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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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PREGHIERA PER LE VACANZE

MA TU MI DICISono sfinito,amareggiato e vuoto,non ce la faccio più.

Ma Tu mi dici:vieni e ti ristorerò.

Non ho più niente,non ho più voce,sono uno di quelli che noncontano.

Ma Tu mi dici:beati i poveri!

Il doloreè il mio pane quotidianoe i miei occhi sembrano

sorgenti inesauribilidi lacrime inutili.

Ma Tu mi dici:beati quelli che piangono!

Ho una voglia pazzadi gridare "Adesso basta"!

Ho anch'io i miei diritti,mi voglio far sentire,voglio la mia rivincita.

Ma Tu mi dici:beati i miti egli operatori di pace!

Signore, quelli che mi hai

datocome fratellimi schiacciano,mi calpestano,mi seppelliscono.

Ma Tu mi dici:se il grano di frumentonon muore,rimane solo.

Io mi sento fattoper la vitae attorno a mescopro congiure di morte.

Ma Tu mi dici:Io sono la Vita!

SCEGLIEREDI VIVERE

E ora tocca a voi battervigioventù del mondo;siate intransigentisul dovere di amare.Ridete di coloroche vi parlerannodi prudenza, di convenien-

za,che vi consiglierannodi mantenereil «giusto equilibrio»,questi poveri campionidel giusto mezzo.La più grande disgrazia

che vi possa capitareè di non essere utilia nessuno,e che la vostra vitanon serva a nulla.

RAOUL FOLLEREAU

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DOMENICA 19 AGOSTO, ALLE ORE 20, SOLENNEESPOSIZIONE DELLA STATUA DELLA MADONNA

DOMENICA 26 AGOSTO 1990FESTA IN ONORE

DELLA NOSTRA MADONNALa festa sarà preceduta da nove giorni di

preparazione nella preghiera comune,nell'ascolto della Parola di Dio e nella

celebrazione del sacramento della confessione

pellegrinaggio parrocchialedomenica 23 settembre 1990AL SACRO MONTE DIVARALLOSono aperte le iscrizioni -

Quota di iscrizioneL.15.000 Il pranzo saràpresso un ristorante delluogo oppure colazione alsacco -II programma dettagliatoverrà comunicato inseguito

UNA CARTOLINAPER DIRE LA NOSTRA

AMICIZIATanti saluti... In vacanza si stabene... Un ricordo... e tante altreespressioni giungono alla nostra comu-nità parrocchiale in questi primi giornidi vacanza... Noi ci auguriamo che nearrivino tanti di questi pensieri e diquesti ricordi da tutte le parti d'Italia edel mondo. Non possiamo rispondere atutti, ma vogliamo che a tutti giunga ilnostro grazie e la nostra amicizia.

esercizi spirituali per giovaniUn'esperienza forte di Dio, nell'ascolto personale e comunita-rio della sua Parola, in vista di una scelta di vita cristiana.

- da domenica 5 agosto (ore 17.00) a giovedì 9- a Gualdera di Campodolcino (So), presso la casa delle Suoredi Mese- tema: "Pellegrino dell'Assoluto: s .Bernardo (1090-1990)"A partire dall’insegnamento e dalla testimonianza di fede diquesto grande maestro di vita spirituale, saranno riletti i temifondamentali della vita cristiana, per un'adesione più gioiosa econvinta.- guida: don Oscar Cantoni- i posti a disposizione sono trenta. Le iscrizioni si ricevono en-tro il 20 luglio, presso il Settimanale – Como – tel. 031.263533

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IL PRIMO PIANO PASTORALE di mons. MAGGIOLINI

ORIGINALITÀ CRISTIANA E VOCAZIONIPorta la data del 17 giugno 1990, festa del Corpoe del Sangue del Signore: una coincidenza cheha un preciso significato, perché segnala subitoil centro generatore del cristiano e della Chiesa,nel loro profilo più forte, nelle note essenziali. Èil primo "piano pastorale" che ci consegnaMons. Maggiolini, destinato a dare unità di mo-tivazioni, di stimoli, di prospettive, all'impegnodi tutta la diocesi per l'anno di lavoro che ci stadavanti: il 1990-91. Ha come titolo: " Originalitàcristiana e vocazioni sacerdotali e religiose";non è un sunto di dogmatica o spiritualità, nonvuole essere neppure una "lettera pastorale" insenso tradizionale. Intende, invece, offrirsi come"proposta di una meta ecclesiale e come indica-zione di un cammino educativo di fede, per rag-giungerla".La meta che si segnala è un risveglio del sensodella radicalità cristiana in tutto il Popolo di Dio.Il cammino educativo è la considerazione degli"stati di vita" sacerdotale e religiosa. Questa rin-novata attenzione è proposta come stimolo al ri-cupero di un'esistenza evangelica profondamen-te impegnata da parte di tutti i credenti. Anche invista di una missione più limpida e di un servi-zio ai "poveri" più generoso.Non è il luogo, questo, per descrivere dettaglia-tamente i contenuti del "Piano". Basterà direche, dopo aver chiarito le ragioni della scelta, c'èuna parte centrale dedicata ai sacramenti dell'ini-ziazione cristiana, origine di ogni vocazione ealla complementarità delle varie vocazioni nellaChiesa. Seguono alcuni capitoletti sugli "ambiti"della pastorale vocazionale, sulle modalità dellaproposta e sull'atteggiamento che genera rispostegenerose. C'è, infine, la descrizione di "lineepratiche e attuative" che si concretizzano in abi-tudini da avviare o da consolidare, appuntamentida valorizzare, iniziative di particolare significa-to. C'è da augurarsi, comunque, che la letturanon parta da queste ultime pagine, ma si disten-da con serena attenzione e soprattutto con spiritodi fede a cogliere, gustando, il movimento e

