SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera...

63
Atti Parlamentari 16323 — Camera dei Deputati V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0 261 . SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUZZATTO INDICE PAG . PAG . Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) 1636 1 Corte dei conti (Trasmissione di relazione) 1632 5 Congedi . . . . . . . . . . . . . 16325 Ministro della difesa (Trasmissione di do - Comunicazioni del Governo (Discussione) : cumento) 1632 5 PRESIDENTE . . . . . . . . 16326, 16342 Per un lutto del deputato Spadola : COTTONE . . . . . . . . . . . . 16326 PRESIDENTE 1632 6 DE LORENZO GIOVANNI . . . . . . . 1634 9 ORILIA . . . . . . . . . . . . . 16346 Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 1632 6 SANTAGATI . . . . . . . . . . . 16335 Sostituzione di commissari 16325 Proposte di legge (Annunzio) . . . . . 16325 Ordine del giorno della seduta di domani . 16361

Transcript of SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera...

Page 1: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16323 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

261.

SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE LUZZATTO

INDICE

PAG .

PAG . Interrogazioni e interpellanze (Annunzio) 1636 1

Corte dei conti (Trasmissione di relazione) 16325Congedi

.

.

. .

.

.

.

.

.

. .

.

. 16325Ministro della difesa (Trasmissione di do-

Comunicazioni del Governo (Discussione) : cumento) 16325

PRESIDENTE

. .

.

.

.

.

.

. 16326, 16342 Per un lutto del deputato Spadola :COTTONE

.

. .

.

.

.

.

.

. .

.

. 16326 PRESIDENTE 16326DE LORENZO GIOVANNI .

.

.

. .

.

. 1634 9ORILIA

.

.

. .

.

.

.

.

.

. .

.

. 16346 Risposte scritte ad interrogazioni (Annunzio) 16326

SANTAGATI

. .

.

.

.

.

.

. .

.

. 16335 Sostituzione di commissari 16325

Proposte di legge (Annunzio)

.

. .

.

. 16325 Ordine del giorno della seduta di domani . 16361

Page 2: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

PAGINA BIANCA

Page 3: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16325 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

La seduta comincia alle 16.

TERRAROLI, Segretario, legge il processoverbale della seduta del 4 marzo 1970.

(i' approvato) .

Congedi.

PRESIDENTE . Hanno chiesto congedo ideputati Craxi, De Poli, Dietl, Lombardi Ric-cardo, Patrini e Salvi .

(I congedi sono concessi) .

Annunziodi proposte di legge.

PRESIDENTE. Sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge da ideputati :

CASSANDRO e BIGNARDI : « Disposizioni rela-tive all 'esercizio dell'uccellagione » (2410) ;

MICHELI PIETRO ed altri: « Modificazion iagli articoli 2751, 2776 e 2778 del codice civileed all 'articolo 66 della legge 30 aprile 1969 ,n . 153, in materia di privilegi per le retri-buzioni dei professionisti e le provvigioni de -gli agenti di commercio » (2413) ;

SAVOLDI ed altri: « Indennità per i presi -

denti di seggio e per gli scrutatori » (2409) ;BARDELLI ed altri: « Norme per il risana-

mento, riattamento e ampliamento delle abi-tazioni rurali » (2411) ;

BIGNARDI : « Istituzione della provincia d iRimini » (2412) ;

MILIA : « Norme sul trattamento economic oper i magistrati componenti delle corti d i

assise e delle corti d ' assise di appello » (2414) .

Saranno stampate e distribuite . Le primedue, avendo gli onorevoli proponenti rinun-ciato allo svolgimento, saranno trasmesse all ecompetenti Commissioni permanenti, con ri-serva di stabilirne la sede; delle altre, ch eimportano onere finanziario, sarà fissata i nseguito – a norma dell 'articolo 133 del rego-lamento – la data di svolgimento .

Sono state presentate, altresì, le seguent iproposte di legge dai deputati :

VENTUROLI ed altri : « Modifiche dell'arti-colo 12 della legge 12 febbraio 1968, n . 132,

concernente gli enti ospedalieri e l'assistenzaospedaliera » (2415) ;

GREGGI ed altri : « Nuove norme per la re -pressione del commercio illegale, la propa-ganda e l'uso illegittimo di stupefacenti »(2416) .

Saranno stampate e distribuite. Avendo gl ionorevoli proponenti rinunciato allo svolgi -mento, le proposte di legge saranno trasmessealle competenti Commissioni permanenti, conriserva di stabilirne la sede.

Trasmissionedalla Corte dei conti .

PRESIDENTE. Informo la Camera che i lPresidente della Corte dei conti, in adempi -mento al disposto dell'articolo 7 della legge21 marzo 1958, n. 259, ha trasmesso la deter-minazione e la relativa relazione della Cortestessa sulla gestione finanziaria dell'Ent enazionale risi, per gli esercizi 1966, 1967 e 196 8(doc. XV, n . 91/1966-1968) .

Il documento sarà stampato e distribuito .

Trasmissionedal ministro della difesa.

PRESIDENTE . Informo che il ministrodella difesa, con lettera del 6 aprile 1970, hacomunicato, in adempimento alle disposizio-ni previste dall ' articolo 7 della legge 27 lu-glio 1962, n . 1114, l ' autorizzazione concessaa dipendenti di quel Ministero per prestareservizio presso organismi internazionali .

Il documento è depositato negli uffici de lSegretariato Generale a disposizione dei de-putati .

Sostituzione di commissari .

PRESIDENTE . Comunico che il Presiden-te della Camera ha chiamato a far parte dell aCommissione parlamentare d'inchiesta sulfenomeno della « mafia » in Sicilia i deputat iAzzaro, Castellucci e Sgarlata in sostituzionerispettivamente dei deputati Alessi Giuseppe ,Gullotti e Nuoci, i quali hanno chiesto diessere dispensati dall'incarico .

Page 4: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16326 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

Per un lutto del deputato Spadola .

PRESIDENTE . Informo la Camera che i lcollega Spadola è stato recentemente colpit oda grave lutto : la perdita del padre .

Al collega così duramente provato negl iaffetti familiari la Presidenza ha già fattopervenire le espressioni del più vivo cordogli oche ora rinnovo anche a nome dell 'Assemblea .

Annunziodi risposte scritte ad interrogazioni .

PRESIDENTE. Sono pervenute alla Pre-sidenza dai competenti ministeri risposte scrit-te ad interrogazioni .

Saranno pubblicate in allegato al reso-conto stenografico della seduta odierna .

Discussionesulle comunicazioni del Governo .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno rec ala discussione sulle comunicazioni del Go-verno.

Il primo iscritto a parlare è l'onorevol eCottone. Ne ha facoltà .

COTTONE. Signor Presidente, onorevol icolleghi, nella sua esposizione programma-tica il Presidente del Consiglio ha fatto pi ùvolte riferimento ad ostacoli, difficoltà, ele-menti disgregatori, elementi negativi che pre-senta l ' attuale realtà politica italiana . A parteil fatto che gli ostacoli sono la condizionestessa del progredire, e lo sa bene l 'onorevoleRumor, che è un letterato e che altrimenti s imetterebbe nella condizione di ingenuitàdella famosa colomba kantiana, a parte ci ònon saremo certo noi liberali a contestare l averidicità di queste affermazioni . Per partenostra diciamo soltanto, e subito, che per que-sta difficile realtà italiana il suo Governo ,Onorevole Rumor, costituisce, a nostro giudi-zio, una risposta sbagliata . Nel suo discors oprogrammatico, non certo breve, ad un cert opunto, verso la fine, ella dice testualmente :

Certo, e lo ripeto, non sono da sottovalutarele difficoltà che ci attendono anche dinanz iad opposizioni che si preannunciano ben de-cise a portare fino in fondo la loro batta -glia » . Onorevole Rumor, che bella pennellat aè quel vocabolo « opposizioni » non precedut oneppure da un articolo ! La genericità equi-voca, il sapore anfibologico di quella parolafa sentire tutta la sua pena sospirosa, la suaamarezza, perché evidentemente ella si rife -

risce alle opposizioni interne alla sua maggio-ranza, quelle che veramente fanno crescere l edifficoltà : non certo a quelle esterne, le qual iné le aumentano né le diminuiscono, quandoil Governo ha un suo disegno politico e una vo-lontà per realizzarlo .

Ma poi ella aggiunge : « Nessun dubbio ,però, deve permanere sulla nostra altrettantodecisa volontà di fare la nostra parte nelpieno rispetto delle regole democratiche » .Vede, onorevole Rumor : il dubbio nasce pro-prio da questa sua protesta, da questa sua di-chiarazione solenne. Che motivo c'è di affer-mare una cosa così ovvia ? Chi mai potrebb edubitare che un governo non abbia la volont àdecisa di fare la sua parte ? Se un atleta en -trasse in pista per fare una corsa e prim adella partenza dichiarasse : « Sia ben chiaro :nessuno deve avere dubbi che io farò quest acorsa », ma proprio per questo autorizzerebb esospetti, dubbi. Non si è capito bene perchéella abbia fatto un'affermazione – mi con-senta – così banale, a meno che anche a que-sto punto ella non si rivolga alla sua maggio-ranza. Forse ella sente o sa che il suo Go-verno questa decisa volontà di fare la suaparte non l'ha, non la può avere, come de lresto non l'ha avuta nessuno dei governi delcosiddetto centro-sinistra in questi otto anni ,perché a ognuno è mancato un chiaro disegn opolitico generale, di schietta ispirazione de-mocratica, liberamente e coerentemente accet-tato dai singoli partiti della cosiddetta mag-gioranza, entro la cornice del quale i singol iproblemi avrebbero dovuto essere affrontat ie risolti sulla base della comune logica politic ademocratica, e non già esasperati e strumen-talizzati .

La verità è, onorevole Rumor, che il su oGoverno è nato all ' ultimo momento dall apaura delle elezioni politiche anticipate, ed ènato nell'equivoco e con l'equivoco : per que-sto a nostro giudizio non potrà operare. Delresto perché i cosiddetti governi di centro-si-nistra in otto anni hanno fatto poco o nulla ,e quel poco anche male ? Quando fu inventatala cosiddetta formula di centro-sinistra – pe raltro non nuova né originale : uno statista li-berale tentò di realizzarla, sia pure senza suc-cesso, non una, ma due volte : nel 1903 e ne l1911, senza voler fare riferimento al terzotentativo alla vigilia del fascismo – quando ,dicevo, fu inventata la formula di centro-sini-stra, i colleghi ricorderanno che noi liberal idichiarammo più volte che per parte nostraavremmo fatto il saluto delle armi ai socia -listi se essi si fossero assunte responsabilitàdi governo in termini democratici . Se abbiamo

Page 5: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16327 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

combattuto tenacemente in questi otto anni i lcentro-sinistra, non l 'abbiamo fatto certo perantipatia alla formula (sarebbe stata una cos adel tutto ridicola), ma perché a nostro giudi-zio la politica fatta dai governi di centro-si-nistra era sbagliata, specie in rapporto agl iobiettivi che il centro-sinistra si prefiggeva d iraggiungere: l 'allargamento dell 'area demo-cratica con l 'acquisizione dei socialisti, l ' iso-lamento dei comunisti, la sollecitazione delprogresso economico e sociale, tutti risultat iche non sono stati raggiunti . Oggi si potrebbebenissimo fare un consuntivo dell 'attività po-litica svolta dai governi di centro-sinistra . Equal è questo consuntivo ? È un fallimento ,che tutti riconoscono. Perché il centro-sinistr aha raccolto solo un fallimento ? Perché i lcentro-sinistra è nato come un vaso fragil edentro cui non ci si poteva metter dentroniente, perché appena si tentava di metterc identro qualche cosa di una certa consistenz asi rischiava di romperlo; e così per evitar eappunto la rottura lo si ritirava e riponev anell'armadio sostituendolo coi famosi cosid-detti governi-ponte, governi di parcheggio ,governi balneari, ,governi di raffreddamentoe sciocchezze simili, e ciò avveniva puntual-mente ogni 7, 8 mesi, con la sola eccezione ,mi pare, del secondo e del terzo Governo del -l 'onorevole Moro, il quale con la sua art e- un giorno la storia dirà se era arte buonao arte cattiva; comunque sempre arte era -riuscì a salvare questo vaso la prima voltami pare per 18, 19 mesi, la seconda voltaper 29, 30 mesi . Come ? Sempre con la su aabilità, addormentando, o facendo sbadiglia -re, diciamo, gli « addetti ai lavori » .

Ma perché il vaso del centro-sinistra è natofragile ? Ecco, onorevoli colleghi, è stato detto- ed io desidero ripeterlo in quest ' aula senzatimore di far nascere equivoco alcuno sullacoerenza, sulla serietà e sulla dignità del par-tito liberale - : il vaso del centro-sinistr aè nato fragile perché gli mancava la lega d iquella componente liberale che -si è volut apregiudizialmente rifiutare e che specie i nrapporto all ' obbiettivo dichiarato di voler iso-lare i comunisti, era assolutamente indispen-sabile; rifiuto pregiudiziale che fu un fatt oancora più grave perché deciso come un aescamotage, come un trucco, come un deterio-re opportunismo, una deteriore astuzia, co nla presunzione che, in tal modo, si sarebbeagevolato il distacco dei socialisti dai comu-nisti . E così il vaso è nato fragile, e un vas ofragile è inutilizzabile, come inutilizzato èstato il centro-sinistra . In otto anni infatt identro vi è stato versato molto poco e quel

poco, come la nazionalizzazione elettrica, èstato ritenuto cattivo persino dagli stessi ar-tefici del centro-sinistra . Dopo otto anni, fuoridel vaso e tutto attorno, ancora sono sparpa-gliate tutte quelle numerose riforme che sonostate sempre annunziate e mai realizzate . Nonsi è infatti realizzata né la riforma scolastica ,né quella sanitaria, né quella urbanistica, n équella burocratica, né quella fiscale, né quel -la degli enti -locali e della finanza locale, néquella degli enti assistenziali e previdenziali ,né quella delle società per azioni . Non è statoversato proprio nulla dentro quel vaso, e a dun certo momento esso ha ricevuto la martel-lata della scissione socialista ed è andato i ncocci . Oggi l'onorevole Rumor lo ripresentadopo avere fatto la fatica, diciamo degna d i

miglior causa, di riattaccare i cocci con l acolla dei vari «preamboli » di cui abbiam osentito parlare in questi tre mesi di crisi, e c iannunzia un programma che è vastissimo eche poi è il programma stesso di tutti gli altr igoverni di centro-sinistra che lo hanno prece-duto, con una sola eccezione, la sparizione cio èda questo programma di un punto, l ' isola -

mento dei comunisti . Di questo non si parla

più. Oggi si preferisce parlare di « patti co-stituzionali », di « contributi », di « arricchi-menti » che dovrebbero venire dal partito co-munista ; quello che una volta era il contrastoideologico di fondo della società italiana, sot-tolineato da tutti i governi democratici, è stato

« sfumato » dall'onorevole Rumor nel suo di -

scorso programmatico fino a diventare un

« dissenso - come ella ha detto, onorevoleRumor - in ordine a valori essenziali dell a

concezione di vita democratica» . Il che signifi-ca che se appena il partito comunista manife-stasse, sia pure verbalmente, solo a parole ,un eventuale consenso, con la sua abitualeastuzia ingannevole, ella quasi quasi fa capir eche si sentirebbe subito autorizzato a prestarsi

a una qualsiasi forma di collaborazione, senza

riflettere che tutti i cosiddetti « revisionism idemocratici » che il partito comunista fa in re-gimi di libertà - come è notorio - devono ob-bedire soltanto alla logica dell'opportunismo

di potere. Questo è stato chiaramente scritto .

Qualcuno dice: vedrete che questo Gover-no, proprio perché è debole, proprio perch é

è precario, finirà con l'avere una vita lunga ,così come capita ai vasi rotti e incollati ch eognuno ha circospezione a toccare . (Interru-zione del deputato Cantalupo) . Infatti l'unic omodo per poter mantenere in vita un vaso rotto

e incollato è quello di non toccarlo mai . Maun Governo allora che ci starebbe a fare s erimanesse ti immobile a non fare mai niente ?

Page 6: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16328 —

Camera dei Deputal i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

Per otto anni sì, ma oltre otto anni credo chesia impossibile che venga tollerato da una opi-nione pubblica avvertita . Io personalmentenon credo che questo Governo durerà a lungo .Personalmente sono convinto che avrà vit abreve, che durerà poco, purtroppo tanto quan-to basterà per regalare ai comunisti le regioni :Ie regioni, che devono servire ai comunisti ,come chiaramente hanno scritto in questi gior-ni e continuano a ripetere sul loro giornale ,per far saltare « gli equilibri a Roma » .

Ella, onorevole Rumor, regalerà le region iai comunisti in un contesto statuale che faacqua da tutte le parti : dall'apparato ammi-nistrativo generale dello Stato, che è vecchio ,lento, sconnesso, agli enti locali (consigli co-munali con relativi consigli di quartiere, con-sigli provinciali, consigli di valle, là dove cisono), che sono oggi tutti in posizione riven-dicazionistica, in posizione contestativa gl iuni nei confronti degli altri e tutti nei con-fronti dello Stato .

Mi pare che un ministro di questo gabi-netto qualche giorno fa abbia detto che l oStato in Italia fa ridere .

CANTALUPO. No, fa piangere .

COTTONE. Certo, sapere che un ministr odica dello Stato che fa ridere è roba che vera-mente fa piangere .

Questi enti locali (comuni, province), aparte la loro disarticolazione, oggi sono tutt iparalizzati, sono indebitati fino al collo e nonhanno nessuna autosufficienza finanziaria . Esu questo quadro statuale così labile, così in -stabile, ella, onorevole Rumor, pensa di get-tare addosso il peso delle regioni . Guardi cheè stato proprio un suo collaboratore, un col-laboratore del suo passato Governo monoco-lore, un rappresentante di quel Governo, ch eci informò che oggi gli enti locali in Itali a(comuni e province) hanno debiti per 7 .500miliardi, una cifra spaventosa, e hanno rag-giunto la cifra sbalorditiva di 700 mila dipen-denti . Quel collaboratore dell'onorevole Ru-mor nel passato Governo ci informò anch eche negli ultimi cinque anni questi dipen-denti comunali e provinciali sono aumentatidel 50 per cento . Ma, dico, gli ultimi cinqu eanni condensano la crema della politica delcentro-sinistra !

Lo stesso rappresentante del passato Go-verno ci informava che 1 ' 80 per cento dell eentrate dei comuni e il 55 per cento delle en-trate delle province servono solo a pagare gl istipendi e i salari ai dipendenti comunali eprovinciali .

ALESI. Quando basta .

COTTONE. Questa è la situazione in cu i

l 'onorevole Rumor pensa di regalare ai comu-nisti le regioni ; di regalarle, poi, in una situa-zione sociale che è quanto mai tesa, dove, aparte « l'autunno caldo », ancora oggi le spin-te e controspinte più diverse, più incontrol-late, muovono da tutte le parti contro lo Stato ;in un momento in cui gli scioperi si rinno-vano e si ripetono continuamente, ininterrot-tamente e sovente portano con sé disordini ,intolleranze, minacce, violenze, perfino dan-neggiamenti ; in un momento in cui i sinda-cati hanno smarrito (non voglio dire perduto ,voglio ancora illudermi) quella che è la vera ,schietta, genuina loro funzione e non fannoaltro che esasperare qualsiasi forma di riven-dicazione, anche legittima, e qualche volt aaddirittura strumentalizzarla, con il fine di-chiarato di volersi sostituire ai partiti e d ivoler abbattere, come hanno detto chiarament ee scritto, insieme con il potere padronale, an-che il potere politico .

È in questa situazione sociale che abbiamodescritto, è in questa situazione sindacale cos ìanomala, così patologica, che ella, onorevol eRumor, è venuto qui con il suo Governo, enon ha pensato di offrire altra proposta s enon la concessione di un'amnistia come « att o

di pacificazione sociale » ; con il che ella teo-rizza che ogni rinnovo di contratto collettiv odi lavoro rappresenta una turbativa socialeche va subito sanata con un'amnistia, un in-dulto o un condono . Ma si rende conto dell agravità di questa decisione ? Senza dire che ,in una simile situazione, primo pensiero delGoverno, di un Governo che avesse avuto ve-ramente il senso dello Stato nella cornice del -l'ordine democratico, avrebbe dovuto esser e

un altro; e invece ella non si è lasciato nep-pure sfiorare dal pensiero di proporre, comeprimo intervento, la disciplina giuridica degl i

articoli 39 e 40 della Costituzione .A questo proposito desidero chiederle se

il Governo intende attuare gli articoli 39 e 40della Costituzione : sarebbe bene che nel su odiscorso di replica ella facesse in merito un adichiarazione chiara, e mi permetto di chie-dergliela formalmente a nome del mio grup-po, anche perché un partito che fa parte dell asua cosiddetta maggioranza – il partito socia-lista italiano – recentemente, per bocca del su oex presidente di gruppo della Camera ed oggi

ministro, l 'onorevole Giolitti, in un dibattito

regigtrato per la televisione proprio con m e(dibattito che non è andato in onda, ma ch eper questo non perde nulla del suo valore),

Page 7: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16329 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

dichiarò esplicitamente che era pronto a di-sciplinare subito l'attuazione degli articoli 39e 40 della Costituzione. Ebbene, sarebbe assa iopportuno che l'onorevole presidente del Con-siglio ci facesse conoscere la volontà del Go-verno sull 'argomento .

Ella, onorevole Rumor, ha già deciso d iregalare ai comunisti le regioni, e ne ha fis-sato persino la data di nascita al 7 giugno ,senza neppure attendere che fosse perfezio-nato l 'atto legislativo, che pure è pregiudi-ziale, relativo alla finanza regionale. Si rendeconto della gravità di questa decisione ? Que-sto, onorevole Rumor, è un atto niente altroche di scorrettezza costituzionale, checché nedicano e pensino i suoi consulenti giuridico -costituzionali che l'hanno indotta a fare sul -l'argomento quella dichiarazione che ella haintrodotto nel suo discorso di replica al Se -nato . Questo non è solo un atto di scorrettezzacostituzionale, ma un vero e proprio insultoalla dignità e alla funzione stessa del Parla -mento. Le dirò di più : questo è niente altr oche un atto di prepotenza ; e in politica laprepotenza non è mai manifestazione di forza .Al contrario, è manifestazione di debolezza ein questo caso di cedimento ulteriore e inqua-lificabile alle pressioni comuniste .

Ella, onorevole Rumor, pensa di regalareai comunisti le regioni, in una situazione eco-nomica e finanziaria del paese quanto mai cri-tica e che desta le preoccupazioni di tutti .

Signor Presidente, altri colleghi del miogruppo, nel corso di questo dibattito, illustre -ranno in dettaglio altri punti della situazion einterna e internazionale con riferimento al-l ' esposizione programmatica del Governo .Per parte mia, desidero soffermarmi breve -mente sulla situazione economica e finanzia-ria del paese. da anni che noi liberali ma-nifestiamo le nostre preoccupazioni sullo sta-to dell'economia e della finanza pubblica ,diamo i nostri avvertimenti sulle conseguen-ze negative della politica economica generale ,sbagliata, dei vari governi di centro-sinistra ;diamo i nostri consigli ; facciamo le nostre cri-tiche. Ne abbiamo ricavato di volta in volt ala taccia di disfattisti, di terroristi economici ,di profeti di sventura ed altre sciocchezze . Maoggi le cose sono arrivate ad un punto che v amolto al di là delle nostre stesse previsioni .Tant'è : quando uno ha ragione un'ora pri-ma degli altri, è condannato fatalmente a sen-tirsi dar torto per un 'ora . Questa è stata la no-stra condanna .

Ma oggi, onorevole Rumor, del dissest odella nostra economia e della nostra finanz apubblica è molto preoccupato -- è giustamente

devo dire – anche l'onorevole La Malfa, i lquale pure, con la sua corresponsabilità nel -la politica della maggioranza, in certo modoavrà pure contribuito a determinare questodissesto. Oggi l'onorevole La Malfa chiede alGoverno « libri bianchi » e confessa che la si-tuazione economica e finanziaria del paese è

molto critica e molto grave. Ma, onorevoli col-leghi, nella vita, e nella vita politica in parti-colare, non basta essere confitenti : bisogne-

rebbe anche essere penitenti . Una volta, nel

bel tempo antico, c'erano i cavalieri errant iche si facevano giustizia da sé . Oggi certo nes-suno di noi può pretendere che l'onorevole L a

Malf a faccia come Rodomonte, lo sdegnoso e

feroce saracino che, essendo stato scavalcat odalla bella Bradamante, si giudicò e si con -

dannò egli stesso a starsene in un romito-rio per un anno, un mese e un giorno ! Cert osarebbe troppo se qualcuno di noi pretendes-se questo . Per quanto, ad un certo momento ,

l'onorevole La Malfa è parso (e non solo a

noi) un novello Rodomonte . Ad un certo mo-

mento decise : basta, sono indignato, sonoamareggiato, non ne voglio più sentir par -

lare, non voglio partecipare al monocolore ,non lo appoggio, mi ritiro, faccio parte pe rme stesso, non voglio partecipare neppurealle riunioni per il nuovo Governo, riuni-tevi voi, mettetevi d'accordo se ci riuscit ee se mai poi mi chiamate . Dopo di che s iritirò, non certo in un romitorio, ma certo

dalla maggioranza. Sennonché gli altri si riu-nirono, dissero di essersi messi d'accordo, l ochiamarono e l'onorevole La Malfa senz'altr oritornò col suo partito al Governo accettand o

tutto, anche le regioni, al buio .Ora, onorevoli colleghi, sappiamo tutti be-

nissimo che, considerata la situazione politic anel nostro paese non sono possibili altri go-verni se non di coalizione. E sappiamo al-trettanto bene che un governo di coalizione

può nascere soltanto sulla base del compro -

messo. Ma c'è compromesso e compromesso .

Io ricordo di aver letto, non so dove, una de-finizione del compromesso che, pur essendoparadossastica, è però vera e oltre tutto è an-che molto gustosa : « quando delle persone che

trattano ottengono ciò che nessuna voleva » .Benissimo, ma una cosa è in una trattativaottenere quello che uno inizialmente non vo-leva, altra cosa e ben diversa è in una trat-trattativa ottenere – e accettare – quello ch euno pregiudizialmente ed esplicitamente pri-

ma rifiutava. Questo non è più compromesso !Questo non è più neppure imbroglio, questonon è neppure cedimento, resa, questo non è

neppure trasformismo: questo è niente o, se

Page 8: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16330 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

volete, questo è quello che dalle mie parti s ichiama una farsa !

Come cambiano, onorevoli colleghi, i temp ie gli uomini ! Io ricordo che una volta perentrare a far parte della deputazione in Par-lamento era necessario prestare giuramentoal re : se non si prestava giuramento al re no nsi poteva far parte della deputazione in Par-lamento. E ricordo che la cosa destava per-plessità in molti . Ricordo ancora (lo ricorde-ranno anche i colleghi) le perplessità dei so-cialisti di allora: giuriamo ? Non giuriamo ?E il primo socialista - ella, onorevole Rumor ,che è un cultore di storia, lo ricorderà -Andrea Costa, perplesso anche lui, ad un certomomento decise : io giuro, tanto il giuramentonon vale perché lo faccio con la riserva men-tale . Sembra che questa riserva mentale i so-cialisti l'abbiano coltivata sempre ! Però ci f uanche un altro deputato, repubblicano, elettoa Macerata, l'onorevole (anzi, non onorevole ,perché non arrivò a fregiarsi di questo appel-lativo), il dottor Falleroni, che disse : no, ionon giuro. E non giurò. E difatti fu esclusodalla deputazione . Naturalmente, repubbli-cani d'altri tempi ! Non possiamo pretender eche si mantengano sempre con la stessa dignitàe coerenza .

Ma, dico, il partito repubblicano italian oche cosa aveva sempre proclamato ? Le region isi, ma contemporaneamente devono esser eabolite le province . Ora le province non solonon sono state abolite, ma ,ne sono nate dell ealtre : è nata Pordenone, è nata Isernia e n enasceranno probabilmente ancora delle altre ,col voto dei repubblicani : probabilmente Ri-mini, Prato, Oristano . E tutto questo non im-pedisce al partito repubblicano di ritornare a lGoverno e di mandare a riprendere il suoposto nel gabinetto il collega ed amico ono-revole Oronzo Reale, non si capisce bene conquanta « grazia » e con quanta « giustizia » .Proprio non si capisce bene .

Noi diciamo queste cose, onorevoli colle-ghi, non con la sodisfazione della polemica ,che è fin troppo facile . Le diciamo proprio co nl'amarezza di constatare la incoerenza per -fino in un partito di grande tradizione e d ilunga storia dignitosa .

E vengo alla situazione economica e finan-ziaria del paese . Onorevoli colleghi, oggi ne lbilancio dello Stato quasi tutte le entrate vann oa spese correnti . Il margine delle spese inconto capitale si è ridotto ad una misura cos ìmodesta da apparire del tutto irrisoria. Si puòdire che oggi nel bilancio dello Stato non c isia più quello che i tecnici chiamano rispar-mio pubblico .

È da anni che nel nostro paese non si riescepiù a fare una vera e propria politica di bi-lancio, quella sana politica di bilancio ch edovrebbe riuscire ad incrementare il reddit onazionale, a mantenere la stabilità della mo-neta, e realizzare uno sviluppo equilibrat otra le zone e i settori divergi e depressi, adattuare una giusta e legittima redistribuzionedel reddito, a mantenere infine l'equilibri odella bilancia dei pagamenti .

Qual è oggi la situazione del nostro bi-lancio ? Nel 1970, per quest'anno, il deficitdel bilancio dello Stato è di 1 .868 miliardi .Faccio notare che prima del centro-sinistra(sono piccole curiosità che è bene sempre ri-cordare), nel bilancio del 1962-63 il deficit eraappena di 378 miliardi, cosa che tutti gli eco-nomisti, tutti i cultori di scienza delle finanz ericonoscono come un fatto puramente fisiolo-gico. Nel 1970, onorevole Rumor - lei lo s abene -, ci sono spese fuori bilancio per 1 .600miliardi . E ricordiamo anche qui che nel bi-lancio del 1962-63 non c'era una sola lira d ispesa iscritta fuori del bilancio. Ci sono gl ienti assistenziali e previdenziali che hanno undeficit di 600 miliardi . Ci sono le aziende auto -nome dello Stato che hanno un altro defici tdi 406 miliardi . Ci sono gli enti locali, i co-muni e le province, che hanno un altro de-ficit pauroso di 1.200 miliardi, oltre all'inde-bitamento di cui abbiamo parlato poco fa eche va alla cifra astronomica di 7 .500 miliardi .Insomma per il 1970, onorevoli colleghi, c' èun buco di 5 .500 miliardi che bisognerà col -mare . E gli italiani che pagano le tasse e l eimposte si domandano : come lo colmeremo ?2 una curiosità legittima. Certo - diamolasubito questa consolazione - non lo si pu òcolmare con un'ulteriore imposizione fiscale .

impossibile. Del resto non ci ha pensat oneppure il Governo. Non ci ha pensato perchénon si può arrivare ad un'ulteriore imposi-zione fiscale in quanto oggi la mano pubblic ain Italia preleva fin troppo ; anzi siamo al li -mite dalla sopportabilità . Gli italiani, forse ,non se lo sono mai fatto questo calcolo, ma,se cominciano a vedere quanti soldi paganoallo Stato, forse insorgono, cominciano a rea-gire, perché tra imposte, tributi e tasse era-riali paghiamo una cifra di circa 10 .500 mi-liardi; di tributi locali paghiamo in totale ,tutti gli italiani, ricchi e poveri, 2 .700 mi-liardi .

RAUCCI . Poveri soprattutto .

COTTONE. Ve ne do atto perché i du eterzi delle imposte sono imposte indirette . . .

Page 9: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16331 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

RAUCCI . Agnelli non paga quanto do-vrebbe .

COTTONE. Caro collega, questa se mai èuna censura che lei non può certo rivolger ea me.

C'è di più : noi italiani paghiamo oneri so-ciali per la cifra formidabile di 5 .000 miliardi .E faccio notare, onorevoli colleghi, che questaè una massa di oneri sociali in percentual ela più alta d'Europa, con eccezione dellaFrancia .

Paghiamo inoltre altri aggi esattoriali, im-poste camerali, imposte minori per un totale ,diciamo, di 250 o 300 miliardi. Se tirate lesomme, gli italiani pagano da 18 .500 a 19 .000miliardi su un reddito nazionale che per i l1969, l 'anno da poco trascorso, è stato calco -lato sui 47.000 miliardi .

In poche parole, la mano pubblica in Ita-lia preleva il 38 per cento . Onorevole Rumor ,immagino che faccia impressione anche a leisapere che ogni italiano che in Italia guada-gna onestamente mille lire, se ne vede sot-tratte 380 dallo Stato ! Un po' troppo . Imma-gino che anche lei convenga che non è il casodi affondare le forbici su questa lana perchési andrebbe ad intaccare la pelle creando qual -che guidalesco e facendo morire la pecora .Immagino che su questo lei certamente saràd'accordo con me . Perciò quel « buco » no nsi potrà colmare certo con nuove ulteriori im-posizioni fiscali .

Ma lei, onorevole Rumor, cosa ha dettonel suo discorso programmatico, nella part erelativa alla situazione economica e finanzia-ria ? Ho riletto questo suo discorso e per l averità vi ho trovato molte buone intenzioni ,cosa che le fa onore perché pensare al bene ègià un bene . Però debbo dire che vi ho tro-vato pochi strumenti concreti che possano ser-vire a realizzare queste buone intenzioni . In-fatti lei ha manifestato la sua preoccupazioneper l 'aumento dei prezzi, per la possibilità ch eil livello dell ' aumento dei prezzi in Italia vad aal di là del livello previsto nei mercati inter-nazionali con i quali il nostro paese è legato d arapporti di scambio . Benissimo . Ha propost otre misure: l ' aumento delle importazioni diderrate, il blocco temporaneo delle tariffe pub-bliche e dei prezzi amministrativi, cioè de lcosto dei servizi, e infine una riduzione de iprezzi dei prodotti di alcuni settori ad alt oritmo di progresso tecnologico, in particolaredel settore farmaceutico .

Non le diremo, onorevole Presidente de lConsiglio, che siano delle misure sbagliate :sono evidentemente misure congiunturali, che

però possono fare ben poco . Ci vuole ben al-tro ! E lei lo sa molto meglio di me . Ci vuoleben altro per frenare l'inflazione nel nostropaese .

Poi lei dice nel suo discorso che occorr efare una politica di spesa pubblica, di part ecorrente, che non contribuisca all'aumento del -la domanda monetaria interna per beni di con-sumo. Benissimo, diciamo noi . Ma qual è que-

sta sua politica ? Lei questo non . lo dice neldiscorso . Ora io le domando, onorevole Ru-mor : forse lei con questa frase intende direche è venuto il momento di prendere di pettoquesto albero fronzuto, pieno di rami e foglie ,che è il nostro bilancio dello Stato con le su einnumerevoli voci e capitoli, per cominciaread usare la scure per potare e scamozzarequalche ramo secco in modo da potere raci-molare alcuni risparmi attraverso l'elimina-zione di spese inutili, di sprechi ? l questa l asua intenzione ? Io posso dire che sarei con -tento se così fosse . Però da parte mia ho i ldiritto di ricordarle che noi liberali da anni ,ogni volta che si discute il bilancio, presen-tiamo tutta una serie di emendamenti percercare di ridurre talune spese inutili, spre-chi veri e propri . Si tratta di emendamenti ,

onorevole Rumor, che se considerati global-mente potrebbero consentire al bilancio dell oStato di risparmiare un centinaio di miliard i

all ' anno .Ebbene, i suoi governi, i governi di quest a

maggioranza di cosiddetto centro-sinistra, l ihanno sempre respinti questi emendamenti .Qualcuno dice che il ministro del tesoro s i

serve di questi risparmi che noi proponiam oper finanziare altre spese . Io questo non lo soe quindi non posso azzardare insinuazioni ,cosa che per altro non è nel mio costume . Peròso una cosa e cioè che anche se quella cheho ipotizzato fosse la sua volontà, essa sareb-be contraddetta da un suo collega di Gover-no, l'onorevole Gatto, nuovo titolare del nuo-vo Ministero delle regioni, il quale appena in-sediato ha chiesto per prima cosa l'assunzio-ne di 120 o 130 nuove unità di personale .

Onorevole Rumor, ella certamente ha lett oquell'aureo libretto che si chiama La legge diParkinson e quindi sa benissimo che non sa-ranno né 120 né 130, i nuovi impiegati, masaranno il doppio o il triplo . Questo va dasé. Ella poi, onorevole Rumor, ha detto : « Nel1970 gli investimenti dovranno aumentare de l

15 per cento » . Ma noi ricordiamo che in undiscorso fatto nel dicembre scorso, il ministrodel tesoro onorevole Emilio Colombo dichiaròla stessa cosa, e cioè che gli investimenti pe ril 1970 avrebbero dovuto aumentare del 15

Page 10: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16232

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

per cento ; in dicembre, però, non si conoscev aancora l'entità del rallentamento che avevasubito la produzione, e che avevano subit oanche gli investimenti, per effetto dell'« au-tunno caldo ». Oggi si conosce tale entità, esi sa anche che il rallentamento è stato su-periore a quello che si poteva prevedere, percui incrementare del 15 per cento gli investi-menti, onorevole Rumor, è insufficiente . C'èdi più ; ella ha detto che il ricorso al mercatofinanziario, al mercato dei capitali per il 197 0deve essere fatto per non più di 5 mila mi-liardi ; risulta dalle sue dichiarazioni, nellequali si specifica anche in che modo debbaessere effettuato tale ricorso : 3.200 miliard idovrà attingerli il settore pubblico, 1 .800 mi-liardi il settore privato . La prego di seguir-mi, onorevole Rumor ; già nel dicembre scors oun suo collega, il titolare del Ministero deltesoro, in quel famoso discorso cui ho fatt oprecedentemente riferimento, ebbe a dire ch enel 1970 sarebbe stato pericoloso fare attingereal settore pubblico, dal mercato dei capitali ,più di 3 mila miliardi . Ella oggi afferma in-vece che nel 1970 il settore pubblico attin-gerà 3.200 miliardi; le dico di più : qualcheesperto ha già scritto che il settore pubblico ,nel 1970, farà ricorso al mercato finanziari oe monetario per 4 mila miliardi . Arrivati aquesto punto, onorevole Rumor, devo fare u npiccolo calcolo, e la prego di ascoltarmi, per -ché possiamo chiarirci le idee reciprocamente .

