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Giornalini della Parrocchia: 1981-1991 Don Antonio Fraquelli

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o madre che ci conosci tuttisii sempre con i tuoi figli!

Madre di Dio e Vergine!Ti chiama beata la generazione degli uominiche vivono in questo ultimo scorcio del secondomillennio dopo Cristo.

Nell'anno mariano ti abbiamo seguita sul sentierodella tua visitazione.

La Chiesa nel Concilio Vaticano II ha imparato aguardare a Te come alla sua viva e perfetta figura.

La Chiesa dei nostri tempi l'ha di nuovo imparato.Ha professato ancora una volta che tu, Beata Vergine,precedi nella peregrinazione della fede.

Soccorri il tuo popolo che cade,ma pur anela a risorgere.

La Chiesa ha raggiunto nella Beatissima Vergine Mariala perfezione, con la quale è senza macchia e senzaruga.

Anche noi abbiamo incominciato il nostropellegrinaggiodella fede con te, noi generazione che siavvicina al terzo millennio.

Tutto quest'anno che sta per terminare è stato iltempo degli "occhi" innalzati.L'anno mariano finisce oggi. Ma non finisce il tempodegli occhi "innalzati" a Maria.

È la preghiera che il Papa Giovanni Paolo II ha recitato ilgiorno 15 agosto, al termine dell'anno mariano: la facciamonostra, ci impegniamo a viverla ogni giorno, perché conl'aiuto della Madonna e guardando a Lei come a unaMamma, sappiamo ringraziare Dio e riconoscere i doni delSuo Amore.Siamo certi che, seguendo la Madonna, potremo vivere in unmodo più bello e più generoso la nostra vita, riusciremo adire in ogni circostanza il nostro "si" alla volontà di Dio, albene che siamo chiamati a fare, troveremo sempre dentro dinoi e attorno a noi la forza di amare, di perdonare, diconsolare, di accogliere la vita come un dono.Con questo spirito la nostra comunità parrocchiale si preparaa vivere la festa in onore della Madonna, raccogliendo unadevozione che dura da secoli e che si impegna a tener viva.

don Antonio

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Il programma della festa

La preparazioneGiovedì 25 per le confessioni:Venerdì 26 giovedì 25 agosto dalle ore 15Sabato 27 agosto - ore 20 sono invitati

i bambini delle elementariogni sera sarà presente donAlbino che guiderà la nostra venerdì 26 agosto dalle ore 15preghiera e la nostra riflessione. sono invitatiÈ un'occasione per ritrovarci i ragazzi della mediainsieme a preparare la festa in dalle ore 20.30onore della nostra Madonna. i giovani e i ragazziSarà anche possibile celebrarecon comodità il sacramento della sabato 27 agosto dalle ore 15penitenza per condividere insieme per tuttialla devozione alla Madonna ildono della Parola e dellapresenza di Gesù.

Domenica 28 agosto

Festa dellanostra Madonna

ore 7.30 S.MESSA

ore 10.30 S. MESSA SOLENNEore 14-30 PREGHIERA DI LODE

ALLA MADONNA -PROCESSIONE -BENEDIZIONE -BACIO DELLA RELIQUIAINCANTO DEI CANESTRI

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Una vita che si donaadre del Redentore!Madre degli uomini edelle nazioni!M

A te. fiduciosi,affidiamo l'intera umanitàcon i suoi timori e le suesperanze!

Non lasciarle mancare laluce della vera sapienza!

Guidala nella ricercadella libertà e dellagiustizia per tutti!

Indirizza i suoi passi sullevie della pace!

Fa che tutti incontrinoCristo. Via, Verità e Vita!

A Maria ...Ti guardo e contemplo: sei la nostra Madonnasei impressa nell'animo di ogni donnati guardo...e penso alla tua vitavissuta in lode perenne a Dio gradita.

L'Ave dell'Angelo ti è giunto inaspettatoe forse il Tuo animo ha un poco turbato,ma subito, pronta, dici il Tuo "si"e per tutta la vita sarà sempre così.

Ti vedo solerte, in tutta frettaad aiutare la cugina Elisabetta;poi, china, ad adorare il Bambinonato da Te, per volere divino.

Ti vedo in fuga, con Giuseppe e il Figlio,provando cosi l'amarezza dell'esilio;chissà quanto pensavi al tuo focolareche a Nazareth non potevi rivedere!

