SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 198 8 - "Camera...

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Atti Parlamentari - 11847 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8 RESOCONTO STE -\ OGRAFIC O 106 . SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 198 8 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE VITO LATTANZI O INDI DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI, DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I E DEL VICEPRESIDENTE GERARDO BIANC O INDIC E PAG . Missioni 11851, 1187 8 Disegni di legge finanziaria e di bilan- cio : (Assegnazione alla V Commissione i n sede referente) 1195 5 (Autorizzazione di relazione orale) . 1187 8 (Trasmissione dal Senato) 1185 1 Disegno di legge di conversione : (Autorizzazione di relazione orale) . 11878 Disegni di legge (Discussione congiunta e approvazione) : S . 470-B . — Disposizioni per la forma- zione del bilancio annuale e plu- riennale dello Stato (legge finan - PAG. ziaria 1988) (modificato dal Senato) (2043-bis-B) ; S . 471-B . — Bilancio di prevision e dello Stato per l'anno finanziari o 1988 e bilancio pluriennale per i l triennio 1988-1990 (modificato da l Senato) (2044-B) . PRESIDENTE . . 11909, 11910, 11911, 11913 , 11914, 11916, 11919, 11923, 11924, 11926 , 11931, 11935, 11936, 11937, 11938, 11939 , 11943, 11944, 11949 AIARDI ALBERTO (DC), Relatore 11909 , 11919, 11923, 11924, 11931, 1193 4 BELLOCCHIO ANTONIO (PCI) 1192 3 BASSANINI FRANCO (Sin . Ind .) 1193 5 D'AMATO LUIGI (FE) 1192 4 GARAVINI ANDREA SERGIO (PCI) 1193 5

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Atti Parlamentari

- 11847 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

RESOCONTO STE -\ OGRAFICO

106 .

SEDUTA DI GIOVEDÌ 10 MARZO 198 8

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE VITO LATTANZIO

INDI

DEL VICEPRESIDENTE ALFREDO BIONDI, DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

E DEL VICEPRESIDENTE GERARDO BIANCO

INDICE

PAG .

Missioni 11851, 1187 8

Disegni di legge finanziaria e di bilan-cio :

(Assegnazione alla V Commissione insede referente) 1195 5

(Autorizzazione di relazione orale)

. 11878(Trasmissione dal Senato) 1185 1

Disegno di legge di conversione:(Autorizzazione di relazione orale)

. 11878

Disegni di legge (Discussione congiuntae approvazione) :

S. 470-B . — Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e plu-riennale dello Stato (legge finan -

PAG.

ziaria 1988) (modificato dal Senato)(2043-bis-B) ;

S. 471-B. — Bilancio di prevision edello Stato per l'anno finanziario1988 e bilancio pluriennale per i ltriennio 1988-1990 (modificato da lSenato) (2044-B) .

PRESIDENTE

. . 11909, 11910, 11911, 11913 ,11914, 11916, 11919, 11923, 11924, 11926 ,11931, 11935, 11936, 11937, 11938, 11939 ,

11943, 11944, 11949AIARDI ALBERTO (DC), Relatore 11909 ,

11919, 11923, 11924, 11931, 1193 4BELLOCCHIO ANTONIO (PCI) 11923BASSANINI FRANCO (Sin. Ind.) 11935D'AMATO LUIGI (FE) 11924GARAVINI ANDREA SERGIO (PCI) 11935

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

PAG .

GITTI TARCISIO, Sottosegretario di Statoper il tesoro . 11910, 11919, 11923, 11935 ,

11944MATTIOLI GIANNI (Verde) . . . .11916, 1191 8MELLINI MAURO (FE) 11937Rizzo ALDO (Sin . Ind.) 11937Russo FRANCO (DP) 1191 4RUTELLI FRANCO (FE) 1191 9TAMINO GIANNI (DP) 11926, 1193 8VALENSISE RAFFAELE (MSI-DN) 11911, 11912 ,

11913, 1193 5

Proposte di legge:(Annunzio) 1185 1(Approvazione in Commissione) 11956(Assegnazione a Commissione in sede

legislativa ai sensi dell 'articolo 77del regolamento) 11851, 11908

(Assegnazione a Commissione in sedereferente) 1195 5

(Proposta di trasferimento dalla sed ereferente alla sede legislativa) 11955

(Stralcio di disposizioni) 11956

Proposte di legge costituzionale :(Assegnazione a Commissione in sede

referente) 11955

Proposte di legge costituzionale (Se-guito della discussione in prima de -liberazione) :

S . 226-565 — Senatori TEDESCO TATÒed altri ; MANCINO ed altri : Modifichedegli articoli 96, 134 e 135 dellaCostituzione e della legge costitu-zionale 11 marzo 1953, n . 1, e normein materia di procedimenti per ireati di cui all 'articolo 96 della Co-stituzione (approvata, in un test ounificato, in prima deliberazione,dal Senato) (2288) ;

ALMIRANTE ed altri : Sottoposizione de lPresidente del Consiglio dei mini-stri e dei ministri al giudizio dell amagistratura ordinaria per reat icommessi nell'esercizio delle lorofunzioni (1292) ;

ZANGHERI ed altri : Norme in materia d iprocedimenti di accusa e modifica-zioni agli articoli 96, 134 e 135 dellaCostituzione e alla legge costituzio-nale 11 marzo 1953, n . 1 (1483) .

PAG .

ALBORGHETTI GUIDO (PCI) 11906CALDERISI GIUSEPPE (FE) . . 11853, 11881 ,

11882, 1189 5CARDETTI GIORGIO (PSI) 11894

FACCIO ADELE (FE) 1185 3FERRARA GIOVANNI (PCI) 11893FRANCHI FRANCO (MSI-DN) . . 11859, 11860 ,

11865, 11868LABRIOLA SILVANO (PSI), President e

della I Commissione 11852, 11853, 11864 ,11879; 11888, 11895, 1190 5

LANZINGER GIANNI (Verde) 11868MACERATINI GIULIO (MSI-DN) 11865MARTINAllOLI FERMO MINO (DC) 11894

MELLINI MAURO (FE) . 11865, 11867, 11894PAllAGLIA ALFREDO (MSI-DN) 11880, 11881 ,

11907Russo FRANCO (DP) 11908RUTELLI FRANCESCO (FE) 11906TASSI CARLO (MSI-DN) 11888, 11900TEODORI MASSIMO (FE) 11880, 11881, 11884VASSALLI GIULIANO, Ministro di grazia e

giustizia 11880

Interrogazioni, interpellanze e mozioni :(Annunzio) 11958

Risoluzione :(Annunzio) 11958

Petizioni :(Annunzio) 11878

Comunicazioni del Governo sulle in -tese concernenti l'Alto Adige :

PRESIDENTE 11869, 11876, 11877GUNNELLA ARISTIDE, Ministro per gli af-

fari regionali 11869, 11876RUTELLI FRANCESCO (FE) 11877

Corte costituzionale :(Annunzio di sentenze) 11956

Per la risposta scritta ad una interro-gazione :

PRESIDENTE 11958CALVANESE FLORA (PCI) 11958

Sull'ordine dei lavori :1187911879

11944 ,11950

PRESIDENTE

. . 11852, 11853, 11859, 11860, PRESIDENTE11865, 11867, 11868, 11879, 11880, 11881, MELLINI MAURO (FE)11882, 11883, 11884, 11888, 11889, 11893 ,11894, 11895, 11896, 11900, 11901, 11905, Votazione segreta di disegni di legge .

11906 . 11907 . 11908

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PAG.

Votazioni segrete 11882, 11883, 11884, 11889 ,11895, 11896, 11901, 11926, 11937, 11939

Ordine del giorno della seduta di do -mani 11958

Ritiro di un documento del sindacatoispettivo 11958

PAG .

Apposizione di firma ad una interpel -lanza 11959

Allegato alle comunicazioni del Go-verno, rese dal ministro per gli af-fari regionali Aristide Gunnellasulle intese concernenti l'Alt oAdige 11960

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SEDUTA PRECEDENTE N. 105 - DI MERCOLEDÌ 9 MARZO 1988

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La seduta comincia alle 10 .

DINO MADAUDO, Segretario, legge il pro-cesso verbale della seduta del 4 marzo .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adell'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, i deputati Bianco, Galasso e Pel-legatta sono in missione per incarico de lloro ufficio.

Annunzio di una proposta di legge .

PRESIDENTE . In data 9 marzo 1988 èstata presentata alla Presidenza la se-guente proposta di legge dai deputati :

ToMA ed altri : «Norme per la formazion ee lo sviluppo della proprietà diretto colti-vatrice» (2455) .

Sarà stampata e distribuita .

Trasmissione dal Senato dei disegni d ilegge finanziaria e di bilancio per i l1988, loro assegnazione alla V Commis-sione in sede referente e autorizzazion edi relazione orale.

PRESIDENTE. Comunico che in data 9marzo 1988 il Presidente del Senato ha tra -

smesso alla Presidenza i seguenti disegn idi legge, approvati da quel Consesso, modi -ficati dalla Camera e nuovamente modifi-cati dal Senato:

S. 470-B,— «Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennal edello Stato (legge finanziaria 1988)» (2043-bis-B);

S . 471-B.— «Bilancio di previsione delloStato per l 'anno finanziario 1988 e bilanciopluriennale per il triennio 1988-1990»(2044-B) .

A norma del comma 1 dell'articolo 72 delregolamento, i suddetti disegni di leggesono deferiti alla V Commissione perma-nente (Bilancio), in sede referente, con i lparere della VI Commissione .

Poiché i medesimi disegni di legge, a isensi della modifica del calendario appro-vata in data di ieri, sono iscritti all 'ordinedel giorno della seduta odierna, la V Com -missione permanente (Bilancio) è autoriz-zata sin da ora a riferire oralmente all'As-semblea .

Assegnazione di una proposta di legge aCommissione in sede legislativa a isensi dell'articolo 77 del regolamento .

PRESIDENTE. Come la Camera ri-corda, nella seduta del 1 0 marzo 1988 èstato trasferito alla IX Commissione per-

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manente (Trasporti), in sede legislativa, i lprogetto di legge n. 710 .

Per consentire alla stessa Commission edi procedere all 'abbinamento richiestodall 'articolo 77 del regolamento, è quind iassegnata in sede legislativa la proposta d ilegge :

LUCCHESI ed altri: «Modifiche a taluniarticoli del testo unico delle norme suladisciplina della circolazione stradale ap-provato con decreto del Presidente dellaRepubblica 15 giugno 1959, n . 393» (2450)(con il parere della 11 Commissione), ver-tente su materia identica a quella conte-nuta nel progetto di legge sopraindic-cato .

Seguito della discussione della propost adi legge costituzionale : S. 226-565. —Senatori Tedesco Tatò ed altri; Man-cino ed altri : Modifiche degli articol i96, 134 e 135 della Costituzione e dell alegge costituzionale 11 marzo 1953, n. 1 ,e norme in materia di procedimenti pe ri reati di cui all 'articolo 96 della Costi-tuzione (approvata, in un testo unifi-cato, in prima deliberazione, dal Se -nato) (2288) ; e delle concorrenti pro-poste di legge costituzionale : Almiranteed altri : Sottoposizione del President edel Consiglio dei ministri e dei ministr ial giudizio della magistratura ordi-naria per reati commessi nell'esercizi odelle loro funzioni (1292) ; Zangheri edaltri: Norme in materia di procedi-menti di accusa e modificazioni agliarticoli 96, 134 e 135 della Costituzion ee della legge costituzionale 11 marz o1953, n. 1 (1483) (prima delibera-zione) .

PRESIDENTE . L 'ordine del giorno recail seguito della discussione della propost adi legge costituzionale, già approvata da lSenato, in un testo unificato, in prima deli -berazione, di iniziativa dei senatori Te -desco Tatò ed altri (226) ; Mancino ed altr i(565) : Modifiche degli articoli 96, 134 e 135della Costituzione e della legge costituzio-nale 11 marzo 1953, n. 1, e norme inmateria di procedimenti per i reati di cui

all 'articolo 96 della Costituzione; nonchédelle concorrenti proposte di legge costitu -zionale di iniziativa dei deputati Almirant eed altri: Sottoposizione del Presidente de lConsiglio dei ministri e dei ministri al giu -dizio della magistratura ordinaria pe rreati commessi nell'esercizio delle lorofunzioni (1292) ; Zangheri ed altri : Normein materia di procedimenti di accusa emodificazioni agli articoli 96, 134 e 135della Costituzione e alla legge costituzio-nale 11 marzo 153, n. 1 (1483) .

Ricordo che nella seduta di ieri la Ca-mera ha iniziato l 'esame dell 'articolo 1della proposta di legge .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Signor Presidente, ho il do-vere di informarla che sono stati presen-tati emendamenti al testo della proposta d ilegge costituzionale sui procedimenti d iaccusa per reati ministeriali .

Considerata la fonte politica da cui tal iemendamenti provengono (e senza ag-giungere altro, che non mi competerebbe) ,devo rilevare però che a questo punto h obisogno di disporre del tempo necessari oper riunire al termine della discussionesull'articolo 1 il Comitato dei nove, per unmotivo di carattere sostanziale e perché l osvolgimento dei lavori abbia un anda-mento più razionale .

Poiché molti emendamenti sono stati re-spinti dal Comitato dei nove con la motiva -zione che non si voleva modificare il testoapprovato dal Senato per non allungerel'iter di revisione costituzionale, già di pe rsé complesso, e poiché la presentazione d iquesti emendamenti lascia presumere chel'atteggiamento di alcuni gruppi sia i nparte mutato, penso che il Comitato deinove debba riunirsi per un nuovo esam egenerale, di tutti gli emendamenti, inmodo da avere una visione più libera dell escelte relative a ciascuno di essi .

Ritengo pertanto che al termine dell adiscussione dell'articolo 1 la Presidenza, se

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la Camera concorda, dovrebbe dare i ltempo al Comitato dei nove di procedere aquesta valutazione .

PRESIDENTE . Onorevole Labriola ,credo che lei abbia ragione nel voler riu-nire il Comitato dei nove per esaminareuna materia così delicata . Si tratta soltant odi stabilire quale sia il momento più utile .Si potrebbe probabilmente sospendere l aseduta al termine della discussione sul l 'ar-ticolo 1 . La prego però di valutare (lo deci-deremo in seguito) se non sia il caso d isospendere la seduta una volta arrivatiall'esame dell'articolo 6. Mi pare, infatti ,che moltissimi degli emendamenti cui le ifa riferimento siano stati presentati pro-prio a quell 'articolo. Si tratta ora di deci-dere come ordinare nel modo migliore inostri lavori .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Presidente, già all'articolo 1sono stati presentati emendamenti, su iquali i pareri potrebbero cambiare .

PRESIDENTE . Procederemo allora ne lmodo da lei proposto .

GIUSEPPE CALDERISI . Desidero chie-dere che le Commissioni riunite in sedelegislativa vengano sconvocate; e che even -tuali richieste di tenere seduta da part edelle Commissioni contemporaneamente aquella dell'Assemblea vengano respinte .La Commissione trasporti, ad esempio, èriunita in sede legislativa, ed il sottoscritt onon può certo stare contemporaneamentequi e lì .

PRESIDENTE. Onorevole Calderisi, le isa perfettamente che fino al moment odelle votazioni permettiamo che le Com-missioni svolgano il loro lavoro . Consentadunque al Presidente di regolare i lavori inproposito: naturalmente, sono anch emolto interessato a che le Commission iproseguano nella loro attività . Se doves-sero intervenire fatti particolari, li ve-dremo in corso d'opera .

GIUSEPPE CALDERISI . Mi scusi, Presi -

dente, ma io sono presentatore di emenda -menti in Commissione trasporti, e se restoqui essi decadranno .

PRESIDENTE. Lei può andare tranquil-lamente in Commissione trasporti .

GIUSEPPE CALDERISI . Certamente, masono intressato a seguire il dibattit odell'Assemblea.

PRESIDENTE. Onorevole Calderisi ,come le ho detto, riservo di assumere l eopportune decisioni in merito alla even-tuale sconvocazione di alcune Commis-sioni in relazione all'andamento dei lavoridell 'Assemblea .

Ricordo che nella seduta di ieri è iniziatala discussione sull 'articolo 1 della pro-posta di legge costituzionale n . 2288 .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Faccio .Ne ha facoltà .

ADELE FACCIO. Il problema della Com-missione parlamentare per i procediment id'accusa è da molti anni oggetto di dibat-tito: risale infatti al 1978, alla nostra primarichiesta referendaria .

Trattandosi di un argomento tanto deli -cato ed importante, poiché riguarda un aserie di supposti reati (ovviamente bisogn alasciare il beneficio di inventario!), sem-brava ai radicali ed ai migliori pensatorigiuridici che si dovesse davvero porre at-tenzione allo spirito con cui il Parlamentoe l'intero paese venivano chiamati a discu -tere di tale tema. Esso non è certo di poc omomento, perché in realtà si tratta dellamoralità di tutto il paese.

E vero che delle parole «morale» e «mo-ralità» si è fatto strame, ma è anche ver oche permane un'eticità profonda delle isti -tuzioni nella quale crediamo altrettantoprofondamente, considerandola un valorefondamentale. Pertanto, non avremmomai voluto veder scadere il lavoro dell aCommissione inquirente, così come troppevolte invece è accaduto .

La gente preparata, sensibile, che co-nosce i problemi e li vive sulla propriapelle, sente l'importanza del rapporto tra isuoi rappresentanti e il lavoro che essi ven-

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gono chiamati a svolgere . Era importanteche tutto il paese fosse coinvolto, anch eperché esiste un problema di «riflessi in -crociati»: l 'eticità del governo, dell 'ammi-nistrazione, della guida politica del paesesi riflette su quest'ultimo e, viceversa, l'eti -cità del paese si riflette sul l 'eticità del suogoverno .

Dunque, in questo paese, in cui d asempre la corruzione e i suoi collegament i(non arrivando ancora a parlare di colpe-volezza, ma solo di sospetti di colpevo-lezza) sono radicati e pianificati, divent adavvero difficile ad un certo momento perl 'etica corrente, per l'etica pubblica, deci-dere come muoversi e come agire .

Penso che questo sia uno dei problem ipiù importanti nel nostro paese; e la miaesperienza di persona anziana, vissuta congli occhi aperti nel mondo della scuolaprima e nel mondo della cultura poi, mi f adire che siamo completamente angustiatidalla diseducazione, dalla immoralità ,dalla turpitudine delle situazioni che ci cir-condano .

È un episodio minimo, però pochi mi-nuti fa sono stata sorpresa di sentireun 'espressione di cortesia fra collegh isulle labbra di un cameriere del nostro bar,dal momento che si è persa l 'abitudine d iessere cortesi . Mi ha fatto molto piacer esentire che qualcuno ancora 'usa espres-sioni di questo genere, per una natural ecortesia che nasce dall'intimo e non è sola -mente formale . A partire da un piccol oepisodio come questo, mi viene da riflet-tere che via via ci troviamo di fronte a sca-dimenti sempre maggiori fino alle grandiforme di corruzione, alle iniquità di Statoproprio per questa corruttela che erode icostumi, l ' intelligenza, la cultura, la civilt àdel nostro paese .

Siamo arrivati oggi ad un punto tale d iincidenza di questi fenomeni che chieder eun referendum non è stato né capriccio, n évolontà di primeggiare, o di avere primo-genitura in questo senso. Il nostro atteg-giamento fa parte di un più vasto concett opolitico, che vede tutto il paese interessato ,partecipare e vivere su questo filone. Eccoperché siamo così attenti a questo argo -mento e vogliamo che la gente si renda

conto dei diversi problemi . Come è noto,gli esempi devono venire dall 'alto; e da chemondo è mondo è il Governo di un paes eche per primo deve dare il buon esem-pio.

Per la strada veniamo aggredite, non sol -tanto come donne, ma anche in qualità d ipedoni, o di cittadini che entrano in unnegozio, per la mancanza totale di rispettodelle persone le une verso le altre . Anche s etra queste mura non ci aggrediamo e con -serviamo una certa forma di cortesia, ècerto che non stiamo dando un buonesempio al paese, così come non stann odando un buon esempio di buona cultura ,di buona civiltà e soprattutto di profond aonestà, il Governo, l 'amministrazionedello Stato, i ministeri . Questo è ciò che pi ùci dispiace e ci preoccupa .

Sollecitare la volontà della gente signi-fica anche farla riflettere su alcuni datiimportanti . Per questo crediamo così pro-fondamente al valore del referendum, inmodo particolare su un argomento cos ìdelicato, così essenziale e così sottile in ter -mini giuridici .

Non sono un 'esperta in campo giuridico,e forse è per questo che mi soffermo di piùsui termini sociali del problema, che ri-tengo siano tanto importanti quanto quell igiuridici. Il rapporto che unisce i cittadiniai loro rappresentanti è sottilissimo, anch e

.se fortissimo, e va rafforzato con i sistemidemocratici .

Il primo referendum sulla Commissioneinquirente (che risale al 1978) com'è notonon fu celebrato, a differenza di quanto èavvenuto in occasione del secondo, rego-larmente svoltosi .

La gente vuole che si compia un'opera d ipulizia, e a me fa molta pena parlare d idecadenza proprio perché per cultura, perciviltà e per sentimento vorrei vivere in u nperiodo affluente, e non di decadenza . Ungiornalista italiano ha mediato dalla cul-tura tedesca una parola, «cleptocrazia» ,che fa molto effetto, ma che io trovo pur -troppo tragicamente appropriata . E siamogiunti ad un punto di «cleptocrazia» cos ìgrande, così tragico, così serio che davverooggi lavorare alla riforma della Commis-sione inquirente, presentare emendamenti

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ed anche, eventualmente, ritardare l ' iterdel provvedimenti (perché si tratta di cos ecollegate fra loro) è — noi riteniamo —una necessità assoluta, essendo opportun oriflettere su quello che succede intorno anoi. E non voglio neanche far riferiment oad alcuni dei problemi che stiamo affron-tando attualmente, non volendo sottoline -arne uno e rischiare di dimenticarne u naltro: preferisco seguire il discorso gene-rale della «cleptocrazia», e chiedere che l aCommissione inquirente sia messa in con-dizione di agire con serietà, impegno egiusta severità .

La Commissione inquirente tropp ospesso ha l 'abitudine di procedere generi -camente, a volte senza nemmeno appro-fondire i problemi, adducendo il motivoche il Governo è al di sopra di ogni sospett oe che non si può crocifiggere chi si trov iqualche volta in condizione di compier eatti che possono apparire di corruzione, onon aderenti alla legge, perché la leggepuò o deve essere travalicata a volte pe rquestioni di attualità . Attenzione, però ,perché un conto è la questione di attualità ,e un altro è ciò che attiene veramente a lnocciolo profondo delle situazioni.

Noi siamo convinti quindi che il votopopolare sia stato fondamentale, perch énon si può mai pensare di ottenere un rin-novamento se non appoggiato sul voto po -polare .

Nella Commissione inquirente, d asempre (il «sempre» è legato al corso dell anostra vita, delle nostre conoscenze, dell anostra cultura e quindi non voglio farne undiscorso retrospettivo; dico «da sempre »facendo riferimento agli anni in cui vi-viamo), gli scandali maggiori sono stat iinsabbiati . L 'elenco sarebbe lunghissimo ese lo facessi certo ne dimenticherei qual-cuno; pertanto restiamo fermi ai giorn inostri ed alle condizioni nostre : ne cito unosolo, attualissimo, quello dei fondi ner idell 'IRI, scandalo insabbiato, tra i piùgravi del nostro tempo .

Rifacendo la storia della Commission einquirente, la prima cosa che balza agliocchi di una persona come me, che pur enon ha una approfondita specializzazion egiuridica, è il contrasto con la legge costi -

tuzionale del 1953, che assegnava alla Com -missione inquirente funzioni referenti ri-spetto al Parlamento. Sembrava logico ch ela Commissione inquirente, esercitate le su eindagini e venuta a scoprire certe situa-zioni, dovesse riferirne.al Parlamento, chia -mato ad intervenire in seduta comune . Unafunzione ben diversa da quella odierna, pe rla quale la Commissione è organizzatacome grande insabbiatrice, e sentit adall'opinione pubblica come scaduta, percui la corruzione è penetrata anche nell aCommissione inquirente ed è rappresen-tata dalla Commissione inquirente . I citta-dini, in tale situazione, si sentono autoriz -zati a non pagare le tasse, a non avererispetto per gli antichi valori, a non agiresecondo onestà, chiarezza e dignità . Valor iquesti che noi richiamiamo, perché vi sia i lrispetto di sé e quello del bene pubblico. Echiedere ciò non significa dopo tutto chie -dere di più di quanto tutti noi dovremm odare e di quanto si deve pretendere dalGoverno, dall 'amministrazione pubblica ,dal Parlamento e da parte di tutti i cittadini ,qualunque sia la loro collocazione social eed il loro lavoro .

In questo quadro rientra anche un altrodiscorso: particolare attenzione va rivoltaal problema non indifferente e non super -ficiale delle donne e della violenza sull edonne.

Ma torniamo al nostro discorso: la di-gressione non è stata casuale, ma la limi-tiamo lì . Il concetto di messa in stato d'ac-cusa crea situazioni complicatissime e f asaltare il rapporto fiduciario che dovrebb eessere concreto e permanente con il virbonus dicendi peritus, che dovrebbe rap-presentare la popolazione, le esigenze de lpaese e il suo aggiornamento giuridico elegale, nonché la moralità, l'eticità co-mune, i valori cui tutti a parole diciamo d icredere, e a cui probabilmente crediamotutti davvero, ma che poi nella realtà s isfaldano, fino a diventare altro ; ed eccoche ci troviamo di fronte al reato ministe-riale, cioè alla mancanza di dignità e so-prattutto — ciò che è più grave — delrispetto di sé, della carica che si ricopre ,dello Stato e, conseguentemente, dei citta -dini, perché essi sono lo Stato.

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Le vie di comportamento allora son odue: o rifacciamo questa Commissione, m ala rifacciamo legata agli articoli della Co-stituzione, ai problemi reali del paese, edanche ai suoi problemi giuridici, a quell ocioè che i nostri codici ci chiedono d irispettare . Ecco perché vorremmo appor-tare serie modificazioni all'articolo 96

della Costituzione ; quindi, gli emenda -menti che noi abbiamo presentato sonomotivati dalla scelta di non pervenire all aparalisi della giustizia, così come fin qu ipurtroppo abbiamo dovuto verificare .Quello che soprattutto vorremmo evitare èperò che, in sede di autodifesa o di difesacollettiva del Governo, si passi alla causaesimente, cioè alla cosiddetta ragion diStato, che diventa più forte e prevalentesulla ragione del diritto .

Noi riteniamo che questo sia uno de ipunti-cardine del provvedimento in di-scussione, poiché la ragion di Stato rap-presenta la peggiore delle deformazion idel codice penale e del codice civile, non -ché del codice etico che sempre deve gui-dare le nostre azioni . La ragion di Stato —ci è sempre stato insegnato — è la più vio -lenta e la meno giusta e ragionevole, quellache copre e permette ogni fondamental eingiustizia, quella che consente di violareimpunemente le leggi, le norme, le regole .Non si può sostenere che un paese bengovernato e ben amministrato possa fa rriferimento alla ragion di Stato, né si pu òaffermare che chi viene eletto per difen-dere e sostenere le norme della legge ,nell'interesse dei cittadini, possa poi per-mettersi di violare, negare o ignorare l enorme fissate dallo Stato .

Allora, diverso è fare ricorso al concett odella ragion di Stato (che secondo noi èaberrante) e invece fare ricorso allo Stat odi diritto, che deve essere la realtà con cu ici si rapporta nel momento in cui si va arappresentare le condizioni di tensioneche inevitabilmente si verificano in qua-lunque situazione .

Sarebbe quindi ovvio che si tornasse a ldettato originale della Costituzione . Pen-siamo che quando il legislatore costituenteha prefigurato questa sistemazione giuri -dica aveva una linearità e soprattutto la

grande forza morale di costruire uno Stat oche veramente fosse democratico e ch erispettasse i diritti di tutti i cittadini : nonsoltanto di quelli in posizione eminente ,ma di tutti i cittadini ; quindi, anche d iquelli in posizione eminente, perché i di -ritti, come i doveri, sono propri di tutti icittadini, dal momento che non ve ne sonoalcuni che siano più cittadini di altri . Usci -vamo da un simile periodo storico e ci sem -brava, quindi, che questa tensione moral efosse importantissima.

Lo stravolgimento di una legge che pre-vedeva la chiarezza e la trasparenza dell eazioni e delle decisioni ci appare estrema -mente grave e tragico. Non siamo, quindi ,contrari in assoluto alla Commissione in-quirente, ma vogliamo che questa riflett ala necessità della creazione di un collegioistruttorio che possa operare con chia-rezza e con dirittura morale ; una Commis-sione inquirente che abbia dietro le spalle ea sostegno delle sue azioni leggi chiare ,diritte, esatte e che non lascino via di fug apermettendo che ci si trovi in condizioni d idoloroso sbandamento, come quelle in cu ici troviamo oggi .

E necessario, quindi, evitare i rischi e lesituazioni di impasse che possono derivaredall'esistenza di una Commissione for-mata da membri della stessa Camera cuiappartengono le persone nei cui confront isi deve procedere . Non stiamo, infatti, trat-tando in questa sede dell'autorizzazione aprocedere, che invece consiste nella difes adi un parlamentare dal fumus persecutio-nis, cioè nella difesa da un qualcosa ch etroppo spesso accade nell'habitat partito-cratico in cui viviamo. In un simile con -testo è chiaro che la facilità nell 'avanzareaccuse si basa sul fatto che non si condivi -dono le idee di un collega, per cui una fras epronunciata da tale collega suona all eorecchie di altri offensiva anche dell alegge, perché viene percepita nella sua fat -tispecie politica più profonda . Quando ciòavviene nella popolazione, tra i cittadini, èimportante che ci sia una struttura ch edifenda le diverse idee politiche ,dall'estrema destra all'estrema sinistra (l epiù lontane da noi), purché siano sorrett eda ragioni politiche fondate sul rispetto .

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È, quindi, diverso l 'intero contestodell'autorizzazione a procedere da questotipo di difesa naturale che deve essereattuato .

Quando, invece, si tratta del più sottile egrave impegno delle persone che rico-prono incarichi di Governo, è chiaro che ,da deputato a deputato e da senatore asenatore, esiste una forma di solidariet àimportantissima e seria (senza dubbio) ch edeve essere, però, verificata e deve soprat-tutto essere salvata dalla facilità di «rifi-lare» tutti gli atti al «tribunale dell 'archi-viazione ordinaria». Il tribunale per l 'ar-chiviazione è importante nei processi co-muni, perché permette di archiviare ac-cuse che, a volte, sono state mosse anchenon sulla base di iniziative sbagliate, m asono state portate avanti mediante devia-zioni ed oscuramenti (se si può dire così) ,anziché attraverso chiarimenti . Un tribu-nale che ha una competenza ordinaria especiale, parziale e totale, temporanea egenerale, deve avere la possibilità di deci-dere che all'inquisito siano assegnati spaz idi difesa ma che sia possibile anche sotto -porlo alla Commissione di merito e all'iterprevisto per l'accertamento delle sue re-sponsabilità .

Da questo punto di vista non si è neppur ecerti che dall'articolo 96 della Costituzionederivi veramente la possibilità di verific adel grado di acquisizione soltanto in rela-zione a problemi che riguardino i ministrie il Presidente del Consiglio dei ministri . Ilcostituente, infatti, aveva centrato l 'atten-zione e si era curato di non trascurare i lrispetto verso un'esecutivo che ha ricevutola fiducia da parte del popolo perché haottenuto la fiducia del Parlamento, for-mato da persone elette dal popolo stesso .Questo rapporto dovrebbe quindi esserefiduciario .

Purtroppo oggi tutto è cambiato ed èproprio questo il punto nodale della que-stione. Non esiste infatti più il rapportofiduciario, perché in troppe situazion i(non intendo fare citazioni in quanto nonvoglio commettere l'errore di omettern equalcuna; si tratta infatti di temi seri, im-portanti, profondi, di gran lunga più deli-cati della stessa legge finanziaria e del

bilancio dello Stato, che sono provvedi -menti che vanno e vengono e che subi-scono sempre ritocchi e alterazioni nelcorso del l 'anno amministrativo) è venutameno la sicurezza del certo, del valido . Miriferisco principalmente alle question iconcernenti la conduzione del Governo, l adurata della legislatura, la serietà dei re-sponsabili della cosa pubblica, la concre-tezza dei rapporti con l'opinione pubblica ,la moralità, purtroppo oggi discutibile, deirappresentanti del popolo . Tutto ciò cicausa profonda angustia e ci induce adintervenire al fine di raddrizzare, pe rquanto possibile, questa linea di evolu-zione .

In altri termini, occorre da un lato ritor-nare a concetti fondamentali di diritto e difunzionalità, dall'altro agire con maggioresnellezza, sicurezza, certezza di tornare a davere un ' amministrazione dello Stato, u ngoverno dello Stato che rappresenti vera -mente quegli ideali di integrità e di mora-lità che a nostro giudizio sono fondamen-tali ed indispensabili .

L'urgenza con la quale ora si vuole rapi-damente risolvere il problema in esame ela trascurata fretta dell'agire, sono per no ipessimi segni che dimostrano come in fi ndei conti persista questa mancanza di sen -sibilità, questa non volontà, questa indiffe -renza ai problemi concreti di un Govern oche non vuoi tener conto della volontàpopolare . Noi in questo senso siamo parti -colarmente attenti perché l'attuale situa-zione politica non è, a nostro giudizio, un adelle tante che si susseguono in ques t 'aula ,ma rappresenta un momento fondamen-tale in ordine al quale sorgono due pro-blemi: il primo è quello della cosiddetta ,con espressione felice, cleptocrazia, il se-condo è quello del rispetto della volontàpopolare . Non si tratta quindi più dellasola volontà del Parlamento, bensì diquella del popolo italiano rappresentatoda poche migliaia di cittadini i quali, peressere più sensibili, più dotati di capacità ,più informati, più vicini alle amministra-zioni, si rendono conto dell'importanza diquesto problema.

Noi, come rappresentanti del popolo ,non ci sentiamo di trascurare questa vo-

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lontà, quest ' impegno, di lasciare che tutt oproceda con il rilassamento e l'indiffe-renza che avvertiamo in modo acuto .

L'urgenza nel procedere dà a noi la sen-sazione che manchi l'attenzione, la pas-sione, perché il rapporto tra i cittadini ed iloro rappresentanti dovrebbe essere tes osu tale discorso. Gli emendamenti che i lnostro gruppo ha presentato sono volti a desaminare ed approfondire i citati pro-blemi nei quali ci troviamo immersi .

Senza fretta e senza genericità si vuolegarantire che hi ha governato rimangasempre responsabile delle azioni da lu icompiute, e che colui che non ha esercitatocon trasparente chiarezza il suo incarico,fino a creare il dubbio che possa essereincorso nel mancato tra elettori ed eletti,tra parlamentari e Governo, nell ' ambitodel meccanismo sotteso al buon funziona -mento dello Stato, resti pur sempre re-sponsabile delle proprie decisioni e delleproprie azioni .

Enuncerò alcuni punti essenziali . Si ha ,innanzitutto, un intervento nella fase ini-ziale dell'azione penale per evitare che s igiunga all'istruttoria, con il fine di evitar el'inizio dell 'iter giudiziario nel caso in cuisia evidente il fumus persecutionis e non siaravvisabile un atto grave . Il che rappre-senta la vera difesa nel parlamentare, o de lmembro del Governo, affinché sia impos-sibile porre in essere qualcosa che derividal fumus persecutionis o il compimento diun errore nel giudizio (anche se in buonafede). Ciò consente l ' esistenza di una effet -tiva protezione giuridica dell ' attivitàdell'agente ; è quindi importante che non sipermetta neppure di inizialre l 'iter giudi-ziario (la fase istruttoria) se non sussiston oprove sufficienti . E questo uno dei pro-blemi sostanziali che il nostro gruppo hacercato di porre in evidenza : la difesa, cioè ,del lato positivo (anziché di quello nega-tivo) dell'azione giudiziaria .

Affrontiamo ora il complesso problem adei correi . Questi sono troppo spesso sle-gati dai fatti governativi e, quindi, no nentrano nel gioco, nei riferimenti enell'azione che garantisce la difesa deimembri del Governo o del Parlamento . Laloro tutela è lasciata scoperta ; ma fino a

che punto? E fino a che punto, poi, i corre ivengono caricati di tutte le responsabilità ,fino a dover assumere anche quelle deri-vanti dagli atti compiuti insieme con (omagari per suggerimento di, o con interfe -renza o sfruttando) la personalità ch eregge il dicastero?

Per tali motivi, riteniamo importantis-simo che si mantenga una differenza so -stanziale fra i due tipi di interventi giuri -dici. È opportuno però che tale differenzasia calibrata: essa attiene, infatti, ad unasottile e difficile relazione tra chi detiene i lpotere decisionale e chi ne subisce soltant ogli influssi, le particolarità o certi caratter icollaterali che, in seguito, possono diven-tare essenziali . E chiaro, infatti, che è cer -tamente possibile preparare un'attività ab -bastanza distorcente e poi sottoporla a duna firma finale, con la conseguenza chela responsabilità diventa collettiva, inve-stendo l 'intero corpus governativo (oltrealla sussistenza della responsabilità perso -nale); ciò può accadere per mancanza d iattenzione o di senso di responsabilità oper eccesso di fiducia, il che, purtroppo ,accade abbastanza spesso, direi .

Essenziale è ovviamente operare un anetta distinzione fra la ragion di Stato eun 'altra motivazione che, purtroppo ,troppo spesso viene invocata : la cosiddettaragion di partito. Non a caso, oltre allacleptocrazia esiste anche la partitocrazia ;pertanto, la ragion di partito non può per -mettere ad un ministro (o, comunque, a dun personaggio investito di una qualcheresponsabilità governativa) di essere coin-volto in situazioni che riguardino stretta -mente circostanze connesse con la suaazione posta in essere in qualità di uomo d ipartito .

.Certo, tutti siamo uomini e donne di par-

tito, ovviamente . Tuttavia, dobbiamo tutt itenere presente innanzi tutto il valore uni -versale dello Stato e, in secondo luogo (m anon ultimo), le problematiche legat eall'amministrazione della cosa pubblicache interessa l'intera popolazione .

Ciò comporta un problema piuttost oparticolare, relativo all'attribuzione de lgiudizio su un'attività posta in essere da unministro non a corpi separati, ma al Parla-

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mento in seduta comune, a noi sembraessenziale, infatti, che sia l 'intero Parla-mento a decidere . Proprio per questo, un odegli emendamenti da noi presentati èvolto ad ottenere una Commissione mistacomposta da un numero pari di deputati esenatori, affinché si possa registrare com -pattezza non solo nell'attività del l 'autoritàgiudiziaria, ma anche del potere del Parla-mento, allorché si tratti di assumere un adecisione in merito ad atti compiuti i nmodo ritenuto contrario alla morale de lnostro paese, senza l 'autorizzazione de lParlamento.

Dunque, senza autorizzazione del Parla -mento in seduta comune non si può proce -dere a restrizioni della libertà personaledei ministri, anche se non sono più i ncarica . Arriviamo così ad una situazion edrammatica — non esito a dirlo — cheprevede un iter per il quale il Presidentedel Consiglio dei ministri ed i ministri i ncarica sono posti in stato di accusa dalParlamento in seduta comune, per i reat icommessi nell 'esercizio delle loro fun-zioni .

Riteniamo che questo sia un aspettoestremamente importante, poiché crea u nrapporto di equilibrio non solo giuridico ,non solo legislativo, ma soprattutto di ca-rattere etico che è quello che dovrebb einformare l'azione e l 'opera di qualunquecittadino. Ma se vogliamo che i cittadini s icomportino secondo quest'etica, dob-biamo dare noi per primi l 'esempio, pro-prio stabilendo quali siano le leggi, le situa -zioni giuridiche e morali attraverso l equali è necessario passare per poter vivere ,affinché queste famose «cleptocrazia» e«partitocrazia» non rappresentino le forz edominanti, così come, a nostro avviso, st aaccadendo in questo momento .

Un altro problema riguarda il comporta -mento da assumere nei confronti dei mini -stri in carica e di quelli non più in carica .Siamo consapevoli che le responsabilitàpubbliche di uomini o donne di amministra -zioni o di Governo non cessano con il cessar edella carica. La responsabilità del «mal -fatto» è senza dubbio retroattiva ; troppospesso accade che delitti, scorrettezze, er -rori commessi o manomissioni di un potere

vengono scoperti e chiarificati dopo molt imesi, a causa dei tempi lunghissimi ed inter -minabili dei nostri iter giuridici e giudiziari .È chiaro, quindi, che se venisse giudicatasoltanto la persona in carica, non avremm oquasi mai inquisizioni, data anche la velocitàterribile dei tempi della nostra vita parla-mentare: una volta si aveva la certezza delladurata dei cinque anni di una legislatura o diun certo numero di anni di un Governo incarica, certezza che ora non esiste più. Oggisiamo arrivati ad una accelerazione tale ch enon riflette più sensibilità, capacità e valor ima che, al contrario, riflette soltanto il deca -dimento totale dei nostri princìpi, sia in ter -mini di tempo, sia in termini di profondi-tà.

Siamo altresì convinti del valore degliemendamenti che abbiamo presentato aquesta proposta di legge costituzionale edell ' importanza della discussione ch estiamo svolgendo .

Probabilmente le mie parole sono det-tate da una precisa passione verso il valoreprofondamente politico che riveste il rap-porto tra etica e politica, per cui riteng oestremamente importante tale discussion epiù di ogni altra, compresa quella sullalegge finanziaria .

Ci troviamo di fronte ad un punto essen -ziale, a nostro parere, ed anche i collegh idel l 'altro ramo del Parlamento hanno vali -damente difeso la presentazione — che èuna presentazione collegiale — dei nostr iemendamenti . Siamo tutti concordi nel ri-chiedere che nei confronti della questioneriguardante la Commissione inquirente sifaccia, una volta per tutte, chiarezza, puli-zia, proprio per dare al paese la certezz ache non compriamo le «magagne», ma l eportiamo alla luce del sole ; ciò non per i lpiacere tutto negativo dello scandalo, maaffinché il diritto, i principi, la traspa-renza, la chiarezza, l 'onestà rimangono afondamento della nostra vita rappresenta-tiva (Applausi dei deputati del gruppo fede-ralista europeo) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Franchi. Ne ha facoltà .

FRANCO FRANCHI . Signor Presidente,

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onorevoli colleghi, dirò subito che anche l anostra scelta, che pure è una scelta netta ,in alternativa a quella ibrida compiuta dalSenato (mantenuta dalla I Commission edella Camera), è condizionata dalla bruttarealtà istituzionale che ci circonda .

Per quanto concerne la Commission einquirente, ad esempio, con un Parla -mento riformato potrebbero essere adot-tate scelte diverse . Nell 'ambito di un ordi-namento giudiziario riformato, un nuov oConsiglio superiore della magistratura chefornisse garanzia assoluta di imparzialitàe di obiettività ci porrebbe certo in un asituazione di maggiore tranquillità al mo-mento di operare alcune scelte . Noi pur -troppo affrontiamo il discorso delle ri-forme così come è posto nella realtà, senzaalcun disegno organico e senza tener cont oche nelle riforme esiste una logica .

Non si riforma l 'esecutivo al fine di ren-derlo efficiente se non si riforma anche l apubblica amministrazione, che è la mac-china dell 'esecutivo. E inutile avere unParlamento efficiente quando vi è un ese-cutivo inefficiente : si tratta quindi di unalogica che presuppone una interdipen-denza tra le riforme . Anche la scelta rela-tiva alla Commissione inquirente, per-tanto, doveva intervenire successivament ead una riforma del Parlamento, che pur-troppo non ci sarà, ma che comunque èoggetto di discussione .

Intendo fare un esempio per dimo-strare quanto sia assurda l'impostazion edell'articolo i della proposta di leggecostituzionale in esame, che prevede l aprocedibilità condizionata ad una deci-sione del Senato della Repubblica o dellaCamera dei deputati . Facciam ol'esempio di due ministri, uno senatore el'altro deputato, rispetto ai quali il Se-nato nega l'autorizzazione a procedere ela Camera la concede : l 'autorità giudi-ziaria in questo caso che cosa fa? Pro -cessa solo un ministro e l'altro no ?

Tale situazione non è solo una ipotes iastratta ma si verifica nella vita quotidianadelle nostre Giunte per le autorizzazioni aprocedere: identico fatto, pluralità di sog-getti, la Giunta del Senato concede l'auto-rizzazione a procedere e quella della Ca-

mera la nega. E il giudice che cosa fa? Sifinisce poi con l ' insabbiare i processi .

L'esigenza di una scelta chiara, e nett aera pertanto in questo caso inderogabile, enoi abbiamo provato a proporla, ma senzaalcun successo. Si ripete ancora una voltail discorso che poi, nella valutazione delgiudice politico, diventa l 'equivoco del co-siddetto reato ministeriale . Quando il mi-nistro è nell 'esercizio delle proprie fun-zioni?

MIRKO TREMAGLIA. Quando prende latangente !

FRANCO FRANCHI. Questa è una battut atroppo bella !

PRESIDENTE . Onorevole Tremaglia, isuoi sono commenti non autorizzati .

MIRKO TREMAGLIA. Ormai è andata !

FRANCO FRANCHI . Quando un ministroè nell 'esercizio delle proprie funzioni? Sesi lascia questa valutazione al giudice poli -tico, questi troverà sempre che il ministr oagiva nell 'esercizio delle proprie funzioni .Proprio a questo atteggiamento è dovuto ilfallimento della Commissione inquirente ,che è senz ' altro l'istituzione non solo piùcriticata ma anche più disprezzata dal po -polo italiano, nell'ambito del generale di -sprezzo che esso dimostra nei confrontidelle istituzioni (disprezzo del resto giusti -ficatissimo) .

L'atteggiamento della Commissione in-quirente era diventato proprio insopporta -bile. Ne ho fatto parte per diverse legisla-ture, per lunghissimi anni, e me ne vergo -gnavo; non confessavo a nessuno che eromembro della Commissione inquirente ,pur avendo tutte le carte in regola perquanto riguarda i voti da me espressi i nquella sede .

Da dove veniva quel disgusto derivavadal fatto di aver visto dei colleghi espri-mere, per tutta la loro lunghissima perma-nenza nella Commissione, solo un tipo d ivoto. Io ricordo, senza fare nomi, un pre-sidente che non ha mai votato in manier adifforme dall'archiviazione, secondo il

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principio per il quale il ministro ha sempreragione e chi lo accusa lo fa perché è unpazzo o un incauto, oppure per invidia operché non ha ottenuto piaceri o favori .Questo accadeva di solito !

Il gruppo del Movimento sociale ita-liano-destra nazionale fa parte della Com-missione inquirente da quando essa esist ee risultano dagli atti i voti che noi abbiam oespresso in questi anni: si tratta di nume-rosissimi voti di archiviazione, di voti diincompetenza, ma anche di voti per la tra-smissione degli atti al Parlamento in se-duta comune ai fini della messa in statod'accusa del ministro . Qualcuno ci ha rim-proverato a volte un'eccessiva generosità :siamo arrivati anche al 75 per cento di vot idi archiviazione! Ma questo è il nostroorgoglio: vuoi dire che non votavamo colpreconcetto dell'uomo di parte. La Com-missione inquirente è un organo giurisdi-zionale e in essa non si rappresenta il par -tito o il gruppo di appartenenza .

Per la verità, in anni lontani e ormai tra -scorsi, la Commissione inquirente conser-vava una certa dignità; tanto è vero ch ealmeno una volta, forse per caso e co-munque nei confronti di un partito debole,si è arrivati alla messa in stato d'accusa diun ministro. Si trattò forse di un caso ,ripeto, perché era una questione non sol-tanto italiana ma anche internazionale equindi l'Italia non poteva tirarsi indietro ;altrimenti forse la Commissione avrebbearchiviato anche quel caso .

A parte quell 'occasione, però, in tuttiquesti anni non vi è stato nessun altro cas odi messa in stato d'accusa di ministri . Enon lasciamoci ingannare, onorevoli colle-ghi, dal fatto che ogni tanto il Parlament oin seduta comune è chiamato ad occupars idi un procedimento istruito dalla Commis -sione inquirente. Il procedimento arrivaall'esame del Parlamento in seduta co-mune solo per scadenza dei termini, perottenere una proroga o un'autorizzazionedi ulteriori indagini, non ci arriva per vo-lontà della Commissione. Ripeto, quasisempre si tratta di ottenere una proroga :scadono i termini, non si sa come chiudereed archiviare il caso ed allora si chiede alParlamento ulteriore tempo . La deca-

denza della Commissione inquirente de -riva anche da ciò . E possibile che le mi-gliaia di denunce di questi anni fosserotutte infondate e tutte animate da unavolontà persecutoria nei confronti dei si-gnori ministri?

Noi volevamo uscire da questo equivoco .La Commissione inquirente «batteva la te -sta» contro il cosiddetto reato ministerialee contro l'altro principio di cui nessun oparla e che comunque pochi ricordano ,quello della manifesta infondatezzadell'accusa. Era lecito, ed anzi giusto, ar-chiviare di fronte ad un'accusa non infon -data — quindi da accertare — ma manife -stamente infondata: una di quelle accuse ,cioè, che balzano agli occhi e che portano acestinare subito una denuncia .

L'Inquirente non ha mai seguito questoprincipio, che pure era sancito in tutti isuoi regolamenti, anche dopo l'ultima ri-forma: mai! Le accuse sono sempre infon -date! E cito di nuovo il caso di un presi-dente dell'Inquirente che per due legisla-ture ha votato sempre per l'archiviazione !Avrei voluto dirgli : una volta almeno,passa alla storia! Una volta sola, fatti sfio-rare dal dubbio che un ministro poss aessere responsabile! Mai! Si trattava, inol -tre, come voi mi insegnate, di un voto checontava due, perché il voto del president edell'Inquirente, a parità di voti, pesa i ldoppio e quindi la bilancia pendevasempre a favore dell 'archiviazione .

A me piacerebbe che il Parlamento dedi -casse un po' di attenzione al significato de lreferendum. Ma davvero noi, dopo laspinta di un referendum, attribuiamo allapronuncia nei confronti dell'Inquirent equei significati particolari? Pensate che glielettori abbiano fatto sottili disquisizioni ?Gli elettori hanno ritenuto di cancellaredall 'ordinamento giuridico costituzional eil tribunale degli scandali !

Mamma mia, quanti ne sono passati d iscandali giganteschi! Quale girandola d imiliardi è stata insabbiata dalla Commis-sione inquirente, alla quale oggi il Parla -mento si accinge a ridare vita in una formaibrida, che però è sostanzialmente l astessa !

ENI-Petromin: migliaia di miliardi ru-

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bati al popolo italiano, per i quali nessun oha mosso un dito per attivare un 'azionegiudiziaria di carattere internazionale all oscopo di recuperare quello che l 'Italiaperse concretamente nel contratto conl 'Arabia per l ' ENI-Petromin! Una delle gi-gantesche vergogne perché, al di là dell etangenti ai partiti di regime, c'è poi quell oche la nazione italiana perdeva . In fondo,la cifra della tangente era una briciolarispetto al danno gigantesco derivante da lmancato accertamento di queste verità .

Nomina del generale Giudice a Cap odella Guardia di finanza nello scandalodegli scandali per i petroli : vergogna perquell 'Inquirente e per il Parlamento cheinsabbiò! Perché noi parliamo dell'Inqui-rente ma il tutore di quest 'ultima è semprestato il Parlamento, che ha fatto semprequello che l 'Inquirente ha voluto .

«Traghetti d 'oro»: l ' Italia d'oro ha sologli scandali! Ora siamo alle «carceri d'oro» !A me vengono in mente i processi ed i nparticolare quello dei «traghetti d'oro» ,anch 'esso bloccato ed insabbiato dall 'In-quirente e benedetto nell'insabbiatura da lParlamento .

Perché allora, di fronte ad un voto popo -lare al quale non si può dare altro signifi-cato che quello di cancellare l 'Inquirentedalla faccia dell 'ordinamento giuridico, dimodificare la Costituzione, di toglierequesto filtro parlamentare, non si prov-vede di conseguenza? Questo giudizio poli-tico, il giudice in mezzo a noi, non esist epiù.

Ho dato atto che vi sono stati dei mo-menti positivi per l 'Inquirente, soprattuttoper merito di alcuni presidenti, uno deiquali siede in questo momento ai banch idel Governo, il sottosegretario Cattanei .Egli riuscì a portare un processo fino allamessa in stato di accusa : poi basta. Tuttociò perché in un organo giurisdizionale si èpresenti sotto forma di schieramenti poli-tici ed allora si sa subito come vanno afinire le cose . Non vale la ragione, non val -gono le argomentazioni, le carte scritte, l eprove documentali che mille volte son ostate portate alla Commissione inquirente ;ma quanto valgono di fronte ai voti, so-prattutto se si decide di non leggerle o

comunque di valutarle in un certo modo?Questa è l 'Inquirente !

Perché ci ostiniamo con l ' impianto ba-sato su questo articolo 1, che prevede u nfiltro del Parlamento? Perché? Perché c iostiniamo a non tener conto di un mas-siccio voto popolare che ha posto la parolafine all 'attività della Commissione inqui-rente. Ecco il motivo per cui noi ci siam oorientati verso una scelta radicale, netta ,come deve essere in questi casi . Non ce lasiamo certo inventata! La soluzione ch eproponiamo è, infatti, felicemente vigentenella vicina repubblica federale tedesca .

Che senso hanno oggi — diciamoci l averità! — le guarentigie dei ministri? Ch esenso hanno le nostre immunità? Nel far equesto discorso mi rendo conto che l oaffronterei con molta maggiore serenità s esapessi di avere alle spalle una grandemagistratura, dei giudici ai quali uno Statodovrebbe garantire sopratuttto l'indipen-denza. Il discorso dell 'autonomia dei ma-gistrati è un altro, e mi è difficile accet-tarlo. Ma non è così per quello dell ' indi-pendenza! È l ' indipendenza che deve es-sere garantita al giudice !

Ho permesso che se sapessimo di averealle spalle una grande magistratura, sa-remmo più sereni in questa scelta, ch eperò è determinata dalla brutta situazion eistituzionale nella quale ci troviamo . Miriferisco anche al fatto che l 'ordinamentogiudiziario non offre garanzie di imparzia -lità; il Consiglio superiore della magistra -tura, poi, non sarebbe quello che è se solo i lParlamento desse un'occhiata e un po' d irespiro alla nostra proposta di riforma !Anche in questo caso non abbiamo inven -tato cose nuovissime, ma abbiamo mu-tuato, in parte, dall 'ordinamento costitu-zionale francese, che ha una visione parti -colarissima quanto ai magistrati e al Con-siglio superiore della magistratura .

Tuttavia, tra il giudice politico, o meglioparlamentare, e l 'altro giudice andiamodritti senza filtri dal giudice ordinario !Almeno vi è la speranza di imbattersi ogn itanto in un magistrato onesto e libero,capace di assolvere il ministro che ha agit oin nome di quella ragion di Stato che, unavolta accertata, esiste, o anche di condan-

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narlo. Onorevoli colleghi, che esempi ab-biamo! E non sono solo quelli di quest ianni; abbiamo davanti a noi quarant'annidi esempi! Ma non ci sono serviti evidente -mente a niente !

Ecco la domanda: che senso hanno l eguarentigie dei ministri? Consentitemi d idire subito: che senso hanno le nostre im-munità parlamentari? Le Giunte per l eautorizzazioni a procedere della Camera edel Senato continuano ad essere due! Con -tinuano ad adoperare su binari parallel i(che quindi non si incontrano mai), senz apotersi neppure consultare prima di pren -dere decisioni che riguardano gli stess ifatti e soggetti appartenenti all'una oall 'altra Camera, per arrivare, almeno i ntali casi, a soluzioni conformi! Voi sapeteche invece il più della volte le decision isono difformi .

Questo Parlamento che negli ultim ianni ha deliberato l ' istituzione di nume -rose Commissioni bicamerali, second ouna naturale esigenza e tendenza al mo-nocameralismo (senza la quale nonavremmo deliberato l ' istituzione dellestesse), non ha mai avuto il coraggio d idire che anche le Giunte dovrebbero, al -meno in alcuni casi, operare congiunta -mente per arrivare ad un'unica deci-sione . La Camera e il Senato nella loroautonomia non possono permettersi i llusso di giudicare in maniera difforme s uun identico fatto solo perché i soggett iappartengono a Camere differenti . Ecco,allora, la nostra scelta secca dell 'aboli-zione delle guarentigie dei ministri e, na-turalmente, delle immunità parlamen-tari che non hanno più senso, e servon osoltanto a complicare le cose e a scredi-tare la classe politica che viene spesso —e spesso ingiustamente — considerataricca di privilegi . E vero che talvolta u nparlamentare può essere oggetto di par-ticolare attenzione da parte dei carabi-nieri. Vi sono stati alcuni casi al ri-guardo; ne ricordo uno di un parlamen-tare calabrese . Allora la Giunta corse i nsuo aiuto, ma poi si scoprì che il parla-mentare aveva torto e faceva la vittima .Perché devono continuare a esistere or-gani che debbono occuparsi anche di

questi fatti? Andiamo tutti davanti al giu -dice ordinario! Chissà, di fronte a questa«minaccia» il Parlamento potrebbe deci-dersi a riformare l ' ordinamento giudi-ziario e il Consiglio superiore della magi-stratura !

Credo che alla stagione delle riforme s idovrebbe dare inizio proprio con tali ri-forme . Il giudice, infatti, è davvero il sim -bolo della libertà di ognuno di noi . Mimeraviglio che non si voglia mai comin-ciare dal principio . Da dove si comincia ariformare? Cominciamo con il garantire a lpopolo italiano il giudice, quel giudice da -vanti al quale si va certo con trepidazione .Quando si è sottoposti ad un giudizio vi èsempre nell'animo preoccupazione e tre-pidazione, ma si deve essere sereni e fort inel sapere che si è davanti ad un uomo al d isopra delle parti !

Oggi, invece, quando si va davanti a ungiudice ci si informa per sapere se sia d idestra o di sinistra, a chi sia legato, a qualecorrente . Sapete meglio di me che pur-troppo questa è la tragedia .

Poi, ogni tanto, passati gli anni, ritro-viamo alla Camera o al Senato i giudici piùattivi e meritevoli nei confronti di determi -nati partiti, premiati per le loro presta-zioni. Anche questa è la verità .

Vogliamo, allora, deciderci? E un invito ;e il dibattito su questa proposta di legg epotrebbe essere un 'occasione favorevole .

Aspettiamo da anni, con ansia, l'avvi odella stagione delle riforme . Avete vistoquale è stato! La I Commissione della Ca -mera ha osato cominciare a discutere sullariforma del Parlamento ed è stata bloccat asubito, il primo giorno, perché doveva co-minciare il Senato che, naturalmente, nonfa nulla !

Di cosa ci occuperemo, allora? Non lo so .Dovremmo esaminare la questione dell eautonomie locali . Come faremo se non s itrova la volontà di tutti a dar vita al cam -biamento, cominciando, però, a cercare l arotellina giusta, a cambiare uno di quegl iingranaggi che automaticamente, poi ,danno fiato al cambiamento stesso ?

Altrimenti, procederemo alle riforme apezzi e bocconi, come a quella della Com -missione inquirente, oggi al nostro esame,

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avulsa dal contesto generale . Si dice:«Tanto dobbiamo farla, quindi faccia -mola» .

Certamente noi non l'approveremo inqueste condizioni . Il testo della nostra pro -posta di legge è molto chiaro al riguardo : iministri e il Presidente del Consiglio de iministri per i reati commessi nell 'eserciziodelle loro funzioni sono giudicati dall amagistratura ordinaria, senza filtri! Se, in -vece, come nell'articolo 1 della proposta d ilegge costituzionale approvata dal Senat osi mette di mezzo il filtro della Camera odel Senato siamo punto e daccapo! Per no ndire che si potrebbero verificare quegl iinconvenienti, che ho teorizzato astratta-mente ma che si sono dimostrati reali ,come nel caso di due ministri, un senatoreed un deputato, per i quali si potrebber oavere decisioni difformi, è facile immagi-nare, con quale effetto devastante sull'opi-nione pubblica, che vede il Parlament odella Repubblica italiana trattare in ma-niera affatto diversa casi identici : medi-tiamo su un fatto del genere .

Riteniamo che la nostra proposta sia lapiù semplice, la più lineare, quella che puòdar vita ad un cambiamento . Ripeto cheabbiamo compiuto questa scelta non senzatrepidazione, sapendo a quale magistratur aporteremo questi giudizi! Ciò, però, rappre -senterà un invito al Parlamento a cambiareil sistema e l'ordinamento giudiziario, a met-tere mano alla riforma del Consiglio supe-riore della magistratura.

Tra le riforme deve esserci interdipen-denza, perché non è possibile attuarl esenza una visione organica . Quale ordina -mento costituzionale vogliamo costruire ?In che modo vogliamo cambiare quello esi -stente? Dico subito che per noi non è modi -ficabile, perché le cose fatte male non pos -sono essere facilmente rabberciate . Bi-sogna avere il coraggio di ammetterlo .Abbiamo superato da secoli l'antica pole-mica se il nostro ordinamento costituzio-nale sia nato bene o male . Non ci interessacome sia nato .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della I

Commissione . Per 40 anni è andato bene . Equando dura 40 anni . . .!

FRANCO FRANCHI. Bisogna vedere, si-gnor Presidente della Commissione; comeha ridotto la società italiana questo qua-rantennio. Non è peregrino dire «ha rett o40 anni». E vero, ma come ha devastato lasocietà italiana! Quanti valori ha distrutto !Ogni giorno raccattiamo le briciole ed icocci frutto di quelle devastazioni !

Voi dite che oggi il sistema è «bloccato» ,parlate di «democrazia incompiuta». Madiciamo la parola giusta : è fallita! Il si-stema politico-costituzionale italiano è fal-lito! Non starò a dirvi che è nato male ,anche se lo penso, perché potrebbe sem-brare che si voglia riaprire una polemic adalla quale noi riteniamo di esserci libe-rati. Può anche darsi che non sia vero, v idico, però, che la volontà di liberarcene cel 'abbiamo messa tutta .

Oggi, noi non rapportiamo il nostro si-stema costituzionale allo stato del «pa-lazzo». «Il palazzo» sta bene! E la societ àche sta male. È giusta, è valida oggi l aCostituzione italiana? Rapportandola allasocietà, vediamo che non ci consente d irisolvere i problemi; e dunque nessuno de igrandi problemi italiani può essere risolt ose prima non si cambia un meccanismoche è vecchio, decrepito, superato . Che faun industriale quando si accorge che il suoprodotto non è più competitivo? Prende imacchinari e li butta via oppure fallisce !Se i nostri macchinari sono vecchi, bi-sogna fare altrettanto .

Non starò qui a ricordarvi tutte le ru-berie commesse ma è lo spreco che di -strugge l'economia nazionale, che di-strugge il lavoro degli italiani . Abbiamo u nmeccanismo che costa troppo e rend epoco. Questo è il punto! Bisogna indivi-duare meccanismi più snelli . Allora comin -ciamo: c'è un'occasione per dare un se-gnale agli italiani, per dimostrare che i lParlamento vuoi fare sul serio e spazzar evia le immunità parlamentari e le guaren-tigie dei ministri !

Non ha più senso il discorso antichis-simo della supertutela di uomini in carn eed ossa che sono del tutto uguali a quell iche ci guardano sempre più sconfortati ,davanti al portone di Montecitorio (da lquale spesso c'è da vergognarci ad uscire) :

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la gente ci chiede leggi giuste, riformesacrosante, mentre noi stiamo qui a volte aperder tempo! Stiamo qui ad invecchiar esenza cambiare le cose! Perché ai partit ipolitici fa comodo che il sistema noncambi! È troppo bello il sistema fatto i nquesto modo. Qui dentro si invecchia o s imuore! Quanti nostri colleghi sono mort iqui dentro per questa impotenza, perquesta gigantesca macchina che non facambiare niente, anche quando è lucida lascelta che si dovrebbe compiere! Si devonocambiare i partiti e la loro mentalità, resti-tuire la responsabilità al potere! Potere eresponsabilità! È troppo comodo conti-nuare ad andare avanti con i partiti chehanno il potere e non hanno la responsa-bilità e con le istituzioni che hanno l aresponsabilità e non hanno il potere . Tutt isapete queste cose, ma guai a metter emano alle riforme !

