locali"IN" accanto ai quali sopravvivono ancorabotteghe artigianali. Famosissimo anche ilPalazzo di Brera con l'omonima Pinacote-ca, al cui interno sono custodite opere dimolti artisti, tra cui Modigliani, Carrà e Bra-que. Un viaggio a Milano non può non com-prendere la visita alla celebre opera di Leo-nardo Da Vinci, "L'ultima cena", custoditanel refettorio del convento di Santa Mariadelle Grazie. Come recita la celebre canzo-ne "O mia bela Madunina", "Canten tutt

Alla scoperta del bel paese: MilanoAlessia Di Nardo - Laureanda in Lettere Moderne c/o Università “La Sapienza” di Roma

"lontan de Napoli se moeur", ma po' i ve-gnen chi a Milan", ossia "Tutti cantano "lon-tan da Napoli si muore", ma poi vengon quia Milano" proprio perchè Milano offre tutto atutti! Non avrà le vedute ed il clima di Napolio i monumenti e la storia di Roma, ma è unacittà in cui, a mio avviso, è molto più sempli-ce vivere ed, in periodi come questo, averemaggiori opportunità di carriera. Insomma,"Milan l'è un gran Milan"! Voto: 8!

CompleannoGiovedì 7 febbraioprossimo MicheleGraziano da Bellonafesteggia il com-pleanno. Gli auguridai piccoli Carmine eGioele, moglie Ange-la e dai tanti amici.Auguri sinceri dallaRedazione.

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Anno VII Nr. 123

01.02.2013

Storia del Cinema - Le stelle del firmamento cinematografico Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

BRIGITTE BARDOT(fotoa dx) nacque a Parigi nel1934 e divenne la diva piùpopolare di Francia. Iniziòla carriera con ruoli di com-parsa in diversi film. Nel

1952 sposò lo sceneggiatore Roger Vadimche la rese popolare con il film …E Diocreò la donna, dove la sua ricerca dell'amo-re è ostacolata da un precoce senso dell'ero-tismo. Su questa falsariga si mossero tutti ipersonaggi che la Bardot interpretò nei filmGli amanti del chiaro di luna, La Parigina,La ragazza del peccato, Il riposo del guer-riero, Vita privata e IlDisprezzo dal romanzodi A. Moravia. Nel1965, insieme alla colle-ga Jeanne Moreau, (fotoa dx) la Bardot girò in

Messico, Viva Ma-ria! Dopo una seriedi divorzi, oggi Bri-gitte è una donna so-la che vive in un'iso-la coltivando fruttatropicale, allevando

animali e partecipando a congressi per sal-vare gli uccelli dai cacciatori di frodo e lavegetazione dall'inquinamento.

SILVANA MANGANO (foto a dx) nacquea Roma il 1930 ed arrivò al cinema dopo unconcorso di bellezza. Nel 1947 il registaGiuseppe De Santis la scelse per il film Ri-so Amaro, con V. Gassman e Raf Vallone,un successo che la fece conoscere in tutto ilmondo. Sposata con il produttore Dino DeLaurentis, interpretò film di ottima qualitàcome La grande Guerra, Il Processo di Ve-

rona e L'oro di Napoli. A questi seguirono:Anna nel 1951 di nuovo con Gassman eVallone, Ulisse con Kirk Douglas (1953),Mambo (1954) con V. Gassman, La tempe-sta (1958), Barabba (1961) con AnthonyQuinn, Lo scopone scientifico con A. Sor-di e Bette Davis e Le Streghe (1966). Dopotanti film di successo, Silvana Manganodecise di ritirarsi a vita privata dedicandosialla lettura e alla cura dei suoi figli.

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elettorato narcotizzato a forza di dosimassicce di celodurismo, razzismo, nepo-tismo e antimeridionalismo. Se da unaparte si va ricompattando quell'asse delNord gestore del Consiglio regionale piùinquisito d'Italia e protagonista di diffusecorruttele e malaffare, dall'altra ci ritrovia-mo chi si è battuto per introdurre il federa-lismo nella Costituzione italiana, di fattosacrificando gli interessi del Sud, nellasperanza (vana) di strappare voti alla Le-ga, la quale "…c'entra moltissimo con lasinistra. Tra Lega e sinistra c'è forte conti-guità sociale. È una nostra costola". CosìD'Alema un po' d'anni fa. Il professor Mon-ti, dal canto suo, appena insediatosi allaguida dell'esecutivo ha subito provveduto

Tenetevi il panettonePietro Fucile - Collaboratore da Pignataro M.

a cancellare il progetto del ponte sullostretto che, per quanto discutibile, avreb-be certamente attratto consistenti capitaliin virtù della formula del "project finan-cing". In più, per non disturbare il gruppobancario longosavoiardo Intesa-Sanpao-lo, nel governo ben rappresentato dal duoPassera-Fornero, ha poi provveduto adannientare la Banca del Mezzogiorno,che di certo sarebbe stata un segnaled'attenzione verso la declinante economiameridionale. È sorprendente la disinvoltu-ra con la quale venga riproposta la mede-sima sceneggiatura rappresentata per an-ni nell'italico teatrino della politica: la Legapadana trova il nuovo mantra, che stavol-ta è Macroregione (succeduto alle stagio-ni di secessione, devoluzione e federali-smo) e gli altri la rincorrono dogmatica-mente ipnotizzati, neanche si trattasse delpifferaio di Hamelin. Possibile si possaimpunemente dire che il 75 per cento del-le tasse pagate al Nord debbano esseretrattenute sul territorio, tacendo che lamaggior parte delle società settentrionali

hanno attività su tutto il territorio naziona-le? Mediaset, ad esempio, fa profitti dap-pertutto, ma paga le tasse in Lombardiadove ha la sede legale; l'Ilva produce (edinquina) a Taranto, ma versa il suo oboloin Liguria; la Fiat licenzia a Pomigliano,ma rimpingua le casse piemontesi. Letasse dovrebbero essere versate neces-sariamente dove il reddito si realizza, nondove si ha convenienza a versarle, a pro-prio vantaggio ed in danno altrui. La gran-dissima parte (il 96%) delle attività delNord, sarebbero destinate al fallimentoqualora non potessero più contare suiconsumi della "colonia interna" che fa ri-salire verso la Macroregione padana benpiù di quanto Luca Ricolfi nel suo grotte-sco "Sacco del Nord" ipotizza prenda lastrada inversa. Da qualche parte si sa-ranno preoccupati quando si è saputoche a Sud il consumo di panettone indu-striale nelle ultime festività è calato del 50per cento, c'è inquietudine tra i produttoripadani, "mica 'sti Terroni con la loro pizzafigliata si stanno organizzando"?

