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Giornalini della Parrocchia: 1992-1999 Don Sergio Tettamanti

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“Famiglia, diventa ciò che sei !”

Auguri a tutte le famiglie della nostra comunità.A quelle giovani, ai primi passi del cammino matrimoniale; a quelle ormai temprate dal tempo, dallefatiche e dalle prove e che con gioia celebrano quaranta, cinquanta anni e oltre di vita insieme.Auguri alle famiglie provate da sofferenze, segnate da crisi e incomprensioni, tentate di stradeapparentemente più facili della sofferta fedeltà, del dono sacrificale di sé all'altro. Auguri a chi vivel'incertezza del futuro a causa della disoccupazione, dei figli che danno problemi, della malattiainattesa... Auguri alle famiglie che attendono un figlio con la gioia, la speranza, la fiducia di unanovità che ha sapore dei dono per tutti. Auguri alle famiglie aperte alla collaborazione e altefamiglie chiuse in se stesse, nei propri problemi...Auguri perché per tutti è festa della famiglia.Per tutti è occasione di ripensare, rivedere, intuire trame d'amore intessute nei rapporti piùquotidiani e riscoprirne la gioia, il valore enorme, la ricchezza di significato e di Eterno che portanocon sé.Questa festa, voluta nella nostra comunità, si propone di riaccendere in tutti il desiderio diricominciare come fosse il primo giorno, quando, all'inizio del cammino, davanti all'altare, avetevoluto accogliere con voi, nella vostra vita di coppia, Dio. Presenza discreta e illuminante, sorgenteinesauribile alla quale attingere forza per un amore fedele, fecondo, gioioso, offerto."Famiglia, diventa ciò che sei!" Sei il segno più grande dell'amore stesso di Dio, sei lacontinuazione di Lui Trinità che ama, genera, sostiene, educa, con fedeltà e pazienza, con fiduciae misericordia. È grande e splendida la chiamata che Dio rivolge ai due che accolgono il suo invitoa formare, nel Suo nome, una famiglia. La Bibbia racconta questo disegno di Dio sull'uomo e ladonna: è questa Parola, conosciuta e accolta, che rende allora i due una carne sola e li matura finoalla capacità di diventare ciò che Dio li chiama ad essere: segno e strumento del Suo Amore. Diquell'amore annunciato e proposto a noi da Cristo Gesù. Lui ci ha indicato il cammino dell'amore :quello della croce, del dono, de! soffrire per offrire, che porta alla gioia serena e condivisa dellarisurrezione, di una vita che si fa nuova perché si lascia condurre dalia fiducia nella paternitàamorosa di Dio. Anche se ormai già celebrata e passata, la festa della famiglia è inizio-ripresa diquesto cammino: cammino a tre, dove Dio ritrova nelle nostre case il suo posto. Siamo certi: conLui rientra anche la gioia, la pace, il dono dell'unità e della comprensione reciproca.... perché Lui ètutto questo!Una festa per riscoprire, una festa per ricominciare: insieme! La comunità-chiesa, famiglia ditutte le famiglie, è il luogo dove insieme trovare lo stesso passo, aiutarci nelle fatiche, condividere !e gioie, partecipare i diversi doni. Ecco perché tutto continua: nuove proposte e occasioni nonmancheranno per favorire tutto ciò! Ma soprattutto non manchi in nessuna famiglia il coraggio dimettere le proprie radici in Dio, e con Lui ritrovare il gusto di collaborare al Suo progetto attraversoil servizio alla vita e il servizio educativo che ne consegue.La Madonna della Consolazione, sposa e madre, sia per tutte le nostre famiglie modello, confortoe sostegno.

DON SERGIO

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Le Beatitudinidegli sposi.

Beati voi e tutti gli sposiche sanno essere poveri nello spirito, che nonfanno dipendere la felicità dal conto in banca,dall'automobile più lunga e dalla casa meglioarredata.

Beati voi e tutti gli sposiche affrontano con coraggio le afflizioni e leprove e non perdono la fiducia che il Signorecontinui a ricordarsi di loro.

Beati voi e tutti gli sposi mitiche si sanno ascoltare e perdonare, che nellediversità si accolgono con pazienza, che dallecomuni certezze non traggono motivo pergiudicare gli altri.

Beati voi e tutti gli sposiche hanno fame e sete di giustizia, che tengonole porte e il cuore spalancati ai piccoli problemide! vicino di casa e ai grandi problemi delmondo.

Beati voi e tutti gli sposimisericordiosi che si accorgono delle piaghe edelle fatiche dei fratelli e si fermano a curarlepagando di tasca loro, che sanno aprire la portae apparecchiare la tavola agli amici e ai poveri.

Beati voi e tutti gli sposipuri di cuore che si donano senza segreti ilcorpo e l'anima, che provano ogni giorno a dirsitutto, che accolgono la vita come segnodell'amore del Creatore.

Beati voi e tutti gli sposicostruttori di pace, quella della famiglia e quelladel mondo, che in ogni conflitto cercano ildialogo, che non pensano di risolvere i problemiin base alle ragioni del più forte, che educano ifigli senza costruire steccati intorno a loro.

Beati voi se riuscirete a fare nella vostra vitaalmeno un poco di quello che il Vangelo viinsegna: e se succederà che vi chiamino fissatio stupidi proprio allora, forse, della vostra vitasarà contento il Signore.

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1993:Anniversari di Matrimonio

La Comunità parrocchiale porge a tutti glisposi che celebrano i più significativianniversari di matrimonio i migliori auguriaffinché, pur nella fatica del cammino, nonvenga mai meno la gioia di un amore che sirinnova nel dono di sé e nella gioiosa fedeltà,attingendo dalla grazia del sacramento delmatrimonio la forza dello Spirito di Dio:Spirito di amore, di pazienza, di dialogo, diforza e di unità.In particolare ricordiamo coloro che hannoraggiunto e superato i cinquant'anni di vitainsieme:Celebrano il cinquantesimo:Ongaro Antonio e Righetto Rita;De Bastiani Emilio e Paoletti Giulia;Robbiani Ermanno e Somaini Vincenza;

Celebrano il sessantesimo:Bernasconi Pietro e Papis Elsa.

Hanno poi superato cinquant'anni:Capiaghi Arturo e Bottinelli Ida;Galli Tobia e Castelli Teresa;Quadranti Clemente e Piffaretti Clementina;Ambrosoli Carlo e Speranza Francesca;Nassi Tullio e Gattoni Ernesta;Peron Walter e Boldrin Afra;Galli Ernesto e Danzo Marianna;Cantamessa Rino e Ferrari Malvina.

A tutti i migliori auguridalla Comunità parrocchiale.

1992: i doni di Dioper una comunità in camminoRicordiamo coloro che con il Battesimo, resifigli di Dio, sono entrati nella comunitàcristiana: Filacchione Marco, di Vittorio e Stefania; Ambrosoli Riccardo, di Luca e Elisabetta; Grisoni Desirée, di Giampiero e Milvia; Russo Francesca, di Maurizio e Marinella; Morelli Andrea, di Matteo e Franca; Ferragina Dalida, di Saverio e Marzia; Grisoni Nadia, di Felice e Maria Luisa; Falchi Fabio, di Ugo e Antonella;

Becchio Andreas, di Sergio e Maria Antonella; Merlo Daniel, di Paolo e Maria; Somaini Andrea, di Angelo e Antonella; Tarpini Claudia, di Roberto e Maria; Bellatti Stefano, di Alessandro e Celeste; Carcione Alice, di Calogero e Carla.

Chiediamo al Signore che accompagni nellaloro crescita i venti bambini che hanno per laprima volta partecipato al perdono e albanchetto dell'Eucaristia e i sedici ragazziche hanno ricevuto il dono dello SpiritoSanto confermando così il loro impegno divivere come cristiani.

