1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

8
Si chiude così, definitiva- mente, con la delegazione dell’UDC che va a far visita al Presidente della Repubblica Napolitano senza neanche chiedere le dimissioni del Governo Prodi, utilizzando il palcoscenico del Quirinale semplicemente per spiegare al popolo che no non è vero si resta tutti all’opposizione ragazzi, anche se il Governo Prodi lo si è davvero salvato politicamente nella votazione al Senato sul rifinanziamento delle missioni all’estero, si chiude così in questo modo malinconico e paradossale, non tanto l’esperienza della Casa della Libertà ma molto di più. Si chiude una volta per tutte la parentesi che è stata, il precedente Governo di legis- latura, capace di esprimere una linea di politica estera italiana coerentemente e responsabilmente atlantica, consapevole del legame irrin- unciabile tra l’UE e gli USA. Di fatti ciò che era in ballo non era certo la tenuta del- l’opposizione o di una CDL già da tempo in ordine sparso e neanche quella di una mag- gioranza che, sondaggi alla mano, non può certo permet- tersi di tornare al voto. Crediamo di non sbagliarci considerando che lo stesso Pierferdinando Casini avesse chiaro come non si trattasse certo di esprimere un voto a favore o contro la leadership di Silvio Berlusconi nell’or- dine del giorno del Senato. Si trattava di sapere se al Parlamento Italiano, al di là delle rendite politiche del Gruppo Parlamentare UDC, continuasse a star bene una politica estera alla Chavez. Superando indenne l’ostacolo il Governo Prodi può contin- uare nell’opera di demolizione della solidarietà atlantica così attentamente e continuamente, nella passata legislatura, ricucita da Poste Italiane SpA- Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6 - 0,25 (Quindicinale) In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Roma-Italy Abb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina — Fondato da Turchi — COPIA OMAGGIO NUOVE PROSPETTIVE VECCHI PROBLEMI — a pagina 3— ESTERI Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727 LA PIAZZA D’ITALIA www.lapiazzaditalia.it Che pena quella che vediamo! LA PIAZZA D’ITALIA di FRANZ TURCHI FREUD UOMO E CIVILTA’ — a pagina 6 — CULTURA LA VIGNETTA Sinceramente Vostri, al Quaeda Un Governo che non è un governo, che quando parla è smentito da un Ministero o da una manifestazione alla quale partecipa il Ministro; o che organizza una riunione per siglare degli accordi che impegnano il Governo per il futuro (vedi Caserta) e un minuto dopo siamo alla crisi di quello stesso Governo. Un anno oramai si avvicina da quando Prodi è tornato a Palazzo Chigi; e un anno di brutte figure, di perdita di credibilità istituzionale e ora- mai di figure imbarazzanti è passato. Che fare? Credo che un governo non può parlare solo per 3 mesi di problemi degli omosessuali, con tutto il rispetto per questi, o cerca- re per mesi di trovare una posizione come sulla Politica Estera; il Paese ha necessità di altro! Credo infatti che i problemi economici delle famiglie a reddito più povero e i servi- zi sociali e sanitari come anche la sicurezza e le infra- strutture o la ricerca e la scuola siano gli obiettivi o le necessità prioritarie in questo momento. Ad esempio con il D.P.E.F. alle porte, che prepara alla Finanziaria di Settembre, con i soldi in più accumulati nelle casse del Fisco (37 e rotti mld. di Euro), cosa si può fare? Penso ad esempio a raddop- piare le pensioni minime da 516 a 1000 Euro, oppure intervenire nei primi 100 ospedali del Paese, o ancora all’investire nelle prime 10 opere di infrastruttura (creando posti di lavoro) nel Paese; o ancora bandire dei lavori nelle prime 10 univer- sità Italiane che in alcuni casi sono fatiscenti per strutture e servizi per i nostri ragazzi. Ma queste sono solo alcune piccole idee che ci vengono intesta, da fare subito, da fare ieri! Oppure vogliamo continuare a vedere quanto spettacolo indecoroso e che non si merita l’Italia? Forse ci resta solo una via di uscita, se non succede qual- cosa al Senato, anche a vota- re alle Amministrative dando un segnale di chiarezza e di voglia di cambiamento a questo Governo che sempre di più assomiglia a un girone infernale dantesco. Grazie di cuore a tutti A pagina 3 www.lapiazzaditalia.it Una Piazza di confronto aperta al dibattito su tutti i temi dell’agenda politica e sociale per valorizzare nuove idee e nuovi contenuti Ugo di San Vittore (1096–1141) “La pratica del commer- cio riconcilia le nazioni, spegne le guerre, rinsalda la pace e trasforma i beni privati in benefici per tutti” ACTON INSITUTE For the study of Religion and Libert http://www.acton.org/research/libtrad/

description

Grazie di cuore a tutti. Sinceramente Vostri, al Quaeda. - Marzo 2007 LA PIAZZA D'ITALIA - www.lapiazzaditalia.it - fondato da Franz Turchi 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6 - € 0,25 (Quindicinale)

Transcript of 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

Page 1: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

Si chiude così, definitiva-mente, con la delegazionedell’UDC che va a far visita alPresidente della RepubblicaNapolitano senza neanchechiedere le dimissioni delGoverno Prodi, utilizzando ilpalcoscenico del Quirinalesemplicemente per spiegare alpopolo che no non è vero siresta tutti all’opposizioneragazzi, anche se il Governo

Prodi lo si è davvero salvatopoliticamente nella votazioneal Senato sul rifinanziamentodelle missioni all’estero, sichiude così in questo modomalinconico e paradossale,non tanto l’esperienza dellaCasa della Libertà ma molto dipiù. Si chiude una volta pertutte la parentesi che è stata, ilprecedente Governo di legis-latura, capace di esprimere

una linea di politica esteraitaliana coerentemente eresponsabilmente atlantica,consapevole del legame irrin-unciabile tra l’UE e gli USA.Di fatti ciò che era in ballonon era certo la tenuta del-l’opposizione o di una CDLgià da tempo in ordine sparsoe neanche quella di una mag-gioranza che, sondaggi allamano, non può certo permet-

tersi di tornare al voto.Crediamo di non sbagliarciconsiderando che lo stessoPierferdinando Casini avessechiaro come non si trattassecerto di esprimere un voto afavore o contro la leadershipdi Silvio Berlusconi nell’or-dine del giorno del Senato. Sitrattava di sapere se alParlamento Italiano, al di làdelle rendite politiche del

Gruppo Parlamentare UDC,continuasse a star bene unapolitica estera alla Chavez. Superando indenne l’ostacoloil Governo Prodi può contin-uare nell’opera didemolizione della solidarietàatlantica così attentamente econtinuamente, nella passatalegislatura, ricucita da

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6 - € 0,25 (Quindicinale)

In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romaninaper la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Roma-ItalyAbb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina

— Fondato da Turchi —

COPIA OMAGGIO

NUOVEPROSPETTIVEVECCHIPROBLEMI

— a pagina 3—

ESTERI

Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727

LA PIAZZA D’ITALIA

ww

w.la

pia

zzad

ital

ia.it

Che pena quellache vediamo!

LA PIAZZA D’ITALIA

di FRANZ TURCHI

FREUD UOMOE CIVILTA’

— a pagina 6 —

CULTURA

LLAA VVIIGGNNEETTTTAA

Sinceramente Vostri, al Quaeda

Un Governo che non è ungoverno, che quando parla èsmentito da un Ministero oda una manifestazione allaquale partecipa il Ministro; oche organizza una riunioneper siglare degli accordi cheimpegnano il Governo per ilfuturo (vedi Caserta) e unminuto dopo siamo alla crisidi quello stesso Governo.Un anno oramai si avvicinada quando Prodi è tornato aPalazzo Chigi; e un anno dibrutte figure, di perdita dicredibilità istituzionale e ora-mai di figure imbarazzanti èpassato.Che fare? Credo che ungoverno non può parlaresolo per 3 mesi di problemidegli omosessuali, con tuttoil rispetto per questi, o cerca-re per mesi di trovare unaposizione come sulla PoliticaEstera; il Paese ha necessitàdi altro!Credo infatti che i problemieconomici delle famiglie areddito più povero e i servi-zi sociali e sanitari comeanche la sicurezza e le infra-strutture o la ricerca e lascuola siano gli obiettivi o lenecessità prioritarie in questomomento.Ad esempio con il D.P.E.F.alle porte, che prepara allaFinanziaria di Settembre, coni soldi in più accumulatinelle casse del Fisco (37 erotti mld. di Euro), cosa sipuò fare?Penso ad esempio a raddop-piare le pensioni minime da516 a 1000 Euro, oppureintervenire nei primi 100ospedali del Paese, o ancoraall’investire nelle prime 10opere di infrastruttura(creando posti di lavoro) nelPaese; o ancora bandire deilavori nelle prime 10 univer-sità Italiane che in alcuni casisono fatiscenti per strutture eservizi per i nostri ragazzi.Ma queste sono solo alcunepiccole idee che ci vengonointesta, da fare subito, dafare ieri!Oppure vogliamo continuarea vedere quanto spettacoloindecoroso e che non simerita l’Italia?Forse ci resta solo una via diuscita, se non succede qual-cosa al Senato, anche a vota-re alle Amministrative dandoun segnale di chiarezza e divoglia di cambiamento aquesto Governo che sempredi più assomiglia a un gironeinfernale dantesco.

Grazie di cuore a tutti

A pagina 3

www.lapiazzaditalia.itUna Piazza di confronto aperta aldibattito su tutti i temi dell’agenda

politica e sociale per valorizzare nuoveidee e nuovi contenuti

Ugo di San Vittore(1096–1141)

“La pratica del commer-cio riconcilia le nazioni,spegne le guerre, rinsaldala pace e trasforma i beniprivati in benefici pertutti”

ACTON INSITUTE For the study of Religion and Liberthttp://www.acton.org/research/libtrad/

Page 2: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

ha sempre indicato la lineapolitica dell’unità del partito aldi là delle correnti.

D. On. Consolo, Lei haparticolarmente a cuore laquestione della giustizia inquesto Paese, ora che è passatodel tempo come vede l’indulto ecosa ha realmente portato dipositivo e di negativo nella vitadei cittadini?R. Credo che trovarequalcosa di positivo nel prov-vedimento di indulto sia real-mente difficile. Si è trattato diun provvedimento preso senzacondizionarlo, per prima cosa,alla avvenuta risarcibilità deldanno... Nessuna comprensio-ne, quindi per le vittime dei

reati, vittime che oltre al dannodel subito reato hanno avuto labeffa di veder rilasciati i colpe-voli, senza aver almeno risarci-to il danno stesso . In secondoluogo non si è preso alcunimpegno formale per la costru-zione di nuove carceri e ciòporterà, in un futuro nemmenolontano, ad una nuova ripro-posizione del fenomeno!! Larecente affermazione di Prodiche rifarebbe l’indulto è unaulteriore conferma, peraltronon necessaria, di quantoabbia fatto bene Alleanzanazionale a votare contro que-sto sciagurato provvedimento.Affermare che lo rifarebbe,significa ignorare del tutto l’as-sioma filosofico latino secondocui ‘errare humanum est, per-severare autem diabolicum’.

D. La questione dellecarceri sarà un problema chesi riproporrà quindi periodica-mente visto che la popolazionecarceraria segue un trend dicrescita continuo, qualedovrebbe essere la soluzione alsovraffollamento delle prigionisempre in senso detentivo? R. Occorrerebbe nonsolo costruire nuove carcerima prevedere alcune misurealternative al carcere, come adesempio il bracciale elettroni-co, ovviamente per i reati diminor allarme sociale.

