1/15 giugno 2006 - Anno XLIII - NN. 11

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Poste Italiane SpA- Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1/15 giugno 2006 - Anno XLIII - NN. 11 - 0,25 (Quindicinale) In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romanina per la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Roma-Italy Abb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina — Fondato da Turchi — COPIA OMAGGIO Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727 LA PIAZZA D’ITALIA www.lapiazzaditalia.it ISSN 1722-120X 9 7 7 1 7 2 2 1 2 0 0 0 0 5 0 0 0 9 > Con la riforma poteri reali per il premier LA PIAZZA D’ITALIA Intervista a “Il Tempo” di Franz Turchi V OTARE sì per snel- lire la burocrazia e delimitare in modo corretto i confini tra Stato e regioni. Franz Turchi, under 40 nelle fila di An, è irremovibile. Il testo della Costituzione, approvato 60 anni fa in sede di Assemblea Costituente, è convinto della bontà di una riforma che, a suo parere, significherebbe una "secon- da" partenza per il paese intero. Turchi, la riforma investe il premier di poteri assoluti? "Il premier dopo la riforma conquisterebbe poteri "veri" come, per esempio, quelli che gli per- mettono di revocare la fiducia. Di conseguenza non sarebbe più soggetto alle logiche dei partiti. Il referendum dovrebbe esse- re descritto in modo sem- plice. Bisognerebbe spiega- re che, la riforma, permette un ammodernamento del- l’apparato istituzionale". Ma il ruolo del presidente della Repubblica non verrebbe sminuito? "No. Il Presidente della Repubblica resta il garante della Costituzione e l’arbitro degli equilibri tra i vari poteri. Andrebbe a perdere il ruolo di colui che può mettere mano al governo, acquisendo più poteri in termini di rappre- sentanza". Riforma Costituzionale, un proble- ma aperto da 60 anni a questa parte... "Due anni fa, in una discussione che feci con Giorgio Napolitano - moderata da Bruno Vespa - notai che, il vero proble- ma dal 2001 a oggi era la riforma del titolo V della Costituzione rispetto ai poteri delle regioni italia- ne". La Bassanini? "Certo, l’intervento del 2001 ha provocato decine di ricorsi allo Stato da parte degli Enti". Ma in pratica cosa succederà con l’attuazione della riforma? "Ci sarà un ammodernamento delle istituzioni e una semplifica- zione dei ruoli regione- Stato. Significherà prima di tutto risparmio, in termini Intervista a Umberto Bossi — a pagina 4 — INTERNI Dove va a finire l’Italia LA VIGNETTA www.lapiazzaditalia.it Una Piazza di confronto aperta al dibattito su tutti i temi dell’agenda politica e sociale per valorizzare nuove idee e nuovi contenuti Con il voto del referendum confermativo Al giudizio vanno venticinque anni di tentativi Per riformare il Paese: sul dopo risultato solo interrogativi Continua a pag. 8 Gli imbarazzi di Parisi — a pagina 5 — ESTERI San Tommaso d’Aquino (1225–1274) “E’ nel pieno diritto dell’uomo di possedere proprietà... Gli affari umani sono condotti di modo più ordinato se ogni uomo è caricato della responsabilità di prendersi cura egli stesso di una certa cosa particola- re, mentre ci sarebbe confusione se tutti dovessero occuparsi di qualunque cosa inde- terminatamente.” ACTON INSITUTE For the study of Religion and Libert http://www.acton.org/research/libtrad/

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Page 1: 1/15 giugno 2006 - Anno XLIII - NN. 11

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D. L. 353/2003 (conv. in L27/02/2004 num. 46) art. 1 - DCB-Roma 1/15 giugno 2006 - Anno XLIII - NN. 11 - € 0,25 (Quindicinale)

In caso di mancato recapito restituire a Poste Roma Romaninaper la restituzione al mittente previo addebito - TAXE PERCUE tass. riscoss Roma-ItalyAbb. sostenitore da E 1000 - Abb. annuale E 500 - Abb. semestrale E 250 - Num. arr. doppio prezzo di copertina

— Fondato da Turchi —

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Per la vostra pubblicità telefonare allo 800.574.727

LA PIAZZA D’ITALIA

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ISSN 1722-120X

9 771722 120000

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Con la riformapoteri reali per il

premier

LA PIAZZA D’ITALIA

Intervista a “Il Tempo” diFranz Turchi

V OTARE sì per snel-lire la burocrazia edelimitare in modo

corretto i confini tra Stato eregioni. Franz Turchi,under 40 nelle fila di An, èirremovibile. Il testo dellaCostituzione, approvato 60anni fa in sede diAssemblea Costituente, èconvinto della bontà di unariforma che, a suo parere,significherebbe una "secon-da" partenza per il paeseintero. Turchi, la riformainveste il premier di poteriassoluti? "Il premier dopo lariforma conquisterebbepoteri "veri" come, peresempio, quelli che gli per-mettono di revocare lafiducia. Di conseguenzanon sarebbe più soggettoalle logiche dei partiti. Ilreferendum dovrebbe esse-re descritto in modo sem-plice. Bisognerebbe spiega-re che, la riforma, permetteun ammodernamento del-l’apparato istituzionale". Mail ruolo del presidente dellaRepubblica non verrebbesminuito? "No. Il Presidentedella Repubblica resta ilgarante della Costituzione el’arbitro degli equilibri tra ivari poteri. Andrebbe aperdere il ruolo di coluiche può mettere mano algoverno, acquisendo piùpoteri in termini di rappre-sentanza". RiformaCostituzionale, un proble-ma aperto da 60 anni aquesta parte... "Due annifa, in una discussione chefeci con Giorgio Napolitano- moderata da Bruno Vespa- notai che, il vero proble-ma dal 2001 a oggi era lariforma del titolo V dellaCostituzione rispetto aipoteri delle regioni italia-ne". La Bassanini? "Certo,l’intervento del 2001 haprovocato decine di ricorsiallo Stato da parte degliEnti". Ma in pratica cosasuccederà con l’attuazionedella riforma? "Ci sarà unammodernamento delleistituzioni e una semplifica-zione dei ruoli regione-Stato. Significherà prima ditutto risparmio, in termini

IntervistaaUmberto Bossi

— a pagina 4 —

INTERNI

Dove va a finire l’Italia

LLAA VVIIGGNNEETTTTAA

www.lapiazzaditalia.itUna Piazza di confronto aperta aldibattito su tutti i temi dell’agenda

politica e sociale per valorizzare nuoveidee e nuovi contenuti

Con il voto del referendum confermativo

Al giudizio vanno venticinque anni di tentativi

Per riformare il Paese: sul dopo risultato solo interrogativi

Continua a pag. 8

Gli imbarazzidi Parisi

— a pagina 5 —

ESTERI

San Tommaso d’Aquino(1225–1274)

“E’ nel pieno diritto dell’uomo dipossedere proprietà... Gli affari umani sonocondotti di modo più ordinato se ogni uomoè caricato della responsabilità di prendersicura egli stesso di una certa cosa particola-re, mentre ci sarebbe confusione se tuttidovessero occuparsi di qualunque cosa inde-terminatamente.”

ACTON INSITUTE For the study of Religion and Liberthttp://www.acton.org/research/libtrad/

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Finalmente il povero cittadino italianogiungerà, il prossimo 25 e 26 Giugno, allafine della lunga via crucis elettorale cheda Aprile lo ha visto protagonista primadelle elezioni politiche che hanno visto lastriminzita vittoria per meno di 25.000voti del cartello dei partiti di centrosini-stra capeggiati da Romano Prodi, elettoquindi Primo Ministro, poi delle elezioniamministrative che hanno interessatooltre 25 milioni di italiani per il rinnovodei consigli comunali di città come Roma,Milano, Napoli,Torino e le regionali inSicilia e dulcis in fundo ci sarà appunto,come precedentemente ricordato, il votoreferendario per approvare le variazionialla carta costituzionale, varate dal prece-dente governo di centro-destra guidatoda Silvio Berlusconi, che vanno sotto ilnome di devoluzione.Ma andiamo per ordine, vediamo breve-

mente cosa prevedono, se approvate daicittadini con il si al referendum, le nuovenorme costituzionali. In primis ci saràuna Camera dei Deputati con 518 mem-bri, di cui 18 eletti nelle circoscrizioniestere, più i “deputati” a vita, massimo 3.Essa si occuperà solo delle materie dicompetenza dello stato e le leggi peressere approvate dovranno essere votatesolo alla camera non più anche al Senatocome è adesso, sveltendo cosi l’iter diapprovazione e ponendo fine al cosìdetto” bicameralismo perfetto” che hagovernato l’Italia per 60 anni ma che l’haanche costretta in una sorta di camicia diforza legislativa che spesso ha tarpato leali di una innovazione strutturale oramai

non più procrastinabile. Avremo poi uncosì detto Senato Federale composto da252 senatori eletti su base regionale con-testualmente ai rispettivi Consigli. Essosarà competente per le materie di legisla-zione concorrente stato-regione. Regionile quali avranno competenze legislativeesclusive su sanità, scuola, polizia ammi-nistrativa regionale e locale. Comunque ilGoverno centrale avrà sempre la possibi-lità di bloccare una legge regionale chepregiudichi l’interesse nazionale.