Ricordiamo coloro che hanno consacrato il loroamore nel Matrimonio, perché siano sempresegno dell'amore di Dio: Gatti Claudio e Fasola Erminia Rusconi Paolo e Robbiani Elena Bernasconi Alessandro e Hardmeier Silvia Aldeghi Corrado e Mazzucchi Loredana Bello Pierluigi e Somaini Gabriella

Affidiamo alla bontà e alla misericordia delPadre i nostri fratelli che dormono il sonnodella pace in attesa della risurrezione: Fasola Elsa, di anni 63; Pozzi Domenica, di anni 90; lania Vincenzo, di anni 62; Cervi Ernesto, di anni 76; Angelinetta Pietro, di anni 67.

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INCONTRI PER FIDANZATI1993

Zona Pastorale Prealpi.

Inizio alle ore 21:presso le Parrocchie sotto indicate.

Il programma dettagliato verrà consegnato agliiscritti all'inizio di ogni corso.

MACCIO: 8 - 25 febbraio(lunedì e giovedì)

RONAGO: 3 marzo - 7 aprile(mercoledì)

GAGGINO: 20 aprile - 7 maggio(martedì e venerdì)

OLGIATE: 11 - 28 maggio(martedì e venerdì)

GIRONICO: 14 settembre - 1 ottobre(martedì e venerdì)

OLGIATE: 5 - 22 ottobre(martedì e venerdì)

UGGIATE: 9 - 26 novembre(martedì e venerdì)

Per prenotarsi accordarsi col proprio parroco.

VERSO IL CONVEGNO REGIONALE SULLA VITA UMANA.-

NASCERE E MORIRE OGGI

Sabato 6 febbraio alle ore 21.00nel Duomo di Como:

VEGLIA PER LA VITA

Domenica 7 febbraio:XV GIORNATA PER LA VITA

sul tema"// Vangelo della vita per la città

dell'uomo.Ripartiamo dal rispetto della vita

per rinnovare la società"

In Parrocchia, per prepararci al convegnoregionale, che si terrà allo stadio di S. Sirosabato 15 maggio, verranno suggeriti momentidi incontro e di testimonianza che aiutino tuttinoi a crearci una nuova cultura della vitaumana più rispondente al progetto di Dio. Inparticolare i! tempo della Quaresima ci vedràattenti a questa particolare tematica.

INCONTRO PER LA PREPARAZIONE DELLAQUARESIMA:

venerdì 19 febbraio, a//e ore 20. 45,ci ritroviamo in Oratorio per organizzare insieme tutte le attività dei periodo quaresimale.

All'incontro sono dunque invitati tutti, in particolare i rappresentanti di ogni gruppo, icatechisti e gli educatori.

N.B. L'incontro per i genitori dei bambini dì seconda elementare, che già era statofissato in questa data, è anticipato a MERCOLEDÌ' 17 febbraio alle ore 20.45.

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"Non ci sarà pace senza il ritorno a GesùCristo crocifisso nella preghiera, ma anchenella rinuncia alle ambizioni, alla sete dipotere, alla volontà di sopraffare gli altri, allamancanza di rispetto per i diritti altrui...Cristo è la nostra pace. Quando ciallontaniamo da Lui - nella nostra vitaprivata, nelle strutture della vita sociale, neirapporti tra le persone ed i popoli - che altrorimane se non l'odio, l'inimicizia, il conflitto,la crudeltà, la guerra? " (Giovanni Paolo IIDiscorso di Assisi)

DAL MESE DELLA PACE,A UN ANNO DI PACE.

"Se vuoi la pace, va incontro ai poveri".

Il messaggio del papa per la giornata mondialedella pace chiama tutti noi a prestare attenzionea tutte le situazioni di povertà che ci circondano.È invito a saper condividere le sofferenze di tantifratelli e soprattutto ad operare perché siaeliminata la miseria, causa e conseguenza diogni forma di violenza, guerra e ingiustizia.La prima strada che ci viene indicata è la povertàevangelica come scelta di vita; significa che "lamoderazione e la semplicità devono diventare icriteri del nostro vivere quotidiano".Solo questo spinto di povertà può introdurre auna logica di vera giustizia e portare alla pace nelsuperamento delle povertà effettive cheabbruttiscono la vita di tanti nostri fratelli.

"È mai possibile privare un uomo del dirittoalla vita e alla sicurezza perché egli non è unodi noi, perché e l'altro'? Privare una donnadel diritto alla sua integrità e alla sua dignitàperché non è una di noi, perché e l'altro1? E,ancora, privare un bambino del diritto ad untetto che lo ripari e del diritto di nutrirsiperché è un bambino che sta dalla parte degli'altri'? 'Noi', 'loro', non siamo tutti figli di unsolo Dio, suoi figli diletti? Gesù Cristo non èforse venuto al mondo, per liberarci dalpeccato della divisione?" (Giovanni Paolo II -Discorso di Assisi)

We are the worldÈ questo il tempodi rispondere ad un appello.È questo il tempo di unirsi insieme.C'è gente che muore.È questo il tempo di dare una mano alla vita,che è // più grande dono.Non possiamo continuare aspettando chealtri vengano in aiuto.Noi tutti siamo partedella grande famiglia di Dio.La verità è che ognuno di noi

ha bisogno di amore.NOI SIAMO IL MONDONOI SIAMO I SUOI FIGLINOI SIAMO COLORO CHE RENDERANNOIL GIORNO PIÙ RADIOSOCominciamo perciò a donare.È una scelta che facciamo.Dobbiamo salvare la vita.È vero: noi potremo rendere il giorno più radiosoproprio tu ed io.Manda a loro il tuo cuorecosi che essi saprannoche qualcuno tende loro una mano,e le loro vite saranno più forti e libere.Come Dio ci ha mostratodi poter cambiare le pietre in pane,anche noi dobbiamo tendereuna mano di aiuto.

Quando sei giùquando ti sembra chenon ci sia speranzama tu sarai capace di crederenon falliremo mai.

Potremo cambiare il mondosolo quandosaremo uniti in un cuore solo.

(U.S.A. FOR AFRICA)Ricordiamo a tutti che continua anche ilconcreto aiuto ai fratelli della ex-Jugoslavia, siaattraverso la raccolta di fondi per sostenere lacostruzione di allevamenti in loco, sia attraversouna continua sensibilizzazione portata avanti dallaCaritas zonale e diocesana (cfr. Settimanale dellaDiocesi e i volantini che trovi in fondo alla chiesa).

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FAMIGLIA:QUALE COMUNICAZIONENessuno ha dubbi sul fatto che oggi la famiglia è in crisi, che la fedeltà coniugale è assai spessodelusa, che il rapporto di coppia si rompe assai precocemente, che il dialogo con i figli è un'artequasi sconosciuta e via dicendo...

Ma cosa c'è alla radice di questo sfasamento, dietro le incomprensioni, le separazioni, giiabbandoni, le avventure, le ribellioni?Spesso c'è il bisogno di rapporto, di autenticità, di comunicazione. La famiglia si potrebbe dire cheè, per definizione, costituita da rapporti. Per fare famiglia bisogna comunicare. E quando vienemeno la capacità di mettersi in comunicazione, ci si ritrova estranei, non ha più senso stareinsieme.

Sembrerebbe scontato che oggi ci sia una facilità maggiore di comunicazione rispetto alpassato. Tutti comunicano, tutti parlano, con tutti e di tutto. Basta accendere il televisore peressere sommersi da ondate di parole, discussioni, telefonate in diretta, offerte, proposte. Qualcunoperò sostiene che vi sia un eccesso di comunicazione, col rischio che la parola perda di senso,mentre si è incapaci di comunicare veramente qualcosa di se stessi.

Noi siamo capaci di comunicare? O siamo forse malati di incomunicabilità? È questa unamalattia sempre più diffusa: tra amici non ci si intende più, tra automobilisti o colleghi o tifosi dicalcio si ha l'uno dell'altro un'idea che non corrisponde a realtà, tra coniugi non ci si capisce.Spesso siamo incapaci dì andare oltre noi stessi, privandoci così dell'incontro con l'altro.