l'articolazione della proposta nel suo insieme.Anche per la facilità e la scorrevolezza del lin-guaggio, il testo (che è condensato in un librettodi un'ottantina di pagine in formato tascabile) èaccessibile a tutti e si presta sia alla riflessionepersonale, sia come punto di riferimento per cre-scere insieme nella conoscenza di Cristo enell'amore alla Chiesa, sia come strumento perprogettare insieme un impegno di servizio pasto-rale negli ambiti e nei momenti più diversi.Non deve sfuggire, in ogni caso, il punto focaledel "Piano", che consiste nel rapporto tra la radi-calità cristiana, cui tutti siamo chiamati, e le vo-cazioni di speciale consacrazione, che tutti dob-biamo promuovere e, prima ancora, domandareal Signore.Fra tutte le vocazioni, infatti, ce ne sono alcuneche, pur non essendo "più importanti" delle altre(come si fa a dire che la vocazione ad esseremamma o papà è meno importante di quella del-la religiosa o del prete?) rappresentano, però,una fonte insostituibile di crescita per la Chiesa,per la sua edificazione come comunità del Si-gnore, per la sua santità. La proposta degli "statidi vita" sacerdotale e di Verginità per il Regno -quando è fatta come si deve - fa correre aria fre-sca e nuova nei nostri ambienti spesso appesan-titi da climi malsani o rarefatti per aria "condi-zionata". Tutti i credenti sono costretti a rivedereil proprio stile cristiano di pensare e di agire. Losi dice con schietta semplicità nella premessa del

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Piano: "la catechesi acquista la purezza e l'incisi-vità aspra e affascinante del Vangelo; la famigliaè chiamata a rinnovarsi davanti al Signore; la pa-storale giovanile è sollecitata a svincolarsi daglischemi deludenti della mesta cultura diffusa....".Sui tre grandi temi della pastorale diocesana,siamo provocati da un freschissimo stimolo, dauna nuova occasione. Il Piano Pastorale 1990/91è già in distribuzione, in queste settimane, pres-so il Settimanale della Diocesi e attraverso i Vi-cari Foranei, per una prima lettura. Una presen-tazione ufficiale verrà fatta dal Vescovo nel cor-so di tre giornate che avranno luogo nella primasettimana di settembre a Colico, presso il Colle-gio Sacro Cuore. A partire da oggi, e per il cam-

mino futuro, incomincia l'impegno della rispo-sta.

Nel duomo di Como, il 10 di giugno

IL CONVEGNO DELLECORALI

È sempre difficile esprimere a parole ciòche abbiamo provato, domenica 10 giu-gno scorso, in Duomo, partecipando alConvegno delle Corali.53 corali e circa 2000 cantori, accomu-nati da una medesima passione: il cantocome espressione di fede e di lode al Si-gnore.Sul volto di ciascun cantore traspare lagioia di trovarsi insieme per la liturgiaeucaristica, trasmessa dalla Rai-Tv epresieduta dal nostro Vescovo che,all'omelia, saluta e ringrazia tutti i gruppicorali, ha parole di incoraggiamento pertutti, perché si continui a cantare che Dioè amore, verità, bontà e bellezza, constupore e riconoscenza. Ci dice ancorache le musiche così belle e suggestiveesprimono un augurio: vivere una santitàcontenta: il mondo ne ha bisogno.Allo scambio della pace, uno sventolio difoulards gialli: è un gesto simbolico di undesiderio dì pace con tutti i telespettato-ri.Dopo la celebrazione eucaristica, ci tro-viamo tutti sulla piazza del Duomo per il

canto finale: è un inno di lode cheesprime tutto il nostro entusiasmo.E, mentre ci salutiamo, facciamo nostroil pensiero di S. Agostino e lo condividia-mo con tutto il cuore:"Chi ha cantato di tutto cuore e con gio-ia:Ama quel che ha cantato,Ama il luogo dove ha cantato,Ama Colui per il quale ha cantato,Ama infine coloro con i quali ha cantato."

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13 maggio, la celebrazione della cresimaDopo un intenso periodo di preparazione sotto laguida di Don Antonio e di Suor Elena, domenica13 maggio, durante la celebrazione presiedutadal vicario episcopale Mons. Enrico Bedetti, 18nostri ragazzi e ragazze hanno ricevuto la con-fermazione dello Spirito Santo.

Le parole che Mons. Bedetti ha pronunciatoall'omelia sono state semplici, ma molto efficacied improntate soprattutto al fatto che il Sacra-mento della Cresima non è il punto di arrivo nelcammino di catechesi, ma è il punto di partenzaper una testimonianza cristiana più adulta e piùconsapevole. È un dono grande, che comportamaggiore responsabilità e impegno di fronte allavita che, con le sue scelte, si apre davanti a que-sti adolescenti.È stato bellissimo il richiamo all'esempio di Pa-dre Giuseppe e la preghiera affinché la chiamatadi Dio avesse a realizzarsi anche nel gruppo diquesti nostri ragazzi.Essi sono i germogli pronti a sbocciare nella no-stra comunità e tutti noi abbiamo pregato perchélo Spirito Santo possa mantenere sempre nelloro cuore,con pienezza, tutti i suoi doni.

UNA MAMMA

COME HANNO VISSUTO LA CRESIMA

* Quando sono uscita di casa con i miei genitoriero emozionata e mi sono ricordata la mia primaComunione: era come in quel momento! Mi sen-tivo impaurita e sono entrata in chiesa con ilcuore che mi batteva forte. H trovato però il sor-riso della mia Madrina che mi ha incoraggiato.La messa e iniziata ed è echeggiato il nostro"ECCOMI", alla chiamata del nostro nome.

