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    La parola del Vescovo

    ALESSANDRO MAGGIOLINIPER GRAZIA DI DIO E DELLA SEDE APOSTOLICA

    VESCOVO DI COMO

    Domenica 2 giugno 1996, la nostra

    comunit parrocchiale ha accolto il

    Vescovo, Mons. Alessandro Maggiolini,

    per la VISITA PASTORALE:

    un'occasione bella e importante che ci

    ha fatto sentire ancor pi Chiesa e harinnovato in noi l'impegno di

    continuare, con entusiasmo, a lavorare

    insieme nelle molteplici attivit

    parrocchiali. Ora giunta alla nostra

    Comunit la LETTERA che il Vescovo

    invia, dopo la Visita pastorale, con

    alcune riflessioni e indicazioni che

    devono servire come traccia per il

    prossimo cammino. La riportiamo qui

    accanto, in particolare la parte relativa

    alle attivit pastorali della parrocchia.

    Decreto Visita pastoraleLa Parrocchia di Ronago erede di una

    ricca tradizione di fede, coltivata da Parrocizelanti e aperta anche al frutto di straordinarievocazioni. Basta ricordare la figura splendida diPadre Giuseppe Ambrosoli, ispiratrice di unagrande generosit apostolica, unita a profondaumilt.

    Non mancano anche oggi persone chesanno operare nel silenzio e nell'umilt aservizio del Regno di Dio: dal nutrito gruppo dicatechisti, a tutti coloro che collaborano a variotitolo per l'animazione della Parrocchia.

    Ho notato con piacere che la vostracomunit dedica particolare impegno allafamiglia, ai giovani e alla testimonianza dellacarit. Inoltre, si dimostrata molto attenta alla

    traduzione concreta del Piano Pastorale,attraverso le tappe del Battesimo e dellaConfermazione. Ora siamo entrati, con il donostraordinario della visita del Santo Padre,nell'anno dell'Eucaristia. Mi auguro che lavostra comunit ne tragga forza per nuovi passidi conversione e di apertura alla grazia.

    Eccovi alcune linee di impegno:* Si abbia cura della famiglia, tanto minacciatada un ripiegamento egoistico nella sfera delbenessere materiale. Alla preparazioneimmediata dei fidanzati al matrimonio (di cui la

    vostra Parrocchia ha direttamente cura),occorrer aggiungere l'accompagnamento dellegiovani famiglie, ripensando, in qualche modo,a dimensione familiare, il cammino dellaIniziazione cristiana dei figli, a partire dalBattesimo. Occorrer anche che le famiglie,vivendo un cammino di gruppo, con la guida delsacerdote, per ravvivare la grazia delmatrimonio, si facciano anche carico di qualchepreciso sostegno alle altre famiglie: perl'educazione degli adolescenti, per i problemidella scuola, per la formazione alla carit, per

    un corretto uso della televisione, ecc.

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    IL VESCOVOSCRIVE

    ALLA NOSTRA

    COMUNIT

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    La parola del Vescovo

    DECRETO DELLA VISITAPASTORALE

    * Si prosegua nel lavoro di formazione degli adolescenti e dei giovani, a partiredall'immediato post-cresima, secondo le linee del progetto diocesano e senza timoredi mantenere elevato il livello della proposta, secondo le indicazioni molto concreteche il Santo Padre ci ha dato. Siano esse a suggerirci le mete, la via e gli spunti peruna verifica di quanto facciamo.* La testimonianza della carit, mentre moltiplica le sue attenzioni, che voiconoscete bene in svariate forme di volontariato, non dimentichi che il piimportante dono che possiamo fare l'annuncio del Vangelo nelle concrete scelte divita. Ancora: per diventare testimoni del Vangelo della Carit occorre un robustoprogetto di vita cristiana: cultura religiosa, preghiera, confessione frequente,Eucaristia al centro, ecc.* Chiedo infine che l'Azione Cattolica venga promossa, sia tra gli adulti che tra igiovani, come scuola preziosa di formazione cristiana, di senso ecclesiale, dimissionariet e di prontezza nel mettersi a servizio del Regno di Dio.

    Seguono infine alcuni rilievi circa gli aspetti amministrativi della parrocchia

    relativi ai Registri e agli edifici.

    Auguro buon lavoro nel Signore.Con la mia benedizione

    + Alessandro Maggiolini, VescovoComo, 11 settembre 1996

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    Consiglio Pastorale

    VERIFICA A MET CAMMINO...VENERD 31 GENNAIO: INCONTRO

    DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

    Riportiamo una breve sintesi dell'ultimo incontro del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Lariunione, oltre che preparazione del cammino quaresimale, stata occasione per una verifica dei primimesi dell'anno circa il cammino della nostra comunit parrocchiale.

    A partire dalla lettera del Vescovo dopo la Visita pastorale di giugno, sono stati verificati idiversi ambiti di impegno.Per quanto riguarda la famiglia stata sottolineata la maggior attenzione che occorre dare alle

    giovani coppie (primi anni di matrimonio); l'occasione della prossima festa della famiglia deve farmaturare qualcosa di concreto per loro.

    Circa la catechesi si sottolineata l'importanza di incontri tra tutti i catechisti; mentre riguardola catechesi per gli adulti, la cui partecipazione si aggira attorno alle 20-25 persone, si continuerdurante la Quaresima con l'utilizzo delle schede diocesane, in vista, eventualmente, di realizzare dopoPasqua alcuni centri di ascolto tra le famiglie. Per le classi superiori e per i giovani si fatto notare cheil cammino procede anche se il numero dei partecipanti limitato (in totale una ventina circa): il limitemaggiore la mancanza di continuit nella presenza agli incontri, per cui, variando le persone, riescedifficile realizzare e approfondire un programma ben strutturato

    Per i ragazzi e i giovani poi, la catechesi si integra con l'esperienza dell'Oratorio, che, sia perelementari e medie, come per le superiori, continuata con variet di proposte, occasioni e anchemomenti di impegno; si intende dunque continuare sulla medesima strada, cercando piuttosto difavorire, attraverso il contatto personale, l'avvicinamento e la partecipazione alle attivit dell'oratorioanche per altri ragazzi.

