15 Giorni - Numero 19 - 3 Luglio 2014

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quindicinale d’informazione Giovedì 3 Luglio 2014 Anno II Numero 19 GUBBIO Gubbio - Via dell’Arboreto Gualdo Tadino - Via V. Veneto presso PRIME PREOCCUPANTI RIVELAZIONI APPENA INSEDIATA LA NUOVA AMMINISTRAZIONE COMUNALE. DALLA MAGGIORANZA FANNO SAPERE: I CONTI DEL COMUNE SONO IN PROFONDO ROSSO. IL BILANCIO PREVENTIVO RISCHIA DI TRAMUTARSI IN UNA STANGATA TRA I TAGLI E LA IUC (IMPOSTA UNICA COMUNALE) CHE RACCHIUDE TASI , IMU E TARI , OVVERO LE TASSE SU CASA, SERVIZI E RIFIUTI I L B U C O 3 . 6 9 0 . 00 0 , 0 0 fino al 50% SALDI CENTRO COMMERCIALE I TIGLI Traversa Via Beniamino Ubaldi - Gubbio ci trovi presso il Calzature - Pelletteria - Accessori Uomo & Donna

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Luglio ha appena fatto capolino, il caldo deve ancora arrivare ma 15 Giorni torna puntuale in distribuzione fotografando da vicino i temi più cari agli eugubini. Copertina dedicata alla nuova Giunta Stirati alle prese subito con una bella gatta da pelare: un buco da oltre 3,5 milioni di euro che costringerà la nuova amministrazione a fare i salti mortali per far quadrare i conti, con un occhio già rivolto alle tassazioni previste dall'ordinamento. A seguire spazio all'attualità con i danni provocati dal maltempo, gli sviluppi delle inchieste tristemente note al popolo eugubino e la marcia d'avvicinamento a Gubbio Summer Festival. Non mancano poi nuovi interventi e rubriche dedicate anche all'estate, oltre a una robusta parentesi sportiva. 15 Giorni lo trovi in distribuzione in tutti i locali pubblici, bar, edicole, nelle scuole e nelle attività del Comune di Gubbio

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quindicinale d’informazione

Giovedì 3 Luglio 2014 Anno II Numero 19

GUBBIOGubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

presso

PRIME PREOCCUPANTI RIVELAZIONI APPENA INSEDIATA LA NUOVA AMMINISTRAZIONE

COMUNALE. DALLA MAGGIORANZA

FANNO SAPERE: I CONTI DEL COMUNE SONO IN PROFONDO ROSSO. IL BILANCIO

PREVENTIVO RISCHIA DI TRAMUTARSI IN UNA STANGATA TRA I TAGLI

E LA IUC (IMPOSTA UNICA COMUNALE)

CHE RACCHIUDE TASI, IMU E TARI, OVVERO

LE TASSE SU CASA, SERVIZI E RIFIUTI

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fino al 50%SALDI

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TRAPELANO ALLARMISMI NELLA COALIZIONE DI STIRATI CHE HA PRESO IN MANO LA CITTÀ DOPO IL GROSSO SUCCESSO ELETTORALE. IL BUCO DI BILANCIO VIENE STIMATO IN TRE MILIONI E 690MILA EURO. LA COLPA IN BUONA PARTE È DELLA GESTIONE DELLA DISCARICA DI COLOGNOLA TRA INTROITI PREVENTIVATI (MAI INCASSATI) MA GIÀ SPESI

Verrebbe da dire brutta sorpresa, se non fosse che sotto sotto si è sempre saputo e se ne parla da un pezzo: i conti del Comune sono in profondo rosso, ovvero i bilanci sono sottosopra con un disa-vanzo sostanziale da far paura. La cifra è da capogiro: 3.690.000 euro. Un botto di soldi. A rivelarlo non sono le gole profonde, o chissà quali documenti segreti, ma esponenti della coalizione del neo sindaco Filippo Mario Stirati. Sarebbero già state condotte delle verifiche che avrebbero, appunto, fatto emergere una situa-zione contabile allarmante con tutte le conseguenze del caso. Potrebbe essere questa una delle ragioni per cui l’ex commissario straordinario Maria Luisa D’Alessandro, a differenza di quanto ha fatto a Gualdo Tadino il suo collega Salvatore Grillo, ha pre-ferito soprassedere sul bilancio preventivo 2014 lasciando ai successori la patata bollente per trascorrere gli ultimi mesi a ge-stire giusto l’ordinario. Anche perché nel bilancio previsionale un aspetto primario ce l’hanno le tassazioni locali, in particolare la famigerata e temutissima Iuc, ossia l’Imposta unica comunale che racchiude le tasse sulla casa, i servizi e i rifiuti (Tasi, Imu, Tari). Il documento contabile e strategico, da approvare entro la fine di luglio, conterrà le aliquote e le modalità di pagamento. Se davve-ro, come trapela dalla stessa maggioranza, c’è un buco di bilancio così grosso, si capirà anche dall’impatto delle tassazioni oltre che dai tagli sulla gestione, i servizi e gli investimenti. Serviranno tan-

ti soldi e risparmi: nella Giunta Stirati c’è forte preoccupazione e si temono risvolti esterni, considerando che sul Comune di Gub-bio c’è ormai da tempo l’occhio della magistratura con processi già instradati e filoni d’inchiesta ancora aperti. Stirati eredita una situazione pesantissima, così come la ereditò Diego Guerrini. Se siamo di fronte a una sorta di dissesto finanziario, verificando da dove viene e come è maturato nel tempo, sarà inevitabile un in-tervento in questo caso della magistratura contabile. La Corte dei Conti potrebbe aprire un fascicolo per andarsi a leggere attenta-mente tutti i bilanci di questi anni.Per capire l’andamento delle entrate e dei costi sostenuti, bisogne-rà analizzare con attenzione la gestione globale del Comune dal 2001 in avanti con i mille rivoli della spesa pubblica gonfiata dalle assunzioni, le consulenze, gli interventi in ordine sparso per ali-mentare il consenso elettorale in barba agli equilibri economici.Molto si riconduce, a quanto sembra, alla gestione della discari-ca di Colognola con gli introiti annuali (1,5-2 milioni) dirottati di volta in volta ovunque meno che per mantenerla a norma ed ef-ficiente, tanto che negli ultimi bilanci erano già preventivati a bi-lancio due milioni mai incassati. Smaltire i rifiuti a Borgo Giglione è diventato soltanto un costo senza il benché minimo ricavo, con la necessità, in aggiunta, di dover reperire risorse economiche per risanare la discarica.

di MASSIMO BOCCUCCI

CONTI DEL COMUNEIN PROFONDO ROSSO

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SI È INSEDIATO IL CONSIGLIO COMUNALE. I VETERANI SONO ALDO CACCIAMANI, ALL’OTTAVO MANDATO, E GIUSEPPE BIANCARELLI AL QUINTO CON L’ELEZIONE A GUIDA DELL’ASSEMBLEA GIÀ AL SECONDO SCRUTINIO GRAZIE AI GRILLINI. È TORNATO IL FARMACISTA MASSIMO CECCARELLI

