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    Un incontro fraterno

    Mi rendo interprete della comunitanziana di Ronago di cui faccio parte,per ringraziare tutte le buone personeche si interessano di noi, e hannocontribuito a organizzare la festa innostro favore offrendo torte e bevande,e in pi, gentilmente il servizio.Ringrazio a nome di tutti Don Antonio(che non finisce mai di stupire con lesue simpatiche iniziative) per la SantaMessa offerta a noi con tanta cordialit,e la bellissima preghiera da noiascoltata e meditata. Grazie allaCompagnia della Lva di Somaino cheha interpretato magnificamente gli annidella nostra giovinezza, anche seavevamo poco ed eravamo semprecontenti. Ci auguriamo di poterliriascoltare unaltra volta.

    BUON ANNO 1982V. G.

    PREGHIERE PER INOSTRI... ANZIANI

    "Signore, vieni a metter qualcosa in me alposto di tutto ci che poco a poco vien meno con ilpassare degli anni.

    Al posto delle forze che diminuiscono, mettiin me un amore pi grande nel donare ne stesso conmaggior semplicit e delicatezza.

    Al posto dellentusiasmo, metti in me ilsorriso di bont per tutti, che - come te - sia sempredisponibile e aperto al prossimo

    Aiutami, non solo a sopportare ecomprendere gli altri, ma a interessarmi dei loroprogetti, e a non essere mai una nuvola nera, anchese stanchezza e tristezza mi invadono il cuore.

    Fa che la memoria mi permetta di ricordarele cose pi belle e pi buone che ci sono nella vita,cos da farne parte agli altri e vibrare con loro, egodere della loro gioia.Fa, o Signore, che la mia volont, che forse un podebole, si pieghi amorevolmente ai giusti desideri diquelli che mi stan dattorno; per conservami lafermezza della fede e delle convinzioni. Che la miafede, umilmente e discretamente, si irradi con latestimonianza e non venga mai meno! Io voglio, conil tuo aiuto, rendere gradito a tutti il tuo giogo, che haipresentato a noi come "giogo dolce e soave

    Fa, o Signore, che la mia intelligenze accetti

    con umilt di sentirsi meno attiva brillante e rapida: faper che essa si applichi sempre maggiormente acercarti e a conoscerti, cos che possa comprenderele promesse di eternit che tu fai a coloro che ticercano."

    "Signore, insegnami a invecchiare!Convincimi che la comunit non compie alcun tortoverso di me, se mi va esonerando da responsabilit,se non mi chiede pi parere, se ha indicato altri asubentrare al mio posto. Togli da me lorgogliodellesperienza fatta e il senso della miaindispensabilit.

    Che io colga, in questo graduale distacco

    delle cose, unicamente la legge del tempo, e avvertain questo avvicendamento di compiti una delleespressioni pi interessanti della vita che si rinnovasotto limpulso della tua Provvidenza.

    Fa, o Signore, che io riesca ancora utile almondo, contribuendo con lottimismo e la preghieraalla gioia e al coraggio di chi di turno nelleresponsabilit, vivendo uno stile di contatto umile esereno con il mondo in trasformazione senzarimpianti sul passato, facendo delle mie sofferenzeumane un dono di riparazione sociale.

    Amen."

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    classe quinta . . .

    In questi ultimi mesi il caso "alunni di quinta" hatenuto viva l'opinione pubblica, creando forse troppo

    interesse, ma anche critiche e pettegolezzi.Vogliamo, per questo vedere i fatti con obiettivit,serenit e con spirito cristiano. Senza analizzare ilcaso nei particolari ormai noti a tutti perch finito suigiornali, vediamo le motivazioni che hanno portatogli eventi a questo punto. Da qualche persona si sentito dire "Ma cosa andate in chiesa a fare?Perdonate a quella poveraccia e lasciatela in pace!"Ecco nessun genitore ha niente da perdonare a una"poveraccia" che non sembra in grado di svolgere, ilsuo lavoro in modo adeguato. doveroso per uncristiano vivere la carit, ma unita alla giustizia.

    proprio con questi sentimenti che ci si pone davanti aquesto problema, che delicato e serio: da una partec' un'insegnante che vuole a tutti i costi il suo posto,che, ferma sulle sue posizioni,non accoglie alcunaproposta o soluzione alternativa (ultima quella diun'insegnante di sostegno che l'aiutasse a lavorare e amantenere la disciplina); dall'altra parte ci sono igenitori che sono preoccupati dello scarsorendimento e della mancanza d'impegno dei proprifigli, della disaffezione e della sfiducia dei ragazziverso la scuola. I bambini hanno i loro diritti chevanno rispettati; tra questi diritti c' quello allo

    studio, uno studio serio che impegni ed educhi ilragazzo, tenendo conto di tutte le sue forze, qualil'intelligenza, la volont, il sentimento, cos daformare persone mature. Ci si augura che il caso conla buona volont di tutti si risolva al pi prestopossibile e nel migliore dei modi per i ragazzi diquinta, per i loro genitori e per la maestra.

    amore nel 1982

    Avevo fame

    e voi avete discusso sulle cause

    sociali della mia fame.

