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Giornalini della Parrocchia: 1999-2009 Don Eugenio Verga

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NATALE 2000

Quando si parla di questa festa, istintivamente nascono reazioni differenti: regali,settimane bianche, pranzi, auguri, acquisti. Ma possono, devono nascere anche reazionipositive: un avvenimento che, nella sua semplicità, ha scombussolato la storia.

Da allora, infatti, c'è un prima e un dopo la nascita di Cristo.Nella storia non ci sono solo i grandi, le guerre e la pace, le conquiste e i cataclismi,

ma ci siamo anche noi tutti. Ciò significa che la nascita di Cristo scombussola anche la no-stra storia, la nostra vita quotidiana. Per lo meno Gesù vorrebbe scombussolare la nostravita: con Lui o senza di Lui non è la stessa cosa.

All'inizio può sembrare tutto uguale, tutto come prima: proprio come quando è nato,nessuno si è accorto di Lui. Poi, quando si è calato nella vita degli uomini, non solo nellasua vita pubblica, ma anche nei trent'anni di Nazareth, allora la vita, il lavoro, le relazioni,la politica, il dolore, la morte: tutto questo ha assunto un significato... divino.

Tra il Natale e la Pasqua, le due feste più celebrate e più sentite, c'è la nostra vita, omeglio c'è la vita del Figlio di Dio che vuole vivere con noi. È la Pasqua che ha illuminatoil Natale, se Gesù di Nazareth non fosse risorto, nessuno si sarebbe ricordato di Lui. Ed èproprio questo lo stupefacente, quello che ci deve mettere in guardia: il nostro Dio è unoche quasi in punta di piedi viene in mezzo a noi, senza farsi notare, senza scomodare nes-suno.

Così facendo, è vero che c'è il rischio di non accorgersene, ma siamo avvertiti: nonsi può più essere superficiali, non si può più lasciarsi abbagliare dai "fuochi artificiali" oschiacciare dalle disgrazie.

Il bello del nostro Dio è che, pur essendo onnipotente e creatore, diventa debole ecreatura per camminare accanto a noi e incoraggiarci ad arrivare alla Pasqua: il traguardodella vita.

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Evangelo secondo la ricerca di LucaCon il giornalino parrocchiale vi viene

consegnato un opuscolo dal titolo Luca, Van-gelo della misericordia. Vorrebbe essere unINVITO concreto a leggere e meditare, inchiesa e per conto vostro, uno dei quattroevangeli che verrà proposto in questo anno li-turgico, durante la S. Messa domenicale.

Il Vangelo è lo strumento per conoscerela vita e il pensiero di Gesù Cristo. È quindiun fondamento indispensabile, un punto di ri-ferimento per tutti noi che ci diciamo cristia-ni. Può capitare infatti di essere cristiani e dinon conoscere nulla di Gesù Cristo, se nonper sentito dire o solo per certi episodi chevengono ricordati in alcune festività. La fedeche c'è in noi l'abbiamo ricevuta, quasi senzaaccorgercene, dai nostri genitori o dall'esem-pio di altre persone. Tutto questo ci è andatobene fino ad una certa età, poi, con il bisognodi indipendenza, con i problemi della vita sisente la necessità di "camminare con le pro-prie gambe", di cercare un perché ai propriproblemi.

L'esperienza di Luca, l'autore di questoVangelo, ci può essere di esempio e di aiu-to. Non ha conosciuto Gesù Cristo, non eraun ebreo ma un pagano, era una personacolta (medico), ha sentito soltanto parlaredi Gesù e del cristianesimo che si stava dif-fondendo nonostante le persecuzioni. Dapersona dapprima curiosa diventa poi at-tento e interessato a questa singolare enuova religione e - lo dice lui stesso -"dopo aver fatto ricerche accurate" diventalui stesso cristiano. L'esperienza di Lucadovrebbe essere significativa per il nostrocammino di fede: da una fede meditata evissuta quasi per abitudine ("a scatola chiu-sa") ad una fede da fare propria attraversouno studio ed una riflessione critica, par-tendo dai testi biblici e dalle testimonianzeche ci vengono dalla storia.

Il Vangelo non è un libro da leggere oascoltare e da lasciare in uno scaffale o inchiesa, ma un manuale da tenere sempresottomano che ci può essere di aiuto achiarire e a risolvere i problemi vitali.

