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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it distribuzione gratuita Anno V N. 98 25 Marzo 2011 FierAgricola dal 7 al 10 Aprile Il Direttore Presso l'area fieristica sita a 300 mt. dall'uscita A1 di Capua, Strada Statale Casilina, a Pastorano (Ce) si terrà dal 7 al 10 aprile 2011, la FierAgricola. L'evento, patrocinato dalla Regione Campania, dal- la Provincia di Caserta, dal Comune di Pastorano, dall'Ente Regionale di Sviluppo Agricolo in Campa- nia, dalla Camera di Commercio, Industria, Artigia- nato e Agricoltura, dai Coltivatori Diretti, dalla C.I.A. e dalla Con- fagricoltori è promosso dagli imprenditori Gaetano Martucci del- la Gama s.r.l. (Isernia) e da Angelo Aiezza che, dalla prima edi- zione, hanno presentato un programma sempre più innovativo ed interessante tanto da richiamare, da tutta la nostra Regione ed oltre, un gran numero di espositori e visitatori. Questi ultimi, at- traversando percorsi obbligati, potranno accedere ai molteplici stands allestiti nell'area espositiva ove troveranno prodotti parti- colareggiati che certamente rappresenteranno uno spunto valido per una crescita del settore. Durante la manifestazione fieristica sarà possibile ammirare nuove macchine agricole, attrezzature, automazioni, prodotti biologici, mangimi, concimi, prodotti farma- cologici, prodotti per la casa e la famiglia. Nei giorni di fiera si svolgeranno convegni e dibattiti con esperti del settore e spetta- coli di intrattenimento. Infine potranno essere degustati gratuita- mente prodotti tipici locali, come mozzarella di bufala e vini della nostra Regione. Ricordiamo che tra le finalità previste, saranno accuratamente presentate anche nuove attrezzature ideate per una produzione e resa ottimale volta a soddisfare le esigenze de- gli addetti ai lavori e del mercato, senza nulla togliere alla bontà delle stesse produzioni. La fiera polarizza inoltre l'attenzione sul- la prevenzione, la salvaguardia, la promozione e la valorizzazio- ne di tutto ciò che concerne il settore. La "FierAgricola" conside- rata un moderno veicolo di promozione e valorizzazione, mostra, con assoluta rilevanza, la socializzazione e la familiarità con la realtà sul territorio che deve espandersi ad ampio raggio. CENTRO SVILUPPO ASSICURATIVO SAS di Peppino Pezzulo Assicurazioni - Prestiti - Cauzioni Viale Dante 80/B - Vitulazio (CE) Tel. 0823 990053 - Fax 0823 990090 Oreficeria - Orologeria di Michele Marotta P.zza Garibaldi - Calvi Risorta (CE) - Tel. 0823 652396 Vendita e riparazioni macchine per cucire Necchi Singer Brother www.paginegialle.it/gravano - e-mail: [email protected] Via Galatina 235 - S. Maria C.V. (CE) Italy Tel. 0823 841674 - Fax 0823 819686 Cassa Prestiti & Finanziamenti C M M Point Finanziamenti Finanziamo: Autonomi e Dipendenti (Cattivi pagatori segnalati in Crif) Casalinghe e Studenti (senza busta paga) Inoltre: Prestiti personali, Leasing, Mutui, Cessione V Apertura in sede Conti correnti Privati/Aziende anche in presenza di protesti. Polizze auto/moto e Fideiussorie C.so U. De Carolis S. Maria C.V. (CE) Info 0823 1542089 - 3665029349 E-mail: [email protected] 7 - 8 - 9 e 10 Aprile 2011 USCITA A1 CAPUA Info: 335 343 994/92 340 397 9196 Orario: Festivi 09,00 - 22,00 Feriali 16,00 - 22,00

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it

distribuzione gratuita

Anno VN. 98

25 Marzo 2011

FierAgricola dal 7 al 10 Aprile Il Direttore

Presso l'area fieristica sita a 300 mt. dall'uscita A1di Capua, Strada Statale Casilina, a Pastorano (Ce)si terrà dal 7 al 10 aprile 2011, la FierAgricola. L'evento, patrocinato dalla Regione Campania, dal-la Provincia di Caserta, dal Comune di Pastorano,dall'Ente Regionale di Sviluppo Agricolo in Campa-nia, dalla Camera di Commercio, Industria, Artigia-

nato e Agricoltura, dai Coltivatori Diretti, dalla C.I.A. e dalla Con-fagricoltori è promosso dagli imprenditori Gaetano Martucci del-la Gama s.r.l. (Isernia) e da Angelo Aiezza che, dalla prima edi-zione, hanno presentato un programma sempre più innovativo edinteressante tanto da richiamare, da tutta la nostra Regione edoltre, un gran numero di espositori e visitatori. Questi ultimi, at-traversando percorsi obbligati, potranno accedere ai molteplicistands allestiti nell'area espositiva ove troveranno prodotti parti-colareggiati che certamente rappresenteranno uno spunto validoper una crescita del settore. Durante la manifestazione fieristicasarà possibile ammirare nuove macchine agricole, attrezzature,automazioni, prodotti biologici, mangimi, concimi, prodotti farma-cologici, prodotti per la casa e la famiglia. Nei giorni di fiera sisvolgeranno convegni e dibattiti con esperti del settore e spetta-coli di intrattenimento. Infine potranno essere degustati gratuita-mente prodotti tipici locali, come mozzarella di bufala e vini dellanostra Regione. Ricordiamo che tra le finalità previste, sarannoaccuratamente presentate anche nuove attrezzature ideate peruna produzione e resa ottimale volta a soddisfare le esigenze de-gli addetti ai lavori e del mercato, senza nulla togliere alla bontàdelle stesse produzioni. La fiera polarizza inoltre l'attenzione sul-la prevenzione, la salvaguardia, la promozione e la valorizzazio-ne di tutto ciò che concerne il settore. La "FierAgricola" conside-rata un moderno veicolo di promozione e valorizzazione, mostra,con assoluta rilevanza, la socializzazione e la familiarità con larealtà sul territorio che deve espandersi ad ampio raggio.

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C.so U. De Carolis S. Maria C.V. (CE)Info 0823 1542089 - 3665029349E-mail: [email protected]

7 - 8 - 9 e 10 Aprile 201 1 USCITA A1 CAPUAInfo: 335 343 994/92

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Anno V Nr. 98

25.03.2011

Navigando qua è là sulweb mi ha colpito la ri-chiesta di un bambinodi 11 anni affetto daparaplegia (paralisimotoria e/o carenzefunzionali della parteinferiore del corpo):"Quando mi guardate,

non dite poverino!!!" Lui è felice di viveresu una sedia a rotelle, però quando va aspasso con i propri genitori avverteovunque lo sguardo di commiserazionee di pietà. Vorrebbe invece che gli altriguardassero al di là della sua disabilità escorgessero negli occhi la sua voglia divivere, la sua felicità di bambino "diver-so", nonostante gli impedimenti. La dis-

abilità non è un marchio, una condanna,una condizione triste o infelice. L'infelici-tà dei disabili dipende spesso dal rifiutodella società, dall'essere esclusi ed iso-lati. Ed è quanto avviene quotidianamen-te, anche nelle scuole e ciò è inaudito.La scuola è la comunità educante pereccellenza, dopo la famiglia, pertanto lapresenza di alunni disabili dovrebbe es-sere accolta come una risorsa che arric-chisce soltanto per la sua presenza, abi-tua all'ascolto reciproco, fa scoprire lasemplicità, la disponibilità, il bisogno del-l'altro. Ogni bambino è un essere unico,irripetibile, felice di essere al mondo, divivere, seppure brevemente, nella nor-malità, di scoprire un sorriso, ricevereuna carezza, essere come "l'altro".

Quanti bambini "normali" per strada han-no gli occhi tristi: non sono felici perchésono da soli senza amici, con i genitorisuper impegnati che li ricoprono di "gio-cattoli" inutili per colmare il loro senso dicolpa; che vivono ogni giorno uguale al-l'altro senza entusiasmo, senza aspetta-tive. Al contrario la felicità è questo conti-nuo mettersi in discussione, questo sa-per godere delle piccole certezze di ognigiorno, delle piccole e grandi conquisteche fanno sperare in un mondo di ugualinonostante le diversità. E' importante ri-cordare che una disabilità può impediread una persona di fare qualcosa, non difare tutto ed è questo che rende uguali,"perché nessuno, anche il "normale" sa-rà mai dotato di ogni abilità".

I disabili e la felicitàIns. Luciana Antinolfi - Collaboratrice da Calvi Risorta

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In occasione del 150° anni -versario dell'Unità d'Italiasono state promosse, sututto il territorio nazionale,iniziative per riflettere su unavvenimento storico di im-portanza epocale: L'unifica-zione dell'Italia e la storia

del Risorgimento. Sono state coinvolte lescuole di ogni ordine e grado e ciò a te-stimonianza del sostanziale contributodella scuola italiana all'effettiva unifica-zione dell'Italia dal 1861 ad oggi. Lascuola quindi è il protagonista in assolu-to in quanto ha il doveroso compito diassicurare la diffusione, la difesa di quei

Buon compleanno ItaliaMartino Giuseppe - Collaboratore da Calvi Risorta

principi e valori che sono alla base del-l'Unità d'Italia. Anche a Vairano Scalo,presso i locali del "Liceo Scientifico L. DaVinci", il giorno 10 marzo 2011 si è tenu-ta una manifestazione dal titolo "Buoncompleanno Italia". Tale evento ha riscontrato notevole suc-cesso sia grazie all'impegno dei profes-sori interessati, sia grazie a noi alunniche abbiamo sentito forte il richiamo apartecipare. Le classi dell'istituto hannoallestito una mostra storica su pannelliche ripercorrevano eventi, usi e costumidell'800 oltre ad un'insolita sfilata di co-stumi d'epoca e ad una serie di canti chehanno allietato le persone presenti. Han-

no preso parte all'evento autorità civili ereligiose che si sono complimentate per illavoro realizzato, oltre alle famiglie di noialunni che si sono gratificate per l'impe-gno assunto da parte di tutto il personaledella scuola. Speriamo che tale manife-stazione sia servita a rafforzare il sensodi UNITA' che è stato frutto del sacrificiodei nostri avi e che va custodito conenorme affetto e cura.

Vairano Scalo

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25.03.2011

Uomini Illustri della Camp aniaFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Edoardo Nicolardi(nella foto)

Nacque a Napoli il28/2/1878. Sorriden-do affermava: "Semia madre avesse ri-tardato di qualche

ora, avrei compiuto un anno ogniquattro". All'età di 25 anni si innamo-ra di Anna Rossi, di 16 anni. Quandosi presenta ai genitori per chiedere lamano della loro figlia, riceve un sec-co rifiuto e il padre aggiunge: "Cheaffidamento può dare uno che scrivepoesie?". I Rossi erano ricchi com-mercianti di cavalli da corsa e consi-derarono un ottimo partito PompeoCorbera, signorotto di Ischia, anchese aveva la veneranda età di 75 an-ni. Disperata, Anna ubbidisce e spo-sa l'uomo che potrebbe essere suononno. La notizia sconvolge Edoar-do che, seduto ad un tavolo del caf-fè Gambrinus, scrive i versi di unadelle più belle canzoni classiche na-poletane: "Voce 'e notte" (Si sta vocete sceta int' 'a nuttata/mentre t'astri-

gne 'o sposo tuio vici-no/statte scetata si vuòsta scetata/ma fa vedéca duorme a suonnochino… ecc). Musicatadal grande Ernesto DeCurtis, la canzone si dif-fonde per tutta Napoli.Dopo pochi mesi Pom-peo Corbera lascia que-sta vita e i due innamo-rati possono coronare illoro sogno e dall'unione nascono ot-to figli. Edoardo compone altri versiche, musicati da valenti musicisti, di-ventano successi immortali come:Sciuldezza bella (1905), Mmiez' 'ograno (1909), Primm'ammore(1913), fino a "Tammurriata nera"ispirata dalle vicende vissute dal po-polo napoletano al termine del IIConflitto Mondiale. La lunga lista disuccessi si chiude con 'E Zucculilleche Nicolardi scrisse all'età di 73 an-ni per la Piedigrotta del 1951. Annamorì nel 1949 ed Edoardo tentò ilsuicidio; si dibatté fra la vita e la mor-te e il 26/2/1954, improvvisamente,lasciò i suoi cari e gli amici accorsi alcapezzale nella speranza di salvar-gli la vita.