Ebbene, questa è una piccola occasioneper dare un segnale : spaziamo via gli in-granaggi vecchi, cominciamo una volta danoi stessi! Non siamo ministri, ma parla-mentari e diciamo : via alle immunità par-lamentari e via alle guarentigie dei mini-stri !

MAURO MELLINI . Dillo a Valensise !

FRANCO FRANCHI. Il giudice ordinarionel suo lavoro deve seguire la propria co-scienza e noi ci auguriamo che ne abbi atanta e che capisca la fierezza di quest ascelta parlamentare che gli affida il giudi-zio .

È vero che la nostra funzione ci fa cor-rere dei rischi ; non sono di quelli che cre-dono che la funzione parlamentare si esau -risca qui dentro e che plaudono all'insin-dacabilità per quello che si fa e si dice tr aqueste mura . La propria funzione, il par -lamentare se la porta dietro anzi, deve por-tarsela dietro, per le strade, per l epiazze !

A questo riguardo ricordo che la Giunt aper le autorizzazioni a procedere del Se -nato ha preso una bella decisione che hainnovato, in materia di insindacabilità ,una vecchia prassi iniqua vigente alla Ca-mera e al Senato .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

ALFREDO BIONDI .

FRANCO FRANCHI . Diamo questo segno,anche se questa non è la riforma dallaquale si doveva cominciare . Siamo obbli-gati a modificare questa legge e dobbiam ofare in fretta per i tempi e le scadenze chepremono. Cominciamo con una sceltanetta e chiudiamo la porta agli equivoci ealle soluzioni compromissorie come que-sta, che vede da una parte l'interventodella magistratura e dall 'altra parte (dovesi può bloccare tutto) l'intervento del Par-lamento.

Si tratta di una soluzione che non pu òaccontentare chi si aspetta dal Parlament oitaliano un segno di vita e di volontà d icambiare le cose secondo l'interesse e ildesiderio della società italiana (Applausi adestra - Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Maceratini. Ne ha facoltà .

GIULIO MACERATINI . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, a me spetta un compitomarginale rispetto all'ampia e appassionatadisamina che ha testé svolto il collega Fran-chi, nella quale evidentemente mi riconoscosenza riserve, sposando per intero le impo-stazioni di quadro complessivo e di valuta-zioni generali che egli ha saputo fare cos ìbene in quest 'aula stamane .

Mi limiterò a caldeggiare, in sede di di-scussione generale sull'articolo 1 (per evi -tare perdite di tempo nel momento in cu iesamineremo gli emendamenti), quello ch e— a nostro avviso — è il punto fondamen-tale della proposta di legge costituzionale ,cioè quella parte finale dell'articolo 1 d ifronte alla quale sostanzialmente — com ediceva prima l'onorevole Franchi — si vani -fica tutta l'ansia di cambiamento che pur eesiste rispetto a questo nodo così important eche il Parlamento è chiamato a sciogliere .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

LEONILDE IOTTI

GIULIO MACERATINI. Si potrebbe giàavanzare una questione formale, che ali-

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menta una venatura piuttosto spessa discetticismo e di critica, rispetto al fatto ,indubbiamente non convincente, che inuna legge costituzionale si affermi che i lPresidente del Consiglio ed i ministri son osottoposti alla giurisdizione ordinaria ,previa deliberazione del Parlamento, se-condo norme stabilite con legge costituzio -nale. Evidentemente il fatto che una legg ecostituzionale rinvii a norme stabilite conaltra legge costituzionale è di per sé un aforzatura sul piano della forma e del pen-siero del legislatore .

Mi si potrebbe rispondere che in talmodo si intende creare proprio una riserv adi legge costituzionale ; ma se questa foss ela risposta, sarebbe ancor più grave l'averadottato il criterio di cui dicevo. Si ver-rebbe infatti ad affermare che quello stec-cato all ' interno del quale si vogliono collo -care il Presidente del Consiglio ed i mini-stri non può essere toccato se non in virt ùdi un accordo generale, quale sappiam oessere necessario per le riforme di carat-tere costituzionale, cioè di una sorta d iconvenzione estremamente articolata edallargata a tutte le forze politiche, co ntutto ciò che di compromissorio quest ocomporta .

Ebbene, stando così le cose, noi diven-tiamo ancor più critici nei confronti d iquesta impostazione . Qual è infatti il movi -mento culturale e politico che è stato allabase di questa riforma? Esso è stato rap-presentato dallo sdegno, dall ' indignazionedalla distanza che divide i cittadini da unpotere politico che si è creato una citta-della di guarentigie, di immunità, di fran-chigie in materia di giurisdizione ,all'ombra delle quali accadeva ed accad etutto, come purtroppo anche gli eventi d iquesti giorni stanno dimostrando.

Tutto questo con effetti drammatici —lo ricordava bene l 'onorevole Franchi —sul fronte di un altro dei capisaldi dell oStato, che è la magistratura . Le imputa-zioni assurde che vediamo elevare a cert icomplici di ministri (assurde dal punto d ivista del rapporto con il normale iter se-guito quando ad essere giudicato è un cit-tadino qualsiasi) non nascono evidente-mente dall 'ignoranza dei magistrati (sa- proprio da qui parte e che proprio qui si

rebbe troppo semplice ed al limite rassicu-rante), ma dalla sfiducia dei magistratinella giurisdizione politica che noi ci am-ministriamo in casa. Si inventano allora ifavoreggiamenti laddove, esistendo il re-ato, è evidente l'ipotesi di concorso ne lreato stesso . Non si può parlare di favoreg -giamento quando si è in presenza di autor imateriali del reato-base ma queste for-mule si inventano per strappare il pro-cesso ad una giurisdizione quale quella checi siamo creata nel Palazzo, nella quale pe rprimi i magistrati non credono .

È lo Stato che vacilla : qui crolla tutto ,con i giudici che cercano di tenersi lecarte ed i processi anche quando le re -gole sulla competenza dicono che certesedi giudiziarie sono competenti ed altr eno. Si dice «se mandiamo tutto a quel tri-bunale speciale che è il Parlamento, qui s iinsabbia tutto e la verità non viene mai agalla» .

I cittadini quindi guardano ai politic iin un certo modo : o eleggono certi perso-naggi che abbiamo in aula (e questo è unmodo di esternarsi dei politici) oppure, sefanno altro tipo di porcherie (di naturaeconomica), vengono coperte dal mant opietoso della Commissione inquirente .

Avevo promesso al Presidente, che cor-tesemente mi aveva consentito di parlare ,di essere sintetico, e quindi mi avvio all aconclusione .

Diamolo, questo messaggio (non vogli oanch 'io incorrere nell 'errore, che è statoaltre volte contestato, di parlare di «se-gnale»: sembra che il Parlamento abbi asolo una concezione «semaforica» dellapolitica: diciamo che il Parlamento, d ifronte ad un'azione giudiziaria che ri-guarda un ministro, deve procedere senzavincoli di sorta, consentendo che il mini-stro sia giudiciato, salvo poi, nei successiv iarticoli (ecco il senso del nostro emenda -mento soppressivo della seconda parte "dell 'articolo 1), specificare meglio leforme di tale intervento, ove fosse neces-sario; e noi riteniamo che ciò non sia, per-ché basterebbe introdurre alcune riform ein quel settore per depurare l 'ambiente de igiudici dall ' inquinamento politico che

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vuole che là giunga, in quanto il giudic epoliticizzato è il giudice arrendevole, che s ipiega ai compromessi, che insabbia, chenon fa il suo dovere, che non è soggett osoltanto alla legge ma anche ad altri cheoperano attorno alla legge e magari contr odi essa.

Nel raccomandare l'approvazione delnostro emendamento, allora, manife-stiamo la speranza che, in sussulto di co-scienza rinnovata dal punto di vista deivalori che vanno perseguiti, il Parlamentonon si faccia sfuggire l'occasione per com-piere questo importante atto di fede nell eistituzioni, che possono essere al servizi odel cittadino solo e a condizione che no ndiventino invece uno strumento camorri-stico, autoescludendosi dalle regole gene-rali per proteggere invece i protagonist inon sempre limpidi che questo palazzoospita .

Da questo punto di vista dobbiamo es-sere una autentica casa di vetro . Comin-ciamo dando all'articolo 1 questa caratte-ristica lineare e trasparente : siamo tutt igiudicati dalla magistratura ordinaria, mi -nistri o deputati! Non ci devono esser esospetti verso altri organi dello Stato . Que-sta, almeno a nostro avviso, è democraziaautentica, quella nella quale anche noipossiamo riconoscerci ; quella mafiosa,quella che si copre dietro i privilegi, dietr ole guarentigie, dietro le esclusioni dall eresponsabilità non ci è piaciuta quarantaanni fa, onorevole Franchi, e non ci pia-cerà nemmeno negli anni a venire (Ap-plausi a destra) .

PRESIDENTE . Poiché nessun altr ochiede di parlare sull'articolo 1, sospen-diamo il dibattito, poiché, come i collegh iricorderanno, il Comitato dei nove h achiesto di potersi riunire . Prima di dare laparola al ministro per gli affari regionali ,avverto che il Governo ha trasmesso, indata odierna, copia dello schema di norm edi attuazione dello Statuto speciale per i lTrentino-Alto Adige in materia di uso dellalingua tedesca in provincia di Bolzano, ne irapporti dei cittadini con la pubblica am-ministrazione e nei procedimenti giudi-ziari. Questa documentazione sarà pubbli -

cata in allegato ai resoconti della sedutaodierna .

MAURO MELLINI . Chiedo di parlar esull'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI. Signor Presidente ,siamo lieti che ci si accinga ad approfon-dire, nella Commissione affari costituzio-nali, e quindi nella Camera dei deputati, l edelicate questioni che sono emerse nell adiscussione su una proposta di legge costi -tuzionale di notevole importanza e rile-vanza com 'è quella relativa ai procedi -menti di accusa .

Approfittando di questa sospensione,resa necessaria dalla riunione del Comi-tato dei nove, il Governo ha manifestato l avolontà di rendere alla Camera dei depu-tati le Comunicazioni sul tema di cui a lpunto 2 dell'ordine del giorno : si tratta delresto di una facoltà che esso può esercitarein qualsiasi momento . Ciò comporta un 'in-versione dell 'ordine del giorno alla qualenon siamo contrari .

Nel momento, però, in cui si opera taleinversione, per i problemi che nascon odalla difficile gestione dei lavori della Ca-mera, che sono affollati di argomenti epieni di incombenze da adempiere nonsolo in Assemblea, ma anche nelle Com-missioni, ritengo di dover sottolineare i lfatto che, accettando di buon grado ledichiarazioni del Governo, non possiam operaltro accettare (mi pare che siamo con-fortati, in questo, anche dall 'opinione de lPresidente del Consiglio: non, però, di tutt ii ministri!) che con tali dichiarazioni i lGoverno ritenga di aver adempiuto aquanto sulla materia era stato ad ess orichiesto e che si possa considerare cos ìchiusa la discussione sul famoso «pac-chetto». Deve, infatti, intervenire un votodell'Aula, che difficilmente potrà ave rluogo in queste condizioni .

Con questo mio intervento vogli odunque sottolineare l'attenzione de lgruppo federalista europeo in merito all emodalità con cui si darà luogo al prosiegu odei lavori dell'Assemblea .

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FRANCO FRANCHI. Chiedo di parlaresull 'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO FRANCHI. Signor Presidente, c itroviamo in una situazione imbarazzante :da un lato, infatti, è convocato il Comitatodei nove, che deve decidere in merito allaimportante riforma dell 'Inquirente : io nefaccio parte e dovrei recarmi a compiere i lmio dovere; dall'altro, sono al temp ostesso, insieme ai miei colleghi, intensa -mente interessato a seguire le dichiara-zioni del ministro sull 'Alto Adige . Perqueste ragioni, ci permettiamo di chiederela sospensione della seduta finché sono i ncorso i lavori del Comitato dei nove . Nonpossono accavallarsi i lavori in quest omodo .

Signor Presidente, vorremmo anche sa-pere cosa accadrà dopo le dichiarazionidel ministro : si riprenderà con la riformadell ' Inquirente? Si svolgerà un dibattitosull'Alto Adige? Oppure si esaminerà lalegge finanziaria ?

Comunque la questione principale, da lmomento che è stato convocato il Comitatodei nove, è la sospensione della seduta .Così si è fatto migliaia di volte, e così rite-niamo sia necessario fare oggi, soprattutt otenendo conto che sono al nostro esam eproposte di legge così importanti com equelle concernenti la riforma della Com-missione inquirente .

GIANNI LANZINGER. Chiedo di parlar esull 'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GIANNI LANZINGER . Signor Presidente ,mi associo alla richiesta avanzata dal col -lega Franchi, perché mi pare important eche non vengano sovrapposte due que-stioni così rilevanti . Anch'io faccio partedel Comitato dei nove e, al contempo, son oovviamente interessato ad ascoltare le co-municazioni del ministro .

Vi è però un problema più rilevante, al

quale ha accennato, in precedenza, il col -lega Mellini: quello dell'ordine dei lavor isuccessivi alle dichiarazioni del ministro .

Signor Presidente, è oggi all 'ordine delgiorno la discussione e la votazione dellenorme relative alla modifica della Com-missione inquirente . Questo è il calenda-rio!

Ritengo che, se è ammissibile aprire unaparentesi per consentire al ministro di far edelle dichiarazioni, non è però ammissi-bile, dal punto di vista procedurale, che s iinverta il calendario procedendo alla di-scussione sulla questione dell 'Alto Adigedopo le dichiarazioni del ministro . La que-stione mi sembra rilevante perché un si-mile modo di procedere comporterebbeinevitabilmente un 'alterazione radical edell'ordine dei lavori già stabilito e di cui icolleghi erano a conoscenza.

Vorrei, quindi, che il Presidente pren-desse posizione in merito .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, misembra che le questioni sollevate dai tr ecolleghi che sono intervenuti sull'ordin edei lavori riguardino in ultima analis il 'eventualità di invertire l 'ordine delgiorno della seduta. Ritengo (come in re-altà anche i colleghi hanno rilevato) ch enon vi sia alcuna inversione dell'ordine de lgiorno nel procedere ed ascoltare le di-chiarazioni del Governo, che ha il diritto diessere sentito quando le richiede .

Nel caso in cui, a seguito delle comuni-cazioni del Governo, si avviasse una discus -sione, allora si porrebbe il quesito se inver -tire o meno l'ordine del giorno .

Vi è poi la richiesta degli onorevol iFranchi e Lanzinger di partecipare all ariunione del Comitato dei nove e di poteranche ascoltare le dichiarazioni del mini-stro sulla questione dell'Alto Adige .

Ritengo che si possa procedere in questomodo: dopo le comunicazioni del ministro ,sospenderemo la seduta, in modo che i lComitato dei nove possa riunirsi per esa-minare gli emendamenti alla proposte d ilegge costituzionale n . 2288 .

Per quanto riguarda, infine, eventualideliberazioni per l'inversione dell'ordinedel giorno, se saranno necessarie potranno

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essere adottate al momento alla ripresapomeridiana della seduta, che averrà alle15,30 dopo la prevista sospensione .

Comunicazioni del Governo sulle inteseconcernenti l'Alto Adige .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlar el 'onorevole ministro per gli affari regio-nali .

ARISTIDE GUNNELLA, Ministro per gliaffari regionali . Signor Presidente, onore-voli colleghi, il Governo è stato impegnat oda due mozioni, voltate dalla Camera il 1 9febbraio dello scorso anno, a riferire i nParlamento sulle intese concernenti l'Alt oAdige, prima di approvare, in sede di Con-siglio dei ministri, le norme di attuazion evolte a definire il pacchetto e quindi a chiu -dere questa vertenza che assume rilevanzanazionale ed internazionale.

Il Governo sta adempiendo oggi a tal eimpegno, nello spirito — io ritengo — co ncui la Camera dei deputati il 19 febbraioapprovò le due mozioni .

L 'esecutivo si trova di fronte ad impegn inazionali ed internazionali di grande ri-lievo concernenti l'Alto Adige che ha af-frontato con senso di lealtà nel suo com-pito di dare all 'attuazione a norme di va -lenza costituzionale, quali sono quelledello statuto della regione Trentino-AltoAdige. Il governo ha dimostrato inoltrelealtà anche dal punto di vista della conse -guenzialità storica : mi riferisco all 'ac-cordo stipulato nel 1946 tra De Gasperi eGruber ed a quello siglato nel 1969 traMagnago e Rumor, essendo ministro degl iesteri Moro il pacchetto approvato poi da lParlamento cioè il complesso delle normenecessarie per dare esecuzione ed attua-zione allo statuto del Trentino Alto Adig erelativo soprattutto alla provincia di Bol-zano .

Riteniamo che il Governo abbia proce-duto in perfetta aderenza di criteri conte-nuti sia nelle premesse che nella part edispositiva delle mozioni votate dalla Ca-mera. In questi documenti si fa esplicit oriferimento al pieno sviluppo, per le mino -

ranze di lingua tedesca e ladina, delle pro -prie identità, per le quali devono esserestabilite e mantenute tutte le condizion iatte a conseguirlo ed a mantenerlo .

In base a ciò il Governo ha avviato un aserie di consultazioni, approvando giànell'ottobre scorso (mediante decreti legi-slativi) una serie di norme di attuazione ,alcune di grande rilevanza, come quelleconcernenti il TAR, altre di minore rile-vanza. Questo era però la dimostrazion eche dopo quattro anni il Governo centraleponeva nuovamente attenzione ai pro-blemi altoatesini .

Questa attenzione ha avuto la prima ma -nifestazione nell'approvazione di quell enorme nell 'ottobre 1987 e, successiva-mente, nella continuità di una serie di rap -porti intrattenuti sia a Bolzano sia a Romacon le forze politiche locali e nazionali . ABolzano abbiamo avuto contatti con tutt i— dico tutti -- i gruppi politici operanti i ntale zona, con i sindacati, con le forzesociali, con le forze imprenditoriali e co nquelle culturali, in modo da avere perso-nalmente una visione globale del pro-blema .

La medesima cosa abbiamo ripetuto i nsede nazionale, avendo rapporti sia con irappresentanti nazionali sia con quelli lo -cali dei partiti dell'Alto Adige . In partico-lare, abbiamo sviluppato il dialogo con i lmaggior partito dell 'Alto Adige, che rap-presenta la maggior parte (quasi la totali-tà) della popolazione di lingua tedesca : laSudtiroler Volkspartei.

Con una serie di riunioni complesse ab-biamo approfondito sulla base di alcuniprincìpi fondamentali, la possibilità d idare attuazione all'insieme degli impegn ipolitici previsti nel pacchetto per l'Alt oAdige e nello statuto regionale .

Ebbene, il punto fondamentale dellatrattativa è stato il seguente : lo Statutoandava attuato integralmente, non sol onello spirito e nelle lettera che avevanodeterminato la formulazione del 1971, maanche alla luce della nuova realtà econo-mico-culturale e dello sviluppo dei rap-porti di cooperazione che occorre instau-rare fra le popolazioni italiane di lingu atedesca, italiana e ladina in Alto Adige .

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Si è lavorato su tale punto, non volendoporre in discussione norme che erano gi àstate oggetto di attenzione del Govern oattraverso l 'emanazione di decreti, e di-cendo chiaramente che ogni norma do-veva essere finalizzata alla chiusura defi-nitiva del pacchetto . Ciò significava chela trattativa era globale e che non s ipoteva separare una norma di attuazionedall'altra; tutto doveva configurarsi ecoerentemente indirizzarsi in manieraperfetta per conseguire la chiusura delpacchetto.

Si è operato, in tal senso, proficuamente .Abbiamo avuto di fronte la delegazion edella Suudtiroler Volkspartei, guidata da ldottor Magnago con alto senso di respon-sabilità, ed abbiamo dato luogo ad una pre -cisa e rigorosa trattativa, a volte dura, ch eha portato però, con senso di responsabi-lità, ripeto, a conclusioni che rappresen-tano l'interpretazione dello spirito e dell alettera dello statuto e, nello stesso tempo,costituiscono la dimostrazione della vo-lontà di cooperazione — non di convivenz a— fra le due comunità . Ciò in un equilibrioche rispetti l'identità culturale e lingui-stica, e nel contempo, permetta uno svi-luppo sempre più armonico, al fine d ivedere tali comunità inserite, così comeprevedeva la mozione approvata dalla Ca-mera, in quel contesto europeo nel qual ecertamente una regione di confine qual è i lTrentino-Alto Adige può svolgere una fun-zione preminente.

Fatte tali premesse e volendo anche sot -tolineare l 'aspetto internazionale del pro-blema, preciso che, a conclusione dell etrattative, l'Austria rilascerà una quie-tanza liberatoria che chiude definitiva -mente la vertenza internazionale . Nondobbiamo dimenticare che in sede ONU i lproblema è sempre all 'ordine del giornocome anche nel Consiglio d'Europa .

11 Governo italiano ha dimostrato u ngrande senso di responsabilità, tentando d ivenire sempre incontro alle esigenze ch enascevano dallo statuto . Dobbiamo purdire che dal 1969 ad oggi (dal 1972, èentrato in vigore il nuovo statuto) si è pro -ceduto con passi responsabili, lenti m adecisi . Oggi, a quasi vent 'anni dalla appro-

vazione del pacchetto, ci avviamo verso laconclusione .

Riteniamo che queste conclusioni sian osoddisfacenti, riaffermando il principio eil significato dell'autonomia dell'AltoAdige ; sottolineiamo altresì l'esigenza che irapporti tra situazioni periferiche e cen-trali non siano intrattenuti secondo un oschema di burocratica supremazia e che ,all'interno del Trentino-Alto Adige tali rap -porti non siano basati su fatti, atteggia -menti, proposizioni o provvedimenti chepossano sembrare prevaricatori di una co -munità rispetto ad un'altra e viceversa .

Lo spirito con cui non intendiamo dar ecertezza di diritto ai rapporti fra le duecomunità (anzi, le tre comunità, inclu-dendo anche quella ladina, importante su lpiano culturale) deve essere tale da por -tare ad una spinta verso una maggiorecomprensione .

Riteniamo che, attraverso questa cer-tezza di diritto e questa chiarezza di rap-porti, sia possibile evitare equivoci ; nellecondizioni attuali dello Statuto, le norm edi attuazione che concludono il pacchettosono, a mio giudizio, quanto di più reali-stico poteva essere realizzato e rag-giunto .

Desidero soffermarmi sugli element iche hanno portato alla conclusione dell eintese .

La prima fase della trattativa (come h ogià accennato) risale all'ottobre del 1987 ,quando il Governo, valutati gli aspetti d iordine politico e a dimostrazione della vo-lontà di pervenire in tempi rapidi alla chiu -sura della vertenza, decisde di dar cors oall 'approvazione di un consistente gruppodi norme che presentavano aspetti preva-lentemente di natura tecnica e concernentile seguenti materie : comunicazioni e tra-sporti di interesse locale; estensione all aregione Trentino-Alto Adige e alle due pro -vince autonome di Trento e Bolzano delledisposizioni contenute nel decreto del Pre -sidente della Repubblica del 24 luglio 1977n . 616 (cioè quelle relative alle autonomi eregionali); modifiche del decreto del Presi -dente della Repubblica del 6 aprile 1984 n.426 per la nomina dei consiglieri del TARdi Trento e della sezione autonoma di Bol-

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zano; modifiche del decreto del Presidentedella Repubblica del 26 luglio 1976 n . 752in materia di proporzionale; assistenzauniversitaria in provincia di Trento; trasfe -rimento alle due province autonome degliuffici della alimentazione; valore regio-nale dell 'Istituto trentino di cultura .

Si tratta di norme già applicate ed at-tuate .

Una seconda fase più complessa ha ri-guardato un gruppo di norme di attua-zione relativo a materie che presentavan odelicati aspetti di rilievo politico-costitu-zionale, fra le quali di particolare signifi-cato sono quelle riguardanti l'uso dellalingua tedesca nei rapporti con la pubblic aamministrazione e nei procedimenti giuri -sdizionali .

Pertanto, in conformità alle risoluzion ivotate dal Parlamento oggi noi veniamo ariferire, ancora una volta nel dettaglio,sulle seguenti materie, i cui problemierano stati sollevati dal Governo nel dibat -tito di febbraio .

In primo luogo, l 'uso della lingua te-desca nei rapporti con la pubblica ammi-nistrazione e nei procedimenti giudiziari .In secondo luogo, l'iscrizione nelle scuol enella provincia di Bolzano con lingua diinsegnamento diversa da quell adell 'alunno. In terzo luogo, la ristruttura-zione della organizzazione della Corte deiconti nella regione. Inoltre, le miniere, l eacque minerali e termali ; la residenza inBolzano per l'esercizio del diritto di vot onelle elezioni comunali e regionali; modi-fica dell'articolo 31 del decreto del Presi -dente della Repubblica n . 49 del 1973 i nmateria di creazione di circoscrizioni co-munali ; assistenza universitaria in pro-vincia di Bolzano e ordinamento scolasticoin provincia di Trento .

Giova ricordare al riguardo che pe rl 'emanazione delle citate norme il Govern oha delega di valenza costituzionale, ai sensidell'articolo 107 dello statuto. I problemirelativi ad alcune delle norme di attua-zione sopra indicate (uso della lingua tede -sca, iscrizione nelle scuole della provinci adi Bolzano) hanno impegnato in modo par -ticolare l'azione del Governo, ed hannoformato oggetto di intensi e reiterati in

contri con esponenti sia della SVP sia dell ealtre forze politiche nazionali, nonchédelle categorie interessate .

A tale scopo, nei giorni 20 e 21 ottobrescorso, durante la visita ufficiale effet-tuata a Bolzano e a Trento al fine di pren-dere diretto contatto con la realtà e i pro-blemi connessi all'attuazione dello statuto ,ho ricevuto dopo essermi recato presso gl i

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organi istituzionali locali (consiglio egiunta regionale, nonché quelli delle dueprovince autonome di Trento e Bolzano) ,ed ascoltato presso il Commissariato d iGoverno in Bolzano gli esponenti di tutti ipartiti politici, delle forze sindacali e degl iimprenditori della provincia di Bolzano .

Da tali incontri è emersa l'unanime aspi -razione ad una rapida ed equa soluzionedella vertenza altoatesina. Il principaleostacolo che si frapponeva al raggiungi -mento di tale meta era costituito, in parti -colare, da divergenze sorte in merito all anorma di attuazione sull'uso della linguatedesca.

A seguito delle evidenziate problema-tiche è stata perciò costituita presso il mioufficio una commissione a livello tecnico ,con la partecipazione di rappresentant idelle amministrazioni interessate (intern ie giustizia), per l 'approfondimento deipunti di contrasto e per il loro supera -mento. In tale sede sono state apportat esostanziali modifiche e correttivi per l'ade-guamento delle norme ai principi statu -tari, costituzionali e ordinamentali .

Successivamente, si sono svolti divers iincontri con esponenti di vertice della SVPnei giorni 22 dicembre 1987, 26 e 27 gen-naio ultimo scorso, 23 e 24 febbraio. Tal iincontri sono stati preceduti da riunion icon gli esponenti dei partiti della maggio-ranza, ai quali ho illustrato il programm adi modifiche che si intendevano apportareal testo delle norme di attuazione in argo-mento, già approvato dalla Commission eparitetica e a suo tempo ritoccato, a se-guito di precedenti incontri con esponent idella SVP, dall'allora sottosegretari oAmato e dal ministro Vizzini .

Copia del relativo testo, con le modifich eintese a conformarlo all'osservanza de isuddetti principi, fu allora distribuita ai

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convenuti con l'invito a far pervenire leloro osservazioni (mi riferisco al prim otesto). E noto, infatti, che il vecchioschema aveva suscitato aspre critiche d aparte degli esponenti politici e di quelli delmondo forense e giudiziario .

I principali motivi di contestazione ri-guardavano soprattutto l ' impostazionedata alle norme sul processo penal e(quello civile non creava problemi inquanto in esso sono le due parti ad accor-darsi sulla lingua da usare), che facev aobbligo al cittadino di usare la lingua delgruppo (italiano o tedesco) cui, in occa-sione del censimento, aveva dichiarato d iappartenere, con conseguente privazion edella facoltà, riconosciutagli dall'articol o100 dello statuto, di usare nel processo l alingua preferita e quindi di scegliere libe-ramente il difensore di fiducia, indipen-dentemente dall'appartenenza di quest'ul-timo all'uno o all'altro gruppo lingui-stico .

Nel primo testo suscitava motivo di cri-tica anche l'accentuata preferenza accor-data al processo monolingue rispetto aquello bilignue, riconoscendosi al solo im-putato, e non anche alla parte civile, l apossibilità di influire sulla determinazion edella lingua del processo .

Altri argomenti sui quali il contrasto èrisultato più vivo sono stati i seguenti .Anzitutto, il problema se il bilinguism odoveva essere osservato anche nel rap-porto interno alle forze di polizia (carabi-nieri e Guardia di finanza), considerat edalla SVP come organismo civile e non d i«tipo militare» quando svolgono opera-zioni di polizia giudiziaria, dato che all'in-terno di detti tipi di organismo il bilin-guismo è escluso dall'ultimo comm adell'articolo 100 dello statuto. Inoltre, l aquestione se il difensore nel processo pe-nale poteva usare la propria lingua anch enel caso di processo condotto in lingu adiversa .

Detti contrasti non si sono attenuati nep -pure dopo le modifiche a suo tempo appor -tate dall'allora sottosegretario Amato e dalministro Vizzini, a seguito di una serie d iincontri con i rappresentanti della mino-ranza di lingua tedesca .

Le modifiche da apportare possono es-sere così sintetizzate . In primo luogo, inapplicazione degli articoli 99 e 100 dellostatuto di autonomia, che parificano lalingua tedesca a quella italiana e ricono-scono ai cittadini di lingua tedesca dellaprovincia di Bolzano la facoltà di usare lapropria lingua nei rapporti con gli organigiudiziari, vengono previsti tre tipi di pro -cesso penale (quello civile, come già preci-sato, non dà adito a problemi in quanto i nesso sono le due parti ad accordarsi sull alingua da usare) : uno monolingue italiano ,uno monolignue tedesco ed uno bilignue, eciò a secondo che pe parti del process odichiarino tutte la stessa lingua materna(italiana o tedesca), ovvero talune la primaed altre la seconda (articoli 15-18) .

Sono state altresì notevolmente ridott ela competenza e le attribuzioni originaria -mente previste per la commissione parite-tica competente in materia di terminologi agiuridica, amministrativa e tecnica nell edue lingue, limitando le funzioni di tal icommissioni a quelle di un semplice or-gano consultivo (articolo 6) .

Al fine di determinare la lingua da usar enel processo, viene previsto lo sgancia -mento dalla dichiarazione resa in occa-sione del censimento, e viene quindi ripri-stinata la facoltà di scelta dell'uso dellalingua (italiana o tedesca) da parte dell'in-teressato (articoli 14 e 126), con il conse-guente venire meno della norma origi-naria (ultimo comma dell'articolo 14), ch eprevedeva una sanzione penale in caso d idifformità tra la lingua dichiarata, che èora quella materna, e quella del grupp olinguistico al quale l'interessato aveva di-chiarato di appartenere in sede di censi -mento .

Viene riconosciuta la possibilità per i ldifensore di usare la propria lingua negl iinterventi orali, quand'anche il processo s isvolga in una lingua diversa (articolo 15) .Viene riconosciuto alla parte civile, e no nal solo imputato, il diritto di determinar ela lingua da usare al processo : se l'impu-tato dichiara quindi di essere di lingua ita -liana e la parte civile di lingua maternatedesca, il processo si svolgerà nella form abilignue (articolo 18) .

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Viene inoltre affermato il principio se-condo cui le forze di polizia facenti parte d iordinamenti di tipo militare (carabinieri ,Guardia di finanza, agenti di custodia, re -parti armati della Polizia di Stato) sonotenute ad usare la lingua tedesca solo neirapporti esterni con la popolazione ,mentre all'interno dei corpi suddetti èusata solo la lingua italiana articolo 1 ,ultimo comma) .

Viene precisato che la qualifica di con -cessione di servizi di pubblico interessedeve intendersi limitata ai soggetti che ge-stiscono servizi rientranti nelle attribu-zioni o nella disponibilità di enti pubblici ,con la sola equiparazione ad essi dellacategoria dei farmacisti, e ciò in confor-mità del principio affermato dalla Cort ecostituzionale con la sentenza n . 312 del1983 (articolo 2) .

Viene altresì chiarito che l'obbligo pe rdetti concessionari di assumere personalebilingue (non necessariamente in possessodel patentino attestante il bilinguismo) èlimitato alla misura atta a garantir el'onere di corrispondere anche nell alingua tedesca nei rapporti con gli utentidel servizio (articolo 2) .

Viene introdotta una norma finale ch eprevede l'entrata in vigore delle disposi-zioni relative all'uso della lingua tedescanel processo e da parte delle forze di po-lizia solo dopo quattro anni dalla pubbli-cazione del decreto . Ciò allo scopo di con-sentire alle forze dell'ordine e all'ammini-strazione giudiziaria di organizzare ipropri reparti ed i propri uffici in modo dapoter adeguatamente corrispondere all enuove esigenze (articolo 39) .

A questo punto ritengo opportuno preci -sare, in relazione ai dubbi di costituziona-lità che sono stati avanzati anche da espo -nenti politici in sede di dichiarazioni allastampa, che il problema non sussiste . Atale riguardo occorre premettere che l'ar-ticolo 99 dello statuto di autonomia delTrentino-Alto Adige, che è norma di rang ocostituzionale, stabilisce, come detto, chenella suddetta regione «la lingua tedesca èparificata a quella italiana, che è lingu aufficiale dello Stato» . Il successivo articolo100 riconosce ai cittadini di lingua tedesca

della provincia di Bolzano la «facoltà d iusare la loro lingua nei rapporti con gl iuffici giudiziari e con gli organi ed uffic idella pubblica amministrazione situat inella provincia» .

Dal combinato disposto di tali normederiva, da un lato, il diritto per il cittadin odi lingua tedesca di usare la propria lingu anei rapporti con i detti organi ed uffici ; edall'altro, consegue l'obbligo per la pub-blica amministrazione di apprestare l estrutture e gli strumenti idonei a garantir eall'interessato il pieno esercizio di tale di -ritto .

Le disposizioni contenute nello schem ain argomento mirano pertanto a perse-guire tali finalità, ovviamente nei limiti fis -sati dalle norme statutarie. Infatti, loschema sottoposto all 'approvazione delConsiglio dei ministri disancora anzitutto ,come già detto, la scelta della lingua delprocesso dalla dichiarazione di apparte-nenza al gruppo linguistico resa in occa-sione del censimento della popolazione ,restituendo quindi all'interessato la pienalibertà di scelta, con concreta attuazionedell'indicata disposizione statutaria .

Dalla necessità di dare piena attuazioneai princìpi statutari e costituzionali di -pende la prevista adozione dei tre succitat itipi di processo penale. Infatti non puòessere negato, alla luce dei suesposti prin-cìpi, che il processo si debba svolgere i nuna sola lingua quando vi sia un solo impu -tato o più imputati e parti civili che ab-biano dichiarato la stessa lingua, venend omeno in questo caso la necessità di adot-tare un sistema bilingue per assicurare aciascuno l'uso della propria lingua madre .Infatti un processo monolingue èsenz'altro costituzionalmnete legittim operché posto a garanzia di un dirittoespressamente previsto costituizonal-mente; viceversa la sola previsione di unprocesso bilingue non altrettanto an-drebbe ad armonizzarsi con tali princìpi .

La norma in oggetto non preclude af-fatto la possibilità di assumere la difesa daparte di qualsiasi avvocato italiano . Tut-tavia è stata espressamente prevista la fa -coltà per il difensore di poter svolgereinterventi orali nella sua lingua anche nel

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processo in cui si usi l'altra lingua . Anche i ldiritto alla difesa è quindi ampiamente epienamente garantito. Giova, al riguardo ,precisare che trattasi di un diritto costitu -zionalmente garantito, ma che legittima-mente può ammettere disciplina e regola-mentazione .

All'uopo il Governo, tenuto conto delcombinato disposto degli articoli 1 e 3 deltesto in esame, provvederà, nei modi e ne itermini previsti dall 'articolo 39 e dell'arti-colo 15, alla predisposizione di tutti i mezziatti ad assicurare, anche nel processo pe-nale monolingue, il conseguimento de lmassimo di garanzie per l 'espletamentodei diritti della difesa, in modo tale chevenga evitata ogni possibile difficoltà ne lloro concreto esercizio, in relazione anch ea quanto previsto dall'articolo 15 .

Comunque, limitazioni in via di fatt onon hanno rilevanza sotto il profilo dell alegittimità costituzionale, per le suesposteconsiderazioni .

Alla luce di quanto sopra evidenziato s ideve ancora fare un ' ultima precisazioneconcernente la ridotta portata del feno-meno, che appare essere stato dilatat ooltre i suoi effettivi limiti . Il processo mo-nolingue è infatti circoscritto alle sole ipo-tesi della presenza di una sola o più partidella stessa lingua. Ritengo, pertanto, chequanto esposto sia sufficiente per dissol-vere ogni dubbio al riguardo .

Un cenno particolare si deve fare a pro-posito delle popolazioni ladine della pro-vincia di Bolzano. Allo scopo di tutelare evalorizzare la lingua e la cultura di dett epopolazioni che, a causa della loro esiguaconsistenza e della scarsa forza contrat-tuale, avrebbero corso il rischio di subirel 'assimilazione soprattutto da parte de lpiù forte ed organizzato gruppo di lingu atedesca, è stata introdotta un 'appositanorma — articolo 32 — che prevede pe resse la possibilità dell'uso del loro idiom anei rapporti con gli enti locali, le istitu-zioni scolastiche, gli uffici della pubblic aamministrazione, (escluse le forze ar-mate le forze di polizia) siti nelle due vall iladine della provincia atesina, con l'ob-bligo per detti uffici di corrisponder eoralmente in ladino e per iscritto conte -

stualmente nelle tre lingue italiana, te-desca e ladina .

Viene altresì prevista la possibilit àdel l ' uso del ladino da parte dei consiglier icomunali negli interventi orali resi in occa -sione delle sedute consiliari dei comun idelle citate vallate nonché l'obbligo, per gl iuffici della provincia autonoma che svol-gono funzioni esclusivamente o prevalen-temente a favore delle popolazioni ladine ,di corrispondere nella loro lingua .

Infine, viene sancita la facoltà per l epopolazioni ladine di essere esaminate edinterrogate nella loro lingua, con l'ausiliodi un interprete, nei processi sia in linguaitaliana che tedesca che si svolgono nellaprovincia di Bolzano . A tale riguardo devoperò precisare che, anche per soddisfar eesigenze di ordine pratico, oltre che obiet -tivi motivi di equità, il Governo è impe-gnato a presentare un emendamento a ldisegno di legge costituzionale n . 1125(atto della Camera) con cui si dà facoltàalle popolazioni ladine di scegliere nei pro-cessi l 'uso della lingua italiana o quellatedesca.

All'adozione di dette misure di favor econsentite anche da recenti orientament igiurisprudenziali della Corte costituzio-nale si è pervenuti a seguito di una serie d iincontri con gli esponenti della Unione cul -turale dei ladini e con quelli democratica -mente eletti .

Occorre soggiungere che, con separat anorma di attuazione, che ha formatoanch'essa oggetto di lunghe trattative conla SVP, viene garantita e disciplinata nellaprovincia di Bolzano la piena libertà diiscrizione degli alunni nella scuola conlingua di insegnamento diversa dalla pro-pria. Al fine di garantire l 'efficienza dell ascuola è prevista, nel caso in cui l'alunnonon sia in grado di seguire utilmente l'in-segnamento, una valutazione da parte diun comitato misto paritetico composto damembri di lingua italiana e tedesca ch edecide sulla prosecuzione o meno dell afrequenza .

Occorre aggiungere che avverso il prov-vedimento negativo è fatto salvo il ricors oal TAR, il che assicura la più ampia tutel agiurisdizionale dell'interessato .

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Devo però ricordare che i casi di allon-tanamento sono stati finora estremament elimitati e che l 'atmosfera globale di sere-nità che si instaurerà con la chiusura de l«pacchetto» potrà favorire la migliore con-vivenza considerando che lo statuto pre-vede tra l 'altro due tipi distinti di scuole :quella con insegnamento di lingua italianae quella con insegnamento in lingua tede-sca .

Devo infine precisare che negli incontr iavuti il 23 e il 24 febbraio ultimo scorso conesponenti della SVP, nonché con i rappre-sentanti istituzionali della regione e dell edue provincie autonome, è stato concor-dato che con l 'approvazione delle norme d iattuazione attualmente giacenti presso l aPresidenza del Consiglio dei ministri (i nparticolare le due norme concernenti l 'usodella lingua tedesca nei rapporti dei citta-dini con gli uffici giudiziari e con gli organ idegli uffici della pubblica amministra-zione e la iscrizione degli alunni nellescuole della provincia di Bolzano co nlingua di insegnamento diversa dalla pro-pria madre lingua), deve intendersi com-pletata l 'attuazione dello Statuto di auto-nomia e del cosiddetto «pacchetto» pe rl'Alto Adige e conseguentemente chiusa lavertenza sulla questione altoatesina . A se-guito di ciò il Governo si troverà in grado d ieffettuare gli ulteriori passi per otteneredall 'Austria il rilascio della prevista «quie-tanza liberatoria» (Commenti dei deputat iTassi e Mellini) . Devo dire che questo èquanto previsto negli accordi assunti insede internazionale, che noi siamo tenutiad adempiere .

Detto questo occorre, tuttavia, precisar eche restano successivamente da definire l eseguenti questioni : la modifica delle circo-scrizioni elettorali in provincia di Bolzan oper l'elezione del Senato ; la modifica deltitolo VI dello statuto regionale in materi adi rapporti finanziari tra Stato, regione eprovincia; l'istituzione in Bolzano di unasezione della corte d'appello di Trento e d iuna sezione del tribunale per i minorenni ,a seguito delle intervenute riforme del co-dice di procedura penale del 1984, per cu ile impugnazioni delle sentenze penali de lpretore si effettuano dinanzi alla corte

d'appello e non al tribunale, sicché è neces -sario garantire che anche il grado d'ap-pello si svolga secondo le regole che disci -plinano l ' uso della lingua tedesca in pro-vincia di Bolzano e che hanno caratteriz-zato il primo grado .

Per le tre suindicate questioni, che ri-chiedono per la loro soluzione la leggeordinaria, il Governo afferma la sua vo-lontà ed impegno di procedere alle oppor-tune iniziative legislative che possano con -sentire il raggiungimento degli indicat iobiettivi .

Altri problemi che il Governo intendesuccessivamente risolvere sono quelli con -cernenti le consentite modifiche al vigenteaccordo con la Germania del 27 gennaio1976 per la regolamentazione delle posi-zioni pensionistiche degli altoatesini ex op-tanti per la cittadinanza tedesca, nonch él 'applicazione della proporzionale etnicain provincia di Bolzano nei riguardi delpersonale dell 'Ente ferrovie dello Stato ,dopo la sua costituzione in ente pubblicoeconomico autonomo . Per quanto con-cerne quest'ultimo punto occorre preci-sare che è tuttora pendente ricorso all aCorte costituzionale, promosso dalla pro-vincia di Bolzano, avverso la legge 1 7maggio 1985, n. 210 istitutiva dell'Ente fer -rovie dello Stato, sicché è necessario atten -dere la decisione .

Tuttavia il Governo dichiara che, succes -sivamente alla pronuncia della Corte, as-sumerà, ove necessario, le conseguenti econsentite iniziative, intese a mantenere,quanto previsto dal decreto del President edella Repubblica n . 752 del 1976, utiliz-zando gli strumenti legislativi o, nellemore, quelli amministrativi che si rendes -sero necessari . Non possiamo infatti ve-nire meno ad un impegno solenne assuntedal Parlamento con legge nei confrontidella regione Trentino-Alto Adige e dell aprovincia di Bolzano .

Rimane altresì fermo che, anche allaluce della giurisprudenza della Corte costi -tuzionale (sentenza n . 160 del 6 maggio1985), saranno attivate successivamentecon urgenza le procedure per le eventual imodifiche o adeguamenti che si rendes-sero necessari, anche per intervenute dif-

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ficoltà interpretative, alle norme di attua-zione già esistenti, per sopravvenute varia -zioni nell'ordinamento statale o a seguit odi pronunce della Corte costituzionale, coni mezzi, gli strumenti ed i limiti previsti, ci òin relazione anche alle richieste formulat enel corso delle trattative dal president edella provincia di Bolzano, dottor Ma-gnago .

Ovviamente sarà conseguente alla chiu-sura della vertenza altoatesina ha previacostituzione della Commissione perma-nente per i problemi della provincia di Bol -zano, prevista dalla misura 137 del «pac-chetto» . Sicché anche per tale adempi-mento vi è l'impegno del Governo .

Noi riteniamo che l'attuazione del «pac-chetto» e la chiusura della vertenza, no npongano automaticamente fine all'attivit àdelle Commissioni paritetiche dei «6» e dei«12», in quanto eventuali aggiustamenti d inorme di attuazione obsolete o bisognosedi modifica in relazione a mutamenti cheintervengono nella legislazione nazionalepotranno pur sempre presentarsi . In talcaso, salvo che il Parlamento non vogli amodificare gli strumenti procedurali esi-stenti, sarà pur sempre necessario avva-lersi di essi, almeno in questa fase transi-toria .

In tal senso milita la stessa giurispru-denza della Corte costituzionale con lanota decisione n . 160 del 1985.

Il Governo si riserva però, nel l 'equilibriodella rappresentanza paritetica delle Com -missioni, di rivederne la composizione pe rquanto riguarda i rappresentanti dell oStato .

Ritengo opportuno sottolineare questoaspetto perché è necessario che, nell'am-bito della normalizzazione dei rapporti fr al'amministrazione centrale dello Stato, l eprovince autonome di Trento e Bolzano ela regione Trentino-Alto Adige, vi siano ,fino a quando non intervengano modifi-che, Commissioni che eventualmente pro -cedano nel modo precedentemente illu-strato.

Ritengo, a questo punto, signor Presi-dente e onorevoli colleghi, che il Govern oabbia onorevolmente adempiuto agli im-pegni che gli derivavano dalle risoluzioni

approvate il 19 febbraio dello scorso anno ,portando a soluzione una vertenza che s itrascina da circa vent'anni .

Devo ancora ribadire che con l 'approva-zione di queste norme non soltanto si rea -lizzerà compiutamente la migliore e paci -fica convivenza tra le popolazioni di linguaitaliana e di lingua tedesca in Alto Adige ,ma si otterrà anche sul piano internazio-nale la rimozione dell'unico motivo di di-sagio nei rapporti comunque più che ot-timi con la vicina ed amica Repubblicaaustriaca .

CARLO TASSI. Con Waldheim !

ARISTIDE GUNNELLA, Ministro per gliaffari regionali . Confido, pertanto, onore -voli colleghi, che il Parlamento, tenend oconto dell'importanza politica, storica e dirilievo costituzionale rivestita dalle normein oggetto, vorrà confortare l'opera delGoverno .

Prima di terminare questo doveros oadempimento del Governo nei confront idel Parlamento, devo precisare — poich ésono state talvolta fatte illazioni — chetutte le norme inerenti al processo penaleriguardano soltanto la provincia di Bol-zano .

CARLO TASSI. Ci mancava altro! In -somma, non siamo obbligati a cantare :«Deutschland, Deutschland úber alles».

PRESIDENTE. Onorevole Tassi, laprego.

ARISTIDE GUNNELLA, Ministro per gl iaffari regionali . Nel passato qualcunol'aveva cantato, ma non certamente io .

Il Governo, rilevando questo aspetto, in-tende mettere in luce che in materia diregolamento dei rapporti tra l'ammini-strazione centrale e la provincia di Bol-zano esiste una ben precisa certezza de ldiritto la cui importanza non può esseresottaciuta, in un momento in cui la man-canza di certezza del diritto è elemento checertamente eccita estremismi .

Riteniamo, pertanto, che l'azione del Go -verno possa ridare — almeno questo è il

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nostro augurio e la nostra speranza — all epopolazioni italiane altoatesine di linguatedesca, italiana e ladina il senso dellalealtà nazionale .

Pertanto il processo di sviluppo d iquesta convivenza in una visione europeapiù vasta e complessa deve essere assecon -dato. A nostro giudizio queste norme son oun punto di partenza importante per i lfuturo di quella regione (Applausi) .

CARLO TASSI. Ma quale certezza, seaspetti il placet del Kaiser !

PRESIDENTE . Onorevole Tassi, s evuole parlare potrà farlo in seguito, dop oessersi iscritto .

Avverto che, come poc'anzi preannun-ziato, non si passerà ora alla discussion esulle comunicazioni del Governo, ma l aquestione sarà affrontata alla ripresa po-meridiana della seduta .

FRANCESCO RUTELLI. Chiedo di par-lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO RUTELLI. Presidente, hochiesto di parlare sull'ordine dei lavor iperché volevo segnalare a lei e ai collegh iuna questione di particolare delicatezza .

Ci troviamo in un contesto in cui i rap-porti tra i due rami del Parlamento hann ovisto momenti di difficoltà, di divergenza,qualche volta di conflitto . A me risulta —lo segnalo a lei e a tutti i colleghi dell'As-semblea, e in particolare ai presidenti d igruppo e al ministro per i rapporti con i lParlamento — che questa mattina il Se -nato della Repubblica avrebbe stabilito, i nsede di Conferenza di capigruppo, di pro -cedere comunque alla discussione sull eintese concernenti l'Alto Adige, indipen-dentemente dallo stato della discussion ealla Camera sulla stessa materia .

Mi auguro che questa informazione, ch eper altro ho ricevuto dal Senato, non siavera, o almeno venga prontamente rettifi-cata. Non c'è dubbio, infatti, che non pos-siamo stabilire, signora Presidente, un pre-cedente del genere (non entro qui nel me-

rito dell 'argomento dell'Alto Adige e de lSud Tirolo), per cui un ramo del Parla -mento affronta una questione che non soloè controversa (tanto è vero che gli iscritti aparlare qui alla Camera sono quasi ses-santa), ma lo è anche dal punto di vist apolitico, all'interno dei gruppi politici ,tanto che in materia non è assolumenteemersa finora una linea univoca . L'altroramo del Parlamento, prescindendo dall aconclusione della discussione in quest aCamera (ed anzi scavalcandola ed ignoran -dola), intende intraprendere una propri adiscussione sullo stesso argomento, pergiungere eventualmente a conclusioni . Inquesto modo, signora Presidente, onore -voli colleghi, creeremmo un precedentegrave, gravissimo, il quale — mi permett odi osservare -- potrebbe essere utilizzatoin qualsiasi circostanza e in modo del tutt oillegale e incostituzionale, al fine di risol-vere una situazione difficile determinatas iin un ramo del Parlamento dove siano gi àiniziate una procedura legislativa ed unadiscussione che dovrebbero portare all avotazione di documenti di indirizzo .

Signora Presidente, ho voluto segnalarletale situazione, che mi auguro venga ri-solta . Sappiamo che essa sarebbe partico -larmente aggravata dal fatto che l'attualeGoverno si trova in articulo mortis, per cu iuna accelerazione ed una forzatura de ilavori parlamentari apparirebbero, a mag-gior ragione, inaccettabili ed illegittime.

PRESIDENTE. Onorevole Rutelli, i onon sono stata informata né dalla Presi-denza del Senato né dal Governo dell'inse -rimento nel calendario dei lavori del Se -nato della discussione sulle comunicazion idel Governo circa le intese concernent il'Alto Adige .

Debbo tuttavia farle notare, innanzi -tutto, una questione di carattere generale :una Camera non ha alcun potere di inter -venire sulla deliberazioni dell'altra Ca-mera in materia di calendario dei lavori .Quindi, noi non abbiamo alcun potere d iintervento sui lavori del Senato, e lo stess ovale per il Senato nei nostri confronti .

Vorrei svolgere altresì un'altra conside-razione. Ci troviamo, nel caso di specie,

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dinanzi a comunicazioni rese dal Governo •sulle intese concernenti l'Alto Adige, all equali seguirà un dibattito che terminerà ,probabilmente, con un voto di indirizzo ;ma non ci troviamo di fronte ad un att olegislativo. In ques t 'ultimo caso, onorevol eRutelli, lei certamente avrebbe ragione d idire che è scorretto muoversi in un cert omodo. In questo caso, siamo invece difronte a comunicazioni del Governo, ad u nconseguente dibattito ed, eventualmente(perché ancora non è certo), ad un voto .

Non mi sembra dunque che vi siano gl iestremi perché la Presidenza della Camer apossa intervenire presso la Presidenza de lSenato o presso il Governo, per lamentar euna asserita lesione costituzionale, com einvece avverrebbe se il diverso comporta -mento delle Camere attenesse al procedi -mento legislativo .

Onorevoli colleghi, ora sospenderemo ,come previsto i nostri lavori . Alla ripresapomeridiana dovremo innanzitutto risol-vere la questione dell ' inversione dell'or-dine del giorno, e successivamente, se de lcaso, riprendere il seguito della discus-sione delle proposte di legge costituzional eriguardanti i procedimenti d'accusa .

Sospendo la seduta fino alle 15,30 .

La seduta, sospesa alle 12,25 ,è ripresa alle 15,35 .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE

ALFREDO BIONDI

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adell'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, il deputato Carlo Casini è in mis-sione per incarico del suo ufficio .

Autorizzazione di relazione orale .

PRESIDENTE. La XI Commissione per-manente (Lavoro) ha deliberato di chie-dere l'autorizzazione a riferire oralmente

all 'Assemblea sul seguente disegno d ilegge :

«Conversione in legge del decreto-legge15 gennaio 1988, n. 8, recante proroga de icontributi GESCAL, norma in materia d iprevidenza e misure per il potenziament odel sistema informativo del Ministero de llavoro e della previdenza sociale» (2174) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

Annunzio di petizioni .

PRESIDENTE . Si dia lettura dei sunt idelle petizioni pervenute alla Presidenza.

MICHL EBNER, Segretario, legge :

Il deputato Mirko Tremaglia presenta lapetizione di Paolo Chiarenza, da Cervasca(Cuneo), e numerosi altri cittadini di vari elocalità, anche residenti all 'estero, chechiedono un provvedimento legislativoper consentire ai cittadini italian iall'estero di votare nei luoghi di residenza(66) ;

Flavia Manzi, da Guidonia (Roma), enumerosi altri cittadini di varie località ,rappresentano la comune necessità ch el'Italia svolga un attivo ruolo internazio-nale per la soluzione del problema palesti -nese e l'OLP venga ufficialmente ricono-sciuta quale legittimo rappresentante delpopolo palestinese (67) ;

Alberto Giovanardi, da Cologno Mon-zese (Milano), chiede un provvedimentolegislativo per eliminare le sperequazionidei trattamenti pensionistici dei militar icollocati a riposo anteriormente al 1979

rispetto a quelli congedati dopo tale dat a(68) ;

Mario Massarotto, da Castelfranco Ve-neto (Treviso), chiede un provvedimentolegislativo di modifica della legge 1 0 ot-tobre 1987, n. 405, per eliminare le spere-quazioni determinatesi a danno dei sup-plenti dei conservatori di musica in ser-

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vizio precedentemente all'anno scolastic o1986/87 (69) ;

Adriano Pelizza, da Genova, chiede u nprovvedimento legislativo per porre finealle sperequazioni derivanti dalle cosid-dette pensioni d 'annata (70) .

Le petizioni testé lette saranno tra -smesse alle competenti Commissioni .

Sull'ordine dei lavori .

MAURO MELLINI. Chiedo dì parlaresull'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI . Tra venti minuti, s iriunirà la Commissione giustizia in sed elegislativa . Delicato è l'argomento che ess asta per affrontare — non c'è bisogno che l odica — così come delicato è quello che s ista trattando in aula . Basterebbe sol oquesta considerazione per indurre ad evi -tare la concomitanza di tali lavori . Ag-giungo poi che sia io sia altri collegh isiamo personalmente impegnati nel lorosvolgimento . Ci è stato detto che la Presi-denza ha autorizzato la Commissione atenere seduta in sede legislativa in conco-mitanza con i lavori dell'Assemblea .

Credo che qualunque autorizzazione odeliberazione non possa comportare ilconferimento del dono del l ' ubiquità a tuttii deputati, tanto meno a me che, forse, nesono il meno degno, non aspirando all asantità. Di conseguenza, signor Presidente ,non posso che formulare una viva protest aper tale fatto e rivendicare il mio diritto d ideputato di contribuire con il mio voto allaformazione delle leggi dello Stato do-vunque sono chiamato dal mio dovere afarlo.

PRESIDENTE. Onorevole Mellini, no ncredo che sia necessaria la sua protesta da lmomento che, al fine di sconvocare leCommissioni, è sufficiente la sua segnala-zione .

Ritengo che la Presidenza abbia assunto

determinazioni coerenti con la possibilitàdi garantire la coesistenza, non competi-tiva, degli organi dei parlamentari . Se sidovranno, come credo, effettuare vota-zioni, la Presidenza non mancherà di prov -vedere immediatamente alla sconvoca-zione delle Commissioni, in relazione all eesigenze da lei ricordate non dell'ubiquit àma della seria partecipazione ai lavori d iciascuno di noi .

Si riprende la discussione della propostadi legge costituzionale n . 2288 e delleconcorrenti proposte di leggi costitu-zionali nn. 1292 e 1483 .

PRESIDENTE. Ricordo che questa mat-tina si è chiusa la discussione sull'arti-colo 1 .

Prego l'onorevole Presidente della Com-missione di esprimere il parere della stes -sa sugli emendamenti presentati all'arti-colo 1 .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione. Signor Presidente, la Com-missione esprime parere contrariosull'emendamento Mellini 1 .3, che con-tiene un'impostazione interamente di-versa da quella del testo in discussione,non ritenendo di dover mutare il pro-prio avviso sulla intelaiatura di massim adella nuova disciplina. La Commissioneesprime altresì parere contrari osull'emendamento Calderisi 1 .4, in quantotendente a limitare la disciplina ai ministr iin carica. La Commissione, inoltre, do -vendo mantenere una disciplina riferitaall'oggetto della questione (ossia al reato i nquanto ministeriale), ritiene di non doverlimitare la disciplina stessa alla durata i ncarica dei membri del Governo . Per lastessa ragione esprime parere contrari osull'emendamento Calderisi 1 .5, così com esull'emendamento Teodori 1 .6 .

La Commissione esprime parere con-trario sull'emendamento Pazzaglia 1 .2, inquanto tendente a conservare comunqueun intervento del Parlamento nel procedi-mento relativo all 'accertamento di questireati .

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Per quanto concerne l'emendament oFerrara 1 .1 (sul quale chiedo un moment odi attenzione ai colleghi), la Commission eha espresso un apprezzamento larga -mente positivo preferendo, per una seri edi ragioni che non è il caso ora di render eesplicite ma che sono comprese nella di-scussione che fino ad ora si è svolta, l adenominazione dell 'atto in autorizzazioneinvece che in deliberazione . Tuttavia, amaggioranza, la Commissione allo statodelle cose esprime parere contrari osull'emendamento Ferrara 1 .1 perché pre-ferirebbe non introdurre alcun emenda -mento al testo. E questa la ragione per l aquale la Commissione ha espresso parer econtrario . Se non vi fosse stata questa con -siderazione, ho il dovere di comunicar eall'Assemblea che l'opinione largament eprevalente nella Commissione sarebbestata favorevole .

Infine, la Commissione esprime parerecontrario sull'emendamento Teodori 1 .7 ,in quanto ritiene opportuno mantenere l adistinzione di competenze tra i due ram idel Parlamento e non reintrodurre la fi-gura del Parlamento in seduta comune pertali reati .

PRESIDENTE . Qual è il parere del Go-verno sugli emendamenti presentati all'ar-ticolo 1 ?

GIULIANO VASSALLI, Ministro di grazia egiustizia . Signor Presidente, la posizionedel Governo è uguale a quella espressa da lpresidente della I Commissione, onorevoleLabriola, e non merita, quindi, particolar eanalisi e ulteriore chiarimento . Il pareredel Governo è contrario sull'emendament oPazzaglia 1 .2 e sugli emendamenti presen -tati dal gruppo federalista europeo . Sitratta di argomenti ampiamente trattati ,sui quali si sono assunte posizioninell'altro ramo del Parlamento con mag-giore libertà di scelta, in quel momento, daparte del Governo .

L'atteggiamento remissivo del Governo ,allora adottato, diviene ora atteggiamentocontrario a questi emendamenti, per salva -guardare ciò che è stato frutto di un'ampi adiscussione svoltasi nell'altro ramo del

Parlamento . Tale argomentazione vale so-prattutto per l 'emendamento Ferrara 1 .1 ,cui ha fatto particolare riferimento il pre-sidente della I Commissione, anche in con-siderazione del fatto che per il nostro ordi -namento costituzionale devono intercor-rere tre mesi tra la prima e la seconda let-tura di una proposta di legge costituzio-nale e del fatto che il Governo non è all ostato favorevole ad un prolungamentodell 'iter del provvedimento .

Anche al Governo sembra, in linea teo-rica, che la sotituzione della parola «deli-berazione» con la parola «autorizzazione »avrebbe potuto essere accettata, ma ,nell 'attuale contingenza, essendo chiaroche il termine «deliberazione» adottato ne ltesto del Senato non può essere altro cheuna «autorizzazione», il Governo prefe-risce — come del resto ha detto il presi -dente della Commissione riferendo dei la-vori del Comitato dei nove — rinunciare atale modifica, favorendo l'accogliment odell'articolo 1 nel testo approvat odall'altro ramo del Parlamento.

In conclusione, il parere del Governo ècontrario, per le motivazioni che ho breve-mente esposto, su tutti gli emendament ipresentati all'articolo 1 .

PRESIDENTE. Avverto che, dovendos iprocedere a votazioni a scrutinio segreto ,mediante procedimento elettronico, de-corre da questo momento il termine di pre -avviso previsto dal quinto comma dell'ar-ticolo 49 del regolamento .

MASSIMO TEODORI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MASSIMO TEODORI . Signor Presidente ,desidero annunciare che il gruppo federa -lista europeo ritira la richiesta di votazionea scrutinio segreto su tutti gli emenda -menti presentati all 'articolo 1 . Ciò po-trebbe consentire di evitare la sospension edella seduta perché decorra il regolamen-tare termine di preavviso .

ALFREDO PAllAGLIA . Chiedo di par -lare .

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PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ALFREDO PAllAGLIA. Signor Presi -dente, il gruppo del Movimento sociale ita -liano-destra nazionale chiede la votazion ea scrutinio segreto del mio emendamento1 .2. Resta quindi valido l 'annuncio da leidato in ordine alla decorrenza del termin edi preavviso previsto dal quinto commadell'articolo 49 del regolamento .

PRESIDENTE . Sta bene, onorevole Paz-zaglia .

Onorevoli colleghi, ritengo opportunoprocedere immediatamente alla sospen-sione della seduta perché decorra il ter-mine di preavviso previsto dal quint ocomma dell'articolo 49 del regolamento ,anche per dar modo alla Presidenza di pro -cedere nel frattempo alla sconvocazion edelle Commissioni .

Sospendo la seduta .

La seduta, sospesa alle 15,50 ,è ripresa alle 16,15.

PRESIDENTE. Dobbiamo ora passar ealla votazione dell 'emendamento Mellini1 .3 .

MASSIMO TEODORI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MASSIMO TEODORI . Signor Presidente ,in un primo tempo avevamo chiesto lo scru-tinio segreto su tutti gli emendamenti pre -sentati all 'articolo 1 ; poi avevamo ritiratotale richiesta per dare maggiore speditezz aai lavori dell 'Assemblea. Visto però che ilgruppo del Movimento sociale italiano h amantenuto la richiesta di scrutinio segret osull'emendamento Pazzaglia 1 .2, chie-diamo nuovamente che la votazione av-venga a scrutinio segreto su tutti gli emen -damenti riferiti all'articolo 1 .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto sull'emendament oMellini 1 .3 l'onorevole Calderisi . Ne hafacoltà .

