Dea Notizie 104

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it distribuzione gratuita Anno V N. 104 05 Agosto 2011 CENTRO SVILUPPO ASSICURATIVO SAS di Peppino Pezzulo Assicurazioni - Prestiti - Cauzioni Viale Dante 80/B - Vitulazio (CE) Tel. 0823 990053 - Fax 0823 990090 ANALISI CLINICHE - CHECK - UP D.ssa CARLA DE ROSA & C. s.a.s. Via Luciani (Parco Agorà) Vitulazio (CE) - Telefax 0823 990 286 Si effettuano prelievi domiciliari GRATUITI ANALISI DEL LIQUIDO SEMINALE PER DIAGNOSI DI INFERTILITACUCCARO CENTRO REVISIONE Auto - Moto - Mezzi Pesanti BOLLINO BLU S.S.Casilina Km. 192,00 A1 Uscita Capua Località Spartimento PASTORANO (Caserta) Tel. 0823 653184 - www.cuccaroservice.it Oreficeria - Orologeria di Michele Marotta P.zza Garibaldi - Calvi Risorta (CE) - Tel. 0823 652396 Vendita e riparazioni macchine per cucire Necchi Singer Brother www.paginegialle.it/gravano - e-mail: [email protected] Via Galatina 235 - S. Maria C.V. (CE) Italy Tel. 0823 841674 - Fax 0823 819686 Inaugurazione Mercoledì 10 agosto 2011 ore 20,00 sabato 6 agosto 2011 ore 20 programma e note a pag. 10

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Periodico di Informazione Cultura e Politica collegato a www.deanotizie.it

distribuzione gratuita

Anno VN. 104

05 Agosto 201 1

CENTRO SVILUPPO ASSICURATIVO SAS

di Peppino PezzuloAssicurazioni - Prestiti - Cauzioni

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Tel. 0823 990053 - Fax 0823 990090

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Via Luciani (Parco Agorà)Vitulazio (CE) - T elefax 0823 990 286

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Inaugurazione Mercoledì 10 agosto 201 1 ore 20,00

sabato 6 agosto 2011 ore 20 programma e note a p ag. 10

Stelle sull’acqua

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via Regina Elena, 2881041 Bellona CE

Telefax 0823.966794320 28 50 938

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Collegato a www.deanotizie.itAut. Nr. 665/06 del

19.10.2006Tribunale S. Maria C.V.

Direttore ResponsabileFrancesco Falco

Vice DirettoreFranco V aleriani

Responsabile RedazioneFabiana Salerno

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05.08.2011

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faele Ligato senior perché reo diessere fratello del giudice Ferdi-nando Imposimato. Nella stessacerimonia l'aula per lo svolgi-mento del Consiglio Comunale è

stata intitolata a Pericle, padre della Democrazia Oc-cidentale e politico ateniese. All'interno dell'Aula, èstata affissa una targa con incisa una frase del gran-de personaggio greco sull'importanza di un governodi giusti. Alla manifestazione hanno presenziato il pre-fetto di Caserta, il questore e le autorità civili e milita-ri. Sulla facciata dell'edificio oggi campeggia la scritta"Bene confiscato allacamorra". "Si cambiarotta e ci riprendiamocon serietà e corag-gio tutto quello che lemafie ci hanno sot-tratto con la violenzae la sopraffazione, hadetto il sindaco Prof.Raimondo Cuccaro,ecco i risultati chestiamo già portando acasa dopo appena tremesi di governo citta-dino". Forza Pignataro, ri -conquista quanto tisi deve: il rispettoper tutti i tuoi figliche sono af fettuosi,laboriosi e principal -mente onesti. Nonfermarti, una nuovaera è iniziata.

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La palazzina confiscata alclan Ligato di PignataroMaggiore è stata intitolataa Franco Imposimato, ilsindacalista di Maddaloni,fratello del giudice Ferdi-nando. Franco fu giustizia-

to, all'uscita della Face Standard di Mad-daloni, in un agguato di camorra l'11 ot-tobre 1983. Nel commando di fuoco c'e-ra anche il boss Raffaele Ligato senior,al quale è stata confiscata la palazzinache sabato 23 luglio è stata intitolata allamemoria di Franco Imposimato. Per laprima volta, nell'ambito del riutilizzo di unbene della camorra, lo stabile viene con-fiscato al carnefice ed intitolato alla vitti-ma. Alle ore 10,30, sono stati i figli dellavittima, Filiberto e Giuseppe Imposimatoa tagliare il nastro del centro servizi"Franco Imposimato" in via FerdinandoIV di Borbone alle porte di PignataroMaggiore. Nello stabile è già attiva lanuova sede della Polizia Municipale. Do-po l’inaugurazione, i figli di Imposimatohanno dato ufficialmente il via alle attivi-tà della nuova aula consiliare, ubicata alpian terreno della palazzina. L’innocentesindacalista maddalonese fu assassina-to del commando di fuoco partito da Pi-gnataro Maggiore e diretto dal boss Raf-

Pignataro Maggiore

Foto S tudio MannoPignataro Maggiore

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05.08.2011

Aneddoti napolet aniFranco Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Nel popolo napoletano siriscontrano virtù e difettiereditati dalle diverserazze che approdarono aNapoli per commercio oconquista: dai Greci aiLatini, dai Saraceni aiNormanni, dagli Spagno-

li ai Francesi, dai Tedeschi agli Americani.E' quindi innegabile che il napoletano abbiauno spiccato senso del sarcasmo bonario edintelligente. Percorrendo le strade di Napo-li, tra gente che gesticola, si agita, gridaecc. ci si diverte perché i personaggi mo-strano un certo che di farsesco davvero sor-prendente. E' un umorismo che ricorda ifuochi d'artificio; personaggi dalla satiragarbata, dall'ironia sottile, dalla frecciatamai velenosa che aiuta a dimenticare gli af-fanni della vita. Lo stesso avverrà tra i no-stri lettori quando leggeranno gli "Aneddo-ti Napoletani". 1)-Un giovane si presentò al poeta Ferdi-nando Russo per leggergli alcuni suoi ver-si. Per attirare la simpatia di Don Ferdinan-do, il giovane ebbe un'idea: parlò male di

Salvatore Di Giacomo. Russo, indignato,gridò: "Guagliò, a chi te cride 'e piglià péfesso? Quanno annuòmmene Di Giacomo,levate 'o cappiello! 'E capito?... E mò vat-tenne, primme ca perdo 'a pacienzia!" 2) Ferdinando II Re di Napoli incaricò ilpittore Domenico Morelli di dipingere unaffresco raffigurante la Madonna Assunta.Morelli si recò a Corte ed il Re lo trattennea colloquio per circa un'ora. Poi, poggian-dogli una mano sulla spalla, con tono affet-tuoso gli disse: "Guagliò, chesta è ll'ora d''atiella! 'E maccarune sò pronte e io aggiamangià! Statte buono!".3) E.A. Mario recatosi a New York fu ospi-te di un amico, Alfredo Molina, per unaspaghettata. In attesa del pranzo Alfredo glilesse alcuni versi di una sua composizione:"Stu core sbarca a Napule comme a nu gransignore ecc.". "Chi li ha musicati?" chieseE. A. Mario. "Nessuno ancora" rispose Al -fredo. "Quantu tiempo ce vò pé magnà?"chiese Mario: "Fra pochi minuti mia mo-glie mena è spaghetti" rispose Alfredo. EdE. A. Mario: "Chiammateme quanno èpronto. Io me retiro c'o mandulino dinto a

chell'ata stanza cu sti vierze ca me piacenoassaje". Dopo un quarto d'ora Alfredo lochiamò: "Commendatò 'o pranzo è pronto!""E pure 'a musica!" rispose E.A. Mario. Altermine del pranzo tutti cantarono la nuovacanzone: "Core Furastiero".4) Due fidanzati ammirano una stele dedi-cata a Salvatore Di Giacomo e leggono iversi scolpiti: "Era de maggio e te cadeanonzino a schiocca a schiocca li cerase ros-se…". Improvvisamente si stacca da un pi-no una pigna che colpisce il giovane il qua-le esclama: "Na vota cadevano schiocche 'ecerase… mò cadeno 'e ppigne!"5) L'usciere di una sezione del Tribunale diNapoli chiama ad alta voce due testimoni:"Saccone e Sbreglia!" ed un signore rispon-de: "Faciteve 'o matarazzo!"6) Il poeta napoletano Mario Salerno leggeuna sua composizione al poeta PasqualeRuocco il quale in tono scherzoso dice:"Alla poesia che avete letto mancano i dueultimi versi". "Quali?" chiede Mario. "Que-sti, risponde Ruocco: Tu guarda che cumbi-na 'o Pataterno, ha miso 'a poesia 'ncapo aSalerno!"

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05.08.2011

I panni sporchi dei mille: l'ammiraglio PersanoProf. Antonio Martone - Collaboratore da Pignataro Maggiore

E passiamo all'ammira-glio Persano (1806-1883) il quale viene in-viato da Cavour a svol-gere mansioni delicate:proteggere tallonarecontrollare Garibaldi, or-

ganizzare l'invio di uomini e armi che af-fianchino i Mille, corrompere i quadri del-la marina e dell'esercito borbonici. Per-sano fa un buon lavoro: assicura il Ca-vour che gli ufficiali napoletani sono or-mai passati dalla nostra parte e le armiinviate dal Piemonte arrivano puntual-mente a destinazione. L'ammiraglio chesi destreggia così bene nella conduzionedi una guerra segreta, è ansioso di ci-mentarsi col nemico a viso aperto; equando finalmente arriva il momento alcomando della flotta italiana nella batta-glia di Lissa durante la terza guerra d'in-

dipendenza è la catastrofe; nel 1866 Per-sano, nonostante la superiorità numericasulla flotta austriaca, è sconfitto nella ma-niera più vergognosa. Processato, egli èsempre più deciso a pubblicare i segretidi stato in suo possesso contenuti nelDiario. Grazie alla testimonianza di Per-sano, si comprende da chi Francesco II èstato tradito: innanzitutto dal re di Sarde-gna, suo cugino, poi dal ministro dell'in-terno Liborio Romano - massone collusocon Cavour e Garibaldi - che lo convincea lasciare Napoli senza opporre resisten-za, e infine da buona parte "dell'officiali-tà" per dirla col Persano, che anteponeall'onore i soldi e le assicurazioni di un fu-turo migliore garantiti da Cavour. Il Diarioprivato politico e militare del Persanoprova come corruzione e tradimento sia-no state le principali armi utilizzate per ilbuon successo dei Mille e della loro im-presa. Dal ricco Diario del Persano ci li-mitiamo a segnalare un semplice pas-saggio di una lettera inviata dal Cavour:"Può assicurare - scriveva all'ammiraglioil 7 luglio 1860 - il generale Garibaldi che

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...e, sono 50Aiezza Prisco (detto“Misuriello”) da Bel -lona, Martedì 2 Ago -sto u.s. ha spento lesue prime 50 cande -line. Auguri da: mo -glie, figli e familiaritranne la sorella Ro -sa che si astiene

perchè vorrebbe che il fratellone Pri -sco non invecchiasse mai.

