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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI PAGNACCO CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE CON PASTI CUCINATI IN LOCO PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI PLAINO E PASTI VEICOLATI PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIA DI PRIMO GRADO DEL CAPOLUOGO E PER I BAMBINI ISCRITTI AI CENTRI RICREATIVI ESTIVI ANNI SCOLASTICI 2015/2016 – CIG 6344430542. All. A): Menù All. B): Note al menù. All. C): Grammature. All. D): Tabelle di conversione crudo – cotto degli alimenti. All. E): Caratteristiche merceologiche dei principali prodotti alimentari da utilizzare nella preparazione dei pasti. All. F): DUVRI per scuole: infanzia di Plaino, primaria e secondaria di 1’ grado di Pagnacco

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REGIONE AUTONOMA

FRIULI VENEZIA GIULIA

PROVINCIA DI UDINE

COMUNE DI PAGNACCO

CAPITOLATO SPECIALE DI APPALTO PER IL SERVIZIO DI

RISTORAZIONE CON PASTI CUCINATI IN LOCO PER GLI

ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA DI PLAINO E PASTI

VEICOLATI PER GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA,

SECONDARIA DI PRIMO GRADO DEL CAPOLUOGO E PER I

BAMBINI ISCRITTI AI CENTRI RICREATIVI ESTIVI ANNI

SCOLASTICI 2015/2016 – CIG 6344430542.

All. A): Menù

All. B): Note al menù.

All. C): Grammature.

All. D): Tabelle di conversione crudo – cotto degli alimenti.

All. E): Caratteristiche merceologiche dei principali prodotti alimentari da utilizzare nella

preparazione dei pasti.

All. F): DUVRI per scuole: infanzia di Plaino, primaria e secondaria di 1’ grado di Pagnacco

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ART. 1 OGGETTO DELL’APPALTO

Il presente Capitolato ha per oggetto a) La produzione, il trasporto e la somministrazione giornaliera di pasti pronti per il consumo preparati in “legame caldo”, (pasti di tipologia “B”) destinati al servizio di ristorazione scolastica, con le modalità stabilite nei successivi articoli presso la scuola primaria sita in Pagnacco - Via Castellerio n. 5 e la scuola secondaria di 1° grado sita in Pagnacco - P.le Martiri della Foibe. Presso la scuola secondaria di primo grado si è provveduto all’acquisto di un cuoci-pasta per la preparazione in loco della pasta e del riso per la scuola secondaria. b) La produzione, il trasporto e la somministrazione giornaliera di pasti veicolati di tipologia “C” destinati ai Centri Ricreativi estivi per bambini da 6 ad 11 anni per il periodo giugno/luglio, riferito a ciascun anno di durata del contratto. I pasti di tipologia “C” dovranno essere comprensivi di tovagliolo, tovaglietta, posate, bicchieri e predisposti secondo il menù previsto; dovrà essere anche fornita acqua minerale naturale (500 cc utente). c) Il confezionamento dei pasti dei bambini della scuola dell’infanzia sita in Via Colugna, n. 87- fraz. Plaino, mediante l'utilizzo delle strutture ed attrezzature esistenti c/o la Scuola stessa, che l'Amministrazione mette a disposizione della ditta appaltatrice in comodato (pasti tipologia "A"). Si precisa che per pasti di tipologia "A", "B” e “C” ci si riferisce a quanto riportato nelle “Linee guida per le mense scolastiche” redatte dall’Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli”. La ditta dovrà provvedere alla fornitura di tutte le derrate alimentari necessarie alla realizzazione dei menù indicati dall’Amministrazione comunale, come indicato negli allegati A-menù, B-note al menù, C-grammature, D-conversione crudo – cotto, E-caratteristiche merceologiche degli alimenti per il servizio di refezione scolastica. L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di apportare modifiche ai quantitativi e alla tipologia dei pasti, ai menù, nonché quella di procedere all’accorpamento, alla variazione, all’aumento od alla diminuzione del numero delle mense terminali (e quindi del numero di sedi da rifornire) in conseguenza di possibili modificazioni dell’assetto strutturale ed operativo del servizio di ristorazione scolastica o di cause di forza maggiore. Occorrendo nel corso del servizio un aumento od una diminuzione dei pasti da produrre da parte della Ditta, la medesima è obbligata ad assoggettarvisi fino alla concorrenza di un quinto del prezzo di appalto, alle stesse condizioni del contratto. Al di la di questo limite il prezzo sarà oggetto di libero accordo tra le parti, fatta salva la facoltà del Comune di ricorrere ad altro appaltatore. Nell’ipotesi di variazione in diminuzione del numero dei pasti da produrre, qualora il numero complessivo dei pasti effettivamente erogati rispetto al numero presunto totale di pasti riportato nell’art. 3) risultasse tale da comportare una diminuzione del corrispettivo maggiore del c.d. “quinto d’obbligo”, verrà corrisposto alla Ditta aggiudicataria un indennizzo, pari al 10% dell’importo risultante dalla differenza tra l’importo di aggiudicazione decurtato dell’importo corrispondente al “quinto d’obbligo” e l’importo complessivo del corrispettivo effettivamente spettante alla ditta in base al numero dei pasti effettivamente prodotti.

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ART. 2 DURATA ED IMPORTO DELL’APPALTO

Il presente appalto avrà una durata a far data dal 15 settembre 2015 al 5 agosto 2016 (data presunta fine centri estivi). La durata di cui sopra si intende riferita all’ anno scolastico 2015/2016 ed al periodo di funzionamento del servizio di ristorazione scolastica durante l’anno scolastico. Il centro estivo è riferito all’anno 2016 ed è in funzione nei mesi di giugno e luglio e agosto. Al termine del contratto, che coincide con l’ultimo giorno del servizio di ristorazione per il centro vacanze estivo anno 2016, il contratto stesso scadrà di pieno diritto, senza necessità di disdetta o preavviso. L’importo complessivo dell’appalto, posto a base di gara, ammonta a presunti €. 135.984,30= (centotrentacinquemilanovecentottantaquattro/30=) I.V.A. esclusa, pari a €. 4,85= (quattro/85=) per pasto, IVA esclusa. L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di erogare la merenda di metà mattina anche ai bambini che non frequentano la mensa al prezzo di € 0,25 (IVA esclusa). A detto importo vanno aggiunti gli oneri per la sicurezza per un totale complessivo di €. 100,00 ( cento/00=) non soggetti a ribasso ai sensi del d. lgs. n. 81 del 09/04/2008 (vedasi Duvri allegato). L’offerta dovrà essere formulata indicando il prezzo offerto per singolo pasto, IVA esclusa, tenendo presente che tale prezzo comprende il costo per tutte le attività e le prestazioni poste a carico della Ditta dal presente capitolato e per tutte le attività aggiuntive che la Ditta proporrà in sede di offerta e sarà quindi tenuta a svolgere qualora risulti aggiudicataria della fornitura. Non sono ammesse offerte in aumento.

ART. 3 NUMERO PRESUNTO PASTI, SEDI E GIORNI DI SERVIZIO

Il numero dei pasti è stato calcolato, in via prudenziale, con riferimento al numero degli utenti (alunni e insegnanti) fruenti del servizio mensa nel corrente anno scolastico e suddivisi e quantificati come sottoindicato: SCUOLA DELL’INFANZIA DI PLAINO: per il periodo presunto: 15 settembre 2015 – 27 giugno 2016, per un numero medio di n. 60 pasti al giorno più spuntino di metà mattino e metà pomeriggio, per n. 5 giorni alla settimana; Totale presunto pasti per la durata appalto (a.s. 2015/2016): n. 10.722 SCUOLA PRIMARIA DEL CAPOLUOGO: per il periodo presunto: 15 settembre 2015 – 11 giugno 2016, per un numero medio di n. 62 pasti al giorno per n. 5 giorni alla settimana + spuntino di metà pomeriggio; Totale presunto pasti per la durata appalto (a.s. 2015/2016): n. 11.144 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DEL CAPOLUOGO: per il periodo presunto:15 settembre 2015 – 11 giugno 2016 per n. 3 giorni alla settimana per un numero medio di n. 49 pasti al giorno +spuntino di metà pomeriggio; Totale presunto pasti per la durata appalto (a.s. 2015/2016): n. 4.872 CENTRI RICREATIVI ESTIVI DEL CAPOLUOGO: per un numero medio di n. 32 pasti al

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giorno per n. 5 giorni alla settimana per n. 4 turni di n. 10 giorni effettivi cadauno nei mesi giugno,luglio e agosto. Totale presunto pasti: n. 1.300= TOTALE COMPLESSIVO PASTI PER A.S. 2015/16: N. 28.038

ART. 4 PROCEDURA E CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE

L’appalto verrà aggiudicato mediante asta pubblica, nel rispetto delle disposizioni di cui al D.lgs 163/2006 e successive modifiche che si applicano in virtù della lex specialis, a favore della Ditta che, avendo dichiarato di accettare tutte le condizioni del capitolato speciale, essendosi impegnata ad eseguire tutti i servizi previsti dal medesimo, avendo presentato regolare domanda e risultando in possesso di tutti i requisiti di ammissione alla gara, avrà presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83, del D.Lgs. 163/2006 e succ. mod., determinata in base ai seguenti elementi: - AREA QUALITA’: PUNTI 70/100 - AREA PREZZO: PUNTI 30/100 VALUTAZIONE TECNICA: Punti Tot. 70 Da effettuarsi sulla base del Progetto Organizzativo/ offerta Tecnico- qualitativa e progetto organizzativo /offerta tecnico quantitativa e della documentazione che le Ditte riterranno opportuno allegare, a complemento dell’allegato H) che dovrà essere compilato a pena di esclusione dalla gara, secondo i criteri che vengono di seguito elencati, che porteranno ad attribuire un punteggio massimo pari al 70% del punteggio complessivo (e pertanto punti 70 su 100) ad insindacabile giudizio dell’apposita commissione di gara. PROGETTO INERENTE L’APPALTO, NONCHÉ MODALITÀ ORGANIZZATIVE GESTIONALI E PRODUTTIVE PREVISTE PER LA CONDUZIONE DELL’APPALTO CRITERIO QUALITATIVO: max punti 70 I parametri qualitativi che saranno presi in considerazione, ai fini dell’assegnazione del relativo punteggio, sono i seguenti: I soggetti dovranno presentare un progetto organizzativo nel quale dovranno essere esplicitati le modalità e i criteri con i quali si intende organizzare il servizio, nonché I miglioramenti relativi alla qualità del servizio stesso; in base ai suddetti contenuti verrà attribuito il punteggio secondo i sub criteri indicati nella tabella sottostante. Progetto organizzativo del servizio: 45 punti Piano della qualità del servizio: 25 punti Totale 70 punti

