ICMQ Notizie n. 79

24
Associazioni di categoria, consulenti e organismi di certificazione insieme per un cambio culturale È stata recentemente pubblicata la nuova norma Iso 9001 che introduce concetti nuovi per il sistema di gestione della qualità, quali l’analisi del contesto in cui si opera, l’individuazione delle parti interessate e delle loro aspettative, l’analisi dei rischi e delle opportunità per l’azienda. È naturale chiedersi quale contributo possa fornire questo nuovo approccio e che peso possa assumere il concetto di qualità nella strategia d’impresa, soprattutto in un periodo di recessione conclamata come quello che sta vivendo da tempo il nostro Paese, in una fase forzata di razionalizzazione dei costi e di taglio degli investimenti. L ’obiettivo della nuova norma è di elevare il livello di visione strategica dell’impresa e, attraverso un processo codificato e razionale, identificare i fattori che possano permettere di raggiungere gli obiettivi desiderati. Se non è un approccio nuovo per le grandi imprese, lo è di sicuro per la maggioranza delle piccole medie imprese che sovente sono guidate dall’istinto dell’imprenditore. E questo nuovo approccio è ancora più importante nel mondo delle costruzioni, dove il mercato ha subito una profonda ristrutturazione, con l’eliminazione di chi non ha saputo innovarsi e salvando invece coloro che hanno saputo leggere le nuove tendenze. Fino a pochi anni fa era sufficiente costruire, mettere sul mercato qualsiasi prodotto e tutti ne avrebbero beneficiato; il costruttore, il sistema finanziario, il compratore. Il mercato continuava a crescere e tutti ne traevano profitto. Ora la situazione è decisamente diversa. La qualità attesa è ben superiore, si pretende un bene che possa conservare il proprio valore nel tempo, che abbia economicità di gestione e garantisca risparmi energetici, che possa dare la necessaria sicurezza contro eventi sismici e naturalmente che offra standard di comfort e benessere abitativo all’altezza delle migliori prassi e tecnologie. E il tutto deve essere accessibile ad un prezzo di mercato ben al di sotto del valore di alcuni anni or sono. Le imprese devono perciò abbinare tecnologia e innovazione a efficientamento dei sistemi produttivi. La sfida non è semplice ma solo chi è in grado di coglierla e affrontarla potrà crescere. Ed ecco che la nuova norma fornisce lo strumento per gestire anche questi processi decisionali. È indubbio che dovrà accompagnarsi a un cambio nell’atteggiamento culturale delle imprese, la certificazione del sistema di gestione per la qualità non sarà più la semplice conquista di un “bollino” da esibire nelle gare d’appalto. E tutti noi che abbiamo un ruolo nel sistema di impresa, associazioni di categoria, consulenti, organismi di certificazione, dobbiamo unirci e fare sinergia per far comprendere alle imprese questa nuova opportunità da non perdere. 2 ICMQ è su LinkedIn 2 Accredia: completato il rinnovo delle cariche 3 Calcestruzzo, nuova fase per Federbeton 3 Mettiamoci in evidenza 4 Uni En Iso 9001 e 14001: pubblicati gli aggiornamenti 5 La Linea guida Conforma per la Iso 9001:2015 6 Guida per l’applicazione della Iso 50001 alla produzione di laterizi 6 Caratteristiche acustiche di pannelli prefabbricati in cls 7 Nuovo Ambassador in India per Make It Sustainable 8 L’utilizzo delle risorse secondo il protocollo Envision 10 ICMQ e Isi per la sostenibilità delle infrastrutture 10 La convalida accresce la credibilità dei prodotti 11 Un’Epd di ferro 12 Domande frequenti sul Cpr (prima parte) 14 Fgas: ancora tanta confusione 14 Mantenimento certificazione fgas on line 15 Vigilanza del Servizio tecnico centrale presso i laboratori autorizzati 16 Gli assicuratori richiedono il controllo tecnico 18 Codice appalti: il disegno di legge delega 19 Seminari ICMQ con ordini professionali su certificazione Ege 19 Ege: lo schema ICMQ già adeguato a quello ministeriale 20 Norma europea per la certificazione dell’auditor energetico 21 Vigilanza privata: rilasciate le prime certificazioni obbligatorie 24 Formazione Anno XIX - settembre 2015 Istituto di Certificazione e Marchio di Qualità per Prodotti e Servizi per le costruzioni ICMQ NOTIZIE 79

description

Sfoglia il nuovo notiziario di ICMQ.

Transcript of ICMQ Notizie n. 79

Page 1: ICMQ Notizie n. 79

Associazioni di categoria, consulentie organismi di certificazione insiemeper un cambio culturaleÈ stata recentemente pubblicata la nuova norma Iso 9001 che introduceconcetti nuovi per il sistema di gestione della qualità, quali l’analisi delcontesto in cui si opera, l’individuazione delle parti interessate e delleloro aspettative, l’analisi dei rischi e delle opportunità per l’azienda.È naturale chiedersi quale contributo possa fornire questo nuovoapproccio e che peso possa assumere il concetto di qualità nella strategiad’impresa, soprattutto in un periodo di recessione conclamata comequello che sta vivendo da tempo il nostro Paese, in una fase forzatadi razionalizzazione dei costi e di taglio degli investimenti.L’obiettivo della nuova norma è di elevare il livello di visione strategicadell’impresa e, attraverso un processo codificato e razionale, identificarei fattori che possano permettere di raggiungere gli obiettivi desiderati.Se non è un approccio nuovo per le grandi imprese, lo è di sicuroper la maggioranza delle piccole medie imprese che sovente sono guidatedall’istinto dell’imprenditore. E questo nuovo approccio è ancora piùimportante nel mondo delle costruzioni, dove il mercato ha subito unaprofonda ristrutturazione, con l’eliminazione di chi non ha saputoinnovarsi e salvando invece coloro che hanno saputo leggere le nuovetendenze. Fino a pochi anni fa era sufficiente costruire, mettere sulmercato qualsiasi prodotto e tutti ne avrebbero beneficiato; il costruttore,il sistema finanziario, il compratore. Il mercato continuava a cresceree tutti ne traevano profitto.Ora la situazione è decisamente diversa. La qualità attesa è bensuperiore, si pretende un bene che possa conservare il proprio valorenel tempo, che abbia economicità di gestione e garantisca risparmienergetici, che possa dare la necessaria sicurezza contro eventi sismicie naturalmente che offra standard di comfort e benessere abitativoall’altezza delle migliori prassi e tecnologie. E il tutto deve essereaccessibile ad un prezzo di mercato ben al di sotto del valore di alcunianni or sono. Le imprese devono perciò abbinare tecnologia einnovazione a efficientamento dei sistemi produttivi. La sfida nonè semplice ma solo chi è in grado di coglierla e affrontarla potrà crescere.Ed ecco che la nuova norma fornisce lo strumento per gestire anchequesti processi decisionali. È indubbio che dovrà accompagnarsi a uncambio nell’atteggiamento culturale delle imprese, la certificazionedel sistema di gestione per la qualità non sarà più la semplice conquistadi un “bollino” da esibire nelle gare d’appalto. E tutti noi che abbiamoun ruolo nel sistema di impresa, associazioni di categoria, consulenti,organismi di certificazione, dobbiamo unirci e fare sinergia per farcomprendere alle imprese questa nuova opportunità da non perdere.

2 ICMQ è su LinkedIn

2 Accredia: completato il rinnovodelle cariche

3 Calcestruzzo, nuova faseper Federbeton

3 Mettiamoci in evidenza

4 Uni En Iso 9001 e 14001:pubblicati gli aggiornamenti

5 La Linea guida Conformaper la Iso 9001:2015

6 Guida per l’applicazione della Iso50001 alla produzione di laterizi

6 Caratteristiche acustichedi pannelli prefabbricati in cls

7 Nuovo Ambassador in Indiaper Make It Sustainable

8 L’utilizzo delle risorse secondoil protocollo Envision

10 ICMQ e Isi per la sostenibilitàdelle infrastrutture

10 La convalida accresce la credibilitàdei prodotti

11 Un’Epd di ferro

12 Domande frequenti sul Cpr(prima parte)

14 Fgas: ancora tanta confusione

14 Mantenimento certificazione fgason line

15 Vigilanza del Servizio tecnicocentrale presso i laboratori autorizzati

16 Gli assicuratori richiedonoil controllo tecnico

18 Codice appalti: il disegno di leggedelega

19 Seminari ICMQ con ordiniprofessionali su certificazione Ege

19 Ege: lo schema ICMQgià adeguato a quello ministeriale

20 Norma europeaper la certificazionedell’auditor energetico

21 Vigilanza privata: rilasciate le primecertificazioni obbligatorie

24 Formazione

Anno XIX - settembre 2015

Istituto di Certificazionee Marchio di Qualitàper Prodotti e Serviziper le costruzioni

ICMQNOTIZIE 79

Page 2: ICMQ Notizie n. 79

2ICM

QNo

tizie

n.79

Accredia: completatoil rinnovo delle caricheA seguito del rinnovo del Consiglio direttivo diAccredia per il triennio 2015-2018, sono statecompletate le nomine dei rappresentanti epresidenti dei Comitati, organi di governo articolatiin maniera flessibile ed equilibrata al fine digarantire la trasparenza del processo decisionale ela condivisione degli obiettivi e degli indirizzi politici.Il Comitato esecutivo, che ha la funzione diapprofondire le tematiche di competenza delConsiglio direttivo e di prepararne le delibere,con particolare riguardo per quelle di naturaamministrativa e gestionale, vede la seguentecomposizione:Giuseppe Rossi, presidente,Vito Claudio Fernicola, vice presidente,

Massimo Guasconi, vice presidente,Bruno Panieri, vice presidente,Luciano Gaiotti, Confcommercio,Lorenzo Orsenigo, Conforma,Gualtiero Ricciardi, Istituto superiore sanità,Donato Rotundo, Confagricoltura,Michele Ruta, Confcooperative.Alla presidenza del Comitato di indirizzo egaranzia, organo che esprime il contributo deisoci, nonché le proposte di altri soggettieventualmente interessati alle attività diaccreditamento, alla formulazione degli indirizzioperativi e al buon funzionamento dell’ente diaccreditamento, è stato eletto Roberto Cusolitodi Alpi, per volere del mondo imprenditoriale.Per il Comitato di accreditamento, infine, lapresidenza è stata conferita a AntonellaD’Alessandro del Mise.

Silvia Rusconi

ICMQ è su LinkedInProsegue la nuova strategia dicomunicazione digitale di ICMQ e sirafforza con nuovi strumenti.Dopo la pagina Facebook, che haraggiunto in pochi mesi oltre 700

follower di settore, l’account twitter@ICMQItalia e il canale youtube, è di pochigiorni fa l’apertura del profilo aziendale suLinkedIn. L’invito è ovviamente di seguirci suidiversi canali social dove sarete costantementeaggiornati sia sulle iniziative formative di ICMQsia sugli accadimenti più importanti del settoredelle costruzioni. Non vi sembra abbastanza?Vi ricordiamo che, da oltre un anno, ICMQha introdotto, primo in Italia, l’innovativo utilizzodel QRcode per identificare il certificato attivodi un’azienda e visualizzarne la validità,a supporto della legalità, della trasparenza edella rintracciabilità. Seguiamo il nostro clientecon professionalità, dinamismo e originalità.Una qualità tutta italiana e di cui noi andiamomolto fieri.