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05.08.2011

Hurricane, in carcere perché neroDr.ssa Fabiana Salerno - Giornalista - Collaboratrice da Bellona

"Ecco la storia di Hurri-cane/l'uomo che le au-torità incolparono/perqualcosa che non ave-va mai fatto/lo miseroin prigione ma un tem-po egli sarebbe potutodiventare il campionedel mondo". La canta-

va Bob Dylan nel 1975 in difesa di Ru-bin "Hurricane" Carter, l'uomo condan-nato nel 1966 a tre ergastoli per un tri-plice omicidio che non aveva commes-so, avvenuto in un bar del New Jersey.Rinchiuso in carcere, lì dove il negro ètenuto come un topo, il pugile afroame-ricano era stato strappato dai riflettoridella gloria e condotto nel profondo buiodella gabbia del fetore. Simbolo dellepersecuzioni razziali, venne incastratodall'ossessione di un capo di polizia eda un processo costruito su false prove,sull'inganno, su corruzione e discrimina-zione; e condannato da una giuria com-posta da soli bianchi. Il film diretto daNorman Jewison nel 1999 è basato suuna storia vera accaduta in tempi cheinsegnano e sconvolgono per il razzi-smo che guidava gli uomini bianchi d'A-merica a scagliarsi con odio infondatocontro i fratelli negri. La sceneggiatura èestrapolata dal libro "Lazarus e Hurrica-

ne" e dall'autobiografia cheCarter scrisse durante laprigionia, "The sixteenthruond", dalle cui pagineemerge la disperazione diun uomo tradito da unagiustizia mistificata attra-verso l'occultamento dellaverità. Nel non-luogo ve-diamo la sua personalitàframmentarsi in parti checorrispondono a differenti stati d'animo,fino a stabilizzarsi in un unico alter egoche sarà la sua guida, la sua unica com-pagnia. È nel mondo interiore che Cartersi rifugia riuscendo a spostare il suopunto di forza dal corpo alla mente. Nel-la sua storia, il protagonista traspone sestesso facendo della scrittura un mezzodi fuga dalla pena e di elevazione spiri-tuale, per trascendere la realtà terrena eandare oltre le sbarre; ma essa è so-prattutto un'arma per diffondere e urlarela propria innocenza. Carter vive l'espe-rienza del carcere con ascetismo, con-vincendosi di non avere bisogni terreniper adeguarsi alla costrizione della penada scontare, ma rabbia, dolore e pauraconvivono in lui in maniera lacerante. Unragazzo del Canada, Lesra Martin, vie-ne a conoscenza della vicenda leggen-do il libro, si immedesima, crede all'in-

nocenza di Carter e iniziacon lui una corrispondenza;riesce così a convincere isuoi tre assistenti sociali adattivarsi per aiutare il pugilee ridargli la libertà negata.Attraverso Lesra, Hurricanetorna nel mondo reale riac-quistando fiducia e voglia dilottare per superare il sedi-cesimo round: "L'odio mi ha

messo in prigione, l'amore mi farà usci-re". Lesra e Rubin, due storie che si svi-luppano in parallelo per poi congiunger-si, danno al film corposità narrativa edemotiva, portata all'estremo dalla super-ba interpretazione di Denzel Washing-ton. La pellicola scorre sull'alternanzatemporale delle scene che mostrano lefasi attraversate dal protagonista (bam-bino, ragazzo, pugile e recluso) mante-nendo come punto fermo la scena diquella notte quando il dramma ebbe ini-zio, portandogli via più che un sogno, lavita stessa. Un'esistenza ripresa nel no-vembre del 1985, quando il giudice Sa-rokin riconosce la natura discriminatoriadelle accuse e le violazioni costituziona-li, ordinando la scarcerazione immediatadi Rubin Carter. Non è un film sul vittimi-smo ma sulla gloria interiore e sulla giu-stizia che vince nonostante tutto.

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Partiamo per il Gran SassoDr.ssa Angela Colella - Collaboratrice da Castel di Sasso

L'Abruzzo, come tuttisappiamo, è tra le piùbelle regioni del Cen-tro: mete balneari,con il bellissimo maredi Montesilvano, i de-dali di viuzze del cen-tro storico del capo-luogo e il tesoro natu-

ralistico del Parco Nazionale d'Abruzzoche richiama ogni anno centinaia di mi-gliaia di turisti da tutta Europa. Il Parco èun vero scrigno di risorse circondato daalberi secolari e custode di antiche trac-ce di storia e di civiltà lasciate in queste

valli millenni fa. Il Gran Sasso - la vettapiù alta della catena dell'Appennino -collocato ad una manciata di chilometridal mare che nelle giornate più limpide sifa intravedere all'orizzonte, offre numero-si spunti per gli itinerari di trekking, lamaggior parte dei quali segnalati ed or-ganizzati dal Club Alpino Italiano. Il Par-co, oltre a tutelare numerose specie ani-mali - tra cui 550 esemplari di camosci,14 di aquila reale e la vipera dell'Orsini,specie a rischio quanto il panda giganteo la Tigre della Siberia - conserva moltetracce di storia lasciate dai pastori lungole antiche vie della transumanza: alcune

capanne, si pensa, risalgono addiritturaal periodo preistorico. A ridosso di unacollinetta vi è invece collocato "Il RifugioGaribaldi" del 1886 da poco ristrutturatoed ampliato per renderlo più confortevo-le. Tra le altre iniziative del Parco c'è an-che la creazione del "Sistema turisticolocale del Gran Sasso d'Italia" compostoda 20 Comuni che, con al centro il Par-co, elaboreranno delle strategie perun'offerta turistica integrata che com-prenda tutta l'area del Parco. Un'alterna-tiva valida per le vacanze di quest'anno,per perdersi nell'immensità di questi luo-ghi seguendo il ritmo della natura.

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cantata e disillusa erede del-le scomparse virtù del passa-to, "è uno snob che offendeperché offeso dalla volgarità,dai luoghi comuni e dalle ipo-crisie di una società in deca-denza" (Corinzia Monforte, IlPendolo). La commedia nar-ra dell'intreccio amoroso natotra Jimmy Porter, personag-gio dall'antitetico modo di es-sere, sua moglie Alison Red-fern e l'amica Helena Char-les. Jimmy, es speculare del-l'autore, condivide con la mo-glie una monocamera, unsottotetto arredato alla buona, laido edisadorno, le cui atmosfere decadenti fa-voriscono stizza e sdegno: l'insofferenzanel protagonista si trasforma in rabbia, incollera per le prevaricazioni sociali, in in-dignazione per l'isolamento di classe, inparossismo per le discriminazioni soffer-te. La differenza sociale tra i coniugi èsubito evidente: Jimmy, mediante ungioco denigratorio ed offensivo, sottoli-

Look back in anger(Ricorda con rabbia)è una commedia deldrammaturgo ingleseJohn Osborne, natoa Londra il 12 dicem-bre 1929. L'ispirazio-ne del componimen-to è autobiografica, enasce dall'acredine

che l'autore provava verso sua madre edalle sfortunate nozze con Pamela La-ne, la quale, donna pragmatica e con-creta, tarpava impietosamente i desideriartistici dell'eclettico consorte. GeorgeFearon, critico teatrale, ideò per l'operala nota locuzione angry young men (gio-vani arrabbiati), espressione dapprimavolutamente di accezione negativa, chefu in seguito usata in opposizione al fe-nomeno dell'escapismo più estremo del-la letteratura precedente. Look back inanger fu l'emblema delle inquietudini deiceti medi, dei disagi giovanili, dei turba-menti generazionali del '900: il protago-nista incarna quella generazione disin-

Ricorda con rabbiaProf. Francesco Fraioli - Docente Università Federico II - Collaboratore da Napoli

nea l'insofferenza e ildisprezzo verso la fami-glia di Alison, colpevoledi appartenere ad unceto più elevato. Il di-leggio avviene alla pre-senza di Cliff, un amicodei Porter, e ben prestolo scherno si trasformain un gioco grossolanoed incivile che termine-rà col ferimento di Ali-son a causa di un ferroda stiro. Quando la pro-tagonista annuncia chela sua amica Helena

sarà loro ospite, Jimmy andrà su tutte lefurie, ma, dopo una serie di eventi fami-liari, tra i due nascerà una storia d'amo-re. La perdita del bambino da parte diAlison, che era segretamente in dolceattesa, l'arrivo del Colonnello Redfern,suocero di Jimmy, la decisione di Helenadi andar via, sono solo alcuni degli in-gredienti che Osborne utilizza per rende-re ancora più avvincente la trama dell'in-treccio. La riappacificazione finale tra iconiugi dona al pubblico una piacevolesensazione, ma il lieto fine non cancellal'amaro delle prostrazioni dovute ai disli-velli sociali, non annulla le inquietudinedi classe, non espunge le frustrazioni deiceti: Ricorda con rabbia è dunque unmanifesto generazionale, una presa dicoscienza che invita a crescere e a ri-flettere nonostante la perdita degli idealie dei valori morali, al di là delle conven-zioni e al di là della consapevolezza diun futuro difficile ed incerto.

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Giovanni LimongiDr. Domenico Valeriani - Giornalista - Collaboratore da Bellona

Giovanni Limongi, au-dace aviatore bellone-se decorato con Meda-glia al Valor Militare.Le origini dell'aeronau-tica italiana risalgono al1884 quando il Ministe-ro della Guerra autoriz-

zava la costituzione di un Servizio Aero-nautico presso il 3º Reggimento Geniodell'Esercito in Roma. Il 23 giugno 1887fu promulgata la prima legge aeronauti-ca, la n.4593 che istituiva e regolamen-tava una Compagnia Specialisti del Ge-nio destinata all'impiego dei palloni fre-nanti. Il reparto impiegò degli aerostatida ricognizione a scopo di osservazionedall'alto delle posizioni avversarie nellaCampagna dell'Africa Orientale (Eritrea)

Calabria, Silvio Scaroni, PierRuggero Piccio, GiuseppeCenni, Carlo Emanuele Busca-glia, Flavio Baracchini, OrazioPierozzi, Ernesto Botto, MarioVisintini, Giovanni Monti, Fer-ruccio Ranza, Marziale Cerutti,Luigi Olivari, Giovanni Ancillot-to, Antonio Reali, Alvaro Leo-nardi, Mario Bonzano, Brunettodi Montegnacco, Guido Presel,Guido Nobili, Franco Lucchini,Adriano Visconti, Franco Bor-

doni Bisleri, Stefano Cagna ed il capua-no Oreste Salomone. Anche la Città diBellona, decorata di Medaglia d'Oro alValor Militare, vanta un ardito aviatoredella Seconda Guerra Mondiale, insigni-to di Medaglia di Bronzo al Valor Militare:Giovanni Limongi. Nacque a Bellona inprovincia di Caserta il 13 febbraio 1916da Vincenzo e Maria Della Cioppa. Il 5agosto 1936, all'età di venti anni, si ar-ruolò volontario nella Regia Aeronauticain qualità di Aviere Allievo Sergente Pilo-ta e, a seguito del corso, fu assegnato inservizio presso il Centro Reparto Manu-tenzione della IV Zona Aerea Territoriale(Z.A.T.) in Benevento. Frequentò il corsodi pilotaggio presso il Regio Aeroporto diPuntisella presso Fasana in Istria (Pola),successivamente al Centro di Recluta-mento e di Mobilitazione della II ZonaAerea Territoriale (Z.A.T.) in Padova edinfine nel Regio Aeroporto di Grosseto -Centro Reclutamento e Mobilitazionedella III Zona Aerea Territoriale (Z.A.T.)nel periodo dal 1 settembre 1936 al 21febbraio 1937, data di nomina a Pilotad'aeroplano (1º brevetto) su apparecchioCaproni 100. Il 21 febbraio 1937, pro-mosso Primo Aviere, fu trasferito allaScuola Centrale di Pilotaggio del RegioAeroporto di Grottaglie (Taranto). Il 10 lu-glio 1937 fu iscritto nel Ruolo Navigantidell'Arma Aeronautica e successivamen-te il 26 agosto fu nominato Pilota Militaresu apparecchio FIAT BR.3.

