Settembre 2021 - numero 307

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Settembre 2021 - numero 307 Mensile di informazione della comunità di Piario In questo numero: Piove sotto l’ombrello… Sguardo retrospettivo sull’estate 2021. Informazioni parrocchiali. Si è costituita la nuova ASD Piario. Il Comune informa. Ritorno a scuola. Info dal bar dell’Oratorio. Testimonianza. Occhiali usati. Periscopio. Kultur quiz n.245 Rafal Olbisky “Ombrello rosso”

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Settembre 2021 - numero 307

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In questo numero:

• Piove sotto l’ombrello…

• Sguardo retrospettivo sull’estate 2021.

• Informazioni parrocchiali.

• Si è costituita la nuova ASD Piario.

• Il Comune informa.

• Ritorno a scuola.

• Info dal bar dell’Oratorio.

• Testimonianza.

• Occhiali usati.

• Periscopio.

• Kultur quiz n.245

Rafal Olbisky

“Ombrello rosso”

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Ed eccoci giunti

ad un nuovo cambio di stagio-ne, ammesso che si possa parlare ancora di stagio-ni… Tra pochissimi giorni (1 settem-bre per la meteo-rologia, 23 set-tembre per l’a-stronomia) arri-verà l’autunno con le sue gior-nate più fresche, l’aria limpida, le

luci più brillanti e, soprattutto, una natura che si veste di una gamma di nuovi colori e sfumature incredibili. Ognuno, se vuole, è chiamato a leggere nella natura i segni e i simboli che si aprono sulla nostra vita.

Certo, esiste anche un lato forse meno gradevole, l’au-tunno: è la stagione della pioggia, o almeno così dovreb-be essere, la stagione in cui si riprende in mano, anche solo in via precauzionale, quell’oggetto che giace inuti-lizzato da mesi nei pressi della porta di casa, che troppo spesso diamo per scontato e della cui importanza ci ac-corgiamo solo quando ormai è troppo tardi e lo abbiamo perso per sempre. Sì, parliamo dell’ombrello! L’om-brello che ci ripara dalla pioggia. Possiamo dire che anche nell’estate che sta finendo fre-quentemente c’è stato bisogno dell’ombrello. Non ci è mancata l’acqua, e tanta acqua. In alcuni casi forse servi-va un ombrello ultra rinforzato per ripararsi. Ma non sono mancati anche grandine e temporali che hanno cau-sato notevoli danni. Un susseguirsi di periodi particolar-mente caldi, con temperature esagerate per le nostre latitudini, alternate a repentini e violenti cambiamenti con precipitazioni impetuose e molto copiose. Si dice sia colpa del cambiamento climatico causato dall’effetto serra e dell’inquinamento. Sembra che non c’entri il Covid… Non tratteremo qui di questo importante problema, ma più leggermente staremo sul tema dell’ombrello. E’ curioso scoprire tuttavia che nell’utilissimo ombrello che usiamo convenzionalmente per ripararci dalla piog-gia, vi sia nascosta la parola "ombra"! Questo perché la sua funzione originaria era quella di riparare dai potenti raggi del sole. Non a caso troviamo le prime testimonianze della sua esistenza, qualche mil-lennio addietro, in zone dal clima particolarmente caldo. Non vi è certezza, infatti, sull’origine, ma si pensa sia stato inventato in Cina o in Egitto.

Di sicuro lo usavano le donne nell'antica Grecia per pro-teggersi dal sole durante le lunghissime cerimonie reli-giose all'aperto, mentre Ovidio ci racconta che le donne romane avevano preso l’abitudine di decorarlo con con-chiglie e pietre colorate, facendone addirittura uno stru-mento di seduzione. Poco amato, al contrario, dagli uo-mini che probabilmente lo ritenevano poco virile. Con la caduta dell’impero e l’avvento del Cristianesimo l’ombrello perse la funzione originaria diventando una questione esclusivamente religiosa; entrò a far parte de-gli arredi liturgici e, in base al colore, scandiva addirittu-ra la gerarchia ecclesiastica (rosso e giallo per il Pontefi-ce, viola per i Cardinali). Celebre il caso del Doge di Venezia, Sebastiano Ziani, che nel 1176 fu costretto a chiedere al Papa il permesso di poter apparire in pubbli-co con un parasole! Solo con il Rinascimento l’ombrello si riappropriò della sua originaria funzione varcando addirittura le Alpi gra-zie a Caterina de’Medici che lo introdusse alla corte francese facendolo diventare una vera e propria moda. Da qui all'Inghilterra il passo fu breve, ma attraversando la Manica il parasole cambiò destinazione d'uso, diven-tando "parapioggia" (umbrella)...una mera questione climatica visto che, da quelle parti, la pioggia è sempre in agguato in diversi momenti della giornata! Eppure gli uomini continuarono a non amarlo, ritenendolo un se-gno di debolezza. Quel che è certo, è che si è cominciato a usare l'ombrel-lo come parapioggia soltanto nell'Ottocento; prima era utilizzato più che altro come parasole o accessorio per svariati usi. Per ripararsi dalla pioggia si usavano mantelli e cappucci. Se diamo una strizzatina all’arte, Monet, Pisarro, Boldi-ni, De Nittis, Tissot, Segantini, ma anche Magritte, Chagall e tantissimi altri autori lo hanno celebrato nelle loro opere, come parasole o parapioggia, intonato all’abito di una donna dalla bellez-za aristocratica o in mano a una contadina sorpresa in campagna da un temporale, chiu-so al braccio di un gentiluomo surreali-sta....e persino aperto sulla testa di una muc-ca volante!

E noi, quando lo apri-remo la prossima vol-

PIOVE SOTTO L’OMBRELLO di Giuliano Todeschini

L’eco del “Sapèl Né” Fondato da Gianni Micheletti

Pubblicazione mensile

Anno 26/21 - n. 307/242 Settembre 2021

Direttore Responsabile: Giuliano Todeschini

Hanno collaborato a questo numero: Don Eros, l’Amm.ne Comunale,

l’Oratorio , Sirya Pelizzari.

