V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL...

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Atti Parlamentari — 15077 -- Camera dei Deputat i V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970 249. SEDUTA DI VENERDÌ 23 GENNAIO 197 0 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUCIFRED I IND I DEL PRESIDENTE PERTINI E DEL VICEPRESIDENTE BOLDRIN I INDICE PAG . Congedi 1507 9 Disegni di legge : (Approvazione in Commissione) . . . 15127 (Deferimento a Commissione) . 15093, 15100 1512 7 Disegno e proposta di legge (Seguito dell a discussione) : Provvedimenti finanziari per l'attua- zione delle Regioni a statuto ordi- nario (1807) ; INGRAO ed altri : Finanza delle region i a statuto ordinario (Urgenza) (1342) 1507 9 PRESIDENTE 15079, 15140, 1514 3 15145, 1515 6 ABELLI 1516 0 ALFANO 1509 1 ALMIRANTE 15104, 1515 3 ALPINO 15101, 15102, 1510 3 15104, 1510 6 ANDREOTTI 15153, 1515 5 BADINI CONFALONIERI . 15144, 15153, 1515 6 BARCA 15140, 15144, 1515 4 BIANCO 1514 9 BIONDI 15149, 1515 8 Bosco, Ministro delle finanze . . . . 1512 6 CANESTRARI 15091, 15093, 15129 PAG. CARUSO 15100, 1515 4 COVELLI 15145, 1515 6 DELFINO, Relatore di minoranza . . 1510 0 15125, 15139, 1514 2 15141, 15144, 1515 5 DE MARZIO 15100, 15102, 1510 3 15139, 15153, 15154, 1516 0 DI NARDO FERDINANDO 1511 9 FABBRI 1510 5 GASTONE . 15079, 15082, 15084, 1508 7 15089, 15095, 15097, 1510 1 15105, 15125, 15127, 1513 2 GIORDANO 15103 LONGONI 15134, 1513 6 MERENDA 1513 2 NICCOLAI GIUSEPPE 1514 7 ORLANDI 15150, 1515 4 PASSONI 1515 8 PAllAGLIA . . . 15079, 15081, 15084, 1508 6 15089, 15091, 15093, 15095, 15097, 15100 15101, 15102, 15103, 15121, 15124, 15127 15129, 15131, 15132, 15134, 15136, 15160 PRINCIPE 15140, 1515 4 RAUCCI 15157 ROBERTI 1514 2 SEDATI, Ministro dell'agricoltura e del- le foreste 15140, 1515 2 SERVELLO 1510 9 TARABINI, Relatore per la maggioranza 1512 0 15121, 15125, 15138, 15144, 1515 2 TERRAROLI 15122

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Atti Parlamentari

— 15077 --

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

249.

SEDUTA DI VENERDÌ 23 GENNAIO 197 0

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUCIFREDI

IND I

DEL PRESIDENTE PERTINI E DEL VICEPRESIDENTE BOLDRINI

INDICE

PAG .

Congedi 15079

Disegni di legge:

(Approvazione in Commissione) . . . 15127(Deferimento a Commissione) . 15093, 15100

1512 7

Disegno e proposta di legge (Seguito delladiscussione) :

Provvedimenti finanziari per l'attua-zione delle Regioni a statuto ordi-nario (1807) ;

INGRAO ed altri : Finanza delle regionia statuto ordinario (Urgenza) (1342) 1507 9

PRESIDENTE 15079, 15140, 1514 315145, 1515 6

ABELLI 15160ALFANO 1509 1ALMIRANTE 15104, 1515 3ALPINO 15101, 15102, 1510 3

15104, 1510 6ANDREOTTI 15153, 1515 5BADINI CONFALONIERI .

15144, 15153, 1515 6BARCA 15140, 15144, 1515 4BIANCO 1514 9BIONDI 15149, 1515 8Bosco, Ministro delle finanze . . . . 1512 6CANESTRARI 15091, 15093, 15129

PAG.

CARUSO 15100, 1515 4

COVELLI 15145, 1515 6

DELFINO, Relatore di minoranza . . 1510 015125, 15139, 1514 215141, 15144, 1515 5

DE MARZIO 15100, 15102, 1510 315139, 15153, 15154, 1516 0

DI NARDO FERDINANDO 1511 9FABBRI 1510 5

GASTONE

. 15079, 15082, 15084, 1508 715089, 15095, 15097, 1510 115105, 15125, 15127, 1513 2

GIORDANO 15103LONGONI 15134, 1513 6

MERENDA 1513 2NICCOLAI GIUSEPPE 1514 7ORLANDI 15150, 1515 4PASSONI 1515 8PAllAGLIA . . . 15079, 15081, 15084, 1508 6

15089, 15091, 15093, 15095, 15097, 1510015101, 15102, 15103, 15121, 15124, 1512715129, 15131, 15132, 15134, 15136, 15160

PRINCIPE 15140, 1515 4RAUCCI 15157ROBERTI 1514 2SEDATI, Ministro dell'agricoltura e del-

le foreste 15140, 1515 2SERVELLO 1510 9TARABINI, Relatore per la maggioranza 15120

15121, 15125, 15138, 15144, 1515 2TERRAROLI 15122

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Atti Parlamentari

— 15078 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

PAG .

Proposte di legge:

(Annunzio) 15079, 15105

(Deferimento a Commissione) . 15086, 1509 31512 7

(Richiesta di deferimento in sede legi -slativa) 1508 6

(Rimessione all'Assemblea)

. . . . 15086

PAG.

Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) :

PRESIDENTE 15160TEMPIA VALENTA 15160

Corte dei conti (Trasmissione di relazione) 15106

Votazioni segrete . . 15079, 15082, 15084, 1508715089, 15091, 15093, 15095, 15097, 15127

15129, 15132, 15134, 15136, 1515 8

Ordine del giorno della seduta di domani . . 15161

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Atti Parlamentari

— 15079 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

La seduta comincia alle 9,30 .

ARMANI, Segretario, legge il processoverbale della seduta di ieri .

(È approvato) .

Congedi.

PRESIDENTE. Hanno chiesto congedo ideputati 13iicalossi, Bucciarelli Ducci, Caccia-tore, Cortese, e'eschi . Foschini, Galli, Mal-fatti Franco, Mon{arn!i, Polotti, Santi e Scar-davilla .

(I congedi sono concessi ; ,

Annunziodi proposte di legge .

PRESIDENTE. Sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge daideputati :

PISONI e FIOROT : « Norme per la democra-tizzazione delle procedure di formazione de ipiani regolatori generali e dei programmi d ifabbricazione » (2243) ;

FODERARO : « Integrazione della legge 2aprile 1968, n. 408, concernente l'istituzioneper gli ufficiali del Corpo delle guardie d ipubblica sicurezza, in talune particolari si-tuazioni, di un ruolo separato ad esaurimen-

to ed a carriera limitata fino al grado di te-nente colonnello » (2244) ;

VENTUROLI ed altri : « Provvedimenti perl'avvio del servizio sanitario nazionale, e pe ril risanamento finanziario di alcune gestion isanitarie » (2245) .

Saranno stampate e distribuite . La prima ,avendo gli onorevoli proponenti rinunciat oallo svolgimento, sarà trasmessa alla compe-tente Commissione permanente, con riserv adi stabilirne la sede ; delle altre, che impor-tano onere finanziario, sarà fissata in seguit o- a norma deIl ' articolo 133 del regolamento -la data di svolgimento .

Seguito della discussione del disegno dilegge: Provvedimenti finanziari per l'at-tuazione delle regioni a statuto ordinario(1807) e della concorrente proposta dilegge Ingrao ed altri : Finanza delle re-gioni a statuto ordinario (1342) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca i lseguito della discussione del disegno di leg-ge : Provvedimenti finanziari per l'attuazion edelle regioni a statuto ordinario ; e della pro-posta di legge Ingrao ed altri : Finanza delleregioni a statuto ordinario .

Come la Camera ricorda, nella seduta d iieri è stato respinto il subemendamento Paz-zaglia 0. 8 . 8 .

Voteremo ora l'emendamento Pazzaglia0. 8. 9. all'emendamento De Marzio 8 . 1., nonaccettato dalla Commissione né dal Governo ,che è del seguente tenore :

All' emendamento 8 . I, al secondo comma ,sostituire le parole : può prendere visione del-]e, con le parole : può chiedere di avere notizi adelle .

0 . 8 . 9. Fazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, FU-berti, A!fano, Tripodi Antonino, Delfino.

Onorevole Pazzaglia, insiste ;

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente, e chie-do l'appello nominale .

GASTONE. Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE . Chiedo se quest'ultima ri-chiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE . Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indìco la votazione segreta sul sube-mendamento Pazzaglia 0. 8. 9 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

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Atti Parlamentari

— 15080 --

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Comunico il risultato della votazione : Cianca Fracass iCiccardini FranchiPresenti e votanti

361.Cicerone FregoneseMaggioranza . .

181. .Cingari Fulc i

Voti favorevoli

21 Cirillo FusaroVoti contrari

340. Cocco Maria Galli(La Camera respinge) . Colleselli Gallon i

Compagna Galluzz i

Conte GastoneHanno preso parte alla votazione :Colà Gatto

Alboni Biagioni Corghi Gerbin o

Aldrovandi Biamonte Cottone Gessi Nive s

Alesi Bianchi Fortunato Curti Giachin i

Alf ano Bianchi Gerardo Dagnino Giannanton i

Alini Biasini Dall'Armellina Giannini

Allegri Bini Damico Giglia

Allera Bisaglia D'Angelo Gioia

Allocca Bodrato D'Antonio Giolitt i

Alpino Boffardi Ines de' Cocci Giordano

Amadei Giuseppe Boldrin Degan Giovannin i

Amadei Leonetto Boldrini De Laurentiis Girardin

Amadeo Borghi Del Duca Giraud i

Amasio Borra De Leonardis Gitt i

Amodei Borraccino Delfino Gorrer i

Amodio Bortot Della Briotta Gramegn a

Andreoni Bosco de Meo Granata

Andreotti Bottari De Mita Grazios i

Anselmi Tina Bressani De Poli Guarra

Antoniozzi Bronzuto de Stasio Guglielmin oArmani Bucalossi Di Benedetto Guid iArzilli Bucciarelli Ducci Di Giannantonio IannielloAssante Buffone Di Leo ImperialeAverardi Caldoro di Marino Iozzell i

Azimonti Calvetti Di Mauro IsgròAzzaro Calvi Di Nardo Raffaele JacazziBadaloni Maria Camba D'Ippolito La BellaBalasso Canestrari Di Primio La LoggiaBaldi Capra Di Puccio Lattanzio

Ballardini Cardia Di Vagno Lavagnol i

Ballarin Cè.roli Elkan Lenoc iBarberi Carrara Sutour Erminero LentiBarbi Caruso Esposto LepreBardelli C ascio Evangelisti LettieriBardotti Cassandro Fabbri Levi Arian Giorgin aBaroni Castelli Fasoli Lezz iBartesaghi Castellucci Ferioli LizzeroBartole Cataldo Ferrari Lodi AdrianaBastianelli Catella Ferretti Lombardi MauroBattistella Cattaneo Petrini Finelli SilvanoBeccaria Giannina Fiorot LongoniBelci Cattani Fiumanò LoperfidoBenedetti Cebrelli Flamigni Lospinoso SeveriniBeragnoli Cecati Forlani Lubert iBernardi Ceravolo Domenico Fornale LucchesiBersani Ceravolo Sergio Fortuna Macchiavell iBertè Cervone Foscarini Macciocchi MariaBiaggi C esaroni Foschi Antoniett aBiagini Chinello Fracanzani Maggioni

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Atti Parlamentari

— 15081 --

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Malagugini Pigni Sorgi TraversaMalfatti Francesco Pintus Spagnoli Tremellon iMalfatti Franco Piscitello Specchio Tripodi Girolam oMancini Vincenzo Pisicchio Squicciarini UrsoMarchetti Pisoni Stella Usvard iMarmugi Pistillo Storchi VaghiMarocco Pitzalis Sullo Vecch iMarras Pochetti Tagliaf erri Vecchiett iMartelli Principe Tambroni Armaroli VenturoliMartini Maria Eletta Protti Tani Vespignan iMaschiella Pucci Ernesto Tantalo VetranoMascolo Racchetti Taormina VicentiniMattalia Raffaelli Tarabini VolpeMattarella Raicich Tempia Valenta Zaccagnin iMattarelli Raucci Terrana Zaffanell aMaulini Rausa Terraroli Zagar iMazzola Re Giuseppina Tocco Zamberlett iMengozzi Reale Giuseppe Todros Zanibell iMenicacci Reichlin Tognoni Zanti Tondi CarmenMerenda Revelli Toros ZappaMerli

Riccio Tozzi Condivi ZucchiniMeucci

Rognon iMezza Maria Vittoria

Romanato Sono in congedo (concesso nelle seduteMiceli

Romita precedenti) :Micheli Pietr oMilani Rossinovich Arnaud Mazzarrino

Minasi Ruffini Bemporad Moro Aldo

Miotti Carli Amalia Russo Carlo Carra PicaMiroglio Russo Ferdinando Cattani QuarantaMonaco Russo Vincenzo Cavallari Rosati

Monasterio Sabadini Colombo Emilio Scarascia Mugnozza

Monti Sacchi Cottoni SedatiMorelli Salomone Cristofori SpadolaMoro Dino Salvi De Ponti Spinell iMorvidi Sandri Felici Tavian i

Mussa Ivaldi Vercelli Sangalli Grassi Bertazzi Terranova

Nahoum Sanna Lobianco Valeggiani

Nannini Santagati Lombardi Riccardo Vecchiarell i

Napoli Santi Magliano Vedovato

Napolitano Luigi Sart i

Natali Savio Emanuela (concesso nella seduta odierna) :Niccolai Cesarino Savold i

Niccolai Giuseppe Scaini Bucalossi Gall i

Nucci Schiavon Bucciarelli Ducci Malfatti Franco

Ognibene Scianatico Cacciatore Montant i

Olmini Scipioni Cortese Polott i

Orilia Scotti Foschi Sant i

Pagliarani Scutari Foschini Scardavilla

Pajetta Giuliano Semeraro

Pandolfi Senese Si riprende la discussione .Pascariello Sgarbi Bompan iPassoni Luciana PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, insi -

Patrini Sgarlata ste per il suo emendamento O . 8. 10 all 'emen -

Pedini Silvestri damento De Marzio 8. 1, non accettato dalla

Pellizzari Simonacci Commissione né dal Governo ?

Perdona SinesioPiccinelli Sisto PAllAGLIA . Sì, signor Presidente e chie -

Piccoli Skerk do l'appello nominale .

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Atti Parlamentari

— 15082 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Abell iAlboniAldrovand iAles iAlessandrin iAlin iAllegr iAlloccaAlpinoAmadei LeonettoAmadeoAmasioAmode iAmodioAndreon iAndreott iAnselmi TinaAriostoArman iArzill iAverardi

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indìco la votazione segreta sul sube-mendamento Pazzaglia 0 . 8 . 10 :

All 'emendamento 8 . 1, al secondo comma ,dopo le parole : Uffici tributari dello Stato ,aggiungere le seguenti : limitatamente ai pro-venti che interessano direttamente la Regione .

0 . 8 . 10 . Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli,Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito glionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

PRESIDENTE. Chiedo se quest'ultima ri-chiesta sia appoggiata .

(R appoggiata) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 347

Maggioranza . .

. 174

Voti favorevoli

3 1

Voti contrari .

31 6

(La Camera respinge) .

GASTONE . Chiedo lo scrutinio segreto .

Hanno preso parte alla votazione :

Votazione segreta.

Azimont iBiagg iAzzar oBadaloni MariaBalassoBaldani GuerraBaldiBallarinBarberiBarbiBardell iBardott iBaron iBartesagh iBartol eBattistellaBeccariaBelc iBenedettiBeragnol iBernardi

BersaniBertèBiagin iBiamonteBianchi FortunatoBianchi Gerard oBiasiniBignardiBimaBiniBisagliaBoBodratoBoffardi InesBoldrinBolognaBorghiBorraBorraccinoBortotBoscoBott aBottar iBovaBozz iBressan iBronzutoCaiat iCaiazzaCaldor oCalv iCambaCanestrar iCanestr iCapon iCapraCardiaCarrara SutourCarus oCascioCassandroCastell iCastellucciCataldoCatellaCattaneiCattaneo Petrin i

GianninaCebrell iCecat iCeravolo Sergi oCerut iCervoneCesaroniChinelloCiaffiCiancaCiccardini

CiceroneCingar iCirilloCocciaCocco MariaConteCoràCorgh iCoronaCottoneCurt iDagninoD'Alessi oDall 'ArmellinaDamicoD'AngeloD'Antoniod 'AquinoD ' Arezzode' Cocc iDe Laurentii sDel Duc aDe Leonardi sDelfin oDe Marziode Me oDe MitaDe Pol ide StasioDi BenedettoDi Giannantoni oDi LeoDi Lisadi MarinoDi Maurodi Nardo FerdinandoDi Nardo Raffael eD' Ippolit oDi PrimioDi PuccioDi Vagn oElkanErmineroEspostoEvangelist iFabbr iFasol iFeriol iFerrar iFerrettiFinell iFioro tFiumanòFlamign iFornaleFortunaFoscariniFracanzani

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Atti Parlamentari

— 15083 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Fracassi Marchetti Pochetti SimonacciFregonese Marino Quilleri SistoFulci Marmugi Raicich SkerkFusaro Marocco Raucci SorgiGalloni Marras Rausa Spagnol iGalluzzi Martelli Re Giuseppina Specchi oGastone Martini Maria Eletta Reale Giuseppe SperanzaGerbino Maschiella Reale Oronzo Squicciarin iGessi Nives Mascolo Rognoni Stell aGiachini Mattalia Romanato StorchiGiannantoni Mattarella Romualdi SulloGiannini Mattarelli Rossinovich Tagliaf erriGioia Maulini Ruffini TaniGiolitti Mazzola Russo Carlo TantaloGiordano Mengozzi Russo Ferdinando TerranaGiovannini Menicacci Russo Vincenzo Terrarol iGirardin Merenda Sabadini ToccoGiraudi Merli Sacchi TorosGitti Meucci Salomone Tozzi CondiviGiudiceandrea Miceli Salvi TrainaGorreri Micheli Pietro Sandri TraversaGramegna Milani Sangalli TremelloniGranelli Miotti Carli Amalia Sanna Tripodi Antonin oGranzotto Miroglio Santagati Tripodi GirolamoGrimaldi

Monaco Santoni Trombador iGuarraMonasterio Savio Emanuela TuccariGuerrini RodolfoMonti Savoldi UrsoGuglielminoMorelli Scaglia Usvard iGunnellaMorvidi Scaini VaghiImperialeMussa Ivaldi Vercelli Schiavon Valorilotti LeonildeNahoum Scianatico Vecch ilozzelliNannini Scipioni VespignaniIsgrò

Jacazzi Napoli Scotti VetranoNapolitano Luigi Scutari Vicentin iLa Bella

Laf orgia Niccolai Cesarino Semeraro Volpe

Lajolo Nucci Senese Zaccagnin i

La Loggia Ognibene Sgarbi Bompani Zaffanella

Lamanna Olmini Luciana Zamberletti

Lattanzio Padula Sgarlata Zanti Tondi Carmen

Lavagnoli Pagliarani

Lenoci Pajetta Giuliano Sono in congedo (concesso nelle sedut eLenti Pandolfi precedenti) :Lepre Pascariello

Levi Arian Giorgina Patrini Arnaud Moro Aldo

Lezzi Pazzaglia Bemporad PicaLibertini Pellegrino Carra Quaranta

Lobianco Pellizzari Cattani Rosat i

Lodi Adriana Perdonà Cavallari Scarascia Mugnozza

Longoni Piccinelli Colombo Emilio Sedat i

Lospinoso Severini Piccoli Cottoni Spadola

Luberti Pigni Cristofori Spinell i

Lucchesi Pintus De Ponti Tavian i

Maggioni Piscitello Felici Terranova

Malagugini Pisicchio Grassi Bertazzi Valeggiani

Malfatti Francesco Pisoni Lombardi Riccardo Vecchiarell i

Mancini Antonio Pistillo Magliano Vedovato

Mancini Vincenzo Pitzalis Mazzarrino

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Atti Parlamentari

— 15084 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNA10,1970

Hanno preso parte alla votazione:

Abelli

Aless iAldrovandi

AlfanoAlessandrini

Alin i

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no -minale, indìco la votazione segreta sul sube-mendamento Pazzaglia 0 . 8 . 11 :

All 'emendamento 8 . I, sostituire le parole :a riferire alla Regione i provvedimenti, conle parole : a dare notizia alla Regione de iprovvedimenti .

0. 8 . 11 . Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli ,Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, insi-ste per il suo emendamento 0 . 8. 11 all 'emen-damento De Marzio 8 . 1, non accettato dall aCommissione né dal Governo ?

PRESIDENTE. Chiedo se quest'ultima ri-chiesta sia appoggiata .

(E appoggiata) .

Bucaloss iBucciarelli DucciCacciatoreCortes eFosch iFoschin i

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente e chie-do l'appello nominale .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 335Maggioranza . .

. . 168Voti favorevoli . . .

2 6Voti contrari . . . . 309

(La Camera respinge) .

GASTONE. Chiedo lo scrutinio segreto .

(concesso nella seduta odierna) :

Si riprende la discussione.

Votazione segreta .

Gall iMalfatti Franc oMontantiPolott iSant iScardavilla

Allegr iAlleraAlloccaAlpinoAmadei Leonett oAmadeoAmasioAmode iAmodioAndreon iAndreott iAnselmi Tin aArman iArzilliAssanteAzimont iAzzaroBadaloni MariaBalassoBaldani GuerraBald iBallardin iBallarinBarber iBardell iBardott iBaron iBartesagh iBartoleBastianell iBattistellaBeccariaBelc iBeragnol iBernard iBersaniBertèBiagg iBiagin iBiamonteBianchi Fortunat oBianchi Gerard oBiancoBiasin iBimaBiniBisagliaBoBodratoBoffardi Ine sBoldrinBoldrin iBolognaBorgh iBorraBorraccin oBortotBosco

BottaBottar iBovaBozz iBressan iBronzutoCaiat iCaldoroCalviCambaCanestrar iCantalupoCapon iCapraCarenin i

Carrara SutourCarus oCascioCassandroCastell iCastellucciCataldoCatellaCattane iCattaneo Petrin i

GianninaCecat iCerut iCervoneCesaron iChinell oCiaffiCiancaCiccardin iCiceroneCingariCirilloCocci aCocco MariaCollesell iConteCoràCorgh iCoronaCurt iDagninoD'Alessi o

Dall 'ArmellinaD'AngeloD'Antoniod'Aquin oD'Arezzode ' Cocc iDeganDe Laurentii sDel DucaDe Leonardis

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Atti Parlamentari

— 15085 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI -- SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Delfino Gunnella Mussa Ivaldi Vercelli Sanna

de Meo Helfer Nahoum Santon i

De Poli Ianniello Nannini Savoldi

de Stasio Imperiale Napoli Scaglia

Di Benedetto Iotti Leonilde Napolitano Luigi Scain i

Di Giannantonio Iozzelli Niccolai Cesarino Schiavon

Di Leo Isgrò Niccolai Giuseppe Scianatico

Di Lisa Jacazzi Nicosia Scipioni

di Marino La Bella Nucci Scutar i

Di Mauro Lajolo Ognibene Semeraro

Di Nardo Raffaele La Loggia Olmini Senese

Di Puccio Lamanna Origlia Sgarbi Bompan i

Di Vagno Lattanzio Pajetta Giuliano Luciana

Elkan Lavagnoli Pandolfi Sgarlata

Erminero Lenti Pascariello Silvestri

Esposto Lepre Patrini Simonacci

Evangelisti Levi Arian Giorgina Pazzaglia Sisto

Fabbri Lezzi Pedini Skerk

Ferioli Lizzero Pellegrino Sorgi

Ferrari Lobianco Pellizzari Speranza

Ferretti Lodi Adriana Perdonà Squicciarin i

Finelli Longoni Piccinelli Stella

Fiorot Lospinoso Severini Piccoli Storch i

Flamigni Luberti Pietrobono Sullo

Forlani Lucchesi Pigni Tantalo

Fornale Macchiavelli Pirastu Tempia Valenta

Fortuna Maggioni Piscitello Terrana

Foscarini Malagugini Pisicchio Terrarol i

Fracanzani Mancini Antonio Pisoni Tocc o

Fracassi Mancini Vincenzo Pistillo Tognon i

Fregonese Marchetti Pitzalis Toros

Fulci Marmugi Pochetti Tozzi Condiv i

Fusaro Marocco Prearo Traina

Galloni Marras Quilleri Traversa

Gaspari Martelli Raicich Tremellon i

Gerbino Martini Maria Eletta Raucci Tripodi Antonino

Gessi Nives Maschiella Reale Giuseppe Tripodi Girolamo

Giachini Mascolo Reale Oronzo Trombadori

Mattalia Reggiani TruzziGiannantoni

Mattarella Rognoni UrsoGiannini

Mattarelli Romanato Usvard iGioia Maulini Romualdi Vagh iGiordano Mazzola Ruffini Venturol iGiovannini Mengozzi Russo Carlo VetranoGirardin Menicacci Russo Ferdinando VetroneGiraudi Merenda Sabadini Vicentin iGitti Merli Sacchi Volpe

Giudiceandrea Meucci Salomone Zaccagnin i

Gorreri Miceli Salvi Zaffanell aGramegna Micheli Pietro Sandri Zamberlett i

Granata Milani Sangalli Zanti Tondi Carmen

Granelli Miotti Carli AmaliaGranzotto Miroglio Sono in congedo (concesso nelle sedut eGrimaldi Monaco precedenti) :Guarra MonasterioGuerrini Giorgio Monti Arnaud Cattan i

Guerrini Rodolfo Morelli Bemporad Cavallar i

Guglielmino Morvidi Carra Colombo Emilio

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Atti Parlamentari

— 15086 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Cotton iCristofor iDe Pont iFelic iGrassi Bertazz iLombardi RiccardoMaglianoMazzarrin oMoro AldoPicaQuaranta

Rosat iScarascia Mugnozz aSedat iSpadolaSpinell iTavian iTerranovaValeggianiVecchiarell iVedovat o

(concesso nella seduta odierna) :

Bucaloss iBucciarelli DucciCacciatoreCorteseFoschiFoschini

Gall iMalfatti Franc oMontantiPolott iSant iScardavilla

Deferimenti a Commissioni.

PRESIDENTE. La XII Commissione per-manente (Industria), ha deliberato di chie-dere che la seguente proposta di legge :

MICHELI PIETRO ed altri : « Norme relativealla tutela della denominazione di origine delprosciutto di Parma, alla delimitazione de lterritorio di produzione ed alle caratteristich edel prodotto » (1678) ,

ad essa assegnata in sede referente, le si adeferita in sede legislativa .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

La XIII Commissione permanente (Lavo-ro), ha deliberato di chiedere che i seguent iprovvedimenti :

SCALIA VITO : « Modificazione della legge4 febbraio 1958, n . 23, che prevede norm eper il conglobamento e le perequazioni sala-riali in favore dei portieri ed altri lavorator iaddetti alla pulizia e custodia di stabili ur-bani » (821) ;

IANNIELLO : « Disposizioni in favore deiportieri ed altri lavoratori addetti alla puliziae custodia di immobili urbani » (1289) ;

IANNIELLO : « Estensione alla categoria de iportieri e custodi ed altri lavoratori addett ialla pulizia e custodia di stabili urbani dell enorme sulla disciplina del collocamento, sulla

assicurazione contro la disoccupazione invo-lontaria e sull'assicurazione obbligatoria con-tro gli infortuni del lavoro » (1290) ;

IANNIELLO : « Modificazione della legge 4febbraio 1958, n . 23, che prevede norme pe ril conglobamento e le perequazioni salarial iin favore dei portieri ed altri lavoratori ad-detti alla pulizia e custodia di stabili ur-bani » (1291) ;

SCALZA VITO : « Estensione alla categori adei portieri ed altri lavoratori addetti allapulizia e custodia di stabili urbani delle nor-me sulla disciplina del collocamento, sullaassicurazione contro la disoccupazione invo-lontaria e sulla assicurazione obbligatori acontro gli infortuni del lavoro » (1357) ,

ad essa assegnati in sede referente, le sian odeferiti in sede legislativa .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Richiesta di deferimento in sede legislativ ae rimessione all'Assemblea .

La II Commissione permanente (Interni) ,ha deliberato di chiedere che la seguente pro -posta di legge :

GUERRINI GIORGIO : « Modifica dell'arti-colo 1 del testo unico della legge sull ' assun-zione diretta dei pubblici servizi da parte de icomuni e delle province, approvato con regi odecreto 15 ottobre 1925, n . 2578 » (1060) ,

ad essa assegnata in sede referente, le si adeferita in sede legislativa .

Successivamente il Governo ha chiesto - anorma del penultimo comma dell 'articolo 40del regolamento - che il provvedimento si arimesso all'Assemblea .

Il provvedimento resta, pertanto, all'esa-me della Commissione stessa in sede refe-rente .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE . Onorevole Pazzaglia, man -tiene il suo emendamento 0 . 8. 12 all'emen-damento De Marzio 8 . 1, non accettato dallaCommissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente, echiedo l'appello nominale .

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Atti Parlamentari

— 15087 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indico la votazione segreta sul sub-emendamento Pazzaglia 0. 8. 12, che è del se-guente tenore :

All'emendamento 8. 1, al secondo comma ,in fine, sostituire la parola : fornite, con laparola : ricevute .

0 . 8. 12 . Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli ,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Re-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Alboni

AzzaroAldrovandi

Badaloni MariaAlini

BalassoAllegri

Baldani GuerraAllocca

BaldiAlpino

BallarinAmadei Leonetto

BarberiAmadeo

Barb iAmasio

Bardell iAmodio

Bardott iAndreoni

Baron iAndreotti

Bartesagh iAnselmi Tina

BartoleAntoniozzi

Bastianell iAriosto

BattistellaArmani

Beccari aArzilli

Belc iAssante

Benedett iAverardi

Beragnol iAvolio

Bernard iAzimonti

Bersani

GASTONE. Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Domando se quest'ultimarichiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti . .

. 362Maggioranza . .

. 182

Voti favorevoli .

20Voti contrari . .

34 2

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione :

BertèBiaggiBiagin iBiamonteBianchi FortunatoBianchi GerardoBiancoBiasin iBimaBiniBisagliaBodratoBoffardi InesBoldrinBoldrin iBologn aBorraBorraccinoBortotBoscoBottaBottar iBovaBressan iBronzutoCaiat iCalvett iCalviCambaC anestrar iCantalupoCapraCarenin iCarrara SutourCarusoCassandroCastellucc iCataldoCatellaCattaneo Petrin i

GianninaCebrell iCecat i

Ceccherin iCeravolo Sergi oCerutiCervoneCesaroniChinelloCial iCiancaCiccardiniCiceroneCingar iCirilloCocci aCocco Maria

Colleselli

ConteCoràCorghiCortiD 'AlessioDall'ArmellinaDamicoD'AngeloD'AntonioD'Arezzode' Cocc iDeganDe Leonardi sDelfin ode MeoDe Pol ide StasioDi Benedett oDi GiannantonioDi Le oDi Lisadi MarinoDi Maur odi Nardo Ferdinando

Di Nardo Raffael eDi PuccioElkanErmineroEspostoEvangelist iFabbr iFasol iFeriol iFerrar iFerrari Aggrad iFerrett iFibbi GiuliettaFinell iFioro tFiumanòFlamigniForlan iFornal eFoscariniFosch iFracanzaniFracass iFranchiPulciFusaroGalloniGaspar iGastoneGattoGerbinoGessi NivesGiannanton iGiannini

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Atti Parlamentari

— 15088 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Gioia Maschiella Reale Giuseppe Stell aGiordano Masciadri Reale Oronzo Storch i

Giovannini Mascolo Reggiani SulloGirardin Mattalia Reichlin Tagliaf err i

Giraudi Mattarella Riccio Tanassi

Gitti Mattarelli Rognoni TaniGiudiceandrea Maulini Romanato TantaloGorreri Mazzola Romualdi Tarabin iGramegna Mengozzi Rossinovich Tedesch iGranata Menicacci Ruffini Tempia ValentaGranelli Merenda Russo Carlo TerranaGuarra Merli Russo Ferdinando Terrarol i

Guerrini Rodolfo Meucci Sabadini Tocc oGuglielmino Micheli Pietro Sacchi TodrosGullo Milani Salomone Tognon iGunnella Miotti Carli Amalia Salvi Toro sHelfer M irogl io Sandri Tozzi CondiviImperiale Monaco Sangalli TrainaIozzelli Monasterio Sanna TraversaIsgrò Monti Santoni Tremellon iJacazzi Morelli Savoldi Tripodi GirolamoLa Bella Morvidi Scaglia Trombador iLaforgia Mussa Ivaldi Vercelli Scaini TruzziLa Loggia Nahoum Scarlato TuccariLamanna Nannini Schiavon UrsoLattanzio Napoli Scianatico Usvard iLavagnoli Napolitano Luigi Scipioni VaghiLenoci Nenni Scotti ValianteLenti Ognibene Scutari Vassall iLepre Olmini Semeraro Vecch iLevi Arian Giorgina Origlia Senese Venturin iLezzi Orilia Sgarbi Bompani Venturol iLibertini Padula Luciana Vespignan iLizzero Pandolfi Sgarlata VetranoLobianco

Pascariello Silvestri VetroneLodi Adriana

Patrini Simonacci VicentiniLongoni

Pellegrino Sisto Vincell iLospinoso Severini

Pellizzari Skerk Volp eLuberti

Perdonà Sorgi Zamberlett iLuzzattoMacchiavelli Piccinelli Specchio Zanibell i

Macciocchi Maria Piccoli Speciale Zanti Tondi Carmen

Antonietta Pietrobono Speranza Zucchin i

Maggioni Pigni Squicciarin i

Malagugini Pintus

Malfatti Francesco Pirastu Sono in congedo (concesso nelle sedut e

Mammì Pisicchio precedenti) :Mancini Antonio Pison i

Mancini Vincenzo Pistillo Arnaud Grassi Bertazzi

Manco Pitzalis Bemporad Lombardi Riccardo

Marchetti Pochetti Carra Magliano

Marino Principe C attan i Mazzarrin o

Marmugi Racchetti Cavallari Moro Aldo

Marocco Raffaelli Colombo Emilio Pica

Marraccini Raicich Cottoni Quaranta

Marras Raucci Cristofori Rosat i

Martelli Rausa De Ponti Scarascia Mugnozz a

Martini Maria Eletta Re Giuseppina Felici Sedati

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Atti Parlamentari

— 15089 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale , su quella di appello no -minale, indico la votazione segreta sul sub-emendamento Pazzaglia 0 . 8. 13, che è de lseguente tenore :

All' emendamento 8. 1, al terzo comma, so-stituire al n. 1) le parole : cinque decimi ,con le parole : tre decimi .

0 . 8 . 13 . Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli,Romeo, Nicosia, Marino, Servano, Ro-

berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino.

(Segue la votazione) .

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, man-tiene il suo emendamento 0 . 8. 13 all ' emen-damento De Marzio 0. 8. 1, non accettato dal -la Commissione né dal Governo ?

Spadola

ValeggianiSpinelli

Vecchiarell iTaviani

Vedovat oTerranova

(concesso nella

Bucaloss iBucciarelli DucciCacciatoreCorteseFoschin iFoschi

seduta odierna) :

Gall iMalfatti Franc oMontant iPolott iSant iScardavill a

PAllAGLIA. Sì, signor Presidente, echiedo l'appello nominale .

PRESIDENTE. Domando se quest'ultimarichiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 347

Maggioranza . .

. 174

Voti favorevoli

21

Voti contrari .

326

GASTONE. Chiedo lo scrutinio segreto .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione.

Votazione segreta.

Hanno preso

Abell iAlboniAldrovand iAlin iAllegr iAlleraAlloccaAlpinoAmadei Leonett oAmasioAmode iAmodioAndreon iAndreott iAnselmi TinaAriostoArman iArzill iAssant eAverard iAvolioAzzar oBadaloni MariaBalassoBaldani GuerraBaldiBallarinBarberiBardell iBaron iBastianell iBattistellaBeccariaBenedett iBeragnol iBernardiBertèBiagin iBiamonteBianchi GerardoBiancoBiasiniBignard iBimaBin iBodratoBoffardi Ine sBoiard iBoldrinBoldrin iBolognaBorgh iBorraBorraccin oBortotBosco

parte alla votazione:

BottaBottar iBovaBressan iBrun iBuffoneCaiatiCalvett iCalviCambaCanestrar iCanestriCapon iCapraCarrara SutourCarusoCassandroCastell iCastellucc iCataldoCebrell iCecatiC eccherin iCeravolo SergioCerut iCervoneCiaf .CiccardiniCiceroneC ingar iCirilloCocciaCocco MariaCollesell iCompagnaConteCoràCorghiCurt iDagninoDall 'ArmellinaDamicod'Aquin oD'Arezzode' Cocc iDeganDe Laurentii sDe Leonardi sDe Mariade MeoDe Pol ide StasioDi GiannantonioDi LeoDi Lisadi Nardo Ferdinando

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Atti Parlamentari

— 15090 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

Di Nardo Raffaele Lobianco

Origlia Sciont iDi Primio Lodi Adriana Orilia Scipion iDrago Lombardi Mauro Orlandi Scoton iElkan Silvano Padula Scott iErminero Longoni Pajetta Giuliano ScutariEvangelisti Lospinoso Severini Pandolfi Semerar oFabbri Luberti Pascariello SeneseFerioli Lucchesi Passoni Sgarbi Bompan iFerrari Aggradi Luzzatto Patrini LucianaFerretti Macchiavelli Pellegrino SgarlataFinelli Macciocchi Maria Pellizzari Simonacc iFiorot Antonietta Perdona SistoFiumanò Maggioni Piccinelli SkerkFlamigni Malagugini Piccoli SorgiFornale Malfatti Francesco Pietrobono Spagnol iFortuna Mammì Pigni Specchi oFoscarini Mancini Antonio Pintus Speciale

Fracanzani Mancini Vincenzo Pirastu SperanzaFracassi Marchetti Piscitello Squicciarin i

Fregonese Marino Pisicchio Stell a

Fulci Marmugi Pisoni Storchi

Fusaro Marocco Pistillo SulloGastone Marraccini Pitzalis Tagliaferr i

Gerbino Marras Pochetti Tanass iGessi Nives Martelli Pucci Ernesto TaniGiachini Martini Maria Eletta Raffaelli TantaloGiannini Maschiella Raicich TedeschiGioia Masciadri Raucci Tempia ValentaGiordano Mascolo Rausa Terrarol iGiovannini Mattalia Re Giuseppina ToccoGirardin Mattarella Reale Giuseppe TodrosGitti Mattarelli Reale Oronzo Tognon iGorreri Maulini Reggiani Toro sGramegna Mazza Reichlin Tozzi Condiv iGranata Mazzola Rognoni TrainaGranelli Mengozzi Romanato TraversaGranzotto Merenda Romeo Tripodi GirolamoGrimaldi Merli Romualdi Trombador iGuarra Micheli Pietro Rossinovich TruzziGuerrini Rodolfo Milani Ruffini TuccariGuidi Miotti Carli Amalia Russo Carlo UrsoHelfer Miroglio Russo Ferdinando VaghiIanniello Monasterio Sabadini ValianteImperiale Monti Sacchi Vassall iIozzelli Morelli Salomone Vecch iIsgrò Morvidi Salvatore Venturin iJacazzi Musotto Salvi Venturol iLamanna Mussa Ivaldi Vercelli Sandri VespignaniLattanzio Nahoum Sangalli VetranoLavagnoli Nannini Sanna VetroneLenoci Napoli Santagati VicentiniLeonardi Napolitano Luigi Santoni Vincell iLepre Nenni Savoldi VolpeLevi Arian Giorgina Niccolai Cesarino Scaglia Zaffanell aLezzi Nicosia Scaini ZamberlettiLibertini Nucci Scarlato Zanibell iLima Ognibene Schiavon Zanti Tondi Carme nLizzero Olmini Scianatico Zucchini

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Atti Parlàmentart

— 15091 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Sono in congedoprecedenti) :

ArnaudBemporadCarraCattaniCavallariColombo Emili oCottoniCristoforiDe Pont iFeliciGrassi BertazziLombardi RiccardoMaglianoMazzarrino

(concesso nelle sedute

Moro AldoPicaQuarantaRosat iScarascia MugnozzaSedat iSpadolaSpinell iTavian iTerranovaValeggianiVecchiarell iVedovato

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTINI

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la vota-zione e invito gli onorevoli segretari a nume-rare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti . . . . 352Maggioranza . .

. . 177

Voti favorevoli .

19Voti contrari . . . . 333

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione:

(concesso nella seduta odierna) :

Bucaloss iBucciarelli Ducc iCacciatoreCorteseFoschin iFoschi

Gall iMalfatti FrancoMontant iPolott iSant iScardavill a

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, man-tiene il suo subemendamento 0 . 8 . 14, al -l'emendamento De Marzio 8. 1., non accettat odalla Commissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

ALFANO. Chiedo l'appello nominale .

CANESTRARI . Chiedo lo scrutinio se-greto .

PRESIDENTE. Domando se quest'ultimarichiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Poiché la 'richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indico la votazione segreta sul sub=emendamento Pazzaglia 0 . 8. 14, che è delseguente tenore :

All'emendamento 8 . 1, al terzo comma, so-stituire al n . 1) le parole : cinque decimi ,con le parole : quattro decimi .0. 8 . 14. Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino.

(Segue la votazione) .

Abell iAlboniAldrovand iAlf an oAlitliAllegriAlloccaAlpinoAmadei GiuseppeAmadei Leonett oAmasioAmodioAndreon iAndreottiAnselmi TinaAriostoArmaniArzill iAssant eAverard iAvolioAzimontiAzzar oBadaloni MariaBalassoBaldani Guerra'BaldiBallarinBarberiBardell iBardott iBaroniBartoleBattistellaBeccariaBenedett iBeragnol iBernardiBersaniBertèBiagg iBiagini

Bianchi FortunatoBiasin iBimaBin iBoBodratoBoffardi InesBoiard iBoldrinBoldrin iBolognaBorgh iBorraBorraccin oBorto tBoscoBottaBottar iBovaBriziol iBronzutoBruniBuffoneCaiat iCalvett iCalviGambaC anestrar iCanestriCapon iCapraCapraraCarenin iCarrara SutourCarusoCascioCastell iCastellucciCataldoCatellaCebrell iCeccherini

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Atti Parlamentari

— 15092 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Ceravolo Sergio Gaspari Mancini Antonio PiscitelloCeruti Gastone Mancini Vincenzo PisicchioCesaroni Gerbino Marchetti Pison iChinello Gessi Nives Marino Pitzali sCiaffi Giannantoni Marmugi Pochett iCianca Giannini Marocco RaicichCiccardini Gioia Marraccini Raucc iCicerone Giordano Marras Re Giuseppin aCingari Giovannini Martelli Reale OronzoCirillo Girardin Martini Maria Eletta Reggian iCoccia Giraudi Maschiella ReichlinCocco Maria Giudiceandrea Mascolo Rognon iColleselli Gorreri Mattalia Romanat oCompagna Gramegna Mattarella RomeoConte Granata Mattarelli RomualdiCorà Granelli Maulini RossinovichCorghi Graziosi Mazza RuffiniCorona Grimaldi Mazzola Russo Carl oCorti Guglielmino Mengozzi Russo FerdinandoCurti Guidi Merenda Sabadin iDamico Gullo Merl iD'Angelo Gunnella Micheli Pietro

Sacchi

D 'Arezzo Helfer MilaniSalomon e

de' Cocci Ianniello Miotti Carli AmaliaSalvatoreSalv i

Degan Imperiale MonasterioSandri

De Laurentiis Iozzelli MontiSangall i

De Leonardis Isgrò Morell i

Della Briotta Jacazzi MorvidiSantagati

De Maria La Bella Musotto Santoni

De Marzio Laforgia Mussa Ivaldi Vercelli Savoldi

De Poli Lajolo Nahoum Scaglia

de Stasio La Loggia Nannini Scain i

Di Giannantonio Lamanna Napoli Scarlato

Di Leo Lattanzio Napolitano Francesco Schiavon

Di Lisa Lavagnoli Napolitano Luigi Scianatico

di Marino Lenti Nenni Sciont i

Di Maura Leonardi Niccolai Cesarino Scipion i

di Nardo Ferdinando Lepre Ognibene Scoton i

Di Nardo Raffaele Levi Arian Giorgina Olmini Scott i

Di Puccio Lezzi Origlia Scutar i

Elkan Libertini Orilia Semeraro

Erminero Lima Orlandi Senese

Evangelisti Lizzero Padula Sgarbi Bompani

Fabbri Lodi Adriana Pajetta Giuliano Luciana

Fasoli Lombardi Mauro Pandolfi Sgarlata

Ferioli Silvano Papa Silvestr i

Finelli Longoni Pascariello Simonacci

Fiorot Loperfido Passoni Sisto

Fiumana Lospinoso Severini Patrini Skerk

Flamigni Luberti Pazzaglia Sorgi

Fornale Lucchesi Pellegrino Spagnol i

Foscarini Macchiavelli Pellizzari Specchio

Fracanzani Macciocchi Maria Perdonà Speciale

Fracassi Antonietta Piccoli Speranza

Fregonese Maggioni Pietrobono Spitella

Fusaro Malagugini Pigni Squicciarin iGalloni Malfatti Francesco Pintus Storch iGalluzzi Mammì Pirastu Sullo

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Atti Parlamentari

— 15093 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Sono in congedo (concesso nelle sedut eprecedenti) :

ArnaudBemporadCarraCattaniCavallar iColombo Emili oCottoniCristofor iDe Pont iFelic iGrassi BertazziLombardi Riccard oMaglianoMazzarrino

(concesso nella seduta odierna) :

Bucalossi

Gall iBucciarelli Ducci

Malfatti Franc oCacciatore

Montant iCortese

Polott iFoschini

Sant iFoschi

Scardavill a

Deferimenti a Commissioni.

PRESIDENTE . Sciogliendo la riserva, ri-tengo che i seguenti provvedimenti possan oessere deferiti alle sottoindicate Commissionipermanenti in sede legislativa :

alla IX Commissione (Lavori pubblici) :

« Norme per la revisione dei prezzi degl iappalti di opere pubbliche » (Approvato dallaVII Commissione del Senato) (2242) (con pa-rere della V Commissione) ;

alla XIII Commissione (Lavoro) :

GRAMEGNA : « Norme sul trattamento eco-nomico dei sostituti portieri » (2141) (con pa-rere della IV Commissione) ;

GRAMEGNA ed altri : « Modifica della legg e4 febbraio 1958, n . 23, relativa al congloba-mento e alle perequazioni salariali per i por-tieri e gli addetti alla pulizia ed alla custodiadi stabili » (2142) (con parere della IV Com-missione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Onorevole Pazzaglia, man-tiene il suo emendamento O. 8 . 15 all 'emen-damento De Marzio 8 . 1, non accettato dall aCommissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente, e chie-do l'appello nominale .

CANESTRARI. Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Chiedo se quest'ultima ri-chiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indìco la votazione segreta sul sube-mendamento Pazzaglia O . 8. 15 che è del se-guente tenore :

All 'emendamento 8 . 1, al terzo comma, so-stituire al n. 2) le parole : cinque decimi ,con le parole : tre decimi .

