1985 02 Ronago 85

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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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  • in camminoII tempo della quaresima viene presentato dalla Chiesa come un cammi-no, calmino di vera conversione, cammino spirituale verso la Pasqua,cammino al seguito d Ges, nella fiducia che la strada da Lui percorsa quella giusta.Si pu camminare per in tanti modi e con passi diversi: dipende daognuno di noi, dalla nostra disponibilit, dal nostro coraggio, dal traguardoche vogliamo raggiungere. Io penso che in quaresima ciascuno chiama-to a dare il meglio di se stesso per rinnovare la sua vita, la sua fede, leproprie scelte, il suo essere Chiesa.Pi volte, in questi giorni, ho sottolineato che la QUARESIMA 85 nondeve vederci impegnati a fare cose nuove, originali, ma ci deve trovarepi attenti e pi generosi nel fare quello che abbiamo sempre fatto e chegi facciamo, a riscoprire e a vivere con pi gioia e coerenza la nostravita cristiana, a pensare e ad agire con pi amore verso gli altri, ad avereun cuore pi semplice e pi aperto, nella nostra comunit, nella societ,nel lavoro, nella scuola.Mi sembra sia questa la direzione che il nostro Vescovo e tutti i Vescovid'Italia hanno indicato a tutti noi anche in preparazione al Convegno ec-clesiale a carattere nazionale, che ha come tema "Riconciliazione e co-munit degli uomini e che si svolger il mese di aprile a Loreto. Abbiamoveramente bisogno di una profonda e sincera riconciliazione a tutti i livelli.Penso alla riconciliazione con Dio, perch troppe volte abbiamo dubitatodella sua bont e della sua misericordia soprattutto perch non riusciamoa comprendere la grandezza della "vocazione cristiana".Penso a una riconciliazione con. noi stessi che ci permetta di superare oforse anche solo di accettare i nostri limiti e che ci faccia continuare asperare e a operare, secondo le nostre capacit per un domani migliore.Penso a una riconciliazione con gli altri, che spesso ci creano problemi eincomprensione, perch ci impegniamo ad amarli, a vivere in mezzo aloro facendo del bene, coinvolgendoli, con pazienza e con perseveranza,nelle cose belle e buone che facciamo.Penso anche alla riconciliazione con il mondo in cui viviamo, perch sempre grande la tentazione di chiuderci in noi stessi, di pensare solo ainostri affari; "ricordiamo sempre che condividere consegnare agli altrici che Dio destina a loro e che a noi solo affidato. Donare fraternamen-te lasciandoci ispirare dall'amore che viene da Dio, contribuire a soddi-sfare la fame del corpo, a nutrire gli animi e ad alleviare i cuori". Sono pa-role molto forti che il Papa ci ha affidato come un compito e una missione.

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  • in preparazione al convegno diocesano

    convegnogiovanilezonale3 10 marzo d. A.Dal mese di ottobre, nei nostri incontri settima-nali, al luned e al mercoled, ci stiamo prepa-rando a questo grande avvenimento che vedecoinvolti i gruppi giovanili della nostra diocesi.II nostro Vescovo si aspetta molto da questoconvegno e credo che anche le nostre comuni-t parrocchiali sentano l'urgenza di una presen-za sempre pi viva e generosa dei giovani."Penso che tutti ci si rende conto che le esigen-ze di chiarezza, di coerenza, di impegno vannocrescendo in molti giovani, ma proprio per que-sto vanno individuate linee di riflessione, dicomportamento, dentro la Chiesa e nel mondo,ben precise, se vogliono essere costruttive."Non un impegno facile che il nostro Vescovoci affida, soprattutto perch, lo abbiamo pi vol-te costatato, i giovani di oggi, pur avendo tantebelle energie e tante possibilit, non riescono afare delle scelte precise, si chiudono in se stes-si o nel loro piccolo gruppo, con interessi pi ameno significativi.Abbiamo parlato di solidariet, di servizio, di vo-lontariato, di disponibilit, ma corriamo il grossorischio di ridurli a belle parole.Eppure basterebbe cos poco a creare un climadiverso tra di noi, tra giovani e adulti. A voltepensando ai pi dei 200 giovani della nostraparrocchia, dai 14 ai 25 anni, mi trovo a sognar-li tutti amici e uniti, impegnati nella ricerca di unsignificato da dare alla loro vita, li sogno pieni difiducia e di speranza nell'affrontare le difficoltdella vita; li sogno animati da una fede profondache nasce dalla preghiera e dall'ascolto dellaParola di Dio; li sogno attenti ai bisogni dellanostra comunit nell'animazione della cateche-si, della liturgie, delle attivit dei ragazzi; li so-gno... Forse sogno troppa e non mi accorgoche qualcosa si sta muovendo, anche se a pic-coli passi, con fatica. Speriamo!Perch non ci dai anche tu una mano? la tuapresenza, la tua amicizia, la tua collaborazione,la tua solidariet possono farci camminare piin fretta.