RUMOR, Presidente del Consiglio dei mi-nistri . L'ascolto cori attenzione .

COTTONE. Le ultime statistiche riguard oal 1969 hanno indicato una formazione d imassa di risparmio nelle banche – tanto perparlare in termini molto elementari – esatta -mente di 7.973 miliardi . Mi auguro che ne l1970 la massa del risparmio sul mercato si asuperiore a questa cifra ; vorrei anzi proprioin questa occasione esprimere questo mio au-gurio con la convinzione della certezza ch eciò avverrà . Tuttavia ., se ella, onorevole Ru-mor, dice che il settore pubblico dovrà attin-gere 3 .200 miliardi, e gli esperti rettifican osubito questa cifra asserendo che si arriverà a4 mila miliardi, e se una cifra pari dovrà es-sere attinta dal settore privato, nelle banch enon rimarrà più una lira, cosa questa impos-sibile . D'altra parte, è vero ciò che affermail Presidente del Consiglio, e cioè che il set-tore privato nel 1970 dovrà attingere solo1 .800 miliardi ? Le faccio notare, onorevol eRumor, un piccolo particolare : nel 1968, l eaziende produttive italiane, il cosiddetto set -

tore privato, attinsero dal mercato dei capi -tali 2 mila miliardi . Non ci vuole una grandecapacità di preveggenza, né è necessario avereuna profonda cultura in questa « lugubrescienza », come la chiama Carlyle, che è lascienza economica, per capire – e tutti pos-sono facilmente capirlo – che in conseguenz aBeli'« autunno caldo », ed in conseguenza delrallentamento del ritmo della produzione, i lsettore privato sarà costretto a ricorrere a Imercato dei capitali per una somma di granlunga superiore – qualcuno parla addirittur adi 4 mila miliardi – se vorrà mantenere l'at-tuale numero di posti di lavoro, e possibil-mente aumentarlo, ed aumentare in conse-guenza il ritmo della produttività . Allora duesono i casi : o voi autorizzate il settore privatoa prelevare dal mercato dei capitali 4 mil amiliardi (e forse gli investimenti potranno ri-cevere una spinta, e potrà essere accelerat oil ritmo della produttività), o voi impedite ch eciò avvenga . In questo secondo caso la pro-spettiva sarà molto triste . Vorrei che ella, ono-revole Rumor, ricordasse, e che tutti i colle-ghi ricordassero, che in fondo il 41 per centodel nostro reddito nazionale deriva dall'atti-vità industriale, che il 40 per cento delle forz edi lavoro disponibili è impiegato nel settor eindustriale, che il 70 per cento del reddit oattribuito ai lavoratori dipendenti deriva oggiin Italia dalle attività industriali . Vogliamoproprio frenare queste attività ? Due sono icasi : o il settore pubblico diminuisce, disin-centiva la sua rapacità, e consente al settor eprivato di prelevare quanto deve prelevare dalmercato dei capitali, e in questo caso avrem oun incremento del ritmo della produttività ;oppure si autorizza il settore pubblico a pre-levare quella gran massa di miliardi, facen-dola venir meno ai privati, e si corre il rischi odi andare incontro alla riduzione degli inve-stimenti, alla riduzione della produttività equindi dei posti di lavoro e, pertanto, ad un avera e propria forma di recessione economica .

Dall'altro lato, onorevole Rumor, se ell aafferma che il settore pubblico non può farea meno di prelevare 3.200 miliardi (e ripeto ,gli esperti parlano già di 4 mila miliardi) ,ecco profilarsi un altro dramma . Infatti, seil settore pubblico ricorre veramente a risors ereali, al mercato che dispone di denaro, èpoco male ; in caso contrario, se non ricorr ealle risorse reali, da chi si farebbe dare questodenaro ? Se lo farebbe dare, per caso, dall aBanca d'Italia ? Avremmo immesso sul mer-cato moneta fresca senza che abbia il corri-spettivo di produzione fisica di beni e di ser-vizi ? In questo caso, si avrebbe l'inflazione .

Page 11: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16333 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

E come fate allora a riempirvi la bocca, di-cendo che garantite quello che è stato conqui-stato dai lavoratori con le loro legittime ri-vendicazioni dell' « autunno caldo » ? Eccoqual è la situazione in questo momento, n épossiamo alterarla o deformarla . Questa è, ecome tale deve essere considerata con la mas-sima serietà .

Nel suo discorso, onorevole Rumor, ellaper la politica degli investimenti propone al -tre tre misure : adeguamento dei tassi di in-teresse al sistema dei tassi internazionali ,agevolazioni fiscali per gli aumenti di capi-tale delle società e, infine, fondi comuni diinvestimento. Onorevole Rumor, cominciamocon il ricordare che le ultime due misur eerano già contenute nel programma del su oprecedente Governo, e non sono state realiz-zate perché non c'era accordo fra i gruppi del -la cosiddetta maggioranza . Ora, noi le doman-diamo : è ella riuscito, per caso, a strapparefinalmente questo accordo, nel presentare i lsuo nuovo Governo ? interessante sapere ciò .Senza dire, poi, che queste stesse misure nonbastano, onorevole Rumor . Ella sa meglio d ime che il problema degli investimenti, legat opoi strettamente al problema della deprecatafuga dei capitali, è un problema fondamentaledi fiducia, e la fiducia non la si può inventare ,né certamente può essere ispirata agli italian ida un Governo che fa una politica esattamenteuguale a tutti quegli altri governi di centro -sinistra che l'anno preceduto e che questa fi-ducia hanno disperso . Proprio « per la con-tradizion che nol consente », non è conce-pibile che quella politica che ha determinatola sparizione della fiducia possa ridonarla ,farla tornare .

A nostro giudizio, inoltre, onorevole Ru-mor, sembra piuttosto pericoloso quello ch eella ha proposto nel suo discorso programma-tico, affermando che sarebbe opportuno affi-dare nelle mani di uno solo la direzione dell apolitica economica e finanziaria del paese, at-traverso la unificazione delle funzioni del se-gretario generale del CIPE, del segretario ge-nerale del Ministero del bilancio e del presi -dente dell'ISPE, Vede, onorevole Rumor, qu inon si fa evidentemente riferimento a perso -ne; prescindiamo dai vari Ruffoli e Roffoli .Voglio solo farle osservare che, per quant osaggio possa essere un così alto funzionario ,nasce sempre il timore che la programmazio-ne perda la necessaria elasticità e si irrigidi-sca sino a diventare un vero e proprio stru-mento di coercizione . Quindi, perché mai ell aha fatto questa proposta ? Chi può avergliela

suggerita ? 1 una proposta che può diventar e

pericolosa .A proposito di programmazione, va dett o

che l 'avete voluta con una legge, l 'avete tantoesaltata, e poi l 'avete sempre, permanente-mente violata e fatta fallire. Badate, il falli-mento di una politica di programmazione èuna specie di cartina di tornasole che rivelal'inesistenza di un disegno politico chiaro, d i

una direzione politica monocorde . La pro-grammazione è fallita proprio per questo, econ essa sono fallite anche la politica del Mez-zogiorno, la politica della casa, la politicadell'occupazione .

Per il Mezzogiorno, ad esempio, io ricord oche, in questi ultimi otto anni di governo d icentro-sinistra, l'incremento del reddito delleregioni meridionali è stato pari in percentual eall'aumento del reddito del nord; il che si-gnifica che, in termini assoluti, il divario s iè fatto maggiore, appunto per effetto di quellostacco iniziale di partenza esistente tra le du ezone .

Vi è di più : in questi anni qualche volt asi è verificato il caso che l ' incremento del red-dito del Mezzogiorno, rispetto al nord, sia statoinferiore anche in percentuale : vedi l 'anno1968, in cui abbiamo avuto un incremento de l5,7 per cento aI nord e soltanto del 4 per centonel Mezzogiorno .

In otto anni, inoltre, abbiamo avuto unadiminuzione dell'occupazione per circa un mi-lione di unità . Vorrei ricordarle, onorevole Ru-mor (anche per quei tempi ella ha una partedi responsabilità di cui può andare verament e

fiero) che nel 1962-63 il nostro paese era vi-

cino a raggiungere quasi il pieno impiego ,

mentre oggi abbiamo un'occupazione diminui-ta di un milione di unità !

Lo stesso dicasi della politica per la casa .

Fino al 1961 lo Stato interveniva nella politic a

edilizia con un buon 20 per cento degli inve-

stimenti totali dell'edilizia. Ad un certo mo-

mento vennero i programmatori del centro -

sinistra, i quali dissero : no, lo Stato deve fare

di più : i suoi interventi devono essere costi-

tuiti almeno dal 25 per cento della massa glo-

bale degli investimenti nell'edilizia . Sta d i

fatto, però, che in tutti questi anni gli inter -

venti dello Stato nell 'edilizia sono stati di-

mezzati .

Anche ella, onorevole Giacomo Mancini ,che è stato ministro dei lavori pubblici, saperfettamente che lo Stato, nei suoi intervent i

nell'edilizia, ha dimezzato le previsioni de I

piano. Le dirò di più : nel 1967, addirittura ,per quanto riguarda la politica edilizia, si è

Page 12: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

-- 16334 —

Camera dei Depulat t

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

avuto un investimento che si è ridotto allamisura del 7 per cento, nel 1964 addirittura a l4 per cento . Mi sia permessa un'ulteriore con-siderazione, un 'ultima pennellata . In quest ianni la lira, tra l 'atro, ha perduto il 30 pe rcento del suo valore; quindi l'entità reale d iquesti investimenti è ridotta proprio a fumo .

Questo, onorevoli colleghi, il bilancio degl iinsuccessi di otto anni di centro-sinistra . Eoggi l'onorevole Rumor pensa di rimediare aun simile sfascio presentandoci questo Gover-no incollato, in cui le sbavature della colla s ivedono già attraverso le contrastanti interpre-tazioni dei punti di maggiore rilievo dei co-siddetti accordi .

Il suo Governo, onorevole Rumor - mi di -spiace dirglielo - non potrà governare . È fa-cile prevedere che si romperà non dico al pri-mo urto, ma al primo contatto con un sol oproblema reale . La vostra debolezza, in ulti -ma analisi, sta nella mancanza di quella chesi suole chiamare la solidarietà democratica ,quella solidarietà democratica che nasce spon-tanea anche fra partiti di ispirazione diversa ,sulla base di quel idem sentire de re publica ,di quella fede comune che voi non avete . Avoi manca appunto questo idem sentire e tvelie : non lo diciamo per ragioni polemiche ,ma perché è la verità. Anche voi, del resto, l osapete : vi manca, ripeto, questa fede comune ,che è la sola ad essere operosa, creativa, pro-duttiva come lo fu quella dei partiti democra-tici che nel dopoguerra in pochi anni realizza-rono grandi cose, e per quanta sia la mia ri-trosia nel pronunciare parole roboanti, porta-rono a compimento delle imprese storiche ,come la ricostruzione materiale e morale de lpaese, la salvezza della lira, la assicurazion edella libertà e della pace dell ' Italia con l'al-leanza atlantica, la costruzione europea, l arealizzazione della Cassa per il mezzogiorno ,la realizzazione della Corte costituzionale ,tanto per parlare delle cose più notevoli . Intanto si sono potute fare queste cose in quantoquelli, che erano anch'essi governi di coalizio-ne, si fondavano su questo idem sentire, suquesto idem velle, su questa fede comune.

La mancanza di questa solidarietà demo-cratica ha condizionato tutta la politica de ivari governi di centro-sinistra in questi anni ;dalla politica interna - e ne abbiamo parlato :quella economica, quella sociale, quella finan-ziaria, quella statuale - alla politica comunita-ria europea, nella quale la voce dell'Italia di-venta ogni giorno più fioca ; fino alla politic ain sede internazionale, dove il prestigio de lnostro paese non è certo quello che potrebbee dovrebbe essere ; dove, onorevole Rumor mi

ascolti bene, l'Italia non voglio dire che no nsia più considerata, ma è considerata molto ,ma molto poco . E sa perché ? Perché con que-sta politica di otto anni di centro-sinistra nonsiamo più in grado di garantire nessuno sull anostra credibilità . Non ci credono più. Perché ?Perché gli stranieri guardano alla politicaestera dell'Italia attraverso i fatti che in Itali aavvengono in politica interna . E quel che suc-cede in politica interna in Italia non può cert ogarantire gli stranieri sul piano della politicaestera .

Non si può, onorevoli colleghi, governar efacendo il doppio gioco; dire che la maggio-ranza è autonoma, ma è aperta ai contribut iche possono provenire dall'opposizione di si-nistra. Anche questa ipocrisia verbale ; questamancanza di coraggio di chiamare le cose conil loro nome ; questa è, onorevoli colleghi, un afinzione funesta . 0 si fa la politica della liber-tà e della democrazia o si fa la politica delfronte popolare. Dovete decidere . E infatti ,quella formula di « maggioranza autonoma ,ma aperta » è la politica del fronte popolare ,a cui fatalmente si arriverà se non interverr àsubito una vigorosa ripresa di coscienza de-mocratica .

Onorevoli colleghi del Governo, non dat eprova di meschinità intellettuale facendovi pri-gionieri degli idola fori, dei luoghi comuni ,delle parole ! Che significa quella sciocchezz a(scusate), che molti di voi continuano semprea ripetere : « il mondo va a sinistra », quan-do voi sapete perfettamente che il mondo nonva né a sinistra né a destra, che il mondova avanti e non può andare che avanti ? Ch evolete dire con queste frasi vuote di senso ?E soprattutto, onorevoli colleghi del Governo ,non date a noi ammonimenti del tipo « no nsi torna indietro », « la storia non si ripete » !Ma proprio a noi, a noi liberali, venite a rac-contare queste cose, quando noi, proprio per-ché liberali, siamo i cultori della libertà e sap-piamo che la libertà è creatrice della stori ae la storia è lo spirito della vita, che non s ipuò fermare e tanto meno può andare indie-tro ; e che va avanti ? Proprio a noi venite adire queste cose ?

È triste, onorevoli colleghi, drammatica-mente triste che ancora oggi in Italia ci sianodegli uomini politici sedicenti democratici di -sposti a credere che possano venire contribut ialla causa della libertà e della democrazia da lcomunismo; uomini che ancora sono dispo-sti a credere queste cose, dopo che la stori aha già definitivamente registrato le testimo-nianze di Berlino 1953, di Polonia e di Un-gheria 1956, ancora di Berlino 1961, con il

Page 13: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16335 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

muro della vergogna », e di Praga 1968 .triste vedere come in Italia ci siano ancoraoggi uomini democratici che si illudono su lconto del comunismo quando altri uomini ,uomini di intelletto, pensatori illustri (anzi ,non voglio neppure dire pensatori, perché do-vrei per lo meno concludere che non hann opensato bene per tutta la vita), diciamo uo-mini di cultura, uomini di intelletto, filosofi ,che hanno vissuto quasi tutta la loro vita, peranni, per decenni, nella milizia comunista ,oggi si ricredono e parlano del comunismocome della « cosa », come fa con disprezzoevidente Jean-Paul Sartre, o lo rinnegano ,lo condannano, come l ' austriaco Ernst Fischer ,il francese Roger Garaudy, lo iugoslavo Mi-lovan Gilas, il tedesco Max Horkheimer, l'un-gherese Gjorgy Lukàcs, il nostro Ignazio Si-lone, da tanti anni, dopo che aveva fatto an-che lui la sua esperienza triste .

Ed è triste, ripeto, sapere come la gra nparte di questi illusi sul conto del comunism ostiano proprio nel partito socialista italiano ,in quel partito cioè che ha accolto tra le suefila un illustre uomo politico ancora oggi im-pegnato nella politica attiva (è persino mini-stro nel vostro Governo), l'onorevole Giolitti ,il quale ha fatto anch'egli l'esperienza del co-munismo e se ne è tratto fuori – devo pen-sare – con orrore .

È triste pensare che vi sia ancora chi s iillude al riguardo, chi continua a pensare chealla causa della libertà e della democrazi apossano venire contributi da una dottrinacome quella comunistica che organizza la so-cietà a mo ' di gregge, con il pastore e il ma-stino, e con un regime nel quale è altriment iimpossibile alternare al potere un qualsias igruppo dirigente se non per mezzo della con -giura di palazzo; con un regime in cui l acritica e il dissenso sono vietati e conside-rati addirittura come reati e come tali puniti .

Quando penso alla vicenda di quei comu-nisti italiani espulsi dal loro partito per l'af-fare del Manifesto, veramente ho occasion edi riflettere sul valore e sulla essenza de lregime di libertà . In un regime comunistaquei signori sarebbero oggi tutti in carcere .Penso queste cose con gioia, per me e perloro, che vedo liberi, anche se sul conto d iquesti signori, lo confesso, non ho da espri-mere sentimenti di particolare apprezza -mento per ciò che hanno fatto, soprattuttoperché è molto facile andare a piedi quand osi tiene per la briglia un cavallo . . . Ciò siadetto per dovere di chiarezza .

Mi sia consentito, concludendo, rivolger-mi ancora una volta al Presidente del Con-

siglio. Nessuno di noi liberali, onorevole Ru-mor, dubita della sua personale coscienzademocratica ; noi però abbiamo non pochi ele-menti di giudizio che ci convincono che i lsuo Governo non ha un ' anima democratica .Il suo Governo, semmai, ha più anime, i lche è come dire che non ne ha nessuna : per-tanto il nostro dovere di liberali è quello , dicombatterlo . (Applausi dei deputati del grup-po liberale) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono-revole Santagati . Ne ha facoltà .

SANTAGATI . Signor Presidente, onorevol icolleghi, signor Presidente del Consiglio, pri-ma di entrare nel vivo delle dichiarazioniprogrammatiche rese la settimana scorsa dal -l'onorevole Rumor, mi si permetta di espri-mere l ' impressione che egli . . . entrato in or-bita attraverso le pattuizioni intervenute frai vari componenti della sua maggioranza par-titica e ormai indirizzato verso una concretapossibilità di allunaggio, preferisca ovvia -mente un allunaggio « morbido » .

L 'Apollo 13 ci dicono sia costituito da unanavicella spaziale che porta il nome di Odis-sea e da un modulo lunare chiamato Aqua-rius ; senza che questi due termini possanoavere una stretta colleganza con le futur esorti del terzo Governo dell 'onorevole Rumor ,noi ci permettiamo però di sottolineare ch equesto desiderio di tranquillo allunaggio èstato secondato dall ' opposizione soltanto for-male e verbale dei comunisti, i quali (tant oper mantenerci nella terminologia astronau-tica), ormai entrati nell'orbita governativa ,hanno proposto di fare un dibattito il piùsbrigativo possibile, tale che, con un orator eper ogni gruppo politico, si arrivasse alla ra-pidissima conclusione della discussione in

aula .Ciò non costituisce certo un elemento d i

positiva valutazione nei confronti del terzoGoverno Rumor il quale, dopo una lunghis-sima crisi, penso meriti, se non un lunghissi-mo dibattito, almeno una esauriente valuta-zione di tutte le vicende che portarono all asoluzione della crisi stessa e alla sua costi-tuzione .

Il mio gruppo ha dato incarico a diversi

colleghi di approfondire l'odierno dibattito .È toccato a me il compito, piuttosto delicat oe soprattutto per me molto apprezzato, d iaprire la serie degli interventi .

Preannunzio che la nostra partecipazion eal dibattito costituirà un contributo all'esam ee alla valutazione delle dichiarazioni program-matiche dell'onorevole Presidente del Consi-

Page 14: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16336 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

glio, in modo che si possa illuminare l'opi-nione pubblica su tutti gli aspetti e i risvolt idi quella che indubbiamente è stata una dell epiù tormentate e lunghe crisi della nostr arecente storia politica .

Toccherà al segretario nazionale del miopartito, onorevole Almirante, e al president edel mio gruppo, onorevole De Marzio, di fo-calizzare gli aspetti più tipicamente politic ied interessanti del dibattito . Io mi sono riser-vato un compito ben circoscritto : quello diesaminare soltanto taluni aspetti delle dichia-razioni programmatiche rese dal signor Pre-sidente del Consiglio . Prima di entrare ne lvivo di questi aspetti particolari, desidero tut-tavia sottolineare una prima caratteristica pa-lesemente negativa del lungo discorso del -l ' onorevole Rumor : l'aver agli voluto un po 'contenere tutto lo scibile governativo nel su ocomplesso e prolisso discorso ; l'aver egli vo-luto fare riferimento a numerosissimi proble-mi, per cui, se si dovessero, anche soltantoin parte, risolvere, ritengo che bisognerebbeipotecare non soltanto il residuo triennio d iquesta legislatura, ma forse diverse altre .

L 'onorevole Presidente del Consiglio ci h aparlato della scuola ed ha fatto riferimentoalla riforma universitaria ed alla istruzione d isecondo grado; ci ha parlato della ricercascientifica; poi è passato all 'esame dei pro-blemi della giustizia, preannunciandoci l'at-tuazione della riforma del codice penale e delcodice processuale penale, ed ha auspicatoche si possa al più presto arrivare alla rifor-ma del diritto di famiglia . Ma queste stess eauspicate riforme erano già citate in altre di-chiarazioni programmatiche rese da prece-denti governi, e non solo da quelli presiedut idall 'onorevole Rumor . Perciò queste dichiara-zioni sono da considerare soltanto com equelle norme programmatiche che abbiam onella Costituzione italiana, che restano sol olettera morta e non vengono mai applicate .

In ordine ai problemi della giustizia i lPresidente del Consiglio ci ha dato l'annun-zio di una legge-delega per la concessionedell'amnistia e dell'indulto precisando te-stualmente che questa legge-delega intend eriferirsi, « nella sua unicità, sia ai fatti com-messi per cause e in occasione delle agita-zioni sindacali, sia a reati comuni », e vor-rebbe grosso modo ricalcare le orme del pre-cedente provvedimento di clemenza che i lParlamento ebbe a votare nel 1966, venten-nale della Repubblica. Io non approfondiròl 'argomento perché ho promesso che mi oc-cuperò soltanto di alcuni problemi settoriali .Ma nella mia veste specifica di avvocato, di

studioso dei problemi del diritto, debbo rile-vare che è la prima volta che si concede un aamnistia la cui rotino - per dirla in termin ilegali - venga soltanto posticciamente appic-cicata al provvedimento stesso . In effetti l 'am-nistia era stata richiesta - così si era detto -solo perché il partito socialista, pressato asua volta dal partito comunista, così avev apreteso dopo i numerosi reati consumati ne lcosiddetto « autunno caldo » . Successivamente ,per un residuo pudore del partito socialist aunitario e di qualche componente politica piùrispettosa della tradizione giuridica in sen oalla stessa democrazia cristiana, si è escogi-tato il ricorso storico al centenario dell 'unitàd'Italia per giustificare il provvedimento d iclemenza . Ebbene, io sottolineo questa stra-nezza . Ciò dimostra infatti non tanto che l acausa surrettizia non sia apprezzabile - e nes-suno come chi appartiene al mio partito ri-spetta i valori connessi alla tradizione uni-taria della nazione - quanto che (proprio per -ché la causa effettiva non era tanto commen-devole, o poco confessabile), si è dovuto ri-correre a questa giustificazione posticcia perdare almeno una parvenza di dignità al prov-vedimento di clemenza in questione .

Si è parlato ancora, nel discorso del Pre-sidente del Consiglio, della riforma dellaRAI-TV, dei problemi della stampa, dei pro-blemi connessi al Mezzogiorno (di cui piùspecificatamente, sia pure brevemente, mi oc-cuperò) e di tante altre questioni di natur apolitica, finanziaria, economica, di politic aestera, e così via . Io mi soffermerò breve-mente su alcuni aspetti della politica econo-mica e in modo particolare sulla riforma tri-butaria e 'affronterò quindi il problema d ifondo di tutto questo dibattito - questa al-meno è la valutazione che il mio gruppo dà aquesta particolare situazione emersa dopo l aformazione del terzo Governo Rumor - e cio èil problema delle regioni .

Per quanto concerne la politica economicadebbo sottolineare che talune affermazion icontenute nelle dichiarazioni programmatichedel Presidente del Consiglio denunciano, an-che se velate da un certo ottimismo, dellepreoccupazioni, delle situazioni quanto menofluide, quanto mai foriere di perplessità e d iincertezze, cui non è facile porre rimedio s enon attraverso una impostazione chiara, lim-pida e soprattutto autoritariamente valida .

Noi conveniamo con una parte delle 'di-chiarazioni del Presidente del Consiglio .quando egli dice, cioè, che praticamente sol ose c 'è un governo forte ed autorevole si puòsperare in una ripresa di fondo della politica

Page 15: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16337 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

economica e finanziaria italiana . Ebbene, re -sta a chiedersi se questo Governo sia tant oforte e tanto autorevole da poter arrivare arisolvere questi ponderosi problemi di natur aeconomica e finanziaria .

Noi abbiamo colto in particolare un'asser-zione dell 'onorevole Presidente del Consiglioche ci sembra quanto meno euforica e, da lpunto di vista economico, alquanto eterodoss a(ci sia consentito, onorevole Presidente de lConsiglio, questo rilievo) . Mi riferisco, ono-revole Rumor, al punto in cui ella testual-mente dichiara, a proposito dei problemi dipolitica economica, che « in pratica si trattadi assicurare un ricorso al mercato monetarioe finanziario molto vicino ai 5.000 miliardi ,di cui 3.100-3.200 circa per il settore pubblic oe la rimanente parte (circa 1.800 miliardi) pe ril settore privato » . E più in là aggiunge ch eè da presumere che sia possibile attinger eal mercato monetario, nella prevedibile ipo-tesi di un aumento del reddito nazionale del -1'11 per cento in termini monetari, e che que-sto risparmio non è quindi da considerare un ameta lontana.

Onorevole Presidente del Consiglio, mi per -metto di sottolineare che in genere la dilata-zione delle spese comporta incrementi di na-tura valutaria, e soprattutto monetaria, pura-mente inflazionistici, per cui il ricorrere a lmercato monetario, nella prevedibile ipotes idell'espansione dei consumi e soprattutto del -la lievitazione dei prezzi (per usare sempretermini cautamente eufemistici), non pu òconsentire di arrivare a quelle cifre che ell aha perentoriamente sottolineato essere neces-sarie per risolvere taluni problemi inderoga-bili ed urgentissimi di politica economica .

Manca, quindi, la premessa, oppure la pre-messa va considerata sotto una diversa luce .Infatti, ammesso e non concesso che vi si aun incremento in termini monetari, esso nonsi traduce in un incremento di risparmio, m asi può tradurre in una ulteriore spinta infla-zionistica ; ciò finisce con l'allontanare sem-pre più l'obiettivo del recupero del risparmi oche è insito in questo tipo di politica econo-mica o di manovra di politica economica .

Giunte le cose a questo punto, dobbiam osottolineare come da un po ' di tempo a questaparte la cosiddetta « linea Carli » è stata sotto-posta ad autentiche docce scozzesi, che hann oprovocato quelle consegùenze che a tutti son onote . Una delle più gravi è la fuga dei capi -tali all ' estero . Oggi si cerca di drenare nuo-vo risparmio attraverso un aumento del sag-gio di sconto e si giustifica tale aumento sottoil profilo dell 'adeguamento dei tassi alla po-

litica finanziaria e valutaria europea ed in-ternazionale. Debbo dire, però, che o il prov-vedimento è stato preso con eccessivo ritardo ,dopo che i buoi sono fuggiti dalle stalle, com esi suoi dire, per cui i risultati saranno scar-samente positivi ; oppure il provvedimento d iper se stesso è inefficiente, non solo per il suoritardo, ma soprattutto per il suo congegno ,per la sua meccanica finanziaria, per cui i ri-sultati saranno egualmente negativi, come s ista verificando soprattutto nel campo del pic-colo risparmio .

Oggi, con l 'aumento dei tassi di sconto, sia-mo arrivati al punto che le banche prestanodenaro ai privati o a piccoli e piccolissim icommercianti, industriali, artigiani, in una pa-rola agli operatori economici, ad un interess eche nominalmente è già arrivato all ' i1, al-12e in certi casi al 13 per cento ; se aggiungiamole spese generali e le quote relative alle ope-razioni bancarie, l'interesse supera abbondan-temente il 13 per cento e talvolta arriva ad -dirittura al 14 per cento ; considerando inol-tre che, se si va fuori del tasso di sconto auto-rizzato, scatta un'ulteriore penale del 2-3 pe rcento, ne viene che oggi in pratica il denaroviene a costare ai piccoli operatori economic inon meno del 15 per cento, mediamente inte-so. In definitiva, cominciamo già a raggiun-gere tassi così elevati che il piccolo operatoreeconomico è destinato a soccombere .

Non è difficile prevedere che assisterem oad un ulteriore aumento dei fallimenti ch emetteranno il piccolo industriale, il piccol ouomo d'affari in condizioni pressoché dram-matiche.

Tutto questo come si può risolvere ? At-traverso le dichiarazioni rese dall'onorevol e

Presidente del Consiglio, che cerca adesso d iaumentare i tassi di sconto ? Attraverso la ma-novra delle agevolazioni fiscali che vengono

annullate da questi aumenti ? Perché è chiaroche l'agevolazione fiscale aveva senso soprat-tutto quando si traduceva in un concorso sugl i

interessi, a patto che questo concorso non ve-

nisse fagocitato dagli ulteriori aumenti de i

tassi . nSe oggi vi sono piccoli operatori econo-mici che fruiscono di una agevolazione fiscal edel 3-4 per cento, cioè di un concorso sugl iinteressi in questa misura, praticamente que-sto concorso risulta annullato dall'ulterioreaumento che si è avuto del 2, del 3 per cento ,e in qualche caso in misura anche superiore ,

dello stesso tasso di sconto .Ecco perché siamo convinti che tutto quest o

problema vada ampiamente ripreso in esame ;le agevolazioni fiscali debbono avere senso : eper avere senso debbono essere tali da supe-

Page 16: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16338 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

rare il divario tra i nuovi aumenti dei tassi d isconto e le vecchie misure delle agevolazion ifiscali stesse ; né pensiamo che con la sempli-ce istituzione dei fondi comuni di investimentoo con altre soluzioni interlocutorie si possarisolvere la crisi economica e finanziaria ch esta attualmente turbando la nostra nazione .

Naturalmente si è fatto ricorso al solito fer-vorino di richiamo alla programmazione : eraindispensabile che si dichiarasse la fiducia ne iprincìpi programmatori, per cui il President edel Consiglio si è detto fermamente convintoche quello che non ha mai fatto il primo pianoquinquennale, che è rimasto ancora più indie-tro del libro dei sogni di fanfaniana memoria ,potrà essere attuato con il secondo program-ma quinquennale 1971-1975, che sarà il libr odelle maggiori illusioni e delle più profondedelusioni, o, come mi sta suggerendo l'onore-vole collega Marino, il « libro della smorfia » ,che solo pochi competenti potrebbero riuscirea decifrare, ma che non potrebbe certo risol-vere i problemi fondamentali del popolo ita-liano .

Tutta questa materia di politica economi-ca io la innesto in uno dei problemi più diret-tamente connessi alle esigenze di una partecospicua del territorio nazionale, alle esigen-ze, cioè, del mezzogiorno d'Italia, il quale, si aben chiaro – ne parlerò brevissimamente po iquando mi rifarò a questo specifico argomen-to – non è possibile che venga sommariament egiustiziato con alcune frasi fatte, direi fras id 'occasione, senza che si sappia nulla di pre-ciso circa la politica meridionalistica del Pre-sidente del Consiglio . Naturamente noi no ninsistiamo molto su questo punto perché rite-niamo che questo Governo, di tutti quest igrossi problemi, pochi o addirittura nessun one risolverà .

Così ci accorgiamo che per quanto riguardala vera e propria riforma tributaria non si fache una rapidissima citazione a volo d ' uccello .Dichiara infatti il Presidente del Consiglio ch eci deve essere una seria riforma tributari a(meno male che c'è quell'aggettivo « seria » :su questo fondiamo tutte le nostre speranze) ,aggiungendo (e così si è già liquidata la rifor-ma tributaria) : « nel cui quadro potranno tro-vare definitiva soluzione le proposte di au -mento del minimo imponibile per l ' impostadi ricchezza mobile e quella di abbattiment oalla base in ordine alle esenzioni fiscali per iredditi più bassi, pur prevedendone anticipa-zioni a partire dal 1971 » .

Questi sarebbero aspetti del tutto margi-nali della riforma tributaria ; ma noi siamoconvinti che la riforma tributaria, se si dovrà

fare, si dovrà fare prima del 1972, entro quest alegislatura ; e forse è per amore dei contrast iche l'onorevole Presidente del Consiglio no nha parlato dell'unica cosa che si farà e quind inon l'ha citata nel suo programma propri operché è convinto che non attiene a questoprogramma del tutto fantomatico, che non h aniente a che vedere con la realtà effettiva dell asituazione politica italiana .

La verità ,è che la riforma tributaria si faràpiù che per virtù intrinseca del Governo (no ndi questo, ma di un qualsiasi Governo italia-no), per necessità internazionale, per neces-sità comunitaria, in quanto c ' è un impegnocon il mercato comune che la riforma debbaessere varata senza ulteriori indugi entro i l31 dicembre 1971 .

Ricordo per inciso che abbiamo già fruit odi due anni di proroga, perché, con il 1° gen-naio di quest ' anno, si sarebbe dovuto aver el'allineamento nella abolizione dell ' IGE enella creazione della cosiddetta imposta di va-lore aggiunto, che dovrà essere l'imposta so-stitutiva dell 'IGE e che dovrà consentire d idare una strutturazione alla riforma tributa-ria italiana, adeguata alla impostazione degl ialtri paesi del mercato comune.

Tuttavia, ripeto, siccome l'argomento saràabbondantemente trattato e in Commissione(mi si annunzia che proprio nella mia Com-missione finanze e tesoro addirittura si vo-gliono bruciare le tappe e cominciare a discu-tere nel corso di questa stessa settimana, pri-ma cioè che il Governo ottenga quell ' atto for-male di fiducia che, seppure atto formale, ein un certo senso scontato, però rappresent aun impegno di natura costituzionale che non

dovrebbe essere eluso ; onde ci auguriamo chela riforma tributaria, che pure merita tutt ala nostra attenzione e tutta la celerità possi-bile, venga ripresa e discussa, quando il Go-verno avrà legittimamente completato il suo

iter costituzionale), e in aula, non parlerò ol-tre di esso .

Passando ad altre riforme, tacciamo su inumerosi richiami che il Presidente del Con-siglio ha ritenuto opportuno fare : riformadelle società per azioni, riforma della pre-videnza, riforma dell 'assistenza sanitaria, ri-forma dell 'attività agricola, urbanesimo, poli-tica della casa, politica estera, politica della

emigrazione. Su quest'ultima dirò solo inci-dentalmente che non si può seriamente pen-sare di risolvere i problemi ponderosi che ri-guardano tutti i nostri lavoratori all'esterocon due affermazioni simboliche : la primache il Governo terrà conto dei risultati del -l'indagine conoscitiva che non sappiamo

Page 17: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16339 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

quando e se sarà portata a compimento, l aseconda che comunque dovrà essere difes oil principio di parità tra i lavoratori italian ie gli altri lavoratori del mercato comune .

Si tratta di affermazioni del tutto plato-niche che non sappiamo se troveranno un aadeguata estrinsecazione concreta, ma su cui ,purtroppo, stando ai chiari di luna attual i(e la luna è molto attuale in questo momen-to), c ' è poco da illudersi, in quanto vediam oquello che già sta succedendo in Svizzera a inostri lavoratori, che sistematicamente ven-gono boicottati o addirittura esclusi dalla pos-sibilità di guadagnarsi un pezzo di pane .

Insomma, in questo Governo noi possiam odire che ci sia un vero e proprio pozzo di sa nPatrizio, a tal punto che l'attuazione di que-sto suo chilometrico e complesso programm apolitico evoca il titolo di un rinomato film :Da qui all'eternità .

In effetti questo Governo obbedisce a du ecategoriche e imperiose richieste avanzate da icomunisti : 1) No allo scioglimento delle Ca-mere; 2) Sì alle elezioni regionali . Ed è que-sto il tema di fondo che io brevemente m ipermetterò di sottoporre all 'attenzione delPresidente del Consiglio .

Innanzi tutto osservo che con la nuova in-terpretazione che i comunisti danno alle com-petizioni elettorali in Italia si sono creati duetipi di elezioni : elezioni democratiche, chesono quelle che gradiscono e vogliono i comu-nisti, ed elezioni antidemocratiche – anche sela parola può sembrare una contraddizione i ntermini (ma tale non è per i comunisti, l acui logica sta al Cremlino e non in casa no-stra) – e cioè quelle che dispiacciono al par-tito comunista e lo spaventano. Orbene, l eelezioni politiche generali fanno parte di que ltipo di elezioni che, dispiacendo ai comunisti ,non possono costituire un ' espressione di vo-lontà democratica . Però quelle stesse elezion iche, perché non piacevano ai comunisti, eran oantidemocratiche, diventeranno il 7 giugno ,se si faranno, molto democratiche, perchésono richieste a gran voce dai comunisti ; ecosì siamo a posto con il concetto di demo-crazia .

