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Giornalini della Parrocchia: 1999-2009 Don Eugenio Verga

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buona pasqua!

CARISSIMI BUONAPASQUA!Pasqua è una parola ebraica che significa passaggio. Gli Ebrei infatti ricordavano il

cammino di liberazione dalla schiavitù dell'Egitto verso la Terra promessa e l'attraversa-mento miracoloso ("passaggio") del Mar Rosso.Questo avvenimento successo nel 1200 a.c. veniva celebrato in forma solenne ogni annodagli Ebrei e quindi anche da Gesù stesso (era un po' come il nostro 25 aprile).

Proprio durante questa festa ebraica Gesù viene preso, accusato (presso l'autorità ro-mana di essere "Re dei Giudei" ; presso i Giudei di essere "Figlio di Dio" ) e messo a mor-te.

Il suo corpo sulla croce verrà tolto e sepolto celermente proprio per non guastare lafesta che sarebbe stata celebrata l'indomani (il "sabato").

È proprio tra il sabato e "il giorno dopo il sabato (che verrà chiamato, poi, domeni-ca, cioè "giorno del Signore") che avviene il fatto che cambiala storia: la RISURREZIO-NE di Gesù.Più che il Natale è proprio la PASQUA l'avvenimento fondamentale della storia dell'uma-nità e della storia personale del credente.

È l'avvenimento che ci costringe proprio a compiere un passaggio mentale oltre chefisico.Se cioè Gesù è risorto dai morti, tutto quello che ha detto e ha fatto acquista un significatoeccezionale, meglio "rivoluzionario".

Se invece non fosse risorto, di lui non sapremmo proprio nulla oppure diremmo cheè stato un povero illuso, un venditore di fumo.

La sua Risurrezione poi non ha valore solo per lui o per i suoi contemporanei, maanche per tutti noi, per tutti coloro che credono in lui.

Risorgendo ci ha garantito che è veramente il FIGLIO di Dio non solo in quel mo-mento straordinario ma anche nelle situazioni di vita ordinaria. Ci ha garantito che parolecome "vi darò da mangiare il mio corpo", "la remissione dei peccati", "ogniqualvolta avetefatto questo al più piccolo... lo avete fatto a me", sono promesse che si realizzano, hannoeffetto per noi e per tutti quelli che credono in lui.

Pasqua=Passaggio. È accorgersi che la nostra vita con la Risurrezione di Gesù non ècome prima, non si ferma davanti alla morte, non è mai fallimentare, inutile o senza senso;ma al contrario, alla luce della Risurrezione, è sempre sotto il segno della Rinascita.

È una convinzione che dobbiamo fare nostra, è un augurio che ci facciamo ricavan-done motivo di speranza e serenità.

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SETTIMANA SANTAovvero della

PASSIONE DEL FIGLIO DI DIO PER L'UMANITÀ

8 APRILE DOMENICA DELLE PALMEore 7.30 S. MESSAore 9.45 Benedizione dell'ulivo sul p.le Ambrosoli

Processione alla Chiesa: S. MESSAore 15.00 Celebrazione della Prima Confessione

9 APRILE LUNEDÌ SANTOore 7.30 S. MESSAore 20.30 Confessioni per i giovani

10 APRILE MARTEDÌ SANTOore 15.00 Confessioni classi elementariore 16.00 Confessioni classi medieore 20.00 S. MESSA

11 APRILE MERCOLEDÌ SANTOore 9.00 - 11.30 Confessioniore 15.00 -17.30 Confessioniore 18.00 S. MESSA

12APRILE GIOVEDÌ SANTOore 10.00 In Cattedrale consacrazione degli Oliiore 15.00 – 18.00 Confessioniore 20.30 S. MESSA nella Cena del Signore

CELEBRAZIONE DELLA PRIMA COMUNIONELavanda dei piedi, offerta degli Olii e dei salvadanaiAdorazione Eucaristica

13 APRILE VENERDÌ SANTOore 7.00 Recita di Lodiore 9.00 – 11.30 Confessioniore 15.00 Azione Liturgica nella Passione del Signore

e Adorazione della Croceore 20.30 Via Crucis per le strade del paese

14 APRILE SABATO SANTOore 7.00 Recita di Lodiore 9.00 – 11.00 Confessioniore 15.00 -18.00 Confessioniore 21.00 SOLENNE VEGLIA PASQUALE –

Battesimo di Lucia

15 APRILE PASQUADELSIGNOREore 7.30 S. MESSAore 10.00 S. MESSA SOLENNEore 17.30 Lode Vespertina

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caritas

per una quaresima di fraternità...

Siamo ormai al termine della Quaresi-ma: "Tempo di grazia e di ascolto della Paroladi Dio: Cammino di libertà dal peccato e datante cose che non ci permettono di vedere ilmondo con gli occhi di Dio e ci chiudononell'egoismo. Cristo ci ha liberati, questo è ilmessaggio straordinario che ci viene ripetuto.Accoglierlo o rifiutarlo è impegno quotidianodi ciascuno di noi."

Con queste parole il Vescovo, all'iniziodella Quaresima, ci ha augurato un buon cam-mino, da vivere all'insegna della fraternità, certiche le gioie e le speranze, le tristezze e le ango-sce degli uomini d'oggi, dei poveri e di tutti co-loro che soffrono, debbano essere quelle diogni discepolo di Cristo.

Ecco allora il senso della "Quaresima diFraternità",che ci invita a sostenere con la pre-ghiera e la carità alcuni progetti di solidarietànei confronti di alcuni missionari nativi dellanostra Diocesi.

E così, ancora una volta, la parola frater-nità accompagna un periodo forte dell'anno li-turgico. Dopo l'Avvento, anche in questa Qua-resima, siamo invitati a vivere gesti concreti dirinuncia e sobrietà per aprire il cuore a quelGesù che condivide il cammino dei poveri e de-gli ultimi della terra:

Non spaventiamoci, perché sobrietà è unconcetto ricco di significati che evocano la

semplicità, l'equilibrio, l'essenzialità, il sensodella misura, l'armonia, la delicatezza e la sen-sibilità verso l'altro. È soprattutto disponibilitàalla condivisione dei beni, senza egoismo esenza sprechi, che parte prima di tutto da uncambiamento nella coscienza personale. Che sitraduce poi in comportamenti, gesti, stili divita.

La Quaresima diventa così l'occasioneper riflettere sulle nostre scelte e un tempo pro-pizio di conversione personale e comunitaria,per partecipare concretamente a costruire insie-me il bene comune della famiglia umana.

Per questo l'invito che ci viene rivoltotramite la proposta diocesana è da accogliere evivere, perché la carità "non è un di più" checiascuno liberamente può scegliere se vivere omeno, ma è realtà irrinunciabile di ogni autenti-ca esperienza cristiana. Occorre riscoprirlacome un valore essenziale per attuare in ognitempo l'azione salvifica di Cristo, di cui tuttisiamo chiamati ad essere protagonisti.

Ne va della credibilità della nostra fede,perché è da questo "che ci riconosceranno....,"(Gv. 15,35)

P.S. : Infondo alla chiesa e alle porte laterali è anco-ra disponibile il materiale illustrativo distribuito dal-la Commissione Missionaria Diocesana, per cono-scere, capire e agire.

BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIECon questa espressione si vuole sottolineare come la tradizionale benedizione che si fa

per la Pasqua non è delle case (delle mura) ma delle Famiglie. È per questo che richiede unpo' di tempo proprio perché è un INCONTRO con tutta la FAMIGLIA. Questo avverrà nelleserate dal martedì al venerdì prima o dopo le S. Messe in orario.

Le famiglie a cui porterò la benedizione saranno quelle ubicate in Via Dussel e in ViaMilano (dal centro fino all'incrocio con la provinciale). Ringrazio anticipatamente per l'acco-glienza.

DON EUGENIOP. S. : qualora non trovassi in casa la famiglia sono disposto a passare, previa una telefonataper accordi.

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vivranno la"FESTA DELPERDONO"la domenica delle Palme, 8 aprile,i bambini di terza elementare:

DESIREE GRISONIFRANCESCA RUSSOMICHAEL RIGAMONTINADIA GRISONIFABIO FALCHIROBERTA MONTALBANOANDREAS BECCHIODANIEL MERLODESIREE DI MARIADANIEL SALANICOLE MANUNTASTEFANO BELLATTIJONATA DE MARIAANDREA BERTOLMSIMONE CALLARI

celebreranno la"MESSA DI PRIMACOMUNIONE"la sera del Giovedì Santo, 12 aprile,i bambini di quarta elementare

MARRIKA CAMPISIELISA CARELLIMARCO FILACCHIONEALESSANDRO GASPARINISERENA MOLETTAANDREA MORELLIALESSANDRO RISOLEOGIULIA QUADRANTIGIORGIA RUSSOMANUELE DE VITIS

Accompagniamo con la preghiera e la testimo-nianza questi bambini che sperimentano l'amo-re del Padre.

BILANCIO 2000 per sommi capiENTRATE USCITEServizi liturgici e questue 28.000.000 Compenso Sacerdoti 2.000.000Candele votive 6.000.000 Cera-fiori-particole 5.000.000Incanto canestri, pesca e lotterie 19.000.000 Acqua-luce 4.000.000Offerte da privati 14.000.000 Telefono 1.000.000Per solidarietà 32.000.000 Riscaldamento 15.000.000

Assicurazione R.C. e incendio 12.000.000Buona stampa - catechesi 7.000.000Opere murarie + macchinari uffi-cio

27.000.000

Per solidarietà 32.000.000Si coglie l'occasione per portarvi a conoscenza del fatto che finalmente si ha l'intenzione di

trovare una soluzione per sistemare il piazzale della Chiesa. La situazione attuale è sotto gli occhidi tutti e domanda un intervento radicale. Per il progetto si è chiesto il parere e la competenza deltecnici del nostro paese. Speriamo quanto prima di far conoscere il progetto definitivo. Per la co-pertura economica si farà uso del ricavato dalla vendita del terreno "campo sportivo" e, se neces-sario, faremo appello alla generosità della nostra comunità.

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il saluto ad AmbrogioCarissimi tutti,un grande GRAZIE!Sono stati giorni molto importanti.Riparto "rinfrancato" dalla vostraamicizia e unità.Allego alcune' fotografa delle carceridi Bamenda, dove vivono più di 700persone. Eppure, nonostante le condi-zioni durissime, vi sono vari cristianiche testimoniano una fede solida econcreta. Vivissimi i "gruppi dellaParola di Vita", con tante, tante espe-rienze.Aspetterò con gioia il prossimo "Noti-ziario" di Ronago.Ancora un grazie e un abbraccio atutti!.

VOSTRO AMBROGIO

Ambrogio Spreafico, missiona-rio laico focolarino di Ronago, prestada vent'anni la sua opera in Camerun,nella Mariapoli permanente di FON-TEM.

Le Mariapoli permanenti sonodelle piccole città dove vivono personedi diversa vocazione e nazionalità, ap-partenenti all'Opera di Maria fondatanel 1943 da Chiara Lubich.

Sono città simili alle altre, doveciascuno si guadagna da vivere prati-cando il proprio mestiere (Ambrogio ègeometra). Le persone che ci vivonopromuovono molte attività, ma soprat-tutto mettono in pratica il Vangelo e-tutte insieme - ne sperimentano i frutti:gioia, pace e ...il centuplo!

Prima di ripartire dopo il suobreve soggiorno in Italia e l'incontrocon noi di Ronago, Ambrogio ci ha la-sciato questo breve ma significativoscritto assieme ad alcune fotografie chedocumentano situazioni di carcere, leb-bra e indigenza, verso cui tende l'operadei focolarini.

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LETTERA APERTA AD AMBROGIO,DOPO L'INCONTRO CON LA NOSTRA COMUNITÀ

Carissimo Ambrogio,con gioia e commozione ti abbiamo rivisto nel mese di gennaio. Abbiamo letto sul tuo volto la

consapevolezza e la determinazione: sei in cammino sul raggio della volontà di Dio, deciso a continuarecon Lui il viaggio unito al popolo di Bamenda.

La tua presenza tra noi e l'esperienza che ci hai donato sono rimaste nel nostro cuore e fanno ri-flettere di tanto in tanto: perché Dio ci sorprende, ci chiede molto, anche fuori dai nostri schemi e se gli sidice di sì, ci fa felici. Grazie!

Dalla gioia, dalla fede, dal senso di comunione che sono venuti fuori dalla festa a Bamenda cheabbiamo visto col video, c'è da imparare molto, con umiltà per ricominciare a riscoprire tra noi, nella no-stra comunità la volontà di Dio per il suo regno d'amore.

Con questi pensieri, chiedendo al Signore Gesù di aiutarci a leggere i segni dei tempi in cui vivia-mo e di darci la sua forza per un cammino di conversione, ti auguriamo, ci auguriamo

BUONA PASQUA!ROSANNA A NOME DI TUTTI

BILANCIO G. A.M - ANNO 2000

ENTRATE USCITE

Riporto 1999 L. 3'419'000 Per Padre Philip Zema L. 2'000'000

Vendita dolci S. Giuseppe-terza età L. 3'419'000 Per Padre Tocalli - Kalongo L. 3'000'000

Adesioni mensili L. 2'151'000 Per Ambrogio L. 3'000'000

Giomata GAM. L. 2'122'000 Per n. 2 Adozioni GAM bambini SuorAmelia

L. 600'000

Da Fòc e Fiam L. 1'500'000 Per abbonamenti-premio Camminata L. 90'000

I figli,in memoria di Rezzonico Ma-rio

L. 500'000 Per Suor Amelia (periodo di fame) L. 2'000'000

Banco Vendita L. 6'745'000 Per orfani e vedove Kalongo L. 2'000'000

Per adozione seminarista Patricio Bauti-sta (O.S.P.A.)

L. 600'000

Fiori "Casa di Gino" e artigianato africa-no

L. 2'242'000

TOTALE ENTRATE L. 18'137'000 TOTALE USCITE L 15'532'000Rimangono inattivo Lit. 2'605'000.Per le adozioni di Suor Amelia, abbiamo raccolto e devoluto: L. 7'900'000.Ringraziamo vivamente tutte le persone che con il loro contributo spirituale o economico ci per-mettono di sostenere i nostri Missionari.Sono inoltre sempre aperte e benvenute le adozioni a distanza dei ragazzi e ragazze di Suor Ame-lia Ghielmetti.A proposito... Il prossimo 26 aprile ricorre il 35° Anniversario della sua professione religiosa.Con lei vogliamo ringraziare il Signore per il dono della chiamata ad amarLo nel servizio dei fra-telli più poveri.E ..sarebbe molto bello se in tanti ci sentissimo spiritualmente uniti a Lei nel giorno di questa ri-correnza, alla S. Messa delle ore 20.00!

IL G.A.M.

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ci scrive P Philip

FINALMENTE A KALONGOCarissimi Gamiti,tantissimi saluti da Layibi-Gulu. Io non

scrivo molto ma questa volta è un dovere rac-contarvi la mia esperienza a Kalongo all'iniziodi questo nuovo millennio. Dopo circa 18 annici sono finalmente arrivato, con un viaggio resomolto faticoso dal caldo, dalla polvere, dallastrada dissestata, da un po' di malaria e dallapaura di cadere in un'imboscata.

Kalongo mi ha ripagato di tutto e, appe-na giunto lì, sono andato con alcune suore al ci-mitero, per salutare Padre Giuseppe.

Di fatto, lui non era lì, ma ci guardavadal paradiso, perché questo è ciò che siamo an-dati ad affermare con la solenne celebrazionedella chiusura del suo processo di beatificazio-ne e che qui vi descrivo.

PROCESSO DIOCESANO PER LABEATIFICAZIONE DEL P. GIUSEPPE CHIUSALa messa della Domenica - 4 febbraio -

era una messa molto speciale. Siccome la chie-sa parrocchiale di Kalongo non bastava, la cele-brazione si è svolta fuori.

Alle 10 circa, fedeli da tutte le stazioni(cappelle) si sono radunati e la processione ècominciata. Il canto della processione era con ilritornello - "Fr. Joseph Ambrosoli he died inUganda as a priest and a doctor and a missio-nari"- che conoscete già. Con la loro semplicitàla gente ha veramente testimoniato che P. Giu-seppe era un vero Santo.

Il Vice Postulatele - P. Marchetti - haraccolto circa 300 testimonianze scritte sottogiuramento e tante firme da mandare alla Con-gregazione per le Cause della Beatificazionedei Santi. Non so a che punto, voi altri, siete ar-rivati con questo processo nella diocesi diComo. Per noi nella Arcidiocesi di Gulu, non sipoteva più aspettare. Così, senza tanti argomen-

ti e con semplicità, abbiamo voluto dire al Papache il P. Giuseppe era veramente un sant'uomo;vorremmo che lui venga riconosciuto tale nellaChiesa universale.

La celebrazione chiamata "chiusura delprocesso diocesano" era semplicemente unaquestione di mostrare ai fedeli il volume delletestimonianze e firme raccolte.

Poi la domanda.- "Volete che P. Giusep-pe Ambrosoli sia dichiarato un Santo?" è stataposta tre volte ai fedeli. La risposta: "Sì. Lo vo-gliamo" era accompagnata da diversi espressio-ni di gioia (tamburi, urli, suoni di corni, ecc...).

Quando il Vice Postulatore ha finito, di-ciamo, " il rito di sigillare le testimonianze" leha consegnate al Vicario Generale da portare alNunzio Apostolico. Poi i fedeli, in modo tipica-mente africano, hanno manifestato la loro gioiacon canti e balli. Presenti non erano solo i cat-tolici ma tutti quelli che hanno sentito che laloro vita è stata toccata dalla virtù eroica di P.Giuseppe.

Per me è stata veramente un'occasionemolto significativa. La vita di P. Giuseppe m'hacolpito molto profondamente. Durante l'annodel Giubileo non sono andato da nessuna partein pellegrinaggio, ma mi sono accorto che il Si-gnore m'ha riservato quest'occasione specialeper sentirmi rinnovato.

Così posso dire che Kalongo è diventatoil posto di pellegrinaggio per concludere l'AnnoSanto. Continuammo a pregare per la sua beati-ficazione.

LA FINE DELL'EPIDEMIA DELL'EBOLARingraziamo il Signore che, finalmente,

fra qualche giorno, Gulu sarà dichiarato liberodalla malattia “killer” che ha provocato la mor-te di circa 175 persone in questi ultimi 4 mesi.Fra di loro c'erano 11 infermiere e un dottore-Matthew Lokwiya- dell'ospedale di Lacor

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(Gulu). È stata veramente una esperienza dura.Durante questo periodo di prova la gente nonha mai cessato di pregare attraverso l'interces-sione di P. Giuseppe. Quando eravamo in pienostato d'epidemia, e tuttora, ci siamo abituati ausare la preghiera dietro l'immaginetta del P.Giuseppe. È vero che saremmo liberi dall'Ebolafra qualche giorno ma non è la fine delle soffe-renze per la gente dell'Arcidiocesi di Gulu e per

tutta l'Uganda. Fra qualche settimana ci saran-no le elezioni. Prevedo un'altra via crucis pertutta l'Uganda se le cose continuano come ades-so - con tante violenze nel tempo di campagnaelettorale. Ricordatevi di noi: pregate per noiattraverso l'intercessione di P. Giuseppe.Tanti auguri per una quaresima fruttuosa!

P. PHILIP ZEMA WAIGO

notizie da Padre TocalliPadre Egidio Tocalli ci ha scrittoal suo rientro a Kalongo, per rin-graziarci dell'accoglienza e del so-stegno economico che gli abbiamoofferto durante i due giorni tra-scorsi in gennaio presso la nostraComunità.Riportiamo guidi seguito unestratto della sua ultima lettera atutti gli amici dell'ospedale di Pa-dre Giuseppe.

La situazione di perdurante insicurezza durante tutto il2000, culminata al primo ottobre con la morte del nostro caroConfratello Padre Raffaele di Bari - ucciso per strada dai ribel-li – così come l'apparizione nella nostra zona della tremendainfezione "Ebola", hanno messo a dura prova la nostra gente enoi con loro. La certezza dell'amore di Dio per i suoi figli ri-mane per tutti noi l'unico fondamento della speranza e dell'otti-mismo per continuare a lottare per un mondo migliore dove lacondivisione dei beni e la solidarietà possono trionfare

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Come vedete, i bisogni del nostro ospedaleafricano sono sempre tanti, come tanto è ilbene che scaturisce quotidianamente dal co-raggioso impegno e dalla testimonianza dicoloro che vi lavorano.Per far fronte alle tante necessità e per ga-rantire una certa sicurezza economica al fu-turo dell'opera di Padre Giuseppe, è statarecentemente istituita una apposita Fonda-zione (con l'appoggio della famiglia e degliamici di Padre Giuseppe),Tale Fondazione, essendo riconosciutaO.N.L.U.S., da diritto alla DETRAZIONENELLA DENUNCIA DEI REDDITI finoall'importo di:a) Lire4'000'000 per le persone fisiche eb) Fino al limite del 2% del reddito di impre-sa per le aziende e società.È importante che chi desidera sostenere laFondazione mandi tramite Banca un Bonifi-co Bancario facendo il versamento a questoesatto indirizzo:C/C 750/71 - CAB 10900 – ABI 5216 –CREDITO VALTELLINESE - Via S. Elia, 3 -COMO a favore di:FONDAZIONE DOTT. AMBROSOLIMEMORIAL HOSPITAL KALONGO - ONLUSLe vie per aiutare Kalongo sono tante:- ricordandosi della Fondazione anche incaso di lasciti, donazioni, eredità, ricorrenzeod occasioni speciali, ecc..- aderendo al G.A.M. che si impegna ad ap-poggiare i vari progetti proposti dallo stessoPadre Egidio:l) sostenere il salario mensile di un medicoafricano: L 1'000'0002) contribuire a curare un bimbo malnutrito:L. 10'0003) contribuire alle spese del parto di unamamma: L. 20'0004) contribuire alla cura e sollievo di un ma-lato di AIDS: L 40'000E... chi non può offrire denaro, può offrirepreghiere e sacrifici affinché Dio sostengasempre tutti gli operatori di Kalongo nel loroamore per i malati.

su tutti gli schemi della "globalizzazione edell'egoismo".

Ai primi di novembre abbiamo pre-sentato agli esami statali 18 studenti perl'esame finale di Infermiere Ostetriche (ilcorso dura due anni e mezzo) e 14 per l'esa-me di Capo-Sala (altri 18 mesi di studio).

Lo scorso anno tutte le studenti hannosuperato la prova e la scuola di Ostetrica diKalongo è stata lodata pubblicamente. Dallontano 1959 quando Padre Giuseppe Am-brosoli l'ha iniziata con l'aiuto delle Suorecomboniane fino ad oggi, essa ha qualifica-to ben 697 Ostetriche e 89 Capo-Sala cheoggi lavorano in tutta l'Uganda aiutando gliOspedali e le Maternità distribuite nellezone più povere ed isolate.

Come sapete, le Diocesi di Gulu inUganda e di Como in Italia hanno aperto uf-ficialmente in processo canonico per labeatificazione del nostro caro Padre Giusep-pe Dott. Ambrosoli ed hanno ultimato laraccolta delle testimonianze che provanol'eroicità delle sue virtù. Questo riempie noie voi di grande fiducia e speranza e ci inco-raggiano a continuare con tutte le nostre for-ze a far vivere Kalongo, il frutto dell'amoredi Padre Giuseppe e dei figli e delle figliedel beato Daniele Comboni.

Col cuore colmo di riconoscenza, in-sieme a tutta la Comunità dei Padri e SuoreComboniani, delle Suore Africane, dei me-dici e infermieri/e, vi assicuriamo il nostrocontinuo ricordo nella Santa Messa, affin-ché Dio vi colmi delle sue tenerezze.

Un abbraccio di cuore a tutti voi.VOSTRO AFF.MO

PADRE EGIDIO TOCALLI

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il punto su... il commercio equo e solidale"Perché parlarne ancora?"

Ogni quarta domenica del mese, comesempre, in oratorio viene allestito il mercatinodei prodotti equo-solidali. L'entusiasmo dei ra-gazzi di seconda e terza media che accompa-gna ogni vendita da qualche tempo è un se-gnale di grande speranza che può aiutare noiadulti a credere veramente che esso sia unmodo, anche se semplice e piccolo, di incideresui meccanismi distorti della nostra societàconsumistica e di modificarne le regole.

Ognuno di noi, ogni giorno, varca in-fatti l'entrata di negozi o supermercati per farela spesa, promuovendo questa o quella impre-sa locale o internazionale.Siamo perciò i protagonisti dell'economia, an-che se non ci pensiamo o non ce ne rendiamoconto, perché possiamo incidere sulla doman-da e sull'offerta del mercato, anziché subirepassivamente le pressioni psicologiche dellapubblicità.

È questa consapevolezza, allora, che cifa essere protagonisti e non fruitori passivi dibeni, chiamati ad azioni piccole ma quotidianeche agiscono sulle cause dell'ingiustizia, azio-ni spesso così scontate da poter diventare abi-tudini come fare la spesa, viaggiare, gestire ipropri risparmi, investire il tempo libero, ecc....

È infatti ormai concluso il tempo di af-frontare i problemi dell'ingiustizia sociale (alivello locale come a livello mondiale) attra-verso l'assistenzialismo che crea dipendenzanei beneficiari e anestetizza le coscienze di chidona, impedendo ad entrambi le parti di trova-re forme e strade per uscire da questo sistemaperverso.

L'azione concreta, pratica e tenace ditante persone costituisce invece una possibilesperanza di eliminare l'emarginazione, l'esclu-sione e lo sfruttamento, recuperando nel con-tempo il senso ed il valore dell'utopia, che è ilcontrario esatto della rassegnazione.

Se la vostra visione del mondo com-prende idee come la giustizia, la pace e la con-servazione del pianeta, perché allora non im-postare in base a questi valori anche i nostriconsumi?

Se noi scegliamo e comperiamo prodot-ti di un'azienda che adotta comportamenti ri-spettosi dell'uomo e dell'ambiente, il mercatosi potrà orientare in questa direzione, in quan-to la logica che ne sta alla base si fonda sulprincipio di produrre ciò che viene richiesto,secondo la legge della domanda e dell'offerta.

Il COMMERCIO EQUO-SOLIDALErappresenta, oggi, una forma di scambio conrealtà produttive dei paesi del terzo mondo so-stanzialmente diversa da quelle del mercatotradizionale e finalizzata al superamento delsistema dell'economia "coloniale".

Se questa, infatti, è fortemente caratte-rizzata dallo sfruttamento della manodopera edelle risorse ambientali, l'economia equo-soli-dale propone invece un tipo di commercio checonsidera centrali i bisogni dei produttori -contadini o artigiani - e della loro comunità.

Nel barattolo di caffè equo-solidale o inun maglione di lana peruviana non si cercaquindi solo un prodotto di buona qualità e dibuon prezzo: si cercano mani lontane con cuicooperare, garantendo nel contempo un prezzoequo e la piena dignità del lavoro, la solidarie-tà e la trasparenza, costruendo rapporti econo-mici improntati al rispetto dei diritti umani.

Un'autentica rivoluzione, da realizzaregiorno per giorno, in un gesto apparentementeinnocuo come molti altri gesti quali ad esem-pio il depositare i propri risparmi presso laBanca Etica o fare del turismo responsabile...ma questa è un'altra storia di cui parleremoun'altra volta. Per intanto l'invito non può es-sere che quello di visitare mensilmente il mer-catino e naturalmente... fare acquisti!!!

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pro loco

"fiocco rosa"

È ormai tradizione, bellissima e "senti-ta", quella delle campane a festa per ogni nuovanascita ronaghese. E, nel caso della Pro Loco -ricostituitasi lo scorso gennaio - "l'allegria" ècoincisa con la festa di Carnevale che il nuovogruppo ha organizzato insieme agli animatori eai ragazzi del nostro effervescente oratorio.

Il frutto di questa festosa collaborazioneè stata un'armonica fusione e condivisione diidee, gastronomia, spettacolo, musica, danze,maschere e carri che, sabato 24 e domenica 25febbraio, hanno intrattenuto e rallegrato consuccesso tutti i numerosi partecipanti. In altreparole, la festa di Carnevale ha rappresentato loscampanìo festoso per la neonata Pro Loco.

È infatti un lieto evento per Ronago che,grazie alla perseveranza, fiducia e buona vo-lontà di alcune persone, si è ritrovato ancoradotato di un ente il cui nome ed il cui scopo siesprimono da sé, ma che ha bisogno del soste-gno e della condivisione di tutti per poter vera-mente diventare una realtà viva e utile per il no-stro paese. Così si sono espressi il PresidenteGiampaolo ed il Vice Pierluigi, all'unanimitàcon Daniela, Gianni e Fabio insieme ai due de-legati comunali, Nuccio e Fabio. Una "tavolarotonda" non priva di un incoraggiante e volon-teroso gruppo di giovani.

Un sincero augurio di buon lavoro va atutto il Consiglio Direttivo, in particolare a

Giampaolo che saprà senz'altro metterci un piz-zico della sua nota vena artistica e a Pierluigi,che ancora in trincea con tanta voglia di mette-re a frutto la sua esperienza e le nostre capacitàdi partecipazione

Come in tutte le cose, occorrono tempoe pazienza: le idee sono tante e spazianodall'ambito culturale a quello ricreativo, socialeed ecologico, in sintonia con le altre associazio-ni già presenti e radicate nel nostro Comune.

Sarà però soprattutto la risposta dellagente a fornire le motivazioni, la gioia e l'entu-siasmo per allargare gli orizzonti, per attuarenuove iniziative che rispondano alla domanda eche soprattutto si integrino con tutto quello chegià bolle nella pentola ronaghese.

Lo spirito della Pro Loco è infatti pro-prio quello di essere una presenza attiva per lapopolazione, lavorando per dimostrare che conimpegno, costanza e unità si possono raggiun-gere dei bei risultati.

Una Pro Loco che nasce nel primo mesedel Nuovo Millennio è già significativa per lepersone che si sono impegnate e per tutti noiche, se lo vogliamo, possiamo esserne soci, so-stenitori, utenti, consulenti, ecc.

L'obiettivo è quello di vivere e crescereinsieme per... è ovvio, almeno mille anni !!!

ANNA B.

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una vita per la musica

Una vita per la musica: è l'espressione con la quale vorremmo festeggiare il nostro Mae-stro Angelo Clerici nella doppia occasione del suo 80esimo compleanno e del 60esimo di attivitàorganistica nella nostra parrocchia. Infatti nel lontano 1941, l'allora parroco don Carlo Porlezza loinvitò ad animare le Sante Quarantore che, a quei tempi, cadevano in febbraio. È stato grazie al lapassione per la musica, alla competenza e alla professionalità del maestro Clerici se a Ronago siincominciò a cantare in polifonia.

Al nostro coro e alla vita liturgica della nostra comunità ha dedicato tanto impegno; comenon ricordare poi i concerti, i convegni delle Corali a Como e a Morbio, nonché il gemellaggiocon il coro dell'Annunciata di Como? Vorremmo farci portavoce di tutta la nostra comunità perdire un grosso grazie riconoscente e porgere un augurio sincero; lo facciamo con le parole del no-stro Vescovo:

"Fede e canto conservino sempre vivo e illuminante l'anelito dell'anima al Dio detta vita.Con la stima e la gratitudine a chi vi si dedica con passione e impegno del tempo ".

I COMPONENTI DELLA CORALE

il gruppo Familiarecon tutta la comunità

DOMENICA 13 GIUGNOinvita

le coppie che desiderano festeggiareil loro Anniversario di Matrimonio

con la Celebrazione Eucaristicadelle ore 10.00

ed il successivo pranzo comunitario.

È con gioia che insieme vogliamo rifletteresull'amore che Dio ci manifesta attraverso

la persona che ci ha posto accanto!

Per questo motivo proponiamo aqueste coppie

(e a chiunque voglia unirsi)una serata di riflessione e formazione:Venerdì 1 giugno ore 20.45 in Oratorio

BUONAFESTA A TUTTI VOI!P.S.: Si invierà agli interessati, quanto prima,

il programma della festa.

APPUNTAMENTI ZONALI

SCUOLA DI PREGHIERAper adolescenti e giovani

L'ultimo incontroSABATO 28 APRILE A DREZZO:DALLE ORE 18.30 ALLE 20.00

"ILLUMINATI PER TESTIMONIARE"

PROTAGONISTI:serate di incontro e festa per i ragazzi

dei primi tre anni delle scuole superioriGli ultimi due incontri:

SABATO 21 APRILE e DOMENICA 22ALL'ORATORIO DI PARÈ:

DALLE ORE 17.00AL POMERIGGIO DI DOMENICA"LIBERTÀ NELLO SCEGLIERE"

SABATO 19MAGGIOALL'ORATORIO DI PARÈ:

DALLE ORE 17.00 ALLE ORE 22.30"CHI VERRÀ'... VEDRÀ'"

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oratorio

nuove esperienze

Tutto cominciò un sabato sera di no-vembre quando trovandoci davanti a unapizza ci accorgemmo che tra i ragazzi vi erauna gran voglia di ridere, scherzare, stareinsieme e soprattutto di fare qualcosa per glialtri, ma che cosa? Valutando gli interessidei ragazzi proponemmo toro due soluzioniconcrete: occuparsi detta gestione del mer-catino dei prodotti equo-solidali oppure im-pegnarsi nella realizzazione di uno spettaco-lo teatrale di carattere comico.

Con i ragazzi aspiranti attori abbiamoscelto un copione, assegnate le parti.... e viacon l'avventura! Quattro lunghi mesi sonostati necessari per poter dar vita a una bril-lante "messa in scena" frutto di un'immensafatica. Ma ora sentiamo dalle loro parole sele loro aspettative sono state corrisposte.♦ "...Ho deciso di fare il teatro perché mi at-tirava l'idea e poi sapevo che le offerte rac-colte sarebbero andate a fin di bene. Fra dinoi, nel gruppo del teatro, si sono createnuove simpatie e sono riuscita a migliorare irapporti con dei ragazzi con cui prima nonparlavo molto..."♦. ..Fin dal primo momento l'ho presa comeun'occasione per poter incontrare compagniche vedevo a scuola con cui non avevo unagrande amicizia. Mi sono divertito un saccoa recitare e passare un po' più di tempo con imiei amici..."♦ "...Avevo già voglia di recitare perché mipiace far ridere la gente ed è stata una gran-

de soddisfazione l'averlo potutorealizzare..."♦ ".. .grazie al teatro ho approfondito l'ami-cizia con alcuni miei compagni; è stato unpo' faticoso fare la prove, ma alla fine ne èvalsa la pena... "♦ "...non avevo molta voglia di prendermiquesto impegno. Ma alla fine la possibilitàdi passare un po' più di tempo con i mieiamici mi ha convinto. Nonostante qualchepiccolo litigio è stata un'esperienza positi-va... "

Il coronamento di tutti gli sforzi è av-venuto sabato 24 febbraio con la presenta-zione dello spettacolo "OTTO RAGAZZIIN GAMBA" in collaborazione con la ProLoco che ha contribuito alla buona riuscitadella serata. Il ricavato delle offerte raccolte(£ 225.000) sarà devoluto al centro d'acco-glienza per bambini di strada gestito dai pa-dri guanelliani con l'aiuto di volontari aKinsasha in Congo.

Vorremmo ringraziare Simone, Davi-de, Francesco, Michael, Luca, Monica, Va-leria e Arianna per essersi assuntiquest'impegno e averlo portato avanti concostanza e a buon fine.

Ma l'avventura continua... sabato 7aprile presso l'oratorio di Uggiate ripropor-remo lo spettacolo. Non mancate.

SAMON, RANCH, GIOVANNI

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WWW. GOCCE DI RUGIADA IN THE WORLD: news dall'oratorio

Continua il cammino che stiamo facendo insieme con i ragazzi delle elementari e dellemedie: noi piccole gocce possiamo formare il grande mare dell'amicizia nel mondoEcco i prossimi appuntamenti:

Come vedete gli appuntamenti sono sempre numerosi, per questo Vi aspettiamo tutticon tanta voglia di stare insieme e per crescere nell'amicizia e nella gioia!

GLI ANIMATORI