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sebbene, siatene certo, questo personag-gio non e affatto docile, né così onestocome lo si dipinge e come voi stesso ri-tenete. Il suo talento militare e moltomodesto, come prova l’affare di Capua,e il male immenso che é stato commes-so qui, ad esempio l’infame furto di tut-to il danaro dell’erario e da attribuirsiinteramente a lui che s’e circondato dicanaglie, ne ha seguito i cattivi consigli,e ha piombato questo infelice paese inuna situazione spaventosa".

VITT ORIO EMANUELE II: suo operato nel Sud

Così scriveva Garibaldi in una letteradel 1868 ad Adelaide Cairoli: "Gli ol-traggi subiti dalle popolazioni meridio-nali sono incommensurabili. Sono con-

Istat: i laureati lasciano l'It alia. Dopo anni il numero degli emigrati ha superato quello degli immigrati

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01.02.2013Pagina 5

L’incontro tra Garibaldi e Vittorio Emanuele IIProf. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

A proposito dello stori-co (!) incontro di Teano(?), in cui I’Eroe deidue mondi consegnò alRe Galantuomo ilMezzogiorno d’Italia,decretandone l’inizio

della rovina economica, desideriamo farconoscere ai Meridionali la vera identi-tà di questi personaggi, definiti dallastoriografia risorgimentale "Padri dellaPatria".

GARIBALDI secondo Vittorio Emanuele II

Cosi scriveva il Re al Cavour, dopo lostorico incontro di Teano: "... comeavrete visto, ho liquidato rapidamente lasgradevolissima faccenda Garibaldi,

vinto di non aver fatto male, nonostanteciò, non rifarei oggi la via dell’ltalia me-ridionale, temendo di essere preso a sas-sate, essendosi colà cagionato solosquallore e suscitato solo odio".

I MILLE: chi erano secondo Garibaldi

Ecco, infine, come Garibaldi, il 5dic.l86l, in pieno Parlamento a Torino,definiva i suoi famigerati Mille: "Tuttigeneralmente di origine pessima e per lopiù ladra; e, tranne poche eccezioni, conradici genealogiche nel letamaio dellaviolenza e del delitto".Questi sono i personaggi che fecero l’u-nità d’Italia!!!Il SUD chiede il risarcimento per i dan-ni causati dal Risorgimento.

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Il 19 gennaio 2013 è entrato in vigore ildecreto legislativo 59/2011 che introdu-ce la nuova procedura per l'emissione

E' arrivata la patente Europea per gli scooterComunicato a cura dell’Autoscuola Cuccaro - Bellona - Pignataro Maggiore

delle patenti europee. Infatti, il cosiddet-to "patentino" di guida sarà sostituitodalla patente Ue di categoria Am e com-porterà, come per tutte le altre patenti,un esame teorico e uno pratico,mentre non vi sarà più alcun ob-bligo di frequentare il corso teori-co. In conseguenza di tale novitàvengono eliminati i corsi nellescuole e l'obbligo di conseguire ilcertificato di frequenza al corso alfine dell'iscrizione agli esami. Percoloro che hanno compiuto lamaggiore età entro il 30 settem-bre 2005 e per i quali sino ad oravi era la possibilità di ottenere il"patentino" senza esami ma sol-tanto con l'obbligo del corso, an-che per loro saranno valide lenuove regole. In Italia occorreavere 14 anni per conseguire lapatente Am, mentre negli altri Sta-ti Ue occorrono 16 anni. La pa-tente C si potrà conseguire giàdai 18 anni, se si è titolari anche

della Cqc merci, carta di qualificazionedel conducente. La patente D, si potràconseguire a partire dai 21 anni, se si ètitolari della Cqc persone.

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CompleannoMercoledì 20 febbraio prossimo, Filome-na Iorio da Bellona (seconda nella foto)festeggia il suo primo 70° compleanno.Gli auguri più affettuosi da: Peppino, Ste-fania, figlioccia Lucia, Giusy ed Alex tutticomponenti lo Staff parrucchiere Antea.

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Povertà in It alia: dal Rapporto Ue rischio "esclusione sociale dilungo periodo" una vera e propria "enorme trappola della povertà"

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Si è svolto, domenica 20gennaio 2013, come daprogramma, il primo in-contro del Corso di De-coupage, organizzatodall'associazione "Gra-nello di Senape". Un

gruppo di ragazzi, diversamente abili enon, guidati dall'esperta nel settore, LinaCipro, del Centro L'Idea, si sono cimen-tati in una delle attività più in auge delmomento, esprimendo creatività e fanta-sia: il Decoupage, arte del ritaglio di de-corazioni, tradizione dal sapore anticoche ripercorre secoli di storia fino a giun-gere ai giorni nostri. Grande entusiasmoda parte di tutti, organizzatori ed allievi,per questo primo appuntamento, a cuine seguiranno altri, il prossimo è previstoper domenica 17 febbraio 2013, dalle15,30 alle 17,30, presso la casa canoni-ca di Visciano di Calvi Risorta. L'Asso-ciazione pro-disabili, nata da qualchemese sul territorio caleno, si pone princi-palmente l'obiettivo di affrontare, allevia-re e per quanto possibile, risolvere le si-tuazioni di sofferenza, di solitudine, di

Corso di decoupage con "Granello di senape"Ins. Luciana Antinolfi - Collaboratrice da Calvi Risorta

disagio dei ra-gazzi diversa-mente abili edisagiati pre-senti sul territo-rio. Da qui l'im-portanza di fa-vorire pari op-portunità e con-tribuire alla cre-scita individuale attraverso la relazionecon altri. Quale occasione migliore, quin-di, per sperimentare le proprie abilità,stando insieme e scambiarsi un sorriso!Si ringrazia per la disponibilità, il Parro-co di Visciano, Don Michele Chianese,sempre attento alle problematiche socia-li e, in modo particolare, Lina Cipro, che,gratuitamente, si sta prodigando affinchèquesto progetto venga portato avanti,mettendo a disposizione tempo, materia-le e professionalità. L'associazione "Gra-nello di Senape", invita tutti a partecipa-re e a collaborare, affinchè la disabilitàvenga percepita "come parte del mon-do"...la parte più bella, più vera e più sa-na del mondo!

