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ARSENALE MILITARE MARITTIMO AUGUSTA REPARTO COMMERCIALE E LAVORAZIONI ESTERNE SEZIONE PIANIFICAZIONE ESECUTIVA SPECIFICA TECNICA RELATIVA A: Attività di rimozione dei relitti delle ex-Navi Airone ed Alcione Visto, si approva Il Responsabile Unico del Procedimento C.V. Agatino CATANIA Firmato digitalmente Incarico Grado Nome e Cognome Firma Capo Sezione Pianificazione Esecutiva C.F. Marco MERLUZZI Firmato digitalmente

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ARSENALE MILITARE MARITTIMO AUGUSTA

REPARTO COMMERCIALE E LAVORAZIONI ESTERNE

SEZIONE PIANIFICAZIONE ESECUTIVA

SPECIFICA TECNICA RELATIVA A:

Attività di rimozione dei relitti delle ex-Navi Airone ed Alcione

Visto, si approva Il Responsabile Unico del Procedimento

C.V. Agatino CATANIA Firmato digitalmente

Incarico Grado Nome e Cognome Firma

Capo Sezione Pianificazione Esecutiva

C.F. Marco MERLUZZI Firmato digitalmente

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Indice 1. SCOPO ............................................................................................................................................ 3

2. RIFERIMENTI E FONTI LEGISLATIVE DI RIFERIMENTO .................................................. 4

3. PRESTAZIONI RICHIESTE ......................................................................................................... 7

4. MODALITA’ D’INTERVENTO E TEMPI DI ESECUZIONE .................................................. 25

5. CONDIZIONI GENERALI ........................................................................................................... 26

Annesso 1 – Pareri e prescrizioni degli Enti centrali e locali.

Annesso 2 – Informazioni sui relitti.

Annesso 3 – Riepilogo termini di esecuzione.

Annesso 4 – Listino Prezzi del Lotto 3.

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1. SCOPO

1.1 PREMESSA

L’attività consiste nel recupero, demolizione e smaltimento dei due relitti navali (ex-Airone ed Alcione), di proprietà della Marina Militare, affondati nella rada di Augusta (SR) in acque poco profonde, segnatamente in prossimità del molo del Deposito Combustibili di “Punta Cugno”. Il relitto Alcione è privo delle sovrastrutture precedentemente rimosse e bonificate dall’amianto a fronte di altro appalto nell’ambito del quale sono stati recuperati, demoliti e smaltiti altri cinque relitti.

La presente specifica tecnica recepisce gli elementi tecnici desunti dal Progetto del recupero, demolizione e smaltimento di due relitti (ex-corvette Airone ed Alcione) della M.M.I. giacenti nella rada di Augusta, presentato dalla Marina Militare presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (di seguito MATTM) e successivamente approvato con prescrizioni dallo stesso[1], nell’ambito di apposita Conferenza dei Servizi Decisoria del 5

marzo 2014. Tale progetto è da intendendersi parte integrante della presente Specifica Tecnica a cui riferirsi in caso di necessità di chiarimenti/dettagli; lo stesso progetto è disponibile in consultazione per gli Operatori Economici che ne faranno richiesta.

La Specifica tecnica non recepisce, al momento, le prescrizioni ed i pareri che successivamente all’approvazione del progetto, come integrato in sede di Conferenza dei Servizi Decisoria, furono impartiti dagli Enti Locali all’operatore economico affidatario del citato appalto, che ad ogni buon fine, per completezza d’informazione, si riportano in Annesso 1. Resta inteso che, qualora gli Enti Locali dovessero confermare i citati pareri (Vds. Lotto 1) ovvero emetterne ulteriori, essi dovranno essere recepiti mediante una revisione della specifica tecnica ovvero a fronte del Lotto 3 (più avanti dettagliato); a tal riguardo, alla Ditta affidataria del presente appalto (Ditta) verranno riconosciuti/decurtati i relativi maggiori/minori oneri scaturiti da tali varianti, secondo le procedure in uso presso l’Amministrazione.

E’ opportuno rimarcare che nel pedissequo rispetto delle norme di legge vigenti in materia, questa Amministrazione valuterà la possibilità di eseguire le operazioni richieste in un sito diverso da quello della Marina Militare di Punta Cugno, con l’ausilio di tecnologie e modalità per il prelievo ed il trasferimento dei relitti in altro sito, in sicurezza e conformemente alle norme di legge e regolamenti. L’eventualità di una siffatta proposizione tecnico-realizzativa, da conseguire nel pedissequo rispetto delle leggi e regolamenti in vigore, rappresenterà pertanto una modifica della progettualità già approvata e pertanto potrebbe essere oggetto di una preliminare approvazione sia del Ministero e sia degli Organi di controlli interessati.

1.2 OGGETTO

I suddetti relitti sono attualmente affondati in acque poco profonde nella rada di Augusta (SR), segnatamente in prossimità del molo del Deposito Combustibili di “Punta Cugno”. Essi sono pertanto in condizioni di non navigabilità.

Le attività oggetto della presente impresa dovranno assicurare il rispetto di tutte le norme vigenti (nazionali, regionali, direttive europee, circolari interministeriali, ecc.) sia nel campo della sicurezza e salute sul luogo di lavoro, sia in quello della tutela dell’ambiente, del mare, paesaggistico e per la gestione dei rifiuti prodotti dalla demolizione. Per quest’ultimo aspetto l’esecuzione dell’impresa, già per sua natura piuttosto complessa, presenta ulteriori difficoltà

[1]

Le prescrizioni per l’esecuzione del Progetto sono state trasmesse dal MATTM con le Note

prot.n.39431/TRI/Divis.VII del 13/06/2013 e prot.n.769/TRI/Divis.VII del 10/01/2014.

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in quanto si svolge all’interno di un Sito di Interesse Nazionale (S.I.N.) per il quale valgono notevoli obblighi, limiti e restrizioni di natura ambientale imposti dalla legge. Per quanto precede, sarà necessario monitorare costantemente la situazione ambientale “a mare” delle acque e dei sedimenti per verificare eventuali impatti sull’ecosistema della rada di Augusta. Parimenti per le attività a terra sarà necessario predisporre un piano di monitoraggio ambientale per gli aspetti inerenti il rumore e le emissioni diffuse (con particolare attenzione all’eventuale presenza di fibre di amianto), secondo la normativa vigente.

Come esposto in premessa, considerando il fatto che il sito in cui giacciono le imbarcazioni è considerato quale S.I.N., sarà valutata la possibilità di eseguire le operazioni richieste in un sito diverso da quello della Marina Militare di Punta Cugno, facendo uso di soluzioni tecniche, in linea con le vigenti norme, per il prelievo ed il trasferimento in sicurezza in altro sito. Tuttavia, per la definizione dell’oggetto contrattuale, e quindi per il preventivo computo economico, la presente specifica deve e fa riferimento alla progettualità ad oggi approvata prevedendo le attività all’interno del sito M.M. di Punta Cugno.

La Ditta affidataria dell’impresa (di seguito Ditta) dovrà effettuare la redazione della documentazione prevista dalla legge ai fini del rilascio delle necessarie autorizzazioni/nulla osta da parte delle autorità competenti, la predisposizione di un “cantiere temporaneo”1, la realizzazione di idoneo “bacino galleggiante di demolizione”2, lo svolgimento del monitoraggio ambientale prima, durante e dopo il compimento dell’impresa, la demolizione e rimozione dei relitti, la gestione dei rifiuti prodotti dalla demolizione, inclusa la bonifica di amianto friabile e compatto e di materiali ad esso assimilabile. In aggiunta a quanto precede, è previsto che la Ditta benefici del tornaconto economico derivante dalla vendita dei rottami aventi valore economico; a tal fine il corrispettivo di tale “ritorno” economico (stimato sulla base dei dati tecnici disponibili e secondo le quotazioni commerciali più aggiornate) è stato posto in diminuzione del prezzo palese posto a base d’asta del Lotto 23. La Ditta affidataria, quale responsabile delle attività in carico contrattuale per il rispetto dei dettami di legge, dovrà acquisire ogni documentazione necessaria previo coordinamento “punto-punto” con gli organismi di controllo in materia mantenendo informata la Committente.

2. FONTI LEGISLATIVE E NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO

Le attività di recupero, demolizione e smaltimento dei due relitti ex-Alcione ed Airone della M.M.I., descritte nel presente documento, tengono in dovuto conto la vigente normativa nel campo della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, della tutela ambientale e della gestione dei rifiuti, che dovrà essere osservata dall’operatore economico aggiudicatario dell’impresa e

1 L’Amministrazione Difesa si farà carico di mettere a disposizione della Ditta aggiudicataria un’idonea

area di terra presso il sito militare di Punta Cugno, nei pressi dei relitti affondati; la Ditta si farà carico di allestirvi un cantiere temporaneo a norma di legge. Previa espressa autorizzazione Ministeriale e degli Organi di controlli ed Enti locali preposti, la Ditta potrà mettere a disposizione un altro sito di terra. 2 Bacino galleggiante di demolizione: area di contenimento pressoché rettangolare realizzata mediante

posizionamento di panne galleggianti munite, se necessario, di gonne ad una altezza non superiore al metro e comunque non interferenti con il fondale. Tali bacini dovranno circoscrivere i relitti e contenere il moto pontone/piattaforma ed, eventualmente, un pianale adiacente al moto pontone, consentendone l’operatività sino alla conclusione delle attività. Ne verrà realizzato uno solo nelle immediate prospicienze del sito di Punta Cugno (contenente Airone ed Alcione). 3 Il prezzo base posto a base di gara è stato determinato dalla differenza algebrica tra il valore delle

prestazioni lavorative poste a carico della Ditta affidataria (dare) ed il valore stimato dei beni dell’Amministrazione (ovvero i rottami), che verrebbero recuperati dalla stessa nel corso delle lavorazioni (avere).

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di cui si riporta di seguito un elenco, da considerarsi non esaustivo, anche in riferimento ai frequenti aggiornamenti normativi:

− Progetto del recupero, demolizione e smaltimento di due relitti (ex corvette Airone e Alcione) della M.M.I. giacenti nella rada di Augusta;

− Note prot.n.39431/TRI/Divis.VII del 13/06/2013 e prot.n.769/TRI/Divis.VII del 10/01/2014 del MATTM;

− D.M. 10 gennaio 2000 e D.M. 10 marzo 2006 – Perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale di Priolo (Bonifiche);

− D.L.vo n°81 del 09/04/2008 (S.O. n°108 - G.U. 101 del 30/04/2008) - In materia di tutela della salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro - e ss.mm.ii.;

− D.L.vo n°272 del 27/07/1999 (S.O. n°151 - G.U. 185 del 09/08/1999) - Adeguamento della normativa sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell'espletamento di operazioni e servizi portuali, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale, a norma della Legge 31 dicembre 1998, n°485;

− D.M. 20 agosto 1999 - Normative e metodologie tecniche per la valutazione del rischio, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti a bordo di navi o unità equiparate. Prodotti incapsulanti per la bonifica di manufatti in cemento-amianto requisiti di efficacia tecnica e specifiche di impiego. Criteri di scelta dei dispositivi di protezione individuali per le vie respiratorie;

− L. 27 marzo 1992, n. 257 - Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto;

− D.L.vo 25 luglio 2006, n. 257 - Attuazione della direttiva 2003/18/CE relativa alla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dall'esposizione all'amianto durante il lavoro;

− Decreto del Ministero della Sanità dell’1 settembre 1998 (G.U. del 19.11.1998) e ss.mm.ii. che introduce nella legislazione italiana le novità contenute nel XXIII adeguamento della Direttiva CE 97/69 del 5/12/1997 che riguardano la classificazione delle fibre minerali artificiali;

− Circolare del Ministero della Sanità 25 novembre 1991,n.23 Uso delle fibre di vetro isolanti. Problematiche igienico-sanitarie Supp. Ord. G.U.S.G. n. 298 del 20/12/1991;

− Circolare Ministero della Sanità n.4 del 15/03/2000;

− Classificazione 67/548 D.Lgs. 24/0/2006;

− CLP 30° adeguamento Reg. CE 790/2009

− D.L.vo 19 novembre 1999, n. 528 - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 14 agosto 1996, n. 494, recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni minime di sicurezza e di salute da osservare nei cantieri temporanei o mobili;

− Art. 64 del D.P.R. 19 marzo 1956, n. 303 - Norme generali per l'igiene del lavoro;

− D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1124 - Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;

− D.L.vo 4 agosto 1999, n. 359 - Attuazione della direttiva 95/63/CE che modifica la direttiva 89/655/CEE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e salute per l'uso di attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori;

− D.L.vo 8 luglio 2003, n. 235 - Attuazione della direttiva 2001/45/CE relativa ai requisiti minimi di sicurezza e di salute per l'uso delle attrezzature di lavoro da parte dei lavoratori;

− Fogli d’informazione ISPESL, ultima edizione “protocolli di sicurezza ISPESL per la cantieristica navale - Edizione Istituto Superiore per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro;

− D.P.R. 24 luglio 1996 n.459 (Sicurezza Macchine) – Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/393/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine;

− Legge 26 ottobre 1995 n. 447 – Legge quadro sull’inquinamento acustico;

− D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152 – (Testo Unico Ambiente) Norme in materia ambientale;

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− Decreto Ministero dell’Ambiente 28 aprile 1998, n. 406 - Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell'Unione europea, avente ad oggetto la disciplina dell'Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti;

− D.M. 25 luglio 2001 - Rettifica al decreto 20 agosto 1999;

− Art. 5/1 lettera c della L. 257/92 - Disciplinari tecnici sulle modalità per il trasporto e il deposito dei rifiuti di amianto nonché sul trattamento l’imballaggio la ricopertura dei rifiuti medesimi nelle discariche autorizzate ai sensi del DPR 10/9/82 n. 915 e successive modificazioni e integrazioni;

− D.L.vo. 14 marzo 2003 n. 65 e ss.mm.ii., concernente la “classificazione e disciplina dell’imballaggio e dell’etichettatura delle sostanze e dei preparati pericolosi”;

− D.M. 17 dicembre 2009 – Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’art.189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art.14-bis del decreto legge n. 78 del 2009 convertito con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009;

− D.M. 15 febbraio 2010 – Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante: “ Istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell’art.189 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e dell’art.14-bis del decreto-legge n. 78 del 2009 convertito con modificazioni, dalla legge n. 102 del 2009”;

− Dlgs 3 dicembre 2010, n. 205 - Recepimento della direttiva 2008/98/Ce - Modifiche alla Parte IV del Dlgs 152/2006;

− DECRETO 22 dicembre 2010 - Modifiche ed integrazioni al decreto 17 dicembre 2009, recante l’istituzione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti;

− DECRETO LEGISLATIVO 1 giugno 2011 , n. 100 - Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 20 febbraio 2009, n. 23, recante attuazione della direttiva 2006/117/Euratom, relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito - sorveglianza radiometrica su materiali o prodotti semilavorati metallici. (G.U. n. 156 del 7.7.11) (come applicabile).

− Legge 1 ottobre 2012, n.177 – Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 in materia di sicurezza sul lavoro per la bonifica degli ordigni bellici;

− Direttiva Tecnica GEN-BSS-001 - Bonifica Bellica Sistematica Subacquea del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti – Direzione dei Lavori e del Demanio – edizione 2017;

Inoltre:

− D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90 - Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare, a norma dell'articolo 14 della legge 28 novembre 2005, n. 246;

− Codice della Navigazione – R.D. 30 marzo 1942 n.327.

− Regolamento per l’Esecuzione del Codice della Navigazione – D.P.R. 15 febbraio 1952 n.328.

− Convenzione MARPOL 73/78 – Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento marino causato da navi stipulata a Londra il 2 novembre 1973 come modificata dal protocollo del 1978 e successivi emendamenti;

− Convenzione SOLAS 74 e ss.mm.ii.;

− D.M. 5 settembre 2001 – Individuazione della Circoscrizione territoriale dell’Autorità Portuale di Augusta.

− Ordinanza n.1 del 2009 dell’Autorità Portuale di Augusta – Disciplina dell’attività nell’ambito del demanio marittimo in generale.

− Linee guida dell’IMO (Organizzazione Marittima Internazionale) in materia di demolizione delle navi A.962 (23) adottata il 5 dicembre 2003 e di sviluppo del piano di demolizione (MEPC Circo4I9 del novembre 2004).

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− Comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 19 novembre 2008, intitolata «Strategia dell’Unione europea per una migliore demolizione delle navi».

− LIBRO VERDE, per una migliore demolizione delle navi, a cura della Commissione delle Comunità Europee, Bruxelles, 22.5.2007;

− Sistema di Gestione delle attività di Ship Recycling ISO 30000 (come applicabile).