* Penso di aver saputo ricevere bene lo SpiritoSanto perché, oltre a una vasta preparazione,quel giorno ho avuto l'appoggio della famiglia, ilsostegno della madrina, poi dei vicini di casa,con il loro sorriso. Tutti mi hanno ricordato chela cresima non doveva essere una festa a cuidare importanza solo nel momento della celebra-zione, ma doveva essere un fatto che avrebbecambiato la mia vita nella comunità e in fami-

glia, perché mi dona un aiuto al quale rivolgerminel momento del bisogno, lo Spirito Santo.

* Dopo aver ringraziato tutti della bella giornatatrascorsa, mi rimaneva di ringraziare il Signore.Per questo insieme ai miei genitori siamo andatiin chiesa, dove abbiamo pregato e ringraziato ilSignore.

* Io mi sentivo al centro dell'attenzione (...tuttele persone si voltavano a guardare e io non ave-vo il coraggio di guardare, altrimentisvenivo!...). La messa andò molto meglio diquanto me l'aspettassi.

* La messa è cominciata in modo solenne. Du-rante la predica Monsignor Enrico Bedetti ci haspiegato con parole semplici il significalo diquesto sacramento e ci ha invogliati a continuaread andare a messa e a catechismo, incoraggian-doci a essere disponibili verso il prossimo, comeP. Giuseppe.

* Alla sera pensavo che il dono più bello, tra itanti che avevo ricevuto, è stato quello dello Spi-rito Santo, per cui aveva valore l'invito e la pro-posta di don Antonio di partecipare al mese dimaggio per un momento di preghiera e di rifles-sione.La giornata della cresima è stata per me uno deimomenti più significativi della mia vita.

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27 MAGGIO, IN UN CLIMA DI FEDE,LA FESTA DELLA PRIMA COMUNIONEIn un clima festoso, domenica 27 maggio abbia-mo ritrovato in piazza i 16 bambini che già ave-vamo incontrato nello scorso numero del giorna-lino, quando avevano celebrato la Prima Confes-sione.Da allora sono passati due mesi, rapidissimi eimpegnativi; per Don Antonio, per Renata e Vit-torina, per i bambini e... anche per noi genitori.Tutti abbiamo cercato di prepararci beneall'incontro con Gesù Eucaristia, facendo tesorodelle parole di Don Antonio, che più volte ci hainvitato a riflettere sull'essenza del dono di Gesùe non solo a pensare alla festa e ai regali.Così, quel mattino i bambini esprimevano vera-mente, con la loro innocenza e col loro sorriso, ilvero ed unico significato del cammino percorsoinsieme.Erano sistemati a semicerchio attorno all'altare,come fiori bianchi; la chiesa era gremita eall'inizio si era tutti un po' emozionati. Ma labellezza dei canti e soprattutto la gioia che DonAntonio ha saputo esprimere con le sue parole econ una liturgia semplice e bellissima hanno sa-puto farci pensare solamente alla grandezzadell'amore di Gesù, facendoci capire che a no-stra volta dobbiamo saper diventare dono per glialtri.Il momento centrale della celebrazione, quando ibambini hanno ricevuto il Corpo e il Sangue diGesù, è stato sottolineato anche dalla presenza diAntonietta Somaini che, per mandato episcopa-le, ha coadiuvato il sacerdote nella distribuzionedella Comunione. Anche questa nuova presenza,carica di responsabilità e di servizio, èstata un dono di questa giornata.Una giornata che si è conclusa a sera, quando dinuovo ci siamo ritrovati in Chiesa e insieme ab-biamo pregato e recitato una decina del Rosariofacendo rivivere, nella fiammella della candelaaccesa da ogni bambino, da un papà e da unamamma, da Don Antonio e dalle catechiste, laluce di Gesù, nostro Pane di Vita.

UNA MAMMA

ALCUNE IMPRESSIONIDEI BAMBINI

* SAREMO SEMPRE AMICI, SIGNORE, TUED IO." Il canto di inizio della prima Comunio-ne è il messaggio che ho colto dalla grande festain quel giorno Gesù è venuto nel mio cuore... èstato un giorno bellissimo che ho trascorso inunità con la mia famiglia e con la comunità par-rocchiale.

* II giorno della Prima Comunione ero molto fe-lice perché ho capito che Gesù stava per venirenel mio cuore.

* Ho provato grande gioia nel ricevere Gesù perla prima volta e ho capito di avere un amico chemi ascolta sempre.

* Unito a Gesù, Gli posso parlare e conoscerlodi più; così mi sento parte viva della Chiesa inmodo concreto.

* II giorno della Prima Comunione a me è pia-ciuta tanto la celebrazione in chiesa, più delpranzo e della festa.

* Ho capito che Gesù mi vuole bene e che è mioamico.

* Nella messa di Prima Comunione ho avutocome un momento di felicità... un momento diemozione.

* II giorno della Prima Comunione è stato moltobello e importante perché ho ricevuto il Corpo eil Sangue di Gesù sotto forma di Pane e divino....

* ...ero emozionato perché per la prima volta horicevuto il Corpo e il Sangue di Gesù...

* ...ero molto felice perché c'era tanta gente chefaceva festa con noi.

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LA PAGINA DEL G.A.M.

Ai Gamiti più attenti non sarà sfuggito il fatto dinon aver celebrato la giornata annuale delGAM durante questo mese di giugno.Non è stata una dimenticanza, ma una scelta: ab-biamo pensato di rimandare la giornata dopo leferie estive, 16 Settembre, per dare spazio, inquesto mese, ad altre iniziative ecclesiali.Intanto i nostri missionari; P. Egidio, Suor Cate-rina da Kalongo e Padre Philip Zema da Lomé cihanno scritto.Ecco le loro carissime lettere.