Ernesto Murolo ed Ernesto T agliaferri

Vincenzo Murolo, agiato commer-ciante, viveva con sua moglie, MariaPalumbo, nel quar-tiere Montecalvarioe il 4/4/1876 la lorovita fu allietata dalpiccolo Ernesto.Nel 1904 il giovanecompone per laPiedigrotta i versi di"Pusilleco Addiru-so" musicati da

Salvatore Gambardella;un successo che portòalla ribalta il giovanepoeta e altre melodie fracui: Tarantelluccia(1907), Suspiranno(1909), Ah l'ammore cheffa fa! (1911) musicata daErnesto De Curtis, Nutta-ta napulitana ecc. Nel1917 inizia la collabora-zione con Ernesto Taglia-

ferri (Napoli 18/11/1889 - Torre delGreco 6/3/1937) e i due Artisti sa-ranno gli autori di immortali melodie.Tagliaferri era figlio di un barbiereed aveva frequentato il Conservato-rio S. Pietro a Majella dove fu alun-no di Giuseppe Martucci, il grandepianista- concertista capuano. Gran-de interprete delle canzoni di Muro-lo-Tagliaferri fu Vittorio Parisi che re-se famose: Mandulinata a Napule(1921), Serenata napulitana (1923),Napule e Surriento (1926) e Ammo-re canta (1930). Il duo Murolo-Ta-gliaferri si consolidò sempre piùcon: Qui fu Napoli, Piscatore 'e Pu-silleco, Tarantella internazionale,Quann'ammore vò filà, Nun me sce-tà, Adduormete cu mme, 'O cunto 'eMariarosa ecc. Durante una tournéein Puglia, Murolo si ammalò e il30/10/1939 lasciò questa vita e lasua adorata Napoli.

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25.03.2011

IRRIGAZIONERRIGAZIONEGIARDINAGGIOGIARDINAGGIOFERRAMENTFERRAMENTAA

Per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia: Disastro per il Sud. La retorica risorgimentale

Prof. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore Continuando nella ras-segna stampa sull'e-vento di questo 2011,citiamo il quotidiano Av-venire dell'11 febbraio,che dà spazio alla vocedi Nicola Zitara, storicodella finanza meridiona-

le, scomparso di recente. Ecco in brevela sostanza dello scritto dello Zitara:"L'economia dei Borbone? Florida emoderna". Questo il commento delquotidiano: un saggio che rilancia la te-si del "colonialismo" e del saccheggiofiscale sabaudo. I capitalisti del Nord alcomplotto dell'Unità. Sarebbe stata unacosca di speculatori a dirigere i primidecenni del Regno d'Italia, per il Sud undisastro definitivo". Nella stessa paginadi Avvenire troviamo un altro interes-

sante articolo: "IppolitoNievo: il primo mistero del-l'Italia nuova" (ma di que-sto argomento tratteremoin un altro numero del pe-riodico). Lunedì 14 feb-braio, su RAI3, Brontolo sichiedeva: "Cosa dovreb-bero fare oggi i Mille?".Sono intervenuti lo scritto-re Marco Revelli, l'enologo CorradoBarberis e Borghezio della Lega Nord.Nel complesso sono emerse le seguen-ti riflessioni: la vera storia del Risorgi-mento è un'altra, diversa da quella uffi-ciale; la retorica risorgimentale è fatta diluoghi comuni; il nostro passato va rilet-to; oggi c'è una nuova disunità; il rap-porto Nord-Sud è peggiorato. A proposi-to dello sbarco dei Mille a Marsala s'è

detto che le navi inglesi nonerano lì per caso! Una cu-riosità: perché le camiciedei garibaldini erano rosse?Perché erano quelle desti-nate ai macellai americaniche così avrebbero mime-tizzato il sangue degli ani-mali uccisi; di Radetzsky èstata data una immagine

positiva; l'Unità d'Italia non fu che un al-largamento del Piemonte. Tra i più criticidell'Unità è stato naturalmente il leghistaBorghezio il quale però, come tutti i le-ghisti, una cosa importante non vuolecapire: i settentrionali dovrebbero diremille volte grazie a Garibaldi che, con-quistando il Regno delle Due Sicilie, fe-ce un gran regalo al Nord che da alloracominciò a crescere a danno del Sud.

Che Berlino fosse unacittà all'avanguardia losi era capito, in partico-lare è ormai diversotempo che la capitaletedesca rappresenta lanuova Mecca per ap-passionati d'arte ed arti-

sti emergenti. Basta fare un giro per lestrade della città, nei diversi quartieri,per respirare un clima di fervore cultu-rale e artistico tra storia ed innovazio-ne. Mostre in ogni angolo e zone, co-me il Kulturforum, dense di musei,gallerie, ed istituzioni culturali. C'è ad-dirittura un'"isola dei musei", la Mu-seumsinsel, che è un vero e proprioviaggio tra barocco, neoclassicismo eprimo modernismo, fino ad arrivare al-l'estetica dei designer del museo Bau-haus o al contemporaneo Tacheles,uno degli spazi culturali alternativi piùfamosi del mondo. Per rimanere fede-

Distributori automatici d'arteDr.ssa Pina Caliendo - Collaboratrice da Calvi Risorta

le a questa sua immagine di nuovocentro culturale d'Europa, Berlino havoluto rendere l'arte alla portata di tut-ti non solo con grandi eventi, centri espazi espositivi, bensì con veri e pro-pri "distributori automatici d'arte". Co-me se l'arte fosse un bisogno urgente,da poco si vedono sparsi per la città, ein altre zone dell'intera Germania, vec-chi distributori automatici come quellidelle sigarette, riciclati, coloratissimi eriadattati a distributori di opere d'artecontenute in scatolette di piccole di-mensioni. L'idea è sicuramente origi-nalissima e ha lo scopo di portare l'ar-te nei luoghi della vita comune comehotel, pub, stazioni, cinema, centri cul-turali e molti altri, riscuotendo grandesuccesso tra i cittadini. Con soli dueeuro, infatti, si diventa proprietari diuna piccola opera d'arte, dipinti realiz-zati con varie tecniche, olio, acquerel-li, pastelli, foto, disegni, poesie, comic

strip, piccole sculture, ma anche og-getti di design o manufatti. Sono pezzi,molto spesso unici, realizzati da diver-si artisti, alcuni già molto noti, altri sco-nosciuti che naturalmente hanno cosìla possibilità di far circolare il proprionome e guadagnare la metà dei pro-venti. Senza spendere cifre esorbitantisi può persino diventare collezionistid'arte, piccoli collezionisti di piccolissi-me opere, senza annoiarsi in lunghe,esclusive e costosissime aste, masemplicemente uscendo di casa, inse-rendo una moneta in un distributore easpettando con emozione la propriamini-opera, un po' la stessa sorpresache si provava da bambini aspettandole caramelle o i giocattolini. L'offerta diquesti distributori è davvero unica edinteressante, certamente più salutaredi quella dei distributori di pacchetti disigarette, sicuramente un'idea da co-piare.

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25.03.2011

Un'Italia… da gust areDr.ssa Fabiana Salerno - Giornalista - Collaboratrice da Bellona

Non manca nulla inquesta Italia tutta daassaporare con gli oc-chi. Non Questa, ov-viamente, che di ca-renze ne è colma, dis-unita e divisibile, sevi-ziata da manovre affa-ristiche di chi la ammi-nistra e, addirittura, la

vuole in guerra. La piccola meravigliosaItalia di tre metri è quella di Raffaele

Langella (Lel-l'o Napulitan),la Pizza Italiache il gestoredella PizzeriaZio Ciccio hacreato percompaesani,clienti ed ami-ci, in occasio-ne dei festeg-giamenti del-l'Unità d'Italia.Ore di lavoroe precisioneper un risulta-to ineccepibi-

le: l'ha preparata un pezzo alla volta, haunificato nord centro e sud, proprio co-me avvenne 150 anni fa per il territorionazionale. Per poi coprirla con gli ingre-dienti del tricolore, rucola mozzarella epomodori. Insomma, una vera e propriaopera d'arte che ha lasciato a boccaaperta, per ammirazione e per un po'd'acquolina, quanti sono accorsi a com-plimentarsi col maestro della Pizza ma-de in Bellona. L'opera è stata presenta-ta giovedì 17 marzo, alla presenza delSindaco Giancarlo Della Cioppa e delDelegato ai grandi eventi Domenico Va-leriani; per ampliare il raggio della degnaammirazione, è stata mostrata al pubbli-co in Piazza Umberto I domenica 20marzo, quando il pizzaiolo ha ricevutol'attestato di riconoscimento da parte delPrimo Cittadino "per la partecipazionealle celebrazioni del 150° Anniversariodell'Unità d'Italia". Distesa su di un teloazzurro che rappresenta il mare, conisole e rifiniture perfette, dalle Alpi al tac-co dello Stivale, la Pizza Italia di Lello èil simbolo dello spirito d'unione, unomaggio alla Patria e ai sapori, un piat-to patriottico che mette tutti d'accordo.Frutto della sua creatività travolgente, il

prodotto gastronomico celebra i 150 an-ni di Unità della Nazione ed è un modooriginale per manifestare l'orgoglio diessere Italiano. "Ringrazio tutte le per-sone che hanno preso parte all'evento eche hanno apprezzato il mio lavoro,svolto con sincera passione. Ringrazioin particolare il Sindaco per la sua pre-senza e per il riconoscimento datomi, èstato un momento davvero emozionan-te. Grazie a tutti gli amici e i familiari chehanno sempre creduto in me. Lello Lan-gella".

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Nuova Apertura

Redazione - L’Italia è un paese a rischiosismico. Il nucleare nessuno lo vuole.Non si tratta di prese di posizione scatu-rite da questioni ideologiche, ma diesprimere il nostro dissenso contro l’as-surda imposizione da parte del governoche è a favore dell’atomo. Dalle ultimeinchieste risulta che nessuna Regione èpropensa nell’ospitare centrali nucleari;l’ultima dichiarazione di Stefano Caldoroin merito: “Le condizioni morfologichedella Campania non lo consentono: de-cideranno gli esperti, ma non mi risultache il governo pensi a una centrale danoi”. Se “esperti” si riferisce ai ministri,possiamo non stare tranquilli. Anche sesembra che il Ministro Prestigiacomoabbia fatto un dietro front in vista delleprossime elezioni amministrative. Ri-

schioso e costo-so, il nuclearenon è la soluzio-ne adatta per ilnostro territorio.L’ormai evidente“business ener-gia” annulla la vo-lontà popolaregià espressa nel1987, quando gliitaliani dichiararono il loro NO alle cen-trali. Oggi come ieri rifiutiamo il nuclearee accogliamo le alternative rinnovabili. Il12 e il 13 giugno andremo a votare per ilreferendum sulle nuove centrali: votere-mo SI per dire NO al nucleare. Chi siasterrà sarà complice di questo atto cri-minale!

NO al nucleare!

Dai diamanti non nasce niente,dal letame nascono i fiori.

Fabrizio De Andrè

CondoglianzeL’Associazione Dea S portesprime la propria vicinan -za a Enzo Luiso e famigliaper il grave lutto che li hacolpiti.

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25.03.2011

Le ricette di Niett a Collaboratrice da Bellona

Il capretto in tegamecon carciofi

Il capretto in tegame, sideve preparare nel tipicorecipiente di terracotta dacui prende il nome. Siusa servirlo accompa-gnandolo con un vino

gentile, possibilmente rosato. Ingredien-ti per 6 persone: 1,5 kg. di capretto, 150gr. di piselli, 200 gr. di patate, 3 carciofi,100 gr. di pane raffermo aromatizzatocon pecorino grattugiato, aglio, cipolla,olio extra vergine di oliva, prezzemolo, 1dl. di vino bianco, sale, e rosmarino. Pu-lite e dividete a quattro i carciofi. Lavatee tagliate a pezzi il capretto e rosolatelocon aglio, cipolla, rosmarino, origano,alloro e olio. Sfumate con il vino. Lessa-te e fate soffriggere i carciofi. Cuocete aparte le patate e i piselli. Aggiungete neltegame il capretto, sistemate sopra leverdure. Cospargete il tutto con pangrat-tato, prezzemolo, aglio, molto formaggioe un filo di olio. Ponete in forno per gra-tinare.