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Rodolfo Grani, nel suo ap-pello agli ex internati delcampo di concentramentodi Campagna, ricorda:"Era nelle facoltà del Dott.Palatucci concedere agliebrei rifugiati dalla Germa-

nia a Fiume i relativi permessi di soggior-no. Da parte dei superiori non ebbe vitafacile. Egli esternava con costanza e au-dacia simpatia verso gli israeliti. Con l'ini-zio della guerra nel giugno del 1940, gliebrei di Fiume e dintorni furono arrestatied accompagnati in maggior parte alcampo di concentramento di Campagnae non una volta il Dott. Palatucci racco-mandò questi sventurati alla benevolen-za di suo zio, S. E. Giuseppe Maria Pa-latucci, Vescovo di Campagna, il quale ciricevette con squisita gentilezza e nobi-

rimedio per liberarsi della presenza deiprofughi fingendo di considerarli una mi-naccia per la sicurezza pubblica". Un'altratestimonianza della sua umanità, dellesue scelte e della sua sensibilità, è il rac-conto dell'ebrea austriaca Rozsi Neu-mann, pubblicato nella rivista "Israel", giu-gno 1953, salvata con suo marito. Il mari-to era già scampato a Dachau e avevanotentato di entrare clandestinamente in Ju-goslavia; dove furono catturati dalla gen-darmeria e consegnati alla Questura diFiume. I coniugi temettero per un loro"rimpatrio in Austria da parte della Que-stura, il che significava andare a morte si-cura". Avevano sentito parlare del Dott.Palatucci e della sua opera di soccorso eun giorno lo videro arrivare in visita nellaloro cella. Il giorno di Natale ebbero unapiacevole sorpresa: furono portati in Que-stura, dove Palatucci offrì loro un pranzo.Il funzionario apprese, attraverso la cen-sura della corrispondenza, che la signoraNeumann aveva espresso ad alcuni cono-scenti il desiderio di mangiare qualcosa didiverso in occasione del Natale. "L'emo-zione fu tale che io riuscivo con difficoltàad inghiottire", ricorda la signora, aggiun-gendo che "con il suo aiuto fummo poi li-berati e potemmo salvarci la vita". Un pen-siero di gratitudine fu poi espresso, dallaSignora Neumann, allo zio Mons. Giusep-pe Maria Palatucci, con lettera del 26 giu-gno 1953 nella quale si parla dei ricono-scimenti tributati alla memoria di GiovanniPalatucci da parte di tutti gli ebrei da lui"tanto aiutati"; annunziando che la sua te-stimonianza sarebbe stata inviata anchead un quotidiano di New York.

lissima generosità, di-mostrando la sua al-tissima umanità. Ilgiovane Palatucci, re-sponsabile dell'UfficioStranieri, quando in-contrava difficoltà, in-viava gli ebrei pressoil campo di concen-tramento di Campa-gna affidandoli allaprotezione dello zioVescovo. Giovanni si rendeva conto chequel campo, pur con tutti i disagi dell'in-ternamento, offriva agli ebrei, un rifugiomolto più sicuro delle terre jugoslave. Sfi-dava l'ira dei suoi diretti superiori, il Pre-fetto ed il Questore e, per non avere osta-coli, presentava loro la soluzione dell'in-ternamento nell'Italia meridionale come

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Anno VII Nr. 123

01.02.2013Pagina 7

The book of the Du-chess (Il libro della Du-chessa) è il noto com-ponimento in distici otto-nari del versatile scritto-re inglese GeoffreyChaucer, nato a Londraverosimilmente nel

1343. È probabile che l'autore avesse l'in-tenzione di onorare la memoria di Biancadi Lancaster (foto), figlia di Enrico Planta-geneto e compianta consorte di Giovannidi Gaunt, Conte di Richmond e Duca diAquitania, morta prematuramente il 12settembre 1369. Il componimento vedecome protagonista lo stesso autore inten-to a leggere le vicende di Ceice di Tra-chis, discendente di Eracle, e di sua mo-glie Alcione, figlia di Eolo, Re dei venti. L'i-ra di Zeus, per un affronto subito, si sca-

tena contro Ceice: il Re de-gli Dei provoca un feroceuragano, e durante il terribi-le fortunale questi perde lavita. Alcione, turbata e soffe-rente, invoca il favore dellaDea Giunone, e le chiede diaver notizia del destino delproprio consorte. La Deaesaudisce il suo desiderio aiutata da Mor-feo, che le riporta in sogno il defunto com-pagno, il quale la prega di inumare le suespoglie mortali e di porre fine al suo dolo-re. Già in dormiveglia, il Nostro si assopi-sce lentamente dando vita ad una visioneonirica, turbato dalla storia appena letta.Sensazioni e suoni si confondono in unastanza affrescata con immagini allegori-che del Roman de la Rose, e con vetrateabbellite con disegni tratti dai cantici del

ciclo troiano. Attratto dai ru-mori provenienti dall'esterno,si ritrova nel bel mezzo diuna battuta di caccia: l'orec-chio confonde i suoni dei cor-ni in ottone che si sovrap-pongono a guaiti lontani.Unitosi al gruppo, si accorgeche un cane si stacca dal

branco per dirigersi altrove e decide diseguirlo nella boscaglia, dove incontra uncavaliere nero intento a scrivere un la-mento lirico. L'autore chiede al mesto ca-valiere l'origine della sua profonda afflizio-ne, ed egli risponde che la causa del suopianto è la sconfitta al gioco degli scacchicontro la Fortuna, "falsa bestia ingannatri-ce", che, con gioco scorretto, ha catturatola sua Regina e gli ha fatto "scacco mat-to". Non comprendendo appieno il signifi-cato del tropo metaforico della risposta, loscrittore lo esorta a porre fine al suo tur-bamento per una causa così effimera. Ilcavaliere da inizio così al racconto dellasua triste storia: la sua affannosa ricercadi una donna alla quale offrire la vita econsacrare l'amore. E qui che si soffermasu di una donna in particolare, lodandonela beltà non comune e cantando la suadolce natura: ricorda i giorni del lungo cor-teggiamento e quelli dell'amore vissuto in-tensamente. Il narratore chiede notiziedella splendida fanciulla ed apprende co-sì che la Regina del gioco degli scacchialtri non era che la defunta donna amatadal cavaliere oscuro. Lo struggente rac-conto sconvolge lo scrittore che cerca in-vano di lenire le profonde ferite del cava-liere, ma l'inquietudine che prova lo destadal sonno e si ripromette di trasformare inversi le sensazioni e le reminiscenze delrisveglio.

