15 Giorni - Numero 23 - 25 Settembre 2014

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quindicinale d’informazione Giovedì 25 Settembre 2014 Anno II Numero 23 GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto presso MAMMA MIA QUANTO CI COSTA ! PER FAR RIPARTIRE IL PARCHEGGIO MULTIPIANO DI VIA FONTE AVELLANA IL COMUNE TIRA FUORI OLTRE UN MILIONE DI EURO DEL LODO CON LA SAN PIETRO PROJECT FINANCING, CHE SI È RITIRATA. STANNO PER RIPRENDERE I LAVORI CON UN MILIONE PER COMPLETARE I BOX AUTO DA VENDERE Strada Contessa 06024 Gubbio tel 075 927 725 [email protected] Contessa ristorante Contessa ristorante

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Puntuale come sempre 15 Giorni torna in distribuzione in tutto il territorio eugubino. Il secondo numero di Settembre dedica la copertina all'annosa questione del PUC di San Pietro, arrivata probabilmente a un punto di svolta ma con ripercussioni pesanti sulle casse comunali (in attesa di vendere i box auto). Ma non mancano altri temi di attualità: lo stato delle vertenze in Comune, le polemiche continue su Fontecese, la ripresa dell'attività scolastica e molto altro ancora. Poi uno spazio dedicato anche alla medicina, col prof. Pelicci "erede" di Veronesi nell'istituto Oncologico di ricerca di Milano. Tante news per tutti i gusti: 15 Giorni lo trovi in distribuzione in tutti i locali pubblici, bar, edicole, nelle scuole e nelle attività del Comune di Gubbio.

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quindicinale d’informazione

Giovedì 25 Settembre 2014 Anno II Numero 23

GUBBIOGubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

MAMMA MIA QUANTO CI COSTA!

PER FAR RIPARTIRE IL PARCHEGGIO MULTIPIANO DI VIA FONTE AVELLANA IL COMUNE TIRA FUORI OLTRE UN MILIONE DI EURO DEL LODO CON LA SAN PIETRO PROJECT FINANCING, CHE SI È RITIRATA. STANNO PER RIPRENDERE I LAVORI CON UN MILIONE PER COMPLETARE I BOX AUTO DA VENDERE

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COPERTINA

SVOLTA PER CERCARE DI ULTIMARE L’OPERA PUBBLICA PIÙ DISCUSSA E CONTROVERSA DELLA RECENTE STORIA EUGUBINA. IL COMUNE SI SVENA PER SCONGIURARE DI DOVER RESTITUIRE ALLA REGIONE IL FINANZIAMENTO DI 3,5 MILIONI. LO SPECIFICO FILONE DELL’INCHIESTA TRUST È CHIAMATO A FARE CHIAREZZA SULL’APPALTO, L’ITER DEI LAVORI E LE PROCEDURE DI REALIZZAZIONE DELL’OPERA

di MASSIMO BOCCUCCI

SAN PIETRO, TANTI SOLDI PER FINIRE IL PARCHEGGIO

Lo sapeva Stirati che si sarebbe trovato tra le mani il ceri-no acceso del Puc di San Pietro, l’operazione più discussa e controversa della storia eugubina. I lavori del parcheggio multipiano di via Fonte Avellana sono fermi ormai da oltre quattro anni e per far ripartire tutto il Comune si deve svena-re, attingendo risorse economiche a piene mani soprattutto per non essere costretto a dover restituire alla Regione il fi-nanziamento di 3,5 milioni di euro. Nella relazione di inizio mandato del sindaco Filippo Mario Stirati, pubblicata sul sito internet dell’ente, si legge che “c’è l’urgenza di definire da subito l’intero percorso del Puc di San Pietro, per superare le

strettoie progettuali e finanziarie di un percorso tecnico am-ministrativo che ci ha consegnato una situazione particolar-mente critica”. Stando alle regole, quel pacco di soldi pubblici dovrebbe già essere riconsegnato perché si sono dilatati tutti i tempi e le condizioni sono cambiate in corso d’opera. Ma si sa, la politica è sempre l’arte dell’impossibile trasformato in possibile come chiudere un occhio e quando serve anche due. I lavori stanno per ripartire, sulla base della tabella di mar-cia prospettata dalla Giunta Guerrini e stilata dal commissa-rio straordinario Maria Luisa D’Alessandro, per arrivare al 2017 con l’opera completata.NON PIÙ AFFITTO È stata definita la gara d’appalto per un milione di euro. Ci sono delle novità sostanziali nella gestione dell’operazione, perché ripartendo dal livello -2 del blocco in costruzione è previsto il completamento dei box auto già ven-duti (una quarantina) e da vendere (una sessantina). Stavolta, però, vengono venduti in toto e non più con la formula del-la concessione trentennale come fosse un affitto. Vale anche per quanti li hanno acquistati appena partita l’operazione. La storia del parcheggio multipiano cambia ancora rispetto alla gara d’appalto originaria del 2007 aggiudicata all’unico sog-

getto partecipante, la locale aggregazione locale d’imprese San Pietro Project Financing Srl, con diverse modifiche in corso d’opera.LODO COSTOSO Si è arrivati al lodo arbitrale tra la stessa società e il Comune, che ha preso tutto in mano, sulla base di oltre un milione di euro, spalmati in tre anni, rispetto alla richiesta iniziale dei privati di oltre due milioni. E’ attesa la verifica della Corte dei Conti sul lodo arbitrale, che ha aumen-tato il peso economico a carico del Comune, con il possibile coinvolgimento della Procura della Repubblica di Perugia per stabilire la legittimità delle procedure anche rispetto al pe-sante esborso pubblico. Il Puc di San Pietro è peraltro uno dei filoni più delicati dell’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio Goracci-Ercoli.VICENDA TORMENTATA Si è andati avanti finché la San Pie-tro Project Financing Srl, il sodalizio delle imprese locali uni-co partecipante nel 2007 alla gara d’appalto sebbene altri 6 soggetti avessero inizialmente aderito, ha cominciato i lavori in via XX Settembre e ha ripavimentato via Dante e il tratto di corso Garibaldi come previsto dall’appalto voluto dall’allora sindaco Orfeo Goracci. I guai sono cominciati con il parcheg-gio di via Fonte Avellana perché la società, con le sue compo-nenti già in difficoltà su altri fronti, si è accorta che i conti non tornavano. I timori che l’operazione fosse a rimessa economi-ca - tanto da portare al ritiro gli altri 6 soggetti inizialmente interessati fino a determinare l’uscita pressoché immediata di uno dei soci - si sono manifestati con certezza nonostante tutte le assicurazioni di Goracci. Nella primavera 2010, alla vigilia delle elezioni regionali che lo portarono a palazzo Ce-saroni, l’ex sindaco disse: “Il parcheggio verrà aperto ad ago-sto”. Goracci lo proclamò ai quattro venti sfidando chi aveva rivelato il blocco dei lavori e le prospettive nerissime. La sto-ria, e a dirla tutta anche la cronaca, hanno riservato ben altre verità.