Roberto Garbuglio

Page 3: ICMQ Notizie n. 79

3ICM

QNo

tizie

n.79

Calcestruzzo, nuova faseper FederbetonFederbeton, federazione facente parte diConfindustria, riunisce le associazioni della filieradel cemento e del calcestruzzo ed è nata peraggregare le diverse componenti del mondo delconcrete, ovvero cemento, ready-mixed e precast,additivi, armature e aggregati, secondo unprocesso da tempo avviato in molti paesi europei.Con 12 miliardi di fatturato complessivo e oltre50mila addetti, le attività rappresentateesprimono, a livello nazionale, il 10 per cento delmercato delle costruzioni e lo 0,5 per cento del

prodotto interno lordo italiano. Recentemente lafederazione si è ristrutturata per dare spazio allediverse componenti del mondo che rappresenta:da luglio ha preso il via la nuova fase operativa,con la messa a punto di una nuova strutturaorganizzativa finalizzata ad aumentare l’efficaciadelle azioni e nel contempo ridurre i costicomplessivi del sistema nella salvaguardiadell’autonomia delle singole associazioni.Rinnovata anche la governance che vede laconferma del presidente Sergio Crippaaffiancato dai vice presidenti Giacomo Marazzi diAitec, Andrea Bolondi di Atecap e DarioBellometti di Conpaviper.

Silvia Rusconi

Mettiamoci in evidenzaRaggiungere e mantenere un sistema di gestioneaziendale certificato comporta uno sforzoconsiderevole.Allora perché certificarsi? Le motivazioni cheportano ad avere un sistema certificato sidistinguono tra interne (riduzione dei costi,miglioramento continuo, migliore gestione tempie metodi...) ed esterne (richieste da parte deicommittenti pubblici e privati, distinzione daicompetitor...).Ma come facciamo a distinguerci dai nostricompetitor? Distinguiamo le persone anche soloda piccole caratteristiche e segni particolari, manel caso di un’azienda il marchio di un organismodi certificazione inserito su una carta intestata otra le pagine di un sito internet potrebbe nonessere sufficiente.In questo modo tra l’altro l’evidenza di esserecertificati e distinti dagli altri arriva al potenziale

cliente in ritardo, quando cioè ha già presocontatto comunque con la nostra azienda.Il messaggio di essere “diversi dagli altri” devearrivare prima, soprattutto ai soggetti che nonconoscono ancora la nostra azienda e i servizi chepossiamo offrire. Allora facciamo vedere ilmarchio che ci distingue soprattutto a chi nonnon ci conosce, a persone che ferme in coda nellenostre autostrade intasate possano buttarel’occhio sulla scritta “azienda con certificazionesistema qualità Iso 9001”. Perché questo siapossibile ICMQ mette a disposizione dei propriclienti adesivi da apporre sui mezzi aziendali,completamente gratuiti.Richiedeteli all’indirizzo [email protected].

Giovanni Marino

Due esempi di applicazionedei marchi adesivi.

Page 4: ICMQ Notizie n. 79

4ICM

QNo

tizie

n.79

Uni En Iso 9001 e 14001:pubblicatigli aggiornamentiIl 15 settembre scorso Iso ha pubblicato laversione 2015 di due delle norme più conosciute ediffuse a livello globale: Uni En Iso 9001 (sistemidi gestione per la qualità) e Uni En Iso 14001(sistemi di gestione per l’ambiente). Lapubblicazione arriva alla fine di un percorsocondiviso al quale hanno partecipato oltre 100paesi. Le due norme sono state sviluppateseguendo la direttiva Iso che impone unastruttura comune a tutti gli standard (nuovi oaggiornati) che trattano il tema dei sistemigestione, la cosiddetta high level structure.Anche se a una prima occhiata, specie per la UniEn Iso 9001, può sembrare di trovarsi di fronte auna svolta radicale, in realtà le novità introdottesono normali prassi di buona gestione aziendalecomunemente applicate in qualsiasiorganizzazione che intenda restare sul mercato.Vediamo ora alcuni aspetti che costituiscono lenovità principali delle nuove norme, unitamentealla loro implementazione.

Il contestoL’organizzazione devecomprendere il contesto in cuiopera, il che includel’individuazione delle partiinteressate e delle loroaspettative. Il concetto comparenella Uni En Iso 14001:2004quando si parla di analisiambientale iniziale e di

individuazione degli aspetti ambientali, mentre èrelativamente nuovo per la Uni En Iso 9001. Ilcontesto non include solo il rapporto con il cliente (ocon l’ambiente, nel caso della 14001), ma si allarga atutti gli aspetti che possono avere un’influenzasull’attività dell’organizzazione come fornitori,lavoratori, comunità locali, enti normatori (locali,nazionali e internazionali), azionisti e finanziatori(incluse le banche) eccetera.

L’approccio orientato ai rischiAnche in questo caso il concetto è già presente,almeno in parte, nella Uni En Iso 14001(significatività degli aspetti ambientali) ed ènuovo nella Uni En Iso 9001. Nella valutazionedel rischio non bisogna fermarsi alla possibilitàdi fornire un prodotto non conforme, o di causareun danno all’ambiente, ma occorre prendere inconsiderazione anche i rischi per l’azienda: adesempio vedere la propria immaginedanneggiata, incorrere in una sanzione o doverfronteggiare una richiesta di risarcimento danni.

Certificazionesistemidigestione Ogni scelta deve essere basata su una

valutazione dei rischi intesi sia in senso negativosia in senso positivo; il concetto si applica inmaniera trasversale a tutte le attività, dallascelta di un fornitore alla definizione di un pianodei controlli. Come accennato in precedenza, ilconcetto è “nuovo” perché compare per la primavolta in maniera esplicita nella Uni En Iso 9001,ma non è sicuramente sconosciuto agliimprenditori o ai responsabili di area checonducono la propria azienda in maniera oculata.Non è richiesta una valutazione formale delrischio, per esempio facendo riferimento alla Iso31000 o con la classica matrice “danno perprobabilità”, anche se questo approccio ècomunemente diffuso nella valutazione disignificatività degli aspetti ambientali, ma uncerto livello di documentazione delle valutazionieffettuate è comunque opportuno per poterlericostruire in futuro.

Il transitorioGli organismi di accreditamento hanno definito alivello internazionale un periodo transitorio di treanni per l’adeguamento delle certificazioniesistenti. Tutte la certificazioni emesse a frontedella vecchie versioni delle norme resterannopertanto valide fino al 15 settembre 2018.Occorre però sottolineare che le nuovecertificazioni e i rinnovi rilasciati in riferimentoalle vecchie norme dovranno scadere alla fine delperiodo transitorio (e pertanto il 15/09/2018)indipendentemente della loro data di emissione eavranno pertanto una durata inferiore ai tre annitipica delle certificazioni rilasciate/rinnovate incondizioni “normali”. Per questo motivo siraccomanda di procedere al più presto conl’adeguamento all’edizione 2015 e, comunque, dinon andare oltre la scadenza prevista pe la visitadi rinnovo.

Il servizio di Gap AnalysisICMQ offre un servizio di analisi degli scostamentiche consente di comprendere dove occorre lavorareper raggiungere la conformità alle nuove versionidelle norma. Il servizio può essere svolto inabbinamento all’audit già pianificato (che risulteràleggermente allungato) o come audit a se stante,svolto dallo stesso auditor che ha in carico l’aziendaper le normali attività di mantenimento dellecertificazioni in essere. Al termine dell’analisi vienerilasciato un report chemette in evidenza le aree sucui intervenire.In conclusione, l’introduzione delle nuove normein edizione 2015 non comporta alcunostravolgimento delle attività che sono state svoltefino ad ora e può essere l’occasione per rivederee ottimizzare alcuni aspetti dei sistemi di gestione.

Massimo Cassinari

“Le novità introdottesono normali prassidi buona gestione aziendalecomunemente applicatein qualsiasi organizzazioneche intenda restaresul mercato”

Page 5: ICMQ Notizie n. 79

5ICM

QNo

tizie

n.79

La Linea guida Conformaper la Iso 9001:2015In considerazione delle rilevanti modificheintrodotte dalla nuova norma Iso 9001:2015rispetto all’edizione 2008, Conforma hasviluppato una linea guida applicativa.In questo periodo sono già nate numerose iniziativeper dare informazioni sulle differenze tra la nuovanorma e l’edizione precedente, sui significati deinuovi requisiti e sui miglioramenti introdotti al finedi aumentare la capacità di raggiungere gli obiettiviche un’organizzazione si pone adottando un sistemadi gestione per la qualità. La Linea guida Conformatuttavia si colloca su un piano diverso e hal’ambizione di fornire indicazioni pratiche: sia per gliauditor degli organismi di certificazione, su cosapossono aspettarsi di trovare in un’organizzazioneper avere adeguata confidenza della correttaapplicazione dei requisiti della nuova Iso 9001:2015,

sia per le organizzazioni cheadottano questa norma, perpoter dimostrare la conformità el’efficacia del loro sistema digestione.Per ogni requisito della normanella Linea guida sono riportateconsiderazioni e possibilievidenze da ricercare durante

l’audit; ciò può essere particolarmente utile sia nelcaso di un’organizzazione già certificata che si troviad affrontare un audit per la verifica dellaconformità alla nuova norma, sia per quelleorganizzazioni che sono in fase di predisposizione edapplicazione del proprio sistema di gestione.

Un documento comune di riferimentoLa guida nasce dall’esperienza e competenza chegli organismi di certificazione aderenti aConforma hanno maturato nella valutazione dei

Certificazionesistemidigestione

sistemi di gestione; questo, unito alla conoscenzaapprofondita delle norme, permette diindividuare l’interpretazione ritenuta piùappropriata dei requisiti applicabili e inparticolare di effettuare audit che possano darevalore aggiunto alle organizzazioni che loricevono, evitando di eccedere in formalismi.Naturalmente questo documento non puòentrare nello specifico di ogni organizzazione, inquanto le variabili in gioco sono moltissime come,ad esempio, il tipo di prodotto, le dimensioni, lacomplessità operativa, il contesto in cuil’organizzazione agisce, e soprattutto gli obiettiviche si pone con l’adozione di un sistema digestione per la qualità. Si limita pertanto aconsiderazioni di carattere generale che possonocomunque essere adattate alle singole realtà cuila norma Iso 9001:2015 sarà applicata.La guida, presentata ufficialmente il 17settembre, potrà essere utilizzata comeriferimento per la valutazione della conformità edell’efficacia di un sistema di gestione per laqualità alla Iso 9001:2015, contribuendo così allauniformità di giudizio da parte dei valutatori.Una caratteristica attesa da tutte le partiinteressate, con particolare riguardo agliorganismi di accreditamento.Anche Uni, ente di normazione nazionale, hariconosciuto la valenza della Linea guida,contribuendo alla sua revisione finale edecidendo di gestirne la distribuzione.

Roberto Grampa

“Anche Uni, entedi normazione nazionale,ha riconosciuto la valenzadella Linea guida,contribuendo alla suarevisione finale”

Un momento della presentazione pubblicadella Linea guida Conforma

Page 6: ICMQ Notizie n. 79

6ICM

QNo

tizie

n.79

Sostenibilità Caratteristiche acustiche

di pannelli prefabbricati in clsNello scorso mese di giugno è stato rilasciato allaaziendaMg srl di Castelverde in provincia diCremona la certificazione volontaria di prodottoICMQ relativa alle caratteristiche di fonoisolamentoacustico di pannelli prefabbricati in calcestruzzo. Sitratta solo dell’ultima azienda in ordine di tempo adaver acquisito questo certificato, rivolto alle tipologiepiù comuni di pannelli prefabbricati: pieni incalcestruzzo, a taglio termico alleggeriti, alleggeriti.La certificazione è rilasciata da ICMQ conriferimento alla specifica tipologia di prodotto,identificata dalle caratteristiche dimensionali,dal layout stratigrafico dei materiali componentie dagli eventuali sistemi di connessione previsti.Gli ispettori ICMQ eseguono due tipi di controllo:la verifica del controllo di produzione in fabbricadei pannelli in questione (normalmente già eseguitenell’ambito della marcatura Ce) e provesperimentali in campo per verificare lecaratteristiche prestazionali di fonoisolamento.