D. Il cittadino ha una perce-zione della giustizia macchi-nosa e inconcludente, cosa chesi evince anche da statistichesulla durata dei procedimentisia civili che penali, cosa servi-rebbe da un punto di vista poli-tico per poterci mettere al passocon le grandi democrazie occi-dentali? R. Per prima cosa

occorrerebbe, per ciò cheriguarda il penale, separare lecarriere tra chi accusa e chigiudica, altrimenti non vi saràmai una vera terzietà delGiudice, non a caso previstadall’art.111 della Costituzione.Poi occorre riorganizzare lamacchina della Giustizia attra-verso l’uso massiccio di stru-menti informatici. Le sole cosefatte dall’esecutivo in materiasono tre interventi legislativi,che vanno nel senso opposto acome dovrebbe andare unapolitica in materia di giustizia:l’indulto, il decreto Bersani e lasospensione (in vista temo del-l’azzeramento) della riformadell’ordinamento giudiziario.La speranza è che questo ese-cutivo non faccia nuovi danninel breve tempo che passeràprima che gli italiani lo riman-dino a casa. Le riforme, quellevere, toccherà a noi ricomin-ciare a farle. Siamo già pronti.

D. In questi mesi è ritor-nato in auge il problema dellamoralità, questa volta la scin-tilla è stata “vallettopoli”, ilGoverno di sinistra ha rimpro-verato il Governo Berlusconi difare leggi ad personam, loroinvece hanno proceduto “adsircanam”, non crede che ipolitici, facendo distinzioni inambiti non istituzionali ma sulcomportamento personale, sen-tendosi anche in questo piùimportanti dei cittadini, dan-neggino un rapporto molto fra-gile con essi? R. Lei ha toccato unargomento molto scabroso, unargomento che potrebbe esse-re risolto vietando, senza ecce-zioni, la pubblicazione degliatti coperti da segreto istrutto-rio e sanzionando sia penal-mente che pecuniariamente

tale inosservanza. Particolarerigore poi per le cosiddetteintercettazioni inutili, quellecioè riguardanti persone etra-nee al reato, ivi comprese levittime del reato. Con la asso-luta impubblicabilità si risolve-rebbe quindi alla radice il pro-blema, visto e considerato chemai è stata di fatto perseguitala violazione del segreto istrut-torio. Ma secondo me su que-sto argomento sono pochi asentirci. E ribadisco: bisognaimpedire in ogni modo la pos-sibilità di divulgare almeno ilcontenuto delle intercettazioni‘inutili’, quelle cioè che nullaabbiano a che vedere con ipo-tesi di reato.

D. L’Italia è una paeseche subisce un forte flussomigratorio, Lei è stato coautoredella legge sull’infibulazione,conosce quindi il problemadell’integrazione di personeche hanno modi di vedere l’in-tegrazione profondamentediversi dai nostri. Qualepotrebbe essere una chiave perpoter permettere una conviven-za pacifica tra etnie differentinel nostro Paese? E quale ilmodello per far sopravvivere lanostra tradizione, sotto seriaminaccia?R. La risposta non ècosì difficile. Chi viene in Italiadeve rispettare la nostraCostituzione, senza eccezionidi sorta. Per la infibulazione,ad esempio, a parte gli inaspri-menti di pena introdotti dallalegge Consolo, vale il pricipioCostituzionale della integritàdella persona umana. In Italia inumeri delle bambine oggettodell’Infibulazione sono impres-sionanti. Si stimano in 40.000le vittime di questo vero e pro-prio scempio, con una mediadi 6.000 casi l’anno, vale a dire

più di 16 vittime al giorno....Nella legge Consolo è previstala punibilità per chi infibula levittime innocenti anche al di làdei nostri confini, a condizioneperò che uno dei rei od unadelle vittime vivano in Italia.

D. Le forze moderate digoverno e di opposizione stan-no vivendo una travagliatafase di transizione, il PartitoDemocratico ed il PartitoUnico del centro destra saran-no la nuova politica italiana,nel frattempo fratture, stilettatee rimproveri sono ormai un’a-bitudine che alleati ed ex nonfanno mancare nel dibattito, ilcontesto politico italiano èsecondo lei maturo per unaccorpamento di tale impor-tanza di forze politichecomunque diverse per tradizio-ne e cultura? Si riuscirà atogliere alla politica italiana lamalattia della frammentazio-ne?R. Ci vorrà tempo ma lastrada è quella del bipartiti-smo. O di quà o di là, con dueschierameti che si frontegginoelettoralmente dopo aver indi-cato un programma ed un lea-der. Altro che tu mi dai il votoe poi decido con chi allearmi!!

D. In che modo la leggeelettorale può curare l’attualeclima di instabilità e veleni? Esoprattutto si riuscirà nell’at-tuale clima a portare le modifi-che che in molti vorrebberoprima di ritornare alle urne?R. Io sono scettico sullapossibilità di trovare una leggeelettorale condivisa per poiandare a votare...In questomodo si favoriscono coloroche vogliono perdere tempo eche tutto considerano tranne ilbene del Paese.

Gabriele Polgar

LA PIAZZA D’ITALIA - INTERNI

Pag. 2 1-15/15-31 marzo 2007

Liberalizzazioni: Bertinotti, problema none' fiducia ma ricorso a decreti (Adnkronos) - "Il problema piu' che la fiducia e' il ricorso ai decreti". Lo ha dettoil presidente della Camera, Fausto Bertinotti, rispondendo ad una domanda sulvoto di fiducia richiesto dal governo sul decreto sulle liberalizzazioni.

Acqua: Napolitano, bene comune essenziale e datutelare(Adnkronos) - "L'acqua e' un fattore primario di civilta' e di progresso, un bene comune essen-ziale per la vita dell'umanita' da tutelare anche nell'interesse delle generazioni future.L'impoverimento idrico, in atto nel nostro pianeta, ed i processi di crescente desertificazione,impongono ad ogni Paese di proseguire sulla strada di una comune strategia, volta a realizzareuna gestione sostenibile e condivisa del patrimonio ambientale e delle sue risorse." Lo affermail presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Droga: Meloni, governo faccia marcia indie-tro e applichi legge fini (Adnkronos) - La decisione del Tar che annulla il decreto del ministro della SaluteLivia Turco in materia di tossicodipendenza ''e' un'ulteriore conferma di come sullalotta alla droga non si possa procedere per diktat ideologici. Il governo prenda attodella clamorosa bocciatura incassata e faccia marcia indietro, applicando la leggeFini e rispettandone i principi ispiratori''. Lo afferma la vicepresidente della CameraGiorgia Meloni, di An.

Per informazioni e abbonamenti chiamare il numero verde:

LA PIAZZA D’ITALIAfondato da TURCHI

Via E. Q. Visconti, 2000193 - Roma

Luigi TurchiDirettore

Franz TurchiCo-Direttore

Lucio VetrellaDirettore Responsabile

Proprietaria: Soc. EDITRICE EUROPEA s.r.l.

Registrato al Tribunale di Roma n.9111 - 12 marzo 1963

Concessionaria esclusiva per la vendita: S.E.E. s.r.l.Via S. Carlo da Sezze, 1 - 00178 Roma

www.lapiazzaditalia.itE-mail: [email protected]

Manoscritti e foto anche non pubblicati, e libri anchenon recensiti, non si restituiscono. Cod. ISSN 1722-120X

Stampa: EUROSTAMPE s.r.l.Via Tiburtina, 912 - 00156 Roma

FINITO DI STAMPARE NEL MESE DI MARZO 2007GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONATI:L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati fornitidagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamentela rettifica o la cancellazione scrivendo a S.E.E. s.r.l. - Via S.Carlo da Sezze, 1 - 00178 Roma. Le informazioni custoditenell’archivio dell’Editore verranno utilizzate al solo scopo diinviare copie del giornale (Legge 675/96 tutela dati perso-nali). La responsabilità delle opinioni espresse negli articolifirmati è degli autori.

Giuseppe Consolo, capogrup-po di An in CommissioneGiustizia alla Camera, èProfessore Associato diIstituzioni di Diritto Pubblicopresso la Facoltà diGiurisprudenza della LuissGuido Carli di Roma, maanche un uomo pratico, chesul tappeto mette le esigenzadella giustizia a quelle dei par-titi. E’ ‘padre’ della leggeConsolo sull’infibulazione(legge 9 gennaio 2006, n. 7),ma soprattutto è costantemen-te impegnato per il partito divia della Scrofa sui temi dell’in-dulto, intercettazioni e riformadella giustizia. Abbiamo incon-trato l’On. Consolo, ritenuto trai ‘pretoriani’ di Fini, uno che

Intervista all’On. ConsoloR i f l e s s i on i su l l ’ a t tua l i t à

dagli addetti ai lavori un “tea-trino” ma quello al qualeabbiamo assistito e stiamoassistendo nei primi mesi delgoverno Prodi ci lascia effetti-vamente stupefatti e con noi,ovviamente, molti italiani.Il cabaret è iniziato la nottedelle elezioni allorquandomigliaia di attivisti del centro-sinistra, accorsi in piazza aRoma per festeggiare l’annun-ciata “schiacciante” vittoria”contro Berlusconi, hannodovuto aspettare il giornodopo per sapere chi avesserealmente vinto la tornataelettorale e scoprire quindiche in realtà la differenza tra idue schieramenti era pocopiù di 24000 voti.Di seguito abbiamo assistitoalla farsa della distribuzionedegli incarichi, ministeriali enon, alla pletora di partiti chehanno appoggiato il“Professore” e, al contrario diquanto promesso in campa-gna elettorale, essi sonoaumentati notevolmente.Ma questo non era altro chel’antipasto, e constatando cheal peggio non c’è mai fine,abbiamo dovuto sorbirci la“manovrina” di aggiustamentodei conti pubblici in estatedato che secondo PadoaSchioppa e Visco eravamoalla canna del gas ed urgevauna brusca virata in tema dibilancio pubblico.Di questo passo arriviamo di

gran carriera all’”affaire”Telecom, allorquando il brac-cio destro e consigliere per gliaffari economici di RomanoProdi, il buon Rovati, si devedimettere per le polemichesuscitate dalla pubblicazioneda parte della stampa di unsuo piano per definire il rias-setto della maggiore società ditelecomunicazione italiana,piano che a detta di Rovati ilProfessore non conoscevaneppure pur essendo statotrasmesso ai dirigenti Telecomsu carta intestata dellaPresidenza del Consiglio!E anche questa volta ilProfessore, pur sacrificando ilsuo braccio destro sull’altaredella politica, passa indennequeste estemporanee forcheCaudine che gli si sono para-te all’improvviso durante ilsuo viaggio in Cina e come unnovello Marco Polo riesce aritornare in Italia sano e salvodopo molte traversie.Il Nostro allora, seppur anco-ra frastornato dall’attaccorespinto alla meno peggio, siributta con rinnovata foga evigore nell’agone politico perristabilire il controllo dellasituazione e far vedere chicomanda, ed è infatti dopol’estate che Prodi insieme alleteste d’uovo del centro-sini-stra partorisce la più disastro-sa legge finanziaria che con-tribuente ricordi. Ma si sa, lasituazione economica del