Il Presidente della Repubblica sarà ilGarante della Costituzione e dell’unitàfederale della Repubblica, scioglie la

Camera, ma solo su richiesta del PrimoMinistro, e l’età minima per salire alQuirinale sarà abbassata a 40 anni dai 50precedenti. Anche le prerogative delPremier subiranno delle variazioni, difatto esso sarà eletto direttamente dai cit-tadini ed in caso di ribaltone si tornerà anuove elezioni, non si verificherà più adesempio ciò che è successo dopo ilprimo governo Prodi del 1996, che vide,dopo la caduta del Professore, il susse-guirsi di due governi D’Alema e il gover-no Amato. Il nuovo Premier non avrà poibisogno della fiducia alla Camera perinsediarsi, determina la politica generale

dell’esecutivo, nomina e revoca i ministri,ha il potere di sciogliere la Camera. Infine ci saranno nuove regole pure per

la Corte Costituzionale e il CSM, infattisaliranno da 5 a7 i Giudici della Consultadi nomina parlamentare (4 il SenatoFederale e 3 la Camera ), diverse sarannopure le modalità per la nomina del CSM:due terzi dai magistrati, un sesto dallaCamera, un sesto dal Senato.Questo bre-vemente ciò che prevedono le modifichealla Costituzione se il referendum popo-lare le approverà, adesso vedremo inbreve quali sono gli schieramenti pro ocontro tali variazioni costituzionali. Per ilSI al referendum sono schierati tutti ipartiti della casa delle Libertà, con l’e-sclusione di Follini e Tabacci che sonoper il No. Ci sono poi i 4 presidenti delleregioni governate dal centro destra:Sicilia, Molise, Lombardia e Veneto e tuttii sindaci e le Province guidate dal centrodestra. Per il no i partiti dell’Unione,Alternativa Sociale della Mussolini e ilMSI di Pino Rauti, le 16 regioni ammini-strate dalla sinistra, gli ex Presidenti dellaRepubblica, Ciampi e Scalfaro, CGIL,CISLe UIL e infine oltre 70 costituzionalisti,tra cui Leopoldo Elia, Valerio Onida,Stefano Ceccanti, Enzo Cheli, ed EnricoGrossi. Non nascondiamocelo la battaglia sarà

durissima e noi della Piazza d’Italia cheinvitiamo i nostri lettori a votare SI spe-riamo che alla fine gli italiani riconosca-no la bontà di questa riforma costituzio-nale andando a votare favorevolmenteper essa.

LA PIAZZA D’ITALIA - ATTUALITÀ

Pag. 2 1-15 giugno 2006

Vacanze, 9 milioni in fugadal gran caldo

Roma, (Adnkronos) - Saranno almeno 9 milioni gli italiani impegnati inquesto primo esodo estivo. Direttrice principale quindi Nord Sud verso lecoste e le isole, secondo i dati raccolti da Telefono blu. La voglia di stacca-re da uffici infuocati e dall'aria condizionata spinge molti a lasciare le cittàe già sono presenti cartelli con scritto 'chiuso per ferie' mentre impazzano levendite promozionali nei negozi prima dei saldi.

Vittorio Emanuele, slitta la decisionesui domiciliariPotenza, (Adnkronos/Ign) - Slitta a domani la decisione dei magistrati diPotenza sull'istanza di scarcerazione presentata dai legali difensori di VittorioEmanuele di Savoia, Franco Coppi e Giulia Bongiorno. Il principe, arrestato il16 giugno nella maxi-inchiesta della Procura lucana, è in carcere a Potenza. Incaso di attenuazione delle misure cautelari, il principe dovrebbe dimorare in unappartamento di Roma. Il legale del principe, Coppi: ''Siamo fiduciosi''.

Deferite Juve, Fiorentina, Lazio e Milan.Galliani si dimette dalla LegaRoma, (Adnkronos/Ign) - Adriano Galliani, con una lettera ai consiglieri, hacomunicato le sue dimissioni dalla presidenza della Lega Calcio.L'amministratore delegato del Milan, nell'elenco dei deferiti dal procuratorefederale Stefano Palazzi, ha ribadito la sua totale ''estraneità ad ogni addebito''.In tutto 30 i soggetti rinviati a giudizio. Per tutti l'accusa è di violazione degliarticoli 1 e/o 6 della giustizia sportiva.

Ricerche incessanti per ritrovare francesco e salvatore i due fratellini di gravina

Un nuovo incubo

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L’ultima fatica dell’elettore italiano

In arrivo il voto referendario del 25 e del 26 Giugno

L’Italia non si era ancoraripresa dalla lunga ed orri-bile vicenda del piccoloTommaso, senza contarel’agonia provata per il pic-colo Samuele, quando

ecco spuntare fuori un’al-tra storia che ci lascia conil fiato sospeso: la scom-parsa di Francesco eSalvatore, due fratellini diGravina in Puglia, rispetti-vamente di 13 e 11 anni,dei quali non si hanno piùnotizie dal 5 giugno scor-so. Da allora le indagininon si sono fermate e le

ricerche sono continuateincessanti senza soluzione. Per ritrovare i due ragazzi

sono stati attivati il CentroAlpino, la GuardiaForestale dello Stato e leunità cinofile delle Forzedell’Ordine. Sono stateperlustrate le zone limitro-fe alla casa di residenza diFrancesco e Salvatore,

ispezionati crepacci, cister-ne, bacini che hannorichiesto l’intervento deisub della Polizia di Stato. ''Non si può escludere nes-suna ipotesi. Speriamo diraccogliere una traccia checi dia un indirizzo per leindagini''. È ciò che haaffermato il Questore diBari Franco Gratteri, appe-

na accaduto il fatto. Francesco e Salvatore

qualche giorno primadella fuga avevamo affer-mato:”Noi scappiamo,scappiamo” sembra pervia della decisione presadal giudice, dopo la sepa-razione dei genitori, diaffidare i due fratellini alpadre e la loro sorellina

alla madre. Pare si stia rafforzando l'i-

potesi che non si tratti diuna fuga volontaria ma diun allontanamento o di unsequestro, anche se gliinquirenti continuano aprendere in considerazio-ne tutte le piste, tendonoperò ad escludere quelladel delitto o della disgra-zia. Nonostante gli appel-li dei genitori e la divulga-zione di foto dei dueragazzi per acquisire infor-mazioni (numero verde800 33 92 29), non vi èancora traccia diFrancesco e Salvatore.

E’ intervenuta anche laChiesa per cercare di ritro-vare i fratellini. IlMonsignor Mario PacielloVescovo di Altamura,Gravina e Acquaviva delleFonti, si è offerto comemediatore per assicurarel’anonimato a chiunqueabbia notizie o indizi utili.I giorni scorsi il Vescovo

aveva scritto una letterapubblica dedicata a questidue ragazzi adolescentiche chiudeva con questoappello: “ Non alzate lamano contro i bambini,difendete i bambini, nonrubateci l'infanzia".

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LA PIAZZA D’ITALIA - INTERNI

1-15 giugno 2006 Pag. 3

Giustizia: Mastella, su intercettazioni nonesiste una mia propostaRoma, (Adnkronos) - ''Con riferimento ad alcune notizie di stampa circa i conte-nuti di una proposta di disegno di legge sulla disciplina delle intercettazioni chesarebbe stata da me elaborata ed approvata, smentisco nella maniera piu' decisaquanto apparso oggi su qualche giornale''. Lo afferma Mastella, che aggiunge:''Allo stato non esiste alcuna proposta Mastella, per la semplice ragione che nonl'ho mai elaborata''.

Un'assemblea costituente per la rinascitadell'ItaliaRoma, (Adnkronos) - ''L'Italia ha bisogno di rifondare su nuove basi il sistema poli-tico, di riscrivere in modo condiviso le regole comuni, di rinnovare profondamentela classe dirigente, di ritrovare la strada dello sviluppo economico, di riscoprire lospirito fondativo della Repubblica. Obiettivi perseguibili con un'AssembleaCostituente che, grazie al mandato popolare e l'alto valore anche simbolico cheavrebbe la sua convocazione 60 anni dopo.'

Viminale: Amato porrà tema urgente delterzo mandato sindaciRoma, (Adnkronos) - Quello del terzo mandato dei sindaci e' un tema considerato''di particolare urgenza'' che il ministro dell'Interno Giuliano Amato sottoporra' ''allecompetenti commissioni della Camera e del Senato''. Ne da' notizia il Viminale altermine dell'incontro dello stesso Amato e del ministro per gli Affari Regionali e leAutonomie Locali, Linda Lanzillotta, alla presenza dei sottosegretari AlessandroPajno e Franco Bonato

Umberto Bossi rompe il lungo silenzio e parladel referendum del 25-26 giugno. Non lo facon toni accesi, da battaglia. Si limita ad ana-lizzare dopo aver letto il lungo commento delprofessore-editorialistapubblicato ieri sul quotidiano di via Solferino,in cui motiva il suo personale sì. "Basterebbedire solo che sottoscrivo. Lo controfirmo inte-gralmente". Fosse per il Senatur, la chiacchie-rata sarebbe giàfinita ma visto che ci siamo ne approfitto percapirne di più. "Partiamo da un presupposto - dice Bossi -: ilfederalismo è vitale per la crescita del Paese.Ne sono sempre più convinto, ecco perchésono fiducioso nella vittoria dei sì. Ma vadooltre e dico che condivido la necessità di apri-re, subito dopo il voto favorevole del referen-dum, un tavolo per completare e perfezionarela Costituzione. Lo dissi subito dopo il votofinale in Parlamento che la riforma era perfet-tibile; lo ribadisco ora: apriamo un tavolo diconfronto ma sulla base del testo della riformafederalista". Scrive Panebianco: “Pensiamo a che cosa acca-drebbe se vincesse il sì. Le parti più importan-ti della riforma entrerebbero in vigore solo nel2011. Ci sarebbe il tempo per intervenire sugliaspetti più insoddisfacenti del testo: in partico-lare, per modificar ecomposizione e prerogati-ve del Senato (così come è congegnato è ilprincipale punto debole della riforma). In casodi vittoria del sì, si aprirebbe dunque lo spazio

(con cinque anni di tempo per raggiungere unaccordo) per una trattativa fra centrosinistra ecentrodestra al fine di migliorare il testo. Unavolta fatto ciò avremo finalmente la riformacostituzionale vanamente inseguita per unquarto di secolo”. "Ecco, appunto: è quello che ti dicevo; dopo ilsì, ci si siede attorno al tavolo e si completa, siaggiusta, si integra il nuovo testo dellaCostituzione". E se dovessero vincere i no? "Mascusa, come si fa a non prendere in mano iltema del federalismo? Il voto delle politiche edelle amministrative evidenzia la necessità didecentrare poteri alle periferie e ancor di piùdi dargli un’autonomia di spesa vera". Il fede-ralismo fiscale? "…Certo, il federalismo fisca-le!". Bossi prende in mano la copia dell’artico-lo di Panebianco, indicandomi i passaggi sot-tolineati. “Immaginiamo ora che cosa acca-drebbe se prevalesse il no. Accadrebbe che laCostituzione tornerebbe ad essere immodifica-bile per parecchi decenni a venire. È il veropunto debole del manifesto dei ‘riformatori peril no’, lanciato da due costituzionalisti di cuichi scrive ha grande stima, Augusto Barbera eStefano Ceccanti. Molte idee contenute nelmanifesto, sia sui gravi difetti dellaCostituzione vigente sia su quelli del testovarato dal centrodestra, sono, almeno per chiscrive, condivisibili. Ciò che non è condivisibi-le è la conclusione, la tesi secondo cui, in casodi vittoria del no, ci sarebbe ancora lo spazioper riprendere a breve termine la

strada della riforma costituzionale. Non è così"."È vero che un eventuale no bloccherebbe ilpercorso riformista nel Paese. Sarebbe un alibiper non cambiare più nulla, sarebbe la fine delfederalismo politico e, quello che urge, delfederalismo fiscale". Il federalismo fiscale nonc’è nella riforma della Cdl. "Ma va fatto, micalo dico da oggi. Prima occorreva fare il federa-lismo politico, dando competenze esclusivealle Regioni; subito dopo dovrà toccare all’au-tonomia fiscale. Ecco perché resto convintoche non si possa, anzi non si debba fermare ilprocesso di cambiamento che è in atto".

"Toh, leggi…". Il segretario della Lega mi allun-ga ancora sul tavolo la copia dell’articolo men-tre lui sbuffa il fumo del toscano. "Leggi qui…".Scrive Panebianco: “…è tuttora forte in questoPaese l’area dei conservatori costituzionali adoltranza, persone che (legittimamente) ritengo-no la Costituzione vigente la migliore delleCostituzioni possibili”. E ancora: “Da ultimo,non sarebbe più possibile (se vincessero i no,ndr) né togliere al Senato il potere di conferirela fiducia al governo né ridurre il numero dei parlamentari.I senatori e i parlamentari in genere loimpedirebbero”. Immagino che tu condividaqueste analisi. "Al cento per cento. Se vincono i no, noncredo che sarebbe più possibile mettere nerosu bianco il Senato federale e la riduzione delnumero dei parlamentari. Come dicePanebianco, i miracoli non si ripetono duevolte".A proposito di Senato federale, Panebiancodice che il Senato così com’è ha bisogno dimodifiche, insomma non nasconde le ombrenei confronti del testo che andrà al voto. "Anch’io credo che dopo il sì vadano modifi-cate la composizione e le prerogative delSenato: però se prevalesse il no, non potrem-mo risistemare un bel niente ma avremmo soloil blocco del cambiamento. Il Paese invecevuole il cambiamento. Ecco perché insisto nel

Il Segretario della Lega sottoscrive le motivazione per il SI’ enunciate da Angelo Panebianco sul Corriere della Sera

“Votiamo sì e poi apriamo a un tavolo per guardareavanti e non tornare indietro bloccando tutto”

Continua a pag. 4

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LA PIAZZA D’ITALIA - ESTERI

Pag. 4 1-15 giugno 2006

Miami, arrestati sette presunti terroristiMiami, (Adnkronos/Ign) - Sette sospetti terroristi sono stati arrestati a Miami.Sono accusati di aver pianificato attentati in diverse città americane. Tra gli obiet-tivi la Sears Tower di Chicago, gli uffici dell'FBI di Miami e altri edifici negliUsa. Lo ha riferito la Cnn precisando che non sono state trovate armi o congegniesplosivi nelle perquisizioni nell'area di Miami. Sono accusati di aver pianifica-to attentati contro diversi obiettivi negli Usa.

Iraq: Gen. Casey accusa Teheran,appoggia gli estremisti sciiti

Washington, (Adnkronos) - Il piu' alto comandante militare americano in Iraq,il generale George Casey, ha accusato l'Iran di fornire clandestinamenteappoggio - sotto forma di equipaggiamento ed addestramento - agli estremistisciiti in Iraq, un'influenza, ha affermato, che nell'ultimo periodo e' andataaumentando.

M.O.: Olmert, continueranno attacchimirati contro militanti palestinesiGerusalemme, (Adnkronos) - Gli attacchi mirati israeliani contro militantipalestinesi non cesseranno, malgrado il numero crescente di vittime civilirimaste coinvolte. Lo ha affermato Ehud Olmert, intervenuto ad una confe-renza su temi economici a Gerusalemme. Il capo del governo si e' scusato ''dalprofondo del suo essere'' per i morti civili negli ultimi raid a Gaza, ma haaggiunto che il suo paese ''continuera' a condurre attacchi mirati contro i ter-roristi''.

Gli imbarazzi di Parisi

Quale politica per la difesaIl governo di centrosinistrasi trova ora ad un’altro, tra-gicomico bivio.Il comandante italiano adHerat ha chiesto più uomi-ni ed elicotteri per control-lare al meglio questaregione dell’ Afghanistanoccidentale e il ministrodella Difesa Parisi ha assi-curato che tale richiestasarà valutata ”con attenzio-ne e disponibilità”. Ma a Parisi gia’ si allunga ilnaso…Difatti, deve conciliarel’ansia da ritiro delle fran-ge piu’ estreme della coali-zione con la propriabuona volonta’ di assecon-dare i comandi italiani. Ecercare di serbare una par-venza di credibilita’ inambito internazionale.Roba da guinness...Lo strombazzamento

generale del ritiro dall’Iraqinfatti, rende l’operaalquanto improba. A livel-lo finanziario e “pubblici-tario”, se mi si passa il ter-mine.Quello che dovrebbe acca-dere somiglia un po’ al“gioco delle tre carte”:leviamo un paio di soldati-ni di qua e ne aggiungia-mo un paio di la’... E’ onon e’ una presa per i fon-delli bella e buona?Anche a livello finanziario,visto che quello che costa- a tutti i livelli - l’invio diaerei, elicotteri e blindatiDio solo lo sa. Piu’ altriuomini. E’ gia’, altri uomi-ni. E chissa’ che non sianoproprio quelli che verran-no tolti dall’Iraq. Carta vince carta perdeinsomma... Doppia presa in giro, dun-

que, doppio tradimentodell’ elettorato. Paradossalmente infatti, ilritiro dall’Iraq costera’- ameno di clamorosi saltimortali – piu’ della perma-nenza dei nostri uomini inquel di Nassiriya.Memore di tutti questidiscorsi, “L'ultima parola èsempre del Parlamento” -ha aggiunto Parisi - con-tando forse sui buonisamaritani dell’altra spon-da che dubitiamo stavoltatoglieranno le castagne dalfuoco a questo governo daoperetta. Senza meno,sara’ a dir poco problema-tico convincere i variDiliberto della coalizionedell’ idea di ripiegare dauna parte e avanzare dal-l’altra.Il generale Errico, coman-dante della Regione ovest

dell'Afghanistan, ha oggiillustrato a Parisi la situa-zione sul terreno, che è”sostanzialmente tranquil-la”, fatta eccezione peralcuni incidenti tra sciiti esunniti e rari attentati frut-to di “sprazzi di presenzeterroristiche e di taleba-ni”.Tuttavia, in una regionevasta come la metàdell’Italia, dove la crimina-lità e il terrorismo sonosempre in agguato e doveper fare 170 chilometri civogliono più di otto ore, èindispensabile avere mezzidi trasporto aereo e pattu-glie in grado di restarefuori dalla base anche piùgiorni. Staremo a vedere ma, sta-tene certi, non sara’ certoun belvedere. A dispetto dell’estate.

In un mondo confuso in cui il nostro occi-dente si sta confrontando col suo declino,al cospetto del rampantismo di regioni ter-zomondiste, ci si dovrebbe chiedere comemai non si riesca a vedere uno spiraglioper far entrare una prospettiva di pace nelnostro orizzonte.Non importa se gli errati equilibri attuali

siano il frutto di alleanze che si consolida-vano su pilastri economici rivestiti da unleggero strato di idealismo, fatto sta che inquesto occidente ormai ci stiamo sempredi più sminuendo in nome di un relativi-smo che sconcerta, soprattutto se confron-tato con pensieri scritti da grandi mentinon più di 60 anni fa.Di fronte a tutto quello che sta accaden-

do, difficilmente potremmo darci unarisposta, approssimativamente potrebbeavere un senso vedere nelle strategie occi-dentali un progetto di contro-globalizza-zione.Siamo schiavizzati da tutte le nostre con-quiste a vantaggio di coloro che, secondoi nostri parametri, vivono e/o lavorano insistemi e condizioni civilmente riferibili alnostro medio evo.L'attuale sistema di difesa delle “conquiste”

del mondo del lavoro sta piegando l'eco-nomia occidentale, anzi europea. La tec-nologia di comunicazione di massa non stafacendo altro che accelerare la disfatta.Gli Stati Uniti per quanto siano in periodo

positivo, si sentono continuamente minac-ciati da quel sistema di spericolata concor-renza che hanno eletto a modello del vive-re sociale quotidiano.Tutto questo condito con una politicaenergetica che per decenni non ha visto aldi là del giorno dopo e che sta per piega-re le nostre misere aspettative di crescita.In questo contesto vediamo come i bloc-

chi si stanno contrapponendo per il con-trollo o per il semplice ruolo da avere sugliinfiniti tavoli di trattative avviati per ridise-gnare gli equilibri del mondo per i prossi-mi 100 anni.

E' per questo che dal mediterraneo alpacifico e poi all'atlantico non riusciamo anon ricordare una regione in cui è statonecessario o sarebbe dovuto esserlo, unintervento per fermare una situazione diemergenza.Il focolaio per tutti è il medio oriente che

andrebbe esteso un po' più in là dei con-fini convenzionalmente attribuitigli.

