Aquariophylia Nr.9 Ottobre 2011

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Tecnica dello schiumatoio Discus per tutti

AmphiprionAcquario mediterraneo

Nomaphila strictaFai-da-te: mini-acquario aperitivo Pesci coi polmoni Un acquario in camera da letto Lavorare con laquascaping

Le rubriche del mese

LA RIVISTA CLICCABILE!Oramai i nostri lettori lo sanno: la rivista cliccabile! Lo stiamo ripetendo da mesi e riteniamo che tutti lo abbiano perfettamente capito. Per ogni mese (grazie al cielo) si aggiungono varie centinaia di nuovi lettori e questi ultimi potrebbero non sapere come si fa. facile: quando vedete un qualsiasi link oppure quando sfogliando il file in pdf il cursore si trasforma in manina con lindice teso, provate a cliccare. Ne vedrete delle belle! Potrete esplorare i siti dei produttori, avere dei faccia a faccia con associazioni ed enti, entrare in mondi nuovi, coloratissimi e tecnologici. Insomma, provate e fateci sapere. La rivista anche stampabile: potrete cos conservare la vostra copia cartacea e portarla con voi a letto, ammesso che non abbiate un tablet. La stessa infine sfogliabile su smartphone ed iPhone, mediante lapposita app scaricabile dal sito apple store. Insomma, potete leggerla e fruirla come vi pare. Ci che strettamente vietato invece non utilizzarla appieno: questo sarebbe veramente un peccato. Vi rammentiamo infine che la rivista vostra: scriveteci per renderla sempre pi vicina alle vostre esigenze e noi faremo di tutto per assecondare i vostri desideri!

AQUARIOPHYLIA European Aquarium Hobbyist Magazine www.aquariophylia.itMensile di informazione per acquariofili e negozianti Autorizzazione del Tribunale di Napoli nr. 7 del 7 - 1 - 2011 Edito dallAssociazione Acquariodiffusione COMITATO DI REDAZIONE Valerio Zupo (Direttore Responsabile) Alessandro Palomba (Organizzazione editoriale & Struttura web) Mariagiulia Peduzzi (Grafica & Impaginazione) Rita Colognola (Segreteria di Redazione) Ettore Peyrot (Web Marketing) Massimo Fabbri (Consulenza Editoriale) Cristina Mandaglio (Consulenza Editoriale) Pasquale Ambrosini (Diffusione multimedia) Monica Zuccarini (Diffusione & Divulgazione) Francesco Denitto (Consigliere di Redazione) RESPONSABILI DI SEZIONE Paolo Busonera (Discus) Tony di Meglio (Mini-acquari) Luciano Di Tizio (Acqua dolce) Alessandro Falco (Cibi Vivi) Mario Loffredo (Link & Argomenti Strutturanti) Lorenzo Luchetta (NonSoloAcquari) Antonio Piccolo (Come si fa) Stefano Rossi (Acquario Marino Mediterraneo) Roberto Silverii (Anabantidi) Franco Savastano (Spunti di immersione e di viaggio) HANNO CONTRIBUITO A QUESTO NUMERO Geppy Apuleo Alessio Arbuatti Carassio Aurato Raffaele Bufo Ippo Campo Tony Di Meglio Mario Loffredo Lorenzo Luchetta Mirko Mutalipassi Antonio Piccolo Stefano C. A. Rossi Franco Savastano Luigi Storoni Valerio Zupo REDAZIONE: [email protected] Pubblicit e redazione: Vimax srl - Via Rezzonico 23 Como tel. 031301059, e-mail: [email protected] Per abbonarsi gratuitamente alla rivista e riceverla ogni mese: http://www.aquariophylia.it/home/index.php?option=com_comprofiler&task=registers&Itemid=84Gli autori sono responsabili dei pareri espressi nei singoli articoli e questi non riflettono necessariamente lopinione della redazione. vietata la riproduzione, anche parziale, di contenuti, testi, foto o filmati pubblicati in questa rivista, salvo specifica approvazione scritta da parte della redazione.

Per citare gli articoli contenuti in questa rivista usare il formato seguente: Nome dellautore e titolo dellarticolo In: Aquariophylia n., anno, pag. (www.aquariophylia.it)

AQUARIOPHYLIA

EUROPEAN AQUARIUM HOBBYIST MAGAZINE

Anno I - n 9 ottobre 2011

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Errata Corrige Nel numero 8 di aquariophylia a causa di alcune sostituzioni dellultimo momento sono stati commessi degli errori nelle didascalie delle foto che accompagnavano i testi di P. Busonera. In particolare, i pogrom erano dei golden ed il Discus che in apparenza cova le uova in realt davanti alle bolle d'aria di una porosa. Ci scusiamo con i lettori ma laggiunta di contenuti allultimo momento, purtroppo, pu produrre questo tipo di errori.

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Editoriale Tante cose interessanti in questo numero Lettere in redazione Lectio magistralis Schiumazione: asciutta o bagnata? di Geppy Apuleo Evviva! Celebriamo il millesimo abbonato di Aquariophylia Photo contest Discus per tutti di Raffaele Bufo Vai col link... Amphiprion di Mario Loffredo La rivista del Carassio Lacquario mediterraneo: incidenti ed errori di Stefano C. A. Rossi Dalle associazioni Recensioni e novit:76 - Api Aqua Detox 78 - LGM Aquari Skimmer LGs850 80 - Nomaphila stricta 82 - Ocean Nutrition Instant Baby Brine Shrimp 84 - Sera Spirulina tabs 86 - Tetra Marine Algae Block

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Zoomark 2011, Quarta e ultima parte Agenda degli eventi dei prossimi mesi Mini acquario. Acquario aperitivo di Tony Di Meglio e Valerio Zupo Pesci fuor dacqua ma... in ottima forma di Alessio Arbuatti Incontri a sorpresa. Un viaggio avventuroso di Ippo Campo Oltre il vetro. Un acquario in camera da letto... perch no? di Luigi Storoni Stimoli di viaggio. Viaggio a Hurgada di Franco Savastano Rubrica: dai nostri lettori Allevamento e riproduzione di alimenti vivi. Seconda parte di Lorenzo Luchetta NapoliAquatica Come si fa. Lavorare con laquascaping di Valerio Zupo e Antonio Piccolo Nel prossimo numero

I NOSTRI COLLABORATORI E RESPONSABILI DI SEZIONEQuesta rivista si basa sul lavoro di un gruppo multidisciplinare di volenterosi che desiderano accrescere la diffusione degli acquari nel nostro paese. Possiamo affermare anzi che, in base alla struttura che abbiamo voluto imporre a questa pubblicazione, ogni responsabile di sezione abbia realizzato una sua propria rivista dedicata ad un singolo argomento. Speriamo che i loro sforzi vi siano graditi, ma attendiamo comunque da voi critiche e suggerimenti, per rendere la nostra famiglia sempre pi efficiente e produttiva. Vi presentiamo dunque la squadra!VALERIO ZUPO (Direttore Responsabile) biologo, laureato a Napoli con lode. Ha frequentato l'Universit Livre di Bruxelles per un PhD sulle reti trofiche in fanerogame marine ed ha ricevuto un Fullbright award nel 1994. stato coordinatore di vari progetti di ricerca e tutt'ora svolge la propria attivit di ricercatore della Stazione Zoologica di Napoli, presso il laboratorio di Ecologia del Benthos di Ischia (Napoli). Da molti decenni appassionato di acquari ed ha scritto per numerose riviste nazionali, oltre a collaborare con varie riviste divulgative internazionali. I suoi interessi di ricerca sono focalizzati all'ecofisiologia dei crostacei decapodi, le reti trofiche ed i rapporti tra piante ed animali. Ha scritto 12 libri divulgativi sugli acquari, le malattie dei pesci, la fauna e la flora del mediterraneo. Nel campo degli acquari particolarmente interessato agli aspetti ambientali, la gestione dei sistemi complessi, il filtraggio e la qualit dell'acqua, nonch le malattie dei pesci e gli acquari marini mediterranei. Ha inoltre pubblicato alcuni testi sui discus ed alcuni CD multimediali sulle malattie dei discus e sulla gestione degli acquari marini e d'acqua dolce. ALESSANDRO PALOMBA (Organizzazione editoriale e Struttura Web) appassionato da sempre di acquariofilia mediterranea, crea nel 2000 il sito Acquario Marino Mediterraneo con il gruppo Amici del Med che riunisce tutti gli appassionati di acquario marino mediterraneo e non solo, con l'idea di dare uninformazione libera da profitti commerciali. Nel 2003 fonda con alcuni appassionati l'Associazione Italiana Acquario Mediterraneo e ne presidente fino al 2009. Sempre nel 2003 scrive il disciplinare per un acquario mediterraneo ecosostenibile, che trova appoggio nella stessa AIAM e viene presentato in diverse occasioni patrocinate da enti ed istituzioni. Nel 2010 fonda con alcuni amici l'Associazione EcoAcquario che ha come scopo prioritario la realizzazione di un acquario mediterraneo tipo, realizzato con i soli scarti della pesca professionale o con il recupero di organismi da manufatti destinati alla distruzione. Collabora con diverse scuole per portare avanti progetti di EcoAcquario e gestisce diversi siti tra cui www.aiam.info, www.acquariomediterraneo.it e www.aquariophylia.it. PAOLO BUSONERA (Responsabile sezione discus) nasce a Genova il 30 maggio 1964. Da sempre appassionato del mare, degli animali e di acquari. Appassionato di fotografia naturalistica pubblica, insieme ad un amico, alcuni articoli sugli uccelli rapaci e non. Negli anni 90 allestisce un piccolo acquario da salotto, in seguito scopre che i discus sono la sua passione e li alleva ormai da dieci anni. FRANCESCO DENITTO (Autore e Consigliere di Redazione) biologo Marino, Francesco Denitto svolge attualmente attivit di ricerca presso lUniversit del Salento, ove ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche ed il suo dottorato di ricerca in Ecologia Fondamentale. Subacqueo per diletto e professione, effettua studi sulla biologia delle grotte marine sommerse e sullecologia degli organismi planctonici, in particolare le meduse. autore di svariate pubblicazioni scientifiche di biologia marina. Appassionato di lungo corso, autore di numerosi articoli di acquariofilia e dedicati allallevamento del discus. Collaboratore di riviste italiane del settore, oggi i suoi lavori sono pubblicati prevalentemente allestero. Infatti, collabora regolarmente con le pi importanti testate internazionali, tra cui lo storico Diskus Brief (Germania), la prestigiosa rivista americana