Paese a causa degli sfracellifatti dal “Berlusca” nel prece-dente governo è tragica, comenon perde mai occasione diricordare Enzo Biagi, adesempio, i vecchi sonocostretti a rivoltare i cappottioramai usurati perché nonhanno i denari per acquistar-ne di nuovi come avvenivadurante il Ventennio e quindibisogna intervenire con unacura da cavalli perché l’Italia èallo stremo. Ma allo stremosono i cittadini che nonriescono a capire perché conl’aumento esponenziale delleentrate tributarie che si èavuto nel 2006 le tasse debba-no essere indiscriminatamenteaumentate e debbano esseresempre e solo le loro cinte adessere strette, ma si sa se fiordi economisti del calibro diProdi, Padoa Schioppa, Visco,e quant’altri parlano di cata-strofe imminente qualcosa divero ci deve pur essere e sepoi “Repubblica”, “Corrieredella Sera” e compagnia scri-vente si aggiungono allelamentazioni ecco che la fineè ineluttabile.Ma al ridicolo come ricorda-vamo non c’è mai fine, e cosìil Governo Prodi dopo averaffrontato l’onta della tirata diorecchie del Presidente dellaRepubblica Napolitano, supe-ra di stretta misura la richiestabluff della fiducia parlamenta-re. In questo caso però la

figura barbina maggiore la fail ministro degli esteriD’Alema, che prima annunciale proprie dimissioni da capodella Farnesina se la sua pro-posta di rifinanziamento dellamissione in Afganistan nonavesse ottenuto la maggioran-za richiesta al Senato per poifare spallucce quando ciò nonè avvenuto.E la lotta tra Prodi e D’Alemasu chi tra i due è più “faccia dibronzo” continua più recente-mente con la storia della libe-razione del giornalista di“Repubblica”, DanieleMastrogiacomo, rapito daiTalebani in Afganistan, incambio della scarcerazione dicinque pericolosissimi fonda-mentalisti islamici. Ebbene inquesta occasione i due sisuperano: il Presidente delconsiglio prima afferma che laliberazione è avvenuta permerito di Gino Strada e dellasua Emergency senza che ilGoverno o i servizi segretiabbiano mosso dito, poi dà il“merito” al presidente afganoKarzai che intanto tace dallameraviglia, mentre il Ministrodegli Esteri di ritorno dagliStati Uniti racconta “corampopulo” che durante unacena a quattro occhi con“Condy”Rice ha ricevuto icomplimenti ed il suo avalloper la brillante operazione diintelligence svolta per la libe-razione del giornalista italia-

no.Tempo un’ora e arriva da oltreoceano la smentita di talericostruzione dell’incontro trail “leader Massimo” e la Rice,che anzi rincara la dose affer-mando che in futuro mai sidovrà trattare con i terroristi eliberarne qualcuno in cambiodi ostaggi occidentali. Questamaniera di operare non cau-serà altro che l’aumento dirapimenti e metterà ancora dipiù in pericolo le forze milita-ri in campo sullo scacchiereafgano.Ma d’altronde cosa si potevaaspettare quell’ingenua dellaRice da D’Alema se il segreta-rio del partito di cui fa parte ilMinistro degli esteri ha propo-sto di fare una conferenza dipace per l’Afganistan a cuidevono essere invitati pure iTalebani? E a questo punto dopo il casoSircana e delle sue foto conun trans apparse e poi scom-parse e poi di nuovo riappar-se dalle parti del “Corrieredella Sera” non sappiamo piùcosa il teatrino della politica cipossa offrire di più comico otragico se volete. Anzi no,qualcosa di più tragicomico,c’è: l’ha purtroppo offerto ilvoto a favore alla mozionesull’Afganistan del centro sini-stra da parte dell’UDC diCasini al Senato.Ma presto o tardi una risata liseppellirà…

Bizzarrie di un anno spiritoso

Una risata li seppelliràSapevamo che la politica ed ilmondo che vi si muove intor-no di solito viene definito

Page 3: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

LA PIAZZA D’ITALIA - ESTERI

1-15/15-31 marzo 2007 Pag. 3

Afghanistan: Cossiga, soldato italiano feri-to da talebani un 'provocatore' (Adnkronos) - ''Un soldato italiano ferito dai talebani? Un provocatore che speroil Ministro della Difesa, dopo che egli sara' curato da Gino Strada, sapra' punireesemplarmente!'' . Lo afferma, ironicamente, il presidente merito dellaRepubblica, Francesco Cossiga, riferendosi al ferimento di un sottufficiale del 9°Reggimento Col Moschin avvenuto in Afghanistan, nella zona di Farah, ieri, apoche ore dal rilascio del giornalista Daniele Mastrogiacomo.

Iraq: meglio Al Maliki di Saddam, sondaggio a4 anni da guerra (Adnkronos/Sunday Times) - Nonostante le carneficine, gli scontri settari e gli attac-chi suicidi, un sondaggio condotto alla vigilia del quarto anniversario della guerrain Iraq, cominciata il 20 marzo del 2003, rivela un certo ottimismo fra la popola-zione civile irachena. L'indagine, la piu' grande realizzata dall'inizio dell'interventomilitare nel paese, indica che la maggioranza degli iracheni preferisce l'attuale lea-dership del premiersciita Nouri al Maliki al regime di Saddam Hussein.

Venezuela: opposizione, brogli alle elezioni suquasi 3 mln di voti (Adnkronos) - Il leader della sinistra anti-Chavez in Venezuela, Pablo Medina, hadepositato un esposto al Tribunale Elettorale per chiedere l'annullamento delle ele-zioni dello scorso 3 dicembre che hanno portato alla vittoria del presidente HugoChavez. Medina ha denunciato numerose irregolarita' del voto "che dimostrano chec'e' stata frode aprossimativamente in 2 milioni e 800mila voti ritoccati".

Ogni entità ha necessità dimanifestare la sua importanzae influenza in questioni chereputa importanti o per ilcontesto o per la sua immag-ine.Negli ultimi anni questa ten-denza ha portato a commet-tere errori grossolani che ver-ranno pagati in anni di insta-bilità e migliaia di vite eumane. Quello che spessoaccade è il perdere di vista lapropria reale dimensione.L’Italia anche in questo nonfa eccezione.In tempi record, diplomatica-mente parlando, il Governodel nostro Paese è riuscito apassare da un amichevole“bye bye Condie”, al “non è

come credi, posso spiegare”degno di un banalissimo Bmovie.Ancora una volta il panoramaè decisamente diverso daquello che leggiamo spessonelle parole del nostroMinistro degli affari esteri:che lo si accetti o no, ilmondo attuale si muove dauna parte con la direzioned’orchestra degli Stati Uniti edall’altra con il volere (tropporaramente palesato)dell’Arabia Saudita.In fondo si potrebbe affer-mare che la situazione è con-fusa ma meno complessa diquanto non lo fosse pocotemo fa: la questione in occi-dente è nota, in medio ori-

ente meno e fortunatamentesi è chiarita con l’iniziativadel vertice palestinese a LaMecca e con quello dellaLega Araba di questi giorni aRiad.Quando il Regno Saudita simuove anche un “libero pen-satore” come Ahmadinejadlascia spazio a esternazionidiplomatiche, gentilezza chenon rivolge ad altri.In un momento di transizionefin troppo lungo, avere inter-locutori identificati nei lororuoli è fondamentale e ques-ta volta sembra confermarsiun’asse, congiunto da un’al-leanza, sebbene un po’ambigua, tra USA e il RegnoSaudita.Ma cosa sta succedendo esat-tamente? Anche se il MinistroD’Alema continua a sostenereche il problema principale èla costituzione di uno Statopalestinese, i fatti stanno spo-stando il baricentro dell’equi-librio in medio oriente suTehernan. Finalmente sembrache il mondo occidentale equello mediorientale cerchi-no, lentamente, di isolare l’l-ran, impauriti dai continuidinieghi ad ascoltare l’ONU,preoccupati dalle ester-nazioni del suo Presidente esoprattutto terrorizzati da unacorsa al nucleare che starischiando, come ampia-mente previsto, di vedere lapartecipazione anche di altriattori.

Per anni i potenti hanno fattoa gara a chi aveva la cura peril problema israelo/palesti-nese, basando le loro teoriesu una certezza: senza l’aval-lo dei diretti interessati, unavolta superato il periododella guerra fredda, qualsiasisforzo sarebbe stato sprecato.Da diversi anni oramai però

le parti, anche se sempre incontatto, manifestano unattrito che oggi non riesce aessere celato da comunicatistampa ufficiali.Per il Principe saudita laguerra in Iraq ha dato unapericolosa scossa ad un equi-librio molto precario dell’areaed ha permesso ad unaRepubblica come quella ira-niana di ritagliarsi un ruolocentrale. Questo ovviamentenon può essere permesso daisauditi che, come è palese,hanno, oltre ad una visionepolitico-strategica diversa daTeheran, anche un problemadi conflittualità religiosa.E’ per questo che nel giro dipoco tempo, in ArabiaSaudita si sono susseguiti duevertici di notevole importan-za, uno per la questionepalestinese e uno per fare ilpunto sulla situazione del-l’area nella sua interezza eper dare un segno forte epreciso sulla volontà di nonprocrastinare oltremodo iproblemi.Questo non vuol dire cheimprovvisamente si arriverà

ad una pace in medio orientema sicuramente ora c’è unostimolo importante in più.A dialogare devono esserealmeno due delle parti che sifronteggiano e anche seIsraele si è detto pronto, inodi da sciogliere sono molti,non ultimo quello più penosoe che nella dichiarazione delsummit rimane il meno deter-minato: “la giusta soluzionedel problema dei profughi”,nodo che Israele reputa fon-damentale per il suo futuro eche, con l’aggettivo “giusta”non identifica una soluzionetangibile ma un’eventualitàancora tutta da concordare.Ciclicamente accade chenello stesso momento piùporte si aprono, mosse dallostessa corrente, questo sem-bra essere uno di queimomenti fondamentali; tuttiguardano alla partita medior-ientale con rinnovata speran-za cercando per un momentodi mettere in disparte le ten-sioni e concentrandosi sullaminaccia dell’Iran. E’ ilmomento di riportare i valoria zero per ricominciare a gio-care con una nuova avver-saria, questa volta globalecome la minaccia che portacon sé.Questo è ciò che succedeintorno al tavolo della diplo-mazia, curioso è vedere cometutto questo sembri contrad-dirsi nel quotidianosusseguirsi di notizie.

Il Governo di UnitàNazionale palestinese è statofinalmente formato, subito leaperture al dialogo e la con-divisione di intenti si sonomanifestati in evidenze con-traddittorie:, è bastatoascoltare i primi proclami delneo primo ministro Haniyeh– resistenza sempre ecomunque - e del PresidenteAbu Mazen, sempre discor-danti sulla questione delladialogo con Israele (concordicome lo sarebbero Berlusconie Bertinotti in un dibattito sulcapitalismo).Il principe Saudita definisceillegale l’occupazione delsuolo iracheno da parte degliUSA e sembrerebbe aver can-cellato una cena in suo onorea Washington.Il Primo Minstro Olmertdefinisce il suo omologopalestinese un terrorista.L’Italia ritiene i talebanisoggetti idonei ad una con-ferenza di pace mentre ne faliberare cinque per ottenerela liberazione di un giornal-ista, generando il disappuntodegli alleati.Intanto l’Iran ha sequestrato15 militari britannici in acqueirachene, dando un’accelerataimpressionante alle tensionicon l’occidente.Misteri della diplomazia edella politica che un modestogiocatore di Risiko non puòcapire.