Continua

del 1887-1888. Nel 1894 laCompagnia Genio fu tra-sformata in Brigata. Si co-stituí così l'Armata dell'Aria,sotto il controllo dell'Eserci-to per diventare Forza Ar-mata il 28 marzo 1923. Laprima denominazione fu Ar-ma Azzurra, divenuta poiufficialmente Regia Aero-nautica e successivamenteAeronautica Militare. Findalla propria costituzionel'aeronautica ha esercitato un particolarefascino fra i giovani, tanto da richiamarnel'interesse di molti che con la loro auda-cia hanno costituito l'elenco degli "Assidell'Aria". Tra gli aviatori arditi ricordia-mo: Francesco Baracca, Fulco Ruffo di

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Anno V Nr. 104

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San Marino con ilsuo interessante si-stema fiscale, diffe-rente da quello ita-liano, ha favorito losviluppo della suaeconomia. La suapolitica fiscale asupporto delle im-

prese ha reso l'economia sammarinesemolto forte, favorendo negli anni nume-rose operazioni finanziarie. Nel piccolis-simo Stato vige un regime fiscale artico-lato da 2 imposte, quelle dirette ed indi-rette. Le prime si classificano in I.g.r.l.(imposta per persone fisiche e sostitutid'imposta) e I.g.r.p. (imposta per perso-ne giuridiche) che in Italia sono equipa-rate all'Irpef ed all'Ires. Mentre l'I.g.r.p. èl'imposta generale sui redditi d'impresa,nella quale si applica una misura pari al17% sugli utili netti, l'I.g.r.l. è l'impostagenerale sul reddito delle persone fisi-che residenti e non (limitatamente ai so-li redditi prodotti a San Marino) ed è de-terminata applicando un'aliquota pro-gressiva per scaglioni di reddito che va-ria dal 12% al 50% a seconda della fa-scia di appartenenza. Per le imposte in-dirette sugli scambi, SM applica un'im-posta monofase (che colpisce una voltasola il valore dei beni e dei servizi im-portati nel territorio) riconosciuta comemisura equivalente all'IVA, con aliquotapari al 17%. Altre particolarità di questoStato sono l'uso del codice I.S.S. (peridentificare ai fini fiscali le persone resi-denti sul territorio) e del codice C.O.E.,che in Italia equivalgono rispettivamentenel primo caso al codice fiscale, nel se-condo al numero di partita Iva. E che di-re dell'I.S.S. (istituto di sicurezza socia-

La Repubblica di San Marino e l'Italia: due realtà a confrontoDr.ssa Michela Di Stefano - Analista funzionario in ambito bancario - Collaboratrice da San Marino

le) fondato nel 1876 grazie alla SocietàUnione di Mutuo Soccorso della RSM.E' il principale ente previdenziale, pres-so cui devono essere obbligatoriamenteassicurati tutti i lavoratori dipendenti delsettore privato, oltre ad alcune categoriedi lavoratori del set-tore pubblico e allamaggior parte dei la-voratori autonomi:ciò spiega l'inesi-stenza dell'istitutoINPS. A confrontodell'Italia, in questofazzoletto di Statoesiste il Corpo dellaGendarmeria (forzadell'ordine) che svol-

ge funzioni di pubblica sicurezza, poliziagiudiziaria, investigativa ed antidroga.L'elenco delle differenze fra questi dueStati, pur simili, non finisce qui. Per co-noscerle tutte bisogna viverci, per ri-scontrare le diversità.

Emanuela Fusco, bene arrivataIl 07 Luglio 2011, Emanuela Fusco, si è presen-tata ai suoi genitori, Angelica e Giuseppe, per ri-empire i loro cuori di una indescrivibile gioia. Dacirca un mese in casa Fusco di Bellona non siriesce più a dormire perché è Emanuela a det-tare leggi. Carissimi, la felicità che avete prova-te adesso nel diventare genitori è poca rispettoa quella che proverete quando Emanuela virenderà nonni. Noi della redazione avremmovoluto farvi un regalo, ma non siamo riusciti adecidere quale potesse essere più interessantedi quello che vi siete fatto da soli. Auguri

Auguri... doppiIl 6 agosto 2011 il piccolo Michele Martino rice-verà la sua PRIMA COMUNIONE, mentre la so-rella Angela festeggerà il 15esimo compleanno.Gli auguri più sinceri da mamma Luciana e dapapà Nicandro: "Continuate ad affrontare la vitacon responsabilità, caparbietà e tenacia, ad es-sere sempre voi stessi, altruisti e leali, ad aver fi-ducia nel prossimo, e sicuramente il futuro visorriderà". Siete la nostra gioia più grande, vvb.

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05.08.2011

Parlare di Sud in ma-niera "non conforme",significa conoscerequanto è radicataovunque, la certezzache un flusso conti-nuo di denari si spo-sta, unidirezionalmen-te, lungo la direttrice

Nord-Sud dello stivale. Tenaci sono gli in-viti all'autocritica per le "vagonate di mi-liardi" che a Sud si sprecano, e raramen-te manca un riferimento allo sperpero ches'è fatto con la Cassa per il Mezzogiorno.Pare che della ricostruzione postbellica,nel quale la Cassa si inserisce, un difettodi memoria impedisca di ricordare alcunecose, a mio avviso, rilevanti. La fine dellaseconda guerra mondiale ci consegnò unmeridione, largamente più disastrato ri-spetto al Centro-nord, e l'opera di rico-struzione, da queste parti avrebbe richie-sto un'azione tempestiva e certamenteimpegnativa per il governo. Si preferì ri-mettere in moto il settentrione, convo-gliando su quel territorio tutte le risorse

(del Nord e del Sud) per far ripartire ilpaese. Industrie unicamente settentriona-li ricevettero per rinnovarsi ed ampliarsi"vagonate di miliardi", e se qualche spic-ciolo varcò il Garigliano, si volle sottoli-neare che si trattava della "mano che leregioni più progredite, con spirito di soli-darietà, offrivano al Mezzogiorno". Inrealtà questa "solidarietà", rientrava in unprogramma che aveva come presuppo-sto il Piano Marshall, ed erano denari deicontribuenti americani (non padani). Ri-sorse ancora americane (non padane) fu-rono quelle che permisero il varo dellaCassa e, in una prima fase, americano fuanche il controllo sull'impiego dei fondi.Questo potrebbe spiegare il perché ini-zialmente Sud e Nord, insieme, ne tras-sero benefici significativi. Lasciata la ge-stione in mano italiana, la storia ci rac-conta della stagione degli incentivi, dei fi-nanziamenti a fondo perduto, delle age-volazioni; in questa fase il Centro-nord in-tercettò il 70% di quanto stanziato (manon era per il Mezzogiorno?). Gli obiettivifurono miseramente mancati tanto che,

mentre a Nord cresceva l'occupazione, aSud cresceva l'emigrazione. Altre fasi di-ranno di cattedrali nel deserto, di fabbri-che aperte e subito chiuse, di assisten-zialismo, ma sempre è riscontrabile chenelle scelte sono prevalsi, con pervicacia,gli interessi delle regioni più progredite.Le stesse regioni che all'occorrenza di-ventavano "depresse" per utilizzare ilbancomat della Cassa, quelle dove si fa-cevano per via ordinaria, con risorsemaggiori e in silenzio le cose che a Sud,erano presentate come straordinarie, "inpiù", si aggiungevano in realtà al nulla,perché nulla avanzava dal banchetto pa-dano. Fatti i conti, la Cassa ha erogatomediamente 3,5 miliardi di euro l'anno,mezzo punto di PIL. "Vagonate di miliar-di"? Spiccioli! Se prima non diciamo doveè stato speso il restante 99,5 per cento, ese La Germania Ovest in soli vent'anni haspeso cinquanta volte di più per ridurre ilgap con la Germania Est. Il modello nonè mai cambiato: a Nord si investe il gros-so e, con quello che resta, s'indennizza ilSud per i mancati investimenti.

Vagonate di miliardiPietro Fucile - Collaboratore da Pignataro Maggiore

"Fuori il verde" passeggiata tra la naturaIns. Anna Russo - Collaboratrice da Bellona

Al termine dell'annoscolastico 2010/2011,molti sono stati gli even-ti finali di chiusura dellaricca progettualità atti-vata nell'I.A.C. "DanteAlighieri" di Bellona. An-che il progetto di educa-

zione ambientale "Fuori il verde", realiz-zato nella Scuola Primaria, nell'ambitodel progetto PON 2007/2013- C3 FSE2010/448 "Le(g)ali al Sud: un progettoper la legalità in ogni scuola", finanziatocon i Fondi Sociali Europei e realizzatoin partenariato con l'Associazione "Co-mitato Caserta Città di Pace", è giunto altermine raccogliendo larghi consensi peraver avvicinato i bambini ai grandi temisociali della "legalità". Lunedì 30 maggio2011, grazie alla fattiva collaborazione diun cittadino bellonese, Gaetano Criscio-ne, gli alunni hanno vissuto l'ultimaesperienza di immersione nella natura. Ilsignor Gaetano ha portato gli alunni ascoprire la realtà rurale locale. Attraver-sando i polverosi sentieri di campagna,gli alunni sono giunti nella proprietà delfratello del sig. Gaetano, Angelo Criscio-ne, dove ad accoglierli è stata unastraordinaria quercia piantumata nel1902, di ben 109 anni! Un albero gigan-tesco che ha sbalordito gli alunni, emo-

zionandoli ma altempo stesso rinfre-scandoli con la suafolta chioma ver-deggiante. La gran-de quercia, simbolodella natura da sal-vaguardare e ri-spettare, è stata al-lietata con canti,danze, palloncinicolorati e non sonomancate le fotoscattate in ricordodel progetto PONC3 che ha offerto all'utenza scolasticaanche l'opportunità di scoprire ed ammi-rare una realtà ambientale molto vicinama sconosciuta e, a volte, poco apprez-zata. All'ombra della maestosa quercia,il professor architetto Pietro Farina,esperto di chiara fama, ha parlato di "tu-tela attiva" dell'ambiente, volta non soloa sanzionare i comportamenti negativi,ma a promuovere quelli positivi che as-sicurano la qualità dell'ambiente e, diconseguenza, la qualità della vita. In se-rata, alla presenza di numerosi genitorie dell'immancabile Dirigente ScolasticoProf. Luca Antropoli, ripercorrendo a ri-troso tutto il lavoro fatto, hanno efficace-mente curato la restituzione di quanto

realizzato. Le famigliedegli alunni hannomolto apprezzato l'ini-ziativa realizzata esoprattutto quello cheviene chiamato "l'ap-prendimento in situa-zione". Anche il Diri-gente Scolastico haelogiato il lavoro deglialunni e degli opera-tori: "Questo progettoha gettato nel mondodei bambini quei semidi legalità che, sicura-

mente, produrranno i frutti del cambia-mento. Non ci resta che ringraziare l'Eu-ropa che finanzia questi progetti e con-tribuisce al raggiungimento di quel suc-cesso formativo che è l'obiettivo princi-pale della Scuola".