GIUSEPPE CALDERISI. Signor Presi-dente, colleghi, signor ministro. . .

Signor Presidente, vorrei pregarla di in-vitare cortesemente i colleghi a prendereposto .

PRESIDENTE. Lei intanto inizi, ché l acortesia dei colleghi è proverbiale .

Onorevoli colleghi, vi prego di renderv iconto che un collega sta parlando e chesarebbe buona regola ascoltarlo .

GIUSEPPE CALDERISI . Il gruppo federa-lista europeo non condivide l ' impatto com-plessivo del provvedimento in esame ; og-getto del referendum — voglio ricordarlo— erano le norme della legge del 1978 ,quella legge che fu varata dai governi d iunità nazionale per impedire lo svolgi -mento del precedente referendum sull aCommissione inquirente . Si tratta di unalegge che in modo truffaldino confermò i lcarattere inquirente di quella Commis-sione, cioè il suo potere giurisdizionaleistruttorio speciale, in contrasto con l alegge costituzionale del 1953, che preve-deva una Commissione semplicemente re -ferente .

Si deve ricordare che oggetto del refe-rendum erano state proprio queste norme ,non quelle relative alle altre fasi dei proce -dimenti d'accusa; e l 'opinione pubblica ,per l'appunto, condannò l'operato diquesta Commissione, che, in virtù di poter inon previsti dalla Costituzione, aveva ope -rato da grande insabbiatrice, da ombrell oprotettore per tuti i reati commessi da iministri .

I motivi che hanno spinto i radicali apromuovere per due volte un referendumsu questa materia non erano dettati da u npregiudizio assoluto nei confronti del si-stema della giustizia politica: tali iniziativereferendarie erano state indotte piuttostodall'esigenza di rimuovere gli ostacoli ch eper decenni si erano frapposti al correttofunzionamento delle procedure d'accusanei confronti dei ministri .

Anche dopo la «riforma imbroglio» de l1978, la posizione del gruppo federalistaeuropeo è rimasta fedele al disegno dellanostra Costituzione . A nostro avviso,

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quindi, poteva essere oggetto della riformasolo l'eliminazione della funzione giurisdi-zionale della Commissione. A tale fine s ipoteva procedere anche con l'approva-zione di una legge ordinaria che, tra l'altro,non avrebbe creato problemi in ordine all ascadenza del 7 aprile .

Si è voluta, invece, scegliere la strad adella riforma costituzionale . Ci si è preoc-cupati solo del vuoto legislativo che s isarebbe determinato in seguito all'altroreferendum, quello sulla responsabilità ci -vile dei magistrati . Tutto ciò creerà, com esappiamo, notevoli problemi, che tuttaviasono la conseguenza di tale scelta .

Non condividiamo il testo in esame perdiverse ragioni . A nostro avviso, tra l'altro ,si tratta di una legge che presenta un mec -canismo che difficilmente potrà funzio-nare .

Nel 1978 si rispose al referendum conuna legge che non cambiò nulla ; questavolta è stata scelta la strada di una legg eche apparentemente cambia tutto, ri-schiando però di introdurre un mecca-nismo di paralisi della giustizia in quest amateria.

Con l'emendamento Mellini 1 .3 abbiamovoluto che restasse agli atti la nostra posi-zione ; in esso tra l'altro, proponiamo che iministri in carica vengano sottoposti ad unregime diverso da quelli cessati dalla ca-rica, perché, a nostro avviso, la logica ed i ldisegno del costituente erano quelli di unprocedimento di accusa speciale solo per iministri in carica . Oggetto di tutela, se-condo il disegno del costituente, eradunque soltanto il rapporto con il Govern oin carica .

Non si spiega quindi la ragione in bas ealla quale si dovrebbe prevedere una tutel aparticolare per i ministri che siano cessat idalla carica. Si vuole solo estendere ai mini -stri cessati dalla carica un criterio ricolle-gabile alla ragion di Stato, come vieneancor più riconfermato nell'articolo 9 diquesta proposta di legge costituzionale .

Riteniamo, per altro, errata, e quind inon la condividiamo, anche la riconferm aprevista nell'articolo 1 di una prassi chearbitrariamente è stata fatta derivaredall'articolo 96 della Costituzione.

L'emendamento Mellini 1 .3 si muove su lversante della riforma costituzionale .Siamo stati costretti a seguire questa lineaed abbiamo voluto che con esso rimaness eagli atti e venisse rappresntata la nostraposizione in merito . Affidiamo quindi alvoto dell'Assemblea la nostra posizione d inetto dissenso rispetto all'impianto pre-visto in questo testo (Applausi dei deputat idel gruppo federalista europeo) .

PRESIDENTE. Avverto che è stat ochiesto lo scrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Mellini 1 .3, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 322Maggioranza 162

Voti favorevoli 33Voti contrari 289

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell 'emendamento Calderisi 1 .4 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Calderisi . Ne ha facol-tà .

GIUSEPPE CALDERISI. Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, anche co nl'emendamento 1 .4. abbiamo voluto rap-presentare la nostra posizione che siispira, in modo fedele, al disegno tracciatodal costituente .

Vorrei ricordare brevemente che egl ibasava ogni ragione — come ho già avutomodo di dire — sul rapporto fiduciarioGoverno-Parlamento . La logica cui si ispi-

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rava era la seguente: se il Presidente de lConsiglio o ì ministri avessero commess oreati, sarebbe stato necessario seguire par -ticolari procedure in sede parlamentar evolte ad esaminare le imputazioni. Se i lParlamento stesso avesse ravvisato i pre-supposti di un'azione penale, quest'ultimaavrebbe dovuto essere affidata non al giu-dizio della magistratura ordinaria, bensì aquello della Corte costituzionale ; organo ,questo, competente anche a giudicare i lPresidente della Repubblica nei casi di alt otradimento e di attentato alla Costitu-zione .

Signor Presidente, se leggiamo l'articolo96 della Costituzione, nonché gli attidell'Assemblea costituente, ci rendiam oconto che il legislatore di allora pensava alrapporto fiduciario tra esecutivo ed or-gano legislativo, preoccupandosi che i nesso non si inserisse l'azione penale pro -mossa da un magistrato .

Questo è il motivo per il quale il costi-tuente previde determinate procedure spe -ciali di accusa, nonché il deferimento delministro imputato dinanzi al Parlament oriunito in seduta comune e non dinanzialla Camera di appartenenza, second oquanto prevede invece il provvedimento alnostro esame, la cui logica genera certa -mente confusione, in quanto si confondecon quella che è alla base dell ' istitutodell'autorizzazione a procedere . Nella Co-stituzione si fa quindi esplicito riferiment oal Parlamento riunito in seduta comune,proprio per tale motivo .

Il costituente, nel momento in cui preve -deva alcune norme, pensava ai ministri incarica; se avesse avuto il sospetto ch equesta tutela sarebbe stata estesa agli exministri, probabilmente non avrebb escritto una norma siffatta che appare det-tata solo da motivi improntati alla ragiondi Stato, che non è la ragion di Stato clas-sica, bensì quella partitocratica e di re-gime, in riferimento alla quale si stabilisc eche anche gli ex ministri sono tutelati i nmodo particolare dai menzionati procedi -menti .

Certo, il costituente aveva in mente u nsistema che funzionasse e che non permet -tesse ai governi di durare pochi mesi ed ai

procedimenti penali di durare invece degl ianni: egli pensava esattamente il contra-rio! Il fatto che sia accaduto l'opposto, no ncredo possa essere motivo sufficiente pe rfarci abbandonare il disegno costituzio-nale, che abbiamo voluto riprodurre .

Altra, a nostro giudizio, avrebbe dovut oessere la modifica legislativa rispondent eal voto popolare espresso 1'8 novembre .Tale modifica avrebbe dovuto limitarsi ariformare la Commissione inquirente, affi -dando di fatto l'istruttoria alla magistra -tura ordinaria : solo questo avrebbe dovut oessere l'oggetto della riforma! Comunqu eanche con questo secondo emendament oabbiamo inteso ribadire la nostra posi-zione, che desideriamo rimanga agli atti .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Av-verto che è stato chiesto lo scrutinio se -greto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Calderisi 1 .4, non ac-cettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 348Votanti 347Astenuti 1Maggioranza 174

Voti favorevoli 39Voti contrari 308

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Passiamo alla votazionedell'emendamento Calderisi 1 .5 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Teodori . Ne ha facol-tà .

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MASSIMO TEODORI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, vorrei segnalare all'at-tenzione dei presenti che gli emendament iCalderisi 1 .5 e Teodori 1 .6 tendono ad indi -viduare una diversa visione del principi odell 'autorizzazione a procedere nei con-fronti dei ministri .

Riteniamo che essa debba riguardare iministri in carica e non i ministri ed i Pre-sidenti del Consiglio il cui mandato sia ces -sato . L'istituto dell ' autorizzazione do-vrebbe, ripeto, essere riservato alla fun-zione, nel momento in cui essa viene vo-tata, non alla persona.

Per tali motivi, il gruppo federalista eu-ropeo ha proposto gli emendamenti Calde -risi 1 .5 e Teodori 1 .6 .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Av-verto che è stato chiesto lo scrutinio se -greto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull 'emendamento Calderisi 1 .5, non ac-cettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 360Votanti 35 9Astenuti 1Maggioranza 180

Voti favorevoli 32Voti contrari 327

(La Camera respinge) .

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Aglietta Maria Adelaide

Agrusti MichelangeloAlagna EgidioAlborghetti GuidoAmalfitano DomenicoAndreis SergioAndreoli GiuseppeAngelini GiordanoAngeloni LuanaAntonucci BrunoArnaboldi Patrizi aAstone GiuseppeAstori GianfrancoAuleta Francesc oAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBai-gone AntonioBarzanti NedoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBeebe Tarantelli Carole Jan eBenedikter JohannBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBernocco Garzanti LuiginaBerselli FilippoBertoli DaniloBertone GiuseppinaBevilacqua CristinaBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini Giovann iBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti Vincenz oBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonfatti Paini MarisaBordon VVillerBorgoglio Felic eBorra Gian CarloBortolami Benito MarioBortolani FrancoBoselli Milvi aBotta GiuseppeBreda Roberta

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Brescia GiuseppeBrocca Beniamin oBrunetto Arnald oBruno AntonioBruno PaoloBruzzani Riccard oBuffoni AndreaBulleri LuigiBuonocore Vincenzo

Cafarelli FrancescoCalderisi Giusepp eCalvanese FloraCannelonga Severino Lucan oCapacci Renat oCapecchi Maria Teres aCaprili MilziadeCarelli RodolfoCarrus NinoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCavagna MarioCavicchioli AndreaCellini GiulianoCerofolini FulvioCeruti GianluigiCerutti GiuseppeChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiliberti FrancoCiocci Carlo Albert oCiocci Lorenz oCivita SalvatoreCobellis Giovann iColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoConte Carmel oCorsi Umbert oCosta AlessandroCosti SilvanoCrescenzi Ug oCresco Angelo GaetanoCrippa GiuseppeCristofori Nino

Cristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario Amede oD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Amato CarloD'Ambrosio MicheleD'Angelo GuidoDe Carli FrancescoDel Bue MauroDel Mese PaoloDel Pennino AntonioDemitry GiuseppeDi Donato GiulioDignani Grimaldi Vand aDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabett aDonati Ann aDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano Ferdinand oFaccio Adel eFachin Schiavi Silvan aFagni EddaFarace Luig iFausti FrancoFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiandrotti Filipp oFilippini GiovannaFilippini RosaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aForleo Francesc oFracchia BrunoFrancese Angel aFranchi FrancoFrasson Mari oFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistin a

Gabbuggiani Elio

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Galli GiancarloGalloni Giovann iGaravini Andrea SergioGei Giovann iGelli Bianc aGelpi LucianoGeremicca Andre aGhezzi Giorgi oGhinami AlessandroGitti Tarcisi oGottardo SettimoGramaglia MariellaGrilli RenatoGrillo SalvatoreGuarino GiuseppeGuerzoni Lucian oGuidetti Serra Bianc aGunnella Aristide

Iossa Felice

Labriola SilvanoLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLatteri FerdinaandoLauricella AngeloLavorato Giusepp eLeccisi PinoLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante GigliolaLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani Orest eLoiero Agazi oLorenzetti Pasquale Maria RitaLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco Mari aMalvestio PiergiovanniMammone Nati aMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarianetti Agostin oMarri Germano

Martinat UgoMartinazzoli Fermo MinoMartino GuidoMartuscelli PaoloMasini NadiaMassari RenatoMastrantuono Raffael eMattarella SergioMattioli GianniMatulli GiuseppeMazza DinoMazzone Antoni oMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMellini MauroMennitti DomenicoMensorio CarmineMensurati Eli oMenzietti Pietro Paol oMigliasso TeresaMinozzi RosannaMombelli Luig iMonaci Albert oMonello PaoloMontali Sebastian oMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMoroni Sergi oMotetta Giovanni

Nania DomenicoNappi GianfrancoNardone CarmineNicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPaoli GinoPascolat Renz oPazzaglia Alfred oPellegatti IvanaPellicanò Gerolamo

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Pellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePiredda Matte oPiro FrancoPisicchio GiuseppePoli Gian GaetanoPoli Bortone AdrianaPortatadino Costant ePoti DamianoPrandini Oneli oPrincipe SandroProvantini Albert oPujia Carmelo

Quarta Nicol a

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRaffaelli Mari oRais FrancescoRallo GirolamoRavasio RenatoRebecchi Ald oRebulla LucianoRecchia VincenzoReina GiuseppeRenzulli Aldo GabrieleRicciuti Rome oRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi Luig iRivera GiovanniRizzo AldoRojch AngelinoRomani DanielaRonzani Gianni WilmerRosini GiacomoRusso FrancoRusso RaffaeleRutelli Francesc o

Salvoldi GiancarloSamà Francesc oSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSangalli Carlo

Sangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSantoro ItalicoSapienza OrazioSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaScàlf aro Oscar LuigiScalia Massim oScarlato GuglielmoSchettini Giacomo Antoni oSenaldi CarloSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaSerrentino PietroSoave SergioSolaroli BrunoSpini ValdoStaller Elena AnnaStanzani Ghedini Sergio AugustoSterpa Egidio

Taddei MariaTagliabue Gianfranc oTamino Giann iTarabini Eugeni oTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTeodori MassimoTesta AntonioTesta EnricoToma MarioTorchio Giusepp eTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoValensise RaffaeleVazzoler SergioVecchiarelli Brun oVesce Emili oViolante LucianoVisco Vincenz oViti Vincenzo

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Volponi AlbertoZamberletti GiuseppeZambon Brun oZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZarro Giovann iZavettieri SaverioZolla Michel eZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giusepp e

Si è astenuto sull'emendamento Calderis i1 .5 :

Vito Alfredo

Si è astenuto sull'emendamento Calderis i1.4 :

Gramaglia Mariella

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBianco GerardoBoniver Margherit aCaccia Paolo PietroCappiello Agata Alm aCasini CarloCastagnola Luig iCherchi Salvator eFaraguti LucianoGalante MicheleGalasso GiuseppeGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini Albert oPellegatta GiovanniPolidori EnzoRusso Vincenz oSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Bruno

Si riprende la discussione.

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Signor Presidente, ritengoche l'emendamento Teodori 1 .6 sia pre-cluso dalla votazione testè effettuata .

PRESIDENTE . Onorevole Labriola ,l'emendamento Teodori 1 .6 è sostitutivo ,mentre l'emendamento Calderisi 1 .5 è sop -pressivo .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Signor Presidente, ai fin idella preclusione è la stessa, identica cosa.Se, per avventura, approvassimo l'emen-damento Teodori 1 .6, avremmo votato inmodo difforme sulla medesima questione .Per questo ritengo che l'emendamento i nquestione sia precluso .

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevoleLabriola . Il verbo usato nei due emenda -menti sembra renderne diverso, per cos ìdire, l 'effetto. La sua osservazione misembra invece corretta ; dichiaro pertant oprecluso dalla votazione precedent el'emendamento Teodori 1 .6 .

Passiamo alla votazione dell'emenda-mento Pazzaglia 1 .2 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Tassi . Ne ha facoltà .

CARLO TASSI. Signor Presidente, «Non èpossibile fare tanto che i ministri non ru-bino. Io sono stato nettissimo e ho avut ogovernatori e altri ministri sotto di me ; econ tutta la diligenza che io abbia usato e l oexemplo che ho dato loro, non ho potutoprovvedere tanto che basti» . Questo dicevaGuicciardini, ier l 'altro, dei ministri de ltempo suo; questo constatiamo oggi deiministri del tempo nostro .

Ha ragione Guareschi quando affermache l'uomo fa la storia ma subisce la geo-grafia . . . E la geografia della ruberia d iStato è abbastanza uniforme .

Atti Parlamentari

— 11889 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL IO MARZO 1988

Signor Presidente, l 'emendamento Paz-zaglia 1 .2 è volto ad eliminare l 'ultimaparte dell'articolo 1 del progetto di legge a lnostro esame: mantiene, cioè, la compe-tenza pura e semplice dell 'autorità giudi-ziaria ordinaria, mutilando in tal modo i ltesto dell 'articolo in esame .

Il senso di tale emendamento è che iladri, a qualsiasi categoria onoraria odonorifica, di poltrona o di altro apparten-gano, vanno giudicati come tali, pertant odalla magistratura ordinaria .

Questo è, secondo la vostra visione " se-maforica" della Camera dei deputati, i lsegnale che l 'opinione pubblica attende-rebbe da voi, signori! Il gruppo del Movi-mento sociale italiano-destra nazionale vo-terà, ovviamente, a favore dell 'emenda-mento Pazzaglia 1 .2 .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Av-verto che è stato chiesto lo scrutinio se -greto .

Votazione segreta.

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull 'emendamento Pazzaglia 1 .2, non ac-cettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 356Maggioranza 179

Voti favorevoli 32Voti contrari 324

(La Camera respinge) .

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alla votazione:

Aglietta Maria AdelaideAgrusti Michelangel oAlagna Egidio

Alborghetti GuidoAmalfitano Domenic oAndreis SergioAndreoli GiuseppeAngelini Giordan oAngeloni LuanaAntonucci BrunoArmellin LinoArnaboldi PatriziaAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBargone AntonioBarzanti NedoBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBeebe Tarantelli Carole Jan eBenedikter JohannBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBernocco Garzanti Luigin aBorselli FilippoBertoli DaniloBertone GiuseppinaBevilacqua CristinaBiafora Pasqualin oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian Carl oBinetti Vincenz oBisagno TommasoBodrato Guid oBogi GiorgioBonfatti Paini MarisaBordon VVillerBorgoglio Felic eBorra Gian CarloBortolami Benito MarioBortolani FrancoBoselli MilviaBotta GiuseppeBreda Roberta

Atti Parlamentari

— 11890 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Brescia GiuseppeBrocca BeniaminoBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno AntonioBruno PaoloBruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri Luig iBuonocore Vincenz o

Cafarelli FrancescoCalderisi GiuseppeCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapacci Renat oCaprili MilziadeCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCavagna MarioCavicchioli AndreaCellini GiulianoCerofolini FulvioCeruti Gianluig iCerutti GiuseppeChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiaffi AdrianoCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiliberti FrancoCiocci Carlo Albert oCiocci LorenzoCivita SalvatoreCobellis Giovann iColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoConte Carmel oCorsi Umbert oCosta AlessandroCosta Silvi aCosti SilvanoCrescenzi Ug oCresco Angelo Gaetan oCrippa Giuseppe

Cristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D 'Acquisto MarioD'Addario AmedeoD 'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia SalvatoreD'Amato CarloD 'Ambrosio MicheleD'Angelo Guid oDe Carli FrancescoDel Bue MauroDel Mese PaoloDel Pennino Antoni oDiaz AnnalisaDignani Grimaldi Vand aDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano Ferdinand oFaccio Adel eFachin Schiavi Silvan aFagni EddaFarace LuigiFausti FrancoFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioForleo FrancescoFornasari GiuseppeFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFrasson Mari oFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Gabbuggiani ElioGalli GiancarloGei Giovanni

Atti Parlamentari

— 11891 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Gelli BiancaGelpi Lucian oGeremicca Andre aGhinami AlessandroGitti TarcisioGottardo SettimoGramaglia Mariell aGrilli RenatoGrillo Luig iGrillo Salvator eGrippo UgoGuarino GiuseppeGuerzoni LucianoGuidetti Serra BiancaGunnella Aristid e

Iossa Felice

Labriola SilvanoLamorte PasqualeLa Penna GerolamoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante Gigliol aLodi Fustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLorenzetti Pasquale Maria Rit aLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMaceratini Giuli oMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco Mari aMalvestio Piergiovann iMammone Nati aMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarianetti Agostin oMarri GermanoMartinat UgoMartinazzoli Fermo Min oMartino GuidoMartuscelli Paolo

Masini NadiaMassari RenatoMastrantuono Raffael eMattarella SergioMatulli GiuseppeMazza Din oMazzone Antoni oMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMellini MauroMennitti Domenic oMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzi RosannaMombelli Luig iMonaci Albert oMonello PaoloMontali SebastianoMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMoroni SergioMotetta Giovann i

Nania DomenicoNappi Gianfranc oNardone Carmin eNicotra Benedetto VincenzoNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPalmieri Ermenegild oPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPazzaglia Alfred oPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPicchetti Santino

Atti Parlamentari

— 11892 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Piccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePiredda Matte oPiro FrancoPisicchio GiuseppePoli Bortone AdrianaPortatadino Costant ePoti DamianoPrandini OnelioPrincipe Sandr oProvantini AlbertoPujia Carmelo

Quarta NicolaQuercioli Elio

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRaffaelli MarioRais FrancescoRallo GirolamoRauti Giusepp eRavasio Renat oRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoReina GiuseppeRenzulli Aldo Gabriel eRicciuti Rome oRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera Giovann iRizzo AldoRomani Daniel aRonzani Gianni WilmerRosini GiacomoRusso FrancoRusso RaffaeleRutelli Francesco

Salvoldi GiancarloSamà Francesc oSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSangalli Carl oSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSantoro ItalicoSapienza Orazi oSapio Francesc oSaretta Giuseppe

Sarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneScàlfaro Oscar LuigiScalia MassimoScarlato GuglielmoSchettini Giacomo Antoni oSenaldi CarloSerafini Anna Mari aSerafini MassimoSerra GiannaSerrentino PietroSoave Sergi oSolaroli BrunoSpini ValdoStaller Elena AnnaStanzani Ghedini Sergio AugustoSterpa EgidioStrumendo Lucio

Taddei Mari aTagliabue GianfrancoTamino Giann iTarabini EugenioTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTeodori MassimoTesta AntonioTesta EnricoTorna MarioTrabacchini Quart oTrantino Vincenzo

Umidi Sala Neide MariaUrso SalvatoreUsellini Mario _

Vairo GaetanoValensise RaffaeleVazzoler SergioVecchiarelli BrunoVesce Emili oViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Zamberletti Giuseppe

Atti Parlamentari

- 11893 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Zambon Brun oZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZarro Giovann iZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giusepp e

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBianco GerardoBoniver Margherit aCaccia Paolo PietroCappiello Agata Alm aCasini CarloCastagnola Luig iCherchi SalvatoreFaraguti LucianoGalante MicheleGalasso GiuseppeGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini Albert oPellegatta GiovanniPolidori EnzoRusso Vincenz oSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Brun o

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Passiamo alla votazionedell'emendamento Ferrara 1 .1 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Ferrara . Ne ha facol-tà .

GIOVANNI FERRARA. Signor Presidente ,il nostro emendamento 1 .1 mira a definirequello che, dall'impianto generale del pro-

getto, risulta essere l'atto che il Parla -mento deve porre in essere, negando even -tualmente l 'autorizzazione a proseguirel'azione penale .

Mi sembra che sia necessario definirenel modo che proponiamo questo atto ,visto che si abbandona l'istituto dell'ac-cusa parlamentare, visto che, di conse-guenza, si introduce l'attribuzione alla giu -risdizione ordinaria della competenza i nmateria di reati ministeriali e considerato ,infine, che l'intervento parlamentare nonpuò, pertanto, essere altro che un inter -vento autorizzatorio.

Signor Presidente, riteniamo che a talfine sia necessario che il Parlamento, inquesta fase di attività di revisione costitu -zionale, adotti coerentemente lo stesso ter -mine per tutti i momenti normativi ch eesprimiamo l'esigenza appunto dell'atti-vità parlamentare, quando il Parlament one venga investito .

È nostra intenzione, signor Presidente ,che il testo al nostro esame sia miglioratorispetto alla formulazione originaria, per -venutaci dal Senato ; vogliamo soprattuttoche questo testo sia reso credibile e corri -spondente al voto popolare espresso ne lnovembre scorso. Vogliamo altresì che lariforma si faccia e che perciò venga appro -vato un testo di riforma delle norme costi -tuzionali in materia di reati ministeriali .

Siamo molto preoccupati — devo sotto-linearlo — dell'incertezza e dell'ambiguit àche sembrano serpeggiare in alcuni settor idi questa Assemblea ; incertezza ed ambi-guità che noi constatiamo e che ci preoc-cupano perché, signor Presidente, propri oin questo momento, a fronte dei gravi e dinammissibili scandali che emergono, s idetermina un'ansia di pulizia che, tuttavia ,salva la società .

Riteniamo che il Parlamento debba ri-spondere positivamente — com'è suo do-vere — a quest 'ansia di pulizia, appro-vando immediatamente la riforma riguar -dante la Commissione inquirente (Ap-plausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Cardetti .Ne ha facoltà .

Atti Parlamentari

— 11894 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

GIORGIO CARDETTI . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, come ha ricordat omolto opportunamente il presidente dellaCommissione, sul merito e sulle motiva-zioni dell'emendamento 1 .1, poc'anzi riba-dite dal collega Ferrara, la Commission eha espresso sostanzialmente un parere fa -vorevole. Se poi, nella realtà, è statoespresso, a maggioranza, un parere con-trario, ciò è dovuto al fatto che divers igruppi hanno ritenuto di dover dare la pre-cedenza all'esigenza di approvare urgente -mente questa proposta di legge costituzio-nale, dato l'esito del referendum del no-vembre scorso e considerate anche le not escadenze temporali ; è per queste ragion iche hanno ritenuto di non modificare innessuna parte il testo pervenuto dal Se -nato .

In tal senso si è espresso in Commission eil relatore, onorevole Segni, e in tal senso c imuoviamo noi come gruppo socialista .

Sono, però, intervenuti alcuni fatt inuovi . Anzitutto la presentazione — resanota ai membri del Comitato dei nove sol oquesta mattina — di emendamenti, no ncerto di scarso rilievo, alcuni dei quali con-dividibili e sicuramente degni di atten-zione, da parte di due autorevoli esponentidella democrazia cristiana, l'onorevole Fu-magalli e l'onorevole Gargani .

La situazione di fronte alla quale ci tro-viamo ci fa riflettere e ci fa credere possi-bile che, nel corso della votazione e al di làdel fatto che il Comitato dei nove non abbi aritenuto di mutare il proprio atteggia-mento complessivo, si giunga ad alcun emodifiche di altre parti di questa propost adi legge .

Riteniamo che non esista, dunque, più i lcarattere di urgenza che prima ho ricor-dato, anche in considerazione delle dichia -razioni rese in Commissione a nome de lgruppo federalista europeo dal collegaTeodori, il quale, di fronte ad una ipotesi d inon emendabilità, ha prospettato la possi -bilità che il suo gruppo ricorra a qualsias istrumento regolamentare .

Noi che non abbiamo presentato emen-damenti non perché non avessimo da pro -porre miglioramenti al testo, ma in obbe-dienza alla logica che faceva prevalere

l'urgenza, noi che in Commissione no nabbiamo espresso parere favorevole s uemendamenti che pure ritenevamo miglio -rativi, a questo punto ci poniamo il pro-blema di concorrere alla formazione d iuna legge migliore .

Per tali motivi, annuncio il voto favore-vole del gruppo socialista sull'emenda-mento Ferrara 1 .1 .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Mellini .Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI . Signor Presidente, no ivoteremo a favore dell'emendamento Fer-rara 1 .1, in quanto lo consideriamo pi ùcoerente rispetto all'impianto dell'articol orelativo all'intervento del Parlamento ,quale potrà risultare anche dall'approva-zione dell'emendamento presentato dagl ionorevoli Gargani e Fumagalli Carulli, a lquale si riferiva il collega Cardetti .

Se, infatti, verrà approvato il suddett oemendamento, che eliminerà un riferi-mento specifico (secondo un orientamentoprevalso almeno in parte in seno alla Com -missione giustizia), risulterà più corretto ein definitiva necessario parlare di autoriz-zazione, anzichè di deliberazione .

Noi riteniamo che sia questo l'atteggia -mento più giusto, anche indipendente -mente dalle nostre posizioni di fondo i nmerito all'impianto generale del provvedi -mento. Pertanto, voteremo a favoredell'emendamento Ferrara 1 .1 .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Marti-nazzoli . Ne ha facoltà .

FERMO MINO MARTINAllOLI . SignorPresidente, credo che il problema postodall'onorevole Cardetti sia assolutament ecomprensibile . Egli afferma che, se si con -gettura che nei confronti del provvedi -mento possano intervenire deliberazion iemendative nel prosieguo del suo esame ,viene meno l'idea che sarebbe stato oppor-

Atti Parlamentari

— 11895 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

tuno non apportare correzioni e dunque s ipuò correggere .

Mi sembra allo stesso modo comprensi-bile la posizione dell'onorevole Ferrara, i lquale per altro — come ha fatto anchel 'onorevole Mellini — ha dato appunta-mento al momento in cui si discuterà i lsuccessivo articolo 9 .

Con il mio intervento (che tende a pro-blematizzare la questione) pongo la se-guente domanda: siamo sicuri che talemodificazione migliori il testo esistente ?

Vorrei far notare all ' onorevole Ferrarache il termine «autorizzazione» mi sembraassolutamente riduttivo nei confrontidella valenza di una eventuale determina -zione negativa del Parlamento in relazionead una ipotesi accusatoria . Si dà infatti ilcaso che in quella ipotesi la Camera o i lSenato non neghino una autorizzazione aprocedere, ma statuiscano una condizionedi non punibilità . Credo che sia questo i lsignificato e che lo si comprenda bene .

Parlare, allora, di deliberazione, anzich édi autorizzazione, mi sembra che, da lpunto di vista semantico, sia una soluzion eassai più appropriata e convincente diquella proposta con l'emendamento Fer-rara 1 .1 .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Av-verto che è stato chiesto lo scrutinio se -greto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE . Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull 'emendamento Ferrara 1 .1, non accet -tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 378Maggioranza 190

Voti favorevoli 227Voti contrari 15 1

(La Camera approva) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE . Passiamo alla votazionedell'emendamento Teodori 1 .7 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazionedi voto l'onorevole Calderisi . Ne ha facol-tà .

GIUSEPPE CALDERISI . Signor Presi-dente, intervengo per dichiarazione d ivoto su questo emendamento, ma ancheperché ritengo che, essendo stata testé ap-provata la modifica introdotta dall'emen-damento Ferrara 1 .1, sia forse opportun oche il Comitato dei nove si riunisca pe rprendere nuovamente in considerazionegli emendamenti presentati, compreso ,forse, anche quello su cui sto interve-nendo .

Non si tratta solo del fatto di risponder ead una logica diversa, visto che in questoemendamento noi riproponiamo il Parla-mento in seduta comune anziché la Ca-mera di appartenenza con il meccanismodescritto nell'articolo successivo. Il pro-blema che noi poniamo riguarda piuttost oil fatto che il testo al nostro esame present aattualmente gravi inconvenienti . Facciosoltanto notare, ad esempio, che il collegi oistruttorio previsto dall'articolo 7 potrà, i nbase all'attuale formulazione ed a secondadelle connessioni con gli imputati, deci-dere discrezionalmente se investire dell aquestione l 'una o l'altra Camera .

Credo che ipotizzare una legge costitu-zionale che presenti questo tipo di incon-venienti sia molto grave . Nell'emenda-mento Teodori 1 .7 noi abbiamo quindi ri-proposto il Parlamento in seduta comune ,ma il nostro intento più generale è quell odi far sì che la legge in questione sia priv adi inconvenienti come quello testé illu-strato. Vorrei conoscere in proposito l'opi-nione del Comitato dei nove .

PRESIDENTE. Chiedo al Comitato de inove di esprimere il proprio parere sull arichiesta dell'onorevole Calderisi .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Signor Presidente, per la ve-rità avrei preferito prendere la parola una

Atti Parlamentari

— 11896 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 1O MARZO 1988

volta votato l'articolo 1 (che, a mio avviso ,deve essere in ogni caso votato), per chie-dere il rinvio della discussione del provve-dimento. Avrei preferito, ripeto, avanzarequesta richiesta successivamente, perch équello sarebbe stato, secondo me, il mo-mento opportuno. Ad ogni modo, poichéella chiede cortesemente l 'opinione del Co-mitato dei nove, devo dire che a questopunto il rinvio mi sembra quasi obbligato ,naturalmente dopo la votazione dell 'arti-colo 1 . Tutto questo per la semplice ra-gione che il Comitato dei nove ritiene op-portuna una nuova valutazione definitivasu tutti gli altri emendamenti: essendostato approvato l'emendamento Ferrar a1 .1, occorre infatti rivedere il giudizioanche su tutti gli altri . Non siamo in gradodi procedere a questo esame in brev etempo e quindi, una volta votato l'articolo1, le chiederò a nome del Comitato dei nov eil rinvio della discussione .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole La-briola .

Avverto che sull'emendamento Teodori1 .7 è stato chiesto lo scrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull 'emendamento Teodori 1 .7, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 375Maggioranza 188

Voti favorevoli 5 1Voti contrari 324

(La Camera respinge).

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Aglietta Maria AdelaideAgrusti Michelangelo

Alborghetti GuidoAlpini Renat oAmalfitano DomenicoAndreis SergioAndreoli GiuseppeAndreoni GiovanniAngelini Giordan oAngeloni LuanaAntonucci BrunoArmellin LinoArnaboldi Patrizi aAstone GiuseppeAstori GianfrancoAuleta Francesc oAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalestracci NelloBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi Luig iBarzanti NedoBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBeebe Tarantelli Carole Jan eBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBernocco Garzanti Luigin aBertoli Danil oBertone Giuseppin aBevilacqua Cristin aBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBodrato Guid oBogi GiorgioBonfatti Paini MarisaBordon WillerBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBortolami Benito Mario

Atti Parlamentari

— 11897 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 1O MARZO 1988

Bortolani FrancoBoselli Milvi aBreda RobertaBrescia GiuseppeBrocca BeniaminoBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno PaoloBruzzani RiccardoBuffoni AndreaBulleri LuigiBuonocore Vincenzo

Cafarelli Francesc oCalderisi Giusepp eCalvanese FloraCannelonga Severino Lucan oCapacci RenatoCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCavagna MarioCavicchioli AndreaCellini GiulianoCerofolini FulvioCeruti Gianluig iCerutti GiuseppeChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCiaffi Adrian oCiampaglia Albert oCiccardini BartoloCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiliberti FrancoCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCivita SalvatoreCobellis Giovann iColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoConte CarmeloContu Felice

Corsi UmbertoCosta AlessandroCosta Silvi aCosti SilvanoCrescenzi Ug oCresco Angelo Gaetan oCrippa GiuseppeCristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD 'Addario AmedeoD 'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD 'Alia SalvatoreD 'Amato Carlod'Amato LuigiD 'Ambrosio MicheleD 'Angelo GuidoDe Carli FrancescoDegennaro Giusepp eDel Bue MauroDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino AntonioDiaz AnnalisaDignani Grimaldi Vand aDi Pietro GiovanniDi Prisco Elisabett aDonazzon Renat oDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano Ferdinand oFaccio Adel eFachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace LuigiFausti FrancoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFilippini Giovann aFilippini Rosa

Atti Parlamentari

— 11898 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Finocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioFiorino FilippoForleo FrancescoFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Gabbuggiani ElioGalli GiancarloGalloni Giovann iGei GiovanniGelli Bianc aGelpi LucianoGeremicca Andre aGhinami Alessandr oGitti TarcisioGottardo Settim oGramaglia MariellaGrilli RenatoGrillo LuigiGrillo SalvatoreGrippo UgoGuarino GiuseppeGuarra AntonioGuerzoni LucianoGuidetti Serra Bianc aGunnella Aristide

Iossa Felice

Labriola SilvanoLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato Giusepp eLeccisi PinoLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante Gigliol aLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani Orest eLoiero Agazi oLorenzetti Pasquale Maria RitaLucchesi Giuseppe

Lucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMadaudo Din oMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammone NatiaMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarianetti Agostin oMarri GermanoMartinat UgoMartinazzoli Fermo Min oMartino GuidoMartuscelli Paol oMasini NadiaMassari RenatoMastrantuono Raffael eMattarella Sergi oMattioli GianniMatulli GiuseppeMazza Din oMazzone Antoni oMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMellini MauroMennitti Domenic oMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso Teres aMinozzi RosannaMombelli LuigiMonaci AlbertoMonello PaoloMontali Sebastian oMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMoroni Sergi oMotetta Giovanni

Nania DomenicoNappi GianfrancoNardone Carmine

Atti Parlamentari

— 11899 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Nicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPalmieri Ermenegild oPaoli GinoPascolat RenzoPatria RenzoPazzaglia AlfredoPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePiredda MatteoPiro FrancoPisicchio GiuseppePoli Bortone AdrianaPortatadino Costant ePoti DamianoPrandini Oneli oPrincipe SandroProvantini AlbertoPujia Carmelo

Quarta Nicol aQuercioli Elio

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRais FrancescoRallo GirolamoRauti Giusepp eRavasio Renat oRebecchi AldoRecchia Vincenz oReina GiuseppeRenzulli Aldo Gabriel eRicciuti Romeo

Ridi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRizzo AldoRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRosini GiacomoRusso FrancoRusso RaffaeleRutelli Francesc o

Salvoldi GiancarloSamà FrancescoSanese NicolamariaSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSanza Angelo MariaSapienza Orazi oSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneScàlfaro Oscar Luig iScalia MassimoScarlato GuglielmoSchettini Giacomo AntonioSenaldi CarloSerafini Anna MariaSerafini MassimoSerra GiannaSerrentino PietroSoave Sergi oSolaroli BrunoSpini ValdoStaller Elena AnnaStanzani Ghedini Sergio August oSterpa EgidioStrumendo Luci o

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTarabini EugenioTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Maria

Atti Parlamentari

— 11900 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

Teodori MassimoTesta AntonioTesta EnricoTorna MarioTrabacchini Quart oTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso Salvatore

Vairo Gaetan oValensise RaffaeleVazzoler SergioVecchiarelli Brun oVesce EmilioViolante LucianoViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Zambon Brun oZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZarro Giovann iZavettieri SaverioZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giusepp e

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBianco GerardoBoniver Margherit aBruno AntonioCaccia Paolo PietroCappiello Agata AlmaCasini CarloCastagnola Luig iCherchi SalvatoreFaraguti LucianoGalante MicheleGalasso GiuseppeGaravaglia Mariapia

Gasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini Albert oPellegatta GiovanniPolidori EnzoRusso VincenzoSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Brun o

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'articolo 1 nel testo modificatodall'emendamento testé approvato .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l'onorevole Tassi . Ne ha facoltà .

CARLO TASSI . Signor Presidente, onore-voli colleghi, signori rappresentanti delGoverno, intervengo molto brevemente esemplicemente per sottolineare come lascelta, ormai compiuta dalla maggioranza,di un sistema nuovo ma farraginoso, com-plicato ma nello stesso tempo foriero d iconseguenze negative, anche per la stessarealizzazione pratica delle indicazioni con -tenute nel l 'articolo 1, che è il presuppost odi tutti gli articoli successivi e dei mecca-nismi in essi previsti, ci faccia giudicarenegativamente non solo l'articolo 1, matutta la proposta di legge .

Signor Presidente, noi stiamo perdendo ,anzi abbiamo perso, una buona occasioneper fare una cosa che sarebbe stata gradit aal popolo sovrano . Non dobbiamo dimen-ticare infatti che il popolo sovrano è tal enon soltanto nei momenti referendari o i nquelli elettorali, ma lo è sempre. Quindi,secondo noi -- o dovendo essere — i rap-presentanti del popolo sovrano, do-vremmo essere anche i sapienti e saggiinterpreti dei suoi intendimenti, dei suo iindirizzi e delle sue volontà .

Credo che governare non significhi far eper decreto-legge quello che per il ritard oè divenuto uno stato di necessità ; credo chesignifichi prevenire, prevedere e predi-sporre. Allo stesso modo, non credo ch elegiferare debba significare fare il minimo

Atti Parlamentari

— 11901 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

indispensabile e necessario per non violar ela Costituzione e, nello stesso tempo, perarrivare tardi a disporre malamente ci òche rappresenterebbe la miglior tutela de lpopolo sovrano .

Stiamo andando in una direzione com-pletamente sbagliata . E stata di fatto ,certo, scelta l 'autorità giudiziaria ordina -ria. Tuttavia, nei confronti dell 'autoritàgiudiziaria ordinaria — e a favore dei mi-nistri e per i ministri — si arriva a stabilir edue filtri, un carburatore doppio corpo e duna iniezione diretta, vale a dire si arrivaaddirittura al collegio sorteggiato di magi -strati qualcuno dei quali, magari — o lamaggioranza o la totalità dei quali — nonha mai condotto un ' istruttoria penale . Ess isi sentono quanto mai pesantemente col-piti dal fatto di dover istruire un procedi -mento nei confronti del potente .

Molto meglio sarebbe che l ' istruttoriafosse seguita dal solito magistrato istrut-tore che è abituato a farlo . Per quantoriguarda, poi quella responsabilità dei ma -gistrati di cui alla legge che stiamo pe rapprovare, quanto inciderà essa — pro-prio perché il soggetto inquisito è un mini -stro o un ex ministro, quindi un potente —sulla libertà di azione di un collegio, al l ' in-terno del quale si stabiliranno una maggio-ranza ed una minoranza?

È una farragine assoluta e spaventosa .Non vi rendete conto di questo! Ve lo dic operché noi, invece, ce ne siamo resi sconto ,essendo stati i primi a non volere ipiù l agiustizia politica ed a chiedere la giustizi aordinaria perché un ministro, se ruba, nonha il diritto ad una maggiore e miglioretutela rispetto a quella cui ha diritto i lladruncolo che col grimaldello rubanel l 'appartamento . Ebbene, proprio noi vidiciamo: state scegliendo una strada sba-gliata. Il nostro voto è fermamente con-trario e ribadisco il nostro «no» negativo,già espresso altra volta dal presidente de lmio gruppo, perché le scelte di questoGoverno meritano solo e soltanto un «no»negativo (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti . Av-verto che sull 'articolo 1 è stato chiesto l oscrutinio segreto .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull ' articolo 1, nel testo modificatodall 'emendamento testé approvato .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 374Votanti 372Astenuti 2Maggioranza 187

Voti favorevoli 32 1Voti contrari 5 1

(La Camera approva) .

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alla votazione:

Aglietta Maria AdelaideAgrusti MichelangeloAlborghetti GuidoAlpini RenatoAmalfitano Domenic oAmodeo NataleAndreis SergioAndreoli GiuseppeAndreoni GiovanniAngelini Giordan oAngelini PieroAngeloni LuanaAntonucci BrunoArmellin LinoAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAuleta FrancescoAzzolini Luciano

Baghino Francesco Giuli oBalbo LauraBalestracci NelloBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBargone AntonioBaruffi Luigi

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Camera dei Deputati

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Barzanti NedoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBeebe Tarantelli Carole JaneBellocchio AntonioBenedikter JohannBernocco Garzanti Luigin aBerselli FilippoBertoli DaniloBertone Giuseppin aBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonfatti Paini MarisaBordon WillerBorra Gian CarloBorri AndreaBortolami Benito MarioBoselli Milvi aBreda RobertaBrescia GiuseppeBrocca BeniaminoBrunetto ArnaldoBruni GiovanniBruno AntonioBruno PaoloBruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri Luig iBuonocore Vincenz o

Cafarelli Francesc oCalderisi GiuseppeCalvanese FloraCannelonga Severino Lucan oCapacci RenatoCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Pierluigi

Cavagna MarioCavicchioli AndreaCavigliasso Paol aCellini GiulianoCerofolini FulvioCeruti GianluigiCerutti GiuseppeChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia Albert oCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiliberti FrancoCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCivita SalvatoreCobellis Giovann iColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoConte CarmeloContu FeliceCorsi UmbertoCosta AlessandroCosta Silvi aCosti SilvanoCrescenzi Ug oCresco Angelo GaetanoCrippa Giusepp eCristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario Amede oD'Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia Salvator eD'Amato Carlod'Amato LuigiD'Ambrosio Michel eD'Angelo Guid oDe Carli FrancescoDegennaro Giusepp eDel Mese PaoloDignani Grimaldi Vand aDi Pietro Giovanni

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Camera dei Deputati

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Di Prisco Elisabett aDonazzon Renat oDrago AntoninoDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano Ferdinand oFaccio Adel eFachin Schiavi Silvan aFagni EddaFarace LuigiFausti Franc oFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFilippini RosaFinocchiaro Fidelbo Anna Mari aFiori PublioFiorino FilippoFirpo LuigiForleo FrancescoFornasari GiuseppeFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi FrancoFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistin a

Gabbuggiani ElioGalli GiancarloGalloni Giovann iGei Giovann iGelli BiancaGelpi Lucian oGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinami Alessandr oGitti TarcisioGottardo Settim oGramaglia MariellaGrilli RenatoGrillo LuigiGrillo SalvatoreGrippo Ugo

Guarino GiuseppeGuarra AntonioGuerzoni Lucian oGuidetti Serra Bianc aGullotti Antonin oGunnella Aristide

Iossa Felice

Labriola SilvanoLanzinger Giann iLa Penna GirolamoLattanzio Vit oLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato Giusepp eLeccisi PinoLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante Gigliol aLodigiani OresteLoiero Agazi oLorenzetti Pasquale Maria RitaLucchesi Giusepp eLucenti Giuseppe

Macciotta Giorgi oMaceratini Giuli oMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco Mari aMalvestio Piergiovann iMammone Nati aMancini VincenzoMangiapane GiuseppeMannino Antonin oMarianetti Agostin oMartinat UgoMartino GuidoMassari RenatoMastrantuono RaffaeleMattarella SergioMattioli GianniMatulli GiuseppeMazza Din oMazzone AntonioMazzuconi Daniel aMeleleo Salvator eMelillo SavinoMellini MauroMennitti Domenico

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Camera dei Deputati

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Mensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMerolli CarloMicheli Filipp oMigliasso Teres aMinozzi RosannaMonaci AlbertoMonello PaoloMontali Sebastian oMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMoroni SergioMotetta Giovann iMundo Antoni o

Nania DomenicoNappi GianfrancoNardone Carmin eNicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi Nicolett aOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPascolat Renz oPatria RenzoPazzaglia Alfred oPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePiredda MatteoPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoli Gian GaetanoPoli Bortone AdrianaPortatadino Costante

Poti DamianoPrandini OnelioPrincipe SandroProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRais FrancescoRallo GirolamoRauti Giusepp eRavasio Renat oRebecchi AldoRecchia VincenzoReina GiuseppeRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi Luig iRivera GiovanniRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gian Franc oRomani DanielaRonzani Gianni Wilme rRosini Giacom oRusso RaffaeleRutelli Francesco

Samà Francesc oSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSanza Angelo MariaSapienza Orazi oSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScàlf aro Oscar Luig iScalia MassimoScarlato Guglielmo

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Schettini Giacomo Antoni oSenaldi CarloSeppia MauroSerafini Anna Mari aSerafini Massim oSerra GiannaSerrentino PietroSoave SergioSpini ValdoStaller Elena AnnaStanzani Ghedini Sergio August oSterpa EgidioStrada RenatoStrumendo Luci o

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTarabini Eugeni oTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTeodori MassimoTesta AntonioTesta EnricoTorna Mari oTrabacchini Quart oTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso Salvatore

Vairo Gaetan oValensise RaffaeleVazzoler SergioVecchiarelli Brun oVesce Emili oViscardi MicheleVisco Vincenz oViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Zambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni AntoninoZarro Giovann iZavettieri SaverioZolla MicheleZoppi Pietro

Zoso GiulianoZuech Giuseppe

Si sono astenuti:

Arnaboldi Patrizi aRusso Franco

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBianco GerardoBoniver Margherit aCaccia Paolo PietroCappiello Agata AlmaCasini CarloCastagnola Luig iCherchi SalvatoreFaraguti LucianoGalante MicheleGalasso GiuseppeGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini Albert oPellegatta Giovann iPolidori EnzoRusso VincenzoSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Bruno

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Se ho compreso bene ,l 'onorevole Labriola ha poco fa richiestoche il Comitato dei nove si riunisca perl'esame degli articoli successivi .

SILVANO LABRIOLA, Presidente della ICommissione . Presidente, per la verità i ochiedevo qualcosa di più . Se poi potessimodisporre di una seduta completa per l aconclusione dell 'iter del provvedimento ,potremmo anche chiedere una sospen-sione per esaminare tutti gli emenda -menti .

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Tuttavia, se così non è, a causa del pre-visto calendario dei lavori della Camera, iochiederei un rinvio dell 'esame del provve-dimento . Ciò perché, signor Presidente, i lComitato dei nove non si trova di front ealla specifica questione posta da un sin-golo emendamento, ma davanti ad un pro-blema che riguarda tutti gli emendamenti .Essendo venuto meno il motivo per il qual emolti gruppi hanno dichiarato il loro «no »agli emendamenti, pur convenendo sugl istessi, è evidente che tutti si devono pro-ninciare nuovamente su ciascun emenda -mento. In tal modo si pone a noi la que-stione .

Non sono, quindi, nella condizione d ichiedere una breve sospensione, perch éessa non basterebbe .

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevoleLabriola, per queste precisazioni che son oimportanti ai fini della scelta degli stru-menti operativi e che ritengo, per quantomi riguarda, fondate .

GUIDO ALBORGHETTI . Chiedo di par -lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GUIDO ALBORGHETTI . Presidente, a no isembra che, pur concordando sull'oppor-tunità che il Comitato dei nove proceda a dun ulteriore esame degli articoli rima-nenti, relativi alla Commissione inqui-rente, si possa nel contempo procedereall'esame della legge finanziaria, secondoquanto il Presidente della Camera ha avutomodo di dire ieri sera in chiusura di se-duta .

Formalizzo quindi la proposta di dare l apossibilità al Comitato dei nove di proce-dere nell'esame degli ulteriori emenda-menti, nella situazione che si è determi-nata, e chiedo che nel frattempo l 'Assem-blea prosegua nell'esame della legge fi-nanziaria .

PRESIDENTE. Onorevole Alborghetti ,prendo atto della sua posizione non favo-revole al rinvio della trattazione, ma sol oalla sospensione .

FRANCESCO RUTELLI. Chiedo di par -lare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO RUTELLI. Presidente, mipare che ci troviamo in una situazionepiuttosto delicata ed importante per i no-stri lavori . Mi sembra opportuno otteneredalla Presidenza, dal Governo e dai grupp iun chiarimento, e possibilmente raggiun-gere un'intesa sul modo di procedere .

A nessuno è ignoto, infatti, che ci tro-viamo di fronte alla necessità di approvar ela legge finanziaria ed il bilancio che rapi-damente la Commissione bilancio dellaCamera ha licenziato questa mattina; dob-biamo altresì affrontare la questione ,molto complicata, dell 'Alto Adige su cuisono iscritti a parlare per la discussionegenerale oltre cinquanta colleghi (se nonvado errato) ; abbiamo infine in sospeso l adiscussione delle proposte di legge costitu -zionale relative alla Commissione inqui-rente che è stata, su proposta del presi -dente della Commissione affari costituzio-nali, indirizzata verso il rinvio .

A me pare, signor Presidente, che non s ipossa procedere «a spicchi» nella pro-grammazione dei nostri lavori, sui qual isegnalo che incombe, anche, nella gior-nata di domani, la conclusione delle vota-zioni entro il limite massimo delle ore 1 3(secondo gli impegni assunti e le comuni-cazioni del Presidente della Camera) e l acoda delle interpellanze sulla cosiddett avicenda delle «carceri d'oro» che dovreb-bero essere svolte sempre domani mattina ,se finissimo questa sera, o eventualment enel prosieguo .

A me non pare che alle 17 del pome-riggio della giornata che originariamentedoveva essere conclusiva si possa pensaredi andare avanti a «spizzichi e bocconi», enon invece con una programmazione inte-grale dei nostri lavori che dia certezza agl istessi e un'assicurazione a tutti i collegh isul modo in cui si svolgeranno.

Pertanto questa è la mia richiesta d ichiarimento sull'ordine dei lavori perch ési stabilisca con molta chiarezza ed assun -zione di responsabilità da parte di cia-

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scuno quale sia il modo in cui si pro -cede.

PRESIDENTE. Onorevole Rutelli, ri-spondo subito in modo che delle mie pa-role possa avvalersi anche il collega Pazza -glia che ha chiesto di intervenire .

Il problema non è, in questo momento ,quello di procedere a «spizzichi» o «pezzi ebocconi», come si dice in Toscana, quant opiuttosto quello di dare corso ad una pro-posta formulata dal presidente Labriola i nrelazione ad un provvedimento che neces-sita di un rinvio per un esame che teng aconto di quanto emerso in questa fase .Subito dopo vi è una proposta di inver-sione dell 'ordine del giorno .

Tutto ciò mi sembra pertanto coerentecon un corso regolare dei nostri lavori ,cosa che, naturalmente, presuppone i lconsenso.

Quanto si è detto attiene ad una serie d icomplessi problemi, ma se li analizziam osingolarmente ritengo che eviteremo d igiungere alla commistione dei temi . Inogni caso, onorevole Rutelli, ho preso att odella sua richiesta .

Ha facoltà di parlare l 'onorevole Pazza -glia .

ALFREDO PAllAGLIA. Signor Presidente ,nell'ultima seduta della Conferenza dei pre -sidenti di gruppo tenutasi lo scorso 8 marzotutti i gruppi si sono resi conto che rispetto a iprogrammi originari risultava indispensa-bile introdurre talune modifiche e fare al -cune rinunzie, altrimenti non sarebbe statopossibile esaminare la legge finanziaria ed i lbilancio entro la mattinata di domani, ter-mine ultimo per qualunque votazione .

Signor Presidente, desidero anche dire i lmotivo di ciò . Tutti i gruppi si sono resiconto del fatto che non è possibile rinviarel'esame di tali questioni alla prossima set-timana, e che non era neppure accettabil eche dovessero essere differiti gli impegn iextraparlamentari, ma di carattere parla-mentare, di un gruppo che erano stat iannunziati da lungo tempo.

I fatti stanno dimostrando che le consi-derazioni svolte nella Conferenza dei pre-sidenti di gruppo erano validissime . Desi-dero associarmi alla richiesta avanzata

dall 'onorevole Rutelli che mi sembradebba avere la precedenza rispetto a qua-lunque altra attività della Camera .

Dobbiamo dare ordine ai nostri lavori noncon votazioni, signor Presidente, ma pren-dendo atto della situazione esistente e con -vocando la Conferenza dei presidenti d igruppo. Vorrei rilevare, signor Presidente ,che a questo punto tale convocazione di-venta indispensabile anche perché le vogli ofar presente che fuori di qui, da diversigiorni, i precari della pubblica istruzion echiedono che la Camera decida sui provve-dimenti che li riguardano. La Commission eha licenziato per l'Assemblea il provvedi -mento in questione . Ne domandiamo, per-tanto, un esame sollecito, indispensabile pe rsoddisfare le esigenze dei precari .

Dobbiamo, quindi, dare ordine ai nostr ilavori senza lasciare nulla al verificarsi d iparticolari eventi o di particolari maggio-ranze .

In secondo luogo, attraverso la riunionedella Conferenza dei presidenti di gruppo ,si deve rimeditare su tutto ciò che è statodeciso, per procedere razionalmente .

Desidero rilevare, signor Presidente — evoglio che sia chiaro — , che non siamopregiudizialmente contrari all'inizio de ldibattito sulle comunicazioni del Govern oconcernenti l'Alto Adige . Siamo pregiudi-zialmente contrari a un dibattito che sosti -tuisca la necessaria decisione dell 'Assem-blea . Non siamo disposti a surrogarla co nun dibattito che esponga le posizioni de ivari gruppi, né ad accettare che si facciauno di quei dibattiti finti, dove parla qual-cuno che è contrario e gli altri lasciano chele cose vadano avanti .

Signor Presidente, le ho rubato qualch eminuto per svolgere tali considerazioni i nAssemblea . Credo che ciò serva anche a le iper sollecitare una nuova riunione dellaConferenza dei presidenti di gruppo .

PRESIDENTE. Onorevole Pazzaglia, laringrazio per il contributo di chiarezzafornito . Prima di ogni altra considera-zione, però, l 'Assemblea, che ovviamente èsovrana deve valutare la richiesta del col-lega Pazzaglia in ordine alla prosecuzioneo meno dei lavori sulla base delle osserva-

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zioni fatte e delle considerazioni svolte ch ela Presidenza condivide dal punto di vist adella motivazione .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Franc oRusso. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Presidente, mi pare ch eoccorra fare chiarezza fra i gruppi politic isu una questione che rimane alla porta, m ache, invece, ritengo condizioni pesante -mente i nostri lavori .

Dobbiamo in primo luogo compiere unatto dovuto, quello dell 'approvazione de idocumenti finanziari provenienti dal Se -nato .

Sappiamo anche che dopo la votazion edei documenti finanziari si aprirà (pilotat ae non pilotata) la fase del chiarimento edella crisi di Governo . Penso che responsa -bilmente, al di là di come la Presidenzaintenderà decidere in ordine ai nostri la-vori (se richiedere un voto dell'Assemble aper stabilire quali provvedimenti esami-nare o convocare la Conferenza dei presi -denti di gruppo), non possiamo affrontar etemi e discussioni che implicano decision iche proiettino i loro effetti sul prossimoGoverno (o su questo stesso, secondo com eterminerà il chiarimento) .

Mi pare, allora, Presidente, che perquanto riguarda la questione dell'AltoAdige non si possa giungere ad una deci-sione, tenendo anche conto del fatto che visono 50 iscritti a parlare .

Per quanto riguarda la riunione del Con-siglio dei ministri, ritengo che la Cameradovrebbe lanciare un segnale, in quantoanche per questioni come quella di Mon-talto di Castro — su cui, giustamente, icolleghi del gruppo verde richiamano l'at-tenzione — bisognerebbe seguire lo stess oorientamento .

In conclusione, al fine di organizzare a lmeglio i nostri lavori propongo che l 'As-semblea inizi l'esame dei documenti finan -ziari trasmessi dal Senato, e che nel frat-tempo si riunisca la Conferenza dei presi -denti di gruppo per valutare la propost atesté avanzata dall'onorevole Pazzaglia,relativa all'esame del provvedimento su iprecari della scuola (al fine anche di veri-ficare effettivamente lo stato dei lavori in

materia) . Successivamente, si potrebbepassare allo svolgimento delle interpel-lanze ed interrogazioni sugli appalti i nmateria di edilizia penitenziaria, anche i nconsiderazione del fatto che la Camer anon può sospendere i propri lavori senzaaver prima affrontato questo argomento,pena il lasciare tutto nell 'ombra o co-munque il lasciare, per intero, l'esam edella materia alla Commissione parlamen -tare per i procedimenti d'accusa.

In breve, la mia richiesta è di affrontar eoggi pomeriggio l'esame delle modifich eapportate dal Senato ai documenti finan-ziari e, a seguire lo svolgimento di interpel -lanze ed interrogazioni sulle cosiddett ecarceri d'oro.

Ciò detto, per il tempo che rimarrà anostra disposizione il gruppo di demo-crazia proletaria non ha alcuna difficoltà ache l'Assemblea riprenda l'esame delleproposte di legge costituzionali concer-nente la Commissione parlamentare per iprocedimenti d'accusa ed a valutare l aproposta formulata dall'onorevole Pazza -glia in ordine alla questione dei precar idella scuola .

PRESIDENTE . In relazione alla com-plessità dei problemi ed alla necessità d iseguire un criterio organico sulla indivi-duazione delle priorità che sono state evi-denziate ritengo, anche a seguito dei con -tatti intercorsi con il Presidente della Ca-mera, che sia opportuno sospendere bre-vemente la seduta per consentire la riu-nione della Conferenza dei presidenti d igruppo, convocata per le 17,15 .

Sospendo pertanto la seduta .

La seduta sospesa alle 17,5 ,è ripresa alle 18,25 .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

LEONILDE IOTTI

Assegnazione di proposte di legge a Com-missione in sede legislativa ai sens idell'articolo 77 del regolamento .

PRESIDENTE . Come la Camera ri-corda, nella seduta del 3 febbraio 1988 èstato assegnato alla VI Commissione per-

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manente (Finanze), in sede legislativa, i lprogetto di legge n . 2062 .

Per consentire alla stessa Commission edi procedere all 'abbinamento richiestodall'articolo 77 del regolamento, son oquindi assegnate in sede legislativa anch ele sottoindicate proposte di legge, vertent isu materia identica a quella contenuta ne lprogetto di legge sopra indicato :

BERSELLI: «Autorizzazione ad effettuar ela lotteria di Imola» (592) (con parere dellaI, della V, della VII e della X Commis-sione);

MICHELI : «Istituzione per il triennio1988-1990 della "Lotteria nazionale città diFoligno"» (714) (con parere della I, della V,della VII e della X Commissione) ;

AULETA ed altri : «Autorizzazione ad effet-tuare la lotteria di Amalfi» (882) (con pa-rere della I, della III, della V, della VII edella X Commissione) ;

FERRARI MARTE ed altri: «Nuove dispos i -zioni sulle lotterie, tombole e pesche orga-nizzate da associazioni ricreative, cultural ie sportive senza fini di lucro» (975) (conparere della I, della V, della VII e della XIICommissione) ;

BRUZZANI ed altri: «Autorizzazione ad ef-fettuare negli anni 1988, 1989 e 1990 laLotteria Montecatini Terme d'Europa »(1381) (con parere della l, della III, della V,della VII e della X Commissione) ;

BELLOCCHIO e FERRARA: «Istituzione dellalotteria di Caserta» (1383) (con parere dellaI, della III, della V, della VII e della X Com-missione);

CAMBER : «Autorizzazione ad effettuareper gli anni 1988, 1989 e 1990 la lotteria d iTrieste» (1537) (con parere della I, della III,della V, della VII e della X Commissione) .

Avverto che si passerà ora alla discus-sione dei disegni di legge finanziaria e d ibilancio .

Discussione congiunta dei disegni dilegge: S . 470-B — Disposizioni per laformazione del bilancio annuale e plu-riennale dello Stato (legge finanziaria

1988) (modificato dal Senato) (2043-bis -B); S. 471-B — Bilancio di previsionedello Stato per l'anno finanziario 1988 ebilancio pluriennale per il triennio1988-1990 (modificato dal Senato)(2044-B) .

PRESIDENTE . L'ordine del giorno recala discussione congiunta dei disegni d ilegge, già modificati dal Senato : Disposi-zioni per la formazione del bilancio an-nuale e pluriennale dello Stato (legge fi-nanziaria 1988) ; Bilancio di previsionedello Stato per l'anno finanziario 1988 ebilancio pluriennale per il triennio 1988 -1990 .

Dichiaro aperta la discussione con -giunta sulle linee generali delle modifica-zioni introdotte dal Senato, avvertendo chei presidenti dei gruppi verde, federalistaeuropeo e di democrazia proletaria nehanno chiesto l'ampliamento ai sensi de lcomma 2 dell 'articolo 83 del regola -mento .

Ricordo altresì che nella seduta odiernala Commissione è stata autorizzata a rife-rire oralmente .

Il relatore, onorevole Aiardi, ha facolt àdi svolgere la sua relazione.

ALBERTO AIARDI, Relatore. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, l'esame ch equesta Camera è chiamata nuovamente asvolgere sui disegni di legge finanziaria edi bilancio per il 1988, dopo l'approva-zione da parte del Senato, concerne sol -tanto due modifiche apportate al testo gi àapprovato da questo ramo del Parla -mento .