Gabriele Polgar

Ruoli e poteri in Medio Oriente

Nuove prospettive, vecchi problemi

Berlusconi prima e da Fini poi,quando la Francia di Chirac, eserci-tando la sua influenza indiscussasulle posizioni via via tenute dai variAlti Commissari dell’Unione, preme-va per girare in chiave anti-ameri-cana la crisi irachena e vedere cosìcompiuta la visione gollista di unanuova granduer francese a cui dove-va ridursi per estensione la politicaestera europea. Sebbene il disegno di Chirac sia fal-lito e sembri in pole-position per lepresidenziali francesi prossime ven-ture il filo-occidentalista Sarkozy esebbene venga a mancare quindi alGoverno Italiano – con buona pacedi un Fassino che evoca accordi tracentristi e socialisti di Francia perevitare la sciagura - la sponda parig-ina, da domani sarà comunquemolto più semplice per il MinistroD’Alema evocare scenari “flessibili”nei confronti del nuovo governopalestinese di Haniyeh, un governoche gioverà ricordarlo è votato da unParlamento in cui il partito di mag-gioranza assoluta è iscritto nella listadelle organizzazioni terroristiche nonsolo negli Stati Uniti ma anche nellanostra UE. Sarà molto più semplicefar finta di nulla se la televisionedell’Autorità Palestinese manderà di

nuovo in onda bambini che sidicono contenti che la mamma è inparadiso perché ha ucciso cinqueebrei. Sarà molto più semplice evo-care tavoli di pace e conferenzeinternazionali che legittimino itagliagole talebani. Sarà molto piùsemplice per i vari Gino Strada delmomento farsi immortalare gaudentiper il successo nelle trattative dirilascio degli ostaggi grazie alle careamicizie sempre talebane. Sarà moltopiù semplice dimostrare a tutto ilmondo che allo Stato Italiano dellapropria dignità internazionale inter-essa fino ad un certo punto. Che laNATO e in fondo anche gli Stati Unitiinteressano sì, ma solo fino ad unpunto in cui siano questi a spenderesoldi “loro” per i necessari investi-menti “nostri” nel sistema di Difesa.Non oltre. Sarà molto più facile farfinta di nulla se l’Iran diAhmadinejad sequestra militari di unpaese alleato in acque territoriali nonsue e li sbatte in TV a recitareringraziamenti e ad ingozzarsi perdimostrare l’umanità del trattamentopasdaran: non siamo mica laGermania della Merkel che ne richia-ma l’ambasciatore; ce lo dica l’UEquello che dobbiamo fare!Del resto anche il Congresso diNancy Pelosi vota il taglio dei fondialle truppe USA, il blocco dei rin-

forzi, e la ritirata delle forze ameri-cane dall’Iraq il prossimo anno, inqualsiasi scenario ci si ritrovi, nonimporta. E se non bastasse, ilCongresso va oltre – ma qui bisogn-erà aspettare il parere sulla costi-tuzionalità della Suprema Corteanche se confidiamo comunque sulsuo multiculturalismo – approvandouna legge che forza il Presidentedegli Stati Uniti d’America a darenotizia al Congresso quindici giorniprima su movimenti delle truppeovunque essi avvengano: se c’è unemergenza? Non importa.Provate ad immaginare al Qaeda chedà quindici giorni di preavviso primadi agire.La legge Pelosi-Murtha, questo ilnome dell’atto approvato dalCongresso su cui G.W. Bush ha - perfortuna - già dichiarato eserciterà ildiritto di veto, dei marines uccideanche la volontà e il morale, ma peri terroristi in un Occidente laceratoda divisioni, distinguo e non sense,in cui la Amministrazione Italiana,qui sì, recita la parte della protago-nista (pensiamo al divieto impostoalle nostre truppe di dare seguitoalle richieste di soccorso degli alleatifuori della zona di competenza) tuttociò rende estremamente chiara unacosa: che noi stiamo perdendo esaranno loro a vincere.

Del resto è giàuna buonanotizia, in chi-ave Califfato, ilfatto che negliultimi anni ilnome più utiliz-zato in Europaper i bambinineonati siaMohammed. Eprovate adindovinare qualè il terzo nomepiù utilizzatoper i neonatibambini france-si: sempreM o a h m m e d .Avete indovinato. Tutto quanto sta avvenendo negliultimi giorni rappresenta la manifes-tazione esemplare che l’Occidentenon ha più voglia di credere in sestesso e si butta nelle braccia di unnemico trasversale e asimmetricoquanto volete ma che ha ben chiarol’obiettivo (il Califfato) e ha capitomolto bene come raggiungerlo e inquali tempi. Immigrazione clandesti-na, terrorismo, ricatto economico,prima che si esauriscano le riservepetrolifere. Ad esso, al nostro nemico, noi sti-amo spiegando molto bene che se

riesce a resistere un anno in più inIraq, se riesce a tenere e magari amostrarsi capace di una controffensi-va in Afghanistan e compie qualchealtra strage ben fatta di civili a destrae a manca, l’Occidente si ritireràspaventato consegnandogli il MedioOriente. Avrà vinto la guerra.

L’America, l’Europa, l’Occidente,rimarranno soli. E finalmente i ter-roristi potranno venire direttamenteda noi.Il sacrificio della Patria è compiuto.L’onore è perduto. Il GruppoParlamentare dell’UDC no.

Giampiero Ricci

Grazie di cuore a tutti S ince ramen t e Vo s t r i , a l Quaeda

Prosegue dalla prima

Page 4: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

LA PIAZZA D’ITALIA - ECONOMIA

Pag. 4 1-15/15-31 marzo 2007

Google: Wsj, allo studio software per telefoninicellulari (Adnkronos) - Il motore di ricerca Google starebbe lavorando a un software dainstallare all'interno dei telefonini cellulari. Lo scrive il 'Wall Street Journal', pre-cisando che il pacchetto andra' ben oltre le normali applicazioni per i telefoniniche Google gia' offre ai suoi utenti come le ricerche e le mappe geografiche."Potrebbe assomigliare maggiormente a una piattaforma strutturata comprensivadi applicazioni integrate per dare accesso ai servizi internet di google", aggiungeil Wsj.

Imprese: Ups, in Italia per 9 manager su 10 stipendionon e' prioritario (Adnkronos) - In Italia solo 1 manager su 10 (9%) considera lo stipendio come ilprincipale motivo di soddisfazione professionale, considerando prioritarie sfidaintellettuale (53%), costruzione di nuove relazioni attraverso il networking (32%) ebuona reputazione (27%). E' quanto emerge dai risultati della sedicesima edizionedell'Ups Europe Business Monitor, in cui 1.450 top manager disette Paesi europeisono stati chiamati ad esprimere le proprie opinioni su diversi temi che influenzanoil business in Europa.

Liberalizzazioni: Jannone (FI), scarsi vantaggiper consumatori (Adnkronos) - ''I consumatori avranno modo di verificare la scarsa rilevanza dellefinte liberalizzazioni del governo Prodi. Abbiamo chiesto a piu' riprese di migliora-re il testo e il centrosinistra ha risposto con una doppia fiducia, alla Camera e alSenato, vanificando in questo modo il ruolo del Parlamento''. Lo afferma GiorgioJannone, del direttivo di Forza Italia alla Camera e componente della commissioneFinanze.

Qualche numero per far tornare i conti

A quando la riduzione delle tasse?Ancora un risultato positivo

per le entrate tributarie eraria-li: a gennaio sono state pari a30.054 milioni di euro, in cre-scita dell’8,5% rispetto allostesso mese del 2006. I datielaborati dal dipartimentodelle politiche fiscali delministero dell’Economia - cal-colati al netto del gettito deri-vante dalla rateazione residuadel condono, pari a 2 milionidi euro - evidenziano unboom per le entrate da impo-ste indirette che registranouna crescita a due cifre (aquota 10,826 miliardi, +1,308miliardi pari a +13,7%). Leimposte dirette hanno portatoinvece nel primo mese del-l’anno entrate per 19,228miliardi (+1,049 miliardi equi-valente a +5,8%). Lo rende noto il Dipartimentoper le politiche fiscali delministero dell’Economia, incui si precisa che il dato èstato calcolato al netto delgettito derivante dalla ratea-zione residua del condono,pari a 2 milioni di euro. Nel dettaglio delle singoleimposte, il gettito Ire è statodi 18.241 milioni di euro(+810 milioni di euro, pari al+4,6%) di cui 18.135 milionidi euro (+767 milioni di euro,pari al +4,4%) derivanti dalleritenute e 106 milioni di euro(+43 milioni di euro, pari al+68,3%) dall’autoliquidazio-ne. Il gettito Ires è stato di 231milioni di euro (+117 milionidi euro, pari al +102,6%).Le entrate Iva sono state

5.176 milioni di euro (+231milioni di euro, pari al+4,7%): 4.019 milioni di euro(+277 milioni di euro, pari al+7,4%) derivano dalla tassa-zione degli scambi interni e1.157 milioni di euro (-46milioni di euro, pari al -3,8%)dalla tassazione delle impor-tazioni.Il Tesoro ha inoltre reso notoche le entrate aumentano gra-zie ai controlli fiscali: nelmese di gennaio 2007 il getti-to derivante dai ruoli è statodi 239 milioni, in crescita del43,1% rispetto a gennaio2006. In particolare 160 milio-ni di euro (+48,1% su gennaio2006) sono arrivati dalleimposte dirette e 79 milioni(+33,9%) dalle imposte indi-rette. Dai dati emerge un’impenna-ta delle entrate da addizionalie Irap: il gettito derivantedagli enti territoriali e daglienti locali è stato pari a 1.323milioni di euro, in crescita del9,2% rispetto a gennaio 2006.In particolare, per quantoriguarda l’addizionale regio-nale all’Ire (Irpef), le entratedi gennaio sono state pari a165 milioni (+6,5%). Più con-sistente la crescita del gettitodell’addizionale comunale Ire(+9,4%) e dell’Irap (+9,7%). Ilgettito dell’imposta regionalesulle attività produttive nelprimo mese dell’anno è statodi 1,123 miliardi di euro. Anche l’Iva conferma il trendpositivo: le entrate prove-nienti dall’imposta sul valoreaggiunto sono state 5,1

miliardi (+ 231 mln) con unaumento del 4,7%: 4 miliardiderivano dai consumi internimentre 1,1 mld (con un calodel 3,8%) dalla tassazionesulle importazioni.Si sta avvicinando il momen-to di tenere fede all’impegnopreso dal governo sulla ridu-

zione della pressione fiscale.Lo ha garantito il ministrodell’Economia, TommasoPadoa-Schioppa, affermando:“L’impegno di ridurre le tasseè stato preso con forza daquesto governo e si avvicinail momento in cui potremmofarlo. La fonte principale di

questa riduzione delle impo-ste rimane il programma direcupero della evasione fisca-le”. Padoa-Schioppa ha quin-di precisato che la riduzionedella pressione fiscale è “con-fermata dal Governo inmaniera perentoria. La ridu-zione delle imposte verrà, c’è

l’impegno esplicito delGoverno e questo è l’impor-tante. Ormai non è questionedi se, ma di quanto e quando.Si tratta di un provvedimentocerto, che verrà dalla stabileriduzione del fenomeno del-l’evasione fiscale”. Il ministro ha precisato che ci

sono già, sul versante dellalotta all’evasione fiscale, alcu-ni “segni incoraggianti. Civogliono però dei segnaliconcreti che questa riduzionedell’evasione fiscale sia dav-vero avvenuta”. Sui soggetti ai quali tagliare letasse il ministro

dell’Economia sembra averepochi dubbi. “Credo chesarebbe fortemente auspica-bile che diminuissero leimposte sulle imprese.L’economia è cresciuta piùdel previsto - ha aggiunto - equesto è merito sicuramentedelle imprese. La crescita la

fanno loro, non la politicaeconomica. E viceversa”.Secondo Padoa-Schioppa pertrasformare la ripresa in cre-scita “oggi non significa sti-molare la domanda ma stimo-lare l’offerta”. Le risorse a disposizione perl’alleggerimento del caricofiscale sono comunque limita-te rispetto alle richieste. Se èvero che l’emergenza deiconti pubblici è superata eche c’è stato un extragettitotra gli 8 e i 10 miliardi, è purvero che “le risorse restanocomunque limitate”, ha spie-gato ancora il ministro sottoli-neando che il ‘tesoretto’ accu-mulatosi nelle casse delloStato non è sufficiente acoprire tutto quanto sarebbeauspicabile. “Poniamo ancheche si tratti non di 8 ma di 10miliardi in più e che su que-sta cifra si ritenga di poterefare durevole assegnamento -ha detto il minsitrodell’Economia al forum dellaConfommercio a Cernobbio -nonostante questo per me lerisorse restano limitate perchégli usi che se ne vorrebberofare sono un multiplo dellerisorse stesse”. Padoa-Schioppa ha sottoli-neato che 7,5 miliardi di euro,pari a mezzo punto di Pil,vanno destinati al risanamen-to dei conti che “è negliimpegni sottoscritti dall’Italia.Il fatto nuovo è che per que-sta correzione di mezzopunto non dobbiamo farenulla perché è già acquisitapurché non la buttiamo via”.