Insomma, il partito comunista è diventat onon solo un partito inserito nella realtà de-mocratica ma, come Caron dimonio, il par-tito che « giudica e manda » in tema di de-mocrazia. Altro, quindi, che l ' isolamento de lcomunismo profetizzato dai primi antesi-gnani del centro-sinistra ! Oggi il comunismoè non solo democratico, ma addirittura pro-fessore di diritto democratico, e distribuiscepatenti di democrazia, che il Governo accetta .

Anzi, il Governo mette addirittura le maniavanti, dicendo: « Chi mai ha calunniosa-mente scritto o pensato che il Governo nonfacesse le elezioni regionali ? Chi mai ha pen-sato che il Governo potesse fare cose divers eda quelle volute dai comunisti ? Lungi da unGoverno come l ' attuale una simile prospet-tiva ! Il Governo attuale è proteso verso l'at-tuazione delle elezioni regionali, e quindi sa-rebbe una insinuazione di pessimo gusto du-bitare della volontà politica di questo Gover-no di far luogo alle elezioni regionali » .

Ormai, quindi, la democrazia viene giudi-cata dal partito comunista, e invano qualcheretrogrado, reazionario, sorpassato, superat odemocristiano sciupa l'inchiostro e la cart aper scrivere, su fogli di agenzia che portanoil nome fatidico di Democrazia (ormai questaparola è buona per tutti gli usi) ; per scrivere ,dicevo, proprio nel numero del 9 aprile de lfoglio dell'agenzia diretta dal collega Agostin oGreggi : « Ma cosa fanno i partiti democra-tici ? » Che ingenua e retorica domanda ! Epoi aggiunge : « Questo annuncia il Govern oil 7 aprile : elezioni il 7 giugno » (come s ivede, il numero 7 piace molto all'attuale Go-verno, forse perché ricorda i sette saggi o l esette meraviglie del mondo ; ma potrebbe ri-cordare anche i sette peccati capitali) . Aggiun-ge ancora : « Una fortunata anticipazione ?Una sfortunata coincidenza ? Certo, una moltograve e preoccupante identificazione, perchéla via italiana al comúnismo, cioè la via delcaos totale, in Italia passa oggi per le re-gioni » .

Queste frasi sono state scritte da un de-putato democratico cristiano . Però, siccom enon abbiamo bisogno di ricorrere ai lumi d ialtri colleghi di altre parti politiche, sia pureautorevoli, cercheremo brevemente di spiega-re le ragioni per cui noi ci opponiamo deci-samente all'instaurazione delle regioni in Ita-lia. Sarò brevissimo perché si tratta di argo-menti che abbiamo più volte enunciato i nquesta stessa aula e nell 'altro ramo del Parla-mento. Innanzitutto, perché mancano le legg iquadro . Inoltre, perché manca la legge finan-ziaria, e non possiamo con disinvoltura no nsoltanto politica (perché in politica ognunopuò valutare i fatti come più ritiene oppor-tuno), ma soprattutto giuridica, cancellarequell'articolo 22 della legge elettorale regio-nale che ha formato oggetto di approfonditodibattito nella passata legislatura .

Ci fu anzi detto dal ministro Taviani (s eben ricordo) e da altri autorevoli ministri ,come il ministro Restivo, che esso era un ar-ticolo da interpretare in chiave prudenziale,

Page 18: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16340 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

un articolo da considerare come una specie d ivalvola di sicurezza contro eventuali avven-tate avventure regionalistiche . Si disse : di checosa si dolgono gli antiregionalisti ? Con l'ar-ticolo 22 è stabilito che non è possibile inItalia fare le regioni se non sarà prima ap-provata la legge finanziaria . Questa interpre-tazione ci venne opposta dai regionalisti diquest'aula come un argomento tranquillo, di -rei indefettibile, che non poteva ammetter edubbi od equivoche interpretazioni .

E qualora ancora dubbi o incertezze fos-sero rimaste in ordine a quel dibattito, neabbiamo avuto un altro recentissimo (mi sem-bra, nell'autunno dell 'anno scorso) in occa-sione del quale il ministro Restivo - che m iduole di non vedere qui seduto al fianco delPresidente del Consiglio, ma al quale rivol-gerò lo stesso alcune osservazioni - disse i nquest'aula che il rinvio delle elezioni ammi-nistrative (provinciali e comunali) era con-nesso ad un altro comma dell'articolo 22 dell alegge elettorale regionale, che stabiliva che l eelezioni regionali avrebbero dovuto aver luog onell'autunno del 1969 contestualmente alle ele-zioni amministrative; per cui (ecco la giusti-ficazione offerta dall'onorevole Restivo a nomedel Governo) un rinvio era necessario in quan-to, non essendo stata approvata la legge finan-ziaria regionale, non era possibile celebrar ele elezioni regionali e, siccome le elezioni re-gionali dovevano essere celebrate contestual-mente alle amministrative, deinde si doveva-no rinviare e le elezioni regionali e le elezion iamministrative .

Per il caso in cui questa interpretazion edel ministro potesse sembrare equivoca, c ifurono altri autorevoli colleghi (uno dei qual icon piacere vedo presente in quest'aula, loonorevole Di Primio) che furono ancora piùchiari del ministro Restivo e dissero che pro-prio non si poteva fare a meno del rinvio per -ché senza la legge regionale finanziaria no nsi poteva dal luogo alle elezioni regionali eamministrative .

Oggi magari l'onorevole Di Primio fa fint adi non sentire le mie osservazioni, si distrae ,e purtroppo gli uomini politici oggigiorn ohanno molto spiccato il senso della distrazione .(Interruzione del deputato Guarra) . Vi è unaltro tipo di distrazione che l 'onorevole Guarrami ricorda : il peculato per distrazione . Quell onon ce l'hanno insito, ma lo praticano co nmolta disinvoltura : e non è il senso del pe-culato per distrazione, ma è proprio la con-sumazione del reato di peculato per distra-zione. Praticamente - dicevo - oggi questi au-torevoli colleghi si distraggono : non solo lo

onorevole Di Primio qui presente e non elo-quente (nel senso latino della parola), ma an-che esponenti degli altri gruppi che concorre -vano a formare la passata maggioranza go-vernativa : esponenti della democrazia cristia-na, esponenti del partito repubblicano . Anz iil partito repubblicano si era addirittura ar-roccato su posizioni ancor più categoriche :niente regioni se prima non si fosse riformatala provincia, perché altrimenti le regioni sa-rebbero state una spesa superflua . Oggi l 'ono-revole La Malfa ha cambiato . . .

Una voce .a destra . Si è rimangiato tutto .

SANTAGATI . L'onorevole La Malfa h auno stomaco così formidabile che si mangia esi rimangia tutto .

Ma lasciamo stare quest 'aspetto e torniamoall'onorevole Resti-sai il quale, forse perché inautunno cadono le foglie, ritiene che sia po-tuta cadere anche l ' interpretazione che egl iebbe a dare del rinvio di quelle elezioni, men-tre noi preferiamo ricordargli che, almeno inquesto caso, il dilemma è cornuto, non offr eche una delle due soluzioni : o aveva ragioneallora l'onorevole Restivo quando dava quell ainterpretazione, e quindi sbaglia oggi chequella interpretazione disinvoltamente ritira ;o aveva torto allora l'onorevole Restivo neldare quella interpretazione e dovrebbe poter eavere ragione oggi che quella posizione no nsostiene più .

Io conosco da molti anni l'onorevole Re-stivo, da quando, presidente della regione si-ciliana, molte volte era portato a ciurlare pe ril manico . C'è un verbo palermitano simpati-cissimo: babbiare, cioè prendere in giro. Ilbabbio in siciliano significa proprio la clas-sica presa in giro . Quindi il ministro ritieneche forse quella sua esperienza acquisita incampo regionale debba oggi, con maggiore au-torità, trasferirla in campo nazionale. Poi -lo sappiamo - egli è di memoria corta. Adesempio, quando .il fascismo era in auge, eglidimostrava di avere un particolare attacca-mento alle idee ed anche alle cariche fasciste ,perché uomini di quella fatta preferiscon ocontemporaneamente le due cose . Poi magar ise ne è liberato dicendo di avere sbagliato .

Ella non c'entra, onorevole Presidente de lConsiglio, semmai c ' entra l ' onorevole Ferrar iAggradi il quale indubbiamente in questo er-rore fu compagno, o meglio fu camerata, del -l'onorevole Restivo . L'onorevole Ferrari Ag-gràdi era giovinetto allora e quindi errori gio-vanili gli potevano essere consentiti . Io ero

Page 19: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16341 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

più giovinetto di lui, ma non ho rinnegat oquei principi. Io ho fatto magari un errore ,di coerenza, se errore si può chiamare . manon certo di incoerenza. Io ho fatto quello ch ele mie idee mi suggerivano di compiere ; quan-to all ' onorevole Ferrari Aggradi, forse allor aera non dico nella incapacità di intendere edi volere, come- delineata dal codice penale ,ma una seminfermità rasentale gli poteva es-sere accordata.

Per ritornare all'argomento che ci interes-sa, noi oggi assistiamo a questa dolorosa si-tuazione, che senza le leggi-quadro, senza l alegge finanziaria regionale si vuole costituir eun corpo di 690 deputati regionali i quali ,per la stessa ammissione della legge finanzia -ria (che ancora non è diventata tale) e dell ostesso Presidente del Consiglio, dovrebberostare disoccupati due anni, senza fare niente ;per cui la canzone di Celentano Chi non la-vora non fa l'amore dovrebbe subire un emen-damento : chi non lavora, fa il consigliere re-gionale, perché questi non avrà per due ann inulla da fare . Dovrà aspettare che si perfezio-nino gli strumenti idonei al funzionamento de iconsigli regionali . Forse per quel periodo ,giacché l'ozio è il padre dei vizi, questi de-putati perderanno la loro verginale innocen-za . Oppure, visto che non possono avere nes-suna particolare possibilità di capire cosa si ail lavoro, si rivolgeranno al ministro del la-voro, all'onorevole Donat-Cattin, il quale in -dubbiamente il vizio dell 'ozio non ce l'ha equindi troverà il modo di dare loro qualcos ada fare, di tenere « agitati » i consiglieri regio-nali .

Ma lasciamo da parte questo aspetto nega-tivo e consideriamo per un momento la situa-zione attuale . L'onorevole Presidente del Con-siglio ha voluto comunicare al Parlament ola data del 7 giugno come data improrogabil eper indire, anzi per celebrare le elezioni . Quici si deve mettere d ' accordo sul concetto stess odi elezioni, se non si vuole arrivare ad unaevidente forzatura di esso almeno dal puntodi vista giuridico . Lasciamo da parte l'inter-pretazione politica, anche se essa è stata datain questa Camera da tutti i gruppi della mag-gioranza parlamentare . Cosa dobbiamo inten-dere per elezioni ?

Io penso che, senza disturbare le ombr edei grandi giuristi, per elezioni si debba in -tendere un procedimento continuativo ch etrova il suo momento iniziale nel decreto d iconvocazione dei comizi elettorali e il suo mo-mento terminale non già - si badi bene -nel giorno delle elezioni, ma nell'avvenut aproclamazione degli eletti . Vi è tutto un iter

che presuppone una serie di adempimenti iquali vanno, appunto, dal decreto del mini-stro anzi, addirittura, sulla base delle leggielettorali, dall'intesa tra il ministro e i presi -denti delle corti di appello, come è stabilitodall'articolo 23 della legge regionale elettorale ,fino alla proclamazione degli eletti .

Questo significa che non è possibile con-cepire un siffatto procedimento elettorale com eun procedimento tranquillo, non suscettibil edi immutazioni . Né si dica che quando si èparlato dell'articolo 23 della legge elettoraleo quando si è approvata la « leggina » per i lrinvio si intendeva soltanto parlare della datadelle elezioni: questa interpretazione sarebb eun assurdo, un 'eresia . Basterebbe sfogliare laCostituzione, le leggi elettorali e le altre normerelative a questa materia per accorgersi che suquesto punto vi sono numerosi sinonimi, matutti intesi a sostenere il principio che il pro -cedimento elettorale deve essere consideratoconcluso non al momento della votazione ma ,come ho già detto, al momento della procla-mazione degli eletti . L'unica cosa che in que-sto contesto non regge è l'interpretazione data .dal Governo di volere dare per scontata laapprovazione della legge finanziaria, quand oin realtà essa non è stata ancora approvata .

Queste sono vere e proprie eresie giuri-diche, mi sia consentito dirlo . Succede adesempio il fatto gravissimo per cui in un ram odel Parlamento implicitamente si dice ch el'altro ramo non può più intervenire in nes-sun modo .

Infatti, se leggiamo con attenzione le pa-role del Presidente del Consiglio esse suonan ocome se dicessero che il Senato non deve cam-biare una sola virgola di quanto è stato sta-bilito. Vero è che si potrebbero citare prece-denti analoghi ma non per questo meno gravi .Mi soccorre a questo proposito un episodi overificatosi quando era ministro dell'agricol-tura l'onorevole Ferrari Aggradi, uomo senz adubbio dal multiforme ingegno, che ha girat oun po' tutti i dicasteri e a quanto pare or asi accinge a fare il girone di ritorno . Ebbene ,l'onorevole Ferrari Aggradi in quell'occasioneebbe a dirmi in questa Camera (cosa che s ipotrebbe verificare consultando gli Atti par-lamentari), quando nel settembre del 1965 s idiscusse la legge riguardante la mezzadria ,che io avevo ragione, dal punto di vista pu-ramente matematico, nel dimostrare che i lGoverno si era sbagliato nel fare le riparti-zioni contro lo spirito voluto dalla legge, ch eera a favore del mezzadro e non del conce -

dente .

Page 20: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16342 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

L'onorevole Ferrari Aggradi mi disse te-stualmente: « Non è possibile cambiare unavirgola della legge, perché, essendo la legg evenuta dal Senato, c'è l ' impegno politico ch ela legge deve essere approvata subito a tam-buro battente dalla Camera » . E difatti fu ap-provata a tamburo battente; la Camera, fral ' altro, aprì i suoi lavori all'inizio di settem-bre, mentre in genere la tradizione, trann ecasi eccezionali, fa cominciare i lavori dop ola prima decade di settembre, o addiritturaa fine settembre. Per quanto riguarda quindilo spirito di queste eresie l ' onorevole Ferrar iAggradi è un pioniere; dal punto di vista giu-ridico comunque, l'eresia resta lo stesso : nonè consentito che il Senato possa cambiare .

PRESIDENTE . Onorevole Santagati, laprego di lasciare da parte quello che riguardal'altro ramo del Parlamento e ciò che avvien ein quella sede, cosa che non riguarda quest aCamera. La Camera ha votato .

SANTAGATI . Signor Presidente, la su aosservazione sarebbe fondatissima se io cen-surassi l'altro ramo del Parlamento ; ma iocensuro il Governo e difendo, anzi, l'altroramo del Parlamento . Questa è la mia tesi .

PRESIDENTE. La difesa dell'altro ramodel Parlamento va fatta nell'altro ramo de lParlamento .

DE MARZIO . Ma è permesso censurare i lGoverno ?

PRESIDENTE . Certamente; lei può rife-rirsi al Governo, alla maggioranza, ma l aprego di lasciare da parte i lavori dell'altr oramo del Parlamento, che non ci riguardano .

SANTAGATI . Credo di aver chiarito i lconcetto, ma devo ancora approfondirlo, pro-prio per il rispetto che nutro nei confront idell'altro ramo del Parlamento ; e proprio pe rquesto posso sperare ed augurarmi che il Se -nato cambierà quel disegno di legge . In que lcaso esso tornerà alla Camera, ed ella, signo rPresidente, certo mi consentirà di parlare d iquesta Camera . Altrimenti cosa staremmo no ia fare in questa Camera ? Mi pare, signo rPresidente del Consiglio, di averla interrott amartedì scorso, allorché ella enunciava questatesi piuttosto peregrina ; ed ho chiesto cosa sa-rebbe successo qualora il disegno di legg efosse tornato in quest'aula . Ella dirà che èscontata l'approvazione del provvedimento ;ma allora è scontato anche il voto di fiducia,

per cui non ci sarebbe necessità di discuterne .Perché dobbiamo votare ? Ella potrebbe dir-mi che il Parlamento non serve a niente, manon credo che ciò rientri nel suo pensiero ,perché ella è troppo buon cultore e direi tu-tore delle prerogative parlamentari, perchépossa, non dico dire, ma pensare questo .

Ed allora, se ella è quel gentiluomo, quelrispettoso tutore delle prerogative del Parla -mento che sempre, nella sua lunga esperienz apolitica, ha dimostrato di essere, mi stupisc ela sua affermazione . Non dico che sia statol'onorevole Donat-Cattin ad imporle di pro-clamare la data ; non dico questo e non lopenso, ma dico che indubbiamente ella hadovuto subire le pressioni dei socialisti, dell esinistre interne del suo partito, di tutti coloroi quali hanno voluto qualificare questo Go-verno soltanto per le regioni . Per questo nonpossiamo accordare al Governo la nostra fidu-cia, e non certo per la persona del President edel Consiglio, che meriterebbe tutta la nostraattenzione e tutto il nostro rispetto . Il Gover-no si è messo nella condizione di fare ciò ch ehanno chiesto e voluto i comunisti ; lo sciogli-mento delle Camere non doveva aver luogo, i lricorso alla volontà popolare è stato conside-rato un fatto antidemocratico, il tentativo d ipervenire ad una revisione di fondo, che s ipoteva ottenere soltanto con lo scioglimentodelle Camere, è stato rappresentato come l astrada delle avventure, delle incertezze : ellastesso, signor Presidente del Consiglio, haenunciato questo concetto nel suo discorso .strano pensare che il ricorso alla espressionegenuina della sovranità popolare, quale il re-sponso elettorale, sia un attentato alle libereistituzioni, alle libertà democratiche, alla de-mocrazia senza aggettivi di alcun genere : que-sto mi stupisce, onorevole Presidente del Con-siglio. Ritengo quindi che non sia possibil eper noi accettare questa impostazione, per cu iil Governo, quando l'altro ramo del Parla -mento non si è pronunciato, e senza tenerconto che anche questo ramo del Parlament opotrebbe teoricamente essere ancora chiamat oa pronunciarsi, ha già sancito l'approvazion edella legge . Un momento, onorevole Presi -dente del Consiglio ; anche volendo dare perscontata l'approvazione della legge da part edel Parlamento, non si devono dimenticare ipoteri attribuiti dalla Costituzione al Capodello Stato. Non è detto che il Capo dello Statodebba recepire tutte le leggi, potendo egli rin-viarle con dei messaggi al Parlamento per u nnuovo esame. Comunque, ammesso che egl inon voglia avvalersi di queste prerogative ,senza con questo pretendere di ipotecare la

Page 21: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16343 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

sua volontà, rimane ugualmente un adempi-mento di competenze del Capo dello Stato, ch edeve promulgare la legge . Quando la leggenon ha il cosiddetto « comandiamo », quand onon è munita della formula di promulgazione ,è una legge imperfetta, che non può esser ecogente e quindi non può essere applicata ne iconfronti dei cittadini . Tutto questo voi l oavete disinvoltamente saltato a pie' pari . Ana-logamente, avete trascurato l'eventualità d iun rifiato da parte della magistratura, di que ipresidenti delle corti di appello a cui il mi opartito doverosamente ha rassegnato una me -moria, confortata da autorevoli pareri giuri -dici, affinché l'intesa richiesta dalla legge nonsia un fatto vuoto di. significato, ma abbi aproprio il significato etimologico di « inten-dere », di conoscere, di prendere nozione dell avolontà del legislatore . Avete tranquillament esaltato tutto questo perché ad un certo mo-mento i comunisti hanno detto che bisognavaassolutamente evitare lo scioglimento delle Ca-mere – che, si dice, oltre tutto avrebbe gio-vato alle destre – senza considerare che l aopinione pubblica avrebbe invece capito tuttal'importanza per l'evoluzione della vita poli-tica italiana di tale competizione elettorale .Bisogna, invece, accettare le elezioni regio-nali . Vi annunziamo che ci batteremo con tutt ii mezzi consentiti dalla legge e dai regola-menti parlamentari, a tutti i livelli – politici ,giuridici e parlamentari – per evitare ch el 'opinione pubblica venga presa in contro-piede. Noi vogliamo illuminarla .

Sia ben chiaro, onorevole Presidente de lConsiglio, che ad ogni azione segue una rea-zione. Ella ha voluto stabilire che vi sian oqueste elezioni; quindi, è probabile che s ifacciano, disponendo ella di una larghissim amaggioranza (non quella di cartello, ma quel-la che piace ai comunisti per incapsularla, perrenderla prigioniero del loro gioco) . Ma èchiaro che, nel momento in cui annunzia l acelebrazione delle elezioni regionali, ella deveessere conseguenziale : non può sfuggire all aprospettiva che, si tratti di elezioni politicheo regionali, saranno sicuramente elezioni po-liticizzate . Non può essere eluso questo aspet-to del problema, non potendosi sottrarre al -l'opinione pubblica la valutazione di un fatt ocosì grave, qual è quello di spezzettare i naltre quindici regioni il tessuto unitario dell anazione . Né si dica che possiamo tranquilla -mente affrontare le competizioni regionalisti -che, ormai fatti forti, sicuri e tranquilli dalleprecedenti esperienze delle regioni a statut ospeciale . L 'argomento è proprio controprodu-cente . Abbiamo visto che cosa è successo nelle

regioni a statuto speciale : nulla di tutto quelloche si sperava di poter dare loro attravers ol 'autonomia è stato effettivamente dato . Comeme, altri due autorevoli colleghi del mio grup-po, presenti in quest 'aula, cioè gli onorevol iPazzaglia e Marino, hanno avuto la possibi-lità di fare i deputati regionali prima che na-zionali (il collega Pazzaglia in Sardegna e i lcollega Marino in Sicilia, insieme con me ,nella stessa legislatura regionale) . Ebbene ,possiamo dire con assoluta tranquillità d'ani-mo che l'esperimento è stato totalmente falli-mentare, senza alcuna attenuante e senzaalcun briciolo di speranza . Non entro nel me -rito dei ponderosi problemi che travaglianola Sardegna, ma mi chiedo: che cosa ha essaavuto, a parte il piano di rinascita, che po iha fatto rinascere poco o niente ? Ha avutosolo ieri una grossa sodisf azione grazie all asquadra del Cagliari, che ha vinto il campio-nato di calcio. Senonché questa vittoria nonè certo merito del governo regionale o nazio-nale, ma di un valoroso campione quale GigiRiva e di tutta una folta schiera di volonte-rosi cultori del calcio e di appassionati tifosi ,che hanno fatto conseguire questo risultato .Penso che se l'assemblea regionale sarda ogli assessori sardi vi avessero messo le mani ,il povero Cagliari, altro che scudetto avrebb econquistato : sarebbe piombato di nuovo inserie C !

Per la Sicilia che cosa abbiamo avuto ?Non voglio rivangare quanto abbondantemen-te è stato detto in altre occasioni da me e da imiei colleghi . Mi limito a sottolineare quantosta succedendo in questi giorni in Sicilia sottoi nostri occhi : un governo regionale da oltrequattro mesi in crisi, che ha superato persinoi non facili traguardi segnati dalla crisi delgoverno nazionale . Un governo regionale i lquale sta offrendo uno spettacolo talmenteridicolo che persino un uomo sicuramentedotato di inconcussa fede regionalista, comel'onorevole Giuseppe Alessi (deputato in que-sto ramo del Parlamento ed ex primo presi-dente della regione siciliana), non più tard idi ieri ha rilasciato delle dichiarazioni all astampa siciliana in cui chiede che urgente-mente si sciolga l'assemblea regionale sici-liana, si nomini un commissario e si proced aalla revisione dello statuto . Questo ha dettoil padre dell 'autonomia regionale siciliana ,l'onorevole Giuseppe Aless i

E quasi ciò non bastasse, fra due settiman ecirca in Sicilia non si potrà fare più nient edato che l'esercizio provvisorio scadrà il 30aprile e, non essendovi neppure la prospetti-va lontana della formazione di un governo e

Page 22: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16344 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

di una maggioranza che lo sostenga, è molt oprobabile che a partire dal 1° maggio il go-verno in Sicilia dovrà dichiarare forfait, poi-ché non potrà spendere nemmeno una lira ;il che, d'altra parte, non sarebbe poi un granmale .

Dunque la regione primigenia ha provo-cato conseguenze di questo genere, nonostan-te che l 'autonomia regionale siciliana deriv ida una impostazione meno avventata, menoprovvisoria di quella da cui stanno per sca-turire le regioni a statuto ordinario . Infatti l aregione siciliana e credo anche quella sard a(se è vero quanto ho letto sul giornale Il Temp onell 'articolo di fondo di oggi), prima di ini-ziare l'avventura regionalistica con una as-semblea regionale, poterono almeno disporredi commissari dello Stato che, bene o male ,cominciarono a gettare le fondamenta del-l ' istituzione regionale (se non ricordo male l aSicilia ebbe Aldisio come primo commissari odello Stato) preparando, per parecchi anni, i lterreno alle attività e alle funzioni che sareb-bero state svolte dalle assemblee regionali ,dagli assessorati regionali e dagli uomini po-litici regionali .

Noi non abbiamo circondato nemmeno d iquésta garanzia la nascita delle regioni a sta-tuto ordinario, poiché la daremo a posteriori .Ella, onorevole Presidente del Consiglio, hadetto : sì, poi bisogna fare le leggi-quadro . Loscrive anche la stampa cosiddetta indipen-dente. Viene abbondantemente citato l 'onore-vole Preti, il quale oggi si è convertito d inuovo alla tesi regionalista . Evidentemente ,con questo PSU non si sa più quali calcol iuno possa fare : i giorni pari è antiregiona-lista, i giorni dispari è regionalista . Certo si èche oggi quel partito osanna quasi al fatto com-piuto. L'onorevole Preti ha detto che ormainon vi è niente da fare, ormai non ha più sen-so opporsi alla legge finanziaria regionale ,l 'ostruzionismo delle destre non serve a nulla .

L'onorevole Preti, da quell 'autorevole giu-rista che è, ha risolto tutti i problemi e quin-di oggi non ha più alcuna preoccupazion ecirca quello che potrà succedere . Però l 'ono-revole Preti stia attento a che non gli faccia -no qualche grosso « scherzo da prete », per-ché penso che il PSU possa avere voce in ca-pitolo in una sola regione, il Lazio, quand osaranno istituite le regioni . Infatti, delle altr e14 regioni, tre saranno appannaggio preven-tivo dei comunisti, mentre una quarta è i nballottaggio o per lo meno rischia di cader enelle grinfie dei comunisti ; le altre dieci son omature per un bipartito DC-PSI, in cui l erepubblichette conciliari regionali sarebbero

il preludio alla -più grossa repubblica conci-liare nazionale. Questo solo di unitario ver-rebbe fuori : dalla somma di queste repubbli-chette si arriverebbe ad una unica repubblic aconciliare .

Allora, oggi noi non possiamo condivider equeste impostazioni, non possiamo assoluta -mente essere tranquilli sugli atteggiamenti on-divaghi del PSU e meno che mai sugli atteg-giamenti ormai sfacciatamente aperturisticidell'onorevole La Malfa. Infatti, anche que-st'uomo, che sembrava una specie di Budd adella politica italiana, quest 'uomo, che amavafare sfoggio della sua vocazione democratica ,ha fatto approvare dal consiglio nazionale delsuo partito un documento politico che, a sa-perlo leggere tra le righe, postula una chiaraapertura verso i comunisti, anche se masche-rata dalle solite frasi fatte ; tanto più chiarase si ricollega questo documento alle dichia-razioni rese or è qualche giorno dallo stessoonorevole La Malfa quando ha celebrato lapresunta vocazione autonomistica del defuntoTogliatti il quale, secondo lui, sarebbe stat oun campione di antistalinismo e di indipen-denza politica del comunismo italiano dagl iordini del Cremlino (quando poi tutti sannoche l'onorevole Togliatti, proprio perché co-nosceva bene il satrapo del Cremlino, prefe-riva stargli lontano quante più migliaia di

miglia possibile) .Allora, non è più il caso di attendersi da

questi partiti nulla di serio . La democraziacristiana ci porterebbe a discorsi e lidi troppolontani, se volessimo arrivare ad una inter-pretazione delle otto od ormai dieci corrent i

(o partitini o gruppi di potere) che in seno

ad essa si sono costituite : ci vorrebbe il bi-lancino del farmacista per stabilire il dosaggio

tra le varie correnti . Io non riesco a capire ,ad esempio – e forse l'onorevole Rumor cispiegherà poi questo mistero, più difficil e

dei misteri eleusini – come si possa arrivar e

a tradurre in una concreta rappresentanzaumana una corrente che abbia una forza di

2,48 . Nella mia ingenuità, penserei a due mi-nistri e mezzo, e non riuscirei a capire com e

l'altro mezzo ministro potrebbe essere im-messo nel concerto governativo . Naturalmen-

te, anche per i sottosegretari valgono le per-centuali . Penso, dunque, che non si poss asperare molto da questi chiari di luna circ a

l'avvenire della nostra nazione. Né si può du-bitare che il partito comunista abbia ottenuto

integralmente quello che voleva e quello ch eperentoriamente ha chiesto .

Del resto – e lo dico solo incidentalmente ,

onorevole Presidente del Consiglio ; avremmo

Page 23: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16345 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

infatti gradito la presenza del ministro Re -stivo al suo fianco – ameremmo sapere dal-l 'Onorevole Restivo quali sono gli ordini ch eegli ha impartito ai suoi questori e viceque-stori. Per esempio, noi vediamo che ieri aMilano, ad un certo momento, un viceque-store, che mi pare si chiami Vittoria anche s epoi non ha cantato eccessiva vittoria, ha ca-ricato dei nostri giovani, colpevoli di checosa ? Non lo dico io, onorevole Presidentedel Consiglio, perché potrei sembrare fazioso ;vediamo che cosa dice il Corriere della sera ,giornale di una obiettività ormai indiscuti-bile e comunque giornale molto autorevole ,non certo sospettabile di tenerezza verso ilMovimento sociale. « A questo punto – scriveil giornale milanese – il vicequestore dotto rVittoria, che dirigeva il servizio d 'ordine, hainterpretato la scena del trionfo » (un grupp odi giovani aveva infatti issato sulle propri espalle il segretario del nostro partito, onore-vole Almirante, per congratularsi con lui peril brillantissimo discorso tenuto al teatr oDal Verme) « come un tentativo mascheratodi formare un corteo, sfuggendo alla mors adei cordoni delle forze dell'ordine . Perciò i ldottor Vittoria ha intimato ai dimostranti d isciogliersi . Ma le intimazioni sono state udit esoltanto da poche decine di giovani, strett iormai a ridosso delle forze di polizia, all 'an-golo fra via San Giovanni sul Muro e vi aPuccini . Il vicequestore ha ordinato allora altrombettiere di lanciare i tre classici segnali ,la cui eco si è persa nel chiasso generale » .

Non so quali siano le direttive che l 'ono-revole Restivo abbia dato ai suoi questori :forse, non potendo più ascoltare la « trombaintrepida » de I Puritani, preferisce far suo-nare una tromba meno intrepida, che dovreb-be mettere a disagio i nostri ragazzi . . . Nonriesco però a comprendere per quali ragion ila polizia sia intervenuta nei confronti di ma-nifestazioni così spontanee e così innocue (nési dica che portare in trionfo il segretario de lproprio partito possa costituire un pericoloper le istituzioni democratiche), quando poi i naltre circostanze si astiene da qualunqueprovvedimento .

Mi risulta, ad esempio, che in un comun edella provincia di Catania retto dai comunisti ,e precisamente ad Adrano, avrà luogo ne iprossimi giorni un ricevimento ufficiale aspese del municipio in onore di una delega-zione della Corea del nord, di chiara ispira-zione comunista o addirittura cinese. Arrivia-mo al punto che gli amministratori comunal idi Adrano, anziché risolvere i problemi ,econo-

mici della loro città, in crisi per la difficilesituazione della produzione agrumicola, pos-sono impunemente sperperare centinaia di mi-gliaia di lire per ospitare una delegazione co-munista e riceverla in pompa magna nell aaula consiliare . Naturalmente l'onorevole Re -stivo non farà suonare nessuna tromba e l eforze dell'ordine si asterranno dall'interveni-re, come è avvenuto in occasione di molti altr iepisodi non meno istruttivi .

Fino a quando un ministro dell'internocontinuerà a comportarsi in questa maniera ,consentendo ai comunisti e alle forze dellaestrema sinistra di fare il proprio comodo edaccanendosi invece contro pochi ragazzi rite-nuti « di destra » perché dispiegano una ban-diera o perché dichiarano di voler difender el'unità della patria, vi è veramente da rima -nere molto perplessi, anzi preoccupati, sull esorti della nazione .

Scopo del mio intervento era quello di ri-chiamare l'attenzione della Camera soprat-tutto sul problema delle regioni e mi asterr òpertanto dal soffermarmi sulla difficile situa-zione delle regioni meridionali, la cui condi-zione continua a rimanere tragica . A nulla èvalsa una mozione votata da questa Assem-blea a conclusione di una precedente discus-sone e con la quale si impegnava il Govern oad una rigorosa politica a favore delle zon edepresse del sud . Il nuovo Governo, natural -mente, dichiarerà che non riconosce gli im-pegni assunti dal precedente Ministero e do-vremo quindi adoperarci allo scopo di impe-gnare questo Governo (se esso non durer àsoltanto lo spazio di una stagione), attravers oaltri documenti parlamentari, ad una politic aa favore del meridione che attui concretamen-te i necessari interventi che da vent 'anni aquesta parte sono stati sempre strombazzati ,ma mai di fatto realizzati .

Detto ciò, onorevole Presidente del Consi-glio, mi avvio alla conclusione : una conclu-sione in verità non troppo ottimistica, nontroppo fiduciosa. Noi ribadiamo un ' assoluta ,totale sfiducia verso questo Governo, che ènato già debole in partenza, un Governo ch eha voluto riesumare una formula ormai su-perata, imbalsamata, perché il centro-sinistr adopo morto è stato imbalsamato . Qui andia-mo al di là dei faraoni . Noi facciamo unapolitica ultrafaraonica: ci illudiamo di poterancora tenere in piedi un cadavere, magar icon processi di imbellettamento, come fannogli americani, che si compiacciono tante volt edi usare dei cosmetici e degli unguenti pe rsalvare le apparenze : ma il cadavere sempre

Page 24: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16346 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

tale è, e quindi il lezzo che poi esso eman arende sempre più sgradevole la sua presenza .

Nel rinnovare il nostro fermo impegno po-litico a combattere tutto ciò che in questoGoverno rappresenta negazione dei valori per-manenti della cultura, della tradizione, dell afamiglia, tutto ciò che possa rappresentare so-prattutto attentato all'unità non soltanto ter-ritoriale, ma anche morale e politica dell anazione, vi diciamo che non possiamo darv ila nostra fiducia . Il nostro voto sarà negativo .

Noi sappiamo, onorevole Rumor, qual èil travaglio che l'ha portato a far nascere orinascere questo non troppo valido Governoe soprattutto quale sarà il travaglio che loaspetterà nei mesi prossimi perché questo Go-verno non rientri definitivamente nell ' avellodal quale è stato tirato fuori .

Ho qui il foglio di un 'agenzia che prean-nunzia un articolo che comparirà domani s uun settimanale indipendente di ispirazione d idestra. In tale articolo sarà chiamato in cau-sa lei, onorevole Rumor . Non glielo leggerò ,perché sono sicuro che domani lo potrà leg-gere da se stesso e commentare . Mi limiter òsoltanto alla parte conclusiva là dove è scrit-to « In fondo, a pensarci bene, dall 'onorevo-le Rumor i suoi amici della democrazia cri-stiana e i consoci del centro-sinistra preten-dono che egli si dimostri insieme un Colleo-ni, un Machiavelli, un Cavour, un Giolitt i(senior) . . .

RUMOR, Presidente del Consiglio dei mi-nistri . Troppa grazia !

SANTAGATI . . . .e magari - ascolti, ono-revole Presidente del Consiglio - un pizzicodi Mussolini per fronteggiare una situazio-ne che giusto un misto di tante virtù d ' ecce-zione avrebbe qualche possibilità di risol-vere » .

Noi desidereremmo soprattutto . . .

RUMOR,, Presidente del Consiglio dei mi-nistri . . . . il pizzico .

SANTAGATI . . . .senza entrare nel ,merit odi questo cocktail presidenziale, che ella nonascoltasse comunque l ' incitamento di chi nel-la coalizione governativa, uomini del suopartito o di estrazione socialista demartinia-na, pretenderebbe che ella diventasse il Ke-renski italiano degli anni « settanta », ancheperché ella ha troppo vivo il senso della sto -ria perché possa consentire o prestarsi a di -struggere l 'unità d 'Italia proprio nel primocentenario della sua formazione .

Per quanto ci riguarda, noi ci opporremocon tutte le nostre forze perché non vengaconsumato un così efferato delitto, che nes-suna amnistia potrebbe mai più cancellaredalla storia d ' Italia . (Applausi a destra —Congratulazioni) .

PRESIDENTE.

iscritto a parlare l ' ono-revole Orilia . Ne ha facoltà .