La prima modifica riguarda lo stralciodell'articolo 27, che tratta della regola-mentazione dei trattamenti extrastipendi odei dipendenti pubblici ; la seconda invest el'articolo 7, con la reintroduzione dell'au -mento dal 25 al 30 per cento della ritenutad'imposta sugli interessi, premi ed altr ifrutti dei depositi e dei conti correnti ban-cari e postali .

Rispetto alla formulazione approvata asuo tempo in prima lettura dal Senato ,sono stati introdotti nuovi criteri di deter-minazione di detto aumento, che si pos-

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sono sintetizzare come segue: la tempora-neità di tale aumento, che è previsto fino alriordinamento del regime fiscale dei red-diti da capitale e comunque per un periodonon superiore a 3 anni dall'entrata in vi -gore della presente legge ; la non applica-bilità dell'aumento della ritenuta, che per -tanto resta al 25 per cento, sugli interess irelativi ai certificati di deposito ed ai depo -siti nominativi raccolti dalle aziende d icredito e vincolati a non meno di tre mesi ,nonché ai depositi a risparmio postale .

Il versamento di acconto da parte degl ienti creditizi è portato, per le due scadenz epreviste, al 60 per cento solo per il 1988 emantenuto al 50 per cento per gli anni 1989

e 1990, come previsto nel testo già appro-vato dalla Camera .

A seguito dell 'approvazione di tal eemendamento da parte del Senato, è statapredisposta dal Governo la relativa nota divariazione, che diminuisce di 400 miliard ila previsione di entrata del capitolo dibilancio 1026, relativo alla voce «ritenutesu interessi premi, eccetera», in considera-zione appunto della minore entrata conse -guente al fatto che l ' aumento della rite-nuta d'imposta sugli interessi non vien eapplicata, come ho già rilevato, in manier ageneralizzata non essendo applicabile, a icertificati di deposito, o ai depositi vinco -lati a non meno di tre mesi e ai depositi dirisparmio postale .

La riduzione di previsione di 400 mi-liardi è in relazione, tra l'altro, al fatto ch el 'entrata connessa all'aumento della rite-nuta di imposta era già contenuta nei sald icontabili approvati dalla Camera dove ,con apposita nota alla tabella di bilancio, sirecepivano, in riferimento alla legisla-zione vigente, gli effetti già previsti da talevoce con il decreto fiscale approvatoall'inizio dell'anno dal Governo .

Mentre pertanto esprimo parere favore-vole sul nuovo testo della legge finanziari acon specifico riguardo all 'argomento trat-tato, esprimo contestualmente parere fa-vorevole alla variazione di bilancio, sull abase peraltro del parere favorevol eespresso dalla Commissione bilancio, amaggioranza, in sede referente .

Tale giudizio favorevole si collega,

anche in termini di contenuto (e senz avoler riprendere l'ampio dibattito svolt ointorno alla legge finanziaria), a quella esi-genza di recupero di risorse nella dire-zione di contenimento e riduzione del fab-bisogno complessivo: obiettivo che si èmanifestato ancor più improcrastinabil edopo gli ultimi dati consuntivi sul fabbi-sogno 1987, che si attestano sui 114 milamiliardi, e sulla base delle stime più pre-cise per il 1988, che sono nell'ordine de i122 mila miliardi .

Le iniziative per una manovra di rientr osu livelli più compatibili, almeno non supe-riori a quelli del 1987 ed augurabilmenteinferiori, dovranno essere alla base di unimpegno deciso, serio e prioritari odell 'azione governativa e trovare una ri-spondenza responsabile nello stesso Parla -mento. Una gestione oculata delle risorse ,con l 'occhio costantemente rivolto al risa-namento dei conti pubblici, può d'altronderappresentare una condizione per rendereproduttive al meglio le scelte di manovr aeconomica contenuta nella legge finanzia -ria .

Avverto, nel concludere il mio inter -vento, che la Commissione finanze ha pre -liminarmente trasmesso alla Commissionebilancio la sua relazione favorevole sulleparti del disegno di legge finanziaria e deldisegno di legge di bilancio di sua compe-tenza modificate dal Senato .

Sulla base della motivazione che ho fi nqui esposto, rivolgo pertanto un invit oall'Assemblea a recepire le modifiche in-trodotte dal Senato, concludendo così, conl'approvazione definitiva della legge fi-nanziaria e del bilancio 1988, una vicendache tormentata questa volta come nonmai, è stata comunque portatrice di molte -plici ammaestramenti di cui dovremmotrarre profitto, al fine di percorrere sindall'immediato futuro strade più agevoli esicure (Applausi) .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlarel'onorevole rappresentante del Governo .

TARCISIO GITTI, Sottosegretario di Statoper il tesoro . Mi associo alle considerazion isvolte dal relatore .

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PRESIDENTE . È iscritto a parlare l 'ono-revole Valensise . Ne ha facoltà .

RAFFAELE VALENSISE . Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, onorevole rap-presentante del Governo, siamo qui a par -lare ancora della legge finanziaria, e i nmaniera non positiva dal nostro punto d ivista, perché la maggioranza e il Governo ,al Senato, hanno ritenuto di apportar edelle modifiche al testo licenziato dallaCamera; modifiche alle quali confer-miamo la nostra avversione .

Il disegno di legge finanziaria non si èimposto alla ammirazione di nessuno pe rla sua qualità, per le sue dimensioni, per lapatologia della finanza pubblica di cui si èfatto portatore ; ma non si è imposto all abenevolenza di nessuno soprattutto per l amaniera indiscriminata con cui ha volut ocolpire i redditi e il risparmio. Ci rife-riamo, innanzi tutto, alla riproduzione,che la maggioranza e il Governo al Senat ohanno voluto realizzare, dei commi 8 eseguenti dell 'articolo 7 della legge finan-ziaria, che elevano al 30 per cento l'ali-quota dell 'imposta sugli interessi, premi ealtri frutti dei depositi, dei conti corrent ibancari e postali, di cui al secondo comm adell 'articolo 26 del decreto del President edella Repubblica 29 settembre 1973, n.600 .

Siamo di fronte ad una ostinazione de lGoverno e della maggioranza, degna d imiglior causa; un'ostinazione nei con -fronti della quale noi, con pari tenacia ,riproponiamo un emendamento soppres-sivo di quanto è stato ripristinato al Senatoin danno del risparmio .

E vero che la battaglia condotta dall eopposizioni contro il primitivo testodell'articolo 8 della legge finanziaria hadato qualche frutto, se è vero che la mag-gioranza ed il Governo hanno dovuto con -venire con le opposizioni circa il fatto cheera esso l'aumento al 30 per cento dellatassazione degli interessi, premi ed altr ifrutti dei certificati di deposito e dei depo-siti nominativi raccolti dalle aziende d icredito e vincolati a non meno di tre mesi ,nonché dei depositi a risparmio postale . Lamaggioranza ed il Governo hanno dovuto

convenire con le opposizioni sul fatto che i lrisparmio postale e quello vincolato nonmeritassero questa ulteriore penalizza-zione, tanto che si è stabilito che la relativaaliquota restasse ferma al 25 per cento(con una precisazione per altro inutile ,anche sotto il profilo della tecnica legisla-tiva, in quanto, non essendo questo tipo didepositi compresi tra quelli indicat idall 'ottavo comma, era assolutamente su-perfluo farvi specifico riferimento) .

Per queste ragioni, noi riproponiamo unemendamento in parte soppressivo ed inparte sostitutivo dei commi dall 'ottavo aldodicesimo della norma in questione, in -tendendo con ciò ribadire la nostra convin -zione che aumenti di risorse procurati inmaniera avventuristica, temporanea, no nrazionale e non strutturale, con la solitapromessa di rivederli in sede di riordina-mento del regime fiscale sui redditi d acapitale, sono aumenti che non si atta-gliano ad una manovra che abbia la pre-tesa di darsi un minimo di razionalità e ch equindi non possono essere in alcun modocondivisi . Questi aumenti confermano l amancanza di indirizzi unitari e generali daparte della maggioranza e del Governo,che non sono stati in grado, dopo l'appro -vazione da parte della Camera della leggefinanziaria, di determinare l'ammontaredel disavanzo e del fabbisogno . Il fabbi-sogno è stato anzi interpretato diversa-mente da varie fonti, anche esterne al Go -verno. Un fabbisogno che si è formato no ntanto per la mancata possibilità di procac -ciare nuove risorse, ma per l'incapacità dirazionalizzare le tante, le troppe spese im -produttive che sono presenti nei nostr idocumenti finanziari ed hanno caratteriz -zato le scelte del Governo e della maggio-ranza nel formulare il disegno di leggefinanziaria .

Abbiamo inoltre presentato un emenda -mento relativo al ripristino dell 'articolo 27del testo varato dalla Camera, articolo su lquale particolarmente insistiamo, perch éprevede di devolvere allo Stato l'ottantaper cento dei compensi percepiti da fun-zionari e dirigenti pubblici per l'effettua-zione di collaudi, arbitrari ed altre presta -zioni che esulano dal rapporto di lavoro

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con le amministrazioni di appartenenza .Ci sembra che l'approvazione di quest anorma sia doverosa in un momento in cu isi impone l 'avvio di una battaglia per latrasparenza, che non può non avere com eprimi protagonisti i servitori dello Stato ,coloro che sono titolari di un rapportoorganico con lo Stato . E questa la ragion eper la quale abbiamo riproposto insiem ead altri gruppi l 'articolo 27 nel testo giàapprovato dalla Camera, sia pure conqualche alleggerimento, confidando chequesto ramo del Parlamento lo accolga .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE

GERARDO BIANCO

RAFFAELE VALENSISE. Come si fa a ri-spondere alle preoccupazioni ed alle per-plessità della pubblica opinione di fronte afatti scandalosi come quelli venuti recen-temente alla luce e che investono la class epolitica ed anche, e non marginalmente ,settori della dirigenza della pubblica am-ministrazione, senza un atteggiamento d irigore che faccia chiarezza sull 'entità e l anatura dei compensi spettanti a coloro ch esono titolari di pubbliche funzioni, affin-ché tali compensi non possano essere vei-coli prodromici di corruzione o di situa-zioni di irregolarità ?

Non si può non dare una risposta d iquesto genere all 'opinione pubblica, equella della legge finanziaria è un 'occa-sione unica, che il Parlamento non puòlasciarsi sfuggire, perché l 'opinione pub-blica ha il diritto di avere dalle Camere, nelmomento in cui licenziano i documenti d ibilancio, un dato che non sia persecutorionei confronti di nessuno, ma risulti ispi-rato dal necessario ed indispensabile ri-gore nei confronti di attività che devonoessere giustamente remunerate, ma ch enon possono restare prive di disciplin acome avviene attualmente, dando luogo asituazioni che fanno pensare molte volte ascandali o che concorrono a produrre unalone di sospetto o, quanto meno, di incer -tezza intorno all ' immagine della pubblicaamministrazione.

Sono passaggi necessari, questi, dai

quali noi riteniamo che il Parlamento e lesingole forze politiche non possano esi-mersi .

Voglio spendere poche parole sulla vo-lontà di rivedere quei meccanismi intro-dotti a suo tempo della legge n . 468 e chehanno dato vita all ' istituto della legge fi-nanziaria. Fin dal dibattito che avvenne inquesto ramo del Parlamento nel lugli o1978, prevedemmo facilmente che un anormativa come quella prefigurata dallalegge n . 468, di riforma della contabilit àdello Stato, sebbene diventata uno stru-mento con il quale le maggioranze si sareb -bero schierate a tutela di interessi no ngenerali, bensì particolari . Oggi, a diec ianni di distanza, la riforma della legge n .468 si impone, ed è commendevole l osforzo che il Parlamento va facendo pe rcorreggerla, per dare luogo ad una proce-dura che sia veramente diretta ad allocarerisorse in modo razionale .

Va detto tuttavia che Governo e maggio-ranza hanno il dovere di far precedere l alegge finanziaria da un 'attività program-matoria, tenuto conto che invece il periodoche precede la legge finanziaria è stat osempre di grande incertezza, di approssi-mazione e di confusione. Avevamo giàavanzato questa proposta in•sede di Com -missione; la riproponiamo qui per debitodi completezza, perché l 'opinione pub-blica è rimasta perplessa in seguito allecampagne (giuste) di censura della legg efinanziaria, ma anche in seguito a cam-pagne allarmistiche, che talvolta sonostate suscitate o stimolate da coloro ch evolevano proteggere determinate conver-sioni di marcia o determinate accelera-zioni di spesa. Deve essere pertanto com-piuto un tentativo di razionalizzazione d iquesta situazione, anche con i mezzi mo-desti che questo sistema appresta .

Come si sa, il Movimento sociale italian oè un partito che fa della proposta di alter-nativa, anche in termini istituzionali, unodei suoi temi fondamentali di battaglia; noiriteniamo, però, che anche senza arrivar ealla revisione della Costituzione si poss adare luogo a procedimenti virtuosi, ch eavviino un tentativo di programmazione .Ecco perché noi abbiamo proposto, e con-

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tinueremo a proporre in dettaglio, che lasessione di bilancio sia preceduta, tre mes iprima, da una sessione di programma ,nella quale possano confluire le istanze,possono essere chiarite e dibattute le ri-chieste e le necessità del Governo e dellamaggioranza; una sessione di programmache si concluda con l 'approvazione di undocumento, che dovrebbe essere quelloche in via ridotta e provvisoria è stat oimmaginato nelle procedure di indirizz oelaborate nel 1986 e utilizzate per la finan -ziaria 1987 . In altre parole, in via piùampia e più formale noi, a conclusion edella sessione di programma, avremmo undocumento elaborato a discusso dal l 'aula,sul quale il Governo potrebbe anche porrela questione di fiducia : da quel document opoi la maggioranza non dovrebbe decam-pare, dovendosi in esso riconoscere total-mente.

E possibile che ci si attardi nella pole-mica a favore o contro l 'abolizione del votosegreto, quando ci sono strumenti che pos -sono essere utilizzati e vengono invece tra -scurati? Lo strumento principe è quell odella chiarezza politica . Il fenomeno deicosiddetti «franchi tiratori», che stravolgei progetti della maggioranza, trova la su acausa essenziale nel fatto che la maggio-ranza non si riconosce nei documenti chevengono sottoposti all 'approvazione de lParlamento . Per questo noi proponiam ol'introduzione di un procedimento posi-tivo, la sessione di programma, che per -metta alla maggioranza di riconoscersi ,non in modo approssimativo, ma in viaanalitica e in via programmatica, in un ospecifico documento che serva poi di baseper la legge finanziaria da presentarsi ne lmese di settembre .

Signor Presidente, ho voluto accennarea questa nostra proposta per dare all anostra critica e' alla nostra battaglia d iopposizione anche dei contenuti proposi-tivi per il breve e medio periodo .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, con -sentite all'onorevole Valensise di svolgereil suo intervento .

RAFFAELE VALENSISE . La ringrazio, si -

gnor Presidente. Intendiamo infatti dare i lnostro contributo per favorire l 'uscita dauna simile situazione.

Non vorremmo che il cattivo uso di unostrumento empirico di programmazione ,quale è la legge finanziaria, prevista dall alegge n . 468 del 1968, giocasse come con -danna della programmazione e finisse pe rfarci tornare indietro, ai vecchi bilanci d iuna volta. La società moderna, le accre-sciute funzioni dello Stato e degli enti eco -nomici nella società stessa, l'estendersi de lsettore pubblico (che, per tale ragione ,viene definito settore pubblico allargato) eil più considerevole peso che tale settor eha sulla finanza pubblica, impongonolinee di programmazione, concertazioni esoprattutto obbedienza agli impegni con-certati e programmati .

Devo poi aggiungere che nel testo dellalegge finanziaria al nostro esame si è veri -ficata una danza delle cifre, in particolaresulla stima delle entrate. Tutto ciò, non ètollerabile. In sede di programmazione fi-nanziaria, in sede di sessione di pro-gramma, come quella che noi propo-niamo, la stima delle entrate previste pe rl'anno successivo si gioverebbe di una pro-cedura che potrebbe prevedere la contem-poraneità dello svolgimento dei lavoridella sessione di programma con quelliinerenti alla formulazione del bilancio d iassestamento, che, come è noto, rappre-senta un 'indicazione abbastanza precisa diquanto è accaduto nel campo delle uscite edelle entrate nel primo semestre dell'anno .Le proiezioni, quindi, sarebbero meno ar-bitrarie e le stime sarebbero meno avven-turose o avventuristiche .

Non è possibile, infatti, precludere all eCamere la possibilità di esprimere u n'opi -nione difforme da quella del Governo, convotazione a maggioranza, in ordine all aquantità e all'ammontare delle stime deiflussi di entrata, mentre è doveroso che i lParlamento, che si deve occupare dei do-cumenti finanziari, venga messo in condi -zione di conoscere la reale consistenza d iquei flussi, senza che questi siano caratte -rizzati dalla massima opinabilità e sian omolte visibilmente contrastati dalle inter-pretazioni del Governo che variano in base

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alle comodità, alle opportunità e conve-nienze che il Governo stesso e la maggio-ranza ritengono di ricavare nelle divers efasi dell ' iter dei documenti finanziari .

Signor Presidente, se questa è la situa-zione, confidiamo che la Camera vogli aristabilire il testo della finanziaria cosìcome era stato licenziato mediante l ' acco-glimento dei nostri emendamenti, ch esono simili, se non uguali, a quelli di altr eforze politiche. Vogliamo ciò per ripristi-nare il principio della tutela del risparmioe per affermare il principio di trasparenz anei confronti di coloro che sono legati d arapporto organico alla pubblica ammini-strazione .

Nel concludere, auspico che la prossim alegge finanziaria possa essere elaborata i nuna situazione normativa che non con -senta al Governo di ricorrere a quella ap-prossimazione empirica e dannosa per i lpaese che ha prodotto la legge finanziariaper il 1988 (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi ,prima di dare la parola al prossimo iscritt oa parlare vorrei chiarire brevemente unaquestione.

Come è noto, ai sensi dell'articolo 36 de lregolamento, le iscrizioni a parlare nelladiscussione sulle linee generali di un argo-mento compreso nel calendario dei lavor idevòno intervenire non meno di un'oraprima dell'inizio della discussione, m adate le circostanze, la Presidenza consent eche vengano effettuate le iscrizioni a par-lare anche dopo l'inizio della discussione .Invito pertanto i colleghi che intendanoparlare a segnalarlo subito alla Presi-denza.

È iscritto a parlare l 'onorevole FrancoRusso. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, desi-dero commentare brevemente non solo l avicenda legata all 'iter della legge finanzia-ria, ma anche quella politica generale . Ri-cordo che il Governo Goria fu incaricatodal Presidente della Repubblica, dopo lacrisi determinatasi nel novembre dell oscorso anno, di seguire la legge finanziari ae quella di bilancio fino alla loro approva-

zione. Devo dire che l 'iter di entrambi iprovvedimenti è stato quest 'anno partico-larmente travagliato, non solo per i vot iespressi dai cosiddetti franchi tiratori, iquali hanno ritenuto di votare a favoredelle proposte formulate dall'opposizionesu punti estremamente qualificanti, m asoprattutto per l'incalzare delle opposi-zioni fuori e dentro il Parlamento . Scioperiindetti dai sindacati, manifestazioni pro-mosse da categorie particolarmente col-pite come quella dei pensionati, hanno difatto pesato sull'andamento della legge fi-nanziaria .

Su parecchie questioni vi è stat aun'ampia convergenza da parte delle forzedella maggioranza, le quali hanno così di -mostrato che il Governo Goria non sol onon aveva programma, ma non era ingrado di commisurarsi lealmente con leopposizioni . Esso ha tentato di percorreredelle scorciatoie, ha tentato bracci di ferr oin Parlamento senza averne la forza (inquanto non aveva dietro di sè una maggio -ranza compatta), né idee chiare daesporre .

All'interno del Governo Goria sono sca-turite proposte, quali quelle messe a punt odal ministro Ruffolo, nonché quelle sullequali ha dovuto convenire il ministro For-mica, in relazione al famoso «tetto» pensio -nistico, su cui la Confindustria ha prati-cato un fuoco di sbarramento in quest iultimi giorni . -

La legge finanziaria ha dimostrato l'in-consistenza dell'attuale Governo che do-veva essere di programma, ma che in re-altà non lo è stato. Il Governo Goria hadovuto subire una «precrisi», per l'inizia-tiva di una forza della stessa maggioranza(il partito liberale) ed una vera crisi im-posta dall'incalzare delle opposizioni .

Il Governo Goria ha avuto la fiducia de lParlamento in quanto doveva assolvere u npreciso incarico, quello di fare in modoche la legge più importante per la gestion edella finanza pubblica fosse approvata .Questa sera, o al più tardi nella giornata d idomani, la Camera dovrebbe approvaredefinitivamente la legge finanziaria .

Signor Presidente, abbiamo ripresen-tato alcuni emendamenti che si riferiscono

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alle due modifiche introdotte dal Senato eche non prolungherebbero di molto la vit adell'attuale Governo . In quarantott 'oreesso dovrebbe aver concluso il suo com-pito, anche nel caso in cui i nostri emen-damenti, come ci auguriamo, fossero ap-provati .

Ho voluto prendere la parola per ricor-dare che il Governo Goria non aveva u ntermine di calendario, bensì politico, cio èl'esaurimento della discussione parlamen -tare sui documenti finanziari . Ciò sta avve -nendo, per cui esso non può pretendere d iintervenire su altre questioni rilevant iquali quella di Montalto di Castro e quellarelativa al pacchetto delle norme riguar-danti il Sud Tirolo .

Su Montalto di Castro noi, forze referen -darie, unitamente al gruppo verde, all asinistra indipendente, al gruppo federa-lista europeo ed a quello comunista ab-biamo fatto presente in tutte queste setti -mane, con interventi svolti in Commis-sione industria ed in Assemblea, che i lGoverno Goria non poteva assumere al -cuna decisione al riguardo perché non s ipoteva fare altro che subordinarla alla di-scussione del piano energetico nazionale,le cui linee non sono definite . Soprattutto ,desidero ribadire che un Governo senz aspessore politico e privo di un indirizz oprogrammatico non poteva permetters ineppure di intervenire .

In particolare, desidero ricordare che i nmerito alle vicende legate alla centrale diMontalto di Castro esiste un voto espressodalle popolazioni interessate, così com eesiste un impegno dal sindaco e dalle forzesociali di Montalto contro la continuazionedel cantiere e volto ad imporre la riconver -sione della centrale .

Il Governo inoltre si era impegnato asentire il Parlamento su tali vicende ; ri-tengo tuttavia che l'attuale compagine no nabbia titolo nelle condizioni presenti, perdecidere alcunché in merito alla centrale .Riteniamo pertanto che sia priva di qual-siasi supporto, e debba considerarsi un apura illazione, la voce, tra il provocatori oed il fantomatico, secondo la quale il Con-siglio dei ministri avrebbe all 'ordine delgiorno le vicende legate a Montalto di Ca -

stro. Desidero in questa sede rilevare chequalora Goria intendesse porre all'ordinedel giorno del Consiglio dei ministri tal eproblema, questo costituirebbe non sol -tanto uno schiaffo all'alleato socialist a(cosa che è avvenuta altre volte) ma unosgambetto al segretario politico di que lpartito, che si accinge al chiarimento edalla crisi cosiddetta pilotata .

Può Goria far questo? Sarebbe magariuna vendetta realizzata da un Presidentedel Consiglio che forse ha il merito d iessere il più giovane della storia italiana ;ma riteniamo che in tal caso egli farebbeun ulteriore sbaglio, oltre ai tanti di cui si èreso responsabile nei pochi mesi in cui èstato a Palazzo Chigi . Non sarebbe un attodi saggezza nei confronti dei suoi alleati ,né di gentilezza verso quel segretario poli-tico, ma soltanto un affronto alle popola-zioni interessate ed al voto referendario .

Desidero inoltre ricordare che anche i nmerito alla vicenda del Sud Tirolo, signorPresidente, è in corso una trattativa estre -mamente complessa con un partito chefinora si è arrogato il diritto di rappresen-tare la minoranza tedesca. Ma nella zonanon esiste soltanto questa minoranza! De lresto, il Sud Tirolo in tutti questi anni èstato l'interlocutore privilegiato del Go-verno . Noi intendiamo rispettare, anzi po-tenziare, i diritti delle minoranze etniche ;tuttavia, il pacchetto presentatoci dal Go-verno ci appare estremamente compli-cato: attiene ad una trattativa che merit auna discussione del Parlamento . La Ca-mera si è fatta interprete di tale esigenza ;ma anche su questo tema il Governo Gori anon ha i titoli per chiedere la trattativaavviata con la Súdtiroler Volkspartei.

Per tale motivo, signor Presidente, credoche nel momento in cui sarà espresso i lvoto definitivo sul disegno di legge finan-ziaria e sul bilancio dello Stato il Govern oGoria avrà esaurito il suo compito che, de lresto, era limitato a tali impegni . Ho rite-nuto opportuno ricordare pubblicamente ,in quest 'aula, tali impegni, ma anch equanto è stato affermato nella comunica-zione ufficiale della Presidenza della Re-pubblica: in relazione alla legge finan-ziaria ed al bilancio, il Capo dello Stato ha

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pregato il Presidente Goria di tornare all eCamere per verificare il rapporto fidu-ciario del suo Governo con il Parlamento .Quest 'ultimo ha rinnovato la fiducia pe rporre fine ad una legge finanziaria parti-colarmente travagliata (ma anche, mi s iconsenta particolarmente felice, poiché l eopposizioni hanno saputo imporre modi -fiche di sostanza ad una legge che noiabbiamo comunque giudicato, e conti-nuamo a giudicare, negativamente) .

Detto questo, Presidente, concludo rin-graziando i colleghi e lei per l 'attenzionedimostrata (Applausi dei deputati delgruppo di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l 'ono-revole Mattioli . Ne ha facoltà .

Vorrei chiedere agli onorevoli collegh iche affollano il banco del Governo di la -sciarlo, per consentire a tutti di ascoltar el ' intervento dell 'onorevole Mattioli .

GIANNI MATTIOLI. Signor Presidente ,l 'esame della legge finanziaria che la Ca-mera si accinge a compiere questa seraconclude il lavoro di molte settimane ; ecredo che, in una certa misura, ognuno d inoi oggi sia chiamato a trarre un bilanciodel lavoro svolto e a riflettere sul propri oruolo all ' interno del Parlamento e sull epossibili aperture verso il futuro . Questeriflessioni, nei giorni — anzi direi nelle or e— in cui si conclude la vita del Governo, c isembrano quanto mai appropriate, neltentativo di disegnare un futuro, comin-ciando da quel famoso chiarimento che èatteso da più parti, nell 'interesse de lpaese .

Abbiamo affrontato nel mese di di-cembre l 'esame della legge finanziaria peril 1988, prendendo atto che essa non è pi ùquello strumento che alcuni anni fa il legi-slatore intendeva che fosse; non è più ingrado cioè di formulare i grandi indirizz idella politica economica per l'anno incorso e, in misura sia pure meno detta-gliata, per gli anni successivi .

Abbiamo preso atto che nel corso deglianni la legge finanziaria è stata colpita dauna sorta di malattia degenerativa, per cui

è divenuta progressivamente quello che davari banchi, nelle settimane scorse, molt icolleghi, hanno definito, in modo più omeno colorito, «diligenza», «grande porta -fogli», «sportello» .

Signor Presidente, come ultimi arrivat iin questo Parlamento abbiamo cercato d imantenere, anche di fronte a questoaspetto, come dire?, disdicevole che l alegge finanziaria veniva assumendo, la no-stra fisionomia di gruppo particolarmenteattento agli interessi generali .

Da questo punto di vosta, con un atteg-giamento iniziale che non faceva alcun adistinzione tra gruppi dei diversi schiera -menti di opposizione e della maggioranza ,abbiamo tentato di offrire a tutti la possi-bilità di trattare grandi questioni generali :per esempio, quella relativa alla salute eall 'ambiente, in un paese in cui — lo ab-biamo ricordato più volte — decine d imigliaia di persone, a causa del l 'avanzatogrado di aggressione alle falde idriche ,non bevono più acqua potabile, o il pro-blema dell 'aria inquinata che respiriamo eche genera tumori, così come anche glistessi alimenti che siamo oggi costretti a dutilizzare .

Quale bilancio possiamo trarre alla fin edi questa azione ?

Innanzi tutto dobbiamo dire che suquesto terreno abbiamo trovato una con-vergenza, sia pure sofferta, da parte d iforze di opposizione; su certi problem iabbiamo avuto una netta resistenza (bastipensare alle opere pubbliche o al sistemadifensivo italiano) ; tuttavia possiamo af-fermare con grande onestà politica che u ndialogo si è aperto.

Nonostante l 'attenzione che singoli de-putati o movimenti di opinione, soprat-tutto quello cattolico, ponevano su aspett iparticolari, dobbiamo dire con un cert orammarico che i gruppi della maggio-ranza, al momento di tirare le somme, dif-ficilmente riuscivano ad operare grand iscelte nell ' interesse del paese .

Non crediamo, però, che questa sia unasituazione cristallizzata ; pensiamo che v ipossa essere un futuro in cui la razionalitàe la spinta morale consentano conver-genze più ampie su problemi rispetto ai

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quali credo si possa dire che il paese è ogg ipiù avanti di questa Assemblea .

Mi riferisco all 'attenzione e alla disponi-bilità manifestate dalla collettività, a lsenso del dramma oggi presente nel paese .Dico questo se non altro perché — mi s iperdoni l 'argomento patetico — quasi i nogni famiglia vi è una persona cara aggre-dita da malattie che non sarebbero inevita-bili, ma che rappresentano il risultat odella società che noi costruiamo, del modoselvaggio in cui tuttora concepiamo lo svi-luppo. La società postindustriale — con l esue grandi competenze tecnologiche, co nla maturità e le consapevolezze oggi esi-stenti e, soprattutto, con alcuni valori d icarattere morale, nonché con la spinta aduna solidarietà collettiva — consentirebb euno sviluppo diverso. Tutto questo nontrova ancora riscontro in quest 'aula .

Ritengo che ciò dovrebbe far riflettere lacoscienza cristiana . L 'attenzione delmondo cattolico per tematiche relativealla salute e all'ambiente non corrispondeagli atteggiamenti degli esponenti dellademocrazia cristiana . Ancora ieri, pulì-troppo, quando in Commissione sanità ab -biamo posto il problema della riduzion edei limiti di dose di radiazione per i lavo-ratori degli ospedali, della radiodiagno-stica e degli impianti nucleari, di fronteall'ampio consenso dei gruppi di oppos -zione e del partito socialista non vi è statreazione, risposta né disponibilità da partedi quel gruppo che, se non altro per il su oriferimento costante ad una matrice reli-giosa, ci aspettavamo fosse più ricettivo sutale terreno .

Non è pensabile, colleghi della demo-crazia cristiana, che il vostro partito no ndebba essere aperto alle istanze di un asocietà moderna, di una società che h aconosciuto e conosce lo sviluppo tecnolo-gico. Ma a chi dovrebbe spettare la disci-plina dello sviluppo tecnologico, per evi-tare che esso si rivolga contro l 'uomo econtro la solidarietà collettiva, se non èquanti si riferiscono a questi aspetti d icarattere morale, così presenti nell eistanze che pure sono state recepite daigruppi dell 'opposizione?

In questa direzione siamo stati finora

delusi; ci aspettavamo molto di più, ed oggidobbiamo prendere atto che molta stradadev'essere ancora percorsa, affinché l eistanze di carattere religioso, delle quali s isente parlare nelle campagne elettorali pi ùspesso di quanto non si riscontrino nellapratica di Governo e del Parlamento, s itraducano in atti concreti .

Abbiamo preso atto dei risultati diretti asoddisfare le attese del paese e finalizzat ial benessere, obiettivi per i quali siam ostati eletti in Parlamento . Ci siamo inoltr eresi conto che continuare ad allungare itempi del dibattito sulla legge finanziariaavrebbe esposto le istituzioni ad un gravelogoramento. Abbiamo ritenuto neces-sario che qualsiasi chiarimento avvenissein modo trasparente, e non attraverso l abrutta forma dei voti dei franchi tiratori .

Per tali motivi, affrontando il rischio d inon essere compresi dal nostro stesso in-terlocutore elettorale, abbiamo detto a lPresidente della Repubblica che era giust oed utile il rinvio alle Camere del Governo ;non potevamo infatti giudicare esaurientee politicamente significativo il chiari-mento che avviene nel segreto del votoespresso dai franchi tiratori .

Sulla base di questa considerazionesiamo favorevoli ad una rapida approva-zione della legge finanziaria, sempre che visia lealtà di comportamento da parte delGoverno . Se avvenisse quello che preventi -vavano le notizie di agenzia di oggi pome-riggio, e cioè se il Governo volesse mettereall'ordine del giorno la questione di Mon-talto di Castro, allora noi dovremmo rive-dere il nostro atteggiamento, che finora èstato caratterizzato da senso di responsa-bilità e da buona volontà .

Noi siamo un piccolo gruppo ; quali ar-gomenti abbiamo per chiedere che la fe-deltà al voto del l ' 8 novembre sia osservatae consolidata? Abbiamo l 'appoggio leal edei gruppi di opposizione, che insieme connoi hanno considerato centrale, anche da lpunto di vista della legittimità formale, l aquestione del nucleare .

Purtroppo, ho dovuto registrare un trat-tamento molto inurbano, al limite dell'in-sulto personale, poche decine di minuti fa ,da parte dell'onorevole Martinazzoli . Un

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comportamento simile è incredibile d aparte di una persona generalmente cos ìmite e così urbana : non riesco a capireperché l 'onorevole Martinazzoli, propri osulla questione di Montalto di Castro,abbia dovuto ricorrere, nei confronti delgruppo forse meno violento, anche per i lsuo programma culturale, ai toni appunt oviolenti ed inurbani che ha usato nei mie iconfronti .

L 'onorevole Martinazzoli mi ha dett oche spera che il Governo decida presto, inmodo che noi la smettiamo di affermar eche 1'8 novembre la popolazione italianaha votato sul nucleare . Spero che egli vo-glia rivedere questa sua affermazione ,fatta forse in un momento di stanchezza .Per carità, non chiedo scuse per la sua vio -lenza e inurbanità; bado al contenuto, e m iaspetterei che nel contenuto questo atteg-giamento venisse cambiato. Dovremmo al -trimenti pensare che il maggior partit opresente nello scenario italiano ha be nscarsa attenzione per il parere che i citta-dini hanno espresso 1'8 novembre . Quandogli italiani sono andati a votare "sì" o "no"per il referendum sul nucleare non sape-vano che il loro voto sarebbe stato inter-pretato in un certo modo per Moltalto d iCastro, in un altro per Trino Vercellese e i nun altro ancora per la Puglia o la Lombar-dia .

Non siamo ipocriti! Ancora stamattinaho sentito l 'onorevole Orsini ripetere che anovembre non si è votato sul nucleare, masolo su alcune norme . Questa, mi dispiace ,è ipocrisia politica, perché la gente 1' 8

novembre sapeva che la legislazione invigore ci permetteva di porre soltanto i nquelle forme la questione se si volesse omeno il proseguimento della politica nu-cleare .

BRUNO ORSINI . Si smetta di fare polemi -che!

GIANNI MATTIOLI . Ci vengono in menteuna pluralità enorme di immagini evange -liche: dobbiamo allora parlare di sepolcriimbiancati in presenza di una simile forza -tura di un voto che ha visto i cittadini cosìampiamente schierati!

Per noi tale questione è di grande impor-tanza. Ricordo che agli inizi degli anni '60due grandi paesi come la Svezia e il Giap-pone, rendendosi autonomi nel contest ointernazionale, acquistarono le licenzeamericane sul nucleare e si misero ingrado di produrre in proprio il nucleare .Di chi furono i voti con cui allora, colleghidemocristiani, fu distrutta la nascente in-dustria nucleare italiana, nel momento incui nel nostro paese c 'era una grande po-tenzialità e non si era ancora a rimorchio ,come oggi, della Generai Electric o dellaWestinghouse? Allora furono i voti per l amaggior parte democristiani, oltre che d ialtre forze politiche, a distruggere le pos-sibilità che l 'Italia aveva in quel settore .Altri paesi meno servili, come la Svezia ,andarono avanti . Oggi però quel paese f asapere addirittura di anticipare la chiu-sura degli impianti nucleari, già annun-ciata pochi mesi fa, dando una bella le-zione ai portaborse dell'elettromeccanic astatunitense, ai portaborse delle lobbiesnucleari, a quelli che scambierebbero l aleucemia di un bambino di Montalto diCastro contro quattro soldi, e per di piùsulla base di una relazione così contraf-fatta come la relazione Spaventa .

Se il Governo vorrà ignorare la racco-mandazione che tutti i capigruppo dell'op -posizione, oltre a quello socialista, hann orivolto questa mattina in sede di Commis-sione industria al ministro Battaglia ; se ilGovernò vorrà ignorare la lettera che ogg igli ha scritto il vicepresidente del Consi-glio; se il Governo vorrà ignorare la racco-mandazione che il Presidente, della Ca-mera, onorevole Iotti, pochi minuti fa h arivolto al ministro per i rapporti con il Par -lamento, allora ci troveremo di fronte a duna mancanza di rispetto grave nei con -fronti del Parlamento e dei cittadini .

Spero che . non dovremo assistere aquesto spettacolo, che sarebbe degra-dante. Non si potrebbe infatti parlare diavanzata tecnologica del paese rispett oalle strutture di venti anni fa, ma, s iavrebbe la dimostrazione che dentr oquest'aula le lobbies e la corruzione pos-sono più della decisa volontà dei cittadini ,della razionalità dell'appello rivolto anche

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da fonti autorevoli della stessa Chiesa cat -tolica in questi giorni, attraverso i vescovi ,e in particolare quelli del Salento e dell aMaremma .

Potrà forse più qualche corruttore che laforza morale di questi appelli? Io spero d ino, e sono sicuro che quest 'Assembleamanterrà il suo decoro e la sua dignità .

È in questo senso che noi poniamo fin ealla nostra presenza all ' interno della leggefinanziaria. È stata una esperienza dall aquale, con modestia, diciamo di aver ap-preso molto sul funzionamento delle isti-tuzioni. Crediamo di aver reso qualche ser -vizio a quei cittadini che si aspettano pi ùaria pulita, più salute, un ambiente mi-gliore .

Abbiamo anche capito che nel Parla -mento ci sono forze immediatamente di-sponibili a muoversi in questa direzione.Anche da parte dei colleghi socialisti ab-biamo avuto riscontri importanti : conloro, insieme alle altre forze, saranno pos-sibili convergenze per il futuro .

Non sulla base della politica, ma soprat -tutto di istanze morali, ci aspetteremm oconvergenze simili anche da altre forzepolitiche. Speriamo che i liberali sappianoassumere i toni di coraggio che tante volteha avuto l 'onorevole Biondi ; che i collegh irepubblicani sappiano ritrovare quell osplendore della razionalità che in altr itempi ha caratterizzato la loro presenza i nquest'aula ; che il partito che vanta la mag -gior presenza in questo paese sappia ricor-dare che il simbolo che porta nel su ostemma dovrebbe pur significare qualcosadal punto di vista morale (Applausi deideputati dei gruppi verde e di democrazi aproletaria) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono-revole Rutelli . Ne ha facoltà .

FRANCESCO RUTELLI. Ci auguriamo chequesta sia l'ultima legge finanziaria appro-vata in questi termini e che il Parlament osia posto nelle condizioni (da domani, conun nuovo Governo), di approvare un alegge di radicale modifica dell'attualelegge n . 468, che regola la contabilità dell oStato e che introdusse la legge finanziaria .

Sarà così possibile definire finalmente gl istrumenti della programmazione plurien-nale nel nostro paese e porre le condizion iminime per valutare la qualità della spes ae per mettere sotto controllo il disavanzo ,in maniera da poter incidere, mediante u npiano assunto responsabilmente da Go-verno e Parlamento, sullo spaventoso de-bito pubblico che grava sul nostro paese .

Il debito costituisce oramai una vera epropria ipoteca sul futuro democratic odell'Italia e sulla prospettiva che essapossa credibilmente partecipar eall'unione politica ed economica europeacui noi aspiriamo, senza essere travolta incapo a pochi anni .

Questo è l'intervento che desideriam osvolgere in questa sede e l'auspicio ch eintendiamo esprimere, annunciando l abattaglia e l'impegno che in questo senso i lnostro gruppo svolgerà fin da domani (Ap-plausi dei deputati del gruppo federalist aeuropeo) .

PRESIDENTE. Non essendovi altr iiscritti a parlare, dichiaro chiusa la discus -sione congiunta sulle linee generali dell emodificazioni introdotte dal Senato .

Ha facoltà di replicare il relatore, ono-revole Aiardi .

ALBERTO AIARDI, Relatore. OnorevolePresidente, non ritengo di dover aggiun-gere altro alle considerazioni già svolte .

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare i lrappresentante del Governo .

TARCISIO GITTI, Sottosegretario di Statoper il tesoro . Ritengo esauriente la rela-zione svolta dal relatore Aiardi .

PRESIDENTE . Passiamo all 'esame dellemodificazioni introdotte dal Senato al di -segno di legge finanziaria n . 2043-bis-B

accettate dalla Commissione .Ricordo che, rispetto al testo approvato

dalla Camera, il Senato ha modificato l'ar-ticolo 7 e ha deliberato lo stralcio dell'ar-ticolo 27 .

Procederemo pertanto alla discussione ealla votazione dell'articolo 7 e dei relativi

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emendamenti, nonché alla votazione degliarticoli aggiuntivi che tendono a ripristi-nare l'articolo 27 stralciato dal Senato .

La prima modificazione è all 'articolo 7del disegno di legge, che la Camera avev aapprovato nel seguente testo:

«1 . Con apposita norma inserita nellalegge finanziaria il Governo, a valere pe rl'anno successivo, provvede alla revisionedei limiti degli scaglioni delle aliquote pre-viste nell'articolo 11 del testo unico dell eimposte sui redditi, approvato con decret odel Presidente della Repubblica 22 di-cembre 1986, n . 917, nonché delle detra-zioni di imposta e dei limiti di reddito pre-visti negli articoli 12 e 13 del medesimotesto unico, quando la variazione percen-tuale del valore - medio dell'indice de iprezzi al consumo per le famiglie di opera ied impiegati relativa ai dodici mesi prece -denti a quello della presentazione del di -segno di legge finanziaria supera il 4 percento rispetto al valore medio del mede-simo indice, relativo all 'analogo periododell'anno precedente .

2 . L'aliquota di cui al secondo commadell'articolo 18 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n .601, e successive modificazioni ed integra-zioni, attualmente determinata nella mi-sura dello 0,75 per cento, è ridotta allo 0,25per cento per le operazioni di creditoagrario di esercizio, di cui al n . 2 dell'arti-colo 16 del predetto decreto del President edella Repubblica, aventi durata sino a do -dici mesi ed erogate in base a contratt iconclusi a decorrere dal 1 0 gennaio 1988 .

3 . Gli interessi per la riscossione o per i lrimborso di imposte, previsti dagli articol i9, 20, 21, 39 e 44 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n.602, e successive modificazioni, nella mi-sura del 12 per cento semestrale, sonodovuti, a decorrere dal 10 gennaio 1988 ,rispettivamente, nelle misure del 9 e del 4,5per cento .

4 . Gli interessi previsti dalla legge 26gennaio 1961, n . 29, e successive modifica-zioni, nella misura semestrale del 6 percento, sono dovuti, a decorrere dal 1 0 gen-naio 1988, nella misura del 4,5 per cento .

Dalla stessa data gli interessi previsti i nmateria di imposta sul valore aggiunt onella misura del 12 per cento annuo son odovuti nella misura del 9 per cento.

5. Nell 'articolo 81, comma 1, del testounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n . 917, la lettera c)è sostituita, con effetto dalla data di en-trata in vigore dello stesso testo unico,dalla seguente :

"c) le plusvalenze realizzate mediantecessione a titolo oneroso di partecipazion isociali, escluse quelle acquisite per succes -sione o donazione, superiori al 2, al 5 o al15 per cento del capitale della società se-condo che si tratti di azioni ammesse allaborsa o al mercato ristretto, di altre azion io di partecipazioni non azionarie, se i lperiodo di tempo intercorso tra la dat adell 'ultimo acquisto a titolo oneroso, odell 'ultima sottoscrizione per ammontaresuperiore a quello spettante in virtù de ldiritto di opzione, e la data della cessione odella prima cessione non è superiore acinque anni. La percentuale di partecipa-zione è determinata tenendo conto di tutt ele cessioni effettuate nel corso di dodic imesi ancorché nei confronti di soggett idiversi; si considerano cedute per prime l epartecipazioni acquisite in data più re-cente" ;

6. All'articolo 123 del testo unico dell eimposte sui redditi, approvato con decretodel Presidente della Repubblica 22 di-cembre 1986, n. 917, al comma 2, le paroleda: "né delle plusvalenz e" fino alla fine delcomma, sono sostituite dalle seguenti : "edelle plusvalenze iscritte in bilancio non sitiene conto fino a concorrenza della diffe-renza tra il costo delle azioni o quote dell esocietà incorporate annualmente per ef-fetto della fusione e il valore del patri-monio netto delle società stesse risultantedalle scritture contabili " . La disposizionedi cui al presente comma ha effetto dalladata di entrata in vigore del citato testouniico approvato con il decreto del Presi -dente della Repubblica n . 917 del 1986 .

7. Il comma 5 dell 'articolo 123 del testounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-

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blica 22 dicembre 1986, n . 917, è sostituito ,con effetto dalla data di entrata in vigoredello stesso testo unico, dal seguente :

«5 . Le perdite delle società che parteci-pano alla fusione, compresa la società in-corporante, possono essere portate in di-minuzione del reddito della società risul-tante dalla fusione o incorporante per l aparte del loro ammontare che non ecced el 'ammontare del rispettivo patrimoni onetto quale risulta dalla situazione patri-moniale di cui all 'articolo 2502 del codicecivile, senza tener conto dei conferimenti eversamenti fatti negli ultimi ventiquattr omesi anteriori alla data cui si riferisce l asituazione stessa, e sempre che dal cont odei profitti e delle perdite della società l ecui perdite sono riportabili, relativ oall 'esercizio precedente a quello in cui l afusione è stata deliberata, risulti un am-montare di ricavi, di cui all 'articolo 2425 -bis, parte prima, n. 1, del codice civile, e u nammontare delle spese per prestazioni d ilavoro subordinato e relativi contributi, d icui all'articolo 2425-bis, parte seconda, n.3, del codice civile, superiore al 40 percento di quello risultante dalla media degl iultimi due esercizi anteriori» .

8. A decorrere dall'anno 1988 il versa-mento di acconto di cui all 'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n. 46, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 1 0maggio 1976, n . 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite» .

Il Senato lo ha così modificato :

«l . Con apposita norma inserita nellalegge finanziaria il Governo, a valere perl'anno successivo, provvede alla revision edei limiti degli scaglioni delle aliquote pre-visti nell'articolo 11 del testo unico dell eimposte sui redditi, approvato con decret odel Presidente della Repubblica 22 di-cembre 1986, n . 917, nonché delle detra-zioni di imposta e dei limiti di reddito pre-visto negli articoli 12 e 13 del medesimotesto unico, quando la variazione percen-tuale del valore medio dell'indice de iprezzi al consumo per le famiglie di opera ied impiegati relativa ai dodici mesi prece -

denti a quello della presentazione del di -segno di legge finanziaria supera il 4 percento rispetto al valore medio del mede-simo indice, relativo all'analogo periododell'anno precedente .

2. L 'aliquota di cui al secondo commadell'articolo 18 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n .601, e successive modifcazioni ed integra-zioni, attualmente determinata nella mi-sura dello 0,75 per cento, è ridotta allo 0,25per cento per le operazioni di credit oagrario di esercizio, di cui al n . 2 del l 'arti -colo 16 del predetto decreto del Presidentedella Repubblica, aventi durata sino a do-dici mesi ed erogate in base a contratt iconclusi a decorrere dal 1° gennaio 1988 .

3 . Gli interessi per la ricossione o per i lrimborso di imposte, previsti dagli articoli9, 20, 21, 39 e 44 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n.602, e successive modificazioni, nella mi-sura del 12 per cento annuo e del 6 percento semestrale, sono dovuti, a decorreredal 1° gennaio 1988, rispettivamente, nellemisure del 9 e del 4,5 per cento .

4 . Gli interessi previsti dalla legge 26gennaio 1961, n . 29, e successive modifica-zioni, nella misura semestrale del 6 percento, sono dovuti, a decorrere dal l° gen -naio 1988, nella misura del 4,5 per cento .Dalla stessa data gli interessi previsti i nmateria di imposta sul valore aggiunt onella misura del 12 per cento annuo sonodovuti nella misura del 9 per cento .

5 . Nell 'articolo 81, comma 1, del test ounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n . 917, la lettera c)è sostituita, con effetto dalla data di en-trata in vigore dello stesso testo unico ,dalla seguente :

"c) le plusvalenze realizzate mediantecessione a titolo oneroso di partecipazionisociali, escluse quelle acquisite per succes-sione o donazione, superiori al 2, al 5 o al15 per cento del capitale della società se-condo che si tratti di azioni ammesse all aborsa o al mercato ristretto, di altre azionio di partecipazioni non azionarie, se i lperiodo di tempo intercorso tra la dat adell'ultimo acquisto a titolo oneroso, o

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dell 'ultima sottoscrizione per ammontaresuperiore a quello spettante in virtù de ldiritto di opzione, e la data della cessione odella prima cessione non è superiore acinque anni. La percentuale di partecipa-zione è determinata tenendo conto di tutt ele cessioni effettuate nel corso di dodic imesi ancorché nei confronti di soggett idiversi; si considerano cedute per prime l epartecipazioni acquisite in data più re-cente;" .

6. All 'articolo 123 del testo unico dell eimposte sui'redditi, approvato con decret odel Presidente della Repubblica 22 di-cembre 1986, n . 917, al comma 2, le paroleda: "né delle plusvalenze" fino alla fine delcomma, sono sostituite dalle seguenti : "edelle plusvalenze iscritte in bilancio non s itiene conto fino a concorrenza della diffe-renza tra il costo delle azioni o quote dellesocietà incorporate annullate per effett odella fusione e il valore del patrimoni onetto delle società stesse risultante dall escritture contabili" . La disposizione di cu ial presente comma ha effetto dalla data d ientrata in vigore del citato testo unic oapprovato con il decreto del President edella Repubblica n . 917 del 1986 .

7. Il comma 5 dell'articolo 123 del testounico delle imposte sui redditi, approvatocon decreto del Presidente della Repub-blica 22 dicembre 1986, n. 917, è sostituito,con effetto dalla data di entrata in vigoredello stesso testo unico, dal seguente :

"5 . Le perdite delle società che parteci-pano alla fusione, compresa la società in-corporante, possono essere portate in di-minuzione del reddito della società risul-tante dalla fusione o incorporante per l aparte del loro ammontare che non ecced el'ammontare del rispettivo patrimoni onetto quale risulta dalla situazione patri-moniale di cui all'articolo 2502 del codicecivile, senza tener conto dei conferimenti eversamenti fatti negli ultimi ventiquattr omesi anteriori alla data cui si riferisce lasituazione stessa, e sempre che dal contodei profitti e delle perdite della società l ecui perdite sono riportabili, relativoall'esercizio precedente a quello in cui l afusione è stata deliberata, risulti un am-montare di ricavi. di cui all'articolo 2425 -

bis, parte prima, n . 1, del codice civile, e unammontare delle spese per prestazioni d ilavoro subordinato e relativi contributi, d icui all'articolo 2425-bis, parte seconda, n .3, del codice civile, superiore al 40 percento di quello risultante dalla media degliultimi due esercizi anteriori" .

8. Sino al riordinamento del regime fi-scale dei redditi da capitale e comunqu enon oltre tre anni dall 'entrata in vigoredella presente legge, la ritenuta sugli inte-ressi, premi ed altri frutti dei depositi econti correnti bancari e postali di cui alsecondo comma dell 'articolo 26 del de-creto del Presidente della Repubblica 29

settembre 1973, n. 600, e successive modi-ficazioni, maturati dalla data di entrata i nvigore della presente legge, è elevata al 30

per cento, salvo quanto disposto dal suc-cessivo comma 10 .

9. E altresì elevata al 30 per cento laritenuta, operata ai sensi del terzo commadell'articolo 26 del decreto del Presidentedella Repubblica 29 settembre 1973, n .600, e successive modificazioni, da sog-getti residenti nel territorio dello Stato in -caricati del pagamento, sugli interessi ,premi ed altri frutti indicati nel comma 8dovuti da soggetti non residenti. La dispo-sizione si applica alle ritenute operate suc -cessivamente alla data di entrata in vigor edella presente legge .

10. Resta ferma al 25 per cento la rite-nuta sugli interessi, premi ed altri frutti suicertificati di deposito e sui depositi nomi-nativi raccolti dalle aziende di credito evincolati a non meno di tre mesi, nonch ésui depositi a risparmio postale . Il pre-sente comma si applica ai depositi estint iprima della scadenza del vincolo .

11. Sono fatti salvi gli effetti prodotti da idecreti-legge 29 dicembre 1987, n. 533, e 1 3gennaio 1988, n . 3, nei confronti dei certi-ficati di deposito e dei depositi estinti ne lperiodo di vigenza dei predetti decreti -legge .

12. Nell'anno 1988 il versamento di ac-conto di cui all 'articolo 35 del decreto -legge 18 marzo 1976, n. 46, convertito, co nmodificazioni, dalla legge 10 maggio 1976 ,

n. 249, e successive modificazioni, è ele-vato, con esclusione dei depositi di cui al

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comma 10, al 60 per cento per ciascunadelle due scadenze stabilite . Per gli anni1989 e 1990 il suddetto versamento di ac -conto è fissato al 50 per cento per ciascunadelle due scadenze stabilite» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituire i commi da 8 a 12 con ilseguente:

8 . A decorrere dall 'anno 1988 il versa -mento di acconto di cui all 'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n. 46, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 1 0maggio 1976, n . 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite .*

7.1 .Garavini, Bellocchio, Bassanini ,

Visco, Macciotta .

Sostituire i commi da 8 a 12 con ilseguente :

8. A decorrere dall'anno 1988 il versa -mento di acconto di cui all 'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n. 46, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 10maggio 1976, n. 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite .

*

7 . 2 .

Rutelli, Calderisi, d'Amato Luigi ,Vesce .

Sostituire i commi da 8 a 12 con ilseguente :

8. A decorrere dall'anno 1988 il versa-mento di acconto di cui all 'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n. 46, conver-tito, con modificazioni, dalla legge 1 0maggio 1976, n . 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite .

*

7 . 3 .

Valensise, Parlato, Mennitti .

Sostituire i commi da 8 a 12 con ilseguente:

8 . A decorrere dall 'anno 1988 il versa -mento di acconto di cui all'articolo 35 deldecreto-legge 18 marzo 1976, n. 46, conver -tito, con modificazioni, dalla legge 1 0maggio 1976, n . 249, e successive modifi-cazioni, è elevato al 50 per cento per cia-scuna delle due scadenze stabilite .

* 7. 4 .Tamino.

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti prescritti all'ar -ticolo 7, prego il relatore di esprimere su diessi il parere della Commissione .

ALBERTO AIARDI, Relatore . La Commis-sione è contraria agli emendamenti Gara -vini 7 .1, Rutelli 7.2, Valensise 7.3 e Tamino7.4 .

PRESIDENTE. Il Governo ?

TARCISIO GITTI, Sottosegretario di Statoper il tesoro . Anche il Governo è contrario atutti gli emendamenti presentati all'arti-colo 7.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli identici emendamenti Garavini 7.1 ,Rutelli 7 .2, Valensise 7.3 e Tamino 7.4 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazion edì voto l'onorevole Bellocchio. Ne ha facol -tà .

ANTONIO BELLOCCHIO . Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, signor ministro ,debbo qui ribadire le ragioni del voto favo-revole del gruppo comunista alla soppres -sione dell 'aumento dell 'imposta sostitu-tiva dal 25 al 30 per cento .

E vero che siamo in presenza di unasituazione diversa rispetto all'aumento ge -neralizzato al 30 per cento. Questa volta ,come ha sottolineato il relatore, l 'aumentoè limitato solo ai depositi ed ai conti cor-renti, mentre resta del 25 per cento quellosui certificati di deposito e sui depositi

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nominativi vincolati a non meno di tremesi .

Voglio richiamare l'attenzione dei col -leghi su un 'altra modifica introdotta dalGoverno, quella relativa ad una limita-zione temporale . Si dispone cioè che lanuova disciplina resti in vigore fino al rior-dino del regime fiscale dei redditi da capi -tale e «comunque — recita l'emendament oproposto dal Governo — non oltre tre ann idall'entrata in vigore della legge finanzia -ria».

Infine, gli interessi sui depositi e suiconti correnti bancari e postali continue -ranno ad essere tassati al 30 per cento .Debbo ricordare ai colleghi, che certa-mente l'avranno letto, che nei confronti d itale emendamento è stato espresso parerecontrario all'unanimità da parte dei col -leghi del Senato membri della Commis-sione finanze e tesoro .

In pratica, onorevoli colleghi, con il votofavorevole sull'emendamento Garavini7.1, che chiediamo a tutti i settori dellaCamera, si tratta di confermare quellamaggioranza che si è espressa lo scorsomese in maniera convinta e consapevole .Si accolgono in tal modo, infatti, le istanz eche provenivano e continuano a proveniresoprattuto dai ceti più popolari .

Quel voto non fu, come si tenta di soste -nere, un voto di franchi tiratori, ma unvoto cosciente, consenziente, poiché tutt iquanti sapevano che se fosse rimastaquella norma che aumentava tout court dal25 al 30 per cento la ritenuta sugli interess ibancari si sarebbero lesi gli interessi dell ecategorie meno abbienti .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE

ALFREDO BIONDI

ANTONIO BELLOCCHIO . Il Governo, in -vece, introducendo la norma che preved eun limite di tre anni dalla entrata in vigor edella legge finanziaria per le elevazion edelle ritenute sugli interessi aggrava l asituazione e dimostra soprattutto di nonvoler porre mano al riordino della tassa-zione sui redditi da capitale .

Debbo ricordare che il primo ordine del

giorno votato da questa Camera che impe -gnava il Governo al riordino della tassa-zione sui redditi da capitale risale addirit -tura al dicembre 1978. Si trattava di unordine del giorno il cui primo firmatari oera il collega Spaventa .

Un Governo sensibile al voto del Parla -mento poteva attendere l'occasion edell 'assestamento del bilancio e ponderaremeglio le scelte da farsi per cercare di rim -pinguare le entrate «sfondate», come si us adire, per un ammontare di circa 2000 mi-liardi. Invece, l'esecutivo ricorre al mezzopiù facile: anziché compire le speculazion iin borsa, le «scalate» e le «controscalate»che tutti conosciamo, sceglie la strada ch epenalizza e colpisce ancora una volta leforme di risparmio cui ricorrono coloroche hanno i redditi più bassi (mi riferisco ,in particolare, al libretto di risparmio a lportatore) .

Con l'emendamento Garavini 7.1 of-friamo una copertura diversa, che no npenalizza i piccoli risparmiatori .

Ritengo, pertanto, onorevoli colleghi (etermino), che, al di là della giusta esigenzapolitica, comune sia alla maggioranza siaalla opposizione, di liberarsi di questo Go -verno, morto e resuscitato, votando a fa-vore della soppressione dell'aumento dellaritenuta sugli interessi bancari, persegui-remmo il duplice scopo di riconfermare ladignità del Parlamento e di far dimettere i lGoverno (che ha già annunciato di volerlofare dopo la visita del premier Gonzales ,quindi non prima di giovedì) . Il Senato, ovela Camera modificasse nuovamente il test odella legge finanziaria, avrebbe infatt itutto il tempo necessario a recepire l ariconfermata volontà del Parlamento .

Sono questi i motivi per i quali invitiamoi colleghi a votare a favore dell 'emenda-mento Garavini 7.1 (Applausi all 'estremasinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Luig id'Amato. Ne ha facoltà .

LUIGI D 'AMATO . Signor Presidente, ono-revoli colleghi, parlo con l'assistenza de lpresidente della Commissione bilancio, as-

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sistenza autorevole, evidentemente . In-tendo illustrare molto brevemente l 'emen-damento Rutelli 7.2 che ha il chiaro fine(come già il collega Bellocchio ha rilevat oparlando dell ' identico emendamento Ga-ravini 7.1) di restituire valore e dignità all adecisione della Camera .

Ancora una volta siamo stati espropriat idi una delibera che avevamo adottato . IlGoverno l'ha fatto attraverso l 'altro ramodel Parlamento (guarda caso il bicamera-lismo questa volta piace perché serve a dun certo scopo), giustificandosi con la so-lita storia secondo cui, altrimenti, verreb-bero a mancare 2000 miliardi o giù di lìnelle casse dello Stato .

Ebbene, l'emendamento Rutelli 7.2vuole creare una situazione di equilibrio —che è anche una situazione di giustizia — afavore dei piccoli risparmiatori . Tuttonasce con la storia dell ' imposta elevata a l30 per cento e anche dall 'assurda attualeconcezione del risparmio, quasi che i pic-coli risparmiatori italiani (che hanno i lpiccolo deposito postale o il piccolo cont ocorrente in banca) fossero quelli descritt idalla letteratura economica come i grandirentiers dell '800 . In questo caso non ci tro-viamo nelle stesse condizioni: gli attualirisparmiatori sono lavoratori, impiegati ,operai, pensionati che cercano di «co-prirsi» di fronte alla incertezza del futur ocon un piccolo risparmio che possa con -sentire loro di fronteggiare esigenz estraordinarie dell 'esistenza .

Per questi motivi, non vedo come il Go-verno possa giustificare nuovament equesto «scippo» che la Camera dei deputat iaveva per altro eliminato reintroducend ol 'imposta del 25 per cento sugli interessi .Se il Governo ha necessità (e certamente c el 'ha) di reperire oltre 2000 miliardi, attingaad altre voci, magari cercando di elimi-nare sprechi, privilegi, o i mille rivoli attra -verso i quali il danaro pubblico, sia puretrasformato in tangenti o in altre cose de lgenere, finisce verso lidi dove non do-vrebbe andare! Perché volere espropriar e«rapinare» ancora una volta i risparmia -tori? Non vi è alcuna giustificazione per -ché ciò avvenga .

Noi siamo del parere che il grosso capi -

tale, oggigiorno, non rimanga fermo inbanca ad aspettare che maturino gli inte-ressi ma venga investito in altro modo edabbia altre destinazioni . In banca e all aposta finisce il piccolo risparmio! Ed è pro -prio quel risparmio che noi dobbiamo tute -lare sia in ossequio a quanto sancito i nmateria dalla Costituzione sia perchéquesto è un nostro compito primario ,anche dal punto di vista sociale .

Signor Presidente, come si può pensar eche una famiglia italiana riesca a rispar-miare 10 milioni l 'anno, percependo sti-pendi che sono da fame o salari che spess osono anch'essi da fame? Potrà al massimorisparmiare 5 milioni . E, ammesso chequella famiglia riesca a tanto, calcoland osu tale somma 1'8 per cento lordo di inte-ressi, essa potrà ottenere un interesselordo di circa 400 mila lire : una cifra sull aquale per altro l ' imposta dello Stato incid eper 120 mila lire. Ne consegue che a quell astessa famiglia rimarrà a disposizione uninteresse netto di 280 mila lire .

Dunque, questa imposta iniqua altronon è che un incentivo al non risparmio,un incentivo a «bruciare» oggi qualsias irisorsa disponibile .

In altre parole, che cosa accade? Si col -pisce il risparmio e, in qualche modo, si vacontro la logica economica . Al riguardo,non posso non ricordare ciò che disse unodei miei maestri. Noi, infatti, dobbiam onon solo venerare idealmente i nostri mae -stri ma anche ricordarli in queste aule (m iriferisco a maestri come Luigi Einaudi ,Luigi Amoroso e Pasqua Jannaccone) .Questi maestri ci hanno insegnato, e no il 'abbiamo trasmesso ai nostri studenti, ch e«il danaro ha l ' astuzia della volpe e i lcoraggio del coniglio». Ora, se noi col-piamo in questo modo il piccolo risparmio ,esso non potrà non trovare altre piccolecollocazioni oppure — lo ripeto — si indi -rizzerà verso il consumo : non diventer àdunque mai un vero risparmio e non sipotrà mai trasformare, in futuro, in u ninvestimento, attraverso la mobilitazionedelle risorse operata dalle banche.

