ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO -...

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694. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE PAG. ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Pini Gianluca ......................... 1-01393 42037 Martelli ................................... 1-01394 42039 Risoluzione in Commissione: IV Commissione: Rizzo ....................................... 7-01122 42041 ATTI DI CONTROLLO: Presidenza del Consiglio dei ministri. Interpellanze urgenti (ex articolo 138-bis del regolamento): Scotto ...................................... 2-01512 42043 Pili ........................................... 2-01514 42044 Interrogazioni a risposta in Commissione: Valente Simone ..................... 5-09795 42046 Tidei ........................................ 5-09802 42047 Interrogazioni a risposta scritta: Marzana .................................. 4-14550 42047 Prodani ................................... 4-14551 42049 Affari esteri e cooperazione internazionale. Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento): Fitzgerald Nissoli .................. 2-01511 42050 PAG. Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazione a risposta orale: Terzoni ................................... 3-02558 42051 Beni e attività culturali e turismo. Interrogazione a risposta immediata: Coscia ...................................... 3-02565 42052 Economia e finanze. Interpellanza urgente (ex articolo 138-bis del regolamento): Villarosa .................................. 2-01513 42053 Interrogazione a risposta immediata: Rampelli ................................. 3-02561 42055 Interrogazione a risposta scritta: Garavini .................................. 4-14546 42055 Giustizia. Interrogazione a risposta immediata: De Girolamo .......................... 3-02566 42056 Interrogazione a risposta scritta: Palmizio .................................. 4-14544 42057 Infrastrutture e trasporti. Interrogazioni a risposta in Commissione: Famiglietti .............................. 5-09796 42057 Di Stefano Marco ................. 5-09797 42058 Dadone .................................... 5-09800 42059 Atti Parlamentari 42035 Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

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694. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

PAG.

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Pini Gianluca ......................... 1-01393 42037

Martelli ................................... 1-01394 42039

Risoluzione in Commissione:

IV Commissione:

Rizzo ....................................... 7-01122 42041

ATTI DI CONTROLLO:

Presidenza del Consiglio dei ministri.

Interpellanze urgenti

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Scotto ...................................... 2-01512 42043

Pili ........................................... 2-01514 42044

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Valente Simone ..................... 5-09795 42046

Tidei ........................................ 5-09802 42047

Interrogazioni a risposta scritta:

Marzana .................................. 4-14550 42047

Prodani ................................... 4-14551 42049

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interpellanza urgente

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Fitzgerald Nissoli .................. 2-01511 42050

PAG.

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazione a risposta orale:

Terzoni ................................... 3-02558 42051

Beni e attività culturali e turismo.

Interrogazione a risposta immediata:

Coscia ...................................... 3-02565 42052

Economia e finanze.

Interpellanza urgente

(ex articolo 138-bis del regolamento):

Villarosa .................................. 2-01513 42053

Interrogazione a risposta immediata:

Rampelli ................................. 3-02561 42055

Interrogazione a risposta scritta:

Garavini .................................. 4-14546 42055

Giustizia.

Interrogazione a risposta immediata:

De Girolamo .......................... 3-02566 42056

Interrogazione a risposta scritta:

Palmizio .................................. 4-14544 42057

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Famiglietti .............................. 5-09796 42057

Di Stefano Marco ................. 5-09797 42058

Dadone .................................... 5-09800 42059

Atti Parlamentari — 42035 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.

Interrogazioni a risposta scritta:

Spessotto ................................. 4-14545 42060

D’Uva ...................................... 4-14548 42061

Interno.

Interrogazioni a risposta immediata:

Rondini ................................... 3-02567 42062

Parisi ....................................... 3-02568 42063

Gigli ......................................... 3-02569 42063

Interrogazione a risposta in Commissione:

Chaouki ................................... 5-09799 42064

Interrogazione a risposta scritta:

Naccarato ............................... 4-14553 42065

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazione a risposta immediata:

D’Uva ...................................... 3-02560 42066

Interrogazione a risposta in Commissione:

Ventricelli ............................... 5-09801 42067

Interrogazioni a risposta scritta:

Mucci ...................................... 4-14547 42068

Marcon ................................... 4-14554 42069

Lavoro e politiche sociali.

Interrogazione a risposta immediata:

Airaudo ................................... 3-02559 42069

Interrogazione a risposta in Commissione:

Molteni .................................... 5-09794 42070

PAG.

Interrogazione a risposta scritta:

D’Agostino .............................. 4-14549 42071

Politiche agricole alimentari e forestali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Dadone .................................... 5-09798 42071

Salute.

Interrogazioni a risposta immediata:

Galgano ................................... 3-02562 42072

Ottobre .................................... 3-02563 42073

Binetti ..................................... 3-02564 42074

Interrogazione a risposta scritta:

Savino Sandra ....................... 4-14552 42074

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Pinna ....................................... 5-09793 42075

Apposizione di firme ad interrogazioni ... 42076

Pubblicazione di un testo riformulato ..... 42076

Interrogazione a risposta scritta:

Mucci ...................................... 4-14449 42076

Ritiro di documenti del sindacato ispettivo . 42077

Ritiro di una firma da una risoluzione ........ 42077

Trasformazione di un documento del sin-dacato ispettivo ....................................... 42077

ERRATA CORRIGE ...................................... 42077

Atti Parlamentari — 42036 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

i Ministri degli affari esteri e dellacooperazione internazionale, Paolo Genti-loni, e della difesa, Roberta Pinotti, hannoillustrato gli esiti del vertice Nato svoltosia Varsavia già nell’ambito di un’audizionesvoltasi il 26 luglio 2016 presso le com-missioni affari esteri e difesa dei due ramidel Parlamento, dando notizia in quellacircostanza della disponibilità offerta dalnostro Paese a partecipare alla costitu-zione dei quattro battaglioni rinforzati emultinazionali, a rotazione, che l’Alleanzaaveva appena deciso di schierare in Polo-nia e nelle tre Repubbliche Baltiche ascopo di rassicurazione;

durante la seduta delle commis-sioni sopra citata, il capo della diplomaziadel nostro Paese e il responsabile politicodella difesa nazionale precisavano altresìcome il dispiegamento temporaneo ditruppe italiane nell’ambito dei battaglionia rotazione non avrebbe manifestato alcunintento aggressivo nei confronti della Fe-derazione russa;

successivamente si apprendeva chel’apporto italiano avrebbe interessato ilbattaglione destinato alla Lettonia e sa-rebbe stato pari a circa 140 uomini;

la Repubblica di Lettonia è unoStato di fatto binazionale che ospita unaconsistente minoranza russofona, in parteprivata della cittadinanza, ridotta all’apo-lidia e quindi esclusa del godimento deidiritti politici, caso che nell’Unione euro-pea si verifica soltanto nell’attigua Repub-blica d’Estonia;

proprio la sostanziale discrimina-zione di cui sono vittime i russofoni resi-denti in Lettonia che non hanno superatol’esame di accertamento della conoscenzadella lingua, della storia e della cultura

lettone – circa trecentomila persone – ècausa di permanenti preoccupazioni delleautorità lettoni in merito all’effettivo gradodi legittimazione di cui godono le istitu-zioni nazionali di quel Paese;

anche la politica dell’istruzione ap-pare fortemente lesiva dei diritti dei cit-tadini lettoni di lingua russa che, purrappresentando circa un terzo della po-polazione, sono costretti a frequentarescuole nelle quali l’apprendimento avvieneesclusivamente in lingua lettone, persinonegli istituti fondati e gestiti da lettonirussofoni;

a quanto si sa, i militari del nostroPaese dovrebbero essere schierati in Lat-galia, una regione lettone nella quale lapopolazione russofona risulta fortementemaggioritaria;

il contingente che il Governo pro-gramma di inviare in Lettonia si troveràquindi calato in un contesto assai delicato,nel quale non è possibile escludere che siverifichino provocazioni di varia natura,anche interne, attualmente imprevedibili,che potrebbero essere artatamente ricon-dotte ad ingerenze esterne;

in occasione di una recentissimavisita al nostro Paese, il, segretario gene-rale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stolten-berg, precisava peraltro in termini assaidifferenti e molto assertivi che i militariitaliani saranno schierati ai confini conuna Russia divenuta particolarmente ag-gressiva, circostanza che esponeva il Mi-nistro degli affari esteri e della coopera-zione internazionale, Paolo Gentiloni, aduna situazione oggettivamente imbaraz-zante mentre si celebrava un importanteanniversario al Nato Defense College diRoma;

tra le altre cose, le misure dellaNato che coinvolgono la compagnia ita-liana in partenza per la Lettonia e com-porteranno, nel 2018, anche l’attribuzioneal nostro Paese del comando della forza direazione ultrarapida dell’Alleanza, veni-vano collegate da Jens Stoltenberg anchealla recente decisione russa di schierare

Atti Parlamentari — 42037 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

nel distretto di Kaliningrad, che confinacon la Polonia e le Repubbliche Baltiche,dei missili Iskander, che sono di per séarmi funzionali alla credibilità della de-terrenza nucleare e quindi sostanzial-mente difensive, a dispetto delle appa-renze;

l’annuncio del segretario generaleJens Stoltenberg ha determinato una rea-zione russa di segno fortemente negativonei confronti del nostro Paese, che inde-bolisce oggettivamente l’ambizione del Go-verno italiano, ripetutamente enunciatama mai convintamente sostenuta nelle sedicompetenti, di pervenire alla rimozionedelle sanzioni imposte contro la Russia edespandere la cooperazione bilaterale conMosca in un ampio ventaglio di settori;

sarebbe in effetti invece allo studiol’ipotesi opposta, di imporre ulteriori enuove limitazioni agli scambi con la Fe-derazione russa in ragione del suo coin-volgimento nella battaglia in atto adAleppo in Siria;

quanto accade dimostra, immedia-tamente a ridosso delle elezioni presiden-ziali statunitensi quanto siano già ristrettii margini di manovra in cui si trova adoperare il Governo italiano e la situazionesotto questo profilo sembra sul punto dipeggiorare ulteriormente;

nel breve volgere di pochi giorni,tra il 18 ottobre ed il 21 ottobre 2016 ilPresidente del Consiglio, Matteo Renzi, sirecherà in visita negli Stati Uniti su invitodel Presidente Barack Obama e parteci-perà successivamente ad un delicato Con-siglio europeo, che vede in agenda anchela trattazione del tema delle relazioni tral’Unione europea e la Russia;

nel suo complesso, l’opinione pub-blica del nostro Paese non sembra condi-videre i timori antirussi che stanno con-dizionando le scelte dell’Alleanza atlanticaed è di certo contraria ad assumere rischiinutili;

le truppe italiane che sono in pro-cinto di raggiungere la Lettonia potrebbero

più utilmente essere schierate in Libia edin Iraq, dove vengono fronteggiate artico-lazioni pericolose del sedicente Stato Isla-mico, organizzazione che è presente anchein Europa con i cosiddetti Foreign Fightersrientrati dai teatri esteri e con personeradicalizzate nelle moschee o per via te-lematica dalla predicazione jihadista,

impegna il Governo:

a non dar corso alla promessa diinviare una compagnia di militari italianiin Lettonia;

a rinunciare altresì al comando dellaforza di reazione ultrarapida dell’Alleanza;

ad impiegare le risorse militari na-zionali eventualmente liberate da questiimpegni in Europa Nord-orientale per raf-forzare la presenza del nostro Paese lad-dove l’Isis viene combattuto, come l’Iraq,la Libia e la stessa Siria;

nel caso in cui si decidesse egual-mente di inviare un contributo militare aibattaglioni multinazionali a rotazione cheverranno schierati a cavallo tra Polonia eRepubbliche Baltiche, ad assumere inizia-tive per imporre regole di ingaggio e caveatrestrittivi al loro eventuale impiego nell’e-ventualità di una crisi locale che coinvol-gesse la Russia o la minoranza russofonalettone;

qualora il dispiegamento avvenga co-munque, a porre in essere efficaci inizia-tive affinché la Repubblica di Lettoniaadotti nei confronti della minoranza rus-sofona politiche meno discriminatorie, inparticolare cancellando lo scandalo dell’a-polidia cui è condannata una parte cospi-cua della sua popolazione.

(1-01393) « Gianluca Pini, Fedriga, Allasia,Attaguile, Borghesi, Bossi,Busin, Caparini, Castiello,Giancarlo Giorgetti, Gri-moldi, Guidesi, Invernizzi,Molteni, Picchi, Rondini, Sal-tamartini, Simonetti ».

Atti Parlamentari — 42038 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

La Camera,

premesso che:

l’articolo 22 della Dichiarazioneuniversale dei diritti dell’uomo afferma:« Ogni individuo, in quanto membro dellasocietà, ha diritto alla sicurezza sociale,nonché alla realizzazione attraverso losforzo nazionale e la cooperazione inter-nazionale ed in rapporto con l’organizza-zione e le risorse di ogni Stato, dei dirittieconomici, sociali e culturali indispensabilialla sua dignità ed al libero sviluppo dellasua personalità »;

la Dichiarazione sottende, pertanto,ad un’idea di persona quale « membrodella società », dalla quale deve ricevere ealla quale deve dare. C’è in questa affer-mazione la filosofia del personalismo co-munitario all’interno della più ampia vi-sione di umanesimo integrale. Alla sicu-rezza sociale viene infatti associata larealizzazione dei diritti economici, socialie culturali « indispensabili » alla dignitàumana e al libero sviluppo della persona-lità;

la sicurezza sociale della persona èquella condizione nella società che le con-sente di essere, quanto più possibile, liberadal bisogno, oltre che dal potere e dallapaura;

i flussi migratori misti rappresen-tano uno dei fenomeni strutturali piùimportanti dei nostri tempi e sono ancheil banco di prova dell’agire politico nelrispetto dei diritti umani internazionali. Civuole una nuova visione che tenga contodei singoli progetti migratori e che sia ingrado di sviluppare un sistema di soluzionima, anche e soprattutto, di relazioni e diintegrazione. Bisogna sapere riconoscerela complessità, evitando letture grossolanedel fenomeno e lavorare in modo integratotra i sistemi di protezione al fine diottimizzare le risorse anche economicheper scelte e misure sostenibili che ricono-scano la dignità dei singoli;

in particolare, l’aumento dei flussimigratori e la conseguente attenzione me-diatica hanno messo in luce il fenomeno

della tratta delle donne nigeriane, unarealtà ben conosciuta e studiata daglioperatori del settore ma largamente igno-rata nel dibattito politico. Come ribadisceun reportage del Financial Times pubbli-cato alla fine del 2015 le organizzazioninigeriane, che in molti casi sono struttu-rate come veri e propri racket criminali,traggono beneficio dalle condizioni di in-sicurezza e povertà del loro Paese peralimentare il mercato dello sfruttamentosessuale. Dei quasi 900 mila migranti sbar-cati in Europa nel 2015 dopo un viaggioattraverso il Mediterraneo, circa un quintosono arrivati in Italia. Tra loro, quasi 5mila erano donne nigeriane: il numero è diquattro volte superiore rispetto all’annoprecedente. Secondo l’Organizzazione in-ternazionale per le migrazioni più dellametà di queste donne sono destinate allaprostituzione forzata. Gli operatori uma-nitari che hanno familiarità con questocrimine constatano che il profilo delledonne nigeriane destinate alla prostitu-zione è cambiato nel tempo: sono semprepiù giovani e sempre di più reclutate nellezone rurali del Paese, sono poco istruite emolto povere, quindi sempre più facil-mente ricattabili, alcune con disturbi men-tali;

secondo il Financial Times la trattadi esseri umani è in aumento in moltiPaesi e le reti criminali si sono moder-nizzate e adeguate ai meccanismi deinuovi e massicci movimenti verso l’Eu-ropa. Lo sfruttamento riguarda 21 milionidi persone in tutto il mondo e utilizza piùdi 500 rotte: 4,5 milioni di queste personesono destinate allo sfruttamento sessuale.« Il problema è particolarmente grave inItalia », scrive il Financial Times, a causadi una combinazione di vari fattori, quali« la posizione geografica, il potere dellacriminalità organizzata locale soprattuttonelle regioni più povere dove lo Stato èdebole e una persistente domanda di pre-stazioni sessuali ». In generale, il trafficodi esseri umani coinvolge vittime prove-nienti da vari Paesi, sia comunitari chenon comunitari, il cui comune denomina-tore è rappresentato tra gli altri dai se-guenti fattori: la diffusione della violenza

Atti Parlamentari — 42039 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

di genere, la femminilizzazione della po-vertà, la violazione dei diritti economici esociali, la disparità di opportunità tradonne e uomini, gli ostacoli all’accesso allagiustizia e la mancanza di rimedi effettivigiurisdizionali e la corruzione;

la tratta, nelle indicazioni conte-nute nella convenzione di Palermo che siconfigurano nello spostamento, nell’in-ganno, nella coercizione e nello sfrutta-mento, presuppone metodi di recluta-mento e sfruttamento sempre più subdoli,variegati e di difficile identificazione. Ciò èparticolarmente evidente nel caso dellevittime provenienti dai Paesi comunitari,spesso sottoposte a sottili forme di vio-lenza e ricatto affettivo. Le donne cheriescono ad emanciparsi dalla condizionedi sfruttamento spesso non ricevono ilsostegno indispensabile per immettersi nelmondo del lavoro, cadendo nel rischio dirivittimizzazione. In altre parole, non fi-gurando in nessuna forma di « categoriaprotetta » né essendo previsti, ad esempio,sgravi fiscali per chi assume lavoratori elavoratrici in quella condizione, le asso-ciazioni si trovano a dover inserire unavittima di tratta sopravvissuta a un infernopsicologico, con carenze di ogni tipo (istru-zione, lingua, curriculum, traumi fisici epsicologici), presso aziende che sono al-quanto restie a raccogliere l’offerta;

alle donne ridotte alla schiavitùsessuale occorrono molti anni per ripagarei propri debiti: sono costrette a lavorareogni sera e anche durante il giorno, spessodevono provvedere al loro vitto e alloggioe vengono picchiate e maltrattate dai lorosfruttatori o dalle loro sfruttatrici se nonportano abbastanza denaro. Se restanoincinte, sono poi costrette a subire abortipraticati illegalmente e dunque non sicuri;

per le donne che riescono a sot-trarsi allo sfruttamento la strada verso lalibertà e l’autodeterminazione è molto dif-ficile. La legge italiana (l’articolo 18 delTesto Unico immigrazione, decreto legisla-tivo n. 286 del 1998) prevede una prote-zione immediata per le vittime e il rilasciodi un permesso per restare in Italia. In

pratica, tuttavia, per accedere al percorsodi protezione si richiede la denuncia deitrafficanti e la dimostrazione di trovarsi incondizioni di pericolo, prima di fornireloro una certezza sulla sistemazione in unluogo protetto e su uno stato giuridicolegale. Questo funziona come ostacolo alladenuncia stessa. I percorsi di reinseri-mento e di integrazione sono poi moltocomplicati. Molte di loro di fronte alledifficoltà non vedono via d’uscita e sonocostrette a tornare a prostituirsi;