    DOMENICA 3 MARZO A OLGIATEore 15.30 - preghiera presentazione della

    settimanaore 17 inizio dei lavori di gruppo

    su conoscenza personale e vitaparrocchiale

    ore 18 celebrazione delle lodivespertine

    MARTED 5 MARZO A UGGIATEore 20.30- relazione sull'importanza

    della catechesiore 21 - lavoro di gruppo sulla catechesiGIOVED 7 MARZO A UGGIATEore 20.30 - relazione sulla partecipazione

    (diverse forme di volontariato)ore 21 - lavoro di gruppoDOMENICA 10 MARZO A OLGIATEore 18 - veglia di preghiera

    con la presentazione di alcunesignificative testimonianze.(obiezione di coscienza handicappati, carit)

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  • preghiera della casalinga Anna G.Signore,Tu conosci molto bene la miagiornata,con le sue faccende piccole egrandi,segnate a volte. di pesantemonotonia.Eppure, da chi vive con me,non sono prese in grandeconsiderazionee scompaiono ogni sera senzaparticolari onori.Il mattino seguentetutto riprende come il giornoprima.Guardo per Tua Madre,anch'essa ha fatto la casa-linga tutta la vita.Ci mi assicura che il mio la-voro non vale meno di altreattivit, cui fra noi datagrande considerazione.I Tuoi calcoli, Signore,sono assai diversi.I Tuoi infiniti progetti disalvezza,li hai fondati su gesti assaiumili e sconosciuti.Potessi, come Tua Madie,entrare anch'io in questa,prospettiva di fede,soprattutto quando mi afflig-ono sensi di noia e inutilit,per convincermi che le mieazioni, apparentemente senzagloria,hanno i loro aspetti digrandezza e di valoe.Se nelle giornate pi grigierischio di ripiegarmi su mestessa,vuota di slancio e di energie,mi assale un sensodi invecchiamento alle cose,donami, Signore, di avvertirela tua mano nella mia, e convin-cimi che questo rinnovarsidella storia, intorno a me, opera Tua.Donami, infine,discreta fantasia,perch la mia casa sia sempre,nonostante tutto, centro di se-renit e di gioioso incontro.Riaccendi in me, ogni mattina,rinnovate motivazioni di vita,come sai donare a ogni giornoche spunta,la sua luce e il suo sole.

    5 febbraio,festa di S. Agata bello e doveroso ricordare, in questo giorno,le nostre mamme, nonne, mogli, sorelle, che siprodigano in tanti modi per il bene della fami-glia, della societ, facendo della loro vita undono per gli altri.La donna, oggi, ha una presenza rilevante intutti i campi: la sua emancipazione ha raggiuntonotevoli traguardi.Noi, per, vogliano ricordare in particolare quel-le donne che vivono la loro vita in semplicit, la-vorando a tempo pieno senza riconoscimenti egratifiche: le casalinghe.A loro dedichiamo questa preghiera insieme adun grosso grazie, sicuri di interpretare un senti-mento comune.

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  • 3 febbraio: giornata della vita lui... si sente ANNA. B.La vita. Un dono di Dio che dobbiamo amare edifendere e che invece viene quasi quotidiana-mente calpestato.Il vagito di un bimbo che nasce, e il grido mutodi chi si visto negare questo diritto.Un giovane che fa progetti per il futuro, e la dro-ga che spezza ogni volont.La gioiosa atmosfera fra amici in una serata incompagnia, e il disperato appello di chi muoredi fame.La fiducia nella societ, e la disillusione delcompromesso e della malafede.Anche quest'anno celebriamo la Giornata per lavita.Soffermandoci allora, almeno per un momento,ad ascoltare una di queste voci che lottano perla propria esistenza, siano esse sommesse equasi timide, o si trasformino in un grido, in unurlo universale di denuncia e di richiesta, chenon sempre ci tocca il cuore.Con un fremito,ecco, la mia vita comincia.Nella calda oscurit.Per ora nessuno lo sa,neanche la mamma.Per qualcosa successo:io esisto.Ma non voglio, e neanche posso,mantenere l'incognito.Io sono un donopiccolo piccolo, d'accordoma evidente a tutte le prove.Chiss come saranno contenti disapere che ci sono anch'io.Non voglio deluderli: cercher dinon restare indietro.Intanto devo nutrirmi e,per fortuna, i rifornimenti quiarrivano gratis e a domicilio.Va tutto fin troppo bene.La mia casa calda e accogliente.Mi ci trovo beneI suoni e le voci mi giungonoattenuate e dolci.Ogni tanto ricevo anche delle carezze.S, d'accordo, c' una parete chesi frappone

    per il calore, l'amoreli sento ugualmente.E poi, ho anche la linea diretta.Non un vero e proprio telefonoanzi, meglio.L'interlocutrice sempre la mammaed i suoi messaggi,anche quelli muti,arrivano tutti a destinazione.E io posso anche non rispondere:ho imparato a tirare calci!Non mi hanno ancora chiesto un soldoper l'affitto della casa.Strano ........ speriamo chenon mi arrivi lo sfratto!Eh, con i tempi che corrononon si sa mai.Ahia! Che scossone!Ahia! Ancora!Ma che succede? AIUTO!!INon voglio andare via di qui!Devo ancora finire di prepararmi!Oh! .. finalmente!Adesso tutto tornato tranquillo.Era solo la mamma che .ha preso il singhiozzo.Ma che paura ho avuto!

