1988 02 Ronago 88

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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

Transcript of 1988 02 Ronago 88

  • celebrazioni penitenzialiGIOVED 24 MARZO ALLE ORE 15 per le classi elementariVENERD 25 MARZO ALLE ORE 16 per tutti

    ALLE ORE 17 per la II e la III mediaSABATO 26 MARZO ALLE ORE 15 per tuttiDOMENICA 27 MARZO ALLE ORE 15 per tuttiLUNED 28 MARZO ALLE ORE 15 per la I media

    ALLE ORE 20 per i ragazzi e i giovaniMERCOLED 30 MARZO ALLE ORE 15 per tuttiVENERD SANTO1 APRILE ALLE ORE 16 per tuttiSABATO SANTO 2 APRILE ALLE ORE 15 per tuttiN.B.: In questi giorni e a questi orari saranno presenti diversi sacerdoti, in modo

    che la celebrazione della confessione in occasione della Pasqua sia un mo-mento di conversione e di grazia.

    DOMENICA DELLE PALME 27 MARZOore 7.30: S. Messaore 10: Sul piazzale Ambrosoli:

    Benedizione degli ulivi -Processione alla Chiesa -S. Messa - Lettura della Passione

    ore 20: S. Messa nel ricordo di P. GiuseppeGIOVED SANTO 31 MARZOore 10: S. Messa in Duomo a Como - il nostro vescovo consacra

    assieme ai sacerdoti della diocesi gli oli sacri.Sono invitati i ragazzi della cresima.

    ore 20: S. Messa della Cena del Signoreore 21: Momento di adorazioneVENERD SANTO 1 APRILEore 15: Celebrazione della morte del Signoreore 20: Via Crucis per le vie del paeseSABATO SANTO 2 APRILEore 21: Solenne veglia di Pasqua

    rinnovazione delle promesse del Battesimopresentazione dei ragazzi della cresima

    DOMENICA DI PASQUA 3 APRILEore 7.30: S. Messaore 10.30: S. Messa solenneore 15: Lode vespertinaLUNED DELL'ANGELO 4 APRILEore 10: S. Messa

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    celebrazionisettimana santa

  • quaresima '88 la quaresima: un cammino...La Quaresima un camminoche ha per metala vita nuova,dono di Ges Risortoa tutti i popoli di tutti i tempi,e a ciascuno di noi.Vogliamo superarequel modo di vivereche spesse volte fontedi noia, di amarezza, di delusione.Vogliamo orientarcicon Ges, con la Madonna,con tutta la Chiesa,sulla strada del Calvario; una strada di fraternit,di perdono, di generosit; una strada fatta di piccoli passi,di piccoli gesti,di tante debolezze; una strada di speranza che ti porta a ve-dere in te, in ogni persona un seme di spe-ranza.

    la parola del PapaCari Fratelli e Sorelle in Cristo!

    Nella gioia e nella speranza desideroesortarvi con questo messaggio quaresima-le alla penitenza, che produrr in voi abbon-danti frutti spirituali di pi dinamica vita cri-stiana e di operosa carit.

    Il tempo della Quaresima, che segnaprofondamente la vita di tutte le Comunitcristiane, favorisce lo spirito di raccoglimen-to, di preghiera e di ascolto della Parola diDio; esso ci incita a rispondere generosa-mente all'appello del Signore, espresso dalProfeta: " piuttosto questo il digiuno chevoglio:.. dividere il pane con l'affamato, in-trodurre in casa i miseri, senza tetto... Alloralo invocherai e il Signore ti risponder; im-plorerai aiuto ed egli dir: Eccomi!" (Is58,6.7.9).

    La Quaresima del 1988 si svolge nelcontesto dell'Anno Mariano, all'avvicinarsidel terzo millennio dalla nascita di Ges, il

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  • Salvatore. Contemplando la maternit divi-na di Maria, che port nel suo seno il Figliodi Dio e circond di particolari attenzionil'infanzia di Ges, si impone al mio spirito ildramma doloroso di tante madri, le cui gioiee speranze vengono infrante dalla morteprecoce dei loro figlioli.

    S, cari fratelli e sorelle, io vi chiedo di ri-flettere su questo scandalo della mortalitinfantile, che miete ogni giorno decine di mi-gliaia di vittime.