ORILIA. Cercherò, signor Presidente, d ifar recuperare ai sopravvissuti ed intristit icolleghi un po ' del tempo che essi hannodovuto impegnare in precedenza, anche per-ché non sono capace dei fiori di eloquenza del-

l ' oratore che mi ha preceduto .Io credo che, a voler essere ingenui, do-

vremmo dichiararci stupiti di ritrovarci, aquasi due anni di distanza dalle elezioni de l1968, a dover ripetere gran parte delle argo-mentazioni di allora, con motivazioni per d ipiù aggravate per il ritardo e per quanto d inuovo è sopravvenuto in questo periodo .

È quasi banale dire ormai che in quest iultimi due anni non si è voluto prendere att odel fatto che le cose hanno continuato a cam-biare, del fatto che esse vieppiù cambieran-no. Ma io tengo a sottolineare che nella situa-zione politica ed economica del nostro paesestanno avvenendo cambiamenti in ogni sens oe che, se con sodisfazione ed orgoglio regi -

striamo come sia prevalente il peso esercitatodalla crescente richiesta di partecipazione po-polare che le lotte di autunno hanno con tant aevidenza sottolineato, esistono anche altr i

mutamenti, altre tendenze contrarie : tenden-ze a restringere sempre di più l'area decisio-nale in materia di sviluppo economico e so-ciale, di programmazione, di indirizzo gene-rale dell'economia e della finanza del nostr o

paese .Vi è, e si sta sempre più delineando, una

tendenza a definire tali indirizzi in contattidiretti, al di fuori di ogni controllo politico ,

tra i maggiori responsabili dell ' impresa pub-blica e dell'impresa privata e lo Stato, se-condo una logica che diventa fatalmente quel -la della composizione fra interessi economic ipubblici e privati, con lo Stato in funzion e

esclusivamente di registrazione notarile di tal e

compromesso .Di fronte all'arretratezza e alla difficoltà

delle decisioni, alla dispersione della classe

politica di governo, si viene ad affermare an-cora una volta, e con più chiarezza, la tenden-za dei poteri economici ad andare oltre, a

decidere in proprio e a far poi soltanto rati-ficare queste decisioni dal potere politico .

Page 25: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari,

— 16347 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

Noi, in Lombardia, conosciamo molto benequesta impostazione, che è storica, tradizio-nale, antica ; un ' impostazione che certo è pro-fondamente arretrata, perché priva di una vi-sione politica. Ed è stato, credo, il fallimentoprincipale della classe dirigente lombard al 'essere ricaduta, negli ultimi 50 anni, pocoalla volta, in una concezione di questo tipo .Ma dobbiamo pensare che non si tratta, tut-tavia, di una mentalità propria degli ambien-ti più arretrati della vita economica del pae-se ; è per contro una mentalità, questa - ba-sata sulla supremazia del momento econo-mico su quello politico - di cui sono ancoraoggi abbondantemente forniti anche operato-ri economici cosiddetti di avanguardia com ePirelli, Agnelli e - perché no ? - anche Bas-setti, così come ne è ampiamente fornita l agrande maggioranza di coloro che oggi si tro-vano alla testa delle imprese pubbliche d imaggior rilievo .

Qui, a nostro avviso, sta la vera sostanzadi quella minaccia autoritaria di cui tanto s iè parlato in questi ultimi mesi e che ha con-tribuito a rendere non poco oscuri gli svilup-pi dell'ultima crisi . Certamente esistono aspet-ti più brutali, più rozzi, più immediati diquesta minaccia autoritaria; questi sì, certo ,direttamente collegati alle aspettative degl iambienti più arretrati della vita economica ,della burocrazia di Stato, della magistratura ,dell'esercito, dei nostalgici del fascismo in ge-nerale, di coloro che credono che si possa im-porre un alt frontale al montare delle ri-chieste popolari .

Ma il rischio maggiore, a mia opinione ,sta invece proprio in questo divario crescentetra politica ed economia, in questa crescent epretesa dei poteri economici, in nome di un amalintesa tendenza all ' efficienza e al tecnici-smo, di decidere in proprio i destini dellosviluppo economico del paese .

Il fascismo lo si può oggi battere facilment ein una battaglia frontale . E sempre più dif-ficile opporsi, invece, a proposte che abbian osapore di modernità, pur mantenendo percontro la medesima sostanza reazionaria . Ep-pure, questo ci sembra essere proprio il sens odella proposta di razionalizzazione della pro-grammazione che ella, onorevole Presidente-del Consiglio, ha inserito nel suo discors oprogrammatico, riferendosi all 'aumento de ipoteri del CIPE e del segretario generale dell aprogrammazione.

Potrei anche essere sodisfatto del success odi prestigio che in tal modo conseguirà il dot-tor Ruffolo, che debbo supporre ritorni a ri-coprire la carica di segretario generale della

programmazione, ma mi domando che cosasignifichi esattamente in questo momento que-sto successo, se non un atto puramente for-male . Mi domando se questo tipo di program-mazione, che del resto lo stesso dottor Ruf-folo in più di una dichiarazione negli ultimitempi è venuto delineando, possa ancora defi-nirsi non dico socialista (anche se Ruffolo mi-lita, a quanto ci è noto, nelle file del partit osocialista), ma democratico, o anche soltantouna programmazione, o se non sia ancora unavolta niente altro che la ratifica della compo-sizione di interessi pubblici e privati altrov edelineata .

Certo, siamo tutti d 'accordo, noi della si-nistra, nell'affermare che la responsabilit àmaggiore di tutto questo spetta ancor oggi all ademocrazia cristiana . Non mancheranno cer-tamente colleghi che insisteranno su questopunto, sull'esistenza cioè in seno alla demo-crazia cristiana di una sinistra di comodo, icui limiti geografici sono ancor oggi ben dif-ficili da individuare . Ma, per quel che mi ri-guarda, penso che sia di maggiore interess eper noi, poiché siamo socialisti, occuparci de lproblema dell 'area socialista .

Noi riteniamo che la maggiore responsabi-lità dei socialisti, in questa fase, sia stat aquella di avere arrestato la possibilità di unchiarimento, di una ridefinizione dell'area so-cialista, cosa questa che sembrava potesse av-venire all'indomàni dell'inattesa, ma fortunat ascissione del luglio scorso. Noi abbiamo vist oin questo fallimento dei socialisti nel ripro-porre la ricostituzione dell 'area socialista laloro maggiore rinunzia ad un 'azione politicaincisiva in questa fase . Sappiamo certament eche non è un problema semplice quello dell aridefinizione di un'area socialista ; sappiamoche è un problema assai complesso sul qual epesano gli errori di anni di politica sbagliata ;sappiamo che si tratta di una questione deli-cata, per la cui soluzione non servono e nonbastano i tatticismi di cui talvolta si compiac ela stessa sinistra, come non bastano le letter edi sollecitazione ; ma, per noi che continuiam oa professarci socialisti, uno dei problemi fon-damentali della vita politica italiana è e ri-mane quello dell'esistenza di un ' area sociali -sta che permetta un discorso serio, di avan-zata delle classi lavoratrici italiane .

A noí interessa oggi riuscire a mantener eaperta questa possibilità ; e fu in questo sensoche all'indomani della crisi del luglio dell oscorso anno ci dichiarammo disponibili perverificare la possibilità di dar vita a un Go-verno bicolore, perché pensavamo che questorappresentasse il modo di riaffermare la vali-

Page 26: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16348 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

dità della posizione socialista in un quadrodi avanzata generale del movimento operaio .

Certo, bisogna avere il modo di riaffermar el'esistenza di un'area socialista . Ma non pos-siamo d'altra parte non sottolineare la neces-sità di una definizione, anzi, di una ridefini-zione di quest'area . Possiamo ancora oggi con-siderare i socialdemocratici parte di un 'areasocialista ? Possiamo ancora oggi considerarl iparte di un'area socialdemocratica, oppur edobbiamo a questo punto definirli soltantocome la punta avanzata di una tendenza rea-zionaria, conservatrice nel nostro paese? Credoche ormai questi chiarimenti debbano ave rluogo con estrema precisione .

Allora, se non possiamo più considerare l asocialdemocrazia come qualcosa che rientri i nun discorso anche vagamente socialista, dob-biamo vedere fino a che punto oggi il partit osocialista italiano rappresenti nella sostanzadella sua classe dirigente l'elemento portantedi una strategia socialdemocratica nel nostropaese .

Noi non crediamo, non abbiamo mai cre-duto, dal momento in cui ci separammo da lpartito socialista, che esso fosse destinato ne-cessariamente ad una fine compromissoria co nil capitalismo italiano . Ma non possiamo nondire oggi che le sue responsabilità in quest afase rimangono sostanziali, sia per lo svilup-po della politica economica del nostro paes e- non per nulla oggi il ministro del bilanci osi trova dinanzi ad una situazione ben divers arispetto a quella che dovrebbe esistere, sull ascorta delle aspirazioni nel 1963 ; non per nullail segretario generale della programmazionesi ripropone oggi con poteri aumentati, comedicevo prima, ma con capacità di incidenzaassai inferiori a quelle che si prospettavan onel 1963, agli inizi della programmazione -sia per lo sviluppo della politica estera de lnostro paese .

Su quest'ultimo terreno io credo che no idobbiamo, più ancora che su altri, manife-stare tutte le nostre valutazioni negative perquanto riguarda lo sviluppo della politica de lGoverno. Sottolineerò appena per i suoi ri-svolti di politica internazionale la situazionedi debolezza, dal punto di vista dell'autono-mia della sua politica estera, in cui lo Stat oitaliano si è venuto a porre a seguito dell enote vicende relative al progetto di- legge su ldivorzio e dell ' intervento del Vaticano. Maper quanto riguarda il campo più specific odella politica estera italiana, non possiam oche confermare in questa fase i nostri prece -denti giudizi sulla politica già condotta dal

ministro Moro e sul tipo di iniziative che egl iha portato avanti in quest'ultimo periodo .

Nel quadro generale di una situazione in-ternazionale nella quale si stanno restringen-do i margini di possibilità di un'azione auto-noma e si va anzi riaffermando sempre più i lpeso della presenza delle maggiori potenze, lapolitica estera italiana, anziché muoversi nelsenso che potrebbe esserle congeniale, ne lsenso cioè di una sua autonomia in specific isettori, sta svolgendo un'azione di avanguar-dia intesa a riaffermare la politica dei blocchi .

In tutti i settori - e la dichiarazione pro-grammatica del Presidente del Consiglio èstata insolitamente ampia, direi inaspettata -mente ampia in materia di politica estera -in cui si accenna a un 'azione di politica ester adel nostro paese il motivo ricorrente è sem-pre nel senso di sacrificare la possibilità d icondurre un' azione autonoma al fine di svol-gere un'azione coordinata nell'ambito de lblocco del quale il nostro paese fa parte . Perquanto attiene ai negoziati per la conferenz asulla sicurezza europea la posizione del Go-verno italiano è una delle più arretrate nelloambito generale delle trattative in corso . Nonsi pongono da parte del Governo italiano sot-tolineature di quelli che potrebbero essere imomenti di sviluppo di una nostra azione au-tonoma in Europa, quali, in un certo senso ,il precedente ministro degli esteri, onorevol eNenni, aveva in qualche modo portato innanzi .Per contro nel settore mediterraneo - che no icontinuiamo a considerare come il settore nelquale esistono oggi le maggiori possibilità pe rla politica estera italiana di sviluppare unaazione di reale autonomia, un 'azione di realeprogresso - quel che di nuovo c ' è nella po-sizione del Governo (cioè l'iniziativa nei con -fronti dell ' area magrebina, l ' iniziativa neiconfronti del Marocco, dell'Algeria e dell aTunisia) si sostanzia in una tipica azione di

appoggio alla politica atlantica, in un 'azionedi appoggio cioè a una serie di posizioni ch eandavano perdendo terreno in quella zona eche oggi l'Italia cerca di ricostituire a van-taggio dell'area atlantica e in concorrenza ne iconfronti della politica francese . Si assistecioè, per quello che riguarda la politica ester aitaliana, a una totale mancanza di autonomia ,a una totale mancanza di iniziativa in un set-tore - ripeto - nel quale esiste da due ann ila possibilità per il nostro paese di condurr euna azione effettivamente autonoma ; si assistead un'azione che accompagna, che precedequasi, quello sforzo, quel rinnovarsi dell atendenza verso il bicentrismo che sembrav atramontato negli ultimi anni, ciò che sem-

Page 27: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16349 —

Camera dei Deputal a

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

brava aprire la possibilità al nostro paese, al -l 'Europa in generale, di sviluppare un di-scorso più largo, più autonomo, più costrut-tivo per l'avvenire . Ci si trova cioè di frontead una situazione nella quale, mentre su lpiano economico interno si tende ad assumereuna posizione notarile nei confronti dell acomposizione tra interessi pubblici e privati ,così come si è definito negli ultimi due anni ,così come continuerà fatalmente a definirsi i nquesta situazione di carenza del potere poli-tico organizzato, in politica internazionale s itende ad abbandonare qualunque possibilit àdi condurre un ' azione autonoma, che pure i nquesta fase avrebbe potuto essere esplicata da lGoverno italiano in rapporto a quelle che son ole esigenze, le aspirazioni, il movimento d iprogresso popolare ormai delineatosi soprat-tutto nell 'area mediterranea.

A questo punto, signor Presidente del Con-siglio, ciò che al massimo si può riconoscer ea questo Governo è una funzione interlocuto-ria, in vista dell 'attuazione dell 'ordinamentoregionale .

Noi crediamo nella funzione delle regioni ;riteniamo che le regioni, sia pure attravers odifficoltà gravi e nonostante vi sia il rischioche esse possano affondare in questa paludeche sta soffocando tutte le aspirazioni rinno-vatrici del nostro paese, debbano costituir eun elemento rinnovatore della realtà italiana .Noi crediamo che coloro che hanno lottat onell'autunno scorso, i lavoratori che nell oautunno scorso hanno acquisito la coscienzadella loro capacità di partecipazione, del lor odiritto a decidere, sapranno riconoscere nell eelezioni regionali, nel rinnovamento del po-tere locale, l'occasione che consentirà loro d ispostare sul piano politico la lotta che ess ihanno condotto sul piano economico e sociale .

Questo è un problema che riguarderà i la-voratori, che riguarderà il popolo italiano, l aopinione pubblica italiana . Ma è troppo poc otutto ciò perché si possa giudicare in base adesso un Governo.

Noi non possiamo accreditare a questo Go-verno una sua validità soltanto perché far àle elezioni regionali . Noi crediamo che questoGoverno segni una fase transitoria in una si-tuazione che dovrà essere chiarita ; crediamoche esso debba il più presto possibile lasciar eil passo a qualcosa di diverso, che rappresent iuna effettiva partecipazione del moviment opopolare, che comporti il riconoscimento real edi quanto nel nostro paese è accaduto e d iquanto – lo speriamo – accadrà, che, in altr eparole, permetta alle classi lavoratrici di espri-mere in pieno la loro partecipazione, la loro

presenza, il loro diritto a essere classe diri-gente del paese .

È per questo, signor Presidente del Consi-glio, che noi socialisti autonomi e indipendent idi sinistra negheremo la fiducia a questo Go-verno.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l 'ono-revole Giovanni De Lorenzo. Ne ha facoltà .

DE LORENZO GIOVANNI . Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, l 'onorevole Presi-dente del Consiglio, nel presentare martedì 7aprile, dopo parecchie settimane di discus-sione, il nuovo Governo a questa Camera pe rchiedere la fiducia, ha ampiamente espostole pesanti responsabilità ed il gravoso com-pito che attendono il Governo alla conclu-sione della lunga e difficile crisi, ricca di col -pi di scena e di passaggi di mano, conseguen-te ad una complessa vicenda politica tesa allafaticosa ricerca di una linea comune di go-verno .

Certo, cento giorni di crisi governativa, s evogliamo fissare la data d ' inizio a quel 13dicembre dello scorso anno in cui il Presi -dente del Consiglio dichiarò esaurito il com-pito del monocolore e fece un appello al sens odi responsabilità del centro-sinistra, sono ve-ramente troppi, specie se si considera il nonindifferente costo economico della crisi stes-sa e, soprattutto, se consideriamo anche ch eil paese aveva bisogno, dopo l'autunno sinda-cale cosiddetto « caldo », di un Governo d imaggiore prontezza ed efficienza : veramentetroppi, soprattutto per i risultati della com-pagine oggi quadripartita, che non sono cert onel senso della chiarezza politica .

Non mancheremo di riguardo al present eGoverno, se diremo che la chiarezza del pre-cedente, che era composto di uomini di u nsolo partito, a dispetto delle sue interne di -visioni, era un tantino maggiore di quella chepossono offrirci i partiti testé coalizzati . Oranoi vorremmo conoscere, se la nostra indiscre-zione non è proprio eccessiva, le ragioni pro -fonde e segrete di questa lunga crisi, del per-ché il nostro paese è rimasto praticamentesenza un Governo attivo, proprio nel momen-to in cui aveva maggiore bisogno di una dire-zione saggia e moderatrice .

Se abbiamo ben capito, la classe politic aitaliana si divide in due grandi categorie :quella che considera il centro-sinistra morto,defunto, ormai in cenere da lungo, anzi lun-ghissimo tempo, e quella che considera il cen-tro-sinistra eterno, senza rivali, senza alter -native possibili ed immaginabili . Se la coa-

Page 28: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16350 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

lizione che si è presentata al nostro giudizioritiene di aver saputo evitare in giusta mi-sura ambedue le soluzioni estreme, cioè l amaggioranza più a sinistra formata dalla D Ce dal PSI, e quella più a destra formata dallaDC, dal PSU e dal PLI, certo può vantar euna bella vittoria . Ma non è la prospettivadi una di queste due soluzioni estreme quell ache ha fatto cadere il monocolore presiedut odall 'onorevole Rumor . L'egregio Presidentedel Consiglio si limitò ad osservare, prim adella strage di Milano, che il compito de lmonocolore era finito e che bisognava verifi-care se si fossero finalmente riprodotte o de -terminate le condizioni per la ricostituzionedi un Governo organico di centro-sinistra .

Oggetto della lunga crisi sono state, dun-que, appunto queste « condizioni » esistent io non esistenti . Bisognava verificare se, i naltri termini, i due partiti socialisti potevanoo non potevano stare insieme al Governo . Fuproprio nell'estate dell'anno scorso che si de-terminò, infatti, la scissione del partito socia-lista, che si era unificato da meno di tre anni .Il problema, . fino a questi ultimi giorni, èstato così formulato e articolato : l 'atteggia-mento che la maggioranza di centro-sinistrain generale, ed i suoi componenti in partico-lare, devono tenere nei confronti del partit ocomunista, ed una certa coerenza di centro-sinistra da tenersi nella formazione dellegiunte locali, a livello comunale, provincialee regionale .

Ora, lasciate che l 'opposizione ve lo dic acon la massima pacatezza: se questi sono idissensi profondi che hanno spaccato il partitosocialista prima, determinato la caduta de lprimo Governo Moro poi, mantenuta in pied iuna crisi chilometrica di cento giorni con son-daggi e controsondaggi, verifiche e controve-rifiche, portando il Parlamento ad un pel odallo scioglimento anticipato, l 'astruseria e lafutilità sono diventate le componenti d ' ob-bligo della nostra vita politica .

Che significa, infatti, la distanza dell amaggioranza dal partito comunista, e la chiu-sura più o meno ermetica a questo partito ?

Almeno in sede parlamentare, la praticadei voti comunisti che integrano la maggio-ranza, specialmente quando si verifica a de-stra il fenomeno dei « franchi tiratori », èvecchia di almeno quindici anni . Infatti, bast arisalire ai governi che si dicevano centristi ,di Scelba e di Segni, e di cui facevano part ei liberali, per sentire l 'opposizione che si la-gnava delle due maggioranze : una di facciatae ad appello nominale, effettivamente compo-sta dai gruppi di centro, l'altra a scrutinio

segreto, per le cosiddette riforme, già com-posta di un centro-sinistra apertissimo ai co-munisti . Vogliamo solo ricordare che degl iapporti eventuali del partito comunista sei osette anni fa si cominciò a parlare aperta-mente e programmaticamente .

Per le giunte, la cosa ci pare ancora piùpretestuosa e inverosimile . La disputa, sem-pre se abbiamo ben capito, negli ultimi gior-ni s'era ridotta alla questione se, verifican-dosi in una qualunque amministrazione, re-gionale, provinciale o comunale, la maggio-ranza assoluta, formata dal partito comunist apiù il partito socialproletario, il partito so-cialista potesse o non potesse parteciparvi .Senza volere ancora una volta entrare ne imeandri delle vostre diatribe interne, e dell e« nuove maggioranze » che si minacciano epoi non si fanno, e di quelle che si fanno ,spaccando poi il partito, né del groviglio de i

molti leaders interni, noi avremmo capito emagari condiviso il grido di allarme lanciatodal Presidente del Consiglio dopo la strage d i

Milano. Era forse quello il momento, per ch i

si fosse trovato nei panni dell 'onorevoleRumor, se non di sentirsi sodisfatto, di aver ealmeno una certa sensazione di forza e di si-curezza. Il segretario della DC dirà poi ,senza certo sbagliarsi, al consiglio nazional edel suo partito, che molta asprezza dell ' au-tunno caldo derivava anche dal fatto che ipartiti laici si erano sottratti alle responsabi-lità del Governo nel momento peggiore; e tut-tavia la democrazia cristiana, bene o male ,aveva retto all'urto, e sostenuto senza dann iirreparabili per il paese l'agitazione di otto odieci milioni di lavoratori .

E invece l 'onorevole Rumor scelse il mo-mento in cui si intravvedeva la fine dell 'au-tunno caldo, per lanciare un appello ai partiti .

Prova, noi pensammo, di serietà e di co-scienza ; perché certamente si presentavano a lpaese e al Governo, dopo la stagione sinda-cale, problemi nuovi di straordinaria gravit à

ed eccezionalità . Non era certo il Parlament oche destava preoccupazioni : l'iter delle legg ie delle riforme proseguiva a ritmo serrato .Ma la stessa ampiezza e consistenza dell econquiste dei lavoratori ponevano problemi d ipolitica finanziaria antinfiazionistica, proble-mi di riorganizzazione industriale di grandis-sima e urgentissima importanza . Anche senzatener conto dell 'ordine pubblico in generale ein particolare (l'ondata di azioni anarchich enon era stata tale da potersi porre nel dimen-ticatoio ; tragiche alcune volte, criminose sem-pre, le attività degli irregolari della sovver-sione andavano seguite con attenzione) e

Page 29: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16351 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

senza tener conto delle regioni, che malaugu-ratamente si avvicinavano con tutte le loroincognite, era chiaro che si dovesse pensar ein tempo ad un Governo il più possibile solidoe autorevole, il più possibile responsabile econsapevole . Occorreva poi tenere presenti l eburrasche che allora si addensavano e che tut-tora gravano sull ' orizzonte del Mediterrane oe dell 'Europa .

Noi non sappiamo se queste fossero, pre-cisamente, le preoccupazioni dell ' onorevoleRumor, quando sollecitò i partiti di centro-sinistra ad indire vertici preparatori per ve-dere se vi fossero quelle tali condizioni favo-revoli per la riedizione di un Governo orga-nico di centro-sinistra . Sappiamo solo che ab-biamo avuto l'inizio di una crisi che dovev adurare cento giorni, ed una prosecuzione im-prevista ed illegittima dell 'autunno caldo, conuna campagna sulla repressione e la « ven-detta padronale », che il Governo, sebbenedimissionario, ed i partiti che hanno del buonsenso (non dico partiti dell 'ordine), hann oavuto il torto di subire .

Quella di Milano è stata indubbiamenteuna tragedia. Ha costituito il fatto culminant ee centrale di centinaia e centinaia di altri in-cidenti, che sono andati dall 'assassinio del-l 'agente Annarumma al pestaggio di impie-gati ed operai che volevano esercitare il lor odiritto alla libertà di lavoro riconosciuto dall aCostituzione, dall'invasione e distruzione d ipubblici e privati uffici, di sedi di partito, d iredazioni di giornali ad una serie svariatissi-ma di delitti comuni . Durante l'autunno cal -do, i partiti che si dicono popolari e le gran-di confederazioni sindacali, si sono affrettat icon ogni zelo a dividere la loro responsabilitàda quella dei manifestanti violenti e degl iattentatori, denunziando persino alla pubblic aopinione i vari gruppuscoli di Potere operai oe di Lotta continua, come provocatori .

E si tenga sempre presente, in questa sed e(perché la responsabilità, in ultima analisi èsempre nostra, dato che rappresentiamo lanazione e facciamo le leggi), che per non sap-piamo quali e quanto legali accordi interve-nuti tra il potere politico e il potere sindacale ,sarebbe stato pattuito che la forza pubblicanon avrebbe dovuto essere nemmeno presen-te ai cortei ed alle manifestazioni di piazzache hanno per oggetto rivendicazioni econo-miche o normative, e si è permesso o tolle-rato che si costituissero milizie operaie pe rl'autodisciplina delle dimostrazioni .

Non voglio dire con questo, per debito d iobiettività, che queste milizie, in qualche cir-costanza, non abbiano funzionato con sodi -

sfazione dei cittadini; né voglio soprattutto ne-gare che l'autodisciplina dei lavoratori – macome coadiuvante della responsabile forzapubblica – possa essere una cosa utile e pra-ticabile . Ma quando un paese come il nostroè infestato da vere culture di bacilli anar-chici, che possono essere guidate o teleguidatenon sappiamo da chi né per quali scopi, l emilizie operaie non possono che aumentar ela confusione e l'incertezza del diritto e dellasicurezza. A segno che si è osato affermar eche la sola presenza del reparto di cui facevaparte 1'Annarumma costituiva una provoca-zione !

Ma era appena appena cessato l'autunn o

caldo, che si iniziava con tutti i calibri de icomizi, della stampa e della televisione, un avasta campagna sulla « repressione » e la veri-

detta padronale che sarebbe stata in corso ,con decine e decine di migliaia di lavorator ie dirigenti sindacali denunciati ed arrestat i

per crimini, che sarebbero poi quelli contem-plati nel codice cosiddetto fascista di Rocco . Aniente è valso che il ministro dell ' interno, i l

ministro guardasigilli, il Presidente del Con-siglio stesso smentissero e documentassero ,con cifre esatte e controllabili, che il numerodelle denuncie presentate nel dicembre 1969era persino più basso di quello del corrispon-dente mese del 1968. A nulla è valsa la consi-derazione ovvia che, nell'agitazione concen-trata di otto o dieci milioni di lavoratori, co nfrange e margini di movimenti anarcoidi e d iepisodi di violenza in qualche caso tragica ,

c'era piuttosto da meravigliarsi che il numerodelle denunce fosse così limitato ; lo scandalodella repressione e degli articoli del codic eRocco che la magistratura applicava, è stat oportato, come tutti sanno, in televisione .

Non è stato, nel corso di una nota rubricatelevisiva, tenuto nessun conto di quello chei ministri Gava e Restivo avevano dichiarato ,a proposito delle denunce, né del fatto che l amagistratura già per conto proprio, con proce-dimenti solleciti e benevoli, stava provveden-do con bonarie condanne condizionali, o lieviammende, o addirittura assoluzioni, alla li-quidazione delle denunce che arrivavano su i

suoi banchi ; ma si sono indotti, con trucchitecnici e tagli astuti e domande capziose, diecieminenti giuristi a pronunciarsi sugli articol idel codice Rocco di cui la magistratura si ser-viva per svolgere la cosiddetta « repressione »

in atto .In che cosa consiste la veramente mostruo-

sa falsificazione ? Nel fatto che lo scandal overo, lo scandalo intollerabile non consistevae non consiste nella sopravvivenza, forse ana-

Page 30: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16352 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

cronistica, di alcuni articoli del codice penal eRocco, ma nella continua, deliberata, consa-pevole inosservanza della Costituzione, nelfatto che i partiti politici di centro e di sini-stra, e le grandi confederazioni sindacali stes-se, non hanno mai consentito ad attuare gl iarticoli 39 e 40 della Costituzione, a fare l eleggi previste dalla nostra Carta fondamen-tale per la definizione ed il regolamento deldiritto di sciopero . Di chi è la colpa, se i lmagistrato, innanzi a certe conseguenze del-l'autunno caldo, non trova per giudicare ch egli articoli del vecchio codice ? Niente di tutt oquesto è stato detto in televisione . E per quan-to numerosi siano stati i riconoscimenti dell afaziosità e della tendenziosità del servizio diTV-7 – persino ad opera dello stesso presi-dente della RAI-TV – e sebbene la RAI-T Vsia un ente di Stato, cioè di tutti i cittadini ,le cose sono rimaste al punto di prima e no nè stata data nessuna rettifica o smentita ade -guata alle falsità che sono state trasmesse aventi milioni di telespettatori .

Intanto spira un ' aria di sempre più accen-tuata benevolenza e comprensione per tutt ociò che suona « anarchia e si continua a par-lare della « repressione » come di un fatto or -mai storico, e gli onorevoli Gava e Restiv orischiano di passare ai posteri come i ministridella « repressione », una specie di maniscal-co e di principe di Canosa, e si puniscono e siallontanano gli agenti di pubblica sicurezza ,che protestarono emotivamente e comprensi-bilmente per l 'assassinio del loro compagnoAnnarumma, ed a Milano si possono fare cor-tei con migliaia di anarchici in difesa di Val -preda. Non è certo questo, pensiamo, il « gratoapprezzamento » che l 'onorevole President edel Consiglio ha rivolto allo spirito di dedi-zione e di sacrificio che le forze dell'ordin edimostrano, come sempre, operando in situa-zioni estremamente difficili . Ma non una pa-rola per l'attuazione degli articoli 39 e 40 dellaCostituzione .

C'è un altro particolare della lunga cris iche conviene sottolineare, ed è il sondaggi ocompiuto dal Presidente del Senato Fanfani .

L 'onorevole Fanfani volle consultare il pre-sidente del Consiglio nazionale dell'economi ae del lavoro, il quale aveva sondato, a su avolta, le rappresentanze sindacali ed impren-ditoriali del Consiglio stesso; ed avvertì an-che, l ' onorevole Fanfani, che, se avesse ac-cettato l ' incarico, avrebbe preso contatto di -retto con i sindacati e gli imprenditori . Inol-tre, come è noto, egli poneva, come conditi osine qua non per la sua accettazione, l'assun-zione nel Governo, come ministri, dei quattro

segretari dei partiti componenti il centro-si-nistra . Ci é sembrato di capire che almeno i lPresidente del Senato comincia a rendersiconto che il problema più urgente e più grav edel nostro paese è nel divario che esiste tr ala tecnologia generale della nostra società ela tecnica politica della classe dirigente .

Un Governo di partiti, un Parlamento d ipartiti, eletti con procedure e rituali vecchidi almeno cent 'anni, possono non aver sensonei tempi moderni ; o almeno, possono nonaver il fiato e la lena che sono necessari pertener dietro agli sviluppi letteralmente pre-cipitosi della società. Un Governo che nontenga conto delle grandi realtà del paese, de-gli enti, delle organizzazioni dei lavoratori edegli imprenditori, degli stessi partiti poli-tici, magari istituzionalizzando, come si è -detto, la funzione dei partiti, diventa un in-gombro, un ostacolo, e a lungo andare unfantoccio .

Mentre tutta la realtà italiana, così com esi sta svolgendo, e le conseguenze stesse de-gli errori, richiedono efficienza e competenz asempre più elevate al Governo ed al Parla-mento, voi procurate piuttosto di spogliarv idi quel poco che vi rimane di autorità e d iprestigio. Proprio come ha fatto il President edel Consiglio, manifestando ad « un paese ch echiede di essere governato » così come noi l ochiediamo, una volontà rassegnata di abdica-zione in ordine a valori irrinunciabili di li-bertà e di autonomo sviluppo democratico !

Non voglio parlare dell ' amnistia, cheormai nel nostro paese, e solo nel nostro paese ,è diventata una istituzione materialmente in -dispensabile ; ma della fretta, della furia conla quale i partiti e i gruppi di sinistra spo-gliano lo Stato di ogni mezzo, di ogni stru-mento di sicurezza e di difesa . Insomma, sull avia della pratica abolizione di ogni sorta disegreto, di ogni potere discrezionale, si rend esempre più difficile il compito delicatissimodi coloro ai quali è affidata la responsabilit àdella difesa dei cittadini, della democrazia ,del territorio nazionale, della indipendenz a

del paese .Certo, sarebbe bello vivere in una societ à

in cui fossero aboliti i segreti, in cui tuttofosse pubblico e senza veli . Ma, purtroppo ,uno Stato libero, se vuole rimanere tale, dev e

commisurare la estensione ed il sistema de isuoi segreti e della sua sicurezza, ai sistem idi sicurezza e di segreto altrui .

Ma qualora coloro che ora vorrebbero abo-lito ogni segreto dello Stato giungessero al po-tere, il loro atteggiamento cambierebbe im-

Page 31: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16353 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

mediatamente. Infatti è qui opportuno ricor-dare che Josef Pavel, già ministro dell'inter-no, è stato espulso dal partito comunista ce-coslovacco « per aver con la sua attività e l emisure prese causato la disgregazione e 1'in-crinamento degli organi della sicurezza dell oStato » . Penso che fra noi, qui in Italia, qual -che personaggio politico e qualche personag-gio militare dovrebbero rendere grazie all aprovvidenza per non essere cittadini di un arepubblica popolare .

D 'altronde, perché tanto accanimento con-tro il segreto di Stato, che protegge gli inte-ressi della comunità ? Non sarebbe più logic oiniziare con l ' abolizione del segreto bancari oo di quello professionale, che proteggono sol ogli interessi dei singoli ?

Dicevo della debole efficienza del presenteGoverno di coalizione in rapporto alle conse-guenze degli errori che avete commesso ne-gli ultimi tempi .

Il primo è quello del divorzio . Non abbia-mo certo cambiato idea in proposito . Le cri-tiche che noi abbiamo formulato all'ibridoprogetto Baslini-Fortuna, ne riguardavano so-prattutto l'opportunità politica. Ma abbiamoragione di dolerci d 'essere stati buoni profeti ,quando dicemmo che il nostro paese nonaveva certo bisogno che alle molte sue diffi-coltà si aggiungesse un nuovo turbament odella pace religiosa . Nessuno, pensiamo, ha in-teresse a drammatizzare eccessivamente l 'ar-gomento ; ma riteniamo, tuttavia, che le con-troversie tra l ' Italia e la Santa Sede, le trat-tative inerenti al divorzio in particolare e a dun nuovo concordato in generale, il ricors oeventuale ad un referendum abrogativo, ri-chiedano da parte del Governo una chiarezz adi idee e una unità di interessi, di cui c isembra del tutto privo. E qui non posso cer-tamente fare a meno di occuparmi, in brevee con le debite cautele, della parte delle di-chiarazioni programmatiche del nuovo Gover-no dedicate alla questione del divorzio .

Devo subito dire che questa breve part ea noi sembra la più grave e preoccupante .Quasi a sottolineare la posizione del suo par-tito, la democrazia cristiana, il PresidenteRumor ha trattato la questione nel settorededicato alla « politica estera ». Una meraquestione di politica estera ; anzi di rapport itra due Stati : la Repubblica italiana e lo Stat odella città del Vaticano. In questa sede, l'ono-revole Rumor ha fatto delle rivelazioni, i nverità sommarie e parziali, sugli scambi d inote e informazioni intervenuti tra i due Stat idal 1966 in poi, e stranamente rimasti finor asegreti . Il Presidente del Consiglio ha voluto

ricordare le « direttive » tracciate dal Parla-mento nell'ottobre 1967, per le eventuali mo-difiche del Concordato, oggetto di accordi co nla Santa Sede, e d'altra parte non sapremm oimmaginare come delle modifiche ad un si-mile strumento potrebbero avvenire per viediverse .

Noi ricordiamo, o almeno dovremmo ri-cordare, che Papa Paolo VI, alcuni giorn iprima della sua partenza per New York perportare la sua parola alle Nazioni Unite, con-cesse, fatto assolutamente senza precedenti ,una diffusa intervista al giornalista AlbertoCavallari che venne pubblicata dal Corriere

della sera . In questa sede, il Sommo Ponte-fice, senza che gli altri giornali vi prestasseroattenzione, avanzò l'idea che forse era temp odi aggiornare e modificare il Concordato conl'Italia .

Del resto il Governo, nelle sue « dichia-razioni programmatiche », ci ha fatto saper eche nel 1966 la Santa Sede richiamò l'atten-zione del Governo Italiano sulla importanzache, anche al di fuori del campo strettament ereligioso, assume la tutela della indissolubi-lità del matrimonio. Si è trattato di una verae propria nota diplomatica, di cui nessunoha mai saputo nulla. Nel 1967, nuova nota . Il

30 gennaio 1970, terza nota, e questa pubblica ,o quasi pubblica . Tutto questo per avvertire ,insieme agli articoli, note e corsivi dell ' Osser-vatore romano, che qualsiasi forma di divor-zio, piccolo o grande, limitato od illimitato ,qualsiasi scioglimento, o rifiuto di attribuir etutti gli effetti civili al matrimonio religioso ,sarebbe stato considerato come un vulnus ,come una grave violazione del Concordato .

Nelle « dichiarazioni programmatiche » siavverte in che cosa consiste il « compromesso »intervenuto tra i quattro partiti sulla questio-ne del divorzio . Il contatto diplomatico con laSanta Sede circa le note che i due paesi s isono scambiate, verrà preso dal ministrodegli esteri onorevole Moro e dal ministroguardasigilli onorevole Reale, ferma restandola illimitata sovranità dello Stato itaiano, eproseguendo la legge Baslini-Fortuna il suoiter innanzi al Senato. Comunque, prima ch eintervenga il voto definitivo, il Governo è im-pegnato a riferire al Parlamento, cioè al Se-nato in particolare, i risultati dei suoi colloqu i

con la Santa Sede. Dopo di che, e quasi dire i

in contropartita, la coalizione è impegnata adapprovare sollecitamente, in questa parte de lParlamento, il disegno di legge per l'attua-zione del referendum abrogativo, che già èstato approvato dal Senato, in modo da dare ,entro un tempo relativamente breve, forse sei

Page 32: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- - 16354 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

mesi od un anno, alla democrazia cristiana e dai cattolici osservanti e militanti, la possibi-lità, prevista dalla -Costituzione, di ricorrer eal corpo elettorale per l ' abrogazione della leg-ge Baslini-Fortuna .