    Sotto l'aspetto liturgico s registrata una maggior animazione delle celebrazioni festive,soprattutto con l'iniziativa della piccola missione del giorno del Signore; accorre certo continuare permantenere e far comprendere meglio gesti, iniziative, che possono favorire un maggior coinvolgimentonelle celebrazioni; notevole l'impegno e la partecipazione dei ragazzi delle superiori per l'animazionedella Messa delle ore 10.00.

    Infine circa la carit e la missione si lavorato con continuit e impegno stimolando lacomunit a fare propria la dimensione caritativa e missionaria della vita cristiana, proponendoiniziative (ottobre missionario, avvento di fraternit...), incontri (mese della Pace) e creando nuoveopportunit di aiuto (gruppo volontariato); anche in questo settore della vita parrocchiale occorrecertamente la perseveranza nel portare avanti le varie iniziative e un sempre maggior coinvolgimento dinuove persone che sappiano offrire generosamente e gratuitamente il loro tempo e le loro capacit.

    Si notato poi come manchi nella nostra comunit un'attenzione alle problematiche sociali edel mondo del lavoro: s auspica che, almeno una persona, inizi a partecipare agli incontri mensili chein zona si svolgono su queste tematiche.

    Con la Quaresima siamo ora tutti invitati a continuare il nostro cammino comunitario,rinnovando l'impegno e le responsabilit personali, ma soprattutto non stancandoci di trovarenell'Eucaristia, ogni domenica, il punto d convergenza del nostro impegno e il sacramento che ci nutree ci rende capaci di rinnovare le nostre forze per meglio collaborare alla crescita del Regno di Dio a

    partire dalla nostra comunit parrocchiale. DON SERGIO

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    Avvisi

    PROSSIMI APPUNTAMENTI* La festa delle famiglie e deglianniversari di matrimonio, prevista al 13aprile, stata rinviata a domenica 20aprile, per non accavallarsi all'incontrozonale delle famiglie in preparazione alCongresso eucaristico zonale.* Gioved primo maggio alle ore 10.30celebrazione del Sacramento dellaConfermazione per i ragazzi di primamedia.* Domenica primo giugno, alla S. Messadelle ore 10.00 celebrazione della Messadi prima comunione per i bambini diterza elementare.* Domenica primo giugno, nelpomeriggio, ad Olgiate: Congresso

    eucaristico zonale.

    QUARESIMA GIOVANI '97Lettera al duemila

    Luned 24 febbraio - ore 20.45QUESTA FEDE...

    Riproporre ai giovani l'annuncio di Cristo

    Luned 3 marzo - ore 20.45

    QUESTA NOSTRA FEDE...La centralit dell'impegno educativo.Luned 10 marzo - ore 20.45UNA CASA ACCOGLIENTEOratorio e Parrocchia.

    Luned 17 marzo - ore 20.45DENTRO AI LUOGHI DI VITA

    Lavoro, scuola e altro ancora.

    A Olgiate Comasco, Teatro Aurora.Partenza dalla Piazza della Chiesa

    alle ore 20.15.

    Verso il Congresso Eucaristico:iniziative e date

    previsto un itinerario culturale inpreparazione alle giornate conclusive del

    Congresso. Gli incontri si terrannopresso il Centro Cardinal Ferrari diComo alle ore 21.00Mercoled 19 febbraioAlberto Quadrio Curzio, Preside dellaFacolt di Economia e Commerciodell'Universit Cattolica:

    "Efficienza ed equit:il problema morale in economia".

    Mercoled 12 marzoEugenia Scabini, Docente di Psicologiasociale della Famiglia presso l'UniversitCattolica

    "Famiglia: fonte della vita,

    cardine della societ".

    Mercoled 9 aprileFausto Colombo, Docente presso la ScuolaSuperiore di Comunicazioni Socialidell'Universit Cattolica:

    "La societ dei mediae l'annuncio del Vangelo"

    Gioved 22 maggioGiuseppe De Rita, Presidente del CENSISe del CNEL:

    "Evento cristiano e futuro

    della societ italiana".

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    Quaresima 97

    VERSO LA PASQUA..CRISTO GES

    UNICO SALVATORE DEL MONDO. questo il tema che ci guider verso la

    Pasqua. La Quaresima infatti si propone a tutticome un cammino verso la Pasqua nel quale icristiani sono chiamati a ripercorrere il camminodel loro Battesimo, per prenderne una coscienza

    sempre pi viva e operante. il cammino della fede e della grazia conle implicanze di vita morale che ne derivano,attraverso il ripresentarsi del mistero di Cristo nelquale siamo immersi. L'ascolto della Parola nonresta chiuso e fermo in se stesso, ma si sviluppain risposte di preghiera, carit, digiuno, penitenza.

    Il cammino verso il Giubileo cisuggerisce di riscoprire Ges unico Salvatore. LaQuaresima deve aiutarci a conoscere meglio Gesper seguirlo, per imitarlo, per rivestirci dei suoisentimenti, per pensare secondo i suoi criteri.

    Questo tema ci aiuter anche adapprofondire la centralit dell'Eucaristia nellanostra vita cristiana e a non dimenticare, anziriscoprire il valore della sofferenza e dellamalattia; inoltre risveglier in ciascuno lo spiritomissionario aprendoci a un rinnovato impegnoper le Missioni della nostra Diocesi.

    Guidati dunque dalla Parola di Dio, didomenica in domenica, ci prepariamo alla Pasquariscoprendo il volto unico e splendido del SignoreGes, nostro Salvatore.

    Ecco i temi delle varie settimane che

    potremo approfondire utilizzando il sussidiodistribuito in chiesa fin dal mercoled delle ceneri.

    Il volto di Cristo:Domenica 16 febbraio -

    Volto dell'uomo tentato: il volto dell'uomo libero.

    Giornata del malato e celebrazionedell'Unzione degli Infermi.Domenica 23 febbraio -

    Volto del Mistero: il volto dell'Amico

    "II tuo volto,Signore,

    io cerco!"

    Incontro del Gruppo Famiglia e mercatino equosolidale.

    Domenica 2 marzo -Volto del liberatore: il volto del Maestro.

    Presentazione dei Cresimandi.

    Domenica 9 marzo -Volto di misericordia: il volto del Padre.

    Giornata dedicata alle Missioni Diocesane.

    Domenica 16 marzo =Voltodella vita: il volto della luce

    Incontro mensile del Gruppo famiglia

    Domenica 23 marzo, Le Palme -II volto dell'Amore.