All’interno della nostraAssociazione stiamo

allestendo una biblioteca.Vuoi donare un libro

anche usato? Grazie Franco Falco

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I misteri della chiesa romanica di CiampriscoNicola Ancora - Studente universitario - Collaboratore da Sparanise

Ciamprisco ha sempregoduto di un importanteprestigio per la sua posi-zione geografica e l'ag-gancio con la città di Ca-les nel cui Ager insisteva.In questo paesino, incon-

triamo un'insolita chiesetta che vista dafuori sembrerebbe una normale chiesa dipaese, rivestita in tufo all'esterno e condelle scritte in latino la cui visione peròpotrebbe cambiare se analizziamo neldettaglio la chiesa. Durante i lavori di re-stauro, fatti eseguire dal parroco DonVincenzo Di Martino, dal pavimento è ve-nuta alla luce una stanza i cui usi non so-no ancora chiari. Vi sono delle rientranzenel muro che vanno a formare dei sedilicon al centro un buco e sotto una di que-ste compaiono delle scritte in latino, ros-se e bianche, capovolte. Dal giorno dellascoperta ad oggi le ipotesi di quello chepossa essere e a cosa possa servire

quest'ambiente sonocambiate sempre di più.C'è chi pensa che sianodei sedili-scolatoio neiquali venivano riposti icrani delle persone chedopo una prima sepolturavenivano messi qui pro-babilmente per eliminaregli angusti odori che que-sti potevano emanare(una pratica diffusa in tutto il meridionefino al XIX secolo, poi interrotta per mo-tivi igienici). Un'altra ipotesi presa inconsiderazione è che questa stanza po-tesse essere un Mitreo ossia un luogodove si poteva venerare il dio Mitra (unesempio di Mitreo lo possiamo visitare aS. Maria C. V.). Un altro elemento che cipotrebbe aiutare a datare la chiesetta èuna scritta in latino che si trova sulla fac-ciata principale e che reca due parole"Caleo Vinicia". Questa parola "Vinicia"

allude alla Gens Vinicia, laquale era un'importantissimafamiglia di Cales che si trovaa Ciamprisco perché facevaparte dell'Ager caleno. Guar-dando la chiesetta nella par-te superiore, in prossimitàdell'abside, riscontriamo do-dici figure che fanno partedella mitologia romana o an-che greca. Esempi di queste

figure sono la Pistrice (un mostro marinoavente una coda di serpente) che simbo-leggiava la paura verso l'ignoto, i Grifoni(con il corpo di leone e testa d'aquila)che simboleggiavano Gesù Cristo nell'e-tà medioevale, la Girale (una composi-zione floreale), lupi e leoni che si mordo-no la coda e infine vi possiamo trovareanche una meridiana posta sulla faccia-ta sinistra la quale farebbe pensare aimonaci benedettini che solevano metter-la fuori le loro abbazie.

Francolise

Scrivere sull'a-more puoi farlosolo e unicamen-te se lo provi sul-la pelle. L'amorenon ha limiti, nonha regole, l'amo-re porta amore.

Le persone vivono per amare, per prova-re il sentimento più grande che sia maiesistito, per emozionarsi ad ogni battitodel cuore. Ed il cuore batte forte. Il cuore

diventa un tuono: piccolo, ma fin troppogrande per essere predominato dal cer-vello. Gli esseri umani nel corso dei se-coli sono riusciti a cancellare tutta la rab-bia repressa, hanno creato la rivoluzio-ne, hanno guidato un esercito armato esi son fatti valere; mai nessuno di loronon si è innamorato. Il cuore è colui alquale nessuno può sottrarsi, è colui cheti fa vivere, è colui che ti lascia sul lettodi morte, il giorno in cui il tuo Dio decidedi farti raggiungere il cielo. Quando mio

nonno morì, l'ultimacosa che disse erache amava mia non-na, dopo più di cin-quant'anni di matri-monio. Ed anche do-po la morte l'amorecontinua, e continue-rà. Sono del parereche l'amore piùgrande che l‘uomopossa avere nellasua vita terrena siaquello della madre. Ifigli sviluppano (vo-lenti o nolenti) i trattidi quest'ultima, enon c'è nulla di piùbello. E se mancaquello, niente perico-lo, la risposta piùadeguata è: un ca-ne. Un essere viven-te che non ti tradirà

mai, che cercherà sempre una tua carez-za ed un tuo perdono, perché lui saràsempre accanto a te, nel bene o nel ma-le. Non gli interessa se sei robusto, stra-bico, barbaro, biondo, bruno, Italiano,Americano, Cinese. Il tuo cane ti ameràsempre. Io ho provato amore solo per lamia famiglia ed il mio cane, ma credo siaimportante incontrare una persona con laquale condividere più intimamente que-sto sentimento così dannatamente pro-fondo. Il problema è che al giorno d'ogginon ci si può fidare dei propri simili, i qua-li mentono, scherzano su di te e sulle tueemozioni, modificano tratti del proprio ca-rattere da un giorno all'altro. Semplice-mente, non sono come te. Ma bisognaprima o poi provare, tentare di trovare co-lui o colei che più si avvicina al tuo esse-re, pur se ognuno è fatto diversamente.In poche parole: non mi sono mai inna-morata. Il perché? Non credo ci sia unperché, ho sempre pensato che essereinnamorati è una cosa troppo grande peruna quindicenne, o semplicemente nonse ne è mai presentata l'occasione. Ep-pure io sogno. Sogno di trovare pace, so-gno la vittoria contro un periodo in cuisembrano esserci solo guerre e lotte in-teriori. E mai smetterò di farlo, perché sela vita è imperfetta (perché l'uomo è im-perfetto), sognare è un modo per render-la perfetta. Brava Sara, grazie per aver scelto difar parte della nostra Grande Famiglia.Franco Falco

L’amore? Dif ficile da interpretareSara Barone - Collaboratrice da Marano di Napoli

Dott. Antonio NardielloVitulazio (CE) - V ia Ruggiero I°, 45 - Telefax 0823 967814

Capua (CE) - Via Fuori Port a Roma, 23-25 - Tel. 0823 622199

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05.08.2011

Ciao Nicolina La perdit a di una persona caraci lascia addolorati. La scom -parsa di Maria Nicolina Buono -core da V itulazio ci ha lasciatinello sconforto più profondoperchè è volat a via una donnache con il suo comport amentoci ha insegnato come vivere nel -la serenità e nell’affetto, unadonna che definirla speciale èriduttivo. A Peppino, Dino, San -ta e Alessia: “La vicinanza si di -mostra nel dolore e noi soci del -l’Associazione Dea S port Onlusdi Bellona vi siamo vicini”.

E' difficile cercare diconoscere (e capire)i pensieri, le ispira-zioni, le gioie e i dolo-ri di un presbitero.Soprattutto quando siparla di un uomo co-me padre Pierluigi

Mirra che si occupa di mille cose: dipoesia, di storia, di musica, di teatro, digiornalismo e di tanto altro ancora, dal-la predicazione alla memorialistica. Ciònonostante ha trovato il tempo (o forsela necessità) di esprimere in versi i suoipensieri, i suoi sentimenti. Lo immaginochiuso in convento, sulla scrivania, ascrivere i suoi ricordi, ad appuntare sul-l'agenda e su fogli volanti i suoi versi,semplici e delicati come il suo animo dimissionario di Cristo crocifisso. O comelui stesso preferisce chiamarsi "di cam-minatore". Lo immagino al ritorno di un

viaggio, al crepuscolo, mentre prende lapenna a biro e scrive le sue emozioni.Così ci ha regalato (è proprio il caso didirlo) una parte di sé, la più intima, unframmento del suo cuore, in questo libroedito dalle edizioni Il Mezzogiorno, conuna modesta prefazione del sottoscritto.Pierluigi Mirra è un sacerdote Passioni-sta che è stato al convento di Calvi Ri-sorta oltre trent'anni. E' nato a S. Mariala Fossa, il 31 agosto 1942 e diventatosacerdote nel 1967. E' stato sempre im-pegnato nell'animazione giovanile emissionaria. Oggi è responsabile dellarivista "Presenza Missionaria Passioni-sta" ed è superiore della Casa religiosadi Forino (Av). Nel lavoro pastorale hamanifestato i suoi doni di musicista, pub-blicando Canti per la Liturgia e di anima-zione per ragazzi con le edizioni "S.Paolo" di Roma e "Rugginenti" di Mila-no. Ha scritto racconti e monografie su

venerabili, beati e santi Passionisti: P.Grimoaldo Santamaria (1987), P. Fortu-nato De Guttis (1993), P. GermanoRuoppolo (2001), Sr. Gemma Menditto(2005), P. Giuseppe Pesci (2010), P.Germano Ruoppolo (2010), Beata Ade-laide Brando (2003), Beato GrimoaldoSantamaria (1997), Beato DomenicoBarberi (2011), San Paolo della Croce(2010). Con la pubblicazione di questoultimo libro, dopo aver conosciuto il pre-te predicatore e lo scrittore, impariamo aconoscere anche l'uomo, il poeta. Ma ilpoeta non è poi così lontano dal predi-catore: ci parla di lui, ma soprattutto cicontinua a parlare di Cristo, di Maria, delsacerdozio e dell'esperienza straordina-ria e misteriosa della Croce. Conoscerecosì un uomo che ci rivela le sue debo-lezze, le sue speranze, le sue passioni,ce lo fa diventare più umano, come unpovero Cristo in mezzo a noi.