Il libro della DuchessaProf. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II - Collaboratore da Napoli

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Gesù visto da Michele Aurilio - Bellona

Dal Medioevo ad oggi - Periodo elisabettianoEmiliana Venoso - Collaboratrice da Bellona

Durante il regno della regi-na Elisabetta I d'Inghilterra,assistiamo alla cosiddettaepoca elisabettiana. L'abbi-gliamento varia in base alceto sociale di appartenen-

za, le persone appartenenti ai ceti so-ciali più elevati indossavano abiti in vel-luto con pizzi e ricami; mentre le perso-ne appartenenti ai ceti più bassi, indos-savano abiti in lana, pelle di pecora opersino biancheria. In questo periodo ilcostume assume caratteristiche di gran-de eccentricità, dato lo sfrenato amoredella regina per il lusso. Gli abiti dove-vano continuare ad evidenziare la vestesottostante, così da mostrare i coloricontrastanti. Elemento che compare in

questo periodo è laGorgiera, un "colletto"pieghettato, che fa par-te dell'abbigliamentoesclusivamente aristo-cratico. Il termine pro-viene, probabilmente,dal francese gorge, chesignifica gola. Verso lafine del Cinquecento questi colletti di-ventarono delle vere e proprie ruote, inlino o in merletto. Il corpetto, a cono ro-vesciato, scendeva oltre la vita. Si volleseguire la moda spagnola, alterando lelinee naturali del corpo, tramite il "verdu-gale", in Italia detto "faldiglia", una cassache donava alla gonna la caratteristicaforma a campana.

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Se il guard-rail non regge l'urto è colpevole il responsabile della strada

Anno VII Nr. 123

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"IL SARTO DI PICASSO" di Luca Masia (Silvana Ed.)Dott. Giuseppe Vinciguerra - Collaboratore da Bellona

E' iniziato con un tamtam mediatico sul webil commento al nuovoimportante romanzo diLuca Masia, scritto digetto nella sua Geno-va. Il volume, edito inconcomitanza con la

imponente mostra antologica dedicata aPicasso, ospitata (settembre 2012-gen-naio 2013) nel Palazzo Reale di Milano,intitolata "Pablo Picasso, capolavori dalMuseo Nazionale Picasso di Parigi", èstato presentato il 20.11.2012 nella Li-breria Centofiori di Milano ed il cui titola-re è rimasto entusiasta: tutti i volumi so-no andati a ruba. Ancor prima era statogià presentato il 16.11.2012 nel Museodelle Ceramiche di Faenza. Altra impor-tante presentazione è stata quella del30.11.2012 a Napoli nella galleria Al Bludi Prussia di via Filangieri. L'ultima il 17gennaio 2013 a Torino presso il Circolodei Lettori. Il romanzo racconta, in ma-niera delicata ed emozionante, la biogra-fia romanzata di Michele Sapone , il"sarto degli artisti", nonché uno dei piùintimi amici di Pablo Picasso. Nato aBellona in provincia di Caserta nel 1912Michele, giovane apprendista nella sar-toria di Carlo Della Cioppa, aveva lascia-to la famiglia chiamato al servizio di levaa Torino, e dopo gli anni tumultuosi e in-certi della Seconda guerra mondiale tra-scorsi anche come partigiano in Jugosla-via insieme alla futura moglie Slavka edopo un periodo di attività in Svizzera incui si recava da Torino, città dove vivevacon la sua famiglia, era approdato a Niz-za, splendida città nella vicina Francia;qui dopo un periodo di collaborazionecon una nota sartoria, e dopo la nascitadella seconda figlia Patricia, avvia l'attivi-tà in proprio, collaborato dalla moglie an-che lei sarta. L'ambiente luminoso dellaCosta Azzurra è lo scenario in cui avvie-ne l'incontro che segnerà per sempre lasua vita: la passione per l'arte. Dalla co-noscenza casuale nel 1950 con il pittorefiorentino Manfredo Borsi, che viveva po-co lontano da Nizza a Saint-Paul de Ven-

ce, al quale aveva cucito un vestito edaveva ricevuto in cambio un disegno, Mi-chele, conosciuto con il passa parola perla sua bravura di sarto "italiano" dai variartisti e letterati del posto, viene introdot-to nell'ambiente artistico locale, dove ri-esce a mettere in luce il suo talento di ar-tigiano; viene proiettato in un mondo a lui

sconosciuto che lo attrae e lo cattura alpunto che non ne uscirà più; uno di que-sti artisti, il poeta André Verdet, fu quelloche lo presentò al grande Picasso (ilquale era rimasto entusiasta della giaccadi velluto grigio che Sapone aveva rea-lizzato per Verdet e gli aveva chiesto dipresentargli quel bravo sarto). Nel corsodegli anni frequenterà con sincera amici-zia Picasso, cui fu particolarmente lega-to fino alla sua scomparsa, e i più impor-tanti pittori che soggiornavano nella re-gione francese, come Campigli, Ma -gnelli, Hartung, Arp, Severini, Giaco -metti e Miró, solo per citarne alcuni. E in

cambio di vestiti eleganti e bluse da lavo-ro, pantaloni da cerimonia e cappotti in-vernali, Michele riceveva dagli amici qua-dri e disegni: un oggetto in cambio di unaltro, da lavoratore a lavoratore, come fa-cevano gli antichi prima di inventare il de-naro. Opere importanti, di cui il volumeoffre una ricca documentazione fotogra-