è urgente e necessario individuareazioni e politiche pubbliche di inclusioneche agendo a lungo termine, individuino eperseguano due parallele finalità: la tuteladei diritti e delle pari opportunità dellepersone che migrano e l’esigenza di be-nessere e di pacifica convivenza delle co-munità locali;

si riconosce l’importanza dell’ado-zione nel mese di febbraio 2016 del primopiano nazionale d’azione contro la tratta eil grave sfruttamento degli esseri umani, anorma dell’articolo 9 del decreto legisla-tivo 4 marzo 2014, n. 24. Il piano èpropedeutico alla emanazione del nuovoprogramma unico di emersione, assistenzaed integrazione sociale e delle relativemodalità di attuazione e finanziamento;

l’adozione di un piano sistemico èsicuramente un traguardo positivo che puòfar uscire le azioni di contrasto da unambiente di precarietà;

ora che il piano esiste è possibilerilevare delle criticità che necessitano diulteriori riflessioni sviluppate con gli ope-ratori attivi costantemente nel campo. Sievidenziano tre priorità sulle quali è ne-cessario agire:

a) il tema dei finanziamenti il cuiquadro deve essere consolidato per evitareil rischio che vengano assimilati ai finan-ziamenti del sistema immigrazione e asilosotto la regia del Ministero dell’interno;

b) il tema del contributo nonesplicitato che viene dalla società civile e

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dalla rete delle organizzazioni all’attua-zione e al monitoraggio delle azioni delpiano;

c) il tema del sistema di relazionidi tutte le parti interessate che deve essereindividuato all’interno del piano, incluso ilmeccanismo di referral;

pur evidenziando che la tratta diesseri umani è un fenomeno complessoche riguarda tre tipologie diverse, il temadello sfruttamento sessuale, il tema deiminori e il tema dello sfruttamento lavo-rativo, si ritiene necessario focalizzare gliimpegni sul tema dello sfruttamento ses-suale e della condizione femminile,

impegna il Governo:

ad assumere iniziative per garantireun finanziamento strutturale del sistemaantitratta attraverso l’investimento di:

a) 20 milioni di euro per il pro-gramma di emersione e protezione confinanziamento triennale;

b) 15 milioni di euro annui suazioni di sviluppo del sistema, in partico-lare al fine di definire strategie pluriennalidi intervento per la prevenzione e il con-trasto al fenomeno della tratta e del gravesfruttamento degli esseri umani, nonchéazioni finalizzate alla sensibilizzazione,alla prevenzione sociale, all’emersione eall’integrazione sociale delle vittime com-presa la sensibilizzazione nei Paesi d’ori-gine;

a potenziare il raccordo tra sistemadi asilo e sistema antitratta, con partico-lare riferimento al riconoscimento dellevittime nella fase di primissima acco-glienza;

ad applicare pienamente l’articolo 18del Testo Unico sull’immigrazione di cui aldecreto legislativo n. 286 del 1998, inparticolar modo nel cosiddetto percorsosociale, laddove la vittima non sia nellecondizioni di denunciare i propri sfrutta-tori:

a far interagire le strutture interes-sate (Ministeri della giustizia, della difesa,dell’interno e dipartimento per le pariopportunità della Presidenza del Consiglio)al fine di garantire una lettura complessivadel programma di integrazione e prote-zione;

a garantire la costituzione di unabanca dati basata sull’interoperabilità deisistemi già in uso nei Ministeri dellagiustizia, della difesa, dell’interno e pressoil Dipartimento per le pari opportunitàdella Presidenza del Consiglio, anche aifini del procedimento penale;

a promuovere e rispettare l’ottica digenere nelle politiche e nelle azioni, ancheattraverso attività di formazione specifica-tamente rivolta alle forze di pubblica si-curezza.

(1-01394) « Martelli, Nicchi, Scotto, Co-stantino, Duranti, Carlo Galli,Ricciatti, Placido, Panna-rale ».

Risoluzione in Commissione:

La IV Commissione,

premesso che:

il recente arresto a Taranto di dueufficiali della Marina militare e di unimprenditore accusati di corruzione in unappalto del valore di oltre 11 milioni dieuro ripropone con forza il problema dellepratiche tangentizie anche nelle forze ar-mate;

gli arresti nella principale basedella Marina assumono rilievo particolareperché seguono di pochi mesi numerosialtri arresti, a gennaio e ottobre 2015, dipersonale militare e civile della medesimadirezione di commissariato e lo scandalodei carburanti « scomparsi » ad Augusta,che ha visto coinvolti dipendenti militari ecivili di stanza nella base siciliana e aRoma;

se fossero confermate le notizie distampa secondo le quali uno degli arrestati

Atti Parlamentari — 42041 — Camera dei Deputati

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a Taranto, era stato mandato a dirigere ilreparto che gestisce quasi tutti i contrattidella base nonostante avesse già avuto unacondanna per truffa militare, si porrebbecon evidenza il problema del criterio diassegnazione degli incarichi;

purtroppo episodi analoghi si sonoverificati con allarmante frequenza anchein altri settori delle forze armate, segno diuna non sufficiente opera di sensibilizza-zione e di controllo da parte della strut-tura di comando;

tale situazione lede profondamentel’immagine ed il prestigio delle forze ar-mate e non rende una fotografia degna,invece, del rispetto che meritano la lar-ghissima parte dei militari, per l’impegno,l’onestà e la dedizione profuse nello svol-gimento dei propri compiti;

nonostante la vastità del fenomenosi continua a ritenere non applicabile aimilitari la normativa anticorruzione, comedimostra il fatto che dalle relazioni an-nuali del responsabile anticorruzione,sono del tutto esclusi i dipendenti militari(circa 170 mila) e presi in considerazionesolo quelli civili (circa 27 mila), nonostantei primi siano quelli che ricoprono gliincarichi di maggiore responsabilità perquanto attiene la gestione degli appalti;

da un’analisi effettuata dai firma-tari del presente atto sulla banca dati deicontratti pubblici detenuta dall’Autoritànazionale anticorruzione, risulterebbe chela stragrande maggioranza dei contrattistipulati dall’amministrazione della difesaviene attribuita con procedure diversedalla gara pubblica, nonostante non abbiaper oggetto forniture di carattere militareo riservato, ma si riferisca a prestazioni diservizi come pulizie o forniture comealimentari o carburanti;

tale situazione, oltre al rischio digenerare discredito alle forze armate eall’amministrazione della difesa, ha evi-denti ripercussioni sul morale della stra-grande maggioranza dei dipendenti mili-tari e civili che svolgono con dedizione eonestà il proprio servizio;

sembra dunque necessario un so-stanziale e profondo ripensamento daparte dei vertici della difesa delle politichedi lotta alla corruzione, anche in ambitomilitare e delle iniziative per la crescita diuna sostanziale cultura della legalità chevada oltre il nominalismo e il puro ri-chiamo al senso del dovere,

impegna il Governo:

ad elaborare una relazione, sullabase dei contratti del Ministero della di-fesa degli ultimi tre anni, che delineitipologie e criticità delle procedure adot-tate;

ad assumere iniziative per ridurre almassimo le procedure diverse dalle forni-ture competitive e a evidenza pubblica, ameno che non sussistano precise e strin-genti esigenze di sicurezza nazionale ourgenza;

a far sì che il responsabile anticor-ruzione del Ministero eserciti pienamentela propria attività su tutti gli uffici e ilpersonale, indipendentemente dal fattoche si tratti di civili o militari;

ad adottare iniziative per definirenorme cogenti che non consentano l’asse-gnazione di incarichi con responsabilità diassegnazione di commesse e stipula dicontratti a dipendenti che presentino pro-fili di criticità, anche in presenza di pro-cedimenti penali o disciplinari non ancoraconclusi;

ad assumere iniziative per definireapposite norme per tutte le forze armatee per le forze di polizia ad ordinamentomilitare, che prevedano metodi certi chegarantiscano la posizione di coloro chesegnalano determinati comportamenti di-sciplinando il whistleblowing in modo daprevedere:

a) una clausola di riservatezza peril personale che provvede ad effettuare lesegnalazioni di illeciti, svincolando taleprincipio dal rapporto gerarchico esistentetra di essi;

Atti Parlamentari — 42042 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

b) l’istituzione di un fondo di ga-ranzia a tutela dei segnalanti di illeciti chesostenga economicamente chi è vittima diritorsione;

c) la previsione di un sistema san-zionatorio in linea con le norme previstedal codice dell’ordinamento militare.

(7-01122) « Rizzo, De Lorenzis, Frusone,Basilio, Corda, Tofalo, PaoloBernini ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

PRESIDENZADEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interpellanze urgenti(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, ilMinistro degli affari esteri e della coope-razione internazionale, il Ministro dellosviluppo economico, per sapere – pre-messo che:

Med Nuçe è una delle tante emittentitelevisive satellitari fondate da esponentidelle comunità curde al di fuori del ter-ritorio turco, con sede operativa in Belgioe sede legale in Italia;

in data 29 settembre 2016, Med Nuçericeveva una mail da parte di Eutelsat spa,società proprietaria dei satelliti per tele-comunicazioni, in cui si richiedeva la ces-sazione delle trasmissioni. Ad una secondalettera il 2 ottobre è seguito il giornosuccessivo 3 ottobre, l’oscuramento dellatelevisione satellitare;

la società Med Nuçe, secondo quantovisionato, risulta essere in regola sia con leautorizzazioni che con i pagamenti;

diversi giorni prima dell’oscuramentodi Med Nuçe, in Turchia venivano chiusi,in base a uno speciale decreto-legge esenza l’approvazione del parlamento 12

canali televisivi e 11 stazioni radiofonichedella comunità curda, tutti già autorizzatie in regola con la legge turca; in partico-lare figurano tra i canali chiusi anche:Zarok TV (canale curdo per bambini), TV10 (il cui principale pubblico sono glialeviti), Jiyan TV (che trasmette dialettocurdo « Kirmancki ») e Hayat TV (conprogrammi focalizzati sul mondo del la-voro e i suoi problemi);

la compagnia francese Eutelsat, oltrealla sospensione di Med Nuçe (canalenotiziario in turco) ha chiuso, con le stessemodalità, Newroz Tv (canale televisivo cheprivilegia il Kurdistan orientale e l’Iran);

tutti questi canali sono animati, oltredalle redazioni, da decine di volontari, econtribuiscono allo sviluppo della culturae della lingua curda con le loro trasmis-sioni nei diversi dialetti curdi;

Med Nuçe trasmette dal 2013 incurdo e turco. Nel 2015 il canale hacambiato format, trasmettendo news tuttoil giorno, dalle 6.00 del mattino fino allamezzanotte, almeno fino al giorno dell’in-terruzione delle trasmissioni, con un no-tiziario ogni ora e con 26 programmiprodotti e dedicati non solo alle proble-matiche dei curdi, ma anche alle donne,alle condizioni di lavoro e sviluppo, alledifferenze identitarie e alle tematiche po-litiche locali ed internazionali;

dalla dichiarazione dello stato diemergenza, susseguente al tentativo dicolpo di Stato del 15 giugno 2016, oltre200 giornalisti sono stati indagati, più di100 giornalisti sono stati arrestati e decinedi aziende sono state chiuse. Come risul-tato di queste azioni governative, almeno2.308 giornalisti hanno perso il loro postodi lavoro;

secondo l’indice sulla libertà distampa mondiale del 2016 diffuso da Re-porters sans frontières, la Turchia è al151esimo posto su 180 Paesi. In questecondizioni è chiara la volontà del governoturco, ossia mettere a tacere quelle chesono le voci non allineate e rendere pra-ticamente invisibili le voci critiche. In-sieme a quella degli altri canali e delle

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

altre estate giornalistiche, l’interruzionedelle trasmissioni di Med Nuçe è unaulteriore prova della condotta autoritariadel Governo turco;

non è chiaro in base a quale ordinesia stata presa la decisione di oscurareMed Nuçe, ma risulta che l’autorità per letelecomunicazioni della Turchia RTUK(Radyo ve Televizyom üst Kurulu), abbiainviato in data 17 maggio 2016, nellaconvinzione che l’emittente avesse unaautorizzazione in quel Paese, una letteraalla corrispondente autorità norvegeseNMA (Norwegian media Autority) chie-dendo cooperazione al fine di avviareprocedure volte a sanzionare diverse emit-tenti satellitari in lingua turca tra cui MedNuçe, per presunte violazioni sia dellaConvenzione europea dei diritti umani, siadella Convenzione europea sulla televi-sione transfrontaliera, attribuendo esplici-tamente alle medesime di « servire gliinteressi del terrorismo »;

è noto che la società Eutelsat haricevuto da parte della Turchia una com-messa per lanciare tre satelliti tra il 2018e il 2020 e che già opera in quel Paese conla società Skylogic Eurasia che offre allapolizia e all’esercito turco importanti ser-vizi in materia di telecomunicazioni;

l’oscuramento da parte di Eutelsatspa, soggetto di diritto francese sottopostoalla legislazione comunitaria, appare incontrasto con la normativa dell’Unioneeuropea sul mercato unico dei serviziaudiovisivi e tanto più grave in quantoavvenuto a giudizio degli interpellanti ar-bitrariamente da parte di un soggettoprivato, Eutelsat, sulla base di una comu-nicazione informale di un organismo nonappartenente ad uno Stato membro del-l’Unione e non per via di una presa diposizione formale da parte dei regolatorieuropei o dell’Autorità per le garanzienelle comunicazioni italiana, che invece, indata 2015, ha autorizzato con deliberal’emittente Med Nuçe a trasmettere e daquella data non ha mai disposto in sensocontrario –:

se siano a conoscenza dei fatti ripor-tarti in premessa e come sia stato possibile

che una emittente televisiva privata satel-litare, con sede legale nel nostro Paese, siastata chiusa con una semplice comunica-zione di un soggetto privato, Eutelsat;

quali iniziative urgenti di competenzaintendano adottare per consentire la ri-presa delle trasmissioni di Med Niçe;

quali iniziative intendano intrapren-dere per garantire la libertà di stampa e diespressione come sancite dalla Carta co-stituzionale e per prevenire in futuro vio-lazioni di queste libertà che sembrereb-bero essere state palesemente negate inquesta circostanza;

se non intendano, per quanto dicompetenza, promuovere una iniziativa di-plomatica per chiedere al Governo turco ilrispetto dei diritti umani e delle libertàfondamentali, in particolare connesse aldiritto all’informazione e alla libertà diespressione.

(2-01512) « Scotto, Airaudo, Franco Bordo,Costantino, D’Attorre, Du-ranti, Daniele Farina, Fas-sina, Fava, Ferrara, Folino,Fratoianni, Carlo Galli, Gian-carlo Giordano, Gregori,Kronbichler, Marcon, Mar-telli, Melilla, Nicchi, Paglia,Palazzotto, Pannarale, Pelle-grino, Piras, Placido, Qua-ranta, Ricciatti, Sannicandro,Zaratti ».

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri, ilMinistro della difesa, per sapere – pre-messo che:

il Governo continua ad essere ina-dempiente sulla questione delle servitùmilitari in Sardegna, con molte omissioni,vedasi vittime da torio e uranio, e unagrave e reiterata azione di devastazioneambientale;

da settimane i pescatori della costaoccidentale della Sardegna protestano du-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

ramente per chiedere la chiusura del po-ligono di Capo Frasca e riprendere senzalimiti l’attività lavorativa da sempre gra-vemente condizionata dalle esercitazionimilitari che occupano gran parte dellospecchio acqueo antistante;

è l’unico poligono dove il divieto dinavigazione è permanente e il cui utilizzoavviene solo con autorizzazione limitata;

il documento dei sindaci e delle or-ganizzazioni di categoria, rivendica nonsolo il pagamento dei danni all’attivitàproduttiva, ma la bonifica e la restituzionedel territorio alle comunità locali e aglioperatori del mare;

secondo la procura di Cagliari nelpoligono di Teulada sono stati esplosi indiversi punti oltre 4.200 missili Milancontenenti sostanze radioattive e in par-ticolare torio;

secondo quanto riferito dai tecniciincaricati dalla procura non solo nonesiste nessuna tracciabilità di questi4.200 missili e quindi delle ricadute ra-dioattive sul territorio, ma sareb-bero stati rinvenuti sul terreno appena19 residui radioattivi;

il primo firmatario del presente attoin visita ispettiva ha rinvenuto all’internodel poligono di Teulada un deposito tem-poraneo inadeguato e di dubbia legittimitàdi scorie radioattive privo di qualsiasicontrollo;

la documentazione video raccolta dalprimo firmatario del presente atto e resapubblica dimostra in modo inequivocabilela fatiscenza dello stabile;

una porzione importante del poli-gono, la punta avanzata della Sardegnaverso il Mediterraneo è definita penisolainterdetta, non solo per la devastazioneambientale, comprese presenze di elevataradioattività, ma anche per la grave me-nomazione dell’area con demolizione dicosta e isolotti;

nel poligono militare del Salto diQuirra risultano essere state distrutte ton-

nellate di bombe, missili, esplosivi di ognigenere, provenienti da ogni angolo d’Italia;

tali materiali venivano fatti esplo-dere all’interno di scavi di imponenti di-mensioni provocando nubi tossiche supe-riori anche ai 50 metri di come si evincedagli atti processuali della procura diLanusei;

diversi generali, ai vertici della Di-fesa, hanno negli anni provveduto all’ac-quisto dei missili Milan per poi assumereincarichi di vertice nelle industrie bellicheproduttrici di tali armamenti;

non esiste nessun serio e credibilepiano di bonifica per le aree militari etantomeno le aree a mare;

le bonifiche di Capo Frasca rilevanoun’artificiosa presenza di amianto chefarà lievitare in modo esponenziale il costodel trattamento di quei terreni;

a Teulada non è stata avviata alcunabonifica;

a Quirra è stata bonificata una soladiscarica lungo la strada mentre è pre-clusa l’area dove sono state smaltite sot-toterra migliaia di tonnellate di esplosivi;

il tipo di esercitazioni e l’utilizzo diun territorio così vasto contrasta in modoevidente con le nuove emergenze di difesa,considerati i reiterati attentati « in casa »che meriterebbero di riconfigurare la di-fesa non in chiave di armamenti ma diaddestramento di uomini alla sicurezzacivile da svolgere a maggior contatto con icittadini;

a parere degli interpellanti la ricon-figurazione del sistema difesa dovrebbecomportare un maggiore investimento sulpersonale militare, sia in termini di incre-mento dei contingenti, sia nella forma-zione legata alla sicurezza civile, compresoil genio militare indispensabile in unaregione insulare come la Sardegna –:

se non intenda cessare, come dareiterati indirizzi parlamentari, l’attualeoccupazione invasiva e distruttiva di siti diimportanza comunitaria;

Atti Parlamentari — 42045 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

se non intenda accogliere le richiestedei sindaci e degli operatori economici diCapo Frasca;

se esista o sia mai esistito un segretodi Stato sul deposito di scorie radioattiverinvenuto e documentato nella base diTeulada;

se esista un registro di tracciabilitàdei residui radioattivi dei 4.200 missiliesplosi nel poligono di Teulada;

se esista un registro di tracciabilitàdei residui radioattivi dei missili esplosinel poligono di Salto di Quirra;

se e che tipo di stanziamenti esi-stano, e in quali capitoli di bilancio, perla bonifica dei poligoni militari della Sar-degna;

se risulti vero che la società Vitroci-set, notoriamente dedita alla ricerca ap-plicata di alto livello tecnologico, sia lavincitrice di un appalto (e che tipo siappalto) di movimento terra nel poligonodi Capo Frasca;

se esista all’interno del poligono mi-litare di Salto di Quirra documentazionefotografica o filmica relativa alla distru-zione di materiale bellico con procedure dibrillamento illegale, oltre che con modalitàpericolosissime per l’ambiente circostante,e se la stessa sia sottoposta a segreto diStato;

se e che tipo di collaborazioni esi-stano o siano esistite tra l’aeronau-tica militare e l’università di Siena e, inparticolar modo, se sia stato mai dato unincarico formale a docenti di quell’uni-versità per verificare la presenza di torionell’area del poligono di Salto di Quirra;

se siano state adottate iniziative inconseguenza dell’assunzione di incarichida parte di vertici militari nell’industriabellica, come riportato nell’atto di sinda-cato ispettivo n. 4-06574 del 23 ottobre2014.

(2-01514) « Pili, Pisicchio ».

Interrogazioni a risposta in Commissione:

SIMONE VALENTE, VACCA, BRESCIA,LUIGI GALLO, MARZANA, DI BENE-DETTO e D’UVA. — Al Presidente delConsiglio dei ministri. — Per sapere –premesso che:

con legge 28 dicembre 2015, n. 208concernenti « Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennaledello Stato » (legge di stabilità 2016) sonostate conferite al Coni risorse finanziariepari a 2 milioni di euro per il 2016 e 8milioni per il 2017 in favore delle attivitàdel Comitato promotore per le Olimpiadidi Roma 2024;

il decreto-legge 25 novembre 2015,n. 185 (cosiddetto decreto Giubileo) ri-comprende tra le finalità del « Fondo sporte periferie » gli interventi volti alla pre-sentazione e alla promozione della candi-datura di Roma per le Olimpiadi 2024 (peril 2015 si parla di una dotazione pari a 20milioni di euro; nel 2016 sono stati dispo-sti 50 milioni di euro e per concludere nel2017 con la somma pari a 30 milioni dieuro);

il 17 febbraio 2016 presso il Palazzodei Congressi in Roma si è tenuta lapresentazione del progetto di candidaturaai Giochi olimpici e paralimpici del 2024;in occasione dell’evento organizzato dalComitato promotore Roma 2024 e dalConi era stato annunciato un budget pre-visionale di spesa pari a circa 5,3 miliardidi euro;

analizzando il bilancio 2015 del Conisi evince che Coni Servizi ha speso surichiesta del Coni, al di fuori del contrattodi servizio, 2 milioni e 681 mila euro perle attività legate alla candidatura; e nelbudget 2016, il Coni ha stimato in 5,1milioni di euro il maggiore fabbisogno per« il sostegno e la promozione della candi-datura di Roma alle Olimpiadi e Paralim-piadi estive del 2024 »;

il suddetto budget relativo all’eserci-zio 2016, nella sua prima rimodulazioneha previsto maggiori risorse per 13,5 mi-

Atti Parlamentari — 42046 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

lioni di euro, di cui: 9 milioni provenientidal fondo per le periferie; 2 milioni dicontributi statali stanziati nell’ultima leggedi stabilità e destinati a Roma 2024; 2,5milioni di ricavi e contributi provenientida sponsor privati per le attività legate almarketing;

il presidente del Coni, in occasione diuna intervista televisiva resa nel mese digiugno 2016, ha quantificato in 10 milionidi euro la spesa affrontata dal Comitato;

a seguito dell’approvazione della mo-zione, avvenuta il 29 settembre 2016, concui il Consiglio dell’assemblea capitolinaha impegnato il sindaco e la giunta adadottare gli atti necessari al ritiro dellacandidatura di Roma, la richiesta è stataformalizzata con lettera inviata al Comi-tato olimpico internazionale; di conse-guenza le risorse già previste per la can-didatura olimpica torneranno in econo-mia –:

se il Governo intenda assumere ini-ziative per garantire la destinazione dellerisorse già previste per la candidatura diRoma 2024 ad investimenti nell’impianti-stica sportiva e nella promozione dellosport di base. (5-09795)

TIDEI e ZAMPA. — Al Presidente delConsiglio dei ministri, al Ministro dellosviluppo economico, al Ministro degli affariesteri e della cooperazione internazionale.— Per sapere – premesso che:

Med Nuce è una delle tante emittentitelevisive satellitari fondate da esponentidelle comunità curde al di fuori del ter-ritorio turco, con sede operativa in Belgioe sede legale in Italia;

in data 29 settembre 2016, Med Nucericeveva un’e-mail da parte di Eutelsatspa, società proprietaria dei satelliti pertelecomunicazioni, in cui si richiedeva lacessazione delle trasmissioni. Ad una se-conda lettera del 2 ottobre è seguito, ilgiorno successivo 3 ottobre, l’oscuramentodella televisione satellitare;

la società Med Nuce ha affermato diessere in regola sia con le autorizzazioniche con i pagamenti;

nello stesso giorno venivano chiusi inTurchia 12 canali televisivi e 11 stazioniradiofoniche della comunità curda, tuttigià autorizzati e in regola con la leggeturca;

l’autorità per le telecomunicazionidella Turchia RTUK (Radyo ve Televizyomüst Kurulu), in data 17 maggio 2016,inviava una lettera alla corrispondenteautorità norvegese NMA (Norwegian mediaAutority) chiedendo cooperazione al fine diavviare procedure volte a sanzionare di-verse emittenti satellitari in lingua turcatra cui Med Nuce, per presunte violazionisia della Convenzione europea dei dirittiumani, sia della Convenzione europeasulla televisione transfrontaliera, attri-buendo esplicitamente alle medesime di« servire gli interessi del terrorismo »;

è noto che la società Eutelsat haricevuto da parte della Turchia una com-messa per lanciare tre satelliti tra il 2018e il 2020 e che già opera in quel Paese conla società Skylogic Eurasia che offre allapolizia e all’esercito turchi importanti ser-vizi in materia di telecomunicazioni –:

se sia a conoscenza dei fatti soprariportati e come intenda adoperarsi, perquanto di competenza per favorire unasoluzione che porti al ripristino della li-bertà di stampa e di espressione chesembrano essere state negate ad una emit-tente televisiva privata satellitare, con sedelegale nel nostro Paese. (5-09802)

Interrogazioni a risposta scritta:

MARZANA, CARIELLO, NESCI,D’UVA, VILLAROSA, GRILLO, LOREFICE,LUPO, DI BENEDETTO, DI VITA, RIZZO,MANNINO, NUTI e LUIGI DI MAIO. — AlPresidente del Consiglio dei ministri, alMinistro dell’economia e delle finanze, alMinistro per gli affari regionali e le auto-nomie. — Per sapere – premesso che:

la legge n. 56 del 7 aprile 2014« (legge Delrio) » ha istituito le città me-

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XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

tropolitane, ha rivisto profondamenteruolo ed organizzazione delle province,trasformate in enti territoriali di areavasta e ha introdotto una nuova disciplinain materia di unioni e fusioni di comuni;

la suddetta legge aveva fissato al 31dicembre 2014 il termine ultimo per leregioni per approvare le proprie leggi diratifica per il riordino delle funzioni de-legate o trasferite alle province, e nelsettembre 2014, al fine di accelerare taleadempimento era stato siglato, in sede diConferenza unificata, un accordo nelquale la data del 31 dicembre venivaindividuata non più per l’approvazionedelle leggi regionali, ma quale limite tem-porale per la presentazione di idonei di-spositivi normativi per l’attuazione dellalegge nazionale;

l’Assemblea regionale siciliana, inforza del terzo comma dell’articolo 15dello statuto speciale che attribuisce allaregione competenza esclusiva in materia diordinamento degli enti locali, con leggeregionale 4 agosto 2015, n. 15, in corso divalutazione da parte della Corte Costitu-zionale, non aveva recepito l’intera archi-tettura della « legge Delrio »;

il cronoprogramma del riordino dellefunzioni dell’amministrazione locale, det-tato dalla « legge Delrio » n. 56 del 2014, èstato recepito solo nel maggio 2016, con laconseguenza che le funzioni ancora nonsono state né accorpate né trasferite e, adistanza di quasi tre anni, sono ingenti leripercussioni che si riflettono sia nell’am-bito della gestione della dotazione orga-nica che nella fornitura dei servizi aicittadini;

ma ciò che ha destabilizzato total-mente l’ente provincia è certamente latrama finanziaria disposta dalla legge distabilità n. 190 del 23 dicembre 2014(stabilità 2015), attraverso cui le provincesono state chiamate a concorrere in modosostanzioso al contenimento della spesapubblica, tramite l’imposizione di una ri-levante riduzione della spesa corrente,progressivamente crescente negli annicompresi tra il 2015 ed il 2017;

difatti i commi 418 e 419 dell’articolo1 della legge n. 190 del 2014 hanno sta-bilito che le province e le città metropo-litane dovranno concorrere al conteni-mento della spesa pubblica attraverso unariduzione della spesa corrente di 1 mi-liardo di euro per l’anno 2015, di 2miliardi di euro per l’anno 2016 e di 3miliardi di euro a decorrere dall’anno2017;

lasciando immutato il contesto nor-mativo e finanziario e confermando l’im-palcatura « strabica » tra la « legge Delrio »e le leggi di stabilità che si sono succedute,si è compromessa irrimediabilmente lasostenibilità dell’ente provincia con graveripercussioni sui costi del personale esull’erogazione di servizi essenziali (manu-tenzione scuole secondarie, viabilità locale,assistenza agli alunni disabili);

ebbene, per fare qualche esempio diprovincia al limite del dissesto finanziario,in applicazione dell’articolo 1, comma 418,delle legge 23 dicembre 2014, n. 190, ildecreto-legge 24 giugno 2016, n. 113, coor-dinato con la legge di conversione 7 agosto2016, n. 160, all’articolo 8 ha stabilito ineuro 11.776.981,28 la somma che la pro-vincia di Siracusa deve versare allo Stato,a titolo di contributo alla finanza pubblicaper l’anno 2016;

sono ormai tante le province anche dialtre regioni a soffrire; ad esempio, in data6 ottobre 2016 gli uffici della provincia diCaserta comunicavano ai dirigenti scola-stici l’indisponibilità di risorse finanziarieper la manutenzione e la messa in sicu-rezza degli edifici scolastici, nonché per ilpagamento delle forniture dell’energiaelettrica a causa delle risorse che l’ente hadovuto trasferire allo Stato centrale inseguito a quanto disposto alla legge distabilità 2015 –:

quali siano le iniziative di compe-tenza che il Governo intende adottareaffinché si possano individuare le misureper rideterminare gli obiettivi per il con-corso alla spesa pubblica e scongiurare ildissesto finanziario di questi enti localiche oramai sono al collasso sia per la

Atti Parlamentari — 42048 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

gestione della dotazione organica che perla garanzia dei vari servizi da erogare aicittadini. (4-14550)

PRODANI, MUCCI e RIZZETTO. — AlPresidente del Consiglio dei ministri, alMinistro dei beni e delle attività culturali edel turismo, al Ministro delle infrastrutturee dei trasporti, al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premessoche:

l’associazione nazionale autotra-sporto viaggiatori (Anav), associazione diConfindustria, che rappresenta le impresedi trasporto con autobus, in data 2 aprile2015, attraverso il comunicato stampa« Denuncia UE sui ticket bus: il comuni-cato stampa del Presidente Biscotti » haspiegato che l’associazione, insieme all’Iru(International Road Transport Union) e adaltre associazioni italiane ed europee rap-presentative delle imprese di trasporto conautobus, Confcooperative, Confartigianato,Astic (Spagna), Fbaa (Belgio), Aftri (Fran-cia), Fntv (Francia), Astag (Svizzera), Knv(Olanda), Wko (Austria) e Bdo (Germania),con il supporto di circa 280 impreseitaliane e straniere, ha denunciato l’Italiaalla Commissione europea contro i « tic-ket » applicati da molte amministrazionicomunali italiane (oltre 50) ai bus, turisticie di linea, per l’accesso e/o la sosta aicentri cittadini;

la nota stampa di Anav, in partico-lare, ha illustrato che il ricorso è statopresentato dopo il fallimento di diversitentativi di dialogo con le amministrazionilocali e « sono oltre 50 le città italiane,complessivamente meta di circa il 70 percento del flusso turistico nazionale adapplicare il ticket bus per un prelievoannuo sul sistema delle imprese che sfiorai 100 milioni di euro ed incide media-mente per circa il 10 per cento sui costidei servizi di trasporto turistico con au-tobus (...) con punte del 50 per cento sulsingolo servizio turistico. In molte cittàpoi, oltre al ticket si aggiunge l’imposta disoggiorno, per cui il turista che utilizzal’autobus paga due volte per la perma-nenza in città »;

Nicola Biscotti, presidente di Anav,ha dichiarato come « le delibere comunalisui ticket bus contrastano con le normefondamentali dell’ordinamento comunita-rio, violando il principio di proporzionalitàed ostacolando la libera prestazione diservizi ed il corretto funzionamento delmercato interno. La nostra richiesta allaCommissione europea è l’avvio di unaprocedura di infrazione nei confronti delloStato italiano. Le abnormi ed illegittimeimposizioni tariffarie imposte agli autobusda numerosi comuni italiani sono dettateda esigenze di cassa dei comuni, che nullahanno a che vedere con gli obiettivi dimiglioramento della mobilità urbana, delladecongestione del traffico e o della tuteladell’ambiente e del patrimonio artistico eche appaiono distorsive della concorrenzamodale. In nessun altro Paese europeo gliautobus sono tassati per il solo fatto diaccedere alle città: altri e ben più efficacisono gli strumenti adottati per contrastaretraffico e inquinamento senza danneggiareimprese e collettività servite ». SecondoBiscotti, infine, « il prelievo è tanto piùiniquo, in quanto non è reinvestito nep-pure in parte nella creazione e/o miglio-ramento dei servizi o delle infrastruttureper l’accoglienza dei visitatori »;

nonostante la presentazione dellasuddetta denuncia da parte di Anav allaCommissione europea, ad oggi, alcuna ri-sposta è stata data in merito;

il primo firmatario del presente attoha depositato l’interrogazione n. 4-05882,in data 7 agosto 2014, seduta n. 281, cherisulta ancora senza risposta, con la qualechiedeva ai Ministri interrogati quali ini-ziative urgenti intendessero adottare, ri-correndo anche a modifiche normative delcodice della strada nel rispetto delle au-tonomie locali, per garantire una disci-plina omogenea e razionale delle zone atraffico limitato (ZTL) che non ostacolassei flussi turistici nell’accesso ai centri dellecittà; e se intendessero intervenire, nellasede opportuna della Conferenza unificata,per evitare che l’imposta di soggiornopotesse costituire una inaccettabile dupli-cazione degli oneri a carico dei turisti che

Atti Parlamentari — 42049 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

utilizzano l’autobus come mezzo di tra-sporto –:

quali iniziative, anche a caratterenormativo, i Ministri interrogati inten-dano intraprendere, per quanto di com-petenza, alla luce della denuncia pressola Commissione europea da parte diAnav e delle associazioni italiane rappre-sentative delle imprese di trasporto conautobus, per migliorare la mobilità, di-sincentivando soluzioni come quella delticket citato in premessa che appaianocontrarie alla normativa europea e ri-schiano di esporre il Paese a proceduredi infrazione. (4-14551)

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AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interpellanza urgente(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro degli affari esteri e della coope-razione internazionale, il Ministro del la-voro e delle politiche sociali, il Ministrodell’economia e delle finanze, per sapere –premesso che:

secondo la legislazione fiscale ita-liana, per la precisione all’articolo 3,comma 1, del decreto del Presidentedella Repubblica n. 917 del 1986, le pen-sioni corrisposte a persone non residentiin Italia da enti che, invece, hanno sedenel nostro Paese, o da stabili organizza-zioni nello stesso territorio, sono imponi-bili in linea generale in Italia;

la Repubblica dominicana non risultaessere nelle liste dei Paesi a fiscalità pri-vilegiata previste dalla legislazione italianae nel report 2011 del Forum globale OCSEper l’implementazione degli standard fi-scali internazionali;

nella citata Repubblica dominicanarisiede una dinamica comunità italiana

che nel prossimo anno rivedrà la riaper-tura dell’ambasciata italiana a Santo Do-mingo;

tra questi cittadini italiani, iscrittiall’AIRE, vi è una rilevante quota di pen-sionati dall’Italia che a causa della man-canza di un accordo bilaterale per evitarele doppie imposizioni in materia di impo-ste sul reddito e per prevenire l’evasione el’elusione fiscale pagano le tasse sullapensione stessa in Italia;

la situazione sopra ricordata causagrave disagio tra i pensionati italiani re-sidenti nella Repubblica dominicana;

infatti, numerose e motivate sono lerichieste provenienti dagli stessi pensionatiitaliani residenti nella Repubblica domi-nicana relative alla necessità di arrivare adun accordo che permetta di pagare leimposte direttamente nel Paese di iscri-zione all’AIRE –:

se vi siano motivi, e in caso affer-mativo quali, che ostino all’avvio di nego-ziati tra i due Stati per evitare le doppieimposizioni e quali iniziative intendanointraprendere i Ministri interpellati pervenire incontro alle esigenze dei pensionatiitaliani residenti in tale Paese del CentroAmerica.

(2-01511) « Fitzgerald Nissoli, Dellai, San-terini, Vezzali, Sottanelli,Vecchio, Marzano, Faut-tilli, Baradello, Sberna, Ta-bacci, Gigli, Menorello, Gal-gano, Oliaro, Monchiero, Ma-tarrese, Vargiu, Catania, Giu-ditta Pini, Zanin, SalvatorePiccolo, Dambruoso, Binetti,Buttiglione, De Mita, Causin,Garofalo, Cera, Gullo, Ric-cardo Gallo, Schirò, Piccione,Preziosi, Rampi, Quinta-relli ».

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Atti Parlamentari — 42050 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazione a risposta orale:

TERZONI, DE ROSA, BUSTO, DAGA,MANNINO, MICILLO, ZOLEZZI e VIGNA-ROLI. — Al Ministro dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, al Ministrodell’interno. — Per sapere – premesso che:

nell’iter decisionale di approvazionedegli interventi la Commissione nazionaleA.I.A./IPPC svolge un ruolo nevralgicoconsiderato che ad essa sono sottopostiimpianti di rilevante interesse industriale,per un valore complessivo della produ-zione di diverse decine di miliardi di euroogni anno, e può decidere sulle tipologie diimpianti, chiedendo e/o imponendo va-rianti progettuali;

il 7 maggio 2015 il Ministro ha ema-nato un avviso pubblico per raccogliere lecandidature per la nomina a membrodella Commissione A.I.A.;

nonostante le circostanziate criticitàsegnalate nei mesi precedenti in relazionealla Commissione ministeriale VIA-VASsul versante del conflitto di interessi, ilMinistro ha individuato, secondo non pre-cisate modalità selettive, i soggetti merite-voli di essere nominati nella CommissioneAIA e trasmesso gli atti alla Corte dei contiper la verifica di legittimità;

con deliberazione del 3 agosto 2016,la Corte dei conti ricusava il visto eviden-ziando numerose criticità, rimaste irrisolteanche dopo una prima nota di richiesta dichiarimenti inviata al Ministero il 1o giu-gno 2016;

in particolare, la Corte chiariva chela commissione A.I.A. è inequivocabil-mente un organismo di tipo tecnico-scien-tifico e, sulla base dell’ordinamento e dellaCostituzione Italiana, la sua nomina nonpuò essere ricondotta ad un atto di altaamministrazione; di conseguenza, la sceltadei commissari deve avvenire attraverso

una procedura pubblica in cui siano chia-riti immediatamente i criteri selettivi, iparametri di valutazione e la motivazionea supporto degli atti di incarico. Taliparametri non risultano rispettati nellaprocedura di selezione ministeriale, né èstata adeguatamente motivata la scelta deicomponenti;

la Corte ha, inoltre, evidenziato ul-teriori lacune e criticità, quali il mancatorispetto della parità di genere nella com-posizione della commissione;

tra i nominativi emergono diversisoggetti (Mauro Patti; Guido MonteforteSpecchi; Maria Stagno d’Alcontres; Salva-tore Lo Nardo; Vittorio Amadio; RenzoBaldoni; Chiara Di Mambro) che prece-dentemente operavano presso l’attualecommissione VIA-VAS per i quali, quindi,si opera ad avviso degli interroganti unsemplice trasferimento di mansioni, peral-tro parziale, visto che diversi progetti sonosottoposti a procedure congiunte di V.I.A.-A.I.A.; pertanto viene meno quell’innova-zione nelle nomine che era richiesta nelpiano anti-corruzione;

alcune di queste persone sono stateoggetto di precedenti interrogazioni cheevidenziavano situazioni di conflitti di in-teressi;

vi sono coincidenze con nomi di di-versi rappresentanti politici o loro con-giunti come Santi Gioacchino Geraci, giàsindaco di Castelbuono (PA); Marina Mo-nassi, già direttore generale di Acegas epresidente dell’autorità-portuale di Trieste;Antonio Ludovico Principato, candidatocon l’UDC nel 2005 per le regionali a Pi-stoia; Maurizio Ranno, candidato diGrande Sud alle elezioni nazionali del 2013;

con provvedimento del 4 ottobre2016 il Ministro dell’ambiente e della tu-tela del territorio e del mare revocaval’avviso pubblico del 7 maggio 2015 inragione del « tempo trascorso » e delle« motivazioni poste a base della ricusa-zione del visto dell’Organo di con-trollo » –:

come si spieghi che l’avviso per laraccolta delle candidature non rispettasse

Atti Parlamentari — 42051 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

i principi costituzionali di buon anda-mento e imparzialità dell’azione ammini-strativa, sia per l’inadeguatezza dei requi-siti richiesti ai candidati, sia per l’assenzadi adeguata motivazione e per la paleseviolazione del principio della parità digenere;

se intenda chiarire nel dettaglio leprocedure di selezione all’interno del Mi-nistero e a che tipologie controllo sianostate sottoposte le dichiarazioni e i curri-cula dei nominativi selezionati;

se intenda, nella predisposizione delprossimo avviso, precisare fin da subito icriteri di selezione con relativi punteggi,con procedura chiara e tracciabile, e ga-rantire la pubblicità dei curricula dei sog-getti individuati dal Ministro;

se non si ritenga di assegnare un pesoimportante nella selezione alle pubblica-zioni scientifiche edite su riviste scientifi-che riconosciute. (3-02558)

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BENI E ATTIVITÀ CULTURALIE TURISMO

Interrogazione a risposta immediata:

COSCIA, MANZI, BONACCORSI, NAR-DUOLO, MALISANI, RAMPI, ASCANI,BLAŽINA, CAROCCI, COCCIA, CRIMÌ,DALLAI, D’OTTAVIO, GHIZZONI, MAL-PEZZI, PES, ROCCHI, SGAMBATO, VEN-TRICELLI, MARTELLA, CINZIA MARIAFONTANA e BINI. — Al Ministro dei benie delle attività culturali e del turismo. —Per sapere – premesso che:

il progetto MigrArti, sostenuto nel-l’ultimo anno dal Ministero dei beni edelle attività culturali e del turismo, incollaborazione con l’Ufficio nazionale an-tidiscriminazioni razziali – Unar e il Mi-nistero dell’istruzione, dell’università edella ricerca, ha creato le condizioni e leopportunità per far conoscere le varieesperienze che nel nostro Paese si occu-

pano di promuovere e sostenere l’acco-glienza e l’integrazione dei popoli mi-granti, ormai parte integrante dal punto divista umano, economico, culturale e lavo-rativo del tessuto sociale del sistema Paese;

per il progetto il Ministero dei beni edelle attività culturali e del turismo hastanziato 800 mila euro e, attraverso duebandi da 400 mila euro ciascuno per ilcinema e lo spettacolo dal vivo, ha finan-ziato 45 progetti dei 1.000 presentati: 439per il teatro, la danza e la musica e 528per le attività cinematografiche;

insieme al Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca, il Ministerodei beni e delle attività culturali e delturismo ha, inoltre, indetto il concorsonazionale « Un logo per Migrarti », rivoltoai licei artistici e agli istituti tecnici con ilquale è stato selezionato il simbolo di tuttala campagna e destinato il premio di 4.000euro all’istituto dello studente vincitoreper l’avvio di progetti e attività laborato-riali di spettacolo sulle tematiche dell’im-migrazione;

dal successo dei due bandi è emersacon chiarezza una grande attenzione perquesti temi. La Mostra internazionaled’arte cinematografica di Venezia ha isti-tuito la prima edizione del premio Mi-grArti, una sezione collaterale del Festivaldedicata al migliore tra cortometraggi edocumentari realizzati grazie al progetto;

rappresenta quasi un dovere e un’op-portunità interessarsi e valorizzare tutte leculture presenti sul territorio –:

se il Ministro interrogato non ri-tenga – a seguito del positivo riscontroottenuto – attivarsi al fine di riproporreil progetto MigrArti per l’anno 2017,pensando anche a nuove proposte cheamplino la platea dei partecipanti, coinvol-gano più comunità straniere e interessinotutte le realtà istituzionali presenti sul ter-ritorio. (3-02565)

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Atti Parlamentari — 42052 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

ECONOMIA E FINANZE

Interpellanza urgente(ex articolo 138-bis del regolamento):

I sottoscritti chiedono di interpellare ilMinistro dell’economia e delle finanze, persapere – premesso che:

la commissione d’inchiesta del con-siglio regionale della Toscana ha appro-vato due relazioni conclusive sulle vicendelegate alla Banca Montepaschi di Siena(MPS);

secondo la commissione, le respon-sabilità principali sono da attribuire « almanagement che ha guidato il gruppoMps, sia la banca, sia la Fondazione,durante la stagione dei prodotti finanziariad alto rischio, dell’acquisizione di Anton-veneta e delle operazioni di ristruttura-zione dei derivati ». Ci sono i manager diMps. Ci sono gli amministratori dellabanca. C’è la Vigilanza. Ma c’è anche lapolitica;

da un articolo del « Corriere diSiena » del 16 ottobre 2016 titolato: « Ac-quisto Antonveneta, l’Avvocato Falaschiinsiste, quel contratto è nullo », l’avvocatoinvita gli azionisti-risparmiatori-dipen-denti MPS, ma anche gli esponenti politicilocali, ad attivarsi per perseguire un ade-guato risarcimento; il 13 ottobre 2016 ilgip Ezio D’Amizia ha ascoltato le motiva-zioni dell’avvocato Falaschi e si è riservatodi decidere; il ricorso chiama in causa laresponsabilità dei vertici di Banca d’Italia;

la Banca d’Italia non poteva nonessere al corrente della suddetta situa-zione in quanto nell’ultima ispezione delmarzo 2007 su Banca Antonveneta avevaverificato come i parametri su quest’ul-tima fossero tutti negativi e come la stessarisultasse già in « insolubile difficoltà ».(L’unico elemento positivo dell’istituto dicredito veneto era proprio il prestitodell’« ABN-AMRO », anche perché risultache banca MPS avesse inviato il prospettoinformativo giustificante l’aumento di ca-

pitale (« (...) massimi Euro 5 miliardi me-diante emissione di massimen. 7.462.686.567 azioni ordinarie, di ri-sparmio e privilegiate »), il 28 aprile del2008, alla CONSOB ed il 23 aprile del 2008alla Banca d’Italia; nel prospetto informa-tivo di MPS del 23 aprile 2008 inviato aBankitalia risultava in maniera espressa eletterale che MPS che comprava, avrebbedovuto restituire anche il finanziamentoconcesso ad Antonveneta da ABN-AMROpari a circa 7,5 miliardi. Si precisa chel’aumento di capitale non era sufficiente acoprire il fabbisogno necessario in consi-derazione del patrimonio dell’epoca dibanca « MPS » e dei verbali dell’ispezionesu Antonveneta del marzo 2007);

secondo l’avvocato Falaschi Bancad’Italia era al corrente della reale situa-zione della Banca Antonveneta e nono-stante ciò autorizzò l’operazione di acqui-sizione della stessa da parte di banca« MPS » definendo l’operazione come« sana e prudente gestione », definizionetra l’altro obbligatoria per concedere l’au-torizzazione così come previsto dall’arti-colo 19 del Testo unico bancario;

la normativa vigente prevede 10 annidi tempo per ricorrere ed il termine diprescrizione scade 16 marzo 2018. Il ri-corso potrebbe rendere nullo il contrattodi acquisizione e potrebbe addirittura con-durre la controparte dell’epoca « Santan-der » alla restituzione dei 17 miliardi dieuro pagati dalla banca MPS;

i ricorrenti qualificano il contrattocaratterizzato da:

a) autorizzazione falsa e nulla, infrode alla legge articolo 1344 codice civile;

b) oggetto illecito come da articolo1346 del codice civile e quindi contrattonullo in base all’articolo 1418 del codicecivile che prescrive: « Producono nullitàdel contratto la mancanza di uno deirequisiti indicati dall’articolo 1325, l’illi-ceità della causa, l’illiceità dei motivi nelcaso indicato dall’articolo 1345 e la man-canza nell’oggetto dei requisiti stabilitidall’articolo 1346 »;

Atti Parlamentari — 42053 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

sulla base dei documenti e delleprove in possesso, l’avvocato Falaschi so-stiene che l’autorizzazione di Banca d’I-talia firmata dall’allora Governatore MarioDraghi con il documento del 17 marzo2008 e che recita testualmente « L’acqui-sizione del complesso aziendale riferito adAntonveneta comporterà un costo di 9miliardi di euro », è illecita quindi nullaperché in realtà ha ad oggetto un costototale di 17 miliardi di euro certificati daibonifici che la banca senese ha pagatoil 30 maggio 2008 perché andrebberoconsiderati i 7 miliardi aggiuntivi del de-bito con « ABN-AMRO »;

si tratta di una autorizzazione pro-babilmente illegittima perché « condizio-nata » a un aumento di capitale, aumentotra l’altro proveniente in realtà da unalinea di finanziamento concessa a MPS;

l’articolo 19 del TUB prevede che« La Banca d’Italia rilascia l’autorizzazionequando ricorrono condizioni atte a garan-tire una gestione sana e prudente dellabanca, valutando la qualità del potenzialeacquirente e la solidità finanziaria delprogetto di acquisizione » e che l’autoriz-zazione possa essere « sospesa o revocatase vengono meno o si modificano i pre-supposti e le condizioni per il suo rila-scio »;

al processo « milanese » su MPS, labanca ha patteggiato con il pagamentodella sanzione di euro 600 mila e laconfisca di euro 10 milioni Banca Mps erachiamata a rispondere ai sensi della leggen. 231 del 2001;

agli interpellanti risulta inoltre che laBanca MPS stia apportando delle impor-tanti e pericolose modifiche allo statutodel fondo pensione complementare deidipendenti di MPS;

sembra stia scomparendo la traspa-renza e che venga modificato l’articolo 5in merito a:

a) l’ammontare delle contribuzioni

b) regime delle prestazioni;

c) criteri generali di impiego dellerisorse;

d) caratteristiche dei comparti diinvestimento;

tali informazioni, a quanto risultaagli interpellanti, non saranno più dispo-nibili neanche mediante informazione an-nuale così come previsto dall’articolo 7dello statuto; inoltre la modifica dell’arti-colo 12 eliminerebbe la comunicazione « diogni vicenda idonea alla modifica del fun-zionamento del fondo » da inviare all’au-torità vigilanza;

la ricostruzione della vicenda de-scritta sarebbe più chiara se fosse statatempestivamente avviata una Commissionedi inchiesta sul tema –:

se sia a conoscenza dei fatti sopradescritti;

di quali elementi disponga il Go-verno, anche in relazione alla sua qualitàdi azionista del Monte dei Paschi di Siena,in merito all’ispezione del marzo 2007condotta dalla Banca d’Italia presso BancaAntonveneta, con particolare riferimentoagli esiti della stessa da cui sarebberoemersi i dati negativi del medesimo istitutodi credito e il debito con la banca olandeseABN-AMRO;

se non ritenga opportuno fornire ogniutile chiarimento sul tipo di azioni cheintende intraprendere il Governo, perquanto di competenza, anche alla luce del« patteggiamento » nel processo di Milanoe del fatto che il Ministero dell’economiae delle finanze risulta essere il primoazionista del Monte dei Paschi di Sienacon oltre il 4 per cento della partecipa-zione azionaria;

se risponda al vero che lo statuto delfondo pensione complementare dei dipen-denti del Monte dei Paschi di Siena stiaprocedendo con le modifiche descritte e senon ritenga che le stesse semmai debbanogarantire una « maggiore » trasparenza.

(2-01513) « Villarosa, Pesco, Alberti, Fico,Pisano, Ruocco, Cecconi ».

Atti Parlamentari — 42054 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

Interrogazione a risposta immediata:

RAMPELLI, NASTRI, CIRIELLI, LARUSSA, MAIETTA, GIORGIA MELONI,PETRENGA, RIZZETTO, TAGLIALATELAe TOTARO. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

nella città di Monfalcone ha sede unadelle unità produttive per la realizzazionedi navi mercantili del gruppo Fincantieri,uno dei più grandi al mondo nel settoredella cantieristica navale;

Fincantieri conta più di settemilaoccupati diretti e trentamila lavoratoriesternalizzati, con un rapporto tra dipen-denti e lavoratori in appalto di uno aquattro, fatto che pone la società da annial centro di polemiche sindacali e diprocedimenti giudiziari per le accuse chela pratica degli appalti e subappalti dialuogo a bacini di illegalità;

nel solo stabilimento di Monfalcone ilsistema di appalti e subappalti coinvolgecirca quattrocento aziende, che a lorovolta danno lavoro a quattromila operai, lastragrande maggioranza dei quali stra-nieri;

in seguito al fallimento del tentativomesso in atto dall’azienda di delocalizzareil settore relativo alla produzione degliscafi, questa ha fatto ricorso sempre piùmassicciamente alla flessibilità offertadalle ditte subappaltatrici, esponendosi agravi accuse di caporalato, di sfruttamentodei lavoratori e di mancato rispetto dellenorme sulla sicurezza degli operai;

nel dicembre del 2014 in seguito a unblitz nel cantiere di Monfalcone della di-rezione antimafia, della Polizia, dellaGuardia di finanza e dei carabinieri, que-sti ultimi sporsero denuncia nei confrontidi otto titolari di imprese operanti nel-l’ambito degli appalti Fincantieri accusatedi associazione a delinquere finalizzataalla truffa ai danni dello Stato, eviden-ziando ancora una volta l’emergenza rap-presentata dalle infiltrazioni malavitosecalamitate dalla cantieristica tra Gorizia eMonfalcone;

tale denuncia andò ad aggiungersi aiprocedimenti già in corso, nei quali alcuneaziende erano state accusate di avere co-stituito un’organizzazione dedita all’estor-sione ai danni di lavoratori stranieri im-piegati negli appalti di Fincantieri;

l’altissima percentuale di ricaduta, dicrescita e indotto creata dalla cantieristicanavale, individuata da uno studio in unrapporto di 1 a 5,5, rimane per la quasitotalità preclusa alle aziende e ai lavora-tori italiani, a causa della concorrenzasleale praticata dalle imprese straniere chesi aggiudicano gli appalti e, di fatto, aval-lata da quella che è una delle maggioriaziende pubbliche –:

quali iniziative intenda assumere af-finché l’azienda di cui in premessa ga-rantisca la legalità e il rispetto dellenorme da parte delle aziende cui affidaappalti e subappalti, in tal modo per-mettendo alle aziende italiane di parte-cipare agli stessi in una condizione dileale concorrenza. (3-02561)

Interrogazione a risposta scritta:

GARAVINI. — Al Ministro dell’economiae delle finanze. — Per sapere – premessoche:

diversi italiani che vivono in Svizzerae Germania si sono visti attribuire nellebollette della luce le quote mensili delpagamento del canone RAI pur avendochiesto l’esenzione per i casi e nelle formerichieste dalle disposizioni dell’Agenziadelle entrate entro la data prescritta del 16maggio 2016;

la correzione di tale disfunzione conle procedure on-line non risulta essereparticolarmente agevole;

per persone che hanno redditi limi-tati, alle preoccupazioni della regolarizza-zione delle procedure di pagamento, siaggiungono le spese postali per l’inviodall’estero delle raccomandate e per le

Atti Parlamentari — 42055 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

telefonate onerose ai numeri indicati dalportale della RAI e dall’Agenzia delle en-trate;

l’indicazione che sarebbe stata dataad alcuni interessati tramite i call centerspecializzati sarebbe quella di cambiaretipologia di contratto, trasformandolo incontratto per non residenti, cosa che apri-rebbe la strada, tuttavia, a tariffe presu-mibilmente meno favorevoli e non esime-rebbe i titolari dall’obbligo di richiederel’esenzione ogni anno –:

se non si intenda disporre una ur-gente verifica delle richieste di esenzioneavanzate da residenti all’estero, allo scopodi regolarizzare al più presto le bollette edi procedere al reintegro degli indebiti;

quali iniziative il Ministro interrogatointenda porre in essere per fare in modoche il nuovo sistema di riscossione delcanone non dia luogo a situazioni proble-matiche per gli italiani all’estero, obietti-vamente in condizioni di maggiore diffi-coltà nei rapporti con l’amministrazione econ gli enti erogatori di servizi, come neicasi sopra richiamati. (4-14546)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazione a risposta immediata:

DE GIROLAMO. — Al Ministro dellagiustizia. — Per sapere – premesso che:

il decreto-legge 30 giugno 2016,n. 117, convertito, con modificazioni, dallalegge 12 agosto 2016, n. 161, ha introdottodisposizioni che consentono al Ministerodella giustizia di procedere ad assunzionistraordinarie;

in particolare, il Ministero della giu-stizia è autorizzato, per il triennio 2016-2018, ad assumere a tempo indeterminatofino a 1.000 unità di personale ammini-strativo non dirigenziale da inquadrare nei

ruoli dell’amministrazione giudiziaria. Ilpersonale potrà essere selezionato sia ban-dendo nuovi concorsi che attingendo agraduatorie ancora valide; le procedurestraordinarie avranno inoltre priorità suogni altra procedura di trasferimento al-l’interno del Ministero della giustizia;

il provvedimento specifica che saràcompito del Ministero della giustizia, diconcerto con il Ministero per la semplifi-cazione e la pubblica amministrazione,definire con apposito decreto le modalitàsecondo cui procedere all’assunzione delleunità suddette;

i tirocinanti che svolgono il loro ser-vizio presso l’amministrazione giudiziariadal 2012 sono vincitori di un bando diconcorso pubblicato nella Gazzetta ufficialen. 257 del 4 novembre 2015, ai sensidell’articolo 21-ter del decreto-legge 27giugno 2015, n. 83, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132,con il quale sono state introdotte dispo-sizioni per l’organizzazione e il funziona-mento dell’amministrazione giudiziaria;

inoltre rispondono quali soggetti gio-vani e titolati (requisito minimo è il pos-sesso di una laurea) al fabbisogno delsettore giustizia, così come previsto daldecreto-legge n. 117 del 2016;

sarebbe quindi stato opportuno pre-vedere un inquadramento specifico per itirocinanti già formati e pronti a prendereservizio –:

quali siano le ragioni che hannoportato il Ministro interrogato a non pre-vedere un inquadramento per i tirocinanticitati in premessa, quindi per quali ragioninon siano stati considerati idonei ai finidelle assunzioni previste dal decreto-leggen. 117 del 2016 quali vincitori di unprecedente concorso e se, nel momento incui sarà indetto un ipotetico prossimoconcorso pubblico, il tirocinio di perfezio-namento che si concluderà il 30 novembre2016 sarà considerato come semplice titolopreferenziale. (3-02566)

Atti Parlamentari — 42056 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

Interrogazione a risposta scritta:

PALMIZIO. — Al Ministro della giusti-zia. — Per sapere – premesso che:

da notizie stampa apparse negli ul-timi mesi sugli organi di informazionelocali si apprende che nel carcere diSant’Anna, di Modena si registrano nume-rosi eventi critici che mettono seriamentea repentaglio la sicurezza del personale;

risale al mese di luglio 2016 la notiziadi un detenuto, che procuratosi gravi le-sioni sul corpo con una lametta, ha poicercato di aggredire con un bastone unpoliziotto intervenuto per calmarlo;

nello stesso periodo un detenuto tu-nisino, non nuovo ad azioni del genere, haaggredito un agente con schiaffi e calci;

nei giorni scorsi sarebbe scoppiatauna rissa tra detenuti italiani e detenutimarocchini le cui conseguenze sono statecontenute grazie all’intervento della poli-zia penitenziaria;

le condizioni di lavoro e della sicu-rezza degli agenti della polizia penitenzia-ria è al centro di una battaglia sindacaleche ha visto le organizzazioni sindacalidichiarare più volte lo stato di agitazione;inoltre, in seguito alle numerose aggres-sioni che questo personale si trova acontrastare, 130 agenti del carcere di Mo-dena avrebbero chiesto il trasferimento;

sulla base di dichiarazioni rilasciatealla stampa da esponenti sindacali si ap-prende che questa situazione di crisi noncostituisce una novità per questo istitutodi pena, in quanto il carcere di Modenaviene utilizzato ciclicamente per ospitaredetenuti particolarmente violenti, che ven-gono poi successivamente trasferiti in altricarceri per motivi di sicurezza;

la situazione di tensione tra la po-polazione detenuta viene registrata ancheda associazioni che svolgono all’interno delcarcere attività di volontariato;

la situazione del carcere è stata piùvolte stigmatizzata anche dal Garante re-gionale dei detenuti;

nel mese di luglio 2016 anche i pe-nalisti di Modena hanno protestato controla situazione del carcere di Sant’Anna, inparticolare per il fatto che Modena risul-terebbe priva del magistrato di sorve-glianza relative ricadute su tempi e sullemodalità per l’espletamento di tutte lepratiche di gestione delle detenzioni –:

quali iniziative intenda assumere perverificare le reali condizioni del carcere diSant’Anna, anche prevedendo l’invio diispettori ministeriali, al fine di assicurare alpersonale di polizia penitenziaria la garan-zia della loro incolumità fisica, consen-tendo quindi agli stessi di poter lavorare inun clima più sereno e sicuro. (4-14544)

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta in Commissione:

FAMIGLIETTI. — Al Ministro delle in-frastrutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

in conseguenza dell’applicazionedella circolare 11 novembre 2015, prot.n. 2061 del Ministero delle infrastrutture edei trasporti – dipartimento per i tra-sporti, la navigazione, gli affari generali edil personale – gli esami per il consegui-mento delle patenti e degli altri titoliabilitativi alla guida possono essere pre-notati, presso gli uffici della Campania,esclusivamente da candidati residenti indetta regione;

la previsione penalizza pesantementele scuole guida con sede nelle aree del-l’entroterra campano – e nella maggiorparte dei casi in paesi di montagna – cheavendo la propria sede operativa lungo iconfini regionali, hanno perso gran partedei clienti con conseguenze rilevanti sulfuturo delle loro imprese;

da un’analisi fatta in collaborazionecon l’Istat, e ristretta ai comuni campaniconfinanti con altre regioni – fisiologica-mente con numerosi clienti non residentiin Campania – ed al numero di imprese

Atti Parlamentari — 42057 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

attive con codice Ateco « 85.53 » « Attivitàdelle scuole guida », emerge che sono 19 leunità locali operanti nei comuni di confinee che occupano 36 addetti;

sono queste attività, di piccola di-mensione e pressoché a conduzione fami-liare, a pagare maggiormente le conse-guenze del provvedimento teso a limitaregli abusi compiuti –:

quali iniziative di competenza in-tenda assumere per salvaguardare l’esi-stenza delle scuole guida dei paesi diconfine della regione Campania e se siapercorribile l’ipotesi di una deroga per lescuole guida citate, prevedendo dei vincoliche possano ulteriormente limitare possi-bili abusi (limiti d’età dei clienti e limita-zione delle pratiche da poter offrire).

(5-09796)

MARCO DI STEFANO. — Al Ministrodelle infrastrutture e dei trasporti. — Persapere – premesso che:

nella regione Lazio operano due fer-rovie concesse in particolare nel trasportopubblico locale: la Roma Lido, la cuiinfrastruttura è compresa all’interno deiconfini del comune di Roma, e la RomaViterbo che va oltre i confini del comunedi Roma e serve diversi comuni delleprovince di Roma e di Viterbo;

quest’ultima, inoltre, viveva una di-versa realtà istituzionale, trattandosi diuna ferrovia concessa connessa, compresaperciò nell’elenco di cui al decreto mini-steriale del 5 agosto 2005, con obblighi enorme sulla sicurezza e sull’assegnazionedella capacità da rispettare come previstodall’articolo 3 dello stesso decreto;

la regione Lazio, secondo l’interro-gante si è limitata, invece, ad assegnare ledue concesse alla gestione dell’Atac, diproprietà del comune di Roma, per svol-gere insieme le funzioni di gestore dellarete e del servizio di trasporto con pessimirisultati da più parti lamentati;

la regione Lazio ha espresso la volontàdi rinunciare alla qualificazione della

Roma Viterbo ex concessa come infrastrut-tura connessa alla rete nazionale;

tale iniziativa fu accolta dal Ministerodelle infrastrutture e dei trasporti e im-mediatamente formalizzata attraverso l’e-sclusione della linea Roma Viterbo traquelle elencate nell’allegato al decreto 5agosto 2016 avente per oggetto l’individua-zione delle reti ferroviarie rientranti nel-l’ambito del decreto legislativo 15 luglio2015, n. 112;

non sono state date motivazioni dellascelta rinunciataria, né dalla regione Lazio,né dal Ministero delle infrastrutture e deitrasporti, come se tagliare una connessionecon la rete nazionale di un territorio riccodi insediamenti artigianali e industriali nonavesse potuto rappresentare anche un fat-tore negativo per sviluppo economico diinteresse sovraregionale;

la ferrovia Roma Lido è stata fattaoggetto di una proposta di project finan-cing da parte di alcune imprese riunite inConsorzio;

il 20 maggio 2016 il presidente dellaregione Lazio Zingaretti ha firmato con ilPresidente del Consiglio l’intesa per ilLazio che prevede « l’impegno di spesa di180 milioni per la Roma Lido per trasfor-marla in servizio metropolitano, utiliz-zando le risorse per l’ammodernamentodella linea e delle stazioni » e l’impegno di« 154 milioni per la Ferrovia concessaRoma Viterbo, che versa in condizioni digravissimo ritardo infrastrutturale »;

l’assessore Civita aveva invece infor-mato che il Ministero delle infrastrutturee dei trasporti sostiene tecnicamente chenon vi siano le condizioni per la trasfor-mazione della linea in metropolitana e ciò,sia per il diradamento delle stazioni, siaper il grado di riempimento, che nongiustificherebbero questa diversa qualifi-cazione –:

se il Governo non intenda assumereiniziative volte a:

a) agevolare l’acquisizione daparte di Rfi, delle due ferrovie concesse

Atti Parlamentari — 42058 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

Roma Lido e Roma Viterbo al fine del-l’ammodernamento e messa in sicurezzadelle infrastrutture ferroviarie e delle re-lative stazioni, convogliando al riguardotutte le risorse a vario titolo ad essedestinate, ivi comprese quelle eventual-mente disponibili nell’integrazione previstadalla legge di stabilità 2016 e dal decreto-legge « sblocca Italia » per gli investimentiferroviari;

b) attivare, tramite le strutture delMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti competenti per materia, un’attentaverifica della necessità del mantenimentodella connessione della Roma-Viterbo allarete nazionale, di cui al decreto 5 agosto2005, e quindi delle eventuali funzionicargo della linea stessa, con la rivisitazionedel progetto approvato per l’ammoderna-mento della linea;

c) verificare i presupposti per so-stenere finanziariamente la regione Lazio,in mancanza degli strumenti adeguati daparte della stessa, coinvolgendo l’Agenziaper la regolazione dei trasporti, al fine didefinire gli schemi dei bandi delle gare,per svolgere una regolare competizione fraimprese relativamente alle due ferrovie exconcesse. (5-09797)

DADONE. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

una soluzione di viabilità veloce checolleghi Cuneo ad Asti è strategica e fon-damentale per le province di Cuneo e Asti,ma ad oggi la soluzione autostradale (A33)scelta risulta incompiuta su diversi lotti inmaniera parziale ed integralmente per iltratto lungo 9 chilometri da Cherasco adAlba (lotto II.6);

il progetto iniziale per il lotto II.6prevedeva un tunnel a doppia canna sottola collina di Verduno il cui costo è lievitatonel tempo ad oltre 760 milioni di euro,risorse che il Governo non ha mai stan-ziato;

in un question time tenutosi nel mesedi aprile 2016 – in merito al completa-mento dell’autostrada in questione – ilMinistro rispondeva che per poter realiz-zare la galleria di Verduno sarebbe statonecessario aumentare la tariffazione sullaAsti-Cuneo di oltre il 45 per cento neiprossimi 4 anni, per poter consentire unintroito di oltre 2 miliardi di euro, « so-luzione insostenibile per gli attuali flussi ditraffico presenti ». Aggiungeva inoltrecome fosse stata, quindi, richiesta unarevisione del progetto e come il progettoesecutivo di questo lotto della galleriafosse stato trasmesso al Ministero nell’ot-tobre 2015. Vi sarebbero, inoltre, notevolicomplessità di intervento e ancora unavolta, nonostante la revisione progettualedal punto di vista della copertura finan-ziaria, questa non potesse essere garantitadal piano economico finanziario agli at-tuali flussi di traffico. Si starebbe quindi,per ammissione in detta sede del Ministromedesimo, studiando come poter renderesostenibile questo intervento che è indi-spensabile per dare funzionalità piena al-l’autostrada e realizzare eventualmenteuna parte della galleria di Verduno, in-tanto dando però un’idea che i lavoriproseguono. Il Ministro ha inoltre soste-nuto di stare lavoro al fine di ottenere unarevisione progettuale che consenta dismettere di discutere di opere che poi nonsi realizzano mai, ma di rendere realiz-zabili delle opere da troppo tempo attese;

in una missiva del mese di giugno2016 inviata dai tecnici del Ministero alpresidente di Confindustria Cuneo, poi, sievinceva come il completamento dell’Asti-Cuneo fosse legato alla possibilità di ri-durne i costi « senza impattare significa-tivamente sulla funzionalità del collega-mento e preservando l’utilizzo del territo-rio ». Suscitava peraltro perplessità il fattoche il Ministero avesse ritenuto di forniretali informazioni ad una parte socialepiuttosto che al tavolo di monitoraggioistituzionale attivo in provincia di Cuneo ecoinvolgente i rappresentanti istituzionalidel territorio (inclusi i parlamentari). Inogni caso, stando al tenore di questamissiva, o si riducono i costi tramite un

Atti Parlamentari — 42059 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

progetto alternativo o l’autostrada nonverrà mai completata;

a parte le promesse sembrerebbe chenessun atto concreto e nessun progettoalternativo sia per il momento stato postoin essere dal Ministero né, nonostanteripetute richieste dal sopracitato tavolo dimonitoraggio, vi sia stata ad oggi alcunacomunicazione ufficiale in materia daparte del Ministero o dell’Anas;

tutto ciò è sempre più inaccettabilese si pensa che il primo finanziamentodell’A33 risale all’agosto del 1998 (leggen. 295) ed una soluzione è oggi dovuta allepopolazioni interessate –:

se il Ministro abbia (e a che livello difinitura) un piano alternativo al progettoiniziale che prevedeva una doppia cannaper il lotto II.6 dell’autostrada A33, qualisiano i costi di tale progetto (anche intermini di indennizzi al concessionario) ese questi saranno collegati a concessioniriguardanti altre tratte autostradali (qualila A21 Torino-Piacenza), quale sarà l’im-patto ambientale del nuovo progetto equale sarà la tempistica di completamentodei lavori;

se sia già in corso, e nel caso a chepunto si trovi, una trattativa con il con-cessionario del progetto autostradale A33.

(5-09800)

Interrogazioni a risposta scritta:

SPESSOTTO. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti, al Ministro del-l’ambiente e della tutela del territorio e delmare. — Per sapere – premesso che:

sul sito di AdR – Aeroporti di Roma,si apprende che, per lavori di « riqualificae ordinaria manutenzione » della pista divolo, lo scalo aeroportuale Pastine diCiampino sarà chiuso al traffico aereo persedici giorni, dal 14 al 29 ottobre 2016;

ufficialmente – si legge sul sito diAdR – la chiusura dello scalo – permet-terà « l’esecuzione di interventi di manu-tenzione sulla pavimentazione – che sa-

ranno eseguiti 7 giorni su 7 h24 – sualcune porzioni della pista di volo deiraccordi e della via di rullaggio »;

tali lavori verranno eseguiti mentre,presso il Ministero dell’ambiente e dellatutela del territorio e del mare, è tuttorain corso il procedimento di valutazioned’impatto ambientale (VIA) sul masterplandell’aeroporto di Ciampino presentato daENAC e AdR, documento in cui noncompare nessuno specifico riferimento atali nuove opere infrastrutturali;

non risulta all’interrogante che talilavori di manutenzione siano stati sotto-posti alla procedura di valutazione d’im-patto ambientale, nonostante la presenzadi decine di migliaia di tonnellate disabbia e altri materiali accumulati neipiazzali dell’aeroporto e l’enorme im-pianto di conglomerati bituminosi che èstato costruito in un angolo dell’aeroporto;

come denunciato di recente dal Co-mitato per la riduzione dell’impatto am-bientale dell’aeroporto di Ciampino/CRIAAC, fatta eccezione per il richiamatoavviso pubblicato sul sito AdR, nessunainformazione sul tipo e sull’entità delleopere è stata fornita ai cittadini che abi-tano a poche decine di metri dalla pista eche subiranno pesantemente l’impatto deilavori;

si rileva altresì che nell’area interes-sata dai lavori, a quanto consta all’inter-rogante, non è stato possibile individuarela presenza di alcuna cartellonistica, ob-bligatoria secondo la normativa vigente,che indichi in prossimità del cantiere, ititoli autorizzativi per i lavori di prossimarealizzazione –:

se i Ministri interrogati per quantodi competenza, possano fornire chiari-menti sulla natura e sulle finalità deilavori in corso d’opera presso lo scaloaeroportuale di Ciampino, e sulle motiva-zioni alla base della mancata sottoposi-zione alla procedura di valutazione d’im-patto ambientale dei suddetti lavori;

se i Ministri interrogati possano al-tresì fornire informazioni aggiuntive circa

Atti Parlamentari — 42060 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

la nuova conformazione che lo scalo ae-roportuale assumerà a seguito degli inter-venti di manutenzione previsti e le relativeconseguenze sul piano dell’impatto acu-stico nell’area aeroportuale. (4-14545)

D’UVA. — Al Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti. — Per sapere – pre-messo che:

la legge 11 novembre 2014, n.164, haconvertito con modificazioni, il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, recante« misure urgenti per l’apertura dei can-tieri, la realizzazione delle opere pubbli-che, la digitalizzazione del Paese, la sem-plificazione burocratica, l’emergenza deldissesto idrogeologico e per la ripresa delleattività produttive »;

l’articolo 29 del citato decreto-leggedispone la pianificazione strategica dellaportualità e della logistica, al fine di mi-gliorare la competitività del sistema por-tuale e logistico, agevolando la crescita deitraffici delle merci e delle persone, nonchéla promozione dell’intermodalità nel traf-fico merci, anche in relazione alla razio-nalizzazione, al riassetto e all’accorpa-mento delle autorità portuali, da effet-tuarsi ai sensi della legge n. 84 del 1994;

per tali fini, è adottato, con decretodel Presidente del Consiglio dei ministri,su proposta del Ministro delle infrastrut-ture e dei trasporti, entro 90 giorni dal-l’entrata in vigore della legge di conver-sione del citato decreto-legge, il « pianostrategico nazionale della portualità edella logistica »;

tale piano, così come pubblicato dalGoverno sul proprio sito istituzionale, inottemperanza alle citate disposizioni legi-slative ha reso noti i porti « ritenuti stra-tegici ai fini del conseguimento degli obiet-tivi della rete trans-europea dei trasporti,nonché rispondenti all’evoluzione della do-manda di traffico e alla necessità deltrasporto multimodale »;

nonostante la sua importanza strate-gica, l’elevato traffico di passeggeri e le

peculiari caratteristiche, il Governo haritenuto di escludere dai porti definiticentrali dal Piano strategico nazionaledella portualità e della logistica il portodella città di Messina e, di conseguenza,l’intera area metropolitana dello Stretto;

con l’articolo 7 del decreto legislativon. 169 del 2016 recante riorganizzazione,razionalizzazione e semplificazione delladisciplina concernente le autorità portualidi cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84,sono state istituite quindici autorità disistema portuale, le quali andranno asostituire, sia nelle modalità di funziona-mento che nella gestione economico-am-ministrativa, le attuali autorità portuali;

lo stesso decreto ha stabilito, tral’altro, l’accorpamento dell’autorità por-tuale di Messina alla costituenda autoritàdi sistema portuale del Mar Tirreno Me-ridionale, le cui funzioni, nonostante le giàrichiamate peculiarità, congiuntamentealla fondamentale importanza strategicadell’area dello Stretto di Messina, avreb-bero richiesto una gestione autonoma einvece verranno affidate al porto core dellacittà di Gioia Tauro;

in data 8 ottobre il quotidiano con-sultabile online « La Gazzetta del Sud »pubblicava con proprio articolo la notiziadi un possibile rigetto circa la richiestaavanzata dalla regione siciliana in meritoalla concessione di una proroga di 36 mesiper il mantenimento dell’autonomia ge-stionale ed economico-finanziaria dell’at-tuale autorità portuale di Messina, inmodo da ritardare l’accorpamento previstocon il core di Gioia Tauro;

secondo la stessa fonte, inoltre, ana-loghe richieste avanzate da altre autoritàportuali potrebbero essere, invece, accolte,assicurando soltanto ad alcune città ungraduale passaggio da una gestione total-mente autonoma ad una sostanzialmentesubordinata;

ad avviso dell’interrogante risulta ne-cessaria una verifica circa la fondatezzetali affermazioni, in considerazione dellepossibili disparità che la città di Messina

Atti Parlamentari — 42061 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

ha subito già in sede di scelta dei coreprevisti dal decreto, nonché dei conse-guenti accorpamenti, ovvero in relazionead un più opportuno graduale passaggio dicompetenze e funzioni –:

se si intendano assumere iniziative peraccogliere la citata istanza di proroga pari a36 mesi per mantenimento dell’autonomiagestionale ed economico-finanziaria, ritar-dando, di conseguenza, l’accorpamentoprevisto per l’autorità portuale di Messinaovvero per le altre autorità che hanno avan-zato analoga richiesta. (4-14548)

* * *

INTERNO

Interrogazioni a risposta immediata:

RONDINI, FEDRIGA, MOLTENI, GUI-DESI, GIANLUCA PINI, ALLASIA, ATTA-GUILE, BORGHESI, BOSSI, BUSIN, CA-PARINI, CASTIELLO, GIANCARLO GIOR-GETTI, GRIMOLDI, INVERNIZZI, PICCHI,SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Mi-nistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

da articoli di stampa si apprende chesempre più immigrati, alloggiati nei diversie numerosi centri di accoglienza dislocatisul territorio, stanno avanzando ai comunidomanda per l’iscrizione anagrafica;

nonostante le proteste di numerosisindaci e l’avviato « dialogo aperto » conl’Anci, che aveva chiesto un interventotempestivo del Governo sulla questione,pare che il 17 agosto 2016 sia stataemanata una « circolare » ministeriale, laquale ha imposto ai comuni di concederela residenza agli immigrati;

agli immigrati, che ottengono il cer-tificato di residenza, viene conseguente-mente rilasciata la carta di identità ericonosciuto l’accesso ai servizi sociali ero-gati dai comuni, in aggiunta, dunque, aquelli già forniti nell’ambito del servizio diaccoglienza;

l’incremento delle domande per l’i-scrizione anagrafica e del numero degliimmigrati nel sistema accoglienza, pari a163.910 all’11 ottobre 2016, pone a seriorischio di tracollo le casse comunali, già indifficoltà, soprattutto quelle dei piccolicomuni, dove le prefetture hanno consen-tito la cosiddetta accoglienza « diffusa »,con conseguente danno e riduzione deiservizi erogati alla cittadinanza;

con la predetta « circolare », il Mini-stero dell’interno pare, però, abbia soloprecisato che il diritto del richiedenteprotezione internazionale all’iscrizioneanagrafica ed al rilascio della carta d’i-dentità « sembra emergere » dalle disposi-zioni normative vigenti, benché le prefet-ture, secondo notizie stampa, lo impon-gano anche ai sindaci che hanno provatoa respingere tali domande;

inoltre, l’articolo 5, comma 3, deldecreto legislativo n. 142 del 2015, che harecentemente riformato il sistema di ac-coglienza, al fine di considerare il centroquale dimora abituale, fa riferimento an-che ai centri di cui all’articolo 11, ove sonoaccolti la maggioranza dei richiedenti pro-tezione internazionale ma nell’ambito deiquali la permanenza dovrebbe essere solotemporanea;

infine, secondo gli ultimi dati, il 60per cento delle domande di protezioneinternazionale viene denegato e, dunque,gli immigrati, divenuti irregolari, tuttaviapotranno ancora godere di tutti i servizierogati dai comuni, continuando a gravaresulle casse degli stessi, nelle more dellacancellazione del certificato di residenza –:

quali urgenti iniziative, qualoraquanto riportato in premessa corrispon-desse al vero, il Ministro interrogato in-tenda adottare affinché non sia consentital’iscrizione anagrafica, con relativo rilasciodella carta di identità e l’accesso ai servizisociali erogati dai comuni, a tutti gliimmigrati ospitati nei centri di acco-glienza, a tutela delle risorse comunali edei servizi erogati alla cittadinanza.

(3-02567)

Atti Parlamentari — 42062 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

PARISI, SOTTANELLI e FAENZI. — AlMinistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

nel corso di un recente evento pub-blico è emerso che nel 2016 sono statiiscritti presso la procura della Repubblicadi Prato 1.033 procedimenti penali inmateria di prevenzione e sicurezza dellavoro, di cui 888 con indagati di nazio-nalità cinese (86 per cento del totale). Dal1o settembre 2014 al 30 settembre 2016sono state iscritte 3.146 notizie di reato inmateria di lavoro, di cui 2.717 a carico dicinesi;

in occasione del medesimo evento ilsostituto procuratore Antonio Sanger-mano, di fronte all’eccezionalità della si-tuazione pratese, ha auspicato una leggeche conceda alle prefetture poteri diespulsione per lo straniero condannato inprimo grado, mentre il capo della procuradella Repubblica di Prato Giuseppe Nico-losi ha sottolineato come nel distrettopratese « l’immigrazione clandestina si tra-sformi in opportunità di sfruttamento »,testimoniata dalla presenza sempre piùconsistente di operai clandestini africani;

tra le inchieste che riguardano citta-dini cinesi emerge quella che nel luglio2016 ha portato all’arresto di una coppiaritenuta referente locale di un traffico dimanodopera da Pechino a Prato. Nelmarzo 2016 ha inoltre preso il via ilprocesso su riciclaggio di denaro tramitemoney transfer – 4,5 miliardi di eurotrasferiti in Cina tra il 2006 e il 2010 – chevede imputate 298 persone, quasi tutte diorigine orientale, e la Bank of China;

a Prato l’incidenza della popolazionestraniera è al 18,2 per cento contro l’8,3per cento nazionale. Dei 34.794 cittadinistranieri 16.918 sono cinesi, il cui numeroè triplicato dal 2000 ad oggi. A questivanno aggiunti almeno 13 mila clandestinidi nazionalità cinese. Il numero di citta-dini cinesi è in costante aumento, a dif-ferenza degli altri cittadini stranieri cheregistrano un trend in diminuzione nonper uscita dal territorio ma per acquisi-

zione della cittadinanza italiana, fenomenopressoché irrilevante tra la popolazionecinese;

il « caso Prato », capitale italiana del-l’immigrazione, nelle parole dell’ex procu-ratore capo Piero Tony, è sul tavolo delleistituzioni locali e nazionali da molti anni;ma i dati sopra esposti disegnano unquadro tutt’altro che migliorato rispetto alpassato che conferma il sostanziale falli-mento delle iniziative assunte o annun-ciate sino ad oggi –:

se il Ministro interrogato abbia inagenda interventi specifici finalizzati alcontrasto dei fenomeni di illegalità all’in-terno del distretto cinese a Prato e all’in-dirizzamento sul territorio pratese di unaquota del denaro sequestrato nell’ambitodelle inchieste sul riciclaggio tramite mo-ney transfer. (3-02568)

GIGLI. — Al Ministro dell’interno. — Persapere – premesso che:

in data 18 maggio 2016 l’interrogantepresentava un’interrogazione a rispostaimmediata in Commissione nel quale siricordava che l’articolo 4 del decreto le-gislativo 6 settembre 2011, n. 149, prevedeche « (...) le province e i comuni sonotenuti a redigere una relazione di finemandato »;

nella citata interrogazione si ricor-dava, inoltre, che « il comma 3 del citatoarticolo 4 del decreto legislativo n. 149 del2011, afferma che “In caso di scioglimentoanticipato del consiglio comunale o pro-vinciale, la sottoscrizione della relazione ela certificazione da parte degli organi dicontrollo interno avvengono entro ventigiorni dal provvedimento di indizione delleelezioni e, nei tre giorni successivi, larelazione e la certificazione sono tra-smesse dal presidente della provincia o dalsindaco alla sezione regionale di controllodella Corte dei conti. La relazione di finemandato è pubblicata sul sito istituzionaledella provincia o del comune, entro e nonoltre i sette giorni successivi alla data dicertificazione effettuata dall’organo di re-

Atti Parlamentari — 42063 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

visione dell’ente locale, con l’indicazionedella data di trasmissione alla sezioneregionale di controllo della Corte deiconti” »;

si osservava che se certamente ildecreto legislativo ricordato non citavaespressamente la figura del commissariostraordinario come autore della relazione,sarebbe comunque stato necessario co-noscere la relazione di fine mandatoprevista dalla legge e si domandava qualiiniziative di propria competenza avrebbeintrapreso il Ministro interrogato perconsentire la pubblicazione della suddettarelazione;

nella sua risposta in Commissione, il19 maggio 2016, il Sottosegretario Bocciricordava che, come detto, la legge noncitava il commissario straordinario comesottoposto a quanto previsto dal citatodecreto legislativo n. 149 del 2011, maassicurava, comunque, che il prefettoTronca avrebbe provveduto a far pubbli-care sul sito istituzionale del comune diRoma la relazione di fine mandato pre-disposta dall’ex sindaco Marino e tra-smessa alla Corte dei conti. Lo stessoaveva assicurato il commissario Tronca;

in realtà, non risulta esservi tracciadella suddetta relazione;

si ricorda che la legge prevede chequesta relazione sia resa pubblica, mentread oggi non risulta nota né cosa ci siascritto, né se sia stata davvero prodotta –:

se il Ministro interrogato sia a co-noscenza dei motivi che hanno portatoalla mancata pubblicazione, sia sul sitodel comune di Roma sia altrove, dellarelazione di fine mandato del sindacoMarino. (3-02569)

Interrogazione a risposta in Commissione:

CHAOUKI, MINNUCCI, RUBINATO,PATRIZIA MAESTRI, VERINI, GIU-LIETTI, CULOTTA, CANI, CASTRICONE,GNECCHI, SCHIRÒ, ROMANINI, GARA-VINI, ZAMPA, COCCIA, SCUVERA, PIAZ-

ZONI, ROTTA, PINNA, ZAPPULLA, CA-POZZOLO, RIBAUDO e D’INCECCO. — AlMinistro dell’interno, al Ministro dell’am-biente e della tutela del territorio e delmare. — Per sapere – premesso che:

nelle puntate del programma « PiazzaPulita », andate in onda il 29 settembre eil 6 ottobre 2016, è stata presentata un’in-chiesta condotta dalla giornalista SaraGiudice sul traffico illecito di rifiuti nellaCapitale;

l’inviata, seguendo la gestione dei ri-fiuti speciali, in particolare rifiuti ferrosi,ha documentato diversi episodi in cuiverrebbe violata la normativa vigente;

secondo quanto si evince dal servizio,alcune imprese risparmierebbero sui costidi smaltimento, affidando i propri rifiuti apersone che li gestirebbero in modo ille-gale. Al tempo stesso, anche le ditte che sioccupano del trattamento di questi mate-riali li prenderebbero in carico senza ri-chiedere i documenti che tracciano l’ori-gine del rifiuto;

una parte dell’inchiesta si svolge inun’impresa romana, sita in via della Ma-gliana, che si occupa del recupero dimateriali ferrosi. La giornalista de La7spiega in trasmissione l’accaduto: « ab-biamo assistito a un camioncino che la-sciava dei rifiuti all’interno di questaazienda. Siamo entrati e abbiamo chiestose c’erano tutte le giuste certificazioni,come richiede la legge, e, diciamo che lenostre domande non sono state partico-larmente gradite »;

come si nota dal video la discussionecon il proprietario dell’impianto si fa ani-mata, la giornalista e il cameraman deci-dono quindi di andare via ma vengonobloccati. Interviene anche il padre del-l’uomo che minaccia la giornalista:« scendi che ti sfondo », « scendi che tispappolo », « finisci male ». Gli aggressori,infine, utilizzando un oggetto contundenterompono il finestrino dell’auto, si impos-sessano della telecamera e la distruggonoterrorizzando la giornalista con la loroviolenza;

Atti Parlamentari — 42064 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

Alfonso Sabella, ex assessore alla le-galità del comune di Roma, presente instudio, commenta l’inchiesta, sostenendoche la questione dei rifiuti a Roma è unaquestione di racket, perché è un businessdi valore enorme, « Il rame ad esempio –spiega il magistrato – viene venduto almercato nero a 60.000 dollari l’oncia ».Anche il Rapporto Ecomafie 2016, realiz-zato da Legambiente, rileva il businessdelle ecomafie, che muoverebbero capitalipari a 19 miliardi –:

se i Ministri interrogati siano a co-noscenza dei gravi fatti riportati e se nonritengano urgente procedere, anche me-diante una verifica del comando dei ca-rabinieri per la tutela dell’ambiente, a unallertamento sulla situazione dell’impiantocitato in premessa;

quali iniziative intendano intrapren-dere per verificare e contrastare la diffu-sione di pratiche illecite nel settore deirifiuti. (5-09799)

Interrogazione a risposta scritta:

NACCARATO e D’ARIENZO. — Al Mi-nistro dell’interno. — Per sapere – pre-messo che:

il 24 giugno 2016 la guardia di fi-nanza di Verona ha eseguito un’opera-zione contro un’associazione criminale di25 indagati per truffa, estorsione e rici-claggio;

il tribunale di Verona ha disposto gliarresti per Rosario Capicchiano, AlfonsoGiardino (1976), Michele Pugliese, Dome-nico Mercurio e Alfonso Aloisio, l’obbligodi dimora per Francesco Giardino (1968)e Gaetano Garofalo;

inoltre, nell’ambito dell’inchiesta,sono indagate dalla procura della Repub-blica di Verona altre 18 persone tra cuiMaurizio Aloisio, numerosi appartenentialla famiglia Giardino ed Eliseo Ventura;

l’operazione, denominata dagli inqui-renti « premium deal », ha ottenuto il ri-sultato di reprimere gravi reati e costitui-

sce una decisiva conferma degli allarmi, inpiù occasioni sollevati dagli interroganti,sulle attività delittuose nel territorio vero-nese di soggetti aventi relazioni con la’ndrangheta, in particolare con il gruppoguidato da Nicolino Grande Aracri;

infatti, alcune delle persone indagaterisultano avere significativi precedenti pe-nali e sono coinvolte nell’indagine Aemiliadella direzione distrettuale antimafia diBologna contro la ’ndrangheta;

in particolare, i Giardino, i Pugliese eCapicchiano appartengono a famiglie condiversi esponenti associati alla criminalitàorganizzata;

l’indagine Aemilia ha fatto emergereil fatto, ampiamente riportato dai mezzi diinformazione, che Alfonso Giardino(1976), insieme ad altri familiari, si èadoperato, attraverso contatti con MarcoArduini e con l’ex assessore del comune diVerona, Marco Giorlo, per farsi assegnareimportanti lavori pubblici dall’ammini-strazione pubblica scaligera, in cambiodell’appoggio elettorale assicurato allostesso Giorlo e al sindaco di Verona;

inoltre, alcuni indagati svolgono datempo in provincia di Verona attività im-prenditoriali che, alla luce dell’inchiesta edei collegamenti con gruppi della ‘ndran-gheta, potrebbero, ad avviso degli interro-ganti, risultare funzionali a favorire ilruolo della criminalità organizzata e acommettere reati economici;

Alfonso Giardino (1976) è stato sociodi Fer. Veneto srl, società con sede a IsolaCapo Rizzuto e una sede operativa a Sona(Verona) in via Piemonte 13;

sempre a Sona (Verona), in via Pie-monte 13, ha una sede operativa NewWorld Construction srl, amministrata daMelissa Manoli, imparentata con la fami-glia Giardino, di cui è membro Alfonso,arrestato nell’inchiesta « premium deal », eha tra i propri dipendenti Gaetano Garo-falo, anch’egli indagato nella stessa inchie-sta;

Atti Parlamentari — 42065 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

sempre a Sona (Verona) in via Pie-monte 13 ha sede Isol.Fer srl La società,ora di proprietà di Giuseppe Panipucci, èstata prima, fino all’aprile 2015, di EliseoVentura, indagato nell’inchiesta « premiumdeal », e poi, fino all’ottobre 2015, del giàcitato Gaetano Garofalo;

sempre a Sona (Verona) in via Pie-monte 13 ha sede Nicofer srl di proprietàdi Daniel Nicoscia che appartiene a unafamiglia legata da vincoli di parentela coni Giardino e con diversi familiari coinvoltiin indagini contro la ‘ndrangheta. Tra idipendenti di Nicofer c’è Antonio Nicoscia,cognato di Franco Pugliese, importantepregiudicato per gravi reati e consideratoun affiliato alla ‘ndrangheta;

infine anche Maurizio Aloisio, inda-gato nell’inchiesta « premium deal », pos-siede un’impresa attiva in Italia settentrio-nale, la Alfer srls con sede a Brebbia(Varese);

molte delle aziende citate svolgonoimportanti lavori pubblici tramite con-tratti di subappalto;

per le ragioni sopra esposte e consi-derato il consistente numero di interdittiveantimafia emanato in tempi recenti dallaprefettura di Verona, gli interroganti ma-nifestano al Governo la preoccupazioneche le vicende dimostrino il radicamentodi gruppi criminali affiliati alla ‘ndran-gheta in Veneto –:

se il Ministro interrogato sia al cor-rente dei fatti descritti in premessa;

se e in che modo il Ministro inter-rogato intenda attivarsi per potenziare,per quanto di competenza, gli strumentinecessari a rafforzare le attività investiga-tive di prevenzione e repressione dellacriminalità organizzata in Veneto e inparticolare in provincia di Verona.

(4-14553)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazione a risposta immediata:

D’UVA, VACCA, LUIGI GALLO, MAR-ZANA, SIMONE VALENTE, BRESCIA e DIBENEDETTO. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca. — Persapere – premesso che:

l’articolo 1, commi 207-212, dellalegge di stabilità per il 2016 ha istituito il« Fondo per le cattedre universitarie delmerito Giulio Natta », attraverso uno stan-ziamento pari a euro 38 milioni nel 2016e a 75 milioni di euro dal 2017;

in particolare, il comma 208 ha di-sposto che l’individuazione dei criteri diassunzioni, le modalità, nonché i procedi-menti di nomina e di funzionamento dellecommissioni di valutazione avvenisse condecreto del Presidente del Consiglio deiministri, di concerto con il Ministro del-l’istruzione, dell’università e della ricerca econ il Ministro dell’economia e delle fi-nanze, previo parere delle Commissioniparlamentari competenti;

il 12 ottobre 2016 il quotidiano con-sultabile on line Il Corriere della Serapubblicava su proprio articolo il testointegrale dello schema del decreto delPresidente del Consiglio dei ministri adot-tato per regolamentare la disciplina pre-vista dalla legge 28 dicembre 2015, n. 208,commi 207-212 sin qui richiamata;

secondo quanto stabilito dall’articolo4 dello schema del decreto del Presidentedel Consiglio dei ministri, « almeno diecigiorni prima della pubblicazione delbando di cui all’articolo 2, sono costituiteventicinque commissioni nazionali per lavalutazione dei candidati alla procedura direclutamento »;

l’articolo 4 prevede che i presidenti diciascuna commissione vengano nominati« con decreto del Presidente del Consigliodei ministri, su proposta del Ministrodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca, tra studiosi, di elevatissima qualifi-

Atti Parlamentari — 42066 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

cazione scientifica, che ricoprono posizionidi vertice presso istituzioni universitarie odi ricerca estere o internazionali »;

i presidenti, infine, saranno tenuti aselezionare altri due commissari studiosidi elevata qualificazione scientifica e pro-fessionale tra coloro che sono inseriti inuna lista di venti nominativi predispostadall’Anvur;

ad avviso degli interroganti la sceltaadottata a norma dell’articolo 4 delloschema del decreto del Presidente delConsiglio dei ministri di nominare i pre-sidenti delle commissioni per la valuta-zione dei candidati su proposta del Mini-stro dell’istruzione, dell’università e dellaricerca suscita notevoli preoccupazioni, inquanto la procedura per l’assegnazione diincarichi pubblici vede una diretta nominain deroga alle normali procedure per ilreclutamento: la stessa nomina verrebbefortemente influenzata da scelte politicheche non possono, e non devono, in alcunmodo influenzare il mondo accademicouniversitario;

per tali motivi si ritiene necessaria eurgente stabilire criteri che possano assi-curare una terzietà nella scelta dei can-didati e una maggiore impermeabilità alleinfluenze politiche –:

se non ritenga di adottare iniziativevolte all’urgente modifica delle disposizionipreviste dallo schema del decreto del Presi-dente del Consiglio dei ministri, assegnandoalla Conferenza dei rettori delle universitàitaliane, organo terzo e altamente qualifi-cato, il compito di nominare i presidentidelle commissioni di valutazione per la va-lutazione dei candidati alla procedura direclutamento prevista, assicurando unamaggiore autonomia del sistema universita-rio da quello politico. (3-02560)

Interrogazione a risposta in Commissione:

VENTRICELLI. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca. — Persapere – premesso che:

il personale educativo che opera neiconvitti e negli educandati dello Stato è

equiparato giuridicamente ai docenti discuola primaria, ma di fatto non vieneconsiderato nell’ambito della professionedocente, tant’è che non è stato ricono-sciuto il diritto al bonus di 500 europrevisto dalla legge n. 107 del 2015, né èstata data la possibilità agli educatori inesubero di riconvertirsi sul sostegno, con-trariamente a quanto avvenuto per altridocenti diplomati (docenti tecnico-praticie titolari di A075 e A076);

molti educatori, pur risultando diruolo, non hanno mai avuto una sede dititolarità, sia perché in alcuni casi il prov-veditorato ha stabilito la chiusura di al-cuni convitti, sia a causa del taglio sugliorganici operato dal Ministro pro temporeGelmini;

molti di loro, quindi, risultano inesubero da anni e, come nel caso di alcunieducatori della provincia di Bari, la loroprofessionalità viene messa a disposizionedell’ambito territoriale di Bari, nel qualesvolgono di fatto mansioni corrispondentia quelle di funzionario esperto;

alcuni vengono chiamati, ad esempio,in sostituzione di funzionari in pensioneche si occupavano della definizione degliorganici della scuola secondaria di se-condo grado del quarto ambito territorialeper grandezza di tutta la Nazione;

nel 1990, sempre nella stessa provin-cia di appartenenza degli educatori, siverificò una situazione di esubero delpersonale educativo della provincia di Barie sei unità furono trasferite d’ufficio neiruoli dell’amministrazione periferica, per-sino in sovrannumero sull’organico com-plessivo del provveditorato;

dato il precedente caso appena citato,nel 2010 alcuni educatori, non ancoracontrattualizzati in maniera stabile, hannopresentato, richiesta di passaggio nei ruolidell’amministrazione, trasmessa con pa-rere favorevole dall’Ufficio scolastico re-gionale Puglia al Ministero dell’istruzione,dell’università e della ricerca, poiché esiste

Atti Parlamentari — 42067 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

un articolo di legge mai abrogato, articolo73 legge n. 270 del 1982, che prevedeespressamente: « il personale di cui alpresente articolo può chiedere il passaggionei ruoli del personale dell’amministra-zione centrale e dell’amministrazione sco-lastica periferica del Ministero della pub-blica istruzione. Tale passaggio sarà di-sposto d’ufficio nei confronti del personalein soprannumero. »;

non avendo ricevuto risposta dopotale richiesta, gli educatori coinvolti hannopresentato nuovamente domanda nelmarzo 2014 e, anche in questo caso, larichiesta è stata trasmessa con parerefavorevole;

nonostante molti di loro abbianoprovveduto, con il loro operato, a consen-tire un « corretto avvio dell’anno scola-stico », così come riconosciuto dal provve-ditorato, questo personale educativo è col-locato, ancora, in una specie di limbo, daquale non sembra riuscire a venir fuori –:

per quali ragioni – se di fatto questopersonale non appartiene alla funzionedocente – l’amministrazione neghi la pos-sibilità di riconversione sul sostegno e nonriconosca il diritto all’aggiornamento me-diante l’attribuzione del bonus;

per quali motivi, allo stesso tempo,l’amministrazione neghi la possibilità ditransitare nei ruoli degli uffici ammini-strativi, negando in questo modo l’appli-cazione di una legge ancora esistente.

(5-09801)

Interrogazioni a risposta scritta:

MUCCI e PRODANI. — Al Ministrodell’istruzione, dell’università e della ri-cerca. — Per sapere – premesso che:

la scuola è incominciata ormai da piùdi un mese, eppure in diversi istitutiscolastici italiani gli insegnanti di sostegnonon sono ancora presenti;

questo è quello che succede all’isti-tuto tecnico commerciale Salvemini di Ca-salecchio, dove mancano ancora una qua-

rantina di docenti, scuola all’avanguardianell’integrazione degli studenti disabili,che sono 60 su 1.500, tra cui 47 ragazzicon situazioni di gravità, una trentina deiquali hanno bisogno di assistenza « uno auno ». Il preside, per tentare di gestire lasituazione, ha chiesto alle famiglie di con-cordare giorni ed orari nei quali i ragazzidisabili, volendo, possano stare a casa;

il problema riguarda il fatto che dei18 docenti specializzati chiamati da altreregioni che sono stati assegnati come do-centi di ruolo in tale scuola, in 17 si sonopresentati il 1o settembre 2016 per firmareil contratto triennale, assentandosi però,quasi immediatamente dal lavoro (per lopiù in malattia o per assistere familiari) eottenendo poi una assegnazione tempora-nea vicino a casa;

sembra che, a giorni, l’ufficio scola-stico territoriale procederà a indicare inuovi nominativi in modo che il presidepossa procedere alle nomine, ma sempreattingendo dalle graduatorie. « Ma sarannonon specializzati, sono docenti che si pre-stano ad attività di sostegno. Se la disa-bilità è lieve, potrà anche andare bene, mase è grave, dovranno avere una grandedisponibilità, perché servono competenzeper fare questo lavoro », così spiega ilpreside;

in tutto ciò, a farne le spese sono lefamiglie: gli alunni si trovano docenti nonspecializzati precari sino « ad avente di-ritto » e i genitori non hanno più lasicurezza di poter affidare i proprio figli apersonale competente che possa garantireun principio di continuità didattica. Cheperò è, ad oggi, inapplicabile, visto chedecine di migliaia di docenti si alternanoe cambiano di settimana in settimana;

il diritto all’insegnante di sostegnonon può essere considerato e trattatocome qualcosa di accessorio, non ricono-scendo così la sua indispensabilità per glistudenti disabili o con deficit di appren-dimento, pur essendo esso intrinseco aldiritto all’istruzione;

tra l’altro, gli insegnanti di sostegnosono un vero e proprio ponte tra il resto

Atti Parlamentari — 42068 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

della classe e l’alunno con disabilità, poi-ché il loro lavoro si basa proprio sulleattività per favorire l’integrazione del ra-gazzo disabile con gli altri compagni daiquali il ragazzo non deve mai sentirsidiverso o rispetto ad essi svantaggiato –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza della situazione esposta in pre-messa;

quali iniziative urgenti il Ministro in-terrogato abbia intenzione di assumere alfine di superare in tempi rapidi le proble-matiche inerenti alla nomina, su tutto ilterritorio nazionale, degli insegnanti di so-stegno, al fine di garantire quella continuitàdidattica presupposto necessario per unacorretta istruzione. (4-14547)

MARCON e COSTANTINO. — Al Mini-stro dell’istruzione, dell’università e dellaricerca. — Per sapere – premesso che:

la professoressa Fiorenza Pontini,proveniente dal liceo Foscarini, a partiredall’anno scolastico in corso, insegna lin-gua inglese presso il liceo Marco Polo diVenezia;

dall’osservazione del profilo aperto difacebook della docente a giudizio degliinterroganti si evince chiaramente la suaposizione politica incentrata sull’intolle-ranza, sul razzismo e sull’apologia delfascismo focalizzando la sua attenzionespecialmente contro gli immigrati e i mus-sulmani;

le frasi rivolte verso questi ultimisono assolutamente raccapriccianti: « mo-rissero tutti », « vi brucerei vivi ». Giungepersino a « consigliare » una sorta di pu-lizia etnica nei confronti dei bambini mu-sulmani: « E poi ho torto quando dico chebisogna eliminare anche i bambini deimussulmani tanto sono tutti futuri delin-quenti »;

di profili come questi in giro neisocial network ve ne sono a migliaia, maqui ci si trova di fronte al profilo pubblicodi una docente di una delle più importantiscuole del centro storico veneziano, in cui

studiano un migliaio di ragazzi dai 14 ai19, e tra questi, ovviamente, c’è pure unnumero crescente di ragazzi stranieri e dimusulmani;

ovviamente il profilo di questa « do-cente » è già noto a molti studenti;

guardando il profilo sembrerebbeemergere che aderisce all’ideologia fasci-sta, in quanto inneggia al duce, e nel suoprofilo vi sono pure insulti di varia gravitàanche nei confronti della Presidente dellaCamera Boldrini e del Presidente del Con-siglio Renzi –:

se non sussistano i presupposti peravviare un’ispezione in relazione al com-portamento della docente di cui in pre-messa al fine di valutare se ricorrano gliestremi per una iniziativa disciplinare.

(4-14554)

* * *

LAVORO E POLITICHE SOCIALI

Interrogazione a risposta immediata:

AIRAUDO, PAGLIA, SCOTTO,FRANCO BORDO, COSTANTINO, D’AT-TORRE, DURANTI, DANIELE FARINA,FASSINA, FAVA, FERRARA, FOLINO,FRATOIANNI, CARLO GALLI, GIAN-CARLO GIORDANO, GREGORI, KRONBI-CHLER, MARCON, MARTELLI, MELILLA,NICCHI, PALAZZOTTO, PANNARALE,PELLEGRINO, PIRAS, PLACIDO, QUA-RANTA, RICCIATTI, SANNICANDRO eZARATTI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

in Germania nasce nel 2014 la societàFoodora, attiva nel servizio di consegna adomicilio di pasti preparati in ristoranticonvenzionati. Il sistema prevede la pre-notazione attraverso app o sito e il tra-sporto tramite bicicletta;

Atti Parlamentari — 42069 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

in Italia inizia ad operare come Foo-dora Italia nel 2015 nelle città di Milanoe Torino, con attività in rapidissima cre-scita;

i lavoratori impegnati nel trasportoerano inizialmente ingaggiati con contrattiche prevedevano un compenso orario vi-cino ai 5 euro, per poi passare ad inqua-drarli come liberi professionisti pagati 2,70euro a consegna;

i lavoratori sono tenuti a fornire aproprie spese bicicletta, smartphone espese telefoniche, ma sono tenuti a indos-sare divise aziendali e, di fatto, sottopostia un’organizzazione del lavoro stabilita daFoodora;

in data 8 ottobre 2016 a Torino circa50 operatori hanno dato vita a una ma-nifestazione di protesta, per segnalare con-dizioni di lavoro e di retribuzione nonadeguata, invitando i clienti a sostenere laloro vertenza;

in risposta, gli amministratori di Foo-dora Italia hanno comunicato la disponi-bilità a colloqui individuali, escludendo apriori qualsiasi possibilità di rappresen-tanza collettiva, con ciò ponendosi fuorida ogni volontà di corrette relazioni in-dustriali;

in data 10 ottobre 2016 si viene aconoscenza dalla stampa del fatto chedue promoter della società, accusate diaver solidarizzato con la protesta, sonostate di fatto licenziate, attraverso ilblocco dell’accesso alla app che consentedi lavorare;

questo comportamento da parte del-l’azienda appare agli interroganti lesivodel diritto del lavoro, senza che, peraltro,si possa invocare la cosiddetta sharingeconomy come giustificazione di compor-tamenti lesivi di diritti fondamentali, qualiquello alla manifestazione del propriopensiero e alla lotta per migliorare leproprie condizioni di lavoro –:

se il Ministro interrogato non intendaporre in essere ogni iniziativa di compe-tenza finalizzata a verificare le motiva-

zioni relative ai « licenziamenti » avvenutipresso l’azienda Foodora, le reali condi-zioni di lavoro e i relativi contratti, con-siderato che il comportamento dell’a-zienda non appare agli interroganti inlinea con le disposizioni in materia didiritto alla mobilitazione e alla rappresen-tanza sindacale, nonché se intenda adot-tare ogni iniziativa normativa utile perdisciplinare i rapporti di lavoro nelle startup che operano nell’ambito della sharingeconomy, tenuto conto delle gravi criticitàe problematiche sia contrattuali che rela-tive ai diritti dei lavoratori evidenziate.

(3-02559)

Interrogazione a risposta in Commissione:

MOLTENI. — Al Ministro del lavoro edelle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

è allarme tra i frontalieri per larichiesta dell’Inps di restituire l’assegno didisoccupazione;

nel rispetto della legge n. 147 del1997, in vigore fino al 2012, centinaia dilavoratori frontalieri hanno percepito la« vecchia » indennità di disoccupazione,ma adesso rischiano di dover rimborsarela differenza tra l’importo percepito e la« Naspi »;

la citata legge n. 147 del 1997; siricorda, garantiva un’indennità di disoc-cupazione speciale per lavoratori fronta-lieri (12 mesi per un importo pari al 50per cento dell’ultimo stipendio) a costozero per lo Stato italiano, in quanto laSvizzera, in virtù di un accordo bilateralead hoc, era tenuta a rimborsare all’Italiaparte dei contributi pagati dai frontalieri;

nel 2012, poi, a causa della cessa-zione dell’accordo bilaterale, si bloccaronoi rimborsi dalla Svizzera e l’Inps, nel mesedi agosto, decise di non proseguire più, aisensi della legge n. 147 del 1997, ritenendoche non vi fossero più i presupposti giu-ridici per mantenerla in vita, nonostantel’esistenza di un accantonamento di ri-sorse per oltre 200 milioni di euro;

Atti Parlamentari — 42070 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

ora l’Inps, comunicando che la leggen. 147 del 1997 è « scaduta » già dal mag-gio 2012, chiede il rimborso ai lavoratoriche percepirono il relativo sussidio tra ilmaggio e l’agosto 2012, notizia confermatain una nota dell’organizzazione ticineseOcst –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza della richiesta dell’Inps e come sigiustifichi alla luce del fatto che sonotrascorsi 4 anni ed è lo stesso Istituto adavere effettuato i pagamenti delle presta-zioni nonché in considerazione del fattoche comunque l’ente si è di fatto appro-priato di 200 milioni di euro di accanto-namenti versati dai frontalieri ai sensidella legge n. 147 del 1997, citata in pre-messa. (5-09794)

Interrogazione a risposta scritta:

D’AGOSTINO. — Al Ministro del lavoroe delle politiche sociali. — Per sapere –premesso che:

in ragione dei provvedimenti recen-temente varati dal Consiglio dei ministri,le aziende agricole con un volume di affarisuperiore a 7 mila euro non possono usarei voucher per pagare i lavoratori stagionali,a meno che non si tratti di studenti,cassintegrati e pensionati;

si tratta di disposizioni che, perquanto giustamente finalizzate a eliminaregli abusi nell’utilizzo dei « voucher la-voro », rischiano di avere un effetto para-dossalmente negativo sulle aziende agri-cole e su quei giovani disoccupati che sonoalla ricerca di quelle offerte di lavoro chesi creano durante periodi particolari del-l’anno, come quello della vendemmia;

è piuttosto evidente che la norma invigore costituisce un ostacolo all’assun-zione dei lavoratori stagionali e rischia difavorire il lavoro in nero, specie nellerealtà decisamente difficili del Mezzo-giorno;

le aziende agricole che hanno bisognodi personale si vedono costrette, infatti, a

stipulare contratti di lavoro subordinato,anche se solo per uno o due giorni diimpiego;

essendo il limite dei settemila eurodecisamente basso e, quindi, diffusamentesuperato, tale condizione colpisce quasitutte le aziende che sono costrette ad unaggravio burocratico di non poco conto;

è pacifico che occorre combattere gliabusi dei voucher lavoro, e bene ha fattoil Governo a muoversi in tal senso;

è altrettanto evidente, tuttavia, chenon serve passare da un eccesso all’altro;

a giudizio dell’interrogante occorrerimediare ad un errore che rischia diavere effetti paradossali, aumentando lasoglia dei 7 mila euro in maniera signifi-cativa e adeguandola alle esigenze delleaziende operanti nel settore e di chi vor-rebbe cogliere le opportunità offerte dailavori stagionali –:

se il Ministro interrogato non ritengadi dover promuovere una modifica nor-mativa che serva ad innalzare il limitestabilito dei 7 mila euro di volume diaffari oltre il quale le aziende agricole nonpossono utilizzare i « voucher lavoro » ameno che non si tratti di studenti, cassin-tegrati e pensionati. (4-14549)

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POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARIE FORESTALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

DADONE. — Al Ministro delle politicheagricole alimentari e forestali. — Per sapere– premesso che:

in data 10 ottobre 2016 la trasmis-sione televisiva Report, condotta da MilenaGabanelli, apriva la stagione con un ser-vizio intitolato « Bio illogico » prodotto aseguito dell’inchiesta aperta dalla procuradi Pesaro, « Vertical Bio », che ha visto larichiesta di rinvio a giudizio per gli im-

Atti Parlamentari — 42071 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

prenditori e i funzionari dei due enti dicertificazione che operavano nel settoredel biologico in diversi Paesi dell’est Eu-ropa;

secondo quanto si apprende dagliorgani di stampa la magistratura di Pesaroaccuserebbe gli imputati di aver portatonel nostro Paese 350 mila tonnellate diprodotti contaminati da pesticidi facendolipassare come biologici. Grano duro pro-veniente dalla Romania sarebbe stato ven-duto al pubblico come grano biologico,quindi con prezzo maggiorato fino al tri-plo, quando in realtà non aveva tale ca-ratteristica;

in particolare, risulterebbe che glienti certificatori (14 in Italia), cioè gli entiche devono controllare e attestare che lamateria prima sia quella dichiarata(quindi che effettivamente sia biologica) –controllati da un ente unico, vigilati dalMinistero – vedano come proprietari glistessi produttori. In altri termini sussiste-rebbe un palese conflitto di interessi, comeammesso dallo stesso Viceministro AndreaOlivero, dal momento che i controlloricoincidono con i controllati;

in questa oscura vicenda sarebbestata coinvolta, come persona offesa, an-che un’azienda di Saluzzo (Sedamyl), chenel 2012 avrebbe acquistato inconsapevol-mente una partita di frumento presuntofalso biologico dall’imprenditore Giam-paolo Romani (sospeso in Romania e coin-volto nel citato processo di Pesaro), ilquale avrebbe avuto stretti rapporti conEnrico Maria Pollo, capo segreteria delViceministro Olivero e direttore di « Ar-chimedes Professional »;

nel 2014 l’ente di certificazione Eco-gruppo (predisposto ai controlli), ammini-strato dal dottor Angelo Maugeri, declas-sava la merce acquistata dalla Sedamylescludendola dal bollino « bio ». A seguitodi ciò il dottor Angelo Maugeri venivaconvocato dal Ministero e, secondo quantodichiarato dal dottor Maugeri stesso, inquella sede il viceministro Olivero e ildottor Pollo invitavano esplicitamente lostesso, per quel che concerneva l’applica-

zione delle norme sulla certificazione bioin merito in particolare alla partita digrano giunta da Romani a Sedamyl, ad« interpretare i decreti » –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza del palese conflitto di interessi cheintercorre tra l’ente controllante e i pro-prietari delle aziende produttrici e, diconseguenza, quali iniziative intenda as-sumere per risolverlo ed evitare il ripe-tersi di simili episodi;

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza di quale tipo di rapporto vi sia trail capo segreteria del viceministro Oliveroe l’imprenditore Giampaolo Romani, ov-vero colui che avrebbe venduto il falsograno biologico all’azienda Sedamyl.

(5-09798)

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SALUTE

Interrogazioni a risposta immediata:

GALGANO, MONCHIERO, OLIARO,MATARRESE, MENORELLO, PALLA-DINO, VARGIU, MOLEA e QUINTARELLI.— Al Ministro della salute. — Per sapere –premesso che:

il 20 settembre 2016 il professorRiccardo Polosa, ordinario di medicinainterna presso l’Università di Catania edirettore scientifico della Lega italiana antifumo, ha recapitato al Ministro interro-gato, a nome del « Comitato scientifico perla ricerca sulla sigaretta elettronica », unalettera che suggerisce la promozione delvaping nell’ambito delle politiche sanitariedi contrasto dei danni da fumo;

il documento è stato sottoscritto, tragli altri, dal citato professor Polosa, dall’exMinistro della salute e direttore dell’Isti-tuito europeo di oncologia Umberto Vero-nesi, dal professor Umberto Tirelli, diret-tore del dipartimento di oncologia medicadell’Istituto nazionale dei tumori diAviano, dal dottor Fabio Beatrice, diret-

Atti Parlamentari — 42072 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

tore della struttura complessa di otorino-laringoiatria dell’Ospedale San GiovanniBosco di Torino, e dal dottor Carlo Ci-polla, direttore della cardiologia dell’Isti-tuito europeo di oncologia;

nella lettera si legge: « Sono circa700.000 l’anno i morti da fumo in Europae l’80 per cento di questi decessi sarebbeevitabile con una buona attività di pre-venzione. Le persone fumano per la nico-tina ma muoiono per il fumo e questoperché la stragrande maggioranza dellemalattie fumo correlate nasce dall’inala-zione di catrame, particelle e gas tossici.Al contrario le sigarette elettroniche pos-sono rilasciare nicotina al netto delle so-stanze tossiche presenti nel fumo di siga-retta »;

su questa base si suggerisce « di ap-profondire scientificamente con urgenza ilruolo delle e-cig come alternativa al ta-bacco. Una regolamentazione ragionevolee proporzionata delle sigarette elettronichepotrebbe salvare milioni di vite e, di con-seguenza, riuscirebbe a far ridurre leenormi spese legate alla prevenzione e allacura di malattie fumo correlate per tutti isingoli Stati », poiché « secondo l’ampiorapporto condotto nel Regno Unito perconto di Public health England, l’autoritàsanitaria inglese, le elettroniche sono per il95 per cento meno dannose rispetto allesigarette convenzionali » –:

quali siano le valutazioni del Ministrointerrogato in merito al contributo chel’utilizzo delle sigarette elettroniche puòdare nelle politiche di contrasto ai dannida fumo. (3-02562)

OTTOBRE. — Al Ministro della salute.— Per sapere – premesso che:

come affermato nella precedente in-terrogazione a risposta immediata del 19luglio 2016, il punto nascita dell’ospedaledi Arco è stato chiuso perché non hasuperato l’esame del Comitato percorsonascita nazionale; infatti è apparsa deter-minante la condizione orografica ritenutameno disagevole rispetto a quelle dei ba-

cini di Cavalese e Cles e anche il tasso difidelizzazione delle pazienti (64 per cento)è risultato inferiore agli altri due;

come già esposto, questi fattori risul-tano poco aderenti alla realtà del territo-rio: la chiusura del punto nascita di Arcoobbliga le pazienti a servirsi dell’ospedaledi Rovereto che, nonostante sulla cartaappaia solo a 30 chilometri di distanza,comporta un viaggio di almeno due ore dimacchina dal comune di Arco a quello diRovereto sud e, ancor di più, dalla Val diLedro in cui le ore diventano tre per lapresenza turistica e, nel periodo invernale,a causa delle strade che, anche se di valle,diventano impercorribili per gli eventi at-mosferici avversi da tutti i comuni mon-tani limitrofi, come il comune di Ledro, diDrena, di Tenno e altri del bacino AltoGarda e Ledro;

risulta all’interrogante che nella co-municazione tra la provincia di Trento e ilComitato citato si siano persi i dati di alcunicomuni, come quello di Ledro che conta5.400 residenti; pertanto sembrerebbe chela decisione sia stata presa su dati noncorrispondenti alla realtà locale e, anche inbase a ciò, sorge all’interrogante il dubbiose il parere espresso dal Comitato percorsonascita nazionale sia vincolante o meno perla provincia di Trento;

la provincia ha solo due elicotteri perl’elisoccorso che potrebbero essere indi-sponibili, come accaduto in questi ultimidue mesi, e questa situazione impone diportare all’attenzione del Ministero dellasalute che il rischio per la partoriente e ilnascituro è superiore alla maggior qualitàche può offrire l’ospedale di Rovereto;

in seguito alla risposta del Ministrointerrogato il 20 luglio 2016 di rassicura-zioni sul monitoraggio della situazione,non sembrerebbe che si sia posta in essereun’oggettiva assistenza alle donne dell’areae del territorio e non risulterebbe esserestato avviato alcun monitoraggio dellestrutture preposte e delle reali esigenze delterritorio –:

se il Ministro interrogato, per quantodi competenza, non ritenga opportuno

Atti Parlamentari — 42073 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

adottare iniziative volte ad una valuta-zione pienamente aderente alla realtà delterritorio che tenga conto prioritariamentedella salute delle partorienti e dei nasci-turi. (3-02563)

BINETTI. — Al Ministro della salute. —Per sapere – premesso che:

il fondo sanitario nazionale è statointeressato per diversi anni da riduzionidel livello di finanziamento;

l’Italia è il Paese più « vecchio » d’Eu-ropa, l’età media dei cittadini si sta in-nalzando e nel prossimo futuro si avràuna percentuale sempre maggiore di an-ziani, con conseguente aumento dell’inci-denza delle malattie e della necessità diassicurare un adeguato livello di assistenzasanitaria;

i farmaci innovativi risultano indi-spensabili per la cura di malattie gravi osino ad oggi incurabili, ma presentanocosti elevati che dovrebbero essere soste-nuti dal servizio sanitario nazionale;

in particolare, i farmaci innovativioncologici risultano indispensabili per lacura dei pazienti interessati da patologieoncologiche, ai quali si deve assicurare laguarigione e il mantenimento di unabuona qualità della vita;

dai numerosi articoli di stampa edalle interviste del Ministro interrogatorilasciate fin dalla serata di sabato 15ottobre 2016, si è appreso che nel disegnodi legge di bilancio per il 2017 è previsto:

a) un ulteriore incremento delfondo sanitario nazionale;

b) la stabilizzazione a regime delfondo per il finanziamento dei farmaciinnovativi, nonché l’istituzione di unnuovo fondo, specifico per i farmaci in-novativi oncologici, pari a 500 milioni dieuro;

c) la creazione di un nuovo fondoper il finanziamento del piano nazionalevaccini;

d) il rafforzamento dei criteri perl’applicazione dei piani di rientro azien-dali;

e) la previsione di nuove assunzionidi medici e infermieri nel servizio sanita-rio nazionale;

è di tutta evidenza che gli argomentisopra solo riassunti rappresentano con-crete risposte per i problemi che da anniaffliggono la sanità –:

se le notizie riportate dai media ri-spondano a verità, tenuto conto che non èancora noto il contenuto ufficiale del dise-gno di legge di bilancio per il 2017.

(3-02564)

Interrogazione a risposta scritta:

SANDRA SAVINO. — Al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

nella trasmissione « Mi manda RAI3 », andata in onda a diffusione nazionaleil 10 ottobre 2016, è stata data notizia che,nell’ambito dell’ospedale unico di Latisa-na-Palmanova (provincia di Udine), arti-colato su due sedi, il centro nascita e ilreparto di pediatria con degenza, siti nellasede di Latisana, sono stati chiusi, nono-stante fossero da poco terminati i lavori ditotale rifacimento dell’area materno-infan-tile, costati svariati milioni di euro, equindi fossero disponibili locali moderni,progettati e costruiti proprio per ospitareadeguatamente le strutture ostetrico-gine-cologiche e pediatriche ora soppresse;

le strutture costituenti il centro na-scita e la pediatria del suddetto ospedaleunico sono state concentrate invece nellasede di Palmanova, pur risultando taliambienti vecchi, inadeguati e per alcuniaspetti non rispettosi delle normative vi-genti, per cui sono iniziati e sono tuttorain corso lavori di ristrutturazione e ade-guamento di costo presumibilmente assaielevato, ancorché non esattamente valuta-bile;

l’area materno-infantile di Palma-nova, pur essendo completamente inade-

Atti Parlamentari — 42074 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 18 OTTOBRE 2016

guata – con ricambi d’aria non a norma,porte molto strette che non consentono ilpassaggio dei letti (la partoriente è co-stretta ad alzarsi dal letto e raggiungereun secondo letto oltre la porta dellastanza) e altro – è costantemente in so-vraccarico, pur fornendo un servizio didegenza oltremodo disagevole; al contra-rio, l’area materno-infantile di Latisana èuna struttura adeguata e perfettamente anorma, ma resta a tutt’oggi desolatamentevuota, anche se potrebbe offrire una de-genza confortevole;

la struttura ospedaliera di Palmanovarisulta quindi completamente fatiscente epresenta forti criticità sia per quanto ri-guarda le condizioni igienico-sanitarie siadal punto di vista strutturale –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti esposti e se non ritengaopportuno, in relazione alle precarie con-dizioni igienico-sanitarie della strutturarichiamate in premessa, promuovere unaverifica, tramite i carabinieri del Nas,anche alla luce della necessità di tutelarei livelli essenziali di assistenza. (4-14552)

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SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta in Commissione:

PINNA, PAGANI, BERGONZI, REA-LACCI, CINZIA MARIA FONTANA, FRA-GOMELI, PAOLO ROSSI, RUBINATO,CANI e CARLONI. — Al Ministro dellosviluppo economico. — Per sapere – pre-messo che:

l’attività di telemarketing consiste nelcontatto, mediante l’uso del telefono e conl’ausilio di un operatore, tra un’azienda ela sua clientela, ai fini di invio di materialepubblicitario, di vendita diretta, di ricer-che di mercato o di comunicazione pro-mozionale. Tuttavia, in tale ambito com-merciale si rileva un utilizzo sempre piùfrequente di pratiche scorrette e invasive

nei confronti dei consumatori, che si ve-dono costantemente vessati da telefonateindesiderate, ossia da « telemarketing sel-vaggio », che rappresenta una piaga sem-pre più diffusa che bersaglia i consuma-tori. La suddetta tecnica, poco ortodossa,è stata denunciata a più riprese dal Ga-rante per la protezione dei dati personali,così come dal presidente della FondazioneUgo Bordoni (FUB) e dal segretario gene-rale dell’Unione nazionale consumatori;

per ovviare al problema, con il de-creto del Presidente della Repubblica del 7settembre 2010, n. 178, è stato istituito ilregistro pubblico delle opposizioni, gestitodalla FUB. Il registro nasce per essere unpunto di equilibrio tra le esigenze degliabbonati agli elenchi telefonici pubblici ele imprese: fornisce un servizio a tutela delcittadino che decide di non voler piùricevere telefonate per scopi commercialio di ricerche di mercato e, al contempo,rappresenta uno strumento per renderepiù competitivo e trasparente il mercatotra gli operatori di marketing telefonico;

nonostante ciò ad oggi solo 1,5 mi-lioni di numeri fissi, su circa 115 milionidi linee telefoniche fisse e mobili, godonodi una certa protezione grazie all’iscri-zione nel registro, si tratta dell’1-2 percento delle utenze. Ciò poiché l’iscrizioneè limitata ai soli numeri pubblicati neglielenchi e, spesso, si rivela insufficiente aproteggere dalle chiamate indisturbate an-che chi è iscritto poiché le norme sonoaggirate o esplicitamente violate, come nelcaso della vendita di dati forniti medianteil rilascio del consenso, da parte degliiscritti, a una specifica azienda. Si tratta,dunque, di uno strumento monco;

a tal riguardo, da più parti sono staterilevate forti carenze del sistema e sonostate proposte delle modifiche che amplie-rebbero significativamente l’ambito d’in-tervento e assicurerebbero un’azione piùefficace ed incisiva. Le misure possonoessere riassunte in tre operazioni: iscri-zione al registro aperta anche ai numerinon presenti negli elenchi telefonici pub-blici, includendo così la gran parte dei

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numeri di telefonia mobile; la possibilitàdi revoca universale del consenso a rice-vere telefonate commerciali dal momentodell’iscrizione al registro (comunque per-mettendo al cittadino interessato a undeterminato prodotto o servizio di dare ilconsenso a quella specifica azienda, pur-ché essa operi nel rispetto delle normevigenti sulla privacy); l’istituzione dellaresponsabilità condivisa fra call-center ecommittente delle chiamate, in caso dimancato rispetto della volontà dell’abbo-nato di non ricevere telefonate commer-ciali, poiché spesse volte l’operatore com-merciale agisce in modo abusivo senzaaccedere al registro e operando da terri-tori non sottoposti alla normativa italiana,a discapito dello Stato italiano e delleaziende del settore che lavorino in modoserio e trasparente –:

quali iniziative intenda assumereper rafforzare la normativa contro il « te-lemarketing selvaggio » e se intenda pro-muovere la revisione delle disposizionicontenute nel codice in materia di prote-zione dei dati personali, di cui al decretolegislativo 30 giugno 2003, n. 196, al finedi migliorare e potenziare il registro delleopposizioni introducendo misure volte a:istituire un meccanismo di corresponsabi-lità fra l’azienda che avvia la campagna eil call-center che la attua, ampliare lapossibilità di iscrizione al registro anche ainumeri di telefonia fissa e mobile nonpresenti negli elenchi pubblici e incenti-vare gli operatori a gestire efficacemente idati in loro possesso. (5-09793)

Apposizione di firme ad interrogazioni.

L’interrogazione a risposta in Commis-sione Lodolini e altri n. 5-09595, pubbli-cata nell’allegato B ai resoconti della se-duta del 28 settembre 2016, deve inten-dersi sottoscritta anche dal deputato Pa-storelli.

L’interrogazione a risposta scritta Rea-lacci e Tino Iannuzzi n. 4-14465, pubbli-

cata nell’allegato B ai resoconti della se-duta del 12 ottobre 2016, deve intendersisottoscritta anche dal deputato Sgambato.

Pubblicazione di un testo riformulato.

Si pubblica il testo riformulato dell’in-terrogazione a risposta scritta Mucci n. 4-14449, già pubblicata nell’allegato B airesoconti della seduta n. 689 del 10 otto-bre 2016.

MUCCI e PRODANI. — Al Ministrodell’interno. — Per sapere – premesso che:

si apprende da notizie stampa dipresunte irregolarità alle elezioni ammi-nistrative di Palermo nel 2012 da parte delMoVimento 5 Stelle;

nella giornata del 9 ottobre 2016 latrasmissione Le Iene Show ha trasmessoun servizio su nuovi sviluppi della vicendache riguardava la raccolta di firme asostegno della lista MoVimento 5 Stelle. Ilfatto nasce da una denuncia presentata,alla procura di Palermo, da un attivistasiciliano, il professore Vincenzo Pintagro;

a suo tempo le indagini svolte sulladenuncia si fermarono e il caso vennesubito archiviato; la novità del 9 ottobre2016 risiede nella presentazione, per laprima volta, di cinque pagine di modulioriginari della raccolta firme, misteriosa-mente recuperati dopo quattro anni, chenon erano stati presentati a causa di unerrore nell’indicazione del luogo di nascitadi un candidato;

alcuni attivisti del MoVimento 5Stelle avrebbero dunque cercato di rime-diare a tale errore formale, per il quale sisarebbe rischiata l’esclusione della listadalle elezioni;

il professor Pintagro sembra esserestato testimone di una vera e propriaproduzione di carte false e firme false, daparte di due attiviste del movimento, –una delle quali attualmente parlamentare– su nuovi moduli che furono presentatiin sostituzione di quelli autentici ma er-

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rati: si parla di centinaia di firme appa-rentemente false; alcuni interessati inter-vistati dalle Iene hanno riconosciuto comeoriginale la firma sui moduli mai presen-tati e, invece, non a loro attribuibile lafirma su quelli definitivi;

agli interroganti ciò appare come unagravissima irregolarità sulla quale sarebbenecessario intervenire con estrema ur-genza –:

di quali elementi disponga il Governoin relazione a quanto esposto in premessae, fermi restando gli eventuali profili dicompetenza dell’autorità giudiziaria, senon intenda assumere iniziative normativeper implementare la disciplina relativaalla presentazione delle liste elettorali, cosìda evitare il ripetersi di casi come quellodi cui in premessa. (4-14449)

Ritiro di documentidel sindacato ispettivo.

I seguenti documenti sono stati ritiratidai presentatori:

interrogazione a risposta in Commis-sione Gigli n. 5-09191 del 15 luglio 2016;

interrogazione a risposta scritta Ron-dini n. 4-14520 del 14 ottobre 2016.

Ritiro di una firma da una risoluzione.

Risoluzione in Commissione Pagano ealtri n. 7-01115, pubblicata nell’allegato Bai resoconti della seduta dell’11 ottobre2016: è stata ritirata la firma del deputatoVillarosa.

Trasformazione di un documentodel sindacato ispettivo.

Il seguente documento è stato cosìtrasformato su richiesta del presentatore:

interrogazione a risposta scritta Ven-tricelli n. 4-13620 del 29 giugno 2016 ininterrogazione a risposta in Commissionen. 5-09801.

ERRATA CORRIGE

Interrogazione a risposta scritta Nastrin. 4-14463 pubblicata nell’Allegato B airesoconti della Seduta n. 691 del 12 otto-bre 2016. Alla pagina 41929, seconda co-lonna, dalla riga terza alla riga sesta, develeggersi: « interventi prossimi del Governo,in prossimità della presentazione del di-segno di legge di bilancio al Parlamento–: », e non come stampato.

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