    Processione degli ulivi e Via Crucis serale per levie del paese.

    Altri "momenti forti", oltre alla domenica, nelcammino quaresimale sono: i venerd e lacatechesi.

    I VENERD' di Quaresima si caratterizzano peri seguenti momenti:- la S. Messa: alle ore 6.30 seguita dalla recitadelle lodi- alle ore 16.00 Momento di catechesi per gli

    ANZIANIla VIA CRUCIS alle ore 16.30.

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    Quaresima 97

    VERSO LA PASQUA...La CATECHESI, invece prevede:- gli incontri per i giovani ad Olgiate nei luneddel 24 febbraio e del 3-10 e 17 marzo: l'appuntamento della "Quaresima Giovani"proposto dalla nostra Zona.- per gli adulti invece gli incontri si terranno:

    venerd 21 febbraiovenerd 28 febbraiogioved 6 marzo

    gioved 13 marzogioved 21 marzoI ragazzi delle elementari e delle Mediesaranno aiutati, attraverso il catechismo el'Oratorio domenicale, a vivere il camminoquaresimale; in particolare: per i ragazzi dalla 4elem. alla Terza media, a catechismo verrdistribuita una scheda con impegni, giochi,preghiere per la settimana; a tutti i ragazzi verrdistribuito un piccolo salvadanaio per vivere lasolidariet con le missioni diocesane. (Dovressere riportato alla Domenica delle Palme alle

    S. Messe).Il cammino quaresimale si completer con lacelebrazione della CONFESSIONE: segnosacramentale di una rinnovata adesione a GesSalvatore e di un rinnovato stile di vita frutto dellavoro di conversione attuato in questi quarantagiorni.Le confessioni si celebreranno:- Per le classi di 4 e 5 elementare:

    GIOVED 20 marzo alle ore 15.00- Per le classi di 1-2-3 media:

    LUNED' 24 marzo dalle 16.00 alle 17.30- Per giovani e adulti:

    LUNED124 marzo alle ore 20.30- Per gli anziani:

    MARTED 25 marzo dalle ore 15.00

    IL TRIDUO PASQUALE il grande punto diarrivo per tutta la comunit cristiana:nei "tre giorni della Pasqua" celebriamo Ges,che attraverso la sua morte e risurrezione, divental'unico Salvatore di tutta l'umanit.

    Ecco in sintesi gli appuntamenti:

    GIOVED SANTO 27 marzo:ore 20.30 Santa Messa con l'accoglienza degli Olibenedetti e la lavanda dei piedi. Segue:

    adorazione eucaristica.VENERD SANTO 28 marzo:ore 7.00 Recita di lodi; ore 15.00 Via Crucis; ore20.30 Celebrazione e adorazione della Croce.SABATO SANTO 29 marzo:ore 7.00 Recita di Lodiore 21.0O SOLENNE VEGLIA PASQUALE.DOMENICA 30 marzo:PASQUA DI RISURREZIONEore 7.30 e ore 10.00 S. Messeore 17.30 Lode vespertina

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    Caritas

    LA GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

    DOMENICA 16FEBBRAIO

    Celebrata a livello mondiale l'undici febbraio, nella nostra comunit stata vissuta nelladomenica 16 febbraio, anche attraverso la celebrazione del Sacramento dell'Unzione degli Infermi. Inquesto modo abbiamo voluto sottolineare anche come la Quaresima debba essere un tempo utile perriscoprire il senso e il valore della sofferenza proprio a partire da Ges, venuto a prendere su di s ildolore dell'uomo.

    Come spunto di riflessione proponiamo di seguito la lettera del nostro Vescovo, scritta,in occasione di questa giornata, per tutta la Diocesi

    "Stiamo celebrando l'Anno del Congresso eucaristico che ha come uno degli scopi principali ilriprendere e motivare l'attenzione ai malati.

    Ges, nella sua vita pubblica, ha considerato i sofferenti come persone tra le pi vicine a Lui edisponibili ad accogliere il suo messaggio di salvezza.

    La Chiesa intera, la nostra Chiesa locale, ciascuno di noi, non pu esonerarsi da questoimpegno di prossimit e di comunione con gli ammalati. Il Rituale degli Infermi dice: "Tutti i cristianidevono far propria la sollecitudine e la carit di Cristo verso gli infermi. Cerchino, quindi, ognunosecondo le possibilit del proprio stato, di prendersi cura dei malati, visitandoli e confortandoli nelSignore, e aiutandoli fraternamente nelle loro necessit".

    Dev'essere responsabilit di tutti, specialmente nelle Parrocchie, il conoscere gli ammalati chevivono magari nascosti nelle loro case o ricoverati negli ospedali.

    Dev'essere responsabilit di tutti, specialmente nelle Parrocchie, prestarsi per porgere unservizio discreto e una parola sincera.

    Occorre fare di pi, in questo campo. Ma, ancor prima, occorre riscoprire le motivazioni e lefinalit della fraternit che si deve instaurare con gli infermi. Escludendo frasi fatte di estraneaconsolazione, tutti ci si deve impegnare a far comprendere agli infermi che essi non sono inutili, mahanno un compito di grandissima importanza nella Chiesa e nel mondo.

    Non sembra n umano, n conforme alla fede, indurre alla rinuncia a invocare la guarigione eperfino il miracolo. E, tuttavia, si impone, alla fine, l'accettazione rassegnata del dolore che cambial'animo del malato e rende il malato stesso capace di influire, nella carit, sulla Chiesa intera.

    Sar bene suggerire delle "intenzioni" alle quali orientare la sofferenza degli infermi. Quando i

    malati sono capaci di intuire le segrete connessioni con Cristo e con i fratelli, si potr suggerire lapreghiera perch lo Spirito faccia capire che, proprio dolorando, si contribuisce a compiere ci chemanca alla passione di Cristo.

    Poche parole. Molto ascolto. Il tenere per mano in segno di affetto. E il lasciare che sial'infermo a introdurci nei suoi pensieri pi segreti, se vuole. E il non temere di lasciar porre gliinterrogativi pi decisivi anche a noi, poich facilmente siamo prodighi di incoraggiamenti vuoti, masiamo restii a lasciarci mettere in discussione noi pure.