Le prove sperimentaliLe prove sono realizzate utilizzando il “metodoNilsson”, sviluppato dal Laboratorio di acusticaapplicata dell’Università di Brescia incollaborazione con Anderss Nilsson del Kth (Royal

Institute of Technology) di Stoccolma. Questametodologia costituisce il vero punto di forza dellaverifica, in quanto consente di pervenire attraversomisure condotte direttamente sul sito produttivo alvalore dell’indice di potere fonoisolante (Rw) e asuccessive elaborazioni di calcolo. Questo consentedi abbattere i costi logistici legati alle tradizionaliprove in laboratorio, condotte in doppia camerariverberante secondo la norma Iso 10140-2, conrisultati la cui precisione può essere consideratapari a quella delle prove tradizionali e sicuramentepiù accurata rispetto a una stima eseguita medianteapplicazione della legge di massa.Inoltre, applicando opportunemetodologiedi calcolo, è possibile ottenere l’intervallodi variabilità del parametro d’isolamento registratosul singolo pannello sottoposto a prova sulla basedella variabilità del solo parametro di massa areicadel pannello (che caratterizza la famigliadel prodotto sottoposto a prove), identificatodal produttore stesso.Il certificato ICMQ costituisce per l’azienda unostrumento efficace e chiaro per la comunicazione almercato: riporta infatti i valori minimo emassimodella prestazione d’isolamento acustico del prodotto,che possono essere sia confrontati con le specificheprestazionali richieste ai materiali nei capitolati dibandi sia privati che pubblici, sia comunicatipreventivamente ai progettisti dell’opera.

Manuel Mari

Guida per l’applicazionedella Iso 50001alla produzione di lateriziIl ruolo riconosciuto di ICMQ come organismo dicertificazione di riferimento per il settore dellecostruzioni è basato anche su un rapporto dipartnership con le associazioni di categoria facentiparte della compagine societaria. Uno deglielementi che contraddistinguono questo rapportosono le guide applicative: documenti che fornisconoindicazioni puntuali per l’applicazione di una normaa uno specifico settore. Storicamente sono stateredatte in riferimento alla Iso 9001, in seguito sisono realizzate guide applicative riferite alla BsOhsas 18001 e ora, anche in seguito allapubblicazione del Dlgs 102/2014, si è sviluppatol’interesse per i sistemi di gestione dell’energiatrattati dalla Iso 50001. Il tema dell’efficienzaenergetica sarà al centro dell’attenzione nelprossimi anni.Il settore della produzione di elementi in lateriziorientra fra quelli “energivori “ ed è particolarmenteattento al tema del risparmio energetico. Dalla

Certificazionesistemidigestione

collaborazione con Andil (l’associazione nazionale dicategoria) è nata la Guida applicativa per lacertificazione Iso 50001 dell’attività di progettazionee produzione di elementi in laterizio.Il documento ha una struttura analoga alla norma e,ove necessario, richiama l’attenzione su alcunetematiche specifiche del settore. In particolare sipone l’attenzione sul controllo operativo dovevengono forniti esempi di possibili interventi diefficientamento energetico in tutte le fasi delprocesso produttivo.La Guida applicativa è disponibile gratuitamenteper i clienti ICMQ e per i soci Andil.

Massimo Cassinari

Page 7: ICMQ Notizie n. 79

7ICM

QNo

tizie

n.79

Sostenibilità Nuovo Ambassador in India

per Make It Sustainable

L’India è paese di forti contraddizioni che peròattraverso l’egregio lavoro svolto dalla Camera dicommercio italo indiana (Icci) sta diventandosempre più mercato di business per le aziende e iservizi italiani. Ma non solo. Dopo l’Icci anche ilCentre for Sustainable Development ha aderito allacommunity di Make It Sustainable, diventando unAmbassador del marchio internazionale chevalorizza specifici concept, prodotti, servizi e

cantieri realizzati secondo i principi di sostenibilità.Centre for Sustainable Development èun’organizzazione no-profit nata nel 2003 con lamissione di promuovere lo sviluppo sostenibileindividuando criticità nel contesto del presente e delfuturo e di affrontarle in modo che permettano diottenere risultati sostenibili. Un altro segnotangibile della volontà di promuovere lo svilupposostenibile in un paese che fino a pochi anni faveniva citato come poco incline a preoccuparsi che laforte crescita del Pil fosse compatibile con leesigenze delle future generazioni.

IMake It Sustainable Ambassador sono soggettino-profit quali associazioni di categoria, universitàche diffondono la cultura della sostenibilitàmediante attività di comunicazione, formazione,promozione. In particolare si distinguono per:• promuovere i principi della sostenibilità e i suoivalori;

• pianificare e attuare iniziative dicomunicazione finalizzate ad aumentare laconsapevolezza sull’importanza dello svilupposostenibile;

• promuovere iniziative e progetti concretiincentrati sulla sostenibilità;

• mobilitare risorse per finanziare progettifinalizzati a migliorare la sostenibilità;

• organizzare workshop, eventi, convegni eseminari sui temi della sostenibilità;

• pubblicare linee guida, documenti o report chefacilitano la divulgazione dei principi dellasostenibilità;

• valorizzare il proprio impegno nell’ambito dellasostenibilità.

Roberto Garbuglio

Ecco gli altri Ambassador di Make it Sustainable

Page 8: ICMQ Notizie n. 79

8ICM

QNo

tizie

n.79

Sostenibilità L’utilizzo delle risorse

secondo il protocolloEnvision

Il protocollo americano Envision –introdotto da Isi, Institute forSustainable Infrastructure e oradisponibile anche in Italia con la

certificazione da parte di ICMQ – permette divalutare la sostenibilità di qualunqueinfrastruttura civile nell’ottica di migliorarne leperformance da un punto di vista ambientale,energetico-prestazionale, sociale ed economico(vedere ICMQ Notizie n. 77 e 78).Nei due numeri scorsi abbiamo preso inconsiderazione le prime due delle cinquecategorie considerate dal sistema di ratingEnvision (Quality of life, Leadership, ResourceAllocation, Natural World, Climate and Risk).In questo numero entriamo nel merito dellamacro area Resource Allocation.

Nella progettazione,costruzione e gestione diun’infrastruttura le risorseimpiegate giocano un ruolofondamentale in termini diinfluenza sulla sostenibilitàcomplessiva. È quindinecessario innanzituttochiedersi quali sono le risorse

(fisiche, energetiche e idriche) di cui abbiamobisogno all’interno del progetto per poi valutarecome possono essere ottenute minimizzando gliimpatti sull’ambiente, il depauperamento dellefonti, la produzione e lo smaltimento dei rifiuti.Il protocollo Envision, attraverso i crediti di questasezione e le tre sottocategorieMaterials, Energy eWater, affronta le tematiche del consumo dienergia, dell’acqua e dei materiali in generale,fornendo unametodologia operativa sul loro utilizzoe sfruttamento nel rispetto della conservazionedelle risorse non rinnovabili e del contenimento deiconsumi idrici ed energetici.

La scelta dei materialiLa realizzazione di un’infrastruttura, come di unedificio, prevede l’utilizzo di una notevole varietàdi materiali, in relazione alle scelte progettuali ealle direttive della committenza. Le modalità discelta dei materiali e la consapevolezza delle loroprestazioni e caratteristiche giocano quindi unruolo sostanziale nel bilancio complessivo dellasostenibilità dell’opera. Uno degli aspettifondamentali legato ai materiali è il loro ciclo divita, legato allo sfruttamento delle risorsenaturali. L’estrazione, il trasporto e lalavorazione di una materia prima generanonotevoli impatti sull’ambiente, sia in termini diimpoverimento delle risorse non rinnovabili, siadi energia netta utilizzata, la cosiddettaembodied energy, ovvero la somma di tutte lequote energetiche legate ai processi chepermettono di ottenere il prodotto finito.Il protocollo Envision pone l’accento su questiprincipi, mettendo in evidenza come, a parità diprestazioni come durabilità e sicurezza, èpossibile utilizzare materiali alternativi, riciclatio con un elevato contenuto di riciclato, recuperatie/o riutilizzati alla fine del loro ciclo di vita, oprovenienti da siti non troppo distanti dalcantiere, i cosiddettimateriali regionali. Questebest practice sono premiate dal sistema di ratingpoiché permettono di minimizzare o ridurre losfruttamento di risorse vergini, di limitare leemissioni di Co2 legate al trasporto e didiminuire e diversificare la quantità di rifiutidestinati a discarica legati sia alle attivitàproduttive che allo stesso cantiere.

L’utilizzo di energiaAll’interno dei processi progettuali e costruttividi un’infrastruttura, il consumo di energia e latipologia di fonti utilizzate per il soddisfacimentodel bisogno energetico richiesto sono altrettantoimportanti. Il progetto dell’opera deve averecome obiettivo prioritario la riduzione delconsumo complessivo di energia per larealizzazione, la gestione e la manutenzione deipropri sistemi energetici, utilizzando fontirinnovabili sia on site che off site, a scapito diquelle comunemente impiegate legate aicombustibili fossili. La categoria Energyriconosce proprio questi aspetti dando anche unanotevole importanza all’efficienza dei sistemienergetici. Un’ottimale progettazione el’installazione di impianti altamente efficienti eperformanti deve essere mantenuta costante neltempo cercando di prevenire e ridurre guasti omalfunzionamenti; diventa quindi fondamentaleil concetto di commissioning, ovvero la verificadella conformità e dell’efficienza degli impiantienergetici rispetto agli intenti progettuali e alleperformance volute.

“Il protocollo Envision offreai progettisti una varietàdi alternative e di prassiche permettono, a paritàdi prestazioni, di realizzareun’infrastruttura sostenibile”

Grand Bend Area Wastewater Treatment Facility – Canada

Page 9: ICMQ Notizie n. 79

9ICM

QNo

tizie

n.79

Il risparmio di acquaOltre all’energia anche l’acqua entra di diritto nelpanorama delle risorse da preservare,soprattutto a causa dei cambiamenti climatici edell’incremento demografico. La riduzionedell’acqua consumata, soprattutto potabile,diventa quindi uno degli obiettivi basilari nellaprogettazione di un’infrastruttura. Così come perl’energia, per le risorse idriche deve essere presoin considerazione l’utilizzo di fonti alternative

come ad esempio l’acqua piovanao le acque grigie (greywater), chepossono essere riciclate eriutilizzate per diverse funzionicome l’irrigazione. Non solo, ilmonitoraggio degli stessi sistemiidrici diventa oggetto di controlloperché permette sia di ridurre icosti di gestione e manutenzione,sia di minimizzare gli impatti suibacini e sulla disponibilità e ilconsumo di acqua.Il protocollo Envision attraversola sezione Resource Allocationpone quindi un forte accentosulle risorse del nostro pianeta,sulla loro disponibilità esfruttamento, offrendo aiprogettisti una varietà dialternative e di prassi che

permettano, a parità di prestazioni, di realizzareun’infrastruttura più sostenibile e attentaall’ambiente. Un’opera in grado di inserirsi inmaniera ottimale nel contesto ambientale esociale in cui è collocata è anche in grado didialogare con esso, esaltandone le peculiarità e lerisorse alternative e limitando gli impattinegativi.