3. PRESTAZIONI RICHIESTE

3.1 PREMESSA

L’attività è ripartita in nr. 3 (tre) Lotti contrattuali, di cui nr.2 (due) “a corpo” e nr.1 (uno) a “quantità indeterminata”.

− Lotto 1: Redazione della documentazione finalizzata al recepimento delle autorizzazioni “a procedere” propedeutiche all’inizio delle attività – “a corpo”;

− Lotto 2: Incantieramento generale, recupero e demolizione dei relitti, monitoraggio ambientale, redazione della documentazione di fine attività - “a corpo”;

− Lotto 3: Bonifica e smaltimento amianto e materiali ad esso assimilabili, servizi e forniture integrative delle attività dei Lotti 1 e 2 (imprevisti) - “a quantità indeterminata”.

3.2 LOTTO 1 - REDAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE FINALIZZATA AL RECEPIMENTO DELLE AUTORIZZAZIONI “A PROCEDERE” PROPEDEUTICHE ALL’INIZIO DELLE ATTIVITA’.

La Ditta dovrà redigere la seguente documentazione in nr.2 copie cartacee e nr. 2 copie informatiche:

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a mare” ed “a terra” (inclusa la Valutazione Impatto Acustico);

− Documento della Sicurezza (D.S.) / Piano Operativo della Sicurezza (P.O.S.);

− Piano di Lavoro afferente la Bonifica e smaltimento di manufatti contenenti amianto friabile e compatto (M.C.A.);

− Piano della Qualità (P.d.Q.)4 .

La Ditta, attenendosi alle disposizioni di legge vigenti, dovrà gestire tutte le attività necessarie per l’acquisizione delle autorizzazioni “a procedere” agli Enti Locali competenti che sono da considerarsi “conditio sine qua non” per l’avvio delle attività commissionate. In tale contesto, gli Enti Locali potranno confermare le prescrizioni/pareri (Annesso n°1) impartite nella pregressa attività ovvero modificarli. La documentazione prodotta dalla Ditta nell’ambito della commessa potrà essere utilizzata dall’A.D. per i propri fini istituzionali.

4 La Dittà dovrà fornire nr.1 copia del PdQ. Le modalità di redazione del PdQ e l’iter teso alla sua approvazione,

da parte di Marinarsen Augusta, sono descritte al paragrafo 5.12.1.

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Enti Locali che rilasciano pareri Autorità Portuale di Augusta.

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a mare” ed “a terra” (inclusa la Valutazione Impatto Acustico);

− Documento della Sicurezza (D.S.) / Piano Operativo della Sicurezza (P.O.S.);

Capitaneria di Porto di Augusta.

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a mare” ed “a terra” (inclusa la Valutazione Impatto Acustico);

− Documento della Sicurezza (D.S.) / Piano Operativo della Sicurezza (P.O.S.);

Servizio di Vigilanza Area Sicilia - MARIVIGILANZA

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

− Documento della Sicurezza (D.S.) / Piano Operativo della Sicurezza (P.O.S.);

− Piano per la rimozione e lo smantellamento dell’amianto friabile e compatto e materiali ad esso assimilabili presente nei relitti, da inviare per la preventiva approvazione, in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente.

ARPA – Struttura territoriale UOC di Siracusa.

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a mare” ed “a terra” (inclusa la Valutazione Impatto Acustico).

Consorzio Libero Regionale ex- Provincia di Siracusa – X Settore “territorio ed ambiente”.

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a mare” ed “a terra” (inclusa la Valutazione Impatto Acustico).

Soprintendenza Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa - Servizio per i Beni Architettonici, Naturali, Naturalistici, Paesaggistici ed Urbanistici - SOPRINTENDENZA BB.CC.AA.

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività;

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Soprintendenza per i beni culturali e ambientali del Mare.

− Piano delle lavorazioni di dettaglio per le attività di recupero, demolizione, e smaltimento dei relitti, dei mezzi e del personale impiegato (inclusi brevetti ed autorizzazioni varie previste dalla normativa vigente), corredato di cronoprogramma di tutte le attività.

Enti che, di massima, non rilasciano pareri (che devono essere comunque a conoscenza delle attività): − Comando Marittimo Sicilia (Marina Militare). − Stazione Navale Marina – Augusta (Marina Militare). − Direzione Genio Marina – Augusta (Marina Militare). − Comune di Augusta. − Commissario delegato per l'emergenza delle bonifiche e la tutela delle acque in

Sicilia. − Assessorato Regionale Energia e Servizi di Pubblica utilità. − Assessorato Regionale Lavoro - Ispettorato del lavoro di Siracusa. − Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Siracusa.

La Committente, una volta ottenute tutte le autorizzazioni da parte dei citati Enti (azione in carico alla Ditta), comunicherà alla Ditta la messa a disposizione dei relitti e del sito a terra per l’avvio delle attività oggetto della presente commessa ed a tutti gli Enti la data di inizio delle attività (T0).

Resta inteso che, per l’insorgenza della necessità di redigere documentazione aggiuntiva a quella citata (p.e. dovuta ad un’evoluzione del quadro normativo vigente al momento non prevedibile, prescrizioni aggiuntive da parte degli Enti locali etc.), la Committente ne commissionerà l’esecuzione nell’ambito del Lotto 3 (a quantità indeterminata) della presente Specifica Tecnica, secondo le modalità prescritte nel predetto Lotto.

3.3 LOTTO 2 – INCANTIERAMENTO GENERALE – RECUPERO, DEMOLIZIONE DEI RELITTI EX-ALCIONE ED EX-AIRONE – MONITORAGGIO AMBIENTALE – REDAZIONE DI UNA RELAZIONE FINALE.

3.3.1 Incantieramento generale a) Premessa L’area di cantiere, al cui interno la Ditta dovrà operare, è limitrofa alla banchina di Punta Cugno. Tale area, di competenza dell’Amministrazione Difesa, è opportunamente recintata e sorvegliata secondo gli standard in uso presso i siti militari.

La Ditta ha facoltà di proporre l’impiego di un sito di terra diverso da quello militare di Punta Cugno; il suo impiego è subordinato, tuttavia, al preventivo parere favorevole del Ministero, degli Organi di controllo e degli Enti Locali. Qualora autorizzata, l’attività di incantieramento a terra dovrà essere eseguita conformemente ai dettami di legge e dei regolamenti e norme applicabili.

b) Area di Cantiere Per far fronte alle esigenze di cantiere, l’area di interesse per le lavorazioni oggetto della presente commessa dovrà essere opportunamente predisposta dalla Ditta, come di seguito esplicitato. La cessione temporanea dell’area di cantiere alla Ditta da parte dell’A.D. verrà formalizzata con apposito Processo Verbale di temporanea cessione.

Nell’ambito delle attività di incantieramento e comunque preliminarmente all’avvio delle operazioni di recupero-demolizione e bonifica, la Ditta dovrà provvedere:

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− all’esecuzione delle prove di carico tese a determinare il grado di resistenza statica dell’area di operazioni a terra (banchina, area di movimentazione e area confinata) per lo svolgimento in sicurezza delle attività commissionate (movimentazione e posizionamento dei tronconi o porzioni di essi). Copia della documentazione attestante le prove di carico statico eseguite e delle relative risultanze dovranno essere forniti alla Amministrazione Difesa (A.D.);

− alla verifica ed eventuale adeguamento, conforme alle norme e necessità legate alle attività, delle infrastrutture ed impianti presenti e che si intendono utilizzare (manufatti-impianti-allacci-servitù, etcc.).

La Ditta dovrà realizzare una specifica recinzione nell’area messa a disposizione e potrà utilizzare uno specifico varco indipendente da quello militare. All’interno dell’area cantiere, la Ditta appaltatrice dovrà provvedere alle necessarie installazioni di tipo logistico, a titolo esemplificativo: box attrezzature, baracca uffici, spogliatoio e servizi igienici.

All’interno degli spazi definiti per cantierizzazione troveranno posto tutte le attrezzature utili allo svolgimento delle lavorazioni, quali macchinari, attrezzature in uso per attività specifiche, equipaggiamenti in dotazione, imballaggi, ecc. Sempre all’interno della stessa area saranno

parcheggiati i mezzi utilizzati dalla Ditta.

Tutte le installazioni provvisorie, le attrezzature ed i materiali forniti dalla Ditta, una volta disponibili in cantiere, saranno considerati ad uso esclusivo per l’esecuzione delle lavorazioni. Lungo le strade di cantiere saranno apposti cartelli indicatori il raggiungimento del punto di riunione in caso di emergenze.

All'ingresso del cantiere e al suo interno dovrà essere esposta la cartellonistica di sicurezza come necessaria in applicazione alle vigenti disposizioni di legge. L'ingresso in cantiere di personale, automezzi e mezzi in genere, sarà comunque regolamentato in accordo con i servizi logistici e di sicurezza dell’Amministrazione Difesa.

A fine giornata i mezzi operativi e le attrezzature usate, dovranno essere parcheggiati e riposti ordinatamente lasciando il cantiere in buon stato d'agibilità ed in modo tale da non creare intralcio. Nell’area logistica di cantiere sarà disponibile almeno una Cassetta di Pronto Soccorso conforme al D.P.R. 388/2003.

L’addetto alla sicurezza di cantiere di ciascuna delle eventuali imprese impegnate nelle lavorazioni, provvederà a riunioni specifiche di formazione/informazione relative alle fasi particolari delle stesse.

In caso di situazioni Emergenza che dovessero verificarsi in area si dovranno rispettare le disposizioni di emergenza stabilite nel Piano di Emergenza di cantiere che dovrà essere emesso dalla Ditta prima dell’inizio dei lavori (redatto dalla ditta).

Tutte le installazioni provvisorie, le attrezzature ed i materiali forniti dalla Ditta, una volta disponibili in cantiere, saranno considerati ad uso esclusivo per l’esecuzione delle lavorazioni oggetto della presente commessa.

Per tutta la durata delle lavorazioni, inoltre, il cantiere sarà mantenuto sgombero da ostacoli inutili e i materiali eccedenti o di scarto saranno rimossi in modo da garantire agli addetti le migliori condizioni operative.

Al termine delle operazioni, entro i termini che saranno fissati dall’Amministrazione Difesa, quanto installato sarà rimosso, il cantiere sgombrato e l’area di servizio ripristinata nelle medesime condizioni di consegna.

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c) Viabilità di cantiere Relativamente alla viabilità di accesso all’area cantiere, la Ditta utilizzerà esclusivamente la “stradella” interna esistente che conduce alla zona interessata, realizzando uno sbarramento provvisorio con un cancello in ferro, avente una superficie stimata di circa 16 mq. Lo schema di dettaglio sarà concordato, in fase esecutiva, con gli enti competenti dell’Amministrazione Difesa.

d) Recinzione di cantiere La Ditta dovrà integrare l’esistente recinzione della base militare mediante la realizzazione di una nuova recinzione, che delimiterà l’area di cantiere. La recinzione di cantiere sarà costituita da pannelli prefabbricati di rete metallica rigida elettrosaldata di altezza di 2,00 metri, sostenuti da piedi prefabbricati in calcestruzzo poggiati al suolo, evitando di effettuare scavi, infissioni, fori e qualsiasi altra opera che contempli il movimento del terreno, per un perimetro stimato di circa 850 metri.

In prossimità dell'ingresso al cantiere di lavoro dovrà essere installata idonea cartellonistica segnaletica, con riferimento alle norme vigenti, così come pure all’interno del cantiere in relazione alle procedure di emergenza e di sicurezza.

e) Baracche La Ditta dovrà trasportare, porre in opera e smontare, a conclusione delle attività, strutture prefabbricate di servizio (tipo “baracche”), comprensive di arredi e attrezzature di corredo, ad uso per almeno le seguenti quantità:

− nr.1 box uffici;

− nr. 1 box spogliatoio per il personale che dovrà comprendere le dotazioni minime previste dalla normativa vigente in materia, a titolo esemplificativo: “area nera” per l’abbigliamento da lavoro ed “area bianca” per gli indumenti personali degli operai;

− nr.1 box servizi igienici per il personale comprendente servizi igienici e doccia;

− nr.1 box attrezzatura per il deposito degli attrezzi di cantiere; La Ditta dovrà curare la manutenzione delle sopradette strutture per tutta la durata del cantiere.

f) Utilities Successivamente al posizionamento dei box, la Ditta provvederà, previa autorizzazione dell’Amministrazione Difesa, all’allacciamento dell’acqua, la cui fornitura sarà a carico dell’Amministrazione stessa. Per le acque reflue, la Ditta dovrà provvedere autonomamente e a proprio esclusivo onere, al posizionamento di servizi chimici e al contenimento/gestione e smaltimento delle acque reflue secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Per l’energia elettrica, la Ditta dovrà provvedere, autonomamente e a proprio esclusivo onere, al posizionamento di gruppi elettrogeni carrabili secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia.

g) Impianto di filtraggio acque di prima pioggia La Ditta dovrà allestire un impianto di filtraggio acque prima pioggia. A titolo di esempio, l’impianto comprende un pozzetto scolmatore, un sistema di accumulo in vasca monoblocco del tipo modulare, con valvola di chiusura automatica e pompa sommersa temporizzata, un sistema di trattamento di dissabbiatura e disoleatura dimensionato secondo la normativa tecnica e legislativa vigente. Ai fini del dimensionamento dell’impianto si dovrà assumere:

− volume prima pioggia: 10.000 litri;

− superficie (5 mm di pioggia): 2.000 mq.

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h) Struttura confinata per bonifica m.c.a. friabile e compatto La Ditta dovrà allestire una struttura confinata (previa presentazione del piano di lavoro all’Organo di Vigilanza Competente, discussione dello stesso ed ottenimento del nulla osta; attività quotata ambito Lotto 1) onde permettere le operazioni di bonifica e decontaminazione di condotte, tubolature, macchinari, paratie coibentate, etc. da amianto friabile e compatto e ad esso assimilabile. Il predetto allestimento dovrà essere realizzato a terra su un’area che sarà assegnata all’interno del sito militare di Punta Cugno.

Le sopracitate operazioni dovranno essere eseguite accertandosi che, nel corso delle attività di bonifica amianto, sia adottata ogni azione preventiva tesa ad evitare, ovvero contenere ai minimi valori di legge, l’aerodispersione di fibre di amianto mediante, ad esempio:

− confinamento della zona interessata mediante film di polietilene di idoneo spessore (minimo spessore 0,20 mm.);

− utilizzo di Unità di Decontaminazione costituita da più scomparti posti in comunicazione con la zona da decontaminare mediante idoneo condotto di collegamento per il personale ed i materiali da asportare, il tutto in ottemperanza a quanto previsto dalle normative in materia;

− al fine di evitare la dispersione di fibre di amianto durante le operazioni di rimozione della coibentazione, depressurizzazione dell'area protetta mediante l'impiego di estrattori di aria a filtrazione assoluta (tre stadi di filtrazione: assoluto (HEPA), intermedio e pre-filtro). Il filtro assoluto (HEPA) dovrà avere un grado di separazione minima del 99,97% classe P3, il filtro intermedio dovrà avere un grado di separazione del 97% classe P2, il pre-filtro dovrà avere un grado di separazione del 95%. L'estrattore a filtrazione assoluta (elettrico o ad aria compressa) dovrà consentire che avvengano minimo 6-8 ricambi d'aria all'ora e che la differenza di pressione sia da 10 a 20 Pascal a seconda delle situazioni di lavoro;

− installazione/realizzazione a corredo dell'Unità di Decontaminazione di un sistema di filtraggio dell'acqua contaminata da amianto, proveniente dalla pulizia dei materiali e dalle docce del personale. Il sistema di filtraggio dovrà essere a due stadi, pre-filtro con filtro di 400 micron, filtro principale di 1 micron;

− mantenimento dell'area protetta costantemente (24 ore su 24) in depressione durante le lavorazioni. Al termine delle operazioni di bonifica, si procederà alla decontaminazione dell'area protetta nel seguente modo:

o per circa 24 ore tutte le zone verranno tenute costantemente depressurizzate;

o trascorse le 24 ore si preleveranno all'interno del locale campioni di aria che dovranno presentare una concentrazione di fibre di amianto inferiore al limite stabilito dalle normative vigenti cioè 0,1 fibre per centimetro cubo di aria misurato come media ponderata nel tempo di riferimento di otto ore (art. 59 D.Lgs. n. 257 del 25.07.2006);

o qualora le fibre/lt di amianto risultassero superiori alla norma si procederà ulteriormente alla aspirazione delle polveri e all'incapsulamento del locale e si terrà l'unità di decontaminazione in depressione tenendo in funzione sempre l'estrattore a filtrazione assoluta;

o qualora le fibre/lt di amianto risultassero nella norma si procederà allo smantellamento del cantiere togliendo tutti i fogli di polietilene impiegati nella zona di lavoro e sistemandoli in sacchi sigillati con la scritta "Amianto";

o per oltre 48 ore i locali si terranno chiusi e depressurizzati, successivamente si preleveranno nel locale campioni di aria per verificare la presenza di eventuali fibre di amianto;

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o qualora la concentrazione delle fibre/lt. di amianto risultasse ancora nella norma si

fermerà l'estrattore a filtrazione assoluta e si procederà allo smontaggio della Unità di decontaminazione.