Gnocchi di p atate alla boscaiolaÈ la ricetta tradizionale per fare in casagli gnocchi. È difficile dire se le propor-zioni suggerite possono andare bene;tutto dipende dalla qualità della patata.Preferendo patate a pasta gialla, moltosaporite e nutrienti, la buona riuscita ègarantita. Servite con un buon bicchiere di rosso,ottimo il Casavecchia. Ingredienti per 6persone: per la pasta: 1 kg. di patate bol-lite, (pesate dopo averle pulite) 800 gr. difarina 00, sale. Per il sugo: 200 gr. di car-ne di maiale, 200 gr. di carne di vitelloper ragù, 50 gr. di olio extravergine, 1 ci-polla ed uno spicchio d'aglio, 1 bicchieredi vino rosso, 500 gr. di pomodorini. Les-sate in poca acqua le patate con la buc-cia; pelatele ancora calde e passatelenello schiacciapatate, salatele e aggiun-gete la farina. Impastate velocementesulla spianatoia infarinata, in modo daottenere un panetto morbido ma consi-stente di forma allungata. Tagliate delleporzioni e, aiutandovi con le mani, allun-gatele sulla spianatoia ottenendo dei ci-

lindri spessi un dito da cui si possono ta-gliare gli gnocchi di 2 - 3 cm. Passate glignocchi velocemente sui rebbi di una for-chetta. Portate a bollore abbondante ac-qua salata e versare gli gnocchi. I tempidi cottura sono velocissimi. Scolateli nonappena risalgono in superficie. A partepreparate un sugo rosso con la carne dimaiale e di vitello per ragù. In una padel-la mettete l'olio extravergine; friggete lacipolla e uno spicchio d'aglio, da togliereuna volta soffritto. Aggiungete sale, faterosolare la carne tagliata a pezzettini concirca un bicchiere di vino rosso e aggiun-gete i pomodorini. Fate cuocere per circa30 minuti a fuoco lento. Togliete la carnee aggiungete il sugo agli gnocchi. Servi-te in tavola caldi con una spolverata di ri-cotta salata.

La collaborazione a quest a testat a consente l’iscrizione all’albo dei Giornalisti - Pubblicisti

AuguriAuguri a Giuseppe Ra -chiero da Bellona che il 19u.s. ha festeggiato l’ono -mastico. I genitori, la so -rella, gli zii ed i cuginetti.

Nozze d’OroDomenica 6 marzo Salvatore Di Mona-co e Antonia Valletta hanno festeggiatoi loro primi 50 anni di matrimonio. Unbanchetto luculliano è seguito alla ceri-monia religiosa con tutti i familiari. Cheil vostro cammino insieme sia ancoralungo, colmo di gioia, amore e serenità.Le più sincere felicitazioni da parte deifamiliari e dalla nostra Redazione!

SerataCulturale a

Calvi Risorta

L'associazioneculturale DEME-

TRA di Calvi Risorta, organizza per Sa-bato 9 aprile 2011, alle ore 18,00, pres-so il Centro Pastorale Interparrocchiale"Don Lorenzo Milani" localizzato nellafrazione di Petrulo, una LECTURADANTIS sul tema: Dante e l'Unità d'Ita-lia. La presentazione generale del poe-ma sarà effettuata dal Parroco Don Sal-vatore Milazzo, i canti saranno decla-mati dai Proff. Nando e Giuseppe Tom-masino. Il presente comunicato vale co-me invito ufficiale: NON MANCATE!

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Lucrezia Borgia, Figlia del Papa Alessandro VIPagina a cura di Franco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Nel volume "Lucrezia Borgia, vitaintima di una principessa", AntonioDe Cristofaro (foto) descrive la tur-binosa ed avventurosa vita di Lu-crezia Borgia, figlia del papa Ales-sandro VI. L'autore, primo di tre figli, nacque aBellona e risiede a Corbetta (Mila-no) dove insegna lingua inglese, in-tende realizzare un suo sogno:comporre una trilogia dedicata alledonne della storia descrivendo vi-cende realmente accadute, comeha già fatto con la bella e seducen-te Lucrezia che fu vittima delle im-posizioni paterne e del fratello, ilcrudele Cesare che, con i suoi effe-rati delitti, insanguinò tutta la nostraPenisola. Il De Cristofaro descrivemagistralmente la vita di Lucrezia a

Dopo l'assiduo impegno del delegatoai grandi eventi Domenico Valeriani, siè celebrato, in piazza Umberto I, il150° Anniversario dell'Unità d'Italia.Con l'esecuzione dell'Inno di Mamelida parte del Concerto bandistico Re-gione Campania di Vitulazio, l'alza-bandiera e la deposizione di un sertodi alloro presso la lapide dei Caduti ditutte le guerre, iniziava la giornata"Al-ba Italiana" per celebrare il GrandeEvento Storico. Erano presenti Autori-tà civili, militari e religiose, un foltopubblico e i bambini delle locali scuoleche agitavano il tricolore in segno difesta. Alla benedizione della lapide deicaduti, da parte del parroco Don Anto-nio Iodice, la piccola Valentina Valeria-ni leggeva la "preghiera della Patria".La manifestazione continuava nella vi-cina Sala Parrocchiale dove i cittadiniascoltavano gli interventi del SindacoGiancarlo Della Cioppa e del Luogote-nente dei Carabinieri Crescenzo Ian-

narella. Il Sindaco: "La celebrazioneodierna ha un importante valore storicoe morale perché rappresenta il raggiun-gimento di un grande ideale: l'unità del-la nostra Patria. Tutti sappiamo quantofosse grande l'amore per l'Italia che ani-mava gli uomini protagonisti del Risor-gimento decisi a liberarla dagli oppres-sori stranieri che, con le loro spietateleggi, opprimevano i cittadini. E' nostrodovere, dunque, far sì che l'Italia fattadai nostri padri, dai nostri Eroi, sia unaItalia progredita e civile da consegnareai nostri figli". Il Luogotenente dei Cara-binieri Crescenzo Iannarella così con-cludeva il suo intervento: "Questo stori-co Anniversario non può essere separa-to dal Tricolore che rappresenta il sim-bolo della nostra Patria. Il tricolore è ilvessillo della libertà conquistata da unpopolo che si ritrovava nella fratellanzae nei valori della propria storia. La no-stra gloriosa bandiera oggi sventola an-che in terre lontane dove i nostri soldati

operano in nome della Pace. Non è uncaso se dal balcone del Comando Sta-zione dei Carabinieri, di cui mi onoroessere il Comandante, sventoli il Trico-lore illuminato nella notte da un faro inmemoria di tutti coloro che hanno datola vita per un nobile ideale: l'unità d'Ita-lia". Al termine il Sindaco scopriva duemotivazioni al Valor Militare: al Capora-le Gaetano Di Lello Medaglia d'Argentoe al Maggiore dell'Aeronautica MilitareGiovanni Limongi Medaglia di Bronzo econsegnava due onorificenze alla me-moria di Secondino Carusone, pervenu-te dal Ministero della Difesa. Ritirava ilfiglio Giovanni che, commosso, ringra-ziava. Dalla Sala Parrocchiale un corteosi recava nella cappella di S. Michele enel Sacrario dei 54 Martiri per deporredue corone di alloro. Il ciclo delle mani-festazioni si è concluso Domenica 20marzo 2011 alle ore 10,00, con un con-certo, in piazza Umberto I, della BandaMusicale del Comando NATO di Napoli.

partire daglianni vissuti aRoma, pressola "corte delpadre Ales-sandro VI", fi-no al matrimo-nio con Alfon-so I d'Este duca di Ferrara. Un matri-monio politico imposto dal padre, as-setato di ricchezza e potere, capo di

una famiglia che si arricchì diamori clandestini, ignobili tra-dimenti e cibi avvelenati ser-viti ai commensali che non sipiegavano alle imposizionidei Borgia. Ma l'avvenimentoche più di tutti turbò l'animodi Lucrezia fu il ripescaggio,dalle acque del Tevere, delcorpo del fratello, Juan, ucci-so con 23 colpi di spada. Ilgiovane, dal volto sfigurato,fu riconosciuto dall'abito cheindossava e dall'anello con lostemma dei Borgia. Il volu-me, quindi, è una interessan-te lettura retrospettiva di av-

venimenti storici che trasportano illettore nell'Italia del 1400.

Celebrazioni a Bellona per il 150° dell'Unità d’It alia

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Un gesto d'amore, unospazio che ciascunodegli autori occupa perpoco, giusto il tempodi fornire qualche oc-casione per affrontarea testa alta il futuro del

sud. Un luogo dedicato a tutti i meri-dionali che sono andati via nella spe-ranza di un ritorno e di un riscatto,estraneo ai conformismi ed alle misti-ficazioni che la storiografia ufficialeama riservare a quei temi che, diver-samente, potrebbero contribuire allacostruzione di una credibile identitànazionale. Un territorio poco frequen-tato dai circuiti mass-mediatici, popo-lato per l'occasione da un manipolodi briganti, ciascuno a suo modo en-tusiasta di contribuire al successo di"Malaunità" (ed. spaziocreativo, 176

pg. � 20,00). Ci si incon-tra Jean-Noel Schifano,lo scrittore francese chenon ebbe tentennamen-ti nel denunciare chequello che è stato fattotra Caserta, Castelvo-turno e Napoli, è ilGraund Zero della storiacontemporanea d'Italia,e che adesso, nella pre-fazione, constata che"la pernacchia è bella,ma non basta più". C'è Del Boca, cheimplacabile addita le violenze e i so-prusi sui quali è stata costruita l'unitàd'Italia, e non manca neanche Di Fio-re, l'indagatore dei rapporti tra l'origi-ne del paese e la criminalità. PinoAprile riflette ancora (dopo il succes-so di Terroni) sulla costruzione della

insufficienza meridionale,Lino Patruno sul fuocoche cova sotto la ceneredel sud e Guarini enume-ra le frottole di cui si nutrela storia ufficiale. Malau-nità è lo spazio di EddyNapoli per "cantarglienequattro" (cd allegato alvolume), è il posto doveDe Crescenzo, Gulì, Ro-mano, Abbondante, Lan-za, Picciano, De Chiara,

Forgione, Boccia e Terzi, paziente-mente costruiscono le condizioni ne-cessarie alla formazione di una co-scienza di popolo, quello Duosicilia-no, che si vuole artefice dei suoi veridestini, come lo è stato prima di certiinfausti, strumentali eventi. Malaunitàè un rifugio rimasto troppo a lungopoco frequentato, una tana, un covo,che solo di recente si va popolando inmaniera tumultuosa, …si prega dinon sporcare.

La pernacchia è bella, ma non bast a piùPietro Fucile - Collaboratore da Pignataro Maggiore

Cliccando - Guardare le mani per conoscere i pensieriVolete sapere se Obama o Sarkozy o Berlusconi hanno un'idea positiva o negati-va su ciò che stanno dicendo? Allora guardate le loro mani e come le muovono. Chiinfatti usa e scrive con la mano destra, quando parla gesticola emuove il suo spazio destro se esprime idee positive, e la manosinistra per quelle negative, mentre i mancini usano la loro ma-no dominante, cioè la sinistra, per esprimere pensieri positivi, ela destra per quelli negativi. Questo perché dai movimenti delle mani si può 'leggere' l'animodi una persona, come hanno scoperto alcuni ricercatori del MaxPlanck Institute di psicolinguistica di Nijmegen, dopo aver ana-lizzato i gesti delle mani degli ultimi candidati alle presidenzialiUsa, in uno studio pubblicato su 'Plos One'. In molte lingue e cul-ture, le cose buone sono convenzionalmente associate alla de-stra, e quelle cattive alla sinistra.

