15 Giorni - Numero 17 - 5 Giugno 2014

quindicinale d’informazione

Giovedì 5 Giugno 2014 Anno II Numero 17

GUBBIOGubbio - Via dell’ArboretoGualdo Tadino - Via V. Veneto

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FILIPPO MARIO STIRATI ED ENNIO PALAZZARI SI GIOCANO TUTTO DOMENICA 8 GIUGNO AL BALLOTTAGGIO: IL PROFESSORE HA OTTENUTO IL 25 MAGGIO 7.971 VOTI PARI AL 41,01%, IL

MANAGER 4.798 PREFERENZE ARRIVANDO AL 25,61%. NESSUN APPARENTAMENTO. LA RIPARTIZIONE DEGLI SCRANNI: 15 CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA, PIÙ IL SINDACO, E 9 DI MINORANZA

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CACCIA AI VOTI DEI CANDIDATI A SINDACO ESCLUSI. IL PD SI È SPACCATO E IL DERBY CONTINUA. GORACCIANI DELUSI: PER LA PRIMA VOLTA SONO FUORI DAL COMUNE E SENZA ACCORDI IN MANO PER PROVARE A CONDIZIONARE IL VOTO. I GRILLINI NE PORTANO DUE IN CONSIGLIO

Alzi la mano chi aveva previsto tut-to questo. Sì, il ballottaggio tutto interno al Pd si poteva prevedere (e noi l’avevamo prospettato come prima ipotesi), immaginando che il fenomeno Grillo a Gubbio era tut-to da testare alla prova delle urne amministrative. Ma il risultato del primo turno, per come si è mani-festato, è sorprendente nelle pro-porzioni. Filippo Mario Stirati ha sfondato il muro del 40%, Ennio Palazzari candidato ufficia-le del Pd si è fermato al 25% e spiccioli. Lo stesso Stirati ha confessato: “Pensavo di stare attorno al 30% anche se incon-trando i cittadini percepivo la considerazione e la voglia di voltare pagina. Adesso dobbiamo continuare a parlare con la gente e completare l’opera”. È rimasto spiazzato Palazzari: “Non conosco i meccanismi della politica, è la prima volta che mi presento e porto avanti un progetto per la città. Il risulta-

to va rispettato, non me l’aspettavo e comunque per il ballottaggio la partita si azzera e ricomincia”.NIENTE ALLEANZE Stirati e Palaz-zari, in ordine di preferenze ottenu-te, vanno al ballottaggio di domeni-ca 8 giugno con se stessi, la propria coalizione, le proprie armi. Nessun apparentamento con le liste esclu-se, niente accordi sottobanco con i candidati a sindaco estromessi.

Stirati può farne a meno pensando di gestire il vantaggio di partenza e senza snaturare la coalizione che ha messo con le liste Liberi e Democratici (prima forza della città uscita dalle urne), Scelgo Gubbio, Psi e Sel. Palazzari tira dritto con la sua linea confidando che il Pd faccia pesare di più l’immagine di Matteo Renzi, dopo il trionfo alle Europee anche nei 34 seggi eugubini, e la distanza da quanti dal Pd sono fuoriusciti per sostenere Stirati.

di MASSIMO BOCCUCCI

COPERTINA

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STIRATI VA IN FUGA,PALAZZARI NON MOLLA

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BALLOTTAGGIOCOME SI VOTA

ENNIO PALAZZARI(CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO)

FILIPPO MARIO STIRATI(CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO)

Hanno diritto al voto tutti i cittadini italiani e stranieri regolar-mente residenti nel Comune di Gubbio che abbiano compiu-to il 18° anno d’età entro il 24 maggio 2014. Al momento del voto l’elettore dovrà esibire un documento d’identità valido e la tessera elettorale personale (se quest’ultima è stata smar-rita potrà fare richiesta di un duplicato recandosi presso gli uffici comunali nei giorni precedenti alla consultazione).

L’ELETTORE PUÒ VOTARE:Nel caso del ballottaggio il voto si esprime semplicemente tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il

nome del candidato sindaco prescelto.

Si vota nella sola giornata di domenica 8 giugno dalle 7 alle 23.

LA SCHEDA ELETTORALE DEL BALLOTTAGGIO / COME SI VOTA

FAC SIMILE

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ULTIMO DUELLO Filippo Mario Stirati si presenta favorito nel ballottaggio con Ennio Palazzari dopo il voto del 25 maggio

LE SCOMUNICHE La battaglia si gioca anche sulle scomuni-che. Il Pd con il segretario Claudio Ruspi ha ribadito a gran voce, richiamando lo statuto del partito, che è fuori dal Pd chi fa propaganda o si allea contro il Pd. I piddini che affiancano Stirati rivendicano il risultato elettorale proclamandosi loro i veri dirigenti del Pd. Lo scontro è destinato a proseguire an-che dopo il ballottaggio, al di là dei ruoli in Comune e per il controllo del partito anche in vista delle elezioni regionali in programma l’anno prossimo.LA FORBICE I due contendenti Stirati e Palazzari ripartono da due posizioni molto diverse visto il risultato del primo turno, dove la forbi-ce è stata di 2.993 voti a favore di Stirati (7.971 contro 4.978). Ma in questo duel-lo c’è di più. Se Gubbio ha già vissuto tre ballottaggi a sinistra (Barboni-Neri nel 1993, Goracci-Corazzi nel 2001, Goracci-Barboni nel 2006), e due situazioni diver-se (Corazzi-Baldinelli del centrodestra nel 1997, Guerrini vittoria al primo turno nel 2011 con il centrosinistra al comple-to), stavolta la sfida è tutta interna al Pd perché Stirati è iscritto al partito e Palaz-zari nel è il candidato ufficiale. Nel Pd si è ripetuto in proporzioni ancor più vistose quanto accaduto nel 2001 nel Pds e 2006 nei Ds quando all’epoca i fuoriusciti spin-sero alla vittoria Orfeo Goracci.INCOGNITA VOTANTI Al primo turno hanno votato in 20.210 su 28.017 aventi diritto (72,13%). Si è registrato un calo rispetto alle Comunali del 2011 quando votarono in 20.388 (72,84%) e alle Co-munali del 2011 (20.994 pari al 74,75%). Vale ricordare che all’ultimo ballottaggio nel 2006 tra Orfeo Goracci allora di Ri-fondazione Comunista e Paolo Barboni dei Ds (nel 2011 vinse, per la prima volta, Diego Guerrini al primo turno) votaro-no in 18.299 (Goracci ne prese 11.147 e lo sfidante 7.152). Alle urne andò nell’oc-casione il 66,6% degli eugubini aventi di-ritto contro il 74% del primo turno.I PIÙ VOTATI Tra i votati delle 13 liste (di cui 7 civiche), il primato ce l’ha Alessia Tasso di Liberi e Democratici (consiglie-re comunale col Pd nel biennio Guerrini) con 288 preferenze, seguita dal giovane neofita Gabriele Lepri sempre di Liberi e Democratici con 268. Nel Pd è arrivata prima Virna Venerucci (262), assessore all’urbanistica nell’ultimo periodo con Guerrini. Sopra quota 200 ci sono altri tre esponenti di Liberi e Democratici: Aldo Cacciamani (264), già assessore nel decennio di Goracci ed Ercoli, Gianni

Menichetti (248), ex segretario del Pds, e Giuseppe Bianca-relli (216), già assessore al bilancio con Paolo Barboni sin-daco ed ex presidente della comunità montana Alto Chiascio. L’anomalia tutta eugubina sta ancora una volta dominando la scena, se è vero che nel nuovo Consiglio Comunale entreran-no parecchi del Pd (almeno 14 su 24) anche se da due fronti diversi, così come il Psi avrà sicuramente due consiglieri ma non dalla stessa parte: Massimo Ceccarelli del Psi (101 voti) sta con Stirati e Francesco Zaccagni di Impegno per Gubbio (162) sta con Palazzari.

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Simona Minelli

Mesi fa è nato il mio sogno, quello di riappropriarmi della mia città, di ristabilire quella normale e necessaria moralità ed onestà che dovrebbe appartenere ad ogni istituzione. Così, insieme ad un gruppo di cittadini, mi sono fatta portavoce di un sentimento diffuso e quanto mai partecipato che vo-leva fortemente la candidatura del professor Filippo Mario Stirati a sindaco.Un uomo onesto, di impeccabile moralità, di profonda cultura e apertura mentale, la persona giusta per uscire da uno dei periodi più bui della recente storia poli-tica della nostra città, dall’oscura e umiliante fase del com-missariamento di Gubbio provocato, come tutti sappiamo, da una discutibile dirigenza politica del PD eugubino. Nei mesi questo sogno è riuscito a concretizzarsi, assumendo forme sempre più reali, tantissime persone si sono unite a noi fino a realizzare la coalizione che nessun’altro è riuscito a costru-ire. Uomini e donne, ma soprattutto un folto gruppo di gio-vani meravigliosi, hanno messo a disposizione tutte le loro capacità e idee per la stesura di un programma innovativo e condiviso, nato dalla gente per la gente. Un programma che parla di una Gubbio nuova, pulita, senza inceneritori, di una Gubbio culturale, naturalmente vocata ad ospitare il turismo più diversificato e pronta a tornare al suo antico splendore riacquistando la posizione centrale che le spetta in Umbria, in Italia e in tutta Europa. Per mesi abbiamo sostenuto che il

cambiamento è fatto di persone e noi siamo pronti a cambia-re. Il gruppo di giovani e meno giovani che si è creato intorno al professor Stirati, scelto come guida, traghettatore verso un futuro che sa di buono, è pronto a sprigionare le energie migliori. In questi mesi si è creata una grande famiglia, i mo-menti difficili, i duri attacchi ingiustificati da ogni fronte, le grandi soddisfazioni, le strette di mano, il continuo confron-to, lo stare tra la gente, ci hanno dato la forza per credere ancora di più in questo progetto. Il risultato del 25 maggio ci ha resi consapevoli della grande responsabilità che ci aspet-ta ma ci ha anche fatto capire che non siamo soli. Il nostro obiettivo è stato raggiunto: la politica è tornata nelle piazze, tra la gente, tutti ne hanno preso parte e tutti hanno con-tribuito e contribuiscono alla realizzazione di questo grande sogno condiviso. L’aria che si respira profuma già di buono, di libertà, una nuova pagina sta per essere scritta e noi abbiamo scelto la persona giusta per farlo. Pericle in una battuta del suo celebre discorso agli Ateniesi dice “Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come atto di privilegio, come ricom-pensa al merito […]. Qui, ad Atene, noi facciamo così”; ed è con orgoglio che l’8 Giugno andrò a votare e invito a votare Filippo Mario Stirati, per poter anch’io finalmente dire “Qui, a Gubbio, noi facciamo così”.

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Diego Pierotti

Abbiamo scelto Ennio Palazzari come candidato a Sindaco del Co-mune di Gubbio perche è la persona migliore che ora si trova a disposizione per risollevare le sorti delle comunità eugubina e per rilanciare fiducia, benessere e crescita alla città. Ennio Palazzari non solo si pone come personalità estremamente competente al servizio degli eugubini in questa occasione che la comunità eugu-bina non può lasciarsi sfuggire, ma distintosi durante la sua vita professionale per eccellenti risultati professionali ottenuti e per inconfutabili e difficilmente criticabili meriti e competenze conse-guite è al contempo una persona umile, aperta e in grado di inter-cettare tutte le capacità utili al reperimento delle soluzioni ai pro-blemi esistenti della nostra città. Ennio Palazzari non ha praticato durante la sua vita, attivismo politico partitico, ma appunto come tutti i cittadini si è semplicemente interessato delle dinamiche che condizionano i moti politici locali e non solo ed è indubbiamente la persona che provenendo proprio dalla società civile si ritiene in grado di interpretare le necessità di cui essa ha bisogno. Il Partito Democratico eugubino affrontando questa competizione eletto-rale ha effettuato una scelta politica importante e questa scelta è stata quella di rinunciare a un investimento su un nome diret-tamente riferibile alla vita partitica, puntando diversamente su un nome che anche se non strettamente pescato dall’ offerta del gruppo dirigente partitico si è distinto per competenze e qualità professionali e umane incontrovertibili, le stesse qualità che han-

no fatto di Ennio Palazzari la scelta migliore che si potesse fare in questo momento per abbattere i pericoli e le problematiche pe-santi della nostra realtà locale. Ennio Palazzari è la vera persona-lità amministrativa di cui gli eugubini hanno bisogno, perché non solo capace ed esperto, ma nuovo nel mondo politico e soprat-tutto perché tutta la esaustiva rete di contatti di cui dispone nel campo economico, delle relazioni aziendali, del mercato e della macchina amministrativa, permette lui di disegnare una proget-tualità coerente con le dinamiche locali e soddisfacente quanto a individuazione e reperibilità di finanziamenti e percorsi utili. Oltre a questo, in questo periodo di crisi economica ma anche sociale chiaramente e indubitabilmente profonda, che attanaglia la vita degli italiani e degli eugubini in particolar modo, il nuovo Sindaco dovrà inevitabilmente saper contare e saper attingere dalle mi-gliori competenze presenti sul campo, per cui la scelta di Ennio Palazzari è un chiaro segno di apertura verso la società civile che respinge l’ autoreferenzialità della classe dirigente politica, anzi all’ opposto, si tratta di una candidatura che riconosce per alcuni versi quelli che negli ultimi anni sono stati i limiti della politica partitica stessa e quindi proprio per questo, scelta lungimirante. Per riportare Gubbio ai livelli che merita, nell’ Umbria, nell’ Italia e nel mondo, c’è bisogno di competenza e umiltà e buon senso. C’è bisogno di partecipazione, decisione e realizzazione. Per questo c’è bisogno di Ennio Palazzari.

TESTIMONIAL PERCHÈ VOTO PALAZZARI

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VIRNA VENERUCCIMARCO CARDILELUCA BARILARISARA CARDONIMASSIMILIANO GRILLICLAUDIO RUSPIRICCARDO ROSSILUCA CUCCARINIFRANCESCA BACIOTTIROBERTO FRANCIONIDIEGO PIEROTTIFRANCESCO ZACCAGNICRISTIANA FIORUCCIFRANCESCA CASTELLANIPASQUALE DI BACCOFILIPPO MARIO STIRATIALESSIA TASSOGABRIELE LEPRIALDO CACCIAMANIMATTIA MARTINELLIRODOLFO RUGHIMAURO SALCIARINIPAVILIO LUPINIFRANCESCO GAGLIARDI

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PD

Scelgo Gubbio

Popolari per Gubbio

Movimento 5 Stelle

Impegno per Gubbio

Liberi e Democratici

LE IPOTESI ECCO DA CHI SARÀ COMPOSTO IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE

I PIDDINI INVADERANNO PALAZZO PRETORIO SEBBENE DA SPONDE DIVERSE. I DUE SOCIALISTI ELETTI SONO SU FRONTI CONTRAPPOSTI. AZZERATE RIFONDAZIONE COMUNISTA E FORZA ITALIA CHE PER LA PRIMA VOLTA NON SARANNO A PALAZZO PRETORIOIl nuovo Consiglio Comunale è delineato nella sua compo-sizione a seconda dell’esito del ballottaggio dell’8 giugno. È deciso che 15 seggi andranno alla maggioranza e 9 alla mino-ranza, e questo al di là di chi vincerà. La ripartenza è stabilita da una sentenza del Consiglio di Stato che ha arrotondato per eccesso la quota del 60% destinata alla coalizione che vince: aritmeticamente viene 14,4 consiglieri (che è il 60% di 24) e i giudici amministrativi hanno calcolato portando il tetto a 15 (invece che a 14). Comunque vada, resteranno fuori da palazzo Pretorio per la prima volta Rifondazione Comunista e Forza Italia. Esordio assoluto per i Grillini che portano due consiglieri.

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CONSIGLIO COMUNALE TRA LE ANIME DEL PD E UN PSI PER DUE

POLITICA

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25 maggio 2014: voti 7.971 pari al 41,01% 25 maggio 2014: voti 4.978 pari al 25,61%

PIOGGIA DI VOTI In alto Alessia Tasso (288) e Virna Venerucci (277), sotto Gabriele Lepri (268) e il grillino Mauro Salciarini (156)

LA CLASSE 3° B DEL CLASSICO HA VINTO IL CONCORSO NAZIONALE “SCRIVI UNA STORIA” PROMOSSO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE E DAL CONI. I RAGAZZI HANNO CONQUISTATO

IL PRIMO POSTO ASSOLUTO E PURE UN PREMIO SPECIALE RISERVATO ALLA SEZIONEQuando ci si mette in gioco e si compete all’esterno è un’occasione di crescita. E quando si vince è ancora più bello perché emerge l’orgoglio di confrontarsi ottenen-do dei risultati prestigiosi. “È un riconosci-mento importante per il liceo Mazzatinti – dice il preside Maria Marinangeli – e per i giovani che hanno saputo misurarsi in un contesto nazionale conseguendo un risulta-to straordinario. Il concorso promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Coni con il carattere nazionale dell’iniziativa ci rende orgogliosi e costituisce un esempio di come si possano maturare esperienze formative e di crescita relazionandosi all’esterno del proprio tessuto territoriale e sociale. Il polo liceale Mazzatinti in questo senso sviluppa qualificanti percorsi formativi interni e volti al con-fronto con l’esterno”.È l’epilogo di un’esperienza davvero speciale, vissuta dal polo liceale “Giuseppe Mazzatinti” che ha partecipato con la clas-se 3° sezione B dell’indirizzo Classico alla terza edizione del concorso nazionale per la scuola “Scrivi una storia” indetto

dal Ministero dell’Istruzione, dell’Univer-sità e della Ricerca e dal Coni nell’ambito delle iniziative finalizzate alla promozione della legalità e alla diffusione di stili di vita corretti.La classe 3° B vi ha partecipato nell’attivi-tà del progetto di giornalismo guidato da Massimo Boccucci, con il coordinamento generale dei professori Matilde Pinna e Filippo Mario Stirati. Il gruppo composto da Angela Allegrucci, Michele Monacel-li, Eleonora Pesapane e Giacomo Tinti ha vinto il primo premio con l’articolo “Io una carezza, lui la vita”. Nella motivazione,

la commissione evidenzia: “Uno scritto originale che giunge alle conclusioni con leggerezza e delicatezza. La pratica dello sport è presentata come una sfida positiva con se stessi, sia in termini di risultati ottenuti che in termini di percorsi per raggiungerli”. La commissione ha formulato i complimenti all’intera classe che ha partecipato “producendo dei lavori di notevole spessore”, e per questo ha deciso di assegnare alla 3° B un premio speciale.

LICEO MAZZATINTI,LA STORIA PIÙ BELLA

CHE CLASSE! Il 3° B Classico

SCUOLA

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Ecco l’articolo premiato dal concorso “Scrivi una storia”.Da piccolo mi dissero che il mio nome significa “amante dei cavalli” e che in esso sta l’essenza della persona che lo porta. Io non avevo capito cosa volessero dirmi, finché non ho conosciu-to Thunder. Mi chiamo Filippo e questa è la mia storia.All’età di 6 anni le mie difficoltà nell’esprimermi come tutti gli altri bambini iniziarono a essere evidenti; mi parlavano, capi-vo, ma la risposta che usciva dalla mia bocca non era compren-sibile e i miei coetanei mi insultavano. “Non mi capisci? Ma sei stupido?”. Non ero stupido, lo sapevo, ma arrivai a crederlo.Smisi di parlare, non avevo amici. I miei genito-ri erano disperati e dopo non molto - forse per aiutarmi, ma all’epoca pensai che si vergognas-sero di me - decisero di ritirarmi dalla scuola e di portarmi con loro in campagna, a casa dei nonni. Nonno Pietro era buono, con lui andavo sempre a fare passeggiate; varcata la soglia di casa però notavo l’ansia pressante dei miei che in-terrompevano i loro discorsi e si voltavano a fissarmi con occhi lucidi, incerti se compatirmi o rassegnarsi. Arrivò il giorno del mio settimo compleanno; io e nonno prendemmo una strada diversa dal solito e, mentre lui parlava, la mia attenzione si impuntò come un disco rotto su una sola frase: “Voglio farti conoscere i miei migliori amici”. Quelle parole mi causarono un crescente senso di malessere. Avevo paura ma non riusci-vo a oppormi, e così non dissi nulla. I migliori amici di nonno erano strani, alla mia vista si voltarono quieti, benevoli, senza

farmi sentire inadeguato. Nonno smise di parlare non appena mamma e papà ci raggiunsero. Poi per la prima volta sentii nominare l’ippoterapia e, mentre mio nonno spiegava in cosa consiste, io fissavo un cavallo in particolare, grande e nero, il cui sguardo mi faceva sentire al sicuro.I miei genitori discutevano sui rischi che questo avrebbe potuto comportare e quando sentirono un nitrito si voltarono atterri-ti verso la fonte del rumore; mi videro intento ad accarezzare

il muso lungo del cavallo nero, con un sorriso meravigliato che mi arrivava alle orecchie. Quel giorno conobbi Thunder, lui mi accompagnò nei miei progressi e mi aiutò amigliorare durante le sedute di ippoterapia. Tornai a parlare e imparai a cavalcare, fino a partecipare ad alcune competizioni di dressage.

Thunder era un hannover nero con bei movimenti, corpo ar-monioso e buon carattere che riusciva a conquistare la giuria ogni qualvolta percorrevamo il campo rettangolare dalla ca-tegoria F, facile, fino ai massimi livelli del Gran Prix. L’emozio-ne nello stringere le briglie con i guanti bianchi, la musica che accompagnava i movimenti morbidi e flessibili ma attenti e perspicaci di Thunder, l’intesa che in quel momento riuscivamo a creare, calmava non solo l’irrequietezza del mio compagno, ma anche il malessere interiore che si manifestava nella mia malattia. A volte vinsi e altre persi, ma ciò che contava era che nonostante il mio handicap non ero solo. Capii che non ero stupido, ero solo diverso.

Io una carezza, lui la vita

Tra i tanti progetti che l’ITC Gattapone ha in programma, uno dei più importanti è senza dubbio il Progetto Comenius, partito nel mese di settembre 2013 e che durerà fino al giu-gno 2015. Di cosa parla e a chi è rivolto non può spiegarlo nes-suno meglio della professoressa Annalisa Nardelli che presiede la commissione del progetto. “Si tratta di un partenariato multi-laterale di cinque scuole prove-nienti da diversi paesi europei (Italia, Portogallo, Francia, Da-nimarca e Bel-gio, finanziato interamente

dall’Unione Europea. L’obiettivo è quello di lavorare sull’apprezzamento e la conoscenza della cultura degli altri paesi e del loro siste-ma scolastico, venendo in contatto con loro attraverso una serie di visite. Il filone che ci interessa è volto anche all’integrazione di tut-ti gli alunni, in particolare quelli con bisogni educativi speciali, cercando di capire come interpreta ogni sistema il concetto di “inclu-sione”. Un altro obiettivo portante è volto a finalizzare dei percorsi agli studenti che par-tecipano attivamente al progetto in modo tale che cresca in loro la consapevolezza di sé, l’autostima e la capacità di esprimere le proprie potenzialità anche in previsione della

vita adulta e dell’inserimento nel luogo del lavoro, attraverso laboratori come già avvenuto in questo primo anno”.Cosa avete programmato di recente?“Per conoscere meglio la nostra realtà e per creare dei doni si-gnificativi quando siamo andati all’estero (Belgio e Danimarca) i ragazzi hanno attivato dei labo-ratori artigianali e hanno quindi scoperto qual’è la ricchezza del nostro artigianato. Un espe-rienza ricchissima poi è stato

il laboratorio di fotografia s u l l ’a u t o r i -tratto, tradotto dall’inglese “Come mi vedo, come vorrei che gli altri mi vedessero”, con-dotto dalla fotografa Isabella Sannipoli. È stata inaugurata una mostra nella Biblioteca Spereliana con le foto degli studenti che sarà presente dal 24 Maggio al 7 Giugno. Inoltre una delegazione di studenti e insegnanti è da poco tornata dalla Danimarca dove è stata inaugurata la versione internazionale di que-sta mostra e dove abbiamo portato 5 nostre opere. Dal 5 al 10 ottobre poi le delegazioni degli altri paesi saranno accolte a Gubbio per la fase successiva del progetto”.

E al “Gattapone” procede a velespiegate il Progetto Comenius

SCUOLA Fino al 7 giugno alla Sperelliana una mostra con tutte le foto dei ragazzi

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anche tu!dimagrire

ANNALISA NARDELLI SPIEGA QUALI SONO LE PECULIARITÀ DELL’INIZIATIVA: “L’OBIETTIVO È QUELLO DI FAR INTERAGIRE CULTURE E MODI D’ESSERE DI PAESI DIFFERENTI, GRAZIE ANCHE ALL’AUSILIO DI SPECIFICI LABORATORI”. IN DANIMARCA L’ULTIMA TAPPA PRIMA DELL’ESTATE

di EMANUELE GRILLI

LA MOSTRA La locandina dell’evento

LA PAUSA Momenti danesiCOMITIVA Foto Eugubina

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MESSAGGIO ELETTORALE A PAGAMENTO

Meglio di così il 2014 della Società Balestrieri non poteva cominciare. Un trionfo vero e pro-prio ha salutato i tiratori di casa nel Palio dispu-tato in piazza Grande lo scorso 25 maggio, fune-stato in parte dalla piog-gia, ma non al punto da

impedire a Giuseppe Forti, per tutti Panfuria, di conquistare il primo successo dopo una lunga carriera sui banchi di tiro, fatta sempre di grande abnegazione e generosità. “Non potevo au-gurarci un vincitore migliore”, spiega il maestro d’armi Rodolfo Radicchi. Che s’è goduto, eccome, il sesto successo negli ultimi 7 palii, cioè da quando ha ricevuto il testimone da Giampiero Bicchielli. “Ma i meriti non sono i miei, piuttosto dei tanti bravi balestrieri che da qualche tempo stanno dimostrando un gra-do di competitività che ha pochi eguali nella nostra secolare storia. Stiamo assistendo a un ricambio generazionale, benché l’età media è ancora superiore ai 50 anni. I giovani stanno crescendo bene, come dimostra il secondo posto di An-drea Rueca. Ma in generale tutti stanno facendo bene. C’è un clima costruttivo e propositivo e questo aiuta a migliora-re giorno dopo giorno”.Il successo nel Palio è solo il primo tassello di un 2014 che si preannuncia davvero molto intenso. Già domeni-ca prossima, 8 giugno, per i balestrie-

ri eugubini è tempo di tornare sul banco: “Con Sansepolcro abbiamo deciso di istituire un nuovo torneo - spiega Radicchi - meno “uffi-ciale” rispetto al Palio (tireremo in borghese), ma che speriamo possa prendere piede nel tem-po. Si chiama BAI (Balestra Antica all’Italiana) e si snoderà su più giornate: la prima è in programma al nostro balipedio, poi saliremo a Sansepolcro e a seguire ci sarà una vera e propria finale con i migliori classificati delle due precedenti giornate. Non è escluso che strada facendo potremmo inglobare in que-sta competizione anche altre realtà, ma intanto quest’anno cominciamo senza allargare troppo l’orizzonte. Poi natural-mente il 14 agosto torneremo in piazza Grande per il Palio dei Quartieri, quindi a settembre salire a piazza di Berta per il Palio in terra biturgense”. In mezzo altre iniziative, come la mostra

espositiva Disegna il Palio che sempre domenica 8 giugno vedrà la premiazio-ne dei vincitori presso il balipedio. Tut-te iniziative che dimostrano la vitalità e la grande intraprendenza del sodali-zio guidato da Marcello Cerbella, cer-tamente felice di aver brindato al suo esordio nelle vesti di presidente con la straordinaria prestazione offerta nel Palio dello scorso 25 maggio. Chi ben comincia…

di ROBERTO BARBACCI

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FOTO DI GRUPPO I Balestrieri posano con Vittorio Baciotti, Salvatore Cardinale e la sig.ra Livia

Ormai sanno solo vincere: questi balestrieri sono davvero... Forti

TRADIZIONE Domenica 8 giugno al balipedio al via il torneo Balestra Antica all’Italiana

UN AUTENTICO TRIONFO TUTTO EUGUBINO HA FATTO DA SFONDO AL PRIMO SUCCESSO DI SEMPRE DEL VETERANO GIUSEPPE “PANFURIA” FORTI NEL PALIO DELLO SCORSO 25 MAGGIOIL MAESTRO D’ARMI RODOLFO RADICCHI ELOGIA IL GRUPPO: “STIAMO DIMOSTRANDO UNA CONTINUITÀ ECCEZIONALE E IL RICAMBIO GENERAZIONALE SI STA RIVELANDO PROFICUO”

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IL PALIO La festa di Giuseppe Forti MAESTRO D’ARMI Rodolfo Radicchi

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Dr. Vincenzo Aulicino

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Il ricordo dei defunti nel momento più solenne

Tra i tanti abusi che negli ultimi decenni in-festano la liturgia cattolica ce n’è uno che, col silenzio complice di molti pastori, risul-ta particolarmente deleterio per la fede e il vero bene delle anime. Ci riferiamo all’uso ormai generalizzato, purtroppo anche nella maggior parte delle nostre chiese eugubine, di ricordare i nomi dei defunti per cui ven-gono celebrate le messe di suffragio al mo-mento della cosiddetta preghiera dei fedeli (che, a dire la verità, dei “fedeli” proprio non è, visto che ci si limita a leggere quella presente nei foglietti distribuiti all’as-semblea e che contiene spesso concetti assolutamente estra-nei alla sana dottrina cattolica).La cosa è particolarmente grave in quanto lascia intendere che la preghiera di suffragio per le anime dei defunti sia qual-cosa da riservare alla comunità dei fedeli e non, come invece deve essere, al sacerdote durante la preghiera eucaristica (“il canone”, come si diceva quando esisteva una sola, cattolicissi-ma, forma di consacrazione dell’ostia). L’abuso è solo in parte attenuato dal fatto che sia comunque il sacerdote, al termine della preghiera dei fedeli, a ricordare i nomi dei defunti per cui viene celebrata la messa: rimane infatti che lo fa non durante il momento più solenne della liturgia, ma solo associando la sua voce a quella dell’assemblea.In questo modo, ed è qui l’aspetto deleterio per la fede, viene a snaturarsi completamente il valore sacrificale della messa. Per la dottrina cattolica infatti la messa è un sacrificio propi-ziatorio, che viene offerto per la salvezza delle anime dei fe-deli ancora vivi sulla terra e per quelle di coloro che stanno ancora purificandosi in purgatorio. Lo insegna chiaramente il Catechismo Romano quando afferma: “L’augusto sacrificio

della Messa non è soltanto un sacrificio di lode e di ringraziamento, né una semplice commemorazione di quello della Croce, ma un vero sacrificio propiziatorio, col quale ci rendiamo Dio placato e propizio. L’efficacia di questo sacrificio è tale da giovare non solo a chi l’offre e a chi lo riceve, ma a tutti i fe-deli che siano ancora vivi sulla terra, o che, essendo già morti nel Signore, non siano ancora completamente purificati. Perché è

certa tradizione apostolica che il sacrificio della Messa si offre utilmente anche per i morti, oltreché per i peccati, le pene, le soddisfazioni, le varie angustie e calamità dei vivi”.Perché allora riservare alla sola preghiera comune dei fedeli, e non al momento più solenne della messa, quando viene offerto al Padre il sacrificio propiziatorio, il ricordo specifico di alcuni cari defunti per cui viene celebrata la messa? Nelle preghiere eucaristiche, anche nel messale di Paolo VI, è espressamente riservato un momento in cui ricordare i defunti per nome. Per-ché non viene più fatto? Forse per quella “protestantizzazione” della Chiesa cattolica, più volte denunciata da Benedetto XVI? Nell’eresia protestante, infatti, la messa è solo il ricordo dell’ul-tima cena e non certo il rinnovarsi del sacrificio del Calvario che dona salvezza ai vivi e ai defunti. Basterebbe un interven-to chiaro del Vescovo per porre rimedio a questo gravissimo abuso, che finisce per snaturare il vero significato della messa cattolica. I defunti che stanno purificandosi in Purgatorio non hanno bisogno solo delle preghiere dei fedeli (cosa lodevole, per carità, ma non sufficiente), ma, soprattutto, del sacrificio propiziatorio di Cristo. È troppo chiedere al nostro Vescovo che, come previsto dal messale, vengano nominati durante la preghiera eucaristica?

LA ROCCA

a cura di LUIGI GIRLANDA

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LO SPORT EUGUBINO PLAUDE AGLI EXPLOIT DEL TALENTUOSO MOTOCICLISTA E DEL CAMPIONE ITALIANO DI KICKBOXING. IL PRIMO A VALLELUNGA È TORNATO SUL PODIO E PUNTA AL TITOLO NEL TROFEO BRIDGESTONE, IL SECONDO HA INFIAMMATO LA POLIVALENTE E SOGNA IN GRANDE

Fenomeni eugubini in azione. Non ci si stanca mai di incensarli, spe-cie quando tengono alto il nome e l’onore della città. Lorenzo Ci-piciani e Matteo Calzuola sono soltanto gli ultimi di una lunga se-rie. L’ultimo week-end ha riserva-to loro due autentiche imprese: il primo ha ritrovato la via del podio nella gara che di fatto ha inaugura-to la stagione del Trofeo Bridgesto-ne (la prima lo scorso 13 aprile era stata interrotta per l’incidente che

è costato la vita a Emanuele Cassani), il secondo ha trionfato davanti al folto pubblico della Polivalente nel Trofeo Città di Gubbio di kickboxing, confermandosi uno degli interpreti più forti della disciplina a livello nazionale e non solo (a maggio s’è riconfermato campione italiano dopo aver raggiunto gli ottavi nei mondiali disputati lo scorso dicembre).Cipiciani e Calzuola, insomma, sono la faccia bella e pulita dello sport eugubino che a piccoli passi sta riprendendo quo-ta anche fuori dai confini regionali. Per “Lollo” la gioia di aver conquistato il secondo posto nella prima gara del week-end di Vallelunga (e il giorno dopo s’è ripetuto chiudendo al quarto posto) è giustificata dalla grande attesa che s’era ormai pro-tratta da più di due anni. “È stato un week-end fantastico, lo aspettavo da tempo. Non pensavo di poter andare così forte, invece è successo e sapere di essere al secondo posto nella classifica generale a quasi metà del cammino (il campionato

si compone di 5 gare) è un’enorme soddisfazione. Mi ripaga di tanti sacrifici, miei e di tutti gli sponsor che continuano a credere in me (Colmef, Coprox Italia, CEB Im-pianti, Ottica Rossi e All Foods). Tra un mese si corre al Mugello in quella che da sempre è la mia pista preferita e ci arriverà con grandi aspettative e motivazioni”. E una voglia matta di dedicare un altro grande risultato al nipotino Ettore, piccolo ma già “grande” tifoso dello zio “Lollo”.Per Calzuola invece il battesimo davanti al pubblico eugubino non poteva essere migliore. Reduce dal trionfo di Genzano, dove s’è confermato per il secondo anno consecutivo cam-pione italiano, il lottatore classe 1984 ha superato lo sfidan-te Simone Concu prendendosi il meritato tributo dei propri sostenitori”. “È stato emozionante vivere una serata davanti a tanta gente venuta appositamente per sostenermi. Questi momenti ti ripagano di tanti sacrifici e sono contento del fat-to che molti eugubini si stiano avvicinando al nostro mondo. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo even-to, dagli sponsor agli amici che hanno dato una grande mano per allestire le strutture”. Nella notte della Polivalente nei sot-toclou tra gli altri sul ring è salito anche il 17enne eugubino Marco Mosca.

di ROBERTO BARBACCI

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Lorenzo Cipiciani

SPORT

CIPICIANI E CALZUOLASI PRENDONO LA RIBALTA

Matteo Calzuola

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VENERDÌ 20 GIUGNO 2014

Largo degli alberaiolie i caduti per la mafia

NUOVE INTITOLAZIONI PER VIE E PIAZZE

Una delibera adottata dal commissario straordinario Maria Luisa D’Ales-sandro alla vigilia della Festa dei Ceri prevede nuove intitolazioni per undici tra vie e piazze. Le denominazioni attingono qua e là a seconda delle richieste di singoli o gruppi di cittadini. Il commissario D’Alessan-dro ha deciso di battezzare strade, vicoli e piazzali nel centro storico e nell’immediata periferia. Spunta così largo degli Alberaioli, su richiesta del comitato cittadino che realizza da oltre trent’anni l’Albero di Natale più grande del mondo mutuando il nome dei volontari in un parallelo con i ceraioli. Il commissario ha individuato questo spazio nel quartiere di San Pietro, tra l’omonima piazza rionale e via Sabina Falcucci. Ufficiale la denominazione strada della Madonna del Sasso, già in uso popolare, per un incrocio lungo via Porta Romana zona Crocefisso. Si arriva quindi a una serie di vittime della mafia a cui il commissario D’Alessandro ha deciso di intolare alcuni luoghi: via Don Giuseppe Diana (incrocio di via Beniamino Ubaldi verso il centro commerciale I Tigli), Don Pino Puglisi (piazza tra via Veronese e via Palladio), via Rita Atria, via Giuseppe e Salvatore Asta, via Peppino Impastato, via Placido Rizzotto, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, via Libero Grassi, via Pio La Torre.

PILLOLE

CIAO GIANNI, MAESTRO DI TUTTI NOINon c’è giornalista eugubino che non abbia incrociato la sua stra-da. Sì, potrei ricordarne l’eugubino autentico amante della sua città quanto della sua famiglia, il ceraio-lo santantoniaro, l’uomo impegnato nella scuola e nell’associazionismo, l’appassionato di politica. Per me è

il giornalista, il mio mentore. Per noi tutti Gianfrancesco Ma-ria Chiocci, semplicemente Gianni, è il professore. È anche il direttore. “Tanto di quello che so fare l’ho imparato da te”, gli ho detto davanti al feretro a casa sua quando ancora non cre-devo che se n’era andato. Lunedì 19 maggio stavo a San Mari-no e l’amico direttore Giacomo Marinelli Andreoli, successore di Gianni a Trg-Rgm e mio predecessore nell’esperienza alla guida dell’emittente che oggi dirige autorevolmente, mi ha dato la bruttissima notizia. Da credente mi sono detto che Dio

avrà modo di condividere con lui... nuove notizie. Da uomo ho pensato, e penso ancora, che se faccio il giornalista lo devo a lui. Le prime passioni per la scrittura e per un microfono le condivisi con Gianni, non dimenticando che in assoluto per sapere come si dovesse fare bussai alla porta di casa di Pina Pizzichelli. Gianni ha subito capito quanto mi piacesse. Due caratteri forti il suo e il mio, ma anche nei confronti più duri ci ha uniti sempre l’amore per il giornalismo e per la possibilità di raccontare agli altri la vita quotidiana di una comunità. Giu-stamente Giacomo ha ricordato nella chiesa di San Giovanni, alle esequie, l’espressione indimenticabile “Come sei combi-nato?”, che Gianni diceva a turno quando doveva assegnare un compito. Eravamo combinati bene, perché rispondevamo con entusiasmo e coinvolgimento, trascinati proprio da lui. Oggi, caro Gianni, siamo combinati male. Perché non ci sei più e ci mancherai. Ciao professore, mio direttore.

Massimo Boccucci

Il sindaco è Di Bacco

ELEZIONI CCRR

Non solo i “grandi”: anche i ragazzi hanno il loro nuovo sindaco, scelto dall’assise formatasi dopo le elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale dei Ragazzi avvenute lo scorso 5 mag-gio. Si tratta di Francesco Di Bacco, alunno della 5a elementare “Aldo Moro”, che sarà accompagnato nel percorso dal vice-sindaco Alessandro Capannelli (sempre 5a “Aldo Moro”). Paola Bastianini è stata eletta presi-dente dell’assemblea consiliare. Sono stati in totale più di 1.500 gli alunni che hanno partecipato al voto. Il CCRR è presente a Gubbio dal 1994 ed ha portato avanti numerosi progetti.

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stirati sindacostiratisindaco.it

GRAZIE!ora vinciamoINSIEME

8 giugno - al ballottaggio VOTA

MESSAGGIO ELETTORALE A PAGAMENTO

15 Giorni - Numero 17 - 5 Giugno 2014

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