L'uomo è fatto per comunicare: lo dice anche la Bibbia, quando descrive l'intenzione delCreatore di fare l'uomo a Sua immagine e somiglianza, cioè sul modello della Trinità che ècomunione di persone. Si potrebbe affermare che l'uomo è veramente tale quando comunica. Seviene meno il rapporto con gli altri uomini, il disagio che proviamo è perciò profondo, viscerale,esistenziale. Anche la psicologia ci dice che l'adulto maturo è colui che sa intessere rapporti direciprocità.

A maggior ragione la famiglia è costituita da rapporti, è intrisa di amore. L'amore coniugaleè simbolo, sacramento dell'amore stesso di Dio per gli uomini. Ciò che fa essere la famiglia èdunque il rapporto, la comunicazione.

Ma che cosa comunicare?In famiglia si comunica tutto, i beni materiali: nella famiglia non si fa distinzione di proprietà,

perché tutto è di tutti e cosi essa diventa la prima scuola pratica di solidarietà. I beni morali: lafamiglia è una vera scuola di vita, dove i genitori comunicano, con le parole e soprattutto conl'esempio, i valori in cui credono, i beni spirituali: nonostante i nostri limiti, abbiamo la possibilità diessere, con semplicità, l'uno per l'altro tramite della grazia di Dio,

Quando comunicare?Si comunica sempre. Cominciando da fidanzati, per non smettere mai. Si comunica da

genitori, da figli, da fratelli, da nonni coi nipoti, da suoceri. E si comunica nei momenti importanti,felici e dolorosi: così le gioie si moltiplicano e i dolori si dividono. Si comunica nel quotidiano,quanto più possibile: meglio una cosa meno perfetta vissuta insieme che una perfetta da soli.

Ma come comunicare?Ognuno deve trovare la sua strada, anche se ci sono dei modi comuni e delle condizioni

fondamentali: bisogna saper ascoltare, fare silenzio, finché l'altro si è completamente manifestato;essere distaccati da noi stessi e dai nostri pensieri, fare in noi il vuoto. Bisogna saper perdere lanostra opinione, per accogliere quella dell'altro. Vedersi ogni giorno nuovi, per non avere

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pregiudizi. Saper ricominciare, anche quando si è sbagliato. Essere pronti a comunicare per primi,senza pretendere che sia l'altro a cominciare e saper aspettare i tempi di ciascuno. Lacomunicazione inoltre non è solo verbale, cioè fatta di parole: esiste una comunicazione nonverbale, altrettanto importante, tutta da scoprire e da praticare. Gesti, silenzi, sguardi, presenze:ognuno di noi possiede doni esclusivi che gli altri attendono di ricevere.

Se è vero che più grandi che in passato sono le difficoltà che oggi incontriamo nelle nostrefamiglie, più grande ancora deve essere la ricerca di modi nuovi per rinsaldare i rapporti che lacompongono. Uno dei pilastri della famiglia è la comunicazione: dei suoi membri tra loro, maanche della famiglia con le altre famiglie e con tutta la società. Poiché infatti l'amore, per suanatura, quando viene comunicato, si alimenta e si moltiplica, l'apertura agli altri garantisce erafforza i propri legami.

Ecco allora un motivo in più per tentare tra famiglie, anche attraverso un gruppoparrocchiale, l'esperienza di comunione. Anche se non facile, sarà certamente produttiva, perchéper un cristiano, anzi per un uomo, "insieme è sempre meglio".

E.R.

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Comunicare ...con Dio.1678 ..... certo che se il Padre eterno usasse uncellulare con numero verde, non ci sarebberoassolutamente problemi per noi a comunicarecon Lui, salvo le linee perennemente intasate;allora si che potremmo consigliarlo su quando farpiovere o splendere il sole, su come far cessarele guerre magari usando la forza e così via...chissà se ci ricorderemmo di chiedergli come sta.Ed invece, per parlare con Lui occorre pregare:una parola che spesso lascia indifferenti, opreoccupati perché "non so come fare" o ansiosidi "dire" tante cose o soddisfatti se ci si è postinel giusto atteggiamento.E se è importante per chiunque "mettersi incontatto" con Dio, in modo speciale forse lo è peruna famiglia, là dove due persone hanno sceltodi fondare il loro cammino di sposi proprio suColui che hanno incontrato e ha motivato la lorovita, ufficializzando, se così si può dire, questaloro scelta anche davanti alla comunità nelSacramento del matrimonio. Risalire dunquecostantemente a questa fonte è indispensabile,per rimotivare la scelta, raddrizzare il cammino,rinnovare l'entusiasmo. Base di tutto è l'ascolto,che è poi la vera radice, l'essenza dellapreghiera, perché è lì che il Signore, attraverso laSua Parola, ci comunica ciò che è necessarioalla santificazione del nostro matrimonio.Dove, quando e come ascoltare? Bello sarebbepoter rispondere: ovunque, sempre ed insieme.Certo è che i ritmi di vita ed i limiti logici (penso aifigli piccoli) non sempre lo permettono. Perchéallora non fissare alcune tra le varie e molteplicioccasioni e ad esse tener fede?La S. Messa domenicale e infrasettimanale tuttiinsieme: è importante la testimonianza dicomunione. Le altre opportunità offerte dallacomunità parrocchiale, zonale e diocesana:momenti di incontro (penso ai vespri, ai rosarirecitati in chiesa, alle scuole di preghiera) e diriflessione (il catechismo, i ritiri).

All'interno poi delle nostre case, vincendo magarila paura di qualcosa di nuovo, che non si è maipreso in considerazione ma che non per questonon è da considerare, potrebbero esseremolteplici i modi di pregare; e ciascuno trovi emagari inventi quello a lui più consono. La recitadelle "preghiere della Chiesa": lodi, vespri,quotidianamente, ritagliandosi ostinatamente deltempo strappandolo magari alla televisione; lalettura insieme di un libro (dove un coniuge leggea voce alta ed insieme si medita scambiandosi leopinioni); la recita del s. Rosario; e chissà quantialtri modi ancora. Sarebbe bello che sul prossimogiornalino, apparissero le diverse esperienze dipreghiera familiare nella nostra comunità.E il pregare non è sforzo invano: intanto permettedi fermarsi quotidianamente a guardarsi negliocchi: cosa spesso difficile visti i normali ritmi divita; diventa quindi un modo privilegiato dicomunicare in famiglia. E poi educa, cambia lavita, matura la vocazione che ci ha voluti insieme.Per noi l'esperienza è quella della recita deivespri: a volte con gioia, a volte con fatica masempre fedele. Aiuta anche a sentirsi inseriti inquella Chiesa che ci è madre e lodaquotidianamente il Padre con la voce di tantifratelli.Per concludere, ci sembra fondamentale lapreghiera insieme: soprattutto se il sacramentocelebrato magari tanti anni fa, non è stata solouna bella festa, ma l'irrompere ancora una voltadel Signore nella nostra vita.

FELICE E LUISA.

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FAMIGLIA APERTA …

Quali minori sono interessatiil minore temporaneamente privo di un ambientefamiliare idoneo.

Chi può manifestare la disponibilità all'affidamento- le famiglie, comprese quelle con i figli propri. ovviamente, siabiologici che adottivi;- le persone singole;- chi opera in una comunità di tipo familiare.

I limiti di età dei coniugi affidatarila legge non prevede alcun limite di età. L'esperienzasuggerisce, tuttavia, di non effettuare inserimenti a titolo diaffidamento educativo di minori in famiglie in cui i genitori nonpresentino le caratteristiche richieste per una eventuale,successiva adozione.

A chi manifestare la disponibilità all'affidamentoai servizi sociali dell'ente locale; al servizio di affidamentofamigliare del Comune o dell'Ussl là dove questo è statoistituito.