Il panorama della telefonia inte-grata è in subbuglio: gli america-ni di AT&T sfidano le più impor-tanti banche per il controllo diTelecom Italia (unico gestore ditelefonia ancora in mano adun’azienda del bel paese).In sede politica invece c’è unacceso dibattito su quello chedovrebbe essere il comportamen-to del Governo con Bertinotti cheinvoca il diritto di “una scelta diindirizzo” mentre il protavoceunico del Governo Sircana affer-ma la sacralità delle scelte auto-nome di un consiglio di ammini-strazione e risponde, a chi fanotare le contraddizioni internealla maggioranza, con un “lascia-te che parlino” piuttosto eloquen-te. L’opposizione stigmatizza l’at-teggiamento di parte dell’Unionecome “antistorico protezioni-smo”.Altro fattore nuovo è che il mer-cato della telefonia in Italia, incontinuo sviluppo, anche se sem-pre sotto la minaccia di un oligo-polio, si apre agli operatori mobi-li virtuali, con annunci che si sus-seguono di giorno in giorno.Sia Telecom che Vodafone hannostretto accordi con Coop eCarrefour per questo progettoche mira a frammentare edaumentare la concorrenza. Intrattiva ci sono anche Poste italia-ne oltre all’interesse di Mediaset.

L’operatore virtuale permetterà difare chiamate nazionali ed inter-nazionali, inviare e ricevere Smse Mms, effettuare traffico Internetin web browsing ed utilizzare idiversi servizi a valore aggiunto,come qualsiasi cliente di qualun-que altro operatore mobile. Ilnuovo servizio sarà disponibilesu tutto il territorio nazionale edall’estero, grazie agli accordi diroaming internazionale. Avràautonomia nelle scelte commer-ciali e tariffarie, ed una numera-zione specifica, ci sarà anche unnumero per il customer carededicato.Gli operatori virtuali potrannoassumere direttamente i nuoviclienti senza passare per i con-cessionari delle reti mobili,basandosi anche su una capillari-tà diversa sul territorio nazionale.Quello che realmente innoverà ilmercato della telefonia mobilesaranno la convergenza a tuttocampo dei servizi a valoreaggiunto dei singoli operatori vir-tuali che saranno differenziati inbase all’attività specifica deglistessi, ad esempio il pagamentodi c/c.Per ora partirà la fase sperimen-tale che poi verrà seguita daun’offerta su larga scala.Questa è una rivoluzione chemette il mercato della telefoniaitaliano al passo con le realtà

economiche e tecnologiche deglialtri Paesi europei.Sul perché i gestori della retemobile debbano favorire una

concorrenza “interna” alla lororete, bisogna ricordare che è ilmodo per chiudere un’eventualeprocedura di infrazione la cui

istruttoria è stata avviatadall’Antitrust per Vodafone, TIM eWind, quasi due anni fa, perabuso di posizione dominante.

Curioso sarà capire come, conqueste nuove prospettive,l’Antiturst riuscirà a impedire unnuovo cartello.

Inizia l’era degli operatori virtuali

Telefonia in subbuglio

Page 5: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

LA PIAZZA D’ITALIA - ATTUALIA’1-15/15-31 marzo 2007 Pag. 5

Etiopia: 'La Repubblica', a 2 anni da res-tituzione obelisco Axum ancora in pezzi (Adnkronos) - Sono passati due anni da quando l'Italia ha restituito all'Etiopia l'o-belisco di Axum, trafugato nel 1937 da Mussolini, ma la stele simbolo dell'indi-pendenza etiopica, non e' stata ancora ricomposta e giace in terra nel Parco dellestele, divisa in tre tronconi. La notizia e' riportata da 'La Repubblica'. Secondoquanto riferisce il quotidiano non ci sono i soldi per poter erigere l'obelisco.

Milano: Hacker diventa 'consulente' pm e pat-teggia pena (Adnkronos) - Un giovane hacker ha patteggiato la pena a 'solo' 30 giorni, poi con-vertiti in multa, dopo essere diventato in qualche modo 'consulente' del magistratoche lo aveva indagato. E' la storia di un giovane studente universitario milanese che,per divertimento o come semplice atto dimostrativo, aveva violato le banche dati dialcuni siti accademici.

Sicurezza: Santelli (FI), maggioranzapensa di avere l'esclusiva della piazza (Adnkronos) - "Sembra che le manifestazioni di protesta debbano in Italiaessere ormai esclusivo appannaggio della maggioranza parlamentare e degliesponenti di governo". A sostenerlo e' Jole Santelli, Responsabile sicurezza eimmigrazione di Forza Italia, che cosi' replica alle osservazioni espresse daalcuni esponenti della maggioranza e di Governo sulla manifestazione pro-mossaa Milano per il prossimo 26 marzo contro la criminalita'.

Il ministro D’Alema, che conti-nua a piccarsi d’essere ungrande statista (considerazioneavvalorata da cosa non è datosapersi), uno di quegli uominiche la storia la fa, non la sub-isce, ha tirato fuori dal cilindrol’ennesimo coniglio: la gestio-ne del caso Mastrogiacomo.Un pressapochismo unico,proverbiale, culminato con laliberazione di terroristi costatile vite di molti soldati alleati(probabilmente amplificatodalla vergognosa ignoranzadell’inglese da parte di unMinistro degli Esteri), che hacondotto al tragicomico pastic-ciaccio con la Rice.Oltretutto, per risolvere l’intri-catissima questione afghana -teatro di nuove tensioni -Fassino (assieme all’immanca-bile Bertinotti) aveva pensato“bene” di proporre un dialogocoi Talebani, assecondando intal modo il gusto sadico diampie fasce della propria mag-gioranza - di governo, ma

anche di partito (vedi „corren-tone”) - per questioni di equi-librio interno.Allora D’Alema, estremamenteesperto in crisi al buio e ribal-toni, convinto di riparare, hamesso in risalto la peculiareabilità della sinistra in fatto diautogol, smentendo tutti, zit-tendo Fassino e creando altretensioni sottopelle.Questo modo di fare non è unmistero più per nessuno ormai.Con il sinistra-centro al gover-no, ogni atto, ogni dichiarazio-ne, ogni provvedimento, diqualsivoglia sorta esso sia, nonva considerato sic et simplici-ter, ma occorre leggerlo in unaltra accezione, legata agliequilibri interni alla maggio-ranza. Occorre sfamare dei figli vora-ci.Ciò comporta uno zig zagintollerabile, che fa dell’azionedi governo un autentico mon-strum - senza capo né coda.Accontentare ora l’uno ora l’al-

tro infatti, non può che favori-re una politica monca chelegata agli umori dell’uno odell’altro le preclude la credibi-

lità che si richiede a un gover-no.Questa doppia lettura, dun-que, legata a questo sciaguratogoverno - Prodi tris - (maRomano mette solo il nome, ilprogramma è degli altri) s’im-pone perciò a tutte le scelte cui

abbiamo assitito increduli ulti-mamente.Del resto, di questa realtà, nonfece mistero nemmeno il pre-

stanome Romano, quandodichiarò che l’imperativo cate-gorico di questa maggioranzaè durare.Non “fare - e bene - il propriodovere”, bensì reastare aggrap-pati ai propri posti il più alungo possibile. Spesso a

dispetto della faccia, che in talcaso è davvero un optional.Però, a svalutazione ulterioredi tale ignobile attività, occorresottolineare che tali posizionioltre a non giovare affatto alPaese, non giovano nemmenoalla maggioranza. Il sinistra-centro oggi, come ieri, comedomani, come sempre è intempesta.L’unico risultato concreto è l’indebolimento del Paese, checi condurrà - attraverso unoscellerato circolo vizioso - all’i-nesorabile declino.Adesso, ditemi cosa vuol direin termini di opportunità poli-tica il tentativo di coinvolgere iTalebani nel processo di paci-ficazione dell’Afghanistan senon un maldestro tentativo diandare a placare - in ossequioalla folle logica legata allalegge di compensazione - leire delle componenti dellamaggioranza contrarie al rifi-nanziamento delle missioni?E cosa comporta il tutto?

Che l’esecutivo - nella figurarammollita di Prodi - diventaancor più ricattabile e che,sullo scacchiere internazionale,l’Italia perde punti.Inoltre, e qui l’inettitudine si falampante, emerge il fatto cheun governo proiettato e con-centrato esclusivamente su sestesso e sulle proprie maga-gne, impegnato in gare diequilibrismo per non collassa-re da un momento all’altro,non può durare affatto. Puòsemmai portare se stesso e ilPaese allo scatafascio.Per concludere, invitare iTalebani ad un tavolo, infatti,significa riconoscerli e quindirafforzarli, fino ad arrivare aconsiderarli degli interlocutorivalidi. Cosa, questa, da evitaretassativamente.Ma questo né l’equilibristaD’Alema, né i giocherelloniFassino e Bertinotti l’hannocapito. Del resto, nessuno diloro conosce l’inglese.

Francesco di Rosa

EquilibrismoL i t i g i , r i p i c c h e e p e s s i m e f i g u r e

Page 6: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

LA PIAZZA D’ITALIA - CULTURA

Pag. 6 1-15/15-31 marzo 2007

Fumetti: e' morto Rogers, rivoluziono' grafi-ca di Batman (Adnkronos) - Il disegnatore americano Marshall Rogers, che tre decenni fa haintrodotto la rivoluzione grafica nei fumetti di Batman, da allora diventati sem-pre piu' 'dark', e' morto nella sua casa di Fremont, in California, all'eta' di 57 anniper cause imprecisate. Lo ha annunciato la sorella Suzanne Schmachtenberger,precisando che sono in corso accertamenti sul decesso.

Padova: Galileo, scoperti cinque disegni sullaluna (Adnkronos) - Galileo Galilei (1564-1642) non solo osservo' la Luna con il suocanocchiale, ma anche la dipinse. Dopo quattro secoli sono stati ritrovati cinqueacquerelli, disegnati e colorati dalla mano di Galileo, direttamente negli spazi libe-ri di alcune pagine della prima copia del ''Sidereus Nuncius'', pubblicato per la primavolta a Venezia nel 1610: l'opera, che raccoglie le osservazioni dell'astronomo pisa-no sulle forme e i crateri lunari, fu pubblicata in 550 esemplari e subito decreto' lafama dello scienziato.

Mostre: il Quirinale celebra 50 anni dei tratta-ti di Roma (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - E' il "Ritratto di gentiluomo", detto anche"L'uomo dagli occhi verdi", il capolavoro di Tiziano che rappresenta l'Italia e la suastoria nella mostra "Capolavori dell'arte europea", allestita nella Sala dei Corazzierinel Palazzo del Quirinale per celebrare il 50° anniversario della firma dei Trattati diRoma.