Contenuto dei sub elementi

Criteri di valutazione

So

tto

pu

nte

gg

io

Formato facciate

Pu

nte

gg

io m

ax

1.1 Gestione delle forniture per il centro di cottura e per la

scuola dell’Infanzia con riferimento al menù allegato al

capitolato

5

2 A4

+ tabelle 1 45

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Progetto organizzativo del

servizio

1.2 Piano organizzativo del personale nella gestione del

processo di produzione e somministrazione dei pasti nel

plesso di somministrazione presso le Scuole dell'Infanzia,

Primaria e Secondaria di Primo grado

18

3 A4

+ tabelle

2, 3 e 4

1.3 Caratteristiche del centro di cottura e piano

organizzativo nella gestione del trasporto del pasto

veicolato per le scuole Primaria e Secondaria di Primo

grado di Pagnacco: max 12 punti

12 3 A4

1.4 Attrezzature obbligatorie ed accessorie che la Ditta

intende mettere a disposizione per l’espletamento del

servizio

10

2 A4

+ schede

tecniche

Contenuto dei sub elementi

Criteri di valutazione

So

tto

pu

nte

gg

io

Formato facciate

Pu

nte

gg

io m

ax

Piano della qualità del servizio

2.1 Qualità delle materie prime

10

tabella 5

+ schede

tecniche

25

2.2 Certificazioni

4

tabella 6

+ certificazioni

2.3 Campionamenti analisi

5

1 A4

+ tabella 7

2.4 Educazione alimentare

4

2 A4

+ tabella 8

2.5 Trasmissione del menù

2

1 A4

+ tabella 9

1. PROGETTO ORGANIZZATIVO DEL SERVIZIO: max punti 45

1.1 Gestione delle forniture per il centro di cottura e per la scuola dell’Infanzia con riferimento al menù allegato al capitolato: max 5 punti.

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Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà presa in considerazione la gestione delle forniture e degli acquisti delle materie prime per i centri di cottura con riferimento al menù allegato al capitolato. I parametri presi in esame saranno i seguenti: indicazione dei fornitori, criteri generali di controllo dei fornitori, criteri di controllo delle forniture, calendario di approvvigionamento delle forniture presso la scuola dell'Infanzia di Plaino. Il calendario di consegna delle materie prime dovrà essere calibrato in riferimento al menù allegato con l'obiettivo di minimizzare i tempi di stoccaggio delle materie prime presso la cucina comunale. 1.2 Piano organizzativo del personale nella gestione del processo di produzione e somministrazione dei pasti nel plesso di somministrazione presso le Scuole dell'Infanzia , Primaria e Secondaria di Primo grado: max 18 punti. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà presa in considerazione l’organizzazione della fase di preparazione, produzione e somministrazione dei pasti per gli utenti delle scuole, con particolare riguardo alla compilazione delle attività svolte dal personale addetto presso le diverse realtà. In fase di distribuzione il criterio di produttività, inteso come rapporto numerico tra i pasti distribuiti ed il personale impiegato, non dovrà essere inferiore a 1 addetto ogni 40 utenti con l’impiego dell’unità successiva al raggiungimento di ulteriori 10 utenti. I parametri che saranno presi in esame saranno i seguenti: il numero, la qualifica ed il monte ore settimanale del personale impiegato presso ogni plesso di produzione e/o distribuzione. 1.3 Caratteristiche del centro di cottura e piano organizzativo nella gestione del trasporto del pasto veicolato per le scuole Primaria e Secondaria di Primo grado di Pagnacco: max 14 punti. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà presa in considerazione la documentazione tecnica presentata dalla ditta, che dovrà illustrare (in modo chiaro e completo, ancorché sintetico) le modalità di svolgimento delle fasi di trasporto del pasto, presso i refettori delle scuole primaria e secondaria di I grado: si richiede l’organizzazione della fase di trasporto dal centro cottura ai rispettivi refettori specificando le modalità atte a garantire la sicurezza igienica e la qualità organolettica dei pasti veicolati, soprattutto in ordine al mantenimento della temperatura dei cibi cotti durante il trasporto a + 60°C e dei cibi freddi a temperatura inferiore a +10°C, la tempistica relativa alla consegna dei pasti e alle modalità di gestione della pulizia e del riassetto locali. I parametri presi in esame saranno i seguenti: la disponibilità, per tutta la durata contrattuale, di un proprio centro cottura autorizzato dalla competente ASS alla veicolazione dei pasti per provvedere alla preparazione dei pasti veicolati della scuola Primaria e Secondaria di primo grado di Pagnacco, idoneo per dimensionamento, caratteristiche e livello tecnologico, la distanza dalla sede di esecuzione del servizio, il piano dei trasporti evidenziando percorsi, orari e tempi di percorrenza, l'indicazione sulla proprietà dei mezzi e caratteristiche dei contenitori. 1.4 Attrezzature obbligatorie ed accessorie che la Ditta intende mettere a disposizione per l’espletamento del servizio: max 8 punti. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà presa in considerazione l'elenco delle attrezzature obbligatorie ed accessorie proposte per lo svolgimento del servizio di ristorazione scolastica presso il centro cottura della scuola dell’Infanzia ed i refettori della scuola Primaria e Secondaria. La ditta deve provvedere, obbligatoriamente, alla fornitura ed installazione della seguente attrezzatura:

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Presso la scuola dell’Infanzia: n. 1 centrifuga manuale da 20 litri; n. 1 mixer; n. 1·caraffa termica con coperchio da 2 litri. I parametri che saranno presi in esame saranno i seguenti: qualità tecnologica delle attrezzature obbligatoriamente da fornire, eventuali altre attrezzature non obbligatorie per il miglioramento del servizio. In entrambi i casi verrà data particolare attenzione alle caratteristiche tecniche, funzionali (compatibilità con impiantistica e certificazioni esistenti) ed al livello di contenimento energetico. 2. PIANO DELLA QUALITA’ DEL SERVIZIO: max punti 25.

2.1. Qualità delle materie prime: max punti 10. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà preso in considerazione l'impiego di prodotti con caratteristiche superiori a quanto previsto da capitolato. I parametri che saranno presi in esame saranno i seguenti: l’impiego di prodotti con caratteristiche merceologiche superiori rispetto a quanto previsto dall’allegato E del capitolato (prodotti tipici ai sensi del regolamento (CE) 510/06 o tradizionali secondo le disposizioni previste dal decreto del Ministero per le politiche agricole 8.9.1999 n° 350 o a marchio AQuA ("Agricoltura Ambiente Qualità”) secondo le disposizioni previste dalla legge regionale FVG n° 21/2002) che la Ditta si impegna a utilizzare in luogo di quelli convenzionali per tutta la durata dell’appalto. 2.2. Certificazioni di qualità: max punti 4. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verrà preso in considerazione il possesso della ditta dei certificati di qualità. I parametri che saranno presi in esame saranno i seguenti: possesso dei certificati: Certificazione ISO 22000 Sicurezza Alimentare, Certificazione ISO 14001 Gestione ambientale, Certificazione OHSAS 18001 - Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori, Certificazione SA8000 - Sistema di Gestione della Responsabilità Sociale. 2.3. Campionamenti analisi: max punti 5. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verranno prese in considerazione le ulteriori analisi di laboratorio, oltre a quelle minime fissate dal Capitolato (dieci campionature e/o tamponi sulle materie prime o sul prodotto finito o su attrezzature, utensili, superfici, contenitori utilizzati per il trasporto o altro materiale in uso, per analisi microbiologiche, merceologiche o fisico-chimiche, da effettuarsi presso laboratori accreditati), che la Ditta si impegna ad eseguire ogni anno. La procedura di campionamento verrà concordata con l’Amministrazione comunale secondo quanto indicato all’art. 15 del capitolato. 2.4. Educazione alimentare: max 4 punti. Ai fini dell’attribuzione del punteggio verranno prese in considerazione le iniziative di cui si intende proporre la realizzazione in materia di educazione alimentare rivolte all’utenza scolastica (alunni e relative famiglie, docenti), in accordo e collaborazione con il Comune, l’Azienda per i servizi Sanitari e le Scuole (campagne informative, giornate di animazione, pubblicazioni divulgative, ecc.) e i progetti rivolti a migliorare la qualità/presentazione dei pasti offerti e/o le caratteristiche di convivialità della mensa scolastica. I parametri che saranno presi in esame saranno i seguenti: iniziative proposte in materia di educazione alimentare e di miglioramento della qualità/presentazione dei pasti offerti. 2.5. Trasmissione del menù: max punti 2.