Silvia Ciraci

Canada: livello platinum per un impianto di trattamento delle acque reflueIl progetto del nuovo impianto di trattamento delle acque di scarico nella zona del Grand Bend è ilprimo progetto canadese ad aver ricevuto l’awarding secondo il sistema di rating promosso dalprotocollo Envision. L’impianto si trova sulle rive del lago Huron in Ontario, un’area conosciuta per lapulizia delle spiagge e la limpidezza dell’acqua. La realizzazione dell’opera, voluta dalle municipalitàinteressate a causa del malfunzionamento della struttura esistente, ha previsto la riconversione di 4lagune presenti nel sito in un nuovo impianto di trattamento delle acque di scarico (che impediscaemissioni di effluenti e impatti sulla qualità dell’acqua di falda) e di una zona umida in riserva naturale.Il team di progetto ha adottato da subito il protocollo Envision per consentire l’introduzione di pratichesostenibili coinvolgendo la committenza pubblica e i principali stakeholder interessati.Riadattando la struttura esistente il team di progetto ha cercato di estendere la vita utile dell’impiantomigliorandone le prestazioni, la durabilità e la resilienza in funzione dei bisogni delle comunità limitrofee della salvaguardia dell’ambiente, grazie soprattutto alla collaborazione tra i diversi soggetti coinvolti.La ricostruzione delle zone umide ha poi permesso il ripristino delle condizioni naturali preesistenti,mentre l’adozione di misure di controllo degli odori e dell’inquinamento hanno garantito la riduzionedegli impatti negativi sul turismo delle spiagge e la qualità dell’acqua, migliorando la qualità di vita degliutenti.Nell’ottica della conservazione delle risorse, il nuovo progetto ha previsto la possibilità di riutilizzaresul sito il terreno scavato, riducendo la necessità di reperirlo esternamente all’area di intervento equindi limitando gli impatti ambientali ed economici legati al trasporto. A questi aspetti si aggiungeanche l’installazione di sistemi energetici e idrici altamente efficienti che hanno eliminato l’utilizzo diacqua potabile nei processi.Grazie all’adozione del protocollo Envision è quindi stato possibile indirizzare le scelte progettualiverso la sostenibilità, ripristinando le condizioni ambientali prima danneggiate e realizzando unprogetto flessibile e adattabile alle future configurazioni e funzionalità.

DOES THE PROJECT UTILIZELOCALMATERIALS?

DOES THE PROJECTMINIMIZETHE USE OF FOSSIL-FUELBASED ENERGY? DOES THE PROJECT CONSIDER THE

LIFE CYCLE OF THEMATERIALS USED,AND PLAN FOR THEIR END-OF-LIFE?

DOES THE PROJECT PROTECTFRESHWATER AVAILABILITY BYMINIMIZINGITS POTABLEWATER USE?

DOES THE PROJECT USE SUSTAINABLEMATERIALS, SUCH AS RECYCLED,REUSED, OR CERTIFIED MATERIALS?

HOW ISWASTE FROMTHE PROJECT HANDLED?

Page 10: ICMQ Notizie n. 79

10ICM

QNo

tizie

n.79

Sostenibilità La convalida accresce

la credibilità dei prodottiUn produttore che oggi voglia rimanerecompetitivo deve guardare con attenzione altema della sostenibilità ambientale nellarealizzazione dei propri prodotti. Anche quandoabbia già compiuto sforzi in questa direzione,deve essere altresì attento ad effettuare unacomunicazione tanto efficace quanto corretta neiconfronti del mercato. A questo scopo sono stateideate l’etichetta o la dichiarazione ambientale.Le normative internazionali hanno da tempo

disciplinato questo tipo dicomunicazione, suddividendolain tre tipologie, contraddistinteciascuna da requisiti diversi eda modalità distinte di verificadelle informazioni contenute:• etichettatura ambientale ditipo I - Uni En Iso 14024 (adesempio Ecolabel);• etichettatura ambientale di

tipo II – Uni En Iso 14021 (asserzioneambientale auto-dichiarata);

• etichettatura ambientale di tipo III – Uni EnIso 14025 (Epd - Environmental ProductDeclaration).

La differenza sostanziale tra le etichette di tipo Ie III e quella di tipo II è che le prime due sonoprodotte sulla base di un studio preliminare Lca(Life Cycle Assessment) del prodotto in oggetto,realizzato in conformità alla Uni En Iso 14040,mentre la dichiarazione di tipo II viene redatta

“Il servizio di convalidaprevede un’attivitàdi verifica dell’asserzioneredatta dall’aziendaattraverso auditdocumentali e sul camponel sito produttivo”

unicamente dall’azienda, senza una verificaesterna delle informazioni in essa contenute, cheè invece prevista per le altre due tipologie. Alfine però di dare maggiore credibilità sulmercato alle dichiarazioni delle prestazioniambientali dei prodotti esiste la possibilità diottenere una convalida delle asserzioni auto-dichiarate, realizzata da organismi di terza partecome ICMQ a seguito di opportune verifiche.

Uno strumento utile e poco costosoLa diffusione delle asserzioni ambientali e dellerelative convalide è cresciuta negli ultimi annianche grazie alla spinta fornita dai principalistandard per la certificazione della sostenibilitàambientali degli edifici (Leed, Breeam, Itaca…).In tutti questi schemi è infatti presente unasezione che chiede sia valutata con attenzione latematica del contenimento nell’uso delle risorseadottando, seppur in modo differenziato, criteriche premiano l’impiego di materiale riciclato e/odi provenienza regionale.Attualmente sono quindi questi i requisiti chenormalmente interessano maggiormente iproduttori, affinché i propri prodotti possanoavere un maggior riscontro sul mercato.Tuttavia è bene ricordare che la norma Uni EnIso 14021 prevede che l’etichettatura ambientaledi tipo II possa anche essere relativa ad altriaspetti ambientali di un prodotto quali:compostabilità, degradabilità, progettazione peril disassemblaggio, progettazione per un usoprolungato nel tempo, energia recuperata,riduzione del consumo di energia, riduzionenell’uso di risorse, riduzione nel consumo di

ICMQ e Isiper la sostenibilitàdelle infrastruttureSi rafforza la partnership tra ICMQ e Isi -Institute for Sustainable Infrastructure, fondatoda American Council of EngineeringCompanies (Acec), American Public WorksAssociation (Apwa) e American Society of CivilEngineers (Asce).

Lo scorso maggio infatti ICMQ ha siglato con Isi unaccordo in esclusiva con lo scopo di promuovere esviluppare anche in Italia il protocollo Envision perla sostenibilità delle infrastrutture, creato appuntoda Isi e applicato con sempremaggior successonella realtà americana.A partire dal 28 settembre esperti e tecnici di Isisaranno presenti per un’intera settimana inICMQ per una serie di incontri e per unreciproco confronto sugli aspetti legati alprotocollo, alla sua applicazione, diffusione e

verifica finale.La certificazione ambientaleassume un ruolo sempre più fortenel mondo del costruito e ICMQvuole favorire la sostenibilitàanche delle infrastrutture,sostenendo un sistema di ratingche dà impulso e valorizza bestpractice progettuali e costruttive.

Sostenibilità

Docenti e partecipanti al corso EnvisionMilano, settembre 2015

Page 11: ICMQ Notizie n. 79

11ICM

QNo

tizie

n.79

Sostenibilità Un’Epd di ferro

Nel scorso mese di luglio ICMQ ha convalidato leDichiarazioni ambientali di prodotto (Epd) diDalmine spa, Gruppo Tenaris, relative allaproduzione di tubi ad uso strutturale e nonstrutturale, prodotti nello stabilimento diBergamo. Tenaris è il principale produttoremondiale di prodotti tubolari per il settore delpetrol-gas e utilizzando l’Epd quale strumento dicomunicazione manifesta la propria attenzionealla sostenibilità. L’Epd, infatti, che evidenzia leprestazioni ambientali di un prodotto, si rivolgeprincipalmente ai consumatori e agli utilizzatoriindustriali e commerciali del prodotto, ai qualichiarisce le interazioni tra prodotto e ambienteevidenziando le caratteristiche ambientali piùsignificative.

Il documento Epd per i tubi strutturali è statoelaborato studiando il ciclo di vita dei prodotti sullabase del documento Pcr 2012:01 Constructionproducts and construction services e della normaEn 15804 Sostenibilità delle costruzioni -Dichiarazioni ambientali di prodotto - Regolechiave di sviluppo per categoria di prodotto,mentre l’Epd relativa ai tubi non strutturali è statasviluppata a partire dalla Pcr 2014:10Fabricatedsteel products, except construction products,machinery and equipment. La Pcr, ProductCategory Rules, ha lo scopo di fornire a chiunquevoglia sviluppare una Dichiarazione ambientaleregole comuni da seguire, ad esempio, sulle unità dimisura (devo considerare 1 t o 1 kg di prodotto?) esui confini del sistema (dalla culla alla tomba, o dallaculla al cancello?).

Dichiarazioni ambientali credibiliUna delle caratteristiche delle Epd di Dalmine èla credibilità. L’analisi del ciclo di vita e leDichiarazioni sono state, infatti, verificate daICMQ, organismo di terza parte indipendente,che ha attestato la correttezza dei metodiutilizzati e la veridicità dei dati contenuti. LeDichiarazioni ambientali convalidate sono staterese pubbliche attraverso un apposito sitointernet che consente all’utilizzatore finale diconfrontare le caratteristiche ambientali diprodotti simili o alternativi. L’Epd è quindi unimportante strumento per un produttore chevoglia rendere pubbliche le caratteristicheambientali dei propri prodotti.Ricordiamo, inoltre, che il possesso di un’Epdconvalidata è uno degli aspetti premianti delsistema di rating per edifici sostenibili Leed v.4, checomprende due importanti novità rispetto allaprecedente versione: la possibilità di acquisirecrediti per Lca (Life Cycle Assessment) ed Epd.

Ugo Pannuti

Ciclo di vita: fino alla tombao al cancello?Quando si parla delle modalità di analisidel ciclo di vita di un prodotto si fariferimento a due termini gergali: fromcradle to grave (dalla culla alla tomba)oppure from cradle to gate (dalla culla alcancello).Il primo viene utilizzato quando si devonoanalizzare gli impatti che vannodall’estrazione/ lavorazione delle materieprime fino alla dismissione del materiale,mentre si utilizza il secondo quando gliimpatti analizzati si fermano prima,all’uscita del prodotto dal cancellodell’impianto produttivo.

acqua, riusabilità, riduzione dei rifiuti.Tutti questi elementi, che caratterizzano ilprodotto o il suo processo di realizzazione,possono essere oggetto di una etichettatura odichiarazione ambientale da parte delproduttore, e quindi anche di una convalida daparte di un organismo terzo.Data questa estrema varietà di aspettiambientali considerabili, la convalidarappresenta oggi per il produttore unostrumento utile e di costo relativamentecontenuto attraverso il quale valorizzare glisforzi compiuti per migliorare in sensosostenibile i propri prodotti e per accrescerne diconseguenza la credibilità sul mercato.

Il servizio di convalida, che ICMQ svolge ormaida anni, prevede un’attività di verificadell’asserzione redatta dall’azienda attraversoaudit documentali e sul campo nel sitoproduttivo. In particolare per quanto riguarda ilcontenuto di materiale riciclato di un prodotto dacostruzione, è stata anche redatta la specificaLinea guida per la convalida del contenuto diriciclato, al fine di consentire al produttore unamigliore comprensione della norma el’acquisizione di informazioni utili per laredazione dell’asserzione.Il documento è a disposizione dei produttori cherichiedono a ICMQ il servizio di convalida.