Ho ripetuto poco fa quale è il mio perso-nale pensiero, il mio sentimento, il pensier oe il sentimento della grande maggioranza de imonarchici sull'argomento del divorzio e dell aindissolubilità del matrimonio, che rimangonofatti di pura coscienza, di pura religiosità .Ma si deve domandare in questa sede, e conmassimo di serietà e di senso di responsabi-lità, se i quattro partiti che ora sono al Go-verno credono di aver agito nell'interesse de lpaese e soprattutto della pace religiosa degl iitaliani, sia mantenendo segrete le note dell aSanta Sede del 1966 e del 1967, sia adottand oil compromesso rappresentato dall 'approvazio-ne del disegno di legge sul referendum abro-gativo .

È chiaro che, se le posizioni della SantaSede fossero state rese pubbliche, i cattolici ,specialmente in un momento elettorale, avreb-bero preso altri e più incisivi atteggiamenti, ecomunque quei casi di nullità e di sciogliment odi matrimonio che si impongono per le mutatecondizioni e trasformazioni della società e de itempi, avrebbero potuto prendere la via dell atrattativa diplomatica e non quella della pro-posta Baslini-Fortuna, adottata, quasi polemi-camente e provocatoriamente, insciente alteraparte. Io vi domando se immaginate che cos apotrà essere per il nostro paese, per la pacereligiosa e civile del nostro paese, quel re-ferendum abrogativo di cui ora dall'una edall 'altra parte si parla quasi con un respirodi sollievo . Per inciso, val la pena di ricordar eche del referendum abrogativo si è, sì, parlatonel corso di questi ultimi anni, in riferiment oalla legge sul divorzio ; ma sono stati i sociali-sti, e precisamente l 'onorevole De Martino, aproporre la sollecita approvazione della leggedi attuazione che attende ancora il voto dell aCamera; proprio per dare, in extremis, unasoluzione alla crisi .

L'onorevole Presidente del Consiglio h adetto, nelle sue dichiarazioni programmatiche ,che sono state evitate di giusta misura le ele-zioni anticipate, che avrebbero troppo radi-calmente diviso il paese . Ma può credere su lserio l 'onorevole Rumor che un referendumabrogativo, con la necessaria propaganda spe-cifica che dovrà precederlo, non lascerà vera -mente un solco nella coscienza e nell'animodegli italiani ? Chi può aver interesse ad in-sistere e ad illustrare nei dettagli il modo

come è stato fatto il Concordato nel 1929, eattraverso quali vie politiche sia stato rag-giunto e realizzato ? Chi può avere interess ea rivedere nei dettagli come questo Concor-dato, proprio nella parte attinente il matri-monio, è stato attuato ? Chi può aver inte-resse a rimettere in luce un grave precedente ,quello del 1938, anno in cui il Concordatovenne, non vulnerato, ma violato, perché l eleggi razziali cancellavano gli effetti civili d iun certo numero di matrimoni religiosi con-tratti tra individui di razza diversa ? E non v ifu, in quelle circostanze, altro che una blandaprotesta da parte della Santa Sede . In ognimodo, quest'affare del divorzio, che propri oin un periodo di collaborazione tra cattolic ie socialisti doveva essere trattato con ogni pru-denza e circospezione, pei modi elusivi e di -storti che avete adottato, per le maggioranz einsincere in cui la democrazia cristiana si èostinata, romperà fatalmente la pace religiosadegli italiani .

La gravità dell'altro evento, le regioni astatuto ordinario che stanno per essere varat esenza alcuna seria preparazione, è dimostrat ae documentata, se non altro, da alcune incer-tezze della lunga crisi testé conclusasi, Nonsiamo tanto ingenui dal prestare fede assolut aalla lunga querimonia dibattuta tra i partit isocialisti sul tema delle giunte locali, e da lnon sospettare che dietro molti furori e mi-nacce di scioglimento anticipato delle Camer ee di elezioni anticipate si celasse la determi-nante questione delle regioni .

Orbene, che cosa avete fatto, in proposito ,se non agitare le acque inutilmente, perderedel tempo prezioso, che poteva e doveva esser ededicato ad un più approfondito esame del -l'argomento, ed elaborare un Governo che, s eè possibile, appare ancora più debole e di -viso, proprio sull'argomento regioni, dei pre-cedenti ?

Argomento che l'onorevole Presidente de lConsiglio da un lato riconosce pieno di com-plessità e difficoltà particolari, ammettend oche esistono incertezze sui tempi ed i modi d iattuazione delle regioni, pur giungendo, dal -l'altro, molto semplicisticamente quanto in -giustificatamente, a concludere che « le region isul piano istituzionale esprimono un nuov omodo di essere di uno Stato che nella saldagaranzia della unità nazionale assicurat a(sic !) nelle coscienze da cento anni di stori aunitaria e solennemente proclamata dalla Co-stituzione . . . si realizzi in un istituto . . . tolle-rato nel rigoroso rispetto di un ordine giuri -dico unitario con i poteri di controllo e di ini-ziativa centrale dello Stato » .

Page 33: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16355 —

Camera dei Deputat a

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

Effettivamente, come hanno osservato, in-terrompendo, alcuni deputati della destra, èdifficile concentrare in così breve espressioneun così cospicuo insieme di tanto ridicola in -sincerità .

Bisogna allora onestamente ed apertamenteaffermare che la costituzione delle regioni èper il nostro paese la più grave iattura na-zionale, morale ed economica che potesse im-maginarsi e che essa condurrà inevitabilment eall 'ulteriore dissoluzione dello Stato nazional eitaliano .

Ma ancora più sindacabili dal punto d ivista politico e nazionale sono i motivi ch ehanno ispirato la convergenza di partiti di -versi ed avversari su tale soluzione verament eantinazionale .

Ognuno di questi ha agito o nel rancor evendicativo di un passato, come ha accennat ol 'onorevole Roberti ; o nella vana ricerca di u npresente che in opposizione al solido e valid oStato unitario (« l ' Italietta ») voluto e creat odalla monarchia, realizzi - ben misera cosa -la « riforma » istituzionale più incisiva dell aesperienza democratica repubblicana; o, edè questo che interessa le sinistre e, più parti-colarmente, il partito comunista, per lo scop odi conquistare singolarmente e politicamenteil maggior numero possibile di regioni per ri-salire poi inevitabilmente ad un nuovo Stat ounitario, ferocemente unitario sì, ma comu-nista .

Se nei programmi dei singoli partiti del -l'ultimo centro-sinistra, nelle lunghe tratta-tive e discussioni preliminari, e nella stess asoluzione programmatica della crisi - se que-sta è il riassunto del famoso preambolo e do-cumento Forlani - manca qualsiasi accenn oconcreto alla politica estera ed alla sicurezz adel nostro paese, non può dirsi altrettantodelle dichiarazioni programmatiche che il Pre-sidente del Consiglio ha fatto al Parlamento .

Anzi, bisognerebbe dargli atto del fatto ch eè la prima volta che si sente parlare in quest aaula dal banco del Governo di una politic aestera, almeno a parole, tendenzialmente auto-noma .

L 'onorevole Rumor ha parlato degli inco-raggiamenti che il nostro paese intenderebb edare ad alcune manifestazioni positive ch esarebbero in corso in Europa e nel mondo, ecioè le conversazioni tra Washington e Mosc aper la limitazione degli armamenti strategic ied il colloquio della repubblica federale tede-sca con l'URSS, la Polonia e la Germaniaorientale .

Il Presidente ha aggiunto che l'Italia no ndeve rimanere semplice spettatrice della fa-

vorevole evoluzione in alcuni campi, ma ch eè invece determinata a darvi un apporto fat-tivo, sia pure nei limiti delle nostre possibi-lità .

Ed ha precisato testualmente che « perchéuna politica estera possa dare risultati posi-tivi, occorre che essa poggi su solide basi » ,e che l'Italia può fare da sé alcune cose ; maassai più riuscirà a farne congiungendo le su erisorse a quelle di altri paesi che, animati da inostri stessi ideali, intendano fermamente at-tuare una vera distensione in Europa, con -correre alla ricerca di soluzioni durature d iconflitti locali, dare concreto aiuto ai paesi i nvia di sviluppo .

Tutti propositi bellissimi, e bellissime pa-role, e concetti giustissimi, ma generici e senz aprecisazione .

Perché, se la nostra partecipazione, se i lnostro contributo ai pochi dati positivi che sa-rebbero in corso, dovesse limitarsi al plaus oquando le cose si sono verificate, o ad un adi quelle solite iniziative pleonastiche e dimo-strative che abbiamo preso in passato, no icontinueremo ad essere degli inerti « spetta-tori » : inerti per quelli che sono gli interessivivi del nostro paese, anzi della sicurezza de lnostro paese .

Ho il dovere, come oppositore che critica ,di non restare anche io sul generico, e , mi s ivoglia comprendere se parlo schietto e dirett ocome si conviene ad un militare.

Ella ha detto, onorevole Presidente delConsiglio, che « perché una politica esterapossa dare risultati positivi, occorre che ess a

poggi su solide basi » .Ma la prima di queste « solide basi », i n

un paese democratico, è una politica internasolida, consapevole, continuativa .

Ora, non ha alcuna possibilità di una po-litica estera attiva un paese come il nostro ,che ha una maggioranza parlamentare incer-ta, che ci mette un anno a raggiungere un ac-cordo precario su alcune questioni di lan acaprina, che non ha alcuna possibilità di met-tersi concretamente d ' accordo su alcuni pun-ti essenziali di politica estera .

Peggio ancora ; una maggioranza formataessenzialmente da due schieramenti politici ,ognuno dei quali è travagliato, nel suo inter -no, dalle stesse insanabili discordie .

Un'altra solida base, sono le forze arma-

te ed economiche. Badate che queste forz ele metto insieme. Una volta si diceva ch eogni Stato ha la politica estera in relazion ealla forza militare di cui dispone . 'Oggi bi-sogna completare, e dire forze militari e deconomiche, non solo a cagione dell'enorme

Page 34: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16356 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

sviluppo tecnologico, ma in considerazion edel fatto che la politica estera di un paes ecome l'Italia riguarda soprattutto i paesi d irecente formazione e sottosviluppati ; quelloche conta è dunque la efficienza industrial eed organizzativa .

Non voglio ora parlare troppo diffusamen-te di quanto abbia giovato alla politica este-ra della Unione Sovietica la produzione dell aSKODA, e quanto stia giovando alla politic aestera della Francia la produzione delle offi-cine Dassault . Ma devo richiamare l 'atten-zione del Governo e degli onorevoli collegh isu alcuni aspetti veramente paradossali del-la nostra vita nazionale . Si dice - ed è statolargamente documentato - che il nostro pae-se, malgrado le agitazioni sindacali, ed i mi-lioni o miliardi di ore di lavoro che si per-dono annualmente, occupa il settimo postotra le prime dieci potenze industriali . Il sestoposto lo occupa la Francia. Anzi, a sentir ealcuni estimatori ottimisti, per certi settori, sa-remmo già al sesto posto . C 'è persino tra gliesperti chi sostiene che l'Italia potrebbe, altermine degli anni «settanta», trovarsi al quin-to posto, che oggi è tenuto dall ' Inghilterra.

Ma se si dovesse fare una graduatoria trai paesi che hanno una politica estera attiva ,dove potremmo essere collocati ? Non certoaccanto alla Francia, che pure non è più po-polosa, né più ricca, né meno esposta di noi .Eppure, l'Italia è presente, fortissimament epresente, non diciamo in Europa o nel baci -no del Mediterraneo, ma in ogni parte de lmondo, anche la più lontana . Ma non è pre-sente come « Italia », come « Stato », cord epotenza italiana; bensì col nome di una certasocietà imprenditrice, col nome di un cert oente costruttore, coi nomi di certi prodotti ,con le forze del suo lavoro qualificato . Ed èbello, ed inorgoglisce giustamente ogni ita-liano che si reca nei lontani continenti, ve-dere la diga di Kariba ed altri grandi bacini ,ed oleodotti, metanodotti, raffinerie, fabbri -che di automobili e di macchine da scrivere ,ed i prodotti della nostra industria leggerainvadere letteralmente tutto il mondo .

Ma si è indotti a pensare, se si guarda afondo e con attenzione, che mentre lo Stat onon ha avuto, almeno fino ad ora, una poli-tica estera degna di questo nome, certi enti ,che hanno a volte mille o milleduecento mi-liardi di fatturato annuo, che sono present iin tutto il mondo, con filiali, succursali, asso-ciate, cointeressenze, che competono comun-que coi giganti della industria internazionale ,hanno una loro particolare politica estera, esarebbe anzi strano che non l ' avessero .

Ora - e qui sta il grottesco - alcuni d iquesti enti sono giuridicamente controllatidallo Stato . Perché è senz ' altro grottesco ch edelle questioni più gravi e spinose e pericolos edel Mediterraneo, del conflitto del prossimooriente, debba occuparsi una commissione d iquattro potenze : gli Stati Uniti, l'Unione So-vietica, l'Inghilterra e la Francia. L'Italia ,no. L'unica potenza al cento per cento medi-terranea, l'unica potenza interessata al con-flitto del prossimo oriente quasi quanto i pro-tagonisti di questo conflitto, la potenza sull aquale ricadrebbero le maggiori e peggioriconseguenze di un peggioramento e allarga -mento della crisi arabo-israeliana, è esclus adal supremo consesso degli Stati che si ado-prano a ricercare una soluzione pacifica . Eintanto noi avremmo, per peso specifico, perinteressi nazionali esposti, per esperienza, pe rcapacità e possibilità economiche, e soprat-tutto per non essere compromessi, in quantoRepubblica italiana, in affari di neocolonia-lismo, il dovere, più che il diritto, di far sen-tire la nostra parola, di esercitare la nostr ainfluenza, di proporre, quando ne venga l abuona occasione, la nostra utile mediazione .Se c'è qualcuno, nel Mediterraneo, che hal ' interesse e la possibilità di arginare, co imezzi più politici e pacificiy cioè con una po-litica estera di abilità e franchezza, la pene -trazione sovietica nel Mediterraneo, quest isono gli italiani . Invece, appena si è delineat oun colpo di Stato in Libia, che del resto erastato preparato in gran parte in Italia, ch iè stata la prima, a Tripoli, a favorire in con-creto i bisogni di libertà e di autonomia de ilibici, e a sbarrare la via all'URSS ? La Fran-cia. La cosiddetta rivoluzione libica ha elimi-nato di sorpresa la potente base american adi Wheelus, che interessava anche la sicu-rezza del nostro paese, e le minori basi sussi-diarie britanniche di Tripoli e di Tobruck .E dobbiamo segnalare con vivo rammarico ,già menzionato, la prontezza con la quale l aFrancia si è offerta a Tripoli come assistentee sostenitrice, cordialmente accettata, in unruolo che avrebbe dovuto essere il nostro, o dalmeno al quale avremmo dovuto concreta -mente associarci, perché mentre Parigi pu òdare alla Libia la rumorosa apparenza de iMirages, noi potremmo dare al giovane Stat oquelle attrezzature industriali di cui ha an-sioso bisogno . E invece, noi siamo costrett iad assistere alla fuga degli italiani dalla Libia .La Francia ha spiegato la sua politica co nmolta eloquenza . Essa ha detto che i suoisforzi sono concentrati a mantenere insiemegli Stati del Magreb ed a fare in modo che

Page 35: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Alti Parlamentari

— 16357 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

anche la Libia propenda più verso occident eche verso oriente, per arrestare o limitare i nun certo modo l ' avanzata sovietica verso oc-cidente. Ma questa non è esattamente la poli-tica che dovrebbe esercitare l ' Italia, nell ' in-teresse della pace comune e della sicurezza de lnostro territorio ? Siamo forse da meno dell aFrancia, come popolazione, come spirito d iiniziativa dei nostri imprenditori, come svi-luppo della produzione industriale, come cre-dito di cui il nostro lavoro gode nel mondo ?Comunque, non sarebbe una politica per no iurgente e doverosa quella di cercare di pro -muovere un 'azione latina nel bacino del Me-diterraneo ?

Ma il Governo ha detto, sia pure in sededi orientamento generale, che in fatto di po-litica estera l ' Italia, potendo fare da sé al -cune cose, assai più potrebbe riuscire a farne ,congiungendo le sue risorse a quelle di altr iStati che, animati dagli stessi ideali, inten-dano attuare una vera distensione in Europa ,concorrere alla ricerca di soluzioni duraturedi conflitti locali, dare concreto aiuto ai paes iin via di sviluppo . Lodevolissimi e realistic ipropositi . Ma che significa quel limitativ o« altri Stati animati dagli stessi ideali ? n . Si-gnifica, al solito, ridurre la congiunzione aquegli Stati che hanno la patente di democra-zia col bollo dell ' anno in corso rilasciata dauna qualunque internazionale ? Significa im-plicitamente che l ' Italia torce ancora il nas oper la Spagna e la Grecia, e per altri paesi ch esi dicono, per una ragione o per l ' altra, anti-democratici ?

difficile immaginare come si possa fareuna politica, non dico da grande potenza . madi semplice tutela della nostra sicurezza, co nquesti permanenti e un po ' provinciali pre-giudizi. La Francia, per esempio, intrattien econ la Spagna di Franco rapporti politic imolto fruttuosi ; e la stessa Madrid conduc euna politica estera estremamente attiva, ne lMediterraneo, in Europa, nell 'America Latina ,dove senza pregiudizio alcuno di caratter eideologico, si fa promotrice e difenditrice del -la hispanidad, incoraggiando e non avversan-do tutti i movimenti progressisti del subcon-tinente. La stessa Unione Sovietica. come ri-saputo, guarda con interesse sia a Madrid siaad Atene, pronta a stringere legami e amicizi econ generali e colonnelli di qualsiasi tipo .Noi vediamo rapidamente avanzare su que-sta via una Spagna ringiovanita dai tecnocrat idell'Opus Dei, mentre l ' Italia arriccia ancorail naso nei confronti di Madrid, e si preoccup aesclusivamente delle agitazioni sindacali dell apenisola iberica, e sempre meno, o nulla af-

fatto della dinamica attività del signor LopezBravo. Insomma, le parole di politica esteradelle dichiarazioni programmatiche dell'ono-revole Rumor hanno un senso e un valore solose mirano a svolgere un'azione di riavvicina -mento con la Francia e la Spagna, per iniziareuna politica di attiva e realistica difesa de icomuni interessi nel Mediterraneo e nel nord -Africa .

L'onorevole Rumor ha fatto un cordial eaccenno a Malta ; ma che cosa facciamo, in -vece, di concreto, per aiutare questa piccol arepubblica a risolvere radicalmente i suoi pro-blemi economici e sociali, che sono molto gra-vi ? Cosa facciamo, inoltre, per cercare di mi-gliorare i nostri rapporti con la repubblicaalbanese ? E perché nella dichiarazione di Go-verno non v ' è alcun accenno alla Iugoslavia .con la quale si è spontaneamente stabilitauna convivenza di frontiera veramente esem-plare, e con la quale potremmo avere, in unfuturo niente affatto lontano, interessi politic icomuni di estrema importanza ? Che cosa av-verrà quando il capo della repubblica popo-lare iugoslava, che ha 77 anni, scomparirà ?

Pare che in Iugoslavia sentano arrivare lenta-mente le zampe dell 'orso russo che, natural -mente, non può contentarsi della base di Ales-sandria d'Egitto, e aspira piuttosto ad un o

sbocco nell ' Adriatico .Insomma, la base della nostra posizion e

internazionale dovrebbe essere il patto atlan-tico, o meglio, l'alleanza con gli Stati Unit i

d'America . Gli Stati Uniti d'America stann oripetendo in tutte le lingue e in tutti i toniche non sono disposti a fare da guardiani esclu-sivi della pace in ogni parte del mondo ; e che

gli alleati che hanno dei timori per la loro si-curezza, e soprattutto che sono dotati di mezz ieconomici ragguardevoli, come quelli europei, dovrebbero fare degli sforzi maggiori per

provvedere alla difesa del loro territorio edella loro democrazia .

Che cosa abbiamo fatto, che cosa si propo-ne di fare il nostro Governo, per risponder epositivamente a queste richieste oneste, aqueste proposte sagge del nostro alleato ? S ipropone di rafforzare le nostre difese o piut-tosto di indebolirle ulteriormente, continuan-do da parte nostra a non porre alla question eadeguato interessamento ed impegno ? Maicome in questo momento il potere politico havolutamente trascurato di considerare il gio-vamento che la esistenza di una forza militar enazionale sana e valida può arrecare alla ri-soluzione dei più importanti problemi nazio-nali ed internazionali . L'aver confinato il mon-do militare ai margini della vita nazionale,

Page 36: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16358 —

Camera dei Deputat e

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

forse per il timore che anche i militari possanoesprimere una posizione politica, non è stat acosa saggia . E vani sono stati gli appelli cheda ogni parte si sono levati per il migliora-mento dell 'efficienza e del morale delle forzearmate . Detti appelli, dal precedente Gover-no, dal precedente ministro della difesa sonorimasti del tutto inascoltati e sono cadute ne lvuoto anche le valide e ponderate istanze ch ein questo Parlamento, ed anche a mezzo de icompetenti e responsabili capi militari, sonostate doverosamente rappresentate, il che nonsignifica affatto, come ha scritto un autorevol equotidiano di un partito, « illegale azione d isubordinazione delle forze armate », come nonè ammesso, per l'armonico successo di un acomune attività volta al solo bene della nazio-ne, che si ritenga « del tutto normale che i lpotere politico prenda la mano sui militari » .

Tutto quanto è stato sollecitato e nell'am-bito della Commissione difesa della Cameraed in questa aula è passato inascoltato . Confi-diamo che il nuovo ministro della difesa prest iorecchio alle importanti questioni interessant iil mondo militare che elementi competenti evolti solo al bene nelle nostre forze armate ,nelle opportune sedi parlamentari e del su odicastero gli vorranno rappresentare .

Diversamente sarebbe solo vana retorica af-fermare con l'onorevole Presidente del Con-siglio che le forze armate « rappresentanouna componente viva della nostra tradizionepopolare e, quanto più sono impegnate nel cu-stodire ed arricchire un grande patrimonio d ivalore e di sacrificata dedizione al serviziodella patria, tanto più debbono sentire intor-no a sè l 'apprezzamento il rispetto ed il rico-noscimento del Governo e del paese » . Ma sel 'apprezzamento espresso non comportasse i nbreve tempo la manifestazione della volontà d irealizzare un sostanziale miglioramento del -l'efficienza delle nostre forze armate ed un adecisa rivalutazione morale ed economica d itutto il personale di esse ad ogni livello, l avalutazione negativa che qui oggi esprimiamonon potrebbe venire modificata, come ancorasperiamo, in senso positivo . E per quanto s iriferisce al « custodire ed arricchire un gran-de patrimonio di valore e di sacrificata dedi-zione al servizio della patria » non si può con-finare, come scrive il quotidiano di un altroautorevole partito, il significativo convegnodei combattenti a Roma dello scorso 5 april efra le « ire anticomuniste di qualche vecchi ogenerale della riserva presidente di una dell etante associazioni d'Arma » .

E male ha fatto il Governo a non voler es-sere presente con i suoi qualificati esponenti

a quel convegno-delle uniche organizzazion i« in grado di ottenere la unità morale degl iitaliani, di restituire alla gioventù ideali pe ri quali valga la pena di vivere e per la cui af-fermazione tanti sono morti, di ridare al po-polo italiano una guida morale che, al di fuor ie al disopra delle fluttuazioni politiche e degl iinteressi di parte, di riuscire a convogliare icuori e le menti di tutti in un unico sentimen-to : lo spirito nazionale, elemento indispen-sabile per la difesa della patria » . E come i lconvegno ha espresso « poiché la nazione èafflitta da un travaglio morale che turba i lprogredire del popolo e minaccia le istituzion idelo Stato; poiché la negazione dei princìp imorali, in atto, dissolve il senso del dovereper sostituirvi soltanto la pretesa di diritti ,provocando il decadimento dei costumi e fa-vorendo la violenza, effetto palese di un ' azionediretta a demolire i pilastri fondamentali dell aciviltà alla quale l'Italia appartiene, spetta a isoldati, a coloro che lo furono, lo sono o lo di-venteranno, difendere quanto essi hanno ilcompito di custodire, testimoniare, garanti -re, assumendosi irrinunciabili responsabilitàquando siano in gioco, come lo sono oggi, ivalori morali della nazione e la sua sicurezza .Spetta ad essi difendere la democrazia, la leg-ge, l 'avvenire, nell ' ambito delle istituzioni d icui essi stessi sono garanzia » .

Anche nel recente passato sulla stampa d ivari partiti sono apparsi articoli che solleci-tavano le autorità di Governo a prendere mag-giormente a cuore le questioni interessanti l eforze armate ed anche in quest ' aula, in ócca-sione degli interventi sul bilancio della di -fesa, da me svolti il 23 gennaio 1969 ed il 1 7dicembre 1969, le 'questioni di maggiore in-teresse sono state messe a fuoco con pertinent iargomentazioni tecnicamente valide ed appro-fondite, nia da parte del precedente ministrodella difesa è stata appalesata la maggiore in -differenza e la più completa insensibilità avoler prendere in seria considerazione quant ocon competenza e serietà gli veniva rappre-sentato. Pertanto a tutt ' oggi i problemi d ipreminente interesse per le forze armate son oin attesa anche dell'inizio di una soluzione .

Poiché però siamo portati a credere che l eparole dell 'onorevole Presidente del Consigli ocontengano una sincera volontà di portare arisoluzione i più importanti e pressanti di tal iproblemi, confidiamo anche che il nuovo mi-nistro della difesa voglia prendere in seri aed efficace considerazione i numerosi proble-mi militari di maggiore preminenza ed at-tualità . In tal caso l'odierna opposizione po-trà anche mutarsi in una piena adesione .

Page 37: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16359 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

Al momento i più emergenti fra detti pro-blemi e che vengono anche e spesso rappre-sentati e discussi dalla stampa di ogni ten-denza politica sono qui di seguito posti inobiettiva evidenza nella loro giusta luce .

Passiamo quindi a considerare in rapida esuccinta sintesi le principali questioni interes-santi le forze armate, questioni che attendon oda lungo tempo una soluzione rapida e com-pleta .

Premesso che le forze armate italiane ch einteressano nel loro complesso mezzo milion edi uomini sono la più imponente organizzazio-ne nazionale, posta sotto un ' unica amministra -zione, quella della difesa, è indispensabile chedetto dicastero sia affidato a politici di grand ecapacità e levatura e che al di sopra dell'orien-tamento di partito possiedano un grande amo-re di patria . Auguriamo al nuovo ministro d ipoter manifestare la volontà ed avere la pos-sibilità di reggere con prestigio e con success ola struttura di così vitale importanza nazio-nale ed internazionale che gli è stata affidata .Un problema che anche in questi giorni con-tinua ad essere dibattuto è quello delle alt ecariche e della loro collocazione in confront oa quella esistente presso altre amministrazion ied il problema degli alti gradi il cui numeroè ritenuto dalle sinistre troppo elevato in re-lazione alle reali necessità .

Per quanto riguarda le alte cariche il 1 7dicembre 1969 veniva osservato che nello Stat oitaliano il vertice delle forze armate è stat oconfinato all'ex grado terzo dell'ordinament oamministrativo dello Stato, laddove diploma-tici e magistrati accedono agli ex gradi primoe secondo. Si conferma la necessità allora in-dicata che all'ex grado primo possano esser eelevati il capo di stato maggiore della difes aed il segretario generale della difesa ed all'e xgrado secondo i capi di stato maggiore di forz aarmata .

In merito agli alti gradi, il cui numero èstato da taluni ,ambienti politici ritenuto ec-cessivo, vale in parte quanto detto dall'ono-revole Gui il 21 novembre 1969 alla Commis-sione difesa della Camera, cito dal Bollettinodelle Giunte e delle Commissioni parlamen-tari : « Benché l'eccedenza di personale mili-tare negli alti gradi sia di gran lunga inferior ea quella che si verifica nelle corrispondent iqualifiche del personale civile dello Stato, i lministro ritiene che essa possa essere ridotta » .Ma se negli alti gradi il personale militare ènumericamente di gran lunga inferiore a quel -lo delle corrispondenti qualifiche del rimanen-te personale civile dello Stato, perché addive-nire ad una riduzione ? In ogni caso, se il

numero elevato di questi alti gradi turba qual -che coscienza, lo si può alleggerire passando igenerali attualmente in « soprannumero » ed ,« a disposizione » in un ruolo di « posizioneausiliaria speciale », già esistita dopo la pri-ma guerra mondiale, senza incidere sull'attua-le loro trattamento economico e consentend olibertà di altra personale attività . Verrebbecosì sensibilmente ridotto il numero dei gene-rali ed ammiragli in servizio permanente ela cessazione del conferimento di incarichi an-che agli alti gradi già in soprannumero ren-derebbe operante il motivo per il quale il so-prannumero stesso venne creato : per renderepiù agevole il deflusso degli incarichi nell ecarriere . Naturalmente debbono essere ancheevitati richiami – per impiego militare – d ialti gradi non più in servizio permanente .

Altro problema da lungo tempo dibattut oe mai risolto e che continuamente viene ri-proposto è quello relativo all'emanazione d iuna nuova organica legge sull'ordinamentodelle forze armate, che, formulate le strutturedel « quadro di battaglia » in aderenza alleesigenze della politica militare della nazione ,ne affronti realisticamente i problemi di pre-parazione e di sviluppo . Tale legge va strut-turata con finalità di economia e di rendi -mento, per disporre di unità altamente effi-cienti . Conseguentemente 2 non prima, si po-trà e dovrà addivenire ad un armonico aggior-namento della legge di avanzamento, finor acontinuamente ,modificata con emendamentipromossi da singoli interessati, ma che hannofinito col creare alcune distorsioni di fondo .

Le leggi sullo stato giuridico degli ufficial ie dei sottufficiali attendono sempre l'emana-zione dei relativi regolamenti . Per i sottuffi-ciali, in particolare, la cui deficienza nume-rica complessiva è già sensibile ed è destinat aad aggravarsi, si deve trovare una « molla »che li invogli a scegliere la carriera dellearmi ed a migliorare la propria condizionecon la codificata possibilità di accesso allacategoria superiore : quella degli ufficiali .

Un altro importante argomento, di parti -colare interesse ed attualità, riguarda il pro -cesso formativo dei quadri destinati ad as-solvere alti compiti direttivi . Per quanto si ri-ferisce agli ufficiali destinati a costituire iquadri dello stato maggiore, nell'anno 1966era stato presentato, approvato ed era in cors odi attuazione un complesso e particolareggia-to progetto che ampliava e modernizzava l oindirizzo di reclutamento e di studio per l ascuola di guerra, sulla base del superament odel concetto della volontarietà a favore d iquello della obbligatorietà già seguito dalle

Page 38: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16360 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

altre forze armate. Ritengo che tale progettodebba essere ripreso in considerazione per lamaggiore possibilità che dà di accedere allascuola di guerra attraverso un sistema di ac-certamento e di selezione più vasto ed appro-fondito, possibilità che si traduce in maggior einteressamento alla elevazione culturale e spi-rituale da parte dei quadri inferiori .

La durata della ferma di leva è altro argo-mento di grande importanza nazionale ; il ge-nerale Vedovato, quand'era capo di statomaggiore della difesa, espresse l'opinione ch ela ferma di leva per l 'esercito potesse ridurs ia 12 mesi : probabilmente gli organi tecnic idello stato maggiore dell ' esercito avranno ri-tenuto che tale soluzione fosse compatibilecon l'efficienza dell 'esercito e sufficiente pe run discreto addestramento del personale d ileva. Penso però che una soluzione del generedebba essere confortata dalla presenza ne iranghi dell ' esercito di un complesso di per-sonale specializzato a lunga ferma molto su-periore a quello del quale ora l 'esercito di-spone. Vedrei invece una possibilità di ridu-zione della ferma per il personale di leva dell amarina, appunto in conseguenza del nume -roso personale specializzato a lunga ferma de lquale detta forza armata dispone .

Passiamo ora a considerare l'argoment oche più di molti altri è motivo di diffuso egiustificato malcontento tra il personale mi-litare di ogni grado . Le retribuzioni che i lpersonale riceve sono avvilenti, non soltant oper la loro inadeguatezza rispetto alla conti-nua lievitazione del costo della vita, ma anchee soprattutto perché, invece di compensaresul piano economico i maggiori oneri, disagi erischi, esse sono sensibilmente inferiori, ne lcomplesso della carriera, a quelle degli im-piegati civili dello Stato. A questo riguard ooccorre tener presente infatti che, sebbene l etabelle degli stipendi non mettano in evidenz aalcuna differenza tra le due categorie, o fac-ciano apparire addirittura favorita quell adegli ufficiali, la più lunga permanenza de imilitari nei gradi meno elevati e i bassi li -miti di età con cui essi devono lasciare il ser-vizio li pongono in una condizione di netta in-feriorità . Basti pensare che un ufficiale, in 3 3anni di servizio, percepisce mediamente circa18 milioni meno di un funzionario ; e che unsottufficiale, in 40 anni di servizio, percepisc emediamente 3 milioni meno di un corrispon-dente impiegato . Per contro, il militare dev esostenere spese ingenti in occasione dei fre-quenti trasferimenti o per esigenze conness eal decoro dell 'uniforme; è sottoposto a par-ticolari disagi ; è esposto a notevoli pericoli per

l 'uso continuo di esplosivi, munizioni e mezz ibellici di ogni genere in terreni difficili ; devesottostare a notevoli limitazioni della sua li-bertà personale per effetto di una regolamen-tazione severa e della soggezione al codice - pe-nale militare. La revisione, perciò, del tratta-mento economico del personale militare si im-pone sia nella componente fondamentale, rap-presentata dallo stipendio e dalle indennità mi-litari e operative, sia nel campo delle indenni-tà accessorie, molte delle quali interessano va-ste categorie di personale o settori di vasta im-portanza per l'efficienza delle forze armate .

Per quanto riguarda lo stipendio, riteng oche una soluzione pratica attuabile possa es-sere ricercata nell 'adozione di adeguati cor-rettivi al meccanismo di progressione del trat-tamento economico degli ufficiali e sottufficia-li . Più precisamente, si potrebbe neutraliz-zare la lentezza che caratterizza la carrieramediante l'istituzione, nei vari gradi o in al-cuni di essi, di uno o più livelli di stipendi ointermedi tra quello iniziale e quello imme-diatamente superiore e la riduzione del nu-mero di anni da detrarre dall 'anzianità com-plessiva in sede di attribuzione degli scatti d istipendio, sganciando così in parte la carrie-ra militare da quella economica. Principioinformatore di tale politica deve essere il su-peramento delle pastoie della carriera . econo-mica, per sodisfare essenzialmente le esigenz edella carriera gerarchica . In altri termini ,sembra ormai indilazionabile l'adozione d iprovvedimenti che assicurino agli ufficiali ,con il progredire negli anni di servizio, u ntrattamento economico corrispondente a quel-lo dei civili di pari anzianità, ma non legat onecessariamente al conferimento del grad ocorrispettivo . Con l'occasione, si dovrebbe eli -minare la discriminazione che sussiste a dan-no degli ufficiali dell 'esercito, i quali, pu ravendo una carriera più lenta rispetto agli uf-ficiali delle altre forze armate, sono soggetti ,nel computo della anzianità di servizio, a de-trazioni più elevate e fruiscono conseguente -mente di un numero inferiore di « scatti » .

Per l'indennità militare – ridotta, oggi, auna misura irrisoria, assolutamente inade-guata alle finalità per le quali fu istituita –ritengo che si debba addivenire a una decis arivalutazione, commisurandola al 20-25 percento dello stipendio . Si otterrebbe così il ri-sultato di adeguarla alla dimensione che essaha avuto in passato, di indennizzare realmen-te i maggiori oneri e le maggiori prestazion icui sono assoggettati i militari e, infine, d iassicurarne l'automatica rivalutazione in cas odi aumento delle retribuzioni . Per l'indennità

Page 39: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16361 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

operativa, invece, ritengo indispensabile rea-lizzarne l ' unificazione in ambito interforze .Si tratta, cioè, di pervenire alla istituzione d iuna indennità operativa unica che, articolatain rapporti aritmetici diversi in relazione all eposizioni ,, operative » di ciascuna forza ar-mata, elimini le gravi ed ingiustificate spere-quazioni che attualmente esistono a dann odell'esercito . Nei riguardi di tutte le altre in-dennità oggi previste per il personale mili-tare, la necessità di un generale riesame eriadeguamento non può essere messa in dub-bio: basti pensare alla indennità mensiledell ' assegno di rappresentanza, di lire 63 peri colonnelli e di lire 314 per i generali di cor-po d ' armata .

In ogni caso, a mio avviso, i provvedi -menti più urgenti da adottare in questo cam-po sono i seguenti : istituzione di una ade-guata indennità di ordine pubblico per l'ar-ma dei carabinieri ; estensione ai militari del -l ' equo indennizzo, oggi previsto per i soli ci -vili, al fine di poter adeguatamente indenniz-zare coloro che, per cause di servizio, incor-rono nella perdita della loro integrità fisica(e questo capita spesso ai militari) ; rivaluta-zione dell ' indennità di specializzazione, dell epaghe e dei premi di rafferma, per aumenta -re qualitativamente e quantitativamente gl iarruolamenti e per contenere gli esodi ; riva-lutazione dell ' indennità di marcia raggua-gliandola, come era già in passato, a circ aun terzo dell'indennità di missione: rivaluta-zione dell'indennità professionale degli uffi-ciali dei servizi tecnici, per realizzare nei lor origuardi gli stessi obiettivi di migliorament oqualitativo e quantitativo .