Per tutti questi motivi e poiché PalazzoChigi ha annunciato che le dimissioni for-mali del Governo non si avranno prima di

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mercoledì prossimo, nonostante il colpo diacceleratore che è stato impresso alla crisi ,ritengo che vi sia ancora il tempo suffi-ciente affinché il Senato riesamini ulte-riori modifiche al disegno di legge finan-ziaria. D'altra parte, i senatori ci hann odato sempre il buon esempio sul lavoro !Ebbene, noi diciamo ai senatori : lavorateun altro po' e correggete questa «mostruo-sità» iniqua! (Applausi dei deputati de lgruppo federalista europeo) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdicharazioone di voto l 'onorevole Tamino .Ne ha facoltà .

GIANNI TAMINO. Signor Presidente, in-tervengo brevemente per ricordare ai col -leghi come purtroppo al Senato, attra-verso due sole modifiche, sia stato avallat oproprio quel criterio che noi avevamo co-stantemente criticato nell 'ambito dellalegge finanziaria : la scelta, cioè, di pren-dere da coloro che meno hanno per dare achi più ha .

Infatti, ciò è esattamente quanto hann ocomportato le due modifiche introdottedall'altro ramo del Parlamento, il quale hadeciso di imporre una tassa sul risparmio ,particolarmente pesante per le «tasche »della povera gente che mette i propri ri-sparmi in banca (penso ai pensionati ed atutti i piccoli risparmiatori) . Tutti costorocorreranno il rischio di godere di un inte-resse bancario netto inferiore al tasso d iinflazione !

Inoltre e per converso, il Senato ha com-piuto la scelta di stralciare un articolo lecui disposizioni colpivano rendite assolu-tamente ingiustificate da parte di soggett iche già godono di ampi privilegi .

Ancora una volta, dunque, si è deciso —occorre ripeterlo — di colpire i più deboli eindifesi nella società . Ci auguriamo che l aCamera, che in precedenza ha mostratosensibilità per questi problemi, altrettantofaccia oggi, nonostante i tempi troppolunghi di questa legge finanziaria e nono-stante la sua caratteristica di legge omni-bus, da noi sempre denunciata . Questeconsiderazioni non possono, comunqueimpedirci di compiere un atto di ripara-

zione di una decisione, imposta al Senat odalla maggioranza e dal Governo, ma chenon aveva, e mi auguro non abbia oggi, i lconsenso della Camera (Applausi dei depu-tati del gruppo di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Avverto che sugli iden-tici emendamenti Garavini 7 .1, Rutelli 7.2 ,

Valensise 7.3 e Tamino 7.4 è stato chiesto l oscrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Garavini 7.1 ,

Rutelli 7.2, Valensise 7.3 e Tamino 7.4, nonaccettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 429

Votanti 428

Astenuti 1Maggioranza 21 5

Voti favorevoli 165

Voti contrari 263

(La Camera respinge) .

(Presiedeva il Vicepresidente Alfred oBiondi)

Hanno preso parte alla votazione:

Aglietta Maria AdelaideAgrusti Michelangel oAiardi AlbertoAlagna Egidi oAlborghetti GuidoAlessi AlbertoAlinovi AbdonAlpini RenatoAltissimo RenatoAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAndreis Sergio

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Andreoli GiuseppeAndreoni Giovann iAngelini Giordan oAngelini PieroAngeloni LuanaAniasi AldoAntonucci BrunoArmellin LinoArnaboldi Patrizi aArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAugello Giacomo Sebastian oAuleta FrancescoAvellone Giusepp eAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco Giuli oBalestracci NelloBarbera Augusto Antoni oBarbieri SilviaBaruffi LuigiBarzanti NedoBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBeebe Tarantelli Carole JaneBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBernocco Garzanti LuiginaBertoli DaniloBertone Giuseppin aBevilacqua CristinaBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBianco GerardoBiasci Mari oBinelli Gian CarloBinetti VincenzoBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonetti AndreaBonfatti Paini MarisaBonferroni FrancoBonsignore Vito

Borra Gian CarloBorri AndreaBortolami Benito Mari oBortolani FrancoBoselli Milvi aBotta GiuseppeBreda RobertaBrescia GiuseppeBrocca BeniaminoBrunetto ArnaldoBruni Francesc oBruni Giovann iBruno AntonioBruno PaoloBruzzani RiccardoBuffoni Andre aBulleri LuigiBuonocore Vincenz o

Cafarelli FrancescoCalderisi Giusepp eCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapacci RenatoCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCardetti GiorgioCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCavagna MarioCavicchiolì AndreaCavigliasso PaolaCellini GiulianoCerofolini FulvioCeruti Gianluig iCerutti GiuseppeChella MarioChiriano RosarioCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia Albert oCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCiocci Carlo Alberto

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Ciocci LorenzoCiocia GrazianoCirino Pomicino PaoloCivita SalvatoreCobellis Giovann iColombini LedaColombo EmilioColoni SergioColucci FrancescoContu FeliceCorsi UmbertoCosta AlessandroCosta Silvi aCrescenzi Ug oCresco Angelo Gaetan oCrippa GiuseppeCristofori NinoCristoni PaoloCurci Francesc o

D'Addario AmedeoD ' Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD ' Alia SalvatoreD'Amato Carl od'Amato LuigiD'Ambrosio Michel eD'Angelo Guid oDe Carli FrancescoDegennaro Giusepp eDel Bue MauroDell'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo FrancescoDel Pennino Antoniode Luca Stefan oDe Michelis Giann iDemitry GiuseppeDiaz AnnalisaDi Donato Giuli oDignani Grimaldi VandaDi Pietro Giovann iDi Prisco Elisabett aDonati AnnaDonazzon RenatoDrago AntoninoDuce Alessandr o

Ebner Mich l

Facchiano FerdinandoFaccio Adele

Fachin Schiavi Silvan aFagni EddaFarace LuigiFausti FrancoFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari Mart eFerrari WilmoFerrarini Giuli oFiandrotti Filipp oFilippini GiovannaFilippini RosaFiori PublioFiorino FilippoFormigoni RobertoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFracanzani CarloFrancese AngelaFranchi FrancoFrasson Mari oFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistin a

Gabbuggiani ElioGalli Giancarl oGaravini Andrea SergioGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinami Alessandr oGitti TarcisioGottardo Settim oGramaglia MariellaGrilli RenatoGrillo LuigiGrippo UgoGuarino GiuseppeGuarra AntonioGullotti Antonin o

Iossa Felic e

Labriola SilvanoLagorio LelioLamorte PasqualeLanzinger Giann iLa Penna Girolamo

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Latteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato Giusepp eLeccisi PinoLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante Gigliol aLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLoiero Agazi oLo Porto GuidoLorenzetti Pasquale Maria RitaLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMaceratini Giuli oMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalvestio Piergiovann iMammone Nati aMancini VincenzoManfredi ManfredoMangiapane GiuseppeMarri GermanoMartinazzoli Fermo Min oMartini Maria Elett aMartino GuidoMartuscelli Paol oMasini NadiaMassano MassimoMassari RenatoMattarella Sergi oMattioli Giann iMatulli GiuseppeMazza Din oMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMellini MauroMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMigliasso TeresaMinozzi RosannaModugno Domenico

Mombelli LuigiMonaci AlbertoMonello PaoloMongiello Giovann iMontali Sebastian oMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMoroni SergioMotetta GiovanniMundo Antoni o

Nania DomenicoNapoli VitoNappi Gianfranc oNardone Carmin eNenna D'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi Nicolett aOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPaoli GinoParlato AntonioPascolat RenzoPatria RenzoPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPicchetti SantinoPiermartini GabrielePietrini VincenzoPinto RobertaPiredda Matte oPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoli Gian GaetanoPoli Bortone AdrianaPortatadino CostantePoti Damiano

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Prandini Oneli oPrincipe SandroProcacci Annamari aProvantini Albert oPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol aQuercioli Elio

Rabino Giovanni BattistaRais FrancescoRauti Giusepp eRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia Vincenz oRenzulli Aldo Gabriel eRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRizzo AldoRocchi RolandoRodotà StefanoRognoni VirginioRojch AngelinoRomani DanielaRomita Pier Luig iRonzani Gianni WilmerRossi AlbertoRotiroti RaffaeleRusso FrancoRusso RaffaeleRutelli Francesc o

Salerno GabrieleSalvoldi Giancarl oSamà FrancescoSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSangalli Carl oSanna AnnaSannella BenedettoSantarelli GiulioSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSanza Angelo MariaSapienza Orazio

Sapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneSbardella Vittori oScàlfaro Oscar LuigiScalia MassimoScarlato GuglielmoSchettini Giacomo Antoni oScovacricchi Martin oSenaldi CarloSeppia MauroSerafini Anna Mari aSerafini Massim oSerrentino PietroServello Francesc oSoave SergioSoddu PietroSolaroli BrunoSorice VincenzoSpini ValdoStaller Elena AnnaStanzani Ghedini Sergio AugustoSterpa EgidioStrumendo Luci oSusi Domenico

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTamino Giann iTarabini Eugeni oTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTempestini Francesc oTeodori MassimoTesini Giancarl oTesta AntonioTesta EnricoTiezzi EnzoTognoli CarloTorna MarioTorchio Giusepp eTrabacchini Quart oTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide MariaUrso Salvatore

Vairo GaetanoValensise Raffaele

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Vazzoler SergioVecchiarelli Brun oVesce Emili oViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZarro Giovann iZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giusepp e

Si è astenuto:

Rosini Giacom o

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBoniver Margherit aCaccia Paolo PietroCappiello Agata Alm aCasini CarloCastagnola Luig iCherchi SalvatoreFaraguti LucianoGalante MicheleGalasso GiuseppeGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini Albert oPellegatta GiovanniPolidori EnzoRusso VincenzoSanguineti Maur oSilvestri GiulianoStegagnini Bruno

Si riprende la discussione .

ALBERTO AIARDI, Relatore . Chiedo diparlare per proporre una correzione a ltesto.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ALBERTO AIARDI, Relatore . Signor Presi-dente, desidero segnalare che occorre in-serire, all'ultimo periodo del decimocomma del testo stampato, la parola :«non» prima della parola : «si applica» . Per -tanto tale periodo deve leggersi: «Il pre-sente comma non si applica . . .», così comed'altro canto risulta dai documenti corret-tamente stampati, trasmessi dal Senato .

PRESIDENTE. Ne prendo atto, onore-vole Aiardi .

Pongo in votazione l'articolo 7 del di -segno di legge, nel testo della Commissioneidentico a quello modificato dal Senato ,con la correzione testé indicata dal rela-tore.

(È approvato) .

Dobbiamo ora passare alla votazionedegli articoli aggiuntivi che tendono a ri-pristinare l'articolo 27, stralciato dal Se -nato, che la Camera aveva approvato ne lseguente testo :

«1 . Le somme extrastipendio dovute aidipendenti delle amministrazioni statali ,regionali e locali, ivi comprese le universi-tà, le aziende autonome e municipalizzate ,gli enti pubblici statali e regionali, gli or-gani giudiziari e costituzionali, a titolo d icompenso per arbitrati, partecipazione acommissioni di collaudo di opere pubbli-che, partecipazione a commissioni di con -corso e, nei casi in cui la legge prevedel'incompatibilità del rapporto di lavorocon prestazioni professionali, per ogn ialtro incarico, debbono essere versate dacoloro che sono tenuti ad erogarle diretta -mente in conto entrate del Tesoro, ovver odell 'ente, amministrazione o azienda d iappartenenza che provvede a riversarne i l20 per cento agli interessati . Degli avvenut iversamenti è data di volta in volta comuni-

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cazione all'ufficio di appartenenza de lpubblico dipendente interessato .

2. Dalle somme di cui al comma 1 sonoesclusi i rimborsi spese documentati a isensi della normativa vigente e i compens iricevuti a titolo di diritto di autore .

3. Restano ferme tutte le disposizion irelative a divieti, limiti e autorizzazion iprescritti dalla legge per l 'assunzione d iincarichi da parte di soggetti appartenent ia particolari categorie di dipendenti pub-blici .

4. Sono vietate tutte le autorizzazioni aimagistrati ordinari, della Corte dei conti,del Consiglio di Stato, e dell'Avvocaturagenerale dello Stato, e prestare la loro col-laborazione, a qualsiasi titolo, presso am-ministrazioni pubbliche al di fuori dei cas iprevisti dalle leggi vigenti che disciplinanoil fuori ruolo .

5. Ferme restando le responsabilità ci -vili, penali e amministrative secondo ladisciplina vigente, il pubblico dipendent eche percepisce compensi di qualsiasi na-tura in violazione del disposto di cui a lcomma 1 decade dall'impiego .

6. Chi eroga compensi a prestanomi osocietà al fine di eludere il divieto di cui a lcomma 1 è punito, salvo che il fatto noncostituisca più grave reato, con le mede-sime pene previste dall'articolo 640, se-condo comma, del codice penale . Le stessepene si applicano a chi comunque ne traeprofitto» .

Sono stati presentati i seguenti articol iaggiuntivi che tendono a ripristinare l'ar-ticolo 27 stralciato dal Senato :

Dopo l 'articolo 26, aggiungere il se-guente :

ART . 26-bis .

1 . Le somme extrastipendio dovute a idipendenti delle amministrazioni statal iregionali e locali, ivi comprese le universi-tà, le aziende autonome e municipalizzate ,gli enti pubblici statali e regionali, gli or-gani giudiziari e costituzionali, a titolo d icompenso per arbitrati, partecipazione a

commissioni di collaudo di opere pubbli-che, compensi per l'esercizio di funzioni d iamministratore o sindaco di società o enti ,nonché per attività di consulenza, nei cas iin cui la legge preveda l 'incompatibilitàdel rapporto di lavoro con prestazioni pro-fessionali, debbono essere versate da co-loro che sono tenuti ad erogarle diretta -mente in conto entrate del Tesoro, ovverodell'ente, amministrazione o azienda d iappartenenza che provvede a riversarne i l20 per cento agli interessati . Degli avvenut iversamenti è data di volta in volta comuni -cazione all 'ufficio di appartenenza delpubblico dipendente interessato .

2. Dalle somme di cui al comma 1 sonocomunque esclusi i rimborsi spese docu-mentati ai sensi della normativa vigente, icompensi ricevuti a titolo di diritti di autore ,i compensi o le indennità corrisposti ai com -ponenti delle commissioni tributarie, non -ché quelli corrisposti al personale tecnicodello Stato o di enti locali per la partecipa -zione a commissioni di collaudo .

3. Restano ferme tutte le disposizion irelative a divieti, limiti e autorizzazion iprescritti dalla legge per l'assunzione d iincarichi da parte di soggetti appartenent ia particolari categorie di dipendenti pub-blici .

4. Sono vietate tutte le autorizzazioni aimagistrati ordinari e amministrativi a pre -stare la loro collaborazione, a qualsiasititolo, presso amministrazioni pubblicheal di fuori dei casi previsti dalle leggivigenti che disciplinano il fuori ruolo .

5. Ferme restando le responsabilità ci -vili, penali e amministrative secondo l adisciplina vigente, il pubblico dipendenteche percepisce compensi di qualsiasi na-tura in violazione del disposto di cui a lcomma 1 decade dall ' impiego .

6. Chi eroga compensi a prestanomi osocietà al fine di eludere il divieto di cui a lcomma 1 è punito, salvo che il fatto noncostituisca più grave reato, con le mede-sime pene previste dall'articolo 640, se-condo comma, del codice penale . Le stessepene si applicano a chi comunque ne tra eprofitto .26. 03 .

Valensise, Parlato, Mennitti .

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Dopo l 'articolo 26, aggiungere il se-guente:

ART. 26-bis .

1. Le somme extrastipendio dovute a idipendenti delle amministrazioni statali ,regionali e locali, ivi comprese le universi-tà, le aziende autonome e municipalizzate ,gli enti pubblici statali e regionali, gli or-gani giudiziari e costituzionali, a titolo d icompenso per arbitrati, partecipazione acommissioni di collaudo di opere pubbli-che, compensi per l 'esercizio di funzioni diamministratore o sindaco di società o enti ,nonché per attività dì consulenza, nei cas iin cui la legge preveda l ' incompatibilit àdel rapporto di lavoro con prestazioni pro-fessionali, debbono essere versate da co-loro che sono tenuti ad erogarle diretta -mente in conto entrate del Tesoro, ovver odell 'ente, amministrazione o azienda d iappartenenza che provvede a riversarne i l20 per cento agli interessati . Degli avvenut iversamenti è data di volta in volta cbmuni-cazione all'ufficio di appartenenza de lpubblico dipendente interessato .

2. Dalle somme di cui al comma 1 sonocomunque esclusi i rimborsi spese docu-mentati ai sensi della normativa vigente, icompensi ricevuti a titolo di diritti di au-tore, i compensi o le indennità cor ispost iai componenti delle commissioni tributa -rie, nonché quelli corrisposti al personaletecnico dello Stato o di enti locali per l apartecipazione a commissioni di col-laudo .

3. Restano ferme tutte le disposizion irelative a divieti, limiti e autorizzazion iprescritti dalla legge per l 'assunzione d iincarichi da parte di soggetti appartenentia particolari categorie di dipendenti pub-blici .

4. Sono vietate tutte le autorizzazioni aimagistrati ordinari e amministrativi a pre-stare la loro collaborazione, a qualsias ititolo, presso amministrazioni pubblich eal di fuori dei casi previsti dalle leggivigenti che disciplinano il fuori ruolo .

5. Ferme restando le responsabilità ci -vili, penali e amministrative secondo l adisciplina vigente, il pubblico dipendente

che percepisce compensi di qualsiasi na-tura in violazione del disposto di cui a lcomma 1 decade dall ' impiego .

6. Chi eroga compensi a prestanomi osocietà al fine di eludere il divieto di cui a lcomma 1 è punito, salvo che il fatto no ncostituisca più grave reato, con le mede-sime pene previste dall 'articolo 640, se-condo comma, del codice penale . Le stess epene si applicano a chi comunque ne tra eprofitto .

26. 01 .

Bassanini, Violante, Garavini ,Macciotta, Becchi, Visco.

Dopo l 'articolo 26, aggiungere il se-guente:

ART. 26-bis .

1. Le somme extrastipendio dovute a idipendenti delle amministrazioni statali ,regionali e locali, ivi comprese le universi-tà, le aziende autonome e municipalizzate ,gli enti pubblici statali e regionali, gli or-gani giudiziari e costituzionali, a titolo d icompenso per arbitrati, partecipazione acommissioni di collaudo di opere pub-bliche e, nei casi in cui la legge preved al ' incompatibilità del rapporto di lavor ocon prestazioni professionali e attività d iconsulenza, per ogni altro incarico, deb-bono essere versate da coloro che sonotenuti ad erogarle direttamente in contoentrate del Tesoro, ovvero del l 'ente, ammi -nistrazione o azienda di appartenenza ch eprovvede a riversarne il 20 per cento agl iinteressati . Le somme complessivamenteversate non debbono comunque superar enell'anno l ' importo equivalente al doppi odella retribuzione lorda annua dei soggett iinteressati . Degli avvenuti versamenti èdata di volta in volta comunicazione all'uf -ficio di appartenenza del pubblico dipen-dente interessato .

2. Dalle somme di cui al comma i sonoesclusi i rimborsi spese documentati a isensi della normativa vigente e i compensiricevuti a titolo di diritti di autore .

3. Restano ferme tutte le disposizion irelative a divieti, limiti e autorizzazioni

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prescritti dalla legge per l'assunzione d iincarichi da parte di soggetti appartenent ia particolari categorie di dipendenti pub-blici .

4. Ferme restando le responsabilità ci -vili, penali e amministrative secondo ladisciplina vigente, il pubblico dipendenteche percepisce compensi di qualsiasi na-tura in violazione del disposto di cui alcomma 1 decade dall'impiego .

5. Chi eroga compensi a prestanomi osocietà al fine di eludere il divieto di cui a lcomma i è punito, salvo che il fatto noncostituisca più grave reato, con le mede-sime pene previste dall'articolo 640, se-condo comma, del codice penale . Le stessepene si applicano a chi comunque ne tra eprofitto .

26. 02 .Rutelli, Mellini, d'Amato Luigi ,

Vesce

Dopo l 'articolo 26, aggiungere il se-

guente :

ART . 26-bis .

1 . Le somme extrastipendio dovute a idipendenti delle amministrazioni statali ,regionali e locali, ivi comprese le universi-tà, le aziende autonome e municipalizzate ,gli enti pubblici statali e regionali, gli or-gani giudiziari e costituzionali, a titolo d icompenso per arbitrati, partecipazione acommissioni di collaudo di opere pub-bliche e, nei casi in cui la legge prevedal'incompatibilità del rapporto di lavorocon prestazioni professionali e attività d iconsulenza, per oggni altro incarico, deb-bono essere versate da coloro che son otenuti ad erogarle direttamente in cont oentrate del Tesoro, ovvero dell'ente, ammi -nistrazione o azienda di appartenenza ch eprovvede a riversarne il 20 per cento agl iinteressati . Le somme complessivament eversate non debbono comunque superar enell'anno l'importo equivalente al doppiodella retribuzione lorda annua dei soggett iinteressati . Degli avvenuti versamenti èdata di volta in volta comunicazione all'uf -ficio di appartenenza del pubblico dipen-dente interessato .

2. Dalle somme di cui al comma 1 son oesclusi i rimborsi spese documentati a isensi della normativa vigente e i compens iricevuti a titolo di diritti di autore .

3. Restano ferme tutte le disposizion irelative a divieti, limiti e autorizzazion iprescritti dalla legge per assunzione d iincarichi da parte di soggetti appartenent ia particolari categorie di dipendenti pub-blici .

4. Ferme restando le responsabilità ci -vili, penali e amministrative secondo l adisciplina vigente, il pubblico dipendenteche percepisce compensi di qualsiasi na-tura in violazione del disposto di cui a lcomma 1 decade dall ' impiego .

5. Chi eroga compensi a prestanomi osocietà al fine di eludere il divieto di cui a lcomma i è punito, salvo che il fatto no ncostituisca più grave reato, con le mede-sime pene previste dall'articolo 640, se-condo comma, del codice penale . Le stessepene si applicano a chi comunque ne traeprofitto .

26. 04 .Tamino .

Qual è il parere della Commissione sutali articoli aggiuntivi?

ALBERTO AIARDI, Relatore, Signor Presi -dente, in riferimento ai quattro articol iaggiuntivi presentati vorrei pregare i pre-sentatori di ritirarli, rinnovando l'invito asuo tempo già rivolto in sede di primoesame di questo argomento.

Con molta serenità vorrei dire che ri-volgo tale invito in quanto la norma nonpuò essere considerata del tutto congruacon la legge finanziaria solo perché attivarisorse per il bilancio dello Stato ; la ma-teria richiede piuttosto una vera e propri anormativa sostanziale, con adeguati ed op -portuni approfondimenti .

Tutto ciò, signor Presidente, onorevol icolleghi non significa che manchi la dove -rosa attenzione ai problemi posti, che co-munque devono trovare eque e sollecit erisposte superando gli indubbi inconve-nienti che spesso si sono verificati e d ifronte ai quali si è manifestata spesso l asensibilità dell'opinione pubblica.

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D'altro canto, l 'articolo in questione nonè stato sic et simpliciter soppresso dal Se-nato, ma per esso si è operato uno stralcio ,che testimonia la volontà politica di com-piere un esame specifico delle materie conapposito provvedimento e con gli appro-fondimenti necessari .

Rinnovo quindi il mio invito ai presenta -tori a ritirare gli articoli aggiuntivi propo-sti ; nel caso in cui l ' invito non sia accolto ,esprimo parere contrario .

PRESIDENTE. Il Governo?

TARCISIO GITTI, Sottosegretario di Statoper il tesoro . Signor Presidente, il Govern osi associa all'invito rivolto dal relatore a ipresentatori degli articoli aggiuntivi .

Desidero aggiungere che nelle inten-zioni del Governo la richiesta di stralci ooperata ieri al Senato non era una richiestadi archiviazione . Ricordo per tutti l'inter-vento svolto dal senatore Elia, president edella I Commissione dell'altro ramo de lParlamento, il quale ha anche affermato lavolontà di affrontare, partendo dal testostralciato, l'esame e l 'approfondimentodel problema nella competente Commis-sione del Senato, ritenendo che il nocciolodell'articolo che veniva stralciato avesseuna sua particolare importanza .

Desidero ricordare che al Senato la ri-chiesta di stralcio non è avvenuta su ri-chiesta del Governo, che però, per quanto èin suo potere, asseconderà un lavoro che— ripeto — non sarà di archiviazione m adi approfondimento e di positiva soluzion edi questi problemi .

D 'altro canto, vorrei ricordare che i test ipresentati sono tra loro parzialmente dif-formi, il che conferma che vi è la necessit àdi ulteriori approfondimenti, come delresto lo stesso onorevole Bassanini ha rico -nosciuto, riformulando in parte l'ultimastesura del l 'articolo aggiuntivo presentat o(Applausi al centro) .

PRESIDENTE. Prima di passare alla vo -tazione, chiedo ai presentatori degli arti -coli aggiuntivi se intendano aderire all'in-vito che è stato loro rivolto dal relatore,

onorevole Aiardi, e dal rappresentante de lGoverno, onorevole Gitti .

Onorevole Garavini, accoglie l ' invito delrelatore a ritirare l'articolo aggiuntiv oBassanini 26.01, di cui ella è cofirmata-rio?

ANDREA SERGIO GARAVINI. Signor Presi -dente, non accettiamo l'invito a ritirare i lnostro articolo aggiuntivo, perché il pro-blema trattato non è nuovo, in quantoavrebbe dovuto già essere risolto da parec -chio tempo, essendo da anni al l 'attenzionedelle forze politiche e del Governo .

Se si voleva introdurre una normativache tenesse conto di preoccupazioni di-verse da quelle che hanno dettato l 'articoloaggiuntivo, si sarebbe potuta concordare ,nello spazio di tempo che c 'è stato, unanuova soluzione ed adottarla in un test oche avrebbe potuto trovare il consenso d itutte le parti politiche . Purtroppo, ciò nonè stato fatto .

Noi abbiamo apportato qualche margi-nale correzione al testo per tenere cont odella discussione e delle critiche sollevate ,ma a questo punto insistiamo affinché i lnostro articolo aggiuntivo sia posto in vo-tazione, ritenendo che il problema debbatrovare tempestiva soluzione : e sappiamobene che non c'è nulla di più definitivo de lrinvio!

PRESIDENTE. Onorevole Valensise, ac-coglie l'invito del relatore a ritirare l'arti-colo aggiuntivo 26.03, di cui è primo fir-matario?

RAFFAELE VALENSISE. Signor Presi-dente, noi insistiamo per la votazione de lnostro articolo aggiuntivo 26 .03, per leragioni esposte nel corso della discussion esulle linee generali .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Bassa-nini. Ne ha facoltà .

FRANCO BASSANINI. Signor Presidente ,l'articolo della legge finanziaria cui si rife-risce l'articolo aggiuntivo 26.01 da noi pre-sentato ha suscitato discussioni forse supe-

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riori alla sua portata . Come i colleghisanno, si trattava di un articolo che ten-deva a ristabilire alcuni principi che ne lcorso degli anni erano stati erosi : quellodell 'onnicomprensività dello stipendio deldipendente pubblico ; quello della inoppor-tunità di distrarre il dipendente pubblic o(innanzitutto magistrati ed alti funzionari )dall'esercizio delle proprie funzioni istitu -zionali, attraverso il conferimento di inca -richi extra istituzionali che comportan otalora appannaggi o compensi assai ele-vati ; infine, quello di evitare l ' intreccio chepuò crearsi, con il conferimento di inca-richi in questione, tra l 'attività istituzio-nale e quella extra istituzionale, fino a lpunto di mettere a rischio l ' indipendenzadella magistratura e l ' imparzialità dellapubblica amministrazione, attraverso l'in -staurarsi di situazioni, frequenti, nell equali il controllore e giudice viene a tro-varsi nella posizione del controllo o d icolui che dovrebbe essere giudicato . I casidelle Commissioni di collaudo di Napoli,ma non solo di Napoli, sono molto signifi -cativi al riguardo .

Vorrei ricordare che vi sono state pole-miche sulla questione e che noi abbiamo ,attraverso alcune modeste ma significa-tive modifiche al testo originario dell'arti-colo aggiuntivo, inteso risolvere i problem idi applicazione della norma, volendo cosìanche dimostrare che il Governo e la mag-gioranza, se avessero voluto, avrebberopotuto, esercitando il potere di emenda -mento o di subemendamento, evitare gl iinconvenienti denunciati .

Desidero inoltre ricordare che vi son ostati significativi ed autorevoli consensi . I lprocuratore generale della Repubblica d iMilano, Adolfo Beria d'Argentine, ex pre-sidente della Associazione magistrati, h adetto che «nel caso del coinvolgimento d imagistrati negli arbitrati è in ballo l ' indi-pendenza morale del giudice, un valoreche è l'essenza stessa della figura del magi -strato» e che «nel caso della partecipazion edei giudici alle commissioni di collaudo, i lrischio di corruzione è tale da sconsigliarenel modo più radicale la presenza in simil iorganismi di chi domani potrebbe esser echiamato a giudicare in sede penale su

scorrettezze contabili nell 'esecuzione de ilavori» .

Quarnatotto magistrati della Corte de iconti hanno scritto ai Presidenti delle Ca -mere una lettera in cui dicono che «l'arti -colo in oggetto, reintroducendo il giust oprincipio della onnicomprensività degl istipendi, tutela l ' indipendenza, l ' imparzia-lità e l 'apparenza della imparzialità dll amagistratura, nonché l ' imparzialit àdell'amministrazione e concorre, in ultimaanalisi, al l 'attuazione deglii articoli 97, 100e 104 della Costituzione» .

L'Associazione nazionale dei magistrat iamministrativi ha scritto ai President idelle Camere una lettera in cui affermache «l 'Associazione ha da tempo chiara -mente preso una posizione coincidentecon la filosofia ispiratrice della norma» .

Anche chi ha espresso perplessità —come nel caso del giudice Coiro — sull aformulazione originaria del testo ha peròdetto che «la partecipazione alle commis-sioni di collaudo da parte di magistrati èuna assurdità in termini, perché rappre-senta la partecipazione del giudice adun ' amministrazione attiva, mentre l agravità degli arbitrati consiste nei com-pensi troppo elevati (80-100 milioni aprestazione) e solo per pochi giudici ,quelli delle Corti d'appello di Roma e d iNapoli» .

Abbiamo quindi ripresentato la disposi -zione, con alcune correzioni significative,per escludere dal l 'ambito di applicazionedella norma le commissioni di concorso, l ecommissioni d'esame, l 'attività nei col-laudi svolta dal personale tecnico delloStato; per ridefinire in maniera più precisale attività per le quali si applica la disposi -zione e per escludere quelle di tutti i dipen -denti dello Stato con rapporto che no ncomporti il tempo pieno e l ' incompatibilitàcon l 'attività professionale .

In questi termini, abbiamo ritenuto d ipoter riproporre una disposizione che èstata definita, anche dai suoi avversari ,moralizzatrice : sarebbe curioso ch el'unica disposizione moralizzatrice diquesta legge finanziaria fosse bocciata !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

dichiarazione di voto, in dissenso dal suogruppo, l 'onorevole Rizzo. Ne ha facoltà .

ALDO RIZZO. Annuncio di essere d 'ac-cordo con le ragioni che ispirano l 'articoloaggiuntivo 26.01 presentato dal collegaBassanini . Vi sono esigenze di moralizza-zione che meritano di essere salvaguardat eal massimo . Ritengo quindi, assai oppor-tuno quanto, in particolare, stabilito a lprimo comma dell'articolo aggiuntivoBassanini 26.01 . . .

PRESIDENTE . Onorevole Rizzo, lei ap-partiene alla sinistra indipendente com el'onorevole Bassanini: parla in dissensodal suo gruppo?

ALDO RIZZO. Sì, signor Presidente .

PRESIDENTE. Non me n'ero accorto !(Commenti) .

ALDO RIZZO . Stavo appunto per dire chesono invece contrario nutrendo alcuneperplessità in proposito alla disposizion econtenuta nel quarto comma dello stessoarticolo aggiuntivo, in base al quale «sonovietate tutte le autorizzazioni ai magistrat iordinari e amministrativi a prestare la lorocollaborazione, a qualsiasi titolo,» —quindi anche a titolo gratuito — «press oamministratori pubbliche al di fuori de icasi previsti dalle leggi vigenti che discipli-nano il fuori ruolo». La conseguenza è che ,in base a tale disposizione, si pervieneall ' assurdo che i magistrati ordinari nonpotrebbero essere chiamati a svolgerecorsi a titolo gratuito presso la stessa am-ministrazione di grazia e giustizia o press oaltre amministrazioni, ad esempio per fun -zionari di polizia o carabinieri . Per le ra-gioni che ho esposto vorrei chiederle, si-gnor Presidente, di porre in votazione l'ar-ticolo aggiuntivo per parti separate .

PRESIDENTE. Onorevole Rizzo, vorreifarle notare che, poiché i successivi iden-tici articoli aggiuntivi Rutelli 26.02 e Ta-mino 26.04 non contengono quel comma ,lei potrà ottenere lo stesso risultato che s ipropone con la richiesta di votazione per

parti separate dell 'articolo aggiuntivo Bas -sanini 26.01, votando a favore di quest iultimi. Pertanto, gli identici articoli ag-giuntivi Bassanini 26.01 e Valensise 26.03,sui quali è stato chiesto lo scrutinio se -greto, potranno essere posti in votazion eintegralmente .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sugli identici articoli aggiuntivi Bassanin i26.01 e Valensise 26.03, non accettati dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 428Maggioranza 21 5

Voti favorevoli 155Voti contrari 273

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli identici articoli aggiuntivi Rutell i26.02 e Tamino 26.04 . Ha chiesto di parlareper dichiarazione di voto l'onorevole Mel-lini . Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI . Signor Presidente,/si-gnori ministri, poco fa in Commission egiustizia, in sede legislativa, abbiamo di-scusso la legge sulla responsabilità civil edei giudici ed abbiamo aggiunto, allanorma che limita ad un terzo dello sti-pendio il risarcimento allo Stato, altr anorma che stabilisce che, in sede di esecu-zione anche per più azioni di rivalsa dell oStato, per più danni arrecati a cittadini pe ri quali lo Stato abbia pagato interamente ilrisarcimento dovuto, il magistrato no npossa subire che un pignoramento che cor-

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risponda ad un quinto dello stipendio . Si èlimitata in tal modo l 'azione esecutiva adun quinto dello stipendio !

Non vogliamo limitare, in questa sede, l eattività extra ed i guadagni conseguenti atali attività? Secondo il Consiglio superioredella magistratura, per poter escludereche venga concessa l'autorizzazione a rico-prire ulteriori incarichi retribuiti, si dev eaver raggiunto, nel biennio precedente, i llimite di due miliardi . Di fronte a tale situa -zione dobbiamo preoccuparci, nel caso d imagistrati che si siano resi colpevoli di att idi colpa grave, di non superare, per il risar -cimento di cui sopra, l'ammontare di unterzo dello stipendio e di non superar epure in presenza di più azioni dannose, i lquinto dello stipendio, nell 'azione di ese-cuzione?

Volete, però, respingere l'articolo ag-giuntivo Rutelli 26.02 che, oltre alle consi-derazioni svolte dal collega Bassanini ,tende a escludere le ragioni che sono all abase dell'assegnazione di altri incarichi edi altre occupazioni, che costituiscono poii veri motivi per cui molto spesso l'attivit àistituzionale di giustizia viene trascurata, abeneficio di attività più lucrose, il cui intro -ito, per altro, non deve essere limitato enon deve essere toccato qualora il magi -strato sia chiamato a rispondere di azionida cui derivino danni per il cittadino e pe rlo Stato . . .

Si è già parlato di norma moralizzatrice .Credo che se respingeremo, operando cos ìin modo difforme da quanto è stato fatt onella precedente discussione, quest enorme, rinunzieremo ad un important emomento di moralizzazione della vita pub -blica del paese . Fccio presente che l'arti-colo aggiuntivo Rutelli 26 .02 pone il limitemassimo dei compensi extra a due annua-lità, cioè al doppio dello stipendio annuoche viene percepito dal magistrato . Ag-giungo, qualora si ritenesse di poter giusti -ficare la reiezione di tale articolo aggiun-tivo con lo stralcio, che la legge finanziariaesiste proprio per questo : per introdurre ,cioè, a fronte di esigenze finanziarie delloStato (e la finanziaria è stata usata ampia -mente a tale scopo), scadenze che non con -sistano nel rinviare le questioni alle ca -

lende greche, come spesso accade quand osi procede per stralci .

Votando a favore di questo articolo ag-giuntivo la Camera potrà, in un moment oin cui si parla tanto di moralizzazione, dir euna parola che lasci intendere che, non s icede alle lobbies e che, anche in merito atali questioni, si profilano situazioni di dout des, che certamente non onorerebbero i lParlamento (Applausi dei deputati delgruppo federalista europeo) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Tamino .Ne ha facoltà .

GIANNI TAMINO . Signor Presidente ,vorrei ricordare ai colleghi che non è u nproblema di soldi quello che ha indotto i lGoverno e la maggioranza a scegliere qualiemendamenti apportare al testo dell alegge finanziaria, tanto che la proposta d icui ora si discute mirava proprio a far eentrare denaro nelle casse dello Stato .

La verità è che non si vogliono mettere indiscussione i privilegi che poche person ehanno all'interno dell'apparato delloStato, proprio nel momento in cui invece i lministro Galloni deve ammettere che nonci sono i soldi per far fronte ai contratti de lpersonale della scuola .

A coloro che si trovano in condizioni d isottosalario (da tutti riconosciute) rispettoalla qualità del lavoro svolto, si rispond eche non vi sono soldi, mentre non si vo-gliono intaccare i privilegi (che spess osono ben superiori allo stesso salario) d ialti funzionari dello Stato, i quali in quest omodo vengono tra l'altro incentivati a far edi meno il loro lavoro e a fare di più quell osvolto fuori dal loro ufficio, visto che cosìfacendo possono ottenere una remunera-zione ben più alta di quella, di per sè gi àalta, che viene loro corrisposta dalloStato .

Si tratta quindi di un problema di mora -lità e di giustizia e occorre dare indicazion iprecise su dove intervenire per risanare lecasse dello Stato, non prelevando sempre acoloro che meno hanno, ma incomin-ciando a porre in discussione i privilegi di

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quelle persone che sono sempre state favo -rite dal Governo e dalla maggioranza .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Avverto che sugli identici articoli ag-

giuntivi Rutelli 26 .02 e Tamino 26.04 èstato chiesto lo scrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sugli identici articoli aggiuntivi Rutell i26.02 e Tamino 26.04, non accettati dallaCommissione nè dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 398Votanti 397Astenuti 1Maggioranza 199

Voti favorevoli 145Voti contrari 252

(La Camera respinge) .

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Aglietta Maria AdelaideAgrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAltissimo RenatoAndreis Sergi oAndreoli GiuseppeAndreoni Giovann iAndreotti Giuli oAngelini Giordan oAngelini PieroAniasi AldoAntonucci BrunoArmellin Lino

Artioli RossellaAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAugello Giacomo Sebastian oAuleta Francesc oAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalbo LauraBalestracci NelloBaruffi Luig iBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBellocchio Antoni oBenedikter JohannBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBevilacqua CristinaBiafora PasqualinoBianchi FortuatoBianchi Beretta Roman aBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti VincenzoBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonetti AndreaBonfatti Paini MarisaBonferroni FrancoBonsignore VitoBordon WillerBorgoglio Felic eBorra Gian CarloBorri AndreaBortolami Benito Mari oBortolani FrancoBoselli Milvi aBotta GiuseppeBreda RobertaBrescia GiuseppeBrocca BeniaminoBrnetto ArnaldoBruni Francesc oBruni GiovanniBruno tonioBruno PaoloBruzzani RiccardoBuffoni Andrea

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Bulleri Luig iBuonocore Vincenz o

Cafarelli FrancescoCalderisi Giusepp eCampagnoli MarioCannelonga Severino Lucan oCapaci RenatoCaprili MilziadeCardetti GiorgioCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCastagnetti PierluigiCavagna MarioCavigliasso PaolaCellini Giulian oCerofolini FulvioCeruti GianluigiCerutti GiuseppeChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCiaffi Adrian oCiampaglia Albert oCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCirino Pomicino PaoloCivita SalvatoreCobellis GiovanniColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoContu FeliceCorsi Umbert oCosta AlessandroCosta SilviaCrescenzi UgoCresco Angelo Gaetan oCrippa GiuseppeCristofori NinoCristoni PaoloCurci Francesco

D'Acquisto MarioD'Addario Amede oD'Aimmo Florindo

Dal Castello Mari oD'Alfa SalvatoreD'Amato Carlod 'Amato Luig iD 'Angelo GuidoDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro Giusepp eDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo Francescode Luca StefanoDe Michelis Giann iDemitry GiuseppeDiaz AnnalisaDi Donato GiulioDignani Grimaldi Vand aDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDonati AnnaDonazzon Renat oDrago AntoninoDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano FerdinandoFaccio AdeleFachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace Luig iFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFilippini Giovann aFilippini RosaFiorino FilippoForlani ArnaldoFormigoni RobertoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFranchi FrancoFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistin a

Galli GiancarloGangi GiorgioGaravini Andrea SergioGei Giovann iGelli Bianca

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Gelpi Lucian oGeremicca Andre aGhezzi GiorgioGhinaami AlessandroGitti TarcisioGottardo Settim oGramaglia MariellaGrilli RenatoGrillo Luig iGrillo SalvatoreGrippo UgoGuarino GiuseppeGuarra Antoni oGullotti Antonino

Iossa Felice

Labriola SilvanoLagorio LelioLamorte Pasqualela Penna Girolam oLattanzio Vit oLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato Giusepp eLeccisi PinoLega SilvioLeoni GiuseppeLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante GigliolaLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani Orest eLorenzetti Pasquale Maria RitaLucchesi GiuseppeLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Macciotta GiorgioMaceratini Giuli oMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammone NatiaMancini VincenzoManfredi ManfredoMangiapane GiuseppeMarri GermanoMartinat UgoMartinazzoli Fermo Mino

Martini Maria Elett aMartino GuidoMartuscelli Paol oMasini NadiaMattarella SergioMattioli Giann iMatulli GiuseppeMazza DinoMazzone AntonioMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMellini MauroMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli FilippoMinozzi RosannaModugno DomenicoMombelli LuigiMonaci AlbertoMonello PaoloMongiello Giovann iMontali SebastianoMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMoroni SergioMotetta Giovann iMundo Antonio

Nania DomenicoNapoli VitoNappi Gianfranc oNardone Carmin eNenna D 'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Pacetti MassimoPaganelli Ettor ePallanti Novell oPalmieri ErmenegildoParigi Gastone

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— 11942 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Pascolat RenzoPatria RenzoPazzaglia Alfred oPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli EdilioPicchetti SantinoPiccoli Flamini oPiermartini Gabriel ePietrini VincenzoPinto RobertaPiredda MatteoPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoli Gian GaetanoPoli Bortone AdrianaPortatadino Costant ePoti DamianoPrandini OnelioPrincipe SandroProcacci AnnamariaProvantini Alberto

Quarta Nicol aQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRais FrancescoRallo GirolamoRauti Giusepp eRavasio Renat oRebecchi Ald oRebulla LucianoRecchia VincenzoRenzulli Aldo GabrieleRicci FrancoRicciuti Rome oRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gian FrancoRodotà StefanoRognoni VirginioRojch AngelinoRomani DanielaRomita Pier Luigi

Ronzani Gianni WilmerRosini GiacomoRossi AlbertoRotiroti RaffaeleRusso FrancoRutelli Francesc o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSalvoldi GiancarloSamà FrancescoSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapienza OrazioSapio FrancescoSaretta GiuseppeSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneScàlfaro Oscar Luig iScalia MassimoScarlato Guglielm oSchettini Giacomo AntonioScotti VincenzoScovacricchi Martin oSenaldi CarloSeppia MauroSerafini Anna Mari aSerafini Massim oSerrentino PietroServello FrancescoSoave SergioSoddu PietroSolaroli BrunoSorice VincenzoSpini ValdoStaller Elena AnnaSusi Domenico

Taddei Mari aTagliabue GianfrancoTamino GianniTarabini EugenioTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Maria

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Tempestini Francesc oTeodori MassimoTesini Giancarl oTiezzi EnzoTognoli Carl oTorna MarioTorchio Giusepp eTrabacchini Quart oTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoValensise RaffaeleVazzoler SergioVecchiarelli Brun oVesce EmilioViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoViti AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZanone ValerioZarro Giovann iZolla Michel eZoso GiulianoZuech Giusepp e

Si è astenuto:

Mannino Antonin o

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBianco Gerard oBoniver MargheritaCaccia Paolo PietroCappiello Agata Alm aCasini Carlo

Castagnola Luig iCherchi SalvatoreFaraguti LucianoFiandrotti Filipp oGalante MicheleGalasso Giusepp eGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini AlbertoPellegatta GiovanniPolidori EnzoRusso VincenzoSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Brun o

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all 'unico or-dine del giorno presentato :

La Camera

al fine di avviare concretamente un pro-gramma pluriennale di risanamento dell afinanza pubblica e di ridurre nel medioperiodo il disavanzo di parte corrente e, i nparticolare, l 'ammontare degli interessisui titoli del debito pubblico ;

ritenendo che, per favorire una crescit aequilibrata della nostra economia, sia ne-cessario evitare che si verifichino nuoviimpulsi inflazionistici e che si deteriorino irapporti di cambio della nostra moneta s umercati internazionali ; ritenendo ancheche è assolutamente urgente contener eentro limiti compatibili con la crescit adella nostra economia il fabbisogno dell oStato, il disavanzo, il saldo netto da finan-ziare e il ricorso al mercato finanziario ;

nella convinzione che tutti questi obiet-tivi si devono conseguire con una sostan-ziale equità fiscale e con una equa distri-buzione dei pesi e degli oneri del risana-mento della finanza su tutti i ceti sociali esu tutte le parti geografiche del nostropaese ;

impegna il Governo

a presentare al Parlamento un pro-

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

gramma pluriennale e organico di risana-mento della finanza pubblica ;

a presentare tempestivamente al Parla -mento le conclusioni della Commissioneappositamente costituita per la verific adelle spese eliminabili dal bilancio delloStato ;

a incaricare la stessa Commissione diformulare proposte in ordine alle spesepubbliche nonché sul fronte delle entrate ,e in particolare :

a perseguire un razionale equilibrio fr aimposte, tasse e contributi ;

a individuare i meccanismi che consen-tano di dare al nostro ordinamento fiscalemaggiore equità;

a formulare proposte concrete che, indi-pendentemente dall ' andamento dellapressione fiscale rappresentata dagli at-tuali tributi, facciano aumentare il gettit ofiscale con la riduzione della evasione,della elusione e della erosione fiscale .

9/2043 Bis-B/1Fracanzani, Cristofori, Carrus ,

Coloni, Battaglia Pietro, Mo-naci, Tarabini .

Avverto che i presentatori dell'ordinedel giorno Fracanzani n. 9-2043-bis-B/1hanno fatto sapere che rinunziano a svol-gerlo .

Qual è il parere del Governo sull'ordin edel giorno presentato ?

TARCISIO GITTI, Sottosegretario di Statoper il tesoro. Signor Presidente, il Governoaccetta come raccomandazione l'ordin edel giorno Fracanzani n . 9-2043-bis-B/1 ,ma fa presente che non può essere accolt ala parte relativa all'assegnazione, allaCommissione costituita per la verificadelle spese eliminabili dal bilancio dell oStato dell'incarico volto a «formulare pro -poste in ordine alle spese pubbliche, non -ché sul fronte delle entrate», proprio per-ché tale Comissione ha il compito precipuodi ridurre la spesa pubblica . Occorreràperciò assumere altre iniziative al ri-guardo .

PRESIDENTE. Dopo le dichiarazion idel Governo, i presentatori insistono per l avotazione del loro ordine del giorno ?

CARLO FRACANZANI . No, signor Presi -dente .

PRESIDENTE. Il disegno di legge sar àsubito votato a scrutinio segreto .

Votazione segretadi un disegno di legge.

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta finale, mediante procedimento elet-tronico, sul disegno di legge n . 2043-bis-B,di cui si è testè concluso l'esame .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

S. 470-B — «Disposizioni per la forma-zione del bilancio annuale e pluriennal edello Stato (legge finanziaria 1988) (modi-ficato dal Senato) (2043-bis-B) .

Presenti e votanti 421Maggioranza 21 1

Voti favorevoli 272Voti contrari 149

(La Camera approva) .

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alla votazione:

Aglietta Maria AdelaideAgrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlborghetti Guid oAlessi AlbertoAltissimo RenatoAmalfitano DomenicoAndreis Sergi oAndreoli Giuseppe

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Andreoni Giovann iAndreotti GiulioAngelini GiordanoAngelini PieroAniasi AldoAntonucci BrunoArmellin LinoArnaboldi PatriziaArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo Sebastian oAuleta FrancescoAvellone Giusepp eAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco Giuli oBalbo LauraBalestracci NelloBarbieri SilviaBaruffi Luig iBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBeebe Tarantelli Carole JaneBellocchio AntonioBenedikter JohannBernasconi Anna MariaBertoli DaniloBevilacqua CristinaBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini Giovann iBianco GerardoBiasci MarioBinelli Gian Carl oBinetti Vincenz oBisagno TommasoBodrato Guid oBonetti Andre aBonfatti Paini MarisaBonferroni FrancoBonsignore VitoBordon WillerBorgoglio Felic eBorra Gian CarloBorri AndreaBortolami Benito Mari oBortolani Franco

Boselli Milvi aBotta Giusepp eBreda Robert aBrescia GiuseppeBrocca Beniamin oBrunetto ArnaldoBruni Francesc oBruni GiovanniBruno AntonioBruno PaoloBruzzani Riccard oBuffoni Andre aBulleri LuigiBuonocore Vincenz o

Cafarelli FrancescoCalderisi GiuseppeCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga Severino LucianoCapacci RenatoCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCardetti GiorgioCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCavagna MarioCavicchioli AndreaCavigliasso PaolaCellini Giulian oCerofolini FulvioCeruti Gianluig iCerutti GiuseppeChella MarioChiriano RosarioCiabarri VincenzoCiafardini MicheleCiaffi Adrian oCiampaglia AlbertoCiccardini BartoloCicerone FrancescoCiconte VincenzoCiliberti FrancoCiocci Carlo AlbertoCiocci LorenzoCirino Pomicino PaoloCivita SalvatoreCobellis Giovanni

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Colombini LedaColoni SergioColucci FrancescoConte Carmel oContu FeliceCorsi Umbert oCosta AlessandroCosta SilviaCrescenzi UgoCresco Angelo Gaetan oCrippa Giusepp eCristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D 'Acquisto MarioD'Addario Amede oD 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alfa Salvatored'Amato Luig iD 'Angelo GuidoDarida ClelioDegennaro Giusepp eDel Bue MauroDell 'Unto ParisDel Mese PaoloDe Lorenzo Francescode Luca Stefan oDe Michelis GianniDemitry GiuseppeDiaz AnnalisaDi Donato GiulioDignani Grimaldi Vand aDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDonati Ann aDrago Antonin oDuce Alessandro

Ebner Mich l

Facchiano FerdinandoFaccio Adel eFachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace Luig iFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara Giovann iFerrari Bruno

Ferrari MarteFerrari WilmoFilippini GiovannaFilippini RosaFiorino FilippoFirpo LuigiForlani ArnaldoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFracanzani CarloFrancese AngelaFranchi FrancoFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistin a

Galli GiancarloGangi GiorgioGaravini Andrea SergioGei Giovann iGelli Bianc aGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi Giorgi oGhinami Alessandr oGitti Tarcisi oGottardo SettimoGrilli RenatoGrillo LuigiGrillo SalvatoreGrippo UgoGuarino GiuseppeGuarra Antoni oGullotti Antonin o

Iossa Felic e

Labriola SilvànoLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato GiuseppeLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante Gigliol aLodi Faustini Fustini Adriana

Atti Parlamentari

— 11947 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Lodigiani Orest eLoiero Agazi oLorenzetti Pasquale Maria Rit aLucchesi GiuseppeLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMadaudo Din oMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMammone Nati aMancini VincenzoManfredi ManfredoMangiapane GiuseppeMarri GermanoMartinat UgoMartinazzoli Fermo Min oMartini Maria Elett aMartino GuidoMartuscelli PaoloMasini NadiaMattarella SergioMattioli GianniMatulli GiuseppeMazza DinoMazzone AntonioMazzuconi DanielaMeleleo Salvator eMelillo SavinoMellini MauroMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro PaoloMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli Filipp oMinozzi RosannaModugno DomenicoMombelli Luig iMonaci AlbertoMonello PaoloMongiello GiovanniMontali SebastianoMontanari Fornari NandaMontecchi Elen aMoroni SergioMotetta Giovann iMundo Antonio

Nania DomenicoNapoli VitoNappi GianfrancoNardone Carmin eNenna D'Antonio Ann aNicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPaoli GinoParigi GastonePascolat RenzoPatria RenzoPazzaglia Alfred oPellegatti IvanaPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePietrini VincenzoPinto RobertaPiredda MatteoPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoli Gian GaetanoPoli Bortone AdrianaPortatadino Costant ePoti DamianoPrandini Oneli oPrincipe Sandr oProcacci Annamari aProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercioli Elio

Atti Parlamentari

— 11948 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL IO MARZO 1988

Rabino Giovanni Battist aRais FrancescoRallo GirolamoRauti GiuseppeRavasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia Vincenz oRenzulli Aldo Gabriel eRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRinaldi LuigiRivera GiovanniRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gian FrancoRodotà StefanoRognoni VirginioRojch AngelinoRomani DanielaRomita Pier LuigiRonzani Gianni WilmerRosini GiacomoRossi AlbertoRotiroti RaffaeleRubbi Emili oRusso RaffaeleRutelli Francesc o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSalvoldi GiancarloSamà Francesc oSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanna AnnaSantarelli GiulioSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapienza OrazioSapio Francesc oSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavino NicolaSavio GastoneScàlfaro Oscar Luig iScalia Massimo

Scarlato GuglielmoSchettini Giacomo Antoni oScovacricchi MartinoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini Anna MariaSerafini MassimoSerrentino PietroServello FrancescoSoave SergioSoddu PietroSolaroli Brun oSorice VincenzoSpini ValdoStaller Elena AnnaSterpa EgidioSusi Domenico

Taddei MariaTagliabue GianfrancoTamino GianniTarabini Eugeni oTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna Mari aTempestini FrancescoTeodori MassimoTesini Giancarl oTesta EnricoTiezzi EnzoTognoli CarloToma MarioTorchio GiuseppeTrabacchini Quart oTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mario

Vairo GaetanoValensise RaffaeleVazzoler SergioVecchiarelli Brun oViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Atti Parlamentari

- 11949 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Zamberletti GiuseppeZarnbon BrunoZampieri AmedeoZaniboni Antonin oZanone Valeri oZarro Giovann iZavettieri SaverioZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giusepp e

Sono in missione :

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBoniver Margherit aCaccia Paolo PietroCappiello Agata Alm aCasini CarloCastagnola Luig iCherchi SalvatoreFaraguti LucianoFiandrotti Filipp oGalante MicheleGalasso Giusepp eGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini AlbertoPellegatta Giovann iPolidori EnzoRusso VincenzoSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Brun o

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE . Passiamo ora all 'esamedelle modificazioni introdotte dal Senatoal disegno di legge di bilancio (n . 2044-B).

Avverto che si dovrà procedere alla vota -zione del l 'articolo 1, che risulta modificat orispetto al testo approvato dalla Camera aseguito della nota di variazione alla tabell a1 recepita nel testo del Senato .

Si dovrà parimenti procedere alla vota -

zione degli articoli 25 e 27, che approvano iquadri generali riassuntivi del bilancio d icompetenza e di cassa nonché il quadr ogenerale riassuntivo del bilancio triennale ,risultando tali quadri modificati rispettoal testo approvato dalla Camera a seguit odella terza nota di variazione recepita ne ltesto del Senato (di cui allo stampato n .2044/1-quater) .

Passiamo all'esame dell 'articolo 1, neltesto approvato dal Senato ed accettatodalla Commissione, e all 'allegata tabellan. 1 .

Do lettura dell 'articolo 1:

(Stato di previsione dell'entrata) .

«1 . Sono autorizzati l 'accertamento e lariscossione, secondo le leggi in vigore ,delle imposte e delle tasse di ogni specie e ilversamento nelle casse dello Stato dell esomme e dei proventi dovuti per l'annofinanziario 1988, giusta l 'annesso stato d iprevisione per l ' entrata ((Tabella n . 1) .

2 . E altresì autorizzata l 'emanazione deiprovvedimenti necessari per rendere ese-cutivi i ruoli delle imposte dirette perti-nenti il medesimo anno» .

(Per la tabella n. 1 vedi lo stampato n .2044-B).

Nessuno chiedendo di parlare e non es-sendo stati presentati emendamenti, lopongo in votazione.

(È approvato) .

Passiamo all 'esame dell'articolo 25, neltesto approvato dal Senato ed accettat odalla Commissione, e alle tabelle all'b-gate.

Do lettura dell'articolo 25:

(Quadro generale riassuntivo) .

«1 . È approvato, in termini di compe-tenza e di cassa, il quadro generale rias-suntivo del bilancio dello stato per l'annofinanziario 1988, con le tabelle allegate».

Atti Parlamentari

— 11950 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

(Per le tabelle allegate vedi lo stampato n .2044-B) .

Nessuno chiedendo di parlare e non es-sendo stati presentati emendamenti lopongo in votazione.

(È approvato) .

Passiamo all'esame dell'articolo 27, neltesto approvato dal Senato ed accettatodalla Commissione, e alle tabelle alle-gate.

Do lettura dell'articolo 27 :

(Bilancio pluriennale) .

«1 . Resta approvato, ai sensi e per gl ieffetti dell'articolo 4 della legge 5 agosto1978, n. 468, il bilancio pluriennale delloStato e delle aziende autonome per i ltriennio 1988-1990, nelle risultanze di cuialle tabelle allegate alla presente legge» .

(Per le tabelle allegate vedi lo stampat on. 2044-B) .

Nessuno chiedendo di parlare e non es-sendo stati presentati emendamenti, l opongo in votazione .

(È approvato) .

Passiamo alla votazione segreta finaledel disegno di legge .

Votazione segret adi un disegno di legge .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta finale, mediante procedimento elet-tronico, sul disegno di legge n . 2044-B, dicui si è testé concluso l'esame.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione.

Comunico il risultato della votazione :

S . 471-B. — «Bilancio di revisione dello

stato per l'anno finanziario 1988 e bilanci opluriennale per il triennio 1988-1990 (mo-dificato dal Senato) (2044-B) .

Presenti e votanti 429Maggioranza 21 5

Voti favorevoli 277Voti contrari 152

(La Camera approva) .

(Presiedeva il Vicepresidente AlfredoBiondi) .

Hanno preso parte alla votazione :

Aglietta Maria AdelaideAgrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlborghetti GuidoAlessi AlbertoAltissimo Renat oAmalfitano Domenic oAmato GiulianoAndreis SergioAndreoli GiuseppeAndreoni GiovanniAndreotti GiulioAngelini Giordan oAngelini PieroAniasi AldoAntonucci BrunoArmellin LinoArnaboldi Patrizi aArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAugello Giacomo Sebastian oAuleta FrancescoAvellone Giusepp eAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Baghino Francesco GiulioBalbo LauraBalestracci NelloBarbieri SilviaBaruffi LuigiBassanini FrancoBassi Montanari Franca

Atti Parlamentari

— 11951 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Battaglia PietroBattistuzzi Paol oBeebe Tarantelli Carole Jan eBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBernocco Garzanti LuiginaBertoli DaniloBevilacqua CristinaBiafora Pasqualin oBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini Giovann iBianco GerardoBiasci MarioBinelli Gian Carl oBinetti VincenzoBisagno TommasoBodrato GuidoBogi GiorgioBonetti AndreaBonfatti Paini MarisaBonferroni FrancoBonsignore VitoBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorrri AndreaBortolami Benito Mari oBortolani FrancoBoselli Milvi aBotta Giuseppe ,Breda Robert aBrescia GiuseppeBrocca Beniamin oBrunetto ArnaldoBruni Francesc oBruni GiovanniBruno Antoni oBruno PaoloBruzzani RiccardoBuffoni AndreaBulleri LuigiBuonocore Vincenz o

Cafarelli Francesc oCalderisi Giusepp eCalvanese FloraCampagnoli Mari oCannelonga Severino Lucan oCapacci RenatoCapecchi Maria Teresa

Caprili MilziadeCardetti GiorgioCarelli RodolfoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCavagna MarioCavicchioli AndreaCavigliasso Paol aCellini GiulianoCerofolini FulvioCeruti GianluigiCerutti GiuseppeChella MarioChiriano Rosari oCiabarri VincenzoCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia Albert oCiccardini BartoloCicerone Francesc oCiconte VincenzoCiliberti FrancoCiocci Carlo Albert oCiocci LorenzoCirino Pomicino PaoloCivita SalvatoreCobellis Giovann iColombini LedaColombo EmilioColoni SergioColucci FrancescoConte Carmel oContu Felic eCorsi Umbert oCosta AlessandroCosta Silvi aCrescenza UgoCresco Angelo Gaetan oCrippa GiuseppeCristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario Amede oD ' Aimmo FlorindoDal Castello Mari oD'Alia Salvatore

Atti Parlamentari

— 11952 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

D 'Amato Carlod'Amato Luig iD'Ambrosio Michel eD 'Angelo GuidoDarida ClelioDe Carli FrancescoDegennaro Giusepp eDel Bue MauroDell 'Unto Pari sDel Mese PaoloDe Lorenzo Francescode Luca StefanoDe Michelis Giann iDemitry GiuseppeDiaz AnnalisaDi Donato GiulioDignani Grimaldi Vand aDi Pietro Giovann iDi Prisco ElisabettaDonati Ann aDrago AntoninoDuce Alessandro

Ebner Michl

Facchiano Ferdinand oFaccio AdeleFagni EddaFarace Luig iFausti FrancoFelissari Lino Osvald oFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini GiulioFilippini GiovannaFiorino FilippoFirpo LuigiForlani ArnaldoFormigoni RobertoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFracanzani CarloFrancese Angel aFranchi FrancoFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Galli Giancarlo

Gangi GiorgioGaravini Andrea SergioGei Giovann iGelli Bianc aGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi GiorgioGhinami Alessandr oGitti TarcisioGottardo Settim oGramaglia MariellaGrilli RenatoGrillo LuigiGrillo SalvatoreGrippo UgoGuarino GiuseppeGuarra AntonioGullotti Antonino

Iossa Felice

Labriola SilvanoLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLauricella AngeloLavorato GiuseppeLeccisi PinoLega SilvioLevi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLo Cascio Galante Gigliol aLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani Orest eLoiero Agazi oLorenzetti Pasquale Maria RitaLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta Giorgi oMaceratini GiulioMadaudo DinoMainardi Fava AnnaMalfatti Franco Mari aMalvestio Piergiovann iMammone Nati aMancini Vincenzo

Atti Parlamentari

— 11953 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Manfredi ManfredoMangiapane GiuseppeMarri GermanoMartinat UgoMartinazzoli Fermo Min oMartini Maria Elett aMartino GuidoMartuscelli Paol oMasini NadiaMattarella SergioMattioli Giann iMatulli GiuseppeMazza DinoMazzone Antoni oMazzuconi Daniel aMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMellini MauroMensorio CarmineMensurati ElioMenzietti Pietro Paol oMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli Filipp oMinozzi RosannaModugno DomenicoMombelli Luig iMonaci AlbertoMonello PaoloMongiello Giovann iMontali SebastianoMontanari Fornari NandaMontecchi ElenaMoroni Sergi oMotetta GiovanniMundo Antonio

Nania DomenicoNapoli VitoNappi Gianfranc oNardone CarmineNenna D 'Antonio AnnaNicotra Benedetto VincenzoNonne GiovanniNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orlandi NicolettaOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Pacetti MassimoPaganelli EttorePaoli GinoParigi GastonePatria RenzoPazzaglia AlfredoPellicanò GerolamoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPetrocelli Edili oPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePietrini VincenzoPinto RobertaPiredda MatteoPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePoli Gian GaetanoPoli Bortone AdrianaPortatadino CostantePoti DamianoPrandini OnelioPrincipe SandroProcacci Annamari aProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quarta Nicol aQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRais FrancescoRallo GirolamoRauti Giusepp eRavasio Renat oRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia Vincenz oRenzulli Aldo Gabriel eRicci FrancoRicciuti RomeoRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRizzo Aldo

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— 11954 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Rocchi RolandoRocelli Gian Franc oRodotà StefanoRognoni VirginioRojch AngelinoRomani Daniel aRomita Pier LuigiRonzani Gianni WilmerRosini Giacom oRossi AlbertoRotiroti RaffaeleRubbi Emili oRusso FrancoRusso RaffaeleRutelli Francesc o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSalvoldi GiancarloSamà FrancescoSanese Nicolamari aSanfilippo SalvatoreSangalli Carl oSanna AnnaSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapienza Orazi oSapio FrancescoSaretta GiuseppeSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScàlfaro Oscar Luig iScarlato Guglielm oSchettini Giacomo Antoni oScotti VincenzoScovacricchi MartinoSenaldi CarloSeppia MauroSerafini Anna Mari aSerafini Massim oSerrentino PietroServello Francesc oSoddu PietroSolaroli BrunoSorice VincenzoSpini ValdoStaller Elena Anna

Stanzani Ghedini Sergio August oSterpa EgidioSusi Domenico

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTamino Giann iTarabini Eugeni oTassi CarloTassone MarioTealdi Giovanna MariaTempestini FrancescoTeodori MassimoTesini Giancarl oTesta EnricoTiezzi EnzoTognoli CarloTorna MarioTorchio GiuseppeTrabacchini Quart oTrantino VincenzoTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide Mari aUrso SalvatoreUsellini Mari o

Vairo GaetanoVazzoler SergioVecchiarelli BrunoVesce EmilioViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito AlfredoVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZaniboni AntoninoZanone ValerioZarro Giovann iZavettieri Saveri oZolla Michel eZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

Atti Parlamentari

- 11955 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

Sono in missione:

Alberini GuidoAnselmi TinaBecchi AdaBoniver Margherit aCaccia Paolo PietroCappiello Agata Alm aCasini CarloCastagnola Luig iCherchi Salvator eFaraguti LucianoFiandrotti FilippoGalante MicheleGalasso GiuseppeGaravaglia MariapiaGasparotto IsaiaMarzo BiagioMichelini AlbertoPellegatta Giovann iPolidori EnzoRusso Vincenz oSanguineti MauroSilvestri GiulianoStegagnini Brun o

Assegnazione di progetti di legg ea Commissioni in sede referente .