Nuova aperturaRiparazioni ABS ed Air BeachDiagnosiRicarica Aria condizionat aVia Vittorio Veneto Pignataro M. (CE)Info 328 0643312

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"Fatta l'Italia bisogna fare gli italiani"Alda Marroccella - Collaboratrice da Sant’Antimo (NA)

"Fatta l'Italia bisognafare gli italiani", conquesta frase, Massimod'Azeglio auspicava perla nostra terra un futuromigliore. Quell'Italia inprofonda crisi, arretratasocialmente ed econo-micamente, viene fe-

steggiata il 17 marzo 2011, 150 annidopo la sua unificazione, quando inquel lontano 1861 il primo atto del nuo-vo Parlamento Italiano, proclamò ilRegno d'Italia. Nonostante il tempoabbia fatto il suo corso, essa sembranon essere affatto cambiata. La ritro-viamo oggi, come un riflesso del suopassato, ancora inghiottita da profon-de crisi che, con lo scorrere del tempo,diventano sempre più difficili superare.Molte polemiche incombono oggi, ri-guardo la segnalazione dell'evento inrosso sul calendario italiano; ciò che ècerto, è che sarà nel bene o nel maleun evento memorabile. Commemorar-la, sarà un modo per riflettere, iniziarea comprendere ciò che è stato. Eranoin mille, cosi ordinò Garibaldi durantela sua spedizione. Numerose furono le

lotte affrontate per ricon-quistare terre perse, e ar-dua la fatica con le qualiesse furono ritrovate. L'e-roe dei Due mondi, cosisoprannominato per averpartecipato a lotte di libe-razione anche in Sud-America, non ebbe appro-vazioni ovunque, tra lepopolazioni locali, incon-trò spesso l'aperta ostilitàdei contadini, e si verifica-rono talvolta incresciosiincidenti. Ciò che è certo è che, graziea Garibaldi, l'Italia venne unificata. 150anni dopo lo storico evento, non man-cano però discussioni e polemiche.Pura follia? O un evento da festeggia-re? C'è chi parla di un’Italia disunita dasecoli, vittima di numerosi squilibri, co-me quelli tra città e campagna o traNord e Sud. Anche tra i partiti politici,le polemiche a riguardo sono numero-se. Un'attuale forza politica di peso co-me la Lega, accarezza l'idea del fede-ralismo, mentre molti avvenimenti poli-tici e civili della nazione, non rispec-chiano a pieno il processo di unità. Ma

è soprattutto all'internodella società Italiana, neimodi in cui si svolge la vi-ta sociale e civile, che siavvertono i segnali più in-quietanti della sua incom-piutezza. Siamo ormaidisincantati, poco rispet-tosi delle leggi e delle re-gole, sempre pronti alledispute violente. Alloracara Italia, centocinquan-ta di questi anni, che tusia unita o disunita, ti au-

guriamo tu possa ritornare all'avan-guardia, che gli italiani possano amar-ti, come promettevano un tempo di fa-re, esaltando ed ammirando, ciò che èstato, ciò che fu e rimboccarsi le mani-che per ciò che sarà.

SCRIVI RACCONTI?Questa rivista fa perte.

Inviaci una foto formato tessera edil racconto (massimo 3.000 battute,spazi inclusi) all'indirizzo email:

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rigente del Sistema, saranno messi agliarresti, e Winston verrà "ricondizionato"ai pensieri paradossali della politica vi-gente secondo l'egida del controsenso("l'ignoranza è forza"), del contraddittorio("la guerra è pace") e dell'insensato ("lalibertà è schiavitù"). Il Grande Fratello èl'eminenza grigia, l'autorità celata, na-scosta, che domina e sorveglia tutti me-diante un sistema articolato di telecame-re e televisori impiantati nelle case, negliappartamenti, negli alloggi: questo è unsistema che non può essere disattivato,e che, mentre spia, trasmette giorno enotte propaganda politica. Il processo distigmatizzazione dei lemmi, la censuradel lessico e dei vocaboli, porta alla na-scita della cosiddetta "neolingua": le pa-role malviste dal Partito vengono mar-chiate come "psicoreato" e il loro utilizzoviene interdetto; conseguentemente leopinioni spontanee degli uomini diventa-no incomprensibili, i semplici giudizi degliindividui divengono indecifrabili, i pensie-ri alla buona si fanno enigmatici. Lapseudo utopia di 1984 evidenzia dunqueinquietudini sociali, smarri-mento culturale, sconcertopsicologico, disfattismo:l'uso della volontà indivi-duale e la sovranità delleproprie azioni sono messein discussione, i fonda-

Nineteen Eighty-Four (1984), scrittonel 1948 da GeorgeOrwell, è uno degliesempi letterari piùcelebri di utopia ne-gativa, cioè di quelgenere umanistico,la distopia, che de-scrive società futuri-stiche dove decadi-

mento morale e corruzione dei costumiportano la società stessa a tragici estre-mi. Winston Smith, il protagonista, è unfunzionario del Partito Esterno, e il suomandato è quello di "correggere" libri,"ritoccare" testi, "rettificare" volumi giàdati alle stampe: il suo compito è cioèquello di trasformare la verità storica e disoggiogarla alle teorie, alle ipotesi e allecongetture del Partito, affinché il creditodi quest'ultimo sia perfetto ed irreprensi-bile. Winston, in realtà, non riesce a sot-tomettersi appieno al bipensiero, cioè aquella dottrina psicologica di assuefazio-ne alla realtà senza opposizione alcuna,di adeguamento alla sfera pubblica sen-za nessuna riluttanza, a quel "racconta-re deliberatamente menzogne ed allostesso tempo crederci davvero", e quin-di, sebbene il suo gruppo intimi la casti-tà, si innamora di Julia, con la quale hauna relazione. Traditi da O'Brien, alto di-

1984: antiutopia e libertàProf. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II - Collaboratore da Napoli

menti del positivismo vengono scossi e icardini della sua eredità vengono divelti.E il valore della libertà individuale ?Isaiah Berlin scrive: "L'essenza della li-bertà è sempre consistita nella capacitàdi scegliere come si vuole scegliere eperché così si vuole, senza costrizioni ointimidazioni, senza che un sistema im-menso ci inghiotta; e nel diritto di resi-stere, di essere impopolare, di schierartiper le tue convinzioni per il solo fatto chesono tue. La vera libertà è questa, e sen-za di essa non c'è mai libertà, di nessungenere, e nemmeno l'illusione di averla".

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Una cella in ogni luogo pubblicoNovità dalla Gran Bretagna per i delinquenti: "se i delin-quenti non vanno in prigione, le prigioni andranno ai delin-quenti". Questo il nuovo motto coniato dagli inglesi che siapprestano a varare il sistema del "carcere diffuso". Nellanazione insulare, stadi, grandi magazzini, luoghi di diverti-mento, oltre alla toilette e all'impianto antincendio sarannodotati di prigione interna per garantire maggiore sicurezza egiustizia senza attese. I luoghi avranno una cella semprepronta per l'uso, in cui il ladro colto in flagrante, o chi scate-na una rissa, verrà rinchiuso, in attesa della polizia. Lì potràessere trattenuto fino a quattro ore, per un primo interroga-torio, e solo dopo dovrà essere trasferito in carcere o la-sciato andare.

Il 30 marzo

Gli auguri più belli dal

cuore di chi

non ti aspetti... A te...

Gaetano Antinolfi...

Buon compleanno

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La Prima GuerraMondiale, conside -rata dagli storici la4^ Guerra d'Indi -pendenza, vide lapartecip azione dimolti it aliani checombatterono per

liberare i nostri territori occup atidagli Austro-Ungarici. Al termine del sanguinoso conflit -to (4 Novembre 1918) l'It alia avevaperdut a 670.000 uomini. Da Bellona p artirono molti giovanie diversi non fecero più ritorno.Fra questi ultimi il Caporale Gae -tano Di Lello che, dopo aver gui -dato la sua squadra all'assaltodelle posizioni nemiche, cadevacolpito a morte. Per l'eroico gesto, gli fu conferit adal Ministero della Guerra la Me -daglia d'Argento al V alor Milit are.Nella Sala Consiliare "Martiri diBellona", tra i conferimenti istitu -zionali, il 17 Marzo 201 1, in occa -

grado di Caporale di Fan -teria. Il 21 Ottobre 1915,durante la 3^ Batt agliadell'Isonzo (18 Ottobre al4 Novembre 1915) all'etàdi 25 anni morí, sul MonteSei Busi - quot a 118 - Go-rizia, per ferite di arma dafuoco riport ate in com -

battimento. La motivazione diconcessione di Medaglia d'Argen -to al Valor Milit are alla memoriadel Caporale Gaet ano Di Lello co -sì recit a: "Con vero eroismo, lanciava lasua squadra all'assalto delle posi -zioni nemiche, occup andole, e vicadeva colpito a morte. Monte SeiBusi - quot a 118 - Gorizia." Le sue spoglie riposano, insiemeai 60.000 ignoti, nel Sacrario Mili -tare di Redipuglia (Gorizia). Al ter -mine della Grande Guerra l'Ammi -nistrazione Comunale di Bellonaintitolò, al Caporale Gaet ano DiLello, una via in suo onore.

s i o n edella ri -correnzadel 150°Anniver -s a r i odell'Uni -tà d'It aliaè stataaffissa la motivazione di conces -sione di Medaglia d'Argento al V a-lor Milit are al Caporale Gaet ano DiLello, degno citt adino di Bellona. Gaetano Di Lello figlio di Alessan -dro e Ricciardi Maria nacque aBellona (Casert a) il 3 Maggio1890. Chiamato alle armi in segui -to ad ordine di mobilit azione, il 23Maggio 1915, fu assegnato al 15ºReggimento Fanteria comandatodal Colonnello Amedeo Cerutti. Il4 Giugno 1915 Gaet ano Di Lello,insieme ai suoi commilitoni, giun -se sul Carso, territorio dichiaratoin st ato di guerra. Il 16 Ottobre1915 per merito fu promosso al

(F. Di Girolamo) - Un'idea originalequella del team Walt Disney che haassegnato a gnomi da giardino l'arduocompito di interpretare la più grandestoria d'amore di tutti i tempi: quellashakespeariana di due giovani amanticontrastati dall'odio reciproco delle fa-miglie. In "Gnomeo e Giulietta", direttoin 3D da Kelly Asbury, nanetti multico-lor vengono coinvolti in una guerra divicinato, nell'ambientazione di Strat-ford -Upon-Avon, una faida generatadal fanatismo per il giardinaggio checontrappone il Signor Capulet e la Si-gnora Montague. Rivali acerrimi, l'odiosi proietta sui loro oggetti da giardino,nani e altre piccole creature fatte di

pietra, ceramica, plasti-ca, gomma. Le due fa-miglie di nani sono divi-se cromaticamente trablu e rosso, e la situa-zione si farà ancor piùcomplicata quando i ri-spettivi figli, Gnomeo eGiulietta, si innamora-no. Una storia spassosa, esilarante e,perché no, romantica, adatta soprat-tutto ad un pubblico infantile al quale laDisney indirizza maggiormente i propriprodotti. La trasposizione dell'operashakespeariana in formato "animazio-ne musicale" completa (forse) la listadei molteplici film dediti ad essa. Il ri-

sultato è senza dubbiotecnicamente di alto li-vello ma debole sulpiano narrativo, per-correndo la linea allaToy Story di un mondodi oggetti inanimati cheprende vita quandonon è visto. Proprio co-

me in Romeo+Giulietta di Baz Luhr-man, la musica non manca, anche senon è cantata dai protagonisti (per nonsfociare nel musical); è la musica diElton John che è il produttore esecuti-vo della pellicola, con numerose can-zoni e una nuova versione di Crocodi-le Rock cantata da Nelly Furtado.

Gnomeo e Giuliett a, love story in 3D

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Celebrare, dopo 150anni, la proclamazionedel Regno d'Italia, avve-nuta il 17 marzo 1861, èun'occasione per tenerealta la percezione dellanazione, rendendoomaggio a coloro che

hanno dato lustro alla nostra storia. Unmonumento, emblema dell'avvenimento,è il Vittoriano. Un complesso edificatonel cuore di Roma, in onore di VittorioEmanuele II di Savoia, I Re d'Italia. Bendue concorsi furono banditi con le se-guenti indicazioni: "un complesso da eri-gere sull'altura del Campidoglio, in assecon via del Corso, una statua equestre inbronzo del Re e uno sfondo architettoni-co lungo trenta e alto ventinove metri".Tra le 98 proposte, vinse Giuseppe Sac-coni, giovane architetto marchigiano.Monumentale ma dinamica, maestosaed elegante, la struttura si apre con unascala di 243 gradini. Sui lati esterni sonocollocate due grandi fontane, che rap-presentano i due mari che delimitano lapenisola, il Tirreno e l'Adriatico. Ai latidello scalone sono posti due leoni alati e

sulla sommità fanno bel-la mostra le due VittorieAlate. Inoltre portico lun-go 72 metri ed un som-mo portico adornato consedici statue corrispon-denti alle regioni italianeesistenti all'epoca: Pie-monte, Lombardia, Ve-neto, Liguria, Emilia, Toscana, Marche,Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Pu-glia, Lucania, Calabria, Sicilia e Sarde-gna. Altre sculture simboleggiano alcu-ne città italiane. Magnifici ed imponentisono i gruppi scultorei raffiguranti i valo-ri degli italiani. Non meno importante è ilSacrario delle bandiere che raccogliecirca settecento bandiere. L'edificio èdenominato "Altare della Patria" in se-guito alla tumulazione del Milite Ignoto,avvenuta il 4 novembre 1921, quandol'Italia intera si fermò per rendergliomaggio. La creazione dell'altare si de-ve ad Angelo Zanelli che s'ispirò alle Bu-coliche e alle Georgiche di Virgilio eccoperché i bassorilievi riportano scene divita agreste oltre all'amore per la patria.Poco innanzi alla tomba si notano le sta-

tue simboleggianti la deaRoma ed il picchetto d'o-nore. All'interno del Vitto-riano prende posto il Mu-seo del Risorgimento, in-teramente dedicato aiprotagonisti del Risorgi-mento quali Garibaldi,Mazzini, Cavour... Curio-

sità e stupore fanno capolino nei diversispazi museali dove è possibile vedere lapallottola che colpì l'Eroe dei Due Mondialla caviglia o il suo stivale forato dalcolpo. La galleria è dedicata alle tappedella lotta quali la Restaurazione, la ca-duta di Napoleone o l'ingresso dei Millementre un'intera sezione sottolinea letappe del Brigantaggio e l'introduzionedella Guardia Civica. L'ultimo spazioespositivo rievoca la I Guerra Mondialee al centro è posto il cannone utilizzatoper trasportare la salma del Milite Igno-to. Come conclusione del percorso, l'Isti-tuto Luce ha realizzato delle video-in-stallazioni che, in riferimento ai dipinti eai cimeli esposti, rievocano in manieracompleta le imprese dell'esercito italianodurante la guerra.