In cantiere, in prossimità delle lavorazioni, dovrà essere presente almeno un kit di emergenza amianto contenente materiali ed attrezzature, di seguito elencati:

− Nr. 25 sacchi polietilene marchiati amianto;

− Nr. 3 sacconi omologati UN13H3Y per amianto;

− Nr. 1 nebulizzatore manuale a spalla;

− Nr. 5 tute Asbesafe in Tyvek (Du Pont);

− Nr.10 coppie calzari in Tyvek (Du Pont);

− Nr.10 coppie guanti nylon/nitrile;

− Nr. 1 semimaschera con prefiltri, filtro P3 e tappi di chiusura;

− Nr.25 kg liquido fissativo;

− Nr.12 flaconi liquido fissativo da 900 cc con nebulizzatore;

− Nr.25 adesivi "A-attenzione amianto";

− Nr.3 rotoli nastro per imballo RCA;

− Nr.1 rotolo nastro segnaletico "Attenzione pericolo amianto";

− Nr.1 bobina polietilene da 25 kg. Il kit è corredato da un foglio di istruzioni e precauzioni nel maneggiare l'amianto. Rimane inteso che la Ditta si farà carico dell’ottemperanza ad eventuali ulteriori necessità, presidi, ausili che si renderanno necessari qualora nel corso della prestazione dovessero intervenire modificazioni del dettato normativo relativo alla prevenzione da fibre aerodiperse ovvero più genericamente alla materia di manipolazione di m.c.a. Ai fini del computo è stata ipotizzata una struttura avente un volume di circa 3000 mc.

i) Layout di cantiere Le fasi di demolizione dei relitti richiederanno la predisposizione, a carico Ditta, di due aree distinte, nel dettaglio:

− area a mare, che dovrà prevedere l’impiego di un “Bacino galleggiante di demolizione”. Trattasi di un’area di contenimento pressoché rettangolare realizzata mediante posizionamento di panne galleggianti munite, se necessario, di gonne ad una altezza non superiore al metro e comunque non interferenti con il fondale, al fine di contenere qualsiasi spandimento liquido o di sedimento dell’area operativa. Tale bacino dovrà circoscrivere i relitti e contenere il moto pontone/piattaforma ed, eventualmente, un pianale adiacente al moto pontone, consentendone l’operatività sino alla conclusione delle attività. Lo smontaggio di detto bacino, a conclusione delle attività, sarà eseguito solo dopo opportuno protocollo di monitoraggio descritto nel seguito della presente specifica tecnica.

− area a terra, realizzata mediante un “cantiere operativo” e “cantiere logistico”. Il “Cantiere Logistico” dovrà comprendere baraccamenti di cantiere, depositi mezzi ed attrezzature. Il “Cantiere Operativo” dovrà comprendere l’area di scarico e trasporto delle parti demolite per la seconda riduzione volumetrica e di scarico fusti o big bags rifiuti da coibente o amianto, l’area di seconda riduzione volumetrica (inclusa struttura confinata per bonifica M.C.A. friabile e compatto) stoccaggio e carico rottami ferrosi, scarrabili, area di deposito e carico rifiuti.

l) Limiti operativi del cantiere. Condizioni meteo-marine. I limiti operativi dovuti a condizioni meteo marine avverse saranno concordati fra la Ditta e l’Amministrazione Difesa. In ogni caso, nessuna operazione sarà intrapresa nel caso in cui le condizioni meteo marine siano uguali o superiori ai seguenti limiti operativi:

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Attività Subacquee

- Forza del vento scala Beaufort 4; - Stato del Mare scala Douglas 3; - Corrente 1,5 nodi.

Mezzi Navali: - Forza del vento scala Beaufort 5; - Stato del Mare scala Douglas 4; - Corrente 1,5 nodi.

3.3.2 Recupero, demolizione dei relitti ex-Alcione ed ex-Airone

a) Informazioni sulle Unità Navali Informazioni di massima delle Unità Navali Airone ed Alcione sono riportate in Annesso 2. Elaborati grafici progettuali sono disponibili presso gli uffici dell’Amministrazione, nella fattispecie:

− vista esterna

− vista dall’alto

− sovrastrutture

− sezione Longitudinale

− ponte di coperta

− ponte di copertino

− ponte di Stiva

− piano delle capacità

− compartimentazione stagna

− fasciame esterno e sviluppo spessori

− sistemazione apparato motore

− paratie stagne (S 1016)

− paratie stagne (S 1017)

Si evidenzia che l’elaborato relativo al piano delle capacità permette l’individuazione delle casse e dei serbatoi presenti nei due relitti. Ciò consente di pianificare dove tagliare “con precisione” gli scafi in modo da non interferire con i citati depositi/casse evitando quindi “potenziali” fuoriuscite di prodotti eventualmente ancora presenti.

b) Esecuzione delle prestazioni – metodologia da adottare La Ditta, conformemente a quanto indicato in specifica tecnica ed alla documentazione elaborata ed approvata nell’ambito del Lotto 1, adottando e rispettando tutte le prescrizioni dettate dalla normativa vigente e le norme di buona tecnica applicabili, dovrà effettuare le seguenti attività per ciascuno dei due relitti ex-Alcione ed ex-Airone: Fase 1 - Predisposizione dell’area di lavoro a mare e posizionamento dei mezzi navali L’attività dovrà consistere in:

− posizionamento moto-pontone con gru in prossimità dei relitti al fine di realizzare un bacino galleggiante di demolizione, che comprenda i due relitti;

− posa in opera di idonei galleggianti (panne costiere) e di gonne aventi una profondità massima di un metro e comunque tale da evitare di toccare il fondale, per una lunghezza stimata di circa 350 metri; le suddette predisposizioni avranno lo scopo di impedire, anche in condizioni meteorologiche avverse, ogni dispersione di materiale galleggiante liquido o solido derivante o comunque prodotto dalle operazioni da compiere a bordo del relitto;

− monitoraggio ambientale in ottemperanza del dettato di legge.

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Fase 2 - Taglio ed asportazione delle sovrastrutture

L’attività dovrà prevedere:

− verifica ove possibile dello stato di vuotamento delle casse e serbatoi, ed eventuale completamento della bonifica qualora dovesse riscontrarsi la presenza di residui al loro interno;

− imbragatura di porzione di sovrastruttura da sezionare;

− taglio e sollevamento della sovrastruttura;

− asportazione, secondo piano di lavoro, dell’eventuale coibente sospetto MCA e ad esso assimilabile mediante incapsulamento e posa in idonei contenitori a bordo del pontone stesso (con materiale bagnato);

− movimentazione materiale dal pontone alla banchina;

− monitoraggio ambientale. Si precisa che la citata attività deve essere eseguita solo per il relitto Airone, essendo il relitto Alcione sprovvisto delle sovrastrutture.

Fase 3 - Rimozione ponte, disaccoppiamento ed asportazione motori ed impianti/apparati di bordo. L’attività dovrà consistere nel:

− taglio e rimozione della porzione di ponte;

− sollevamento su pontone;

− verifica ove possibile dello stato di vuotamento delle casse e serbatoi, ed eventuale completamento della bonifica qualora dovesse riscontrarsi la presenza di residui al loro interno;

− disaccoppiamento motori ed apparati/impianti di bordo;

− sollevamento su pontone dell’apparato motore ed impianti;

− asportazione, secondo piano di lavoro, dell’eventuale coibente sospetto MCA e ad esso assimilabile mediante incapsulamento e posa in idonei contenitori a bordo del pontone stesso (con materiale bagnato);

− movimentazione materiale da pontone alla banchina;

− monitoraggio ambientale.

Fase 4 - Taglio del 1° tronco dello scafo Il taglio a tronconi dello scafo del relitto dovrà essere eseguito preferibilmente mediante cavo diamantato oppure in alternativa con cesoia idraulica montata su escavatore ed eventuale taglio a caldo con pinza elettrica subacquea ovvero con attrezzature equivalenti. I tagli, il più possibile “precisi” e “netti”, per evitare frantumazioni, verranno eseguiti di massima in corrispondenza delle paratie stagne (vedi documentazione tecnica disponibile presso gli uffici dell’Amministrazione). In tale fase dovrà essere eseguito il monitoraggio ambientale (Cfr. paragrafo 3.3.3).

Fase 5 - Sollevamento del 1° tronco e trasporto in banchina L’attività dovrà consistere in:

− sollevamento del tronco e posizionamento sul pontone;

− esecuzione, sul pontone, della prima riduzione volumetrica del tronco in parti aventi un peso di almeno 20 tonnellate/cadauna. L’operazione di riduzione volumetrica dovrà essere eseguita il più possibile con tagli di precisione e netti, sia a caldo, sia a freddo;

− eventuale esecuzione, sul pontone, di sorveglianza radiometrica, secondo normativa vigente; tale attività, se confermata, verrà commissionata ambito Lotto 3 previa congruità tecnico/economica dell’offerta della Ditta.

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− gestione, sul pontone, secondo piano di lavoro, dell’eventuale coibente sospetto amianto (M.C.A.) e materiale ad esso assimilabile presente nel tronco, incapsulamento e posa in idonei contenitori a bordo del pontone stesso, con materiale bagnato. (Cfr.paragrafo 3.4);

− movimentazione del tronco ridotto volumetricamente e materiali dal pontone alla banchina;

− monitoraggio ambientale (Cfr. paragrafo 3.3.3). In tale ambito, i pezzi derivanti dalla demolizione, prima di essere allontanati dalla zona di lavoro, dovranno essere ripuliti mediante acqua di mare, i sedimenti trasportati nel deposito temporaneo dovranno essere caratterizzati ed allontanati come rifiuti.

Fase 6 - Trasporto del 1° tronco dalla banchina all’area di terra per riduzione volumetrica. Le attività dovranno prevedere:

− trasporto 1° tronco, ridotto in parti di almeno 20 tonnellate/cadauna, dalla banchina in struttura confinata per seconda riduzione volumetrica;

− bonifica M.C.A. e materiale ad esso assimilabile, secondo il piano di lavoro (Cfr. paragrafo 3.4);

− caratterizzazione, smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti e conferimento ad impianto autorizzato;

− monitoraggio ambientale in ottemperanza alle disposizioni di legge vigenti (Cfr. paragrafo 3.3.3).

Analogo procedimento dovrà essere ripetuto per gli altri tronchi. Il relitto Alcione dovrà essere di massima sezionato in almeno 4 tronchi, il relitto Airone in almeno 5 tronchi. La Ditta ha comunque facoltà di eseguire un numero di tagli superiore senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione Difesa. Fase 7 - Recupero materiale galleggiante e sul fondo all’interno del bacino galleggiante di demolizione L’attività dovrà consistere in:

− recupero del materiale galleggiante e depositatosi sul fondale, provvedendo ad eseguire riprese video che dovranno essere fornite alla A.D.;

− confezionamento dei rifiuti sul pontone;

− movimentazione da pontone a banchina;

− caratterizzazione, smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti e conferimento ad impianto autorizzato;

− monitoraggio ambientale.

Fase 8 - Smobilizzazione del cantiere galleggiante con la rimozione del motopontone e del suo carico L’attività dovrà consistere in:

− apertura del bacino per smobilizzo mezzi;

− smobilizzo mezzi;

− smontaggio panne e gonne galleggianti;

− monitoraggio ambientale.

NOTA 1 – Bonifica e smaltimento amianto Tutta l’attività di bonifica e smaltimento amianto friabile e compatto verrà riconosciuta a consuntivo nell’ambito del Lotto 3 sulla scorta delle evidenze oggettive desunte dai formulari.

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NOTA 2 – Proprietà dei rottami ferrosi Tutti i rottami metallici derivanti dalle lavorazioni saranno di proprietà della Ditta, in quanto i relativi costi di recupero del valore del rottame di ferro nello stato in cui si trova al momento in cui viene asportato dallo scafo e dalle strutture dei relitti, sono stati valutati ed inseriti nei costi palesi a ribasso dello stesso Lotto 2. Saranno comunque a completo carico e sotto la responsabilità della Ditta tutti gli oneri derivanti dal taglio a pezzature idonee, trasporto e movimentazione dei suddetti rottami dal cantiere fino alla nuova destinazione. NOTA 3 – Caratterizzazioni Sono state ipotizzate nr.5 caratterizzazioni. NOTA 4 - Rilievi fotografici delle diverse fasi di recupero, demolizione e smaltimento dei due relitti. La Ditta dovrà provvedere, a propria cura ed onere, a documentare opportunamente tutte le fasi delle attività. La documentazione fotografica, che dovrà riportare su ciascun fotogramma la data di ripresa, dovrà fornire cronologicamente una completa descrizione visiva delle attività eseguite. Copia di detta documentazione dovrà essere fornita all’Amministrazione Difesa, anche su supporto informatico, che provvederà alla successiva riproduzione ed eventuale trasmissione agli Enti proposti. Tale documentazione dovrà far parte integrante della Relazione Finale, di cui al successivo para 3.3.5. 3.3.3 Monitoraggio ambientale a) Premessa La Ditta dovrà elaborare un Piano di Monitoraggio e Controllo Ambientale, che dovrà recepire le indicazioni di massima di seguito indicate, fermo restando che le procedure, le modalità realizzative e le opportune misure di mitigazione dovranno essere preventivamente concordate dalla Ditta con gli Enti locali di controllo 5, nell’ambito del Lotto 1. La Ditta, sulla scorta del citato Piano, dovrà attuare un monitoraggio dell’ecosistema nei pressi di Punta Cugno, fornendo un continuo riscontro all’Amministrazione Difesa e agli ENTI Locali di controllo, che dovranno essere preventivamente informati dell’inizio delle attività (Ex-Provincia, ARPA, Autorità Portuale etc.) e che potranno procedere a proprie analisi di controllo e verifica. Il Piano di Monitoraggio Ambientale dovrà suddividersi in:

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a mare”;

− Piano di Monitoraggio Ambientale “a terra”.

La Ditta è obbligata a mettere a disposizione i mezzi per l’espletamento dei controlli che ARPA potrà effettuare in qualunque momento.

Rilievi fotografici delle diverse fasi di monitoraggio ambientale La Ditta dovrà provvedere, a propria cura ed onere, a documentare opportunamente tutte le fasi delle attività di monitoraggio ambientale, etc. La documentazione fotografica, che dovrà riportare su ciascun fotogramma la data di ripresa, dovrà fornire cronologicamente una completa descrizione visiva delle attività eseguite. Copia di detta documentazione dovrà essere fornita, anche su supporto informatico, all’Amministrazione Difesa che provvederà alla successiva riproduzione ed eventuale trasmissione agli Enti proposti. Tale documentazione dovrà far parte integrante della Relazione Finale, di cui al successivo para 3.3.5.

5 Eventuali attività extra, non contemplate in questo paragrafo, verranno riconosciute mediante il Lotto

3.

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b) Attività di monitoraggio ambientale “a mare” Il monitoraggio “a mare” si attuerà in tre fasi:

− ante operam (antecedente alle citate operazioni);

− in opera (durante le operazioni);

− post operam (successivamente alle operazioni).

e consisterà nel monitoraggio delle acque e dei sedimenti marini. A tale scopo si dovrà allestire nr.1 (uno) bacino galleggiante di demolizione che comprenda i due relitti navali, delimitato da panne galleggianti e gonne aventi una profondità massima di un metro e comunque tali da evitare di toccare il fondale. In tale contesto, la Ditta dovrà:

− condividere con gli Enti locali di controllo le procedure per la corretta preparazione e conservazione dei campioni prelevati duranti le fasi di monitoraggio ambientale prima dell’avvio delle attività di campionamento.

− adottare procedure analitiche selezionandole tra quelle riportate nei protocolli nazionali e/o internazionali (IRSA/CNR, EPA, ISO etc.), se esistenti, o, in caso contrario, documentare la validità della procedura utilizzata.

La seguente tabella, a maggior chiarimento, correla i tipi di monitoraggio nel corso delle fasi:

Fase Monitoraggio acque Monitoraggio sedimenti marini

Ante operam SI SI

In opera SI NO

Post operam SI SI

Descrizione di massima del monitoraggio delle acque A tale scopo, è previsto:

− l’utilizzo di nr.1 correntometro per la misura di direzione ed intensità della corrente marina;

− l’allestimento di stazioni di monitoraggio delle acque, georeferenziate ed attrezzate con corpo morto e boa di segnalazione. Le predette stazioni si dividono in due differenti tipologie:

- nr.4 stazioni, per il monitoraggio della colonna d’acqua mediante bottiglia campionatrice; - nr.3 stazioni, per il monitoraggio “in continuo” della colonna d'acqua (ed in particolare della torbidità), mediante sonde multiparametriche;

− Il posizionamento delle citate stazioni di monitoraggio delle acque (nr.4 colonna di acqua e nr.3 “in continuo”), dovrà essere: - nr.2 stazioni di monitoraggio della colonna di acqua posizionate all’esterno e nr.2

stazioni di monitoraggio della colonna d’acqua posizionate all’interno del bacino di contenimento;

- nr.2 stazioni di monitoraggio “in continuo” (da attrezzare con sonda multiparametrica), all’esterno del bacino di contenimento e nr.1 posizionata all’interno del bacino. Le stazioni “in continuo” poste all’esterno devono essere poste in corrispondenza delle stazioni di monitoraggio della colonna d’acqua.

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In sintesi:

Stazioni di Monitoraggio acque

Attrezzatura impiegata

Posizionamento esterno Bacino

Posizionamento interno Bacino

Colonna d’acqua (nr.4)

Bottiglia campionatrice

2 2

In continuo (nr.3) Sonda multiparametrica

2 1

I campioni d’acqua da analizzare dovranno essere prelevati da personale qualificato, con la supervisione del responsabile di laboratorio al fine di non invalidare il campionamento stesso. Il prelievo dei campioni dovrà avvenire in corrispondenza di ciascun punto determinato dal piano di monitoraggio e controllo e georeferenziati, su due livelli, uno superficiale ed uno in profondità.

Per il prelievo si dovrà utilizzare idonea bottiglia campionatrice condizionata immediatamente prima di ciascun prelievo. Il volume d’acqua prelevato sarà quindi travasato in idonei contenitori sterili. Ciascun contenitore dovrà riportate almeno le seguenti informazioni:

- identificazione alfanumerica del campione; - data del campionamento; - ora del campionamento; - coordinate del punto di prelievo; - profondità di prelievo; - nome del tecnico che ha effettuato il campionamento; - laboratorio di analisi.

Ciascun campione, opportunamente conservato, dovrà essere suddiviso in tre sub-campioni per essere destinati rispettivamente: alle analisi previste; al contro-campione per la validazione dell’ENTE di controllo (ARPA) ed alla eventuale analisi di verifica successiva. I campioni di acqua per la verifica dovranno essere conservati in laboratorio, con l’adozione delle dovute misure tecniche per la loro corretta conservazione, fino alla validazione dei dati da parte di ARPA.

Su tutti i campioni di acqua prelevati durante le fasi di monitoraggio, devono essere eseguite le determinazioni analitiche di:

- materiali in sospensione e fibre di amianto (sul tal quale); - metalli (Al, As, Cd, Cr, Cu, Fe, Hg, Ni, Pb, V, Zn) sul campione d’acqua filtrato e sul

particellato; - IPA (16 composti dell’elenco US-EPA) sul particellato; - PCB sul particellato.

La sonda multiparametrica prevede l’acquisizione di torbidità, conducibilità, temperatura, pressione, pH, potenziale redox, ossigeno disciolto. Deve essere verificata l’affidabilità dei dati misurati dalle sonde multiparametriche prima dell’avvio delle attività oggetto di monitoraggio e devono essere trasmesse all’ARPA le relative certificazioni.

Si dovrà, infine, prevedere la costruzione di una curva di correlazione tra le letture di torbidità effettuate dalla sonda multiparametrica e la concentrazione di solidi in sospensione e dei relativi contaminanti eventualmente associati, misurati in laboratorio.

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Per quanto richiesto dal Ministero dell’Ambiente – ISPRA, si rende necessario che i Rapporti di Analisi, ed in particolare il dato sulla torbidità, siano consegnati con la massima celerità possibile in quanto necessari per le attività di correlazione con le sonde multiparametriche.

Descrizione di massima delle attività propedeutiche al monitoraggio dei sedimenti marini

La Ditta dovrà effettuare le seguenti attività, nelle aree/punti interessati dai carotaggi e propedeutiche agli stessi:

− indagine subacquea con metodologia sub-bottom profiler fino ad una profondità di 2,00 metri al sedime marino, con rilascio di una Relazione Tecnica;

− bonifica bellica sistematica subacquea da ordigni esplosivi, da eseguirsi in accordo alla Direttiva Tecnica GEN-BSS-001. Dovranno essere eseguite le seguenti attività minime: - supporto tecnico-amministrativo comprensivo di progetto di bonifica per il rilascio delle

necessarie autorizzazioni da parte degli Enti preposti dell’Amministrazione; - mobilitazione e smobilitazione cantiere; - assistenza al dragaggio con escavatore a grappo (su base di necessità); - sorbonatura del fondale marino (su base di necessità); - verifiche ulteriori su richiesta dell’Amministrazione (su base di necessità); - redazione planimetrie e scansione fondali con rilievi e profili (consegna su supporto

magnetico) da allegare al progetto di bonifica bellica; - rilascio di Attestato di Bonifica Bellica.

La totalità delle citate attività devono intendersi "chiavi in mano", comprensive di richieste necessarie alla concessione delle autorizzazioni, di indagini propedeutiche, personale, mezzi e relativo Mob/Demob (p.es. mezzo nautico etc), attrezzature, software ed ogni altro necessario al buon esito della prestazione (p.es vitto, alloggio etc.). L’attività verrà riconosciuta economicamente nell’ambito del Lotto 3, previa congruità del prezzo offerto dalla Ditta (tempi e costi).

Descrizione di massima del monitoraggio dei sedimenti marini A tale scopo è prevista, all’interno del bacino di contenimento, l’individuazione di nr.4 stazioni per il prelievo di complessive nr.4 carote di lunghezza rispettivamente aventi lunghezza nr.2 da 1 metro e nr.2 da 2 metri. Le carote forniranno un dato di isolamento mediante l’analisi di campioni di sedimento corrispondenti a livelli consecutivi di 50 cm.

Sul campione di sedimento è prevista la determinazione di: - amianto; - metalli (Al, As, Cd, Cr, Cu, Fe, Hg, Ni, Pb, V, Zn); - IPA (idrocarburi policiclici aromatici, distinguendo i 16 singoli composti riportati

nell’elenco emesso dall’US-EPA); - idrocarburi, distinguendo gli idrocarburi leggeri (C≤12) e quelli pesanti (C>12); - PCB ; - concentrazione dei composti organostannici.

L’individuazione delle stazioni di prelievo dovrà essere effettuata tramite un Differential Global Positioning System (DPGS) differenziale o cinematico (RTK). Le attività di prelievo dei sedimenti dovranno essere eseguite mediante carotiere che, per quanto concerne i sedimenti dei fondali, potrà essere di tipo vibrocorer, o eventualmente a rotazione. Tutte le attività di carotaggio dovranno essere realizzate arrecando il minor disturbo possibile al campione, evitando anche possibili contaminazioni a causa di un uso improprio della strumentazione. Per tale motivo è richiesto l’utilizzo di un rivestimento interno (liner) al

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carotiere, in polietilene inerte, polipropilene o policarbonato, di lunghezza pari all’asta utilizzata. Non è consentito l’utilizzo di fluidi o fanghi di circolazione.

I campioni saranno prelevati sotto la supervisione del responsabile di laboratorio al fine di non invalidare il campionamento stesso. Ciascun campione, opportunamente conservato, è corrispondente a livelli consecutivi di 50 cm di sedimento e, una volta omogeneizzato, dovrà essere suddiviso in tre sub-campioni per essere destinati rispettivamente: alle analisi previste; al contro-campione per la validazione dell’ENTE di controllo (ARPA) ed alla eventuale verifica successiva.

Ciascun campione dovrà riportate almeno: - identificazione alfanumerica del campione; - data del campionamento; - ora del campionamento; - coordinate del punto di prelievo; - livello di sedimento analizzato; - nome del tecnico che ha effettuato il campionamento; - laboratorio di analisi.

Tutte le analisi chimico-fisiche dovranno essere eseguite da laboratorio accreditato ACCREDIA.

Emergenza / Variazione dello stato di qualità delle acque e dei sedimenti - qualora si verificassero sversamenti accidentali e nelle fasi di emergenza le attività di

monitoraggio dovranno essere eseguite nel rispetto del D.M. 56 del 14 aprile 2009 per le acque marino costiere e per i sedimenti.

- per qualunque tipo di evento che determini variazione delle acque e dei sedimenti marini, la Ditta dovrà intervenire immediatamente fermando le attività in esecuzione e segnalando tempestivamente al Committente ed ad ARPA quanto accaduto; inoltre, dovrà controllare, circoscrivere, eliminare ovvero gestire qualsiasi fattore di rischio.

- nel caso in cui si accerti una significativa variazione dello stato di qualità delle acque marino costiere rispetto ai dati acquisiti ante operam la Ditta dovrà effettuare un campione al giorno per tutti i punti individuati nel piano di monitoraggio, fino al ristabilirsi delle condizioni iniziali. In tali campioni saranno effettuate le seguenti determinazioni chimiche e ecotossicologiche: - Parametri di base: pH, conducibilità, temperatura, salinità, ossigeno disciolto, trasparenza, torbidità, clorofilla; - Azoto ammoniacale, azoto nitroso, azoto nitrico, azoto totale, fosforo totale, orto fosfato oltre alle sostanze chimiche specifiche appartenenti o non appartenenti all’elenco priorità del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.ii.: metalli (tutti quelli indicati nella tabella 1/A e 1/B del D.Lgs.260/2010 inclusi rame e boro); composti aromatici, composti organoalogenati, IPA, ftalati, nonil e ottilfenoli, polipromodifenileteri, organostannici (tutti quelli indicati nella tabella 1/A e 1/B); idrocarburi totali (C10-C40).

Tale attività di campionamento ed analisi delle acque è intesa come imprevisto; pertanto, essa verrà contabilizzata e riconosciuta economicamente ambito Lotto 3.

b.1) Descrizione di massima del monitoraggio ante operam Le attività ante operam dovranno essere eseguite prima della predisposizione delle panne galleggianti e relative gonne. Analisi acque Dovrà essere previsto: - utilizzo del correntometro per la misura di direzione ed intensità della corrente;

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- individuazione delle stazioni di monitoraggio; - per un’unica campagna, il prelievo di nr.2 campioni di acqua (superficiale e profondo)

mediante bottiglia campionatrice, in corrispondenza di ciascuna delle nr.4 stazioni di monitoraggio individuate, per un totale di nr.8 campioni di acqua.

- l’acquisizione in continuo (valori ogni 10 minuti), mediante le nr.3 sonde multiparametriche, in corrispondenza delle nr.3 stazioni di monitoraggio individuate;

- costruzione di una curva di correlazione tra le letture di torbidità effettuate dalla sonda multiparametrica e la concentrazione di solidi in sospensione e dei relativi contaminanti eventualmente associati, misurati in laboratorio.

Analisi sedimenti Dovrà essere previsto: - individuazione delle stazioni di prelievo; - per un’unica campagna, l’esecuzione di nr.1 carotaggio, mediante carote, in

corrispondenza di ciascuna delle nr.4 stazioni di prelievo individuate, per un totale di nr. 4 carotaggi e di nr.12 campioni di sedimento (nr.2 carotaggi da 2 metri di profondità e nr.2 carotaggi da 1 metro di profondità con isolamento e analisi di campioni di sedimento ogni 50 cm).

Prima di passare alla fase successiva (in opera), la Ditta dovrà trasmettere all’ARPA gli esiti delle attività effettuate, con opportune relazioni tecniche, nella fase ante operam. b.2) Descrizione di massima del monitoraggio in opera Prima dell’avvio della fase in corso d’opera dovrà essere dimostrata la perfetta tenuta delle panne galleggianti, le cui gonne dovranno avere una lunghezza massimo di un metro e comunque non dovranno toccare il fondale. Analisi acque Dovrà essere previsto: - utilizzo del correntometro per la misura di direzione ed intensità della corrente; - prelievo di nr.2 campioni di acqua (superficiale e profondo) in corrispondenza delle nr.4

stazioni individuate, dapprima quotidianamente (fasi critiche) e poi settimanalmente (fasi non critiche). Il quantitativo complessivo di campioni di acqua da prelevare stimato è di nr. 368 campioni. Esso è stato determinato sulla scorta della seguente ipotesi di lavoro, che dovrà essere verificata in fase di realizzazione dell’attività effettiva “in acqua”: - settimane critiche: nr. 5 (corrispondenti a nr.37 giornate critiche) - settimane non critiche: nr. 9

Prelievo e determinazione degli analiti, con cadenza giornaliera di due campioni di acqua (uno superficiale e uno profondo), per ciascuna stazione nelle fasi critiche (fase taglio, sollevamento tronco di relitto, smontaggio panne e gonne galleggianti) ovvero finché non sia stata stabilita un’adeguata correlazione tra le letture di torbidità della sonda e le concentrazioni di solidi in sospensione misurate in laboratorio, per un totale di 296 campioni. Tale determinazione scaturisce dall’aver ipotizzato n.37 giornate critiche, che richiedono prelievi giornalieri nelle quattro stazioni di due campioni di acqua (4X2X37=296).

Prelievo e determinazione degli analiti, con cadenza settimanale di due campioni di acqua (uno superficiale e uno profondo), per ciascuna stazione nelle fasi non critiche, per un totale di 72 campioni. Tale determinazione scaturisce dall’aver ipotizzato n.9 settimane non critiche, che richiedono prelievi settimanali nelle quattro stazioni di due campioni (4X2X9=72). - acquisizione “in continuo” (ogni dieci minuti in tutte le fasi lavorative iniziali, nonché in

corrispondenza di situazioni critiche o eventi anomali, per poi ridursi ad una frequenza di

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acquisizione oraria) mediante le nr.3 sonde multiparametriche in corrispondenza delle nr.3 stazioni individuate; la verifica delle registrazioni delle sonde è prevista almeno due volte al giorno nelle fasi iniziali e maggiormente critiche, per poi ridursi ad una frequenza giornaliera e, infine, settimanale nelle fasi non critiche;

- per tutti i campionamenti effettuati dovrà essere prelevata un’aliquota, a cura Ditta, da consegnare all’ARPA entro le 24 ore.

b.3) Monitoraggio di massima post operam Le attività post operam dovranno essere eseguite prima della rimozione delle panne galleggianti e relative gonne. Analisi acque Dovrà essere previsto: - utilizzo del correntometro per la misura di direzione ed intensità della corrente; - individuazione delle stazioni di monitoraggio; - per un’unica campagna, il prelievo di nr.2 campioni di acqua (superficiale e profondo)

mediante bottiglia campionatrice, in corrispondenza di ciascuna delle nr.4 stazioni di monitoraggio individuate, per un totale di nr.8 campioni di acqua.

Analisi sedimenti Dovrà essere previsto: - individuazione delle stazioni di prelievo; - per un’unica campagna, l’esecuzione di nr.1 carotaggio, mediante carote, in

corrispondenza di ciascuna delle nr.4 stazioni di prelievo individuate, per un totale di nr. 4 carotaggi e di nr.12 campioni di sedimento (nr.2 carotaggi da 2 metri di profondità e nr.2 carotaggi da 1 metro di profondità con isolamento e analisi di campioni di sedimento ogni 50 cm);

- su tutti i campionamenti di sedimenti effettuati sarà prelevata un’aliquota a cura della Ditta da consegnare all’ARPA entro le 24 ore.

c) Attività di monitoraggio ambientale “a terra” e valutazione dell’impatto

acustico La Ditta dovrà predisporre un piano di monitoraggio ambientale a terra per gli aspetti inerenti il rumore e le emissioni diffuse (con particolare attenzione all’eventuale presenza di fibre di amianto), secondo la normativa vigente. Si precisa che: - l’attività di monitoraggio ambientale delle emissioni diffuse verrà commissionata ambito

Lotto 3, previa congruità del prezzo offerto dalla Ditta (tempi e costi). - l’attività di valutazione dell’impatto acustico è già quotata ambito Lotto1.

3.3.4 Bonifica amianto friabile e compatto L’attività di bonifica e smaltimento dell’amianto friabile e compatto e dei materiali ad esso assimilabile sarà riconosciuta a consuntivo ambito Lotto 3, secondo le modalità ivi indicate. Resta inteso che le attività di riduzione volumetrica propedeutica alla bonifica m.c.a. (tagli a pezzature idonee, sollevamenti etc.) si intendono quotate economicamente ambito Lotto 2. 3.3.5 Redazione di una Relazione Tecnica La Ditta al termine di tutte le attività della presente commessa dovrà provvedere alla redazione di una relazione finale omni-comprensiva delle attività eseguite, corredata di report fotografico. La relazione dovrà in particolare comprendere tutta la documentazione attestante le attività di:

- recupero, demolizione e smaltimento dei relitti; - monitoraggio ambientale (comprensivi di report analitici);

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- gestione dei rifiuti prodotti (formulari etc.).

La Ditta consegnerà alla Committente ed all’ARPA la relazione in nr.4 copie cartacee e nr. 4 copie informatiche. La Committente, effettuate le proprie valutazioni in merito alla relazione redatta dall’operatore economico, potrà richiederne ulteriori integrazioni ovvero accettarla in toto. La Committente deve provvedere alla trasmissione della citata relazione presso gli uffici del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in Via Cristoforo Colombo n. 44, ed ai seguenti Enti, da verificare preliminarmente con lo stesso Ministero dell’Ambiente: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali

− Ministero dello Sviluppo Economico

− Regione Sicilia

− Provincia di Siracusa

− Comune di Augusta

− ARPA locale

− ISPRA

− ISS (Istituto Superiore Sanità)

3.4 LOTTO 3: BONIFICA AMIANTO FRIABILE E COMPATTO E MATERIALI AD ESSO ASSIMILABILI, TRASPORTO E CONFERIMENTO AD IMPIANTO AUTORIZZATO RIFIUTI PRODOTTI DALLE LAVORAZIONI, SERVIZI A MISURA AD INTEGRAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEL LOTTO 1 E LOTTO 2 (c.d. imprevisti).

3.4.1 Premessa Le attività relative al Lotto 3 sono finalizzate alla bonifica e smaltimento dell’amianto friabile e compatto ed al completamento/integrazione delle attività a corpo già previste dal presente contratto negli altri Lotti, per l’insorgenza di ulteriori esigenze non previste e non prevedibili in fase di stesura della presente specifica tecnica (p.e. redazione di ulteriore documentazione di cui al Lotto 1 dovuta ad una evoluzione del quadro normativo vigente; esecuzione di ulteriori attività nell’ambito del monitoraggio ambientale, etc.). La Ditta si impegna ad eseguire, a richiesta di Marinarsen Augusta e secondo le modalità di seguito riportate, i servizi/forniture a quantità indeterminata, con le seguenti due modalità:

− “su chiamata” in base ad attività “elementari” già quotate ed incluse in listino prezzi unitari;

− “su richiesta” per le attività non incluse nelle precedenti e che richiedono una preventiva analisi tecnico/economica dell’offerta della Ditta.

Gli Ordinativi “su chiamata” e “su richiesta” potranno altresì essere emessi sia “a corpo”, sia “a misura”. In ogni caso le prestazioni in oggetto potranno essere commissionate fino al raggiungimento dell’importo massimo definito contrattualmente (tetto) per il Lotto 3. 3.4.2 Precisazioni sulla bonifica e smaltimento m.c.a.

− Il materiale dovrà essere inserito in idonei contenitori, etichettati a norma di legge. Sui singoli sacchi, oltre alla etichettatura prevista dal D.P.R. 215/88, verrà apposta anche l’etichettatura prevista dalla Deliberazione del Comitato Interministeriale del 27 luglio 1984, costituita da una etichetta inamovibile o un marchio a fondo giallo avente le misure di cm 15 x 15, recante la lettera R di colore nero, alta cm 10, larga cm 8, con larghezza del segno di cm 1,5.

− I D.P.I. usati, trattati con soluzione incapsulante, dovranno essere collocati in sacchi a tenuta. Questi sacchi, unitamente ai sacchi contenenti i pezzi e gli sfridi, dovranno essere collocati in uno o più pacchi.

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− I big bags contenenti amianto, originati dalla rimozione, etichettati a norma di legge, dovranno essere caricati direttamente su cassone scarrabile ermeticamente chiuso e individuato da apposito cartello.

− Il deposito temporaneo dei rifiuti contenenti amianto effettuato presso la sede del cantiere dovrà essere gestito in conformità a quanto previsto dal D.M. 06/09/94 e dall’art. 183 del D.Lgs. 152/2006.

− Il trasporto dovrà essere effettuato con automezzi autorizzati per trasporto di rifiuti pericolosi dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

− I rifiuti dovranno essere conferiti presso impianto autorizzato. La Ditta comunicherà le generalità di detto impianto. Verrà infine consegnata la quarta copia del formulario con il timbro a testimonianza dell’avvenuto smaltimento del materiale.

− L’attività di bonifica e smaltimento amianto verrà riconosciuta “a consuntivo”. La consegna del modulo da formulario al Committente risulterà evidenza oggettiva dello smaltimento avvenuto, autorizzando la corresponsione degli oneri a seguire, secondo il listino pezzi di cui al Lotto 3.

NOTA Resta inteso che le attività di riduzione volumetrica propedeutica alla bonifica m.c.a. (tagli etc.) si intendono quotate economicamente ambito Lotto 2. 3.4.3 Elenco delle prestazioni del Lotto 3 – listino prezzi. Si rimanda all’Annesso n°4.

4. MODALITA’ D’INTERVENTO E TEMPI DI ESECUZIONE

4.1 TEMPI DI ESECUZIONE

I termini di esecuzione saranno specificati in giorni solari e continui nell’ambito dei singoli Lotti come di seguito specificato:

- per il Lotto 1 “a corpo”, tutte le prestazioni dovranno essere ultimate e presentate alla verifica di conformità entro 90 (novanta) giorni solari dal giorno successivo alla ricezione, da parte dell'affidatario, della comunicazione dell'intervenuta registrazione del relativo decreto di approvazione da parte degli organi di controllo o, ove non prevista la registrazione, dell'avvenuta approvazione del contratto.

- per il Lotto 2 “a corpo”, tutte le prestazioni dovranno essere ultimate e presentate alla verifica di conformità entro 300 (trecento) giorni solari a decorrere dalla data di “messa a disposizione” del sito a terra e dei due relitti (T0); quest’ultima sarà comunicata successivamente al recepimento dei pareri prescrizioni da parte degli Enti Locali (Vds. Lotto 1). In caso di mancato intervento da parte della Ditta, i termini di decorrenza della richiesta verranno comunque conteggiati a partire dal giorno successivo alla citata data di messa a disposizione (T0).

- il Lotto 3 “ a quantità indeterminata” avrà svolgimento per le attività di bonifica mca ed a supporto dei Lotti 1 e 2 e quindi temporalmente in sovrapposizione ad essi. L’attività di bonifica verrà rendicontata mediante stati di avanzamento in funzione dei quantitativi di mca conferiti in discarica secondo multipli di 20 tonnellate a riscontro dei formulari. I tempi di esecuzione, per attività diverse dalla bonifica mca, saranno specificati in giorni solari, consecutivi e continui nell’ambito delle singole Richieste di Intervento, tenendo conto della tipologia, della quantità e qualità delle prestazioni ordinate e decorreranno dal 5° giorno solare successivo alla ricezione della Richiesta di Intervento effettuata a mezzo PEC da parte dell’Amministrazione a meno di diversa indicazione da

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parte del D.E.C. da trascrivere nella lettera d’ordine. Le Richieste d’Intervento verranno emesse dal RUP o DEC (se nominato), facendo riferimento al Listino Tempi e Prezzi unitari in Annesso n°4.

4.2 CRONOPROGRAMMA DELLE ATTIVTA’

Nell’ambito del Lotto 1, la Ditta deve predisporre e consegnare alla Committente un dettagliato cronoprogramma (diagramma di Gantt), elaborato in relazione alle proprie tecnologie, alle proprie scelte imprenditoriali e alla propria organizzazione lavorativa, riportante tutte le varie fasi e sottofasi delle attività da svolgere.

4.3 DURATA GIORNALIERA DELLE ATTIVITA’

Per tutto il periodo di validità del presente contratto, comprese le ore al di fuori del "normale orario lavorativo" e le giornate festive (per normale orario di lavoro si intende la fascia oraria 08.00÷16.30 di ciascuna giornata lavorativa, il Sabato è considerato giorno festivo), la Ditta deve assicurare la reperibilità di un proprio delegato al quale conferire i più ampi poteri di impegnare e rappresentare la Ditta, ed in particolare la potestà di disporre per l'immediata esecuzione delle prestazioni richieste dalla Committente. La Ditta può ordinare ai propri dipendenti di lavorare oltre il normale orario giornaliero, o di notte, ove consentito dagli accordi sindacali di lavoro, dandone preventiva comunicazione alla Committente. Quest’ultimo può vietare l’esercizio di tale facoltà qualora ricorrano motivati impedimenti di ordine tecnico o organizzativo. In ogni caso la Ditta non ha diritto ad alcun compenso oltre i prezzi contrattuali.

5. PATTI E CONDIZIONI GENERALI

5.1 LOCALITÀ DI EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO Rada di Augusta (SR), in acque poco profonde, segnatamente in prossimità del molo del Deposito Combustibili di “Punta Cugno”. Tale area è centrata approssimativamente sulle seguenti coordinate geografiche: 37° 13’ 50,0” Nord – 15° 11’ 38,9” Est. Relativamente alla mappatura dei fondali, come nota all’Amministrazione Difesa all’atto della stesura della presente S.T., le batimetriche (aggiornate al 2013) sono disponibili per consultazione presso gli Uffici dell’Amministrazione.

5.2 VISITA DEI LUOGHI OGGETTO DEL SERVIZIO La Ditta, prima di formulare la relativa offerta, deve prendere esatta visione del sito di Punta Cugno e dei relitti, avendo facoltà di richiedere dall’Organo tecnico della Committente ogni eventuale chiarimento sui contenuti dell’impresa. Al termine del sopralluogo, la Ditta dovrà farsi rilasciare dal delegato della Marina Militare un’attestazione di “avvenuto sopralluogo” firmata dalle Parti e datata. Tale attestazione, a pena di esclusione dal procedimento di gara, dovrà essere presentata in fase di offerta.

5.3 RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO (RUP) Il R.U.P. è il Capo Reparto Commerciale e Lavorazioni Esterne pro tempore di Marinarsen Augusta, C.V. Agatino CATANIA. Tel. 0931-420297. E.mail [email protected].

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5.4 DIRETTORE DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO (DEC) Nella fase dell'esecuzione, Il R.U.P. potrà avvalersi di un Direttore dell'esecuzione del contratto (D.E.C.) e di ogni altro profilo professionale che si renderà necessario per la specifica attività.

5.5 RESPONSABILITÀ A CARICO DELLA DITTA Il servizio, reso dalla Ditta, deve essere conforme alle normative vigenti in materia di sicurezza e di tutela dell’ambiente, riportate al § 2. In tale contesto, si precisa che la Ditta, nell’ambito del Piano di Monitoraggio Ambientale, deve altresì porre in essere, a proprio carico, tutte le azioni finalizzate alla prevenzione ed al ripristino ambientale (qualora si verificasse un evento di inquinamento). In particolare, la Ditta deve comunicare le eventuali misure che intende adottare nel caso in cui venisse rilevato un evento di inquinamento, segnatamente sversamenti accidentali in mare / terra di sostanze inquinanti. In tale ambito, si precisa che la Ditta deve assicurare un intervento immediato per controllare, circoscrivere, eliminare ovvero gestire qualsiasi fattore di danno. Resta sempre la piena responsabilità della Ditta sui mezzi d’opera utilizzati o forniti durante l’espletamento del servizio, come anche il controllo delle caratteristiche prescritte. La Ditta è responsabile, altresì, della disciplina e del buon ordine delle aree di lavoro e ha l’obbligo di osservare e far osservare al proprio personale le norme di legge e di regolamento. La Ditta, tramite il direttore tecnico delle attività assicura l’organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione del servizio (project management). La direzione delle attività è assunta dal direttore tecnico dell’impresa o da altro tecnico formalmente incaricato dalla Ditta ed eventualmente coincidente con il rappresentante delegato. La Committente ha il diritto, previa motivata comunicazione alla Ditta, di esigere il cambiamento del direttore tecnico delle attività e del personale per indisciplina, incapacità o grave negligenza. La Ditta è comunque responsabile dei danni causati dall’imperizia o dalla negligenza di detti soggetti e risponde nei confronti dell’Amministrazione Difesa per la malafede o la frode dei medesimi nell’espletamento del servizio affidato.

5.6 ONERI A CARICO DELLA DITTA Tutta l’attività descritta nel § 3 della S.T., salvo diversamente indicato, è da intendersi in toto a carico Ditta. Per maggiore chiarezza sono di seguito riepilogati gli oneri principali (elenco non esaustivo):

− ogni onere inerente al rispetto dell’ambiente e della sicurezza sui luoghi di lavoro;

− l’ottenimento di pareri ed autorizzazioni da parte delle autorità preposte in materia di navigazione per l’attività di navigazione ed ormeggio per ogni singolo Lotto;

− il monitoraggio ambientale;

− il sollevamento / demolizione relitti;

− il trasporto in idonei siti ove far eseguire lo smaltimento / recupero rifiuti;

− lo smaltimento dei rifiuti e dei residui di lavorazione;

− la produzione di aria compressa;

− la produzione di energia elettrica;

− il rilascio di certificazioni inerenti materia di sicurezza sul lavoro, di navigazione, ecc.;

− i permessi, licenze, concessioni, autorizzazioni per le pratiche presso amministrazioni ed enti per opere di presidio, occupazioni temporanee di suoli pubblici o privati, usodi discariche, interruzioni provvisorie di pubblici servizi, attraversamenti, interruzioni del traffico veicolare, trasporti speciali, nonché le spese ad esse relative per tasse, diritti, indennità, canoni, cauzioni, ecc.;

− il pagamento di tasse, oneri e quanto altro occorra per l’espletamento del servizio richiesto;

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− l’adozione di tutti i provvedimenti, le cautele ed i mezzi, gli impianti, gli strumenti e le dotazioni necessarie per garantire la vita e l’incolumità degli operai e dei terzi, nonché per evitare danni ai beni pubblici e privati;

− gli obblighi assicurativi, antinfortunistici, assistenziali e previdenziali, tanto per i mezzi impiegati quanto per gli addetti;

− l’organizzazione della prestazione richiesta, ivi compreso l’eventuale noleggio delle attrezzature di carico, trasporto per il carico del materiale all’interno del vettore marittimo/terrestre, lo scarico dello stesso a terra, il trasporto ad impianto autorizzato, il pagamento di oneri per l’accesso all’impianto;

− l’utilizzo di personale subacqueo per il recupero di materiale inquinante caduto in mare. In difetto, rimane ad esclusivo carico della Ditta ogni eventuale multa o contravvenzione, nonché il risarcimento degli eventuali danni;

− l’eventuale allacciamento dell’energia per luce e forza motrice nell’area di terra in questione;

− il servizio di sorveglianza in banchina e personale di assistenza nelle manovre di ormeggio e disormeggio;

− l’incantieramento e apprestamenti per la sicurezza dell’area di terra;

− le spese per trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d’opera;

− le spese per attrezzi e opere provvisionali e per quanto altro occorre alla esecuzione piena e perfetta dei servizi;

− le spese per le vie di accesso alle aree di lavoro;

− le spese per passaggio, per occupazioni temporanee e per risarcimento di danni per abbattimento di piante, per depositi od estrazioni di materiali;

− l’onere per l’eventuale ripristino di opere o il risarcimento di danni ai luoghi, a cose o a terzi determinati da mancata, tardiva o inadeguata assunzione dei necessari provvedimenti è a totale carico, indipendentemente dall'esistenza di adeguata copertura assicurativa.

5.7 ATTREZZATURE E PERSONALE La Ditta deve individuare e scegliere le attrezzature ed il personale che ritiene più opportuni/idonei per l’espletamento del servizio, i quali devono, tuttavia, possedere i requisiti e le certificazioni di settore rilasciati dagli organi competenti. Le eventuali modifiche di tale scelta, effettuate in corso d’opera, non comportano diritto al riconoscimento di maggiori oneri, né all’incremento dei prezzi pattuiti.

5.7.1 Attrezzature

Tutte le attrezzature che sono utilizzate dalla Ditta aggiudicatrice per effettuare i lavori in oggetto devono essere adeguate agli interventi da svolgere, idonee sotto il profilo della sicurezza e in regola con quanto previsto dalla vigente normativa di settore applicabile. La Ditta aggiudicatrice deve assicurare la Committente che il personale faccia uso delle attrezzature conformemente alle istruzioni dettate dal fabbricante, anche attraverso accurati controlli da parte del personale preposto allo scopo, il quale provvede a tutti gli adempimenti di carattere esecutivo ed amministrativo riguardante l’utilizzo e la circolazione dei mezzi impiegati.

In base allo scopo del lavoro è previsto l’impiego di numerose attrezzature di cui si riporta un elenco esemplificativo (non esaustivo).

Attrezzature subacquee. Per le operazioni subacquee in basso fondale devono essere utilizzate, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti attrezzature:

− Caschi per O.T.S. ( Operatore Tecnico Subacqueo);

− Telecamera a circuito chiuso gestite dalle imbarcazioni;

− Ombelicali;

− Sistema per comunicazioni subacquee;

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− Pannello di Controllo delle operazioni subacquee;

− Attrezzature per il taglio subacqueo;

− Elettro-compressore aria;

− Pacco bombole aria;

− Imbracature;

− Attrezzature per immersioni in basso fondale individuali c/di mute, pinne, coltello, etc;

− Bombolini d’emergenza;

− Attrezzatura personale antinfortunistica;

Attrezzature varie − Cesoie idrauliche;

− Escavatore;

− Benna;

− Polipo elettroidraulico;

− Gru di portata adeguata;

− Autocarro con rimorchio;

− Scarrabili:

− Brache;

− Pinza da lamiera;

− Carrello elevatore;

− Seghe circolari portatili, minute di disco con inserti diamantati;

− Filo diamantato;

− Attrezzature per il taglio ossiacetilenico o ossipropanico;

− Troncatrice angolare;

− Set di attrezzi;

− Automezzi specifici per il trasporto del materiale recuperato e dei rifiuti;

− Bilico per la determinazione del peso dei rifiuti in uscita.

Mezzi navali − Piattaforma autosollevante;

− Motopontone autopropulso con gru (con portata adeguata);

− Rimorchiatore in assistenza;

− Gommone c/motore fuoribordo di almeno 50 HP.

Panne galleggianti e gonne − Barriere Galleggianti, delimitanti l’intero specchio acqueo interessato dai lavori, ed atte ad

impedire ogni dispersione di materiale galleggiante liquido o solido.

− Gonne atte a costituire una barriera anti intorbidimento, di profondità massimo un metro; Monitoraggio ambientale − Stazioni di misura automatiche per il rilievo in continuo della torbidità mediante sonde

multiparametriche;

− Boe di ancoraggio delle sonde;

− Materiali per prelievi campioni (bottiglie campionatrici, contenitori, etc .). Bonifica Amianto − Dispositivi di Protezione Individuali;

− Pompa per applicazione incapsulante;

− Utensili manuali;

− Attrezzatura portatile a bassa velocità;

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− Etc. 5.7.2 Personale

Tutto il personale che viene impiegato dalla Ditta dovrà essere di provata capacità tecnica e professionale, deve essere in possesso di certificato medico comprovante lo stato di buona salute e, dove necessario, di certificato di sopravvivenza e salvataggio in mare, sempre aggiornato come da norme Europee vigenti.

La Ditta deve dare, altresì, evidenza alla Committente della regolarità contributiva ed assicurativa di tutti i propri dipendenti.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, di seguito si riporta il personale che prevedibilmente deve essere impiegato in alcune delle attività identificate nel piano delle attività:

− motopontone attrezzato con gru di sollevamento ed escavatore. Equipaggio costituito da n° 5 persone con le seguenti qualifiche: Comandante, Direttore di Macchina, Motorista, Marinaio, gruista/operatore escavatore.

− motobarca attrezzata per assistenti subacquei. Personale impiegato: squadra di sommozzatori formata da tre unità, costituita da nr.1 caposquadra pronto all'immersione, da nr.2 unità in assetto di immersione di cui nr.1 operativo e l'altro operatore a terra in aiuto e di pronto impiego.

− per le operazioni di cantiere, da svolgere a bordo del moto-pontone per la predisposizione delle panne galleggianti, assistenza alla rimozione dei materiali, cernita dei materiali recuperati: n° 4 operai generici.

− per la bonifica amianto; almeno nr.3 operatori in possesso di tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente in tema di bonifica amianto (p.es. patentino in corso di validità etc.);

− per la gestione dei rifiuti, campionamento degli stessi e trasferimento su automezzi per conferimento a discarica: n° 3 operai (n° 1 gruista e n° 2 autisti).

5.8 UTILIZZO DI STRUTTURE ED IMPIANTI DELL’AMMINISTRAZIONE All’operatore economico è concesso, per l’esecuzione delle prestazioni oggetto del presente appalto, l’occupazione di aree della Marina Militare (sito militare di Punta Cugno) per il posizionamento di box o di altre strutture finalizzate al ricovero delle attrezzature/materiali utilizzati.

5.9 TUTELA DELLE INFORMAZIONI MILITARI E’ fatto divieto al Contraente, che ne prende atto a tutti gli effetti ed, in particolare, a quelli penali e di tutela del segreto militare, di esporre o diffondere riproduzioni fotografiche o di qualsiasi altro genere, relative agli immobili ed alle installazioni militari e, così pure, di divulgare con qualsiasi mezzo notizie o dati di cui sia venuta a conoscenza per effetto dei rapporti intercorsi con l’A.D.

Il Contraente è altresì tenuto ad adottare, nell’ambito della sua organizzazione, le necessarie cautele affinché il divieto di cui sopra sia scrupolosamente osservato e fatto osservare dai propri collaboratori, dipendenti e prestatori d’opera.

Il Contraente deve uniformarsi alle disposizioni interne che l’Autorità preposta riterrà opportuno impartire ai fini della sicurezza generale dell’Ente.

5.10 TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA SUL LAVORO a) Costi della sicurezza aziendale La Ditta, a pena di esclusione, nell'offerta economica dovrà indicare i propri costi aziendali concernenti l'adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro (Cfr. Art.95 comma 10 del D.Lgs.50/2016).

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b) Oneri da rischi interferenti - Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza Nel caso in cui sia prevista la contemporanea presenza di più imprese, ai sensi dell’art.26 del TUSL, commi 3, 3 bis e 3 ter, l’Ente Appaltante allega alla commessa il Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza, cosiddetto “DUVRI STATICO”, cioè un documento contenente “una valutazione ricognitiva dei principali rischi standard relativi alla tipologia della prestazione che potrebbero potenzialmente derivare dall’esecuzione della commessa”. L’Arsenale, in quanto Ente “destinatario dei servizi, lavori, opere o forniture”, ai sensi dell’art.256 del DPR 90/10, potrà aggiornare tale documento redigendo il cosiddetto “DUVRI DINAMICO”. La Ditta, a pena di esclusione, dovrà parimenti indicare nell’offerta tali oneri.

c) Primi adempimenti a carico dell’Ente Appaltante L’Arsenale, anche tramite il Comando / Ente che ha in custodia i relitti, in osservanza al comma 1 lettera b dell’art. 26 del TUSL, “fornisce alla ditta dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività”; ciò si esplica con la fornitura di documentazione inerente ai rischi presenti e alle misure di prevenzione adottate o da adottare nei comprensori dell’ente compreso le banchine.

d) Primi adempimenti a carico della Ditta Prima dell’inizio delle attività, la Ditta deve prendere visione dei rischi presenti nei luoghi di lavoro in cui dovrà operare consultando la documentazione consegnata dalla Committenza ed effettuando almeno un sopralluogo di cui dovrà essere redatto apposito verbale.

e) Piano operativo della sicurezza / Documento della Sicurezza. Essendo l’oggetto dell’appalto riferibile ad attività da eseguirsi in parte “a mare” ed in parte “a terra” si ritiene di poter applicare: - il D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. per le attività a terra; - il D.Lgs. 272/1999 per le attività a mare. Il Datore di Lavoro (DdL) della Ditta dovrà redigere un proprio Piano Operativo della Sicurezza (POS) / Documento della Sicurezza (DS), ai sensi degli artt. 17 e 28 del TUSL e dell’art.4 del D.lgs.272/99, inerente ai rischi e alle misure di prevenzione che si dovranno adottare per tutta la durata contrattuale relativamente alle attività lavorative oggetto della commessa e in riferimento ai lavoratori della stessa ditta. Il DdL della Ditta ha l’obbligo di informare i propri lavoratori sul contenuto di tale documento e di trasmetterlo all’Arsenale debitamente datato e firmato tramite il protocollo generale di Marinarsen, prima dell’inizio delle lavorazioni; dalla data di presentazione del POS / DS, il DdL della Ditta ne assume piena paternità e responsabilità.

f) Coordinamento della sicurezza Il Coordinamento della sicurezza nella fase esecutiva prevede l’integrazione fra la Committente rappresentata dai propri delegati addetti al controllo, le ditte esterne, il personale militare che opera presso il sito militare di Punta Cugno ed il traffico marittimo nella rada di Augusta (che verrà regolato con apposita ordinanza da parte dell’Autorità preposta). Il Committente svolge la funzione di promozione e coordinamento della sicurezza affidando il compito al: - Coordinatore della Sicurezza in Fase di Esecuzione (C.S.E.), ai sensi del D.Lgs.81/2008,

per le attività a terra; - Responsabile Tecnico dei Lavori (R.T.L). ai sensi del D.Lgs.272/1999, per le attività a

mare. il coordinamento della sicurezza prevede la:

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• riunione iniziale alla quale devono partecipare il RUP, il DEC (se nominato), il rappresentante del sito militare di Punta Cugno, le Ditte coinvolte, il C.S.E. ed il R.T.L., per l’illustrazione del DUVRI, del documento della sicurezza delle Ditte appaltate, della pianificazione dei lavori, delle situazioni di rischio derivanti dall’interazione delle lavorazioni e delle particolarità di sicurezza associate allo specifico relitto e ai lavori da eseguire. Poiché al momento della riunione iniziale è possibile che parte dei lavori assegnati a ditte esterne non siano ancora stati appaltati, tale riunione dovrà essere ripetuta ogni volta che una nuova ditta esterna si aggiungerà a quelle che stanno eseguendo i lavori. Al termine della riunione dovrà essere aggiornato e distribuito ai partecipanti il DUVRI (Cfr. DUVRI Dinamico) che verrà controfirmato dai delegati intervenuti;

• riunione periodica alla quale devono partecipare il RUP, il DEC (se nominato), il rappresentante del sito militare di Punta Cugno, le Ditte coinvolte, il C.S.E. ed il R.T.L., per l’illustrazione del DUVRI, del documento della sicurezza delle Ditte appaltate, della pianificazione dei lavori, delle situazioni di rischio derivanti dall’interazione delle lavorazioni e delle particolarità di sicurezza associate allo specifico relitto e ai lavori da eseguire. Poiché al momento della riunione iniziale è possibile che parte dei lavori assegnati a ditte esterne non siano ancora stati appaltati, tale riunione dovrà essere ripetuta ogni volta che una nuova ditta esterna si aggiungerà a quelle che stanno eseguendo i lavori. Al termine della riunione dovrà essere aggiornato e distribuito ai partecipanti il DUVRI (Cfr. DUVRI Dinamico) che verrà controfirmato dai delegati intervenuti.

g) Attività di controllo da parte della Committente La Committente effettuerà dei controlli sulla corretta applicazione delle norme della sicurezza sul Lavoro tramite propri Organi Tecnici. Inoltre si informa la Ditta che, per quanto previsto dall’art.262 del DPR 90/10, ispettori dell’Organo di Vigilanza Competente istituito presso lo Stato Maggiore della Marina Militare, cosiddetto MARIVIGILANZA, potranno effettuare controlli a campione in quanto tale organo ha competenze esclusive sui luoghi riservati della M.M., cioè sostituisce a tutti gli effetti l’ASP territorialmente competente.

5.11 GESTIONE DEI RIFIUTI La gestione dei rifiuti prodotti eventualmente nell’ambito delle lavorazioni è a carico della Ditta e deve avvenire nel rispetto del D. Lgs. n°152 del 03 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” (più noto come “Testo Unico dell’ambiente”) ed in generale tutti gli altri adempimenti di legge per la corretta gestione dei rifiuti. In particolare:

− tutti i rifiuti derivanti dalla demolizione dei relitti, compresi i rifiuti metallici, devono essere allontanati dal Cantiere, per essere avviati alle attività di smaltimento/recupero, accompagnati dai F.I.R. (Cfr. art.193 del D.Lgs. 152/2006) e, ove necessario, dalla documentazione e con le modalità previste dal D.M.17/12/2009 e ss.mm.ii. (SISTRI);

− le aree a terra presso la base militare di Punta Cugno, di cui si prevede la completa impermeabilizzazione, individuate come aree ove espletare le operazioni di riduzione volumetrica delle varie sezioni delle navi e deposito dei rifiuti prodotti dalla demolizione dei medesimi, dovranno essere interamente cordolate per evitare possibili spandimenti di rifiuti liquidi a terra e/o a mare;

− le aree di deposito dei rifiuti prodotti dalla demolizione devono essere rispondenti a quanto previsto dall’art. 183, comma 1, lettera b) del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. con particolare attenzione alla suddivisione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi;

− Il deposito temporaneo, eventualmente allestito, presso l’area di terra dovrà rispettare le previsioni di cui all’art.183, comma 1, lettera m) del D.Lgs.152/2006 e s.m.i. e dovrà essere dotato di un bilico per la determinazione del peso dei rifiuti in uscita (D.M. 01/04/98

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nr.148, Circolare 04/04/98 nr.GAB/DEG/812/98;)

− deve essere evitata la miscelazione dei rifiuti ai sensi dell’art.187 del D.Lgs.152/2006 e s.m.i.;

− i possibili spandimenti accidentali di rifiuti liquidi devono essere immediatamente intercettati e rimossi con idonei mezzi, presenti in cantiere prima delle operazioni di demolizione;

− devono essere approntati idonei sistemi di copertura dei depositi temporanei di rifiuti descritti nel progetto e ne deve essere monitorata l’efficienza e l’efficacia;

− alla fine delle operazioni di demolizione, le aree di intervento devono presentarsi completamente sgombre di rifiuti;

− alla fine dei lavori deve essere presentato un report riepilogativo della gestione dei rifiuti sui prodotti (produzione, deposito temporaneo, trasporto, recupero/smaltimento).

5.12 CERTIFICAZIONI 5.12.1 Sistema di Gestione della Qualità ISO 9001 a) Generalità Le attività relative al presente contratto dovranno essere eseguite nel rispetto dei requisiti della Norma ISO 9001:2008/2015 per i seguenti campi di attività o equivalenti, cui dovranno integrarsi le procedure e/o la modulistica prevista nella Specifica Tecnica contrattuale:

− servizi di sollevamento o equivalente;

− gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non o equivalente;

− bonifica amianto su unità navali o equivalente; Dovranno inoltre essere compresi i requisiti aggiuntivi previsti dalla norma NATO AQAP 2110 e, ove applicabili, le prescrizioni della pubblicazione NAV50-9999-0027-13-00B000. Il Sistema di Gestione per la Qualità della Ditta dovrà essere certificato da Enti di certificazione accreditati da Organismi Nazionali appartenenti alla Unione Europea. La Ditta dovrà pertanto predisporre un Piano della Qualità che specifichi l'organizzazione, le responsabilità, le procedure e le risorse che saranno impiegate per lo svolgimento del presente contratto. La Ditta a dovrà possedere per tutta la durata della fase esecutiva dell’appalto della la totalità dei requisiti richiesti (in termini di Campi di Attività ISO). Nel caso che si tratti di Consorzio/R.T.I., il soddisfacimento del requisito richiesto potrà essere ottenuto attraverso la somma dei Campi di Attività/Categorie delle singole Ditte costituenti il Consorzio/R.T.I. b) Piano della qualità: termini temporali di presentazione/ integrazione La Ditta, entro i termini previsti per il Lotto 1 (Cfr. paragrafo 4.1), dovrà far pervenire alla Sezione Assicurazione Qualità (VD AQ) di Marinarsen Augusta n.1 copia controllata del Piano della Qualità (PdQ) per esame e approvazione. La Sezione Assicurazione Qualità, entro 10 (dieci) gg.ss. dalla data di ricezione del suddetto PdQ, provvederà ad esaminarlo ed a comunicare l’esito di tale esame alla Ditta, con richiesta, nel caso di esito non soddisfacente, di modifiche/integrazioni al PdQ presentato. Trascorso tale termine senza che alla Ditta siano state avanzate richieste di modifiche/integrazioni, il PdQ si intenderà tacitamente approvato. LA Ditta nel caso siano richieste modifiche/integrazioni al PdQ (sia all'atto della prima valutazione, sia nel caso di richieste in corso d'opera), sarà tenuto a fornirle entro 7 (sette) gg.ss. dalla data di ricezione della richiesta. La VDAQ, entro 7 (sette) gg.ss. decorrenti dalla data di ricezione delle modifiche/ integrazioni richieste, provvederà ad esaminarle e ne comunicherà gli esiti alla Ditta; trascorso tale termine senza ulteriori comunicazioni alla Ditta, le modifiche/integrazioni presentate saranno da intendersi tacitamente approvate. Le attività previste dal Contratto potranno avere inizio solo in seguito all'approvazione

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(esplicita o tacita) del PdQ. c) Piano della Qualità: contenuti Il Piano della Qualità dovrà essere redatto secondo le linee guida delle pubblicazioni ISO 10005, NATO AQAP 2105 e, ove applicabile, dalla NAV50-9999-0027-13-00B000 e dovrà contenere, in particolare:

− organigramma nominativo riportante le funzioni aziendali coinvolte nell’esecuzione delle attività oggetto della commessa (Legale rappresentante, eventuali responsabili Commerciale/Acquisti, Responsabile Qualità, Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, Direttore Tecnico dei Lavori, Responsabile Tecnico dei Lavori a Bordo (vedasi D.Lgs. 272/99) indicando, per ciascuno di essi, l’indirizzo di posta elettronica;

− elenco della documentazione del Sistema Qualità Aziendale applicabile alla commessa, con indicazione del relativo stato di revisione;

− per i contratti “a corpo”, la pianificazione temporale delle attività (cronoprogramma), con evidenza della fasi di controllo intermedio e finale; si richiede la presentazione del cronoprogramma anche in formato elettronico compatibile Microsoft Project;

− piani di Lavorazione e Controllo e relativi modelli di Registrazione di Prove / Misure predisposti per le varie tipologie di prestazioni, con indicazione dei valori previsti e/o i criteri di accettazione;

− “Procedure di Collaudo” o “Test Memoranda” (se previsti nella specifica tecnica contrattuale) da utilizzare per i collaudi degli impianti/apparati e relativa modulistica di registrazione dei dati rilevati ed i criteri di accettabilità degli stessi;

− elenco del personale della/e Ditta/e impiegato per le prestazioni inerenti il Contratto con indicazione della qualifica di mestiere ed eventuali abilitazioni professionali necessarie per l’esecuzione delle attività; in particolare, per quanto attiene i cosiddetti “Processi speciali” (ad es. saldatori, frigoristi, verniciatori, ponteggisti, ecc.), dovranno allegarsi copie dei patentini/attestati posseduti dal personale;

− elenco della strumentazione di misura da impiegare nelle fasi di rilievo dei dati previsti, con indicazione del relativo stato di taratura; dovranno inoltre essere allegati i certificati di taratura rilasciati da centri SIT/Accredia degli strumenti campione o primari;

− elenco delle attrezzature e mezzi da impiegare e relativo piano di manutenzione;

− copia del Certificato ISO 9001:2008/2015 in corso di validità rilasciato da Enti di certificazione accreditati da Organismi Nazionali appartenenti alla Unione Europea.