Io sono un camminatoreProf. Paolo Mesolella - Giornalista - Collaboratore da Calvi Risorta

Redazione - Dalla Repubblica del Beninarrivano i commossi ringraziamenti diDon Luigi ed i suoi collaboratori per ilgrande gesto d'amore e solidarietà rice-vuto nel mese scorso, quando un contai-ner partito da Capua ha raggiunto gli or-fani del Centro di Accoglienza e Forma-zione alla Vita Nostra Signora della Spe-ranza, sito in Lanta. L'iniziativa ideata da

Michele Basile e sua moglie, è stata pro-mossa dal Comitato Missionari della Par-rocchia di San Giuseppe di Capua, e adessa hanno aderito: La Floridita (Bello-na), Ceramidea di Donato De Luca (Bel-lona), Paolo Fasulo (Bellona), MangimiFusco (Bellona), Agenzia Assicurativa diNico Cerullo (Sparanise), Leondardo Srl(Sparanise), Ceramiche Addelio (Vitula-zio), Officina Meccanica Ferraro Srl (Vi-tulazio), Impresa Edile Geom. GianniTaddeo (Vitulazio), Centro Edile Tamma-rese (San Tammaro), Pastificio Pallante(Caserta), Panificio Luigi Esposito (Ca-pua). "A voi tutti fratelli e sorelle di buonavolontà noi vi ringraziamo per il vostro

amore nel mandarci tanti doni nel contai-ner in questo anno 2011. Abbiamo avutogrande gioia nel ricevere la visita degliamici Michele Basile e sua moglie MariaCarmela Dalia. Con loro abbiamo portatii vostri doni e le vostre offerte ai vari or-fanotrofi. Ringraziamo per il gesto d'a-more e promettiamo preghiere per tuttivoi. Don Luigi e i suoi collaboratori". Da informazioni assunte risulta che unparticolare ringraziamento debba essererivolto a Donato De Luca da Bellona che,oltre a donare una quantità di attrezzi siè fatto promotore di una catena di soli-darietà riuscendo ad ottenere un rivelan-te risultato.

Da Lanta i ringraziamenti di Don Luigi

CondoglianzeIl 27 luglio u.s. a Rozzano (MI) si èspento l’avv . Aldo Alfonso D’Aiello,papà delle nostre Collaboratrici Lau -ra e Miriam. Sentite condoglianze al -la famiglia D’Aiello

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Gli alunni che hanno partecipato al per-corso formativo "La democrazia s'impa-ra", attivato con fondi PON - FSE, Obiet-tivo C, Azione 3, hanno culminato le atti-vità in questi giorni. 21 gli alunni chehanno affrontato le importanti tematichedel rispetto delle regole, condizione im-prescindibile per un vivere civile. Dall'in-contro con il dott. Leandro Limoccia, pre-sidente del collegamento campano con-tro le camorre per la legalità e la non vio-lenza, alla visita della mostra "Il vero e ilfalso" della Guardia di Finanza; dallescuderia della Polizia di Stato al viaggioa Bari. In Puglia, gli alunni, hanno visita-to alcuni beni confiscati alla Sacra Coro-na Unita: la sede di "Libera" nel quartie-re di Barivecchia e il Moma di Adelfia.Prima tappa MoMart, ex discoteca deldivertimento notturno pugliese. Due pia-

PON C3 - "LE(G)ALI AL SUD" "LA DEMOCRAZIA S'IMPARA"Un altro successo targato IAC "Dante Alighieri" di Bellona

ni ricavati sotto il manto stradale dov'e-rano ancora visibili i divani ultrararissimi,un vero museo newyorkese; oltre che unprìvèe da "sballo", con costi dai 100 ai500 euro ad ingresso, era utilizzato perilleciti e spaccio. Nell'ottobre 2007 fu se-questrato a seguito di un'operazione co-ordinata dalla direzione distrettuale anti-mafia di Bari. Oggi dal Moma è nato il MoMart - offici-na dedicata alla giovane creatività regio-nale e nazionale. Toccante la visita allasede di Libera nella piazzetta dove nel2001 fu ucciso per errore Michele Fazio,un quindicenne del quartiere. La fami-glia, dotata di grande fede, non solo haperdonato i giovanissimi assassini, masi e spinta nella costruzione di una so-cietà migliore. Con il ricavato dalla mor-te di Michele, infatti, ha sostenuto un

fondo per il recupero di ex-carcerati. Par-ticolarmente ricca d'umanità è stata lafase finale del percorso; gli alunni hannoincontrato, a Bellona, gli ospiti del SIRMonticello. Accolti con grande cordialitànon solo dalla dott.ssa Tozzi ed i suoigentilissimi collaboratori ed operatori main particolare dagli stessi ospiti che, contanto orgoglio, hanno aperto i loro bellis-simi laboratori ai giovanissimi alunni del-la Dante Alighieri. Un'esperienza unica nel suo genere, si-curamente da ripetere considerata la for-te ricaduta emotiva sui giovani fruitori delpercorso che da subito hanno interioriz-zato e compreso l'importanza del rispet-to delle norme per una corretta e civileconvivenza democratica soprattutto in si-tuazioni "diverse", tra virgolette.

Touchnote.com personalizzate le foto-cartolineMaria Grazia Tecchia - Collaboratrice da Casapulla

Finalmente vacanze!Con l’estate arriva ancheil meritato riposo dopotanto lavoro, caldo,stress e chi più ne ha piùne metta. Tempo di sole,mare e spiagge ma an-che di montagna, escur-

sioni e viaggi, e, al momento dei saluticon gli amici e i propri cari, puntuale lasolita raccomandazione: “Mi raccoman-do, non dimenticare la cartolina!” Ed ec-coci dal rivenditore di turno: c’è chi lasceglierà con cura in base alla personache la riceverà, e chi con la fretta di tor-nare al proprio relax ne prenderà a duea due uguali soltanto perché è il pensie-ro quello che conta. Ma può capitare una cartolina che non èesattamente come la volevamo, troppoimpersonale o poco suggestiva, tropposeria o con una scritta che non ci piace?Insomma, se siete insoddisfatti delle car-toline trovate sul posto oppure volete di-vertirvi ed essere presenti nella cartoli-na-ricordo ecco che accorre in aiutoTouchnote.com, un simpatico servizioche permette di caricare foto o immaginidi nostra scelta dallo smartphone o dalweb e trasformarle in cartoline persona-lizzate. Touchnote.com è un’originale al-ternativa alle tradizionali cartoline, il sito

è in inglese ma di uso facile ed intuitivo,in pochi passi infatti sarà possibile crea-re la nostra personale cartolina. Basteràaprire il sito, scegliere la foto (con possi-bilità di prenderla direttamente da Face-book o Picasa, oppure semplicementecaricandola dai documenti del pc), at-tendere l’upload e sbizzarrirsi a manipo-lare l’immagine per ottenere il risultatodesiderato! Proseguendo poi nella no-stra creazione ci verrà richiesto cosascrivere sul retro della cartolina, il clas-sico messaggio da inserire proprio comefaremmo a mano, aggiungere l’indirizzoe il nome del destinatario e visionare in-fine l’anteprima. Siete soddisfatti del vo-stro capolavoro? Bene, potete procede-re al pagamento effettuabile comoda-mente con carta di credito o semplice-mente dal conto paypal. Un servizio

semplice, economico e veloce, bastipensare che dopo la prima cartolina gra-tuita il costo di ogni singola cartolina è disoli 1.99 euro. La nostra cartolina saràinoltre recapitata a mezzo posta entropochi giorni dalla creazione, partirà dalRegno Unito dov’è appunto ubicata lasede dell’azienda produttrice anche di bi-gliettini d’auguri e cartoline tradizionali, eper l’Europa sono previsti solo quattrogiorni di attesa.È stato sviluppato poi il software per No-kia, la prima a voler rendere disponibileuna versione del servizio anche persmartphone dal proprio OVI Store, an-che se successivamente ne è stato mes-so a punto uno simile anche per iPhone,offrendo quindi la possibilità di scattarefoto ed inviarle come cartoline ovunqueci si trovi!

Ambra bene arrivataMartedì 26 luglio u.s. nella clinica Villa Fiori-ta in Capua, Grazia Mongillo, moglie del no-stro Collaboratore Fiorenzo Di Girolamo, hadato alla luce la bellissima Ambra regalandouna sorellina ad Amanda. Fiorenzo, il giornodel suo 39esimo compleanno non poteva ri-cevere regalo migliore.

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Anno V Nr. 104

05.08.2011

Una delle più belle esuggestive meraviglied'Italia. Un monu-mento imponente estraordinario, il mona-stero rupestre di Ole-vano sul Tusciano(Sa) detto anche la"Caverna delle sette

chiese". Una Grotta intitolata all'Arcan-gelo S. Michele che si estende per unchilometro all'interno del monte Raionee la sua altezza raggiunge i quarantametri. Sembra di trovarsi in un luogo in-cantato, d'altri tempi. Di esso infatti par-lano il "Cronicon Salernitano" nell'867ed il famoso "Cronicon Volturnense" delmonaco Giovanni nell'819. Un luogo co-struito dai monaci appartenenti ai bene-dettini di S. Vincenzo al Volturno (qual-cun’altro pensa addirittura a monaci Ba-siliani di provenienza orientale) nel IXsecolo. Un luogo dal freddo pungente ebuio, dove è possibile penetrare solocon le lampade elettriche. Qui l'8 maggiodi ogni anno, salgono in ventimila e quisi sono recati in visita anche i soci del-l'Archeoclub Cales, guidati dal presiden-te Paolo Mesolella. Anche per vedere segli straordinari affreschi del X secolohanno qualche affinità con quelli calenidelle Grotte dei Santi e delle Fornelle.Una serie impressionante di affreschi in-fatti si confonde all'interno dell'imponen-te grotta, sui muri di ben sette chiese,che qualcuno vuole fossero Martirya,dedicati ai Misteri di Cristo. La visita,stante l'inaccessibilità del sito, chiusodalla Soprintendenza, è stata possibile

grazie al preside don Andrea Cerrone, aldottor Vittorio di Cuonzolo e al sindaco diOlevano, avv. Adriano Cianci che hannoguidato i soci caleni all'interno dell'inac-cessibile monumento, dove si intravedo-no almeno cinquanta affreschi tra i qualiquelli rappresentanti la "Traditio Legis etClavium" con S. Pietro e Paolo, S. Gio-vanni e l'agnello, Maria Regina in trono,S. Giovanni Battista e l'Evangelista. Epoi ancora una lunga serie di affreschi, adestra e a sinistra, quasi a ripercorrereper intero la Bibbia Pauperum, con rap-presentate l'Annunciazione, la Visitazio-ne, la Natività, il Battesimo di Cristo, laPresentazione di Gesù al tempio, S. Be-nedetto, S. Scolastica, S. Placito, S. Vi-to, S. Anastasio e Ario di fronte a Co-stantino, la Crocifissione di S. Pietro, laCrocifissione di Cristo e tanti altre figuredi devozione. Gli affreschi, ha spiegato ildott. Cuonzolo, secondo l'autorità del

Beting, sono di origine longobarda bene-ventana ed in essa si ritirò il grande pa-pa Gregorio VII come ancora oggi testi-monia il cosiddetto "Giardino del papa",che si trova all'esterno della grotta. Al-l'interno della grande cavità, disegnatada candele di alabastro, si procede lun-go un chilometro di strada in salita, perun sentiero sconnesso solo guidati dallaluce delle torce. Così si passa dalla pri-ma basilica, alle altre sei cappelle, l'ulti-ma delle quali, inaccessibile, nel ventreprofondo della terra: la tradizione vuolesia stata il rifugio del brigante Nardan-tuono di Olevano sul Tusciano, ma que-sta è un'altra storia.