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150 anni di storia italiana rispecchiati nell'Altare della PatriaD.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Molto si è parlato inquesti giorni del 150°anniversario dell'Unitàd'Italia. Nelle più im-portanti città italiane,amministratori e sinda-ci hanno tenuto banco

con discorsi ad alto livello patriottico,inneggiando la Patria, l'unità, la fra-tellanza degli italiani. Tutto ciò natu-

ralmente con fiumi didenaro pubblicosprecato, alla facciadella crisi e della ma-novra economica.Nel cimitero dei Gari-baldini però, nei din-torni di Genova, (Ci-mitero monumentaledi Staglieno ndr) dove gli eroi delRisorgimento dormono il loro sonnoeterno, non è stato portato nemme-no un fiore... ma non sono stati loroa fare l'Unità d'Italia? Trovandominei pressi del piccolo cimitero, misono soffermato a guardare quelle

E per i Garibaldini... nemmeno un fiore!Salvatore Antropoli - Collaboratore da Pontelatone

tombe abbandonatenella campagna ligu-re. Fotografie sbiadi-te e irriconoscibili, la-stre di marmo coper-te da una intricatavegetazione, squal-lore e desolazionedappertutto. Bella ri-

compensa per chi ha dato la vita perfarci diventare "Uomini Liberi"! Primadi festeggiare, pensiamo a tutti quel-li che riposano nei piccoli cimiteri mi-litari sparsi sul nostro territorio, e ri-cordiamo che essi si sono sacrificatianche per noi.

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Anno V Nr. 98

25.03.2011

Come tutti noi bensappiamo, la na-scita di Roma,porta sulle spalledue racconti sullesue origini: il pri-mo è quello stori-co che spiega fe-delmente la nasci-

ta di Roma e di tutti i suoi re, poi c'èquello mitico, su Romolo e Remo chelottarono per stabilire chi dei dueavrebbe fondato la città. Il nucleo ini-ziale di Roma sorse lungo la spondasinistra del fiume Tevere, ai piedi deicolli Aventino, Palatino e Campido-glio, sulle cui sommità sorsero i primiabitati proturbani. Non essendo lonta-na dal mare, era favorita per lo scam-bio di merci, tra cui il sale e il bestia-me, soprattutto con i Greci e i Fenici.Come altro pregio, il Tevere costituivail confine naturale tra due differenticulture, quali la cultura protolaziale,che si trovava a sud, e quella proto-

villanoviana stan-ziata a nord, chesin dalla fine dell'e-tà del bronzo eranocontrapposte etni-camente. La storialeggendaria di Ro-ma, pur avendo igemelli Romolo eRemo come prota-gonisti, si intrecciaanche con figure divine quali dei edee dell'Olimpo. Secondo la leggen-da, il re di Alba Longa, Numitore, co-strinse la nipote Rea Silvia a diventa-re sacerdotessa, per fare in modoche non potesse dargli scomodi ere-di. Essa, però, si unì al dio della guer-ra, Marte, ed ebbe due meravigliosigemelli: Romolo e Remo. Amulio, fra-tello malvagio di Numitore, fece ucci-dere la donna e gettare i gemelli nelTevere, ma le acque del fiume si ri-trassero salvando i due bambini, chein seguito, una lupa scesa a valle per

abbeverarsi, sen-tendo il loro pianto,li prese sotto le suecure. Dopo pocotempo i bambini fu-rono adottati dal pa-store Faustolo, cheli allevò insieme asua moglie, avvian-doli alla pastorizia,fino a quando, un

giorno, Remo non fu fatto prigionierodal re Amulio con accusa di furto. Ro-molo corse in aiuto del fratello, ucci-dendo il re che lo aveva brutalmentediffamato e, in quel momento, il non-no Numitore, dopo aver ripreso la co-rona, li riconobbe come nipoti e con-cesse loro di fondare una nuova città.Romolo, come da tradizione, con unaratro tracciò il solco dove avrebberoedificato le mura della città; in segui-to scaturì una violenta lite tra i duefratelli, per una causa non bene defi-nita: alcuni affermano che Remo, perscherno, aveva saltato il solco sacro,altri, invece, che il litigio sorse da undibattito acceso sulla scelta del nomeda attribuire alla città. Durante loscontro Romolo uccise Remo, e fon-dò la città di Roma amministrandolacon saggezza fino a quando scom-parve misteriosamente durante unviolento temporale. Dopo la sua mor-te, Romolo fu venerato come una di-vinità, sotto il nome di Quirino.

Roma tra storia e leggendaVeronica Falco - Collaboratrice da Vitulazio

Il 26 marzo 2011 entrain vigore il decreto sul-la farmacia dei servizi,che introdurrà la pos-sibilità di effettuare di-rettamente in farmaciauna serie di esami delsangue. Tuttavia, èbene ricordare che

sarà possibile effettuare soltanto gli esa-mi senza siringa: in farmacia potrete sot-toporvi a una serie di esami del sangue,delle urine, nonché test diagnostici comeglicemia, colesterolo, trigliceridi, misura-zione in tempo reale di emoglobina, maanche test di gravidanza, ovulazione dimenopausa e il test del colon retto. Deci-samente la farmacia diventa ancora più aportata della nostra salute e del nostrobenessere, nell’attivazione di un servizio

che desidera essere vicino al cittadino.“Si tratta di strumenti di autodiagnosi,che sono gestibili direttamente dai pa-zienti in funzione di autocontrollo a domi-cilio, ma che in caso di condizioni di fra-gilità o di non completa autosufficienzapossono essere utilizzati mediante il sup-porto di un operatore sanitario, presso lefarmacie territorialipubbliche e private”ha dichiarato in unanota il Ministero dellaSalute. Il nuovo de-creto desidera sempli-ficare gli esami cheattualmente obbliga-no il cittadino a recar-si in una strutturaospedaliera o in am-bulatorio.

Analisi del sangue in farmaciaDr. Alfonso Di Stasio - Farmacista - Collaboratore da Camigliano

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Anno V Nr. 98

25.03.2011

Energie rinnovabili: come cambiano gli incentiviDott.ssa Giusy Vastante - Avvocato - Collaboratrice da Bellona

Il decreto legislativoapprovato in via defi-nitiva dal Consigliodei ministri del 3marzo 2011 si inseri-sce nel quadro dellapolitica energeticaeuropea volta a ri-

durre la dipendenza dalle fonti com-bustibili fossili e le emissioni di CO2,nel rispetto delle direttive comunitarieche impongono all'Italia l'obbligo diraggiungimento degli obiettivi del 17per cento di energia prodotta da fontirinnovabili entro il 2020. In particola-re, il decreto legislativo prevede la

definizione di un nuovo sistema di in-centivi per gli impianti da fonti rinno-vabili che entrano in esercizio dal 1°gennaio 2013, differenziato per gliimpianti di taglia minore e maggiore,in modo da dare certezza ai piccoliinvestitori e stimolare i grandi a solu-zioni più efficienti. A tutela degli inve-stimenti già effettuati si stabilisce cheil ritiro dei certificati verdi prosegue fi-no al 2016, fissando il prezzo di ritiroal 78% di quello massimo di riferi-mento. Per quanto riguarda, in parti-colare, il fotovoltaico, si procederà -con decreto interministeriale - ad unaridefinizione di criteri, parametri e

quote a decorrere dal 1° giugno, perassicurare la sostenibilità dei costi diincentivazione, scoraggiare le iniziati-ve meramente speculative e garanti-re al settore una prospettiva di svilup-po di lungo periodo. Il ministro Roma-ni sottolinea inoltre che "il decreto èin linea con il nostro obiettivo energe-tico nazionale: ridurre il costo dell'e-nergia per aziende e cittadini che og-gi si attesta a circa +30% rispetto aglialtri paesi europei. Intendiamo rag-giungerlo prima di tutto diversificandoil nostro mix energetico, promuoven-do quindi la produzione da fonti rin-novabili ed il ritorno al nucleare”.

Magliocca, ha colpito la loro sensibilitàessendo tra i pochi o addirittura i primipolitici italiani ad aver ascoltato il gridodi dolore di tante famiglie d'Italia, alla ri-cerca di notizie, lasciate sole ed ina-scoltate per ben 67 anni. Giovedì 3marzo ricevemmo una telefonata dalComune di Roma, era un'accorta genti-le signora o signorina, Paola Severo,cui erano state affidate le ricerche deifamiliari del giovane Andreozzi. Con vo-ce rotta dall'emozione avendo appresala vicenda ci comunicava l'immediatoinvio di una e-mail con tutte le notiziesulla famiglia da noi cercata. Aggiunge-va che il padre era stato reduce da Ro-di. Aveva assistito alla partenza di quel-la nave, per fortuna non fu imbarcatosulla stessa nave e da voci tra prigio-nieri commilitoni era trapelato il tragicoaffondamento che aveva travolto i com-pagni di sventura. Il suo era stato un im-pegno assolto con passione tenuto con-to di vuoti nel sistema informatico chel'aveva costretta a ricorrere alla non po-ca documentazione cartacea del com-petente ufficio romano. Del giovaneFrancesco esistevano e sono ancora in

Il 15 di febbraio del cor-rente anno con l'artico-lo: "Mamma torneròperché ti voglio bene, ilmessaggio tra i restidell'Oria" raccontammola commovente scom-parsa, tra i tanti, dell'a-viere romano Andreoz-

zi Francesco, prigioniero anche questidei tedeschi, circa 4.200, imbarcati aRodi per essere trasferiti in Germania.La nave, vecchia carretta norvegese colnome ORIA, affrontava un mare tempe-stoso le cui condizioni si aggravarono enei pressi dell'isola di PATROKLOU fuspinta contro la costa naufragando conil suo carico umano. Quel giovane ro-mano recava con sé una gavetta sullaquale aveva inciso un messaggio d'a-more per la propria mamma. Raccon-tammo che quel reperto era stato recu-perato tra i resti, anche umani, dei nostrisoldati dal subacqueo greco AristotelisZervoudis che freme dall'ansia di resti-tuirlo ai familiari del giovane caduto. Ilnostro articolo letto dal Sindaco di Ro-ma Alemanno e dal nostro Avv. Giorgio

Una luce tra le nebbie della tragedia della nave ORIARag. Vittorio Ricciardi - Collaboratore da Pignataro Maggiore

vita due fratelli e molti nipoti. Abbiamoavuto nomi ed indirizzi di questi ed inuna possibile cerimonia in Campidoglioil subacqueo greco, l'impaziente Aristo-telis, potrà consegnare nelle loro mani,alla presenza del Primo Cittadino di Ro-ma, il messaggio d'amore sconfinato diun figlio, loro fratello, verso una comunemamma che tanto dovette piangere perl'assenza di ogni notizia sul destino delproprio figlio. I congiunti dei 4.200 cadu-ti, tanti dei quali intravedono uno spira-glio di luce tra le nebbie della tragediadell'Oria, ci scrivono entusiasti e fiducio-si che anche per loro si intraveda la stra-da aperta dal Sindaco di Roma, dal Sin-daco di Pignataro che consenta final-mente una dovuta e doverosa conside-razione. Ormai nelle nostre numerosecorrispondenze informatiche siamo ad-ditati come gli "amici di Pignataro", il de-liberato del nostro Comune "meraviglio-sa iniziativa". Grazie! Siete stati vera-mente meravigliosi e speriamo nel vo-stro costante impegno per arricchire diuna pagina di storia mancante il passa-to ed il sacrificio di tanti giovani con il do-lore di tante mamme.