Quali sono gli organi competenti- l'affidamento familiare è disposto dai servizi dell'ente locale,previo consenso dei genitori o del tutore;- il giudice tutelare del luogo ove si trova il minore rendeesecutivo l'affidamento con decreto;- quando manca l'assenso dei genitori naturali o del tutore,interviene il tribunale per i minorenni.

Durata dell'affidamento familiare- il periodo di presumibile durata deve essere indicato nelprovvedimento di affidamento familiare;- l'affidamento cessa quando viene meno la situazione didifficoltà temporanea della famiglia di origine che lo hadeterminato, oppure nel caso in cui la prosecuzione rechipregiudizio al minore. L'affidamento può anche cessare perintervenuta adozione o per l'autonomo inserimento del minore.

Compiti dell'affidatario- deve accogliere presso di sé il minore;- provvedere al suo mantenimento e alla sua educazione edistruzione;- agevolare i rapporti tra il minore e i suoi genitori;- favorire il reinserimento del minore nella famiglia di origine.

Quali minori sono interessatii minori (da 0a 18 anni) in situazione di abbandono perché prividi assistenza morale e materiale da parte dei genitori, o deiparenti tenuti a provvedervi, purché la mancanza di assistenzanon sia dovuta a forza di causa maggiore di caratteretransitorio.

Chi può dichiarare la disponibilità all'adozione solo i coniugiuniti in matrimonio da almeno tre anni, non separati neppure difatto, con o senza figli: sono consentite più adozioni, anche conatti successivi.

I limiti di età dei coniugi adottantil'età degli adottanti deve superare di almeno 18 e di non più di40 anni l'età dell’adottando.

A chi manifestare la disponibilità all'adozioneal tribunale per i minorenni. La domanda decade dopo due annie può essere rinnovata.

Quali sono gli organi competentiil tribunale per i minorenni del distretto nel quale si trovano iminori in situazione di abbandono è competente per ladichiarazione di adottabilità. l'affidamento preadottivo e lapronuncia della adozione.

Come assicurare al minore la famiglia adottiva più idonea- il tribunale per i minorenni dispone l'esecuzione di adeguateindagini sui coniugi che hanno presentato domanda di adozionee sceglie fra le coppie quella maggiormente in grado dicorrispondere alle esigenze del minore;- le indagini debbono riguardare l'attitudine a educare il minore,la situazione personale ed economica, la salute, l'ambientefamiliare degli adottanti, i motivi per i quali questi desideranoadottare un minore.

Effetti dell'adozionecon l'adozione, l'adottato acquista lo stato di figlio legittimodegli adottanti, dei quali assume e trasmette il cognome. Conl'adozione cessano i rapporti verso la famiglia di origine, salvo idivieti matrimoniali.

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GENITORI & FIGLI

Tengo subito a precisare che l'idea non è stata mia e che l'argomento per questonumero "speciale famiglie" del giornalino è talmente profondo da metterti un po' in difficoltà.Del resto, fiumi di parole sono già state dette e scritte in proposito e il mio piccolo pensieroconsideratelo quindi una goccia (spero non una doccia).

Già scrivendo il titolo ti senti bruciare un po' le dita e senz'altro, cercando di metter giùqualche idea sull'argomento, rischi di scottarti del tutto e non solo per eventuali "ritorni difiamma", ma anche perché devi tirar fuori emozioni e sentimenti che ogni giorno vivi ma chenon sempre ti fermi ad approfondire.

Ricette scritte non ce ne sono, malgrado tutti i libri, le enciclopedie e le tecniche dicomportamento che specialmente oggi il mercato ci propina prima, durante e dopo la nascitadei nostri figli, trascurando forse un tantino il fatto che questo implica anche una nascita comegenitori. Quando è voluta e desiderata, per ì'"entità coppia" è una nascita indolore, una nascitache anzi ci regala momenti esaltanti di felicità e di stupore e che ci chiede subito e per sempreun continuo confronto, un dialogo sincero, insieme a tanto amore e responsabilità percustodire ed educare la vita che ci è stata affidata.

A volte, quando ti sembra che le insidie esterne siano troppo forti, quando pensi alfuturo pericoloso ed incerto che si prospetta, ti senti magari scoraggiato. Se poi per i tuoi figli"punti" sugli obiettivi più gettonati (successo, carriera, conto in banca e magari anche il pied-à-terre) ti accorgi poi di averli magari privati della loro dignità, dei loro sogni, delle loroaspirazioni più vere e profonde.

E nella carriera di genitore, la tentazione di gettare la spugna può diventare forte,camuffata magari da rispetto della libertà dei figli, magari giustificata dal fatto che "fanno tutticosì", forse assecondata dal compromesso che ti spinge ad ignorare le ingiustizie e adaffermare il tuo diritto, quando non incoraggiata dall'orgoglio di vedere i tuoi figli sempre primiin tutto, a scuola e nella vita, anche se poi ti calpestano.

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I figli non ci appartengono, ma ci danno e ci chiedono moltissimo. Dal tempo dell'attesa alprimo vagito, al loro sorriso, ai primi passi e via via fino a coinvolgerci in tutte le loro piccole egrandi esperienze: dalla scuola materna fino alle prime "cotte", alle prime uscite, al militare, allavoro, ai successi e alle delusioni. Abbiamo la grande, immensa possibilità di ripercorrere con lorole nostre stesse esperienze, di riprovare a volte le stesse emozioni, di rivivere le stesse incertezzeanche se "con una marcia in più".È proprio questa marcia in più, cioè il nostro essere pienamente e prima di tutto "coppia" che,insieme all'amore e alla responsabilità che abbiamo verso i nostri figli, ci aiuta a riflettere, a parlarecon loro, a saperli ascoltare, a correggerli, a guidarli nelle loro scelte, a consigliarli. In una parola:ad educarli, affinché diventino uomini e donne responsabili e partecipi.Ma anche così, fare i genitori è comunque un compito arduo. Anche se le basi non scricchiolano,non ti puoi mai permettere di abbassare la guardia. Insieme alla gioia, alla tenerezza, al legittimocompiacimento, alle soddisfazioni inattese, ci sono sempre anche tanti momenti di tensione, dipreoccupazione, di dubbio e di paura. Per non parlare delle incomprensioni, delle differenze dicarattere, delle inclinazioni non condivise, delle speranze deluse.

Tutti ingredienti che sempre ci sono stati, in tutte le famiglie, ed il cui "mixage" non dà mailo stesso risultato. Senza voler generalizzare, dobbiamo però ammettere che oggi ci troviamo difronte ad un'equazione negativa rispetto alle famiglie di una volta. Allora c'erano due ingredienti inpiù: la Fede - che chiede e che sa anche offrire ed accettare - e la presenza degli anziani, la cuiesperienza era perno morale e materiale della giovane famiglia. Due realtà che sopperivanoegregiamente a tutti i voluminosi trattati moderni in materia. Oggi ci sono due diversi ingredientiche, specialmente se favoriti dal nostro assenteismo o permissivismo, possono diventare unaterribile concorrenza: la TV e certa stampa "disinibita" a cui a volte riusciamo perfino a delegare ilnostro compito di genitori "stressati".

Famiglia o farsa? Comunione o solitudine?In questo tempo in cui i figli trovano nella droga il surrogato al vuoto, in cui i grembi materni

assomigliano sempre più alle unità immobiliari (sub-locazione o sfratto), in cui per avere l'eredità siuccidono il padre e la madre dobbiamo attaccarci sempre più saldamente alle nostre radici: allaFede, al ricordo e all'esempio dei nostri genitori e dei nostri nonni, ai valori fondamentali che cihanno trasmesso e che dobbiamo tenere vivi in noi e nelle nostre famiglie, evitando però dichiuderci nel nostro guscio per comodità o per diffidenza.Da un rapporto schietto e sincero con altre famiglie della nostra comunità, da uno scambio di ideee di esperienze, da una festa preparata e vissuta insieme potrebbe davvero nascere il nuovo esignificativo "fronte famiglie" in questo 1993 che la Chiesa ci ha dedicato e che Don Sergio havoluto sottolineare in modo tanto bello e concreto.