L'Archeoclub Cales in visita alla caverna delle sette chieseProf. Antonio Scarano - Collaboratore da SparaniseCalvi Risorta

Maria Gravano: sogno realizzatoDa queste colonne riportam-mo che la nostra validissimaCollaboratrice Maria Grava-no stava per essere iscrittanel registro dei Giornalisti-Pubblicisti. Ebbene, ancheper Maria il sogno è diventa-to realtà. Lunedì 18 lugliou.s., nella sede dell’Ordinedei Giornalisti della Campa-nia, Maria Gravano ha rice-vuto dalle mani del Presiden-te Ottavio Lucarelli (foto) il tanto desiderato tesserino. Maria, ad majora.

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Anno V Nr. 104

05.08.2011

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Nessun libro parla di ar-te fascista, nessun pit-tore ha ideato il tratto oil colore fascista. Nonc'è stata un'arte fascistama soluzioni formali so-no state utilizzate dalregime, così come ten-

denze artistiche diverse hanno cercatodi guadagnare le preferenze del regime.Il razionalismo, per esempio, sia in pit-tura che in architettura ha cercato diproporsi come interprete della moderni-tà fascista. La politica artistica del regi-me non tendeva a privilegiare un movi-mento in particolare ma ad ottenere ilconsenso degli artisti e a utilizzare imezzi delle arti per creare consensonella società. Non mancarono gli inter-venti da parte di Mussolini per promuo-vere le attività artistiche. Nel 1931 fucreato l'organismo della Quadriennaledi Roma che sovraintendeva alle espo-sizioni universali. Giuseppe Bottai, figu-ra di alto livello culturale, dal 1936 fu acapo del Ministero dell'Educazione Na-

zionale, re-sponsab i ledelle iniziati-ve di politicaartistica. Nel1938 la rivi-sta "Le Arti"iniziò le pubblicazioni. Nel 1940 fu isti-tuito l'Ufficio per l'Arte Contemporanea.Nel 1942 fu approvata una legge cheprevedeva la destinazione del 2% delcosto complessivo di ogni opera pubbli-ca alla realizzazione di opere d’arte peril suo abbellimento. Testimonianza diquest'ultima iniziativa è l'"Arco del Trion-fo" (foto), a Caserta, realizzato in marmobianco per celebrare gli eroi della PrimaGuerra Mondiale. Sulla cima dello stes-so è posta una statua raffigurante la "Li-bertà" e la "Vittoria". Sempre a Caserta,in piazza Matteotti, si nota un esempiodi architettura fascista, un edificio impo-nente denominato "Casa del Fascio",che ospitava gli uffici del regime. Unastruttura alta 23 metri con una torre cen-trale e due corpi ai lati della torre stessa.

Il 25 luglio 1943 cadde il Fascismo ma laguerra non cessò e "cadde" sotto le ma-cerie buona parte del patrimonio storicoartistico italiano. Fu colpito il simbolo diCaserta: la Reggia. Il 24 settembre 1943gli "alleati" la bombardarono credendolaerroneamente occupata dai tedeschi;una bomba centrò la cappella del palaz-zo reale. Si passò frettolosamente dallapolitica artistica alla politica militarequando il 14 dicembre le Forze alleatedella IV armata occuparono la Reggiatrasformandola in un bivacco militare. Il27 aprile 1945 fu proprio nelle sale bor-boniche che fu firmato il trattato di resadelle forze armate germaniche. Non soloCaserta vide l'impronta fascista e la di-struzione causata dalla guerra. La vicinaCapua fu quasi completamente rasa alsuolo. I palazzi storici, le chiese, le cap-pelle, il ponte sul Volturno ed il duomo fu-rono spazzati via. Protagonista indiscus-so di questa vicenda fu il Museo Campa-no diretto dal socialista Luigi GarofanoVenosta. Da istituzione museale a luogodi incontri per gli antifascisti.

La politica artistica del regimeDr.ssa Graziella Rispoli - Conservazione dei Beni Culturali - Collaboratrice da Capua

Un organo preziosoM.tro Cecilia D'Iorio - Musicista - Collaboratrice da S. Maria CV

Bormio, cittadina del-la Valtellina, non è no-ta solo per le piste dasci e per le bellezzepaesaggistiche maanche per il preziosoorgano conservato inperfetto stato nellachiesa dei Santi Ger-

vasio e Protasio, ricca di opere d'arte ri-salenti ai secoli d'oro dell'antica contea.La costruzione dell'organo iniziò nel1517 con Mastro Leonardo de Bizeris,originario di Alemagna ma a causa delsuo sopravvenuto decesso, il figlio Mar-cantonio ne portò a termine la costruzio-ne nel 1519. Dopo che la chiesa vennedistrutta e successivamente ricostruita,nel 1638 toccò a Giovanni Rugantino,organista di Morbegno e organaro attivoin tutta la Valtellina, restaurare e realiz-

zare un organo con dodici registri. NelXVII secolo furono diversi gli organari,provenienti anche da molto lontano, amettere mano allo strumento:Lochthatt, Messeuer e FilippoMancino di certe origini napole-tane. Nel 1829 toccò a France-sco Marchesini di Brescia am-pliare lo strumento con i tipiciregistri dell'organo lombardodell'epoca. L'organo ha avutosempre un ruolo fondamentalenell'etica Bormiese, infatti, nelXIX secolo il sindaco di Bormioindirizzò una lettera al parrocodove esigeva la presenza di unorganista (altamente qualifica-to) che assumeva l'incarico perconcorso pubblico. Ancora oggil'organo fa sentire la sua poten-te voce fra le volte della chiesa

grazie al buon senso, all'impeccabile cu-ra avuta dagli antenati, al valore dell'artee al rispetto della cultura.

Nozze d’OroGianna Scialdone eMario De Pete il 6 ago-sto festeggiano i primi50 anni di matrimonio.Un’unione felice che èstata allietata dall’arri-vo di Vincenzo e Mari-lena. I “novelli” sposisaranno festeggiati daparenti ed amici pressoil castello “Blu Oriente”.Felicitazione dalla no-stra Redazione.

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Anno V Nr. 104

05.08.2011

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Cristianizzazione nel casert anoDr.ssa Gemma Menditto - Collaboratrice da Casagiove

Tra il III e V secolod.C. l'evangelizza-zione cristiana sidiffuse rapidamen-te in tutta la peni-sola italiana, nefurono interessatianche i territoricompresi tra le an-

tiche città di Galatia (sita tra l'odiernaMaddaloni e San Nicola la Strada), Ca-pua, Sessa e Sinuessa (Mondragone). Ildiffondersi rapido della nuova religionefece sentire la necessità di fondare chie-se rurali che si moltiplicarono nelle loca-lità centri religiosi al tempo del pagane-simo. Ciò rappresentò un fenomenocompletamente nuovo che contrastavacon l'organizzazione tradizionale dellaChiesa del tempo che si concentrava neigrandi centri urbani ed era strettamenterinchiusa intorno al vescovo. Fedeli e ve-scovi si misero al servizio del ministerodella parola allo scopo di diffondere inprofondità il messaggio evangelico, co-me probabilmente fecero il gruppo deidodici confessori leggendari diventandosanti: Castrese, Rosio, Prisco, Tammaro,Secondino, Eraclio, Adiutore, Elpidio,Marco, Augusto, Canione e Vindonio,provenienti dal nord Africa in seguito allapersecuzione dei vandali di Gensericodel 427, approdando sulle coste dellaCampania. Castrese arrivò a Sessa Au-runca dove divenne vescovo, Tammarofu eremita nei dintorni di Capua nell'o-monimo paese, in seguito fu vescovo diBenevento. Il vescovo Eraclio, evange-lizzò il territorio lungo il corso occidenta-

le del fiume Volturno, fino a quando nonfu preso e ucciso dai vandali, diventandopatrono di Pietravairano. Secondino do-po aver predicato nei territori tra Capuae Bellona, di cui divenne patrono, si tra-sferì ad Aeca, l'odierna Troia in Puglia,diventando vescovo. Adiutore svolse lasua missione ad Aversa, in seguito pre-dicò a Cava de' Tirreni e poi a Beneven-to dove morì, divenne patrono di Cava.Augusto si fermò nella città di Galatia,ma in seguito alla distruzione della cittàcompiuta tra l'861 e l'863 ad opera deilongobardi di Capua, fu venerato a CasaHirta (Caserta) luogo in cui si stanziaro-no gli abitanti di Galatia scampati allamorte. Prisco II fuvescovo di Capuadal 440 al 455 annoin cui subì il martirioper mano dei vanda-li insieme ai suoicompagni di fede:San Rosio detto diCapua, Marco, Vin-donio, Canione edElpidio. Sia Canioneche Elpidio operaro-no in Atella, dove El-pidio divenne vesco-vo (384-408). Molti studiosi so-stengono che i dodi-ci confessori non so-no mai giunti dall'A-frica, ma si trattereb-be di predicatori lo-cali, ciò non sminui-sce il loro ruolo cate-

chetico che in quel tempo fu importantis-simo per la diffusione capillare del cri-stianesimo.Brava Gemma, grazie per aver sceltodi far parte della nostra Grande Fami -glia. Franco Falco

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Anno V Nr. 104

05.08.2011

A teatro con "Il centro studi danza Mena Di Maio"Ins. Luciana Antinolfi - Collaboratrice da Calvi Risorta

Un altro anno degno dilode per la prestigiosascuola "Centro StudiDanza Mena Di Maio" diSparanise, protagonista,a conclusione dell'annoaccademico, di due im-portanti manifestazioni. Il

27 giugno 2011 presso l'Auditorium Dio-cesano di Teano si è tenuto il 26esimosaggio di fine anno. Teatro super affolla-to, come sempre del resto, e non potevaessere altrimenti, considerando la pro-fessionalità della coreografa sparanisa-na che ha al suo attivo un centinaio di al-lieve e anni di intensa attività artistica. Lospettacolo dal titolo "I colori dell'anima",sostiene la presentatrice Giovanna Man-dara, "vuole essere un percorso, unviaggio sulla riflessione, l'anima comeguida del nostro agire", o meglio "unacontinua ricerca del significato dell'ani-ma", si scopre l'uomo non con le parole,ma con la bellezza della danza, intesa

come espressione e linguaggio del cor-po. La prima parte è tratta per lo più dal-la rappresentazione Chopiniana (le Silfidi- Les Sylphides) effettuata al teatro Ma-rijnski di San Pietroburgo nella lontanastagione 1908. Ne "I colori dell'anima" lecoreografie sono state riadattate dalMaestro Fabio Gison, quelle dei ballettisuccessivi sono tutte della Maestra DiMaio. Il balletto iniziale presenta le silfidi,creature leggiadre ed alate, ispiratrici deipoeti. La seconda parte dello spettacoloha come titolo "Nessun luogo è lontano".Emerge il tema della multiculturalità, co-

sì attuale nella societàcontemporanea, chenon deve essere inte-so in senso negativo,ma come arricchimen-to culturale. Il fine èquello di evocare, at-traverso la musica e ladanza, luoghi diversidal nostro per lingua,

cultura, religione. Ospite d'onore, NadiaMalavasi di Padova, Presidente dell'As-sociazione Thalidomidici Italiani a cui èstato devoluto l'intero ricavato dellospettacolo. Un plauso per "l'anima" soli-dale della Di Maio, che chiude la seratacon la seguente affermazione: "la miaunica filosofia è avere il dovere di balla-re per tanti, in nome di quelle personeche non lo possono fare". Il 2 luglioscorso, invece, i "gioielli" della scuola,usando una metafora della coreografa,sono stati protagonisti di una serata d'o-nore a Pesaro, finale della rassegnasportiva che rientra nel circuito "Città indanza" organizzata dall'UISP di Terni. Leallieve della scuola hanno partecipato al-la kermesse con la coreografia "Oltre ilgiardino", prescelta per le finali il 2 apri-le scorso a Narni. Gratificazione e sod-disfazione, quindi, per il Centro StudiDanza di Sparanise che, con impegno,costanza e professionalità, continua amietere successi in tutto il territorio na-zionale. E noi tutti sentiamo il dovere diringraziare la "Grande Maestra" per leemozioni che non smette mai di farciprovare.

