30 Giorni - Numero 23 - 24 Aprile 2015

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??????? CHE NE SARÀ DI NOI mensile d’informazione Venerdì 24 Marzo 2015 Anno III Numero 23 IL PIANO ITALIA PRESENTATO DA WHIRLPOOL NON CONTRIBUISCE A RENDERE MENO PREOCCUPANTE LA SITUAZIONE DI CENTINAIA DI LAVORATORI, SUI QUALI INCOMBE LA SPADA DI DAMOCLE DI ESUBERI E PROSPETTIVE INCERTE CENTRO REVISIONI COLLAUDI BAZZUCCHI GIUSEPPE Tel. 075.916473

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Torna la voce della Flaminia, torna 30 Giorni che propone un numero legato alla stretta attualità e alla questione (annosa) del futuro degli stabilimenti Whirlpool nel fabrianese, vicenda che tiene col fiato sospeso centinaia di famiglie. Ma a Gualdo è forte la discussione anche sulla struttura dell'ex Calai, col Piano varato dal consiglio comunale che scontenta molti e a dato il là a numerose iniziative. C'è una città in fermento, nonostante i problemi della quotidianità, dove si avvicina il Palio di Primavera e dove non mancano appuntamenti con la cultura e dove la scuola la fa da protagonista. Si avvicina anche l'appuntamento con l'ultra millenaria festa del Maggio di San Pellegrino, così come volgono al termine gli appuntamenti della stagione calcistica. Questo e molto altro ancora nel nuovo numero di 30 Giorni, distribuito gratuitamente in oltre 500 locali da Cantiano fino a Fabriano. Il mensile della Fascia.

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CHE NE SARÀ DI NOI

mensile d’informazione

Venerdì 24 Marzo 2015 Anno III Numero 23

IL PIANO ITALIA PRESENTATO DA WHIRLPOOL NON CONTRIBUISCE A RENDERE MENO PREOCCUPANTE LA SITUAZIONE DI CENTINAIA DI LAVORATORI, SUI

QUALI INCOMBE LA SPADA DI DAMOCLE DI ESUBERI E PROSPETTIVE INCERTE

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È FORTE NELLA COMUNITÀ LOCALE IL DISAPPUNTO DOPO LA PRESENTAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE DI WHIRLPOOL, CHE PREVEDE LA CHIUSURA DELLO STABILIMENTO DI ALBACINA COL TRASFERIMENTO DEGLI OPERAI IN QUELLO DI MELANO. PREOCCUPATE LE ISTITUZIONI, ANCOR PIÙ LE FAMIGLIE DEI LAVORATORI. LUNEDÌ 27 APRILE NUOVO TAVOLO AL MINISTERO

di ROBERTO BARBACCIDel domani non v’è certezza. Già, però quanto sta accadendo limitatamente al caso di Whirlpool lascia tutti perplessi e non fa altro che aumentare i malumori. Perché il piano industriale presentato dal colosso americano nei giorni scorsi ha in parte disatteso quelle che erano state le “promesse” che Indesit aveva pensato bene di lasciare in eredità appena prima di mettere nero su bianco che la produ-zione italiana sarebbe passata di mano. Avrebbero dovuto essere non più di 940 i lavoratori destinati a non essere rimpiaz-zati, così come da accordo intercorso tra l’azienda e il governo nel dicembre 2013. Saranno invece circa 1.350 quelli che andranno a casa, cifra che si va a gonfiare attingendo per lo più negli stabilimenti campani di Caserta (almeno 850), oltre ai 150 che pagheranno per la chiusura del polo di ricerca di None, nel torinese. Nel fabrianese è destinato alla chiusura lo stabilimento di Albacina, che in precedenza era stato in-dicato come uno dei centri di rilancio nella strategia azien-dale, pronto a diventare il più grande stabilimento europeo per la produzione di piani cottura (aveva ratificato il tutto pure il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dopo il suc-

cessivo accordo stipulato nel giugno del 2014). E invece Albacina, nonostante gli investimenti in parte già realizzati, chiu-derà i battenti, con i lavoratori destinati ad essere spostati nel vicino stabilimento di Melano.ALBACINA ADDIO Va da sé che la situa-zione delle aree fabrianese è quella rite-nuta meno “critica”. A un occhio attento, infatti, saranno all’incirca una trentina gli esuberi destinati ad avere ricadute nega-tive sul territorio (in alcuni casi si tratta di operai comunque destinati alla pen-sione). Ma sia il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca (che ha par-lato di “piano inaccettabile”, specie riferi-

mento alla chiusura di Albacina), sia le istituzioni locali civili e religiose hanno espresso forte preoccupazione per quanto preventivato dal piano industriale presentato da Whirlpo-ol. Anche la famiglia Merloni, che per prima diede vita allo stabilimento di Albacina, ha commentato con perplessità la decisione di chiudere il sito, anche perché da più parti viene ritenuto come uno dei migliori per strumentazione e tecnolo-gia già presente, specie per quanto riguarda il comparto delle cucine. Nel fabrianese, complessivamente, saranno circa 250

SCIOPERO I lavoratori dello stabilimento di Albacina durante le proteste dei giorni scorsi

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IL PIANO DELLA DISCORDIA ALBACINA, FINISCE UN’ERA

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gli esuberi totali tra i 900 occupati. Di questi, moltissimi pro-vengono anche dalle aree adiacenti dell’eugubino-gualdese.PIÙ SOLDI, MENO LAVORATORI La strategia del colos-so americano è presto detta: l’Italia verrà interessata da un sensibile aumento della produzione (si parla di investimenti iniziali per 500 milioni di euro per acquisire Indesit Com-pany), con ricadute positive soprattutto per il polo di Cassi-netta (Varese), che vedrà un aumento di personale di circa 300 unità (e non si esclude che qualcuno salirà in Lombardia anche dall’Umbria o dalle Marche, pur di non perdere il posto di lavoro). Insomma, salgono gli investimenti, ma aumentano pure i tagli a livello di personale. Una mossa inaccettabile, a detta delle istituzioni governative (nazionali e locali). “Una misura necessaria, tenuta al livello più basso possibile”, hanno risposto dall’azienda. Aggiungendo poi che “per minimizzare l’impatto sulle persone e sulle comunità coinvolte, Whirlpool resterà disponibile per considerare soluzioni che evitino pro-cedure di mobilità unilaterali fino alla fine del 2018, in linea con lo spirito del Piano Italia”.TAVOLI E “STRAPPI” Detto dello strappo (inevitabile) che già si è consumato con i sindacati, con tutte le sigle che hanno abbandonato qualsiasi ipotesi di trattativa se il piano reste-rà così com’è stato presentato (e non mancano pure critiche verso il Governo Renzi, col premier che s’è detto stupito e sor-preso negativamente dal piano presentato), preso atto della rottura delle trattative tra azienda e sindacati, il ministro Guidi ha convocato un tavolo sulla vertenza Whirlpool per lu-nedì 27 aprile, per provare a trovare un’intesa che scongiuri esuberi superiori a quanto preventivato nel 2013. “Il Governo - ha spiegato il Ministro allo Sviluppo Economico, Federica

Guidi - s’è mosso immediatamente, trovando disponibilità da parte dell’azienda americana a trovare una soluzione che possa venire incontro alle esigenze di tutti”. L’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia Davide Castiglioni ha però fatto capire che “questa proposta è la migliore che potessimo proporre. Garantiremo continuità e sostenibilità in una stra-tegia a lungo termine, anche se ci sono chiusure dolorose (il riferimento è a Carinaro, Caserta) che pure non pregiudicano la presenza dei nostri stabilimenti nelle regioni dove già era-vamo presenti”.SPERANZE Tornando alla questione del fabrianese, il Sinda-co Giancarlo Sagramola s’è interrogato sul perché “a fronte di 500 milioni di investimenti, vengano mandate a casa 1.350 persone. Si può investire solo su macchinari e accessori di robotica? Resto perplesso, ma mi auguro che a fronte della chiusura, dolorosa, di Albacina, si possa almeno potenziare lo stabilimento di Melano, l’unico che produce piani cottura non solo in Italia, ma anche nel resto dell’Europa”. Con la prospet-tiva di vedere bloccati i licenziamenti almeno fino al 2018. “Un minimo di prospettiva in questo senso potremmo anche provare a individuarla”, hanno fatto sapere alcuni degli operai dello stabilimento prossimo alla dismissione. Si resta ancora una volta aggrappati alla speranza. Sperando che dal cilindro non esca di nuovo qualche coniglio indesiderato.

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C.C. PORTA NOVA GUALDO TADINO (PG) tata calzature

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303030ATTUALITÀ Critiche le opposizioni, incluso il Movimento giovani gualdesi

PROPOSTO DALLA GIUNTA PRESCIUTTI, È FRUTTO DEGLI INCONTRI AVUTI NEI MESI SCORSI CON ASL E REGIONE. VOTATO A MAGGIORANZA NEL CONSIGLIO COMUNALE DELL’8 APRILE

Ex Calai, varato il nuovo Pianodi CHIARA GIOMBINI

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DONNABAMBINI

C.C. PORTA NOVA GUALDO TADINO (PG) tata calzature

L’8 aprile scorso il consiglio comunale, con i voti della maggioranza (Pd, GC RpG), ha ap-provato il Piano per il riutilizzo dell’ex ospeda-le Calai, d’intesa tra Comune, Regione e Usl 1. Il sindaco Massimiliano Presciutti, in apertura dei lavori, ha confermato che i servizi erogati dall’EASP non verranno trasferiti nel Calai, a differenza di quanto previsto nel protocollo d’intesa del dicembre 2012, in quanto “il canone di affitto da pagare alla Usl non sarebbe sostenibile economicamente”. IL NUOVO PIANO Con una nota del 12 febbraio scorso, in-dirizzata alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, al sindaco Presciutti, alla direzione regionale dipartimento Salu-te, Emilio Duca e al direttore generale dell’azienda sanitaria, Giuseppe Legato, il presidente del consiglio d’amministrazione dell’EASP, Roberto Mancini, ha richiesto la revisione del Proto-collo, motivata dai cambiamenti della politica socio-sanitaria regionale (riorganizzazione delle Asl, l’apertura delle residenze sanitarie assistite negli ospedali, l’Asl n. 2 da anni non utilizza più il centro gualdese) che sta portando ad una diminuzione dei ricoveri nella struttura. “Tra il 2011 e il 2014 si è verifica-ta una graduale contrazione nelle giornate di ricovero - scrive Mancini - che in termini assoluti è di circa 2mila700 giornate, pari all’11%, con valore di bilancio in termini di minore fattu-rato di 216mila euro”. A seguito degli incontri che dal luglio scorso si sono susseguiti tra le parti, e prendendo atto di quan-to manifestato dal cda dell’EASP, il direttore generale dell’Usl 1, azienda proprietaria degli immobili, Giuseppe Legato, ha redatto un documento con il quale ha presentato un nuovo Piano per il riutilizzo dell’ex ospedale Calai, approvato dal Con-siglio comunale su proposta della Giunta. Il nuovo piano prevede (a costo zero per il Comune e valoriz-zando l’intera area, hanno sottolineato dalla maggioranza) la ristrutturazione, a carico di Regione e Asl, della parte storica del Calai, dove verranno trasferiti i servizi sanitari, sociali e am-

ministrativi svolti nelle due palazzine adiacen-ti, il centro socio-riabilitativo “Il Germoglio” e quello per il recupero cardiopatici. Inoltre, la rivisitazione dell’edificio, caratterizzandolo come polifunzionale anche per far fronte a eventuali nuove attività socio-sanitarie. Il tutto preceduto dalla realizzazione dei necessari in-terventi strutturali, nonché dalla demolizione

della parte nuova dell’immobile, “avente - ha scritto il Legato - evidenti e gravi problemi di ordine statico”. LA PERIZIA La perizia con cui i tecnici incaricati dall’azien-da sanitaria hanno attestato “i gravi problemi di ordine stati-co della parte di più recente costruzione del Calai, tanto da sconsigliarne la ristrutturazione” (“per l’alto costo”), è stata depositata l’11 giugno 2014. Si tratta di un plico di circa 500 pagine consultabile presso il Servizio sismico o quello Finan-ziario della Regione. L’Usl, inoltre, intende vendere le due pa-lazzine adiacenti per coprire i costi dei lavori di ristrutturazione del Calai. Da quanto emerso nei giorni seguenti, dovrebbero trovarvi posto appartamenti a canone concordato e la sede di un’istituzione statale. MAGGIORANZA COMPATTA L’obiettivo - hanno spiegato i gruppi consiliari di maggioranza - è quello di valorizzare un’in-tera area, dalla riqualificazione dei giardini pubblici al Calai fino all’attuale sede Easp. “Con la nostra scelta, a differenza di quello che è accaduto negli ultimi 10 anni - ha sottolineato il sindaco Massimiliano Presciutti - abbiamo portato avanti un Piano concreto, che riqualifica un’area senza costi per Comune e EASP. Il Calai sarà la Casa della Salute, con la collocazione dei servizi sanitari territoriali, senza rinunciare a possibili altri ser-vizi futuri in quanto gli spazi verranno ristrutturati in maniera polifunzionale”. I MOTIVI DELLA CONTRARIETÀ L’opposizione al Piano I rap-presentanti dei gruppi consiliari di opposizione (FI, Ms, M5S, Gualdo Civica e Appello) sono intervenuti in Consiglio comu-

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nale votando in maniera univoca e stroncando il Piano, ritenuto “un semplice trasloco di servizi già esistenti”, mancante di opportunità di sviluppo, non rispondente alla necessità di nuovi interventi socio-sanitari. Nei giorni seguenti, le opposizioni hanno divulgato documenti pubblici, convocato

conferenze stampa e - da parte di Forza Italia e gruppo “Mor-roni sindaco” - anche un sit-in di protesta, il 18 aprile scorso, con cui è iniziata la raccolta firme per dire “No al Piano Calai” e chiedere la revisione della scelta assunta in Consiglio. “Se an-che fossero presenti delle criticità nella struttura, toccherebbe alla Regione sistemarle, cioè un ente da sempre avaro con la nostra città”, ha detto Roberto Morroni, tornando a difende-re il protocollo d’intesa sottoscritto nel 2012. “La Giunta e il Sindaco non possono fare da zerbino. La verità è che questa operazione racchiude una speculazione edilizia, con le due pa-lazzine che verranno trasformate in appartamenti e negozi”. Il consigliere comunale di Appello per Gualdo, Brunello Ca-stellani, ha divulgato un documento col quale ha ripercorso la storia dell’ex ospedale, bollando la scelta dell’Amministrazione Presciutti come “rinunciataria e senza prospettive di crescita per la città”. L’esponente politico ha chiesto che venga effet-tuata una perizia dei tecnici comunali sull’ala nuova del Calai che si intende abbattere e una stima dei costi dell’eventuale sua ristrutturazione. “Chiediamo una documentazione sulle varie agibilità, perché la ristrutturazione dell’ala nuova del Ca-lai è stata fatta con soldi pubblici - ha detto Stefania Troiani del Movimento5Stelle -. Il Piano approvato è solo un trasloco di servizi esistenti e la città non ci guadagna nulla”.Lamentando la mancata partecipazione alla stesura del Pia-no da parte della Giunta, Paola Gramaccia (Gualdo Civica) ha sostenuto che bisognava ripartire dal protocollo d’intesa tra Comune, Regione, Asl, EASP del 2012, “rivedendo, se neces-sario, il piano finanziario”. “Penso ci siano ancora dei margi-ni per evitare la demolizione della cosiddetta “stecca” dell’ex ospedale e per ridiscutere il tutto”, ha detto Gianluca Gracio-lini dell’Umbria per l’Altra Europa, che ha proposto di “riaprire un ragionamento su quali servizi nuovi dovranno esservi collo-cati”. Molto critico anche il Movimento giovani gualdesi, che ritiene non sia rispettato il programma elettorale presentato dalla maggioranza e parla di una “fine indecorosa” per il Calai, che non rispecchia i desidersi della comunit-

ricordato, è stata costruita e ristrutturata con soldi pubblici. Il recupero è stato effettuato dopo il terremoto del 1997 e dal 2001 al 2008 è stato di nuovo fruibile agli operatori e ai de-genti. “Ora se ne consiglia la demolizione per gli alti costi di un’eventuale ristrutturazione per il miglioramento sismico, in quanto la struttura avrebbe gravi problemi di ordine statico. È giunto il momento - ha concluso Monacelli - di scrivere il nome dei responsabili, di chi risponde per quei soldi spesi per i lavori, se è vero che sono stati spesi male”. Ha dato il via a una raccolta firme contro la demolizione dell’ala nuova del Calai anche l’ingegnere Maurizio Biscontini. Per aderire ci si può rivolgere alla tabaccheria di Via Storelli o con-tattare il promotore al 349.5598532 o tramite mail all’indirizzo [email protected]. L’ing. ha anche ha avanzato una proposta alla Giunta comunale e alla Regione: “Valutia-mo i costi della demolizione e, invece di abbattere la struttura, con quei soldi la ristrutturo, per quanto possibile. Biscontini ha chiesto che vengano chiamati a raccolta gli imprenditori gual-desi per far formulare un piano di rilancio della zona Calai. Dal canto suo propone che i quattro piani in questione vengano utilizzati per le start up (avvio di nuove imprese), il coworking, le associazioni e le attività culturali.