    E, se si riesce, con pazienza e delicatezza, si preghi insieme. E, al momento opportuno, conpazienza e affetto, si proponga il sacramento dell'Unzione degli Infermi: per guarire, per predisporsi adaccettare il dolore, prima ancora che per prepararsi all'incontro definitivo con Cristo, Giudice e Amico,oltre il tempo".

    ALESSANDRO MAGGIOLINI, VESCOVO

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    Caritas

    IL GRUPPO DI VOLONT RI TO

    La Caritas Parrocchiale fa conoscere una nuova iniziativa (gi presentata sul fogliettodomenicale) a servizio della nostra comunit: stato costituito un gruppo di volontaridisponibili a prestare il loro tempo e le loro capacit a favore di situazioni di bisogno che,chiunque, potr segnalare. Le prestazioni al momento possibili riguardano: l'assistenza adanziani o malati, un loro eventuale trasporto in auto per una visita o altro, i mestieri adomicilio o il procurare la spesa, la compagnia, la cura di bambini piccoli..... Altre prestazionipotranno rendersi attuabili nella misura in cui entrano a far parte del gruppo nuovi volontariche potranno prestare il loro aiuto in altri settori. Il gruppo costituito infatti aperto a chiunque

    desideri offrire il proprio contributo di tempo e di capacit.Come fare tuttavia, quando si presenta un bisogno particolare? Quando in caso di

    necessit pu essere utile uno dei servizi sopra descritti, occorre rivolgersi personalmente otelefonicamente a don Sergio (980044) o a Lurati Roberta (980453) spiegando il tipo diintervento necessario. In base all'effettiva possibilit di far fronte al bisogno segnalato, verrquanto prima indicata la persona pi adatta per compiere tale servizio.

    Crediamo si tratti di una iniziativa utile soprattutto per coloro che verranno a trovarsi insituazioni impreviste di bisogno. Ci auguriamo che venga accolta con fiducia da tutti esostenuta attraverso la stima verso quanti compiono, con rispetto e riserbo, questo servizio, eattraverso l'ingresso di altri volontari disponibili a dare una mano.

    LA CARITAS PARROCCHIALE.

    PREGHIERA PER I SOFFERENTISignore, accogli le preghiere e ilamenti di coloro che soffrono e diquanti si adoperano per alleviarne ildolore.

    Tu che hai percorso la via delcalvario e hai trasformato la croce in

    segno di amore e di speranzaconforta coloro che sono afflitti, solie sfiduciati.

    Dona loro:la pazienza sufficiente a sopportarele lunghe attese il coraggionecessario per affrontare leavversit la fiducia per credere inci che possibile la saggezza peraccettare ci che rimane irrisolto lafede per confidare nella tua

    Provvidenza.

    Benedici le mani, le menti e i cuoridegli operatori sanitari perch sianopresenze umane e umanizzanti estrumenti della tua guarigione.

    Benedici quanti nelle nostrecomunit si adoperano per

    accompagnare i malati perch siaccostino con umilt al mistero deldolore.

    Aiutaci, Signore, a ricordarci chenon siamo nati felici o infelici, mache impariamo ad essere sereni asecondo dellatteggiamento cheassumiamo dinanzi alle prove dellavita.

    Guidaci o Signore a fidarci di Te e

    ad affidarci a Te.Consulta Nazionale della CEI

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    Informazioni su...

    "PROGETTO RWANDA"SCHEDA INFORMATIVA

    L'intervento della Caritas di Como inRwanda - che abbiamo iniziato a sosteneredurante il periodo dell'Avvento con la raccolta didue milioni di lire (gi versati alla stessa Caritas) -comincia a prendere consistenza: luned 20gennaio partito Serafino Cavalleri alla volta di

    Ruhuha, per cercare di raccogliere, attraverso lasua esperienza imprenditoriale, tutte leinformazioni necessarie a rendere operativol'intervento.

    In questa "fase di preparazione"vorremmo concentrare la nostra attenzione percapire meglio cosa sta accadendo nella regione deiGrandi Laghi, perch il nostro interventoumanitario non rimanga fine a se stesso,prescindendo da un contesto storico, politico eculturale. Vorremmo cercare insomma di capire leragioni che hanno determinato questa terribile aanomala situazione che vede coinvolte milioni dipersone in un forzato "esodo" nel corridoio traZaire, Uganda, Rwanda e Burundi. Esodo che (per ora) l'ultimo episodio di un conflitto, che haradici lontane e si riacutizza nel 1990, tra dueetnie (quella degli Hutu e quella dei Tutsi).

    Un conflitto che ha arrestato il processodemocratico in atto nel Rwanda, che si stavaaprendo, dopo il lungo periodo di protettoratostraniero, ad una nuova esperienza pluripartitica.Il terribile massacro dell'aprile 1994 al quale la

    comunit internazionale ha assistito impotente (ein qualche misura indifferente) ha arrestato questoprocesso e ha innescato una pericolosa spirale diviolenza e sopraffazione e centinaia di migliaia dimorti e milioni di profughi che sono andati adalimentare i campi profughi del Kivu (Zaireorientale) e che ora sono in fuga avendo comeprimi inseguitori la fame e il pericolo di epidemie.Gli attuali fatti sono la convergenza di molteplicifattori che si sono progressivamente aggravatinegli anni.

    Gli Stati Uniti hanno sempre aspirato alcontrollo della regione dei Grandi Laghi,considerata strategicamente interessante (perchnel cuore dell'Africa), ricca di petrolio, giacimentidi cobalto e nichel. Hanno puntato sui Tutsi,influenzando il colonialismo belga e fomentando

    una separazione etnica per ragioni politiche-amministrative. La Francia che voleva lo stessopredominio sulla regione ha armato gli Hutu.

    Quando Rwanda e Burundi nonesistevano (secolo V) arrivarono nelle regioni"delle mille colline" i Bantu, popolo di agricoltorispinti alla ricerca di nuove terre da coltivare. Pitardi (XII0 secolo) arrivarono i Tutsi, pastori incerca di pascoli per le loro mandrie e popolo diguerrieri. I Tutsi provenivano dall'altopianoetiopico e dalla regione del Nilo. Imposero il loropotere, nonostante in minoranza, instaurando unasorta di monarchia basata su un "contratto sociale"che riguardava il rapporto tra Hutu e Tutsi, el'accesso al potere e alle risorse patrimoniali (terree vacche).