    Ero in prigione

    e avete pregato per la mia liberazione.

    Ero nudo

    e voi avete esaminato seriamente

    le conseguenze morali della mia

    nudit.

    Ero malato

    e voi vi siete messi in ginocchio

    a ringraziare Dio per avermi

    dato la salute.

    Ero senza casa

    e mi avete predicato la riforma

    della casa.

    Ma io ho ancora fame, sono ancora solo, nudo,

    ammalato, prigioniero, senza casa.

    Un bambino, un vecchio che

    cammina sulla riva del mare. Lavita che comincia, la vita altramonto, ma sempre vita da

    amare come un dono. Questi itemi della Giornata per la Vita chesi celebra il 7 febbraio nellannoche stato dedicato dallONU

    allAnziano.

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    Domenica 7

    febbraio

    Giornata per la

    vita

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    la pace

    Noi di terza elementare abbiamodiscusso sulla pace e abbiamocapito che la pace giusta perchquando essa c' , tutti sonocontenti. Io imparo la pace dallaBibbia, dove c' la storia diGes.La pace la gioia, essere amici,essere gentili. giocare

    insieme, giocare con tutti, nonlitigare. La pace volersi beneaiutarsi, perdonarsi, aiutare ipoveri, rispettare le persone:vivere. La pace ascoltare Ges. una conquista difficile se qualcunonon la vuole fare; pi facilese ciascuno ci mette un po' divolont.

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    il nostro Natalea cura d Sandra R.

    Siamo abituati ad .attendere il 25 dicembre.Nei nostri ambienti ancora abbastanza religiosi, ilNatale un avvenimento che desta attenzione. Ma proprio vero che noi ci accorgiamo del Natale delSignore? Cosa resta oggi di quel Natale?

    Sappiamo che una festa voluta dai Cristianiin antagonismo con le celebrazioni pagane del dio sole.

    Gli antichi che sapevano osservare letrasformazioni naturali si erano accorti che proprio nelcuore dell'inverno il sole ricominciava ad allungare ilsuo corso e le ore d luce si facevano progressivamentepi abbondanti. Avevano quindi solennizzato questofenomeno con delle festose celebrazioni al sole checonsideravano una divinit. I cristiani avevano un altrosole, ad un'altra luce loro facevano riferimento perchguidasse tutta la loro vita. Era Cristo. A lui, che erasorto da poco per illuminare tutte le genti indirizzavanola loro riconoscenza e quindi ne celebravano la nascitasu questa terra. Una festa,quella dal Natale, sorta perantagonismo, un altare opposto ad un altro altare, unaprofezia coraggiosa che sollecitava ad uscire dalleistituzioni religiose oramai in decadenza nei primisecoli per entrare nello stile di vita tipico dei discepoli

    del Signore. Oggi possibile recuperare unacelebrazione sobria, ma profetica del Natale.

    Riandiamo al messaggio che viene, proclamatonella messa di mezzanotte "NON TEMETE, VIANNUNCIO UNA GRANDE GIOIA dovremmoessere convinti che il Vangelo non una notizia diterrore, ma di gioia. Dio interviene per liberarci dallapaura, per strapparci l'agitazione e l'angoscia.

    una constatazione amara la paura all'internodella nostra comunit, dove troppi ancora stanno sulledifensive, preoccupati d .salvare in qualche modo sstessi e di non lasciarsi salvare e liberare dalla Parola:di Dio.

    Come tanti, anche i discepoli del Signore sonoschiavi del demone della paura che di volta in volta sichiama capitale da proteggere, rispettabilit dasostenere, interesse egoistico da conservare a tutti icosti. Per costoro non c lieto annuncio, perch non c'novit. Nei pastori, categoria malfamata e segregata daibenpensanti di Gerusalemme, c capacit diaccoglienza perch c spazio per lo stupore e la

    meraviglia.

    "VI NATO NELLA CITT DI DAVIDE": nato per voi. nato in citt, anche se si trattava di unmodesto borgo di pastori.

    Il Natale l'inizio di un cammino che Gespercorreva sulle strade degli uomini, mescolandosi aloro, perch E gli "venuto ad abitare in mezzo a noi.

    Egli non si fatto membro di un'aristocrazia diprivilegiati e nemmeno di una congregazione di santi.Per tutti vale il suo programma: "Io sono venuto perchabbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Gv. 10,10).

    nato nel paese, tra gente indifferente,estranea all'evento.Come oggi nelle nostre citt, nei luoghi della nostraconvivenza piena di barriere e di recinti. Sembra unafollia pretendere di trasformare i nostri centri abitati inambienti a misura d'uomo.

    Eppure non ci vorrebbe che un po' di fantasia edi coraggio per far capitolare la nostra torre di"Babele", inventando qualche nuovo spazio perdialogare. un'impresa far nascere Cristo nel cuore delnostro paese, pi facile farlo nascere in chiesa su unoscenario artificiale come quello del presepe.