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  • Dalla Caritas una risposta a Pertini e a tutti noiecco i nostri aiutiII Presidente della Repubblica, nel messaggiodi Capodanno, ha posto una domanda cheesprime lo stato d'animo d molti cittadini: "midicono che 40.000 bambini muoiono ogni gior-no di fame, noi mangiamo tonnellate e tonnella-te di viveri, ma sono sempre 40.000 i bambiniche muoiono. Dove vanno gli aiuti? Vengono dati veramentea quelli che muoiono di fame?" Noi riteniamo doveroso dare una risposta perquanto riguarda la responsabilit della CaritasItaliana, sia al presidente sia ancor pi ai citta-dini italiani che ci fanno pervenire gli aiuti congenerosit e con fiducia e possono rimanereturbati da una domanda cos giusta e cos auto-revole. Naturalmente, la nostra una piccola goccia, un segno di fraternit e di condivisione, allevolte vuole essere anche uno stimolo per chegli organismi governativi intervengano con tem-pestivit in misura adeguata ai bisogni. Nel 1984 la Chiesa italiana ha dato per il Sa-hel complessivamente la somma di15.600.000.000. Con questo danaro abbiamofatto questi interventi: nel Mozambico? un ae-reo di medicinali, con un costo di 150 milioni;cereali al Malawi per 500 milioni, nel Ciad: 100milioni per costruzione di 5 pozzi, 100 milioniper acquisto di miglio sul mercato locale; nelBurkina- Faso gi Alto Volta: 600 tonnellate diriso-medicinali per il costo di 300 milioni; nelMali: 300 milioni per acquisto di miglio sul mer-cato locale. Sono in fase di attuazione altri interventi inquesti paesi, in Somalia, in Tanzania e in Sudan

    per una spesa complessiva di lire2.955.000.000. In Etiopia, d'accordo con il segretario cattolicaetiopico e con le autorit locali, abbiamo con-centrato gli aiuti nell'Eritrea: abbiamo assuntol'impegno di fornire gli alimenti indispensabilialla sopravvivenza per 3 mesi della popolazionedi 639 villaggi, l dove cio in grado di opera-re la chiesa Eritrea. Il costo del programma di6 miliardi di lire, ma noi speriamo di poterlo pro-lungare per altri 3 mesi. I 6 aerei partiti per Asmara sono stati tutti ac-compagnati da due presidenti di Caritas dioce-sane; il contenuto stato preso subito e diretta-mente in consegna dalla Caritas di Asmara cheha gi provveduto alla distribuzione secondo unpiano preciso e concordato. Altrettanto avvenuto e avverr per gli altri 8aerei in partenza e per le 2 navi gi spedite earrivate a destinazione e per il rimanente mate-riale che sar inviato. Oltre a questi interventi fatti con i mezzi fornitispontaneamente dalla comunit cristiana, laCaritas italiana ha provveduto all'acquisto e alladistribuzione di 3.000 tonnellate di viveri in Mo-zambico, nella regione di Tete, di 400 tonnellatedi riso nel Ciad, di 2.000 tonnellate di riso nelBurkina-Faso, di un notevole quantitativa di cibiper i bambini nel Mali con mezzi forniti dal Di-partimento della Cooperazione allo sviluppo. La Caritas pu assicurare che tutti gli aiuti dicui ha responsabilit vengono distribuiti allagente che ne ha pi bisogno, senza nessuna di-scriminazione di nessun genere e senza nes-sun costo aggiuntivo al di l del trasporto.

    RESOCONTO RACCOLTA PER ETIOPIAOfferte varie 2.257.000.=GAM 500.000.=Bambini scuole, elementari 100.000.=Cassa Parrocchiale 1.000.000.=Dalla raccolta della carta 643.000.=TOTALE 4.500.000.=

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  • tempo di bilanci: notiziario gam

    _il banco venditaRingraziamo tutte le persone che in vari modihanno contribuito alla realizzazione del BancoVendita per i nostri missionari. Abbiamo raccol-to Lit. 2.067.000. Siamo certi che il Signore nonmancher di ricompensare questa generositverso i nostri fratelli meno fortunati di noi; Luiche ha detto: "....ogni volta che avete fatto que-ste cose a uno solo dei miei fratelli pi piccolil'avete fatto a me".

    _la raccolta della carta tempo di bilancio anche nel campo della car-ta.Nell'arco del 1984, grazie al costante impegnodi un gruppo di persone della nostra comunit,sono stati riempiti ben 51 containers, per un to-tale di quintali 977,80 di carta.Questo totale comprende sia la carta della con-sueta raccolta in paese, sia quella detta "cartabianca" che pi volte alla settimana viene ritira-ta da uno stabilimento di Bizzarone. Solo diquest'ultima sono stati raccolti Q.li 656.Il guadagno complessivo stato di Lit.9.858.000.Uniamo il nostro grazie a quello dei nostri mis-sionari per il contributo datoci fino ad oggi e ciauguriamo che questo impegno, che ancheun'opera di bene, possa continuare ancora alungo, nonostante i sacrifici che inevitabilmentecomporta.