Luca, nel redigere la sua "ricerca", ri-

mane impressionato, a differenza degli altritre evangelisti, dalla Misericordia e dallaBenevolenza di Gesù verso tutti, in modoparticolare gli ultimi, i poveri e i peccatori.

Probabilmente si è messo nei panni diqueste persone e ha sperimentato che lavita e la parola di Gesù lo hanno toccatosul vivo, gli hanno dato quello che altrinon potevano dargli. È sua la parabola del" Figliol prodigo", nella quale se da unaparte il figlio è la nostra fotografia,dall'altra - e questo è lo stupefacente - tro-viamo un Padre che è prodigo di amore(questa parabola è stata definita "la più bel-la avventura che ci possa capitare" e cheauguriamo a tutti).

Luca vuole condurci a scoprire cheGesù non solo rivela il volto dell'uomo nel-la sua povertà, ma anche che Dio vuole ri-dare dignità all'uomo qualora la perdesse:qui è il Padre prodigo di amore.

Un altro tratto caratteristico dell'espe-rienza di Luca è la sottolineatura che quan-to Gesù ha fatto continua nella Chiesa, unaChiesa composta da tutti coloro che ab-bracciavano il cristianesimo (scrive il suovangelo intorno all' 80 d.C). Questo èesplicito nel suo secondo libro, gli Atti de-gli Apostoli, ma anche nel Vangelo. GliApostoli prima e i loro successori poi, conla presenza dello Spirito Santo, riescono,nonostante le persecuzioni, a proclamareche la morte/resurrezione di Gesù era ga-ranzia non solo della sua divinità, ma cheanche la sua parola e le sue promesse eranovalide per tutti gli uomini.

Il vangelo che Luca scrive è indirizza-to ad un certo Teofilo. Il nome ha un signi-ficato particolare: amico di Dio. Si pensache dietro a questo nome non ci sia solouna persona, ma tutti coloro che sono allaricerca di Dio. Quanto più si conosce GesùCristo tanto più si conosce se stessi e si ap-prezza il vincolo che si stabilisce con Lui etra di noi.

Buona lettura e buona meditazione.

don Eugenio

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CALENDARIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHEDOMENICA 17 dicembre orario festivoIII^ di Avvento Domenica della condivisione in favore dello Zambia e della

Guinea per il condono del loro debito.Nel pomeriggio i ragazzi dell'oratorioporteranno gli AUGURI agli ANZIANI del paese.

LUNEDÌ 18 dicembre ore 7.30 S. Messaore 16.30 Novena per i ragazzi

MARTEDÌ 19 dicembre nel pomeriggio: CONFESSIONI per I RAGAZZIore 16.30 Novena per i ragazziore 20.00 S. Messa

MERCOLEDÌ 20 dicembre nel pomeriggio: CONFESSIONIore 16.30 Novena per i ragazziore 18.00 S Messa

GIOVEDÌ 21 dicembre ore 14.45 Novena per i ragazziore 16.00 Catechesi per gli anzianiore 20.00 S. Messa

VENERDÌ 22 dicembre ore 16.30 Novena per i ragazziore 18.00 S. Messa

SABATO 23 dicembre ore 18.00 S Messa

DOMENICA 24 dicembre dell'accoglienzaIV^ di Avvento ore 7.30 S. Messa

ore 10.00 S. Messa - Benedizione dei "Gesù Bambini"ore 23.15 Veglia di Nataleore 24.00 S. Messa della Natività

LUNEDÌ 25 dicembre ore 7.30 S. MessaNatale di Gesù ore 10.00 S. Messa solenne

MARTEDÌ 26 dicembre ore 9.00 S. MessaS. Stefano

MERCOLEDÌ 27 dicembre ore 18.00 S. Messa

GIOVEDÌ 28 dicembre ore 20.00 S. Messa

VENERDÌ 29 dicembre ore 18.00 S. Messa

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6 calendario

SABATO 30 dicembre ore 18.00 S. Messa

DOMENICA 31 dicembre ore 7.30 S. MessaSacra Famiglia ore 10.00 S. Messa

ore 18.00 S. Messa di Ringraziamento

LUNEDÌ 1 gennaio 2001 ore 7.30 S. MessaMaria Madre di Dio ore 10.00 S. MessaGiornata della Pace ore 17.00 Preghiera per la Pace