E veniamo a trattare ora del soldo dell atruppa di leva ; che questo sia di sole lire cen-tocinquanta non ha bisogno di commento : do-vrebbe essere presa in considerazione, ed alpiù presto, la sua rivalutazione a non menodi mille lire .

In questi giorni si è riparlato della istitu-zione di un controllo parlamentare per le 'for-ze armate : quando costante preoccupazionedella classe politica e degli organi militar iresponsabili fosse, come dovrebbe essere, l acura della migliore efficienza materiale e mo-rale delle forze armate, il commissario parla-mentare alle forze armate diventerebbe fa -talmente un elemento di disordine e di disso-luzione delle strutture gerarchiche delle for-ze armate stesse .

Giova, infine, fare rilevare le perplessit àche l 'onorevole Presidente del Consiglio h aora manifestato in merito all 'applicazione deltrattato di non proliferazione nucleare, per -

plessità che erano già state ripetutamente in-dicate dalla nostra parte politica : dobbiamopurtroppo riconoscere che le nostre preoccu-pazioni erano fondate e che la firma del trat-tato ci ha posto di fronte ad esigenze e diffi-coltà imponenti .

Per concludere, e tralasciando per ora diconsiderare altri numerosi problemi di mi-nore urgenza, è necessario porre pronto ri-medio all'attuale stato di cose con una imme-diata rivalutazione economica e soprattutt omorale della posizione dei componenti dell eforze armate, che li riconduca anche a que lpersonale prestigio che è fattore primo di im-pegno e di dedizione al dovere . Alla carenza edeficienza, in parte di ordine materiale, s ipuò e si deve ovviare mediante un più attent oe vigile interessamento del Governo respon-sabile, purché, procedendo con onestà, si rie-saminino direttamente tutti i problemi senz apreconcetti e senza preclusioni .

Confido che il nuovo onorevole ministrodella difesa, cui certamente non sfugge la fon- .damentale importanza degli argomenti espo-sti, voglia favorevolmente esaminare i proble-mi che ho prospettato, avviandone la soluzio-ne ; soluzione che avrà certamente i desiderat iriflessi positivi sull'efficienza delle forze ar-mate . (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Il seguito della discussion eè rinviato a domani .

Annunziodi interrogazioni e di interpellanze .

TERRAROLI, Segretario, legge le interro-gazioni e le interpellanze pervenute alla Pre-sidenza .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE . Comunico l'ordine de lgiorno della seduta di martedì 14 aprile 1970 ,alle 10 :

Seguito della discussione sulle comunica-zioni del Governo .

La seduta termina alle 19,45 .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIO DEI RESOCONTI

Dott . MANLIO ROSSI

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL E

Dott . ANTONIO MACCANICO

Page 40: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16362 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

INTERROGAZIONI E INTERPELLANZEANNUNZIATE

INTERROGAZION IA RISPOSTA SCRITT A

GIRAUDI . — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per sapere se è a conoscenzadelle proteste elevate da insegnanti elementar idi alcune province, in ordine al concorso pe rmerito distinto, bandito con ordinanza mini-steriale 5 febbraio 1970, n. 755, a causa dellaimpossibilità a parteciparvi per ragioni no nimputabili alla loro volontà o negligenza . In-vero, gli interessati lamentano - e secondol'interrogante a ragione - di essere esclusi dalsuddetto concorso poiché le loro nomine i nruolo furono effettuate in data posteriore al1° ottobre 1959, pur avendo partecipato almedesimo concorso degli insegnanti che orabeneficiano della eventuale promozione pe rmerito distinto perché immessi nei ruoli i l1° ottobre del medesimo anno. È evidente chela dilazione delle nomine nei mesi successivi acausa del ritardato espletamento delle opera-zioni di esame in alcune province, provocauna disparità di trattamento che appare in -giustificata. In ordine a ciò, chiede di cono-scere quali provvedimenti il Ministro intend aprendere per porre tutti gli insegnanti ch ehanno partecipato al medesimo concorso ma-gistrale, nelle stesse condizioni, consentend oa tutti di prendere parte alle prove per il pas-saggio anticipato alle superiori classi di sti-pendio .

(4-11479 )

BRUNI. — Al Ministro della pubblic aistruzione. — Per sapere se è a conoscenza delvivo malcontento suscitato fra gli student imedi della città di Fano per le decisioni de ipresidi di diversi istituti di sopprimere o rin-viare le tradizionali gite scolastiche .

Poiché tali decisioni sono state prese dopouno sciopero attuato dagli studenti medi asostegno dell'azione della Giunta comunal eper l 'attuazione del servizio urbano cittadino- una ragione, cioè, altamente civile che onoragli studenti che ne sono stati protagonisti edimostra la loro maturità e sensibilità so-ciale - l'interrogante chiede se si intenda ri-chiamare quei presidi che, attuando una spe-cie di rappresaglia, non solo commettono u nabuso, ma umiliano la funzione a cui son opreposti, e quanti altri, sempre a causa dell osciopero minacciano conseguenze negative su lprofitto degli allievi .

(4-11480)

BOFFARDI INES. — Al Presidente delConsiglio dei ministri e ai Ministri delle postee telecomunicazioni, dell'interno e delle fi -nanze . — Per conoscere quali provvediment isi intendono adottare per rendere legale l'us odel walkie-talkie, cioè dei piccoli radiotelefon iportatili di limitata potenza che vengono ven-duti liberamente e dei quali ne sarebbero incircolazione fra i 300 e i 400 mila .

Il codice postale, risalente al periodo incui i radiotelefoni non esistevano o erano scar-samente diffusi, prevede per i possessori diapparecchi ricetrasmittenti ammende che, peril solo possesso, giungono a 100 mila lire s enon se ne è denunciato il possesso agli organidi polizia e alle poste e telegrafi locali . Inol-tre occorre fare una richiesta d 'uso all ' Esco-post di Roma esponendo le finalità cui si in -tende destinarli . Per chi li avesse usati i lcodice postale prevede addirittura una mult afino a 200 mila lire e l 'arresto da 3 a 6 mesi .

Una siffatta regolamentazione appare su-perata specie se si pensa che piccoli radiote-lefoni vengono addirittura regalati ai ragazz icome giocattoli, ragazzi che già per il sol ofatto di possederli vengono a trovarsi non inregola con la legge .

(4-11481 )

SANTAGATI . — Al Ministro dei trasport ie dell'aviazione civile . — Per sapere se nonritenga utile ed opportuno accogliere una pres-sante richiesta e di appagare una sentita aspi-razione dei dipendenti delle ferrovie dell oStato, perché venga loro accordata la gratuit àdella divisa, sia per compensarli di tutte l erestrizioni e le falcidie, disposte in questi ul-timi tempi dall'azienda stessa, sia per dare aloro un riconoscimento, di cui già godono altr idipendenti dello Stato, sia per mantenernealto il prestigio .

(4-11482 )

MENICACCI . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per sapere come spiega ch ela città di Orvieto, che vanta tesori d 'arte in-commensurabili, resti ancora priva di unaSovrintendenza ai monumenti e alle antichità ,tanto più necessaria in quanto quella città esoprattutto il vasto territorio orvietano van-tano un patrimonio di carattere archeologicoveramente imponente e sono frequenti i ritro-vamenti di materiale per i quali è necessari ol ' intervento immediato dei funzionari dell aSovrintendenza per l'accertamento e la valu-tazione dei reperti, per provvedere alla even-tuale prosecuzione dei lavori e per far luce

Page 41: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16363 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

completa su una determinata zona di inte-resse archeologico, stante anche le sistemati -che campagne di scavo condotte ai piedi dell arupe orvietana .

(4-11483 )

MENICACCI . — Ai Ministri dell 'agricol-tura e foreste e dei lavori pubblici . — Per sa-pere come intendano provvedere per sistemar ele gronde del lago Trasimeno e soprattutto ,come utilizzarlo ai fini economici e turistici ,rappresentando esso l ' invaso di acque più va-sto dell'Italia centrale ;

per sapere se esiste un progetto defini-tivo per tale sistemazione ed utilizzazione, seesso abbia assunto o meno il necessario finan-ziamento, se è vero che esistono al riguard ocontrasti di vedute tra l'Ente di sviluppo perl ' agricoltura e l ' Ente Val di Chiana e in ogn icaso come si intendono salvaguardare le esi-genze delle popolazioni e l'aspetto paesaggi-stico delle zone rivierasche ;

per conoscere come si pensa di coordi-nare gli interessi dei vari comuni i cui terri-tori confinano con il lago e se ravvisano lanecessità a che venga predisposto un pianourbanistico intercomunale che stabilisca ine-quivocabilmente gli interventi e le iniziativein favore di tutto il comprensorio .

(4-11484 )

MENICACCI . — Ai Ministri della sanitàe dei lavori pubblici . — Per conoscere lo statodella pratica relativa al nuovo nosocomio d iPerugia e l'ammontare delle somme che sa-rebbero state stanziate per la costruzione de lmedesimo ;

per conoscere l'ammontare dei credit ivantati dall'amministrazione ospedaliera diPerugia nei confronti delle mutue e in ogn icaso come si intenda finanziare la nuova operaper la quale sarebbe già stata reperita l 'areaadatta allo scopo ;

per conoscere se risponde al vero che ,mentre il Ministero della sanità ha già stan-ziato i fondi per un primo lotto di lavori, peril nuovo ospedale il Ministero dei lavori pub-blici tiene bloccata la pratica e, in caso affer-mativo, per conoscerne i motivi .

(4-11485 )

MENICACCI . — Ai Ministri della sanitàe dei lavori pubblici. — Per conoscere i mo-tivi che hanno determinato l 'esclusione delConsorzio per la costruzione del nuovo ospe-dale civile comprensoriale di Orvieto, che er aal secondo posto dopo quello di Terni sullecinque segnalazioni giunte da quella pro-

vincia, dai finanziamenti relativi alla legge20 giugno 1969, n . 383, nonostante le reiterateassicurazioni date dai precedenti Ministri de ilavori pubblici ;

per sapere se gli organi responsabili han -no approntato il progetto esecutivo e quand oesso sarà fatto conoscere .

(4-11486 )

MENICACCI . — Ai Ministri della sanit àe di grazia e giustizia. — Per sapere se hann oconoscenza di quanto sta avvenendo press ol 'ospedale psichiatrico di Perugia affidato al -l'amministrazione della provincia, retta da lPCI, PSIUP e PSI, e più propriamente ditutte le fughe reiterate ed assolutamente in -controllate di molti dementi (lasciati liber i

di entrare e di uscire dagli infermieri, medic ie custodi) dei quali uno si è recentementeucciso gettandosi da uno strapiombo nel cen-tro urbano di Perugia, un altro venne ripres oad oltre 30 chilometri di distanza a bordo d i

uno scooter, un altro a Norcia sparò addirit-tura su un carabiniere, un altro ad Umber-tide qualche mese fa tentò di uccidere a colp idi scure un neonato, un altro ancora con av-venture rocambolesche ha bloccato il traffic oferroviario tra Perugia e Foligno per quattr oore, tutti fatti che traggono origine o da trop-po facili fughe dal manicomio provinciale oda affrettate « dimissioni » dallo stesso;

per sapere, pur convenendo che occorre« recuperare » i malati di mente con metod iumani, come debbasi valutare, oltre al com-portamento degli amministratori e dei sani -

tari preposti alla tutela fisica oltre che psi-chica degli anzidetti malati incapaci a prov-vedere da soli a sé medesimi, anche i criter iassistenziali decisi dai sanitari d'intesa con i« progressisti » amministratori provinciali ;

per sapere se la magistratura ha dispost ouna indagine per accertare eventuali colpe onegligenze delle persone preposte per tutt ele fughe conclusesi talvolta in modo dramma-tico e persino tragico ;

per conoscere quali disposizioni inten-dano impartire perché i fautori del « manico -

mio senza sbarre » sappiano meglio adempiere

al loro dovere che non solo è quello di « recu-perare » i malati di mente alla società m aanche di salvaguardare la loro incolumità equella dei cittadini in genere .

(4-11487 )

SPONZIELLO. — Ai Ministri dell'interno ,della sanità, dei lavori pubblici e dell ' indu-stria, commercio e artigianato . — Per sapere

se sono a conoscenza che vaste zone in agro

Page 42: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

A 'ti Parlamentari

— 16364 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

di Martina Franca, in provincia di Taranto ,sono inquinate per il ristagno delle acqu enere delle fogne, con pericolo di epidemia ,con danno per i cittadini maggiormente inte-ressati e, comunque, con inevitabile perdita ,per quel centro, di affluenza turistica .

Se non ritengano di intervenire per elimi-nare le cause degli allagamenti e ristagni de-nunziati e, in particolare, se non ritengano didover facilitare la installazione di un im-pianto industriale che trasformi e utilizzi lematerie ristagnanti .

(4-11488 )

SPONZIELLO. — Ai Ministri dei lavoripubblici e della pubblica istruzione . — Persapere se sono a conoscenza delle ragioni ch efanno persistere in agitazione la categoria deigeometri e delle indicazioni e decisioni con -tenute negli ordini del giorno votati nei var iconvegni tenuti dai rappresentanti di dettacategoria .

Per conoscere altresì se non ritengano d iaffrontare e risolvere definitivamente i pro-blemi che travagliano detta categoria di pro-fessionisti, sia contenendo l 'azione interessatadegli ordini e sindacati ingegneri, che tendea limitare le competenze dei geometri, ridu-cendo loro le possibilità di effettivo lavoro, siarivedendo, con iniziative governative, la legg en. 1493 sui cementi armati – giustamente cri-ticata per l ' appesantimento e burocratizzazio-ne della stessa attività edilizia – eliminandole contraddizioni e limitazioni esistenti e deli-mitando con chiarezza anche le sfere di com-petenza della professione tecnica di essi geo-metri .

(4-11489 )

SPONZIELLO . — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere quali motivi ostano alla de-finizione della pratica di pensione di guerradi Maggio Giuseppe il quale, presentata do -manda di aggravamento nel novembre 1955,fu chiamato a visita ben 12 anni dopo e pre-cisamente il 7 aprile 1967 . Malgrado tale ri-tardo e a partire da detta ultima data, nessunaulteriore notizia è più pervenuta all ' interes-sato pur con i solleciti da lui fatti .

(4-11490 )

SPONZIELLO. — Ai Ministri della pub-blica istruzione, della ricerca scientifica, de lturismo e spettacolo e al Ministro per gli in-terventi straordinari nel Mezzogiorno e nell ezone depresse del centro-nord . — Per cono-scere, in relazione alla scoperta di eccezionale

valore storico, culturale e turistico delle grottepreistoriche con pittura dell ' età neolitica, av-venuta in località Porto Badisco, in provinci adi Lecce, ad opera del gruppo speleologic osalentino « Pasquale De Lorenzis » di Maglie ,se non ritengano assicurare un sollecito ecospicuo apporto finanziario per l'attuazion edi un organico programma di lavori e di ini-ziative idonei a rendere le grotte scoperte ac-cessibili agli studiosi, agli appassionati e a ituristi di ogni nazionalità .

Per conoscere altresì se non ritengano chei reperti preistorici della scoperta grotta sian oassegnati alla custodia di istituti della pro -vincia di Lecce e preferibilmente al museo d ipreistoria di Maglie, che è geograficamente i lpiù vicino e tecnicamente il più qualificato .

(4-11491 )

SPONZIELLO. — Al Ministro dell'interno .— Per conoscere se non ritenga di richiamarel'amministrazione di Martina Franca alla os-servanza delle disposizioni di legge in tem adi retribuzione al personale dipendente .

Specificamente si denunzia il caso – invan orappresentato dall'interessato anche al prefet-to di Taranto – del signor Casavola Renato ,orfano di caduto per causa di servizio, mu-nito di diploma di maturità classica, assunt ocome impiegato straordinario presso quel co-mune con provvedimento n . 524, approvat odalla giunta provinciale amministrativa il 19maggio 1969, retribuito forfettariamente co nlire 73 .000 mensili – malgrado l'attribuzioneattestatagli di « elemento responsabile e qua-lificato » – che non rappresenta la retribuzio-ne propria del lavoro di concetto espletato .

Avendo la giunta municipale riconosciutoil Casavola in possesso dei requisiti richiest idal regolamento organico per ricoprire un odei posti vacanti di applicato di concetto, no npoteva esimersi dall'applicare lo stesso rego-lamento nella sua interezza e non poteva ap-portare, così come ha apportato, abusive de-curtazioni alla retribuzione del dipendenteCasavola, in contrasto sia con le specifich enorme del citato regolamento organico si acon i princìpi stessi della Costituzione chetutelano il lavoro .

(4-11492 )

SPONZIELLO. — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere se intenda disporre perchévengano rimossi gli ostacoli burocratici pe rcui non si provvede ancora alla liquidazion edella reversibilità della pensione spettant ealla signora Margario Ottavia vedova di La-

Page 43: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16365 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

musta Alfonso, malgrado la decisione positiv adella stessa Corte dei conti che si è già pro-nunziata sul proposto ricorso n . 474317 del31 agosto 1967 .

(4-11493 )

SPONZIELLO. — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere quali ragioni ostano alla de-finizione della pratica di pensione di guerr ain favore di Campestri Gaetano da Mezzanodi Ravenna - posizione n . 9021866/D .C . 02847 -e se è sperabile che l ' interessato possa vederl adefinita al più presto.

(4-11494 )

SPONZIELLO . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per conoscere se non ri-tenga giusto, con provvedimento a sé stant eo con iniziative nel quadro della riforma uni-versitaria, eliminare le disposizioni tuttora i nvigore per cui, dopo un certo numero di ann idi interruzione degli studi universitari, ch ivorrebbe reinserirsi negli studi stessi è co-stretto a sottoporsi alla ripetizione di tutti gl iesami già sostenuti, spesso con esito più ch esoddisfacente .

Non sono pochi i casi in cui, soprattuttoper le donne che si sono sposate, ragioni d iforza maggiore indussero alla sospensione d iquegli studi, sicché il mantenimento in vitadi tali disposizioni si traduce in una vera epropria punizione senza riscontro di colp aalcuna .

(4-11495 )

SANTI. -- Al Ministro della sanità . — Persapere quali provvedimenti codesto Ministerointenda intraprendere onde alleviare il grav edisagio in cui vengono a trovarsi gli istitut idi assistenza e i centri di rieducazione perspastici onde evitare che questi sempre, vi -vendo praticamente di sussidi, in parte pri -vati in parte pubblici, siano di fatto impedit ia fornire in modo continuativo ed efficient etutta l 'assistenza morale e materiale indispen -sabile per il reinserimento totale dei malati .

(4-11496 )

SANTI. — Al Ministro della difesa . — Perconoscere quale sia l'attuale situazione dell edomande di pensione e di concessione del-l 'Ordine di Vittorio Veneto degli ex combat-tenti della guerra 1915-1918 a seguito dell alegge 18 marzo 1968, n. 263 .

Per sapere altresì se codesto Ministero in -tende prendere provvedimenti onde accelerar el'iter burocratico di tali concessioni onde per -

mettere che un giusto riconoscimento vengagarantito a questi cittadini che attendono or -mai da troppo tempo .

(4-11497)

SANTI. — Al Ministro dei lavori pubblici .— Per sapere se non ritenga opportuno esten-dere ai dipendenti operai giornalieri del -1'ANAS i medesimi benefici per quanto ri-guarda il riscatto dei servizi di cui godonogli operai giornalieri dipendenti del Ministerodelle poste e delle telecomunicazioni, il qual eha dichiarato applicabile la norma di cui al -

l'articolo 22 della legge 31 dicembre 1961 ,•n . 1406, anche per i servizi resi anteriorment ealla data di entrata in vigore della legge stes-sa, ai dipendenti in qualità di agente straor-dinario e di operaio dandogli così la facoltàdi riscatto per il periodo prestato anterior-mente .

(4-11498)

PISICCHIO. — Al Ministro dei lavor ipubblici. — Per conoscere se è al correntedella situazione relativa ai lavori di sistema-zione del tratto di strada Altamura-Toritt odella strada statale 96 e se non intende in-tervenire per sollecitarne la ultimazione. te-nuto conto che tali lavori, iniziati due ann ifa, dovevano essere ultimati nel 1969. Lecondizioni delle strade su cui sono dirottat igli autoveicoli, sono tali da causare dann i

ai mezzi e frequenti incidenti, oltre al dann oeconomico che viene arrecato agli operator idella zona e principalmente a quelli dei po-polosi comuni di Gravina e Altamura, a caus adel maggior percorso e della conseguente

perdita di tempo . Tutto ciò ha provocato un ostato di agitazione delle popolazioni interes-sate che potrebbe sfociare in una giustifi-cata reazione .

(4-11499 )

QUARANTA. — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale. — Per conoscere imotivi che hanno determinato un ingiusto ,dannoso ed abusivo comportamento dell 'uf-ficio provinciale dello SCAU di Avellino, i lquale in molti comuni e specificatamente inquello di Montoro, ha illegittimamente prov-veduto alla cancellazione dei lavoratori agri -coli dagli elenchi nominativi comunali all'at-to stesso della presentazione di una semplic erichiesta di pensione di invalidità, in apertocontrasto con il disposto delle vigenti dispo-sizioni che non solo pretendono, semmai, pre-ventivamente, l'accertamento della invalidit àstessa, ma che anche in tal caso, anzi, sta-

Page 44: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentar

— 16366 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

biliscono che si sia comunque soggetti agl iobblighi assicurativi purché il lavoratore « i nmodo abituale e con qualche apprezzabil erendimento economico esplichi quella residuacapacità di lavoro che non è incompatibil econ le condizioni volute per il conseguimen-to della pensione di invalidità » .

Poiché tali fondamentali princìpi, conte-nuti anche nella circolare n . 87 del 13 no-vembre 1967 dello SCAU e nella circolar en . 31303 CV/2Ris del 7 febbraio 1969 del -l ' INPS oltre che nelle leggi 1047 del 26 ottobr e1957 e n . 9 del 9 gennaio 1.963 sono statiartatamente e dolosamente ignorati per clien-telismo e motivi politici, arrecando incalco-labile danno ad un notevole numero di lavo-ratori dei campi soprattutto del comune diMontoro Superiore, se non ritenga ordinar euna approfondita inchiesta sulla materia pe rl 'accertamento delle responsabilità e la rein-tegrazione dei lavoratori nei loro intangibil idiritti .

(4-11500 )

SPERANZA. — Ai Ministri degli affar iesteri, dell'agricoltura e foreste e del tesoro .— Per conoscere quale atteggiamento inten-dano adottare secondo la linea sin qui se-guita dal Governo sul fin troppo dibattutoproblema della regolamentazione comunitaria ,per assicurare da una parte la più sollecitalibera circolazione dei vini di consumo cor-rente nell'ambito della CEE, dall ' altra l'in-tegrale rispetto degli impegni del Consigliodei ministri della CEE del 6 febbraio 1970 .

Si chiede inoltre conferma che non vengafirmato il regolamento finanziario se non do-po l 'emanazione del regolamento sul mercatovitivinicolo che, garantendo una rigida pro-tezione alla frontiera comune, dovrà assicu-rare la preferenza comunitaria e salvaguar-dare gli interessi dei produttori vitivinicol idella CEE dalla importazione concorrenzialedi vini dai Paesi terzi ed associati .

L:interrogante, preso atto della risoluzio-ne del Consiglio dei ministri della CEE de l6 febbraio 1970, relativa all ' organizzazionecomune del mercato del vino, esprime l'av-viso che la proposta modificata di regolamen-to del Consiglio relativo a disposizioni com-plementari in materia di organizzazione co-mune del mercato vitivinicolo di pari data(documento CEE - COM - 70 - 122def .Bruxelles 6 febbraio 1970) è per taluni punt iun ulteriore indebolimento della citata riso-luzione consiliare . Pertanto deve ribadirs iche la ricordata risoluzione del Consiglio de iMinistri della CEE, pur non rappresentando

la migliore difesa degli interessi italiani, deveessere considerata il limite massimo invali -cabile delle concessioni fatte agli interessi de -gli altri paesi comunitari, giacché alla rego-lamentazione nel settore vitivinicolo si attri-buisce un effetto riequilibratore della situa-zione generale della regolamentazione comunedei mercati dei prodotti agricoli nella qual el 'agricoltura italiana risulta la meno avvan-taggiata nella Comunità .

(4-11501 )

ACHILLI. — Al Presidente del Consigliodei ministri e al Ministro dell ' interno. —Per conoscere :

a) le ragioni e le circostanze nelle qual iè stato ordinato e si è svolto lo sgomberoad opera della forza pubblica, della fabbricàl'APICE di Massarosa (Lucca), nella notte tr aìl 7 e l '8 aprile 1970 precedentemente serrat aper tre volte dal proprietario, il quale sirifiutava di aderire agli inviti alla trattativasindacale con i rappresentanti dei lavorator i

in lotta ;b) quali provvedimenti intenda adottar e

il Governo in presenza di un nuovo atto direpressione, palesemente aggravato dal su oevidente carattere di collusione con gli inte-ressi padronali e di contrasto con le riven-dicazioni dei lavoratori ;

c) quale apprezzamento esprima il Go-verno sul momento scelto per l'invio dellaforza pubblica con l'ordine di sgombero dell afabbrica, avvenuto il giorno prima che il da-tore di lavoro dovesse rispondere a un nuov oformale invito alla trattativa rivoltogli da lMinistero del lavoro .

(4-11502 )

AVERARDI . — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. — Per sapere se è aconoscenza del disservizio postale che colpisc esistematicamente alcune agenzie e fogli di in -formazione e quotidiani, come ad esempiol'Umanità . Nelle province di Pisa, Livorno ,Lucca, Massa Carrara, Pistoia, Arezzo, Sien ae nella stessa città di Roma si opera una verae propria discriminazione nella distribuzion ea domicilio della corrispondenza, che vede re -capitare quotidianamente - vale a dire rego-larmente e puntualmente - alcune testate d istampa, mentre altre vengono distribuite agiorni alterni . Poiché si tratta di una gravediscriminazione politica, che nuoce anche eco-nomicamente ai sopraccennati fogli di stampa ,si chiede al Ministro se non intenda aprire su lcaso una inchiesta amministrativa . (4-11503)

Page 45: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16367 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

MENICACCI . — Ai Ministri della pubblic aistruzione e della difesa . — Per sapere se ri-sponde a verità che il professor Virgilio Maz-zoleni, imprigionato per il recente assassiniodel giovane Sebastiano Lucarelli, nativo d iScandriglia in provincia di Rieti, il quale da lmedesimo a fini di corruzione era stato tratt oin ambienti protestatari comunisti e fra co-loro che vivono squallidamente ai margini de lmondo dell'arte, era stato nel 1937, allorch éaveva 30 anni, radiato dalla Milizia volontariasicurezza nazionale con denuncia dei carabi-nieri per « pratiche omosessuali », mentre ne l1942 in Albania era stato denunciato e ' con-dannato dal tribunale militare di Tirana « peratti di libidine violenta e congiunzione carnal econ l'abuso dell'autorità di pubblico ufficiale »e che dopo la fine della guerra, ha ottenutola pensione di partigiano illustrando tali fatticome frutto di una inesistente persecuzion epolitica ;

per sapere come mai il predetto in-dividuo nonostante tali suoi pesanti prece-denti ha ottenuto l'incarico di insegnare nell escuole statali : il Gioberti, il Pilo Albertell i(presso il quale conobbe il giovane Lucarelli) ,e poi, passato di ruolo, ha ottenuto la cattedr aal liceo scientifico San Francesco d'Assisi ;

per sapere se prima dell'immissione inruolo siano state assunte – così come prescriv ela legge – le necessarie informazioni sulla ne-gativa condotta morale e militare del Mazzo-leni, e come debba valutarsi il fatto che epi-sodi come quelli provati a carico del mede-simo, considerati immorali militarmente e pe-nalmente rilevanti nel 1937 e nel 1942 sian ostati per un verso idonei a far ottenere e l aqualifica di partigiano e un trattamento pen-sionistico di deportato civile e per un altr overso non impedienti l 'espletamento di quellafunzione didattica che ha costituito la condi-zione per il verificarsi dei tragici fatti di cu iè stata ricca la cronaca nera di questi ultim igiorni .

(4-11504 )

MILIA. — Al Ministro dei trasporti e del-l 'aviazione civile . — Per sapere se sia a cono-scenza che nel treno in partenza alle 6,30 d aCivitavecchia marittima (in coincidenza co nla nave Olbia-Civitavecchia) viene tenut ochiuso un vagone nel quale è vietato per -tanto l'ingresso ai passeggeri provenient idalla Sardegna nonostante la quasi quotidia-na ressa .

Detto vagone viene aperto quando il dett otreno si ferma nel viale della Vittoria in Civi-

tavecchia e viene occupato da una ventina diimpiegati che ivi salgono .

Siffatto sistema è motivo di continue pro -teste e lamentele da parte dei passeggeri salit isul treno al porto di Civitavecchia e costitui-sce, di fatto, un favoritismo ed una illegalitàche non si registrano in nessuna altra stazion edelle ferrovie dello Stato .

L'interrogante chiede di sapere se il Mini-stro intenda intervenire onde impedire ch e

quanto lamentato abbia a continuare .(4-11505 )

MACCIOCCHI MARIA ANTONIETTA,

CONTE, D'ANGELO E D'AURIA. — Al Mini-

stro del lavoro e della previdenza sociale . —

Per sapere se è a conoscenza della grave si-tuazione creatasi nella vetreria Masullo d i

Nola, dove il padrone ha attuato la « serrata »

pur di opporsi all'ingresso in fabbrica de i

primi diritti sindacali e delle rivendicazion ioperaie per l'eliminazione del sottosalario . Lavertenza riguarda 135 operai, maestranza d i

alta qualifica, che strapparono la conquist adi una commissione interna nel dicembre 1968 ,dopo 120 anni di esistenza della Masullo . Lacommissione interna cominciò allora a formu-lare le prime richieste di applicazione dell enorme contrattuali (orologio in fabbrica, ri-duzione dell'orario di lavoro, applicazion edelle 80 ore, come da contratto collettivo d i

lavoro) . Queste richieste operaie furono re -spinte in blocco, e il padrone della vetreria ,per rappresaglia contro le prime azioni sin-dacali all'interno della fabbrica, ha chiuso l eporte della Masullo, e ha licenziato in blocc o

gli operai . In risposta alla brutale offensivapadronale, dal 27 aprile 1969, i lavoratori dellaMasullo picchettano la fabbrica per impedirn e

la smobilitazione . Le trattative si trascinano

stancamente e senza esito tra l'ufficio e loispettorato del lavoro di Napoli, mentre i l

padrone persevera nella determinazione di li-cenziare, affermando di poter vantare rile-vanti appoggi politici negli ambienti di go-verno. La lotta alla Vetreria Masullo si va per-tanto aggravando sempre più seriamente perla intransigenza del padrone, che rifiuta adessoperfino l'applicazione, richiesta dai sindacati ,

della legge n . 115, relativa alla cassa integra-zione guadagni . Poiché la battaglia contro i lsottosalario nella provincia di Napoli, ha nellaVetreria Masullo uno degli esempi più grav ie indicativi della protervia padronale e del-l'ostinato rifiuto ad accettare i più elementaridiritti sindacali, si chiede l'immediato inter-vento del Ministro del lavoro .

Page 46: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16368 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

Tanto più che la chiusura della vetreri a- che rappresenta la più consistente attivit àindustriale nella zona depressa di Nola - se-mina vivissima agitazione nella popolazione ,e crea uno stato di grave tensione sociale .

(4-11506 )

BADINI CONFALONIERI . — Ai Ministridell'industria, commercio e artigianato e del-l'agricoltura e foreste . — Per conoscere seessi siano al corrente di un emanando prov-vedimento che consentirebbe l'imbottiglia -mento del « marsala », ivi compresi i « mar-sala » speciali, soltanto nella zona tipica ese non ritengano opportuno prima di una qual-siasi decisione al riguardo interpellare il Co-mitato nazionale sulla denominazione di ori-gine dei vini .

L 'attuale legislazione prevede che la pro-duzione del « marsala » può avvenire soltantoin Sicilia, ma pervenire dalla limitazion edella zona di produzione alla limitazione dell azona di imbottigliamento appare contrario a duna situazione di fatto da molti decenni esi-stente ed una angheria che si perpetrerebb econtro gli attuali produttori, numerosi fral'altro nella provincia di Asti, in ispeciequando nei « marsala » speciali detto vinocompare solo come base, con aggiunta di al -cool, zucchero, essenze ed erbe diverse .

Fatto salvo il controllo dell ' origine, cheè garantito dalle disposizioni vigenti, la di-sposizione potrebbe preludere ad una inop-portuna compartimentazione della produzio-ne, con una analoga richiesta per il « ver-mouth » con imbottigliamento limitato al sol oPiemonte, che ne è la patria di origine .

(4-11507 )

RAICICH . — Al Ministro della pubblicaistruzione . — Per sapere - premesso che tuttal 'organizzazione dei Corsi di educazione po-polare presenta aspetti clientelari e costitui-sce un tipo di intervento nel settore forma-tivo di carattere surrogatorio e subalterno ,remoto da qualsiasi prospettiva di educazio-ne permanente, democraticamente concepita -se risponde a verità che quest 'anno a Barga(Lucca) in un corso di educazione popolaregestito dal CIF, avendo gli insegnanti in re-golare assemblea scelto come libri di letturaalcune opere di narrativa moderna capaci d istimolare reali interessi culturali nei parte-cipanti, tutti giovani che hanno adempiutoall 'obbligo, cioè le seguenti opere : LEVI, Cristosi è fermato ad Eboli, CASSOLA, La ragazza diBube, PRATOLINI, Metello, l ' ispettore Ravenn i(già candidato alle elezioni per il Movimento

sociale italiano) e con lui concorde il prov-veditore agli studi di Lucca, hanno annullat otali adozioni con palese attentato alla libert àdi insegnamento ;

se, ove i fatti su riferiti rispondano averità, il Ministro non intende intervenir ea tutela della libertà di insegnamento ren-dendo nulle le decisioni dei suoi dipendent iperiferici ;

se non intende infine - nella prospettivadelle leggi quadro sulle attribuzioni delegateall'Ente regione - predisporre, in un profond oripensamento dei compiti della cosidetta Edu-cazione popolare, gli atti necessari ad attri-buirne la gestione agli enti territoriali elettiv ie in primo luogo all'Ente regione di immi-nente istituzione .

(4-11508 )

GITTI, CAIATI, BIAGGI, SALVI, IMPE-RIALE, SANGALLI E ALLEGRI . — Ai Mini-stri delle finanze e del tesoro . — Per conoscereil gettito delle sopratasse venatorie (arti-colo 36, legge 2 agosto 1967, n . 799) effettuateall'erario nell'esercizio 1969 .

Agli interroganti interessano i dati sopr acitati per la sollecita messa a disposizionedelle predette sopratasse a favore del Mini-stero dell'agricoltura e foreste nell'intento d imetterlo in grado di distribuire i proventi all eamministrazioni provinciali, alle associazion ivenatorie e agli enti, onde consentire ai me-desimi il tempestivo adempimento dei com-piti loro demandati dalla legge in parola .

(4-11509 )

COVELLI . — Ai Ministri della marinamercantile, dei trasporti e aviazione civile edei lavori pubblici . — Per conoscere se nonritengano di intervenire con adeguati provve-dimenti tecnico-finanziari allo scopo di dotar eil porto di Reggio Calabria di una invasatur aper navi-traghetto di medio e grosso tonnel-laggio, anche per consentire un collegament opiù rapido fra le due città dello stretto .

Attualmente nel porto di Reggio sono i ncorso lavori di ricostruzione dell'unica inva-satura crollata tempo fa, ricostruzione cheviene effettuata secondo una vecchia progetta-zione e che pertanto non potrà consentire loattracco di traghetti di medio tonnellaggio .

Di conseguenza il servizio Reggio-Messin anon potrà essere espletato dalle più modern eunità della flotta dello stretto a causa della in -capacità delle strutture, adatte soltanto a navidi piccolo tonnellaggio, mentre il pescaggi odella zona portuale consente l'ingresso di pi ùgrosse unità .

(4-11510)

Page 47: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16369 —

Camera dei Deputat i

V- LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

COVELLI . — Al Ministro di grazia e giu-stizia . — Per conoscere se intenda provveder econ ogni possibile urgenza ad adeguare il per -sonale di cancelleria presso le Preture di Reg-gio Calabria, Gallina e Melito Porto Salvo ,dove, a causa della insufficienza di detto per -sonale ridotto a misura notevolmente inferior eall'organico, si è determinato uno stato di di-sagio per la impossibilità di assolvere alloespletamento delle numerose pratiche giudi-ziarie, malgrado la buona volontà e lo spiritodi sacrificio del personale addetto .

Gli inconvenienti, già segnalati dall'ordin eforense, durano da tempo, con danno non in -differente dei cittadini e riflessi non certo fa-vorevoli per l 'amministrazione della giustizia .

(4-11511 )

COVELLI . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se sia informato che datempo i lavori di costruzione del terzo pont esul torrente Calopinace di Reggio Calabriasono fermi, mentre sempre più si avverte l anecessità di accelerarne la prosecuzione perconsentire lo snellimento del traffico tra l acittà e tutta la zona jonica, traffico che, dive-nuto difficoltoso e caotico specialmente nell eore di punta, crea gravi inconvenienti per l ainsufficiente possibilità di accesso al centr ocittadino .