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    Informazioni su..

    "PROGETTORWANDA"Questa sorta di equilibrio di potere, che

    escludeva di fatto l'altra etnia presente, quella deipigmei (popolazione autoctona di cacciatori)considerati al pari di buffoni di corte o usati comeagili spie di guerra, aveva proprie regole egerarchie di natura amministrativa e militare. Ununico sovrano, Tutsi, che aveva diritto su tutto ilbestiame e su tutto il territorio. Il monarcaamministrava il Paese con l'aiuto di duefunzionari: uno a capo del territorio e uno a capo

    del bestiame.Il potere politico non era suddiviso per

    etnie, in modo rigido. Vi erano Tutsi senza potere,sottoposti a Hutu che avevano ricchezza. Solo inseguito con la colonizzazione belga le due castefurono trasformate in due razze tra loroeternamente in conflitto.

    La storia coloniale us le grandi famiglietutsi come strumento di potere. In ogni distrettovenne insediato un capo Tutsi che rispondeva alsistema belga. I Tutsi ricevettero, in questo modoe per questa precisa scelta, istruzione e potere. GliHutu vennero emarginati, aprendo un varcoprobabilmente incolmabile tra le due etnie.

    I tristi fatti che dal '90 al '94 sisusseguono evidenziano l'acuirsi di questa spiraledi violenza.. Il Fronte Patriottico Rwandese (Fpr)capeggiato da Kagame attacca dall'Uganda il norddel Paese provocando migliaia di vittime e l'esododi circa un milione di persone (Hutu e Tutsi).L'intervento francese, richiesto dal capo delgoverno rwandese Habyrarimana per ristabilire lasituazione, accompagnato purtroppo da

    inqualificabili epurazioni nei confronti dell'etniaTutsi e degli oppositori Hutu. L'attentato aHabyrarimana con conseguente morte nell'anno1994 e l'immediata reazione degli squadroni dellamorte capeggiata da ufficiali Hutu porta ad unacarneficina senza precedenti, mentre il ritorno aKigali dei ribelli del Fpr causa il ritirodell'esercito governativo, seguito da una grandemassa di cittadini Hutu, che fuggono per paura dirappresaglie dai nuovi insediati.

    Questi avvenimenti di cambiamento dipotere sono sempre accompagnati da fatti cruenti

    che testimoniano l'estrema instabilit di unasituazione sempre pronta ad esplodere, fagocitatapurtroppo da interessi internazionali che per scopireconditi preferiscono mantenere aperta unasituazione di grande confusione conflittuale. LaComunit Internazionale assiste impotente e inqualche modo inadempiente di fronte a questimassacri e stenta a promuovere una iniziativaumanitaria e politica.

    Anche recentemente il Rwanda con il suo

    esercito ha attaccato la popolazione dei profughiHutu per allontanarla dai propri confini,utilizzando l'etnia Tutsi presente nello Zaire.Sostanzialmente il Rwanda non vorrebbe n gliaiuti umanitari per i profughi Hutu, n la presenzadell'ONU. Sembra utilizzare l'assenza di Mobutu,Presidente della Repubblica Zairese (lontano dalproprio Paese perch malato) per aumentare ilprocesso di destabilizzazione dell'intera zona,peraltro gi fortemente compromessadall'intervento troppo spesso "interessato" dellegrandi potenze mondiali che pur di mantenere ilpotere su questi tenitori hanno alimentato latensione e i conflitti, riuscendo a soffocare nellarepressione le istanze di cambiamento.

    FOGLIO DI COLLEGAMENTO CARITAS

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    Gruppo Appoggio Missionario

    LA PAGINA DEL G.A.M.BILANCIO G.A.M.

    Entrate:Giornata G.A.M. 3.616.000Adesioni mensilie offerte varie 5.884.000Da Foc e Fiam 1.000.000

    Da Banco vendita 5.276.000N.N. per Kalongo 1.000.000

    Totale entrate: 16.776.000

    Uscite:Per P. Philip Zema 3.000.000Scuola OstetricheKalongo 8.000.000Per suor Amelia (Kenya) 2.200.000Per Ambrogio Spreafico 2.000.000Per abbonamenti stampe

    missionarie 80.000Per Kalongo 1.000.000

    Totale uscite: 16.280.000Avanzo: . 496.000Un grazie di cuore a nome dei nostri missionari, atutti i Gamiti e sostenitori.

    SCRIVEP. Philip

    Carissimi, sono lieto di averequesta occasione per mandarvi duerighe. Sono qui a Maputo(Mozambico) per un'assemblea Pan-

    Africana sull'animazione missionariain Africa oggi. la prima assembleadel suo genere in Africa. Spero che conessa comincer anche in Africa unapresa di coscienza per un impegnomissionario da parte della chiesalocale.

    Tanti cari saluti a tutti quanti.P.PHILIP ZEMA

    Notizie dalle Missio ni Diocesane

    La nostra diocesi da anni ormai vive la missione anche in Africa e in Argentina.In Cameroun, don Felice Cantoni e don Donato Giacomelli sono impegnatinellopera di evangelizzazione e di promozione umana nella parrocchia di Sir 40.000abitanti, 900 cristiani, 3.000 catecumeni (persone che si stanno preparando aricevere il battesimo), in una realt di povert e di miseria, di grande accoglienza edi straordinaria ricchezza umana i nostri sacerdoti sono l perch anche i kapsikiscoprano Ges vita del mondo. Si sta preparando un altro don a partire per Sir: don Giusto Della Valle, attuale vicario di Livigno.

    In Argentina, a Forres e a Clodomira, don Giorgio Quaglia e don Angelo Introzziannunciano il Vangelo, preparano i catechisti, seguono le famiglie. La lorotestimonianza preziosa, il loro essere l per accompagnare il cammino della gentee per annunciare lamore di Ges un segno grande per ciascuno di noi:

    impegniamoci a condividere la loro missione con la preghiera e laiuto concreto.