MARTEDÌ' 2 gennaio ore 9.00 S. MessaS. Defendente – patronoOfferta del Focatico

MERCOLEDÌ 3 gennaio ore 18.00 S. Messa prefestiva

GIOVEDÌ 4 gennaio ore 20.00 S. Messa

VENERDÌ 5 gennaio ore 18.00 S. Messa

SABATO 6 gennaio ore 7.30 S. Messaore 10.00 S. Messaore 14.30 Preghiera per i bambini

DOMENICA 7 gennaio orario festivo

PROGRAMMA CELEBRAZIONI PENITENZIALI(saranno presenti Padri Comboniani)

MARTEDÌ 19 dicembre ore 9.30- 11.30 adultiore 15.30- 17.00 ragazzi elementariore 17.00-18.00 ragazzi medie

MERCOLEDÌ 20 dicembre ore 9.30- 11.30ore 15.30 -18.00

GIOVEDÌ 21 dicembre dalle ore 20.30 adulti

VENERDÌ' 22 dicembre dalle ore 20.30 giovani

SABATO 23 dicembre ore 15.00-18.00

• Prima e dopo le S. Messe in orario: possibilità di confessioni• Nelle mattinate: Confessione e Comunione agli Ammalati

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il presepe della comunità 7

… e venne ad abitare in mezzo a noi

E il Verbo si fece carnee verme ad abitare in mezzo a noi;e noi vedemmo la sua gloria,gloria come di unigenito dal Padre,pieno di grazia e di verità. Gv. 1,14

Anche quest'anno Gesù torna ad abi-tare in mezzo a noi: nei nostri cuori, nellenostre famiglie, nelle nostre case, nelle viedel nostro paese.

Vuol essere un po' questo il richiamoche emana dal presepe allestito in Chiesa: lagrande stella con intagliata la Sacra Fami-glia ci dice che ancora una volta il Padrenon si è stancato di noi. Di più; le stessestelle poste ai vari angoli del nostro paese cidicono che Dio non è lontano dall'uomo malo va a cercare, per camminare con lui, lìdove normalmente vive, dove transita fret-toloso, dove lavora, dove soffre per i dolorima anche gioisce per i tanti semplici mo-menti sereni: il sorriso di un bimbo, il caloredi una famiglia, l'incontro con gli amici,un'alba od un tramonto...

Le stelle nascono da un lavoro porta-to avanti in varie domeniche all'oratorio,dove tutti, piccoli e grandi, figli e genitori,INSIEME, hanno dato vita ad un camminoche, anche esteriormente, ci ha aiutato aprepararci al Natale.

Forse, e non vorrei affermare eresie,anche questo fa parte di quel "vedere la suagloria" oggi che ci ricorda il Vangelo.

Ci aiuti il presepe, semplice delle no-stre case, stilizzato delle stelle sparse nellefrazioni, o magari elaborato e significativoche magari visiteremo, a sollevare gli occhi

per vedere questa gloria di cui il Padre ci faun po' partecipi con la venuta di Gesù tranoi. Impariamo a guardare oltre i nostri ca-noni per cui gloria e successo sono sinonimidi potere, soldi, immagine, visibilità. Lagloria del mondo non sembra proprio esserequella del Dio di Betlemme in cui crediamo,espressa nella disarmante povertà di unastalla, per niente notata dai potenti di allora,da quelli che contano ma con un semplicepubblico di pastori.

Eppure è questo bambino che "pienodi grazia e di verità" può rendere piena lanostra vita; cosa che le moderne sirene am-malianti ancora non riescono a compiere.

FELICE

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8 news dall'oratorio

aspettando il natale...

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racconto di natale 8

il presepe del 2000Gabriele ci aveva pensato e ri-

pensato, ma non riusciva a decidere.Ogni anno le cose diventavano semprepiù complesse e sinceramente, per ilduemila, aveva sperato in qualcosa dispeciale, in una cornice "globale" cheavesse però conservato e alimentatol'incanto di quella notte..

Il suo compito era molto delicatoe non certo facile, anche se il Capo nonera un tipo esigente. Anzi. Per milleno-vecentonovantanove volte ci era sem-pre riuscito ed era sicuro che, malgradole reali difficoltà e le notizie raccoltedal sito www.paradise.ciel, avrebbe purtrovato un posto adatto.

Ripensò ai secoli passati e cercò di ti-rare le somme: guerre, torture, rivoluzioni,violenze, repressioni, persecuzioni, ingiusti-zie, schiavitù. Si soffermò su quello appenatrascorso e aggiunse: aborto, droga, Aids,pedofilia, mafia, divorzio, olocausti, eutana-sia, sconvolgimento ecologici, sfruttamentodei minori, debito estero, clonazione, pillo-le, virus, attentati, sequestri, scafisti.

Volò e volò fino a stancarsi. Il tempostringeva e i giorni del parto stavano percompiersi: doveva trovargli un posto. Nonche duemila anni prima fosse stato più faci-le. Tutt'altro. Egoismo e indifferenza regna-vano sovrani: non però fra i pastori e i magi,fra le persone semplici e quelle potenti unitenell'umiltà e nell'adorazione.

Sorvolò una grande città e qualcosagli disse di fermarsi: le luci, il frastuono el'inquinamento non gli impedirono di "senti-re" tutto l'insieme di quelle folle giubilariconvocate da un bianco Vegliardo. Era lavoce dei carcerati, degli anziani, dei giova-ni, degli ammalati, delle famiglie, dei bam-

bini, degli agricoltori, dei disabili, dei mili-tari, degli sportivi, dei politici, dei religiosie dei laici. Era la voce di ciascuno e di tutti..

E il suo volto si illuminò: Sì - si disse- da quella Porta Santa era passata tuttal'umanità, con il suo carico di colpe, di sag-gezza, di entusiasmo, di dolore, di solitudi-ne, di fragilità, di responsabilità, di amore,di gioia, di speranza e di innocenza, di lavo-ro, di emarginazione, di vocazione, di testi-monianza, da portare davanti a Lui, insiemea Lui e per Lui.

Non ebbe più dubbi. L'Arcangelo tor-nò a Casa, da Maria e da Giuseppe. Gesùvoleva nascere ancora e lui avrebbe anchepotuto immaginarselo - senza arrovellarsitanto - che la sostanza sarebbe stata quelladella prima volta e di sempre.

Dal grembo ferito di Betlemme e dal-la culla della cristianità, la bimillenaria co-meta sarebbe tornata a risplendere ancorasull'intera terra, per tutti gli uomini di buonavolontà.

Buon Natale!ANNA B.

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10 il natale, oggi

natale 2000:una speranzache si rinnova

Strana questa nostra epoca di omolo-gazione culturale, di orgia consumistica, ditempo affannato, compresso, rubato allecose essenziali della vita. Strano, in fondo,ritrovarsi addosso un'altra volta il Natale, lafesta religiosa più sentita dell'anno e veder-sela trasformata, ridotta ad uno dei tanti ritipagani che contrassegnano la nostra moder-na esistenza.

Corriamo il rischio che il messaggioprorompente, la novità entusiasmante di Dioche diventa uomo ed entra nella Storia sianascosta, fatichi a trovare ancora spazio nelnostro globalizzato calendario, fatto di ap-puntamenti così troppo ravvicinati.

Poi ne parli con le persone che incon-tri, con gli amici e ti accorgi subito che unpo' tutti abbiamo nostalgia del Natale di unavolta, quello che attendevamo da bambini,accompagnato dal profumo intenso e gioio-so delle bucce di mandarini poste ad essic-care sulla stufa di casa, dei nostri nasi gelatischiacciati contro le vetrine dei negozi afantasticare, a fare previsioni sul possibile,forse unico, regalo che avremmo ricevuto,dell'attesa magica e solenne davanti al Pre-sepe.

Invece siamo scivolati, quasi inconsa-pevolmente, in un'epoca avara di sentimenti,

in cui cerchiamo spasmodicamente surroga-ti di ciò che abbiamo perso e pensiamo diaverli trovati nei mille feticci di cui ci cir-condiamo, convincendoci di essere diventatipiù felici, più appagati.

Ecco allora rincorrere la pubblicitàassordante ed invadente, seguire l'istigazio-ne all'acquisto, magari via Internet, tantoper sembrare più alla moda, più al passo coitempi.

Viviamo nell'era dei bisogni inventa-ti, dell'inessenzialità, del superfluo assurto anormalità, credendo di essere per questo piùliberi.

Ci abituiamo agli slogan più facili,alle semplificazioni, alle strade più corte,evitando le salite che fanno crescere e negliincroci della vita spesso scegliamo la viapiù comoda, non la più vera.

Tornare dunque all'autenticità del Na-tale, alla sua atmosfera silenziosa ed avvol-gente, scrutando con la semplicità dei pasto-ri che accorsero alla grotta di Betlemme ilnascere di una speranza che si rinnova, ri-scoprire il desiderio profondo di scuotercidalla nostra sonnolenta indifferenza per co-gliere, al di là del rumore che ci sommerge,un momento di pace e di serenità.

MAURIZIO

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opinioni pre-natalizie 11

"il natale che vale"? al supermercato!

Sono ormai obsoleti quei trafficanti ocosiddetti "mercanti del tempio" che tanto fe-cero incollerire Gesù: oggi i mercanti se li co-struiscono loro stessi e se li gestiscono in pro-prio i loro " templi-mercato". E con notevolerispondenza, tanto da accogliere più "cristia-ni" loro di tante nostre chiese, persino di do-menica! Se è inevitabile e fatale, dunque, cheanche a Ronago ne arrivino i manifesti pub-blicitari, doveva essere del tutto evitabile, in-vece, l'ultimo, apparso in ordine di tempo, inquanto decisamente irriverente, beffardo senon blasfemo! Nel suo messaggio...natalizio,infatti, il manifesto di un super-tempio propo-ne e suggerisce con sicumera e sussiego non"un" suo natale commerciale, bensì.. ."il nata-le che vale"!

Ho letto su televideo Rai del5.12c.m.:"lo stress del Natale inizia il 7 dicembre, unasindrome porta la coppia a litigare fra loro.. ilNatale diventa fonte di colpe per chi teme dinon ricambiare i regali in modo adeguato..."ecc. ecc.

Ecco, dunque, in sintesi il proposto"natale che vale", ovvero il consumismo con-suma gli stessi consumatori, mentre per con-tro rigenera ampiamente, eccome, i mercantidel "super-tempio", per cui "il natale chevale" vale proprio per loro!

Grazie a Dio, il "Natale che vale" noncorrisponde alla festa dell'apparato gastrico,bensì a quello del cuore, della mente, dell'ani-ma, dell'intelletto, della buona volontà, dellaspiritualità, della fede e quindi a quello delcristiano umile, sobrio, temperato, generoso,gioioso, vivo: del cristiano cioè che può edeve anche poter dire al Bambino Gesù: eccoi miei doni, i doni per te, presente nei bambiniinfermi e sofferenti, abbandonati, immigratied in orfanotrofio; nei bambini delle squalli-

de, violente, invivibili periferiecittadine...ecco i doni per te presente negli an-gosciati, inconsolabili orfani di genitori di-vorziati, separati, divisi o litigiosi, sciatti,egoisti e prepotenti; nei bambini dei tristi, de-lusi e defraudati disoccupati...

Il Natale è poter dire al BambinoGesù: ti abbiamo adottato " a distanza" tra ledecine di migliaia dei "bambini di strada", ri-pudiati, smarriti, spauriti, affamati,angariati...ti abbiamo soccorso e sostenuto neibambini handicappati, mutilati, deformi, para-plegici...accolti dallo smisurato e gigantescoAmore dei tanti oramai leggendari "rambo"della Carità e della tua santa Chiesa: i donCottolengo, i don Guanella, i don Gnocchiecc... ed i numerosissimi intrepidi silenziosisacerdoti, suore, laici...

Il Natale è poter dire al BambinoGesù: ti stiamo riscattando e proteggendo neibambini rapiti o venduti come schiavi e comeschiave, bestialmente utilizzati da criminalidegenerati assassini.. .ti stiamo soccorrendoin quelle popolazioni tanto miserabili da nonpoter disporre di alcun medicinale né di ali-menti per i loro bimbi e che a volte sono poitrasformati e sfruttati come cavie e quindi ul-teriori vittime di spietate e scellerate multina-zionali del farmaco.

Natale è poter confidare al BambinoGesù: noi ti invochiamo, ti supplichiamo, tipreghiamo per le schiere, le moltitudini dibambini vittime di una "Via Crucis" senzafine per interminabili guerre fratricide, stragi,genocidi, deportazioni...ma ti preghiamo e tiamiamo anche in quei bambini "ricchi" chetroppo frequentemente subiscono violenze,angherie e maltrattamenti, pur vivendo nelleopulente terre d'Europa: bambini costretti a

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12 opinioni pre-natalizie

vivere in case trasformate in discariche im-monde delle fogne televisive ed allevati edalimentati come vitellini senz'anima...