Manuel Mari

Page 12: ICMQ Notizie n. 79

12ICM

QNo

tizie

n.79

Domande frequenti sul Cpr(prima parte)

La Commissione europea, nell’intentodi fornire in modo efficiente edefficace i chiarimenti necessari

all’applicazione del Regolamento europeoProdotti per le costruzioni Ue 305/2011, hapubblicato sul proprio sito 36 Faq (FrequentlyAsked Questions, domande frequenti) con lerelative risposte. Purtroppo al momento sonodisponibili solo in inglese, il che le rende difaticosa consultazione per chi non mastical’idioma britannico.Per agevolarne quindi l’accesso agli addettiitaliani e favorire la diffusione dei concettiespressi dalla Commissione europea neproponiamo qui, divise in parti successive, unaversione tradotta. Poiché naturalmente latraduzione non è ufficiale ringraziamo sin d’orachi vorrà segnalare eventuali errori e omissioni,oppure proposte di affinamenti. Il testo resteràdisponibile sul sito di ICMQ (www.icmq.it)fintantoché non sarà pubblicata dallaCommissione europea o dalle autorità italianepreposte alla sorveglianza del mercato unaversione ufficiale in lingua italiana delle Faq.Iltesto originale si trova all’indirizzo web dellaCommissione europea nell’area Growth/Sectors/Construction ProductsRegulation/Frequently asked questions.Le Faq sono suddivise in due gruppi: la 1, 2, 3, 5,6, 7, 17, 18 sono relative alla gestione dellatransizione tra la direttiva Prodotti dacostruzione (Cpd) e il Regolamento (Cpr),mentre le altre 28 sono relative alla fase di pienaoperatività del Cpr. Anche se la fase ditransizione è ormai completamente superata,abbiamo ritenuto di riportare comunque tutte ledomande, perché possono essere utili per gestiresituazioni che si siano verificate durante la fasedi transizione e perché comunque contengonoconcetti applicabili anche in fase di operatività.

1. Un prodotto da costruzione deve riportarela marcatura Ce dopo il 30 giugno 2013?Dopo il 30 giugno 2013, per vendere un prodottoda costruzione nell’Unione europea il produttoreha l’obbligo di rilasciare una Dichiarazione diprestazione (Dop) e di apporre la marcatura Cese il prodotto è coperto da una norma europeaarmonizzata e il periodo di coesistenza èterminato, oppure se per il prodotto è statorilasciato un documento di Valutazione tecnicaeuropea (ndr: Eta).Nb: se è applicabile una delle deroghe previstedall’articolo 5 del Regolamento Prodotti dacostruzione, il produttore può astenersi dal

redigere la Dop e dall’apporre la marcatura Ce.È una decisione che deve assumere il produttore,che anche in questi casi può comunque rilasciareuna Dop e apporre la marcatura Ce.

2. Un produttore vende nella Ue un prodottocon la marcatura Ce prima del 1° luglio 2013.Cosa deve fare per venderlo nella Ue dopo il 1°luglio 2013?Il produttore può continuare a vendere ilprodotto dopo il 1° luglio 2013 a condizione che:• abbia redatto una Dichiarazione di prestazione(Dop) in linea con l’Appendice III delRegolamento Prodotti da costruzione (Cpr)(ndr: questa indicazione è superata, ora laDop deve essere conforme al Regolamentodelegato Ue 574/2014) e ne fornisca copia alcliente; i produttori possono redigere una Dopsulla base di un certificato di conformità o diuna dichiarazione di conformità rilasciati primadel 1° luglio 2013 in accordo con la direttivaProdotti da costruzione 89/106/Cee (Cpd);

• abbia apposto la marcatura Ce, seguita dalleinformazioni richieste dall’articolo 9(2) del Cpr;

• si astenga dall’apporre sul prodotto marcature,segni o iscrizioni che possano indurre in erroreterze parti riguardo alla forma o al significatodella marcatura Ce.

3. Dopo il 1° luglio 2013, un distributore èobbligato a ritirare dal proprio punto venditaprodotti che ha ricevuto prima di quella data eche erano già marcati Ce in linea con ladirettiva Prodotti da costruzione 89/106/Cee(Cpd) ma che non sono accompagnati da unaDichiarazione di prestazione (Dop), oppureche non riportano la marcatura Ce sebbenesiano coperti da una norma europeaarmonizzata sotto la Cpd?No, può continuare a vendere questi prodottifinché lo stock (ndr: il materiale che ha in casa)consegnato prima del 1° luglio 2013 sarà esaurito.Per ogni nuova consegna di prodotti dacostruzione che gli saranno spediti dalproduttore da quella data in poi, il distributoredeve richiedere al produttore di fornire laDichiarazione di prestazione (Dop) per queiprodotti e di apporvi la marcatura Ce.

4. Qual è il significato di “immissione sulmercato”?Qualsiasi fornitura del (singolo) prodotto dacostruzione per la prima volta nell’ambito delMercato interno europeo per la distribuzione ol’utilizzo nel corso di un’attività commerciale, siaa titolo oneroso che gratuito.NB: Ogni prodotto o lotto di prodotti (adesempio, ogni finestra oppure ogni bancale/caricodi mattoni) è immesso sul mercato

Certificazioneprodotti

Page 13: ICMQ Notizie n. 79

13ICM

QNo

tizie

n.79

singolarmente. Il fatto che prodotti simili sianostati venduti in precedenza non cambia questofatto. Perciò, i produttori devono redigere unaDichiarazione di prestazione (Dop) e apporre lamarcatura Ce ai sensi del Regolamento Prodottida costruzione (Cpr) per tutti i prodotti immessisul mercato dal 1° luglio 2013 in poi, anche seprodotti simili sono stati commercializzati primadi tale data.

5. Se il produttore non ha cambiato alcunchénel suo prodotto, è obbligato dopo il 1° luglio2013 a rinnovare le prove [di tipo] od i rapportidi valutazione esistenti, o richiedere nuovicertificati all’Organismo notificato perrimpiazzare quelli rilasciati prima del 1°luglio 2013?No, dopo il 1° luglio 2013 le valutazioni nondevono essere rifatte né i certificati rinnovati.Se il produttore non ha cambiato alcunché nelsuo prodotto i test / i rapporti di valutazioneesistenti e i certificati dovrebbero essererinnovati solo:• se la norma En armonizzata è cambiataincludendo altri metodi di prova/valutazionerelativamente alle caratteristiche essenzialiper le quali il produttore intende dichiarare laprestazione, e

• se questi cambiamenti nei metodi divalutazione producessero cambiamentisignificativi nella prestazione dichiarata.

Se l’organismo di certificazione che ha rilasciatoil certificato non è stato designato (ndr:notificato) sotto il Regolamento Prodotti dacostruzione (Cpr), dopo il 1° luglio 2013 non puòcontinuare ad effettuare i compiti di Valutazionee Verifica di costanza della prestazione e perciò il

produttore dovrà scegliere un altro organismo dicertificazione che sia stato designato sotto ilRegolamento Prodotti da costruzione.

6. Un Benestare tecnico europeo può essereusato per vendere un prodotto dopo il 1° luglio2013? Se sì, per quanto tempo?Un produttore deve far valutare di nuovo ilprodotto se lo ha modificato.L’articolo 66 del Regolamento Prodotti dacostruzione (Cpr) prevede che i produttoripossano usare i Benestare tecnici europeirilasciati prima del 1° luglio 2013 comeValutazioni tecniche europee [Nb: nel passaggiodalla direttiva Cpd al regolamento Cpr ècambiata la denominazione del documento, daBenestare tecnico europeo a Valutazione tecnicaeuropea ma l’acronimo è rimasto lo stesso: Eta]per tutto il loro periodo di validità. Perciò ilfabbricante può, sulla base del Benestare tecnicoeuropeo esistente, redigere la Dichiarazione diprestazione (Dop), apporre la marcatura Ce evendere il prodotto nella Ue.Quando il Benestare tecnico europeo è prossimoalla scadenza, il produttore può richiedere unaValutazione tecnica europea da uno degliOrganismi di valutazione tecnica (ndr: Tab)competenti, designati sotto il Cpr.Una lista aggiornata degli Organismi divalutazione tecnica sarà disponibile al più tardidal 1° luglio 2013 in poi all’indirizzo web dellaCommissione europea nell’area Growth/SingleMarket and Standards/Tools andDatabases/Notified bodies Nando/Body .La traduzione di ulteriori Faq sarà pubblicata sulprossimo numero di ICMQ Notizie.

Igor Menicatti

Page 14: ICMQ Notizie n. 79

14ICM

QNo

tizie

n.79

Fgas: ancora tantaconfusioneAd oggi non è ancora completa la certificazionedi tutte le aziende che operano nel campodell’installazione, manutenzione e riparazione diapparecchiature fisse di refrigerazione,condizionamento d’aria e pompe di calorecontenenti taluni gas fluorurati ad effetto serra.

Sul mercato infatti c’è molta confusione, inquanto ad esempio vi sono operatoriregolarmente certificati che intervengono suicircuiti frigoriferi non sapendo che deve esserecertificata anche l’azienda di cui fanno parte,fosse anche la propria, unipersonale.Ricordiamo che la certificazione delle aziende èobbligatoria ed è disciplinata dal Regolamentoeuropeo n. 303 del 2 aprile 2008. Lo scorso mese digiugno il ministero dell’Ambiente ha pertanto

inviato una comunicazione atutte le aziende che risultavanoiscritte al Registro fgas senzaessere tuttavia ancoracertificate. In questacomunicazione si richiedeva alleaziende non ancora in possessodi certificazione di segnalarne imotivi.ICMQ è organismoaccreditato da Accredia perrilasciare questo tipo dicertificazione ed è adisposizione per qualsiasichiarimento in merito allacircolare e alle modalità diaudit, in modo da permetterealle aziende non ancora inregola di ottemperare airequisiti di legge e di operareconformemente a quantoprevisto dalla legislazioneeuropea e nazionale.

Ugo Pannuti

Certificazioneprodotti

Mantenimentocertificazione fgas on linePer le imprese fgas che devono effettuare ilmantenimento della certificazione, da inizioottobre ICMQ mette a disposizione unostrumento on line finalizzato a rendere piùsemplice e snello l’invio di tutta ladocumentazione necessaria, con pochi e semplicipassaggi.Come funziona? È facile, all’approssimarsi dellascadenza della certificazione, ICMQ manda unamail per ricordare di procedere al rinnovo. Aquel punto basta andare sul sito www.icmq.it ,entrare nell’area riservata e cliccare in basso asinistra su “Mantenimento FGAS Impresa”.Si apre una schermata e una volta inseriti i datirichiesti, cliccando il pulsante “Avanti”, il sistemaprocede ai passaggi successivi in modo daguidare al completamento della pratica.

Con il pulsante “Precedente” si può tornareindietro e compilare eventuali campi noncorretti. Una volta eseguiti tutti i passaggicompare il pulsante “Finito”: premendolo vieneinviata una mail che riepiloga i dati inseriti.Per non dover ripetere la procedura o inviaredati incompleti e/o mancanti si raccomanda diavere a disposizione tutti i documenti e leinformazioni necessarie, gli stessi che vengonoinviati per il normale mantenimento: la media delfatturato relativo agli ultimi 3 anni per le attivitàcoperte da certificazione relativamente alla solaattività di manodopera; l’elenco dei nomi,cognomi, luoghi di nascita, codici fiscali deidipendenti certificati FGAS Impresa e relativinumeri di patentino; i reclami ricevuti e comesono stati gestiti; le marche degli strumentiusati; le scansioni dei certificati di taratura valididel cercafughe e della bilancia; eventualimodifiche al piano della qualità.