NEL NOME DI PADREGIUSEPPE I PRIMI PASSIDI VITA SACERDOTALE

Carissimi Gamiti,mi dovete scusare molto di non avervi

scritto da molto tempo. Tutti i giorni mi dicevoche dovevo scrivere, ma quando arrivava la seratrovavo che non avevo combinato niente e così èpassato il tempo. Perfino in occasione dell'anni-versario della scomparsa del nostro carissimo P.Giuseppe questo desiderio profondo di scrivervinon si è realizzato perché proprio in quei giorni,per una settimana intera, eravamo insieme contutti i sacerdoti della diocesi di Lomé per le ses-sioni annuali d'incontri con il nostro Vescovo.Comunque vi assicuro che sono stato semprecon voi nel mio cuore e nelle mie modeste pre-ghiere. Nel giorno dell'anniversario ho avuto iltempo per rileggere alcuni passi importanti sullavita di P. Giuseppe testimoniata nel libro curatoda Lorenzo Gaiga e questo mi ha dato moltispunti per riflessione e preghiera, domandando

al Signore e alla Madonna di farmi reincarnaregli atteggiamenti fondamentali che hanno mar-cato il suo servizio missionario. Ultimamente,forse per caso, mi sono messo a rileggere tutte leletterine nell'album, proveniente da parte deibambini, consegnato a me l'ultima volta chesono stato a Ronago. Tutto mi è stato molto si-gnificativo perché ciascuno mi invita, a modosuo, ad essere missionario sull'esempio di P.Giuseppe. Certamente non si può rimanere indif-ferenti di fronte ad un tale appello.L'esempio di P. Giuseppe è veramente una sfidaper me e per ogni missionario; il suo impegnototale e la sua perseveranza fino all'ultimo mo-mento della sua vita mi dice che vale la pena an-che per me offrire la mia vita per la causadell'evangelizzazione.Ci sono sempre delle difficoltà, ma quando sipensa agli immensi sacrifici che hanno fatto glialtri, le nostre piccole difficoltà sono niente. Conquesto spirito spero di superare tutte le difficoltàche incontrerò nel corso del mio servizio missio-nario e per questo conto anche sul vostro appog-gio nella preghiera.Qui abbiamo celebrato molto bene la Pasqua.Sono rimasto molto impressionato perché nonmi ero mai immaginato una cosa del genere. LaChiesa era pienissima durante i 3 giorni del tri-duo pasquale e la gente "si precipitava su di noicome la pioggia" per confessarsi. Alcuni hannoavuto il coraggio di seguirci in casa perfino dopola veglia pasquale quando faceva molto tardi estavamo per andare a letto. Ringrazio il Signoreche almeno una volta all'anno la gente sente

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veramente il bisogno di riconciliarsi. Mi auguroche tutti i giorni siano come la Pasqua.Il lavoro pastorale va avanti molto bene. Adessoche ho imparato almeno a dire la Messa nellalingua locale (l'Ewe) posso anch'io fare il girodei villaggi dove pochissimi sono in grado di ca-pire il francese. Questo mi aiuta ad imparare dipiù l'Ewe perché sono sempre obbligato ad usareil poco che ho potuto imparare.Per andare nei villaggi bisogna portare tutto ciòche occorre per la Messa. Perciò il piccolo "alta-re portatile" (non so come si chiama in italiano)che mi avete regalato mi serve molto e lo custo-disco gelosamente.Per finire, posso dire che col passare del tempoci si ambienta e mi sento più realizzato nel mioservizio anche se la difficoltà della lingua restaancora come un grande ostacolo. Comunque,pian piano anche questa difficoltà sarà superata.Può darsi dovrò lasciare questa missione fraqualche mese perché, come vi ho già detto, sonostato destinato qui solo provvisoriamente. Sequesto spostamento comporterà un cambiamentod'indirizzo ve lo farò sapere.Adesso termino augurandovi ogni bene. Vi ri-cordo sempre con molto affetto e simpatia. Il Si-gnore vi benedica e la sua pace sia sempre convoi.

Tantissimi saluti. Ciao!Philip Zema

SIAMO TORNATE A KALONGO

Carissimi,questa volta vi scriviamo da Kalongo

dove siamo ritornate il 16.3.90, e con questovogliamo fare partecipi anche voi della gioiadel nostro ritorno a Kalongo........La domenica 18.3.90 grande festa in Chiesa:tutte le studenti in divisa e con noi tutti aipiedi dell'altare. La Chiesa era gremita digente, molti erano fuori perché non c'era piùposto all'interno, hanno cantato una Messastupenda, nel volto delle persone brillava lagioia: "Apwoyo dwogo" grazie che siete tor-

nate "Apwoyo Rubanga" grazie al Signore.Dopo aver fatto le foto ricordo davanti allaChiesa ed alla Scuola ognuno è tornato acasa dicendosi l'un l'altro, con gioia: "la no-stra Scuola è tornata".Ora siamo qui sotto le braccia della grandeCroce che dalla cima del monte ci copre conla sua..Abbiamo sentito forte la presenza di PadreGiuseppe nel cuore della gente di Kalongo.La sofferenza di questi anni ha fatto fare loroun grande cammino di fede. "Il Signore haascoltato il nostro grido e ciò che vediamooggi è opera del Creatore".Cosi dissero nel loro sermone.Ci auguriamo che questa lettera porti a voitutti la gioia che abbiamo provato noi neltornare alla nostra Kalongo........Grazie infinite per il vostro aiuto e ricordo.