Corrispondenza: L’eco del “Sapèl Né”

presso Giuliano Todeschini Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG)

e-mail: [email protected]

Registrazione Tribunale di BG n. 33 del 6.7.2001

già n. 8 del 4.3.1996

Versione digitale sul sito del Comune di Piario www.comune.piario.bg.it

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Il mese di settembre è il mese della ripresa di quei ritmi

di vita familiare che caratterizzano buona parte dell’an-no, dopo il tempo dell’estate che conosce delle pause e dei diversivi più lunghi del solito. E’ la seconda estate che abbiamo vissuto nella morsa della pandemia e che, per diversi motivi, si è caratteriz-zata per un ulteriore ritorno alla normalità. Anche per la nostra Comunità parrocchiale si è notato questo ulteriore ritorno alla normalità.

RIAPERTO L’ORATORIO

Anzitutto, appena concluse le scuole, è stato riaperto l’oratorio grazie alla disponibilità di Tiziana, la nuova responsabile del bar, e delle mamme che si sono rese

disponibili all’apertura insieme a Marilisa, storica, fede-lissima e impareggiabile barista del sabato pomeriggio. Le ringraziamo e sarebbe importante che altre mamme o papà si aggiungessero per poter dare continuità al servi-zio anche durante l’anno scolastico. Abbiamo degli spazi per l’incontro informale e per il gioco delle giovani ge-nerazioni che però rimangono espressione della comuni-tà educante adulta, la quale cerca di interagire in questi spazi con le giovani generazioni. L’Oratorio non è un parco giochi pubblico o un’area feste, come a volte ho avuto l’impressione che così alcuni lo intendessero, ma è

di Don Eros

ta, ricordiamo che si tratta di uno dei pochissimi oggetti che dall'origine ad oggi e in qualsiasi angolo di mondo, non ha mai cambiato il suo aspetto, nonostante la globa-lizzazione! E qui vorrei aprire lo spazio sul “surrealismo” dell’im-magine di copertina e del “non senso” del titolo che ho dato a questo pezzo: “Piove sotto l’ombrello”. Dando per assodato che l’ombrello sia nato per riparare dal sole o dalla pioggia, come si può dire piove sotto l’ombrello? E’ segno di un sovvertimento delle conven-zioni comuni o di qualche anomalia che fa andare le cose in senso contrario. Con una punta di sana iro-nia possiamo dire che, per certi versi, stiamo vivendo proprio un periodo nel quale spesso piove sotto l’ombrello. Ma, non vo-lendo indugiare in una vi-sione pessimistica, lascio al lettore individuare le cose che non vanno e che po-trebbero rientrare come “pioggia sotto l’ombrello”. Torniamo invece alla leggerezza dell’argomento con alcuni aforismi e detti che riguardano l’ombrello. Un proverbio cinese dice: “Quando piove, lo stolto impreca contro gli dèi, il saggio si procura un ombrello”. Come non condividere questa saggia visione. Del resto anche in bergamasco si dice che “Ol tép al fa come ‘l völ” e quindi se piove non è colpa degli dèi né di nessun altro. E’ la natu-ra che si esprime, e per fortuna, liberamente.

Se scorrendo un passo del Vangelo (Matteo 5,45) si leg-ge: “Il Padre vostro..., che è nei cieli, fa sorgere il suo sole so-pra i buoni e sopra i malvagi, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti…” di contro Guido Clericetti scrive che “Non sempre la pioggia cade sul giusto e sull'ingiusto, perché spesso l'ingiusto ha fregato l'ombrello al giusto”. La vita può riservarci anche di constatare come purtrop-po ci siano tanti falsi amici disposti a prestarci l'ombrello soltanto quando il tempo è bello, e questo non si riferi-sce soltanto ai casi di pioggia…

Tuttavia, per concludere positivamente, cito una frase della scrittrice Anna R. Di Lollo: “In fondo l’a-more è un ombrello, ripara sempre dalla pioggia della vita”, mentre il giornalista americano Walter Gropius certifica che: “La mente umana è come un ombrello – funziona meglio quando è aperta”. Ora ho veramente conclu-so il mio profluvio di paro-le e, non essendo certo di

raccogliere il gradimento di voi gentili lettori, mi appel-lerò a quanto consigliava lo scrittore americano Dale Carnegie: “Fate meglio che potete; e poi aprite l'ombrello in modo che la pioggia delle critiche non vi bagni”.

Tanti saluti da sotto l’ombrello!

Giuliano Todeschini

Gustave Caillebotte (1848-1894): Strada di Parigi in un giorno di pioggia, 1877

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della Parrocchia ed è espressione della sua cura nei con-fronti soprattutto delle giovani generazioni. Ora il bar dell’oratorio non è più un circolo Csi, come da tempo riporta l’insegna esterna, ma a tutti gli effetti bar dell’o-ratorio parrocchiale. Dunque evitiamo il tesseramento, visto che l’oratorio è della Parrocchia ed evitiamo i vari adempimenti da tenere come circolo Csi, rendendo più agile la gestione. Il cambiamento del resto si è reso necessario per il fatto che, come già scritto su questo notiziario, all’ultima as-semblea pubblica indetta dal Circolo si è constatato che non c’era un numero sufficiente di nuovi volontari per dare continuità alla gestione dell’oratorio come Circolo Csi, iniziata nel 2003, con l’inaugurazione delle struttu-re. Prendo allora questa occasione, visto che la pandemia mi ha reso impossibile farlo prima, per ringraziare pub-blicamente tutti i volontari dell’ultimo Consiglio dell’o-ratorio. A nome di tutti quanti hanno usufruito del vo-stro servizio, esprimo la mia gratitudine. Nel frattempo, si sta invece costituendo una Associazione sportiva dilet-tantistica (ASD) composta da sei giovani, quattro dei quali erano già nel precedente Consiglio dell’Oratorio, che si impegnerà a gestire le iniziative sportive e l’orga-nizzazione dei momenti di festa collaudati da tempo. Si impegnerà altresì a gestire le altre strutture dell’ora-torio eccetto lo stabile del bar. A questo riguardo, onde evitare dei fraintendimenti, abbiamo stilato una conven-zione tra l’Associazione e la Parrocchia. Gli auguri, a questi giovani, di un buon servizio a favore della nostra Parrocchia e del nostro paese.