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Tropical Fish Hobbyist (TFH) ed alcuni magazine asiatici. co-autore del libro Trophy Discus edito dallamericana Cichlid Press. Relatore per conferenze sul mondo acquatico, Francesco anche giudice di gara nei concorsi internazionali di discus, tra cui alcuni prestigiosi campionati in Europa ed in Asia. stato fondatore del Gruppo Acquariofilo Salentino (GAS), ove riveste la carica di segretario. TONY DI MEGLIO (Responsabile sezione mini-acquari) nato ad Ischia nel 1975 si diplomato odontotecnico. Da sempre appassionato di natura e di animali domestici (..e non!) ha allevato vari insetti tra i quali compaiono cavallette, scorpioni mediterranei e insetti stecco thailandesi, di cui ha ottenuto varie riproduzioni. naturalmente appassionato di acquari, e si dedicato negli ultimi anni alla realizzazione di mini-vasche caratterizzate da grande fascino in poco spazio. Si interessa unicamente di acqua dolce ed particolarmente interessato alle diverse variet di Caridina. Ha allevato Betta ed altri pesci dacqua dolce e riproduce Planorbis e vari altri organismi insoliti. LUCIANO DI TIZIO (Responsabile sezione acqua dolce & laghetto) giornalista professionista, si occupa di acquari da oltre 40 anni. Ha spaziato in tutti i settori di questo hobby, con una particolare attenzione al dolce nostrano ed allacquario mediterraneo. stato tra i fondatori dellAssociazione Acquariofili Abruzzese, della quale attualmente il presidente, ed stato per sette anni presidente dalla FIAAE, la Federazione che negli anni 90 del secolo scorso raggrupp tutte le allora numerose associazioni italiane di acquariofilia e di terrariofilia. Ha allevato e riprodotto pesci, anfibi e rettili ed ha condotto, da solo o con altri esperti, numerosi studi sul campo sulla piccola fauna italiana. Ha scritto oltre 1000 articoli per riviste specializzate, in Italia ed allestero, oltre ad una dozzina di libri divulgativi. stato a lungo membro del comitato di redazione e direttore responsabile della rivista Aquarium. Come erpetologo ha partecipato e partecipa a congressi scientifici con propri lavori ed coautore di diverse pubblicazioni. ALESSANDRO FALCO (Responsabile sezione Cibi Vivi) giovane acquarista e vicepresidente della Associazione Acquariofili Abruzzese, ha collaborato con importanti ditte del settore nella realizzazione di alcune mostre di acquari. Laureando in Acquacoltura e Ittiopatologia, Alessandro gestisce una fishroom di oltre 4000 litri dove alleva e studia gli animali oggetto dei suoi articoli. Le sue esperienze sono raccolte nel suo sito personale www.aquariumculture.com. MARIO LOFFREDO (Responsabile sezione Link) nato a Napoli il 9 marzo 1967 ed cresciuto ad Ischia, dove impegnato nel settore turistico. Ama profondamente il mare ed i suoi abitanti: avvicinatosi allacquariofilia allet di 14 anni non se ne mai pi allontanato. Per alcuni anni i suoi acquari sono stati i classici da salotto, ma in breve si accorto che il suo vero interesse era rivolto pi al comportamento ed alla biologia delle specie allevate, piuttosto che al colore e alla bellezza. Da diversi anni ha concentrato i suoi sforzi nella riproduzione di specie marine mediterranee. LORENZO LUCHETTA (Responsabile rubrica NonSoloAcquari) divulgatore naturalistico appassionato di piccoli mammiferi da compagnia, fauna montana, ed altri argomenti legati ad animali e piante. In merito a tali tematiche collabora con diverse riviste di settore ed ha scritto testi di cui autore anche delle immagini. Si interessa da diversi anni come amatore di stagni naturali, acquari dacqua dolce fredda e conchiglie. ANTONIO PICCOLO (Responsabile sezione Come si fa) nasce a Napoli nel 1960. I suoi interessi sono: le arti, le scienze e la tecnologia. Opera nel campo della fotografia, video e musica. Dopo numerose mostre, concerti e performance, nel 1984 termina il corso di studi laureandosi in Scenografia presso lAccademia delle Belle Arti di Napoli. Si trasferisce a Londra dove lavora con il regista americano Chatt Hall. Negli anni novanta si occupato di fotografia naturalistica, ha lavorato nel campo della pubblicit, e-commerce e documentaristica. Attualmente docente nella scuola secondaria, collabora con varie riviste on line e continua a produrre documentari e fotografie.

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STEFANO CARLO ANDREA ROSSI (Responsabile sezione Acquario Marino Mediterraneo) geologo professionista, nato a Milano nel 1962, cresciuto circondato da acquari domestici. Dopo una pausa post-universitaria ha messo i ramponi nel cassetto, ha ripreso ad immergersi con lautorespiratore ed infine ad allestire acquari, con vasche di acqua dolce, di sole piante e, finalmente, ancora marine mediterranee, grazie ai gruppi incontrati sul web fino alla mailing list che evolver in AIAM (Associazione italiana Acquario Mediterraneo, www.aiamitalia.it) di cui attualmente presidente. Limpegno allindipendenza, alla divulgazione e alla didattica, lapertura al confronto ed i contatti con il mondo della ricerca sono tra gli obiettivi che considera prioritari per unassociazione di appassionati, cos che un semplice hobby possa divenire anche strumento di crescita personale per tutti. FRANCO SAVASTANO (Responsabile Spunti di Immersione e di Viaggio) napoletano, da molti anni residente ad Ischia, dove svolge attivit subacquea come consulente, responsabile locale ed istruttore (in diverse specialit tecniche) della Federazione Italiana Attivit Subacquee FIAS. laureato in Giurisprudenza, giornalista pubblicista, scrittore specializzato nei settori Nautica, Mare, Subacquea. conduttore di programmi televisivi per emittenti locali, corrispondente di riviste nazionali ed internazionali. stato inviato speciale allestero per importanti testate nazionali del settore subacqueo. autore di rubriche periodiche di biologia marina su testate europee, scrittore di manuali tecnici subacquei per testate estere, vincitore di innumerevoli prestigiosi premi ed attestazioni internazionali in concorsi foto-video, tra i quali i massimi riconoscimenti mondiali Plongeur dor Diaporama 1984, Plongeur Argent 1982, Diaporama e Plongeur de Bronze 1983, Diapositive al Festival Mondial de lImage Sous-marine di Antibes Juan-Les-Pins. stato presidente e pi volte membro di giurie nazionali ed internazionali di fotografia e film. ROBERTO SILVERII (Responsabile Sezione Anabantidi) abruzzese, nato nel 1984 a Roma e vive da alcuni anni a Bologna, ove studia Medicina Veterinaria. La passione per l'acquariofilia nasce sin da bambino dall'amore per gli animali e matura poi con l'iscrizione all'Associazione Acquariofili Abruzzese. Grazie a Luciano Di Tizio ed Amedeo Pardi si concentra nell'allevamento di Betta splendens, e dal 2005 si dedica alle variet di selezione. co-fondatore e presidente dell'Associazione Italiana Betta, che ha raggiunto proprio nell'ultimo anno traguardi importanti nella diffusione dell'allevamento delle variet "show" di Betta splendens.

GEPPY APULEO (Autore) dal 1995 operatore nel settore acquariofilia, dal 2001 prima produttore/progettista di attrezzature per la filtrazione di acquari marini. Attualmente consulente di LGMaquari. Appassionato di acquari mediterranei, subacquea e biologia marina.

ALESSIO ARBUATTI (Autore) si laurea presso la Facolt di Medicina Veterinaria a Teramo nel 2010 e si abilita alla professione veterinaria nello stesso anno. Acquariofilo da 15 anni, si occupa principalmente dellallevamento di pesci vivipari ed ovovivipari in via destinzione. Autore di varie pubblicazioni in convegni veterinari e riviste scientifiche nazionali ed internazionali, collabora da tempo con alcune delle principali riviste del settore. stato relatore in convegni scientifici e programmi radiofonici, gestisce un allevamento privato ed ha collaborato nel tempo con negozi ed importatori di pesci ornamentali. responsabile per lItalia del gruppo internazionale Goodeid Working Group, che si occupa della conservazione delle specie facenti parte della Famiglia dei Goodeidi. RAFFAELE BUFO (Autore) medico e appassionato di acquariofilia da oltre 40 anni, ha accumulato innumerevoli esperienze spaziando in ogni settore dellhobby, allevando e riproducendo pesci sia marini che dacqua dolce e approfondendo particolarmente le tematiche della biocompatibilit e dellallestimento degli ambienti in acquario. Ha collaborato a lungo con varie riviste specializzate ed stato ideatore, creatore e promotore di numerose iniziati-

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ve e siti web di acquariofilia, tra i quali il primo sito internet dedicato al Discus (Discus Breeders Web Site) ed il pioniere dei forum di acquariofilia sul web, creando nei primi anni 90 quelli dedicati al Discus e allo Scalare. Co-fondatore nel 1998 ed in seguito presidente del Discus Club Italia, attualmente in contatto con appassionati e acquariologi di tutto il mondo per un continuo e proficuo scambio di informazioni ed esperienze. MIRKO MUTALIPASSI (Autore) nato a Napoli nel 1983, da sempre ha coltivato la passione per il mare, la subacquea e gli acquari. Dopo una parentesi di studi presso la facolt di Medicina e Chirurgia, si laureato in Biologia delle Produzioni marine. Vanta numerose esperienze lavorative presso serre di importazione di pesci e invertebrati tropicali e collaborazioni con aziende del settore nella realizzazione di sistemi di filtraggio per acquari marini. Ha organizzato e presenziato a numerosi convegni di acquariofilia diretti principalmente ai negozianti del settore. LUIGI STORONI (Autore) larchitetto Luigi Storoni, nato a Napoli nel 1957, si laureato con una tesi sul recupero architettonico di Pozzuoli. I suoi interessi spaziano nel campo dellarte dalla pittura alla fotografia, dalla computer grafica alla progettazione architettonica, con particolare attenzione allimpatto ambientale e allecosostenibilit. Attualmente docente di Liceo Artistico a Napoli.

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i sono uomini talmente pazzi da credere di poter cambiare il mondo. L'innovazione, per, quello che nessun padre vorrebbe dai propri figli e nessuno stato vuole veramente dai propri cittadini (quest'ultimo concetto di Nicholas Negroponte, del MIT). Figurarsi degli operatori commerciali Nel campo degli acquari e della loro diffusione aquariophylia rappresenta unassoluta novit, che mette in discussione archetipi consolidati di rapporti tra produttori ed utenti finali, i quali sprofondavano le radici in epoche remote. Pensate ora, solo per un istante, a cosa avviene quando cliccate sul pulsante download. Quel tocco, che vi fa incontrare una copia virtuale di una rivista vera, completa il lavoro di una squadra di redattori, autori, referee, segretarie, registi, fotografi, pubblicitari, grafici. un lavoro duro e complesso iniziato tre mesi prima. Varie fasi di lavoro si incrociano freneticamente e sinergicamente per consegnarvi un numero perfetto. Informatica, biologia e organizzazione aziendale hanno prodotto un sistema di informazione basato sul lavoro di esperti, ma quel lavoro deve essere retribuito. Non dimentichiamolo. Eppure questo ovvio concetto, evidentemente chiaro a tutti i nostri lettori, non stato ancora compreso dai principali fruitori di tanta energia: produttori, importatori ed altri operatori del settore, i quali stanno finalmente sperimentando un inizio di ripresa delle attivit. Ripresa che potr ancora interessare il mercato nei prossimi mesi, grazie al movimento di acquariofili entusiasti creato dalla nostra rivista, ma che andr ad esaurirsi, per mancanza di energia posi-

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tiva nel momento in cui le attivit divulgative dovessero interrompersi. Tutto ci che prima avveniva nel mondo fisico, ora avviene in un mondo non fisico ma non per questo meno reale. La rivista che state leggendo vale esattamente quanto una buona (anzi, ottima) pubblicazione su carta. Questo, oramai, i lettori lo sanno benissimo. Manca solo la carta. Ma a ben pensarci, a cosa serve la carta in una rivista? In genere pure spessa e patinata, per cui non pu neppure aiutare le funzioni dei servizi igienici. Senza dubbio la materia di aquariophylia vi assicura tutti gli usi di una tradizionale rivista cartacea, ad esclusione, appunto, di quelli "igienici. probabilmente una perdita accettabile! 10