Con affetto,Sr. Caterina MarchettiSr. Mary Paul Lonergan

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Notizie dall'ospedale di Kalongo

RINGRAZIAMO IL SIGNOREOspedale di Kalongo, 6 giugno 1990

Cari amici,sono trascorsi già sei mesi dal due dicembre.In quel giorno il Vescovo di Gulu Mons.Martino è stato fra noi per ordinare sacerdoteun giovane di Kalongo e per dichiarare ria-perto ufficialmente, dopo tre anni di forzatachiusura, l'ospedale di Kalongo.Con questa lettera desidero invitarvi ad unir-vi a tutti noi per benedire e ringraziare il Si-gnore per l'aiuto che ci ha concesso in questotempo.I primi due mesi hanno messo alla prova lanostra pazienza e fede nel Signore: eravamosenza Suore Comboniane, con pochissimeinfermiere, senza gli strumenti indispensabilidella sala operatoria. In febbraio, l'arrivodelle Suore ha facilitato tutto. I malati chefino a quel giorno erano accomodati allameno peggio su semplici stuoie sul pavimen-to, hanno iniziato a. dormire sui letti. Al po-sto dei materassi mancanti, una stuoia di pa-piro sulla rete del letto. Piano piano, invitatedalle Suore, altre infermiere sono giunte adaiutarci. Poi, per la festa di San Giuseppe, ungrandissimo regalo: la scuola di ostetricia hafatto solenne ritorno a Kalongo, lasciandol'ospedale dello West Nile che l'aveva ospita-ta per tre anni. Ecco tra noi 72 ragazze, divi-se nei tre anni, con le loro belle divise blu eorli bianchi: con loro sono arrivate la giovi-nezza, la gioia e la pulizia nei reparti. Dav-vero un bel salto di qualità. Il loro arrivo ciha ripagati e consolati per il grande doloreche la morte del nostro confratello P. EgidioBiscaro ci ha recato. Ucciso sulla strada daun gruppo di sbandati col fucile. Un altromartire innocente che dona la vita e pregaper la pace di questa nostra Uganda.Un mese fa è arrivato ad aiutarmi un giovane

comboniano medico: Fratel Alfredo Fiorini,nativo di Latina. Dopo poche settimane di ti-rocinio, già mi è di grande aiuto. Ora gli stoinsegnando ad operare come, a suo tempo,Padre Ambrosoli insegnò a me. Ogni martedìvaciniamo i bambini: la prevenzione dellemalattie è il compito più importante delle at-tività dell'ospedale.Eccoci arrivati a giugno: il pensiero va a voiche andate presto in vacanza sui monti. An-che noi qui abbiamo un pezzo di monte daammirare: un roccione alto circa 300 metri,dai colori stupendi. La notte poi, a metà co-sta, si accende una grande croce al neon cheillumina la vallata e infonde speranza.Tre anni fa qui moriva P. Giuseppe Ambro-soli che donò la sua vita intera per l'Uganda,creando l'ospedale e la scuola per infermiere.Ora, dopo tre lunghi anni, le campane sonotornate a suonare a festa e l'ospedale rivive.Davvero qui è la Pasqua del Signore.Alleluia!Rallegratevi con noi.Grazie a ognuno di voi per le preghiere el'aiuto generoso.

P. Egidio Tocalli

AVVISO A TUTTI IGAMITI VOLENTEROSI:

Fin d'ora si invitano tutte le persone che san-no fare dei lavori di cucito, di ricamo, a ma-glia, ad uncinetto od altro, di incominciare epensare ad offrire la loro collaborazione per ilavoretti del BANCO VENDITA di fined'anno.

Per saperne di più rivolgersi a:Antonietta SomainiAngela GhielmettiRosanna Alberio

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il catechismo

UN IMPEGNO SEMPRE VALIDO

L'anno catechistico è appena terminato.Come ogni anno fare un bilancio di cos'è stato ecome é stato vissuto porta a fare delle sempliciconsiderazioni.Per noi catechiste il cammino di fede fatto insie-me ai ragazzi è stato entusiasmante e impegnati-vo.Ci ha portato ad approfondire la Parola di Dioper meglio vivere ed amare. Lo abbiamo fattonel nostro gruppo parrocchiale (attraverso un in-contro quindicinale); abbiamo partecipatoalla Scuola Zonale Catechisti: un'occasione percrescere, per pregare insieme in uno scambioamichevole e arricchente con i catechisti di altreparrocchie. Infine, a conclusione dell'anno ca-techistico abbiamo condiviso un momento dipreghiera nella Chiesa Regina degli Angeli sulcolle S. Maffeo di Rodero.Certo, essere catechisti richiede una grande re-sponsabilità perché il messaggio di cui ci si faportavoce è messaggio di Dio, messaggio di vitanuova!Allora, consapevoli dei nostri limiti e debolezze,ci rivolgiamo a Maria, modello del catechista, laquale medita nel suo cuore la parola di Gesù e laannuncia con la vita.Anche noi abbiamo il compito di donare Gesù airagazzi che ci sono affidati.La grazia, l'amore e la forza dello Spirito Santopossano compiere grandi cose!Allora la nostra preghiera si fa unanime: "Padre,donaci il Tuo Spirito come lo donasti a Maria,per essere come Lei presenza di Cristo in questacomunità".