IL CRE 2021 E’ stata poi l’estate dove abbiamo ripreso a fare il CRE. Le condizioni nor-mative di quest’anno ci davano maggior agio, dal momento che il nostro CRE si fa prevalentemente con animatori minorenni. l’Amministrazione comu-nale poi ci ha permesso, con i fondi stanziati dalla Regione, di avere anche la figura della coordinatrice nella persona di Monica, una giovane educatrice professionale della Coope-rativa SottoSopra, che già alcuni ragazzi e ragazze conoscono per lo spazio compiti da lei coordinato presso la nostra scuola pri-

maria, nello scorso anno scolastico. Le adesioni sono state molto alte, sia da parte dei ragazzi che degli anima-tori, sintomo questo che c’era voglia di riprendere que-sta iniziativa estiva di vita comunitaria in oratorio e non solo. Cercando il più possibile di rispettare le norme anti Covid, abbiamo ballato, giocato, cantato, pregato, fatto alcune gite, con l’intento di alimentare e dare forma reale a quella Fraternità che risuona, come appello alla sua realizzazione, anche nei legami di paese. Fraternità a cui Gesù con la Chiesa ha dato e continua a dare compiu-ta testimonianza anche attraverso la vita delle Comunità parrocchiali. E il CRE rientra proprio nelle iniziative di edificazione di questa Fraternità. Su questo sarebbe bello che non ci fossero solo degli adolescenti impegnati nella relazione educativa con i ragazzi, ma anche degli adulti. Agli animatori, alle animatrici e alle mamme che con il loro servizio hanno reso possibile la realizzazione del CRE, agli sponsor (Edicola Bruno, Dacci un Taglio, Centro Sportivo Piario), all’Amministrazione comunale per i fondi elargiti va la mia gratitudine a nome di tutti i ragazzi, i preadolescenti e gli adolescenti che hanno fatto il CRE.

ALLAGAMENTI IN ORATORIO La ricorderemo anche come l’estate dei due allagamenti dell’Oratorio avvenuti a distanza di una quindicina di giorni, l’ultimo dei quali- ironia della sorte- dopo la ma-nutenzione fatta da Uniacque cinque giorni prima dell’allagamento. Ho sbottato con l’Amministrazione comuna-le esternando questa cosa anche alle famiglie che hanno avuto i figli al CRE. Ho scritto una let-tera di profonda indignazione ad Uniacque perché da diversi an-ni, più di sette, abbiamo questo problema e ho l’impressione che non lo si voglia risolvere alla radice. Uniacque, nella persona della responsabile di zona la si-gnora Silvia Madaschi, che ho dovuto interpellare perché alle lettere che ricevono- ahimè!- non rispondono, mi ha garantito che vogliono risolvere il problema e che ci in-vieranno una relazione con la diagnosi e gli interventi fatti a soluzione di questo annoso problema che ci vede riparare i danni e raccogliere l’acqua- almeno per un’ora e mezza- che ci entra dalla strada provinciale. Perché i benpensanti parlano, stanno a guardare e qualcuno sta sulle scrivanie, ma chi raccoglie l’acqua da anni, sono sempre gli stessi! Va pure evidenziato- a dispetto dei negazionisti e dei sostenitori dei corsi e ricorsi climatici che in alcuni casi sono anche a capo, a vari livelli,

Lo scantinato allagato 15 e 25 luglio 2021

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dell’amministrazione del no-stro Belpaese – che, pure queste piogge estive con por-tata d’acqua esagerata o con grandine simili a sassaiole, ci stanno sempre più convincen-do che il clima sta cambiando in peggio a causa dell’inquina-mento umano, una nuova variabile entrata in gioco dalla rivoluzione industriale euro-pea del settecento e divenuta ultimamente assai ingom-brante perché quasi tutte le nazioni del mondo stanno inquinando. Dunque, anche nel nostro piccolo dobbia-mo correre ai ripari perché questi eventi climatici estre-mi credo che dureranno per altri anni e, a livello di opi-nione pubblica, dobbiamo spronare i nostri politici a dare sempre più una svolta verde o ecocompatibile allo sviluppo economico nazionale e internazionale.

FESTA DI S. ROCCO 2021 Ma torniamo a noi e alla nostra estate con la festa di S. Rocco; quest’anno abbiamo ripreso anche il Vespro e la Processione sul prato, speriamo che il prossimo anno si possa fare anche la sagra. Di certo quelli che hanno partecipato alle Messe e alla Processione sono quelli che veramente ci tengono alla testimo-nianza, all’esempio, che ci ha dato S. Rocco. Per alimentare la devozione a lui, e dunque per affidarsi alla sua intercessione, i nostri padri e le nostre madri hanno edificato la chiesa campestre che ci hanno dato in eredità. La sagra deve custodire questo legame e deve diventare sempre più momento di edificazione della fraternità tra noi parrocchiani e dell’o-spitalità a chi viene da fuori. Non può scadere in una festa del consumo o dello stordimento notturno per

raccogliere fondi. A tutti coloro che si sono impegnati per lo svolgimento della festa va la mia gratitudine. In particolare la gratitudine va ai nostri custodi Flaminio e Rina che a settembre concludono il loro servizio di custodia durato ben 45 anni. Come in ogni cosa, c’è un tempo per iniziare e un tempo per concludere, ma di certo non dimenticheremo mai il loro prezioso servizio svolto in tutti questi anni. Il Signore, per intercessione di S. Rocco benedica il loro impegno svolto a favore della nostra Parrocchia.

SARÒ ANCORA CON VOI Infine vi comunico che sicuramente sarò ancora con voi per un altro anno, visto che dal 2007 i parroci bergama-schi vengono incaricati dal Vescovo solo per nove anni, dopo i quali si va sempre di anno in anno. Il Vescovo, per la verità, mi ha proposto di andare in un’altra Par-rocchia ma, per vari motivi, ho ritenuto che non fosse opportuno. Vedremo per il prossimo anno.