fica. Questa raccolta ha costi-tuito la base per la fortunataattività della Galleria Saponedi Nizza, ancora oggi gestitadalla figlia Aika e dal generoAntonio Sapone. Prima ancoradella presentazione, del libroha parlato il quotidiano di Ge-nova IL SECOLO XIX in cui lagiornalista Anna Orlando bendescrive le sue impressioni:"Cannes, Villa La Californie,1950, casa di Pablo Picasso ."Tu lavorerai per me, e io lavo-rerò per te", sono le parole delpittore al primo incontro conMichele Sapone, il sarto di ori-gine italiana del quale Picassoaveva notato l'abito indossatoda un amico. Il pittore si faprendere le misure. Ha capitoche non è un semplice artigia-no, ma un artista anche lui, amodo suo. Non usa la matita oil pennello, ma centimetro, for-bici, ago e filo. E poi le mani,certo, per accarezzare la stof-fa prima di sceglierla, per farla

scendere bene sulle spalle della giacca,per far sì che calzi alla perfezione sulla fi-gura. È un romanzo dalla struttura legge-ra nella formula del memoire. Ma i suoicontenuti sono tali da rivendicare un po-sticino nel grande libro della storia dell'ar-te. È stato scritto di getto, in poche setti-mane la scorsa primavera. Cucendoaneddoti l'uno all'altro come in un tessutopatchwork, l'autore ci restituisce l'umani-tà di questi artisti. Raccontare e fare rivi-vere la Costa Azzurra dell'epoca, dovecompaiono sulla scena nomi come Al-berto Giacometti che ritrae più volte Ai-ka Sapone, Jacqueline , l'ultima giovane

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Anno VII Nr. 123

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"IL SARTO DI PICASSO" di Luca Masia (Silvana Ed.)

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musa e moglie di Picasso, Jean Arp eJoan Mirò nuovi amici del sarto, SoniaDelaunay e Alberto Burri. L'arte è il pa-ne quotidiano: per Picasso e per il suosarto, non meno artista di lui. "Sei tu l'ar-tista" è uno dei tormentoni che ricorrenei dialoghi fra i due. La voce, pare disentirla. È quella di Picasso che si rivol-ge all'amico Michele senza mezzi termi-ni, con un giudizio perentorio, che oggiha un peso che lo stesso Sapone nonpoteva sperare. Sapeva di avere talento,ma forse non fino al punto di passare al-la storia insieme a un'icona della pitturadi tutti i tempi. Parimenti il CORRIEREDELLA SERA del 20.11.2012 in un arti-colo di Francesca Bonazzoli commenta

lo scambio di vestiti con opered'arte tra gli artisti e MicheleSapone: Ogni tela o disegnoricevuti suscitano in lui un'am-mirazione spontanea. Nonpensa ai soldi: gli piace soloriempire le pareti del suo atel-ier fino al soffitto e proprio perquesto gli artisti lo riconosco-no come uno di loro. Alla fineè di Sapone che si appassio-na il lettore. Nel libro lettere e

foto arricchiscono il ritratto di quest'uo-mo semplice e geniale cui Picasso, allu-dendo ai due smoking cucitigli per le ce-rimonie di gala, disse: “Tu mi hai trasfor-mato in un divo”. Anche IL SOLE 24ORE dedica un'intera pagina del suoprestigioso inserto domenicale del17.12.2012 alla storia del sarto di Picas-so ed alla sua straordinaria collezione diopere d'arte e di amicizie. "Il sarto di Pi-casso" è il nuovo romanzo di Luca Ma -sia edito da Silvana Editoriale in Italia ein Francia (320 pagine, formato pocket15x21, foto bianco e nero e colori, euro18,00). Alcune notizie sull'autore: nato aMilano nel 1962 e residente a Genova,all'inizio degli anni ottanta si dedica alla

pubblicità come art director, poi progettae realizza grandi eventi con Davide Ram-pello, ex Presidente della Triennale di Mi-lano ed attuale Direttore Artistico di Expo2015; negli anni novanta si dedica anchea quella di scrittore nei campi della nar-rativa, della drammaturgia teatrale e del-la comunicazione d'impresa. Fra le ulti-me pubblicazioni si ricordano: Il sorrisogentile del mare (Ed. Mobydick, 1996),Blue Jazz Café, l'aroma delle note (Ed.Faxtet, 2011), Tratti, n.86. L'assedio diParigi (Ed. Mobydick, 2011), Il signorChicco. La vita straordinaria di un uomoqualunque (Silvana Editoriale, 2011).

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Giornalisti-Pubblicisti

Jeans, mocassini, o scarpe sportive, e camicia: saràla risposta alla domanda: "Oggi cosa indosso?". A vi-ta bassa, aderenti o dritti a seguire dolcemente lecurve della silhouette femminile, preferibilmentesenza decori. Gli intramontabili jeans, comodi, prati-ci, funzionali, giovani, saranno uno dei must rinno-vando il loro primato come capo irrinunciabile. Tagli

e colori a piacimento. Il jeans, lo sappiamo tutti, è la soluzioneideale che veste e ripara dai cambiamenti meteorologici, nelle nuove versioni pushup regala una migliore silhouette, sostiene e valorizza il lato B ed è anche eco-compatibile e amico dell'ambiente, grazie a tinture non tossiche e a filati in cotonebio. Anche se la forma non è adatta a tutte, ma solo a chi ha un bel fisico e lineeextra-slim. Sui jeans altro pezzo d'obbligo nell'armadietto dei desideri è la camicia.Gradito ritorno, in banco, candida, liscia, avvitata o morbida, in cotone o seta ela-sticizzata. Scendendo "più in basso", via libera ai mocassini. Ma i tacchi non van-no in soffitta, giammai !. Rispolverati dalla vecchia scarpiera i sempreverdi stivalitexani, avvistati in estate anche sotto il solleone, ai piedi delle star. Insomma, co-sa aspettate, siete pronte per uscire?.