    "QUESTO PER VOI IL SEGNO": un'indicazione dettagliata per incontrare il segreto dellagioia. "Un bambino avvolto in fasce" un neonato, unindifeso. la dimostrazione che ogni novit cominciada poco; quello che noi giudichiamo improduttivo sirivela carico di ricchezza, quello che per noi non valeniente portatore di un patrimonio straordinario. E peraccorgerci di questo segno, bisogna fare un po' distrada, nel cuore della notte, avanzando tra difficolt; la risposta che chiesta a tutti, il prezzo da pagare pertrovare ancora quello che abbiamo perduto da tempo.C' un canto che noi abbiamo dimenticato: lasemplicit. E c' un passo che non facciamo pirisuonare: la gratuit; non ci siano accorti del segno econtinuiamo a fissare il nostro sguardo nelle cosegrandi, nel boom e nel kolossal, luccichio di neon,rombo di motori, velocit infuriata non ci permettonopi di essere considerati "fedeli nel poco". Io chiedo perquesto Natale una liberazione dalla paura che paralizzae svuota la buona Parola nel Vangalo. E chiedo ancoradi poter credere che proprio nel nostro paese avvengaquesta nascita, per noi che spesso ci sentiamoabbandonati anche da Dio.

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    mancava solo la neveSempre in occasione del Natale si ha paura di faretante cose e di vivere tanti momenti che tioccupano e ti assillano senza darti "dentro" nienteche rimanga.Questanno sicuramente c stato un giorno in cuitanti hanno trascorso delle ore che certamentehan fatto vivere loro la vera atmosfera del Natale:gioia dello stare insieme, serenit di cosesemplici, riflessioni sul mistero di Dio, allegria inuna festa di bambini.Ci si dati tutti appuntamento per domenica 20dicembre, alle ore 15 circa al Centro Parrocchiale.I bambini soprattutto erano in grande euforia. "Saic anche il Babbo Natale!", si dicevano. "Proprio

    quello vero?" era la risposta-domanda;"S.....anche con la barba!"Tanti custodivano gelosamente, in tasca od in altroluogo segreto, un piccolo biglietto con scritto dueauguri semplici; loro sapevano che doveva volarecon un palloncino, ma come ci sarebbe accadutospecialmente i pi piccoli non riuscivano adimmaginarlo...... e ci faceva ancora pi "attesa".Poi le mamme ed i pap ed in particolar modo inonni erano in trepidazione perch i loro bambinidella Scuola Materna avrebbero fatto il Saggio.Che brutta parola "Saggio" !!! Sa di collegio, di

    bambini allineati con la divisa, tutti uguali, checantano due strofe e fanno una danza, terminandocon un inchino davanti al presidente ed alle damedi beneficenza! No, niente saggio! I bambini dellaScuola Materna vivranno il Natale in un modo tuttoparticolare, ma grande. Pi o meno allineati,davanti ad una marea di altri bambinispumeggianti, ricorderanno a tutti, maspecialmente ai pi grandi, quello che accadutoin Palestina e perch ogni anno si celebra ilNatale... E ... il presidente? .....era infondo......andava e veniva chiss per quale cosa!

    ECCO LA CRONACA,II Centro Parrocchiale era gremito (fosse stato pigrande!). Il sipario si era gi chiuso sul cantodinizio, il presidente aveva venduto i biglietti diuna mini-lotteria (grazie) ...... e cos ha avuto inizioil racconto dellAnnunciazione della Nativit, finoallarrivo dei Magi, secondo il Vangelo di S. Luca.Fuori;davanti allentrata, intanto si gonfiavano ipalloncini con gas leggero in modo da farli volarein alto e lontano. Battimani, lampi di flash, apri echiudi del sipario, momenti di pausa per il cambiodei bambini: tutto si sussegue fino alla fine. Poi un

    annuncio.......

    "Arriva BABBO NATALE!"...............La platea ondeggia i battimano si sprecano elentamente, vecchio dei suoi non si sa quanticentanni, ecco che appare il "Tanto Atteso",lospite di tanti sogni dei bambini, Lui, BABBONATALE. Qui viene spontanea una riflessione. Mail Natale ricorda la nascita di un Bambino ...... edallora perch, anche per noi Babbo Natale contanti e tanti anni sulle spalle?...... Non forse pernoi grandi uno sfuggire da qualcosa di diverso deidoni che dovremmo dare ai bambini?....... Beh! .....Lasciamo stare, anche Babbo Natale dona pace,gioia e serenit: accogliamolo quindifestosamente.

    Dopo avere distribuito fortuna e caramelle se neva silenziosamente. Tutti avranno cercatedindovinare chi potesse essere luomo o la donnasotto quei panni, senza riuscirvi. Nonimporta ......... lunica certezza rimane: BabboNatale, "Tutto finito" pensa qualcuno andiamo acasa!. I bambini corrono fuori, i grandi soppesano ipassi tra i commenti, ma tutti sono sovrastati dallenote frizzanti di una folcloristica bandella. La festaesplode. La corsa ai palloncini, lansioso nodo perattaccarci il foglietto con gli auguri, la stizza opianto di qualcuno cui la piccola leggera plastica

    sfuggita anzitempo dalle mani, linnalzarsi di tanticolori verso il cielo per diventare sempre pipiccoli ed andare verso la Svizzera, il correre sottoil porticato per andare a prendere il cartoccio dibrufoli e chiacchere: tutto stupendamente bello!Ma ancora pi lo la gente, tanta gente, con ilviso sereno che si allontana con un cartoccio digioie nel cuore.