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Ai fini dell’attribuzione del punteggio verranno prese in considerazione le procedure adottate dalla Ditta per la verifica da parte dell’Amministrazione comunale delle scelte discrezionali di applicazione del menù operate dalla Ditta (es. rispetto della variazione di verdure e ortaggi, alternanza delle preparazioni opzionali, ecc.). I parametri che saranno presi in esame saranno i seguenti: procedura adottata per la comunicazione all’utenza delle scelte discrezionali applicate al menù generico. VALUTAZIONE ECONOMICA (PREZZO): Punti Tot. 30 da confrontarsi in base all’offerta complessiva (scheda offerta economica modello 5, e derivante dalla somma dell’importo relativo ai pasti di refezione scolastica e centri vacanze). Non sono ammesse alla gara offerte di importo pari o superiori al prezzo fissato a base d’asta. Al prezzo più basso sarà attribuito un punteggio pari al 30% del punteggio massimo complessivo (e pertanto punti 30 su 100). Agli altri prezzi verrà assegnato un punteggio decrescente in ordine inversamente proporzionale, secondo la seguente formula: punteggio da attribuire = 30 x prezzo della minore offerta _________________________ prezzo dell'offerta considerata L’appalto sarà aggiudicato alla Ditta che avrà ottenuto il punteggio complessivo più elevato. A parità di punteggio sarà preferita la Ditta che avrà ottenuto il punteggio maggiore nell’area qualità. L’Amministrazione potrà procedere all’aggiudicazione anche nel caso in cui fosse pervenuta solo un’offerta, purchè valida. La Commissione di gara, il giorno 31 agosto 2015 alle ore 9 procederà all’apertura dei plichi pervenuti nei termini prescritti ed alla immediata verifica circa il possesso dei requisiti generali dei concorrenti al fine della loro ammissione alla gara. La Commissione giudicatrice, nel corso della prima seduta verificherà la correttezza formale dei plichi pervenuti e delle buste in essi contenute (termini di arrivo – integrità dei plichi - presenza di tutte le buste, presenza indicazioni prescritte). Durante le sedute pubbliche è consentita la partecipazione ai legali rappresentati delle ditte concorrenti o a persone da questi formalmente incaricate e munite di documento di identità valido. La Commissione nella prima seduta pubblica provvederà all’apertura della busta “1” contenente la documentazione amministrativa e procederà a verificare la correttezza della documentazione presentata dai concorrenti. Nella medesima seduta pubblica la Commissione proseguirà con l’apertura della busta “2” contenente il Progetto organizzativo-Offerta qualitativa delle offerte ammesse, al fine

di effettuare un semplice controllo preliminare degli atti inviati, verificandone la

completezza e l’avvenuta sottoscrizione.

Le eventuali mancanze o imperfezioni non rientranti nelle fattispecie previste nell’articolo 46 c.1 bis del Codice sono da considerarsi sanabili. La Commissione chiederà conto di tali mancanze al concorrente con precisa comunicazione inviata via fax o pec, cui il concorrente dovrà rispondere positivamente attraverso i medesimi mezzi, entro termine perentorio che verrà indicato nella comunicazione pena l’esclusione. Al termine della seduta pubblica la busta 2 del Progetto organizzativo-Offerta qualitativa e le buste 3 e 4 rispettivamente progetto organizzativo – offerta quantitativa e offerta

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economica verranno inserite in tre distinti plichi, che saranno controfirmati sui lembi di chiusura dai componenti della Commissione. I lavori della Commissione proseguiranno in seduta/e riservate per la valutazione dei Progetto organizzativo-offerta qualitativa (busta 2) e l’attribuzione dei punteggi come indicati al precedente art. 10. La Commissione procederà, in seduta pubblica, all’apertura della busta 3 contenente il Progetto organizzativo – quantitativo delle offerte ammesse per attribuzione dei punteggi come indicati nell’art. 10. Terminato l’esame la Commissione redigerà un “QUADRO RIEPILOGATIVO”, dal quale risultano i punteggi assegnati ad ogni singolo concorrente. La Commissione di gara, dopo aver riconvocato via fax o telefonicamente i concorrenti ammessi, procede in seduta pubblica a dare informazione in merito ad avvenute esclusioni dalla procedura per:

- mancata o insufficiente risposta alle richieste di sanare mancanze o imperfezioni evidenziatesi durante la prima seduta pubblica entro i termini perentori indicati nella singola richiesta;

- reperimento all’interno delle “buste 2 e 3” di elementi idonei ad anticipare alla Commissione la conoscenza dei prezzi offerti;

Quindi passa alla lettura del quadro riepilogativo dal quale risultano i punteggi assegnati ad ogni singolo concorrente per il progetto organizzativo-offerta qualitativa (busta 2) e per il progetto organizzativo- offerta quantitativa (busta 3) e successivamente si procede all’apertura della busta 4 “ offerta economica” presentate. La Commissione provvederà quindi ad assegnare il punteggio prezzo come indicato dal precedente art. 9 e alla sommatoria del punteggio prezzo col punteggio qualità per ciascuna offerta, stilando una graduatoria finale. Il concorrente che avrà ottenuto il punteggio totale più elevato, sarà l’aggiudicatario provvisorio. In caso di parità di punteggio fra i concorrenti aggiudicatari il servizio verrà aggiudicato provvisoriamente al concorrente che avrà riportato il maggior punteggio qualità.

ART. 5 ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO

Per l’espletamento del servizio oggetto del presente capitolato, la Ditta dovrà impegnarsi ad avere a disposizione un centro di produzione, per la preparazione dei pasti delle scuole primaria e secondaria di I grado, di cui la stessa abbia piena disponibilità per il 15 settembre 2015 e per tutto il periodo di durata dell’appalto di un centro cottura per la preparazione dei pasti veicolati destinati agli utenti delle scuola primaria e secondaria di primo grado di Pagnacco. Tuttavia le ditte concorrenti devono dimostrare di poter materialmente possedere tale requisito alla data del 1 settembre 2015 dietro dimostrazione di idonea documentazione (contratto di acquisto, di locazione ecc..) a garanzia dell’effettiva disponibilità dei locali per il centro cottura. Nel caso in cui la ditta aggiudicataria non possa dimostrare di avere a disposizione il centro cottura alla data del 1 settembre l’Ente provvederà ad incamerare la cauzione ed a comunicare all’AVCP che la ditta non ha ottemperato agli obblighi di gara e il servizio verrà affidato alla seconda classificata. Per la preparazione dei pasti per gli utenti della scuola dell’infanzia verranno messi a disposizione dall’Amministrazione i locali siti in Via Colugna, n. 87- fraz. Plaino. I centri di produzione dovranno essere muniti dell’autorizzazione sanitaria prevista dal D.P.R. 327/80 e le sue caratteristiche tecniche ed organizzative, come illustrate e

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precisate nella relazione tecnica presentata in sede di offerta, dovranno essere mantenute per tutto il periodo di durata del contratto. L’Amministrazione si impegna a fornire alla ditta aggiudicataria tutta la sua assistenza e collaborazione per l’ottenimento e/o mantenimento delle autorizzazioni necessarie, come pure dei relativi rinnovi, sottoscrivendo, all’occorrenza e unitamente all’Ente, le istanze richieste dalle norme in materia.

ART. 6 DESIGNAZIONE RESPONSABILE DEL SERVIZIO

La ditta curerà i rapporti con l'Amministrazione Comunale tramite un responsabile con titolo di studio e professionalità tali da consentire la valutazione igienico – sanitaria e dietetica del servizio, in possesso di esperienza come direttore di un servizio nel settore della ristorazione scolastica di dimensioni o consistenza pari a quello oggetto del servizio richiesto; il nominativo sarà comunicato per iscritto all’Amministrazione comunale prima dell’avvio del servizio. Il Responsabile del servizio dovrà:

• mantenere un contatto costante con l'Amministrazione comunale per il controllo dell’andamento del servizio;

• mantenere i rapporti con la Commissione Mensa, le autorità sanitarie ed eventuali altri soggetti incaricati del controllo tecnico ispettivo;

• assicurare la propria presenza almeno due volte al mese presso i centri di cottura ed i plessi terminali, firmando l’avvenuto sopralluogo mediante compilazione di apposito registro conservato in loco e presentando mensilmente una relazione all’Amministrazione sull’andamento del servizio;

• essere sempre reperibile dall'Amministrazione comunale durante la fascia oraria coincidente con l’orario scolastico mattutino fino al termine del ciclo di erogazione del servizio.

ART. 7 PERSONALE ADDETTO

Dovrà essere assegnato al servizio personale adeguato alle esigenze dello stesso in termini di capacità e formazione professionale ed in termini di requisiti igienico - sanitari previsti dalla vigente normativa. Il livello contrattuale delle unità addette deve essere quello proposto in sede di gara e non potrà essere inferiore a quello attualmente operante e di seguito riportato per ogni plesso scolastico: - PLAINO: n. 1 cuoca 4° livello per 6.5 ore/die, n. 1 aiuto cuoca 5° livello per 5 ore/die; - PRIMARIA PAGNACCO: n. 1 addetta servizi mensa 6° livello per 3 ore/die . - SECONDARIA PAGNACCO: n. 2 addette servizi mensa 6° livello per complessivi 5.5 ore/die. Il monte ore complessivo del personale dovrà essere rispettato pena rescissione del contratto. La ditta aggiudicatrice è tenuta ad assorbire il personale presente nel rispetto del Contratto Collettivo di categoria del settore Turismo. L’Appaltatore è tenuto a trasmettere all'Amministrazione Comunale l'elenco nominativo del personale addetto al servizio, con relativa mansione, diviso per sede di lavoro o funzione (centro di cottura, mensa e refezione scolastica, eventualmente addetti al trasporto) e ad aggiornarlo periodicamente in funzione dei mutamenti intervenuti nel corso del tempo. All’Appaltatore compete la gestione e l'organizzazione del personale di cui sopra.

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L’Appaltatore deve garantire lo svolgimento di corsi di addestramento a tutto il personale impiegato presso le strutture al fine di renderlo edotto circa le circostanze, le modalità, gli standard di qualità previsti nel presente Capitolato e le modalità con le quali l’Impresa intende applicarli. Tali corsi devono essere finalizzati all’ottemperanza di quanto previsto dal D. lgs. 626/94, dal Regolamento CE 852/2004 e dalla legge regionale 21/2005 art. 5 e dalla nota prot. 9916/2008. Ai corsi potrà partecipare anche l'Amministrazione Comunale attraverso propri incaricati. A tale scopo l’Appaltatore informerà, con congruo anticipo, l'Amministrazione Comunale circa il giorno e il luogo in cui si terranno i corsi. Gli addetti alla distribuzione dei pasti devono costituire un punto di riferimento stabile per gli utenti del servizio mensa. Per ogni refettorio deve essere garantito sempre un numero adeguato di addetti alla distribuzione, comunque non inferiore ad un addetto ogni 40 utenti con l’impiego dell’unità successiva al raggiungimento di ulteriori 10 utenze. Le eventuali assenze devono essere immediatamente reintegrate per mantenere giornalmente invariato il rapporto operatore/pasti distribuiti. L’Appaltatore dovrà fornire a tutto il personale indumenti di lavoro come prescritto dalle norme vigenti in materia di igiene, da indossare durante le ore di servizio unitamente ai dispositivi di protezione individuale previsti dalla vigente normativa. Dovranno essere utilizzati indumenti distinti per i processi di produzione dei pasti, per la distribuzione dei pasti e per i lavori di pulizia e sanificazione, in conformità con quanto disposto dall’art. 42 del D. P. R. n. 327/1980.