    Ci sono bambini che muoiono prima divenire alla luce, altri che hanno una breve edolorosa esistenza, troncata da malattie chesarebbe pur facile evitare.

    Ricordiamo con quanta premura il Si-gnore Ges ha voluto dimostrarsi solidalecon i fanciulli: "Allora Ges chiam a s unbambino, lo pose in mezzo a loro e disse:chi accoglie anche uno solo di questi bam-bini in nome mio, accoglie me... ed ordin:-lasciate che i bambini vengano a me -" (Mt18,2.5; 19,14).

    In questo tempo di Quaresima, vi esorto

    vivamente a lasciarvi afferrare dallo Spiritodi Dio, il quale pu spezzare le catenedell'egoismo e del peccato.

    Condividete, in spirito di solidariet, concoloro che hanno meno di voi; donate nonsoltanto quanto per voi superfluo, ma an-che ci che forse vi necessario, affinchpossiate sostenere generosamente tutte leazioni ed i progetti della vostra Chiesa loca-le, specialmente quelli tesi ad assicurare unavvenire giusto ai bambini meno protetti.

    In questo modo risplender la vostra ca-rit: "Cos gli uomini vedano le vostre operebuone e diano gloria al vostro Padre, che nei cieli" (Mt 5,16).

    Durante questa Quaresima, sull'esempiodi Maria che accompagn fedelmente suoFiglio fino alla Croce, si rafforzi la nostra fe-delt al Signore e la nostra vita generosarenda testimonianza della nostra obbedien-za al suo comandamento!

    Vi benedico di tutto cuore, nel nome delPadre, del Figlio e dello Spirito Santo.Amen.

    l'invitodel nostro Vescovo(...) Occorre sapersi staccare da tante cose,lasciare tante comodit, affrontare la solitu-dine del deserto, la fame o la sete del de-serto; occorre saper scoprire, anche conl'aiuto di un dialogo sapiente, il luogo di Cri-sto, trovarlo e stare in adorazione.Dopo ci si rialza e si sente la forza di ripren-dere un cammino che abbiamo forse ancheamato, ma che ora ci ha un po' annoiato.

    Nulla di peggio della noia e dell'indifferenza:nulla di pi bello della gioia e della volontdi fare.Carissimi, vi aiutino queste riflessioni a rivi-vere la giovinezza del Battesimo, la giovi-nezza della vostra vita, a cercare con amo-re ansioso Cristo, per gridarlo poi al mondo.Vi benedico.

    + Teresio Ferraroni

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  • proposte per costruire la civilt dell'amore"Neppure la notte ti sottragga dalleopere di misericordia.Non dire: Va, ripassa, te lo dar domani;non ci sia. intervallo tra l'intenzionee la realizzazione. Cos , infatti: lacarit non tollera rimandi",(Gregorio di Nazianzo)

    * Non permettete mai che qualcunovenga a voisenza che se ne vada viamigliore e pi contento.

    Non vorr mai essere nella ricchezzamentre loro sono afflitti dalla miseria;o in buona salute senza portale il sollievoalle loro piaghe; n avere abbondantecibo e vestito, riposare sotto un tetto,senza procurare loro - quanto posso -pane, abiti,, ospitalit".(G. di Nazianzo)

    * Siate l'espressione della bont di Dio:bont sui vostri volti,bont nei vostri occhi,bont nel vostro sorriso,bont nel vostro cordiale saluto.

    II di pi non incomincia oltre i 100ettari, oltre una o due case, oltre idue o tre milioni. capitalista,rispetto ad un altro che non ha un paiodi scarpe, colui che ne possiede;come chi ha due pani rispetto a chi nonha nemmeno un boccone".(Primo Mazzolari)

    * Ai bambini, ai poveri, a tutti coloroche soffrono e sono abbandonatidate sempre un gioioso sorriso.Date a loro non solo le vostre cure,ma anche il vostro cuore.Madre Teresa di Calcutta

    Non del tuo che fai dono ai poveri;tu non fai che rendergli ci che gliappartiene. Poich quel che dato incomune per l'uso di tutti ci che tuti annetti. La terra data a tutti enon solamente ai ricchi.(S. Ambrogio)