Questo articolo si propone diproseguire la riflessione suquei profondi vissuti psicologiche lo scenario democraticosuscita nell’individuo e sucome l’uomo vive il rapportocon “l’alterità”.Sarà Freud ad illuminarci ilcammino; ma il pensiero diFreud che verrà espresso qui,è solo la punta di un iceberg,quindi, questo articolo si poneinoltre, il non modesto inten-to, di invogliare ad approfon-dire la conoscenza del grandepensatore.Freud, sebbene sia conosciutocome il padre della psicoana-lisi, ha moltissimo a che farecon la filosofia (da lui nonamata affatto), dato che nellostudio della filosofia è com-presa la profonda analisi del-l’esistenza dell’individuo, deisuoi tormenti, delle sue guer-re, delle sue inclinazioni, dellasua felicità e dei suoi rapporticon gli altri.Senza alcuna ipocrisia e senzaalcun pregiudizio, con profon-do realismo e disincanto, eglisi lancia nell’analisi dell’indivi-duo e dei suoi problemi piùinconsci e reconditi, costruen-do così un sistema che per lasua grande sincerità, arriva amettere in discussione le piùsalde tradizioni, la più saldamoralità e i più saldi principisui quali era fondata la socie-tà del suo tempo. La sua, simostra così una psicologia delprofondo, che fa vibrare i tor-menti più forti dell’individuo,quali inevitabilmente, trovanouna delle loro fonti principalinel mondo esterno.In tal modo, studi sulla civiltàe psicologia del profondo s’in-trecciano, ma senza mai con-fondersi, poiché Freud ha ununico grande interesse: l’uo-mo.La grandezza del pensiero diFreud si denota in diversiaspetti, ma uno in particolarmodo, potrebbe interessare ainostri scopi: egli ha inquadra-to l’origine dei problemi dellasocietà a lui contemporanea,nella psiche dell’uomo.Il passo seguente può dareun’idea di quanto in effetti, ilrapporto tra il singolo indivi-duo e la società è ineludibile eintrecciato: “La contrapposi-zione tra psicologia individua-le e psicologia sociale o delle

masse, contrapposizione che aprima vista può sembraremolto importante, perde, auna considerazione più atten-ta, gran parte della sua nettez-za. La psicologia individualeverte sull’uomo singolo e miraa scoprire per quali tramitiquesto cerca di conseguire ilsoddisfacimento dei proprimoti pulsionali, ma solo rara-mente, in determinate condi-zioni eccezionali, riesce a pre-scindere dalle relazioni di talesingolo con altri individui.Nella vita psichica del singolol’altro è regolarmente presentecome modello, come oggetto,come soccorritore, comenemico, e pertanto in questaaccezione più ampia ma indi-scutibilmente legittima, la psi-cologia individuale è anchefin dall’inizio, psicologiasociale” ( Freud “ Psicologiadelle masse e analisi dell’io”pag.65 ).Il disagio dell’uomo nellasocietà e i suoi profondi pro-blemi di adattamento all’esi-stenza, non sono più conFreud, meravigliose e incredi-bili intuizioni di poeti e filoso-fi, ma diventano problemistrutturali, insiti nella naturaumana. Essi si caricano così,di profondi contenuti realisticie tanto più sono fondati eprovati, tanto più diventanoseri e angoscianti poiché, tro-vano il loro fondamento nellanatura umana. L’analisi freu-diana dell’individuo perciò,diventa l’analisi di un indivi-duo che è ben addentratonella realtà del suo tempo,realtà dalla quale non puòaffatto prescindere.Dietro alla consapevolezzadell’esistenza di costrizioniinterne all’individuo e dietroalla consapevolezza che l’ioconscio è solo la parte visibiledi un iceberg, c’è da parte diFreud, la profonda e continuaricerca di libertà; una continuaricerca per liberare l’uomo,per quanto possibile, dai suoiprofondi disagi.Viene da sé, quanto questistudi si carichino di profondicontenuti esistenziali e quantoFreud rifletta sulla realtà delsuo tempo attraverso l’analisidel suo protagonista principa-le, l’uomo.E’ enorme e toccante il contri-buto che Freud ha dato per

una migliore comprensionedell’esistenza dell’individuo,del suo rapporto con la socie-tà e con la civiltà.La psicoanalisi ha inferto l’ulti-mo colpo all’illusione che laciviltà fosse dispensatrice difelicità: studiando i meccani-smi della nevrosi, essa dimo-strò che l’uomo diventa nevro-tico quando non sopporta ilpeso della frustrazione impo-sta dalla società per servire gliideali civili. Si comprese chese queste pretese potesseroessere almeno in parte ridotte,tornerebbe la possibilità diessere felici.Bisognerà allora, occuparsidell’essenza di questa civiltà ilcui fine, ossia la felicitàumana, è stato messo forte-mente in dubbio.Per civiltà si intende l’insiemedelle realizzazioni e degliordinamenti che differenzianola nostra vita da quella deiprogenitori; queste realizza-zioni servono a due scopi:proteggere l’umanità contro lanatura e regolare le relazionidegli uomini tra di loro. Senon ci fosse l’intento di rego-lare queste ultime tra di loro,esse sarebbero soggette all’ar-bitrio dei singoli. La vitaumana in comune è dunqueresa possibile se si affermaprima di tutto, una maggioran-za più forte di ogni singolo;questa sostituzione del poteredella comunità con quello delsingolo è uno dei passi signi-ficativi verso la civiltà.L’essenza della civiltà staràquindi nel fatto che i membridella comunità si limitanonella loro possibilità di soddi-sfacimento. Il risultato dovràquindi essere lo stabilirsi di undiritto al quale tutti hannocontribuito con il loro sacrifi-cio pulsionale. La libertà individuale non saràquindi una risultante dell’inci-vilimento. Una libertà al gradomassimo vi era prima dell’isti-tuzione di qualsiasi civiltà,benché l’individuo facessedavvero una gran fatica adifenderla. Con la civiltà, lalibertà individuale subiscedelle fortissime restrizioni.Gran parte degli sforzi dell’u-manità si concentrano nellanecessità di trovare un puntod’incontro tra le esigenze indi-viduali e quelle collettive; unodei problemi principali è sequesta meta sia raggiungibilenella forma particolare assun-ta dalla civiltà o se questoconflitto sia irrimediabilmenteinsanabile. L’incivilimento èun processo particolare alquale l’umanità tende e chepuò essere caratterizzato dallemodificazioni che esso produ-ce nelle disposizioni pulsiona-li dell’uomo. Mettendo in rela-zione il processo d’incivili-mento e l’evoluzione libidicadel singolo, si noterà chediverse pulsioni sono spinte aspostare le loro condizioni disoddisfacimento. Per questo lasublimazione pulsionale è unsegno distintivo dell’incivili-mento. Si può affermare con

certezza, dice Freud, che la“frustrazione civile” domina ilvasto campo delle relazionisociali degli uomini.Altro scopo della civiltà èquello di legare libidicamentetra loro i membri della comu-nità e per questo, si serve diogni mezzo per procurareforti identificazioni, raccoglieenormi quantità di libido ini-bite nella meta, rafforzandocosì i legami comunitari attra-verso l’amicizia. Ma perché laciviltà spinge verso questa via?L’uomo di certo non è unacreatura mansueta, docile etranquilla, ma è necessarioattribuire al suo corredo pul-sionale una notevole e signifi-cativa dose di aggressività; equesta tendenza all’aggressivi-tà è il fattore che più di ognialtro turba i rapporti con ilprossimo e obbliga la civiltàad un’azione forte e immedia-ta. C’è inoltre da sottolineareche i moti pulsionali disordi-nati sono senza ombra di dub-bio più forti e travolgenti degliinteressi razionali; ecco di quila necessità di ricorrere a iden-tificazioni e legami di senti-mento inibiti nella meta. Laciviltà quindi, impone sacrificinon solo alla sessualità, maanche all’aggressività dell’uo-mo, cosicché, si può afferma-re, paragonando l’uomo civilea quello primitivo che, ilprimo ha rinunciato ad unaparte consistente della suafelicità per un po’ di sicurezza.La tendenza aggressiva è nel-l’uomo una disposizione pul-sionale, originaria e indipen-dente. E’ in questa pulsioneirriducibile che la civiltà trovail suo ostacolo più grande.L’incivilimento invece, è unprocesso al servizio dell’eros,che ha lo scopo di radunare insempre più vaste unità, primaindividui isolati, poi famiglie,stirpi e nazioni, fino a formareil cosiddetto genere umano.La pulsione aggressiva del-l’uomo è figlia e massima rap-presentante della pulsione diMorte (Thanatos), che ineso-rabilmente si contende e con-divide il dominio sul mondocon Eros.Così il significato dell’evolu-zione civile si identifica nellalotta tra Eros e Thanatos; que-sta scontro è l’essenza dellavita e perciò l’evoluzione civi-le si può definire come la duralotta per la vita della specieumana.“Il problema fondamentale deldestino della specie umana ame sembra sia questo: se, efino a che punto, l’evoluzionecivile degli uomini riuscirà adominare i turbamenti dellavita collettiva provocati dallaloro pulsione aggressiva eautodistruttrice” (“Il Disagiodella civiltà” pag 280). Iltempo presente merita poiriguardo a ciò, un pensiero inpiù: “ Gli uomini adessohanno esteso talmente il pro-prio potere sulle forze natura-li, che giovandosi di essesarebbe facile sterminarsi avicenda, fino all’ultimo

uomo”( “Il Disagio della civil-tà” pag. 280).Freud in “Disagio della civil-tà”, sottolinea l’incredibileeffetto paralizzante che puòprovocare il rapporto con l’al-tro,nel quale si scarica la pul-sione di aggressione.Sono sicuramente diverse lefonti di dolore che affliggonol’uomo, ma tra queste, solo ilrapporto con l’altro comportaun irriducibile senso di disper-sione. Freud riconosce che ilpericolo più grande per laconvivenza con gli altri, puòvenire proprio dalla incapacitàdi affrontare “l’altro da sé”:una conseguente dinamicapotrebbe essere quella cheporta l’individuo singolo achiudersi, per proteggere ilsuo sogno di unicità tipicodella “fase narcisistica” delsoggetto, recidendo così ognilegame emotivo con gli altri.Lo scopo diventa allora quellodi evitare il dispiacere e mira-re alla felicità della quiete. Madice Freud, ai tempi moderni,l’uomo è irrimediabilmenteproiettato verso altri individui,poiché quel processo demo-cratico che sembra ormaiinvestire ogni ambito dellavita moderna, ha come suopresupposto essenziale “l’esa-me di realtà” senza il qualenon è possibile alcuna sinceraaccettazione del confrontocon l’essere altro da sé; inqueste circostanze, il sensodel proprio sé è fortementeridimensionato, poiché sideve prendere l’abitudine aparlare al plurale e devonoessere abbandonati i proprisogni di onnipotenza, poichénon c’è altra via che permettail trionfo di Eros sulla distrutti-vità che è posta alla base, diun ritorno della propria libidosull’io.Ogni attività perciò, acquistavalore se cerca il contatto conl’altro; i modi per erotizzare larealtà sono molti, essenzialeresta il fatto di usare la libidoper porre il piacere al di sopradella fuga dal dolore. In que-sto contesto, dice Freud, ricor-rere all’ebbrezza della droga oa fantasie deliranti è inutile,anzi deleterio, poiché questoatteggiamento indica solo l’in-capacità “dell’uno” di fare iconti con la realtà; l’esaltazio-ne o la pace che con esse sipuò raggiungere, non deriva-no veramente da una com-prensione o elaborazionedella realtà, ma sono soloesperienze artificiali nellequali il proprio io è soggettopassivo.La democrazia, intesa anche inun senso più strettamente esi-stenziale, il cui perno fonda-mentale è l’uguaglianza ditutti, non può trionfare senzaEros; senza l’impiego di Erosessa resterebbe schiacciatadalle forze delle pulsioni didistruzione e di aggressioneinsite nella natura umana.Questo perché è proprio quel-la uguaglianza di tutti chesciocca “l’uno”: se l’uno, difronte a tanta pluralità, invece

di scegliere di arricchire larealtà con la sua libido, decidedi ritirarsi e di non abbando-nare i suoi sogni di Super-uomo, lascia libero sfogo allesue pulsioni aggressive controuna realtà che non gli permet-te di raggiungere i suoi sognidi onnipotenza. La restrizioneemotiva insegna Freud, è unconcentrato di odio.L’uomo deve essere pronto adaccettare i suoi limiti, cercan-do di valorizzare la sua seppurpiccola vita di fronte alla gran-dezza della storia umana. Daqui sottolinea Freud, l’impor-tanza della parola, dellacomunicazione e delle emo-zioni; elaborare il propriodisagio, questo è il messaggiodi Freud.Il disagio è un alleato dellaguerra e della violenza, perciònemico di un genuino viverearmonioso.Tanto più il mondo degli altriè onnipresente ed esteso,tanto più l’uomo è spinto atogliere valore agli altri indivi-dui, poiché la pulsione dimorte fa conservare e consu-mare l’uomo nella voglia diassoluto; invece l’uomo deveaccettare i suoi limiti e con ciòla sua realtà esistenziale. In questo contesto le coerci-zioni sociali risultano esseredei compromessi che evitanosi, una completa felicità, maanche una assoluta infelicità;perciò anche la sublimazionedelle pulsioni diventa unaspetto fondamentale per lasocietà, poiché grazie ad essa,le mete pulsionali possononon soggiacere alla frustrazio-ne proveniente dai dettami delmondo esterno e trovarecomunque in esso un certosoddisfacimento. Sebbene egliriconoscesse le soffocantirestrizioni civili, affermavacomunque la necessità e lavalidità di certe limitazioniintrinseche all’esistenza, per-ché l’incivilimento potesseavere forza sufficiente perproteggere gli uomini l’unodall’altro. Ora è ancor piùchiaro che, la costituzionedella società ha come fine l’in-civilimento, non la libertà.Freud mette in luce con estre-ma chiarezza l’instabilitàumana e le guerre civili che siscatenano nell’uomo almomento in cui egli si trova afare i conti con la pluralità; maFreud ricorda anche che, unasempre maggiore conoscenzadi sé, libera l’uomo pazientedalle tirannie e disarmonieinterne, perché ciò gli forniscei mezzi attraverso i quali eglidiventa capace di accettare ipropri limiti, condizione que-sta fondamentale e prelimina-re per l’autorealizzazione. Uno degli intenti di Freud erasicuramente quello di miglio-rare la società moderna , direnderla meno ipocrita, difarne un fardello meno pesan-te per l’uomo, di modo chel’individuo potesse imparare avivere erotizzando la realtà.