PRESIDENTE . A norma del comma idell 'articolo 72 del regolamento, comu-nico che i seguenti progetti di legge sonodeferiti alle sottoindicate Commission ipermanenti in sede referente :

I Commissione (Affari costituzionali) :

COSTA SILVIA ed altri : «Istituzione del di-fensore civico nei comuni» (858) (con pa-rere della V e della XI Commissione);

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE ALMI -RANTE ed altri: «Abrogazione del secondo edel terzo comma dell'articolo 68 della Co-stituzione» (1076) (con parere della II Com-missione);

SAMÀ ed altri : «Istituzione della pro-vincia di Crotone» (1406) (con parere dellaIl, della V, della VI e della XI Commis-sione) ;

CRISTONI ed altri: «Tutela e valorizza-

zione dei dialetti delle regioni italiane »(1954) (con parere della V e della VII Com-missione) ;

PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BATTI -

STUZZI ed altri: «Nuove norme sulle fun-zioni delle Camere e in materia di forma-zione delle leggi, decretazione d'urgenza edelegificazione» (2027)

XI Commissione (Lavoro) :

CARIA ed altri: «Sistemazione definitiv adegli assegnisti assunti ai sensi dell'arti-colo 26, terzo comma, della legge 1 0 giugno1977, n . 285, dal Consiglio nazionale dellericerche e dall'Istituto Mario Negri di Mi-lano» (150) (con parere della I, della V, dellaVII e della XII Commissione) ;

DE LORENZO ed altri: «Sistemazione defi-nitiva degli assegnisti assunti ai sens idell'articolo 26, terzo comma, della legg e1° giugno 1977, n. 285, dal Consiglio nazio-nale delle ricerche e dall'istituto MarioNegri di Milano» (2080) (con parere della I,della V, della VII e della XII Commis-sione);

CASATI ed altri: «Sistemazione definitivadegli assegnisti assunti ai sensi dell 'arti-colo 26, terzo comma, della legge 1° giugn o1977, n. 285, dal Consiglio nazionale dellericerche e dall 'Istituto Mario Negri di Mi-lano» (2100) (con parere della I, della V,della VII e della XII Commissione) .

Proposta di trasferimento di un progettodi legge dalla sede referente alla sedelegislativa.

PRESIDENTE . Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della pros-sima seduta l'assegnazione, in sede legisla-tiva, del seguente progetto di legge, per ilquale la VII Commissione permanente(Cultura), cui era stato assegnato in sed ereferente, ha chiesto, con le prescritte con-dizioni, il trasferimento alla sede legisla-tiva, che propongo alla Camera a norm adel comma 6 dell'articolo 92 del regola-mento :

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— 11956 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

TAGLIABUE ed altri: «Estensione ai citta-dini residenti a Campione d'Italia dei bene -fici della legge 3 marzo 1971, n. 153, perl'equipollenza dei titoli di studio di se-condo grado conseguiti in scuole elveti-che» (755) .

Stralcio di disposizioni di proposte d ilegge da parte di una Commissione i nsede legislativa e approvazione di un aproposta di legge da parte della Com-missione medesima.

PRESIDENTE. Comunico che la IXCommissione permanente (Trasporti), esa -minando in sede legislativa le proposte d ilegge LUCCHESI ed altri: «Disposizioni i nmateria di sicurezza stradale : obbligo dell ecinture, adozione della patente di guida inattuazione della direttiva 80/1263 dellaCEE e controllo delle condizioni psico-fisiche dei conducenti d 'auto» (710) ; TA-

GLIABUE ed altri : «Nuove norme concer-nenti l'informazione, la conoscenza, l'edu-cazione ed i controlli per la prevenzion edegli incidenti stradali, Modifiche ed inte-grazioni al testo unico delle norme sull acircolazione stradale approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 1 5giugno 1959, n . 393» (1021), nonché le con-correnti proposte di legge nn . 134, 173 ,363, 864, 1216, 1293, 1650 e 2450, ha deli-berato lo stralcio degli articoli 4 e 6 dellaproposta di legge n. 710, con il nuovo titolo«Modifica di taluni articoli del codice dell astrada» (710-ter), nonché dell 'articolo 7della proposta di legge n . 1021, con i lnuovo titolo «Modifica dell'articolo 81 delcodice della strada» (1021-ter) .

I rimanenti articoli della proposta d ilegge n . 710 assumono il nuovo titolo «Di-sposizioni in materia di sicurezza stradale ,di patente a punti e di controlli delle con -dizioni psico-fisiche dei conducenti diauto» (710-bis) .

I rimanenti articoli della proposta d ilegge n. 1021 assumono il nuovo titolo«Nuove norme concernenti l'informa-zione, la conoscenza, l'educazione ed i con-trolli per la prevenzione degli incidenti

stradali e modifiche a taluni articoli de lcodice della strada» (1021-bis) .

La Commissione ha successivamente ap -provato la proposta di legge LUCCHESI edaltri: «Modifiche a taluni articoli del test ounico delle norme sulla disciplina dellacircolazione stradale approvato con de-creto del Presidente della Repubblica 1 5giugno 1959, n. 393» (2450), con l'assorbi -mento delle suindicate proposte di legge n .710-ter e n . 1021-ter, che pertanto sarann ocancellate dall'ordine del giorno .

Annunzio di sentenzedella Corte costituzionale .

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adell'articolo 30, secondo comma, dellalegge 11 marzo 1953, n. 87, il Presidentedella Corte costituzionale ha trasmess ocon lettere in data 25 febbraio 1988 copiadelle sentenze 206 e 207, depositate in par idata in cancelleria, con le quali la Corte hadichiarato:

«L'illegittimità costituzionale del se-condo comma dell'articolo 135 del decretodel Presidente della Repubblica 30 giugno1965, n. 1124 (Testo unico delle disposi-zioni per l'assicurazione obbligatori acontro gli infortuni sul lavoro e le malattieprofessionali)» (doc . VII, n . 204) ;

«non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell'articolo 41, quartocomma, del decreto del Presidente dell aRepubblica 26 ottobre 1972, n. 633 (neltesto anteriore alle modifiche apportatedal decreto del Presidente della Repub-blica 29 gennaio 1979, n. 24) ;

non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell'articolo 29 della legge 7agosto 1982, n. 516;

la illegittimità costituzionale dell 'arti-colo 58, quarto comma del decreto del Pre -sidente della Repubblica 26 ottobre 1972 ,n. 633, nella parte in cui non prevede cheanche il cessionario del bene, o il commit-tente del servizio, può beneficiare dell aconciliazione amministrativa versandoall'ufficio finanziario una somma pari ad

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— 11957 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

un sesto del massimo della pena pecu-niaria prevista nel termine di trenta giorn idalla notificazione dell ' atto concernente lasanzione» (doc . VII, n . 205) .

La Corte costituzionale ha altresì depo-sitato in cancelleria il 25 febbraio 1988 lesentenze nn. 208, 209, 210, 211, 212, 213 ,214, 215, 216, 217, 218, 219, 220 e 221, co nle quali la Corte ha dichiarato :

«Non fondata la questione di legittimit àcostituzionale dell ' articolo 3, terz ocomma, della legge 12 febbraio 1955, n . 77 ,aggiunto dalla legge 12 febbraio 1973, n .349 (Modificazioni alle norme sui protestidelle cambiali e degli assegni bancari) »(doc. VII, n . 206) ;

«non fondate le questioni di legittimit àcostituzionale dell 'articolo 17, ultim ocomma, della legge 2 dicembre 1975, n.576 (Disposizioni in materia di imposte su iredditi e sulle successioni)» (doc. VII, n .207) ;

«cessata la materia del contendere inordine al conflitto di attribuzione propost adallo Stato nei confronti della Region ePuglia» (doc. VII, n. 208);

«non fondata la questione di legittimitàcostituzionale degli articoli 2, 3, 4, 5 e 8della legge 13 maggio 1978, n . 180 (Accer-tamenti sanitari volontari e obbligatori) »(doc. VII, n . 209) ;

«non fondata la questione di costituzio -nalità dell'articolo 52 della legge 23 di-cembre 1978, n. 833 (Istituzione del ser-vizio sanitario nazionale)» (doc . VII, n .210) ;

«non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell 'articolo 11 del decret odel Presidente della Repubblica 31 lugli o1980, n. 613 (Riordinamento della Crocerossa italiana)» (doc . VII, n . 211) ;

«non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell 'articolo 5 del decret odel Presidente della Repubblica 31 luglio1980, n. 614 (Ristrutturazione e potenzia -mento degli uffici di sanità marittima ,aerea e di frontiera e degli uffici veteri-nari, di confine, di porto, di aeroporto e d idogana interna)» (doc . VII, n. 212) ;

«inammissibile il conflitto di attribu-zione promosso dalla regione Trentino-Alto Adige a seguito del decreto 30 luglio1981 recante modificazione alla percen-tuale delle disponibilità degli enti che l eaziende di credito possono detenere, non -ché delle modalità di riafflusso nella teso-reria statale delle eccedenze di disponibili-tà» (doc. VII, n . 213) ;

«che spettano allo Stato le funzioni am -ministrative relative all'autorizzazione eall'uso delle apparecchiature diagnostich ea risonanza magnetica nucleare, comeesercitate dal decreto del ministro dellasanità del 29 novembre 1985» (doc . VII, n .214) ;

«non fondata la questione di legittimitàcostituzionale della legge 18 dicembre1986, n. 891 (Disposizioni per l'acquisto daparte dei lavoratori dipendenti della prim acasa di abitazione nelle aree ad alta ten-sione abitativa)» (doc . VII, n . 215) ;

«che spettano alle regioni le competenzedi cui agli articoli 112, 124 e seguenti, 296 eseguenti, 675 del decreto del Presidentedella Repubblica 9 aprile 1959, n . 128 ;

annulla, di conseguenza, i provvedi -menti adottati dai funzionari del Corpodelle miniere e dall'ingegnere capo de ldistretto minerario di Padova» (doc . VII, n .216) ;

«non fondate le questioni di legittimit àcostituzionale degli articoli 23 e 23-ter delregio decreto-legge 28 febbraio 1939, n .334 (Istituzione di una imposta di fabbri-cazione sugli oli minerali), 12 e 15 de ldecreto-legge 5 maggio 1957, n . 271, con -vertito nella legge 2 luglio 1957, n. 474»(doc. VII, n . 217) ;

«non fondata la questione di legittimitàcostituzionale degli articoli 3 e 38 del de-creto del Presidente della Repubblica 29dicembre 1973, n . 1032, così come modifi -cati dall'articolo 7, primo comma, dell alegge 29 aprile 1976, n . 177, e dalla legge 20marzo 1980, n . 75, nella parte in cui limi-tano all'80 per cento dello stipendio annu ola base di calcolo dell'indennità di buona

Atti Parlamentari

— 11958 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

uscita dei dipendenti statali» (doc . VII, n .218) ;

«non fondata la questione di legittimit àcostituzionale dell 'articolo 11 della legg edella regione Liguria 10 aprile 1979, n. 12»(doc. VII, n . 219) .

Ai sensi del comma 1 dell 'articolo 108del regolamento, le suddette sentenze son oinviate alle seguenti Commissioni, compe -tenti per materia : alla II (doc . VII, n . 206),alla VI (doc. VII, nn . 205 e 207), alla X (doc .VII, n . 219), alla XI (doc. VII, nn. 204 e218), alla XII (doc. VII, nn. 209, 210, 211 e212), alla I e alla VI (doc. VII, n . 213), alla Ie alla X (doc . VII, n . 216), alla I e alla XI I(doc. VII, nn . 208 e 214), alla II e alla VI(doc. VII, n . 217), alla VI e alla VIII (doc.VII, n . 215), nonché alla I Commissione(Affari costituzionali) .

Per la risposta scritta ad un ainterrogazione .

FLORA CALVANESE . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

FLORA CALVANESE. Signor Presidente,vorrei pregarla di sollecitare il Governo, i nparticolare il Ministro dell 'interno, affin-ché risponda alla mia interrogazione n . 4-01683, sottoscritta anche dai colleghi Vio-lante ed Auleta, relativa alla posizione de lpresidente del consorzio dei trasporti sa-lernitani, già sindaco di Fisciano, il quale èstato condannato a dieci mesi di reclusion eper il reato di falso ideologico commess onella qualità di pubblico ufficiale .

Sollecito la risposta a tale interroga-zione perché, successivamente alla su apresentazione (avvenuta il primo ottobr e1987), è intervenuto un fatto nuovo : la sen-tenza della Corte di Cassazione .

Poiché la sentenza è definitiva, non s icapisce per quale motivo il Sessa continu iad essere presidente del consorzio dei tra -sporti salernitani .

PRESIDENTE. Onorevole Calvanese, mi

farò interprete presso il Governo della su arichiesta, per sollecitare una rispost aall ' interrogazione da lei indicata .

Annunzio di interrogazioni ,di interpellanze e di mozioni .

PRESIDENTE. Sono state presene allaPresidenza interrogazioni, interpellanze emozioni . Sono pubblicate in allegato a iresoconti della seduta odierna .

Annunzio di una risoluzione.

PRESIDENTE. È stata presentata all aPresidenza una risoluzione . E pubblicatain allegato ai resoconti della sedutaodierna .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l 'ordine delgiorno della seduta di domani .

Venerdì 11 marzo 1988, alle 9,30 :

1. — Assegnazione di progetti di legge aCommissioni in sede legislativa .

2. — Svolgimento di interpellanze e diinterrogazioni sugli appalti in materia d iedilizia penitenziaria .

La seduta termina alle 20,10 .

Ritiro di document odel sindacato ispettivo .

Il seguente documento è stato ritirato da lpresentatore: interrogazione con rispostaorale d 'Amato Luigi n . 3-00695 del 29 feb-braio 1988 .

Atti Parlamentari

— 11959 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

Apposizione di firm ead una interpellanza.

L ' interpellanza dei deputati Zevi ed altr in. 2-00239, pubblicata sul resoconto som-mario di mercoledì 9 marzo 1988, a pagin aXXXI, seconda colonna, è stata sottoscritt aanche dal deputato Cederna .

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIODEI RESOCONTIDOTT . MARIO CORSO

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL EAvv . GIAN FRANCO CIAURR O

Licenziato per la composizione e la stamp adal Servizio Resoconti alle 22,50 .

Atti Parlamentari

- 11960 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

ALLEGATO ALLE COMUNICAZIONI DEL GOVERNO,RESE DAL MINISTRO PER GLI AFFARI REGIONAL I

ARISTIDE GUNNELLA ,SULLE INTESE CONCERNENTI L'ALTO ADIGE

SCHEMA DI NORME DI ATTUAZIONEDELLO STATUTO SPECIALE DEL TREN-TINO-ALTO ADIGE IN MATERIA DI US ODELLA LINGUA TEDESCA E DI QUELL ALADINA NEI RAPPORTI DEI CITTADINICON LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ENEI PROCEDIMENTI GIURISDIZIONAL I

CAPO I

Campo di applicazione

ART . 1

Il presente decreto disciplina, in attua-zione delle norme contenute nel Titolo X Idello Statuto speciale per il Trentino-Alt oAdige, approvato con decreto del Presi -dente della Repubblica 31 agosto 1972, n .670, l'uso della lingua tedesca, parificat anella Regione a quella italiana che è l alingua ufficiale dello Stato :

1) nei rapporti con gli organi e gli ufficidella pubblica amministrazione e deglienti pubblici, situati nella provincia di Bol -zano o aventi competenza regionale, non-ché con i concessionari di servizi di pub-blico interesse svolti nella provincia mede -sima;

2) nei rapporti con gli uffici giudiziari econ gli organi giurisdizionali ordinari, am -ministrativi e tributari situati nella pro-vincia di Bolzano ;

3) nei rapporti con la Corte d 'appello, l aCorte di assise d'appello, la sezione dell aCorte d 'appello per i minorenni, la Pro -cura generale presso la Corte d'appello, i lTribunale per i minorenni, il Tribunale d isorveglianza e l'Ufficio di sorveglianza, i lCommissario regionale per la liquidazionedegli usi civici, nonché con ogni altro -uf -

ficio giudiziario e organo giurisdizional eordinario, amministrativo o tributario co nsede in provincia di Trento con compe-tenza anche in provincia di Bolzano ;

4) nell'attività svolta nei rapporti intern idal personale degli organi, degli uffici edei concessionari indicati nei precedent inumeri ;

5) nei rapporti esterni con organi, uffici ,enti e reparti degli ordinameti di tipo mili -tare aventi sede in provincia di Bolzano oin provincia di Trento ma con competenz aanche nella provincia di Bolzano ;

6) negli atti pubblici, notarili ed equipa-rati .

Anche per le forze di polizia che fannoparte delle Forze Armate e per il personaledella Polizia di Stato che è soggetto a dordinamenti di tipo militare, la lingua sog-giace alle disposizioni del presente decretoin tutti i casi in cui vengono compiuti att iche riguardano l'attività di polizia in ge-nere ovvero sono destinati ad avviareun'azione penale o comunque provochinouna sanzione .

ART. 2

Presso i concessionari di servizi di pub-blico interesse svolti in provincia di Bol-zano l 'attività deve essere organizzata i nmodo che sia garantito l'uso delle du elingue italiana e tedesca secondo le norm edel presente decreto .

Ai fini del presente decreto sono conces -sionari di servizi di pubblico interesse isoggetti che gestiscono servizi che rien-trano nelle attribuzioni o nella disponibi-lità di enti pubblici, nonché quelli in attoad essi equiparati .

Nei formulari e negli atti relativi all 'as-sicurazione obbligatoria deve essere ga-rantito l'uso congiunto delle lingue ita-liana e tedesca .

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

CAPO II

Disposizioni general i

ART . 3

Gli organi, gli uffici e i concessionar iindicati nell'articolo 1 devono predisporr eo adeguare le strutture organizzative a lfine di consentire l'uso del l 'una e dell'altralingua .

A tal fine devono essere predisposti imezzi tecnici e quelli documentali nelledue lingue purché si tratti di mezzi che perlegge, regolamento o contratto, debbanoessere forniti o predisposti dagli organi ,dagli uffici e dai concessionari di cui all'ar -ticolo 1 .

Presso gli organi, gli uffici ed i conces-sionari suddetti deve essere affisso l 'avvisorelativo alla facoltà dei cittadini della pro-vincia di Bolzano di usare la lingua de lgruppo di appartenenza, con l'indicazion edelle forme di tutela e delle relative san-zioni per il caso di indebito rifiuto, omis-sione o ritardo nell'osservanza delle dispo-sizioni del presente decreto .

ART. 4

A norma dell'ultimo comma dell 'arti-colo 100 del decreto del Presidente dellaRepubblica 31 agosto 1972, n. 670, l'usocongiunto della lingua italiana e tedesc ada parte degli organi, uffici e concessio-nari di cui all'articolo 1, è prescritto per gl iatti destinati alla generalità dei cittadini ,per gli atti individuali destinati ad uso pub -blico e per gli atti destinati a pluralità d iuffici .

A tal fine sono considerati :1) atti destinati alla generalità dei citta-

dini, quelli che siano diretti ad una plura -lità indeterminata di destinatari e quell iper i quali è prescritta la pubblicazione daleggi e regolamenti ;

2) atti individuali destinati ad uso pub-blico, quelli per i quali è prescritto l'ob-bligo dell'esposizione al pubblico, odell'affissione, le carte di identità e i docu-menti equipollenti nonché gli atti di abili -

tazione, di concessione e di autorizzazion eper i quali è prescirtta l'esibizione a ri-chiesta di organi della pubblica ammini-strazione e che non contrastino con im-pegni internazionali dello Stato ;

3) atti destinati ad una pluralità di uffici ,quelli diretti a più uffici e organi dellapubblica amministrazione situati nell aprovincia di Bolzano o aventi competenz aregionale .

Per la redazione congiunta nelle du elingue degli atti di cui al numero 2 del pre-cedente comma, non può essere posto acarico degli interessati alcun onere ag-giuntivo di spese .

Negli atti scritti i due testi vengono ri-portati uno a fianco all'altro . Tali test idevono avere la stessa evidenza e lo stessorilievo tipografico .

ART . 5

Gli atti e i provvedimenti per i quali èprescritta la pubblicazione nella Gazzettaufficiale della Repubblica, emanati dagl iorgani, dagli uffici e dai concessionari in -dicati nell'articolo 1, nonché dalle personefisiche o giuridiche, dalle società, dalleassociazioni, dalle fondazioni, dai comitat ie dai soggetti in genere, residenti o avent isede nella provincia di Bolzano, devon oessere pubblicati nelle due lingue nel Bol-lettino ufficiale della regione Trentino-Alto Adige .

Degli atti e dei provvedimenti ammini-strativi, diversi dai regolamenti, delle am-ministrazioni dello Stato e degli enti pub-blici aventi sede fuori della Regione, cheinteressano la provincia di Bolzano, vien edata notizia con avviso in lingua tedesc ainserito nello stesso numero della Gazzett aufficiale nel quale è pubblicato l'atto neltesto italiano .

L'Ufficio della Gazzetta ufficiale cura lepubblicazioni dell'avviso su richiesta dell aprovincia di Bolzano, la quale fornisce i ltesto dell'avviso stesso in lingua tedesc acon la tempestività necessaria ad assicu-rare la regolare pubblicazione dell'att onella Gazzetta ufficiale .

L'esame degli atti in pubblicazione, ai

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

fini di cui ai due precedenti commi, è com -piuto presso l'Ufficio pubblicazione leggi edecreti del Ministero di grazia e giustizi ada un incaricato della Provincia di Bolzan osecondo modalità da concordare tra l aProvincia stessa ed il Ministero di grazia egiustizia .

La pubblicazione integrale in lingua te-desca degli atti e dei provvedimenti de iquali è dato avviso nella Gazzetta ufficialeviene effettuata nel Bollettino ufficialedella regione Trentino-Alto Adige ferma l aloro entrata in vigore .

Sono eseguite nelle due lingue le pubbli -cazioni nel fascicolo regionale del Bollet-tino ufficiale delle società per azioni o i naltri casi di pubblicazione prescritta d aleggi o regolamenti in analoghi bollettini ofogli ufficiali a ,carattere regionale o pro-vinciale, ovvero nel Bollettino ufficialedella regione ove manchino edizioni local idi bollettini a carattere nazionale i quali,comunque, dovranno dare notizia dell'av-venuta pubblicazione nel Bollettino uffi-ciale della regione .

La redazione nelle due lingue degli atti odei provvedimenti ai fini delle pubblica-zioni indicate nel primo e nel sesto comm adel presente articolo, è effettuata a curadegli organi, degli uffici, dei concessionario dei soggetti tenuti alla pubblicazione .

Le spese, dovute dai soggetti privati, pe rle pubblicazioni previste dal presente arti -colo, non possono essere superiori a quellerichieste per la pubblicazione in una solalingua .

ART . 6

Una commissione paritetica costituitacon decreto del commissario del Governo,composta da sei esperti, tre di lingua ita-liana designati dallo stesso commissari odel Governo e tre di lingua tedesca, desi-gnati dalla giunta provinciale :

1) determina ed aggiorna, ovvero conva-lida la terminologia giuridica, amministra -tiva e tecnica in uso da parte degli organi ,degli uffici e dei concessionari indicatinell'articolo 1, al fine di assicurarne la cor -

rispondenza nelle lingue italiana e tede-sca ;

2) cura la redazione e l 'aggiornamentodi un dizionario di terminologia giuridica ,amministrativa e tecnica nelle due lin-gue .

Il relativo testo viene trasmesso al com-missario del Governo ed alla giunta pro-vinciale di Bolzano per eventuali modi -fiche ed integrazioni . Trascorso il terminedi sei mesi, senza osservazioni, il testo s iintende approvato .

I testi in lingua italiana e tedesca delleleggi, dei regolamenti, degli atti e dei prov -vedimenti di cui al primo, secondo e sestocomma del precedente articolo 5, da pub-blicare nel Bollettino ufficiale della re-gione, devono essere rispettivamente re -datti o tradotti osservando la terminologi adeterminata in base alle norme del pre-sente articolo .

La commissione determina le modalit àper l'assolvimento dei suoi compiti e pu òproporre alla provincia di Bolzano la no -mina temporanea di consulenti specializ-zati nei settori giuridico, amministrativo etecnico .

Essa si avvale per l'espletamento dellesue funzioni di personale ed attrezzatureposti a disposizione dalla provincia di Bol -zano .

Ai componenti della commissione spett ail compenso per le commissioni di esamedella Provincia, che viene corrisposto dall aProvincia stessa salvo il rimborso da partedello Stato di una quota pari alla met àdella spesa.

CAPO II I

Rapporti con gli organi e gli uffici dell apubblica amministrazione e con i conces-sionari di servizi di pubblico interesse .

ART . 7

Gli organi, gli uffici e i concessionar iindicati nell'articolo 1 i quali ricevon oistanze, domande, denunce o dichiarazion isono tenuti a formulare gli atti ed i prov-

Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

vedimenti e ad eseguire le prescritte comu -nicazioni o notificazioni nella lingua usat adal richiedente, denunciante o dichiarant eove questo ne sia il destinatario .

Ove l ' istanza, la domanda, la denuncia ela dichiarazione siano formulate oral-mente e non verbalizzate deve essere atte -stata la lingua usata dal richiedente salvoche la risposta sia immediata .

Per gli atti o i provvedimenti da emet-tere, comunicare o notificare a loro inizia-tiva, gli organi, gli uffici ed i concessionar idi cui al primo comma usano la lingu apresunta del destinatario, adeguandosi, i nogni caso, nei rapporti orali, alla linguausata dall ' interlocutore.

Gli organi, gli uffici ed i concessionari, d icui al primo comma, che nell'eserciziodelle rispettive funzioni o attività di istitut osono tenuti a trasmettere, comunicare onotificare gli atti o i provvedimenti da ess iemessi in lingua tedesca, ad amministra-zioni o enti pubblici stituati in altre pro -vince dello Stato, devono provvedere aloro cura e spese alla traduzione in lingu aitaliana degli atti o provvedimenti mede-simi .

ART . 8

I cittadini della provincia di Bolzanopossono sollevare la eccezione di nullità d iatti o provvedimenti amministrativ iemessi dagli organi, dagli uffici e dai con -cessionari indicati nell'articolo 1, nonch édelle comunicazioni o notificazioni da ess iprovenienti, che siano formulati in con-trasto con le disposizioni del precedent earticolo 7.

L'eccezione può essere sollevata ancheoralmente dinanzi all 'organo, ufficio oconcessionario che ha emesso l'atto o ilprovvedimento o dal quale proviene la co-municazione o la notificazione, nel ter-mine perentorio di 10 giorni da quello i ncui la comunicazione o la notificazion eviene eseguita . Se l'eccezione è propost aoralmente, l'incaricato di un pubblico ser-vizio provvede a redigere apposito verbale .

L'eccezione può essere proposta, nell ostesso termine e con le stesse modalità,

davanti al sindaco o ad un suo delegato delcomune di residenza dell'interessato ,quando l 'atto, il provvedimento, la comu-nicazione o la notificazione siano stat iemessi da organi, uffici o concessionar iche abbiano sede in altro comune . In talcaso la dichiarazione scritta dell'interes-sato o il verbale che la contiene sono ,immediatamente, trasmessi, a cura del co -mune, all'organo, ufficio o concessionari ocompetente .

L'eccezione può essere altresì sollevat adirettamente all'ufficiale notificante i lquale ne fa menzione nella relazione d inotifica .

L'eccezione di nullità sospende gli ef-fetti dell'atto .

L'organo, l'ufficio o il concessionario ,accertata la fondatezza della eccezione ,provvede, a sua cura e spese, alla rinnova -zione nella lingua richiesta ed alla notifi-cazione o comunicazione dell'atto o delprovvedimento nel termine perentorio d i10 giorni decorrenti da quello in cui ess oha avuto concoscenza della eccezione . Itermini di decadenza o di prescrizion esono in tal caso prorogati fino alla dat adella notifica o comunicazione dell'att otempestivamente rinnovato .

In caso di infondatezza della eccezionel'organo, l'ufficio o il concessionario, nell ostesso termine perentorio di cui sopra, d ànotizia del rigetto all'interessato e da que lmomento l'atto riprende a produrre i suo ieffetti .

L'inutile decorso del termine di 10 giorn iindicato nei due commi precedenti deter-mina comunque la inefficacia dell'atto .

ART . 9

Nei casi previsti dall'articolo precedentee sempre che l'organo, l'ufficio o il conces-sionario non abbia già accolto l'eccezione ,l'interessato deve dimostrare l'apparte-nenza al gruppo linguistico mediante l aproduzione del certificato di cui all 'arti-colo 18 del decreto del Presidente dell aRepubblica 26 luglio 1976, n . 752 e succes -sive modificazioni .

La produzione del certificato deve avve-

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

nire nel termine di 10 giorni di cui a lsecondo comma del precedente articol o8 .

Nell'ipotesi di cui al primo comm adell'articolo 7, l'interessato è esentato da lfornire la prova di cui al precedent ecomma .

In mancanza della tempestiva produ-zione del certificato la eccezione di nullitàva rigettata e l 'atto continua a produrre isuoi effetti nella lingua in cui è stato re-datto.

ART . 1 0

In caso di rigetto della eccezione di cui a lprecedente articolo 8, l'interessato può ri-correre entro il termine di 10 giorni dall acomunicazione, alla sezione autonoma d iBolzano del Tribunale regionale di giu-stizia amministrativa al fine di fare pro-nunciare la nullità dell'atto, del provvedi -mento, della comunicazione o della notifi-cazione per violazione, da parte dell'or-gano, dell'ufficio o del concessionario,delle disposizioni di cui ai precedenti arti -coli 8 e 9 .

Il ricorso può essere proposto, ancheverbalmente, davanti alla cancelleria dell asezione che provvede a redigere il process overbale; il presidente della sezione auto-noma fissa, con proprio decreto, l'udienz anella quale sarà trattato il ricorso .

Il ricorso può essere proposto, con lestesse modalità, anche dai soggetti con-templati nell'articolo 92 del decreto de lPresidente della Repubblica 31 agosto1972, n. 670 e alle condizioni ivi stabilite .

Il ricorso, con il pedissequo decreto, ècomunicato almeno 10 giorni prim adell'udienza all'organo, all'ufficio o al con -cessionario controinteressati, nonch éall'istante .

Le parti possono stare in giudizio anch epersonalmente davanti alla sezione e pos-sono presentare memorie non oltre i 5giorni liberi prima dell'udienza . La se-zione decide in camera di consiglio, entrosessanta giorni dalla presentazione del ri-corso, sentite le parti, se comparse .

La sezione, quando pronuncia la nullità

dell'atto impugnato, stabilisce anche d'uf-ficio se la nullità si estende a determinat iatti connessi o conseguenti . L'organo, l'uf -ficio o il concessionario provvede alla rin-novazione dell 'atto annullato entro ventigiorni dalla comunicazione della deci-sione .

La sezione, in ogni caso, condanna l aparte soccompbente alle spese di giudi-zio .

Gli atti del procedimento sono esenti d aspese di ufficio, bollo, tasse e diritti di ognispecie .

Le eccezioni sull 'uso della lingua no npossono essere proposte congiuntament ead altri motivi di gravame .

ART. 1 1

Fermo restando quanto disposto da lprecedente articolo 7, nonché dall'ultimocomma dell'articolo 100 dello Statuto pe rquanto attiene agli ordinamenti di tip omilitare, il personale dipendente dagli or-gani, dagli uffici, dagli enti e dai conces-sionari indicati nel l 'articolo 1 che abbian osede nella provincia di Bolzano, ha facoltàdi usare nello svolgimento delle rispettiv efunzioni e attività, compresi i corsi di adde -stramento che si volgano nella region eTrentino-Alto Adige, la lingua italiana otedesca e non gli può essere richiesto d ieffettuare traduzioni nell'altra lingua senon quando è prescritto da leggi o regola-menti .

La stessa facoltà spetta al personale deicontingenti di cui al secondo commadell'articolo 1 del decreto del President edella Repubblica 26 luglio 1976, n . 752 esuccessive modificazioni limitatamentealle funzioni e attività destinate a produrreeffetti nella provincia di Bolzano .

Gli atti e i provvedimenti relativi al rap-porto di impiego o di lavoro del personal edi cui al primo comma sono redatti nell elingue italiana e tedesca se emessi dagl iorgani, uffici, enti e concessionari indicat inell 'articolo 1 e redatti in lingua italiana etradotti in lingua tedesca se emessi d aamministrazioni o enti pubblici avent isede fuori della regione quando l'interes-

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

sato è appartenente al gruppo linguistic otedesco .

ART. 1 2

Agli uffici, enti e reparti militari o di tipomilitare, aventi sede nella provincia di Bol -zano o aventi competenza regionale consede in Trento si applicano, nei rapport iesterni, le disposiizioni di cui agli articoli 3,4, 5, 6, 7, 8, 9 e 10 del presente decreto .

A tal fine essi si avvalgono di propri opersonale, compreso quello di leva, co nadeguata conoscenza della lingua italian ae tedesca, e del personale amministrativ odei Ministeri di appartenenza .

CAPO IV

Rapporti con gli uffici giudiziari .e con gl iorgani giurisdizionali

ART . 1 3

Gli uffici e gli organi giudiziari indicat inell'articolo 1 devono servirsi, nei rapport icon i cittadini della provincia di Bolzano enegli atti cui gli stessi sono interessati ,della lingua usata dal richiedente, salvoquanto disposto negli articoli seguenti .

ART. 1 4

In caso di arresto in flagranza odi fermodi polizia, l'autorità giudiziaria o l'organodi polizia, prima di procedere all'interro-gatorio o ad altri atti processuali, è tenutoa chiedere all ' arrestato o al fermato qual esia la sua lingua materna .

Fatto salvo il disposto dell 'articolo 32 ,l ' interrogatorio ed ogni altro atto proces-suale si svolgono nella lingua dichiarata .

Se l 'arrestato o il fermato si rifiuta d irispondere, se ne dà atto nel verbale e siprocede nella lingua presunta ai sensi de lsuccessivo articolo 15 .

Gli atti processuali posti in essere in vio -lazione delle disposizioni di cui al primo,

secondo e terzo comma sono nulli ai sens idel capoverso dell 'articolo 185 del codicedi procedura penale .

ART. 1 5

Fuori dell 'ipotesi prevista dall 'articoloprecedente, l'autorità giudiziaria, che dev eprocedere alla formulazione di un att oprocessuale da comunicare o da notificareall'indiziato o all'imputato, usa la lingu apresunta di quest 'ultimo, individuata i nbase alla notoria appartenenza ad ungruppo linguistico e ad altri elementi gi àacquisiti al processo .

L'imputato o l'indiziato entro 10 giornidalla comunicazione o notificazione delprimo atto processuale può contestare l alingua usata a norma del primo comma d aparte dell'organo giudiziario con dichiara-zione resa personalmente ovvero fatta per -venire all 'organo giudiziario procedente .

L'autorità giudiziaria, constatata l'ecce-zione e accertata la regolarità, dispone ch egli atti posti in essere fino a quel momentosiano tradotti e che gli atti successivi sian oformati nella lingua dichiarata come ma -terna dall ' imputato o indiziato .

L'audizione dei testi è svolta nella linguamaterna italiana o tedesca ed è immedia-tamente tradotta e verbalizzata nellalingua del processo .

Gli interventi orali diretti alla risolu-zione di questioni pregiudiziali o all'illu-strazione delle difese indirizzati al giudice ,svolti dai difensori di fiducia di madr elingua diversa dalla lingua del processo ,possono essere svolti nella lingua italiana otedesca e sono verbalizzati nella lingua de lprocesso .

La presenza in giudizio del querelante ,del responsabile civile o della persona ci -vilmente obbligata per l ' ammenda, appar-tenente a gruppo linguistico diverso daquello dell'imputato, non ha effett osull'uso della lingua nel processo . Essi ven -gono sentiti nella loro lingua con verbaliz-zazione nella lingua del processo .

Gli atti processuali posti in essere in vio -lazione della disposizioni di cui al prece -dente comma terzo, sono nulli ai sensi del

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

capoverso dell'articolo 185 del Codice diprocedura penale .

ART . 1 6

Fuori della ipotesi di flagranza di reato odi fermo di polizia, all'imputato che no nabbia in precedenza contestato l'uso, daparte dell'organo procedente, della lingu apresunta e che debba essere per la prim avolta interrogato, il giduice rivolge la do -manda prevista dall 'articolo 14 e procedeall'interrogatorio a norma dello stesso ar-ticolo .

Gli atti precedenti formati in lingua di -versa restano validi, salva la immediatatraduzione della sola imputazione ; gli attisuccessivi sono formati, a pena di nullità ,nella lingua usata nell'interrogatorio .

ART . 1 7

L'imputato, dopo il primo interrogato -rio, anche nel caso di esercizio della fa-coltà di non rispondere prevista dall'arti-colo 78 del codice di procedura penale ,può decidere che il processo proseguanell'altra lingua, con dichiarazione da luisottoscritta, resa personalmente o fattapervenire all'organo procedente tramite ilsuo difensore .

Tale dichiarazione può essere resa pe runa sola volta nel giudizio di primo grado .Parimenti essa può essere per una solavolta modificata nel corso del giudizio d isecondo grado .

In ogni caso tale dichiarazione deve av-venire non oltre l'apertura del dibatti -mento .

Nell'ipotesi di cui al primo commadell'articolo 14 e nei casi di interrogatorioreso in istruttoria, la dichiarazione di cu isopra non può essere fatta prima di 24 oredall'interrogatorio medesimo . In nessuncaso essa può essere fatta durante il ferm odi polizia .

La facoltà di cui al primo comma puòessere altresì esercitata : a) dall'imputatodichiarato contumace o assente e che nonsia stato ancora interrogato, mediante di -

chiarazione dell'imputato stesso, fatta co-munque pervenire al giudice fino a chenon siano state compiute per la primavolta le formalità di apertra del dibatti-mento; b) dall'opponente a decreto penaledi condanna, contestualmente alla propo -sizione dei motivi di oppossizione .

A seguito della dichiarazione di cu isopra gli atti successivi vengono formulat inell'altra lingua a pena di nullità ai sens idel capoverso dell 'articolo 185 del codicedi procedura penale .

La dichiarazione prevista dal present earticolo non determina alcuna interru-zione dei termini processuali né può cau-sare ritardi nello svolgimento del pro -cesso. Essa non comporta, altresì, la tradu -zione d'ufficio degli atti precedenti .

ART. 1 8

Quando nel giudizio penale si procedecontro più imputati o vi sia costituzione d iparte civile e l'organo competente abbi aaccertato, a norma dei precedenti articol i14, 15 e 16 che i medesimi appartengono agruppi linguistici diversi, si osservano ledisposizioni che seguono:

1) l'interrogatorio dell ' indiziato odell'imputato si svolge nelle forme e con lemodalità indicate nei precedenti articol i14 e 16;

2) la parte civile sceglie la lingua cheintende usare nel processo ;

3) i testimoni, il responsabile civile e lapersona civilmente obbligata per l'am-menda vengono sentiti nella lingua ma-terna ;

4) gli atti, i documenti e le altre dichia-razioni scritte rese nel processo, sono tra -dotti nell'altra lingua ;

5) le dichiarazioni e le richieste orali ven-gono tradotte immediatamente dopo es-sere state formulate ;

6) le requisitorie orali del pubblico mini-stero sono pronunciate e quelle scritt esono redatte in entrambe le lingue ;

7) le istanze e le memorie scritte vengon opresentate in entrambe le lingue, mentre ledifese orali vengono tradotte immediata -mente dopo essere state pronunciate;

Atti Parlamentari

- 11967 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

8) i verbali vengono redatti contestual-mente in entrambe le lingue;

9) i provvedimenti del giudice, compresele sentenze, vengono redatti contestual-mente e pronunciati in entrambe le lin-gue.

Le disposizioni di cui al primo comm anon si applicano quando, a seguito dell adichiarazione di cui al precedente articol o17 da parte di uno o più imputati, il pro-cesso si debba celebrare in un'unica lin-gua.

ART . 1 9

Nella provincia di Bolzano, per la inclu-sione negli elenchi comunali dei giudic ipopolari della Corte d'assise e della Cort ed'assise d'appello, è richiesto anche il re-quisito della conoscenza della lingua ita-liana e della lingua tedesca risultante da lpossesso dell 'attestato di cui al terzocomma dell'articolo 4 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 26 luglio 1976, n .752 e successive modificazioni, corrispon-dente ad un titolo di studio non inferiore aquello richiesto per l ' iscrizione negl ielenchi stessi .

Negli elenchi per la Corte d 'assise d 'ap-pello predisposti dai comuni della pro-vincia di Trento, viene indicato per i singol inominativi l'eventuale possesso del requi-sito di cui al primo comma .

I giudizi di appello avverso le sentenz edella Corte d'assise con sede in provinci adi Bolzano sono raggruppati in unica ses-sione e per essi il collegio è costituito congiudici popolari che siano in posseso de lrequisito di cui sopra .

A tal fine si procede alla estrazione, a isensi degli articoli 25 e 27 della legged 1 0aprile 1951, n . 287 e successive modifica-zioni, dei giudici popolari ordinari e sup-plenti in possesso del requisito di cui so-pra, escludendo quelli che non lo siano ,fino al raggiungimento del numero pre-scritto .

ART . 20

Nel processo civile ciascuna parte hafacoltà di scegliere la lingua per la reda -

zione dei rispettivi atti processuali . Lalingua così prescelta rimane immutata pe rl'intero grado del giudizio.

Quando l 'atto introduttivo e la comparsadi risposta sono redatti nella stessa lingua,il processo è monolingue . In caso con-trario il processo è bilingue con traduzionedegli atti e documenti a cura e spesedell'Ufficio e con verbalizzazione conte-stuale nelle due lingue.

Gli atti e i documenti comunque notifi-cati ad istanza di pdrte debbono essere tra -dotti nella lingua italiana o tedesca a ri-chiesta del destinatario che deve chiederela traduzione a mezzo di ufficiale giudi-ziario entro 8 giorni dal ricevimento dell anotifica. La traduzione degli atti e dei do-cumenti è notificata entro i successivi 8giorni, nei modi e nelle forme prescritt eper l'originale . I termini per gli adempi -menti di legge decorrono dal giorno dellanotifica della traduzione. La traduzione èesente da bollo .

I testimoni vengono interrogati e rispon-dono nella loro madrelingua .

Nel processo monolingue il consulentetecnico usa la lingua del processo, salv oche ricorrano le esigenze previste da lcomma secondo e dalla seconda parte de lterzo comma dell'articolo 22 della disposi-zioni di attuazione del codice di proceduracivile; nel processo bilingue redige le su erelazioni e risponde oralmente ai quesit inella sua madrelingua .

Nel processo monolingue le sentenze egli altri provvedimenti del giudice ven-gono redatti nella lingua del processo . Nelprocesso bilingue vengono redatti conte-stualmente nelle due lingue .

ART . 2 1

Nel processo civile la pubblica ammini-strazione attrice è tenuta ad usare la lingu apresunta del convenuto identificandola aisensi dell 'articolo 7 del presente decreto .

Il proceso si svolge nella predetta lingu asalvo che il convenuto contesti, nell aprima udienza di trattazione, la lingu ausata dall'Amministrazione, producendonella stessa udienza il certificato di cui

Atti Parlamentari

- 11968 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

all'articolo 18 del decreto del President edella Repubblica 26 luglio 1976 n. 752 esuccessive modificazioni .

L'istruttore, verificata la fondatezzadella eccezione, ordina la rinnovazion edell'atto di citazione nella lingua del con -venuto, fissando una nuova prima udienz adi trattazione.

La pubblica amministrazione convenutain giudizio è tenuta ad uniformarsi all alingua usata dall'attore o dal ricorrente .

ART . 22

Le disposizioni degli articoli 13 e se-guenti del presente Capo IV si osservanoanche quando la competenza sia devolut ain applicazione dell'articolo 25 del codicedi procedura civile, nonché nei giudizi d irimessione previsti dal codice di proce-dura penale .

ART . 23

Nei procedimenti davanti agli organ igiurisdizionali amministrativi e tributaridi cui ai numeri 2 e 3 dell 'articolo 1 siosservano le disposizioni di cui agli articol i13, 20 e 21 in quanto applicabili .

ART . 24

Nei procedimenti innanzi agli organigiurisdizionali ordinari, amministrativi etributari, non compresi nelle disposizion idi cui all'articolo 1 del presente decreto, icittadini appartenenti al gruppo lingui-stico tedesco, residenti nella provincia d iBolzano, hanno facoltà di rendere le lor odichiarazioni o deposizioni in lingua tede -sca .

ART . 25

Gli atti processuali e i documenti i nlingua tedesca contenuti nel fascicolo d'uf-ficio, che devono essere trasmessi ad or-gani giurisdizionali situati fuori della re -

gione Trentino-Alto Adige o depositat ipresso gli stessi per lo svolgimento di pro-cedimenti di impugnazione o di altri pro -cedimenti nei casi previsti dalla legge, de-vono essere tradotti in lingua italiana acura e spese degli uffici giudiziari cheprovvedono alla trasmissione .

Le sentenze ed i provvedimenti del giu-dice che devono essere depositati a cura d iparte davanti ad un giudice situato fuoridella regione e quelli a cui si deve dareesecuzione fuori regione devono esseretradotti in lingua italiana a istanza di part ee a cura e spese dell'ufficio .

ART. 26

Gli atti compiuti dagli organi giurisdizio-nali della provincia di Bolzano, su ri-chiesta di autorità giudiziarie site fuor idella provincia stessa, se redatta in lingu atedesca devono essere tradotti in linguaitaliana a cura dell'organo richiesto .

ART. 27

Quando una sentenza o un altro provve -dimento del giudice sono per legge sog-getti a forme di pubblicità particolari, T'Uf -ficio provvede a tale incombenza nelle duelingue .

ART . 28

Le schede del casellario giudiziale d iBolzano sono compilate congiuntament ein lingua italiana e tedesca da part edell'apposito ufficio presso la Procur adella Repubblica di Bolzano .

I certificati del casellario giudiziale d iBolzano sono rilasciati nella lingua ri-chiesta dall'interssato .

I cittadini residenti in provincia di Bol-zano possono chiedere all'ufficio del casel -lario presso la Procura della Repubblica d iBolzano il certificato anche se di compe-tenza di altre procure. In tal caso l'ufficio

Atti Parlamentari

— 11969 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

di Bolzano richiede detto certificato all aProcura competente e lo rilascia nell alingua richiesta dall ' interessato .

CAPO V

Uffici di stato civile, uffici tavolaried atti notaril i

ART . 29

ART. 3 1

Per ottenere l 'assegnazione di una sedenella provincia di Bolzano, al notaio èrichiesta la conoscenza della lingua ita-liana e di quella tedesca, accertata ai sens idelle norme di cui al Titolo I del decreto de lPresidente della Repubblica 26 luglio1976, n . 752 e successive modifiche .

CAPO VINella provincia di Bolzano gli atti dell o

stato civile e le iscrizioni eseguite negl iuffici tavolari e catastali sono contestual-mente formati, in doppio originale, inlingua italiana e tedesca .

Fatto salvo quanto disposto dall'articolo4, gli estratti di cui all'articolo 184 dell'or -dinamento dello stato civile ed i certificat irelativi sono rilasciati nella lingua richie-sta .

ART . 30

Nella provincia di Bolzano gli atti nota-rili in genere e quelli, ad essi equiparati, d iqualunque contenuto e forma comprese leautentiche ed inclusi quelli soggetti a pub -blicità, sono redatti a scelta delle parti i nlingua italiana o in lingua tedesca .

Qualora le parti ne facciano richiesta, gl iatti sono redatti in ambedue le lingue, un odi seguito all'altro oppure uno di fianc oall'altro, e le sottoscrizioni sono appost euna volta sola in calce ai due testi .

I documenti di qualsiasi genere prove-nienti dall 'estero e redatti in una delle du elingue italiana o tedesca, ove vengano alle -gati ad uno degli atti di cui al primocomma, non sono tradotti nell'altra lin-gua, salvo diversa volontà delle parti .

Gli atti redatti nella sola lingua tedescadei quali deve essere fatto uso in altre partidel territorio nazionale e fuori del campodi applicazione dell'articolo 1 del presentedecreto, sono accompagnati dalla tradu-zione in lingua italiana dichiarata con -forme dal notaio o da altro pubblico uffi-ciale abilitato a ricevere gli atti stessi .

Disposizioni vari e

ART. 32

I cittadini di lingua ladina della pro-vincia di Bolzano hanno facoltà di usare l apropria lingua nei rapporti orali e scritt icon gli uffici della pubblica amministra-zione, con esclusione delle Forze Armate edelle Forze di Polizia, siti nelle localit àladine della stessa provincia, con gli entilocali e le istituzioni scolastiche di dettelocalità, con gli uffici della provincia auto -noma che svolgano funzioni esclusiva -mente o prevalentemente nell'interess edelle popolazioni ladine, anche se siti fuor idelle suddette località, nonché con l'inten -denza scolastica ladina .

Le amministrazioni di cui sopra sonotenute a rispondere oralmente in ladinoovvero per iscritto in lingua italiana e tede -sca, seguite dal testo in lingua ladina .

Gli atti pubblici emanati dalle ammini-strazioni di cui sopra sono redatti in ita-liano e tedesco seguiti dal testo in ladino .

Resta fermo il diritto del cittadino ap-partenente al gruppo linguistico ladino re-sidente nella provincia di Bolzano di esser eesaminato ed interrogato, nei process isvolgentisi nella provincia di Bolzano ,nella sua madrelingua con l'ausilio dell'in -terprete sia nel processo di lingua italian ache in quello di lingua tedesca .

Nelle adunanze degli organi elettiv idegli enti locali delle località ladine dell aprovincia di Bolzano i membri di tali or-gani possono usare la lingua ladina negli

Atti Parlamentari

— 11970 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

interventi orali, e a richiesta con imme-diata traduzione in lingua italiana o tede-sca, qualora vi siano membri dei suddett iorgani che dichiarino di non conoscere lalingua ladina. I relativi processi verbal isono redatti congiuntamente in lingua ita -liana, tedesca e ladina .

Nei rapporti con gli uffici della pubblic aamministrazione siti nella provincia d iBolzano il cittadino di lingua ladina pu òusare la lingua italiana o quella tedesca .

ART. 33

Allo scopo di assicurare il rispetto dell enorme del presente decreto da parte delleforze di polizia indicate all 'articolo 1 6della legge 1° aprile 1981, n. 121, nel reclu-tamento del personale deve essere riser-vata, in base al fabbisogno di personaleoccorrente per l'espletamento dei compit idi istituto, una aliquota di posti per candi -dati che abbiano adeguata conoscenzadella lingua italiana e di quella tedesca.Tale requisito risulta dal possesso dell'at-testato previsto dall'articolo 4 del decretodel Presidente della Repubblica 26 luglio1976, n. 752 e successive modificazioni .

Nelle corrispondenti prove selettiv eviene applicata la disposizione dell'arti-colo 20 del decreto del Presidente dell aRepubblica 28 luglio 1978, n. 752 e succes -sive modificazioni.

Gli arruolati a norma del primo comm avengono destinati nei comandi e uffic idella provincia di Bolzano o in quelli avent icompetenza regionale e non possono es-sere trasferiti ad altra sede se non a do -manda o per motivate esigenze di servi -zio .

Ove non venga coperta l 'aliquota di cu ial primo comma, per il personale destinatoa prestare servizio in provincia di Bolzanodebbono essere organizzati corsi di prepa-razione linguistica alle prove d'esame pe ril conseguimento dell 'attestato di cui a lcitato primo comma.

Il Ministero dell ' interno seguirà la diret-tiva politica di mantenere in provincia diBolzano i cittadini dei diversi gruppi lin-guistici della provincia che entrassero a

far parte delle forze del l 'ordine, fatte salveeventuali sanzioni disciplinari individual iche comportino il trasferimento .

ART. 34

Le società, le associazioni, i comitat ifanno uso della lingua prescelta dai lor olegali rappresentanti .

ART . 3 5

L'elenco telefonico degli utenti dell aprovincia di Bolzano è redatto, a normadell 'articolo 287 del T.U . approvato condecreto del Presidente della Repubblica 29marzo 1973, n. 156, distintamente in linguaitaliana e in lingua tedesca e, comunque, inun unico volume .

Nel testo in lingua tedesca sono inseriteanche le indicazioni relative agli uffic idella pubblica amministrazione e deglienti pubblici con sede in provincia d iTrento e con competenza regionale.

ART . 36

Le etichette e gli stampati illustrativi de ifarmaci rientranti nell'assistenza farma-ceutica prevista dagli articoli 28 e seguentidella legge 23 dicembre 1978, n. 833, distri-buiti in provincia di Bolzano, devono es-sere redatte congiuntamente nelle duelingue italiana e tedesca .

La suddetta disposizione viene applicat adopo un anno dall ' entrata in vigore delpresente decreto .

ART . 3 7

L'inosservanza delle disposizioni de lpresente decreto costituisce per il pubblic odipendente violazione dei doveri di ufficioperseguibile in via disciplinare, fatta salva,

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— 11971 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

quando ne ricorrono le condizioni, l 'appli -cazione dell 'articolo 328 del codice pe-nale .

ART . 38

Tutte le traduzioni previste dagli articol iprecedenti sono esenti da bollo ed eseguit ea cura e spese dell'Ufficio. Esse recano lasottoscrizione del traduttore, la data e i ltimbro dell ' Ufficio .

In tutti i casi in cui il presente decretoprevede che siano fatte traduzioni o reda -zioni in lingua italiana o tedesca devon orestare invariati i nomi delle persone .

ART. 39

Il presente decreto entrerà in vigoresei mesi dopo la pubblicazione nella Gaz-zetta ufficiale della Repubblica ita-liana .

Le norme di cui agli articoli 8 e 9avranno effetto dal giorno successivo aquello del l ' insediamento della sezione au-tonoma di Bolzano del Tribunale regionaledi giustizia amministrativa.

Le disposizionni contenute nel l 'articolo1, ultimo comma, e nel Capo IV del pre-sente decreto entreranno in vigore quattr oanni dopo la data di pubblicazione deldecreto stesso .

Atti Parlamentari

- 11972 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE ,INTERROGAZIONI, INTERPELLANZE E

MOZIONI ANNUNZIATE

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

teresse generale per il paese, come il fu-turo degli approvvigionamenti, della raffi -nazione e dei consumi di petrolio, ch esaranno indicati nel prossimo PEN ;

3) le eventuali difficoltà dell'aziend aderivano, oltre che dalla situazione inter-nazionale, più da errori gestionali chenon dal costo del lavoro o dal numero dilavoratori,

impegna il Governo

La X Commissione ,

premesso che

1) l'AGIP PETROLI ha preannun-ciato un piano di ristrutturazione azien-dale che prevede un consistente numer odi esuberi tra i dipendenti ;

2) tale piano di ristrutturazione nonpuò essere disgiunto da valutazioni di in-

a non approvare alcun piano di ristruttu-razione dell'AGIP PETROLI prima di ave rsottoposto al Parlamento precise propost esulla riorganizzazione e sul rilancio del -l'ENI e comunque non prima che siastato approvato il nuovo piano energetic onazionale .

(7-00110) « Tamino,

Ronchi,

RussoFranco ».

x

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- 11973 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSIONE

RUSSO FRANCO, CIPRIANI, TAMINOE RUSSO SPENA. — Al Ministro dell'in-terno. — Per conoscere se risponda alvero che da alcune settimane il coordina-mento macchinisti uniti delle FS vien esottoposto ad un'indagine di polizia, co nconvocazioni presso l'ufficio politico dell aquestura di Roma e interrogatori vertent iintorno ai nomi dei promotori del movi-mento, al - ruolo svolto da alcuni lavora-tori, alle fonti di finanziamento, all'orga-ni77zione e finanziamento di un'assem-blea sindacale, alla raccolta dei contribut isindacali, al nome dei più attivi, alle mo-tivazioni degli scioperi, alle modalità d iindizione e al loro carattere, alle ragion idi dissenso con i sindacati confederali ealtri argomenti analoghi .

Rilevato che tutte le attività del sud -detto coordinamento sono state svolte informa pubblica e legittima, nel casoquanto affermato risponda al vero, qual isiano le motivazioni di tali indagini e dinterrogatori e se non ritenga che tuttociò possa suonare come una sorta di inti-midazione e di ritorsione nei confronti d ilavoratori nell'esercizio di diritti costitu-zionalmente garantiti quali quello di or-ganizzarsi e quello di scioperare.

(5-00592)

MASINI, ANGELINI GIORDANO E

RIDI. — Al Ministro dei trasporti . — Persapere – premesso che

diversi organi di stampa hanno ri-portato la notizia che un ATR 42 in ser-vizio da Forlì a Roma, durante il volo de l24 febbraio ha registrato un'avaria : i co-mandi dell'areo in fase di atterraggio al -l'aeroporto di Fiumicino, secondo le di-chiarazioni rese dal comandante dell'aero -Mobile, non avrebbero risposto nel mododovuto e l'aereo avrebbe teso ad alzars ianziché scendere inducendo il coman -

dante a ristabilire il baricentro facendospostare i passeggeri a prua . Tale accorgi-mento per altro effettuato senza alcunacomunicazione di emergenza alla torre d icontrollo - dell'aeroporto di Fiumicinoavrebbe consentito il perfetto atterraggiodell'aereo ;

dai controlli effettuati a terra sa-rebbe risultato che tale inconveniente sa-rebbe dipeso da uno strato di ghiaccioformatosi sull'aletta compensatrice del ti-mone di coda dell'aereo ;

tale inconveniente sarebbe attribui-bile all'incompleta irrorazione del liquidoanti ghiaccio effettuata prima della par-tenza dell'aereo da Forlì ;

la compagnia Avianova avrebbe ri-chiamato la responsabilità dell'imperfettairrorazione del liquido anti ghiaccio suiservizi dello scalo forlivese ;

i tecnici del RAI avrebbero effet-tuato un controllo dell 'ATR 42 a seguitodel quale non risulterebbero confermat idalla lettura della scatola nera le anoma-lie denunciate dal comandante;

dopo un richiamo alla compagniaAvianova per la corretta applicazionedelle norme di sicurezza, il RAI avrebb eautorizzato la ripresa dei voli dell'AT R42 – .

quali informazioni sono in possessodel Ministero sull'accaduto ;

se risulta che le società Avianova edi gestione dell'aeroporto Forlivese di-spongano delle adeguate attrezzature tec-niche per gli interventi prescritti dall enorme del RAI e quali misure si intendeassumere per ovviare agli inconvenienti egarantire il massimo di sicurezza ai ser-vizi di linea .

(5-00593)

PROVANTINI, MARRI, QUERCINI E

LORENZETTI PASQUALE . — Al Ministrodell'industria, commercio e artigianato . —Per conoscere:

se rispondono a verità le notizie ap-parse sulla stampa relative alla vendita

Atti Parlamentari

— 11974 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

della Perugina ad una multinazionalestraniera da parte dell'attuale Gruppoproprietario guidata dall 'ingegner De Be-nedetti impegnato nella conquista di unagrande società belga ;

quali atti il Governo intenda com-piere per impedire che ci si trovi din-nanzi ad un nuovo fatto compiuto di tra-sferimento di una grande, storica, impor-tante azienda italiana in mano a poten-tanti stranieri, riferendo immediatamentein Parlamento le proprie valutazioni esulle iniziative assunte perché si possanodeterminare in modo trasparente e pun-tuale gli indirizzi di Parlamento e Go-verno, di politica industriale, con partico-lare riferimento al ruolo di uno dei mag-giori gruppi industriali italiani e pe r

avere garanzia sul futuro della Perugina .(5-00594 )

PACETTI, PROVANTINI, QUERCINI,MONTESSORO, CAPRILI, SANNELLA ,RIDI, ANGELONI, BORDON, MANNIN OANTONINO, STRUMENDO, CICERONE E

STEFANINI. — Ai Ministri delle partecipa-zioni statali, dell'industria, commercio e ar-tigianato e della marina mercantile . — Perconoscere – premesso che

la FINCANTIERI ha annunciato un adrastica riduzione degli organici che pre-vede la perdita di circa 4.500 posti d ilavoro nei vari stabilimenti italiani ;

la strategia definita dalla FINCAN-TIERI tesa alla trasformazione del cicl oindustriale della impresa cantieristica ,privilegiando la fase dell'assemblaggio edella costruzione del solo scafo porta a duna costante perdita della capacità pro-duttiva della « Cantieri Navali italianiche si affida così sempre più, per quantoconcerne la offerta, al rinnovo delle leggi

di settore ché assegnano contributi ;

le conseguenze di tali erronee scelte

finiscono con l'avere anche una pesantericaduta negativa in termini occupazio-nali ;

l'industria cantieristica dovrebbe es-

sere in tutti i segmenti produttivi un pro-cesso integrato con il trasporto e non in -tesa come industria matura ed assistita –:

se il Governo non intende interve-

nire immediatamente presso l 'IRI e la

FINCANTIERI per impedire ogni ipotes i

di ridimensionamento degli organici ;

quali interventi intenda proporre per

modificare la strategia economica e pro-duttiva dell'IRI e della FINCANTIERI ;

se il Governo non ritenga di dover

investire il Parlamento del problema rela-tivo allo sviluppo dell'industria cantieri-stica attraverso iniziative legislative disettore tese ad acquisire nuove quote dimercato nelle costruzioni ad alto conte-nuto tecnologico .