    "II superfluo dei popoli ricchi deveservire ai popoli poveri. Diversamente,l'avarizia inveterata, dei ricchi nonpotr che suscitare il giudizio di Dioe la collera dei poveri, con conseguenzeimprevedibili".(Populorum Progressio)

    celebrazione della prima confessione: domenica 20 marzo

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  • dal GAM nel ricordo di Padre Giuseppe

    il primo anniversariodella morte sempre vivo il ricordo di P. Giuseppe. passato un anno, ma come se fosse statoieri quando giunta la drammatica notiziadella sua improvvisa scomparsa. In questoprimo anno dalla sua morte sono state det-te tante cose, scritto libri, articoli, sono affio-rati ricordi in tutti noi, si pensato a diverseiniziative che continuassero l'opera e l'atti-vit di P. Giuseppe. Abbiamo scoperto e ap-profondito quello che prima sapevamo manon ci eravamo mai detti apertamente. For-se perch Lui, il Padre, minimizzava tutto,non voleva, forse perch era cos grande lasua semplicit e la naturalezza con cui fa-ceva determinate cose, diceva delle parolegrandi, non ci siamo resi conto della suabont e della sua santit, non abbiamo pen-sato che, vicino a noi, in mezzo alle nostrecase, avevamo un uomo di Dio, un buono,che ci indicava una strada e ci aiutava.

    domenica 27 marzo

    Durante tutte le sante messe ricorderemoP. Giuseppe.Alle ore 20, sar celebrata la S. Messa daP. Lorenzo Gaiga, missionario comboniano,che in questo anno si impegnato a rico-struire la figura e l'opera di P. Giuseppe,Alle ore 21, presso il salone del Centro Par-rocchiale P. Gaga ricorder P. Giuseppepresentando i risultati delle sue ricerche.Ricordiamo ancora una volta che coloroche avessero foto, scritti e ricordi di P. Giu-seppe possono mettersi in contatto conDon Antonio e con i responsabili delG.A.M., per creare un archivio di notizie chepotrebbero essere molto interessanti.

    la scuola ostetricheSuor Caterina ci ha scritto dall'Africa in occasione del Natale. La lettera ci arrivata con un po' diritardo, tuttavia la pubblichiamo volentieri, perch ci mostra come il seme della

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  • Parola e delle opere di Dio viva a Kalongo, nonostante le grandi tribolazioni e come l'opera di P.Giuseppe, la scuola ostetriche, continua a vivere e a dare i suoi frutti.Carissima sig. A. Somaini e Gruppo,

    anche quest'anno sta volgendo al termine e Natale si avvicina.Purtroppo stato un anno seminato qua e l da eventi dolorosi, come l'evacuazione da Kalongo,la morte di P. Giuseppe Ambrosoli, l'inserimento di questa scuola. ad Angal, lo spargersi in posti di-versi delle persone che componevano la famiglia dei missionari e laici della missione di Kalongo.

    Ora Kalongo e dintorni sembrano una terra abbandonata, con fame e piena di sofferenza,ma ricca di Dio. Si capisce dagli scritti ricevuti dai nostri cristiani che lo Spirito di Dio presente inmezzo a loro con la sua forza, perch i cristiani pregano, si trovano spesso insieme per delle deci-sioni da prendere, fanno anche 100 km e pi per andare a ricevere i Sacramenti nella missione diPajule; le attivit della parrocchia continuano.

    La Missione ben custodita da loro ed hanno un grande desiderio del nostro ritorno. In unadelle loro lettere ci dicono;

    "...quanto preghiamo e desideriamo il vostro ritorno? fosse subito...Ora! Abbiamo letto le vostre lettere durante la preghiera domenicale, la chiesa era piena di cristiani inpreghiera. Grazie delle vostre offerte che abbiamo distribuito alle persone indicate. II cibo scarseg-gia, c' stato un periodo di siccit. Le medicine lasciate da voi stanno finendo e molti bambini evecchi muoiono, cos tante mamme durante il parto; non c' pi il nostro Dr. Ambrosoli che di con-tinuo invochiamo. Abbiamo preparato l'orto per il vostro ritorno. Possa, il Signore ascoltarci, torna-te presto...