Emanuele Tonioni

Certificazioneprodotti

Page 15: ICMQ Notizie n. 79

15ICM

QNo

tizie

n.79

Vigilanza del Serviziotecnico centrale pressoi laboratori autorizzatiL’Osservatorio sul calcestruzzo è nato nel 2011ponendosi diversi obiettivi, tra cui coordinare eprogrammare le azioni di vigilanza sul mercato esul territorio. In questi anni l’attività di vigilanzasul mercato è stata avviata e ha dato i primirisultati (ne avevamo già scritto a marzo 2013,nel n° 69 di ICMQ Notizie, con l’articoloDall’Osservatorio del calcestruzzo primiprovvedimenti). Su questo numero vogliamoporre l’accento sui risultati dei controlli eseguitidal Servizio tecnico centrale presso i laboratoridi prova.Nel corso delle ispezioni si sono rilevati questiprincipali deficit:• carenze nelle modalità di accettazione egestione dei provini, in particolare quelli dicalcestruzzo che in alcuni casi sono risultati di“dubbia provenienza”, mal identificati ocompletamente privi di contrassegno, oppuretrasmessi con verbali non firmati dalladirezione lavori;

• mancata effettuazione del controllo di planaritàdei provini;

• non corretta esecuzione delle prove sugliacciai, in particolare quelli daprecompressione;

• organizzazione degli spazi e delle aree dedicatealle prove sui leganti idraulici non adeguata e

cattiva manutenzione dei macchinari di provastessi.

In seguito a queste carenze il Servizio tecnicocentrale ha informato i laboratori autorizzati cheè fatto loro divieto, anche pena la sospensionedell’attività, di:• accettare richieste di prova non in originale,con l’eccezione di quelle trasmesse via Pec perle quali deve essere conservata anche l’e-maildi trasmissione;

• accettare cubetti di calcestruzzo noncorrettamente ed univocamente identificati enon corredati dalla relativa richiestasottoscritta dalla direzione lavori;

• accettare campioni con segni evidenti chemettano in dubbio il regolare prelievo;

• eseguire prove su campioni dei quali non siastata preventivamente verificata la planarità;

• conservare in laboratorio campioni che nonsiano stati regolarmente identificati;

• non essere in grado di effettuare le provedurante la visita di sorveglianza del Stc;

• non riportare sui certificati del calcestruzzo gliestremi del verbale di prelievo.

Si invitano in particolar modo le imprese dicostruzione e i direttori lavori a prendere visionedel testo completo della nota circolare n. 4176 del19 giugno 2014, sopra riassunta, che può essereconsultata e scaricata dal sito siadell’Osservatorio del calcestruzzo(http://www.osservatorioca.it), sia del Serviziotecnico centrale.

Elena Benzoni

Certificazioneprodotti

Page 16: ICMQ Notizie n. 79

16ICM

QNo

tizie

n.79

Ispezionee

controlli Gli assicuratori richiedono

il controllo tecnicoIn tema di garanzie sulle costruzioni dueelementi sono strettamente correlati alla polizzaindennitaria decennale postuma, obbligatoriaall’atto della stipula del contratto dicompravendita immobiliare: la polizza Car e ilcontrollo tecnico in corso d’opera. La garanzia diresponsabilità civile per danni a terzi (Car) èobbligatoria solo per gli appalti pubblici, ma difatto se all’inizio del cantiere non è statasottoscritta, soprattutto per opere di valore

superiore ai 2,5 milioni di euro,le compagnie assicuratricirilasciano con difficoltà alcostruttore la decennalepostuma. E per rilasciarlachiedono anche che sia previstoun controllo tecnico in corso diesecuzione sia del progetto che

dell’opera, effettuato con esito positivo da unorganismo di ispezione accreditato ai sensi dellanorma Uni Cei En Iso/Iec 17020, come ICMQ. Ilcontrollo tecnico ha l’obiettivo di ridurre i rischiderivanti dalla non corretta progettazione edesecuzione dell’opera attraverso verifiche e con ilcontrollo, a campione, dei risultati delle prove acarico dell’impresa esecutrice.

Come si svolge l’attività di verificaLa pianificazione dell’attività viene fatta sullabase delle specificità e criticità del progetto e delcantiere e viene svolta in parallelo alle fasi diprogettazione e realizzazione delle opere. Nellaprima fase viene svolto il controllo di conformitàdei documenti progettuali alle normativeapplicabili e alle regole della buona praticaprogettuale, prendendo in considerazione anchela durabilità e manutenibilità degli elementi(strutture, impermeabilizzazioni, involucro,

rivestimenti, ecc.). Nella seconda fase, invece, siverifica la conformità delle opere alle prescrizionidi progetto e alle regole di buona esecuzione,nonché l’adeguatezza dei materiali impiegati.L’attività di verifica viene descritta in piùrapporti di ispezione intermedi finalizzati afornire una puntuale valutazione in merito allaeventuale presenza di criticità non risolte equindi di aree di rischio. Le criticità possonoessere evidenziate e documentate sotto forma dinon conformità, a seguito delle quali ilcommittente, il progettista o i soggetti coinvoltipossono formulare le loro controdeduzioni oazioni correttive; queste saranno oggetto dianalisi da parte di ICMQ, che potrà cosìpervenire alla risoluzione della non conformità oalla sua conferma. A conclusione di tutte leattività di controllo viene redatto un rapporto diispezione finale che sintetizza i risultati di tuttele verifiche svolte sia in merito al progetto che incorso di realizzazione delle opere, con il qualeviene fornito al cliente e agli assicuratori ilparere finale sull’assicurabilità dell’intervento.

Qual è l’oggetto delle verifiche in cantiereNella maggior parte dei casi il controllo tecnicoriguarda i requisiti di stabilità e resistenzameccanica degli elementi strutturali - comeprevenzione del crollo e dei gravi difetti costruttivi- nonché di durabilità, manutenibilità e vita utile siadell’involucro, sia dell’impermeabilizzazione dellecoperture, delle pavimentazioni e deirivestimenti interni, degli intonaci e rivestimentiesterni dell’edificio. Il primo di questi requisiti èobbligatorio, mentre gli altri possono essererichiesti volontariamente dal cliente.L’attività di verifica in cantiere inizia sin dalleprime fasi dei lavori, verificando a campione itracciamenti, le quote di scavo, le eventualiparatie, la presenza della falda, ecc. Vengonoverificati a campione anche i materiali impiegati,sia strutturali, sia non strutturali se la verificariguarda anche le finiture o gli impianti.Nelle opere più comuni in cemento armatogettato in opera, ad esempio, vengono verificatea campione le disposizioni e le quantitàdell’armatura, nonché le loro legature,sovrapposizioni e lunghezze di ancoraggio. Siverifica inoltre il calcestruzzo in ingresso incantiere, il suo corretto costipamento el’esecuzione dei provini e si presenzia ai getti inopera delle parti più critiche dell’edificio,verificando, per quanto già eseguito, l’esistenzadi segregazioni e vespai o di zone carenti dicopriferro. Infine, si verificano i tracciamenti e ledimensioni geometriche degli elementistrutturali, si controllano le eventuali riprese ointerruzioni nel getto di calcestruzzo e lapresenza di water stop.

“Il controllo tecnicoha l’obiettivo di ridurrei rischi derivanti dallanon corretta progettazioneed esecuzione dell’opera”

Page 17: ICMQ Notizie n. 79

17ICM

QNo

tizie

n.79

Per quanto riguarda gli intonaci, i rivestimenti e leimpermeabilizzazioni, si verifica se la posa è stataeseguita a regola d’arte: materiali, spessori,pendenze, giunti, raccordi, condizioni dei supporti,tecnologie esecutive, ecc. In funzione dei requisitioggetto di controllo, si effettuano anche verifichedimensionali sugli elementi realizzati e si controlla

Un caso: la verifica dell’impermeabilizzazione di strutture interrateL’impermeabilizzazione delle strutture interrate è fondamentale per un duplice scopo: tenere l’acquaal di fuori dell’edificio e proteggere le strutture stesse mantenendo le prestazioni tecniche e qualitativenel tempo. I rischi e i danni derivanti da una impermeabilizzazione non eseguita correttamente possonoportare ad un degrado delle strutture portanti e alla conseguente necessità di pianificare interventi dimanutenzione straordinaria di rilevante entità.Le variabili che condizionano la progettazione di strutture sottoquota possono essere sia esogene -ubicazione del cantiere, opere provvisionali, analisi di carichi aggiuntivi sismici, dinamici, ecc, portanzae natura del terreno, qualità dell’acqua e livello di falda - sia endogene: destinazione d’uso (parcheggi,spazi tecnici per impianti), durabilità delle opere, tecnologia costruttiva. Le strutture interrate sonosollecitate, oltre che dai propri carichi, anche da forze quali la spinta del terreno e quella idrostatica.Quest’ultima viene spesso valutata preventivamente, senza però tenere in giusta considerazione chela falda può alzarsi significativamente e rapidamente in occasione di forti piogge sino a raggiungereil livello della quota di campagna.La progettazione preliminare ed esecutiva delle impermeabilizzazioni è fondamentale per la stesuradei dettagli costruttivi e deve prendere in conto le azioni a cui è sottoposta la struttura e il suocomportamento statico nel tempo. Le problematiche principali che possono presentarsi durantel’esecuzione dei lavori e che devono essere analizzate con la massima attenzione e risolte per evitarel’inefficacia del sistema di impermeabilizzazione progettata sono le lesioni strutturali, le fessurazioni,le riprese di getto, i giunti operativi, le tubazioni passanti o i ferri distanziatori, la manutenzione(accessibilità per l’ispezione e il ripristino).In fase di controllo tecnico in cantiere durante l’esecuzione dei lavori, l’attività di verifica è mirataall’approfondimento tecnico di tutti questi aspetti e consiste sia nella presa visione della conformitàdei materiali impiegati a quelli previsti da progetto e capitolato, sia nella sorveglianza della posa al finedi verificare la sua correttezza in relazione ai requisiti richiesti. Il fine ultimo è quello di contribuire allabuona riuscita e affidabilità della tenuta e protezione dell’involucro nel tempo. Il controllo si concludecon la redazione di un programma di manutenzione specifico e dettagliato finalizzato a mantenere leprestazioni tecnico-qualitative e la funzionalità dell’opera in fase di esercizio.

la presenza di eventuali difetti o fessurazioni.Il controllo tecnico è dunque un’attività di ispezionecomplessa che si protrae nel tempo e che richiede ilconfronto con tanti attori coinvolti nel processocostruttivo, il committente, l’impresa esecutrice, iprogettisti, il direttore dei lavori, i collaudatori.

Stefano Sudati

Page 18: ICMQ Notizie n. 79

18ICM

QNo

tizie

n.79

Ispezionee

controlli Codice appalti:

il disegno di legge delegaLo scorso giugno il Senato ha approvato il disegnodi legge n. 1678 con la delega al Governo per attuarealcune direttive del Parlamento europeo in tema diappalti pubblici. Dopo l’approvazione del Senato iltesto è ora all’esame della Camera dei deputati, chedovrebbe terminare la propria attività entro la finedi settembre.Al fine di recepire le nuove direttive europee èprevista successivamente la redazione di unnuovo codice degli appalti pubblici, con

l’abrogazione dell’attualenormativa.I criteri ispiratori del nuovocodice sono contenuti nelladelega e attengono a principidi semplificazione, legalità ecertezza delle procedure diappalto oltre che di

sostenibilità ambientale e di valorizzazione delleclausole sociali. Dunque maggiori trasparenza epubblicità nelle gare di affidamento di lavori,servizi e concessioni, riduzione degli oneridocumentali per i soggetti partecipanti e diverifica da parte delle stazioni appaltanti erevisione del sistema vigente di qualificazionedegli operatori economici.