Festa di San Nicandro a Petrulo Dr.ssa Angela Izzo - Collaboratrice da Calvi

Dal 6 al 9 agostoa Petrulo di CalviRisorta si svolge-ranno le celebra-zioni in onore delpatrono San Ni-candro, Vescovoe Martire. Accan-to a momenti piùpropriamente li-turgici, la Com-

missione festeggiamenti presieduta dalsig. Nicandro Bonacci e dal cassiereGiovanni Izzo, in accordo con il parrocodon Vittorio Monaco hanno organizzatoun programma veramente ricco di even-ti. Domenica, dopo la solenne proces-sione che si snoderà per le vie del pae-se, particolarmente gradito ai cultori del-la buona musica classica sarà il concer-to che si terrà in piazza Giovanni XXIII.La ciliegina sulla torta sarà, però, la per-

formancedel gran-de Um-b e r t oT o z z i ,che sisvolgeràmartedì 9a g o s t o .La festas a r àc h i u s a ,come datradizione, con un meraviglioso spettaco-lo pirotecnico. La devozione al Santo pa-trono di Petrulo accomuna i fedeli di ognietà e meritano, a tal proposito, un plausospeciale i ragazzi della Commissione fe-steggiamenti che dedicano il loro tempoe le loro forze alla buona riuscita della fe-sta stessa. Auguriamo loro una folta par-tecipazione di pubblico.

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Anno V Nr. 104

05.08.2011

Somiglianze e rapporti tra Napoli e il PortogalloJorge Silva - Ufficiale della Marina Militare Portoghese - BagnoliGeografia, clima

e popoloLe somiglianze tra ilPortogallo e l'antico re-gno di Napoli comincia-no con le loro geografie.Tutti e due i territori han-no dimensioni identiche,

circa 550 chilometri di lunghezza daNord a Sud e 200 chilometri di larghezzada Est ad Ovest. Siccome hanno ap-prossimativamente gli stessi limiti di lati-tudine (il Portogallo: 42º10'-36º60' N; ilRegno Di Napoli: 42º55'-36º40' N) le dueregioni hanno clima simile, con tempera-ture amene e, soprattutto, molto sole.Anche le due capitali sono simili: cittàmarittima come Napoli, Lisbona si esten-de su diversi colli e si rivolge verso ilSud. E proprio come Napoli è soggetta aterremoti, di cui è esempio quello terribi-le accaduto nel 1755, che distrusse lacittà e tolse la vita a 10.000 persone. Epoi ci sono le somiglianze tra le due lin-gue, dove esistono tante parole simili

che non si trovono né nell'Italiano né nel-lo Spagnolo, come, per esempio, gli arti-coli determinativi "o" e "a" o la tipicaespressione "Ha da" (in Portoghese "Há-de"). Anche nella letteratura troviamo deilegami: il più famoso poema portoghese,Os Lusíadas, scritto da Luís de Camõese stampato nel 1572, fu ispirato all'Enei-de di Virgilio. Poiché il grande scrittorelatino avrebbe preso da Napoli una buo-na parte della sua ispirazione, possiamodire che anche il maggiore poeta porto-ghese prese un po' dell'ispirazione napo-letana. Di conseguenza, non ci stupisceche i due popoli abbiano molte somi-

glianze: spensierati e un po' disorganiz-zati, anche se, contrariamente ai napole-tani, i portoghesi sembrano troppo seri.

Una storia comuneIl Portogallo e il Regno di Napoli condivi-dono la "culla" storica: nello stesso annoin cui Ruggiero il Normanno era ricono-sciuto dal Papa come Re di Sicilia(1139), Afonso Henriques veniva accla-mato Re del Portogallo (Afonso I) daisuoi soldati dopo un'importante vittoriacontro i Saraceni. C'erano anche rappor-ti familiari tra i due monarchi: la madre diAfonso I, Teresa, era figlia del re AlfonsoVI di Leone, proprio come Elvira, mogliedi Ruggiero. Enrico di Borgogna, padredi Afonso, e Ruggiero, così diventati co-gnati, appartenevano entrambi a famiglieprovenienti dal Nord (dal territorio doveoggi c'è la Francia) - rispettivamenteBorgogna e Normandia - e conquistaro-no i loro domini ai Saraceni.

ContinuaVisitate la pagina "Amicizia Napoli-

Portogallo" su Facebook!

Prima parte

Giano Vetusto il picco-lo paese dell'Agro ca-leno è diviso in variefrazioni quali: Pozzillo,Curti, Villa, Fontana,Fontanelle, MasserieTabasso e Rocciano.Pozzillo è senza dub-bio il toponimo più in-teressante e importan-

te poiché sede della piazza principale edella chiesa madre intitolata ai Santi Fi-lippo e Giacomo. Questa frazione deveil suo nome alle abbondanti fonti d'ac-qua, e di particolare rilievo è il PalazzoDe Franciscis. Curti rappresenta la par-te del paese più prossima alle pendicidei monti Caligola, e comunque quellache si trova più a nord fra le frazioni abi-tate. La frazione Villa, il cui nome è le-gato ad un presunto tempio sito nel luo-go ma comunque non si crede si trattidel tempio che ha dato nome alla cittàma bensì di un tempio minore (di cui og-gi comunque non rimane traccia). Lafrazione Fontana prende il nome pro-prio da un'importante fontana che sfocianel "Rio Maltempo". La frazione Fonta-nelle deve il suo nome allo stesso moti-vo per il quale Pozzillo deve il suo: nu-merose fonti d'acqua presenti un pòovunque. Elemento d'interesse è lachiesa dedicata a Santa Lucia da Sira-

cusa, altra santa venerata in paese. LeMasserie Tabasso prendono il nome dalgenerale borbonico Tabasso il qualepossedeva terre e mulini nella zonanord-ovest delle frazione. Rocciano è lafrazione più a nord, e il suo nome è do-vuto al fatto che è ubicato in una zonarocciosa del paese. Risulta completa-mente disabitata dai tempi della GrandeGuerra ma tutt'ora conserva le rovine inmodo affascinante. Tra i vari eventi litur-gici gianesi abbiamo la festa patronalein onore del santo patrono San Antonioda Padova, la festa in onore di SantaLucia, altra santa molto venerata in pae-se, e la Festa della Madonna delle Gra-zie. Dulcis in fundo non poteva manca-re il sentito pellegrinaggio in onore delSanto Salvatore. Si tratta di uno deglieventi più apprezzati di tutta la tradizio-ne gianese, l'elemento caratteristico etradizionale per ec-cellenza è la "Mazze' Sàntu Salvàtor"(Bastone di SanSalvatore) ovveroun bastone di Olmocon la corteccia inci-sa e successiva-mente lavorato conil metodo della piro-grafia in modo dacreare un motivo re-

golare e decorativo. Il pellegrinaggio(25 km circa) segue un antico percorsomontano, che parte dalla chiesa madrein forma di processione, guidata da duecroci una maschile e l'altra femminileentrambe sorrette a turno da vari croci-feri, per giungere alla vetta del MonteMaggiore dove sono siti due santuari:quello di "Santa Maria a Frate Janne" equello dedicato al Santo Salvatore. Il ri-torno si effettua percorrendo a ritroso lastrada dell'andata, e una volta giunti inpaese, si formano dei gruppi di persone(sempre differenziati in maschili e fem-minili) guidati dalle rispettive croci che aturno intonano cori di litanie dei santipercuotendo con forza i loro bastoni(tradizionali e non) sul terreno inces-santemente, creando un'atmosferaquasi "pagana".

Vademecum gianeseGiuseppe Gallina - Collaboratore da Giano Vetusto

ALTIERI S.R.L.

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Collaboratori

Karol W ojtyla Santo SubitoDr. Giuseppe Alise - Scienze del Governo e Amministrazione - Collaboratore da Pomigliano d'Arco

Karol Wojtyla nacque il18 maggio 1920 a Wa-dowice, città a soli 50km da Cracovia, in Po-lonia. Terminati brillan-temente gli studi liceali,nel 1938 si trasferì aCracovia dove frequen-tò la Facoltà di Filosofia

della città. Durante gli studi di Filosofiafrequentò anche lo "Studio 38", un circo-lo teatrale che durante la seconda guer-ra mondiale proseguì in modo clandesti-no. Nel 1942, sentendosi chiamato al sa-cerdozio, iniziò a frequentare i corsi diformazione presso il seminario maggioredi Cracovia. Nell'agosto del 1944 l'arci-vescovo di Cracovia ospitò, insieme adaltri seminaristi clandestini, Karol Wojty-la nel Palazzo dell'arcivescovado persalvarlo dai tedeschi. Il futuro Papa ri-marrà lì fino al termine della secondaguerra mondiale. Il 1 novembre 1946 Ka-rol Wojtyla fu ordinato sacerdote e, dopopochi giorni, partì per Roma. Fu profes-sore di Teologia Morale ed Etica nel se-minario maggiore di Cracovia e nella Fa-

coltà di Teologiadi Lublino. Nel1964 Karol Wojty-la fu nominato ar-civescovo metro-polita di Cracoviae pochi anni dopovenne nominatocardinale da PapaPaolo VI. Dopo lamorte di Paolo VI,Karol Wojtyla par-tecipò al conclaveche, il 26 agosto 1978, elesse GiovanniPaolo I (Albino Luciani) ed in seguito al-la improvvisa morte di quest'ultimo, il 14ottobre 1978 iniziò un nuovo Conclaveed il 16 ottobre 1978 il cardinale KarolWojtyla venne eletto Papa con il nome diGiovanni Paolo II. La sera del 16 ottobre1978 quando fu annunciata la sua ele-zione al soglio di Pietro tutti capirono chequel Vescovo arrivato dall'Est, scono-sciuto a molti, cresciuto in un villaggiopovero della Polonia, testimone e vittimadi persecuzioni, avrebbe segnato unasvolta epocale per la Chiesa e l'umanità

intera. Il 13 maggio1981, Ali Agca, ungiovane turco tra lafolla in piazza SanPietro, sparò al Pa-pa due colpi di pisto-la, ferendolo in mo-do grave all'addo-me. Gli organi vitalifurono solo sfioratied una volta ristabili-tosi il Papa, perdo-nato il suo attentato-

re, lo andò a trovare in carcere. KarolWojtyla, causa la sua ferma e convintafede, ritenne che la Madonna l'avesseprotetto e salvato, e per Suo volere lapallottola estratta fu incastonata nella co-rona di una statua di Maria. Nel 1986Wojtyla visitò la sinagoga di Roma, ciò fuun evento storico in quanto nessun altroPontefice lo aveva mai compiuto prima.Molto importanti, sono stati i viaggi neipaesi dell'Est europeo, che sancirono lafine dei regimi comunisti e quelli in zonedi guerra quali Sarajevo e Beirut, che rin-novarono l'impegno della Chiesa cattoli-ca per la pace. Storico fu anche il viaggiodi Papa Wojtyla a Cuba, nel 1998, doveavvenne l'incontro con il "Leader maxi-mo" Fidel Castro. Anche verso gli ultimianni della sua vita, durante i quali haconvissuto con il morbo di Parkinson,Karol Wojtyla non ha mai rinunciato acompiere viaggi molto faticosi e altrettan-to impegnativi. Il 2 aprile 2005, dopo due giorni di ago-nia, Karol Wojtyla morì.