CHE NEL 2010 SALVÒ LA COALIZIONE DI GORACCI SEBBENE ELETTO AL FIANCO DI BARBONI

VOLTI NUOVI E IL PRESIDENTE ELETTO AL SECONDO COLPO

POLITICA

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di MASSIMO BOCCUCCI

GABRIELE LEPRIALDO CACCIAMANIGIANNI MENICHETTIGIUSEPPE BIANCARELLIVALERIO PIERGENTILIMORENO ZEBIPAOLA BIRASCHILETIZIA BELLUCCIMIRCO POMPEIANNABELLA CAMBIOTTIMATTIA MARTINELLIGIACOMO FARAMELLIALESSIO BAZZURRIMASSIMO CECCARELLISTEFANO CECCARELLIENNIO PALAZZARIVIRNA VENERUCCIMARCO CARDILELUCA BARILARIRODOLFO RUGHIMAURO SALCIARINISARA MARIUCCIPAVILIO LUPINIFRANCESCO GAGLIARDI

LA CONFORMAZIONE DEFINITIVADEL CONSIGLIO COMUNALE

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Liberi e Democratici

Scelgo Gubbio

PSI

SEL

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Movimento 5 Stelle

PRC-Gubbio Libera

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Sindaco Filippo Mario Stirati

E la nave va... È partita la nuova avventura politico-ammini-strativa tra l’operatività del neo sindaco Filippo Mario Stira-ti, l’ufficializzazione della giunta e l’insediamento del consi-glio comunale uscito dalle urne il 25 maggio e composto dopo il ballottaggio dell’8 giugno. I volti nuovi sono tanti, con di-versi giovani a cominciare da Gabriele Lepri (Liberi e Demo-cratici) che come consigliere più votato nel partito di maggio-ranza relativa ha presieduto il 26 giugno scorso i lavori della prima seduta fino all’elezione del presidente. I veterani sono Aldo Cacciamani (Liberi e Democratici), all’ottavo mandato e dal 2001 ininterrottamente in maggioranza dapprima as-sessore con Orfeo Goracci, poi al fianco di Diego Guerrini sempre sotto le insegne di Rifondazione Comunista e adesso con Stirati. Giuseppe Biancarelli è al quinto mandato.

È tornato il farmacista Massimo Ceccarelli (Psi) che nel manda-to dal 2006 al 2011 si ricorderà fu deter-minante nell’ultimo anno quando Goracci traslocò in Regione e la lista di Albo lasciò la maggioranza: era stato eletto con la coalizione di Paolo Barboni e pas-sò dall’altra parte per tenere a galla i gorac-ciani.IL PRESIDENTE L’as-semblea di palazzo Pre-torio ha bruciato le tap-pe perché già alla prima seduta ha eletto l’ufficio di presidenza. Giuseppe Biancarelli (Liberi e De-mocratici) ce l’ha fatta al secondo scrutinio, cioè con i due-terzi, ed è un record. Alla prima votazione aveva ottenu-to i 16 voti della mag-gioranza, mentre gli 8 della minoranza (assente Sara Mariucci del Movimento 5 Stelle) hanno messo nell’urna scheda bianca rimproverando la coalizione di Stirati di non aver concordato e condiviso Biancarelli. Al secondo scrutinio i voti sono saliti a 18 ed è stato il via libera: si sono aggiunti alla maggioranza, i voti di Rodolfo Rughi e Mauro Salciarini del Movimento 5 Stelle. Via libera anche alle vicepresidenze: Mattia Martinel-li (Scelgo Gubbio) per la maggioranza, Virna Venerucci (Pd) per la minoranza.LA SQUADRA Il sindaco Stirati (7.971 voti al primo turno, 10.687 al ballottaggio, sostenuto da Liberi e Democratici-Scelgo Gubbio-Psi-Sel) si unisce ai 24 consiglieri eletti. Sono stati sostituiti gli eletti che Stirati ha chiamato a fare gli asses-sori, e cioè Alessia Tasso (288 preferenze) e Rita Cecchetti (95) dei Liberi e Democratici, Lorenzo Rughi (139) di Scelgo Gubbio. A completare la squadra gli assessori Giordano Man-cini (candidato: per lui 94 voti) di Scelgo Gubbio, con France-sco Pierotti (81) e Lorena Anastasi (67) primi dei non eletti di Psi e Sel, mentre Augusto Ancillotti è un esterno.

PRIMO GIORNO La Giunta Stirati e il neo presidente Giuseppe Biancarelli

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Gli hanno lanciato la volata. Non per la corsa elettorale, ma nei giorni dell’insedia-mento. C’erano loro due il giorno in cui Filippo Mario Stirati ha presentato la sua giunta, il 24 giugno scorso, aprendo di fatto la nuova stagione politico-ammini-strativa. Mettiamola così: andavano di corsa i coniugi di Wertheim, che si sono sob-barcati a piedi per tappe gli oltre mille chilometri fino a Gubbio (altrettanti ne hanno poi fatti per tornare a casa) per festeggiare il ventesimo anniversario di matrimonio. E hanno spinto a correre anche Stirati, che di problemi da af-frontare (e possibilmente ri-solvere) ne ha parecchi lungo il cammino dei cinque anni di mandato. I due singolari maratoneti hanno incontrato il neo sindaco, che in fondo maratoneta è chiamato a es-sere. Hanno visitato palazzo Pretorio, con gli zaini in spal-la, restando favorevolmente impressionati dal contesto che hanno trovato, quindi sono entrati nella sala consi-liare salutandolo con piacere. I due coniugi gli hanno porta-to i saluti del loro sindaco (la cittadina tedesca è gemellata con Gubbio dal 2006, dopo che in passato la città dei Ceri vantava già legami con Thann e Salon de Provence, alle quali poi s’è aggiunta l’inglese Huntingdon e Godmanche-ster) e hanno voluto una foto ricordo sotto il gonfalone. Magari torneranno di corsa, la prossima volta, per vedere se la volata appena lanciata porta lontano e dove. M.Boc.

E una coppia di Wertheim lancia la volata a Stirati

CURIOSITÀ L’inusuale incontro avvenuto in coda alla prima conferenza stampa

LA STORIA DI DUE CONIUGI DELLA CITTÀ TEDESCA GEMELLATA CON GUBBIO:

HANNO PERCORSO OLTRE MILLE CHILOMETRI E INCONTRATO IL NUOVO SINDACO A

PALAZZO PRETORIO IL 24 GIUGNO, PROPRIO NEL GIORNO DELLA

PRESENTAZIONE DELLA GIUNTA

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Cosa ne sarà della discarica di Colognola è un bel rebus. Riguar-da il destino in senso pratico, perché il sito di raccolta dei rifiu-ti è sostanzialmente inattivo essendo saturo dopo essere stato malgestito. Riguarda soprattutto gli accadimenti e gli effetti della gestione negli anni dal 2001 al 2011 con Orfeo Goracci e Maria Cristina Ercoli. La Procura della Repubblica di Perugia ha conclu-so le indagini sul secondo filone dell’inchiesta Trust sui presunti scandali al Comune nel decennio Goracci-Ercoli.Stanno per arrivare le conclusioni della lunga e complessa inchiesta di natura ambientale e gestionale. I pubblici ministeri Antonella Du-chini e Mario Formisano si preparano a rendere pubblici i pronun-ciamenti e gli eventuali provvedimenti sulla gestione e smaltimento dei rifiuti, tenendo conto che rimane ancora aperto un terzo filone dell’inchiesta Trust su urbanistica, lavori pubblici e Puc.La vicenda di Colognola risulta oltremodo delicata, non meno ru-morosa di quella che è sfociata negli arresti il 14 febbraio 2012 per associazione a delinquere, concussione e abuso di potere di Goracci, Ercoli e altri sette tra ex amministratori e politici, fun-zionari e dirigenti comunali (gli sviluppi hanno visto il patteggia-mento dell’ex assessore Marino Cernicchi, sette rinvii giudizio con accuse gravissime e due proscioglimenti).Su Colognola ci sono dei passaggi finiti sotto la lente d’ingran-dimento dei magistrati. Si parte dai risultati anomali rilevati sui

livelli di azoto ammoniacale e altri parametri nei campioni di ac-qua prelevati dai pozzi piezometrici. La vicenda risale al 2010, alla vigilia delle elezioni regionali (con Goracci eletto e la Ercoli da lui promossa al suo posto), e venne taciuta dalla Giunta Gorac-ci, tanto al consiglio comunale quanto all’opinione pubblica, per poi esplodere pubblicamente solo nel 2011 prima del voto per le comunali vinte dal centrosinistra al gran completo anche se destinato a breve vita.Il Comune, più volte sollecitato dalla Provincia di Perugia a relazio-nare, richiese perfino la possibilità di integrare l’autorizzazione per ampliare la tipologia dei rifiuti accoglibili in discarica. La Provincia si è rifiutata risollecitando chiarimenti e percorsi per sanare le situa-zioni. L’attenzione dell’indagine è anche ai materiali depositati a suo tempo a Colognola con le ditte coinvolte e le relative autorizzazioni. Ma c’è un risvolto economico ancora più delicato: i soldi incassati dalla discarica, cifre oscillanti anno per anno fino a due milioni di euro (negli ultimi bilanci Goracci-Ercoli oltretutto vennero messi a bilancio ma non incassati perchè Colognola era largamente inattiva), non sarebbero stati utilizzati neanche in minima parte per risanare il sito e mantenerlo a norma. Questi fondi sarebbero stati dirottati altrove per coprire altre spese. I magistrati di Perugia potrebbero pronunciarsi anche su questo, che è poi la parte più sostanziosa della vicenda con tutti i contraccolpi economici. M.Boc.

Resa dei conti sulla discarica di Colognola

IL CASO A breve i risultati del lavoro fatto dai pubblici ministeri Duchini e Formisano

LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PERUGIA HA CONCLUSO LE INDAGINI: SONO IN ARRIVO PRONUNCIAMENTI E PROVVEDIMENTI

SUL SECONDO FILONE DELL’INCHIESTA TRUST SUI PRESUNTI SCANDALI AL COMUNE NEL DECENNIO GORACCI-ERCOLI.

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APPRENSIONE E DISAGI IN CITTÀ DOPO GLI ULTIMI ROVESCI TEMPORALESCHI CHE HANNO CREATO NON POCHI PROBLEMI IN VARIE ZONE DEL COMPRENSORIO. PREOCCUPA LO STATO DELLA RETE FOGNARIA CHE IN ALCUNI PUNTI NON RIESCE PIÙ A RICEVERE L’ACQUA PIOVANA.NUMEROSI I CASI DI SCANTINATI ALLAGATI E SOTTOPASSAGGI TRASFORMATI IN TRAPPOLE

di ROBERTO BARBACCI

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ATTUALITÀ

ALLAGAMENTI OVUNQUEORA L’ACQUA FA PAURA

Volgere gli occhi verso il cielo e sperare di vedere tanto azzurro. È un esercizio al qua-le molti eugubini negli ultimi tempi sem-brano essere ricorsi in più di un’occasione per scongiurare il pericolo di veder arre-care guai peggiori. Quelli che più o meno puntuali si ripresentano ogni qualvolta dal cielo cade una certa quantità di pioggia, che trattandosi di periodo estivo il più delle volte vien giù con le sembianze di violenti temporali o acquazzoni. E il problema è che molte zone dell’eugubino non riescono più a ricevere tanta acqua piovana che cade nello spazio di pochi minuti. Così si moltiplicano disagi e situazioni di pericolo, aumentando al-larmismi e preoccupazioni di vario genere.BOMBA D’ACQUA A giugno in ben due occasioni il cielo so-pra Gubbio s’è presentato carico di pioggia come da tempo non lo si ricordava. La bomba d’acqua abbattutasi sulla città lo scorso 13 giungo ha flagellato per lo più la zona della “piana”, con la frazione di Fontanelle fortemente colpita dal passaggio

di quella che alcuni hanno definito alla stregua di una trom-ba d’aria. Numerose le coltivazioni rovina-te, così come le piante letteralmente sradi-cate dal terreno. Ma a rimetterci non è stata

soltanto la natura: al campo sportivo “Marco Minelli” il vento ha portato via quasi tutti i pannelli solari posti sopra l’area degli spogliatoi, e numerose sono state le segnalazioni di gua-sti a impianti elettrici in tutta la zona.ALLARME ACQUE NERE Ma se l’eccezionalità degli eventi at-mosferici dello scorso 13 giugno hanno in parte colto impre-parata la popolazione, quanto successo lo scorso 26 giugno ha posto più di un interrogativo e gettato qualche preoccu-pazione (se possibile) maggiore. Alcune aree vicine al centro

storico sono risultate del tutto allagate, a cominciare dalla zona attorno alla piscina comunale (anch’essa allagata) nella quale l’impianto fognario non ha ricevuto l’enor-me mole d’acqua riversata dal violento temporale pomeridiano, durato circa una mezzora. In molte case e attività dagli scari-chi sono addirittura risalite le “acque nere”, creando ingenti problemi e in alcuni casi pure danni alle abitazioni (e non soltanto agli scantinati). Situazioni di forte pericolo

si sono registrate nei pressi dei sottopassaggi di Zappacane-re (dove due automobilisti sono stati tratti in salvo dai vigili del fuoco) e di via Paruccini, ma disagi si sono registrati in tutta l’area urbana adiacente al centro storico, col parcheggio dell’ex seminario di nuovo trasformato in “piscina naturale” come già avvenne nel novembre del 2012 (ma più in genera-le l’area è soggetta continuamente al pericolo di allagamenti ogni qualvolta le precipitazioni fanno registrare livelli supe-riori alle abitudini) e circolazione fortemente ridotta lungo via del Teatro Roma-no, via Matteotti e via Perugina.SOLUZIONI Come porre rimedio ai problemi? Quel che preoccupa maggior-mente è lo stato del sistema fognario lungo le principali vie di comunicazione, con i tombini che in molti casi risultano completamente ostruiti da fango e terriccio. Urge una riqualificazione urgente e soprattutto un controllo accurato volto a cercare di rendere libere le griglie, così da consentire all’acqua di defluire con maggiore rapidità. Altrimenti episodi come quelli verificatisi a giugno rischiano di diventare la prassi. Con forte disagio da parte dei tanti cit-tadini che puntualmente si ritrovano cantine e (in alcuni casi) appartamenti allagati.dal 30 al 70%

SALDI

Inevitabile che potesse accadere: con l’arrivo della bella stagione, la viabilità lungo la Contessa è tornata a farsi rovente, e per i tanti eugubini che specie nei fine settimana prendono la via del mare code e disagi sono divenuti fedeli compa-gni di viaggio. La carreggiata è ancora a un unico senso di marcia dopo che lo scorso novembre una frana aveva richiesto un intervento di straor-

dinaria manutenzione poco prima del passaggio dell’abitato di Tranquillo. Da allora un semaforo regola il transito, ma col traffico più sostenuto dei week-end estivi la situazione è divenuta quasi insostenibile. E dalle istituzioni è arrivata una ri-sposta che non promette bene: servono almeno 800mila euro per mettere in sicurezza la strada, e attualmente non ci sono.

Contessa, code e disagiVIABILITÀ Il prevedibile aumento di traffico della stagione estiva riporta a galla vecchi problemi

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di EMANUELE GRILLI

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LE ISCRIZIONI PROSEGUONO E SI VA DELINEANDO UN PROGRAMMA DI QUALITÀ NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE DELLA RASSEGNA. APPUNTAMENTO DAL 21 LUGLIO AL 5 AGOSTO, CON PROLOGO IL 18 LUGLIO A SAN GIOVANNI. LA DIRETTRICE ARTISTICA KATIA GHIGI LANCIA LE

RISORSE LOCALI: “PER IL 25° ANNIVERSARIO VOGLIAMO DARE RISALTO AI TALENTI EUGUBINI”

Tutto è pronto per il 25° anniversa-rio del Gubbio Summer Festival, che vede ogni anno protagonisti musici-sti, docenti e concertisti e tanti giova-ni talenti provenienti da tutto il mon-do. I preparativi sono bene avviati, come spiega la direttrice artistica Katia Ghigi: “Stiamo andando bene anche a livello di iscrizioni. Si chiudono il 4 luglio e abbiamo già attivato tre classi prima del tempo per overbooking. Le classi sono di tre grandi maestri: Mario Caroli, Giovanni Gnocchi e Felice Cusano”. L’appunta-mento è dal 21 luglio al 5 agosto, con un prologo il 18 luglio nel-la chiesa di San Giovanni con il concerto “Aspettando il Festival”, ospiti i London Concert Choir e i Cantores Beati Ubaldi.Una fusione tra qualità e valorizzazione delle risorse locali è un elemento di novità che Katia Ghigi e lo staff del festival hanno voluto portare. Oltre ai concerti con i maestri, per sottolineare i 25 anni della fortunata rassegnata sono stati invitati i grup-pi locali. Sono in programma due concerti in uno, alle 20 c’è la prima parte dove sono impegnati tra gli altri gli Angels di Barto-lini, i Cantores Beati Ubaldi, l’orchestra di fiati dell’Alta Umbria e la Banda Comunale di Gubbio. Poi ci sarà un intervallo con

apericena e alle 21.15 il concerto del festival.Un aspetto rilevante è che con un biglietto unico da 8 euro si può as-sistere a due concerti, con riduzioni per gli over 65 e gli under 26. L’or-ganizzazione ha tenuto conto anche

del momento economico difficile che non deve penalizzare la cultura e un’opportunità di arricchimento culturale come que-sta. “Vorrei che questi concerti fossero gratuiti - dice Katia Ghigi - poiché l’arte dovrebbe essere sempre accessibile a tutti. Ce la dobbiamo mettere tutta, non possiamo permetterci di perdere questo festival. Arriveranno tanti altri ragazzi, le iscrizioni sono già quasi 200 e continuano ad arrivare.” La rassegna è impor-tante dal punto di vista culturale ma sotto il profilo economico e turistico. È importante anche a livello regionale sebbene non vi sia dalla massima istituzione tutto il sostegno auspicato: “La Regione non risponde come dovrebbe - osserva la direttrice ar-tistica -, c’è una certa trascuratezza che non è solo per il festival ma per la città. Gubbio è una città creativa, con tanti artisti e gente di talento e volontà. Spero che si possa dare risalto a gio-vani emergenti. Noi ci proviamo”.

GUBBIO SUMMER FESTIVAL VERSO LE 200 ADESIONI

MUSICA

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Il CAI di Gubbio oltre le montagneSOLIDARIETÀ La raccolta fondi effettuata servirà per finanziare un asilo in Mozambico

Le Sezioni CAI (Club Alpino Italiano) di Gubbio e Perugia, insieme a HUMANA People to Pe-ople Italia Onlus, con la partecipazione della Sezione di Città di Castello, hanno organizzato, nella giornata dell’11 maggio, un’escursione per raccogliere fondi destinati alla costruzione di un asilo in Mozambico. Può sembrare una cosa nuova per il CAI collaborare ad una gior-nata solidale, dato che le sue finalità si foca-lizzano principalmente intorno alla montagna in tutti i suoi aspetti, dalla sicurezza al rispetto dell’ambiente montano, ma considerata l’im-portanza e l’intento fortemente umanitario di questa iniziativa, si è voluto contribuire for-nendo una fattiva collaborazione.La giornata è stata molto soddisfacente tanto che circa un centinaio di persone hanno aderito a questa iniziativa ed i fondi raccolti, come ha spiegato la portavoce dell’associazio-ne HUMANA People to People Italia Onlus, Tiziana, saranno finalizzati per costruire la Città dei bambini nella zona rurale di Mpaco, Distretto di Nacala Porto in Mozambico, in collabo-razione con ADPP (Ajuda de Desenvolvimento de Povo para Povo), associazione partner locale membro della Federazione Internazionale HUMANA People to People.Il progetto ha come obiettivo principale l’introduzione di una

struttura scolastica, ad oggi inesistente nella zona, che possa servire principalmente per l’istruzione prescolastica dei bambini, ma an-che come centro di alfabetizzazione di adulti e centro per gli incontri della comunità.La città dei bambini di Maputo è un proget-to nato per rispondere a questo problema in collaborazione con i Servizi Sociali. Ai bambini ospiti del centro è data l’opportunità di inizia-re una nuova vita: crescono in un ambiente si-curo, dove ricevono affetto, cure, istruzione e acquisiscono competenze per il loro futuro. I bambini, beneficiari del progetto, sono nel complesso 540, questo numero comprende sia i bambini che trovano vitto e alloggio nel

centro sia quelli che frequentano la Scuola primaria quotidia-namente.Quindi, l’obiettivo è quello di ricavare fondi per garantire a tutti i bambini un ambiente sicuro ed una formazione di base, ristrutturando dormitori, mense, aule e assicurare a tutti gli orfani banchi e materiali scolastici.La raccolta fondi si trasformerà in un aiuto prezioso ed è per questo che un ringraziamento va rivolto a tutti gli organizzato-ri e soprattutto a coloro che con la loro partecipazione hanno contribuito a portare avanti questo progetto.

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Psycopraxis, Agenzia Formativa Accreditata dalla Regione Um-bria, è lieta di comunicare che la Provincia di Perugia ha ap-provato e finanziato (con il Fondo Sociale Europeo) il progetto “Lavorare nei servizi di ristorazione e di alloggio nel Alto Chia-scio”, che consiste in una serie di corsi gratuiti rivolti a persone con età compresa tra i 25 e 64 anni residenti nella provincia di Perugia. I corsi, che si terranno nelle località dell’Alto Chiascio (Gubbio, ma non solo), sono completamente gratuiti e mirano all’acquisizione di competenze professionali per lavorare nei servizi di ristorazione e alloggio. Il progetto propone più corsi, ai quali è possibile partecipare anche in contemporanea senza dover scegliere obbligatoriamente a quale prendere parte. Nel dettaglio, ecco l’elenco: Lavorare in forma dipendente o auto-noma (9 ore), Comunicazione e relazione, in italiano e ingle-se, nei servizi di alloggio e ristorazione (40 ore), Sicurezza sul lavoro (16 ore), L’offerta enogastronomica e turistica dell’Alto

Chiascio (12 ore), Il servizio in sala, ai piani e a buffet (32 ore), HACCP - Il rispetto del sistema di garanzia dell’igiene e della pulizia sul luogo del lavoro (13 ore), Riordino, pulizia e ma-nutenzione delle camere e degli spazi comuni (34 ore), Cura delle aree verdi (15 ore). Tutti i corsi si terranno prevalenteme nella sede di Gubbio, con le graduatorie di ammissione che sa-ranno formulate in base all’ordine di arrivo delle domande. Per potervi accedere basta scaricare l’allegato, compilarlo e inviar-lo via fax allo 075.5834061 (per assistenza alla compilazione della domanda ci si può rivolgere a Rosatinet, via Madonna dei Perugini, Gubbio, tel. 075.9275733). è possibile anche an-ticipare il tutto via mail all’indirizzo [email protected]. La prima scadenza per la consegna delle domande è posta all’11 luglio 2014, ma il bando resterà aperto fino a tutto il 2014. Maggiori info su www.psycopraxis.com o su www.britishin-stitutes.it/perugia.

Corsi gratuiti per ristorazione e alloggiL’OPPORTUNITÀ Formazione interamente gratuita e finanziata dal Fondo Sociale Europeo

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Cosa c’entra la Chiesa dei poveri con l’8 per mille

L’annuale appuntamento con la dichiarazione dei redditi offre, a giochi fatti, lo spunto per fare qualche precisazione sulla famigerata questione dell’8 per mille che è possibile do-nare alla Chiesa Cattolica. Molti ignorano che la questione ha un’origine abbastanza lonta-na nel tempo, visto che è legata addirittura alla vicenda dell’unità d’Italia.Quando nel 1860 le truppe dei Savoia e le ca-micie rosse garibaldine invasero lo Stato pontificio, senza nem-meno una previa dichiarazione di guerra e contro le direttive sancite nel 1815 dal Congresso di Vienna, gli immensi tesori della Chiesa vennero incamerati dal nuovo stato nascente (fu una “confisca”, è bene precisare, senza alcun indennizzo).Di lì a dieci anni, con la famosa “Breccia di Porta Pia” e la presa di Roma (che non fu salutata dai romani come una liberazione, come speravano gli invasori, ma con il gesto di chiudere tutte le persiane dei palazzi in segno di lutto) si aprì la nota “que-stione romana”. Il Papa giustamente chiuso come un prigionie-ro nei suoi palazzi e il nuovo Regno d’Italia che iniziava la sua vita con un Re che volle continuare a chiamarsi Vittorio Ema-nuele II (e non primo, come la logica avrebbe voluto), e con un “debito” nei confronti del Vaticano di inestimabile valore, tanto che nessun economista del tempo riuscirà mai a quan-tificare, dato il valore stratosferico, l’entità dei beni confiscati alla Chiesa Cattolica.Bisognerà attendere sessant’anni, con i Patti Lateranensi del 1929, una prima parziale soluzione della “questione romana”. Lo Stato italiano si impegnava a versare al Vaticano un corposo indennizzo (che coprirà solo in minima parte il danno arrecato nel 1860) più un contributo annuale come ulteriore parziale indennizzo e come contributo alla preziosa opera sociale svol-

ta dalla Chiesa attraverso le sue opere caritati-ve ed educative. Il Concordato tra Stato italia-no e Santa Sede, subirà poi una revisione nel 1984, con il governo dell’insospettabile Betti-no Craxi, dove verrà sancita la cessazione del contributo annuale dello Stato alla Chiesa, ma sarà istituito il libero contributo dei cittadini attraverso l’8 per mille da cui siamo partiti.Fin qui i fatti incontestabili e, almeno fino a

qualche decennio fa, da molti ammessi e conosciuti. Le cose però stanno cambiando. Da qualche tempo a questa parte, in-fatti, sembra che l’8 per mille alla Chiesa Cattolica sia un in-tollerabile privilegio simoniaco. E, come sempre accade, non è mancato nemmeno qualche alto prelato che, accodandosi alla vulgata del mondo, ha finito per ripetere a pappagallo le argo-mentazioni dei “nemici della Chiesa”. A questo si aggiunga la retorica pauperista sulla presunta “Chiesa dei poveri”, che non deve assolutamente contaminarsi con il denaro e le ricchezze, e la frittata è fatta. Perché allora le alte gerarchie della Chiesa, tutte intente a predicare la povertà economica (che nulla ha a che vedere con la povertà evangelica), non fanno un gesto clamoroso e rinunciano all’8 per mille? Perché gli stessi pre-lati che vogliono la “Chiesa dei poveri” poi spendono milioni di euro per gli spot pubblicitari che chiedono di riservare l’8 per mille alla Chiesa Cattolica? Si vuole la Chiesa povera? Bene, al-lora si abbia il coraggio delle scelte radicali.I fedeli cattolici siano obbedienti alle gerarchie e la smettano di contribuire, con la loro dichiarazione dei redditi, a contami-nare la Chiesa con le ricchezze del mondo. Temiamo però che, messi alle strette, gli alti prelati paladini della “Chiesa dei po-veri” si scopriranno più conservatori del tanto discusso Papa Pio IX.

LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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La firma dei Patti Lateranensi (1929)

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La posta dei lettori all’indirizzo [email protected]

Il lavoro che non c’è,la voglia di non arrendersi

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”Grazie le faremo sapere”... “Al momen-to non assumiamo”... “Mi spiace ma non ha esperienza”... Quante volte i giovani si sono sentiti dire queste frasi negli ultimi anni? Tante, anche troppe. Una volta (parlo per esperienza personale nonostante i miei pochi 28 anni) usciti dalla scuola dell’obbligo c’erano diverse

opportunità lavorative: dal muratore al cameriere, dall’operaio al libero professionista. Chi magari aveva voglia (e possibilità) di continuare a studiare si prendeva una bella laurea e alla fine i suoi sforzi di anni di studio venivano ripagati.Ma oggi? Oggi siamo a pezzi. La situazione lavorativa dei giovani è di una gravità unica. I più tenaci e sognatori ancora li vedi girare con cartelle piene dei loro curriculum a cercare la fortuna nel-le aziende del territorio, spesso e volentieri trovandosi di fronte porte chiuse con le solite frasi; i più coraggiosi hanno ormai la-sciato Gubbio per méte estere (per pochi mesi o per sempre) a cercare una dignità lavorativa; gli “americani” sono quelli che tro-vano ogni tanto contratti a tempo determinato o di apprendistato e saltano da un lavoro all’altro (sempre ammesso che ne trovino uno dopo quello concluso); i cassintegrati o quelli che percepi-scono la disoccupazione, alcuni li trovi nei bar o a passeggiare, altri forse arrotondano in nero, mentre una politica seria e com-petente li dovrebbe utilizzare come manovalanza comunale visto che i parchi e le strade sono allo sbando; infine, ci sono i giovani che sono stati sconfitti e colpiti nella loro dignità (sono pochi i cosiddetti sfaticati), quelli che hanno perso la speranza e hanno smesso di cercare lavoro.Per esperienza mi rispecchio in quattro di questi punti: avevo un contratto a tempo indeterminato con una piccola azienda di Gub-bio. Sono stato cassintegrato prima e disoccupato poi e, non ca-pendo la gravità di questa condizione, l’ho presa come un andare in ferie forzato. Sono stato tenace in quanto mi sono accorto che non era questo quello che volevo, quindi ho preso la mia cartel-la, mi sono rimboccato le maniche e ho girato Gubbio e i comuni

circostanti per circa cinque mesi senza un risultato concreto, ma solo tante chiacchiere. Il risultato? È stato il passare da sconfit-to, da fallito, da uno colpito nella dignità e di conseguenza di non avere più l’umiltà e il coraggio di andare a cercare il mio futuro.Cosa fare in questi casi quando intorno puoi avere quanti fami-liari vuoi o quanti amici vuoi, ma questo malessere non passa? Rialzarsi! Raccogliere ciò che hai di meglio dentro di te, e avere la consapevolezza che tutto ha un inizio e una fine. Ripartire da zero! Sono passato ad essere “americano”, ovvero uno che sa già che il lavoro che ha non è per sempre (come una volta) ma deve sempre essere pronto a imparare qualsiasi cosa gli si presenti davanti in tempi rapidi (detta all’eugubina “barcamenasse”). L’ho denominato così perché gli “americani” possono essere licenziati dall’oggi al domani.Ho ripreso in mano la mia cartella e ho ricominciato a girare. Ad ogni porta chiusa o frase scontata salutavo comunque con il sor-riso e una bella stretta di mano. Chiedevo agli amici o a qualche conoscente se sapevano di aziende a cui serviva personale. E alla fine di tutto questo seminare, qualcosa ho raccolto: un anno con un elettricista, due mesi in una lavanderia, sei mesi in uno studio tecnico, due mesi in un laboratorio analisi, e altri lavori qua e là.In questo periodo difficile sto imparando più cose di quanto im-maginassi di poterne apprendere (anche senza il titolo di studio necessario a quel genere di lavoro), ed è una grande soddisfazio-ne perché mi permette di non darmi per scontato (so fare solo quello e basta). A breve inizierò l’ennesimo lavoro, sempre trova-to girando e trovando le solite porte chiuse e frasi di circostanza, ma con la consapevolezza che mi permette di avere alla fine una dignità di lavoratore e di uomo, di non arrendermi solo per qual-che colloquio negativo.Ho scritto questa mia esperienza che per alcuni forse sembrerà banale, per altri no, perché auguro a tutti (giovani e non) di pro-vare a raccogliere se stessi. Se si vuole migliorare la situazione prima bisogna migliorare e cambiare se stessi, rimuovendo quel pessimismo che danneggia e non permette di guardare avanti. Un augurio a tutti. Francesco Costantini

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VINCENZO AULICINO, PSICOLOGO SPECIALIZZATO IN IPNOSI CLINICA E PROGRAMMAZIONE NEURO-LINGUSTICA, CONSEGNA UNA RIFLESSIONE SU UN TEMA SEMPRE MOLTO ATTUALE

L’ansia è una condizione emotiva che influenza la vita di cia-scuno nelle relazioni d’amicizia, nei rapporti di coppia, nel-le interazioni famigliari e sociali. Uno stato psicologico che coinvolge il pensiero, l’apprendimento, la memoria e il com-portamento generando difficolta che impediscono talvolta la normale vita quotidiana. L’ansia può avere un tempo breve e dissolversi spontaneamente oppure durare un lungo periodo che richiede l’intervento di professionisti per liberarsene. Un’emozione naturale con manifestazioni psicofisiologiche che interessano tutto il corpo. È uno stato di disagio psico-fisico che accompagna lo sviluppo dell’uomo nelle sue varie tappe evolutive. - La paura del neonato di perdere la madre, fonte di nutrizione e accudimento.- I primi passi del bambino dalla famiglia all’asilo e la scuola. - Lo sviluppo psico-corporeo e sessuale nella pubertà e l’ado-lescenza, i rapporti con i pari, l’altro sesso, lo sviluppo del sé e dell’autostima, gli esami, lo sport. - L’adulto nei suoi diversi ruoli sociali e professionali: lavoro, coniuge, figlio, genitore ed altro ancora, fino alla terza età con le sue problematiche sociali, psicologiche, sanitarie e di soli-tudine. Nella moderna e complessa società sono molte le situazioni alle quali dobbiamo prestare attenzione e che richiedono una cognizione attenta e attiva, la perseveranza, la tenacia e la cre-atività, per superarle e realizzare i nostri obbiettivi. In questo lungo cammino ognuno ha un suo individuale modo di reagire nelle diverse situazioni.L’ansia è un’emozione che si esprime tramite tutto il sistema psicologico e fisiologico dell’individuo alterandone l’equili-

brio naturale. Una condizione d’allerta che assume significati e funzioni diverse: - Una fondamentale funzione positiva dell’ansia che, possiamo considerare il motore della vita è quella condizione di agitazio-ne psicofisica, quella preoccupazione che, (pur consapevoli di essere pronti), percepiamo quando dobbiamo affrontare della situazioni che ci possono cambiare la vita, quando dobbiamo far fronte ad un problema importante, sostenere un esame, prendere decisioni per se stessi e talvolta anche per gli altri. - È uno stato d’ansia naturale che, se non supera la soglia delle capacità di sopportazione individuale, ci consente di metterci in grado di attivare tutte le risorse necessarie per superare e raggiungere l’obiettivo prefissato. Una forza trainante capace di concentrare tutte le energie nel momento dato a beneficio della nostra riuscita.I sintomi psicofisici più evidenti che accompagnano l’ansia: il bisogno di andare spesso in bagno, la difficoltà di attendere seduti, la paura di fare scena muta in una prova d’esame o col-loquio di lavoro, esprimere il proprio parere nel gruppo, sen-sazione di non ricordare nulla. Queste e altre manifestazioni psicofisiologiche hanno un tempo limitato alla situazione poi, tutto svanisce. Quindi un po’ d’ansia serve a farci funzionare meglio, aumenta la creatività, l’attenzione e la concentrazione su ciò che stiamo svolgendo. Un’ansia fisiologica, una risposta naturale dell’organismo a situazioni di breve stress o disagio. D’altronde, una condizione di apatia o eccesso di rilassamen-to non ci permetterebbero di reagire in modo appropriato. Se non vi è un’attivazione psico-fisica o un raccoglimento delle proprie energie non siamo in condizioni di raggiungere gli obiettivi che ci proponiamo. (FINE PRIMA PARTE)

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Disturbi d’ansia, quali rimedi

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Leo Radicchi, il capitano passa in panca. Sognando il “Cholo”...