ANNA B.

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La famiglianel pensiero dei ragazzi...Cara mamma, caro papa,io vi voglio bene, sono un po' triste quando vivedo partire alla mattina, ma sono felicissimoquando vi vedo tornare alla sera.Il giorno più bello è la domenica perché possostare tulio il giorno con voi, mentre il momentopiù felice è quando siamo tutti, anche lanonna, riuniti a (avola per il pranzo e la cena.Altri momenti belli sono quando andiamo allaMessa, mi portate alla partita, al circo, alristorante, in vacanza o in qualche negozio digiocattoli per farmi scegliere un regalo..Mi aiutate nei compiti, mi seguite quandovado a giocare, insomma il rapporto tra noi èsplendido e quindi, cari genitori, come potreistare senza di voi?

Carissimi genitori,eccovi sempre pronti a darmi il vostro affetto,il vostro appoggio, sempre pronti a darmi unarisposta concreta.

Vi voglio bene.

Io amo i miei genitori per non avermi lasciatoin mezzo alla strada come si sente dire oggi.Io amo i miei genitori perché non sono comealtri che picchiano i figli senza motivo.Io rispetto i miei genitori.

Il mio rapporto con la mamma è buono, perchémi aiuta nei compiti e mi fa contento inqualsiasi occasione. Anche il rapporto colpapà è buono perché mi porta con lui sulcamion, gioca con me ai giochi ili società eanche lui mi fa contento in qualsiasioccasione.

Ritengo di essere molto fortunata perchéappartengo ad una famiglia che è osservantedella religione cattolica. In questa famiglia disani principi morali e religiosi sicuramenteimparo molte cose utili e significative per lamia mia futura. Ogni giorno, quando anche ioavrò formato una mia famiglia, senz'altroinsegnerò tutto ciò che di buono i miei genitorimi hanno insegnato.

RAGAZZI DI 5 ELEMENTARE

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Lettera agli adulti...da alcuni ragazzi delle medie......

da un paese come tanti........

Carissimi adulti,abbiamo pensato di scrivervi questa letteraper cercare di migliorare i! nostro rapportocon voi. Perché vi chiamate adulti e noiinvece ragazzi?Voi direte: abbiamo superato i 18 anni esiamo più maturi di voi. Noi pensiamoinvece che non tutti gli adulti sianoveramente adulti e non tutti i ragazzi sianoveramente ragazzi. Noi ci sentiamo ancoraragazzi, siamo incapaci di vivere, locomprendiamo; però a volte siete voi chenon capite!È difficile vivere in questo periodo ditransizione. Non riusciamo neanche acapire come si faccia! Non sappiamo piùcome comportarci, come riconoscere ilgiusto dallo sbagliato. Abbiamo paura difarvi delle domande, ci sembrano sciocchee senza senso, ma voi non cercate diaiutarci dandoci dei consigli, senza che noili chiediamo. Perché?È molto lunga la giornata, ma non troviamomai un'oretta tutta per noi. Nostrodesiderio è che in tutte le famiglie de!mondo ci fosse un'ora dedicata al dialogotra genitori e figli, ogni giorno.Cari saggi, buoni, intelligenti, ma talvoltaun po' soffocanti adulti: voi avete sempreragione (tranne qualche rarissima volta),ma certe volte siete un po'soffocanti..."Non fate questo, non fatequello, quello neanche, quest'altro èpericoloso..." Uffa! -pensiamo talvolta noi -non ci lasciano mai fare niente!

A volte, certo, vi giudichiamo male, viattribuiamo delle colpe che non avete, matutto questo soltanto perché stiamo, perdiventare come voi e vorremmo esserlo giàsubito! Vi chiediamo una cosa: un po' dicomprensione in più; dovrete avere moltapazienza, ma presto anche questo stranoma insieme emozionante periodo finirà e ilfrutto, si spera, sarà una nuova personaadulta, matura e piena di progetti. Peravere un buon rapporto poi non ci deveessere di mezzo la violenza, perchéquesta guasta sempre tutto. Dobbiamoaiutarci gli uni gli altri... e non dimenticateviche anche voi siete stati bambini e forsene avrete anche fatte peggio di noi,..!Cari adulti, in ogni caso siete per noiimportanti! Senza le vostre spiegazioni econsigli non saremmo mai arrivati doveoggi siamo. Ricordatevi di questa vostraresponsabilità, perché noi, uomini e donnedel futuro, abbiamo fortemente bisogno divoi per migliorarci e fare più bello questomondo di oggi. Per fare tutto ciò dobbiamoavere alla base sincerità e buon dialogo.E certo anche noi dobbiamo comportarcimeglio..., ma se tutti ci diamo una mano,forse riusciamo veramente a migliorare ilrapporto tra noi.

CON AFFETTO GRANDEI VOSTRI FIGLI ADOLESCENTI

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COMMEMORAZIONE oppure ...Caro inseparabile amico,non sono d'accordo! Non sono d'accordo perché oggi, più che "festa della famiglia", voicredenti superstiti dovreste indire, molto più opportunamente, una giornata di riflessione e di...cordoglio per la "fu" famiglia! Divorzi, separazioni, contrasti, frustrazioni, disoccupazione...: lafamiglia oggi sembra aver veramente poco di che rallegrarsi o da festeggiare, ma tanto di checondolersi, inquietarsi e da rimproverarsi.E che la famiglia sia più che mai sofferente e negletta lo ribadisce anche il tuo Vescovo nelmessaggio inviato alla Città di Como appunto col titolo "la famiglia malata".E così scrive (seppur in modo mica tanto facilino!): "la connessione con la cultura, lalegislazione statuale lascia in vasta parte sguarnita la famiglia di protezione e stimolo...- Sipensi alla legislazione statuale che dovrebbe sorreggere gli sposi nelle tappe di prova dellaloro unità ...- Si pensi alla politica del lavoro, del salario, della casa, degli assegni familiari ecosi via che non di rado è inadempiente nei confronti della famiglia e la costringe a rimaneredivisa persino nei giorni di riposo ed a contrarre la propria fecondità dal momento che pone adisposizione per abortire più mezzi di quanti non ne ponga per accogliere e crescere i figli...-Si pensi all'impostazione scolastica che costringe i genitori a rinunciare al diritto di scegliersiun'educazione che corrisponda alla propria mentalità per i figli..." ecc. ecc.Come vedi, risulta semplice intuire una grande e duplice amarezza del Vescovo: dallaprogressiva frantumazione della famiglia aggravata dallo stato di deterioramento delle"istituzioni" alla defezione (o tradimento?) da parte di "politici" da sempre indicati eraccomandati perché di educazione, cultura, ispirazione..."cristiana"! Pensa te: chi ciraccomandavano dopo che pure avevano da tempo scombinato di tutto, papocchiandoministeri per sport, turismo e spettacolo (finanziando quindi filmografia pornografica edimmorale...) fino a programmi miliardari per "difesa" delle acque, del verde, delle montagne,dei monumenti, dei funghi...ed inevitabilmente degli animali... Ma... per le famiglie?Già, le famiglie! Quali famiglie?A quanto pare, sembrerebbe esisterne una soltanto, quella... "toro" con privilegiato domicilio...romano!E per le nostre di noi... mortali?Enormi gabbie di cemento in quartieri e rioni di periferia, a condizioni sub-umane (non più...bestiali!) tra rifiuti e discariche, disordine e frastuono, malsanità e delinquenza abituale,abbandono e funzionanti... disservizi sociali. "Non si può fare di ogni erba un fascio" tuonanoquelli della "famiglia romana"! Certamente hanno ragione: non è giusto mettere assieme aipochi "buoni" (ma buoni a che?) anche tutti gli "altri"!...Caro amico, che c'è dunque da festeggiare?E poi, come possono le cosiddette "buone" famiglie fare festa anche in chiesa quando tramolte di esse non corre addirittura... buon sangue?Ciao, stammi bene e... non t'arrabbiare!