    _da Suor AmeliaCarissima Antonietta e Gamiti tutti, la tua lettera mi ha dato tanta gioia, il sentirciuniti in Lui con tutti i Gamiti e tutti i cristiani lon-tani fa veramente bene.Mi auguro che il Natale abbia portato per tuttiuna pi grande apertura a Ges che continua-mente viene per attirarci di pi a Lui.A riguardo del vostro grande impegno missio-nario S. Paolo dice che non un dovere, bensun'esigenza e mi pare sia cos per me e per voitutti.Coraggio quindi, aiutiamoci sempre a vicenda,per poter donare, ognuno nel nostro ambiente,il grande dono che abbiamo ricevuto. Ringraziotanto i giovani per il Recital, che per interventodello Spirito Santo ha suscitato spunti di rifles-sione e di meditazione in molti. una vera grazia e vorrei proprio che questimolti si unissero con convinzione alla preghieramensile per i Missionari e le Missioni.Siete convinti pure voi che la vera preghiera famiracoli, no?Ora stiamo seguendo in particolare i bambiniche sono quelli che soffrono di pi per lo scarsocibo e la mancanza di vitamine e proteine.I vostri due milioni sono arrivati a tempo giusto!!Grazie di cuore e tanti cari saluti a tutti

    Vostra aff.maSuor Amelia

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  • Ambrogio in partenza per la Costa d'Avorio...

    una risposta di Elisabetta S.Mi piace pensare alla partenza di Ambrogiocome ad una risposta.Risposta all'amore di Dio.Si sa che Ambrogio in attesa del bigliettodi volo che lo porter nella Costa d'Avorio.L continuer una vita "nuova" iniziata gida qualche anno, da quando cio ha lascia-to Ronago.Questa nuova vita Ambrogio l'ha iniziataquando ha scoperto la realt che Dio Amore e ha fatto di questo l'ideale della suavita. Non facile spiegare i motivi di questascelta.Per questo ho pensato di rivolgere ad Am-brogio alcune domande.- Cos' stato per te entrare in una Comunit"Focolare"?- stata una risposta alla chiamata di Dio.Certo gi da tempo avevo scoperto che ilVangelo si poteva vivere e che le piccolecose di ogni giorno erano un'occasione perconcretizzare il mio cristianesimo. Cos gida allora nasceva l'esigenza di una vita pie-na vissuta 24 ore su 24.- La tua nuova comunit, diversa per nazio-nalit; ambiente, cultura, tradizione tra i varicomponenti, ti ha creato difficolt oppure tisei trovato in famiglia?- l'esperienza che ognuno di noi aveva gifatto nel proprio ambiente, tra la sua gente,e che l'aveva pian piano fatta maturare e

    arrivare l, era cos simile che tutte le diffi-colt erano materiale per far nascere larealt della presenza di Ges che formavadi tutti una nuova famiglia.- La tua decisione non stata un salto nelvuoto, un rischiare senza sapere cosa tro-vavi?-Quando Dio ti chiede qualcosa non sianalizza troppo perch Lui ti d le grazieper poter fare. Da ogni taglio nascono nuo-ve forme come da un albero potato. Hoscoperto che la vera realizzazione perl'uomo seguire Ges. nel dire il mio "SI"' rinnovato tutti i giorni,la certezza che la scelta di Dio non un ri-schiare senza sapere, ma la pienezza dellavita, ci che ti rende felice.- Perch una comunit proprio a Man, inCosta d'Avorio?- Quando il Vescovo di Man ci ha conosciu-to, anni fa, ha pensato subito che per lasua Diocesi occorresse una comunit diquesto genere. Laggi da alcuni anni si costituita una comunit di giovani e fami-glie, che vivendo inseriti nella realt locale.sono di aiuto alla popolazione.Ecco, questa la vita di Ambrogio. Noi lo ac-compagniamo con la nostra preghiera e glisiamo vicini con tutto il nostro affetto, la no-stra simpatia e amicizia.