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Anno V Nr. 98

25.03.2011

All’interno della nostraAssociazione stiamo

allestendo una biblioteca.Vuoi donare un libro

anche usato? Grazie Franco Falco

Chi l'avrebbe maipensato che gliortaggi oltre a es-sere indispensa-bili per la salutedell 'organismo,possano trasfor-marsi in curiosi

"strumenti musicali"? Ebbene sì, ce-trioli, lattuga, patate, radicchio, pe-peroni, melanzane e zucche vengo-no manipolati in chiave ritmica e me-lodica. L'Orchestra Vegetale di Vien-na è unica al mondo, si esibisce sustrumenti propri fatti interamente diverdura fresca, è stata fondata nel1998; conta 12 musicisti, un inge-gnere del suono e un video/light de-signer. La formazione si esibisce intutti il mondo e da sempre si dedica

L'orchestra vegetaleM.tro Cecilia D'Iorio - Musicista - Collaboratrice da Santa Maria Capua Vetere

anche a works-hop sulla realiz-zazione di questiparticolari stru-menti e sugliaspetti del suonoche li riguardano.L'utilizzo di ognidiverso tipo di ve-getale, crea infattiun universo sono-ro musicalmenteed esteticamente unico. Non ci sonobarriere di alcun tipo nelle scelte mu-sicali della Vegetable Orchestra. Glistili più diversi si fondono: musicaclassica, contemporanea, house,jazz, techno, ogni componente del-l'orchestra ha voce in capitolo relati-vamente alle scelte musicali, esteti-

che e tecniche,l'ensemble è unmix di artisti condifferenti prove-nienze artistiche,che hanno dato ori-gine a questo parti-colare progetto. Unconcerto della Ve-getable Orchestrapoi, coinvolge intutti i sensi: alla fine

di ogni concerto viene offerta al pub-blico una zuppa di verdura fresca fat-ta con gli strumenti utilizzati, poichécostruiti ad hoc per ogni spettacolo.La preparazione del concerto iniziala mattina tra i banchi del mercato,perché gli ortaggi e le verdure devo-no essere sempre freschissimi, nelpomeriggio le "materie prime" vengo-no svuotate, intagliate, assemblateper ottenere gli strumenti che saran-no utilizzati nella performance. Ilsuono prodotto dagli strumenti creatidalle verdure è sorprendente, unaeterogenea moltitudine di elementiacustici, suoni inconsueti. Le compo-sizioni sono create su misura dellespecifiche caratteristiche degli stru-menti vegetali impiegati, sia riguardoalle sfumature della qualità del suo-no che alla ottimizzazione della resaacustica. La Vegetable Orchestra haal suo attivo il terzo cd ONIONOISE,originale vero?

Depar di Daniela De V itaIngrosso e Dett aglioTrovi EXTENSION “Capelli V eri”Si effettuano corsi per RicostruzioneUnghie, Nail Art e MicropitturaVia Mazzocchi, 22/24 - Capua (CE)Tel. 334 6530863

Difficoltà… di stileRitorna la stagione primaverile e, come ogni anno, si ripropone il problema dicome abbigliarsi: i mesi della fioritura sono complessi per il nostro guardarobacostretto a non essere né invernale né estivo. Ormai non esistono più le mez-ze stagioni. In effetti a marzo/aprile il tempo è va-riabile ed è un problema per noi e il nostro arma-dio. Rischiamo di essere vestite troppo pesanti otroppo leggere, di indossare troppi strati e non ri-uscire ad abbinare tutti i colori: "E oggi cosa mimetto?" attanaglia la maggior parte delle donne.Ecco alcuni consigli pratici: per risparmiare e perevitare di cedere a qualche tentazione, cerchia-mo di evitare di comprare capi troppo leggeri del-le nuove collezioni. Via il cappotto: ci rende piùgoffe, ci ha stufato e, soprattutto, non fa affattoprimavera. Meglio optare per un trench che siadatta ad ogni occasione. Bisogna poi scegliere bene gli accessori in modo darenderli adatti sia ad un look sportivo che ad uno elegante. Non dimentichiamoche questo è anche l'anno dei giacchetti Jeans e delle giacche di pelle. Inoltre,teniamo bene in mente tre indicazioni fondamentali: non mescolare le fantasie,i colori forti non si accostano più di due alla volta e un solo capo deve posse-dere zip e/o bottoni. Ultimo prezioso consiglio: scegliete, quando vi è possibile,di indossare una big bag, è glamour e, soprattutto, è perfetta per riporre i capiin eccesso senza assumere l'aria di un attaccapanni.

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Anno V Nr. 98

25.03.2011

Alle politiche del 1946 a Casert a vincono i monarchiciProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Sparanise

A proposito dell'Unitàd'Italia è interessantefare qualche riflessio-ne anche sull'interes-se per la Repubblicanei nostri paesi e sco-

prire che avrebbero voluto la monar-chia. Lo dimostra il grande successoche ha avuto in Provincia di Casertala monarchia durante le politiche del1946. Nessun segno di protesta ver-so il re che pure aveva appoggiato ilnazifascismo. Abbiamo dato unosguardo al voto nelle elezioni in pro-vincia di Caserta e abbiamo notatola grande affermazione dei monar-chici, con comizi affollatissimi, pro-prio in quei paesi che più avevanosofferto la violenza fascista. Questoci fa capire che, nonostante tutto, lapopolazione non comprese la ribel-lione del movimento partigiano e an-tifascista. In paesi come Sparanise(2096 contro 248), Calvi Risorta(1965 contro 535), Bellona (1159contro 190), Caiazzo (2429 contro535), Capua (5102 contro 1686),Camigliano (2025 contro 80), Cari-nola (5194 contro 616), Caserta(21140 contro 5978), Francolise(1499 contro 114), Pignataro Mag-

giore (3103 contro 119)Vairano (1853 contro 299)e Teano (5555 contro 240)la Monarchia stravincecontro la Repubblica e idiscorsi di Ezio Mesolellacandidato per i monarchicinella lista "Stella e corona"a Sparanise e a Bellona ra-dunavano grandi folle chelanciavano fiori sul palco.Scrive Alberto Castagnadietro una foto del 1951:"Con una marea di fioriche copriva il mio viso dopo aver co-sì concluso, la Casa Savoia ha fattoil Primo Risorgimento in Italia". In di-verse foto, in mio possesso, si pos-sono vedere Alberto Castagna diSparanise, padre dell'avv. AlbertoCastagna, con il dott. Ezio Mesolella,candidato per il Partito Monarchico,con il simbolo "Stella e corona", par-lare ad una piazza gremita di perso-ne. Alberto Castagna di Federico,era ispettore di zona della Federa-zione di Caserta del Partito Naziona-le. Monarchico con tessera n. 144dei dirigenti. Fu anche mandato da Achille Laurocome ambasciatore dal re Umberto

II di Savoia a Villa Italia a Cascais inPortogallo dove l'ultimo re d'Italia sitrovava in esilio. Ispettore del PartitoMonarchico ed esponente di spiccodi Casa Savoia, ebbe il Re Umbertopadrino di battesimo del figlio Um-berto. Per l'occasione il Re regalò al bam-bino una medaglia d'oro benedettacon il simbolo della Madonna di Fa-tima tra due stemmi reali, a dimo-strazione della sua grande devozio-ne per la Madonna e del suo attac-camento con la famiglia Castagna diSparanise. La medaglia fu conse-gnata direttamente dal re in esilio adAlberto Castagna.

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Indispensabili per dare più sapore ai no-stri piatti, ma quando li maneggiamo percucinare le nostre mani assorbono tuttoil loro odore e non sappiamo come man-darlo via. Ci sono alcuni metodi fai da tee poco dispendiosi, utilizzando prodottiche ognuno di voi ha già in casa per ri-solvere questo fastidioso problema. Incasa avere a disposizione l’aceto biancoè fondamentale, perché ci aiuta in tantis-sime situazioni ed anche questa volta civerrà incontro. Il rimedio più efficace perrimuovere l’odore di aglio e cipolla è

quello di versare un pò di aceto biancosulle mani e fregarle bene. Se non ama-te l’aceto e ne siete sprovvisti potrete op-tare per il bicarbonato di sodio. Potretesciogliere in acqua un cucchiaino di bi-carbonato e sciacquare le mani con que-sta soluzione ed il risultato è garantito.Un altro elimina odori per eccellenza è illimone da fregare sulle mani maleodo-ranti. In alternativa potrete usare deldentifricio da solo oppure con qualchegoccia di limone, oppure, se avete piùtempo, potrete tritare delle foglie di prez-

zemolo e passarle tra le mani. Potretescegliere altre soluzioni ancora, come iltalco mentolato e il sapone di marsiglia.A questo punto non vi resta che sceglie-re cosa strofinare sulle vostre mani inbase ai vostri gusti ed alle cose e al tem-po che avete a disposizione.

Soluzione per donne in cucina: ecco come rimuovere l’odore di aglio e cipolla dalle mani

Imparate ad invecchiare evitan-do di somigliare alla frutta che

marcisce senza maturare.Anonimo

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Anno V Nr. 98

25.03.2011

Contratti di sviluppo (CS)D.ssa Michela Di Stefano - Collaboratrice da Calvi Risorta

I contratti di sviluppo,introdotti dall'art. 43 deld.l. 112/2008 (converti-to con modificazionedella legge n.133/2008) rappresen-tano una evoluzionedei contratti di pro-

gramma e dei contratti di localizzazionee sono un nuovo strumento di interventoin favore delle imprese. Tale interventopresenta rilevanti novità in merito: a) alrafforzamento del ruolo di Invitalia; aquest'ultima è affidata la gestione deicontratti, entrando nel merito della valu-tazione e dell'approvazione delle propo-ste, nonché della loro sottoscrizione; b)sull'applicazione del Regolamento gene-rale di esenzioni e in materia di aiuti diStato (CE) n. 800 del 6 agosto 2008; c)sull'estensione dell'intervento al settoredel commercio. Trattasi di un dispositivodi legge che mette a disposizione risorsefinanziare agevolate dirette a favorire larealizzazione di investimenti rilevanti per

il rafforzamento della struttu-ra produttiva del Paese, conparticolare riferimento allearee del Mezzogiorno. Og-getto del contratto è la rea-lizzazione, su iniziativa diuna o più imprese di uno deiprogrammi di sviluppo indivi-duati. I beneficiari delle age-volazioni sono il soggettoche promuove l'iniziativa, denominatoproponente, e le eventuali altre impresepartecipanti ai progetti d'investimento,denominati aderenti. Alla presentazionedel progetto possono partecipare soloimprese con determinate caratteristiche.Il progetto può prevedere anche la parte-cipazione di imprese straniere, purché siimpegnino ad istituire una sede secon-daria con rappresentanza stabile nel ter-ritorio italiano nell'ambito del progetto disviluppo, a mantenerla per almeno 5 an-ni dalla ultimazione del programma, e nelcaso di PMI, almeno 3 anni dalla ultima-zione del progetto. La proposta di CS

può avere ad oggettouno dei seguenti pro-grammi: - programma disviluppo industriale; -programma di sviluppoturistico; - programma disviluppo commerciale.In termini monetari, i va-lori minimi dei progettida realizzare ruotano in-

torno ai 30 milioni di euro per i program-mi di sviluppo industriale e commercialeed ai 22.5 milioni di euro per i program-mi di sviluppo turistico. Per quanto riguarda la presentazione deiprogetti si utilizzano format disponibilipresso gli sportelli dell'agenzia Invitalia. Isoggetti partecipanti ad un CS che han-no superato l'istruttoria di Invitalia saran-no chiamati a sottoscrivere il contrattoattraverso il quale saranno attivate tuttele azioni e le agevolazioni previste sotto-forma di sovvenzioni o di contributi inconto interessi, di finanziamenti e di ga-ranzie.

CondoglianzeL’Associazione Dea S portesprime la propria vicinan -za a Peppino Ciopp a e fa-miglia per il grave lutto cheli ha colpiti.