Il lamentato ritardo nella ultimazione de ilavori viene attribuito alle lungaggini buro-cratiche relative allo esproprio dei terreni in-teressati alla realizzazione dell'opera .

L ' interrogante chiede un urgente inter-vento di codesto dicastero al fine di sollecitar el'espletamento degli incombenti di legge e ri-prendere al più presto i lavori sospesi .

(4-11512 )

COVELLI . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere quali urgenti provve-dimenti ritenga di adottare in relazione all egiuste istanze di oltre sessanta capi famigli adel comune di Mogoro (Cagliari) i quali conmotivato esposto indirizzato nell'ottobre 196 9a codesto dicastero hanno protestato e tuttoraprotestano contro l'irrazionale procediment odei lavori di sistemazione e di posa delle ret ifognante e idrica in alcune strade di que lcentro urbano, lavori in corso di esecuzione acura dell 'amministrazione comunale e dellaCassa del Mezzogiorno .

Iniziati nel febbraio del 1969 i lavori, senzaun preventivo adeguamento del livello stra-dale alle abitazioni che sorgono nelle strade

interessate, le escavazioni hanno finito pe rsommergere di calcestruzzo e di bitume gra nparte delle abitazioni stesse ; in alcuni punt iil livello stradale ha raggiunto le finestre de ipiani terreni mentre le porte rimangono semi -bloccate e durante le piogge i locali vengon oinevitabilmente allagati con gravi danni all estrutture dei fabbricati .

Insensibili ai reiterati appelli dei cittadin idanneggiati, gli amministratori comunali per-sistono indifferentemente nei lavori, senz aprendere le necessarie misure per ovviare a ilamentati inconvenienti, pregiudizievoli, tr al'altro, della salute e della incolumità degl iabitanti . Dal canto suo l'ufficio del genio ci -vile di Cagliari, sollecitato ad intervenire, h arisposto che i lavori in argomento non rien-trano nella sua competenza .

L'interrogante chiede che vengano sospes ii lavori e sia disposto un immediato sopra-luogo di tecnici per disciplinare meglio la ese-cuzione delle opere di sistemazione stradal enell'abitato di Mogoro sia per riportare l atranquillità nelle famiglie e sia per evitar evertenze giudiziarie per risarcimento di danni .

(4-11513 )

POCHETTI . — Ai Ministri delle parteci-pazioni statali e del tesoro . — Per sapere sesono a conoscenza delle denunce rivolte daisindacati di categoria all'Ispettorato del la-voro di Roma e provincia a causa della effet-tuazione del lavoro straordinario in misur anon consentita, in agenzie e filiali di unaserie di Istituti bancari con sede in Roma ;

degli accertamenti fatti dallo stesso ispet-torato del lavoro, che, in presenza di viola-zioni delle norme contrattuali e di legge, h aprovveduto a trasmettere gli appositi verbal iall'autorità giudiziaria oppure ad elevare con-travvenzioni o diffidare, secondo i casi, i tra-sgressori ;

del fatto che fra tali trasgressori vi sonodirettori di filiali e di agenzie di istituti ban-cari a partecipazione statale quali : il Creditoitaliano, il Banco di Santo Spirito, il Bancodi Roma e la Banca commerciale italiana e denti di diritto pubblico come la Banca nazio-nale del lavoro, il Banco di Sicilia ed il Bancodi Napoli ;

se non ritengono di dover fare accerta -meriti sulle responsabilità dei trasgressori edei dirigenti che possano, a livello nazionale ,aver emanato disposizioni in materia .

L'interrogante chiede inoltre di conoscer ea chi faranno carico le contravvenzioni ele-

Page 48: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16370 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

vate ed altre che potrebbero essere elevat edalla magistratura e se non si ritenga neces-sario ampliare gli organici di detti istituti te-nendo conto che il personale è, obiettivamente ,insufficiente .

(4-11514 )

POCHETTI. — Al Ministro di grazia egiustizia . — Per sapere se è a conoscenza de imotivi di opportunità che hanno indotto i ltribunale di Roma a conferire l'incarico d icommissario giudiziale della amministrazionecontrollata di una delle più importanti societ àazionarie, la Ferrobeton-Slim, ad un dottor ecommercialista, presidente dell'Ordine, che i nprecedenza non aveva mai svolto attività d icollaboratore della giustizia sia nello specific osettore, sia in quello delle procedure falli-mentari .

Se non ritiene, inoltre, di dover far pre-sente che incarichi di rilevante impegno edimportanza, con onorari di centinaia di mi-lioni, siano affidati non ad un singolo profes-sionista, ma ad un collegio dei medesimi, pro-prio per un migliore svolgimento dell'inca-rico : escludendo, in ogni caso, per ovvie ra-gioni, coloro che rivestono cariche rappresen-tative delle categorie professionali . (4-11515 )

ALPINO. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per conoscere se la commissione d istudio costituita presso il Ministero dei lavor ipubblici per la riforma del testo unico 11 di-cembre 1933, n . 1775, non voglia tenere ne ldebito conto la disarmonia esistente tra il nu-mero 8 dell'articolo 4 della legge 6 dicembr e1962, n . 1643, che sottrae all'obbligo del tra-sferimento all'ENEL le imprese che producononon più di 15 milioni di kWh per anno cor-rispondenti (sulla base delle classifiche 5 .000ore di utilizzazione convenzionalmente assun-te) ad una potenza di 3 .000 kilowatt, ed i ltesto unico da modificare che - limitando l apotenza nominale delle piccole derivazioni akilowatt 220 ed escludendo dal rinnovo dell aconcessione quelle di potenza superiore - d àmodo all 'ENEL di nazionalizzare impianti d ilimitata potenza compresi tra i 220 ed i 3 .000kilowatt .

Tali impianti, che in mano ad industrial iprivati funzionano in modo economicament eredditizio, inclusi nel più costoso sistemaENEL divengono per la maggior parte pas-sivi e debbono essere chiusi, come è accadutoper la centrale di Roddi ad Alba e per unacentrale idroelettrica per Spoleto .

Onde evitare simile inutile spreco di ric-chezza e nella considerazione della continu aespansione nell'uso dell'energia elettrica l'in-terrogante chiede, in particolare, se, tra l ealtre modifiche al testo unico sopra menzio-nato, non si voglia in un quadro generale chepreveda l'agganciamento delle concession iidriche per usi elettrici e delle concessioni al -l'esercizio delle attività elettriche, se la com-missione non voglia considerare l'opportunit àdi un aumento del limite di potenza nominal edelle piccole derivazioni fino almeno a 3 .000kilowatt .

(4-11516 )

SANTI. — Ai Ministri del lavoro e previ-denza sociale e della sanità . — Per sapere s esono a conoscenza di quanto accade all'ospe-dale San Martino in Genova . L'amministra-zione di questo ente non percepisce da temp ole quote di degenza dovute dall'INAM ed inconseguenza di ciò non ha corrisposto l'ulti-ma mensilità ai propri dipendenti . L'interro-gante chiede di conoscere quali iniziativ e- che si auspicano tempestive ed efficaci - in -tendano adottare i Ministri competenti per l atutela del buon diritto dell'ente ospedalierogenovese e per ovviare al grave stato di disa-gio in cui versano i lavoratori che vedono lesoun loro fondamentale diritto .

(4-11517 )

DE MARZIO, SANTAGATI E SERVELLO .— Al Ministro delle finanze. — Per sapere seabbia disposto accertamenti in ordine al fun-zionamento degli uffici distrettuali delle im-poste dirette di Foggia, e ciò in relazione aduna serie di particolareggiate doglianze avan-zate specialmente in materia di accertament ida operatori della zona e da organismi asso-ciativi .

(4-11518 )

DE MARZIO, MENICACCI E NICOSIA . —Al Ministro della pubblica istruzione . — Persapere quali provvedimenti intenda adottareper sanare la grave situazione venutasi a crea-re nella facoltà di giurisprudenza dell'univer-sità di Bari occupata dagli studenti ;

per sapere se intenda intervenire tempe-stivamente affinché sia data la possibilità a ilaureandi di discutere le tesi immediatamente ,considerando che :

1) gli studenti occupanti consentonoche abbiano luogo le sedute di laurea ;

2) il consiglio di facoltà, con azione d iritorsione, si rifiuta di tenere le sedute di lau-rea, esigendo dagli studenti l'abbandono dell afacoltà occupata ;

Page 49: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16371 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

3) ogni ulteriore ritardo impedirebbeai praticanti procuratori la iscrizione nell'alb odei procuratori, considerato che il prossim oconcorso è previsto per il 1972 ;

4) molti laureandi devono adempiereal servizio militare e ogni ulteriore ritard onella laurea provocherebbe la loro immediat achiamata alle armi .

(4-H519 )

DURAND DE LA PENNE . — Al Presidentedel Consiglio dei ministri . — Per chiedere – inrelazione al tragico sinistro occorso alla nav emercantile London Valour che ha causato per-dite di vite umane, accaduto sotto gli occh idell'intera cittadinanza di Genova che vi haassistito con orrore e sgomento ;

considerato :che il disastro non ha avuto conse-

guenze ancora più gravi solamente grazie all aperizia, alla abnegazione, al sublime coraggi odei soccorritori ed alle capacità di chi, pre-posto alla direzione operativa, ha corretta -mente impiegati i mezzi a sua disposizione ;

che il sinistro ha dimostrato essere in -dispensabile disporre di adeguati mezzi naval ied aerei e di impianti efficienti di telecomuni-cazioni ;

che lungo le coste italiane, in relazion ealle necessità, tali mezzi sono nulli od estre-mamente limitati ; –

che venga immediatamente, anche inbase a questa nuova triste esperienza, creat asul litorale nazionale una rete di centrali pe rsalvataggio in caso di sinistri marittimi dotat idi mezzi adeguati ;

che i nomi dei soccorritori, che Genov aha visto in azione e verso i quali nutre senti -menti di gratitudine ed ammirazione, vengan oresi noti, precisando per ciascuno il contri-buto dato alle operazioni di salvataggio, affin-ché il loro generoso comportamento sia addi-tato a tutta la nazione e sia soprattutto d iesempio ai giovani .

(4-11520 )

BONEA. — Ai Ministri del lavoro e previ-denza sociale e della sanità . — Per sapere inqual modo intendano far sì che possano tor-nare accettabili i rapporti ormai compromess itra farmacisti ed INAM, sia per la enormeesposizione debitoria dell'istituto assistenzia-le, sia per il metodo discriminatorio messo i natto dal consiglio di amministrazione dell oente che mentre ha sodisfatto le proprie pen-denze nei confronti di farmacisti fornitori d imedicinali del nord Italia, ha lasciato che s iaccrescessero i crediti dei farmacisti meridio -

nali a tal punto che questi ultimi sono giunt ia denunziare la convenzione a suo tempo sti-pulata con l'INAM .

(4-11521 )

DIETL. — Al Ministro dell 'agricoltura edelle foreste . — Per conoscere a quali concret irisultati è giunto sino ad oggi un comitato spe-ciale, quello per il codex alimentarius, isti-tuito a suo tempo presso il Ministero dell ' agri-coltura e che avrebbe dovuto fissare gli stan-dards delle principali derrate alimentari edavere dei compiti educativi nei confronti de iconsumatori, i cui motivi di insodisfazione edi protesta sono tuttora all ' ordine del giorno .quando essi scoprono che le offerte speciali ,per esempio, sono un imbroglio per far fuor igiacenze di magazzino, che certi antipasti son oun miscuglio misterioso, quasi fossero prema-sticati, che il prosciutto pesa di più perchéimbevuto d ' acqua, che si fa un abuso di addi-tivi chimici per esaltare il sapore e il profum odi certi inscatolati, che il vino non è altro ch euna gazosa enologica, l'olio un condiment oinsipido, il pane una palla di grasso, il cioc-colato uno strano pasticcio senza cacao, ch enon sempre i reclamizzatissimi omogeneizzat isono il non plus ultra per i neonati ma pro-vocano anzi intossicazioni, che talune etichettedi certi prodotti sono una vera e propria trap-pola per il consumatore indifeso, ,ecc .

Per conoscere, inoltre, se egli non intend aintervenire autorevolmente a favore dei con-sumatori, favorendo – in analogia di quant oavvenuto da tempo in altri Paesi, ove i con-sumatori si sono organizzati e uniti in solideassociazioni che vivono grazie ai contribut idei soci e dei rispettivi governi – l'istituzion edi identici agguerriti organismi, finanziat idallo Stato, che faranno sentire la loro voc eanche attraverso la televisione, consigliand ocosa conviene comprare, commentando l 'anda-mento dei prezzi, analizzando e confrontand otipi di prodotti e cercando di separare, in de-finitiva, l ' interesse del consumatore dalle stra-tegie di vendita delle industrie .

(4-11522 )

PISICCHIO. — Al Ministro del tesoro . —Per sapere se è a conoscenza che il ragioniereDomici Eugenio, dipendente del Ministero de ltesoro, sempre considerato « ottimo » negl ianni passati è stato, invece, per l'anno 1969qualificato « distinto » .

L'interrogante chiede, altresì, di conoscerese le azioni sindacali verificatesi nel cors odell'anno abbiano creato motivi di tensionetra il ragioniere Domici - segretario nazionale

Page 50: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16372 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

CISL del tesoro e il suo direttore ; in tal caso ,sarebbe evidente un nesso di casualità tra i lgiudizio espresso nelle note di qualifica e l aattività sindacale .

Con ciò si potrebbe ravvisare, a parere del-l ' interrogante, un motivo di rappresaglia sin-dacale assolutamente inconcepibile nell'odier-no orientamento giuridico-sociale .

Pertanto, si chiede di conoscere quali prov-vedimenti intenda adottare sia nei confront idi chi ha violato dette norme e sia in favor edi chi ha subito una ingiusta valutazione .

(4-11523 )

PISICCHIO. — Al Ministro dei trasporti edell'aviazione civile . — Per conoscere qual iprovvedimenti ritiene di adottare nei confront idel direttore dell ' ispettorato compartimental edella motorizzazione civile di Bari, per il com-portamento usato nei confronti del personal edipendente .

Il detto direttore alcuni mesi addietro, al-logò una parte del personale in ambienti mal -sani nonostante le vive proteste del personal emedesimo, il quale obiettava che nei locali s isprigionavano esalazioni maleodoranti per i lcondotto diretto con l ' impianto fognante .

A seguito delle proteste del sindacato, l oispettorato generale della motorizzazione ci -vile, attraverso un proprio funzionario, accert òla giustezza dei fatti denunziati constatand oil grave disagio in cui era costretto permanereil personale .

Successivamente l'ispettorato provincial edel lavoro di Bari, dopo una ispezione agl iambienti, invitava il direttore compartimen-tale ad adottare i provvedimenti necessari per -ché le condizioni igieniche dei locali rispon-dessero alle disposizioni di legge .

Nonostante tali inviti i dipendenti conti-nuano a vivere in condizioni antigieniche congrave pericolo per la loro salute .

(4-11524 )

PISICCHIO . — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere se è a conoscenza dei mo-tivi per cui gli assegnatari degli alloggi popo-lari del lotto 94 del CEP di Foggia, fino a doggi non riescono ad ottenere il relativo ri-scatto e, se è mai possibile che dal 1963, datadi assegnazione, l 'Istituto case popolari nonha provveduto a definire le « carature » .

(4-11525 )

DE LAURENTIIS . — Al Ministro dell'in-dustria, del commercio e dell'artigianato e alMinistro per gli interventi straordinari neiMezzogiorno e nelle zone depresse del centro -

nord. — Per sapere – premesso che la fabbric aSOFINMAR di 470 operai installata di recentecon cospicui contributi e agevolazioni statal inel nucleo industriale di Ascoli Piceno rischi adi cessare l'attività per dissesto finanziario eche già per lo stesso motivo si sono chius ealtre fabbriche nello stesso nucleo – quali in-terventi s ' intendono disporre per garantire i lposto di lavoro degli operai della SOFINMA Re per accertare se la gestione del consorzio de lnucleo in questione è diretta conformementealle indicazioni e agli obblighi 'di legge in ma-teria vigenti e s,e risultano eventuali respon-sabilità e inadempienze dei proprietari dell aSOFINMAR e degli altri stabilimenti già chiu-si e dei dirigenti del consorzio .

(4-11526 )

IANNIELLO. — Ai Ministri dell ' industria ,commercio e artigianato, delle partecipazion istatali e del bilancio e programmazione eco-nomica . — Per conoscere se risponde a verit àche la Montedison intenderebbe cedere all aItalsider lo stabilimento di fertilizzanti edi prodotti azotati di Bagnoli (Napoli) cheoccupa oltre 200 dipendenti .

L'operazione, se realizzata, compromette-rebbe anche le possibilità di sopravvivenza de lcomplesso di Ponte Cagnano al quale lo sta-bilimento di Bagnoli è collegato . Si comple-terebbe così l 'opera di smembramento dell eaziende campane del gruppo Montedison ope-ranti nel settore dopo l ' assorbimento, già av-venuto, nello stabilimento di Portici e di quel -lo IMAD di San Giovanni .

L'interrogante chiede in particolare di co-noscere quali urgenti iniziative si intendan opromuovere per frenare il crescente process odi smobilitazione delle aziende del Mezzo-giorno, provocato dalla fase di riorganizza-zione e di concentrazione produttiva tuttor ain corso e che appena qualche settimana faha mietuto un'altra azienda con la chiusur adell'Eridania di Napoli .

Chiede inoltre di sapere quali misure sa-ranno poste in essere per impedire che l emaestranze di Bagnoli, adesso, e quelle d iPonte Cagnano, nel prossimo futuro, sian oesposte al rischio 'di perdere il posto di lavor oo di essere trasferite nel nord, il che equivar-rebbe ad un trapianto innaturale peggiore de llicenziamento .

(4-11527 )

RUSSO FERDINANDO . — Al Ministrodelle poste e delle telecomunicazioni . — Persapere se è a conoscenza che in data 8 april e1970 è stato chiuso l'ufficio postale – Succur-

Page 51: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16373 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

sale 26 - del quartiere decentrato di Pallavi-cino nella città di Palermo, alla vigilia de lpagamento delle numerosissime pension iINPS categoria So e Io, senza la contempo-ranea riapertura di un nuovo locale, provo-cando vive proteste da parte di tutte le ca-tegorie del quartiere .

I cittadini sono stati infatti costretti ad ef-fettuare le operazioni postali presso la Suc-cursale n . 27, distante oltre 2 chilometri, pri-va di collegamenti automobilistici diretti ed icui locali erano già insufficienti per la zon aservita, tanto da essere in corso il trasferi-mento del predetto ufficio .

Per l'importanza dell'ufficio postale n . 26e la situazione di decentramento del quartie-re di Pallavicino, servito da detto ufficio, l'in-terrogante desidera conoscere quali provvedi-menti il Ministro intenda prendere per la im-mediata riapertura dei servizi postali a Pal-lavicino .

(4-11528 )

RUSSO FERDINANDO. — Al Ministrodell'agricoltura e delle foreste . — Per saper ese è a conoscenza del grave inconveniente ch esi è riscontrato nelle zone terremotate dell aSicilia per i seguenti motivi :

con gli articoli 29 e 31 del decreto-legg e22 gennaio 1968, n . 12, e decreto-legge 15 feb-braio 1968, n . 45, convertiti in leggi n . 182 en. 240 erano previste sovvenzioni di prontointervento per riparazioni ai fabbricati rural idanneggiati e per la ricostruzione di scort eperdute a seguito del sisma del gennaio del1968, purché tale intervento non superasse lasomma di lire 500 .000 .

Poiché i sopralluoghi sono stati e vengonotuttora effettuati dagli IFA con notevole ri-tardo, i danni, nella maggior parte dei casi ,si sono notevolmente aggravati . Gli IPA per -tanto, constatato che le riparazioni non pos-sono essere effettuate nei limiti della somm asuddetta (lire 500 .000), respingono senz'altrole domande .

Gli interessati che erano e sono ancora i nattesa di tali sopralluoghi, non hanno prov-veduto a presentare domanda di contribut oper il ripristino delle strutture fondiarie edelle scorte in virtù della legge 21 luglio 1960 ,n. 739, articolo 1 e decreto-legge 27 febbraio1968, n . 79, articolo 24, convertito nella legge18 marzo 1968, n . 241, i cui termini sono sca-duti il 31 dicembre 1968 .

In conseguenza di ciò, le ditte che si tro-vano nelle su esposte condizioni non potreb-bero aver diritto ad alcuna sovvenzione .

L ' interrogante chiede al Ministro se nonritenga opportuno ed equo disporre agli IP Ache le domande di pronto intervento, che nonpossono trovare accoglimento perché dai so-pralluoghi risulta che la spesa supera le lire500 .000, vengano, d'ufficio, ritenute valid ecome domande tendenti ad ottenere il contri-buto per il ripristino di strutture e scorte d icui all 'articolo 1 della legge n . 739 e dell ' ar-ticolo 24 del decreto-legge n . 79 .

(4-11529 )

ALESSI. — Al Ministro dell'interno .Per conoscere se è da ritenere fondata la no-tizia secondo la quale agli invalidi civili - al-meno per quanto riguarda il comune di Vit-toria, in provincia di Ragusa – sin dal mese d idicembre 1968, è stato sospeso il pagament odello assegno mensile, corrisposto a cura del -

l'ente comunale di assistenza .

Nel caso affermativo l'interrogante chiededi conoscere i motivi che hanno determinat oun così drastico provvedimento a danno d iuna categoria assai bisognosa e i provvedi -menti urgenti che all'uopo saranno adottat iper ripristinare la normalità di quanto dovutoalla suddetta categoria .

(4-11530 )

ALESSI . — Al Ministro dei lavori pubblicie al Ministro per gli interventi straordinar inel Mezzogiorno e nelle zone depresse de l

centro-nord . — Per conoscere quali provvedi -menti urgenti intendano adottare in favore de lcomune di Campobello di Mazara, in provin-cia di Trapani, per quanto qui di seguito l ' in-terrogante informa :

Nel suddetto comune l'attività industriale -vinicola sta raggiungendo una espansione acarattere nazionale .

I complessi industriali lavorano il mostocon raffreddamento ad acqua, convogliando loscarico dei rifiuti in un cunicolo civico, pe raltro insufficiente a ricevere lo scarico di circ aun metro cubo di acqua al minuto per ognicomplesso .

Ma non esiste alcuna fognatura civica ;l'unico cunicolo sfocia, in contrada Cusa, l acui zona, di notevole estensione di terreno col-tivato, sta per essere completamente inondatae l'aria sta subendo un inquinamento tale . dacompromettere la salubrità dei luoghi .

Sospendere l'attività degli impianti di con-centrazione del mosto, significherebbe toglier eil lavoro a più di 400 operai addetti agli im-pianti, che a tutti i lavoratori delle attivitàcollaterali .

Page 52: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16374 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

L'attività commerciale nel campo vinicoloverrebbe completamente paralizzata, essendoquesto il periodo di maggiore esportazione.

La soluzione del problema può trovarsi conil finanziamento statale e regionale del pro-getto generale per la costruzione della fogna -tura, il cui importo ammonta a lire 522 mi-lioni .

Per tale progetto esistono varie promess edi finanziamento, ma è stata negata l'adesion eper la concessione dei relativi mutui da part edella Cassa depositi e prestiti .

Premesso quanto sopra, l'interrogante chie-de l'intervento di chi di competenza per l'ur-gente soluzione del grave problema . (4-11531 )

ALESSI. — Al Ministro della marina mer-cantile. — Per conoscere quali provvedimentiintende adottare per ovviare agli inconvenient ilamentati dall'amministrazione comunale d iLampedusa e Linosa, in provincia di Agrigen-to, con nota n . 1546 in data 20 marzo 1970 .

Con tale documento, infatti, viene invocatol'intervento delle autorità competenti al fin edi evitare il disagio determinato dal vigenteordinamento del lavoro portuale del compar-timento marittimo di Porto Empedocle, i nordine alle tariffe imposte sui quantitativi dimerce diretta in quelle isole . Tali tabelle ta-riffarie, difatti, impongono un corrispettivocalcolato sulla base minima di 90 quintali d imerce da imbarcare .

Per evitare, quindi, tale prestabilita tas-sazione e la conseguente maggiorazione de lcosto dei prodotti (che si ripercuote a dannodella popolazione isolana), quando il quanti-tativo di merce non raggiunge il minimo ditonnellaggio, i caricatori sono costretti a ri-nunciare all'imbarco, con conseguente grav edisagio per gli abitanti delle due suddett eisole, i quali, spesso per lunghi periodi, ven-gono privati anche di generi di prima neces-sità .

Si chiede, infine, di conoscere se non s iritiene opportuno accogliere l'altra propostaformulata dalla sopra citata autorità comu-nale, intesa a studiare la possibilità di evitareil contemporaneo arrivo in Lampedusa dellanave proveniente da Trapani con quella i narrivo da Porto Empedocle . Tale richiestatrova la sua giusta causa nella inadeguata e dinefficiente attrezzatura portuale esistente aLampedusa .

(4-11532 )

MONTANTI. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri . — Per conoscere quale èl ' orientamento preciso del Governo in ordine

alla realizzazione del quinto centro siderur-gico ed alla sua ubicazione ; in particolarese ritiene legittime per quanto si attiene all aubicazione di detto centro siderurgico, le aspi -razioni delle popolazioni siciliane e in ispeci edi quelle della provincia di Trapani .

In questi giorni i partiti politici, la stam-pa tutta, le categorie economiche, i lavora -tori, i tecnici specializzati hanno già espress ocon estrema chiarezza il loro positivo punt odi vista e ancor meglio lo faranno nei pros-simi giorni, e non ci possono essere, second ol'interrogante, valide giustificazioni per de-ludere ancora una volta le legittime aspetta-tive di queste popolazioni .

Se ciò avvenisse si confermerebbe il so -spetto che non soltanto è venuta a mancar ela volontà politica, ma che certe scelte « ubi-cazionali » nel nostro Paese continuano adessere il frutto di assurdi giochi di potere odi compromessi che vanno energicamente re-spinti .

Considerato lo stato di assoluta indigenz ain cui versano da sempre le popolazioni d iquesta Sicilia occidentale, l ' interrogante chie-de se non ritenga il Presidente del Consigli odei ministri che il provvedimento invocat opossa fra l ' altro servire ad evitare paventa-bili perturbamenti nell 'ordine pubblico par-ticolarmente fra quelle popolazioni che ancor aa distanza di oltre due anni dal luttuos oevento sismico attendono la realizzazione d iquelle provvidenze che l'articolo 59 della leg-ge 18 marzo 1968, n. 241, ha opportunament edisposto in favore della provincia di Trapan ie che il Governo ha sino ad oggi disatteso .

L'interrogante chiede, infine, se non riten-ga il Presidente del Consiglio che l ' ubicazionenella provincia di Trapani di una industri adi base, quale il quinto centro siderurgico ,capace di trasformare la fisionomia socio -economica di una intera popolazione, non si aun'occasione politica di importanza storica pe rsmentire, finalmente, la convinzione orma iradicata in queste nostre genti che soltantol ' indolenza e l'incapacità dei Governi che s isono susseguiti dall 'Unità d 'Italia ad oggi ab-biano potuto consentire il perpetuarsi di tal evergognoso stato di miseria e di inciviltà inquesto estremo lembo d'Italia .

Chi conosce, come l'interrogante, le condi-zioni sociali, le condizioni economiche dell aprovincia di Trapani colpita ricorrentement eda gravissime calamità naturali – si ricordinosoltanto le due tremende alluvioni del 1965 edel 1967 e il terremoto del 1968 – non puònon avere il coraggio di -assumere quelle po-sizioni che sulla questione, in piena coscienza,

Page 53: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16375 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

sente di assumere ; senza alcuna preoccupa-zione e, soprattutto, senza il timore di pote ressere accusato di retrivo « campanilismo » ,convinto come è che soltanto con la scusa d ischierarsi contro ogni forma di campanili-smo si è potuto consentire, anche nel pi ùrecente passato, di perpetrare in danno diquesta nostra provincia le più grosse ingiu-stizie .

(4-11533 )

RAUCCI E JACAllI . — Al Ministro del-l 'agricoltura e delle foreste . — Per conoscerequali provvedimenti urgenti intenda adottar eper indennizzare i coltivatori diretti di alcun ezone della provincia di Caserta che hannoavuto distrutte le colture di primizie e note-volmente danneggiati i frutteti, a seguitodella recente gelata .

(4-11534 )

VASSALLI. — Al Ministro della marinamercantile . — Per conoscere, in relazionealla tragica sorte di venti marinai ed ufficial idella nave inglese London Valour naufra-gata nel porto di Genova ed in relazione a idrammatici pericoli corsi dai superstiti e dailoro valorosi salvatori, quali siano i mezz idi salvataggio, marittimi ed aerei, a disposi-zione delle autorità e degli equipaggi ne lporto medesimo .

Per conoscere altresì, in via più generale ,i mezzi di salvataggio a disposizione dell amarina mercantile per eventualità del genere .

Per conoscere infine se giudichi sufficient ied idonei detti mezzi e quali siano attual-mente i propositi o i progetti di potenzia -mento delle attrezzature e dell 'organizza-zione per il salvataggio di vite in mare.

(4-11535 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministrodella difesa. — Per sapere i motivi per cui lepromozioni agli ufficiali conferite a titoloonorifico, ai sensi delle vigenti disposizion iconcernenti gli ex combattenti della guerr a1915-18, non vengono trascritte nei fascicol ipersonali degli ufficiali interessati . (4-11536 )

NICCOLAI GIUSEPPE . Al President edel Consiglio dei ministri . — Per sapere sesia a conoscenza del fatto che, in occasion edelle festività di fine d 'anno, il Centro elet-tronico della Corte dei conti ha provvedutoa distribuire in buon numero di copie fra .gli impiegati dell ' istituto, un calendario de l1970 ispirato alla conquista della Luna, arti -

sticamente elaborato, mediante la utilizzazion edi apparecchiature elettroniche in dotazion eall 'ufficio .

L'interrogante desidera, altresì, saper equali provvedimenti le competenti autorit àdella Corte abbiano adottato a carico del diret-tore dell ' ufficio, ragionier Piero Casetti Brach ,e se del fatto sia stata data comunicazione a lprocuratore generale della Corte dei conti pe rgli accertamenti di sua competenza . (4-11537 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del-la sanità . — Per conoscere i motivi per cuil 'amministrazione ospedaliera di Livorno ,pone in aspettativa le infermiere che frequen-tano il corso di qualificazione a capo sala ;

se non ravvisi in detto provvedimento ,per cui all ' infermiera si interrompe lo stipen-dio per darle una cosiddetta borsa di studio ,una intollerabile forma di sfruttamento .

(4-11538 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministro deilavori pubblici . — Per conoscere i motivi pe rcui il tetto della scuola di Gorfigliano (Lucca) ,costruita da appena tre anni, è crollato, pe rfortuna in una ora in cui i ragazzi non eranoa lezione .

(4-11539 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del -le poste e delle 'telecomunicazioni. — Pe rconoscere in quale servizio erano comandat ii due autisti della RAI-TV, coinvolti in u nincidente di auto, di ritorno da Barca diCadore .

(4-11540 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro delcommercio con l'estero . — Per sapere se è aconoscenza che il Governo argentino ha pront igià tutti gli atti per riportare al 60 per centoil dazio di importazione sul marmo in bloc-chi, ora del 100 per cento ; e ciò in ordine aduna accurata indagine promossa dallo stessogoverno argentino che si è dovuto convinceredi non possedere cave di marmo;

cosa intenda fare il Ministro per facili -tare e sollecitare tale provvedimento che, fr al'altro, risulta contrario allo spirito delle in-tese argentine raggiunte nel gennaio del 1968 .

(4-11541 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Ai Ministridella sanità e dell'interno . — Per sapere sesono a conoscenza che l'amministrazione co-munale di Pisa, retta da una giunta in carica

Page 54: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16376 —

Camera dei Deputal a

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

per l ' ordinaria amministrazione (socialcomu-nista), dopo avere licenziato, senza aver sa-puto dare alcuna valida spiegazione al ri-guardo, due medici scolastici, si trova oranell'impossibilità di ripristinare il servizio, inquanto l'Ordine dei medici, interpellato dal -l 'amministrazione, intende diffidare tutti i me-dici dall ' assumere incarichi a contratto, s enon percependo le tariffe stabilite dall ' Ordinee cioè 5.000 lire l'ora per gli specialisti, e4.000 lire l'ora per i generici ;

quali determinazioni i Ministri interes-sati traggono da questa vicenda in cui un aamministrazione comunale, asserendo di vo-ler potenziare un servizio, lo distrugge deltutto .

(4-11542 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro d igrazia e giustizia . — Per sapere se è esattoche, non avendo il Ministro firmato il decre-to per l'applicazione alla pretura di Castel-nuovo Garfagnana (Lucca) del cancelliereRizzo della pretura di Borgo a Mozzano, s iè paralizzata quasi del tutto l'attività giudi-ziaria della pretura di Castelnuovo Garfa-gnana .

(4-11543 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Ai Ministri del -la sanità e dell ' interno. — Per sapere :

se sono a conoscenza dell'incredibile si-tuazione in cui si viene a trovare la popola-zione di Portoferraio (Livorno) in ordine alvecchio ospedale e a quello che dovrebbe na-scere ma che da anni stenta ormai a vedere l aluce ;

se sono a conoscenza che, a causa deicontrasti fra i partiti politici del centro-sini-stra, non si riesce ad eleggere il president edel consiglio di amministrazione dell 'ospeda-le, per cui anche l'ordinaria amministrazione ,in un ospedale che vanta il triste primato d iessere uno dei più brutti (sotto ogni punto d ivista) della Toscana, è venuta a cessare ;

se sono a conoscenza che l'ospedale diPortoferraio, oltre ai gravissimi inconvenient ilamentati in una precedente interrogazione ,non possiede un montacarichi per cui malat igravissimi non si sa, spesso, come traspor-tarli ai piani superiori ;

se sono a conoscenza che, per mancanzadi spazio, si è costretti a mandare a casa puer-pere in seconda giornata, alle quali vengon osomministrate forti dosi di antibiotici ondeevitare più gravi inconvenienti ;

se è esatto che anche recentemente du edetenuti del penitenziario dell'isola di Pia-

nosa, che si erano accoltellati, sono stati rico-verati in una stanza che ospita i degenti ;

se sono a conoscenza che il consiglio co-munale di Portoferraio, deliberando sul nuov opiano regolatore, ha deciso di far sorgere inaltra località l'ospedale civile ; e con ciò com-plicando la già tanto complicata e triste vicen-da del costruendo ospedale di Portoferraio ;

cosa intendano fare in una situazione de lgenere in cui da un lato, se tutto va bene, i lnuovo ospedale sorgerà fra cinque o sei anni ;e dall'altro, quando vi è la riconosciuta una-nime constatazione che così, con il vecchi oospedale, non si può, assolutamente, andareavanti .

(4-11544 )

NICCOLAI GIUSEPPE . — Al Ministro del -la difesa. — Per sapere i motivi per cui s ivieta all'istituto idrografico della marina mi-litare di compiere ricerche marine per cont odell'ENI, ricerche che verrebbero finanziat edallo stesso ente nazionale idrocarburi e checonsentirebbero all'istituto idrografico milita -re di potenziare i propri impianti, di ampliar-si, di acquistare moderne apparecchiature ;

per conoscere i motivi per cui ancora s iresta attaccati a vecchie disposizioni, dimen-ticando che se si vuole che le forze armat eescano dal complesso di inferiorità in cui son oconfinate da concezioni paternalistiche di un asocietà pre-industriale, debbono collaborarecon l'industria più avanzata a tutte le ricer-che e a tutti gli esperimenti, così come neipaesi più progrediti .

(4-11545 )

NICCOLAI GIUSEPPE. — Al Ministrodella sanità . — Per sapere se è a conoscenzache alcuni ospedali della Toscana, fra i qual iLivorno e Piombino, utilizzano fino allo sfrut-tamento, gli allievi della scuola infermieri, iquali sotto il miraggio del diploma e di unapossibile assunzione, si vengono a trovare inuna « situazione di necessità » da cui trag-gono vantaggio gli ospedali che, anziché as-sumere il personale occorrente, si servono d iquesti allievi che vengono impiegati anche inservizi delicati e rischiosi come dimostra lavicenda di quell'allievo della scuola infermie-ri di Piombino che, maneggiando una bom-bola, ci ha perso la vita ;

quali determinazioni i Ministri interro-gati traggono da questa vicenda in cui ammi-nistrazioni pubbliche che si vantano, ad ogn ipiè sospinto, di essere aperte all'ansia social eche scuote il paese, in effetti sfruttano, ne lmodo più ignobile, situazioni che se doves-

Page 55: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16377 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

sero essere rimproverate ad un « privato » tro-verebbero, senza alcun dubbio, mobilitate, infiere rampogne, le stesse forze che ammini-strano gli ospedali su citati, la stampa e l atelevisione.

(4-11546 )

GIRARDIN. — Al Ministro dei lavori pub-blici . — Per sapere quali iniziative intendeprendere per una rapida approvazione d aparte degli organi competenti del progetto de lnuovo mercato ortofrutticolo di Padova per i lquale è previsto l 'esperimento di appalt oconcorso .

L'interrogante fa presente che la realiz-zazione del nuovo mercato ortofrutticolo d iPadova è importante per lo sviluppo econo-mico-commerciale non solo di Padova, madel Veneto ed è urgente ai fini di un pi ùmoderno e funzionale assetto urbanistico eterritoriale del comprensorio comunale .

(4-11547)

BALLARIN. — Al Ministro della marinamercantile . — Per essere messo a conoscenzadell 'attuale situazione relativa alle concession idegli arenili delle spiagge situate nel terri-torio del compartimento marittimo di Chiog-gia e più precisamente dei dati riguardant il'estensione e gli estremi contrattuali dell econcessioni stesse .

