1994 02 Ronago 94

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Giornalini della Parrocchia: 1992-1999 Don Sergio Tettamanti

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  • RONAGO '94 N. 1

    Dalla Quaresima alla Pasqua

    "Camminando s'apre cammino..."

    il titolo di un interessantelibro, che sintetizza bene quan-to stiamo vivendo come comuni-t, come popolo. Cammino, s,

    ma verso dove? A volte sembra nonesserci meta, speranza, orizzonte e ilfuturo appare incerto. Tuttavia solo

    camminando, non fermandoci sfiduciati,che si pu aprire cammino... si pu aprireuna speranza, un domani diverso. La Qua-resima ii tempo del cammino: il cammino diun popolo, di intere famiglie alla ricerca dellaterra promessa; cammino di gente assetata di

    libert, di verit, di giustizia. Quaresima i! Tempodel nostro cammino se non vogliamo intristire nelgrigiore e nel vuoto in cui siamo immersi; se non

    vogliamo restare ancora per lungo tempo schiavi di millecatene invisibili che non ci permettono di essere ci a cuisiamo chiamati: popolo nuovo, gente cosciente della pro-

    pria dignit, cristiani convinti e responsabili del Vangelo loroaffidato. Tutti, oggi, cercano guide, riferimenti, leader: la

    nostra guida si chiama Ges. Siamo certi che l'unico in gradodi farci uscire dal fango; e non con discorsi a vuoto, bens con la suaParola di verit e con la sua vita offerta per noi sulla croce. appuntola Croce lo strumento che spezza le catene delle nostre schiavit, del

    nostro peccato. Croce: amore fatto dono, fino all'ultima goccia disangue. Segno, non di morte, ma di vittoria. Vittoria che fiorisce solo dopo

    che il seme ha accettato di scomparire per dare il frutto. Croce comemaestra di vita: ci insegna a guardare in alto, a ricostruire un rapporto

    verticale, con Dio attraverso la preghiera, l'ascolto della sua Parola, i sacramen-ti, la Messa; ci insegna a guardarci attorno, ad aprire le braccia, a ricostruire unrapporto orizzontale con ogni persona attraverso concreti gesti di fraternit, di

    solidariet, di generosa attenzione e carit. Mettiamola la croce ben visibile davantiai nostri occhi, nelle nostre case. E camminiamo dunque con lo sguardo a Dio, conle mani spalancate ai fratelli. Ogni nostra famiglia, diventi protagonista di questocammino; trovi nella croce il segno e il senso dell'amore vero; trovi l'appoggio per

    riprendere insieme passo dopo passo la strada verso la terra promessa, verso una rinnovatacapacit di amare. Camminiamo, senza paura, senza stancarci per la pigrizia o per la fatica...perch solo camminando cos che s'apre cammino... s'apre l'orizzonte nuovo della Pasqua.

    DON SERGIO

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    QUARESIMA 1994 :"La famigliaprotagonista

    della missione"Prima settimana

    Famiglia: luogo dell'incontroSeconda settimana

    Famiglia: luogo dell'accoglienzaTerza settimana

    Famiglia: luogo dell'annuncioQuarta settimana

    Famiglia: luogo dell'umanizzazioneQuinta settimana

    Famiglia: luogo della solidarietSesta settimana

    Famiglia: luogo del servizio alla caritI VENERD di Quaresima:- le S. Messe: alle ore 7.30 e alle ore 20- la VIA CRUCIS alle ore 16.30:- la CATECHESI PER ADULTI,

    FAMIGLIE E GIOVANI:* venerd 25/2

    ore 15.00 per gli anzianiore 20.45 per le famiglie:"Famiglia e matrimonio"

    * venerd 4/3ore 15.00 per gli anzianiore 20.45 per le famiglie:"Famiglia e carit"

    * venerd 11/3ore 15.00 per gli anzianiore 20.45 per le famiglie:"Famiglia e Missioni diocesane"

    * venerd 18/3ore 15.00 per gli anzianiore 20.45 per le famiglie:"Famiglia e partecipazione sociale"

    GLI ESERCIZI PARROCCHIALI:"Alle radici dell'unit"

    Tre giornate di preghiera e riflessioneper tutti sul Piano pastorale del nostroVescovo secondo un programma anco-ra da definirsi.Si terranno: Gioved 24,

    Venerd 25,Sabato 26 marzo.

    PER LE CLASSISUPERIORI E I GIOVANI:

    - Ogni settimanal'impegno alla Messa del GIOVEDsera alle ore 20.00- il catechismo, ogni lunedalle ore 20.45- pomeriggio di Ritiro sabato 5 marzo.- la preparazione della via Crucis perla Domenica 27/3Giornata mondiale della giovent.

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    La pagina dei G.A.M.QUARESIMA: PER VIVERE IN COMUNIONE ANCHE CON I FRATELLI PI LONTANI.

    I SERVIZI MISSIOMARI DIOCESANILa nascita e la crescita di ogni comunit cristiana sono fondate su due realt: l'annun-cio del Vangelo e la testimonianza della Carit. La Chiesa di Como, la nostra Diocesi,da tanti anni presente in Argentina e in Cameroun con i Sacerdoti e le Suore manda-ti dal Vescovo per l'annuncio del Vangelo che si realizza in un cammino di fede con lagente di laggi.Mi direte: ma noi abbiamo gi da pensare ai Missionari Ronaghesi, poi c' Philip,poi.... vero. Tuttavia dobbiamo sentire "nostri" anche i Missionari della Diocesi diComo, perch la nostra Diocesi: attraverso essa che siamo uniti alla Chiesa Uni-versale sparsa in tutto il mondo. Ecco che in Cameroun, nella missione di SIR? dueSacerdoti - Don Felice Cantoni, nato a Trepalle, e Don Donato Giacomelli, nato a Iso-laccia - operano per annunciare il Vangelo e per favorire l'alfabetizzazione di ragazzie adulti."Il lavoro appena iniziato ha bisogno del nostro sostegno, della nostra preghiera e...dipersone che partono. La scelta di una missione di prima evangelizzazione comportatempi lunghi ed un impegno della Chiesa di Como che si protragga nel tempo. Il Si-gnore susciti nella nostra Diocesi giovani forti e generosi che sappiano dire: "Signore,manda me".In Argentina, nella Diocesi di Santiago dell'Estero, nella parrocchia di Forres c' DonGiorgio Quaglia, di Viggi; in quella di Clodomira c' Don Angelo Introzzi di Como-Rebbio; a Fernandez, Forres e Beltram ci sono quattro Suore Giuseppine. Nel mese digennaio, Don Giorgio Quaglia era alla Commissione zonale di Maccio e ci ha dettoci che aveva in cuore.W IL CAMPIONE - MA QUALE ?Oggi c' grande attesa perch Moser, il campione, tenta di nuovo il record dell'ora, in Messi-co. I nostri pensieri sono invece diversi. Perch, ci chiediamo, tanta attenzione, tanto entu-siasmo per questa, impresa e nessuna riflessione, quando non la totale indifferenza verso al-tre persone che nell'America del Sud ci vivono da anni, combattendo ogni giorno le batta-glie della vita per seminare la speranza fra la gente?Ecco perch oggi vogliamo parlarvi di un Campione cos come ci rimasto nella mentedopo che, il 12 gennaio scorso, l'abbiamo incontrato a Maccio. Per spiegarcimeglio: dovete sapere che ogni mese, a Maccio, si tiene una riunione del Consiglio Missio-nario Zonale, a cui partecipano i rappresentanti dei gruppi missionari delle parrocchie delcircondario e quindi anche le rappresentanti del nostro G.A.M. Si prega e si riflette insieme,per conoscere sempre meglio le realt in cui operano i Missionari della nostra zona, dislocatinel mondo.Quando qualcuno di loro a casa, viene invitato alla riunione, per portare direttamente la

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    La pagina dei G.A.M.propria esperienza. Cos stato per Don Giorgio Quaglia, missionario diocesano, campionein umanit, in semplicit, in sapienza. dinamico, contento, preparato e ben radicato nellarealt del Paese in cui vive, l'Argentina, dove da 15 anni opera nella Missione Diocesana diSantiago del Estero. L realizza il suo essere sacerdote in mezzo alla gente e con la gente,per un cammino di speranza. La popolazione estremamente povera, ma si sta arricchendodi quei valori umani quali la collaborazione, la condivisione, l'assunzione di responsabilitper attuare una vita confrontata con la Parola di Dio. L'intervento di Don Giorgio appas-sionato, come l'articolo che recentemente ha pubblicato sul "Settimanale". Ci descrive la si-tuazione politica ed economica dell'Argentina, il fascino e le difficolt di una missione chedeve operare in situazioni di miseria, di assenze governative sul piano sociale e sanitario, diprivatizzazioni ecc.E a noi, Don Giorgio che ha detto? Ha detto che dare l'unico modo per ricevere. E nonpensava al dare denaro o beni, ma al dono del proprio tempo, delle proprie capacit, dellapropria vita. Con Don Giorgio c'era un giovane sacerdote argentino, Marcelo, che ha volutodirci che la Chiesa fatta dai sacerdoti e dai laici e che i laici devono fare la loro parte, han -no le loro responsabilit da assumersi, perch tutti insieme si costruisce il Regno di Dio. IlGruppo Missionario Zonale, dove sono rappresentate tutte le parrocchie dei nostri dintorni,deve quindi essere strumento efficace e stimolante verso le Comunit e la Diocesi, perun'apertura sempre pi missionaria. Nelle parrocchie non ci si deve mai stancare di proporreil modello missionario. Bisogna saper "scovare" anche quelle persone (e sono molte) cheavrebbero tanta voglia di fare e di aiutare ma che, se non vengono chiamate in causa, dirot-tano magari altrove le proprie energie. Cos il missionario non si sentirebbe solo, ma potreb-be contare su un forte appoggio morale nella preghiera e materiale nelle necessit.Don Giorgio ripartir presto per la "sua" terra e pensiamo che stavolta porti senz'altro con sanche quel calore che le sue parole hanno saputo suscitare in noi e che vorremmo trasmette-re a tutta la Comunit con queste poche righe, ma soprattutto con l'impegno che il suo invitoad essere "sale missionario" sar sempre presente in noi, cos da tentare di tessere e di dif -fondere quella rete viva che raggiunge tutti i missionari del mondo.Un altro piccolo-grande dono di quella serata stata la presenza di Suor M. Adele Sassi,francescana, di Faloppio, anch'ella recentemente rientrata dall'Argentina. La faccia schiet-ta, il sorriso pronto, trent'anni di missione alle spalle e ancora un solido, giovanile entusia-smo cristiano. Ci racconta del suo lavoro tra i bambini e le famiglie pi povere dei "bar-rios". Le difficolt col cibo, con la scuola, con tutto. La fede grande e sincera dei poveriche trovano nel missionario e nelle suore i messaggeri di quel Dio che li aiuta a superare leloro difficolt di ogni giorno e ad incontrarlo sul loro cammino. Suor Maria Adele concludecon una risposta piena di speranza alla domanda di come le sembrano i nostri giovani qui,dopo cinque anni di assenza. Lei dice di averli trovati pi aperti a recepire il messaggio cri-stiano e pi pronti a riscoprire quei valori che sembrano persi, ma di cui in realt i nostriragazzi sono alla ricerca. Pare quindi che il terreno ci sia, e allora.., non stanchiamoci diseminare. In mezzo alla messe, altri operai, altri Campioni verranno!

    ROSANNA E ANNA

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    BILANCIO DEL GAMII Gruppo Appoggio Missionario, nel pubblicareil bilancio relativo al 1993, ringrazia tutte le per-sone che rendono possibile questa realt fatta dipreghiera, sacrificio e lavoro: un piccolo segnonon solo di aiuto a chi nel bisogno, ma soprat-tutto di collaborazione con chi dona la vita perla realizzazione del Regno di Dio.Padre Philip Zema ce lo testimonia nella sua ul-tima lettera. Dopo averci spiegato che segue igiovani aspiranti missionari del Ghana, scrive:"II mio compito per linteresse della missioneevangelizzatrice della Chiesa, perch l'evange-lizzazione non pu andare avanti senza le voca-zioni. Il mio non un impegno come aiuti uma-nitari che attirano di pi l'attenzione pubblica at-traverso i mass-media, ma qualcosa di ordinario,essenziale nella vita della Chiesa. Sono moltocontento che mi aiutate volentieri anche in ciche considero non attraente; e grazie per le vo-stre preghiere".ENTRATEResiduo 1992 1.003.000Adesioni GAM mensili 1.420.000Giornata del GAM 2.448.000Camminata 455.000Contributo Pro Loco 150.000Banco Vendita 7.356.000Totale 12.832.000USCITEper P. Philip Zema 1.780.000spese Banco Vendita 390.000per P. Tocalli 2.000.000per Suor Amelia 1.000.000spese camminata eabbonamenti-premio 214.000per l'auto di P. Philip 3.000.000per la Missione diGuadalajara (Messico -Suor Amelia) 1.500.000spesa fiori Casa di Gino 1.685.000per Ambrogio 1.000.000Totale 12.569.000Rimanenza per il 1994: 263.000=.

    COMUNICAZIONE GAM.Si avvisano tutte le persone chevogliono dedicare un po' delloro tempo e delle loro capacitdi ricamo a punto croce, a unci-netto, maglia, cucito, di mettersiin contatto con Rosanna Alberio(tel. 980029) entro la fine dimarzo per coordinare i lavori(sono a disposizione tele, lana,cotoni...)

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    Anagrafe '931993: I DONI DI DIO PER

    UNA COMUNITIN CAMMINO

    Ricordiamo coloro che con il Battesimo, resi fi-gli di Dio, sono entrati nella comunit cristiana:

    Sala DanielDe Maria JonataCerabona Cristian GiulianoBettolini AndreaCallari SimonePreite SabrinaBernasconi LorenzoMascara IvanLurati AlessandroGrisoni DamianoTettamanti ChiaraReginato Moira e SaraTrovo' Luca

    Chiediamo al Signore che accompagni nella lorocrescita i tredici bambini che hanno celebrato lafesta del perdono e i nove che hanno ricevutoper la prima volta la comunione. Doni forzaagli undici ragazzi che hanno ricevuto il donodello Spirito Santo nella Cresima confermandocos il loro impegno di vivere come cristiani.Ricordiamo coloro che, nella nostra comunit,hanno consacrato il loro amore nel Matrimonio,perch siano sempre segno dell'amore di Dio:Villanova Carmelo e Lambrughi EmiliaValli Luigi e Papis Maria PaolaCapelli Davide e Tropeano GiuliaMagrin Fiorenzo e Grisoni CristinaAffidiamo alla bont e alla misericordia del Pa-dre i nostri fratelli che dormono il sonno dellapace in attesa della risurrezione:Danzo Marianna di anni 81Stefanoni Chiara di anni 85Riggi Marina di anni 15Lambrughi Silvano di anni 58Zuccoli Silvano di anni 64De Bastiani Emilio di anni 71Loprete Giuseppe di anni 58Mazzucchi Marta di anni 97Bernasconi Pietro di anni 86

    RENDICONTO ANNO 1993BILANCIO AMMINISTRAZIONE

    PARROCCHIALEENTRATE: LIT.Offerte Messe festive 1.921.0000Canestri 14.420.000Pesca 6.233.000Focatico 1.520.000Da privati: Fooc e fiam 4.000.000 Pro loco 800.000 Banche 300.000 Sportiva 500.000 Comune (Grest) 1.500.000 altri 10.000.000Attivit oratorio 5.490.000Battesimi, funerali, matrimoni... 8.564.000Giornalino Ronago 93 1.358.000Candele votive 6.212.000Varie (bussola, offerte.interessi...) 9.118.000TOTALE LIT. 89.225.000USCITE LIT.Contributi diocesi e zona 942.000Riscaldamento 9.598.000Assicurazione 9.130.000Sistemazione altare:primo lotto

    26.621.800Sistemazione altare:secondo lotto

    22.379.118Impresa per lavori 14.394.500Giornalino e stampe 10.499.800Oratorio 6.046.000Acqua, luce, telefono 3.500.000Varie 12.597.022[TOTALE LIT. 115.708.240Differenza Entrate/Uscite -26.483.240CONTO TERZI: LIT.Per le missioni 8.600.000Giornata missionaria 3.000.000Da raccolta carta 1.902.500Avvento di carit (Ex- Jugoslavia) 2.300.000Pro Ex-Jugoslavia 1.400.000Pro India 2.100.000Seminario 1.500.000Altri (CAV, Papa, nuove chiese ...) 3.930.000TOTALE CONTO TERZI (E.= U.)LIT.

    24.732.500

    Un sincero grazie a tutti coloro che con offerte e con-tributi hanno collaborato alla vita della comunit ealle sue iniziative. Un invito a continuare con genero-sit, attraverso la grande famiglia parrocchiale, l'ope-ra di solidariet verso quanti hanno pi bisogno di at-tenzione e aiuto.

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    CRISTIANI E IMPEGNOSOCIALE E POLITICO

    Mercoled 26 gennaio si tenuto il ConsiglioPastorale Parrocchiale.L'incontro iniziato con la riflessione di DonSergio su un punto del Piano Pastorale del no-stro Vescovo laddove si parla della "animazionedel mondo". Cos riporta il Piano Pastorale: "LaChiesa non pu chiudersi in se stessa, hal'obbligo di intervenire e dare indicazioni pasto-rali, quando in gioco sono la salvezza e i dirittifondamentali dell'uomo". La Chiesa nel mon-do per testimoniare la vita cristiana; i credentidevono essere uniti perch il loro compito quello di testimoniare il Vangelo. Passando poialla lettera che il Papa ha mandato ai Vescovi,Don Sergio ha sottolineato alcuni punti: 1) biso-gna pregare per non dimenticare il passato: unpatrimonio di valori, eredit di fede, cultura edunit. Fare memoria di questi doni. 2) Non di-menticarci della presenza di Dio; il cristianodeve discernere i segni della presenza di Dio ecapire cosa vogliano dire. Sempre il Papa conti-nua: "I laici non devono sottrarsi alle loro re-sponsabilit; devono testimoniare la loro fiduciain Dio attraverso una presenza unita e coerentee un servizio onesto e disinteressato nel camposociale e politico, sempre aperti ad una sinceracollaborazione con tutte le forze sane della na-zione". 3) Far s che altri non si dimentichino ditutto questo nel futuro. Futuro che costruireun'Europa fondata non solo su accordi econo-mici, ma soprattutto su una cultura che trovi nelcristianesimo le sue radici e i suoi valori. Un fu-turo che sia il miglior frutto del passato.Si passati al tema della serata: i cristiani e laloro presenza nella societ contemporanea;l'impegno politico e sociale. Don Sergio ha ricor-dato che c' sempre stata attenzione da partedei Vescovi a questi problemi, un po' meno daparte delle nostre comunit. Ha poi letto un do-cumento dei Vescovi del Veneto, i quali ci ricor-dano che ci che fa la politica sporca non lapolitica in se stessa, ma il modo con cui fatta.Utile solo per l'arricchimento personale, per ilproprio, interesse. Impegnarsi in politica non si-gnifica solo "fare politica", ma esercitarla nelsenso di rispettare il bene pubblico e aver

    Dal Consiglio PastoraleParrocchiale

    rispetto per il vicino. Per questo essenzialeuna partecipazione da parte di tutta la comunit. importante formare i cristiani che devono es-sere coscienti di quello che fanno. Vanno inten-sificate le occasioni di volontariato e maggioredeve essere l'attenzione alla solidariet che for-ma le persone alla partecipazione alla vita politi-ca. Dobbiamo educarci tutti all'attenzione e allasolidariet. Dobbiamo assumere un atteggia-mento di attenzione ai problemi della gente efarlo diventare uno stile di vita. C' un grandedisinteresse verso i problemi anche e soprattut-to da parte dei giovani. C' in tutti un interesse aguardare al privato. Come fare per cambiarequesta tendenza? Per recuperare una fiduciapersa? Viene fatta la proposta di organizzare unincontro per i giovani con qualcuno che possaspiegare o chiarire le idee: tanti giovani hannobisogno di capire. Altra proposta quella didare occasione a chi ha gi fatto esperienza inpolitica e a chi vuoi fare questa esperienza di in-contrarsi.Si passati quindi al punto relativo alla Caritas.Il Piano Pastorale del Vescovo ci ricorda: "si diaattuazione alla Caritas Parrocchiale, in collega-mento con la Caritas Diocesana, come stimolo

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    per tutta la comunit parrocchiale. Si educhino igiovani a concrete esperienze di volontariato".La Caritas non un gruppo che fa la carit, maha lo scopo di aiutare tutta la comunit e di pro-muovere un tipo di mentalit che, piuttosto chepuntare sul "fare", deve mirare alla "sensibiliz-zazione" all'attenzione agli altri. A livello zonalec' una commissione caritativa che fa riferimen-to al Consiglio Pastorale Zonale e che tra le va-rie proposte indica:- favorire la Caritas Parrocchiale; - costituireun'associazione che favorisca l'accoglienza dipersone che hanno particolarmente bisogno.Riguardo ai suggerimenti per la quaresima, Ro-sanna - per il GAM - fa la proposta di invitare,nella nostra comunit. Don Umberto Gasperini,di ritorno dalle missioni diocesane.Don Sergio ha poi reso note le date degli eser-cizi spirituali parrocchiali: 23, 24, 25 marzo, tregiornate a conclusione della quaresima.Il Consiglio Pastorale si concluso con la co-municazione della data del prossimo incontroche si terr il 9 marzo 1994.

    LE SEGRETARIE.

    Proponiamo, nella seguente colon-na, alcuni spunti per la riflessionetratti dal documento conclusivo del-la XLII Settimana sociale dei cattoli-ci italiani sul tema : "Identit nazio-nale, democrazia e bene comune".

    "Lattuale fase storica che il nostro paese sta vivendo caratterizzata dai gravi fenomeni che riteniamo ca-paci di minacciare il "bene comune". Ci riferiamo, tra

    l'altro, alla crisi del sistema delle grandi imprese pro-dotta da un capitalismo oligarchico; al crescere delledifficolt nella competizione economica internaziona-le; all'aumento continuo della massa dei disoccupati;alla sovrapposizione di molteplici rancori sociali; allosconvolgimento dei sistema dei partiti; alla crisi delleistituzioni; all'accentuarsi dei conflitti tra poteri e con-tropoteri diversi; alla diffusa riluttanza a guardare inavanti e a impegnarsi in nuovi obiettivi e progetti. nella tradizione dei cattolici italiani di impegnarsinei passaggi pi difficili dell'evoluzione del nostropaese... Tale impegno torna a manifestarsi oggi, tan-to pi che questa crisi gravida di rischi, ma ancheaperta a prospettive di sviluppi positivi tali che, se sirealizzassero, potremmo parlare di un nuovo risorgi-mento del nostro paese. Dinanzi ad essa, dunque, ri-teniamo che i cattolici italiani non possano restare in-differenti. Essi debbono, anzi, sentirsi impegnati adare il loro contributo al superamento della crisi in-sieme con tutte quelle forze culturali e politiche checondividono gli scopi da raggiungere.Per mettere in atto questo impegno i cattolici italianisanno di poter trarre ispirazione e orientamenti dalladottrina sociale della Chiesa e dalla loro stessa federeligiosa. Nella dottrina sociale e, in modo specifico,nell'enciclica 'Centesimus annus' di papa GiovanniPaolo II, sono contenuti i riferimenti, consolidati nonsolo nella cultura cattolica, ma, almeno per alcuni diessi, nella cultura globale del nostro paese. Essi si ri-velano basi sempre pi importanti e illuminanti perun'azione di riforma politica e statuale. Si tratta, inparticolar modo, dei principi di solidariet e di sussi-diariet; del primato della societ civile rispetto alloStato, la cui funzione di servizio ad essa; della cit-tadinanza come assunzione della responsabilit e didoveri; della partecipazione dei cittadini alla concretadefinizione del 'bene comune'; della priorit degli in-teressi collettivi; della validit del metodo democrati-co. Nella fede donataci da Dio in Ges Cristo sonocontenuti, in forma universale e trascendente, i valoridi giustizia e di amore che i popoli inverano entro si-tuazioni storiche diverse. La specifica identit nazio-nale non separa un popolo, ma lo apre alla comunio-ne con tutti gli altri popoli della terra. La crescita diuna dimensione nazionale sempre pi ricca, che nondegeneri nel nazionalismo e nello sciovinismo, unacondizione importante affinch le esperienze dellasolidariet non si disperdano. Contraddice l'impegnodi solidariet, cos radicato nell'ispirazione cristiana,un'azione la quale tenda a dissolvere o a fortementeridurre unit nazionali faticosamente costituitesi at-traverso i secoli, nate, come in Italia, dalla comunan-za in un'unica fede religiosa, dalla circolazione attivadi tante persone tra le diverse regioni del paese, dal-la partecipazione alle sofferenze di guerre combattu-te insieme anche da parte dei cittadini delle regionipi povere in difesa della comune patria. Sarebbeimprovvido spezzare questa unit nazionale permere ragioni economiche, espressioni degli egoismidelle regioni pi forti."

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    Gruppo FamigliaTRIS VINCENTEEd abbiamo fatto tris. Siamo infatti gi arrivati a tre, in questo anno pastorale, con gli incontri delgruppo famiglia. Incontri con cadenza mensile, quindi non gravosi, aperti a tutte le coppie della no-stra comunit.Occorrerebbe un'intervista a tutti i partecipanti pi fedeli per sapere se sono incontri fruttuosi, attesi,che lasciano un qualcosa che aiuti nel cammino matrimoniale. Penso di interpretare il pensiero ditutti rispondendo S. Sono incontri stimolanti, che favoriscono il dialogo e che, nel confronto con lealtre coppie, aprono gli orizzonti della famiglia, anche perch sugli stessi temi si vedono tagli diver-si, modi diversi di vivere che poi fanno nascere un dialogo nuovo e sempre pi profondo all'internodella coppia. Anche l'impostazione della serata mi sembra molto interessante. La traccia fornita dauna raccolta di schede che illustrano per sommi capi un argomento che ha attinenza con la vita fa-miliare. A turno una delle coppie partecipanti ne illustra il contenuto ed insieme si condividono ri-flessioni, dubbi, propositi, conversioni: tutto ci che dall'analisi della scheda nato nella coppia.Aiutati in questo anche da una serie di domande che ogni scheda riporta, che altro non sono se nonquelle stampate sul foglietto domenicale nell'imminenza dell'incontro. E insieme ci si incamminaperch la grazia del matrimonio porti frutti sempre nuovi. Interessantissimi gli argomenti.Abbiamo iniziato con "II dialogo nella coppia". E tante considerazioni sono emerse: il dialogo im-portante e cresce col crescere del cammino matrimoniale; i gesti spesso verificano le parole dette e avolte esprimono pi delle parole stesse; spesso pi facile discutere di grossi problemi che non dia-logare giornalmente sulla quotidianit della vita matrimoniale; sfruttare i mezzi di comunicazionecome fonte di dialogo sui fatti del mondo e non solo come svago.Nel secondo incontro abbiamo trattato il tema "L'importanza delle piccole cose". La fretta di oggi, iltempo sempre tiranno ci fanno spesso rinunciare a quei piccoli gesti, magari quotidianamente ripeti-tivi, che ci fanno vicini al prossimo pi prossimo: i nostri familiari. E sono proprio i piccoli gestiquotidiani che cementano il cammino matrimoniale: d'altro canto, anche Ges ha dato importanzaalle "Piccole Cose": per trent'anni non ha fatto che una umile, "piccola" vita in un piccolo paese.Il terzo incontro stato "Conversione, un matrimonio che si rinnova". Occorre riconoscere che ilnostro amore dono di Dio e come tale sempre ricco e nuovo: questo rinnova e vivifica ogni giornoanche il cammino matrimoniale, evitando di accomodarlo su un tran-tran che pi che amore abitu-dine e compromesso. La stessa coppia fonte della presenza carica di novit di Cristo: "Dove due opi sono riuniti nel mio nome, Io sono in mezzo a loro". E questa continua presenza ci traccia lastrada: amare come Lui, quindi senza aspettarsi niente in cambio ( e magari a sera rimane solo lapreghiera a cui attaccarsi) e vivere immersi nella Sua Parola, vera fonte di vita nuova che ci preser-va anche dal rischio dell'autosufficienza.Nel PROSSIMO INCONTRO del 2 MARZO parleremo di "Problemi educativi".Cosa aggiungere? Forse solo un invito: cerchiamo di essere di pi. Non sarebbe male se questogruppo addirittura si moltiplicasse, perch troppe sono le coppie. Non mi sembra un impegno gra-voso, soprattutto se paragonato al bene che ne pu derivare alla coppia. A volte si esce di casa pispesso e per motivi ben pi futili: una volta al mese si pu anche fare lo sforzo di uscire per miglio-rare quel S che, detto tanti o pochi anni fa, ha dato una svolta alla nostra vita.

    FELICE

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  • RONAGO '94 N. 1

    OratorioCiao amici, qui Mappy che vi scrive.Per chi ancora non lo sapesse, sono stato il com-pagno di giochi e lavoro dei ragazzi dell'oratorio.Il mio arrivo a Ronago non stato casuale e seavete un attimo di pazienza vi racconto la miastoria. La sera del 18 gennaio 1994, ero tranquil-lamente seduto sulla poltrona di casa mia e guar-davo la tv, quando all'improvviso ci fu un'interru-zione dei programmi. Le immagini che apparverodopo poco erano trasmesse da Ronago-City; sivedeva un gruppo di ragazzi seduti intorno ad untavolo. Continuai a guardare questi ragazzi chestavano discutendo su come organizzare le tre do-meniche in Oratorio, cio il carro di carnevale ela festa del 13 febbraio. Non che avessero molteidee... smorfie, silenzi, qualcuno sfogliava un li-bro... insomma, idee niente. Dopo un po' di tuttoquesto, ecco la grande idea ispiratrice: "Gennaio,il mese della Pace. Perch non fare dei giochi e ilcarro con questo tema, cos che i ragazzi e gliadulti capiscano che non riguarda solo gli altri,ma tutti? La traccia finalmente c'era e il realizzar-la, per queste menti fantasiose, sarebbe statauna sciocchezza! Erano a met dell'opera, manca-va ancora l'idea per realizzare il carro... Fino adallora io avevo assistito come un semplice spetta-tore, ma la loro voglia di fare mi aveva entusia-smato cos tanto che volevo dare anch'io il miocontributo: ma quale? E soprattutto: come? Alloranon ho fatto altro che presentarmi da quei ragaz-zi; il loro grido di gioia si sent in tutto il paese edissero: "Ecco il nostro carro. Un megagalatticomappamondo circondato da tutti i ragazzidell'oratorio vestiti da bandiere e un piccolo mes-saggio di pace"... Ora mancava solo una cosa:rimboccarsi le maniche e iniziare a lavorare. Lafesta ormai passata, il divertimento stato tan-to, spero solo che i miei amici di Ronago non sidimentichino di me e che soprattutto ricordino ilnostro motto: SPARIAMO PACE SUL MONDO.Con affetto.....

    MAPPY.

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    Un Mappydi Pace....

  • RONAGO '94 N. 1

    Cronaca bianca..POSTA AEREA

    L'ormai collaudato sistema di posta aerea nataliziacon il lancio dei palloncini ha funzionato anchequest'anno. A Valerio De Bastiani (5 anni) arriva-ta, dalla provincia di Ferrara, la risposta che congioia pubblichiamo, dopo che la mamma di Valerioha gi provveduto a contattare telefonicamente lafamiglia Massaro, rafforzando cos il piccolo filo acui gli "auguri aerostatici" hanno dato vita.Cos come la fiducia di un bimbo, affidata ad unpalloncino, pu davvero raggiungere e unire perso-ne lontane, anche queste due piccole testimonianzeche ho raccolto, nella loro semplicit possono con-tribuire a rischiarare il buio orizzonte burocraticoin cui siamo immersi e soprattutto a valorizzare gliatteggiamenti positivi di chi, senza mettersi in mo-stra, compie il proprio dovere con umanit e genti-lezza.Tribunale di Como - ovvero "il filo di Arianna". An-che se siamo in luglio e fuori splende il sole, l'inter-no del Palazzo immerso in una strana penombra.Devo andare al terzo piano a ritirare un certificatoma, una volta arrivataci, con la scarsa luce che c',non vedo neanche il minuscolo cartellino con l'indi-cazione "Cancelleria". Scendo al secondo e m'imbat-to in un poliziotto al quale chiedo lumi per districar-mi in quel dedalo di stanze e corridoi: lui sorride ecandidamente confessa di trovarsi nella mia stessasituazione. L vicino c' la porta aperta della salettariservata agli avvocati. Prendo il coraggio a duemani ed entro per chiedere l'informazione che mipreme. Uno di loro subito si offre di accompagnarmie cos fa, portandomi rapidamente a destinazionenon senza aver borbottato fra i denti qualcosa a pro-posito dell'inopportuno "risparmio energetico a dan-no del pubblico utente"...

    Ufficio Imposte Dirette - ovvero "anche a Nottin-gham non solo l'oro che luccica". Solo il fatto didoverti presentare al fatidico sportello per chiederedei chiarimenti ti mette gi in agitazione. Per tuttosi ridimensiona e si facilita quando ti capita un im-piegato come quello che ho incontrato io. Nel brevelasso di tempo durante il quale ho chiarito il mioproblema, stato interrotto da diverse telefonate, acui posso dire che ha risposto in modo cortese edesauriente. Prima di congedarmi, scusandosi per leripetute interruzioni, mi ha detto che si trattava perlo pi di chiamate da parte di persone anziane, alleprese con le incomprensibili istruzioni fiscali e a cuilui era ben contento di poter essere d'aiuto.Due piccole esperienze che mi sono state raccontateda persone di Ronago. Anche se ho aggiunto qual-che sottotitolo personale, il contenuto quello veroe da solo basta a far nascere un po' di fiducia versoi pubblici uffici e a compensare, anche se in piccolaparte, tanti commenti negativi che tendono a fare diogni erba un fascio. vero che esempi del generedovrebbero essere la regola e non l'eccezione, ma anche vero che non bisogna ostinarsi a non volervedere quel che di buono, anche se poco, c'.

    ANNA B.

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    OpinioniFratelli di taglia

    Ogni periodo di comizi elettorali rimane l'immutabile opportunit per tutti gli imbonitori gabbamondo disuonare il piffero corbacchione acchiappa-elettori. Anche queste righe vogliono essere una pifferatacorbacchiona ma in chiave anti-melodica ossia dodecafonica o meglio anticonformista. Ed infatti le noteiniziali sono suonate non per gli elettori bens per gli eletti: all'ingresso delle sedi parlamentari, dicono leparole introduttive, dovr essere posta una targa con la scritta V.I.P. ma non per indicare o significare"Very Important Person" bens "Via I Privilegi"! Quindi a piacere le note della suonata.DO - Dovr essere prontamente dimezzata la mandria degli eletti causa penuria di commestibili, di bia-de, per precedenti razzie e saccheggi. Qualora ci non dovesse avvenire, gli elettori imbucheranno nel-le urne, in susseguenti elezioni, so!tanto met scheda.RE - Reputando l'esperienza una buona maestra di vita, plausibile affermare che pi "lor signori"... la-vorano (!) e maggiori sono i danni per noi cittadini - sudditi, per cui si dovr provvedere alla chiusuratemporanea del Parlamento per 30 giorni ogni tre mesi di attivit. Durante il periodo di chiusura, poi, tut-ti i parlamentari dovranno effettuare "obbligatoriamente" del volontariato, del servizio cosiddetto civile:rifiutandosi saranno posti a beneficiare della cassa integrazione come prevista per i lavoratori...senzalavoro!MI - Migliorare !e attivit parlamentari significa essenzialmente partecipare attivamente e personalmen-te e costantemente alle assemblee, quindi ogni loro assenza immotivata causer la decurtazione dellostipendio e la segnalazione su apposito registro disciplinare. Con cinque assenze, il licenziamento inevitabile. Il rientro al paesello a carico dell'ex.FA - Favoriranno, durante i periodi di attivit parlamentare, la costituzione e la funzionalit di una com-missione del WWF a salvaguardia dell'ambiente da ogni possibile forma di inquinamento e per indagaremeticolosamente dentro particolari portabatteri quali sono appunto i portafogli ed i portaborse.SOL - Sollecito, se non immediato, dimezzamento di ministri, Enti Statali e para-statali, torbidi ricettacoliper nullafacenti, incompetenti, raccomandati, spocchiosi e quindi parassiti. Si proceder, nel contempo,all'abolizione delle attuali Regioni in quanto organizzate a misura di partiti mangiasoldi e non per unamigliore amministrazione pubblica.LA - Laddove emergessero crisi governative ed amministrative, anche locali, sar immediatamente so-speso lo stipendio ai rispettivi responsabili fino alla ordinaria ripresa del loro dovere di lavoro, in forzadel quale "lor signori" ne sono lautamente pagati. L'invereconda ed incivile "indennit di... reinserimen-to" sar soppressa.SI - Sintassi e dizione di italiano: questo inverosimile ed indecoroso e mortificante problema dovr es-sere immediatamente aggredito istituendo due lezioni settimanali coatte. Cos dicasi imprescindibile laconoscenza di almeno due lingue europee, pena la non rielezione.DO - Dovranno avvalersi del Servizio Sanitario Nazionale e cos come "lor signori" l'hanno voluto per icittadini. Stesse regole anche per i medicinali. Qualora preferissero ospedali e cure private, se le paghi-no: con venti milioni al mese possono pure farsi la convalescenza...in Svizzera! Ecc. ecc. ecc...Potremmo stilare quanti programmi sia possibile immaginare, ma nulla potr migliorare poich le radicistoriche fanno di noi italiani "fratelli di taglia" politica men che mediocre e pi che infame. Se Italianisono coloro che ci hanno condotti al fallimento, all'ignominia morale e al dissesto statale, Italiani sonopure coloro che vorrebbero subentrarvi, quindi gi inaffidabili come "fratelli di taglia" e poi perch prove-nienti anch'essi da un tonitruante crack, da un cosmico disastro! Per decenni infatti avevano millantatoe mistificato l'esistenza, in fredde terre lontane di " meravigliosi paradisi proletari", mentendo sapendodi mentire! Anche se a loro parziale discolpa, sta di fatto che abbiano saputo e voluto rinunciare proprioa quei "paradisi proletari", a quei giardini di delizie, per eroicamente campare nei nostri "inferni di ingiu-stizie" unicamente salvaguardati da infimi conti in banca... A conferma, infine, di quanto noi si sia natu-ralmente "fratelli di taglia" mentale, politica dozzinale sta l'ulteriore fallimento che tutt'insieme li coinvol-se nella demagogica esperienza di consociati!!! Quindi noi "fratelli di taglia" inadeguata a fronte di unasituazione superiore alle nostre scarse potenzialit, privi di alternativa, non possiamo fare altro che ri-volgerci alla CEE (Comunit Economica Europea) per ottenere quantomeno una met dei ministri oc-correnti a fornire un governo di funzionalit europea. Chi fosse d'accordo, alzi la mano!

    GIUSEPPE GAVIOLI

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    Mentre viviamo un'importante fase pre-elettorale, contrassegnata da una novit assolutanel sistema di elezione del futuro Parlamento e nella composizione degli schieramenti chesi confrontano, attraversiamo anche una crisi economica e sociale tra le pi gravi della no-stra storia repubblicana. L'Italia, come tutti i paesi industrializzati, conosce una recessioneche sta espellendo dal mondo produttivo migliaia di lavoratori con l'inedita, massiccia pre-senza dei cosiddetti "colletti bianchi", cio degli impiegati, oltre che degli operai. Gli am-mortizzatori sociali (cassa integrazione, prepensionamenti) costituiscono spesso solo unpalliativo che non risolve la questione occupazionale. Questi provvedimenti creano comun-que nelle persone interessate problemi psicologici e familiari di non poco conto. Vi sonopersone che si sentono inutili, improvvisamente improduttive e famiglie che si vedono co-strette a vivere con uno stipendio decurtato e a rivedere molti aspetti della loro vita, ma lacronaca non ha quasi mai spazio per raccontare questi drammi e queste angosce.Nei giorni scorsi gli Arcivescovi di Milano, Torino e Napoli, in un documento comune, han-no espresso preoccupazione per la situazione economica e sociale e solidariet ai lavora-tori cassaintegrati, suscitando il risentimento del presidente della Confindustria, che hagiudicato come un'interferenza il loro intervento. stata una presa di posizione sconcer-tante soprattutto perch il presidente sempre stato definito un esponente industriale di"area cattolica", qualifica che avrebbe dovuto fargli apparire naturale l'attenzione dei treVescovi per delle persone in difficolt. sembrato, quell'intervento, voler suggerire quasiun'equidistanza, una neutralit, se non addirittura un'estraneit degli uomini di Chiesa allevicende che riguardano il mondo del lavoro. Questo atteggiamento ha fatto sorgere il so-spetto che spesso all'interno del mondo industriale la risorsa - uomo sia sacrificata ad altriaspetti. La Chiesa non pu teorizzare il "governo dell'indifferenza", non pu essere cieca esorda di fronte al richiamo doloroso di migliaia di persone e si assume il compito di vigilareaffinch l'uomo sia integralmente rispettato e perch si crei una cultura di solidariet anchein questo campo. Forse giunto il momento di ripensare ad un nuovo tipo di organizzazio-ne produttiva, che dia pi spazio, per esempio, al part-time o che consenta una riduzionedell'orario lavorativo a! fine di creare nuova occupazione. Prima o poi ci si dovr misuraresu queste tematiche, ma se qualcuno comincia a non riconoscere "competenza" a chi siinteressa della parte pi importante di un ciclo produttivo, l'uomo, inizieremmo col passosbagliato.

    MAURIZIO

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    PROPOSTADI SOLIDARIETALLE FAMIGLIE

    La CARITAS PARROCCHIALE DI RONAGOinvita famiglie o singoli ad aderire all'impe-gno continuativo di solidariet a sostegnodei profughi dell'isola di Hvar (Ex-Jugosla-via).La merce raccolta verr consegnata direttamente sulposto con l'impegno della Caritas di Caversaccio e diComo in forza del gemellaggio che ci lega alla diocesid Hvar."Ciao, mi chiamo Alma, sono una bambina profugaospitata sull'isola di Hvar, e ho bisogno del tuo aiutoper avere un pasto caldo ogni giorno per sopravvivere.Tutto quello che potrai mandarmi da mangiare, aiuterme e la mia famiglia a superare questo difficile inverno.Non dimenticher mai il Tuo aiuto. Grazie!"Tagliando di adesione e partecipazione

    all'iniziativa.(da consegnare in parrocchia o a un incaricato Cantasi

    La famiglia:Cognome:Indirizzo:Telefono:si impegna OGNI SETTIMANA a conse-gnare almeno uno dei seguenti generialimentari e non, nel seguente centro diraccolta:presso - l'Oratorio parrocchiale

    - la Chiesa parrocchiale1 Kg. Pasta, 1 Kg. Riso, 1 capo di biancheria in-tima, una confezione di pannolini per bambini, 1articolo per l'igiene personale, (sapone, sham-poo, dentifricio ...)Oppure un' OFFERTA IN DENARO:- . 60.000 per un anno di pasta....- . 100.000 per capi di biancheria intima.... eventualmente disponibile ad acco-gliere a tempo determinato, sostenutadall'aiuto della Caritas e di altre famiglie,profughi della ex-Jugoslavia :SI in numero di______(specificare le persone che possono essere accolte)NO

    LA TRASLAZIONE DELLA SALMADI P. GIUSEPPE AMBROSOLI

    Nel mese di aprile, il giorno 10, a Kalon-go - Uganda - ci sar una grande festaperch da Lira, dove sepolto da setteanni, giunger la salma di Padre Giusep-pe Ambrosoli.In questo tempo uniamoci con la preghie-ra alla gente di Kalongo perch "questoavvenimento sia benedetto da Dio con ildono della pace e sia un ringraziamentoper il dono della Fede e dei suoi Testimo-ni".Poi...anche noi, comunit di Ronago,pensiamo di partecipare in prima perso-na, mandando qualcuno di noi a Kalon-go, perch ci sembra bello e giusto chequalche rappresentante della Parrocchiadove Padre Giuseppe nato e cresciutosiano presenti per testimoniare questo av-venimento che unisce nella fede due po-poli cos diversi.In memoria di P. Ambrosoli pubblichia-mo, estratto dal "Piccolo Missionario",un fumetto sulla sua vita: vuole essere, inparticolare per i ragazzi, un aiuto a cono-scere meglio l'esempio e la testimonianzadi questo nostro parrocchiano.

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    Invito alla lettura:pag. 2 "Camminando s'apre cammino..."pag. 3 Quaresima '94: proposte.pag. 4 La pagina del G.AM. :

    - I servizi missionari diocesani- "W il campione" - ma quale?

    pag. 6 Bilancio G.A.M. e comunicazioni,pag. 7 Anagrafe '93 e bilancio parrocchialepag. 8 Cristiani e impegno sociale e politicopag. 10 Gruppo Famiglia: Tris vincentepag. 11 Oratorio: un Mappy di Pace...pag. 12 Posta aereapag. 13 Opinioni: Fratelli di taglia...pag. 14 Spazi apertipag. 15 Proposta Caritas alle famiglie

    La traslazione della salma di P. Ambrosolipag. 16 Speciale P. Ambrosoli: fumetto

    "Agiwaka madit" - II guaritore bianco,pag. 21 Invito alla lettura.

    Sognando la Pace...

    Caro Dio,quando ti decidia venire nel mio paese?La guerradura da tre annied una cosa orribile.Muoiono migliaiadi bambinie a nessunointeressa nulla.Quando vieni perprocurati un 'elmettoperch molto pericoloso.Ogni giorno che passagli adultidiventano pi crudelie le sofferenze dei bambininon si contano pi.Oggi un cecchinoha sparato ad una bambinache faceva il bagno nel fiume.

    Sognando la Pace......nel mondo, nella societ, nella comunit,nella famiglia. Questo il tema la riflessionee le speranze del RECITAL dei giovani pre-sentato in Oratorio domenica 20 febbraio.Pochi tuttavia hanno partecipato e hannopotuto condividere il ricco messaggio. Pernon smettere di sognare e di costruire laPace vi riproponiamo dunque questa sem-plice preghiera.

    Se arrivi a Sarajevo,avvertimi,ti vengo incontro,potresti inciamparetra le macerie.Metti un segnoperch ti possa riconoscere:io non so se sei il Dio dei serbio dei croatioppure dei musulmani.Non so se sei il Diodei caschi blu.mettiti solola divisa detta pace,forse gli altri capirannoe non ti spareranno addosso.La tua Katrina.

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