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L’ASSESSORE ALLO SVILUPPO ECONOMICO APRE LE PORTE ALLE PRIME OPERAZIONI SU DUE BANDI DELL’UNIONE EUROPEA, UNO SUI SERVIZI SOCIALI E L’ALTRO PER LA PROMOZIONE

TURISTICA. “STIAMO GIÀ LAVORANDO - DICE - A UN TERZO PROGETTO IN AMBITO CULTURALE”. TIRATO IN BALLO SULL’INCHIESTA TRUST, NON HA DUBBI: “STRATEGIA DIFENSIVA TESA A

INTIMIDIRE O SCREDITARE ALCUNE DELLE PERSONE OFFESE PER POLITICIZZARE IL PROCESSO”

POLITICA

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di MASSIMO BOCCUCCIAssessore Rughi, da che parte ha cominciato questa sua esperienza?“Cercando un costante contatto con la città e con gli eugubini che si occupano di impresa e di lavoro. Abbiamo subito riuni-to le forze economiche. Vogliamo realizzare a breve un luogo dedicato a chi intende avviare un’attività imprenditoriale, gra-zie all’aiuto e alla consulenza di altre imprese e professioni-sti, enti pubblici e istituzioni finanziarie. E intendiamo offrire gratis un supporto sugli aspetti connessi alla fase di start-up. Lo faremo in una struttura comunale nel centro storico. Poi, una consulta per il turismo, un organismo pubblico-privato per delineare una strategia per aumentare le presenze, alle-andoci con le realtà territoriali vicine”.

Puntate molto sui fon-di europei per rilanciare l’economia e la vitalità del territorio: come state proce-dendo?“C’è un gruppo di lavoro e di collegamento fra tutti i set-tori dell’amministrazione co-munale e partner decisivi per cofinanziamenti, consulenze

specialistiche o supporto istituzionale, come il Gal. Un per-corso che ci ha portato a presentare già due progetti su bandi a finanziamento dell’Unione Europea, uno sui servizi sociali e uno per la promozione turistica. Stiamo già lavorando a un terzo progetto in ambito culturale”.Quali segnali concreti ritenete di aver mandato come Giunta, e cosa la gente, secondo lei, ha percepito?“Credo che gli eugubini abbiano già percepito, fin dall’inizio, il nostro massimo impegno nel dare un contributo alla città con una spinta di puro civismo. Un sindaco come Stirati, innamo-rato del suo lavoro a contatto con i giovani a scuola, si mette a disposizione con spirito di servizio e per non accettare il de-clino provocato dalla classe politica. Ora ci aspetta la fase più delicata, mettere le basi organizzative per un’azione strategica di governo dei problemi cruciali, come il centro storico, infra-strutture, mobilità, modifiche al piano regolatore generale”.

Ogni tentativo di investimento, come le vicende del cen-tro commerciale di Fontecese e del progetto per le Logge dei Tiratori, innesca contrasti e chiassose polemiche: che idea si è fatto?“A Gubbio, manca da decenni un disegno coerente e strategi-co di sviluppo economico. Vogliamo immaginare per il futuro un nuovo modello basato soprattutto su turismo e prodotti locali di eccellenza. Le due iniziative vanno valutate alla luce di questo. Credo che la gran parte degli eugubini sia favore-vole all’intervento sulle Logge dei Tiratori, magari risolven-do alcuni aspetti progettuali di impatto visivo di competen-za della Soprintendenza. La città avrebbe senza dubbio uno spazio espositivo prestigioso per eventi culturali a carattere internazionale. Sospendo, invece, il giudizio sui nuovi centri commerciali, in attesa che il Tar si pronunci nel merito. Diffi-cile capire ora se la ricchezza prodotta dalle nuove iniziative possa essere stabile nel tempo o provocare un pericoloso im-poverimento del centro storico”.Era proprio inevitabile portare al massimo le aliquote delle tasse comunali?“Abbiamo ereditato una situazione davvero pesante. Abbiamo disposto tagli importanti agli sprechi ma non sono bastati”. Lei viene spesso tirato in ballo dall’ex sindaco Orfeo Go-racci per l’inchiesta Trust: come inquadra queste esterna-zioni?“Quanto viene scritto, specie su social media, rientra in una strategia difensiva giudiziaria tesa a intimidire o screditare alcune delle persone offese che, riportando atti e fatti docu-mentabili, hanno condotto al rinvio a giudizio. È un tentativo di politicizzare il processo, che non è una novità in Italia. Al-cuni interventi su Facebook, per esempio, riportano solo pic-coli frammenti di una storia e, presi singolarmente, sono del tutto fuorvianti, mentre invece vanno approfonditi e chiariti solo nelle sedi opportune. Sul piano politico, invece, la rispo-sta più chiara l’ha data il voto di maggio: un giudizio inequi-vocabile su 10 anni di pessima amministrazione ai quali si sta cercando di rimediare con grande fatica. Basta vedere la vicenda dell’ecomostro di San Pietro”.

LORENZO RUGHI ANNUNCIA I PRIMI

PROGETTI EUROPEI

Lorenzo Rughi è nato l’8 gennaio 1966, è lau-reato in economia e commercio. Professional-mente si occupa della gestione economico-amministrativa del patrimonio immobiliare di enti ecclesiastici presso la Diocesi di Gubbio.

È assessore alla programmazione dello svilup-po economico locale, fondi europei, turismo, marketing territoriale, artigianato, commer-cio, agricoltura e agroalimentare, politiche innovative per il lavoro e per l’impresa.

Lavora in Curia per il patrimonio della Diocesi

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ATTUALITÀ Si attende il pronunciamento del Tribunale, ma i lavori intanto proseguono

Le ruspe vanno avanti a Fontecese per realizzare intanto le opere di urbanizzazione e i collegamenti viari (cioè quello che avrebbe dovuto fare da anni il Comune ed è oggi tutto a carico del priva-to), mentre sul polo commerciale si alza il livello delle pressioni per boicottare l’operazione da 19 milioni di euro che porterà su 10mila metri quadrati la seconda sede della Coop, il McDonalds e diverse altre attività, con l’attivazione di un’ottantina di posti di lavoro. Il tam tam vede in campo avvocati, politici, comita-ti. Un concentrato di interessi e vocazioni, in ordine sparso, per contrastare il primo insediamento del suo genere sul territorio e dopo lunghi anni passati tra l’immobilismo, zero investimenti, depressione economica e disoccupazione crescente (peggio del già drammatico quadro nazionale). Il capofila Stefano Rossi, im-prenditore di Carbonesca, tira dritto e aspetta il pronunciamen-to del Tar dell’Umbria che il prossimo 19 novembre entrerà nel merito, dopo che lo stesso tribunale amministrativo regionale e il Consiglio di Stato hanno respinto una raffica di ricorsi di tre fa-miglie della zona che chiedevano la sospensiva dell’iter tecnico-burocratico e poi dei lavori rivendicando in buona sostanza degli indennizzi economici.C’è stato un fuoco di fila tra i manifesti affissi sui muri cittadini, le locandine nei negozi, il volantinaggio fino ad arrivare alle ini-ziative in Consiglio Comunale di Pavilio Lupini (Gubbio Libera-Rifondazione Comunista), in Consiglio Regionale di Orfeo Go-

racci (Gruppo Comunista Umbro) con varie prese di posizione polemiche. Il tentativo (della serie “Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”) potrebbe anche essere inter-preato come una pressione sull’opinione pubblica e magari indi-rettamente sui giudici chiamati a pronunciarsi sulla vicenda.Il sindaco Filippo Mario Stirati ha ribadito in più occasioni che le procedure sono state adottate precedentemente il suo insedia-mento e che le verifiche condotte a livello tecnico-giuridico non possono motivare alcuna sospensione dei lavori. Questo va al di là della posizione personale politica sui centri commerciali, che pure Stirati ha espresso, tenendo comunque conto del fatto che sono sorti ovunque in Umbria mentre a Gubbio ci si scandalizza per un’operazione del genere (specie in tempi di crisi tremen-da).Rossi attende il pronunciamento del Tar, convinto com’è che l’area di Fontecese da decenni non è classificata agricola e che anzi il piano regolatore varato dalla Giunta Goracci nel 2007 la inquadra come zona a sviluppo produttivo e commerciale. C’è un altro risvolto non di poco conto: se il Comune si ritirasse, dopo aver già incassato 430mila euro di oneri (si arriverà alla fine a circa 4 milioni di euro tra le opere di urbanizzazione e tassazioni varie), si verrebbe a creare un’altra voragine nel già disastrato bilancio, oltre al possibile contenzioso sull’eventuale richiesta di risarcimento danni da parte del privato. M.Boc.

RICORSI, MANIFESTI SUI MURI, LOCANDINE E VOLANTINI, INTERVENTI IN REGIONE E IN CONSIGLIO COMUNALE: PROTESTE IN ORDINE SPARSO PER SPERARE NEL TAR E BOICOTTARE L’OPERAZIONE DA 19 MILIONI DI EURO

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15Polo di Fontecese,pressioni sui giudici

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ATTUALITÀ

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di MASSIMO BOCCUCCI

CORTE DEI CONTI E PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PERUGIA VENGONO SOLLECITATE A VERIFICARE I RISARCIMENTI CONCORDATI PER TRE DIPENDENTI COMUNALI CHE SI SONO SENTITI DANNEGGIATI DAGLI EX SINDACI GORACCI ED ERCOLI. IL NODO RESTA LEGATO A CHI DEVE PAGARE LE TRANSAZIONI

Chi deve pagare la transa-zioni sulle vertenze di lavo-ro di tre dipendenti ed ex dipendenti comunali che si sentirono danneggiati dagli ex sindaci Orfeo Goracci e Maria Cristina Ercoli? E chi deve pagare le spese legali? Le due domande, pe-santissime, rimbalzano per-ché in ballo ci sono 89mila euro di risarcimenti con-cordati con la mediazione

del giudice del lavoro del tribunale di Perugia, oltre alle spese per il contenzioso. Potrebbero stabilirlo la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica di Perugia, sollecitate a intervenire per chiarire le intricate vicende che peraltro rientrano in qual-che modo nell’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio Goracci-Ercoli.La faccenda è spinosa e viene alimentata anche attraverso il dibattito politico con risvolti tutti da verificare. La questione sostanziale è proprio su chi debbano ricadere quelle cifre, cioè se nei bilanci comunali a carico dei cittadini oppure chia-mando in causa direttamente i politici amministratori ai quali quelle vicende sono collegate.L’ultima transazione in ordine di tempo riguarda la funzio-naria Nadia Minelli, che al tempo di Goracci ha ricoperto il ruolo di dirigente su nomina fiduciaria dello stesso Goracci. Il sindaco Filippo Mario Stirati ha deciso di accordarle 29mila

euro, con l’intesa sottoscritta davanti al giudice del lavoro. Ci sono altre due transazioni di cui si fece carico nel 2012 l’allo-ra sindaco Diego Guerrini, ovvero 35mila euro a beneficio di Lorenzo Rughi all’epoca dei fatti dipendente incaricato (oggi è assessore della Giunta Stirati) e altri 25mila per Maria Leti-zia Balzano. Anche in questi due casi il Comune si fece carico delle spese legali.L’opportunità di transare e non andare avanti con la vertenza in giudizio è stata sollevata dal consigliere comunale di cen-trodestra Francesco Gagliardi, che ha invitato Stirati a chia-rire e ha annunciato di rivolgersi alla Corte dei Conti. Gagliardi pone la questione se fosse opportuno andare a una transazio-ne oppure resistere in giudizio per attendere una sentenza. Ma l’aspetto dominante, che interessa davvero i cittadini, è ve-rificare se sia corretto o meno attingere dal bilancio comunale per sanare le vertenze e non si debbano invece verificare le eventuali responsabilità per le conseguenti rivalse di risarci-mento.Ecco perché la Corte dei Con-ti e la magistratura ordinaria potrebbero entrare in gioco appurando se la transazione è andata nell’interesse dell’ente, e dunque di una sana ammini-strazione, e soprattutto se lo stesso Comune debba even-tualmente essere risarcito accertando l’origine delle ver-tenze di lavoro.

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Al Garage25 c’è già l’officina del domaniL’officina di una volta, adesso, fa spazio a un vero e proprio Garage. Quello che i fratelli Fabio e Giorgio Capannelli han-no innalzato ad autentico tempio di auto e motocicli nella zona industriale di Padule. Garage25 non è solo un luogo

dove i bolidi di ogni epoca tornano a rivivere o dove semplicemente le macchine moderne si rifanno il lifting a seguito di incidenti o pic-coli inconvenienti. Garage25 è una filosofia applicata all’automobile e al ciclomotore che si avvale di moderne tecniche di lavorazione e

prodotti all’avanguardia, in grado di offrire un trattamento decisamente più vasto e ampliato rispetto alla riparazione tradizionale. Oltre ai tradizionali sistemi di riparazione di

carrozzeria, presso Garage25 vengono utilizzati strumenti di nuova generazione (vedi il sistema di essiccazione con lam-pade a infrarossi) in grado di fornire un servizio a 360 gradi, valido per ogni occasione. Il ricondizionamento esterno pre-vede: lucidatura con prodotti nano tecnologici, riparazione e sostituzione del parabrezza, rinnovamento dei proietto-ri in policarbonato, pulizia del motore e del vano motore, oscuramento vetri, riparazione e verniciatura dei cerchi in lega, tuning, saldatura Tig su inox e alluminio, trattamento protettivo anticorrosione sottoscocca e i rivo-luzionari wrapping e detailling.WRAPPING O DETAILING? Di cosa si tratta? Nel caso del wrap-ping si può tranquillamente parlare

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LAVORI DI CARROZZERIA

Ricondizionamento Esterno

- Lucidatura con prodotti nanotecnologici

- Riparazione/Sostituzione parabrezza

- Rinnovamento proiettori in policarbonato

- Pulizia motore e vano motore- Trattamento protettivo anti-

corrosione sottoscocca - Oscuramento vetri

- Riparazione e verniciatura cerchi in lega

- Saldatura Tig su inox e alluminio

Ricondizionamento Interno

Rinnovamento e Verniciatura di:Volanti, cruscotti, tunnel

centrali, sedili in pelle, pannelli porta

- Pulizia e sanificazione sedili in stoffa

- Sanificazione impianti aria condizionata

di un vero e proprio trend che con-siste nel ricoprire integralmente o solo in parte con pellicole autoade-sive le superfici più disparate: auto, moto, barche, camper, ma anche vetrate, mobili, frigoriferi e tutto ciò a cui si voglia cambiare look. Il

detailing può essere definito alla stregua di una vera e pro-pria forma d’arte, quasi come un restauro completo della vo-stra auto, che tende a conservare e proteggere l’originalità dei componenti e della verniciatura. Non è la classica luci-datura da carrozziere: si tratta di una vera e propria ricerca della perfezione del dettaglio (da qui il termine detailing). E soprattutto può essere utilizzato e adibito a tutte le auto: da quelle nuove per essere meglio conservate nel tempo a quelle di importanza storica, che torneranno al loro splendo-re senza perdere nulla del fascino che sin dal primo giorno di vita le aveva contraddistinte. Il risultato sarà quello di ri-

trovarvi di fronte alla vostra auto proprio come mai l’avevate vista prima d’ora! Il trattamento non deve essere considera-to alla stregua di una semplice lucidatura, ma di un vero e proprio investimento nel tempo, perché l’auto sarà protetta dall’effetto invecchiamento, dagli agenti chimici, dal degra-do atmosferico, dalla salsedine, dai raggi UV e tutto ciò che potrebbe attaccare e intaccare la carrozzeria.SOLUZIONI INTERNI Tornando al ricondizionamento, ma passato a elencare quelli relativi agli interni, presso Gara-ge25 è possibile rinnovare e verniciare la superfice relativa a volanti, cruscotti, tunnel centrali, sedili in pelle, pannelli porta e divani in pelle, procedendo poi con la pulizia e sanifi-cazione dei sedili in stoffa e la sanificazione degli impianti di aria condizionata. Soluzioni Esteti-che Innovative: Garage25 sarà ben contenta di portare la vostra auto o il vostro ciclomotore a vita nuova. Come mai l’avete vista prima.

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C’è la grande novità del Liceo Sportivo, attivato presso il Polo Liceale “Giuseppe Maz-zatinti”, ad accogliere gli stu-denti eugubini che da poco più di una settimana sono tornati sui banchi. Nel primo giorno di scuola a tenere a battesimo il nuovo indirizzo c’era anche Carla Casciari,

vice-presidente della Regione Umbria con deleghe all’Istruzione, che ha voluto sottolineare come la scelta fatta da oltre 100 studenti um-bri, che hanno aderito al progetto del Liceo Sportivo, abbia permesso la partenza dei corsi in tutte e tre le sedi prescelte (le altre due oltre al “Mazzatinti” sono a Foligno e a Narni), a riprova di una novità accolta in modo favorevole e che mira a una sempre più piena integrazione tra il mondo della scuola e realtà come il CONI e le associazioni spor-tive, seguendo un po’ quello che nel corso degli anni è andato a conso-lidarsi come un vero e proprio modello d’istruzione a livello europeo. A Gubbio sono 32 gli alunni che hanno formato la prima classe del nuovo indirizzo Sportivo. Già nelle prossime settimane, però, sarà tempo di tornare alla carica per provare a convincere i vertici provinciali della necessità di isti-tuire anche a Gubbio un corso Alberghiero, considerando anche la valenza turistica che la città ricopre. Da anni ormai si fa un gran par-lare della questione. Sono molti gli studenti eugubini che dallo scorso 15 settembre hanno deciso di prendere la via di Città di Castello o di Assisi, le due sedi più prossime alla città dei Ceri nei quali è presente e attivo un indirizzo Alberghiero. La questione è destinata a tornare presto d’attualità, con il dirigente dell’ITS “Cassata” David Nadery deciso a portare a Gubbio quello che da più parti viene visto come un servizio irrinunciabile all’interno del piano dell’offerta scolastica locale. Anche nelle scorse settimane il consigliere regionale Orfeo Goracci ha posto la questione all’attenzione dei membri di Palazzo Donini le richieste del territorio eugubino, auspicando che le apertu-re formulate in tal senso all’inizio del 2014 possano trovare compi-mento. R.Bar.