    Grazia! .... a chi? A TUTTI! A chi ha pensato allarealizzazione di ogni momento di questa festa, chili ha materialmente concretizzati, a chi venuto econ la sua presenza ha reso la festa tutta un

    Natale! ....mancava solo la neve.Guerrino A.

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    una eccellenteschola cantorum

    diventato veramente improrogabile esprimere

    un doveroso e grande GRAZIE a quei magnificiinterpreti che con impegnativo e faticosocontributo personale hanno solennizzato lenostre feste natalizie interpretando in modoeccellente composizioni e canti sacri ad altolivello. La presenza assidua, paziente e tenacedi "voci" esperte ha ottenuto con quelle pigiovani ed impulsive, il risultato che tutti noiabbiamo senza riserve apprezzato. A tanto,certamente, la polifonica potuta arrivare grazieal determinante apporto artistico, personale ecoerente del maestro Clerici,contemporaneamente esecutore allorgano edirettore. Nellera della musicomania rumorosa,e sguaiata, lascolto di quelle interpretazioni ciriconcilia certamente con la vera musica: e puessere un preciso supporto spirituale.Augurabile, quindi, che allattuale numero dicoristi se ne aggiungano ancora altri... Chicanta, prega tre volte, diceva un Santo........

    concorso presepi

    Il concorso presepi ha visto una largapartecipazione di ragazzi e di famiglie che si sonodati da fare per preparare il presepio nella lorocasa. Tutti sono curiosi di sapere quale stato ilpresepio pi bello, quello che ha vinto: purtropponon siamo ancora in grado di dare unavalutazione, perch i lavori che sono stati eseguitisono molto belli ed difficile fare una classifica.Comunque in una delle prossime domeniche allamessa delle dieci faremo la premiazione esperiamo di accontentare tutti.

    santAntonio

    Sono state quasi duecento le macchine e motoche domenica 17 gennaio, festa di S. Antonio,

    sono sfilate davanti alla chiesa per ricevere labenedizione del Signore. segno che, nonostantetutte le trovate della tecnica moderna, si senteancora il bisogno di un aiuto che viene dallAlto.Mentre le macchine passavano, il sacerdotepregava: "per intercessione di S. Antonio, vibenedica Dio e vi preservi da ogni male" e siaugurava che tutti gli automobilisti potesseroportare la benedizione di Dio a tutti i fratelli cheavrebbero incontrato.

    una eccezionalenevicata

    Finalmente arrivata la neve, ma ne arrivatacos tanta che non si sapeva pi dove metterla,qualcuno si divertito a costruire dei pupazzi chedivertivano pi i grandi che i bambini, ma qualchealtro guardava il cielo e si augurava che nonnevicasse pi perch ormai aveva i calli sulle manie non ce la faceva pi a spalare. Non cos iragazzi che invece avevano preso gusto a slittaree a tirare palle di neve. Comunque hanno trovatosubito qualcosa da fare: hanno preso dassalto ilnegozio del Sergio e si sono riforniti di petardi efialette pi o meno profumate.

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    prognostico oroscopico 1982 Giuseppe G.Compulsati chiaroveggenti, maghi, negromanti, sibille, chiromanti, grafologi,futurologi, pitonesse e streghe; ponderate le varie ere azoiche, paleozoiche,

    mesozoiche, cenozoiche e quaternarie.ECCOVI

    fedeli lettori

    i principali avvenimenti previsti per l'anno test iniziato a Ronago.Scelto fra tutti i sindaci d'Italia, quello nostrano ricever dall'Associazione Comuni, ilpremio decennale "Mida"... d'oro.

    La Nobil Contrada Merlina sar gemellata con il Belice.

    Persistendo grande disponibilit di mezzi finanziari, il Comune organizzer perl'inaugurazione del campo da tennis, la finale della Coppa Davis.Il Cimitero anche quest'anno continuer ad essere l'unico luogo dove tutti i ronaghesi,credenti e non, si incontreranno sempre assiduamente. La biblioteca, deliziosamentesensibile alle sfumature psico-sociali, presenter, con referendum locale, un progettoper l'utilizzazione pi razionale e lo sviluppo pi efficace dell'ameno luogo d'incontri.

    Ronago realizzer il primo tracciato autostradale del futuro: i marciapiedi. L'ultima

    azione e l'allacciamento tra periferia e centro avverr entro i prossimi decenni.

    Il nuovo Parroco, sempre pi efficace e convincente nella sua opera pastorale, arriver

    molto in alto... con la funivia del Monte Bianco.Prima delle elezioni politiche d'autunno, almeno un ronaghese sar accolto allaCamera... mortuaria.

    Il Presidente della Polisportiva, coerente alla propria innata modestia, rifiuter

    allettanti offerte C.O.N.I. gelati.

    Constatate le continue, volgari e dispettose eruzioni ... idrauliche di alcuni ragazzinostrani, in luoghi ben precisi, il Comune costruir pratici "vespasiani" al posto dei treplatani del piazzale della Chiesa.