Ma Natale è anche giorno di offertepersonali, di impegni individuali come adesempio quello minimo di evitare, in presenzadi bambini, parole oltraggiose, imprecazioniblasfeme, ingiurie, insulti, dispetti contro vi-cini di casa, di condominio, di cortile, oppure,ancora meglio, di sorridere finalmente e rive-rire e salutare Te in tutti i bambini che si in-contrano, in tutti i bambini dei vicini, ma an-che di considerarli tutti uguali ai nostri bam-bini.. .ed amarli in egual misura.

È vero: non esiste un comandamento afavore del bambino così com'è il quarto per ilpadre e la madre, tuttavia il Vangelo scarica escaglia un'invettiva, quasi un'imprecazione dalasciare stupefatti e sgomenti quando lo stes-so Gesù, mite ed umile di cuore, auspica edincita a farsi buttare dentro il mare con unamacina da mulino legata al collo piuttosto chediventare causa di scandalo anche per un solobambino!

Sarà coincidenza, fatalità, caso, ma stadi fatto che l'essere stata individuata col nomedi Nino e Nina, ossia bambino e bambina,l'origine dei recenti, inesauribili e funesti nu-bifragi significa confermare, avvalorare, atte-stare decisamente che tali alluvioni non sonoaltro che lacrime! Lacrime struggenti di san-

gue dei bambini di tutto il mondo, lacrime di-sperate, inconsolabili, sconosciute, lacrimesoffocate, umiliate e sopraffatte dal giogo del-la prevaricazione, della corruzione dello sper-pero e delle dissipazioni di un inverecondo si-stema di vita...forte anche della nostra supinainsipiente assuefazione e sudditanza e servili-smo., cioè per il peccato di omissione!

Ma quelle innocenti ed inquietanti la-crime mai si sono disperse né dissipate perchétutte le lacrime della terra arrivano inevitabil-mente al Cielo, da dove, accolte ed accumula-te amorevolmente, eccole rigettate sulla terra,a presagio di ben più terribili ed ulteriori "ca-stighi"!

Ma se Dio Padre continua a donarebambini alla pur nostra ingrata dissestata esmarrita umanità è perché la vita deve conti-nuare, comunque, e se ci dona bambini è ulte-riore suo segno, impronta e miracolo di Amo-re visibile: visibile nel bambino. Come si po-trà dunque o ci si illuderà di poter continuaread oltraggiarli, ripudiarli, ucciderli?

Per quanto potrà essere alta o altissimala scienza, la tecnologia, il progresso, l'evolu-zione, la civiltà del terzo millennio, quanto-meno noi "cristiani" teniamo ben presente chenessuno arriverà mai a togliere, a cancellareuna sola virgola dal Vangelo! Né una sola ma-cina!

GIUSEPPE GAVIOLI

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gam 13

gli auguri dei nostri bambini adottivi

Sono appena arrivate al GAM 24 letterinedei nostri bambini adottivi africani, con dei bel-lissimi disegni e accompagnate da uno scritto diSuor Amelia, con cui ringrazia per l'aiuto chestiamo offrendo a questi piccoli e che, malgradole enormi difficoltà, è motivo per lei e per tutti imissionari di ringraziamento e di lode al Signoreche li sostiene sempre più nel realizzare la pro-pria vocazione a favore dei più poveri e dei piùabbandonati. Suor Amelia, con tanta riconoscen-za, aggiunge gli AUGURI più cari e più belli inDio, a tutti noi, per il NATALE 2000 e perl'ANNO 2001.