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Il Sig. Barry conduce-va una vita monotonae ritirata. Poco religio-so e poco praticanteviveva tra i suoi libri ela letteratura che tantoamava. Ammogliato e senza

figli era considerato da tutti un misantro-po. Non faceva mai del bene, ma nonfaceva nemmeno male a nessuno. Ungiorno catturò un topolino che gli davafastidio in casa, mediante una trappolache aveva acquistato in un negozio diferramenta. “Domani deciderò la tua sor-te” disse, e andò a dormire. Grande fu la

Il Sig. Barry .Salvatore Antropoli - Collaboratore da Pontelatone

sua sorpresa all'indomani quando videche il topolino, o meglio la topolina, ave-va partorito. Una nidiata di puntini neri che si agitava-no appena in fondo alla gabbia e lamamma che lo guardava con gli occhiet-ti rossi che sembravano chiedere pietà.“Portali in giardino e falli affogare nellavasca” disse la moglie, ma il sig. Barrynon ne ebbe il cuore. Li portò nel boscoe diede loro la libertà. Un giorno accad-de che il sig. Barry morì e l'Eterno glichiese cosa avesse mai fatto per meri-tarsi il Paradiso. L'uomo si sentì perdutonon ricordando nessun episodio che po-tesse gratificarlo agli occhi di Dio. Final-

mente si ricordò della topolina e cosìparlò: “Un giorno ho avuto pietà di unamadre, e ho rispettato la vita”. Poi rivan-gando nelle sue nozioni letterarie glivennero in mente le parole di Lucia de "Ipromessi sposi" quando chiese pietà al-l'Innominato. "Il Signore perdona tuttoanche per una sola opera di misericor-dia", disse. Gli occhi dell'Onnipotentesfolgorarono e la luce si accese ai duepoli dell'universo, sul suo volto si profilòl'ombra dolcissima di un sorriso, mentresi tormentava la fluente barba argentata,infine parlò: “Entra - disse - anche peruna sola opera di misericordia, Io ti aprola porta del paradiso”.

Le ricette di Niett a Collaboratrice da Bellona

Carpaccio caldo di orata su foglia di vite

Ingredienti per 2 perso-ne: 2 filetti di orata, 2 fo-glie di vite, 1 limone, sa-le, olio extravergine d'oli-va, foglioline di menta,peperoncino rosso in pol-

vere. Sistemate i filetti di orata dentrofoglie di vite. Condite con un filo di olioextravergine e ricoprite con la scorza dilimone, foglie di menta sminuzzate equalche goccia del succo di limone. Ag-giustate di sale e mettete in forno per treminuti a 140 gradi. Tirateli fuori dal fornoquando le foglie di vite risultano legger-mente accartocciate. Sistemate nel piat-to e decorate con pennellate di una

emulsione composta da olio, peperonci-no rosso in polvere, completando conun ciuffetto di menta.

Polpo con p atate, basilico e pomodori secchi

Ingredienti per 1 persona: Tentacolo dipolpo, sale, peperoncino, olio extraver-gine, erba cipollina, 2 pomodori secchi,5 foglie di basilico fresco, 1 patata. Met-tete a cuocere il tentacolo di polpo per30 minuti. Fatelo raffreddare, conditecon sale e peperoncino e finite la cottu-ra alla griglia. Fate cuocere la patata inacqua salata e ancora calda schiaccia-tela con l'aiuto di una forchetta, quindicondite con olio extravergine, sale, qual-che filo di erba cipollina tritata e i pomo-

dori secchi tagliati a pezzetti. Preparateil pesto con dell'olio extravergine, sale efoglie di basilico precedentemente sbol-lentate e raffreddate in acqua e ghiac-cio. Per servire disponete alla base delpiatto la patata schiacciata e sopra ada-giate il tentacolo di polpo, condite con ilpesto e guarnite con erba cipollina ebuccia di pomodoro disidratata.

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Il tradizionale appunta-mento estivo si è svolto,come di consueto, nel ri-one "Chiesa Vecchia",intorno alla chiesetta del12° secolo circa, che oc -cupa un posto importan-te nella tradizione reli-

giosa del paese. Dopo qualche anno chevedeva questa manifestazione ridotta adun semplice mercato occasionale, siamotornati a vedere alcune novità che hannoanimato le tre serate della manifestazio-ne. Il primo luglio si è svolto un importan-te convegno sul tema "Pianura internacasertana C6", che ha visto la partecipa-zione, sotto la regìa dell'AmministrazioneComunale di Francolise, di numerosiesponenti politici regionali, provinciali e

locali, e dell'europarlamentare locale On.Vincenzo Iovine. I punti di apertura delconvegno sono stati ottimamente pre-sentati dal Sindaco di Francolise NicolaLanna. I successivi interventi hanno illu-strato idee, proposte e critiche su pre-sente e futuro del territorio, dando modoai cittadini di trarre le proprie conclusionida un confronto che, speriamo, sia statocostruttivo. Dopo il convegno la serata è stata alleg-gerita e resa particolarmente gradevoledal saggio della locale scuola di ballo"Top Dancing", dei maestri Luigi Raddi eRosaria Ranfone, che ha visto la parteci-pazione di decine di bambini ed adulti.Merita una menzione particolare la sfila-ta in costumi storici organizzata dall'I-CAS di Francolise, con la partecipazione

di studenti e insegnanti delle Scuole Me-die ed Elementari. Numerosi stand diespositori vari hanno ravvivato le serate.Molto apprezzato quello relativo ai pro-dotti ortofrutticoli delle aziende agricoledella zona, organizzato dal Forum Gio-vani di Francolise con il patrocinio delComune, con degustazione gratuita di ri-cette tipiche preparate con gusto e stileda un giovane appassionato di cucina,Lorenzo Simeone, gestore di un fre-quentato wine- bar locale. L'eccezionalepartecipazione di folla, anche da paesivicini, ha reso le serate particolarmenteanimate. Questo successo fa sperare inun continuo miglioramento e ampliamen-to della manifestazione, impegno chel'attuale amministrazione comunale sem-bra intenzionata a portare avanti.

La fiera del 2 luglioRoberto Iannotta - Collaboratore da Francolise

Nella società odierna, co-siddetta del "benessere",si va diffondendo semprepiù lo stile di vita sedenta-ria Sembra una sorta diepidemia globale che ri-guarda tutte le fasce dietà, indipendentemente

dal sesso. Le cause sono molteplici, maalla base vi è senz'altro una mancanza di"cultura del movimento". Secondo il rap-porto dell'indagine Osservasalute 2010,condotta dall'Università Cattolica del Sa-cro Cuore di Roma, in Italia più di un ter-zo della popolazione adulta (35,5%) è insovrappeso, mentre una persona su die-ci è obesa; in totale, il 45,4% della popo-lazione adulta è in eccesso ponderale.Le regioni meridionali presentano la pre-valenza più alta di persone in sovrappe-so (Molise 40,1%, Basilicata 41,0%) eobese (Campania e Emilia-Romagna11,5%). L'eccesso ponderale, tradotto intermini di sovrappeso e/o obesità, au-menta soprattutto il rischio di patologiecardiovascolari (39% di tutti i decessi re-gistrati annualmente; i tassi più elevati ri-

Muoversi per vivere meglioDr. Fabio Pane - Scienze e T ecniche delle Attività Motorie Preventive e Adatt ate - Francolise - [email protected]

guardano la Campania - CNESPS,2008), metaboliche (il 4,9% degli italianiè diabetico; la prevalenza è più alta nelSud e nelle Isole, con un valore del 5,6%- ISTAT, 2010) e tumorali (il 4% dell'inte-ra popolazione italiana ha avuto una dia-gnosi di tumore; la prevalenza nel Sud èdel 2-3% - AIRTUM, 2010). La preven-zione può essere attuata tramite la pro-mozione di Stili di Vita Attivi e Sani; unacorretta alimentazione e adeguati eserci-zi fisici, permettono di mantenere unbuono stato di salute, prevenendo l'obe-sità e le sue complicanze; consentono,inoltre, di ridurre le conseguenze di alcu-ne patologie croniche. Esiste un profes-sionista che sia più indicato alla promo-zione degli "stili di vita attivi e sani"? Inrealtà sì, esiste da tempo; si tratta dellaureato in Scienze Motorie. Più precisa-mente, il laureato magistrale in Scienzee Tecniche delle Attività Motorie Preven-tive e Adattate alle patologie. Il suo ruoloè quello di lavorare in ambito preventivocon soggetti sani, oppure con soggettiportatori di patologie croniche stabilizza-te (diabete, obesità, ipertensione arterio-

sa ecc.), anziani e disabili. Nel nostroterritorio si investe poco su campagne dipromozione della pratica di attività moto-ria, in particolar modo sullo "sport per tut-ti", cioè a misura di ciascuno. Si tratta diun dato fondamentale per la salute dellepersone, ma anche per ridurre le spesedel Sistema Sanitario Nazionale dovutealle ingenti ospedalizzazioni causate dacondizioni morbose di facile prevenzio-ne. "Se fossimo in grado di fornire a ciascu-no la giusta dose di nutrimento ed eser-cizio fisico, né in difetto né in eccesso,avremmo trovato la strada per la salute"(Ippocrate di Coo, 460-377 a.c).Bravo Fabio, grazie per aver scelto difar parte della nostra Grande Famiglia.Franco Falco

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Settembre 03 - 04 - Ottobre 08 - 09Novembre 12 - 13 - Dicembre 10 - 1 1

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FormicolaSettembre 25

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Orario feriale dei treni T riflisco - Napoli(valido dal 12.12.2010 al 11.12.2011)

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