    L'Egidio verr invitato a tenere un grosso concerto di campane la sera del VenerdSanto a Roma in presenza del Papa e dell'Euro-visione.

    Nota attualmente, famosa in futuro, una radio-tele-giornal-cronista sar inviata in

    orbita con lo Shuttle per un servizio geo-topografico sul conteso territorio Lampona,

    dominato dal confinante Stato di Uggiate. Il territorio abitato da un'antica e fiera

    trib paleolitica emancipatosi per simbiosi plurisecolare con laristocratico popolo

    ronaghese, da sempre, con non-violenza, si batte per liberamente scegliere il proprio

    inevitabile destino: l'appartenenza fisica al libero territorio di Ronago. Tutti i

    messaggi ed i servizi verranno simultaneamente resi noti tanto alla capitale Ronago

    quanto agli uggiatesi.

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    VADO LONTANO, FELICE E SCONTENTAVADO LONTANO PERCH NON MI VUOLE LA GENTEVADO LONTANO PERCH TUTTI HO STUFATOVADO LONTANO PERCH IL ROBOT ARRIVATO!

    I PI ANZIANI MI RICORDANO CON NOSTALGIAI PICCINI DI OGGI NON SAN CHI IO SIA.IO SON LA BEFANA, HO PORTATO FELICIT E ALLEGRIA.

    A CAVALLO DI UNA SCOPA ARRIVAVO,MOLTO ATTESA PERCH QUALCHE COSA DA MANGIAREPORTAVO

    OR HANNO MANDATO IN PENSIONE ANCHE ME,

    MA PENSO UN GIORNO DI TORNARE,PER INSEGNARE AI BAMBINI DI DOMANICOME BELLO AMARE.

    LA BEFANA

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    ANGOLI DI RONAGO

    Arzia

    , tra le "appendici" di Ronago, forse una dellepi sconosciute, alla gran parte di noi. La stradache vi accede non ha altri sbocchi se non quellodi passaggio secondario per la Valmulini cheforse usano solo i cacciatori.

    Quindi a parte qualche sporadica puntata deglialunni delle scuole elementari, pochissimi altrivi transitano, e cosi i tesori dellArziarimangono nascosti agli occhi dei Ronaghesi.

    La strada per arrivarci molto ripida e stretta. per asfaltata e si snoda in mezzo ai boschi. Trale piante in alcuni punti, si possono intravvederei prati sottostanti, quasi tutti a"terrazze",scoscesi, che digradano verso la Valle.

    Percorrendo questa strada, in primavera siavverte acuto il profumo del bosco, in estate visi trova una piacevole frescura. Le foglied'autunno la ricoprono come un tappeto e,d'inverno........... meglio avventurarvicisi benequipaggiati. chiaro che, per accogliereappieno il fascino di questo itinerario nostrano, meglio andare a piedi, anche perch se si va inmacchina si rischia di dover fare marcia indietrose si incontra qualcun altro.

    Al termine della strada asfaltata. ci troviamoall'Arzia, All'ingresso dell'ampio cortile, si trova

    una piccola grotta con una Madonnina. Pu darsiche il nostro arrivo sia gi stato preannunciatodal latrare dei cani, ma non dobbiamospaventarci, sono legati. Ci troviamo adessosullaia, grande e ben tenuta. L'edificio,abbastanza vecchio, ospita due famiglie dicontadini. Possiamo scorgere le stalle, ildeposito degli attrezzi, qualche filare di vite,piante da frutto, ecc. La stessa edera abbarbicataal muro, qualche vaso di fiori davanti alla porta

    di casa, l'ordine che si vede in ogni cosa, cidanno subito l'impressione che questo posto siaabitato da persone che amano il proprio lavoro ela propria casa, dedicandosi con cura anche allepiccole cose. Qui non si avverte il senso di unaagricoltura a livello tecnologico, con macchinari

    potenti e strutture grandiose, bens si Scopre iltocco della mano dell'uomo, il lavoro paziente,calmo ma tenace.

    Si va a prendere il latte, a sera, all'ora dellamungitura. Sembra ancora di assistere ad un rito.Si entra d'inverno nella cucina riscaldata dallastufa a legna, sulla quale sta cuocendo la cena,semplice e nostrana. Ci si ferma un po' achiacchierare e si parla di raccolto, di uva, difrutta, di piante, e anche del vitellino che deve

    nascere.Sono momenti belli da vivere, momenti cheancora ci sa regalare la gente dell'Arzia che, conla propria fatica e semplicit, difende e conservail bene di tutti: la terra.

    Anna B.

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    Giuseppe G.

    il conquistatoredi Ronago

    Raramente una buona regola concede eccezioni. Eppure la buonaregola che vuole la gente di montagna taciturna, riflessiva, introversa,concede proprio a Ronago una grossa eccezione.Uneccezione perfettamente tradotta in quel nostro concittadino che, pur appartenendo alleletta schieradei puri di montagna, riesce ad essere simultaneamente audace scalatore, animoso capo-cordata,temerario rocciatore ed inesauribile parlatore, irresistibile interlocutore.Questo vincitore di catene e contrafforti, dunque, e di corni, di picchi e di balze, di canaloni e di creste, dipareti e di precipizi, di vette e di ghiacciai: questo limpido ed indomito sestogradista, che parla di terribiliarrampicate mozzafiato, di ascensioni, di cordate, di discese, di traversate: questo inarrestabileparlatore, insaziabile lettore, che ha lhobby della presenza feriale presso una ditta chiassese; questaoriginale eccezione, nostro concittadino, lui, s, proprio lui, il Renato Croci.....