Al Tempio Gesù hai presentatoil vecchio Simeone lo ha abbracciatoguardandoti poi, ecco, ti prediceun futuro non tanto felice.

Ma Tu serbi tutto nel cuorein silenzio accetti gioia e dolore,con ansia cerchi il Bimbo smarritoche ti parla di un Padre dal volere infinito.

Ti vedo trepida, come ogni mammache alimenta nel figlio la fiammadella fede, della bontà e dell'amorepronta a servire, a donare con il cuore.

Alle nozze di Cana sei mediatricecondividi l'unione di una coppia felice,quando ti accorgi che manca il vinochiedi a Gesù l'intervento divino.

Con le pie donne sali al Calvario,ciò che ti sorregge è davvero straordinario,segui il Figlio, flagellato, schernito,che muore, in croce stremato e sfinito...

Ma non ti ripieghi sotto il grande dolore,il tuo cuore si dilata d'immenso amoreperché il Figlio Madre ti faràdell'intera, redenta, umanità.

E continui l'opera di redenzioneche Lui ha ottenuto con la sua passione;assisti gli undici nel Cenacolo in attesadello Spirito Santo che fonda la Chiesa.

L'Anno Mariano a Te consacratoabbiamo ormai così terminato,ma non finisce la Tua protezioneche invochiamo con gran devozione.

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GIOVANNI PAOLO II

reginadel cielo,salve!Regina del Cielo, rallegrati donna santissima, salve!Con l'Anno Mariano che stiamo concludendo, la Chiesa è stata "chiamata non solo aricordare tutto ciò che nel suo passato testimonia la speciale, materna cooperazione dellaMadre di Dio all'opera della salvezza in Cristo Signore, ma anche a preparare, da partesua, per il futuro le vie di questa cooperazione: poiché il termine del secondo Millenniocristiano apre come una nuova prospettiva" e orienta al tempo stesso il nostro sguardoverso la Madre del Redentore.In questi anni "desideriamo rivolgerci in modo speciale a colei, che nella "notte" dell'attesadell'avvento del Verbo cominciò a splendere come vera "stella del mattino", attraverso unamaturazione dei valori che l'esperienza dell'Anno Mariano ha appena finito di far risaltare,sia nello studio che nell'evangelizzazione, nella carità e nella cultura.Poniamo da oggi fiduciosamente sotto la vigile intercessione di Santa Maria, sorella emadre della Chiesa il traguardo del Duemila e la prospettiva del terzo Millennio,consapevoli che la nostra vera meta è il Regno, per altro già iniziato con l'ascensione diGesù Cristo e con l'assunzione corporale di Santa Maria ed ora coesistente con la storia,oltre che essere suo vertice e suo termine.Il terzo Millennio resta, comunque, per noi orizzonte di riflessioni assai stimolante, perchéci costringe a guardare avanti in speranza. Santa Maria è la guida di questo nuovo esodoverso il futuro, che affrontiamo come una liturgia della soglia, pellegrini con lei versol'Assoluto e l'Eterno.

preghiera del PapaO Santa Maria, vergine degli inizi,fidenti ti invochiamoalla trepida soglia del terzo Millennio di vita della santa Chiesadi Cristo:Chiesa già tu stessa, tenda umile del Verbo,mossa solo dal vento dello Spirito.Misericorde accompagna i nostri passiverso frontiere d'umanità redenta e pacificae rendi lieto e saldo il nostro cuorenella sicurezza che il Drago non è più forte della tua Bellezza,donna fragile ed eterna,salvata per prima ed amica di ogni creatura,che ancora geme e spera nel mondo.Amen.

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anno mariano v.v.

con la Madonna verso il Duemila

In questi giorni si conclude un annodedicato interamente a Maria.Alla vigilia del 3° millennio dell'eracristiana, desideroso di porre in risaltola speciale presenza della Madre delSignore nel mistero di Cristo e della suaChiesa in cammino verso il regno, ilPapa decise di proporre all'attenzione diciascun cristiano la figura dellaMadonna. Nell'indire un anno cosìsingolare egli mosse dalla convinzioneche una tale occorrenza sarebbe statasicuramente utile per promuovere lavita di fede attraverso una spiritualità edevozione mariana sempre piùconsapevole e autentica.Io penso che nell'animo di ciascuno dinoi sia rimasto impresso almeno unqualcosa dei diversi momenti che cihanno visti uniti in occasione diquest'anno speciale. Come non pensare,ad esempi9, al semplice eppurbellissimo pellegrinaggio compiuto alsantuario di Chiesa Alta a Drezzo? Adetta di molti questo è stato un anno digrazia che ha profondamente incisonella vita della Chiesa. Ed anche se nonè possibile cogliere nelle manifestazioniesteriori quel che avviene nellaprofondità dei cuori, dove soprattutto sisviluppa la devozione alla Madonna edove più copiosi frutti avrà portatoquest'Anno Mariano, ci è possibiletuttavia fare alcune confortanticonsiderazioni.La prima credo vada rivolta al mondo