“Un’importante riformastrutturale che si proponedi voltare definitivamentepagina rispetto a diversiaspetti normativi”

Negli appalti ad alta intensità di manodoperainoltre il criterio del massimo ribasso saràsostituito con quello dell’offerta economicamentepiù vantaggiosa, saranno vietate le procedurederogatorie di affidamento dei contratti(affidamenti diretti e trattative private) erazionalizzati i metodi di risoluzione dellecontroversie alternativi al rimediogiurisdizionale.Saranno inoltre introdotte misure specifiche volte egarantire negli appalti e nelle concessioni criteri disostenibilità energetica ed ambientale, adottando adesempio criteri e modalità premiali di valutazionedelle offerte da parte di soggetti che progettano edoperano in ottemperanza a tali principi.Infine, maggiori poteri di vigilanza e indirizzo perl’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) chedovrà, tra l’altro, elaborare bandi e contratti tipo edistituire un albo nazionale dei commissari di gara e,in tema di sicurezza, dei responsabili dei lavori.In sintesi ci attendiamo un’importante riformastrutturale che si propone di voltaredefinitivamente pagina rispetto a diversi aspettinormativi la cui mancanza di trasparenza hacontribuito non poco alla limitazione dellaconcorrenza e al diffondersi della corruzione e diun’economia illegale, determinando spesso lascarsa qualità dell’opera pubblica.

Andrea Mantovanie Stefano Sudati

Page 19: ICMQ Notizie n. 79

19ICM

QNo

tizie

n.79

Certificazionepersonale Seminari ICMQ

con ordini professionalisu certificazione EgeICMQ ha promosso con la collaborazione dialcuni ordini degli ingegneri e architetti indiverse regioni italiane un ciclo di seminari sultema della certificazione degli esperti in gestionedell’energia (Ege), seminari che consentono diottenere crediti formativi. Obiettivo:sensibilizzare le figure professionali in possessodelle adeguate competenze sulle nuoveopportunità offerte dalla certificazione in seguitoall’entrata in vigore del Dlgs 102/2014 direcepimento della direttiva Ue sull’efficienzaenergetica.Gli eventi, della durata di quattro ore circa,attribuiscono 4 Cfp e presentano una panoramicasui temi di maggior interesse per gli operatoridel settore: dalle nuove prescrizioni introdottedal decreto per le aziende cosiddette

“energivore” alle esigenze di riqualificazione edefficientamento energetico degli edifici civili eresidenziali. Il programma dei seminari offre poispecifici approfondimenti sulla nuova figuradell’esperto in gestione dell’energia introdottadalla norma Uni Cei 11339:2009, con riguardo siaalle opportunità professionali legate agli obblighidi diagnosi energetica previsti dal decreto, siaall’iter di certificazione secondo la norma citata.Da maggio ad oggi i seminari si sono svoltipresso l’Ordine degli ingegneri della provincia diPadova, di Roma (tre edizioni in relazioneall’affluenza) e di Venezia e presso l’Ordine degliarchitetti della provincia di Roma. Nel mese diOttobre ne verranno organizzati altri incollaborazione con l’Ordine degli architetti eingegneri di Trento.Il messaggio univoco emerso nel corso di questieventi è che nel prossimo futuro la figuradell’esperto in gestione dell’energia, anche conriferimento al rapporto con le Esco (così come gliEge interessate dalla certificazione obbligatoriaa partire dal luglio 2016), avrà un ruolo chiave intutte le operazioni di efficientamento e risparmioenergetico, nel trading dei Tee (titoli bianchi) enelle attività di consulenza e progettazione diimpianti destinati ad uso civile ed industriale. Loconfermano anche i risultati dei questionari dicustomer satisfaction compilati dai partecipanti:oltre il 40 per cento dichiara di avere una buonaconoscenza della materia e oltre il 90 per centogiudica molto interessanti le novità introdotte daldecreto 102 in merito alla nuova figuraprofessionale e alle conseguenti opportunità dimercato. Di questi il 37 per cento ritiene chel’Ege sia una professionalità richiesta dalmercato già a partire da quest’anno, mentre glialtri affermano che lo sarà nel prossimo futuro.

Daniele Torsello

Certificazionepersonale Ege: lo schema ICMQ

già adeguatoa quello ministerialeLa certificazione dell’esperto in gestionedell’energia in conformità alla norma Uni Cei11339:2009 è già da tempo svolta da organismi dicertificazione accreditati da Accredia. Con lapubblicazione il 25 maggio 2015 dello schemaministeriale (più propriamente definito “decretodirettoriale del ministero dello Sviluppoeconomico e del ministero dell’Ambiente e dellatutela del territorio e del mare”), i certificatiemessi con modalità diverse da quelle definitedallo schema ministeriale perderanno di validitàdal 18 luglio 2016. Si rende quindi necessario, per

gli Ege già certificati, adeguare la propriacertificazione al nuovo schema seguendo lemodalità definite dal proprio organismo dicertificazione che possono arrivare, in alcuni casi,anche alla ripetizione dell’intero esame.ICMQ ha sviluppato, fin dall’inizio, lo schema dicertificazione dell’esperto in gestionedell’energia già in conformità allo schemaministeriale e ciò consente agli Ege certificati daICMQ di essere in regola fin da subito con irequisiti richiesti: i certificati emessi riportanoinfatti la frase “Schema di certificazioneelaborato secondo l’art. 12 comma 1 del Dlgs. 4luglio 2014, n. 102”, che permette di svolgere lediagnosi richieste dal decreto 102 per le grandiimprese e le imprese energivore.

Giuseppe Mangiagalli

Page 20: ICMQ Notizie n. 79

Certificazionepersonale Norma europea

per la certificazionedell’auditor energeticoIl dl 102 del 4 luglio 2014 ha introdotto sulmercato due nuove figure professionali nelsettore dell’efficienza energetica: l’esperto ingestione dell’energia (Ege) e l’auditorenergetico (Ae). La professione dell’Ege era giàstata abbozzata nel 2008 con il Dlgs 115/2008 edè stata poi meglio dettagliata con la norma UniCei En 11339 del 2009. In merito invece

all’auditor è stata pubblicata direcente la norma Uni Cei En16247-5 del 2015 Diagnosienergetiche. Parte 5:competenze dell’auditorenergetico, che completa ilquadro delle norme tecnichesulle diagnosi energetiche giàpubblicate:

• Uni Cei En 16247-1:2012 (Diagnosi energetiche- Parte 1: Requisiti generali);

• Uni Cei En 16247-2:2014 (Diagnosi energetiche- Parte 2: Edifici);

• Uni Cei En 16247-3:2014 (Diagnosi energetiche- Parte 3: Processi);

• Uni Cei En 16247-4:2014 (Diagnosi energetiche- Parte 4: Trasporti).

Le differenze fra Ege e AeLa parte 5 diventa quindi la norma di riferimentoper la certificazione delle competenze previstedall’art. 12, comma 6, lettera a) del Dlgs 102, checonsente da luglio 2016 agli auditor di svolgere

“…l’Ege come figuraad ampio spettronel settore dell’energiae l’auditor come specialistanelle sole diagnosienergetiche…”

gli audit energetici obbligatori per le grandiimprese (aziende con oltre 250 dipendenti e oltre50 milioni di fatturato annuo) e per le impreseenergivore (di cui al Dl 83/2012) affiancandosiall’Ege. Proprio questo aspetto è interessante, inquanto entrambe le figure professionali potrannosvolgere le diagnosi energetiche richieste dalDlgs 102 anche se, considerate le competenzerichieste dalla 11339 e dallo schema ministerialedel 12/05/2015, il livello professionale dell’Ege èpiù alto di quello dell’Ae. Le competenze dell’Egerichiedono infatti anni di esperienza nel settore edi tipo multidisciplinare - spaziando dalleconoscenze tecniche e tecnologiche alleconoscenze del mercato dell’energia e dellalegislazione tecnica in materia anche ambientale-, mentre all’auditor sono richieste conoscenzecomunque approfondite ma più circostanziateall’ambito delle diagnosi energetiche.Benché quindi, ai fini legislativi, i due profilipossano assolvere ai medesimi requisiti, sipongono sul mercato con sostanziali differenzesul piano delle competenze: l’Ege come figura adampio spettro nel settore dell’energia e l’auditorcome specialista nelle sole diagnosi energetiche.Se la norma 16247-5 definisce le competenzerichieste all’auditor, non tratta invece in alcunmodo le modalità di svolgimento dell’esame per lacertificazione, né i requisiti per il suomantenimento e rinnovo. Pertanto Accredia, con ilcoinvolgimento degli organismi di certificazione edelle parti interessate, ha aperto un tavolo didiscussione per definire uno schema condiviso erendere univoco l’iter di certificazione, così come èstato fatto a suo tempo per l’Ege.

Giuseppe Mangiagalli

Page 21: ICMQ Notizie n. 79

21ICM

QNo

tizie

n.79

Vigilanza privata: rilasciatele prime certificazioniobbligatorieNella tarda primavera, con la formalizzazione daparte del ministero dell’Interno dell’elenco degliorganismi di certificazione indipendente,riconosciuti a valle di una complessa proceduradi accreditamento, gli istituti di vigilanza privatahanno potuto iniziare ad ottemperare agliobblighi sanciti col Dm Interno 115/2014.Cersa, che nell’elenco ministeriale occupa il primo

posto, ha messo in campo tuttele competenze e le conoscenzeacquisite grazie al lungo tempoda cui opera nell’ambito dellecertificazioni di questo settore.E la competenza necessariaper le certificazioni innovativestabilite dal Dm 115/2014 va

ben oltre quella indicata dallo standard Iso 17021.Questo perché il sistema della vigilanza privata ècaratterizzato da un complesso normativo diriferimento molto articolato e specifico, che hagenerato innumerevoli disposizioni operative erelazioni con le autorità e le amministrazioni dipolizia; la competenza specifica è quindi essenzialeper valutare con obiettività l’approccio sistemico edoperativo adottato rispetto all’autorizzazione(Licenza) concessa dagli uffici territoriali del Governo(Prefetture) e per poter deliberare le certificazioni.Senza questa componente di expertise non èpossibile rilasciare le certificazioni di cui al Dm115/2014. Cersa possiede il massimo riconoscimentodel ministero dell’Interno ed è pertanto è uno deipochi organismi di certificazione che riesce asoddisfare tutte le necessità degli istituti divigilanza, da qualche anno chiamati ad organizzarsiin conformità al Dm 269/2010. Con questo decreto,che trova radicamento in quella norma primaria

che è il Testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza,è stato dato avvio a una complessa trasformazionedella vigilanza privata, sempre più proiettata sudimensioni industriali significative e sempre piùpresente nel sistema dei servizi alle impresepubbliche e private.