0. 8 . 15. Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 340Maggioranza

. .

. 171

Voti favorevoli 18Voti contrari

.

.

. 322

(La Camera respinge) .

Tagliaferr iTanass iTaniTantaloTedesch iTempia ValentaTerranaTerrarol iTocc oTodrosTognoniTorosTozzi CondiviTrainaTraversaTremellon iTripodi Antonin oTripodi GirolamoTrombador iTruzziTuccari

UrsoUsvard iVaghiValianteValor iVassall iVecchiVenturin iVenturol iVespignaniVetranoVetroneVicentin iVillaVincelliZaccagnin iZaffanell aZamberlett iZanibell iZanti Tondi Carmen

Moro AldoPicaQuarantaRosatiScarascia Mugnozz aSedatiSpadolaSpinell iTavianiTerranovaValeggian iVecchiarell iVedovato

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Atti Parlamentari

— 15094 - -

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Hanno preso parte alla votazione: Degan Guglielmino

De Laurentiis GulloAchilli Borra De Leonardis GunnellaAldrovandi Borraccino Delfino HelferAlini Bortot Dell'Andro IannielloAllegri Bosco De Maria ImperialeAllera Botta De Marzio Iozzell iAllocca Bottari de Meo IsgròAlpino Bova De Poli JacazziAmadei Giuseppe Bressani de Stasio Laf orgiaAmadei Leonetto Bruni Di Giannantonio LajoloAmodio Bucciarelli Ducci Di Leo La LoggiaAndreoni Buffone Di Lisa Lamann aAndreotti C aiati di Marino LattanzioAnselmi Tina Calvetti Di Mauro LavagnoliAntoniozzi Calvi D'Ippolito Lent iArmani Canestrari Di Puccio LepreArzilli Caponi Elkan Lettier iAssante Capra Erminero Levi Arian GiorginaAverardi Carenini Evangelisti LobiancoAzimonti Càroli Fabbri Lodi AdrianaBadaloni Maria Carrara Sutour Ferioli Longon iBalasso C aruso Ferrari LuzzattoBaldani Guerra Cascio Ferrari Aggradi MalaguginiBaldi Castelli Fibbi Giulietta Malfatti FrancescoBallardini Castellucci Finelli MammìBallarin Cataldo Fiorot Mancini VincenzoBarberi C atella Fiumanò Marchett iBarbi Cattaneo Petrini Flamigni Marmug iBardelli Giannina Forlani Marocco

Baroni CebrelIi Fornale Marraccin i

Bartole Cecati Foscarini Marras

Bastianelli Ceccherini Fracanzani Martelli

Battistella Ceruti Fracassi Martini Maria Eletta

Beccaria Cervone Franchi MaschiellaBelci Cesaroni Fregonese Mascol o

Benedetti Chinello Fulci Mattalia

Beragnoli Cianca Fusaro Mattarell i

Bernardi Ciccardini Gaspari Maulin i

Bersani Cicerone Gastone Mengozz i

Bertè Cingari Gerbino Menicacc iBiaggi Cirillo Gessi Nives Merenda

Biagini Coccia Giachini Micheli Pietr o

Biagioni Cocco Maria Giannantoni Milani

Biamonte Colleselli Giannini Miotti Carli Amalia

Bianchi Fortunato Conte Gioia Miroglio

Bianchi Gerardo Corà Giordano Mont i

Bianco Corghi Giovannini Moro Dino

Biasini Corona Girardin Nannini

Bima Craxi Gitti Napoli

Bini Curti Giudiceandrea Napolitano Luig i

Bisaglia Dagnino Gorreri Nenn i

Bodrato D'Alessio Gramegna Niccolai CesarinoBoffardi Ines Dall'Armellina Granelli Nucc iBoldrin Damico Granzotto Ognibene

Boldrini D'Angelo Graziosi OlminiBologna D'Arezzo Greggi OrigliaBorghi de' Cocci Guerrini Rodolfo Orilia

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Atti Parlamentari

— 15095 - -

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Orland iPadulaPagliaran iPandolfiPapaPascariell oPatriniPazzagli aPedin iPellicaniPellizzar iPerdonàPiccol iPietrobonoPigniPiscitelloPisicchioPisoniPitzali sPucciRaffaelliRaicichRaucc iRausaRe Giuseppin aReale OronzoRognoniRomanatoRossinovichRuffin iRusso CarloRusso FerdinandoSabadin iSacchiSalizzon iSalomon eSalvatoreSalv iSandr iSangalliSannaSantagat iSanton iSargentiniSavio EmanuelaSavold iScagli aScainiScarlatoSchiavonScianatico

Sono ìn congedoprecedenti) :

ArnaudBemporadCarra

ScipioniScott iScutar iSemeraroSeneseSgarbi Bompan i

LucianaSgarlataSilvestr iSistoSkerkSorgiSpecchioSpecialeSpitellaSquicciarin iStellaStorch iSulloTanassiTantaloTedesch iTempia ValentaTerranaTerrarol iTocc oTodrosTognon iToro sTraversaTremellon iTripodi AntoninoTripodi GirolamoTrombador iTruzziVaghiVecchiVenturin iVenturol iVespignan iVetranoVetroneVicentin iVillaVincell iZaccagnin iZaffanell aZamberlett iZanibell iZanti Tóndi CarmenZucchin i

(concesso nelle sedut e

CattaniCavallariColombo Emilio

CottoniCristoforiDe Pont iFelic iGrassi Bertazz iLombardi Riccard oMaglianoMazzarrin oMoro Ald oPicaQuaranta

Bucaloss iBucciarelli DucciCacciatoreCorteseFosch iFoschin i

(concesso nella

Rosat iScarascia MugnozzaSedat iSpadolaSpinell iTavian iTerranovaValeggian iVecchiarell iVedovato

seduta odierna) :

Gall iMalfatti Franc oMontantiPolott iSant iScardavilla

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Onorevole Pazzaglia, man-tiene il suo subemendamento O . 8. 16 all'emen-

damento De Marzio 8 . 1, non accettato dall aCommissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente, echiedo l'appello nominale .

GASTONE. Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Chiedo se quest'ultima ri-chiesta sia appoggiata.

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appell onominale, indìco la votazione segreta sul-

l'emendamento Pazzaglia 0. 8. 16, che è delseguente tenore :

All 'emendamento 8. 1, al terzo comma, so-stituire al n. 2) le parole : cinque decimi ,con le parole: quattro decimi .

0. 8 . 16. Pazzaglia, De Marcio, d'Aquino, *belli,Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(1 deputati segretari numerano i voti) .

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Alti Parlamentari

— 15096 - -

Camera dei Deputata

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Comunico il risultato della votazione : CiancaCicerone

Gessi NivesGiannin i

Presenti e votanti .

.

354 C ingari GioiaMaggioranza

. .

.

.

178 Cocco Maria Giordan oVoti favorevoli

.

20 Colleselli Giovannin iVoti contrari

.

.

.

334 Conte Girardin

(La Camera respinge) . CoràCorghiCorona

GittiGorreriGramegna

Hanno preso parte alla votazione: Craxi Granelli

Curt iDagnino

Granzott oGrazios iAchill i

Alboni

Bianchi Fortunat oBianchi Gerard o

Aldrovandi Bianco Dall'Armellina Greggi

Alesi Biasini Damico Guglielmino

Alf ano Bima D'Angelo Gullo

Alini Bini d'Aquino Helfer

Allegri Bisaglia D ' Arezzo Imperiale

Allera Bodrato de' Cocci Ingrao

Allocca Boffardi Ines Degan Iotti Leonilde

Amadei Giuseppe Boldrin De Laurentiis Iozzell i

Amadei Leonetto Bologna Del Duca Isgrò

Amadeo Borghi De Leonardis Jacazz i

Amasio Borra Delfino Laforgia

Amodio Borraccino Della Briotta La Loggi a

Andreoni Bortot De Marzio Lamanna

Andreotti Bosco de Meo Lattanzio

Anselmi Tina Botta De Poli Lavagnoli

Antoniozzi Bottari de Stasio Lent i

Armani Bova Di Leo Leonard i

Arzilli Bressani Di Lisa Letti er i

Assante Calvetti di Marino Levi Arian Giorgin a

Averardi Calvi Di Mauro Lezz i

Azimonti Canestrari di Nardo Ferdinando Libertin i

Azzaro Canestri Di Nardo Raffaele Lima

Badaloni Maria Caponi D'Ippolito Lizzero

Balasso Capra Di Puccio Lodi Adriana

Baldani Guerra Caprara Di Vagno Lombardi Mauro

Baldi Cardia Drago Silvan o

Ballardini Carenini Erminero Longon i

Ballarin Carrara Sutour Evangelisti Lospinoso Severini

Barberi Caruso Fabbri Lucchesi

Barbi Cascio Ferioli Luzzatt o

Bardelli Castelli Ferrari Macchiavelli

Bardotti Castellucci Ferrari Aggradi Maggion i

Baroni Cataldo Finelli Malagugin i

Bartole Catella Fiorot Mancini Antonio

Battistella Cattaneo Petrini Flamigni Mancini Vincenzo

Beccaria Giannina Forlani Marchett i

Belci Cattani Fornale Marmug i

Benedetti Cebrelli Fracanzani Marocc o

Beragnoli Cecati Fracassi Marraccin i

Bernardi Ceccherini Franchi Martell i

Bersani Ceravolo Sergio Fregonese Martini Maria Elett a

Bertè Ceruti Fusaro Masciadri

Biaggi Cervone Gaspari Mascol o

Biagini Cesaroni Gastone Mattalia

Biagioni Chinello Gatto Mattarella

Biamonte Ciaffi Gerbino Mattarelli

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Atti Parlamentari

— 15097 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

Maulin iMazzolaMengozz iMenicacciMerendaMezza Maria Vittori aMicel iMicheli Pietr oMilan iMiotti Carli AmaliaMiroglioMonasteri oMontiMorell iMoro DinoMorvidi

Mussa Ivaldi Vercell iNannin iNapol iNapolitano Francesc oNapolitano LuigiNonniNiccolai CesarinoNicosiaNucc iOgnibeneOlmin iOrigliaOriliaOrland iPadulaPandolfiPascariell oPasson iPatriniPazzagli aPellegrin oPellican iPellizzar iPerdonàPiccol iPigniPintusPirastuPiscitell oPisicchioPison iPitzalisPochett iPucciQuiller iRacchett iRad iRaicichRaucciRausaRe Giuseppin aReale Oronzo

Reggian iRobert iRognon iRossinovichRuffin iRusso CarloSabadin iSacchiSalomon eSalvatoreSalv iSangalliSantagat iSanton iSargentin iSavoldiScagliaScain iScarlat oSchiavonScianaticoScipioniScott iSemeraroSeneseSgarbi Bompan i

LucianaSgarlataSilvestriSkerkSpagnol iSpecchioSpecialeSpitellaSponziell oSquicciarin iStellaStorchiSulloTagliaf err iTambroni Armarol i

Tanass iTantaloTarabin i

Tedesch iTerranaTerrarol iTocc oTodrosTognoni

TorosTraversa

TremelloniTripodi AntoninoTripodi Girolamo

Trombador iTuccari

Turnatur iUrsoUsvard iVaghiValoriVecchiVenturin iVenturol iVergaVespignani

Sono inprecedenti) :

ArnaudBemporadCarraCattaniCavallar iColombo Emili oCotton iCristofor iDe Pont iFelic iGrassi Bertazz iLombardi RiccardoMaglianoMazzarrino

(concesso nell a

Bucaloss iBucciarelli Ducc iCacciatoreCorteseFosch iFoschini

VetranoVetroneVicentiniVincelliZaccagnin iZaffanell aZamberlettiZanibell iZappaZucchin i

(concesso nelle sedut e

Moro AldoPicaQuarantaRosat iScarascia MugnozzaSedatiSpadolaSpinelliTavian iTerranovaVeleggian iVecchiarell iVedovato

seduta odierna) :

Gall iMalfatti FrancoMontant iPolott iSant iScardavill a

conged o

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE . Onorevole Pazzaglia, man-

tiene il suo subemendamento 0 . 8. 17 al l 'emen-

damento De Marzio 8 . 1, non accettato dall a

Commissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente, e

chiedo l'appello nominale .

GASTONE . Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Chiedo se quest'ultima ri-chiesta sia appoggiata .

(I' appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE . Poiché la richiesta d iscrutinio segreto prevale su quella di appell onominale, indìco la votazione segreta sul sub-

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Atti Parlamentari

— 15098 --

Camera dei Deputat a

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

emendamento Pazzaglia O . 8. 17,

che è del Buffone Di Leo

BuzziCaiat iCaiazza

Di LisaDi Maurodi Nardo Ferdinand o

seguente tenore :

All'emendamento 8 . 1, al terzo comma, so -stituire al n .

3)

le parole : cinque decimi, Caldoro Di Nardo Raffael econ le parole : tre decimi . Calvetti D' Ippolit o0. 8 . 17.

Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino,

Abelli, Calvi Di Puccio

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro- Gamba Di Vagn o

berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino . Canestrar iCapon iCapraCapraraCarenini

DragoElkanErminer oEvangelist iFabbri

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione ed invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti . Carrara Sutour Fasol i

(I deputati segretari numerano i voti) . CarusoCascio

Feriol iFerrar i

Comunico il risultato della votazione : Castell iCastellucc iCataldoCattanei

Ferrari Aggrad iFinelliFiorotFlamign i

Presenti e votanti

.

390Maggioranza 181

Voti favorevoli

19 Cattaneo Petrini ForlaniVoti contrari

.

.

.

371 Giannina Fornale(La Camera respinge) . Cebrell i

Ceccherin iCeravolo Sergio

Foscarin iFoschiFracanzan i

Hanno preso parte alla votazione :

Abelli

BattistellaAchilli

Beccaria

Cerut iCervoneCesaroni

FracassiFranchiFregones e

Aldrovandi

Belc iAlini

Beragnol iAllegri

BernardiAllera

BersaniAllocca

BertèAmadei Giuseppe

Biaggi

ChinelloCiaffiCiancaCiccardin iCiceroneCingari

FusaroGallon iGalluzz iGaspariGatt oGerbin o

Amadei Leonetto

Biagini Cirillo Giachini

Amadeo

Biagioni Coccia Giannanton i

Amodio

Biamonte Cocco Maria Giannini

Andreoni

Bianchi Fortunato Colleselli Giglia

Andreotti

Bianchi Gerardo Conte Gioia

Anselmi Tina

Bianco Corà Giolitti

Antoniozzi

Biasini Corghi Giordano

Ariosto

Bima Corona Giovannini

Armani

Bini Curti GirardinArzilli

Bisaglia Dagnino Gitt iAssante

Bodrato Dall 'Armellina GiudiceandreaAzimonti

Boffardi Ines D'Angelo Gramegna

Azzaro

Boldrin D'Arezzo Granzott o

Badaloni Maria

Boldrini de' Cocci Grazios i

Balasso

Bologna Degan Greggi

Baldani Guerra

Borghi De Laurentiis Guerrini Giorgi o

Baldi

Borra Del Duca Gullo

Ballarin

Borraccino De Leonardis Helfer

Barberi

Bosco Della Briotta Imperiale

Barbi

Botta De Maria Iozzell i

Bardelli

Bottari de Meo Isgrò

Bardotti

Bova De Poli Jacazz iBaroni

Bressani de Stasio Laforgia

Bartole

Bronzuto Di Giannantonio Laiolo

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Atti Parlamentari

— 15099 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

La Loggia

Moro Dino Salomone TaniLamanna

Morvidi Salvi TantaloLattanzio

Musotto Sandri Tarabin iLavagnoli

Mussa Ivaldi Vercelli Sangalli TedeschiLenti

Nahoum Santagati Tempia ValentaLeonardi

Nannini Santoni TerranaLepre

Napoli Sargentini Terrarol iLettieri

Napolitano Luigi Savoldi Tocc oLevi Arian Giorgina

Niccolai Cesarino Scaglia TodrosLezzi

Nucci Scaini Tognon iLibertini

Ognibene Scarlato Toro sLima

Olmini Schiavon Tozzi CondiviLizzero

Origlia Scianatico TrainaLobianco

Orilia Scionti TraversaLodi Adriana

Padula Scipioni Tripodi GirolamoLombardi Mauro

Pagliarani Scotoni Trombador iSilvano

Pajetta Giuliano Scotti TruzziLongoni

Pandolfi Scutari TuccariLospinoso Severini

Pascariello Semeraro TurchiLuberti

PassoniSenese Vaghi

Lucifredi

PatriniSrvadei Valiante

Luzzatto

Pazzaglia Servello Valor iMacchiavelli

Pellegrino

Macciocchi Maria

Pellicani Sgarbi Bompani Vassall i

Luciana Vecch iAntonietta

Pellizzari

Maggioni

Perdona Sgarlata Venturin i

Simonacci Venturol iMalagugini

Piccinelli

Malfatti Francesco

Piccoli Sisto Verga

Mancini Antonio

Pietrobono Skerk Vespignan i

Mancini Vincenzo

Pigni Sorgi Vetrano

Spagnoli Vicentin iManco Pintus

Marchetti Pirastu Specchio Vincell i

Marino Pisicchio Speciale Volpe

Marmugi Pisoni Squicciarini Zaccagnin i

Marocco Pitzalis Stella Zaffanell a

Marraccini Pochetti Storchi Zamberlett i

Marras Principe Sullo Zanibell i

Martelli Racchetti Tagliaf erri Zanti Tondi Carmen

Martini Maria Eletta Radi Tambroni Armaroli Zappa

Maschiella Raffaelli Tanassi Zucchini

Masciadri RaicichMascolo Raucci Sono in congedo (concesso nelle sedut e

Mattalia Rausa precedenti) :

Mattarella Re Giuseppin aMattarelli Reale Giuseppe Arnaud Moro Ald o

Maulini Reale Oronzo Bemporad Pica

Mazza Reggiani Carra Quaranta

Mazzola Reichlin Cattani Rosati

Mengozzi Rognoni Cavallari Scarascia Mugnozz a

Menicacci Romanato Colombo Emilio Sedati

Merenda Romeo Cottoni Spadola

Meucci Rossinovich Cristofori Spinell i

Micheli Pietro Ruffini De Ponti Tavian i

Milani Russo Carlo Felici Terranova

Miotti Carli Amalia

Russo Ferdinando Grassi Bertazzi Valeggiani

Miroglio

Sabadini Lombardi Riccardo Vecchiarell i

Monasterio

Sacchi Magliano Vedovato

Monti

Salizzoni Mazzarrino

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Atti Parlamentari

— 15100 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

(concesso nella

Bucaloss iBucciarelli DucciCacciatoreCorteseFosch iFoschini

Deferimento a Commissione .

PRESIDENTE . Sciogliendo la riserva, ri-tengo che il seguente provvedimento poss aessere deferito alla IX Commissione perma-nente (Lavori pubblici) in sede legislativa ,con il parere della IV, della V e della V ICommissione :

« Norme per gli appalti di opere pubbli-che mediante esperimento di gara con offertein aumento » (approvato dalla VII Commis-sione del Senato) (2241) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia man -tiene il suo subemendamento 0. 8. 18 al-l ' emendamento De Marzio 8 . 1, non accettat odalla Commissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione il su-bemendamento Pazzaglia 0 . 8 . 18 :

All ' emendamento 8. 1, al terzo comma, so-stituire al n . 3) le parole : cinque decimi ,con le parole : quattro decimi .0 . 8 . 18 . Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli ,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino .

(È respinto) .

Onorevole De Marzio, mantiene il su oemendamento 8 . 1 . non accettato dalla Com-missione né dal Governo ?

DE MARZIO . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento De Marzio 8. 1 . :

Sostituire il primo comma con i seguenti:

Sono devolute alle Regioni le seguentiquote fisse dei sottoindicati proventi dello

Stato, riscossi nel territorio delle Regionistesse :

1) nove decimi dell'imposta erariale su l

consumo del gas ed energia elettrica, consu-mati nella Regione ;

2) quattro decimi della quota fiscale del -l'imposta erariale di consumo relativa ai pro -dotti dei monopoli dei tabacchi consumat inella Regione .

La Regione può prendere visione dell eoperazioni di accertamento compiute dagli uf-fici tributari dello Stato e fornire ad essi dat ied informazioni . Gli uffici stessi sono tenutia riferire alla Regione i provvedimenti adot-tati in seguito alle informazioni fornite .

Nello stato di previsione della spesa delMinistero del tesoro è istituito un fondo ilcui ammontare è costituito dalle seguenti quo-te fisse dei sottoindicati proventi dello Stato :

1) cinque decimi delle imposte general isull'entrata di competenza dello Stato ;

2) cinque decimi dell'imposta di fabbri-cazione e dei diritti erariali sugli spiriti ;

3) cinque decimi dell'imposta di fabbri-cazione sulla birra .

8 . 1. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-

dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, Tripodi

Antonino, Turchi .

(È respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene i suo iemendamenti 0 . 8. 19 e 0. 8 . 20 all 'emen-damento Caruso 8. 13, non accettati dall aCommissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

(La Camera respinge i subemendarnent zPazzaglia 0 . 8 . 19 e 0 . 8 . 20) .

PRESIDENTE . Onorevole Caruso, man-tiene il suo emendamento 8 . 13, non accettatodalla Commissione né dal Governo ?

CARUSO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento Caruso 8 . 13 :

Sostituire il primo comma con il se-guente :

Nello stato di previsione della spesa delMinistero de1 tesoro con decorrenza 1° gen-naio 1971 è istituito un fondo il cui ammon-

seduta odierna) :

Gall iMalfatti FrancoMontant iPolott iSant iScardavilla

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Atti Parlamentari

— 15101 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

tare è commisurato al gettito annuale dei se-guenti tributi erariali nelle quote sotto indi-cate :

8 . 13. Caruso, Barca, Passoni, Raucci, Malagugini,

Boiardi, Vespignani, Carrara Sutour, Raf-faelli, Gastone, Granzotto, Terraroli,Ferri Giancarlo, De Laurentiis, Santoni ,

Flamigni.

(E respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene i suoi sub -emendamenti 0. 8. 21, 0 . 8 . 22, 0 . 8 . 23, 0 . 8 . 24 ,0 . 8. 25 e 0. 8. 26, tutti relativi all 'emenda-mento Alpino 8 . 5, non accettati dalla Com-missione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

(La Lamella respinge tutti i subemenda-menti Pazzaglia all' emendamento Alpino 8 . 5) .

PRESIDENTE. Onorevole Alpino, man-tiene il suo emendamento 8 . 5 non accettatodalla Commissione né dal Governo ?

ALPINO . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l 'emen-damento Alpino 8. 5 :

Al primo comma, sostituire alla lettera a )le parole : il 15 per cento, con le parole : i l25 per cento; conseguentemente sopprimere l elettere b), c), d), e) .

8 . 5. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua ,

Protti, Cassandro, Badini Confalonieri ,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio ,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-

zini, Durand de la Penne, Mazzarino ,Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

(E respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene i suoi sub -emendamenti 0 . 8. 27 e 0. 8. 28, relativi all oemendamento Alpino 8 . 6, non accettati dall aCommissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

(La Camera respinge i sub emendamentiPazzaglia all 'emendamento Alpino 8 . 6) .

PRESIDENTE. Onorevole Alpino, man-tiene il suo emendamento 8 . 6, non accettat odalla Commissione né dal Governo ?

ALPINO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l 'emen-damento Alpino 8. 6 :

Al primo comma, sopprimere le lettere b) ,e), d), e) ; conseguentemente, sostituire allalettera f) le parole : il 25 per cento, con le pa-role : il 40 per cento .

8 . 6. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-

tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-zini, Durand de la Penne, Mazzarino,Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

(E respinto) .

Onorevole Alpino mantiene il suo emenda-mento 8 . 7. non accettato dalla Commission ené dal Governo ?

ALPINO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE . Pongo in votazione l 'emen-damento Alpino 8. 7 :

Al secondo comma sostituire le parole : pe-nultimo anno, con le parole : ultimo anno .

8 . 7. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini ,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua ,

Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,

Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio ,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-

Durand de la Penne, Mazzarino ,

Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

(E respinto) .

Onorevole Gastone, mantiene il suo emen-damento 8. 14, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo ?

GASTONE. Sì, signor Presidente.

PRESIDENTE. Pongo in votazione l 'emen-damento Gastone 8 . 14 :

Sopprimere il terzo e quarto comma .

8 14. Gastone, Barca, Passoni, Raucci, Malagu-gini, Boiardi, Caruso, Raffaelli, CarraraSutour, Terraroli, Ferri Giancarlo, Gran-

zotto, De Laurentiis, Santoni, Flamigni.

(E respinto) .

Onorevole De Marzio, mantiene i suo iemendamenti 8. 2 e 8. 3, non accettati dall aCommissione né dal Governo ?

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Atti Parlamentari

— 15102 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

DE MARZIO . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento De Marzio 8 . 2 :

Sopprimere il terzo comma .

8 . 2. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,

Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

(E respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento DeMarzio 8 . 3 :

Sopprimere il quarto comma .

8 . 3 . De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

(E respinto) .

Onorevole Alpino, mantiene il suo emen-damento 8 . 8, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo ?

ALPINO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento Alpino 8. 8:

Sostituire il terzo e quarto comma con ilseguente :

Sono riservati allo Stato i proventi deri-vanti da addizionali erariali ai tributi di cu isopra .

8 . 8. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,

Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,

Protti, Cassandro, Badini Confalonieri ,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,

Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-zini, Durand de la Penne, Mazzarino ,Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

(E respinto) .

Pongo in votazione l ' emendamento Alpin o8. 9, accettato dalla Commissione e dal Go-verno :

Al quarto comma, sostituire le parole : condecreto del Ministro delle finanze di concerto

con quello del tesoro, con le parole : con lalegge di bilancio .

8. 9. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,

Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,

Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,

Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-

zini, Durand de la Penne, Mazzarino,

Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Mesi.

(E approvato) .

Onorevole Pazzaglia mantiene il suo emen-damento 0. 8. 29 all'emendamento Alpino8. 10, non accettato dalla Commissione né da l

Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione il sube-mendamento Pazzaglia 0 . 8 . 29 :

All 'emendamento 8 . 10, sostituire le parole :di cui all'articolo 52 della legge 10 febbraio1953, n . 62, con le parole : di cui all 'arti-colo 126 della Costituzione .

0 . 8. 29. Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli ,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-

berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino.

(E respinto) .

Onorevole Alpino, mantiene il suo emen-damento 8 . 10, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo ?

ALPINO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento Alpino 8. 10 :

Al quarto comma aggiungere in fine le pa-role : sentita la Commissione parlamentareper le questioni regionali di cui all'articolo 52della legge 10 febbraio 1953, n . 62 .

8 . 10 . Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,

Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua ,

Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,

Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-

zini, Durand de la Penne, Mazzarino ,

Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

(E respinto) .

Onorevole Giordano, mantiene il suo emen-damento 8 . 15, non accettato dalla Commissio-ne né dal Governo ?

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Atti Parlamentari

— 15103 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

GIORDANO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento Giordano 8. 15 :

Al quinto comma, sostituire alla lettera A )le parole : per i sei decimi, con le parole : peri cinque decimi .

8. 15. Giordano, Bodrato, La Loggia, Galloni, Fra-canzani, Granelli, Senese, Scotti, Sisto ,Carta, Di Lisa, Boffardi Ines .

(È respinto) .

Onorevole Alpino, mantiene il suo emen-damento 8 . 11, non accettatd dalla Commis-sione né dal Governo ?

ALPINO . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE . Pongo in votazione l'emen-damento Alpino 8 . 11 :

Al quinto comma, sostituire alle lettere A)e B) le parole : penultimo anno, con le pa-role : ultimo anno .8. 11 . Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-

tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,

Camba, Catena, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Fenoli, Pucci di Barsento, Bar-

dai, Durami de la Penne, Mazzarino,

Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, ft lesi.

(È respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene il suo sube-mendamento 0. 8. 30, all'emendamento Gior-dano 8. 16 non accettato dalla Commissione .né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione il sube-mendamento Pazzaglia 0 . 8 . 30 :

All 'emendamento 8. 16, sostituire le parole:per i due decimi, con le parole : per il 15 percento .

0. 8 . 30. Pazzaglia, De Marzo, d'Aquino, Abelli,

Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino.

(È respinto) .

Onorevole Giordano, mantiene il suo emen-damento 8 . 16, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo ?

GIORDANO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Pongo in votazione l'emen-damento Giordano 8 . 16 :

Al quinto comma, sostituire alla lettera B )le parole : per un decimo, con le parole : peri due decimi .

8 . 16. Giordano, Bodrato, La Loggia, Galloni, Fra-

canzani, Granelli, Senese, Scotti, Sisto ,

Carta, Di Lisa, Boffardi Ines.

(È respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene i suoi sub-emendamenti 0 . 8 . 31, 0 . 8 . 32, 0 . 8 . 33, 0 . 8 . 34all'emendamento De Marzio 8 . 4, non accet-tati dalla Commissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

(La Camera respinge i sub emendamentiPazzaglia all'emendamento De Marzio 8 .4) .

PRESIDENTE . Onorevole De Marzio ,

mantiene il suo emendamento 8. 4, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo ?

DE MARZIO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE . Pongo in votazione l'emen-damento De Marzio 8 . 4, che è del seguente

tenore :

Sostituire l'ultimo comma con il seguente :

Per provvedere a scopi determinati ch enon rientrano nelle funzioni normali dell eRegioni e per la esecuzione di programmiorganici di sviluppo, lo Stato assegna alle

stesse, con legge, contributi speciali, tenendoconto della necessità della valorizzazione delMezzogiorno e delle aree depresse del centro-nord e dei dati relativi alla distribuzione re-gionale del reddito nazionale .

8 . 4. De Marzio, Ahnirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,

Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, Tripodi

Antonino, Turchi.

(È respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene il suo sub-emendamento 0 . 8. 35 all'emendamento Al -

pino 8. 12, non accettato dalla Commission e

né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente .

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Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

PRESIDENTE. Pongo in votazione il sub-emendamento Pazzaglia 0 . 8 . 35 :

All 'emendamento 8. 12, sostituire le parole :non oltre tre anni, con le parole : non oltretrenta mesi .

O . 8 . 35. Pazzaglia, De Marzio, d'Aquino, Abelli,Romeo, Nicosia, Marino, Servello, Ro-berti, Alfano, Tripodi Antonino, Delfino .

(È respinto) .

Onorevole Alpino, mantiene il suo emen-damento 8. 12, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo ?

ALPINO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE . Pongo in votazione l'emen-damento Alpino 8 . 12 :

All 'ultimo comma, sostituire le parole: nonoltre tre anni, con le parole : non oltre dueanni .

8 . 12. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-

tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Fenoli, Pucci di Barsento, Bar-

zini, Durand de la Penne, Mazzarino,Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

(E approvato) .

Pongo ora in votazione l 'articolo 8 nel te -sto così modificato .

(È approvato) .

L'articolo aggiuntivo Principe 8 . 0. 1 e loemendamento Principe 1. 12 (già rinviato inquesta sede) sono stati ritirati dai presen-tatori .

Avverto che all'emendamento Fabbri 8 .0 . 2sono stati presentati i seguenti emendamenti :

All'emendamento 8 . O. 2, sostituire le pa-role : per il finanziamento dei programmi re-gionali di sviluppo, con le parole : per prov-vedere a scopi determinati che non rientran onei compiti normali delle Regioni e per l aesecuzione di programmi organici di sviluppo .0. 8 . O. 2. 1 . Almirante, Pazzaglia, De Marzio, Abelli ,

d'Aquino, Romeo, Nicosia, Marino,Servello, Roberti, Alfano, Tripodi An-tonino, Delfino, Franchi, Menicacci.

All 'emendamento 8 . O. 2, sostituire le pa-role : per ogni quinquennio dalla legge d iapprovazione del programma economico na-

zionale e per la quota annuale dalla legge d ibilancio, con le parole : ogni anno con la leggedi bilancio in base ai piani predisposti entr oil 30 marzo dalle Regioni a statuto ordinario .

0. 8 . O. 2 . 2. Almirante, Pazzaglia, De Marzio, Abelli,

d'Aquino, Romeo, Nicosia, Marino,

Servello, Roberti, Alfano, Tripodi An-tonino, Delfino, Franchi, Menicacci.

All 'emendamento 8 . O. 2, sostituire le pa-role : Tale fondo è assegnato alle Regioni, conle parole : Da tale fondo, i contributi sonoassegnati alle Regioni con legge dello Stat otenendo conto, in particolare delle esigenz edel Mezzogiorno e delle aree depresse de lcentro-nord .

0. 8 . O. 2 . 3. Almirante, Pazzaglia, De Marzio, Abelli ,

d'Aquino, Romeo, Nicosia, Marino ,Servello, Roberti, Alfano, Tripodi An-

tonino, Delfino, Franchi, Menicacci.

All' emendamento 8 . O. 2, sopprimere l eparole da : secondo le indicazioni del pro-gramma economico nazionale, fino alla finedel comma .

0 . 8 . O . 2. 4 . Almirante, Pazzaglia, De Marzio, Abelli ,d'Aquino, Romeo, Nicosia, Marino,

Servello, Roberti, Alfano, Tripodi An-tonino, Delfino, Franchi, Menicacci.

All' emendamento 8 . O. 2, dopo le parole :del Mezzogiorno, aggiungere le seguenti : edelle aree depresse del centro-nord .

0. 8 . O. 2 . 5. Almirante, Pazzaglia, De Marzio, Abelli,d'Aquino, Romeo, Nicosia, Marino,

Servello, Roberti, Alfano, Tripodi An-tonino, Delfino, Franchi, Menicacci.

Onorevole Almirante, insiste per la vota-zione ?

ALMIRANTE. Sì, signor Presidente .

(La Camera respinge i sub emendament iAlmirante all'emendamento Fabbri 8 . O . 2) .

PRESIDENTE . L'onorevole Gastone h apresentato i seguenti emendamenti all ' emen-damento Fabbri 8 . 0. 2 :

All 'emendamento 8 . O. 2 dopo le parole :Ministro del bilancio e della programmazione ,aggiungere : a decorrere dall 'esercizio 1971 .

0 . 8 . O . 2. 6 . Gastone, Barca, Passoni, Colajanni ,Raucci, Malagugini, Boiardi, Raffaelli,Carrara Sutour, Vespignani, Granzotto,

Terraroli, Ferri Giancarlo, De Lauren-tiis, Santoni, Flamigni.

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V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

Al secondo comma dell'emendamento8. 0. 2. dopo le parole : Comitato intermini-steriale per la programmazione economica ,aggiungere le parole: e sentita una Commis-sione interregionale composta dai president idelle giunte delle regioni a statuto ordinari oe speciale .

0. 8 . 0. 2 . 6-bis. Gastone, Barca, Passoni Colajanni ,Raucci, Malagugini, Boiardi, Caruso ,Raffaelli, Carrara Sutour, Terraroli ,

Ferri Giancarlo, Granzotto, DeLaurentiis, Santoni.

Onorevole Gastone, insiste ?

GASTONE, Sì, signor Presidente .

(La Camera respinge i sub emendament iGastone all 'emendamento Fabbri 8 . 0. 2) .

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamentoFabbri 8. 0. 2 :

Dopo l 'articolo 8 aggiungere il seguente :

ART . 8-bis .

(Fondo per il finanziament odei programmi regionali di sviluppo )

Nello stato di previsione della spesa delMinistero del bilancio e della programma-zione è istituito un fondo per il finanziament odei programmi regionali di sviluppo, il cu iammontare è determinato per ogni quinquen-nio dalla legge di approvazione del program-ma economico nazionale e per la quota an-nuale dalla legge di bilancio .

Tale fondo è assegnato alle regioni second ole indicazioni del programma economico na-zionale sulla base dei criteri che saranno an-nualmente determinati dal Comitato intermi-nisteriale per la programmazione economicae con particolare riguardo alle esigenze di svi-luppo del Mezzogiorno.

8. 0 . 2.

Fabbri, Principe, Mezza Maria Vittoria ,

Marmi.

La Commissione ha accettato questo emen-damento a condizione che vengano soppress ele seguenti parole, alla fine dell'ultimocomma : « e con particolare riguardo all eesigenze di sviluppo del Mezzogiorno » .

Onorevole Fabbri, accetta questa modifica-zione del suo emendamento ?

FABBRI . Sì, signor Presidente .

DELFINO, Relatore di minoranza . Questaultima parte la facciamo nostra, signor Pre-sidente .

PRESIDENTE. Sta bene. Voteremo allor aper divisione del testo .

Pongo in votazione la prima parte dell'ar-ticolo 8-bis Fabbri (emendamento 8 . 0 . 2) finoalle parole « per la programmazione econo-mica » incluse .

(È approvata) .

Pongo in votazione la rimanente parte fattapropria dall'onorevole Delfino .

(Dopo prova, controprova e votazione perdivisione, è approvata — Applausi) .

Sospendo la seduta fino alle 16 .

(La seduta, sospesa alle 13, è ripres aalle 16) .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOLDRIN I

Annunziodi proposte di legge .

PRESIDENTE . Sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge da ideputati :

BONEA : a Modifica dell'articolo 65 del te -sto unico delle leggi sui servizi della riscos-sione delle imposte dirette approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 15 mag-gio 1963, n. 858, e dell'articolo 194 del testounico delle leggi sulle imposte dirette appro-vato con decreto del Presidente della Repub-blica 29 gennaio 1958, n . 645 » (2246) ;

BONEA : « Immissione nei ruoli della scuol amedia dei borsisti universitari forniti di abi-litazione » (2247) ;

POLOTTI ed altri: « Riliquidazione dellepensioni di invalidità a favore dei pensionat iche hanno continuato a prestare opera retri-buita » (2248) ;

BONEA : « Detrazione dal reddito comples-sivo, ai fini dell'imposta complementare, del -l ' assegno alimentare versato al coniuge sepa-rato, senza affidamento di figli » (2249) ;

BONEA : « Norme integrative del decreto de lPresidente 'della Repubblica 10 gennaio 1957 ,n . 3, concernente lo statuto degli impiegat i

civili dello Stato » (2250) .

Saranno stampate e distribuite . Le primetre, avendo gli onorevoli proponenti rinunciat oallo svolgimento, saranno trasmesse alle com-petenti Commissioni permanenti, con riservadi stabilirne la sede. Delle altre, che impor-tano onere finanziario, sarà fissata in seguit o- a norma dell'articolo 133 del Regolament o- la data di svolgimento .

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V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Trasmissionedalla Corte dei conti .

PRESIDENTE. Informo la Camera che i lPresidente della Corte dei conti, in adempi -mento al disposto dell ' articolo 7 della legge21 marzo 1958, n . 259, ha trasmesso la deter-minazione e la relativa relazione della Cort estessa sulla gestione finanziaria della Leg aitaliana per la lotta contro i tumori, per gl iesercizi 1966 e 1967 (doc . XV, n. 88) .

Il documento sarà stampato e distribuito .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 9 . Sene dia lettura .

ARMANI, Segretario, legge :

« Le regioni possono contrarre mutui edemettere obbligazioni esclusivamente perprovvedere a spese di investimento e per as-sumere partecipazioni in società finanziari eregionali cui partecipano altri enti pubblic ied il cui oggetto rientri nelle materie di cu iall 'articolo 117 della Costituzione o in quell edelegate ai sensi dell 'articolo 118, second ocomma, della Costituzione .

L'importo complessivo delle annualità d iammortamento per capitale e interessi de imutui e dei prestiti in estinzione non pu òsuperare il 20 per cento dell'ammontarecomplessivo delle entrate tributarie dell aregione .

La legge regionale che autorizza l 'accen-sione dei prestiti di cui al primo comma devespecificare l ' incidenza dell 'operazione sui sin-goli esercizi finanziari futuri, nonché i mezz inecessari per la copertura degli oneri, e deve ,altresì, disporre, per i prestiti obbligazionari ,che l'effettuazione dell'operazione sia delibe-rata dalla giunta regionale, che ne determin ale condizioni e le modalità, previo conformeparere del comitato interministeriale per i lcredito e il risparmio, ai sensi delle leggivigenti .

Le regioni possono contrarre anticipazioniunicamente allo scopo di fronteggiare tempo-ranee deficienze di cassa, per un importo noneccedente l 'ammontare bimestrale delle quot edei tributi erariali ad esse spettanti . Le anti-cipazioni devono essere estinte nell ' eserciziofinanziario in cui sono contratte » .

PRESIDENTE . Su questo articolo è iscritt oa parlare l 'onorevole Alpino. Ne ha facoltà .

ALPINO . Signor Presidente, onorevoli col-leghi, si tratta di un articolo particolare emolto preoccupante, tanto più che, rispettoal testo governativo, la Commissione ha in-trodotto due importanti modifiche, a nostr oavviso in senso peggiorativo . Mentre il dise-gno di legge governativo prevedeva la con-trazione di mutui e l'emissione di obbliga-zioni da parte delle regioni esclusivament eper provvedere a spese di investimento, l'ar-ticolo 9 modificato dalla Commissione con-sente la contrazione di mutui e l'emissionedi obbligazioni per spese di investimento eper assumere partecipazioni in società finan-ziarie regionali cui partecipino altri enti pub-blici, il cui oggetto rientri nelle materie d icui all'articolo 117 della Costituzione o inquelle delegate ai sensi dell'articolo 118, se-condo comma, della Costituzione.

Questa dizione è senza dubbio più preoc-cupante, a nostro avviso, perché oltre alle

pure spese di investimento consente anche lapartecipazione ad enti finanziari regionali i

quali – a parte l'uso eccessivo che si è fatt o

di questa facoltà, enorme addirittura, conestensione ad una infinità di enti, particolar-mente nella regione siciliana – hanno fattoregistrare enormi perdite .

Basti citare il caso della SOFIS, quell odell'ESPI e infine quelli di tutta una caten adi aziende, per le quali la regione è dovut aintervenire per ricostituire il capitale che ess e

avevano annullato. Quindi, netto peggiora-mento per quanto riguarda l'oggetto dei mu-tui e delle emissioni, che dai puri investi -

menti viene esteso addirittura alla partecipa-zione a società finanziarie, quindi pratica -mente ad una sfera illimitata di interventi .

Mentre il testo governativo limitava que-sta facoltà di contrarre mutui ed emettere

obbligazioni ad un ammortamento non su-periore al 10 per cento dell'ammontare com-plessivo delle entrate tributarie della regione ,il testo della Commissione (anche qui peggio-rando) ha elevato questo limite dal 10 al 20

per cento. Basta questo per dimostrare quello

che, a nostro avviso, è particolarmente preoc-cupante. Gli articoli precedenti riguardavano

la materia delle entrate correnti, che potevan oprovenire dai tributi propri, secondo la fin-zione che si è adottata (mentre in realtà s itratta pur sempre di entrate che vengono re-trocesse dalla finanza erariale), oppure, attra-verso la partecipazione al fondo comune,dalle quote di tributi erariali che vengono ri-scossi dallo Stato .

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Alti Parlamentari

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V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1.970

È una materia vasta, una materia che con -serva una vasta area di incertezza, perch énoi pensiamo che si andrà ben al di là de i700 miliardi previsti . Comunque, è una ma-teria ancora inquadrabile, prevedibile, valu-tabile, commisurabile a determinate previsio-ni che noi possiamo fare e che rende la nuov astesura dell 'articolo 9 estremamente allar-mante . Che cosa possiamo prevedere ? Se il li -mite è del 20 per cento e se questo limit esi applica ora su 700 miliardi di entrate ef-fettive, di entrate correnti, noi possiamo ar-rivare ad una facoltà di ammortamento di 14 0miliardi annui all'incirca, il che corrispondead almeno 2 mila miliardi di mutui da con -trarre ; se poi questi 700 miliardi di entrat eeffettive e correnti delle regioni dovranno cre-scere, sempre applicando il limite del 20 pe rcento, si potrà andare a cifre, sia per ammor-tamento, sia per contrazione di mutui, mol-to superiori a quelle cui poc'anzi ho accen-nato .

qui il punto veramente allarmante epreoccupante per noi : ma come è possibil epensare di introdurre una nuova fonte così lar-ga e così pericolosa di indebitamento, quan-do ci si dovrebbe preoccupare della situazio-ne attuale del mercato, che non accenna amigliorare e per la quale non si vedono ri-medi ?

Torno a dire che per noi la preoccupazio-ne è sia nel Iimite del 20 per cento, sia nel-l'area di estensione dell'applicazione di que-sti mutui e di emissioni obbligazionarie, ch enon concerne più i soli investimenti (cosa ch epotevamo anche comprendere), ma anche lapartecipazione a società finanziarie e adenti di cui si è fatta una triste, anzi di-sastrosa esperienza, specialmente nella regio-ne siciliana. Basta ricordare, ripeto, le vi-cende della SOFIS, alla quale si è dovutofar succedere, dopo un pratico fallimento, 'dopo la bancarotta, l'ESPI, che ha rilevatotutte le attività o meglio le ingentissime pas-sività di tutte le industrie che erano state ge-stite dalla SOFIS.

Quindi la situazione è preoccupante, maè preoccupante soprattutto questa estensione ,in questa materia, se la si inquadra nella si-tuazione del mercato . Il mercato finanziarioè – possiamo dire – da parecchio tempo inautentica crisi, perché sul mercato finanzia-rio e sulle risorse ,che esso offre convergonola domanda dello Stato, che si esplica pe rcoprire una somma enorme di disavanzi, etutti i programmi di spese che sono deman-date direttamente all'indebitamento ; vengono

a convergere anche le istanze dei comuni edelle province, il cui disavanzo finanziariomedio supera oggi i 700 miliardi annui ; ven-gono a convergere tutte le esigenze degli ent iprevidenziali, degli enti parastatali vari, de-gli enti finanziari, dall'IMI al credito per l eopere pubbliche all ' ICIPU (Istituto di cre-dito per le imprese di pubblica utilità), ecosì via; vengono a convergere, infine, le im-prese pubbliche, i gruppi di gestione, l'IRI ,l'ENI e tutte le loro finanziarie, e così via .

Praticamente, il mercato finanziario è incrisi perché vi è una convergenza eccezionale ,la quale non solo assorbe tutte le risorse, m aassorbe perfino le risorse che non vi sono ,tant'è che intere emissioni o parte di ess esono accollate alla Banca d'Italia, perché no nsottoscritte più dal sistema bancario, che n eè totalmente imbottito, e dai risparmiatori ,per cui vengono accollate alla Banca d'Italia ,la quale ha un mezzo molto semplice percorrispondere il valsente, cioè stampare bi-glietti .

Siamo, quindi, in un periodo in cui, ri-peto, una massa di emissioni, di cui una re-centissima e molto importante dovuta al te-soro, viene assorbita direttamente dalla Banc ad'Italia, nella speranza di smaltirla tra il pub-blico attraverso i canali bancari e le normali

sottoscrizioni, una speranza molto lieve, i nverità, perché la pressione della domanda d iulteriori debiti e le ulteriori emissioni satu-rano, non solo, ma sopravvalutano quella ch eè l'offerta di risorse da parte del mercato, ela situazione peggiora di anno in anno .