GRUPPO TERZA ETÀ:GITA A LOCARNO

Dopo un'attesa gioiosa, durante la quale ci siamodati da fare per completare il gruppo dei parteci-panti, è arrivato finalmente il 5 giugno.La meta del nostro pellegrinaggio era il Santua-rio della Madonna del Sasso, sopra Locarno.Siamo partiti sotto un ciclo "dispettoso" con lasperanza che il tempo potesse cambiare in me-glio; purtroppo la pioggia accompagnerà il no-stro pomeriggio: pazienza!Il gruppo dei partecipanti era animato dal desi-derio di onorare la Madonna nel Santuario che èuno dei principali luoghi di devozione marianain Svizzera.Prima della celebrazione della Santa Messa, mo-mento fondamentale del nostro pellegrinaggio, ilfrate custode della Chiesa ci ha ricordato l'origi-ne della devozione in questo luogo e ci ha invi-tato a vivere la nostra preghiera in unità con tut-ta la Chiesa. Ci siamo ricordati di tutti e avrem-mo anche voluto portare qualche "ricordo foto-grafico", ma una pioggia insistente ci ha costrettia scendere subito a Locarno. Siamo però rimastetutte contente, soprattutto per la fraterna e piace-vole compagnia.Con questo pellegrinaggio, abbiamo chiuso i no-stri incontri 89-90 per la terza età: ci auguriamodi trovarci in autunno sempre più numerosi,dopo aver trascorso una lieta vacanza.

Sr. ANACLETA

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Cronaca in breve di RonagoUNA STELLA PER MARIA

NEL MESE DI MAGGIOL'impegno dei bambini e dei ragazzi nelmese di maggio è stato molto grande: unamedia di presenze che fa loro onore e che te-stimonia ancora una volta che la Madonna èsentita dai più piccoli in tutta la sua impor-tanza.Ogni giorno, dopo aver segnato il loro nomeritiravano una stella che andava ad arricchireun poster della Madonna. La stella era il se-gno di una presenza, ma anche di un deside-rio di voler vivere, con Lei e come Lei, laparola di Gesù. La gita (fatta il 21 giugno) alSantuario della Madonna della Neve diAdro, presso Brescia, ha premiato la fedeltàdi più di trenta ragazzi, che sono stati pre-senti ogni giorno del mese di maggio. Abbia-mo anche visitato nello stesso pomeriggio aCalcinate (Bergamo) un interessante rico-struzione di un villaggio africano e un museoricco di tanti oggetti appartenenti ai diversipopoli del continente nero.Un'altra nota interessante sulla celebrazionedel mese di maggio sono le celebrazioni

della messa nei vari cortili del paese, cele-brazioni che si rinnovano ogni anno con re-golarità e con una buona partecipazione.Quest'anno siamo andati in Via Aldo Moro,allo Stallone ai Mulini, in Via Bellaria, in viaMilano e abbiamo concluso con la fiaccolatadalla Chiesa alla grotta, al campo sportivo,dove abbiamo rinnovata la nostra consacra-zione alla Madonna.

LE GIORNATEEUCARISTICHE

Da qualche anno la nostra comunità si prepa-ra alla festa del Corpus Domini con la cele-brazione delle giornate eucaristiche, quelleche, un tempo non lontano, si chiamavanoQuarantore. Giovedì 14, Venerdì 15, Sabato16 giugno, ci siamo raccolti in preghiera e inadorazione;Hanno guidato la nostra riflessione donGiorgio Pusterla, prevosto di S. Eusebio inComo, e don Enrico Malinverno, cancellieredella Curia Vescovile.Giovedì abbiamo pregato con i bambini delleelementari ringraziando il Signore per ildono della Sua Parola e della Sua Presenza.Venerdì ci siamo ritrovati con i ragazzi dellascuola media e abbiamo insieme ripensato aldono dello Spirito Santo. Abbiamo anchevissuto un momento di intensa preghiera conil gruppo delle Consorelle e ci siamo ripro-messi di incontrarci per rinnovare il gruppo el'adesione.Sabato è stata la giornata della famiglia: ognifamiglia è stata invitata a un momento unita-rio di adorazione. È stato bello vedere diver-se famiglie ritrovarsi a pregare e a sostaredavanti al Signore presente nell'Eucarestia.Domenica, festa del Corpus Domini, è statala giornata della comunità: dopo la solennecelebrazione delle Sante Messe , abbiamoesposto solennemente il Santissimo e sonoiniziati i turni di adorazione che hanno

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visto il succedersi di molte persone in pre-ghiera. A sera, ci siamo poi ritrovati per lalode vespertina e per la processione. Qualcu-no dice che non sono più di moda certe "ma-nifestazioni". Potrà essere anche vero: maquando si vedono certi cortei o certi carosellicon striscioni, bandiere, piccole e grandi, perle strade dei nostri paesi, viene da pensareche "la processione", cioè lo stare insieme eil camminare insieme aiutano a manifestareuna gioia e una comunione.Per questo penso che le giornate eucaristi-che, con tutte le varie celebrazioni, sianosempre momenti di grande fede, che ci aiuta-no a rinnovare un cammino di speranza e dicomunione.

UN GRAZIE SINCERO

Mi sembra giusto dire un grazie sincero anome mio personale, a nome di tutti i Sacer-doti d'Italia, alle persone che nell'anno 1989hanno inviato un'offerta al Centro per il so-stentamento del Clero o che nella dichiara-zione dei redditi del mese di maggio hannoscelto come beneficiaria della quota dell'8%0

la Chiesa Cattolica. Non si sa ancora quantoè stato raccolto però penso che quello che èstato fatto, poco o tanto che sia, è già un se-gno di fiducia e di amicizia oltre che di col-laborazione nei confronti della Chiesa e deisuoi Sacerdoti. È un modo anche questo perdire grazie e per riconoscere la validità diuna missione e di una presenza.

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FATTI ISOLATI O UNASCELTA CONVINTA?