    Anche la stampa, particolarmente quella specializzata, ne ha scritto. Sissignori! Perch lultima everamente entusiasmante sua impresa, la conquista dellAlpamayo in Per (prestigiosa cima, montagnatra le pi belle del mondo) merita ammirazione e..... riconoscenza.In una societ sempre pi moralmente allo sfascio, un personaggio simile appare fuori dal suo tempo. Ildominare la natura, amandola e rispettandola, laccettare il rischio, il duellare in sfide a rischio anchemortale, senza, alcun, compenso, sa di idealismo allo stato puro. unimmagine forte: un Davide che vaverso un Golia sempre possente, temibile ed a volte anche spietato; dominare se stessi e non esseredominati o trascinati.....Un ronaghese che scrive il proprio nome in territorio peruviano merita quindi anche riconoscenza.Il gemellaggio ideale tra Lima e Ronago una realt che forse nessun altro ronaghese sapr o potrripetere: perch ignorarlo?A conclusione bene ci starebbe lintervista al Renato ma..... non potendo noi disporre di tutti i volumidellenciclopedia britannica, concludiamo esprimendo ... rammarico che uno sportivo puro qual subiscaancora linfelice infatuazione di una "vecchia signora" strisciata a lutto, vagabonda sui campi sportivinazionali.....

    La notizia giunta ieri in citt dalla Cordillera BlancaLa spedizione del CAIha vinto lAlpamayoLa piccola, ma omogenea ecompatta spedizione del ClubAlpino Italiano di Como haconquistato lAlpamayo, lamontagna peruviana di quasi

    6.000 metri (esattamente 5.947)considerata una fra le pi belle delmondo.La notizia giunta ieri pomeriggioda Huaraz, la Courmayeur dellaCordillera Blanca, da RiccardoSoresini in persona.Riccardo Soresini, Ferruccio Sala,Renato Croci e Mario Lo-pretehanno vinto, riuscendo nei lorointenti e dimostrando cheaffiatamento, allenamento etecnica sono le componenti

    vincenti del nuovo alpinismo anche

    per quipes con numero limitato dialpinisti.I quattro comaschi erano statinotati nei pressi del luogo dove stato fissato il loro campo base da

    unaltra spedizione italiana (pareveneta), che per il cattivo temponon ha avuto successo.La spedizione comasca - con lavittoria nel sacco sta orarientrando da Huaraz a Lima,capoluogo del Per, da doveprender il volo per lItalia dopoqualche giorno di meritato riposo.Larrivo previsto per il 13 luglio.Un grande successoindubbiamente quello ottenuto daiquattro comaschi: un risultato che

    d grande lustro anche

    allalpinismo italiano.

    dal quotidiano La Provincia

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    mi apra il baule !Mi apra il buleal dis ul futacun quelacent stranche sem mia bita a sentch'el borla gi 'n so la ainveci che s la u.Mi apra il buleal dis ul finanziere p magari al ga guarda nanca dent.

    Tt i di l' quela menada

    gh magari la fila fina s a la Brusadae tut parch ga n vn che fa l pignoche studia da guardia cum disan i svizarun quei vn che vr fas vide di so cap.

    Ma quel che fa vigni puse rabial' quan'che 'n dugana tacan a cicior,magari cun un amis, cun vugn che cugnosane 'n tant la fila la sa slunga.

    Ma piasares ves denta 'n di machin difruntalier che dopu vot-neuv'ur da laurda rientr in famigliamet i gamb sta 'l tavul, rilasas un zichinin

    o, 'nda la bela stagiun, vultas 'ndre a fa'n quei misterel..................

    e inveci no, gh' 'l finanza dananz che lacunta s; sun sicr che a ves denta 'n daqui machin li sa piegaria cun i litaniidi Sant, da la Madona e anca dal Signur,magari cun na quei invucaziun un p neuva,tacandas al nom di Sant quel d'un quei animal,comunque..................

    Sti pori fi per in luntan da cmagari han traversa l'Italia par vigni sofina chi, han las a c i gent, la murusa...

    e alura se podan fas amis un quei vugnin anca cuntent da videl, da fa d parolinsema........

    per parch ga fan mia tir da part lamachina e, intant che la cuntan so, fanpas i olitri, che magari, in strach dopona giurnada da laur e in specia c di s gent, di s amis, ....

    Finisi ch e forzi l' mei mia met ul nomparch anca me pasi tuti i di da la duganae voraresi mia che tut i d ma disesanMi apra il bule.