POSSIBILI VIE LEGALI La consigliera regionale dell’Udc, Sandra Monacelli, in conferenza stampa insieme a Gualdo Ci-vica, ha dato l’altolà: “Se dovesse andare avanti il progetto di demolizione dell’ala nuova - hanno detto - faremo un esposto alla Procura della Repubblica e chiederemo un parere alla Cor-te dei Conti”. La cosiddetta “stecca” dell’ex nosocomio, hanno

Anche nel Comune di Gualdo Tadino sarà possibile esprimere la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti in oc-casione del rinnovo e rilascio della carta di identità, grazie al progetto “Donazione di organi e tessuti. Una scelta in Co-mune”, che l’Amministrazione comunale ha attivato nell’am-bito del più vasto progetto della Regione Umbria. Le adesioni registrate in Comune non verranno indicate sul documento di identificazione, ma saranno trasmesse direttamente e in tempo reale al Sistema Informativo Trapianti, utilizzando un canale crittografato (https) che prevede una mutua autenti-cazione fra i due sistemi tramite un certificato digitale.

Donatori, Gualdo si allinea

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CERAMICA Maurizio Tittarelli Rubboli effettuerà una cottura con il metodo di Piccolpasso

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE RUBBOLI HA ORGANIZZATO UN CONVEGNO IN PROGRAMMA IL PROSSIMO 30 MAGGIO PER INAUGURARE LE ATTIVITÀ ESTIVE COLLEGATE AL MUSEO

L’Associazione Culturale Rubboli, in collaborazione con il Polo Museale Città di Gualdo Tadino, ha organiz-zato per sabato 30 maggio, presso la Sala della Città della Rocca Flea, il convegno “Anatomia di una lettera”, durante il quale sarà presa in esame

la lettera scritta da Paolo Rubboli nel 1878 al Comune di Gual-do Tadino, per accompagnare l’omaggio di due piatti da pom-pa a lustro oro e rubino, conservati presso la Sala della Città della Rocca Flea.Per inaugurare l’attività estiva del Museo, l’Associazione coin-volgerà artisti e studiosi che interpreteranno la lettera di Paolo Rubboli con la propria competenza, esperienza e specificità.

Inoltre, il giorno seguente (31 mag-gio) Maurizio Tittarelli Rubboli effet-tuerà, per il pubblico che desidererà intervenire, una cottura - con fumo di ginestra - nelle antiche muffole di alcune maioliche a lustro, sia storici-ste sia di ispirazione contemporanea. La cottura verrà eseguita seguendo quanto scritto da Cipria-no Piccolpasso nel 1558 nel suo libro “Li Tre Libri dell’Arte del Vasaio”. Il pomeriggio del 1° giugno il forno verrà aperto per quanti vorranno vedere i risultati ottenuti. Nei giorni 31 mag-gio e 1° giugno sarà inoltre possibile visitare il museo accom-pagnati da membri dell’Associazione e dal personale del Polo Museale. C.Gio.

La lettera di Paolo Rubboli come fonte di interpretazione30

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Domenica 3 maggio si svolgerà la 22a mostra mercato “Tra Le Fon-ti di Gualdo”. Oltre ai tradizionali banchi di abbigliamento, calzatu-re, casalinghi, hobbisti ed artigiani, è prevista una grande manifesta-zione di gara di pittura in estemporanea, alla quale prenderanno par-te circa 50 pittori tra maestri professionisti e giovani talenti. Gli ar-tisti verranno giudicati da una giuria di esperti d’arte e premiati alla presenza dei rappresen-tanti dell’amministrazio-ne comunale. Allieterà inoltre il pomeriggio una dimostrazione di in-taglio di frutta e ortaggi realizzata dal maestro Emilio Sabbatini.

“Tra le fonti di Gualdo” si rinnova con tante proposte

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La Piazza del Gusto torna nel centro storico

CANTIANO

Le ACLI e l’Istituto Comprensivo di Sigillo, lo scorso 31 marzo, nell’auditorium “San Pie-tro” di Fossato di Vico, hanno organizzato l’incontro-dibattito “Il ruolo della donna nelle religioni monoteistiche”. Ha introdot-to i relatori e ha moderato il successivo di-battito il presidente provinciale delle ACLI, Antony Xavier Ladis Kumar, che ha sottolineato la necessità di un dialogo costruttivo fra le tre grandi religioni monoteiste e, memore delle sue origini indiane, anche fra re-ligioni di altro genere, fra cui quella induista. Hanno salutato i presenti anche Ortenzia Marconi, dirigente scolastica, dell’ISC di Sigillo, che ha spiegato come l’incontro rientri in una serie di giornate particolari dedi-cate dall’Istituto comprensivo di Sigillo alle ricorrenze della storia e alla riflessione sui diritti dell’uomo e dell’ambiente; e, di seguito, il sindaco di Fossato di Vico, Monia Ferracchiato. Veramente ricco, specialmente per la sua profondità storica ed esegetica, l’intervento di padre Salva-tore Frigerio, monaco avellanita, al quale è spettato l’arduo compito di definire la concezione della donna sia nella religione ebraica sia in quella cristiana. “Il cammino verso la parità di uomo e donna, che viene esplicitamente riconosciuto da Gesù nel Vangelo, dev’essere un impe-gno comune di tutti gli uomini - ha concluso Frigerio - a prescindere dalla religione e dalla cultura, nel comune riferimento alla “fratellanza” di tutte le donne e di tutti gli uomini”.Di grande interesse anche l’intervento di Mohammed Abdel Qader, imam di Perugia, il quale ha mostrato come l’Islam autentico sia lontano mille anni luce da quello che appare nei mass media occidentali, che spes-

so fanno “di tutta l’erba un fascio”. L’Islam, quello vero, rispetta la donna, la sente come uguale all’uomo e dotata di pari diritti. Lo stesso Qader ha citato come esempio sua figlia, recentemente laureatasi in sociologia, ma anche quello di tante donne che hanno assunto compiti di governo o addirittura la presidenza in paesi islamici.

FOSSATO DI VICO - SIGILLO

Grande partecipazione al convegno sul ruolo della

donna nelle religioniTorna nel week-end 9-10 maggio l ’a p p u nta m e nto con “La Piazza del Gusto”, l’evento allestito all’interno del centro storico di Cantiano che promuove prodotti e produzioni loca-li. Quest’anno in modo particolare,

il prodotto principe e incontrastato della rassegna sarà il Pane di Chiaserna, sempre più veicolo promozionale e di attrazione per coloro che transitano nei dintorni del paese da dove proviene (la specialità fa parte dal 2002 dell’Associazione Nazionale “Città del Pane” con sede ad Altopascio, in Toscana, di cui i panettieri di Chiaserna sono stati tra i soci fondatori). Attorno al pane si innesta-no e trovano ampio spazio tutta una serie di altre gustose produzioni enogastronomiche locali marchigiane ed umbre, come l’amare-na di Cantiano e altri prodotti derivati dalla “Visciola di Cantiano”.Nelle due giornate della manifestazione si potranno degustare tante specialità locali, inclusa la polenta alla carbonara. Verranno proposti menù turistici e sarà possibile ac-comodarsi in ambienti riservati all’enologia marchigiana di qualità, godendo di anima-zioni musicali e prendendo parte a passeg-giate e visite guidate.

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NEL WEEKEND 23-24 MAGGIO I PROTAGONISTI SARANNO I PIÙ PICCOLI, CHE DARANNO VITA A UNO SPETTACOLO COINVOLGENTE IN ATTESA DI VIVERE UN GIORNO LE EMOZIONI DEI “GRANDI”

di EDOARDO RIDOLFITutto pronto a Gualdo Tadino per il Palio di Primavera che andrà in scena il 23 e il 24 maggio. Protagonisti assoluti saranno i bam-bini, che tra sfilate e giochi medievali rievo-cheranno in tutto e per tutto il palio di settem-bre. Il programma prevede già dalla mattina di sabato le prove dei frombolieri e degli arcieri in piazza Martiri. Nel pomeriggio si prosegui-rà con la ricognizione del percorso a carretto e in serata vi sarà la lettura dei bandi da parte dei giovani Priorini accompagnati dalle rispettive Priorine. La domenica mattina è prevista la Santa Messa per i portaioli nella catte-drale di San Benedetto, mentre alle 15,30 si darà il via uffi-ciale ai Giochi che si concluderanno con il rogo della Bastola da parte della Porta vincitrice. Ancora nessuna certezza su chi ricoprirà il ruolo di priorino e priorina: l’unica conferma è quella di Gabriele Passeri e Alessandra Catasti di Porta

San Martino, che hanno vinto la scorsa edizio-ne del Palio di Primavera. L’esplosivo priori-no giallorosso, mai sazio di vittorie ha affer-mato: “Puntiamo a bruciare la Bastola anche quest’anno”. Inoltre, l’Ente Giochi de le Porte ha indetto un concorso scolastico dedicato ai bambini delle Scuole Primarie finalizzato alla realizzazione del Palio di Primavera 2015. In entrambe le giornate saranno aperte le taver-

ne che metteranno a disposizione menù gustosissimi per ac-cogliere quanta più gente possibile e far assaporare i migliori prodotti tipici umbri. Si prospetta un buon afflusso di turisti, che potranno visitare anche i vari musei di Gualdo Tadino con opere del quattrocento di Matteo da Gualdo, oltre al nuovo Museo della Ceramica Rubboli con opere risalenti al 1850 del maestro Paolo Rubboli famoso per le sue opere con lustri in oro e rubino.

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FERVONO I PREPARATIVI PER IL PALIO DI PRIMAVERA

Gaifana, rinnovato il direttivo della Pro LocoASSOCIAZIONI Tra i primi punti del nuovo consiglio, il varo di un calendario “sfalsato”

Lo scorso 10 aprile si è tenuta la prima riunione della Pro Loco di Gaifana con i nuovi componenti del direttivo. Si è proce-duto con l’elezione del presidente, Daniele Casaglia, del vice, Sandro Dominici, della segretaria/amministratrice Federica Balucchi, del presidente dei sindaci revisori, Maurizio Ragni. Il comitato ha ringraziato il presidente uscente, Bruno Sabbatini, per l’impegno sempre dimostrato durante il suo mandato. Si sono, poi, presentate delle riflessioni sulla legge regionale che

regolarizza le sagre e le feste. Il neo presidente convocherà i colleghi per organizzare un calendario volto a non sovrapporre iniziative ed eventi, in modo da offrire a chiunque opportunità e scelte variegate. Sono stati anche proposti gruppi di lavoro operativi e l’organizzazione puntuale di attività mirate, sia per le giornate del tartufo, sia per altre iniziative che permettano, a varie fasce d’età, d’incontrarsi, e alle due frazioni, di ritrovar-si. Si punta in modo particolare su nuove aree per i bambini.

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Isola ecologica, nuovi orari di aperturaBREVI DAL TERRITORIO

Novità orari isola ecologica e pro-getto lavoratori socialmente utiliNuovi orari di apertura dell’iso-la ecologica e attivazione di un progetto relativo ai servizi per il territorio che prevede l’utilizzo di lavoratori socialmente utili: sono

queste due delle novità introdotte dall’Amministrazione co-munale e dalla società ESA Spa. In particolare, da lunedì 9 marzo è partita la nuova organizzazione dell’isola ecologia, che vede un potenziamento dell’orario di apertura ai cittadi-ni nel seguente orario: il lunedì e il sabato dalle 9 alle 12, il martedì, giovedì e venerdì dalle 14,30 alle 17,30 (nel periodo dell’ora solare) e dalle 16 alle 19 (nel periodo dell’ora legale, quindi dalla fine di marzo). Praticamente vengono aggiun-ti due giorni di apertura, il martedì e il giovedì, rispetto al vecchio orario. “Al fine di migliorare e potenziare il servizio di raccolta dei rifiuti”, spiega l’Assessore all’Ambiente, Mi-chela Mischianti, “è previsto anche un futuro ampliamento del servizio di raccolta differenziata nelle frazioni di tutto il territorio. Importante anche l’attivazione di un progetto re-

lativo alla gestione di servizi pubblici locali che vede l’utilizzo di lavoratori socialmente utili. Grazie a queste persone sarà possibile potenziare e realizzare, ove mancante, il servizio di spazzamento manuale e stradale del centro storico e delle frazioni, nonché la necessaria pulizia delle caditoie presenti nel nostro territorio per migliorare il drenaggio delle acque meteoriche. Queste azioni potranno essere davvero efficaci se sostenute anche del senso civico e dall’ impegno di ognu-no di noi. Solo così potremo avere una Gualdo più pulita”. Tra le ultime novità introdotte, anche la possibilità di con-ferire presso l’isola ecologica, previa autorizzazione all’ESA da parte del Comune, il materiale proveniente da piccole demolizioni edili e sanitari. L’ingresso nel centro di raccol-ta è consentito ai soli utenti privati residenti nel Comune di Gualdo Tadino e Fossato di Vico. Si ricorda che esiste an-che un servizio gratuito di recupero dei rifiuti ingombranti che la stessa società ESA offre a chiamata a privati cittadini (tel. 075.9142561 o tramite il sito internet di prossimo alle-stimento www.esa.tadino.it) in alternativa al conferimento degli stessi presso l’isola ecologica, che si trova nella zona industriale nord della Città.

ANNUNCIATE LE PRIME NOVITÀ DEL NUOVO CORSO, CON L’AGGIUNTA DI DUE GIORNI

Nuove metodologie di truffa a Gualdo Tadino. “Nuove” al-meno rispetto a quelle di cui già si aveva già conoscenza. L’episodio incriminato si è registrato presso la rotatoria nei pressi della stazione e ha visto prendere di mira una donna alla guida della propria autovettura. Mentre prose-guiva lungo la sua strada, il conducente ha udito come

un botto di petardo accanto alla macchina, ma non si è fer-mata e ha proseguito. Il conducente di un’altra vettura, però, l’ha seguita facendole cenno di accostare. Qui ha voluto che

la donna si fermasse, spie-gandole che era stato urtato proprio dalla sua vettura. La donna non del tutto convin-ta dell’accaduto ha proposto di compilare la costatazione amichevole d’incidente stra-dale, ma l’uomo ha rifiutato, chiedendo di darle quanto avesse nel portafoglio e di conciliare così il danno. For-tunatamente la donna non ci è cascata e capito che si trattava di una truffa ha dato l’allarme alle Forza dell’Ordine, chiamando Polizia e Carabinieri.

Occhio alle truffe: automobilisti, fate attenzione!

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TEATRO Giudici concordi: Marco Bisciaio è stato votato come miglior attore caratterista

LA COMPAGNIA GUALDESE HA CONQUISTATO IL PREMIO PER LA MIGLIOR COMMEDIA ALLA RASSEGNA FOLIGNATE. E PER FESTEGGIARE I 90 ANNI, IN ARRIVO UN NUOVO SPETTACOLO

La Filodrammatica dialettale gualdese “Car-lo Biscontini” è stata premiata al Festival di Teatro Brillante di Foligno. La rassegna, arri-vata al suo quinto anno, ha visto la parteci-pazione di sette compagnie provenienti da diverse parti dell’Umbria che concorrono, a colpi di battuta, per conquistare l’ambito premio di miglior commedia in rassegna. Con la pièce “La zia di Carlo”, la Filodrammatica ha portato a casa, anche in questa edizione, importanti riconoscimenti: Marco Bisciaio miglior attore caratterista, più due nomination per la miglior regia di Angela Sgaramella e il miglior spettacolo generale per il gra-

dimento dei giudici. Risultati che riempiono di orgoglio per il lavoro della Filodrammati-ca che in questo periodo sta preparando un nuovo spettacolo, anche per festeggiare i 90 anni di vita del sodalizio gualdese. Questo il cast completo de “La zia di Carlo”: Angela Sgaramella, Lorenzo Evangelisti, Giacomo

Rossi, Elena Spinosi, Giovanni Biscontini, Marco Bisciaio, Sa-scia Rondelli, Stefano Brunetti, Miriana Teodori, Anna Rita Collarini. Tecnici: Alberto Viventi, Gianni Gubbini, Angelo Ra-gni, Federico Bazzucchi, Nicola Ippoliti, Silvana Campioni.

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Donazione del Rotary all’IPSIA di Nocera SCUOLA La cerimonia avvenuta lo scorso 17 marzo. Il presidente Albrigi: “Legame forte”

Durante la consegna dei diplomi di diverse qua-lifiche, tenuta lo scorso 27 marzo presso l’Aula Magna degli Istituti Superiori “Mons. Gino Si-gismondi” di Nocera Umbra, il Rotary Club di Gualdo Tadino, nella persona del suo presiden-te Alfiero Albrigi (nella foto), ha effettuato una donazione all’istituto superiore IPSIA - Manu-tenzione ed Assistenza Tecnica, finalizzata all’acquisto di ma-teriali di meccanica per l’implementazione del laboratorio. “Abbiamo sostenuto un progetto che la Scuola ha sottoposto alla nostra attenzione”, ha spiegato il dott. Albrigi. “È nello spi-rito del Rotary l’idea di collaborare con le istituzioni, laddove le iniziative da queste promosse rispondano alle sue finalità. Occorre tenere presente che le risorse economiche di cui di-

sponiamo sono assai limitate perché proven-gono unicamente dalle quote versate dai Soci (attualmente 42). Nella programmazione che il Presidente insieme al Consiglio (organi che si rinnovano ogni anno) elabora all’inizio del nuo-vo anno sono incluse iniziative che riguardano l’ambito formativo”. L’evento ha visto la presen-

za dei Sindaci di Nocera Umbra, Valtopina e Gualdo Tadino. Durante il corso della manifestazione è previsto un intermez-zo musicale a cura del prof. Francesco Cicognola. La dirigente scolastica Serenella Capasso ha affermato: “Siamo molto grati per l’aiuto e il sostegno che il Rotary Club di Gualdo Tadino ha dato all’IPSIA. Confidiamo che questa sia tra le prime di una lunga collaborazione con il nostro Istituto”.

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303030CALCIO

DOPO AVER CENTRATO CON LARGO ANTICIPO LA SALVEZA, LA COMPAGINE DI GIUNTI NON È RIUSCITA A TENERE IL RITMO DELLE SQUADRE CHE DISPUTERANNO A MAGGIO I PLAY-OFFSI PENSA GIÀ ALLA PROSSIMA STAGIONE, RIPARTENDO DALLE CERTEZZE E DAI TANTI GIOVANI

di LEONARDO BOSSILa sconfitta contro la Massese ha pratica-mente chiuso in anticipo la stagione del Gual-doCasacastalda. Con una vittoria i ragazzi di Giunti si sarebbero portati a -1 dal quinto posto occupato proprio dai bianconeri, e si sarebbero quindi giocati le ultime speranze play-off nelle tre partite conclusive contro Sangiovannese, Colligiana e Foligno. Invece, la vittoria dei toscani ha ricacciato i gualdesi a -7, rendendo vano ogni tentativo finale di “remuntada”. La salvezza, che era l’obiettivo primario, è stata comunque centrata con diverse giornate di anticipo, nonostante i play-off siano stati per qualche setti-mana molto più di un semplice sogno.RIMPIANTI Prendiamo la partita con la Massese dell’andata, datata 7 dicembre: il GualdoCasacastalda, sotto 2-0, rimon-ta clamorosamente e vince 3-2, mentre la settimana dopo schianta la Sangio per 3-0. La squadra viaggia a vele spiegate, la vetta è distante solo 5 punti, la truppa sembra quasi im-battibile. Poi, il 16 dicembre, come un fulmine a ciel sereno, arriva lo sfogo via Facebook di Bussi e inizia la diatriba che tutti ormai conoscono. Ovviamente, questa storia ha destabi-lizzato l’ambiente e i risultati ne hanno risentito, con un calo evidente tra gennaio e febbraio. Nonostante una bellissima vittoria contro il Poggibonsi, nel girone di ritorno il Gualdo-Casacastalda ha perso troppe partite e si è lentamente stac-cato dai piani alti della classifica. Bussi è rientrato dopo un tiramolla abbastanza complicato, ma non è mai tornato il gio-

catore capace di segnare 9 reti in 14 gare. Ne ha segnate altre tre, arrivando a quota 12, ma è una statistica valida solo per lui e non per la squadra. Il suo atteggiamento, troppo spesso abulico e ribelle, ha certamente influito sul rendimento generale della truppa. BALDI GIOVANI Una menzione speciale, invece, la merita un ragazzo che si è dimostrato pron-to al grande salto. Stiamo parlando di Ric-cardo Pandolfi, il terzino classe 1996 che ha disputato un campionato positivissimo.

Le sue prove sono sempre state ottime, facendolo risultare molto spesso il migliore in campo. Non a caso, alcune società professionistiche hanno messo gli occhi su di lui e non ci stu-piremmo di vederlo calcare altri palcoscenici più prestigiosi. Il campionato, come detto, volge al termine. Le prossime gare potrebbero essere un test importante per quei giocatori che sono in cerca di riconferma, ma anche una vetrina per chi ha giocato di meno. Vedremo, poi, se mister Giunti deciderà di gettare nella mischia qualche elemento della Juniores, come successo con il giovane difensore classe 1997 Andrea Fer-ranti, schierato contro Gavorrano e Massese viste le numero-se assenze in difesa. La società ha cominciato a programmare la prossima stagione, la terza consecutiva in Serie D. Si parla già di un accordo con l’attaccante del Todi Alessandro Ta-scini, protagonista di un’ottima stagione in Eccellenza con 14 reti segnate. D’altronde, il calciomercato è già nel vivo nono-stante l’annata non sia ancora finita.