giovanile. Penso infatti ai molti giovaniche in questi mesi hanno animato i tantisantuari Mariani. Penso ai tanti di loroche hanno finalmente- scoperto inMaria una compagna lungo i camminidella vita ed una creatura che ha saputomettere a frutto in modo meravigliosotutte le capacità disponibili neldedicarsi al servizio di Dio.Ritengo inoltre giusto sottolineare ilgrande contributo offerto da quest'annoal dialogo ecumenico fra cattolici edortodossi, nonché la riscoperta di alcune preghiere tradizionali ed infine ilgrande risveglio della devozione allaMadonna accompagnato da parecchieiniziative in campo caritativo.Un anno, quello che abbiamo vissuto, icui frutti continueranno ancora permolto tempo.Un anno che, facendo nostre le paroledel Papa: "costituisce una tappa pertutti noi, per vivere più profondamentequelle verità sulla presenza della Madredi Dio nel mistero di Gesù e dellaChiesa, non dimenticando che unaspiritualità mariana autentica ci fa tuttipiù vicini a Cristo, perché non vi erapersona più vicina a Gesù di SuaMadre".Rimane sempre splendidamente validodunque l'antico e dimenticato adagio:"Ad Jesum, per Mariam - in. SpirituSancto-.. (Andiamo a Gesù attraversoMaria, nello Spirito Santo).

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noterelle sulla nostra festa

la pesca: silavora insiemeIn queste settimane abbiamo lavoratoparecchio per preparare la pesca che ognianno proponiamo per la festa della nostraMadonna..Non sembra, ma ci vogliono tante cose etanta esperienza, perché tutto vada bene.La prima cosa che facciamo è quella diraccogliere i vari oggetti coinvolgendo ungruppo di ragazzi e di persone piene dibuona volontà. Si gira casa .per casa e giornodopo giorno arrivano i premi più disparati..A volte si è pieni di fiducia altre volte inveceti scoraggi perché magari non trovi larisposta che avresti desiderato.Segue poi il. lavoro di dividere gli oggetti,selezionarli e catalogarli: è un lavoro delicatoe spesso si vorrebbe mettere in palio solocose belle e utili, ma poi si deve fare come sipuò.Si passa quindi alla numerazione dei varipremi.Infine ci sono da ragliare e poi arrotolare ibiglietti e qui viene fuori tutta l'abilità e laprontezza dei vari ragazzi e delle ragazze.Quando arriva la festa, un gruppo di ragazzie di giovani si dà la sveglia molto presto

perché alle quattro si comincia a ordinare ipremi negli scaffali: è ancora buio, ma non sipuò aspettare, perché per le otto bisognaessere pronti perché arriva la gente.Quando inizia la vendita dei biglietti siassiste a scenette molto gustose e a volteanche imbarazzanti: c'è' chi è contento esoddisfatto dei premi, chi si lamenta perché"pesca" solamente caramelle o foulard, chiinvece vuole una cosa, ma resta sempredeluso.In ogni caso penso che sia sempre bello"pescare" e vedere che anche con poco siriesce a fare molto.

i canestri:un dono chesi rinnovaI canestri sono dei doni che una famigliadona o compera per aiutare la vita dellapropria comunità parrocchiale.Sono una antichissima tradizione, cheprobabilmente appare quando i vari capifamiglia offrivano al parroco parte del lororaccolto e il parroco le offriva al miglioreofferente.Ho scoperto che un tempo venivano offertele uova, le "gallette", l'olio, o addirittura untaglio di fieno o di bosco.Nei libri di cassa della nostra parrocchia sipossono ricavare tante notizie interessantiche riguardano la vita di Ronago.Comunque, anche oggi è sempre bellovedere questa "gara" prima e dopo,soprattutto perché si mettono in motosentimenti e reazioni che oltre a unatradizione fanno riferimento a una profondasensibilità.Ripensando all'incanto dei canestri,