Del resto, non siamo i soli a dirlo. Bastaqui richiamare, non dico l'ultima esposizion efinanziaria fatta dal ministro del tesoro, mal'esposizione fatta nel gennaio 1968, nel cors odella discussione del bilancio dell'eserciziofinanziario 1968, allorché abbiamo assistitoad una serie di dialoghi tra il ministro Pie-raccini, il ministro Colombo e l'onorevole LaMalfa; gli uni accusavano e l 'onorevole Co -lombo si autoaccusava, come ministro del te -soro, perché nel giro di pochi anni l'interasomma stanziata dal piano quinquennale 1966-1970 come ricorso complessivo al mercato de isettori pubblici e dell'economia produttiva ,somma valutabile a circa 22 mila miliardi d ilire 1966, di cui circa 9 mila miliardi dove -vano andare alla mano pubblica e il resto ,13 mila miliardi, all'economia produttiva, ap-pariva completamente ipotecata dalla do-manda pubblica, dai programmi di spesa siaavanzati dai vari enti di spesa, sia già con-sacrati in leggi aventi valore esecutivo .

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Tanto è che, come i colleghi sanno, sela lira si è salvata di fronte a questa allu-vione di prestiti, è stato semplicemente per-ché, purtroppo, proprio le spese di investi -mento sono andate a impinguare per migliaiadi miliardi i residui passivi e non sono stat eeseguite, onde non è stato necessario emet-tere i biglietti in relazione a tali spese . Ri-peto che non sono io che lo dico ; risaliamoall ' indietro, dall'ultima esposizione del mi-nistro del tesoro, il 18 o il 19 dicembre aconclusione del dibattito sul bilancio 1970 ,via via fino al dibattito sul bilancio 1968, nelgennaio dello stesso anno : non troviamo al-tro che una serie di autocritiche, di ricono-scimenti della crisi del mercato dovuta al -l'eccesso della domanda che, ripeto ancora ,non soltanto ha assorbito tutte le risorse di-sponibili sul mercato, ma anche le risors eche non ci sono, accollando le emissioni all aBanca d'Italia .

Ho qui le ultime cifre comunicate ufficial-mente a fine settembre, dalle quali si ricavache la massa della circolazione del redditofisso, che alla fine del 1964 superava di pocoi 7 mila miliardi, ha superato nel settem-bre scorso la somma di 27 mila miliardi, met-tendo insieme le obbligazioni come i ti-toli pubblici e così via. Per quanto riguard ai tanto decantati capitali fissi, capitali di ri-schio delle imprese, gli investimenti diretta -mente produttivi, siamo saliti nello stesso pe-riodo da 7 mila miliardi a poco più di 10 .300miliardi .

Mentre tutti si preoccupano dell'occupa-zione, dell'economia, del reddito da distri-buire, questa è la realtà . Una crisi, come di-cevo, non solo quantitativa ma qualitativanella sua distribuzione logica ; di fronte allapiù elementare programmazione senza colore ,sia liberale sia comunista, vi è stata questaenorme, cattiva distribuzione : si è arrivatida 7 mila a 27 mila miliardi per il redditofisso e da 7 mila a poco più di 10 mila mi-liardi per i capitali fissi delle imprese . Questaè la realtà della crisi . Sappiamo anche ch enel mese di settembre le emissioni sono stat edi 410 miliardi, di cui 359 sono state assor-bite direttamente dalla Banca d'Italia . Solouna minima parte è stata coperta da denarofornito dai risparmiatori, cioè da risorse ef-fettive .

Se poi volete avere le cifre per i prim inove mesi dell'anno, vi dirò che la parte ac-collata alla Banca d'Italia, che naturalmentenon se ne è disfatta - e viene così a gravar esulla circolazione - ammonta a 932,5 mi-liardi .

Questa è la realtà del mercato finanziario ,un mercato in crisi, ripeto, nel quale si ricor-re ai peggiori espedienti per ricavare nuovodenaro. Vedasi l'ultimo prestito : l'emissioneobbligazionaria dell'IMI, che è stata fatta conun tasso di rendimento del 7,90 per cento, u ntasso allegro, imprudente, eccessivo .

E che sia stato eccessivo balzare dal 6 percento normale di tutta quella massa di 2 7mila miliardi già in circolazione al 7,90 pe rcento - ed è stata anche un ' ingiustizia perquella massa di risparmiatori che hannoavuto fiducia nelle emissioni pubbliche e ch evedono ora tutti i loro titoli declassati irre-parabilmente dai nuovi tassi che si applica -no : si sarebbe dovuto procedere con gradua-lità, entro i limiti minimi, mentre si è arri-vati subito al 7,90 per cento - che sia statoeccessivo, dicevo, è dimostrato dal fatto chepoi si è avuta una richiesta eccezionale diquesti titoli e si è raddoppiata la somma pas-sando da 100 a 200 miliardi, con allegria irre-sponsabile giacche, con tutte le altre emission iche si devono lanciare non era certo il cas odi stimolare artificiosamente l'offerta, anz il 'arbitraggio, perché sono stati venduti tant ititoli al 6 per cento per fare concorrenza aquesti . Quindi è stata fatta una manovra didisturbo di questo genere per raddoppiare .Se sono stati emessi 100 miliardi è segno chesiamo stati autorizzati ; si vede che il pro-gramma era di 100, così si è detto . Come s ifa ad agire in questa maniera improvvisat aed estemporanea ? R veramente una politicafinanziaria sconsiderata .

E tutto questo viene fatto nonostante quel-lo che succede sul mercato, con la tension equantitativa e con il deterioramento qualita-tivo che è in atto, attraverso tassi che sonoal di là del limite necessario a raccoglier el ' importo prefisso .

Per di più la Finsider sta emettendo al-l'estero un prestito in dollari al tasso netto -a parte il ribasso di emissione - del 7,75 pe rcento .

Di fronte a questa situazione dobbiamodire che la nostra finanza è in crisi e chebisognerebbe, quindi, disciplinare stretta -mente il mercato e sorvegliare le emissioni .Ma, soprattutto, bisognerebbe programmare ;programmare, onorevoli colleghi, una parol ache ricorre frequentemente ma alla quale nonviene mai dato seguito pratico .

Ed ecco quindi la nostra preoccupazione :in una autentica crisi di mercato, nella qual elo Stato, il parastato, gli enti locali no nsanno come farsi concorrenza e tutti insiem efanno concorrenza all'economia produttiva,

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in un momento delicato in cui – lo riconosc eanche il ministro del tesoro – il paese avrebb eun bisogno eccezionale di investimenti perconseguire un aumento della produttività eriassorbire i costi dell ' autunno caldo e gli au -menti salariali, quando questa dovrebbe es-sere l'esigenza prioritaria, noi vediamo i set -tori pubblici andare all 'assalto del risparmiodisponibile, in competizione spietata tra d iloro, per cercare di raggranellare addiritturai mezzi che in realtà non esistono, scaricand ole conseguenze sulla Banca d'Italia .

Volete dunque credere alla sincerità dell anostra preoccupazione di fronte all'articolo 9 ,con il quale, con piglio così sbrigliato e cos ìdisinvolto, si crea un'area nuova di indebita -mento in conto capitale che ho valutato som-mariamente potrà ammontare ad almen o2 mila miliardi ? Questa è la nostra preoccu-pazione . Per questo siamo contrari a quest oarticolo ed abbiamo presentato degli emen-damenti per contenerne gli effetti .

Se il Presidente me lo consente, vorre isvolgere in questa sede gli emendamenti pre-sentati dal gruppo liberale all'articolo 9 .

, R 1

PRESIDENTE. Senz'altro, onorevole Al -pino. Si tratta dei seguenti emendamenti :

Al secondo comma, sostituire le parole : i l20 per cento, con le parole : il 10 per cento .

9. 6. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-

zini, Durand de la Penne, Mazzarino,Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi .

Aggiungere il seguente comma :

Ai mutui e anticipazioni contratti dalle re-gioni si applicano le esenzioni ed i privileg ivigenti in materia di mutui a copertura de idisavanzi economici dei bilanci ccmunali eprovinciali compresi quelli di cui all ' articolo 3del decreto legislativo luogotenenziale 11 gen-naio 1945, n . 51, e e successive proroghe e mo-dificazioni .

9 . 7. Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-

tone, Malagodi, Giorno, Biond i, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua ,Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Ferioli, Pucci di Barsento, Bar-

zini, Durand de la Penne, Mazzarino,Papa, Alessandrini, Marzotto, Falci, Alesi.

ALPINO. La ringrazio, signor Presidente .Il primo emendamento propone di abbassar ela percentuale del 20 per cento, proposta dall aCommissione quale limite da non superar eper l'importo complessivo delle annualità d iammortamento dei mutui e dei prestiti, dacalcolarsi sull'ammontare complessivo dell eentrate tributarie delle regioni, portandola a l10 per cento, cioè alla stessa misura propostanel testo originario dal Governo ; ci tocca qual -che volta difendere addirittura il testo gover-nativo !

Siamo del parere, infatti, che alle re-gioni debba essere dato tutto quanto loro spet-ta per quanto attiene ai tributi finanziari ealle quote di partecipazione loro attribuit e

dalla legge stessa; ed è appunto a questo fineche gli emendamenti liberali, che abbiamofino ad ora presentati, hanno cercato di eli -minare i vari tentativi di ridurre questi font i

di finanziamento regionale. Ma per quanto

riguarda l'indebitamento noi cerchiamo d i

mantenerci entro limiti il più possibile pru-denziali .

Il nostro secondo emendamento mira adestendere alle regioni – visto che avranno d acontrarre mutui e da lanciare emissioni – ibenefici che già attualmente sono previsti pe ri comuni e le province nell'assunzione dei mu-tui . Si tratta di una perequazione evidente

alla quale non vediamo come ci si possa op-porre .

Per quale motivo infatti le province e icomuni debbono godere di esenzioni e di pri-vilegi dai quali sarebbero escluse le regioni ,ivi compresi i benefici di cui all'articolo 3 de ldecreto luogotenenziale 11 gennaio 1945, n . 51 ?

Si tratta in sostanza di esentare l'assunzionedei mutui da parte delle regioni dalle tassedi bollo, dalle imposte di registro e dalle im-poste ipotecarie .

Per questi motivi raccomandiamo pertanto ,onorevoli colleghi, alla vostra attenzione e al -la vostra comprensione entrambi i nostr i

emendamenti .

PRESIDENTE . È iscritto a parlare l'onore-vole Servello . Ne ha facoltà .

SERVELLO. Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole sottosegretario, in questaAssemblea e fuori di qui si è data, giustamen-te, grande importanza ad altre parti di quest alegge e in particolare si è dato grande riliev oall'articolo 15, che dovremo ancora discuter ema sul quale il dibattito politico si è svolt ogià fuori di quest'aula giungendo a conclu-sioni che io non intendo commentare in que-

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sta sede. Ma senza togliere nulla all'importan-za dell'articolo 15, ritengo di dover richiamarel'attenzione dei pochi colleghi che mi ascolta -no, in particolare dell'onorevole Tantalo, ch eso sensibile a questi problemi, sull'importan-za dell'articolo 9, che sembra voler scivolareinosservato, quasi di soppiatto . Se ne è occu-pato or ora, con la sua nota competenza i nmateria finanziaria, l 'onorevole Alpino, manon mi risulta che se ne siano occupate le se-greterie dei partiti politici della maggioranza ,che evidentemente considerano pacifica la for-mulazione di questo articolo da parte dell aCommissione .

Ora, noi vorremmo che sull'argomento in-vece esprimessero il loro parere almeno alcuneparti, alcune componenti dell'attuale maggio-ranza. Poiché l'onorevole La Malfa è uno deisostenitori della pericolosità che va assumendoo ha già assunto l'indebitamento degli enti lo -cali, poiché l'onorevole La Malfa è uno de iprotagonisti di una certa battaglia che riguar-da proprio l'assetto finanziario e le sue dege-nerazioni inflazionistiche, noi vorremmo chie-dere all'onorevole La Malfa se non ritiene ch eproprio attraverso l ' articolo 9 si possono apri-re determinate valvole di cui abbiamo amplis-sime e preoccupanti prove negli enti locali ,dove, per quanto esista una procedura piut-tosto complessa e qualificata in ordine all aemissione di mutui, sappiamo per esperienza ,non solo come legislatori ma anche come con-siglieri comunali, quanto sia diluito il control-lo, quanto sia difficile contenere l'indebita-mento . Del resto, lo riconoscono gli stessi re-gionalisti quando scrivono, come è stato scritt oda Francesco Forte, un esperto della materi ain una determinata direzione, che appunto at-traverso l'articolo 9 si indica che la via del -l'indebitamento per le regioni è consentita .

Non solo noi vorremmo porre questa do -manda all'onorevole La Malfa, ma la vorrem-mo rivolgere anche all 'onorevole Ferri, segre-tario del partito socialista unitario, che, sull ascorta anche delle raccomandazioni dell'ono-revole La Malfa, ha ritenuto negli ultimi tem-pi di dar segni d'insofferenza rispetto ai pro-blemi degli enti locali e anche alle possibil iimplicazioni inflazionistiche che l'indebita -mento esteso al piano regionalistico può com-portare .

Non ho bisogno di riferirmi a particolar idichiarazioni dell'onorevole Ferri, mi baste-rebbe citare il numero di settembre di Cor-rispondenza socialista per chiedermi se que-sta rivista rappresenta il gruppo del partit osocialista unitario oppure rappresenta soI-tanto un gruppo di socialisti .

Ebbene, questa rivista, in un articolo d iItalo De Feo, una persona, credo, che ha unacerta responsabilità nell'ambito della social-democrazia, conduce un attacco pesante e si-stematico alla istituzione delle regioni cos ìcome si va articolando nella legge di cu inoi discutiamo; in particolare, adduce nuov irilievi non solo di carattere politico, ma an-che di carattere tecnico e di carattere finan-ziario, giungendo addirittura ad affermare ch epiù onesto sarebbe dire che i sostenitori del -le regioni trovano comodo aggiungere unnuovo anello alla catena che stringerà l'Ita-lia nella morsa del partitismo burocratico ri-ducendola a feudo delle mafie diverse nell equali si identificano, fatta eccezione per i lnostro, quasi tutti i partiti italiani . I 700 mi-liardi previsti non sazieranno la sete degl ispostati e degli incompetenti che andrann oad alimentare i consigli regionali . Chi lo pen-sasse avrebbe urgente bisogno di essere rico-verato in un istituto di alienati .

Noi ci domandiamo se, dopo che sono stat iespressi pensieri così drastici, un ' accusa d iquesto tenore vada rivolta anche agli espo-nenti della socialdemocrazia che, non dandos icura affatto di queste previsioni e di quest eintemerate, hanno praticamente mutato opi-nione se è vero, come è vero, che essi si son olimitati a porre alcuni quesiti, alcuni interro-gativi, soltanto limitatamente all ' artico-lo 1 5della legge . Potrei continuare nella citazion edi Corrispondenza socialista, perché la nostraopinione può apparire deformata da una vi-sione aprioristicamente contraria non al de-centramento amministrativo, ma alle regioni .Per questo ritengo che è bene conoscere fin oin fondo il pensiero della socialdemocrazia ,almeno qual era fino a ieri .

Afferma ancora Corrispondenza socialista :Non ci si culli nell'illusione di svelenire

l'istituto tarpandogli le ali . La regione di-struggerà ciò che resta dell 'unità italianae dell 'autorità di uno Stato che già no nesiste più, perché uno Stato è verament etale quando riesce a dominare le forze ch eguardano soltanto ai loro interessi settorial ie corporativi . Non si tratta di sminuire l eautonomie locali che, al contrario, devono es-sere incoraggiate e vivificate: si tratta solodi evitare che molte regioni d 'Italia diven-gano altrettante Sicilie e si allarghi il divari ofra il nord e il sud della penisola. Que-sto e non altro è il problema. Il partito so-cialista unificato, rinato per la difesa degl iinteressi della democrazia ( . . .), non può di-sinteressarsi di un problema che è parte inte-grante di quello più vasto alla cui soluzione

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si è impegnato: dare all'Italia il volto e l ' or-ganizzazione non già di un paese sottosvilup-pato e medioevale, ma di un paese davveromoderno e civile » .

Se questa era l'opinione della socialdemo-crazia qualche mese fa, dobbiamo ritenere ch esiano intervenuti dei fatti nuovi di grand erilievo, o, per lo meno, che siano state appor -tate modifiche sostanziali a questa legge per -ché il partito socialista unificato non solo ab-bia rinunciato a qualsiasi tipo di battaglia odi presenza in questa Assemblea, ma vi abbi arinunziato in quelle riunioni di vertice o disemivertice che avrebbero, viceversa, condottoa compromessi peggiorativi di questa legge .

Facciamo questo rilievo per sollecitar euna certa coerenza nelle proprie posizio-ni di carattere politico e anche perché, par-lando dell'articolo 9, dobbiamo innanzitutt oricordare che la preoccupazione costante de ilegislatori, dei governanti e di tutti color oche si sono occupati della questione delle re-gioni dalla Costituente in poi, ha riguardat oessenzialmente il costo delle regioni, non sol oriferito al funzionamento, ma a tutti gl iaspetti : l'assetto territoriale, l'assetto urbani-stico, lo sviluppo economico dell'intera co-munità nazionale .

Il costo delle regioni non è stato mai de-finito in forma certa e sicura . Si è arrivati ,attraverso varie commissioni (come sappia-mo, da quella Tupini a quella Carbone), aprevisioni diverse e molte volte contrastanti .Ciò ha determinato un certo ottimismo – di-rei meglio una certa disinvoltura – nelle pre-visioni e nell'opera di carattere psicologic oche è stata svolta presso l 'opinione pubblicaitaliana per non allarmarla circa le conse-guenze che l ' istituzione delle regioni a sta-tuto ordinario avrebbe potuto determinare ,non soltanto dal punto di vista politico, maanche da quello economico e finanziario, perl'intera comunità nazionale .

Viceversa il problema esiste tuttora : per -ché, pur avendo stabilito una certa cifra ch eriguarda l ' istituzione delle regioni e il loroprimo funzionamento, sappiamo già per cer-to che queste previsioni non saranno rispet-tate nella realtà . E la realtà non è basata sol -tanto su previsioni a carattere diciamo cos ìpartigiano, ma sull'esperienza che è stata vis-suta in tutte le regioni a statuto speciale .

Noi non vogliamo riferirci alle esperienzeaddirittura sconcertanti e disarmanti che s ison verificate in Sicilia, ma ci basta riferirc i– come già è stato fatto brillantemente ier idal collega onorevole Almirante – all 'esperien-za della regione Friuli-Venezia Giulia . Ebbe-

ne, chi – come molti di voi, onorevoli colle-ghi – ha partecipato al dibattito sull'istituzio-ne di quella regione ricorderà come le no-stre preoccupazioni siano state fugate, nonnell'animo nostro e nella nostra coscienza, m anella coscienza un po' ottimista della maggio-ranza, attraverso previsioni di spesa e di in -vestimenti che la realtà ha provveduto pun-tualmente a smentire .

Ricordo che in quella sede il Governo s ipresentò, nell'estate del 1962, con una previ-sione di spesa di 7 miliardi . Nel corso dellastessa discussione questi 7 miliardi divenne-ro 22. È superfluo notare che i 7 miliardinon sarebbero bastati neppure per le spesedi finanziamento degli uffici ; eppure, pur dicostituire quella regione, pur di varare quel -la legge, nell'estate del 1962 il patrio gover-no si presentò qui proponendo una legge conuna previsione di spesa di 7 miliardi . Orbe-ne, ci si accorse che alcune voci, come quell adei lavori pubblici di interesse regionale, nò nerano state neppur previste ; per cui, da quel-la previsione e dalle modifiche che la leggesubì poi nel corso del dibattito in quest'aula ,si è addirittura arrivati in 5 anni al prim obilancio di 21 miliardi annui e, poi, a quellodel 1969 di 47 miliardi annui . Inoltre in cin-que anni la regione Friuli-Venezia Giulia h aaccumulato oltre 126 miliardi di residui pas-sivi : cosa che dimostra, oltre tutto, l'incapa-cità di quell'organo a realizzare i propri pro -grammi .

E questo si può dire anche come notazio-ne ai regionalisti di nuovo pelo, i quali s isono convertiti, nel corso di un ventennio, daposizioni unitarie o federaliste, a posizioni

ultraregionaliste solo per motivi di caratter e

politico, naturalmente con una mascheraturapretestuosa e polemica, che riguarderebbeappunto la migliore funzionalità che si po-trebbe ottenere attraverso le regioni .

Noi abbiamo più volte attaccato il Gover-no per l'esistenza di residui passivi in di-mensioni addirittura astrali . Ebbene, i resi-dui passivi che voi ritenete denotino la man-canza di capacità di funzionamento dello Sta-to, dell'apparato amministrativo dello Stato ,come vedete si ricreano – forse in misura ari-cora maggiore – nelle regioni a statuto spe-ciale .

Immaginiamo che cosa potrà accader enelle regioni a statuto ordinario .

Nonostante questo, devo anche notare ch ela regione Friuli-Venezia Giulia, ai sensi del -

l'articolo 50 dello Statuto e dell'articolo 119della Costituzione, ha avanzato anche una ri-chiesta di finanziamento straordinario indi-

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spensabile per realizzare il programma d i490 miliardi in 7 anni . Cioè siamo ad unaforma di investimento da parte dello Stato ,di delega finanziaria da parte dello Stato, d i70 miliardi annui . Quindi i 7 miliardi del -l ' onorevole Trabucchi arriverebbero, se quest arichiesta di finanziamento fosse accolta, ad -dirittura ad oltre 127 miliardi annui .

Questo è il modo di amministrare e i lmodo di legiferare del nostro paese .

Come dicevo, si vuole fare passare in u ncerto senso quasi inosservato questo arti -colo 9. Io ritengo che esso costituisca un peg-gioramento anche rispetto alla legislazione esi-stente, che riguarda appunto le regioni astatuto speciale . Infatti, onorevoli relatori d imaggioranza, l'articolo 9, a mio sommess oavviso, è peggiorativo anche rispetto agli sta-tuti delle attuali regioni . In essi infatti (pe rla Sicilia la legge costituzionale n . 2 del 1948o il decreto legislativo n .

455 del

1946 ; perla Sardegna la legge costituzionale n . 3 de l1948 ;

per

il Friuli-Venezia

Giulia

la leggecostituzionale n . 1 del 1963) si parlava di pre-stiti interni . Questa espressione è stata sosti-tuita, onorevole Tarabini, dall ' espressione« contrarre mutui ed emettere obbligazioni » .

Io mi domando se questa differenza nell aformulazione abbia un valore solo formale oanche un valore sostanziale, cioè se si si avoluto, in un certo senso, limitare oppur eallargare la sfera di possibilità di indebita -mento delle regioni . Non vi è dubbio infatt iche, mentre con i prestiti interni ci si potevasolo riferire a determinate operazioni finan-ziarie, con la dizione usata dal disegno di legg eattualmente in discussione - mutui ed ob-bligazioni - in pratica ci si riferisce a tuttala gamma delle possibilità di intervento su lmercato finanziario .

Nelle leggi precedenti vi era poi un av-verbio che la Commissione - in maniera ve-ramente singolare - ha ritenuto di dover man -tenere . Non si è salvata la formulazione dell eprecedenti leggi regionali che ho prima ci-tato, ma si è voluto salvare l 'avverbio « esclu-sivamente ». Senonché questo avverbio, nelleprecedenti leggi, era riferito alle garanzie :si diceva cioè che i prestiti interni dovevan oessere dalle regioni esclusivamente garantiti ;mentre nell'articolo 9 di questa legge quel -l'avverbio si riferisce allo scopo a cui miral'articolo stesso, e cioè a provvedere a spesedi investimento e per assumere partecipa-zioni in società finanziarie .

Ora, non capisco questo zelo nella conser-vazione dell'avverbio « esclusivamente », dal

momento che la sua funzione è stata comple-tamente mutata .

Noi riteniamo quindi, da un esame com-parativo delle varie leggi regionali, che s i

sia proceduto - e si procede attraverso quest alegge - in senso estensivo . Nella legge per i lFriuli-Venezia Giulia vi era una prescrizionein relazione alle autorizzazioni ; nella legge at-tuale si parla genericamente di spese di inve-s imenio e, come dicevo prima, di assunzion edi partecipazioni in società finanziarie . Nelle

vecchie leggi, che ho citato, la garanzia er aprevista in misura non superiore alle entrate

ordinarie; qui, viceversa, si parla del 20 pe rcento delle entrate, con riferimento alle quotedi ammortamento .

Ora mi sembra, onorevole Ballardini, ono-revole Tarabini, che le vostre ipotesi siano i ncontrasto con la formulazione letterale dellalegge. Voi, cioè, avete sempre sostenuto, i ntutte le sedi, che le regioni - secondo la for-mulazione della stessa legge, e per i limit iche questa pone - nascerebbero asfittiche esenza possibilità di un grande sviluppo . Enell'articolo che costituisce praticamente unagrossa valvola di sicurezza per il sistema de lfinanziamento regionale, attraverso la possi-bilità di far ricorso all'accensione di mutu ied all'emissione di prestiti obbligazionari evia di seguito, ponete poi questo limite prim adel 10 per cento e poi del 20 per cento dell eentrate, per quanto riguarda la postazione d ibilancio relativa ad « ammortamenti ed inte-ressi » .

Esiste un certo contrasto tra la vostra cri-tica di ieri e la formulazione di oggi .

Diciamo questo non perché si voglia ulte-riormente aprire, diciamo così, questa valvola ,questo rubinetto, ma perché riteniamo si deb-ba richiamare voi stessi, voi regionalisti con -vinti, della prima o dell'ultima ora, alla coe-renza su questa materia . Vero è che voi aveteuna riserva mentale in ordine all'articolo 15 eche pensate che quelle determinate leggi cor-nice, la cui emanazione pure sembrava fossenecessaria per l ' istituzione delle regioni, nonverranno approvate nel giro di due anni, dan-do così alle regioni non solo la possibilità d iapprovare i propri statuti, ma anche di averequelle tali potestà legislative attraverso lequali poi evidentemente, sul piano finanzia -rio, si determinano le soluzioni conformi all evostre vedute che sono, non dico massima -mente autonomistiche, ma di dilapidazion eamministrativa .

Noi però abbiamo il dovere di mettere i nevidenza queste realtà. Questo problema èstato, durante la discussione in quest'aula ,

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quasi del tutto sorvolato, sottaciuto dagli ora-tori di maggioranza . Se ne è occupato soltantol'onorevole Finelli il quale ha sottolineato ch enell'articolo 9 sarebbero intervenute modifi-che sostanziali riguardanti i mutui e le obbli-gazioni appunto attraverso l'elevazione dal 1 0al 20 per cento dell'ammontare complessivodelle entrate tributarie della regione del li-mite delle annualità di ammortamento pe rcapitali e interessi dei mutui e dei prestiti ,riducendo ai soli prestiti obbligazionari lanecessità del previo parere conforme del co-mitato interministeriale per il credito ed i lrisparmio.

L'onorevole Finelli ritiene che queste mo-difiche costituiscano un miglioramento. Noiriteniamo invece che costituiscano un peggio-ramento, per le ragioni che andrò via via espo-nendo. Dato che, per quanto riguarda i fin iprevisti per l 'accensione di mutui e l'emissio-ne di prestiti, gli statuti della Sardegna edella Venezia Giulia parlavano di investiment iper opere permanenti, io vorrei sapere adess odall'onorevole relatore di maggioranza,di spie-garci per quali motivi sia scomparsa, nel prov-vedimento in esame, la dizione di « opere per-manenti » . Ciò mi fa pensare maliziosamente– non tanto nei confronti dell'onorevole Tara-bini, in tutt 'altre faccende affaccendato fors eperché parla della Sicilia o di Palermo – ch esi sia voluta evitare la dizione « opere perma-nenti » per lasciare alle regioni la possibilitàdi operare in tutte le direzioni .

A nostro avviso, in questo senso, la situa-zione appare preoccupante perché, ripeto, l eesperienze che sono state poco fa ricordat eanche dall'onorevole Alpino, fatte nelle re-gioni a statuto speciale, dovrebbero indurr eil legislatore ad una maggiore prudenza ecautela. Noi, per dimostrare di volere nondico collaborare, ma indubbiamente dimi-nuire i pericoli insiti nell'articolo 9, abbia-mo fatto una serie di proposte. Taluno cer-tamente insinuerà che queste proposte son oostruzionistiche, ma altri le potrebbero ritene-re valide, concrete, costruttive .

Ad esempio abbiamo proposto di non su-perare con le 'quote di ammortamento annual eper capitali e interessi il 6 per cento delle en-trate tributarie . 1; chiaro che su questo punt oi nostri contraddittori saranno poco dispost iad appoggiarci, ma le motivazioni di quest odissenso non possono che essere surrettizie econtraddittorie . Al contrario questi nostri con-traddittori dovrebbero avere l'onestà e lalealtà di dire chiaramente cosa vogliono far edi queste regioni e precisare la dimensione

degli investimenti che essi veramente preve-dono per esse . Solo in tal caso potrebbe anch edarsi che si riconosca che il 20 per cento siapoco o che si possa convenire che la nostr aproposta del 6 per cento sia sufficiente . Sitratta di avere idee precise, ma ho l'impres-sione che su questo argomento ci sia scarsavolontà di guardare alla realtà .

C'è poi il terzo comma che a nostro avvis opecca di genericità, e che indubbiamente pu òessere fonte di conflitti nelle procedure enelle iniziative . La modifica che è stat aapportata dalla Commissione al testo ori-ginario, costituisce una parziale scelta ( èvero onorevole Tarabini ?) . Mentre nella for-mulazione del Governo si prevedeva l'auto-rizzazione del ministro del tesoro, di con-certo con quelli delle finanze e degli in -terni, sentito il comitato interministerial eper il credito ed il risparmio (tale dizio-ne che prevedeva cautelativamente determi-nati interventi, avrebbe potuto causare certelungaggini, ma era indubbiamente più pru-denziale), la formulazione proposta dalla Com-missione, ove si parla del conforme parere delcomitato interministeriale per il credito, no nfornisce a nostro avviso garanzie sufficient i

perché non si esorbiti da certi limiti che do-vrebbero essere insuperabili .

Questo problema, onorevoli colleghi, er asorto anche nel corso della discussione in que-

st 'aula sul disegno di legge istitutivo dell a

regione Friuli-Venezia Giulia ; esso era statosollevato – e devo dire anche con molta com-petenza – dall'onorevole Nicosia .

Onorevole Tarabini, mi riferisco alla se-duta pomeridiana del 17 luglio 1962, nel cors odella quale, discutendosi, ripeto, sul disegn odi legge istitutivo della regione Friuli-Vene-zia Giulia, noi sollevammo – lo ricordo a me

stesso – la questione (e credo l'abbia sollevat ain quell'occasione anche l'onorevole Bozzi) ,circa il parere conforme del comitato intermi-nisteriale per il credito . Da parte nostra si so-

stenne che appariva un po ' vaga la previsione

di questo parere conforme per i soli prestiti .

Nella prima parte dell'articolo 9 in discus-sione si parla della possibilità per le region i

di contrarre mutui ed emettere obbligazioni ,mentre al terzo capoverso dello stesso arti -colo 9 si dice che « la legge regionale dispone

l'accensione dei prestiti di cui sopra . . . » . Vor-

rei sapere se questa dizione « prestiti », che

non riproduce esattamente il testo del prim o

comma, è comprensiva non solo delle obbli-gazioni, ma anche dei mutui . (Commenti delrelatore per la maggioranza Tombini) .

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Non è comprensiva ? Devo rilevare, allo-ra, che l 'onorevole Tarabini si trova in di-saccordo con quello che disse il relatore de ldisegno di legge istitutivo della regione Friuli -Venezia Giulia, onorevole Rocchetti . L'alloraonorevole Rocchetti, in relazione al nostroquesito disse, rispondendo all 'onorevole Almi-rante : « Effettivamente alle parole " emis-sione di prestiti " può corrispondere un con-cetto più strettamente tecnico dal punto divista della tecnica bancaria, per cui si debb aforse ritenere che si tratti semplicemente d iemissione di obbligazioni . In questo caso, l aosservazione dell'onorevole Almirante sareb-be pertinente perché non vi sarebbe alcun adisciplina in materia di mutui » .

Senonché precedentemente aveva detto :« Poco fa, parlando a proposito dell 'artico -lo 52 in materia di prestiti, ho espresso l ' opi-nione che si debba ritenere per prestito qual-siasi forma di indebitamento della regione » .

Questo concetto allora fu recepito dal re -latore e dal Governo ; oggi, invece, in bas eall ' interruzione del relatore per la maggio-ranza, onorevole Tarabini, dovremmo rite-nere che la garanzia del « previo confor-me parere del Comitato interministeriale pe ril credito e il risparmio » sia da riferirsi soloai prestiti obbligazionari e non ai mutui .Questo non fa che aggravare le nostre per-plessità e le nostre critiche .

Su questo punto noi viceversa riteniamoche si debba pronunciare più chiaramente i lGoverno . Ella sa infatti, onorevole Tarabini ,che uno dei canali attraverso i quali l'inde-bitamento dei comuni e delle province è arri-vato a cifre stratosferiche, è proprio quell odei mutui. A questo si arriva poi con mar-chingegni, con manipolazioni tali, per cu ianche lo sbarramento del cosiddetto 20 percento annuo per le quote di ammortament oper capitali e interessi riferito alle entrate ,è qualcosa di assolutamente aleatorio che nes-suno è mai riuscito ad osservare .

Mi vorrei riferire all ' esperienza, per esem-pio, della città di Milano dove, per anni eanni, è stato presentato il bilancio in pareg-gio: dal punto di vista formale il rispett odelle leggi, in ordine all'accensione dei mu-tui e ai gravami degli interessi, sembravaattuato, mentre nella realtà non vi era cheun trasferimento di questi ammortament inegli anni, di modo che si potesse formal-mente mettere in bilancio cifre che non cor-rispondevano alla realtà degli impegni as-sunti . Non riusciamo a capire perché, con l aesperienza che hanno soprattutto gli espo-

nenti della maggioranza, per i dati che essi ri-cevono, si può dire mensilmente, dal Mini-stero dell'interno circa il modo di amministra-re soprattutto i comuni e almeno talune pro-vince, non si sia ritenuto, anche per i mutui ,di adottare lo stesso criterio seguito per laautorizzazione ai comuni per contrarre mu-tui, e cioè la richiesta di una maggioranz aqualificata . Non capisco perché vi sia quest apreoccupazione, questa paura. Se vi devonoessere delle verifiche di una maggioranza ,non vediamo perché in consiglio regionale, pe resempio, questa verifica si debba determinar eattraverso un dibattito politico e non attraver-so uno degli strumenti importanti, quale quel -lo dell'accensione dei mutui o dei prestiti ob-bligazionari, che, dovendo essere varati pe rlegge, attraverso leggi regionali, non solo da-rebbero l ' occasione alla maggioranza di giun-gere a delle scelte, ma costituirebbero il ter-reno idoneo, il terreno proprio per una verifi-ca anche di carattere politico . Infatti, in con-siglio regionale, su quale punto si verifica unamaggioranza ? Soltanto sulla elezione del pre-sidente regionale e degli assessori . Per il re -sto – non prevedendo questa legge nessun amaggioranza qualificata in ordine ai mutui ,che sono l 'unica voce che in consiglio co-munale dà la possibilità di stabilire determi-nate scelte e di verificare determinate maggio-ranze – in pratica diamo all ' esecutivo regio-nale, alla giunta regionale la possibilità piùampia di scegliere, di determinare, di agire .

Vorrei ora porre una domanda che riguar-da il quarto comma. Come voi sapete, talecomma riguarda la possibilità di contrarre an-ticipazioni unicamente allo scopo di fronteg-giare temporanee deficienze di cassa, fissan-do poi delle quote .

Vorrei domandare all 'onorevole Tarabin ise ritenga pleonastico o no questo comma ,dal momento che non c 'è consiglio comunale ,non c 'è consiglio provinciale, non c ' è giuntaprovinciale amministrativa che osservi quest oprincipio. Più che a qualche cosa di serio, as-somiglia alle famose grida manzoniane ; sicchédalla formulazione propostaci non discendealcuna garanzia che esso venga osservato .

Inoltre, l ' articolo in sé è lacunoso perquanto attiene alla restituzione dei tributi in-debitamente percepiti o comunque non dovut ialla regione .

Sull 'argomento mi pare che sia pertinent eriferirsi a un articolo aggiuntivo su cui l 'ono-revole Tarabini – se vuoi rispondere ragiona-tamente e non nella forma telegrafica de l

non concordo » – dovrebbe soffermarsi . Loarticolo che noi abbiamo proposto è il se-

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guente : « La restituzione dei tributi indebita -mente percepiti o comunque non dovuti f acarico ad ogni singola regione in misura pro-porzionale alla quota del tributo ad essa devo-luto. All 'uopo nel bilancio di ogni regioneverrà istituito apposito capitolo di spesa » . Ri-teniamo che questo articolo aggiuntivo abbi ala sua importanza.

D ' altro canto, non si fa riferimento al-cuno alla compilazione, alla variazione, allagestione del bilancio di previsione per il ren-diconto generale della regione . Ora, ragion idi chiarezza legislativa e di retto funziona -mento amministrativo indurrebbero ad acco-gliere un preciso riferimento alle disposizion iin vigore sulla contabilità generale dello Stato ;e anche su questo argomento - come sa l'ono-revole Tarabini, che è così zelante - vi è laproposta di un articolo aggiuntivo, anche di-versamente collocato, ma che risponda a que-sta esigenza .

Vi è poi un altro problema che sorge con-tinuamente, di cui si occupano tutti, non sol oin sede parlamentare ma sulla stampa e ne iconsigli comunali, e che riguarda il malvezz odell ' approvazione dei bilanci fuori da ogn itermine, non dico logico ma addirittura serio .Noi viviamo nella metropoli lombarda dov esoltanto alla vigilia di Natale o quasi è stat oapprovato il bilancio di previsione del 1969 .In altre città si è probabilmente battuto que-sto record .

PAllAGLIA . In una città hanno consuma-to tutti i fondi del bilancio senza neanche ap-provarli per l' intero anno .

SERVELLO. Proprio per ovviare a quest oinconveniente il gruppo del Movimento socia -le italiano ha ritenuto di rendere perentori ala norma relativa alla presentazione e all ' ap-provazione dei bilanci di previsione. È infatt iqualcosa che assume un peso non solo di ca-rattere amministrativo, nel senso della lesion edi determinate norme amministrative, ma an-che morale, quello che avviene, ad esempio ,dove vigono maggioranze inesistenti e fanto-matiche, le quali vanno avanti per mesi, am-ministrando il denaro pubblico e spendendosomme anche ingenti, in attesa che quell espese vengano poi approvate da una maggio-ranza, inesistente nel momento in cui vengon oeffettuate le spese medesime ma che si sper adi formare nel corso del tempo .

Noi, in proposito, proprio per l'esperienzache ogni consiglio comunale ha potuto fare ,abbiamo ritenuto di richiamare l 'attenzionedella maggioranza proponendo un articolo ag-giuntivo attraverso il quale si fissa un limite

di tempo ben preciso per l'approvazione de lbilancio di previsione, e cioè il 15 ottobredell ' anno precedente a quello cui il bilanci omedesimo si riferisce .

Non riteniamo che questo significhi far edell ' ostruzionismo, onorevole Tarabini . Piut-tosto abbiamo l ' impressione che l ' ostruzioni-smo lo facciate voi, ma non con i vostri si-lenzi, bensì con la vostra mancanza di volont ànel recepire le istanze e nel capire i problem iche voi stessi sollevate o che vanno sollevand ovostri colleghi di ogni parte d 'Italia .

Perché sorgono i problemi ? Perché non s irisolvono ? Perché non vi sono norme di ca-rattere legislativo chiare, perentorie e vinco-lanti, attraverso le quali si possa evitare chesituazioni abnormi possano poi perpetuarsi ne ltempo .

Mi meraviglia - molto, signor Presidente .che altri gruppi politici che su questo tem asi sono battuti in quest'aula e fuori di qui ehanno denunciato l ' immoralità di questi me-todi non abbiano ritenuto di presentare emen-damenti aggiuntivi di questa natura .

Proprio su questo noi vorremmo richiama-re la responsabilità dell 'Assemblea, non certoper fini di parte, bensì - qualora sciagurata-mente le regioni dovessero essere fatte - pe rfarle funzionare, sottraendole almeno in parte ,almeno per questo aspetto, che coinvolge u nproblema di sostanza, ma anche di forma e d istile, al malvezzo di rinviare sine die l 'appro-vazione dei bilanci di previsione, in attesa ch emaggioranze inesistenti, fluide e trasformisti -che possano all'ultimo momento, al di là an-che del limite, approvare bilanci e quindispese già effettuate e realizzate .

Anche per quanto riguarda i criteri di for-mazione e di compilazione del rendiconto ge-nerale della regione avremmo desiderato ch ein questa legge ne fossero indicati taluni, ispi-rati coerentemente a quelli che vengono se=guiti in altre regioni .

Li abbiamo indicati, questi criteri, in altr istrumenti che abbiamo qui presentato e ch eil relatore e il Governo conoscono ; e sarebbebene a nostro avviso che essi fossero consi-derati perché rinviare, come voi ritenete d ifare, queste norme di compilazione e di for-mazione del rendiconto generale della region ead altre leggi, che poi magari sarà difficil efare nel tempo dovuto, significa nient'altro ch edare la possibilità di legiferare su questa ma-teria - che è quella dell'inquadramento dei bi-lanci e dove sono indispensabili criteri omo-genei fra tutte le regioni per lo meno in or-dine alla compilazione dei bilanci stessi -alle regioni, ognuna delle quali sarà poi li-

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bera di decidere in questo campo nel mod oche riterrà più opportuno . E questo, a mioavviso, non è un modo serio di legiferare, d iprendere atto di realtà che già esistono e chesono poco edificanti .

Ecco perché insistiamo sul fatto che inquesta materia bisognerebbe essere estrema -mente chiari e decisi .

Vi è poi un altro rilievo che interesserà ,penso, l 'onorevole sottosegretario Tantal oqui presente. Egli sa perfettamente, conoscen-do ormai bene la legge, che essa è carente d iogni riferimento ad alienazioni, locazioni ,acquisti, somministrazione di opere, mentrea nostro avviso sarebbe corretto specificarel ' applicazione, per tutta questa materia al -meno, delle norme che regolano i contratt idello Stato .

Sembra si tratti di cose, onorevole Bal-lardini, di poco conto ; ma ella sa perfetta-mente che se questa normativa non viene in-serita, se viene rinviata, non a leggi-quadroo leggi-cornice alle quali noi non crediamosi possa giungere nel tempo che l'articolo de lcompromesso indicherebbe, ma alla potestàlegislativa delle regioni, in tutta la materi adelle alienazioni, locazioni, acquisti, sommi-nistrazioni, appalti, ecc ., si produrrà unanormativa non certo uniforme tra le vari eregioni e difforme dai princìpi generali dell acontabilità dello Stato .

Devo poi rilevare che la legge ignora quas itotalmente province e comuni . A nostro av-viso qui sarebbe stato utile prevedere invecepossibili adeguamenti dei bilanci comunali eprovinciali . Conosciamo tutti il dramma de icomuni e quello di molte province, tutti de-nunciamo questo dramma : ebbene nella leg-ge finanziaria regionale, nella quale i comun ie le province in qualche modo dovrebber osvolgere un ruolo, avere un inserimento, s iprescinde totalmente da questa esigenza .

Si sàrebbero potuti prevedere adeguament idei bilanci comunali e provinciali con asse-gnazioni di quote di entrate regionali in mi-sura idonea al raggiungimento dei fini e al-l 'esercizio delle funzioni che le leggi ad hoc ,che saranno emanate anche per le regioni ,potranno prevedere. Questo non è stato indi-cato neppure in forma di ipotesi, per cui icomuni e le province rimangono estraniat ida questa legge (vedremo poi come si legif e-rerà in materia, regione per regione) .

Discorso più ampio andrebbe svolto inmateria di tributi perché questo articolo, evi-dentemente, ha la sua ragione di essere i nquanto si prevede che con le entrate tributarie

non si potrà far fronte se non alle spese difunzionamento .

Ebbene, anche su questo tema, cioè sui li -miti tributari, non esiste alcun riferimentoin questa legge ; tutto viene rinviato dall'arti-colo 15 alle leggi che verranno e quindi all eregioni che statuiranno. Questo è evident edall'andamento di questa discussione e da icompromessi che vengono portati a conoscen-za attraverso indiscrezioni . Da questa situa-zione, dall'impossibilità di stabilire quali sa -ranno i limiti dell ' imposizione tributaria,sorgono naturalmente molte preoccupazioni .

Non sappiamo infatti a questo punto ch etipo di inquadramento dare alla finanza re-gionale nell'ambito della finanza locale ; nonsappiamo, neanche in linea di ipotesi, in li-nea teorica, se la finanza regionale dipender àstrettamente dallo Stato, se sarà completa -mente indipendente o se avrà un caratteremisto .

Insomma da questa legge non esce nient edi chiaro neanche su questa materia che pureè stata oggetto di dibattiti di amministrati -visti illustri e di ipotesi varie. Infatti ci tro-viamo dinanzi a un coacervo di molte velleitàautonomiste e, soprattutto, in presenza d imolti pericoli di prevaricazione, di molti con-trolli formali, ma di nessun controllo serio .

Del resto basta riferirsi al discorso, cheè sempre aperto, dei tributi propri della re-gione per giustificare tutte le preoccupazioni ,perché anche su questa materia tutto è rin-viato, tutto è improbabile, tutto è da discu-tere. E così possiamo domandarci quali sa-ranno i metodi, le misure, l'incidenza de itributi propri della regione ; quali saranno ilimiti dell'indebitamento; non parliamo del -l ' esperienza dei comuni su questa materia, ,alla quale mi sono fugacemente riferito pri-ma; non parliamo delle aziende municipaliz-zate che pure interessano questo articolo 9,almeno come esperienza indiretta, perché al-lora dovremmo dire che ci troviamo di frontea esperienze che dovrebbero indurre i legisla-tori ad una seria meditazione .

Infatti è proprio attraverso questo articolo ,e attraverso la possibilità che si dà alle regionidi assumere partecipazioni in società finan-ziarie regionali, che si apre la voragine dell einiziative, la voragine dei presunti investi-menti produttivi che diventano delle forme d iintervento particolaristico, di intervento versozone e verso iniziative settoriali di privilegiat idi partito o del parapartito . Per cui noi assi-steremo al proliferare di agenzie all'ameri-cana, come oggi si usa dire, o di società com-

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merciali che nascono o muoiono per servir edeterminati interessi .

Ora in questo p,rticolo – che l'onorevole re -latore ha presentato come migliorativo de ltesto del Governo, che non aveva affatto ri-conosciuto questa possibilità nella prima for-mulazione – riteniamo, viceversa, che sian ocontenute delle preoccupanti aperture versoforme di indebitamento, verso forme di dila-pidazione del denaro pubblico . È chiaro ch esu questa strada non basteranno i tributi ordi-nari, le imposte dirette e indirette, né i mutui ,se si rispetterà il limite del 20 per cento qu iposto, ma forse si dovrà ricorrere alle so-vraimposte .

A questo proposito forse sarebbe stato me-glio arrivare alla formulazione dello statutodella regione siciliana che all 'articolo 38, pre-vede delle assegnazioni speciali ; tanto valevache di fronte ad esigenze comprovate, si ad-divenisse a questo tipo d'intervento e non ainiziative, a possibilità d'iniziative che no ndanno alcuna garanzia al contribuente, no ndanno alcuna garanzia al cittadino e allo Statoche lo dovrebbe rappresentare .