    Questo il grido del popolo che siamo costretti a lasciare come pecore senza pastore.Circa la scuola ostetriche, in questi mesi qui ad Angal abbiamo avuto due gruppi di ostetri-

    che qualificate e un nuovo gruppo di allieve ha incominciato il corso a novembre. Al momento lascuola usa degli ambienti del Centro Catechistico messo a disposizione dal Vescovo di Arua e dal-la missione di Angal per un anno.

    Questo sta volgendo al termine e alla fine di gennaio dovremmo muoverci in vari ambientiche l'ospedale ha messo a disposizione e sistemato per accomodare la scuola; ci la render unpo sparsa con dormitori, aule e refettorio in posti diversi. La formazione delle ostetriche continuerqui ad Angalt finch sar possibile il nostro ritorno a Kalongo.

    Le difficolt e i problemi non mancano.Sentiamo viva in mezzo a noi la presenza di P. Giuseppe che, dopo essere venuto qui ad

    aprirci la. porta per entrare, ci ha lasciato per il Paradiso. Questa stata una grande perdita el'evento pi doloroso di tutti.

    Un sentito grazie per il vostro ricordo e aiuto che ci ha permesso di sistemare gli ambienti esostenere le spese della scuola in generale.

    Preghiamo perch il Signore ascolti il grido del suo popolo e il nuovo anno sia portatore diPACE.

    aff.ma Sr. Caterina Marchetti

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  • l'incontro con Ambrogio stato recentemente tra noi, anche se per po-chi giorni, Ambrogio.Abbiamo partecipato al suo dolore, restandoglivicino nella preghiera quando il pap partitoper il Paradiso.Abbiamo visto la sua serenit in una simile cir-costanza, dovuta alla speranza cristiana che dmotivazioni e certezze ai molti perch.Ci siamo incontrati una sera nel salone parroc-chiale, dove abbiamo ascoltato le sue impres-sioni e le notizie della sua vita in Africa.E lui, con molta semplicit, ha donato la suaesperienza.'"Sono in Costa d'Avorio, a Man. Sono l da 3anni, vivo in focolare; siamo in 6, di cui 4 italianie 2 africani. un'esperienza straordinaria, bella dal punto divista umano e spirituale, II messaggio cristiano arrivato da 50 anni; una novit ed bellovedere come il Vangelo sia una scoperta checolpisce, rimane e fruttifica.Io lavoro per il Vescovo, costruiamo case, ma lacosa pi importante lavorare con la gente delposto, capire la mentalit, immedesimarsinell'altro, condividerne i problemi e le difficolt.La testimonianza che cerchiamo di dare quel-la di essere "stranieri" il meno possibile.

    Sentirsi chiamare fratello, nel senso pi vero,arricchisce molto.Quando c' l'amore scambievole, la difficoltpian piano se ne va ed entrano le cose pi au-tentiche in noi, s stabilisce un'intesa profondache subito s vede.Siamo in contatto con tutti i paesi dell'AfricaOrientale. La lingua ufficiale il francese, le lin-gue locali sono tante e diverse tra loro.Prevale la religione tradizionale del posto, ciol'animismo; il 25% mussulmana, il 7/8% cri-stiana.I giovani sentono forte l'esigenza di studiare,per avere una cultura.Vorrebbero organizzarsi in cooperative. perquesto che tantissimi lasciano il villaggio per ri-versarsi nella citt. Vorrebbero avere una vocenella societ perch l conta l'anziano.La famiglia composta da padre, madre, figli,zii, cugini, per cui si trovano a vivere insieme20/25 persone.Non c' la fame, ma la malnutrizione.Non tanto il messaggio che portiamo, macome lo viviamo".Questa la testimonianza di vita di Ambrogio,uno di noi che vive per gli altri.

    ricordando la mamma di Suor Amelia"Signore, fa che tutti i suoi cari che l'hanno pre-ceduta facciano festa con Lei in Paradiso". Que-sta una delle preghiere rivolte a dio durante laS. Massa in suffragio della nostra cara "Bina".E proprio con gioia sar stata accolta in cielo,nella casa del Padre, perch Lei, in terra, vis-suta di fede e nella carit.Era sempre pronta a dire una parola buona, adassistere un ammalato, a donare il suo tempo atutti, per tante "piccole" e "grandi" cose.Cosi l'hanno voluta ricordare la Comunit par-rocchiale e il Gruppo Appoggio Missionario,mentre si raccoglievano in preghiera insieme aisuoi famigliari, sentendosi tanto uniti a SuorAmelia, nella lontana Africa.E per Lei, la mamma Albina, ci sembrano tantovere perch da Lei vissute, le; parole di Ges:"tutto ci che avrete fatto al pi piccolo dei mieifratelli, lo avrete fatto a me".

    Sono un invito per tutti noi!

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  • per i fidanzatiPresentiamo il calendario degli incontri di prepa-razione al Matrimonio cristiano, per i fidanzati,programmati nella nostra Zona pastorale per ilcorrente anno.Per i giovani appartenenti alla chiesa, che inten-dono celebrare li Matrimonio cristiano, la parte-cipazione a questi, incontri, raccomandati daiVescovi italiani, una prova di seriet, un se-gno di sincera buona volont e deve essere rite-nuto un impegno morale.MARZO - MACCIOda gioved 25 febbraio; (le altre date sarannosegnalate all'inizio del corso).APRILE - SOLBIATEda marted 12 a venerd 29MAGGIO - OLGIATEda marted 10 a venerd 27SETTEMBRE - GAGGINOda marted 13 a venerd 30OTTOBRE - OLGIATEda marted 11 a venerd 28NOVEMBRE - UGGIATEda marted 8 a venerd 25Gli incontri, sei per ogni turno, si svolgerannonelle serate di marted e venerd, con inizio alleore 21.Per le prenotazioni, rivolgersi in parrocchia, otelefonare direttamente al n. 945735, dalle ore18 alle 19,30.

    incontri di preparazioneal matrimonio

    biblioteca comunale di Ronagocorso di pittura su ceramica

    da luned 11-4-1988La Biblioteca Comunale organizza un corso di Pittura su ceramica della durata di tre mesi(aprile-maggio-giugno).L'inizio fissato per il luned 11 aprile.II termine previsto per il luned 27 giugno.Il corso sar tenuto dall'insegnante PAOLA VIGONI.Le iscrizioni si ricevono presso la biblioteca entro il 30 marzo,durante gli orari di apertura: mercoled, dalle 16 alle 18, e dalle 20.30 alle 21.30; sabatodalle 15 alle 18.La quota di partecipazione di L.30.000 da versare all'atto di iscrizione.

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  • le missioni diocesaneconoscere

    Ogni singolo, ogni comunit puinformarsi meglio sui servizi mis-sionari diocesani attraverso lo stu-dio dei documenti dei nostri Ve-scovi italiani e la lettura delle noti-zie sulla realt, ecclesiale, econo-mica e politica del Camerun edell'Argentina.

    amare

    La conoscenza per suppone e fa-vorire la capacit di ascolto di real-t diverse e il desiderio di scambio(esperienze pastorali, preghiera,informazioni...).Amare i servizi missionari diocesa-ni significa seguire con interesse esimpatia il lavoro di laici, religiosee sacerdoti e tener presenti i pro-blemi dei cristiani dell'Argentina edel Camerun non tralasciando ilvalore della preghiera individualecomunitaria.

    condividereLa comunit diocesana deve favo-rire le partenze di persone ade-guatamente preparate che dedi-chino alcuni anni della propria vitaal servizio della comunit argenti-na e africana; laici qualificati (infer-miere, animatrici, medici...) attra-verso organismi di volontariato in-ternazionale e sacerdoti/religioseattraverso il CEIAL e il CEIAS.La comunit diocesana inoltredeve costantemente far fronteall'impegno economico che i dueservizi missionari comportano (as-segno mensile ai sacerdoti e allereligiose, viaggi, contributi sociali;assicurazioni, contributi rientro).

