1-15/15-31 Luglio / 1-15/15-31Agosto 2007 - Anno XLIV - NN. 13-14-15-16

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Tempo d’estate, tempo di pas- sioni. Passioni vecchie e nuove che fioriscono tra i lea- ders politici italiani alla ricerca di estemporanei ammicca- menti e accordi improbabili oltre che passioni intese come calvari. Tra i primi “flirt” è da segnala- re quello che c’è stato tra il leader della Casa delle Libertà, Silvio Berlusconi, e il Guardasigilli nonché segreta- rio dell’Udeur, Clemente Mastella, i quali, perlomeno così assicurano i bene infor- mati, a margine di una cena tenuta con esponenti del mondo dello spettacolo al quale prendevano parte i due uomini politici, hanno conve- nuto il da farsi riguardo alla nuova legge elettorale. Infatti secondo quanto affer- mato in seguito dal politico campano, Berlusconi gli avrebbe assicurato un suo appoggio alla proposta di introdurre per le prossime elezioni politiche italiane un sistema elettorale di tipo tede- sco, con uno sbarramento percentuale su base regionale ancora da quantificare che troverebbe l’appoggio oltre che del Cavaliere anche quel- lo di Umberto Bossi e di Rifondazione Comunista; tale accordo quindi, unito col sostanziale via libera anche dei DS dopo la recentissima intervista data all’ “Unità” da Piero Fassino che a tal riguar- do mostrava la sua approva- zione, e il sostanziale giudizio favorevole dell’UDC a un sistema elettorale proporzio- nale alla tedesca, potrebbe rendere inutile lo sforzo dei referendari che già avrebbero raggiunto il numero minimo di firme, mezzo milione, per richiedere il quesito popolare che ove venisse approvato dai cittadini potrebbe “manu mili- tari” abolire il mostro di legge elettorale adesso in vigore. D’altro canto questo inizio d’estate oltre a questa appena citata convergenza tra Berlusconi e Mastella è da segnalare anche per il ritrova- to feeling politico tra il leader di Alleanza Nazionale , Gianfranco Fini, e quello dei referendari, Mariotto Segni, memori dell’apparentamento politico di qualche lustro fa, Poste Italiane SpA- Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1-15/15-31 Luglio / 1-15/15-31Agosto 2007 - Anno XLIV - NN. 13-14-15 -16 0,25 (Quindicinale) In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Roma-Italy Abb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina — Fondato da Turchi — COPIA OMAGGIO BECCARIA: “DEI DELITTI E DELLE PENE” — a pagina 6— ECONOMIA Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727 LA PIAZZA D’ITALIA www.lapiazzaditalia.it Tutti al mare LA PIAZZA D’ITALIA di FRANZ TURCHI — a pagina 3 — SPETTACOLO LA VIGNETTA In questi giorni si sta veden- do un altro squallido spezzo- ne di un film già visto: “Tutti al mare”. Esatto: le nostre istituzioni di riferimento, Senato e Camera, stanno correndo a votare la loro Fiducia sul ‘tesoretto’, per andare di corsa verso le vacanze. Non ci si rende conto che il paese ha bisogno di strate- gia, stabilità, sicurezza, ecc. Non contano gli appelli del Fondo Monetario Internazionale o di Banca d’Italia, l’unica certezza che si vuole è l’ombrellone sulla spiaggia. Credo a questo punto che questo governo arranchi verso la fine del suo manda- to non per spallate di qual- cuno o di qualcosa, ma per esaurimento interno. Infatti nessuno più crede al progetto politico ed al suo programma; c’è solo una far- neticante gara verso Veltroni, che cerca e cercherà di sal- vare il salvabile. Credo infatti che più tempo si da a Veltroni, ad esempio un governo istituzionale (che comunque ben venga per dare certezza e serenità a un dibattito politico ormai squallido), più Walter potrà rinforzarsi per la nota e sem- plice regola: è il Nuovo. Attenzione: Nuovo non è, ma è capace di presentarsi come tale, date le sue indub- bie capacità politiche e di comunicazione. Da noi, invece, non si vede nessun film Nuovo, anzi pur essendo in un momento di grande consenso popolare, manchiamo di classe dirigen- te di rinnovamento. Questo può essere il nostro unico handicap nel prossimo futuro; investiamo in tutti i settori e sui giovani: ora quanto mai importante nella classe politica. Se lo faremo, qualunque sia la data delle prossime elezioni la meta (o meglio: ‘Chigi’) potrà tornare al centrodestra; se non fare- mo un ricambio generazio- nale il rischio è alto e lo diventerà sempre più nel momento che le elezioni si allontaneranno. E’ mai possibile che un paese come quello degli U.S.A. abbia deciso di inve- stire (mai così in Francia, Spagna, Gran Bretagna) su gente tra i 42 e i 50 e noi continuiamo a credere nella ”immortalità” della nostra classe dirigenziale? Sicuro che l’esperienza conta ed è fondamentale, ma fac- ciamo sì anche di poter arri- vare al traguardo di nuovo con un po’ più di giovani nelle leve cosiddette di comando, e soprattutto fac- ciamolo noi che rappresen- tiamo tutto questo, se voglia- mo tornare a vincere e a dare una strategia e una spe- ranza al nostro Paese. A pagina 2 www.lapiazzaditalia.it Una Piazza di confronto aperta al dibattito su tutti i temi dell’agenda politica e sociale per valorizzare nuove idee e nuovi contenuti Frédéric Bastiat (1801–1850) “Abbiamo difficoltà a capire ciò che viene desi- gnato con la parola ‘Stato’. Crediamo che in questa costante personi- ficazione dello Stato vi sia la più strana, la più umiliante delle mani- festazioni.” ACTON INSTITUTE For the study of Religion and Libert http://www.acton.org/research/libtrad/ DOLLARO E PETROLIO Passioni d’estate

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Passioni d'estate. - Luglio-Agosto 2007 LA PIAZZA D'ITALIA - www.lapiazzaditalia.it - fondato da Franz Turchi 1-15/15-31 Luglio / 1-15/15-31Agosto 2007 - Anno XLIV - NN. 13-14-15 -16 € 0,25 (Quindicinale)

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Tempo d’estate, tempo di pas-sioni. Passioni vecchie enuove che fioriscono tra i lea-ders politici italiani alla ricercadi estemporanei ammicca-menti e accordi improbabilioltre che passioni intese comecalvari. Tra i primi “flirt” è da segnala-re quello che c’è stato tra illeader della Casa delleLibertà, Silvio Berlusconi, e ilGuardasigilli nonché segreta-rio dell’Udeur, Clemente

Mastella, i quali, perlomenocosì assicurano i bene infor-mati, a margine di una cenatenuta con esponenti delmondo dello spettacolo alquale prendevano parte i dueuomini politici, hanno conve-nuto il da farsi riguardo allanuova legge elettorale. Infatti secondo quanto affer-mato in seguito dal politicocampano, Berlusconi gliavrebbe assicurato un suoappoggio alla proposta di

introdurre per le prossimeelezioni politiche italiane unsistema elettorale di tipo tede-sco, con uno sbarramentopercentuale su base regionaleancora da quantificare chetroverebbe l’appoggio oltreche del Cavaliere anche quel-lo di Umberto Bossi e diRifondazione Comunista; taleaccordo quindi, unito colsostanziale via libera anchedei DS dopo la recentissimaintervista data all’ “Unità” da

Piero Fassino che a tal riguar-do mostrava la sua approva-zione, e il sostanziale giudiziofavorevole dell’UDC a unsistema elettorale proporzio-nale alla tedesca, potrebberendere inutile lo sforzo deireferendari che già avrebberoraggiunto il numero minimodi firme, mezzo milione, perrichiedere il quesito popolareche ove venisse approvato daicittadini potrebbe “manu mili-tari” abolire il mostro di legge

elettorale adesso in vigore. D’altro canto questo iniziod’estate oltre a questa appenacitata convergenza traBerlusconi e Mastella è dasegnalare anche per il ritrova-to feeling politico tra il leaderdi Alleanza Nazionale ,Gianfranco Fini, e quello deireferendari, Mariotto Segni,memori dell’apparentamentopolitico di qualche lustro fa,

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1-15/15-31 Luglio / 1-15/15-31Agosto 2007 - Anno XLIV - NN. 13-14-15 -16 € 0,25 (Quindicinale)

In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romaninaper la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Roma-ItalyAbb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina

— Fondato da Turchi —

COPIA OMAGGIO

BECCARIA:“DEI DELITTI EDELLE PENE”

— a pagina 6—

ECONOMIA

Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727

LA PIAZZA D’ITALIA

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LA PIAZZA D’ITALIA

di FRANZ TURCHI

— a pagina 3 —

SPETTACOLO

LLAA VVIIGGNNEETTTTAA

In questi giorni si sta veden-do un altro squallido spezzo-ne di un film già visto: “Tuttial mare”. Esatto: le nostre istituzioni diriferimento, Senato eCamera, stanno correndo avotare la loro Fiducia sul‘tesoretto’, per andare dicorsa verso le vacanze. Non ci si rende conto che ilpaese ha bisogno di strate-gia, stabilità, sicurezza, ecc. Non contano gli appelli delFondo MonetarioInternazionale o di Bancad’Italia, l’unica certezza chesi vuole è l’ombrellone sullaspiaggia. Credo a questo punto chequesto governo arranchiverso la fine del suo manda-to non per spallate di qual-cuno o di qualcosa, ma peresaurimento interno. Infatti nessuno più crede alprogetto politico ed al suoprogramma; c’è solo una far-neticante gara verso Veltroni,che cerca e cercherà di sal-vare il salvabile. Credo infatti che più temposi da a Veltroni, ad esempioun governo istituzionale (checomunque ben venga perdare certezza e serenità a undibattito politico ormaisquallido), più Walter potràrinforzarsi per la nota e sem-plice regola: è il Nuovo. Attenzione: Nuovo non è,ma è capace di presentarsicome tale, date le sue indub-bie capacità politiche e dicomunicazione. Da noi, invece, non si vedenessun film Nuovo, anzi puressendo in un momento digrande consenso popolare,manchiamo di classe dirigen-te di rinnovamento. Questo può essere il nostrounico handicap nel prossimofuturo; investiamo in tutti isettori e sui giovani: oraquanto mai importante nellaclasse politica. Se lo faremo,qualunque sia la data delleprossime elezioni la meta (omeglio: ‘Chigi’) potrà tornareal centrodestra; se non fare-mo un ricambio generazio-nale il rischio è alto e lodiventerà sempre più nelmomento che le elezioni siallontaneranno. E’ mai possibile che unpaese come quello degliU.S.A. abbia deciso di inve-stire (mai così in Francia,Spagna, Gran Bretagna) sugente tra i 42 e i 50 e noicontinuiamo a credere nella”immortalità” della nostraclasse dirigenziale?Sicuro che l’esperienza contaed è fondamentale, ma fac-ciamo sì anche di poter arri-vare al traguardo di nuovocon un po’ più di giovaninelle leve cosiddette dicomando, e soprattutto fac-ciamolo noi che rappresen-tiamo tutto questo, se voglia-mo tornare a vincere e adare una strategia e una spe-ranza al nostro Paese.

A pagina 2

www.lapiazzaditalia.itUna Piazza di confronto aperta aldibattito su tutti i temi dell’agenda

politica e sociale per valorizzare nuoveidee e nuovi contenuti

Frédéric Bastiat(1801–1850)

“Abbiamo difficoltà acapire ciò che viene desi-gnato con la parola‘Stato’. Crediamo che inquesta costante personi-ficazione dello Stato vi

sia la più strana, la più umiliante delle mani-festazioni.”

ACTON INSTITUTE For the study of Religion and Liberthttp://www.acton.org/research/libtrad/

DOLLARO EPETROLIO

Passioni d’estate

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che gradisce le posizioni delbuon Gianfranco, riguardo ladroga,l’ immigrazione e lasicurezza oltre che apprezzarela sua idea di creare una fede-razione di partiti del centro-destra, la sua fedeltà aBerlusconi e la sua battaglia infavore del referendum di cuisopra. Per stessa ammissione dellaMussolini, il gesto che ha fattoscatenare questo riavvicina-mento, se non proprio rialli-neamento, è stata una letteraspedita dall’ex vice premier,nel febbraio del 2006, in occa-sione della morte del papàdella fondatrice di AlternativaSociale, le cui parole l’hannoprofondamente colpita nelcuore e nella mente, convin-cendola di nuovo a fare fron-te comune pur rimanendo nelsuo piccolo partito, definendoinfine una vergogna l’uscitada Alleanza Nazionale daparte di Francesco Storace suoacerrimo nemico in più di unaoccasione. Lo stesso Storace, che dopoesser per l’appunto uscito da

A.N., il quale vale la penaricordare è stato primaPresidente della regione Lazioe poi Ministro della sanità nelgoverno Berlusconi, ed averfondato il suo movimentopolitico, la Destra, dice disognare, o forse è solo fruttodi allucinazione dovuto algran caldo, un polo politicocon la Lega Nord, contro laquale innumerevoli volte inpassato si è scagliato a causadelle posizioni “romano-fobi-che” della compagineBossiana. L’uomo politico cassinateinfatti, aspira a creare, sempreall’interno della Casa delleLibertà un accordo o meglioun patto federativo colSenatur, al fine di creare unblocco nazional popolare chesecondo i suoi calcoli potreb-be raggiungere anche il 10 %dei consensi e potrebbe spo-stare gli attuali equilibri politi-ci all’interno del centro-destra. Infatti secondo un sondaggioeffettuato dall’istituto Ekma, ilnuovo movimento politicovoluto da Storace che racco-

glie gli scontenti di A.N.,avrebbe il 3,2 % dei consensi,anche se, a livello parlamenta-re, c’è stata una mancatamigrazione di storaciani versola sua nuova creatura, di fattol’unico che ha fatto il grandepasso è stato AntonioPezzella. Ultimi politici che hannoazzerato le loro incompren-sioni sono stati i vecchi socia-listi De Michelis e Boselli, chein un recentissimo congresso(?) hanno sancito la ritrovatariunificazione socialista ,dovuta forse più che al caldoestivo alla mancanza di unaltro tipo di calore da partedel ex Ministro degli Esteri dimolti governi Craxi, quellocioè di una buona e capacepoltrona per il suo già pro-speroso fisico. Ma come all’inizio abbiamodetto, l’estate non è solotempo di rinnovata o ritrovatapassione amorosa, ma anchedella passione dovuta alla sof-ferenza. La sofferenza diRomano Prodi, alle prese conalchemiche formule pur di

trovare la quadra del suoGoverno per quanto riguardail nodo delle pensioni. Maanche della sofferenza diPadoa-Schioppa recentementechiamato in giudizio dal gene-rale Speciale in merito alla suasostituzione dai vertici dellFinanza. Oppure quella di D’Alema eFassino chiamati che un ordi-nanza del Gip di Milano,Clementina Forleo a chiarirequanto emerso dalle intercet-tazioni ambientali riguardoalla tentata scalata da partedella banca delle cooperativerosse, l’Unipol, alla BancaNazionale del Lavoro. Ma saranno giorni di passioneanche per il già citato mini-stro delle infrastrutture, DiPietro, che oltre che a preoc-cuparsi del raggiungimento omeno del numero minimo difirme utili a poter presentareil referendum abrogativodella legge elettorale attuale,farebbe meglio ad interessarsidella sorte della gara perAlitalia o a stabilire finalmen-

te il tracciato definitivo per laTav prima che scadano i ter-mini fissati dall’UnioneEuropea per la presentazionedegli adempimenti burocraticiper usufruire dei corposifinanziamenti già stanziati edancora bloccati a Bruxellesper le solite discordie internealla compagine governativa. E per finire non si può nonnotare che l’unico che almomento sembra esente daqueste “fregole estive” sembraessere l’ attuale Sindaco diRoma, Walter Veltroni, che acolpi di inaugurazioni, feste,festival e convegni, “lentopede”, avanza verso il suoobiettivo autunnale, farsi cioèincoronare presidente del neo-nato Partito Democratico, epoi candidarsi per il premiera-to, subito o tra un po’ e perfare questo occorre, come sololui sa fare, accontentare tutti enon scendere in sterili polemi-che con alcuno. Comunquevada, buon bagno a tutti.

Giuliano Leo

LA PIAZZA D’ITALIA - INTERNI

Pag. 2 1-15/15-31 luglio 2007

I lavoratori rimpiangono la maggioranzadella CDLIl 61% dei lavoratori privati italiani bocciano il Governo Prodi. Il dato più eclatante è quel-lo che anche una buona fetta degli elettori del centro-sinistra hanno manifestato un rilevan-te malcontento nella gestione economica del sistema Paese soprattutto in termini di rispar-mio fiscale e di maggiori opportunità di trovare nuovi posti di lavoro. Se si andasse oggi alleurne per il 74% vincerebbe il Polo, nel marzo 2006 era il 59% a valutare negativamente ilGoverno Berlusconi. E’ questo il risultato del sondaggio realizzato da Ipsos e Sole 24 Orenei giorni scorsi nel quale si conferma il giudizio negativo sull’operato dell’esecutivo giàespresso dalla imprese.

Pechino alza il livello dei tassi d’interessesui prestiti bancari I dati sulla crescita economica record e l’aumento dell’inflazione la Banca Centrale ha alzato itassi d’interesse sui prestiti bancari dal 6,57% al 6,84%. E’ il livello più alto da otto anni ed è laterza stretta monetaria in quattro mesi, nel tentativo di frenare la crescita della liquidità. L’altramanovra di rilievo è stata Dopo quella di ridurre dal 20% al 5% la ritenuta d’acconto sugli inte-ressi dei risparmi; in tal modo il Governo di Pechino ha corso ai ripari sui prezzi. Se i prezziaumentano è chiaro che occorre drenare liquidità nel sistema monetario altrimenti maggiore è lacircolazione della moneta maggiore sarà la crescita dell’inflazione.

La legge 488/92 prevede fondi più veloci Mutano le procedure per gli investimenti realizzati con le agevolazioni della legge 488/92. a sta-bilirlo è il comma 1 dell’articolo 8-bis inserito in extremis dal Governo nel Dl 81/07. Le nuove regole riguarderanno, però, solo i programmi agevolati per i quali, non sia stato vara-to il decreto di concessione definitiva alla data di entrata in vigore della legge di conversione, enon siano stati disposti accertamenti su disposizione del Ministero dello Sviluppo Economico.si snelliscono le procedure di verifica e certificazione degli investimenti realizzati, demandandogli oneri quasi esclusivamente alle banche concessionarie.

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denominato l’elefantino, cheinvero non portò fortuna anessuno dei due contraenti. Acompletare la coppia si èunito persino l’attuale Ministrodelle Infrastrutture , Di Pietro,e così l’inedita “trinità” ha pro-clamato un appello congiuntoper far firmare ai cittadini ilreferendum sul sistema eletto-rale, creando quindi una verae propria santa alleanza che sicontrappone a tutti coloro iquali vedono il quesito popo-lare come fumo negli occhi. Ma altri ammiccamenti eaccordi che solo qualchemese fa sarebbero stati impre-vedibili ora complice il caldotorrido di questi giorni sonodiventati più che possibili.Stiamo parlando per esempiodel rinnovato “amore” tra l’eu-ro-parlamentare AlessandraMussolini e Fini; infatti recen-temente, la nipotina del Duce, attraverso le pagine del“Corriere della Sera” ha sug-gellato la ritrovata pace colpresidente di A.N. affermando

P a s s i o n i d ’ e s t a t e

giovanile, a Roma, come gior-nalista,Gaspare venne richia-mato a Marciana dallamamma che vedeva per lui lasicura e tranquilla carrieranotarile. Il suo destino eraben diverso: il Sen. FranzTurchi, amico del papà notoesponente del M.S.I., dopoaver ascoltato la volontà delgiovane Gaspare ed avendoimmediatamente riconosciutoin lui la stoffa del vero gior-nalista ,inviò presso la casamaterna l’On. Luigi Turchi e l’avv. Bartolo Gallitto affinchépersuadessero la mamma dalsuo intento. Detto fatto e ilBarbellini Amidei venneimmediatamente confermatoal Secolo d’Italia, dove colla-borò per diversi anni. Il quo-tidiano fondato dal senatoreTurchi fu per Gaspare, gior-nalista in erba, una palestra divita ed un vero e propriotrampolino di lancio, che lospinse non solo verso ilmondo del giornalismo maanche della politica e dellanarrativa, come dimostrano isuoi successivi capolavori. Era un intellettuale modernoche non avendo perso il con-tatto con l’ultima generazio-ne, portò avanti quel discorsosui giovani anche intrapresoin qualità di scrittore conalcuni saggi, da I nostri ragaz-zi (1982) a Ragazzo dove vai?(1990). Questa sua visione illuminatadel giornalismo lo ha portatoalla vice direzione delCorriere della sera, poi alladirezione del Tempo dove èsucceduto a Gianni Letta,conquistandosi nel tempo unruolo di opinionista sullaterza pagina del Corriere,autore di articoli di fondo,partecipando alle più popola-ri rubriche e trasmissioni inradio e in televisione. Tanti isaggi legati spesso alla suaesperienza di professore ordi-nario fuori ruolo di sociologiadella comunicazione.

Omagg io aBarbiellini AmideiROMA. Se ne è andato all’im-provviso, all’età di 72 anni,Gaspare Barbiellini Amidei eil mondo politico e il mondogiornalistico piangono il mae-stro e l’amico. Nato aMarciana all’Isola dell’Elba il26 novembre 1934, semprepronto a prendere posizione(l’ultimo editoriale è stato infavore del referendum),Barbiellini Amidei è statocostantemente schierato indifesa di quell’insieme divalori tradizionalmente cristia-ni. Dopo una breve esperienza

Dalla Prima

Prodi: accettate o mi dimetto?Aut aut di Romano Prodi alle parti sociali al fine di sancire l’intesa sulla riforma previdenziale.

Siglato l’accordo fra Governoe parti sociali sulla riforma delsistema pensionistico italiano.L’accordo raggiunto, in tardanottata, stava sul punto del-l’ennesima rottura, ma stavol-ta, a differenza della notte del26 giugno scorso, Prodi hadato l’ultimatum ai sindacati equesto ha sortito l’effettosperato, cioè, il Governo haincassato il consenso delleparti sociali ed è stata sca-gionata l’ipotesi di dimissionidel premier. Per comprendere in manierapiù chiara e precisa qualisono i punti su cui si fonda lariforma occorre ricostruire ilprocesso evolutivo degli ulti-mi anni in tema di riformaprevidenziale.. Si parte dalla Legge Dini335/95 secondo la quale il sis-tema pensionistico passa daun metodo retributivo ad unocontributivo. Al termine delperiodo di dieci anni esatta-mente l’8 agosto 2005 la rifor-ma prevedeva la revisione deicoefficienti di trasformazione.Successivamente, durante ilGoverno Berlusconi, vi è stataun’altra riforma, la c.d.Maroni-Tremonti (legge243/04) la quale non ha pernulla intaccato il meccanismodei coefficienti di trasfor-mazione, per cui, l’obbligo direvisione previsto dalla leggeDini non è stato rispettato. Inbase all’accordo raggiunto traGoverno e sindacati, la revi-sione dei coefficienti è affida-ta ad una commissione diesperti incaricata di proporremodifiche entro il 31 dicem-bre 2008. Cerchiamo ora di entrare neldettaglio dell’intesa siglata dalGoverno Prodi con le organiz-zazioni sindacali del Paese. Nel 2008 i lavoratori dipen-denti potranno andare in pen-sione con 58 anni di età e 35anni di contributi “versati”.Dal 1 luglio 2009 scatterà unmeccanismo di quote datedalla somma di anzianità ana-

grafica e contributiva, ancora-to però al possesso di 35 annidi contribuzione. Si partirà da quota 95, conalmeno 59 annidi età, per poisalire il 1 gennaio 2011 a 96(minimo 60 anni) e nel 2013 a97 ( non meno di 61 anni).Per i lavoratori autonomi ilrequisito anagrafico sarà piùalto di un anno. Tale riformasegna il passaggio dalloscalone agli scalini. IlGoverno non ha abbandonatoil metodo contributivointrodotto nel 1995; in parti-colare, non ci si è dimenticatidei coefficienti di trasfor-mazione che determinanol’importo delle pensioni ogni100 e di contributi accumu-lati. Tali coefficienti, nel 2010, ver-ranno revisionati e successiva-mente saranno aggiornati inmodo automatico ogni 3 anni,il che significa che il primoadeguamento automaticodovrebbe arrivare nel 2013,con un anticipo di due annirispetto a quanto si sarebbeverificato a legislazione invari-ata. Il rinvio della revisione peròdetermina una riduzione dellacredibilità del meccanismo,perché un ripensamento daqui al 2010 sarebbe più cheplausibile date le vicende diinstabilità che caratterizzano ilprocesso istituzionale nel nos-tro paese. Ma ci sono due ordini diproblemi che conviene subitoaffrontare per cercare dicapire se tale riforma pone lecondizioni per conciliare rig-ore e sostenibilità. Il primo punto riguarda leincertezze sulla definizionedei lavori usuranti, la lista diquesti lavoratori potrebberisultare eccessivamente lungae quindi allargare la platea dicoloro i quali non sono con-templati nella riforma. Il secondo punto riguarda lacopertura finanziaria. L’ accor-do prevede l’individuazione

delle fonti di copertura dellaspesa preventivata in 10 mil-iardi di euro nel decennio2008/2017. Tale copertura sarebbe rag-giunta attraverso la razionaliz-zazione degli enti previden-ziali e la previsione di unaclausola di salvaguardiaqualora l’ipotesi razionalizza-trice non dovesse realizzarsi. La clausola di salvaguardiaimpone un aumento dello0,09% dell’aliquota contributi-va a carico di tutti i lavoratori.Se il provvedimento diriduzione del cuneo contribu-tivo dovesse essere coerentenel suo impianto e nel suorisultato, l’aumento dellealiquote contributive mal siconcilieranno col provvedi-mento stesso. A questo punto è doverosoporre una domanda: è possi-bile che un Governo facciadelle riforme caricando isoggetti destinatari del peso difinanziare i risultati delleriforme medesime? In altri termini, proprio coloroi quali avrebbero dovutotrarne dei vantaggi o dei ben-efici economici saranno col-oro sui quali graverà l’onerefiscale a titolo di maggio-razione contributiva al fine difinanziare la spesa pensionis-tica. Dunque, l’adozione ditali misure e in particolaredella c.d. clausola di salva-guardia andrebbero a config-urare un approccio riformistai cui effetti positivi almenonelle intenzioni, verrebberovanificati o annullati di fattodagli effetti distorsivi cheprovocherebbe l’onere con-tributivo in termini impo-sizione fiscale. Viene natural-mente da concludere che unasimile impostazione riformistaè tipica dell’ideologia del cen-tro-sinistra dove l’intento èquello di creare posizioni dibeneficio collettivo ma allostesso tempo far pagare ilconto dell’operazione alleclassi socialmente interessate

tipico atteggiamento in termi-ni metaforici del cane che simorde la coda. E’ vero che l’essenza del pattogenerazionale sembra salva-guardata, ma l’ipotesi di cop-ertura finanziaria sembraalquanto aleatoria edinsostenibile al contrario diquanto ha dichiarato ilMinistro dell’EconomiaPadoa-Schioppa il quale hamostrato tutta la sua soddis-fazione per il livello disostenibilità della manovraeconomica a supporto dellariforma. Perché l’ipotesi di coperturafinanziaria contemplata dallariforma non è sostenibile opercorribile nel lungo ter-mine? La risposta è moltosemplice: il tutto dovràruotare nel rispetto degliandamenti e degli equilibridella spesa pensionistica dilungo periodo e delle proce-dure europee sui seguenti ele-menti: le dinamiche dellegrandezze macroeconomiche,demografiche e migratorie,che attualmente sono rilevan-ti per i coefficienti di trasfor-mazione; il rapporto cheintercorre tra l’età media atte-sa di vita e quella dei singolisettori di attività; l’incidenzadei percorsi lavorativi discon-tinui. Dal combinato disposto deisuindicati elementi dovrebbescaturire lo strumento dellaleva finanziaria idonea a sup-portare la spesa pensionisticaprevista in termini di costopari a 10 mld di Euro; improb-abile ed impraticabile risultacome da più parti rilevato ilpercorso di copertura contem-plato dal Governo Prodi nellariforma. Per cui, ancora unavolta buoni propositi anche separzialmente condivisi manessuna garanzia diattuazione, date le condizionifragili che dovrebbero garan-tire la relativa coperturafinanziaria della riforma.

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LA PIAZZA D’ITALIA - ESTERI

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Turchia: voto, si dimette leader partitodemocratico Agar Il leader del Partito democratico, Mehmet Agar, si è dimesso dopo la disfatta delsuo partito, che alle elezioni di oggi non è riuscito a superare la soglia del 10%,restando escluso dal parlamento. Secondo le proiezioni su base nazionale il Pdavrebbe preso tra il 5,6 ed il 6,2%. Agar è stato protagonista prima delle elezio-ni di una fusione prima annunciata e poi abortita del Partito della vera via (Dyp)e del partito della Madrepatria (Anavatan) di Erkan Mumcu

Terrorismo: cresce tensione Usa-Pakistan sucaccia Al Qaida Il Pakistan ha reagito con dichiarazioni irritate alle accuse di questi giorni dell'am-ministrazione Bush di non fare abbastanza nella caccia ad Al Qaida. Ma la CasaBianca non ha fatto marcia indietro e uno dei più stretti collaboratori del presiden-te George W. Bush non ha escluso azioni militari americane in territorio pachista-no. Per il capo dell'intelligence americana, Mike McConnell, Bin Laden avrebbetrovato rifugio nella zona pachistana lungo il confine con l'Afghanistan. “La miaopinione personale - ha detto McConnell - è che sia vivo. Penso che si trovi nellaregione tribale del Pakistan”

Mo: la 'nakbà palestinese entra in scuoleisraele Per la prima volta un libro di storia scolastico, da distribuire nelle scuole elementa-ri arabe di Israele, riconoscerà che la nascita dello Stato ebraico è stata per i pale-stinesi una 'Nakbà (catastrofe). Lo ha deciso il ministro dell'istruzione israeliano,Yuli Tamir - non nuova a decisioni controverse - suscitando una tempesta di reazionifavorevoli e contrarie. Nel libro, dal titolo “Costruire insieme Israele”, gli eventi cheportarono alla nascita di Israele sono fattualmente così descritti: "Quando la guerra(del 1948-49) finì, gli ebrei prevalsero e Israele e i suoi vicini conclusero un armi-stizio. Gli Ebrei la chiamano la Guerra di indipendenza”

Sembrano passati secoli daquando gli americani libera-vano Kabul dalla piaga dei

Talebani.Secoli.Eppure, in poco più d’un lus-tro è cambiato parecchio aquelle latitudini. Abbiamovisto i nostri soldati aiutare lepopolazioni locali inermi (vec-chi, donne e bambini), eprodigarsi nella ricostruzionedi una terra devastata.Abbiamo visto le donne liber-arsi dalla schiavitù islamo-maschilista che le costringevaa soffocare dietro un lenzuolo.Le abbiamo viste votare, even-to più unico che raro!E poi?

E poi la controffensiva -agevolata dall’apertura delfronte iracheno, attualmente

in fase di vietnamizzazioneacuta - ha avuto inizio, gli stu-denti di Allah armati diCorano e kalashnikov si sonoriorganizzati in una guerrigliache quotidianamente mietevittime non solo indigene, nésolo militari. Nel mirino cisono infatti anche straneri chenulla hanno a che fare con laguerra e che magari sono lìesclusivamente per aiutare otestimoniare (personalemedico, reporter etc.).Fatto sta che le truppe alleate,al momento, dello sterminatoe insidioso Afghanistan, con-

trollano solo Kabul e dintorni.Tutto il resto è giungla.Alla luce di ciò, sono due gliaspetti da evidenziare: il temadei sequestri e le insistentiaggressioni al Pakistan.Partiamo dal primo aspetto.La recente esecuzione degliostaggi tedeschi rientra nellastrategia che i talebani hannoadottato ormai da diversimesi. Essi sequestrano i citta-dini di paesi che partecipanoall’intervento militare inAfghanistan e provano atrattare in vista di un „baratto”proficuo(denaro, prigionieri).Ma se le loro richieste nonvengono esaudite, massacranoi loro ostaggi senza batterciglio.Tale tecnica assicura loro duevantaggi: innanzitutto seminaterrore e rende più deboli igoverni stranieri.Secondo, il tam tam mediaticogenera polemiche interne aipaesi vittime dei rapimenti.La tattica funziona davvero.Il giornalista italiano DanieleMastrogiacomo è tornatolibero grazie ad uno scambiodi prigionieri. La stessa Franciaha trattato per ottenere la lib-erazione di due cooperanti. Inqueste ore, la Corea del Sud siè detta diposta a negoziareper ottenere il rilascio di 18ostaggi.Veniamo al secondo punto: iltentativo di compiere un saltodi qualità (leggi anche aggres-sioni al Pakistan).Lo stato di guerriglia perma-nente, ovviamente, soddisfasolo momentaneamente iTalebani, i quali però nonsono riusciti a lanciare l’offen-siva di primavera ed hanno

sofferto perdite pesanti, ripie-gando su tattiche terroristiche.Grazie a queste Mansour - l’at-tuale capo - si sta facendo unnome, comparendo di contin-uo su tutti i media.Ma il cosiddetto salto di qual-ità passa anche per le “scara-mucce” ai confini con ilPakistan.E’ finito proprio Musharrafinfatti nel mirino degli islami-ci.Il dittatore golpista pakistano,infatti, ha barattato la propriatesta con l’appoggio agli StatiUniti nella regione. Ma la situ-azione si è fatta a dir pocoinsostenibile.Insostenibile infatti è, per unadittatura, in un paese a popo-lazione islamica, l’appoggioagli Stati Uniti.Talmente insostenibile, chenon credo di sbagliare di tantonel prevedere - di qui a breve- la fine del potere diMusharraf.Il cosiddetto “salto di qualità”talebano passa per la pene-trazione in Pakistan - dove simoltiplicano di giorno ingiorno gli attentati. Passa per ilricongiungimento con i fratellimusulmani, che il dittatore“venduto” ha colpevolmentesottratto al Jihad. Passa per ilrovesciamento dello statusquo, per privare gli Stati Unitidi un prezioso alleato.E pensare che in passatoanche il generale ha goduto dibuona popolarità.L’11 settembre 2001 ha peròcapovolto questa situazione.Musharraf ha fatto una sceltadi campo precisa: ha schieratoil suo paese a favore dellacooperazione con gli Stati

Uniti nella lotta contro il ter-rorismo.Ma l’atteggiamento pakistanonon è affatto genuino, inquanto solo il timore di rap-presaglie Usa ha spinto leelite di Islamabad a riciclarsi.In politica interna, per farlabreve, le aperture non sisono mai viste. I seguaci diBenazir Bhutto e NawazSharif - leader dell’oppo-sizione - sono tenuti lontanidal Pakistan con la minacciadei processi per corruzione,gli islamisti locali, per nullaentusiasti della svolta filoUsa, vengono placati con gliincarichi politici.Ora, mentre all’insurrezionedel Baluchistan il generalerisponde con bombardamentiaerei, il Pakistan continua ildoppio gioco decennale con-dotto con i talebani inAfghanistan. Vi è persino chicrede che gli attentati controMusharraf, siano messi in

scena dallo stesso generale,per accreditarsi come unperseguitato dal terrorismo.Ipotesi non molto verosimile.Nel marzo di quest’anno dellestudentesse di una scuolacoranica dopo aver attaccatoe chiuso un bordello nelcuore della capitale pachis-tana, hanno dichiarato il Jihadal governo.Contemporaneamente aKarachi e in diverse città delpaese i principali partiti diopposizione manifestavano algrido “gli amici degli ameri-cani sono i traditori dellanazione”. Palesemente in difficoltà, ilgenerale cerca una ritiratastrategica ma, a sette annidalla sua presa del potere,per lui è iniziata una crisidalla quale difficilmente sisalverà. Forti di questo, iTalebani continuano a pre-mere.

Francesco di Rosa

Due passi nel pantano afghano-pakistano

Le elezioni turche, convocate ingran fretta per lo stallo politicosull’elezione del nuovo presi-dente della Repubblica, hannodi nuovo premiato l’Akp diTayyip Erdogan. Il partito isla-mico moderato ha ottenutoquasi il 45% dei consensi, chetradotto in seggi vale 318 depu-tati. Non sufficienti, comunque,per riuscire ad arrivare ad unaautosufficienza che permetta aErdogan di far eleggere presi-dente il suo delfino, AbdullahGul, l’uomo contro il quale siera schierato nientemeno chel’esercito, preoccupato di unaprogressiva presa totale delpotere dell’Akp. Dietro gli islamici moderati ten-gono bene i laici del Chp, prin-cipale partito di sinistra cheottiene il 18% delle preferenze,e i nazionalisti dell’Mhp, chearrivano al 16%. Saranno questetre le formazioni del nuovo par-lamento (la soglia di sbarra-mento nel sistema elettoraleturco è altissima, 10%) che nonsolo dovrà riprendere in manola spinosa questione dellanomina del nuovo presidentedella Repubblica, ma soprattut-to fare i conti con la lunga que-relle sull’ingresso di Ankara inEuropa. Un braccio di ferro che, in que-sto momento, vede la Turchiacombattere contro un avversa-rio determinato ad opporsi in

ogni modo all’allargamentodell’Ue verso l’Asia: la Francia. Il no è categorico, secco esenza vie d’uscita. Parigi nonvuole Ankara in Europa, nonl’ha mai voluta e, per bocca delpresidente Sarkozy, continua aripetere che “non c’è posto perun nuovo membro nel consi-glio di Bruxelles”. Per di piùasiatico. In realtà il processo di avvicina-mento al Vecchio continentesembrava ripartito sotto buoniauspici lo scorso 26 giugno. Maproprio le resistenze francesihanno trasformato quello chedoveva essere un segnale diincoraggiamento, in un’asprapolemica. Nella ‘Conferenza di adesione’a Bruxelles, infatti, si era decisodi aprire due nuovi capitolinegoziali - statistica e controllifinanziari - tra i 35 in cui sonodivisi i negoziati per l’entrata diun nuovo membro nella comu-nita’ europea. La decisione rap-presentava una novita’ impor-tante per il negoziato che si eragià arenato a dicembre inseguito al rifiuto turco di aprireporti e aeroporti a navi e aereidella parte greca di Cipro, dal2004 membro a pieno titolod e l l ’ U e .L’ennesima doccia fredda è arri-vata però proprio dal veto diSarkozy sul terzo capitolonegoziale, quello legato alle

politiche economiche e mone-tarie, costringendo la presiden-za di turno tedesca a depennar-lo dall’agenda dall’incontro. Del resto nella sua prima visitaa Bruxelles, il 23 maggio, il pre-sidente francese era stato chia-rissimo: “Per la Turchia non c’e’posto in Europa”, aveva detto,parlando a fianco del presiden-te della Commissione Jose’Manuel Barroso, che da partesua aveva ripetuto il suo impe-gno a rispettare i patti conAnkara. Dichiarazioni che avevanosuscitato la secca replica delcapo negoziatore turco, AliBabacan,: “Se il processo diadesione dovesse essere rimes-so in discussione – aveva dettopochi minuti dopo lo stop diBruxelles - le conseguenzesaranno di grandissima porta-ta”. In altre parole: l’Ue man-tenga gli impegni presi. Un contrasto, quello tra Parigi eAnkara, che in realtà risale allapresidenza Chirac e alla duralinea di chiusura del governogollista ad un allargamentoasiatico dell’Europa. Il momento di rottura più fortea ottobre 2006, con l’approva-zione- da parte del vecchiogoverno guidato da DominiqueDe Villepin – della legge sulgenocidio armeno. Un testocontroverso per punire quantiavessero negato lo sterminio di

migliaia di armeni sospettati dialleanze filorusse tra il 1914 e il1915. Uno dei fatti storici piùdiscussi all’estero e menoaffrontato proprio in patriadove, attraverso censure e con-danne penali, il governo hasempre cercato di non rivanga-re l’accaduto: da tempo lamagistratura turca punisce conl’arresto e la reclusione fino atre anni, il solo nominare inpubblico l’esistenza del genoci-dio in quanto gesto anti-patriot-tico. Regole scritte nel famosoarticolo 301 del codice penale,nel quale era incappato lo scrit-tore turco Orhan Pamuk, pre-mio Nobel per la letteratura nel2006, denunciato per averriportato a galla la storia degliarmeni durante un’intervista aun giornale svizzero. E anchese negli ultimi mesi il governoErdogan ha aperto alla possibi-lità di riconoscere questa pagi-na di storia, modificando difatto anche il codice penale e ilfamigerato 301, quella dellacensura interna al Paese è unapiaga ancora irrisolta, una que-stione delicatissima che l’appro-vazione della legge francesenon ha aiutato a superare. Eppure segnali di distensione sierano aperti quando, all’indo-mani del suo insediamentoall’Eliseo, Sarkozy aveva inviatoil suo consigliere speciale per lapolitica estera ad Ankara.

Polvere negli occhi alla luce diquanto accaduto poi a fine giu-gno. “In realtà Sarkozy ritiene che,prima di allargarsi, l’Europadebba davvero esistere e chenon sia il caso di rischiarenuovi intoppi dopo i no popo-lari alla ratifica della carta costi-tuzionale”, spiega a Le FigaroAlexandre Del Valle, saggistafrancese, geopolitologo, co-fondatore dell’Osservatorio delMediterraneo. Del Valle, comela maggior parte degli studiosifrancesi, non ha mai nascosto lapropria contrarietà all’allarga-mento europeo verso l’Asia. “L’apertura dei negoziati con laTurchia – dice - è una decisio-ne irresponsabile, un’arma adoppio taglio: da un lato sirischia di inasprire le relazioniturco-europee se il processodovesse arrestarsi, dall’altro c’èil percolo di portare al fallimen-to la struttura europea se sidovesse perseguire”. Questo perché “la Turchia restauno Stato non europeo e lastessa Ankara ha più volte para-dossalmente rifiutato di ricono-scere un altro membro Ue(Cipro, ndr)”. Come dire: vole-re un diritto e non ammetterloper altri. Un giudizio totalmente negati-vo quello francese, rispecchiatodai risultati di un sondaggio cheha evidenziato un’alta percen-

tuale di turco-scettici: una largafetta, che oscilla tra il 65 e il75% della popolazione, sioppone alla candidatura diAnkara. “E con la Francia èd’accordo anche l’Austria.Senza dimenticare che aStrasburgo, seppur 400 deputa-ti hanno dato via libera ai nego-ziati, 250 si sono opposti”. Un no che ha radici anche nellaforte paura di una possibileimpennata della già preoccu-pante ondata migratoria delmondo islamico verso laFrancia, paese dove negli ultimianni, forse più che altrove inEuropa, il problema dellacoabitazione tra cattolici emusulmani si è fatto sentire. Non solo: secondo Del Valle “ènecessario che il vecchio conti-nente riesca a trovare propriconfini, senza pensare di poter-si allargare sempre e ovunque.Altrimenti rischia di ammalarsidi imperialismo. Perché chi èdisposto ad accettare la Turchiain nome dell’idea unica delrispetto dei diritti umani e dellasottoscrizione di qualche tratta-to, allora ha deciso per un allar-gamento di tipo imperialista”. Ora restano da vedere le pros-sime mosse del neo-rielettoErdogan che, da parte sua, nonha mia nascosto la ferrea volon-tà di arrivare allo storico ingres-so in Europa. Sarkozy permettendo.

Francia - Turchia: match per l’Unione Europea

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LA PIAZZA D’ITALIA - ECONOMIA

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Svizzera: a dicembre nel cantone obvaldo vota perla prima volta su flat tax (Adnkronos/ats) - Obvaldo potrebbe presto essere il primo cantone svizzeroad introdurre la cosiddetta flat tax, vale a dire un'aliquota di imposta fissa perogni tipo di reddito. Il tema sara' al centro di una votazione popolare il 16dicembre, e la nuova normativa potrebbe entrare in vigore gia' nel 2008.

Fiat: effetto 500, 6 sabati straordinari a Mirafiori (Adnkronos) - La nuova Fiat 500 fa sentire i suoi benefici effetti anche nello stabi-limento Fiat di Mirafiori. Azienda e sindacati hanno raggiunto l'intesa, ora al vaglio delle assemblee dei lavo-ratori per l'approvazione definitiva, per sei sabati di lavoro straordinario, a comin-ciare dal 14 luglio.

Made in italy: De Castro, Cina riconosce pro-sciutto Parma e Grana Padano "Un passo molto importante in sede di cooperazione bilaterale che conferma l'im-pegno dell'Italia, in seno all'Unione Europea, per il riconoscimento dei prodotti diqualita'". Queste in una nota le parole del ministro delle Politiche agricole, alimen-tari e forestali, Paolo De Castro, nell'annunciare l'accordo, siglato l'11 luglio tra l'Uee Cina, che "riconosce il Grano Padano e il Prosciutto di Parma tra i dieci prodottieuropei di qualita' da proteggere".

Mentre scriviamo il Dollaro èscivolato a 1,3833 sull’Europrovocando ansie circa ilremake di un film già visto chenel passato recente ha regalatotensioni sui mercati mondialilegate all’aumento del prezzodel barile di petrolio, notoria-mente capace di aumentaresensibilmente i costi di produ-zione delle aziende europeecomprimendone la crescita diun’economia già asfittica estretta nella morsa di unbiglietto verde sottostimato.

Così anche se sempre alladata di oggi il prezzo delPetrolio registra un rassicuran-te lieve calo sul mercato elet-tronico after hours di NewYork con il greggio con conse-gna a settembre scambiato a73,10 dollari resta ancora laeco di lunedì 23 Luglio quan-do L’Opec ha comunicato che

il prezzo del petrolio prodottodai Paesi dell’Organizzazioneera salito il venerdì precedentea 73,67 dollari al barile, dai73,23 dollari di giovedì inter-rompendo una tregua sostan-zialmente duratura dacchésotto le tensioni della guerrairakena, dell’avvento inVenezuela di Chavez e dell’i-narrestabile crescita dellaCindia, iniziava a profilarsi unaguerra energetica sottotraccianella regione delle ex repub-bliche sovietiche in Caucaso alfine di accaparrarsi riserve suf-ficienti ed alternative per un’e-nergia da prodursi a costi sen-sibilmente inferiori.

Sotto questo profilo vannolette le tensioni sul giganterusso, improvvisamente risve-gliatosi e con un ruolo geopo-litico di primaria importanzacapace di creare incertezze a

Washington, in una Americache a dispetto dell’impegnocontro il terrorismo vededecrescere il deficit ma com-prende di essere lì lì per affac-ciarsi ad una frenata congiun-turale nella crescita dell’econo-mia.In tutto questo la querelle ira-

niana è tutt’altro che risolta ese la Repubblica Islamica dicedi concentrarsi sullo sviluppodelle sue capacità nucleari(ben inteso a fini civili) è chia-ro che per finanziare i suoiprogetti senza portare alla esa-sperazione una popolazionegià sufficientemente vessatadai privilegi che la teocraziaconcede alle sue elité, la reddi-tività della capacità di produ-zione petrolifera resta per essacruciale.Cosa c’è da aspettarsi quindi

per i prossimi mesi.In attesa del cambio aPennsylvania Avenue, i trendrimarranno costanti, riaggiu-standosi le eventuali tensionisui mercati internazionali inmodo del tutto naturale. E’ unacostante della locomotiva ame-ricana quella di avere governidemocratici dal dollaro forte edal NYSE in corsa forsennataper poi atterrare con governirepubblicani caratterizzati dadollaro debole, controllo deldeficit e tassi di crescita piùbassi. In questo senso la novi-

tà dei mandati targati G.W.Bush, anche e soprattutto pervia dell’11 settembre, è stataquella di essere riuscita – gra-zie ad un sostanziale tagliofiscale – ad assicurare una cre-scita anche al 4.5 a trimestre,una Borsa ai massimi storiciseppure con tassi di crescitacostanti e pochi scalini, ma adiscapito del deficit ovviamen-te sotto tensione per l’incre-mento della spesa militare edel debito accumulatosi conl’economia cinese, in un classi-co e reiterato meccanismo –usuale per il paese a stelle estrisce – promosso al fine dicontrollarne così la crescita.

Gli scenari possono esseresostanzialmente di tre tipi.Datosi per scontato – come in

effetti non è - che alla CasaBianca il nuovo inquilino siademocratico, esso potrebbeinvertire il trend in discesa delDollaro provocando un peri-coloso incremento dei tassi diinteresse che per un’economiabasata sul debito significhereb-be un improvviso stop perWall Street e problemi per lefamiglie americane già in lotta– vedi la rivolta delle “Mortgage Mothers” - per mino-ri tassi di interesse per i mutuisulla casa. Sotto questo profilonon giova neanche un merca-to immobiliare all’alba di uncalo dei prezzi.

Il secondo scenario quello diuna sostanziale prosecuzionedei trend andamentali che sisono osservati negli ultimianni, probabile con una con-ferma repubblicana alle prossi-me presidenziali, dovrà scio-gliere finalmente i nodi legatiagli investimenti – seri, misura-bili e possibili – in energiealternative al Petrolio, nonchéai rapporti con la Russia: scon-tro attraverso la promozione diuna destabilizzazione internaanti Putin ovvero riconosci-mento di rispettive aree diinfluenza mediante corrispetti-vo da pagarsi in energia. Inogni caso a far da vaso di coc-cio sarà comunque la UE maresta questo lo scenario piùauspicabile (magari senzasommovimenti e destabilizza-zioni anti Putin) datosi cheriamane esso l’unico scenarioin grado di continuare a man-dare la Cina in giro per ilmondo ed al prezzo di squali-ficanti accordi con paesi africa-ni governati da orrendi dittato-ri e di assicurare nel medio ter-mine un calmieramento deiprezzi petroliferi in attesa chegli investimenti in energiealternative – seri, misurabili epossibili – comincino a darerisultati concreti. Certo resta ilDollaro debole a stringere l’e-conomia europea ma i paesieuropei saranno prima o poi

costretti finalmente a cercarerisorse dentro i propri bilanciipertrofici piuttosto che benefi-ci sul risparmio indotto dalcontrollo dei prezzi petrolifericui non tutti sempre hannodimostrato di essere disposti asacrificare alcunché della pro-pria realpolitik. Id est. Il terzo e ultimo scenario,quello che nessuno di noicerto si augura resta l’impen-nata del petrolio e quindi lasvalutazione oltre limite delDollaro per effetto di un con-flitto improvviso, diffuso eincontrollato in Medio orientecon l’Iran a farla da leone die-tro il terrorismo irakeno e iltentativo della chiusura dellatenaglia su Israele cui chiara-mente si sta lavorando nelLibano degli Hezbollahcomme nella striscia di Gazadi Hamas. La reazione diIsraele sarebbe ovviamentedura provocando tesioni sulprezzo del petrolio e inalbe-ramenti della Lega Arabacapaci di portare in unarecessione ancora più duratu-ra i paesi UE di quella da cuifaticosamente essi si stannopian pianino tirando fuori apartire dagli ultimi mesi del2006. L’estate calda ci saprà dire di

più in attesa dello showdown delle presidenzialiamericane.

Dollaro e petrolio: gli scenari possibili

I l c a l v a r i o d e l T e s o r e t t oSì della Camera al decreto«tesoretto» con 278 votifavorevoli, 240 contrari e unastenuto. Il provvedimentopassa ora all’esame del Senato.L’Esecutivo sul tesoretto avevagià incassato venerdì scorso laventesima fiducia chiesta dalGoverno Prodi con 309 sì e 182no. Il maxiemendamento delGoverno ha recepito il testolicenziato dalla CommissioneBilancio della Camera, adesclusione delle norme chealleggerivano la stretta sull’am-mortamento dei fabbricatiintrodotta dal decreto Visco-Bersani 223/2006.Nel provvedimento trovanospazio i rimborsi sulle autoaziendali per chi ha pagato ilbalzello dichiarato illegittimo, ifondi per rifinanziare le missio-ni umanitarie che vedonoimpegnate le forze armate ita-liane nel mondo, quelli per lesupplenze brevi del personaledocente, amministrativo, tecni-co e ausiliario della scuola. Ildecreto autorizza spese per laprotezione civile e l’emergenzatraffico a Messina, per l’emer-genza rifiuti, per il bonus bebè,per il servizio civile, per la lottaalla violenza delle donne, perl’edilizia universitaria e per leborse di studio postlaurea.Ecco le principali novitàintrodotte nel decreto legge81/2007 dal maxiemendamen-to.Contribuenti in contabilitàsemplificataPer l’anno d’imposta 2006 eso-nero dall’obbligo di presenta-zione dell’elenco dei clienti efornitori i contribuenti in conta-bilità semplificata, di cui agliarticoli 18 e 19 del Dpr600/1973 (imprese minori edesercenti arti e professioni).Enti localiPer gli enti locali sono previstemodifiche in materia di calcolodel saldo finanziario per l’anno2007 ai fini del patto di stabilitàinterno: ai fini del rispetto delpatto non sono considerate lespese in conto capitale e diparte corrente sostenute daiComuni per il completamento

dell’attuazione delle ordinanzedel Presidente del Consiglio deiministri a seguito della dichiara-zione dello stato di emergenza.Sarà un decreto del premier aindividuare Comuni interessatie misura riconosciuta in favoredel singolo ente locale nel limi-te del tetto complessivo di 5milioni di euro per il 2007.Aumentano i coefficienti per ilcalcolo della quota dell’avanzodi amministrazione utilizzabileper finanziare le spese di inve-stimento che non confluisconotra quelle rilevanti ai fini delpatto di stabilità interno, nellamisura del 17% (il testo basedel decreto prevedeva il 7,6%)per le province la cui mediatriennale nel periodo 2003-2005dei saldi di cassa risulta positiva(per le restanti province lamisura è del 2,6%, mentre nellaversione base del decreto eraprevisto l’1,4 per cento); nellamisura del 18,9% (il testo basedel decreto prevedeva il 7%)per i Comuni con popolazionesuperiore a 5mila abitanti e finoa 100mila, la cui media trienna-le del periodo 2003-2005 deisaldi di cassa sia positiva (per irestanti Comuni della stessafascia demografica è del 2,9%),mentre è del 7% per quellisuperiori a 100mila abitanti (peri restanti Comuni della stessafascia demografica è dell’1,3per cento).Fondo per il credito deigiovaniPer favorire l’accesso al creditodei giovani tra i 18 e i 40 anniè istituto un fondo rotativopresso la Presidenza delConsiglio dei ministri con unadotazione di 10 milioni di eurol’anno dal 2007 al 2009. Ilfondo è finalizzato a rilasciaregaranzie dirette, anche fideius-sorie alle banche e agli inter-mediari finanziari. Un decretodel ministro per le Politichegiovanili, di concerto con ilministro dell’Economia, stabili-rà criteri e modalità di organiz-zazione e funzionamento.Fondo speciale di partecorrenteScende da 239 milioni di euro a

68,3 milioni di euro l’incremen-to del previsto dal decretolegge del Fondo speciale diparte corrente (Tabella A dellalegge finanziaria) relativamenteall’accantonamento riferito alMinistero dell’economia e dellefinanze e viene incrementato di69 milioni di euro (e non di 130milioni di euro come prevede-va la versione base del decreto)per il 2007 la dotazione delFondo di riserva per l’integra-zione delle autorizzazioni dispesa delle leggi permanenti dinatura corrente, previsto dal-l’articolo 9-ter della legge468/1978.Fondi per beni e servizi L’articolo 4-bis inserito nelprovvedimento prevede l’istitu-zione di un Fondo per le esi-genze legate all’acquisizione dibeni e servizi e a investimentida parte di Polizia di Stato,Vigili del fuoco, Carabinieri eGuardia di finanza. La dotazio-ne è di 100 milioni di euro peril 2007, di cui 20 milioni riser-vati ai Vigili del fuoco. Inoltre alministero dei Trasporti è istitui-to un fondo per le esigenze delCorpo delle Capitanerie diporto, Guardia costiera con unadotazione nel 2007 di 5 milionidi euro.IrapSono estese a banche e assicu-razioni le deduzioni dalla baseimponibile Irap introdotte dallalegge finanziaria 2007 (cosid-detto cuneo fiscale). Banche eimprese di assicurazionepotranno dedurre dalla baseimponibile un importo pari a5mila euro (cifra che sale a10mila euro per il Sud) su baseannua per ogni lavoratoredipendente a tempo indetermi-nato impiegato nel periodod’imposta e i contributi assi-stenziali e previdenziali relativiai lavoratori dipendenti atempo indeterminato. Le dispo-sizioni si applicano con la stes-sa decorrenza prevista dalcomma 267 dell’articolo 1 dellalegge 296/2006. Ai fini praticigli effetti della riduzione delcuneo per banche, assicurazio-ni ed enti finanziari si avranno

con gli acconti Irap di novem-bre. In considerazione dell’e-stensione delle agevolazionidel cuneo fiscale a soggetti ini-zialmente esclusi e, quindi, del-l’ottemperanza alle prescrizionirichieste in sede comunitaria,sono eliminate le disposizioniche subordinavano l’applica-zione delle nuove deduzionialla preventiva autorizzazionedelle autorità comunitarie.Legge 488Riforma radicale della legge488/1992. Il testo delega a undecreto del ministro per loSviluppo economico la revisio-ne delle regole, le modalità diattuazione dei controlli sui pro-grammi, da effettuare anche acampione mediante la nominadi commissioni di accertamentoo tramite l’affidamento a enti eorganismi. Nel decreto sarannoanche stabiliti i criteri per laverifica dello scostamento degliindicatori e disciplinate lemodalità di restituzione delleagevolazioni in caso di revocaconseguente a scostamento. Ilministero stabilirà con decretocriteri, condizioni e modalitàper la concessione delle agevo-lazioni finanziarie, individuan-do attività, iniziative, categoriedi imprese e spese ammissibili,misura e natura finanziariadelle agevolazioni concedibili,indicatori per la formazione digraduatorie, limitazioni e riser-ve per l’utilizzo dei fondi.Saranno riutilizzate le risorseautorizzate per patti territorialie contratti d’area, ma resedisponibili dalla rinuncia delleimprese o da provvedimenti direvoca o rideterminazione.PensioniMolto più dettagliato il nuovotesto dell’articolo 5, dedicatoagli interventi in materia pen-sionistica. La somma aggiuntivaper le pensioni minime per gliover 64, lavoratori dipendentifino a 15 anni di contribuzionee per gli autonomi fino a 18anni di contributi è di 262 euro,che sal 2008 sale a 336 euro.Oltre i 15 anni e fino ai 25 peri lavoratori dipendenti e oltre i18 e fino ai 28 anni di contri-

buzione per gli autonomi lasomma aggiuntiva è di 327euro per i 2007 e 420 per il2008. Per i lavoratori dipenden-ti con più di 25 anni di contri-buzione e per gli autonomioltre i 28 anni la sommaaggiuntiva è di 392 euro nel2007 e 504 euro dal 2008. L’unatantum sarà corrisposta nel2007 a novembre o con la tre-dicesima e nel 2008 a luglio onell’ultima mensilità dell’anno.La somma aggiuntiva spetta seil soggetto non ha un redditocomplessivo che supera unavota e mezzo il trattamentominimo annuo del Fondo pen-sioni lavoratori dipendenti. Sitiene conto dei redditi di qual-siasi natura, tranne quelli deri-vanti da assegno al nucleofamiliare, assegni familiari,indennità di accompagnamen-to, reddito della casa di abita-zione, trattamenti di fine rap-porto, competenze arretrate.Dal 2008 aumenta la maggiora-zione sociale prevista dall’arti-colo 38 della legge 448/2001fino a garantire un reddito di580 euro al mese per 13 mensi-lità, pari a 7.540 euro su baseannua. Per il triennio 2008-2010prevista l’applicazione al 100%dell’indice di rivalutazioneautomatica delle pensioni perle fasce di importo dei tratta-menti pensionistici compresetra tre e cinque volte il tratta-mento minimo.PescaIl credito d’imposta previstodalla Finanziaria 2007 vieneesteso al settore della pesca.L’incentivo, però, è ancora inattesa del via libera diBruxelles.Proroghe Il provvedimento prevedeanche alcune proroghe: ladenuncia al catasto dei fabbri-cati per i quali vengono meno irequisiti di ruralità slitta dal 30giugno al 30 novembre 2007,mentre la disciplina transitoriaper lo smaltimento dei rifiuti daapparecchiature elettriche edelettroniche (Raee) è stata pro-rogata dal 13 agosto al 31dicembre 2007.

Riscatto laurea e totalizza-zionePrevista l’istituzione, a decorre-re dal 2008, presso il ministerodel lavoro, di un Fondo per ilfinanziamento di interventi emisure agevolative in materiadi riscatto ai fini pensionisticidel corso di laurea e per la tota-lizzazione dei periodi contribu-tivi maturati in diversi regimipensionistici, con particolareriguardo a coloro che sonosoggetti al regime contributivo.Il limite complessivo è di 267milioni di euro nel 2008, 234milioni di euro nel 2009 e 200milioni di euro a decorrere dal2010.Studi di settoreI maggiori ricavi, compensi ocorrispettivi desumibili dagliindicatori di normalità econo-mica approvati con decreto delministro dell’Economia hannonatura sperimentale e costitui-scono presunzioni semplici aifini dell’accertamento. I contri-buenti che dichiarano unammontare di ricavi, compensio corrispettivi inferiori rispettoa quelli previsti in base agliindicatori di normalità econo-mica non sono soggetti adaccertamenti automatici e incaso di accertamento spettaall’ufficio motivare e provare gliscostamenti riscontrati.Zone di confine tra regioniPer la valorizzazione e la pro-mozione delle realtà socioeconomiche delle zone confi-nanti è istituito un fondopresso la Presidenza delConsiglio dei ministri con unadotazione di 20 milioni dieuro, di cui 14 destinati aiComuni confinanti con leRegioni a Statuto speciale.

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LA PIAZZA D’ITALIA - APPROFONDIMENTI

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Animali: Lazio, approvate due delibereregionali su tutela (Adnkronos) - Sono state approvate dalla Giunta della Regione Lazio le due deli-bere proposte dall'Assessore alla Sanita', Augusto Battaglia, a tutela degli ani-mali.La prima riguarda le procedure per il riconoscimento delle guardie zoofilevolontarie che dovranno agire in supporto dei Servizi Veterinari delle ASL dopoaver frequentato idonei corsi di formazione. La seconda rimodula i criteri per l'as-segnazione di fondi ai comuni e alle comunita' montane per il risanamento e lacostruzione dei canili pubblici

Alimentazione: ministero salute, allo studiosanzioni piu' efficaci contro frodi(Adnkronos/Adnkronos Salute) - "Sanzioni piu' efficaci sia di tipo amministrativoche penale" contro le frodi alimentari. Il ministero della Salute ribadisce che le ipo-tesi di depenalizzazione contenute in un decreto legislativo di aggiornamento delcodice alimentare, divulgate da parte della stampa

Pedofilia: PadreLombardi, chiesaimpegnata in lotta contro abusi (Adnkronos) - La Chiesa e' impegnata a partecipare da protagonista nella lottacontro la pedofilia. E' questo il commento di padre Federico Lombardi, diret-tore della Sala stampa vaticana, dopo la diffusione delle notizie provenienti daLos Angeles, California, dove la diocesi ha pagato un'ingentissima somma didenaro per risarcire le vittime degli abusi sessuali da parte di sacerdoti.

Se per un momento pensassimoai conti economici e in partico-lare al profilo degli oneri ban-cari delle imprese, dellefamiglie, dei lavoratori, avrem-mo sicuramente la consapev-olezza di una loro rilevanza intermini di costi che non puònon essere oggetto di una atten-ta riflessione economica. Il profilo dei costi in un con-testo economico-aziendaleglobalizzato, è una variabilefondamentale e determinanteche va considerata in ogni tipodi analisi che viene effettuata invista di raggiungere obiettivi diefficienza e di competitivitàaziendale. Ma i costi hannoanche una rilevanza “sociale”cioè incidono molto pesante-mente sulla qualità della vitadella collettività, influenzano lescelt dei consumatori per l’ac-quisto di beni e servizi, deter-minano le decisioni finanziariedegli investitori o dei lavoratoriche intendono far gestire i lororisparmi da un intermediariocreditizio. Il Governatore della Bancad’Italia, Mario Draghi, è inter-venuto all’assemblea dell’ABI,chiedendo agli istituti di creditodi fare passi in avanti sui mutuie sul credito al consumo perchéi tassi di interesse praticati nelnostro Paese sono i più elevatid’Europa. In particolare suimutui a tasso fisso che sonoormai in gran parte preferiti aquelli a tasso variabile; la cresci-ta del tasso è stata superiore allamedia europea. Il Governatoredella Banca d’Italia ricorda chela misura normativa sui coveredbonds consentirà alle banche diampliare la gamma degli stru-menti di raccolta per finanziare

prestiti a lungo termine eridurre gli oneri; ciò avverte,dovrà riflettersi in condizionipiù favorevoli per i clienti.Anche il tasso annuo effettivoglobale sul credito al consumoè più elevato della media UE di“circa un punto”, un differen-ziale che non è del tutto ricon-ducibile a fattori di rischio o allimitato sviluppo di questo mer-cato nel nostro paese. Occorrericordare che un terzo deifinanziamenti è detenuto daintermediari esteri, che finoranon ha costituito un sufficientestimolo alla concorrenza, questava rafforzata, soprattutto neicanali distributivi, nelle agenziefinanziarie, infatti i tassi praticatisono ancora più alti, connotevoli differenze tra i prodot-ti, una situazione che secondoMario Draghi “può segnalare lascarsa trasparenza delle con-dizioni contrattuali e la fortesegmentazione del mercato”.Nel corso degli anni le banchehanno posto in essere una seriedi riassetti strategici nell’ambitodel sistema bancario italiano.Dunque un certo movimentoesiste, le dinamiche evolutivehanno raggiunto buoni livelli diconsolidamento per quantoconcerne le operazioni di rias-setto, ma giustamente come fanotare Draghi tale consolida-mento è solo un punto dipartenza. Il riassetto potrà dirsicompiuto con successo quandosaranno realizzati guadagni diefficienza previsti dai pianiindustriali delle banche chehanno dato vita adaggregazioni. Tali strategieaggregative hanno altresì deter-minato un risultato rilevante:hanno cioè creato le condizioni

per competere su scala euro-pea. I primi due gruppi bancariitaliani oggi hanno una rilevantepresenza all’estero. Ma affinchèalla dimensione raggiunta cor-risponda maggiore capacità dicompetere, è necessariosfruttare appieno le sinergie del-l’integrazione. Ma la domandache dobbiamo porci è laseguente: tutte le società ban-carie sono disposte a sfruttare lesinergie dell’integrazioneoppure sono solo disposte asfruttarle al fine di raggiungereguadagni di efficienza individ-uale a scapito dell’integrazionestessa? E’ un po’ la domandache ricorre dietro la logica delprofitto aziendale in un con-testo globalizzato, cioè oggi leimprese si aggregano, si incor-porano, si fondono, si asso-ciano per innalzare il livello diprofittabilità individuale, manon si curano del livello di effi-cienza economica del partenari-ato. Dunque per aumentare illivello di competitività è neces-sario non solo integrarsi mamigliorare di volta in volta ilgrado di integrazione. La concorrenza tra banche sifonderà sempre più sulla capac-ità di offrire servizi di pagamen-to efficienti. Per il perfeziona-mento di un pagamento conassegno si richiedono in mediasette giorni, una modifica leg-islativa che facilitasse la trasmis-sione digitale delle immagini,consentirebbe una significativariduzione. Draghi ha apprezzatol’impegno dell’ABI per un rapi-do sviluppo dei pagamenti elet-tronici ed ha annunciato che inautunno saranno disponibili irisultati dell’indagine sui costidei c/c bancari avviata dalla

Banca d’Italia. Negli Stati Uniti, già da qualchedecennio, è in corso un sistemadi pagamento con scarso utiliz-zo del “contante” e largoimpiego, invece, delle carte dicredito per ogni tipo di spesa;in Italia, e più in generale inEuropa, tale sistema è ancoranon del tutto praticato. Il sis-tema dei pagamenti basato sullecarte di credito ha effetti positivisul sistema economiconazionale, impercettibile ai con-sumatori ma evidente ed impat-tante sul tasso d’inflazione. Inparticolare, l’effetto più impor-tante e positivo conseguenteall’utilizzo delle carte di creditoè quello di determinare unacontrazione della velocità di cir-colazione monetaria, ciò signifi-ca tradotto in termini economiciche il tasso d’inflazione avrebbeun freno in più nella crescita, ei consumi potrebbero manten-ersi su livelli sufficientementesostenibili ai fini di una crescitaeconomica generalizzata. Se in un sistema economico,invece, la modalità di pagamen-to più frequente è quella delcontante ciò determina un effet-to al rialzo del tasso d’inflazioneperché va ad incidere negativa-mente sulla velocità di circo-lazione monetaria. In altri termi-ni, più le famiglie pagano incontanti più la moneta circolarapidamente determinando uneffetto inflazionistico nel sis-tema economico. Dunque, unapolitica economica volta all’in-centivazione dei consumatoriverso un sistema di pagamentocon carte di credito è unabuona politica, efficace e deter-minante per la crescita econom-ica di un paese, viceversa, l’uni-

co risultato che si otterrebbesarebbe lenitivo per l’andamen-to del PIL. Se gli istituti di credito stannoper creare le condizioni idoneeper il taglio degli oneri bancari,Draghi dovrebbe contestual-mente sollecitare il Governoaffinché adottasse politiche diincentivazione verso l’utilizzodelle carte di credito piuttostoche verso l’ancoraggio a siste-mi tradizionali di pagamentoche ingesserebbero il sistemaeconomico nazionale. Come sipuò agevolmente notare, quan-do si parla di sviluppo, non sipuò settorializzare o circoscri-vere l’analisi a singoli aspetti ofattori che caratterizzano un

sistema economico, ma occorresfruttare una politica che attiviuna strumentazione sinergica alfine di poter garantire losviluppo organico del sistemastesso. Tagliare i costi bancari è unaottima operazione economicaallo stesso modo che tagliare letasse, sono tutte azioni cheandrebbero sinergicamenteadottate nell’ambito di unpiano di sviluppo che possa intempi rapidi concretizzarsianche sul piano legislativo. Ricordiamoci che a fronte diogni intervento pubblicooccorrono rapidi interventinormativi altrimenti si fannosolo buoni auspici e pochi fatti.

Draghi alle banche: “meno costi ai clienti”

Nei giorni passati si sono susse-guiti fatti che getterebbero nellosconforto qualunque personaminimamente dotata di buonsenso.Sulle pagine dei nostri quotidia-ni, qualcuno si sarà appassiona-to a leggere la polemica tra ilMinistro degli Affari EsteriD’Alema, parte della sua mag-gioranza (piccola a dire la veri-tà) e l’opposizione tutta, inmerito alle considerazioni delnostro padrone della politicaestera sulla missione UNIFIL, unneanche troppo velato ringra-ziamento a Hezbollah meritevo-le di lode per lasciare lavorarein pace il nostro contingente, lìper vigilare sul blocco dellearmi allo stesso Partito di Dio.In cambio dell’armonia fraternache dovrebbe regnare nel suddel Libano, salvando la facciadella maggioranza di governo,qualcosa deve essere stato rico-nosciuto. A noi poveri mortalinon è dato saperlo anche se èfacilmente immaginabile soprat-tutto conoscendo i pensieri dichi ha stretto questo “patto”.Non è una notizia inedita quel-la che in questo anno che è pas-sato dalla mini guerra delLibano, armi sono arrivatesenza problemi dalla frontierasiriana nella parte del Libanocontrollato da Hezbollah.Perché? Quale progetto talmen-

te lungimirante, da non esserecompreso da praticamente tuttol’occidente, ha ispirato i variD’Alema, Fassino e compagni(nel vero senso della parola)?Perché sul altro fronte, quello diIsraelo-Palestinese, si continua adire che al tavolo delle trattativedevono sedersi i nemici e nongli amici? E’ noto che gli attirichiesti dal Quartetto e daIsraele, per poter gettare le basidi un dialogo serio (parola tantocara a Prodi), non sono altroche una ragionevole manifesta-zione di intenti basata sui noti 3punti: riconoscimento del dirittodi Israele ad esistere, rinuncia alterrore e riconoscimento degliaccordi precedentemente presi,una prova dunque che dimostri,anche se in modi molto diversi,che si sta navigando sulla stessarotta o lo si potrà fare nel pros-simo futuro.Ringraziare e dare dignità adorganizzazioni che dell’odiofanno la base del loro consensoe che di morte alimentano leloro filosofie di convivenza è unerrore madornale che mai èstato portato avanti con tantaperseveranza.Lo spazio dialettico che vienedato in questi giorni permetteche disegni di guerra egemoni-ca di altri tempi prendanoforma sotto forma di accordicommerciali/militari. Le parti

attrici di tutto ciò sono, tantoper cambiare, Iran e Siria.Secondo quanto riferito da piùagenzie, l’Iran avrebbe garantitoalla Siria, oltre ad un finanzia-mento di circa un miliardo didollari, da usare per consistentiapprovvigionamenti militaridalla Russia, aiuti nella ricercanucleare, in cambio di una tota-le esclusione di colloqui ancheinformali con la compagineoccidentale riguardo la pacecon Israele e mettendo sul piat-to anche un prepotente rientroin Libano organizzando la cadu-ta del Governo Siniora tramitegli Hezbollah, tanto cari aD’Alema. E’ per questo che leparole del nostro Ministro degliEsteri pesano come macigni suuna fase di pericolosa transizio-ne nell’area.Pensare che siano parte di unoscuro e concordato disegnodiplomatico occidentale sareb-be fin troppo facile ma le azio-ni e le parole si adattano troppobene alla cultura della partepolitica che ci rappresenta inquesto momento, quanto menoè da notare che il ruolo inter-pretato in questa “sceneggiata”si adatta talmente bene alle dotirecitative della sinistra da fardubitare che tutto non sia reale.Purtroppo non sono solamentei nostri politici a dare preoccu-pazioni: poco tempo fa su un

importante quotidiano naziona-le il Prof. Sergio Romano, stima-ta e seguita figura della cultura,ha dato dimostrazione di qualesia la sua visione della regione,un piccolo esempio è un inte-ressante servizio che raccontaquel paese incantato sia la Siria,colto, tollerante e soprattuttodemocratico.La fratellanza tra religioni è lanormalità, è prevenuto chipensa che la Siria sia un Paesein cui un padre padrone (nean-che troppo bravo) sia il tramitetra uno Stato palesemente ostilecome l’Iran e la distruzione diIsraele, che negli ultimi dueanni ha lasciato Gaza e dapochissimo ha liberato oltre 250prigionieri, che proprio inno-centi non erano, come gesto dibuona volontà per rafforzare unAbu Mazen, sconfitto sul suolodi Hamastan (la vecchia Gaza).Le frasi e gli argomenti passanoforse inosservati ma alcunevolte facendo attenzione siriscontrano errori storici chenon possono essere commessiin buona fede ma con un chia-ro obiettivo divulgativo, unesempio è il massacro di Sabrae Shatila, dal Prof. Romanoattribuito alle forze Israeliane inun altro suo intervento. Nellostesso intervento dice: “Dietro lacontinua occupazione dei terri-tori conquistati nel 1967 vi era

la convinzione che Israeledovesse controllare, per megliogarantire la propria sicurezza,un territorio più grande di quel-lo che gli era stato assegnato dalconflitto del 1948” stravolgendouna verità storica cioè che il ter-ritorio dello Stato di Israele èstato definito da una risoluzionedelle Nazioni Unite e non da unconflitto, contestualmente aquello dello Stato Palestineseche mai vide la luce.Tutto ciò fa riflettere su quantosia difficile trovare un obiettivo

in questo genere di comporta-mento, politico/culturale, inquesta continua indulgenzaverso coloro che si manifestanosempre con forte ostilità neiconfronti di ciò che l’occidenteè e rappresenta, sembra ormaiun ostinato esercizio di stilefinalizzato ad una rivendicazio-ne di indipendenza ideologicaanti-americanista atta a preser-vare una corrente di pensieroanacronistica e ora come nonmai pericolosa.

Gabriele Polgar

I l c o n v i v i o d e l l a f a l s i t à

Occorre tagliare i costi bancari nell’ottica di un’efficientizzazione della redditività del portafoglio clienti.

" E s e m p i d i d i s t o r s i o n i e m i s t e r i o s i o b i e t t i v i "

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LA PIAZZA D’ITALIA - CULTURA

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Lingua italiana: picchi (FI), AccademiaDella Crusca a rischio chiusura (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - L'Accademia della Crusca a rischio chiusuraper mancanza di fondi: questo l'allarme lanciato da Guglielmo Picchi, deputatofiorentino di Forza Italia, che annuncia la presentazione di una interrogazione al ministro per i Beni e le Attivita' Culturali per sapere se, nella prossima finanzia-ria, saranno destinati fondi adeguati alla storica istituzione.

Risorgimento: per 6 italiani su 10 Garibaldisarebbe oggi ottimo leader politico (Adnkronos) - Per quasi un italiano su due e' il personaggio che ha maggiormentecontribuito alla storia d'Italia. Vissuto con grande simpatia, ma soprattutto simbolodi valori intramontabili, come patria, liberta' e alti ideali. Per seiintervistati su dieciha agito sempre nell'interesse del popolo e se uno su tre ne e' orgoglioso, un italia-no su cinque nutre per lui un forte senso di gratitudine.

Mostre: aTel Aviv arriva l'arte contempora-nea italiana (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - E' una delle piu' importanti esposizioni d'ar-te italiana realizzate negli ultimi decenni da un museo estero, per numero degliartisti selezionati e per qualita' delle opere. Apre al pubblico il 19 luglio, edurera' fino al 6 ottobre, "Mentalgrafie Italiane. Viaggio nell'arte contempora-nea italiana", allestita al Tel Aviv Museum of Art e curata da DemetrioPaparoni.

In un momento, in cui la penadi morte è al centro dell’atten-zione internazionale, poichéessa è ancora in vigore in trop-pi paesi di questo nostromondo, dai più potenti e indu-strializzati, ai più poveri e menomoderni, è apparso opportunoricordare un’opera che haaffrontato diversi secoli fa que-sta problematica, analizzandolalucidamente e condannandolamolto razionalmente. L’opera in questione è “Deidelitti e delle pene” di CesareBeccaria. Beccaria, vive in un periodomolto prezioso per la storia,vive in pieno Illuminismo;nasce a Milano il 17/03/1738 emuore il 21/11/1794. Strinseuna forte amicizia con Pietro eAlessandro Verri, animatori del-l’ambiente culturale milanese,coi quali fondò poi, La societàde’ Pugni , accademia dallaquale nascerà poi il Caffè,un’importante rivista culturale,vissuta dal Giugno 1764 alMaggio 1766. Dei delitti e delle pene, verràpubblicato proprio su questarivista nel 1764 in forma anoni-ma, incontrerà largo consensodel pubblico europeo, maanche di principi e intellettualid’Europa, come Caterina II diRussia, di Voltaire e di molti altriilluministi francesi. Dopo il 1768, per oltre 20 anni,egli divenne un preziosissimofunzionario di Maria Teresa,Giuseppe II e Leopoldo II. Si vuol ricordare, per curiositàartistica, che la sua secondafiglia, Giulia, fu madre diAlessandro Manzoni. Dei delitti e delle pene costituiscela pietra miliare del modernodiritto penale: con questa operal’etica laica entra nel diritto edetta i principi di un ordina-mento penale razionale, liberalee garantista. Il testo rappresentanel modo più autentico lo spiri-to illuminista, perché applica aldiritto penale l’utilitarismo diHelvétius, le teorie penalistichedi Montesquieu ed il contrattua-lismo di Locke. Il diritto di punire nel testo èpresentato come esercizio dellavolontà popolare e la sua fonte

è il contratto sociale: con l’ isti-tuzione di quest’ultimo, ogniuomo cede dei propri diritti edella propria libertà, solo ilminimo indispensabile perindurre gli altri a difenderlo,potendo così continuare agodere con sicurezza dei restan-ti diritti e della restante libertà;ma bisogna sottolineare che ildiritto di punire, non concedeaffatto il diritto di trasgredire leleggi e il potere di punire con lamorte. Infatti il contratto sociale haunito gli uomini in una “socie-tà”, per farli uscire da uno statodi permanente insicurezza eguerra dell’uno contro l’altro e,il diritto alla vita insieme ad altrelibertà non sono stati ceduti dalsingolo individuo all’atto delcontratto, perciò non possonoessere violati. La riforma penale prospettata daBeccarla si base su tre principifondamentali: l’uguaglianza giu-ridica dei cittadini, la libertà nel-l’ambito delle leggi, la giustiziaformale del diritto. La giustizia siha, se le leggi rispettano alcuniparticolari requisiti: la certezza,l’unicità, l’universalità, l’univoci-tà e la chiarezza del diritto. In uno stato di diritto che rispet-ta queste regole essenziali, l’am-ministrazione della giustizia hacome fine la difesa della convi-venza civile, quindi la pena èuno strumento di difesa socialee non è assolutamente una ven-detta pubblica o un atto cheripara un delitto. Andando a commentare l’operadi Beccaria, alcune riflessionisembreranno così chiare e luci-de da sembrare quasi scontate,ma tali non lo sono affatto se sipensa a quanti sono i paesidove ancora oggi la pena dimorte e la tortura sono in vigo-re. Le leggi, scrive Beccaria, sonoquelle condizioni per mezzodelle quali gli uomini si unironoin società, perché stanchi divivere in un continuo stato diguerra, dove la loro libertà erasicuramente messa in discussio-ne. Così essi sacrificarono unaparte della loro libertà, per poterperò godere della restante, intranquillità e maggiore sicurez-

za. La somma di tutte queste por-zioni di libertà individuali cedu-te nel contratto e sacrificate peril bene di ciascuno, forma lasovranità di una nazione. Si presentarono però due neces-sità: una, di difendere questo“deposito” dalle private usurpa-zioni, la seconda, creare deimotivi che distogliessero l’ani-mo dispotico di ciascun uomo:ecco la nascita delle pene stabi-lite per chi infrange le leggi. Il diritto di punire nasce perciòdalla necessità di difendere ildeposito della salute pubblicadalle usurpazioni particolari:tanto più giuste saranno lepene, tanto più inviolabile saràla sicurezza e maggiore la liber-tà che il sovrano o il governoconserva per i sudditi. La giustizia è il vincolo necessa-rio per tenere uniti gli interessiparticolari e senza di essa lasocietà si sgretolerebbe nell’antico stato di insocievolezza.Ma attenzione dice Beccaria, anon associare alla parola giusti-zia l’idea di qualcosa di fisico, direale: essa bisogna concepirlapiuttosto come una maniera diconcepire gli uomini, manierache influisce moltissimo sullaloro felicità. E neanche la sideve intendere come quell’altrasorta di giustizia emanata daDio che ha i suoi rapporti con lepene e le ricompense della vitaavvenire. Per garantire la giustezza dellapena, un magistrato non puòaccrescere la pena prevista einoltre, se ogni uomo è legatoalla società, questa è legata adogni membro particolare da uncontratto che per sua naturaobbliga le due parti in questio-ne: quindi si deve assolutamen-te ricordare che questa obbliga-zione riguarda tutti allo stessomodo, si estende dal “dal tronoalla capanna” proprio perché èinteresse del maggior numero dipersone, che i patti siano osser-vati. Uno dei mali fondamentali perle leggi è la loro oscurità; ciò asua volta crea un altro problemamalefico, l’interpretazione dellalegge stessa. A questo puntoessa non avrà più valore ogget-

tivo ma soggettivo. Per una maggiore chiarezza ènecessario che il codice siaconosciuto dal maggior numerodi persone, non dal minornumero possibile, perché certoè che l’ignoranza e l’incertezzadella pena aiutano l’eloquenzadelle passioni. Tra i delitti e le pene, Beccariaafferma che tra di essi ci deveessere la giusta proporzione:tanto forte è il disagio arrecatoalla società, tanto determinatadovrà essere la pena inflitta. Seuna pena uguale è destinata adue delitti, che in modo disu-guale offendono la società, gliuomini non troveranno mai ungiusto e opportuno ostacolo acommettere il delitto maggiore. Infatti, il fine delle pene non èdi tormentare e affliggere unessere sensibile, ma d’impedireal reo di compiere nuovi dannie di rimuovere gli altri dal com-piere atti scellerati. A proposito di questo, Beccariaaffronta la questione della tortu-ra. Essa ai suoi tempi, era in usonella maggior parte dei paesieuropei, si ricorreva ad essa oper confessare un delitto o perfar confermare dal reo la sen-tenza di colpevolezza emanataa suo carico su un delitto. Innanzitutto, dice Beccaria, unuomo non può chiamarsi o dirsicolpevole prima della sentenzadel giudice; dunque è solo undiritto di forza quello che per-mette di torturare il presuntoreo, quando ancora non lo si ègiudicato tale. Se un delitto è certo, la penadeve essere quella stabilita dallalegge, se è incerto non si devetormentare l’innocente, perchéun uomo resta tale finchè nonviene provato il contrario. Il cri-terio della verità pare evidenteche non si possa basare suimuscoli o sulle fibre di una per-sona: la tortura rappresenta inquesto senso il mezzo per assol-vere il robusto e condannare ildebole. La resistenza alla torturaè dettata dalla sensibilità umana,quindi è ovvio che pur di farecessare il dolore si confessanofatti mai compiuti. Un altro motivo per cui si attuala tortura è la purgazione del-

l’infamia, ossia, un uomo giudi-cato colpevole dalla legge, deveconfessare le sue colpe sottotortura, confermando così lagiustezza della sentenza. Ma ildolore, dice Beccaria, è unasensazione e non può purgareun’infamia che riguarda unaquestione morale. Questa usan-za sembra derivare proprio daidee religiose e spirituali: lemacchie contratte a causa delladebolezza spirituale devonoessere espiate attraverso la penadel corpo e la penitenza. L’innocente durante una torturavive una condizione peggiorerispetto al reo: perchè il primopuò, per far cessare il dolore,confessare delitti che non hamai commesso e quindi vienearrestato o giustiziato; altrimentipuò essere riconosciuto inno-cente, ma comunque, ha dovu-to subire i supplizi della tortura;il reo ha un caso favorevole, seè robusto e resiste alla torturapuò essere dichiarato innocen-te. Una pena giusta e utile la siha solo quando è vicina al delit-to commesso. Essa è utile se lacondanna del reo è emessapoco tempo dopo aver compiu-to il misfatto, perché l’associa-zione delitto pena ,rimarràimpressa di più nella mentedegli uomini. Devono diventareuna consuetudine, l’immancabi-lità e la velocità della pena poi-ché, il maggior freno ai delittinon è l’atrocità del castigo, mala certezza della condanna;unospettacolo troppo atroce per l’u-manità, ha un effetto solo pas-seggero. Una volta affrontato ildiscorso sulla tortura, Beccarlasi cimenta anche sulla irragione-volezza della pena di morte. Questi supplizi che non hannomai reso migliori gli uomini,fanno domandare: quale dirittosi attribuiscono gli uomini ditrucidare i loro simili? Non dicerto quel diritto che risultadalla sovranità e dalle leggi. Leleggi sono una porzione mini-ma della libertà di ciascuno,quindi chi mai ha voluto lascia-re ad altri l’arbitrio di ucciderlo?La pena di morte non risultaessere quindi un diritto, ma èuna guerra della nazione con uncittadino.

Durante un tranquillo regnosostenuto da leggi, la morte diun cittadino non serve a niente,perché essa non ha mai distoltonessuno dal commettere delleinfamie; la nostra sensibilità ècertamente più toccata da mini-me ma replicate impressioni,date ad esempio dalla imman-cabile pena a delitto commesso,piuttosto che da un passeggeroe forte movimento. E’ assurdo che leggi che rappre-sentano l’espressione della pub-blica volontà, che detestano epuniscono l’omicidio, ne preve-dano uno esse medesime: com-piere un assassinio pubblico perallontanare i cittadini da uneventuale delitto privato. E’ meglio prevenire i delitti chepunirli, questo è il fine piùimportante di una buona legis-lazione; per prevenirli, due cose sononecessarie: che leggi siano chia-re, semplici, che la nazione ledifenda e che venga perfeziona-ta l’educazione. Bisogna spingere le giovanianime, suggerisce Beccaria,verso la virtù, bisogna deviarlidal male attraverso l’espressionedei sentimenti e l’uso dellaragione, non attraverso ilcomando, la forza e la proibi-zione perchè con questi ultimi,si otterrebbe solo una simulata emomentanea obbedienza. Non c’è libertà, dice Beccaria, làdove le leggi permettono che inalcuni eventi, l’uomo cessi diessere persona e diventi cosa;quindi perché ogni pena nonsia una violenza di uno o dimolti contro un privato cittadi-no, essa deve essere veloce nel-l’attuazione, certa, pronta enecessaria, proporzionata aldelitto o all’offesa arrecata e det-tata dalle leggi. Quest’opera è stata scritta più didue secoli fa, la Toscana diLeopldo I, con il codice del1786, è il primo stato ad abolirela pena di morte; siamo nel2007: quanti altri secoli ci vor-ranno prima che gli stati cheancora hanno in uso la pena dimorte, non provino imbarazzoed amarezza di fronte alla lezio-ne di questo libro?

Ilaria Parpaglioni

Beccaria: “Dei delitti e delle pene”

Cercasi letteratura italianacon la maiuscola A.A.A.

In un panorama nazionale let-terario dalla scarsa vena e dalconformismo oltranzista, haspiccato nella passata stagio-ne tra gli addetti ai lavori delmondo editoriale italiano l’at-tenzione nei confronti di dueraccolte di racconti, da unaparte quella della lanciatissi-ma Minimum Fax “Voi sietequi. Sedici esordi narrativi.” epoi “I Nuovi Sentimenti”,Marsilio, Dicembre 2006,pagg. 159, libro, a cura diRomolo Bugaro e MarcoFranzoso, che raccoglieanch’esso sedici racconti diautori del nord est quasi sem-pre sconosciuti. Sebbene maggiore considera-

zione sui mass media sia statariservata a “Voi siete qui” peril carattere più accattivante eprovocatorio di alcuni autori,l’intenzione della raccolta diMarsilio resta veramenteencomiabile. Di fatti qui, i

curatori del testo, voglionotirare fuori (quasi a forza)nuove prospettive, prospetti-ve postmodernamente con-temporanee su tradizionaliaspetti legati alle considera-zioni su cosa debba intender-si attorno alla parola “senti-menti”.

Amore – Coraggio –Desiderio – Dolore – Odio -Amicizia – Invidia – Fiducia –Tradimento – Identità –Precarietà – Esclusione –Spaesamento – Solitudine -Sterilità.

Dietro queste declinazionisentimentali i curatori dellaraccolta convinti sia in esserequasi un salto genetico, unavariazione antropologica, cer-cano di raccontare la consta-tazione della nascita di nuovisentimenti, sentimenti geneti-camente modificati, come sispiega nella postfazione.In realtà il libro offre soprat-

tutto un palcoscenico di rilie-vo ad un tentativo letterariofinalmente valido, infatti lo

stile degli autori è decisamen-te curato, i temi trattati si spo-sano spesso ad esperienze divita così che i racconti pren-dono pieghe da reportageintimista sulle ansie, sulle dif-ficoltà, sulle aspirazioni fru-strate e sui barlumi di speran-za di coloro che tra il mondoprofessionale, tra la sceltatotalizzante e l’escamotagégiornalistico, provano a rac-contare questo Paese senzaabbandonarsi a logiche dicomodo speculari a meccani-smi comunicativi da comme-diona prenatalizia cinemato-grafara.

Unica eccezione alla scarsanotorietà degli autori è la pre-senza nella raccolta di GiulioMozzi, conclamato talentscout nonché curatore di col-lana per la casa editrice SironiEditore e deus ex machinadel seguitissimo bollettino let-terario on-line, oggi casa edi-trice sempre on-line, Vibrisse.Amicizia è il racconto del

suo loop tra blog, alcol e rap-

porti personali strampalati,l’essere diventato suo malgra-do catalizzatore di attenzionie speranze, lui che è refratta-rio ad entrambe per essere unscontroso padovano bevigrappa che vuole pensaresolo ai libri e null’altro.Tecnicamente parlando Mozzipuò a tutti gli effetti fare iltalent scout perché possiedeuna maestria linguistica chegli permette letteralmente digiocare con le parole. Unicolimite – ma non piccolo –resta il classico autorelegarsiall’angolo per quei fanatici discrittura creativa costretti neldare sfoggio tecnico adabbassare il tenore dei temi. Si mette in risalto nella rac-

colta Vitaliano Trevisan chetrattando di Fiducia si prepa-ra all’esordio narrativo. Nelprimo romanzo, pubblicatoda Einaudi - Stile Libero direcente, con il titolo “Ponte. IlCrollo”, Trevisan, come nelracconto, getta uno sguardoamaro e disincantato sui rap-

porti umani di un’Italia popo-lare che non è più l’Italia con-tadina dei nonni, né quellaproletaria da una parte e neo-borghese dall’altra del secon-do dopoguerra, quella deipapà poliziotto con la quintaelementare e dei commercian-ti, ma che non è neanche piùun Italia consapevole dellasua opulenza, in uno smarri-mento che provoca disastriper l’appunto sentimentali. Se nel romanzo il tema è più

l’involuzione socio economicadel nostro Paese, nel raccontoil trentottenne divorziatofugge in Germania a fare ilgelataio trovando solidarietànel padrone della bottega per-ché anche lui divorziato.Esilaranti le istantanee sumadre, sorella e moglie, lad-dove il carattere prevalente-mente maschile della donnacontemporanea fa da contral-tare ad una legislazione a leisfacciatamente favorevole innome di una oramai smarritadebolezza fisica. Così il prota-

gonista si trova a ragionare difar causa alla madre vedovache non lo vuole far rientrarein casa poiché dopo la mortedel padre anche lei finalmen-te ha trovato il suo spazio e lasorella non vuole certo che lamamma resti ferita dalla novi-tà e nel frattempo occupamilitarmente ogni dove contutta la sua famiglia allargata.La moglie. La moglie bè leinon ha neanche bisogno diparlare. E’ bella. E’ ricca. Loha sposato perché lui, seppu-re povero rispetto a lei, avevasolo il compito di scrivere.Ora si è improvvisamente stu-fata. Incompatibilità di carat-tere. Sennò c’è la violenza psi-cologica.Trevisan alla fine scriverà per

davvero, perché ha un talentovivido ed è un autore daseguire.Come chi ha pensato e per-

messo che venisse pubblicatofinalmente qualcosa di degno.

Giampiero Ricci

I Nuovi Sentimenti del Nord Est

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LA PIAZZA D’ITALIA - SPETTACOLO

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Teatro: venduti 7 milioni di biglietti nellastagione 2006/2007 (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Nella stagione teatrale 2006/2007 sono stativenduti 7 milioni di biglietti, l'8% in piu' rispetto alla stagione precedente. Lorileva la Borsa Teatro del Giornale dello Spettacolo, realizzata sulla base dei datiliberamente forniti dai teatri e dalle imprese.

Cinema: legge bordon-carlucci a sostegnosettore Oggi nella sala stampa del Senato Gabriella Carlucci (FI) e Willer Bordon (Ulivo)hanno tenuto una conferenza stampa sulla proposta di legge "Interventi a sostegnodel settore cinematografico e del settore audiovisivo". La proposta era gia' stata pre-sentata il 22 marzo scorso alla Camera dalla deputata di Forza Italia, ma il senatoredell'Ulivo ha deciso di presentarla anche in Senato.

Musica: rolling stones piantano alberi nelparco dell'amicizia di belgrado (Adnkronos/Dpa) - Protetti da strettissime misure di sicurezza i Rolling Stoneshanno piantato quattro alberi nel Parco dell'Amicizia di Belgrado. Una cerimoniaorganizzata a pochi giorni dal loro primo concerto in Serbia, ha riferito l'emittenteB92 della capitale, precisando pero' che l'albero piantato da Mick Jagger e' gia' quasitutto secco, a causa dell'ondata di caldo che ha colpito il Paese.

HARRY POTTERFinite le vacanze, Harry Pottertorna alla scuola di Hogwarts.L’accoglienza non è dellemigliori, però: il tribunale delMinistero della Magia lo haassolto con poca convinzioneda un’accusa infamante (averusato le arti magiche al difuori della scuola, in veritàindispensabili per affrontarel’inaspettato attacco di dueDissennatori), quasi tutto l’am-biente è certo che le suedichiarazioni sul ritorno delperfido Lord Voldemort sianofasulle e, niente meno, che ilpreside Albus Silente stia tra-mando alle spalle di CorneliusCaramell per diventare ilnuovo Ministro. Per questo,come insegnante di Difesacontro le Arti Oscure, vienemandata alla Scuola di Magiae Stregoneria l’ambigua, ottu-sa e conservatrice professores-sa Dolores Umbridg. E poco apoco, incalzato soprattuttodagli amici Ron ed Hermione,Harry inizierà a radunareintorno a sé un numerosogruppo di compagni per inse-gnare loro come difendersicontro le Forze Oscure.Daniel Radcliffe è cresciuto. Ilmaghetto che è in lui (per esi-genze di racconto ancoraquattordicenne, e poterci cre-dere sarebbe davvero fantasti-co!) prova a tenere il passo,finalmente e tristemente con-scio che la salvezza di unaparte - quella della Magia“buona” - passerà inevitabil-mente dalle sue mani:l’Ordine della Fenice, sorta diorganizzazione clandestinafondata dallo stesso Silente,ne è consapevole da tempo econfida in Harry per combat-tere le forze del male incarna-te da Voldemort e dai nuovi

seguaci che sta raccogliendo,tra cui la MangiamorteBellatrix Lestrange Il mestie-rante David Yates - già scrit-turato per il prossimo capito-lo - riprende il discorsolasciato in eredità dai prede-cessori Cuarón e Newell (iprimi due episodi diretti daColumbus sembrano lontanianni luce), affrontando conintelligenza e miglior donodella sintesi quello che, finoad oggi, può essere considera-to l’adattamento più interlocu-

torio della saga: la transizioneè definitiva, certo, HarryPotter sarà talmente vicino aVoldemort che il rischio del-l’empatia totale verrà scacciatocon forza insperata, ma quelloche resta, alla fine, è il con-vincimento di una sospensio-ne che d’ora in avanti potràessere risolta solo da unadipartita. Sul grande scher-mo la questione si risolverànon prima del 2010 (ancoradue trasposizioni).

IL POLIEDRICOJOHNNY

Magnifico e inquietantesono gli aggettivi spessousati per descriverlo. Lafrase “più è trasandato più èbello” (vedi il pirata JackSparow) quella più sentitaper rendere l’idea del suofascino. Questo è JohnnyDeep. Nato il 9 giugno 1963a Owensboro Kentucky,Usa, nel 2000 è passatodallo stato di divo a quellodi vero e proprio oggetto diculto. Nessun attore è maistato come lui (fatta eccezio-ne per Marlon Brando).Intellettuale, indipendente eribelle sceglie i suoi ruoli e iregisti che lo dirigeranno inbase alla complicità e allefamose “affinità elettive” chesi creano fra le persone.Assiduo utilizzatore delMetodo, guru di una filoso-fia beat che si pensava per-duta, Deep è in grado didare un senso a un’inqua-

dratura anche soltanto conl’accenno di un mezzo ghi-gno sulle sua bocca. A 15 anni lascia casa e scuo-la con la speranza di diven-tare un musicista rock fon-dando la band The Kids,piuttosto conosciuti farannospesso da apertura ai con-certi di Billy Idol. A 20 anniinizia a studiare recitazioneguadagnandosi da viverecon la vendita di spazi pub-blicitari e supera un provinoper un film horror, divenutopoi cult, quale Nightmare-

Dal profondo della notte diWes Crafen (1984). La scenapiù incredibile ha lui comeprotagonista che, addor-mentandosi nella sua stanza,viene ingoiato dal letto erisputato cosparso di san-gue. Nel 1986 Oliver Stonelo sceglie per la parte di unsoldato in Platoon e a parti-re dagli anni 90 si delineanella sua carriera quell’anti-conformismo che lo caratte-rizzerà e differenzierà daglialtri attori hollywoodiani.Mentre i suoi coetanei (BradPitt, Tom Cruise, KeanuReeves) preferiscono appari-re in film più commerciali(Intervista col vampiro,Vento di passioni, Speed) luisceglie quelli grotteschicome Cry Baby (1990) unasorta di Grease in versionetrash diretto da John Waters.Il suo vero pigmalione arti-stico, con il quale si svilup-

pa quella affinità elettivache li porterà a lavorarespesso insieme, è TimBurton che lo sceglie comeprotagonista per una pelli-cola tratta da un suo raccon-to per l’infanzia Edwardmani di forbice (1990). Lastoria di questo Pinocchiodrak conquisterà il mondointero, facendo di Deep unavera e propria star. Ma si sa,iniziando a frequentare certiambienti si corre il rischio dicadere in tentazione, unatentazione chiamata droga.

Pur essendo molto abilenella selezione dei ruoli dainterpretare, sempre anoma-li, dark e ribelli, non lo èaltrettanto nella scelta delleamicizie. Nei primi anni 90entra nel giro della cocainafrequentando John Beluschie River Phoenix, ma a causadella morte di quest’ultimoper un overdose fuori da unlocale, Johnny decide dirigare dritto, non senza diffi-coltà. Nel 1993 lavora accan-to a Jerry Lewis e FayeDunway nel capolavoro diEmir Kusturica ArizonaDream, nel 1995 continua acollaborare con Tim Burtoninterpretando Ed Wood bio-grafia di colui che è consi-derato dalla critica il peggiorregista della storia del cine-ma. Ruolo grazie al qualericeve nomination ai GoldenGlobe senza però ritirare ilpremio. A causa di una

furiosa lite con la suaex fidanzata KateMoss, che lo porta adistruggere una suiteda 2.200 dollari anotte, a qualche pro-blema con la legge,ma anche questa voltasceglie di riprenderela retta via. Recita perJim Jarmusch in DeadMan (1995) compracasa e incide una can-zone con gli Oasis.Cinematograficamenteparlando la sua carrie-ra si arricchisce dititoli come DonnieBrasco (1997) di MikeNewell con Al Pacino,gira il suo primo filmda regista Il coraggio-so che ha per protago-nista il grande MarlonBrando. Lavorandocon Terry Gilliam(uno dei più famositra i Monty Python) inPaura e delirio a LasVegas (1998) e RomanPolansky in La nonaporta ha l’opprtunitàdi confermare il suoessere attore alternati-vo, bizzarro e oscuro.Più di tutti fra questiregisti è però Burtonquello che in assolutoha un ruolo fonda-mentale nella carrieradi Deep. Tanto chedichiarerà di conside-rare Johnny il suoalter-ego.Questo connubio for-

tunato viene infatti confer-mato da pellicole quali Ilmistero di Sleepy Hollow(2000) La fabbrica di ciocco-lato (2005) La sposa cadave-re (2005) in cui da la voce alprotagonista maschile dise-gnato sulle sue sembianze.A questo punto è ufficial-mente diventato un attore diculto, amato dal pubblico eosannato dalla critica.Deep è la controtendenza:rifiuta il ruolo di Neo inMatrix e sceglie La vera sto-ria di Jack lo squartatore

(2001) e C’era una volta inMessico (2003). La sua car-riera è impeccabile e laFrancia nel 1999 lo omaggiacon un César onorario.Finalmente arrivano i pirati.Il punto più alto della suacarriera e nonostante la leg-gerezza della trilogia (giratamagnificamente da GoreVerbinski) è il ruolo piùbello che potesse mai inter-pretare. Ispirato da KeithRichards rocker dei RollingStone, Jack Sparrow è il piùopportunista e stravagantepirata di tutti i tempi.L’unica pausa che si prende(se così la si può chiamare)è recitando il ruolo dell’au-tore di “Le avventure diPeter Pan” in Neverland –Un sogno per la vita (2004).Per quanto riguarda la vitasentimentale si è legato aSherilyn Fenn, WinonaRyder (si era tatuato“Winona forever” poi tra-sformato, dopo la rottura, inWino forever), JenniferGrey e la modella KateMoss. Adesso è padre felicedi 2 figli Liy-Rose Melody eJack, nati dalla relazionecon la cantante VanessaParadis per la quale ha deci-so di prendere residenza inFrancia, dove è proprietarioinsieme a John Malkovich eSean Penn di un ristorante.

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LA PIAZZA D’ITALIA - ATTUALITA’Pag. 8 1-15/15-31 luglio 2007

Riaprono al pubblico le prigioni di CastelSant'Angelo (Fonte ANSA) - Riapriranno eccezionalmente dopo 10 anni e solo per un mesee mezzo, da venerdì13 luglio le prigioni storiche di Castel Sant'Angelo. Lariapertura straordinaria delle segrete del castello avverrà nell'ambito della rasse-gna culturale “Notti Animate sulle Terrazze di Castel Sant'Angelo”. Le visite gui-date si terranno dalle 21:30 alle 23:10 a gruppi di 20 persone.

Vino: vendemmia 2007: coldiretti, 60%produzione sarà doc, docg o igt (Fonte Coldiretti) - Caldo anticipa vendemmia e giustifica stop a zuccheraggio innord Europa Ben il 60 percento della produzione italiana di vino potrà essere com-mercializzata sotto una delle 484 denominazioni di origine (Docg, Doc e Igt) rico-nosciute in Italia. Un calo quantitativo stimabile in un 5 per cento a livello naziona-le, rispetto ai 50 milioni di ettolitri del 2006. Ma la vendemmia 2007 sarà ricordatasoprattutto come la più precoce degli ultimi 30 anni per effetto dei cambiamenti cli-matici che hanno anticipato la maturazione delle uve.

Pesca: etichetta; in regola 3 banchi vendita su 10(Fonte ANSA) - Dal 2002 i banchi di vendita del pesce, al mercato rionale come alsupermarket, devono indicare la denominazione commerciale della specie ittica e lazona di cattura. Per l'allevamento invece: il Paese di provenienza. ''Ma a distanza dicinque anni dell'entrata in vigore della normativa, solo il 31,6% dei banchi e' inregola''. E' quanto ha riscontrato l'indagine compiuta dal Movimento difesa del cit-tadino (Mdc) e Legambiente per il rapporto 'Italia a tavola ' in 117 esercizi com-merciali di sei regioni: Lazio, Marche, Liguria, Lombardia, Puglia e Sicilia.

Ebbene si! Il Governo spagnolochiede che la dieta mediterra-nea rientri tra il patrimoniodell’Umanità e che quindi siatutelato dall’Unesco per il suovalore storico che ha assuntonel tempo, quale modello ali-mentare apprezzato dai nutri-zionisti di tutto il mondo e peri benefici, scientificamenteprovati, che la dieta mediterra-nea ha sulla salute.

La nostra patria vanta l’onoredi avere una cucina tra lemigliori del mondo, si fondalargamente sull’utilizzo deiprodotti che compongono ilsistema alimentare tipicamentemediterraneo. Infatti questotipo di dieta è basata sul con-sumo di alimenti ricchi di fibrecome cereali, legumi, frutta everdura, ma anche olio d’oli-va extravergine e pesce ed èunanimemente riconosciutacome una dieta sana enutriente, utile per contrasta-re l’invecchiamento cellulare ele malattie cardiovascolari. Latutela da parte dell’Unescosicuramente comporterà deivantaggi di non poco valore.Ma occorre essere onesti. Intempi in cui i prodotti, anchequelli alimentari, sono contraf-fati- spesso smerciati per italia-ni come, ahimè, i pomodoriprovenienti dalla Cina (che diMediterraneo non ha nulla) - èdifficile garantire che un cibosia al cento per cento Made inItaly. Rivendicare la propriaidentità è necessario, sano esalutare. Quindi mi domandoma che cosa c’è di veramenteitaliano se sulla pizza marghe-rita utilizziamo olio prodotto

con olive acquistate al di làdelle coste nostrane e conser-ve di pomodori che provengo-no dall’Oriente? A malincuore veniamo a cono-scenza dalla cronaca che sonospacciati come italiani piattiottenuti con ingredienti stra-nieri senza alcuna informazio-ni per i consumatori, cosicchéessi sono tratti in inganno,acquistando per buoni dei falsitricolori. L’Istat ha preparato i dati stati-stici relativi al primo trimestre2007 dai quali la Coldirettidenuncia l’aumento delleimportazioni favorito dallamancanza dell’obbligo d’indi-care in etichetta l’origine deiprodotti agricoli impiegati. Ancora una volta la stradamaestra contro la contraffazio-ne alimentare risulta la traccia-bilità. Tracciare un alimentosignifica dare le opportuneinformazioni di un prodotto aiconsumatori permettendo aglistessi di sostenere un acquistoconsapevole, senza dimentica-re che la tracciabilità favoriscei controlli da parte delle auto-rità preposte (Corpo Forestaledello Stato all’IspettoratoRepressione e Frodi, dalComando dei Carabinieri alMinistero della Sanità); ma ènecessario che la tracciabilitàsi possa poggiare su dellenorme che obblighino leaziende ad indicare in etichet-ta la provenienza degli alimen-ti, per consentire la rintraccia-bilità delle produzioni, favorirei controlli e garantire scelte diacquisto consapevoli da partedei consumatori di fronte airischi sanitari che si potrebbe-

ro ancora ripetere. La Coldiretti suggerisce d’isti-tuire anche in Italia l’AutoritàNazionale per la SicurezzaAlimentare, una struttura chepotrebbe essere in grado diraccogliere con competenza eautorità i risultati dell’attivitàispettiva e di controllo svolti afavore della sicurezza alimen-tare da parte delle molte forzecoinvolte. E’ necessario difendere il patri-monio conquistato dall’Italianella qualità e nella sicurezzaalimentare, è parte della nostrastoria e del nostro quotidiano.Abbiamo eccellenze alimentariche si fregiano di ben 159 mar-chi di qualità riconosciutidall’Unione Europea. Unarisorsa non da poco che vatutelata e protetta. Altrimenticorriamo il rischio che questiprimati qualitativi conquistatidalla produzione agricola ita-liana vengano vanificati,occorre investire sulla qualità esulla sicurezza alimentare. Abene pensare l’agroalimentareMade in Italy rappresenta circail 15 per cento del ProdottoInterno lordo (PIL), l’agricoltu-ra ha conquistato un postod’onore, dopo il commercio,nella speciale classifica chemisura la qualità della crescitanelle diverse accezioni comead esempio il legame con ilterritorio, la valorizzazione dirisorse umane, l’innovazione,il posizionamento e la compe-titività. Dopo questi risultati èavvilente fermarsi a riflettereche è sempre più probabileche inconsapevolmente incasa, nei ristoranti o in pizzeriavenga servito un menù appa-

rentemente tricolore ma coningredienti provenienti dapaesi lontani che non possonovantare le stesse condizioniambientali e produttive delnostro Belpaese. Siccome il trend dell’importa-zioni sale a vista d’occhio, ilmoltiplicarsi di prodotti nond‘origine italiana ma venduticome tali è inevitabile! Occorreveramente intervenire conmisure di trasparenza perinvertire la tendenza, per darela possibilità ai consumatori edai ristoratori di fare valutazionid’acquisto consapevoli, di sce-gliere ciò che si vuole vera-mente comprare, dove l’indi-cazione della provenienzadegli alimenti non sia dettatadalla fantasia o dalla conve-

nienza di mercato. I prodottianonimi per i quali non èancora obbligatorio indicare inetichetta la provenienza -con ilrischio che venga spacciato sulmercato un falso prodotto ita-liano- creano un danno agliimprenditori e ai consumatori,senza dimenticare che è undeterioramento all’immaginedel nostro Made in Italy ali-mentare. L’agroalimentare haun valore straordinario perl’Italia che è il Paese simbolodella buona e sana cucina edove è più radicata la culturaalimentare fondata sui principidella dieta mediterranea. Far rientrare questo sistema ali-mentare nella lista del patrimo-nio culturale e immateriale del-l’umanità rappresenta un’op-

portunità per una sua divulga-zione più vasta a vantaggiodella salute di tutti i cittadini econsuamatori. Un’occasioneche va accolta difendendo l’i-dentità e le caratteristiche tradi-zionali dei prodotti base delladieta mediterranea. Per questooccorrerebbe rendere obbliga-toria l’indicazione d’originedegli alimenti in etichetta. La dieta mediterranea è unaparte del patrimonio cultura-le, storico, sociale, territorialee ambientale della nostranazione da molti secoli ed èstrettamente legata allo stiledi vita; è solo un caso che,rispetto alla media europea,noi italiani abbiamo conqui-stato il record della longevità?

Alice Lupi

La dieta mediterranea chiama l’UNESCO, ma senza contraffazioni

Era il 2005, sui giornali appa-riva qualche immagine di unbizzarro apparecchio amanovella che tanto sembra-va un modello primordialedei computer portatili chetutti noi usiamo nella nostraquotidianità, ma non era così,l’apparenza inganna e leg-gendo le didascalie ci siaccorgeva che la caricatura diun portatile era in realtà ungrande progetto, presentatopoi in pompa magna dall’al-lora Segretario delle NazioniUnite Kofi Annahan. Ideatoda Nicholas Negroponte, illu-minato e visionario informati-co, questo strano oggettodenominato XO è un piccoloapparecchio decisamenteinferiore come potenza a ciòche siamo abituati a maneg-giare da ormai tanti anni madalle potenzialità applicativeimpensabili fino a quelm o m e n t o .Negroponte (fratel-lo del diplomaticoamericano) ha idea-to un mezzo perpoter diffondere l’infor-matica nei Paesi emergenti,realizzando con componenticonsiderati in parte obsoleti,un apparecchio da 100$ conuna manovella che permettel’utilizzo anche in assenza dicorrente.Finalmente dopo 2 anni laOne laptop per child (Olpc),

questo il nome dell’ambizio-so progetto, ha ottenuto ilnumero di ordinazioni mini-me per far partire la produ-zione su larga scala, ne servi-vano 3 milioni. E quello cheapparentemente sembra unaforzatura, far passare primal’informatica di altri serviziforse più importanti, è inrealtà una visione del mondoche Negroponte ha.L’alfabetizzazione informaticaè vista come il comune deno-minatore di un mondo in cuitutte le popolazioni possanopartire da un piano tecnologi-co condiviso su cui imposta-re la parte positiva diquella globalizzazionedenigrata a granvoce damolti.

N e g r o p o n t eparte da tre principifondamentali: il primo è che ibambini sono la più granderisorsa naturale, il secondo èche l’educazione è la soluzio-

ne per la povertà, la pace e losviluppo, il terzo è che l’inse-gnamento( i n t e s oi ns e n s ot radi -z i o -

nale) è unama non l’unica strada per

raggiungere un’istruzione.Partendo dal presupposto

che nei paesi

i n d u -strializzati ci

permettiamo dipoter lavorare su

apparecchiature decisa-mente sovradimensionate perle attività che ogni giorno lamaggior parte delle persone

deve fare, navigare in inter-net, controllare le email escrivere un testo, si capisce

perché è sufficienterealizzare tecnica-

mente il nuovolaptop basan-dolo sul più

economico estabile dei siste-

mi operativi,Linux, su un pro-cessore AMD da

433Mhz,u n av i d e o -camera,

un adatta-t o r e

W I -FI, un

display da7,5” con funzione

a colori e in scala digrigi posizionabile in tutte

le angolazioni per poter esse-re utilizzato come un libro,come un televisore ecc. e lavistosa manovella.Pensiamo a quanto sarebbepiù economico e di faciledistribuzione, anche se menoaffascinante, la divulgazionedi testi di qualsivoglia generein versione digitale e non car-

tacea in parti del mondo incui l’alternativa a questa elet-tronica sarebbe il nulla.Al progetto hanno presoparte aziende mondiali comeGoogle, AMD, Red Hat, dapoco anche Intel ha aderito.Il costo di 100$ è stato possi-bile anche per la rinuncia aquelle componenti di profit-to, comunicazione e distribu-zione che fanno lievitare iprezzi degli apparecchi cheusiamo abitualmente.Non lasciare ancora piùindietro popolazioni già irri-mediabilmente svantaggiate,sarà la base per poter opera-re in un mondo forse piùarmonico dove i vari iPod eiPhone saranno nostri paren-ti più stretti ma tramite cuipotremmo comunicare in unalingua universale anche conchi non ha periferiche di ognigenere e quant’altro il consu-mismo soprattutto tecnologi-co ci ha imposto di usare.Questo grazie ad un progettoche sorprendentementeviene da un contesto marca-tamente rivolto al profittoche per una volta con l’im-magine di Negroponte, havoluto dare una dimostrazio-ne di lungimiranza chepotrebbe addirittura farciessere ottimisti per un paio diminuti.

Gabriele Polgar

I l computer a manovella