Tutto questo ha un costo elevato, ad esclusione di quello della carta. Ebbene s noi non contribuiamo al taglio degli alberi, ma ci non significa che possiamo lavorare a costo zero. Il nostro problema attuale questo e vogliamo, come sempre, con totale trasparenza e correttezza, condividere i nostri dati con lettori e produttori. Dovete sapere che nel primo periodo di gestione abbiamo deciso di autofinanziare questa impresa, in assenza di supporti esterni, per dimostrare che era possibile far rinascere lacquariofilia in Italia in modo corretto, ma ovvio che non disponiamo di fondi illimitati. tempo che chi beneficia dei vantaggi di tanto movimento produttori ed importatori ricambi prendendosi carico almeno delle spese vive. Vi pare? Abbiamo stabilito sin dallinizio, infatti, che i lettori non avrebbero dovuto sostenere alcuna spesa, allo scopo di raggiungere con questa iniziativa veramente tutti, anche i non appassionati, per far vivere finalmente il sogno di un hobby largamente diffuso. Siamo sulla buona strada! Siamo partiti con 200 lettori e, dopo sei mesi, abbiamo superato ampiamente quota 30.000. Giungiamo al punto! Sapete quanto ci hanno proposto per le sponsorizzazioni molti produttori italiani? Cento euro per numero o meno! Troppa grazia Per far vivere una rivista come aquariophylia con questi budget dovremmo proporvi ogni mese 110 pagine di pubblicit! Qual il problema? Aquariophylia non piace? Certamente no. Non convince abbastanza? Al contrario! Tutti gli operatori del settore, indistintamente, giudicano positivamente il progetto ed i risultati ottenuti, dimostrando di comprendere il livello qualitativo ed il movimento di lettori creato. Qual allora il problema? Il fatto che molti produttori sponsorizzano gi delle riviste on-line. Esistono altre 11

riviste on-line in Italia o in Europa? Beh, il punto tutto qui! Esistono vari portali web che si fregiano del nome di rivista on-line. Uno crea in economia un sito web, lo riempie di contenuti raccolti a caso, poi registra il tutto e lo chiama come gli pare anche rivista on-line! Ma evidente la differenza, non vi pare? Riuscireste ad affermare che aquariophylia possa essere, in qualsiasi modo, equiparata ad un sito web? Sarebbe come affermare che Napoleone era un tram, solo perch viaggiava in lungo e in largo! No, aquariophylia non un sito web e nessun portale potr mai somigliare ad una vera rivista di acquari. Tuttavia la confusione in termini viene facilmente accettata dai produttori: se la pubblicit su una rivista on-line costa solo venti euro, perch dovrebbero pagarne molti di pi per finanziare una pubblicazione di attualit e tecnologia? La risposta potete darla solo voi! Voi, che certamente visitate siti web, ma non li trovate altrettanto appassionanti. Voi, che costituite il nocciolo duro e la base dacquisto. Voi, che ogni mese accogliete festosamente la rivista dimostrandoci tanto sincero affetto. Voi sapete che aquariophylia fa opinione, avvicina i produttori ai fruitori finali delle tecnologie, crea passioni, informa, istruisce in maniera autorevole. La differenza qualitativa ovvia e per questo motivo possiamo affermare, con orgoglio, che non scambieremmo uno solo dei nostri affezionati lettori con diecimila generici fruitori di siti web. Ma i siti web fanno numeri elevati e tanti operatori si lasciano trasportare dalle cifre. In fondo, aquariophylia letta solo da qualche decina di migliaia di utenti, mentre esistono portali che dichiarano numeri di un ordine di grandezza maggiore. Ancora una volta la questione di facile comprensione, se uno vuole guardare la

realt ad occhi aperti. La nostra rivista, nel rispetto della sua solida deontologia, dichiara solo i risultati effettivamente raggiunti. Il lettore, per noi, uno che abbia sfogliato tutta la rivista e labbia letta con attenzione. Allora, tanto per fare un esempio, andiamo ad esaminare le statistiche issuu (sono aperte a tutti e liberamente consultabili). Il numero 1, ad esempio, in questo momento stato letto da 34.447 lettori. Questo il nostro dato ufficiale, serio, concreto e solido. Andando a leggere pi in basso troviamo anche che stato visitato da 3.681.991 persone! Cosa significa? Significa che quasi quattro milioni di persone hanno aperto la rivista, ma molte di queste non erano interessate allargomento e si sono spostate altrove. Noi semplicemente non le consideriamo. Cosa dire allora degli accessi ad un sito web? Alcuni siti vantano un milione di accessi, ma si tratta di un dato paragonabile ai nostri 3.680.459: spazzatura! I veri lettori siete voi: quelli che potranno fare il futuro degli acquari in Italia. Gli altri, quelli di una visita e via noi non li prendiamo neppure in considerazione. I risultati, nella pratica, sono pi che evidenti: aquariophylia fa opinione, com giusto per una rivista di acquari. I siti web generano soprattutto traffico di curiosi e perditempo! Vi starete chiedendo dove vogliamo arrivare. Beh, il punto essenziale questo: dei tanti che usufruiscono dei vantaggi commerciali prodotti da aquariophylia, lunica rivista di acquari in Italia, nel suo genere, solo pochi hanno deciso di finanziarci. Questo significa che potremo continuare a regalarvi la rivista solo basandoci sulla 12

buona volont e la passione del nostro gruppo di integerrimi collaboratori. Continueremo a farlo, ma bene che sappiate che questa rivista, oggi, vi viene regalata solo dai marchi che trovate nelle nostre pagine pubblicitarie. Pochini, vero? Servono appena a pagare le spese vive di impaginazione. Tutti gli altri si sono tirati indietro, perch non riescono ad investire, per diffondere cultura specifica, pi del costo di un banner su un sito web, pi di una ventina di euro al mese! Questo significa che dovremo coccolare pubblicamente i nostri pochi sponsor e parlar male (o peggio, non parlare) dei tanti marchi che contribuiscono a fare il mercato specializzato? In questo modo faremmo certo un pessimo lavoro per i nostri lettori e per la diffusione dellhobby. No, tuttaltro! Continueremo a parlare onestamente di quello che il mercato ci offre, indicandone onestamente pregi e difetti, a prescindere dal marchio e senza tener conto delleventuale contributo alleconomia della vostra rivista. Quindi ci saranno ancora tante aziende che riceveranno benefici da aquariophylia, senza ricambiare in alcun modo e senza sostenere i nostri sforzi. Vi chiediamo per di prender nota degli sponsor che trovate nelle nostre pagine pubblicita-

rie. Sono loro che vi regalano ogni mese la vostra copia del magazine. Sono loro che hanno a cuore la vostra informazione. Queste aziende, interessate a produrre acquariofili soddisfatti ed a promuovere una onesta discussione sulle reali caratteristiche dei prodotti, meritano la vostra considerazione. Per il resto, andremo avanti come potremo, anche coi pochi mezzi a disposizione, perch lultima cosa che vorremmo fare deludere le aspettative dei nostri lettori. Siamo certi che, col tempo, molte altre aziende comprenderanno che un appassionato vale enormemente pi di un anonimo contatto sul web e che non si pu seriamente produrre conoscenza investendo venti euro al mese. Aumenter il numero di operatori commerciali in grado di comprendere che

non si possono festeggiare matrimoni offrendo fichi secchi e che la ripresa del mercato richiede risorse serie e contributi concreti da parte di tutti. Aquariophyila oramai un movimento inarrestabile in crescita continua e siamo fiduciosi quindi nellaggregazione che sapr operare, anche nei riguardi di coloro che non hanno ancora compreso la differenza tra una futuristica pubblicazione specializzata, unica nel suo genere, ed un banale sito web vecchio stampo. Voi potete fare la vostra parte, sostenendo gli sponsor che vi offrono questi vantaggi e diffondendo sempre pi il sogno di una passione disseminata in modo capillare. Vogliamo scommettere che insieme riusciremo a compiere il miracolo?

QUESTO NUMERO...

in breveLECTIO MAGISTRALIS DI GEPPY APULEO. SCHIUMAZIONE, ASCIUTTA O BAGNATA? La vera evoluzione dellacquariofilia marina legata allapparizione dei primi schiumatoi veramente efficienti ed allinvenzione del berlinese, che rese obsoleti, da un giorno allaltro, i vecchi sistemi basati su filtro esterno e sottosabbia. Un grande esperto di schiumazione ci riferisce questo mese dei concetti fondamentali che tutti dovrebbero prendere in considerazione nella scelta di uno skimmer da acquari. DISCUS PER TUTTI. La prima descrizione ufficiale del genere Symphysodon risale al 1840, ad opera dellittiologo austriaco Johann Jakov Heckel, dopo circa quattro anni di studi scientifici su vari esemplari di fauna ittica catturati in Amazzonia dal naturalista suo compatriota J. Natterer. In particolare, Heckel descrisse una specie di Discus proveniente dal Rio Negro che egli denomin S. discus. Le caratteristiche che fanno di un Discus un esemplare di qualit sono diverse ed in genere sono le stesse che ne indicano un buono stato di salute. Laffermazione che si pu essere sicuri al 100% del sesso dei Discus solo quando li si osserva deporre non molto lontana dalla realt: colorazione pi marcata, pinne pi sviluppate e bozza frontale pi prominente nei maschi rispetto alle femmine sono in effetti delle caratteristiche troppo soggettive, che non possono essere assunte per uno schema differenziale di base. C tanto altro in questa guida di base per chiunque voglia cominciare con questi pesci: dai, proviamo? VAI COL LINK AMPHIPRION. Li chiamano pesci pagliaccio solo perch hanno il nasino tinto di bianco, eppure sono pesci seri, molto composti, decisamente furbi e quasi intelligenti. Sono come guppy per lacquario marino tropicale: costano in genere relativamente poco (almeno le specie pi comuni), sono abbastanza resistenti, vivono bene in acquario e ci si riproducono regolarmente. Tra i pesci dacquario sono tra quelli che meno necessitano di spazio. La loro vita nellanemone fa s che anche in natura esplorino territori veramente esigui, spesso nel raggio di pochi decimetri di barriera corallina. Infatti, allevati in acquari molto grandi si limitano a rintanarsi in un angolo e si spostano solo per raccogliere il cibo, con gran circospezione. Sono dunque pesci ideali per la vita in vasca. LA RUBRICA DEL CARASSIO. Questo mese Carassio fa dei discorsi seri. Ha sofferto per la scomparsa di un suo caro amico e non riesce ad avere la sua solita verve. Per ci racconta delle storie avvincenti per dimostrarci un paio di concetti interessanti. E dimostra cos che quando ci si mette riesce pure a fare qualche discorso sensato almeno per i pesci!

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LACQUARIO MEDITERRANEO: INCIDENTI ED ERRORI. Questo articolo nasce dallidea che studiando gli incidenti si impara ad evitarli, per cui una brutta storia pu essere in realt pi istruttiva di mille raccomandazioni. Nasce anche dalla convinzione che condividere incidenti, errori e leggerezze commesse sia la miglior scuola affinch altri non ripetano le stesse mancanze. Sovrappopolazione, errori nellimpianto elettrico, sbilanciamento del popolamento, errata valutazione delle necessit e delle abitudini dei nostri ospiti: siete certi di saper gestire tutto ci? Se non cos, correte a leggere il bellarticolo preparato per noi dal nostro esperto di marino mediterraneo, Stefano Rossi. EVVIVA! Questo mese celebriamo il millesimo lettore di aquariophylia con un piccolo colpo di scena. In realt non avevamo indetto alcun concorso, ma abbiamo voluto comunque premiare questo acquariofilo, per celebrare un momento per noi molto importante. Andiamo a conoscere il fortunato abbonato che ha ricevuto un regalo di Natale anticipato inviato direttamente da Mamma Askoll.