ART. 8 CARATTERISTICHE DELLE MATERIE PRIME

I pasti dovranno essere confezionati in base ai requisiti previsti dal Regolamento CEE n. 852/2004 ed alle norme di buona tecnica; secondo i menù, le note al menù, le grammature, la tabella di conversione crudo/cotto e le caratteristiche merceologiche degli alimenti specificati negli allegati sub A), B), C), D) ed E). Per tutte le scuole dovranno essere forniti i seguenti prodotti di provenienza biologica:

• Pasta

• Riso

• Pane

• Uova

• Pelati

• Ortaggi (tutti i tipi, fresco o surgelati)

• Legumi (tutti i tipi, fresco o surgelati)

• Frutta (tutti i tipi)

• Yogurt

• Latte

• Olio di Oliva Extravergine

• Aceto mele

• Fette biscottate non zuccherate

• Biscotti

• Infusi (rosa canina, camomilla, melissa, menta, tè) Inoltre per le Scuole dovranno essere forniti i seguenti prodotti tipici o tradizionali:

• formaggio Montasio

• prosciutto San Daniele Le caratteristiche merceologiche dei prodotti biologici, tipici e tradizionali previsti per la preparazione dei menù sono indicati nell’allegato E).

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La percentuale dei prodotti biologici, tipici o tradizionali utilizzati dovrà comunque essere superiore al 60% del totale e dovrà garantire la prevalenza di prodotti provenienti da coltivazioni e da trasformazioni biologiche, certificate ai sensi del Regolamento CEE n° 2092/1991 del Consiglio del 24/06/91 e del regolamento (CEE) n. 834/2007 del Consiglio del 28.06.2007 e successive modificazioni del Regolamento (CE) n° 1804/1999 del Consiglio del 19/01/1999 o dichiarati tipici con appositi decreti ministeriali o dichiarati tradizionali ai sensi del Regolamento approvato con decreto del Ministero per le politiche agricole 08/09/1999 n° 350. E’ da intendersi prodotto tipico quello dichiarato tale con apposito decreto ministeriale. E’ da intendersi prodotto tradizionale quello dichiarato tale ai sensi del regolamento approvato con decreto del Ministero per le politiche agricole 08.09.1999 n. 350. E’ causa automatica di esclusione dalla gara la mancata presentazione da parte del concorrente della dichiarazione di capacità di fornire prodotti biologici, tipici o tradizionali in percentuale superiore a quella prevista dall’art. 2 della L.R. 08.08.2000 n. 15 e cioè in misura superiore al 60% del totale delle derrate necessarie per la produzione dei pasti di cui all’allegata E). Il concorrente dovrà altresì presentare a pena di esclusione dalla procedura una ulteriore dichiarazione attestante che nell’ambito della percentuale di prodotti biologici previsti dalla LR. 8.8. 2000 n. 15 (superiore al 60% del totale) almeno il 40% proverrà da aziende singole o associate con sede operativa o Unità Tecnica Economica nella Regione Friuli Venezia Giulia. Tutti i prodotti biologici utilizzati dovranno essere all’origine in confezioni sigillate, non manomissibili, munite di apposita etichettatura conforme a quanto previsto dalla normativa in materia. In particolare sulle etichette delle confezioni dovranno apparire queste diciture ed informazioni obbligatorie:

• da agricoltura biologica – regime di controllo CEE;

• norme dell’organismo di controllo ed estremi dell’autorizzazione ministeriale;

• sigla dell’organismo di controllo e codice del produttore. La ditta appaltatrice deve acquisire dai propri fornitori e rendere disponibili all’Amministrazione Comunale quando questa ne faccia richiesta, idonea certificazione e/o documentazione nelle quali sia attestata la conformità delle derrate alle caratteristiche merceologiche e qualitative di cui sopra. La suddetta certificazione e documentazione deve essere idonea: - a comprovare la rispondenza del prodotto alla qualità dichiarata dal produttore, dal fornitore della Ditta o dalla Ditta stessa e a quella prevista dal presente capitolato e dai suoi allegati; - a consentire la rintracciabilità del prodotto (cioè ad individuare ed identificare tutte le fasi di produzione/lavorazione/distribuzione del prodotto dall’origine al momento della consegna dei pasti alle mense scolastiche terminali); - a dimostrare l’avvenuta applicazione del sistema di autocontrollo igienico in tutte le fasi del ciclo produttivo e distributivo fino al momento della consegna alla Ditta appaltatrice; - a dimostrare l’assenza fra i componenti delle derrate di organismi geneticamente modificati. E’ vietato l’impiego o la consegna di derrate alimentari contenenti ingredienti derivati da organismi geneticamente modificati. In riferimento ai Regolamenti CEE 49/2000 e 50/2000, non potranno essere impiegati alimenti che riportano in etichetta l’indicazione “Contiene OGM”, mentre l’Appaltatore dovrà rivolgere l’attenzione a prodotti alimentari presenti sul mercato con l’indicazione in etichetta “Non contiene OGM” (prodotti alimentari privi di geni o proteine modificati). I cibi saranno confezionati esclusivamente presso il centro di cottura della Ditta e la cucina della scuola dell’Infanzia di Plaino e distribuiti in giornata con l’eccezione di

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arrosti, brasato, lonza che potranno essere cotti il giorno precedente il consumo previo l’impiego di abbattitore di temperatura. E’ vietato l’uso di prodotti di IV e V gamma, semilavorati deperibili preaffettati/pronti da cuocere e/o con pre-impanatura di tipo industriale. E’ vietato l’uso di dadi ed estratti di qualsiasi qualità.

ART. 9 PRENOTAZIONE DEI PASTI

Il numero dei pasti indicato nell'art. 3 del presente capitolato è da intendersi a titolo indicativo. La fornitura dei pasti deve essere effettuata giornalmente in riferimento alle presenze effettive di utenti risultante dal numero dei buoni pasto presentati dagli alunni al responsabile incaricato della raccolta. Tale numero deve essere comunicato entro le ore 9.00 telefonicamente dalle singole scuole direttamente al centro di cottura. La comunicazione deve essere effettuata dalle persone autorizzate dall'Amministrazione comunale o dall'Autorità scolastica e la ditta appaltatrice deve indicare i nominativi del personale autorizzato al ricevimento della prenotazione stessa. Nessuna prenotazione può essere accettata se effettuata da personale non autorizzato.

ART. 10 DIETE SPECIALI

Il centro di cottura deve avere la possibilità di preparare diete "speciali", cioè diverse da quelle fornite comunemente, e che rispondano di volta in volta alle particolari esigenze degli utenti. La dieta speciale seguirà, ove sia possibile reperire sul mercato analoghe derrate sostitutive, il menù previsto dall’allegato sub A) (es. pasta senza glutine per celiaci, pesce dorato al forno con pane privo di glutine, ecc.). Inoltre deve essere sempre previsto, oltre al menù del giorno, un menù dietetico generale (fino ad un massimo del 10% dei pasti della refezione scolastica) così composto:

• 1° piatto: pasta o riso in bianco (condito con olio di oliva extra vergine);

• 2° piatto: formaggi (parmigiano, ricotta, mozzarelle) od, in alternativa, carni bianche al vapore, con verdura cruda, lessata o stufata, condita con olio crudo ed eventualmente limone.

Il menù dietetico su semplice ordinazione può anche essere richiesto in caso di indisposizione temporanea, per un massimo di tre giorni consecutivi. Le diete speciali sono destinate a:

• soggetti affetti da allergie od intolleranze alimentari, siano esse singole o multiple, e da favismo;

• soggetti obesi;

• soggetti diabetici;

• soggetti affetti da particolari malattie metaboliche che necessitano, a scopo terapeutico, dell'esclusione di particolari alimenti (fenilchetonuria, glicogenosi, ecc.).

La necessità della dieta speciale deve essere obbligatoriamente comprovata da certificato medico, da far pervenire esclusivamente all’Ufficio comunale competente che lo trasmetterà all’A.S.S., dopodiché provvederà ad informare l’Appaltatore (si declina ogni responsabilità per documentazione consegnata direttamente al personale delle Scuole o dell’Appaltatore).

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L’Appaltatore deve inoltre garantire l’erogazione di menù compatibili con le scelte religiose. Agli utenti che faranno richiesta in tal senso, sono applicabili il menù e le tabelle dietetiche previste per l’utenza in generale, con le sostituzioni indicate nei casi specifici dagli interessati ed approvate dall’Amministrazione comunale. La documentazione relativa alle variazioni dei menù legate ad esigenze sanitarie e religiose sarà richiesta esclusivamente per ragione di servizio e mantenuta riservata ai sensi della vigente normativa sulla privacy. I pasti delle diete speciali dovranno essere confezionati in monoporzioni termosaldate a caldo e personalizzate, idonee a mantenere le temperature previste dalla vigente legge in materia.