GIUSEPPE GAVIOLI

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Caro irrecuperabile amico,stavolta non mi sei proprio piaciuto!Il tuo sarcasmo sulla "festa della famiglia" è totalmente insensato!Ma di questo ne riparliamo più avanti perché ora voglio fare un breve riferimento allo scritto de!Vescovo da te riportato.lo non ho dubbi: in questa occasione tu hai messo a profitto la stessa disinvoltura e l'ugualecinismo utilizzato dai tuoi logorroici intellettualoidi, opportunisti, spocchiosi e bottegai chequotidianamente infestano ed infettano le patrie TV e tante famiglie accomodanti, malferme,superficiali...Tu ben sai che quando quei tuoi precettori riferiscono frasi o parole del Papa o dei Vescovi ( nonparliamo poi del Vangelo!), in TV o sulla stampa, le smembrano, le scompongono, le trasformanoin modo volutamente fazioso fino ad alterarne contenuti e significati.Ebbene, tu oggi li hai goffamente scimmiottati tralasciando, del Vescovo, le concrete indicazioni, lereali proposte atte ad incoraggiare, risollevare, tutelare proprio la famiglia! Ma tant'è! Edunque torniamo a noi!- Secondo te sarebbe fuori luogo la festa della famiglia!Indubbiamente ricorderai che i! primo miracolo di Gesù avvenne proprio in occasione di una festafamiliare, anzi, di una festa che... più festa non si può, ossia quella delle nozze di Cana: eppure lefamiglie di allora, per miseria e condizioni sociali, erano ben peggiori delle nostre attuali!- La Chiesa, in ogni fine d'anno, fa letteralmente "esplodere" quel maestoso, possente ed esultanteinno di ringraziamento che è il "Te Deum": eppure carestie, guerre, distruzioni sono sempre edolorosamente attuali, presenti!- In ogni paese c'è un cimitero, ci sono malati, invalidi e tante nascoste sofferenze; eppure, in ognicasa, funzionano televisori, radio, giradischi ecc. ecc: è, cioè, la vita che continua!Ora una domanda te la faccio io: se le situazioni o le condizioni di sofferenza, di angoscia e di luttosono sempre inevitabilmente presenti, tu, che sembri tanto compassionevole e partecipe, che fai?Lutto continuo?- Vedi amico, se durante la Messa e le altre funzioni in chiesa si ascoltasse la Parola di Dio (Paroladi Dio!) quantomeno come si seguono fatti e misfatti, raggiri ed elucubrazioni televisive, lacci elaccioli che incapestrano anima cuore ed intelletto potremmo decisamente spazzarli via erecuperare libertà, dignità, raziocinio.- La nostra festa, comunque, non è un familiare allegro incontro soltanto, ma anche o soprattuttopreghiera e quindi contiene inevitabilmente e necessariamente ampi significati di solidarietà, diapertura, di rispetto proprio verso le sofferenze di chi è vittima di una separazione, di unabbandono, di un tradimento, e poi di stimolo a sempre maggiore e proficua comprensione ecollaborazione con chi ha la famiglia "mutilata".Una famiglia "cristiana" infatti non può esibire atteggiamenti farisaici con saccenti ed iniquigiudizi!... Anche perché proprio Gesù ci dice: " Non sono venuto per condannare, ma per salvare"!- Sulle sconsideratezze dei "politici" da te citate, c'è da esserne concordemente disgustati!- L'ultima tua domanda, invece, è veramente bruciante!...Però... se ogni famiglia, presa singolarmente, è "buona", perché non sperare che si possa, coltempo, allargare lo sguardo e realizzare una comune interdipendenza di pensiero e di intenti?Ciao, amico! Comunque...andiamo avanti!

GIUSEPPE GAVIOLÌ

FESTA ?16

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LA FAMIGLIA:ANNESSI E CONNESSI.

Molto impegnativo il tema di questo numero delgiornalino: la famiglia. Festeggiamo pure lafamiglia, parliamone, perché è un'istituzionefondamentale. Già, un'istituzione, non uncomplesso di vincoli, di doveri, di obblighi che cispingono a sopprimere certi istinti individualistici ecertamente egoistici. Famiglia non è uguale a lager,a condanna, a qualcosa che vincola il mio io; alcontrario è partecipazione attiva al bene comune eal progresso di questa piccola comunità, di questacellula di comunità. Un saggio antico diceva chel'uomo è un animale sociale ed un suopredecessore che la famiglia è la prima forma distato; dall'unione di famiglie, legate da comuninecessità, nasce quella piccola comunità che è ilpaese e così via fino allo Stato vero e proprio. Lafamiglia dunque come immagine dello stato. Masarà poi vero? Consideriamo alcune cose. Cosapuò imparare un figlio dalla vita in famiglia?Certamente l'ordine, una certa disciplina, nondispotica, ma finalizzata al bene comune; impareràcos'è il sacrificio del singolo per il bene di tutti, tuttociò che comporta la convivenza con individui che,seppur simili, sono altro da te. Ma queste non sonoaltro che le regole della convivenza civile, qualisono richieste in uno stato "moderno ed evoluto",come dicono i saggi di oggi, "normale" secondo me.Basta per mettere in relazione Stato e famiglia? Sesì, procediamo. Forse che lo Stato, o generalmente

la società, sono il massimo in quanto a giustizia,bellezza, perfezione? Domanda retorica. "Ah, lacolpa è dei ladri di partito, dei mafiosi di Roma, miofiglio non c'entra, è stata la cattiva compagnia,colpa della scuola che non li educa, la televisionepoi, con certi programmi..."Siamo, insomma degli abili camalli, tutti pronti alloscarica barile. Ma tutta 'sta gente storta, deviata,ladrona, avrà, o avrà avuto pure una legittimafamiglia. "Ah, la famiglia... ma cos'è la famiglia?Beh, due persone che vivono sotto lo stesso tetto,se si è proprio costretti o troppo sfortunati si vivecon altri rompiscatole, ereditati o donati da undestino beffardo. E come si vive in famiglia? Ah, siva a lavorare se no chi mangia? Alla sera io sonostanco, vado di là a vedere la Tv, tu fai i mestieri,che sei stata a casa tutto il giorno, manda tuamadre e il bambino a letto e tutti zitti." Oppure:siamo tutti a cena, è l'unico momento della giornatain cui ci si vede tutti insieme, di cosa parliamo? "Mache parlare e parlare: c'è il telegiornale, silenzio,prego, le notizie! Il bambino va male a scuola??come, ma va già a scuola?!? come passa il tempo;però non ho tempo, oggi ho un'importante riunionecol capo, ne va del mio futuro: occupatene tu."Irrealista, disfattista? Domanda: la politica? "Ah, lapolitica l'è una roba spurca, che la fagan i oltri!" Mascusi, la manovra economica, le tasse? "Ah no,tocam rninga i danee!! Ladri! E chi li ha votati 'stiladri, da sempre? lo no, mai, cosa ne sapevo io?"Festeggiamo pure la famiglia, parliamone e rico-struiamola, forse ne vale la pena.

PAOLO TAMAGNI

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LEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORIDELEGAZIONE DI UGGIATE - VIA ROMA, 12 - TEL (031) 949.309-948.035

La Delegazione di Uggiate opera attivamente sul nostro territorio ormai da dieci anni,PERCHÉ:

a) per sensibilizzare, informare, educare a proteggere la propria salute, mettendoa disposizione molti servizib) per essere sostegno e riferimento, se necessario, nella difficile strada dellalotta contro le malattie,c) per essere presenza attenta e qualificata nella fase più delicata della vita,quella terminale.