    RONAGO '97 - N. 1 12

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    Cronaca e informazioni

    ANAGRAFE 1996Con il Battesimo, resi figli di Dio,sono entrati nella comunit cristiana:

    Magist SofiaBettolini SimonaGrecchi GiacomoSassi GiampaoloMarini ChiaraScullari Miriana

    Benzoni ValentinaGuarisco StefanoPiva RiccardoTrobia Nicolas

    Dodici bambini hanno ricevuto per la primavolta la comunione. Dodici ragazzi invecehanno ricevuto il dono dello Spirito Santonella Cresima confermando cos il loroimpegno di vivere come cristiani.

    Cinque coppie, nella nostra comunit, hanno

    consacrato il loro amore nel Matrimonio:Peiti Roberto e Nicolini CarlaBarbierato Francesco e leffa DonatellaBianchi Enrico e Tettamanti NadiaFascia Adelio e Mantova FlorianaTaiana Eugenio e Pozzi Maria Pia

    Dormono il sonno della pace in attesa dellarisurrezione 11 nostri fratelli e sorelle:

    Bernasconi Angelodi anni 54

    Rezzonico Pierluigi di anni 55Casolini Emilio Adolfo di anni 72Robbiani Maria Santina di anni 82Grisoni Guseppina di anni 90Cherch Alessio di anni 83Crignola Erminio di anni 78Ghielmetti Serafina di anni 93Nassi Tullio di anni 83Maffia Domenico di anni 64Tavasci Alfonso di anni 73

    UN PRESEPIODA NON DIMENTICARE.

    Allestito dai ragazzi dell'Oratorio erealizzato sotto il portico della Chiesa,il Presepio di quest'anno ha voluto

    richiamare la tragica realt dei campiprofughi nella regione africana deiGrandi Laghi, ricordandoci che oggi lGes continua a nascere, ad esserepresente e ... morire. Un presepio cheannuncia speranza ('Fiorir nei suoigiorni la giustizia") e che richiamaall'impegno: appunto un presepio danon dimenticare!

    RONAGO '97 - N. 1 13

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    Anniversario

    27 MARZO 1987 - 27 MARZO 1997DIECI ANNI DI MIRACOLI!

    Una data significativa: dieci anni in uncrescendo di ricordi, di esempi, di fatti, dipreghiere, che hanno aiutato tutti noi a percepirela figura di P. Giuseppe, non ricordo passato, mapresenza viva. Presenza forte, limpida, che tocca e

    risveglia la nostra fede; presenza che tiene viva lasperanza della "sua" gente a Kalongo e cheriaccende continuamente la nostra carit, s chediventano nostre le gioie e le sofferenzedell'Ospedale e della Missione, in un continuocondividere, nella preghiera, le fatiche deimissionari e della gente, sino a tradurre inconcreta solidariet questa attenzione verso unarealt d'Africa che, ormai, sentiamo tutti comeparte della nostra stessa comunit parrocchiale.

    Dieci anni da ricordare, per nondimenticare un'intera esistenza fatta di semplicit,

    donazione, fede genuina. Tale stata la vita di P.Giuseppe: intrisa di santit che gi assaporiamo,in attesa che venga anche da tutta la Chiesariconosciuta.

    Quest'anno l'anniversario della mortecoincide con il gioved santo: "...avendo amato isuoi che erano nel mondo, li am sino alla fine...";sono le parole del Vangelo, nell'ultima cena, checi aiutano a cogliere il senso profondo emisterioso della sua morte per amore! Avvoltidalla grandezza di questi misteri celebreremodunque nella Pasqua del Signore, anche la Pasquadi P. Giuseppe, per cogliere con forza e gioia lasua continua presenza in mezzo a noi.

    Con il Consiglio Pastorale Parrocchiale econ il G.A.M. stiamo preparando una serie diiniziative affinch questa significativa data diventioccasione di riscoperta e di maggior conoscenza eaffetto verso P. Ambrosoli. In una riunioneorganizzativa, con la presenza anche dirappresentanti dell'Amministrazione Comunale,definiremo alcune proposte che verranno quantoprima rese note a tutta la popolazione. Si prevede

    una celebrazione eucaristica con la presenza delnostro Vescovo, una serata con testimonianze di

    chi ha condiviso con lui parte di vita, lapubblicazione di un opuscolo che riporter alcunesue lettere inedite, ricordi e testimonianze di tantepersone che lo hanno conosciuto e amato; e forsealtro ancora.... Consegneremo inoltre, durante la

    S. Messa i soldi raccolti nella nostra parrocchiaper la Scuola di Ostetricia che P. Giuseppe havoluto e sostenuto: siamo arrivati ai quindicimilioni, con la speranza di raggiungere, perl'occasione, la quota venti! Il tutto sar versatonella mani di P. Egidio Tocalli, che con zeloinstancabile, con fede gioiosa e con forte speranzae impegno sta continuando l'opera di P. Giuseppepresso l'ospedale di Kalongo; anche lui sarpresente a Ronago in occasione del decimoanniversario.

    Forse, di tutte queste 'cose, P. Giuseppe

    non sar molto entusiasta...! Gli chiediamo scusae perdono: ma - diciamolo con sincerit - non lofacciamo per lui, che, nella beatitudine delParadiso non abbisogna di nulla! per noi chefacciamo tutto questo: per non dimenticare, masoprattutto per imparare cosa significa vivere dacristiani, affinch, nella terra ancora buona diRonago, come allora spunt un fiore cos bello,possa oggi fiorire, grazie alla rugiada feconda delricordo di P. Giuseppe, qualche altro fiore prontoa farsi prendere per mano dal Dio Amore al fine diportare ancora nel mondo, in Africa o altrove, ilprofumo contagioso del Vangelo.

    DON SERGIO

    RONAGO '97 - N. 1 14

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    Spazi aperti

    GRAZIE AMBROGIO...L'INCONTRO CONAMBROGIO SPREAFICO, ORA RITORNATO IN CAMEROUN

    Si svolto mercoled 22 gennaio nel salone del centro parrocchiale un incontro conAmbrogio Spreafico, un laico, appartenente al Movimento dei Focolari, che da dodici annipresta la sua opera di perito edile nel continente africano, prima in Costa d'Avorio, eattualmente a Fontem in Camerun.