    Nel 1969 il Vescovo di Sangmelima affid a un grup-po comasco la missione di Bimengu; nel 1972 lacollaborazione fra le due diocesi venne ufficializzata.Bimengu si trova in piena foresto equatoriale. ilcentro a cui confluiscono le popolazioni dei villaggiche s trovano lungo le piste (250 km di piste).Nel corso degli anni sono state migliorate le abita-zioni, costruiti pozzi, edifici scolastici, dispensario epoi ospedale. In particolare le volontarie laiche han-no svolto un'opera paziente di educazione sanitarianei villaggi e di promozione della donna. L'attenzio-ne stata rivolta ai primi anni di vita del bambino(campagne di vaccinazioni per sconfiggere malattiemortali in Africa come il morbillo, la dissenteria,ecc.), alle donne in attesa (molte delle quali oggipartoriscono in ospedale).Infatti a livello di strutture sanitarie, all'iniziale di-spensario si aggiunto un piccolo ospedale tenendo

    conto delle necessit della zona. La presenza di unmedico consente interventi chirurgici indispensabilisoprattutto nei casi urgenti. Nell'ospedale lavoranoinoltre alcuni infermieri dei luogo e volontari laici. Unaltro campo privilegiato la scuota oggi completa-mente in mano ai personale indigeno.

    DIOCESI DISANGMELIMAL'evangelizzazione ha dato frutti visibili: in ogni villag-gio esiste oggi il Consiglio Pastorale (grazie alle fre-quenti tournes dei missionari), la missione stam-pa un bollettino in lingua bulu che consente di man-tenere i collegamenti con i centri pi lontani, cate-chisti svolgono un lavoro enorme (insegnano adadulti e bambini, animano le liturgie in assenza delsacerdote) vari gruppi svolgono attivit indispensabi-li alla vita comunitaria (assistenza dei malati, canto eliturgia...).Numerosi sono i catecumeni che chiedono dopo dueanni di preparazione, di entrare nella comunit cri-stiana. I giorni festivi la chiesa della Missione di Bi-mengu (che fu inaugurata da Mons. Ferraroni du-rante la sua visita in Camerun) gremita di genteche segue con entusiasmo le celebrazioni. Di fronteai gravi problemi della salute stato decisa:la co-struzione di; un piccolo ospedale; i lavori sono iniziatinel 1978 ed ora la struttura funziona grazie al perso-nale locale e ai volontari che si sono succeduti.La diocesi di Como ha stipulalo un accordo (che re-ster in vigore fino all'inizio del 1990) per l'invio dipersonale volontario con Cooperazione Internazio-nale.

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  • Nel 1964 partirono i primi sacerdoti comaschiper l'Argentina. Nel 1971 la diocesi di Corno sti-pul una convenzione con la diocesi di Santia-go del Estero mediante la quale si impegnavaall'invio di personale a servizio della chiesa so-rella argentina. Nel corso de! 1987 la conven-zione stata in parte riformata e rinnovata peraltri cinque anni.La missione, attualmente affidata all'equipe co-masca, si estende tra i fiumi Rio Dulce e RioSalado, toccando tre province con circa 6000kmq e circa 30.000 abitanti, met dei quali abi-tano nei villaggi lungo la rete ferroviaria, gli altriin capanne ("ranchos") sperdute nella pianura.La popolazione si dedica prevalentementeall'agricoltura; i 'peones"'(braccianti) sono lamaggioranza (60%) e lavorano nelle grandipiantagioni di frumento, ortaggi, frutta e cotone.Ancora numerosi sono i taglialegna e i carbona-ri, mentre in tempi pi recenti stato inoltratol'allevamento di bovini e di api. I piccoli coltiva-tori (20%) spesso si riuniscono in cooperative diproduzione, vendita e consumo.Una buona parte della popolazione emigra an-cora nelle citt e nelle compagne delle provincelimitrofe per i raccolti stagionali.La maggior parte dei bambini non termina lascuota elementare; la situazione sanitaria

    resa pesante dalla mancanza di strutture ade-guate (scarsit di acqua potabile, inesistenza difarmacie e di ambulatori statali...).