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  • pensieri sparsi

    din don dan di Giuseppe G."Fra" ormai d'uso secolare, per appartenenti adOrdini e Congregazioni religiose, far prece-dere il proprio nome da titoli quali "Dom,Don, Suora, Sorella, Priore, Abate, Frate,Fra (Fra Cristoforo, Fra Galdino, Fra Gine-pro ..) Da quando scribacchio per sollazzoo cruccio di rari o svagati lettori, appendo,in calce allo scritto, un nome ed un cogno-me, ahim!, insignificanti (ma non per me).Ora, accade, che il rimprovero inviatomi,tramite l'ultimo numero di Ronago '84" midia addirittura la possibilit di agguantare,carpire, ghermire al volo l'occasione, la cir-costanza, l'opportunit di adottare anch'ionon solo un nome d'arte (!) bens un pre-nome riverito e prestigioso: da questa pub-blicazione in avanti potr infatti firmarmi"Fra Inteso"...Le cimeMi ritorna periodicamente alla mente, anziall'orecchio, quel soave e dolce canto magi-stralmente offertoci dalla nostra valorosacorale polifonica nella Festa dell'Alpino: "Si-gnore della Cime.".Certo, non a tutti dato di poter cantaretanto bene, per a tutti senz'altro data lapossibilit di... tacere e quindi di evitare sto-nature specie in casi di incapacit.Stonature in mezzo a noi sono soprattuttole insinuazioni, le derisioni, i pettegolezzi,se non proprio il disprezzo nei confronti dichi, nonostante manchevolezze ed appa-renti contraddizioni, accetta comunque unpreciso impegno nella comunit od gi ,con perseveranza, attivo.Chi tenta di lasciare la palude dell'indiffe-

    renza per innalzarsi verso il Signore delleCime, nonostante qualche scivolone, solodegno di applausi.Come la nostra corale....Talenti o limiti?Noi, mediocri, semplici o minimi cristiani delgregge ci sentiamo spesso additati, se nonaccusati di genericit, di noncuranza, di in-capacit... Infatti quel poco di bene che fac-ciamo senz'altro per merito di... Dio e percontro, il tanto male solo colpa nostra.Ora, sembra forse che chi vive in modo ve-ramente "impegnato", quello che fa rientrinei meriti dei propri limiti, ossia fa la suaparte, mentre quanto non gli riesce... per-ch va oltre quei limiti.C.V.D. (Come volevasi dimostrare)Mi accaduto di udire da qualche sacerdo-te questo ragionamento: "Io, quell'attivit,quell'iniziativa, quel modo di comportarmi,non riesco proprio a concretizzarlo... Nonho talenti adatti".Bizzarri: mai che ci si senta dire: "Io nonposso proprio fare le prediche perch nonho talenti adeguati..."Falsa... partenza"Dobbiamo essere uniti!... la frase ricor-rente addirittura in politica, nel sindacato ol-tre che tra i cristiani.Ma come sar mai possibile realizzare unaqualunque unit quando ognuno d noi ri-mane... trino? Quanto spesso udiamo: "Machi crede di essere quello?" oppure: "Ma leinon sa chi sono IO!"... Ecco: ognuno di noidiventa quello che ritiene d'essere, quelloche ritenuto dagli altri e quello che... ! ....

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  • introvabile... l'amiciziaAmico d'infanzia, di giochi, di scuola, di studio, di lavoro...Amico intelligente, colto, astuto, politicante, di cordata...Amico affettuoso, riconoscente, generoso, onesto, religioso... Amico...Ma quanti Amici!L'amico tesoro qual'? Esiste davvero?Pur se tanta risposta data pienamente solo dal Vangelo, devo ugualmente esporre qualche riflessioneper non deludere ulteriormente un "amico" (appunto) gi crucciato e forse anche..."offeso" per mie pre-cedenti affermazioni o punti di vista.- Nella Comunit Parrocchiale, pur con rapporti reciproci chiaramente amichevoli, l'amico, tesoro (l'Ami-cizia, quindi) non pu manifestare la propria presenza concreta e continua perch tradizionalmente non dote n virt del nostro quotidiano comportamento. La possibilit di vivere una simile grandiosa con-dizione pu verificarsi solo individualmente, quindi eccezionalmente, perch il nostro essere amici, ilnostro donare, l'amare il prossimo sostanzialmente un ubbidire al Comandamento di Dio, per cui siama anche senza Amicizia. Allora; cos' l'Amicizia?L'Amicizia (maiuscola) che ho conosciuto in diverse esperienze, totalitaria, abbraccia .tutti, non hasimpatie, rinnega anche se stessa pur di non ammettere n subire n accettare antipatie... Non preten-de, non obbliga, non .giudica... L'Amicizia attenta, discreta, timorosa, coerente, salda. Essendo donototale perch scelta di vita, chi, nella, comunit vuole realizzarla e viverla, inevitabilmente pu realizzar-la e viverla solo altrove, separandosene ed allontanandosi (ma anche impoverendola).La conferma dell'assenza di quest'Amicizia nella nostra Parrocchia, ha addirittura ricevuto conferma"ufficiale" con l'avvicendamento del parroco. Noi, predicati e consacrati quali "fratelli in Cristo, popolo diDio, comunit dei figli di Dio, gregge dei fedeli, grande famiglia parrocchiale .ecc.", siamo stati sorpren-dentemente ed amaramente ignorati, esclusi dell'esserne partecipi, dall'essere vicini, anzi, dall'essere"uniti", come ci si chiede quotidianamente, a quell'avvenimento che riguardava proprio noi, specialmen-te noi, direttamente noi...Che dire? L'Amicizia quindi introvabile?No, essa esiste ed , anzi, pi viva che mai!Per trovarla per, dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia dentro realt ben diverse dalla nostra, ossiain quelle che da sempre sono, ad esempio, le Opere d Don Orione, Don Cottolengo, Don Guanella,Don Zeno, ecc...Dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia dentro le Comunit nelle quali l'Amicizia forza determinantea far risorgere, rinascere, vittime della droga, a ridare fiducia e vigore a diseredati, a vecchi, a orfani, arifugiati, a perseguitati....Dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia dentro tanti ospedali e dovunque si soffra perch l lAmicizia sollievo, speranza...Dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia dentro i conventi, specie in quelli di clausura dove un'interavita viene vissuta in assoluta Amicizia con Dio.Dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia verso quei missionari e quelle missionarie .che vivono a sof-frono in totale e gratuita Amicizia. con sfortunati e sfruttati popoli e fratelli e per i quali quell'amicizia letteralmente vita.Dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia anche dentro quegli Asili dove l'Amicizia con il bambino concretizzata e perfezionata con quella verso i genitori impegnati. al lavoro anche dopo le ore 16...Dobbiamo far scorrere pensieri e fantasia a tanti sacerdoti che quotidianamente, pur se ignorati, snob-bati, respinti... donano ogni istante della loro vita alla comunit...Ecco: tutti questi, e chiss quanti altri, Ges ha chiamato Amici suoi, questi ha detto Non temere, pic -colo gregge... Venite benedetti al Padre mio ...E noi?