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mi ricordo un semplice episodio che ho vissutoquando ero bambino al mio paese.Durante la festa in onore della Madonna,terminata la processione, un mio zio saliva su untavolo e iniziava a incantare i vari doni.Quell'anno tra i doni c'era un bell'agnellino: miera piaciuto subito e avevo chiesto a mio papa dicomperarlo. Però il prezzo si alzava sempre più emi rendevo conto che l'agnellino si allontanavacon mio grande dispiacere. Quando ormai avevoperso ogni speranza, il papa mi si avvicinò e midisse che era disposto a fare un grosso sacrificio,perché faceva contento me, e nello stesso tempodava un sostanzioso aiuto alla Chiesa.L'agnellino arrivò a casa mia e diventammosubito amici e mi fu di tanto aiuto perchéquell'inverno mi ammalai e fu come avere incasa un amico.È sempre bello donare e fare del bene!

la processione:un atto di devozione

Ogni volta che partecipo a una processione,faccio a me stesso la promessa di renderlasempre più viva e partecipata, perché a volteho l'impressione che ci sia parecchia genteche la vive in modo piuttosto astratto esuperficiale.Poi una cosa, poi quell'altra non mi è maistato possibile fare qualcosa di diverso e dimigliore.Però è un fatto che partecipare a unaprocessione pregando, meditando ecantando è un gesto molto denso disignificati.È un dire a noi stessi che vogliamocontinuare a vivere insieme, piccoli e grandi,giovani e anziani, animati da una stessa fedee sostenuti da una medesima devozione. Èun mettere nelle mani del Signore e dellaMadonna la nostra vita. È un rinnovare unaconvinzione che la nostra vita ha senso e ha

valore se noi sappiamo alzare gli occhi alcielo, al traguardo a cui tutti noi dobbiamoarrivare.Diventa anche un impegno preciso perchédiciamo a noi stessi che vogliamo continuarea percorrere la stessa strada...Mi ha fatto piacere sentire che ci sono alcunefamiglie che hanno chiesto di cambiare ilpercorso della processione perché cosipasserebbe anche davanti alla loro casa. È unsegno molto bello perché vuol dire che si ècapito il significato della processione e chequindi vale anche la pena di farne oggetto didiscussione, assieme a tanti altri argomenti.Per ora cerchiamo di partecipare numerosialla processione in onore della "nostra"Madonna e di viverla con tanta devozione eraccoglimento.

d. a.

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progetti di mezza estate d. a.

campane, confessionali,ancora banchi ...In questi mesi mi è capitato spesso disentire pareri favorevoli sulla nostrachiesa. E a dire il vero sono rimastosoddisfatto perché significa che i lavori chesono stati realizzati in questi anni hannocreato un ambiente più accogliente chefavorisce la preghiera e il raccoglimento.Ma penso che tutti i ronaghesi debbanoandare fieri della loro chiesa, perché ècome un po' la loro casa, la casa cherichiama loro tanti momenti belli epurtroppo anche meno belli della loro vita.I lavori che abbiamo fatto sono statipossibili proprio grazie alla generosità ditutti indistintamente e sono lì atestimoniare una fede e uno spiritoveramente comunitario.

Ma mi è anche capitato di ritrovarmi apensare ad altri lavori che, pur nonessendo urgenti, però hanno una loroimportanza. Li ho chiamati "progetti dimezza estate"... per far capire che sonointerventi che vanno fatti appena ci saràpossibile, perché si sa quando e come siparte, ma non si sa dove e come si arriva.

Allora per adesso progettiamo... e poivedremo.

Dopo aver sistemato in questo anno iltetto della sacrestia, rifatto alcuni armadi eprovveduto a risanare le grondaie dellachiesa con scossaline di rame, ci si èpresentata la necessità di intervenire sullostabile della Scuola Materna. Anche lìsiamo partiti dall'impianto diriscaldamento da modificare, siamoarrivati agli infissi sia della scuola chedell'abitazione delle suore. Poi è risultatoindispensabile rinnovare l'intonaco ditutto lo stabile, perché presentava deisegni di vecchiaia. A dire il vero non so atutt'oggi a quanto ammonta la nostraspesa, perché sto aspettando le variefatture, però, data la quantità dei lavori,non si può certo stare allegri.