Ora, nelle attuali condizioni della pression efiscale, anche se le regioni non fossero co-strette a inasprimenti ulteriori, noi siamo con-vinti che il ricorso a mutui, che sarà inevita-bile, il ricorso a prestiti obbligazionari, ch esignifica un ricorso al mercato finanziario ,non potrà che avere effetti di drenaggio neiconfronti del mercato finanziario stesso, no npotrà che comportare restrizioni nel credito ,strette nello sviluppo produttivo e nel redditonazionale . Questo ricorso al credito stabiliràoltre tutto delle concorrenze con lo Stato stes-so, alti tassi d'interesse saranno inevitabili .La programmazione dunque, di cui tanto s iparla sul piano dei sogni, diventerà veramen-te molto improbabile appunto per questa con-correnza d'iniziative, queste possibilità ch esi aprono di andare oltre ogni limite alle re-gioni a statuto ordinario . Sono incalcolabil ile dimensioni, anche se manipolazioni dei bi-lanci si potranno sempre compiere secondo laesperienza dei comuni e delle province .

Dove si andrà a finire, onorevoli colleghi ,con le leggi delegate, con nuove leggi delloStato o con autonome leggi regionali ? No inon pensiamo di poterlo prevedere sulla bas edi questa legge. Ne soffrirà anche il caratter eautonomo delle regioni perché dall'autonomia ,che potrebbe anche, sotto certi profili, esser eun aspetto del decentramento, noi arriveremoa un moto centrifugo delle regioni che, speci enel settore finanziario, non potrà che accen-tuare gli squilibri esistenti, non potrà che ag -

gravare gli scompensi territoriali e tributar iche attualmente esistono . Non si può prevede -re nelle condizioni attuali a quale tipo di eco-nomia e di finanza regionale si arriverà . Sarà ,onorevole Tarabini, una finanza regional echiusa, con un ritorno a ritroso nella stori adi alcuni secoli ? È una domanda che ha il su opeso, il suo valore .

Se voi siete veramente degli europeisti con-vinti che ritenete che dopo l'abbattimento de idazi doganali, che dopo la formazione di un aEuropa economica si possa arrivare a qual-cosa di più, si possano rompere altre strettoi eper giungere ad un 'Europa unita anche da lpunto di vista monetario, dal punto di vist alinguistico o addirittura dal punto di vist apolitico, non potete ritenere di essere al passodella storia proponendo una legge come que-sta che non è che un ritorno, ripeto, indietronella storia del nostro paese .

Ora, la potestà legislativa primaria ch esarà conferita alle regioni su una serie d imaterie di importanza decisiva è chiaro ch efarà prevalere in sede locale determinati inte-ressi, e nascere determinati centri di poter epolitico ed economico, per cui le storture ele distorsioni che vengono più volte denun-ciate dalla sinistra moralizzatrice a senso uni-co o dalla sinistra democristiana per ragion iinterne di partito non potranno che essere ac-centuate . Ecco perché noi riteniamo che, aldi là del fatto politico, questo provvedimento ,che sostanzialmente dovrebbe essere alla bas edella istituzione delle regioni a statuto ordina-rio, non fa che portare ad uno scollamentoulteriore dello Stato, dei pubblici poteri . S itratta di leggi contrastanti che determineran-no ancora altre ingiustizie, eccessi di potere ,conflitti amministrativi che caricheranno l agiustizia periferica di nuove incombenze e larenderanno praticamente impossibilitata a d

intervenire in maniera equa .E sì che noi ci proclamiamo ancora citta-

dini di un'Italia madre del diritto ed andia-mo invece, con la istituzione delle regioni, a d

auspicare ed a creare le condizioni per un aproliferazione regionale, dal punto di vist adella giustizia, dal punto di vista del diritto .

Queste considerazioni in ordine all'artico-lo 9, a mio avviso, sono pertinenti, perchéesso, collegato ad altri aspetti della legge finan-ziaria, ad altri articoli, dà motivo di ritenereche le regioni, così come si vanno configuran-do attraverso la legge elettorale e la legge fi-nanziaria, sono estranee completamente aquelle che erano le preoccupazioni manife-state dai regionalisti in ordine alle necessitàdi un decentramento . Né ci può tranquilliz-

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zare, onorevoli colleghi, il riferimento agl iarticoli 117 e 118 della Costituzione . Gli arti-coli 117 e 118, come voi sapete, sono del tutt o

generici nella forma e forse anche scarsa-mente precisi perché nel momento in cui fu-rono varati molte erano le incertezze, contra-stanti anche le vocazioni regionalistiche . Eb-bene, questo riferimento che dovrebbe esseretranquillizzante e che è stato dalla Commissio-ne aggiunto al testo del Governo, questo rife-rimento alla Costituzione è assolutamente pri-vo di contenuto e, soprattutto, non tranquil-lizza nella maniera più assoluta .

Basterebbe leggere la prima parte dell'ar-ticolo 117 : « La regione emana per le seguent imaterie norme legislative nei limiti dei prin-cìpi fondamentali stabiliti dalle leggi delloStato, sempre che le norme stesse non sianoin contrasto con l'interesse nazionale e co n

quello di altre regioni . . . » . Segue poi una elen-cazione delle materie .

L'articolo 118 così recita : « Spettano all eregioni le funzioni amministrative per le ma-terie elencate nel precedente articolo, salvoquelle di interesse esclusivamente locale ch epossono essere attribuite dalle leggi della Re -

pubblica alle province o ai comuni o ad altr ienti locali. Lo Stato può con legge delegare

alle regioni l 'esercizio di altre funzioni ammi-nistrative » .

Si tratta, come vedete, d'una specie di par-tita a tennis . L'onorevole Presidente, che èstato uno sportivo, sa perfettamente che l apalla si rinvia da una racchetta all'altra. LaCostituzione rinvia alle leggi della Repub-blica, le leggi della Repubblica rinviano alle

leggi delle regioni : noi stiamo in questo mo-mento fra le leggi dello Stato e le leggi dellaregione e statuiamo che in determinate circo -stanze potremo legiferare come Stato, salvoche, superati determinati termini, non legifer ipoi la regione su materie che noi stessi do-vremrno, oggi in questa sede, determinare .

Onorevole Presidente, con questa legge oc-

correva uscire dalla genericità, invece molt i

nodi, molti limiti e molte forme hanno trovat ocollocazione in essa e affidano al domani dell a

nostra stessa legislatura o alla volontà, infor-me e non tranquillante delle regioni, la so-luzione .

Ora l'unico miglioramento rispetto all e

leggi per le regioni a statuto speciale concer-ne quello che ho detto all'inizio : cioè la ri-chiesta del parere del Comitato interministe-riale per il credito e il risparmio . L'onorevoleTarabini mi ha ora risposto che sull'argo-mento egli ritiene di doversi solo riferire al

prestito obbligazionario . Io ancora insisto per -ché egli voglia cortesemente meditare sullaopportunità e sulla necessità non solo di rife-rirsi - come per la legge sul Friuli-Venezi aGiulia - ai mutui, ma anche di prescriver eprocedure in ordine all 'approvazione e al varodi tutte le leggi regionali che si riferiscono aquesta materia .

È una materia arida, ma che riguarda l avita delle regioni e riguarda il popolo italianonella sua totalità . Gli italiani sono scarsamen-te sensibilizzati a questo problema. Gli italia-ni, se non toccano con mano i danni di unasituazione di carattere legislativo, di caratte-re economico, di carattere sociale o di carat-tere politico, se non ne sono investiti in ma-niera impetuosa, forse non sentono sufficien-temente il problema . Oggi però vi è nel paes eun senso di sfiducia diffuso nei confronti dell eregioni, sia per l ' esperienza delle regioni a sta-tuto speciale, sia perché la sfiducia si estend eallo Stato, al Governo, alla sua maggioranz ae - diciamolo pure - riguarda il sistema par-titocratico o « sindacatocratico » che attual-mente domina nel nostro paese .

Voi potrete sottovalutare questo clima d isfiducia, potrete continuare a rinviare la so-luzione dei cosiddetti problemi di fondo dell asocietà italiana da Scilla a Cariddi, dal Par-lamento nazionale ai parlamenti regionali, manon potrete sfuggire, onorevoli colleghi, pri-ma o poi alle vostre responsabilità che son ole responsabilità d'una classe dirigente chenell'arco che va dal 1946 ad oggi è riuscit anon ad avvicinare il cittadino allo Stato, nona rinsaldare l 'unità dello Stato italiano, a svel-tirne il funzionamento nell'interesse del citta-dino, ad ammodernarne gli strumenti e gl iapparati, ma soltanto ad aggravare la situa-zione che già era pesante in questo senso .

Ebbene, questa sfiducia, questa responsa-bilità ricadrà sull'intera classe dirigente emer-sa nel 1945 dalla sconfitta e dalla resistenza .Voi invocate spesso i cosiddetti valori dell aresistenza e, invocandoli, ritrovate un'unit àche non è reale ma fittizia . Invocandola, vo idividete non soltanto le componenti umanedel popolo italiano, ma continuate a recitar eipocritamente una commedia che ha divis ocontinua a dividere profondamente gli italia-ni. Noi vi richiamiamo al senso dell'unitàdello Stato, al senso della nazione e, conclu-dendo sia pure un arido intervento sull 'arti-colo 9, vi diciamo che ne risponderete nonsoltanto in questa sede, ma anche nei con -fronti della pubblica opinione . (Applausi adestra — Congratulazioni) .

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PRESIDENTE. E iscritto a parlare l'ono-revole di Nardo Ferdinando . Ne ha facoltà .

DI NARDO FERDINANDO . Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, l ' intervento del-l 'onorevole Servello ha riguardato l 'articolo 9nella sua interezza ed ha portato il contribut odella sua esperienza, essendo stato egli ammi-nistratore di una città del nord. Anche io vo-glio portare un'esperienza vissuta in una citt àbersagliata dal vantaggio, o dallo svantaggio ,di mutui ed obbligazioni; un'esperienza chederiva dal fatto di essere stato per tanti ann iconsigliere della città di Napoli .

Nell'ambito delle persone giuridiche e de -gli enti locali, mentre una volta si diceva ioho tanto e spendo tanto, oggi tutto si fondasul presupposto del debito . Allo stesso modonascono le regioni . Così, come il lutto si ad -dice ad Elettra, il mutuo si addice alla orga-nizzazione politico-giuridico-economica che inun dato momento svolge su un determinat oterritorio la sua attività . Per quell'esperienz a

dell'onorevole Servello, e anche mia persona-le, vediamo così che nelle amministrazioni co-munali e provinciali non si parla d'altro ch edi mutui da fare e di debiti da tamponare .

Poiché il mutuo presuppone la possibilit àdi una garanzia, all'articolo 9 del disegno d i

legge si parla di mutui e all'articolo 10 s iparla di patrimoni . Io accennai, nel mio inter-vento dell'altro ieri, che siamo arrivati d a

parte dei sindaci a una strana morale. Io sin-daco, che trovo un passivo di tanti miliardi ,sono un sindaco veramente in gamba se quest opassivo riesco ad aumentarlo di cento o d i

mille : al massimo, nel clima di menefreghi-smo generale a cui si arriva, avrò speso il de-naro degli altri .

Questo avviene in organismi che già esi-stono, che si sono avariati nel tempo, che s i

sono consunti . Nel mondo moderno io ritengoche, ove al centro ci fosse la repubblica pre-sidenziale, si potrebbe parlare alla periferi adi organismi larghi e di organismi partitici .

Ma quando al centro c 'è un organismo marca-tamente partitico, alla periferia dovrebber oesserci organizzazioni più serie ed omogene e(che poi si chiamino governatori o podestà èun fatto assolutamente secondario) così at-tuando i due principi del diritto pubblico del -la pluralità e della centralizzazione. Questoprincipio della pluralità però porta ad esser espenderecci, porta alla facoltà di fare mutui ,per giunta mutui fatti a vuoto, perché il pa-trimonio spesso è del tutto insufficiente a ga-rantire i mutui . Quindi in ultima analisi que-

sti organismi non è che faranno dei veri e pro-pri mutui, ma graveranno sullo Stato che do-vrà pagare queste obbligazioni .

Non solo ; ma vi è anche l'espressione con -tenuta nell'articolo 9 : « Le regioni posson ocontrarre mutui ed emettere obbligazioniesclusivamente per provvedere a spese di in -

vestimento » . Ma il fine dell ' investimento ri-guarda solamente la facoltà di contrarre mu-tui, o soltanto quella di emettere obbliga-zioni ? Questa disposizione è enormement eequivoca; ovvero sarà interpretata di volta i nvolta nella maniera che tornerà più comoda ,che sembrerà più opportuna in un determi-nato momento .

Quanto alla facoltà di contrarre mutui, l abattaglia sarà per avere il denaro, punto ebasta; la cosa si esaurisce lì : non ci sarà lapreoccupazione di soddisfare l'obbligazion eassunta . Di questo non si interessa nessuno ;lo vediamo nell'attività degli enti locali at-tuali, in cui non si riscontra alcun tentativo ,alcun orientamento, alcuna preoccupazione d isoddisfare l'obbligazione che si è assunta .Questo non accade mai .

I mutui, poi, finiscono spesso per non ser-vire a spese di investimento, ma a soddisfar el'esigenza fondamentale del pagamento del

personale . A questo proposito bisogna poi os-servare che il personale continuerà ad aumen-tare : avremo infatti quello degli uffici tribu-tari, fiscali, di carattere nazionale, provincia-le, comunale ; il personale dell'ACI, per quan-to riguarda la tassa di circolazione ; ed a questosi aggiungerà tutto il personale delle regioni .In questo modo le responsabilità verrannopalleggiate dall'uno all'altro, nessuno faràniente, ma tutti avranno diritto allo stipendio .E quando si tratterà di pagare, l 'assessore d iturno, il presidente di turno correrà a Rom aper ottenere il mutuo. Ma ciò che avrà otte-nuto una regione vorranno ottenerlo anch e

tutte le altre .E passiamo adesso all'altra facoltà, quell a

di emettere obbligazioni . Per esperienza per-sonale posso citare il caso di Napoli, quand ovi fu un sindaco che era capitano di industria ,Achille Lauro, il quale propose di emetteredelle obbligazioni « città di Napoli » ; e ci ac-corgemmo, in quella occasione, che era giàstato emesso un prestito obbligazionario « cit-tà di Firenze » . Ognuno, infatti, vuole emet-tere le proprie obbligazioni ; l'emettere obbli-gazioni non è un po' come il battere moneta ?Guardiamo anche alla sostanza delle cose, enon soltanto alla forma . Un organismo, dop oessersi indebitato sempre più, a un certo pun-to emette delle obbligazioni, che dovrà poi

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collocare . Quando si trattò di collocare le ob-bligazioni « città di Napoli », in relazione all alegge speciale su Napoli, l 'allora ministro del -le finanze, Tremelloni, disse che se ne eran ocollocate già delle altre . Era l'epoca in cui ,mi sembra, erano state collocate delle obbli-gazioni IRI ; ma quelle obbligazioni furon ocollocate perché si telefonò all'INPS, all oINAM, all'INAIL, eccetera, che le acqui-starono .

Ma, mi domando, chi acquisterà le obbli-gazioni emesse da città o da regioni che saran -no enormemente deficitarie ? Non si troveràuna banca che le sconti ; la banca, semmai ,percepirà un determinato tasso per occupar-sene, ma non per questo riuscirà veramentea collocare quelle obbligazioni . All 'emission edi obbligazioni, infatti, si arriverà soltant oquando non ci sarà più « paparino » a dare isoldi . Vivaddio, solo nella ipotesi di inabili-tazione per prodigalità uno potrà andare acomperare sul mercato libero l'obbligazion egarantita dalla regione lucana, per esempio ,che è piena di alti intelletti, che è forse la re-gione d'Italia che ha prodotto gli uomini pi ùbrillanti, ma che è depressa quanto altre mai !Ma voi comprereste un'obbligazione garantitadal comune di Napoli ? Io non la comprerei !Non vi è, infatti, nessuna garanzia . Vi sarà ,magari, un tentativo demagogico . in quantoognuno sognerà di andare a vendere le obbli-gazioni all 'estero, soprattutto in America, aquelle colonie di figli di emigrati, che forsele compreranno così, caritatis causa .

I mutui, poi, comportano anche gli inte-ressi passivi . Tali interessi non graverannosoltanto sul primo mutuo ; quando, infatti, isoldi non saranno arrivati in riferimento allaprima obbligazione, ci sarà un secondo mu-tuo, poi un prestito anticipato, poi ancorauno sconto al prestito anticipato ; e alla fine ,se si fa il calcolo degli interessi passivi che s idovranno pagare sui soldi che effettivament eandranno a finire nell 'erario della regione, s ivedrà che questi ultimi saranno davvero mol-to pochi . R chiaro che il peso degli interess ipassivi sarà tale da assorbire tutta la finanzaordinaria . Su questo non si possono nutrir eillusioni .

Se il Parlamento tutto, maggioranza e mi-noranza per la responsabilità che investe l astessa minoranza, approverà questa legge indiscussione, assumerà su di sé la gravissimaresponsabilità di consentire un enorme passivoa carico della finanza pubblica che poi, i nmaniera più semplice, significa a carico deicontribuenti . Non si deve dimenticare chesiamo attualmente in tema di riforma tribu-

t.aria in itinere, che sempre più si estend enon soltanto in Italia, ma in tutto il mond oil principio dell'Incom-tax, sulla strada a su otempo indicata da Vanoni . Come è possibil evoler compiere un percorso inverso con l acorsa ai tributi, per tartassare il contribuentepiù che sia possibile ?

A parte ogni altra considerazione si verifi-cherebbe una situazione di vero e propri ocaos nel quale – con tutto il rispetto per i ra-gionieri che spesso sono più bravi di noi av-vocati – un ragioniere non sarebbe più suf-ficiente e nemmeno forse un professore di di -ritto finanziario e di diritto tributario .

Per potersi districare in tale caos ci vor-rebbe quanto meno un uomo, un giurista ec-cezionale, che sia continuamente aggiornat ode lege : tributi nazionali, tributo regionale ,tributo provinciale, tributo comunale, altr inumerosi tributi da parte di organismi impo-sitori come le aziende di soggiorno e cura ,gli enti provinciali del turismo, eccetera . In

questa enorme confusione, tra l 'altro, ad uncerto punto ci troveremo carichi di tributi aun punto tale che nel combattimento tra uo-mo e Stato, che il sistema di accertamento in-duttivo ha probabilmente aggravato, l'uomosarà talmente combattuto da cercare in tutt ii modi di ingannare lo Stato .

Così gli enti regione, come le province ,come i comuni determineranno una recrude-scenza di carichi tributari contro le finanz edello Stato ad un punto tale che, se oggi s iparla di un passivo di moltissimi miliardi, aquesto passivo sarà necessario aggiunger emolti e molti zeri . E saremo allora verament egli amministratori di un'Italia in bancarotta .

(Applausi a destra) .

TARABINI, Relatore -per la maggioranza .Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Signor Presidente, prima che si passi allosvolgimento degli emendamenti presentati aquesto articolo 9, mi corre l'obbligo, in ordin e

agli emendamenti stessi, di rendere noti all aCamera gli orientamenti della Commissionecirca il problema della sede più opportuna

della discussione di alcuni di essi e paralle-lamente le proposte della Commissione stess aper un rinvio del loro esame .

Propongo di rinviare all'articolo 11 l'esa-me dell'articolo aggiuntivo De Marzio 9 . 0 . 1 4

(e del subemendamento Abelli 0 . 9. 0. 14 . 1) ;

di rinviare all'articolo 15 l'esame degli arti-

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coli aggiuntivi De Marzio 9 . 0. 8 (e dei su-bemendamenti Abelli 0 . 9. 0 . 8. 1, 0 . 9 . 0 . 8 . 2,0. 9. 0. 8. 3, 0 . 9. 0. 8. 4), De Marzio 9 . 0. 11(e del subemendamento Abelli 0 . 9. 0 . ii . 1) ,De Marzio 9 . 0. 13 (e dei subemendament iAbelli 0 . 9 . 0 . 13. 1, 0 . 9 . 0 . 13. 2, 0 . 9 . 0 . 13. 3) ;di rinviare all'articolo 18 l'esame degli articol iaggiuntivi De Marzio 9 . 0. 2, De Marzio9. 0. 3 (e del subemendamento Abelli 0 . 9 .0 . 3. 1), De Marzio 9 . 0. 4, De Marzio 9. 0 . 5(e del subemendamento Abelli 0 . 9. 0. 5. 1) ,De Marzio 9 . 0. 6, De Marzio 9. 0. 12 (edel subemendamento Abelli 0 . 9. 0. 12. 1) .

PAllAGLIA . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PAllAGLIA . Signor Presidente, per quan-to riguarda la richiesta avanzata dal relator eTarabini a nome della maggioranza dellaCommissione, in relazione allo spostamentodell'esame di alcuni nostri emendamenti dal-l'articolo 9 all'articolo 18, desidero fare al -cune osservazioni, anche se, lo premetto, nonsono sostanzialmente contrario a questa richie-sta. In realtà, gli emendamenti da noi presen-tati avevano un preciso riferimento all'artico -lo 9, senonché, in sede di coordinamento, l aCommissione ha spostato la materia dei bilan-ci regionali all'articolo 18 .

DELFINO, Relatore di minoranza . Ha in-trodotto, non ha spostato .

PAllAGLIA . Come conseguenza, ne è de-rivato che di questa materia e degli emenda -menti che attengono a questa materia si dovr àparlare in sede di esame dell'articolo 18 . Nonriteniamo, tuttavia, che questo sia un giustocriterio legislativo, perché si sarebbe dovutodiscutere prima sulla materia dei bilanci, epoi decidere sulla materia dei mutui e dell eobbligazioni . Non ne facciamo, comunque ,una questione. Altrettanto dicasi per i nostr iemendamenti che dovranno essere esaminati ,in sede di articolo 11 e di articolo 15, cos ìcome è stato richiesto dalla Commissione .

PRESIDENTE . Sta bene . .Se non vi sonoobiezioni, rimane così stabilito .

(Così rimane stabilito) .

La maggioranza della Commissione ha pre-sentato il seguente emendamento :

Sostituire il primo 'comma con il seguente :

Le Regioni possono contrarre mutui e demettere obbligazioni esclusivamente per prov-

vedere a spese di investimento nonché per as-sumere partecipazioni in società finanziarie re-gionali cui partecipano altri enti pubblici e dil cui oggetto rientri nelle materie di cui al -l'articolo 117 della Costituzione o in quell edelegate ai sensi dell 'articolo 118, second ocomma, della Costituzione .

La maggioranza della Commissione ha al-tresì presentato il seguente emendamento al-l ' emendamento Alpino 9 . 7 :

All'emendamento 9 . 7 sostituire le parole :si applicano le esenzioni ed i privilegi vigent iin materia di mutui a copertura dei disavanzieconomici dei bilanci comunali e provinciali ,compresi quelli di cui all'articolo 3 del decret olegislativo luogotenenziale 11 gennaio 1945 ,n. 51, e successive proroghe e modificazioni ,

con le altre : si applica il trattamento fiscal eprevisto per i corrispondenti atti all'Ammini-strazione dello Stato .

Conseguentemente l'emendamento Fabbr i9 . 10 è ritirato dai presentatori .

L'onorevole relatore per la maggioranz aha facoltà di svolgere l 'emendamento e il sube-mendamento della maggioranza della Com-missione .

TARABINI, Relatore per la maggioranza ,Vi rinunzio, signor Presidente, poiché ambe-due gli emendamenti si illustrano da sé .

PRESIDENTE .

stato presentato il se -guente emendamento :

Sostituire il secondo comma con il se-guente :

L'importo complessivo delle annualità d iammortamento dei prestiti non può superareil 6 per cento dell'ammontare complessivodelle entrate tributarie delle Regioni .

9 . 2. De Marzio, Ahnirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponzieilo, Tripodi

Antonino, Turchi.

PAllAGLIA . Chiedo di svolgere io questoemendamento .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

PAllAGLIA . Signor Presidente, se voles-simo mantenere il limite indicato dalla Com-missione, i bilanci delle regioni verrebber ocompletamente assorbiti dalle spese general ie dall'ammontare delle rate di restituzione

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dei mutui . Resterebbe in pratica utilizzabile ,per investimenti e come disponibilità da nonimpiegarsi normalmente per la estinzione de imutui, al massimo il 30 per cento .

Non voglio riaprire in questa sede la di-scussione sull'ammontare delle spese general idelle regioni perché il discorso diventerebb eeccessivamente lungo . Nel corso della illustra-zione delle nostre tesi riteniamo di avere di -mostrato che i bilanci delle regioni a statutospeciale hanno spese generali che sono pari a l50 per cento delle entrate . Se a questa percen-tuale noi dovessimo aggiungere un 20 percento che è utilizzabile per la estinzione de imutui, avremmo, magari, in un determinat omomento, la possibilità di una utilizzazion edei fondi che derivano dai mutui, ma nell ostesso tempo i bilanci sarebbero prevalente -mente destinati a coprire le spese generali ea far fronte alle estinzioni delle passività con -tratte attraverso l'estinzione dei mutui .

Riprenderemo l'argomento quando discute-remo dell'articolo 18, che è il capolavoro d iquesta legge perché si istituiranno le region isenza sapere neppure in quale modo deb-bono essere gestite le loro entrate, poich éil Governo ha sei mesi di tempo per dare l edisposizioni ; di modo che si utilizzeranno ifondi senza le norme che stabiliscano in qual emodo le entrate delle regioni debbano esser eutilizzate. Riprenderemo l'argomento, dicevo ,ma certamente in questa sede dobbiamo pe rlo meno prevedere che Ie spese delle region inon possano, se non nel limite del 6 per cento ,essere rappresentate da rimborsi dei mutu icontratti .

In questo senso l'emendamento si racco-manda all'attenzione della Camera, che, fin oa questo momento, ha disatteso le nostre pro-poste; emendamento che ha certamente un ca-rattere migliorativo rispetto al testo dell aCommissione, per cui merita attenta medita-zione e l'approvazione dell'Assemblea . (Ap-plausi a destra) .

PRESIDENTE. È stato presentato il se-guente emendamento:

Al primo comma sopprimere le parole :ed il cui oggetto rientri nelle materie di cu iall'articolo 117 della Costituzione od in quell edelegate ai sensi dell'articolo 118, second ocomma, della Costituzione .

9. 8 . Terraroli, Barca, Passoni, Raucci, Boiardi,

Malagugini, Caruso, Vespignani, CarraraSutour, Raffaelli, Gastone, Granzotto,Ferri Giancarlo, De Laurentiis, Santoni,Flamigni.

L ' onorevole Terraroli ha facoltà di svol-gerlo .

TERRAROLI . Signor Presidente, onorevol icolleghi, onorevole rappresentante del Gover-no, a nome del mio gruppo chiedo la soppres-sione, con l ' emendamento 9. 8 a mia primafirma, delle ultime quattro righe del primocomma dell 'articolo 9 . E ne spiego i motivi .

Il primo è che, a nostro avviso, il testo de lprimo comma proposto dalla Commission epeggiora il testo governativo, il che è tutt odire; e anche se comprendiamo che il rico-noscimento della possibilità alle regioni a sta-tuto ordinario di partecipare a società finan-ziarie era dettato dalle migliori intenzioni, i lfatto che poi si condizioni questa possibilit àdi partecipazione entro un ambito rigidamen-te circoscritto, anche se recepito formalment edal testo costituzionale, vanifica la bontà del -le intenzioni medesime .

Se poi prendiamo in considerazione anch el ' emendamento 9. 10 – uno degli ultimi partidella maggioranza di centro-sinistra – a firm aFabbri, Principe e Mezza Maria Vittoria, i ncui si afferma addirittura che le regioni pos-sono contrarre mutui . . .

FABBRI . Questo emendamento è stato ri-tirato .

TERRAROLI. Se lo avete ritirato, avetefatto bene e me ne compiaccio .

Passo al secondo dei motivi che ci hannoindotto a chiedere la soppressione di cui a lnostro emendamento . Il volere circoscriver ecosì rigidamente il campo della partecipazionedelle regioni a finanziarie pubbliche è in con-trasto con le indicazioni in tema di strumen-tazione dell ' intervento pubblico a livello re-gionale, presenti, per quel che ne so, in quas itutti gli elaborati o le ipotesi di progetti d ipiano di sviluppo che i comitati regionali pe rla programmazione economica delle diverseregioni d ' Italia hanno elaborato negli ultim ianni . Addirittura il comitato della Lombardi aha fatto della finanziaria regionale, che inter-viene in direzione della piccola e della medi aindustria, uno dei capisaldi della politica d iriequilibrio e di sviluppo della regione lom-barda. Il voler circoscrivere dunque in quest oambito rigido la partecipazione della regionea società finanziarie toglie alla regione molt epossibilità di intervento vanificandone gli sfor-zi in questo campo. A nostro avviso, abbiam overificato in regioni a statuto speciale esemp iche non sono confortanti, tuttavia in una nuo-va prospettiva di sviluppo della politica dell aprogrammazione nel nostro paese si potrebbe

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avere una qualche possibilità positiva che var-rebbe la pena di verificare .

Il terzo motivo può sembrare formale, maè invece sostanziale . Non si capisce perché inquesto comma si consenta alla regione di as-sumere mutui e di emettere obbligazioni sen-za porre alcun limite per gli investimenti acui questi mutui e queste obbligazioni assuntevengono destinati, e invece si pretenda di cir-coscrivere il campo operativo delle finanziari eregionali . È una contraddizione che a nostr oavviso deve e può essere sciolta ; e il modo pe rscioglierla è dato appunto dalla soppression edi queste quattro righe, motivo per il qual eabbiamo presentato l'emendamento .

PRESIDENTE. Sono stati presentati i se-guenti emendamenti :

Sostituire il primo comma con il seguente :

Le Regioni hanno facoltà di emettere pre-stiti interni da esse garantiti esclusivamenteper provvedere ad investimenti in opere per-manenti .9. 1 . De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-

dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

Al secondo comma, sostituire le parole :20 per cento, con le parole : 10 per cento .9 . 5. Alfano, De Marzio, Almirante, Abelli, Cara -

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi .

Sostituire il terzo comma con il seguente :

La legge regionale dispone l'accensione de iprestiti di cui ai commi precedenti salvo l eautorizzazioni di competenza del Ministro de ltesoro e del Comitato interministeriale per i lcredito e il risparmio disposta dalle leggi vi-genti, e deve specificare l ' incidenza dell 'ope-razione sui singoli esercizi futuri nonché imezzi necessari per la copertura degli oneri .9. 3. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-

dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

Sopprimere il quarto comma .9 . 4. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, Tripod iAntonino, Turchi .

Sono stati presentati i seguenti articol iaggiuntivi :

La restituzione dei tributi indebitament epercetti o comunque non dovuti fa carico aogni singola Regione in misura proporzionalealla quota del tributo ad essa devoluto . Al -l'uopo nel bilancio di ogni Regione verràistituito apposito capitolo di spesa .

9 . O. 1 . De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, Tripodi

Antonino, Turchi .

Allo scopo di adeguare le finanze dell eprovince e dei comuni al raggiungimento del -le finalità ed all'esercizio delle funzioni sta-bilite dalle leggi, il consiglio regionale puòassegnare ad essi annualmente una quotadelle entrate della Regione .

9 . O . 7. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

Ai sensi dell'articolo 118 della Costituzio-ne, sono attribuite alle province le funzion iamministrative per le seguenti materie :

fiere e mercati ;acque termali ;pesca nelle acque interne .

9. O. 9. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-

dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, Tripodi

Antonino, Turchi.

Ai sensi dell 'articolo 118 della Costituzio-ne, sono attribuite ai comuni le funzioni am-ministrative per le seguenti materie :

polizia urbana ;musei e biblioteche comunali :

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beneficienza pubblica ed assistenza sa-nitaria di interesse comunale .9. O . 10. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,

Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, Tripod iAntonino, Turchi.

L'articolo 69 della legge IO febbraio 1953 ,n. 62, è sostituito dal seguente :

« Le amministrazioni provinciali dei capo-luoghi di Regione sono tenute a fornire l asede provvisoria ai consigli regionali, allegiunte e ai loro uffici .

I capoluoghi di Regione sono i seguenti :Piemonte . . . ;Lombardia . . . ;Veneto . . . ;Liguria . . . ;Emilia Romagna . . . ;Toscana . . . ;Umbria . . . ;Marche . . . ;Lazio. . . ;Abruzzi e Molise . . . ;Campania . . . ;Puglia . . . ;Basilicata . . . ;Calabria . . . .

9 . O. 15. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-

dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

L'articolo 22 della legge 17 febbraio 1968 ,n. 103, è sostituito dal seguente :

« Le elezioni regionali di cui alla legge17 febbraio 1968, n. 103, si svolgeranno entr o12 mesi dalla data di approvazione della pre-sente legge a condizione che entro quella dat asiano emanate, ai sensi della disposizion etransitoria IX della Costituzione e dell'artico -lo 9 della legge 10 febbraio 1953, n . 62, le legg idella Repubblica contenenti, singolarmenteper ciascuna materia, i princìpi fondamental icui deve attenersi la legislazione regionale » .9 . O. 16. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara -

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

Sono stati presentati i seguenti subemen-damenti :

All'emendamento 9 . 0 . 1, sopprimere le pa-role: o comunque non dovuti .

0 . 9. O . 1 . 1 . Abelli, Alfano, d'Aquino, Almirante ,

Pazzaglia, Franchi, Delfino, Roberti ,

Servello, Santagati, Menicacci.

All' emendamento 9 . 0 . 1, sopprimere le pa-role : All 'uopo nel bilancio di ogni Region everrà istituito apposito capitolo di spesa.

0 . 9 . 0 . I . 2 . Abelli, Alfano, d'Aquino, Almirante ,Pazzaglia, Franchi, Delfino, Roberti ,

Servello, Santagati, Menicacci.

All'emendamento 9 . 0. 7, sopprimere le pa-role : al raggiungimento delle finalità ed .

0 . 9 . O . 7 . 1 . Abelli, Alfano, d'Aquino, Almirante ,Pazzaglia, Franchi, Delfino, Roberti ,

Servello, Santagati, Menicacci.

All 'emendamento 9 . 0 . 9, sopprimere le pa-role : pesca nelle acque interne .

0. 9 . O. 9 . 1. Abelli, Alfano, d'Aquino, Almirante ,Pazzaglia, Franchi, Delfino, Roberti ,Servello, Santagati, Menicacci.

L 'onorevole Pazzaglia, cofirmatario, ha fa-coltà di svolgerli .

PAllAGLIA . Li consideriamo già svolt idagli interventi dei colleghi del mio grupp oin sede di discussione sull 'articolo 9 . Restainteso che gli altri nostri emendamenti e su-bemendamenti all 'articolo 9 rinviati, su pro-posta del relatore per la maggioranza a suc-cessivi articoli saranno oggetto di svolgimentonelle rispettive sedi .

PRESIDENTE. Certo, onorevole Pazzaglia .

PAllAGLIA . Ritiriamo inoltre i subemen-damenti Abelli 0 . 9. 1, 0 . 9. 2, 0 . 9. 3, 0. 9. 4 ,0 . 9. 5, 0. 9. 6, 0 . 9 . 7 .

PRESIDENTE. Sta bene .È stato presentato il seguente emenda-

mento :

Al secondo comma sopprimere la parola :tributarie .

9 . 9.' Gastone, Barca, Passoni, Raucci, Malagu-

gini, Boiardi, Caruso, Raffaelli, Carrara

Sutour, Vespignani, Granzotto, Terraroli ,Ferri Giancarlo, De Laurentiis, Santoni ,

Flamigni.

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GASTONE . Lo consideriamo già svolto ,signor Presidente .

DELFINO, Relatore di minoranza . Chied odi parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

DELFINO, Relatore di minoranza . La mi-noranza della Commissione è favorevole all oemendamento De Marzio 9 . 1, che cerca, insostanza, di ripristinare il primo comma del-l'articolo 9 nel testo del Governo. R contrari aall'emendamento Terraroli 9 . 8, che è unadelle tante testimonianze di come si sia ope-rato in Commissione e si tenti di operare i naula : cioè modificando sempre in senso las-sista lo stesso testo governativo . Il Governosi era limitato a riconoscere alle regioni l apossibilità di contrarre mutui ed obbligazio-ni esclusivamente per provvedere a spese diinvestimento. La Commissione è invece andataoltre. Infatti, oltre le spese di investimento ,nel suo testo si parla anche di assunzione d ipartecipazioni in società finanziarie regional ia cui partecipino altri enti pubblici a ed i lcui oggetto rientri nelle materie di cui all 'ar-ticolo 117 della Costituzione od in quelle de -legate ai sensi dell 'articolo 118, secondo com-ma, della Costituzione » : cioè, in sostanza,in società finanziarie aventi per oggetto e, pe rscopo la promozione e il finanziamento d itutte le opere e attività relative alle potest àlegislative delle regioni previste dall'arti-colo 117 .

Delle due l'una : o non avete scritto benein italiano, oppure mi pare che l'oggetto si ri-ferisca alle società finanziarie . Già tanti sonoi campi d'azione e d'investimento previsti dal -l'articolo 117 e quelli aggiungibili ai sens idell'articolo 118 della Costituzione. Ma algruppo comunista non bastano : esso vuoleandare oltre le previsioni dell'articolo 117 edoltre le eventuali deleghe di cui all'articol o118. Invero non abbiamo capito bene dovevoglia arrivare .

Siamo favorevoli agli emendamenti D eMarzio 9. 2, Alfano 9. 5 e Alpino 9. 6 e con-trari all'emendamento Gastone 9. 9. La Com-missione ha già portato la possibilità di con -trarre mutui e obbligazioni dal 10 al 20 percento di incidenza delle relative annualità d iammortamento sull 'ammontare complessiv odelle entrate tributarie della regione ; adessosi vorrebbe anche togliere il riferimento all eentrate tributarie, per allargarlo ad ogni even-tuale altro tipo di entrata .

Siamo favorevoli all'emendamento D eMarzio 9. 3 e contrari all'emendamento D eMarzio 9 . 4. L'obiettività alla quale cerco diispirarmi nel disimpegnare i miei compiti d irelatore di minoranza - mentre purtroppo nondanno prova di altrettanta equanimità i com-ponenti della maggioranza della Commissio-ne, compreso il relatore onorevole Tarabini -mi porta ad esprimere parere contrario a que-sto emendamento presentato dal gruppo a lquale ho l'onore di appartenere .

GUARRA. Lo abbiamo già ritirato .

DELFINO, Relatore di minoranza . Mi fapiacere che il mio gruppo sia d'accordo conme. Siamo arrivati alle stesse conclusioni an-che senza consultarci preventivamente .

Siamo contrari all'emendamento Alpin o9. 7, con il quale il gruppo liberale confermauna vocazione collaborativa che si è manife-stata fin dal primo articolo di questa legge .Il risultato è che la maggioranza della Com-missione, con in testa i colleghi comunisti, èfavorevole all'emendamento Alpino, che sipropone solo di perfezionare facendo riferi-mento - nel suo subemendamento - ai corri-spondenti atti dell'amministrazione delloStato. Non so proprio chi abbia preparatoquesto subemendamento, al quale pure no isiamo contrari . (Interruzione del deputatoCottone) .

Siamo favorevoli all'articolo aggiuntiv oDe Marzio 9 . 0. 1, che in definitiva costituisc eun'applicazione del principio fissato dal se-condo comma dell'articolo 7, quindi non c isembra precluso : intende infatti meglio spe-cificare un'affermazione già contenuta nellalegge e favorevoli ai due subemendament iAbelli O. 9. 0 . 1 . 1 e 0. 9. 0. 1 . 2 .

Sottolineo con particolare favore l'articol oaggiuntivo De Marzio 9. 0. 7: si tratta di unaaffermazione alla quale noi teniamo . La Com-missione l'ha ritenuta superflua, noi ritenia-mo invece di dover insistere. Così puresiamo favorevoli al subemendamento Pazza -glia O. 9. 0. 7. 1 .

Sono favorevole infine agli altri articol iaggiuntivi De Marzio 9 . O . 9 (con subemen-damento Alfano 0 . 9. 0. 9. 1), 9 . 0 . 10, 9 . 0 . 15e 9. 0 .

16.

PRESIDENTE . Qual è il parere dellaCommissione sugli emendamenti presentat iall'articolo 9 ?

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Signor Presidente, la maggioranza della Com -

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Alti Parlamentari

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V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

missione è contraria all'emendamento D eMarzio 9. 1 ; è contraria anche all'emenda-mento Terraroli 9 . 8, perché sembra più ch egiustificata Ia limitazione dell'attività dell asocietà finanziaria costituita tra enti pubblic ialle materie che sono costituzionalmente ri-servate alle regioni . ben vero che con suc-cessiva legge queste materie possono esser eampliate, ma non si può evidentemente, senz aviolare la Costituzione, estendere indiscrimi-natamente la competenza amministrativa dell eregioni, come qui avverrebbe attraverso l'at-tività di gestione che venisse svolta dalle so-cietà finanziarie, che appunto operassero senz aalcuna limitazione di materia nell'ambito dell aregione. Ecco la ragione della limitazione, ch eoltretutto credo sia ampiamente giustificat adalla esperienza preoccupante, che comunqu esuggerisce criteri di severità, che al riguardosi è fatta con le regioni a statuto speciale . Lamaggioranza della Commissione è anche con-traria all'emendamento De Marzio 9 . 2., comepure all'emendamento Alfano 9 . 5, nonchéall ' emendamento Alpino 9 . 6, tutti proponent ila riduzione in varia misura del limite di in-debitamento delle regioni .

A questo riguardo vorrei rilevare che l aCommissione ha a suo tempo accolto l'eleva-zione del limite dal 10 al 20 per cento facend oproprio il voto della Commissione finanze etesoro la quale aveva rilevato come, nono -stante l ' elevazione di questo limite, si stessenotevolmente al disotto di quanto è consentit oin questo campo dalla legge comunale e pro-vinciale ai comuni ed alle province . D'altr ocanto non sembra obiettivamente che il volu-me complessivo massimo dell'indebitament opossa costituire ragione di preoccupazione da lpunto di vista finanziario generale ; comunquenon una preoccupazione specifica differen-ziale rispetto ai problemi generali dell'inde-bitamento pubblico ; mentre, per converso, gl ieventuali effetti dannosi che potessero even-tualmente derivare dall'emissione di prestit iobbligazionari sono preclusi dal controllo ch ea questo riguardo, secondo la legge comune ,come per qualsiasi altro ente, viene riservatoal Comitato interministeriale per il credito eil risparmio .

La maggioranza della Commissione è con-traria all ' emendamento Gastone 9 . 9, che pro -pone la soppressione della parola « tributa-rie », per la ragione che appare giusto fissar eun limite ben preciso, limite che è assicurat odal complesso dei tributi, sia propri che in -diretti, delle regioni. contraria all ' emen-damento De Marzio 9. 3 per le considerazion iche si possono ricavare implicitamente dalle

argomentazioni ora svolte .

contraria al-l'emendamento De Marzio 9 . 4. favorevole,come già è stato in precedenza detto, all'emen-damento Alpino 9. 7, modificato dal sube-mendamento che essa stessa ha presentato ,per una ragione che è apparsa decisiva .sembrato giusto, trattandosi di contratti re-lativi a funzioni amministrative che vengon otrasferite dallo Stato alle regioni, che quest icontratti abbiano la stessa sorte, lo stesso trat-tamento fiscale di quelli che nelle stesse ma-terie oggi vengono stipulati dalle ammini-strazioni dello Stato . La maggioranza dell aCommissione è contraria all'articolo aggiun-tivo De Marzio 9 . 0. I. che giudica superatodall 'analoga disposizione contenuta nell'arti-colo 7 già approvato e contraria ai relativ isubemendamenti Abelli 0. 9. 0. 1 . 1 e

0. 9. 0. 1 . 2 ; è contraria all'emendamento D e

Marzio 9 . 0. 7 e al corrispondente subemen-damento Abelli 0. 9. 0. 7. 1, che prevede l apossibilità delle regioni di assegnare dell equote annuali al servizio delle province e de icomuni, in relazione all'esercizio della delega ,in quanto appare già implicito nella norm acostituzionale che prevede la delega, che l e

regioni nell 'assegnare questi compiti ai co-muni e alle province provvedano adeguata -mente anche per la parte finanziaria .

La maggioranza della Commissione è con-traria all'emendamento De Marzio 9 . 0. 9 cheripete, limitandolo, il dettato costituzionale ,e al correlativo subemendamento Abell i

0. 9 . O. 9. 1 ; è contraria per le stesse ragioniall'emendamento De Marzio 9. 0. 10.

La maggioranza della Commsisione è in-fine contraria agli emendamenti De Marzio

9. 0. 15 e 9 . 0 . 16 .Ovviamente, poi, essa insiste per l'accogli-

mento del suo emendamento sostitutivo delprimo comma dell ' articolo 9.

PRESIDENTE . Qual è il parere del Go-verno sugli emendamenti presentati all'arti-colo 9 ?

BOSCO, Ministro delle finanze . SignorPresidente, il Governo accetta gli emenda-menti della Commissione e concorda per i lresto con il relatore per la maggioranza . De-sidero ricordare a proposito dell ' articolo 9 ,che esso riguarda una materia importante edelicata, cioè quella della accensione di mu-tui e della emissione di obbligazioni da part edella regione; in proposito il testo propostodal Governo prevedeva che il massimo del-l'indebitàmento potesse raggiungere il 10 pe rcento dell 'ammontare complessivo delle en-trate tributarie della regione . Il Governo

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V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

avrebbe preferito che fosse mantenuta questaformulazione, ma la Commissione è stata d icontrario avviso ed ha previsto che il mas-simo dell ' indebitamento possa raggiungere i l20 per cento . Il Governo ritiene tuttavia ch evi sono dei limiti di garanzia nello stesso ar-ticolo 9 che rendono meno preoccupante lasituazione di un eventuale indebitamento d aparte delle regioni. Questi limiti sono innan-zitutto determinati dalla finalità della emis-sione di obbligazioni e della contrazione de imutui; la finalità deve cioè essere quella d iprovvedere a spese di investimento. Quindiqualsiasi deliberazione riguardante la contra-zione dei mutui o la emissione di obbligazion iche non fosse finalizzata a spese di investi -menti, evidentemente, non sarebbe conformeall'articolo 9 della legge .

Inoltre vi è da tener presente la garanzi acostituita dal fatto che il bilancio regionaledeve indicare i mezzi necessari per la coper-tura degli oneri nel momento in cui si con -trae un prestito. È anche da considerare che ,per quanto riguarda la emissione di obbliga-zioni, occorre il previo conforme parere de lcomitato interministeriale per il credito e i lrisparmio.

Il Governo, lo ripeto, avrebbe preferito i lmantenimento del testo originario che preve-deva la possibilità di indebitamento contenu-to entro il limite del 10 per cento dell'am-montare complessivo delle entrate tributari edella regione, ma, evidentemente, di frontealla unanime decisione della Commissione ,non può che rimettersi al testo della Commis-sione stessa .

PAllAGLIA . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PAllAGLIA. Dichiaro di ritirare gliemendamenti De Marzio 9 . 1 e 9. 4 .

Deferimenti a Commissione.