    DIOCESI DISANTIAGODEL ESTEROReligiose e sacerdoti comaschi sono impegnatinell'evangelizzazione e nella promozione uma-na: visitano periodicamente le famiglie per ani-mare i gruppi che cercano di risolvere problemidi utilit comune (acqua, abitazioni, educazionedei figli).La scuola cattolica di Fernandez (dove attual-mente sono impegnate le suore) offre la possi-bilit dell'istruzione primaria ai bambini pi po-veri; la scuola per figli di agricoltori a Forres duna preparazione professionale per evitarel'esodo dei giovani dalla campagna. L'ambula-torio delle suore a Beltran un centro di assi-stenza sanitaria che s irradia fino alle zone piisolale attraversa le visite a domicilio,La "Casa Guia" offre ospitalit ai ragazzi chestudiano a Fernandez grazie alfa presenza co-stante di una suora e alla collaborazione dellemamme. Un gruppo di minori handicappati vie-ne accompagnato ogni giorno a Santiago delEstero, con un pulmino, per poter frequentare lascuola specializzata. Corsi di avviamento pro-fessionale per giovani di entrambi i sessi ven-gono tenuti in alcuni centri della Missione.L'evangelizzazione segue gli orientamenti dellachiesa locale argentina: si parte dalla religiositpopolare (processioni, feste patronali) per darecontenuti pi approfonditi; si cerca di creare oc-casioni di incontri comunitari perch la gente, acausa delle condizioni di vita e delle distanzegeografiche, abituata all'isolamento.Si introduce la catechesi familiare, coinvolgen-do i genitori. la famiglia la primo protagonistadell'evangelizzazione. Si visitano periodica-mente anche le scuole per offrire la possibilitdi una formazione religiosa.

    celebrazione della cresima: domenica 1 maggiopresiede il nostro Vescovo

    celebrazione della messa di prima comunionedomenica 15 maggio

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  • dall'archivio parrocchiale: anno 1987

    figli di Dio con il battesimoPERON SERENELLA MARIA nata il 9 dicembre 1986di Flavio e De Gregorio Giulia battezzata I'8 marzo 1987MARAJA CLAUDIO nato il 5 dicembre 1986di Francesco e Marconato Amalia battezzata il 9 aprile 1987DGNADINI ELISA nata il 25 dicembre 1986di Pasquale e Marchiori Jocelyne battezzata il 18 aprile 1987BIANCHI DANIELA MIRIAM nata il 20 febbraio 1987di Luigi e Galli Mariangela battezzata il 26 aprile 1987SAMUELLI GIADA FRANCESCA nata il 2 ottobre 1986di G. Paolo e Risoleo MariaPia battezzata il 3 maggio 1987RAVAZZOLO LIVIANA LUCIA nata il 24 marzo 1987di Fiorenzo e Pini AnnaRosa battezzata il 10 maggio 1987GUARISCO ISABELLA nata l'8 marzo 1987di Mauro e Ghielmetti Gabriella battezzata il 28 giugno 1987

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  • VALERIOTI LUCA nato il 17 aprile 1987di Libenzio e Frangi Rosalba battezzato il 28 giugno 1987BERNASCONI DAVIDE nato il 23 aprile 1987di Carmelo e Luzzi Ivana battezzato il 28 giugno 1987RICCOBENE CLAUDIA nata il 22 giugno 1987di Antonio e Cardali Angela battezzata il 4 ottobre 1987PROVENZANO KATIUSCIA nata il 25 giugno 1987di Antonio e Ambrosi Elisa battezzata il 4 ottobre 1987MOLETTA ANNA nata il 7 agosto 1987di Giovanni e Bernasconi Paola battezzata il 4 ottobre 1987GHIELMETTI MARIA GLORIA nata il 18 agosto 1987di Rodolfo e Ostinelli Gigliola battezzata il 4 ottobre 1987AMBROSOLI CAMILLA nata il 12 maggio 1987di Gianfranco e Allegretti Manuela battezzata l'11 ottobre 1987BISAGNO MONICA nata il 16 settembre 1987di Vittorio e Bianchi Maurizia battezzata il 17 ottobre 1987CASOLINI DAVIDE nato il 4 novembre 1987di Rolando e Sartori Maria battezzato il 13 dicembre 1987

    hanno consacratoil loro amore a Dio nel matrimonio

    TAVASCI ALFIO GIOVANNI con LANDO FABRIZIA MARIA il 9 maggioSTOCCO MASSIMO con CONCONI MARUSKA il 10 maggioPAMPALONI RENZO con LUPPI MAURIZIA MARIA il 27 giugnoBILIATO MAURIZIO con GRILLO MARIA CATENA il 29 agostoRUSSO MAURIZIO con IEFFA MARINELLA il 26 settembreDEPREDATI MAURIZIO con MINETTI ANGELA GIOVANNA il 17 ottobreBERNASCONI NICOLA con CEREA MARIANGELA il 31 ottobre