Nel caso in cui siano previsti subappalti, il Piano della Qualità della Ditta affidataria del contratto riporterà l’elenco delle prestazioni che si prevede di affidare in subappalto; i Piani della Qualità delle Ditte che eseguiranno tali prestazioni (in funzione del livello di qualità ad essi richiesto) dovranno essere di volta in volta allegati alle specifiche richieste di autorizzazione al subappalto. Nel caso di Consorzi, il Consorzio dovrà presentare un Piano della Qualità che espliciti la ripartizione delle attività lavorative tra le Ditte consorziati e contenerne i rispettivi Piani della Qualità. Nel caso di Raggruppamenti Temporanei di Concorrenti la Ditta Capocommessa dovrà presentare un Piano della Qualità del R.T.C. che espliciti la ripartizione delle attività lavorative tra le Ditte costituenti il Raggruppamento e contenerne i rispettivi Piani della Qualità. d) Relazioni Tecniche sullo stato avanzamento lavori Al fine di fornire evidenza al Committente in merito al rispetto, da parte della Ditta, della pianificazione dell'attività descritta nel Piano della Qualità e dei requisiti contrattuali (stato avanzamento lavori, prove, controlli e collaudi, approvvigionamenti, ecc.), nel corso dello svolgimento delle attività oggetto del presente contratto, a cadenza mensile (generalmente in occasione della riunioni periodiche di avanzamento lavori), è richiesto all'Operatore Economico di fornire:

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− il cronoprogramma dell'attività debitamente aggiornato in merito allo stato di avanzamento lavori;

− una relazione tecnica che, per ogni voce del crono programma, riporti commenti/note sul relativo stato di avanzamento, le eventuali cause di rallentamento/ostacolo per lo svolgimento dell'attività, le eventuali azioni necessarie per il completamento e relativa tempistica prevista (Piano di Rientro);

− idonee evidenze oggettive (copia di comunicazioni tra le Aziende e/o con M/sen, fax, ordinativi ai fornitori, preventivi, non conformità evidenziate, registrazioni della qualità, ecc.) atte a supportare quanto dichiarato nella relazione tecnica.

Detta documentazione dovrà essere fornita ai delegati per il controllo della Committente ed alla VDSAQ.

e) Non conformità rilevate dalla Ditta N.N. f) Verifiche ispettive “On Job” (audit della qualità) Nel corso delle attività oggetto del presente contratto, la Sezione AQ potrà effettuare verifiche ispettive “on job” in Cantiere al fine di verificare che l’OE operi nel rispetto di quanto previsto dalle specifiche tecniche contrattuali, dal Piano della Qualità e dalla normativa di riferimento in materia di Qualità. Le verifiche saranno, per quanto possibile, concordate con la Ditta. g) Certificato di Conformità Nel presentare alla verifica di conformità le prestazioni oggetto del presente contratto, l'Operatore Economico dovrà predisporre un “Certificato di Conformità” redatto in conformità all'annesso B-8 della norma NATO AQAP 2070. Tale Certificato dovrà essere integrato dalla documentazione riepilogativa prevista dal Piano della Qualità e dalla Specifica Tecnica contrattuale. h) Inadempienze, Non Conformità e Sanzioni Eventuali inadempienze commesse dall'Operatore Economico relativamente a:

• Piano della qualità - termini temporali di presentazione/ integrazione”; • Relazioni Tecniche sullo stato avanzamento lavori”; • Controlli e prove in corso d'opera e finali”; • Attività lavorative che abbiano generato diffide e/o contestazioni formalizzate dai delegati

della Committente preposti per il controllo;

che siano riferibili a carenze nell'applicazione del Sistema Qualità della Ditta e/o al mancato rispetto delle prescrizioni del PdQ, saranno volta per volta formalmente contestate all'Operatore Economico secondo le previste modalità.

Si rappresenta che, ferme restando le penalità e le altre sanzioni previste contrattualmente nei casi di inadempienze, al raggiungimento di n. 4 contestazioni formali prodotte nei confronti dell’OE si provvederà ad effettuare la segnalazione ad ACCREDIA ed all'Ente di Certificazione che ha rilasciato la Certificazione all'Operatore Economico.

5.12.2 Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 La Ditta dovrà essere in possesso di Sistema di Gestione Ambientale certificato secondo la norma ISO 14001 nel campo di

- gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non o equivalente; - bonifica amianto su unità navali o equivalente;

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La verifica del possesso di un Sistema di Gestione Ambientale dovrà essere provata da idoneo certificato in corso di validità, valido per tutta la durata dell’esecuzione contrattuale. N.B. La Ditta aggiudicataria dovrà possedere la totalità dei requisiti richiesti (in termini di Campi di Attività ISO). Nel caso che si tratti di Consorzio/R.T.I., il soddisfacimento del requisito richiesto potrà essere ottenuto attraverso la somma dei Campi di Attività/Categorie delle singole Ditte costituenti il Consorzio/R.T.I.

5.12.3 Sistema di Gestione Sicurezza OHSAS 18001 La ditta deve essere in possesso di in sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori OHSAS 18001. La verifica del possesso di tale sistema dovrà essere provata da idoneo certificato in corso di validità, valido per tutta la durata dell’esecuzione contrattuale. N.B. La Ditta aggiudicataria dovrà possedere la totalità dei requisiti richiesti (in termini di Campi di Attività ISO). Nel caso che si tratti di Consorzio/R.T.I., il soddisfacimento del requisito richiesto potrà essere ottenuto attraverso la somma dei Campi di Attività/Categorie delle singole Ditte costituenti il Consorzio/R.T.I.

5.12.4 Albo Nazionale Gestori Ambientali Le Ditte abilitate allo smaltimento dei rifiuti dovranno comprovare l'iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, per l'apposita categoria o equivalente internazionale6. Per ciò che attiene il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), la Ditta sarà tenuta a rispettarne le pertinenti prescrizioni normative.

5.12.5 Laboratorio analisi accreditato ISO 17025 Il Laboratorio dove verranno eseguite le analisi oggetto della presente commessa deve essere in possesso di certificazione in corso di validità per operare quale Laboratorio di Prova ACCREDIA in accordo alla norma internazionale ISO 17025, per le seguenti prove:

- Acque (solventi aromatici, metalli, pH etc); - Sedimenti (solventi aromatici, metalli, pH etc.) - Amianto (campioni massivi, acquosi, sedimenti, fibre di amianto aerodisperse).

5.12.6 Albo delle imprese specializzate nella bonifica da ordigni esplosivi La Ditta dovrà dare evidenza di essere iscritta all’albo, istituito ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 1° ottobre 2012, n. 177, per la categoria bonifica subacquea. 5.12.7 Altri requisiti Il moto-pontone ovvero l’unità/le unità marittima/e dovrà/dovranno avere le necessarie certificazioni in corso di validità del R.I.N.A. (Registro Italiano di classificazione navale) o ente equivalente riconosciuto competente in materia di classificazione e certificazione. L’unità/Le unità navale/i, in possesso di certificazione RINA, o organismo equivalente riconosciuto sul

6 La Ditta deve essere iscritta all'Albo Nazionale Gestori Ambientali almeno per le seguenti categorie:

- Categoria 1: raccolta e trasporto di rifiuti urbani ed assimilati; - Categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi; - Categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi; - Categoria 10A: attività di bonifica di beni contenenti amianto effettuata sui seguenti materiali:

materiali edili contenenti amianto legato in matrici cementizie o resinoidi. - Categoria 10B: attività di bonifica di beni contenenti amianto effettuata sui materiali d'attrito,

materiali isolanti (pannelli, coppelle, carte e cartoni, tessili, materiali spruzzati, stucchi, smalti, bitumi, colle, guarnizioni, altri materiali isolanti), contenitori a pressione, apparecchiature fuori uso, altri materiali incoerenti contenenti amianto.

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territorio nazionale, in corso di validità, dovrà/dovranno essere equipaggiate con adeguati sistemi antinquinamento per assicurare un intervento immediato nel caso di sversamenti in mare di sostanze inquinanti. Analogamente, tutti i sistemi preposti al sollevamento del carico dovranno essere certificati. La Ditta, infine, deve esibire la “Licenza di Navigazione” attestante che l’unità, sulla base delle condizioni di validità delle certificazioni rilasciate dagli Enti Tecnici competenti, sia in possesso dei requisiti tecnici e di sicurezza necessari per la navigazione ed il servizio che è destinata a svolgere.

5.13 SUBAPPALTO Ammesso nei modi e termini previsti dalla normativa vigente in materia.

5.14 AVVIO DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO La Ditta deve eseguire le istruzioni e le direttive fornite dal delegato del Committente per l’avvio dell’esecuzione del contratto. Il DEC redige apposito verbale di avvio dell’esecuzione del contratto in contraddittorio con la Ditta. Il verbale viene redatto in doppio esemplare firmato dal DEC e dall’esecutore e una copia conforme può essere rilasciata all’esecutore, ove questi lo richieda.

5.15 DIVIETO DI MODIFICHE INTRODOTTE DALL’ESECUTORE Nessuna variazione o modifica al contratto può essere introdotta dalla Ditta, se non è disposta dal direttore dell’esecuzione del contratto e preventivamente approvata al Committente nel rispetto delle condizioni e dei limiti previste dal Contratto o dalla normativa vigente. Le modifiche non previamente autorizzate non danno titolo a pagamenti o rimborsi di sorta e, ove il DEC lo giudichi opportuno, comportano la rimessa in ripristino, a carico della Ditta, della situazione originaria preesistente, secondo le disposizioni del direttore dell’esecuzione.

5.16 VARIANTI IN CORSO D’OPERA Il Committente può introdurre variazioni al contratto, entro i limiti e condizioni stabiliti dalla normativa vigente.

5.17 SOSPENSIONI E RIPRESE DEI SERVIZI Il RUP/DEC potrà ordinare la sospensione dell’esecuzione delle prestazioni del contratto qualora circostanze particolari ne impediscano temporaneamente la regolare esecuzione. Di tale sospensione verranno fornite le ragioni. La sospensione della prestazione potrà essere ordinata per: a) avverse condizioni climatiche; b) cause di forza maggiore; c) altre circostanze speciali che impediscano la esecuzione o la realizzazione a regola d’arte della prestazione. Il RUP/DEC, con l’intervento della Ditta, compila apposito verbale di sospensione. Non appena sono venute a cessare le cause della sospensione, il DEC redige i verbali di ripresa dell’esecuzione del contratto. Nel verbale di ripresa il RUP/DEC indica il nuovo termine ultimo di esecuzione del contratto, calcolato tenendo in considerazione la durata della sospensione e gli effetti da questa prodotti. La durata delle eventuali sospensioni dovute ad inosservanza dell’Appaltatore delle norme in materia di sicurezza, non comporterà uno slittamento dei tempi di ultimazione dei servizi previsti contrattualmente.

5.18 PROROGHE DEI SERVIZI Le eventuali proroghe dei servizi potranno essere prese in considerazione dalla Committente

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solo se ricorreranno i presupposti previsti dalla normativa vigente. La Ditta, qualora per cause ad esso non imputabili non sia in grado di ultimare i servizi nel termine fissato, potrà chiedere con domanda motivata, proroghe che, se riconosciute giustificate, saranno concesse dalla Committente purché le domande pervengano, pena la decadenza, prima della data fissata per l’ultimazione dei servizi.

5.19 GESTIONE DEI MATERIALI (OVE APPLICABILE) Tutti i materiali forniti eventualmente dalla Ditta o eventualmente prelevati dai magazzini della Committente e le apparecchiature/componenti soggetti a revisione in Ditta, dovranno transitare attraverso il Corpo di Guardia del sito interessato dall’intervento per il visto, da parte del personale preposto, sui relativi biglietti di entrata e uscita.

a) Materiale fornito dalla Committente

La consegna dei suddetti materiali verrà effettuata con l’apposita modulistica in uso presso la Committente. Il ritiro dei materiali dal Magazzino sarà a cura della Ditta che provvederà anche a far vistare il biglietto di uscita. Il materiale fornito, e non utilizzato per l'esecuzione dei servizi, rimane di proprietà della M.M., e la restituzione dello stesso dovrà avvenire non oltre i termini di tempo previsti per l’esecuzione della prestazione.

b) Materiale fornito dalla Ditta

Tutti i materiali forniti dovranno essere accompagnati da una dichiarazione di Conformità del Costruttore. Inoltre i materiali forniti, sia quelli elencati “a carico Ditta” nelle prestazioni “a corpo” e sia quelli eventualmente autorizzati in corso d’opera, dovranno risultare corredati dell’apposito biglietto di entrata e saranno depositati, su indicazione della Committente, in un’apposita area per essere sottoposti al vaglio dei delegati M.M. per il controllo.

c) Non conformità

La Ditta dovrà tempestivamente comunicare alla Committente le eventuali non conformità e/o problematiche emerse nel corso delle lavorazioni, mediante modulistica (dichiarazione di non conformità) in uso presso la Ditta stessa; contestualmente la Ditta dovrà proporre tempestivamente l’azione correttiva che intende adottare per la risoluzione della non conformità, corredata di valutazione economica (tempi e costi).

5.20 CONTROLLI IN CORSO D’OPERA E PROVE DI FUNZIONAMENTO Premesso che le attività “a mare” ed “a terra” dovranno svolgersi sotto il controllo degli Enti locali competenti, la Committente, avvalendosi degli organi dell’Amministrazione Difesa, avrà la facoltà di controllare in ogni momento l’andamento delle prestazioni presso il sito di Punta Cugno oggetto della lavorazione o presso terzi indicati dall’appaltatore stesso, come di seguito indicato ed ove applicabile: a) Controlli in corso d’opera

Il controllo delle attività in corso d’opera e presso le officine della Ditta ha lo scopo di verificare:

� che la Ditta operi nel rispetto di quanto previsto dalla Specifica Tecnica contrattuale e dalla documentazione di cui al Lotto 1 (Piano delle lavorazioni di dettaglio, Piano di Monitoraggio Ambientale etc, approvata dagli Enti Locali.);

� che le lavorazioni siano effettuate nel rispetto delle leggi, norme e disposizioni sull’antinfortunistica.

I risultati potranno essere utilizzati dall’Organo di Verifica di Conformità senza ripetere le prove documentate.