Tutte in jeans, camicia e mocassiniPaolo Fasulo - Collaboratore da Bellona

Natale Amato è volato via(Franco Falco) - Bellona - Ci eravamo fre-quentati per anni, lo conoscevo bene esapevo molto di lui, per questo lo stimavo,lo ammiravo e lo consideravo un amico,un vero amico. Mi siedo davanti al PC conrabbia, perché non so cos'altro fare. Per-ché quando il mondo diventa buio, quan-do muoiono gli amici, io faccio questo:scrivo. E un tasto dopo l'altro cerco di faresvanire questo furore, questa rabbia chemi invade. E piango perché il nostro caris-simo Natale non è più tra noi. Per anni hafrequentato la nostra Associazione eadesso è diventato un luogo cupo. Moltihanno gli occhi colmi di lacrime, perchénon accettano l'idea di non vedere mai piùl'amico con il quale si giocava. Non ri-usciamo a capacitarci dell'accaduto. Sia-mo increduli, convinti che sia un sogno, unbrutto sogno e che al risveglio tutto ritornacome prima. Purtroppo è una realtà, unaterribile realtà. Ciao Natale, ora più chemai, abbiamo tutti bisogno di te. Non ab-bandonarci. Per quanto si racconti chenessuno muore mai del tutto se altri lo ri-cordano. Ricordiamo tutti il nostro amico,che non era, è.

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In corso per la seconda volt a epidemia di colera a Cuba. Rischi potenziali per i viaggiatori europei

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Befana 2013: sessantotto doni consegnati in sede e dodici a domicilio

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Nel salone dell’Associazione Dea Sport On-lus di Bellona la Befana ha consegnato i re-gali a tutti i ragazzi che avevano fatto per-venire la propria letterina alla “Vecchietta piùsimpatica”. Quest’anno la Befana non si è li-mitata a consegnare solo i pacchi ma ha tra-sformato l’evento in una festa dove i bambi-ni hanno partecipato con simpatia allonta-nando la preoccupazione di incontrare unavecchia brava ma tanto brutta da incuterepaura. La Befana della Dea Sport Onlus ol-tre alla consegna nel suddetto salone hacontinuato ad esaudire le richiesta dei bam-bini recandosi, sempre a cavallo della sco-pa, a casa di quei bambini che non hannoavuto la possibilità di raggiungere il luogodella distribuzione perché ammalati oppurecolpiti da qualche disgrazia. Un gesto particolarmenteapprezzato dai cittadini da applaudire la Befana al suopassaggio. In questa manifestazione è stata preziosa lacollaborazione di Romina Giudicianni alla quale vanno iringraziamenti di tutti i bambini che hanno partecipato al-l’evento. Sono stati consegnati ben sessantotto pacchi abambini giunti da diverse località: Aversa, Capua, Vitula-zio, Pastorano, Pignataro Maggiore, Calvi Risorta e Spa-ranise. Un successo oltre le aspettative grazie alla dispo-nibilità di Sponsor che, ancora una volta, hanno dimo-strato di apprezzare le lodevoli iniziative dell’Associazio-ne organizzatrice. Ringraziamo:A.G. Biyoux via Ruggiero I, 42 VitulazioAgrigarden zoo Pasquale Criscione BellonaApiario Ananglena - VitulazioAutoscuola Alex VitulazioBar De Crescenzo P.zza Umberto I BellonaCartolibreria Gagliardi cso Italia 38/A Marano (NA)Caseificio Elite di Ugo Missana BellonaCentro Copie Di Giovanni via Ruggiero VitulazioCentro l'Idea via Rossi, 26 Calvi RisortaCentro Sviluppo Assicurativo di Peppino Pezzulo Viale Dante VitulazioChez Mireille via Regina Elena BellonaEdicola DI RUBBA Via Regina Elena - BellonaFerramenta Plumitallo Secondino via Regina Elena BellonaFusco Story località Ferranzano Bellona

L'Idea di Caterina Falco via Ruggiero VitulazioPaolo Fasulo Team via Regina Elena BellonaPasticceria Raucci via Regina Elena BellonaPharmapiù via Regina Elena BellonaRistorante-Pizzeria Bella Italia Via Platani BellonaSporting World di Gigino Aurilio Via Roma VitulazioSupermercati Giudicianni Via Matteotti BellonaSupermercato Sisa di Pasquale Carusone Via Aldo Moro Bellona

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L’impennata delle bollette energetiche e la crisi stanno costringendo a spegnere le caldaie nel pieno dell'inverno

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Ingredienti per 4 perso-ne: 1 melagrana, 400gr. riso, 150 gr. pro-sciutto cotto affumica-to, 50 gr. olio extra ver-

gine d'oliva, una mela, brodo, formaggiograna, 1/2 bicchiere vino bianco, una ci-pollina, sale. In un tegame fate insapori-re nell'olio la cipollina affettata finemen-te. Unite il prosciutto cotto tagliato a da-dini, mescolate, versate il riso e, sempremescolando, unite il vino. Lasciate eva-porare e continuate la cottura aggiun-gendo il brodo caldo. Cinque minuti pri-ma del termine della cottura aggiungetela mela tagliata a dadini. Controllate ilsale e prima di togliere dal fuoco versatei granelli di melagrana. Servite con for-maggio grattugiato.

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Lo spritz al melagrano sarà uno dei vo-stri prossimi aperitivi analcolici perchè ilmelagrano, col suo colore brillante chestuzzica l'occhio, garantisce l'effetto cro-matico. C'è poi da ricordare le proprietà

nutrizionali molto speciali del melagrano,ricchissimo di flavonoidi che lo rendonoestremamente importante per contrasta-re i radicali liberi che sono la causa del-l'invecchiamento del nostro organismo. Ilsucco di melagrano è un ottimo deossi-dante, e quindi oltre a permettervi di of-

frire ai vostri ospiti un drink originale, vifarà anche bene alla salute. Ingredienti per gli spritz al melagrano(dosi per due persone). Premere o frul-lare gli arilli di un malagrana ed unireuguale quantità di Aperol o altra bevan-da analcolica. Servire freddo.