(5-00595)

Atti Parlamentari

11975 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

MATTEOLI. - - Al Ministro dei tra-sporti. -- Per sapere – premesso che

l 'Ispettorato della Motorizzazione ci-vile idi Livorno, nonostante che da part edel Governo in occasione del dibattit osulla legge finanziaria siano state dat eassicurazioni che il servizio sarebbe statopotenziato apportando anche miglioriestrutturali, ha disposto che la revision eed i collaudi dei cittadini residenti alli -sola d'Elba vengano effettuati a Livorno;

spesso i cittadini residenti all'isol ad'Elba sono costretti a recarsi a Livorno ,perdendo una giornata lavorativa, e poi -ché gli uffici non accettano prenotazioni ,tornare indietro senza poter collaudare orevisionare il mezzo;

nei mesi estivi la scarsa disponibi-lità di posti macchina sui traghetti creaenormi problemi a coloro che devono rag-giungere Livorno per gli obbligatori col-laudi e revisioni –:

se non ritenga di dover ripristinareimmediatamente il servizio di revisione ecollaudo

all'isola d'Elba

oggi, assurda-mente, interrotto . (4-05131)

CICERONE, LORENZETTI

PA-SQUALE, CIAFARDINI, DI PIETRO, OR-LANDI, SAPIO E PETROCELLI . — Al Mi-nistro per il coordinamento della protezionecivile. — Per sapere – premesso ch e

l'articolo 3, comma 9, . della leggen. 730 del 4 novembre 1986 autorizza acarico del fondo della protezione civile laspesa di lire 40.000.000.000 da utilizzareper gli interventi di riattazione dell eunità immobiliari danneggiate dal terre-moto del maggio del 1985 nei comuni diL'Aquila, Lucoli e Tornimparte ;

l 'ordinanza n. 959 del 10 aprile1987, a firma del ministro della prote -

zione civile, detta le disposizioni per l'at-tivazione del fondo di cui all'articolo 3,comma 9 della legge n. 730; in partico-lare, l'articolo 2 dell'ordinanza disponeche gli aventi diritto possano presentarela domanda per accedere al contributoentro il 10 giugno 1986 ;

con riferimento a queste norme ,sono state presentate 2 .500 domande, d icui 90 per edifici di proprietà comunale ,così ripartiti: L'Aquila circa 1 .300 do-mande; Lucoli circa 600 domande; Tor-nimparte circa 600 domande;

allo stato attuale, solo il comune diLucoli ha effettuato gli adempimenti pre-visti dall'articolo 5 dell'ordinanza n . 959necessari per la concessione del contri-buto, mentre i comuni di L 'Aquila e Tor-nimparte sono del tutto inadempienti ; diconseguenza, il servizio di protezione ci-vile della Regione ha iniziato le indaginipreliminari per il rilievo dei danni sol-tanto per il comune di Lucoli, mentre hainviato note di sollecito ai due comuniche non mostrano alcun interesse alla so-luzione del problema;

l'articolo 7 dell'ordinanza

n. 959prevede che « la verifica del danno edelle condizioni generali di stabilità * de -gli edifici sia eseguita attraverso appositesquadre tecniche, indicando generica-mente che le spese sono a carico dellaprotezione civile senza, tuttavia, definireuna precisa copertura finanziaria ; ciò hadeterminato grandissime difficoltà per i lpagamento dei tecnici che hanno eseguit oi rilievi e che hanno gestito la fase diriattazione ed adeguamento sismico perconto dei comuni ;

la somma stanziata di 40 miliardi èda considerarsi esigua in riferimento all edomande presentate, consentendo l'asse-gnazione di un contributo medio per ogn idomanda di lire 16.000.000, insufficientealla riattazione degli edifici privati ed an-cor più degli edifici pubblici – :

1) quali iniziative intenda assumerenei confronti dei comuni de L'Aquila e diTornimparte affinché diano corso agl i

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— 11976 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

adempimenti di cui all'articolo 5 dell 'or-dinanza n . 959, premessa necessaria allaconcessione del contributo, anche attra-verso l 'anticipazione delle spese da partedei comuni stessi ;

2) se non ritenga di dover far caricoalla protezione civile delle spese tecniche ,così come prevede l'articolo 7 dell'ordi-nanza n. 959, stabilendo un'adeguato pla-fond finanziario e provvedendo alla su asollecita erogazione ;

3) se non intenda provvedere al-l'aumento della somma stanziata al finedi dare adeguata copertura alla domand areale di contributo ;

4) se non intenda, altresì, provve-dere a definire norme che prevedano in-terventi più consistenti e comprensivi perquanto riguarda gli edifici pubblici chevanno intesi come edifici strategici neces-sari alla prevenzione ed all'adeguamentosismico.

(4-05132)

MELLINI. — Al Ministro dell' interno.— Per conoscere quali valutazioni intend adare dell'intervista concessa dal questor edi Frosinone dottor Giuseppe De Marinoal quotidiano Ciociaria Oggi in cui fa l 'a-pologia delle misure di prevenzione ed i nparticolare della diffida e del foglio di viaobbligatorio, in un servizio in cui vieneesaltato l'alto numero di tali provvedi-menti, nonché delle proposte di sorve-glianza speciale, nella provincia di Frosi-none, che pure viene definita a basso in -dice di criminalità .

Si chiede di conoscere se non ritengache tali dichiarazioni suonino in qualchemodo in polemica con le proposte ed idisegni di legge di abolizione e di modi -fica di siffatte misure di polizia .

(4-05133 )

CERUTI, ANDREIS, GROSSO E SAL-VOLDI. — Ai Ministri dell 'ambiente e del-l ' industria, commercio e artigianato . — Persapere - premesso che

dal 1967 in comune di Ostiglia ,lungo il corso del Po, è in funzione una

centrale termoelettrica alimentata a pe-trolio greggio della potenza di 1320 me-gawatt ;

a Sermide (Mantova) a distanza d ipochi chilometri in linea d'aria e sempr elungo il corso del maggiore fiume ita-liano, opera un'altra centrale termoelet-trica pure alimentata a petrolio ;

tali concentrazioni : a) arrecano tan-gibili danni alla salute, all'agricoltura, a ibeni e in generale all'ambiente ; b) surri-scaldano in maniera anomala le acquedel Po;

l'Enel a più riprese, pur avendo at-tuato la riconversione a metano di en-trambi gli impianti suddetti, continua adimpiegare normalmente greggio, nono -stante le promesse di uso permanente delmetano – :

se risponda a verità che l'Enel staprogettando la costruzione in comune d iOstiglia di una nuova centrale a carbon eche produrrebbe effetti rovinosi in u nambiente, che, già così compromesso, èdensamente abitato ;

in caso affermativo, se non riten-gano gli interrogati ministri di evitareuna tale sfida al più elementare bùonsenso .

(4-05134)

LAMORTE . — Al Ministro dei trasporti.— Per sapere – premesso che

a seguito del terremoto del 1980 lalinea ferroviaria Potenza-Bari delle ferro-vie Calabro Lucane risultò danneggiatecon conseguente interruzione ;

i danni si rivelarono particolarmentepesanti nella tratta Irsina-Gravina acausa di un ponte pericolante ;

seppure dopo 8 anni, i lavori di ri-parazione del predetto ponte risultano re-centemente ultimati, senza che sia ripresala circolazione dei treni, costringendo iviaggiatori al disagio del doppio tra-sbordo treno-autobus-treno – :

i motivi per i quali la linea ferrovia-ria non viene nuovamente attivata e Quali

Atti Parlamentari

— 11977 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

provvedimenti si ritiene di adottare pereliminare in tempi brevi l'inspiegabile in-terruzione .

(4-05135)

TIRABOSCHI. — AI Ministro della pub-blica istruzione . — Per conoscere i motiv iper i quali sarebbe stato deciso di infi-ciare la flessibilità del rapporto già i natto per quanto riguarda il sostegno sco-lastico dei soggetti di handicap.

L'interrogante essendo a conoscenz ache, specie nelle Marche, gli intervent idel ministro della pubblica istruzionehanno portato alla riduzione di circa 70posti del personale di ruolo impiegatonell'attività di sostegno con conseguentegrave disagio per i soggetti handicappati ,chiede di sapere se il ministro non in -tenda riesaminare tutto il problema e ri-pristinare la flessibilità già acquisita .

Infine, chiede di conoscere le ragion iche ispirerebbero il Ministero a svolgereuna politica di tagli di ridimensionament iproprio in un settore e in una attivitàscolastica che ha tanto rilievo sociale,umano ed educativo e che riguarda sog-getti che più di altri meritano ed abbiso-gnano della massima attenzione da partedello Stato .

(4-05136)

CIAFARDINI . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per conoscere se no nritenga opportuno sospendere per il pros-simo anno scolastico la decisione di sop-primere – sulla base della avvenuta ri-strutturazione dei distretti sanitari – i lcircolo didattico di Catignano (PE), an-che in considerazione delle sue peculia-rità sociali e ambientali .

(4-05137)

CIAFARDINI. — Ai Ministri dell ' indu-stria, commercio e artigianato e del lavoroe previdenza sociale. — Per conoscerequali iniziative si intenda mettere in attoper impedire il licenziamento annunciatodalla ditta ENNERRE di Ascoli Picenonei confronti di 39 operaie dello stabili-mento di Montesilvano (Pescara) per l equali era stata avviata la procedura per

la cassa integrazione, tenendo conto chequesto sarebbe un ulteriore gravissimocolpo alla occupazione, soprattutto nelsettore tessile in cui è impegnato perso-nale prevalentemente femminile, in un asituazione già drammatica quale quelladella provincia di Pescara .

(4-05138)

CRISTONI E FERRARINI . — Al Mini-stro della sanità . — Per sapere :

quali siano le direttive del Ministeroin materia di prevenzione nelle malatti edella bocca e, nei confronti della cari edentale e delle parandotopatie ;

se ci sono direttive per la fluoropro-filassi dell'acqua e del sale ;

se è a conoscenza dell'opuscolo re-datto dall'associazione medici dentisti ita-liani e quali misure, tra quelle suggerite ,intenda adottare e quali iniziative ed in -dirizzi si intendano rivolgere alle strut-ture pubbliche . (4-05139)

CRISTONI. — AI Ministro delle poste etelecomunicazioni. — Per sapere – pre-messo che

la stampa e le organizzazioni sinda-cali di rilevanza locale hanno dato a pi ùriprese notizia che a Modena e provinciavi è una grave carenza di personale ne lsettore postale che provoca disserviz isempre più dannosi ed evidenti per lacomunità ;

in particolare in tre uffici di impor-tanza strategica per l'economia modenesequali Sassuolo, Carpi e Mirandola talecarenza assume delle connotazioni orma icroniche ;

a Modena città su un organico glo-bale di 869 unità sono in servizio solo701 addetti di cui 67 con contratto didurata trimestrale ;

nonostante l 'assunzione di 66 UP e38 ULA (lavoratori postali negli ufficicentrali e periferici che hanno preso ser-vizio a decorrere dal 10 marzo 1988) i l

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— 11978 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 198 8

problema è ancora lungi dal trovare unasoddisfacente soluzione se si considerache mancano ancora 253 impiegati spor-tellisti, 47 portalettere e che 40 zone direcapito risultano ancora scoperte ;

trattasi di una carenza che riguardaanche gli uffici direzionali e non soloquelli della provincia – :

se non ritiene che sia necessariodare risposta positiva alla richiesta d ipersonale avanzata al Ministero dalle or-ganizzazioni sindacali di categoria conscioperi ed altre iniziative sindacali perovviare a tali disservizi e disfunzioni edare efficienza ad un servizio che è divitale importanza non solo per gli addett ima per tutta la società civile e produt-tiva.

(4-05140)

CRISTONI, FERRARINI, D'ADDARIO ,MAllA E LODIGIANI . — Al Presidente delConsiglio dei ministri . — Per sapere :

se è vero che il Presidente del Consi-glio dei ministri ha messo a disposizionedegli enti territoriali e non che operan onel Mezzogiorno (in attuazione dellalegge n. 64) servizi di ingegneria da paredel Consorzio CONSUD costituito dallaFIAT ENGINEERING, dalla ITALCON-SULT, dalla ITALTEKNA e dalla TEC-NICH;

se non ritiene che gli interventi stra-ordinari ' per il Mezzogiorno dovrebberoessere effettuati con criteri di massimatrasparenza senza discriminazioni tra l emigliori forze professionali tecniche edevitando di creare regimi di monopolio ,comunque dando direttive che creino pariopportunità fra gli addetti ai lavori ditutta la nazione .

' (4-05141 )

TAMINO E RONCHI. — Ai Ministridella sanità e dei trasporti. — Per sapere –premesso che

un'indagine dell'Università Cattolicadi Roma, dell'ottobre 1987, effettuataPresso lo stabilimento « Isochimica » di -

Pianodardine (AV), stabilisce che l'a-mianto presente nell'ambiente di lavorodi detta fabbrica, durante la scoibenta-zione delle carrozze ferroviarie, supera lasoglia dello 0,2 f.fJc .c. prevista dallenorme in vigore e precisamente :

a) nella fase di montaggio, all'in-terno dei vagoni ferroviari sono stati no-tati valori di amianto che arrivano fino a2,44 f.fJc .c . (10 volte in più del valorelimite) . Durante questa fase gli operairespirano amianto per un 75 per cento i npiù del limite previsto ;

b) la scoibentazione provoca nel-l'ambiente esterno alle carrozze ferrovia-rie una presenza di amianto fino a 200f.fJc .c . ;

c) i caschi usati dagli operai sonorisultati contaminati al di sopra dei va-lori limiti e l'insufficienza del sistema d idecontaminazione obbliga gli operai ausare caschi contenente amianto ;

d) il sistema di decontaminazione edi depolverazione è inidoneo, tanto chegli operai trasportano amianto nelle lor ocase ;

e) l'amianto è presente perfino negl ispogliatoi e nel deposito dei caschi ed èal di sopra del limite prescritto;

f) anche chi lavora all'esterno e inprossimità dei reparti respira amianto 3volte il limite fissato ;

g) lo stabilimento non ha repart iper la decontaminazione delle carrozz escoibentate

se non si ritiene di richiedere un'in-dagine approfondita da parte dell'Istitutosuperiore di sanità e di accertare le omis-sioni finora attuate dall'USL n . 4 di Avel-lino per non aver mai applicato nei con -fronti dell'Isochimica gli articoli 20, 21 e24 della legge n. 833;

se sono stati accertati i requisiti d'i-doneità alla scoibentazione delle carrozzeferroviarie prima di concedere a dettaazienda una simile lavorazione :

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— 11979 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

se sono stati concessi all'Isochimicai contributi previsti dall'articolo 32 dellalegge n . 219.

Si fa presente che in data 26 febbraio1986 fu presentata al Ministro della sa-nità un'interrogazione parlamentare chenon ha mai avuto risposta .

(4-05142 )

STRUMENDO E BOSELLI . — Ai Mini-stri dell'interno e per la funzione pubblica.— Per sapere – premesso che

il comune di lesolo (Venezia) condeliberazione n . 65 del 21 gennaio 1988 ,immediatamente esecutiva, decideva l acessazione del diritto all'aspettativa sin-dacale, del dipendente di ruolo Vill aSante, che ne godeva dal 17 settembre1982 ai sensi dell'articolo 5 dell'Intes asiglata il 5 marzo 1974 fra ANCI e orga-nizzazioni sindacali, richiamata ripetuta-mente e da ultimo dall'articolo 5 del de-creto del Presidente della Repubblica 24giugno 1983, n . 347, con la motivazioneche il dipendente non riveste più la qua-lifica di segretario territoriale della cate-goria del pubblico impiego e svolge atti-vità sindacale in settori diversi da quell odi appartenenza;

nel comportamento del comune diIesolo si appalesano violazione ed errat aapplicazione dell 'Intesa ANCl/organizza-zioni sindacali del 1974 e successive inte-grazioni, sia perché viola l'autonomiadella organizzazione sindacale, sia perchéil signor Villa continua ad occupare inca-richi sindacali dirigenziali nella categoriadel pubblico impiego, sia perché non at-tiene al comune di appartenenza sinda-care le modalità di utilizzazione delleaspettative concordate e concesse con cri-teri definiti in sede di contrattazione na-zionale ;

le eccezioni, ricorsi e opposizioni ar-gomentate, finora avanzate dalla organiz-zazioni sindacali interessate a livello na-zionale e locale in diverse sedi di con-trollo e giurisdizionali, non hanno pro-dotto alcun risultato e non hanno ancora

indotto il comune a recedere dalla posi-zione originaria – :

se non ritengano necessario ed op-portuno acquisire precise e specifiche in -formazioni in ordine al comportamentodel comune di Iesolo ;

se non ritengano – ove condivides-sero giudizio di un comportamento ispi-rato ad eccesso di potere – di intervenirepresso il comune per sollecitarlo a modi-ficare il proprio avviso anche in conside-razione della competenza propria del-l'ANCI e del ministro per la fùnzion epubblica in materia di disciplina dell easpettative e permessi sindacali .

(4-05143 )

CAPACCI. — Ai Ministri dell'ambiente edell'agricoltura e foreste. — Per conoscerese corrisponde a verità quanto riportatorecentemente in un articolo de Il Restodel Carlino nelle settimane scorse sullepagine locali della città di Forlì a firmadi Bruno Traversari, dal titolo « Inquina-mento, rischi per l'agricoltura – acquadel Po ? Non per gli ortaggi -- Il suo usoè sconsigliato . I " veleni " che contienepotrebbero entrare nel circuito alimen-tare » e precisamente se risulta vero,come sostiene un agronomo intervistato ,che le acque del fiume Po addotte a finiirrigui dal canale Emiliano Romagnol osiano equiparabili alle acque reflue deidepuratori e pertanto che non sia consi-gliabile il loro scarico finale in mare inquanto fattore di eutrofizzazione .

La veridicità di queste affermazionicomporterebbe gravi conseguenze al cir-condario riminese, dove le acque del CE Rsono attese come importante risorsa irri-gua da utilizzare in particolare per lecolture ortive, capace quindi di ridurreconsiderevolmente il prelievo da falda ,garantendo conseguentemente a quest 'ul-tima sia una minore concentrazione d initrati che una migliore difesa dall'ingres-sione di acqua marina .

Essendo poi il circondario riminese ul-timo recapito delle acque del CER, risul-terebbe altresì inaccettabile che il surplus

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— 11980 —

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di acque, naturalmente scaricato in mare ,aggravasse la già critica situazione dell'A-driatico (inquinamento acque di balnea-zione ed eutrofizzazione) in una zon adove l'attività economica preminente ècostituita dal turismo balneare . (4-05144)

TOMA. — Al Ministro degli affari esteri .— Per sapere – premesso che

nei giorni scorsi è stato arrestatodalla magistratura di Lecce tal Antoni oPolito, consigliere comunale DC di Squin-zano (LE), accusato di favoreggiament oe ricettazione di auto rubate ; .

contemporaneamente altri magistratistanno indagando sui rapporti del Polit ocon un altro oscuro personaggio, certoGarelli, collegato ad un traffico d'armiscoperto su una nave fermata a Salerno ;

nel passato il Polito aveva stabilitoun legame con un altro personaggio am-biguo, ex iscritto alla Loggia P2 (tal avv.Elio Sacchetto) e con altri personaggi po-litici salentini, per problemi riguardant icrediti verso la Libia e/o altri paesi afri -cani –:

se risulta al ministro che tali creditierano relativi ad altri traffici internazio-nali poco leciti, anche questi di armi ;

se tali crediti sono stati riscossi at-traverso autorevoli interventi ministeriali ,come vantato dai personaggi sopraindi-cati .

(4-05145)

MATTEOLI . — Ai Ministri di grazia egiustizia, dell'interno e del tesoro. — Persapere – premesso che

il nuovo carcere di Livorno iniziatoa costruire nel 1977 con un costo previstoinferiore a sette miliardi è terminato ne l1984 con un costo finale di circa 32 mi-liardi con un incremento di costo pari a l369,24 per cento ;

le costruzioni delle carceri sono oraoggetto di esame giudiziario anche in or -

dine all'operato di tre ministri della Re-pubblica – :

i motivi che hanno determinato ilmega-aumento del 369,24 per cento ;

i nomi delle imprese che hanno co-struito il carcere; il nome dei tecnici chehanno effettuato i collaudi; il nome delprogettista che ha redatto il progetto ini-ziale .

(4-05146)

BERSELLI . — Al Ministro della sanità .— Per sapere – premesso che il Ministerodella sanità è già in possesso dei dat ielaborati di concerto da tecnici della re-gione Emilia-Romagna, dello stesso Mini-stero e dell'USL 23 che documentano laspesa necessaria per la realizzazione de lcentro nazionale per la riabilitazione inMontecatone di Imola

se intenda assumere le opportuneiniziative per reperire i fondi necessariper Montecatone .

(4-05147)

CICONTE, LAVORATO E SAMÀ. — AlMinistro dell'interno. — Per sapere :

se è a conoscenza che a Pizzoni(Catanzaro) ignoti hanno esploso nume-rosi colpi di arma da fuoco contro l'abi-tazione del vice sindaco di quel comune ;

quali azioni hanno svolto le localiforze dell'ordine per accertare le causeche hanno determinato tale episodio cri-minoso e per assicurare alla giustizi al'autore materiale e l'eventuale mandante ;

se si ritiene l'episodio collegato al-l'attività professionale della vittima, atentativi estorsivi o intimidatori, e qual ivalutazioni si fanno circa la natura ditale azione delittuosa ;

se non ritiene di dover rafforzare –con i provvedimenti più opportuni – l 'a-zione investigativa delle locali forze del -l'ordine al fine di ridare serenità alla po-polazione profondamente turbata daquanto è accaduto .

(4-05148)

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— 11981 —

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CEROFOLINI . — Al Ministro dei lavoripubblici. — Per sapere – premesso che

1) da tempo viene fortemente solle-citata la realizzazione di un nuovo colle-gamento stradale fra il Piemonte e la Li-guria ed esattamente nella tratta Ceva-Albenga;

2) nella proposta di piano triennaleper la grande viabilità sono previsti con -tributi per la Ceva-Albenga-Sanremosenza definirne con precisione il suo com-pleto tracciato ;

3) il progetto sempre sostenutodalle autorità locali e dai parlamentaripiemontesi e liguri riguarda il collega-mento Ceva-Albenga via Garessio-Sa nBernardo

i concreti intendimenti della ammi-nistrazione circa la reale destinazione de icontributi previsti nella proposta di pianostralcio triennale per la grande viabilitàe, più in generale, la valutazione com-plessiva sul richiesto collegamento Ceva-Albenga via Garessio .

(4-05149)

BERNOCCO GARZANTI . — Al Mini-stro per i beni culturali e ambientali. —Per sapere :

quali motivi si possono addurre pergiustificare lo stato di incuria e di abban-dono in cui versa la Pinacoteca di Brera ,che risulta priva di autonomia ammini-strativa, mancante dei più elementaristrumenti utili alla tutela ed alla conser-vazione dell'ingente patrimonio artistico ,senza un laboratorio – progettato e mairealizzato – e senza una adeguata équipetecnica destinata al restauro di opere in-signi che vanno deperendo anche per un amancata climatizzazione dei locali di Pa-lazzo Citterio ;

quali iniziative urgenti, pertanto, in -tende assumere il ministro per salvaredalla rovina la Pinacoteca, aumentando ,ad esempio, il personale tecnico e di cu-stodia e assegnando il finanziamento pro -messo e mai concesso (nel dicembre1987 si assicurava lo stanziamento di do -

dici miliardi che non si sono mai visti )che consenta una gestione autonoma eindipendente da sponsorizzazioni private ,pur meritevoli di elogio, ma spesso tesead imporre scelte espositive di facciat ache non tengono conto delle reali esi-genze di conservazione del prezioso patri-monio affidato a questa importante Istitu-zione .

(4-05150)

GROSSO . — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri del commerciocon l'estero, dell'industria, commercio e ar-tigianato, dell'ambiente e della sanità . —Per sapere – premesso che

come riportato da Il Corriere dellaSera del 30 gennaio 1988 nel comune diTurbigo (MI), nelle acque degli affluentidel Ticino, è stata riscontrata, a partiredal 1983 (studio dell 'Istituto Superioredi Ricerca sulle Acque) la presenza diDDT ed altri pesticidi clorurati vietati i nItalia ;

tali sostanze sono liberate nell'am-biente dagli scarichi dei poli di industri econciarie che utilizzano pellami prove-nienti dall'Africa, dove il DDT viene an-cora, purtroppo, massicciamente impie-gato;

è probabile che tale inquinamento s iripeta in altre situazioni industriali simil i(Arzignano in provincia di Vicenza ,Santa Croce sull 'Arno in provincia diPisa, Solofra in provincia di Avellino) – :

come il Governo intenda intervenireper istituire controlli sui pellami da con-cia provenienti dai paesi in cui ancora s iusa il DDT, che come è noto si concentr anei tessuti organici e rimane struttural-mente inalterato per tempi lunghissimi .

(4-05151 )

GROSSO. — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri della difesa edell'interno. — Per sapere – premesso che

in data 22 novembre 1987 i signoriRiccardo e Patrizia Scalabrino, residenti

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- 11982 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

a Mentana (Roma), sono stati minacciat ie aggrediti da cacciatori che esponevano ,uccisi e sanguinanti, alcuni capi di cin-ghiali sul cofano dei loro fuoristrada,cosa illegale ;

i carabinieri in seguito intervenutiintimavano la consegna della macchinafotografica con la quale era stata ripres ala scena – :

quali iniziative abbia preso il Go-verno per accertare se il fatto, riportatosu Venerdì di La Repubblica il 29 gennaio1988 corrisponda a verità e, in caso affer-mativo, quali misure siano state adottat enei confronti dei cacciatori in questione enei confronti dei militi che con il lorocomportamento hanno intimidito cittadiniche cercavano di far rispettare le legg idello Stato .

(4-05152 )

GROSSO. — Ai Ministri dei lavori pub-blici e dell'ambiente . — Per sapere – pre-messo che

nel decreto del Presidente della Re -pubblica n. 915 del 10 settembre 198 2tra i rifiuti tossici e nocivi sono contem-plati i cloruri;

la società Autostrade e le altre con-cessionarie usano cloruro di calcio e disodio tutti gli inverni in quantità enormiper mantenere libere dal ghiaccio le auto-strade e tali sostanze provocano notevolidanni all'ambiente anche in parchi natu-rali come ad esempio la foresta di Tarvi-sio nel tratto attraversato dalla A2 3Udine-Tarvisio

quali provvedimenti il Governo in -tenda prendere per conoscere l'effettiv oquantitativo di cloruri usati, per evitar el'impiego di detti sali almeno nelle areedi interesse naturale e per stimolare laricerca di soluzioni alternative per la si-curezza sulle autostrade .

(4-05153)

GROSSO . — Ai Ministri dell'ambiente eper i problemi delle aree urbane. — Perconoscere – premesso ch e

gli inquilini dell 'Istituto Case Popo-lari via Vigne Nuove, 43 (Tufello) -

Roma - hanno realizzato giardini a suotempo premiati dall'Istituto stesso ;

l'Istituto ha ora vietato di innaffiarei suddetti giardini ;

la mancanza d'acqua condanna ov-viamente tutte le piante a morte sicura –:

i motivi e le ragioni di tanto accani-mento contro una delle zone verdi urbanesuperstiti .

(4-05154)

TAGLIABUE, MAINARDI FAVA E

MONTANARI FORNARI. — Al Ministrodella sanità. – Per sapere :

i contenuti della circolare del mini-stro della sanità contenente disposizion iriguardanti la disciplina della venditapromiscua di prodotti ittici – pesci – ne inegozi adibiti a macelleria e a venditadelle carni ;

quali sono le disposizioni che nellacircolare ministeriale devono garantiresotto gli aspetti igienici e sanitari la ven-dita promiscua di prodotti, quali : il pescee la carne, nello stesso negozio di macel-leria, anche a tutela dei consumatori edell 'attività commerciale .

(4-05155)

BRESCIA, ANGIUS, SCHETTINI, SO-LAROLI, NOVELLI, SERRA, TADDEI, CI -VITA, BULLERI, BRUZZANI, BARGONEE MACCIOTTA. — Al Ministro dell 'interno .— Per sapere – premesso che

la situazione di grave e accertatodissesto finanziario strutturale in cui ver-sano alcuni comuni lucani non può essererisolta con le normali provvidenze di ri-piano adottate nel passato dal Governo ;

la gravità dello - stato della finanzalocale è tale da richiedere con maggiorevigore l'approvazione delle leggi di ri-piano della finanza locale e della legge d iriforma delle autonomie locali ;

per alcuni comuni della Basilicata –Viggianello, Vaglio di Lucania, Sant 'An-gelo Le Fratte, ecc . – non solo è impossi-bile la formulazione del bilancio ed il

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— 11983 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

minimo di attività amministrativa inquanto il deficit è ormai strutturale, maaddirittura ci si trova di fronte ad un avera e propria emergenza istituzionale ;

la situazione in questo ultimo pe-riodo si è ulteriormente aggravata a lpunto tale che nel comune di Vaglio idipendenti comunali non percepiscono dadue mesi lo stipendio, è stato sospeso i lservizio di nettezza urbana, non viene piùassicurato il trasporto degli alunni, esi-stono seri problemi per il riscaldamentonelle scuole, l'ENEL ha richiesto il pigno-ramento degli immobili comunali per undebito non saldato di 200 milioni di lire ;

gli amministratori, riuniti tutti inseduta permanente, hanno chiesto un in -contro urgente con il presidente dellaGiunta regionale di Basilicata e col pre-fetto di Potenza per la « consegna » dellechiavi delle rispettive comunità – :

1) se non ritenga urgente e neces-sario convocare gli amministratori inte-ressati per una conoscenza più approfon-dita della situazione ;

2) quali iniziative intenda assu-mere perché ai comuni in accertata con -dizione di dissesto finanziario si assicuri ,anche attraverso provvedimenti di carat-tere legislativo, la continuazione dell'atti-vità istituzionale e l'erogazione dei serviz iai cittadini .

(4-05156 )

RUSSO FRANCO . — Al Ministro del-l'interno. — Per sapere – premesso che

il segretario generale del comune id iRoma ha, il 1° novembre 1987, compiuto65 anni e deve quindi essere posto inpensione ;

attualmente, a causa della mancataindizione, da parte del Ministero dell'in-terno, del concorso per titoli necessarioper la nomina del nuovo segretario gene-rale, il comune di Roma è costretto adoperare con un segretario generale in re-gime di proroga (6 mesi) ;

data l'importanza del comune inquestione e la delicatezza degli atti daesso emessi sia il consiglio comunale ch ela Giunta municipale necessitano di u nsegretario generale nel pieno delle propri efunzioni e non di un « reggente »

i motivi che hanno determinato ilritardo nell'indizione del concorso ;

se detto concorso è stato, ad oggi ,indetto e quali sono i tempi previsti pe rla nomina del nuovo segretario generaledel comune di Roma .

(4-05157)

CICONTE, LAVORATO E SAMA. — Al

Ministro dell'interno. — Per sapere :

se è a conoscenza che a Soverato(Catanzaro) un ordigno esplosivo di no-tevole potenza ha distrutto una gioielleri ae provocato enormi danni a negozi adia-centi. Negli ultimi mesi erano stati incen-diati un negozio di abbigliamento e unristorante ;

quali ipotesi vengono avanzate perspiegare la natura di tali fatti e se nonritiene che queste azioni criminose sianodirettamente collegate ad un intensificarsidella presenza e dell'attività di organizza-zioni mafiose, locali od operanti nel cir-condario, fattesi più aggressive negli ul-timi mesi ;

se risulta vero il notevole spaccio didroga che viene venduta agli studenti chea migliaia, provenienti dai paesi vicini, siconcentrano ogni giorno in detta citta-dina ;

quali misure si intendono adottareper potenziare, a livello operativo, la lo-cale stazione dei carabinieri al fine diassicurare una incisiva azione in grado d iimpedire una ulteriore penetrazione delleorganizzazioni mafiose e quale coordina -mento si intende assicurare per accertarela presenza in Soverato di elementi d icosche mafiose operanti nel circondario .

(4-05158)

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— 11984 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

MOMBELLI E CRIPPA . — Ai Ministridella difesa, degli affari esteri e del com-mercio con l'estero. — Per sapere :

se e in quale misura corrispondanoal vero le notizie di stampa secondo cuila città di Brindisi sarebbe il crocevia d iun possibile traffico di armi e scorie in-dustriali (anche radioattive) provenientida diversi paesi e destinate al Saharaoccidentale;

se corrisponde al vero che in taletraffico sarebbero coinvolti servizi di var ipaesi ;

se infine risulta esistere un « Pro-getto Urano » nome in codice che corri-sponderebbe a tali traffici, in cui, dietr oil paravento di alcune imprese multina-zionali, sarebbero presenti paesi occiden-tali interessati allo smaltimento di rifiut iindustriali anche radioattivi .

(4-05159 )

NAPOLI. — Al Ministro delle partecipa-zioni statali. — Per sapere – tenuto conto

1) che la società SIV (Società ita-liana vetro) del gruppo EFIM, ha in att oinvestimenti sia per la costruzione cheper l 'acquisizione di impianti ;

2) dell'esigenza di un serio impegnodelle società EFIM, ed in particolare dellaSIV, nel Mezzogiorno ;

3) che non esistono impianti per laproduzione di contenitori di vetro al d isotto del centro-Italia in presenza di unmercato in espansione nel Mezzogiorno ;

4) che in territorio di Davoli (Ca-tanzaro) esiste un grande giacimentoquarzifero (64 per cento di purezza) lacui utilizzazione è stata bloccata nel pas-sato a causa del costo dei trasporti versoil nord del paese dove operavano gli im-pianti di produzione ;

5) che si è alla ricerca in Calabriadi nuove attività produttive anche in pre-visione della nuova legge a favore d iquella regione che prevede forti incentiv ifinanziari e di servizi –:

se ritenga il Governo di mettere allostudio un progetto di utilizzazione delle

risorse minerarie calabresi da parte dellaSIV (EFIM) anche per rispettare le per-centuali d'investimento previste dalleleggi a favore del Mezzogiorno . (4-05160)

QUERCIOLI . — Al Ministro del tesoro.— Per sapere – premesso che l'articolo 32della legge n . 41 del 1986 al comma 2 3prevede che « nell'ambiuto della comples-siva somma che in ciascun anno la Cassadepositi e prestiti mette a disposizionedegli enti locali, per la contrazione dimutui con finalità di investimento, un aquota pari all ' 1 per cento è destinata aiprestiti finalizzati ad interventi di ristrut-turazione e rinnovamento in attuazionedella normativa di cui al decreto del Pre-sidente della Repubblica 27 aprile 1978 ,n. 384 . Per gli anni successivi la quotapercentuale è elevata al 2 per cento » – :

quali amministrazioni hanno utiliz-zato la disponibilità finanziaria presso lacassa depositi e prestiti e per quale en-tità, quale era la disponibilità totale equale disponibilità è stata complessiva-mente utilizzata .

(4-05161 )

QUERCIOLI. — Ai Ministri dei lavoripubblici e dei trasporti . — Per sapere –premesso che l'articolo 32 della leggen. 41/1986 prevede:

a) al comma 20 che « Non possonoessere approvati progetti di costruzione oristrutturazione di opere pubbliche ch enon siano conformi alle disposizioni de ldecreto del Presidente della Repubblica27 aprile 1978, n . 384, in materia di su-peramento delle barriere architettoniche.Non possono altresì essere erogati dalloStato o da altri enti pubblici contributi oagevolazioni per la realizzazione di pro -getti in contrasto con le norme di cui a lmedesimo decreto » ;

b) al comma 25 che « Una quotapari all' 1 per cento dell'ammontare deimutui autorizzati dall'articolo 10, comma13, della presente legge, a favore del-l'Ente Ferrovie dello Stato, è destinata ad

Atti Parlamentari

— 11985 —

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

un programma biennale per l'elimina-zione delle barriere architettoniche nell estrutture edilizie e nel materiale rotabil eappartenenti all'Ente medesimo » – :

se l'Ente Autonomo Ferrovie delloStato si è avvalso della disponibilità fi-nanziaria di cui ai predetti commi, inquale misura e per quali scopi, qual isono stati i risultati conseguiti e se inten-dano i ministri, stante il rilievo sociale d itale questione, richiedere alle Ferrovi edello Stato di utilizzare a pieno tale di-sponibilità finanziaria, definendo un pro-gramma triennale d'intervento con criteridi priorità chiari per l'eliminazione dellebarriere architettoniche nelle stazioni enel materiale rotabile, in base a quantoprescrive l'articolo 20 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 348/1978 e perconoscere quali disposizioni sono stateemanate per rendere fattivamente appli-cative le norme dei commi 20 e 25 del -l 'articolo 32 della legge n . 41/1986.

(4-05162 )

QUERCIOLI . — Al Ministro per gli af-fari regionali. — Per sapere –

premesso che l'articolo 32 dellalegge n. 41/1986 prevede :

a) al comma 22 che « Per gli in-terveni di competenza dei comuni e delleprovince, trascorso il termine previsto da lprecedente comma 21, le regioni e le pro -vince autonome di Trento e Bolzano no -minano un commissario per l'adozionedei piani di eliminazione delle barrierearchitettoniche presso ciascuna ammini-strazione » ;

b) al comma 23 che « Nell'ambit odella complessiva somma che in ciascunanno la Cassa depositi e prestiti mette adisposizione degli enti locali, per la con -trazione di mutui con finalità di investi-mento, una quota pari all'1 per cento èdestinata ai prestiti finalizzati ad inter-vento di ristrutturazione e rinnovament oin attuazione della normativa di cui aldecreto del Presidente della Repubblica27 aprile 1978, n . 384. Per gli anni suc -

cessivi la quota percentuale è elevata al 2per cento »

quali regioni hanno condotto una in-dagine conoscitiva sull'utilizzo della di-sponibilità finanziaria da parte delle am-ministrazioni competenti per l'elimina-zione delle barriere architettoniche . Es-sendo trascorsi i termini di cui al comma22 (il 28 febbraio 1987), se non ritiene i lministro di intervenire presso le Giunt eregionali e delle province di Bolzano eTrento, affinché nominino i commissar iad acta, per predisporre i piani, possibil-mente pluriennali, di eliminazione dell ebarriere architettoniche .

(4-05163)

BATTAGLIA PIETRO. — Al Ministrodell'interno. — Per sapere se è conoscenzadi quanto si è verificato e si sta verifi-cando nella città di Reggio Calabria i nordine ad un duplice problema che ri-guarda i locali di una ex caserma sita nelpopoloso rione Sbarre . La ex caserma ècomposta di quattro grandi padiglioni, diun locale ex refettorio e di un'altra palaz-zina comando e uffici amministrativi . Inuno di questi padiglioni è da anni siste-mato un ospedale zonale, in un altro pa-diglione sono sistemati uffici e serviz idella polizia di Stato . Negli altri due pa-diglioni, fatiscenti, sono occupati uno daalcune famiglie abusive e in un altro nu-merose famiglie di nomadi alloggiati sindal 1971, quando sono state tolte dallearcate di un ponte cittadino per il rischioche correvano d'essere travolte dalle ac-que torrentizie in piena durante un'allu-vione. Per uno scontro verificatosi recen-temente tra forze dell'ordine e alcuni no-madi e per l'acquisizione da parte de lprefetto della provincia dell 'ex padiglione-refettorio, per la sistemazione della cre-scente presenza di agenti di polizia, perla doverosa lotta contro il fenomeno ma-fioso che i poteri dello Stato e che ilMinistero degli interni conducono quoti-dianamente si è costruito un muro, inelementi prefabbricati con il quale si ècreato un grave disagio alla funzionalitàdell'ospedale zonale la cui espansione ap-

Atti Parlamentari

— 11986 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

pare compromessa . Sembra tra l'altro ch ela concessione edilizia rilasciata dal sin-daco di Reggio Calabria per la costru-zione del muro sia subordinata all'aper-tura di una nuova strada di accesso allostesso ospedale che se non risolve inmodo ottimale il problema, comunque ri-sulta necessaria . Tutto ciò ha sollevatoforti malcontenti, non solo a livello istitu-zionale, ma soprattutto tra la popolazionedella grande zona urbana che vede com-promessa una struttura sanitaria che cosìtenacemente aveva ottenuto nel recentepassato . Il secondo problema che si inne-sta è l'approccio che le forze dell'ordine ,subito dopo l'episodio dello scontro ,avrebbero avuto con tutti i nomadi resi -denti nell'ambito della ex caserma . Sem-bra che tutti sarebbero stati schedati conimpronte digitali prelevate, con l'interru-zione della corrente elettrica e l'eroga-zione dell'acqua potabile con evidente de-cisione discriminatoria verso una comu-nità che seppure costretta a vivere i ncondizioni disumane è da anni integrata ,con regolare residenza anagrafica nell acomunità cittadina in aperta divarica-zione con quanto affermato dalle stessecircolari che il ministro dell'interno h aemanato recentemente e che mirano al-l'inserimento dei nomadi nella vita econo-mico-sociale del paese .

L'interrogante chiede di sapere, anch ealla luce di un contributo straordinarioerogato dalla regione Calabria nel suo bi-lancio 1985 per un miliardo di lire a lcomune di Reggio Calabria e purtroppofinora non utilizzato, quali precise dispo-sizioni il ministro dell'interno intende im-partire alle competenti autorità periferi-che perché si definisca la temporane aconvivenza tra reparti di polizia e strut-tura ospedaliera con senso di reciproc acomprensione e soddisfazione, rimuo-vendo le misure restrittive che sono staterealizzate e se intende intervenire, anchecon uno sforzo finanziario dello stess oMinistero che sommato a quello, finoranon utilizzato, della regione Calabria, diala possibilità al comune per una urgentesistemazione dei nomadi in sito diverso .

All'interrogante sembra doveroso unurgente intervento del ministro anche asupporto della difficile e meritoria azioneche il prefetto e il questore della provin-cia stanno portando avanti per assicurarel'ordine pubblico nella città di Reggio enella sua provincia .

(4-05164)

RUSSO FRANCO . — Al Ministro dellapubblica istruzione . — Per conoscere –premesso che

a Roma, in via della Polveriera ainumeri 10, 14 e 17, un vecchio immobile ,in cui alloggiano 40 famiglie è stato ven-duto dal Collegio Marronito del Libano(ad un prezzo di circa 4 miliardi nel1987) ad una società denominata « Spa-zio-Ambiente » (dietro cui probabilment esi cela una finanziaria) ;

la società « Spazio-Ambiente » ha of-ferto alla Facoltà d'ingegneria (ubicat anelle vicinanze) la vendita dell'immobileal prezzo di 28 miliardi ;

la facoltà sembra disponibile all'ac-quisizione dell'edificio ;

ciò comporterebbe l'espulsione dellefamiglie che attualmente abitano l'immo-bile di via della Polveriera ed il cambiodi destinazione d'uso ;

fermo restando che obiettivament eoccorre trovare soluzioni per la facoltà d iingegneria, attualmente stracolma, con i lpotenziamento della facoltà già presentea Tor Vergata e, eventualmente, con l 'isti-tuzione di altri poli sul territorio dellaregione Lazio (anche all'interno del pro-getto Roma capitale) –:

1) quali iniziative intenda prendereper evitare una colossale speculazione(28 miliardi a fronte dei 4 pagati dall asocietà « Spazio-Ambiente » solo un ann ofa) e lo sfratto di 40 famiglie ;

2) quali iniziative intenda intra-prendere per favorire il decentramentodella Facoltà d'ingegneria sul territoriodell'intera regione (potenziamento dell afacoltà di Tor Vergata e istituzione dinuovi poli) .

(4-05165)

Atti Parlamentari

— 11987 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

PARLATO . — Al Ministro dell'interno .— Per conoscere :

se sia informato dello sconcertanteed esilarante contenuto della delibera diG .M . n. 913 del 12 novembre 1987 delcomune di Volla dal titolo « presa d'attorelazione del segretario capo e che qui d iseguito si trascrive »: « Viene data letturadella relazione del segretario capo che s iriporta : " Riferendomi a quanto già varievolte lamentato verbalmente, ricordo chel'Amministrazione comunale ha declassatola funzione del segretario capo a quelladi semplice verbalizzante della Giunta edel Consiglio, dato che è messo in condi-zione di fare le corse col tempo per evi -tare la decadenza delle numerose delibe-razioni . Queste ultime vengono portare inGiunta in assoluto dispregio di quanto i nprecedenza stabilì la Giunta stessa, cioèsenza che le pratiche siano preventiva-mente istruite e ciò comporta accerta-menti diretti sempre, nei 10 giorni, perevitare le responsabilità di doppioni oeventuali illegittimità. Il segretario capo,oltre a non aver più il tempo di docu-mentarsi sulle continue disposizioni, è te-nuto allo scuro delle fissazioni di gare ,per cui spesso ne viene a conoscenzanella stessa giornata in cui si devon osvolgere senza che abbia avuto possibilit àdi leggere lettere d'invito ed approfon-dirne il contenuto . Invito a lasciare que-sta strada dell'approssimazione e dell acieca fretta per evitare l'incorrere in er-rori che possono comportare responsabi-lità di tutti. Richiamo l'accettazione sull emolteplici funzioni del segretario capo d iun Comune che, purtroppo, vengono sa-crificate per consentire la verbalizzazion edelle delibere" la Giunta municipale, avoti unanimi, delibera : Prendere attodella riportata relazione del segretari ocapo. Impegnare gli assessori ad istruirele pratiche prima di sottoporle al vagliodella Giunta evidenziando almeno i pre-cedenti e lo stanziamento di bilancio.Precisare che gli atti devono essere conse-gnati almeno 24 ore prima della Giuntaal segretario per il controllo » ;

se ritenga di dover far disporreun'inchiesta amministrativa sui contenutie le procedure deliberative della Giunt amunicipale e del consiglio comunale diVolla, al fine di verificare effettivamenteche in passato in tutte le deliberazionipregresse al 12 novembre 1987, nessunosia incorso « in errori che possano com-portare responsabilità di tutti »; che leprerogative e le funzioni del segretariocomunale siano effettivamente rispettate eche le procedure fissate con il richiamatoatto deliberativo siano non solo realmenteseguite ma aderenti alle norme di leggeed alla prassi più corrente .

(4-05166)

LUCENTI E FINOCCHIARO FIDELBO .— Al Ministro del lavoro e della previdenzasociale. — Per sapere – premesso che

appena nel gennaio 1988, dopo mesidi difficile trattativa, al Ministro del la-voro e della previdenza sociale, è statofirmato un verbale di accordo per la ge-stione dei problemi connessi alla riorga-nizzazione e ristrutturazione dell aFATME ;

tale complesso accordo, ruota essen-zialmente sulla gestione della CIGS a ro-tazione con modalità di attuazione insede locale ;

a Catania l'azienda sembra impe-gnata al non rispetto di questo puntodell'accordo ed in qualche caso ad unutilizzo discriminante della rotazione ;

questo atteggiamento dell'azienda ri-schia di fare saltare tutto il delicato equi-librio dell'accordo – :

se non ritenga di dover intervenireal fine di rimuovere tale atteggiamentodella FATME a Catania e determinare l econdizioni per il pieno rispetto dell'ac-cordo su richiamato .

(4-05167)

TAMINO . — Al Ministro della pubblicaistruzione. — Per saperè – premesso che

il 25 maggio 1987 il rettore dell 'uni-versità di Palermo ha attivato con pro-

Atti Parlamentari

— 11988 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

prio decreto il nuovo istituto « Farmaco-Chimico » senza avere prima sentito l aCommissione di ateneo e senza avere pre-ventivamente acquisito il parere del con-siglio di amministrazione ;

la circolare ministeriale n . 1436 del14 aprile 1984 espressamente invece pre-vedeva che « nuovi istituti possono costi-tuirsi sulla base della richiesta dei do-centi interessati, con decreto del rettore,su pareri conformi del Senato accademicoe del consiglio di amministrazione, sen-tita la Commissione di ateneo e le facoltàinteressate » ;

il 19 giugno i rappresentanti dei ri-cercatori dell'università di Palermo hannodenunciato l'illegittimità costituzionale d aparte del rettore del suddetto nuovo isti-tuto inviando tutta la documentazione a lMinistro e al Consiglio universitario na-zionale ;

il 17 luglio 1987 il CUN ha riconfer-mato il proprio precedente parere rece-pito intregralmente dalla citata circolareministeriale n . 1436 del 14 aprile 1984 eha trasmesso al ministro sia tale pareredi « riconferma » che tutta la documenta-zione sul caso « per i più opportuni prov-vedimenti » ;

il 26 settembre 1987 il Ministero hainviato al rettore dell'università di Pa-lermo una richiesta di chiarimenti rivoltasoprattutto ad accertare se nella costitu-zione del nuovo istituto sono stati coin-volti il Consiglio di amministrazione e laCommissione di ateneo ;

fino ad oggi il rettore dell'università .di Palermo non ha revocato l'illegittim odecreto con cui ha attivato il nuovo isti-tuto e non ha ancora risposto alla richie-sta di informazioni da parte del Ministerosulle procedure adottate per la costitu-zione dello stesso istituto – :

per quale motivo il Ministro dell apubblica istruzione, pur avendo da moltotempo (giugno 1987) tutta la documen-tazione sulle procedure adottate per l acostituzione del nuovo istituto da cui ri-sulta con estrema chiarezza l'illegittimità

del provvedimento del rettore dell'univer-sità di Palermo, non ha ancora preso nes-suna concreta iniziativa perché venga re-vocato il predetto arbitrario provvedi-mento che rappresenta un gravissimo at-tacco al processo di dipartimentalizza-zione dell'ateneo palermitano e potrebbecostituire un pericoloso precedente per al-tri illegittimi atti nell'ateneo di Palermoe in altri atenei .

(4-05168)

PARLATO . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri e ai Ministri per gli inter-venti straordinari nel Mezzogiorno, dell'in-terno, per gli affari regionali, dei lavoripubblici, della pubblica istruzione, per ilcoordinamento della protezione civile e digrazia e giustizia . — Per conoscere – pre-messo che

con un vistoto annuncio pubblicita-rio apparso sulla stampa il 4 febbraio1988 la CONFAPI-ANIEM si è rivolta agliimprenditori edili di Napoli e della Cam-pania (ma implicitamente anche, e forsesoprattutto, ai rappresentanti istituziona-li) per denunciare che « una decina d iimprese edili, sotto sigle diverse, presentidappertutto, hanno assorbito tutto lo spa-zio vitale . Hanno appaltato tutto ciò ch evi era da appaltare . Si sono organizzateper poter appaltare anche il resto e perpoter gestire completamente il tuo futuro .Per te, nonostante ci siano in corso mi-gliaia di miliardi di lavoro in commessepubbliche, c'è solo spazio nel subappaltoper conto di queste ditte per cui se vuo ilavorare devi accettare ribassi imponibili .Difficilmente potrai emergere dal ghettodove ti hanno messo . Ormai avere u naumento d'iscrizione all'Albo nazional edei costruttori è diventato difficilissimo .Lo Stato e la comunità si apprestano aspendere nella nostra città e nella regioneCampania centinaia di migliaia di mi-liardi per opere edili ; facciamo in mododi poter partecipare tutti insieme comesoggetti attivi alla trasformazione del no-stro territorio. Non lasciamo a pochigruppi imprenditoriali le decisioni del no-stro futuro a loro unico vantaggio . Uni-

Atti Parlamentari

— 11989 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

sciti a noi per poter dare alle nostre im-prese un sicuro ed equo collocamento . . . » ;

il durissimo quanto chiaro annunciosi completava con un duplice invito :iscriversi all 'ANIEM onde potersi difen-dere dalla « camorristica » occupazione d ispazi imprenditoriali da parte di altreimprese e partecipare al convegno che i lsuccessivo 15 febbraio si sarebbe tenutoalla villa Pignatelli ;

nel convegno tenutosi alla data fis-sata è emerso che (almeno secondo iresoconti della stampa) effettivamente al -cune grandi imprese edili sarebbero stat e(ad arte o « per caso » non si dice) favo-rite dai meccanismi di appalto delleopere previste dalla legge 80 che preved euno stanziamento di circa tremila mi-liardi in tre anni per completare la rico-struzione post-sismica, estromettendo difatto le piccole e medie imprese, mentresu 661 ditte impegnate nel programma diricostruzione a Napoli solo 424 sonoiscritte all'ANC e solo 67, pari al 10 pe rcento, fanno parte dei consorzi concessio-nari, con la conseguenza di assegnare at-traverso le concessioni stesse alle impreseegemoni il ruolo di una mera e lucrosis-sima intermediazione finanziaria ;

per battere queste logiche 1'ANIE Mha proposto che fosse vietata per legge l atrattativa privata fra concessionari ed ap-paltatori per l 'affidamento dei lavori ap-paltandoli invece mediante apposite gareche i grandi consorzi dovrebbero bandiretempestivamente e pubblicizzare adegua-tamente in modo che vi partecipino tutt ele 670 imprese pre-qualificate dal bandoprevisto nella legge 80, come ha ricono-sciuto doveroso anche il sottosegretario alMinistero per gli interventi straordinarinel Mezzogiorno, onorevole Sanza, inter-venuto alla conclusione dei lavori ;

su un quotidiano napoletano il 26

febbraio 1988 il costruttore Gennaro Cor-sicato ha però duramente polemizzatocon le piccole imprese rilevando da u nlato come il bando contenesse solo aspett ipositivi, dall'altro la inaffidabilità e la

parzialità delle piccole imprese, e riget-tando l'accusa del ruolo di intermedia-zione finanziaria parassitaria svolta dall eimprese « imputate » con la affermazion eche si trattava « delle maggiori e più pre-stigiose (per fatturato, per numero di di-pendenti, per organizzazione e per capa-cità finanziaria) imprese napoletane »mentre quelle minori premevano per una« deregualtion selvaggia » a beneficio di li-mitati interessi ed a detrimento dell apubblica utilità ;

a tali gravissime affermazioni delCorsicato – che sarebbe uno dei titolar idi quelle dieci grandi imprese « impu-tate » – ed a quanto precedentementeesposto ha fatto seguito un ulteriore vi-stoso comunicato della CONFAPI-ANIE Mapparso sulla stampa il 4 marzo e nelquale (senza che per le dure, ed offen-sive se non rispondenti a verità, afferma-zioni del Corsicato questi risulti querela-to) ha ringraziato varie « autorità » tra lequali la Regione per la temporanea so-spensione del « fondo per il piano trien-nale » onde poter verificare con una ap-posita commissione giuridica, la posizionedelle piccole imprese « C » e « D » i nseno al bando stesso ; il comune di Napoliper la prossima fissazione di un « incon-tro collegiale con gli assessori del ramoper discutere dell'appalto di 82 scuole ,legge Falcucci, ammontanti a circa tre-cento miliardi e per la ristrutturazion edegli altri 1 .900 fabbricati che hannofatto richiesta di 219 siti nel territoriourbano » nonché per l'impegno con « u natto deliberativo di prossima approva-zione a modificare il sistema di gara pe rgli appalti di manutenzione ormai sog-getti a ribassi annuali » ed infine tutte l eamministrazioni ed enti della region eCampania che hanno raccolto « il nostroinvito a pubblicare i bandi di lavoro gi àda tempo deliberati e a non introdurr enegli stessi "griglie" non richieste dall alegge, quali iscrizioni ANC maggiori diquelle necessarie, fatturati notevolissimial posto di semplici referenze bancarie e daltre artificiosità » ;

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— 11990 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

il quadro sia d'insieme che di detta-glio che si ricava dalla vicenda ad appa-rente lieto fine è tutt'altro che chiaro – :

se il « ricorso a sigle diverse » daparte di grandi imprese edili, denunciatodall'ANIEM nel primo annuncio sia ri-spondente a verità, quando abbia ed inquali casi avuto luogo e se sia stato o si alegittimo o meno ed ancora se, per ave rcoperto tutto il mercato ne abbia concre-tato la turbativa, anche attraverso un co-mune concerto tra di esse ;

quali imprese abbiano costituito la« decina di imprese edili » che hannofatto ricorso a « sigle diverse » e qualisiano queste ultime ;

perché l'unico spazio possibile eraquello del subappalto, perché taluno si astato costretto ad accettare ribassi « im-possibili », se rispondano a verità le ac-cuse di un ruolo di mera intermediazion efinanziaria svolto dalle grandi imprese eperché queste avessero il potere di deci-dere – a loro unico vantaggio – anche delfuturo di quelle minori ;

perché è diventato « difficilissimo »ottenere un aumento dell'iscrizione al-l'ANC;

da quali precise leggi ed impegni dispesa derivi il programma di spendere« nella nostra città e nella regione Cam-pania centinaia di migliaia di miliardi i nopere edili » ;

se la proposta ANIEM per la risolu-zione del problema e condivisa anche dalsottosegretario presente, sia stata accolt ao se si sia pervenuti ad un più o menodisonorevole compromesso, avuto ri-guardo a quanto affermato dal costruttoreCorsicato che sarebbe uno degli « impu-tati » ;

di quale precisa e dettagliata naturasia in tale ipotesi il compromesso alquale si è giunti sia in generale che casoper caso ;

ove si fosse pervenuti ad una solu-zione legislativa della vicenda o ad una« interpretazione giuridica » favorevole o

anche ad un compromesso se ciò signifi-chi che dunque sono state ritenute com einfondate e prive di ogni pregio le infa-manti accuse all'ANIEM di ottenere unaderegulation selvaggia a beneficio di inte-ressi che per essere stati qualificati « li-mitati ed a detrimento della pubblica uti-lità » sono illegittimi ;

se in alternativa le intese raggiunte ,le scelte compiute e le decisioni assunte ,non qualificando come « selvaggia » la de-regulation, consentano di conseguire inte-ressi generali con vantaggio per la pub-blica utilità e quindi le affermazioni delCorsicato siano state solo pronunciate a birato e comunque con avventatezza e su-perficialità ;

a quali conclusioni sia giunta lacommissione giuridica, costituita pressola regione, se il bando sospeso sia statorinnovato e quali ritardi abbia compor-tato l'erronea o comunque controversasua formulazione ;

se abbia avuto luogo l'incontro col-legiale con gli assessori del comune diNapoli ed a cosa abbia successivament eportato la discussione sull'apalto delle 8 2scuole e sull'affidamento delle ristruttura-zioni e con quali garanzie per le grandiimprese e quelle medie e minori, asso-ciate all 'ANIEM oppure no ;

quali contenuti abbia l'atto delibera-tivo che nel frattempo sarà stato assuntodal comune (dalla G.M . o dal Consiglio)in ordine ad un nuovo sistema di garaper la manutenzione e se le impresegrandi, o medie e minori, iscritte o noall'ANIEM, risultino garantite ;

quale sia la casistica e la consi-stenza dei « ribassi anomali » sin qui re-gistrata, chi se ne sia avvantaggiato e s elegittimamente o no, se risultino esserestati prodotti danni alla pubblica ammi-nistrazione ;

quali amministrazioni ed enti dell aregione non hanno pubblicato tempestiva-mente i bandi di lavoro deliberati d atempo e perché hanno introdotto neibandi « griglie » non richieste dalle legge

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- 11991 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

quali iscrizioni ANC maggiori di quellenecessarie e fatturati notevolissimi e se i ntali comportamenti risultino illegittimità

- poste in essere per escludere talune im-prese concorrenti e favorirne altre ;

se in ordine ai fatti anzidetti denun-ciati dagli organi di stampa, sia statoaperto procedimento penale presso la Pro-cura della Repubblica di Napoli e conquale esito .

(4-05169)

TAMINO, TESTA ENRICO, CEDERN AE RONCHI . — Ai Ministri dell'ambiente,per i beni culturali e ambientali e dei la-vori pubblici. — Per sapere – premessoche

l'Amministrazione comunale di Buia(Udine) ha approvato il progetto esecu-tivo generale dei lavori di ricalibratura esistemazione idraulica del fiume Ledra ,corso d'acqua di risorgiva completamenteintegro e dalle caratteristiche ecologichedi eccezionale interesse ;

tale progetto comporterà una radi -cale modificazione di carattere dimensio-nale rispetto alla situazione attuale, conconseguente totale rifacimento dellesponde, attualmente alberate e caratteriz-zanti un ambiente fluviale di assolutaparticolarità e rarità nella zona, tramitela loro parziale cementificazione e rettifi-cazione, modificando il regime idraulicoed alterando irreversibilmente la strut-tura originaria delle comunità acquatichecon la compromissione definitiva della ri-sorsa ;

a supporto di tale intervento non èstata condotta alcuna indagine globale,approfondita ed attendibile su scala dibacino ad aggiornare le conoscenze su diuna situazione idrografica in costanteevoluzione che ha risentito profonda-mente di fenomeni naturali e di inter-venti condotti di recente a monte e avalle, in superfice come in profondità (ilterremoto del 1976, con i suoi effetti sull ecaratteristiche strutturali e dinamiche delsuolo; la costruzione dell'autostradaUdine-Tarvisio, barriera artificiale, ad im-

pedire scoli e drenaggi dei ristagni super-ficiali ; le sistemazioni degli affluenti Or-venco e Vegliato, « irrigiditi » dall'operadell'uomo, privati di varici naturali, e chehanno perso ogni flessibilità, creando de -flussi improvvisi e cospicui, assoluta-mente deleteri per l'intero sistema idro-grafico; i molti canali e rogge sussidiaridi un reticolo straordinariamente fitto eintelligente, ora chiusi od interrati arbi-trariamente, e che un tempo consentivanouna scolmatura graduale delle piene; ilmassiccio attingimento dell'acqua di faldada parte del Consorzio acquedotti Friul icentrale presso il Molino del Bosso cheha di certo provocato un suo abbassa-mento progressivo) ;

non esiste per il Ledra alcun servi-zio di informazione idrologica che rac-colga ed elabori costantemente i dati d ibase sui livelli idrici, sulle portate, su ltrasporto solido, sulle falde sotterranee ;

rilevato che è stato disposto daparte della Giunta regionale del Friuli -Venezia Giulia l'affidamento alla Natur-studio scrl di Trieste l'incarico di un o« studio per il ripristino ambientale e d isalvaguardia sul progetto di ricalibraturadel fiume Ledra in Comune di Buia » ,comprendente una valutazione dell'im-patto ambientale dell'intervento finaliz-zata alla redazione di un progetto di ri-pristino paesaggistico, che comporterà larisistemazione vegetazionale ai marginidel canale, assolutamente insufficientepoiché la canalizzazione provocherà su lcorso del fiume, . danni ed alterazioni irre-versibili cui non si potrà più porre rime-dio da un punto di vista biologico ;

tale orientamento nella procedura d ivalutazione d'impatto ambientale, che s idimostra « guidata » e con un grave viziodi contenuto in chiaro contrasto con l ospirito della direttiva CEE del 27 giugno1985, n. 337, si riconduce ad uno studiodi per sé equivoco e parziale, quandoinvece essa dovrebbe semplicemente epreventivamente verificare l'effettiva com-patibilità del progetto con l'ambiente econ il territorio, rigettandolo nel caso le

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— 11992 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

previsioni contenute nella valutazione s idimostrassero negative –:

quali iniziative intendono intrapren-dere affinché anche adottando i poteri d iintervento

sostitutivo

di

cui alla

legginn. 349/86, 59/87 e 431/85 :

1)

venga

dato

inizio alla reda-zione di un piano aggiornato di bacinoche, condotto con competenza e periziatecnico-scientifica,

ponga

fine ad inter-venti maldestri e inadeguati, proprio per -ché parziali e superati, analoghi a quellooggetto dell 'interrogazione ;

2) successivamente sia dato se-guito ad una valutazione di impatto am-bientale atta a definire una soluzione pro-gettuale ottimale, in base alla verifica d iogni ipotesi di intervento possibile o pre-vista, informando debitamente la popola-zione delle implicazioni legate alla realiz-zazione dei progetti .