Uno studio di neurologia

conferma il maschilismoEsiste un’area del cervello in grado di frenare le credenze maschiliste negli uomi-ni. Se quest’area viene inibita le persone di sesso maschile, anche se giovani econ un grado di istruzione elevato, cedono allo stereotipo secondo cui il binomiosuccesso-potere è cosa da uomini. Lo studio, pubblicato sulla rivista Neuroimageche si occupa di ricerca neurologica e cerebrale, è stato condotto, presso l’Uni-versità degli Studi di Milano-Bicocca, da Zaira Cattaneo, ricercatrice del Diparti-mento di Psicologia, da Costanza Papagno, docente di Psicobiologia e PsicologiaFisiologica, da Giulia Mattavelli, dottoranda presso lo stesso Dipartimento e daElisa Platania, neolaureata in psicologia presso l’Università Bicocca. I ricercatorihanno utilizzato un test che misura le credenze implicite delle persone sul gene-re (Gender Implicit Association Test, IatT) e lo hanno somministrato, attraverso ilcomputer, a 62 studenti della Facoltà di Psicologia (31 uomini e 31 donne). In se-guito al test, gli scienziati dell'Università Bicocca hanno scoperto che – nei parte-cipanti uomini - vi è una forte tendenza ad associare il sesso maschile a nozionilegate alla forza, quali potere, autorità, successo, prestigio, e ad associare il ses-so femminile a nozioni di "debolezza", quali fragilità, indecisione, passività, sotto-missione. Le ragazze che hanno partecipato all'esperimento non hanno mostratoinvece alcuna associazione fra il genere e i concetti di forza e debolezza.

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Pensare è il lavoro più arduo che ci sia, ed è probabilmente questo il motivo per cui così

pochi ci si dedicano. Henry Ford

Amare vuol dire non dire mai mi dispiace

AnonimoSe vuoi una cosa fatt a bene,

falla da te Pinguellino

Se leggo dimentico, se scrivo ricordo, se faccio imp aro

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Microsof t migliora la privacy

Internet Explorer 9 è ilnuovo browser progetta-to dalla Microsoft. La ca-sa di Redmond lancia ilguanto di sfida a Chro-me, Firefox e il resto del-la concorrenza. Non èpiù quel browser "lento,

inguardabile, da scartare immediatamen-te" che le ultime versioni hanno rappre-sentato, IE9 è tutto nuovo e può confron-tarsi a testa alta con la concorrenza. Nelleprime 24 ore di disponibilità Internet Ex-plorer 9 è stato scaricato 2,35 milioni divolte. L'unica nota dolente è l'incompatibi-lità con Windows XP (funziona solo suWindows Vista e 7). I tecnici hanno lavo-rato molto sul motore JavaScript Chakra,notevolmente più veloce delle precedenti

versioni e all'interfaccia, rinnovata e piùsnella, come vuole il trend del momento.Inoltre, la società Microsoft svela di averintegrato una nuova tecnologia per la pri-vacy degli utenti sul Web: è stata integra-ta nella versione finale di IE9 la stessa tec-nologia usata da Firefox 4 per il "Do NotTrack", il sistema che consente agli utentidi controllare i dati che condividono duran-te la navigazione del Web. Il metodo scel-to da Mozilla per Firefox 4 - e ora ancheIE9 - è basato sugli header HTTP delbrowser anziché i cookie. L'utente decidedi non essere tracciato e questa sua vo-lontà viene "trasmessa" ai siti commercia-li e alle reti pubblicitarie.

Spint a digit ale per la T reccaniWikipedia e Google ispirano la Treccani:l'enciclopedia semplifica l'accesso allaconsultazione delle sue pagine su internet

e arricchisce il coinvolgimento dei lettori. Ilpunto di partenza è il motore di ricerca pernavigare attraverso il sapere racchiusonelle sue voci pubblicate online. Digitareuna parola chiave è il primo passo perun'immersione fra 300mila lemmi che di-ventano una miniera da scoprire. Le vocidell'opera hanno un formato aperto alleconnessioni con altre pagine di internet:attivano una catena di collegamenti e iper-testi che includono link a siti italiani e inter-nazionali, e facilitano la ricerca di appro-fondimenti attraverso percorsi tematici,mediante le “tag”. Inoltre utilizza un moto-re di ricerca semantico, una tecnologiaavanzata per scandagliare le voci e trova-re risultati a partire dal significato delle pa-role e dalle loro relazioni. Lo sviluppo delsoftware è stato affidato a Liquida, il net-work del gruppo Banzai.

Giovanni Battista EnricoAntonio Maria Montini nac-que il 26 settembre 1897 aConcesio, Brescia. Fre-quentò il seminario di Bre-scia ed il 29 maggio del1920 venne ordinato sa-

cerdote nella cattedrale di Brescia. Tra il1922 e il 1924 conseguì la laurea in filo-sofia, quella in diritto canonico e quellain diritto civile. Montini, nominato cardi-nale nel Concistoro del 15 dicembre1958, fu laboriosamente coinvolto negliimpegni concernenti il Concilio VaticanoII, iniziato nell'ottobre 1962 e interrotto il3 giugno 1963 per la morte di Papa Gio-vanni XXIII. Il rapido conclave successi-vo si concluse il 21 giugno 1963 con l'e-lezione a Papa di Montini, che assunse ilnome di Paolo VI. Papa Paolo VI nel1965 tenne un discorso di grande inte-resse all'Assemblea Generale delle Na-zioni Unite, presieduta all'epoca dal de-mocristiano Amintore Fanfani. Del suodiscorso è rimasta incancellabile nel ri-cordo soprattutto l'esclamazione, allostesso tempo di dolore e di appassiona-

ta speranza: "Mai più gliuni contro gli altri, maipiù!... Non più la guerra,non più la guerra! La pacedeve guidare le sorti deipopoli e dell'intera umani-tà!". Mentre il Papa pro-nunciava il suo discorso, laguerra del Vietnam era inpieno svolgimento ed ilmondo era diviso in duegrandi schieramenti avver-si: da un lato quello che fa-ceva capo agli Stati Uniti,dall'altro quello legato aisovietici. Nell'agosto del 1968, Paolo VIandò a Bogotá, in Colombia, uno storicoviaggio per l'inaugurazione della Secon-da Conferenza Generale degli Episcopa-ti latino-americani e caraibici. "Figli ama-tissimi della Colombia e dell'America...un gaudio trepidante e una emozione in-tensa invadono il nostro animo nel vede-re che la Provvidenza ci ha riservato ilprivilegio di essere il primo Papa che ar-riva in questa terra nobilissima, in questocontinente cristiano, dove un giorno ar-

cano - predestinato dai di-segni salvifici di Dio - sullevette andine cominciò adaggiungersi l'altezza dellaCroce e nei vecchi sentieridei chibchas, dei maya,degli incas, degli aztechi edei tupis-guaraníes, comin-ciò a delinearsi il volto diCristo" (Parole di PaoloVI). Fu la prima visita di unPapa in America Latina,migliaia di colombiani si af-fluirono sulle strade per ve-dere il Successore di Pie-

tro. Il Pontefice, non si risparmiò un soloattimo e in tre giorni incontrò i vari rap-presentanti della comunità ecclesiale maanche contadini e operai. Quelle giorna-te indimenticabili si ricordano ancora og-gi. Tra i viaggi apostolici di Paolo VI ram-mentiamo la visita in Palestina nel 1964,l'incontro con il patriarca ortodosso Ate-nagora. Ricordiamo, inoltre, il viaggio adIstanbul, un rispettoso passo in avantinei confronti dei rapporti con la Chiesad'Oriente.

Paolo VI, il Pap a della luce e della gioiaDr. Giuseppe Alise - Scienze del Governo e Amministrazione - Collaboratore da Pomigliano d'Arco

Prima parte

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25.03.2011

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La nostra regione contaun gran numero di rico-noscimenti ufficiali inambito europeo attribuitiai tantissimi prodotti ali-mentari che vanno a co-stituire la Dieta Mediter-

ranea, prossima ad essere riconosciutapatrimonio immateriale dell’Unesco. Ivari tipi di marchi sono attribuiti a secon-da della tipologia di prodotto; tutti sonogaranzia di grande qualità e caratteristi-che legate all’ambiente geografico d’ori-gine. Il Marchio DOP (DenominazioneOrigine Protetta) è attribuito ai prodottialimentari il cui metodo di produzione èautentico, svolto esclusivamente nellaregione delimitata secondo antiche tec-niche tradizionali. Rientrano nella cate-goria 12 prodotti tra cui l’ormai famosa

Turismo enogastronomico in Campania ed eccellenze regionaliDr.ssa Angela Colella - Collaboratrice da Castel di Sasso

Mozzarella di Bufala -prodotta in tutta la Cam-pania - l’Olio Extra Ver-gine d’Oliva, tipico del-l’Irpinia, del Cilento edella Penisola Sorrenti-na, il Pomodoro SanMarzano (Agro- Noceri-no Sarnese). La denominazione IGP (In-dicazione Geografica Protetta) è un mar-chio affine al DOP, con la differenza cheperò il prodotto - per essere definito tale- debba avere almeno una sola qualità ocaratteristica attribuibile alla zona di ap-partenenza. Rientrano nel novero 8 pro-dotti: la Castagna di Montella (AV), ilcarciofo di Paestum (SA), la Mela Annur-ca (specialità casertana), la Nocciola diGiffoni (SA). Infine il DOC (Denomina-zione Origine Controllata), garanzia di

buona qualità del vinoe della sua origine; laCampania ne contaben 17 provenienti datutte le province. Ilmarchio è attribuito se-condo determinati cri-teri: tipologia del terre-

no, coltivazione dell'uva, tecnologie diproduzione e di invecchiamento; carat-teristiche del prodotto finito. Attualmenteil turismo enogastronomico in Campaniaoccupa una fetta consistente dell’econo-mia soprattutto grazie alla notevole dif-fusione degli agriturismi che offronoun’accogliente ospitalità e un’ottima cu-cina sottolineando così la vera vocazio-ne dei nostri territori: suggestivo connu-bio tra genuinità dei prodotti agricoli esemplicità delle antiche tradizioni.

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Mostra d’arte "Il fascino dell'Egitto"Dr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi Risorta

Dal 12 marzo al 2 otto-bre 2011 sarà in mostraal Museo Claudio Fainae a Palazzo Coelli ad Or-vieto "Il fascino dell'Egit-to. Il ruolo dell'Italia pre epost-unitaria nella risco-perta dell'antico Egitto".Il sottotitolo della mostra

evidenzia il taglio che i curatori hanno vo-luto imprimere a questa ampia, importanterassegna: "Il ruolo dell'Italia pre e post-uni-taria nella riscoperta dell'antico Egitto", va-le a dire ciò che gli egittologi partiti dal no-stro Paese hanno saputo fare intorno allesponde del Nilo, lì attratti dallo spirito d'av-ventura, talvolta dalla sete di facili guada-gni, molte altre dall'obiettivo di approfondi-re le conoscenze sull'antica Terra dei Fa-raoni. Una mostra importantissima con ol-tre 250 oggetti esposti, selezionati tra i re-perti che gli archeologi italiani hanno por-tato in Italia durante le loro esperienze nel-le sponde del Nilo. "Il fascino dell'Egitto"ha da sempre contagiato le epoche suc-cessive, dall'antichità al Rinascimento,quando principi e intellettuali si contende-vano reperti considerati molto più che

semplici curiosità archeologiche. Ma soloalla fine del Settecento e soprattutto duran-te l'Ottocento oasi e sabbie d'Egitto venne-ro battute palmo a palmo da europei, e traloro molti gli italiani, alla ricerca di quantosopravviveva di una epoca così piena di fa-scino e di mistero. L'egittologia modernaha una precisa data di nascita, l'anno 1822,quando Jean-François Champollion deci-fra, grazie alla stele di Rosetta, la scritturageroglifica. La mostra mette in luce, però,che tanti protagonisti della 'corsa all'Egitto'spesso erano uomini che si dedicavano alcommercio antiquario. Due di loro hanno creato le basi per altret-tanti musei. Giovanni Battista Belzoni, pa-dovano, il primo ad entrare nella piramidedi Chefren e nel tempio rupestre di Rames-se II ad Abu Simbel, trovò l'ingresso di son-tuose tombe nella Valle dei Re e mise in-sieme, per il suo committente Henry Salt, ilnucleo fondante della collezione egizia delBritish Museum, senza dimenticare la suacittà cui donò alcuni importanti reperti. Il se-condo, Bernardino Drovetti, piemontese,console di Francia in Egitto, riunì una colle-zione non meno vasta che venduta ai Sa-voia, è oggi il nucleo fondante del Museo

Egizio di Torino. Si narra anche la storia diLuigi Vassalli, pittore e intellettuale milane-se, che la passione politica e il ruolo di pa-triota risorgimentale portò in Egitto doveesule divenne un collaboratore di AugusteMariette e un valente egittologo nell'ambitodel Servizio di Antichità egiziano comeispettore agli scavi. A lui si devono nume-rose iniziative nel campo della nascenteegittologia italiana e una breve direzionedella collezione egizia del Museo Archeolo-gico di Napoli. Sicuramente è sulla figura di ErnestoSchiaparelli che ci si sofferma di più. Que-st'ultimo scoprì la Tomba di Nefertari e lasepoltura di Kha, l'architetto reale, tombaperfettamente conservata, prima di esseredirettore del Museo Egizio di Firenze e poidi quello di Torino. Gli oggetti esposti sonoveramente eccezionali, da elementi di cor-redo funerario che illustrano varie epochecome reperti che giungono dal Medio Egit-to, risalenti al 1900 a.C., ad altri che pro-vengono dalla Valle delle Regine e databilial 700 a.C. circa. Ma anche oggetti appar-tenenti alla vita quotidiana che ci aiutano acomprendere un popolo tanto affascinantecome quello egiziano.