ACQUARIO APERITIVO. I nostri mini-acquari stanno assumendo connotati da favola. Avevamo tentato di tutto in precedenza, ma mai avremmo pensato di allestire un acquario in un bicchierino da aperitivo. Non ci credete? Allora andate a vedere cosa ha combinato il nostro esperto di miniaturizzazione.

LA STRAORDINARIA VITA DEI PESCI POLMONATI. Certi argomenti, apparentemente normali sono in grado di attrarre la nostra attenzione e la nostra fantasia. il caso dei pesci che respirano aria: dopo la pubblicazione del breve articolo nella rubrica. Quante volte abbiamo sentito dire la frase: sentirsi come un pesce fuor dacqua, intendendo una sensazione di disagio, quasi innaturale? In realt alcune specie ittiche possono vivere a lungo fuori dallacqua sfruttando lossigeno atmosferico per le proprie funzione metaboliche. Poich la permanenza dei dipnoi in estivazione sottoterra pu essere lunga fino a 4 anni, levoluzione ha permesso a tali specie di modificare drasticamente la loro fisiologia. Solamente col il ritorno delle piogge, lanimale si riattiver e fuoriuscir dalla propria tana per tornare nel fiume. Tale comportamento, seppur di durata inferiore, si riscontra nei mudskippers (perioftalmi) i quali, durante lalta marea, sopravvivono infossati in tunnel sotterranei, dotati di una camera daria appositamente allestita dal pesce durante la bassa marea. I polmonati africani sono dotati di due polmoni funzionali e sono interessanti soggetti di questo avvincente articolo.

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INCONTRI A SORPRESA. Torna Ippo Campo! Questo mese ha fatto la conoscenza di uno storione di nome Ian. La storia di Ian comincia, come quella di moltissimi pesci, in un uovo. Questo particolare uovo stato deposto, insieme a migliaia di altri, in un fiume ed in questo fiume che Ian trascorre i primi anni della sua vita. Come succede a tutti gli storioni, viene anche per lui il momento in cui sente irresistibile il richiamo dellacqua salata e si dirige quindi verso il mare. Troppo complesso? Beh, effettivamente anche noi cominciamo ad avere le idee confuse. Forse una bevutina dacqua a pH 5 potr darci il brivido che necessita per seguire questa storia incredibile eppure a suo modo reale. UN ACQUARIO IN CAMERA DA LETTO. Il nostro architetto questo mese ci propone una cosa vietatissima: lacquario nella camera pi silenziosa della casa. In effetti ha in serbo alcuni trucchi ed una soluzione eccellente per condividere lo spazio tranquillo del letto con i nostri beniamini. STIMOLI DI VIAGGIO. Il nostro esperto subacqueo ci conduce ad Hurgada, alla ricerca dei biotopi di Pomacanthus imperator. Gi potremo osservare limperatore nel suo ambiente naturale e riuscire cos a ricostruire in acquario la sua casa naturale. Cliccate e sarete rapidamente teletrasportati in un meraviglioso mondo tropicale. CONSIGLI PER LALLEVAMENTO E LA RIPRODUZIONE DI VARI ALIMENTI VIVI. Il nostro esperto di non solo acquari questo mese continua la sua dotta disquisizione su organismi che potrebbero essere allevati come cibo vivo per alcuni pesci ed invertebrati. In realt molti di essi potranno essere sufficientemente interessanti da essere coccolati per essi stessi! Si comincia cos e non si sa dove si va a finire. NAPOLIAQUATICA. Aquariophylia stata presente a NapoliAquatica. Si trattato di un evento travolgente, che ci ha permesso di venire in diretto contatto con tanti di voi. E per quelli che non hanno potuto raggiungere la manifestazione? Siamo qui noi che non solo ve la racconteremo, ma in futuro potremo mostrarvi le fasi pi interessanti mediante appositi filmati. Perch con aquariophylia si viaggia senza biglietto e nessun abbonato resta a casa!

COME SI FA: AQUASCAPING. Oliver Knott certamente uno dei protagonisti dellaquascaping. un esperto che riesce, con pochi passaggi, a fare di una semplice vasca un lussureggiante ambiente naturale. Lo abbiamo incontrato in occasione dellultima edizione Zoomark e lo abbiamo osservato mentre produceva un magnifico acquario. Ma lesperienza con Oliver non finisce qui, perch nel prossimo numero ci sveler in esclusiva alcuni segreti del mestiere. Anche in questo caso, il lettore di aquariophylia potr contare su privilegi assolutamente esclusivi.

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Per voi negozianti!Aquariophylia nasce con lo scopo di diffondere lhobby degli acquari in Italia. Con questo proposito, sin dal primo momento ha cercato di mettere in contatto hobbisti e produttori, anche attraverso un accesso diretto ai siti web delle aziende, critiche, approfondimenti, test. Ovviamente questo scopo lo raggiungeremo solo riuscendo a conquistare la fiducia di tutti gli appassionati presenti nel nostro Paese e, anzi, promuovendo larrivo di nuovi adepti. I negozianti sono senza dubbio un anello fondamentale di questo processo: senza di loro non sarebbe neppure possibile immaginare una diffusione degli acquari. Per questo motivo saremo felici di renderli parte di questo processo, teso a creare una grande comunit nazionale. In cambio chiediamo solo che ci aiutino a diffondere la buona novella: Aquariophylia esiste ed ha gi superato lesame dei lettori, ma per diventare una rivista di successo, per poter continuare ad essere distribuita gratuitamente a tutti gli acquariofili, dovr espandersi continuamente a nuovi utenti. I negozianti possono fare molto in questo senso. A tutti i negozianti che faranno il log-in nel nostro sito e ci presenteranno dieci loro clienti (ai quali, dunque, contribuiranno a regalare un abbonamento gratuito alla rivista) offriamo un piccolo spazio pubblicitario sulle nostre pagine per 6 mesi. In definitiva, la rivista potr contare su un numero maggiore di lettori. I lettori potranno continuare a leggerla gratuitamente. I clienti del negozio riceveranno in dono un abbonamento annuale al magazine. I negozianti godranno di maggiore visibilit, essendo presenti sulle pagine di un periodico nazionale. Se possiamo fare di pi chiedete pure e sarete esauditi! E voi acquariofili: stampate questa pagina e mostratela al vostro negoziante di fiducia, nel caso in cui non ci conosca ancora. Contribuirete alla diffusione della rivista e dellhobby in Italia, con evidenti vantaggi per tutti. Passate allazione: divulgate Aquariophylia!

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In questa sezione riceviamo le vostre lettere e rispondiamo sia sulla rivista sia per e-mail. Potete scrivere semplicemente collegandovi al nostro sito web (www.aquariophylia.it) ed utilizzando lapposito spazio lettere. Ovviamente sono accettate anche lettere ricevute per posta normale, ma in questo caso i tempi di risposta sono molto pi lunghi. Nei primi numeri la rubrica avr laspetto che osservate, semplice e classico. In futuro, anche grazie ai vostri contributi, cercheremo di rendere le risposte sempre pi interattive in modo che possiate contare sul parere di vari esperti per la risoluzione dei problemi sottoposti alla redazione.

www.aquariophylia.it

ABBONAMENTO CARTACEO Scusate! Un buon giorno a tutti innanzitutto. Ma per un vecchietto come me non c la possibilit di sottoscrivere un abbonamento con supporto cartaceo? un delitto non aver la possibilit di leggere una rivista cos bella in maniera tradizionale Capisco che siamo tutti ipertecnologici, ma ci sar pur qualcuno che per rilassarsi ha bisogno di prendere un pezzo di carta in mano. una richiesta utopica? Alessandro Fabris Quella di offrire un abbonamento cartaceo unipotesi che abbiamo fatto sin dal primo momento di pianificazione della rivista. Sappiamo che si tratta di un prodotto piacevole da leggere anche in cartaceo (anzi, lo abbiamo inventato apposta!) e quindi prevedevamo che alcuni potessero desiderarlo. Il fatto che non abbiamo ancora trovato una soluzione abbastanza economica! Quello che vorremmo fare permettere a coloro che lo desiderano, di sottoscrivere un abbonamento mediante il quale pagare esclusivamente e strettamente i costi di stampa (non abbiamo alcuna intenzione di intascare un solo centesimo dai lettori!). Questo per significa che dovremo stampare esattamente il numero di copie richieste (copie in pi da mandare al macero non sarebbero coperte in alcun modo da altri introiti). Al momento, non abbiamo trovato un tipografo che possa fare questo lavoro a meno di 15 euro. 18

Non possiamo pretendere 180 euro per un abbonamento annuale (sarebbe fuori mercato!) per cui stiamo ancora cercando. Se voi lettori conoscete uno stampatore in grado di offrire prezzi migliori collaborate pure: saremo ben felici di risolvere il problema! In caso contrario continueremo comunque a cercare! Tenete presente per che la rivista viene offerta in formato totalmente aperto, stampabile in alta risoluzione. Quindi, nel frattempo, se vorrete potrete stamparla in proprio, con la vostra laser, o consegnando il pdf ad un centro stampa. Insomma, ci stiamo lavorando e non ignoriamo il problema. A piccoli passi, siamo certi, arriveremo dappertutto! Teniamo presente anche, per, che tantissime riviste cartacee e quotidiani si stanno spostando sul supporto elettronico ed molto probabile che tra quattro o cinque anni penseremo alle riviste cartacee come oggi pensiamo alle vecchie macchine da scrivere. Insomma, se non ci sbrighiamo a trovare una soluzione, molto probabile che il problema sar risolto da s!

PARERI DIVERSI: NAVIGARE CON IPAD! Gent.ma redazione, ho scoperto da circa un mese la vostra rivista online, beh! Che dire, bravissimi. Io sono un biologo, anche se nella vita lavorativa faccio altro, e sono appassionato di acquari. Ho trovato la vostra rivista per caso navigando nel web, e avendo un iPad sono riuscito a trovare anche la vostra app. A dir poco fantastica! Ho anche letto allinizio della vostra rivista che facendo un click su alcune foto queste si animano in video, e che gli indirizzi dei siti ti portano allhomepage. Devo dirvi per che con la app in iPad questo non funziona. Spero possiate trovare una soluzione, ma anche se non ci riuscite bravi lo stesso. Un saluto Mauro proprio cos: la app per iPhone (utilizzabile anche su iPad) non permette la navigazione con singolo click sui link, per una serie di motivi tecnici. Stiamo gi lavorando alla cosa e nelle prossime versioni

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faremo in modo che tutti i link vengano conservati. Contiamo inoltre di predisporre una app specifica per iPad, in modo che i possessori del magnifico tablet possano sfruttare appieno le grandi potenzialit di questo incredibile strumento. Per ora per dobbiamo accontentarci di utilizzare la app (liberamente scaricabile dal sito Apple Store) solo per portare con noi aquariophylia in ogni momento (in viaggio, al mare, nello studio del dentista, mentre siamo in coda al supermercato), mentre per utilizzare tutte le potenzialit della rivista bisogner ancora utilizzare il monitor di un computer. In fondo si tratta comunque di una tecnica allavanguardia (pensate a quelli che usano ancora lamine di albero per leggere i giornali!) e vi promettiamo che levoluzione sar rapidissima, permettendovi sempre nuove scoperte. Il viaggio, in fondo, appena cominciato, e gi si dimostra estremamente piacevole!