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  • per la prima volta alla mensa eucaristicail 31 maggioALBINI ALESSIAANGI DEBORABERNASCONI SERENABIANCHI AZZURRACECCATO PAMELAGRECO ALESSANDRA ALBERIO ANDREALEDDA ZELDA BERNASCONI MARCOMAFFIOLI MICHELA GHIELMETTI LORENZOMINOTTI ANNA PIGOZZO DANIELEOLIVIERO NADIA PUSTERLA DANIELEPIGA SABRINA QUADRANTI GIOVANNIREZZONICO MARIA TAMAGNI EMANUELE

    confermati nella fedecon il dono dello Spirito il 7 giugno

    AMBROSOLI VERONICA LEDDA DAILA BLANDINA MASSIMOANGELINETTA ALESSIA MELOTTI DEBORAH BROGGI GIORGIOANTONAZ LAURA ONGARO ELENA CACCIANI PAOLOBERNASCONI ORNELLA PONCIA LUCIA FONTANA ALESSANDROBIANCHI SERENA PROVENZANO CONCETTA MANTOVA FABIOCAPIAGHI NATHALIE TROPEANO GIULIA MERLO PIERCARLOFERRAZZO KATIA ALBINI CHRISTIAN MONGELLI STEFANOFONTANA FRANCESCA BIANCHI RAFFAELE SERANGELI GABRIELE

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  • vivononella comunione

    con Dio perla vita eterna:i nostri morti

    REZZONICO LUIGI morto l'8 gennaio di anni 82GRISONI SANTINA ANTONIETTA morta il 13 gennaio di anni 82CORTI ENZO morto il 20 gennaio di anni 65CAPELLI MARIA morta il 16 marzo di anni 76REZZONICO MARIA ved. BOTTA morta il 25 marzo di anni 87AMBROSOLI Padre GIUSEPPE morto il 27 marzo di anni 63LAMBRUGHI LAURA ved. CICERI morta il 13 marzo di anni 66BUTTI AMBROGINA DONADINI morta il 3 maggio di anni 75SARTORI MARIA ved. GORLA morta il 15 maggio di anni 86BERETTA CHIARA morta il 12 giugno di anni 89DE AGOSTINI INES ved. TAVASCI morta il 13 giugno di anni 77FASOLA ANTONIO morto il 4 luglio di anni 55PETTENGHI INES ved. ANGELILLO morta il 20 luglio di anni 84NICOLINI LUIGI morto l'11 agosto di anni 56CONCONI GIUSEPPINA ved, BERETTA morta il 26 agosto di anni 80GHIELMETTI ANDREA morto il 20 novembre di anni 71

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  • natale '87

    da una gentile signora

    dal comunedue nuovi cassonetti per il vetroDove mettere i rifiuti un problema semprepi drammatico.L'inceneritore, se non tecnologicamenteperfetto, inquina; te discariche lasciano spa-zio a molti dubbi e perplessit...E i rifiuti prodotti dai cittadini continuano adaumentare.Un piccolo aiuto nel rendere meno dramma-tico questo problema pu essere dato daciascuno di noi. Alcuni rifiuti, e precisamen-te carta, stracci, ferro, pile e vetri possonoessere riciclati.Anche nel nostro Comune, questi materialivengono raccolti in diversi modi e da diver-se associazioni, per cui ogni cittadino do-vrebbe prendersi l'impegno di darli agli inca-ricati della raccolta, nei modi e nei tempistabiliti, o di metterli negli appositi contenito-

    ri.Recentemente sono stati messi due nuovicassonetti per il vetro, uno a MERLINA el'altro in VAL MULINI, proprio per dare a tuttila possibilit di portare bottiglie ed ogni altrooggetto di vetro, evitando cos che questivadano a finire nel sacco della spazzatura onel cassone dei rifiuti ingombranti.Chiediamo a tutti i Ronaghesi di usare conimpegno e con spirito di collaborazione que-sti cassonetti, compresi i piccoli contenitoriper la raccolta delle pile usate, nonch diconservare carta, stracci e ferro per i gruppiche sono interessati alla loro raccolta. Inquesto modo, con il nostro aiuto, le discari-che dureranno pi a lungo e gli inceneritoribruceranno di meno e tutto questo dar unamano a rendere pi pulito l'ambiente.

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