(4-05170)

ANDREIS, NOVELLI E CARDETTI . —Al Ministro della difesa. — Per sapere –premesso che

molte domande di ammissione a lconcorso di vigile urbano, da parte diobiettori di coscienza, vengono respinteda diverse amministrazioni comunali ;

constatato che alla base della deci-sione

sussiste

lettera

interpretativan. 850008/SAM/87/3 di Levadife e ripresadall 'Associazione Nazionale Comuni d'Ita-lia ;

constatato che è lecito supporrequale motivazione a sostegno dell'inter-pretazione di incompatibilità tra l'articol o9 della legge 772/72 (che vieta la deten-zione e l'uso delle armi da parte di chiha svolto sostitutivo civile) e la qualific adi vigile urbano, che ai sensi della legge65/86, svolge anche funzioni ausiliarie dipubblica sicurezza e pertanto abilitato al -l'uso delle armi ;

constatato però che il vigile urbanosvolge in prevalenza mansioni come con-trollo del territorio e dell'ambiente in

senso lato, le quali non comportano af-fatto l'utilizzo di armi, e che in sostanzale funzioni di pubblica sicurezza sono as-solutamente marginali in quanto esistonoCorpi armati dello Stato preposti a talecompito ;

rilevato che il T.U . di pubblica sicu-rezza non pone incompatibilità tra obie-zione di coscienza e rilascio di licenzadi porto d'armi alle guardie particolarigiurate, creando una palese contraddi-zione – :

si chiede se il Ministro non intend aemanare una circolare interpretativa chemodifichi la precedente, facendo riferi-mento soltanto al divieto relativo allemansioni che comportino l'utilizzo diarmi e non già alla qualifica tout court divigile urbano .

(4-05171)

ANDREOLI . — Al Ministro della pub-blica istruzione . — Per sapere – premesso

che tra le dichiarazioni programma-tiche del Governo vi è l'impegno di rico-noscere finalmente alle Univeristà unareale condizione di autonomia ;

che il richiamato impegno dovrebbenecessariamente comprendere la facoltàda parte delle Università di poter provve-dere direttamente alle proprie esigenze d ipersonale docente e non docente – :

se non ritiene coerente assumere l einiziative opportune, anche di ordine legi-slativo, perché questi presupposti venganorealizzati sospendendo, intanto, le proce-dure già avviate per concorsi a posti diprofessori .

(4-05172)

PIRO . — Ai Ministri della pubblicaistruzione e per gli affari speciali. -- Persapere – premesso ch e

il professor Mauro Puppin residentea Silea (TV) insegnante di ruolo nell ascuola media statale, 10 anni di anzianitàdi servizio, dallo scorso anno scolasticoottenne il trasferimento nel comune diresidenza, grazie all'articolo 61 dell a

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— 11993 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

legge n. 270/82 che assegna precedenzaassoluta ad alcune categorie nelle qual irientra, essendo portatore di protesi agl iarti inferiori con invalidità riconosciutadel 70 per cento ;

per una diminuzione delle classi conil nuovo anno scolastico, il professor Pup-pin sarà « perdente posto » in quanto ul-timo nelle graduatorie di isitituto, avendoavuto l'incarico solo quest'anno ;

la prospettiva è quella di una nuovasede tra quelle disponibili in provincia ,anzi vi è la possibilità di avere il comple-tamento dell'incarico in due scuole di-verse e si troverebbe così a dover correrenella stessa mattina da un istituto all'al-tro

quali provvedimenti intendono assu-mere affinché lo spirito della legge cheagevola i portatori di handicap nei trasfe-rimenti del personale docente su scalaprovinciale e interprovinciale possa essereapplicato anche all'interno di ogni singoloistituto .

(4-05173 )

TRABACCHINI. — Al Ministro della di-fesa. — Per sapere – premesso che

la legge n. 656 del 6 ottobre 1986che disciplina le pensioni di guerra e ri-compense al valor militare stabilisce cheper avere l'indennità di medaglia spet-tante ai congiunti di decorati occorre chequesti siano dichiarati inabili a proficu olavoro ;

detta sussistenza di inabilità equi-para di fatto una ricompensa alla pen-sione indiretta di guerra che è altra cosa ;

la vecchia normativa presumeva al -meno inabile chi aveva compiuto il 65°anno di età, e quindi vi è stato addirit-tura un ritorno indietro;

così il riconoscimento viene a per-dere tutto il suo valore per assumere unamera forma assistenziale

se non si ritiene opportuno e giusto ,trattandosi peraltro di cifre irrisorie, chevenga rivista tale normativa che costringe

i congiunti di decorati al valor militare acomplesse procedure e a visite medichecome se si trattasse di un qualsiasi trat-tamento pensionistico .

(4-05174)

TRABACCHINI. — Al Ministro dei la-vori pubblici. — Per sapere – premes-so che

è a tutti tristemente noto il gravepericolo costituito dalla statale Aurelia inmolti suoi tratti ;

per quanto riguarda il territorio vi-terbese tale pericolo è soprattutto pre-sente in località «Tosto di Blocco » alkm . 118 .00 che si trova nelle vicinanze d iPescia Romana;

in detta località si immettono sul-l'Aurelia due strade ad incrocio, una pro-veniente dal mare (molto transitata so-prattutto d'estate), e l'altra provenienteda una zona densamente appoderata eugualmente molto utilizzata;

da tempo è stato sollevato il pro-blema della costruzione di un cavalcaviache ovviasse una volta per tutte ai peri -coli sempre presenti ;

a sollecitazione di tale pressante ri-chiesta è stata sottoscritta una petizione .a Lima di centinaia e centinaia di citta-dini – :

quali sono gli intendimenti dell'A-NAS e del Ministero in ordine al pro-blema;

se non si ritiene opportuno, primadi altri incidenti e vittime, intervenirecon urgenza su un 'opera i cui costi sareb-bero relativamente ridotti rispetto all'as-surda idea di costruire una nuova auto -strada senza voler mettere mano a unvero e prioritario ammodernamento del -l'Aurelia .

(4-05175 )

GEI E FERRARI BRUNO . — Al Mini-stro delle poste e telecomunicazioni . — Persapere – premesso che

nel comune di Collebeato (BS) i lsegnale televisivo di RAI 2 viene cancel- .

Atti Parlamentari

— 11994 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

lato sovente sul canale 43 UHF dall'emit-tente francese Antenne 2 ;

il segnale televisivo di RAI 3, sulcanale 40 UHF è occupato dall 'emittentelocale RTB e non è visibile;

le stazioni radiofoniche, RAI 1, RA I2 e RAI 3 in FM non sono udibili da pi ùdi otto anni – :

quali provvedimenti intende pren-dere per garantire agli abitanti di questocomune che pagano regolarmente il ca-none una corretta recezione dei pro-grammi radiotelevisivi della RAI .

(4-05176)

RIGHI. — Al Ministro dei trasporti . —Per sapere :

quali sono i motivi che ritardano lamessa in esercizio dei vagoni ferroviariappositamente predisposti ed attrezzatiper il trasporto delle persone portatrici dihandicap e se ritenga di sollecitare l'Enteferroviario a superare rapidamente per-plessità e tentennamenti per dare a que-sti particolari utenti un servizio da lungotempo invocato. ,

(4-05177)

DI PIETRO E D'ADDARIO . — Al Mini-strò per il coordinamento della protezionecivile. — Per sapere – premesso che

dai giornali si è appreso di un in -contro convocato dal ministro della prote-zione civile Gaspari presso la sede del -l'amministrazione della protezione civileal quale hanno preso parte il senatore D eCinque (DC), il deputato Nenrta D'Anto-nio (DC), un assessore provinciale DC, esolo i sindaci DC di alcuni comuni colpitidal sisma del 1984 ;

nella riunione si sarebbero affrontat ii problemi ancora aperti nei comuni ter-remotati in assenza dei sindaci socialist ie comunisti di alcuni di questi comuni ;

l'amministrazione della protezionecivile non è una sezione staccata dallademocrizia cristiana – :

se non ritenga di dover convocaretutti i sindaci dei comuni colpiti dal si -sma dal momento che i terremoti, con iproblemi che ne conseguono, non tengonoconto del colore delle amministrazioni .

(4-05178)

LODI FAUSTINI FUSTINI, MASINI E

MACCIOTTA. — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri della pubblicaistruzione e del tesoro. — Per sapere :

se sono a conoscenza delle notizieche circolano all'interno dell'ENAM(Ente nazionale assistenza magistrale)secondo le quali sarebbero state sottrattesomme nel primo semestre 1986 per oltreun miliardo dal dc postale della Cass aMutua di Piccolo Credito gestita dall'E-NAM e di oltre 500 milioni, nel secondosemestre 1987, dal dc postale dell'ENAMstesso;

se risulti che 1'ENAM abbia provve-duto a sporgere regolare denuncia all ecompetenti autorità e ad assumere i prov-vedimenti amministrativi di competenza – :

quali eventuali provvedimenti perquanto di competenza intendano assu-mere ;

se, a fronte di tale situazione deter-minatasi anche per effetto del manteni-mento del regime di prorogatio nell'ammi-nistrazione dell'ente in atto dal 1978, nonritengano di dovere intervenire con ur-genza affinché venga emanato il decretodi scioglimento dell'ente medesimo giàpredisposto dalla Commissione tecnica findal 1978 ai sensi dell 'articolo 113 del de-creto del Presidente della Repubblican. 616/1977 .

(4-05179)

MAMMONE E SAPIO . — Ai Ministridell'interno e dei lavori pubblici. — Persapere – premesso che

nel comune di Pontecorvo (FR)opera la coop . edilizia « Pontecorvo 80 »

Atti Parlamentari

— 11995 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

la quale ha realizzato un programma dicirca 120 alloggi nel piano di zona delcomune ;

circa la metà dei suddetti allogginon sono stati mai assegnati, non risul-tano prenotati e pertanto restano liberi edi esclusiva proprietà della coop . ;

gli assegnatari dei rimanenti alloggihanno versato dai 16 ai 20 milioni, qual eanticipo, o non sono mai diventati soc ied anzi molti aspiranti hanno perso ne lfrattempo i requisiti per essere assegna -tari di un alloggio di edilizia economica epopolare ;

da molto tempo sono insorte tra gl iinquilini e le strutture di gestione dellacoop., che risulterebbe essere una immo-biliare, controversie di varia natura ;

il consiglio comunale di Pontecorvonel 1983 con atto n. 135 del 26 maggiorichiedeva al competente Ministero la no-mina di un commissario per provvedereal compimento degli atti necessari allasalvaguardia degli interessi del comune edegli assegnatari ;

dietro la cooperativa « Pontecorvo80 » figurerebbe il costruttore Enrico Ni-coletti del quale si interessarono le crona-che giudiziarie all'epoca del cosiddetto« affare Tor Vergata » ;

il 21 novembre 1987 è pervenuta a lcomune di Pontecorvo una lettera di tal eEnrico Sagnotti di Roma il quale affermadi essere rappresentante di un non beneidentificato gruppo che avrebbe in corsocon la coop. « Pontecorvo 80 » trattativeper la cessione delle quote rappresentantil'intero capitale sociale ;

conseguentemente il gruppo cessio-nario verrebbe ad acquistare l'intero com-plesso edilizio « Sud Fornelle » realizzatodalla coop. « Pontecorvo 80 » ;

la condizione essenziale per la defi-nizione della trattativa dovrebbe essere lapossibilità di « mettere a disposizione de lMinistero degli Interni » gli alloggi liberi

per ospitare a tempo indeterminato pro -fughi di nazionalità diversa – :

quali iniziative ha preso il ministrodei lavori pubblici a seguito della richie-sta del consiglio comunale di Pontecorvodi commissariamento della coop . ;

quali accertamenti ha effettuato ointende effettuare il Ministro dei lavor ipubblici al fine di controllare la regola-rità degli atti amministrativi della coope-rativa ;

quali finanziamenti sono stati ero-gati a favore della Coop . per l'attuazionedel programma ;

se risulta al ministro dell'interno incorso una trattativa con imprese o societ àimmobiliari, intesa a reperire alloggi, nelcomune di Pontecorvo o in altri comun idella provincia di Frosinone, da destinarea profughi di nazionalità straniera ;

se non ritiene, il ministro dei lavoripubblici, che dietro la trattativa notifi-cata al comune di Pontecorvo si possaintravvedere una vera e propria specula-zione immobiliare .

(4-05180)

BOATO, SALVOLDI, DONATI E BASSIMONTANARI . — Ai Ministri dell 'agricol-tura e foreste e per gli affari regionali . --Per sapere – premesso ch e

chi conosce il Friuli sa della bel-lezza serena dei suoi campi cinti da siep ivive, dei suoi boschetti di pianura, de isentieri e dei corsi d'acqua limpidi, ac-compagnati da filari di pioppi. Questopaesaggio creato da millenni di coltiva-zioni, da una sapiente e tradizionale ade-renza alla situazioni climatiche e geogra-fiche, da centinaia di frazionamenti, livel-lamenti, passaggi' di proprietà, costituisceun_ tessuto inimitabile e splendido . Qui,accanto ad una agricoltura avanzata, s imantiene ancora Una ottima presenza diflora e fauna selvatiche, molto più che inaltre regioni d'Italia ;

,su questo delicato e funzionale mi-

crocosmo sta per abbattersi la legge nu-

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— 11996 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

mero 380-bis del 10 febbraio 1988 dellaregione Friuli-Venezia Giulia intitolata :« Norme in materia giuridica di riordinofondiario » . Con una ideologia e procedi -menti mutuati dall 'epoca della battagliadel grano e della bonifica integrale dibuona memoria, la regione persegue unatotale trasformazione dell'antico tradizio-nale paesaggio agricolo per ottenere lesolite, amorfe, geometriche aree di mono-coltura ove ogni traccia di natura èscomparsa e la terra viene ridotta ad unafabbrica di derrate eccedentarie e sovven-zionate (i silos, i frigoriferi e i magazzin idella Comunità economica europea rigur-gitano di prodotti esuberanti) . E in unafonte permanente di inquinamenti a bas edi diserbanti e insetticidi che finiscononelle falde e negli acquedotti ;

come dichiarano i proponenti, si eli -mineranno i viottoli e al loro posto s itracceranno strade diritte, larghe sei me-tri . Con spirito cartesiano e mentalit àproduttivistica si ricreerà un paesaggi onuovo costituito da campi tutti dell astessa grandezza, canali squadrati e ce-mentati al posto dei ruscelli, riquadri d iboschi artificiali in sostituzione degli an-tichi insostituibili boschi naturali . Un pa-norama amorfo, insomma, fatto di « lo -culi » fondiari al posto del patchworkcreato da millenni : il deserto chimico eculturale al posto della antica natura ru-rale. Il tutto per far sopravvivere i Con-sorzi di bonifica anche a danno degl iagricoltori ;

il Consiglio dei ministri ha già re -spinto un progetto di legge con gli stess icontenuti, il 380 del 17 novembre 1987, .per palese incostituzionalità di più arti-coli ;

il nuovo progetto 380-bis è statosolo formalmente emendato ma nella so -stanza ripropone la stessa distruzione delpaesaggio agricolo per lasciare il passoalla più ottusa agricoltura chimica ;

contro tale nuovo progetto sono statidepositati numerosi ricorsi di privati cit-tadini, comitati locali, e associazioni am-

bientali, oltre che di vari gruppi del Con-siglio regionale del Friuli

se i ministri interrogati non riten -gano di proporre il Consiglio dei ministr idi accogliere tali ricorsi, opponendosi ,prima che decorrano i termini di 30 gioniper il visto del Commissario di governo ,che scadono il prossimo 18 marzo 1988 .

(4-05181)

PETROCELLI . — Ai Ministri dei lavoripubblici, dei trasporti e dell'interno. — Persapere – premesso che

la strada statale a scorrimento ve-loce n . 17, nel tratto che congiunge Bo-jano a Campobasso, attraversa il comun edi Vinchiaturo ;

negli ultimi 4 anni si sono registrat inumerosissimi incidenti in cui sono mortecirca 15 persone;

la gran parte di tali incidenti si èverificata in un tratto della citata stradalungo circa Km. 4, che vanno dallo svin-colo di Vinchiaturo al bivio per Guardia -regia ;

il tratto più pericoloso (ove più altoè stato il sacrificio di vite umane, ultimadelle quali una bimba di 7 anni stroncatail 20 novembre 1987) è quello delimitat odalla contrada Cannete su cui sorge l azona artigianle del comune di Vinchia-turo ed un gruppo di abitazioni civil i(servite da negozio per alimentari, daristorante e stazione per rifornimenti d icarburanti), oltre ad aziende agricole ead un complesso agrituristico di notevol edimensione ;

in seguito all'ultimo richiamato inci-dente mortale, che ha turbato l'opinionepubblica, anche la vigilanza della polizi astradale si è fatta più costante – :

quali iniziative intendono assumere,ognuno per la propria competenza, pe rporre fine al sacrificio di vite umane at-traverso non solo l'azione preventivadella polizia stradale, ma anche attra-verso soluzioni alternative rivolte a creare

Atti Parlamentari

- 11997 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

assi viari di servizio, separati dall'arteri astatale a scorrimento veloce n . 17, conopportune opere di sottopassaggio o so-praelevazione, capaci di garantire l'inco-lumità dei cittadini residenti e degl iutenti le attività artigianali, commercial ie turistiche presenti nella zona. (4-05182)

CAPRILI . — Al Ministro del turismo espettacolo . — Per sapere – premesso chedurante la 31 a sessione dell'Organizza-zione mondiale del turismo (Madrid 2 2settembre-1° ottobre 1987) venne decisodi indire una Conferenza parlamentaresul turismo al fine di promuovere unamaggiore attenzione dei Parlamenti Na-zionali ai problemi dello sviluppo turi-stico –:

a quale livello di preparazione si adetta Conferenza e quale sia il grado d ipartecipazione dell ' Italia .

(4-05183)

VALENSISE. — Al Governo. — Per co-noscere :

quali urgenti misure siano stateadottate o si intendano adottare per fron-teggiare la situazione creatasi in Calabri ain conseguenza dell'ondata di maltempoabbattutasi sull'intera Calabria e, in par-ticolare, sulle province di Catanzaro eReggio Calabria tra il 4 e 1 '8 marzo, si-tuazione per la quale appare dovuta l adichiarazione di calamità naturale ;

altresì, quali responsabilità sianostate accertate in ordine alle denunzie dimolte amministrazioni locali relative almancato tempestivo intervento di tecnic ie uomini della protezione civile ;

in particolare, quali iniziative sianostate assunte dall'autorità competente i nordine alla grave denunzia circa la preve-dibilità dello straripamento del fiume No-vito presentata alla procura della Repub-blica di Locri dal segretario della Legion edel MSI-destra nazionale di Siderno Anto-nio Audino il quale si è riferito non sol oad un suo precedente esposto all'autoritàgiudiziaria, ma anche ad un 'interroga-

zione del consigliere regionale del MSI-destra nazionale Meduri ed alle segnala-zioni ai sindaci di Siderno e Locri ed alleautorità provinciali e regionali dell'inge-gnere capo del genio civile, relative adiscariche abusive da rifiuti solidi accer-tate dal suo ufficio nel greto del fiume ,invadenti detto greto sino a 500 metri amonte del ponte sulla strada statalen . 106 ;

ancora, quale sia la situazione igie-nico-sanitaria e del rifornimento idriconei comuni di Locri e Siderno, di Antoni-mina, Benestare, Bianco, Bovalino, Careri ,Platì, Ciminà, Mammola, Grotteria, Mar-tone, San Giovanni di Gerace, Marina diGioiosa, Caulonia, Stignano, Bivongi, Paz-zano e Stilo;

infine, le iniziative assunte per ripri-stinare la viabilità sulle strade statali eprovinciali e le misure adottate a favoredei centri abitati rimasti isolati, come lefrazioni dei comuni di Condofuri e Car-deto, o in pericolo di isolamento comeGalatro .

(4-05184)

DE LORENZO. — Al Presidente delConsiglio dei ministri e al Ministro per gliinterventi straordinari nel Mezzogiorno . —Per sapere – premesso che

è apparsa con grande risalto sull astampa nazionale la notizia che è stat oinsedato il 18 febbraio 1988 il Comitat otecnico scientifico di esperti per l'esamedei progetti consortili di ricerca ed ade-guamento tecnologico, ex articolo 12 ,comma 13, della legge n . 64, destinato adavviare la realizzazione di progetti con-sortili di ricerca scientifica già pervenutiper ben 360 miliardi di lire ;

non viene tuttavia data informazionedel fatto che già in data 16 gennaio 1987il ministro in carica aveva nominato i lComitato in questione, senza termini discadenza del mandato, su designazionedei ministri interessati ;

il Comitato aveva già avviato il la-voro impostando criteri ed indirizzi dei

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— 11998 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

progetti in gran parte già pervenuti aquella data, allorché le nuove elezioni(giugno 1987) portarono all ' istituzionedel nuovo Governo Goria ;

il Comitato non venne più convocatoed anzi tra novembre e dicembre 198 7venne (inspiegabilmente) deciso di pro-cedere alla sua ricostituzione richiedendoconferma o sostituzioni dei componenti a inuovi ministri interessati ;

il Comitato è stato ricostituito co ndecreto ministeriale del 21 gennaio 1988 ,con sostituzione totale della rappresen-tanza MISM designata dal ministro protempore De Vito; la sostituzione del desi-gnato MIND; la sostituzione del designatoPP.SS.; la sostituzione di uno dei treesperti del MRST; la conferma dell'e-sperto del bilancio (dottor Nunzio Ama-to) e di due esperti del MRST (professarBrancati e dottor Aquino), dell 'espertodel Ministero dell'agricoltura (dottor L oPiparo)

perché nella situazione di grave ri-tardo dell'attuazione della legge n . 64, i lministro ad interim, anziché utilizzare i lComitato di esperti nominato dal suo pre-decessore e già insediato e funzionante ,abbia proceduto ad una ricostituzione exnovo di tale organo ;

se tale operazione, riguardanteesperti del settore scientifico, in assenzadi inadempienze o di vizi procedurali ori-ginari, possa ritenersi conforme ad unaprassi politica che tenga conto dell'inte-resse e dell'urgenza della nuova azionemeridionalistica ;

in base a quali criteri sia stata spez-zata ogni soluzione di continuità sosti-tuendo l ' intera rappresentanza del MISMdesignata e nominata dal precedente mi-nistro per il Mezzogiorno, e in particolarela ragione per cui è stato escluso il re-sponsabile per l 'Agenzia del progetto spe-ciale ricerca applicata fin dalle sue ori-gini .

(4-05185 )

AllOLINI, BALESTRACCI, CARRUS E

FRONZA CREPAZ . — Ai Ministri delle fi-

nanze e dell'agricoltura e delle foreste . —Per conoscere – premesso che :

la legge n. 215 del 1933, che disci-plina i consorzi di miglioramento fondia-rio ha avuto larga applicazione, integra-zioni e interpretazioni per cui è da rite-nere che non dovrebbero sussistere dubbisulla finalità della legge stessa, sulle su eimplicazioni, nonché sugli aspetti fiscal iconnessi ;

con legge n . 53 del 28 febbraio 1983il Parlamento ha ritenuto di fugare ogn idubbio sugli aspetti fiscali dopo le modi -fiche a tutta la normativa fiscale e sulvalore aggiunto ;

ritenendo in seguito l'associazionenazionale delle bonifiche e tutti i consorzidi bonifica di essere perfettamente in li-nea con la citata legge 53 del 1983, no nsi spiega come la Guardia di finanza diTrento, facendo riferimento ad una risolu-zione ministeriale contesti ai consorzi ir-rigui la mancata applicazione dell'IVA suicontributi consortili, in chiaro contrast ocon lo spirito e la lettera della legge ;

la risoluzione ministeriale a cui laGuardia di finanza di Trento fa riferi-mento è la n. 323765 del 3 ottobre 1985 ,ed è stata emessa come risposta ad u nquesito formulato da un consorzio la cu ifattispecie non può essere per nulla assi-milabile a quella dei consorzi di miglio-ramento fondiario e dei consorzi irriguiistituiti con la legge n . 215 del 1933 e leloro attività istituzionali ;

tutte le controversie discusse fino adoggi nelle diverse commissioni tributari ee nei tribunali italiani in primo e se-condo grado si sono risolte con il ricono-scimento della corretta applicazione daparte deì consorzi della normativa e i nun secco rigetto delle tesi della Guardiadi finanza – :

se è ammissibile che si insista acontestare dei reati che non sussistono esi costringa il cittadino a ricercare per sèe per la Guardia di finanza le motiva-zioni a giustificazione del proprio corrett ocomportamento ;

Atti Parlamentari

— 11999 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

se non ritengano urgente intervenireper porre fine ad un'azione che potrebb eanche essere connotata come vessatrice ;

ancora se i su richiamati Ministrinon ritengano di prendere posizione difronte a queste palesi contraddizioni e aquesti comportamenti pregiudizievoli a dun corretto rapporto fra cittadino e am-ministrazione e interpretabili come azion iautonome condotte con « eccesso di zelo »da Corpi dello Stato .

(4-05186)

FERRARI WILMO . — Al Ministro de ilavori pubblici. — Per conoscere – pre-messo che

il nucleo operativo di Verona delMagistrato alle acque ha predisposto unprogetto per la sistemazione degli argin idell'Adige nel territorio del comune diVerona nel tratto fra Ponte Catena e loca-lità Chievo ;

la sua realizzazione prevederebbel'edificazione di muraglioni, con il conse-guente abbattimento di alberi, l'elimina-zione della vegetazione, e soprattutto conuna modificazione sostanziale del conte-sto ambientale, nel cui ambito trovan oattualmente espressione iniziative e mani-festazioni, legate al tempo libero, di asso-ciazioni e cittadini ;

il comune di Verona ha espresso pa-rere negativo a tale progetto, proponendoin alternativa una sistemazione che man-tenga e valorizzi tali attività e tuteli l'at-tuale situazione territoriale ;

il primo lotto dei lavori sarebbe giàfinanziato, sussistendo motivazioni di si-curezza legate soprattutto alla protezion edella scuola media « Dante Alighieri » – :

se tali informazioni corrispondano arealtà;

quali iniziative urgenti intenda pren-dere affinché la realizzazione di questoprogetto sia congelata, al fine di consen-tire un esame più approfondito della que-stione ;

se non ritenga opprtuno e doverosopromuovere un incontro, che coinvol-gendo i parlamentari veronesi, dia modoal comune, alla provincia e alle associa-zioni ambientalistiche di attuare un con -fronto approfondito ed incisivo con il nu-cleo operativo del Magistrato alle acque ,e di fornire nel contempo contributi eproposte risolutive che consentano di con -temperare sicurezza e tutela ambientale .

(4-05187)

FAGNI . — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. _ Per sapere –premesso che

tra il 1979 e il 1983 vennero bandit itre concorsi pubblici aperti a tutti (O .E.- U .P .: portalettere per uffici provinciali ;O.S.E . - U .P . : impiegato per uffici provin-ciali ; O.S.E. - U .L.A.: impiegato per ufficilocali) e tre concorsi analoghi riservati aiprecari ;

in base all'articolo 15, secondocomma, della legge 797 del 1981 i postiresisi disponibili nel periodo 1979-1983dovevano essere ricoperti attingendo permetà dalle graduatorie dei concorsi pub-blici e per metà dai concorsi riservati aiprecari ;

che a tutt'oggi le assunzioni dai con -corsi dei precari sono avvenute solo per ivincitori, mentre per gli altri concorsisono avvenute anche per gli idonei nonrispettando quindi la proporzione del 50per cento prevista dalla legge ;

vi è carenza di personale soprattuttonel settore dei portalettere ; molto perso-nale precario ha un rapporto lavorativ oavviato da anni con la conseguente acqui-sizione di professionalità ;

si pensa, se non lo si è già fatto, aindire nuovi concorsi pubblici per porta-lettere – :

se non intende applicare il dettatodell'articolo 15 della legge n . 797 del1981 ;

Atti Parlamentari

— 12000 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

se non ritiene, anche sotto il profiloeconomico e della maggiore tempestivitànella soluzione del problema, attingerealle graduatorie degli idonei dei precari .

(4-05188)

LUCENTI, FINOCCHIARO FIDELBO E

SANFILIPPO. — Al Ministro per gli inter-venti straordinari nel Mezzogiorno. — Perconoscere – premesso ch e

si accentua la tensione presso lo st :bilimento SGS-Thompson di Catania, perlo stato di incertezza sulle sue prospet-tive ;

210 dipendenti cassaintegrati nonpercepiscono dal 1° gennaio 1988 nessunpagamento per il rifiuto dell 'azienda adanticipare i fondi ;

l'azienda motiva il suo comporta-mento, anche strumentalmente, con i lnon rispetto degli impegni assunti d aparte del Governo, in merito alla realiz-zazione a Catania del laboratorio di ri-cerca e sviluppo, ritenuto elemento indi-spensabile per stabilizzare e rilanciare i lruolo dello stabilimento ;

il lunghissimo iter burocratico per i lfinanziamento del laboratorio richiamat onell'ambito della legge per il Mezzo -giorno, sembra da tempo ultimato – :

i motivi che hanno determinato unritardo così marcato ;

per richiedere altresì l'immediat aerogazione dei finanziamenti al fine d iconsentire l'inizio dei lavori di costru-zione del predetto laboratorio . (4-05189)

CERUTI . — Al Presidente del Consigliodei ministri e ai Ministri per gli interventistraordinari nel Mezzogiorno e dell'am-biente. — Per sapere – premesso ch e

la costa occidentale del Cilento hagià subìto per il passato una selvaggiaaggressione edilizia perpetrata in total eassenza di pianificazione e in dispregi odelle normative sia dello Stato che della

regione Campania che ne impongono l'as-soluta inedificabilità in predeterminatezone;

la situazione va peggiorando per l'a-pertura di una strada di penetrazione ,lungo la quale stanno sorgendo centinaiadi ville abusive ;

il problema è stato denunciato da lmensile Airone diretto da Salvatore Gian-nella e dalle locali sezioni delle associa-zioni ambientalistiche che auspicano unmigliore utilizzo dei finanziamenti stan-ziati per il Cilento e attualmente impie-gati per dissipare e non già per risanarela costa;

il danno ambientale-paesaggistic oappare enorme e gli interventi sono con -dotti in contrasto con le vigenti norma-tive

se si intende procedere all 'applica-zione dell'articolo 8 della legge n . 59/87con immediata sospensione dei lavori esegnalazione all'autorità giudiziaria com-petente affinché sequestri le opere abu-sive, anche per non pregiudicare con ifatti compiuti la realizzazione del Parconazionale del Cilento, previsto da propo-ste di legge alla Camera, tra cui quellarecente il n . 1964 sui parchi nazionali, leriserve naturali, i parchi e le riserve delmare ;

quali interventi urgenti intendanoadottare gli interrogati ministri, nell'am -bito ciascuno delle proprie competenzeistituzionali, per riqualificare la costa oc-cidentale del Cilento, in che modo utiliz -zando i finanziamenti ancora disponibili .

(4-05190)

BAGHINO. — Al Presidente del Consi-glio dei ministri ed ai Ministri di grazia egiustizia e dei trasporti . — Per sapere sesono stati disposti accertamenti e se que-sti hanno dato luogo a comunicazionigiudiziarie o ad altre iniziative, in meritoa quanto ha scritto' il settimanale L'E-spresso nel numero del 21 febbraio 198 8qui di seguito riportato limitatamente

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— 12001 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

alla parte relativa ai viaggi su aerei pri-vati : « . . . L'inchiesta, condotta dal sosti-tuto procuratore della Repubblica France-sco De Leo, doveva verificare la fonda-tezza di alcune notizie apparse sui gior-nali, compreso "L 'Espresso", riguardanti iviaggi su aerei privati dell'onorevole mi-nistro, pagati con denaro pubblico. Queiviaggi sono costati più di 900 milioni nel1986 e circa 450 milioni nei primi tremesi e mezzo dell '87. Eppure i ministripossono usufruire gratuitamente dei tren idelle ferrovie dello Stato e dei voli d ilinea dell'Alitalia e dell'Ati . In più, perparticolari esigenze di governo, sono adisposizione i cinque aerei del 31° storm odell'Aeronautica militare .

Sembra però che tutto questo a Signo-rile non sia stato sufficiente tanto è veroche entra in scena l 'Ali, Aereo LeasingItaliana spa, di proprietà dell'industrial enapoletano Eugenio Buontempo . Il mecca-nismo amministrativo contabile funzio-nava in questo modo : le Ferrovie dell oStato stanziavano il denaro necessario; lasegreteria del ministro chiedeva alla so-cietà Ali di mettere un aereo a disposi-zione; l'Ali rilasciava la fattura alla Ci t(per l 'esattezza "Viaggi del Sestante "), dicui tra l'altro detiene una parte del pac-chetto azionario ; il gabinetto del ministronella persona del vicecapo Renato L iBassi che era ed è anche direttore gene -

rale dell'aviazione civile, avallava le fat-ture attestando che i viaggi erano statieffettuati "nell'interesse dell'onorevole mi-nistro"; le Ferrovie dello Stato pagavano .Nell'ipotesi che ne potesse nascere qual -che problema, niente paura, dato cheRocco Trane, il segretario di Signorile ,era anche revisore dei conti delle sud-dette Ferrovie . Ma quei viaggi, per u ntotale di circa 330 ore di volo, per cont odi chi e perché venivano fatti ? Tutti sa-pevano al ministero di frequenti corse dae per Brindisi, l'aeroporto di Publia, terrad'origine del ministro e del suo segreta -rio. Si sapeva anche di qualche viaggioall 'estero. Ma era proprio Signorile o an-che altri che viaggiavano sugli aerei del-l'Ali ? Ed erano veramente motivi diStato quelli che spingevano il ministro acosì frequenti voli ? Il pm De Leo si eraposto ed aveva posto anche queste do-mande, ma i piloti interpellati hanno ri-sposto che loro non sapevano chi avevaviaggiato, e per quali motivi, all 'internodei loro aerei . Né sulle fatture appaionomaggiori indicazioni : solo le ore di volo ,per un totale di lire x . Neanche il vice -capo di gabinetto Renato Li Bassi ha sa-puto dare maggiori ragguagli . Ha dettosoltanto, l'altissimo funzionario: "Io ho ri-cevuto l'ordine di firmare quelle fatture ,cosa che ho fatto regolarmente" . . . » .

(4-05191)

*

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- 12002 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

DEL PENNINO, CASTAGNETTI GU-GLIELMO, DE CAROLIS, GALASSO E

MEDRI . — Al Governo. — Per conoscere idati in suo possesso e le sue valutazionisulle vicende relative agli appalti in ma-teria di edilizia penitenziaria oggettodelle note indagini da parte dell'autorit àgiudiziaria .

Si chiede di conoscere, in particolare ,gli elementi analitici circa le procedureseguite dalle competenti autorità ammini-strative per l'appalto delle singole operee, più in generale, quali misure ed inizia-tive il Governo abbia preso o si apprest iad adottare per ovviare ai numerosi egravi rilievi formulati in materia di rea-lizzazione di programmi di edilizia carce-raria dalla Corte dei conti .

(3-00729)

BORGOGLIO E FINCATO. — Al Mini-stro della pubblica istruzione . — Per cono-scere quali provvedimenti intenda adot-tare in merito all'operato del direttoreincaricato del Conservatorio statale dimusica di Verona, il quale, nonostante siastato contestato più volte dagli alunni ,dai genitori, dai docenti e dal consiglio d iistituto e nonostante, altresì, l 'esito diuna ispezione ministeriale disposta dal-l 'Ispettorato istruzione artistica che haevidenziato le profonde disfunzioni del -l'istituto, dovute a precise responsabi-lità del direttore incaricato, non solonon è stato sottoposto a provvediment idisciplinari, ma è stato riconfermato nel-l'incarico .

(3-00730)

BASSI MONTANARI . — Al Ministrodell'ambiente. — Per sapere – premes-so che

il .comune di Piacenza non ha an-cora effettuato una campagna di rileva-

mento delle condizioni d'inquinamentoambientale, così come prescritto dall alegge 833/78 e del relativo decreto delPresidente del Consiglio dei Ministri 2 8marzo 1983 al fine di studiare gli stan-dard di qualità dell'aria ;

il comune medesimo non ottemper aall'obligo di pubblicazione dei danni sullasituazione ambientale e sugli intervent ieffettuati dai servizi delle USL, sancitodalla legge regionale n . 9 del 7 maggi o1982 ;

la Lista Verde di Piacenza ha prov-veduto a commissionare privatamentealla ditta « Consulenze e ricerche ambien-tali-agricolo-alimentari » un'analisi per laricerca di anidride solforosa, biossido diazoto, ossido di carbonio e polveri total iin quattro punti diversi della città sud-detta e in diversi momenti della giornat a(7 dicembre 1987) ;

dette analisi hanno messo in luceche « la concentrazione di sistemi inqui-nanti, in particolare SO2 e le polveri to-tali, in alcune zone sono superiori ai li-miti massimi di accettabilità », di cui aldecreto del Presidente del Consiglio deiministri 28 marzo 1983;

ai sensi del testo unico sulle leggiprovinciali e comunali, del testo unicosulle leggi sanitarie, della legge 833/78 ,nonché dell'intera normativa di settore, èil sindaco l'autorità deputata alla solu-zione dei problemi sanitari nel territori ocomunale e, nel caso specifico, è il sin-daco che aveva il dovere (penalmentesanzionato in caso di omissione ai sens i

-dell'articolo 328 del codice penale) di vi-gilare, ordinare analisi, disporre ogni mi-sura atta ad eliminare situazioni illegit-time (chiusura del centro storico alleauto, uso di targhe alterne, stazioni dimonitoraggio, ecc .) ;

l'omissione del sindaco, oltre ad in-tegrare, ad avviso dell 'interrogante, gliestremi del reato di cui all'articolo 328del codice penale (omissioni di atti d'uf-ficio), integra a suo carico anche la fatti-specie prevista dall'articolo 674 del . -coi

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dice penale (getto pericoloso di cose), i nforza dell'articolo 40 del codice penale(obbligo d'impedire l'evento) – :

1) se il ministro intende utilizzarei poteri in suo possesso (ex legge 349/8 6e 59/87) per obbligare il sindaco a di-sporre l'immediato rilevamento delle so -stanze inquinanti nel territorio del co-mune di Piacenza ;

2) se il ministro intende esercitarel'azione di danno ambientale ex articol o18 legge 349/86, e costituirsi parte civil enell'eventuale apertura di un procedi -mento penale a carico del sindaco .

(3-00731)

CICONTE, RODOTÀ, LAVORATO ,SAMÀ E DE JULIO . — Al Ministro deltesoro. — Per sapere :

quali siano stati i criteri seguiti perla nomina del dottor Rinaldo Chidichimoa presidente della Cassa di Risparmio diCalabria e Lucania e se sono stati accer-tati, preventivamente, l'esistenza di mo-tivi ostativi a tale nomina ;

se è a conoscenza che nei confrontidel dottor Chidichimo, nella sua qualit àdì amministratore della FINAM, era i ncorso un procedimento giudiziario (reatocontestato: peculato) a Lamezia Termeper il finanziamento accordato dalla FI-NAM all'AMBROFLOR ; che ancora oggi i ldottor Chidichimo è sottoposto a procedi -mento giudiziario avendo il procuratoregenerale della Repubblica impugnata l asentenza di assoluzione ;

i motivi per i quali questi elementidi fatto non erano stati portati a cono-scenza delle Commissioni parlamentari fi-nanze e tesoro ;

se non ritiene di dover revocare talenomina in attesa delle risultanze giudizia-rie in corso ;

quali azioni intende comunque in-traprendere al fine di garantire che allaguida della CARICAL siano impegnati di-rigenti in grado di . assicurare trasparenza

e di ridare una nuova immagine a unistituto di credito che ha avuto le notetraversie finanziarie e giudiziarie che n ehanno determinato il commissariamento eche ancora versa in una situazione noncompletamente chiarita .

(3-00732)

CRIPPA, MOMBELLI, MARRI, MAN-NINO ANTONINO, MAMMONE, CAPEC-CHI, STRADA E ALBORGHETTI . — AiMinistri degli affari esteri, della difesa e de lcommercio con l'estero. — Per sapere –premesso che

il 4 novembre 1977 il Consiglio d isicurezza delle Nazioni Unite decretòl'embargo obbligatorio sulle forniture d iarmi al Sud Africa;

il Governo ha ripetutamente ribaditol'adesione totale all'embargo e l'esclu-sione di ogni esportazione al Sud Africadi prodotti che anche indirettamente po-tessero collegarsi ad un uso militare ;

secondo notizie, apparse oggi sullastampa, dal 1980 al 1985 1'AERMACCHIavrebbe fornito aerei e parti di ricambioal Sud Africa ;

queste forniture si aggiungono allenumerose e documentate esportazioni dimateriale bellico al Sud Africa da partedell'Italia dopo il 1977, già denunciate ,quali : aerei leggeri prodotti dalla Parte-navia, componenti e parti di ricambio peraerei Impala, pistole Beretta, grossi quan-titativi di esplosivo e di munizioni, can-noni Oto Melara, radar di tiro Orion eContraves

1) se le notizie apparse in questigiorni sulla stampa rispondono a verità ;

2) quali misure sono state adottateo si intendono adottare per chiarire leresponsabilità delle violazioni denunciate ;

3) se vi sono responsabilità politi-che o amministrative in relazione all eesportazioni illegali di armi da parte de lcavaliere Ferdinando Borletti e della Vai -'sella ;

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4) se non intendono finalmente as-sumere ogni provvedimento di carattereordinario e straordinario per garantirel'assoluto rispetto dell'embargo verso i lSud Africa e delle vigenti disposizionicontro il traffico illegale di armamento ;contribuendo così ad impedire nuovi epi-sodi che colpiscono il prestigio internazio-nale dell'Italia .

(3-00733)

TAMINO E FIANDROTTI . — Ai Mini-stri della sanità, per il coordinamento dell einiziative per la ricerca scientifica e tecno-logica, della pubblica istruzione e di graziae giustizia . — Per sapere – premesso che

il 16 luglio 1987 veniva effettuat aun 'ispezione al centro di Chirurgia Speri -mentale dell'Università di Padova in basead un'ordinanza datata 9 luglio 1987 delpretore di Padova, dottor Paolo Luca ;

nel corso di tale ispezione, gli ausi-liari tecnici di polizia giudiziaria prof DrAntonio A . Rizzoli docente di FisiologiaUmana dell'Università di Padova e il drMedico Veterinario Roberto Venturini, pe-rito del Tribunale di Padova, hanno rile-vato che :

a) nel box N. 2 dello stabulario sitrovava solo la cartella clinica relativa adun trapianto su maiale eseguito dal drNicolò Bassi il 16 giugno 1987, esperi -mento non riportato nel registro « Vivise-zioni maiali » . Ciò si configura come vio-lazione dell'art . 4 della legge 12 giugn o1931 – n . 924 – modificata con legge 1 °maggio 1941 n . 615 ;

b) risulta, dai registri del Centro,che esperimenti dello stesso tipo (tra -pianti) vengono eseguiti su maiali e sucani . Ciò in violazione dell'art . 1 dellacitata legge, che vieta la vivisezione sucani e gatti « . . .salvo che essa sia ritenutaindispensabile per esperimenti di ricercascientifica e non sia assolutamente possi-bile avvalersi di animali di altra specie » ;

c) dai registri del Centro « Vivise-zioni Maiali » relativi al periodo 12 gen-naio 1987 al 18 giugno 1987, risulta che

il 27 gennaio 1987 il prof Maffei ha ese-guito su due maiali due trapianti di fe-gato nello stesso giorno per un totale d i960 minuti (16 ore). E questo non è i lsolo caso riportato sui citati registri ;

i cani vengono forniti da anni alCentro di Chirurgia Sperimentale dall'al-levamento L. Fasolato – via Appia N . 98– Abano Terme . La ditta, tuttavia, è inpossesso solo della licenza per alleva-mento di conigli . Quindi, la vendita dicani deve considerarsi effettuata a livell oprivato. Ciò in violazione degli artt . 83,84 e 85 del Regolamento di Polizia Vete-rinaria che prescrivono che soltanto leautorità comunali sono preposte alla cat-tura e alla custodia di cani randagi . Inrelazione a ciò esiste anche la circolaredel Ministero della sanità – N . 136 del 6luglio 1964 – che recita « . . .l'abuso (del -l'acquisto di cani da privati) deve essererepresso ». Si attira l'attenzione sul fattoche sono stati rinvenuti nel corso dell'i-spezione in argomento, corpi di cani d ietà adulta, i .e . uno di circa 10 anni e duedi circa 3/5 anni ;

dai registri Vivisezioni maiali e Vivi -sezioni cani relativi al periodo suddetto ,emerge che molti animali sono stati sot-toposti a vivisezione anche due volte e inun caso addirittura tre volte –:

se intendano esaminare con urgenzail caso del Centro Sperimentale di Padovae prendere seriamente in considerazion el'opportunità di chiudere il Centro di Chi-rurgia in attesa di renderlo rispondenteai dettami della legge 12 giugno 1931 –n . 924 - modificata con legge 1° maggio1941 – n. 615, ampiamente e complessi-vamente disattesa .

(3-00734)

DI PRISCO, BOSELLI, DIGNANI GRI-MALDI E PELLEGATTI . — Ai Ministri de itrasporti e delle partecipazioni statali . —Per sapere – premesso che

sabato 5 marzo il dottor MicheleDusi, magistrato di Verona, membro de ldirettivo FAIP, non è stato accolto sul

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

volo A21155 Verona-Roma in partenzadall'aeroporto Catullo di Villafranca ;

i responsabili di volo a giustifica-ziohe dell'episodio hanno fatto riferi-mento alla regolamentazione relativa a ltrasporto dei passeggeri disabili, normache prevede un solo passeggero disabil eper volo;

i motivi di sicurezza che vengonoaddotti, ponendosi solo nei casi di atter-raggio di fortuna con discesa laterale da -gli scivoli, si porrebbero anche per an-ziani, bambini, donne incinte, ecc ., an-dando così a ricostruire una schiera d i« diversità » normalmente discriminate ;

un altro episodio è accaduto il 10ottobre 1987 all 'aeroporto di Tessera-Ve-nezia ;

questa norma per i voli di lineasi trasforma per i viaggi organizzatiin un rapporto di 20 passeggeri di cui 8disabil i

se i ministri non ritengano quest oatteggiamento discriminatorio nei con-fronti delle diversità ;

quali criteri diversificano i due at-teggiamenti nei confronti dei viaggiator idi linea e di quelli dei viaggi organizzati ;

se non ritengano tale normativa con-traria al principio costituzionale che ga-rantisce la libertà di movimento di cia-scun cittadino;

quali iniziative hanno promosso permodificare le norme sul trasporto de ipasseggeri disabili .

(3-00375)

BINETTI, CRISTOFORI E BRANCAC-CIO . — Al Presidente del Consiglio deiministri. — Per conoscere – in ordine all evicende giudiziarie che riguardano la rea-liz'azione di alcuni interventi di edilizia

carceraria – quali siano i criteri e qual ile procedure adottate, di decisione e diautorizzazione, ad opera di ministri digrazia e giustizia e dei lavori pubblici ,nell'ambito delle rispettive competenze ,per l'elaborazione ed approvazione de iprogrammi di edilizia penitenziaria, dellevarianti ai medesimi, nonché per la pro-gettazione e l'affidamento dei lavori dicostruzione degli istituti di pena .

(3-00736 )

MELLINI, RUTELLI E D'AMATO

LUIGI. — Ai Ministri della difesa e dellamarina mercantile. — Per sapere se il con-ferimento del grado di capitano di fregatadi complemento al senatore avvocatoDante Schietroma da Frosinone, del sena-tore avvocato Gianuario Carta da Bitt i(NU) ed a capitano di corvetta del si-gnor Giuseppe Domenico Zamberletti, daVarese, avvenuto per decreto del Presi -dente della Repubblica rispettivamente i ndata 30 giugno 1977, 17 maggio 1984 e10 luglio 1984 per « chiara fama » in« materie attinenti ai servizi della Ma-rina », ai sensi dell'articolo 4 del regi odecreto n. 819 del 1932 (cosiddetto arti -colo Marconi) comporti per i suddetti uf-ficiali di complemento della marina mili-tare la facoltà di guida di natanti, nav iminori o maggiori, a motore ed a vel asenza bisogno di sostenere il prescritt oesame e di conseguire la relativa patente .

In caso affermativo si chiede di cono-scere se il provvedimento di nomina deisuddetti ufficiali sia stato adottato diconcerto con il ministro della marinamercantile e comunque tenendo cont odelle conseguenze in ordine alla sicurezz adella vita umana in mare .

Si chiede di conoscere se analogoprovvedimento di nomina stia per esser eadottato in favore del signor Renzo Ar-bore .

(3-00737)

*

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

INTERPELLANZ E

Il sottoscritto, chiede di interpellareil Presidente del Consiglio dei ministr ied il Ministro per gli interventi straordi-nari nel Mezzogiorno, per sapere – pre-messo che

a due anni dall'entrata in vigoredella legge n . 64, l'intervento straordina-rio nel Mezzogiorno, regolato precedente -mente dalla legge n . 183/76 e dal testounico n. 218/78, avrebbe dovuto assumereormai una qualificazione più rispondentealle mutate esigenze delle popolazioni ,alle quali si indirizzava ;

la specializzazione dei progetti, or-ganizzati in azioni organiche, avrebbe do-vuto avere due momenti coordinati ; ilprimo doveva riguardare l'orientamentodelle regioni e degli enti locali, sollecitan-doli a presentare progetti coerenti con l enuove teorie dello sviluppo, che ispiranola legge, valorizzando le espressioni dellaprofessionalità locali, senza il ricorso astrutture esogene all'ambiente ; il secondodoveva caratterizzare il livello nazional e– MISM, Dipartimento, Agenzia – in dire-zione del superamento delle lungaggin iburocratiche e delle scelte clientelari, as-sicurando invece la tempestività e l'ogget-tività rispetto a criteri di riferimento ;

relativamente poi alla incentivazionedelle iniziative private, la nuova leggeavrebbe dovuto garantire agli operatoriche gli incentivi – contributo in cont ocapitale e finanziamento a tasso agevo-lato – fossero erogati in tempi brevi pe revitare che diventassero di fatto rimbors idi costi finanziari per le esposizioni all equali gli operatori sono costretti a ricor-rere nel caso in cui i tempi di erogazionediventano da perentori soltanto ordina-tori ;

inoltre, appare sempre più evident eche la manovra di cassa del Tesoro, che

accredita mensilmente soltanto il 50 percento della disponibilità prevista dallalegge e sancita annualmente dal bilanci odello Stato, tende a vanificare anchequantitativamente il flusso straordinari odelle risorse previste, evidentemente per-ché soccombe a pressioni più forti, conmaggiore capacità di attrazione del de-naro pubblico;

infine, è da rilevare, che nel com-plesso organismo che regola l'interventostraordinario, solo il MISM e l'Agenziaproducono uno sforzo positivo per darecontinuità organica verso il persegui-mento degli obiettivi della legge ;

anche i riflessi della legge n . 44sulla imprenditorialità giovanile presentagravi disfunzioni, che sono state oggettodi una precedente interpellanza finorapriva di risposta – :

se vi è la volontà politica :

di ottemperare pienamente all alegge n . 64 per organizzare ed attivare i lDipartimento ;

di realizzare rapporti integrati traMISM, Dipartimento ed Agenzia, per ga-rantire che i progetti finanziati siano coe-renti agli obiettivi della legge e la sceltarisponda a parametri oggettivi di riferi-mento e non a valutazioni clientelari ;

che si operi una seria valutazionesulla diversità delle situazioni economico-sociali delle singole regioni ;

che i tempi previsti dalla leggesiano considerati perentori ;

che l'erogazione di cassa per l'in-tervento straordinario sia quella previst adalla legge e sancita dal bilancio delloStato e mai inferiore ;

di ricercare una politica econo-mica tesa a superare la grave crisi occu-pazionale le' cui punte di massima per-centuale si registrano nel Sud ed in Cala-bria .

(2-00240)

Tassone » .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e iMinistri di grazia e giustizia, dei lavoripubblici, dell'interno e delle finanze, pe rsapere – premesso ch e

l'invio di comunicazioni giudiziarieai tre ex ministri, Nicolazzi, Darida, Vit-torino Colombo indiziati di corruzione ag-gravata dalla Commissione parlamentareper i provvedimenti d 'accusa, apre unoscandalo di gravi dimensioni che esige u nimmediato intervento politico per indivi-duare e colpire le responsabilità che son oall'origine di queste degenerazioni ;

già nello scorso mese di gennaiosulla stampa sono apparse dichiarazionidel presidente dell'ANCE, il quale ; tra al -tre lamentele, affermò: « le tangenti nel-l'edilizia e nei grandi appalti esistono ,ma ciò accade perché lo Stato ha abdi-cato ai suoi compiti » ;

è stato dato grande rilievo allo stu-dio del professor Cazzola, nel quale s ivaluta in circa 35 mila miliardi lasomma corrisposta per tangenti in questiultimi anni;

il CENSIS si è occupato in un rap-porto della stessa materia e che orma i« la tangente » Si configura oggettiva-mente come uno dei termini dello scam-bio con l'evasione fiscale ;

non risultano prese di posizioni de lGoverno in ordine alle dichiarazioni de lpresidente dell'ANCE che costituivano difatto una pubblica denuncia esposta nelmomento in cui sono all'ordine del giornodel Parlamento le riforme istituzionali ;

mentre il paese, mostra vivo inte-resse per una gestione trasparente pro-grammata ed efficiente della spesa pub-blica, le forze di maggioranza sembran ointeressate invece ad alimentare sfiduciae assuefazione con decisioni che paraliz-zano le richieste di controllo parlamen-tare su gravi illegittimità nella pubblic aamministrazione, come dimostra l'opposi-zione alla costituzione di una commis-sione di inchiesta per lo scandalo deifondi neri dell'IRI ;

in ordine allo scandalo delle « car-ceri d'oro » si profilano responsabilitàgravi di quanti hanno reso possibile ,prima con la nomina e poi con l'omis-sione del controllo dell'operato degli alt ifunzionari dello Stato, la distorsione e l adegenerazione della spesa pubblica ;

il referto della Corte dei conti per i lParlamento sul sistema della spesa pub-blica nel settore dell'edilizia penitenziari aevidenzia la totale incapacità di program-mazione e di attuazione nell'Amministra-zione giudiziaria, anche a voler conside-rare come attenuante la grave crisi dellagiustizia dovuta ai fenomeni dell'ever-sione e della criminalità organizzata ch esi sono avuti in questi anni ;

gravissime perplessità desta la con-statazione che oltre il 40 per cento dei 54nuovi istituti penitenziari programmati èstato successivamente soppresso per indi-sponibilità delle aree edificabili, e che i ldivario tra previsioni finanziarie e cost oeffettivo delle opere dimostra come lagran parte degli interventi è stata iniziatain base a progetti esecutivi di importolargamente eccedenti il finanziamento di-sponibile, e quindi con il chiaro intentodi procedere attraverso lo stillicidio delleperizie di varianti e suppletive ;

l 'amministrazione ha favorito e giu-stificato sia il ricorso diffuso alla conces-sione unitaria di progettazione ed esecu-zione delle opere ad imprese private si ail ricorso mediante convenzione a societ àa partecipazione statale per l 'attuazionedi programmi di intervento straordinario ,che tra l'altro hanno finito per impedirelo studio e la ricerca sulle nuove tecnolo-gie edilizie ;

una forzata interpretazione dell 'arti-colo 5, lettera e), della legge 584 de l1977, relativa alla segretezza delle opere ,ha consentito la deroga sistematica d iogni normativa comunitaria in materia d iappalti ;

l 'ex ministro dei lavori pubblici Ni-colazzi nell'aprile del 1987 con lettera d iintenti chiese a 10 ditte di presentare

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

progetti di massima relativi alla costru-zione di alcuni penitenziari (Milano, Ve-nezia, Fossano, Napoli, Genova, ReggioCalabria, Eboli e Sondrio) per i quali ,tra l'altro, tali progetti già esistevano ;

infine, le carenze operative dovutealla sovrapposizione di competenze tra ilMinistero di grazia e giustizia e il Mini-stero dei lavori pubblici, richiedono unavalutazione del Governo e del Parlamentoallo scopo di individuare le modalità de lsuperamento delle gravi inefficienze e de lmancato coordinamento tra organi, uffic ied enti che partecipano alla complessaorganizzazione della politica di settore – :

1) quali iniziative intendano assu-mere per fornire al Parlamento una cono-scenza ampia e dettagliata delle dimen-sioni del fenomeno e delle principal icause politiche ed istituzionali che lo de -terminano;

2) quali iniziative anche di ordin elegislativo sono allo studio in grado d iaccelerare le procedure di esecuzion edelle opere pubbliche e di garantire u nelevato grado di trasparenza nel sistem adegli appalti ;

3) se ritengano ancora necessaria lanorma relativa alla segretezza previstadalla legge 584/77 ;

4) se non ritengano necessario chie-dere alla Corte dei conti referti in ordinealla spesa pubblica nei settori dell'edilizia

per le poste e telecomunicazioni, dell'edi-lizia sanitaria, dell'edilizia demaniale ingenerale ;

5) quali misure intendono assumereper interrompere la perversa pratica dell etangenti che intralcia e degenera il go-verno delle risorse pubbliche, ostacola i lsano sviluppo dell'imprenditoria ed in-quina la vita democratica .

(2-00241) « Sapio, Boselli, Alborghetti ,Angeloni, Bevilacqua, Bon-fatti Paini, Bulleri, Ci-conte, Lorenzetti Pasquale ,Monello, Serafini Mas-simo, Testa Enrico, Bar-gone, Finocchiaro Fidelbo ,Forleo, Fracchia ; Orlandi ,Pedrazzi Cipolla, Torto-rella, Trabacchi, Turco ,Vacca, Violante » .

I sottoscritti chiedono di interpellare iMinistri dei lavori pubblici e di grazia egiustizia, per sapere – in relazione allenotizie di stampa circa lo scandalo dellecosiddette carceri d'oro – ed in partico-lare circa gli sviluppi delle varie inchiestein argomento, quali circostanziate infor-mazioni il Governo sia in grado di forniree quali valutazioni intenda dare sui di -versi episodi e quali determinazioni in -tendano adottare i singoli ministri nel -l'ambito delle rispettive competenze .

(2-00242)

« d 'Amato Luigi, Mellini » .

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Camera deì Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

organismo di coordinamento Stato – Re-MOZIONI

gioni e Province autonome ,

impegna il Governo

La Camera ,

premesso che

l'inquinamento delle acque dell'A-dige, secondo fiume d'Italia per lunghezzae portata, dovuto a scarichi industriali ,agricoli e urbani, diventa sempre pi ùgrave e preoccupante per l 'ecosistema flu-viale e la salute delle popolazioni ;

si sono verificati frequenti allarm inegli acquedotti alimentati dalle acqu edel fiume con conseguente sospension edella erogazione che ha creato notevol idisagi alle popolazioni interessate ;

il fenomeno è aggravato dal ripe-tersi della dimostrata insicurezza degliargini, sia per la centenaria mancanza dibonifica del corso del fiume, sia per ilmancato completamento e coordinament odelle misure di sicurezza del bacino idro-grafico complessivo, già all'interno de lterritorio delle province autonome di Bol-zano e Trento;

il degrado dell'Adige contribuiscein modo rilevante alla compromissionedelle acque costiere dell'Adriatico NordOccidentale ;

è necessario e urgente avviare unainiziativa finalizzata alla costituzione d iun organismo di coordinamento delle at-tività di pianificazione di competenza re-gionale e statale, in particolare per l aredazione del piano di risanamento de lbacino dell'Adige che interessa due re-gioni e due province autonome ;

allo Stato competono le funzion idi coordinamento dei piani regionali d irisanamento delle acque relative ai baciniprevisto dall'articolo 2, lettera c) dell alegge 319/76 ;

il consiglio provinciale della pro-vincia autonoma di Trento ha approvatouna risoluzione per la costituzione di un

1) ad attivare in tempi rapidi laConferenza interregionale prevista dall'ar-ticolo 2 lettera c) della legge 319/76 pe rdar vita ad un consorzio fra Stato – Re-gioni e Province autonome che predi-sponga il piano di risanamento di bacinoe coordini i componenti interessati ;

2) a riferire entro un mese sullostato di attuazione delle leggi n . 319/76 ;n. 44/87 e del decreto del Presidente dellaRepubblica 915/82 ;

3) a redarre una mappa della situa-zione delle acque destinate al consumoumano ;

4) a prevedere che una quota dellerisorse destinate dalla legge finanziari a1988 per il risanamento idrico dei baciniidrografici sia destinata prioritariamenteal fiume Adige ;

5) a dare concreta e tempestiva at-tuazione agli adempimenti della legge 24febbraio 1986, n . 7.

(1-00087) « Boselli, Ferrandi, Pellegatti ,Di Prisco, Poli, Strumendo ,Serafini Massimo, Albor-ghetti » .

La Camera ,

premesso che

1) i crimini di violenza controdonne, bambini e bambine hanno assuntodimensioni particolarmente allarmantiper frequenza e modalità ;

2) che molto spesso le vittime dell aviolenza vivono in solitudine i lorodrammi senza poter contare su serviziche le aiutino ad affrontare la fase diffi-cile della denuncia e delle vicende che adessa conseguono ;

3) che soprattutto le vittime dei cri-ini di violenza perpetrata in famiglia

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 10 MARZO 1988

incontrano gravi difficoltà per le formevarie di pressione a cui sono sottoposte eper l 'assenza di strutture in grado di ac-coglierle nel periodo successivo alla de-nuncia, quando più dificile è la vita nellafamiglia ;

4) che spesso gli uffici di poliziagiudiziaria, nel modo di condurre gli in-terrogatori, e gli operatori sanitari negl iaccertamenti precedenti e successivi al ri-covero negli ospedali, manifestano ca-renze di sensibilità professionale dovut eprobabilmente ad una sottovalutazione d iquesti crimini e delle difficoltà psicologi -che e materiali in cui vive la vittima ;

5) che, in tutti questi mesi, solo periniziativa di singole scuole o di gruppi d idocenti e studenti, particolarmente moti -vati, sono stati promossi incontri per di-scutere della violenza contro le donne, ibambini e le bambine, mentre è stato de ltutto assente il ministro della pubblic aistruzione che non ha sollecitato e soste-nuto iniziative per favorire un clima dirispetto e solidarietà nei confronti dell evitime di questi drammi e per aiutareragazzi e ragazze ad affrontarli con pi ùstrumenti culturali ;

6) che le decisioni adottate dagl ienti locali per istituire centri di assi-stenza legale e di servizio per le vittimedi violenza vengono frequentemente osta-colate e rese inoperanti da interventi dicontrollo che negano validità agli atti de -liberati ;

impegna il Governo

ad adottare tutte le iniziative neces-sarie perché gli enti locali siano in grad odi poter istituire, per le vittime della vio-lenza, centri di servizio sia per l 'assi-stenza legale sia per l 'accoglienza nell ' im-mediatezza dei reati ;

a provvedere per un aumento - de lpersonale preposto alla sorveglianza deiluoghi che risultano più pericolosi perchémale illuminati o del tutto isolati :

a dare disposizioni perché per gl iagenti, . le agenti e gli ufficiali di polizi agiudiziaria, per i carabinieri siano isti-tuiti corsi d'informazione sul tema dellaviolenza e su come istituire efficacementele relative inchieste nel rispetto della per-sonalità della vittima ; a far sì che nell escuole medie, superiori in particolare ,una parte dell'orario scolastico possa es-sere impegnato per approfondimenti sultema della violenza ;

ad adottare tutte le misure necessa-rie perché alle iniziative di cui ai duepunti precedenti possano partecipare per-sone esterne alle amministrazioni e i nparticolare le donne delle associazioni ,dei movimenti, dei servizi operanti su lterritorio contro la violenza ;

a favorire, con tutti i mezzi a pro-pria disposizione, le produzioni culturali ,in particolare quelle rivolte all'infanziaed all'adolescenza, i mezzi audiovisivi, igiochi che sostengono un'educazione for-temente ancorata alla valorizzazione dell adifferenza sessuale;

ad utilizzare « Pubblicità Progresso »perché, anche attraverso questo stru-mento, si aiuti l'affermazione della solida-rietà contro la violenza ;

a provvedere perché si promuov auna corretta informazione e quindi la dif-fusione di una cultura che liberi i rap-porti umani dal clima di violenza e so-praffazione che segna molti aspetti dellaesperienza quotidiana di uomini e donne .

(1-00088) « Beebe Tarantelli, Bassanini ,Bertone, Gramaglia, Diaz ,Rodotà, Bernocco Gar-zanti, Levi Baldini, Guer-zoni, Visco, Balbo, Paoli » .

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