    Ambrogio, 38enne ronaghese tornato tra noi dopo cinque anni di assenza, ci ha parlatocon entusiasmo della sua esperienza. stato un incontro ricco e stimolante, perch ha permesso una lettura non stereotipata

    della realt di quel continente, che spesso assurge alla cronaca con una connotazioneprevalentemente negativa. Chi conosce da tempo Ambrogio ha trovato confermata la suarealistica capacit di analisi e la constatazione delle conseguenti difficolt di operare in queltormentato contesto sociale e politico, ma anche il suo straordinario e contagioso entusiasmoper una terra che (lo abbiamo capito tutti) diventata la "sua" terra d'elezione.

    Molto interessante si sono rivelate la sottolineatura insistita che spesso le guerre di quelcontinente, che i media ci presentano come etniche o addirittura tribali, sono solo l'aspetto pidrammaticamente evidente di conflitti economici e commerciali tra interessi inconfessabili

    delle multinazionali; o la scarsa incidenza, se non in alcuni casi il fallimento, dellacooperazione internazionale incentrata sull'elaborazione di megaprogetti rimasti inattuati o didifficile gestione. Ambrogio ci ha detto che oggi si punta giustamente all'attuazione dimicroprogetti mirati in grado di funzionare poi autonomamente.

    Ma l'aspetto che forse merita maggiore riflessione costituito dal fatto che Ambrogioci ha parlato dei valori che la cultura del "suo" villaggio esprime: l'accoglienza, il rispetto, lacapacit di ascoltarsi reciprocamente, di spendere il tempo senza rincorrerlo affannosamente,al punto che cambia il modo stesso di pensarsi e di vivere.

    Questi sono apparsi i contrasti pi stridenti con il nostro modo di concepire il tempo ela vita stessa, un modo che ci riempie solamente di beni materiali, ma che ci lascia nell'animoun vuoto spirituale incolmabile e una nostalgia profonda per tutto quello che abbiamo

    smarrito.Un confronto culturale che, a dispetto dei nostri progressi tecnologici, ci vede

    soccombere.Qualcuno si chiesto alla fine come recuperare quei valori, come rimetterli al primo

    posto nelle nostre relazioni interpersonali. Non si tratta di cercare sofisticate ricette, ma diriportare al centro l'uomo, con tutti i suoi bisogni e con tutte le sue speranze, servendolo inogni condizione e in ogni contesto.

    La testimonianza di vita di Ambrogio ne un esempio.

    MAURIZIO

    RONAGO '97 - N. 1 15

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    Il mese della Pace

    UNA COMUNIT SULLE STRADEDELLA RICONCILIAZIONE

    Pace: una parola tanto breve quantoricca di significati e d agganci alla vita diogni singola persona e dell'umanit intera.

    Perdono: un'altra parola, tantoprofonda quanto difficile da concretizzare nel

    vissuto di ognuno e della collettivit.Queste due "parole" ci hanno chiamati

    in causa pi volte nel corso del mese digennaio, a partire dal messaggio del Papa perla 30 Giornata Mondiale della Pace: "Offri ilperdono, ricevi la Pace".

    Il perdono, condizione irrinunciabileper l'edificazione della pace, richiede ad ognipersona "di buona volont", laconsapevolezza di dover superare alcuniatteggiamenti, per aprirsi ad un rinnovatostile di vita.

    L'indifferenza verso ci che succedeagli altri o verso ci che non ci riguardadirettamente, dovrebbe cedere il posto allaconsapevolezza di essere tutti cittadini dellostesso mondo, con pari dignit, diritti eresponsabilit.

    La voglia d vendetta per il malesubito dovrebbe essere superata da unacoraggiosa "purificazione della memoria",che ci permetta di rileggere il passato conanimo nuovo, per essere liberi di vivere il

    presente. L'intolleranza nei confronti di chinon pu essere all'altezza degli standardimposti dalla societ odierna e il rifiuto dicoloro che, per motivi culturali, religiosi opolitici, non ci assomigliano, dovrebberoscomparire di fronte all'accettazione e alrispetto delle diversit, viste come autentichefonti di arricchimento reciproco. Il desideriodi ricerca della verit e della giustiziadovrebbe sempre prevaleresull'approssimazione che a volte ci porta adaccettare passivamente quello che succedenel mondo, incapaci di senso di critico; verite giustizia sono inoltre "esigenze intrinseche"del perdono autentico, che non esclude lariparazione del male commesso ma, allostesso tempo, accetta il pentimento e mira allariabilitazione delle persone.

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    Il mese della Pace

    UNA COMUNIT SULLE STRADE DELLA RICONCILIAZIONE

    Un momento della festa con gli amici dellAlveare

    Tutte queste cose ci sono statericordate da don Battista Galli, direttore dellaCaritas Diocesana, nella serata del 16 gennaio,che ha invitato la nostra comunit a nonperdere tempo e a percorrere le strade dellariconciliazione, facendo del perdono un gestoconcreto e presente nelle nostre vite eimparando ad aprirci ai bisogni, vecchi enuovi, che esistono nella nostra comunit e

    che ancora attendono risposta.Don Battista non ha mancato diricordarci anche i nuovi volti dellariconciliazione, nei confronti dei quali, comesociet e come cristiani, abbiamo delleresponsabilit: i giovani, spesso svuotati dauna societ che sempre meno trasmette i verivalori; i carcerati e i pentiti, che non sempresono messi in condizioni di ricominciare; imalati psichici, che la nostra paura harinchiuso e dimenticato nei manicomi e che

    dobbiamo invece imparare a conoscere e adamare.

    Anche la serata di mercoled 22gennaio con Ambrogio, missionario laico inCameroun, ci ha dato molti spunti su cuiriflettere. La sua vita donata a Dio diventatauno strumento di promozione umana, ditestimonianza cristiana, di condivisione divita, fra gli abitanti di Fontem che, attraversole parole di Ambrogio, ci hanno ricordato labellezza e la necessit, per vivere in armonia e

    in pace con le persone che abbiamo accanto,di costruire rapporti umani pi profondi e piveri, che abbiano veramente alla basel'interesse sincero per il bene degli altri.

    Concretamente, la nostra comunit havissuto delle occasioni di riconciliazione conalcune persone che corrono il rischio di esseredimenticate o lasciate sole.