BATTESIMO IN GRANDE STILE PER LO SPORTIVO

SCUOLA

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PRIMO GIORNO La vice-presidente Casciari e il Sindaco Stirati al Mazzatinti

INTANTO TORNA A RIANIMARSI IL DIBATTITO PER L’OTTENIMENTO DELL’ALBERGHIERO

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di EMANUELE GRILLI

TANTI RAGAZZI IN QUESTI GIORNI SI AFFACCIANO SUL PALCOSCENICO UNIVERSITARIO DOPO AVER PORTATO A TERMINE IL PERCORSO DELLE SCUOLE DELL’OBBLIGO. LORENZO CIAVAGLIA CI

SPIEGA COSA L’HA SPINTO A SCEGLIERE DI ISCRIVERSI ALL’ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI

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APRIRSI AL FUTURO, ECCO LA SFIDA DEI MATURANDI

Il periodo degli esami di maturità è un ricordo che rimarrà senz’altro indelebi-le in tutti gli studenti che li hanno fatti. E questo vale anche per Lorenzo Ciavaglia, uscito quest’anno dall’Istituto d’Arte con un bel 100 e lode e che ricorda molto bene quei momenti: ”Ricordo gli esami di ma-turità come uno dei periodi più densi di significato, e onestamente faccio fatica a condendare quelle sensazioni in un’unica emozione. Ricordo come l’ansia fosse una compagna impre-scindibile, tanto nelle ore di studio quanto nei momenti di svago. La mente che corre per far fronte a ogni nuovo quesi-to, la paura per ogni cifra, per ogni lettera, per ogni risultato, ogni sensazione era amplificata. Ora, dopo aver affrontato gli esami, non sento di poter dire, come fanno molti, che siano una sciocchezza, che tutti i timori e le ansie non siano giusti-ficate. In fondo è della “propria maturità” che si sta parlando e penso che sia un traguardo troppo importante perché non sia inevitabilmente accompagnato dal suo carico di paure e inquietudini”. Quali progetti hai in mente per il futuro?“Per quanto riguarda il futuro “a breve termine” mi iscriverò ad una Accademia di Belle Arti, un ambiente universitario che mi permetterà di rimanere fedele agli interessi e le passioni sviluppati nel percorso affrontato sin’ora. Non sono ancora stato in grado di individuare con sicurezza gli obiettivi meno prossimi, come il lavoro in cui vorrei impegnarmi una volta terminati gli studi o quale sarà il mio posto nel “mondo degli

adulti”, ma sarebbe troppo noioso posse-dere già tutte le certezze”.Cosa ti ha spinto a fare questa scelta?“È stata, in primo luogo, la passione per l’arte, che da sempre è stata la direttrice guida delle mie scelte. Ho inoltre ricono-sciuto nell’Accademia un’offerta formativa che potrà darmi la preparazione necessa-ria sia dal punto di vista del “sapere” ma anche del “saper fare”. In sintesi ritengo

che possa essere l’istituzione che meglio di tutte possa me-diare nel miglior modo tra le mie passioni e ciò che mi per-metterà di trovare un’occupazione in futuro”.Cosa ti senti di dire a chi è ancora indeciso sul proprio fu-turo?“L’unica cosa che sento di poter consigliare è di seguire sem-pre le proprie passioni, e di scegliere il percorso che meglio di ogni altro permetterà di rimanervi fedele, senza però avere i paraocchi. Essere attenti e cogliere tutte le potenzialità di ogni opportunità, sapersi reinventare continuamente, sapersi mettere in discussione. Credo che però sia anche necessario essere flessibili e cercare di conciliare ciò che si desidera con ciò che è possibile”. IL PREMIO Intanto il prossimo 29 settembre Lorenzo ver-rà premiato nell’ambito dell’iniziativa “Maturità d’Ateneo”: la sua tesina, dal titolo “Bellezza immortale”, è risultata tra le migliori presentate nel corso dell’ultimo Esame di Stato. Ad accompagnarlo la prof.ssa d’Italiano Sonia Bossi, che ne ha seguito passo dopo passo la realizzazione.

100 E LODE Il giovane Lorenzo Ciavaglia

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EVENTO Il 28 Settembre al “Beniamino Ubaldi” la prima volta del Bubble Football

ALLA POLIVALENTE DI SCENA IL MEGLIO DEL PANORAMA PALLAVOLISTICO NAZIONALE PER UNA DUE GIORNI DI GRANDE SPORT E SOLIDARIETÀ. BIGLIETTI GIÀ DISPONIBILI PRESSO LO IAT

Con Spirito di Squadra arriva il gran f inale del Mese dello Sport

di ROBERTO BARBACCIÈ in arrivo il gran finale del Mese dello Sport. In attesa di conoscere i numeri defini-tivi di un evento di cui alme-no nel panorama locale non si aveva memoria, l’attesa è tanta in vista della conclu-sione affidata alla due giorni

di Spirito di Squadra, la rassegna dedicata al mondo della pal-lavolo che tornerà a gremire la Polivalente nel week-end del 4 e 5 ottobre. Per l’occasione saranno ben 4 le formazioni che prenderanno parte all’evento, e in pratica a Gubbio ci sarà il gotha del movimento pallavolistico italiano contemporaneo. Sul parquet eugubino scenderanno in cam-po la Copra Elior Piacenza, la Blu Volley Ve-rona, il Modena Volley e l’Alto Tevere Città di Castello per quello che si preannuncia come uno dei tornei in preparazione al via della nuova stagione del volley tricolore più attesi e densi di significato, con molti addetti ai lavori pronti a sbarcare a Gub-bio per conoscere da vicino pregi e difetti delle quattro formazioni presenti. Spirito di Squadra vuol essere però soprattutto un quadrangolare di beneficenza e aggregazio-ne. L’Associazione Leukos, che assieme a Baracca Party, Circolo ’99, Pallavolo Gubbio e Famiglia dei Santantoniari ne cura la rea-lizzazione, ha già fatto sapere che devolverà i proventi degli incassi per la realizzazione di un pozzo in Burkina Faso, per l’acquisto di un defibrillatore da consegnare all’Associa-zione “Amici del Cuore” e di un macchinario che verrà poi utilizzato all’interno dell’Aste-notrofio Mosca. L’occasione poi sarà sem-pre propizia per ricordare anche Francesco Rampini, l’indimenticato giovane eugubino con la passione per la pallavolo, di cui in questi giorni ricorre il secondo anniversario della scomparsa. Proprio sull’onda emotiva della perdita di un caro amico molti eugubi-ni vollero organizzare nel gennaio del 2013 la prima edizione di Spirito di Squadra, che vide all’opera a Gubbio le formazioni umbre di Sir Safety Perugia e Vivi Altotevere Volley San Giustino. I biglietti per l’evento sono già disponibili presso lo IAT in via della Repub-blica, con vantaggiose formule di mini-ab-bonamento valevoli per tutta la due giorni di gare (quattro in tutto: due semifinali al sabato e le due finali alla domenica).NOVITÀ BUBBLE FOOTBALL Prima però il Mese dello Sport vivrà un’altra tappa tutta particolare, destinata a suscitare la curiosi-tà dei tanti appassionati che domenica 28 settembre parteciperanno al “Beniamino Ubaldi” al torneo di Bubble Football. La