È una domanda che mi sono fatto più voltein queste settimane, davanti a certi fatti chemolti ritengono, forse con troppa superficia-lità, delle "ragazzate". Dopo il furto dellacassetta delle offerte in Chiesa (18 marzo) iladri sono tornati in azione nella nostra Chie-sa e nella casa di Don Antonio. Il 18 di mag-gio qualcuno è entrato in Chiesa e non tro-vando cosa migliore da fare, ha pensato benedi provare la solidità di un confessionale.Alla prova del fuoco il confessionale non haretto ed è bruciato provocando diversi dannisia al mobile che alla Chiesa. Per fortuna,una signora, entrata in Chiesa, si è accortadel fumo e si è così potuto correre ai ripari.

Il 27 maggio altri “coraggiosi” hanno tentatodi fare bottino rovistando i cassetti e gli ar-madi della sacrestia ma non hanno trovatoniente di loro gradimento. Sono finiti allorain casa di Don Antonio dove, con grandeabilità, in mezzo a tanti libri e carte sono riu-sciti a trovare un po’ di soldi e qualche og-getto d'oro che era stato offerto in onore del-la Madonna.Davanti a tutti questi strani fatti ognuno puòdare una sua interpretazione ma quello chepiù fa pensare è la mancanza di rispetto peril luogo sacro e caro a tante persone e quelloche più impressiona è la facilità con cui ven-gono violati i diritti degli altri.Tutto questo anche in rapporto ad altri picco-li episodi e furti che sono avvenuti e avven-gono a Ronago e nei dintorni.

ARCOBALENO,UN IMPEGNO CHE

CONTINUASe negli ultimi mesi a qualcuno è capitato ditrovarsi il venerdì sera nei pressi del nostrooratorio, non può non essersi accorto che uninsolito "trambusto" regnava al suo interno.Nulla di preoccupante: erano semplicementei nostri ragazzi e giovani che, con grande co-stanza, si riunivano una sera alla settimana

per lavorare a favore della casa alloggio "Ar-cobaleno" di Olgiate Comasco.L'attività di questi nostri giovani e ragazziproseguirà anche durante l'estate, nella spe-ranza che a condividere nuove serate in alle-gria ed amicizia ci saranno tante altre perso-ne, soprattutto in vista dei diminuiti impegniscolastici..È questa un'occasione alla portata di tutti perfare del bene, mettendo una piccola parte delproprio tempo a servizio degli altri.Per questo non bisogna mancare all'appunta-mento: arrivederci a venerdì!

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l’oratorio a Ronago

UNA COSA VIVA E INTERESSANTECome sempre prima delle vacanze estive èopportuno riflettere su ciò che durantel’anno abbiamo condiviso ogni domenica coiragazzi all'Oratorio per ricordare l'importan-za che esso riveste per la vita della nostraComunità.Le attività che abbiamo svolto durantel'anno sono state proposte con questo sco-po ben preciso e per aiutare i ragazzi ad in-serirsi pienamente e concretamente nellavita della Parrocchia in cui vivono. È infattianche attraverso l'oratorio che i ragazzi siavvicinano alla vita della comunità rinsal-dando amicizie e scoprendo che si possonocondividere insieme momenti di gioia e diunità profonda, pur fra diversità di idee epiccoli screzi che qualche volta turbano ilpomeriggio.Naturalmente il tutto è stato realizzato conla semplicità e la spontaneità tipica dell'etàe che caratterizza anche l'essere all'orato-rio, così che ogni recital o attività, ma ancheil gioco, la preghiera e (perché no?) la me-renda sono stati sempre occasioni di festa.Certamente non è possibile quantificare i ri-sultati ottenuti e probabilmente non è ne-cessario farlo, perché anche ii solo vedere iragazzi fedeli all'appuntamento è sufficienteper continuare quest'impegno. E per chi haanimato i pomeriggi, di impegno vero e pro-prio si tratta perché niente sì può improvvi-sare, soprattutto un'esperienza di questotipo, ma l'unione e l'amicizia che con il pas-sare del tempo sono cresciute all'interno de!gruppo ripagano di ogni sforzo.Certamente chi ha visto le animatrici all'ope-ra non può far meno di dire loro grazie, maè altrettanto doveroso ringraziare anche i

genitori che ci hanno affidato i loro figli.Come tante persone della nostra Comunitàhanno condiviso infatti quest'esperienzapartecipando attenti agii spettacoli o ap-prezzando i lavori realizzati. Forse l'impor-tanza dell'Oratorio sta proprio qui, nella ca-pacità di farci scoprire che è bello condivi-dere qualcosa insieme, anche le cose piùpiccole che come tali possono esserescambiate per banali.L'augurio è che tutto questo si possa rinno-vare alla fine delle vacanze quando ancorauna volta vivremo l'avventura dei GREST. Èquesto senz'altro un appuntamento specialeper il numero di ragazzi, educatori e genitoriche coinvolge e che pertanto dovremo vive-re con molta gioia e disponibilità. E allora,forti dell'esperienza già vissuta, prepariamo-ci a viverne un'altra ancora più bella!!!!

dal 27 AGOSTO AL 17 SETTEMBREGREST DI RONAGO...VOGLIA D'EUROPA

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DOPO LE ELEZIONI DEL 6-7 MAGGIOII consiglio comunale si è riunito il 29 mag-gio 1990 e ha eletto come Sindaco il SignorAlberio Guerrino, che viene così confermatonella carica che aveva già occupato nellaprecedente amministrazione dal mese diaprile 1966, mentre come assessori sono statieletti i signori Gianluigi Galli, Briccola An-gela Ghielmetti, Ciceri Mario Rino e GrisoniGiampiero.Nel nuovo consiglio comunale di Ronago

sono stati eletti:* per la Democrazia Cristiana: Alberio Guer-rino, Briccola Angela Ghielmetti, CapiaghiGiancarlo, Ciceri Mario; Rino, Galli Gian-luigi, Grisoni Giampiero, Ongaro Angelo,Angelinetta Sergio, Grisoni Giampaolo, Iva-gnes Mariangela, Minotti Michelangelo, Pa-vone Antonina Gavioli.* per Impegno Comunitario: BernasconiFranco Gino, Lando Sergio, Russo Maurizio.