ALLEVARE ROTIFERI Ciao a tutti. Spiego subito il mio problema. Da ormai 5 anni riproduco con successo: Colisa lalia, Betta, Barbus in genere Tanycthis e scalari. Il problema sta nel fatto che nonostante io usi una vasca adeguata e dunque non ho problemi di inquinamento eccessivo, l'accrescimento si porta avanti per 50-60 giorni fino alla morte dell' 80% dei piccoli. Il perch lo imputo alle eccessive dimensioni dei naupli d'Artemia. Dunque esiste del cibo vivo di dimensioni pi piccole? Gli allevatori cosa usano? P.S. Rivista fantastica! Alex Allevare rotiferi non difficile come si pensa. Anzi pi facile che allevare Artemia. Certo, bisogna prima allevare il fitoplancton, oppure fare uso di

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unapposita soluzione nutriente. Partiamo dalla prima soluzione. Basta raccogliere (o preparare) dell'acqua di mare ed arricchirla con circa 0.5 cc di un comune fertilizzante NPK (reperibile dal fioraio sotto casa). Si inocula con una specie comune (es. Chlorella, Isochrisis o altro, facilmente reperibile in internet o presso associazioni acquariofile) e dopo una decina di giorni l'acqua verde. Si ripete questo trattamento una volta ogni 10 gg, tenendo la bottiglia sul davanzale in modo che riceva molta luce. Con lo stesso intervallo temporale, si diluisce al 50% la coltura di rotiferi con l'acqua verde preparata. Tutto qua! Se prepariamo una coltura da 1 litro di rotiferi, una volta alla settimana potremo prelevare mezzo litro di sospensione

(contenente un enorme numero di rotiferi) ed aggiungere mezzo litro di fitoplancton per perpetuare la coltura. Pi difficile da dirsi che da farsi. Bisogna proprio che prepariamo un articolo sull'argomento. Lo faremo in uno dei prossimi numeri.

DOVE TROVO IL TUBO? Salve, a pag. 46 del numero 5 della rivista si parla della riproduzione degli scalari e dei discus utilizzando come ausilio un tubo di plexiglass (altezza 55 cm) con base in teflon (spessore 4 cm e diametro 14,6 cm). Qualcuno sa dirmi dove li posso trovare? Sarei molto interessato a questi oggetti. Vorrei poi potermi

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mettere in comunicazione con l'autore di tale articolo per fargli presente che la difficolt che incontra con i piccoli dei discus che al 15 giorno si scuriscono e muoiono potrebbe essere dovuta alla presenza di parassiti branchiali e quindi potrebbe o pretrattare la coppia per i branchiali o usare un bagno di sale per i piccoli. Grazie mille! Accipiter Ciao, eccomi qua! Certo che la redazione ha saputo inventarsi una formula eccellente, la rivista davvero interattiva al 100% in tutti i sensi Ma bando alle ciance, caro Accipiter, rispondo subito ai tuoi quesiti. Per quanto concerne la reperibilit dei materiali ti dir che dalle parti mie si trovano facilmente; il disco in teflon l'ho trovato presso un rivenditore di laminati. In verit si vende al metro quadrato. Mi son fatto tagliare una striscia di un metro per 15 cm e poi l'ho portata in unofficina meccanica munita di tornio. Ben presto il tappo stato costruito. Nello spessore ho fatto fare una scanalatura, dove alloggia la guarnizione; quest'ultima l'ho acquistata da un ferramenta che vende anche materiale per idraulica e giardinaggio. Il tubo in plexiglass, invece, l'ho acquistato presso unazienda che lo lavora per realizzare insegne, scale, ecc. Essi lo acquistano in varie dimensioni; se giri un po non troverai difficolt: tutta roba reperibile. Se sei della provincia di Cosenza posso darti anche degli indirizzi precisi: fammi sapere. Per quanto concerne il problema di patologie, sono spiacente, ma un'analisi al microscopio ha escluso in partenza la presenza di parassiti branchiali, anche se qualche risultato lo abbiamo avuto usando il Neguvon (con il sale fai poco o niente). Sono sempre pi propenso nel ritenere che il problema trova la sua genesi in una causa multipla di origine batterica. Altri amici allevatori, che hanno avuto lo stesso problema (anche se non utilizzando il tubo), mi hanno riferito di essersi rivolti ad un laboratorio di analisi ad hoc ed il risultato incerto perch stata riscontrata la presenza di varie specie di batteri e null'altro. Per questo penso, come detto nell'articolo, che una particolare debolezza del sistema immunitario dei pesci unita ad un'ambiente ostile crei il problema, ma ci stiamo ancora studiando e se avremo una soluzione non tarderemo

di comunicarla. Sono a disposizione per qualsiasi altro chiarimento, ti ringrazio per l'attenzione e a presto. Antonio Gioia

LA DISCUSSIONE CONTINUA! Innanzitutto grazie per la rapida risposta. Purtroppo non abito vicino a te, ma a Firenze e quindi penso che dovr darmi da fare per trovare i materiali dalle mie parti, sperando di non perderci troppo tempo. Resto in attesa di conoscere le cause della moria degli avannotti dei discus intorno al quindicesimo giorno. Accipiter Peccato, speravo abitassi pi vicino! Comunque stai tranquillo che se riesco ad uscirne fuori non mancher di renderlo noto, preciso per, a scanso di equivoci, che la moria inizia intorno al 15 giorno in maniera evidente (magari anche qualche giorno prima) ma che di fatto essa continua a manifestarsi sino al 3/4 mese anche se dopo il 2 in maniera meno evidente. Sta di fatto, comunque, che vanifica molti sforzi, cosa che non accade con gli scalari, con i quali ogni uovo al 98% un adulto. Antonio Gioia Mi inserisco nella discussione solo per una rapida considerazione. Forse Antonio ha ragione ad indicare nella debolezza organica la possibile causa della mortalit dei duscus. Ma potrebbe aver ragione anche il nostro lettore, perch linscurimento degli avannotti seguito da notevole mortalit spesso prodotto da parassiti. Si parlava di analisi al microscopio e di laboratorio di analisi. Si tenga presente che non tutti i laboratori sono adeguati ad identificare la presenza di parassiti branchiali dei pesci e che una semplice analisi al microscopio, se eseguita da personale con scarsa esperienza ed in assenza di coloranti specifici, spesso fallisce nellidentificazione dei parassiti. necessario un laboratorio specialistico veterinario con esperienza nelle malattie dei pesci per dare risposte certe. Quindi, a mio parere e secondo la mia personale esperienza, il quesito resta aperto. Valerio Zupo

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CICLIDI NANI Ciao a tutti, da anni allevo ciclidi nani del SudAmerica, e sono un grande appassionato, al punto che da 5 anni gestisco un sito internet (www.bst67.net) dedicato a questi splendidi Apistogramma. Abito a Milano e divo dire che da qualche tempo nei vari negozi specializzati faccio un'enorme fatica a trovare ramirezi F1 da riproduzione. Vorrei sapere se anche in altre parti di Italia sussiste lo stesso problema. Bubu 67 Sul nostro forum stato Carassio il primo a dare risposta a questa lettera. Ma non possiamo permettere che il pesciolino infingardo si insinui anche nella nostra corrispondenza. Pertanto vogliamo offrire oggi (finalmente!) una risposta ufficiale della redazione. Esiste effettivamente un problema di reperibilit di ciclidi nani derivanti da riproduzione e questo, a nostro avviso, pu essere un problema per lallevatore, ma anche per lambiente, se si continua ad importare selvatici. In realt nei negozi, troppo spesso, sono disponibili esemplari derivanti da varie selezioni, meno belli di quelli selvatici e spesso anche pi difficili da riprodurre. Insomma, dovremmo preferire i selvatici o gli individui derivanti da riproduzione in cattivit? A nostro avviso dovremmo preferire sempre individui riprodotti in cattivit, perch questo libera gli ambienti naturali da uneccessiva pressione di selezione, ma dovremmo anche pretendere esemplari poco selezionati e che quindi assomiglino in tutto e per tutto ai selvatici. Ma su questo potremmo discutere molto a lungo. Nel frattempo abbiamo reclutato un esperto di ciclidi nani il quale sta gi cooperando con la redazione e che potr aiutarci nei prossimi numeri a comprendere tutti i segreti di questi pesci. un buon inizio sulla via dellacquariofilia consapevole e divertente!

SCARICARE I NUMERI PRECEDENTI Mi scuso in anticipo, ma sono un neofita acquariofilo con per una passione di lunga data... e questa rivista il top che mi poteva capitare. Vi volevo chiedere se i numeri precedenti si possono anche scaricare oltre che leggere. Grazie Lele Costa

Siamo sempre molto felici di ricevere commenti entusiastici come questo. Di contro possiamo affermare che i nostri lettori sono senza dubbio la cosa pi bella che potesse capitarci di incontrare! Bene, dopo lo scambio di convenevoli, passiamo alla risposta. Aquariophylia nasce come rivista in pdf, da scaricare e conservare. Pu essere anche stampata, registrata su supporti diversi, copiata. Insomma, fatta per essere maltrattata dal lettore, ma letta! Per questo motivo pu essere certamente scaricata. Basta cliccare sul sito (www.aquariophylia.it), in alto, sul bottone dei numeri precedenti e si viene reindirizzati ad una pagina contenente tutti i numeri pubblicati (incluso lultimo). A questo punto, dopo un paio di click nei posti giusti (pi facile a farsi che a dirsi!) parte il download che in genere dura pochi secondi. Nella finestra del gestore del download conviene scegliere salva il file sul disco indicando una posizione (es. la scrivania del computer) perch se il client internet settato per la sola apertura dei files, la rivista viene scaricata ma cancellata subito dopo. Se invece si sceglie salva sul disco, il file registrato e resta di propriet dellutente. Il file scaricato pu quindi essere stampato su una qualsiasi stampante domestica, consegnato ad una tipografia per una stampa professionale, oppure essere trasferito a qualsiasi computer e tablet, per la lettura elettronica. Questultima ovviamente comporta vari vantaggi, perch permette di approfondire gli argomenti attraverso navigazione online, filmati, ecc. Ma anche la possibilit di stampare la rivista e portarsela in bagno unopportunit da considerare. Infine, si tenga presente che esiste una app per iPhone (basta digitare acquari in Apple Store per vederla apparire e scaricare gratuitamente) e che i pdf della rivista sono leggibili sulla maggior parte degli smartphone compresi quelli di tipo Android. Ultima, ma non ultima, la possibilit di leggerla sul sito issuu.com o sul sito di alcuni dei nostri sponsors (es. Cia Acquari) che riservano ai lettori di aquariophylia la possibilit di leggerla sui relativi portali, offrendo in genere maggiore velocit ed efficienza a causa del pi basso numero di accessi contemporanei. Dunque, come vede, potr leggerla come le pare, scaricarla, stamparla, ecc. Eviti di distribuirla (bench sia lecito) per: se i suoi amici acquariofili vorranno

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leggerla, chieda loro di iscriversi al sito come ha fatto lei. Infatti, sono ancora molti gli acquariofili che si scambiano il file, non potendo cos essere conteggiati come lettori. Questo, oltre ad impedire loro di approfittare dei vantaggi esclusivi destinati agli abbonati (uso delle nostre agenzie di viaggio di riferimento, sconti, buoni premio come quelli che vengono offerti dagli sponsor, dopo aver stampato i relativi moduli presenti nella rivista, ecc.) impedisce a noi di crescere. La rivista si basa sul numero di lettori accertati e sugli abbonati per dimostrare agli sponsor la sua validit. Se i lettori non si dichiarano (iscrivendosi gratuitamente al sito) si rischia di non poter dimostrare le nostre effettive potenzialit e questo penalizzer i contenuti e, alla lunga, la stessa nostra esistenza. Quindi, come gi detto in precedenza, suggerite ai vostri amici acquariofili di iscriversi al sito: non costa nulla, offre vantaggi indubbi, e servir a darci un contributo importante per continuare a regalarvi un prodotto eccellente, ogni mese.