    Fra Intesoalias Giuseppe G.

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  • l'oroscopo: vero o falso? di Maurizio R.

    II nostro tempo, si sa, tempo di incertezzee d inquietudini, di fatuit e di ripensamen-ti.Ci troviamo quotidianamente ad affrontare,ahim, problemi che non avevamo tenutoconto di dover affrontare, sentiamo le no-stre certezze di sempre scricchiolare, ciconfidiamo sommessamente l'un l'altro lanostra impotenza, il nostro vagare incerto.Droga, disoccupazione, sacche di miseria,violenze, incomprensioni generazionali fan-no venir meno la nostra fiducia, la nostrasperanza.I sociologi spiegano cos l'aumento delmontepremi totocalcio, delle scommesse allotto, la ricerca di un appagamento di tipopuramente materialista, che ha come puntod'arrivo il successo, il denaro, la ricercaesasperata di uno status symbols.La pubblicit ci propone modelli di vita dovel'essenzialit sostituita dall'effimero, dalnon necessario, indispensabile per per en-trare a far parte integrante di una certa so-ciet.Le conseguenze sono un pullulare di oro-scopie di promesse che si realizzerebbero"fuori di noi", indipendentemente dalla vo-lont umana.Statistiche attendibili rivelano l'irresistibile

    ascesa di testate come "Astra" o la compar-sa in ogni parte di maghi e cartomanti capa-ci di risolvere qualsiasi problema.Ci attendiamo chiss da dove le risposteche noi non sappiamo (o non vogliamo?)pi dare, ci "chiamiamo fuori" da un proces-so di analisi che andrebbe compiuto.Giorni fa un teologo che opera nella SantaSede ha richiamata, in un vibrante articolo,l'impegno morale e cristiano di adoperarsiper rifuggire da soluzioni di tipo magico, hariaffermato (richiamando S. Agostino) la va-lidit del libero arbitrio, cio della libert dideterminarsi e di agire liberamente.Non voleva certo essere un richiamo a chi,magari sorridendo, legge l'oroscopo suiquotidiani, ma un invito ad agire senza con-dizionamenti che non siano quelli dettatidalla nostra fede e dai nostri valori.L'uomo, creatura di Dio, sempre progredi-ta trovando .in s forza e intelligenza e ri-correndo alla fede, non alla magia e aglioroscopi.E poi, credere all'oroscopo . un po' giocaresulla fantasia.E, anche se non c' niente di male, comediceva il Vico: "La fantasia pi robustaquando pi debole, la ragione".

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  • un' interessante iniziativaLEGA ITALIANA PER LA LOTTA CONTRO I TUMORIDELEGAZIONE DI UGGIATE - VIA ROMA, 34 - TELEFONO (031) 948.035

    La Delegazione di UGGIATE della LEGA ITA-LIANA per LA LOTTA CONTRO I TUMORI, conspirito di solidariet umana e in sintonia con lesue norme statutarie, ha istituito un servizio diassistenza infermieristica domiciliare a favoredegli ammalati oncologici. Il servizio che vuole essere un aiuto all'amma-lato e alla sua famiglia, e anche un supporto aldifficile e oneroso compito del medico di base,potr assumere peculiarit diverse in rapportoai singoli casi e alle necessit contingenti. Avr carattere occasionale e potr coprirecompiti di tipo professionale paramedico o pu-

    ramente di assistenza generica, quale quellanotturna. Il personale impiegato di comprovata affida-bilit e capacit professionale. Il servizio potr essere in funzione dal mesedi febbraio, inizialmente sar esteso ai seguenticomuni: UGGIATE, RONAGO, BIZZARONE,VALMOREA, e FALOPPIO.PER INFORMAZIONI E RICHIESTE:tel. N. 94.80.35 - ore 8-9 ore 20-22tel. N. 94.87.69 - ore 13,30 - 14,30