COME:affermando, attraverso un approccio multidisciplinare.. la centralità del malatocon lutti i suoi bisogni e, attraverso un'attenzione costante anche alla famiglia,una vera cultura della solidarietà.Grazie all'impegno di molte persone e al sostegno di gran parte dellapopolazione, si è, in questi anni, ampliata la «anima dei servizi offerti.

LE A TTIYITA ' PRIMARIE CHE OGGI SONO SVOL TE DALLA LEGA sono:

1) VISITE SPEC1ALISTICHE ED ESAMI STRUMENTALI (ECOGRAFIA) PER LE PATOLOGIE DELLA MAMMELLA2) VISITE SPECLALISTICHE ED ESAMI STRUMENTALI PER LE PATOLOGIE DEL CAVO ORALE E DELLA GOLASi è dato incremento all'attività di diagnosi precoce, dotando il centro di senologia di un ecografo perun'indagine più approfondita, ed il centro di otorinolaringoiatria di un laringoscopio.Si e. inoltre, istituito un corso permanente dell'insegnamento dell'auto-esame del seno, in considerazione delfatto che il 70% dei noduli sono evidenziati dalle pazienti stesse che li sottopongono al medico.

3) IL SERVIZIO DI TERAPIA DEL DOLORE E CURE CONTINUATIVE, IN COLLABORAZIONE CON LA l'USSL N 10 offre le seguenti prestazioni:a) Assistenza domiciliare dei volontari ai paziente ed alla famiglia;b) Assistenza ambulatoriale per problemi sociali- psicologici-spirituali e come punto di riferimento per il paziente e la famigliac) Cure fisioterapiche a domicilio,d) Prestiti di materiale (lettini, materassi, presidi ortopedici...)e) Trasporti casa-ambulatorio)

Grande impegno a rivolto a questo servizio, che è mirato ad aiutare il malato e la suafamiglia nella fase più delicata e drammatica della vita . quando sulla condizione di malattiaconfluiscono problematiche e bisogni che superano l'ambito strettamente medico-assistenziale.L'esperienza del lavoro fin qui svolto in questo settore ci ha dato la conferma di quanto siastato prezioso il nostro sostegno nel corso della malattia e ci ha incoraggiato a continuarenei nostro difficile impegno di creare una nuova mentalità ed un atteggiamento più serenonei suoi confronti. I volontari della Delegazione di Uggiate sono a disposizione per uneventuale incontro con la popolazione per risposte ad interrogativi per meglio chiarire iprogrammi di attività.

DOVE:a UGGIATE TREVANO In VIA ROMA 12 - TEL 031/949309 LUNEDÌ- VENERDÌ ore 9/12

TUTTI I SERVIZI SONO GRATUITI

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PAGINA G AM

Dal Togo P. Philip ci scrive.

Carissimi,con questa cartolina all'africana vi mando un carosaluto e tantissimi Auguri per le Feste Natalizie. Vispero tutti bene ed entusiasti nella ripresa della vitaparrocchiale con l'arrivo del nuovo Parroco.Qui nel Togo stiamo passando una crisi socio-politica molto profonda. Questa è la terza settimanache tutto il paese è totalmente paralizzato. Chissàcome finirà. Pregate perché il Signore facciamiracoli per il Togo.Qualche volta non scrivo, ma rimaniamo sempreuniti nella preghiera perché la mia vita missionaria èstata sempre appoggiata da voi in tutti i sensi. Horicevuto regolarmente il vostro bollettino "Ronago"e sempre scopro che date importanza particolarealle lettere dei missionari che appoggiate. Questaconstatazione deve stimolarmi di più alla fedeltànello scrivervi.Vi ringrazio sinceramente per l'assegno di2.000.000 che ho ricevuto (15.07.1992). La miacomunità è molto riconoscente al G.A.M. per levostre preoccupazioni per le missioni. In questotempo non abbiamo grandi progetti da realizzareperché siamo "bancarotta" (cassa vuota). Perciò, ciòche avete mandato ci aiuta per le nostre necessitàordinarie, ad esempio viaggi, cibo, ecc.Tanti cari saluti a tutti quanti.

Con affetto

PHILIP ZEMA W.

BILANCIO G.AM 1992

EntrateRimanenza cassa 1992 L. 2.000.000Giornata G.A.M. L. 2.783.000Camminata G.A.M. L. 365.000N.N. per Kalongo L. 500.000Offerta festa terza età perKalongo L. 800.000Adesioni mensili G.A.M. L. 900.000BANCO VENDITA L. 4.155.000In memoria coniugi Conconi L. 700.000Adesioni mensili G.A.M. L. 500.000Totale L. 12.703.000

Usciteper P. Philip Zema - Togo L. 2,000.000per P. Tocalli - Kalongo L. 2.000.000per Sr Francesca Pintonelio L. 300.000per Ospedale G. Ambrosolì -Kalongo L. 2.000.000per Pokot in Kenya(ex missione Sr Amelia) L. 1.000.000per Sr Amelia Ghielmettiin Messico, a Guadalajara L. 2.000.000per Ambrogio Spreafico L. 2.000.000per Seminario Diocesano L. 400.000Totale L. 11.700.000

Rimangono in cassa L. 1.003.000

Cari amici del G.A.M.,di vero cuore a nome di tutti i nostri Missionari, ungrazie sincero per la collaborazione e la sensibilitàdimostrata nelle varie iniziative che, per il 1992,sono state grandi.Anche questo è un modo per condividere le"fatiche" con chi è impegnato in prima lineanell'evangelizzazione, senza dimenticare che lapreghiera e la testimonianza cristiana della nostravita sono il primo contributo che noi dobbiamo epossiamo dare.Quindi auguriamoci che anche il 1993 sia un annoricco di impegno e di gioia.

ANTONIETTA, ROSANNA E ANNA

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BILANCIO AMMINISTRAZIONE PARROCCHIALE 1992

Entrate:Offerte S. Messe festive 21,915,000Pesca 6,000,000Incanto canestri 15,740,000Candele votive e bussola 7,037,000Contributi da privati 19,125,000Offerte varie 7,845,000Giornalino Ronago 92 1,185,000Attività oratorio 8,657,000Battesimi, rnatr. fun. off. Messe 15,700,000Focatico 2,415,000Interessi 6,100,000TOTALE ENTRATE 111,719,000Uscite:Contributi diocesi e zona 6,078,000Spese culto 9,137,000Riscaldamento (gasolio e gas) 17,386,000Assicurazioni 12,050,000Tasse e imposte varie 2,375,000Lavori e manutenzione strutture 33,909,000Spese attività oratorio 8,900,000Giornalino e stampe varie 2,000,000Varie 2,000,000TOTALE USCITE 93,835,000

Rimanente ANNO 92: £. 17,884,000

ENTRATE / USCITE TERZI:Per missionari della parrocchia 16,800,000Per missioni universali 7,540,000Da raccolta carta per missioni 2,425,000Missioni diocesane 2,500,000Avvento fraternità (Uovo Natale) 3,500,000Buona stampa 6,077,000Per Seminario 2,000,000Caritas (Somalia, Croazia,...) 8,800,000Varie 3,500,000Totale entrate/uscite terzi: £. 53,142,000

Un grazie sincero a tutti coloro che conofferte e contributi hanno collaborato allavita della comunità e alle sue iniziative.Un invito a continuare con generosità, nonsolo nell'attenzione alla Parrocchia, maanche a tutti i bisogni e le necessità di tantinostri fratelli vicini e lontani.

AZIONE CATTOLICAIN MISSIONE...