Nonostante tutti questi interventi, nelleultime sedute del Consiglio diAmministrazione della Parrocchiaabbiamo affrontato il problema dellaelettrificazione delle campane. Dopo aver

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chiesto diversi preventivi, ci siamotrovati davanti a due soluzioni:

- elettrificare le tre campane esistenticon un nuovo sistema computerizzatocon tutti i vari accessori per una spesadi L.20.000.000;- oppure aggiungere altre due campaneche permetterebbero di impiegaremeglio l'impianto computerizzato e dicreare un concerto più completo peruna spesa di L.40.000. 000.Milione in più milione in meno la spesaè una di quelle che si fanno una voltaper sempre e che lascia un segnoincancellabile nella vita di unaparrocchia.Sarebbe interessante conoscere ilpensiero di tutta la comunità, prima diprendere una decisione... ma forse èpretendere troppo, sia perché ci si"fida" ancora di quello che decide ilprete, sia perché a volte non si osa direil proprio parere. Ma aspettiamo...chissà che non sia la volta buona.

Nello stesso tempo è emerso anche ilproblema dei confessionali che sonoveramente "finiti".Si tratta di trovare un confessionaleche permette a tutti di celebrare inmodo discreto e riservato il sacramentodella penitenza.

La spesa non dovrebbe essere grossa,ma a questo punto manca un'ideaprecisa, però ci stiamo pensando.

Da ultimo, mentre ero, in chiesa ungiorno e guardavo i due coretti, misono reso conto che l'arredamento e lesedie oltre ad essere in disordine espesso fuori uso, non sono moltopratiche e creano confusione. Mi èvenuta l'idea di cambiare le sedie condei banchi che renderebberol'ambiente più omogeneo e piùraccolto.Ho pensato anche qui a un eventualefinanziamento fatto da famiglie o dapersone che volessero ricordare unapersona cara, un avvenimento dellaloro vita... i banchi necessari sarebberoall'incirca 18 e la spesa per ogni bancosi aggirerebbe sulle 500.000.

A questo punto con i miei progetti dimezza estate mi fermo, perchéqualcuno può pensare che il caldo diquesti giorni non mi abbia fatto tantobene o mi abbia fatto perdere il sensodella misura.Può anche darsi, ma credo che al di làdi tutto ci sia in me un grande amorealla nostra comunità come penso ci siain tutti voi.Possiamo sempre pensarci e tentare!

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una devozione diffusa anche a Como

La Madonna della CinturaII borgo di Sant'Agostino è situato nel la zona piùtipica della città, quella posta accanto al lago,dove un tempo sorgeva il porto della città e dovel'acqua lambiva la riva, giungendo addirittura findavanti alla Chiesa dedicata a Sant'Agostino;leggendo le descrizioni fatte dagli storici apparetutto un mondo che sembra oggi trasformato edimenticato.Verso la fine del 1500 durante la sua visitapastorale il Vescovo Ninguarda parlava del molo,dove si raccoglievano le navi che percorrevano illago, munito sull'estremità da due torri, in cuitrovavano posto le guardie per la difesa dellalocalità, molo che veniva chiuso durante le notticon una catena e con un cancello di legno, cheimpedivano l'entrata e l'uscita nelle ore menosicure della giornata.E qui la vita trascorreva senza apparenti difficoltà,caratterizzata dalle figure delle lavandaie che sirecavano alla riva per lavare i panni; su questoscenario risalta la religiosità della popolazione,manifestata dal gran numero di processioni e diconfraternite sorte nella zona.Una di queste confraternite, quella dei Cinturati,trovò la sua origine nella immagine marianaconservata nella Chiesa del borgo.Al suo interno, infatti, si può osservare vicino alsecondo altare laterale una statua in legno dellaMadonna, collocata dall'Arciprete CherubinoPizzala rappresentante la Beata Vergine Madredella Consolazione, che regge il Bambino sulbraccio sinistro e colla destra una cintura, la qualele da il nome di "MADONNA DELLA CINTURA".Perché tale immagine?La devozione è legata a una pia leggendaintrodotta nella nostra città dall'ordine degliAgostiniani che ressero la Chiesa nel periodoantico.Alcuni autori classici scrivono che nel 371 muorePatrizio, marito di Monica, madre diSant'Agostino; la santa vedova ricevetteun'apparizione con cui la Vergine, vestita di nero

in segno di lutto, le offriva la cintura di pelle chele cingeva i fianchi, invitandola in tal modo arispettare lo stato vedovile.L'episodio è ricordato anche da una vecchiastampa, riproducente la vecchia statua ora nonpiù esistente nella dedicata al Santo Vescovo diIppona, dove la cintura appare offerta non solodalla Vergine Maria, ma anche dal Bambino Gesùinsieme a un mazzo di rose. Gli Eremitani diSant'Agostino arrivarono nel secolo XII,adattando il metodo di vita richiamato negli attidegli apostoli, in riflessione e in preghieraportando l'esempio alla popolazione. Da taleopera nacque la Confraternita della Cintura,prima a Bologna, autorizzata nel 1439 da parte diPapa Eugenio IV, poi eretta in Arciconfraternitanel XVI secolo da Gregorio XIII; tale confraternitaappare in seguito a Como nel XVII secolo,ricordata per la prima volta in un documento del14 settembre 1612, riportante le convenzioni tra iPadri di Sant'Agostino fuori Como e i Confratellidella Veneranda Confraternita dei Cinturati dellaNatività della Beatissima Vergine Maria, erettanella veneranda Chiesa di Sant'Agostino.Una devozione perciò continua e radicata nellanostra città.Si può essere d'accordo o meno sul contenutodella leggenda che nel corso dei secoli ha accesola devozione dei popolani del borgo, ma non sipuò di sicuro dimenticare il valore legato allafigura di Maria, consolatrice degli uomini, cosìvicina nel suo dolore alle sofferenze umane, aidolori dell'umanità, che in essa riesce a trovare laforza per superare i momenti di sconforto.Ritornano a tal proposito alla mente le belleparole di Sant'Agostino, che, riflettendo sulmomento di dolore della madre, così scrive nelleConfessioni: "Tu l'esaudisti e non disdegnasti lesue lacrime che bagnavano copiosamente la terrasotto i suoi occhi in ogni luogo in cui essapregasse. Tu l'esaudisti”.

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agosto nostrano con la festadella Madonna mario m.

Non fa in tempo a chiudersi la festa di S.Anna, ad Albiolo, che - quasi come unasequenza tutta di feste mariane - seguonodi rimando da un paese all'altro della zonala "Madonna degli Angeli" sul colle di S.Maffeo a Rodero, la "Madonna di gésa avolt" a Drezzo, contestuale a quella diBizzarone, e poi la Madonna della Cinturaa Ronago contestuale alla "Madonna delBuon Consiglio" a Paré...È il modo con cui le vecchie generazionidei nostri antenati rendevano vivo, conuna grande carica di religiosità,la loropovera estate, spesso contrassegnata dacarestie o da pestilenze. E le campane lasola campanella di "gésa a volt", oppure letre campane di Ronago spandevano nellavalle i loro rintocchi d'allegria perannunciare la festa,...Quale attesa c'era in noi bambini, perassaporare l'emozione di salire sulcampanile dietro i più grandicelli, che sulla

tastiera di ferro, collegata ai battacchidelle campane bloccate, si esibivano neiloro “concerti” tramandati di generazionein generazione...E che sensazione diversa vedere ilpaese .dall'alto, con le case sparse, lepicco le aiuole di orti e giardini, labiancheria stesa al sole...La tradizione continua ancora oggi. ..machissà, forse in un clima, con un saporediverso: è un diversivo, un sovrappiùrispetto ad una quotidianità già troppofarcita di feste, nella opulenza di oggi.Allora, la nostra povertà, la frugaleconduzione di vita imperniata quasi tuttanel paese, rendeva forse più saporosa ladiversità di quella festa, chissà …!?Ma ciò che è bello, ciò che fa continuità, èche questa festa ha radici nei secoli. Nellamia ricerca in corso per scrivere un libro distoria ronaghese, ho trovato un episodioquasi divertente in proposito. E come aitempi miei, o al giorno d'oggi, c'è chi sisente infastidito dal suono delle campaned'allegria, così ce n'era pure in passato.Ma veniamo subito al gustoso episodio,da collegare alla festa della Madonnadella Cintura dell'anno 1837, che vedecome protagonista tale DanieleDonegana, possessore arrivato a Ronagonel 1821 acquistando beni già dei Franchia Merlina (antecessore dei Raschi), cheaveva in quegli anni il maneggio delComune,Nell'Archivio Comunale si conserva unasua lettera indirizzata alla Imperial RegiaDelegazione Provinciale di Como (la"Prefettura" di allora, per intenderci), chedice testualmente: "II riverente sottoscrittoDaniele Donegana Deputato Politico diRonago a scanso d'ulteriori inconvenientiin conformità di suo istituto trovasi indovere di riferire a quest'InclitaMagistratura qualmente nella sera

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segnatamente di sabato ultimo scorsos'ebbe senza di lui saputa e in apertaopposizione ai Politici Regolamenti asuonare a festa le campane di quellachiesa parrocchiale più oltre le otto, edanzi più verso le nove, per la qualcosa nelgiorno successivo chiamato all'ordine ilsagrista Luigi Ghielmetti gli feceintimazione che dovesse d'allora in poiastenersi dal suonar le campane dopol'Ave Maria della sera, prevenendo peròche tale avvertenza dell'Agente Comunaledi lui fattore, permettendogli però che soloqualche istante oltre l'Ave Maria sipotesse suonare. Il predetto agentecomunale venne quindi ad avvertire loscrivente essere il sacrista stato chiamatoe fortemente sgridato da quel reverendosignor Parroco Giò. Porro e dall'ingegneree fabbriciere signor Tamanti perchévolesse impedir di suonar di festa nellesere, e che da quel punto in avanti nondovesse dar retta ad altri fuorché a loro, inconseguenza di che anche ieri suonossifestivamente in fino alle nove meno unquarto.Tale recidiva inobbedienza a sfregio

eziandio dell'Autorità superiormenteconferitagli, a rimuovere lo scandaloperciò inferto in quei comunisti (= abitantidel comune) che per tale procedere porràin non cale (= non terrà in debito conto) ilrispetto alle Leggi non men che quellodovuto a pubblici funzionari, l'esponenteinteressa la saggezza ed equità dicodesta Benemerita Imperial RegiaDelegazione Provinciale, onde preso inconsiderazione l'esposto voglia degnarsipraticare contro i Rei prevenuti quellemisure che stimerà di giustizia ed in talefiducia rispettosamente si rassegnaDaniele Donegana, deputato politico.

Como, lì 29 agosto 1837.

Che ne dite?Eppure c'è ancora oggi gente cui non dàfastidio alcun rumore di auto, di moto emotorini, di strombazzamenti di ogni tipo.Ma le campane...oh le campane...Per fortuna la festa della Madonna vienesolo una volta all'anno! O no?Auguri !

II gruppo FOOC E FIAM si sente in dovere di ringraziare la popolazione diRonago, le ditte e i vari commercianti che hanno contribuito con tanta generositàall'iniziativa di una sottoscrizione per mantener viva la tradizione dei fuochiartificiali in occasione della festa della nostra Madonna. La cifra che è stataraccolta si aggira sui tre milioni.Il gruppo si augura di poter continuare con sempre più grande entusiasmo ecollaborazione le sue attività e aspetta tutti al "Capannone" presso il Centroparrocchiale per degustare tante specialità e per ammirare i fuochi.

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riflessioni ecologiche

c'è ancora amoreper la natura?Da quassù. adagiato fiducioso e quieto nell'amplesso di sua città-madre, ispira soave tenerezzail sonnolento e sublime Lago.Il mai avvenuto suo gemellaggio con il più celebrato abbraccio che piazza S. Pietro riceve dalberniniano colonnato non lo angustia affatto: lui si riconosce e si mostra come opera divina!Incastonato in una geografia di poetici paesaggi, abbracciato da luminosi giardini, avvolto insinfoniche variazioni 'di verde, vezzeggiato ed accarezzato da luci festose questo gioiello delCreatore, sospinge l'anima ad impulsi di serenità, a motivi di bontà e riconciliazione, arincuoranti e liberatori sospiri...E1 bello il Lago, così, di primo mattino!Ma... tanta avvenenza, tanta sorgente di gioia, di vita, di amore, oggi non corrisponde piùall'altrettanto sua superba apparenza: oggi il Lago ha le viscere maledettamente macerate darifiuti, avvelenate da subdolo e mortale inquinamento: è agonizzante!Quello che appare ai nostri occhi ancora acqua rilucente non altro che un pietoso velo dilacrime, una velata aggregazione di lacrime*pietoso velo di lacrime, una velata aggregazione di lacrime di Cielo! Implacabilmenteaccomunati in eguale e tremenda agonia: città-madre avvelenata da progresso e divorata daillimitata voracità di consumismo, Lago fatalmente, innocentemente vittima!…...È l'Alba.Angustiato, alzo lo sguardo come per liberarmi da pensieri tanto inquietanti, da realtà semprepiù sconvolgente!L'Alba, gaudio del poeta, occhio del pittore, luce del Creato, respiro dell'anima, richiamo allavita, immagine divina, volto della Madre del Creatore..., l'Alba non è più dono vivo, più nonstimola energie il suo annuncio, più non trasmette i suoi secolari vigorosi impulsi vitali!15

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Il nostro nuovo giorno senza Dio, senza il sorriso di sua Madre, il nostro nuovo giorno con ilNulla, ha allontanato da noi anche l'Alba! Dall'Alba, già al suo primo apparire, si fugge: la gente,rinchiusa in variopinte lamiere, assonnata, affannata, già stanca, spesso depressa, illusa,spensierata, indifferente, superficiale... si rincorre, si sorpassa, si incrocia, si sbeffeggia nel piùassoluto disinteresse della Stella del Mattino!Nell'Alba non si vuoi più leggere alcun messaggio divino, alcun materno invito, i nostri pensierinon appartenendo tanto a Dio Creatore quanto a più futili, ma seduttori riflessi di opereumane...All'Alba più non spalanchiamo, con l'antico solenne ed ampio gesto delle braccia le finestre alsuo gioioso incontro: oggi rolliamo immusoniti, con occhi appesantiti e tristi, lamentosetapparelle di fredda anonima plastica, senza alzare più, riconoscenti, lo sguardo verso la Stelladel Mattino per solidale grazie al Dio della Luce che sempre luminoso riappare a dominare ilPrincipe delle Tenebre, ogni mattino!

È dissacrazione del Creato!…...Uno stagnante velo di fumi, di gas, di aria inquinata, di miasmi, appare intanto via via semprepiù consistente sopra la città: un diaframma teso a separare l'Alba dall'ignobile ed assurdopagano risveglio della moderna città. Forse è la stessa città a volersi inconsciamente ricoprireper un non ancora totalmente estinto pudore...Ma la sentenza del Giudice sarà inequivocabile: "Del resto io vi dico : nel giorno del Giudiziosarà usato meno rigore col paese di Sodoma che con voi"!...

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GREST '88 dal 29 agosto al 18 settembre

oggi è se sorridi mariangela

Ormai l'estate è finita, e per i bambini eragazzi della nostra parrocchia "finedell'estate" significa anche "inizio del GREST",l'oratorio estivo che quest'anno occuperà leultime tre settimane dell'estate.Come nei GREST precedenti, anche in questoci sarà un tema conduttore, una storia chepermetterà, giorno per giorno, di analizzare idiversi aspetti della vita, di riscopriredeterminati valori che i ragazzi dovranno tenerpresenti e cercare di concretizzare nelleattività e giochi nei quali saranno impegnatisenza poi dimenticarseli una volta tornati acasa.Quest'anno è stata scelta la favola "II flautista

e la figlia del re", che narra di una principessache, nonostante la sua ricchezza, soffreperché sola e triste. Solo un vecchio flautista,ormai sordo, riuscirà a farle tornare il sorriso ela gioia di vivere, suonando per lei. Ogniragazzo avrà un foulard e un porta chiavi suiquali sono stampati i simboli del GREST 88.Ciascun partecipante verrà inoltre dotato di uncartoncino che gli sarà utile per l'esame dicoscienza alla fine di ogni giornata.La miglior conclusione di queste righe e senzadubbio il motto di questo nostro GREST 88:OGGI È SE SORRIDI; una lezione di vita chetutti, non solo i bambini dobbiamo imparare.

da consegnare a. don Antonio o agli incaricati,versando L. 5.000 per le varie spese e per ilmateriale, foulard, portachiavi e tutto il resto

Nome ….........................................................

Cognome …................................…................

Via …............................................n. …...........

classe frequentata ….......................................

si impegna a partecipare al GREST '88 e viverecon uno spirito di amicizia e di collaborazionetutte le varie attività.

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Vi aspettiamo sorridenti,per suonare tutti insiemele festose e magiche notedell'amicizia, del bene,della simpatia e dell'allegria.

Vi aspettiamo per dirci:oggi,domani,all'infinito,noi sorridiamo sempre!

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