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Direttore Commerciale: Giancarlo BarbacciTel. 339.5744413 Mail [email protected] Editoriale Massimo BoccucciDirettore Responsabile Roberto BarbacciCollaboratori: Leonardo Bossi, Chiara Giombini,Guido Giovagnoli, Edoardo RidolfiStampa: Dimensione Grafica snc - Spello (PG)Chiuso in redazione: Mercoledì 22 Aprile 2015Aut. Tribunale di Perugia n. 21 dell’11 ottobre 2013

www.15giorni.it

Il prossimo numero sarà in distribuzione da

VENERDÌ 22 MAGGIO 2015

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Venerdì 1° Maggio CAPECI

Domenica 3 Maggio CAPECI

Domenica 10 Maggio COMUNALE

Domenica 17 Maggio CAPECI

Domenica 24 Maggio COMUNALE

Domenica 31 Maggio CAPECI

La tradizione è la tradizione. E come avviene ormai ininterrottamente da più di 1000 anni, la comunità di San Pellegrino è pronta a vivere i mo-menti salienti della Festa del “Mag-gio”. Il prossimo 30 aprile si rinno-verà l’ultrasecolare appuntamento con il taglio del pioppo, che verrà collocato al centro della piazza del paese dopo un inteso lavoro che si

protrarrà per ore, con tanti maggiaioli pronti a rinnovare una delle tradizioni più radicate del territorio. Di pari passo con l’aumentare dell’interesse e dell’attenzione rivolta all’evento, la comunità di San Pellegrino ha allestito come da abitudine un programma di eventi che comincerà nel week-end 24-26 aprile, con serate di degusta-zione, giochi di ruolo e tanta buona musica. Mercoledì 29 aprile è in programma una processione con fiaccolata lungo il percorso del Santo Pellegrino, giovedì 30 sarà come sempre la santa messa delle 17 a inaugurare il programma della 1011esima Festa del “Maggio”, con il pioppo atteso in piazza per le 22,30 e che poi verrà issato fino a notte inoltrata. Venerdì 1° maggio si proseguirà con la pre-miazione del contest fotografico e con la serata in piazza con ballo (orchestra Luna d’Oriente), mentre sabato 2 maggio si concluderà il programma 2015 con la Pizza in Piazza e il dj set di Edoardo Guerra e Mattia Minelli.

Attesa per la Festa del “Maggio”Una settimana piena di eventi

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FOSSATO DI VICO Un augurio speciale per i 90 anni del parroco di Pievano di Fossato

LA COMUNITÀ LOCALE RIVOLGE UN PENSIERO AFFETTUOSO A UNA DELLE FIGURE CHE PIÙ DI ALTRE SI È SPESA NEL CORSO DEI DECENNI PER SOSTENERE L’ATTIVITÀ PASTORALE DELLA ZONA

La storia che vi raccontiamo oggi non è di quelle che propriamente si posso difinire “ordinarie”. Monsi-gnor Angelo Moriconi nasce a Grello di Gualdo Tadi-no il 18 maggio del 1925. Dopo aver compiuto i suoi studi nel Seminario di Nocera Umbra prima, poi nel Liceo Classico e Teologico del Seminario d’Assisi, il 10 luglio 1949 è ordinato sacerdote da Mons. Costanti-no Stella. Oltre ad aver svolto il ruolo di parroco, è stato anche missionario nel sud del Brasile. Nel 1974, richiamato in Italia da motivi familiari, guida la Parrocchia di San Rocco, a Gualdo Tadino, per 24 mesi. In successione quin-di: Sassoferrato, dal 1976 al 1981 e Campodonico fino al 1983. Nel dicembre dello stesso 1983 è di nuovo in Brasile, a Rio de Janeiro, per adempiere i suoi doveri e vi resta per ulteriori sei anni. Su richiesta del vescovo, Mons. Sergio Goretti, torna de-finitivamente “a casa” nel 1989. Gli viene affidata la parroc-chia di Pievano di Fossato di Vico dal 1989 al 2007, ma con l’andar del tempo, a causa della morte dei rispettivi parroci, diviene titolare pure di Borgo, Osteria del Gatto e Palazzolo (in quest’ultima frazione riveste anche l’incarico di amministrato-re e legale rappresentante della parrocchia, denominata “della Natività di Maria”). Non faceva di certo il turista, in gioventù, nella “Terra do Sol”, don Angelo; povero tra i poveri (così lonta-no dal materialismo delle vicende terrene), con sacrificio, co-stanza e dedizione, ha affrontato quell’esperienza faticosa per

amore di Dio e del prossimo senza mai vacillare. La stessa tenacia e dedizione, il medesimo spirito di sa-crificio con il quale, ritornato “dalla fine del mondo”, ha ricoperto l’incarico di Pievano di Fossato di Vico e di Pastore che tuttora riveste nelle limitrofe frazio-ni. Curvo sotto il peso degli anni, alla sua veneranda età, con quel sorriso umile, bonario, al di sopra delle “bassezze” che pur fanno parte della natura umana, in una normale convivenza civile, sempre puntuale lo

si aspetta a svolgere le sue solite funzioni. E lui, preciso, con la sua “anch’essa intramontabile” Fiat Punto bianca, arriva sem-pre con quell’utile anticipo che gli possa permettere di avviare quelle campane elettriche che richiamino i fedeli e che ser-vano a deliziare le sue orecchie (il loro suono deve piacergli davvero molto). Non di rado, nella bella stagione, “impavido”, con quel suo “ghigno” beffardo, a dispetto degli anni, lo si vede inforcare la sua Vespetta rossa. “Temerario” come quando lo si aspetta in “occasioni” religiose e in seguito scoprire essersi (facendosi gioco dell’età), con la sua utilitaria, allontanato solo un po’, magari a Campodonico, a trovare i suoi vecchi fedeli e amici. E, allora, si pensa: “Che Spirito! Il tempo che inesorabil-mente scorre è solo e soltanto un’opinione”. Si staglia in lonta-nanza la sua possente, massiccia e inconfondibile sagoma, che tanto somiglia a quella di Giovanni Paolo II e subito si pensa: “È eterno don Angelo”.

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Mons. Angelo Moriconi, quando l’età è solo un fatto anagraf ico...

di SALVATORE NUTI