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Gli indiani Kilkatt la chia-mavano così, per via del-le mammelle, una bian-ca, una nera. La rispetta-vano e non gli lanciavanodietro i cani. Tetta neranon devastava gli orti. La

cerva aveva visto molte primavere, conosce-va i morsi della fame e le angosce del gelo,maera ancora forte e la buona stagione sarebbepresto arrivata. Dal promontorio scorse il fiu-me ancora gonfio di acque torbide, udì il latra-re dei cani e un coro di voci concitate. L'urlodella caccia. La cerva avrebbe distanziato icani con estrema facilità,ma non poteva ab-bandonare il suo cucciolo. Attraversò la soda-glia, passò attraverso le siepi e prese a scen-dere. Doveva arrivare fino al torrente. L'acquaavrebbe cancellato l'odore disorientando icacciatori. Il piccolo, trafelato trotterellava ac-

Tetta neraSalvatore Antropoli - Collaboratore da Pontelatone

canto alla madre. Tetta nera en-trò in acqua seguita dal figlio, i ca-ni arrivarono come un vento sel-vaggio, con un crescendo di la-trati furiosi. L'usta della preda. Poisi allontanarono risalendo la forraintricata della vegetazione. Lacerva risalì la sponda pietrosa, ilcucciolo cadde sfinito sulla sab-bia nera. L'airedale aveva indu-giato più degli altri, vide madre e figlio accan-to a un cespuglio di spini, e un brontolìo sordogli uscì dalla gola profonda. Tetta nera abbas-sò la testa pronta a caricare; sapeva di anda-re incontro alla morte, ma avrebbe difeso il fi-glio con il coraggio di tutte le madri. Il cane pe-rò, si era fermato e guardava quell'esserinosfinito che giaceva ai suoi piedi. Le labbra in-crespate facevano intravedere le potenti zan-ne acuminate, i muscoli tesi, pronti allo scatto

finale. Poi d'un tratto, comeubbidendo a un istinto an-cora più forte, le labbra siabbassarono fino a coprire identi, il cane avanzò di unpasso,... fiutò l'aria. Qualco-sa di incomprensibile stavaaccadendo, e per una volta,finalmente, l'antichissimalegge della natura s'infran-

se. La cagna aveva anch'essa dei cuccioli,anziché attaccare, fiutò il cerbiatto e gli diedeuna linguata. Un filo invisibile aveva diviso eunito le due madri, l'istinto materno e quellodella vita avevano prevalso su quello del cac-ciatore. La cagna girò su se stessa e abbaiòin lontananza richiamando la muta. Scompar-vero. Tetta nera riparò nel sottobosco con ilsuo piccolo. Insieme, si misero a brucare i po-chi fili d'erba nuova.

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Page 13: Dea Notizie 123

Ue: divieto di commercializzazione kit per la produzione di vino in polvere per possibili rischi per la salute dei consumatori europei

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Lo storico incontro traGaribaldi ed il re Vitto-rio Emanuele avvennea Teano, e più precisa-mente "presso il ponti-cello di San Cataldo, acirca 200 metri dallachiesa di Borgonuo-

vo". Questo è scritto nel volume "L'Asse-dio di Gaeta e gli avvenimenti militari del1860-61 nell'Italia Meridionale", pubblicatonel 1926 dallo Stato Maggiore dell'Eserci-to italiano, e questo ha ribadito la Com-missione Comunale nella sua precisa edinteressante relazione sull'Incontro di Tea-no. Il primo rappresenta l'unica relazionecondivisa dall'Ufficio Storico dello StatoMaggiore sull'intera campagna, l'altra hacontribuito senz'altro ha fare chiarezza

sull'annosa vicenda che opponetra loro i Comuni di Teano e Vai-rano. La relazione della commis-sione comunale, presieduta dalsindaco Picierno e costituita daglistorici locali Pasquale Fascitiello,Pasquale Giorgio, Claudio Cliottone, Giu-seppe Lacetera, Lucio Salvi e FernandoZanni, ha fatto un bel lavoro, pubblicandoun opuscolo molto interessante che affron-ta i diversi aspetti del problema: l'oscura vi-cenda del "Diario del comando in capo", ilsaggio del Capitano Del Bono, l'incontro diTeano ne "L'assedio di Gaeta", il Prome-moria del colonnello Cesare Cesari, il pro-blema cartografico di Monte Santa Crocee l'infortunio della Treccani, con le criticheal recente volume "Nuovi spunti sull'incon-tro tra Vittorio Emanuele e Garibaldi". Ri-torneremo ancora sull'argomento, per ora,riportiamo le conclusioni cui il gruppo di la-voro è giunto: 1) l'unico documento ufficia-le che fa cenno, in un inciso di due righe,alla Taverna della Catena, quale località incui si sarebbe verificato l'incontro è il "Dia-rio del Comando in capo". L'esame testua-le prodotto sul documento, però, porta aconcludere che non è un documento origi-nale redatto nell'imminenza dei fatti, bensìuna trascrizione realizzata molto tempodopo in bella copia da un'unica mano.Questo perché nel 1891, il Ministro dellaguerra Carenzi, faceva sapere che gli stu-diosi dell'Archivio storico dello Stato Mag-giore dell'esercito avevano effettuato "ac-curate ricerche" sui tre Diari ivi esistentisenza trovare in essi alcun cenno all'in-contro tra il Re e Garibaldi. Pertanto nell'o-riginale del Diario esaminato dagli studiosi

nel 1891non vi eratraccia delle due righe. 2) lo studio pubbli-cato nel 1909 dal capitano Del Bono sul-l'incontro propende per la tesi della Taver-na Catena, proprio sulla base delle due ri-ghe miracolosamente comparse nel "Dia-rio del comando in Capo". Del Bono, tral'altro, nel suo scritto non tenne conto del-la vasta documentazione che a suo tempoesisteva a favore di Borgonuovo. 3) loStato Maggiore dell'esercito e i Ministeridella Guerra e della Difesa poi, hanno piùvolte preso posizione a favore della tesi diBorgonuovo di Teano, con il volume l'As-sedio di Gaeta, nel famoso promemoriasull'incontro di Teano redatto nel 1926 dalColonnello Cesare Cesari. 4) Infine il datotopografico: nei documenti ufficiali (il dis-paccio elettrico del generale Milbitz e ilDiario Borbonico) si fa riferimento a unMonte Croce o Santa Croce. A proposito èstato possibile accertare grazie alla carto-grafia disponibile in quel periodo che la di-zione "Monte Santa Croce" è da intender-si riferita alle alture che si elevano a nord-est di Teano e degradano dal Vulcano diRoccamonfina verso Borgonuovo di Tea-no. "Ogni altra ipotesi che tenda ad indivi-duare il Monte Croce nella collinetta che sieleva tra Marzanello e Teano, si legge nel-la relazione, appare del tutto arbitraria, senon ridicola".