Negli ultimi tempi abbiamo visto forti ten-sioni in Afghanistan, dove si dava perscontato che tutto fosse sotto controllo,servono sempre i morti per far suonare ilcampanello d’allarme dell'opinione pubbli-ca, ma se si andasse a guardare si vedreb-bero le enormi difficoltà che il contingen-te post 11/9 sta incontrando da sempre nelcontrollo di un territorio così difficile.Il Pakistan sarà un alleato fino a quando

l'attuale presidente Muscharaf riuscirà atenere sotto controllo la massa che haampiamente dimostrato la sua ostilità neiconfronti dei Paesi occidentali. L'Iraq è sotto gli occhi di tutti.L'Iran una prospettiva terribile, quasi irrea-

le ma che al di là dell’eventuale rischio del-l’armamento nucleare in se, sarebbe più chealtro la scintilla per una corsa alle armi didistruzione di massa da parte di tutti queiPaesi che si sentirebbero minacciati da unvicino così invulnerabile e libero di agireproprio per l’impossibilità da parte di altri direagire a qualsiasi azione che la storia ci hainsegnato sia già stato in grado di fare.Oppure tutta quella schiera di Paesi che

riterrebbero un sacrificio sostenibile le san-zioni per un’eventuale armamento nucleare.Un piccolo investimento a breve termineche la “bomba” farebbe rientrare.Il conflitto Israelo-Palestinese il parafulmi-

ne per gran parte di quanto poc’anzi detto.Nasce così una riflessione globale che con-testualizza l'operato occidentale, degli USAsu tutti, in maniera alternativa. Il tentativodi portare la democrazia paradossalmentenon sembra altro se non la volontà di inde-bolire le minacce, non con la libertà diespressione del popolo ma con lo stato dismarrimento e di disordine che ne derivaogni qualvolta la libertà venga portata conla forza invece di nascere spontaneamen-te.La verità amara degli ultimi tempi è che il

nostro mondo con le sue libertà si è lascia-to andare a sogni di unicità e forza cheattacco dopo attacco in 15 anni si sonoinfranti minando ogni certezza su cui fon-davamo il nostro sistema. Urge un progetto per riparare o nasconde-re le crepe del vaso che comincia a rom-persi

Un progetto di fondo prima che sia tardi

Riflessione sullo stato dell’arte delle sfidein essere per l’Occidente

votare sì per poi aprire untavolo di confronto, finaliz-zato a migliorare il federali-smo. La vittoria dei no para-lizzerebbe tutto, a dannodel Paese".Panebianco parla anche didevolution, apprezzandoquella fatta dal centrodestra.“Premesso che chi scrivetrovacomunque insoddisfacentequalunque intervento inquesto campo che eluda gli

aspetti fiscali...”. Bossi quiannuisce col capo. "Ha capitol’aspetto piùimportante del federalismoe su cui occorrerà agire infretta".“Il titolo V riformato dalcentrosinistra oggi in vigoree il testo della riforma, siscopre che la devolution 1(la riformadel centrosinistra) è assaipiù confusa e pasticciatadella devolution 2 (quelladel centrodestra).Quest’ultima, per lo meno,

definisce meglio le compe-tenze esclusive delleRegioni e ricentralizza (rein-troducendo il principio del-l’interessenazionale) materie che,insensatamente, il centrosi-nistra aveva attribuito allacompetenza congiunta diRegioni e Stato. Per questeragioni, chi scrive voterà sì”."Sottoscrivo. Votiamo sì epoi apriamo a un tavolo perguardare avanti e non tor-nare indietro bloccandotutto".

“Votiamo si e poi apriamo a un tavolo��“Prosegue a pag. 3

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LA PIAZZA D’ITALIA - ECONOMIA

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Boom di ricchi nel mondo, ma non in Italia MILANO - Aumenta il numero dei ricchi del mondo: ma in Italia invece la cre-scita è molto modesta. Nel nostro Paese attualmente sono 198.300 i grandi ric-chi, quelli con un patrimonio finanziario netto superiore al milione di dollari(circa 800mila euro). Il tasso di crescita nel 2006 di quelli che hanno più di unmilione di dollari è del 6,5%, mentre nel nostro Paese è solo dell'1,7%.L'indagine mostra infatti un netto rallentamento: una crescita dell'1,7% (+3,7%nella precedente indagine) contro il 4,5% in Europa.

Accordo tra Putin e Prodi sul gas MOSCA - Vladimir Putin e Romano Prodi si sono accordati in via di principioaffinchè le compagnie russe possano entrare nel mercato energetico italiano incambio della possibilità delle compagnie italiane di estrarre gas e petroliorussi. Lo ha annunciato il presidente russo al termine di un incontro con il pre-sidente del Consiglio italiano al Cremlino.

Conti pubblici: Bonanni, basta conannunci sacrificiRoma, (Adnkronos) - ''Basta con le chiacchiere e con gli annunci, ogni giorno, chebisogna fare sacrifici. E' venuto il momento di discutere cosa fare''. E' quanto dichia-ra il segretario generale della Cisl Bonanni, a margine di un incontro con i sindaca-ti bancari Fabi-Fiba-Sinfub 'Insieme all'insegna di valori comuni', commentando lerecenti dichiarazioni del ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa, sugliannunciati tagli a previdenza, enti locali, pubblico impiego e sanita'.

Sullo stato di avanzamento dei conti pub-blici e sull’andamento dell’economia italia-na si è detto di tutto. Il governo Berlusconiha sprecato tutto l’avanzo primario, il defi-cit di bilancio è cresciuto in maniera espo-nenziale, l’Italia è in recessione, uscire dauna crescita “zero” sarà molto difficile, l’e-conomia oltre a non crescere ha prodottodisuguaglianze sociali e tensioni difficil-mente rimarginabili. Tutte queste illazionisono state il frutto di una visione catastro-fista e falsificatrice di una sinistra che tra lesue migliori armi ha quella della demago-gia e della pura propaganda anche su que-stioni che per natura e per importanza nedovrebbero essere esenti. Il compito di propagandare dati economiciche esprimono una realtà dinamica e con-giunturale come quella di un sistema pro-duttivo troppo spesso ha distorto la realtàdei fatti e generato timori infondati. Oggisiamo tutti di fronte ad una situazione cheè in forte contraddizione con quella che daqualche anno la sinistra italiana non si èmai stancata di propagandare. Il Pil saleall’1,2%, ciò vuol dire che in questi ultimimesi l’economia comincia a salire per effet-to della politica di sostegno e di rilancio cheil governo di centro-destra ha adottato nellascorza legislatura investendo risorse soprat-tutto per le piccole e medie imprese, risol-vendo la crisi Fiat con un impulso internoal management dell’azienda torinese, inter-venendo sul ceto medio allargando l’area diesenzione fiscale. L’economia è ripartitanon grazie a Prodi che si è insediato daquasi due mesi e non ha varato nemmenoun provvedimento governativo smentendocosì tutte le promesse che aveva previstonel programma dell’Unione nei primi centogiorni di governo. I conti pubblici sonosotto controllo, come era già emerso dallaprecedente trimestrale di cassa la qualeaveva evidenziato un lieve sforamento deiparametri di Maastricht riguardo al deficit e

al debito pubblico. Ora il deficit al 4,4%non è un dato coerente con gli impegniassunti in Europa ma sicuramente non èuna risultato che impedisce all’Italia di tor-nare nel medio periodo entro il parametrodel 3%. Questa volta dipende da Prodiaggiustare i conti e certo le premesse sonoa tutti note già dai primi suoi mesi di attivi-tà di governo. Si tratta di presupposti che sifondano sulla tassazione delle rendite,quindi su una manovra fiscale che dovràrecuperare risorse necessarie alla redistribu-zione del reddito. Ma come pensa Prodi di redistribuire ilreddito tassando il ceto medio e allo stes-so tempo attuando una politica di austeri-tà finanziaria e di rigore di bilancio pertenere sotto controllo la spesa il tutto conl’obiettivo finale di far crescere l’economia?È un politica economica piena di contrad-dizioni le cui misure per antitesi di effettinon trovano quell’armonizzazione neces-saria che producendo un effetto combina-to possa tradursi in crescita e sviluppo. Sitratta di misure incompatibili che avrannoinvece un impatto negativo sul sistemaeconomico determinando una contrazionedei consumi e un decremento degli inve-stimenti pubblici che sono necessari permodernizzare l’apparato infrastrutturaledel paese. Quella che Prodi intende effet-tuare nei prossimi mesi di governo non èuna scelta liberista ma eccessivamente sta-talista, l’intervento pubblico nell’economiecapitalistiche non si risolve in una opera-zione di ammodernamento se non è sup-portata da un adeguato impulso alle dina-miche di mercato. Insomma un po’ di mer-cato e un po’ di manovre dei pubblicipoteri potranno determinare una finanzia-ria meno rigorosa ma più equa e stimolan-te. L’obiettivo principale è quello di inter-venire sul deficit riducendolo e riportan-dolo al 3%, il Pil deve essere sostenuto conottimismo perché lo scenario internaziona-

le non è negativo, ma al contempo occor-re che le riforme adottate dal centro-destrapossano esplicare i loro effetti nel prossi-mo periodo senza stravolgerle altrimenti lacontrazione del sistema economico e gliimpegni assunti a Bruxelles ricadono inuna situazione di stallo pericolosa per lacrescita del nostro paese.È vero che i governi cadono sulla politicaeconomica ma è altrettanto vero che unapolitica economica debba pure esistere.Sono trascorsi due mesi dall’insediamentodel nuovo Governo non si è fatto altro che

parlare di manovra-bis, di finanziaria rigo-rosa, di attività economica redistributivama in sostanza non abbiamo avuto ancoral’onore di vedere un atto amministrativo,una proposta di legge, un decreto chelegittimi quanto meno la valanga di leggi edi riforme che il centro-destra ha lasciatoal governo Prodi. Ci auguriamo che al piùpresto Prodi a parte il disastroso aumentodella spesa ministeriale per aver portato a102 il numero dei suoi collaboratori, simetta davvero a lavorare nel senso disostenere crescita e sviluppo.

Quando si fa propaganda politica sull’economia di un paese si finisce spesso per essere smentiti

L’economia italiana è in ripresa:nel 2006 PIl all’1,2% deficit al 4,4%

Per costruire nel 21° secolo un intelligentesistema sanitario

Newt Gingrich – Intervento presso laSubcomissione per la tecnologia, l’innovazionee la competitività (Senato degli Stati UnitiCommissione Commercio, Scienza e Trasporti)

La tecnologia informatica con applicazionimediche sta trasformando e continuerà a tra-sformare la salute e il sistema sanitario di assi-stenza in America. Siamo sulla cuspide di un cambiamento enorme.Il livello di conoscenza scientifica che raggiung-geremo nel corso dei prossimi 25 anni sarà dallequattro alle sette volte più grande di quello rag-giunto negli ultimi 25 anni. Associando a questodato di fatto il livello di sviluppo economico indivenire della Cina e dell’India, sappiamo che ilnostro percorso corrente sta per diventare inso-stenibile. Guardiamo al settore industriale ameri-cano, specialmente alle difficoltà dei fabbricantidi automobili, dove per ogni automobile si spen-dono più dollari per l’assistenza pubblica sanita-ria che per l’acciaio. Tutto ciò non è che il futu-ro di tutti i settori dell'economia se non cambia-mo. La prospettiva per il governo federale non èmigliore. Il sistema sanitario consuma il 26% ditutta la spesa federale e crescendo, sopravanzaogni altra priorità. Le incombenti baby-pensio-ni e la loro entrata nel sistema di assistenza

sanitaria statale richiederà domani delle sceltedolorose se oggi non facciamo niente. Con icontinui disavanzi del bilancio che corronosulle centinaia di miliardi di dollari ogni anno,malgrado “il successo„ del recente taglio ametà del deficit, pagheremo un prezzo severose non trasformiamo la salute e il nostro siste-ma sanitario. Per fortuna oggi possiamo intravedere le primeluci di un futuro più luminoso. Con l’introduzione di una quantità crescente

di consumismo all’interno del sistema sanita-rio, con l’introduzione di strumenti manageria-li all’interno del sistema assistenziale e l'ado-zione di tecnologia dell'informazione conapplicaizioni mediche, noi sappiamo a checosa quel futuro più luminoso assomiglierà:copertura assicurativa al100%; consumatoricon più potere; informazione su prezzi e qua-lità facilmente disponibile; individuazione tem-pestiva e prevenzione genereranno una cultu-ra della salute; il risarcimento sarà guidato dairisultati; e l'uso di tecnologia interoperativasarà ubiquista. Avremo costruito ciò che deno-miniamo un sistema intelligente per la salutenel ventunesimo secolo. Un cambiamento di questa grandezza non èmai facile. Ma il livello della difficoltà nondovrebbe dissuadere dal progresso, perché

alla fine il nostro obiettivo è un sistema intelli-gente per la salute nel ventunesimo secolo --un sistema completamente interoperativo ecentrato sul consumatore del sistema sanitarioche conserva le vite e risparmia i soldi per tuttigli Americani. Questo sistema migliorerà lasalute individuale, ridurrà i costi e svilupperà

un futuro più luminoso per tutti gli Americani. E per arrivare all’obiettivo, la diffusa adozionedi tecnologia dell'informazione per il sistemasanitario è essenziale.

American Enterprise Institute – www.aei.org(pubblicato il 23/06/2006)

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LA PIAZZA D’ITALIA - CULTURA

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La XII festa della musica apre l'EstateRomanaRoma - (Adnkronos Cultura) - Da Mozart a Debussy, dal rock al jazz, dalPincio al Pigneto, musica per tutti i gusti e in tutti i luoghi di Roma in occa-sione della XII Festa Europea della Musica che apre l’Estate Romana 2006e festeggia il solstizio d’estate. Il 18, il 19 e il 21 giugno, centinaia di even-ti, tra performance e concerti gratuiti, animeranno l’intero territorio cittadi-no grazie al sostegno del comune di Roma.

Mostre: Roma, ultimi giorni per le operedi Antonello da MessinaRoma, (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - La mostra ''Antonello da Messina'' aRoma chiude il 25 giugno e, per venire incontro alle numerose richieste delpubblico, l'azienda speciale Palaexpo ha deciso di prorogare l'orario di apertu-ra delle ultime tre giornate di esposizione. La mostra alle Scuderie delQuirinale, che ha riscosso uno straordinario successo (registrando circa300mila visitatori), nei giorni del 23, 24 e 25 sara' aperta dalle ore 10 alle 23.

Letteratura: al via a Capri 'le conversazio-ni scrittori a confronto'Capri (NA), (Adnkronos/Adnkronos Cultura) - Zadie Smith, Nathan Englander,Jeffrey Eugenides, Jonathan Franzen e David Foster Wallace, dal 25 giugno al 2luglio alle ore 19.00 a Capri, saranno i protagonisti della prima edizione di ''LeConversazioni - scrittori a confronto''. Gli incontri con i cinque scrittori di linguainglese si terranno in uno degli scenari piu' suggestivi del Golfo di Napoli, laRotonda di Tragara a Capri, per dar vita a dei momenti di letteratura, riflessione eracconto.

Da questo numero focus sui pensatori della Nuova Destra

Leo Strauss e le origini antiche dell’OccidenteLeo Strauss tedesco di origini ebree, nasce il 20settembre del 1899 a Kirchhain,in Germania.Compie studi filosofici, ma poi con l’approssi-marsi di nazismo e difficoltà economiche, deci-de di cercare delle alternative e nel 1937 parteper gli States, dopo essere stato nominatoricercatore presso il dipartimento di storia allaColumbia University di New York. Qui inseguito prenderà la cattedra di filosofia politi-ca, divenendo uno dei maggiori punti di riferi-mento per la politica neoconservatrice ameri-cana al punto da annoverare tra i suoi massimiseguaci quel Paul Wolfowitz, vice segretarioalla difesa americana e “Falco” per eccellenzadella amministrazione Bush. Strauss muorenegli States il 18/10/1973 lasciando opereimprescindibili per una corretta comprensionedel dibattito filosofico che caratterizza i nostritempi.Ricordiamo “ La tirannide”, “ La scrittura e la

persecuzione”, “ Diritto naturale e storia”, “Cos’è la filosofia politica”, “ La città e l’uomo”.Si deve sottolineare però come egli non fosse

un classico pensatore legato alla tradizioneliberale, democratica o marxista, ma come anzia queste preferisse l’antichità classica, conce-pendola come mezzo per riparare le storturedella modernità e affrontare i dilemmi del pre-sente.Strauss credeva infatti che il pensiero politico

moderno, da Hobbes e Locke in poi, tenden-do a modellarsi sull’esempio delle scienzenaturali, avesse avuto come esiti inevitabili illiberalismo, la democrazia e per finire il nazi-smo e il comunismo. Di certo Strauss riconoscea fondamento della democrazia una concezio-ne relativistica e storicistica della realtà e deivalori; ma ciò lungi dall’essere un fatto positi-vo per Strauss, è piuttosto la causa del nichili-smo distruttivo del XX sec. Allora il compitodella filosofia politica starà nell’individuarel’ordine politico giusto, che sappia coniugareuna libertà che non si trasformi in arbitrio e unordine che non muti in oppressione. Ma ciòrichiede il possesso di un sapere pratico chesappia innanzitutto discernere il bene dal malee sappia riconoscere un bene comune per lasocietà; in più esso deve avere una funzionepersuasiva nei confronti degli individui e lideve guidare nella loro condotta politica edetica. Soprattutto quest’ultima visione un po’totalizzante dello stato, è una visione classicadella vita sociale e politica della società chetestimonia quanto Strauss si rifaccia all’antichi-tà greca. Non sono mancate voci critiche al riguardo;

immaginando un dialogo con Strauss,

Benjamin Constant, parla del governo nell’an-tica Grecia e obietta al primo: “..Ma se era que-sto ciò che chiamavano libertà, nello stessotempo ammettevano, come compatibile contale libertà collettiva, l’assoggettamento com-pleto dell’individuo all’autorità dell’insieme”. “Diffidiamo dunque, Signori, di questa ammira-zione per certe reminescenze antiche. Poichéviviamo nei tempi moderni, voglio la libertàche conviene ai tempi moderni”; “La libertàindividuale, lo ripeto, ecco la vera libertàmoderna. La libertà politica ne è la garanzia; lalibertà politica è di conseguenza indispensabi-le” (“La libertà degli antichi paragonata a quel-la dei moderni” B. Constant ; pagg. 7 e 27; ed.Einaudi).Merito di Strauss e circostanza di fatto che lo

rende tra i pensatori più attuali dei nostri tempifu la capacità di estendere la sua riflessioneanche allo storicismo e al relativismo; questeteorie, dice Strauss, rendono ogni pensierodell’uomo, solo un accidentale prodotto delsuo tempo: in questo scenario, non c’è nullaallora che possa far optare per la democrazia oper una tirannide. Quindi Strauss cerca di met-tere in crisi le due teorie attraverso un proce-dimento negativo, mettendo in luce le assun-zioni dogmatiche che ne sono alla base. Lostoricismo, sostiene che ogni teoria transistori-ca è errata poiché il pensiero umano è storicoe soggetto alle limitazioni del proprio tempo.Ma nota Strauss, che questa stessa affermazio-ne è transistorica, cioè vuole valere universal-mente, quindi ciò rende la tesi dello storicismoautocontraddittoria.Ora, alcuni dubbi potrebbero nascere in segui-to alle riflessioni di Strauss riguardo alla consi-derazione che ha del relativismo e alla con-traddizione che per lui è insita nella tesi dellostoricismo; il fatto è che nessuno ha mai affer-mato che relativismo equivalga ad abbandona-re il rispetto di diritti fondamentali; anzi il rela-tivismo, sebbene abbia in sé dei difetti notevo-li, presenta di certo un pregio, il rispetto e ilriconoscimento della pluralità e lo storicismocon la sua tesi forse, non ha l’intento di fon-dare valori universali, ma vuole solo affermareuna constatazione; che poi questa constatazio-ne risulti valida nel tempo, è un altro conto.Circa il diritto e la giustizia, Strauss si chiede

come sia possibile scoprire uno standard divalutazione universale del giusto, se il giusto èun concetto sempre mutevole e cangiante(riferendosi anche alle tesi del relativismo edello storicismo). Strauss afferma che il giustoè un concetto mutevole e cangiante perché l’i-dea del giusto è di solito assimilata a quella di

legale, conforme alla legge e quest’ultima è ilrisultato di convenzioni e accordi umani.Invece Strauss sostiene che ciò che è naturale,cioè, ciò che è necessario e permanente, deveessere distinto da ciò che è semplicementeconvenzionale. Infatti differenti opinioniriguardo a ciò che è indubbiamente conven-zionale, non danno luogo a nessuna perplessi-tà; mentre le differenze d’opinione riguardo aiprincipi del giusto e dell’ingiusto, creano serieperplessità. Questo disaccordo circa i principidella giustizia, è dovuto ad una insufficientecomprensione del diritto naturale.Il diritto naturale classico, teorizzato soprattut-

to da Socrate, Platone e Aristotele, sostienel’essenziale differenza tra il bene e il piacere,poiché i piaceri esistono in grande varietà inbase all’essenza stessa dell’essere preso in con-siderazione, mentre il bene è un concettoprimo.Questa concezione classica del diritto naturalenasce in risposta alla convinzione che il dirittoe la giustizia siano il risultato di convenzioni eaccordi; Strauss chiama questo pensieroConvenzionalismo. Il concetto convenzionali-sta della giustizia prevede ciò che è utile pernatura, al posto di ciò che è giusto per natura( “giusto” nel senso di appropriato alla proprianatura); questo perché per natura, ognuno cer-cherebbe nient’altro che il proprio utile, men-tre la giustizia ci dice di cercare il bene e l’uti-le per tutti. Nello specifico allora, il conven-zionalismo identifica l’utile con il piacevole e ilpiacere è di certo un bene.

L’uomo, per certe sue caratteristiche è al disopra di altri esseri e può perfezionarsi graziea queste sue qualità, quindi la vita buona egiusta è il perfezionamento della naturaumana; è il vivere secondo natura. La teoriaclassica del diritto naturale, culmina così nelladifesa del valore della vita filosofica, vistacome la migliore e la più giusta. Questa con-clusione implica che l’unica virtù valida per ilcomando sia la saggezza e che il governomigliore sia dove il saggio ha un potere asso-luto. Ma questo, dice Strauss, risulta impratica-bile perché per natura il saggio non vuolecomandare e lo stolto non vuole esserecomandato; la soluzione allora sta nel consen-tire ad un saggio legislatore di redigere unacostituzione tale, che i cittadini l’adottino spon-taneamente. Spiegato ciò, si può passare ad alcune dellepiù importanti differenze che Strauss trova trala dottrina classica del diritto naturale e quellamoderna. Nella visione classica le riflessionimorali e politiche sono svolte alla luce del per-fezionamento dell’uomo e dei suoi fini, mentrein quella moderna, traggono spunto dall’origi-ne dell’uomo, dallo stato di natura quindi. Peri classici l’uomo è un “animale politico” etende ad aggregarsi in modo naturale, per imoderni l’individuo viene prima della società.Per gli antichi la politica è finalizzata in primoluogo a realizzare la virtù umana, per i moder-ni, essa serve a far uscire l’uomo dall’insicu-rezza e dal pericolo dello stato di natura. Anche questa seconda parte del suo pensiero,come del resto è giusto che sia in un apertodialogo filosofico, può generare dubbi di variogenere. Ad esempio circa la differenza tra ciòche è naturale e ciò che è convenzionale, forsenon si può negare che la legge, anche se con-venzione, possa a volte far rispettare ciò chepiù è proprio della natura umana, l’autocon-servazione per esempio. Quanto alla figura delsaggio al potere, forse la divisione della socie-tà in saggi e stolti rischia di rivelarsi riduttiva,inoltre come si fa a stabilire che un saggio siadavvero tale, che lo sia riguardo tutti e che siadavvero “pratico” nel trattare i più terreni pro-blemi di politica ed economia? Strauss col suoelogio alla classicità, non mette forse un po’troppo da parte quel contrattualismo che daLocke in poi, rappresentò il via per l’afferma-zione di diritti fondamentali? Al di là di ogni considerazione la grandezza

del pensiero di Strauss sta propriamente inquesto, nell’essere riuscito a risollevare all’albadel terzo millennio il valore della centralità deldibattito intorno ai diritti naturali.

Siamo proprio sicuri che i mutamenti climatici,il riscaldamento della atmosfera, gli sconvolgi-menti tellurici e metereologici sono dovuti alcattivo utilizzo che l’uomo fa delle risorse delpianeta?

La “Guide to Science”, Regnery, pagg. 270,$27,95 di Tom Bethell, ultima guida pubblicataper la collana The Politically Incorrect ovvia-mente non la pensa così. La collana nata per dare spazio alle opinioni

scientifiche accademiche non-liberal negli StatiUniti si cimenta con Bethell in uno degli argo-menti più spinosi e difficili da essere affrontatiper il versante conservatore contemporaneo.Il circo mediatico non chiede altro che suscita-

re grandi drammi, grandi preoccupazioni egrandi complessi di colpa, ma la scienza nondeve prestarsi ad effetto condizionato di unadistorsione da auditel.

L’autore scientificamente, punto su punto,smonta la collezione di luoghi comuni cuisiamo abituati dare credito. Ma andiamo con ordine.Il surriscaldamento dell’atmosfera: nessuno

studio scientifico ha mai dimostrato il legametra l’innalzamento della temperatura della atmo-sfera all’agire umano. “Molti ricercatori spiega-

no come la variazione sia dovuta a periodichefasi di glaciazione, già registrate nella storia. Mal’onda montata, dagli anni ’70 in poi, da movi-menti ambientalisti, attori impegnati, titoli digiornale e politici di area “verde” ha imposto alpensiero comune l’ineluttabile equivalenza traindustrializzazione e surriscaldamento.”L’ormesi: fenomeno secondo il quale, a deter-

minate dosi, le radiazioni non solo smettono diessere nocive ma addirittura generano dinami-che salutari. Bethell se la prende con il fanati-smo dello scientismo unidirezionale che rifiutail confronto. Esempio? Chernobyl. Sì avete capi-to bene Chernobyl. I reali danni causati daChernobyl non sono quelli che si basano sullestime errate della catastrofe generata dal “fal-lout” – centinaia di migliaia di morti che non cisarebbero mai stati. “Dopo la tragedia, alcunericerche hanno dimostrato come i tassi di tumo-ri e leucemie siano diminuite rispetto allamedia, in zone sottoposte a radiazioni lievi.”-Il DDT, oramai ipotesi di scuola e non in senso

metaforico in realtà ha debellato definitivamen-te malattie devastanti e non è vero che essosarà la principale causa di estinzioni di massa dicentinaia di specie animali. “Metà del totaledelle specie annichilite nel prossimo secolo”

(National Geographic). Neanche per niente perBethell, “L’estinzione è un fenomento naturalee non c’è prova di alcuna estinzione legataall’attività umana”.Infine, la clonazione: inutile dal punto di vista

terapeutico e per la staminali, spacciate comeviatico per cure miracolose. Il darwinismo: un dogma. Popper sosteneva

che l’evoluzionismo non è una teoria scientifi-ca perché non prevede fatti che possano smen-

tirlo.Al di là di tutto, leggendo il libro che ha il pre-

gio di insinuare il dubbio e quindi la capacitàdi esercizio della critica anche su un tema dovele nostre opinoni troppo spesso sono appaltateal politicante di turno, vengono in mente leparole del leader pentito di Greenpeace,Patrick Moore, “l’ambientalismo ha dovutoadottare posizioni estreme perché quelle piùragionevoli erano oramai state accettate”.

Uno studio di Tom Bethell smonta i luoghi comuni dell’ambientalismo catastrofista

Tutto quello che pensate di conoscere non è vero

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LA PIAZZA D’ITALIA - SPETTACOLO

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Il futuro della regia?Evoluzione o morte del cinema? Si vedrà, dividendosi già la platea in scet-tici ed entusiasti. Ragione della contesa e delle paure: un piccolo, iper-tec-nologico cellulare, il Nokia N93, che non solo squilla e fa il suo dovere ditelefonino, ma diventa vera e propria telecamera digitale. Al FilmFest diTaormina ci hanno dato un assaggio delle sue potenzialità: un corto di seiminuti Ma tu… mi ami? di Edoardo Molinari diretto da Ricky Tognazzi eduna manciata di minuti, molto sperimentali, con Lamente di Alex Infascelli,realizzato in due giorni, regista che già nei precedenti lungometraggi Almostblu, Il siero della vanità e il recente H2Odio dell'immagine

Festival di CapalbioQuasi 40 cortometraggi in concorso, tra cui 6 italiani, un'edizione interamentededicata a Roberto Rossellini, nel centenario della sua nascita, e una novità: ilprimo Junior Short Film Festival, dedicato ai lavori realizzati dai ragazzi dellescuole primarie e secondarie. Questa è la 13ª edizione del festival CapalbioCinema. I film brevi in competizione, provengono da 18 paesi nel mondo, eaffrontano per la maggior parte temi legati all'attualità: l'immigrazione, lapovertà, la pedofilia, la vecchiaia, senza trascurare la commedia. L'omaggio aRossellini si articola nella proiezione di alcuni film brevi.

Nuovo volto scoperto da AllenSarà l'esordiente Hayley Atwell la protagonista del prossimo film di WoodyAllen. Lo rivela la rivista Production Weekly. L'attrice - che ha alle spalle sol-tanto un paio di apparizioni televisive - affiancherà Colin Farrell e EwanMcGregor. Ancora senza titolo, il film si girerà a Londra da quest'estate e rac-conterà la storia di due fratelli (Farrell e McGregor) che, afflitti da gravi pro-blemi finanziari, decidono di darsi al crimine, ma la situazione precipita e i duediventano nemici.

AL CINEMA

Delude l’ultimo lavorodi Rosenberg

Mike Mills all’esordio in una comme-dia familiare

HALF LIGHT

Autrice di romanzi mistery dienorme successo, RachelCarlson (Demi Moore) è spo-sata con un famoso editor(Henry Ian Cusick), scrittorefallito, e madre del piccoloThomas (Beans El-Balawi)che, a sette anni, muore anne-gato in un canale vicino casa,a Primrose Hill. Il senso dicolpa, da quel momento, con-dizionerà la vita della donna,peraltro prossima al divorzio.Per provare a riprendersi,

accettA il consiglio di un’ami-ca e si trasferisce in un cotta-ge vicino ad un villaggio sper-duto delle Highlands scozzesi.L'incontro con l'affascinanteguardiano sembra aiutarla arimettersi in pari, ma i conti-nui e inequivocabili messaggiprovenienti dal figlio morto ealcuni stravolgimenti su veritàapparentemente acquisitemetteranno nuovamente adura prova i nervi di Rachel:follia e fenomeni soprannatu-rali, alla fine, riusciranno avincerla? Già regista di Hotel

de Love e famigerato co-sce-neggiatore di After the Sunset,l'australiano Craig Rosenbergprova a miscelare, con eviden-te presunzione, le suggestioniderivanti da letture, ambienta-zioni (non la Scozia, in realtà,ma la zona più settentrionaledel Galles) e fenomeni "postmortem" triti e ritriti: a farne lespese, oltre lo spettatorecostretto ad un'estenuante"preparazione" antecedente ilcolpo di scena rivelatore (eterreno), è proprio la redivivaDemi Moore

IL SUCCHIAPOLLICE

Si sveglia la mattina, col polli-ce in bocca. Nei momenti dicrisi della giornata, è il suoProzac personale. La sera, ilcompagno inseparabile persprofondare in sonni nontroppo tranquilli. La vita diJustin, accerchiata dai comunipersonaggi della provinciaamericana nell’Oregon, è piut-tosto grigia: soltanto il polli-cione la rischiara. IlSucchiapollice è una comme-dia realistica "di formazione"

nella quale Mike Mills, aldebutto come regista, nonrisparmia un gusto personaleper i nuclei familiari "in uninterno" e le loro problemati-che antropologiche: rapportiparentali, scuola senz'anima,dinamiche giovanili, arrivismointellettuale, diversità sociali.Nella famiglia di Justin, inter-pretato un naturale e convin-cente Lou Pucci, non mancanessuno stereotipo: un padrepreoccupato che vuole il mas-simo (Vincent D’Onofrio), unamadre tormentata (Tilda

Swinton) che cerca il compro-messo, e intorno a questonucleo familiare ruotano per-sonaggi quali: un dentistaappassionato di ipnosi (KeanuReeves) e un professore scola-stico frustrato (Vince Vaughan).Tutti soffrono di ansie nascoste,nessuno è capace di concentra-zione, anche l’amore è distratto.Ritratto di una umanità comuneper un film molto umano, col-lettivo, ben interpretato dagliillustri attori tra parentesi, piace-volmente vero e forse proprioper questo preoccupante.

“E’ un uomo senza sé,senza una personalitàriconoscibile. Spesso miritrovo a pensare a que-st’uomo…a come deveessere meravigliosa lasua vita: non ha futuroné passato, nessunaresponsabilità. E’ sempli-ce!”. Così Peter Sellersdescriveva il suo perso-naggio: Chance il giardi-niere, protagonista delfilm di hal Ashby Oltre ilgiardino (1979).Intelligente e graffiantecritica alla società ameri-cana degli anni ’80, apo-logo su una civiltà chelentamente si sgretolasoffrendo i mali dellateledipendenza. Il film èuno dei pochi esempi diriuscito adattamento rea-lizzato dall’autore delromanzo dal quale è trat-to. Il polacco JerzyKosinski, che ebbe un’in-fanzia infelice, fu apolide

e non sviluppò i mezzidella comunicazione ver-bale fino all’età di 11anni. Col suo romanzoPresenze (1971) indagasull’incomunicabilità ecrea un protagonistasignificativo quanto inuti-le e serve su un piattod’argento, all’irriverenteAshby, una sceneggiaturasu cui sviluppare unlavoro registico eccezio-nale. La storia di Chance èquella di un uomo rima-sto fino a 50 anni isolatonella stupenda villa delsuo anziano padrone, aNew York. E’ analfabetae si “nutre” solo di televi-sione, il tubo catodico èil suo unico svago eanche il solo mezzo chelo tiene in contatto con ilmondo reale per nonsprofondare in un totaleautismo. È un abile giar-diniere e cura il parco

della villa con grandeamore e dedizione.Quando il suo amatopadrone muore, i suoieredi licenziano la servi-tù e Chance si ritrovasolo per la strada.Vagabondo per la grandecittà viene investito dauna lussuosa macchinaappartenente a un riccoindustriale, nonchéamico del presidentedegli Stati Uniti. Questi,pensando che il giardi-niere sia un uomo saggioe delicato, lo elegge suoconsigliere. In pocotempo tutti lo considera-no un arguto intellettua-le, al punto che i suoisconnessi discorsi sulgiardinaggio vengonoscambiati per genialiconsigli per l’economiadel paese. Alcuni lo vor-rebbero candidare allepresidenziali, ma lui,anima pura, è felice nello

svolgere le amate man-sioni di giardiniere. Kosinski modellò il per-sonaggio di Chance,antesignano di ForrestGump, dal dialogo di unfloricoltore nel RiccardoII di WilliamShakespeare, che parago-nava la professione dellapolitica alla pratica delgiardinaggio attraversometafore. Peter Sellers,con la sua magnificarecitazione, diede ilmigliore dei volti ad unpersonaggio apparente-mente senza anima.Oltre il giardino è unfilm del 1979, ma nonper anacronistico, anziha molte più cose dacomunicare adesso diquante ne aveva 20 annifa. Fu il primo ad analiz-zare una società dell’im-magine che non creamostri, ma geniali, can-didi, “idioti”.

Da Presenze di Jerzy Kosinski aOltre il giardino di Hal Ashby

Un grande romanzo chedivenne un grande film

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LA PIAZZA D’ITALIA - TEMPO LIBERO

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Rally: Acropoli, Loeb domina laSuperspeciale di AteneAtene (Adnkronos) - E’ iniziato nel segno di Sebastien Loeb il Rallydell’Acropoli. Il francese, su Citroen Xsara, ha vinto la superspeciale inau-gurale dell’ottava prova del Mondiale disputata allo stadio Olimpico diAtene precedendo di 2’’ il finlandese Marcus Gronholm (Ford Focus). Loeb,che nella sua manche ha sconfitto proprio lo scandinavo, ha inflitto 2’’8 didistacco al finlandese Mikko Hirvonen (Ford Focus).

Auto: Formula 3000, Ghedina settimo inGermania

Oschersleben (Adnkronos) - Nella gara tedesca di Oschersleben il neo-pilotaKristian Ghedina dopo una splendida gara e’ arrivato settimo nel campionatoF3000 International Masters. Partendo solo dalla 13esima posizione e’ riusci-to a guadagnare posizione su posizione con ottimi tempi sul giro e grande con-tinuita’ con la monoposto da 500 cavalli.

Scherma: CDM fioretto femminile a squa-dre, Italia terza a MarsigliaMarsiglia (Adnkronos) - Termina con un ottimo terzo posto nella gara a squa-dre la trasferta della nazionale azzurra di fioretto femminile a Marsiglia. Oggiil quartetto formato da Elisa Di Francisca, Margherita Granbassi, GiovannaTrillini e Valentina Vezzali e’ stato sconfitto in semifinale dalla Polonia dopoavere battuto nei quarti la forte Polonia di Sylwia Gruchala. ‘’Un’altra buonaprestazione collettiva abbiamo ancora qualcosa da migliorare”.

di spesa. Ognuno di noiavrà una responsabilità verae prima di tutto economica,in fatto di competenze.Nessun deputato si potrànascondere dietro un dito".E la questione del premierassoluto? "Sappiamo che,andando a votare una coali-zione eleggiamo anche ilpremier corrispondente. Seil premier non ha la mag-gioranza allora... è costrettoa dimettersi. Con il "sì" sidelimiteranno con chiarezzai limiti dello stato e quellidelle regioni. In modo equi-librato, con rigore e rispettoper il mondo delle istituzio-ni". Anche in An ci sonostate delle resistenze.Secondo alcuni per modifi-care la Costituzione c’èbisogno di un’assembleaCostituente... "Il percorsodell’assemblea sarebbe statoun discorso alternativo. Maquesto è stato un pensierodettato soprattutto da una

destra che non appartiene aquella, moderna, della miagenerazione". Non si ver-rebbero a creare regioni piùo meno avvantaggiaterispetto alle altre? "No, gra-zie a riforme di questogenere si verrebbe a creareun giusto equilibrio e unammodernamento dei per-corsi. Credo inoltre che allagente interessi soprattuttoche le riforme arrivino abuon fine e che servizicome pensioni o sanità nonvengano a mancare".Devolution. Una legge dellaLega. Si sente d’accordo conquesta affermazione? "Credoche sia una legge della Casadelle Libertà. Tutta, comecoalizione. Certo è che perla Lega ha un significatomaggiore... È un po’ comeDio, padre e famiglia per ladestra italiana... Inutilenegare che, questo, sia statoun impegno di tutto il cen-trodestra, per venire incon-tro alle esigenze di cittadinie istituzioni". Devolution,

premier con super poteri...A parte questi due temi,quali altri argomenti hanno,secondo lei, un’importanzafondamentale? "Nell’ambitodell’economia, che possoconsiderare il mio ambito...si farà chiarezza su chi pagae chi spende. Soprattutto, icittadini di questo sarannoinformati e sapranno pre-miare, o sanzionare, i politi-ci". Previsioni sul voto? "Sesi dovesse fare una disquisi-zione a livello politico...Insomma luoghi comunivorrebbero il Centro Nordper il "sì". Il Centro Sud, alcontrario, vede in modosospetto la riforma. Colpauna comunicazione nonsana. Molto dipenderàanche dall’affluenza alleurne: bisognerà capire se lagente comprenderà, omeno, il valore di unaseconda partenza oppureno".

SIMONA CAPORILLI

Con la riforma poteri reali per il premierProsegue a pag. 1

ITINERARI DEL LAZIO

Il prezioso patrimonio ambientale del Circeo è incastonatoin una cornice culturale di pregevole valore, decorato

da una stuzzicante tradizione culinaria

Il Circeo, un’armonia dinatura, cultura e leggenda

Il Circeo, offre un’ampia varietà di tipologie divacanza; una delle più apprezzate dai vacanzie-ri è quella che privilegia il rapporto uomo-ambiente. Molteplici sono gli spazi dove potertrascorrere ore rilassanti a contatto con la natu-ra, magari facendo un’escursione al Picco diCirce; mentre i ciclisti più allenati possono giun-gere alla Fonte di Lucullo per arrivare fino allago di Fogliano. Gli appassionanti di botanicapotranno sbizzarrirsi, con delle lunghe passeg-giate, magari anche a cavallo, nella splendidaforesta del Parco Nazionale del Circeo.Numerose sono le grotte costiere che si apronosulla scogliera del promontorio; alcune dellequali custodiscono resti fossili molto interessan-ti per i paleontologi. Gli amanti del periodopreistorico potranno visitare sia la grottaGuattari - nella quale venne ritrovato il cranio diepoca preistorica attribuito all’Uomo diNeanderthal - sia la grotta delle Capre - nellaquale sono ancora visibili i segni della preistoriadel Circeo -; per approfondire il tema è stataallestita una mostra permanente “Homo sapiense Habitat” a San Felice Circeo. Attraversando levestigia della Villa di Domiziano si può rievoca-re l’epoca imperiale, mentre tracce del medioe-vo si posso riscoprire visitando la Torre deiTemplari, il palazzo Baronale e le torri d’avvi-stamento. Il centro cittadino è San Felice Circeo;un grazioso gioiello con le sue piccole vie e ilocali alla moda, luogo d’incontro serale dei vil-leggianti tra manifestazioni ed eventi estivi. Ilsuggestivo Santuario della Sorresca, a ridossodel lago di Paola, è una tappa interessante per ipellegrini che possono approfondire l’argomen-to recandosi alla mostra permanente dedicataalla “Sacra Sindone” a San Felice Circeo pressola Chiesa di Santa Maria degli Angeli. La cucinalocale, tipicamente mediterranea, è ancorataalle origini contadine, ed è capace di offrirepiatti semplici ma molto gustosi, come la bian-ca e tondeggiante Mozzarella di bufala campa-na DOP e i copiosi prodotti della terra come ipomodori, le fragole, i meloni, il sedano bianco,l’olive… ovviamente il tesoro gastronomico perantonomasia è il pesce che - con i suoi rombi,scampi, orate, alici, dentici… - trova la sua cele-brazione più grande nella tradizionale “Sagradel pesce azzurro” nel mese di settembre. Inquesta zona gli appassionati dei vini potrannodegustare il sapore pieno ed armonico delCirceo DOC - prodotto lungo la fascia costiera

del promontorio - e il gustoso ed equilibratoMoscato di Terracina. Squisite prelibatezze! Ilmare rimane il richiamo più grande del Circeo.Acque limpide, spiagge e scogliere, formano unmosaico raffinato. I fondali marini, offrono untesoro curioso di flora e fauna, senza dimenti-care che i sub possono scorgere, ad una pro-fondità di 18 metri, una statua bronzea delCristo del Circeo inabissata nel 1992. La struttu-ra alberghiera è buona e offre diverse opportu-nità di soggiorno, sia sulla riviera che nell’en-troterra. Il Circeo è un mix armonioso, unamiscela ben amalgamata di natura, cultura, sto-ria e gastronomia. E’ un posto strategico dovepoter soggiornare, infatti da qui, si possono rag-giungere le limitrofe Isole Pontine ma ancheTerracina, Sabaudia, Gaeta, Sperlonga… Questopromontorio, terra di passaggio di Ulisse, diPolifemo, della Maga Circe offre una ricchezzanaturale di indubbio pregio, avvolta nella leg-genda come un velo copre una bella sposa. Ilracconto omerico narra che la bella Maga Circeabbia qui utilizzato le sue pozioni ed unguentimagici per incantare e soggiogare, con abilità efascino, viandanti e naviganti. Probabilmente, labella incantatrice nel maneggiare infusi e filtri,lasciò volutamente cadere a terra, un’ampollacontenente un preparato, forse magico, di fasci-no che, nonostante il tempo, questa terra eser-cita.

Ristoranti proposti :

Punta RossaVia delle Batterie, 37 tel. 0773/54.80.85

Maga Circe Via A. Bergamini, 7- 0773/54.78.21

Il Campanile:Via Litoranea, km 25 - Tel. 0773756391

Baia d’ArgentoPiazza Cavalli Marini, 4

Per informazioniPro Loco di San Felice CirceoPiazza Lanzuisi 0773/54.77.70

Assessore, sta iniziando la stagione estiva ,quali sono le previsioni?Le previsioni sono positive, con le nostre bel-lezze naturali ci aspettiamo un grande afflussoturistico.Qual è la vostra strategia per promuovere ilturismo? Su che cosa puntate? L’obiettivo dell’amministrazione comunale ètenere il paese pulito, cercando di rispondere atutte le esigenze del turista e del cittadino; noicerchiamo di offrire svago, divertimento maanche cultura. Non dimentichiamo l’importanzadell’ambiente naturale nel quale viviamo; quiabbiamo il Parco Nazionale del Circeo con lesue attrazioni, come la flora, la fauna, ma anchela Villa di Domiziano e molto altro ancora .E’ preservato l’aspetto ecologico?L’aspetto ecologico è per noi molto importante.Il Comune, in collaborazione con il ParcoNazionale del Circeo, ha cercato di promuove-re l’iniziativa Ecolabel, ovvero un marchio eco-logico volto alla riduzione dei consumi di ener-gia, di acqua, di prodotti chimici - certificatodalla Comunità Europea - concesso a quellestrutture ricettive che rispettano l’ambiente eche s’impegnano a preservarlo. L’80% della

nostra struttura alberghiera, che risiede nelParco, aderisce a questa iniziativa.Come pensate di far tramandare e cono-scere le vostre tradizioni, il vostro patrimo-nio?Per tramandare le nostre tradizioni, il nostropatrimonio naturale e culturale, crediamo chela chiave sia nell’educazione dei nostri giovani,ovvero far apprezzare loro le infinite risorseche abbiamo. Per esempio l’amministrazionecomunale stimola le scuole locali a visitare ilmuseo Zei (“Fondazione Marcello Zei HomoSapiens” n.d.a.) una mostra che aiuta a diffon-dere la conoscenza del territorio, della sua sto-ria attraverso le testimonianze legate al mare.Per divulgare il nostro patrimonio, anche aituristi, abbiamo, tra l’altro, recuperato la tradi-zione della “Sagra del pesce” e organizziamoogni anno il nostro Carnevale.Rispetto alle risorse che il Circeo offre lesembra che la promozione del territorio siacommisurata?Noi preferiamo investire i fondi che abbiamo adisposizione in opere pubbliche e al manteni-mento delle stesse, garantendo adeguati servizialla cittadinanza con l’obiettivo permanente

Intervista a Stefano Capponi, Assessoreal turismo di San Felice Circeo

d’implementarli. Ad esempio, da qualche gior-no abbiamo inaugurato “ Vigna la Corte”,ovvero una serie di giardini a gradoni chehanno come panorama tutto il Golfo diTerracina; tra i nostri progetti abbiamo anchela costruzione di un centro sportivo, mentre èstato già attivato un circuito di videosorve-glianza per garantire a tutti una maggiore sicu-rezza. Offrendo al turista i servizi adeguati dicui necessita, confidiamo nel primo vettore dipromozioni “il passaparola”. Trova che il Circeo dia al turista un pro-porzionato rapporto qualità /prezzo?Il turista qui trova una serie di servizi e di bel-lezze naturali che sicuramente sono superiorial prezzo che paga per soggiornare. Ci sono imprenditori turistici che scom-mettono sullo sviluppo della zona?Stiamo per approvare una zona alberghiera,vicino il lungo mare, allo studio c’è anche unprogetto per un campo da golf, ormai consi-derato un’attrazione molto importante per ilturismo; ovviamente il Comune non potevaaffrontare questa spesa con le sue sole forze,pertanto, ci siamo avvalsi dell’aiuto finanziariodi imprenditori che credono nello sviluppodella zona. Quali progetti, in questi suoi 4 anni dimandato, è riuscito a realizzare con gran-de soddisfazione?La mia soddisfazione più grande è constatareche questo paese aumenta sempre di più l’of-

ferta turistica e che i servizi resi siano sempremigliori.Quali progetti non ha ancora realizzato?Io sono un amante del mare e credo che unpaese come questo, che vive sul mare e dimare, debba avere un coordinato di servizilegati ad esso. Mi auguro di realizzare l’am-pliamento del porto turistico. Crede che ci sia stato un settore del turi-smo che ha trascurato? Mi sarebbe piaciuto avere avuto più tempo adisposizione per dedicarmi ad ogni aspetto,anche il più piccolo, del mio assessorato. Se fosse un “forestiero” soggiornerebbe alCirceo? Certamente. Senza neanche pensarci due volte.L’offerta è vastissima e di qualità; vi sono grot-te naturali, mare, spiagge attrezzate, scogli bel-lissimi, il Parco Nazionale del Circeo, la vitanotturna... Insomma il Circeo offre un grandeventaglio di opportunità. E poi qui si respiraquell’aria magica…sarà la leggenda di Omero!Avrebbe voglia di aggiungere altro?Si. Ogni volta che c’è l’occasione approfitto perringraziare i turisti, i cittadini, ma anche le perso-ne che criticano il mio lavoro in modo costrutti-vo; sono preziose per migliorare il mio operato.Mi piace comunicare loro che prendo atto dellenote che mi sono mosse cercando di riuscire arealizzare ciò che mi è richiesto.Vorrei trasmettereloro il mio amore sincero per questa terra, vorreiche ne fossero innamorati quanto me.