Dove ? Quando ? Non in Africa o in America, maqui da noi, nella zona Prealpi, a Ronago. Nei mesidi febbraio-marzo, l'Azione Cattolica diocesana, hapensato di passare, in tutte le parrocchie dellanostra zona, in missione... Un appuntamento cheha lo scopo di riproporre il significato dell'A.C., diportare tutti a conoscerne lo spirito e le scelte, dirilanciare in ogni parrocchia gruppi di persone cheattraverso il cammino associativo dell'A.C. sianoformate e mature nella fede e pronte a servire congenerosità la Chiesa a partire dalla propriacomunità parrocchiale.Alcuni rappresentanti diocesani dell'A.C. sarannodunque anche a Ronago: quasi certamente(aspettiamo conferma) domenica 14, durante laMessa delle 10.00 e poi lunedì 15, alla sera, perun incontro distinto per gli adulti e per i giovani.Ci prepariamo a questa 'missione' e a questaulteriore possibilità che ci viene offerta per vivere daprotagonisti nella chiesa, con la preghiera propostadal!' A.C. stessa, che siamo invitati a fare nostra inquesto periodo.

Signore, domani forse è tardi.Già i bimbi del Battesimo, venuti dal sacro fonte,levano i loro occhi, pronti a muovere i primi passi.Indicheremo l'orizzonte dell'amore e della fede.Condivideremo l'umile atto del viveree l'altissima speranza di un mondo riconciliato,andando, piccoli e grandi insieme,incontro al mistero della vita,che è chiamata e dono, rischio e contesa,attratti da una croce, che pure ci impaurisce.Signore, domani forse è tardi.Già forte come il vento, già dolce come un cantola voce del Concilio ha proclamato al mondoil volto della Chiesa, tutta da amare,tutta da conoscere, tutta da costruire.Signore, l'uomo soffre, eppure l'uomo è grande.Rimani con noi nell'ora dell'impegno.Avremo si dei frutti, ma oggi è il seminare,avremo nuove case, ma oggi è il costruire,saremo chiesa viva: già oggi è la missione.Signore, domani forse è tardi.Per questo ci incamminiamo.C'è un tempo per restare e uno per partire,c'è un tempo per cercare e un tempo per trovaree tu, Signore, aiutaci a vivere il nostro tempo.Vogliamo testimoniare l'amore alla Chiesa,l'impegno per il mondo, lo slancio degli apostoli,la preghiera e lo studio, l'azione e il sacrificio.Signore, questo è il tempo,domani forse è tardi. Amen.

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DALLA BIBLIOTECAGennaio 1993. Si riparte.La Commissione della Biblioteca Comunale sì è riunita in questi giorni per discutere sulle possibili iniziativeda attuare nei corso dell'anno. Oltre alle uscite a teatro nell'ambito dell'iniziativa " A Teatro con la TuaBiblioteca", si è pensato di organizzare dei corsi, in data da definire, sulla base di più richieste ricevute dautenti della biblioteca:- Pittura SU ceramica. Tenuto già anni fa, ebbe un successo insperato,- Lavorazione della pasta al sale. Questa è una novità per gli adulti di Ronago, ma è già statasperimentata con i bambini e ripetuta più volte, sempre con tantissime adesioni, dalla Biblioteca di Pare.- Estetica. Rivolto alle signore/ine interessate.Visto il successo riscosso l'anno scorso, a giugno verrà ripetuto il "Banco Vendita del Libro per Ragazzi". Cisono poi tanti libri da acquistare e, come sempre, cercheremo di tener conto sia delle età che delle esigenzedi tutti. Se qualche Utente avrà necessità di libri più specifici, o vorrà dare dei suggerimenti o, perché no,avanzare delle critiche (speriamo costruttive), potrà venire in Biblioteca e farlo liberamente: la Bibliotecaappartiene a tutti e il suo compito è di fornire un "servizio" che sia di piena soddisfazione alla cittadinanza.

AGNESERicordiamo che l'orario invernale di apertura, in vigore da gennaio, è il seguente:

MARTEDÌ dalle ore 15 alle ore 18MERCOLEDÌ dalle ore 9 alle ore 12SABATO dalle ore 15 alle ore 18

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RONAGO ‘93 – N. 1

Un questionario per .... dialogare

Questo secondo foglio del questionano è perdare la possibilità di una risposta distinta tra maritoe moglie, in quanto, tra i due, risultano diverse leesperienze, il cammino di preparazione almatrimonio, le difficoltà incontrate...

1. Da quanti anni sei sposato ?

2. Eri cosciente della tua scelta e soprattutto preparato ad affrontare la vita matrimoniale ?

SI O NO O

3. Sei riuscito a realizzare nella tua famiglia quello che ti proponevi ?

SI O NO OQuali sono state le tue difficoltà?

Che cosa vorresti cambiare?

4. Sei convinto che la famiglia sia fonte indispensabile di valori utili alla crescita armonica di un individuo?

SI O NO O

5. Per creare un'autentica famiglia: - pensi sia sufficiente l'impegno serio di due persone ?

SI O NO O- ritieni che la forza del sacramento del matrimonio sia indispensabile ?

SI O NO O

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6. Alla soglia del duemila, ritieni l'istituzione dellafamiglia ancora valida?SI O NO OQuali alternative proponi ?

7. La famiglia nella quale sei cresciuto è stata capacedi soddisfare le tue aspettative ?SI O NO OCosa ti è mancato ?

8. L'attività della famiglia si esaurisce in se stessa o deve proiettarsi all'esterno, nella comunità ?

Quale comunità ?Parrocchiale Osociale-civile Oaltro... O

9. Secondo te una famiglia tipo tra queste aspettati ve, quali dovrebbe essere in grado di soddisfare maggiormente ? (Solo 2 scelte):

sicurezza economica Odialogo Oattenzione reciproca Orispetto degli altri Ocondivisione di gioie e dolori Oapertura agli altri Ocrescita nella fede Oaltro …......

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INVITOALLA LETTURA

pag. 2 "Famiglia, diventa ciò che sei!"pag. 3 Le beatitudini degli sposi,pag. 4 Anniversari di matrimonio

Anagrafe '92pag. 5 Incontri per fidanzati

Giornata per la vitaPreparazione Quaresima

pag. 6 Dal mese della pace a un anno di pace

pag. 7 Famiglia: quale comunicazione ?pag. 9 Comunicare con Dio.pag. 10 Famiglia aperta: affido e

adozionepag. 11 Genitori & figlipag. 13 La famiglia nel pensiero dei

ragazzipag. 14 Lettera agli adulti...pag. 15 Commemorazione

oppure...festa?pag. 17 luvenilia :

La Famiglia: annessi e connessipag. 18 Spazi aperti:

Lega italiana per la lotta contro itumori

pag. 19 Pagina G.A.M.pag. 20 il bilancio di un anno

Azione Cattolica in missionepag. 21 Dalla Bibliotecapag. 22 Un questionario per ... dialogarepag, 24 Carnevale in Oratorio

I prossimi appuntamenti:mese di febbraio

Martedì 2, Festa della Presentazione delSignore: 5. Messe ore 7.30 eore 20.00

Mercoledì 3, S. Biagio:S. Messe ore 7.30, ore 20.00

Giovedì 4, ore 20.45, preparazionedel Corso fidanzati

Sabato 6, ore 21.00, a Como,Veglia per la vita

Domenica 7, Giornata per la vitaNel pomeriggio, in Oratorio:giochi e preparazioneCarnevale

Mercoledì 10, a Somaino, ore 20.30,Scuola di preghiera

Domenica 14, nel pomeriggio, in oratorio,giochi e preparazionecarnevale

Lunedì 15, ore 20.45, incontro peradulti e giovani: La propostadell'Azione Cattolica

Mercoledì 17, a Olgiate, ore 21.00,Consiglio pastorale zonale

Venerdì 19, ore 20.45, in Oratorio,incontro per la preparazionedella Quaresima

Domenica 21, nel pomeriggio,Festa di Carnevale in Oratorio:sfilata, giochi, merenda,premiazioni maschere.

Mercoledì 24, delle Ceneri:inizio della Quaresima:giornata di magro e digiuno;S. M esse alle ore 7.30 e alleore 20.00.

Domenica 28, alla Messa delle ore10.00: presentazione dei ragazzidi prima media che riceverannola Cresima.

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