Ilaria Parpaglioni

Freud: uomo e civi l tàP s i c o l o g i a n e l l a d e m o c r a z i a

Page 7: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

LA PIAZZA D’ITALIA - SPETTACOLO

1-15/15-31 marzo 2007 Pag. 7

Usa: Houdini avvelenato? Richiesta daiparenti riesumazione corpo (Adnkronos) - Il leggendario illusionista, Harry Houdini, non smette di crearemistero neanche dopo la sua morte, avvenuta ben 30 anni fa, la notte diHalloween del 1926. Un suo discendente -George Hardeen nipote del fratellodell'illusionista - ha ora deciso di chiedere la riesumazione del corpo per verifi-care se sia stato avvelenato, scrive il quotidiano americano Newsday.

Cinema: Olmi, 'centochiodi' per dire addioal cinema (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Voglio andare tra uomini comuni da uomo comu-ne". Con queste parole il regista Ermanno Olmi si congeda dal cinema di finzione:''centochiodi'' , in uscita il 30 marzo in 100 sale italiane, e' il suo ultimo film. ''All'eta'di 76 anni si vogliono fare film costosi, ma il cinema e' anche industria: per me e'uno scrupolo ridare al Ministero i soldi che ti finanzia''.

Cinema: e' morto Rosenberg, diresse 'Nickmano fredda' (Adnkronos) - Stuart Rosenberg, il regista americano che diresse 'Nick mano fred-da' (1967), capolavoro con Paul Newman, e' morto nella sua casa di Beverly Hills,in California, all'eta' di 79 anni. Il direttore cinematografico e' stato stroncato da unattacco cardiaco, ha detto il figlio Benjamin, annunciando la scomparsa del padre.Il regista e' stato anche l'autore di 'Amityville Horror' (1979) e 'Brubaker' (1980),uno dei migliori film di Robert Redford.

Hollywoodland

Torna all’attacco la coppiaClooney e Soderbergh

1945, una jeep con a bordo ilcorrispondente di guerra JakeGeismer (un George Clooneyingolfato nella sua divisa milita-re) e il suo autista, il caporaleTully (Toby Maguire), che simuove tra le rovine di Berlinoe Potsdam, dove la conferenzadi pace dei leader dei paesivincitori disegneranno ilmondo della seconda metà delNovecento. Gli intrighi, lecolpe, la disperazione, gliinganni, la ragnatela di rappor-ti loschi, la violenza esplicita edambigua del noir, Clooney e ladonna amata Lena (una sedu-cente Cate Blanchett in black),i traffici di Tully, le spie e lecontrospie, i pedinamenti e gliagguati, sono raccontati conla stessa tecnica e con alcunedelle inquadrature, amorevol-mente ricostruite, diCasablanca, Notorius,Testimone d’accusa, Il terzouomo. Oltre al bellissimo e nostalgicobianco e nero anche gli obietti-vi di ripresa sono da museo delcinema per far rivivere le atmo-sfere d’epoca. La musica e larecitazione, di impostazioneteatrale, ricalcano uno stileprelevato dalle bobine diuna moviola della memoriavisiva. La storia procede,secondo la grammatica di alcu-ni film noir, spostando costan-temente il punto di vista tra i

personaggi principali e con ilpunto di vista slitta e si muovela presunta verità dell’intrec-cio.Si segue il film con la stessacuriosità con cui si sfoglia un

libro sul vecchio cinema, grazieanche all’abilità di Soderberghche stimola nello spettatore unatto di fiducia e complicità,permettendo di abbandonarsialla visione del film.

Intrigo a Berlino

Ritratto della moderna gio-ventù bruciata. Nick

Cassavetes dirige JustinTimberlake

Un debito non pagato a ungiovane spacciatore di drogaconduce ineluttabilmente -per circostanze che si compli-cano e sfuggono al controllo- all’omicidio di un 15enne,fratello del debitore.Un’esecuzione ordinata dalgiovane boss dopo aversequestrato il minorenne.Una vicenda assurda, nellaCalifornia dei giovani bianchicoi soldi, aspiranti gangsterche hanno cancellato ognirispetto etico, lasciandosidominare da tre pericolosipadroni - droga, sesso, vio-lenza. Una generazione senzamodelli positivi di riferimen-to, genitori compresi. Al con-fronto, la “gioventù bruciata”di James Dean era roba dacolleggiali.Ispirandosi alla cronaca neradell’agosto 2000, al caso giu-diziario di Jesse JamesHollywood, Nick Cassavetesha girato Alpha Dog. Prologoed epilogo sono da film-inchiesta, incluso il lungoresoconto degli eventi scan-diti da date, orari e indicazio-ni dei testimoni processuali.Cassavetes non sa e nonintende spiegare le ragionilogiche dell’accaduto, nonapprofondisce le psicologie

dei ragazzi della banda edelle ragazze che frequenta-no.

Osserva i fatti come l’ento-mologo osserva gli insetti.Non assolve né condanna...

Alpha dogAllen Coulter, regista televisi-vo famoso per Sex & the Citye I Soprano, sceglie (per ilsuo esordio al cinema) unnoir ambientato nel quartieredella speculazione edilizia ecinematografica per antono-masia come La Dalia Nera, efa decisamente meta.Un Adrien Brody sempreimpeccabile è Louis Simo,investigatore scapigliato e(in)dolente, la bella e soffe-rente Diane Lane è Toni,moglie adultera del produtto-re MGM Eddie Mannix (BobHoskins, perfetto). BenAffleck è il primo Supermantelevisivo, George Reeves,amante di quest’ultima e gal-lina dalle uova d’oro, da vivoe da morto, un po’ per tutti.George- Superman muoresuicida il 16 giugno del 1959,la mamma non ci crede eingaggia un detective priva-to, che scopre tutto per nonarrivare a niente.Un viaggio negli inferi diHollywood, tentazione dimolti, da Atom Egoyan aPaul Thomas Anderson, rac-contato con la giusta cattive-ria e un’abile mano nelloscrivere, per immagini e conparole, la storia della “cittàdella finzione, in cui ognunoha la sua verità”.Si è rumoreggiato sullaCoppa Volpi ad Affleck: lasua interpretazione di unattore incapace che vuole il

successo, ha una grandedignità. I maligni dicono cheinterpreti se stesso. Se fosse,

bravo Coulter a sceglierlo,bravo Ben a mettersi ingioco.

AL CINEMA

E’ di pochi anni fa la vicendadell’insegnante americanafinita in carcere per la rela-zione con uno studente. Delrapporto i media hanno rive-lato ogni particolare finoall’apparente lieto fine: i duesono oggi sposati. Restanoaperte le domande di fondo:cosa spinge una donna matu-ra a sedurre un ragazzino?Perché un teenager ricercauna figura così smaccatamen-te materna? E quale ruologiocano i comprimari: mariti,padri, amici, persino figli? Diario di uno scandalo, l’in-tenso film di Richard Eyretratto dal romanzo di ZoeHeller che a quella “tragediaamericana” sembra ispirato,risponde implicitamente aiquesiti facendo piazza pulitadei luoghi comuni e rifug-gendo i momenti a base ero-tica per concentrarsi sui sen-timenti, sulle paure, sullenevrosi dei protagonisti.Sheba, l’infelice quarantenneinterpretata da CateBlanchett, il giovane amanteSteven, il comprensivo maritoRichard, sono artefici del pro-prio destino pur essendo inqualche modo inconsapevolidi ciò che stanno facendo. Ildiario dello scandalo è il qua-derno su cui l’anziana signo-ra di nome Barbara, ultrases-

santenne ( i cui panni sonovestiti dall’impareggiabileJudi Dench) ferma pensieri

ed emozioni, ma soprattuttoil dolore che ne ha congelatol’esistenza.

Diario di uno scandalo

Page 8: 1-15/15-31 Marzo 2007 - Anno XLIV - NN. 4-5-6

LA PIAZZA D’ITALIA - TEMPO LIBERO

Pag. 8 1-15/15-31 marzo 2007

Vela: America's Cup, con l'Unveiling Daysvelati i segreti degli scafi (Adnkronos) - Gli undici Challenger e il Defender hanno svelato oggi al PortAmerica's Cup di Valencia il disegno delle chiglie dei loro yacht di CoppaAmerica e non potranno piu' contare sulla segretezza garantita fino ad allora dalle'gonne' che proteggono gli scafi. Questa tradizione e' iniziata durante l'edizionedel 1983 a Newport, quando Australia II celo' per prima la sua famosa chiglia.

Enologia: alla ricerca dei vitigni perduti, alVintaly la Puglia presenta l'archenologia (Adnkronos) - Alla ricerca dei vitigni perduti per non dimenticare la memoria delvino. I nettari antichi da riscoprire considerati patrimonio del tessuto storico, socia-le e culturale del nostro Paese. Molte delle nostre regioni possano vantare tradizio-ni antichissime in campo enoico. Proprio per questo il Movimento Turismo del VinoPuglia in collaborazione con l'AIS Puglia, ha deciso di dedicare, in occasione della41a edizione del Vinitaly, un angolo a quella che e' stata definita Archenologia.

Internet: nello shopping on line italiano vinceil turismo/adnkronos (Adnkronos) - In Italia il turismo si aggiudica la fetta di mercato piu' grande in fatto di shop-ping online. Il 47,8% degli introiti dell'e-commerce va ai siti che si occupano di vendere voli,hotel e veri e propri pacchetti creati ad hoc per i clienti della rete garantendo cosi' al settore unaumento di fatturato del 60% rispetto al 2005.

Abbiamo letto il suo romanzo“A quanto vendi l’anima”edito da Feltrinelli e lo abbia-mo trovato interessante per lamateria che tratta e nuovoper il genere in Italia, unthriller finanziario incalzante,con colpi di scena tipici di unromanzo di avventura, in stileamericano.Gianpaolo Cionini, l’autore, sioccupa di finanza. E’ unmoney manager esperto intitoli derivati. Ha lavorato perimportanti SIM italiane enegli ultimi anni si è inventa-to questa storia finanziariaintrigante. Lo abbiamo incon-trato nella sua casa fiorentina.Allora signor Cionini, aquanto venderebbe la suaanima?Mi sono chiesto molte voltecosa avrei fatto al posto diMax, il protagonista del mioromanzo, ma continuo a nonavere risposte convincenti.Bisognerebbe trovarsi vera-mente di fronte ad una pro-posta che potrebbe cambiartila vita per capire qual è ilnostro prezzo. A Max è stato chiesto di sfrut-tare un atto terroristico deva-stante come quello dell’11settembre 2001 per una mas-siccia speculazione di borsa.

