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Giornalini della Parrocchia: 1992-1999 Don Sergio Tettamanti

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Invito alla lettura :

pag. 3 La festa della Madonnapag. 4 Processione, canestri e pescapag. 5 Guardiamo a Maria - Preghierapag. 6 II Piano pastorale diocesanopag. 7 II Consiglio Pastorale Parrocchiale: lo Statuto.pag. 9 La pagina del G.A.M. :

- A destinazione il camion per Kalongo- La giornata del G.A.M. / Adesioni- Scrive Padre Philip

pag. 12 "Loro" e noi.pag. 13 Marina, grazie!pag. 14 Spazi Aperti

La commissione giovani: un questionario,pag. 15 Ronago - Hvarpag. 16 Gerola 1: la gioia di vivere insieme,pag. 17 Gerola 2: la ciliegina sulla tortapag. 18 Secondo torneo di pallavolopag. 19 È tempo di GRESTpag. 20 In festa con i "Foc e Fiamm".

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Parrocchia dei Santi Vittore e Defendente in Ronago

FESTA DELLA MADONNA DELLACINTURA MADRE DELLA

CONSOLAZIONE

La preparazione:

VENERDÌ 20, ore 19.45, Rosario eS. Messa

SABATO 21, ore 19.45, Rosario;segue la S. Messaprefestiva

DOMENICA 22, alle ore 20.00:recita del Rosario esolenne esposizionedella statua dellaMadonna.

LUNEDÌ 23, ore 19.45, Rosario eS. Messa

MARTEDÌ 24, ore 19.45, Rosario eS. Messa

MERCOLEDÌ 25: ore 20.00 preghieraper le famiglie

GIOVEDÌ 26: - dalle ore 16 alle ore 18Confessioni, in particolare per ibambini delleelementari e i ragazzidelle medie;alle ore 19.45 Rosarioe S. Messa

VENERDÌ 27: ore 20.00 :Celebrazione penitenziale comunitariaper GIOVANI e ADULTI conCONFESSIONE individuale; sono invitati icoscritti del 75.

SABATO 28 :- dalle ore 15.00 alle ore 18.00

CONFESSIONI- alle ore 19.45 Rosario e S. Messa- alle ore 2130: SPETTACOLO DI FUOCHI ARTIFICIALI

La festa:

DOMENICA 29 agosto:

ore 7.30 S. Messaore 10.00 S. Messaore 14.30 Lode vespertina

e processione. Segue la benedizione, il bacio della reliquia.

Al termine:INCANTO DEI CANESTRI

Per tutta la giornata è aperta la PESCA dibeneficenza.

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LA PROCESSIONE:Maria cammina con noi e tra noi, per lenostre strade, tra le nostre case, in mezzoai nostri problemi, condividendo gioie edolori, portando a noi la Consolazione:Gesù. Anche noi vogliamo, come Maria,diventare uomini e donne del cammino,per portare nella nostra comunità, a tutti,la presenza consolatrice di Gesù.

IL PERCORSO : via P.E. Fontana, v. Serafino,v. Bellaria, v. Ambrosoli, v. Milano e Piazza dellaChiesa./ GIOVANI DEL 75 sono invitati a portare lastatua della Madonna.

I CANESTRI! si ricevono in casaparrocchiale e verranno incantati sulpiazzale della Chiesa dopo la processionedel pomeriggio di Domenica 29.

LA PESCA: sarà aperta dopo la S. Messadelle 7.30 di domenica 29 agosto econtinuerà fino ad esaurimento biglietti.

GRAZIE!Un vivo e sincero ringraziamento per quanticollaborano alla riuscita della nostra festa eper tutti coloro che con il loro impegno ditempo e di denaro, aiutano con generositàla nostra comunità.

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Guardiamo a Maria......per scoprire le grandi cose che Dio compie inchi si fida di Lui e per imparare a compiere laSua volontà piuttosto che la nostra....per accorgerci che ella è stata ragazza,giovane, donna come tante di noi ed ha amato labellezza, la gioia, l'amicizia, la vita tutta....per scoprire che della vita ha vissuto tutto,senza fughe davanti ai problemi, senza scusedavanti agli impegni, senza sconti davanti allefatiche, senza cedimenti davanti al dolore e allamorte....per imparare da lei a trovare nella Parola di Diola luce giusta per compiere scelte giuste everamente libere, scelte grandi....per accorgerci che ella ha fatto del servizio allavita, ai fratelli, agli ultimi, il suo stile di umileserva e in ciò ha trovato la vera felicità....per scoprire che il nostro corpo è tempio ecasa di Dio e in noi Lui abita perché vuole che lodoniamo agli altri proprio attraverso il nostrocorpo, vivendo atteggiamenti e rapporti segnatida interiore limpidezza e purezza....per imparare ad accogliere Gesù in noi e aportarlo in mezzo agli altri, ovunque viviamo, ainiziare dalle nostre famiglie....per scoprire da lei il segreto per essere uniti,per essere famiglia, capaci di perdono, dicomprensione, di accoglienza reciproca....per accorgerci che Maria è donna dei nostrigiorni, sempre al nostro fianco capace di capireogni nostra situazione umana, di far propria ogninostra povertà e miseria, di essere per tuttimadre di consolazione.

Guardiamo dunque a Maria in questa festa einvochiamola, e imitiamola, Lei donna dei nostrigiorni.

DON SERGIO

Facciamo nostra la preghiera scaturita dalle labbra e daicuore del Vescovo Mons. Tonino Bello:

Santa Maria, donna dei nostri giorni, vieni ad abitare inmezzo a noi. Tu hai predetto che tutte le generazioni tiavrebbero chiamata beata. Ebbene, tra questegenerazioni c'è anche la nostra, che vuole cantarti la sualode non solo per le cose grandi che il Signore ha fatto inte nel passato, ma anche per le meraviglie che eglicontinua ad operare in te nel presente.Fa che possiamo sentirti vicina ai nostri problemi. Noncome Signora che viene da lontano a sbrogliarceli con lapotenza della sua grazia o con i soliti moduli stampatiuna volta per sempre. Ma come una che, gli stessiproblemi, li vive anche lei sulla sua pelle, e ne conoscel'inedita drammaticità, e ne percepisce le sfumature delmutamento, e ne coglie l'alta quota di tribolazione.Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolodi pensare che le esperienza spirituali vissute da teduemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli diuna civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna,postindustriale e postnonsochè, si qualifica anche comepostcristiana.Facci comprendere che la modestia, l'umiltà, la purezzasono frutti di tutte le stagioni della storia, e che il volgeredei tempi non ha alterato la composizione chimica di certivalori quali la gratuità, l'obbedienza, la fiducia, latenerezza, il perdono. Sono valori che tengono ancora eche non andranno mai in disuso. Ritorna, perciò, inmezzo a noi, e offri a tutti l'edizione aggiornata di quellegrandi virtù umane che ti hanno resa grande agli occhi diDio. Santa Maria, donna dei nostri giorni, dandoti pernostra madre, Gesù ti ha costituita non solo conterranea,ma anche contemporanea di tutti. Prigioniera nellostesso frammento di spazio e di tempo. Nessuno, perciò,può addebitarti distanze generazionali, né gli è lecitosospettare che tu non sia in grado di capire i drammidella nostra epoca.Mettiti, allora, accanto a noi, e ascoltaci mentre ticonfidiamo le ansie quotidiane che assillano la nostravita moderna: lo stipendio che non basta, la stanchezzada stress, l'incertezza del futuro, la paura di non farcela,la solitudine interiore, l'usura dei rapporti, l'instabilitàdegli affetti, l'educazione dei figli, l'incomunicabilitàperfino con le persone più care, la frammentazioneassurda del tempo, il capogiro delle tentazioni, latristezza delle cadute, la noia del peccato...Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetaneadolcissima di tutti. E non ci sia mai un appello in cuirisuoni il nostro nome, nel quale, sotto la stessa letteraalfabetica, non risuoni anche il tuo, e non ti si odarispondere: "Presente!". Come un'antica compagna discuola.

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Il Piano Pastorale Diocesano

INSIEME IN CRISTOAll'inizio dell'estate in nostro Vescovo haindirizzato a tutta la Diocesi il testo del nuovoPiano Pastorale Diocesano: uno strumento-guidaper il cammino unitario tra tutte le parrocchie nelprossimo anno '93-94, Una serie di indicazioni,contenuti, riflessioni che dovranno orientare ilcammino anche della nostra parrocchia in tutte lesue attività e manifestazioni. Il testo integrale èstato pubblicato sul "Settimanale diocesano" ealcune copie saranno messe a disposizionepresso la chiesa parrocchiale. In queste pocherighe presentiamo il tema portante del pianopastorale riportando le stesse parole del Vescovoche introducono ad esso."Per il quarto anno consecutivo riprendiamo ilmedesimo tema: “Radicalità cristiana e Vocazionisacerdotali e religiose”. Questa insistenza non èdovuta a mancanza di fantasia, ma allaconvinzione che la pastorale non svolazza di paloin frasca, bensì procede per continuità, perinsistenze, per accentuazioni. Le vocazioni diparticolare consacrazione sono consideratecome il frutto più denso, limpido ed esplicito diuna scelta evangelica di fondo, che devecaratterizzare in misura completa la vita di tutti icredenti. Perciò, dopo aver presentato, negli annitrascorsi, la radicalità cristiana in se stessa('90-'91), nella Parrocchia e nell'Oratorio (91-'92),e nella famiglia ('92-'93), recuperiamoquest'anno, il medesimo tema nella suadimensione comunitaria. Che è quanto dire chela radicalità cristiana avviene nella Chiesa: nellediverse attuazioni della Chiesa." Dimensioneecclesiale: imparare ad essere chiesa, a farecomunità, per vivere fino in fondo il Vangelo.Ecco il filo portante del nuovo anno che si apredavanti a noi. Lasceremo al Consiglio Pastorale ilcompito di indicarci come vivere tutto questo. Mafin d'ora rinnoviamo il desiderio e l'entusiasmoper riscoprire i motivi che ci uniscono e ci fannoessere comunità cristiana e per lavorare insiemeal fine di superare ostacoli e divergenze che cichiudono verso chi, dalla chiesa, si aspettaaccoglienza, solidarietà, novità di rapporti.

Schema del nuovo Piano Pastorale:

Radicalità cristianae Vocazioni sacerdotali e religiose.Dimensione ecclesiale.

Introduzione.1. Insieme in Cristo

- I motivi dell'unità- Cooperatori con Cristo- La comunione dei Santi- Applicazioni

2. Linee pastorali attuative- Appuntamenti da preparare e da valorizzare- "Pregare il padrone della messe"- In ascolto della Parola di Dio- Educarsi alla missione e alla carità- Promuovere fatti e momenti di comunione- Iniziative di particolare significato

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Consiglio Pastorale ParrocchialeLunedì 21 giugno si è svolta la riunione del Consiglio Pastorale parrocchiale.Dopo una breve riflessione sul Piano pastorale diocesano, laddove si parla della Parrocchia e delConsiglio Pastorale, siamo passati alla lettura del primo punto dell'ordine del giorno: l'esame dellabozza di Statuto del C.P.P. Abbiamo letto articolo per articolo lasciando spazio ad eventuali variazioni eaggiunte. Il testo definitivo dello Statuto, approvato all'unanimità, viene pubblicato sul giornalinoparrocchiale. Come previsto dallo Statuto stesso, abbiamo poi nominato due segretarie: Poncia Silvanae Grisoni Vittorina. Sono stati poi scelti i due rappresentanti che prenderanno parte agli incontri delConsiglio Pastorale Zonale: suor Elena e Grisoni Erminia. Ghielmetti Marco ha in seguito presentato iprimi passi per dar vita alla realtà della Caritas. Essa ha come finalità il coordinamento delle attivitàcaritative della comunità e la sensibilizzazione, soprattutto nell'ambito giovanile. Il primario campod'azione sarà quello di una maggior attenzione alle realtà dell'handicap, attenti ad andare incontro e adaccogliere questi nostri fratelli. Durante l'anno la Caritas si impegnerà a suggerire idee e modalità darealizzare comunitariamente. Poncia Silvana ha presentato poi le attività estive dell'Oratorio checonsistono nella sua apertura nel mese di luglio; nell'esperienza in val Gerola divisa in due turni (per 4-5 elementare e 1 medie e per 2-3 media e superiori); ed infine il Grest. Alberio Rosanna ha presentatol'iniziativa del G.A.M. legata all'annuale giornata di adesione e che consiste in una camminata per iluoghi di Ronago (si terrà in settembre a favore delle missioni).La prossima riunione del C.P.P. è stata fissata per LUNEDÌ 6 SETTEMBRE e avrà comeordine del giorno l'esame del Piano pastorale diocesano proposto dal nostro Vescovo e lasua attuazione per la nostra comunità attraverso la programmazione dell'intero anno.

Le segretarie.

STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE.

Art. 1 - Costituzione e NaturaViene costituito nella Parrocchia dei Santi Vittore e Defendente in Ronago (Co) il C.P.P. Per sua natura è l'organo dipartecipazione responsabile dei fedeli alla vita della parrocchia e rappresenta l'intera comunità parrocchiale nell'unitàdella fede e nella varietà dei suoi carismi e ministeri.

Art. 2 - FiniII C.P.P. ha. i seguenti scopi:a.) riflettere sulla situazione della comunità parrocchiale e di tutta la popolazione, affrontando con spirito missionarioanche i problemi del territorio e curando il dialogo e la collaborazione con gli organismi civili e gli enti pubblici;b.) individuare le esigenze religiose ed umane della popolazione e proporre al parroco gli interventi opportuni;c.) studiare le modalità di attuazione, nell'ambito della parrocchia, del piano pastorale diocesano e delle direttive delVescovo e dei centri pastorali diocesani e zonali;d.) favorire la comunione tra i cristiani di diversa formazione culturale e sociale al fine di costruire insieme la comunitàparrocchiale;e.) cooperare efficacemente alla realizzazione delle attività parrocchiali.

Art. 3 - ComposizioneII C.P.P. è composto da fedeli che abbiano raggiunto i sedici anni di età e dei quali siano note la fede e la comunione conla Chiesa, i buoni costumi e la prudenza.Esso è formato dai seguenti membri:- membri di diritto: il parroco, che di diritto ne è il Presidente; i rappresentanti delle Religiose, dei Ministri Straordinaridell'Eucaristia, della Commissione Amministrativa parrocchiale e della Scuola Materna;- membri .scelti da associazioni, movimenti o gruppi ecclesiali: 2 catechisti (ragazzi-giovani), 2 Caritas, 1G.A.M., 1 Terza età, 1 Liturgia, 1 coppia Gruppo Famiglia, 2 Oratorio (ragazzi-giovani), 1 Azione Cattolica, 1 Mov.Focolari- membri nominati dal parroco : (per un massimo di 4 persone).I membri durano in carica tre anni e il loro mandato può essere rinnovato.

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Per la durata del loro mandato i consiglieri non possono essere revocati se non per gravi e documentati motivi.

Art. 4. - SostituzioniI Consiglieri decadono dall'ufficio in caso di assenza a tre riunioni non giustificate e consecutive del C.P.P. Nel caso di sostituzione, ilparroco provvede, entro 15 giorni a nominare i sostituti. I Consiglieri così nominati rimangono in carica fino alla scadenza delconsiglio stesso.

Art. 5 - Compiti del PresidenteSpetta al Presidente: - la convocazione del C.P.P.

- la determinazione dell'Ordine del Giorno di ciascuna riunione; - la presidenza delle riunioni;

Art 6 - Compiti del ConsiglioII C.P.P. ha funzione consultiva, non deliberativa. In esso si esprime la collaborazione responsabile dei fedeli laici nella direzionedell'attività parrocchiale. Il Parroco ne ricercherà e ne ascolterà attentamente il parere, non se ne discosterà se non per gravi motivi.Il C.P.P. designa al suo interno un Segretario che terrà i verbali di ogni consiglio; inoltre nomina, tra i suoi componenti, irappresentanti (2 membri) che dovranno fare parte del Consiglio di zona; darà poi l'approvazione ai rappresentanti in zona delle variecommissioni o gruppi.

Art. 7 - Riunioni del Consiglio.Il C.P.P. si riunisce ordinariamente ogni due mesi, nonché ogni volta che il Parroco lo ritenga opportuno o che ne sia fatta aquest'ultimo richiesta da almeno 4 membri del Consiglio. I Consiglieri partecipano alle riunioni di persona: non sono ammessedeleghe di rappresentanza.Alle riunione del C.P., potranno partecipare, su invito del Presidente, anche altre persone.Per la validità delle riunioni del C.P. è necessaria la presenza della maggioranza dei consiglieri.

Art. 8 - ConvocazioneL'avviso di convocazione viene fatto pervenire ai consiglieri a cura del segretario almeno una settimana prima della data dellariunione e contiene l'indicazione dell'ordine del giorno stabilito dal parroco e la precisazione del luogo e dell'orario di inizio dellariunione. In quanto possibile viene trasmessa ai consiglieri la documentazione adeguata per permettere la partecipazione alladiscussione. È dovere di ogni consigliere sentire il parere del proprio gruppo ed esserne portavoce in Consiglio.

Art. 9 - Svolgimento dei lavori.- Le riunioni iniziano con un momento di preghiera, ispirata alla Parola di Dio.- In apertura viene letto e approvato il verbale della riunione precedente.- Si passa quindi all'esame dei punti dell'ordine del giorno. Ogni consigliere è tenuto ad esprimere il suo parere con senso diresponsabilità e di ecclesialità, dopo aver approfondito i temi all'ordine del giorno; è tenuto inoltre a farsi portavoce del gruppo oassociazione/movimento che rappresenta. È auspicabile che la trattazione e la discussione, attraverso un dialogo franco e rispettoso,porti a maturare conclusioni che ottengano un consenso possibilmente unanime.- Al termine dell'esame dei punti dell'O.d.G. possono essere presentati altri punti di discussione e presentate attività e iniziative dicomune interesse.

Art. 10 - CommissioniPer raggiungere meglio le sue finalità e per adempiere meglio il proprio compito il C.P.P. potrà costituire, quando lo ritenganecessario, una o più commissioni di studio e di lavoro servendosi dei vari gruppi operanti in parrocchia e di persone competenti.

Art. 11 - ComunicazioniLe conclusioni a cui perverrà il C.P.P. saranno rese note:- ai gruppi, tramite i vari rappresentanti del Consiglio stesso;- alla comunità: attraverso la comunicazione data durante l'assemblea liturgica della domenica e con la pubblicazione della sintesi delverbale sul giornalino parrocchiale.

Art. 12 - Assemblea Pastorale Parrocchiale.Il C.P.P. terrà, almeno due volte all'anno (inizio e metà anno), una riunione aperta a tutti i parrocchiani e cittadini che desideranopartecipare, denominata "assemblea" per illustrare a tutti le linee dell'attività parrocchiale ed ascoltare i pareri e i suggerimenti degliintervenuti.

Il presente Statuto è stato approvato all'unanimità dal Consiglio Pastorale parrocchialein data 21 giugno 1993.

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La pagina dei G.A.M.

A DESTINAZIONE IL CAMION PEP KALONGO....

Scrive Padre Tocalli:Ospedale di Kalongo, 26/05/93

Carissimi amici tutti della Zona Prealpi,è con grande commozione e soddisfazione

che vi scrivo questa lettera; la commozione nascedal fatto che "finalmente" Dio mi concede di poterviscrivere che il Fiat ribaltabile, frutto dei vostrisacrifici nel corso dell'Avvento 1991, è finalmentearrivato a Kalongo ed ha iniziato a lavorare !!!"Con la vostra pazienza salverete le vostre anime"(dal Vangelo).Ho qui sul tavolo disteso il foglio del Settimanale 7marzo 1992 con il magnifico articolo: "A Kalongo èancora un miracolo di carità" che traspira tantoaffetto di voi tutti per il compianto P. AmbrosoliGiuseppe e noi tutti. Grazie di cuore a nome mio edi tutti i Figli e Figlie di Daniele Comboni e deinostri malati. Davvero il dono fattomi delSettimanale mi è di conforto e aiuto per sentirmivicino a voi, alle vostre gioie, ai vostri dolori esperanze. Mi fa sentire parte della Chiesa della miaamata terra valtellinese e comasca, unito ai vostriSacerdoti e al nostro caro Vescovo Mons.Alessandro Maggiolini che ho imparato a stimare daqueste pagine, non avendolo mai incontrato dipersona.Il fatto che il Fiat ribaltabile sia stato pagato da voinell'Avvento del 1991 e sia arrivato qui solo oradavvero ha messo a dura prova la vostra e nostra"pazienza". Il primo disappunto ci venne lo scorsoanno, nel momento in cui abbiamo commissionato ilFiat a Torino presso la direzione Fiat. - "Ci dispiace- ci dissero in aprile - fino a settembre la ditta nonpuò assemblare un Fiat ribaltabile coi vostrirequisiti" (...) -E così arrivò ottobre e fummo informati che il Fiatveniva imbarcato. Di solito un Container impiegadue mesi circa ad arrivare a Kampala ed esseresdoganato. In attesa di dicembre dunque corremmoa Gulu (Distretto a 130 km) per incontrare lasignora Betty, Ministro del nord per laRiabilitazione. Ha ragione la rivista " Famiglia

Cristiana" a scrivere al Presidente Scalfaro esuggerire che dia spazi alle "Donne" per i servizipubblici, Ministeri e forse - perché no - anche perPalazzo Chigi... Sta il fatto che essa ci ha aiutatoancora una volta per ottenerci celermentel'esenzione delle tasse di importazione che sonoaltissime in Uganda per la Fiat, meno alte per il Tataindiano

(convenzioni; bustarelle; protezione...mah!) Edecco che il Fiat arrivò a febbraio a Kampala. E quiun altro grosso intoppo. Il computer della Fiat, nelpreparare i documenti di accompagnamento per ladogana, fece un errore madornale: il numero dimatricola del motore, inciso sul motore, differivaper un numero, da quello scritto sulle carte!!! Ilnostro Procuratore di Kampala si fece in quattro confax e telefonate, ma...le autorità non mollavano e civollero due mesi per sbrigare la faccenda. E qui cifu l'ultima, amara sorpresa: sapevamo che il camionera fermo nel

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cortile di Kampala, presso la nostra Procura, ma senza targa. Perché? L'impiegato aveva fattosparire le quasi 400.000 lire per le varie tasse. Che fare? Pazientare e scrivere agli amici che "avessero pazienza" in quanto si era vicini alla soluzione. Che poi è venuta davvero. E così ora è congioia che vi mando con la posta veloce le foto e questo scritto, pregando P. Giuseppe Ambrosoli cheprotegga la lettera onde non si smarrisca... "Promesse non mantenute".Nel 1991 vi abbiamo scritto che "il Camion ci sarà di aiuto enorme per mantenere i 120 km distrada che ci separano dalla città di Lira". Durante le piogge, il fango e le buche rendono impossibilii movimenti a meno che noi stessi ci diamo da fare per rimettere il fondo stradale a posto durante imesi dell'asciutta (ottobre-febbraio). Il camion poi ci sarà di aiuto impagabile per sistemare econservare una pista in terra battuta, lunga 1000 m e larga 25 m, che ci collegherà con la capitaletramite piccoli aerei da 6 posti, facendo cadere il terribile isolamento di Kalongo, situato nellasavana, durante le piogge e specialmente durante i lunghi anni di guerre e insicurezza delle strade(imboscate, sparatorie, assalti e furti ecc.) La pista ora è già operabile; forse dalle foto capite peròche le piogge erodono i margini e quindi occorre un continuo lavoro di manutenzione. Perché hoscritto sopra "promesse non mantenute"? Mi riferisco al piano del governo che lo scorso annostanziò molti fondi ricevuti dalla Banca Mondiale per le strade...Lo credete? Penso di sì, visto comele cose sono andate per anni in Italia. Ebbene, i soldi sono "spariti nelle tasche" di varie persone e lestrade sono ora impraticabili. La scorsa settimana, la sig. Betty Ministro del Nord ci onorò di unabreve visita, durante un suo viaggio in una cittadina distante 150 km. Abbiamo bevuto il thèassieme. Prima che partisse le ho detto: " Mi dispiace che oggi lei deve andare ad Adiladang. Midicono che la strada è ora impossibile e che le macchine affondano nella melma. Chissà che anchelei non affondi un pochino, in modo che "via radio" possa chiamare i grossi bulldozer per aiutare leie nel frattempo riparare la strada".Ci credereste? Nel fango ci si è davvero impantanata lei e il suo seguito e anche la secondamacchina carica di soldati che le fanno la scorta...In conclusione, ora il camion è arrivato proprio per aiutarci a sistemare anche la strada che ci portaa Lira, là dove riposa il caro P. Giuseppe Ambrosoli.

P. EGIDIO TOCALLI

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LA GIORNATA DEL G.A.M.:4 - 5 SETTEMBRE ‘93

Subito dopo le vacanze e la "nostra festa" la"Giornata del GAM" ci richiama all'amicizia eall'impegno assunto con i nostri missionariquello di essere loro vicini con la preghiera, lasolidarietà e con scelte di vita che testimonianoil nostro essere cristiani.Quest'anno la giornata sarà caratterizzata dauna " presenza particolare" di P. GiuseppeAmbrosoli. Infatti verrà esposta in chiesa lastatua scolpita in suo ricordo e che è destinataall'Ospedale di Kalongo dove il Padre. haspeso la sua vita.È vero, tanti avvenimenti vicini e lontanibussano alla nostra porta presentandocisituazioni di popoli in guerra, o poveri eoppressi. Ma anche dove vivono i nostrimissionari c'è miseria, ignoranza, malattie...Ci sembra quindi bello e doveroso dedicareuna giornata a loro: suor Amelia, Ambrogio, P.Philip, P. Tocalli e suor Caterina. Essi sono inostri amici di casa, quelli che abbiamo più nelcuore perché cresciuti tra noi o conosciuti damolto tempo.

Il programma detta Giornata:

Sabato 4, alla sera, e domenica 5 settembre:raccolta delle ADESIONI al G.A.M.per l'anno 1993 - 94

Domenica ore 10 S. Messa ore 15 ritrovo per la Camminata del Gam, aperta a tutti: piccoli e grandi, mamme, papa e nonni.

Scrive Padre Philip:Afagna,29/6/'93

Carissimi Gamiti,finalmente sono ritornato nel "mio Togo" dopo un lungotempo d'assenza. Come le attività hanno cominciato ariprendere anche se molto timidamente, vorreiapprofittare di questa calma provvisoria per spedirvi unalettera di riconoscenza per tutto ciò che avete fatto e pertutto ciò che siete stati per me. Vi ringrazio per la vostraamicizia e per il vostro sostegno sia morale chemateriale. A Verona, quando dovevo subireun'operazione, non avete mancato di ricordarvi di menella preghiera, di telefonarmi e perfino di rendermi unavisita per incoraggiarmi. Non ho cessato di ringraziare ilSignore per tutto questo. Adesso la distanza ci separa, marimaniamo sempre uniti spiritualmente. Mi ha fatto moltopiacere aver incontrato suor Amelia dopo tanti anni. Sonomolto contento che ritornerà nel Kenya dove ci siamoconosciuti. Ho cercato di rinfrescare il suo kiswahili, maho scoperto che l'ho dimenticato anch'io perché non l'hoparlato per tanti anni. Mi trovo ancora nella missione diAfagnan per un paio di settimane prima di recarmi nelGhana dove l'obbedienza mi chiede d'andare. Lasituazione politica del Togo non è cambiata e così irifugiati non possono rientrare in patria. Il fallimentodella discussione fra il governo e l'opposizione ci ha fattopassare anche quella piccola speranza che avevamo.Comunque non bisogna mai disperare, perché arriverà ilgiorno e tutto cambierà come per miracolo. Intantopreghiamo.Vi faccio tanti auguri per il congedo dell'estate e mandoun cordiale saluto a tutti quanti. Grazie di nuovo!

P. PHILIP ZEMA WAIGO

ADESIONE AL G.A.M.

Se vuoi aderire al G.A.M. completa e stacca iltagliando, mettilo nell'apposito contenitore in chiesaoppure consegnalo durante la giornata del G.A.M.

MI ISCRIVO AL G.A.M. PER L'ANNO 1993/94Mi impegno a vivere nello spirito e nelle scelte di vita del Gruppo Missionario. Per questovoglio anche aderire all'iniziativa di versare £._________ annuali, , trimestrali, mensili.

Nome e Cognome: ____________________________________

Indirizzo :____________________________________________

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Pensieri liberi..

"Loro" e noi.Purtroppo non è stato possibile identificare "lavoce" quando in consonanza al coro di "lorsignori" ha voluto interpretare l'inno alla Giustizia,alla rapida giustizia in favore dell'arci-confraternitache ha .edificato nientemeno..... tangentopoli! Maquella "voce" poteva essere riconosciuta, proprioperché...costituzionale solo se avesse "cantato" indoveroso ed autoritario assolo, per una giustaGiustizia a tutela della quanto mai insidiata,calpestata, tradita infanzia e a salvaguardia deiminori troppo frequentemente profanati insidiatied...assassinati! Avrebbe dovuto, quella "voce",interpretare il diritto a tutti i bambini ad aiutigenerosi quando in famiglie numerose, ad asili, ascuole materne, a case vivibili, a città più umane,a servizi sociali operativi non parassitari...Avrebbe dovuto quella "voce", urlare contro leinfamie delle "sue" istituzioni "giuridiche contro iminorenni rinchiusi nelle patrie galere, negli istituticosiddetti di "rieducazione" o in medioevaliindecenti orfanotrofi... Avrebbe dovuto, quella"voce", smartellare con veemenza la inderogabileesigenza di reprimere il bestiale sfruttamento deiminori nel lavoro nero o il loro sconcio mercimonionei loschi traffici della malavita quella sì,organizzata! Avrebbe dovuto interpretare ancoraquella "voce", le angosce, la desolazione, laprostrazione di tanti e tanti disabili, disadattati,sfrattati, disoccupati... Avrebbe dovuto... Quantoavrebbe dovuto cantare, per cento e cento causemolto più nobili!... Ma la "voce" ha cantato in quel"palazzo" dove si godono in perdurante e cinicaalterigia ed improntitudine tutti i privilegi di "casta"e di "palazzo" e con la sola possibilità di "cantare"ciò che vogliono "lor signori", in totale disdegnodella...platea! Ma, dunque, tutto questo Malescientificamente coltivato nei giardini di "lorsignori" è mai possibile che debba e possaprevalere sul tanto Bene che milioni di onestepersone di valorosi volontari eroici missionari elaici compiono quotidianamente?No, certamente mai! Noi dobbiamo continuare a

far bene il Bene sempre per chi è privo di ognibene, ma senza cadere vittime delle mangiatoiepubbliche e delle sue reti rovinose, sinistre e fatalimimetizzate nelle varie "solidarietà", specialmentequelle enfatizzate e sponsorizzate dalle treconsorterie che manipolano, intrugliano escodellano quotidiani minestroni di idiozie,panzane, facezie, maldicenze e disinformazioni amezzo delle tre TV di Stato ad esse soggiogate!...Allora, cosa fare?Stante le viltà delle istituzioni "sociali", i tradimentidei "gaudenti di palazzo" e dei loro zelanti famulitelevisivi ed anche il nostro tradizionaleindividualismo o personalismo o... anarchismoche oggi appaiono veramente necessari, c'è oggi,su misura, un'iniziativa, un'azione, un'idea chepuò nientemeno garantire e ridare la vita adinnumerevoli bambini a rischio di perderla da ungiorno all'altro...Questa esaltante iniziativa èdefinita "adozione a distanza" e la si realizzacontattando semplicemente la Caritas di Como o,meglio ancora, presentandosi personalmente neisuoi uffici di Piazza Grimoldi n. 6, a lato delvescovado, dove si sottoscrive il versamento di £50.000 mensili e si ricevono immediatamente foto,nome cognome indirizzo del bambino adottato edel missionario colà..."operaio". C'è inoltre la lietapossibilità di corrispondere direttamente e sempreindividualmente con gli "interessati". Cosaaggiungere? Che sarà un punto di orgoglio poteresporre in casa la foto del bimbo adottato e cheun simile atto d'amore può valere mille volte piùdelle mille preghiere a volte sbiascicate nellefeste...comandate!

GIUSEPPE GAVIOLI

P.S. Per chi è anche solamente verniciato diFede: non abbandoniamoli quei bambini; essihanno bisogno di noi perché noi abbiamo bisognodi Dio e noi abbiamo bisogno di quei bambiniperché Dio ha bisogno di noi!

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Un ricordo vivo

MARINA, GRAZIE!

Marina,ci sono momenti in cui il presente sovrasta le esperienze e i ricordi del passato e si impone anche sul futuro,specialmente quando questo è già intriso di dubbi e di incertezze. Tu sei stata capace di essere tutto questoper la nostra comunità. Sei stata come un arcobaleno, un raggio di serenità e di speranza teso versol'infinito. Non vogliamo dimenticarti; perché nello splendido messaggio della tua vita hai racchiuso tuttoquello che in essa c'è di più bello e di più vero. Vorremmo assomigliarti almeno un po'; vorremmo tantosaper vivere bene il presente per essere come te veri testimoni del dono della vita, oltre la sofferenza e oltrela morte.Già da quando sei nata, i tuoi genitori con Marco e Raffaella ti sono stati vicini con un amore e unasensibilità che si sono profondamente fusi con lo slancio d'affetto che tu stessa davi e chiedevi. Così, tutti ecinque, insieme con i parenti e gli amici, siete riusciti a superare gli ostacoli, a scavalcare i ponti, facendodella vostra esperienza un dono prezioso per tutti. Già da piccolissima sei stata protagonista della tua vita,conquistando con tenacia e impegno fiducioso quello che a tanti pare scontato. Hai lottato sempre, hailottato infine contro la malattia che sembra averti voluto rubare tutte le tue vittorie.Anche se è impossibile tradurlo in parole, non posso dimenticare né la serenità né il tacito e profondoinsegnamento che i tuoi genitori mi hanno regalato dodici anni fa quando, per questo stesso giornalino, erovenuta a casa tua. Sentimenti e sensazioni che oggi si fanno ancora più concreti e vittoriosi, pur davantiall'apparente sconfitta. La tua, la nostra è senz'altro una vittoria. La vittoria dell'amore, del sacrificio edella fede. Una vittoria che ci terrà sempre uniti perché non si è mai lasciata intaccare dalla ribellione edall'egoismo.Il tuo sorriso ne era e ne è la certezza.Come certezza è quella che il Cielo t'abbia accolto, nel giorno di S. Anna. L'estremità del tuo arcobaleno èperò ancora qui con noi: è la testimonianza tua e della tua famiglia, una testimonianza che dimostrachiaramente come l'amore possa riempire la nostra vita, possa farcene scegliere la parte essenziale emigliore, possa darci la capacità di condividere la sofferenza e di gustare la gioia di ogni attimo trascorsoinsieme.Grazie!

ANNA B.

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Spazi aperti

UNA ‘CALDA’ ESTATEÈ stata un'estate difficile per tutti. Un'estate direcessione economica, che ha costretto molti arinunciare alle vacanze o ad abbreviarle in manieraconsiderevole, un'estate contrassegnata da sigle(IRPEF - ICI - ICIAP), che, di per sé, hanno il poteredi mettere di cattivo umore i cittadini; un'estatetriste, scandita da suicidi "eccellenti11 (come sonostati definiti con infelice neologismo), da omicidiefferati, da bombe di oscura provenienza e di ancorpiù oscuro effetto. Mancava la ciliegina sulla tortache, però, è puntualmente comparsa. Con undecreto datato 9 AGOSTO, il Ministro della PubblicaIstruzione ha deciso di anticipare il piano triennaleche prevede la cancellazione di 56 mila classiscolastiche. Con tale decisione si ridurrebbesensibilmente il numero degli insegnanti di ruolo,mandandone molti di essi in soprannumero, cioè adisposizione per supplenze, risparmiando, sembra,circa 3.500 miliardi. Non è mia intenzione fare unadifesa corporativa della categoria, ma mi pare chepiù che aggredire la spesa pubblica e colpirel'occupazione, questo provvedimento colpisca ilbuon senso, o quantomeno sollevi più di unaperplessità. A parte l'evidente eccentricità della datadel decreto (9 agosto), periodo in cui i provveditoratisono deserti e gli organici per il prossimo annoscolastico già definiti, c'è da chiedersi se il Ministrocreda davvero che la scuola possa esseregovernata in modo così ragionieristico,considerandola improduttiva per fa società. Benehanno fatto gli insegnanti cattolici dell'UCIM e lastessa AGE a segnalare i rischi di uno scadimentodel servizio scolastico, soprattutto in riferimento asituazioni di disagio familiare e sociale. C’è poi unadomanda che l'onestà intellettuale impone di fare:come mai non più tardi di due anni fa sono statiimmessi in ruolo migliaia di docenti? Eppure laspesa pubblica era già da tempo largamente fuoricontrollo. Come mai in un momento in cuil'occupazione si è ridotta in morti settori e si chiede,per esempio, un rilancio degli investimenti pubblicisi vuole definitivamente chiudere la porta ai precari?Forse è stato sottovalutato il fatto che al sud questasituazione potrebbe rivelarsi esplosiva? Ma molte diqueste formiche non erano le "cicale* che solo ieriricompravano il settore chimico della Ferruzzi allabella cifra di 2.805 miliardi e che tramavano con leindustrie farmaceutiche per aumentare il prezzo deifarmaci che noi cittadini pagavamo, per consentiread alcuni politici che il loro, servizio della cosapubblica fosse più "gratificante"? Non voglio

minimizzare l'urgenza di un risparmio statale che sifa ogni giorno più indilazionabile, ma mi piacerebbeche ai cittadini venissero risparmiati l'umiliazione edil dolore di pagare 85 mila lire per un caro defunto ole goliardiche trovate di mezza estate di un Ministroche dovrebbe governare un settore delicato comequello scolastico e invece rischia di fare posticiparel'apertura dell'anno scolastico. È vero che viviamoin tempi di transizione, di incertezza, di confusioneistituzionale, ma non sono queste le scelte chepossono infondere fiducia nei cittadini che hannovoglia di ricostruire su basi, anche moralmentenuove, ciò che hanno visto distruggere in mode cosìrepentinamente drammatico.

MAURIZIO

Un QUESTIONARIOper i giovani

Sono in distribuzione agli inizi disettembre a tutti i giovani di Ronago tra

i 16 e i 25 anni.Durante il periodo estivo, nei mesi di giugno-luglio, hapreso forma e vita la Commissione giovanile. Suggeritada una proposta lanciata nell'assemblea del 25 marzoscorso, ha potuto tradursi in realtà grazie all'iniziativa delComune di chiamare e far convergere attorno al discorsogiovanile le realtà più significative. Dopo alcuni incontriserviti per mettere a fuoco obiettivi e finalità, si è costituitala commissione che vede insieme due rappresenti perognuno delle seguenti realtà: Oratorio, Pro-Loco, GruppoGiovani Idee '92, Gruppo Sportivo, Biblioteca, unrappresentante della "piazza" e tre dell'amministrazionecomunale, che svolge pure il ruolo di coordinatrice di tuttoil lavoro. Tra le prime idee in cantiere è quella diconoscere meglio la realtà giovanile di Ronago, cogliernei bisogni veri, sondare gli atteggiamenti fondamentali deigiovani verso la vita, la famiglia, la scuola o il lavoro, iltempo libero, il paese in cui si vive. Solo da unaconoscenza reale potranno nascere poi proposte incisivea favore dei giovani stessi. Da qui dunque l'iniziativa didistribuire un questionario ai giovani tra i 16 e i 25 armicosì da poter raccogliere una serie di indicazionipreziose, utili al lavoro della commissione stessa. Così,con il mese di settembre, verranno distribuiti, casa percasa, i questionari che dovranno poi essere consegnatianonimi entro domenica 19 settembre negli appositiluoghi di raccolta (i bar, il Comune, la Biblioteca, l'oratorioe la chiesa). I rischio è che una simile iniziativa vengafacilmente snobbata e ritenuta inutile. Chiediamo aigiovani, se veramente credono che qualcosa di buono evalido possa essere fatto per foro è con toro, di vincerequesta tentazione e di collaborare rispondendo con lealtàe sollecitudine al questionario che riceveranno. Saràquesto sicuramente il primo segno della volontà giovanile:segno che attendiamo di leggere in tutta la sua positività.

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Domenica 25 luglio..

Ronago - HvarIn quella giornata la nostra comunità parrocchiale ha ospitato alcuni ragazzi profughi della ex-Jugoslavia; un'esperienza significativa e utile per stringere ancor più saldamente il nostrogemellaggio con loro. Riportiamo le impressioni “entusiaste” di una nostra protagonista.

Armata di un foglietto con la traduzione incroato di qualche parola, mi avvicino a un taleche a Ronago non ho proprio mai visto e glichiedo: "Da/i govoris talianski?" (cioè: parliitaliano?). Quello mi guarda perplesso e mirisponde: "Che cavolo hai detto, scusa?"...Come inizio davvero niente male: ho beccatoun comasco! L'occasione per riprovarci mi sipresenta subito, non appena si formano lesquadre per giocare a bandierone; nonostantel'ostacolo della lingua siamo riusciti a creare unclima di amicizia: basta davvero poco perriuscire a fraternizzare... dovrebbero capirloanche i Grandi! Tra un "Uhvatio" (preso) e uno"Slobodan" (libero) il tempo passa in fretta:s'avvicina l'ora della merenda. Prima però diriempirci la pancia e soddisfare il palato con ledelizie della casa, c'è stato anche uno scambiodi cultura: le gioiose croate ci hanno insegnatodei canti mimati e noi, in compenso, abbiamomostrato loro la tecnica dell'imbroglio.. Durantela merenda mi sono resa conto di quanto il mioinglese faccia schifo,... per fortuna mi hasalvato il dialetto che assomiglia un po' alcroato: al grido di "ciapa ul balun" tutti si sonoprecipitati sul pallone. Con noi ha giocato a"odboika" (pallavolo) pure il vicario episcopaledi Hvar, monsignor Santic. Finito di divertirci,con un "dobar tek" (buon appetito) e "ale... semagna" ci siamo seduti sotto il porticoaspettando la pasta al ragù. Durante la cena siè rafforzata l'amicizia iniziale: eravamomischiati ed era evidente l'intenzione di tutti divolersi bene. A tavola non è stato difficilecapirsi: hai sete?., basta guardare il tuobicchiere vuoto e chi è più vicino alla bottigliate lo riempie; hai fame?... basta fissare il piattopieno di patatine che hai di fronte che quello tene allunga una manciata... (ma la situazione sifa dura per quelli seduti a capotavola...ah! ah!).

La felicità dei nostri carissimi ospiti eradavvero grande; non si capiva soltanto dai voltiallegri, ma anche dal fatto che hanno volutoallietarci improvvisando uno spettacolo inlingua originale (noi italiani vedevamo i croatispanciarsi dalle risate, ma il senso dellospettacolo io me lo sto tutt'ora chiedendo...)Ma sono ancora stupita da come siano riuscitiad addobbare il palco in poco tempo e conpoco materiale: fiori di carta crespa e foulardesvivaci. Sicuramente in ognuno dei presenti ilpensiero è stato quello di ringraziarli per lalezione di vita: basta poco per fare grandi lecose. Ormai è notte e ci dispiace salutarci...,ma per me (e per altri miei amici) non è ancorafinita l'avventura: ho la possibilità di ospitaredue ragazzi a dormire a casa mia. Dopoun'intensissima chiacchierata, un "laku noe"(buona notte) e appuntamento all'indomani. Lamattina dopo alle 7.00, a Caversaccio, l'ultimasorpresa: tutti mi hanno riconosciuta e salutatacon un sorriso; io allora ho augurato "stretanpuf (buon viaggio) e loro hanno detto "HVALAJOS" cioè "grazie ancora". Ma io direi: grazie avoi, perché ci avete insegnato a valorizzarequello che abbiamo e che l'amicizia va al di làdei confini.

ANNA M.

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Esperienze estive

Gerola 1:la gioia di vivere insiemeCome sintesi del primo turno in Val Gerola pubblichiamole riflessioni di due giovanissimi animatori alla loro primaesperienza, con l'augurio che l'entusiasmo vissuto inquesti giorni sia per loro "spinta" nel continuare amettere le proprie capacità a servizio dei ragazzi.

Cosa dire oltre al solito "ci siamo divertiti..abbiamocamminato tanto...' ? Posso dire che come miaprima esperienza di animazione in Val Gerola hoincontrato entusiasmo, allegria sui volti di queiragazzi che avevano una voglia di "vivere" quellavacanza, avevano una grinta che forse mancava unpo' a noi animatori.. Nonostante le lunghecamminate, la sera volevano giocare e ticoinvolgevano; partecipavano volentieri ad ogniattività loro proposta. Come mia prima esperienzadi animazione con loro non posso che esseresoddisfatta; certo è un'esperienza diversa da quellache ero abituata a fare di solito in Oratorio, duranteil Grest: a differenza di queste esperienze, a Gerolacon i ragazzi ci vivi insieme tutto il giorno e ognimomento della giornata e quindi sei chiamata alasciarti coinvolgere in tutto da loro condividendotutto ciò che sei e fai. A conclusione penso diessere stata soddisfatta nelle mie aspettative esoprattutto arricchita da quanto ho vissutoimparando ancor meglio cosa significhi animare ungruppo di ragazzi e riscoprendo ancora una volta ilgrande valore dell'amicizia.

G.

Da diversi anni in Parrocchia mancava l'opportunitàdi poter vivere una vacanza insieme in modo deltutto particolare all'insegna dell'amicizia, dellacollaborazione e del volersi bene a tutti i costi.Quest'anno, grazie alla generosità della parrocchiadi Albate, che ci ha dato in prestito la casa,abbiamo potuto trascorrere a turni alcuni giorni conquesto spirito. Dopo alcuni incontri preliminarinecessari per l'intera organizzazione, con alcuniragazzi di quarta, quinta elementare e prima media,gli animatori e alcuni genitori, (in totale 35)domenica 1 agosto siamo partiti alla volta della valGerola, destinazione Castello, frazione di GerolaAlta. Nonostante l'apparenza della casa, i ragazzi sisono subito ambientati e con entusiasmo hannovissuto tutti i giorni le varie attività proposte(preghiera, riflessione, S. Messa, impegni digruppo, camminate, giochi...). Il tema di questigiorni è stato l'ecologia: scoprire attraverso aspettidel creato alcuni importanti valori della vita. Unargomento di facile comprensione soprattutto per iragazzi, ma difficile da mettere in pratica; non sonomancati momenti di prova, superati con grandegioia, con l'aiuto reciproco. Uno dei momenti piùsignificativi è stato senz'altro il campeggio. I ragazzihanno capito subito che non si poteva montare unatenda da soli, ma solo come dice il proverbio:"l'unione fa la forza". A sera attorno a! fuoco tuttiuniti cantando, giocando e divertendoci, abbiamoscoperto che se ognuno teneva per se il legnetto,che durante il pomeriggio aveva raccolto, e non lobruciava insieme agli altri, non si sarebbe arrivati afare un falò. I ragazzi hanno vissuto questavacanza in modo esemplare, forse meglio di noianimatori! I giorni sono passati velocemente,malgrado tutto credo che tutti abbiamo capito evissuto il vero senso delle giornate. Per la maggiorparte dei ragazzi è stata la prima esperienza: ilconvivere con persone che non sono i tuoi familiarie magari nemmeno i tuoi amici, non è facile;accettare gli altri come sono fatti è ancora piùdifficile. Nonostante qualche incomprensione,suppongo che tutti o quasi, abbiamo vissuto nelgiusto modo, soprattutto per l'entusiasmo che èrimasto in ognuno. Venerdì 6 agosto, verso le 16 ilprimo turno ha fatto rientro a Ronago, qualcunomalinconico, perché il tempo è trascorsorapidamente, ma sicuramente contenti di averpassato una vacanza indimenticabile.

A.

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Esperienze estive

Gerola 2:la ciliegina sulla torta!

Nessuno vi obbliga a leggere questo articolo, ma se proprio vi incuriosisce potete dargli una sbirciatina.Mettetevi comodi e incominciate a immaginare... Tutto ebbe inizio una soleggiata mattina d'agosto,c'era anche il vento. Eravamo in 41 schiacciati sulle macchine (forse anche le sardine stanno piùlarghe) in partenza per la val Gerola. Prati, boschi, lago, città e infine la meta... provate a immaginare laciliegina sulla torta: Gerola è tutto questo. Immaginate 41 persone che convivono insieme per unasettimana. Non è mica facile! Ognuno era responsabile anche dell'altro in ogni senso: rispetto delleidee, solidarietà nei confronti di chi aveva bisogno, accettazione di tutti e capacità di voltarsi le manichequando in casa era l'ora delle faccende (questo è un po' difficile da immaginare visto che le manichecorte sono difficili da rivoltare!). Immaginate le nostre facce quando ci sono stati comunicati i gruppi dicome erano composte le tende. Oh, no, dormire con quel rompino che non sopporto da una vita! Maanche questo fa parte della logica di Gerola: accettarsi. Non sono mancati momenti di svago comequelli alla sera dopo cena o attorno al falò. È stata dura anche divertirsi con giochi non proprio originali,dato lo spazio limitato della casa, ma abbiamo imparato a rinnovare l'entusiasmo. La voglia di stareinsieme ti fa superare anche questo. Ci sono state anche piccole delusioni: immaginatevi una carovanadi ragazzi con le gambe a pezzi, con il sudore che cola dalla fronte e lo zaino carico di viveri, che dopopiù di due ore di cammino arrivano a tre passi dalla meta (un lago). Iniziano a sfoggiare i loro costumigustando l'ebbrezza di poter fare un bel bagno ristoratore, si vedono davanti una pozzanghera di grandidimensioni un po' paludosa... D'altra parte bastava salire per un altro quarto d'ora e poter gustare unpanorama a dir poco eccezionale... Ma la pigrizia ha preso il sopravvento. Questo ci ha insegnato chedobbiamo sempre puntare in alto e a non fermarci alle prime difficoltà. Immaginate la val Gerolaallietata dalla gioia e dalla voglia di vivere dei nostri 41 che hanno anche saputo superare le difficoltàdella convivenza. La voglia di stare insieme e di crescere insieme vince sempre. Chiudiamo con unpensiero profondo: se la val Gerola è come la ciliegina sulla torta, ringraziamo il Pasticciere.

VITTO-ANNA

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È tempo di GREST !

GUARDA CHE TI RIGUARDA...ma che motto hanno scelto per il GREST diquest'anno?"È, come al solito, un modo come un altro per dirci che non possiamo non partecipare”Questo è quello che devono aver pensato tutti gli animatori, visto e considerato che durantel'estate si sono ritrovati più e più volte per preparare il tutto: riflessioni, giochi, attività, ecc... Evisto l'entusiasmo, credo proprio che abbiano scoperto che è un o slogan interessante, chenasconde il tema di quest'anno apparentemente impegnativo: Educare alla legalità.Riscopriremo infatti tutti insieme, che abitare o vivere la città non è facoltativo, ma cheappartenendo ad essa come cittadini, non può non riguardarci la sua vita. Come cristiani, poi,siamo chiamati a migliorare la convivenza di tutti, proponendo grandi valori umani edevangelici. No, no, niente paura! Non sarà una barbosa lezione di educazione civica: nonmancherà certamente la storia che renderà tutto più facile e immediato, così come ci sarannogiochi ed attività per divertirci insieme, mettendo in pratica, da subito ciò che abbiamoimparato. E chissà che non saranno gli amici delle medie, che con i loro animatori potranno altermine, mostrarci una città ideale, dove già si vive tutto questo? Una città che insiemecercheranno di ritrovare, dove poter vivere con gioia e serenità, perché a misura d'uomo efondata su tre pilastri fondamentali: moralità, legalità e solidarietà. Che parolone! ma anche inquesto caso niente paura! Il tutto si svolgerà, come per le elementari, nel modo più semplicepossibile, così come da sempre viviamo il Grest. Sarà sicuramente un banco di prova con lesue regole e i suoi momenti da vivere insieme, così da condividere tempo ed energia, senzadimenticare chi soffre più di noi. E se non vi ho spaventato troppo, venite e vedrete; viritroverete immersi nell'antica Grecia, culla della nostra civiltà. È un mondo antico, ma vicino ainostri giorni, così tanto che... così per caso, potrete partecipare alle olimpiadi, naturalmente inqualità di atleti! E allora chissà chi vincerà?

Se tutto questo ti riguarda vieni anche tu,in Oratorio dal 30 agosto al 19 settembre:

ore 14.15 -18.00.Ti aspettiamo!!!

GLI ANIMATORI.

Tagliando d'iscrizione da consegnare (con £. 15.000} a don Sergio entro domenica 29 agosto:

Nome __________________________________________________________________________

Cognome _______________________________________________________________________

Classe frequentata ________________________________________________________________

Firma del genitore

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