disciplina, parecchio sviluppata nei paesi scandinavi e resa celebre in Italia da qualche settimana a questa parte da uno spot di una compagnia telefonica, consiste nell’affrontare delle partite di calcio letteralmente calati all’interno di una bolla di plastica, che serve sia per rendere meno agevole il compito dei giocatori, sia soprattutto a prevenire i tanti scontri che ine-vitabilmente si verificano in campo. La particolarità è data dal fatto che non esistendo falli ci si può sbizzarrire a “sfiancare” l’avversario (viene sanzionato solo un contatto dal dietro, cioè col giocatore che non può effettivamente vedere l’avversario prima di subire il contatto), anche se a detta di chi ha già pro-vato la disciplina segnare non è per nulla semplice, poiché la visuale del giocatore è comunque abbastanza limitata.

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Non basta conoscere la Bibbia per essere

veri CattoliciDopo la confusione creata dall’ultima Assemblea Diocesana della chiesa eugubina, svoltasi nei gior-ni scorsi e dal significativo titolo “Lampada per i miei passi è la tua parola”, sarà bene fare un po’ di chiarezza sul valore e il significato della Bibbia in una prospettiva autenticamente cattolica. La Sacra Scrittura, cioè l’insieme dei libri del Vecchio e del Nuovo Testamento, è una delle fonti della Rivelazione di Dio agli uomini. La Bibbia è quindi Parola di Dio, in quanto con-tiene ciò che Dio ha rivelato e detto, con parole e azioni, agli uomini per la loro salvezza. Ma per conoscere la Rivelazione di Dio non basta solo la Bibbia. C’è un’altra “fonte” da cui attin-gere ed è la Tradizione della Chiesa (cioè tutto quello che dagli apostoli è stato “trasmesso” come verità rivelata da Dio). La Tradizione, almeno per quanto riguarda il Nuovo Testamento, precede addirittura la Scrittura. I primi apostoli, infatti, han-no inizialmente “trasmesso” oralmente quello che Dio aveva rivelato in Cristo e solo in un secondo momento, quando i testimoni oculari con il tempo cominciavano a scomparire, si sono decisi a mettere per iscritto i contenuti del “deposito del-la fede”. La religione cattolica non è la religione del libro sacro, quasi che per sapere ciò che Dio ha rivelato di sé non si possa far altro che leggere la Bibbia. Lo ricorda chiaramente il Con-cilio Vaticano II nella costituzione dogmatica “Dei Verbum” dove si legge: “La sacra Tradizione dunque e la sacra Scrittura sono strettamente congiunte e comunicanti tra loro. Poiché ambedue scaturiscono dalla stessa divina sorgente, esse for-mano in certo qual modo un tutto e tendono allo stesso fine. (…) ne risulta così che la Chiesa attinge la certezza su tutte le cose rivelate non dalla sola Scrittura e che di conseguen-za l’una e l’altra devono essere accettate e venerate con pari sentimento di pietà e riverenza” (n. 9). Niente di più sbagliato,

quindi, in una prospettiva autenticamente cattoli-ca, che credere che la conoscenza della Bibbia sia “garanzia” per conoscere tutto quello che Dio ha rivelato agli uomini. Il principio della “sola Scrip-tura” non è cattolico ma protestante. Solo se letta e compresa alla luce della Tradizione della Chiesa la Bibbia diventa autentico cibo spirituale. Ci sono

verità rivelate da Dio che non sono scritte palesemente nella sacra Scrittura, ma non per questo sono meno vere o arbitrio degli uomini. Nel formulare le verità di fede, la Chiesa si fonda certo sulla Bibbia, ma, per dirla con il Vaticano II, attinge le sue certezze di fede anche dalla Tradizione, da tutto ciò che è stato fin dai primi apostoli trasmesso come verità rivelata. La Bibbia è Parola di Dio, ma non è tutta la Parola. Chiamare la Scrittura esclusivamente con il termine “Parola”, come è sta-to fatto costantemente durante l’assemblea diocesana, lascia aperto l’equivoco di una non cattolica equiparazione totale della Rivelazione di Dio con la Bibbia. Anche questo è frutto di quella “protestantizzazione della Chiesa” più volte denunciata da papa Ratzinger. L’equivoco di cui ci occupiamo è purtroppo alimentato anche dalla riforma liturgica del 1970. In effetti, nell’antica liturgia di sempre, al termine della proclamazione delle letture non veniva detto “Parola di Dio”, come avviene nella nuova liturgia che finisce per generare nel fedele l’equi-voco che solo la Bibbia, come sente dire a Messa, sia Parola di Dio. Ben venga uno studio più serio e approfondito della Scrit-tura, come auspicato dall’assemblea diocesana di quest’anno, ma, almeno in un contesto cattolico, ci si aspetterebbe che i fedeli siano messi in guardia dall’equivoco che conoscere la Bibbia, senza conoscere e rispettare allo stesso modo anche la Tradizione della Chiesa, sia condizione sufficiente per essere “cattolici adulti”.

LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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...E SE LO EFFETTUI ENTRO IL 4 OTTOBREIN OMAGGIO UN LAVAGGIO AUTO

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ATTUALITÀ

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SI RITIRA L’ONCOLOGO PIÙ FAMOSO D’ITALIA E DESIGNA L’EUGUBINO COME DIRETTORE DELLA RICERCA DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO EUROPEO DI MILANO, IN COPPIA CON ROBERTO ORECCHIA

L’EREDITÀ DI VERONESI A PIER GIUSEPPE PELICCI

Due direttori raccolgono l’eredità di Um-berto Veronesi prendendo in mano la guida dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano. Un testimone che lo stesso Vero-nesi, nel lasciare, vuole passare alle due persone di fiducia che più di tutte cono-sce e ritiene capaci di proseguire il suo percorso. Per l’eugubino Pier Giuseppe Pelicci, 58 anni, c’è l’incarico di diretto-re della ricerca. Pelicci viene considerato dal mondo medico-scientifico interna-zionale uno dei massimi esponenti della ricerca in campo molecolare, vantando studi, raccolti in oltre 400 pubblicazioni, che l’hanno visto insignito di numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Il professor Pelicci è nell’équipe dell’istituto milanese dal 1995 ed è stato il primo ricercatore rientrato dagli Stati Uniti a par-teciparne alle attività, fondando al suo interno il Dipartimento di oncologia sperimentale. “È un dipartimento - scrive Verone-si - che tutto il mondo ci invidia”.Pelicci ha ricevuto attestati speciali nella sua città natale, come la Bandiera di Gubbio da parte del gruppo Sbandieratori e l’onore di presiedere nel 2006 la cerimonia di accensione dell’Albero di Natale più grande del mondo.

Nel lasciare l’incarico di direttore dell’isti-tuto milanese, fondato lui stesso vent’an-ni fa, Veronesi ha proposto in consiglio di amministrazione la doppia nomina: di-rettore scientifico Roberto Orecchia, già direttore della radioterapia nello stesso istituto, e Pelicci direttore della ricerca. Veronesi mantiene il ruolo di direttore scientifico emerito.“In occasione della ricorrenza dei vent’an-ni dell’Istituto, riflettendo sullo sviluppo atteso nel prossimo futuro - scrive Vero-nesi - che si prospetta molto intenso, ho pensato che fosse giusto rinnovare i ver-tici della direzione scientifica, come mio atto di responsabilità personale e amore

verso l’istituto. Ho quindi deciso e proposto al consiglio di am-ministrazione di designare Roberto Orecchia come direttore scientifico e Pier Giuseppe Pelicci come direttore della ricerca, due persone entrate nell’Istituto vent’anni fa. Con questa nuo-va squadra continuerò a impegnarmi per la salvaguardia e la promozione dei principi che hanno ispirato l’istituto fin dalla sua costituzione e ne hanno sempre fatto un unicum: umanità e scientificità”.

di MASSIMO BOCCUCCI

DIRETTORE Il prof. Pier Giuseppe Pelicci

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IL GUBBIO APRE IL NUOVO CICLO CON SAURO NOTARI PRESIDENTE. PIÙ CHE UN PROGETTO È UN’AVVENTURA TRA VECCHI RIVALI E FEDELISSIMI IN UN CERCHIO MAGICO PER POCHI INTIMI

di MASSIMO BOCCUCCI

Due vecchi rivali, Sauro Notari presidente e Marco Fioriti am-ministratore delegato secondo la nuova formula. Vecchi amici, anzi fedelissimi, legati sia all’uno che all’altro, come Giuseppe Pannacci direttore sportivo e Luciano Ramacci team manager, entrambi determinanti per questa union secrée che sa tanto di cerchio magico. Hanno avviato il nuovo ciclo del Gubbio i Magni-fici 4, che poi salgono a 5 non dimenticando Rodolfo Mencarel-li rimasto vicep-residente, legatissimo al resto della compagnia sebbene molto defilato nelle scelte tecniche.Se non è un remake della popolare canzone “Quattro amici (al bar)” di Gino Paoli poco ci manca. In effetti, il Gubbio è ormai in queste salde mani in un connubio dove si mescolano rapporti interpersonali (in qualche caso mutati nel tempo) e la gestione di una squadra di calcio. In questa storia sono decisivi Pannacci e Ramacci, apparentemente sul campo luogotenenti dei capi ma che hanno tessuto la tela un sacco di volte quando Notari ha fatto

entra ed esci dalla sede fino alle rumorose dimissioni del giugno scorso quando non ne voleva più sapere e aveva promesso un impegno personale per rilanciare il Semonte. Loro due l’hanno convinto a rientrare nei ranghi e hanno creato le condizioni per la scalata alla presidenza.Notari ha fatto di più, superando un vero blocco personale nel ri-cordare quando ebbe a ripetere pubblicamente in più occasioni “Non farò mai il presidente del Gubbio”, sull’onda anche della vo-glia di... derby che l’animava quando guidava il Semonte. Adesso si è un pò tutti curiosi di vedere se il Semonte, in parte ricosti-tuito in rossoblù avendo ritrovato Ramacci, potrà rivivere ancor meglio nel rinnovato Gubbio coinvolgendo magari altri vecchi amici della frazione. Si vedrà che impronta vorrà dare Notari, a cominciare dai rinforzi tanto attesi nelle aspettative della tifose-ria che considera il re delle acque minerali come l’unico in grado di mettere soldi freschi.

AMICI PER LA PELLE

E alla fine... torna Guerri. Eccolo il primo “botto fuori sessio-ne” del mercato eugubino. Più volte rimandato, quantomeno a parole, perchè Acori del mercato dalla fine di agosto non ne ha più voluto parlare, nonostante Notari già prima di prendere possesso della poltrona presidenziale si era detto disponibile (oltre che convinto) a intervenire. Il tutto si lega indissolubil-mente al preoccupante avvio di stagione della formazione eugubina. Ancora a secco di vittorie dopo 7 gare ufficiali (due di Coppa e 5 di campionato), ma soprattutto apparsa carente e lacunosa un pò in tutti i reparti. Tolto Iannarilli, che dovun-que è andato il suo l’ha fatto egregiamente, per il resto è dura salvare qualcuno dal mezzo naufragio cui la squadra è andata incontro nelle prime cinque giornate di campionato. Da qui la necessità di correre ai ripari, e pure in fretta visto che gli impe-gni incombono e far scorrere troppo tempo rischia di diventare troppo pericoloso. Il primo tassello per una pronta risalita ha il volto di Simone Guerri, classe 1982, cavallo di ritorno dopo la

fugace esperienza in rossoblù della stagione 2012-13, quando pur giocando poco (Sottil gli preferiva Palermo, Sandreani e so-prattutto Baccolo) si mise in luce segnando 4 reti in appena 17 apparizioni, molte delle quali subentrando a partita in corso. Guerri è reduce da un’annata in chiaroscuro vissuta alla Torres, nella quale ha raccolto 31 presenze e 3 reti, chiudendo però la stagione con la retrocessione dopo aver perso nel play-out contro il Forlì. Doveva (poteva) finire all’Arezzo, la squadra del-la sua città, alla fine però dopo la sconfitta di Teramo il Gub-bio ha bussato alla sua porta e l’operazione è andata in porto. Guerri è destinato però ad essere solo il primo rinforzo della campagna di rafforzamento dell’AS Gubbio sul mercato degli svincolati: l’attacco sin qui ha mostrato troppe crepe e l’assenza di un bomber di categoria s’è fatta sentire. Prima punta o ester-no poco cambia: probabilmente fino alla gara col Savona non arriverà nessuno, poi però qualcosa dovrebbe accadere. Con Notari pronto una volta per tutte a fare la sua parte. R.Bar.

Intanto è di nuovo mercato:l’ex Guerri primo rinforzo

LA SQUADRA Dopo il deludente avvio di campionato si corre ai ripari

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La Lega Pro in tv ogni lunedì sera con immagini, commenti, in-terviste, opinioni. Le protagoniste del campionato nella formula spezzatino al microscopio, al di là delle dirette in streeming sul circuito Sportube. Trg va in diretta alle ore 21,15 con Fuorigioco affidato per la seconda stagione alla conduzione di Elisa Neri, con al fianco Giacomo Branco e Luca Vinti.

Tutto sul girone B su San Marino Rtv, l’emittente di stato della Repubblica del Titano consociata Rai, sul canale 520 di Sky con tutti gli highlighs delle partite nell’appuntamento settimanale del lunedì con C Piace, in diretta alle ore 20.05, condotto da Pal-miro Faetanini con Lorenzo Giardi e opinionista fisso Massimo Boccucci, direttore dell’agenzia di stampa Infopress.

Campionato in poltrona con Trg e San Marino Rtv

SAURO NOTARI MARCO FIORITI GIUSEPPE PANNACCI LUCIANO RAMACCI

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Centralino Comunale 075.92371Centralino Osp. Branca 075.9270801Pronto Soccorso 075.9270744Emergenza Sanitaria 118Numero Verde Farmacie 800.829058Guardia Medica 075.9239468Sez. Croce Rossa 075.9273500Gubbio Soccorso 075.9277779Carabinieri 075.9235700Vigili del Fuoco 075.9273722Vigili Urbani 075.9273770Cimitero Civico 075.9237690IAT 075.9220693Servizio Taxi 075.9273800Guardia Forestale 075.9272585Guardia di Finanza 075.9273789Centrale ENEL 800.900.800Canile 075.9274963ACI Soccorso Stradale 075.9274162Curia Vescovile 075.9273980

NUMERI UTILI

Società Editrice Infopress srlTel./Fax 075.9271422 Mail [email protected]

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Direttore Editoriale Massimo Boccucci

Direttore Responsabile Roberto Barbacci

Collaboratori: Luigi Girlanda, Emanuele Grilli

Chiuso in redazione: Mercoledì 24 Settembre 2014Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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MERCOLEDÌ 8 OTTOBRE 2014

L’APPUNTAMENTOPILLOLE

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La Bottega d’Euterpe (Fondazione “Giuseppe Mazzatinti) e gli istituti di istruzione superiore della città sono i promotori del Concerto Lirico in programma domenica 12 ottobre alle 17,30 presso la Chiesa di Santa Maria al Corso di Gubbio. Un evento che si rinnova (è giunto all’ottava edizione) e che ancora una volta si propone come uno dei più importanti appuntamenti legati al mondo della lirica, con numerosi cantanti e musicisti professionisti pronti a esibirsi davanti alla platea eugubina. Tra gli altri ci saranno il soprano Lucia Casagrande Raffi e il mezzosoprano Elisabetta Pallucchi, ac-compagnati dall’Orchestra da Camera di Gubbio con Katia Ghigi primo violino, Andrea Giacometti prima viola, Filippo Di Domenico primo violoncello e il maestro Giovanni Sannipoli alla direzione. Parteciperanno al concerto anche giovani cantanti lirici ed ex alunni della Bottega d’Euterpe che oggi studiano al conservatorio (tra gli altri i soprani Valeria Fratini, Sara Saldi, Elena Antonini e il tenore Loris Righi). Il concerto sarà dedicato alla persona di Anna Maria Scavizzi.

Concerto Lirico a Santa Maria

Sono iniziati i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della Chiesa di Santa Croce della Foce, l’antico sito posto alla base della Gola del Bottaccione che da anni ormai versa in condizioni quantomeno critiche, a seguito dei numerosi movimenti tellurici e dei mancati interventi di consolidamento e ristrutturazio-ne. Dalla scorsa primavera l’intera struttura

è stata chiusa, nonostante ad essere dichiarata inagibile è soltanto la parte dell’altare (quella nord-ovest) che necessita di interventi di consolidamento urgentissimi. Da alcune settimane la cittadinanza eugubina s’è mobilitata per provare a inserire la Chiesa di Santa Croce sulla Foce nell’elenco dei tre “Luoghi del Cuore” FAI (Fondo Ambiente Italiano), per i quali è prevista l’intera copertura delle spese di riquali-ficazione. Un’impresa ad oggi comunque abbastanza improba, anche se c’è tempo per provare a votare l’edificio eugubino sino al prossimo 30 novembre. I lavori di messa in sicurezza sono eseguiti dalla ditta Edilfaramelli, coordinati dall’ing. Loris Panfili (in tandem col geometra Stefano Fondacci) insieme al direttore tecnico dell’impresa Massimo Faramelli, dal responsabile del cantiere, geom. Alessandro Fiorucci, e al progettista delle strutture, ing. Loris Bei.

Santa Croce, lavori per la messa in sicurezza

L’INTERVENTO

Non accenna a diminuire il fruscio della ra-mazza. Anzi, proprio adesso che l’autunno ha ufficialmente aperto i battenti, l’associa-zione di volontari eugubini che da due mesi a questa parte hanno deciso di prendere a cuore alcuni dei luoghi più belli (ma pure dimenticati) del centro storico ha pensato bene di ampliare gli orizzonti e raddoppiare gli sforzi. Lo scorso fine settimana, nella mattinata dedicata a Parco Ranghiasci (alla quale hanno partecipato anche il Gruppo Speleologico “Buio Verticale” del CAI di Gubbio), quasi 100 volontari hanno dato il loro contributo, ripulendo sentieri e dando una sistemata al villino, recentemente tea-tro di attacchi vandalici da parte di ignoti. È l’ennesima risposta forte della cittadinanza attiva che continua a fare proseliti e che per le settimane a venire ha già in mente di riportare allo splendore che merita altri luoghi o scorci della città.

Le “ramazze” in azione

AVANTI TUTTA

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