LA STORIA A 28 anni suo malgrado dovrà cambiare abitudini. Ma la passione resta

DOPO AVER CONDOTTO DA LEADER IL REAL PADULE IN PRIMA CATEGORIA, IL MASTINO DELLA MEDIANA COSTRETTO AL RITIRO PER UN PROBLEMA ALL’ANCA. DA AGOSTO SARÀ IL VICE DEL TECNICO BETTELLI: “I COMPAGNI MI HANNO CHIESTO DI RESTARE IN QUESTA CHE ORMAI È COME UNA FAMIGLIA E LI RINGRAZIO PER IL SOSTEGNO CHE MI STANNO DANDO. FA MALE SAPERE CHE DEVO FERMARMI E SARÀ DURA FARMI PIACERE NUOTO E CICLISMO...”

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di ROBERTO BARBACCI

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Tra poco più di un mese è tem-po di tornare a sudare, perchè la stagione del calcio dilettantistico locale non attende e ci sarà da ri-mettersi in forma per non rischiare di arrivare scarichi al via della nuo-va annata. Al Real Padule, al di là dello shock per lo stop forzato del capitano Radicchi, hanno comun-que trovato il modo di fare festa: la promozione in Prima Categoria è stata celebrata con un viaggio pre-

mio a Valencia che per un paio di giorni ha visto i calciatori giallo-blù padroni della movida valenciana. Il Real nel frattempo ha già provveduto a confermare in panchina Mirko Bettelli, mentre il Fontanelle-Branca dopo l’addio di Passeri ha affidato la panchina a Meo Di Renzo (entrambe disputeranno il campionato di Prima Categoria). In Seconda la notizia del mese è l’ufficialità della fu-sione tra la Polisportiva Padule e il San Marco: gli amaranto chiu-dono una storia che si protraeva da 38 anni, i neroverdi rafforza-no il proprio status nella categoria. Saluta invece dopo soli due anni l’Eugubina (Mencarelli Group), ripartirà con la gestione fatta in casa il Ponte d’Assi. In Terza è vicino il ritorno del Semonte, affidato come sempre all’istrionico Guerrino Verro Mischianti.

Padule-S.Marco unite, torna il SemonteCALCIO MINORE L’estate eugubina tra addii e fusioni. Il Fontanelle-Branca riparte da Di Renzo

Che cosa fareste se vi dicessero che quella pas-sione che avete coltivato da una vita, la stessa che ogni notte v’accompagna prima di chiudere gli occhi e che vi rapisce il primo pensiero non appena li riaprite la mattina dopo, da adesso non potrà più essere coltivata? Leonardo Ra-dicchi, suo malgrado, questa domanda se l’è dovuta porre nella realtà, non potendola più lasciare al campo delle ipotesi. Un giorno senza preavviso s’è sentito dire che col pallone, che sin dalla più tenera età ha rappresentato il suo mi-gliore amico (e dire che ne ha di amici coi quali condividere le gioia della vita), non avrebbe più potuto giocare. “E in un primo momento non volevo credere a quelle parole”, confessa Leo. Colpito nel profondo dell’animo, costretto a cambiare orizzonte appena dopo aver vissuto una delle annate più belle della sua avventura calcistica.IL LEADER Già, perché col Real Padule, non più tardi di un paio di mesi fa, Radicchi ha scritto una pagina di storia desti-nata a restare negli annali, conquistando con la fascia da capi-tano al braccio la promozione in Prima Categoria. Lui, leader indiscusso in mezzo al campo, trascinatore di un gruppo di amici che ha tratto giovamento anche dalla sua annata record sotto il profilo delle realizzazioni (8 in totale). Ma a distanza di poche settimane tutto sembra lontanissimo. “Durante la stagione ho avvertito in più di un’occasione un forte fastidio all’altezza dell’anca. Ho sempre dato la colpa al campo in erba sintetica, ma pur se dopo ogni partita il dolore ritornava non ho mai pensato un solo istante di mollare, anche perché senza il calcio non so stare. Poi però a fine campionato ha ritenuto opportuno fare un esame di controllo e ho scoperto ciò che mai avrei voluto scoprire”. Cioè che la cartilagine è parecchio usurata, tanto che il medico ha imposto lo stop da qualsiasi attività abbia a che fare con il pallone. “È stato un brutto ri-sveglio perché non avrei mai immaginato un simile responso.

Ancora fatico a credere a ciò che è successo, ma non ho rimpianti e devo solo guardare avanti”. Cominciando a sondare il terreno per qualche altro sport: “Nuoto e ciclismo sono compatibi-li con il mio problema, anche se prima di tutto dovrò farmeli piacere. Perché il pallone per me sino ad oggi ha rappresentato più di una passio-ne. È stata la mia vita e non so immaginarmela diversamente”.NUOVA VITA Gli amici e i compagni del Real, però, non hanno perso tempo nel far senti-re sempre e comunque Leo come uno di loro. “Appena saputa la notizia mi hanno chiamato in

massa, dicendomi di non mollare. Poi mi ha chiamato il mister Mirko Bettelli che mi ha “obbligato” ad accettare di diventare il suo vice, una sorta di braccio destro. Ho accettato con entu-siasmo e voglio ringraziare di cuore tutta la società per il calore e l’affetto che mi hanno dimostrato. Col Real ho vissuto mo-menti bellissimi, qui si respira un’aria diversa rispetto ad altri spogliatoi: siamo una grande famiglia e niente potrà rompe-re questo legame”. Un legame celebrato e rinsaldato con una cena con la quale Radicchi ha dato simbolicamente l’addio al calcio giocato. Ma dal 4 agosto per lui comincerà una sorta di seconda vita calcistica. “Ho paura di sapere quale sarà la mia reazione nel vedere i miei compagni correre ed allenarsi. Ades-so tutto sommato l’ho presa bene, ma sarà quello il momento più duro. Ad ogni modo non ci posso far niente e mi ritengo fortunato per aver vissuto annate splendide in compagnia di tante persone, sia ai tempi delle giovanili, sia nelle Marche con il Serra Sant’Abbondio e poi di nuovo dalle mie parti. E poi è bello lasciare da vincitore, capitano orgoglioso di un gruppo straordinario”. Il sogno adesso potrebbe diventare quello di emulare il suo idolo Diego Pablo Simeone e ripercorrerne le orme in panchina. “Io come il “Cholo”? Magari. Ma la mia Liga sarebbe la Prima Categoria…”.