    L'incontro con gli amici dell'Alveare,sabato 11 e domenica 12 gennaio, stata unapreziosa occasione per scoprire che le

    differenze, fisiche o psichiche, che possonocostruire

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    Il mese della Pace

    UNA COMUNIT SULLE STRADE DELLA RICONCILIAZIONE

    spesso motivo di divisione, non sono e nondevono essere delle barriere che ci separanodai "diversi", ponendoci sul piedistallo dellanormalit, ma risorsa di rapporti umani allapari, nei quali sia gli uni che gli altri donano ericevono vicendevolmente fino allavanificatone di ogni diversit in un'armoniafraterna.

    Il pomeriggio di festa con gli anzianidel nostro paese, domenica 19 gennaio, trascorso fra tombolate, scenette efesteggiamenti.. Vivere in pace con gli altri,instaurare con loro rapporti di amicizia,comporta la necessit di dedicarsivicendevolmente del tempo. quello chehanno fatto i ragazzi delle classi medie che,pazientemente seguiti, si sono con tantoentusiasmo impegnati per la realizzazione dialcune scenette comiche, che hanno riempito

    il salone di tante sane risate; quello chehanno fatto anche i ragazzi pi grandi,preparando il materiale e i premi per letombolate che, come spesso accade, sono

    finiti nelle mani dei "soliti" fortunati; infine, quello che hanno fatto tutte le persone che,sfidando persino la neve, hanno accoltol'invito a condividere questo pomeriggio.

    A conclusione di questo mese, ladomenica 26, dedicata alla "mondialit",durante la quale la nostra comunit, accantoalla consueta vendita dei prodotti del

    commercio equo solidale, ha vissuto la Messadelle 10.00 con l'animazione del gruppoafricano "Bondeko" (fraternit). stato questoun piccolo gesto di apertura e condivisionecon una cultura, in particolare con un modo divivere ed esprimere la propria fede senzaalcun timore o vergogna che, probabilmente,ha insegnato ed ha molto altro ancora dainsegnare a noi cristiani dalle "originiantiche".

    Sono dunque questi gli spunti e le

    occasioni concrete che ci ha fornito il mesedella pace; a noi ora continuare sulle stradedell'incontro e della riconciliazione!

    PAMELA E MARIANGELA

    Alcuni attori.... ... dei pomeriggio con gli anziani

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    Ritagli di stampa....

    ...E PER LA FAMIGLIA LE BRICIOLEUNA DICHIARAZIONE DEL SINDACATO DELLE FAMIGLIE

    Siamo ancora molto lontanida una politica strutturaleper la famiglia. Arrivano

    dallo Stato, al massimo,interventi per le situazioni diemergenza

    tanziare appena 900 miliardiin tre anni a favoredell'infanzia e

    dell'adolescenza, non certosufficiente e non pu essereconsiderato l'avvio di una vera politica

    familiare. Lo ha detto al Sir PaolaSoave, del Sindacato delle Famiglie,commentando il disegno di leggeapprovato nei giorni scorsi dalConsiglio dei Ministri. SecondoSoave, non si tratta di una scarsavolont da parte del Ministrocompetente, che per giunta senzaportafoglio. Il punto che questolimite nell'assegnazione dei fondiconcessi dal Governo condizionafortemente quello che si pu fare inconcreto. Si tratta di uno sforzoeconomico veramente ridotto per unPaese che, come l'Italia, si definisce'avanzato'. Il Governo pronto afinanziare di tutto, persino l'acquistodelle auto, ma a favore delle famigliee dei giovani si fa sempre poco ecomunque in misura minore rispettoad altri settori.

    s

    ovvio ha osservato

    Soave che nel limite di questepoche risorse, il criterio scelto dalministro Turco stato quello diprivilegiare le situazioni di pi gravepovert e disagio. Tutto questoconferma come il provvedimento nonsi inserisca in un ambito pi ampio dipolitica strutturale a favore dellafamiglia ma intervenga piuttosto asanare, come pu, una gravesituazione di emergenza. Si tratta di unatto dovuto, importante, ma che toccaprincipalmente le fasce di marginalitsociale.

    All'interno di questo quadro,Soave ha individuato comunque anchealcuni segnali positivi. Innanzituttol'attribuzione di un 'minimo vitale allefamiglie in difficolt. Finalmente ha osservato si accettata la logicadi non ricorrere agli istituti per ibambini provenienti da famiglie indifficolt. Si capito che il bene delminore restare in famiglia e che

    dunque quest'ultima che vasostenuta. Soave ha giudicato anchepositivamente il potenziamento deiservizi di rete per gli interventidomiciliari e la sperimentazione diservizi socio-educativi per la primainfanzia, anche auto organizzati dallefamiglie. Il Sindacato delle Famiglie stato creato nel 1982 e raccogliecirca 50.000 famiglie in tutta Italia.

    (AGENZIA SIR)

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    Oratorio

    ALLA DOMENICA IN ORATORIO

    Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua . Pasqua Pasqua .

    VERSOLA PASQUA CON LE SEGUENTI INIZIATIVE:

    DOMENICA 23 febbraio ore 14.30 Pasqua ... UOVOpomeriggio "inscena..."

    DOMENICA 2 marzo ore 14.30 Pasqua ... PASSIpomeriggio "incammino.

    DOMENICA 9 marzo ore 14.30 Pasqua ... COLOMBApomeriggio "in volo..."

    NB. DOMENICA 16 ci sono le giostre di S. Giuseppe (Uggiate) e l'Oratorio rimanechiuso. DOMENICA 23 la domenica delle Palme.

    Domenica 26 gennaio, a conclusione del mese della pace, abbiamo lanciato i palloncini con unmessaggio di pace al mondo. Il nostro amico Tommaso ha ricevuto la risposta al suo messaggioche qui pubblichiamo:

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    Sommario

    INVITO ALLA LETTURA...

    pag. 2 II Vescovo scrive alla nostra Comunitpag. 4 Verifica a met camminopag. 5 Prossimi appuntamentipag. 6 Verso la Pasqua...pag. 8 La giornata mondiale del malatopag. 9 II gruppo di volontariatopag. 10 Informazioni su: Progetto Rwandapag. 12 La pagina del G.A.M.pag. 13 Anagrafe 96

    Un presepio da non dimenticarepag. 14 Dieci anni di miracoli!pag. 15 Grazie Ambrogio...pag. 16 Una comunit sulle strade della riconciliazione

    pag. 19 ... e per le famiglie le briciolepag. 20 Alla Domenica in Oratorio

    Ciclostilato in proprio