RIPRODURRE I BARBUS Salve, qualcuno esperto sa come far riprodurre i Barbus titteya? Ho solo una coppia ma non sono riuscito a farli riprodurre in una vaschetta da 10 litri. Grazie. Salbt I Barbus titteya sono piccoli pesci dacqua dolce che vivono in alcuni fiumi del Sri-Lanka, soprattutto in acque in ombra contenenti molta vegetazione. Hanno un grazioso corpo a sacchetto di colore brunastro sul dorso e pi chiaro sulladdome ma in alcune condizioni di luce hanno riflessi rossi, cosa che gli ha fatto guadagnare il nome comune anglosassone di Barbi ciliegina. I riflessi rossi sono particolarmente evidenti nei maschi, nel periodo dellaccoppiamento e normalmente gli esemplari derivanti da cattura sono molto pi colorati di quelli da allevamento, anche se una dieta ricca, contenente anche alimenti ricchi di carotenoidi, pu essere utile per migliorare la loro

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livrea. I maschi si riconoscono perch sono pi colorati e meno grassocci delle femmine. Queste ultime, peraltro, hanno le pinne giallastre al contrario dei maschi, che le hanno rossicce. Quindi il dimorfismo sessuale abbastanza facilmente riconoscibile. Richiedono acqua con pH compreso tra 6.5 e 7.5, temperatura tra 23 e 26 C, durezza totale tra 2 e 15 dGH, assenza di ammoniaca e nitriti. In generale questi pesci risiedono presso il fondo e sono soliti grufolare nella sabbia a caccia di piccole prede, cosa che ne fa anche eccellenti spazzini dellacquario. Ovviamente se allevati in piccole vasche ricche di piante e se di tanto in tanto procureremo di fornire qualche preda fresca o viva, potranno facilmente ricompensarci con una riproduzione, trattandosi di una specie di facile allevamento. Preferiscono vasche con substrati scuri e poca luce, ovvero, acquari contenenti piante galleggianti e piante dalle foglie sottili (es Cabomba) ma anche prato, perch questi ciprinidi amano vivere e riprodursi nel verde. Per la riproduzione, possono essere allevati anche in vasche di comunit, ma quando si cominciano a vedere femmine con laddome arrotondato bisogna trasferire delle coppie in unapposita vasca da riproduzione. Questa dovrebbe essere una vaschetta di vetro da una quarantina di litri, riempita solo sino ad un livello di 15-25 centimetri dacqua. Dovrebbe essere arredata con muschio di Giava, Cabomba ed altre piante sul fondo, dove la femmina possa trovare riparo nel caso in cui il maschio diventi troppo aggressivo. La temperatura dellacqua pu essere mantenuta a 25 C. Questa vasca dovrebbe essere sistemata di fronte ad una finestra, in modo da ricevere i primi raggi di sole del mattino, mentre le coppie dovrebbero essere trasferite nella vasca di notte. Infatti si riproducono in genere allalba. A questo punto i maschi prendono una bella colorazione rossiccia e cominciano a danzare di fronte alle femmine, mentre queste ultime diventano brune. Nellarco di molte ore sono deposte sino a 300 uova da una singola femmina, attaccate alle foglie delle piante. A questo punto i genitori vanno allontanati dalla vasca, per evitare che divorino le loro stesse uova. La vasca deve essere fortemente aerata. Dopo 4-5 giorni nascono i primi avannotti, molto piccoli, che hanno ancora il sacco vitellino. Dopo

un giorno circa, quando il sacco vitellino quasi totalmente assorbito, vanno nutriti con colture di infusori. A questo scopo, bisogna acquistare delle apposite capsule (disponibili in negozi specializzati) e farle maturare in acqua stagnante. Poi si potranno somministrare gli infusori, con una siringa, direttamente in mezzo alla nuvola di avannotti. In genere accettano di buon grado anche dei rotiferi dacqua dolce, le cui cisti possono essere reperite in alcuni negozi di acquariofilia. Dopo pochi giorni si pu passare ai nauplii di Artemia salina appena schiusi; meglio se si utilizzano delle microcisti, date le dimensioni degli avannotti. Solo dopo circa 20 giorni si potr iniziare a somministrare cibo fresco finemente tritato e poi cibo secco sbriciolato. La crescita lenta ma aiutata da frequenti cambi parziali.

RISPETTIAMO LE OPINIONI DI TUTTI Ho gi sfogliato il numero 5 che non ho ancora letto, ma ho gi visto tante cose interessanti. Complimenti e grazie! Ho notato con piacere che aumentato il numero dei redattori e collaboratori della rivista. Credo che questo sia un buon segno per il futuro. Tra gli autori c' una carenza nella quota rosa (!). Questo invece non un buon segno Ho letto e fortemente condiviso l'editoriale. Ci sono forum nel web dove sei infamato per aver messo un'anforetta o un palombaro nell'acquario e dove una decina di persone pensa di poter stabilire cosa bello e cosa non lo , ma anche, purtroppo, cosa giusto e cosa non lo . Quando si parla di temi eticamente sensibili ammessa una sola visione, spesso estremista. Sergio Sergio, il suo messaggio molto interessante e saggio e va in controtendenza rispetto ad alcuni altri che pure riceviamo. Ci fa piacere perch dimostra che la redazione si pone "nel mezzo" rispetto ai diversi possibili (tutti rispettabili) punti di vista. Ringraziamo dei complimenti, sempre graditissimi, anzi, indispensabili per darci l'energia per continuare. S, i collaboratori aumentano ma quelli del gentil

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sesso diminuiscono. Cosa dire? Noi ci proviamo... Ma se le signore acquariofile non si fanno avanti c' poco da fare. Quindi facciamo nostro questo appello: acquariofile, collaborate! In ogni caso consideri che almeno due cariche importanti in redazione (coordinatrice editoriale e responsabile per la diffusione) sono stati affidati a persone... in rosa. Quindi almeno l'onore salvo! Stiamo inoltre corteggiando una grande esperta italiana di aquascaping. Se decider di accettare le nostre advances le signore in redazione saranno tre. Meglio di niente! Infine l'editoriale. Rappresenta come sempre il punto di vista della redazione o perlomeno di una parte di essa. Per proprio recentemente, un altro

lettore (non solo simpatico e colto, ma anche molto attivo) ha discusso a fondo la questione (vedi argomento "pesci rossi" nel forum) avendo un punto di vista apparentemente opposto al suo. Questo dimostra che i pareri possibili sono tanti, e tutti hanno il diritto di esprimere con forza il proprio. Quello che aquariofilia garantisce di dare spazio a tutti per poterlo fare, in piena libert e senza per questo dover essere "spellati" o accusati di nefandezze varie. Dobbiamo continuare a tenere la discussione nel merito tecnicoscientifico, senza nulla di personale, con schiettezza e senza peli sulla lingua, ma nel pieno rispetto dell'altro. Senza preconcetti. Solo cos cresceremo. Tutti insieme.

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schiumazione :

Lectio magistralis

ASCIUTTA O BAGNATA?di Geppy Apuleo - I parte

La

vera evoluzione dellacquariofilia marina legata allapparizione dei primi schiumatoi veramente efficienti ed allinvenzione del berlinese che rese obsoleti, da un giorno allaltro, i vecchi sistemi basati su filtro esterno e sotto-sabbia. Studi approfonditi sulle biocenosi coralline tropicali mostrarono lincredibile simbiosi con Dinofite del genere Zooxantella e limportanza delle cromoproteine nei processi fisiologici degli Antozoi. L obiettivo divenne il controllo dei nutrienti, nonch delle sostanze ingiallenti. Dimprovviso quindi lo schiumatoio divenne la soluzione a tutti i problemi. Lo sviluppo degli schiumatoi, da allora, si svolto in alcuni casi in modo empirico, in altri casi seguendo teorie pi o meno solide, in altri ancora del tutto casualmente, con prove successive prive di una reale idea e di un vero progetto. La schiuma allinterno del cilindro automaticamente dava la certezza, illusoria, del funzionamento. La comprensione dellimportanza di avere una buona colonna di contatto, di uninterfaccia estesa aria-acqua e quindi di bolle di ridotte dimensioni, lo studio dei materiali, delle giuste proporzioni, dellidrodinamismo allinterno della camera, tutto ci ha permesso la creazione di prodotti maggiormente efficienti, compatti e versatili. Lo studio dettagliato di questi processi si avuto nei primi anni novanta ad opera di Gregory and Zabel (1990), Lawson (1994), Timmons (1994) e Summerfelt (stampe). Al fine di comprendere meglio i processi che avvengono allinterno di uno schiumatoio fondamentale comprendere la chimica degli acquari e degli ecosistemi marini. Spendiamo due parole sui composti organici: sono costituiti da uno scheletro di carbonio al quale sono legati altri atomi, che concorrono alla formazione della molecola: fosforo, zolfo, idrogeno, ossigeno e azoto sono tra gli elementi pi diffusi. Il fine ultimo dellalimentarsi quello di assumere dallesterno tali molecole organiche e ricavarne energia per compiere lavoro, per la sintesi di nuove molecole, per il mantenimento dei potenziali di membrana e in generale per tutte le attivit metaboliche. Alcuni esempi di composti organici: N zuccheri semplici e complessi N lipidi di vario genere N proteine N acidi nucleici N tossine N Isoprene e terpeni N Idrocarburi aromatici come ad esempio benzene e fenoli Come si pu ben comprendere, esiste uninfinit di molecole organiche dalle propriet chimiche, fisiche e biologiche pi disparate. In mare queste molecole sono rinvenibili in varie forme che possono essere divise facilmente, in base alla granulometria, in sostanza organica disciolta e sostanza organica particellata. La prima, detta DOM, comprende particelle delle dimensioni inferiori a 0,5 m; la seconda, detta 28

Geppy Apuleo. Dal 1995 operatore nel settore acquariofilia, dal 2001 prima produttore/progettista di attrezzature per la filtrazione di acquari marini. Attualmente consulente di LGMaquari. Appassionato di acquari mediterranei, subacquea e biologia marina.