(4-11548 )

FLAMIGNI. — Ai Ministri dei trasportie aviazione civile e delle poste e telecomuni-cazioni . — Per sapere quando saranno pres ii necessari provvedimenti per lo spostament odel tratto ferroviario Cesenatico-Rimini amonte della strada statale, come previstodallo « schema di sviluppo economico elabo-rato dal comitato regionale per la program-mazione economica dell 'Emilia-Romagna » edalle « ipotesi di assetto territoriale del prov-veditorato regionale alle opere pubbliche » .

(4-11549)

Page 56: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16378 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

« Il sottoscritto chiede d 'interrogare il Mi-nistro della sanità, per sapere se sia vero ch ela carica di presidente dell'Ente ospedalierodi Rieti e quella degli altri membri del Con-siglio di amministrazione siano state oggettodi lunghe trattative e di vivacissime polemi-che, protrattesi per più settimane, sfociate inun accordo raggiunto sotto la minaccia dell acrisi negli enti locali di quella provincia tradelegazioni della DC, PSI e PRI, con il do -saggio delle varie rappresentanze, fatta ecce-zione di quelle del PSU nei confronti de lquale è intervenuto il veto del PSI, sicchéanche nell'Ente medesimo che persegue fin ialtamente sociali ed assistenziali verso tuttala comunità sabina si è voluto da un lato ri-proporre un centro-sinistra spostato verso i lPCI e dall'altro venire incontro alle richiestedi " sistemazione " di diversi " esponenti "politici locali prescindendo da scelte qualifi-cate sulla base della esperienza e della attitu-dine professionale ;

per sapere se a suo parere un tale cri-terio di assegnazione e di ripartizione dei post ie delle candidature, adottato sistematicament eper ogni ente pubblico in tutto il territori onazionale, non si traduca in uno squalificant e" regolamento di conti " tra i vari partiti d 'maggioranza, il quale mortifica quei princìpidi selettività e di capacità che dovrebbero pre-siedere a livello rappresentativo ogni modern aconvivenza civile .

(3-02996)

« MENICACCI » .

« Il sottoscritto chiede d ' interrogare il Pre-sidente del Consiglio dei ministri e il Mini-stro dell 'agricoltura e delle foreste, per cono-scere i criteri in base ai quali sarà procedut oalla nomina del vice presidente dell'Ente d isviluppo per l'agricoltura dell'Umbria e delvice presidente dell'Ente irrigazione Val d iChiana, oltre che per ricoprire i posti vacantidei Consigli di amministrazione degli stess ienti umbro-toscani ;

per sapere se si intende procedere a rap-presentare anche in tali enti il centro-sinistrapiù o meno spostato verso il PCI con il do-saggio delle varie rappresentanze della DC ,che già vanta le presidenze della Camera dicommercio, dei predetti Enti di sviluppo, de-gli Enti ospedalieri, delle Aziende di sog-giorno, delle Casse di risparmio, delle asso-ciazioni cooperative e di categoria, ecc . di tuttala regione umbra e di quelle del PSI che

vanta la presidenza dell'Ente del turismo, l evice presidenze dell'Ente di sviluppo e del -l'Ente Val di Chiana, di alcune aziende di tu-rismo, ecc., prescindendo da scelte basatesulle capacità ma avendo quale unico presup-posto una più o meno lunga milizia negl ianzidetti partiti e persino nelle correnti cheintristiscono le loro locali attività politiche .

(3-02997)

«MENICACCI » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare i Mi-nistri del lavoro e previdenza sociale e del -l'industria, commercio e artigianato, per sa -pere quali provvedimenti intendano urgente-mente adottare a sostegno delle officine mec-caniche " Piccini " di Olmo (Perugia), pe revitare i massicci licenziamenti disposti re-centemente dopo che 80 dipendenti sono stat imessi in cassa di integrazione salari, venutameno ogni assicurazione in ordine alla conti-nuità e alla sicurezza del lavoro per il soprag-giungere di obiettive difficoltà nel piazzament odei propri prodotti, con conseguente aggrava-mento della situazione occupazionale della pro-vincia di Perugia .

(3-02998)

« MENICACCI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri dei lavori pubblici, dei trasporti e avia-zione civile e dell'interno, per conoscere qual iprovvedimenti siano stati adottati per l ' accer-tamento delle responsabilità in ordine allafrana verificatasi in Salerno alla via DuePrincipati, a causa dei lavori di una galleri asottostante, ed in cui hanno trovato la mort edue persone e sono rimaste ferite numerosealtre .

(3-02999)

« GUARRA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare iMinistri di grazia e giustizia e dell ' interno ,per conoscere quale sia la posizione del cri-minale nazifascista Luciano Luberti detto « i lboia di Albenga », di fronte alla giustizia ;quali siano state le imputazioni addebitategl ie in seguito a quale iter tale individuo, tor-turatore e massacratore degno di figurare tr ai peggiori criminali di guerra nazisti, si astato rimesso in libertà . Le gesta abominevol idel Luberti sono ricordate con indicibile an-goscia oggi, nell'Albenganese, ove impervers òlasciando una traccia indelebile di morte edi dolore. Nella ricorrenza del 25° anniver-sario della Liberazione, suona offesa per tutti ,ed ha creato grande sdegno tra la popolazione

Page 57: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16379 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

della piana Albenganese, il fatto che un si-mile criminale sia in grado di circolare li-beramente e di provocare altri lutti . Gliinterroganti chiedono altresì di conoscere qua -li attività siano state intanto concretizzate pe rassicurare la cattura del Luberti .

(3-03000) CARRARA SUTOUR, PASSONI, CANE-

STRI, LIBERTINI, LATTANZI, AMO -DEI, GRANZOTTO, ALINI, PIGNI ,

BOIARDI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e il Mi-nistro degli affari esteri, per conoscere qual ipassi abbiano compiuto o intendano compier eper esprimere il dolore e la riprovazione del -l'opinione pubblica italiana per il bombarda -mento di una scuola, effettuato 1'8 aprile 197 0da aerei israeliani nei pressi di Ismailia, ne lquale sono periti 30 bambini e per richiedereche cessino i bombardamenti aerei israelian inel territorio della RAU.

(3-03001)

« LUZZATTO, LATTANZI, PASSONI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare il Mi-nistro degli affari esteri, per sapere se è aconoscenza della candidatura di Ernst Achen-bach a membro tedesco-occidentale della Com-missione delle Comunità europee, all'atto de lrinnovo della Commissione nel luglio 1970 ;per sapere quale atteggiamento il Governo ita-liano intenda assumere verso questa nomin ache porterebbe alla testa degli organismi euro-pei un diplomatico ex nazista . L'Achenbach ètristemente noto, infatti, in Europa occiden-tale e soprattutto in Francia, per aver direttoa Parigi durante l'occupazione nazista " lasezione più importante dell'ambasciata tede-sca che era la sezione politica ", come ha de -posto Otto Abetz, suo superiore, il 22 novem-bre 1945. Nella funzione di ispiratore delledirettive politiche naziste, dal 1941, Achen-bach si occupò da vicino della " questioneebraica ", e dopo un attentato commesso con-tro 2 ufficiali tedeschi, firmò il telegramman. 1071 del 15 febbraio 1943, nel quale assicu-rava che " è prevista come misura di ritorsio-ne l'arresto di 2 mila ebrei e la loro deporta-zione " . Achenbach fu tra i criminali d iguerra di cui l'ambasciatore Karl Ritter di-ceva, il 21 agosto 1947, deponendo a Norim-berga : " era lui che dirigeva l'orchestra " .

« Gli interroganti chiedono di conoscer equale posizione ha assunto il Ministro degl iaffari esteri nel corso dell'incontro avvenuto

1'8 aprile 1970 con Walter Scheel, al momentoin cui il ministro degli esteri di Bonn gli h adato comunicazione della singolare " candi-datura tedesca »», che provoca negli ambient ieuropei antifascisti non solo costernazione, m aun vivo movimento d'opposizione . E in parti -colare se per caso l'onorevole Moro - di front ealla sollecitazione di Scheel che cerca sostegnotra i 5 all'operazione scandalosa, che Bonn d asola non potrebbe portare a compimento - nonabbia dato al ministro degli esteri tedesco l oassenso italiano .

(3-03002)

« MACCIOCCHI MARIA ANTONIETTA ,GALLUZZI, SANDRI, CARDIA » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri, per sa-pere se il Governo italiano abbia espresso l acondanna ferma ed inequivocabile del nostr opaese per il ripetersi delle aggressioni aere eche lo Stato di Israele conduce contro le popo-lazioni dei paesi arabi, che a poche settiman edal massacro di operai ad Abu Zabel ieri h adato luogo aIIa nefanda strage di bambin iegiziani morti o feriti sotto le macerie di un ascuola di El Sharkich ;

per conoscere l'opinione del Governo sul -l'assoluto diniego opposto dai dirigenti dell oStato di Israele - come venuto alla luce anchenei noti e clamorosi episodi dei giorni scors i- perfino al profilarsi di ogni intento di me-diazione ;

per avere notizia delle iniziative già in-traprese o che il Governo intende assumere i nsede di relazioni bilaterali e presso le Nazion iUnite, volte a frenare la spinta oltranzistic ache sul piano politico e militare impronta sem-pre più acutamente l'azione dei circoli diri-genti israeliani, al fine di contribuire secondogli interessi dell'Italia e della pace ad un asoluzione della crisi nel Medio Oriente fon-data sulla restituzione ai paesi arabi dei terri-tori occupati dallo Stato di Israele e sul rico-noscimento dei diritti nazionali delle popola-zioni della Palestina .

(3-03003) « PAJETTA GIAN CARLO, GALLUZZI ,CARDIA, CORGHI, SANDRI » .

« Il sottoscritto chiede d'interrogare il Mi-nistro dei lavori pubblici, per sapere se è aconoscenza delle condizioni economico-social iin cui versa la larga parte della Toscana me-ridionale (Siena-Arezzo-Grosseto), sulla qual e" incombe un processo di isolamento econo-mico determinante di depauperamenti demo -grafici, di affievolimenti produttivi degli inve-

Page 58: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16380 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

stimenti storicamente accumulati (agricoli ,artigianali, urbani), di progressivo decadi-mento dei centri culturali e storici, e di per -dita conseguente dei valori artistici " .

« L ' interrogante chiede altresì di sapere s eil Ministro è a conoscenza di un voto espress odal consiglio direttivo dell'Unione delle ca-mere di commercio della Toscana, nel qual esi afferma, in particolare, che la provincia d iSiena " non potrà mai essere avviata ad u nconcreto sviluppo economico per farle supe-rare l 'attuale stato di depressione, se non dop oun riassetto globale della viabilità, alla qual eè interessata in modo vitale " .

Due esigenze sono maggiormente avver-tite, nel quadro di tale riassetto: l ' ammoder-namento della strada statale n . 2 " Cassia " ,nel tratto Siena-Radicofani e il raddoppio de lraccordo autostradale Siena-Bettolle .

« Il progetto di ammodernamento dell astrada statale n. 2 " Cassia " è stato realiz-zato a cura del Monte dei Paschi di Siena e dofferto all 'ANAS come contributo della comu-nità senese alla realizzazione dell 'opera rite-nuta indispensabile per salvare una intera zonada un inesorabile decadimento economico-sociale .

« Per quanto concerne il raccordo Siena-Bettolle è da notare che è stato costruito adue corsie, ma le opere d'arte sono state ese-guite a quattro corsie e il terreno adiacente ,necessario per il raddoppio è stato già espro-priato .

« L ' interrogante chiede altresì se il Ministronon ritenga urgente provvedere alla realizza-zione anche delle seguenti opere: completa-mento dei raccordi autostradali Siena-Firenz ee Siena-Bettole; superstrada Poggibonsi-Em-poli-Montecatini ; superstrada Siena-Follonica ;superstrada Siena-Colle Val D 'Elsa-Cecina .

(3-03004)

« BARDOTTI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro per gli interventi straordinari ne lMezzogiorno e nelle zone depresse del centro-nord e i Ministri del lavoro e previdenz asociale e delle partecipazioni statali, per co-noscere se sono informati che la SOFINMA Rla quale opera nell ' area del nucleo industrial edi Ascoli Piceno da circa due anni con oltre450 operai, è entrata in un grave dissest ofinanziario ed ha praticamente cessato l'at-tività .

« La predetta azienda ha usufruito per l ' im-pianto dello stabilimento calzaturiero di con-tributi e mutui agevolati da parte della

Cassa per il mezzogiorno e degli istituti dicredito abilitati ai finanziamenti, per un im-porto complessivo di circa un miliardo .

« Da notizie apparse sulla stampa sembrache l 'esposizione debitoria della suddett aazienda si aggiri attorno a due miliardi, d icui una larga parte nei confronti dei forni-tori delle opere e delle attrezzature di impiant idello stabilimento . Poiché la SOFINMAR ècollegata con il gruppo Turani di Bergamoche ne possiede il pacchetto azionario attra-verso una società finanziaria, si ha motivodi ritenere che i finanziamenti ottenuti pe rl ' impianto dello stabilimento del nucleo in-dustriale di Ascoli Piceno, possono esser estati invece impiegati in tutto o in part epresso altre aziende del gruppo, in difficoltà ,situate nel nord .

« L ' interrogante chiede pertanto ai mini-stri interessati se non ritengano di disporr eimmediati rigorosi accertamenti al fine d istabilire se nella situazione denunciata emer-gono responsabilità di ogni ordine sia a ca-rico dei beneficiari delle provvidenze di legge ,sia a carico degli organi pubblici locali ecentrali preposti alla industrializzazione de lmezzogiorno (Cassa per il mezzogiorno, isti-tuti finanziatori, e consorzio per il nucle oindustriale di Ascoli Piceno) .

« Poiché nelle ultimissime ore la situazio-ne è precipitata e la direzione dell'aziend aha dichiarato di non essere in grado di fron-teggiarla, sicché le maestranze sono scese inlotta per difendere giustamente il loro lavoro ;poiché d 'altra parte la crisi della SOFINMA Rcolpisce i 450 dipendenti in misura tanto pi ùdrammatica in quanto cade in una situazionedell'occupazione particolarmente pesante nel -la vallata del Tronto, l ' interrogante chied ese i Ministri interessati non ritengano di dove rdisporre immediati interventi per garantirel 'occupazione delle maestranze mediante par-tecipazione statale .

(3-03005)

« LATTANZI » .

« Il sottoscritto chiede d ' interrogare il Mi-nistro della sanità, per conoscere se sia ver oche il pastificio Pantanella di Roma mette i ncommercio pasta alimentare trattata con allu-me e con bicarbonato di sodio, il cui uso èvietato con legge nella confezione di quel pro -dotto; e perché, nel caso ciò sia vero, gl iorgani del Ministero intervengano subito perimpedire un 'attività lesiva della salute pub-blica .

(3-03006)

« LIBERTINI» .

Page 59: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16381 —

Camera dei Deputat i

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro delle partecipazioni statali per saper ese è a conoscenza della situazione della So-cietà Montecatini, dove appaiono necessari edurgenti significativi mutamenti nella strut-tura dirigenziale e quindi anche negli organ idi presidenza ;

per sapere se corrisponde a verità la no -tizia secondo la quale i settori economici pub-blici, che hanno assunto un giusto ed impor-tante rilievo nell'ambito della società in que-stione a garanzia e sostegno di un suo ulte-riore e ben coordinato sviluppo, abbiano pe rprimi propugnato e sostengono la candidaturadel senatore Cesare Merzagora per la caricadi presidente .

« L ' interrogante chiede, nella eventualitàpositiva, al Ministro se il Governo, pur neldoveroso rispetto della autonomia aziendale ,trattandosi di una impresa di fondamental eimportanza per la economia nazionale, abbiaespresso o meno, al proposito, una sua qua-lificata opinione .

« Sulle ragioni e l 'opportunità di una taleeventuale scelta tra quante sono possibili, pe rattuare il necessario rinnovamento gli argo -menti che potranno emergete da un pubblic odibattito non potranno che risultare utili allachiarezza del costume democratico .(3-03007)

« CRAXI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lMinistro dei trasporti e dell 'aviazione civil eper sapere se è a conoscenza delle vivaci ma-nifestazioni di protesta avvenute a BelmonteMezzagno (Palermo) a causa del grave dis-servizio della ditta Restivo, concessionari adel servizio di trasporti tra quel comune ePalermo . In particolare i Belmontesi lamen-tano che:

gli autobus trasportano un numero d ipasseggeri superiore a quello previsto dallevigenti disposizioni di legge e dalle normesulla sicurezza, con grave pericolo per l ' inco-lumità dei passeggeri ;

sovente vengono saltate le corse ;sono stati arbitrariamente soppressi i bi-

glietti a tariffa ridotta per gli studenti, quell idi andata e ritorno per i lavoratori nonchéi collegamenti con Piana degli Albanesi, San-ta Cristina Gela e Misilmeri provocando grav edisagio agli operai, studenti, impiegati, con-tadini e piccoli operatori economici .

« L' interrogante chiede di conoscere qual iprovvedimenti urgenti il Ministro intend eadottare per :

garantire ai Belmontesi un servizio effi-ciente e meno costoso ;

ripristinare le precedenti agevolazion itariffarie nonché i collegamenti con i comun ivicini ;

procedere, di concerto con la Region esiciliana, alla revoca della concessione alladitta Restivo e promuovere la costituzione diun consorzio tra i comuni di Belmonte Mez-zagno, Misilmeri, Villabate per la gestion epubblica del servizio, oppure affidandolo allaAzienda Siciliana Trasporti .

(3-03008)

« MAllOLA » .

(( I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro dell ' industria, del commercio e del -l ' artigianato e il Ministro per la ricerca scien-tifica per conoscere lo stato attuale e le pro-spettive dei centri di ricerca nucleare SORI Ne CNEN Saluggia . La SORIN, controllata daigruppi FIAT e Montedison, aveva iniziat oattività di ricerca che successivamente si son ovenute riducendo probabilmente anche per ef-fetto di accordi intervenuti tra le società madr ie gruppi internazionali : nei suoi locali sonoinstallati i laboratori del CNEN, nei quali sicompiono ricerche e produzioni di combusti -

bile nucleare . Da diversi mesi le società-madrihanno dichiarato di voler vendere la SORIN ,

e trattative a tale scopo si sono concretamenteiniziate con il CNEN, sia pure attraverso ri-tardi e contrattempi, dovuti anche alla cris i

profonda nella quale versano il CNEN e l apolitica pubblica di ricerca nel settore .

Gli interroganti desiderano pertanto sa-pere :

1) se è esatto che FIAT e Montediso nhanno improvvisamente deciso di non cederela SORIN, e quali sono i motivi di quest ainaspettata decisione ;

2) come il CNEN pensa, in questo caso ,di garantire la continuità di attività dei pro-pri laboratori . Si ricorda a questo proposit o

che una interruzione nell 'affitto dei locali d iSaluggia provocherebbe l'interruzione dell elavorazioni in atto e recherebbe pregiudizi oalla imminente fabbricazione del nocciolo de lreattore Cirene e del reattore per la nav e

nucleare ;

3) quali garanzie possono essere dat eche queste importanti commesse, in seguitoalle remore e alle contraddizioni della poli-tica del CNEN non siano dirottate, come s i

dice, in Germania o in Canadà ;

4) quali siano le prospettive di occupa-zione del personale della SORIN per il qual esi era parlato di una drastica smobilitazion econ l'eccezione di venti unità .

Page 60: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16382 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

« Le vicende dei centri di Saluggia rappre-sentano certamente un episodio parziale, do-vuto anche a semplici ritardi burocratici, m aè altrettanto sicuro che esse rientrano in un asituazione generale caratterizzata dalla insuf-ficienza della politica del CNEN e da una con -dotta dei grandi gruppi privati dettata da in-teressi di profitto e contrari ad un organic oe serio sviluppo della ricerca in Italia . È dun-que in ordine a queste considerazioni che gl iinterroganti attendono una chiara ed esau-riente risposta del Governo, che contenga im-pegni sicuri per il futuro .

(3-03009)

« LIBERTINI, CERAVOLO DOMENICO ,AMODEI, CANESTRI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro delle partecipazioni statali, in me -rito all'annunciata cessione di una grossa par-tecipazione azionaria della Sant 'Eustachio d iBrescia alla Innocenti, per conoscere in basea quali criteri si intende procedere a quest aoperazione che, comportando di fatto la pri-vatizzazione di una azienda a partecipazionestatale, risulta incompatibile con una corrett alinea di sviluppo di intervento pubblico ne lsettore dell ' industria .

(3-03010)

« PASSONI, ALINI, PIGNI » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lMinistro delle partecipazioni statali, per cono-scere quale sia lo stato attuale delle sue infor-mazioni rispetto al mutamento nelle carich ee nella struttura dirigente del gruppo Monte-dison, nel quale gruppi a partecipazione sta -tale quali l ' ENI e l'IRI hanno una presenzadeterminante . È generalmente noto che i rap-presentanti dell'ENI in seno al consiglio d iamministrazione e al sindacato della Monte-dison hanno assunto la responsabilità di pre-disporre un progetto di riorganizzazione de lgruppo. Ciò in via di principio può essere an-che positivo, ma è inaccettabile che, trattan-dosi di decisioni di grande rilievo per lo svi-luppo economico, di questo progetto il Parla-mento, che pure ha fornito parte cospicua de imezzi per l 'operazione, sia del tutto all'oscuro .Inoltre, mentre l ' allontanamento dell'inge-gnere Valerio dalla presidenza della Monte-dison può essere considerato un evento posi-tivo per le aziende dipendenti e per l'econo-mia nazionale, riserve assai gravi suscitanouna nuova struttura dirigente del gruppo ch emostra i rappresentanti delle aziende a parte-cipazione statale integrati in un equilibrio do -minato da interessi privati, tanto più che i

nominativi del senatore Merzagora e dell'in-gegnere Cavalli, avanzati per la presidenzae per la direzione generale non offrono alcun agaranzia . Anche questa materia non può es-sere sottratta al vaglio del Parlamento, e ge-stita in una trattativa segreta tra il Ministr odelle partecipazioni statali e i rappresentant idelle aziende pubbliche e private .

« Gli interroganti desiderano inoltre cono-scere quale incidenza abbiano gli svilupp idella Montedison sull ' occupazione, all ' internodel gruppo e nelle aree depresse, e come ess isi colleghino ad una visione globale dello svi-luppo economico nazionale .

(3-03011)

« LIBERTINI, AMODEI, MAllOLA ,CANESTRI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri dei lavori pubblici e del tesoro per co-noscere quali criteri abbiano ispirato la no -mina a segretario generale reggente dell 'Enteautonomo acquedotto pugliese del dottor Fau-sto Manfredonia, il quale occupa il terzo po-sto nella graduatoria del ruolo dei capi ser-vizio amministrativi, preceduto dal dottorOnofrio Orlando e dall'avvocato RiccardoLipartiti .

« Per conoscere se la procedura seguita indetta nomina risponde a criteri di legittimità ,dato che tali nomine vengono eseguite dalconsiglio di amministrazione, ed invece nellaspecie, ha provveduto il presidente su inca-rico della giunta permanente .

« Se non ritengano di dover fugare il so-spetto, che tale nomina sia stata viziata da lfatto che il dottor Fausto Manfredonia sia i lfratello del dottor Antonio Manfredonia, di-rettore generale del Ministero dei lavori pub-blici, e, caso classico di controllato control-lore, consigliere di amministrazione dell'ent ein questione, vedendosi così violate contem-poraneamente due norme di correttezza am-ministrativa, l'una perché un funzionario de lMinistero dei lavori pubblici che presiede a lcontrollo dell'ente, ne é consigliere di ammi-nistrazione, l'altra perché la presenza nel con-siglio'di amministrazione è drasticamente vie -tata dall'articolo 8 del regolamento, quandonell'ente stesso è impiegato un fratello .

(3-03012)

« GUARRA » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e i Mi-nistri del bilancio e programmazione econo-mica e delle partecipazioni statali per cono-scere se corrispondono a verità le notizie tra-

Page 61: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

- 16383 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

pelate attraverso indiscrezioni di stampa sul-le manovre in corso per modificare l'assett odella -Montedison .

« Si tratta di una società ché costituisce i lmonopolio di fatto dell'industria chimica ita-liana, il cui sviluppo è assolutamente condi-zionante per il nostro paese . Oltre a ciò l esorti della società coinvolgono direttament egli interessi di decine di migliaia di famiglie ,tra operai, impiegati e dirigenti .

« Questi lavoratori assistono con estrem apreoccupazione alle manovre di vertice ch esembra siano indirizzate a trovare soluzion iprovvisorie o di passaggio .

« Tali soluzioni evidentemente prolunghe-rebbero la fase di sistemazione dell'azienda ,mentre c'è bisogno di superare rapidament ee definitivamente l 'attuale crisi di dirigenza ,con una precisa intesa tra capitale pubblicoe privato e con l'attribuzione di responsabi-lità che non escludano ma anzi valorizzin oanche elementi non strettamente legati al ca-pitale, e che siano l 'espressione di valori me-nageriali e tecnici formatisi attraverso la se-lezione aziendale.

« È inoltre aperto il problema di fondo d icome si esprima, in queste decisioni, l'inte-resse della collettività rappresentato dalloStato, che tra l'altro è presente direttament econ le partecipazioni statali nel sindacato d icontrollo .

« L'interrogante chiede di conoscere qual isiano gli interventi posti in essere dal Gover-no e se, ed in quale misura, i problemi espo-sti siano stati rappresentati .

(3-03013)

« CORTI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare il Mi-nistro della difesa per sapere i motivi del -l 'assenza di rappresentanti del Governo a lConvegno dei consigli nazionali delle associa-zioni d'Arma, svoltosi a Roma il 4-5 april e1970, in quanto le suddette associazioni, oltr ead essere sostenute da appositi contributi ne lbilancio del Ministero della difesa, strutturatedemocraticamente e rigorosamente autonomeda qualsiasi parte politica, hanno il compitoprecipuo e fondamentale di consolidare il sen-timento nazionale ed i valori incarnati nell eforze armate .

(3-03014)

« ZAMBERLETTI » .

« Il sottoscritto chiede di interrogare i Mi-nistri della marina mercantile e del lavoro eprevidenza sociale per sapere se sono a cono-

scenza della-grave situazione venutasi a de -terminare nella società SPAN (Società parte-nopea navigazione) che esercita servizi sov-venzionati di collegamento con le isole de lTirreno .

« I lavoratori marittimi di tale società nonhanno ancora percepito stipendi e compe-tenze del mese di marzo, dando quindi inizioad una conseguente azione sindacale di scio -pero .

« L'interrogante chiede di sapere se i Mi-nistri sono a conoscenza del grave disagioche a causa dell'inspiegabile atteggiamentodella società, si è venuto a determinare trai lavoratori e gli abitanti delle isole .

« In definitiva l'interrogante chiede di sa -pere se non si intenda immediatamente in-tervenire :

1) per garantire che almeno i fondi dell asovvenzione siano utilizzati per il pagamentodelle spettanze dei lavoratori ; _

2) per promuovere una inchiesta mini-steriale attraverso gli organi competenti dell amarina mercantile e del Ministero del lavor oai fini di accertare eventuali responsabilità .

(3-03015)

« CALDORO » .

« I sottoscritti chiedono di interrogare i lPresidente del Consiglio dei ministri e i Mini-stri della marina mercantile e dell'interno ,per conoscere quale sia stata, come si si asvolta e come sia stata coordinata dagli organ ipubblici competenti e responsabili l'opera d isalvataggio e soccorso agli uomini dell aLondon Valour naufragata il 10 aprile 1970, aridosso del molo Galliera, a pochi metri dall adiga di protezione del porto di Genova, co nun numero impressionante di vittime .

« Si deve infatti dar atto ai singoli inter -venuti di avere spesso eroicamente rischiat ola vita adoperandosi al limite delle forze edelle loro possibilità, ma si deve far luce sull eragioni stesse che hanno determinato per isoccorritori un tale estremo rischio e sacrificio ,ben superiore a quello richiesto in una orga-nizzazione di soccorso efficiente per mezzi ecoordinamento. Gravissimi dubbi, sui qual igli interroganti chiedono precisazioni inequi-voche e chiamano la responsabilità degli or-gani dell'esecutivo a rispondere, sorgono inprimo luogo circa la disponibilità dei mezzi .

« Come è mai possibile che un solo minu-scolo elicottero, tra l'altro dei vigili del fuoco ,pilotato con abilità incredibile dal capitanoEnrico, sia stato impegnato nelle operazioni ,quando è lo stesso CAP che gestisce l'aeroporto

Page 62: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16384 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 1970

di Genova ; dove erano i rimorchiatori "d'alt omare " che prescrittivamente dovrebbero es-sere in dotazione al porto; come mai il centrodi coordinamento per operazioni di tal generenon è posto ove naturalmente dovrebbe es-sere, in un punto di osservazione valido (l ' altopadiglione della fiera) ; quali dispositivi pe ravvertire della situazione d 'emergenza la navein pericolo sono stati posti in atto, ammessoche l'avvistamento in tempo dell'emergenzanon sia addirittura sfuggito agli organi com-petenti, come sembrerebbe di poter dedurr edal ritardo con cui sono stati approntati idispositivi di soccorso .

« L'impressione dei genovesi, che a mi-gliaia hanno assistito impotenti alla tragedia ,è stata di improvvisazione nell ' operazione edell ' assoluta mancanza di un centro di riferi-mento cui far capo .

« Gli interroganti non possono infine no nfar rilevare come la ricerca delle responsabilit àsia tanto più urgente e necessaria, stante l ' im-portanza del porto di Genova nel Mediterra-neo e l 'entità della tragedia .

(3-03016) « CARRARA SUTOUR, ZUCCHINI, LAT-

TANZI, CANESTRI, PASSONI, PIGNI,SANNA, LIBERTINI, AMODEI, MI-NASI » .

« Il sottoscritto chiede d 'interrogare il Mi-nistro degli affari esteri, per sapere se rispon-de al vero che la giornata ufficiale dell ' Italiaall'esposizione mondiale in Giappone sia stataaperta da canzoni anarchiche; per conoscerequali provvedimenti siano stati assunti a ca-rico dei responsabili di un episodio che s iinquadra in un progressivo scadimento al -l 'estero d ' una dignitosa presenza della nostranazione, ad onta del prestigio conquistato da-gli operatori economici e dai lavoratori .

(3-03017)

« SERVELLO » .

INTERPELLANZ E

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri, i Mini-stri del bilancio e programmazione economic ae della pubblica istruzione, il Ministro per gliinterventi straordinari nel Mezzogiorno e nellezone depresse del centro-nord e il Ministroper la ricerca scientifica, per conoscere qual imisure intendono predisporre ognuno nellapropria sfera di competenza perché non siadisatteso l'impegno che l'ordine del giornovotato dalla Camera dei Deputati nell'aprile

del 1969 sollecitava dal Governo in relazion eall'esigenza di " attribuire effettiva prioritàalla creazione di istituti universitari e centridi ricerca nel Mezzogiorno " . L'esigenza difar valere tale priorità, del resto, è raccoman-data anche dal Progetto 80, al paragrafo 121 ,dove si legge che " nell ' ambito dei program-mi di formazione culturale, dovrà essere datapriorità alle iniziative (centri universitari ,centri di ricerca, centri di diffusione della cul-tura) collocate nelle regioni meridionali " e din particolare alla creazione di università nell eregioni " che ne risultassero oggi assoluta-mente prive " . Gli interpellanti, nella con-vinzione che quello dell'università e della ri-cerca scienfica debba essere oggi consideratocome un settore strategico ai fini dello svi-luppo economico e civile del Mezzogiorno, equindi come un settore per il quale si debb apredisporre un intervento straordinario, com ea suo tempo per gli acquedotti e per le bo-nifiche, fanno presente :

1) che proposte ed iniziative dirette acreare nuove sedi universitarie nel nord, indifetto di un intervento straordinario per l auniversità meridionale, procederebbero pi ùspeditamente di ogni proposta o iniziativache si riferisca a vecchie o nuove sedi uni-versitarie nel sud, onde un probabile aggra-vamento del già grave squilibrio fra le " dueItalie " che caratterizza oggi le condizion iquantitative e qualitative delle infrastruttureuniversitarie e la loro distribuzione territo-riale ;

2) che c'è una ancora non rispettata sca-denza per l'università calabrese e c'è anchel'esigenza di andare incontro alle attese dellaBasilicata ;

3) che è urgente un piano per la ristrut-turazione del sistema universitario della Cam-pania come è urgente un piano per la ristrut-turazione del sistema universitario in Puglia ;

4) che si devono qualificare i sistem idella Sicilia e della Sardegna come si dev edare un ordine e un senso alla confusa nebu-losa di facoltà abruzzesi che si è formata i nquesti anni .

« In altri termini, pare agli interpellanti ,che, oltre al problema delle regioni senza uni-versità, ci siano quello delle regioni con sediuniversitarie ipertrofiche e quello delle situa-zioni dove alla carenza dell'impegno dei po-teri centrali si è supplito con le soluzioni par-ziali promosse da enti locali interessati, ch esono tutti poveri di mezzi finanziari, comun-que più poveri degli enti che promuovonoanaloghe soluzioni nel nord : di qui appunto

Page 63: SEDUTA DI LUNEDÌ 13 APRILE 197 0 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg05/lavori/stenografici/sed0261/sed... · Atti Parlamentari — 16323 — Camera dei Deputati

Atti Parlamentari

— 16385 —

Camera dei Deputati

V LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 13 APRILE 197 0

la improrogabile esigenza di definire le line edi un congruo intervento straordinario per l auniversità meridionale .

« In pari tempo, gli interpellanti richiama -no l'attenzione dei Ministri, ed in particolarel'attenzione del Ministro della ricerca scien-tifica, sulla considerazione che la vicenda del -l'area della ricerca scientifica a Napoli co-mincia a ricordare molto da vicino la vicendadell'università calabrese, mentre risulta sem-pre più evidente che proprio la localizzazionenel Mezzogiorno della gran parte dei centr idi ricerca scientifica che l'Italia deve chiama -re in vita in questi prossimi anni potrebb eaprire una via nuova, una agevole scorciatoia ,all'industrializzazione del Mezzogiorno : nerisulta la necessità di passare più rapidament epossibile dal primitivo rapporto di localizza-zione, onde i centri di ricerca scientifica sonoancora oggi richiamati dalla vicinanza all econcentrazioni dell'industria, e quindi dall'in-dustria del nord, ad un rapporto più maturo ,onde siano le concentrazioni dei centri di ri-cerca scientifica a richiamare le attività indu-striali, e quindi a richiamarle nel sud .

Nella consapevolezza dell'occasione ch equesto passaggio rappresenta per lo svilup-po del Mezzogiorno, gli interpellanti chiedo -no ai Ministri quali misure ritengano di pote radottare ai fini di uno stretto ed efficace coor-dinamento fra politica meridionalistica e po-litica della ricerca scientifica .

(2-00470)

« COMPAGNA, GUNNELLA » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lMinistro delle partecipazioni statali, in me -rito alle decisioni che l'IRI ha assunto osarebbe per assumere relativamente alle par-tecipazioni cosiddette non integrate, raggrup-pate in una « Società di partecipazioni azio-narie » costituita nell 'ottobre del 1969, e adun gruppo di imprese statali o a partecipa-zione statale che attraversano una congiun-tura considerata particolarmente difficile .

(( Gli interpellanti si riferiscono in parti -colare :

a) alla decisione che l'IRI starebbe ma -turando di cedere a privati una parte dell esue partecipazioni considerate « difficili », ch ecomprenderebbe le Società Monte Amiata ,Saiva, Industria Tipografica « Cremona Nuo -

va », Maccarese, Circumvesuviana e Inter-somer ;

b) alla autorizzazione concessa dal Mi-nistero delle partecipazioni statali ad avviar euna trattativa intesa a realizzare la fusion etra la Sant'Eustachio di Brescia e la Inno-centi, che comporterebbe l'abbandono dell aproduzione di macchine utensili e il passag-gio a quella delle parti meccaniche per im-pianti siderurgici, peraltro senza nessunagaranzia duratura per il mantenimento degl iattuali livelli occupazionali .

Gli interpellanti chiedono, inoltre, di co-noscere quali misure intenda adottare il Mi-nistro per bloccare ogni decisione di priva-tizzazione totale o parziale di imprese pub-bliche, per potenziare tutto il settore dell epartecipazioni statali e per superare, in viaimmediata, situazioni di difficoltà che si son odeterminate in talune delle imprese dianzicitate .

(2-00471)

« BARDELLI, COI.AuANNI, D 'ALEMA ,TERRAROLI » .

« I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e i Mi-nistri del tesoro e delle partecipazioni statali ,per conoscere quali siano gli intendiment idel Governo circa le notizie diffuse dalla stam-pa relative alla prossima attribuzione al dot-tor Cesare Merzagora della carica di presi -dente della Montedison .

« Gli interpellanti chiedono di conoscere s enon sia politicamente utile sotto il profil odella difesa delle istituzioni democratiche eper l 'affermazione di una distinzione tra altecariche parlamentari e le attività imprendi-toriali cui partecipa capitale pubblico (distin-zione alla quale autorevolmente da più partisi è fatto richiamo in solenni appelli al paese) ,che il Governo non assecondi con il consensodi portatori di capitale pubblico tale nomin afavorendo una diversa risoluzione nell ' inte-resse dell 'azienda e tale da garantire lo svi-luppo della medesima secondo gli obiettiv idella programmazione, e corrispondendo aquelle finalità che giustificano la presenza d icapitale pubblico .

(2-00472)

« ZANIBELLI, SCOTTI » .

STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO