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Atti Parlamentari — 14697 — Camera dei Deputat i IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 198 4 RESOCONTO STENOGRAFIC O 149 . SEDUTA DI MARTEDÌ 19 GIUGNO 198 4 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIUSEPE AllARO IND I DEL VICEPRESIDENTE VITO LATTANZI O INDIC E PAG. PAG . Missioni 1470 0 Disegni di legge : (Annunzio) 1470 1 (Approvazione in Commissione) 1470 5 (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 14704 (Proposta di assegnazione a Commis - sione in sede legislativa) 14702 (Trasmissione dal Senato) 1470 1 Disegni di legge di conversione : (Annunzio di cancellazione dall'or - dine del giorno) 14704 (Assegnazione a Commissione in sed e referente ai sensi dell'articolo 96 - bis del regolamento) 14702 (Presentazione) 14702 Proposte di legge : (Annunzio) 14700 (Approvazione in Commissione) 1470 5 (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 14704 (Proposta di trasferimento dalla sed e referente alla sede legislativa) 1470 3 (Trasmissione dal Senato) 1470 1 Interrogazioni e interpellanze : (Annunzio) 1473 3 Risoluzione : (Annunzio) 1473 3 Interrogazioni e interpellanza (Svolgi - mento) : PRESIDENTE 14708, 14713, 14716, 14717,

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Atti Parlamentari

— 14697 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

RESOCONTO STENOGRAFICO

149 .

SEDUTA DI MARTEDÌ 19 GIUGNO 198 4

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIUSEPE AllARO

IND I

DEL VICEPRESIDENTE VITO LATTANZIO

INDICE

PAG. PAG .

Missioni 14700

Disegni di legge :(Annunzio) 1470 1(Approvazione in Commissione) 1470 5(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 14704(Proposta di assegnazione a Commis -

sione in sede legislativa) 14702(Trasmissione dal Senato) 1470 1

Disegni di legge di conversione :(Annunzio di cancellazione dall'or -

dine del giorno) 14704(Assegnazione a Commissione in sed e

referente ai sensi dell'articolo 96 -bis del regolamento) 14702

(Presentazione) 14702

Proposte di legge:(Annunzio) 14700(Approvazione in Commissione) 1470 5(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 14704(Proposta di trasferimento dalla sed e

referente alla sede legislativa) 1470 3(Trasmissione dal Senato) 1470 1

Interrogazioni e interpellanze :(Annunzio) 1473 3

Risoluzione :(Annunzio) 1473 3

Interrogazioni e interpellanza (Svolgi -mento) :

PRESIDENTE 14708, 14713, 14716, 14717,

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

PAG.

14718, 14721, 14723, 14724, 14725, 14728 ,14729, 14730, 14731, 1473 2

BARCA LUCIANO (PCI) 14728CIAFARDINI MICHELE (PCI) 1472 3CODRIGNANI GIANCARLA (Sin . Ind.) 14729CRUCIANELLI FAMIANO (Misto PDUP) 1471 7DEL DONNO OLINDO (MSI-DN) 14725GIACOMETTI DELIO, Sottosegretario d i

Stato per le partecipazioni statali 14713 ,14720

GUERRINI PAOLO (PCI) 14724PICCHETTI SANTINO (PCI) . . . . 14710, 1471 6PROVANTINI ALBERTO (PCI) 1472 1SCOVACRICCHI MARTINO (PSDI) 14728SIGNORI SILVANO, Sottosegretario d i

Stato per la difesa 14725, 14726,14727, 14730, 1473 1

ZANFAGNA MARCELLO (MSI-DN) 14731, 14732

Comunicazioni di nomine ministerialiai sensi dell'articolo 9 della leggen. 14 del 1978 14705

Consigli regionali :(Trasmissione di documenti) 14706

Corte costituzionale :(Annunzio di sentenze) 14706

PAG .

Corte dei conti :(Trasmissione di documenti) 14707

Documenti ministeriali :(Trasmissione) 14707

Proposta d'inchiesta parlamentare :(Annunzio) 1470 1

Per lo svolgimento di una interroga-zione :

PRESIDENTE 14732, 14733FERRARI MARTE (PSI) 14732, 14733

Richiesta ministeriale di parere parla-mentare ai sensi dell'articolo 1della legge n. 14 del 1978 14705

Risposte scritte ad interrogazioni :(Annunzio) 1470 8

In morte del deputato Enrico Berlin-guer :

PRESIDENTE 14699, 1470 8PANNELLA MARCO (PR) 1470 8

Ordine del giorno della seduta di do-mani 14733

SEDUTA PRECEDENTE N . 148 — DI GIOVEDÌ 7 GIUGNO 1984

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 198 4

La seduta comincia alle 17.

ANTONIO GUARRA, Segretario, legge ilprocesso verbale della seduta del 4

giugno 1984 .

(È approvato) .

In morte del deputatoEnrico Berlinguer .

PRESIDENTE . (Si leva in piedi, e conlui i deputati e i membri del Governo —Un mazzo di rose rosse è stato deposto su lbanco del deputato Berlinguer) .

Onorevoli colleghi, in questa prima se-duta dopo la morte dell 'onorevole EnricoBerlinguer, riservandoci di commemo-rarne successivamente la figura con am-piezza adeguata, desidero esprimere i lcordoglio della Camera per la sua scom-parsa.

Un cordoglio sincero e profondo che s iaggiunge a quello che gli è stato tributatodalla unanimità delle forze politiche, d amilioni di militanti del suo partito e d icittadini .

Per Berlinguer non hanno pianto solo icomunisti .

L 'impetuoso e spontaneo moto di soli-darietà di tanta gente non è solo dovutoalla pietà umana per chi cade combat-tendo ma soprattutto, crediamo, rivoltoad un uomo politico che ha dato, con

intransigenza morale e con abnegazione ,un contributo essenziale per la crescit adella democrazia nell 'alveo della Costitu-zione repubblicana e per la pace.

Questo diffuso cordoglio — più che i lsuccesso elettorale del PCI — evidenziaquanto egli sia riuscito a far avanzarenella coscienza di tanti cittadini che noncondividono le sue idee, il processo dilegittimazione democratica del suo par-tito — da altri per tanto tempo contestato— per cui ha combattuto lungo tutto i lcorso della sua militanza politica .

Bisogna riconoscere che per Berlingueri grandi temi ideali avevano la prece-denza sulla stessa routine parlamentare ;per lui — per usare i termini di Gramsc i

- la «grande politica» doveva mantener esempre la prevalenza sulla «piccola poli-tica» .

Negli ultimi dibattiti lo ricordiam omolto assiduo.

Si può dire che abbia voluto dare i lmeglio di sé stesso .

La Camera gliene è riconoscente .E senza voler prendere posizione nelle

dispute recenti, giudichiamo doverosoaffermare che la scelta del campo istitu-tizionale che egli ha fatto per far valer ei punti di vista del suo partito dev'esse rconsiderata una valorizzazione delleistituzioni; l'aver egli preferito la via fa-ticosa, impervia, talvolta incompresa, e danche perdente del Parlamento a quellaesaltante facile e sbrigativa della piazzaè un suo merito indiscutibile .

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 198 4

Perché al di là delle fugaci polemich esiamo tutti certi che quanto accade i nParlamento non può in nessun modo nuo -cere alle nostre libertà .

Senza volerla idealizzare, la figura diBerlinguer deputato costituisce un puntod'incontro fra storia parlamentare estoria civile del nostro paese: proprio innome di quella sua «grande politica» Ber-linguer non pensava ad una soluzione d icontinuità fra le istituzioni e le grandicorrenti che animano la vita culturale delpaese .

Bisogna riconoscere, anche questo ,come un suo merito, ed impegnarsi —ciascuno con le proprie ragioni ideali —per colmare l'incomprensione che talor apuò esserci fra paese legale e paese reale .Le intenzioni di Berlinguer in questosenso possono accomunare anche chi no nne condivide le convinzioni .

A nome di tutti i colleghi, nel rim-pianto più sincero, invio le più vive con-doglianze della Camera, alla vedova, a ifigli, al fratello senatore Giovanni, a lgruppo parlamentare e al partito comu-nista italiano (Segni di generale consen-timento) .

In segno di lutto sospendo la seduta pe rventi minuti .

La seduta, sospesa alle 17,10,è ripresa alle 17,30 .

Missioni.

PRESIDENTE . Comunico che, a normadell'articolo 46, secondo comma, del re-golamento, i deputati Antoni, Bassanini ,Bianco, Bonalumi, Capecchi Pallini, Cer-rina Feroni, Ciccardini, Cirino Pomicino ,Citaristi, Coloni, De Luca, Facchetti, Sil-vestro Ferrari, Francese, Giovannini ,Graduata, Grassucci, Malvestio, Martino ,Memmi, Motetta, Napoli, Orsenigo, Pelli-canò, Perugini, Rauti, Sinesio, Vignola eViscardi sono in missione per incarico de lloro ufficio .

Annunziodi proposte di legge .

PRESIDENTE. In data 7 giugno 1984sono state presentate alla Presidenza l eseguenti proposte di legge dai deputati :

CASINI CARLO: «Immissione nel ruolo de lpersonale della carriera ausiliaria degliautisti del Ministero di grazia e giustiziaassunti ai sensi della legge 11 novembr e1982, n. 861» (1804) ;

CARDINALE ed altri : «Programma trien-nale di intervento straordinario per il re-cupero dei Sassi di Matera» (1805) ;

RocELLI ed altri : «Contributo ordinarioa carico dello Stato a favore del Provve-ditorato al porto di Venezia» (1806) ;

ANTONI ed altri : «Esclusione delle unitàsanitarie locali e degli istituti autonomicase popolari dall'assoggettabilità all ' im-posta sul reddito delle persone giuridiche,all'imposta locale sui redditi e all 'impostasul valore aggiunto e degli immobili dell ecooperative a proprietà indivisa dall 'as-soggettabilità all 'imposta locale sui red-diti» (1807) ;

CRISTOFORI ed altri : «Perequazione auto-matica delle pensioni anticipate e dellepensioni integrative» (1808);

ANDÒ ed altri : «Istituzione del Corp odegli agenti di polizia penitenziaria»(1809) .

In data 8 giugno 1984 sono state pre-sentate alla Presidenza le seguenti pro -poste di legge dai deputati :

BECCHETTI: «Contributi a carico delloStato a favore di associazioni per il so-stegno delle loro attività di promozionesociale» (1810);

ALBORGHETTI ed altri : «Proroga, modi -fiche e integrazioni alla legge 22 aprile1982, n. 168, recante misure fiscali per l osviluppo dell'edilizia abitativa» (1811) ;

RUFFOLO: «Recupero urbanistico-am-bientale dei rioni Sassi di Matera»(1812) ;

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LOBIANCO ed altri: «Competenze in ma-teria veterinaria e provvedimenti per l aprofilassi della peste bovina, della pleuro-polmonite contagiosa dei bovini, dell'aft aepizootica, della morva, della pest eequina, della peste suina classica e afri-cana, della febbre catarrale degli ovini edi altre malattie esotiche» (1813) ;

In data 12 giugno 1984 sono state pre-sentate alla Presidenza le seguenti pro-poste di legge dal deputato :

DEL MESE : «Norme per il passaggiodalla qualifica di preside di scuola medi ainferiore a preside di scuola media supe-riore» (1814) ;

DEL MESE : «Norme per la nomina de ipresidenti delle commissioni per gliesami di Stato di maturità e abilitazione eper i concorsi» (1815) .

In data 13 giugno 1984 è stata presen-tata alla Presidenza la seguente propost adi legge dal deputato:

GAROCCHIO: «Norme sul contratto di la-voro a tempo parziale» (1816) .

In data 18 giugno 1984 è stata presen-tata alla Presidenza la seguente propost adi legge dai deputati :

CERRINA FERONI ed altri : «Misure perfavorire la formazione e lo sviluppo d iimprese innovative e disciplina delle so-cietà finanziarie per l'innovazione »(1821) .

Saranno stampate e distribuite .

Annunzio di propost adi inchiesta parlamentare.

PRESIDENTE. In data 6 giugno 1984 èstata presentata alla Presidenza la se-guente proposta d 'inchiesta parlamen-tare:

VALENSISE ed altri: «Istituzione di un aCommissione monocamerale d'inchiest arelativa all 'accadimento dannoso verifica -tosi nella miniera di salgemma in Belve -

dere Spinello, provincia di Catanzaro, all asua prevedibilità, alla situazione attual edei luoghi ed alle provvidenze a favor edelle popolazioni colpite» (doc . XXII, n .2) .

Sarà stampata e distribuita .

Trasmissioni dal Senato .

PRESIDENTE. In data 18 giugno 1984

il Presidente del Senato ha trasmesso allaPresidenza i seguenti progetti di legge:

S. 725 - 532 - 699. — DISEGNO DI LEGG E

D 'INIZIATIVA DEL GOVERNO — SenatoreBOGGIO - Senatori MASCAGNI e VALENZA : «In-terventi straordinari ed integrativi in fa-vore degli enti autonomi lirici e delle isti-tuzioni concertistiche assimilate» (appro-vato, in un testo unificato, da quella VIICommissione permanente) (1822) ;

S. 708 - 544 —DISEGNO DI LEGGE D ' INIZIA-TIVA DEL GOVERNO — Senatori BOGGIO,

MANCINO e FONTANA: «Interventi straordi -

nari per l 'edilizia teatrale e cinematogra-fica e per l'industria cinematografica »(approvato, in un testo unificato, da quellaVII Commissione permanente) (1823) ;

S. 566. — «Adeguamento, tassazione eripartizione delle indennità di trasfertaspettanti agli ufficiali giudiziari ed agl iaiutanti ufficiali giudiziari» (approvato daquella Il Commissione permanente)(1824) ;

S . 709 - 700. — DISEGNO DI LEGGE D ' INI-

ZIATIVA DEL GOVERNO — Senatori MASCAGNI

e VALENZA : «Interventi integrativi in fa-vore dello spettacolo nell'esercizio finan-ziario 1984» (approvato, in un testo unifi-cato, da quella VII Commissione perma-nente) (1825) .

Saranno stampati e distribuiti .

Annunzio di disegni di legge .

PRESIDENTE. In data 15 giugno 1984

sono stati presentati alla Presidenza i se-guenti disegni di legge :

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dal Ministro dell'industria, del com-mercio e dell 'artigianato:

«Modifiche alla disciplina degli inter-venti della GEPI Spa» (1817) ;

dal Ministro della sanità:

«Istituzione della professione sanitari adi odontoiatria e disposizioni relative a ldiritto di stabilimento ed alla libera pre-stazione di servizi da parte dei dentist icittadini di Stati membri delle Comunit àeuropee» (1818) ;

dal Ministro del tesoro :

«Modifica del termine previsto dal pe-nultimo comma dell'articolo 15 dellalegge 12 agosto 1982, n. 531, in materia d iviabilità di grande comunicazione e d iriassetto del settore autostradale»(1819) .

In data 18 giugno 1984 è stato presen-tato alla Presidenza il seguente disegno d ilegge :

dal Presidente del Consiglio dei mini-stri e dal Ministro per la funzione pub-blica:

«Delega al Governo per il riordina -mento della dirigenza statale e delle altrepubbliche amministrazioni territoriali edistituzionali» (1820) .

Saranno stampati e distribuiti .

Annunzio della presentazione di un di -segno di legge di conversione e su aassegnazione a Commissione in sed ereferente ai seiísl dell'articolo 96-bisdel regolamenti) .

PRESIDENTE. Il Presidente. del Consi-glio dei ministri ha presentato in data 1 8giugno 1984, ai sensi dell 'articolo 77 dellaCostituzione, ' il seguente disegno d ilegge :

«Conversione in legge del decreto-leggeconcernente modificazioni al regime fi-

scale per gli alcoli e per alcune bevand ealcoliche in attuazione delle sentenze 1 5luglio 1982 e 15 marzo 1983 emesse dallaCorte di giustizia delle Comunità europeenelle cause n . 216/81 e n . 319/81 nonchéaumento dell'imposta sul valore aggiuntosu alcuni vini spumanti e dell'imposta d ifabbricazione sugli alcoli» (1826) .

A norma del primo comma dell'articol o96-bis del regolamento, comunico che i lsuddetto disegno di legge è stato deferitoalla VI Commissione permanente (Fi-nanze e tesoro), in sede referente, con i lparere della I, della III, della V, della XI edella XII Commissione.

Il suddetto disegno di legge è stato al-tresì assegnato alla I Commissione per-manente (Affari costituzionali) per il pa-rere all'Assemblea, di cui al secondocomma dell 'articolo 96-bis .

Proposta di assegnazioni di disegni dilegge a Commissioni in sede legisla-tiva.

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della pros-sima seduta l'assegnazione, in sede legi-slativa, dei seguenti disegni di legge, chepropongo alla Camera a norma del prim ocomma dell'articolo 92 del regolamento :

alla IV Commissione (Giustizia) :

S. 255. — «Aumento dei limiti di com-petenza del conciliatore e del pretore »(approvato dal Senato) (1751) (con pareredella I Commissione) ;

alla VI Commissione (Finanze e te -soro) :

«Abrogazione dell 'articolo 16 del de-creto-legge 30 dicembre 1979, n . 660, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 29febbraio 1980, n. 31, recante misure ur-genti in materia tributaria» (1759) (conparere della III e della X11 Commis-sione) ;

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«Modificazioni delle aliquote dell'im-posta sul valore aggiunto sulle cessioni eprestazioni di taluni beni e servizi nel set -tore edilizio» (1760) (con parere della I,della V e della IX Commissione) ;

alla XII Commissione (Industria) :

«Aumento del fondo di dotazione dell aSACE per l'anno 1984» (1742) (con pareredella V e della VI Commissione) ;

allla XIV Commissione (Sanità) :

«Modifica delle leggi 22 maggio 1978, n.217, e 18 dicembre 1980, n . 905, concer-nenti diritto di stabilimento e prestazion edei servizi da parte, rispettivamente, de imedici e degli infermieri professionali cit-tadini degli Stati membri della CEE »(1648) (con parere della I, della III, dellaIV e della VIII Commissione) .

Comunico inoltre che sarà iscritta ,all'ordine del giorno della prossima se-duta l 'assegnazione, in sede legislativa ,dei seguenti disegni di legge, che pro-pongo alla Camera a norma del primocomma dell'articolo 92 del regolamento :

alla II Commissione (Interni) :S. nn. 725, 699, 532 . — «Intervent i

straordinari ed integrativi in favore degl ienti autonomi lirici e delle istituzioni con -certistiche assimilate (testo unificato diun disegno di legge e delle proposte di legged'iniziativa dei senatori Mascagni e Va -lenza; senatore Boggio approvato dalla VIICommissione del Senato) (1822) (con pa-rere della I, della V e della VI Commis-sione) ;

S. 708, 544 . — «Interventi straordinariper l'edilizia teatrale e cinematografica eper l 'industria cinematografica» (testounificato di un disegno di legge e della pro -posta di legge d'iniziativa dei senatoriBoggio ed altri approvato dalla VII Com-missione del Senato) (1823) (con pareredella V e della VI Commissione) ;

S. nn . 709, 700. — «Interventi integra-tivi in favore dello spettacolo nell 'eser-cizio finanziario 1984» (testo unificato di

un disegno di legge e della proposta d ilegge d 'iniziativa dei senatori Mascagni eValenza approvato dalla VII Commission edel Senato) (1825) (con parere della VCommissione);

alla XII Commissione (Industria) :

«Modifiche alla legge 10 agosto 1974 ,numero 352, di conversione del decreto-legge 8 luglio 1974, n . 255, per l 'attua-zione del regolamento CEE 5 dicembre1977, n. 2680, che modifica il regola -mento CEE 6 aprile 1974, n. 834, relativoalle misure necessarie per evitare pertur-bazioni sul mercato dello zucchero provo -cate dall 'aumento dei prezzi in tale set-tore per la campagna saccarifera 1974-1975» (1676) (con parere della I, della V,della VI e della XI Commissione) .

Proposta di trasferimento di proposte d ilegge dalla sede referente alla sede le-gislativa .

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della pros-sima seduta l 'assegnazione in sede legisla -tiva delle seguenti proposte di legge, perle quali la VII Commissione permanente(Difesa), cui erano state assegnate in sedereferente, ha chiesto, con le prescrittecondizioni, il trasferimento alla sede legi-slativa, che propongo alla Camera anorma del sesto comma dell 'articolo 92del regolamento :

BARACETTI ed altri: «Norme di riformadel servizio militare e sul volontariato »(66) ; CRISTOFORI : «Riconoscimento del ser -vizio militare come titolo nei pubblic iconcorsi» (150) ; PERRONE ed altri: «Nuovenorme sul servizio militare di leva e sull aferma prolungata biennale e triennale»(275) ; AMODEO e FERRARI MARTE: «Normeper la regolamentazione del servizio mili-tare di leva per i giovani iscritti fra lagente di mare» (320) ; CARLOTTO ed altri :«Modifiche alla legge 31 maggio 1975, n .191, recante nuove norme per il servizi odi leva (1316) ; LOBIANCO ed altri: «Modi -fiche alla legge 31 maggio 1975, n . 191,

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recante nuove norme per il servizio dileva (1349) ; (La Commissione ha proce-duto all'esame abbinato) .

Annunzio della cancellazione dall'ordinedel giorno di un disegno di legge diconversione per decadenza del relativodecreto legge .

PRESIDENTE . Comunico che, essendotrascorsi i termini di cui all 'articolo 77della Costituzione per la conversione i nlegge del decreto-legge 17 aprile 1984, n .72, il relativo disegno di conversione èstato cancellato dall'ordine del giorno :

«Conversione in legge del decreto-legge17 aprile 1984, n. 72, concernente modifi-cazioni al regime fiscale per gli alcoli eper alcune bevande alcoliche in attua-zione delle sentenze 15 luglio 1982 e 1 5marzo 1983 emesse dalla Corte di giu-stizia delle Comunità europee nelle caus en. 216/81 e n. 319/81, nonché aumentodel l ' imposta sul valore aggiunto su alcun ivini spumanti e dell'imposta di fabbrica-zione sugli alcoli» (1599) .

Assegnazione di progetti di legg ea Commissioni in sede referente .

A norma del primo comma dell'articol o72 del regolamento, comunico che i se-guenti progetti di legge sono deferiti allesottoindicate Commissioni permanenti insede referente :

I Commissione (Affari Costituzionali) :

CONTU : «Modifica dell'articolo 6 del de-creto-legge 8 luglio 1974, n. 261, conver-tito in legge, con modificazioni, dall alegge 14 agosto 1974, n . 355, concernentemodificazioni alla legge 24 maggio 1970,n. 336, recante norme a favore dei dipen-denti dello Stato ed enti pubblici ex com-battenti ed assimilati» (1730) (con pareredella V e della XIII Commissione) ;

REGGIANI ed altri : «Perequazione dell epensioni dei pubblici dipendenti» (1732)(con parere della V, della VI e della XIIICommissione);

CAZORA e VERNOLA : «Norme per la rego-larizzazione della posizione giuridica d ialcune categorie in quiescenza di dipen-denti dello Stato ed enti pubblici ex com-battenti ed assimilati» (1763) (con pareredella V e della XIII Commissione) ;

«Perequazione dei trattamenti pensioni-stici in atto dei pubblici dipendenti»(1789) (con parere della V, della VI e dellaXIII Commissione) ;

Il Commissione (Interni) :

CERQUETTI ed altri: «Nuove norme sullosvolgimento delle attività di custodia e d ivigilanza privata e modifiche ed integra-zioni alle norme sulle attività di investiga-zione privata» (1485) (con parere della I,della IV, della V e della XIII Commis-sione);

III Commissione (Esteri) :

Ratifica ed esecuzione della conven-zione tra la Repubblica italiana e l'Au-stralia per evitare le doppie imposizioni eprevenire le evasioni fiscali in materia d iimposte sul reddito, con protocollo finale ,firmata a Canberra il 14 dicembre 1982»(1635) (con parere della I, della V, della VIe della X Commissione);

IV Commissione (Giustizia) :

«Costituzione ed esercizio delle banchedi dati personali ad elaborazione infor-matica» (1657) (con parere della I, della Ile della V Commissione) .

Per consentire di procedere all 'abbina-mento richiesto dall 'articolo 77 del rego-lamento, sono rimesse alla competenzaprimaria della stessa IV Commissione(Giustizia), con parere della I, della II edella V Commissione, le proposte di legged'iniziativa dei deputati Picano ed altri :«Norme per la tutela del diritto alla riser-vatezza delle persone fisiche nel tratta-mento automatizzato dei dati e delle in -formazioni personali» (1144); SEPPIA edaltri: «Discipline dell'uso dei sistemi in-formativi personali» (1210), attualmenteassegnate alla II Commissione (Interni) insede referente . vertenti su materia iden-

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tica a quella contenuta nel progetto d ilegge sopraindicato .

VI Commissione (Finanze e tesoro) :

RAUTI ed altri : «Norme per l'adegua -mento dell 'assegno di cura degli invalidiper servizio e dei loro congiunti» (1578)(con parere della I, della Il e della V Com-missione) ;

VII Commissione (Difesa):

MELELEO ed altri: «Norme per il riordi-namento del servizio sanitario militare »(1585) (con parere della I, della IV, della V,della VI, della VIII e della XIV Commis-sione) ;

XIII Commissione (Lavoro) :

MANCUSO ed altri : «Modifiche alla disci-plina dei licenziamenti individuali» (1507 )(con parere della I, della IV e della XI ICommissione) ;

CRISTOFORI ed altri: «Iscrizione dei pra-ticanti all'Istituto nazionale di previdenz adei giornalisti italiani» (1710) (con pareredella I, della II e della V Commissione) ;

PUJIA ed altri : «Assegno sociale per gl iemigrati» (1748) (con parere della I, dellaIII, della IV e della V Commissione) ;

XIV Commissione (Sanità) :GARAVAGLIA ed altri : «Disciplina delle so -

stanze stupefacenti e psicotrope, dei lor osostitutivi e norme per la prevenzione ,cura e riabilitazione degli stati di tossico -dipendenza» (1261) (con parere della I,della II, della IV, della V, della VI, dell aVII, della VIII, della X, della XI e della XIICommissione) ;

Commissioni riunite II (Interni) e XIII(Lavoro) :

BATTISTUZZI e PATUELLI : «Ordinamentodella professione di agente di spettacolo »(1627) (con parere della I, della IV e della VCommissione) .

Commissioni riunite IX (Lavori pub-blici) e XII (Industria):

PACCHETTI : «Norme sulle società di inge-gneria» (1712) (con parere della I, della IV,della V, della VI e della XIII Commis-sione) .

Approvazioni in Commissioni .

PRESIDENTE. Nelle riunioni delleCommissioni del 7 giugno 1984, in sedelegislativa, sono stati approvati i seguent iprogetti di legge :

dalla X Commissione (Trasporti) :

«Provvedimenti urgenti per l 'autotra-sporto di merci per conto terzi» (1428) ;

dalla XIII Commissione (Lavoro) :

Senatori ANTONIAllI ed altri: «Normeprevidenziali e assistenziali per le im-prese cooperative e loro dipendenti chetrasformano, manipolano e commercia-lizzano prodotti agricoli e zootecnici» (ap-provato dalla XI Commissione permanentedel Senato) (con modificazioni) (1607) .

Richiesta ministeriale di parere parla-mentare ai sensi dell 'articolo 1 dellalegge n. 14 del 1978 .

PRESIDENTE. Il ministro dell 'indu-stria, del commercio e dell'artigianato hainviato, a ' termini dell 'articolo 1 dellalegge 24 gennaio 1978, n . 14, la richiestadi parere parlamentare sulla proposta dinomina del dottor Marcello Bonaccorsi apresidente del consiglio di amministra-zione della Stazione sperimentale per l ' in-dustria delle essenze e dei derivati dagliagrumi in Reggio Calabria .

Tale richiesta, a ' termini del quartocomma dell'articolo 143 del regolamento ,è deferita alla XII Commissione perma-nente (Industria) .

Comunicazioni di nomine ministeriali a isensi dell'articolo 9 della legge n . 1 4del 1978.

PRESIDENTE . Il ministro dell 'indu-stria, del commercio e dell'artigianato, a '

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termini dell'articolo 9 della legge 24 gen-naio 1978, n. 14, ha dato comunicazionedella nomina del dottor Marcello Bonac-corsi, del dottor Antonio Vilardi, deldottor Cristoforo Postorino, del dotto rGuido Rovesti, del dottor Marco Surdi edel signor Placido Russo a membri de lconsiglio di amministrazione della Sta-zione sperimentale per l'industria delleessenze e dei derivati dagli agrumi inReggio Calabria .

Tale comunicazione è stata trasmessaalla XII Commissione permanente (Indu-stria) .

Il ministro del turismo e dello spetta -colo, sempre a' termini dell 'articolo 9della legge 24 gennaio 1978, n . 14, ha datocomunicazione della nomina del dotto rBenedetto Cottone a consigliere di ammi-nistrazione dell'Istituto per il creditosportivo .

Tale comunicazione è stata trasmessaalla II Commissione permanente (In -terni) .

Trasmissioni di documentida consigli regionali .

PRESIDENTE. Nel mese di maggiosono pervenute mozioni, ordini del giornoe risoluzioni dai consigli regionali dell eMarche, della Puglia, dell'Umbria e dell aValle d'Aosta .

Questi documenti sono stati trasmess ialle Commissioni competenti per materiae sono a disposizione degli onorevoli de-putati presso il Servizio Commissioni bi-camerali e affari regionali .

Annunzio di sentenzedella Corte costituzionale .

A norma dell'articolo 30, secondocomma, della legge 11 marzo 1953, n. 87il Presidente della Corte costituzionale h atrasmesso con lettera in data 16 maggio1984, copia della sentenza n . 144, deposi -tata in pari data in cancelleria, con l aquale la Corte ha dichiarato :

«L 'illegittimità costituzionale dell 'arti-colo 2 del decreto legislativo del Cap oprovvisorio dello Stato 13 settembre 1946 ,n. 303, nella parte in cui dispone che ilavoratori "anteriormente alla chiamataalle armi, siano alle dipendenze dell ostesso datore di lavoro da oltre tremesi"» ;

inammissibile la questione di legitti-mità costituzionale dell 'articolo 6, primocomma, regio decreto-legge 13 novembre1924, n. 1825» (doc. VII, n . 107) .

La Corte costituzionale ha altresì depo-sitato in cancelleria il 16 maggio 1984 e i l24 maggio 1984 le seguenti sentenze nn .141, 142, 143 e 148 con le quali la Corte hadichiarato :

«inammissibile la questione di legitti-mità costituzionale dell 'articolo 4, primocomma, lettera b) del decreto del Presi -dente della Repubblica 4 agosto 1978, n.413, nonché la questione di legittimitàcostituzionale dell'articolo 6, terzocomma, in relazione all 'articolo 4, primocomma, lettera b) del citato decreto ;

inammissibile la questione di legitti-mità costituzionale dell'articolo 6, commaterzo, in relazione all'articolo 4, primocomma, dello stesso decreto ;

non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell'articolo 6, commaterzo, in relazione all'articolo 4, primocomma, lettera b) del decreto stesso edell'articolo 4, primo comma, lettera b)del citato decreto» (doc . VII, n . 104) ;

non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell 'articolo 86, primocomma, del decreto del Presidente dellaRepubblica 29 dicembre 1973, n. 1092(doc. VII, n. 105) ;

inammissibile la questione di legitti-mità costituzionale dell'articolo 630,comma terzo, codice penale in relazion eall'articolo 27, terzo comma, Costitu-zione ;

non fondata, nei sensi di cui in moti-vazione, la questione di legittimità costi-

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tuzionale dell 'articolo 630, comma terzo,codice penale in relazione all'articolo 3della Costituzione ;

non fondata la questione di legittimitàcostituzionale dell 'articolo 114, secondocomma, codice penale, limitatament eall'ipotesi di cui al primo comma, n . 1 ,dell'articolo 112 del codice penale (doc.VII, n. 106) ;

inammissibile per difetto di rilevanzala questione di legittimità costituzional edell 'articolo 77, primo e secondo comma ,della legge 24 novembre 1981, n . 689;

inammissibile la questione di legitti-mità costituzionale degli articoli 53 e 77della legge 24 novembre 1981, n. 689 (doc .VII, n. 108) .

Ai sensi del primo comma dell 'articolo108 del regolamento le suddette sentenz esono inviate alle seguenti Commission icompetenti per materia : alla I (doc . VII ,n. 105), alla IV (doc . VII, nn. 104, 106 e108), alla XIII (doc. VII, n . 107), nonchéalla I Commissione (Affari costituzio-nali) .

Trasmissionidalla Corte dei conti .

PRESIDENTE. La Corte dei conti, conlettera in data 31 maggio 1984, ha tra-smesso, in adempimento al dispost odell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958,n. 259, la determinazione e la relativa re-lazione sulla gestione finanziaria del Con-sorzio canale Milano-Cremona-Po per gl iesercizi dal 1979 al 1981 (doc. XV, n .36/1979-1980-1981) .

Questo documento sarà stampato e di-stribuito.

La Corte dei conti, con lettera in data12 giugno 1984, ha altresì trasmesso, i nadempimento al disposto dell'articolo 7della legge 21 marzo 1958, n. 259, la de-terminazione e la relativa relazione sullagestione finanziaria della Cassa nazionale

del notariato per gli esercizi 1981 e 1982(doc . XV, n. 37/1981-1982) .

Questi documenti saranno stampati edistribuiti .

Trasmissionidi documenti ministeriali .

PRESIDENTE. Il ministro del bilancioe della programmazione economica, nellasua qualità di vicepresidente del Comitatointerministeriale per la programmazioneeconomica (CIPE) con lettera in data 6giugno 1984 ha trasmesso, ai sensi del l 'ar -ticolo 2, ultimo comma, della legge 12agosto 1977, n. 675, copia delle delibera-zioni adottate dal Comitato interministe-riale per il coordinamento della politic aindustriale (CIPI) nelle sedute del 22, 29marzo e 27 aprile 1984, riguardanti ri-spettivamente l'accertamento dello stat odi crisi aziendale e settoriale per ungruppo di società e l'ammissione ai bene-fici di cui all'articolo 4 della legge n . 675del 1977 dei progetti di ristrutturazionepresentati da alcune società .

Questa documentazione sarà trasmessaalle Commissioni competenti .

Il ministro del tesoro, con lettera i ndata 8 giugno 1984, ha trasmesso, ai sens idell'articolo 28, ultimo comma, dell alegge 24 maggio 1977, n. 227, la relazionesulla cooperazione economica e finan-ziaria dell'Italia con i paesi in via di svi-luppo relativa al secondo semestre 1983(doc . XLIX-ter, n . 2) .

Questo documento sarà stampato e di-stribuito .

Il ministro del tesoro, con lettera i ndata 11 giugno 1984, ha altresì trasmesso ,ai sensi dell 'articolo 30 della legge 5agosto 1978, n . 468, le relazione sullastima del fabbisogno di cassa del settorepubblico riferita al primo trimestre 1984(doc. XXXV, n . 4) .

Questo documento sarà stampato e di-stribuito .

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Annunzio di risposte scrittead interrogazioni .

PRESIDENTE . Comunico che sono per-venute alla Presidenza dai competenti mi-nisteri risposte scritte ad interrogazioni .Saranno pubblicate in allegato al reso -conto stenografico della seduta odierna .

In morte del deputatoEnrico Berlinguer .

MARCO PANNELLA. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Voglia indicarne il mo-tivo.

MARCO PANNELLA. Le chiedo di con-sentirmi brevissimamente, signor Presi -dente, non già di associarmi o disso-ciarmi, ma di dichiarare, a seguito dellasua comunicazione (e non commemora-zione, ho ben inteso) il dolore persistente ,vivo e profondo dinanzi alla notizia e dalla realtà della scomparsa del collegaEnrico Berlinguer . Desidero in quest omomento, signor Presidente, anche anome dei miei compagni del gruppo radi -cale dirle che, per quanto mi riguarda ,personalmente, dal 1949, non ho mai ces -sato di ritenere questo collega probo, se-vero, rigoroso, buono, animato con inte-grità da profondissima passione di parte ,che è onore per ciascuno di noi, e di pas-sione civile. Mi consenta anche, signo rPresidente, di dirle in democrazia e da u nParlamento democratico, nel quale le di-versità sono diversità fondate su giudizidrammatici di valori diversi e contrappo-sti, che noi ci uniamo non solo alla fami-glia, non solo ai compagni del gruppocomunista, ma a quella grandissima part edel nostro paese che ha ritenuto la poli-tica del partito comunista, in tutti quest ianni, come grande, come necessaria . Enon già mutando in questa occasione . .. Miparrebbe di mancare di lealtà rispetto alcollega, nello stesso tempo scomparso ecosì vivo tra noi, mutare o mettere tr aparentesi un giudizio diverso . Ma voglio ,in democrazia, ricordare qui che questo

collega ha saputo, signor Presidente, con -vincere tanta parte del nostro paese dell agrandezza del suo partito e della sua poli-tica. Credo che nessun maggiore elogio ,in democrazia, possa venire da un avver-sario e, se me lo consente, anche da unapersona che fa della tolleranza, che fa de ldialogo, dell'amore per la democrazia ,una delle ragioni per rispettare, primaancora di se stesso, i propri avversari .Grazie, signor Presidente .

Svolgimento di una interpellanzae di interrogazioni.

PRESIDENTE. L'ordine del giornoreca lo svolgimento della seguente inter-pellanza :

«I sottoscritti chiedono di interpellare i lministro delle partecipazioni statali, pe rsapere quali siano gli intendimenti de lsuo Ministero in ordine al problema dellaliquidazione dell'azienda agricola Macca-rese di Roma di proprietà del gruppoIRI .

Tale liquidazione è stata realizzata, m anon ancora conclusa, in modi che contra-stano con le direttive impartite dall ostesso ministro delle partecipazioni statal idel precedente Governo; gli interpellant ipertanto chiedono se non ritenga neces-saria una precisa riconsiderazionedell'atto compiuto ai fini di assicurare laproprietà pubblica della vasta area agri -cola alle porte di Roma .

In particolare, per sapere se il ministroè a conoscenza della importante sentenzaemessa dal pretore di Roma in data 1 5giugno 1983 la quale, non soltanto ha con -dannato la società Maccarese e la SOFIN ,finanziaria del gruppo IRI, proprietari ain forme pressoché totalitarie delle azion idella Maccarese, per comportamento an-tisindacale, ma altresì, ha dimostrat ocome il compromesso di venditadell'azienda sia stato realizzato disatten-dendo le precise direttive impartite da lMinistero delle partecipazioni statali .

Nella sentenza ricordata il pretore diRoma ha ritenuto in particolare che il

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comportamento antisindacale delle du esocietà si è realizzato :

1) per il fatto di aver boicottato l atrattativa in corso in sede ministeriale tr ai sindacati e il ministro circa la destina-zione da dare al comprensorio di pro-prietà della società Maccarese, omettendodi fornire alle parti della trattativa ogn iinformazione riguardante il progetto d iliquidazione della azienda Maccarese ;nonché concludendo in forme nascostel'accordo di cessione con tali signori Ga-bellieri senza alcuna informazione al mi-nistro;

2) per aver concluso un preliminaredi cessione della azienda a condizioni econ modalità contrastanti rispetto aquelle stabilite nelle legittime e vincolant idirettive impartite dal ministro all'ente d igestione a seguito e in conformità dellestesse richieste sindacali ;

3) per avere discriminato, nella for-mulazione delle proposte di liquidazione ,il sindacato e le centrali cooperative, por-tatori di una soluzione cooperativa, indi-cata come tale priorità nelle stesse diret-tive ministeriali.

Alla stregua di detta motivazione e delriconoscimento del carattere antisinda-cale del comportamento delle due società ,il pretore di Roma, nella premessa che lavicenda, riguardante la liquidazionedell'azienda, sia da ritenere non ancoraconclusa, e ciò al fine di impedire la pro-secuzione del comportamento antisinda-cale, ha deciso di impartire un provvedi -mento che valesse a ricondurre «le piùrilevanti operazioni future della liquida-zione sui binari della informazione e dell atrasparenza nei confronti del sindacat ostesso e nei confronti del ministro» e, a ta lfine, ha vietato alla società Maccarese ealla SOFIN «di porre in essere ulteriorinegozi e atti giuridici in relazione alla ces-sione dei cespiti della spa Maccaresesenza preventiva specifica informazion eal ministro e al sindacato» risultandodunque evidente, dalla richiamata pro-nuncia, che l'autorità giudiziaria ha ri-conosciuto

che

la

liquidazione

dell'azienda Maccarese deve attuars inell'osservanza delle direttive ministe-riali, al cui rispetto ha un legittimo inte-resse anche il sindacato e che, a quest oultimo, deve essere riconosciuta un aprioritaria posizione nella trattativa ri-guardante la destinazione final edell ' azienda, nel rispetto della occupa-zione e della unità di essa .

In ragione di quanto esposto, che evi-denzia fondate preoccupazioni sul modoin cui si è inteso perseguire la liquida-zione di una azienda di grande valore eco-nomico e sociale quale la Maccarese, l ecui terre, se passassero in mani private,costituirebbero permanente obiettivo pe rspeculazioni edilizie in considerazion edella loro ubicazione, con conseguenz edisastrose per la città di Roma, gli inter-pellanti chiedono di sapere :

in quali modi e forme intenda avvalers idei poteri di indirizzo che la autorità giu-diziaria ha riconosciuto spettanti al Mini-stero delle partecipazioni statali anchenei riguardi di società, quali la spa Mac-carese, in liquidazione;

quali iniziative intenda adottarenell'immediato, considerato che la giuntaregionale del Lazio, con il sostegno d icomune e provincia di Roma, è interes-sata all'acquisto dell'azienda e che tal efatto, assicurando la proprietà pubblicadella terra, costituisce la massima ga-ranzia che sarà conservata la vocazioneagricola del territorio, contro specula-zioni di ogni tipo e particolarmente edili -zie ;

se negli orientamenti del ministro per-manga l'intento di considerare il sinda-cato e le centrali cooperative come inter-locutori primari della trattativa che vaimmediatamente ripristinata;

se abbia sinora ricevuto informazoni, equali, dalle società Maccarese e SOFIN inattuazione della pronuncia del pretore equali misure intenda adottare per il fu-turo onde sollecitarne l 'invio, anche aifini di impedire atti unilateriali delle part iinteressate a liquidare la proprietà pub-

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blica dell'azienda, atti che risulterebberogià in esecuzione per la presenza sulposto dell'acquirente che si comport acome il legittimo proprietario senza ch elo sia in termini definitivi ;

se, infine, non ritenga necessario av-viare una indagine specifica per appuraretermini e modi dell'azione liquidatori acondotta dall'IRI per alienare al sistemapubblico una importante proprietà qual ela Maccarese .

(2-00174)«POCHETTI, PICCHETTI»,

nonché dalla seguente interrogazione :Crucianelli, Manca Nicola e Gianni, ai mi-nistri delle partecipazioni statali e perl 'ecologia, «per sapere — premesso che :

il 15 febbraio 1983 il presidente dell aregione Lazio ha spedito un fonogrammaall'ESAL (ente regionale di sviluppo agri-colo) per sollecitare un'offerta ai liquida -tori dell'azienda «Maccarese» per cont odell 'amministrazione regionale ;

l 'ESAL, seguendo le indicazioni prove-nienti dalla regione Lazio, si propon ecome acquirente della tenuta non rice-vendo nessuna considerazione né dai li-quidatori né dal ministro delle partecipa-zioni statali ;

il giorno 2 maggio 1984 al Ministerodelle partecipazioni statali i liquidatori ,con l'avallo del ministro, decisero di ri-prendere contatti con la famiglia Gabel-lieri, ignorando la proposta, sempre va-lida, dell 'ESAL — :

1) i motivi che hanno impedito l'inter-vento del Ministero delle partecipazion istatali nel merito della vicenda, trasgre-dendo in questo modo gli impegni per l aregionalizzazione del territorio di Macca-rese, lasciando che la SOFIN rioffrisse a iGabellieri la tenuta ;

2) per quali ragioni non si è ritenut oopportuno sollecitare l 'IRI e la SOFIN aprendere in considerazione l'offerta d iacquisto della regione Lazio effettuata at-traverso l 'ESAL:

3) quali misure sono state messe in attoper impedire possibili operazioni specula-tive, in una zona che si estende per 1 5mila ettari, dato che il gruppo Gabellieri-Eurogest ha già accaparrato oltre due-mila ettari adiacenti all'azienda Macca-rese e pare che sia in trattativa per acqui-stare la tenuta del Cavaliere e la tenuta diCastel di Guido che formano un 'unica re-altà produttività e ambientale con Macca-rese» (3-00916) .

Questa interpellanza e questa interro-gazione, che trattano lo stesso argomento ,saranno svolte congiuntamente .

L'onorevole Picchetti ha facoltà di illu-strare l'interpellanza Pochetti n . 2-00174,di cui è cofirmatario .

SANTINO PICCHETTI. Signor Presi -dente, questa interpellanza che ho pre-sentato insieme al collega Pochetti risaleal 22 novembre dello scorso anno: settemesi sono trascorsi, nell 'attesa di una ri-sposta che esprimesse una linea di inter -vento del ministro delle partecipazionistatali, di fronte al modo in cui l 'IRIaveva deciso di alienare l 'importanteazienda agricola di Maccarese, situatanelle vicinanze di Roma. Presentammol'interpellanza successivamente ad un de-creto pretorile emesso in data 15 giugn o1983, a seguito di una causa intentatadalla Federbraccianti-CGIL, che condan-nava la Maccarese e la finanziaria pub-blica SOFIN per comportamento antisin-dacale nelle operazioni liquidatorie e peravere realizzato il compromesso di ven-dita dell'azienda disattendendo le precisedirettive impartite dall 'allora ministrodelle partecipazioni statali, onorevole DeMichelis . Le risposte che attendiamo ogg inon possono semplicemente richiamars iai quesiti posti sette mesi or sono, m adovranno riferirsi alla successiva evolu-zione dei fatti connessi alla vendita dellaMaccarese, fatti che oggi si presentano intermini di maggiore gravità . Oggi, l ' interavicenda è approdata a questa poco edifi-cante situazione: la vendita della Macca-rese, perfezionata dai liquidatori dell'IR Idopo il decreto pretorile, è stata invali -data da una seconda sentenza pretorile

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emessa il 16 marzo 1984 . Gli acquirenti ,certi Gabellieri, imprenditori agricol idella Maremma toscana, hanno intentat ocausa alla Maccarese, affinché essa resti-tuisca loro i 31 miliardi sborsati, non in -tendendo più acquistarla ; i liquidatori s iostinano a considerare valida la vendita ,non restituendo l 'ingente somma e con -fermando un atto che non solo costituisc eun attentato sociale di enorme gravità ,ma anche una regalia bella e buona diuna vasta area di fertile terra, alienandol aalla proprietà pubblica ed esponendol aad iniziative speculative di ogni tipo .

Questa è la situazione. Ci troviamo d ifronte ad una vicenda su cui si deve inda-gare a fondo; e noi non lasceremo nulla diintentato perché il Parlamento possa fa rsentire tutto il suo peso politico e l'eser-cizio della sua funzione di controllo, pe rappurare se dietro quanto sta accadend onon vi siano precise responsabilità politi -che, e forse anche qualcos 'altro, di di -versa natura e gravità. La liquidazion edecisa dall 'IRI della proprietà e della ge-stione di questa grande azienda agricol adell'agro romano, che ha dietro di sé un astoria di enorme valore umano, sociale,economico ed ecologico, può essere fatt arisalire ai progetti in più occasioni mani-festati dall'IRI di dismettere dal sistem apubblico alcune proprietà ed inziativeproduttive che si rappresentano come ec-cessivamente frantumate, e di non esser epiù presente nell'intero settore dell'agri-coltura .

Non intendo svolgere alcun esame cri-tico di tali scelte, che appaiono tropp osemplicistiche. Le richiamo solo perchévalgono a collocare nella giusta dimen-sione il problema, spesso posto a bas edella volontà di liquidazione della Macca-rese, dei deficit aziendali di esercizio, equindi della permanente passivit àdell'azienda. In realtà, le permanenti ericorrenti volontà liquidatorie dell'IR Ihanno comportato una costante sottouti-lizzazione delle capacità produttiv edell'azienda, una conduzione non ispiratacertamente al suo rilancio produttivo,malgrado le continue denunce dei lavora -tori .

Fatto è che la messa in liquidazion edell 'azienda avviene nel novembre de l1980, dopo che negli anni precedent ierano stati firmati accordi per il suo ri-lancio produttivo, che comportaronograndi sacrifici economici e occupazio-nali per gli stessi lavoratori . C 'è un puntocentrale di tutta la vicenda, che vorre irichiamare subito e che, se fosse statoassunto dall'IRI fin dall 'inizio avrebbe ri-solto positivamente la situazione . Esso ri-guarda, nel progetto di dismission edell'azienda dal sistema pubblico, la sepa-razione tra proprietà della terra e ge-stione delle attività aziendali .

Si trattava e si tratta, cioè, di non alie-nare alla proprietà pubblica il bene terrae dismettere invece, da parte dell 'IRI, lagestione aziendale, liberandosi così deifardelli negativi dei deficit . Ma in questoschema non si è mai voluti entrare, ed iliquidatori dell'IRI hanno operato in ter-mini pregiudiziali nella direzione di ven-dere ai privati tutto il bene terra ed i lcomplesso aziendale ; ed hanno fatto ciòdisattendendo le stesse direttive ministe-riali, tese a favorire l'eliminazione di ogn ivelleità speculativa .

Da qui il decreto pretorile che non an-nullava ancora la vendita, ma ne sospen-deva l'iter allo stato del preaccordo, po-tenziale punto di partenza per nuovi indi -rizzi. Così, mentre la Federbraccianti -CGIL si rivolgeva di nuovo al pretore perchiedere espressamente l 'annullamentodel precontratto di vendita stipulato, difronte alla paralisi dell'attività del mini-stro, che non difendeva nemmeno le su eprerogative di indirizzo verso l'IRI, i li-quidatori definivano con i Gabellieri lepratiche di cessione della Maccarese per31 miliardi, che davano diritto all'ac-quisto di 1.800 ettari di terra e di tutte l escorte e del patrimonio aziendale .

È una vendita scandalosa, signor Presi -dente! Si tratta di un prezzo che riduce ilvalore di questa terra a lire 1700 il metroquadro, quando è risaputo che il costodella terra per uso agricolo è in medi amolto, ma molto più consistente . Nonsolo, con quei 31 miliardi si sono acqui-stati tutti gli altri beni dell'azienda, 2 mila

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capi di bestiame, stalle, edifici vari, mac-chine agricole, cantine sociali eccetera ,per cui il costo della terra si riduce ulte-riormente ad una cifra tra le 500 e le 1000lire il metro quadro .

C 'è dunque materia per indagare, pe rsaperne di più e valutare le ragioni percui da parte dei liquidatori IRI si sia vo-luta sanzionare una vendita alle condi-zioni ricordate . Ma c'è un'altra questionepiù di fondo che desidero sollevare . Lasalvaguardia dell 'uso agricolo delle terr edella Maccarese costituisce un punto dieccezionale valore per un corretto uso delterritorio. Da qui la grande mobilitazion edelle istituzioni locali, delle forze poli-tiche e sociali in difesa della destinazion eagricola di questa zona, che non può es-sere salvaguardata soltanto dai vincoli ur-banistici del comune .

Per dare una risposta in qualche mod opositiva a questa esigenza e legittimare altempo stesso la vendita ai privati si èdetto da parte dell'IRI che i Gabellieri, inquanto imprenditori agricoli, assicura -vano questa prospettiva di unità azien-dale e conduzione moderna della Macca-rese. Ma se guardiamo le pratiche dell aliquidazione dell 'azienda e chi c'è dietr oquesti imprenditori agricoli, ci accor-giamo come tutta l 'operazione sia stat aconcordata, condotta in ragione di benaltre prospettive e di ben altri interess iche non quelli della salvaguardia dell'us oagricolo dell'azienda stessa e delle su eterre. Nel primo atto di compromesso s ilegge infatti che «i Gabellieri si impe-gnano per soli cinque anni a mantenerel'esercizio agricolo della Maccarese» . Suc-cessivamente, dopo denunce del sinda-cato, nella stipula definitiva dell'atto d 'ac-quisto tale termine viene portato a diec ianni, con una riserva dei Gabellieri d iavvalersi di eventuali modifiche degl istrumenti urbanistici che si dovessero ve-rificare . Non c'è male per una cosiddett agaranzia di permanente indirizzo agricoloe di unità aziendale !

Chi c 'è dietro questi imprenditori? L adocumentazione raccolta ci porta alla Eu-rogest, una potente società finanziari ache si avvale di apporti della FIAT, di

Bagnasco eccetera, lanciatasi, a partiredal 1978, in specifiche operazioni su l«bene terra», acquistando tenute agricol eed offrendo certificati agricoli per quant ivolessero indirizzare i loro risparmi indirezione dello sfruttamento della terra .

Si legge sul depliant che 1'Eurogest di-stribuisce ai possibili clienti questo inte-ressante passaggio, che illustra, tra altr ipunti, la convenienza del l ' investimento —cito testualmente — «La sottrazione d iterra all'agricoltura, specie nelle zone d ipianura e lungo i litorali, è accentuata d auna costante domanda di terreni per us iextragricoli, pubblici e privati, conse-guente alle esigenze di una crescente po-polazione che, per sviluppare attività pro-duttive residenziali e turistiche o di servi -zio, sollecita sempre nuovi insediamenti einfrastrutture di collegamento» . Occorreben altro allora per dimostrare che l 'ope-razione di vendita della Maccarese non hatenuto minimamente conto delle esigenzeposte da una intera collettività regionale ecittadina, con alla testa il sindaco diRoma! E il ministro Darida, se fosse pre-sente, in qualità di ex sindaco della capi -tale, può in tutta coscienza ignorare le pi ùche legittime preoccupazioni sulla ven-dita effettuata ?

La seconda sentenza del pretore Fo-schini, che annulla questa vendita, ri-porta la situazione al punto di partenza ,mentre lascia aperto un contenzioso giu-diziario tra gli acquirenti, che si conside-rano «scippati» dei loro miliardi, e i liqui-datori dell'IRI. Lei saprà, signor sottose-gretario, che — mi è stato riferito propri oquesta mattina — i Gabellieri hanno otte-nuto dal tribunale di Grosseto una sen-tenza che legittima la restituzione dei mi-liardi che loro hanno «cacciato». Co-munque se ne vedranno delle belle s uquesta vicenda, perché una massa di de-naro così ingente ferma nelle banche pro-voca o danni o interessi relativi, secondole parti .

Ed ecco i punti conclusivi e l 'aggiorna-mento dei quesiti posti nella originariainterpellanza . Primo: l'annullamento de lcontratto di vendita ai privati deve servir eper rivedere l'intera vicenda della liquida-

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zione della Maccarese. Se non fosse suffi-ciente, per il ministro, una specifica vo-lontà politica 12er intervenire sull'IRI, eb-bene, ci si può richiamare al regio de-creto-legge 15 giugno 1933, n . 859, tuttorain vigore, con i successivi aggiornamenti ,che autorizza il ministro a procedere, inbase agli articoli 4 e 5, per motivi di inte-resse pubblico, a rilevare la liquidazion eordinaria già effettuata e ad avviare un anuova fase di diversa utilizzazione e col-locazione della Maccarese . Questa legge ègià stata utilizzata una volta, per circo-stanze analoghe, nel 1959, in occasionedella messa in liquidazione dei cantier inavali di Taranto. È disposto il ministro amuoversi in questa direzione?

Secondo: è indispensabile il manteni-mento della proprietà del «bene terra »della Maccarese. Ciò può avvenire sia la-sciando la terra in proprietà dell'IRI, si aoperando con tutte le facilitazioni possi-bili perché la terra stessa sia acquistatadall'Ente regionale di sviluppo agricol odel Lazio, che tra l'altro ne fece esplicitarichiesta fin dal 10 marzo 1983, richiestamai tenuta nel debito conto . Quali assicu-razioni intende dare in proposito il mini-stro?

Terzo: la gestione dell 'azienda Macca-rese può, e a questo punto deve, esseresottratta all'IRI o ad una sua finanziaria .I lavoratori attualmente in caricoall'azienda si sono costituiti in coopera-tiva e sono disponibili, con l 'appoggiodelle centrali cooperative nazionali, a dassumere tutte le responsabilità gestio-nali .

Sono in discussione in Parlamento, tr al 'altro, proposte di legge per il sostegn oalla cooperazione, specie agricola . Nonritiene il ministro che sia questa dell acooperazione la strada da percorrere,dando così soluzione definitiva al pro-blema Maccarese? Non ritiene di ripren-dere con immediatezza le trattative con i lsindacato?

Quarto ed ultimo punto : tutta la vi-cenda della liquidazione della Maccareseha evidenziato, da parte dell'IRI, una to-tale estraneità alle direttive del ministrodelle partecipazioni statali. Mi riferisco

all 'esperienza del precedente ministro DeMichelis, come a quella del ministro at-tuale, onorevole Darida, che ad un certopunto, con una sua lettera, inviata all 'as-sessore regionale all'agricoltura del La -zio, lasciava intendere la sua disponibilitàa favorire la soluzione acquisto della re-gione ; ma le cose hanno sempre seguit ouna strada diversa, per l'ostinazione deiliquidatori IRI a realizzare comunquel'operazione Gabellieri .

Chiedo al sottosegretario qui presentese non giudichi elusivo dei poteri di indi -rizzo che competono al Ministero il com-portamento, del tutto censurabile ,dell ' IRI. In particolare, chiedo se il mini-stro fosse a conoscenza della presenzadella Eurogest tra gli acquirenti dellaMaccarese .

Signor Presidente, la questione Macca-rese non è riducibile ad un fatto aziendalee locale. Il rilievo che tale questione hasempre avuto sulle cronache nazionali staa confermare come i problemi ad essaconnessi abbiano uno spessore politico esociale di grande rilevanza nazionale .Dietro questa vicenda emerge il modo incui si governa il territorio, si organizzanole grandi aree urbane, si rende vivibil el'assistenza degli uomini. Per questo, asostegno delle lotte dei lavoratori si sonoschierati amministratori pubblici, politici ,uomini di cultura, ecologisti . Chiediamoche l 'intervento del Governo sia corri-spondente alla soddisfazione di quest ecomplessive esigenze, che la nostra inter-pellanza ha inteso evidenziare .

PRESIDENTE. L 'onorevole sottosegre-tario di Stato per le partecipazioni statal iha facoltà di rispondere alla interpellanzatestè svolta e all'interrogazione di cui èstata data lettura .

DELIO GIACOMETTI, Sottosegretario d iStato per le partecipazioni statali . La vi-cenda Maccarese si è venuta caricando d icontenziosi di carattere giuridico semprepiù prevalenti rispetto ai dati, per cos ìdire, politici della questione . E da ritenereche una sua soluzione organica e defini-tiva non potrà essere raggiunta se non

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quando tutte le controversie legali che s isono venute accumulando intorno ad essanon avranno trovato composizione .Prima di illustrare lo stato a cui sono per-venute le cose, è opportuno ricostruire ipassaggi salienti della vicenda . Comeemerge dal rapporto sulle partecipazion istatali e dalla Relazione previsionale e pro -grammatica relativa all'anno 1982, il mini-stro dell'epoca, nel capitolo riguardant egli smobilizzi industriali, previde la fuo-riuscita dell'IRI dal settore agricolo pri-mario . La liquidazione della società Mac-carese, facente parte del gruppo IRI, co-stituiva quindi un provvedimento in lineacon i cennati orientamenti, constatat oanche il deterioramento della situazioneaziendale della società stessa e la inido-neità del piano di risanamento posto abase dell 'accordo sindacale del 10 giugn o1978, redatto da una commissione mistacomposta da rappresentanti della regioneLazio, delle organizzazioni sindacali edell 'azienda.

Si aprì così una fase nella quale furon oeffettuati numerosi incontri, anch epresso il Ministero delle partecipazionistatali, volti a valutare le concrete ipotes idi soluzione del problema che potesseroessere in linea con l'indicato indirizz oespresso nella Relazione previsionale eprogrammatica . Il Ministero, con nota del7 gennaio 1982, indicò all 'IRI i criteri discelta tra le possibili alternative di dismis-sione dell'azienda che vennero dall'IR Iportati a conoscenza dei liquidatori . Indata 26 aprile 1982 il movimento coope-rativo inviò al presidente del collegio de iliquidatori una «ipotesi istituzionale di of-ferta», seguita da un incontro tenutosi i lgiorno successivo .

Richiesti nuovi chiarimenti alla SOFIN,azionista della Maccarese, il Ministero, i ndata 18 giugno 1982, puntualizzò i criter iin merito alla cessione dei beni della so-cietà Maccarese, che vennero comunicat idall'IRI al collegio dei liquidatori .

Tali criteri possono così individuarsi :mantenimento della destinazione agro-in-dustriale del comprensorio Maccarese, d aattuarsi attraverso il manteniment odell'unità aziendale ; consacrazione del vin-

colo di destinazione, di limite temporalenon inferire a quello previsto nella legge n .590 del 1965 (articolo 28) e nella legge n.817 (articolo 11), in clausole contrattualicomportanti, in caso di inadempimento, lainefficacia del contratto, ovvero in clausolecontrattuali comportanti concrete garanziedi adempimento del vincolo ; valutazioneprioritaria del l 'applicabilità delle norme inmateria di formazione della proprietà di-retto coltivatrice, con particolare riferi-mento alla possibilità di cessionedell'azienda alla cooperativa tra i dipen-denti della spa Maccarese.

La soluzione di tipo cooperativistico, i nun primo tempo privilegiata, venne ne ifatti meno a seguito della constatata indi-sponibilità da parte dello stesso movi-mento cooperativistico di acquistare l eproprietà dell 'azienda. Successivament eil comitato di liquidazione portava a co-noscenza del Ministero che l 'unica pro-posta irrevocabile di acquisto era quell apervenuta da Gabellieri, primario im-prenditore agricolo .

In seguito fu comunicato che tale pro -posta era stata accettata dai liquidator iperché conforme alle indicazioni ministe-riali, in quanto salvaguardava la destina-zione agro-industriale dell 'azienda, la suaunità e i relativi livelli occupazionali .Dopo il ricorso al pretore, presentatodalla Federbraccianti CGIL contro laMaccarese e la SOFIN per comporta -mento antisindacale, le due società, com'ènoto, sono state ritenute inadempient iall'obbligo di comunicare alle organizza-zioni sindacali il progetto di scorporarel'azienda .

Frattanto l'ERSAL (ente regionale d isviluppo agricolo del Lazio) aveva fatt opervenire ai liquidatori una proposta d iacquisto, per altro non immediatament eoperativa, in quanto subordinata al repe-rimento di fondi da parte della regione .La particolarità di tale proposta venivafatta presente all'assessore regionaleall'agricoltura della regione Lazio sindall'ottobre 1983, avendo la predetta au-torità ribadito la disponibilità della re-gione di pervenire, per il tramite dell'ER-SAL, all 'acquisto della Maccarese .

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Veniva infatti precisato con lettera de l28 ottobre 1983, che il decreto pretorilecon il quale era stato riconosciuto il com-portamento antisindacale della SOFIN edei liquidatori riconosceva per altro l apiena validità ed efficacia del contratt osul punto specifico relativo al preliminaredi vendita della azienda, posto in esser edal comitato di liquidazione con la dittaGabellieri . Nella stessa lettera si aggiun-geva che in presenza di tale stato di cos el'unica via percorribile per far venir emeno il vincolo contrattuale che impe-gnava il comitato al trasferiment odell'azienda al privato era costituita da lrinnovo dell'offerta di acquisto, libera dacondizioni e con la indicazione specific adell'avvenuto reperimento di tutti i mezz ifinanziari occorrenti per il buon esitodell 'operazione. Tali indicazioni non son ostate tuttavia seguite dalla regione, i nquanto quest'ultima non ha mai provve-duto a formalizzare una nuova valida of-ferta di acquisto .

Successivamente alla nuova pro-nuncia pretorile, con la quale è stat aannullata la sola accettazione da part edel collegio dei liquidatori della pro -posta Gabellieri, fu fatto presente all eorganizzazioni sindacali ed alle autorit àlocali, in una riunione del 28 marzo1984 presso il Ministero delle partecipa-zioni statali, che il rinnovo della proce-dura non si sarebbe limitato ad una sem-plice esternazione alle organizzazionisindacali della informativa di cui al de-creto pretorile, ma sarebbero state pres ein considerazione anche eventuali altr eproposte di acquisto che avessero avutonatura «concreta e univoca» .

In una lettera del 10 maggio 1984 in-viata al presidente della regione Lazio fufatta presente che il responsabile del dica -stero delle partecipazioni statali era in -dotto a tale comportamento dalla respon-sabile convinzione di dover cercare i ntutti i modi una soluzione gradita sia alleforze politiche sia a quelle sindacali ,anche se ciò sacrificava, sia pure per unibreve periodo di tempo, l 'esigenza dellaconclusione della trattativa con la dittaGabellieri .

Anche dopo tale precisazione non si èregistrato per altro alcun fatto modifica-tivo della precedente proposta effettuat atramite l'ERSAL. Anzi, in sede regionale èemersa con sempre maggiore evidenza l adifficoltà da parte dell 'ente a dare conte-nuto operativo ad un coinvolgiment odella stessa regione o dì enti da essa di -pendenti nella vicenda Maccarese. Illungo tempo trascorso ha infine determi-nato contrasti anche fra il collegio deiliquidatori e l'unico offerente Gabellier inei cui confronti era venuta temporanea-mente meno, secondo la pronuncia de lpretore, l'accettazione della proposta .

Nel corso degli ultimi giorni di maggi oe dei primi del corrente mese di giugno s iè registrata in proposito una rilevante re-crudescenza nel campo giudiziario . I sin-dacati hanno proposto un nuovo ricors oal pretore del lavoro, sempre ex articol o28 dello statuto dei lavoratori, lamen-tando la parziale ed inefficace esecuzionedella sentenza Foschini . L 'Agricola Gabel -lieri, nell 'ambito dei contrasti suindicati ,si è rivolta al pretore di Grosseto per otte -nere un provvedimento d'urgenza che ob-bligasse il collegio dei liquidatori a resti-tuire il corrispettivo versato si è indiriz-zata anche al giudice penale per evitare— a suo dire — che gli sviluppi dell avicenda travolgano lo stesso Gabellieri .Proprio ieri il pretore di Grosseto ha ac-colto l'istanza della Agricola Gabellieri .

I liquidatori, a loro volta, si sono rivolt ial tribunale di Roma perché accerti l 'esi -stenza o meno del contratto con i Gabel-lieri e provveda di conseguenza alla tra-scrizione del contratto nei registri immo-biliari .

In questa situazione non si può esclu-dere alcuna ipotesi di sviluppo della ver-tenza Maccarese, neppure quella di recu -perare la disponibilità dell'azienda e d imetterla a disposizione di altri eventual icompratori, una volta esaurite le proce-dure giudiziarie in essere .

Per quanto di sua competenza, il Mini-stero delle partecipazioni statali vigileràed opererà affinché si possano conse-guire due obiettivi essenziali: il manteni-mento della destinazione agro-indu-

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striale, al riparo da ogni qualsiasi even-tuale mira speculativa ; l ' arresto del grav estato di dissesto finanziario della società ,ora appesantito dalle ulteriori perdite ch econtinuano a registrarsi — le perdite pre-consuntivate nel primo semestre 1984

ammontano a circa 3 miliardi, che si ag-giungono ai 30 già maturati — e che ren-dono necessaria una rapida conclusion edella liquidazione, in coerenza con la di-rettiva del 1982 di uscita dell'IRI dal set-tore agricolo primario, attesa l'incompati-bilità di tale presenza con la consolidatavocazione industriale dell'istituto .

Tale indirizzo è per altro conforme all erisoluzioni adottate dalla Commissione bi -camerale il 22 maggio scorso che hannoribadito l'opportunità dello smobilizzo daparte dell'IRI dei settori non strategica-mente utili alla politica di risanamentoindustriale.

PRESIDENTE . L'onorevole Picchettiha facoltà di dichiarare se sia soddisfatt oper l'interpellanza Pochetti n . 2-00174, dicui è cofirmatario .

SANTINO PICCHETTI. Ritengo che s itratti di assumere alcuni criteri di giu-dizio sul modo nel quale l'intera opera-zione è stata condotta, dal momento che i lprimo decreto pretorile, come è noto,condannò tutta la procedura di venditaperché conclusa in forme nascoste co ntali signori Gabellieri, senza dare alcun ainformazione al ministro e senza coinvol-gere nell'operazione di acquisto altri in-terlocutori. Quindi, l'operazione è statacondotta con il preciso intendimento diconsegnare la terra e l 'azienda Maccaresein mani private .

La sua risposta, signor sottosegretario ,è decisamente parziale . Prendo atto dellavolontà dichiarata dal Ministero di con-servare la destinazione agro-industrialedei terreni della Maccarese e di non esclu -dere alcuna ipotesi di sviluppo della ven-dita in direzione anche di altri compra -tori. E ciò perché i signori Gabellier ihanno compreso che la questione Macca-rese ha assunto un ruolo di carattere na-zionale, e si sono ritirati tenuto conto che

l'operazione non può perseguire i fini cheloro e l'Eurogest si erano prefissati .

In proposito avevo posto un quesito be npreciso, che non ha avuto risposta per -ché, come al solito, il sottosegretario èvenuto qui con una risposta già prepara-rata. Il quesito è il seguente : eravate aconoscenza che dietro i Gabellieri c 'èI ' Eurogest, una società finanziaria che haobiettivi del tutto diversi da quello di la -sciare a destinazione agricola i terreniche compra ?

C'è un altro quesito che va posto in con-seguenza del precedente : dati gli sviluppiche ha assunto la situazione, è intenzion edel Governo di conservare alla proprietàpubblica non la Maccarese in quant oazienda, ma le terre dell'azienda ?

Il problema è che si tratta di impedire ,attraverso la vendita della Maccarese aprivati, che questa terra (1 .800 ettari alleporte di Roma) costituisca l 'oggetto diuna ipotizzabile speculazione (ci son oprogetti di porti turistici, di insediamenti)che sconvolgerebbe l'intero assetto urba-nistico di una città come Roma .

La garanzia non sta soltanto nei vincol iurbanistici, ma nella proprietà dell aterra; e la conservazione della propriet àin mano pubblica è un elemento discrimi-nante per una positiva soluzione del pro-blema della Maccarese .

Il Governo su tale questione, dal mo-mento che è stato annullato il contratto d ivendita con i Gabellieri, che cosa intendefare? Intende vendere a privati? Se mai, s ipuò imporre la cessazione dell'attivitàdell'azienda, la sua gestione, dal mo-mento che non produce altro che rile-vanti deficit, ma non vedo perché si debb avendere .

E su questo terreno è possibile operare ,mantenendo alla proprietà pubblica e dallo stesso IRI la terra, per dare la ge-stione dell'azienda al movimento coope-rativo, liberando l'IRI da qualsiasi incom-benza che possa produrre ulteriori defi-cit . Questa linea mi sembra così chiara ,che è proprio sorprendente il fatto che i lGoverno (e lei rappresenta il ministro Da -rida, che è stato sindaco di Roma), unavolta che si è liberato il campo, anche per

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il ritiro dei Gabellieri e per l 'annulla-mento della vendita dell'azienda, non s iassuma alcun impegno sulla questione ,pur potendo agire diversamente: e questaè la questione centrale !

Il movimento operaio, sindacale, demo-cratico, tutte le forze politiche, il consi-glio regionale all'unanimità, il consigliocomunale, uomini di cultura, ecologisti :tutti si muovono su questa linea di unagaranzia, attraverso la proprietà pub-blica, perché le terre della Maccarese nonsiano devastate da possibili speculazioni .Ecco il punto: ma il Governo non forniscealcuna garanzia perché siano soddisfatt equeste esigenze da me rappresentate sin-teticamente, come espressione non di dueinterpellanti del gruppo comunista, bensìdi un'intera collettività cittadina! No nposso dunque dichiararmi soddisfatto pe rla risposta, perché più burocratica ch eaderente alla drammaticità dei problem ida gestire .

L'azienda della Maccarese sta ulterior-mente precipitando, bisogna stringere itempi e ne ricorrono tutte le condizioni :signor sottosegretario, se il Governo vuol eaffermare una volontà politica, può farlo ;d'altronde ho citato una legge (non so s eda lei stesso conosciuta) che offre al mini-stro una possibilità di intervento per eli -minare questi liquidatori — espression edi non so quali interessi — ed avviare ne igiusti binari tutta la vicenda della Macca-rese. Continueremo ovviamente a svilup-pare la nostra iniziativa perché sia impe-dita ripeto, la vendita a privati dellaterra della Maccarese. È una grande esi-genza sociale che bisogna soddisfare,nella linea di una difesa della propriet àpubblica della terra !

Pur formalmente interessante perl'idea di salvaguardare la destinazioneagroindustriale dei terreni della Macca-rese, l 'odierna risposta governativa nonoffre assolutamente alcuna garanzia, e desprimo quindi piena insoddisfazione . Bi -sogna perseguire ulteriormente la inizia-tiva, anche — ripeto — per sapere perchési è giunti a quella vendita, ad un prezzosul quale lei non ha detto nulla : 700 lire i lmetro quadro! Che cosa significa, per una

terra come quella della Maccarese? Ci vo-gliamo porre questo problema? Se lo do-vrà porre il Parlamento, perché avanze-remo apposite richieste per andare afondo in ordine ad un'iniziativa di tentataspeculazione, di danneggiamento di inte-ressi sociali e nazionali, che va assoluta -mente denunziata! Su questo, noi conti-nueremo a batterci !

PRESIDENTE. L'onorevole Crucianell iha facoltà di dichiarare se sia soddisfatt oper la sua interrogazione n . 3-00916 .

FAMIANO CRUCIANELLI. Signor sotto-segretario, la sua replica mi ricorda tantoalcune riunioni che abbiamo già fatte a lMinistero: il Governo affronta la que-stione senza spina dorsale, senza espri-mere mai una precisa volontà politica ; èun pò un amministratore neutrale, chevigila dal di sopra, ma al di fuori dell eparole non lascia mai intendere una pre-cisa volontà concreta. Ciò si ricava daalmeno due cose . La prima è stata sotto-lineata dall'onorevole Picchetti : voi do-vete dirci cosa intendete fare sulla storiapassata. Qui c'è stata una vendita occulta ,che è un fatto molto grave. In questitempi si discute dei vari poteri occulti ,anche nelle Camere, nelle varie Commis-sioni; qui c'è un fatto grave, perch émentre si parla di bonifica di quella che èl'immoralità pubblica, non si fa nulla aquesto riguardo !

L'onorevole Picchetti prima ha citato i ltipo di vendita, per la quantità, oltre ch eper le modalità ; si tratta di gravissimiindizi, sui quali il Governo non si pronun-cia. Questa cosa è grave perché, se non s ichiarisce tale passaggio, tutto lascia in -tendere che i buoni propositi del Governoper quanto riguarda il futuro non sonoaltro che buoni propositi . Dobbiamo riu-scire a capire che cosa è accaduto: sitratta di una pregiudiziale per impedireche tale fatto possa nuovamente verifi-carsi. Si è parlato dei Gabellieri e si èdetto che dietro di loro c 'è l 'Eurogest ; masappiamo anche che dietro quest'ultim ac 'è Bagnasco e c'è la FIAT ; quindi si trattadi tutt'altro che di una semplice volontà

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di produttività di una azienda agricola .Infatti le finalità erano ben altre . Quindi ,se non si rimuove il bubbone che ha per-messo questo tipo di processo, questofatto potrà nuovamente verificarsi .

In secondo luogo, debbo rilevare che sitratta di un problema di valore nazionale :non voglio soffermarmi sul fatto se siagiusto o meno scorporare il settore agro -alimentare dall'IRI; personalmente lo ri-tengo una «fesseria», dal momento ch euno dei «buchi» del nostro paese è pro-prio rappresentato dal deficit agricolo .Tra l 'altro, uno dei problemi internazio-nali cui si è in presenza è quello delladipendenza dalle multinazionali agro-ali-mentari, per cui — da questo punto divista — abbandonare senza rete il settor esarebbe un atto di miopia e di irresponsa-bilità economica . In questo caso abbiamoun'azienda con un valore potenzial eenorme, mentre l 'atteggiamento del Go-verno continua a compromettere la suaproduttività! E ora che il Governo dica ci òche intende fare! La metta all 'asta: questoè l ' atteggiamento del Governo! Quali passiconcreti si intendono fare per impedireche i fatti già verificatisi si ripresentinonuovamente?

In Europa ed in Italia è in atto u nampio dibattito sull 'ambiente; abbiamovisto in queste elezioni europee quant opeso abbiano queste questioni in Ger-mania (e non solo in Germania), che no nsolo di ordine morale, ma anche di ordin eproduttivo. Infatti, la distruzione dell 'am-biente non mette soltanto in discussion ele regole della medicina, ma anche quelleeconomiche, dal momento che il risana-mento dell'ambiente presenta costi cosìelevati che rappresenta un vero problemaeconomico. Continuare a deturpare l'am-biente, anche attraverso operazioni d iquesta natura, è un atto di irresponsabili-tà, non solo nei confronti della salute col-lettiva, ma anche delle finanze del paese .Quindi esistono motivi di ordine morale ,produttivo ed ambientale che obblighe-rebbero il Governo ad assumere una posi-zione più determinata ed a prendere su disé delle responsabilità precise in rela-zione a tale vicenda, non comportandosi

come chi non aspetta altro che di togliersiquesta piaga per non parlarne più .

Questa è un 'occasione che il Governoha, anche per dimostrare che qualcosa siintende fare in un decisivo settore com equello agro-alimentare .

Come già accadde nel corso degli in-contri al Ministero, anche ora non possoche manifestare la mia profonda insoddi-sfazione, nella speranza che si prendaatto di questa situazione e che si facciauna verifica ed una indagine su com esono andate effettivamente le cose, tro-vando una soluzione adeguata . D'altraparte, esse sono state ripetutamente dett eoltre che dall'onorevole Picchetti, anchedai sindacati e da numerosi enti pubblici :le cose sono abbastanza chiare! Il Go-verno, a questo punto, deve fare la suaparte !

PRESIDENTE. Seguono le interroga-zioni degli onorevoli Ciafardini, Sandi-rocco, di Di Giovanni, Ciancio e Jovan-nitti, ai ministri dell'industria, commerci oe artigianato e delle partecipazioni statali ,«per sapere — premesso:

che la situazione economica e socialedella provincia di Pescara si è aggravataper una caduta preoccupante dei livelli d ioccupazione e del reddito pro capite;

che nell 'area comprensoriale di Pe-scara, Montesilvano, città Santangelo eSpoltore l'esiguo apparato industriale hasubito in questi ultimi due anni un allar-mante processo di smantellamento in un -dici fabbriche e di ridimensionamento inaltre tre fabbriche;

che altre sei fabbriche con 570 dipen-denti sono in cassa integrazione al 50 pe rcento;

che a questa grave situazione corri -sponde anche la crisi dell'edilizia edell'indotto che ha raggiunto dimension idi estrema preoccupazione ;

che questa allarmante situazione è ag-gravata dalla perdita di 500 posti di la-voro alle Confezioni Monti d'Abruzzo inconseguenza della politica portata avanti

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in questi anni dall'ENI-Lanerossi, che h aviolato sistematicamente gli accordi sot-toscritti tra organizzazioni sindacali, re-gione Abruzzo e Ministero delle parteci-pazioni statali il 30 agosto 1979 e il 1 °dicembre 1981 — :

se rispondono a verità le voci di ipotesidi ridimensionamento o smembramento oaddirittura di smantellamento della fab-brica Monti d'Abruzzo nonostante ne siapossibile il risanamento e il rilancio dell eattività produttive e commerciali, e il con-seguente riequilibrio della gestione finan-ziaria, utilizzando appieno l'alta profes-sionalità delle maestranze (operai, quadriintermedi, tecnici, impiegati) ;

se non ritengano urgente, per accele-rare i tempi del rilancio e del risana -mento dello stabilimento, creare subito l econdizioni per una direzione competentee professionalmente valida, operante inpiena autonomia, sottratta alla logic adelle lottizzazioni, non subordinata all aLanerossi, e giungere alla ricapitalizza-zione dell 'aziena stessa ;

se siano a conoscenza delle posizion iassunte unitariamente dalla federazioneCGIL-CISL-UIL e dalla FULTA che re -spingono nettamente la linea del gruppoENI-Lanerossi tesa a realizzare il riequili-brio finanziario a danno dell'occupazionee della attività produttiva;

se intendano richiamare l'ENI al ri-spetto dell 'accordo sottoscritto il 30agosto 1979 per 1 .248 posti di lavoro all aConfezioni Monti d 'Abruzzo, anche me-diante l 'elaborazione di un piano di ri-strutturazione dello stabilimento a dopera dell'ENI stesso, e per 250 posti dilavoro ad iniziativa dell 'INDENI ;

se non giudichino necessario in tempibrevissimi un incontro presso il Ministerocompetente tra organizzazioni sindacali,regioni Abruzzo ed ENI con la partecipa-zione dei parlamentari abruzzesi ;

5) se infine, in attesa che la magi-stratura concluda la sua inchiesta esempre che si siano chiaramente accer-

tate inadempienze da parte delle pre-poste autorità militari, siano stati adot-tati i provvedimenti disciplinari de lcaso» (3-00528) ;

Provantini, Marrucci, Palmieri, CerrinaFeroni, Palmini Lattanzi, Boncompagni ,Amadei Ferretti, Donazzon e Ciafardini ,al ministro delle partecipazioni statali ,«per conoscere la posizione e gli indirizzidel Governo in ordine alla situazione ed aiprogrammi del gruppo Lanerossi del-l'ENI .

Gli interroganti rilevano che il pro-gramma presentato dalla Lanerossi e leproposte avanzate in sede di Ministerodelle partecipazioni statali, sottoposte a lsindacato, si muovono nella vecchia, inac -cettabile logica (che ha già portato i lgruppo a cedere cinque aziende) che ne lmigliore dei casi ipotizza la possibilità dirisanamento soltanto di quattro aziende ,indicando per altre cinque aziende strad eimpraticabili, quale quella del l ' interventoGEPI, che, al momento, non può operar eal centro-nord; di fatto si configuranocome un processo che porta al definitivodisimpegno delle partecipazioni statal idal settore tessile e di abbigliamento, at-traverso operazioni al buio di privatizza-zione dei complessi priduttivi, con unaconseguente inaccettabile massiccia ridu-zione dell'occupazione .

Per sapere se il Governo intenda pre-sentare le linee per la definizione di unvero e proprio piano del gruppo Lane -rossi ENI, aprendo la discussione e latrattativa: per concordare programmi ch edefiniscano le operazioni di risanamentoed allo stesso tempo, utilizzando tutte leattuali potenzialità, mettano il grupponelle condizioni di avere capacità impren-ditoriali, strutture e rete di commercializ-zazione specie all 'estero per non farneaziende di fatto incapaci di stare in modocompetitivo sul mercato; per avere la do-tazione di mezzi finanziari per le ricapita-lizzazioni e per il finanziamento agli inve-stimenti, realizzando l 'impegno attivodelle partecipazioni statali nel settore edifendendo il massimo dei livelli di occu-pazione» (3-00668);

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Guerrini, Dignani Grimaldi, Martellott ie Ianni, al ministro delle partecipazion istatali, «per sapere — premesso che :

l'obiettivo da tempo perseguito da lgruppo Lanerossi dell'ENI è quello digiungere, comunque, alla privatizzazion edel settore attraverso chiusure e ristruttu -razioni che comportano costi sociali inac-cettabili ;

le proposte finora avanzate dal gruppoLanerossi si muovono nel senso di u nlimitatissimo risanamento per alcuneaziende, mentre per le altre, tra cui quell edi Filottrano e Matelica, viene indicat auna via allo stato degli atti impraticabil equale quella dell'intervento GEPI —

quali sono le proposte del Governo perla definizione di un piano del gruppoENI-Lanerossi» (3-00683) .

L'onorevole sottosegretario di Stato perle partecipazioni statali ha facoltà di ri-spondere .

DELio GIACOMETTI, Sottosegretario diStato per le partecipazioni statali . Il settoretessile a partecipazione statale registr aormai da diversi anni pesanti e insosteni-bili perdite dovute soprattutto alla su adiretta dipendenza dall 'andamento delladomanda .

La Lanerossi Spa, che, come noto, rag-gruppa tutte le aziende dell ' ENI operant inel comparto indicato, ha presentat onegli ultimi esercizi bilanci fortementedeficitari per gli importi appresso indi-cati : 81,8 miliardi nel 1980 ; 131,6 miliard inel 1981 ; 152,6 miliardi nel 1982; 183,6miliardi nel 1983 .

In tale negativo contesto, il piano d irisanamento del settembre 1983 del set-tore tessile dell'ENI si poneva come obiet-tivo primario quello del risanamento de lsettore stesso finalizzato al raggiungi -mento dell'equilibrio economico e finan-ziario .

Tale obiettivo è stato ritenuto persegui -bile solo in presenza di unità produttiv esane, in grado di reggere la crescente con-correnza e le frequenti fasi di contrazionedel mercato .

Va al riguardo sottolineato che la sele-zione estremamente severa operata da lmercato in questi ultimi anni ha obiettiva -mente comportato un progressivo am-pliamento del processo di espulsione d iaziende marginali operanti in aree o seg-menti produttivi non più suscettibili d iritorno a soddisfacente redditività.

Sulla base di tali presupposti, il pian oin questione aveva individuato aziendeper le quali sarebbe stato possibile unaristrutturazione e aziende per il cui risa-namento occorrevano profondi process idi riconversione per i quali le società nonpossedevano strumenti e know-how ade-guati . In quest 'ultima categoria venivan ofatte rientrare le seguenti aziende: Mani -fatture cotoniere meridionali Spa, Lane -rossi confezioni Spa, Intesa Spa, Confe-zioni di Filottrano Spa e Confezioni Mont id'Abruzzo Spa .

A proposito di quest 'ultima, cui si rife-risce in particolare l 'interrogazionedell 'onorevole Ciafardini, si può precisar eche lo stabilimento di Montesilvano ha993 occupati al 31 maggio 1984 di cui 378in cassa integrazione . Lo stabilimento èstato acquistato nel 1974 . La produzionedella società, sia maschile che femminile ,si colloca nelle fasce di mercato medio -superiore . Nel 1983 si sono prodotte u ntotale di 212.000 unità/completo, ma leproblematiche, i disservizi, nonché il pes onotevole esercitato dal personale esube-rante hanno influito negativamente suirisultati . Il bilancio del l 'esercizio 1983 si èchiuso con la perdita di lire 25 .091 milionia fronte del capitale proprio di lire 15 .400milioni; tenuto conto degli interventi giàeffettuati, la perdita residua da coprireammonta a lire 15.997 milioni .

La ferma opposizione dei sindacati alleaccennate ipotesi di piano per il gruppoLanerossi induceva, per altro, il Governoa farsi carico di una lunga e complessaopera di mediazione tra le parti .

In numerosi incontri, svoltisi presso i lMinistero delle partecipazioni statali, i lGoverno, pur nel rispetto dell 'autonomiaimprenditoriale dell'ENI e della Lane-rossi, ha avanzato una proposta di solu-zione che teneva conto dei gravi problemi

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economico-sociali delle aree del centro-meridione ove sono ubicate le aziende ri-tenute non risanabili .

Tale proposta prevedeva: l ' immediatoavvio della politica di risanamento dell eaziende considerate dal piano come su-scettibili di risanamento ; la costituzionedi una società finanziaria con partecipa-zione dell'ENI e della Lanerossi alla qualeconferire i pacchetti azionari delle cinquesocietà non ristrutturabili al fine di ap-profondire eventuali possibilità di risana -mento .

A questo riguardo deve essere precisatoche la possibilità di una partecipazion edella GEPI al capitale della summenzio-nata società è stata una semplice ipotes iformulata nel corso delle trattative m anon ha avuto successivamente alcun se-guito .

In attuazione di tale indirizzo l'ENI, co ndelibera di giunta del 28 febbraio 1984 ,indicava la propria disponibilità a proce-dere alla costituzione del predetto orga-nismo societario, da denominarsi P .TEXSpa . Dopo ulteriori incontri svoltis ipresso il Ministero delle partecipazion istatali, il Governo decideva di trasferire i nsede tecnica l'approfondimento dei ter-mini precisi secondo cui portare ad attua-zione il processo di risanamento, sull abase delle linee indicate dalla delibera digiunta .

L'esecuzione della decisione dell'ENI d iprocedere alla costituzione della nuov asocietà è stata intanto sospesa, in attesa d iconoscere l'esito degli incontri ancora i ncorso tra le parti sociali .

Tra le principali questioni ancora i ndiscussione assumono rilievo la misur adella partecipazione dell'ENI alla costi-tuenda società (che per le organizzazion isindacali deve essere rilevante anche senon maggioritaria) e la definizionedell'assetto dirigenziale della stessa .

Come si vede, non si può parlare d idisimpegno delle partecipazioni statal icon connesse operazioni di privatizza-zione di complessi produttivi ; al contra-rio, va preso atto di tutti gli sforzi posti inessere dall 'ente per trovare soluzioni va-lide che valgono a superare la situazione

assai pesante dell 'intero settore tessile apartecipazione statale, garantendo, perquanto possibile, il mantenimento dei li -velli occupazionali .

PRESIDENTE. L 'onorevole Provantiniha facoltà di dichiarare se sia soddisfatt oper la sua interrogazione n . 3-00668.

ALBERTO PROVANTINI. Signor Presi-dente, dirò subito che sono sconcertatodalla risposta del sottosegretario . Par-liamo delle vicende del gruppo Lanerossi ,che costituiscono in qualche modo pagin eesemplari di capitoli neri. Si è parlatopoco fa dell 'azienda Maccarese e dellapolitica delle partecipazioni statali, dov ele firme di responsabilità sono innanzi -tutto del Governo, oltre che degli enti, i nquesto caso dell'ENI . Parliamo di ungruppo che ha già abbandonato cinqueaziende e che dichiara di voler abbando-nare altre cinque aziende delle nove rima-ste, mentre soltanto per quattro a paroledichiara di impegnarsi a risanarle . Nonsappiamo che cosa abbia voluto dire i lsottosegretario Giacometti parlando d iquesta società; comunque, neanche aquesto proposito vengono presentati pro -grammi che vadano in questa direzione .

Parliamo di un gruppo che occupava 2 4mila lavoratori, di un gruppo da cui sonogià stati cacciati 8 mila lavoratori, ch eoggi si muove concretamente per ridurreíl numero degli occupati di un altro 5 0per cento, cioè di altri 8 mila lavoratori .

La conclusione è che per le partecipa-zioni statali la parola risanamento signi-fica che, in questo gruppo come in altri ,nel giro di pochi anni si sono ridotti o s iridurranno di due terzi sia le imprese siala manodopera : da 14 a 4 le imprese, da24 mila ad 8 mila gli occupati .

Questi, signor sottosegretario, sono isoli conti che tornano, visto che pa-ghiamo a questo proposito circa 500 mi-liardi. Quindi, parole abusate come com-petitività, riconversione, ristrutturazionesono estranee a tutto questo. E, come giu -stificazione (non addotta in questa sede ,ma fuori di qui), si dice che le partecipa-zioni statali non possono operare in set-

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tori come quello tessile e dell'abbiglia-mento, oppure che le partecipazioni sta -tali non hanno una struttura agile perdirigere queste aziende, per cui esse de-vono passare in mano ai privati .

Ma dove sta scritto che la mano pub-blica debba essere anchilosata e quellaprivata agile? Semmai, è la mano pub-blica — perché si vuole che sia così —incapace di gestire queste aziende, e nonesiste una programmazione industrialedel sistema delle partecipazioni statali, i nquesto caso del gruppo ENI, che abban-doni settori maturi, comparti produttivinon strategici per impegnarsi in nuoviterreni avanzati .

Non vi è, signor Presidente, alcun casoconcreto in cui ad una concreta propostadi abbandono di un 'azienda di questi set -tori faccia riscontro una altrettanto con -creta iniziativa industriale alternativa . Ilsenatore Giacometti ha parlato di idee edi ipotesi, ma è davvero incredibile che c isia un'ipotesi del Governo relativa all aGEPI al centro-nord, quando poi lo stessoGoverno, in alternativa alla proposta co-munista, esclude l'estensione dell 'operati-vità della GEPI al centro-nord .

Non è tollerabile, dunque, che la solalinea che si persegue sia quella del disim-pegno del sistema delle partecipazionistatali . Non solo non siamo dinanzi a pro-cessi di industrializzazione, ma siamo ad -dirittura di fronte a processi di deindu-strializzazione . Non solo non siamo difronte ad uno sviluppo dell 'occupazione ,ma assistiamo ad una drastica riduzionedell'occupazione . E ciò avviene non solonel settore tessile, ma, come ella sa, anch ein altri settori, dalla siderurgia alla chi -mica.

Per giustificare una linea che noi rifiu-tiamo e contrastiamo, vi sono — ci siaconsentito di dirlo in quest 'aula — dellemanovre intollerabili . Nel caso Lanerossi ,sono passati sette mesi dall'accordo de l30 novembre con i sindacati e non vi èancora una proposta di piano fatta allaluce del sole, non vi è una proposta seria ;anzi, in questi giorni, mentre era ripres ala trattativa con i sindacati per riaprire ladiscussione su degli obiettivi, per poi arri -

vare alla discussione sulle singol eaziende, abbiamo avuto casi clamorosi .Nella trattativa generale si è affermatoche si vuole discutere sul risanamento,poi si licenzia un presidente di un'aziendaperché ha dichiarato di volerla risanare .Mentre si discute sulla risanabilità d iun'altra azienda, in concreto si riprendela trattativa con un privato che non avevarete commerciale e che già in una tratta-tiva precedente aveva messo in ginocchiol ' azienda stessa, ricattandola (uso delibe-ratamente questo termine) e non venden-dole più neppure un pantalone .

Ed ancora, non si spende non dico pe rdotarsi di una rete commerciale, ma nem-meno per dotarsi di un campionario sta-gionale, mentre il denaro viene speso pe rcacciare il personale .

Quindi non solo non ci sono program-mazione, politica industriale, relazioni in-dustriali serie, ma si compiono gesti d iuna gravità che non possiamo non con -dannare con fermezza in quest 'aula, e sucui il Governo deve darci spiegazioni .

Tra l 'altro il Governo, nel protocollodella notte di san Valentino, aveva inse-rito un capitolo che riguardava propri ol'impegno in questo settore delle parteci-pazioni statali . Di quel protocollo — l osappiamo, signor Presidente — solo uncapitolo è stato approvato, quello del de-creto-legge che taglia i salari. Ed il resto ?Non è stato certamente il Parlamento adimpedire al Governo di approvare anchequest'altro capitolo! Non solo il Govern onon rispetta i propri impegni, ma avall aatti e politiche di segno opposto .

Per questo riteniamo che sia quant omai valida e necessaria (e su questo, si-gnor sottosegretario, non ci ha dato l aminima risposta) la proposta contenutanella nostra interrogazione, volta a far sìche il Governo presenti un piano ENI-Lanerossi nel settore, aprendo su di essola trattativa con il sindacato per concor-dare e definire le operazioni di risana-mento e, al contempo, utilizzando tutte lepotenzialità produttive, mettendo i lgruppo nelle condizioni di avere capacitàimprenditoriali, strutture e reti commer-ciali, a cominciare dall'estero (onde evi-

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tare che si facciano solo inni al made inItaly e per stare in modo competitivo su lmercato), difendendo al massimo i livellidi occupazione, realizzando progetti diindustrie alternative laddove si constatas-sero e si concordassero con il sindacatoeventuali esuberi .

Si licenzi quindi non chi lavora o chi èper risanare, ma chi sta imbrogliando edistruggendo questo patrimonio . In as-senza di una risposta del Governo suquesto piano, noi insisteremo, presen-tando in Commissione una risoluzioneche impegni il Governo a predisporre i lpiano di cui alla nostra interrogazione .

PRESIDENTE. L'onorevole Ciafardin iha facoltà di dichiarare se sia soddisfatt oper la sua interrogazione n . 3-00272 .

MICHELE CIAFARDINI . Signor Presi -dente, io aggiungerò poche cose a quell oche ha già detto il collega Provantini re-plicando alla mancata risposta dell 'ono-revole sottosegretario. Anche io mi di-chiaro del tutto insoddisfatto di tale ri-sposta, che rappresenta una esatta foto -grafia della realtà . Si parla di approfon-dimento in sede tecnica, ma sono passat inove mesi dal giorno in cui ho presentat ola prima interrogazione sull'argomento,un tempo sufficiente a concepire e a fa rnascere un essere umano. Ed il Governosta ancora facendo approfondimenti i nsede tecnica . . .

Credo tuttavia che la insoddisfazion epiù grande la proveranno i lavoratori d itutto il gruppo, in particolare quelli dell aMonti di Pescara che sono stati illusi fin oa due anni fa, anche da un intervento de lministro De Michelis che, nella confe-renza delle partecipazioni statali tenuta aPescara per l 'Abruzzo, pur non dand oprospettive di sviluppo (come chiedevan ole forze sindacali), garantì almeno la so-pravvivenza, il risanamento e la riqualifi-cazione dell 'esistente che, a quell 'epoca,era di 1 .500 lavoratrici e lavoratori, tant iquanti erano stati concordati nel 1979 conlo stesso Governo .

Si tenga presente che la maggior partedi questi lavoratori è costituita da donne,

da ragazze, che hanno lasciato la cam-pagna credendo di trovare una diversacollocazione produttiva; si tenga present eche questa fabbrica di Pescara produc emanufatti considerati medio-alti ; si tengapresente che c 'è stata quasi la volontà dinon diffondere il prodotto. Quattro annifa la Monti di Pescara aveva addirittur astipulato contratti con le squadre olimpi -che, per la fornitura dei vestiti con cu iesse avrebbero partecipato alle manife-stazioni sportive . Si trattava quindi di unafabbrica con personale altamente qualifi-cato, come tutte le altre fabbriche de lgruppo. E stato lasciato deperire questopersonale, fino a scoraggiarne le qualità ela professionalità . Si tratta, quindi, di ri-spondere in concreto, e non soltanto condelle promesse, in un'area, quella dellaprovincia di Pescara, che è passata, pe rreddito pro capite, all 'ultimo posto nellaregione Abruzzo, mentre in passato n eoccupava il primo .

Ritengo che la risposta del sottosegre-tario sia del tutto insoddisfacente anch ein relazione a quanto ha detto sulle pos-sibilità di risanamento. I lavoratori e leforze sindacali di tutto il gruppo e dellaMonti di Pescara chiedono che non ven-gano scorporate le cinque aziende che s iintende, invece, liquidare, il che signifi-cherebbe non riqualificare neppur eun'azienda, per poi svenderla. È un pòcome liberarsene cercando di darla alprimo arrivato, il che non è concepibile ediventa, in realtà, il fallimento di una po-litica i cui responsabili sono chiari . I ma-nager di Stato che sono stati lottizzati allatesta della Monti di Pescara debbono purrispondere! Vi è stato un momento in cuila fabbrica sembrava in netta ripresa, maper motivi politici, di lottizzazione, è statacambiata la direzione . . . Ecco quali sono lecolpe che non ci dimentichiamo di attri-buire alla parte governativa, che avrebb edovuto garantire lo sviluppo e la riquali-ficazione del personale e della fabbricaMonti di Pescara come delle altre fab-briche del gruppo Lanerossi ENI . Nonbasta invocare la crisi generale del set-tore! E meno male che il sottosegretarioha chiarito che quella della GEPI è stata

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soltanto un'idea gettata su due piedi, per -ché tutte le fabbriche tessili gestite dallaGEPI sono in crisi paurosa, proprio per l amancanza di capacità reale e di professio-nalità nella direzione delle stesse .

Dunque, ribadendo la nostra totale in -soddisfazione per la risposta del sottose-gretario, continueremo, come ha dett ol 'onorevole Provantini, la nostra battagliatra i lavoratori ed in Parlamento .

PRESIDENTE. L 'onorevole Guerrini hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto pe rla sua interrogazione n . 3-00683.

PAOLO GUERRINI. Signor Presidente ,se la risposta che il sottosegretario h adato fosse stata resa qualche anno fa ,probabilmente la mia dichiarazione di in -soddisfazione sarebbe stata accompa-gnata da una serie di distinguo e da unavolontà di comprensione ben maggiore diquella che è possibile manifestare inquesto momento .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

VITO LATTANZIO

PAOLO GUERRINI. Quando si dice ch equesto settore, nel 1981, faceva riferi-mento a 80 miliardi di deficit, nel 1983 a183 e che si pensa, in questa situazione ,ad un piano di settore, finalizzato al pa-reggio, e solo puntando su aziende sane eristrutturate, si affermano cose di buo nsenso sulle quali non si può non essered'accordo. Ma i fatti sono più testard idelle parole e sono diversi dalle inten-zioni . . .

Sgomenta pensare a tutto questo .Mentre tali dichiarazioni si facevano, peranni, la situazione si aggravava sempre dipiù. E si pensi che, senza considerarealtre perdite, quali quelle relative, all acassa integrazione speciale, ai contribut idel fondo sociale europeo per la forma-zione professionale, con tutti i denaridelle perdite ufficiali e di queste che h oindicato, si sarebbero potuti sicurament eottenere, se spesi con razionalità inquesto settore, gli obiettivi finali che più

volte sono stati programmati . Ritengoquindi che questa incapacità di decider esia il problema di fondo, da tener esempre presente quando si discute d iquesto problema . È inammissibile, per ci òche concerne i dirigenti dell 'ENI-Lane-rossi, che non vi sia nessuna conseguenz aper questa situazione di sfascio : sembraquasi che l 'obiettivo di quei signori sia d idimostrare, non intervenendo con deci-sioni appropriate, non procedendo a ri-strutturazioni, non impostando un pro-gramma di sviluppo del settore, l ' insoste-nibilità della presenza dell'ENI nel settorestesso. Tutto ciò è chiaro ormai datempo.

In presenza di una simile logica dell osfascio, noi riteniamo necessario indivi-duare una soluzione costruttiva . Abbiamopiù volte detto che il Governo deve predi-sporre delle linee essenziali, in base all equali, da parte delle finanziarie delgruppo e del gruppo stesso, venga elabo-rato finalmente un piano, che non sianaturalmente una sorta di organizzazion edelle onoranze funebri del settore, ma unelemento in grado di dare luogo ad unaripresa. Penso che non vi saranno moltealtre occasioni . Sarebbe dunque neces-sario uno sforzo del Governo per strin-gere i tempi, per realizzare un piano d iinterventi concreti, visto che fino ad ogg ici si è limitati alle chiacchiere. Questaoccasione, come dicevo, rischia di esserel'ultima per voltare pagina, per affron-tare lealmente e con serietà i problemi .L'ENI, e non altri, signor sottosegretario ,deve garantire la sua presenza, poiché èal suo interno che vanno ricercati i re-sponsabili della situazione che si è deter-minata. L'ENI-Lanerossi deve formulareuna proposta concreta, come si è impe-gnato a fare; una proposta verificabilemese per mese, settimana per settimana ,senza impegni generici ; una proposta ch eindichi le caratteristiche e le dimension idi una azienda che sia in grado di compe-tere sul mercato 'e nel settore .

Questo è ciò che si deve fare; ma è pro-prio per le ragioni indicate che, pur invi-tando il Governo a muoversi con coerenz asulla strada indicata, debbo constatare

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che un simile impegno finora non vi èstato e pertanto non posso dichiararmisoddisfatto .

PRESIDENTE . Segue l ' interrogazionedell 'onorevole Del Donno, al ministrodella difesa, «per sapere — premesso cheil ministro della difesa, nelle dichiara-zioni programmatiche, sostenne la neces-sità di contemperare le esigenze indivi-duali e quelle dell'esercito, ma quasi maisi vedono assecondati i bisogni e le esi-genze del cittadino —:

1) quali sono i motivi per cui ai mili-tari di leva non viene assegnata la sed epiù comoda e più vicina al posto di resi-denza o di studio per gli universitari ;

2) se è possibile, specie per i corpi no nspecializzati, tener presenti le richiest edegli interessati» (3-00463) .

L'onorevole sottosegretario di Stato perla difesa ha facoltà di rispondere .

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa. Le forze armate, sen-sibili alle esigenze dei giovani di leva,entro i limiti delle esigenze operative, at-tuano il criterio di ridurre quanto piùpossibile le distanze tra il luogo di resi-denza e la caserma, nell'intento di avviar ela cosiddetta regionalizzazione del ser-vizio di leva . E un problema, questo, de lquale si sta parlando e si parla giusta -mente da molti mesi, da tempo piuttost oconsistente .

Le maggiori difficoltà per realizzaredetta «regionalizzazione» sussistono ne iriguardi degli appartenenti all'esercito acausa della prevalente dislocazione de ireparti al nord della penisola, nei qualiconfluiscono ovviamente oltre ai giovan idel settentrione anche i giovani di lev aprovenienti dal centro a dal meridioned'Italia. Tuttavia l'esercito adotta d atempo provvedimenti, sottoposti a con-tinue verifiche e perfezionamenti, per fa-vorire al massimo le istanze sociali degl iobbligati alla leva. In particolare vieneattuato, mediante la formazione automa-tizzata della chiamata alle armi, il cosid -

detto sistema «a cascata», che consente d isoddisfare le esigenze di ciscun ente oreparto attingendo ai giovani resident inella regione e poi, se necessario, a quell iresidenti in zone via via più distanti . In ta lmodo, nel 1983, cioè lo scorso anno, èstato possibile far prestare il servizio d ileva al 50 per cento dei giovani incorpo-rati nell'esercito ad una distanza tra unchilometro e 350-345 chilometri dal luogodi residenza .

In situazione migliore vengono invece atrovarsi i militari di leva della marina, perla maggior parte dei quali sussiste la pos-sibilità di prestare il servizio militarenella località desiderata, dato che l 'asse-gnazione, a mezzo ordini nominativi onumerici, dopo il prescritto periodo tra -scorso presso i centri addestramento, puòcontare su una favorevole dislocazion egeografica dei vari comandi e centri dellaforza armata . Ulteriori trasferimenti ocambi di destinazione consentono un suc -cessivo assestamento dei militari e quind il'attuazione di una regionalizzazione de lservizio di leva abbastanza spinta, abba-stanza consistente .

In una posizione in un certo senso favo-revole vengono a trovarsi i giovan idell 'aeronautica, dato che quest'ultima sitrova nella condizione di realizzare unaregionalizzazione del servizio militare ob-bligatorio pressoché integrale, o quasi, i nquanto le aliquote degli arruolati atte acoprire i fabbisogni dei vari enti aerona-tici dislocati nelle regioni e province ven-gono tratte dalle medesime aree territo-riali .

Indipendentemente dalla forza armatadi appartenenza, i giovani possono otte-nere, durante la prestazione del serviziomilitare, trasferimenti e cambi di destina-zione per motivate esigenze di caratterefamiliare, di studio e di lavoro .

PRESIDENTE. L'onorevole Del Donnoha facoltà di dichiarare se sia soddi-sfatto.

OLINDO DEL DONNO. Signor Presi-dente, onorevole sottosegretario, unalunga, triste esperienza per quanto ri-

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guarda l 'assegnazione dei militari ed iloro servizi lontano, lontanissimo dailuoghi di appartenenza e di domicilio, m iobbliga a dire che il suo discorso è bellis-simo, ma non è stato e non è mai attuato .C'è — parliamoci chiaro — anche i nquesto una ipocrisia almeno metodolo-gica — oggi si direbbe filosofica, con u ntermine che non dice nulla . Il serviziomilitare, per noi naturalmente, special -mente per noi, per la nostra mentalità, èun dovere e come tale va compiutosempre e da tutti, nobilmente, però no nbisogna dimenticare che in un contest ocome il nostro, specialmente nel contest omeridionale, dove una stirpe, direbbe i lpoeta, scellerata e dura, «morendo pugnaper lo scarso pane», vi sono necessità fa -miliari e personali delle quali bisognatener conto, senza dire, come ha detto lei ,che oggi si affida al computer l 'umanizza-zione della legge, di cui ci aveva parlat otante volte Aristotele, richiamandoci all alegge animata; perché altrimenti summalex summa iniuria, e con il computer adun certo momento il Ministero risponde :«il computer ha detto . . . .» . Ma quale animaha questo computer? Che capisce questocomputer? Perché non si tiene conto d iniente? Il Ministero invia una prima let-tera, nella quale si dice «abbiamo preso i nconsiderazione quanto lei dice»; arrivapoi una seconda lettera, ma sempr equella, stereotipata ; manca perfino un po 'di fantasia: ma almeno adoperate due otre formule, alternate tra loro . La for-mula invece è sempre la stessa: «Siamodolenti, siamo spiacenti . . .» .

Ma qual è il motivo? Forse perché queltale è uno specialista? No! Se si tratta d iun fante, si dice che l'organico richiede i lgiovane; se si tratta di un semplice infer-miere, si dice che l 'ospedale sta al nord .Ma gli ospedali stanno dappertutto !Quanta ipocrisia in quelle disposizioni delMinistero che parlavano di avvicinare gl iuniversitari alla sede universitaria, i figl iunici alle famiglie! È una lotta continua :se non si va dal ministro o dal sottosegre-tario e non si prega in ginocchio, non s iottiene mai niente . Deve finire questosconcio. Il servizio militare è un dovere

sacrosanto: io non considero uomo, nellapienezza del suo essere e del suo divenire ,chi non ha fatto il servizio militare ; per-ché non dobbiamo rendere questo dover einutilmente pesante. Le forze armatestiano pure al nord ; ma la fanteria staanche al sud .. Ancora un altro punto, signor sottose-

gretario: avete spopolato tutti i distretti, l iavete chiusi ; è logico, allora, che quest ipoveri meridionali debbono andare a lnord. Il povero ragazzo che nel giorno d iriposo volesse tentare di andare a far vi -sita alla propria mamma, volesse tentaredi tornare a casa, si trova davanti a otto -cento o novecento chilometri che lo sepa-rano, stando a Udine, da Bari, da Lecce ,da Taranto. Ma insomma, si vuole o nonsi vuole affrontare questo problema? Vo-gliamo prenderci in giro, perché «le legg ison, ma chi pon mano ad elle?» La leggenon si applica mai, neppure una volta. Ioho una triste esperienza : un solo caso, pe ril quale ho dovuto pregare direttamente i lsottosegretario, perché un giovane po-tesse dalla Sardegna avvicinarsi almen oal continente; ed era un semplice fante .Non parliamo poi delle assurdità : co-nosco una famiglia in cui tre fratelli ser-vono la patria in arme, nella finanza ,nella polizia e nei carabinieri; abbiamoesortato il quarto — perché l'educazion enostra è anche uno stile di vita e di atteg-giamento — a fare il militare ; ma ancoranon riesco a farlo mandare giù nel meri-dione; il capitano ha detto : «Stai rom-pendo le scatole» . E tempo che non ce lerompano !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . Ha fatto male, se lo hadetto !

OLINDO DEL DONNO. È tempo che i lGoverno e il Ministero della difesa si pon-gano su un piano umano, dignitoso sem-pre, ma umano. E si abbandoni questastoria del computer! E l'impersonale ch euccide la personalità, l ' impersonale che s isostituisce alla razionalità . Che si prov-veda, e presto, perché è un problema d iogni giorno e di ogni ora .

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PRESIDENTE. Seguono le interroga-zioni degli onorevoli :

Barca, al ministro della difesa, «per co-noscere le risultanze della prima in -chiesta condotta sull'incidente che dome-nica 18 dicembre 1983 ha portato alla tra-gica morte di 34 marinai, le responsabi-lità emerse e le provvidenze disposte afavore delle famiglie» (3-00526) ;

Gianni, Serafini e Crucianelli, ai mini-stri della difesa e dei lavori pubblici, «pe rsapere quali siano state le ragioni de ldrammatico incidente che è costato lavita a trentaquattro marinai e, in partico-lare, se in quel tratto dell 'autostrada visiano stati in precedenza altri gravi inci-denti stradali causati dal forte vento o d ainsufficienti misure di protezione dell asede stradale» (3-00527) ;

Scovacricchi, al ministro della difesa ,«per conoscere — in relazione all'inci-dente avvenuto ieri nei pressi di Nervi, ne lquale hanno perso la vita 34 marinai

1) se la velocità del pullman FIAT 370,desumibile dalla differenza tra l'ora d ipartenza da Aulla e il momento dell'inci-dente, era eccessiva, tenuto conto o men odel maltempo e del fondo stradale;

2) se era presente, come prescritto ,l'ufficiale di comandata ;

3) se l 'esperienza dell'autista era taleda accreditarlo per condurre i giovanifino a Torino;

4) se lo stato di efficienza del mezz oera rispondente alle norme in vigore ;

5) se infine, in attesa che la magistra -tura concluda la sua inchiesta e sempr eche si siano chiaramente accertate ina-dempienze da parte delle preposte auto-rità militari, siano stati adottati i provve-dimenti disciplinari del caso» (3-00528) ;

Codrignani, Bassanini, Mannuzzu, Ma-sina, Nebbia, Balbo Ceccarelli e Onorato ,al ministro della difesa, «per sapere — i nrelazione al caso dei 34 militari mortinell ' incidente del 18 dicembre 1983 —:

se il Ministro ritenga di dovere darechiarimenti circa la dinamica e la respon-sabilità del fatto o, quanto meno, dell ostato degli accertamenti a un mese emezzo di distanza dall'incidente ;

quali siano i termini delle convenzioniassicurative e dei risarcimenti dovut idallo Stato ;

se i diritti dei familiari di adire le auto-rità competenti sul piano civile, penale eamministrativo siano assolutamente li-beri e garantiti» (3-00644) .

L'onorevole sottosegretario di Stato pe rla difesa ha facoltà di rispondere .

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa . Tutte queste interroga-zioni, signor Presidente, riguardano lasciagura di La Spezia, nella quale perdet-tero la vita — lo ricordiamo tutti — ungruppo di marinai .

Devo dire che le interrogazioni, ch esono state giustamente presentate d ifronte ad un fatto così grave e dramma-tico, sono in una certa misura simili, enon poteva che essere così perché il fatt oè quello, il dramma è quello . Non credoallora che sia opportuno ripetere nellarisposta la premessa alle risposte stesse .

In merito alla dinamica dell'incident eed alle cause che lo hanno determinato,compreso lo stato di efficienza del mezzo ,la velocità di marcia, l 'usura dellegomme, è in corso apposita inchiesta am-ministrativa da parte di una commission enominata dal comando in capo di La Spe-zia. Detta commissione non ha potutotrarre alcuna conclusione definitiva no ndisponendo dei necessari dati in ordin etecnico; ha pertanto sospeso i propri la-vori in attesa di conoscere i risultati degl iaccertamenti tecnici disposti dalla magi-stratura (perizia da parte del professorSartini dell 'università di Genova) e dall apolizia stradale di Genova .

In tale situazione appare prematur aogni conclusione . Ovviamente, a favoredei militari infortunati e delle famigli edei caduti, l ' amministrazione ha di -sposto ogni consentito intervento e sta

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dando corso a tutti i possibili provvedi-menti in campo pensionistico e assisten-ziale .

PRESIDENTE . L 'onorevole Barca hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla sua interrogazione n . 3-00526.

LUCIANO BARCA. Mi dichiaro total-mente insoddisfatto come deputato e, s emi è lecito, come deputato che è statoufficiale di marina, innanzitutto perchéabbiamo una non-risposta data con unenorme ritardo. Discutere in Parlamentodi questo incidente era anche un modo difar sentire la nostra solidarietà alle fami-glie dei 34 marinai morti; e che sianooccorsi sei mesi per dire una parola, ch epoi si risolve nell'affermazione che nonc 'è nulla da dire fino a che non sarà con-clusa l'inchiesta giudiziaria, questo m ipare veramente grave, e denota una gravemancanza di sensibilità per un fatto cheha turbato tutto il paese .

In secondo luogo, sono insoddisfatto —e voglio credere che il sottosegretarioabbia mal mediato nel trasmettere il pen-siero della marina — perché una volta l amarina aveva per tradizione la capacità d iassumere le proprie responsabilità . Nes-suno vuole avere atteggiamenti persecu-tori verso questo o quell'ufficiale, vers oquesto o quel comandante che ha decis odi concedere un pullman per mandare imarinai a vedere una partita (guai setraessimo la conclusione che, poichè èaccaduto questo incidente, d 'ora in poibisognerà essere più severi o più duri) ;però il comandante ha sempre il doveredi rispondere di quello che fa, delle deci-sioni che assume, ed io avrei voluto ascol-tare una parola a proposito delle respon-sabilità che la marina, il comandante d acui quella operazione è dipesa, si son oassunti .

Per questi motivi mi dichiaro profonda -mente insodisfatto .

PRESIDENTE. Poiché nessuno dei fir-matari dell'interrogazione Gianni n . 3 -00527 è presente, si intende che abbian orinunziato alla replica .

L 'onorevole Scovacricchi ha facoltà didichiarare se sia soddisfatto per la suainterrogazione n . 3-00528 .

MARTINO SCOVACRICCHI. Signor Pre-sidente, onorevole sottosegretario, debbodire di essere un po ' sconcertato dallarisposta del Governo . La mia interroga-zione, infatti, si articolava su quattropunti, sui quali, secondo me, il Minister odella difesa poteva benissimo rispondere ,dal momento che oggi siamo ormai a seimesi compiuti dall'incidente drammaticotesté ricordato .

In particolare volevo conoscere la pre-sunta velocità del mezzo, calcolata sullabase della differenza tra l 'ora di partenzae quella dell 'incidente; se c'era l'ufficialeaccompagnatore, come previsto dal rego-lamento; se l'esperienza dell 'autista — unragazzo, deceduto anche lui nell'incident e— era adeguata per un tale viaggio, da lmomento che ai militari la patente vien erilasciata con una anno di anticipo ri-spetto ai civili ; avevo chiesto infine se i lmezzo fosse efficiente.

Tutta l 'Italia ha visto in televisione l eimmagini del pullman rovesciato con ipneumatici quasi completamente lisci .Ora, io ho fatto il militare, ahimè, perdiversi anni ; ma, a parte questo, so ch equando sussiste una responsabilità — e din questo caso una responsabilità ovvia -mente esiste — anche a livello di inci-dente stradale che comporti danni allepersone, soprattutto all'estero viene in-nanzitutto elevata una contravvenzione . Epossibile, dico io, che dopo tanti mesi daun incidente che è costato 34 giovani vit eaffidate allo Stato, questo venga a dir eche non è ancora in grado di dare unarisposta su elementi immediatamente ac-certabili, se non altro a titolo informa-tivo?

Non capisco tutto questo tabù . È un po'lo stesso problema della carcerazionepreventiva, per cui sono contento cheEnzo Tortora, a prescindere dall ' inno-cenza o meno, sia stato eletto parlamen-tare europeo; non si può sempre chiuder ee far attendere, esasperare la gente . Mi s idice che per questo caso c'è una commis-

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sione tecnica della difesa, la quale af-ferma di non essere in grado di rispon-dere. Si esprimeranno poi la magistraturae la polizia stradale ; ma sui punti chehanno costituito l 'oggetto della mia inter -rogazione, ripeto, il Ministero un aqualche risposta poteva darla .

Debbo dire che quando svolgevoanch'io l'arduo ufficio di parlare da que lbanco ai deputati — incombenza oggi as-solta dal senatore Signori —, mi capitavaspesso di rispondere dopo mesi, magariquando il problema sollevato era stato gi àrisolto, o in modo evasivo. E questo si-stema di non dare soddisfazione al depu-tato, quindi al Parlamento, nell'esercizi odel sindacato ispettivo mi induce a chie-dermi, a chiederci, onorevoli colleghi, s evalga la pena di presentare interpellanz eo interrogazioni, se questo istituto si aormai obsoleto e inutile . Qualche volta hoinvano cercato di spiegare queste inadem-pienze, sia stando al Governo che al Par-lamento. Personalmente ne presentavomolte, poi mi sono scoraggiato ed ora no nne presento quasi più . Passano i mesi, s enon gli anni e su dieci interrogazioni s ipotrà avere risposta solo ad una o due ,mentre le più importanti e scottanti ri-mangono inevase. Se così è, non può es-sere che triste il giudizio sul funziona -mento della nostra democrazia, di cui i lsindacato ispettivo, se non ho compres omale, dovrebbe essere uno dei cardini .

Tornando a questa interrogazione ,debbo dire che non posso dichiararm isoddisfatto . Come potrei? Di solito si for-niscono elementi di risposta tardivament ee sempre senza anticipare i contenuti, nési consente al deputato di operare unavalutazione ponderata per dichiararsi poisoddisfatto o meno, ma in questa occa-sione sono rimasto deluso e amareggiatodal fatto che di fronte a un dramma d iqueste dimensioni non si sia saputo direcompletamente nulla . Le quattro do-mande che avevo posto, ripeto, erano ele-mentari. Non occorreva fare alcun pro-cesso, ma semplicemente fornire qualch enotizia sull ' incidente . Non si può dire alpaese che, al settimo mese dalla tragedia ,il Governo si chiude nel silenzio solo per il

fatto che è in corso un 'inchiesta dellamagistratura .

PRESIDENTE. L'onorevole Codrignan iha facoltà di dichiarare se sia soddisfatt aper la sua interrogazione n . 3-00644 .

GIANCARLA CODRIGNANI . Signor Presi -dente, mi dispiace di dover dichiarare lamia insoddisfazione più totale per l'inter-vento del sottosegretario: forse sarebbestato meglio, come per altre interroga-zioni ugualmente importanti, ma lasciatenel silenzio, non rispondere neppure .

La tragedia è accaduta presso Nervi, inprovincia di Genova e non di La Spezia, i l18 dicembre 1983; quindi proprio ier isono passati sei mesi . In sei mesi si dev epoter dire se l ' inchiesta amministrativa èpervenuta a qualche risultato ; non ci s ipuò venire a dire che è stata interrottaper l'intervento della magistratura . Ancheperché ormai la stampa ha parlato dell econclusioni cui sono pervenute le inchie-ste: parlano delle ruote lisce del mezzo edella mancanza di olio alle parti meccani -che, che dimostrerebbero una totale as-senza di manutenzione del mezzo ; par-lano anche della velocità sostenuta da lmezzo stesso, con le conseguenti respon-sabilità da imputarsi all'autista dece-duto.

Da tutto ciò discendono conseguenzenon di poco conto, soprattutto nei con -fronti dei familiari dei militari deceduti .Sembra che le modalità di assicurazion edel pullman (mi dispiace di dover essereio a dare informazioni al sottosegretario)non prevedano il pagamento altro che pe rincidenti causati a terzi e non per i tra -sportati; il che coinvolge la responsabilit àdell'amministrazione militare, anche inrelazione alla maggiore facilità di rilasciodelle patenti militari rispetto a quelle ci -vili .

Sembra che la stessa Corte dei cont inutra dei dubbi sul fatto che i soldati fos-sero fuori per causa di servizio, così comesembra la marina abbia detto (ha dichia-rato che erano in rappresentanza per l apartita che si giocava a Genova) . D'altraparte, il maggiore destinato ad accompa-

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gnarli non era presente, né si sa chi abbiadato loro la consegna (cosa invece cheevidentemente la marina dovrebbe esser etenuta a sapere) .

Per quanto riguarda le dichiarazion idel sottosegretario circa la cura posta da lMinistero per ogni provvedimento pensio -nistico ed assistenziale alle famiglie ,vorrei sottolineare ancora una volta che ifamiliari hanno denunciato episodi graviche sono stati pubblicati sulla stampa . Adesempio, dai carabinieri è stata loro ri-chiesta una firma da apporre su carte d icui non è stata consegnata loro copia,riferentisi ad ipotesi di pensioni o di in-dennizzi sulla cui consistenza nessuno h achiare informazioni . Inoltre, alla famigliadi uno dei militari che ancora si trova i nstato comatoso è stato suggerito dall'av-vocato di costituirsi parte civile . Sonoquestioni di estrema gravità : nell'interro-gazione avevamo domandato se i diritt idei familiari, di adire le autorità compe-tenti sul piano civile, penale ed ammini-strativo, fossero assolutamente liberi egarantiti nella loro completezza, e qualifossero i termini delle convenzioni assicu-rative e dei risarcimenti dovuti dalloStato: a questo proposito, non si deve per -dere l'occasione per ricordare che l 'am-ministrazione militare deve provvedere agiustificare l'uso dei mezzi militari ,quando non sia per servizio ; per quantoriguarda la sicurezza del personale, imezzi militari debbono essere adibiti pre-valentemente per servizio. Si deve chie-dere una revisione, viste le condizioni d iquesto automezzo, di tutti i mezzi di tra -sporto; si deve anche provvedere, vist oche su questo il sottosegretario non h afornito alcun chiarimento, ad assicurare imilitari di leva ed in particolare a far s ìche vi sia una regolare assicurazione perresponsabilità civile anche per il tra -sporto di terzi, nelle occasioni comequella considerata, che producono grav iincidenti a danno dei militari .

Vi è probabilmente una inadeguatezz a(su questo la reticenza del sottosegretari oè particolarmente eloquente) anche su itermini dei massimali, perché incidenti d iquesto genere, come per i casi civili, do-

vrebbero comportare risarcimenti dell'or -dine di 200 milioni, cosa fuori dalle ipo-tesi attualmente consentite; soprattutto,ci dovrebbe essere quel controllo del Par -lamento che non viene fatto neppure ora ,perché il sindacato ispettivo è stato total-mente eluso dal sottosegretario. Dichiaroquindi la mia completa, insoddisfazion erispetto a questo problema.

PRESIDENTE. Segue l ' interrogazionedell'onorevole Zanfagna, al ministro delladifesa, «per sapere se non ritenga giustopremiare l'entusiasmo ed il sacrificio de inostri soldati in Libano con la conces-sione di una croce al merito di guerra»(3-00660) .

L'onorevole sottosegretario ha facoltàdi rispondere .

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa . Sì, signor Presidente ,ma nel rispetto del regolamento, (Ri-volto all'onorevole Codrignani), mi per-metto di rispondere all 'interrogazionedella quale lei parlava, per rilevare —prima ancora di entrare nel meritodell'ultima interrogazione — che io con-cordo con gli onorevoli interrogant iquando sottolineano il ritardo con i lquale si risponde attorno ad una tra-gedia come quella della quale si sta par-lando; c'è una cosa che devo dire, e ladico con tutta serenità e tranquillità . . .

PRESIDENTE. Onorevole sottosegreta-rio, lei ha avuto facoltà di rispondereall'interrogazione dell'onorevole Zanfa-gna: non può fare, diciamo così, una re-plica alla replica, per altro non previstadal regolamento !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . Lei ha ragione, ed iomi inchino di fronte a tale ragione . Ag-giungo soltanto che non ho alcuna ra-gione per essere reticente ; quello chedevo fare in questo senso lo farò nellesedi competenti !

MARCELLO ZANFAGNA. Non era prontoil rapportino del generale?

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PRESIDENTE. Onorevole Zanfagna, l aprego. Ho già richiamato il sottosegre-tario a rispondere alla sua interroga-zione .

GIANCARLA CODRIGNANI. Si vede chesei mesi sono pochi !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa . Ma non per me: per mesono troppi! Quanto al rapportino (Ri-volto all'onorevole Zanfagna), lei può te-nerlo per sé, ché io tengo i miei rapporti :lei tenga i suoi !

MARCELLO ZANFAGNA. Ma se sta leg-gendo delle pappardelle . . .

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . Se lei stesse qui, inven -terebbe cose originali !

MARCELLO ZANFAGNA . Saprei parlareper conto mio, ma fortunatamente nonsono a quel posto !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa. Inventerebbe certa -mente cose del tutto originali, ne sonocerto !

MARCELLO ZANFAGNA. Certamente, pi ùserie !

PRESIDENTE. Onorevole sottosegreta-rio, risponda all 'interrogazione! Onore-vole Zanfagna, la prego !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . Mah, in materia diserietà, lasciamo perdere!

PRESIDENTE. Ma onorevole sottose-gretario, la prego !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . Signor Presidente, laprego di richiamare l'interrogante allacorrettezza, per favore !

PRESIDENTE. Risponda all ' interroga-zione, onorevole sottosegretario!

t

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . E sto rispondendo,ecco! Per favore! E lei (Rivolto all 'onore-vole Zanfagna) non offenda, va bene ?

MARCELLO ZANFAGNA. Non la inter -rompo più .

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario d iStato per la difesa . Bene !

MARCELLO ZANFAGNA. Lei fa pole-miche inutili !

PRESIDENTE. Onorevole Zanfagna ,non mi costringa a richiamarla all 'or-dine !

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa . La croce al merito d iguerra, istituita con regio decreto 19 gen-naio 1918, n . 205, per i combattenti dell aguerra 1915-1918 e successivamente con -cessa, mediante diversi atti normativi ,anche al personale militare e civile impie -gato in operazioni militari in Africa orien-tale e nella guerra 1940-1945, è una ri-compensa che può essere conferita sol -tanto per la partecipazione ad operazion ebelliche .

Ciò esclude che tale distinzione onori -fica possa essere concessa ai militari de lcontingente italiano in Libano, essendostati questi impiegati, come noto, in mis-sione di pace .

Per i predetti militari e per gli altr iimpegnati in missione militari di pac epresso la forza delle Nazioni unite in Li-bano e presso la forza multinazional edegli osservatori nel Sinai è stata istituita ,con decreto ministeriale 4 novembr e1982, una croce commemorativa con na-strino e diploma .

PRESIDENTE. L'onorevole Zanfagn aha facoltà di dichiarare se sia soddi-sfatto .

SILVANO SIGNORI, Sottosegretario diStato per la difesa . La croce al merito d iguerra, istituita con regio decreto 19 gen-naio 1918, n. 205, per i combattenti della

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guerra 1915-1918 e successivamente con -cessa, mediante diversi atti normativi ,anche al personale militare e civile impie-gato in operazioni militari in Africa orien-tale e nella guerra 1940-1945, è una ri-compensa che può essere conferita sol -tanto per la partecipazione ad operazion ebelliche .

Ciò esclude che tale distinzione onori-fica possa essere concessa ai militari de lcontingente italiano in Libano, essendostati questi impiegati, come noto, in mis-sione di pace .

Per i predetti militari e per gli altriimpegnati in missione militari di pac epresso la forza delle Nazioni unite in Li-bano e presso la forza multinazional edegli osservatori nel Sinai è stata istituita ,con decreto ministeriale 4 novembre1982, una croce commemorativa con na-strino e diploma .

PRESIDENTE. L'onorevole Zanfagnaha facoltà di dichiarare se sia soddi-sfatto .

MARCELLO ZANFAGNA. Signor Presi-dente, egregio rappresentante del Go-verno, so che il ministro Spadolini non h afatto nemmeno il soldato, e forse pe rquesto ora è ministro della difesa . Siamopassati da un caporale di sanità (l'onore-vole Andreotti) ad uno che addirittur anon ha mai indossato una uniforme .Credo che anche i sottosegretari, o qual-cuno dei sottosegretari, non abbiano in-dossato l'uniforme: per questo hanno u nincarico proprio al Ministero della difesa .Altrimenti saprebbero che la croce d iguerra non è una onorificenza, ma ess aviene data a quei soldati che hanno par-tecipato ad una campagna dove si sia spa -rato, e dove ci siano stati morti e feriti.Tanto è vero — ma forse il sottosegre-tario ignora questo fatto — che, quando i lbattaglione San Marco andò in Cina peruna missione di pace, cioè per difenderela nostra ambasciata da certi assalt iesterni a seguito dei quali si sparò (anch ese il nostro battaglione San Marco no nebbe l'opportunità di usare le armi), icomponenti di quel contingente ebbero

proprio la croce al merito che — lo ripeto— non è una onorificenza, come lei hadetto, ma soltanto un riconoscimento d imerito .

MARTINO SCOVACRICCHI. Non eragiusto nemmeno in quel caso! Così si in-flaziona questo riconoscimento !

MARCELLO ZANFAGNA. Dal momentoche ho assistito ad alcuni interventi ora -tori del ministro Spadolini, il quale hapromesso certe ricompense ai soldati de inostri contingenti in Libano i quali, pu ressendo impegnati in una missione dipace, sono stati sotto il fuoco delle armi ,con morti e feriti, ritenevo che la sensibi-lità dello stesso ministro della difesa foss esollecitata in tal senso dalla mia interro-gazione .

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgi -mento della interpellanza e delle interro-gazioni all'ordine del giorno .

Per lo svolgimentodi una interrogazione .

MARTE FERRARI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MARTE FERRARI. Desidero sollecitar e— nella speranza che ciò accada — larisposta alla mia interrogazione n . 3-00963 sull'ospedale italiano di Lugano .Più volte il Presidente del Consiglio, i lministro della sanità e quello degli affariesteri hanno assicurato che avrebberofornito una risposta in questo senso . Perfacilitare questa risposta ho trasformatol'interrogazione a risposta orale in inter-rogazione a risposta scritta, ma invano !Pertanto ho nuovamente ripresentatoquesta interrogazione, sollecitando unarisposta in tempi brevi, trattandosi di u nfatto assai urgente che riguarda questastruttura sanitaria per l 'emigrazione ita-liana in Svizzera .

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PRESIDENTE. Onorevole Marte Fer-rari, la Presidenza della Camera solleci-terà il Governo nel senso da lei richiesto.Poiché nel suo intervento sembrava v ifosse una sorta di richiamo alla Presidenz adella Camera vorrei dire che tutto quest odipende solo ed esclusivamente dal Go-verno, e non dalle sollecitazioni della Pre-sidenza .

MARTE FERRARI. Il mio richiamo erarivolto al Governo .

PRESIDENTE. Comunque la Presi-denza della Camera provvederà a tra -smettere la sua sollecitazione al Go-verno.

Annunzio di interrogazionie di interpellanze.

PRESIDENTE. Sono state presentat ealla Presidenza interrogazioni e interpel-lanze. Sono pubblicate in allegato ai reso -conti della seduta odierna .

Annunziodi una risoluzione.

PRESIDENTE. È stata presentata allaPresidenza una risoluzione. È pubblicatain allegato ai resoconti della sedutaodierna .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani .

Mercoledì 20 giugno 1984, alle 16,30:

1. — Assegnazione di progetti di leggealle Commissioni in sede legislativa .

2. — Domande di autorizzazione a pro-cedere:

Contro il deputato Cicciomessere, per i lreato di cui agli articoli 81 e 341, delcodice penale (oltraggio a pubblico uffi-ciale) . (Doc . IV, n . 16)

Relatore: Pontello.

Contro Giuseppe Labianca, per il reatodi cui all'articolo 290 del codice penale(vilipendio delle Assemblee legislative) .(Doc. IV, n. 24)

Relatore : Pontello.

Contro il deputato Palmini Lattanzi ,per il reato di cui all'articolo 663 del co-dice penale in relazione all'articolo 113 ,quinto comma, del regio decreto 1 8giugno 1931, n. 773 (affissione abusiva dimanifesti) . (Doc. IV, n. 36)

Relatore : Bonfiglio.

Contro il deputato Zanfagna, per i lreato di cui agli articoli 595 del codicepenale e 13 e 21 della legge 8 febbraio1948, n. 47 (diffamazione a mezzostampa) . (Doc. IV, n. 28)

Relatore : Bonfiglio .

Contro il deputato Belluscio, per ilreato di cui agli articoli 595 del codicepenale e 13 e 21 della legge 8 febbraio1948, n. 47 (diffamazione a mezzo dellastampa). (Doc. IV, n. 37)

Relatore : Bonfiglio .

Contro il deputato Motetta, per il reatodi cui all'articolo 1, secondo e terzocomma, del decreto legislativo 22 gennaio1948, n. 66 (violazione delle norme perassicurare la libera navigazione) . (Doc.IV, n. 45)

Relatore : Armellin .

Contro il deputato Ambrogio, per i lreato di cui all'articolo 650 del codicepenale (inosservanza dei provvedimentidell'autorità). (Doc. IV, n. 43)

Relatore : Paganelli .

Contro il deputato Correale, per con-corso — ai sensi dell 'articolo 110 del co-dice penale — nel reato di cui all'articolo324 del codice penale (interesse privato i natti di ufficio) . (Doc. IV, n. 9)

Relatore : Testa .

Contro il deputato Alagna, per il reatodi cui all 'articolo 328 del codice penale

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(omissione di atti di ufficio) . (Doc . IV, n .29)

Relatore: Correale .

Contro il deputato Corvisieri, per i lreato di cui agli articoli 595 del codicepenale e 13 e 21 della legge 8 febbraio1948, n . 47 (diffamazione a mezzo dell astampa) . (Doc. 1V, n . 39)

Relatore: Correale .

Contro il deputato Pannella, per i reat idi cui agli articoli 81, capoverso, e 342 delcodice penale (oltraggio a un corpo giudi-ziario, continuato); all'articolo 337 del co-dice penale (resistenza a un pubblico uffi -ciale); e all'articolo 651 del codice penale(rifiuto d'indicazioni sulla propria iden-tità personale) . (Doc. IV, n. 40)

Relatore: Alberini .

Contro il deputato Mundo, per il reat odi cui all 'articolo 328 del codice penale(omissione di atti di ufficio) . (Doc . IV, n .54)

Relatore: Mellini .

Contro il deputato Giorgio Ferrari, per ireati di cui all'articolo 81, primo comma,del codice penale ed agli articoli 8, 307 e389, sub c), del decreto del Presidentedella Repubblica 27 aprile 1955, n. 547(violazione delle norme per la preven-zione degli infortuni sul lavoro) . (Doc. IV,n. 50)

Relatore: Fagni .

Contro il deputato Geremicca, per ilreato di cui all 'articolo 595, primo e terzocomma, del codice penale (diffamazion ea mezzo della stampa) . (Doc . IV, n . 51 )

Relatore: Ferrari Silvestro .

Contro il deputato Giorgio Ferrari, per ireati di cui agli articoli 4, 9, 10, 11 e 20 deldecreto del Presidente della Repubblica19 marzo 1956 n. 303 (violazioni dell enorme generali per l'igiene del lavoro) .(Doc. IV n. 52)

Relatore: Ferrari Silvestro .

Contro il deputato Giorgio Ferrari, per ireati di cui agli articoli 9, 20 e 58, sub a) ,del decreto del Presidente della Repub-blica 19 marzo 1956, n. 303 (violazioni

delle norme generali per l'igiene del la-voro). (Doc . IV, n . 56)

Relatore : Ferrari Silvestro .

Contro il deputato Andreoni, per ilreato di cui all'articolo 8 del decreto delPresidente della Repubblica 19 marzo1956, n . 303 (violazione delle norme gene-rali per l'igiene del lavoro) . (Doc. IV, n .58)

Relatore : Fagni .

Contro il deputato Capanna, per con -corso — ai sensi dell'articolo 110 del co-dice penale — nel reato di cui al l 'articolo595, terzo comma, del codice penale (dif-famazione a mezzo della stampa) . (Doc .IV, n . 57)

Relatore : Virgili .

Contro Ennio Ronchitelli, per il reato d icui all'articolo 290 del codice penale (vili -pendio delle Assemblee legislative) . (Doc.IV, n . 63)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Negri Antonio, perconcorso — ai sensi dell 'articolo 110 delcodice penale — nel reato di cui agli arti -coli 575 e 577, n . 3, del codice penale(omicidio premeditato) . (Doc . IV, n . 13)

Relatore : De Luca.

Contro il deputato Negri Antonio, perconcorso — ai sensi dell 'articolo 110 delcodice penale — nei reati di cui agli arti -coli 112, n. 1, 61, n. 10, 81 e 289-bis delcodice penale (sequestro di più persone ascopo di terrorismo e di eversione, aggra-vato); agli articoli 112, n. 1, e 635, primaparte e capoverso, n . 3, del codice penale(danneggiamento) ; agli articoli 112 e 61,n. 2, del codice penale ed agli articoli 9 e10 della legge 14 ottobre 1974, n. 497 (vio-lazioni aggravate delle nuove normecontro la criminalità); agli articoli 337 e339 del codice penale (resistenza a pub-blici ufficiali aggravata) ed agli articol i112, 582, 585 e 61, n. 2, del codice penale(lesioni personali pluriaggravate) . (Doc .IV, n. 10)

Relatore: De Luca.,

Contro il deputato Conte Carmelo, peril reato di cui all 'articolo 342 del codice

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penale (oltraggio a un corpo giudiziario) .(Doc. IV, n . 48)

Relatore : Paganelli .

Contro il deputato Balzardi, per il reatodi cui agli articoli 7 e 14 della legge 29dicembre 1962, n . 1745 (violazione dellenorme sulla disciplina della nominativitàobbligatoria dei titoli azionari) . (Doc . IV,n . 69)

Relatore: Fagni .

Contro il deputato Armato, per il reatodi cui all'articolo 8 della legge 4 aprile1956, n . 212, modificato dalla legge 24aprile 1974, n. 130 (violazione dellenorme per la disciplina della propagand aelettorale) . (Doc. IV, n. 73)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Bosco Manfredi, pe ril reato di cui all'articolo 8 della legge 4aprile 1956, n. 212, modificato dalla legge24 aprile 1975, n. 130 (violazione dellenorme per la disciplina della propagand aelettorale). (Doc . IV, n . 74)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Caria, per il reato d icui all 'articolo 8 della legge 4 aprile 1956 ,n. 212, modificato dalla legge 24 aprile1975, n. 130 (violazione delle norme per l adisciplina della propaganda elettorale) .(Doc. IV, n. 75)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Cirino Pomicino, pe ril reato di cui all'articolo 8 della legge 4aprile 1956, n. 212, modificato dalla legge24 aprile 1975, n . 130 (violazione dell enorme per la disciplina della propagand aelettorale). (Doc. IV, n . 76)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato De Lorenzo, per i lreato di cui all 'articolo 8 della legge 4aprile 1956, n . 212, modificato dalla legge24 aprile 1975, n . 130 (violazione dell enorme per la disciplina della propagand aelettorale). (Doc. IV, n. 77)

Relatore : Virgili .

Contro il deputato Galasso, per il reat odi cui all'articolo 8 della legge 4 aprile1956, n. 212, modificato dalla legge 24aprile 1975, n. 130 (violazione delle

norme per la disciplina della propagandaelettorale). (Doc. IV, n. 78)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Mancini Vincenzo,per il reato di cui all'articolo 8 della legge4 aprile 1956, n. 212, modificato dallalegge 24 aprile 1975, n . 130 (violazionedelle norme per la disciplina della propa-ganda elettorale) . (Doc. IV, n. 79)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Mensorio, per i lreato di cui all 'articolo 8 della legge 4aprile 1956, n. 212, modificato dalla legge24 aprile 1975, n . 130 (violazione dell enorme per la disciplina della propagandaelettorale). (Doc. IV, n . 80)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Negri Antonio, per i lreato di cui all 'articolo 8 della legge 4aprile 1956, n. 212, modificato dalla legge24 aprile 1975, n. 130 (violazione dell enorme per la disciplina della propagandaelettorale). (Doc. IV, n. 81)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Scotti, per il reato d icui all'articolo 8 della legge 4 aprile 1956 ,n. 212, modificato dalla legge 24 aprile1975, n. 130 (violazione delle norme per ladisciplina della propaganda elettorale) .(Doc . IV, n . 82)

Relatore : Virgili .

Contro il deputato Viscardi, per il reatodi cui all 'articolo 8 della legge 4 aprile1956, n . 212, modificato dalla legge 24

aprile 1975, n. 130 (violazione dellenorme per la disciplina della propagandaelettorale). (Doc. IV, n. 83)

Relatore : Virgili .

Contro il deputato Zanone, per il reatodi cui all'articolo 8 della legge 4 aprile1956, n. 212, modificato dalla legge 24aprile 1975, n . 130 (violazione dellenorme per la disciplina della propagandaelettorale) . (Doc. IV, n. 84)

Relatore : Virgili .

Contro il deputato Martinat, per con-corso — ai sensi dell'articolo 110 del co-dice penale —nel reato di cui all 'articolo588, capoverso, del codice penale (rissa

Atti Parlamentari

- 14736 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

aggravata); nonché per i reati di cuiall 'articolo 14 della legge 14 ottobre 1974 ,n. 497 (violazione delle nuove normecontro la criminalità) ed agli articoli 582 e585 del codice penale (lesioni personaliaggravate). (Doc. IV, n . 65)

Relatore: Bonfiglio .

Contro il deputato Rutelli per concorso— ai sensi dell 'articolo 110 del codicepenale — nel reato di cui all 'articolo 266del codice penale (istigazione ai militari adisobbedire alle leggi) . (Doc. IV, n . 67)

Relatore: Granati Caruso .

Contro i deputati Ciampaglia e Longo,per il reato di cui al l 'articolo 8 della legge4 aprile 1956, n. 212, modificato dall alegge 24 aprile 1975, n. 130 (violazionedelle norme per la disciplina della propa-ganda elettorale) . (Doc. IV, n . 87)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato Pannella, per il reatodi cui all 'articolo 8 della legge 4 aprile1956, n. 212, modificato dalla legge 24aprile 1975, n. 130 (violazione dellenorme per la disciplina della propagand aelettorale). (Doc. IV, n . 88)

Relatore: Virgili .

Contro il deputato De Rose, per il reat odi cui all'articolo 594 del codice penale(ingiuria) . (Doc. IV, n . 85)

Relatore: Granati Caruso .

Contro il deputato Ciofi degli Atti, per i lreato di cui agli articoli 595, primo, se-condo e terzo comma, e 81, capoverso, delcodice penale, ed all 'articolo 13 dellalegge 8 febbraio 1948, n . 47 (diffamazionea mezzo della stampa, continuata) . (Doc.IV, n . 64)

Relatore: Correale .

Contro il deputato Calamida, per ilreato di cui agli articoli 590 e 583, se-condo comma, n . 3, del codice penale (le -

sioni personali colpose gravissime) . (Doc .IV, n . 68)

Relatore : Mellini .

Contro il deputato Bottari, per concorso— ai sensi del l 'articolo 110 del codice pe-nale — nei reati di cui agli articoli 81, capo-verso, del codice penale e 1 del decretolegislativo 22 gennaio 1948, n . 66 (viola-zione continuata delle norme per assicu-rare la libera circolazione sulle strade) edagli articoli 81, capoverso, e 340 del codicepenale (interruzione di un servizio pub-blico, continuata) . (Doc. IV, n . 86)

Relatore : Armellin .

Contro il deputato Caria, per concorso— ai sensi dell'articolo 110 del codic epenale — nei reati di cui all'articolo 324del codice penale (interesse privato in att id'ufficio) . (Doc. IV, N. 62)

Relatore : Mellini .

Contro il deputato Romano, per il reatodi cui agli articoli 319 e 321 del codicepenale (corruzione per un atto contrarioai doveri d 'ufficio). (Doc. IV, n . 35)

Relatore : Correale.

Contro il deputato Caprili, per i reati d icui agli articoli 11 e 18 della legge 1 0giugno 1939, n. 1089, e successive modifi -cazioni (violazioni delle norme sulla tu-tela delle cose di interesse artistico e sto-rico). (Doc. IV, n. 66)

Relatore: Armellin .

La seduta termina alle 19,20.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIODEI RESOCONTI

DOTT. CESARE BRUNELL I

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL EDOTT . MANLIO Rossi

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Resoconti alle 21,40 .

Atti Parlamentari

- 14737 —

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE ,INTERROGAZIONI E INTERPELLANZE

ANNUNZIATE

RISOLUZIONE IN COMMISSION E

La XII Commissione ,

considerato che :

la legge istitutiva impegna l'ENELa fornire il servizio elettrico ai minor icosti possibili ;

la principale voce di costo è rap-presentata dai costi di approvvigionamen-to e, tra questi, degli idrocarburi (oli ocombustibile e metano) ;

i consumi di olio combustibile del -le centrali ENEL rappresentano il 20 pe rcento circa dei consumi petroliferi italia-ni, il 60 per cento circa dei consumi d iolio combustibile italiano ed il 20 percento circa dei consumi di olio combusti-bile della CEE, percentuali destinate a sa -lire nei prossimi anni ;

la sicurezza degli approvvigiona-menti e la possibilità di spuntare prezz iunitari di approvvigionamenti ai livelli pi ùbassi del mercato sono legati alla effettiv aautonomia dell 'ENEL sul mercato internoed estero;

tale autonomia è condizionata so-prattutto dalla disponibilità autonoma del -le infrastrutture logistiche (oleodotti, depo-siti costieri ed interni, accosti marittimi efluviali per la discarica, il trasferimento ,eccetera) ;

constatato che :

l 'ENEL dispone di limitata autono-mia delle infrastrutture logistiche (solo i l20 per cento dell'olio combustibile è mo-vimentato tramite infrastrutture diretta-

mente o indirettamente controllate dal-

l'ente) ;

tale dipendenza è praticamente to-tale per le centrali della Vai Padana, ch eassorbono la maggior parte di combusti-

bile, a fronte delle quali si prevede una

riduzione della produzione di olio combu-stibile delle raffinerie ubicate in questa

zona ;

tale dipendenza è ulteriormente ag-gravata dall'entrata in servizio della centra -le di Porto Tolle, che consumerà da sol a

circa 3.200.000 tonnellate di olio combu-stibile, pari al 20 per cento di tutti i con-sumi di olio combustibile dell'ENEL;

attualmente tale centrale è alimen-tata provvisoriamente ed in termini precar i

tramite bettoline provenienti da Fusina ;

successivamente sarà alimentata

tramite oleodotto di proprietà di terzi col -legato alla raffineria ex SAROM di Ra-

venna ;

a breve termine non è prevista larealizzazione di una sea-line che permettauna alimentazione diretta dal mare ade-

guata al fabbisogno della centrale ;

una sola via di alimentazione rende

comunque precario l'approvvigionament o

della centrale in caso di emergenza ;

impegna il Governo :

a studiare direttive che inducanol'ENEL a realizzare in tempi brevi l asea-line a mare ;

a rendere efficiente ed organica l'al-ternativa di approvvigionamento dell acentrale di Porto 'Tolle, tramite bettolineed autobotti non solo per far fronte adeventuali emergenze, ma anche per pote rdisporre di più ampia autonomia e compe-titività ;

a studiare un efficiente ed autonom osistema di approvvigionamento delle cen-trali della Val Padana .

(7-00098)

« SACCONI » .

*

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

INTERROGAZION I

A RISPOSTA IN COMMISSION E

GARAVAGLIA . — Al Ministro della sa-nità. — Per conoscere - premesso che :

appare necessaria una politica dicontenimento della spesa farmaceuticapubblica e di corretto uso dei farmaci ;

anche sulla base dei criteri infor-matori del PTN, tenuto conto dell 'esigen-za di informare i comportamenti prescrit-tivi e quelli prevalenti nell 'ambito dellaCEE e dei Paesi ad alto sviluppo scien-tifico -

se non ritenga di meglio determina-re la fascia dei farmaci che, per partico-lari difficoltà di impiego, per effetti col-laterali di grande rilevanza e, altresì, pe rcosto (ad esempio gli antiaggreganti pia-striniei, tra i quali specificatamente ilTiklid e il Tiklodone), dovrebbero essereriservati all 'esclusivo uso ospedaliero, conpiù accurato controllo delle indicazioni te-rapeutiche, anche in rapporto alle situa-zioni rilevate in altri Paesi .

(5-00923)

MINERVINI. — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere il testo delle delibera-zioni del Comitato interministeriale per i lcredito e il risparmio assunte nell'adunan-

za del 27 (o 28) ottobre 1983, nonché del -le deliberazioni assunte in eventuali altreadunanze che il Comitato interministerial eper il credito e il risparmio abbia tenutosuccessivamente al 31 marzo 1983, dat acui si riferisce l'ultimo Bollettino di vigi-lanza della Banca d'Italia (n . 83) testé ap-parso, che è l 'unica fonte che delle delibe-razioni in discorso fornisca notizia testua-le ed ufficiale .

(5-00924)

TAMINO E CALAMIDA . — Al Ministrodell'industria, del commercio e dell'arti-gianato. — Per conoscere - premesso che :

presso il Ministero dell'industria, er astato sottoscritto un impegno per risolve-re la vertenza IPLAVE, azienda sita inSparanise (provincia di Caserta) e com-missariata ai sensi della legge Prodi ;

a tale verifica il Ministero dell 'indu-stria si era impegnato entro e non oltrela prima decade del mese di gennaio 1984 ;

gravi contraccolpi occupazionali pos-sono derivare da un non intervento in tem-pi brevi e certi ;

la federazione unitaria dei lavorator ichimici (FULC) nazionale, unitamente a lsindacato locale e ai consigli di fabbric adel gruppo IPLAVE, ha già presentato unprogetto per la soluzione della vertenza -

quali soluzioni intenda prospettareper risolvere tale vertenza.

(5-00925)

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— 14739 —

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITTA

GUARRA. — Al Ministro del lavoro edella previdenza sociale . — Per conoscerei motivi del notevole ritardo nella mate-riale corresponsione della pensione di in -validità riconosciuta al bracciante agricoloDi Rienzo Giovanni, nato a Policca (Sa-lerno) il 30 giugno 1927, con decorrenz a14 ottobre 1983 .

(4-04533)

PATUELLI . — Al Ministro del tesoro .— Per conoscere - premesso che :

la località di Lido Adriano in quest iultimi anni è stata una delle località tu-ristiche della riviera ravennate ad avere ,anno dopo anno, un crescente numero dipresenze turistiche, sia straniere sia ita-liane;

negli ultimi anni la zona di LidoAdriano è sempre più abitata continua -mente durante l 'intero corso dell 'anno -

se e quando si intenda autorizzarel'apertura continuativa durante tutti i me-si dell 'anno degli sportelli bancari sta-gionali di Lido Adriano .

(4-04534 )

PATUELLI. — Al Ministro dell'interno .— Per conoscere -

premesso che la località di LidoAdriano in questi ultimi anni è stata unadelle località turistiche della riviera ra-vennate ad avere, anno dopo anno, u ncrescente numero di presenze turistiche ,sia straniere sia italiane ;

premesso altresì che negli ultimi an-ni la zona di Lido Adriano è sempre pi ùabitata continuativamente durante l' interocorso dell'anno -

se e quando intenda trasformare i ldistaccamento stagionale estivo dei cara-binieri di Lido Adriano in servizio fun-

zionante continuativamente tutto l 'anno ,onde combattere e prevenire più efficace-mente i fenomeni malavitosi che stann oscaturendo proprio da Lido Adriano .

(4-04535)

PATUELLI . — Al Ministro delle postee delle telecomunicazioni. — Per cono-scere —

premesso che la località di Li-do Adriano in questi ultimi anni è stat auna delle località turistiche della rivieraravennate ad avere, anno dopo anno, uncrescente numero di presenze turistiche ,sia straniere sia italiane ;

premesso altresì che negli ultimi an-ni la zona di Lido Adriano è sempre piùabitata continuativamente durante l'interocorso dell'anno -

se e quando intenda trasformare i lservizio postale stagionale di Lido Adria-no in continuativo, funzionante in tutti imesi dell 'anno.

(4-04536)

MACCIOTTA E IANNI. — Al Ministrodell'agricoltura e delle foreste. — Per sa-pere :

se risponda a verità che sono statiassunti circa 1 .000 addetti con funzioni d isostegno dallo stesso Ministero e, in ca-so affermativo, quanti essi precisament esiano, con quali criteri siano stati assun-ti, e quali funzioni ;

se tra gli assunti figurino pensionat idella pubblica amministrazione o di ge-stioni previdenziali private;

quale retribuzione essi ricevano e sesiano state attuate equiparazioni con al-tro personale della pubblica amministra-zione ed in tal caso, con quali criteri ;

se, infine, risponda al vero che adetto personale siano stati corrisposti ar-retrati per talune annualità ed, in casoaffermativo, a partire da quale anno .

(4-04537)

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— 14740 —

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

MATTEOLI . — Ai Ministri dell'internoe di grazia e giustizia . — Per sapere - pre-messo che il comune di Rosignano Marit-timo (Livorno) si distingue da tempo pe runa « allegra » amministrazione, tanto che ,oltre ad appaltare lavori ed acquistare be-ni senza effettuare gare di appalto, in al-cuni casi non si cura nemmeno di atten-dere le preventive deliberazioni -

se è vero che nell'anno 1982 l'asses-sore Volpato ordinò all'impresa Papi la si-stemazione dell'area cimiteriale di Rosigna-no Marittimo e che la relativa delibera ,per una trattativa privata, fu presentataed approvata a maggioranza, dal consiglio,soltanto in data 11 marzo 1983 ;

se è vero che il CO.RE.CO annullò l adelibera di cui sopra, così come le succes-sive quattro delibere approvate dal Consi-glio comunale in data 6 luglio 1983, 2 6settembre 1983, 9 dicembre 1983 e 5 gen-naio 1984 ;

se è vero che i lavori per la realiz-zazione di una condotta per l'acquedott onelle frazioni di Nibbiaia e Chioma, furo-no appaltati nell'anno 1982 all'impresaCubesco e che la deliberazione di appal-to, sempre a trattativa privata, fu presen-tata ed approvata dal consiglio comunalein data 11 aprile 1983 ;

se è vero che. il CO.RE.CO. abbia an-nullato la delibera di cui sopra, così comele altre quattro, adottate in data 29 giu-gno 1983, 29 settembre 1983, 9 dicembre1983, 20 febbraio 1984 ;

se è vero infine che grazie alle con-nivenze tra il comune di Rosignano Marit-timo ed i comuni di Livorno e di Cecina ,l'USL 14 stia per deliberare l'apertura ,presso l'ospedale di Cecina (Livorno), d iun reparto di ortopedia ricorrendo al « co-mando » di un medico-aiuto, in aspettati-va, dell'Istituto ortopedico toscano, già as-sessore al comune di Livorno ;

quali provvedimenti intendano adot-tare .

(4-04538)

SCAIOLA. — Al Ministro della difesa .— Per sapere :

se sia a conoscenza che, su disposi-zioni dell'ITAV, è stato soppresso il ser-vizio meteorologico presso l'aeroporto d iVillanuova d 'Albenga, senza darne motiva-zione ed informazione agli enti interessati ;fatto di grave pregiudizio per tutte leiniziative di rivalutazione, funzionamentoe sviluppo dello scalo aeroportuale a pre-valente traffico internazionale, senza con-tare il sacrificio da parte di enti pubblic ie della regione Liguria, per il manteni-mento delle infrastrutture ;

quali provvedimenti urgenti intendaadottare per il ripristino immediato delservizio, in considerazione del fatto cheè iniziato, per l'aeroscalo, il traffico esti-vo con l'estero .

(4-04539)

PUMILIA. — Ai Ministri delle parteci-pazioni statali e dell'industria, commercioe artigianato . — Per conoscere -

premesso che :

da notizie di stampa si è appresodi trattative in corso nel settore dell'elet-tronica e delle telecomunicazioni tra laSTET e gruppi industriali privati italiani estranieri ;

una intesa di massima sarebbe sta-ta già raggiunta tra la STET e la FIAT ;

la collaborazione tra imprese a par-tecipazione statale e imprese private costi-tuisce uno dei presupposti essenziali d iuna corretta politica industriale ;

tale collaborazione risulterebbe par-ticolarmente utile nei settori dell 'elettroni-ca e delle telecomunicazioni nei quali, perrecuperare il ritardo accumulato dal nostr opaese, occorre un enorme sforzo finanzia-rio e tecnologico ;

tale collaborazione risulterebbe mol-to importante sia nel settore dei servizi adalto valore aggiunto, sia in quelli manifat-turieri ;

considerato che tutto ciò ha una ec-cezionale rilevanza politica ;

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— 14741 —

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

considerato altresì che lo sforzo dipervenire ad una intesa va sostenuto a tut-ti i livelli ;

considerato, infine che, al di là degl iaspetti d'opportuna riservatezza, non ècomprensibile la ragione per la quale i lParlamento che, peraltro, ha un compitofondamentale nelle scelte e nell'attività del -le aziende a partecipazione statale, debb aconoscere dalla stampa notizie di tale ri-lievo -

l'esatto stato della trattativa in corsotra la STET e le aziende private .

(4-04540)

BENEDIKTER. — Al Ministro dell efinanze. — Per conoscere -

premesso che è facoltà dell'autoritàamministrativa competente dichiarare ladecadenza del diritto di derivare e uti-lizzare l 'acqua pubblica, qualora ricorranocerti presupposti, potere questo che si ri-tiene esercitato iure imperii cosicché i lrelativo provvedimento dovrebbe essereesente da registrazione a' termini dell'ar-ticolo 1 della tabella, allegato B, del de-creto del Presidente della Repubblica 26ottobre 1972, n . 634, qualora il provvedi-mento medesimo non abbia alcuna conse-guenza patrimoniale -

se le dichiarazioni di decadenza deldiritto di derivare ed utilizzare l'acquapubblica, di cui all 'articolo 55 del testounico 11 dicembre 1933, n . 1775, sianosoggette a registrazione in termine fissoed esenti da qualsiasi formalità di regi-strazione.

(4-04541 )

TESTA. — Ai Ministri dell'interno edella pubblica istruzione . — Per sapere -premesso che :

nel comune di San Germano dei Be-rici, in provincia •di Vicenza, sito in zonacollinare, alcune famiglie portano i proprifigli nelle scuole elementari del comune d iOrgiano per ragioni di minor distanza edil sindaco del comune di San Germano dei

Berici rifiuta di versare, sia direttamentesia indirettamente, alcun contributo a ti-tolo di assistenza scolastica alle famigliedei suddetti allievi, come previsto dallalegge regionale veneta 28 giugno 1974, n . 38 ,e dagli articoli 42 e 45 del decreto del

Presidente della Repubblica 24 luglio 1977,ti . 616 (assistenza per buoni libro, traspor-to etc.), mentre l'amministrazione del co-mune di San Germano dei Berici peraltroprovvede ad elargire l'assistenza scolasticadi cui sopra agli alunni delle scuole site

nel comune di San Germano;

la situazione dura dagli anni scola-stici 1981-1982 e dunque ormai da quasidue anni ;

la regione Veneto, espressamente in-terpellata, ha confermato il dovere del co-mune di residenza di erogare l'assistenzaagli alunni ivi residenti anche quando que-sti frequentino scuole situate in altri co-muni ;

trattasi di una grave omissione di at-to dovuto da parte del sindaco del comun edi San Germano dei Berici ;

il tutto rientra in un'azione di « ripic-ca » politica inammissibile, anche perchétoglie un servizio dovuto ed essenziale allefamiglie e comunque costituisce un abuso -

se siano a conoscenza di quantoesposto e quali provvedimenti intendan oadottare .

(4-04542)

SCOVACRICCHI . — Ai Ministri dei la-vori pubblici e per l'ecologia . — Per sa-

pere -

premesso che con ordinanza del feb-braio scorso il Genio Civile di Udine h aautorizzato la derivazione a uso potabiledella sorgente Arpit da parte del Consor-zio Acquedotto Poiana;

premesso che il prelievo di 50 litri alsecondo dalla sorgente Arpit provochereb-be nei periodi di scarsa piovosità, secondoattendibilissime stime, una consistente di-minuzione della già esigua portata del fiu-me Natisone, in particolare nei comuni d iPulfero e San Pietro al Natisone ;

Atti Parlamentari

— 14742 —

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

ritenuto fondamentale l'apporto eco-logico-turistico del fiume, bene ambientalericonosciuto dallo Stato con decreto, peral-tro confermato dalla intenzione dei comunidi Premariacco, Cividale e San Pietro a lNatisone di realizzare l 'ambito di tuteladel Parco del Natisone ;

considerato che i problemi di approv-vigionamento idrico del Consorzio acque-dotto Poiana possono agevolmente trovar ealtra soluzione con un maggior prelievodall 'acquedotto Friuli Centrale (gli stess iabitanti del luogo ricorrono a tale forni-tura piuttosto che inaridire un fiume e de-gradare il territorio circostante, pensosi d iun prezioso bene ambientale da salvaguar-dare) -

se e quali provvedimenti intendanoadottare per ovviare alla suddetta even-tualità, paventata dalle popolazioni rappre-sentate dal Comitato per la tutela del Na-tisone .

(4-04543)

POLLICE, RUSSO FRANCO E CAPAN-NA. — Ai Ministri dell'interno, dei lavor ipubblici e del tesoro. — Per sapere -premesso che :

1) la Giunta comunale di Scordi a(Catania) nel progettare la circonvallazio-ne di Scordia, denominata via Aldo Mo-ro, ha commesso una serie di irregolarità ,denunciate dalla Sezione di Democrazi aproletaria di Scordia agli organi giudi-ziari e alla cittadinanza con un documen-to pubblico ;

2) che oltre a quanto denunciato intale documento va rilevato che è stat omodificato il progetto originario al fin eevidente di salvare una stazione di rifor-nimento di carburante, di proprietà dellamoglie del dottor Bartolomeo Mustile exassessore comunale (PSI) a Scordia ;

3) sia con la prima sia con la se-conda stesura del progetto di via AldoMoro, si ha una modifica sostanziale eformale del programma di fabbricazione

del comune di Scordia senza che il Con-siglio comunale, la commissione provin-ciale di controllo, l 'Assessorato regionaleal territorio ed all 'ambiente ne fossero aconoscenza, mentre gli Uffici tecnici co-munali e provinciali hanno espresso pa-rere favorevoli ;

4) il giorno 4 giugno 1984 mentre i lconsigliere comunale di Democrazia pro-letaria, Domenico Cosentino, intervenivain sede di Consiglio comunale su quest ifatti, il segretario comunale si rifiutav adi verbalizzare e la maggioranza consiliar eusciva dall'aula, mentre un consigliere ap-partenente alla maggioranza tentava di ag-gredire il consigliere Cosentino -

se siano a conoscenza dei fatti e s eritengano conformi alle leggi della Repub-blica il comportamento e gli atti dell aGiunta comunale di Scordia in merito aifatti esposti ;

se risponde al vero che la Cassadepositi e prestiti abbia comunicato al co-mune di Scordia con lettera del 6 marz o1984 la concessione di un mutuo di 952milioni per la realizzazione di via AldoMoro, lettera firmata dal primo dirigentedottor Tosto della segreteria dellaprima Divisione (modello CX, posizione318348800) ;

se non ritengano di dover interve-nire ed in caso affermativo con quali ini-ziative ;

in particolare, se non ritengano didover bloccare la concessione del mutuodi cui sopra e la procedura per la indi-zione della gara d'appalto, nonché di sol-lecitare il sequestro degli atti in que-stione ;

quali iniziative intendano prendereper sollecitare le forze dell 'ordine ad unaazione preventiva contro provocazioni edaggressioni nei confronti del consigliereCosentino, dei militanti e della sede dellalocale sezione di Democrazia proletaria ,anche alla luce delle gravi vicende crimi-nose che hanno insanguinato Scordia ne-gli anni passati .

(4-04544)

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- 14743 —

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

CALAMIDA E GORLA. — Al Ministrodell'interno: — Premesso che :

il comune di Grugliasco (provincia diTorino) aveva allestito un campo sosta perzingari dotato di pochi servizi, che eraarrivato ad ospitare dalle trenta alle cin-quanta famiglie (circa 200-250 persone) ;

in data 26 marzo 1984, il sindacoFranco Lorenzoni ha emesso un'ordinanzadi sgombero per « la situazione di perico-losità in ordine alle condizioni igienichedell'area » . Così per motivi di igiene gl izingari sono stati obbligati ad allontanars idal territorio del comune;

nonostante vari incontri degli zin-gari del campo, appoggiati da operator idel Centro sociale nomadi, non è statopossibile prorogare la data dello sgom-bero, né trovare un altro campo nel ter-ritorio del comune ;

i fatti sopra esposti hanno causatol'abbandono forzato della scuola di un nu-cleo di bambini che frequentavano già dadue anni le elementari a Grugliasco ;

tutto ciò è in contrasto con la di-chiarazione dei diritti dell'uomo e con iprincìpi della nostra Costituzione, e dimo-stra che ancora oggi nei confronti del po-polo zingaro esistono ancora discrimina-zioni e razzismo -

quali provvedimenti intenda adottareaffinché simili discriminazioni non abbianopiù luogo .

(4-04545)

TAMINO, RONCHI, RUSSO FRANCO E

POLLICE . — Ai Ministri per l'ecologia edei lavori pubblici . — Per sapere - pre-messo che :

1) sull'Etna continua implacabile epolimorfa l'opera di distruzione dell'am-biente, con la costruzione di una fittissimarete viaria realizzata non conformementeagli strumenti urbanistici, perfino con com-pletamenti ed estensioni di tracciati giàbloccati dalle competenti autorità regio-nali, perché in contrasto con le norme econ le finalità di salvaguardia di cui al-

l'articolo 30 della legge regionale n . 98del 1981 istitutiva del Parco dell'Etna ;

2) i programmi di ricostruzione cheutilizzano i fondi stanziati con legge n . 58del 1983 della regione Sicilia (per ripararei danni dell'eruzione dello scorso anno) atutt 'oggi non sono, in larga misura, resipubblici, sicché la gestione viene di fattodemandata dalla regione ai comuni, i nspregio alla legge n. 98 del 1981 sopra-citata ;

3) sembra che, a seguito della vigi-lanza sulla legittimità di deroghe, appalti ,concessioni e sulle modalità costruttivedelle strade previste, su cui ha competen-ze istituzionali l'Assessorato territorio eambiente, il comune di Nicolosi abbia avu-to l'incredibile impudenza di denunciar eall'autorità giudiziaria l'Assessorato stesso ,al cui interno l'opera di controllo e indi-rizzo è esercitata dal consiglio regionaleper l'urbanistica e dal consiglio regionaleper la protezione del patrimonio naturale ;

4) risulta, anche da notizie di stam-pa, che l'Alto Commissario per la lottaalla mafia ha trasmesso alla Procura dellaRepubblica di Catania atti riguardanti,fra l'altro, anche taluni punti del pianodi ricostruzione, nell'ambito di più ampieinchieste su corruzioni e illeciti -

se intendano promuovere inchiest esulle questioni sopra richiamate, atte achiarire responsabilità ed eventuali viola -zioni di legge da parte di privati o di or -gani pubblici, e a far rispettare il dettat odella legge n. 98 del 1981 della regioneSicilia e le leggi urbanistiche in vigore .

(4-04546)

FIORI. — Al Ministro di grazia e giu-stizia. — Per conoscere se non ritenga me-ritevole di rapido accoglimento la richie-sta contenuta nella relazione inviata dalpresidente del Tribunale di Roma, con l aquale viene sollecitata l'istituzione in Rom adi altre due sezioni della Corte di assise ,in aggiunta alle quattro già esistenti edoperanti, atteso che il gravissimo proble-ma della lunga durata della carcerazionepreventiva, che desta giustificate inquietu-

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dini nei detenuti in attesa di giudizio enella pubblica opinione e viene criticat acome espressione di inciviltà giuridica po-trà trovare parziale soluzione solo se l arichiesta, responsabilmente ed autorevol-mente formulata, sarà accolta.

(4-04547)

TAMINO E RONCHI. — Al Ministrodella sanità . — Per sapere - premessoche :

nel corrente anno è operativo il de-creto del Presidente della Repubblic an. 470 del 1982 relativo alla qualità dell eacque di balneazione ;

nel corso degli ultimi mesi si sonosuccedute, in particolare nella costa ro-magnola, iniziative di organizzazioni di ca-tegoria, di amministratori locali, di parla-mentari eletti in quelle circoscrizioni vol-te a definire punitiva per il turismo lanuova normativa sulla balneazione ;

recentemente sulla stampa è appars anotizia di un'iniziativa del presidente dell agiunta della regione Emilia Romagna vol-ta ad ottenere un'azione comune delle re-gioni con forte industria turistica per ot-tenere sostanzialmente un rinvio nell 'appli-cazione di tale decreto del Presidente del-la Repubblica -:

se tutti gli adempimenti previsti daldecreto del Presidente della Repubblic asiano stati attuati ed in particolare se ipresidi multizonali di prevenzione delle va-rie unità sanitarie locali abbiano iniziatoa trasmettere i dati sulla qualità delle ac-que al Ministero della sanità ;

in che cosa consista esattamente l'ini-ziativa del presidente della giunta regio-nale dell'Emilia Romagna Turchi e se que-sta iniziativa abbia interferito o abbia lapossibilità di interferire con una correttaapplicazione del decreto del Presidente del -la Repubblica n . 470 del 1982 .

(4-04548)

BENEDIKTER. — Al Presidente de lConsiglio dei ministri. — . Per conoscere i lsuo pensiero in ordine alla recente presadi posizione del presidente della commis-

sione esecutiva della CEE, il lussembur-ghese Gaston Thorn, secondo la quale l'Ita-lia sarebbe il paese più inadempiente, dalpunto di vista istituzionale, tra tutti i pae-si membri della Comunità europea, ne iconfronti della Comunità stessa .

In particolare l'interrogante desiderasapere se è vero che :

1) i governi italiani non hanno fat-to ancora ratificare dal Parlamento ita-liano (dove si suppone abbiano la maggio-ranza) 'ben 130 direttive comunitarie, al -cune delle quali di grande importanza ;

2) dal 1958 ad oggi il tribunale de lLussemburgo, foro internazionale per lequestioni comunitarie, ha emesso 109 sen-tenze di condanna per infrazioni alle legg icomunitarie per l 'insieme dei dieci paes imembri: ebbene, ben 51 di queste con-danne riguarderebbero la sola Italia ;

3) in 15 sentenze si ordinava al Go-verno italiano di procedere alla conver-sione nell'ordinamento italiano di normecomunitarie non recepite: 11 di questesentenze, alcune delle quali risalgono a pa-recchi anni fa, sarebbero rimaste inevase .

quest'ultimo dato sulle violazion iestremamente gravi della regola comuneliberamente accettata dall'Italia che col-pisce maggiormente i partners europei eche, nell'attuale clima delle . elezioni euro-pee, rappresenta un pessimo biglietto davisita per quanti hanno coperto carichedi governo in Italia in questi anni .

(4-04549)

MANCA NICOLA . — Ai Ministri del te-soro e di grazia e giustizia. — Per sapere :

se risultano in corso iniziative im-prenditoriali tese all'acquisto dell 'editorialeCorriere della Sera la cui collocazione ri-sulta oggi ambigua in quanto, contraria-mente alle vigenti disposizioni, esso an-cora fa riferimento alla proprietà di unistituto bancario ;

se di fronte ad eventuali iniziativedi acquisto dell'editoriale sia stato attivatoil garante previsto dalla legge n. 416del 1981 :

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se in rapporto all'emergere del ruol odella P 2 nel gruppo editoriale Rizzoli-Cor-riere sottolineato dalla relazione Anselmi ,sia in atto una iniziativa del garante stes-so per rendere più chiari gli assetti delgruppo e per dare credibilità alle proce-dure di designazione della nuova direzionedel Corriere della Sera;

se nel totale rispetto delle preroga-tive della stampa italiana, non sia oppor-tuno che il Parlamento possa avere un ainformativa conoscitiva sullo stato di sa-lute del gruppo Rizzoli-Corriere per il ri-lievo politico e culturale che tale vicend aè venuta ad assumere nella situazione delpaese .

(4-04550)

BOZZI. — Al Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. — Per sapere seil Governo è a conoscenza del fatto chein molti paesi del territorio di Cassinoe della Valle del Comino gli apparecch itelevisivi non ricevono le trasmissioni sulcanale RAI-Tre e se non ritiene, di con-seguenza, opportuno prendere le iniziativedel caso affinché si ponga rimedio all'in-conveniente .

Si fa presente, invero, che gli utentiin questione del servizio della RAI-TV pa-gano il normale canone di abbonamento eche, pertanto, hanno diritto, al pari ditutti gli altri utenti, ad usufruire del ser-vizio stesso in maniera piena .

(4-04551)

PATUELLI . — Al Ministro della marinamercantile. — Per sapere – premesso cheè in preparazione presso il Ministero del-la marina mercantile un provvedimentoper il risanamento ed il rilancio degli ent iportuali – quali provvidenze intenda adot-tare per quei porti di notevole rilevanz aeconomica, quali Ravenna, non gestiti d aun ente-porto .

(4-04552)

SANGUINETI . — Al Ministro della ma-rina mercantile . — Per sapere – premessoche, particolarmente nel periodo delle va-canze, vengano denunciati episodi di so-

vraffollamento di persone e di sovraccaricodi cose sulle navi traghetto che svolgonoi collegamenti con le isole – :

se sia a conoscenza dei dati riferit iagli anni scorsi ;

se sia informato che già oggi, in al-cuni casi, si sta verificando tale fenomeno ;

quali iniziative intenda adottare perun maggiore controllo della situazione ,avendo presente che episodi di sovraffol-lamento e di sovraccarico riducono forte-mente la sicurezza di bordo e di navi-gazione .

(4-04553)

LODI FAUSTINI FUSTINI, MIGLIAS-SO E GASPAROTTO . — Al Ministro dellavoro e della previdenza sociale. — Perconoscere:

i motivi per i quali l 'Istituto nazio-nale della previdenza sociale non ha piùprovveduto alle assunzioni obbligatorie dicategorie privilegiate nonostante, tra l 'al-tro, i solleciti e le proteste delle associa-zioni dei non vedenti ;

se corrisponde al vero che i motividi questo mancato adempimento sarebber oda ricercare nella volontà della presidenzae del direttore generale dell'ente di mo-dificare i criteri a suo tempo stabiliti da lcomitato esecutivo per le assunzioni didetto personale, che riservavano alle sedilocali ogni competenza in materia, sull abase di criteri che non lasciano marginidi discrezionalità in quanto ancorano leassunzioni medesime a graduatorie basatesu titoli predefiniti e sullo stato di biso-gno del gruppo familiare ;

se corrisponde al vero che a questometodo, che nel passato non ha dato aditoa serie contestazioni, l'INPS intenderebbeopporre l'assunzione per chiamata dirett adalla sede centrale ;

infine, quali provvedimenti intendaadottare per sbloccare con immediatezza l apresente situazione di stallo, garantend ola ripresa delle assunzioni secondo criteriche garantiscano la massima oggettività .

(4-04554)

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MANCA NICOLA. — Ai Ministri perl'ecologia e dei lavori pubblici. — Per sa-pere - premesso che:

in una zona intensamente boschivae classificata come agroturistica a Covil edi Pietramelina (Perugia) dovrebbe esserecostruita una discarica di rifiuti solid iurbani ;

gravi pericoli correrebbe anche il tor-rente Mussino, ancora intatto dall 'inquina-mento: l'acqua piovana che scorrerà suldeposito dovrà pur finire in qualche alveodi scorrimento e quello predestinato sem-bra proprio il Mussino ;

si tratta di un territorio posto a quo-ta elevata, con notevole pendenza, dotat odi conseguente circolazione idrica sotter-ranea, caratterizzato da litologia dura efratturata con emergenze e pozzi ;

come se tutto ciò non bastasse, nel-la zona esiste l'unica sorgente attiva an-che nei periodi di maggiore siccità ;

il ricorso al TAR dell 'Umbria da par-te del Comitato popolare contro la costru-zione del deposito è stato respinto -:

se non concordino nel ritenere cheuna volta costruita la discarica l 'equili-brio ambientale verrebbe irrimediabilmentesconvolto ;

quale sia la ditta incaricata di co-struire la discarica ;

se non si ritenga opportuno valutarealtre ipotesi per la distruzione dei rifiutisolidi urbani invece di depositarli a Coviledi Pietramelina .

(4-04555)

FACCHETTI. — Al Ministro dei lavoripubblici. — Per conoscere:

le intenzioni del Ministero e del-l 'ANAS a proposito dell 'utilizzo del via-dotto autostradale SATAP ai fini del com-pletamnto del sistema tangenziale norddella città di Piacenza ;

se è a conoscenza della posizione de -gli enti locali, e l'impegno dei medesim iper l'ottimizzazione delle risorse territo -

riali e infrastrutturali del nodo piacentinoche fanno della scelta del sistema tangen-ziale nord di Piacenza una scelta senzaalternative .

(4-04556)

PATUELLI . — Al Ministro per i ben iculturali ed ambientali. — Per conoscere -premesso che:

lo stato di conservazione del tettodella cattedrale di Volterra e dell'anness ooratorio della Misericordia ha raggiunto undegrado tale da provocare pericolose in-filtrazioni d 'acqua piovana che hanno cau-sato rilevanti danni a dipinti rinascimen-tali di notevole valore artistico e all'ar-redo interno e che minacciano la stess astabilità degli edifici ;

più volte sono stati sollecitati inter-venti di restauro alla Sovrintendenza aibeni ambientali e culturali di Pisa, senzache al momento tali richieste abbiano tro-vato alcun concreto riscontro -

quali interventi si intendano adottareper evitare che questo stato di degrad ocomprometta definitivamente i monument iin oggetto .

(4-04557)

TAMINO E CALAMIDA . — Ai Ministridell'industria, commercio e artigianato, del -la marina mercantile e delle partecipazion istatali. — Per sapere, particolarmente inmerito alla situazione delle aziende : « Nuo-vi Cantieri Liguri » (NCL) di Pietra Ligure(Savona), « Nuovi Cantieri Apuania »(NCA) di Carrara e « Industrie Navali Mec-caniche e Affini » (INMA) di La Spezia -premesso che :

ad avviso degli interroganti la GEP Ideve assicurare la continuità di gestionedei cantieri attraverso un adeguato caricodi lavoro e l'attivazione di investimenticapace di traguardare la data del 31 di-cembre 1984, superando i limiti temporal idella legge n . 442 del 1980, in .attesa delpassaggio del settore alle. partecipazion istatali ;

per un paese come l'Italia che svi-luppa via mare il proprio interscambio

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con l 'estero per il 90 per cento nell'impor-tazione e per il 70 per cento nell'esporta-zione, si rende necessario più che smobi-litare i cantieri proporre una politica del -l'offerta che consenta una risposta alladomanda in termini di costi e di qualità ,così come opportunamente richiamato dal-la regione Liguria, dalle organizzazioni sin-dacali e dal Comitato nazionale permanen-te per i problemi della cantieristica ;

la chiusura di questi cantieri deter-minerebbe, in particolare per la Liguria(ferma restando la gravità della situazio-ne della NCA di Carrara) una grave situa-zione occupazionale, stante anche la ven-tilata chiusura del cantiere di Sestri Po-nente, prevista dal Piano Fincantieri, men-tre sono da giudicare irrealistiche le ar-gomentazioni di chi ritiene l'area figure i ngrado di assorbire gli effetti di ridimen-sionati occupazionali – :

se non intendano proporre una revi-sione della Iegge 30 agosto 1980, n . 442 ,che tenga conto della situazione soprari-chiamata;

quali iniziative intendano proporreper favorire il trasporto e di conseguenzaper rilanciare il settore delle costruzioninavali civili anche in sostituzione delle co-struzioni militari ;

se non ritengano di inserire, nel con -testo di un adeguato programma di rilan-cio del settore, i cantieri sunnominati nel-l'ambito delle partecipazioni statali .

(4-04558 )

SERVELLO. — Ai Ministri del tesoro ,delle finanze e del lavoro e previdenza so-ciale. — Per sapere se siano informat icirca il funzionamento del collegio medic olegale e della procura della Corte dei cont icaratterizzato dalla lentezza con cui ven-gono trattate le pratiche relative a pen-sione di guerra, la cui definizione impegn adegli anni, talvolta senza risultato .

I casi sono molti, ma per limitare laesemplificazione, si cita soltanto il se-guente : pratica di pensione di guerra, ri-corso n . 745547 proposto da Gatta Fran-

cerco e per il quale fin dal 12 maggio1981 la procura generale della Corte de iconti ha chiesto al collegio medico legale

se l'infermità, già indennizzata con due an-nualità una tantum di 8a categoria tabel-la B, sia da ritenersi aggravata. Il 27 giu-gno 1983 il segretario generale della Cortedei conti, interpellato a proposito, infor-mava che la procura della Corte dei cont iera ancora in attesa del parere del colle-gio medico legale. Analoga comunicazion eè stata fatta, a distanza di circa un anno ,precisamente con foglio in data 10 mag-gio 1984, dalla segreteria della procura ge-nerale della Corte dei conti .

L'interrogante ha avanzato, purtropp osenza esito, garbate richieste di chiarimen-to, all'indirizzo del collegio medico legal ee della procura della Corte dei conti, rite-nendo che le prerogative di un parlamen-tare comprendano anche la facoltà di in-tervenire presso enti ed autorità nell'inte-resse del cittadino indifeso .

(404559 )

COLONI. — Ai Ministri delle partecipa-zioni statali, del lavoro e previdenza so-ciale e della marina mercantile . — Per co-noscere il loro giudizio sulla volontà d iunificazione delle società di preminente in-teresse nazionale, che risulterebbe espressadall'IRI e ciò in aperto contrasto con larisoluzione votata di recente dalla Commis-sione trasporti della Camera .

In tale contesto, anche in considerazio-ne che per iI ventilato processo di unifi-cazione c'è bisogno di una legge, l'interro-gante ritiene che l'orientamento dell 'IRIpuò ingenerare solo confusione, oltre adessere del tutto inaccettabile sul pian odel merito .

(4-04560)

PIERMARTINI. — Al Ministro dellefinanze. — Per conoscere –

premesso che l'articolo 54 del decre-to del Presidente della Repubblica 14 ot-tobre 1958, n . 1074, dispone che pressoogni ispettorato dell'amministrazione de iMonopoli di Stato siano istituite commis-

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sioni centrali con il compito di dirimerele controversie tra esercenti di tabacche-rie e di patentini ;

visto il regolamento di attuazionedella legge 22 dicembre 1957, n. 1293 ;

considerato che a tutt 'oggi non si èdato corso alla costituzione di dette com-missioni ;

osservato che gli esercenti di paten-tini hanno costituito proprie associazion idi tutela -

se non ritenga opportuno procederealla costituzione delle suddette commis-sioni tenendo conto anche della rappre-sentanza degli esercenti dei patentini .

(4-04561 )

NICOTRA . — Al Ministro della difesa .— Per sapere:

se i « motivi militari » che non han-no consentito di destinare a Catania l arecluta Leopardi Mario, nato ad Acireal eil 2 ottobre 1957, assegnato dal 15 mag-gio 1984 al 92° battaglione fanteria « Basi-licata di Foligno », sono, in un momentodi pace, qual è quello che attraversa l'Ita-lia dal dopoguerra ad oggi, preminenti ri-spetto alle esigenze del giovane di frequen-tare la scuola di specializzazione in gine-cologia e ostetricia, a cui I ' interessato èiscritto presso l 'università di Catania. Ladislocazione a Foligno difatti non gli con-sentirà la frequenza al corso e quindicomporterà la perdita dell 'ammissione all apredetta scuola . di specializzazione. Così ,dinnanzi a migliaia di giovani che sicura -mente non sono nelle stesse condizioni delLeonardi lo Stato, anziché benevolo e pa-terno, diventa uno Stato militarista ;

se non intenda avocare a sé il casodella recluta Leonardi Mario, che avev ain tempo utile fatto istanza di essere as-segnato per i suddetti motivi ad un re -parto dislocato in Catania, per riesaminar -lo alla luce delle precedenti considerazio-ni ed evitare così al giovane il ritard onegli studi .