Le diverse tipologie di certificazioneLa certificazione di base richiesta ad ogni istituto divigilanza - di qualsiasi dimensione e operativitàterritoriale - si fonda sulla verifica di conformitàlegislativa rispetto agli adempimenti obbligatoriconnessi all’esercizio della licenza loro rilasciata esulla verifica degli adempimenti obbligatori richiestiper soddisfare i requisiti minimi di qualità indicatisia nella normaUni 10891:2000, sia nel Dm 269/2010e s.m.i.. Il certificato che viene rilasciatocontempera le sedi operative dell’istituto divigilanza, i servizi da esso erogati e verificati,l’esplicito riferimento ai decreti e provvedimenti delministero dell’Interno applicabili.Un’altra certificazione richiamata dal Dm 115/2014riguarda la conformità del Centro di monitoraggio(Centrale operativa) agli standard Uni 11068:2005 eUni Cei En 50518:2014 applicabili. Nei Centri dimonitoraggio gli istituti di vigilanza dispongono deisistemi di comunicazione con gli obiettivi daproteggere e con le guardie particolari giurate(Gpg) in servizio esterno, oltre che con le autoritàlocali. In questi Centri, obbligatoriamente presidiatida Gpg, ogni segnale di allarme ricevuto vienegestito secondo procedure che devono farriferimento alle relative disposizioni legislative.Inoltre la struttura del Centro, le apparecchiatureresidenti, i sistemi di supporto e protezione devonocorrispondere a specifici e severi requisiti normativie tecnici. Anche per questa certificazione,obbligatoria per gli istituti di vigilanza autorizzatiper zone territoriali di rilievo (oltre 3 milioni diabitanti), la competenza del team di auditor devenecessariamente integrare esperti del settore.Infine, ma non certamente ultima, la certificazionedelle competenze del professionista della Securityche le disposizioni legislative impongono essere incapo al titolare della licenza, oppure all’institore,oppure al direttore tecnico. Si tratta di figuremanageriali che devono sovrintendere allo studio,sviluppo ed attuazione delle strategie, delle politichee dei piani operativi per prevenire, gestire esuperare eventi di natura dolosa e/o colposa chepossano danneggiare le risorse materiali,immateriali, organizzative e umane di cui leorganizzazioni clienti dispongono. La certificazionedelle competenze avviene in riferimento alla normaUni 10459:2015 secondo specifiche disposizioniministeriali ed è cogente solo per gli istituti divigilanza autorizzati per ambiti territoriali di rilievo.

Luciano Rivieccio

“Cersa è uno dei pochiorganismi di certificazioneche riesce a soddisfaretutte le necessitàdegli istituti di vigilanza”

Page 22: ICMQ Notizie n. 79

22

Certificazionesistema di gestionedella qualitàA seguito delle ultime certificazionirilasciate in conformità alla normaUni En Iso 9001:2008 la situazionedelle aziende con sistema qualitàcertificato è la seguente:

Certificazioni emesse 1375Certificazioni attive 638Unità produttive attive 1373

CO.GE.I.T. Srl a socio unicoSede operativa: ViterboInstallazione, manutenzione,riparazione e conduzione di impiantitecnologici (termici, idraulici, sanitari edi condizionamento); attività di terzoresponsabile

COSTRUZIONI ED IMPIANTI SrlSede operativa: PiacenzaCostruzione e ristrutturazione diedifici, opere di urbanizzazione, finituradi opere di natura edile e tecnicawww.costimp.it

EstensioniBAGATTINI SrlSede operativa: Zandobbio BGProduzione di piastrelle inconglomerato cementiziowww.bagattinipav.com

CEMENTAL SpASede operativa: Genola CNCentro di trasformazione dell’acciaioda c.a.www.cemental.it

COLABETON SpASede legale: Gubbio PGUP1: Bagno A Ripoli FIUP2: Signa FIUP3: RomaProduzione e distribuzione dicalcestruzzo preconfezionatowww.colabeton.it

MOZZO PREFABBRICATI SrlSede operativa: S. Maria di Zevio VRRealizzazione di opere accessorie(acqua a terra)

UNICAL SpASede legale: Casale Monferrato ALUP: Robilante CNProduzione e distribuzione dicalcestruzzo preconfezionatowww.buzziunicem.it

Le nuovecertificazioniICMQVengono di seguito riportate lecertificazioni volontarie emesse dafine giugno a settembre.

ICM

QNo

tizie

n.79

DAI VALORE ALLA TUA CERTIFICAZIONE!Il sistema qualità, ambiente o sicurezza della tua azienda è certificato?ICMQ fornisce gratuitamente adesivi con il relativo marchiodi certificazione, da apporre sui mezzi aziendali.

Richiedi informazioni a: [email protected]

Certificazionesistema di gestioneambientaleA seguito delle ultime certificazionirilasciate in conformità alla normaUni En Iso 14001:2004, lasituazione delle aziende con ilsistema di gestione ambientalecertificato ICMQ è la seguente:

Certificazioni emesse 210Certificazioni attive 118Unità produttive attive 163

INDUSTRIE PICA SpASede operativa: PesaroProduzione di laterizi per coperture efaccia a vista, pavimentazioni in cottoattraverso le fasi di stoccaggio eprelavorazione delle materie prime,formatura, essiccazione, cottura inforno a tunnel, imballaggio, stoccaggioe carico mezzi di trasporto delprodotto finitowww.industriepica.com

Page 23: ICMQ Notizie n. 79

23

Certificazionesistema di gestionedella sicurezzaA seguito delle ultime certificazionirilasciate in conformità alla normaBs Ohsas 18001:2007, la situazionedelle aziende con il sistema digestione della sicurezza certificatoè la seguente:

Certificazioni emesse 145Certificazioni attive 109Unità produttive attive 143

HOLCIM GRUPPO (ITALIA) SpASede operativa: MilanoHolding capogruppo con funzioni diindirizzo e coordinamento dellesocietà controllate [Holcim (Italia)S.p.A.; Micron Mineral S.r.l.; RolcimS.p.A.]

EstensioniCOOPSETTE Soc. Coop.Sorv.+Est.Sede operativa: Castelnovo di sottoREProduzione di componenti strutturaliprefabbricati in calcestruzzo armatoattraverso le fasi di ricevimentomaterie prime, preparazione eallestimento delle piste di produzione,miscelazione e getto del calcestruzzo,stoccaggio dei prodotti finiti, caricomezzi di trasportowww.coopsette.it

Certificazionedi prodottoA seguito delle ultime certificazionirilasciate la situazione dellecertificazioni è la seguente:

Certificazioni emesse attive 1451Unità produttive 1451

Asserzioni Uni En Iso14021GALLOTTA SpASede operativa: S. Angelo LodigianoLOManufatti in CLS vibrocompresso qualimasselli, lastre, blocchi, cordoli,grigliati e pezzi speciali.Convalida dell’asserzione ambientaleauto-dichiaratawww.gallotta.it

Certificazione ImpreseF-GasTra luglio e settembre sono statecertificate, secondo il RegolamentoCE n. 303/08, 227 imprese chesvolgono attività di installazione,manutenzione e riparazione diapparecchiature fisse di refrigerazione,condizionamento d’aria e pompe dicalore contenenti taluni gas fluoruratiad effetto serra.

CertificazionepersonaleCertificazioni attive 2295

Esperti in gestionedell’energiaA luglio sono state certificate10 persone.

Operatoredi apparecchiaturecontenenti F-GASRegolamento CE 303/2008A luglio sono state certificate110 persone.

SaldatoriA luglio sono state certificate32 persone.

Tutti i dettagli sonodisponibili sul sito di ICMQ

ICM

QNo

tizie

n.79

EPD - DichiarazioneAmbientale di ProdottoAFV ACCIAIERIE BELTRAME SpA -AFV BELTRAME GROUPSede legale: VicenzaEstensione a UP: Gerlafingen -SvizzeraEstensione a UP: Trith Saint Leger -FranciaProduzione di laminati mercantiliwww.gruppobeltrame.com

DALMINE SpASede operativa: Dalmine BGTubo in acciaio senza saldatura perapplicazioni Line Pipe e perapplicazioni strutturali

Tutti i dettagli sonodisponibili sul sito di ICMQ

FPC CLSPreconfezionatoA seguito delle ultime certificazionirilasciate in conformità al Dm14/01/08 la situazione delle aziendecertificate è la seguente

Certificazioni emesse attive 735Unità produttivecertificate attive 735

BETON VENETA Srl Soc.UnipersonaleSede legale: Sant’Elena PDEstensione a UP: PadovaProduzione e distribuzione dicalcestruzzo preconfezionato conmetodo industrializzato

Certificazione dellecaratteristicheMG SrlSede legale: Covo BGUP: Castelverde CRCertificazione delle caratteristicheacustiche dei pannelli a taglio termicoda 28 cm, pannello a taglio termicoalleggerito da 20 cm, e pannello pienoda 16 cm.

MARIANI COSTRUZIONI GENERALISrlSede legale: Cles TNUP: Glorenza BZProduzione di calcestruzzopreconfezionato con processoindustrializzato

Page 24: ICMQ Notizie n. 79

Programma ottobre - dicembre 2015

Formazione

ICMQ NotizieVia G. De Castillia, 10 – 20124 MilanoTel. 02 7015081 – Fax 02 70150854e-mail: [email protected] – http://www.icmq.orgDirettore Responsabile: Lorenzo OrsenigoStampa: MEDIAPRINT – Via Mecenate, 72/3620138 MilanoRegistrazione Tribunale di Milanon° 475 del 30 settembre 1995

Poste

ItalianeSpaSpedizione

inAbbonam

entoPostale

70%DCBMilano

INCASODIMANCATO

RECAPITO

RESTITU

IREALL’UFFIC

IODIMILA

NOROSERIOCMP

DETENTOREDELCONTO

PER

LARESTITU

ZIONEALMITTE

NTE,

PREVIOPAGAMENTO

RESI

Per informazioni e iscrizioni vi invitiamo a contattareICMQ: tel. 02 7015081, fax 02 70150854,[email protected], www.icmq.org.

Riportiamo il calendario dei principali corsie seminari programmati fino a dicembre 2015.I corsi, ove non diversamente specificato,si svolgono a Milano.

AMBIENTE - QUALITÀ - SICUREZZA23 ottobreINTRODUZIONE AL SISTEMA DI GESTIONEAMBIENTALE ISO 14001:2015Rilascio di 8 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri9 novembreINTEGRAZIONE TRA SISTEMA QUALITÀ,AMBIENTE E SICUREZZARilascio di 8 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri1 dicembreIL PROCESSO DI AUDIT SULLA BASEDEL CRITERIO ISO DRAFT 9001:2015Rilascio di 8 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri

ISPEZIONI

8 ottobreIL CONTROLLO TECNICO IN CORSOD’OPERA AI FINI DELLA DECENNALEPOSTUMA E LA SOSTENIBILITÀRilascio di 4 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri e richiesti 4 Cfp all’Ordinedegli architetti

SOSTENIBILITÀ5 ottobreIL REGOLAMENTO EUROPEOPER I PRODOTTI DA COSTRUZIONEE LA SOSTENIBILITÀRilascio di 4 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri e richiesti 4 Cfp all’Ordinedegli architetti9 ottobre - 15 dicembreIL CICLO DI VITA DI UN PRODOTTOE LA DICHIARAZIONE AMBIENTALERilascio di 6 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri e richiesti 4 Cfp all’Ordinedegli architetti

CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO11 - 13 novembreIL COORDINATORE DI SALDATURAPER LE CARPENTERIE METALLICHERilascio di 24 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri4 novembreLA NORMA EN 1090 PER LA MARCATURA CEDELLE STRUTTUREMETALLICHE:IL PROCESSO DI PROGETTAZIONERilascio di 4 Cfp per gli iscritti all’Ordinedegli ingegneri e richiesti 4 Cfp all’Ordinedegli architetti

CANTIERE

23 novembreRUOLI E RESPONSABILITÀNELLA ACCETTAZIONE DEI MATERIALIIN CANTIERE ED IN STABILIMENTO