L'incontro tra Garibaldi e V ittorio Emanuele avvenne a T eanoProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

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accettare quanto loro accaduto: il ma-rito Renato Mazzocchi, il figlio Massi-miliano, la nuora Camilla, i nipotini:Matteo, Federico e Rachele, la sorellaMaria, il fratello Raffaele, tutti i parentie la folta schiera di amici.

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Arriva la ricetta medica targata UE. I pazienti cronici potranno utilizzare la prescrizione redatta nel proprio paese

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Sicuramente i giovanid'oggi non riescono a con-cepire che negli anni 30-40 esistesse un mestieredel genere. 'U concia piat-ti (riparatore di piatti) che

riparava anche pignatte, brocche ed al-tro, purché di creta. Allora i tempi eranodifficili, e bisognava risparmiare su tutto.Infatti, nella maggior parte delle fami-glia, quando si rompeva uno dei suddet-ti oggetti, non lo buttavano via. Si con-servava in attesa che passasse il “con-cia piatti” per ripararli. Le massaie sem-pre attente, per ridurre al minimo lospreco, prima dsll’intervento, si preoc-cupavano di trattare il costo del lavoro.

Generalmente si concordava un soldoper ogni punto di cucitura, vale a dire 20centesimi, un quinto della lira di allora.I giovani che stentano a credere, po-tranno chiedere ai propri nonni, chi hala fortuna di averli ancora, la confermadi ciò che si scrive. Ma ritorniamo in ar-gomento: la riparazione era molto sem-plice. L'artigiano usava un attrezzo chealternando piccoli movimenti verticalidelle braccia imprimeva un senso rota-torio al mandrino e quindi alla punta eli-coidale ad esso fissata. Quest'ultimaserviva per forare i pezzi dell'oggettorotto, facendo attenzione però, che i fo-ri non dovevano essere passanti, perevitare che le punte della graffetta usa-

ta, per unire icocci, sporges-sero all'internodel recipiente.Non era solo unfatto di immagi-ne, ma di igie-ne. Per questoinfine si usavauna specie digesso bianco,per coprire allameglio i segni della riparazione. Comesi è potuto capire, almeno per i piatti, lariparazione non era un problema. Il pro-blema grosso, visto i tempi, era: cosametterci poi dentro a quei piatti?

‘U concia piatti. (L ’aggiusta piatti)Sandro Di Lello - Appassionato di antiche tradizioni - Collaboratore da Bellona

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Immigrazione: in Italia aumentano

gli stranieri titolari di alberghi e bar

Anno VII Nr. 123

01.02.2013Pagina 15

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Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974DITELO AL TG3 - 081 5639994

FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 5 0823 966 684Camigliano : Di Stasio PiazzaKennedy, 2 - 0823 879003Capua : Apostolico - via Duomo, 32 0823 961224 Corvino P.zza Dei Giudici - 0823 961902 Costanzo C.so Appio, 67 - 0823 961781Russo Fuori P. Roma, 101 0823 961162Tartaglione G. P. di Malta 0823 961 364Pastorano :Anfora V. Italia - 0823 879104Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871025

S. Maria C.V. Antonone via Lavoro, 141 0823 812260Beneduce via G. Paolo I 18 - 0823843701Bovenzi via Mazzocchi 48 - 0823 846520Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589137Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841758Salsano S. Francesco - 0823 798583Simonelli via Anfiteatro 78 - 0823 845383

Tafuri via Avezzana, - 0823 589216Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990038

Capua - Turno festivo e prefestivo Febbraio 2013

02 - Tartaglione03 - Apostolico05 - Russo09 - Corvino10 - Costanzo16 - Russo17 - Tartaglione23 - Apostolico24 - Corvino Turno festivo e prefestivo

Febbraio 201302 - Antonone Iodice03 - Bovenzi09 - Beneduce - Simonelli10 - Salsano16 - Salsano - Tafuri17 - Merolla23 - Merolla - Bovenzi24 - Antonone

S. Maria C. V. - Turno notturno Febbraio 2013

01 - Tafuri02 - Antonone 03 - Bovenzi04 - Iodice05 - Salsano06 - Bovenzi07 - Merolla 08 - Antonone09 - Simonelli10 - Salsano11 - Simonelli12 - Beneduce13 - Tafuri14 - Iodice15 - Merolla16 - Salsano 17 - Merolla18 - Bovenzi19 - Antonone20 - Salsano21 - Simonelli22 - Beneduce23 - Bovenzi24 - Antonone25 - Tafuri26 - Iodice27 - Merolla28 - Beneduce

AvisCalendario delle raccolte 2013

Anno 2013

Bellona Febbraio - 9 e 10Marzo - 16 e 17, Aprile - 13 e 14Maggio - 18 e 19, Giugno - 15 e 16Luglio - 13 e 14, Agosto - 24 e 25Settembre - 21 e 22, Ottobre - 12 e 13Novembre - 23 e 24, Dicembre - 21 e 22

CamiglianoFebbraio 03, Maggio 05m Agosto 11

Novembre 10Formicola

Marzo 10, Giugno 23, Ottobre 06Liberi

Marzo 03, Luglio 07, Ottobre 27

Orario feriale dei treniS. Angelo in Formis - NapoliVALIDO FINO AL 14.12.2013

06,32 S. Angelo in F. 07,30 na c.le07,03 S. Angelo in F 08,07 na c.le09,16 S. Angelo in F 10,15 na c.le12,24 S. Angelo in F 13,18 na c.le13,52 S. Angelo in F 14,48 na c.le14,51 S. Angelo in F 15,48 na c.le15,59 S. Angelo in F 16,53 na c.le18,13 S. Angelo in F 19,06 na c.le

Napoli - S. Angelo in Formis07,47 na c.le 08,46 S. Angelo in F11,50 na c.le 12,48 S. Angelo in F12,16 na c.le 13,18 S. Angelo in F14,25 na c.le 15,26 S. Angelo in F15,10 na c.le 16,14 S. Angelo in F16,47 na c.le 18,50 S. Angelo in F19,45 na c.le 20,45 S. Angelo in FI treni delle ore: 13,52 - 14,51 - 18,13non fermano a TrifliscoPer qualsiasi informazione 800 178097

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Lavoro e diritti. Ai sensi della legge 104 il dipendente pubblico ha diritto altrasferimento anche se non è il solo a poter assistere il familiare disabile

Anno VII Nr. 123

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