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Anno V Nr. 98

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EURO MARMIdi Antonio Siciliano

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Pelle e CosmeticiDr. Fiorenzo Di Girolamo - Dermatologo - Collaboratore da Calvi R. Info 339.5307254 - mail [email protected]

Gli effetti indeside-rati derivanti dal-l'uso di cosmeticisono poco fre-quenti e dovuti so-prattutto a reazionidi irritazione; lereazioni allergichevere e proprie co-stituiscono, inve-

ce, una minoranza. I prodotti che deter-minano più facilmente effetti collateralisono: saponi, deodoranti, creme viso,shampoo, cosmetici per occhi etc; la fre-quenza di tali reazioni è più elevata nel-le donne, anche a causa del loro mag-gior utilizzo di cosmetici. Gli effetti inde-siderati possono essere locali o generalie vanno dalla semplice irritazione locale(dermatite irritativa da contatto) alla der-matite allergica, fino ad interazioni tracosmetico e luce solare (fototossicità efotoallergia). Altre manifestazioni posso-no essere l'orticaria da contatto e la

comparsa o l'aggravamento di una pre-cedente acne al viso (acne comedonica);rari sono, invece, gli effetti generali lega-ti all'assorbimento attraverso la pelle delcosmetico o gli effetti dannosi su organidiversi dalla cute (ad esempio problemirespiratori conseguenti all'uso di spray).La dermatite irritativa da cosmetici è l'ef-fetto collaterale sicuramente più frequen-te e può determinare problemi che van-no dal semplice rossore e bruciore con osenza desquamazione della cute fino al-la comparsa di vescicole, con più o me-no intenso prurito. Le sedi più colpite so-no il volto e spesso le palpebre, altra zo-na frequente sono le ascelle. La dermatite allergica, più rara, si pre-senta con un quadro clinico simile allaprecedente, ma più intenso e invalidan-te. Per confermare o escludere una taleevenienza, si ricorre a un particolaretest, chiamato Patch Test. In pratica con-siste nel mettere a contatto con la cutealcune sostanze (note come allergeni) -

spesso tramite l'ausilio di cerotti prece-dentemente caricati - tenerle posiziona-te per 48 ore, rimuovendole poi e valu-tando la reazione eventuale. Le cure pertale problema vanno dall'identificazionedella sostanza irritante o allergenica, eli-minandola dai prodotti cosmetici di utiliz-zo frequente fino a misure di caratteregenerale caratterizzate dall'evitare pro-fumi e cosmetici troppo aggressivi, evi-tare di applicare creme o sostanze nonidonee per quel distretto anatomico(esempio non usare creme troppo gras-se al viso in un soggetto che ha l'acne, ounguenti nelle pieghe cutanee etc). Bisogna inoltre mantenere una giustaidratazione cutanea, e se possibile,quando si utilizza un nuovo prodotto, te-starlo sempre su qualche zona limitatadi cute per qualche giorno, prima di ap-plicarlo in maniera più disinvolta. Nei ca-si più gravi, lo specialista Dermatologovaluterà caso per caso le singole strate-gie terapeutiche.

Il veleno di api è un li-quido incolore, di odorecaratteristico e di gustoacre ed amaro. Laquantità di veleno iniet-tato da un'ape con lapuntura è dell'ordine di

un decimo di milligrammo. Questa pic-colissima dose provoca un dolore acu-to, della durata di alcuni minuti, segui-to da gonfiore e da reazioni più o me-no variabili a seconda dell'individuo.L'apparato di difesa dell'ape è costitui-to da un aculeo o pungiglione posto al-l'estremità dell'addome che, quando siinfigge nell'epidermide, resta ancoratograzie agli uncini di cui è fornito. L'ape,quindi, nel pungere perde il pungiglio-ne a differenza della vespa. Una per-sona normale, non allergica, può so-pravvivere ad oltre un centinaio di pun-

Veleno di apiProf. Raffaele Taddeo - Apiario Ananglena - Vitulazio - Contatti: 0823 966389 - 338 6537112

ture in un giorno,sottoponendosi adun trattamento me-dico. Le api vecchiesono più aggressi-ve, le api appenanate sono comple-tamente inermi.Certe zone dell'epi-dermide sono piùsensibili e soggettea gonfiore. Il veleno d'api ha un'azionevasodilatatrice e di fluidificazione delsangue; l'introduzione di veleno o del-le sue frazioni in vivo ed in vitro nelsangue produce un rallentamento delprocesso di coagulazione ematica. Èun potente antisettico e un eccellenterimedio contro reumatismi e gotta. Co-me coadiuvante nella cura di artriti, ar-trosi e reumi in genere, dà ottimi risul-

tati l'unguento al veleno d'api, in cui al-l'azione del veleno si associa quella dialtre sostanze balsamiche vegetali (ti-mo, eucalipto, etc.).

Notti brevi per colpa dei social networkUn nuovo tipo di insonnia ha ormai spiazza-to quella tipica e secolare da stress e ansia.È l'insonnia da social network. Troppo tempopassato di fronte al pc per chattare, cercarenuovi amici e navigare; comportamento cheporta ad un sonno ridotto stimato con un'oradi sonno a notte persa per gli adulti, e un'o-ra e mezzo per i ragazzi. I medici, negli ulti-mi anni, hanno visto una drastica riduzionedel riposo notturno. Il Dott. Alessandro Cico-lin, specialista in neurologia, spiega che "ilsonno indispensabile, quello al quale non sipuò rinunciare, è di circa tre/quattro ore,quello della cosiddetta fase Rem". Senza ilsonno "essenziale" il rischio di crollo è altis-simo e a breve scadenza.

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Api Invasioni Donato De Marco 0823 878002Ambulanza 118 Anziani 800.911.315 contro le truffeAuto clonate 800 400 406.Avis - Bellona 339 7386 235 Carabinieri Vitulazio 0823 967 048Carabinieri Capua 0823 961 010Carabinieri Allievi BN 0824 311 452Carabinieri Pignataro 0823 871 010Centro antiveleni Na 081 545 3333Centro Ustioni Roma 06 59 041Corpo forestale 1515Droga ed alcool - 800 178 796Droga Recupero - 081 553 4272Guardia Forestale 0823 279 099Guardia medicaPignataro 0823 654 586Osp. Santobono Napoli 081 747 5563Prefettura CE 0823 429 111Protezione Civile Bellona telefax 0823 966 163 - 320 567 9455Rangers d'Italia - 333 103 4804Reg. Campania 081 796 1111Rifiuti ingombranti (Bellona) 800 519 787Sangue 339.738 6235 - 339.774 2894SOS aereo Napoli 081 780 4296Stalking 0823 445310Telefono azzurro 081 599 0590Usura - racket 800.999.000Vigili del Fuoco 115 - 0823 466 666Violenza donne 1522

Ospedali: (P .S.=Pronto Soccorso)Arienzo P.S.- 0823 803 111Aversa P.S.- 081 500 1111Capua - 0823.996 222Caserta - Militare - 0823 469 588Caserta P.S.- Civile - 0823 231 111CUP 800 911 818 Castelmorrone - 0823 391 111Marcianise P.S.- 0823 518 1111NA - Cardarelli P.S. - 081 7471111CUP - 800 019 774S. Maria C.V. P.S.- 0823 891 111Prenotaz.: 0823 795 250Sessa P.S. -0823 934 111 Venafro - 0865 903 974

FarmacieBellona : Chirico P. Carlo Rosselli, 5 - 0823966 684Camigliano : Di Stasio PiazzaKennedy, 2 0823 879003Capua : Apostolico - via Duomo, 32 0823 961224 Corvino P.zza Dei Giudici - 0823 961902 Costanzo C.so Appio, 67 - 0823 961781Russo Fuori P. Roma, 101 0823 961162Vecchione G. P. di Malta 0823 961 364Pastorano :Anfora V.Italia - 0823 879104Pignat aro MaggioreFusco - Masiello, 38 - 0823 871167Rega - R. Elena, 63 - 0823 871025Vitulazio : Cioppa Via Ruggiero, 13 - 0823 990038

Capua Turno festivo e prefestivo

26.03.11 - Apostolico17.03.11 - Corvino02 04.11 - Costanzo03 04.11 - Russo

S. Maria C.V. Antonone via Lavoro, 141 0823 812260Beneduce via G. Paolo I 18 - 0823 843701Bovenzi via Mazzocchi 48 - 0823 846520Iodice viale Kennedy, 58 - 0823 589137

Merolla via A. Moro, 43 - 0823 841758Salsano S. Francesco - 0823 798583Simonelli via Anfiteatro 78 - 0823 845383Tafuri via Avezzana, - 0823 589216

S. Maria C.V. Turno notturno

25.03.11 - Beneduce26.03.11 - lodice27.03.11 - Merolla28.03.11 - Tafuri29.03.11 - Antonone30.03.11 - Merolla31.03.11 - Bovenzi01.04.11 - Salsano02.04.11 - Simonelli03.04.11 - lodice04.04.11 - Antonone05.04.11 - Simonelli06.04.11 - Beneduce07.04.11 - Tafuri

S. Maria C.V. Turno festivo e prefestivo

26 03 11 - Antonone - Iodice27 03 11 - Merolla02 04 11 - Simonelli - Beneduce03 04 11 - Iodice

AvisCalendario delle raccolte 201 1

BellonaAprile 09 - 10

Maggio 14 - 15 - Giugno 1 1 - 12Luglio 09 - 10 - Agosto 06 - 07

Settembre 03 - 04 - Ottobre 08 - 09Novembre 12 - 13 - Dicembre 10 - 1 1

CamiglianoGiugno 26 - Ottobre 2

FormicolaGiugno 19 - Settembre 25

LiberiMaggio 29 - Settembre 18

Sono previste anche raccolte occasionali che saranno comunicate

Orario feriale dei treni T riflisco - Napoli(valido dal 12.12.2010 al 11.12.2011)

04:37 triflisco 05:35 na c.le06:02 triflisco 07:08 na c.le07:09 triflisco 08:12 na c.le09:23 triflisco 10:26 na c.le12:25 triflisco 13:26 na c.le13:50 triflisco 14:53 na c.le14:30 triflisco 15:26 na c.le15:25 triflisco 16:26 na c.le17:44 triflisco 18:26 na c.le19:24 triflisco 20:26 na c.le

Napoli T riflisco06:11 na c.le 07:19 triflisco 07:47 na c.le 08:52 triflisco10:56 na c.le 11:55 triflisco11:48 na c.le 12:54 triflisco

Numeri ed indirizzi utili

Per alcuni contenuti ci siamo avvalsidella collaborazione di

GOVERNO INFORMAe ricerche su Internet.Ciò per offrire notizie più esaurienti ai lettori

Ritorner emo in edicola 8 aprile 2011

Museo Campano di Capua (CE).Orario di aper tura al pubblico

A causa dell'esecuzione dei lavori di ri-qualificazione, fornitura servizi, cataloga-zione beni ed archiviazione, servizi multi-mediali e comunicazione presso il MuseoCampano, la Provincia di Caserta ha dis-posto, per motivi di sicurezza, la tempora-nea sospensione della fruizione al pubbli-co del patrimonio artistico-culturale del-l'Istituto dal 16 Giugno 2009 a data da de-stinarsi.Indirizzo: Via Roma 68 - Capua (CE)Telefono: 0823 620035; - 0823-620076 Fax: 0823 620035 E-Mail: [email protected] SITO WEBwww.provincia.caserta.it/museocampano

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TELECOM - SERVIZIOra esatta 42.161Sveglia 42.142Ultima chiamata persa 42.400Ultime 5 chiamate perse 42.405Paga chi riceve 40.88Chiamata urgente su occupato 42.197

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