Domenica 10 dicembre 2000 si è conclusoil tradizionale Banco Vendita, arricchitoquest'anno da numerosi oggetti d'artigianato delBurundi e, come sempre, abbellito dai lavori diabili ed esperte mani...nostrane.La generosità degli affezionati acquirenti ci hafatto raggiungere la somma di £ 6.225.000 =Ai collaboratori del Gam, a tutti gli amici deimissionari e della Casa di Gino un GRAZIE DICUORE per la sensibilità dimostrata verso le ini-ziative di questo anno. Ricordiamo ancora traqueste le ADOZIONI a DISTANZA di ragazzi eragazze Pokot che hanno raggiunto il numero di24! Ma tanti sono ancora i bambini che hanno bi-sogno del nostro aiuto. E tra loro ci sono Irene,Joseph, Peter, Stephan, Ngura, Isak, Moses, Jose-ph Achigia... Noi del Gam continuiamo a bussarealla porta del cuore di ciascuno, anche alla tua: senon hai ancora una adozione a distanza, se puoi,prova a pensarci per il 2001 ; la tua generositàpermetterà loro di andare a scuola!NOTIZIA DELL'ULTIMA ORAOgni, primo giovedì del mese si terrà, nella chie-sa parrocchiale, l'adorazione eucaristica, dalle ore17 alle ore 20. per il 2001 si invitano tutti i gamitia parteciparvi, così si potrà pregare per i missio-nari, come loro sempre ci chiedono. Ciascunopuò scegliersi un tempo a lui congeniale per starecon Gesù Eucaristia in preghiera.

Ecco lo scritto mandato da una bambina adot-tiva. Anche tutti gli altri bambini ringrazianoper il nostro sostegno e invocano su di noi labenedizione di Dio.

Caro sostenitore,sono molto felice di scriverti questa lettera.Come va nel tuo paese? Vorrei parlarti dellamia famiglia e del mio villaggio, in particola-re di Amakuriat.Nella mia famiglia siamo in cinque: una ra-gazza e quattro ragazzi. Io sono la sola chesia andata a scuola e mi piace molto. Sto fre-quentando la quinta e l'anno prossimo sarò insesta.Qui ad Amakuriat abbiamo avuto una fameterribile perché non ha piovuto per oltre settemesi quest'anno e così i miei genitori sono do-vuti diventare nomadi.Saluta tutta la tua famiglia. Buon Natale.La tua bambina adottiva Elizabeth Sunday

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14 la celebrazione della cresima

i nuovi testimoni della nostra comunità

Domenica 3 dicembre, prima di Av-vento, una data inconsueta per ricevere ilSacramento della Cresima, ma - come hadetto Mons. Calori a nome del nostro Ve-scovo - "niente avviene per caso".

Una data importante per 17 ragazzidella nostra comunità, è il punto di partenzaper un cammino, quello della loro vita diadulti, fatto di attese e di speranze: lo Spiri-to Santo ci aiuta e ci dà la forza per testimo-niare quella fede che i nostri genitori ci han-no trasmesso.

Leggendo i pensieri dei nostri 17 te-stimoni, si può cogliere la grande emozionevissuta durante la celebrazione eucaristica, ("ero nervosa e non sapevo cosa diredall'emozione" - " la cresima è stata bellissi-

ma, era tutto stupendo e meraviglioso" - "horicevuto la cresima con felicità, sapendo chesarebbe stato un impegno da continuare acoltivare nel bene"), la consapevolezza diessere diventati "ancora più cristiani, piùgrandi e responsabili". La maggior parte diloro è rimasta colpita dall'esempio fatto daMons. Calori durante la predica: "il calcia-tore di riserva deve stare sempre all'erta equando è chiamato a entrare in gioco deveseguire le indicazioni dell'allenatore. In que-sto caso l'allenatore è lo Spirito Santo e igiocatori siamo noi".

Le offerte dei ragazzi e delle loro fa-miglie sono state devolute al Gam per l'ado-zione di un bambino africano della missionedi Suor Amelia.