ART. 11 TRASPORTO DEI PASTI

Il trasporto dei pasti deve essere eseguito nel rispetto delle seguenti regole: a) deve essere effettuato con mezzi e personale idonei; b) le temperature di conservazione degli alimenti dovranno essere quelle previste dall'art. 31 del DPR 327/80; è pertanto necessario che gli alimenti siano trasportati in contenitori adeguati e perfettamente idonei a tale scopo; c) i mezzi di trasporto devono rispondere ai requisiti di cui agli artt. 43 e 47 del DPR 327/80; d) la Ditta aggiudicataria appaltatrice dovrà organizzare la produzione ed il trasporto dei pasti in modo che il tempo intercorrente tra il momento finale della loro produzione nel centro di cottura e quello del loro consumo nella mensa scolastica sia il più possibile ridotto e tale da consentire il mantenimento delle temperature di legge e l'appetibilità del cibo, non superando comunque il tempo di 1,5 ora (una ora e 30 minuti) tra la fine del confezionamento e l’inizio della distribuzione per il servizio; e) la Ditta aggiudicataria si impegna ad utilizzare sistemi di mantenimento della temperatura coerenti con le possibilità offerte dallo sviluppo delle tecnologie nel settore; f) il trasporto verrà effettuato in tempi tali da consentire il regolare inizio dei servizi di mensa e refezione all'ora stabilita dalle autorità scolastiche e comunicata dall’Amministrazione comunale. Ove si verificassero modificazioni dell'orario di inizio della ristorazione in corso d'anno scolastico verrà data tempestiva comunicazione alla Ditta aggiudicataria che sarà tenuta ad adeguare la sua organizzazione ai nuovi orari. La Ditta aggiudicataria è altresì tenuta a consegnare i pasti non più di 15 minuti prima dell'orario di inizio della refezione stabilito nella scuola; g) la Ditta aggiudicataria provvederà alla cottura dei primi piatti per gli alunni della sc. secondaria di 1^ grado usufruendo del cuoci-pasta esistente nel locale-refettorio e la consegna del pasto veicolato, stante il tempo necessario alla cottura dei primi piatti, potrà essere dilazionata di 15 minuti (ovvero non più di 30 minuti prima dell’orario di inizio della refezione stabilito nella scuola).

ART. 12 DISTRIBUZIONE DEI PASTI

L’Appaltatore dovrà provvedere con proprio personale nelle tre sedi di refezione all’apparecchiamento dei tavolini, al porzionamento ed alla distribuzione delle vivande nelle sedi di refezione, a compiti di assistenza alla consumazione del pasto in funzione di supporto collaborativo all’esistente organizzazione scolastica, allo sparecchiamento dei tavolini, al lavaggio dei piatti e delle stoviglie sporche, alle operazioni di pulizia di cui al successivo art. 13, al riassetto del refettorio ed al riordino del relativo materiale

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nel caso di doppi turni e per il giorno successivo, alla gestione del personale addetto al servizio. L’Appaltatore dovrà inoltre fornire formaggio parmigiano reggiano grattugiato ai terminali di consumo nella quantità necessaria agli utenti presenti in porzioni monodose o in buste chiuse da 500 gr., olio extravergine di oliva di produzione biologica, aceto di mele di provenienza biologica, sale da cucina iodato, pepe e condimenti vari.

ART. 13 PULIZIA DELLE MENSE SCOLASTICHE

La Ditta si impegna ad adottare e applicare un programma di pulizie e sanificazione dei locali di cucina e di servizio della mensa della scuola dell’infanzia di Plaino e delle relative attrezzature ed arredi pienamente conforme a quanto previsto dal DPR 327/80 e comunque non inferiore allo standard minimo come di seguito individuato: Frequenza, attrezzature, superfici, locali Dopo ogni uso Fornelli e simili, utensili, piani di lavoro, carrelli, scaldavivande, vassoi, taglieri, arredi vari del refettorio (tavoli, sedie ecc…). Giornalmente Pavimenti, lavelli, lavandini, contenitori per i rifiuti, servizi igienici utilizzati dal personale di cucina, spogliatoi. Settimanalmente Cappe, frigoriferi e congelatori, davanzali Quindicinalmente Superfici finestrate, infissi, vetrate anche alte. Mensilmente Pareti lavabili area cucina, lavastoviglie Bimestralmente Tapparelle, veneziane, tende di ogni tipo, zanzariere, ecc…, altre pareti della cucina e del refettorio. Per le operazioni di pulizia devono essere usati prodotti detergenti, sanificanti e disinfettanti adatti ai materiali con cui debbono venire in contatto, essere utilizzati nei dosaggi previsti dal produttore, e mantenuti nei loro contenitori, ben chiusi e puliti. Tutte le operazioni di lavaggio, detersione, disinfezione, sanificazione debbono essere eseguiti con l’osservanza delle norme di sicurezza, di buona tecnica e della normativa vigente in materia. La Ditta è comunque tenuta ad adeguare il proprio programma di pulizia e sanificazione delle mense a quanto stabilito dal Comune e dall’Autorità Sanitaria e dovrà sempre tenere conto della situazione concreta dei locali e delle attrezzature delle sedi di servizio. L’Appaltatore provvederà entro 30 (trenta) giorni dall’inizio del servizio a produrre all’Amministrazione comunale il programma definitivo delle procedure di pulizia e sanificazione adottate.

ART. 14 CONSERVAZIONE CAMPIONI

L’Appaltatore si assume l’obbligo di conservare presso ogni centro di cottura un campione rappresentativo dei pasti completi del giorno, in appositi contenitori chiusi, muniti di etichetta recante la data e mantenerlo alla temperatura di + 4°C per 72 ore, ponendolo a

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disposizione delle competenti autorità nel caso in cui dovessero verificarsi episodi di tossinfezione o dovessero rendersi necessari altri accertamenti da parte dei soggetti preposti ai controlli tecnico - ispettivi ed igienico - sanitari. I campioni prelevati di venerdì dovranno essere mantenuti sino al martedì successivo.

ART. 15 CONTROLLO QUALITÀ PASTI E SERVIZIO

Al fine di garantire l’igiene dei prodotti lavorati l’Appaltatore deve applicare correttamente le procedure di autocontrollo ai sensi del Regolamento CEE n. 852/2004. L'Amministrazione comunale appaltante vigilerà sul servizio per tutta la sua durata con le modalità discrezionalmente ritenute più idonee, senza che l'Appaltatore possa eccepire eccezioni di sorta. La vigilanza ed i controlli saranno eseguiti sia mediante personale comunale o esterno appositamente incaricato, al fine di accertare l'osservanza di quanto dispone il presente capitolato, e sia mediante i servizi preposti della Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 "Medio Friuli" congiuntamente e disgiuntamente. Al fine di garantire la funzionalità del controllo l'Appaltatore è obbligato a fornire al personale incaricato dell'attività di controllo tutta la collaborazione necessaria, consentendo in ogni momento il libero accesso ai locali dei centri di cottura e mostrando e/o fornendo ogni eventuale documentazione richiesta. I pasti rifiutati in occasione di verifiche dovranno essere immediatamente ritirati e sostituiti dall'appaltatore a propria cura e spese. In particolare, si prevedono i seguenti tipi di controllo: controllo tecnico-ispettivo svolto da personale comunale o esterno appositamente incaricato dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con i cuochi, e comprendente: l'ispezione delle attrezzature, dei locali e magazzini, dei refettori, cucine e quant'altro fa parte dell'organizzazione dei servizi; la corrispondenza qualitativa e quantitativa delle derrate alimentari alle tabelle dietetiche e merceologiche allegate al presente capitolato; la corrispondenza dei pasti serviti ai menù in vigore; il rispetto delle norme igieniche nella preparazione dei pasti; la buona conservazione degli alimenti; il rispetto dei tempi e delle modalità stabilite per la consegna delle derrate alimentari e dei pasti trasportati. Controllo igienico-sanitario svolto dall'Azienda per i Servizi sanitari n. 4 "Medio Friuli" relativamente al rispetto della normativa igienico - sanitaria nella preparazione dei pasti, al controllo degli alimenti e alla idoneità delle strutture. Controllo sul funzionamento del servizio da parte della Commissione Mensa sulla base dei compiti di cui all’apposito regolamento comunale. La Commissione è composta da rappresentanti del Comune, dell’Autorità scolastica, dell’Azienda per i Servizi sanitari, dei genitori degli alunni. In caso di prestazioni che non ottemperano a quanto previsto nel presente capitolato ed ai suoi allegati, l’Amministrazione potrà, a suo esclusivo giudizio, chiedere all’Impresa la ripetizione del servizio, ovvero il suo completamento. Tutte le irregolarità riscontrate, saranno comunicate per iscritto tramite raccomandata A/R alla Ditta aggiudicataria, che potrà far pervenire le proprie controdeduzioni entro il termine indicato nella nota di contestazione. Trascorso tale termine, ovvero se le controdeduzioni non dovessero essere

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ritenute dall’Amministrazione sufficienti e giustificative, si darà luogo all’applicazione della penale come previsto dall’art. 29. Oltre ai controlli di cui sopra, l'Amministrazione comunale si riserva di attuare un sistema di monitoraggio della qualità dei pasti e del servizio mediante la raccolta, l'analisi e l'elaborazione dei dati risultanti da un'apposita scheda di rilevazione compilata da incaricati a ciò preposti nella mensa scolastica. Ai fini del controllo igienico - sanitario del servizio, la Ditta appaltatrice dovrà prevedere ogni anno scolastico, a propria cura e spese, almeno 10 (dieci) campionature e/o tamponi sulle materie prime convenzionali o provenienti da agricoltura biologica (ricerca di inibenti, fitosanitari ecc.) o sul prodotto finito o su attrezzature, utensili, superfici, contenitori utilizzati per il trasporto o altro materiale in uso, per analisi microbiologiche, merceologiche o fisico - chimiche, da effettuarsi presso laboratori accreditati. All’inizio dell’appalto la Ditta comunicherà all’Amministrazione presso quale laboratorio di fiducia portare i campioni; i prelievi verranno svolti direttamente dall’Amministrazione o da personale incaricato ed i risultati di tali controlli verranno successivamente trasmessi in copia alla Ditta. Qualora i risultati dei controlli dessero esito positivo all'indagine microbiologica, l'Amministrazione comunale, ferma restando l'applicazione delle penali previste all'art. 29 del presente capitolato, valutata la gravità del caso, comunicherà l'immediata sospensione del servizio fino all'accertamento della completa negativizzazione del risultato batteriologico, imputando all’Appaltatore i costi sostenuti per lo svolgimento del medesimo servizio da parte di altra impresa e salvo il diritto al risarcimento dei maggiori danni, nonché la facoltà di risolvere il contratto.