    Mi apra il buledice, il finanzierecon quell'accento stranoche. non siamo abituati a sentireche cade sulla ainvece che sulla u.Mi apra il bauledice il finanzieree poi magari non ci guarda neanche dentro

    Tutti i giorni quella storia

    c' magari la fila fin su alla Brusadae tutto perch ce n' uno che fa il pignoloche "studia da guardia" come dicono glisvizzeri, uno che vuol farsi vedere dai suoi capi.

    Ma quello che fa rabbia di pi quando in dogana chiacchieranomagari con un amico, un conoscentee intanto la fila s'allunga.

    Mi piacerebbe essere nell'auto dei frontalieriche dopo 8-9 ore di lavoro tornanoa casa, non vedono l'ora di rientrare infamiglia, mangiare, rilassarsi un pochino

    o nella bella stagione, fare qualchelavoretto ........................

    e invece no, cil finanziere chiacchiera;sono certo che ad essere in quelleauto si pregherebbe con le litaniedei santi, della Madonna e anche delSignore, forse con qualche invocazionenuova aggiungendo al nome dei Santiquello di qualche animale, comunque ..

    Questi poveri ragazzi per sono lontanida casa forse hanno attraversato lItaliaper venire fin qui hanno lasciato i parenti

    la fidanzata ........ed allora se possono fare amicizia conqualcuno sono anche contenti di vederlo,scambiare due parole ......

    per, perch non lo fanno accostaree, mentre parlano, fan passare gli altriche. magari sono stanchi dopo una giornatadi lavoro e sono attesi da parenti,amici ........

    Termino qui e forse meglio non mettereil nome, anch'io passo tutti i giornidalla dogana, e non vorrei che mi dicessero

    tutti i giorniMi apra il bule.

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    COME E DOVE NATA LA CROCEROSSA(2^ PUNTATA)Sullo scorso numero avevo accennato al nasceredella Croce Rossa e avevo parlato delle idee di HenryDunant, idee che sfociarono nella ConferenzaInternazionale di Ginevra del 22 agosto 1864. Inquesto articolo completo la storia della costituzionedella Croce Rossa come Ente Morale in ambitointernazionale. Il 17-2-1863 in un palazzo a Ginevra

    si riunirono cinque grandi uomini: Henry Dunant,che impieg tutti i tre anni e mezzo -trascorsi dallaguerra di Solferino perch il suo sogno potessediventare realt; Gustavo Moynier, gran benefattoremolto dotato di spirito pratico e organizzativo (sideve in effetti a Moynier se la Croce Rossa potessere istituita); il Generale Guglielmo Dufor e duemedici: Teodoro Maunoir e Luigi Appia. Questicinque importanti personaggi istituirono unaassociazione definita come : "Comitato dei cinque",che poi diverr "Comitato Internazionale

    permanente dei soccorsi ai feriti militari e quindiassumer il nome che porta ancora e cio:"Comitato Internazionale della Croce Rossa. Inquesta prima riunione furono gettate le basi dellafutura organizzazione, per ancora la Croce Rossacome Istituzione Internazionale non era statariconosciuta. Incomprensioni, diffidenze,preconcetti, impedivano a molti stati di prendereuna posizione ufficiale. Ma alla fine gli sforzi dDunant e di Moynier e altri collaboratori furono

    ricompensati; il 22 agosto 1864 i delegati di undicipaesi firmavano la Convenzione di Ginevra cheistituiva ufficialmente la Croce Rossa ed affermava ilprincipio della neutralit dei malati e feriti di guerra,riconoscendo la fondazione dei Comitati Volontari

    per il Soccorso sui campi di battaglia sotto egida diun emblema comune sacro a tutti i popoli: unaCroce Rossa in campo bianco.II 22 agosto una data storica per la Croce Rossa; laprima Convenzione di Ginevra comprendeva 10articoli che sintetizzarono le norme atte a renderemeno bestiale il martirio della guerra. Questi 10articoli sono stati il fondamento, il nucleo attorno acui si svolta e si svilupper la storia della CroceRossa. Aiutare concretamente chi soffre: ecco il veroimperativo della Croce Rossa. Questo principio

    applicato inizialmente solo in tempo di guerra,divenne, ben presto, valido e operante anche intempo di pace. Dopo la guerra del 14-18 la CroceRossa fu sempre pronta a intervenire in ognimomento e in ogni luogo nel mondo per aiutare levittime di alluvioni, terremoti, carestie e di altrecatastrofi determinate in gran parte da agenti"naturali". Inoltre la sua Organizzazione si sempreposta al permanente servizio della societ civile, inogni Stato del mondo in cui presente, perassolvere compiti di grande importanza e di

    altissimo valore sul piano sociale e umano.Sul prossimo numero conto di parlare della nascita,dei precursori, di come organizzata la Croce Rossain Italia.

    Grazia M.

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    situazione economicaUn elenco di cifre pu non voler dire niente, se dietro non c amore e un tuo

    pagare di tasca propria che danno un significato pi grande a dei numeri.

    Mi sembra che il resoconto del bilancio della nostra Parrocchia debba essereletto in questa luce: non sono spese o entrate che riguardano gli altri,ma sonomomenti della nostra vita e della vita della nostra comunit, che nel 1981 abbianovissuto insieme, prima con Don Matteo poi con Don Antonio.