LE CATECHISTE

VOCI DALLA GERMANIAGiusto in tempo prima che le rotative parrocchiali si mettano in moto, vorrei farvi partecipidella bellissima esperienza che noi cantori di Ronago, cresciuti sotto la guida del Maestro Cle-rici e affidati, in questa occasione, alle mani di Mario Grisoni e Davide Pusterla, abbiamo con-diviso dall'8 al 10 dicembre con la corale di Uggiate e con la mitica Filarmonica S. Cecilia, intrasferta ad Adelsdorf per i rispettivi concerti natalizi.Non c'è il tempo per una cronaca dettagliata, che si può tuttavia riassumere nella splendida ac-coglienza da parte delle famiglie, della comunità e delle autorità di Adelsdorf.Una cronaca non direbbe comunque tutte le sensazioni che abbiamo provato e che più contanonel cuore di tutti. Come quella di esserci sentiti veramente uniti agli amici di Uggiate, accom-pagnati da Don Vercellini, di essere stati orgogliosi e felici di portare e ricevere insieme a loroin Germania un regalo di Natale fatto di canti e di musica, di aver scoperto la bellezza del pae-saggio bavarese, il calore di un'affettuosa ospitalità, il suggestivo volto architettonico, storico,culturale e natalizio di Norimberga e delle sue cattedrali, la magia dell'Avvento tedesco.In questo anno giubilare, in cui tanti popoli si sono mossi, è come se avessimo vissuto un dop-pio gemellaggio: quello con la gente di Adelsdorf e, prima ancora, quello con i nostri "vicini dicasa ". Una piccola ma significativa goccia nel mare a volte tempestoso della globalizzazioneche - se lo vuole veramente – con impegno e passione, può superare spazi, confini e mentalità,per unirsi e per crescere insieme.

ANNA B.

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anagrafe parrocchiale 15

SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADREANNA MULLER di anni 94 il 7 dicembre 1999BERNASCONI ANTONIO di anni 70 il 2 gennaio 2000BOTTA EMMA di anni 91 il 6 aprileTAVASCI GIULIO di anni 66 il 26 aprileCAPIAGHI ARTURO di anni 91 il 27 maggioSALINA ALESSANDRA di anni 87 il 28 maggioTAVASCI MARINO di anni 65 il 13 luglioBIANCHI LUIGI di anni 63 il 15 luglioGESTRA EMMA di anni 80 il 26 luglioSOMAINI AMELIA di anni 96 il 30 luglioLURATI MARIA di anni 91 il 2 agostoBOLDRIN AFRA di anni 79 il 19 agostoRIGAMONTI ERCOLE di anni 86 il 21 agostoALBERIO EUSTORGIO di anni 90 il 19 settembreREZZONICO MARIO di anni 88 il 13 ottobreCARNEVALE VINCENZA di anni 83 il 26 ottobreMASCETTI ANTONIO di anni 67 l'1 novembreRANZA ROCCO RINALDO di anni 93 il 12 dicembre

SONO ENTRATI A FAR PARTE DELLA FAMIGLIA DEI FIGLI DI DIOCON IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

STRAZZERA LUCKY di Andrea e Caterina il 9 gennaioCAPELLI MORENO di Davide e M. Rosalia il 9 gennaioMAGISTA' MARTINA di Roberto e Barbara il 6 febbraioCOLACINO FEDERICO di Angelo e Rosalba il 6 febbraioMARINI STEFANO di Andrea e Nadia il 5 marzoPEITI CAMILLA di Roberto e Carla il 5 marzoLA PORTA FRANCESCA di P. Francesco e Elena il 5 marzoLAMBRUGHI ELENA di Graziano e Sabrina il 2 aprilePIVA GIULIA di Ivan e Monica il 2 aprileBIANCHI DENNIS di Damiano e Alessia il 7 maggioVILLANOVA ALICE di Carmelo e Emilia il 4 giugnoPIVA NATAN di Mauro e Edy il 9 luglioGHIELMETTI MARCO di Claudio e Francesca Maria il 9 luglioFASOLA SIMONE di Adelio e Floriana il 3 settembreDE RINALDIS GIANLUCA CRISTIANO di Adamo e M.Grazia 1'1 ottobreMAESTRI FRANCESCA di Mattìa e Raffaella 1'1 ottobreMONTALBANO ANDREA di Leonardo e Sabrina l'8 dicembre

HANNO CONSACRATO IL LORO AMORE CON IL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO

ALBERTO MARCHESI e CAPIAGHI ROBERTA il 2 dicembre

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ENTE SCUOLA DELL'INFANZIA “ARCOBALENO”Anche quest'anno, in occasione delle festività natalizie, la Scuola Materna promuove le tra-dizionali iniziative che diventano un sostegno all'importante compito che da sempre svolgeper la crescita umana e cristiana dei nostri bambini. Gli appuntamenti sono i seguenti:

Sabato 23 dicembre 2000 dalle ore 17.00

TRIPPA ALLA RICKYSabato 6 gennaio 2001 nel pomeriggio, dopo l'incontro di preghiera

INCANTO DEI DONI DELL'ALBEROseguirà l'estrazione dei biglietti della lotteria.

BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO A TUTTI!