Tecnicamente si tratta dientrare in possesso di unanotizia riservata, un insidertrading, e di investirci perricavarne una montagna disoldi.Max sa di non essere diretta-mente responsabile della tra-gedia. E’ stata già decisa enon può far niente. Tuttoquesto è molto più grande dilui. Ma alla fine si schiera. E’di fronte alle foto che ricor-dano un’altra tragedia, S.Anna di Stazzema, e vede ilviso di bambini belli come lasua, massacrati da uomini indivisa. Commosso dichiara:“Io gioco nell’altra squadra!”Pensa a sua figlia e sente ildovere di proteggerla, di pro-teggerli tutti, cercando di sal-vare almeno la memoria dichi è stato ucciso barbara-mente in quella sempre vici-na mattina di agosto del 1945.Lei attraverso il genere diun romanzo di evasionevuole però comunicarciqualcos’altro. Ci fu insidertrading nei giorni che pre-cedettero l’11 settembre2001?Secondo me sì. Il volume deifutures trattati nei principalimercati finanziari mondiali, inquei giorni è raddoppiato.

Non sono riuscito a trovarespiegazioni convincenti chegiustificassero questa fortissi-ma anomalia. Solo chi cono-sceva cosa stava per accaderepoteva sfruttarlo in un modocosì massiccio. L’altra doman-da inquietante che mi pongoè: “Sono stati quei terroristiche si sono uccisi nell’attenta-to a compiere operazionifinanziarie così sofisticate ecosì ingenti, oppure la veritàufficiale mostra ancora grosselacune?”Che risposta si è dato inmerito a questa verità usci-ta, secondo lei, solo inparte?Non lo so. I dubbi di ognunodi noi e non l’appiattimentodelle nostra coscienza, devo-no essere da stimolo per laricerca della verità. Molte per-sone sono morte in quel tristegiorno e molte famiglie por-tano con sé quel doloreorrendo. E’ per loro e per lanostra storia che non dobbia-mo accontentarci di questaverità. L’ipotesi, qualunqueessa sia, serve a non accon-tentarsi di quello che ci vienefornito, dobbiamo rifletteresu quanto avvenuto, se poi laverità è quanto abbiamoconosciuto fino ad ora, alme-

no abbiamo fatto quello cheera giusto fare: pensare.Lei è un money manager euno scrittore: la moralitàdi alcune scelte, fonda-mento del suo libro, è unfattore che permea tuttigli strati della società, inqualsiasi epoca e ambito.Da sempre ci si è posti ladomanda di quale sia illimite. In campo finanzia-rio esiste una finanza eticache esclude investimentiprovenienti da attività daldubbio valore morale,parliamo di armi, tabacco,gioco d’azzardo, porno-grafia ecc. Non sarebbeetico valutare allo stessomodo anche attività la cuiproduzione viene basatasulla mano d’opera dibambini che fabbricano,mattoni, palloni ecc?La finanza etica è solo ungrande business, un prodottoche si adegua a quella che èla sensibilità dell’uomo inquesto momento. L’etica nonè nel prodotto ma nel farequalcosa di giusto e non sipuò né comprare né, tanto-meno, vendere.Quanto accaduto dopo l’11settembre sta modificandogli equilibri del mondo,

ma soprattutto ha apertonelle coscienze degli occi-dentali un senso di instabi-lità, incertezza, paura. Leiha una figlia, in chemondo vivrà.Sono piuttosto pessimista, ilmondo si dovrà aprire ad unavera tolleranza per costruireun nuovo pensiero, ognunodovrà rinunciare a qualcosadi suo.Perché ha scelto il generethriller per raccontare unastoria così drammatica?Lo scopo era appassionare edivertire il lettore così comemi sono appassionato edivertito io. Chi lo ha letto miracconta che non è riuscito amollarlo fino a che non èarrivato all’ultima pagina. Havissuto e scelto come il pro-tagonista ed è stato tentatodal modo di vivere del suonemico Monsieur Dupont: uncattivo terribilmente affasci-nante. Il romanzo è dichiaratamenteun romanzo di evasionerivolto a tutti, soprattutto achi desidera leggere traspor-tato dalla storia coinvolgente.In mezzo alla leggerezza diquesta lettura, se vorrà, potràperò trovare molti spunti diriflessione.

Max sarà anche il protago-nista del suo secondoromanzo?Tutti quelli che lo hanno lettosi sono innamorati di que-st’uomo forte e fragile allostesso tempo, come in fondosiamo tutti noi e mi chiedonose lo incontreranno ancora.Sono uno scrittore di thriller,non posso svelare la fine.

“A quanto vendi l’anima” ed.Feltrinelli, 10 e.

Gabriele Polgar

A quanto vendi l’anima

Esiste una tipologia di turis-mo ancora poco conosciuta,ma dalle grandi potenzialità :è quella dei piccoli borghi.Paesi piccini, non oltre 2.000abitanti, che stanchi diguardarsi attorno e vedere lospopolamento diradarsi,hanno deciso di contribuire a“Sovvertire il destino del pro-prio paese” come ha afferma-to Claudio Nardoccidell’Unione Nazionale dellePro Loco d’Italia.Un cambiamento che segna ilpassaggio dal sognare all’a-gire, dal notare al rimboccarsile maniche per offrire ai tur-isti curiosi i propri beni e leproprie risorse.Il nome del progetto che hastimolato mutamento è“Aperto per ferie” ed è patro-cinato dal Ministero dellaSolidarietà Sociale. Il piano dilavoro cerca d’intervenireaffinché i 2.830 paesi italiani arischio spopolamento,ricreino delle opportunità dicrescita nei settori: economi-co, sociale e turistico. Nonattraverso l’assistenzialismoma scommettendo edinvestendo su sé stessi.Ristabilendo delle occasioniper ripartire avvalendosi delle

proprie risorse. In primis ilcoinvolgimento degli abitanti,solo grazie al quale il proget-to può decollare. Ogni paese ha le sue pecu-liarità, la sua storia, le suequalità, le sue tradizioni…questi elementi mescolatiarmoniosamente tra lorofanno fuoriuscire la personal-ità e l’identità di un borgo.Che in periodi di turismo dimassa si vanno sempre menodelineando; creando nelpaese che lo possiede unvantaggio. Ecco un occasionein più per apprezzare questipiccoli e sconosciuti luoghi,che ce la stanno mettendotutta! I preziosi mestieri degli arti-giani, i segreti delle cuocherurali, arti dimenticate e nonconosciuti patrimoni culturaliuniti al magico desiderio difar rifiorire un paese assopitocreano l’appeal turistico diquesti luoghi. Il ritorno alpassato, alla natura alla gen-uinità. La “rianimazione” deipropri “giacimenti” è unaopportunità per gli stessi cit-tadini e per chi non avesseavuto ancora la fortuna di vis-itare questi preziosi borghi.www.apertoperferie.net

La parola d’ordine è semplici-tà nell’Abbazia di Valvisciolo,non solo nei tratti architettoni-ci e artistici ma anche nellaconduzione della vita deimonaci cistercensi. Il Cenobiosermonetino, appunto, èprivo di elementi opulenticome vetrate colorate, capitel-li ricercati, ornamenti dovizio-si…ma nella sua linea essen-ziale, pulita risulta essere unaffascinante abbazia contor-nata da un magico silenzio. Ilsuo rosone, incassato nel cen-tro della facciata, catalizza l’at-tenzione, così come colpiscelo splendore e la luminositàdelle pietre che ricoprono l’e-sterno della chiesa, tanto dacreare un delizioso contrastocromatico con i verdi rilieviLepini.L’Abbazia, come la regolamonacale vuole sorge lontanodalla città, tra la natura, a sot-tolineare la presa di posizionecontro i “valori” ai quali unavita mondana può condurre. Questa è una delle regole fer-ree che applicate dai monaciproprio come vuole la scru-polosa Regola sanbenedettina.L’Abbazia è diretta da monacicistercensi di Casamari, cherisiedono qui dal 1864 graziealla concessione di Pio IX.Facciamo un passo indietro.Valvisciolo è dedicata ai SantiStefano e Pietro. Si stima chefu fondata dai Basiliani,monaci orientali, attornoall’anno 1000.Questo monastero fu untempo dei Cavalieridell’Ordine militare-religiosodei Templari. Il 3 aprile 1312la Bolla papale Vox claman-tis di Clemente V aboliscequest’ordine. Con la soppres-

sione dei Templari vengonomeno numerose chiese.Valvisciolo riesce a sopravvi-vere grazie al ruolo di con-trollo che deriva sia dalla vici-nanza alla strada consolareantica, la Via Appia, e siadalla contiguità a quelle cheerano le vie della transuman-za .Le tracce della presenza deitemplari sono visibili ancoraoggi. Le tipiche croci sonoosservabili all’interno delrosone posto al centro dellafacciata, e sui soffitti sia delrefettorio e che su due angolidi quello del chiostro.Ciò che oggi è ammirabile è ilrisultato del lavori di restauroe di ampliamento curati dadue personaggi illustri Pio IXe l’Abbate Stanislao White, alquale è stata dedicata laGalleria nel 2003 pressol’Abbazia . Ma già attorno al1200 i Cistercensi provenientida Marmosolio iniziarono leloro opere di ampliamento,inglobando una chiesacostruita precedentemente,corrispondente alla navatalaterale destra, nell’attualeAbbazia. Dal piazzaledell’Abbazia si può osservarecome la facciata e il corpodella chiesa abbiano duediverse fatture, proprio notan-do la disposizione delle pietreche sono sistemate in modomeno ordinato sul lato destropiuttosto che su quello sini-stro, parte più antica.

PITTURAGerolamo Siciolante, allie-vo di Raffello Sanzio, realizzail dipinto, della Madonna colBambino ed i Santi Pietro,Stefano e Giovannino, per

l’Abbazia di Valvisciolo nel1541, Attualmente la tela èammirabile nel CastelloCaetani di Sermoneta

All’interno della Cappella diSan Lorenzo, accanto all’alta-re, sono stati posti degli affre-schi che raffigurano la vita e ilmartirio del Santo eseguiti daNiccolò Circignani detto ilPomarancio un artista tosca-no della fine del ‘500.

Aurelio Mariani nel 1902

“Vergine col Bambino tra SanGioccchino e Santa Elisabetta”opera del Sottile“San Lorenzo” opera delSavonanzio

EtimologiaValvisciolo può significareValle dell’Usignolo (vallislusciniae) o Valle delleVisciole (una varietà di cilie-gie selvatiche).

Cistercense deriva dal nomedell’Abbazia Citeaux –dal lati-

no Cistercium un ordinemonastico fondato da SanRoberto di Moleste nel 1098 eche applica alla lettera laRegola di San Benedetto –checonsta di un prologo e 73capitoli- che detta minuziosa-mente le norme della vitamonastica.

S. Benedetto che nacque aNorcia nel 480 fondò il mona-chesimo occidentale. Dettò laRegola benedettina che fu ilperno ai quali i monasterieuropei fecero capo. Cosicchéil pontefice Pio XII lo procla-mò “Patrono d’Europa”.ABBAZIA DI VALVISCIOLO

Via Badia, 14 –SermonetaTel 0773/30013

Messe· Sabato e giorni feriali ore17.00· Estivo ore 18.00· Domenica e Feste diPrecetto ore 7.30, 9.30, 11.30,17.00· Estivo ore 18.00

I n t e r v i s t a a l l ’ a u t o r e

Abbazia di ValviscioloSermonetana

Il turismo deipiccoli borghi