    Ci sono, vero, ancora dei debiti a cui far fronte, dei lavori da progettare edelle iniziative da portare avanti, ma siamo fiduciosi perch sicuri di poter contaresulla sensibilit e sulla generosit di tanti fratelli.

    Grazie!

    ENTRATE

    Canestri 6.920.000.=Pesca 1.342.000.=Focatico 600.000.=Rocca 700.000.=Benedizione case eOttavario morti 1.215.000.=Raccolte S. Messe 8.188.700.=Candele 875.100.=Matrimoni, battesimifunerali, bussole, etc. 4.367.000.=Offerta Ambrosoli 5.000.000.=Raccolta carta 1.418.000.=Varie, giornalino, buonastampa, altre entrate 2.502.450.=TOTALE 33.128.250.=

    DA PAGARELavori casa parrocch. 4.348.000.=

    Prestiti C.P. 4.000.000.=

    Anche loro sono d'accordo sul bilancio ...

    USCITE

    Gasolio 4.332.000.=

    Nuova amplificazione 3.270.000.=Tasse, luce, telefonoassicurazioni 1.358.850.=Spese inerenti culto(sacrestano, ceri, etc) 1.698.000.=Spese attivit varie(oratorio, giornalinoentrate, etc) 2.073.500.=Lavori fognari 800.000.=Casa parrocchiale 13.800.000.=Reso prestiti C.P. 3.000.000.=

    TOTALE 30.332.350.=

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    hanno ricevuto il Battesimo

    Raffaele Francesco di Carmine e di Cortese Maria, nato il 13 ottobre , battezzato 1'11gennaioRamuscello Diana di Alessandro e d Merlo Giuliana, nata il 15 dicembre 1980,battezzata l11 gennaioArmandola Elisa Paola di Flavio e di Caramaschi Germana nata il 25 dicembre 1980,battezzata il 22 febbraioVan Zeyl Chiara di Albert e di Liberati Maria Pia, nata il 21 febbraio, battezzata il 22marzoCiceri Saverio di Rino e di Balatti Anna, nato il 12 febbraio, battezzato il 5 aprile

    Polese Guido di Orazio e di Pulcini Miriam, nato il 21 febbraio battezzato il 19 aprileCeccato Gregorio di Renato e di Fomasi Rita, nato il 13 gennaio, battezzato il 26aprileDi grazia Roberto di Mario e di Perin Laura, nato il 9 aprile, battezzato il 3 maggioMinotti Paola di Michelangelo e di Capiaghi Luciana, nata il 23 aprile, battezzata il 24maggioCirantineo Valentina di Antonio e di Jania Giuseppina, nata l11 maggio, battezzata il5 luglio

    De Rinaldis Andrea di Adamo e di Gasparini Maria Grazia, nato il 7 settembre,battezzato l11 ottobreRezzonico Andrea di Francesco e di Vella Tiziana, nato il 1 settembre, battezzato il 18ottobreCerabona Aldo di Vito Nicola e di Bertolini Dina, nato il 10 agosto, battezzato il 18ottobre

    hanno celebrato il Sacramento della Cresima il 26 aprile

    Anselmi Alberto Arzuffi Adriana

    Conconi Paolo Arzuffi ClaudiaFerrazzo Pietro Bernasconi MonicaFontana Walter Gavioli MagdaMambrini Roberto Gobbi CaterinaMarchette Massimiliano Livio MichelaMerlo Mario Radaelli Maria GraziaReginato Bruno Zaccaria Marianna

    Varraso Ivan Michele Nicolini Carla

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    hanno celebrato la Prima Comunione il 10 maggio

    Arzuffi Massimo

    Di Gregario MaruskaDe Zorzi MorenaGalli ElenaGrisoni GianniLambrughi EmanueleMantova FlorianaMoro IsabellaSimioni PatriziaZaccaria DomenicoBianchi AlessiaDe Donati DiegoFilacchione CorradoGhielmetti RaffaellaIania MariaLazzarini FabianoMerlo TizianoRobbiani IsabellaTavasci Tatiana

    si sono uniti in MatrimonioVen Antonio con Fortin Paola il 24 gennaioManocchia Pasquale con Rogantini Bianca il 27 giugnoScuffi Romano Umberto con Clerici Tiziana Maria il 5 settembreBianchi Franco con Mazzucchi Rosalda il 28 dicembre

    ci hanno lasciatoDonadini Filomena di anni 70, morta il 13 gennaioFasola Ugo di anni 75 morto il 10 aprile

    Martinelli Angelina ved. Montagna Luigi di anni 78, morta il 17 aprileCurti Rocco morto il 27 aprile, di anni 66Parolo Carla Delogu di anni 53, morta il 27 aprileRotili Lelia Maffei di anni 48, morta il 16 maggioLedda Sebastiano di anni 29, morto il 13 giugnoGhielmetti Eleonora ved. Ghielmetti, di anni 82, morta il 16 giugnoMarchetto Dino di anni 45, morto il 3 luglioBernasconi Maria Bambina ved, Fasola, di anni 73, morta il 6 luglioBianchi Luigi Antonio, di anni 80, morto il 29 luglioTavasci Domenico, di anni 67 morto il 2 settembre

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