GIOVANI FAMIGLIE LATITANTI Una ultimissima nota: è ormai da anni che durante l’e-state le giovani famiglie, salvo eccezioni che diventano sempre più tali, si fanno latitanti alle Messe domenicali e a quelle di S. Rocco. Quest’anno è stato più evidente ancora e la latitanza si è fatta più manifesta nei cresima-ti, freschi di Cresima ricevuta alla fine di maggio, e in buona parte dei Comunicati con i relativi familiari. Eppure il Sacramento vuole rendere membra vive del Corpo di Cristo che è la Chiesa e la Messa domenicale c’è per alimentare il legame grato e non obbligato con il Signore e con i fratelli, che diversamente si perde. Non per nulla è il Signore stesso che ci ha comandato di fare questo in sua memoria. Fate questo in memoria di me e non una scampagnata o un pic-nic in alta quota; solo questo custodisce la memoria oggettiva della sua testimonianza e alimenta una vera fede grata e non immaginaria in Lui. Ancora una volta mi convinco sempre più che, come già detto in precedenza su questo bollettino, sono da diffe-renziare i cammini di iniziazione alla vita cristiana e che al Sacramento si acceda quando nella famiglia scatta la suddetta consapevolezza. Altrimenti imponiamo sempli-cemente le mani ai loro bambini, li benediciamo in atte-sa che diventino maturi i tempi della scelta di imparare a vivere seguendo il Signore con tutta la Chiesa. Così si formeranno quelle Comunità parrocchiali segno della Chiesa in un territorio e segno credibile della vita buona per sempre che il Signore vuole condividere con ogni uomo e ogni donna che viene in questo mondo. I tempi sono più che mai maturi per questa scelta. A tutte le famiglie, auguro una buona ripresa della nor-malità settembrina.

Don Eros Accorigi.

La strada antistante l’oratorio allagata

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APPUNTAMENTI PARROCCHIALI PER SETTEMBRE 2021 Nel mese di settembre c’è la possibilità delle benedizioni delle famiglie. Se ci sono esigenze di orario contattate il parroco allo 0346-22077 oppure al 339/4072574 o via mail a [email protected] Venerdì 10 settembre ore 16.30 Adorazione Eucaristica, Vespri e Benedizione

Sabato 11 settembre ore 10 E’ presente il Confessore

Venerdì 24 settembre ore 16.30 Adorazione Eucaristica, Vespri e Benedizione

Domenica 26 settembre ore 10 S. Messa con il saluto e il ringraziamento ai custodi di S. Rocco

Da Lunedì 27 settembre Comunione agli ammalati Giovedì 30 settembre e venerdì 1 ottobre, dalle 15 alle 18, presso l’oratorio, iscrizioni alla catechesi dei ragazzi e dei preadole-scenti.

INFORMAZIONI PARROCCHIALI

OFFERTE PER IL RESTAURO DELLA CHIESA PARROCCHIALE- AGOSTO 2021

Offerta N.N. 50 E 2 Offerte N.N. da 30 E 60 E 2 Offerte N.N. da 20 E 40 E Offerta N.N. 15 E --------------------------------------------

TOTALE 165 euro

Ciao a tutti! Come forse qualcuno sa già, nel corso di quest'estate sei ragazzi hanno costituito la neonata “ASD PIARIO”. Ci piacerebbe presentarci e raccontarvi i nostri progetti. Riavvolgiamo un po’ il nastro: Oratorio Piario, anno 2020, pandemia, feste e attività sportive cancellate, in-somma un disastro. Dopo un'estate anonima arriva il mese di ottobre e in programma c’è il rinnovo del con-siglio dell’Oratorio dato che scadono i 3 anni di manda-to. Nell’aria c’è un po’ di pessimismo, facendo un sondaggio tra la gente si presume non ci sarà un ricambio.. ed infatti i presagi sono confermati. Ma nonostante tutto quattro di noi so-no intenzionati ad andare avanti. Nel frattempo incombe un nuovo lock-down e a fine anno si arriva all’amara decisione di sciogliere l’Oratorio Pia-rio. Bene, fino a qui nulla di nuovo… Lo scioglimento però non coincide con la fine di tutto, la voglia di continuare c’è, serve magari un progetto nuovo, diverso da prima.

Già in inverno cominciano i primi contatti, al gruppo di quattro si aggiungono due ragazze piene

di energia e con molte idee. All’inizio della primavera cominciano i primi incontri e si schiariscono pian piano le idee, con l'estate vengono risolte le varie questioni burocratiche, ad agosto vengono depositate le carte e nasce ufficialmente l’ASD PIARIO. La novità importante è la separazione tra associazione e l’Oratorio, che viene gestito con cura dal Don a da un gruppo di mamme. L’ASD si occuperà di altro, come ad esempio organizzare le manifestazioni (covid permetten-do!), sia quelle storiche come la Sagra di San Rocco sia quelle nuove che verranno organizzate. Inoltre promuo-veremo l’attività sportiva; le squadre di pallavolo parto-no già quest’anno, ma in pentola ci sono molte idee in-teressanti che vi sveleremo un po’ alla volta.

I sei fondatori formano così il primo consiglio: Francesco Zanotti (Presidente), Luca Salvi (Vicepresidente), Valentina Boc-cardi (Responsabile pallavolo), Sirya Pelizzari (Segretaria), Er-manno Moioli, Luca Martinelli. Per qualsiasi informazione o per aiutar-ci con qualche idea ecco i nostri contatti: Email: [email protected] Instagram: asdpiario Facebook: A.S.D Piario

Sirya Pelizzari

NASCE LA NUOVA ASD PIARIO

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L’Amministrazione Comunale informa…

BANDO P.IVA A seguito dell’assegnazione di contri-buti statali di cui al DPCM del 24/09/2020, l’Amministrazione ha voluto sostenere le piccole imprese con sede sul comune di Piario. Era stata fatta una suddivisione in tre fasce di importi differenti in base ai codici Ateco di appartenenza. Le risposte pervenute so-no state venti mentre quelle accettate, in seguito ai vari controlli effettuati, sono state diciassette; tutte le richie-ste presentate sono state fatte da esercizi commerciali rientranti nelle prime due fasce. Gli importi precedente-mente stabiliti hanno subito una variazione in aumento, esaurendo così i fondi disponibili. Sono stati erogati per ogni esercizio commerciale appar-

tenente alla prima fascia €2.215,22 e per ogni esercizio appartenente alla seconda fascia €1.107,61.