Ronago '90 riporta i risultati delle elezioniamministrative comunali, provinciali e re-gionali che si sono svolte il 6 e 7 maggio.Mentre ci congratuliamo con i candidati perla fiducia che hanno ottenuto, ci permettia-mo di riportare, come augurio ma anchecome motivo di riflessione, una lettera cheabbiamo visto pubblicata su una rivistad'attualità.

LETTERA APERTA AI NUOVIAMMINISTRATORI

* Fate presto a far funzionare le giunte: per-ché tante persone hanno riposto in voi laloro fiducia e si aspettano molto da voi.* Non fate preferenze per nessuno: ricchi opoveri, colti o ignoranti, del vostro partito odegli altri partiti o di nessun partito, li do-vete trattare tutti allo stesso modo, con giu-stizia, interessandovi di tutti i loro bisogni.* Non promettete mai cose impossibili o chepoi non potete mantenere: abbiate il coraggiodi dire chiaramente "no, non si può" quandola richiesta non può essere accolta. La gentevi apprezzerà molto più di coloro che diconodi sì, ma poi non combinano nulla.

* Ricordate che per governare sono necessa-rie le "idee", ma servono pochissimo le"ideologie".* Quando qualcuno vi criticherà, non arrab-biatevi e non giurate vendetta: prendetela,invece, come una "collaborazione" e uno sti-molo per meglio raggiungere il bene comu-ne.* Ricordatevi che di quello che farete do-vrete rendere conto ai vostri partiti, ai vostrielettori, ai vostri cittadini e all'opinionepubblica. Ma ricordatevi anche che dovreterendere conto (tutti quanti, credenti o noncredenti!) a Dio, giudice imparziale e incor-ruttibile del bene e del male che ciascuno divoi farà.

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la "pesca" di ronago, 26 agosto.

UN GESTO DI AMICIZIAAmico,ti chiamo cosi, perché ti sento molto vicino eattento alla mia vita e alla vita della comuni-tà cristiana di Ronago. So che nella tua casa,nel tuo negozio, tra i tuoi amici, hai messo ohai fatto mettere da parte qualcosa per me,per la nostra festa, la festa della nostra Ma-donna, del 26 agosto. Non importa se glioggetti o le cose che mi vuoi dare non sonodi prima scelta o sono un po’ giù di moda;l'importante è che tu li dia con tanto cuore econ tanta generosità, convinto di fare delbene, con la certezza che la vita della nostracomunità dipende anche da quello che dai eche tu fai in questa occasione e durante tuttol'anno. In seguito ci saranno tanti ragazzi etante persone disponibili che mi aiuteranno asistemare e a numerare tutti i doni che riusci-remo a raccogliere per essere pronti per ilgrande giorno.Non dimenticarti di preparare qualcosa!Ti ricordo che, come ogni anno, passerannodelle persone incaricate a ritirare i doni op-pure vedrai arrivare dei ragazzi con un sim-patico carretto che ti rinnoveranno il mio in-vito.Se proprio non vedessi arrivare nessuno, mipermetto di farti presente che puoi telefonarein casa di don Antonio (980044) oppure puoiportare i tuoi doni direttamente in casa par-rocchiale. Ti ringrazio cordialmente per

quel poco o tanto che riuscirai a fare e ti sa-luto cordialmente con la promessa di ricor-darmi di sempre di te e della tua generosità.

Anche tu con il tuo dono per la pescapuoi fare vivere la nostra comunità

PUOI PORTARE I TUOI DONIOI DONI DEI TUOI AMICI

FINO AL 10 DI AGOSTO

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CAMPO ESTIVO 1990

CORSO DI TENNIS

Maestro: SPREAFICO MASSIMOOrari delle lezioni: tutti i LUNEDÌ eMERCOLEDÌ dalle 9 alle 12Durata delle lezioni: 60 minuti perogni gruppo fino al 25 luglio

GIOCHI SPORTIVI EATTIVITÀ MOTORIE

Insegnante: COLOMBO PAOLOOrari delle attività: tutti i MARTEDÌe VENERDÌ dalle 9,30 alle 11.30Le attività, che si concluderanno il 27luglio, permetteranno ai ragazzi divivere una positiva esperienza,aiutandoli nella crescita sociale.

LE ISCRIZIONI SI RICEVONO INCOMUNE.

VIII TORNEO SERALEDI CALCIO DIRONAGO

1 TROFEOGHIELMETTI ANGELO DINO

ogni sera da lunedì9 LUGLIO 1990

PROPOSTE PER IL MESE DI LUGLIO

ESTATE RICAMO

II Comune di Ronago, in collaborazionecon la Biblioteca comunale, propone unCORSO DI RICAMO per bambine e ra-gazze delle scuole elementari e medie,tenuto dalla Signora Maria Pia Filacchio-ne.Il corso si svolgerà presso la bibliotecacomunale, in Via Asilo, dal 16/7 al 20/8,due pomeriggi alla settimana.Il costo è di £ 6.000= da versare all'attodell'iscrizione.I giorni e gli orari saranno stabiliti in baseal numero delle adesioni.

TAGLIANDO DI ISCRIZIONE

COGNOME ____________________

NOME ________________________

CLASSE _______________________

FIRMA DEL GENITORE_______________________________

da consegnare in bibliotecaentro sabato 7 luglio

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