    dialogo con Ronago '85tutto per un mondo migliore

    Spett. RONAGO 85Sono un giovane ronaghese che legge

    quasi sempre il vostro mensile; sono stato posi-tivamente stupito dall'articolo apparso nel nume-ro di Dicembre dal titolo "Ieri, Oggi, Domani afirma Anna B.Tale articolo mi ha dato lo spunto per alcunepiccole considerazioni, mi sembra infatti chel'autore abbia centrato l'obbiettivo quando dice-va: "la Biblioteca non solo un locale pieno dilibri ma una realt viva e disponibile all'incontroe al dialogo".Una domanda che pu venire spontanea quella di chiedersi quale peso pu avere l'atteg-

    giamento generoso e coerente di una o pi per-sone di fronte ai gravi problemi sociali? A que-sta, domanda si pu rispondere che tutti siamodegli strumenti al servizio di un mondo migliore; quindi dovere, di ognuno contribuire alla co-struzione di una societ pi giusta per tutti. Tut-te belle parole, poich disoccupazione,licenziamenti, cassa integrazione (spesso sen-za nessuna certezza di rientro) comportano insi-curezza per il proprio futuro e la certezza di ca-dere in situazioni di emarginazione e perdita del-la dignit.Personalmente non mi sento di sottovalutare lagravita di questo fenomeno, indicandolo sempli-cemente come inevitabile prezzo da pagare allosviluppo industriale.Peso infatti che, pur esistendo cause strutturalidella crisi, collegate alla necessit di introdurretecnologie nuove, vi siano anche cause ben pigravi strettamente collegate ad una esaspera-zione del profitto.Mi sto rendendo conto di essermi dilungato unpo' troppo e chiedo scusa, auguro allaredazione di continuare anche in questo nuovoanno sapendosi rinnovare e aprire anche aglialtri, come certamente sa, permettendoci di af-frontare con fiducia il futuro.

    Cordiali salutiUn RONAGHESE.... Piccolo, Piccolo.

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  • bilancio della comunit per l'anno 1984

    Anche nel 1984 la calcolatrice della nostra co-munit parrocchiale ha lavorato parecchio siaper registrare le entrate e le uscite, sia per mi-surare la nostra generosit, Non ancora riu-scita a decifrare lo spirito con cui tutti noi le ab-biamo affidato tante cifre e tanti soldi, ma credoche, se potesse farlo, direbbe tante belle coseche testimoniano la grandezza di piccoli gesti,dovuti alla fede, al desiderio di condividere an-che materialmente le preoccupazioni della vitadi una comunit parrocchiale.Forse qualcuno non si porr nemmeno il pro-blema, non legger queste cifre, ma per chivive e sente da vicino la vita comunitaria il bi-lancio ha una grande importanza, perch per-mette di vedere come possibile portare avantile diverse attivit, affrontare nuovi lavori, pro-grammare interventi che rendano sempre pidecorosi e funzionali i molti ambienti nei quali sisvolgono le celebrazioni e le varie iniziative.Per il 1985 dobbiamo terminare di sistemare la

    cantoria, la bussola principale, e cominciare an-che a pensare come conservare o rifare le variepitture della chiesa. Sempre che non si prospet-ti un altro inverno freddo e pieno di neve comequello di questo anno, perch allora diventereb-be un problema serio quello del riscaldamento,del tetto da rinforzare,per non avere danni pigrossi.Ognuno si sente partecipe di tutte queste inizia-tive, ognuno senta la parrocchia come un pez-zette della sua famiglia e calla sua casa:sappia in ogni circostanza ricordarsi che lachiesa di tutti, e quindi anche sua.La nostra calcolatrice in questo anno ha segna-to anche un'uscita molto significativa: tra le va-rie spese ha scritto l'offerta per le popolazionidell'Etiopia che muoiono di fame, un milioneche va ad aggiungersi ad altri contributi chesono giunti un po da tutti noi, un milione chedovrebbe farci sentire pi solidali tra di noi econ chi meno fortunato di noi.

    per conto terziGiornata Missionaria Mondiale 1.400.000.=Missioni Diocesane 1.200.000.=Opera Santa Infanzia 450.000.=Giornata Lebbrosi 240.000.=Seminario 900.000.=Carit del Papa 82.500.=Universit Cattolica 300.000.=Etiopia 4.500.000.=Centro Vita 708.000.=TOTALE 9.880.500.0=

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  • rinati a vita nuova nel battesimo