TARI A cinque esercizi commer-ciali è stata azzerata com-pletamente la Tari del 2021 e a coloro che hanno già pagato la prima rata o l’intero importo verrà comunque reso il totale per una regolarità contabile. Come già anticipato, per tutti i re-sidenti, la Tari è stata invece ridotta del 15%.

AGGIORNAMENTO BRETELLA A settembre inizieranno i saggi per la verifica della pre-senza di eventuali reperti archeologici.

INIZIO SCUOLA Lunedì 13 settembre inizieranno le scuole, siamo in at-tesa di sapere la composizione delle classi a causa della mancanza del dirigente scolastico. Gli alunni della scuola primaria saranno all’incirca 45. Cogliamo l’occasione per augurare a tutti i bambini un buon inizio e sereno anno scolastico!

SPAZIO GIOCO AGOSTO Anche quest’anno si conclude lo Spazio Gioco organizzato presso la biblioteca comunale dedicato ai bambini della scuola dell’infanzia. All’anno prossimo!

RIFIUTI INGOMBRANTI Nell’intero arco della giornata di venerdì 24 settembre sarà

possibile conferire rifiuti ingombranti al cassone presso il parcheggio sottostante il cimitero.

SERVIZIO CIVILE Una grandissima novità per la nostra Biblioteca! Da poco più di un mese, grazie ad un progetto di ANCI, Silvia, una ragazza del nostro paese, ha iniziato l’esperienza di servizio civile presso la biblioteca comunale. Auguriamo a lei un buon lavoro! Da settembre gli orari di apertura verranno implementa-ti e saranno i seguenti:

- Lunedì: 15.00-18.30

- Martedì: 14.00-17.00

- Giovedì: 9.00-12.30; 14.00-17.00

- Sabato: 10.00-12.00 Ricordiamo agli utenti che per l’accesso agli scaffali e alla sala studio/gioco è obbligatorio esse-re in possesso del GREEN PASS. Tale obbligo non sussiste per i minori di 12 anni e per il ritiro/prenotazione dei libri. Per qualsiasi informazione e/o per la prenotazione dei libri potete scrivere a: [email protected] Restate aggiornati sulla pagina FB: Biblioteca di Piario.

L’Amministrazione Comunale

Storiella cinese

Questa è la storia di 4 persone chiamate OGNUNO, QUALCUNO, CIASCUNO E NESSUNO.

“C’era un lavoro importante da fare e OGNUNO era sicuro che QUALCUNO l’avrebbe fatto. CIASCUNO avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece. QUALCUNO si arrabbiò perché era un lavoro di OGNUNO. OGNUNO pensò che CIASCUNO poteva farlo, ma NESSUNO capì che OGNUNO non l’avrebbe fatto.

Finì che OGNUNO incolpò QUALCUNO perché NESSUNO fece ciò che CIASCUNO avrebbe potuto fare.”

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Non è una novità che, tra le varie attività che riprendo-

no nel mese di settembre, vi sia anche la ripresa dell’an-no scolastico. Quest’anno Regione Lombardia, ha fissato l’inizio delle lezioni per lunedì 13 settembre e il termine l’8 giugno 2022. I periodi di vacanza più importanti sa-ranno la sospensione didattica per Natale che inizierà giovedì 23 dicembre per terminare giovedì 6 gennaio e la sospensione didattica per Pasqua che andrà da giovedì 14 aprile fino a martedì 19 aprile 2022. Al suono della campanella si rientrerà in classe in pre-senza muniti di mascherina (bambini dai 6 anni) e rispet-tando le norme igieniche già messe in atto nell’anno precedente e alle quali gli alunni si sono ormai abituati. Nelle classi la distanza tra i banchi sarà di un metro e le aule saranno costantemente arieggiate.

La popolazione scolastica di Piario per l’anno scolastico 2021/22 consiste in un totale di 102 alunni così distri-buiti. - Scuola dell’infanzia: n.27 bambini di cui 12 maschi e 15 femmine. Gli alunni di Piario sono 11: 2 maschi e 9 femmine. L’anno scorso erano 21.

- Scuola primaria di Piario: iscritti 43 alunni, l’anno scorso erano 39. . Classe 1^, 13 alunni di cui 6 maschi e 7 femmine. Gli alunni di Piario sono 7: 1 maschio e 6 femmine. . Pluriclasse 2^/3^/4^ totale 18 alunni di cui 11 maschi e 7 femmine. Gli alunni di Piario sono 11: 8 maschi e 3 femmine. . Classe 5^, 12 alunni di cui 5 maschi e 7 femmine. Gli alunni di Piario sono 11: 5 maschi e 6 femmine.

- Scuola secondaria di Clusone Accederanno alla scuola secondari statale di Clusone un totale di 32 alunni, l’anno scorso erano 21. . Classe prima 13 alunni di cui 3 maschi e 10 femmine . Classe seconda 6 alunni di cui 3 maschi e 3 femmine . Classe terza 13 alunni di cui 8 maschi e 5 femmine.

A tutti, alunni, genitori e insegnanti, un grosso augurio per un proficuo anno scolastico.