(4-04562)

NICOTRA . — Al Ministro dei trasporti .— Per sapere - premesso che da oltre u nanno è stata indetta la gara per l'affida-mento del servizio di buffet presso la sta-zione ferroviaria di Cefalù - :

come mai sino ad oggi detta garanon è stata espletata ;

se è vero che vi siano state varie in-terferenze ;

se, per fugare ogni dubbio e ogniombra, non intenda assicurare là massimatrasparenza e legalità alla gara medesimadando disposizioni di espletarla sollecita -mente .

(4-04563)

DI GIOVANNI. — Al Ministro del te -soro. — Per sapere - premesso che :

il signor Barone Annibale residentein Teramo, via Savini 36, posizione nu-mero 2990276, è in attesa di notizie in me-rito alla sua istanza di riscatto del perio-do militare, a fini pensionistici, istanzapresentata il 5 marzo 1974 ;

in data 23 febbraio 1981 il signo rBarone ha rimesso alla direzione general edegli Istituti di previdenza, divisione IVCassa CPDEL il foglio matricolare militareautenticato come da richiesta degli uffici -

a che punto trovasi la pratica di cuisopra.

(4-04564)

CODRIGNANI E BOSI MARAMOTTI . —Al Ministro della pubblica istruzione . —Per conoscere - in relazione al caso de lpreside dell 'istituto tecnico commercialedi Castelmaggiore (Bologna) penalizzatocon una valutazione di « valente » senz aaver demeritato nella gestione del suomandato se non, come ebbe a dichiarareil provveditore agli studi, per eccesso d izelo e che per tale qualifica rischia d inon essere confermato nel suo incaricoattuale a Castiglione dei Pepoli (Bologna) -:

come sia possibile rendere giustiziaal professor Eugenio Pieri che rischia disubire un grave torto per una gestione

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della scuola da lui diretta che è statacondotta nel pieno accordo con gli orga-ni collegiali della scuola e nella correttainformazione con il provveditorato ;

quale sia, per il Ministro, il signifi-cato e il criterio d'uso della qualifica ;

se non ritenga che, nel caso in og-getto, si sia violata la libertà di insegna -mento e il rispetto degli organi collegialidella scuola .

(4-04565)

D'AMBROSIO. — Al Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato . —Per sapere - premesso che :

il programma energetico nazionaledel dicembre 1977 assegnava al metano ,nel quadro di un programma di diversi-ficazione delle fonti di approvvigionamen-to di energia, un ruolo importante, indi-cando l'obiettivo di un incremento delledisponibilità nel medio termine medianteulteriori importazioni dall'URSS e dalNord Africa e stabilendo indirizzi precisiper privilegiare, nel piano della distribu-zione del gas per usi civili e per crearenuove occasioni di sviluppo economic onel Mezzogiorno ;

l'attuazione della prima fase del pro-gramma di metanizzazione di cui all 'arti-colo 11 della legge 28 novembre 1980 ,n. 784, e conseguente delibera del CIP Edel 27 febbraio 1981, nonché del « pro-gramma integrativo speciale » di cui al -l'articolo 37 della legge 14 maggio 1981 ,n . 219, e successiva delibera del CIPE de l16 dicembre 1981, riguardante le aree ter-remotate delle regioni Campania e Basi-licata, presenta notevoli ritardi ;

recentemente il CIPE, in una propo-sta non ancora definitiva, ha ritenuto d ipotere e di dovere aggiungere ai comunimetanizzabili singolarmente, tra gli altri ,i seguenti comuni in provincia di Avel-lino : Sturno, San Martino Valle Caudina,Rotondi, Gesualdo, Frigento e, tra quellimetanizzabili subordinatamente al loro in -

serimento in bacini di utenza a gestioneunitaria, il comune di Domicella

a) a che punto è il programma d imetanizzazione del Mezzogiorno, quali so-no gli ostacoli che ne hanno eventual-mente ritardato la realizzazione e comesi intende superarli ;

b) quali sono le possibilità che laproposta aggiuntiva del CIPE per i co-muni predetti diventi definitiva ;

c) quali sono i presumibili tempi direalizzazione, una volta divenuta definitivala proposta del CIPE per la metanizza-zione dei comuni indicati .

(4-04566)

DEL DONNO . — Al Ministro della sa-nità. — Per sapere se risponde a veritàche dagli Stati Uniti d 'America è statachiesta la restituzione di 500 milioni all aUSL-55 di Eboli per la disaffezione dimo-strata dalla struttura sanitaria nei con -fronti del poliambulatorio realizzato condetta somma. Detta struttura sanitaria ,superdotata, è rimasta chiusa ed inuti-lizzata.

(4-04567)

POLI BORTONE, TATARELLA, AGO-STINACCHIO E DEL DONNO. — Ai Mi-nistri del lavoro e previdenza sociale edell'industria, commercio e artigianato. —Per conoscere - premesso :

che nell 'incontro del 30 maggio 1984la direzione FIAT-IVECO ha preannuncia-to un ulteriore ricorso alla cassa integra-zione guadagni a zero ore per oltre 500lavoratori del gruppo ;

che di questi ben 300 riguarderebberolo stabilimento SOFIM di Foggia ;

che già 270 lavoratori della SOFIMdi Foggia sono in cassa integrazione azero ore dal 1° gennaio 1984 ;

che la FIAT-IVECO di 200 mila mo-tori diesel costituenti il potenziale pro-duttivo del gruppo avrebbe assegnato solo77 .000 di essi alla produzione della SOFI Mdi Foggia ;

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che la situazione occupazionale de lfoggiano è già pesantissima per la cris iche ha colpito da molto tempo lo zucche-rificio Cavarzere, Molini, i pastifici Buito-ni e gli altri insediamenti industriali -

quali iniziative intendano assumereverso la FIAT-IVECO affinché non sianoancora una volta i lavoratori della provin-cia di Foggia à pagare gli errori di sceltepolitiche inadeguate .

(4-04568)

VALENSISE E ALOI. — Al Ministrodella sanità. — Per conoscere se sia alcorrente della situazione prodotta dallainefficienza amministrativa della unità sa-nitaria locale n . 2 di Castrovillari (Cosen-za) in conseguenza della quale da due mes ii farmacisti sono in sciopero con disagioper tutti i cittadini utenti del servizio sa-nitario, costretti a pagare le medicine eda subire, nel contempo, le trattenute e lecontribuzioni per l 'assistenza malattie .

Per conoscere quali iniziative intendaassumere o promuovere in relazione all adrammatica situazione della USL n . 2 diCastrovillari che, secondo dichiarazioni deisuoi massimi responsabili, è destinata apeggiorare per completo esaurimento deifondi, nonché in relazione alla proposta d icommissariamento dell'unità sanitaria loca -le avanzata al sindaco di Castrovillari e dagli altri sindaci interessati alla detta US Ldal consigliere comunale Vincenzo Ganga-le, capogruppo del MSI-destra nazional enel consiglio comunale di Castrovillari .

(4-04569)

VALENSISE E ALOI . — Al Ministrodella sanità. — Per conoscere quali ur-genti iniziative intenda assumere o pro -muovere in relazione alle reiterate denun-zie dell'ufficiale sanitario di Castrovillarialle autorità locali, rimaste senza esito,in ordine alle preoccupazioni per una di -scarica in contrada Petrosa le cui esala-zioni hanno reso e rendono irrespirabil el'aria per gli abitanti della zona, con pe-ricolo per la salute pubblica, in conse-guenza della ricaduta di scorie derivantidalla lenta combustione dei rifiuti ef-

fettuata nella discarica nella quale, tral'altro, vengono combusti persino i rifiut idell 'ospedale di Castrovillari, nonostantesia dotato di un inceneritore, inspiega-bilmente mai messo in funzione .

(4-04570)

ALOI. — Al Ministro per i beni cul-turali e ambientali. — Per sapere se è aconoscenza ché nella zona di Casignana ,in provincia di Reggio Calabria, è statascoperta, alcuni anni fa, una antica villaromana di incalcolabile valore anche perpregevolissimi mosaici in essa presenti ,cosa che ha fatto ritenere, ad alcuni stu-diosi e competenti, l 'esistenza in loco dialtri interessanti reperti archeologici .

Per conoscere i motivi per cui i la-vori di scavo per il recupero di prezio-se testimonianze archeologiche sono sta-ti stranamente sospesi e se si intenda eli -minare, nel contempo, gli intralci anched'ordine burocratico che si frappongono ,come nella fattispecie, ad un serio e or-ganico discorso – per la verità ancora d aavviare – a livello di iniziative, in termin idi politica dei beni culturali, a ReggioCalabria ed in tutta la Calabria . (4-04571)

VALENSISE E ALOI. — Al Ministrodella sanità. — Per conoscere quali ini-ziative intenda assumere o promuovereper porre fine alla intollerabile situazionedella struttura ospedaliera di Mesorac a(Catanzaro), iniziata circa venti anni orsono, completata recentemente anche concostose attrezzature, ma tuttora non uti-lizzata se non molto parzialmente e sol-tanto per uffici dell 'unità sanitaria locale,con gravissimo disagio delle popolazion idi Mesoraca e dei dintorni costrette a daffrontare lunghi e disagevoli percorsi pe rtutte le necessità di cure o di ricoveroospedaliero .

Per conoscere, altresì, se siano stat eaccertate o se si intendano accertare leresponsabilità pregresse ed attuali relativeal ritardo inspiegabile nella utilizzazionedi una costosa quanto necessaria strutturapubblica .

(4-04572)

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ALOI. — Al Ministro dell' interno . —Per sapere se è al corrente che il comun edi Sellia Marina, in provincia di Catanza-ro, pur avendo la propria popolazione su-perato il numero di 5 .000 unità, rischia d inon potere fruire, per inadempienze del-I 'amministrazione comunale in carica, delsistema elettorale « proporzionale », e ciò ,in particolare, a causa della mancata ado-zione delle richieste iniziative di competen-za dell'amministrazione in questione .

Per sapere se non ritenga di voler in-tervenire presso le competenti autorità lo-cali esperendo una tempestiva indaginevolta ad individuare le responsabilità edevitando così che si abbia a verificare unasituazione che potrebbe avere vari rifless ianche di natùra penale a carico dei re-sponsabili di siffatta omissione . (4-04573)

SATANASSI . — Al Ministro dell 'agri-coltura e delle foreste . — Per sapere -premesso che:

l 'Istituto sperimentale per la frutti -coltura, sezione di Forlì, è stato costituitocon decreto del Presidente della Repub-blica 21 novembre 1967, n . 1318, e sotto -posto alla vigilanza e tutela del Minister odell 'agricoltura e delle foreste ;

scopo principale è quello di concor-rere allo sviluppo e qualificazione dell afrutticoltura emiliano-romagnola che, de lcomparto, è il più grande bacino d'Itali ae d'Europa ;

l 'attività sperimentale ha dato e con-tinua a dare un notevole impulso al rin-novamento della frutticoltura regionale, inparticolare con l 'immissione in produzio-ne di nuove coltivazioni di fragole nonch écon la messa a punto di moderne tecni-che colturali allo scopo di contenere e ri-durre i costi di produzione ;

il crescente impegno tecnico-scientifi-co-organizzativo può essere pienament esoddisfatto con l'acquisto di una aziend aagricola di circa 40 ettari attraverso lautilizzazione di un apposito finanziamento,

in attesa di alienare la sede attuale asso-lutamente insufficiente e non funzionale –

se non ritenga opportuno concederecon sollecitudine l'autorizzazione alla ven-dita della sede di Forlì come da deliberadel consiglio di amministrazione assunt ain data 28 maggio 1983 stante la indero-gabile necessità di procedere all'acquistodi una azienda agricola le cui trattativesono per altro già avviate da tempo alfine di consolidare e rendere più inciden-te sul piano operativo, scientifico e stru-mentale l'attività dell'Istituto .

(4-04574)

POLI BORTONE . — Al Ministro dellapubblica istruzione. — Per sapere :

se risponde a verità che il consigli odi amministrazione dell'Università di Lec-ce, nella seduta dei primi di giugno, hastanziato la somma di 33 milioni (su u ntotale complessivo di 70 milioni) per u nconvegno sulla critica letteraria organiz-zato dal professor E . Malato;

se risponde altresì al vero che perattribuire le somme, ai richiedenti si siaseguita la insolita procedura di esaminareprima le domande di contributo e poistabilire i criteri di attribuzione dellesomme stesse ;

se, infine, il Ministro condivide l'ope-rato del consiglio di amministrazione del-l'Università di Lecce ed implicitamenteavalla l'esclusione di alcuni docenti chepure avevano debitamente motivato la ri-chiesta di contributo per convegni .

(4-04575)

PIRO. — Al Ministro della pubblica

istruzione . — Per sapere - premesso che :

gli insegnanti andati in pensione nel1982 e nel 1983, e quelli che andranno inpensione nel 1984, sono stati esclusi daibenefici del contratto scuola 1982-1984 permezzo della circolare ministeriale n . 292del 28 ottobre 1983, emanata dal Ministrodella pubblica istruzione, pur essendo in

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 19 GIUGNO 1984

regolare posizione di servizio e di contri-buzione previdenziale al momento in cuiil contratto fu stipulato ;

per quanto sopra esposto, si è creatadisparità illegittima nei confronti dei pen-sidnati negli anni 1979-1981 -

se non ritenga di dover revocare l asuddetta circolare ministeriale ed, in ogn icaso, come intenda procedere per garan-tire i benefici previsti dal contratto .

(4-04576)

PIRO. — Al Ministro delle finanze . —Per sapere se siano giunte al Ministeronotizie riguardanti disservizi nel compimen-to delle operazioni doganali che si sareb-bero verificati alla dogana di Modena.

In particolare già da lungo tempo sa-rebbero state avanzate lamentele oltre chedagli operatori ed utenti doganali dellaprovincia di Modena, anche dagli stess ienti ed organismi amministrativi locali, cir-ca il modo di conduzione della direzionedella predetta dogana.

Sarebbero infatti insorte incomprensio-ni e fratture di notevole entità fra il per -sonale dipendente ed il capo dogana i nordine alla disciplina organizzativa dei va-ri servizi ed all'attuazione pratica degl istessi, con la richiesta di attenersi a pro-cedure ormai obsolete e comunque no npiù adeguate al sempre maggiore svilup-po dei traffici internazionali che richiedo -no dinamismo ed un continuo adatta-mento .

Inoltre, si sarebbero fortemente deterio-rati i rapporti fra la dogana e le varieorganizzazioni e strutture che più diretta-mente e specificatamente gravitano intor-no ad essa (gli spedizionieri hanno mani-festato anche con azioni di protesta il lo-ro disappunto) nonché, come dianzi accen-nato, con gli altri organi locali che si sa-rebbero inutilmente prodigati per appiana-re gli ostacoli insorti e ricondurre allanormalità l'azione dell'amministrazione do-ganale, il cui andamento notoriamente hainciso in passato in modo altamente posi-tivo nel traffico commerciale e nella cor-rettezza dello stesso con ampi benefici eco-nomici per gli imprenditori e l'intero tes-suto sociale della provincia e del paese .

L'interrogante chiede pertanto di cono-scere se i fatti e gli eventi suesposti sia -no veri, se le informazioni siano esatteed in caso affermativo quali provvediment iil Ministro intenda adottare per riportarealla normalità l 'operato della direzionedella dogana di Modena, che in un mo-mento così delicato per la vita economicae produttiva della provincia non può enon deve mancare ai suoi compiti e doveriistituzionali .

(4-04577)

GUARRA . — Al Ministro del tesoro. —Per conoscere i motivi per i quali dopoben 34 anni non ancora è stata liquidat ala pensione di guerra all 'ex militare MiloPasquale, nato ad Angri (Salerno) il 2 1maggio 1920 e residente alla via Matteott iINA casa n . 3, numero di . posizione 661104 .

(4-04578)

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- 14753 —

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

PATUELLI . — Al Presidente del Consi-glio dei ministri e ai Ministri degli affar iesteri e di grazia e giustizia . — Per cono-scere – premesso che il New York Timesha pubblicato la requisitoria depositata 1'8maggio 1983 dal procuratore generale del-la Repubblica italiana dottor Albano, se-condo la quale l'attentato di Ali Agca alPapa Giovanni Paolo II sarebbe stato or-ganizzato con la collaborazione di organied istituzioni dello Stato bulgaro e conl'attiva partecipazione dell'ambasciata d iBulgaria a Roma – se il documento pub-blicato dal quotidiano statunitense sia ef-fettivamente autentico e, in caso afferma-tivo, quali iniziative diplomatiche (fino al -la rottura delle relazioni diplomatiche) i lGoverno italiano intenda conseguentement eassumere e quali abbia assunto, anche so-lo a scopo cautelativo, nei confronti dellaBulgaria .

(3-01015)

VALENSISE E ALOI. — Al Governo.— Per conoscere – in relazione alla deli-cata situazione creatasi per il centro abi-tato di Belvedere Spinello (Catanzaro) aseguito del crollo verificatosi nella mi-niera di sale della MONTEDIT, del grup-po Montedison, in località Sbarretta, i nagro di Belvedere Spinellò, con l'allaga-mento di circa 200 ettari di terreno, ladistruzione di colture, di piantagioni, d ianimali e con la distruzione di una delledue strade di accesso all 'abitato –

quali urgenti iniziative intenda as-sumere o promuovere, direttamente o at-traverso la regione o il consorzio di bo-nifica, per la immediata realizzazione diuna strada alternativa che colleghi l'abi-tato di Belvedere Spinello alla strada sta-tale con origine dal Timpone dello zin-garo, attraverso le contrade Serra delGrosso e Gipso: ciò in considerazione delfatto che l'unica strada rimasta, dopo lacalamità prodotta dalla miniera, è statainterdetta ai mezzi pesanti con provvedi-

mento della prefettura, essendovi il rischi odi _frana, con conseguente interruzione deicollegamenti e con il drammatico isola-mento dell'abitato di Belvedere Spinell oe dei suoi cittadini, che vivono giorni d iansia nel timore che, ai danni irreversi-bili prodotti alla superficie agricola dallainondazione del salgemma, si aggiunganoi danni ed i disagi derivanti dall'eventualeinterruzione dell 'unico tronco che attual-mente collega l'abitato con il resto dellarete viaria .

(3-01016)

DEL DONNO. — Al Ministro delle par-tecipazioni statali. — Per conoscere :

1) se si stia per prendere provvedi-menti per fronteggiare la drammatica si-tuazione in cui versa lo stabilimento del-la Breda Fucine Meridionali, operante nel-la zona industriale di Bari, sottoposta damesi ad un processo di ristrutturazione adetrimento dell'attività produttiva ed oc-cupazionale;

2) come si intende provvedere perevitare i tagli produttivi e di presenza in-dustriale con la liquidazione della stessaBFM che, a partire dal prossimo luglio ,porrà l 'intero organico in cassa ílitegrazione .

(3-01017)

DEL DONNO. — Al Ministro per ibeni culturali e ambientali. — Per sapere:

1) chi ha autorizzato la restituzioneall'Albania della testa della Dea di Butrin-to già esposta al Museo nazionale romano;

2) quali sono le motivazioni che han-no indotto ad alienare un'opera regolar -mente donata da un Capo di Stato stra-niero;

3) come è possibile che sia consen-tito alienare oggetti che fanno parte delpatrimonio artistico nazionale .

(3•-01018)

DEL DONNO. — Al Ministro dei tra-sporti . — Per sapere :

1) quali provvedimenti intenda adot-tare di fronte al blocco delle comunica-

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— 14754 —

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zioni (treni, traghetti, aerei, trasporti pub-blici: tutto è precario, caotico o com-pletamente fermo);

2) come interpreti tanti scioperi sel-vaggi, con il sabotaggio dell ' industria tu-ristica e la minaccia di nuove ondateastensionistiche ;

3) se sia l'impotenza del Governo (ola forza massiccia delle parti opposte) aparalizzare settori vitali fino alla duraconstatazione che ormai non si può piùparlare di servizio pubblico, ma di « pub-blico al servizio dei dipendenti pubblici »(Il Borghese, 17 giugno 1984) .

(3-01019)

DEL DONNO. — Al Governo . — Persapere :

quale atteggiamento intenda assume -re per garantire libertà e chiarezza all adirezione politica del Corriere della Sera,in quanto dichiarazioni di alti dirigentidestano perplessità ed incertezze sull'as-setto proprietario del prestigioso organodi informazione ;

quali provvedimenti siano in attoper garantire un sereno, oggettivo svolgi-mento del servizio informativo ;

che consistenza abbiano le voci dimanovre lottizzatrici cui sarebbe seguìt al'improvvisa rinunzia del successore desi-gnato molto stimato per capacità ed equi-librio informativo .

(3-01020)

DEL DONNO. — Al Ministro dell 'indu-stria, del commercio e dell 'artigianato . —Per sapere :

1) se e come il Ministro intendaprovvedere a salvaguardare la attività pro-duttiva ed occupazionale delle « Acciaierietubificio meridionali » di Bari . Desta in-fatti grave preoccupazione sia la mancanzadi un piano nazionale nel settore tubi, si aun accordo con la FIT-Ferrotubi e con l aDalmine ;

2) quali provvedimenti intenda assu-mere per .impedire il minacciato abbatti-mento di questi impianti industriali senzaalternative reali sul piano occupazionale .

(3-01021)

BAGHINO, TREMAGLIA, MICELI E

PELLEGATTA. — Al Presidente del Con-siglio dei ministri e al Ministro della di -fesa. — Per conoscere:

per quali motivi all 'adunata interre-gionale degli Alpini, indetta dall'ANA esvoltasi a Bolzano nei giorni 9 e 10 giu-gno 1984, per celebrarvi l 'anno del Trico-lore, culminata con l 'omaggio alla memo-ria dei Caduti per la vittoria di VittorioVeneto e con una imponente sfilata, nonsia intervenuto alcun rappresentante de lGoverno, benché alcuni membri di essofacessero parte del Comitato d'onore enon vi abbia presenziato neppure il co-mandante del 4° Corpo d'armata alpino ,che ha sede a Bolzano, con la collabora-zione del quale la manifestazione era sta-ta organizzata ;

se non ritengano di smentire chetali assenze siano state suggerite da ra-gioni di malintesa opportunità politica ,che, nel caso contrario, ferirebbero pro-fondamente il sentimento degli italiani,strettisi entusiasticamente attorno alle Pen-ne nere, che tornavano a Bolzano dopo35 anni di assenza, per una pacifica e so-lenne manifestazione patriottica . (3-01022)

DEL DONNO. — Al Ministro della sa-nità. — Per sapere :

1) se sia a conoscenza del piano diemergenza deliberato dalla giunta regio-nale pugliese, che accresce il numero deiposti ai ricoveri ospedalieri per epatite,ma non elimina né riduce le cause de lmale. L'interrogante ha fatto già present elo stato di degrado del centro di Barinelle cui vie c'è un mercato all 'aperto ,in funzione dalle 7 alle 14, dove l'epatite ,le gastroenteropatiche e le malattie infet-tive trovano l 'ambiente più adatto al lo-ro sviluppo;

2) quale sia il pensiero del Govern osulle iniziative della giunta regionale, l aquale, mentre intende promuovere un acampagna di informazione sanitaria sullenorme igieniche da adottare, dimenticache per debellare il male bisogna per pri-ma cosa rimuovere il putridume di mo-sche e di insetti che infestano il mercat oe le zone circostanti .

(3-01023)

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- 14755 —

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INTERPELLANZ E

I sottoscritti chiedono di interpellareil Ministro dell'industria, del commercio edell'artigianato, per conoscere - premess oche un recente documento della CEE, atti-nente ai problemi dell'energia giudica «de-ludenti » i risultati conseguiti dall'Itali anella politica di risparmio e di utilizzazio-ne razionale dell'energia - :

a) quale sia la situazione dell'inizia-tiva pubblica nello specifico settore delrisparmio energetico ;

b) quale sia, in particolare, lo statodi attuazione della legge 29 maggio 1982 ,

n. 308 ;

c) quale sia la normativa attualmen-te vigente, essendo i termini della predet-ta legge decorsi ;

d) quali risultati siano stati finoraconseguiti nell'ambito degli obiettivi pre-visti dal piano energetico nazionale per il1990 (17-20 milioni di tep di risparmio) ;

e) quale sia la posizione del Gover-no in merito alla costituzione di un orga-nismo stabile per il conseguimento degl iobiettivi del risparmio di energia e di ma-terie prime (come, ad esempio, in Fran-cia), proposta - a parere degli interpellan-ti - di grande interesse, già avanzata indiverse occasioni (Convegno CGIL-CISL-UIL 7-8 luglio 1983, Convegno , Lega Am-biente del 21 febbraio 1984) .

(2-00362) « SERAFINI, GIANNI, CAFIERO ,MANCA NICOLA, CRUCIANELL( ,MAGRI » .

Il sottoscritto chiede di interpellare ilMinistro della pubblica istruzione, persapere - premesso che sulla stampa quo-tidiana e specializzata compaiono frequen-temente notizie sulla scuola a tempo pie-no, o più o meno prolungato, senza posi-tive giustificazioni di tali provvedimenti -

1) se non ritenga opportuno ritorna-re all 'antica e saggia normativa dell 'ora-

rio scolastico, ritenendo estremamente pe-ricoloso nei confronti del bambino e del -la famiglia un provvedimento che costrin-ge nella « istituzione scolastica » un bim-bo per tante ore ;

2) quali provvedimenti si intendanoassumere, definitivamente e senza moti-vazioni demagogiche, perché dopo le quat-tro o cinque ore di scuola, il fanciullo inetà scolare venga lasciato libero di viverela propria indipendenza, di giocare comee dove vuole e con gli amici a lui graditi ;

3) se tra gli intendimenti del Gover-no sia compresa la necessità di trattenerel'alunno a scuola per creare nuovi post idi lavoro o per offrire un « parcheggiogratuito » alle madri, con danno dei figli ,essendo impossibile pensare che per inse-gnare a leggere, a scrivere e far di contosi debba sottrarre il bambino per otto epiù ore al suo ambiente naturale .

(2-00363)

« DEL Domo » .

Il sottoscritto chiede di interpellare iMinistri dei lavori pubblici e dei traspor -ti, per sapere :

1) se sono a conoscenza del nume-ro crescente di quanti perdono la vitasulle strade strette e tortuose della Pu-glia verso la Basilicata . Nel 1979 sullestrade della sola Basilicata hanno pers ola vita 61 persone delle quali 35 in pro-vincia di Potenza, 26 in quella di Mate-ra; nel 1981 vi sono stati 54 morti e ne l1982 ben 65 ;

2) se non ritengano con urgenzaprovvedere alla rettifica ed all 'ampliamen-to delle strade statali ;

3) quali iniziative il Governo inten-da assumere per rendere più responsabi-lizzato ed impegnativo il conseguimentodella patente di guida. Secondo 1 ' UNASCA ,infatti spesso i « privatisti » hanno una« inadeguata preparazione che finisce pe rcreare pessimi automobilisti » .

(2-00364)

« DEL DONATO » .

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