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b) Rapporto Tecnico d’Intervento

La Ditta contestualmente alle attività svolte, dovrà produrre il Rapporto Tecnico d’Intervento (R.T.I.) che dovrà essere redatto conformemente alla modulistica consegnata dalla Committente ovvero secondo la modulistica in uso presso la Ditta stessa. Il documento sarà compilato dal personale della Ditta e sottoscritto dal responsabile della Ditta. Successivamente, la Ditta dovrà sottoporre il R.T.I. alla visione del personale della Committente addetto al controllo delle attività (Organo di Controllo), che lo approverà controfirmandolo con eventuali integrazioni a penna rossa. Il R.T.I. dovrà contenere almeno le seguenti informazioni ove applicabili:

a) gli estremi dell’appalto e della richiesta d’intervento (quest’ultima in caso di prestazioni “a quantità indeterminata” di cui al Lotto 3);

b) la data di ricezione della richiesta (in caso di prestazioni “a quantità indeterminata”);

c) la sede dell’intervento con le date d’inizio e di fine; d) i dati relativi al sopralluogo tecnico, se previsto dalla richiesta di preventivo (solo

per prestazioni “a misura”); e) le eventuali date di sospensione e ripresa delle attività e le motivazioni; f) le eventuali proroghe concesse e le motivazioni; g) il dettaglio giornaliero delle ore svolte, (solo per le prestazioni “a misura”) ; h) l’elenco dei materiali impiegati di fornitura M.M.I. con gli estremi dei mod. 42 in

uso presso la Committente; i) l’elenco dei materiali impiegati di fornitura Ditta, corredati del Certificato di

Conformità del Costruttore; j) indicazione ponderale relativa alla suddivisione dei servizi e delle forniture in

opera effettuate; k) eventuali note tecniche e commenti del personale Ditta; l) le procedure di collaudo con annessi Test-memoranda;

Al suddetto R.T.I. dovrà essere allegata la documentazione indicata in Specifica tecnica (per. es. report specifici, relazione finale etc.)

Il R.T.I. sarà compilato dal personale della Ditta e sottoscritto dal responsabile della Ditta.

La ditta dovrà curare il perfezionamento del R.T.I. assicurando che il documento sia firmato “per approvazione”, per la verifica della completezza della compilazione, dal personale della Committente designato per il controllo dell’attività, che avrà facoltà di apportare eventuali integrazioni al documento, se ritenute necessarie. NOTA - Il conseguimento dell’approvazione del RTI da parte del personale addetto al controllo

della Committente rappresenta conditio sine qua non affinché si possa effettuare la c.d. presentazione alla verifica di conformità delle prestazioni.

- L’Organo di Verifica potrà avvalersi del R.T.I. nell’espletamento della Verifica di Conformità del servizio svolto.

5.21 VERIFICA DI CONFORMITÀ ED ACCETTAZIONE DEI SERVIZI E DELLE FORNITURE

5.21.1 Premessa L’esecuzione dell’appalto è soggetto a verifica di conformità al fine di accertarne la regolare esecuzione, rispetto alle condizioni ed ai termini stabiliti nel contratto.

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5.21.2 Certificato di ultimazione delle prestazioni - Approntamento alla verifica di

conformità

SERVIZI

In esito a formale comunicazione della Ditta di intervenuta ultimazione delle prestazioni e di presentazione alla verifica di conformità, il DEC effettua i necessari accertamenti in contraddittorio con la Ditta e rilascia il certificato attestante l'avvenuta ultimazione delle prestazioni (C.U.P.), seguendo le stesse disposizioni previste per il verbale avvio del contratto. Come data di ultimazione delle prestazioni sarà considerata quella indicata nel C.U.P. Il Certificato di ultimazione delle prestazioni può prevedere l'assegnazione di un termine perentorio, non superiore a sessanta giorni, per il completamento di lavorazioni di piccola entità, accertate da parte del DEC come del tutto marginali e non incidenti sull'uso e sulla funzionalità dei servizi. Il mancato rispetto di questo termine comporta l’inefficacia del certificato di ultimazione e la necessità di redazione di nuovo certificato che accerti l'avvenuto completamente delle lavorazioni sopraindicate.

Ad avvenuta ultimazione delle prestazioni, la Ditta comunicherà all’Organo di verifica della Committente la presentazione alla Verifica di Conformità, mediante PEC, corredata dalla seguente documentazione: a) R.T.I. controfirmato dal personale dell’organo di controllo della Committente

eventualmente integrato con informazioni aggiuntive ove necessario; b) Copia del C.U.P. c) Prima copia del formulario di identificazione degli eventuali rifiuti prodotti ovvero, in

alternativa, documento attestante l’avvenuta presa in carico degli stessi da parte della Ditta nel pertinente registro;

d) Certificato di conformità, redatto secondo la modulistica in uso presso la Committente, con il quale la Ditta dichiara che le prestazioni sono state eseguite in aderenza a quanto previsto dalla specifica tecnica e dalla documentazione tecnica da essa richiamata, nonché di aver impiegato materiali originali e/o conformi ai requisiti tecnici e qualitativi richiesti (quest’ultimo se applicabile).

Tutti i documenti di cui sopra dovranno essere firmati dal Legale rappresentante o dal Direttore Tecnico o dal Responsabile Tecnico della Ditta, formalmente nominato dalla stessa.

NOTA

Per le attività finalizzate al sopralluogo e preventivo non è richiesta la redazione della documentazione di cui alle suddette lettere a), b), c).

In esito a formale comunicazione della Ditta di intervenuta ultimazione delle prestazioni e di presentazione alla verifica di conformità, il DEC effettua i necessari accertamenti in contraddittorio con la Ditta e rilascia il certificato attestante l'avvenuta ultimazione delle prestazioni in doppio esemplare, seguendo le stesse disposizioni previste per il verbale avvio del contratto. Come data di ultimazione delle prestazioni sarà considerata quella indicata dalla Ditta nella suddetta lettera, fatta salva la verifica eseguita dal DEC.

FORNITURE

La presentazione alla verifica di conformità coincide con l’introduzione, in unica soluzione, di tutti i materiali oggetto della singola richiesta, corredati dalla documentazione prevista contrattualmente, presso la Sala Ricezione di Marinarsen Augusta, che rilascerà la prevista “bolla di carico”. Non è quindi prevista una comunicazione formale di presentazione alla verifica di conformità. Dalla data di introduzione dei materiali, ovvero di consegna della prevista documentazione, se successiva, decorrono i tempi per la verifica di conformità.

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5.21.3 Procedimento di Verifica ed accettazione delle prestazioni

La verifica ed accettazione delle prestazioni verranno eseguite da apposito Organo del Committente, giusta art. 133 del D.P.R. nr. 236/2012. La verifica di conformità si riferisce ai singoli lotti ed ordinativi. La verifica di conformità è avviata entro i termini previsti dalla normativa vigente, decorrenti dall’avvenuta presentazione da parte della Ditta, di tutta la documentazione precedentemente descritta. La verifica di conformità è conclusa entro i termini stabiliti dalla normativa vigente. Per le richieste di sopralluogo e preventivo, non essendo prevista la presentazione della documentazione, i termini per la verifica ed accettazione delle prestazioni decorrono dalla data di ricezione della PEC con cui la Ditta comunica l’avvenuta ultimazione delle prestazioni. Qualora la documentazione prodotta dalla Ditta fosse incompleta ovvero inesatta, l’Organo di Verifica sospende il Procedimento dandone contestuale comunicazione alla Ditta.

5.22 GARANZIE RICHIESTE

− Garanzia per i materiali trasportati esternamente al comprensorio dell’Amministrazione (ove applicabile): qualora la Ditta dovesse avere la necessità di trasportare materiali/apparecchiature dell’Amministrazione presso le proprie officine, dovrà presentare i seguenti documenti:

� dichiarazione di proprietà attestante che tutti i materiali/apparecchiature che le verranno consegnati sono di proprietà della Marina Militare;

� polizza assicurativa a copertura d'eventuali furti, incendi, danneggiamenti in genere, perdita totale o parziale per la copertura dei materiali che saranno trasportati fuori dai recinti dell’Arsenale M.M. di Augusta, da stipulare presso un Istituto di gradimento della M.M. e con polizza girata a favore della Direzione Arsenale M.M. di Augusta.

− La Ditta rimane comunque responsabile per i danni al materiale dichiarato di proprietà della M.M., anche per i casi di forza maggiore, escluso il rischio di guerra, qualora i rischi relativi non siano coperti dall'assicurazione e sempre che si tratti di rischi assicurabili.

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Annesso 1

PARERI PRESCRIZIONI DEGLI

ENTI CENTRALI

E

LOCALI

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Annesso 2

INFORMAZIONI SUI RELITTI

Le corvette Airone ed Alcione Le corvette Airone ed Alcione appartengono alla Classe Albatros. Sono di seguito riportate le caratteristiche principali dell’Unità, desunte dalla seguente documentazione redatta da apposita Commissione delll’Arsenale Militare Marittimo di Augusta: - Verbale di Consistenza e Stima di Nave Airone n°430 del 28/10/2003; - Verbale di Consistenza e Stima di Nave Alcione n°431 del 28/10/2003.

Tabella 1 – Dati costruttivi relitti

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Tabella 2.a – localizzazione relitti

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Tabella 2.b – localizzazione relitti

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Annesso 3 RIEPILOGO TERMINI DI ESECUZIONE

Riferimento

(§) Prestazione Termini Decorrenza

3.2 Inizio prestazioni

Lotto 1 90 gg.ss.

Dalla data di ricezione da parte dell’operatore economico della comunicazione di avvenuta approvazione del contratto o dalla ricezione della comunicazione dell’attivazione del quinto anticipato nei termini di legge

3.3 Inizio prestazioni

Lotto 2 300 gg.ss.

Dalla messa a disposizione del sito di terra e dei relitti da parte della Committente, mediante comunicazione a mezzo PEC. La comunicazione è subordinata al recepimento dei pareri, emissione ordinanze etc. da parte di tutti gli Enti Locali preposti (ambito Lotto 1)

3.4 Inizio prestazioni

Lotto 3

Il Lotto 3 avrà svolgimento per le attività di bonifica mca ed a supporto dei Lotti 1 e 2 e quindi temporalmente in sovrapposizione ad essi. I tempi di esecuzione degli Ordinativi emessi saranno specificati in giorni solari, consecutivi e continui nell’ambito delle singole Richieste di Intervento tenendo conto della tipologia, della quantità e qualità delle prestazioni ordinate e decorreranno dal 5° giorno solare successivo alla ricezione della Richiesta di Intervento a mezzo PEC, cura Committente.

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Marinarsen Augusta Reparto Commerciale e

Lavorazioni Esterne Sezione P.E.

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Attività di rimozione dei relitti delle ex-Navi Airone ed Alcione

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Ed. 29/03//2018

Annesso 4

LISTINO PREZZI DEL LOTTO 3

Prest. Costo orario della manodopera U.M. Prezzo Note CO-1 Orario operario comune €/h 30,80

N.N.

CO-2 Operaio qualificato €/h 32,50

CO-3 Operario Specializzato €/h 34,28

CO-4 Tecnico €/h 39,32

- Spese generali % 13%

- Utile industriale % 10%

Prest. Attività di rilievo fibre aerodisperse, acque e sedimenti

U.M. Prezzo unitario

Note

PO-1 Prelievo campioni aerodispersi di amianto (per la prima ora)

ora € 20,00 Effettuato con l’uso di attrezzature

speciali (campionatori attivi) PO-1.1

Prelievo campioni aerodispersi di amianto (per ogni ora successiva alla prima)

ora € 10,00

PO-2 Analisi su matrici varie con metodica MOCF cadauno € 100,00 Per analisi ripetitive di campioni su cui devono essere eseguite le

stesse determinazioni, dovrà essere applicata una riduzione

del 30% dei compensi previsti dal tariffario, nel caso del

conferimento contemporaneo di un numero di campioni superiore

a 5.

PO-3 Analisi su matrici varie con metodica SEM cadauno € 180,00

PO-4 Analisi chimiche campioni di acqua per le seguenti determinazioni analitiche: - materiali in sospensione e fibre di

amianto (sul tal quale): - metalli (Al, As, Cd, Cr, Cu, Fe, Hg, Ni,

Pb, V, Zn) sul campione d’acqua filtrato e sul particellato;

- IPA (16 composti dell’elenco US-EPA) sul particellato;

- PCB sul particellato.

cadauno € 202,40 N.N.

PO-5 Lettura (da sonda multiparametrica) per le seguenti determinazioni analitiche di acqua: torbidità, conducibilità, temperatura, pressione, pH, potenziale redox, ossigeno disciolto.

cadauno

€ 50,22

N.N.

PO-6 Analisi sedimenti per le seguenti determinazioni analitiche: - amianto; - metalli (Al, As, Cd, Cr, Cu, Fe, Hg, Ni,

Pb, V, Zn); - IPA (idrocarburi policiclici aromatici,

distinguendo i 16 singoli composti riportati nell’elenco emesso dall’US-EPA);

- idrocarburi, distinguendo gli idrocarburi leggeri (C≤12) e quelli pesanti (C>12);

- PCB; - concentrazione dei composti

organostannici.

cadauno € 233,20 N.N.

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Prest. Attività di bonifica amianto U.M. Prezzo unitario Note

PO-7 Bonifica amianto t € 1.600,00

Rimozione-bonifica di materiali contenenti amianto sia sul motopontone e sia in struttura confinata,, nel pieno rispetto delle normative di legge in vigore in materia di bonifica di materiali contenenti amianto, ed in particolar modo del Decreto del Ministero della Sanità del 06.09.1994,compresi monitoraggio individuale delle fibre aerodisperse ai fini della determinazione deivalori di esposizione; trattamento preliminare dei manufatti di amianto con prodotto incapsulante/umidificante, applicato con nebulizzatore airless;rimozione, movimentazione, imballaggio e sigillatura dei vari elementi con teli e/o sacchi in polietilene ad alta densità nonché etichettatura a norma di legge; pulizia accurata di tutte le superfici e completa raccolta di eventuali residui; carico, trasporto e smaltimento dei rifiuti presso discarica autorizzata; tenuta dei registri e comunicazioni agli enti competenti secondo la normativa vigente e quanto altro occorre per dare il lavoro finito ed a perfetta regola d’arte.

PO-8 Nolo di container da 20’ per inserimento big-bag.

cadauno € 6.000,00 Prezzo valido per tutta la durata

dell’impresa NOTA La totalità dei suddetti prezzi intendasi inclusivi di di spese generali ed utile industriale.

Attività “su richiesta” (nuovi prezzi) Richiesta di preventivo La Committente richiede alla Ditta di formulare apposito Preventivo, indicando solo sommariamente le caratteristiche dell’intervento, così come conosciute dalla Committente in questa fase. Il preventivo può essere formulato motu proprio dalla Ditta. Preventivo Accertate le prestazioni da compiere, la Ditta deve compilare e presentare alla Committente entro 4 (quattro) gg.ss. dalla data della ricezione della richiesta, per l'esame e l’autorizzazione, una scheda di pianificazione dell'intervento da eseguire (Preventivo), contenente le seguenti informazioni minime:

− un accurato dettaglio delle attività da svolgere all’interno del bacino di demolizione e/o area di terra e/o ditta: ciascuna fase e sottofase dell’intervento sarà definita indicando esplicitamente il numero di tecnici impiegati ed il numero di ore da impiegare;

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− le attrezzature da adottare ed i materiali eventualmente da fornire;

− la tempistica di esecuzione delle prestazioni. La Ditta deve allegare il preventivo al Rapporto Tecnico d’Intervento più avanti descritto.

La Committente, dopo aver effettuato le proprie valutazioni, deve compilare un Verbale di valutazione (che dà evidenza a quanto rappresentato dalla Ditta con il Preventivo e provvede, in caso, a emettere un Ordine di Intervento (che in caso di differente valutazione da parte dell’A.D. deve essere controfirmata per accettazione dalla Ditta) contenente una descrizione delle prestazioni da eseguire, l’elenco dei materiali necessari e la valutazione della durata massima degli interventi inerenti le attività richieste. Parametri di valutazione (ove previsto ed applicable) a) Parametri per la valutazione della Manodopera

L'importo relativo alla manodopera di ogni singolo intervento viene valutato di volta in volta sulla base dei costi orari riconosciuti: Gli importi suddetti sono comprensivi della maggiorazione per Utile Industriale e Spese Generali.

b) Parametri per la valutazione della fornitura di materiali

L’importo relativo alle forniture di ogni singolo intervento viene definito, a seguito di apposita autorizzazione da parte della Committente, dal preventivo redatto dalla Ditta, che deve contenere: o idoneo giustificativo prezzi, opportunamente corredato di riferimenti (preventivi

subfornitori, fatture, ecc.); o listini prezzi in corso di validità; o quant’altro possa consentire alla Committente la formulazione della prevista

autorizzazione. In fase di liquidazione dell’intervento, alla Ditta viene corrisposto esclusivamente: o l’importo del materiale fornito così come evidenziato da apposita copia della fattura

d’acquisto, indispensabile per poter procedere al pertinente pagamento; o Maggiorazione per il Margine Industriale (M.I.).

Il presente Listino Prezzi costituisce l’unico elemento di riferimento da impiegare nell’ambito delle prestazioni / forniture del Lotto 3 .