PRESIDENTE. Sciogliendo la riserva, ri-tengo che il seguente provvedimento possa es-sere deferito alla VI Commissione permanen-te (Finanze e tesoro), in sede legislativa conil parere della I, della V e della IX Commis-sione :

« Assegnazione alla regione Valle d ' Aostadi un contributo speciale di 3 miliardi di lir eper scopi determinati, ai sensi dell ' articolo 12dello statuto » (approvato dalla V Commissio-ne del Senato) (2223) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così sta-bilito .

(Così rimane stabilito) .

Il seguente altro provvedimento è, invece ,deferito alla VIII Commissione permanente(Istruzione), in sede referente con il pareredella V Commissione:

BADALONI MARIA ed altri : « Estensione agl iistituti d'arte della legge 27 ottobre 1969 ,n. 754, concernente la sperimentazione negl iistituti professionali » (2076) .

Approvazione in Commissione.

PRESIDENTE. La X Commissione perma-nente (Trasporti) nella seduta di oggi, in sed elegislativa, ha approvato il seguente provve-dimento :

« Fissazione di un nuovo termine perl 'esercizio, da parte della direzione generaledella aviazione civile, delle attribuzioni con -ferite ai compartimenti di traffico aereo(approvato dalla VII Commissione permanen-te del Senato) (2155) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Passiamo ai voti .Onorevole Gastone, mantiene l'emenda-

mento Terraroli 9 . 8, di cui ella è cofirma-tario, non accettato dalla Commissione né da lGoverno ?

GASTONE. Sì, signor Presidente e chied olo scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Domando se questa richie-sta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE . Indico la votazione a scru-tinio segreto sull'emendamento Terraroli 9 . 8 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 348

Maggioranza . .

. i75

Voti favorevoli

13 1

Voti contrari .

21 7

(La Camera respinge) .

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Camera dei Deputat i

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Hanno preso parte alla votazione : Della Briotta ImperialeDe Maria IngraoAlboni Botta de Meo Iotti Leonilde

Aldrovandi Bottari De Mita Iozzell iAlini Bova De Poli Jacazz iAllegri Bressani de Stasio La BellaAllocca Bronzuto Di Benedetto Laf orgiaAlpino Bruni Di Giannantonio La Loggi aAmodeo Buffone Di Leo LamannaAmasio Busetto Di Lisa LattanzioAmodio Buzzi Di Mauro Lavagnol iAndreoni Caiati Di Nardo Raffaele LepreAndreotti Calvetti Di Puccio Lettier iAnselmi Tina Calvi Elkan Levi Arian GiorginaAriosto Canestrari Erminero LizzeroArmani Cantalupo Esposto LobiancoAverardi Caponi Evangelisti Lodi AdrianaAvolio Capra Fabbri Lombardi Maur oAzimonti Carrara Sutour Fasoli SilvanoAzzaro Caruso Ferrari LongoniBadaloni Maria Cascio Ferrari Aggradi Lospinoso SeveriniBalasso Castellucci Ferretti LubertiBaldani Guerra C ataldo Finelli LucchesiBaldi Cattanei Fiorot MacalusoBarberi Cattaneo Petrini Flamigni MacchiavelliBarca Giannina Fornale Macciocchi Mari aBardelli Cavaliere Foscarini AntoniettaBaroni Cebrelli Fracanzani MaggioniBartesaghi Ceravolo Sergio Fracassi Malfatti FrancescoBartole Ceruti Franchi Mancini VincenzoBastianelli C ervone Fregonese Marchett iBattistella Cesaroni Fulci MarinoBeccaria Chinello Fusaro MarmugiBelci Ciaffi Galloni MaroccoBenedetti Cianca Galluzzi MarottaBeragnoli Cicerone Gaspari MarrasBernardi Cingari Gastone Martell iBersani Cirillo Gatto Martini Maria Elett aBertè Coccia Gerbino MaschiellaBiaggi Cocco Maria Gessi Nives Masciadr iBiagini Colleselli Giachini MascoloBiamonte Colombo Emilio Giannini MattaliaBianchi Fortunato Colombo Vittorino Giglia MattarellaBianchi Gerardo Compagna Giolitti Mattarell iBianco Conte Giordano Maulin iBiasini Corà Giovannini MazzaBima Corona Girardin MengozziBini Dagnino Giraudi Menicacc iBisaglia D'Alessio Gitti MerendaBo Dall 'Armellina Giudiceandrea Merl iBodrato Damico Gorreri MeucciBoffardi Ines D'AngeIo Gramegna Micel iBoldrin de' Cocci Granelli Micheli FilippoBologna Degan Granzotto Micheli PietroBorra De Laurentiis Graziosi MilaniBorraccino Del Duca Guarra MiroglioBortot De Leonardis Gui Monac oBosco Delfino Gullo Monasterio

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Monsellato Savio Emanuela Vicentini Zanibell iMorelli Scaglia Zaccagnini Zanti Tondi CarmenMoro Dino Scaini Zagari ZappaMorvidi Scarascia Mugnozza Zamberletti Zucchin iMusotto Scarlat oNannini Schiavon Sono in congedo (concesso nelle seduteNapoli Scianatico precedenti) :Napolitano Francesco Scipioni

Arnaud MazzarrinoNapolitano Luigi Scoton i

Natta Scutari Bemporad Moro Aldo

Nenni Servadei Carra PicaC attani Quaranta

Niccolai Cesarino Sgarbi BompaniCavallari Rosat i

Niccolai Giuseppe LucianaCottoni Sedat i

Nicosia SgarlataCristofori Spadola

Nucci Silvestri De Ponti Spinell iOgnibene Simonacci Felici TerranovaOriglia Sisto Grassi Bertazzi Valeggian iOrilia Skerk Lombardi Riccardo Vecchiarell iOrlandi Specchio Magliano Vedovat oPadula SpecialePagliarani Speranza (concesso nella seduta odierna) :Pandolfi SpitellaPascarieIlo Sponziello Bucalossi Gall iPassoni Squicciarini Bucciarelli Ducci Malfatti FrancoPatrini Stella Cacciatore Montant iPavone Storchi Cortese Polott iPazzaglia Sullo Foschi Sant iPellicani Tagliaf erri Foschini Scardavill aPellizzari Tambroni Armarol iPennacchini Tani Si riprende la discussione.Perdonà Tantalo

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, man -Piccoli TarabiniPigni Taviani tiene l'emendamento De Marzio 9. 2, di cuiPintus Tempia Valenta ella è cofirmatario, non accettato dalla

Com-Pisicchio Terrana missione né dal Governo ?Pistillo Terrarol iPitzalis Tocco PAllAGLIA . Sì, signor Presidente e chie-Pochetti Todros do l'appello nominale .Pucci Tognon iQuilleri Toros CANESTRARI . Chiedo lo scrutinio segreto .

Raucci Tozzi Condiv iRausa Traina PRESIDENTE. Chiedo se quest'ultima ri -

Re Giuseppina Traversa chiesta sia appoggiata .

Reale Giuseppe Tremelloni (È appoggiata) .Reggiani Trombador iRomualdi TruzziRossinovich Tuccari Votazione segreta .

Ruffini TurchiRusso Carlo Turnaturi PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru -

Russo Ferdinando Ursotinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indìco la votazione segreta sull'emen-

Sabadini Usvardi damento De Marzio 9 . 2 .Salizzoni VaghiSalomone Valori (Segue la votazione) .

Salvi Vecchi

Sangalli Venturoli Dichiaro chiusa la votazione e invito gl i

Santagati Vespignani onorevoli segretari a numerare i voti .

Sarti Vetrano (I deputati segretari numerano i voti) .

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Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Comunico il risultato della votazione : Compagna GerbinoConte Giachin i

Presenti e votanti

.

339Corà Giannin i

Maggioranza . .

.

170 Gorghi GigliaVoti favorevoli

1i Cottone GioiaVoti contrari

328 Dagnino Giolitt i

(La Camera respinge) . Dall 'Armellina GiordanoD'Angelo GiovanniniD'Antonio Girardin

Hanno preso parte alla votazione: d'Aquino Giraud iD 'Arezzo Gitti

Aldrovandi Bisagliade' Cocci GorreriAlfano BodratoDegan Gramegna

Alini Boffardi Ines De Laurentiis GranataAllegri Boldrin

Del Duca GranelliAltera BolognaAllocca Borra De Leonardis Granzott o

Amadeo Borraccino Delfino Grazios i

Amasio Bortot De Maria Greggi

Amodei Bosco De Marzio Guerrini Rodolf o

Amodio Botta de Meo Guglielmino

Andreoni Bottari De Mita Gullott i

Andreotti Bova De Poli HeIfer

Anselmi Tina Bressani de Stasio IannielloDi Benedetto ImperialeAntoniozzi Bronzuto

Armani Bruni Di Giannantonio Ingrao

Assante Busetto Di Leo Iozzell i

Averardi Caiati Di Lisa La Loggi a

Azimonti Caiazza di Marino Lamanna

Azzaro Calvetti Di Mauro Lattanzio

Badaloni Maria Calvi di Nardo Ferdinando Lavagnol i

Balasso Canestrari Di Nardo Raffaele Lenti

Baldani Guerra Canestri Di Primio Leonard i

Baldi Caponi Di Puccio Lepre

Ballardini Capra Elkan Lettieri

Ballarin Carenini Erminero Lizzero

Barberi Carrara Sutour Esposto Lobianco

Barbi Cascio Evangelisti Lodi Adriana

Barca Castelli Fabbri Lombardi Maur o

BardeIIi Castellucci Fasoli Silvano

Bardotti Cattanei Ferrari Longoni

Baroni Cattaneo Petrini Ferrari Aggradi Lospinoso Severin i

Bartole Giannina Finelli Lubert i

Battistella Cavaliere Fiorot Lucches i

Beccaria Cebrelli Flamigni Macchiavell i

Selci Ceruti Forlani Macciocchi Maria

Beragnol i C ervone Fornale Antonietta

Bernardi Cesaroni Foscarini Maggion i

Bersani Chinello Fracanzani Mancini Antoni o

Bertè Ciaffi Fracassi Marchetti

Biaggi Ciampaglia Franchi Marino

Biagini Cianca Fregonese Marmug i

Biagioni Ciccardini Fulci Marocco

Biamonte Cicerone Fusaro Marotta

Bianchi Fortunato Coccia Galli Marraccini

Bianchi Gerardo Cocco Maria Galloni Marras

Bianco Colleselli Gaspari Martell i

Biasini Colombo Emilio Gastone Martini Maria Elett a

Bini Colombo Vittorino Gatto Maschiella

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI' - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Masciadri Pucci Tagliaf erri Trombador iMascolo Quilleri Tambroni Armaroli TruzziMattalia Racchetti Tani TuccariMattarella Raffaelli Tantalo TurnaturiMattarelli Raicich Tarabini UrsoMaulini Raucci Taviani Usvard iMazza Rausa Tedeschi VaghiMengozzi Re Giuseppina Tempia Valenta ValianteMerenda Reale Oronzo Terrana Vecch iMicheli Pietro Reggiani Terraroli Venturin iMilani Revelli Tocco Venturol iMiotti Carli Amalia Rognoni Todros Vespignan iMiroglio Romanato Tognoni VetranoMonaco Rossinovich Toros Vicentin iMonasterio Ruflini Tozzi Condivi VolpeMonti Russo Carlo Traina Zamberlett iMorelli Russo Ferdinando Traversa Zanibell iMoro Dino Sabadini Tremelloni Zanti Tondi CarmenMorvidi Sacchi Tripodi Antonino Zucchin iMussa Ivaldi Vercelli Salizzoni Tripodi GirolamoNahoum Salomone

Sono in congedo (concesso nelle seduteNannini SalviNapoli Sandri precedenti) :Napolitano Francesco Sangalli Arnaud

Mazzarrin oNapolitano Luigi

Sanna Bemporad

Moro AldoNonni

Santagati Carra

PicaNiccolai Cesarino Santoni Cattani

QuarantaNiccolai Giuseppe

Sarti Cavallari

RosatiNicosia

Savio Emanuela Cottoni

SedatiNucci

Scaglia Cristofori

SpadolaOgnibene

Scaini De Ponti

Spinell iOlmini TerranovaOriglia Scarlato Felic i

Orilia Schiavon Grassi Bertazzi

Valeggian i

Orlandi Scianatico Lombardi Riccardo

Vecchiarell i

Padula Scionti Magliano

Vedovat o

ScipioniPagliaran iPajetta Giuliano Scotoni

(concesso nella seduta odierna) :

Pandolfi Scutari Bucalossi

Galli

Passoni Semeraro Bucciarelli Ducci

Malfatti Franc o

Patrini Senese Cacciatore

Montanti

Pavone Servadei Cortese

Polott i

Pazzaglia Sgarbi Bompani Foschi

Santi

Pellegrino Luciana Foschini

Scardavill a

Pellicani Sg irlata

Pellizzari Silvestri Si riprende la discussione.

Perdonà Simonacc i

Piccinelli Sinesio PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, man-

Piccoli Sisto tiene l'emendamento Alfano 9 . 5, di cui ella

Pietrobono Skerk è cofirmatario, non accettato dalla Commis -

sione né dal Governo ?Pigri Spagnol i

Pintus Specchio

Pisicchio Speciale PAllAGLIA . Sì signor Presidente .

Pisoni Speranza

Pistillo Squicciarini PRESIDENTE .

Pongo

in

votazione

gl i

identici

emendamenti

Alf ano

9 .

5

e

Al -Pitzalis Stella

pino 9. 6 .Pochetti Storch ì

Prearo Sullo (Sono respinti) .

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Camera dei Deputat i

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Onorevole Gastone, mantiene il suo emen-damento 9 . 9, non accettato dalla Commissio-ne né dal Governo ?

GASTONE. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione .

(È respinto) .

Onorevole Pazzaglia, mantiene l'emenda-mento De Marzio 9 . 3, di cui ella è cofirma-tario, non accettato dalla Commissione né da lGoverno ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente, e chie-do l 'appello nominale .

MERENDA. Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE . Domando se quest'ultimarichiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di vo-tazione segreta prevale su quella di appello no -minale, indico la votazione segreta sull oemendamento De Marzio 9 . 3.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. 372

Maggioranza . .

. . 187

Voti favorevoli

1 9

Voti contrari .

. 353

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione :

Aldrovandi

AverardiAlfano

AvolioAlini

Azimont iAllegri

AzzaroAllera

Badaloni MariaAllocca

BalassoAmadeo

BaldiAmodio

Ballardin .iAndreoni

BallarinAndreotti

Barber iAnselmi Tina

Barb iAriosto

BarcaArmani

Bardell iAssante

Bardotti

Baron iBartoleBastianell iBattistellaBeccari aBelc iBenedett iBeragnol iBernard iBersaniBiaggiBiagin iBiamonteBianchi Fortunat oBianchi Gerard oBiancoBimaBiniBisagliaBodratoBoffardi InesBoldrinBologn aBorraBorraccin oBorto tBoscoBottaBottar iBovaBressan iBronzutoBrun iBusett oBuzziCaiat iCaiazza

CalvettiCalv iCanestrar iCapon iCapraCarenin iCarrara SutourCarusoCascioCastellucc iCataldoCattane iCattaneo Petrin i

GianninaCavaliereCebrell iCeravolo Sergi oCerutiCervoneCesaron iChinello

CiaffiCiampagli aCiancaCiccardin iCiceroneCingar iCirilloCocciaCocco MariaCollesell iColombo Emili oColombo VittorinoConteCoràCoronaCottoneDagninoD'AlessioDall ' ArmellinaDamicoD'Angelod 'AquinoD'Arezzode' Cocc iDeganDe Laurentii sDel DucaDe LeonardisDe MariaDe Marziode MeoDe Pol ide StasioDi BenedettoDi Giannantoni oDi LeoDi Maur oDi Nardo Raffael eDi PuccioElkanErmineroEspostoEvangelist iFabbr iFerrar iFerrari AggradiFerrett iFinell iFiorotFiumanòFlamign iForlaniFornal eFoscariniFracanzan iFracass iFregoneseFusaro

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Galloni Marmugi Raicich Squicciarin iGalluzzi Marocco Raucci Stell aGaspari Marras Rausa Storch iGastone Martelli Re Giuseppina SulloGatto Martini Maria Eletta Reale Giuseppe Tagliaf err iGerbino Maschiella Reale Oronzo Tan iGiachini Masciadri Reggiani TantaloGiannini Mascolo Riccio Tarabin iGiglia Mattalia Rognoni Tavian iGioia Mattarella Rossinovich TedeschiGiolitti Mattarelli Ruftini Tempia ValentaGiordano Mengozzi Russo Carlo TerranaGiovannini Merli Russo Ferdinando Terrarol iGirardin Meucci Russo Vincenzo ToccoGiraudi Miceli Sabadini TodrosGitti Micheli Pietro Sacchi Tognon iGorreri Milani Salizzoni Toro sGramegna Miotti Carli Amalia Salomone Tozzi Condiv iGranelli Miroglio Salvi TramaGranzotto Monasterio Sangalli TraversaGraziosi Monsellato

Santoni Tremellon iGreggi Monti Sarti Tripodi Antonin oGuerrini Rodolfo Morelli

Savio Emanuela Trombador iGuglielmino Morvidi

Savoldi TruzziGullo Nannini

Scaglia TuccariGullotti Napoli

Scaini Turch iHelfer Napolitano Francesco Scarlato Turnatur iImperiale Napolitano LuigiIngrao Natta Schiavon Usvard i

Iotti Leonilde Nenni Scianatico Vaghi

Jacazzi Niccolai Cesarino Scipioni Vecch i

Scotoni Vecchiett iLa Bella Niccolai Giuseppe

Venturol iLaforgia Origlia Semerar o

La Loggia Orilia Sgarbi Bompani Vergani

Lamanna Orlandi Luciana Vetrano

Lattanzio Padula Sgarlata Vetrone

Lavagnoli Pagliarani Silvestri Vicentini

Lenti Pandolfi Sisto Zaccagnini

Lepre Passoni Skerk Zamberlett i

Lettieri Patrini Specchio Zanibell i

Levi Arian Giorgina Pavone Speranza Zappa

Lizzero Pellegrino Spitella Zucchin i

Lobianco Pellican i

Lodi Adriana Pellizzari Sono in congedo (concesso nelle sedut eLongoni Perdonà precedenti) :Lospinoso Severini Piccinell iLuberti Piccoli Arnaud Mazzarrino

Lucchesi Pigni Bemporad Moro Aldo

Macaluso Pintor Carra Pica

Macchiavelli Pintus Cattani Quaranta

Macciocchi Maria Pisicchio Cavallari Rosati

Antonietta Pisoni Cottoni Sedat i

Maggioni Pistillo C ristof ori Spadola

Malagugini Pitzalis De Ponti Spinell i

Malfatti Francesco Pochetti Felici Terranova

Mammì Puccí Grassi Bertazzi Valeggiani

Mancini Antonio Quilleri Lombardi Riccardo Vecchiarell i

Marchetti Racchetti Magliano Vedovato

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Atti Parlamentari

— 15134 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

Ducci

(concesso

Bucaloss iBucciarell iCacciator eCorteseFosch iFoschini

nella seduta odierna) :

Gall iMalfatti FrancoMontant iPolott iSant iScardavilla

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indìco la votazione segreta sull'arti-colo aggiuntivo De Marzio 9 . 0. 16 .

(Segue la votazione) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo all'emendamentodella Commissione all 'emendamento Alpino9. 7, accettato dal Governo, che è del seguentetenore :

All 'emendamento 9 . 7 sostituire le parole :si applicano le esenzioni ed i privilegi vigent iin materia di mutui a copertura dei disavanz ieconomici dei bilanci comunali e provinciali ,compresi quelli di cui all'articolo 3 del de-creto legislativo luogotenenziale 11 gennaio1945, n . 51, e successive proroghe e modifica-zioni, con le altre : si applica il trattamento

'fiscale previsto per i corrispondenti atti al -l'Amministrazione dello Stato .

Lo pongo in votazione .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamento Alpin o9. 7, nel testo così modificato, accettato dallaCommissione e dal Governo .

(È approvato) .

Passiamo alla votazione degli articoli ag-giuntivi .

Onorevole Pazzaglia, mantiene gli articol iaggiuntivi De Marzio 9. 0. 1, 9 . 0. 7, 9. 0. 9 ,9. 0. 10 e 9. 0. 15, di cui ella è cofirmatario ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno ?

PAllAGLIA . Li ritiro, signor Presiden-te, con i relativi subemendamenti Abell i0 . 9 . 0 . 1 . 1, 0 . 9 . 0. I . 2, 0 . 9 . 0 . 7 . 1 e 0 . 9 .0 .9 .1 .

PRESIDENTE. Sta bene. Onorevole Paz-zaglia mantiene l 'articolo aggiuntivo De Mar-zio 9. 0. 16, di cui ella è cofirmatario, nonaccettato dalla Commissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Sì, signor Presidente e chie-do l ' appello nominale .

LONGONI . Chiedo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE. Chiedo se quest 'ultima ri-chiesta sia appoggiata .

(E appoggiata) .

Dichiaro chiusa la votazione e invito gl ionorevoli segretari a numerare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico i risultati della votazione :

Presenti e votanti

.

. 374Maggioranza . .

. 18 8

Voti favorevoli

. 1 6Voti contrari

.

.

. 358

(La Caìnera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abbiati

BartoleAbelli

Bastianell iAchilli

BattisteIlaAldrovandi

Beccari aAlessandrini

BelciAlfano

Benedett iAlini

Beragnol iAllegri

BernardiAllora

BersaniAllocca

BertèAmadeo

BiaggiAmasio

Biagion iAmodei

BiamonteAmodio

Bianchi FortunatoAndreoni

Bianchi GerardoAndreotti

BiancoAnselmi Tina

Biasin iAntoniozzi

BimaArmani

BiniAssante

BiondiAverardi

BisagliaAzimonti

BodratoAzzaro

Boffardi InesBadaloni Maria

BoldrinBadini Confalonieri

Bologn aBalasso

BorraBaldi

BorraccinoBallardini

BortotBallarin

BoscoBarberi

BottaBarbi

Bottar iBarca

BovaBardelli

Bressan iBardotti

BronzutoBaroni

Brun iBartesaghi

Buffone

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Busetto de Stasio Guarra Merl iBuzzi Di Benedetto Guerrini Giorgio MeucciCaiati Di Giannantonio Guerrini Rodolfo Micheli Pietro ,Caiazza Di Leo Guglielmino MilaniCalvetti Di Lisa Gui Miotti Carli Amali a

Calvi di Marino Gullo Miroglio

Canestrari Di Mauro Gullotti Monasteri o

Canestri di Nardo Ferdinando Helfer MonsellatoCaponi Di Nardo Raffaele Ianniello Mont i

Capra D'Ippolito Imperiale Morell i

Cardia Di Primio Ingrao Morvidi

Carenini Di Puccio Iozzelli Mussa Ivaldi Vercell i

Càroli Elkan Jacazzi Nahoum

Caruso Esposto Laf orgia Nannini

Castelli Evangelisti La Loggia Napoli

Castellucci Fabbri Lamanna Napolitano Francesc o

Cataldo Ferrari Lattanzio Napolitano Luig i

Cattaneo Petrini Ferrari Agradi Lavagnoli Natal i

Giannina Ferretti Lenti Nenn i

Cebrelli Finelli Leonardi Nucc i

Ceravolo Sergio Fiorot Lepre Ognibene

Ceruti Fiumanò Lettieri Olmini

Cervone Flamigni Libertini Origlia

Cesaroni Forlani Lizzero Orili a

Chinello Fornale Lobianco Padula

Ciafii Foscarini Lodi Adriana Pagliaran i

Ciampaglia Foschi Lombardi Mauro Pajetta Giuliano

Cianca Fracanzani Silvano Pandolfi

Cicerone Fracassi- Longo Pietro Pascariell o

Cingari Fregonese Longoni Passon i

Cirillo

' Fulci Lospinoso Severini Patrini

Cocco Maria Fusaro Luberti Pavone

Colleselli Galli Lucchesi Pellegrino

Colombo Vittorino Galloni Luzzatto Pellicani

Conte Galluzzi Macchiavelli Pellizzar i

Corà Gaspari Macciocchi Maria Pennacchini

Corghi Gastone Antonietta Perdonà

Corona Gatto Maggioni Piccol i

Dagnino Gerbino Malagugini Pietrobono

D'Alessio Gessi Nives Malfatti Francesco Pigni

Dall'Armellina Giannini Mancini Antonio Pintus

Damico Giglia Mancini Vincenzo Pirastu

D'Angelo Gioia Marchetti Pisicchio

D'Antonio Giolitti Marmugi Pison i

d 'Aquino Giordano Marocco Pistill o

D'Arezzo Giovannini Marotta Pitzali s

de' Gocci Girardin Marraccini Quiller i

Degan Giraudi Marras Racchett i

De Laurentiis Gitti Martelli Raffaell i

Del Duca Giudiceandrea Martini Maria Eletta Raicich

De Leonardis Gorreri Maschiella Raucc i

Delfino Gramegna Masciadri Rausa

Della Briotta Granata Mascolo Re Giuseppina

De Maria Granelli Mattarella Reale Oronzo

de Meo Granzotto Mattarelli Rognon i

De Mita Graziosi Mazza Romanat o

De Poli Greggi Merenda Rossinovich

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Camera dei Deputati

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PRESIDENTE. Domando se quest 'ultimarichiesta sia appoggiata .

(È appoggiata) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Voteremo ora l 'articolo 9nel suo complesso nel testo della Commissio-ne, comprensivo della nuova formulazione de lprimo comma e dell'emendamento Alpino 9 . 7

con il relativo subemendamento della Commis-sione testè approvato .

PRESIDENTE. Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indico la votazione segreta sull 'arti-colo 9 nel testo modificato .

(Segue la votazione) .

(concesso nella

Bucaloss iBucciarelli Ducc iCacciator eCorteseFoschiFoschin i

PRESIDENTE . Dichiaro chiusa la vota-zione e invito gli onorevoli segretari a nume-rare i voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

LONGONI . Chiedo lo scrutinio segreto .

PAllAGLIA . Chiedo l'appello nominale .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTIN I

Votazione segreta.

seduta odierna) :

Gall iMalfatti FrancoMontant iPolott iSantiScardavill a

Ruffin iRusso CarloRusso Ferdinand oSabadin i

SacchiSalizzoniSalomon e

SalviSandr iSangall iSannaSantagat iSantoniSart iSavio Emanuel aScagliaScain iScarlatoSchiavonScianaticoSciont iScipioniScoton iScott iScutar iSemeraroSeneseSgarbi Bompan i

LucianaSgarlataSilvestriSimonacc iSinesioSistoSkerkSpagnol iSpecchioSpecialeSperanzaSquicciarin iStella

Storch iSulloTagliaf err iTambroni Armarol iTaniTantaloTarabin iTedesch iTempia ValentaTerranaTerrarol iTodrosTognon iToro sTozzi Condiv iTrainaTraversaTremellon iTripodi AntoninoTripodi Girolam oTrombadoriTruzziTuccar iTurnatur iUrsoUsvard iVaghiVecch iVenturiniVenturol iVespignan iVetranoVetroneVicentin iVincell i

VolpeZamberlett iZanibell iZanti Tondi CarmenZappaZucchini

Comunico il risultato della votazione :

Sono in conged oprecedenti) :

(concesso nelle sedute Presenti e votanti

.

394Maggioranza . .

.

198

Arnaud MazzarrinoVoti favorevoli

314Voti contrari

.

80Bemporad Moro Aldo (La Camera approva) .CarraCattaniC avallar iCottoni

PicaQuarantaRosat iSedati

Hanno preso parte alla votazione:

Achilli

Almirant eCristofori SpadoIa Aldrovandi

AmadeoDe Ponti Spinelli Alessandrini

AmasioFelici Terranova Alfano

Amode iGrassi Bertazzi Valeggiani Alini

AmodioLombardi Riccardo Vecchiarelli Allegri

Andreon iMagliano Vedovato Allora

Andreotti

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Anselmi Tina Caiati de Meo Gorrer iAntoniozzi Caiazza De Mita GramegnaArmani Calvetti De Poli GranataAssante Calvi de Stasio Granell iAverardi Canestrari Di Benedetto GranzottoAvolio Canestri Di Giannantonio GraziosiAzimonti Caponi Di Leo GreggiAzzaro Capra Di Lisa GuarraBadaloni Maria Cardia di Marino Guerrini GiorgioBadini Confalonieri Carenini Di Mauro Guerrini RodolfoBalasso Càroli di Nardo Ferdinando GuglielminoBaldani Guerra Caruso Di Nardo Raffaele GulloBaldi Cascio D ' Ippolito GullottiBallardini Castelli Di Primio HelferBallarin Castellucci Di Puccio IannielloBarberi Cataldo Drago ImperialeBarbi C attanei Elkan IngraoBarca Cattaneo Petrini Erminero lotti LeonildeBardelli Giannina Esposto Iozzell iBardotti Cavaliere Evangelisti JacazziBaroni Ceravolo Sergio Fabbri La BellaBartole Ceruti Fasoli LaforgiaBastianelli Cervone Ferrari La Loggi aBattistella Cesaroni Ferrari Aggradi LamannaBeccaria Chinello Ferretti LattanzioBelci Ciaffi Finelli LavagnoliBeragnoli Ciampaglia Fiorot LentiBernardì Cianca Fiumanò LepreBersani Ciccardini Flamigni LimaBertè Cicerone Forlani LizzeroBiaggi Cingari Fornale LobiancoBiagini Cirillo Foscarini Lodi AdrianaBiagioni Coccia Foschi Lombardi MauroBiamonte Cocco Maria Fracanzani SilvanoBianchi Fortunato Colleselli Fracassi Longo Pietr oBianchi Gerardo Colombo Emilio Franchi Longon iBianco Colombo Vittorino Fregonese LoperfidoBiasini Conte Fulci Lospinoso SeveriniBima Corà Fusaro LubertiBisaglia Corghi Galloni LucchesiBo Corona Galluzzi Lucifred iBodrato Curti Gaspari LuzzattoBoffardi Ines Dagnino Gastone MacalusoBoldrin D'Alessio Gatto Macchiavell iBoldrini Dall'Armellina Gerbino Maggion iBologna D'Angelo Gessi Nives MammìBorra D'Antonio Giachini Mancini Antoni o

Borraccino d 'Aquino Giannantoni Manc oBortot D'Arezzo Giannini Marchett i

Bosco de' Cocci Giglia MarinoBotta Degan Gioia MarmugiBottari De Laurentiis Giolitti MaroccoBova Del Duca Giordano Marott aBressani De Leonardis Giovannini Marraccin iBronzuto Delfino Girardin Martini Maria ElettaBruni Della Briotta Giraudi MaschiellaBucciarelli Ducci Dell'Andro Gitti Masciadr iBusetto De Maria Giudiceandrea Mascolo

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MattaliaMattarellaMattarell iMaulin iMazzaMengozz iMerendaMerl iMeucciMicheli Filipp oMicheli PietroMilaniMiotti Carli AmaliaMiroglioMonasteri oMonsellatoMont iMorell iMorvid iMussa Ivaldi Vercell iNahoumNannin iNapol iNapolitano Francesc oNapolitano Luig iNatal iNonniNiccolai Cesarin oNiccolai GiuseppeNucciOgnibeneOlminiOrigliaOriliaOrland iPadulaPagliaran iPandolfiPascariell oPasson iPatriniPavonePazzagli aPedin iPellicaniPellizzar iPennacchin iPerdonaPiccinell iPiccol iPintusPirastuPisicchioPison iPistill oPitzalisPrincipePucci

Quiller iRacchett iRaicichRaucc iRausaReale Giusepp eReale OronzoReggianiRiccioRognon iRomanat oRossinovichRullin iRusso CarloRusso FerdinandoRusso VincenzoSabadin iSacchiSalizzon iSalomon eSalv iSangall iSannaSantagatiSanton iSargentin iSavio EmanuelaScagli aScain iScarlatoSchiavonScianaticoScipioniScoton iScottiScutar iSemeraroSgarbi Bompan i

LucianaSgarlataSilvestriSimonacc iSinesioSistoSkerkSpagnol iSpecchioSpecialeSperanzaSponzielloSquicciarin iStell aStorch iSulloTagliaferriTambroni Armarol iTani

TantaloTarabin iTavian iTedeschiTempia Valent aTerranaTerrarol iTocc oTognoniTorosTozzi Condiv iTrainaTraversaTremelloniTripodi AntoninoTripodi Girolam oTrombador iTruzziTuccar i

Sono in conged oprecedenti) :

ArnaudBemporadCarraCattaniCavallar iCotton iCristoforiDe Pont iFelic iGrassi Bertazz iLombardi RiccardoMagliano

(concesso nell a

Bucaloss iBucciarelli Ducc iCacciator eCorteseFosch iFoschini

Turnatur iUrsoUsvard iVaghiValor iVecch iVecchiett iVetranoVetroneVicentin iVincell iVolpeZaccagnin iZamberlett iZanibell iZanti Tondi CarmenZappaZucchin i

(concesso nelle sedute

MazzarrinoMoro AldoPicaQuarantaRosatiSedatiSpadolaSpinell iTerranovaValeggianiVecchiarell iVedovato

seduta odierna) :

Gall iMalfatti Franc oMontant iPolott iSantiScardavill a

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Passiamo all'articolo 10 .

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Signor Presidente, a nome del Comitato de inove, chiedo una breve sospensione della se-duta che ci consenta di esaminare gli emen-damenti all'articolo 10 .

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Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

PRESIDENTE. Il relatore di minoranza h adelle obiezioni ?

DELFINO, Relatore di minoranza . Il rela-tore di minoranza subisce l'ostruzionismo tec-nico della maggioranza .

PRESIDENTE . Sospendo la seduta .

(La seduta, sospesa alle 20, è ripresa alle20,50) .

C

PRESIDENTE. Si dia lettura dell'arti-colo 10.

ARMANI, Segretario, legge :

« I beni della specie di quelli indicati da lsecondo comma dell'articolo 822 del codic ecivile, se appartengono alle Regioni per ac-quisizione a qualsiasi titolo, costituiscono i ldemanio regionale e sono soggetti al regimeprevisto dallo stesso codice per i beni del de-manio pubblico .

Il medesimo regime si applica ai diritt ireali che spettano alle Regioni su beni appar-tenenti ad altri soggetti, quando i diritti stess isono costituiti per l 'utilità di alcuno dei ben iprevisti dal comma precedente o per il con-seguimento di fini di pubblico interesse cor-rispondenti a quello a cui servono i beni me-desimi .

Sono trasferiti alle Regioni e fanno part edel demanio regionale i porti lacuali e, s eappartenenti allo Stato, gli acquedotti di in-teresse regionale .

I beni appartenenti alle Regioni, che no nsiano della specie di quelli previsti dai com-mi precedenti, costituiscono il patrimonio del-le Regioni .

Sono trasferiti alle Regioni e fanno part edel patrimonio indisponibile regionale le fo-reste, che a norma delle leggi vigenti appar-tengono allo Stato, le cave e le torbiere, quan-do la disponibilità ne è sottratta al proprie-tario del fondo, le acque minerali e termali .Gli edifici con i loro arredi e gli altri ben idestinati ad uffici e servizi pubblici di spet-tanza regionale saranno trasferiti ed entre-ranno a far parte del patrimonio indisponi -bile delle Regioni con i provvedimenti legi-slativi di cui al successivo articolo 15 .

La individuazione dei singoli beni trasfe-riti sarà effettuata, entro due anni dalla dat adi entrata in vigore della presente legge, condecreto del Ministro delle finanze, di concert ocol ministro competente per materia, sentit ala Regione interessata .

Per i beni costituenti il patrimonio delleRegioni si applicano le norme del codice ci -vile, delle leggi .speciali e quelle sulla am-ministrazione del patrimonio e la contabilit àgenerale dello Stato » .

PRESIDENTE . E iscritto a parlare l'ono-revole De Marzio . Ne ha facoltà .

DE MARZIO . Signor Presidente, noi ri-nunciamo ad intervenire nella discussione

dell'articolo e desidero spiegarne brevement ele ragioni .

E stata interrotta questa seduta perché ci

si è detto che non vi era accordo tra i grup-pi di maggioranza in merito alla formulazio-ne dell'articolo . Quello che è accaduto è mol-to strano : ci si sollecita a discutere questa

legge con rapidità assoluta, si dà a questa leg-ge un'importanza prioritaria, si considera chequesta legge debba avere la precedenza s u

ogni altra legge, si dice di fronte al nostro

ostruzionismo che c ' è chi si lamenta nel pae-se perché la Camera impegnata nella discus-sione di questa legge non può svolgere altrolavoro legislativo, e poi ci troviamo, nel cor-so della discussione degli articoli, di front eal fatto che la maggioranza non è d'accordo .Noi denunciamo tutto questo per il grave si-gnificato politico che ha, e la nostra rinun-cia ad intervenire nell'articolo ha un valor e

di protesta .

DELFINO, Relatore di minoranza . Chiedo

di parlare .

PRESIDENTE. -Ne ha facoltà .

DELFINO, Relatore di minoranza . Vi èstata una riunione del Comitato dei nove, ch enon credo sia un comitato segreto : è il Comi-tato previsto dal regolamento, il quale si ap-presta ad esprimere il suo parere sugli emen-damenti. Ora è un dato di fatto, che non puòessere nascosto, che nel corso della riunionedel Comitato dei nove vi è stata una rotturadella maggioranza su un aspetto fondamental edi questo articolo, anche con le dimissioni d iun componente dello stesso Comitato dei nove ,l'onorevole Principe, il quale si è dimesso dalComitato con una chiara affermazione nei con-fronti degli altri componenti della maggio-ranza e del Governo, accusandoli di non avertenuto fede agli impegni assunti e concordat ifino a questo momento .

Quindi ha detto : « Da questo momento m idimetto dal Comitato dei nove e salta tutto

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DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 23 GENNAIO 197 0

l 'accordo che abbiamo raggiunto sulla leg-ge » . Questo è avvenuto nel Comitato dei nov eed è indubbiamente un fatto che non può es-sere nascosto in una democrazia parlamen-tare, ai deputati che debbono sapere che cos astanno per fare e in che termini stanno pervotare. Quindi credo che sia necessario chia-rire i termini di quello che è avvenuto . Aquesto punto penso che non sia io a doverparlarne, né sia il mio gruppo, ma sia l'ono-revole Principe .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, la Pre-sidenza non può che rammaricarsi del fatt oche il Comitato dei nove non abbia potut ocompletare l'esame degli emendamenti . Seciò fosse stato fatto tempestivamente, si sa-rebbe evitato di far trovare l'Assemblea d ifronte a questa situazione .

BARCA. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

BARCA. Signor Presidente, noi attendiamoche, a norma di regolamento, siano svolti gl iemendamenti . . .

ALMIRANTE . Andate al salvataggio delcentro-sinistra .

BARCA . A norma di regolamento ha luo-go prima lo svolgimento degli emendamenti ,poi la Commissione esprime il proprio parere .Noi attendiamo che le cose si svolgano inquesto ordine . (Proteste a destra) .

SEDATI, Ministro dell 'agricoltura e delleforeste . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

SEDATI, Ministro dell 'agricoltura e dell eforeste . Signor Presidente, vorrei fare un abrevissima dichiarazione per dire che poco f ain seno al Comitato dei nove vi è stato un oscambio di idee sui problemi connessi all emodifiche introdotte dalla Commissione, al-l 'articolo 10 e quindi, su richiesta del Comi-tato dei nove, ho offerto degli elementi di va-lutazione. Per dire la verità, data la brevitàdel tempo che aveva il Comitato dei nove peresaminare questi elementi di valutazione, no nsi è giunti ad una discussione su di essi per-ché la Camera doveva riprendere la sedut ain aula . Quindi, giunti a questo punto, debbodire a nome del Governo che, pur dovendosinell'ambito di questi problemi tenere ben pre-

senti gli interessi di carattere nazionale e l aloro salvaguardia, il Governo non può cherimettersi al testo della Commissione .

PRINCIPE. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PRINCIPE. Signor Presidente, prendo att odi questa dichiarazione del ministro e ritir ole mie dimissioni dal Comitato dei nove .

PRESIDENTE. Passiamo allo svolgiment o

degli emendamenti .stato presentato il seguente emenda-

mento :

Sopprimere il terzo comma .10. 1. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara -

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,

Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, Tripodi

Antonino, Turchi.

DELFINO, Relatore di minoranza . Chiedodi svolgerlo io .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

DELFINO, Relatore di minoranza . Signor

Presidente, credo che la discussione degl i

emendamenti stia avvenendo in un modo no n

conforme all'iter regolamentare in quanto ab-biamo già avuto il parere del Governo in me-

rito ai testi legislativi . Mi pare che il parer edel Governo debba essere espresso a conclu-sione della discussione .

SEDATI, Ministro dell'agricoltura e dell eforeste . Ho dichiarato che il Governo si rimet-te al testo approvato dalla Commissione .

DELFINO, Relatore di minoranza . Scusi ,signor Presidente, ribadendo che accetta i ltesto della Commissione, implicitamente i lGoverno respinge tutti gli emendamenti equindi ha espresso il parere sugli emenda -menti . Questo è il punto: il Governo ha giàespresso il suo parere .

PRESIDENTE. Onorevole Delfino, in que-sto momento il Governo ha dichiarato che si

rimette al testo della Commissione. Ciò nonsignifica che il Governo e la Commissionestessa non saranno richiesti di esprimere i lloro parere su ciascuno degli emendamenti

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al termine della discussione degli stessi . Laprego dunque di proseguire nello svolgimen-to dell ' emendamento De Marzio 10. I .

DELFINO, Relatore di minoranza . Co-munque, signor Presidente, il ministro Se -dati aveva finito d'illustrare al--Comitato de inove i mille motivi in base ai quali ritenevasostanzialmente di accettare alcuni degl iemendamenti, direi quasi che li sollecitav adisperatamente, perché sono stati citati un aserie di casi di legislazioni estere (tutta l 'Eu-ropa, l'Africa e l'America) in base alle qual iStati a regime federale in questi ultimi vent ianni si sono preoccupati di avocare al dema-nio statale le foreste per avere il patrimoni oboschivo necessario all'attuazione dei provve-dimenti di difesa del suolo che sono indispen-sabili in questi tempi .

Questo è stato il ragionamento del mini-stro, che ha ancora citato i risultati della in-dagine conoscitiva della commissione De Mar-chi per la difesa del suolo, che aveva espres-so l'esigenza assoluta di riservare l'azione d idifesa allo Stato . Quindi, mi sembra stran oche un ministro dell'agricoltura e delle fo-reste, che .si fa portavoce di esigenze di ordinenazionale, di importanza nazionale, vengapoi, dopo cinque minuti, per far ritirare ledimissioni all'onorevole Principe, a rinun-ciare alle foreste demaniali e alla difesa de lsuolo. Ecco il punto del cedimento, chiaroed evidente. Questa è la realtà politica . In-somma, onorevole ministro Sedati, i docu-menti che ella voleva lasciare in Commis-sione sono documenti di una importanza fon-damentale .

Li ha letti, li ha fatti sentire, ha posto i lproblema in termini di interesse nazionale, d iinteresse generale e ora rinuncia, all'interess efondamentale dello Stato, alla difesa del suolo ,al rimboschimento: rinuncia a queste cosesolamente perché l'onorevole Principe si è di-messo dal Comitato dei nove ! Ecco l'aspettotragico di quanto avviene !

Ella ci ha detto ancora che si tratterebb esolo di una affermazione di principio, nem-meno di sostanza, perché le foreste demanial iavrebbero in definitiva oggi una dimension edi 350 mila ettari su un totale di 6 milioni d iettari di foreste che sono quasi tutte di pro-prietà degli enti locali . Quindi si tratterebbe,oltre tutto, di una quota limitata, che non ri-solverebbe certamente i problemi di vita o d iespansione delle regioni, ma là rinuncia all aquale sostanzialmente impedirebbe allo Stat odi avere uno strumento per attuare la politicadi difesa del suolo.

Ella ci ha detto, ancora, che le stesse fo-reste demaniali possono egualmente sottostar ea particolari normative che le regioni potreb-bero emanare, perché già oggi vi hanno a ch efare – per alcuni aspetti - le stesse camere dicommercio.

Si tratta dunque di una serie di motivi, ch esono stati elencati, in base ai quali mi sem-brava logico che fosse richiamata l'attenzio-ne dell'Assemblea . Noi riteniamo che non puòun Governo, non può un ministro dell'agri-coltura, con argomenti di tanta importanza ,non portare questi argomenti all'Assemblea ,non dirli ai deputati, non richiamare i depu-tati alle proprie responsabilità e ai propri do-veri, non metterli davanti a questo quadro, aquesto panorama. Quello che ella ha detto apochi parlamentari del Comitato dei nove, ellanon lo ha voluto ripetere qui solamente per -ché l'onorevole Principe si è dimesso I

Ecco il fatto politico importante di questotipo di trattativa ;! Voi non avete chiesto unasospensione, non avete chiesto un rinvio. Pote-vate anche chiedere un rinvio per cercare d imettervi d'accordo, per cercare un ennesimocompromesso . È finito anche il tempo dellaricerca del compromesso ! C'è il cedimento ,nemmeno ad horas ma addirittura in un mi-nuto : l'onorevole Principe si è dimesso e i lministro dell'agricoltura si è rimangiato i lsuo discorso . Questa è la realtà

Ora, evidentemente, noi dobbiamo insisteresulla valutazione che abbiamo fatto nel pre-sentare i nostri emendamenti . E non si trattasolamente degli emendamenti del nostrogruppo. C'è un emendamento Bianco (un de-putato democristiano, credo della sinistra d i« base n) . Quindi non solamente l'onorevol eLucifredi fa il discorso in difesa del demaniostatale delle foreste, ma è anche la sinistra de-mocristiana . Vi è un emendamento di parla-mentari del PSU sullo stesso argomento . I lComitato dei nove in sostanza si rimette all aAssemblea e il ministro dell'agricoltura, pri-ma di affrontare il dibattito, un dibattito im-portante, lo strozza con le sue dichiarazioni

Noi riteniamo che, invece, l'argomento si aimportante e, conseguentemente, riteniamoche debba essere tenuto aperto : Io terremoaperto con lo svolgimento degli emendamenti :perché, signor Presidente, in questo modo i oho svolto solamente il nostro primo emenda-mento De Marzio 10. 1 .

ROBERTI. Chiedo di parlare per un ri-chiamo al regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

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V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

ROBERTI. Signor Presidente, mi pare chesi sia determinata stasera nell 'Assemblea un asituazione veramente nuova, direi quasi sen-za precedenti nella nostra cronaca assemblea -re, e vorrei fare appello proprio a lei, ono-revole Presidente, che è il moderatore dell adiscussione .

Ad un certo momento della discussione ,quando la Camera era pronta a procedere al -l 'esame degli altri articoli, è stata chiest adalla Commissione, tramite il Comitato de inove che la rappresenta, una sospensionedella seduta per esaminare un gruppo d iemendamenti sull 'articolo 10 della legge . Evi-dentemente il Comitato dei nove, come ell aha saggiamente ricordato, si è dovuto trova rdi fronte a qualcosa di nuovo e di diverso :altrimenti, non si comprenderebbe perchéavrebbe atteso il momento della discussioneper procedere a questo esame .