FIESTA Real a Valencia

IL CAPITANO Leo Radicchi

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PARTE IL NUOVO CORSO ROSSOBLÙ: L’EX PATRON DEL SEMONTE IN PRIMA LINEA DOPO AVER RICUCITO LO STRAPPO. PER IL TECNICO SI

RIAPRONO LE PORTE DEL CLUB A DISTANZA DI QUINDICI ANNIdi ROBERTO BARBACCI

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Adesso ci pensa NotariE in panca torna Acori

CALCIO Dopo Giammarioli, ha salutato anche l’ex capitano Alessandro Sandreani

Doveva essere rivoluzione, ma alla fine le buone vecchie abitu-dini sono rimaste per lo più invariate. Il Gubbio riparte da dove aveva lasciato: da Marco Fioriti presidente (e sin qui invero non ci son stati mai troppi dubbi), da Giuseppe Pannacci promosso nel ruolo di supervisore del mercato, da Rodolfo Mencarelli e so-prattutto Sauro Notari che hanno deciso di restare al fianco del presidente, rinnovando le cariche e soprattutto contribuendo a sottoscrivere (nel caso di Notari) la fidejussione da 600mila euro, necessaria per l’iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro. Proprio la fumata bianca per il ritorno in società dell’ex patron del Semonte è servita per togliere Fioriti dall’empasse nel quale si era andato a cacciare, fugando così i dubbi sul proseguo dell’at-tività. Un cambio di rotta repentino, quello di Notari, compen-sato dalla promessa di entrare finalmente a far parte di quella “cabina di regia” dalla quale in passato in più di una circostanza si era sentito estromesso, lamentando più volte la mancanza di condivisione nelle scelte e nelle decisioni.A CACCIA DI BUDGET Fatta (anzi, rifatta) la società, adesso è tempo di rovesciare come un calzino la rosa. Pannacci ha rice-vuto da Giammarioli un testimone “pesante”, perché l’organico annovera appena due elementi di proprietà (Laezza e Malaccari, entrambi riscattati senza passare per le “buste”) e ci sarà bisogno di raccogliere idee e contatti per completarlo in ogni parte. Si do-vrà giocoforza tornare alla carica anche col Parma per rinnovare l’accordo di collaborazione tecnica che lo scorso anno ha portato oltre 1,5 milioni di euro nelle casse eugubine, anche se quest’an-

no sarebbe già un’impresa se si riuscisse a prendere la metà. Fioriti ha chiesto a Pannacci di raccogliere almeno un milione di euro di valorizzazioni, ma non sarà facile coi tempi che corrono.IL RITORNO Un tassello intanto è già stato messo: Leo Acori è il tecnico prescelto per prendere in mano la squadra, pronto a tornare in rossoblù 15 anni dopo la fine del primo biennio vissuto sulla panchina eugubina. Fu lui a riportare il Gubbio nei profes-sionisti dominando il Campionato Nazionale Dilettanti 1997-98 (la promozione venne festeggiata il 22 marzo, un record di pre-cocità da allora imbattuto nel panorama italiano), fu lui a sfiorare i play-off nel primo anno disputato in C2, nel quale invero ci fu anche qualche dissapore con una frangia della tifoseria. Acqua passata, si dirà, perché Leo è pronto a vestire di nuovo di rosso-blù, forte anche dell’attitudine a lavorare (bene) con i giovani.L’ALTRO ADDIO Detto di Giammarioli, che s’è ricongiunto a Cremona col vate Gigi Simoni, negli ultimi giorni di giugno si è consumato un altro addio nella famiglia rossoblù: dopo 12 sta-gioni, 11 delle quali vissute in campo e una dietro la squadra nel ruolo di coordinatore tecnico, Alessandro Sandreani ha salutato Gubbio. Magari sarà solo un arrivederci, ma intanto l’ex capitano ha preferito rifiutare la proposto della dirigenza di proseguire il proprio rapporto. Dopo l’addio di Briganti (che a gennaio è salito a Monza) e quelli ormai imminenti di Bartolucci e Boisfer (che salvo clamorose sorprese non verranno confermati) si chiude de-finitivamente l’epopea dei “senatori”, fautori della scalata verso la B.

NUOVO CORSOPannacci, Notari e Fioriti

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Chiuso in redazione: Mercoledì 2 Luglio 2014Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

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VENERDÌ 18 LUGLIO 2014

Chiesa dei Muratori, 10.000 turisti in un anno

IL BOOM DELLE VISITE

Quasi diecimila presenze nel primo anno di apertura al pubblico della chiesa di San Francesco della Pace, detta dei Muratori, in via Savelli della Porta. La gestione, con orari definiti, della società Gubbio Cultura e Multiservizi Srl, interamente a capitale pubbli-co, ha consentito di offrire ai turisti un’attrattiva godibile in più patrimonio storico-architettonico eugubino. “Abbiamo aperto al pubblico la chiesa il 1° giugno dello scorso anno, con un periodo di chiusura dal 7 gennaio al 22 marzo scorso - spiega Roberto Tanganelli, amministratore unico di Gubbio Cultura e Multiservizi Srl - e ci sono stati riscontri, fino a tutto maggio, estremamente

significativi e lusinghieri. La chiesa è normalmente aperta nei fine settimana, e tutti i giorni per il periodo pasquale, in occasione dei ponti più importanti legati al periodo dei Santi, natalizio e di Ferragosto. Intendiamo proseguire su questa strada per dare un contributo alla valorizzazione del patrimonio nel centro storico”.

PILLOLE

Mauro e Clara, una ricorrenza speciale

NOZZE D’ORO

Tanti auguri a Mauro Men-goni e Clara Casagrande Raffi che domenica 29 giugno hanno celebrato presso la chiesa di San Domenico il loro cinquantesimo di matri-monio. Una bella cerimonia celebrata da Don Armando e a seguire un momento convi-viale allietato dalle barzellet-te che caratterizzano il noto campanaro e santantoniaro.

L’EVENTO MUSICALE

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Gubbstock fa il pienoÈ andato in scena anche quest’anno l’appuntamento col Gubbstock Rock Festival, arrivato alla 21esima edizione e gestito dall’Informagiovani. “Gubbstock da 21 anni è nato per dare spazio e mettere in evidenza le giovani band della zona e non solo”, spiega Riccardo Ruspi. “Si struttura in tre serate e coinvolge non solo giovani musicisti e appassionati, ma anche molte associazioni, impegnate nel campo della musica e non solo. Quest’anno nel programma era presenta anche una rappresentazione teatrale curata dalla Compagnia Teatro della Fama e una mostra di illustrazione con le opere create durante uno dei corsi tenuti nella stagione invernale proprio all’Informagiovani. Quale importanza hanno eventi come questi? “I giovani hanno da sempre bisogno di spazi, di esprimersi, di essere protagonisti, ed eventi del genere sono una bella occasione sia per chi sta sul palco che per il pubblico, ma anche per tutti i ragazzi che collaborano all’organizzazione”. Quanto è importante la musica per i giovani d’oggi? “La musica è fondamentale, sul piano personale e soprattutto sul piano aggregativo. Permette alle persone di stare insieme, di conoscersi e di sperimentarsi. L’abbiamo visto durante il corso di scrittura della canzone, che abbiamo organizzato in inverno in collaborazione con Al Fondino e il cui prodotto sarà presentato al gubbstock dalle band che hanno partecipato. Lo vediamo nella collaborazio-ne con l’associazione Mentindipendenti, lo vediamo nel backstage e tra il pubblico, ed è questo il risultato più importante che l’informagiovani cerca da sempre e che fa continuare e crescere questa manifestazione da tanto tempo”. Emanuele Grilli

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