Sfera di idratazione. Lo ione positivo circondato da molecole dacqua orientate

POM, costituita da particelle pi grossolane. Il materiale organico, alimento per coralli e pesci, se in eccesso, diviene fonte di nitrato e fosfato. Questi possono trovarsi sia in forma organica sia inorganica; parleremo quindi di azoto totale sul particolato (P.N.), azoto totale disciolto (T.D.N.) e azoto inorganico (T.D.I.N.), cos come di P.P. (fosforo totale sul particolato), T.D.P. (fosforo totale disciolto) e Fosforo inorganico. Azoto e fosforo in forma organica sono eliminati dallo schiumatoio. Le forme inorganiche quali ammoniaca/ammonio, nitriti, nitrati, ortofosfati, sono fortemente legate alle molecole dacqua risultando quindi non estraibili. Diverso il discorso per il particellato giallognolo, da molti considerato tipico di ambienti chiusi con basso scambio idrico. innegabile che linquinamento antropico in mare e laccumulo di cataboliti, in acquario o in bacini chiusi, sono i principali responsabili dellaccumulo di sostanza giallognola che prende il nome di materiale giallo, Gelbstoff o Colored dissolved organic matter (CDOM). In realt stato dimostrato che29

essa gioca probabilmente un importante ruolo ecologico negli ambienti litorali. Chimicamente il CDOM una miscela di polifenoli, come ad esempio tannini, di alcaloidi, proteine e carboidrati complessati. Ovviamente queste sono sostanze che devono necessariamente essere estratte poich causano aumento della torbidit e della rifrazione luminosa. Sono per, per lacquariofilo principiante, un utile indice di accumulo di sostanze indesiderate. Come gi detto molecole inorganiche come nitriti, nitrati e fosfati sono fortemente legate allacqua. Questi legami, detti ponti idrogeno, aumentano la solubilit delle molecole e creano attorno a queste uno strato di molecole dacqua detto sfera di idratazione. Non tutte le molecole sono idrofile. Alcune, contenenti ad esempio lunghe catene di carbonio e idrogeno, vengono dette idrofobe e non stabiliscono legami particolari con i mezzi acquosi. Formeranno quindi fasi separate: un esempio pratico sono le gocce dolio in acqua. Esempi di molecole idrofile sono gli zuccheri, lalcol etilico, la glicerina, alcuni amminoacidi, alcune vitamine come la B6, B12 la biotina la niacina e la vitamina C. Esempi di molecole idrofobiche sono gli oli, il colesterolo, i grassi, alcune vitamine (A, D, E, K), gli idrocarburi e alcune sostanze come DDT e PCB che possono dar vita a fenomeni di biomagnificazione, poich hanno la capacit di penetrare nei tessuti e accumularsi nelle aree ricche di grasso. Ogni molecola organica ha il proprio grado di idrofilia/idrofobia e risulta quindi pi o menoEsempio di molecola anfipatica: testa idrofila e code idrofobe

Disposizione delle molecole anfipatiche in acqua: lesempio della micella lipidica e del doppio strato fosfolipidico

affine ai solventi acquosi. Vi sono inoltre molte molecole organiche che possiedono sia regioni idrofile che idrofobe; queste molecole son dette anfipatiche (o anfifiliche). Un esempio classico sono le proteine, i fosfolipidi, acidi grassi e saponi. Le membrane cellulari ad esempio, sono in larga parte costituite da sostanze anfipatiche: la struttura a doppio strato fosfolipidico permette di separare ambiente esterno e interno delle cellule. Le sostanze anfipatiche tipicamente sono caratterizzate da una testa idrofila che forma legami ad idrogeno con lacqua e da code idrofobe che sfuggono da essa. In acqua formano, oltre al gi mensionato doppio strato fosfolipidico, anche degli aggregati detti micelle ove le sostanze anfipatiche (definibili tensioattivi) si posizionano con le code apolari tutte rivolte verso il centro della micella e con le teste rivolte verso il solvente acquoso. Si forma cos unarea centrale idrofoba chimicamente stabile. Perch una micella si formi per necessario superare forze di repulsione normalmente presenti nelle aree apolari delle molecole e si indica come concentrazione micellare critica, o CMC la concentrazione di tensioattivo minima necessaria alla formazione delle micelle.30

Unalternativa a questa disposizione si ha nel momento in cui si formano bolle daria nel mezzo acquoso. In questo caso le sostanze anfipatiche raggiungono la massima stabilit orientando le code non polari verso il centro della bolla daria e le teste verso lesterno. Questa disposizione rendeAdesione delle molecole anfipatiche alla bolla daria. Da notare che queste si dispongono necessariamente in un monostrato attorno alla bolla daria

Processo di asciugatura in uno schiumatoio

le bolle daria delle vere e proprie superfici adsorbenti che permettono la raccolta e lancoraggio del materiale organico. Molecole diverse avranno affinit diverse per linterfaccia aria/acqua: non tutte le molecole quindi legheranno la superficie delle bolle allo stesso modo e tra esse vi sar una sorta di competizione per lo spazio disponibile sullinterfaccia. Questo fenomeno reso ancora pi importante se si considera che i tensioattivi, detti anche surfattanti, non possono fare altro che disporsi in monostrato attorno alla bolla.Esempi di schiumazione secca

Ovviamente maggiore sar la superficie di interfaccia maggiore sar il numero di surfactanti che potranno aderire alla bolla daria. Ipotizzando di immettere un determinato volume di aria in un mezzo acquoso, la superficie di interfaccia totale sar tanto pi estesa quanto pi saranno piccole le bolle daria. Ipotizzando che le bolle abbiano la forma di una sfera si dimostra matematicamente che con l'aumentare del raggio, il volume della sfera cresce pi della superficie. Infatti il rapporto fra queste due quantit r/3. Alla luce di quanto spiegato circa il rapporto superficie/volume necessario comprendere quanta aria immettere nello skimmer al fine di ottimizzare il numero e la dimensione delle bolle e rendere performante il suo funzionamento. necessario cio immettere la giusta quantit di aria poich vi una proporzione aria/acqua che dipende da una serie di variabili tra cui salinit e temperatura dellacqua. Immettendo poca aria avremo una schiumazione inefficiente per ridotta superficie di interfaccia, immettendo troppa aria avremo un fenomeno di bubble merging: le bolle, troppo vicine le une alle altre, acquistano sufficiente forza da fondersi in bolle di dimensioni maggiori e con superficie utile totale minore. Avere bolle piccole, oltre ad aumentare la superfi-

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cie di interfaccia, permette di aumentare decisamente il tempo di contatto tra la bolla stessa e lacqua. Bolle piccole infatti possiedono una minore velocit di risalita. Mediante lequazione di HadamardRybczynsk (derivata dellequazione di Stokes) possibile quantificare la velocit di una bolla sferica ipotetica che si muove in un ambiente fluido. Nel dettaglio:

R il raggio della bolla. R2 g laccelerazione gravitazionale. b la densit della bolla o la densit dellambiente fluido b la viscosit della bolla o la viscosit dellambiente fluido. Si pu facilmente intuire come al diminuire di R, cio del raggio della bolla, la velocit diminuisca. Alcuni autori reputano che il raggio delle bolle diminuisca con laumentare della concentrazione di sostanze schiumabili, in particolare proteine (Chen et al. 1992). Ci fermiamo qui con i nostri discorsi tecnici, per darvi il tempo di digerire questi concetti di base. Nel prossimo numero continueremo con una disamina tecnica degli strumenti disponibili per luso in acquario. BibliografiaChen, S., M. B. Timmons, D. J. Aneshansley, J. J. Bisogni, Jr. Suspended solids characteristics from recirculating aquaculture system and design implication. Aquaculture 112: 143-155 p. 1993 Chen, S., M. B. Timmons, J. J. Bisogni, Jr., D. J. Aneshansley Suspended solids removal by foam fractionation Proc. FishCul. 55: 69-75 p. 1993 Chen, S., M. B. Timmons, J. J. Bisogni, Jr., D. J. Aneshansley; Modeling surfactant removal in foam fractionation. Aquacul. Eng. 13: 163-181 p. 1994 Chen, S., M. B. Timmons, J. J. Bisogni, Jr., D. J. Aneshansley; Protein and its removal by foam fractionation. Prog. Fish-Cul. 55:76-82 p.1993 Chen, S., Timmons, M. B., Bisogni, J. J. & Aneshansley, D. J. Bubble size distribution in a bubble column applied to aquacultural systems. Aquacultural Engineering. 1992 Lawson, T. B. The effects of column height and diameter on the effective- ness of a continuous bubble fractionation system.Water Res. 5, 93-102 p. 1978 Lawson, T. B. Venturi design parameters for air injection into a foam fractionation system. PhD dissertation, The University of Maryland, College Park, MD, USA Timmons, M. B. and T. M., Losordo Use of foam fractionation in aquaculture. In: Aquaculture water reuse systems: engineering

Raccolta di una elevata quantit di materiale organicodesignand management ed. Elsevier The Netherlands 247-277 p., 1994 Timmons, M. B., S. Chen, N. C. Weeks;Mathematical model of a foam factionator used in aquaculture J. World Aquacult. Soc.26 225-233 p. 1995 Timmons, M.B., Losordo, T.M. Use of foam fractionators in aquaculture. (Eds.), Aquaculture Water Reuse Systems: Engineering Design and Management. Elsevier, Amsterdam, 247279 p.

Dettaglio di una colonna di contatto: bolle piccole ed in numero elevato

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Piccoli tesori per acquariofili esigenti: Geppy Apuleo e la sua piccola grande aziendaValerio Zupo Scrivo questa breve nota dopo vari ripensamenti, perch so di fare cosa molto poco consueta. Descrivere lattivit di uno dei nostri lecturer, gli autori delle Lectio Magistralis, normale ed giusto. Parlare di essi con responsabilit di azione, quando questi siano anche impegnati nel campo commerciale pu apparire veramente bizzarro e, in fondo, poco ortodosso. In realt ci sono due motivi validi ed accettabili per parlare in pubblico di un amico che abbia interessi commerciali: o allinizio della carriera, e quindi bisogna presentarlo ufficialmente in pubblico augurandogli buon lavoro, oppure la sua carriera finita prematuramente, e allora bisogna farne il panegirico (non so quale combinazione di tasti produca il segno di scongiuro, ma son certo che lamico Geppy star, in questo momento, toccando ferro ed altro). Questo un caso totalmente diverso, ma la nostra una rivista anticonvenzionale, in tutti i sensi, quindi trovo utile, quasi doveroso, scrivere qui alcune righe. E lo faccio. La persona che ha concluso la prima parte dellarticolo che avete letto (peraltro con la valente collaborazione di uno dei nostri nuovi e migliori acquisti di redazione) impegnata sul campo, nella ideazione, costruzione e commercializzazione di schiumatoi, reattori ed altri accessori per acquari. La sua azienda si chiama LGMAcquari (http://www.lgaquari.it/pages/home) ed una piccola fabbrica di meraviglie. In realt la titolare dellazienda Manuela, ma lanima sua. Lho visitata personalmente proprio ieri ed ecco il motivo per il quale non riesco a tacere! Ho visto magnifici schiumatoi, pensati nel dettaglio, migliorati, testati, poi costruiti in piccolissime serie. Erano raggruppati sui banchi in piccole serie da 6-10 esemplari. Tutti torniti a mano, lisciati, abbelliti utilizzando plastiche nobili e tanta, tanta passione. Possiamo parlare di attivit commerciale? Senza dubbio s, considerando che i prodotti LGMAcquari sono diffusi da Sicce (http://www.sicce.com), secondo le informazioni in nostro possesso. Si tratta per di pezzi unici, realizzati a mano, dunque vera arte per lacquariofilo esigente. Conoscendolo, non credo che Geppy continuerebbe a produrli se la cosa non gli desse soddisfazione, gioia del fare e dellideare. Abbiamo avuto modo di constatare che le performances sono allaltezza delle attese (e dei prezzi, che non sono proprio bassissimi!) e ritengo, personalmente, che uno strumento di questo tipo, pensato e cesellato per assecondare personali esigenze, possa essere un bellissimo dono per un appassionato. Dunque ho seguito il mio istinto scrivendo queste poche righe, perch sono certo che consigliare agli acquariofili di navigare nelle pagine internet che parlano dei prodotti LGMAcquari (che sono tante) potr divertire e, probabilmente, trasportare in un mondo di tecnologie familiari, di prodotti industriali modernissimi dal sapore antico. Mi piacerebbe, anzi, conoscere il vostro parere: scriveteci le vostre esperienze personali (anche quelle negative, ovvio!). A chi penser ora che questo box sia stato scritto per ingraziarsi un possibile sponsor rammento che LGMAcquari non nostro finanziatore e probabilmente non lo sar mai, a meno che non passi alle catene di montaggio (cosa che non sapremmo se augurare a loro ed a noi!). A Geppy, che certamente non amer ritrovarsi citato (ha un carattere schivo e riservato, il mio amico e nostro lecturer) chiedo perdono ricordandogli che in questo modo siamo finalmente riusciti a parlar bene di un produttore vivo! A chi, infine, ritenendo che importante sia solo il prezzo e la quantit di pezzi venduti, trover insulsa lidea di deliziarsi semplicemente apprezzando le caratteristiche di accessori prodotti con passione per i particolari, a misura duomo e di acquariofilo, di cose divertenti perch prodotte con amore, consiglio, sinceramente, di cambiare rivista. Con affetto. 33

Evviva!Celebriamo il MILLESIMO abbonato di aquariophylia!

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ome sapete aquariophylia si sta rapidamente espandendo grazie al vostro entusiasmo e, un po, forse, anche grazie al nostro! Per noi fondamentale, perch la nostra credibilit nei confronti degli sponsor dipende proprio dal numero complessivo di lettori. I lettori che ci seguono attraverso iPhone ed iPad sono tantissimi, difficili anche da contare! Quelli che ci seguono on line, sul nostro sito o su quello issuu.com sono ancora di pi ed aumentano continuamente. Ad esempio, il numero 1 della rivista nel momento in cui stiamo scrivendo stato letto da ben 31.448 lettori, ma proprio oggi stato sfogliato quasi totalmente da ben 502 lettori. Dunque il numero totale di contatti aumenta giornalmente persino per fascicoli pubblicati vari mesi fa. Tuttavia noi siamo particolarmente affezionati ai nostri abbonati, quelli che fanno parte della nostra famiglia e che si iscrivono sul nostro sito web. Sono gli stessi che possono leggere immediatamente lultimo numero della rivista (su issuu.com compare con un mese di ritardo), che usufruiscono degli sconti per i viaggi, che possono inviare le cartoline per il ritiro dei premi presso i nostri sponsor e che, tra breve, cominceranno a ricevere inserti software per il loro acquario, schede di pesci e piante, stampe

Labbonato, Mario Emilio Manca, di fronte al suo acquario

prodotte da grandi artisti ed altri omaggi (tranquilli, continuer ad essere sempre tutto gratis!) riservati ai soli abbonati. Per questo motivo siamo stati particolarmente felici di aver raggiunto il primo, piccolo traguardo: il millesimo abbonato ad aquariophylia. Lo abbiamo immediatamente identificato in base allindirizzo di posta elettronica e contattato, per inviargli un premio. Sapete cos successo? Nulla. Non ha risposto! Beh, diciamo la verit, voi cosa avreste fatto se aveste ricevuto una lettera che vi informava di essere il millesimo abbonato? Tutti noi ne riceviamo ogni giorno e le cestiniamo subito. Quindi non ci siamo meravigliati! Ma come da programma siamo andati avanti, contattando dopo lo scadere del periodo indicato nella mail (una settimana) il lettore numero 1001. Eravamo disposti ad arrivare sino al duemillesimo: qualcuno, prima o poi, si sarebbe fidato. Bisogna dire che il numero milleuno un lettore molto sveglio ed ha colto Lacquario del nostro abbonato numero 1001. Complimenti per il programma! 34

immediatamente loccasione, rispondendo prontamente alla nostra richiesta di informazioni! Si tratta del giovane Mario Emilio Manca, di Cagliari, al quale vanno i nostri auguri affettuosi, sinceri e festosi. Allabbonato 1001 stato immediatamente inviato un magnifico premio messo a disposizione da Askoll. Premio, abbonato ed acquario dello stesso sono riportati nelle foto e, ad essere onesti, non sapremmo dire chi di essi sia pi splendido. Infatti il premio prestigioso, il giovane lettore decisamente un bel ragazzo ma il suo acquario meriterebbe un premio aggiuntivo. Cosa dire? Complimenti sinceri e vivissimi e Ad Majora! Nel contempo dobbiamo ringraziare

moltissimo il nostro sponsor, Askoll, sempre pronto nel sostenere iniziative tese a diffondere la passione sincera per gli acquari domestici. Siamo certi che Mario Emilio non smetter di seguirci, specialmente dopo questa piacevolissima esperienza. Lo stesso faranno tutti gli altri amatissimi abbonati, i nostri unici padroni, che possono continuare a contare su una pubblicazione moderna, autorevole e divertente. Ci dispiace invece per il millesimo lettore, che ha esitato troppo. Coraggio: forse ci sar unoccasione ulteriore al momento dellentrata in scena del decimillesimo abbonato. Rimbocchiamoci tutti le maniche, dunque, perch c tanto da fare per ogni acquariofilo di buona volont!

Cosa di fatto ha ricevuto il nostro lettore numero 1001?Askoll Therm M il termoriscaldatore con termostato pre-tarato. Immerso in acquario sembra per una sinuosa pianta acquatica che dal fondo risale fino in superficie. Adatto in allestimenti d'acqua dolce e marina, raggiunge la temperatura impostata velocemente e la mantiene con costanza. Pensato per semplificare la vita anche a chi nuovo del mondo degli acquari, arriva in cinque diversi formati, dalla Small (S) alla Extra Large (XXL), a cui corrispondono crescenti potenze (da 35 a 300W) necessarie a riscaldare acquari di diversi litraggi. In questo modo pi intuitivo capire qual lAskoll Therm adatto alla propria vasca.

Il premio: Askoll Ambrosia granuli pesci tropicali, Askoll Therm M, Askoll Cycle Ultrafast e Askoll Test pH acqua dolce

Askoll Cycle Ultrafast Cycle Ultrafast l'additivo biologico per filtri che combatte l'inquinamento, depura l'acqua e assicura la salute dell'acquario. Contiene tutti i microrganismi buoni che eliminano ancora pi rapidamente linquinamento e i rifiuti organici. Universale per acquari dacqua dolce e marini, raccomandato per avviare nuovi acquari e per ripristinare il giusto equilibrio dopo interventi di pulizia e manutenzione. Askoll Ambrosia Granuli pesci tropicali Ambrosia Granuli pesci tropicali un mangime sviluppato per soddisfare le esigenze nutrizionali di tutti i pesci tropicali dacqua dolce. I suoi ingredienti lo rendono un prodotto altamente appetibile e nutrizionalmente superiore, adeguato alle diverse esigenze nutrizionali dei pesci allevati e riprodotti in acquari di comunit. Contiene eta-glucani, composti naturali che apportano un valido aiuto nella difesa da patologie dovute a diversi agenti patogeni. Ambrosia granuli compatto, si ammorbidisce lentamente, dando al pesce pi tempo per cibarsene, riducendo, quindi, il rischio dinquinamento in acquario. Askoll Test PH La maniera pi rapida, semplice e sicura per monitorare in modo preciso e accurato i parametri pi importanti dell'acqua. Consente di effettuare un'importante opera di prevenzione.

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AquariophyliaEcco i primi lettori che hanno risposto alliniziativa avviata il mese scorso: vi ricordate? Per gli smemorati e quelli che hanno perso il numero precedente (ma potete leggerlo anche adesso, sempre disponibile in rete) ripetiamo i motivi che ci hanno spinto a promuovere questa gara e i termini di partecipazione. Allestire un acquario e gestirlo una cosa meravigliosa ma, diciamolo sinceramente, bello anche mostrarlo agli altri! Siamo orgogliosi quando la zia, il nonno, la fidanzata, il figlio, arrivano a casa e si stupiscono di fronte al nuovo landscape realizzato. Possiamo allargare un po la cerchia degli amici da stupire? Certamente, con laiuto di aquariophylia. Ovviamente non potremmo pubblicare le foto di tutti i nostri lettori (ogni mese servirebbero migliaia di pagine) per possiamo promettere di pubblicare le La foto di Fabio di Bollate (MI) ha il merito di essere la prima ad essere arrivata e si riferisce al suo acquario di comunit

Marco di Padova ci propone il suo bellacquario con vetro curvo, anchesso popolato da una popolazione multicolore di pesci

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Photo contestpi belle. Abbiamo quindi pensato ad una bella gara, senza trucchi e senza imbrogli, per permettere a tutti di gustare la soddisfazione di mettere il proprio acquario in mostra. In pratica, con laiuto di un sito web che coopera con questa iniziativa, voi potrete inviare le vostre foto e vederle pubblicate on-line. Le tre pi belle saranno scelte ogni mese e troveranno spazio sulle pagine della rivista. Cos nascono giovani fotografi. Ovviamente il nostro contributo non finisce qui! Abbiamo in progetto un corso di fotografia naturalistica per acquariofili che sar tenuto da un ottimo fotografo naturalista e siamo certi che col suo aiuto dimostrerete, mese dopo mese, i progressi raggiunti, inviando le vostre foto al sito web che si prender cura di inserirle on-line e, nel caso, premiare le pi meritevoli con gli onori della stampa! Il terzo vincitore del Contest di questo mese Matteo di Milano. La foto molto curiosa, infatti il Guppy il primo piano si direbbe incuriosito dall'obiettivo e sembra mettersi in posa

Regolamento photo contest Tutte le foto inviate dovranno essere preferibilmente in formato JPEG, di dimensioni non inferiori a 1600x1200 pixel (circa 630 kb). Le foto devono essere nella risoluzione originale. Per poter inviare le foto dovrete registrarvi al sito. Ogni utente pu inviare un numero massimo di 3 (TRE) foto; le suddette devono essere accompagnate da una descrizione del contenuto (mediante apposita scheda) e da una delibera scritta dove si autorizza il sito www.bst67.net alla pubblicazione sulle sue pagine riportando il nome dellautore e, se gradita, la citt di provenienza, e si autorizza la rivista online www.aquariophylia.it alla eventuale pubblicazione delle pi meritevoli. In caso di uso, sul sito www.bst67.net verr citato lautore in una apposita didascalia. Ogni mese ad insindacabile giudizio di www.bst67.net, le foto pi meritevoli verranno inviate alla rivista aquariophylia per la pubblicazione nella pagina relativa al photo contest. In quelloccasione si pubblicher anche il nome del37

lautore e la descrizione contenuta nella scheda. Non saranno accettate foto con watemark di grosse dimensioni. Potete comunque tutelare le vostre opere con watemark di dimensioni non superiori agli 8 pixel di testo e possibilmente semitrasparenti. Non esiste nessun premio tangibile. Lunico premio consiste nel vedere il proprio acquario o il proprio pesce preferito on-line e nellessere eventualmente tra i 3 prescelti per gli onori della pagina photo contest di aquariophylia. www.bst67.net e www.aquariophylia.it non si assumono responsabilit in caso di diatriba sulla paternit della foto; confidiamo nella vostra onest e, se dovessimo scoprire che una foto stata copiata, tale foto sar cancellata. I vostri dati personali, non verranno ceduti a nessuno, non riceverete mai mail di spam dai nostri siti, n sarete contattati in caso di pubblicazione delle vostre foto. Potrete fare riferimento a sito e rivista in pdf per conoscere lesito del photo contest.

Discus per tutti

Un variopinto gruppo di diverse variet di Discus (foto: Raffaele Bufo)

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s i!

di Raffaele Bufo

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uesto breve articolo si prefigge, forse un po pretenziosamente, di fare il punto sulle nostre conoscenze sul discus, con particolare riguardo a chi si avvicina per la prima volta a questo splendido pesce dacquario. Una sorta di summa (e ci risiamo con la pretenziosit) che includa, oltre a quelle che sono le cognizioni classiche