Evidentemente il Comitato dei nove dovev aritenere che ci sarebbe stato da parte di ta-luni dei presentatori il ritiro degli emenda -menti, oppure da parte del Governo una ac-quiescenza a questi emendamenti . Si è per -tanto dovuto trovare di fronte ad una situa-zione nuova per cui ha chiesto una sospen-sione della seduta, che è stata concessa . Eradiritto del Comitato chiederla ; non ci son ostate obiezioni al riguardo ed ella, signo rPresidente, l'ha concessa. Alla ripresa dell aseduta sarebbe stato ovvio e normale che i lComitato dei nove riferisse all 'Assemblea i lrisultato di questa sua riunione. Questo s iè verificato sempre quando c'è stata unasospensione della seduta per esaminare un anuova situazione verificatasi improvvisa-mente . Il relatore per la maggioranza avrebb edovuto riferire cosa era accaduto nel Comitatodei nove, quali erano cioè le conclusioni cu iera pervenuto il Comitato . Ma in questa cir-costanza non si è ritenuto di doverlo fare .

Abbiamo poi appreso dalla voce di un de-putato, nella fattispecie dall'onorevole Del-fino, che nel Comitato dei nove si era verifi-cata una cosa addirittura extra ordinem, cioèsi era verificato un conflitto fra i component idella maggioranza che sostiene questo dise-gno di legge, che conduce questa battagli aparlamentare per l'approvazione di quest odisegno di legge nel testo presentato dall aCommissione e, finora, contro tutti gli emen-damenti presentati dalle altre parti politiche .

Si è verificato quindi un terzo fatto nuovo :il rappresentante del Governo ha ritenuto ne-cessario a questo punto chiedere la parola ( èsuo diritto: in ogni momento della discussion eil regolamento consente al rappresentante del

Governo di prendere la parola) . Ella, signorPresidente, gli ha concesso la parola e il rap-presentante del Governo, riferendosi a quell oche si era verificato nell'ambito del Comitat odei nove – e che l'Assemblea non conosce an-cora perché fino a questo momento non si èritenuto di dover informare l'Assemblea diquello che si è svolto nel Comitato dei nove –riferendosi ad un contrasto che si sarebb esvolto nella riunione del Comitato dei novetra il Governo e alcuni parlamentari, ha ri-tenuto di dover, ante litteram, comunicare ta-lune posizioni del Governo nei confronti d iemendamenti che non erano stati svolti, ch enon erano ancora in discussione, sui qual inon era stato ancora dato il parere dei rela-tori e che non erano ancora in votazione .

Dopo di che, nel corso dello svolgiment odi un emendamento (poiché ella ha detto chesi doveva iniziare lo svolgimento degli emen-damenti), abbiamo appreso dalla voce di undeputato che le dichiarazioni fatte dal rappre-sentante del Governo non sono delle dichia-razioni di ordine formale o per fornire de ichiarimenti ; no, sono un capovolgimento dell aposizione assunta dal Governo in questa di-scussione svoltasi nel Comitato dei nove e ch eaveva portato un contrasto tanto forte da co-stringere uno dei componenti della maggio-ranza a presentare le sue dimissioni .

A questo punto si è verificato un altro fattonuovo : questo componente della maggioran-za, che si diceva avesse presentato le sue di-missioni, ha chiesto la parola per prender eatto della diversa posizione assunta dal Go-verno e per comunicare che egli ritirava l esue dimissioni .

Ma come stiano le cose di preciso nessunolo sa e l'Assemblea si trova a dovere dare ilsuo giudizio su una legge che è arrivata alsuo punto chiave, a proposito del quale si sonoverificate maggiori discordanze, ed è chiamataa giudicare e a discutere degli emendamentia questa norma base senza conoscere che cosain effetti si sia verificato in questo fantomatic oorganismo che è il Comitato dei nove . Orga-nismo che, come è stato osservato, è perfet-tamente regolamentare, che deve operare all aluce del sole, che è espressione di questa As-semblea e che, come primo suo dovere, h aquello di riferire ad essa – che lo ha espres-so – che cosa ha ritenuto di discutere, d iesaminare ed eventualmente di decidere. Sonogiunti degli echi – per vie e per canali nondel tutto ortodossi e regolamentari – di ta-lune situazioni veramente anormali, veramen-te gravi, che si sarebbero determinate in senoal Comitato .

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Signor Presidente, noi stiamo procedend ocon un ritmo serrato ai lavori di questa As-semblea ; ed io ritengo, a questo punto, che si aessenziale – per il rispetto che dobbiamo a no istessi, all'Assemblea, alla nostra autonomi adi giudizio, al nostro mandato parlamentare ,a lei stesso, signor Presidente – che il Comi-tato dei nove assolva al suo compito di rife-rire all 'Assemblea sulle conclusioni cui è per-venuto . Può farlo in cinque minuti, in mezz aora, in un 'ora, nel tempo che riterrà più op-portuno : ma deve riferire alla Camera checosa è accaduto, quali sono i motivi che l'han-no indotto a chiedere questa improvvisa so-spensione, che è apparsa tanto strana e ch enon può essere stata determinata che da u nmotivo straordinario . Occorre dunque che i lComitato ci dica quali sono le discussioni ch esi sono svolte nel suo ambito e quali sono stat ele posizioni assunte dal Governo ; occorre ch eillumini l'Assemblea su questa serie di im-provvisi colpi di scena, di fronte ai quali c itroviamo sconcertati e veramente imbarazzat inel procedere al normale svolgimento degl iemendamenti, al normale e fisiologico svolgi -mento della discussione .

Pertanto, signor Presidente, mi permetto d íchiedere, con questo mio richiamo al regola -mento, che ella inviti il Comitato dei nov ea fornire all'Assemblea quei chiarimenti a iquali essa ha diritto, e che egli deve sentir eil dovere di offrire prima che si prosegua nel -la discussione, in questa fase importante del-l'iter del disegno di legge che stiamo esami-nando .

PRESIDENTE. Onorevole Roberti, il Co-mitato dei nove si è riunito per esaminar enon tutto l'articolo e tutti gli emendamenti ,ma soltanto alcuni emendamenti sui quali ,mi si diceva, non era stato ancora raggiunt oun accordo .

Quando verranno in discussione quest iemendamenti, è chiaro che la Presidenza sol-leciterà il relatore per la maggioranza a direil suo parere, come pure avrà modo di espri-mersi la minoranza della Commissione . Inquel momento ella potrà avere i chiariment iche richiede. Però, onorevole Roberti, andia-mo per ordine; per essere logici cominciamoa sentire lo svolgimento degli emendamenti .

ROBERTI . Signor Presidente, mi sembr ache le sue dichiarazioni riportino la discus-sione sul binario normale, e soprattutto l ariconducono su un piano di chiarezza e d ilealtà parlamentare . Non dimentichiamo, in -fatti, che in ogni momento dell'attività par -

lamentare occorre conservare un minimo dilealtà e di informazione reciproca tra le varieparti politiche che compongono l 'Assemblea .

Vorrei ora chiederle innanzitutto se è pos-sibile conoscere quali sono gli emendament i

ai quali ella ha fatto cenno . Desidererei poiche il relatore per la maggioranza rendess ela sua dichiarazione non appena si giungeràalla discussione di quegli emendamenti cu iella accennava, e non alla fine, perché altri -menti ci potremmo trovare a discutere di cos eche non hanno più ragione di essere discusse .

Mi perdoni, signor Presidente, ma io pensoche già dopo la dichiarazione dell'onorevol eDelfino sarebbe stata opportuna la dichiara-zione del Comitato dei nove . Adesso ci accin-giamo a svolgere degli emendamenti, ma, s eper esempio l'emendamento su cui il Comi-tato, riunendosi, ha discusso e su cui è sortoquesto strano contrasto fosse in ipotesi il pri-mo dei nostri emendamenti, accadrà che no iandremo avanti nel discutere i successiv i

emendamenti senza sapere quale sia la posi-zione della Commissione sul primo emenda-

mento . Invece se noi conoscessimo questa po-sizione tutto l'andamento della discussione

potrebbe svolgersi in maniera più regolare .

PRESIDENTE. Onorevole Roberti, quest oaccade in ogni discussione, perché il momen-to in cui la Commissione è chiamata ad espri-mere il proprio parere è quello dell ' imminen-

za delle votazioni .Così avverrà anche in questa discussione ,

e in quel momento potrà emergere il conte-nuto della discussione svoltasi in seno al Co-mitato dei nove .

ROBERTI . Non si lamenti allora l'Assem-blea, signor Presidente, se noi andremo avan-ti in una discussione che si rivelerà probabil-mente una discussione inutile, e che terrà im-pegnata la Camera per lunghe ore di questanotte e di domani mattina. Infatti saremo co-stretti a discutere tutti gli emendamenti inmodo assai ampio, dovendo immaginare pe rciascuno di essi quale possa essere stato i lcontrasto, e quale possa essere stata la ragio-ne che ha determinato una crisi nel Comi-tato dei nove e soprattutto questo strano ca-povolgimento della posizione del Governo.

Non si rimproveri perciò il gruppo del Mo-vimento sociale italiano di non aver volutochiarire i termini della discussione affinchéessa divenisse una discussione semplice e li-neare . Non è da addebitare a noi il fatto ch eessa rischia proprio di diventare una discus-sione buona soltanto a nascondere talune ore-

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pe che si verificano nei gruppi di maggioran-za . (Commenti) .

TARABINI, Relatore per la maggzoranza .Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Signor Presidente, penso a questo punto d ipotere anticipare quelle che sono state le con-clusioni del Comitato dei nove, il cui lavorosì è, si può dire, accentrato con maggiore at-tenzione sull ' esame dell 'emendamento Bianco10. 7, relativo alla conservazione dell'attual epatrimonio forestale dello Stato .

Su questo punto le conclusioni sono stat enel senso che la maggioranza si sarebbe ri-messa alla volontà dell'Assemblea, stanti iprofondi contrasti e le diverse argomentazio-ni che erano state avanzate dall'una e dall'al-tra parte .

Evidentemente questa si può definire unaconclusione « allo stato degli atti », mentre c isiamo poi trovati di fronte ad una nuova di-chiarazione del Governo in quest ' aula .

A questo punto, mi permetto, signor Pre-sidente, di chiedere una brevissima sospensio-ne della seduta affinché il Comitato dei nov epossa concludere il suo esame e presentarsiin aula con un parere di merito .

DELFINO, Relatore di minoranza . Chiedodi parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

DELFINO, Relatore di minoranza . SignorPresidente, mi permetto di ricordare che i lComitato dei nove ha concluso i suoi lavor icon una votazione . Tre membri del Comitatohanno votato per la rimessione all'Assemblea ,tre hanno votato per la non accettazione degl iemendamenti, uno (il sottoscritto) ha votat oper l'accettazione, mentre uno si è astenuto edun altro collega non era presente.

BADINI CONFALONIERI . Tengo a preci-sare che io non mi sono assentato affatto .

DELFINO, Relatore di minoranza . Ho vo-luto dire questo per sottolineare che il Comi-tato dei nove ha già fatto il suo lavoro e nonvedo come e perché debba rifarlo .

PRESIDENTE. Prima di decidere sulla ri-chiesta dell ' onorevole relatore per la maggio-ranza, debbo far presente che è già stata chie-

sta una prima sospensione di mezz'ora, chesi è poi prolungata per cinquanta minuti : eio ho aderito volentieri . Adesso io domandoall'onorevole Tarabini : nella precedente riu-nione del Comitato dei nove, sono o non sonostate raggiunte conclusioni precise ?

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Sugli altri emendamenti presentati all 'arti-colo 10 avremmo deliberato parere contrario .Sull'emendamento Bianco 10. 7, su cui si èconcentrata l'attenzione, si è fatta una vota-zione, che è stata interpretata nel senso ch eio ho riferito, ma in termini strettamente sto-rici si è svolta secondo l'esposizione fatta dal -l'onorevole Delfino, a parte la questione del -l'assenza di uno dei nove membri, sulla qua -le desidero fare una precisazione .

In realtà, era presente alla riunione l ' ono-revole Badini Confalonieri, in sostituzionedell'onorevole Cottone. Tuttavia, non essend ol'onorevole Badini Confalonieri formalment emembro del Comitato, gli è stato fatto pre-sente che non avrebbe potuto esprimere i l

suo voto .

BADINI GONFALONIERI . Ma nessuno hachiarito quale articolo del regolamento pre-veda una tale norma .

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Il tutto si è svolto in modo affrettato, stanteIa necessità di pervenire ad una conclusioneprima della ripresa della seduta . E comunque- se ella mi consente di sottolinearlo, signorPresidente - la decisione è stata presa in un adeterminata situazione . Poi in aula ci siam otrovati di fronte ad una situazione diversa .

BARCA. Chiedo di parlare per un richia-mo al regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

BARCA. Signor Presidente, prima che s i

verificasse questa strana situazione in aula ,avevo già chiesto che le cose si svolgesserosecondo il loro ordine logico . Se noi mettiamoda parte il regolamento, ed ognuno parla -salvo il ministro, che aveva il diritto, in ognimomento, di fare la sua dichiarazione - fuor idagli stretti termini regolamentari, è evidente

che non viene secondato lo sforzo che ell acompie, signor Presidente, per accelerare ilavori (sforzo che personalmente apprezzo )da parte di chi tende soltanto a ritardare que-sto dibattito . A questo punto, non resta cheapplicare il regolamento, e quindi procedere

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con lo svolgimento degli emendamenti . Suc-cessivamente sentiremo il parere della Com-missione e sentiremo se i presentatori d iemendamenti insisteranno o no per la vota-zione . (Commenti del deputato Nicosia) .

COVELLI . Chiedo di parlare per un ri-chiamo al regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

COVELLI . Mi sorprende la sortita dell'ono-revole Barca, il quale ha contestato al Presi -dente il diritto incontestabile di moderar elui, e lui solo, la discussione . Credo che l ' ar-ticolo 10 del regolamento non possa esser eignorato da alcuno . Signor Presidente, è a lei ,in virtù di questo regolamento che qui si stabistrattando, che spetta questo diritto . Io in-tendo richiamare l'attenzione di tutti i demo-cratici di questo Parlamento, di coloro ch esempre si compiacciono di richiamarsi all ademocrazia, decantandola mattino, pomerig-gio e sera .

Signor Presidente, qui si è verificato u ncaso veramente eccezionale: un membro delGoverno ha smentito il Governo, nel conflittocon un esponente della maggioranza che so-stiene il Governo, senza che l'Assemblea, si-gnor Presidente, sia stata informata del mo-tivo del dissenso. Vorrei richiamare la not asensibilità del nostro Presidente in un mo-mento particolare in cui egli stesso, il Presi-dente dell'altro ramo del Parlamento ed ilPresidente della Repubblica sono tenuti siste-maticamente fuori da una sorta di giuoco ch esi sta compiendo ai danni del Parlamento edelle istituzioni, per risolvere una crisi po-litica nata sulle sabbie mobili di una situa-zione che non si riesce a risolvere .

PRESIDENTE . Onorevole Covelli, la pregodi attenersi al tema .

MORO DINO . Che c'entra tutto questo co lregolamento ?

COVELLI . Il fatto di stasera avviene men -tre fuori di qui si tende ad allontanare il Par -lamento dalle sue responsabilità . Con esso s itenta di eludere la responsabilità dell'Assem-blea, dalla quale il paese deve sapere pe rquale ragione vi sono clamorose e vergognos eritirate del Governo ! (Commenti) .

PRESIDENTE. Onorevole Covelli, la in-vito nuovamente ad attenersi al tema di u nrichiamo al regolamento.

COVELLI. Pertanto, signor Presidente, laprego di mantenere il punto di vista da le iespresso quando, come moderatore della di-scussione, ha risposto al relatore per la mag-gioranza concedendo la sospensione .

PRESIDENTE . Non è esatto, onorevole Co-velli, ch'io abbia risposto al relatore in ta lsenso !

COVELLI . Ma ha permesso che il relator ele reiterasse la richiesta . . .

PRESIDENTE . Onorevole Covelli, ella ècaduto in equivoco. Aderendo ad una richie-sta dell 'onorevole Roberti, io ho semplice-

mente sollecitato il relatore per la maggio-ranza a chiarire quello che era avvenuto inseno al Comitato dei nove . Ne è testimon e

tutta l'Assemblea . Nel concedere una secon-da volta la parola al relatore, ho anzi mani-festato la mia perplessità ad accordare un'al -tra sospensione della seduta, dopo che unaprima di ben cinquanta minuti era stata con-sacrata al tentativo di raggiungere un ac-cordo .

chiaro che la Presidenza non ritiene op-portuno concedere a questo punto un'altra so-spensione della seduta . L'iter da seguire l'ho

già precisato. Ho cioè detto: si svolgano gl i

emendamenti, i relatori poi daranno Il loroparere, e così il ministro . Indi si passerà alla

votazione .Se ho poi aderito a che il relatore per l a

maggioranza fornisse chiarimenti sul lavor odel Comitato dei nove, questo rientra nei po-teri discrezionali del Presidente e non Infir-ma quanto precede .

Seguiamo dunque, onorevoli colleghi ,l'iter normale . Si svolgano gli emendament i

e non lo si faccia ab irato, bensì torni nell 'As-semblea la tranquillità che vi è stata finora .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE BOLDRIN I

PRESIDENTE . Sono stati presentati i se-guenti emendamenti .

Sostituire il quinto comma con i seguenti :

Sono trasferiti alle regioni e vanno a fa r

parte del loro patrimonio indisponibile le fo-reste che a norma delle leggi vigenti appar-tengono allo Stato ad eccezione di quelle ch eai fini di una efficace azione di bonifica mon-tana e di difesa del suolo, vengano con legg edello Stato dichiarate di interesse nazionale ,di quelle che lo Stato ritenga di dover mante-nere sotto l'amministrazione dell'Azienda d i

Stato delle foreste demaniali e di quelle am-

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ministrate per conto del fondo per il culto ,le miniere che non vengano, con legge dell oStato, dichiarate di interesse nazionale, le ac-que minerali e termali, le cave e le torbiere .

Saranno trasferiti alle regioni ed entre-ranno a far parte del loro patrimonio indispo-nibile i beni immobili patrimoniali dello Stat oche si riferiscono esclusivamente agli uffic idello Stato e destinati dalla regione all ' usoper iI quale devono essere trasferiti .10 . 2. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara-

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino, -

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe ,Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

Al quinto comma, sopprimere le parole :con i provvedimenti legislativi di cui al suc-cessivo articolo 15, e aggiungere le seguenti :Con norme di attuazione della presente legge ,saranno determinati per ogni singola Regionei beni immobili patrimoniali soggetti al tra-sferimento e saranno indicate le modalità pe rla loro consegna .10 . 3. Pazzaglia, De Marzio, Almirante, Abelli, Al-

fano, Caradonna, d'Aquino, Delfino, d iNardo Ferdinando, Franchi, Guarra, Man-

co, Marino, Menicacci, Nicosia, NiccolaiGiuseppe, Roberti, Romeo, Romualdi ,Santagati, Servello, Sponziello, TripodiAntonino, Turchi.

Sostituire il sesto comma con i seguenti :

Dalla data del 1° gennaio dell'anno suc-cessivo a quello in cui con decreto del Presi -dente della Repubblica saranno state emana -te per ogni singola regione le norme di at-tuazione per il trasferimento dei beni e de lpatrimonio dello Stato alle Regioni, le regio-ni subentreranno allo Stato in tutti i rap-porti relativi ai beni medesimi .

Entro il mese successivo l 'azienda di Statodelle foreste demaniali trasmetterà un elencodelle foreste oggetto di trasferimento al Pre-sidente della giunta regionale interessato i lquale prenderà le misure necessarie per l apartecipazione alla stesura dei verbali di con -segna .

Entro la medesima data le intendenze d ifinanza operanti in ogni singola regione prov-vederanno a trasmettere elenchi descrittivi de ibeni oggetto del trasferimento al Minister odelle finanze e al presidente della giunta re-gionale .

Entro tre mesi dalla data di approvazionedegli elenchi da parte del ministro delle fi-

nanze, gli uffici tecnici erariali operanti nell aregione provvederanno alla consegna di dett ibeni mediante appositi verbali da redigers icon l'intervento dei delegati delle rispettiv eintendenze di finanza e delle regioni .

Gli elenchi descrittivi di cui ai comm iprecedenti costituiranno titolo per la trascri-zione, per la voltura catastale e per l'intavo-lazione dei beni ivi compresi a favore dellaRegione, che saranno effettuati a cura del pre-sidente della giunta regionale .

I beni di cui ai commi precedenti sarann otrasferiti alla regione nello stato di fatto edi diritto in cui si troveranno e con tutti gl ioneri e pesi inerenti e con le loro pertinenze

e arredi .I redditi derivanti dalla gestione di dett i

beni spetteranno alla regione dalla citata dat adel 1° gennaio .

L ' amministrazione regionale dovrà tenereaggiornato l'inventario di tutti i beni patri-moniali, mobili ed immobili, nonché un elen-co di tutti i titoli, carte e scritture relativ ial patrimonio ed alla sua amministrazione .

10. 4. De Marzio, Almirante, Abelli, Alfano, Cara -

donna, d'Aquino, Delfino, di Nardo Fer-

dinando, Franchi, Guarra, Manco, Marino ,

Menicacci, Nicosia, Niccolai Giuseppe,

Pazzaglia, Roberti, Romeo, Romualdi ,

Santagati, Servello, Sponziello, Tripodi

Antonino, Turchi.

A quest 'ultimo emendamento sono statipresentati i seguenti subemendamenti :

All ' emendamento 10 . 4, sostituire le parole :Dalla data del 1° gennaio dell ' anno successivoa quello in cui, con le parole : entro sei mes i

dalla data in cui .

0 . 10. 5. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,

d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,

Delfino, Pazzaglia .

All ' emendamento 10 . 4, al secondo comma ,dopo le parole : Entro il mese successivo, ag-giungere le seguenti : alla emanazione dell enorme di cui al comma precedente .0. 10 . 6 . Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,

d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,Delfino, Pazzaglia.

All 'emendamento 10 . 4, al terzo comma so-stituire le parole : Entro la medesima data, conle parole : Entro due mesi dalla emanazionedelle norme di cui al primo comma del pre-sente articolo .0. 10 . 7. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,

d'Aquino, Servello, Manco, Almirante ,Delfino, Pazzaglia .

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All'emendamento 10 . 4, al quarto comma,sostituire le parole : Entro tre mesi, con le pa-role : Entro due mesi .

0. 10 . 8. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,Delfino, Pazzaglia .

All 'emendamento 10. 4, al settimo comm asostituire le parole : dalla citata data de l1° gennaio, con le parole : dalla data di cui a lprimo comma del presente articolo .

0. 10 . 9. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,d'Aquino, Servello, Manco, Almirante ,Delfino, Pazzaglia.

All 'emendamento 10 . 4, all 'ottavo comm asostituire le parole : l'Amministrazione regio-nale, con le parole : La Giunta regionale .

0. 10 . 10. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,Delfino, Pazzaglia.

NICCOLAI GIUSEPPE. Chiedo di svolgerl iio, signor Presidente, insieme con i subemen-damenti Abelli riferiti all'emendamento Al -pino 10 . 5 .

PRESIDENTE. Sta bene. L'emendamentoprincipale è il seguente :

Al terzo comma, aggiungere in fine le pa-role : le strade di interesse regionale, gli im-mobili riconosciuti di interesse storico archeo-logico artistico a norma delle leggi in mate -ria, le raccolte dei musei e delle pinacotechedelle biblioteche appartenenti allo Stato e d iinteresse regionale .

10. S. Alpino, Sementino, Cantalupo, Rozzi, Cot-

tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,Quilleri, Monaco, Bignardi, Bonea, Capua,Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio,Demarchi, Fenoli, Pucci di Barsento, Bar-zini, Durand de la Penne, Mazzarino,Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi.

Ad esso sono stati presentati i seguent isubemendamenti :

All 'emendamento 10 . 5, sopprimere le pa-role : le strade di interesse regionale .0. 10 . I. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino,

d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,Delfino, Pazzaglia .

All 'emendamento 10. 5, sopprimere le pa-role : Gli immobili riconosciuti di interesse

storico archeologico artistico a norma delleleggi in materia.

0. 10. 2. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino,

d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,

Delfino, Pazzaglia.

All 'emendamento 10. 5, sopprimere le pa-role : le raccolte dei musei e delle pinacotechedelle biblioteche appartenenti allo Stato e d iinteresse regionale .

0. 10 . 3. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino,

d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,Delfino, Pazzaglia.

All'emendamento 10 . 5, sopprimere le pa-role : e di quelle amministrate per conto de lfondo per il culto .

0. 10 . 4. Abelli, Niccolai Giuseppe, Alfano, Marino ,d'Aquino, Servello, Manco, Almirante,Delfino, Pazzaglia.

L 'onorevole Giuseppe Niccolai, cofirmata-rio, ha facoltà di svolgere anche questi sube-mendamenti .

NICCOLAI GIUSEPPE. Signor Presidente ,voglio accogliere iI suo invito di svolgere bre-vemente, non ab irato, questi emendamenti .In sede di discussione generale del disegn odi legge sulla finanza regionale che tanto c iaffatica, riferii una storiella impertinente m amolto significativa per la vicenda stessa cheviviamo in questo momento . A un tale si chie-de chi sia stato il primo socialista del mondo .La risposta è che costui fu Cristoforo Colomb oe la spiegazione è la seguente : perché quandopartì non sapeva dove andava, quando arriv ònon sapeva dove si trovava, però il viaggio l ofece a spese dello Stato . È indubbio che anch ein questo caso si parte senza conoscere gl iapprodi che sono addirittura ignoti e le spes edi viaggio le pagherà il contribuente italiano .

La dimostrazione di quanto affermiamo -e cioè che non si sa dove si va - è proprio ne lquinto comma dell 'articolo 10, là dove si diceche sono trasferite alle regioni e fanno part edel patrimonio indisponibile regionale le fo-reste che a norma delle leggi vigenti appar-tengono allo Stato. Sono parole addirittura i nlibertà, che ignorano come dietro queste af-fermazioni ci siano problemi che dovrebber ofar tremare i polsi alla classe politica italiana ,problemi che si chiamano difesa del suolo ,regolazione delle acque, sistemazione dei ba-cini idrogeologici, rimboschimento . Tutto que-sto viene ignorato. Così, senza rendersi contodi che cosa questo significhi, si affida alle re-gioni quel compito di difesa del suolo dalle al-

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luvioni che, stando a ricorrenti affermazioni ,doveva costituire il banco di prova delle ca-pacità di realizzazione di questa classe diri-gente . Il problema passa di mano . Lo Stato ,dei suoi ambiziosi progetti e dei suoi ambi-ziosi studi, non fa più nulla - carta straccia ,tutto al macero - e affida questo compito all eregioni .

Mi sia consentito di porre alcune domand eal ministro dell 'agricoltura. Gli vorrei chie-dere, per esempio, perché questo disegno d ilegge non è stato mai portato alla competent eCommissione dell ' agricoltura ; che cosa acca-drà degli ispettorati compartimentali e ripar-timentali delle foreste ; che cosa accadrà de lcorpo forestale dello Stato. Quando il corpoforestale dello Stato sarà stato regionalizzat oe la regione avrà interesse, per esempio, avendere il legname o, peggio, a edificare, alottizzare, a urbanizzare le foreste, quali in-terventi organici potrà effettuare lo Stato perevitare la distruzione di un patrimonio gi àtanto colpito ? E come mai manca il parer edella Commissione agricoltura ? E, in tem adi difesa del suolo, non sarebbe stato, no ndico utile, ma doveroso ascoltare il parer edella Commissione lavori pubblici ? Anchequesto parere manca. E non si tratta di coseda nulla ; si tratta della liquidazione, con que-sta legge, dell 'amministrazione forestale dell oStato con tutto quel che segue in materia d idifesa del suolo .

A noi risulta che questo disegno di leggesulla finanza regionale è stato elaborato dauna commissione costituita presso il Mini-stero degli interni e a noi risulta che di dettacommissione non è stato chiamato a farn eparte alcun rappresentante dell'amministra-zione forestale. Ed ecco che nel momento i ncui sono ancora aperte le profonde ferite in-ferte dall 'alluvione e non sono placate le pro-teste dell'opinione pubblica per la insufficien-te opera di difesa del suolo, si pone in liqui-dazione l'amministrazione forestale che svolgecompiti insostituibili e di primaria importan-za in questo campo . Prima di essere un error epolitico, è un delitto morale che si compie .

L ' amministrazione forestale attualment enon opera solo per la buona conservazione de iboschi esistenti e per l'ampliamento delle are eforestali, ma provvede anche ad eseguire, pa-rallelamente ed integrativamente all'ammini-strazione dei lavori pubblici, che non vieneper altro intaccata dall 'ordinamento regional e(meno male !), quelle provvidenziali opere d isistemazione idraulico-forestale nei bacin imontani e nei comprensori di bonifica mon-tana che sono atti indispensabili per l 'orga-

nicità degli interventi sistematori nell'ambit odei bacini idrografici .

Basta riflettere sui fenomeni, di interdipen-denza fra montagna e pianura, tra torrent ie fiumi, basta ricordare i nostri più grand icorsi d'acqua come il Po, l'Adige, il Tevere ,l'Arno per comprendere come sia inconcepi-bile tecnicamente una politica di difesa delsuolo che prescinda da una visione organicadegli interventi da effettuarsi, non per settoriregionali ma per bacini idrografici, che quas isempre abbracciano più regioni . Un esempioper tutti : la grande foresta del Cansiglio s itrova a cavallo delle province di Belluno, d iPordenone e di Treviso . Che farete ? La spez-zerete come fosse formaggio, una pera cotta ,una torta ? Un tanto a te, un tanto a lui, u ntanto a me ?

È con questi nuovi criteri che vi accingetead affrontare le frontiere aperte delle allu-vioni e della difesa del suolo ?

La difesa del suolo è collegata intimament econ l'assetto territoriale, e cioè con l 'uso delsuolo, ed in questo quadro si colloca l'aziendadi Stato per le foreste demaniali, che rappre-senta un mezzo poderoso in mano allo Stat oper poter dare a sempre più vasti compless idemaniali una corretta ed appropriata utiliz-zazione, allo scopo di sodisfare pubblici inte-ressi di carattere nazionale . Foreste nazional iesistono in tutti gli altri paesi - l 'ha affermatol'onorevole ministro nella concitata discussio-ne nel comitato dei nove - dagli Stati Uniti

alla Russia ed ovunque la difesa del suolo èriservata esclusivamente alla competenza dello

Stato .Mi vengono alla mente le parole pronun-

ciate dall'onorevole Gullo in quest'aula ne l1947, quando egli diceva che quell 'opera ci-clopica rappresentata dall'acquedotto pugliesepoteva essere realizzata soltanto dallo Stato .

Come dimenticare che all'Italia viene rim-proverata, signor ministro, l'esiguità delle fo-reste demaniali proprio perché in ogni paes ecivile si riconoscono al bosco dello Stato fun-zioni insostituibili per l'intera collettività ?Ritenete che, dandole alle regioni, le forest ea disposizione della collettività aumenteran-no ? Volete dare alle regioni, alle settorialiiniziative degli enti locali, i parchi nazionali ?Che accadrà ? Facile immaginarlo .

La meravigliosa pineta di Migliarino, d iproprietà privata, con la connivenza dell'ent elocale, amministrato prima dai socialisti e da icomunisti, poi dal centro-sinistra, è passat adi mano dalle otto società immobiliari di ispi-razione socialista, come scrisse L'Espresso, alpetroliere Monti che, a quanto si dice, si ac-

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cinge a spostare, su lidi manciniani, i suoiquotidiani . Ebbene, quella pineta sarà pietri-ficata dal cemento armato e sarà la sua di-struzione. E chi, se non un'azienda a dimen-sioni nazionali, può difendere i valori natu-ralistici e culturali universali rappresentat idai parchi nazionali ? Le foreste demanial ihanno una utilità generale, di dimensione na-zionale . Non si può fare a meno di affermar el'esigenza imprescindibile di non privare loStato della titolarietà del suo patrimonio fo-restale, soggetto ai vincoli di inalienabilità edi indisponibilità, proprio perché si tratt adi beni al servizio dell'intera collettivitàdestinati al sodisfacimento di pubblici inte-ressi, nel quadro di una politica forestal enazionale .

Si è detto della pineta di Migliarino . Maè fin troppo facile prevedere il destino di tan-te foreste demaniali, come quelle di Vallom-brosa, Camaldoli, Ravenna, il Cansiglio, l aSila, per citarne alcune, sotto la spinta degl iinteressi locali al servizio della partitocrazia ,senza il freno imposto dall'autorità dell oStato, che in definitiva ha difeso disperata -mente fino ad oggi questi grandi e suggestiv icomplessi, resistendo alle pressioni locali, per "il supremo interesse della collettività na-zionale .

Voi oggi, con un tratto di penna, distrug-gete tutto . Eppure, nemmeno l'ordinamentogiuridico costituzionale pone l 'obbligo per loStato di trasferire il proprio patrimonio fo-restale alle regioni. L'ultimo comma dell'ar-ticolo 119 della Costituzione repubblicana pre-scrive l'emanazione di norme, da parte delloStato, per stabilire quali beni debbono consi-derarsi appartenenti al demanio e al patrimo-nio delle regioni ; ma ciò non implica il tra-sferimento a detti enti di beni e servizi ge-stiti dallo Stato per un interesse superior edella collettività nazionale .

Ecco perché noi chiediamo che il corpo fo-restale dello Stato, che ha tradizione ed espe-rienze ultrasecolari, continui a rimanere quel -lo che è sempre stato : un organismo attivo ,vivente ed operante del paese tutto, nell'inte-resse della nazione . (Applausi a destra) .

PRESIDENTE .

stato presentato il se-guente emendamento :

Al terzo comma, aggiungere in fine le pa-role : le strade di interesse regionale, gli im-mobili riconosciuti di interesse storico archeo-logico artistico a norma delle leggi in mate -ria, le raccolte dei musei e delle pinacoteche

delle biblioteche appartenenti allo Stato e d iinteresse regionale .

10 . 5 . Alpino, Serrentino, Cantalupo, Bozzi, Cot-tone, Malagodi, Giorno, Biondi, Baslini,

Quinari, Monaco, Riguardi, Bonea, Capua,

Protti, Cassandro, Badini Confalonieri,Camba, Catella, De Lorenzo Ferruccio ,

Demarchi, Ferioli . Pucci di Barsento, Bar-zini, Durand de la Penne, Mazzarino,

Papa, Alessandrini, Marzotto, Fulci, Alesi.

BIONDI. Chiedo di svolgerlo io .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

BIONDI . L'attuale comma terzo dell'arti-colo 10 nel testo proposto dalla Commission estabilisce che fanno parte del demanio dell eregioni i porti lacuali e gli acquedotti di inte-resse' generale . Siccome l'articolo 10 stesso ,al comma primo (l'originario primo comm adel testo governativo è stato soppresso dall aCommissione), fa riferimento ai beni dellaspecie, indicati all 'articolo 822 del codice ci -vile, si è quindi ritenuto opportuno far entrar enel demanio delle regioni non solo i porti e gl iacquedotti già elencati dal terzo comma de ltesto della Commissione, ma anche tutti gl ialtri beni di cui all'articolo 822 del codice ci -vile, e cioè le strade di interesse regionale, gl iimmobili di interesse storico, archeologico ,artistico, Ie raccolte dei musei, delle pinaco-teche e delle biblioteche appartenenti alloStato, ma di interesse regionale, che non s ivede perché, se ora appartengono allo Stato ,non debbano entrare a far parte del demani oregionale .

PRESIDENTE .

stato presentato il se-guente emendamento :

Al quinto comma sopprimere le parole : l eforeste, che a norma delle leggi vigenti ap-partengono allo Stato .

10. 7.

Bianco.

L'onorevole Bianco ha facoltà di svolgerlo .

BIANCO. Non ritenevo che su questo pro-blema squisitamente tecnico si sviluppass euna falsa e pertanto retorica polemica fr apresunti regionalisti di maggiore fede e quell idi più tiepido calore . La lunga battaglia per -sonale svolta in ogni sede per l'ordinamentoregionale mi lascia perfettamente sereno . Main ogni caso la conquista politica dell'ordina-mento regionale è un fatto di troppo ampia ,civile e fondamentale importanza perché si

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possa arrestare l'iter o intaccare le solidariet àpolitiche capaci di portarlo innanzi .

Pertanto, dichiaro che non intendo insi-stere sulla votazione dell ' emendamento.

PRESIDENTE. Questo dovrà dirlo al mo-mento della votazione . Io le ho dato la parol aper consentirle di svolgere l'emendamento .

BIANCO. Nel dichiarare che intendo riti-rarlo, ne sto esponendo le ragioni .

PRESIDENTE. Onorevole Bianco, nel mo-mento in cui passeremo alla votazione, ripeto ,ella dichiarerà i motivi per i quali ritirerà i lsuo emendamento . (Commenti del deputat oAndreotti) .

BIANCO . D'accordo, signor Presidente .

PRESIDENTE . È stato presentato il se-guente emendamento :

Al quinto comma, sostituire le parole : chea norma delle Ieggi vigenti appartengono all oStato, con le parole : a qualsiasi titolo acqui-site .

10. 6.

Orlandi, Averardi, Martoni .

L'onorevole Orlandi ha facoltà di svol-gerlo .

ORLANDI. Signor Presidente, il problem ache sembrerebbe a prima vista risolto col pre-annuncio del ritiro dell'emendamento Bian-co 10. 7, in effetti non è risolto perché il mioemendamento ripropone lo stesso tema . È di-versa la formulazione, ma la sostanza è iden-tica . La formulazione dell 'emendamento dame presentato riproduce sostanzialmente i ltesto dell 'originario disegno di legge gover-nativo, quindi si discosta dal testo approvatodalla Commissione .

Farò una breve illustrazione delle ragion idell ' emendamento, ma cercherò anche di in -dicare al Governo e all 'Assemblea come s ipossa coordinare la materia che è oggetto d iquesto mio emendamento . Evidentemente i lproblema, come è stato già ricordato, è d ivedere se il demanio forestale debba appar-tenere allo Stato o se debba invece essere tra-sferito alla regione. La Costituzione non dettanessun obbligo di trasferimento ; ma il pro-blema vero, a mio avviso, è di decidere sela politica forestale debba essere coordinat adallo Stato in un quadro generale che super ai confini circoscritti della regione, o se debbaessere affidata, senza limitazioni e senza con -

catenamenti, all' autonomia delle regioni . Sa-rei anche disposto a ritirare questo mio emen-damento se potessi avere assicurazioni sull aformulazione di altri articoli che verrannopresi in esame successivamente, e in ordin eai quali vorrei che il ministro dell 'agricol-tura preannunciasse delle indicazioni, dell edirettive .

In sostanza, i temi che riguardano la que-stione patrimoniale mi interessano relativa -mente poco ; è problema secondario se il de-manio delle foreste appartenga alle region io allo Stato . A me interessa l ' indirizzo dell apolitica forestale : la politica forestale è unproblema regionale o è un problema nazio-nale ? Si inquadra in una politica di pian olocale o si inquadra in una politica di pianonazionale ? È questo il vero problema . Nonsappiamo quali siano state le argomentazion ienunciate dal ministro in seno al Comitatodei nove; però la procedura di fronte allaquale ci siamo trovati mi pare abbastanzaanomala, in quanto il ministro in seno allaCommissione, della quale io non faccio parte ,avrebbe espresso un suo chiaro orientamentoe poi, vista l ' impossibilità di registrare unaqualunque maggioranza nell 'ambito del Co-mitato dei nove, si è rimesso praticament ealla Commissione e all 'Assemblea, pur aven-do espresso una tesi che non credo sia soltant ola sua tesi di ministro dell 'agricoltura, m aritengo sia o debba essere la tesi del Governo .

Le argomentazioni che sono state qui ri-cordate sull'opportunità di non sottrarre l apolitica forestale alle scelte nazionali e so-prattutto della programmazione nazionale s isono riferite soprattutto alla prassi e all 'espe-rienza di Stati stranieri . È stato ricordato cheanche negli Stati a struttura federale la pro-prietà delle foreste e la politica forestale nonsono di competenza dello Stato federato madello Stato federale . Questo avviene negl iStati Uniti d 'America, nella Germania e intutti gli Stati europei . Ma io vorrei rifarm inon soltanto alla prassi degli altri paesi, m aanche agli atti della Costituente e allo spirit oche animò i costituenti nel momento in cu isi statuì la competenza della regione sulla po-litica agraria e forestale. Ho qui gli atti dell aCostituente – quindi non posso essere accu-sato di fare delle citazioni che non siano in -formate o che siano deformate – e senza ripor -tare tante citazioni, mi limiterò a leggern euna, quella di un uomo autorevole, l 'onore-vole Gullo, che era allora, se non erro, o ch efu poi ministro dell'agricoltura . Leggo bre-vemente il passo (Atti dell ' Assemblea Costi-tuente, pagina 5592, seduta del 10 luglio 1947) ;

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dice l'onorevole Gullo : « Mi associo a quantoha detto ora l 'onorevole Corbino circa la ge-nericità della espressione " agricoltura e fo-reste " . L ' onorevole Nitti ha giustamente ri-levato come per queste due materie sia neces-sario avere una disciplina esclusivamente na-zionale . Io vorrò, riferendomi soprattutto a lmezzogiorno d 'Italia, volgere l 'attenzione all enostre foreste ed affermare senz ' altro quell oche ogni meridionale sa, ossia che se qualch eforesta ancora sopravvive alla rovina che s iè abbattuta su di esse, questa foresta è dema-niale, è dello Stato . Non ci sono foreste, ch enon siano dello Stato, le quali non siano ab -battute o per una ragione o per un 'altra. Sol-tanto lo Stato è riuscito a conservarle . Chiva nella mia Sila, per esempio, ha la prov adi ciò : le foreste che sopravvivono sono quel-le dello Stato mentre quelle degli enti local isono totalmente sparite . Dare alla regione po-testà sulle foreste, significa senz ' altro alimen-tare questa distruzione che ha già colpitogran parte delle foreste del mezzogiornod'Italia » .

GUARRA. Vedremo come voterà ora l'ono-revole Gullo .

ORLANDI . E questa una citazione a mi ogiudizio inconfutabile . Potrei addurne anch ealtre ma non lo faccio per non tediare i col-leghi. Incontestabilmente il problema ha un asua notevole importanza e su questo temagiungono sollecitazioni non tanto dagli organ iministeriali o burocratici quanto dalle vari eassociazioni (« Italia nostra », eccetera) e dalConsiglio nazionale delle ricerche . Io ho rice-vuto – ritengo anche altri colleghi – un tele-gramma della « commissione Conservazion enatura » del Consiglio nazionale delle ri-cerche . Dice questo telegramma : « Informatache Commissione bilancio Camera deputati ,si propone di ripartire tra varie regioni pa-trimonio forestale dello Stato, esprime vivis-sime preoccupazioni per scomposizione dell agrande unità amministrativa, tecnica e natu-ralistica delle foreste demaniali, con gravis-sime conseguenze a danno di una efficientepolitica unitaria per la conservazione idrogeo-logica dei beni naturali e del paesaggio » . Que-ste sono argomentazioni di ieri e di oggi . Manon è detto che tutto il problema si incentr isu questo articolo. Questo articolo investe i lpassaggio dalla proprietà dello Stato a quelladelle regioni. Ed io sarei disposto anche a davallare questo passaggio ove nei successiv iarticoli, soprattutto per quanto concerne l adisciplina dell'articolo 15, fosse indicata chia -

ramente la preminenza dello Stato sulla poli-tica idrogeologica e sulla politica forestale evenissero date assicurazioni sulla possibilitàdi evitare quello che altrimenti diverrebbe unmale inevitabile . Oggi l'Italia dispone di uncorpo forestale dello Stato ; applicando questanorma avremo 20 corpi forestali e 20 general ial loro comando; avremo una atomizzazione ,e con questa una confusione di carattere am-ministrativo, atomizzazione che finirebbe conil sottrarre allo Stato una competenza prima-ria che lo Stato non può alienarsi . Voglio ri-cordare anche che la Costituzione, fra le altr ecose, afferma: « La Repubblica tutela il pae-saggio » . Incontestabilmente le forme di di-sboscamento che si sono verificate e che tut-tora si verificano sono un'offesa al paesaggio .Nella Costituzione non c'è scritto che la tu-tela del paesaggio è affidata alle regioni . Taletutela, ripeto, è affidata allo Stato . Se noi riu-sciamo a trovare – mi rivolgo qui all'attenzio-ne e alla comprensione dell'onorevole Prin-cipe – una formula che garantisca una cert asostanza – io non mi innamoro, ripeto, dell aproprietà pura ; non mi interessa se la pro-prietà delle foreste sia dello Stato o sia dell eregioni; questo è un problema di caratteresecondario, quello che per me conta è la de-stinazione, il tipo di controllo che lo Stato èin grado di esercitare, il tipo di politica uni-taria che lo Stato può mettere in atto perch éè impossibile pensare ad un controllo idrogeo-logico se ogni regione fa una politica per cont osuo. (Interruzioni dei deputati Gessi Nives eBusetto) . Io ho citato degli atti e ho citato dellesollecitazioni che ci vengono anche dal Con-siglio nazionale delle ricerche .

Ora, ripeto, la proposta che formulo al Go-verno e la sollecitazione che rivolgo all ' ono-revole Principe è questa : se il ministro del -l 'agricoltura è in grado di dare a noi degli af-fidamenti su questa esigenza indipendente -mente dalla proprietà delle foreste, sulla esi-genza di una politica unitaria nel settore fo-restale e che non si è disposti a frantumar equesta politica unitaria, io sono disposto a ri-tirare il mio emendamento; se il ministr odice che ogni regione ha il diritto di far equello che vuole, anche quello di tagliare tut-te le foreste . . .

PRINCIPE. Abbiamo o non abbiamo fi-ducia ?

ORLANDI . Ho messo dei « se » . Io ho det-to al ministro dell'agricoltura, che rappresen-ta in questo momento il Governo, che se è ingrado di darmi degli affidamenti in questo

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senso, sono disposto a ritirare il mio emenda-mento, che altrimenti, anche nella consape-volezza che sarà bocciato, per dovere di co-scienza riterrei di dover mantenere .

DELFINO, Relatore di minoranza. Chiedodi parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

DELFINO, Relatore di minoranza . Sonofavorevole agli emendamenti De Marzio 10 . 1 ,10. 2 e 10. 4, all 'emendamento Pazzaglia e10 . 3 all 'emendamento Bianco 10 . 7 e all 'emen-damento Orlandi 10 . 6 .

Sono invece contrario all 'emendamentoAlpino 10 . 5, mentre esprimo parere favore-vole a tutti i subemendamenti Abelli relativ ia quest'ultimo emendamento e a quello D eMarzio 10 . 4 .

PRESIDENTE . Qual è il parere della Com-missione sugli emendamenti presentati al -l'articolo 10 ?

TARABINI, Relatore per la maggioranza .La maggioranza della Commissione esprim eparere contrario all'emendamento De Marzi o10. 1, ritenendo che non debbano essere riser-vati allo Stato i beni che sono indicati ne lterzo comma dell'articolo 10 .

Parere contrario anche all'emendamentoAlpino 10. 5. in quanto i beni ivi indicati oesigono per il trasferimento una legislazion eseparata e più complessa o non hanno unrapporto di necessaria conseguenzialità con l eesigenze di proprietà regionale che nell'emen-damento stesso sono affermate .

Parere contrario anche all 'emendamentoDe Marzio 10 . 2 poiché non si ritiene oppor-tuno rimettere alla discrezionalità del Gover-no la scelta di ciò che va trasferito alle re-gioni e di ciò che invece va conservato al pa-trimonio dello Stato .