Giuliano Todeschini

Ritorno a scuola

La stagione estiva volge al termine e visto che

pensiamo sia valsa la pena tenere aper-to il bar oratorio in questi mesi, vogliamo provare a vedere se riusciamo ad aprirlo anche du-rante il periodo autunnale, mantenen-do gli stessi orari. Per questo motivo il bar continuerà a rimanere aperto dal lunedì al sabato tutti i pomeriggi dalle 15 alle 18 e il mercoledì anche con orario serale dalle 20.30 alle 22. Tutto ciò sarà possibile grazie alla disponibilità di un gruppo, per la verità non troppo numeroso, di donne che ringrazio per l'impegno che hanno dimostrato e sen-za le quali non sarebbe stato possibile permettere ai no-stri ragazzi di frequentare l'oratorio. Volevo anche ringraziare i ragazzi che quest'anno hanno fatto la S. Comunione, perché grazie alla loro offerta, si sono potuti acquistare nuovi giochi in scatola in sostitu-zione di quelli rotti o in cattive condizioni, giochi con cui sarà possibile divertirsi quando, con l'arrivo del fred-do, non si potrà più giocare all'esterno. Inoltre vi chiediamo di aiutarci con delle proposte, per capire se c'è qualcosa che vi piacerebbe fare e che po-tremmo provare ad organizzare durante i pomeriggi in-

sieme, visto che, durante il mese di agosto, sono stati proposti tornei di calcio

balilla e ping pong aperti a tutti, che però non si sono concre-

tizzati per mancanza di iscrizioni e che non è stato possibile capire

se a causa del periodo o per mancanza di interesse. A questo punto......ci vediamo in oratorio.....

Tiziana Poletti

INFO DAL BAR DELL’ORATORIO

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Sempre nell’intento di fornire ai lettori qualche spunto

interessante sull’attualità, ecco di seguito l’articolo che ho tratto dal quotidiano on-line La nuova bussola quotidia-na del 30 marzo scorso. - - - - - - - - - - - - - Quella del vaccino è ormai diventata una nuova religio-ne, con i suoi sacramenti (igiene, distanza...), i suoi san-ti (i vaccinati), i suoi comandamenti (Ricordati di vacci-narti; non desiderare il vaccino d'altri). Ma è una falsa religione. E lo dice una persona che per un mese e mez-zo è stata attaccata all'ossigeno con una polmonite gra-vissima causa Covid. Ma tutta la Comunità Shalom è stata preservata grazie alle preghiere e all'assistenza di un'infermiera volontaria. Ognuno scelga liberamente se vaccinarsi o meno, ma ci si lasci liberi di vivere la nostra fede e non aderire a una religione degenerata. Il mio professore di filosofia era un grande personaggio: portava i baffetti all’insù - stile Ottocento - e una giacca a quadri verdi e rossi! Sì, era un tipo un po’ stravagante nella sua estetica ma il suo pensiero era certamente nitido, chiaro e tagliente. Era solito dire: “Cari i miei giovani, scrutate sempre bene la realtà e non fidatevi mai di come si presenta… andate oltre, molto oltre! Leggete ciò che gli altri non scorgono… e non di-menticate mai che il mondo è diviso a metà: c’è chi pen-sa senza fare e c’è chi fa senza pensare. Volete tenere i piedi per terra? Ebbene state rigorosamente sulla riga centrale delle due comuni opzioni: né di qua né di là!”. Un gran bel consiglio, soprattutto oggi quando si è così proni a seguire chi pensa senza fare e chi fa senza pensare. Si direbbe che siamo tutti precipitati in un vero e pro-prio stato di trance-ipnotico: il Covid-19, gli immunolo-gi, il comitato scientifico, i virologi, i giornalisti… tutti nel bacino pandemico avente un’unica e sola via di sal-vezza: il vaccino. Tutto questo è diventato una nuova vera religione, anzi l'unica vera religione, alla quale per-sino alcune gerarchie ecclesiastiche s’inchinano devote. «Dio, viene dopo… cioè no.. viene prima… anzi no… forse viene dopo... questo è un periodo difficile e confu-so e, soprattutto, bisogna tutelare la salute degli altri… Allora in questo caso Dio… cioè la fede, le preghiere… a l lo ra vengono neces sa r i amente dopo».

Insomma tutti sono diventati sacerdoti di questa nuova forma di religione degenerata dove Dio rischia di essere semplicemente un passato da ricordare e nulla di più. In fondo Lui non è come AstraZeneca o Moderna o Pfi-zer che loro, invece, sì, che sono in grado di donarci la vera difesa contro il male (il virus). E questa religione degenerata ci indica anche i mezzi sacramentali da seguire: “Igienizzate molto bene le ma-nine (mi raccomando solamente con un determinato tipo di prodotto…), tenete sempre almeno due metri di distanza anche all’interno della stessa famiglia, usate solo un tipo di mascherina e prendete solamente alcuni far-maci raccomandati dal protocollo ufficiale (tachipirina e vigile attesa)". E ci indica anche i nuovi santi: i vaccinati. Assolutamen-te da prendere come modelli (naturalmente previa foto-grafia di rito del braccio esposto al vaccino)… tutti bel-li, felici, liberi, compiaciuti. Perché ora, loro, i nuovi santi, possono tornare a vivere senza più l’ossessione di prendersi quello stronzo di Covid-19. L’illusione che la vita, finalmente, puoi gestirla come vuoi tu. Fatto salvo l’imponderabile di rimanerci secco per un’embolia, un infarto, un tumore, un ictus... ma perlomeno muori vaccinato. E c'è ovviamente anche la nuova Tavola della Legge.

E c c o i c o m a n d a m e n t i : - Ricordati di vaccinarti (anche se ti mandano a 100 km di distanza) - Non desiderare il vaccino degli altri (tipo Sputnik) - Se non lo vuoi (il vaccino) per lo Stato potresti essere un soggetto da Tso (Trattamento sanitario obbliga-torio). Però, se lo vuoi, sono talmen-

te “poco sicuri” che ti obbligano ad apporre una firma al consenso informato per esonerare da qualsivoglia re-sponsabilità – presente e futura – il medico e le cause farmaceutiche che l’hanno prodotto. Basta così? No. Ci insegnano anche cos'è la vita: un tem-po gentilmente concessoci dal vaccino. Così, una volta vaccinati, possiamo riprenderci il tempo perduto per spenderlo di nuovo come vogliamo: com-prarci la felicità che si nasconde nei vari supermarket, nelle varie offerte last minute per viaggi esotici ecc… naturalmente tutto "sottovuoto spinto" e con una magia straordinaria di parole così convincenti da creare dentro di noi nuovi bisogni e desideri. Chi scrive è forse una temibile No-Vax o complottista? No, tranquilli. Chi scrive, giusto un anno fa, si è trovata attaccata al respiratore per l’ossigeno per un mese e mezzo con una grave polmonite interstiziale bilaterale da Covid-19. Andiamo a quei giorni, inizio febbraio 2020: nonostante non si sapesse ancora in modo chiaro e

LA TESTIMONIANZA Dal Covid ci ha protetti Dio, ecco come. Altro che vaccino

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Continua la raccolta di oc-

chiali usati, anche se in misura minore rispetto al boom del mese scorso. Nel mese di agosto 6 persone mi hanno portato complessivamente 13 paia di occhiali. Come ho già fatto altre volte, li ho portati al negozio “Ottica del Borgo” di Via Borgo S.Caterina a Bergamo che è uno dei centri di raccolta a cui faccio riferimento. Ringrazio di cuore coloro che hanno accolto l’invito e ricordo lo slogan della raccolta che va avanti e non ha scadenze: A TE NON SERVONO PIÙ, MA POSSONO

AIUTARE QUALCUNO A RIACQUISTARE LA VISTA”.

Gli occhiali usati raccolti dai Lions e da altri volontari vengono riciclati in uno dei diciannove centri Lions ap-positamente istituiti. Gli occhiali vengono puliti, riparati e classificati a secon-da della gradazione, quindi vengono distribuiti dai vo-lontari Lions ad altre organizzazioni che si occupano del-la protezione della vista nei paesi in via di sviluppo. Se non volete recarvi appositamente a Bergamo, mi ren-do disponibile per raccoglierli e recapitarli personalmen-te ad uno dei negozi aderenti la raccolta. Ricordo che non si spende nulla, non si guadagna nulla, ma possiamo mettere a disposizione qualcosa che non utilizziamo più a favore di chi ne ha bisogno.

Giuliano Todeschini Via Bologna 3- Piario

ufficiale della pandemia in corso, decisi di sospendere immediatamente gli incontri tra i ragazzi e le famiglie (che avvenivano regolarmente ogni mese in epoca pre-Covid) dopo che alcuni familiari degli ospiti erano sta-ti ricoverati in ospedale. Erano le prime avvisaglie del virus. Per circa 10 giorni lavorai all’interno della comu-nità con la febbre (credendola una normale influenza) per crollare solamente quando il fiato mi venne improvvisa-mente a mancare e la febbre schizzò verso i 40 gradi. Do-po essere stata imbottita di tachipirina e antibiotico mi portarono a fare la lastra ai polmoni. Il referto? Da morte certa e imminente a causa di polmo-nite interstiziale bilaterale avanzata. Parere di tutti gli esperti: all’ospedale intubata o morirà. Come suora tentennai perché ho sempre ritenuto che la fine di una parabola esistenziale fosse nelle mani di Dio e non di un virus sfuggito a chissà chi: qualcuno diceva scienziati di un laboratorio, qualcun altro dai pipistrelli, e qualcun altro ancora da soldati che giocavano alla guerra biologica. Quindi dalla sottoscritta: parere negativo al ricovero in ospedale. Nel frattempo, mia sorella residente in provincia di Ber-gamo con figlia, nuora e nipote infermiere professionali all’interno dello stesso ospedale, veniva ricoverata per qualche linea di febbre. Due o tre giorni più tardi, il pre-sidente Conte emanava il DPCM con il quale disponeva la creazione di posti sanitari riservati ai malati Covid. Mia sorella, quindi, venne spostata secondo le procedure uffi-ciali del Ministero della Salute in un altro ospedale senza peraltro avere la certezza - avendo solo un po’ di febbre - che fosse realmente Covid-19. Trattenuta nel reparto specifico del nosocomio per un certo periodo morirà in brevissimo tempo pochi giorni dopo le dimissioni. Rifiutai, quindi, di andare all’ospedale sebbene io, inve-

ce, avessi la certezza di aver contratto il Covid e di essere positiva. Mi prese il timore angosciante di aver potuto trasmettere il virus inconsapevolmente ai ragazzi della comunità (soprattutto ai più deboli come i sieropositivi, gli immunodepressi e altri con gravi patologie). E invece tutti - e ripeto: tutti - siamo stati protetti da Dio. Di que-sto sono certa. La nostra comunità è stata sostenuta da un fiume di pre-ghiere di amici, volontari e familiari (soprattutto, da un’infermiera volontaria alla quale va tutta la nostra gra-titudine per il coraggio che ha avuto di piazzarsi con il suo camper all’interno della comunità per prestare assi-stenza H24 costantemente consigliata da altrettanti splen-didi volontari medici). Così, protetti da Dio (e assistiti da questa infermiera) abbiamo combattuto e vinto la nostra battaglia. A questo punto lo dichiaro a lettere cubitali: NON VO-GLIO PROPRIO SOSTITUIRE LA MIA FEDE CON NESSUNA NUOVA DEGENERATA RELIGIONE. Non voglio, per carità, criticare l’efficacia o meno del vaccino: ognuno è libero di fare ciò che sente e vuole, ma lasciatemi invocare come protettrice e madre... Maria, che personalmente ritengo ancora fautrice di miracoli. Una preghiera mariana risalente al IV secolo, a me tanto cara, recita: “Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio, non disprezzare le suppliche di noi che siamo n e l l a p r o v a ( c o m p r e n s i v a d i C O V I D - 1 9 ) ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta” Vuoi vedere che con tutte le preghiere levatesi al cielo in quel periodo è stata proprio lei - Maria - il nostro antido-to (=vaccino)? Vuoi vedere che la Madonna è ancora ca-pace di fare i miracoli? A voi pregare per provare. A me… lasciate la mia religione!