ART. 16 INTERRUZIONI / VARIAZIONI DEL SERVIZIO

L’Appaltatore deve essere in grado di fornire il servizio anche in caso di interruzione forzata della produzione presso la cucina, producendo i pasti necessari quotidianamente con le stesse caratteristiche richieste dal presente capitolato, utilizzando, a suo carico e spese, una o più strutture produttive alternative. Il calendario di apertura e chiusura del servizio di mensa scolastica, compresa la sospensione nel periodo delle vacanze, è quello stabilito dalle competenti Autorità scolastiche ed è comunicato all’Appaltatore a cura dell’Amministrazione Comunale. In caso di variazione del calendario scolastico, od in caso di chiusura anticipata del servizio di ristorazione, l’Amministrazione comunale si impegna a comunicare tempestivamente all’Appaltatore la variazione stessa. E' consentita una variazione dei menù nei seguenti casi:

• guasto di uno o più impianti nella realizzazione del pasto previsto;

• interruzione temporanea della produzione per cause varie (es. sciopero, incidenti, interruzioni di energia elettrica, gas, ecc..);

• avaria delle strutture di conservazione dei prodotti deperibili. Le interruzioni parziali del servizio per cause di forza maggiore non danno luogo a responsabilità alcuna per entrambe le parti, se comunicate tempestivamente alla controparte. A titolo meramente esplicativo e senza alcuna limitazione saranno considerate cause di forza maggiore: terremoti ed altre calamità naturali di straordinaria violenza, guerre, sommosse, disordini civili. In definitiva è qualunque fatto eccezionale, imprevedibile ed al di fuori di ogni controllo rispettivamente dell'Impresa Appaltatrice come del Comune, che gli stessi non possano evitare con l'esercizio della normale diligenza. In caso di sciopero del personale impegnato nell’esecuzione del presente appalto, il preavviso dovrà essere dato al Comune dall’Impresa appaltatrice mediante comunicazione

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via fax nei termini stabiliti dalle vigenti leggi in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. In caso di mancato o ritardato preavviso l’Amministrazione Comunale applicherà la penalità prevista nel successivo art. 29. In caso di sciopero del personale scolastico non comunale tale da non richiedere o consentire l'espletamento del servizio di mensa, il Comune si impegna a dare apposito preavviso alla Ditta aggiudicataria entro 24 ore dalla comunicazione dell’Istituto Comprensivo. In caso di mancato o ritardato preavviso, l'Amministrazione comunale è tenuta a provvedere al pagamento delle fatture relative ai pasti prodotti a condizione che la Ditta aggiudicataria dimostri di avere effettivamente prodotto i pasti.

ART. 17 USO, CONSEGNA E RESTITUZIONE DEI LOCALI ED ATTREZZATURE

PER GLI ADEMPIMENTI DI CUI ALL’ART. 1 I locali, gli impianti, le attrezzature, gli utensili per il servizio oggetto dell’appalto saranno messi a disposizione della Ditta nello stato in cui si trovano. All’inizio del servizio, verrà redatto dall’U.T.C. in contraddittorio con il legale rappresentante della ditta, un verbale d’inventario di quanto consegnato, sottoscritto da entrambe le parti. Al termine del contratto, la ditta riconsegnerà locali, impianti, attrezzature, utensili e quant’altro risulti dall’inventario, nelle normali condizioni d’uso e funzionamento. L’Ente verificherà la conformità della consistenza dell’inventario come pure l’integrità di ogni singolo articolo, salvo le modifiche intervenute nel corso del contratto, accertando che l’eventuale usura e deterioramento siano quelli dovuti a normale uso e comunque a cause non addebitabili alla ditta. Sono a carico della ditta appaltatrice le spese per la reintegrazione ed adeguamento di piatti, bicchieri, posate ed altro materiale ed attrezzature che eventualmente andasse distrutto o si rendesse necessario. E’ vietato l’utilizzo della cucina per la preparazione di pasti non considerati dal presente capitolato.

ART. 18 ONERI A CARICO DELLA DITTA APPALTATRICE

Al fine di garantire la qualità del pasto, ad usare correttamente le attrezzature esistenti, a garantire l'ottimizzazione dell'organizzazione del lavoro e la corretta applicazione delle diete, il rispetto delle norme igienico-sanitarie, nonchè il gradimento dei pasti offerti e l'approvvigionamento, oltre a quant’altro prescritto nel presente capitolato, l'impresa aggiudicataria si impegna a provvedere:

• alla fornitura di tovaglioli e tovaglie di carta, eventualmente tovagliame in tessuto con relativo lavaggio;

• fornitura di sapone liquido per mani per i distributori eventualmente installati nei locali cucina e servizi igienici del personale mensa;

• fornitura di formaggio parmigiano reggiano grattugiato ai terminali di consumo nella quantità necessaria agli utenti presenti in porzioni monodose o in buste chiuse da 500 g, olio extravergine di oliva di produzione biologica, aceto di mele di provenienza biologica, sale da cucina iodato, pepe e condimenti vari.

• la fornitura dell’attrezzatura minuta di cucina necessaria per lo svolgimento ottimale del servizio, provvedendo altresì ad integrare, ovvero a provvedere alla riparazione delle attrezzature fisse e mobili (sia di proprietà dell’Amministrazione che della ditta), ove le stesse si rendessero insufficienti e/o non funzionanti (anche per colpa degli utenti) per l’espletamento del servizio. Le attrezzature acquistate dalla Ditta in

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sostituzione o in aggiunta a quelle esistenti rimarranno di proprietà della stessa salva la facoltà per l’Ente di rilevarle a conclusione dell’appalto, ad un prezzo convenuto.

• sostituzione delle stoviglie, del vasellame frangibile ed infrangibile (es. piatti in ceramica piani e fondi, coppette e bicchieri in vetro infrangibile, ecc.) e pentolame ed idonee apparecchiature (es. scaldavivande, ecc.), anche se la perdita sarà causata dagli utenti del servizio o dovuta ad usura;

• custodia dei locali, delle apparecchiature e delle attrezzature in uso limitatamente al periodo di tempo in cui è in corso di svolgimento il servizio affidato alla Ditta aggiudicataria appaltatrice e relativa manutenzione;

• comunicazione immediata al Comune in ordine ad eventuali operazioni di disinfestazione e derattizzazione ritenute necessarie per il ripristino delle normali condizioni igieniche dei locali della mensa scolastica;

• copertura assicurativa per responsabilità civile relativa a danni causati agli utenti del servizio, a terzi e a cose durante l'espletamento ed in conseguenza del servizio stesso;

• tutte le attrezzature necessarie a garantire il servizio di mensa;

• predisposizione ed attuazione di un sistema di analisi dei rischi e di autocontrollo igienico (HACCP) per il servizio oggetto del presente capitolato; l’Amministrazione, dopo l’inizio del servizio, potrà avvalersi della facoltà di richiedere alla ditta appaltatrice una copia del piano di autocontrollo specificatamente adattato al servizio oggetto del presente capitolato

• fornitura della massa vestiaria e dei Dispositivi di Protezione Individuale ai sensi dell'art. 42 del D.P.R. 327/80 e art. 4 D. Lvo 626/94 al personale operante nelle mense scolastiche;

• realizzazione di tutte le proposte e i progetti di servizi aggiuntivi contenuti nella relazione tecnica presentata in sede di offerta, previa attività diretta da concordare con l’Amministrazione Comunale, modalità e tempi di realizzazione;

• ogni altra operazione e prestazione necessaria per il corretto svolgimento del servizio, anche se non esplicitate nel presente Capitolato.

ART. 19 ONERI A CARICO DEL COMUNE

Sono a carico del Comune i costi relativi: a) ai consumi di energia elettrica, gas ed acqua occorrenti per il funzionamento dei servizi di mensa; b) alla manutenzione degli immobili; c) manutenzione straordinaria degli arredi e delle attrezzature presenti all’interno delle mense; d) alle operazioni di derattizzazione e disinfestazione; e) alla produzione, distribuzione e raccolta dei buoni-pasto ed alle operazioni connesse; all'introito delle relative somme; f) controllo da parte del tecnologo alimentare (vedi art. 15 – controllo tecnico-ispettivo).

ART. 20 OSSERVANZA DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA

ALIMENTARE E DI IGIENE DEGLI ALIMENTI Ai sensi e per gli effetti della vigente normativa in materia di sicurezza alimentare e igiene degli alimenti la Ditta appaltatrice del presente servizio assume ai fini e per gli effetti di

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quanto previsto dal presente capitolato la qualità di “impresa alimentare” come definita dal Regolamento (CE) n.178/2002 (“ogni soggetto pubblico o privato, con o senza fini di lucro, che svolge una qualsiasi delle attività connesse ad una delle fasi di produzione, trasformazione e distribuzione degli alimenti”). E’ posta a carico della ditta appaltatrice l’individuazione dell’ “operatore del settore alimentare” come definito dal Regolamento (CE) n. 178/2002 (“la persona fisica o giuridica responsabile di garantire il rispetto delle disposizioni della legislazione alimentare nell'impresa alimentare posta sotto il suo controllo”) che sarà tenuto relativamente al servizio di cui al presente capitolato e con riferimento alle mense scolastiche terminali del Comune di Pagnacco ove viene svolto tale servizio, all’attuazione di tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza alimentare ed igiene degli alimenti ed all’assunzione delle relative responsabilità. La Ditta appaltatrice è tenuta a trasmettere al Comune di Pagnacco, a semplice richiesta, copia di tutta la documentazione predisposta in attuazione della normativa citata (es. documentazione predisposta relativamente alla rintracciabilità degli alimenti messa in atto, documentazione attestante le procedure attuate in materia di ritiro/richiamo degli alimenti, documentazione relativa alle procedure permanenti basate sul sistema HACCP predisposte, attuate e mantenute, documentazione attestante l’avvenuta effettuazione delle analisi effettuate per verificare il rispetto dei criteri microbiologici fissati nel Regolamento (CE) n. 2073/2005 e relativi risultati). Tutta la documentazione citata dovrà comunque essere a disposizione dell’autorità pubblica di controllo in ogni mensa terminale servita. L’Appaltatore deve attuare l’osservanza di tutte le norme, leggi e decreti relativi alla prevenzione e protezione dei rischi lavorativi, coordinando, quando necessario, le proprie misure preventive tecniche, organizzative, procedurali con quelle poste in atto dal Committente (ad es: D. P. R. n. 547/1955, D. P. R. n. 303/1956, D. lgs. n. 277/1991, D. lgs. n. 626/1994, D. P. R. n. 459/1996, nonché le direttive macchine 89/392/CEE e 91/368/CEE). L’Amministrazione comunale si riserva di richiedere eventuale documentazione in merito. L’Appaltatore deve inoltre attuare l’osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi all’igiene del lavoro, alle assicurazioni contro gli infortuni, alle previdenze varie per la disoccupazione involontaria, invalidità e vecchiaia, alla tubercolosi ed altre malattie professionali ed ogni altra disposizione in vigore o che potrà intervenire in corso di esercizio per la tutela materiale dei lavoratori.

ART. 21 DUVRI

L’Ente Appaltante ha prodotto un documento di valutazione in fase di appalto, preventivamente all’affidamento del servizio in oggetto, che è parte integrante del presente atto. Lo stesso avrà come contenuto, oltre agli oneri non soggetti a ribasso, le principali informazioni/prescrizioni in materia di sicurezza che dovranno essere adottate dall’Appaltatore al fine di eliminare le interferenze, in ottemperanza all’art. 26 del D.Lgs. 81/2008. Prima dell’affidamento delle attività, ferme restando le verifiche di idoneità tecnico-professionale dell’Appaltatore effettuate in sede di gara, la Stazione Appaltante provvederà a fornire in allegato al contratto il DUVRI definitivo, costituito dal documento di valutazione in fase di appalto eventualmente modificato o integrato su proposta dell’Appaltatore in sede di contratto e ad effettuare, prima dell’inizio degli interventi, una riunione di coordinamento ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs 81/2008.

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A questo scopo l’Appaltatore dovrà produrre, prima dell’inizio del servizio, un proprio piano di sicurezza dei rischi connessi alle attività specifiche oggetto dell’appalto. Tale piano di sicurezza dovrà essere confrontato e coordinato col DUVRI al fine di formare il documento definitivo.

ART. 22 DIVIETO DI SUBAPPALTO E DI CESSIONE

E' fatto divieto alla Ditta aggiudicataria appaltatrice di cedere il contratto o di subappaltare, anche parzialmente, il servizio, fatta esclusione per la preparazione della pizza e del dolce di giornata, così come di procedere a cessioni di crediti o procure che non siano stati autorizzati; in tal caso il Comune si riserva di invocare la risoluzione di diritto del contratto e di incamerare il deposito cauzionale, salvo comunque il risarcimento dell'eventuale maggior danno. Il subappalto è consentito nei termini di Legge, ovvero ai sensi dell’art. 118 del D.lgs 163/2006. Nel caso di subappalto parziale si intende ammesso solo il rapporto di titolarità del servizio e la responsabilità resta comunque a carico della Ditta aggiudicataria dell'appalto. Si precisa che in caso di subappalto parziale nei termini di cui sopra il pagamento al subappaltatore avverrà tramite impresa appaltatrice. E' fatto obbligo ai soggetti aggiudicatari di trasmettere entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei loro confronti, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti corrisposti al subappaltatore o cottimista, con l'indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.

ART. 23 NORME DI PREVIDENZA

L’Appaltatore deve inoltre attuare, nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nelle mansioni costituenti oggetto del presente capitolato, le condizioni normative e retributive previste dai contratti collettivi di lavoro nazionali e locali del Turismo. Attualmente risulta in servizio presso i tre plessi scolatici il seguente personale: - PLAINO: n. 1 cuoca 4° livello per 6.5 ore/die, n. 1 aiuto cuoca 5° livello per 5 ore/die; - PRIMARIA PAGNACCO: n. 1 addetta servizi mensa 6° livello per 3 ore/die . - SECONDARIA PAGNACCO: n. 2 addette servizi mensa 6° livello per complessivi 5.5 ore/die. Il monte ore complessivo del personale dovrà essere rispettato pena rescissione del contratto. La ditta aggiudicatrice è tenuta ad assorbire il personale presente nel rispetto del Contratto Collettivo di Categoria del settore Turismo. L’Appaltatore è tenuto altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi, anche dopo la scadenza, fino alla loro sostituzione o rinnovo. I suddetti obblighi vincolano l’Appaltatore anche nel caso in cui la stessa non aderisca ad associazioni sindacali di categoria o abbia da esse receduto. L’Amministrazione comunale si riserva la facoltà di effettuare verifiche periodiche, anche di concerto con organismi ritenuti competenti. Eventuali aumenti contrattuali previsti dai C. C. N. L. del Turismo per il personale (già decisi o futuri) sono a carico dell’Appaltatore. Il Comune resta comunque sollevato ed indenne da ogni genere di onere derivante da eventuali contestazioni da parte dei competenti organi di controllo, in materia di leggi e regolamenti che disciplinano i rapporti di lavoro e le assicurazioni obbligatorie.

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ART. 24 RESPONSABILITÀ E ASSICURAZIONE

L’Appaltatore risponderà direttamente ed indirettamente di ogni danno che potrà derivare agli utenti del servizio, a terzi e a cose durante l'espletamento del servizio ed in conseguenza del servizio medesimo. L’Appaltatore si assume anche tutte le responsabilità per eventuali avvelenamenti ed intossicazioni derivanti dall'assunzione, da parte dei commensali, dei pasti forniti. Ogni responsabilità per danni che, in relazione all'espletamento del servizio od a cause ad esso connesse, derivassero all'Amministrazione comunale od a terzi, persone o cose, si intenderà senza riserve ed eccezioni a totale carico dell’Appaltatore. L’Appaltatore sarà tenuto a produrre, prima di iniziare il servizio, pena la decadenza dall'appalto ed incameramento della cauzione, una assicurazione con un massimale non inferiore a € 2.500.000,00 duemilionicinquecentomila/00) a copertura di qualsiasi rischio derivante dall'espletamento del servizio in oggetto compresi i danni provocati al Comune stesso.

ART. 25 CAUZIONI E SPESE CONTRATTUALI

A garanzia dell’adempimento degli obblighi derivanti dalla partecipazione alla gara, la Ditta concorrente è obbligata a presentare una cauzione provvisoria (mediante polizza assicurativa, fideiussione bancaria o versamento c/o la Tesoreria) pari all’1% dell’importo a base di gara ai sensi dell’art. 75 comma 7 D.lgs 163/2006. Per fruire di tale beneficio l’operatore economico dovrà allegare fotocopia della certificazione ISO. Se presentata mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa, la cauzione provvisoria dovrà contenere le previsioni di cui al punto 7) del bando. La Ditta aggiudicataria è tenuta altresì a presentare idonea cauzione definitiva pari al 5% dell’importo di aggiudicazione, IVA esclusa, a garanzia dell’esatto adempimento di tutte le obbligazioni previste dal presente capitolato e dal successivo contratto ai sensi dell’art. 75 comma 7 D.lgs 163/2006. La cauzione definitiva, se presentata mediante fideiussione bancaria o polizza assicurativa dovrà prevedere la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale nonché le altre condizioni esplicitate nel bando di gara con riferimento alla cauzione provvisoria. La cauzione definitiva potrà anche essere utilizzata per l’applicazione di penali o per risarcire i danni che la P.A. abbia patito in corso di esecuzione del contratto, fermo restando che in tali casi l’ammontare della cauzione stessa dovrà essere ripristinato, entro 15 gg. dalla data di notificazione, pena la risoluzione del contratto. La cauzione definitiva rimarrà vincolata per tutta la durata del contratto e sarà sciolta e restituita al contraente solo dopo la conclusione del rapporto contrattuale, previo accertamento del regolare svolgimento dello stesso da parte del Responsabile del Servizio competente. Tutte le spese di gara e di contratto, nonchè ogni altra agli stessi accessoria e conseguente, sono a totale carico dell’impresa aggiudicataria.

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ART. 26 CORRISPETTIVI

Spetta all’impresa aggiudicataria, a compenso degli oneri che andrà ad assumere con il presente capitolato, il corrispettivo calcolato sulla base dei prezzi unitari per pasto definiti in sede di aggiudicazione. Tale corrispettivo sarà liquidato, previo visto di regolarità, dal Comune alla impresa aggiudicataria entro 60 gg. dalla presentazione delle relative fatture sulla base dei pasti effettivamente serviti nel mese di riferimento, così come risultanti dalle apposite registrazioni di servizio. Mensilmente dovrà essere emessa una fattura per ogni plesso scolastico servito riferita al mese precedente. La liquidazione delle fatture potrà essere sospesa qualora siano stati contestati all’Impresa appaltatrice addebiti per i quali sia prevista l’applicazione di penalità, fino all’emissione del provvedimento definitivo.

ART. 27 CONVENZIONI CONSIP

Trattandosi di concessione di servizio non si applicano le disposizioni di cui all’art. 1 comma13 del D.L. 6 luglio 2012 n. 95.

ART. 28 REVISIONE PREZZI

Trattandosi di concessione di servizio, per quanto continuata nel tempo, i prezzi non sono sottoposti a revisione, ma sono fissi e invariabili per tutta la durata del contratto.

ART. 29

OBBLIGHI IN MATERIA DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI L’appaltatore si obbliga ad osservare le disposizioni contenute nell’art. 3 della legge n. 136/2010 in materia di tracciabilità dei flussi finanziari relativi all’appalto. L’appaltatore si obbliga altresì ad inserire nei contratti sottoscritti con i sub-appaltatori e i sub-contraenti,a pena di nullità, apposita clausola con la quale ciascuna delle parti si asume gli obblighi previsti dall’art. 3 della L. 136/2010. Ai sensi dell’art. 3 comma 9-bis della L. 136/2010, il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni costituisce causa di risoluzione del contratto. L’appaltatore, nel caso in cui abbia notizia dell’inadempimento della propria controparte (subappaltatore o sub-contraente) si impegna a dare immediata comunicazione alla stazione appaltante e alla Prefettura - Ufficio territoriale del governo. La stazione appaltante verifica l’assolvimento da parte dell’appaltatore degli obblighi relativi alla tracciabilità dei flussi finanziari.

ART. 30 DECADENZA DELL’APPALTO E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

Le parti convengono che, oltre a quanto è genericamente previsto dall'art. 1453 del Codice civile per i casi di inadempimento delle obbligazioni contrattuali, costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell'art. 1456 del Codice civile, le seguenti ipotesi:

• apertura di una procedura concorsuale a carico dell’Appaltatore;

• cessazione della attività della gestione;

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• mancata osservanza del divieto di subappalto;

• inosservanza grave e/o reiterata delle norme igienico - sanitarie nella conduzione delle cucine del centro di produzione pasti e dei centri di distribuzione;

• utilizzo di derrate alimentari in violazione delle norme previste dal capitolato e dagli allegati relativi alle condizioni igieniche ed alle caratteristiche merceologiche;

• verificarsi di casi di intossicazione alimentare;

• reiterate e persistenti irregolarità nell'erogazione del servizio, altre gravi violazioni degli obblighi derivanti all’Appaltatore dal capitolato, ovvero ogni altra inadempienza qui non contemplata o fatto che renda impossibile la prosecuzione dell'appalto a termini dell'art. 1453 del Codice civile.

• applicazione di tariffe difformi da quelle convenute;

• venir meno dei requisiti richiesti dal bando per l'ammissione alla gara;

• mancata reintegrazione della cauzione. Nei casi previsti dal presente articolo, l’Appaltatore incorre nella perdita della cauzione che resta incamerata dall'Amministrazione comunale, salvo il risarcimento dei danni per l'eventuale nuovo contratto e per tutte le altre circostanze che possono verificarsi.

ART. 31 DOMICILIO RECAPITO ED UFFICIO DELL'IMPRESA AGGIUDICATARIA

L'impresa è tenuta a comunicare prima dell'inizio del servizio il suo domicilio per tutti gli effetti giuridici ed amministrativi, nonchè eventuali successive variazioni.

ART. 32 PENALI

In caso di prestazioni non soddisfacenti, l’Amministrazione comunale potrà, a suo esclusivo giudizio, chiedere all’Impresa la ripetizione del servizio, ovvero il suo completamento. Tutte le irregolarità riscontrate, anche in mancanza di specifico verbale, saranno comunicate per iscritto tramite raccomandata A/R all’Appaltatore, che potrà far pervenire le proprie controdeduzioni entro il termine indicato nella nota di contestazione. Trascorso tale termine, ovvero se le controdeduzioni non dovessero essere ritenute dall’Amministrazione comunale sufficienti e giustificative, si darà luogo all’applicazione della penale senza pregiudizio di ogni e qualsiasi altra azione in merito, nei casi di seguito specificati:

• utilizzo di derrate non rispondenti per qualità merceologica, organolettica, marchio dichiarato, provenienza, termini di scadenza: € 1.000,00 per ogni derrata non conforme;

• qualità del pasto prodotto non rispondente per stato batteriologico e parassitologico; qualità dei pasti non rispondente per buona tecnica di lavorazione secondo le norme citate, igiene nella preparazione trasporto e distribuzione secondo le norme citate: € 2.500,00, con possibile immediata rescissione del contratto da parte dell'Amministrazione se fatto grave e/o ripetuto e/o con documentate conseguenze sulla salute dei bambini (vedi art. 15);

• sostituzione non autorizzata di una o più pietanze con altre non previste dal menu: € 250,00.

• quantità non corrispondente al numero dei pasti ordinati: € 250,00 per ogni pasto mancante.

L’Appaltatore comunque è obbligato a consegnare entro 20 minuti dalla segnalazione le

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• quantità mancanti o un piatto alternativo che rispetti il menu in vigore, anche avvalendosi del centro di cottura comunale; l’inosservanza di tale obbligo comporterà l’applicazione di una penale di € 1.000,00;

• inosservanza degli orari previsti per la distribuzione/consegna dei pasti: € 250,00;

• intervallo di tempo superiore a 1 ora e 30 minuti tra l’ultimazione della preparazione dei pasti e l’inizio della distribuzione/consegna: € 250,00;

• temperatura al di sotto dei + 60°C per i cibi da consumarsi caldi, al di sopra dei +10°C per quelli da consumarsi refrigerati e superiore a + 4°C per quelli da consumarsi freddi: € 250,00 per ogni contenitore in cui sia stata riscontrata una temperatura difforme da quella stabilita;

• non corrispondenza del peso, valutato sulla media di 3 porzioni di alimenti da consumarsi crudi o cotti, alle grammature previste: € 500,00;

• rapporto non rispondente a quanto dichiarato in offerta per quanto riguarda il rapporto pasti prodotti e personale addetto, pasti distribuiti e personale addetto: € 1.000,00;

• preavviso di sciopero non comunicato, ovvero comunicato prima dello sciopero ma oltre il termine di legge: € 1.000,00;

• mancato rispetto della visita presso i centri di cottura o i plessi terminali con frequenza quindicinale o mancata presentazione della relazione mensile o mancata reperibilità del responsabile di servizio durante le fasce orarie di erogazione del servizio: € 500,00.

• ulteriori casi di violazione, inadempienza inosservanza al capitolato, a quanto proposto in sede di offerta e per ritardi nell'esercizio del contratto, desumibili direttamente ed indirettamente dal contratto o dall’offerta, oltre che dalle leggi e dai regolamenti vigenti: € 1.000,00. L'Amministrazione comunale potrà inoltre chiedere il risarcimento dei danni se conseguenti alle soprascritte infrazioni.

Le penali saranno riscosse mediante trattenuta sulla cauzione ovvero mediante trattenuta sulla somma da pagare per le fatture emesse. La cauzione parzialmente o integralmente trattenuta dovrà essere reintegrata entro 15 giorni dalla data di notificazione di cui in appresso, pena la risoluzione del contratto. Il provvedimento con cui sia stata disposta la trattenuta della cauzione è notificato all’Appaltatore con l’obbligo a reintegrare la cauzione stessa.

ART. 33

STIPULAZIONE DEL CONTRATTO D’APPALTO Il contratto d’appalto sarà stipulato in forma pubblica amministrativa a seguito di aggiudicazione definitiva. Tutti gli oneri gravanti sull’appalto, comprese le spese di registrazioni del contratto saranno a carico dell’Appaltatore senza diritto di rivalsa verso l’Amministrazione comunale. Nelle more della stipula del contratto si procederà alla consegna del servizio sotto le riserve di legge. L’Amministrazione procederà ai sensi e per gli effetti del D. lgs. n. 490/1994 e del D. P. R. n. 252/1998 alla richiesta delle documentazioni previste per legge al fine dell’accertamento della non sussistenza di impedimenti all’assunzione del rapporto contrattuale.

ART. 34 CONTROVERSIE

Qualora dovessero insorgere controversie tra l’Amministrazione comunale e l’Appaltatore in ordine all’interpretazione ed all’esecuzione del contratto conseguente all’aggiudicazione

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del presente appalto, l’appaltatore non potrà sospendere né rifiutare l’esecuzione del servizio, ma dovrà limitarsi a produrre le proprie motivate riserve per iscritto all’Amministrazione comunale, in attesa che siano assunte, di comune accordo, le decisioni in ordine alla prosecuzione dello svolgimento dell’appalto. Ove detto accordo non dovesse essere raggiunto, ciascuna delle parti avrà facoltà di ricorrere all’autorità giudiziaria: Foro di Udine.

ART. 35

TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI I dati personali relativi alle ditte partecipanti alla gara saranno oggetto di trattamento informatico o manuale da parte dell’Amministrazione comunale appaltante, nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 196/2003, per i soli fini inerenti alla presente procedura di gara. Detti dati saranno pubblicizzati in sede di aggiudicazione o di eventuale contenzioso nelle misure e con i limiti stabiliti dalla normativa vigente. In ogni caso, in relazione ai dati forniti l’impresa potrà esercitare i diritti di cui all’art. 13 della L. n. 575/1996. Ai sensi degli artt. 11 e seguenti del D.Lgs. 30.06.2003, n.196 e s.m.i. recante il “Codice in materia di protezione dei dati”, si informa che: • i dati personali forniti e raccolti in occasione del presente procedimento verranno utilizzati esclusivamente in funzione e per i fini dello stesso procedimento; • il trattamento dei dati conferiti dai partecipanti alla gara ha la finalità di consentire l’accertamento dell’idoneità dei concorrenti rispetto all’affidamento dei servizi di cui trattasi; • il conferimento dei dati richiesti ha natura facoltativa; un eventuale rifiuto a rendere le dichiarazioni previste comporterà l’esclusione dalla procedura di gara; • i dati raccolti potranno essere oggetto di comunicazione: al personale dipendente della Stazione appaltante coinvolto nel procedimento per ragioni di servizio, agli eventuali soggetti esterni all’Ente comunque coinvolti nel procedimento, alla Commissione di gara, ai concorrenti in gara, ai competenti uffici pubblici in esecuzione delle vigenti disposizioni di legge, agli altri soggetti aventi titolo ai sensi della L. 241/1990 e s.m.i. Soggetto attivo della raccolta dei dati è l’Amministrazione Comunale.

ART. 36

RINVIO AD ALTRE NORME Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente Capitolato speciale d’appalto, si richiamano le norme e le disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti vigenti in

materia.