Parere contrario all 'emendamento Pazza-glia 10 . 3 e a quello De Marzio 10 . 4, stretta -mente collegato con l'emendamento Alpin o10. 5 .

Sugli emendamenti Bianco 10 . 7 e Orland i10 . 6, particolarmente sull 'emendamento 10 . 7perché l ' emendamento 10. 6 è stato formulat osenza riferimento al termine Stato, si è svolt anel Comitato dei nove una discussione sull aquale non mi sembra il caso di ritornare . Hogià precisato le relative conclusioni, cui pens opertanto di potermi richiamare .

DE MARZIO . Quali sono ?

PAllAGLIA . Che cosa ha deciso la mag-gioranza della Commissione ?

TARABINI, Relatore per la maggioranza .Quello che è avvenuto in seno al Comitato deinove è stato esposto con assoluta esattezzadall'onorevole Delfino . Non essendosi in quel -la sede delineato un accordo, la maggioranz adella Commissione non può che rimettersiall'Assemblea per quanto riguarda l'emenda-mento Bianco 10. 7, mentre è contraria al -l'emendamento Orlandi 10 . 6 .

La Commissione è infine contraria a tutt ii subemendamenti .

PRESIDENTE . Il Governo ?

SEDATI, Ministro dell'agricoltura e dell eforeste . Desidero innanzitutto dire qualcosa i nmerito agli emendamenti tendenti a modifi-care l 'articolo 10 nella parte che era stata va-riata dalla Commissione .

In Commissione fu apportata al testo go-vernativo dell 'articolo 10 una modifica al fin edi consentire il trasferimento delle aziendedel demanio forestale alle regioni . In seguit oa questa modifica si è aperta una discussion ea diversi livelli e questa sera io sono statochiamato a fornire degli elementi di giudizi oal Comitato dei nove, ciò che ho fatto per con -sentire al Comitato stesso di avere una infor-mativa vasta su questo problema .

Devo però precisare che si tratta esclusi-vamente di un problema di opportunità, per-ché il trasferimento o meno delle foreste de-maniali alle regioni non comporta alcuna del -le conseguenze che sono state indicate, né su lpiano costituzionale né sul piano giuridico . Edin tal senso io mi sento di dare all'onorevol eOrlandi le assicurazioni che egli . . .

ROMEO . Che cosa valgono le assicurazionidi questo Governo ?

SEDATI, Ministro dell ' agricoltura e dell eforeste . L'onorevole Orlandi mi ha rivolto unadomanda : io ho il dovere di rispondergli e gl isto rispondendo . (Commenti a destra) . Il tra-sferimento di questi beni alle regioni non in -volge certamente problemi di costituzionalità ,esso infatti non tocca minimamente le compe-tenze legislative delle regioni, che sono quell epreviste dalla Costituzione, e nemmeno i com-piti dello Stato, nel senso che questi sono pre-visti espressamente dal successivo articolo 1 5che, alla lettera a), dispone : « Nelle stessematerie restano riservate allo Stato le funzii-ni di indirizzo, di coordinamento e di promo-

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zione delle attività delle regioni che attengon oad esigenze di carattere unitario, anche co nriferimento al perseguimento degli obiettiv idel programma economico nazionale ed agl iimpegni derivanti dagli obblighi internazio-nali » . Questo espresso richiamo della leggemi consente quindi di dare all 'onorevole Or-landi le più ampie assicurazioni che l ' esigen-za di un indirizzo unitario in materie ch etoccano interessi generali di tutta la colletti-vità nazionale viene salvaguardata .

Per quanto riguarda gli altri emendament ie subemendamenti concordo con il parer eespresso dal relatore per la maggioranza .

PRESIDENTE . Passiamo ai voti . Onorevol eDe Marzio, mantiene i suoi emendamenti 10 . 1e 10. 2, non accettati dalla Commissione n édal Governo ?

DE MARZIO . Li ritiro, signor Presidente .

PRESIDENTE . Sta bene . Onorevole B'adiniConfalonieri, mantiene l ' emendamento Alpino10. 5, cui ella è cofirmatario, non accettatodalla Commissione né dal Governo ?

BADINI CDNFALONIERI . Lo ritiro, signorPresidente .

PRESIDENTE . Sta bene. Decadono così isubemendamenti Abelli 0 . 10. 1, 0. 10. 2 ,0. 10. 3 e 0. 10. 4, relativi all 'emendamentoAlpino 10. 5. Passiamo ai voti sull ' emenda-mento Bianco 10 . 7.

ANDREOTTI . Mi pare che l'onorevoleBianco lo abbia ritirato .

ALMIRANTE. Non mi pare che sia esattoche I'onorevole Bianco l'abbia ritirato . Voglioammettere per cortesia che il presidente de lgruppo della democrazia cristiana al qual el'onorevole Bianco appartiene - ma lo ammett oper cortesia perché il regolamento della Ca-mera a questo riguardo non è stato ancorainnovato - possa dichiarare che l'emendamentoviene ritirato, ma almeno questo deve esseredetto .

PRESIDENTE . Poiché l'onorevole Bianc onon è presente, l'emendamento 10 . 7 s'intenderitirato .

ALMIRANTE . Noi chiediamo al president edel gruppo della democrazia cristiana di di-

chiarare a nome del gruppo che l 'emenda-mento è ritirato .

ANDREOTTI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ANDREOTTI . La richiesta che mi fa l 'ono-revole Almirante è palesemente contraria a l

regolamento, che non prevede affatto che un

presidente di gruppo possa ritirare un emen-damento. Invece il nostro regolamento (e l e

ultime applicazioni sono state fatte nel cors odi questa discussione in relazione ad emenda-menti dell'onorevole Giolitti ed altri) preved e

- se mi consente l 'onorevole Almirante, con

logica impeccabile - che chi ha presentato un

emendamento, pur dando ragione dei motiv i

che hanno ispirato la sua proposta, possa (in

quale momento è un fatto abbastanza secon-dario), non insistere per la votazione per i mo-tivi più diversi . Questo è ciò che ha fatto l 'ono-

revole Bianco ; credo perciò che non vi sia as-solutamente niente da eccepire. Se poi sarà

ugualmente necessario votare su questo punto

in relazione ad altri emendamenti, mi riservo

di intervenire per dichiarazione di voto .

ALMIRANTE. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

ALMIRANTE. Io ringrazio l'onorevole An-dreotti per la cortese risposta e per la lezion-cina regolamentare: rimane il fatto che l'ono-revole Bianco, contrariamente a quanto l'ono-revole Andreotti afferma, non ha dichiarato

di ritirare il proprio emendamento . Mentrel'onorevole Bianco si accingeva, in un mo-mento regolamentarmente non idoneo, ad an-nunciare il suo proposito di ritirare l 'emen-

damento, il Presidente gli ha fatto notare checiò avrebbe potuto fare al momento della vo-

tazione. Perciò non è esatto che l'onorevole

Bianco abbia dichiarato di ritirare l'emenda-

mento. Ne prenda atto il collega Andreotti e

ne prenda atto anche la Presidenza .

PRESIDENTE. Quando il presentatore diun emendamento è assente al momento delvoto, si intende che lo abbia ritirato, onore-

vole Almirante .

Onorevole Orlandi, mantiene il suo emen-

damento 10. 6, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo ?

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ORLANDI . Dopo le dichiarazioni del mini-stro Sedati dichiaro di ritirare il mio emen-damento, nell'auspicio che quanto il ministroha qui affermato si traduca in una più pre-ci a formulazione dei successivi articoli, inparticolare dell'articolo 15 . Altrimenti le ga-ranzie di cui il ministro ha parlato rischiereb-bero di essere vanificate . (Commenti) .

DE MARZIO . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

DE MARZIO . Dichiaro che il mio gruppofa proprio l'emendamento Orlandi 10 . 6 echiedo l'appello nominale .

PRESIDENTE . Chiedo se questa richiestasia appoggiata .

(È appoggiata) .

CARUSO . Preannuncio che il gruppo co-munista intende chiedere su questo emenda-mento lo scrutinio segreto .

PRINCIPE . Chiedo di parlare per dichia-razione di voto .

BARCA. Il gruppo comunista rinuncia achiedere la votazione segreta. (Commenti deldeputato Almirante) .

PRESIDENTE. L'onorevole Principe ha fa-coltà di parlare per dichiarazione di voto .

PRINCIPE. Signor Presidente, onorevol icolleghi, il gruppo del partito socialista ita-liano voterà contro questo emendamento, pe rtutta una serie di motivi che esporrò breve -mente .

In tutto questo faticoso iter del disegno dilegge sulla finanza regionale noi abbiamo di-feso le regioni perché le vogliamo come orga-nismi vivi . Le abbiamo difese nel contest odella vasta problematica che abbiamo dinan-zi, le abbiamo difese anche quando si è par -lato del trasferimento del demanio forestal edello Stato .

Perché vogliamo che il demanio forestalesia trasferito alle regioni ? Appunto perchéabbiamo fiducia in esse, abbiamo fiducia nel -la loro potestà legislativa, abbiamo fiduci anelle loro capacità di esercitare correttament ele funzioni amministrative che attengono aquesto importante problema .

Nel respingere l'emendamento vorremmosottolineare che le regioni – appunto perché

rappresentano istanze popolari, appunto per-ché rappresentano istanze che vengono dalbasso – hanno tutti i numeri per risponder ealle critiche che vengono mosse al trasferi-mento del demanio forestale alle regioni .

Vorrei a questo proposito richiamare l'at-tenzione dei colleghi su un punto fondamen-tale, dal momento che i fautori del non tra-sferimento hanno sollevato il problema dell aunitarietà di indirizzo in materia di difes adel suolo. Certo, anche noi socialisti siamoestremamente sensibili a questi problemi, e c iauguriamo che nei prossimi anni, grazie all aprogrammazione economica nazionale, l oStato sia finalmente in grado non solo di tro-vare quelle ingenti somme senza le quali ogniiniziativa in materia di difesa del suolo sa-rebbe vanificata, ma soprattutto abbia la vo-lontà politica di applicare finalmente que iprincipi senza dei quali rischiamo veramente ,

in questa materia, di fare una politica senzanome. Ma è evidente che i compiti di coor-dinamento siano demandati allo Stato, nel -l'ambito dei princìpi che nei prossimi anni ,

noi ci auguriamo, verranno fissati .

Colgo anzi l 'occasione per formulare l ' au-

gurio che il ministro dell ' agricoltura e fore-ste possa quanto prima portare dinanzi a lParlamento una riforma nel senso vero dell aparola in materia di difesa del suolo, intes aappunto come sintesi di quei princìpi nel -l'ambito dei quali le regioni dovranno legi-ferare .

Sono state sollevate altre critiche: si èdetto che con il trasferimento del demanio f o-

restale alle regioni finiremmo per crear e

delle discrasie. La verità è che discrasie e di-sarmonie si produrrebbero proprio nel casoin cui il demanio forestale non venisse tra-sferito alle regioni: alla competenza legisla-tiva e amministrativa che le regioni hannoin materia in forza della Carta costituzional e

si contrapporrebbe un demanio forestale d i

proprietà dello Stato .

Ci si preoccupa giustamente e legittima -mente delle sorti del corpo forestale . Ma se

dovesse essere approvato l'emendamento testéproposto, noi finiremmo per avere un corp oforestale alle dipendenze dello Stato, nell 'am-

bito dell' azienda che gestirebbe il demanioforestale, e un altro corpo forestale al servi-

zio della regione che inevitabilmente, a norm a

dell 'articolo 117 della Costituzione, sarebbechiamata non solo ad esercitare l'intera po-testà legislativa ma anche l'intera funzioneamministrativa sul restante complesso delle

foreste .

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Per questi motivi noi socialisti non sol osiamo consapevoli della grande importanzache i boschi hanno per la nostra società . . .

GUARRA. I boschi ve li vendete !

PRINCIPE . . . .non solo siamo consapevol idell'importanza del rimboschimento per unpaese come il nostro, che ha una tormentat aorografia ma siamo anche consapevoli ch esolo disponendo del demanio forestale le re-gioni potranno assolvere domani ai compit icui sono chiamate dalle popolazioni . (Applau-si a sinistra e all'estrema sinistra) .

ANDREOTTI . Chiedo di parlare per di-chiarazione di voto .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà.

ANDREOTTI, Signor Presidente, onorevo-li colleghi, a me pare che, pur non volendodiminuire l'importanza obiettiva di questotema, noi non dobbiamo in una legge di ca-rattere generale, applicativo di un principi oancora più generale quale è quello costituzio-nale che trasferisce dallo Stato alle regionitutta una seria di funzioni e di poteri, preoc-cuparci esclusivamente delle foreste che sem-brano in verità l 'unico argomento in grado d iappassionarci e di rendere vivace questo di -battito .

Non voglio - ripeto - sminuire l ' importan-za del tema, ma mi pare che nella stessa eco-nomia dell'articolo 10, nel quale si parla d itutti i beni del demanio e del patrimonio re-gionale, forse anche qualche altro argomentoavrebbe potuto attirare la nostra attenzione .

Ciò premesso, vorrei illustrare i 'due mo-tivi per i quali il nostro gruppo arriva respon-sabilmente ad una determinata conclusione d ifronte ad un problema certamente delicato ,che presenta ampi margini di opinabilità .

Noi ne abbiamo discusso lungamente, eser-citando un nostro diritto-dovere, tra i grupp idi maggioranza, per cercare di raggiunger equella identità di opinioni che dovrebbe sem-pre presiedere alla funzione della maggio-ranza in Parlamento .

l chiaro che quando si tratta di concor-dare un atteggiamento comune di fronte adun problema, si assumono talora atteggiamen-ti che corrispondono integralmente o quasi a lproprio modo di vedere, talaltra atteggiamen-ti rispondenti piuttosto alle opinioni di altri :questo vuoi dire fare riunioni in comune pe rcercare una linea concorde, senza che vi sia -no, comunque, né vinti né vincitori . Questo

è anche il senso del ritiro - fatto salvo il di -ritto di poterlo fare - di alcuni emendament ida parte di altri gruppi della maggioranza :la ricerca di un atteggiamento bilanciato .Questo bilanciamento delle diverse tesi ci in -duce appunto a prendere una determinata de-cisione .

Ho visto con sodisfazione che l'argomen-to che prima era stato adombrato è stato po iaccantonato ; nessuno ha detto che il trasferi-mento fosse una conseguenza necessaria edautomatica dell'attribuzione di competenz alegislativa fissata dalla Costituzione in mate -ria di foreste . Si tratta dunque di vedere sesia opportuno trasferire alle regioni anche i ldemanio forestale . Ho accennato prima al -1 ' opinabiliíà del tema, avvalorata dal fatto chequesta sera l'onorevole Principe ci ha illu-strato, una tesi, mentre esattamente due gior-ni fa nell 'Avanti ! vi era un articolo di u ntecnico agricolo in senso esattamente opposto .Anche in quel partito, dunque, e non solo ne lnostro, ci sono opinioni diverse, come del re -sto è giusto che sia . (Interruzione del deputa-to Principe) . Non voglio farle parlar mal edell'Avanti !, onorevole Principe . Non sareb-be la prima volta se nel Popolo vi fossero ar-ticoli non corrispondenti, non voglio dire all atotalità, ma certo ad una discreta fetta d iopinioni che anche nel nostro partito trovan olegittima cittadinanza. Siamo tutti in un cer-to senso, e fortunatamente, abbastanza liber ie disinvolti, sotto questo aspetto .

Che cosa si tratta di stabilire ? Si tratta d ivedere se è vero - ed è questo su cui ci siam oin particolare soffermati - che una politica d idifesa del suolo possa essere negativamenteinfluenzata da possibili scoordinamenti trauna regione e l'altra . A questo proposito bast ipensare alle foreste poste sul confine tra un aregione e l'altra ; se si facesse una politica d irimboschimento o di disboscamento non coor-dinata, ne deriverebbero conseguenze estrema-mente negative . Di ciò siamo tutti consape-voli, come pure del fatto che questo coordina-mento rientra appunto nei compiti di quell alegislazione di carattere generale che noi dob-biamo e possiamo fare, e potremo continuar eovviamente a fare . Questo ha ricordato poc 'an-zi il ministro, e questo ha provocato il ritir odell'emendamento da parte dell'onorevole Or-landi, il quale si era appoggiato molto agl iatti della Costituente . Noi avremmo voluto, inrecenti discussioni, che questi testi della Co-stituente avessero convinto l'onorevole Orlan-di ed i suoi amici a comportarsi in modo di-verso da come si sono comportati . In quelcaso i testi erano tutti orientati in un certo

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senso, mentre in questo caso sono meno con-cordanti e omogenei . Le assicurazioni fornit edal ministro comunque, che ritengo ispiratealle mie stesse preoccupazioni, hanno indott ol'onorevole Orlandi a ritirare il suo emenda -mento. Nella specie, ed è la mia conclusione ,dobbiamo fissare due princìpi . Non pochi ,quando avevano letto il testo iniziale, che po iera stato riassunto dall'onorevole Orlandi, l àdove si parlava di patrimonio delle forest e« a qualsiasi titolo acquisite » dalle regioni ,avevano interpretato questa dizione nel sens odi una successione automatica della region eallo Stato . Ciò invece non era e ben ha fattola Commissione a precisarlo, garantendo, at-traverso possibilità di intervento della legi-slazione nazionale, la salvaguardia di quell eesigenze fondamentali poste specialmente dal-la politica di difesa del suolo ; e riconoscendoche il corpo forestale dello Stato, per la suacaratteristica e per il fatto di non essere soloin funzione delle foreste di proprietà dema-niale ma in funzione di tutto il patrimonioforestale del paese, non è affatto compreso i nquel trasferimento di carattere quasi automa-tico che fissiamo qui questa sera (se vale unainterpretazione autentica del voto, credo ch equesto debba essere chiarito con molta preci-sione) .

Per questi motivi di carattere politico etecnico, invito i colleghi a votare per il testodella Commissione e contro l'emendamen-to Orlandi fatto proprio dall'onorevole DeMarzio .

BADINI CONFALONIERI . Chiedo di par-lare per dichiarazione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

BADINI CONFALONIERI . Il gruppo libe-rale voterà a favore dell ' emendamento 10 . 6per le ragioni espresse dal ministro nella riu-nione del Comitato dei nove alla quale ho par-tecipato .

Desidero anche sollevare un richiamo a lregolamento per osservare che la richiesta d iscrutinio segreto avanzata dal deputato Ca-ruso non poteva essere ritirata . Comunque, i lgruppo liberale chiede a sua volta lo scrutini osegreto .

PRESIDENTE. Onorevole Badini Confalo-nieri, le faccio presente che la Presidenza s iè trovata di fronte soltanto a un preannunciodi richiesta di scrutinio segreto, cui successi-vamente il deputato Barca ha rinunciato ; percui l'unica richiesta formale valida è quella

di appello nominale avanzata dal deputat oDe Marzio, a fronte della quale sono consen-tite le dichiarazioni di voto . Poiché le dichia-razioni di voto sono in corso di svolgimento ,ella, onorevole Badini Confalonieri, potrà sem-mai reiterare la sua richiesta di scrutinio se -greto al termine di esse .

BADINI CONFALONIERI . Posso dire che ,nella mia lunga esperienza parlamentare, è l aprima volta che succede un fatto di questogenere .

COVELLI . Chiedo di parlare per dichiara-zione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

COVELLI. Il gruppo del PDIUM voterà afavore dell'emendamento 10 . 6. Mi dispiaceper l'onorevole Andreotti, ma egli non ha pe rniente illuminato l'Assemblea sulle ragion iper le quali il Governo, che è interamenteespressione della sua parte politica, avev amanifestato, fino a pochi minuti prima delleultime dichiarazioni del ministro, posizion iesattamente contrarie .

Direi che non sono persuasive neanche l eragioni dell'onorevole Principe, benché egl iabbia sostenuto – con una sensibilità che ab-biamo registrato con molto favore da parte so-cialista – la necessità che il Governo imprim aun indirizzo unitario di coordinamento attra-verso la programmazione economica nazio-nale .

Mi permetto soltanto di contestare al mi-nistro dell'agricoltura e foreste la disinvolturacon cui si cerca di riparare ad una dichiara-zione impegnativa del Governo con un'inter-pretazione tutta personale dell'articolo 15 .Credo che il ministro Sedati avrà ascoltato at-tentamente certe affermazioni dell'onorevol ePrincipe che ben poco promettono quanto aremissività delle regioni di fronte ai poter icentrali . Naturalmente questo non ci sorpren-de più, perché l'organismo stonato e scollat odella maggioranza di centrò-sinistra ci mettesovente dinanzi a siffatte dissonanze .

Non sarà certamente, onorevole ministrodell'agricoltura, l 'accenno dell'articolo 15 alle

esigenze di carattere unitario » a infirmareo modificare la potestà legislativa delle regio-ni; cosicché la regione governata da una mag-gioranza diversa da quella del centro potr àbenissimo obliare o addirittura contestare l oindirizzo unitario . L'indirizzo non è certa-mente un parere, onorevole ministro . . . E que-

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sto avrei voluto che l'onorevole Andreotti ap-profondisse .

Certo sta di fatto, signor Presidente d iquesta Assemblea, che si sono verificati dueepisodi strani, questa sera . Noi stiamo mor-tificando il Parlamento in forme e misure ma iraggiunte . Un ministro ha clamorosamentedimostrato che si può dichiarare in aula i lcontrario di quello che si era affermato cinqueminuti prima, sol per avere un componentedella maggioranza accennato a dimettersi da lComitato dei nove perché non sodisfatto dell edichiarazioni del ministro . Un ministro cheaveva portato una larga messe di documenta-zione per sostenere, una buona volta valida -mente, le ragioni dello Stato, le ragioni dell anazione, si è bellamente rimangiato tutto ciòcon la massima disinvoltura.

Ebbene, la Presidenza innanzi tutto non h aconcesso al relatore per la maggioranza d irabberciare in maniera dignitosa questa dis-sonanza clamorosa delle due dichiarazionicontraddittorie del ministro dell'agricoltura ;e poi, nel momento in cui già ci si accingevaa votare dopo una richiesta di scrutinio se -greto, si è invece ammesso che si ritirassed'un tratto, da parte di chi l'aveva formulata ,la richiesta di scrutinio segreto .

Io non starò a commentare l'influenza de lpartito comunista in questa vicenda . Natural -mente la maggioranza gli deve essere immen-samente grato, perché anche in questa occa-sione - non certo ad onore del centro-sinistra -due volte i comunisti sono accorsi in su oaiuto per coprirne una certa insolvenza mo-rale, prima che politica, dinanzi al Parla-mento e dinanzi al paese . Non si può ammet-tere in un libero Parlamento che un ministro ,che l'esponente di un Governo responsabil eche parla a nome di tutta la nazione, dicacinque minuti prima, argomentando validis-simamente, il contrario di quello che verràa dire cinque minuti dopo, rimettendosi a lcapriccio dell'Assemblea quasi ad ammetter eapertamente e con naturalezza che siamo or-mai arrivati là dove da un pezzo si mira atrascinarci : cioè ad un regime assemblearenel quale sarà più facile la distruzione di ciòche resta del nostro paese .

È per reagire a questo costume, a quest otentativo di mettere il Parlamento in condi-zione di minorità rispetto agli « intrallazzi »che si fanno sottobanco tra partecipanti all ostesso « carrozzone » della maggioranza e trafuturi partecipanti sotterranei alle maggioran-ze di domani, che noi voteremo a favore del -l 'emendamento W. 6.

Ci duole che, una volta tanto che i social-democratici avevano assunto un atteggiamentocoerente, e lo avevano assunto motivandoloegregiamente, si siano accontentati delle di-chiarazioni contraddittorie, non suffragate danessuna ragione morale, politica, giuridica ecostituzionale, del ministro ; perché può benl'onorevole Sedati dare assicurazioni all'ono-revole Orlandi sull'interpretazione delle « esi-genze di carattere unitario » di cui parla loarticolo 15 ; può ben dare assicurazione su lcoordinamento unitario della politica delle fo-reste . Ma le leggi sono leggi, e noi sappiamoche certe maggioranze - non quelle di oggi ,ma quelle che potrebbero venire domani -non concedono spazio a volonterose interpre-tazioni quando si deve disintegrare, quando s ideve distruggere, quando si deve . demolire

RAUCCI . Chiedo di parlare per dichiara-zione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

RAUCCI . Il gruppo comunista voterà con-tro l'emendamento 10 . 6. Non starò a dareuna motivazione compiuta di questo nostrovoto, anche perché, signor Presidente, in de-finitiva l'emendamento tende a restituire all anorma che stiamo discutendo la formulazion eoriginaria del disegno di legge governativo .Noi dobbiamo subito rilevare qui che allanuova formulazione dell'articolo 10 si è giunt iattraverso una lunga ed approfondita discus-sione in Commissione, nella quale tutti gli ar-gomenti sollevati nel merito in questa sedea sostegno delle proposte dell'onorevole Or-landi sono stati ritenuti non validi dalla stra-grande maggioranza dei commissari . Ci duole ,onorevole Orlandi, che il suo gruppo, che pur eè autorevolmente rappresentato nella Commis-sione bilancio, non abbia in quella sede sol -levato le eccezioni che invece all'ultimo mo-mento sono state mosse contro un testo a su otempo concordato a stragrande maggioranz ain Commissione, con la sola opposizione de lMovimento sociale italiano e dei liberali e co nl'assenso del Governo . Ciò deve essere chia-rito in questa sede.

ORLANDI. Con l'assenso solo di un mi-nistro, onorevole Raucci .

RAUCCI . Ella sa meglio di me che, quan-do un ministro partecipa ai lavori di unaCommissione, vi rappresenta il Governo, nonil solo dicastero di cui è titolare . L'onorevoleBosco, ministro delle finanze, in quella sede

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rappresentava il Governo. Del resto, egli haavuto agio di consultarsi sulla formulazionedi questo testo, che non è stato approvato i nfretta e furia, ma ha formato oggetto di un aapprofondita discussione in tutte le sue parti .

Per questi motivi, signor Presidente, e per -ché la formulazione dell'articolo 10 propostadalla Commissione si muove nel senso dell osviluppo dell'autonomia e dei poteri delleregioni, cioè nella linea che noi stiamo difen-dendo e sostenendo, voteremo contro l'emen-damento 10. 6 .

PASSONI. Chiedo di parlare per dichia-razione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PASSONI. Il gruppo del PSIUP voterà con-tro l 'emendamento Orlandi 10 . 6, testé fattoproprio dal gruppo del Movimento sociale ita-liano, perché lo ritiene contrastante con i pro-pri indirizzi in materia di autonomia regio-nale. Come è noto, noi siamo per la più ampi aautonomia regionale nel rispetto dello spirit oe della lettera del dettato costituzionale . Perqueste ragioni siamo per il mantenimento de ltesto della Commissione .

PRESIDENTE. Dobbiamo ora passare a ivoti sull'emendamento Orlandi 10 . 6. Ricordoche esiste una richiesta di votazione per ap-pello nominale presentata dal deputato D eMarzio .

BIONDI. Chiediamo lo scrutinio segreto .

PRESIDENTE . Domando se questa richie-sta sia appoggiata .

(P appoggiata) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE . Poiché la richiesta di scru-tinio segreto prevale su quella di appello no-minale, indìco la votazione segreta sull'emen-datnento Orlandi 10. 6, . fatto proprio dal de-putato De Marzio .

(Segue la votazione) .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE PERTIN I

PRESIDENTE . Dichiaro chiusa la votazio-ne e invito gli onorevoli segretari a numerare

i . voti .

(I deputati segretari numerano i voti) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti

. .

. 387Maggioranza . . . . 194

Voti favorevoli

. . 124

Voti contrari

.

. . 263

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione:

Abell iAchill iAldrovand iAlessandrin iAlf an oAllegriAlloraAlloccaAlmiranteAmadei Leonett oAmasioAmode iAmodioAndreon iAndreott iAnselmi Tin aAntoniozziArman iArzill iAssant eAvoli oAzimont iAzzaroBadini Confalonier iBalassoBaldani GuerraBald iBallardin iBallarinBarberiBarbiBarcaBardelliBardott iBaroniBartesaghiBartoleBattistellaBeccariaBelc iBeragnol iBernardiBersaniBertèBiaggiBiagin iBiagioni,Biamonte

Bianchi FortunatoBimaBin iBiondiBisagliaBoBodratoBoffardi Ine sBoldrinBoldrin iBologn aBorghiBorraBorraccinoBortotBoscoBott aBottariBovaBrandiBressan iBronzut oBrun iBusettoC alvett iCalviCanestrar iCanestr iCapon iCapraCardiaCarenin iCàrol iCarus oCascioCastell iCastellucciCataldoCatellaCattane iCattaneo Petrin i

GianninaCavaliereCebrell iCeravolo DomenicoCeravolo SergioCervoneGesaron i

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Chinello Ferretti Lodi Adriana OgnibeneCiaffi Ferri Giancarlo Lombardi Mauro Olmini.Cianca Fibbi Giulietta Silvano Origli aCiccardini Finelli Longoni Orili aCicerone Fiorot Loperfido OrlandiC ingari Fiumanò Lospinoso Severini PadulaCirillo Flamigni Luberti Pagliaran iCoccia Fornale Lucchesi PandolfiCocco Maria Foscarini Lucifredi PapaColleselli Fracanzani Luzzatto Pascariell oColombo Emilio Fracassi Macciocchi Maria Passon i

Colombo Vittorino Franchi Antonietta Patrini

Conte Fregonese Maggioni Pavone

Corà Fulci Magri PazzagliaCorghi Fusaro Malagugini Pellegrino

Covelli Galloni Malfatti Francesco Pellicani

Curti Gaspari Malfatti Franco Pellizzar i

Dagnino Gastone Mancini Antonio Perdonà

D'Alessio Gatto Mancini Vincenzo Piccinell i

Dall'Armellina Gerbino Manco Piccol i

Damlco Gessi Nives Marchetti Pigni

D'Angelo Giannantoni Marino Pisicchio

D'Antonio Giannini Marmugi Pisoni

d 'Aquino Giglia Marocco Pistillo

D'Arezzo Gioia Marotta Pochett i

Degan Giolitti Marras Principe

De Laurentiis Giordano Martelli Querc i

Del Duca Giovannini Martini Maria Eletta Quiller i

De Leonardis Girardin Maschiella Racchetti

Delfino GiudiceandreaMasciadri Raffaell i

Della Briotta Mascolo Raicich .Gorreri

De Maria Granata Mattalia Rampa

Mattarella Raucc iDe Marzio Granelli

Mattarelli Rausade Meo Granzotto Maulini Re Giuseppin aDe Poli Grazioside Stasio Mengozzi Reale Oronzo

GreggiDi Benedetto Guarra Merenda Reggian i

Merli RiccioDi Giannantonio Guerrini Giorgio Meucei Rognon iDi Leo Guglielmino Micheli Pietro Romanat oDi Lisa Gullotti Milani Romeodi Marino Helfer Miotti Carli Amalia RossinovichDi Mauro Imperiale Miroglio Ruffinidi Nardo Ferdinando -lotti Leonilde Misasi Russo CarloDi Nardo Raffaele Jacazzi Monaco Russo FerdinandoD'Ippolito La Bella Monasterio Russo VincenzoDi Primio Laforgia Monti Sabadin iDi Puccio La Loggia Morelli SacchiDonat-Cattin Lamanna Morvidi Salizzon iDrago Lattanzio Mussa Ivaldi Vercelli Salomon eElkan Lavagnoli Nahoum SalvatoreErminero Lenti Nannini Salv iEsposto Leonardi Napoli SandriEvangelisti Lepre Napolitano Luigi Sangall iFabbri Levi Arian Giorgina Niccolai Cesarino SannaFasoli Lima Niccolai Giuseppe Santagat iFerrari Lizzero Nicosia Santon iFerrari Aggradi Lobianco Nucci Sarti

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Camera dei Deputati

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Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Onorevole Pazzaglia, man -tiene il suo emendamento 10. 3, non accettat odalla Commissione né dal Governo ?

PAllAGLIA . Si, signor Presidente .

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione.

(E respinto) .

Onorevole Abelli, mantiene i suoi emen-damenti 0. 10. 5, 0 . 10. 6, 0. 10. 7, 0 . 10. 8 ,0 . 10. 9 e 0 . 10. 10 al l ' emendamento De Marzi o10 . 4. non accettati dalla Commissione né da lGoverno ?

ABELLI . Sì, signor Presidente .

(La Camera respinge successivamente isubemendamenti Abelli O. 10. 5, O. 10. 6,0. 10. 7, 0 . 10. 8, 0. 10. 9 e 0. 10. 10) .

PRESIDENTE. Onorevole De Marzio, man-tiene il suo emendamento 10. 4, non accettatodalla Commissione né dal Governo ?

DE MARZIO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Lo pongo in votazione .

(I; respinto) .

Pongo in votazione l'articolo 10 nel test odella Commissione .

(È approvato) .

TL seguito del dibattito è rinviato ad altraseduta .

Annunziodi interrogazioni e di interpellanze .

ARMANI, Segretario, legge le interrogazio-ni e le interpellanze pervenute alla Presidenza .

TEMPIA VALENTA . Chiedo di parlare .

(concesso nella seduta odierna) :

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

Savio EmanuelaScagli aScainiSchiavonScianaticoScipioniScotoniScottiScutariSedatiServade iServelloSgarbi Bompan i

LucianaSgarlataSilvestriSimonacciSinesioSistoSkerkSperanzaSpitellaSponziell oSquicciarin iStellaStorchiSulloTambroni ArmaroliTaniTantaloTarabiniTedesch iTempia ValentaTerrana

Terrarol iToccoTodrosTognon iToro s`Pozzi Condiv iTrainaTraversaTremellon iTripodi AntoninoTripodi GirolamoTrombadoriTurch iTurnatur iUrsoUsvard iVaghiValianteVecchiVenturol iVergaVespignaniVetranoVetroneVicentin iVincell iVolpeZaccagnin iZamberlett iZanibell iZanti Tondi CarmenZappaZucchini

Sono in conged oprecedenti) :

Arnaud

MazzarrinoBemporad

Moro AldoCarra

PicaCattani

QuarantaCavallari

Rosat iCottoni

SpadolaCristofori

Spinell iDe Ponti

TerranovaFelici

Valeggian iGrassi Bertazzi

Vecchiarell iLombardi Riccardo

VedovatoMagliano

(concesso nelle sedute

TEMPIA VALENTA. Desidero sollecitarelo svolgimento dell ' interrogazione n . 3-02361 ,presentata il 13 novembre scorso, e riguar-dante l'alluvione che ha colpito il biellese . Ri-cordo che sullo stesso argomento avevo pre-sentato il 14 marzo 1969 e nel luglio 1969 due

Bucaloss iBucciarelli DucciCacciator eCorteseFoschiFoschini

Gall iMalfatti Franc oMontant iPolott iSantiScardavilla

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analoghe interrogazioni, che non sono mai sta-te svolte .

PRESIDENTE. Interesserò il ministrocompetente .

Ordine del giorn odella seduta di domani.

PRESIDENTE . Comunico l'ordine de lgiorno della seduta di sabato 24 gennaio 1970 ,alle 9,30 :

1. — Seguito della discussione del disegnodi legge :

Provvedimenti finanziari per l'attuazionedelle Regioni a statuto ordinario (1807) ;

e della proposta di legge :

INGRAO ed altri : Finanza delle regioni astatuto ordinario (Urgenza) (1342) ;

— Relatori: Tarabini, per la maggioran-za; Delfino, di minoranza .

2. — Seguito della discussione del disegn odi legge:

Istituzione del fondo di solidarietà na-zionale (1661) ;

e delle proposte di legge :

BONOMI ed altri : Fondo di solidariet ànazionale (59) ;

SERENI ed altri : Fondo di solidarietànazionale contro le calamità naturali e le av-versità atmosferiche in agricoltura (113) ;

ROMITA ed altri : Istituzione di un fond oper il risarcimento dei danni alle colture agri -cole dovuti a calamità atmosferiche (421) ;

MONTANTI ed altri : Istituzione di unfondo di solidarietà nazionale contro le avver-sità atmosferiche (446) ;

Relatore : De Leonardis .

3. — Discussione delle proposte di legge;

RAFFAELLI ed altri : Modifiche alle nor-me relative all'imposta sui redditi di ricchezzamobile e alla imposta complementare progres-siva sul reddito complessivo derivanti da la-voro dipendente e da lavoro autonomo (505) ;

ABELLI ed altri : Modifiche alle disposi-zioni relative all'imposta sui redditi di ric-chezza mobile (162) ;

ROBERTI ed altri : Regolamentazione dellatassa dei redditi di lavoro per l'imposta com-plementare (358) ;

— Relatore : De Ponti .

La seduta termina alle 23,5.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONTI

Dott . MANLIO Rossi

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott . ANTONIO MACCANICO

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INTERROGAZIONI E INTERPELLANZEANNUNZIATE

INTERROGAZION IA RISPOSTA SCRITT A

ALBONI. — Al Ministro dei trasporti edell'aviazione civile . — Per conoscere i risul-tati degli studi che in sede internazional esono stati fatti in ordine ai problemi dell esegnalazioni visive e di illuminazione degl iautoveicoli, con particolare riguardo a quell iinteressanti le soste di emergenza ;

per sapere quali sono gli orientament idei paesi del MEC e del nostro Governo circala utilità e la possibilità di equipaggiare gl iautoveicoli con indicatori ottici a luce inter-mittente per la segnalazione della sosta d iemergenza, e ciò in rapporto alle gravi diffi-coltà visive, soprattutto in alta Italia e in altr ipaesi europei causate da condizioni di neb-bia per un lungo periodo dell 'anno. (4-10324 )

GIRAUDI E SISTO . — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere se sia al correntedelle Iamentele espresse da comuni, enti, pri-vati circa le pessime condizioni della statalen . 590, particolarmente nel tratto che per -corre la provincia di Asti ed il territorio de lcomune di Robella, e quali provvediment iintenda prendere per assicurare una pront asistemazione del fondo stradale nelle zone d icui sopra, ad evitare che il gelo abbia a dete-riorarlo ulteriormente.

(4-10325 )

BELLI. — Al Ministro dei lavori pubblici .— Per sapere quali azioni il Ministero ha in-trapreso al fine di sbloccare l'esecuzione d iimportanti opere infrastrutturali nel porto d iTrieste, quali il grande bacino di carenaggio ,la stazione di degasificazione, l'esecuzionedelle opere portuali finanziate con la leggen. 1200 del 1965 e l 'attrezzatura del molo set -timo. Non avendo ricevuto risposta a vari einterrogazioni già presentate precedentement esugli stessi argomenti né avendo potuto con-statare il favorevole avvio nella costruzion edi queste opere da tempo finanziate, l'inter-rogante rileva l'estrema urgenza delle realiz-zazioni in parola per l'economia nazionale e- correlativamente - il grave danno prodott odai ritardi sul piano della concorrenza nelsettore dei traffici e delle riparazioni navali .

In particolare appare urgentissimo definirela convenzione tra il Ministero dei lavoripubblici e il consorzio per la costruzione delbacino di carenaggio, nonché precisare 'l alocalizzazione della stazione di degasifica-zione, superando ogni assurda resistenza all aubicazione indicata dal CIPE nell'ex cantiereSan Rocco di Muggia . Nessuna consistenzahanno, invero, le obiezioni mosse sull'inco-lumità delle popolazioni, avendo tali im-pianti raggiunto un grado di perfezionamentoche rende sempre più teoriche le ipotesi d iincidenti i quali in ogni caso riguardano ch iè costretto a lavorare sulla nave e non chi s itrova a terra, anche se nell'ambito della stessastazione. Né appaiono fondate le preoccupa-zioni per gli inquinamenti, non comportandole operazioni di degasificazione fuoriuscita d ioli minerali dello scafo ; comunque, va tenutopresente che a poche centinaia di metri dal -l'ex cantiere San Rocco ha già sede il termi-nal dell'oleodotto Trieste-Ingolstadt, dove s iscaricano giornalmente migliaia di tonnellatedi greggio. Infine ogni' rilievo paesaggistic oappare pretestuoso rispetto alla collocazionedi qualche serbatoio e di qualche caldaia nel-l 'area di un ex cantiere navale.

L'interrogante chiede un diretto e decisiv ointervento in proposito, in quanto - dopotre anni dalla delibera del CIPE - si rischi adi costruire un bacino di carenaggio di 1 0miliardi, che senza la stazione di degasifica-zione, risulterà inefficiente ed economicamenteemarginato . La stessa urgenza riveste la ne-cessità di conferire la delega per la esecuzion edi opere portuali all'Ente porto di Trieste ,ai sensi dell'articolo 3 della legge 9 lugliò1967, n. 589, in modo particolare per realiz-zare immediatamente l'attrezzatura del molosettimo il cui finanziamento di 6 miliardi èpure stato deciso dal CIPE più di un anno f ae in parte (2 miliardi) già reso disponibile .

(4-10326 )

BONEA. — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere se non ritenga ri-spondente a princìpi di equità, consentire chei borsisti dipendenti dalle università italiane ,forniti di abilitazione per l'insegnamento nel -la scuola media e con almeno un anno d i

servizio presso l'università,' possano presen-tare domanda, in base al decreto ministerial e22 novembre 1969, pubblicato nella Gazzettaufficiale del 13 dicembre 1969, per essere in-clusi nelle graduatorie nazionali per la im-missione di insegnanti abilitati nei ruoli dell ascuola media, sub condizione, in attesa chevenga approvato apposito provvedimento le-

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gislativo già all'esame del Parlamento, co lquale venga riconosciuto ai borsisti universi-tari abilitati diritto pari a quello degli inse-gnanti di scuola media .

(4-10327)

AVERARDI. — Al Ministro dei lavoripubblici . — Per sapere se è a conoscenza checon deliberazione n . 107 del 29 dicembre 1961il consiglio comunale di Vecchiano (Pisa )adottava uno schema di convenzione con iduchi Salviati secondo il quale mentre il co-mune riceveva in proprietà un appezzament odi 6 ettari di pineta i duchi ottenevano la l iberalizzazione alla vendita dei loro beni . Ottosocietà per azioni, tutte con sede in Rom avia Nazionale n . 243, acquistavano in otto lott idiversi una pineta di 225 ettari al prezzo d ilire 1.100 al metro quadrato . Successivamentele otto società cedevano tutto alla SAF (So-cietà azionaria fiduciaria con sede in Roma) .

In questo modo, dopo 500 anni, dovevaaccadere che una parte della foresta litoraneacompresa tra il comune di Viareggio a nord ,il Serchio a sud, la statale Aurelia ad est ,sempre difesa nella sua integrità territoriale ,fosse destinata ad una grossa speculazion eprivata .

L'interrogante domanda ancora se il Mi-nistro è a conoscenza del fatto che la zonadella pineta fu venduta dai duchi Salviati all eseguenti società :

i) « Centro a Mare » : ettari 100 are 57centiare 40 . Società costituita in data 26 mag-gio 1962 con amministratore unico professoreavvocato Alfredo Predieri. Capitale social ecostituito da un milione di lire ripartito i nlire 990 mila per l'avvocato Alberto Predierie lire 10 mila per il dottor Federico Pollak .In data 18 giugno 1962 l'avvocato Predier icedeva le sue azioni alla SAF e l'assembleadei soci della società « Centro a Mare » i lgiorno successivo elevava il capitale sociale alire 135 milioni . Quindi, senza svolgere alcunaattività quest'ultima società con atto n . 15503del 25 giugno 1962 firmato dall'avvocato Al-berto Predieri, rogito notaio dottor Guido Lu-centini registrato al Catasto di Pisa al n . 5739acquistava la zona di cui sopra per la somm adi lire 1 .106 .923 .480 ;

2) (( Vecchiano » : ettari i are 88 centiare90 . Stessa data di costituzione, identici am-ministratori, identico capitale ripartito nell amedesima misura. In data 18 giugno 1962 i lPredieri cedeva le sue azioni alla SAF e i lgiorno successivo la società « Vecchiano » ele-vava il capitale sociale a lire 3 milioni . Quin-di, senza svolgere alcuna attività la « Vecchia-

no » acquistava la zona di che trattasi per l asomma di lire 20 milioni .

3) « Del Fortino » : ettari 1 are 74 centiare80 . Società costituita in data 26 maggio 196 2con amministratore unico avvocato FilippoCarpi dei Rosmini . Il capitale sociale di lir e1 milione era ripartito tra i suaccennati Pre-dieri e Pollak sempre nella medesima misu-

ra. Cedute le azioni alla SAF, la società acqui-stava il terreno sopradetto per la somma d i

lire 19 .238 .600 ;4) « Lecceto » : ettari 2 are 41 . Ammini-

stratore il suddetto Carpi . Stessa data di co-stituzione delle altre, stessa ripartizione fr agli stessi soggetti del capitale sociale di lir e1 milione. Cedute le sue azioni alla SAF conatto sottoscritto dagli avvocati Carpi e D'Ame-lio, la società acquistava la zona di cui sopraper lire 26 .524 .610 .

5) « Migliarino » : ettari i are 42 centiare70 . Società costituita nello stesso giorno dell ealtre, con identici amministratori, con lo stes-so capitale sociale di lire i milione ripartit o

in eguale misura . In data 18 giugno 1962 ilPredieri cedeva le sue azioni alla SAF e l asocietà « Migliarino » il giorno dopo aumen-tava il capitale sociale a lire 2 .250 .000, quin-di, senza svolgere alcuna attività in data 25

giugno 1962 acquistava la zona in questione

per la somma di lire 15 .705 .655 .

6) « Catro » : ettari 3 are 35 centiare 10 .

Stesso giorno di costituzione, amministratoreavvocato Alfredo Polidori . Capitale sociale d ilire 1 milione ripartito nella stessa misurafra il Predieri e il Pollak . Azioni cedute all a

SAF in data 18 giugno 1962, aumentato il ca-pitale sociale a lire 4.500 .000 il giorno succes-sivo, quindi acquisto del terreno per la somm a

di lire 36 .881 .320 .7) « La Bufalina » : ettari 71 are 28 centi-

are 80 . Amministratore avvocato Filippo Carpi

dei Rosmini . Capitale sociale di lire 1 milio-ne ripartito fra la società per azioni « Th e

Golden Holding » con sede a Locarno per lir e

990 mila e il dottor Pollak per lire 10 mila .Azioni vendute alla SAF, elevato il capital esociale subito dopo a lire 90 milioni . Quind i

acquisto della zona per la somma di lir e

784 .600 .005 .8) « Centro Aurelia » : società costituit a

il 28 marzo 1962 con amministratore avvocatoCarpi e capitale sociale di lire 1 milione di -

viso fra l'anzidetta società « Holding » e -i ldottor Pollak nella stessa misura . La societ à

Holding » cedeva le sue azioni al Predieri e

questi il 18 giugno 1962 le cedeva alla SAF

mentre la società « Centro Aurelia » aumen-tava il capitale sociale a lire 60 milioni . Quin-

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di, senza svolgere alcuna attività, con att on . 15510 registrato al Catasto di Pisa al n . 5746acquistava tre zone di terreno per la comples-siva somma di lire 493.459 .960 .

In totale le otto società, senza svolgere al -cuna attività industriale, acquistarono terren idai duchi Salviati per un importo complessivodi lire 2.504 .124 .090. Per acquistare e pagarele dette otto zone le sopra accennate otto so-cietà avevano contratto mutui con la Bancacommerciale di Milano, la Banca popolare d iMilano e il Credito casse di risparmio di Rom aper un totale di lire 2 .598 .000 .000 .