* Suora, Comunità Shalom, Palazzolo sull'Oglio

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Diamo la soluzione del Kultur quiz. n.244 pubblicato sul n.306 del mese scorso.

1. Quest’anno cade il centenario dalla morte del musicista au- tore del famoso “Carnevale degli animali”, di chi si tratta? Camille Saint-Saens (1835-1921).

2. La sonata per pianoforte op.31 n.2 di L. van Beethoven por- ta lo stesso titolo di una famosa opera teatrale di W. Shake-

speare quale? La Tempesta.

3. Chi è il personaggio che canta l’aria “O mio babbino caro” nell’opera Gianni Schicchi di G. Puccini?

Lauretta.

4. La famosa “Marcia nuziale” di Felix Mendelssohn B. è tratta dalle musiche di scena composte per una comme-dia teatrale di Shakespeare, qual è il titolo? Sogno di una notte di mezza estate.

Due soluzioni sono giunte in redazione con tutte le risposte esatte. Il sorteggio ha assegnato a Monica Pezzoli il premio in palio: un bel libro. Complimenti alla vincitrice ed a tutti i partecipanti. Vado a proporre ora il Kultur-quiz n.245. Ricordo che la data ultima di presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 settem-bre. Per la risposta si può ritagliare il riquadro sottostante e inviare la soluzione a: Redazione de L’Eco del Sapèl Né via Bologna n.3 – 24020 PIARIO, oppure tramite e-mail a: [email protected]. Buon lavoro!

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L’oggetto del Kultur-quiz di questo mese riguarda lo sport bergamasco. Ecco le domande:

1. Chi allenò la squadra dell’Atalanta dal 1987 al 1990 e poi dal 1994 al 1998?_________________

2. Chi è l’alpinista bergamasco che ha salito in prima invernale la cima di otto dei 14 ottomila? ______________________________________________________________________________ 3. Con quanti punti la sciatrice bergamasca Sofia Goggia ha vinto la coppa di discesa 2021? ______________________________________________________________________________ 4. Chi è il ciclista bergamasco che ha partecipato al Giro d’Italia 2021, ma si è ritirato alla 12^ tappa? ________________________________________________________________________

Nome e cognome _________________________________________________Età ________________

Via n. Paese Tel _________________

a cura di Giuliano Todeschini

KULTUR QUIZ

N.245

Dal pozzo di riflessioni e cita-zioni del “ Breviario” di Gian-franco Ravasi ho pescato questo spunto di meditazione.

La stupidità della gente de-riva dall’avere una risposta per ogni cosa. La saggezza de-riva dall’avere

una domanda per ogni cosa.

Questo elogio della domanda è di Milan Kundera (1929 scrittore, poeta e saggista ceco) e si allinea a una lunga sequenza di autori che hanno celebrato l’ars interrogandi, “arte più da maestri che da discepoli, perché bisogna aver imparato molte cose per saper domandare ciò che non si sa”,

come ammoniva Rousseau. Ed effettivamente l’intelligenza di una persona si misura proprio dalla profondità delle sue domande che spingo-no la coscienza oltre la frontiera dell’ovvio. Purtroppo il trionfo dello slogan e del tweet ci ha abi-tuato alla risposta preconfezionata, pronta ad incartare nello stereotipo o nella banalità anche le questioni più

complesse e delicate. L’animo umano, invece, nasce con il desi-derio di trovare il senso intimo delle cose, come ci insegnano gli instancabili e temuti “perché?” dei bambini. Questo desiderio viene narcotizzato dalle risposte superficiali e dai luoghi comuni.

E, invece, bisognerebbe risvegliarlo perché – come di-ceva il Socrate di Platone – “una vita senza ricerca non merita di essere vissuta”.

PERISCOPIO

Domande

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Avvenimenti, curiosità, informazioni manifestazioni

raccolta della plastica

Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00

raccolta sacco nero indifferenziata

e dell'umido FORSU

raccolta dell'umido FORSU

raccolta della carta

Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00

raccolta sacco nero indifferenziata

e dell'umido FORSU

raccolta dell'umido FORSU

raccolta della plastica

Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00

raccolta sacco nero indifferenziata

raccolta dell'umido FORSU

raccolta della carta

Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00

raccolta sacco nero indifferenziata

raccolta dell'umido FORSU

raccolta della plastica

Servizio attività sociali/fiscali 9.00-12.00

03 venerdì S. Gregorio Magno 246 120

04 sabato S. Rosalia 247 119

122

02 giovedì S. Elpidio 245 121

domenica B.m.Teresa di Calcutta

115

248

martedì

mercoledì

settembre 2021Giorno

05

al 31/12

118

dal 1/1

S. Uberto06 lunedì 117

01 mercoledì S. Egidio 244

13

09

249

12 domenica Ss. Nome di Maria 255

10

S.Giovanni Grisostomo

250

251

S. Pulcheria 113

111

11 sabato S. Diomede 254

Natività di Maria

S.Regina

252

253

S. Sergiogiovedì

venerdì

07

114

08

116

Inizia la scuola

Esaltazione della S. Croce

mercoledì

107

109

110

108

256

257

lunedì

112

14

15 B.V. Addolorata

giovedì16

260

martedì

261

263

S. Gennaro

265

S. Matteo

SS. Cornelio e Cipriano

S. Roberto

258

259

106

266

264

100

105

104

103

262

102

101

98

cassone al parcheggio cimiteroRaccolta rifiuti ingombranti

99

26 SS. Cosma e Damiano

26825 S. Aureliasabato

venerdì

sabato

domenica

martedì

18

17

21

19

20

S. Maurizio

domenica

S. Pio da Petralcina

S. Sofia

24

22

lunedì

267

23

S. Candida

mercoledì

giovedì

S. Pacificovenerdì

giovedì

S. Michele

30

29 mercoledì

martedì

lunedì

272

S. Girolamo

27 S. Vincenzo de' Paoli 270

27128 S. Venceslao

97

96

273

95

94

93

269