    DI SEVO STEFANIA ANNA di Aniello e Grisoni Giuseppinanata l'1 novembre '83, battezzata il 15 gennaioBIANCHI CRISTIANO di Graziano e Papis Stefanianato il 4 novembre '83, battezzato il 15 gennaioGAVIOLI ADRIANO di Alberto e Pavone Antoninanato il 16 novembre '83, battezzato il 15 gennaioLO PASSO CHIARA di Pierino e Lurati Robertanata il 7 dicembre '83, battezzata il 12 febbraioMASIELLO MARIA CRISTINA di felice e Nasta Mafaldanata il 9 settembre '83, battezzata il 21 aprileMORO STEFANO ADRIANO di Adriano e Bassi Fernandanato l'1 gennaio '84, battezzato il 29 aprilePEITI LUCA di Giuliano e Lucente Marianato il 5 novembre '83, battezzato il 27 maggioRAFFAELE ALESSIO di Carmine e Cortese Marianato il 2 aprile '84, battezzato il 27 maggioBIANCHI ALBERTO di Silvaldo e Ghielmetti Renatanato il 30 maggio '84, battezzato l'8 luglioQUADRANTI ALESSANDRA d Andrea e Melchiori M. Cristinanata il 18 giugno '84, battezzata l'8 luglioMOLETTA FRANCESCA ANTONIETTA di Giovanni e Bernasconi Paolanata il 6 luglio '84, battezzata il 2 settembreBALZARETTI ERICA di Franco e Speziali M. Teresanata il 25 maggio '84, battezzata l'8 settembreACAMPORA SARA di Raffaele e Maffei Milenanata il 23 marzo '84, battezzata l'8 settembreMELI VALENTINA di Adriano e Tavasci Stefanianata il 16 luglio '84, battezzata il 30 settembreNASSI ROBERTO di Carlo e Cattaneo Danielanato il 24 luglio '84, battezzato il 30 settembre

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  • confermati nella fedecon il dono dello Spirito, il 29 aprileARZUFFI MASSIMO BIANCHI ALESSIADE DONATI DIEGO GALLI ELENAFILACCHIONE CORRADO GHIELMETTI RAFFAELLAGRISONI GIANNI IANIA MARIALAMBRUGHI EMANUELE MANTOVA FLORIANALAZZARINI FABIANO MORO ISABELLAMERLO TIZIANO ROBBIANI ISABELLAPIVA IVAN SIMIONI PATRIZIAZACCARIA DOMENICO TAVASCI TATIANA

    alla mensa del Signore, il 20 maggioALBINI CHRISTIAN FERRAZZO KATIAALIVERTI LORENA FONTANA ALESSANDROAMBROSOLI VERONICA FONTANA FRANCESCAANTONAZ LAURA LEDDA DAILABERNASCONI ORNELLA MANTOVA FABIOBIANCHI SERENA MELOTTI DEBORAHBIANCHI RAFFAELE MONGELLI STEFANOBLANDINA MASSIMO ONGARO ELENABROGGI GIORGIO PROVENZANO CONCETTACACCIANI PAOLO TROPEANO GIULIA

    uniti per sempredavanti a Dio nella chiesaMOLETTA GIOVANNI con BERNASCONI PAOLA l'1 gennaioDONADINI PASQUALE con MARCHIORI JOCELYN il 25 febbraioALBINI RENATO con MAZZOCCHI MARILENA il 17 marzoBANFI DANIELE con IVGANES VIRGINIA il 28 aprileCEFAL NICOLA con ROBBIANI PATRIZIA il 18 agostoTISON BRUNO con MERLO MARIA ELISA il 21 ottobre

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  • vivono in Dio per la vita eterna

    FONTANA ERALDO morto il 22 gennaio di anni 81PIFFARETTI CARMEN GUARISCO morta l'11 febbraio di anni 34POLLI ANNA SAINO morta il 12 marzo di anni 58SOMAINI CARLO morto il 24 marzo di anni 82BERNASCONI OLIMPIA TETTAMANTI morta il 5 aprile di anni 81MINOTTI GIOVANNI morto il 7 aprile di anni 71REGAZZONI GIUSEPPINA BERNASCONI morta il 17 giugno di anni 83LURATI GIUSEPPE morto il 7 agosto di anni 65FASOLA GIOVANNI morto il 22 settembre di anni 71CHINELLATO OFELIA PANZERI morta il 30 ottobre di anni 77POZZI LUIGI morto l'1 novembre di anni 38PAPIS MARIA RINA STEFANETTI morta il 4 novembre di anni 84CEFAL FABIANO nato e morto il 13 novembreBIANCHI EDOARDO morto il 17 dicembre di anni 70

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  • i nostri auguri sempre pi lontano

    ogni venerd di quaresima alle ore 14.45 o alle ore 20

    catechismo per gli adulti:il mistero della chiesa

    In ogni parrocchia dovr consolidarsi lapresenza d una scuola permanente difede per gli adulti: la spina dorsale diuna pastorale di rinnovamento.Il momento della catechesi parrocchialedegli adulti sar un luogo privilegiato perabituarci alla comunicazione fraternadella fede e alla reciproca correzione ededificazione, per trovare insieme le stra-de lungo le quali far penetrare la paroladi Dio nella storia di oggi.L'impegno di catechesi mirer anche asvilupparsi in esperienze di preghiera.Troppo poco ancora i temi della fede egli impegni pastorali trovano un punto diriferimento nei tempi dello Spirito, dovesi incontra il Dio della misericordia e del-la pace che sa rigenerare con la suagrazia le deboli forze dell'uomo.(piano pastorale della diocesi per l'anno1985).

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