L'operazione speculativa viene oggi valu-tata intorno ai 25 miliardi mentre è risaput oche è stata compiuta una terza compravendit ainteressante il 66 per cento delle azioni com-plessive delle otto società .

In considerazione di quanto sopra, si do-manda infine al Ministro se non consideri i lcaso di Migliarino una battaglia già perdutain partenza di modo che il piano distruttivodebba essere accettato senza batter ciglio, op -pure se non ritenga opportuno nominare unacommissione di inchiesta ministeriale volta a dappurare la verità dei fatti prima che le su -periori autorità ministeriali appongano il vistodefinitivo al piano regolatore di Vecchiano .

(4-10328 )

IMPERIALE . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri e al Ministro delle parteci-pazioni statali . — Per conoscere se in consi-derazione del grave stato di disoccupazionee sottoccupazione in cui versano il Salento e l aprovincia di Lecce in particolare, si intendatenerlo particolarmente presente nel piano d iriassetto e sviluppo delle aziende del grupp oIRI interessate al settore elettronico .

Tenuto presente che l'espansione del set-tore si basa su un forte impegno della atti-vità di ricerca con l'acquisto delle attrezza-ture indispensabili, e che il programma elet-tronico dell'IRI si qualifica per una decis ascelta in favore delle zone depresse, l'inter-rogante chiede :

1) se nell ' esecuzione del programma s iintende particolarmente potenziare i centri d iricerca delle facoltà di fisica delle universit àdi Lecce e Bari, mettendoli in condizione dirispondere alle sollecitazioni e alle richiest edei settori interessati e soprattutto di assol-vere alla richiesta di collaborazione che verr àavanzata dalle industrie che sviluppano intale campo la loro attività ;

2) se, in considerazione del piano da rea-lizzare entro il 1980, che prevede l 'occupa-zione di quasi trentacinquemila unità, per

tre quarti nel Mezzogiorno, sarà tenuta pre-sente la provincia di Lecce, nella quale è in -dispensabile ridurre l ' eccessiva indiscrimi-nata emigrazione che provoca la degradazionedelle sue condizioni economiche e sociali ;

3) se non si crede opportuno assegnareuno degli impianti al comune di Gallipoli ,per il quale furono a suo tempo stanziate in -genti somme per la realizzazione di un com-plesso industriale che doveva essere realiz-zato dal gruppo Breda, impianto definitiva-mente tramontato malgrado le ripetute acco-rate istanze che ancor oggi pervengono d aquella popolazione provata dalla disoccupa-zione e dalla miseria .

L'interrogante – interpretando le esigenz edelle organizzazioni dei lavoratori meridio-nali, che vedono nel programma IRI unadelle basi di lancio dell ' industrializzazionedelle loro terre – chiede di sapere se non s iintenda accelerare gli studi per l'attuazion edel piano, in modo che al più presto poss adarsi inizio alla concreta realizzazione de lprogramma del gruppo IRI interessato a l

settore elettronico .

(4-10329 )

IMPERIALE . — Ai Ministri dei trasportie aviazione civile, del commercio con l'ester oe dell'agricoltura e foreste . — Per conoscer equali concreti provvedimenti si intendono re-sponsabilmente adottare per scongiurare igravi inconvenienti ripetutamente lamentat iin ordine alla mancanza di carri interfrigo ,che compromette la già difficile valorizza-zione mercantile dei prodotti ortofrutticol idella provincia di Lecce, ove i produttor isono impegnati, nell'ambito della Central eortofrutticola dell'Arco Jonico, con produzion i

di pregio e pertanto di alto costo .L'interrogante, interpretando la preoccupa-

zione delle categorie interessate, che per man-canza di sufficienti mezzi di trasporto hannospesso dovuto assistere impotenti al deterio-ramento e alla inevitabile distruzione dei lor oprodotti, chiede di conoscere le misure ch everranno concretamente adottate, per assicu-rare alla Centrale ortofrutticola dell'ArcoJonico e agli esportatori operanti in provinci adi Lecce, i mezzi sufficienti alle esigenze d i

commercializzazione del settore .

(4-10330)

CAPRARA. — Al Ministro dei lavori pub-blici. — Per conoscere quando intenda di-sporre l'annullamento di ufficio della licenzaedilizia numero 2054 rilasciata in data 5 otto-bre 1957 dal sindaco di Capri che rinnovò

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tale atto in data 6 ottobre 1962 con il nu-mero 3305, sempre in contrasto con l ' artico-lo 25 del regolamento edilizio .

Tale proposta di annullamento è stat aformulata in data 31. luglio 1968 dagli ispet-tori del Ministero dei lavori pubblici : ispet-tore Occhiuzzi ed architetto Migliaccio .

(4-10331 )

CAPRARA E NATOLI. — Ai Ministri del-l'industria, commercio e artigianato e del la-voro e previdenza sociale. — Per sapere sesono a conoscenza della grave questione de ilavori affidati in appalto da parte dell'ENEL .Ad oltre 7 anni dalla nazionalizzazione, l apratica della concessione in appalto di lavor idi esercizio anziché essere soppressa gradual-mente è andata nuovamente crescendo a lpunto che oggi nell'ambito della sola region ecampana vi sono almeno 40 ditte appaltatric icon ben 2.000 lavoratori . Ad esse si aggiun-gono gli appalti per le mense (Ge.Me.Az.) ,per la pulizia dei locali, per il lavaggio e l epiccole manutenzioni .

Gli interroganti sono convinti che tal esituazione sia in contrasto con lo spirito del -l'accordo sindacale 18 dicembre 1963, ancor -ché scaduto il 31 dicembre 1968, e, soprat-tutto derivi da un'arbitraria, e comunqu einaccettabile, interpretazione da parte del -l'ENEL dell'articolo 3 della legge n . 1369.

Gli interroganti chiedono pertanto di cono-scere quali misure i Ministri intendano adot-tare o promuovere, con i mezzi e nelle sed iopportune, con l'urgenza che il caso richiedeallo scopo di :

porre fine alla insostenibile situazioneretributiva e normativa dei lavoratori delleditte appaltatrici ;

eliminare gli appalti o incarichi per la-vori di esercizio sotto qualsiasi forma o sot-terfugio concessi a privati ;

assumere in gestione diretta l'esecuzionedei lavori di esercizio;

assumere, gradualmente ma completa-mente, secondo un piano concordato con lerappresentanze dei lavoratori, gli operai ch esono attualmente diretti esecutori dei lavor iaffidati in appalto .

(4-10332 )

COTTONE. — Al Ministro delle finanze .— Per chiedere quali misure intenda adotta-re a favore del personale dipendente dagl iuffici distrettuali delle imposte dirette, che èin sciopero, sin dai primi di dicembre 1969,

per rivendicare il miglioramento del tratta-mento economico .

L'interrogante fa rilevare che già il perso-nale degli uffici tecnici erariali, degli uffic ideI registro, degli uffici delle ipoteche, ha ot-tenuto, con provvedimento legislativo, la ri-valutazione della tabella dei tributi speciali ,e pertanto non si giustifica la sperequazionein atto con il personale degli uffici distrettual idelle imposte dirette .

L'interrogante fa notare inoltre che tal esperequazione ha come conseguenza oggi ilfenomeno scandaloso e inconcepibile che pre-stazioni analoghe dello Stato costano al cit-tadino di più o di meno, a seconda che egl isi rivolga per ottenerle ad un ufficio piutto-sto che ad un altro; e infine che lo scioperocontinuato del personale degli uffici distret-tuali delle imposte dirette compromette se-riamente la stessa riscossione delle impost eper la mancata elaborazione, da parte degl iuffici, dei dati indispensabili nei ruoli dell eimposte .

(4-10333 )

TRIPODI GIROLAMO E FIUMANÒ . —Ai Ministri dei lavori pubblici e dell'interno .— Per conoscere :

1) se corrisponde a verità quanto affer-mato dai giornali locali, secondo i quali i la-vori da molto tempo iniziati e proseguiti conmolto rilento per la costruzione dell'impor -tante e atteso ponte sul torrente Calopinac enel rione Sant'Anna della città di Reggio Ca-labria, sono stati sospesi dalla ditta appalta-trice per colpa del comune il quale non haprovveduto ad adempiere nel corso di lungh ianni gli obblighi di competenza sanciti da lcapitolato d'appalto ;

2) se risulta fondata la notizia second ocui il comune, per responsabilità degli attual iamministratori, è stato citato dalla ditta a cor-rispondergli 90 milioni di lire a titolo di in-dennizzo per i danni subiti, non avendo po-tuto realizzare l'opera entro i termini fissat idal contratto ;

3) se siano informati che il ritardo ne lcompletamento dell'opera, in una situazion edi traffico divenuta caotica e preoccupantequale è quella di Reggio Calabria, dove perattraversare il Calopinace si impiegano per-sino delle ore, causando enorme disagio atutti i cittadini, ha determinato giustament eun profondo malcontento generale ed una vivaagitazione ;

4) quali interventi urgenti intendanoadottare per la ripresa e il completament oimmediato del ponte e per il superamento de-

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gli ostacoli dovuti alla demolizione di qual -che abitazione esistente all'imbocco del pont estesso, al fine di poter deviare nel giro d ibreve tempo una parte del traffico automo -bilistico sulla nuova arteria per alleviare cos ìi disagi del grave congestionamento urbano .

(4-10334 )

CINGARI. — Ai Ministri della pubblicaistruzione e del tesoro. — Per conoscere l erispettive determinazioni in ordine alla ri-chiesta avanzata dal comune di Santo Stefa-no d'Aspromonte per l'acquisto della scuola -bus, richiesta soddisfatta dal Ministro dell apubblica istruzione per una somma di lir e1 .800.000, ma bloccata dalla ragioneria del -lo Stato di Catanzaro perché la spesa – com efa rilevare al Ministro della pubblica istru-zione il Provveditorato agli studi di ReggioCalabria con suo foglio del 1° dicembre 1969 ,n . 36305, – è stata imputata ad articolo ocapitolo diverso da quello relativo a spesedi tal genere .

L'interrogante, mentre rileva la purtrop-po frequente ricorrenza di tali episodi ch eincidono , negativamente nel funzionamentodi molte scuole, ricorda per il caso specificodella scuolabus di Santo Stefano d'Aspro -monte che tale servizio è indispensabile pergli alunni obbligati della scuola media dellefrazioni di Gambarie e di Mannoli, distantirispettivamente dalla sede scolastica 10 è 5chilometri e poste rispettivamente a 1300 me-tri e 900 metri di altitudine, sicché i 16 alun-ni non hanno altra scelta che o disertare l elezioni oppure sottoporsi, specie nel period oinvernale, a gravi rischi .

L ' interrogante chiede perciò un immedia-to e risolutore intervento .

(4-10335 )

CAPRARA. — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per conoscere quali immediat iprovvedimenti intenda adottare per la salva-guardia del patrimonio artistico rappresentatodalla costruzione vanvitelliana della villaCampolieto di Ercolano (Napoli) minacciatada gravi dissesti .

(4-10336 )

SILVESTRI. — Al Ministro delle finanze .— Per conoscere quali provvedimenti intend aadottare per dare soluzione sollecita all 'agi-tazione in corso dal 9 dicembre 1969 da part edel personale delle imposte dirette, le cui gra-vi conseguenze si ripercuotono sull'erario esui cittadini .

-

(4-10337)

BIANCO. — Al Ministro della pubblic aistruzione . — Per conoscere se è al correntedella discriminazione determinatasi in sen oalla facoltà di matematica dell'università de -gli studi di Napoli a seguito del decreto mini-steriale circa l'abilitazione all ' insegnament onelle scuole di ogni ordine e grado .

In base a detto decreto, infatti, il termin eultimo per il conseguimento del titolo di stu-dio occorrente per partecipare all'abilitazion eè stato fissato alla data 20 dicembre 1969 .

Ora presso la predetta facoltà, per caus eindipendenti dalla volontà degli studenti (ve-dasi appelli mensili, epidemia influenzale) ,le sedute di laurea della sessione autunnal esono state tenute alcune in tempo utile, altr esuccessivamente a detta data .

Alla luce di quanto sopra è evidente ch ela data del 20 dicembre 1969 fissata dal de-creto ministeriale esclude, non certo per lor ocolpa, una parte di laureati, i quali pure han -no conseguito il titolo di studio nella stessasessione di altri ammessi invece agli esami d iabilitazione .

(4-10338 )

OGNIBENE, VECCHI, SGARBI BOMPAN ILUCIANA E FINELLI. — Ai Ministri del la-voro e previdenza sociale e dell ' industria ,commercio e artigianato . — Per sapere se sonoa conoscenza che la ditta Bellentani (exSAMIS) di Massa Finalese di Modena, attra-verso l'associazione industriali, nella giornatadel 22 gennaio 1970 ha notificato alle tre or-ganizzazioni sindacali di categoria il licenzia -mento di 200 dei 380 dipendenti, motivand otale decisione con presunte difficoltà econo-miche .

Gli interroganti, mentre sottolineano lagravità dei licenziamenti sul piano sociale,fanno presente che l 'azienda Bellentani è i lpiù importante stabilimento della bassa mo-denese, sia dal punto di vista dell'occupazion eoperaia, sia per quanto riguarda la trasfor-mazione e la conservazione di prodotti agricoli .

>J altresì poco attendibile la motivazion eaddotta per giustificare i licenziamenti se s iconsidera che la ditta Bellentani, oltre ad es-sere notevolmente affermata sul mercato, so-stenuta anche da massicce campagne pubbli-citarie, risulta fare parte di un forte gruppodi capitale industriale e finanziario .

Tutto ciò premesso, gli interroganti chie-dono che i Ministri sopra citati provvedan osollecitamente :

a) ad acquisire tutti gli elementi in or -dine alla reale situazione in cui si trov al'azienda Bellentani :

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b) ad intervenire per fare revocare tutt ii licenziamenti, garantendo, assieme all'occu-pazione delle maestranze, la continuità e i lpossibile sviluppo di una attività produttiv acosì importante per l'economia modenese .

(4-10339 )

BIAMONTE E DI MARINO. — Al Ministrodi grazia e giustizia . — Per sapere se è infor-mato dello stato di agitazione proclamato da imagistrati della pretura di Nocera Inferior e(Salerno) e dagli avvocati dell'agro nocerino-sarnese per l'insensibilità finora dimostratadal Governo di -fronte al gravissimo proble-ma dei locali dove è ubicata la pretura diNocera Inferiore .

Gli interroganti fanno osservare che lapretura di Nocera Inferiore è ubicata in local iassolutamente insufficienti, indecenti, freddi ,umidi e senza luce .

(4-10340 )

COMPAGNA . — Al Ministro delta pub-blica istruzione. — Per sapere quali imme-diati provvedimenti intende predisporre al finedi evitare che gravissimi dissesti statici dell aVilla Campolieto ad Ercolano abbiano a com-promettere, più di quanto già non lo sia ,un'opera vanvitelliana di grande pregio mo-numentale .

(4-10341 )

DIETL. — Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale . — Per conoscere se nonritenga opportuno intervenire autorevolmentepresso la direzione generale dell'Istituto na-zionale per l'assicurazione contro gli infor-tuni sul lavoro (INAIL), affinché vengano im-partite urgenti disposizioni alla sede provin-ciale di Bolzano di tale istituto in materia d igiusta proporzionalità nelle assunzioni di per -sonale dipendente tra i diversi gruppi etnic iconviventi in Sudtirolo .

noto, infatti, che su un totale di 78 di -pendenti (medici, impiegati, e personale di -verso), ripartiti tra la sede provinciale di Bol-zano, la filiale di Merano ed il centro trauma-tologico ortopedico dell'INAIL di Merano stes-sa, ben 68 appartengono al gruppo etnico-lin-guistico italiano, mentre solamente dieci ap-partengono a quello tedesco : il lamentato statodi cose si riferisce al mese di dicembre 1969 .

In considerazione che,' a causa di una ef-fettiva carenza di personale, gli uffici ed il cen-tro alle dipendenze della predetta direzion eprovinciale dell'INAIL di Bolzano non risul -

tano essere all'altezza di svolgere con la do-vuta efficienza i compiti loro affidati, sarebbeauspicabile che, in occasione di nuove assun-zioni, resesi oramai improrogabili, si tengain dovuto conto tale lacuna, anche nell'inten-to di venire incontro alle esigenze della granmassa di contadini sudtirolesi, assicurati con-tai gli infortuni presso il menzionato istitut odi previdenza .

(4-10342)

DIETL. — Al Presidente del Consiglio de iministri ed ai Ministri della pubblica istruzio-ne, della sanità, dell'interno e del lavoro eprevidenza sociale . — Per conoscere quali ser ied efficaci provvedimenti si propongono d iadottare nei confronti del problema dei sub -normali, dei quali tanto si parla, ma per iquali si fa ben poco .

In particolare per ciò che concerne gli isti-tuti psico-medico-pedagogici nulla vi è di co-dificato : la legge comunale e provinciale, at-tribuendo detta materia all'ufficio assistenz ae beneficenza della provincia anziché a quel -lo della pubblica istruzione, considera aprio-risticamente gli ipoevoluti come soggetti no nrecuperabili alla società (ponendosi in con-trasto con la Costituzione, la quale vuole chesia compito dello Stato rimuovere gli ostacol idi ordine vuoi economico vuoi sociale che im-pediscano il pieno sviluppo della personaumana) e pertanto bisognosi solo di assistenz ae non anche di istruzione.

Esistono, è vero, classi e scuole speciali d irecupero di soggetti che presentano minora-zioni fisiche sensoriali o altre minorazioni fi-siche o psichiche ed esse si differenziano, da inormali corsi di studio, sia didatticamente, si aper la particolare condizione dei giovani cuisi rivolgono, ma esse comprendono le scuol ee le classi all'aperto, i villaggi del fanciullo ,le case del sole e non anche gli istituti psico-medico-pedagogici .

Non si tratta di questione puramente for-male, ma sostanziale, in quanto - nel caso disubnormali - il problema della loro istruzion ee del loro eventuale, anche se parziale, recu-pero ed inserimento nella collettività, vien esistematicamente confuso con il problema del -l'assistenza vera e propria .

Per ovviare a tale inconveniente, l'interro-gante ritiene, pertanto, l'opportunità che si at-tribuisca, per quanto concerne i problemi re-lativi agli istituti psico-medico-pedagogici, l acompetenza all'ufficio pubblica istruzione del -la provincia e non a quello della beneficenzaed assistenza .

(4-10343)

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LEZZI . — Ai Ministri dei lavori pubblic ie della marina mercantile . — Per sapere sesono a conoscenza del completo abbandono i ncui giace la « Casa del portuale » sita all'in-terno dello scalo marittimo napoletano, co nestremo disagio dei lavoratori « costretti aservirsi - come scrive Il Mattino n. 296 de l1969 - di una infrastruttura indegna del viverecivile » ;

se sono a conoscenza che tale stato d icose si trascina da anni e da anni non s iriesce a trovare una soluzione al problema ;

se sono a conoscenza che funzionari del -l'Ufficio di sanità ed igiene dell'Ispettorat odel lavoro, ispezionando « la Casa » rileva-rono numerose deficienze igieniche e l'ina-deguatezza del fabbricato costruito per ospi-tare ottocento e non duemila lavoratori ;

e per conoscere i provvedimenti che in-tendono adottare per aderire alle richiest edei sindacati, della CULP (Compagnia unicalavoratori portuali) ed alle indicazioni del -l'Ente porto per la costruzione di una nuov a« Casa del portuale » .

(4-10344)

LEZZI . — Al Ministro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno e nelle zone de-presse del centro-nord. — Per conoscere i mo-tivi che hanno indotto il Ministro a propor-re, nel disegno di legge concernente la isti-tuzione dell'Ente acquedotto nel Mezzogiorn o(EAM), che la sede dell'ente sia in Roma enon in Napoli, ignorando organizzazioni tec-nicamente efficienti, ivi esistenti .

(4-10345 )

DELFINO. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere se non ritenga giustoe doveroso impartire disposizioni affinché no nvengano invitate a partecipare a gare di ap-palto di opere pubbliche le ditte che si son orese responsabili di gravi inadempienze ne iconfronti dei lavoratori e degli enti previden-ziali non corrispondendo i salari e non accre-ditando i contributi assicurativi .

L'interrogante sottolinea in particolare laposizione irregolare dell ' impresa fratelli Spag-giari nel subappalto ottenuto dalla SOGENEin lavori relativi alla costruzione del lotton. 9 dell 'autostrada Pescara-Vasto . Per taleposizione l ' Ispettorato provinciale del lavorodi Chieti ha dovuto inoltrare denunzia allaautorità giudiziaria .

(4-10346 )

BEMPORAD. — Al Ministro della sanità .— Per conoscere - premesso :

che fino dal 19 giugno 1969 l'ufficio de lmedico provinciale di Genova ha trasmesso

contemporaneamente le proposte per l'emana-zione dei decreti di costituzione in Enti ospe-dalieri di tutti gli ospedali delle quattro pro -vince liguri ;

che a tutt 'oggi in Liguria sono già stat icostituiti 14 enti ospedalieri ; -

quali sono le ragioni per le quali ritar-dano altri decreti e in particolare non si è an-cora provveduto per gli ospedali civili di Ge -nova che per il numero e la qualità delle di -visioni e dei servizi, con 3.500 posti-letto, co-stituiscono il maggiore complesso ospedalierodella Liguria .

(4-10347 )

USVARDI . — Ai Ministri di grazia e giu-stizia e della sanità . — Per sapere se sono aconoscenza delle iniziative della procura d iRoma relative all ' apertura di indagini per ac-certare le responsabilità dei tre famosi chi-rurghi romani che, nei giorni scorsi, hannoprelevato organi dal corpo del giovane An-timo Viotti al fine di effettuare trapianti per-fettamente riusciti .

Questo intervento della procura ha vistouna dura reazione della opinione pubblic ache non riesce a comprendere come possa es-sere colpito per una rigida e formale applica-zione di una norma di legge il meraviglios ogesto di solidarietà compiuto dalla famigli aViotti in ossequio ai desideri del giovane se-dicenne scomparso .

pur vero che il nostro paese si trova an-cora in difficoltà nel settore dei trapianti perinnumerevoli motivi tradizionali e scientifici ,ma in particolare per gli ostacoli di caratter e

normativo ed educativo .L ' aprire un'inchiesta contro i chirurghi ,

che hanno realizzato i trapianti a norma dell erecenti disposizioni del Ministero della sa-nità secondo i più moderni indirizzi scienti-fici, rallenta ulteriormente il processo di ma-turazione del problema in Italia. Si affermaa giustificazione formale dell'intervento dell amagistratura che il cadavere del giovane de -ceduto nell'incidente stradale non poteva es-sere sottoposto a prelievi poiché la procur aintendeva operare un esame necroscopico . C i

sembra comunque irrazionale e ingiustificatanel caso in questione la configurazione di unreato, esattamente la violazione dell'articol o413 del codice penale che punisce « l'uso il -lecito di cadavere » . A chiunque infatti esegu al'affascinante problema dei trapianti umani ,è ben noto che la validità dell'operazione è le-gata strettamente ai tempi di prelievo . Le con -dizioni ottimali per un trapianto da cadaveresi realizzano nel caso di morti improvvise in

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soggetti sani al di sotto dei cinquant'anni e dè ben noto che un trapianto di rene può es-sere compromesso per un ritardo di prelievosuperiore ai 30 minuti .

E comprensibile per chiunque perciò ch ele autorizzazioni debbano essere ridotte al mi-nimo e non sottostare a lungaggini burocra-tiche tipicamente italiane .

(4-10348 )

GRAMEGNA, GIANNINI, SCIONTI, SPEC-CHIO, BORRACCINO E PISTILLO. — Ai Mi-nistri dell' interno e della pubblica istruzione— Per conoscere se sono stati informati ch enell'università di Bari alla facoltà di letteresono avvenuti - nella mattinata del 22 gennaio1970 - gravi incidenti provocati da gruppi fa-scisti (composti anche da elementi che null ahanno in comune con gli universitari) che ten-tavano di irrompere nell'aula ove si svolgev aun ' assemblea del movimento studentesco ;

per sapere se, di fronte a questo atto igno-bile, degno della peggiore teppaglia che vien etollerata in Italia, sono state adottate le neces-sarie misure per colpire esemplarmente quant icon la violenza e le azioni teppistiche cercanodi turbare il democratico svolgimento dell avita negli istituti di studio ;

per essere informati infine su quali prov-vedimenti sono stati disposti per evitare il ri-petersi di atti che possono provocare la legit-tima reazione di quanti, studenti e docenti ,sono impegnati a difendere ed estendere l ademocrazia nella scuola e nella società .

(4-10349 )

AVOLIO. — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per sapere quali provvediment iintenda adottare per ovviare alla grave irre-golarità amministrativa che si verifica press oil museo archeologico di Napoli, Scavi di Pom-pei e Scavi di Ercolano, che si riflette negati-vamente sul personale in servizio, con disag ieconomici intollerabili ;

l'interrogante chiede di conoscere, inparticolare, il parere del Ministro sul fatto ch enei detti complessi archeologici i dipendent iche prestano servizio, effettuando lavor ostraordinario per lunghi periodi di sei mes ied oltre, sono retribuiti dopo che sia trascors oun notevole lasso di tempo ;

l'interrogante, infine, chiede di saper equali misure intenda adottare per garantir eai lavoratori che hanno svolto nel 1969 lavor ostraordinario per un intero semestre, il com-penso spettante, non ancora ricevuto malgra-do le sollecitazioni dei sindacati vero gli or -

gani ministeriali di competenza, che, pur -troppo, mostrano di non curarsi delle giusterimostranze che ad essi vengono rivolte .

(4-10350 )

AVOLIO. — Al Ministro del lavoro e dellaprevidenza sociale . — Per conoscere se è a co-noscenza della situazione di difficoltà sull aquale da tempo si trovano le maestranze de lmolino e pastificio Salvatore Gallo di Torr eAnnunziata (Napoli) ; l ' interrogante chiede d iconoscere, in particolare, quali iniziative di ca -rattere urgente intenda promuovere al fine d iassicurare la continuità dell'occupazione el'esercizio dei diritti sindacali dei lavoratori ,di fronte alla decisione di serrata improvvisa -mente adottata dalla direzione aziendale .

(4-10351 )

GULLO, FIUMANO, MICELI, GIUDICE-ANDREA, LAMANNA E TRIPODI GIROLA-MO. — Al Ministro di grazia e giustizia. —Per sapere se e quali provvedimenti intend aadottare per porre adeguato e pronto rimedioalla grave carenza di funzionamento del tri-bunale di Castrovillari e preture dipendenti ,dovuta alla prolungata mancanza di giudici ,di cancellieri, di ufficiali giudiziari, così comerisulta dal documentato e motivato ordine de lgiorno votato 1'8 gennaio 1970 dal consigli odell'ordine degli avvocati di detto tribunal ee regolarmente inviato al Ministero di grazi ae giustizia oltre che ad altre autorità . (4-10352 )

LUCCHESI . — Al Ministro della sanità . —Per sapere se l 'ospedale di Zona Elbano, ch ene ha fatto domanda il 20 gennaio 1970, puòsperare di avere con tempestività il contributorichiesto (preventivo lire 14.950 .000) per l ' ac-quisto di una camera iperbarica di rianima-zione .

Tale attrezzatura si rende ormai indispen-sabile, per detto nosocomio, dato che l'Elb aè isolata dal mare e lontana da centri consi-mili, e da anni è diventata una stazione bal-neare-turistica di altissimo rilievo e di famainternazionale, frequentata nel periodo estiv oda centinaia di migliaia di turisti nazionali estranieri .

(4-10353 )

LUCCHESI. — Al Ministro della difesa .— Per sapere a quale punto sono gli studi ele conseguenti decisioni operativi per il tra-sferimento nella zona montana del depositodi munizioni « Ederle », attualmente dislocat onella piana del comune di Bibbona .

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Tale trasferimento si rende ormai indila-zionabile per ragioni militari (sicurezza) eper liberalizzare una zona soffocata nel su osviluppo industriale-turistico .

L'interrogante ritiene altresì che il trasfe-rimento potrebbe essere un ' operazione vantag-giosa per lo stesso Ministero della difesa inquanto i terreni che verrebbero lasciati liberihanno un notevole valore commerciale di fron-te a quelli che potrebbero essere acquistatinella zona montana abbandonata ormai dallaagricoltura .

(4-10354 )

BADINI CONFALONIERI . — Al Ministrodell'agricoltura e delle foreste . — Per cono-scere se non ritenga urgente ed opportun oprovvedere perché siano emanate norme sup-pletive inerenti il decreto del Presidente dell aRepubblica 7 novembre 1969, in materia d ismaltimento delle giacenze dei vini prodott inelle vendemmie 1967 e precedenti, ed in par-ticolare affinché sia prorogato al 15 febbraio1970 l'inoltro delle denunce da parte dei pro-duttori e venga autorizzata la commercializ-zazione dei vini Barolo e Barbaresco, sempre-ché denunciati come previsto dal suddetto de-creto del Presidente della Repubblica, senz ainterruzione alcuna .

Fa presente al riguardo che il precitatodecreto del Presidente della Repubblica 7 no-vembre 1969, essendo stato pubblicato sull aGazzetta ufficiale solo il 16 dicembre 1969, haconcesso un termine massimo di quindic igiorni (31 dicembre 1969) per la regolare de-nuncia, termine assolutamente insufficienteper la coincidenza dello stesso con le festivitànatalizie nonché per le circostanze eccezional ideterminate da scioperi e trasporti postali ; chegli Istituti repressioni frodi non hanno il nu-mero di funzionari sufficiente ad effettuare iprevisti controlli in tempo adeguato, provo-cando in tal modo l'interruzione della com-mercializzazione del prodotto con grave riper-cussione economica ; che è stato praticamenteimpossibile provvedere alla timbratura dell ebottiglie già contenenti i vini suddetti entroil 31 dicembre 1969 .-

(4-10355 )

SPONZIELLO. — Ai Ministri di grazia egiustizia, dell'interno e della difesa . — Perconoscere, in relazione alle disposizioni ema-nate di recente, in occasione delle ultime fest enatalizie, con le quali è stato concesso ai mi-litari dell'esercito, carabinieri e polizia, d iusufruire, a turno, di cinque giorni di ferie

natalizie, se non ritengano di disporre pe rl'avvenire la estensione di tale beneficio an-che agli agenti di custodia, al fine di elimi-nare ingiusta disparità di trattamento .

(4-10356 )

DI LEO. — Ai Ministri dei lavori pubblicie della marina mercantile . — Per conoscerequali provvedimenti intendano disporre, aseguito delle violente mareggiate che si sonoabbattute sul litoraneo di Siculiana Marina ,e se intendano provvedere con ogni urgenzaalla ricostruzione del lungomare rimasto gra-vemente danneggiato dalla violenza dei flutt ied alla rimozione della massa di detriti rima-sti sulla spiaggia e nello stesso abitato ;

se infine, per evitare in avvenire il ri-petersi di simile calamità, non si voglia prov-vedere alla costruzione di una diga frangi -flutti, che serva ad attenuare la violenza deimarosi .

(4-10357 )

SPONZIELLO . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per conoscere – in consi-derazione che, per le nuove disposizioni di li-beralizzazione dei piani di studio, gli studentidi filosofia possono sostituire, come di fattosostituiscono, persino le materie di italiano elatino con materie filosofiche, economiche epolitiche ;

che avviene in pratica che detti student iconseguono ugualmente il titolo di « dottorein lettere e filosofia » e vengono regolarmenteiscritti nelle graduatorie provinciali presso iprovveditorati, riuscendo spesso a sopravan-zare o scalzare quei laureati in lettere ch ehanno effettivamente studiato le materie fon-damentali quali l'italiano, latino e greco, pu rse hanno conseguito la laurea con un votoinferiore –

se non ritenga giusto – adeguando in ta lcaso le disposizioni – stabilire che i laureat iin filosofia possono insegnare solo le materiestoriche e filosofiche, riservando ai laureatiin

lettere l'insegnamento delle materie

let -terarie . (4-10358)

NICCOLAI CESARINO . — Al Ministro del -l ' interno. — Per sapere – premesso che la pre-fettura di Firenze ha cessato di provvederefin dal giugno 1969 al rimborso delle somm enecessarie agli enti comunali di assistenz aper erogare l'assegno mensile agli invalidi ci -vili di cui alla legge 13 ottobre 1969, n . 74 3scaduta il 30 dicembre 1969 ;

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che l'erogazione dell'assegno mensile i nmolti casi è stato possibile solo perché gl iECA hanno destinato a tale scopo i loro fond idi bilancio ordinario necessari alla assistenz agenerica ai bisognosi e perché le stesse am-ministrazioni comunali hanno fatto agli EC Aanticipazioni di cassa di svariati milioni i nvirtù della loro sensibilità verso i bisogni dell acategoria degli invalidi civili e comunque da l1° dicembre 1969 detta assistenza è stata ces-sata per l'esaurimento dei fondi ECA e delleanticipazioni comunali, determinando negl iinvalidi interessati preoccupata attesa e fort eindignazione – quali provvedimenti intend aprendere urgentemente per corrispondere l aintegrazione dell'assistenza ai suddetti inva-lidi civili maturata nel 1969 assicurandonecontemporaneamente la continuità . (4-10359 )

GIRAUDI, MIOTTI CARLI AMALIA E

SISTO. — Al Ministro della pubblica istru-zione. — Per sapere se è al corrente dellelamentele dei docenti interessati per avere l aordinanza ministeriale relativa ai trasferi-menti nelle scuole secondarie superiori pe rl'anno scolastico 1970-1971, stabilito che le cat -tedre istituite nelle classi di collegamento de ilicei scientifici ed istituti magistrali per effett odella legge 2 aprile 1968, n . 468, non sarannoposte a trasferimento ; e per conoscere, se, aseguito delle richieste sindacali, non ritenga ,analogamente a quanto viene praticato per laistruzione tecnica, di rendere disponibili pe rgli annuali trasferimenti, tutte le cattedre isti-tuite ai sensi della precitata legge, ad eccezio-ne di quelle attualmente congelate per i pro-fessori di ruolo speciale transitorio che le oc-cupano per assegnazione provvisoria . (4-10360 )

RICCIO. — Al Ministro delle finanze e alMinistro per la riforma della pubblica ammi-nistrazione. — Per conoscere se intendono di-sporre l 'aumento dei diritti sui certificati rila-sciati dagli uffici distrettuali delle imposte di-rette, equiparandoli a quelli riscossi per i cer-tificati catastali rilasciati dagli uffici tecnic ierariali .

L'interrogante fa presente che è per l omeno eticamente diseducativo il pagament odi un diritto diverso per una prestazione

uguale della pubblica amministrazione ; e cheil diverso trattamento di prestazioni ugual iumilia il personale e giustifica il diffuso ma-lumore .

(4-10361 )

RICCIO. — Al Ministro della pubblicaistruzione . — Per chiedere se abbia avuto no -tizia dei gravissimi dissesti statici, verifica-tisi in questi ultimi tempi, nella Villa Cam-polieto – opera vanvitelliana – nel comune d i

Ercolano; e se intende disporre un immediat ointervento per salvaguardare il patrimonioartistico che è in grave pericolo .

(4-10362 )

RICCIO . — Ai Ministri delle finanze e dellavoro e previdenza sociale . — Per chiederenotizie sull ' astensione dal lavoro del perso-nale delle imposte dirette, che dura dal 9 di-cembre 1969 ; e per conoscere se si intenderisolvere al più presto la vertenza sindacale ,che arreca enormi danni ai cittadini e cheproduce grande disagio morale nelle popola-zioni .

(4-10363 )

RICCIO. — Al Ministro per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno e nelle zone de-presse del centro-nord. — Per chiedere se in-tende dare disposizioni perché la Cassa delmezzogiorno eroghi contributi anche sull epratiche presentate ed approvate dopo il 3 0giugno 1968 .

L'interrogante fa presente che è assoluta-mente urgente tale erogazione .

(4-10364 )

PELLEGRINO . — Al Ministro per gli in-terventi straordinari nel Mezzogiorno e nell ezone depresse del centro-nord . — Per saperese è a conoscenza che nella zona attorno aMonte Erice e fino a Castellammare del Gol-fo in provincia di Trapani si è sviluppata un anotevole attività marmif era che adesso trovalimiti nel suo ulteriore sviluppo nella quas iassoluta mancanza di attrezzature idonee in-frastrutturali quali strade, acqua, luce ;

se non ritenga d'intervenire per finan-ziare i progetti che all'uopo sono stati appron-tati e presentati alla Cassa del Mezzogiorn odai comuni interessati (Custonaci, Valderice ,San Vito Lo Capo, Castellammare del Gol-fo, ecc.) .

(4-10365)

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro del bilancio e della programmazion eeconomica per conoscere :

i) i criteri in base ai quali il CIPE hadeciso di autorizzare la FIAT a localizzar ein alcune zone del Mezzogiorno impianti pre-valentemente di montaggio ;

2) se le proposte della FIAT sono statevagliate dai comitati regionali per la pro-grammazione ;

3) quali facilitazioni sono state concess ealla società e se le facilitazioni stesse sonouguali a quelle concesse per iniziative già i ncorso da parte dell'industria di Stato ch enello stesso settore si avvia però a realizzar eproduzioni a ciclo completo ;

4) se e in quale fase sono state consul-tate le organizzazioni sindacali dei lavoratori .

(3-02743)

« CALDORO, DELLA BRIOTTA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri degli affari esteri e dell'agricoltur ae foreste, per sapere se sono a conoscenz ache la nuova legge vinicola tedesca già invigore dal luglio 1969 ha provocato vivoallarme nel settore vitivinicolo italiano perch édi fatto blocca la vendita dei vini italian inella RFT perché non prodotti secondo que-sta legge e, perciò, essa legge appare, com'è ,in contrasto con il Trattato di Roma com e

ebbe a pronunziarsi del resto la stessa Com-missione competente della CEE ; quali inizia-tive intendano prendere perché le norme de lTrattato di Roma siano rispettate e salva -guardati i prodotti vinicoli del nostro Paese .

(3-02744) « PELLEGRINO, B0, MARRAS, GIAN-NINI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri per co-noscere i provvedimenti che intende adottar eperché le ville vesuviane del XVIII secoloescano dallo stato di abbandono che si pro -trae da decenni e per salvare dalla distru-zione un patrimonio artistico di indiscutibil evalore ; ed in particolare le misure urgent iper impedire che la villa Campolieto, una del-le ville settecentesche del " miglio d'oro "ad Ercolano, rischi di crollare .

(3-02745)

« LEZZI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri di grazia e giustizia e della sanità pe rconoscere se sia esatta la notizia riportata dall astampa secondo la quale sarebbe stata apertaistruttoria giudiziaria nei confronti di alcun inoti medici e chirurghi italiani i quali hann oproceduto a trapianti di organi umani tratt ida persone decedute a seguito di incidenti .

(3-02746)

« MANCO ».

« Il sottoscritto chiede di interrogare iMinistri dell'interno e dei lavori pubblici, su irisultati della recente inchiesta circa la con-formità o meno a leggi delle licenze edilizierilasciate dall'amministrazione comunale diNapoli, anche in riferimento, quindi, ai croll ied ai dissesti che si sono verificati e vannoverificandosi nella detta città .

(3-02747)

« DI NARDO FERDINANDO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro di grazia e giustizia, per conoscerese sono state disposte indagini dirette ad ac-certare la partecipazione di magistrati all amanifestazione di Milano nella quale si pro -testava contro la magistratura e per il rilasciodell'imputato Valpreda. Chiedono altresì diconoscere se è esatta la nota dell'Ansa che h ariferito che, durante i tumulti di Milano, u nfunzionario di polizia sarebbe stato invitato d aun magistrato di lasciare liberi alcuni dimo-stranti che erano stati fermati . Se la notiziaè corrispondente a verità l'appartenente al -l'ordine giudiziario dovrebbe essere deferit oa provvedimento disciplinare dal Consigli osuperiore della magistratura .

(3-02748)

« ROMEO, SERVELLO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell'interno, per sapere se è a co-noscenza che nei giorni scorsi studenti degl iistituti Einstein e Carducci di Milano son ostati proditoriamente aggrediti e feriti daelementi di sinistra ;

per sapere, altresì, se risponde al ver oche la mattina del 23 gennaio 1970 - a seguito

di una legittima manifestazione di protesta

svoltasi al liceo Carducci - teppisti del movi-mento studentesco sopraggiunti con baston i

avrebbero dato luogo ad uno scontro, alla finedel quale la polizia avrebbe operato un ferm onon fra gli aggressori ;

per sapere, altresì, in base a quali di-sposizioni siano stati rilasciati gli apparte-

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

nenti al movimento studentesco fermati peri gravissimi incidenti determinati a Milanonel corso di un corteo provocatorio e non au-torizzato e per sapere, infine, quali provve-dimenti l'autorità abbia adottato a carico deiresponsabili di detti fatti .

(3-02749)

« SERVELLO, ROMEO » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro della sanità per avere notizie circa l aazione svolta dal Governo per evitare il ripe-tersi di scioperi, spesso a singhiozzo, negl iospedali italiani, scioperi attraverso i quali s iprolungano indefinitamente i periodi di de-genza dei malati (con conseguente mancatoricovero di altri malati) e moltissimi malat ifiniscono col non essere curati tempestiva-mente, con conseguenze facilmente prevedi -bili e spesso letali .

« L'interrogante chiede anche di sapere sedi fronte a questi scioperi che colpiscono esi-genze vitali dei cittadini, il Governo non ri-tenga di prendere qualche provvedimento d icarattere generale che – ovviamente garan-tendo la massima tutela e considerazione degl iinteressi dei lavoratori, tecnici o medici de lsettore – impedisca però il danneggiamentodiretto e gravissimo dei malati . In particolarel'interrogante non può non osservare ch equando si persegue, su piano generale, unapolitica di pratica " nazionalizzazione " de lsettore ospedaliero e sanitario e di così dettademocratizzazione del settore stesso, non pu òpoi lo Stato, che promuove questo tipo di or-ganizzazione, disinteressarsi e dichiarare l apropria impotenza anche di fronte ai sinda-cati ed alle agitazioni sindacali .

« In relazione a tutte queste negative egravemente dannose esperienze, l'interrogantegradirebbe infine conoscere se il Governo nonritenga in generale di dover riconsideraretutto il problema, per adottare provvedimenti ,strutture e tipi di organizzazione che, met-tendo in primo piano le responsabilità ed i di -ritti dei privati, permettano di uscire dallaprogressiva decadenza e corruzione dell ostesso mondo del lavoro almeno in settori tant odelicati, come quello degli ospedali, che toc-cano direttamente le possibilità di vita di cen-tinaia di migliaia di italiani gravemente ma-lati, bisognosi di cure urgenti (e considerati inpratica, come macchine guaste, che possonoattendere, senza ulteriori danni, che sianofiniti gli scioperi e le agitazioni a singhiozzo) .

(3-02750)

« GREGGI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro degli affari esteri, in relazione a quant oricordato, ad esempio, sul periodico Panoramadel 22 gennaio 1970 a pagina 19, per quantoriguarda i diritti della difesa nella procedur apenale : " Nell'Unione Sovietica, la polizia ètenuta a avvertire del fermo entro 24 ore i lprocuratore . Questi ha tempo altre 48 ore percondurre l'istruttoria, alla quale può assister eil difensore . È in questa fase di tipo inquisi-torio che il fermato viene messo al corrent edell'imputazione ", per sapere se le autorit àconsolari italiane abbiano provveduto, nell eseconde 48 ore nelle quali il procuratore do-vrebbe aver concluso la prima fase dell'istrut-toria, a mettere a disposizione dei due gio-vani italiani, arrestati a Mosca dopo la mani-festazione nei magazzini Zum di sabato 1 7gennaio 1970, un difensore .

« Con l ' occasione l ' interrogante gradirebbeanche conoscere di quale reato siano stati in-criminati, se sono stati incriminati, i due gio-vani, ed in base a quali articoli del codicepenale sovietico .

(3-02751)

« GREGGI » .

INTERPELLANZ E

« Il sottoscritto chiede di interpellare i lMinistro degli affari esteri, per conoscer equale azione il Governo abbia svolto o inten-da svolgere nell'interesse della collettività ita-liana in Libia, considerato che l'attuale go •verno libico, nel quadro di una pur legitti-ma libicizzazione dell'amministrazione stata-le, ha emanato di recente disposizioni restrit-tive che feriscono gravemente gli interessidella nostra collettività : disposizioni che van-no dal controllo sui depositi bancari alla na-zionalizzazione del Banco di Roma e del Ban-co di Napoli, dalla chiusura delle scuole ita-liane al divieto di costituire società commer-ciali, dal divieto di acquisti immobiliari a ldivieto di trasferire i propri risparmi in pa-tria, fino alla sconcertante imposizione d iusare la lingua araba sulla carta intestat aper la corrispondenza commerciale e perfino

per la tenuta della contabilità .

« L'interpellante fa rilevare che già d aqualche settimana centinaia di italiani, resi -denti da generazioni in Libia, rientrano inpatria, quasi come profughi .

(2-00442)

« COTTONE » .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 23 GENNAIO 1970

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri ed i Mi-nistri del bilancio e programmazione econo-mica, delle partecipazioni statali e dell'indu-stria, commercio e artigianato per conoscer e– in presenza di un aumento del numero dell eazioni della società Montedison in possessodi enti e società a partecipazione statale, eattesa l'importanza di una riorganizzazion eed espansione dell'industria chimica e petrol-chimica sia in rapporto dell'economia nazio-nale ed in particolare al Mezzogiorno, sia i nrapporto ai processi di integrazione interna-zionale e alla presenza di società multinazio-nali operanti nel settore – :

a) quale politica sia stata decisa o s'in-tenda perseguire ed in particolare con qual itipi di interventi pubblici diretti e indirett isi intenda garantire il perseguimento degliobiettivi assicurando una effettiva direzion epolitica ;

b) se in funzione di quanto sopra nonsi ritenga opportuno introdurre, nel quadrodella riorganizzazione delle partecipazion istatali, un funzionale assetto del settore ;

c) quali misure, a simiglianza di quant oadottato in altri paesi in presenza di una rile-vante concentrazione di potere economico pri-vato o pubblico, certamente influente sul fun-zionamento delle istituzioni politiche, si in-tendano adottare per assicurare un pene-trante controllo degli organi dello Stato nella

definizione della strategia degli investiment ie di espansione delle aziende, nella nominadei dirigénti delle aziende pubbliche, nell adurata del loro mandato ed infine nella chia-rezza dei documenti contabili di gestione .

(2-00443) « SCOTTI, ZANIBELLI, BODRATO, SALVI ,BELGI, TARABINI, GALLI, GIRAR-DIN, BIAGGI, FOSCHI, MENGOZZI ,CARTA » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare iMinistri della pubblica istruzione e dei lavor ipubblici per sapere quale politica intende se-guire il Governo nel settore della difesa dell anatura e, più precisamente, quando e come in -tende arginare la disfunzione sistematica de iparchi esistenti ed istituire nuovi parchi na-zionali e riserve naturali, a cominciare da lparco nazionale San Rossore-Migliarino, a lfine di troncare l'azione della speculazione ,la quale si fa sempre più aggressiva come di -mostrano i fatti del parco d'Abruzzo ed i lpiano regolatore del comune di Vecchiano(Macchia di Migliarino) .

(2-00444) « MALFATTI FRANCESCO, RAFFAELLI ,DI PUCCIO, RAICICH, LOMBARD IMAURO SILVANO, GIACHINI, AR-ZILLI » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO